Giornalino2

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Giornalino di informazione a cura di ostuni 5 stelle

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Corrispondono a circa 3 mila tonnellate i rifiuti scomparsi ad Ostuni nei primi sette mesi dell’anno: Dove son finiti? Sicuramente sono disseminati nel territorio, tra centro abitato, area rurale e marina. Una vera e propria catastrofe ambientale cui dovrebbe esserci immediata risposta al fine di limitare i danni derivanti dalle innumerevoli discariche a cielo aperto disseminate ovunque. I dati sono facilmente desumibili dal sito rifiutiebonifica.puglia.it dove vengono pubblicati, comune per comune, i dati relativi alle gestione dei rifiuti. Da Gennaio a Luglio di quest’anno il totale di rifiuti raccolti ad Ostuni è di poco superiore alle 8 mila tonnellate, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente si assestavano sulle 11 mila tonnellate e mezzo. Se, anche in seguito alla crisi ed alla relativa diminuzione dei consumi, può essere giustificabile un lieve calo nella produzione dei rifiuti, una diminuzione di circa il 35% non si registra neanche in quelle località dove da anni si sono messi in atto numerose pratiche incentivanti per ridurre i rifiuti. Persino Capannori, comune nella provincia di Lucca che ha fatto di Rifiuti Zero una priorità della propria azione amministrativa non è stata in grado, sino ad ora, di registrare tali diminuzioni. Basta farsi un giro per il territorio di Ostuni (campagna, mare o centro abitato) per rendersi facilmente conto delle numerose discariche a cielo aperto presenti e della quantità di rifiuti abbandonati nell’ambiente. E’ indispensabile che il comune avvii immediatamente un intensa operazione di bonifica e che metta in atto una adeguata strategia al fine di ripulire nel giro di un paio di mesi l’intero territorio. Una strategia che coinvolga Vigili urbani,

ditta incaricata della raccolta dei rifiuti e cittadini. Serve che i vigili urbani avviino un intenso controllo del territorio per individuare discariche e rifiuti abbandonati, sia istituito un numero verde dove i cittadini possano segnalare aree da ripulire nonché l’immediata adozione di decorourbano.org utilissimo allo scopo ed infine che la ditta gestore del servizio di raccolta rifiuti metta a disposizione personale e mezzi dedicati solo a questa indispensabile operazione. Il tutto è da fare con assoluta immediatezza, non si può aspettare oltre.

Crea il problema, togli il problema. Crea il problema, togli il problema. Ancora una volta, tramite un’ordinanza, l’amministrazione crea un problema al fine di presentarsi tramite il polli-tico di turno come il “salvatore” che risolve la questione. Un anno fa circa, fu la volta dei contenitori della raccolta differenziata negli esercizi commerciali. “Devono stare dentro” per il comune, “Fuori” per la ASL. Una diatriba costata non pochi verbali e che ha costretto i commercianti a scegliere quale delle due sanzioni subire. Oggi è la volta del centro storico, col divieto per i commercianti di accedere in determinati orari con le loro autovetture per il carico e scarico delle merci; divieto che li ha costretti a caricarsi “n’ guedd” le merci per rifornire i propri negozi. Ma ecco, dopo una decina di giorni di lamentele e proteste culminate con lo spegnimento di tutte le luci degli esercizi commerciali, arrivare il polli-tico di turno col suo: “na te preoccupà, lassà fa a mé”!!! Crea il problema, togli il problema. Crea il problema, togli il problema. Ricorda tanto il “metti la cera, togli la cera” di Karaté Kid, ma quello era un film, qui

invece LA DESOLANTE REALTA’.

UN DISASTRO DA BONIFICARE IMMEDIATAMENTE

CREA IL PROBLEMA TOGLI IL PROBLEMA

Hai un’idea, una domanda, una proposta?

