Giovedì 13 maggio 2010 - ciatreviso.it · Una decina di etichette venete fino al 31 ottobre...

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Rassegna Stampa Giovedì 13 maggio 2010 TREVISO

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Rassegna Stampa

Giovedì 13 maggio 2010

TREVISO

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Giovedì 13 maggio, pag. 32

Maltempo, asparagi a rischio Dall’Acqua: «Altri tre giorni di pioggia e perdiamo metà raccolto»

(FEDERICO CIPOLLA) /

CIMADOLMO. Dieci giorni ininterrotti di pioggia mettono in allarme i coltivatori di asparagi

igp. Nella zona di Cimadolmo è allarme, se ci saranno altre precipitazioni intense nei prossimi

giorni il 50 per cento della produzione è a rischio.

«Altri tre giorni, poi rischieremo di perdere l’ultimo raccolto». Sono le parole che Graziano

dell’Acqua usa per descrivere la situazione dele coltivazioni di asparagi nella zona di Cimadolmo.

L’apprensione dopo dieci giorni di precipitazioni eccezionali e initerrotte è evidente. I campi sono

completamente allagati, e dal 20 maggio in poi l’asparago bianco igp non potrà più essere raccolto.

«Il maltempo di questi giorni non ci ha di certo aiutato - prosegue - Il problema è duplice: da una

parte non si riesce a lavorare nei campi in quanto sono allagati e particoalrmente fangosi, e in

seconda analisi tutta quest’acqua ha bloccato la crescita degli asparagi».

Il risultato è che se i coltivatori non riusciranno a proteggere le piante dalla pioggia il rischio è che

il raccolto venga perso. «Stiamo parlando del 50 per cento della produzione più importante

dell’anno. Quello che andrebbe raccolto in questi giorni è l’asparago migliore della stagione. -

prosegue dell’Acqua - se non smetterà di piovere entro domenica, sarà perso il raccolto». Le colture

di asparagi sembrano ora essere le uniche a rischio a causa della precipitazioni dei giorni scorsi.

L’apprensione è diffusa in tutto il settore primario, ma la situazione viene ripetutamente definita

sotto controllo. Questo vale anche per le viti di prosecco. «Certo la situazione non è delle migliori,

ma non abbiamo subito danni e con alcuni accorgimenti tecnici non perderemo nulla - spiega

Giancarlo Vettorello direttore del Consorzio del prosecco - Stiamo lavorando per comunicare a tutti

i viticoltorri di mettere gli anticrittogamici per proteggere le viti dai parassiti che possono trovare

una facile diffusione con la pioggia».

Anche la Coldiretti sta monitorando continuamente la situazione, ma la tregua di ieri mattina ha

dato maggiore tranquillità alla categoria. «Vi sono alcune primizie per le quali c’è un po’ di

apprensione. Ma non si tratta di una situazione grave. - ha spiegato Fulvio Brunetta della Coldiretti -

Molto dipendereà dai prossimi giorni, certo se dovesse continuare a piovere per un’altra settimana

la situazione per le colture cambierebbe. Il mais al momento è salvo, ma saranno decisivi i prossimi

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giorni». Negli ultimi tre giorni sono caduti, nelle zone di maggiore concentrazione, ben 200

millimetri di pioggia, quando la media del mese di maggio è di 80 millimetri. I coltivatori di

asparagi sono quasi in ginocchio, e guardano al cielo. Un fine settimana piovoso sarebbe una

condanna per le loro colture.

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Giovedì 13 maggio, pag. 18

MALTEMPO Trenta millimetri caduti in un’ora hanno messo in ginocchio la città

Diluvia: è stato di allertaSotto accusa le reti di scarico: la Giunta aveva appena stanziato 150mila euro

Laura Bon

A causa dell'acqua, quasi sei ore di fuoco. Mentre ieri è continuato a piovere ad intermittenza sulla

città, in stato d'allerta, l'amministrazione di Montebelluna ha fatto un bilancio dell'impegno richiesto

dalle precipitazioni che, martedì, hanno messo in ginocchio il centro, la campagna, le zone collinari.

A mandare sott'acqua Montebelluna sono stati, in particolare, i 30 millimetri d'acqua (stima

giudicata peraltro quasi riduttiva) caduti a cavallo delle 13, che sono andati a pesare come macigni

su precipitazioni già abbondanti. L'emergenza ha richiesto pertanto, dalle 13,30 alle 19, l'intervento

di tutti i mezzi del Comune e della Protezione Civile (è stata messa in funzione la totalità delle

pompe in dotazione), in sinergia con ufficio tecnico, Comando Provinciale dei Vigili del fuoco e

agenti della Polizia locale. Fra gli scantinati allagati, anche quello della scuola media Papa

Giovanni, dove peraltro la pioggia non sembra aver inciso sulle attività. Nella lista nera sono finite

poi una decina di vie: via Castellana, via Cima Mandria, via Storta e via XVIII Giugno, il

sottopasso di Caonada, la fognatura di via Garioni. Inoltre sono state operative alcune squadre in via

Rive per una piccola frana ed in via Bongiovanni e via Brigata Campagna per del ghiaione finito

sulla carreggiata. Una situazione che ha reso bollenti i telefoni del Comune. «La mobilitazione

tempestiva - dice il vice sindaco Franco Andolfato - ha permesso di fronteggiare l'emergenza

rispondendo alle varie segnalazioni e richieste di soccorso dei cittadini. Le precipitazioni si sono

concentrate in particolar modo nella zona delle rive, caratterizzata da un terreno argilloso che quindi

non ha trattenuto l'acqua che è scesa sulle strade e sui fossi». Che, al di là dell'eccezionalità

dell'evento, Montebelluna necessiti di interventi sulle reti di smaltimento, è intanto confermato dal

fatto che, poche ore prima della "grande pioggia", la Giunta aveva stanziato 150mila euro proprio

per la manutenzione delle reti di scarico: pavimentazioni stradali, reti di raccolta e di scolo di acque

meteoriche . Ma Andolfato ammonisce: «È importante la manutenzione dei tombini, degli scarichi e

dei fossati anche da parte dei privati per quello che riguarda l'ambito di loro competenza».

