Giornalino - settembre 2011

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Nogarole Informa - settembre 2011

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Il Sindaco - Luca Trentini -

Un’estate rovente, dove il tempo meteorologico ha fatto il paio con la politica.Manovre estive, cui non eravamo abituati, hanno segnato senza dubbi la pesantezza di una crisi che sembrava virtua-le, di plastica, ma che assume sempre più tratti concreti e pesanti, anche nelle nostre piccole realtà di paese del nord est. Concittadini che cercano lavoro, sia italiani che stranie-ri, hanno ridipinto una realtà che sembrava non appartener-ci fino ad un paio di anni fa.La manovra di agosto pone il tema dei tagli alla spesa pub-blica; ancora una volta una fetta pesante di questi tagli toc-ca i Comuni, e inevitabilmente anche il nostro.Esiste senza dubbio la necessità di ridurre gli sprechi e gli enti locali devono fare la loro parte ma le manovre sem-

brano prenderli particolarmente di mira. Ma non è possibile, tra le tante manovre di riduzione di spesa, partire solamente da quella parte dello Stato, cioè i Comuni, che è più vicina ai cittadini nell’erogare servizi essenziali e ha anche il vantaggio – non tra-scurabile – di essere da questi direttamente controllata nella sua efficienza e nella sua capacità di dare risposte ai bisogni.I Comuni sono una galassia formata da oltre 8.000 enti tra piccoli, piccolissimi e grandi con diversità di efficienza e, diciamolo pure, anche di livello di spreco delle risorse; certo non sono difendibili i bilanci in disavanzo di alcuni Comuni del sud ripianati dallo Stato o situazioni di disparità nel numero di dipendenti a parità di servizi da erogare. Sul fronte della spesa i Comuni, possono dare un contributo di risanamento dell’Italia; ma non certo con atti governativi che tagliano a tutti nello stesso modo, in barba a chi ha governato responsabilmente e “premiando” chi ha abusato e sprecato.Le vere riforme si fanno concordando percorsi condivisi e rispettando l’autonomia di Comuni che devono avere le risorse per servire i loro cittadini. Assistiamo, invece, a riduzioni di trasferimenti, accompagnati da maggiori tasse paga-te dai contribuenti, a limitazioni su come e quanto spendere con un patto di stabilità assurdo che impedisce persino di pagare i creditori , trasformando i sindaci in «primi cittadini insolventi» pur disponendo delle risorse impegnate per commissionare lavori.Ma il Comune, proprio in questa crisi, è l’Ente in grado di mantenere servizi e una rete sociale per aiutare chi si trova in difficoltà. I tagli di risorse, quindi, sono fatti diretta-mente ai cittadini, in generale, e in particolare a quelli in stato di bisogno.In emergenza non si fanno mai riforme ben fatte e mettere in crisi i Comuni è estrema-mente pericoloso, perché si rischia di mettere in crisi quella parte dello Stato che da sempre è vicina e rispondente ai bisogni della gente.Per questo motivo, cari concittadini, ho scelto di dedicare l’editoriale al tema della di-fesa del Comune come istituzione, mosso non certo dall’interesse a difendere le sedia che occupiamo come amministratori, quanto dalla consapevolezza che occorre pre-servare e aiutare, in questo momento, le comunità locali a sostenere famiglie e bisogni dell’individuo nella pesante situazione che stanno vivendo.Ci sono impegni che i sindaci si sono presi e si prenderanno con responsabilità: l’ac-corpamento dei Comuni attraverso le Unioni o la gestione associata delle funzioni, per ottenere efficienza ed economie di scala; la disponibilità, mai venuta meno, a prendersi carico di ulteriori deleghe di funzioni; essere efficienti e trasparenti nell’organizzazione. Oggi però non è tempo di ricette sbrigative dettate dall’esigenza di far cassa obbli-gando altri a grattacapi notevoli per far quadrare i conti; in questo modo si stanno tra-dendo, tra l’altro, promesse di autonomia e di federalismo spese a piene mani. Questo è soprattutto il tempo di chiedere al Governo che si renda e faccia rendere tutti più responsabili, ma che lo faccia colpendo realmente gli sprechi. Coloro che amministra-no con responsabilità devono essere aiutati a mantenere gli impegni presi con i propri cittadini elettori.In questa battaglia è importante che i cittadini siano al fianco dei loro Comuni, ma non per spirito di campanile quanto piuttosto per non finire, come al solito, per pagare il prezzo di scelte e di riforme che si sono promesse, non si sono fatte e per le quali non è giusto che a pagare alla fine sia sempre e solo il cittadino onesto e chi direttamente lo rappresenta e ne cura i bisogni primari.