Ostuni 5 Stelle si riunisce tutti i Martedì dalle 19 alle

21 in Via Villafranca 97 (nei pressi dell’ospedale)

www.ostuni5stelle.it [email protected]

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Il problema fondamentale per chi si è sempre interessato di politica e che ha contribuito a portarci alla situazione attuale è il fatto di non concepire una cosa in realtà semplicissima. L'obbiettivo dei politici non deve essere vincere le elezioni!!! Non avrebbe senso vincerle con questi cittadini! A meno che....non si fosse interessati a fare una volta eletti i propri interessi. L'obbiettivo di chi si occupa di politica in una democrazia degna di questo nome è svegliare le coscienze, rendere i cittadini partecipi preoccupandosi della loro formazione fin dalle basi della loro educazione, farli sentire parte attiva dello Stato attraverso il lavoro, ascoltare le loro richieste i loro bisogni. La frase “l'Italia è fatta ora bisogna fare gli italiani” è l'antitesi di ciò che si sarebbe dovuto fare. Inutile costruire un contenitore se non si ha di cui riempirlo. Il problema è che non c'è stata da parte dei politici, la volontà di costruire gli Italiani. Se mai il contrario. Lasciandoli pascolare nel loro ozio e consecutiva ignoranza, distraendoli con la complicità dei media dai problemi reali, che invece avevano bisogno di soluzioni. E' evidente che tutto il sistema politico italiano è basato su una struttura insostenibile per i cittadini, perché anni dopo anni il sistema politico si è chiuso in se stesso divenendo esso stesso la sua unica preoccupazione. Ormai si autoalimenta. Si sono intrecciati meccanismi, strutture, alleanze, che guardavano e guardano al mantenimento del potere, al bene proprio prima di quello della collettività. I fatti parlano da soli :La formazione civica è inesistente, l'informazione è controllata, il lavoro la base su cui si poggia una nazione e rende liberi i sui cittadini è ormai a livelli disastrosi, con conseguente aumento delle attività mafiose, criminali. Chiedetevi a chi giova questa situazione?

chi ne trae beneficio? Chi l' ha causata? La risposta è una sola. Chi è al comando. Ora, una cosa è certa, chi è al comando ci vuole restare e farà di tutto per restarci. Addirittura costringendo un Presidente della Repubblica quasi novantenne ad abbassarsi a fargli da pezza d'appoggio. Per questo Beppe Grillo urla pieno di rabbia dal suo blog. Sono urla di protesta di un cittadino consapevole che si stanno schiacciando i suoi e i nostri diritti. Che vuole risollevarsi, alzare la testa, ma viene puntualmente schiacciato dal potere ottenuto dall'ignoranza dei cittadini e sostenuto dai media. I privilegi che hanno acquisito per anni li rende enormemente potenti. Distruggere questo sistema è un lavoro immane, difficilissimo da fare dall'interno e soprattutto dall'alto. Bisogna cambiare la gestione della repubblica dalle fondamenta. Un esempio sono state le elezioni politiche di febbraio in cui un dato è saltato all'occhio più di tutti, il successo del movimento 5 stelle. La vittoria del m5s, in quel caso, non è stata purtroppo la vittoria reale alla quale il movimento ambisce. E' stato in buona parte il risultato di un voto di protesta fine a se stesso non supportato da una presa di coscienza vera dei cittadini. Il voto di quegli stessi cittadini convinti di avere una possibilità nel dare la fiducia a Bersani ad esempio. Per il movimento 5 stelle il voto non deve essere l' obbiettivo di chi si offre ad amministrare la comunità. I “signori” che lo fanno puntano a fare incetta di consensi promettendo, facendo alleanze, comprando, in una parola sola, illudendo, con il solo scopo di andare a prendere una poltrona. Fin quando i cittadini non saranno consapevoli del reale valore della loro scelta saranno facili prede di questi “signori”. Questi voti non servono al cambiamento. Non servono ai cittadini. Non servono al movimento 5 stelle. Servono Cittadini consapevoli che tutto il meccanismo politico è da cambiare, partendo dalle comunità. Ci vorrà del tempo... tutto quello che serve.. Ma!...e si c'è un ma! I partiti non si rendono conto che loro sono in realtà sulla nostra stessa barca. Dove non potrà la ragione, perché offuscata dall'ignoranza volutamente tenuta alta, potrà la fame, che ci vede benissimo. Solo che con la fame non si ragiona. Quindi quel poco che ci resta di lucidità usiamolo bene perché poi non si potrà più tornare indietro. Sarà un processo lento ma è l' unico possibile in una

