Giornalino 8 Dicembre 2011

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Giornalino del Centro Giovanile DON BOSCO EDIZIONE VENTENNALE n° 1 8 Dicembre 2011 Periodico a diffusione interna PAG. 1 Oratorio “G. Marzano” Parrocchia San Bartolomeo Ap. Centurano - Caserta L’editoriale E finalmente si parte!!! anche quest’anno il Centro Giovanile Don Bosco ha aperto i battenti per nuovi, appassionanti dodici mesi da vivere tutti insieme, grandi e piccini, “vecchi” e “nuovi”, all’insegna della gioia e dell’allegria, del gioco e delle attività espressive, della crescita umana e spirituale. Ma stavolta c’è qualcosa di diverso dal solito,una strana fibrillazione percepibile nell’aria… …noi, animatori dell’Oratorio, ci sentiamo ancor più carichi, stimolati e desiderosi di rendere quest’anno assolutamente speciale e indimenticabile non solo per i nostri ragazzi, ma anche per l’intera comunità parrocchiale che ormai da molto tempo ci accoglie e ci sostiene. La spiegazione di questi “fermenti” è presto trovata: il 2 febbraio 2012 il Centro Giovanile Don Bosco compie 20 anni! Ferma volontà del gruppo degli animatori e di tutti coloro hanno deciso di darci una mano nell’avventura che ci accingiamo a vivere è quella di celebrare questa straordinaria ricorrenza come occasione per aprire i nostri orizzonti verso prospettive future: vogliamo che questo non sia la celebrazione di un traguardo raggiunto, ma il punto di partenza per una nuova “Era” del nostro Oratorio, che dovrà dimostrarsi in grado di cogliere le sfide educative che la crisi motivazionale, culturale e spirituale della nostra società ci propone. Ci proponiamo di affrontarle servendoci del messaggio di Don Bosco, mai come oggi attualissimo, dell’esperienza maturata in questi vent’anni, della capacità di “leggere” i segni dei tempi nuovi. Nei mesi che seguiranno ci faremo promotori di una serie di iniziative che cercheranno di lanciare il Centro Giovanile Don Bosco nella “dimensione” che dovrà assumere nei prossimi anni: l’Oratorio come motore della “nuova evangelizzazione”, che è la vera sfida per la Chiesa del Terzo Millennio in una cultura che come la nostra sembra voler fare definitivamente a meno di Dio; l’Oratorio come centro di “cittadinanza attiva”, perché una società fondata sui principi di rispetto e giustizia non deve più essere considerata come un’utopia, ma come il mondo in cui vogliamo vivere; l’Oratorio come “luogo di relazione”, perché i disvalori dell’individualismo, dell’egoismo e del consumismo ci stanno trasformando da “animali sociali” ad eremiti imprigionati in un castello di silenzi e solitudine. Con la speranza di riuscire a coinvolgere in questo desiderio di crescita e rinnovamento l’intera comunità e con entusiasmo di chi, dopo vent’anni, si sente ancora all’inizio del cammino, invitiamo tutti coloro che vorranno a condividere con noi questo anno di festa. Giovanni Vastano PAG. 1

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Giornalino Oratorio G.Marzano

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Giornalino del Centro Giovanile DON BOSCO EDIZIONE VENTENNALE n° 1 8 Dicembre 2011