Quelle manovre estive che si abbattono sui Comuni colpiscono in realtà cittadini e servizi territoriali

2 manovre estive si abbattono sui comuni

3 L’unione si aLLea

4 iL progetto migLiore per La rocca

6 scuoLe: aperto per Ferie

8 notizie FLash

9 restauro e sostegno

10 cuLtura e maniFestazioni

15 FamigLia ed ecoLogia

15 rocca Luogo cinematograFico

16 nogaroLe rocca e La mediana

17 piano casa

18 corsi

19 memoriaL andrea ghisi

20 sport

23 spazio aLLe minoranze

Redazione: Via Roma, 3837060 Nogarole Rocca - Verona (sede municipale)Direttore Editoriale:Luca TrentiniDirettore Responsabile:Maria Vittoria Adami

Autorizzazione del Tribunale di Verona n° 1720 registro stampa in data 08/08/2006 “Nogarole Informa” viene distribuito gratuitamente a mano a tutte le famiglie del Comune

Stampa ed elaborazione grafica:Grafiche Castello s.n.c. via I. Nogarola, 60/ACastel d’Azzano - VeronaTel./Fax [email protected]

Riproduzione vietata, anche parziale, dei testi, della grafica e delle foto.

Periodico di informazione del comune di nogarole rocca

SOMMARIO

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L’Unione Tartaro Tione, che raggruppa Nogarole Rocca, Erbè e Trevenzuolo, ha stretto alleanza con il Comune di Mozzecane per gestire i servizi educativi. Tutto ciò che riguarda il sostegno sociale di minori che necessitano di supporto, le attività di promozio-ne dell’agio o il sostegno a genitori in difficoltà sarà portato avanti insieme dai due enti, che cercheranno la collaborazione anche delle scuole. La gestione amministrativa spetterà a Mozzecane, Comune capofila dell’iniziativa, con Umberto Bertez-zolo (responsabile dei servizi alla persona) e l’educa-trice Cristina Brentegani; la parte tecnica sarà curata dall’Unione con Sara De Togni, dell’area Sociale. L’Unione non è nuova al lavoro secondo un’ottica so-vra comunale e questo è un ulteriore passo concre-to della politica di apertura alla collaborazione con i Comuni vicini. È la strada ottimale, divenuta ormai necessaria e vantaggiosa per un ente pubblico, che deve saper fare sintesi con i vicini di casa, andando oltre le parti. La scelta di Bertezzolo, inoltre, mette d’accordo tutti: è nogarolese di residenza, dipenden-te di Mozzecane e presidente della casa di riposo che opera nel bacino dell’Unione, anche a servizio di Trevenzuolo ed Erbè. Conosce, dunque, il territorio e le sue esigenze.

Le attività che possono essere messe in atto sono le più disparate, dal doposcuola agli spazi 0-3 anni per le neomamme, fino ai progetti con le scuole.I costi comuni saranno ripartiti in base al numero de-gli abitanti, mentre le risorse umane e le iniziative de-cise in autonomia sono a carico dei singoli enti. Ci piace considerare che questa convenzione mo-stra come chi amministra oggi deve saper trovare soluzione ai problemi andando oltre i condiziona-menti della politica.

Il sindacoluca Trentini

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L’Unione si allea con Mozzecane per i servizi educativi

I due enti lavoreranno insieme: si risparmiano risorse senza rinunciare alla qualità dei progetti in favore di minori e genitori

«Con questa convenzione progetteremo interven-ti e ne verificheremo l’andamento e il buon fun-zionamento. Inizia una collaborazione che porterà buoni risultati. Riteniamo che, in momenti in cui le risorse economiche sono sempre meno, con-sorziarsi sia lo strumento più giusto. È un metodo che ci permette di abbattere i costi senza rinun-ciare ai servizi».

Tomas PiccininiSindaco di Mozzecane

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Paolo TovoAssessore all’urbanistica

Una spa del Riso, un centro del gusto e un campus culinario. Le idee erano brillanti e originali, quasi complementari tra loro, e ora sono in mostra. L’amministrazione comunale ha voluto allestire un’esposizione dei 24 progetti che hanno partecipa-to al concorso di idee per il recupero della Rocca, lanciato nella primavera scorsa.

