Contabilità e finanza pubblica  · 6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della...

24
www.moduli.maggioli.it Strumenti per la preparazione ai concorsi pubblici, gli esami di abilitazione e la formazione professionale moduli manuali MM20 Pelino Santoro Manuale di Contabilità e finanza pubblica Attività contabile di Stato, Regioni, Enti locali, Enti istituzionali: gestione finanziaria, per contratti, patrimoniale Finanza pubblica, federalismo, Patto di convergenza Politica monetaria comunitaria I controlli, la responsabilità amministrativa, i giudizi contabili Aggiornato ai decreti di armonizzazione dei conti pubblici (D.Lgs. 91/2011 e 118/2011), alla riforma dei controlli di regolarità contabile (D.Lgs. 123/2011) e alla “manovra Monti” (L. 214/2011 di conversione del D.L. 201/2011) con la collaborazione di Evaristo Santoro V edizione 2012

Transcript of Contabilità e finanza pubblica  · 6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della...

Page 1: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.itStrumenti per la preparazione ai concorsi pubblici,

gli esami di abilitazione e la formazione professionale

moduli manualiMM20

Pelino Santoro

Manuale di Contabilità e finanza pubblica

Attività contabile di Stato, Regioni, Enti locali, Enti istituzionali: gestione finanziaria, per contratti, patrimoniale

Finanza pubblica, federalismo, Patto di convergenza

Politica monetaria comunitaria

I controlli, la responsabilità amministrativa, i giudizi contabili

Aggiornato ai decreti di armonizzazione dei conti pubblici (D.Lgs. 91/2011 e 118/2011), alla riforma dei controlli di regolarità contabile (D.Lgs. 123/2011) e alla “manovra Monti” (L. 214/2011 di conversione del D.L. 201/2011)

con la collaborazione di Evaristo Santoro

V edizione

2012

Page 2: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

© Copyright 2012 by Maggioli S.p.A.Maggioli Editore è un marchio di Maggioli S.p.A.Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001: 2000

47822 Santarcangelo di Romagna (RN) • Via del Carpino, 8Tel. 0541/628111 • Fax 0541/622595

Internet: http://www.maggioli.itE-mail: [email protected]

Diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzionee di adattamento, totale o parziale con qualsiasi mezzo sono riservati per tutti i paesi.

Finito di stampare nel mese di gennaio 2012dalla Litografia Titanlito S.p.A.

Dogana (Repubblica di San Marino)

Informazioni, consigli, bandi di concorso e aggiornamenti sul sito:

www.moduli.maggioli.it

Page 3: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Alla mia Ada

Il conto ...

nella vita

è il simbolo di un fiore

che per amore è sbocciato

per quarantatre stagioni

e poi i petali

sono volati via

(l’ultima rosa)

Page 4: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Page 5: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.itIndice

Presentazione alla quinta edizione ...................................................................

Introduzione ......................................................................................................

Introduzione alla riforma della contabilità pubblica

1. Le nozioni di finanza pubblica e contabilità pubblica .................................

2. L’avvio della riforma della contabilità pubblica ..........................................

2.1. Le prime modifiche ...........................................................................

2.2. L’attuazione delle riforma della contabilità pubblica ........................

3. L’attuazione del federalismo fiscale ............................................................

4. Principi e criteri per l’attuazione del federalismo fiscale ...........................

Capitolo 1

Contabilità pubblica e finanza pubblica

1. La nozione di contabilità di Stato ...............................................................

1.1. La funzione della contabilità pubblica ...............................................

1.2. Le fonti normative .............................................................................

2. La nozione di finanza pubblica ...................................................................

2.1. L’equilibrio della finanza pubblica e la politica del deficit .................

2.2. Gli interventi di politica economica e la liberalizzazione dei mercati

3. Finanza locale, autonomia finanziaria e federalismo fiscale ......................

3.1. Il coordinamento della finanza pubblica ...........................................

3.2. La nuova finanza locale .....................................................................

3.3. Il dissesto finanziario degli enti locali ................................................

4. La struttura del nuovo federalismo ............................................................

4.1. La finanza municipale ........................................................................

4.2. L’autonomia fiscale delle Regioni ......................................................

4.3. L’autonomia di entrata delle Province ...............................................

4.4. I costi ed i fabbisogni standard ..........................................................

5. L’effettività dell’autonomia degli enti territoriali .......................................

6. Premi e sanzioni .........................................................................................

7. Armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio ...............

7.1. L’armonizzazione dei sistemi contabili delle Regioni ed enti locali ...

8. Risorse aggiuntive e rimozione di squilibri economici ...............................

Pag. 15

» 19

» 23

» 25

» 33

» 34

» 34

» 43

» 49

» 54

» 56

» 59

» 62

» 63

» 66

» 74

» 79

» 81

» 83

» 85

» 87

» 93

» 94

» 97

» 102

» 107

» 113

» 114

Page 6: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Indice6

Capitolo 2

Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica

1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio .............................................................

1.1. La copertura finanziaria delle leggi ...................................................

1.2. Il principio di equilibrio di bilancio ....................................................

2. La legge finanziaria ed il ciclo di bilancio ...................................................

2.1. La nuova legge di stabilità .................................................................

3. I documenti programmatici e di bilancio ...................................................

3.1. Il nuovo quadro degli strumenti di programmazione e di bilancio ...

3.2. Il documento di programmazione economica e finanziaria (D.P.E.F.) e

la Decisione di finanza pubblica ........................................................

3.3. Il nuovo documento di economia e finanza (DEF) ............................

3.4. La Relazione generale sulla economia e finanza pubblica ................

3.5. Le tecniche di manovra .....................................................................

4. Il bilancio di previsione ...............................................................................

4.1. L’assestamento del bilancio preventivo ............................................

4.2. Le variazioni di bilancio .....................................................................

5. Bilancio di competenza e bilancio di cassa ...............................................

6. Struttura e classificazioni del bilancio ......................................................

6.1. La nuova classificazione per missioni e programmi ..........................

7. Principi e requisiti del bilancio ...................................................................

7.1. La codificazione dei principi fondamentali di bilancio delle ammini-

strazioni politiche ..............................................................................

7.2. I principi universali in sede O.N.U. ....................................................

8. Il bilancio pluriennale (triennale) ...............................................................

9. La contabilità dei residui ............................................................................

10. La contabilità economica analitica .............................................................

10.1. Per una riforma dei bilanci ................................................................

10.2. Il nuovo bilancio (secondo la legge di contabilità pubblica) .............

11. Rendiconto generale dello Stato ................................................................

11.1. Il conto patrimoniale ........................................................................

11.2. La parificazione .................................................................................

12. I rendiconti degli altri enti locali .................................................................

12.1. I rendiconti degli enti locali ...............................................................

12.2. La contabilità degli enti pubblici .......................................................

12.3. La revisione e l’attestazione dei consuntivi .......................................

13. Conto riassuntivo del Tesoro ......................................................................

14. Conto economico delle amministrazioni pubbliche ...................................

14.1. Il problema del debito pubblico ........................................................

14.2. La valutazione internazionale della situazione debitoria (rating) .....

15. Bilancio economico nazionale ....................................................................

16. Il patto di stabilità e crescita ......................................................................

Pag. 117

» 119

» 126

» 127

» 132

» 134

» 135

» 136

» 139

» 141

» 143

» 147

» 152

» 154

» 155

» 159

» 162

» 167

» 171

» 177

» 178

» 179

» 186

» 190

» 192

» 196

» 199

» 201

» 205

» 205

» 209

» 210

» 211

» 212

» 216

» 218

» 219

» 221

Page 7: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Indice 7

Pag.