Periodico a diffusione interna

PAG. 1

Oratorio “G. Marzano” Parrocchia

San Bartolomeo Ap. Centurano - Caserta

L’editoriale

E finalmente si parte!!! anche quest’anno il Centro Giovanile Don Bosco ha aperto i battenti per nuovi, appassionanti dodici mesi da vivere tutti insieme, grandi e piccini, “vecchi” e “nuovi”, all’insegna della gioia e dell’allegria, del gioco e delle attività espressive, della crescita umana e spirituale. Ma stavolta c’è qualcosa di diverso dal solito,una strana

fibrillazione percepibile nell’aria… …noi, animatori dell’Oratorio, ci sentiamo ancor più carichi, stimolati e desiderosi di rendere quest’anno assolutamente speciale e indimenticabile non solo per i nostri ragazzi, ma anche per l’intera comunità parrocchiale che ormai da molto tempo ci accoglie e ci sostiene. La spiegazione di questi “fermenti” è presto trovata: il 2 febbraio 2012 il Centro Giovanile Don Bosco compie 20 anni! Ferma volontà del gruppo degli animatori e di tutti coloro hanno deciso di darci una mano nell’avventura che ci accingiamo a vivere è quella di celebrare questa straordinaria ricorrenza come occasione per aprire i nostri orizzonti verso prospettive future: vogliamo che questo non sia la celebrazione di un traguardo raggiunto, ma il punto di partenza per una nuova “Era” del nostro Oratorio, che dovrà dimostrarsi in grado di cogliere le sfide educative che la crisi motivazionale, culturale e spirituale della nostra società ci propone. Ci proponiamo di affrontarle servendoci del messaggio di Don Bosco, mai come oggi attualissimo, dell’esperienza maturata in questi vent’anni, della capacità di “leggere” i segni dei tempi nuovi.

Nei mesi che seguiranno ci faremo promotori di una serie di iniziative che cercheranno di lanciare il Centro Giovanile Don Bosco nella “dimensione” che dovrà assumere nei prossimi anni: l’Oratorio come motore della “nuova evangelizzazione”, che è la vera sfida per la Chiesa del Terzo Millennio in una cultura che come la nostra sembra voler fare definitivamente a meno di Dio; l’Oratorio come centro di “cittadinanza attiva”, perché una società fondata sui principi di rispetto e giustizia non deve più essere considerata come un’utopia, ma come il mondo in cui vogliamo vivere; l’Oratorio come “luogo di relazione”, perché i disvalori dell’individualismo, dell’egoismo e del consumismo ci stanno trasformando da “animali sociali” ad eremiti imprigionati in un castello di silenzi e solitudine. Con la speranza di riuscire a coinvolgere in questo desiderio di crescita e rinnovamento l’intera comunità e con entusiasmo di chi, dopo vent’anni, si sente ancora all’inizio del cammino, invitiamo tutti coloro che vorranno a condividere con noi questo anno di festa.

Giovanni Vastano

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Giornalino del Centro Giovanile DON BOSCO

Anno 20. n° 1 8 Dicembre 2011

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“G. Marzano” Parrocchia

San Bartolomeo Ap. Centurano - Caserta Pagine di vita oratoriana

— Quanti anni

hai?—Ne ho

sedici.

— Sai leggere e

scrivere?—Non

so niente.

— Sei stato

promosso alla s.

comun ione?—

Non ancora.

— Ti sei già confessato?

— Si, ma quando era piccolo.

— Ora vai al catechismo?—Non oso.—Perché?

— Perché i miei compagni più piccoli sanno il

catechismo; ed io tanto grande ne so niente.

Perciò ho rossore di recarmi a quelle classi.

— Se ti facessi un catechismo a parte, verresti ad

ascoltarlo?

— Ci verrei molto volentieri.

— Verresti volentieri in questa cameretta?

— Verrò assai volentieri, purché non mi diano

delle bastonate.

— Sta tranquillo, che niuno ti maltratterà. Anzi tu

sarai mio amico, e avrai da fare con me e

con nissun altro. Quando vuoi che

cominciamo il nostro catechismo?

— Quando a Lei piace.—Stasera?—Si.

— Vuoi anche adesso?

— Si anche adesso con molto piacere.