La mostra è stata allestita alla rocca Bassa ed è stata inaugurata il 17 settembre dal sindaco Luca Trentini e dal sottoscritto, affiancati per questo momento im-portante dall’assessore provinciale alla cultura Mar-co Ambrosini e dall’onorevole Gianni Dal Moro.

Fino al 2 ottobre i cittadini hanno ammirato le idee di 120 professionisti, che per mesi hanno studiato la Rocca immaginandone il futuro, hanno messo nero su bianco. Ci sono progetti, fotografie, render che descrivono cosa potrebbe diventare l’antico com-plesso, ora un centro di attività ricettive, ora luogo di aggregazione per la comunità, ma non solo. Il tu-rismo rurale e la valorizzazione dell’agroalimentare sono stati, infatti, temi dominanti, anche tra i primi tre premiati. Il progetto vincitore dello studio capeggiato dall’ar-chitetto Chiara Ternullo, di Lisbona, ha immaginato la Rocca come luogo di spazi per i cittadini che ritrova-

no un complesso da vivere, con molteplici funzioni.Per lo studio era presente l’architetto Giuseppe Bian-co. Secondo classificato «La Rocca del gusto» con sala conferenze, ristorante e albergo immaginati dal-lo studio del professor Paolo Faccio, rappresentato da Arch. Giulia Campanini. Terzo classificato il cam-pus culinario dell’architetto Gianluca Zoli che hanno proposto una scuola per chef.

La peculiarità del concorso era quella di stilare un buon progetto e indicare le fonti finanziarie per re-alizzarlo. Oltre a descrivere cosa la Rocca poteva diventare, i professionisti dovevano anche sottoli-neare quali formule finanziare si potessero applica-re. Lo strumento più indicato è stato la finanza di progetto. Ci auguriamo ora che un buon incontro tra pubblico e privato possa coronare questo sogno, che abbiamo condiviso, du-rante l’inaugurazione con molti sindaci del comprensorio. La Rocca, infatti, non è un teso-ro esclusivamente di Nogarole ma del territorio.

Dall’Europa il progetto migliore per la Rocca Inaugurata l’esposizione con gli elaborati dei 24

gruppi di professionisti partecipanti al concorso

di idee per i recupero dell’antico complesso

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L’ORARIO SCOLASTICOScuola primaria.

Con la riforma Gelmini, in questi anni c’è stata una progressiva riduzione dell’ora-rio scolastico, che, se da un lato riduce i costi del personale (facendo comunque perdere il posto a tanti insegnanti), dall’al-tro crea non pochi grattacapi: alle famiglie per la gestione dei figli; all’Ente locale, per quanto riguarda la gestione dei servizi; alla scuola stessa che si vede decurtare ore a discapito della qualità dell’offerta formativa.

L’anno scorso, la scuola primaria di Pradelle è riu-scita a garantire 30 ore settimanali per tutte le classi, dopo le pressanti richieste dell’amministrazione co-munale e grazie alla dirigenza scolastica e alla dispo-nibilità delle insegnanti.Anche quest’anno si è riaperto il fronte orario e l’am-ministrazione si è fatta portavoce delle richieste dei genitori di averne uno che riuscisse a conciliare più esigenze: quelle degli alunni, quelle dei genitori e la fattibilità a livello di organizzazione scolastica.Grazie alla collaborazione dei rappresentanti del Con-siglio d’istituto del nostro Comune (Stefania Alessio-li, Fabiola Costa, Simonetta Manara), che hanno pre-sentato una richiesta al dirigente scolastico Nunziante Capaldo, corredata di una raccolta firme dei genitori, abbiamo potuto garantire un orario che soddisfa-cesse più esigenze senza ulteriori costi aggiuntivi.

LE DUE SEZIONIScuola secondaria di primo grado.