»

»

»

16.1. Il patto di stabilità europeo ...............................................................

16.2. Il patto di stabilità interno .................................................................

16.3. Le spese d’investimento ....................................................................

16.4. Il patto di convergenza ......................................................................

16.5. La riforma del patto di stabilità a livello comunitario .......................

16.6. Il patto per l’Euro ...............................................................................

16.7. Il nuovo patto di stabilità interno ......................................................

16.7.1. La sostenibilità del patto e gli enti virtuosi ...........................

17. Il coordinamento delle politiche economiche ............................................

17.1. La moneta unica europea ..................................................................

18. La finanza dell’Unione nella Costituzione europea (cenni) ........................

19. La banca dati delle amministrazioni pubbliche ..........................................

20. Controllo e monitoraggio dei conti pubblici ...............................................

21. Il potenziamento degli strumenti di programmazione ..............................

21.1. La programmazione gestionale .........................................................

21.2. Il piano dei conti integrato ................................................................

22. Il contrasto all’evasione ..............................................................................

Capitolo 3

La gestione del bilancio

1. Gestione finanziaria ed esercizio finanziario ..............................................

2. La gestione delle entrate ............................................................................

2.1. L’accertamento ..................................................................................

2.2. La riscossione ....................................................................................

2.2.1. La cartolarizzazione dei crediti ..............................................

2.3. Il versamento .....................................................................................

2.4. La riassegnazione ..............................................................................

3. La gestione amministrativa e contabile delle spese ...................................

3.1. Tipologie di spese ..............................................................................

3.2. L’assegnazione di fondi ......................................................................

3.3. Il piano esecutivo di gestione ............................................................

4. Le fasi del procedimento contabile di spesa ..............................................

4.1. L’impegno ..........................................................................................

4.2. La liquidazione ...................................................................................

4.3. L’ordinazione .....................................................................................

4.3.1. La procedura informatizzata ..................................................

4.4. Il pagamento ......................................................................................

4.4.1. Il piano dei pagamenti ...........................................................

4.4.2. L’obbligo di codificazione delle transazioni ...........................

4.5. Gli atti impeditivi di pagamento ........................................................

4.6. L’esecuzione forzata ...........................................................................

5. La gestione di tesoreria ..............................................................................

5.1. I saldi di cassa ....................................................................................

Pag. 221

» 223

» 233

» 236

» 237

» 240

» 242

» 247

» 248

» 249

» 252

» 257

» 257

» 261

» 262

» 264

» 264

» 267

» 269

» 270

» 272

» 275

» 277

» 278

» 279

» 280

» 282

» 283

» 284

» 285

» 298

» 299

» 302

» 305

» 309

» 310

» 311

» 314

» 315

» 317

Page 8: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Indice8

6. Le gestioni fuori bilancio ed i fondi di rotazione ........................................

7. Il risultato contabile di amministrazione ....................................................

Capitolo 4

La gestione per contratti

1. I contratti e l’attività finanziaria .................................................................

2. I contratti e la programmazione .................................................................

2.1. Programmazione negoziata e moduli convenzionali .........................

3. Gestione per contratti e gestione del contratto .........................................

4. L’evidenza pubblica .....................................................................................

5. La nozione di contratti pubblici ..................................................................

6. La specialità della disciplina .......................................................................

6.1. I contratti di diritto privato ................................................................

6.2. I moduli consensuali sostitutivi del provvedimento amministrativo

7. Autonomia, capacità e legittimazione negoziale .......................................

8. I contratti pubblici ed il principio di concorrenza .......................................

8.1. Le direttive comunitarie ed il principio di diretta applicazione ........

8.2. I principi fondamentali del Trattato europeo ....................................

8.3. I principi del codice dei contratti .......................................................

9. Il multiforme regime giuridico degli appalti pubblici .................................

9.1. Amministrazioni aggiudicatrici ed organismi di diritto pubblico ......

9.1.1. Le amministrazioni pubbliche nel sistema dei conti europei

9.2. Gli imprenditori singoli ed associati ..................................................

10. Il procedimento decisionale di spesa .......................................................

11. La fase preparatoria (cenni) ......................................................................

12. La deliberazione/determinazione a contrattare .......................................

12.1. La copertura finanziaria ...................................................................

12.2. L’accantonamento dei fondi .............................................................

13. Le procedure di scelta del contraente ........................................................

13.1. Sistemi e criteri di aggiudicazione ....................................................

13.2. L’asta pubblica (o pubblico incanto) .................................................

13.3. La licitazione privata (procedura ristretta) .......................................

13.4. L’appalto concorso ............................................................................

13.5. La trattativa privata ..........................................................................

13.5.1. Gli appalti in house ..............................................................

13.6. Le nuove procedure .........................................................................

13.6.1. Il promotore (project financing) ..........................................

13.6.2. L’asta elettronica .................................................................

13.6.3. Il dialogo competitivo ..........................................................

13.6.4. Il sistema dinamico di acquisizione .....................................

13.6.5. La centrale di committenza .................................................

Pag. 318

» 320

» 323

» 325

» 327

» 328

» 329

» 334

» 335

» 337

» 338

» 338

» 340

» 343

» 345

» 347

» 349

» 352

» 355

» 357

» 359

» 361

» 362

» 363

» 369

» 369

» 369

» 371

» 372

» 373

» 375

» 379

» 380

» 380

» 381

» 382

» 383

» 384

Page 9: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Indice 9

14. Il principio di pubblicità ed il bando di gara ...............................................

15. Il procedimento ed i principi di gara ...........................................................

15.1. Gli organi di gara ................................................................................

15.2. La celebrazione ..................................................................................

15.3. Le offerte ...........................................................................................

16. L’aggiudicazione ..........................................................................................

17. La stipulazione ............................................................................................

18. L’approvazione ............................................................................................

18.1. Le fasi delle procedure secondo il codice dei contratti pubblici .......

19. L’esecuzione ................................................................................................

20. I servizi pubblici (profili finanziari) .............................................................

20.1. La gestione a mezzo società per azioni a partecipazione pubblica ...

20.2. Il partenariato pubblico-privato ........................................................

20.2.1. Il regime giuridico delle società pubbliche ............................

21. Le concessioni .............................................................................................

22. Il contraente generale ................................................................................

23. L’acquisizione in economia di beni e servizi ...............................................

24. Il riconoscimento di debito .........................................................................

25. Risorse finanziarie e nuovi modelli contrattuali .........................................

26. Il leasing (aspetti contabili-finanziari) ........................................................

27. La gestione attiva dei debiti .......................................................................

28. Gli strumenti alternativi ablatori ................................................................

Capitolo 5

I controlli

1. Il sistema dei controlli ................................................................................

2. Il controllo preventivo della Corte dei Conti ..............................................

2.1. Provvedimenti di bilancio ..................................................................

2.2. Atti di programmazione .....................................................................

2.3. Contratti e concessioni ......................................................................

2.4. Altri atti di rilievo finanziario .............................................................

2.4.1. Atti di spesa recuperati al controllo preventivo ....................

2.5. I parametri del controllo preventivo .................................................

2.6. Il procedimento .................................................................................

2.7. Natura, forza ed effetti dell’atto di controllo .....................................

2.8. La registrazione con riserva ...............................................................

3. Il controllo preventivo degli uffici di ragioneria .........................................

4. La riforma dei controlli (di ragioneria) di regolarità amministrativa e conta-

bile ..............................................................................................................