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Giovedì 13 maggio, pag. 19

Vini trevigiani all’Expo 2010

Una decina di etichette venete fino al 31 ottobre protagoniste all’Expo 2010 di Shangai, presso il

padiglione Italia del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Al Padiglione Italia

sono attesi 70 milioni di visitatori.

e aziende venete all’Expo 2010 sono: Astoria Vini, Allegrini, Bisol Desiderio & figli, Carpené

malvolti spa, Masi Agricola spa, Paladin, Toffoli Vincenzo, Vicentini Agostino, Zonin.

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Giovedì 13 maggio, pag. 30

LA PROTESTA

Passi carrai: il Friuli appoggia il Comitato

ODERZO - Il Consiglio della Regione Friuli-Venezia Giulia sostiene il Comitato dei passi carrai.

La protesta delle famiglie, partita da Fratta, si è allargata a macchia d'olio a tutto il territorio

nazionale. Ricevendo ora anche un appoggio istituzionale, con la Regione Friuli che sostiene la

riunione del Comitato indetta per venerdì 21 alle 20.30 nella sala convegni regionale in via Roma a

Pordenone. «Ho ricevuto telefonate e mail dalla Sardegna, Toscana, Abruzzo, Campania di persone

che ci chiedono come muoversi e come aderire alla nostra iniziativa di protesta» fa sapere il vice

presidente Pierangelo Gardenal. Il 28 aprile il ministero delle Infrastrutture Altero Matteoli ha detto

di essere a conoscenza del problema e ha confermato la volontà del Governo di eliminare la tassa.

«Purtroppo - riferisce Gardenal - il ministro ha ammesso che in questo momento non ci sono

risorse finanziarie per coprire il mancato gettito a favore di Anas. Siamo spiaciuti che il Governo ed

il ministro Matteoli non abbiano raccolto il forte disagio di chi deve sborsare centinaia o migliaia di

euro solo per entrare e uscire di casa. Ci auguravamo un segnale di attenzione per famiglie ed

attività economiche».

An.Fr.

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Giovedì 13 maggio, pag. 24

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Giovedì 13 maggio, pag. 17 edizione NAZIONALE

AMBIENTE Il Friuli pensa di inserire alcune femmine per "fermare" i plantigradi a Nordest

Nordest "invaso" da 15 orsi

Umberto Sarcinelli

Esperti dell’Università di Udine hanno identificato 11 esemplariTrappole con cibo e Nutella: tutti maschi. E si stima siano di più

Se fosse ancora vivo Dino Buzzati potrebbe riscrivere oggi "La famosa invasione degli orsi in

Sicilia" localizzandola molto più a nord, nelle Alpi Orientali. E senza inventarsela. L’"invasione" è

già in atto. Al modo ursino, s’intende. Discreta, silenziosa, quasi invisibile. Quasi, perchè i segni

della sua presenza non passano inosservati: arnie devastate, asini e pecore divorate, frutteti visitati,

ceppaie sventrate, impressionanti impronte lasciate sul terreno, qualche "misteriosa" fatta inodore,

un’apparizione fugace... Da una ventina d’anni la popolazione slovena di orsi è in espansione,

soprattutto verso nord ovest, cioè il Friuli Venezia Giulia e l’Austria, con un movimento lento, ma

inesorabile che anno dopo anno aggiunge decine di chilometri alla ricerca di nuovi territori.

Attualmente in Friuli Venezia Giulia si stima siano presenti dai 10 ai 15 orsi, ormai distribuiti su

tutto l’arco alpino e pedemontano. Non è possibile fare un censimento esatto, perchè questo animale

tiene fede al luogo comune su di lui, è un solitario, schivo e sfuggente, abita un territorio vasto e

non tollera altri suoi simili, a parte le femmine nel periodo riproduttivo. I ricercatori del

dipartimento di scienze animali dell’università di Udine, esperti internazionali per i grandi predatori

(orso, lupo, lince e sciacallo dorato) hanno messo a punto una campagna di monitoraggio attraverso

dei "trappolaggi" in punti strategici del territorio. Attirando gli orsi con del cibo (tra l’altro la

Nutella!) sono riusciti a procurarsi reperti biologici, come i peli, da cui hanno analizzato il Dna,

scoprendo ben undici fenotipi diversi, cioè riconoscendo undici singoli orsi. Le analisi hanno

riscontrato che si tratta esclusivamente di maschi. Questo non significa in assoluto che non ci siano

femmine, semplicemente che sono stati scoperti solo i maschi. Il dato, però, è significativo per la

stabilizzazione della popolazione. Gli orsi sono costretti a cercare partner in Slovenia. Allo studio

c’è anche l’ipotesi, di prevedere l’insediamento di una o due femmine in Friuli per favorire la

stabilizzazione della popolazione. In Veneto la presenza ursina è più scarna, L’Università di Udine

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stima che ci siano un paio di esemplari. Uno, l’ormai famoso M5 (ribattezzato Dino) proveniente

dal Trentino e l’altro che compie scorribande frequentando una zona a cavallo tra Cadore, Carnia e

Carinzia. M5 è un esemplare che porta con sè un trasmettitore sofisticato che invia, con la rete Gsm,

Sms sulla sua posizione geografica e anche sulla postura del corpo (seduto, capo abbassato), ma

questa funzione da un paio di settimane ha smesso di funzionare. Rimane la ricerca radio, su canale

Vhf che proprio ieri ha rilevato la presenza di Dino sull’altipiano di Asiago.

Di questa quindicina di orsi che gravitano nel Nordest alcuni sono particolarmente attivi. Si tratta

di giovani alla ricerca del loro territorio. Oltre a quello di Asiago, in Friuli attualmente ce ne sono

3/4 che stanno provocando danni. In questi giorni arnie sono state distrutte nei pressi di Osoppo,

pecore uccise in Val Aupa (Moggio Udinese) e ieri a Vernasso (vicino Cividale). Questi danni, che

in Friuli Venezia Giulia sono completamente risarciti grazie a una legge regionale, sono destinati a

sparire nel giro di un paio d’anni. Infatti questi giovani imparano a gestire e abitare il nuovo

territorio, trovando in natura il loro nutrimento e sfuggendo l’uomo.