società civile. Per tirarsi fuori da questa tempesta bisogna mantenere il timone ben saldo. Sarebbe tutto più semplice se si scendesse a compromessi, ma sarebbe una finta vittoria. Vi siete chiesti come mai le defezioni nel movimento a differenza dei partiti escono subito allo scoperto? Perché la strada del M5s è una sola e chi non la percorre è fuori strada; va da un altra parte. Ci vuole coerenza, estrema coerenza. Altrimenti si cade nel vizietto dei partiti che pur di accumulare consensi si dividono in “correnti” per lavare i panni sporchi in famiglia e accontentare ora l' uno ora l' altro affinché la baracca con i suoi burattini vada avanti. Bisogna attuare un programma basato sulle reali necessità dei cittadini. Essi devono poter scegliere della loro vita attraverso strumenti democratici, come i referendum senza quorum ad esempio. Far capire alle persone che se non scelgono loro in prima persona le priorità dei propri bisogni, qualcuno lo farà comunque al posto loro, pensando ai propri, di bisogni. L' occasione fa l'uomo ladro? Bene non bisogna dare occasioni! Le amministrazioni devono essere trasparenti e basate su sistemi di controllo da parte dei cittadini per evitare che ricadano nel vizietto di auto sostenersi. Quando la maggioranza dei cittadini avrà preso coscienza del suo potenziale si potrà dire di essere realmente in Democrazia. Di aver vinto. Questo, semplicemente questo, è lo scopo del movimento. Per questo è nato, solo per questo. Per riprenderci ciò che è nostro cominciando da ciò che è più vicino a noi, le nostre comunità, i nostri paesi, le nostre città, la nostra terra, il nostro cibo, le nostre risorse. Per puntare sulla redistribuzione del reddito con politiche di lavoro ad alta intensità che sfavoriscano introiti centralizzati nelle mani di pochi, ridando libertà e dignità ai cittadini resi schiavi da questa politica. Per esigere il bene di tutti i cittadini, per il bene comune. Ripeto, è solo una questione di tempo, quando i cittadini assaggeranno la vera libertà, capiranno cosa gli è stato negato fin ora. A quel punto , cari miei, vincere le elezioni sarà solo un trascurabile effetto collaterale.

EFFETTO COLLATERALE

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In politica come nella vita, dopo le "speranze", alla fine contano solo i fatti. 20 Aprile 2013: i parlamentari del Pd non votano né Prodi (fondatore del Pd e dell'Ulivo e l'unico ad aver sconfitto Berlusconi nelle urne due volte) e nemmeno Rodotà (costituzionalista di sinistra e non del Movimento 5 Stelle) come presidente della Repubblica. Preferiscono rieleggere l'88enne Giorgio Napolitano insieme a Berlusconi. 29 maggio 2013: Alla Camera il Pd insieme al Pdl vota contro la mozione Giacchetti (Pd) per abolire il porcellum e tornare alla legge elettorale precedente (voto a favore solo da parte di Movimento 5 Stelle e Sel). Nello stesso giorno il Senato boccia la mozione del Movimento 5 Stelle che propone strumenti di democrazia diretta tramite referendum, leggi popolari discusse obbligatoriamente, la riduzione dei parlamentari e dei consiglieri regionali, l' abolizione delle Province, l'elezione diretta dei candidati, l'ineleggibilità per i condannati ed il limite di due mandati. 8 agosto 2013: In Senato il Pd insieme al Pdl vota "no" alla richiesta di esame d'urgenza della legge elettorale "Parlamento Pulito" proposta dal M5S (sulla base della legge popolare del 2007 mai discussa in tutti questi anni. ). La proposta conteneva anche l'elezione diretta da parte dei cittadini dei candidato a Camera e Senato. Questi i fatti, ai quali potremmo aggiungere il voto contrario del Pd sulle mozioni contro gli F35, per istituire il reddito di cittadinanza, per tagliare l'Irap e l'Imu sulla prima casa, per abolire il finanziamento pubblico ai partiti. In questo Parlamento, non per colpa dei parlamentari del M5S, non esiste una maggioranza parlamentare per cambiare in senso democratico la legge elettorale esistente contro la quale il M5S si è sempre battuto. Il Pd(menoelle) la finisca di dare la colpa ad altri per quello che non ha mai fatto in 8 anni e neanche in questi 5 mesi. Se le "speranze" non si tramutano mai in fatti, si tratta solo di prese in giro per i cittadini.