4.1. I controlli preventivi ..........................................................................

4.2. Controllo successivo ..........................................................................

4.3. I controlli di valutazione ....................................................................

Pag. 385

» 387

» 389

» 390

» 391

» 392

» 394

» 399

» 404

» 407

» 410

» 414

» 421

» 424

» 427

» 430

» 430

» 432

» 435

» 437

» 439

» 448

» 451

» 455

» 462

» 462

» 464

» 467

» 468

» 470

» 475

» 477

» 481

» 482

» 483

» 483

» 486

» 487

Page 10: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Indice10

5. I controlli di regolarità contabile negli enti locali .......................................

6. Il controllo dei revisori contabili .................................................................

7. Il controllo di legittimità successivo su atti ................................................

7.1. Il controllo-osservatorio su atti specifici ...........................................

8. I controlli interni di gestione ......................................................................

8.1. Analisi e valutazione delle spese .......................................................

8.2. Il raccordo tra controlli interni ed esterni .........................................

9. Il controllo esterno sulla gestione (external audit) ....................................

9.1. Il controllo sulla gestione delle Regioni .............................................

9.2. Il controllo sulla gestione degli enti locali .........................................

9.2.1. Le verifiche sugli equilibri di bilancio ....................................

9.2.2. Il controllo del governo negli andamenti finanziari ..............

9.3. Il controllo sulla gestione degli enti sovvenzionati ...........................

9.3.1. Il controllo avviso e le pronunce specifiche ..........................

9.4. Il controllo sulla gestione di fondi comunitari ...................................

10. Il controllo successivo sui rendiconti ..........................................................

11. Il controllo referto ......................................................................................

11.1. Referti specifici .................................................................................

11.2. Il controllo sulle spese elettorali ......................................................

11.3. La certificazione di attendibilità dei contratti collettivi ...................

11.4. Il rapporto annuale sulla finanza pubblica .......................................

12. La funzione consultiva sugli atti normativi .................................................

13. La funzione consultiva-collaborativa a livello locale ..................................

Capitolo 6

La gestione del patrimonio (a cura di Evaristo Santoro)

1. Beni e patrimoni pubblici ...........................................................................

2. I beni demaniali ..........................................................................................

2.1. Il demanio necessario ........................................................................

2.2. Il demanio accidentale o eventuale ..................................................

2.3. Il demanio naturale e il demanio artificiale ......................................

2.4. Il demanio regionale, provinciale e comunale ..................................

2.5. I caratteri essenziali ed il regime giuridico del demanio ...................

2.6. La tutela del demanio ........................................................................

2.7. L’uso dei beni demaniali ....................................................................

2.8. La destinazione all’uso pubblico e la cessazione della demanialità ..

2.9. I diritti demaniali su beni altrui .........................................................

2.10. La scissione tra titolarità dominicale e funzioni amministrative nel

demanio marittimo ..........................................................................

2.10.1. Il c.d. federalismo demaniale ..............................................

Pag. 488

» 489

» 491

» 492

» 494

» 497

» 498

» 500

» 512

» 513

» 516

» 518

» 519

» 521

» 521

» 523

» 525

» 528

» 528

» 529

» 530

» 532

» 533

» 541

» 545

» 545

» 551

» 557

» 558

» 559

» 561

» 563

» 564

» 567

» 568

» 571

Page 11: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Indice 11

2.10.2. Il trasferimento e l’attribuzione di beni demaniali e patrimo-

niali ......................................................................................