Per difendersi basta un po’ di rumore e filo elettrico

Molti danni causati dall’orso avvengono perché nelle nostre terre non c’è più la conoscenza

culturale di questa presenza e gli obiettivi del plantigrado (arnie, animali domestici, frutteti) non

sono protetti come un tempo. Per questo l’Università di Udine ha predisposto una serie di misure

che la regione Friuli Venezia Giulia sta attuando. In particolare la recinzione elettrica a ovili e

apiari, un sistema che in Slovenia (portato dal Wwf Italia) sta funzionando bene. Su venti recinti

installati in Friuli solo in un caso l’orso è tornato a predare, ma i fili elettrici erano stati mal disposti

e avevano lasciato un varco. Un altro sistema è quello dei dissuasori sonori. Posti sull’itinerario

abituale dell’orso (o che conduce a un obiettivo) è dotato di sensore agli infrarossi che scatta al

passaggio dell’animale, innescando una serie di rumori (spari, voci umane, traffico sostenuto ecc.)

che lo allontanano.

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Giovedì 13 maggio, pag. 7

SEQUESTRO Il Nas dei carabinieri controlla attività commerciali e ristoranti etnici gestiti da stranieri

Carne e cibi irregolari: piovono multe salate

Attività commerciali e ristoranti etnici nel mirino del Nas (Nucleo anti-sofisticazioni alimentari) dei

carabinieri. Il blitz, scattato in contemporanea in tutta Italia, ha interessato anche le province di

Venezia e Treviso, dove sono stati sequestrati oltre 750 chilogrammi di carne e alimenti di

provenienza irregolare, privi di tracciabilità o congelati in modo contrario a quanto previsto dalla

legge. I carabinieri chiederanno la distruzione (saranno inceneriti) sia della carne che degli altri

alimenti sequestrati. «Abbiamo evidenziato una serie di irregolarità amministrative - ha spiegato il

capitano del Nas di Treviso Benini - ma non tali da creare rischi per la salute pubblica». Nella

sostanza chi avesse mangiato quei cibi, pur non correndo rischi, non avrebbe saputo cosa aveva

ingerito. Il motivo? I cibi non avevano etichetta regolare (senza tracciabilità) e erano stati congelati

in modo irregolare. Il Nas ha sequestrato oltre 750 kg di alimenti in ristoranti cinesi, bazar e altri

negozi etnici. Nella Marca a finire nel mirino sono stati quattro ristoratori ed un negoziante.

Rischiano multe che vanno da 1500 a 6mila euro. In un ristorante cinese di Castelfranco sono stati

sequestrati oltre 150 kg di carne congelata male, mentre per l’etichettatura irregolare sono finiti nei

guai negozi di Treviso, Vedelago e Montebelluna. Sigillati infine circa 62 kg di carne di dubbia

provenienza in una trattoria etnica messicana a Marocco di Mogliano veneto.

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Giovedì 13 maggio, pag. 20

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Giovedì 13 maggio, pag. 13

POVEGLIANO

Formaggi e prosciutti di qualità:da domani la mostra trentennale

Da domani Santandrà tornerà ad essere capitale di formaggi e prosciutti. Negli accoglienti saloni

della Pro loco si inaugureranno nella stessa serata la 28. Mostra dei formaggi tipici e la 7. Mostra

del prosciutto crudo del Triveneto. Un appuntamento diventato ormai fisso, quasi trentennale, per

produttori e consumatori, tanto da essere considerato tra i più importanti di tutta la regione, grazie

alla Pro loco, con in testa il presidente Renato Schieven e con il patrocinio del Comune di

Povegliano, della Camera di Commercio e degli assessorati all'Agricoltura della Provincia e della

Regione. Negli stand, allestiti con cura e buon gusto negli ampi spazi dell'edificio polifunzionale di

via Croce, saranno presentati formaggi di ogni tipo, freschi e stagionati e prosciutti delle migliori

aziende della zona. Saranno preparati banchi di assaggio e specifici menù saranno offerti ai

buongustai che visiteranno la mostra. Tra i caseifici presenti di maggior spicco sono da segnalare

quelli di San Pietro di Feletto, Volpago, Sant’Andrea, Istrana, Montello, Selva, Lentiai, Busche e la

prestigiosa Casearia Carpenedo. Curerà il settore del prosciutto la macelleria locale dei fratelli

Genovese.

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Giovedì 13 maggio, pag. 23

MASER La rassegna presentata in Provincia

La ciliegia torna protagonistae la sua mostra compie 20 anni

Da vent’anni le ciliegie sono portagoniste a Maser, torneranno a farlo per la 20. edizione della

mostra promossa da Comune di Maser con Pro loco e il supporto di Provincia e Regione, in

programma a fine mese e a inizio giugno. Appuntamenti presentati ieri mattina in provincia a

Treviso, presente con l’assessore all’Agricoltura della Provincia Marco Prosdocimo, e il sindaco di

Maser Daniele De Zen.

Gli appuntamenti apriranno sabato prossimo con il convegno "Ciliegia di Marca", che si terrà dalle

10 in sala Crociera della Villa di Maser per parlare del futuro e delle opportunità di lavoro e crescita

economica che un prodotto agroalimentare di qualità, come la ciliegia di Maser e dei Colli Asolani,

può generale. Domenica 23, in piazza Bolzon a Crespigaga, giornata dedicata al mercato agricolo

straordinario; venerdì 28, alle 21, "serata giovani" con musica, divertimento e ciliegie sotto le stelle;

sabato 29, a Villa di Maser, "I sapori della ciliegia" e, a partire dalle 20,30, concerto del "Radio

String Quartet Vienna" a cura di Veneto Jazz, con degustazione di ciliegie, vini e prodotti del

territorio. Domenica 30, dalle 10, la 20. mostra con esposizione e vendita, ma anche la vetrina della

ciliegia veneta.