Mi alzai e feci il segno della S. Croce per cominciare, ma il mio allievo non lo faceva perché ignorava il modo di farlo. In quel primo catechismo mi trattenni a fargli apprendere il modo di fare il segno della Croce e a fargli conoscere Dio Creatore e il fine per cui ci ha creati. Sebbene di tarda memoria, tuttavia coll’assiduità e coll’attenzione in poche feste riuscì ad imparare le cose necessarie per fare una buona confessione e poco dopo la sua santa comunione. A questo primo allievo se ne aggiunsero alcuni altri e nel corso di quell'inverno mi limitai ad alcuni adulti che avevano bisogno di catechismo speciale e soprattutto per quelli che uscivano dalle carceri. Fu allora che io toccai con mano, che i giovanetti usciti dal luogo di punizione, se trovano una mano benevola, che di loro si prenda cura, li assista nei giorni festivi, studi di collocarli a lavorare presso di qualche onesto padrone, e andandoli qualche volta a visitare lungo la settimana, questi giovanetti si davano ad una vita onorata, dimenticavano il passato, divenivano buoni cristiani ed onesti cittadini. Questo

L’8 dicembre 1841, festa dell’Immacolata, don

Bosco scende in sacrestia, nella chiesa di San

Francesco d’Assisi, per celebrare la messa ed

incontra Bartolomeo GARELLI.

Il giorno solenne all’Immacolata Concezione di Maria (8 dicembre 1841) all’ora stabilita era in atto di vestirmi dei sacri paramenti per celebrare la santa messa. Il chierico di sacristia, Giuseppe COMOTTI, vedendo un giovanetto in un canto lo invita di venirmi a servire la messa. Non so, egli rispose tutto mortificato. — Vieni, replicò l’altro, voglio che tu serva messa. — Non so, replicò il giovanetto, non l’ho mai servita. — Bestione che sei, disse il chierico di sacristia tutto furioso, se non sai servire messa, a che vieni in sacristia? Ciò dicendo da di piglio alla pertica, e giù colpi sulle spalle o sulla testa di quel poverino. Mentre l’altro se la dava a gambe: Che fate, gridai ad alta voce, perché battere costui in cotal guisa, che ha fatto? — Perché viene in sacristia, se non sa servir messa? — Ma voi avete fatto male. — A Lei che importa? — Importa assai, e un mio amico, chiamatelo sull'istante, ho bisogno di parlare con lui. — Ragazzo, ragazzo, si mise a chiamare; e correndogli dietro, e assicurandolo di miglior trattamento me lo ricondusse vicino. L’altro si approssimò tremante e lacrimante per le busse ricevute. Hai già udita la messa? gli dissi colla amorevolezza a me possibile. — No, rispose l’altro. — Vieni dunque ad ascoltarla; dopo ho piacere di parlarti di un affare, che ti farà piacere. Me lo promise. Era mio desiderio di mitigare l'afflizione di quel poveretto e non lasciarlo con quella sinistra impressione verso ai direttori di quella sacristia. Celebrata la santa messa e fattone il dovuto ringraziamento condussi il mio candidato in un coretto. Con faccia allegra ed assicurandolo, che non avesse più timore di bastonate, presi ad interrogarlo così: — Mio buon amico, come ti chiami?

— Mi chiamo Bartolomeo Garelli.

— Di che paese tu sei?

— D'Asti.

— Vive tuo padre?

— No, mio padre è morto.

— E tua madre? Mia madre e anche morta.

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Anno 20. n° 1 8 Dicembre 2011