Prima della fine dell’anno scolastico 2010/2011 si è presentato un gravoso problema. A causa dell’innal-zamento del numero degli alunni per classe, dovuto sempre alla riforma del sistema scolastico, la sede di Nogarole Rocca rischiava di avere un’unica classe prima composta da 29 alunni, che, dopo la conclu-sione dell’anno, sono saliti a 33.

orario anno ScolaSTico 2011/2012prima parte dell’anno 8 - 13 dal lunedì al sabatoseconda parte dell’anno 8 - 13 dal lunedì al venerdì

sarà cura dell’istituto comunicare gli orari definitivi

SCUOLE: APERTO PER FERIENonostante in estate le scuole siano chiuse, le problematiche non vanno in vacanza e l’amministrazione comunale ha dovuto confrontarsi con tre questioni riguardanti scuo-la primaria, scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado.Ma andiamo con ordine

Ciò non sarebbe stato possibile senza la disponi-bilità della dirigenza e delle insegnanti, sempre di-sponibili al dialogo, alla collaborazione e anche – dobbiamo riconoscerlo – a qualche sacrificio.

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IL TRASPORTOSCOLASTICO DELLESUPERIORI

Scuola secondaria disecondo grado.

Anche se tale ordine di scuola non è di competenza dell’amministrazione comu-nale, ci siamo fatti carico delle richieste dei nostri cittadini, non tanto in merito al funzionamento delle scuole, ma per il problema del trasporto scolastico. È da molto tempo che segnaliamo disservizi in merito a tale ambito, sia per il nume-ro di corse che da Verona raggiungono il nostro Comune, sia per la qualità: i ra-gazzi sono stipati sugli autobus.Anche le superiori sono state toccate dalla riforma con conseguente cambia-mento degli orari di lezione che non sem-pre collimano con gli orari degli autobus. Abbiamo incontrato l’assessore provin-ciale Gualtiero Mazzi, non siamo riusciti a ottenere soluzioni; abbiamo inviato ri-chieste alla Provincia che non sono state soddisfatte; abbiamo impegnato dei sol-di pur di dare il servizio ai ragazzi che non riuscivano a tornare a casa, ma abbiamo ottenuto risposte negative o richieste che non potevano essere accettate. Le famiglie hanno così continuato a pagare per un servizio che non avevano. Dopo continui contatti e incontri del sindaco Luca Trentini con Provincia e l’Atv, abbia-mo stanziato un contributo per aiutare la Provincia a effettuare un prolungamento della linea su nogarole. Anche se non ci è stata ancora data una risposta ufficiale, ci è stato assicurato dalla provincia che siamo rientrati nella graduatoria, così i ragazzi avranno una corsa aggiuntiva per tornare a casa, che parte da Verona alle 14.25.la scuola è una delle priorità assolute della nostra amministrazione il nostro impegno è e sarà massimo affinchè a nogarole la scuola sia un servizio di qualità a beneficio delle generazioni più giovani e a misura delle esigenze delle nostre famiglie.

michela carreriAssessore all’istruzione

Avvisata dal dirigente scolastico, l’amministrazione comunale si è mobilitata per fare in modo che ciò non accadesse. È stata inviata una lettera al dirigente Capaldo, precisando il numero dei bambini, in continuo aumento, che nel prossimo decennio frequenteranno le nostre scuole, l’alta percentuale di stranieri, gli investimenti che l’amministrazione ha fatto e continua a fare per la scuola e, da ultimo, ma più importante, il problema della

sicurezza che si andrebbe a creare, stipando un così alto nu-mero di alunni in un’unica aula.È stato, quindi, contattato il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Giovanni Pontara, per impedire che tagliassero una sezione e abbiamo inviato ulteriore documentazione per precisare il problema della sicurezza.Contemporaneamente, i genitori dei ragazzi che avrebbero fre-quentato la classe prima e i professori hanno presentato alcu-ne istanze, guidati dai docenti Guarnaccia e Mucerino.La riduzione di una sezione avrebbe comportato anche uno stravolgimento dell’organizzazione dell’intera scuola, andando a intaccare la qualità di un servizio che di anno in anno migliora sempre di più.la prima settimana di agosto, ci è stato comunicato che avremmo ottenuto le due sezioni, grazie anche all’impegno del dirigente Capaldo, della dirigente dei servizi amministrativi Stefania Signoretto e della vicepreside Maria Scattolini.Dobbiamo fare in modo che il problema non si ripresenti più, ma per farlo c’è bisogno dell’impegno di tutti: della scuola e dell’amministrazione, affinché continuino a garantire un servizio di qualità e delle famiglie che possono sostenerla iscrivendo i figli alla scuola di Nogarole Rocca. È una scuola di qualità e lo dimostra il fatto che famiglie di Comuni limitrofi hanno scelto di iscrivere i loro figli da noi.

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