Martedì 1 giugno concerto "Le stagioni della Musica" alle 21 in Villa; mercoledì 2 passeggiata alla

scoperta dei prodotti locali nella terra della Regina Cornaro, da Madonna della salute a Villa di

Maser dove si terrà una gara di tiro con l’arco.

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Giovedì 13 maggio, pag. 23

SUPERSTRADA un problema di tuttiPEDEMONTANA Ad Altivole comitati riuniti "per una viabilità sostenibile"

«Caro Zaia, pensaci tu»Porta in Regione la strategia comune per rivedere la fisionomia della superstrada

«Zaia, pensaci tu». Quella che era nata, inizialmente, come richiesta del "Comitato Volpago

ambiente" in relazione alla questione Pedemontana, è ora diventata appello comune dei comitati per

una viabilità sostenibile che si battono per perché venga rivista la fisionomia della superstrada. In

occasione della riunione svoltasi l’altra sera ad Altivole, i omitati di Volpago, Altivole, Loria,

Povegliano, assieme a quelli vicentini, hanno deciso di imboccare, per prima cosa, la strada che li

dovrebbe portare a Venezia. Vogliono cioè incontrare tutti assieme il Governatore della Regione

Luca Zaia. Anche se le posizioni sono più o meno radicali.

«Ogni Comitato è espressione di peculiarità locali - dice Elvio Gatto, referente dei comitati

trevigiani - ma il nostro tavolo permanente punta alla ricerca di una sintesi. Quest'opera autostradale

non serve il territorio, quindi è fuori di ciò che ci si poteva aspettare. Possiamo spingerci a dire che

non serve assolutamente per Vicenza mentre per Treviso, da Cassola a Spresiano, serve in ogni caso

una strada grande, di circonvallazione dei centri, destinata ad un traffico misto. C'è chi cerca da

ottobre di parlare con Zaia. Ma il governatore vuole l'eredità di Galan, di grandi opere con spesa

doppia, o muoversi autonomamente? Lui è stato eletto dai Veneti, non dai Romani. Noi vogliamo

parlare con lui chiedendogli un momento di riflessione. Come ci sono i sindaci e le associazioni di

categoria, così ci sono i proprietari e le associazioni di cittadini».

E Ido Basso, di Volpago, precisa: «Noi non siamo contrari alla Pedemontana, ma vogliamo liberare

gli accessi, portare tutta la Pedemontana in trincea nel nostro Comune, dedicare una maggiore

attenzione agli svincoli».

E in merito all'anticipazione del Gazzettino sul fatto che, a Volpago, sarebbero stati concessi altri

800 metri di trincea, aggiunge: «Ottocento metri non sono sufficienti per risolvere il problema; e

comunque bisogna capire dove e come sono stati previsti. In sostanza, noi vogliamo l'attuazione

della delibera di consiglio e Provincia».

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Giovedì 13 maggio, pag. 32

Cimadolmo: scatta la mobilitazione

Casello della A/27 Il comitato fa ricorso contro il progetto

CIMADOLMO. Il comitato di Cimadolmo ricorre contro il progetto preliminare del casello

dell’autostrada A27 di Santa Lucia di Piave. Alcuni residenti si sono uniti al comitato per la «Tutela

del paesaggio veneto» perché si oppongono all’opera prevista lungo le sponde del fiume Piave in

località Gabbiano ed interesserà un’area attualmente di campagna. La preoccupazione non è solo

per la costruzione del casello ma anche delle strade di adduzione che devasterebbero un territorio a

vocazione agricola e dove sono presenti diverse attività agricole. Per questo imprenditori agricoli e

residenti sono allarmati per le proprie imprese e terreni di proprietà. Già negli scorsi mesi il

comitato per la Tutela del paesaggio veneto aveva presentato un ricorso al Tar. Il nuovo ricorso è

stato depositato il 6 maggio a firma di alcuni membri del comitato, tra i quali Domenico Carraro,

Paolo Cadamuro, Simone Cadamuro, Eros Carraro e Marco Vendrame. E’ stato presentato contro i

Comuni di Cimadolmo e Santa Lucia, la Provincia di Treviso, il Ministero per i beni e le attività

culturali e Autostrade per l’Italia Spa. Si chiede l’annullamento del provvedimento di approvazione

del progetto preliminare del casello dell’A27 e delle opere che dovrebbero conseguire. Il fronte

dell’opposizione al casello di Santa Lucia si sta allargando, anche perché i comitati denunciano

come l’opera sia legata alle cave di Santa Lucia e Borgo Malanotte previste dal Prac regionale.

Ancora deve essere fissata la prima udienza in cui sarà in discussione il ricorso, al momento è stata

presentata solo la documentazione da parte del comitato. (di.b.)

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Giovedì 13 maggio, pag. 23

VOLPAGO

Elettrodotto Terna e cave:il Carroccio contro la Giunta

VOLPAGO (L.Bon) Alta tensione Lega-Pd sull’elettrodotto dopo la presa di posizione del sindaco

Toffoletto che ha fatto marcia indietro sulla convenzione-Terna di fronte all'approvazione di due

cave nello stesso sito. «Visto che con la sua maggioranza ha detto sì alla centrale Terna, mentre

Lega, Forza Italia e AN hanno votato contro - dice il coordinatore del Carroccio Renato Povelato (in

foto) - ora dovranno riportare il punto all'ordine del giorno del Consiglio per bocciare se stessi. In

attesa della bocciatura da parte degli elettori». Ma l’assessore e coordinatore Pd Guerrino Silvestrini

non la pensa così. E incolpa la Regione. «Ha pensato bene la Giunta Galan, ber fornita di

amministratori leghisti, ad approvare una nuova cava nel sito destinato alla sottostazione, che

avrebbe consentito di ridurre oltre 20 km di linee elettriche obsolete».