2.11. La concessione di beni ......................................................................

2.11.1. Il diritto di superficie ...........................................................

3. I beni patrimoniali ......................................................................................

3.1. I beni del patrimonio indisponibile ...................................................

3.2. I beni del patrimonio disponibile ......................................................

4. La privatizzazione dei beni pubblici ............................................................

4.1. La cartolarizzazione degli immobili ...................................................

4.2. Le dismissioni con riaffitto (lease back) ............................................

4.3. La dismissione delle partecipazioni azionarie ...................................

5. Gli inventari ................................................................................................

5.1. La valutazione dei beni pubblici ........................................................

6. La nuova contabilità patrimoniale ..............................................................

6.1. Concordanza tra conto del bilancio e conto patrimoniale ................

7. L’attività di gestione del patrimonio ...........................................................

8. Prospettive di riclassificazione dei beni pubblici ........................................

9. Le locazioni passive ....................................................................................

Capitolo 7

La responsabilità amministrativa

1. La responsabilità amministrativa nel sistema costituzionale .....................

2. I contenuti della responsabilità amministrativa e contabile ......................

2.1. Gli agenti contabili e la responsabilità da maneggio ........................

2.2. I funzionari delegati ...........................................................................

3. Le materie di contabilità pubblica e l’area della giurisdizione contabile ...

3.1. Verso l’esclusività della giurisdizione contabile ..................................

4. Gli elementi della responsabilità amministrativa ......................................

4.1. Il rapporto di servizio ........................................................................

4.1.1. Rapporto di servizio principale e rapporto di servizio derivato

4.1.2. Rapporto contrattuale di lavoro ed obblighi prestazionali ....

4.2. Il comportamento antigiuridico ........................................................

4.2.1. Il rapporto tra illegittimità ed illiceità ...................................

4.2.2. La tipizzazione dell’illecito contabile .....................................

4.3. Il dolo e la colpa grave .......................................................................

4.3.1. La graduazione della colpa ....................................................

4.4. Il nesso di causalità ............................................................................

4.5. Il danno ..............................................................................................

4.5.1. Il danno morale ed il danno all’immagine.............................

4.5.2. Il danno esistenziale ..............................................................

4.5.3. La tipizzazione del danno all’immagine ................................

4.5.4. Il danno alle amministrazioni terze .......................................

Pag. 572

» 575

» 581

» 581

» 582

» 583

» 583

» 585

» 587

» 589

» 591

» 592

» 593

» 595

» 596

» 599

» 600

» 603

» 604

» 606

» 611

» 614

» 620

» 624

» 625

» 627

» 629

» 630

» 632

» 634

» 636

» 642

» 645

» 647

» 652

» 654

» 657

» 662

Page 12: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Indice12

4.5.5. Il danno alla Comunità europea ............................................

4.5.6. Il danno da lesione di interessi legittimi ................................

4.5.7. Il fatto dannoso nell’illecito contabile ...................................

4.5.8. La copertura assicurativa .......................................................

5. Le cause di giustificazione ..........................................................................

5.1. Le scelte discrezionali ........................................................................

5.2. La buona fede ....................................................................................

5.3. Le deliberazioni collegiali ..................................................................

6. Il potere riduttivo .......................................................................................

7. Natura e funzione della responsabilità ......................................................

7.1. Della natura contrattuale ..................................................................

7.2. Della natura risarcitoria o sanzionatoria ...........................................

7.3. La personalità ....................................................................................

7.4. Intrasmissibilità agli eredi ..................................................................

8. Concorso di responsabilità e principio di parziarietà .................................

9. La prescrizione ............................................................................................

9.1. Occultamento del danno ...................................................................

10. Differenze rispetto alla responsabilità civile ..............................................

Capitolo 8

I giudizi nelle materie di contabilità pubblica

1. Il giudizio di responsabilità .........................................................................

1.1. L’azione pubblica di danno ................................................................

1.1.1. L’azione popolare ...................................................................

1.1.2. L’accettazione di danno ridotto .............................................

1.1.3. Le nuove condizioni dell’azione di responsabilità .................

1.1.4. Le azioni a tutela del credito erariale ....................................

1.1.5. La competenza territoriale ....................................................

1.2. Rapporti con altri giudizi ...................................................................

1.2.1. Giudizio penale ......................................................................

1.2.2. Giudizio civile .........................................................................

1.2.3. Giudizio amministrativo ........................................................

1.2.4. Giudizio disciplinare ..............................................................

1.2.5. Giudizio tributario .................................................................

1.2.6. Il rapporto con la funzione di controllo .................................

1.3. Punti deboli del giusto processo contabile .......................................

1.3.1. L’intervento di terzi ...............................................................

1.3.2. Principio di soccombenza e rimborso delle spese legali .......

1.4. Il sequestro conservativo ..................................................................

1.4.1. Altri rimedi cautelari ..............................................................

1.5. L’esecuzione delle sentenze di condanna ..........................................

1.6. I rimedi contro le sentenze ................................................................

Pag. 663

» 664

» 665

» 666

» 667

» 667

» 669

» 670

» 671

» 674

» 674

» 675

» 678

» 678

» 679

» 680

» 683

» 684

» 687

» 687

» 691

» 692

» 692

» 695

» 696

» 696

» 697

» 698

» 699

» 701

» 702

» 702

» 703

» 706

» 707

» 709

» 711

» 713

» 714

Page 13: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Indice 13

1.6.1. L’appello .................................................................................

1.6.1.1. La definizione agevolata in appello .........................

1.6.1.2. La definizione agevolata nelle concessioni di riscos-

sione ......................................................................................

1.6.2. Ricorso per Cassazione ..........................................................

1.6.3. La revocazione .......................................................................

1.6.4. L’opposizione di terzo ............................................................

1.6.5. Ricorso per correzione ed interpretazione ............................

1.7. L’abbandono ......................................................................................

1.8. Il Regolamento preventivo di giurisdizione .......................................

1.8.1. I conflitti di attribuzione in sede giurisdizionale ...................

1.9. Sospensione, interruzione ed estinzione ..........................................

1.10. Le questioni di massima ....................................................................

2. Il giudizio di conto ......................................................................................

2.1. Il giudizio per resa di conto ...............................................................

3. I giudizi ad istanza di parte .........................................................................

3.1. Il giudizio per rimborso di quote inesigibili .......................................

3.2. Il giudizio di aggio esattoriale ............................................................

3.3. I ricorsi contro ritenute cautelari ......................................................

3.4. Il giudizio di accertamento negativo di responsabilità .......................

3.5. I giudizi pensionistici .........................................................................

4. I giudizi sanzionatori ...................................................................................

4.1. La pronuncia sulla nullità del contratto (di indebitamento) .............

Bibliografia .......................................................................................................

Indice analitico ..................................................................................................

Pag. 714

» 715

» 717

» 717

» 718

» 720

» 720

» 721

» 721

» 723

» 724

» 725

» 728

» 729

» 730

» 731

» 732

» 733

» 734

» 734

» 735

» 740

» 745

» 751

Page 14: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Capitolo 5

I controlli483

registrazione dell’impegno non può avvenire ove si tratti di spesa che ecceda lo stanziamento o siaimputabile a capitolo diverso oppure sia imputabile ai residui anziché alla competenza (143).Il visto deve essere apposto entro il termine di 10 giorni (144) trascorso il quale, ove non sianostati mossi rilevi, l’atto diventa efficace a meno che non sia assoggettato al controllo preven-tivo di legittimità della Corte dei Conti (art. 11, cit., comma 3 ed art. 9 d.P.R. n. 38/1998).I pagamenti a mezzo mandato informatico avvengono sulla base del visto della competenteragioneria che trattiene presso di sé la documentazione cartacea (art. 16, comma 4, d.P.R n.367/1994); il visto è effettuato mediante transazione sul sistema informatico (art. 12 medesi-mo decreto).Nell’ambito della riforma della contabilità pubblica è prevista la delega al Governo per il riordi-no del sistema dei controlli preventivi e dei controlli successivi, la loro semplificazione e razio-nalizzazione, nonché la revisione dei termini attualmente previsti per il controllo, con previsionedi programmi annuali basati sulla complessità degli atti, sulla loro rilevanza ai fini della finanzapubblica e sull’efficacia dell’esercizio del controllo (art. 49, lett. e, l. n. 196/2009); nell’ambitodella delega per l’introduzione del bilancio di cassa è prevista l’introduzione di un sistema dicontrolli preventivi sulla legittimità contabile e amministrativa dell’obbligazione assunta dal diri-gente responsabile (art. 42, lett. d).

4. La riforma dei controlli (di ragioneria) di regolarità amministrativa e

contabile

4.1. I controlli preventivi

In attuazione delle predette deleghe il d.lgs. 30 giugno 2011, n. 123 ha risistema-to i controlli di regolarità amministrativa e contabile intestati alla Ragioneria del-lo Stato, potenziandone l’attività di analisi e valutazione della spesa.In base all’art. 1 del predetto provvedimento normativo, il controllo di regolaritàamministrativa e contabile ha per oggetto gli atti aventi riflessi finanziari sui bi-lanci dello Stato, delle altre amministrazioni pubbliche e degli organismi pubblicied è svolto dagli organi appositamente previsti dalle disposizioni vigenti nei di-versi comparti della pubblica amministrazione e, in particolare, nell’ambito delleproprie competenze istituzionali, dal Dipartimento della Ragioneria generale delloStato, attraverso i propri uffici centrali e periferici (145) e i Servizi ispettivi di finan-

143. Trattasi degli stessi casi in cui è previsto il rifiuto assoluto di registrazione della Corte dei Conti(art. 24 T.U. n. 1214/1934).144. Il termine è derogabile per i provvedimenti particolarmente complessi di opere pubbliche econcessioni (d.m. 14 novembre 1995 emanato in base al comma 5 del medesimo art. 11); per ilavori pubblici non sono consentiti più di due rilievi (art. 1, comma 59 l. n. 449/1995).145. Gli atti di spesa adottati dalle amministrazioni periferiche dello Stato sono assoggettati alcontrollo dalle Ragionerie territoriali dello Stato, secondo la rispettiva competenza (art. 3, comma4). Prime indicazioni applicative sono state fornite con Circ. MEF 7 settembre 2011 n. 25.

Page 15: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Capitolo 5

I controlli484

za pubblica, nonché dai collegi di revisione e sindacali presso gli enti e organismipubblici, al fine di assicurare la legittimità e proficuità della spesa.Il controllo di regolarità amministrativa e contabile è volto a garantire la legittimi-tà contabile e amministrativa, al fine di assicurare la trasparenza, la regolarità e lacorrettezza dell’azione amministrativa, e si svolge in via preventiva o successivarispetto al momento in cui l’atto di spesa spiega i suoi effetti, secondo i principi ei criteri stabiliti dal d.lgs. 30 giugno 2011, n. 123 (art. 2, comma 5).A seguito dell’esito positivo del controllo preventivo e fatto salvo l’eventuale con-trollo di legittimità della Corte dei Conti l’atto diviene efficace a decorrere dalladata della sua emanazione (comma 5). I controlli si adeguano al processo di de-materializzazione degli atti, nel rispetto delle regole tecniche per la riproduzionee conservazione dei documenti su supporto idoneo a garantirne la conformitàagli originali, secondo la vigente normativa di riferimento.Sono assoggettati al controllo preventivo (art. 5) di regolarità amministrativa econtabile tutti gli atti dai quali derivino effetti finanziari per il bilancio dello Stato,ad eccezione di quelli posti in essere dalle amministrazioni, dagli organismi edagli organi dello Stato dotati di autonomia finanziaria e contabile (146).Gli atti soggetti al controllo della Corte dei Conti sono inviati all’ufficio di control-lo (di ragioneria) e, per il suo tramite, alla Corte dei Conti; la documentazione cheaccompagna l’atto viene inviata al competente ufficio di controllo, per il successi-vo inoltro alla Corte dei Conti. Gli eventuali rilievi degli uffici di controllo sonotrasmessi all’amministrazione che ha emanato l’atto. Le controdeduzioni dell’am-ministrazione sono parimenti trasmesse all’ufficio di controllo e, per il suo trami-te, alla Corte dei Conti, unitamente all’atto corredato dalla relativa documenta-zione. La Corte si pronuncia nei termini di cui all’articolo 3 della legge 14 gennaio1994, n. 20 e all’articolo 27 della legge 24 novembre 2000 n. 340, che decorronodal momento in cui l’atto le viene trasmesso, completo di documentazione, dal-l’ufficio di controllo competente.