"Cari, carissimi (quanto mi siete costati) parlamentari, se oggi sono qui è per mandarvi a fanculo. Certo, non è un linguaggio che mi appartiene, io, abituato alle cene eleganti, però esprime dal cuore quello che penso di voi. Se io sono un delinquente voi siete i servi di questo delinquente, i suoi soci in affari, i suoi dipendenti. Mi rivolgo soprattutto ai banchi della sinistra che mi è stata vicina in tutti questi anni con l'approvazione delle leggi vergogna, dell'indulto, dello Scudo Fiscale. Quanti bei ricordi assieme. E la scorpacciata del Monte dei Paschi? Indimenticabile. E ora vi voltate dall'altra parte, compreso Enrico Letta che spese parole di miele per me invitando a votarmi al posto del M5S (in verità le spese anche per Andreotti e per Monti, è un ragazzo volubile...). Lui che deve tutto a suo zio che a sua volta deve tutto a me. Se io sono colpevole, voi siete colpevoli di avermi tollerato, coperto, aiutato in ogni modo sapendo perfettamente chi ero. Non mi sono mai nascosto, al contrario di voi. Finocchiaro, D'Alema, Violante dove siete? Non potete lasciarmi solo. Potrei essere indotto, più dalla rabbia che dalla disperazione, a rivelare la storia di questi vent'anni agli italiani intontiti dalle televisioni che voi graziosamente mi avete regalato. Senza di me voi non sareste mai esistiti. Senza di voi, che avete ignorato per me qualunque conflitto di interessi, io non sarei mai esistito o forse avrei accompagnato il mio sodale a Hammamet. Siamo legati come gemelli dalla nascita. E ora mi lasciate solo, ai domiciliari o ai servizi sociali per una semplice frode fiscale? A fanculo, dovete andare. Io non sono certo peggio di voi. I padroni, anche i più ributtanti, sono sempre migliori dei loro servi!"

"Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti." L'articolo 138 è la barriera tra la Costituzione e i partiti. Impedisce che ne sia fatta carne da porco. Prevede due volte il voto delle Camere e un referendum popolare di conferma. I saggi, prima 10 e poi 40, di stretta osservanza governativa stanno operando laboriosamente per spossessare il Parlamento delle sue (poche) prerogative. I colpi di Stato, come scrisse Curzio Malaparte in Tecnica di colpo di Stato, quasi mai ricorrono alla violenza, di solito avvengono in modo apparentemente legale, nel silenzio ovattato delle cosiddette istituzioni. E i colpi di Stato vanno combattuti, in nome della democrazia.

CONTANO SOLO I FATTI IPOTETICO DISCORSO DI BERLUSCONI

IN PARLAMENTO

COSTITUZIONE DIFENDILA

Art. 138

Gli articoli di questa pagina sono tratti da:

www.beppegrillo.it

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«Stati Uniti, Asia, Europa, moltissimi i Paesi che adottano gli strumenti della Rete per creare un filo diretto tra cittadini e amministrazioni pubbliche. Ciò che da noi sembra ancora surreale, in molte parti del mondo ha già preso il via.». Il periodo post-consumismo che stiamo vivendo ci invoglia a riflettere sul concetto di qualità della vita che si allontana da quello di materialismo sfrenato per avvicinarsi a quello di “vivibilità”. Nasce