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Giovedì 13 maggio, pag. 24

L’ALLARME Decine di telefonate in municipio per segnalare gli episodi

La truffa dei pipistrelli

Falsi tecnici comunali cercano di vendere le "bat box" contro le zanzare

Erica Bet

L'idea delle "bat box", le casette in legno per favorire il ripopolamento dei pipistrelli, piace. E non

solo ai cittadini.

Nei giorni scorsi, infatti, al Comune di Conegliano sono stati segnalati alcuni episodi di presunti

tecnici comunali che suonano ai campanelli delle case per proporre la vendita della casetta.

«Ci manda il Municipio - spiegano i falsi addetti - per installare le casette in legno nel suo

giardino». Una scusa come un'altra per farsi aprire la porta di casa e carpire la fiducia delle persone,

soprattutto anziani e donne sole, e spillare qualche quattrino. Non si tratterebbe di un caso isolato, ai

telefoni del Comune sono arrivate diverse segnalazioni simili. In realtà l'amministrazione comunale

non sta portando avanti nessuna iniziativa simile, non c'è nessun tecnico inviato nelle case.

Se alla porta bussa una persona che cerca di rifilare per qualche euro la casetta in legno è solamente

una truffa. Si tratta dell'ultimo espediente utilizzato per raggirare gli anziani; tra i più diffusi i

presunti assistenti sociali, falsi addetti comunali, inesistenti visite a domicilio e perfino inverosimili

addetti dell'Uls per disinfettare i soldi della pensione appena ritirata in Posta. In realtà quella del

«bat box» è un'iniziativa portata avanti da alcuni Comuni, in zona quello di Godega di Sant'Urbano,

che a proprie spese ha installato una quindicina di casette in legno nei parchi pubblici e nei giardini

delle scuole elementari.

I ricoveri in legno, nel medio periodo, favoriranno il ripopolamento dei pipistrelli in grado di

mangiare in una notte migliaia di zanzare. L'ultima frontiera, naturale, per la lotta ai fastidiosi

insetti a colpi di pipistrelli e catambre, delle speciali piante repellenti. Una proposta anche per i

cittadini, che grazie alle istruzioni distribuite gratuitamente dal Comune nel corso di un convegno

dedicato, possono realizzare delle casette simili in compensato.

Attenti, insomma, alla truffa dei pipistrelli. Un appello dall’Amministrazione comunale a tutti i

residenti di Conegliano. Appello siucuramente esteso anche ai cittadini dei comuni limitrofi.

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Giovedì 13 maggio, pag. 27

Agriturismo in fiamme:garage e auto distrutte

Diego Berti

Ammontano a qualche decina di miglia di euro i danni provocati dall’incendio sviluppatosi, con

grande probabilità da un cortocircuito, nella tettoia in legno adibita a garage adiacente al noto

agriturismo “Il Filo”, in località Borgo Credazzo 56, a Farra Di Soligo, di proprietà di Giuseppe

Biscaro, titolare anche dell’omonima Azienda.

Giuseppe è una persona molto conosciuta non solo per la sua attività, ma per esser stato in questi

ultimi anni l’organizzatore di diversi concerti di musica classica, con interpreti di fama nazionale e

internazionale.

«Verso le 6.30 – ha raccontato - siamo stati svegliati da strani rumori, provenienti dalla zona

antistante l’agriturismo. Mi sono affacciato alla finestra e ho visto che la tettoia in legno costruita lo

scorso anno, dove avevo parcheggiato due delle mie auto, stavano andando a fuoco. Impressionato

dalla scena che mi si era parsa davanti agli occhi – continua -, ho chiamato subito in aiuto i figli e la

moglie, cercando in un primo momento si spegnere l’incendio e di portare in salvo almeno una

vettura. Le fiamme, in pochi minuti, erano diventate molto alte e il rischio troppo elevato. Così ho

chiamato i vigili del fuoco, che sono giunti da Conegliano con due autobotti nel giro di venti

minuti».

L’incendio e stato poi domato, ma le due vetture un Chrysler Voyager e una Renault Clio e anche

tutta la struttura del fabbricato, sono andate completamente distrutte. Il pronto intervento dei vigili

del fuoco, ha evitato qualsiasi possibilità che l’incendio si potesse propagare anche alle costruzioni

vicine, adibite ad agriturismo e alloggi per turisti, che ogni fine settimana raggiungono questa

storica e panoramica località denominata “Borgo Credazzo” non solo da tutta Italia, ma anche

dall’estero, per godere quella tranquillità e gustare i prodotti tipici della terra trevigiana, che in

particolar modo, la pedemontana del Quartier del Piave sa offrire. Dai primi accertamenti eseguiti

dai vigili del fuoco e dai carabinieri della caserma di Col San Martino, giunti prontamente sul posto,

sembra per il momento, che si possa escludere la causa dolosa, l’ipotesi più attendibile resta quella

di un cortocircuito, provocato dalla pioggia e dall’umidità di questi giorni.

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Giovedì 13 maggio, pag. 29

VILLA CROZE Rassegna al via domani, cento espositori in concorso per la Nike d’oro e d’argento

Mostra dei vini e delle grappe: tutti i vincitori

VITTORIO VENETO - La XI Mostra dei Vini e delle Grappe “Città di Vittorio Veneto - Il Vino e

l'Arte” inserita nel circuito della “Primavera del Prosecco DOCG” con il patrocinio della Regione e

la collaborazione della scuola di enologia Cerletti, Ascom e Istituto alberghiero, aprirà da domani e

rimarrà aperta fino al 30 maggio nei fine-settimana venerdì inclusi, a villa Croze. La Mostra avrà

poi un'estensione in agosto con le "Serate Estive Vittoriesi". Un centinaio gli espositori presenti, e

in questi giorni sono state effettuate le valutazioni dei vini e delle grappe presentate in concorso per

i riconoscimenti della Nike d’oro e d’argento.

Domenica prima edizione della ex tempore di pittura “Città di Vittorio Veneto” per le strade e i

luoghi più caratteristici. In caso di pioggia si rinvia alla settimana successiva.