146. Sono in ogni caso soggetti a controllo preventivo i seguenti atti: a) atti soggetti a controllopreventivo di legittimità della Corte dei Conti; b) decreti di approvazione di contratti o atti aggiun-tivi, atti di cottimo e affidamenti diretti, atti di riconoscimento di debito; c) provvedimenti o con-tratti di assunzione di personale a qualsiasi titolo; d) atti relativi al trattamento giuridico ed econo-mico del personale statale in servizio; e) accordi in materia di contrattazione integrativa, di qualun-que livello, intervenuti ai sensi della vigente normativa legislativa e contrattuale. Gli accordi localistipulati dalle articolazioni centrali e periferiche dei Ministeri sono sottoposti al controllo da partedel competente Ufficio centrale del bilancio; f) atti e provvedimenti comportanti trasferimenti disomme dal bilancio dello Stato ad altri enti o organismi; g) atti e provvedimenti di gestione deglistati di previsione dell’entrata e della spesa, nonché del conto del patrimonio.

Page 16: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Capitolo 5

I controlli485

Per quanto riguarda in particolare il controllo contabile, l’ufficio di ragioneriaeffettua la registrazione contabile delle somme relative agli atti di spesa di cuiall’articolo 5, con conseguente effetto di rendere indisponibili ad altri fini le som-me ad essa riferite (art. 6).Sono sottoposti unicamente al controllo contabile i contratti dichiarati segretatio che esigono particolari misure di sicurezza, ai sensi dell’articolo 17, comma 7,del codice dei contratti pubblici, d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163, fatto salvo, in ognicaso, il controllo successivo della Corte dei Conti (art. 5, comma 4).Gli atti di spesa non possono avere corso (art. 6) qualora:a) siano pervenuti oltre il termine perentorio di ricevibilità del 31 dicembre del-l’esercizio finanziario cui si riferisce la spesa, fatti salvi quelli direttamente conse-guenti all’applicazione di provvedimenti legislativi pubblicati nell’ultimo quadri-mestre dell’anno;b) la spesa ecceda lo stanziamento del capitolo di bilancio, ovvero dell’articolo,qualora il capitolo sia suddiviso in articoli;c) l’imputazione della spesa sia errata rispetto al capitolo di bilancio o all’eserci-zio finanziario, o alla competenza piuttosto che ai residui;d) siano violate le disposizioni che prevedono specifici limiti a talune categorie dispesa;e) non si rinviene la compatibilità dei costi della contrattazione integrativa con ivincoli di bilancio ai sensi dell’articolo 40-bis del decreto legislativo 31 marzo2001, n. 165.A seguito della registrazione contabile sono accantonate e rese indisponibili lesomme fino al momento del pagamento (art. 7). L’ufficio di controllo procedeall’esame degli atti di spesa sotto il profilo della regolarità amministrativa, conriferimento alla normativa vigente.L’ufficio di controllo richiede chiarimenti o comunica le osservazioni nei terminiindicati dall’articolo 8.In caso di esito negativo del controllo gli atti non producono effetti a carico delbilancio dello Stato, salvo che sia esplicitamente richiesto di dare ulteriore corsoal provvedimento, sotto la responsabilità del dirigente titolare della spesa ai sen-si dell’art. 10. Tale disposizione recupera il c.d. ordine scritto, prima di esclusivacompetenza del Ministro, consentendo che il dirigente responsabile, sotto la pro-pria responsabilità, possa disporre di dare comunque seguito, nonostante gli in-tervenuti rilievi dell’ufficio di controllo, al provvedimento, che acquista efficaciapur in presenza di osservazioni. In tali casi, però, l’ufficio di controllo ne prendeatto e trasmette l’atto corredato dalle osservazioni e dalla relativa documenta-zione al competente ufficio di controllo della Corte dei Conti, beninteso non aifini del controllo preventivo (come originariamente previsto) ma ai solo fini delcontrollo successivo sulla gestione complessiva.

Page 17: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Capitolo 5

I controlli486

La possibilità di disporre l’ulteriore corso del provvedimento è tuttavia esclusa perprovvedimenti non sorretti da un’obbligazione giuridicamente perfezionata o chedispongono l’utilizzo di somme destinate ad altre finalità (art. 7, comma 3, lett. a) eper i provvedimenti concernenti pagamenti in conto sospeso, emessi ai sensi del-l’articolo 14 del decreto-legge 31 dicembre 1996, n. 669, convertito, con modifica-zioni, dalla legge 28 febbraio 1997 n. 30, e successive modificazioni, non derivantida provvedimenti giurisdizionali o da lodi arbitrali aventi efficacia esecutiva.

4.2. Controllo successivo

Sono sottoposti (art. 11) al controllo successivo di regolarità amministrativa econtabile i seguenti atti:a) rendiconti amministrativi relativi alle aperture di credito alimentate con fondidi provenienza statale resi dai funzionari delegati titolari di contabilità ordinariae speciale;b) rendiconti amministrativi resi dai commissari delegati titolari di contabilitàspeciale di cui all’articolo 5, comma 5-bis, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, esuccessive modificazioni, nonché da ogni altro soggetto gestore, comunque de-nominato;c) rendiconti amministrativi afferenti a un’unica contabilità speciale alimentatacon fondi di provenienza statale e non statale per la realizzazione di accordi diprogramma;d) ogni altro rendiconto previsto da specifiche disposizioni di legge;e) conti giudiziali.I soggetti gestori dei fondi di cui al comma 1, lettere dalla a) alla d), devono ren-dere il conto finanziario della loro gestione al competente ufficio di controllo altermine di ciascun esercizio finanziario, nonché alla conclusione dell’interventodelegato.I commissari delegati e i soggetti attuatori di cui all’articolo 5, comma 5-bis,della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e successive modificazioni, entro diecigiorni dall’insediamento, in considerazione della complessità della gestione edella rilevanza delle risorse normalmente accreditate, trasmettono all’ufficiodi controllo copia dell’ordinanza istitutiva della gestione. Su specifica richiestadegli uffici di controllo, i commissari delegati trasmettono copia degli atti adot-tati riguardanti l’attività contrattuale posta in essere con l’utilizzo delle risorsericevute e ogni elemento informativo ritenuto utile ai fini del successivo con-trollo del rendiconto.Per particolari tipologie di rendiconti resi da commissari delegati o commis-sari straordinari o funzionari delegati alla realizzazione di opere specifiche o

Page 18: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Capitolo 5

I controlli487

urgenti, possono essere stabilite (comma 5) procedure di controllo di tipoconcomitante sui contratti di particolare rilevanza e complessità, secondocriteri e modalità da definirsi con decreto del Ministro dell’economia e dellefinanze, di concerto con i Ministri titolari della spesa, fermo restando l’obbli-go di rendicontazione (147).Il controllo sui rendiconti, resi dai funzionari delegati titolari di contabilità ordi-naria e speciale, può essere eseguito sulla base di un programma elaborato inbase a criteri definiti con decreto del Ministro per l’economia (art. 12).