l’esigenza di elevare il benessere collettivo migliorando la qualità della cosa pubblica e aumentando il livello di partecipazione e socialità dei cittadini. Proprio in quest’ottica il progetto Decoro Urbano si prefigge di migliorare la cura e la qualità dello spazio pubblico, fornendo ai comuni uno strumento gratuito che favorisce il dialogo fra i cittadini e le Pubbliche Amministrazioni. Si tratta di uno strumento trasparente, open date e open source, attraverso il quale i cittadini possono segnalare al proprio comune tutto ciò che non va nella propria città, gestione dei rifiuti, manutenzione stradale, segnaletica, degrado delle zone verdi, etc. Le segnalazioni possono essere inviate dal sito o via smartphone dov’è sufficiente lanciare l’app e scattare una foto per far si che il dispositivo vi associ in automatico le coordinate gps e visualizzi sulla mappa la segnalazione. A partire da questo

momento gli utenti possono commentare, condividere online o sottoscrivere la segnalazione accrescendone la visibilità. Il comune grazie al coinvolgimento dei cittadini e servendosi dei servizi offerti dal portale ha la possibilità di monitorare costantemente il territorio ottimizzando la gestione degli interventi. La sfida di oggi è dunque quella della cura della città, una sfida che può essere vinta solo se, accanto all’adesione delle Amministrazioni Comunali al progetto, saprà crescere nei cittadini una più forte cultura della cosa pubblica che aiuti a mantenere bella, pulita e quindi più vivibile la città. E’ per questo che abbiamo consegnato a Sindaco e Consiglieri Comunali una proposta e tutte le indicazioni necessarie affinché il Comune attivi quanto prima questo utile e soprattutto gratuito strumento.

DECORO URBANO

COSA ABBIAMO FATTO ULTIMAMENTE…..

Osservazioni sul PUTT/P

Proposta di deliberazione per adozione

Decorourbano.org

Proposta di deliberazione per diretta streaming

Consiglio Comunale

Proposta di deliberazione per censimento edifici

costruiti

Osservazioni in merito all’applicazione della TARES e

proposta di applicazione della tariffa commisurata alla

quantità di rifiuti prodotti da ogni singola utenza

Presentazione di “Territorio Zero – per una società a

emissioni zero, rifiuti zero e Km zero” di Angelo

Consoli e Livio De Santoli

Incontro, a Roma coi Parlamentari del moVimento 5

Stelle, per la tutela e la valorizzazione degli olivi

monumentali (presentata interrogazione)

Partecipazione alla manifestazione per la legalità

svoltasi a Lizzano dopo gli atti intimidatori a carico di

diversi consiglieri comunali

Partecipazione alla manifestazione contro le

trivellazioni nel Mar Ionio

Organizzazione incontro (in)formativo su Rifiuti Zero

Organizzazione su incontro (in)formativo “Informatica

e web al servizio della pubblica amministrazione”

Raccolta firme petizione europea “No Vivisezione”

(ancora in corso)

Esposto per assunzioni a chiamata diretta presso

servizio di igiene urbana

E molto altro ancora…….

COSA FAREMO PROSSIMAMENTE…..

Banchetti informativi nei vari quartieri e contrade

della città

Cineforum periodici con proiezione di docufilm

inerenti numerose tematiche (rifiuti, modelli di

sviluppo, guerra, ecc…)

Sportello cittadino di ascolto – tutti i martedì dalle 19

alle 21 presso la nostra sede di Via Villafranca 97

Organizzazione incontri (in)formativi

Incontri pubblici coi parlamentari 5 stelle

E molto altro ancora…….

NO AI FINANZIAMENTI PUBBLICI

SI A PICCOLE DONAZIONI PRIVATE

Il moVimento 5 Stelle rifiuta i rimborsi elettorali

(finanziamento pubblico ai partiti) e organizza le proprie

attività ed eventi tramite autofinanziamento e piccole

donazioni da parte dei cittadini.

Chiunque voglia contribuire può farlo ai nostri banchetti

oppure utilizzando l’apposito servizio raccolta fondi

reperibile all’indirizzo internet

www.kapipal.com/ostuni5stelle

Opuscolo informativo non periodico a cura di Ostuni 5 Stelle Stampato in proprio - Per approfondimenti e aggiornamenti:

www.ostuni5stelle.it