Vini premiati con Nike d’oro:

Manzoni 13.0.25 spumante Piave igt rosato azienda agricola Luigino Molon - San Donà di Piave;

colli di Conegliano bianco doc "Mina"; astoria vini - tenuta Val de Bruno - Refrontolo; cabernet

franc veneto igt società agricola Sandre (Salgareda); uvaggio veneto igt "rosso Manera" vitivinicola

Manera (Castelfranco); manzoni bianco chardonnay passito az. agr. Bellussi Agostino & Lamberto

(Vazzola).

Grappe premiate con Nike d'oro:

Invecchiata: vecchia grappa prosecco 8 annate distilleria Andrea Da Ponte (Conegliano); riserva

56 distillerie Maschio - Cima da Conegliano (Vazzola) Giovane: grappa bastarda - blend più vitigni

distilleria Cima da Conegliano (Vazzola);

Vini premiati con Nike d'rgento:

superiore di Cartizze-valdobbiadene dry docg az. agr. Andreola (Col San Martino); pinot grigio

veneto igt soc. agr. Sandre (Salgareda); chardonnay veneto igt "levare" az. agr. Bellussi (Vazzola);

verdiso colli trevigiani frizzate igt az. agr. Andreola (Col San Martino); prosecco frizzante

Conegliano-Valdobbiadene doc soc. agr. Lucchetta Marcello (Conegliano); Merlot Piave doc az.

agr. Molon Luigino (San Donà); cabernet franc veneto igt vitivinicola Manera - (Castelfranco);

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raboso Piave doc "autentico" az. agr. Bellussi (Vazzola); merlot-cabernet colli trevigiani igt

"salariato" az. agr. Luca Ricci (Collalto); colli di Conegliano rosso doc "fervo" Astoria vini

(Refrontolo).(Continua....)

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Giovedì 13 maggio, pag. 38

Con "Decantazioni" musica nelle cantineMichele Miriade

Musica, teatro e poesia con palcoscenico la cantina ed ecco "Decantazioni", la rassegna di cinque

appuntamenti, in location insolite come le aziende agricole e le loro cantine, con cantanti, artisti,

chef, musicisti, enologi e attori riuniti per dare vita al fortunato connubio tra arte scenica e arte

enogastronomica alle cantine Bortolomiol e Bortolotti a Valdobbiadene, 47 Anno Domini a

Roncade, a Collalto di Susegana e da Carpenè Malvolti a Conegliano.. "Si tratta di un Festival che

passa attraverso il teatro-canzone con le cantine come spazi culturali per raccontare l'identità del

territorio" ha sottolineato Marzio Favero, Assessore alla cultura della Provincia di Treviso nel

presentare l'iniziativa che è un anticipo del cartellone di RetEventi. «Si gioca sull'identità a tavola e

in scena con il vino che da sempre ha sposato il teatro e questo cartellone di Decantazioni propne

cinque spettacoli con un percorso creativo non legato agli schemi del teatro classico» ha evidenziato

Federico Corona, presidente del Gruppo Panta Rei che organizzazza la rassegna. «C'è la volontà

delle aziende di affacciarsi e comunicare con l'esterno ed abbinare il mondo del lavoro con quello

della cultura» ha ricordato Marc Prosdocimo, Assessore all'Agricoltura. Si inizia giovedì 3 giugno

alle 21,30 alle cantine Bortolomiol Parco della Filandetta di Valdobbiadene con "La cattiva strada",

omaggio a Fabrizio De Andrè, con Giorgio Gobbo (voce e chitarra), Sergio Marchesini e Marco

Toffanin (fisarmoniche), Antonio de Zanche (contrabbasso), Graziano Colella (batteria) e disegni di

Sergio Algozzino. Si prosegue venerdì 11 giugno alle cantine Bortolotti di Valdobbiadene con

"Niente di privato", omaggio a Gaber diretto ed interpretato da Fabrizio Paladin, al pianoforte Loris

Sovernigo. "In vino veritas", lavoro collettivo di Corona, Lelio e Zampera con Daniele Zampera e

Rita Lelio (Massimo Milani alla chitarra) è l'appuntamento del 18 alla cantina 47 Anno Domini di

Roncade. Il 25 ecco "In vino recitas", recital di Giovanni Giusto all'azienda Conti Collalto di

Susegana, mentre il 2 luglio la rassegna chiude alla Carpenè Malvolti di Conegliano con il "Teatro

delle Forme" di Torino con lo spettacolo "Veglia d'amore e di vino". L'ingresso ad ogni spettacolo è

di 10 euro, comprese degustazioni di vini e buffet di gastronomia biologica de "La vera terra".

Anteprima della rassegna sarà, sabato 15 a 47 Anno Domini con il concerto di Giorgio Barbarotta

con ingresso libero.

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Giovedì 13 maggio, pag. 38

Enogastronomia

PARCO GAMBRINUS - La rassegna enogastronomica Superbe, a tavola con le erbe della

giovinezza e l'sparago di Cimadolmo, prosegue domani sera, venerdì alle 20,30, a Parco Gambrinus

di San Polo, Info: 0422/855043.

CASA BRUSADA - "Controfiletto di Cervo al porto con mostrada di mirtilli e flan di asparagi

bianchi e rosa canina" il piatto della giovinezza proposto, in tema con la rassegna, da Mirco Pincin,

estroso e innovativo chef, che ha ospitato nel suo ristorante di Crocetta "Casa Brusada" la rassegna

Superbe. Cena, dopo le "chicche" per gli aperitivi (scampi crudi con asparago verde, gamberi

croccanti con riso venere, gamberi al campari orange), aperta con un inno ai profumi e sapori con le

"Millefoglie di baccalà con insalata di asparagi bianchi di Cimadolmo" e l'innovativa "Frittatina con

bruscandoli" (a cucchiaio) con pancetta e fiori di zucca.

ALLA PASINA - Per gli inconti di degustazione, martedì 18 alle 20,30 la cucina dello chef Carlo

Pasin incontra le migliori birre europee. Info: 0422/382112.