4.3. I controlli di valutazione

Il provvedimento ha reso sistematico il controllo di valutazione (ex ante ed ex

post) della spesa (art. 4) inquadrando come analisi e valutazione della spesa l’at-tività sistematica di analisi della programmazione e della gestione delle risorsefinanziarie e dei risultati conseguiti dai programmi di spesa, finalizzata al miglio-ramento del grado di efficienza ed efficacia della spesa pubblica anche in relazio-ne al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica. Essa viene attuata me-diante l’elaborazione e l’affinamento di metodologie per la definizione dei fabbi-sogni di spesa, per la verifica e il monitoraggio dell’efficacia delle misure volte almiglioramento della capacità di controllo della stessa, in termini di quantità e diqualità, nonché la formulazione di proposte dirette a migliorare il rapporto co-sto-efficacia dell’azione amministrativa (148).L’analisi e la valutazione della spesa delle amministrazioni centrali dello Stato sisvolge nell’ambito dei nuclei di analisi e valutazione istituiti ai sensi dell’articolo39 l. n. 196/2009.

147. Gli atti sottoposti al controllo sono corredati (art. 9) da titoli, documenti, certificazioni previ-ste da specifiche norme e da ogni altro atto o documento giustificativo degli stessi (da restituire adavvenuto controllo); la documentazione di cui al comma 1 è allegata in originale, salvo che nei casidi imprescindibile esigenza di conservare gli originali presso l’ufficio emittente, in cui è possibileallegare copie, munite della certificazione di conformità all’originale. Sono fatte salve le disposizio-ni in materia di dematerializzazione degli atti e dei flussi informativi tra le pubbliche amministra-zioni, con particolare riferimento alle disposizioni in materia di Codice dell’amministrazione digita-le di cui al d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82.148. In base ad un’antica norma le Ragionerie centrali nell’esercizio della funzione di vigilanza do-vevano assicurare che la gestione del patrimonio e del bilancio fase condotta “nei modi finanziaria-mente proficui” R.D.L. 29 giugno 1924 n. 1036.

Page 19: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Capitolo 5

I controlli488

5. I controlli di regolarità contabile negli enti locali

All’indomani della riforma delle autonomie del 1990, oltre al controllo ester-no demandato ai Comitati regionali di controllo, era previsto che tutte ledeliberazioni (necessariamente) collegiali fossero adottate sulla base di unaproposta sulla quale dovevano essere espressi il parere di regolarità tecni-ca e contabile, rispettivamente del responsabile del servizio e del respon-sabile di ragioneria, e quello di legittimità del segretario comunale (art. 53l. 142/1990).A seguito della riforma della organizzazione amministrativa, con l’assunzionedella responsabilità esclusiva da parte dei dirigenti, è venuto meno qualsiasiprevio parere preventivo di legittimità o regolarità, ed è richiesto solamente il“visto di regolarità contabile” affinché la determinazione che comporti impe-gno diventi esecutiva (artt. 151, comma 5, 153 e 191, comma 1, T.U. n. 267/2000); in pratica l’unico controllo rimane quello di regolarità contabile dopol’adozione dell’atto e come condizione di esecutività degli effetti.Permane, tuttavia, per ogni proposta di deliberazione di giunta, il formale pareredi regolarità tecnica del responsabile del servizio e quello di regolarità contabiledel responsabile di ragioneria qualora l’atto comportasse impegno o diminuzio-ne di entrata (art. 49 T.U.)Il nuovo testo unico ha inteso estendere il campo del parere di regolarità conta-bile all’ipotesi in cui la determinazione comporti riflessi diretti o indiretti sullasituazione economico-finanziaria o sul patrimonio, fermo restando la commina-toria di responsabilità in via amministrativa e contabile; in tal modo il responsa-bile del servizio di ragioneria è chiamato ad una valutazione degli impatti sullasituazione economica e non solo finanziaria, ovvero ad una valutazione sulla so-stenibilità e produttività della spesa; il visto presuppone un vero e proprio con-trollo di legittimità e contabile-finanziario della spesa (149).Non è più previsto alcun controllo di legittimità per gli atti di spesa sia di tipoesterno, non essendo più operativi quelli esterni (150), sia di tipo interno; lasoppressione dei controlli dei CORECO, peraltro, ha fatto venir meno anche icontrolli c.d. atipici, quali quello ad iniziativa del prefetto (art. 135 T.U. n. 267/2000), che pure aveva un fondamento di ordine pubblico, e quello di annulla-mento straordinario del Governo (art. 138 T.U. cit.), mentre potrebbe operare

149. C. Conti, Sez. Puglia, 1 marzo 2006 n. 208 7, in Riv. C. Conti 2006, 2, 194 e Sez. Sicilia 23 marzo2011 n. 1058, in www.corteconti.it.150. Cons. St., Sez. V, 8 agosto 2003 n. 4598, in Foro amm. C.d.S. 2003, 2259, che ha riconosciuto lacessazione immediata.

Page 20: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Capitolo 5

I controlli489

quello eventuale del difensore civico (art. 127 T.U. n. 267/2000) secondo le pre-visioni statutarie; il difensore civico è infatti titolare di funzioni di tutela dellalegalità e regolarità amministrativa, ma non può esercitare un potere sostituti-vo eccezionalmente riservato ad organi regionali, nel rispetto del principio disussidiarietà a salvagurdia del valore costituzionale dell’autonomia degli entilocali (151).Altro controllo che mal si concilia con la rinnovata autonomia è il controllodella Commissione centrale per la finanza e sulle dotazioni organiche degli entistrutturalmente deficitari (art. 155 T.U), che va esercitato entro termini rigoro-si (152); trattasi di una forma di controllo molto ampio esteso al merito dellescelte adottate con il solo limite dell’autonomia organizzativa, finalizzato allacorretta gestione delle risorse finanziarie dell’ente locale nell’ambito di un co-ordinamento generale della finanza pubblica (153).Per i pagamenti è previsto un duplice controllo da parte del servizio finanziario:uno contabile e fiscale sugli atti di liquidazione (art. 184) ed un altro di verificadella sussistenza dell’impegno e della liquidazione sul titolo di spesa (art. 185).

6. Il controllo dei revisori contabili

Nell’ordinamento contabile degli enti locali e degli enti pubblici un ruolo es-senziale di verifica della intera attività gestionale è svolto, nel corso ed a chiu-sura della gestione, dal Collegio dei revisori istituzionalizzato come organo direvisione contabile.Negli enti locali le funzioni sono: di collaborazione, di vigilanza, certificativa edi referto.

Nell’attività di collaborazione rientrano i pareri obbligatori di “congruità, coerenza ed attendibi-lità” delle previsioni di bilancio, nonché dei programmi e progetti, delle variazioni di bilancio edell’applicazione dei parametri di deficitarietà (art. 239, lett. b), T.U. n. 267/2000); in modo spe-cifico è richiesta la valutazione del collegio sugli affidamenti di incarichi di consulenza (art. 1,comma 42, l. n. 311/2004).