CLINICA DEI SAPORI - All'Osteria "Clinica dei Sapori" di largo Porta Altinia a Treviso, si terrà

domani sera (venerdì) la cena dell'asparago con un menù di tre antipasti, risotto con scampi e

asparagi, quindi coda di rospo e seppie a vapore. Info e prenotazioni: 0422/410734; 329/2342454.

LE BECASSE - Alla trattoria Le Becasse di Valmareno di Follina, Otello propone menù con le

morchelle, il prelibato fungo di primavera, conosciuto come "spondola". E al giovedì fritto di

verdure con carni. Info: 0438/970218.

DIALOGO DI VINO - Domani sera, venerdì alle 20,30 a Malintrada di Motta di Livenza, Annie

Martin, donna del vino, propone "Daologo di... vino" degustazione alla cieca di 12 tipologie diverse

di vini della zona e sorpresa gastronomica. Conduce Vanino Negro, Su prenotazione: 348/0321481.

KALIBRO ASTORIA - Lo spumante brut Kalibro, metodo Cavazzani, dell'Astoria (uve

Chardonnay e Pinot nero del Trentino) che ha visto al luce nel 2009 ha avuto immediato successo

tanto che in tre mesi è stata esaurita la produzione. Quella del 2010 ha conquistato Heinz Beck, lo

chef de "La Pergola dei Cavalieri Hilton" di Roma ristoranti con 3 stelle Michelin. Lo chef e il Gran

Sommelier hanno ora inserito Kàlibro nella lista dei vini del ristorante stellato.

VECCHIA SERRAVALLE - L'Osteria Vecchia Serravalle da Geppo, a Vittorio Veneto, propone

questa sera, giovedì, giorno dell'Ascensione, il "lengual" nel segno della tradizione.

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Giovedì 13 maggio, pag. 33

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Giovedì 13 maggio, pag. 33

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Giovedì 13 maggio, pag. 2 edizione di PADOVABASSA PADOVANA Violentissima tempesta. Colpiti l’Estense e i Colli Euganei

Chicchi come noci: colture a rischioUn improvviso acquazzone, condito da una generosa grandinata, ha causato ieri molti disagi

nell’estense. Poco dopo le 17.30 si è scaricato fra Este e Baone un vero nubifragio. In pochi istanti,

però, la pioggia battente è stata tramutata in grandine da una variazione della temperatura. Chicchi

grossi come noci hanno gettato nel panico il centro storico atestino per quasi un quarto d’ora. Alla

fine i tetti di Este sembravano appena usciti da una delle molte nevicate invernali.

La bufera ha imperversato sino alle 18 con inaudita violenza, intasando gli scarichi e allagando

molte aree del centro abitato. In molte delle vie del centro si sono formate grandi pozzanghere,

profonde una spanna, smaltite solamente in tarda serata dal regolare deflusso delle “musine”.

Particolarmente colpito il quartiere di Este Nuova, a Meggiaro, dove le vie sono finite sott’acqua.

Qualche scantinato e alcuni garage sono stati inondati dal riflusso dell’acqua piovana: troppi

centimetri di pioggia in un tempo estremamente breve hanno impedito alla rete fognaria di ricevere

in modo adeguato.

Dopo il fortunale è iniziata la conta dei danni. Tante le automobili danneggiate dalla grandine, ma

si teme che il peggio l’abbia subito il settore agricolo. Le colture degli Euganei, già indebolite dalle

precipitazioni dei mesi scorsi, potrebbero aver preso il colpo di grazia ieri. La perturbazione,

almeno dai primi rapporti, avrebbe risparmiato le campagne a sud della Padana inferiore.

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Giovedì 13 maggio, pag. edizione di PADOVA

Mezz’ora di temporale, la città finisce sott’acquaMatteo Bernardini

Il violento acquazzone e la grandine hanno allagato abitazioni e negozi

Disagi anche negli ospedali. Centinaia le richieste di intervento ai vigili del fuoco

TRAFFICO IN TILT Al Forcellini al lavoro i volontari della Croce Rossa

PADOVA OVEST Chiuso il sottopasso: mezzi in coda dirottati verso Limena

Un improvviso acquazzone, condito da una generosa grandinata, ha causato ieri molti disagi

nell’estense. Poco dopo le 17.30 si è scaricato fra Este e Baone un vero nubifragio. In pochi istanti,

però, la pioggia battente è stata tramutata in grandine da una variazione della temperatura. Chicchi

grossi come noci hanno gettato nel panico il centro storico atestino per quasi un quarto d’ora. Alla

fine i tetti di Este sembravano appena usciti da una delle molte nevicate invernali.

La bufera ha imperversato sino alle 18 con inaudita violenza, intasando gli scarichi e allagando

molte aree del centro abitato. In molte delle vie del centro si sono formate grandi pozzanghere,

profonde una spanna, smaltite solamente in tarda serata dal regolare deflusso delle “musine”.

Particolarmente colpito il quartiere di Este Nuova, a Meggiaro, dove le vie sono finite sott’acqua.

Qualche scantinato e alcuni garage sono stati inondati dal riflusso dell’acqua piovana: troppi

centimetri di pioggia in un tempo estremamente breve hanno impedito alla rete fognaria di ricevere

in modo adeguato.

Dopo il fortunale è iniziata la conta dei danni. Tante le automobili danneggiate dalla grandine, ma

si teme che il peggio l’abbia subito il settore agricolo. Le colture degli Euganei, già indebolite dalle

precipitazioni dei mesi scorsi, potrebbero aver preso il colpo di grazia ieri. La perturbazione,

almeno dai primi rapporti, avrebbe risparmiato le campagne a sud della Padana inferiore.

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Giovedì 13 maggio, pag. 5 edizione di PADOVAQUOTE LATTE

Prosegue il sit-in all’Avepa, registrati attimi di

tensione

(c. arc.) Seconda nottata di presidio da parte degli allevatori del Cospa. Anche ieri notte una decina

di manifestanti è rimasta a dormire nella reception dell’Avepa (Agenzia veneta per i pagamenti in

agricoltura) di via Tommaseo 67. Il direttore Fausto Luciani avrebbe dovuto firmare un documento

nel quale spiegava i motivi per cui non vuole pagare i soldi delle quote latte che i manifestanti

rivendicano da tempo. Documento che sarebbe stato trasmesso poi in Procura. Ma fino a tarda sera,

oltre a non aver concesso un confronto con i manifestanti, non ha firmato alcun foglio. A questo

punto l’attesa è per questa mattina quando il direttore di Avepa avrà una riunione chiarificatrice in

Prefettura per risolvere la vicenda. Ieri mattina si sono vissuti attimi di tensione quando uno dei

membri del Cospa ha avuto un incontro “ravvicinato” con un dipendente di Avepa. Sembrano sia

volate parole grosse, forse una spinta. L’episodio è al vaglio degli agenti della questura che anche

ieri hanno presidiato ininterrottamente l’area. A manifestare tutta la propria solidarietà, nel

pomeriggio di ieri, è arrivata in via Tommaseo anche una delegazione di allevatori di Brescia.

L’impressione è che la situazione potrebbe esplodere da un momento all’altro. Dietro il tanto

auspicato accordo, sono in ballo un milione di euro che spettano alle varie ditte ormai sul piede di

guerra.

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Giovedì 13 maggio, pag. 9 edizione di PADOVAINTITOLATA L’AULA MAGNA

Agripolis ricorda Bonsembiante(M.B.) Sarà intitolata alla memoria del professor Mario Bonsembiante, ex rettore dell’Università di

Padova, l’aula Magna del complesso Agripolis di Legnaro, struttura che fu proprio il professor

Bonsembiante a far nascere nel 1994 e a crescere fino a diventare punto di riferimento ed eccellenza

per tutto il Paese. All’interno di Agripolis oltre alla Facoltà di Agraria si trovano la Facoltà di

Medicina veterinaria, l’Ospedale veterinario, l’Azienda agraria sperimentale, l’Istituto

Zooprofilattico, e Veneto Agricoltura.

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Giovedì 13 maggio, pag. 11 edizione di PADOVA

«Economia e ecologia possono convivere»

L’impegno assunto dall’assemblea dei produttori carne bovina Azove

«Economia ed ecologia - spiega il presidente di Azove Pier Luigi Lovo - vanno di pari passo nel

mondo veneto dell’allevamento e della produzione di bovini da carne». Questo quanto emerso nel

convegno organizzato dall’organizzazione produttori carne bovina AZOVE, con sede in provincia

di Padova e 150 associati nell’intera regione.

Per quanto riguarda l’aspetto ecologico, il prof. Bittante ha sottolineato la necessità di una

relazione stretta tra scelte di riduzione dell’impatto ambientale, benessere animale e qualità delle

produzioni. «Le ricerche condotte – spiega il presidente Lovo - hanno dimostrato di poter contenere,

oltre ad impatto ambientale e costi, anche l’incidenza delle zoppie e delle altre affezioni podali che

sono la prima causa dell’uscita prematura dell’animale dal ciclo produttivo».

Salvaguardare il reddito delle imprese agroalimentari è un altro punto emerso dall’incontro.

L’introduzione di nuove tecniche di allevamento che puntano alla salvaguardia della qualità della

carne prodotta in Veneto con l’eventuale apposizione di un marchio di certificazione che la renda

riconoscibile al consumatore è la strada che AZOVE ha iniziato a tracciare.

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Giovedì 13 maggio, pag. 18 edizione di PADOVAESTE

Il consorzio di bonifica AdigEuganeo

illustra attività e problemi alla Regione

(F.G.) Il consorzio di bonifica AdigEuganeo, impegnato in questi giorni nella nona edizione della

settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione, presenterà domani alla Regione le attività e i

problemi dell’ente. Il programma prevede l’arrivo e la visita dell’impianto idrovoro di Codevigo

alle 10. Alle 11 i consorzi verranno presentati nella sala museale dell’ex carbonaia. Alla visita, oltre

ai cda e ai dirigenti delle strutture, parteciperanno il presidente del consiglio regionale, Clodovaldo

Ruffato, e l’assessore all’ambiente della Regione, Maurizio Conte. Presenti anche i rappresentanti

dei consorzi di Venezia e di Cittadella.

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Giovedì 13 maggio, pag. 16 edizione di PADOVALIMENA

Trattore rovesciato, gamba rotta(Ba.T.) Infortunio sul lavoro ieri sera a Limena nell’azienda agricola la Baita del Latte 2G di via

Sabbadin.

A rimanere ferito M.Z., 28 anni, durante una manovra con il trattore. Il mezzo agricolo è finito

sopra alla gamba sinistra del dipendente causando la frattura dell’arto. Sul posto sono intervenuti i

tecnici dello Spisal e i carabinieri di Limena.

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Giovedì 13 maggio, pag. 6 edizione di BELLUNO

TASSA SUI PASSI CARRAI

Bond ai parlamentari: «Trovate una soluzione»

«Rivolgo un appello ai nostri parlamentari perché risolvano l'ingiustizia della tassa sui passi carrai

lungo le strade statali fuori dai centri abitati». Così il consigliere regionale feltrino Dario Bond ai

colleghi dei palazzi romani sull’annoso problema di una delle tasse più odiate. «Ci sono situazioni

eclatanti come una coppia di anziani di Ponte nelle Alpi che sborsa all'Anas un canone annuo di 800

euro. Ci sono ristoranti, alberghi, negozi e officine - prosegue - che sopportano una tassa di migliaia

di euro l'anno e aziende con contenziosi anche fino a 30 mila euro. Tutto questo è insensato.

L'ottava commissione del Senato ha raccomandato la soluzione del problema e il ministro Altero

Matteoli ha chiesto che venisse presentata una proposta, con copertura finanziaria, che il Governo

avrebbe senza dubbio approvato».