151. C. Cost. 29 aprile 2005 n. 167, 14 giugno 2004 n. 173, 6 aprile 2004 n. 112; l’art. 120, comma2, Cost. non preclude in via di principio alle Regioni di disciplinare con propria legge il potere sosti-tutivo nelle materie di competenza: cfr. C. Cost. 27 gennaio 2004 n. 43 e 2 marzo 2004 n. 69, 70, 71,72 e 73.152. Cons. St., Sez. IV, 25 maggio 2005 n. 2672 e 2698, in Foro amm. C.d.S. 2005, 1397 e 1410; Cons.St., Sez. IV, 12 agosto 2005 n. 4369, ivi 2005, 2207, che ammette l’intreresse all’impugnativa delprovvedimento di diniego; Cons. St., Sez. VI, 11 ottobre 2005 n. 5624, ivi 2005, 3011.153. Cons. St., Sez. IV, 12 agosto 2005 n. 4371e 4372, in Foro amm. C.d.S. 2005, 2210 e 2211.

Page 21: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Capitolo 5

I controlli490

La vigilanza (lett. c)) ha ad oggetto “la regolarità contabile, finanziaria ed economica” della ge-stione delle entrate e delle spese, con specifico riferimento all’attività contrattuale ed all’ammi-nistrazione dei beni; la vigilanza, sebbene indirizzata alla gestione complessiva, si esercita attra-verso il concreto esame degli atti e documenti, ai quali il collegio ha diritto di accesso, con tec-nica del campionamento; nell’ambito dell’attività di vigilanza rientrano anche le verifiche di cas-sa e del servizio di tesoreria che vanno svolte con cadenza trimestrale (art. 223).L’attività certificativa, che accompagna la relazione al rendiconto consuntivo, ha per specificocontenuto la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione.L’attività di referto si realizza, oltre che nella relazione necessaria sul consuntivo, attraverso re-ferti informativi specifici all’organo consiliare su gravi irregolarità di gestione rilevate, con con-testuale obbligo di denuncia agli organi giurisdizionali in caso di configurabili responsabilità (lett.e)); al collegio è stato anche affidato il compito di verificare il rispetto degli obiettivi annuali delpatto di stabilità e di riferire al Ministero degli interni (art. 1, comma 32, l. n. 311/2004), nonchédi fornire informazioni sugli andamenti di cassa ed altro (art. 29, comma 17, l. n. 289/2002) alMinistero della economia e delle finanze.

Negli enti pubblici è pure previsto un “collegio dei revisori dei conti” con ilcompito di formulare valutazioni e giudizi sulla regolarità amministrativa e con-tabile della gestione e sulla realizzazione dei programmi (art. 47 d.P.R. n. 97/2003); i collegi di revisione o sindacali di alcuni enti ed organismi pubblici sonointegrati da un componente designato dal Ministro dell’economia per poten-ziare il controllo e il monitoraggio degli andamenti di finanza pubblica (art. 9 l.n. 27/2003).I collegi dei revisori dei conti e sindacali degli enti ed organismi pubblici, esclusele società, sono ora disciplinati dagli artt. 19 e seg. del d.lgs. n. 123 del 2011 (154).

154. I collegi dei revisori dei conti e sindacali, in particolare, devono: a) verificare la corrispondenzadei dati riportati nel conto consuntivo o bilancio d’esercizio con quelli analitici desunti dalla conta-bilità generale; b) verificare la loro corretta esposizione in bilancio, l’esistenza delle attività e passi-vità e l’attendibilità delle valutazioni di bilancio, la correttezza dei risultati finanziari, economici epatrimoniali della gestione e l’esattezza e la chiarezza dei dati contabili presentati nei prospetti dibilancio; c) effettuare le analisi necessarie e acquisire informazioni in ordine alla stabilità dell’equi-librio di bilancio e, in caso di disavanzo, acquisire informazioni circa la struttura dello stesso e leprospettive di riassorbimento affinché venga, nel tempo, salvaguardato l’equilibrio; d) vigilare sul-l’adeguatezza della struttura organizzativa dell’ente e il rispetto dei principi di corretta amministra-zione; e) verificare l’osservanza delle norme che presiedono la formazione e l’impostazione delbilancio preventivo e del conto consuntivo o bilancio d’esercizio; f) esprimere il parere in ordineall’approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo o bilancio d’esercizio; g) effettuarealmeno ogni trimestre controlli e riscontri (c.d. verifica di cassa) sulla consistenza della cassa esulla esistenza dei valori, dei titoli di proprietà e sui depositi e i titoli a custodia; h) effettuare ilcontrollo sulla compatibilità dei costi della contrattazione collettiva integrativa con i vincoli di bi-lancio e quelli derivanti dall’applicazione delle norme di legge.

Page 22: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Capitolo 5

I controlli491

L’attività dei collegi dei revisori e sindacali si conforma ai principi della continuità,del campionamento e della programmazione dei controlli (art. 20, comma 4),senza intervenire nella gestione e nell’amministrazione attiva degli enti e organi-smi pubblici (155).Presso le Regioni verrà istituito dal 2012 un Collegio dei revisori dei conti, qualeorgano di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della ge-stione dell’ente, che opera, ai fini del coordinamento della finanza pubblica, inraccordo con le Sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti (art. 14, com-ma 1, d.l. n. 138/2011 conv. l. n. 148/2011).Il controllo di regolarità contabile-amministrativa negli enti pubblici compren-de: la verifica della conformità legale degli atti; la verifica di cassa; la verificadella corretta esecuzione degli adempimenti in materia tributaria e previden-ziale; la verifica di conformità ai principi di corretta amministrazione della ge-stione economica e finanziaria degli enti (all. 17 d.P.R. n. 97/2003); nei controllidi revisione contabile sono seguiti i principi generali di revisione dell’IFAC (In-

ternational Federation of Accountants).

7. Il controllo di legittimità successivo su atti

La riforma ha mantenuto (art. 3, comma 8, l. n. 20/1994) la tipologia del con-trollo successivo obbligatorio su singoli atti, oltre che per i contratti ad oggettoinformatico, per quelli concernenti il trattamento di quiescenza di alcuni di-pendenti pubblici (156).La misura di tale controllo di legittimità è simile a quella del controllo preven-tivo poiché si conclude ugualmente con un visto o un rifiuto di visto; differentisono però gli effetti poiché, trattandosi di controllo su un atto già eseguibile oeseguito, dall’eventuale rifiuto discende, per l’amministrazione, un vincolo diottemperanza ovvero un’implicita cessazione ex nunc degli effetti futuri (157);

155. Ai revisori e sindaci presso enti ed organismi pubblici si applicano i requisiti di onorabilità,professionalità e indipendenza previsti dall’articolo 2387 del codice civile (art. 21 d.lgs. n. 123/2011).156. C. Conti, Sez. contr., 20 gennaio 1995 n. 6, in Riv. C. Conti 1995, 2, 2 e 20 febbraio 1995 n. 30,ivi 1995, 2, 16: il controllo è destinato a cessare con la piena operatività delle competenze del-l’INPDAP: cfr. Sez. contr., 4 ottobre 1996 n. 132, ivi 1996, 5, 19; il controllo è definitivamente cessa-to sia per le pensioni civili che per quelle militari a decorrere dal 1 gennaio 2010 (Sez., contr. n. 2/2011).157. C. Conti, Sez. contr., 23 novembre 1978 n. 913, in Foro amm. 1979, I, 178 e 28 ottobre 1983 n.1380, ivi 1984 n. 2478; nel senso che la cessazione di efficacia non è automatica ma è sempre

Page 23: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Capitolo 5

I controlli492

un recente orientamento, piuttosto discutibile, ha ritenuto che gli stessi termi-ni siano applicabili anche al controllo successivo sugli atti di modo che occorredeferire l’atto per la pronuncia collegiale definitiva anche in caso di mancatarisposta a rilievi istruttori (158).

7.1. Il controllo-osservatorio su atti specifici

A parte le informazioni richieste agli enti dotati di autonomia per ragioni dicoordinamento finanziario connesse ad obiettivi nazionali di finanza pubblica,è richiesto, a volte, che alcune tipologie di atti particolarmente sensibili sianotrasmesse alla Corte dei Conti.

Trattasi di una forma di controllo-osservatorio che potrebbe vedersi come una sorta di istituzio-nalizzazione di quelle forme atipiche di controllo, già note in passato, che si realizzavano attra-verso la comunicazione alla Corte dei Conti di alcuni atti comportanti variazioni di spesa fissa(fogli d’ordine, aumenti di stipendio, variazioni di partite pensionistiche) e che, non comportan-do alcuna misura effettiva, erano ascrivibili alla generica funzione di vigilanza, strumentale alreferto al Parlamento, la cui principale espressione si realizza nel potere di chiedere informazio-ni e documenti (art. 16 T.U. n. 1214/1934).Alcuni tipi di atti dovevano essere trasmessi o comunicati alla Sezione regionale di controllo (159);l’adempimento doveva intendersi finalizzato non al controllo successivo degli atti ma al un mo-nitoraggio strumentale al controllo sulla gestione e doveva limitarsi ai contratti superiori allasoglia di E 50.000 (160).È prevista la trasmissione degli atti di riconoscimento di debiti agli organi di controllo ed allacompetente Procura della Corte dei Conti; la disposizione è stata riconosciuta non incostituzio-nale essendo riconducibile all’attività di controllo della Corte dei Conti svolta da un organo terzonell’ambito di una funzione ricollegabile al principio di buon andamento previsto dall’art. 97Cost. (C. Cost. 29 gennaio 2005 n. 64).Ad osservazione sono stati sottoposti anche gli affidamenti di incarichi di studi e ricerca e di con-sulenze (art. 1, comma 42, l. 311/2004), le cui tipologie sono state individuate dalle Sezioni Riunitedella Corte dei Conti (15 febbraio 2005 n. 15/C, in Foro amm. C.d.S. 2005, 575); la disposizione èstata sostituita dall’art. 1, comma 173, l. 23 dicembre 2005 n. 266 che ha esteso l’obbligo di tra-

rimessa all’amministrazione a ciò tenuta, Sez. contr., 8 luglio 1996 n. 101, ivi 1996, 4, 12. Il diniegodi visto comporta se non un implicito annullamento quanto meno l’obbligo per l’amministrazionedi prendere atto della pronuncia di illegittimità e di non dare seguito alla emanazione di ulterioriatti: cfr. Cons. St., Sez. IV, 12 marzo 1996 n. 303, in Foro amm. 1996, 825.158. C. Conti, Sez. reg. contr. Lombardia, 14 aprile 2003 n. 2, in Foro amm. 2003, 1708, con com-mento di NISPI LANDI, Controllo preventivo e successivo su atti. Analogie e differenze, ivi 1711.159. Trattasi degli atti delle trattative private (art. 24, comma 5, l. n. 289/2002, successivamenteabrogato) e dei provvedimenti di riconoscimento di debito (art. 23, comma 5).160. C. Conti, S.R., 27 febbraio 2003 n. 7, in Giust. it. 2003, n. 3.

Page 24: Contabilità e finanza pubblica  ·  6 Indice Capitolo 2 Strumenti contabili e pianificatori della finanza pubblica 1. L’art. 81 Cost. e le leggi di bilancio ..... 1.1.

www.moduli.m

aggioli.it

Capitolo 5

I controlli493

smissione alla competente Sezione, ai fini di controllo successivo della gestione, di alcuni atti dispesa (convegni e mostre, incarichi di studi o consulenze), superiori a cinquermila euro (161).Altra forma di controllo conoscitivo è quello previsto per gli acquisti deliberati al di fuori delsistema di centralizzazione (art. 1, comma 5, d.l. n. 168/2004, conv. l. n. 191/2004), che devonoessere trasmessi agli organi di controllo interno e, dopo le verifiche, anche alla Corte dei Conti;la disposizione è stata ritenuta non invasiva della sfera di autonomia degli enti locali in quantoespressione del principio di un coordinamento che realizza una finalità collaborativa senza inter-ferenze tra il controllo interno e quello esterno sulla gestione (162).Devono inoltre essere trasmessi i risultati del monitoraggio eseguito dagli organi di controllointerno sulla riorganizzazione degli uffici e riallocazione delle risorse umane (art. 1, comma 411,l. n. 296/2006).Vanno inoltre trasmesse le sentenze della Corte di giustizia della Comunità europee, i rinvii pre-giudiziali degli organi giurisdizionali e le procedure di infrazione a cura del Ministro per le politi-che europee o di indagini formali, mentre il Ministro dell’economia trasmette semestralmenteinformazioni sulle eventuali conseguenze di carattere finanziario (art. 7 l. n. 13/2007).Devono essere comunicati preventivamente gli atti riguardanti trattamenti retributivi cumulativiper incarichi a dipendenti pubblici (art. 3, comma 43, l. n. 244/2007).I regolamenti adottati dalle pubbliche amministrazioni per il conferimento di incarichi di colla-borazione (art. 3, comma 57, l. n. 244/2007) vanno comunicati entro trenta giorni dalla loro ado-zione; è stato chiarito che l’efficacia delle disposizioni regolamentari non è subordinata al loroesame da parte della Corte dei Conti e che pertanto deve escludersi l’effetto tipico del controllopreventivo di legittimità, che è integrativo dell’efficacia dell’atto, ma è riconducibile al controllocollaborativo nella categoria di riesame di legalità e regolarità, in una prospettiva non più stati-ca ma dinamica, di finalizzare il confronto tra fattispecie e parametro alla adozione di misurecorrettive (163).Entro il 31 dicembre di ciascun anno il Dipartimento della funzione pubblica trasmette alla Cortedei Conti l’elenco delle amministrazioni che hanno omesso di effettuare la comunicazione, aven-te ad oggetto l’elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi diconsulenza (art. 61, comma 4, d.l. n. 112/2008 conv. l. n. 133/2008).Entro il 31 maggio di ogni anno, le pubbliche amministrazioni devono trasmettere, tramite ilMinistero dell’economia, specifiche informazioni sulla contrattazione integrativa, certificate da-gli organi di controllo interno (art. 67, comma 8, d.l. n. 112/2008 conv. l. n. 133/2008).Vanno trasmessi alle competenti sezioni:– le delibere di assunzione di nuove partecipazioni societarie (art. 19, comma 2, d.l. n. 78/2009,conv. l. n. 102/2009);– i contratti di strumenti finanziari privi di clausole di trasparenza (art. 1, comma 384, l. n. 244/2007);

161. La Sezione autonomie della Corte dei Conti (det. 2 marzo 2006 n. 4, in Foro amm. C.d.S. 2006,1037) ha chiarito che l’obbligo riguarda anche le Regioni e gli enti locali ed ha ad oggetto i relativiprovvedimenti.162. C. Cost. 14 novembre 2005 n. 417, in Riv. C. Conti 2005, 6, 308, che richiama la precedentesentenza 27 gennaio 2005 n. 36, riguardante obblighi di collaborazione similari.163. C. Cost., 7 giugno 2007 n. 179, in Riv. C. Conti 2007, 3, 262; C. Conti, Sez. contr. Lombardia, 11marzo 2008 n. 37, in www.corteconti.it.; C. Conti, Sez. autonomie 14 marzo 2008, inedite.