Pag. 3 Oratorio

“G. Marzano” Parrocchia

San Bartolomeo Ap. Centurano - Caserta

Pagine di vita oratoriana

Una riflessione di suor Petra trasformata in auguri di Natale…

Torino, 14 dicembre 2010 Carissimi Amici, Natale è alle porte... e noi? Noi siamo pronti alla porta per “ricevere il Natale”? ...Forse ci stiamo anche organizzando per fare alcuni doni alle persone care e cerchiamo di “suggerire” a chi ci vuol bene quale sarebbe il regalo che gradiremmo per non rischiare di ricevere cose poi da tenere in un cassetto nella speranza di avere presto un’occasione per riciclarle... ...ma se potessimo con un po’ di calma e tanta onestà scrivere una lettera seria a Babbo Natale, che cosa gli chiederemmo? ...io ci ho pensato e chiederei per me, e per coloro che ne sentono la mancanza, due orecchie...Sì, due

orecchie speciali, capaci di ascoltare da che parte “tira il Vento” nel tempo presente...(mi permetto di chiamare “vento”, con la “V” maiuscola, lo Spirito...). Se anche quest’anno torna Natale è perché il Vento soffia ancora: solo Lui può rendere attuale il mistero del Dio Bambino, solo Lui! I Profeti dell’Antico Testamento lo annunciarono...Giovanni Battista nel Vangelo lo grida addirittura.. gli Angeli continuano a ripetere: "Oggi vi è nato un salvatore: Cristo Signore!” (Luca 2, 11), ma chi ascolta il loro annuncio? Chi sa ascoltarlo? Chi riesce a distinguere tra il vociare, a volte festoso a volte triste del mondo, che la Vera Buona Notizia vuole abitare in mezzo a noi? Penso proprio che il grande rischio del tempo presente sia non tanto la mancanza di “voci profetiche”, ma soprattutto la mancanza di “orecchie profetiche” capaci cioè di percepire il passaggio di quel Soffio Vivificante che rende vero oggi per noi il Natale. Sì, il rischio è che non ne percepiamo più il fruscio, il rischio è che non vediamo più muovere le foglie dei nostri rami, non intravvediamo più i semi nuovi portati lontano e poi lasciati scendere dolcemente sulle zolle dei nostri campi, non sentiamo più il suono di campane lontane che si fanno, grazie al Vento, vicine, come non sentiamo più i profumi delle

“steppe fiorite come narciso” (cfr Isaia cap 35, 1-2) e non percepiamo più la folata che può rianimare i nostri fuochi languenti, che può gonfiare le vele a volte drammaticamente fiaccate di questa nostra storia... Senza un bel paio di “orecchie profetiche” non

potremo vedere il Natale... Solo lo Spirito può col suo soffio farci sentire che anche quest’anno con tutti i suoi problemi, con tutti i suoi punti interrogativi, con tutte le sue incertezze, “Natale è alle porte “ e bussa e vuole entrare a casa nostra e non solo riempirci gli occhi con la bellezza del presepe o con le luci dell’albero: Natale vuole entrare e “sedersi con noi a tavola”, anzi vuole

“farsi mangiare come un pane” perché noi a nostra

volta possiamo “farci pane”. Dio non ha altro messaggio da offrirci se non il suo

farsi dono per la nostra gioia vera e non ha altro

desiderio che vederci trasformati in dono per gli

altri. Ogni atto che sabota la pace (e non solo il sabotaggio, come abbiamo potuto con dolore constatare in questi giorni del conferimento a Oslo del “Premio Nobel per la Pace” a un uomo in carcere, il dissidente cinese Liu Xiaobo), ogni atto che sabota la vita, che sabota l’amore, sabota il Natale, lo ruba ai nostri cuori e al cuore degli altri... A me pare però che nonostante tutti i nostri errori contro la Pace, la Vita e l’Amore, il Buon Dio non ci vuole mettere un paio di orecchie da asino e mandarci in castigo dietro la lavagna, ma, per la Sua infinita Misericordia, continua a guardarci con fiducia e a ciascuno vuole regalare un paio di orecchie profetiche capaci di percepire il

vagito del Bimbo di

Betlemme ...: saremo così gretti da rifiutare l’unico vero regalo che può cambiare la nostra esistenza?... Con voi, trepidante, cerco di mettermi in ascolto per non lasciarmi sfuggire il Soffio del Vento... Buon Santo Natale di vero cuore! sr Petra

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Pag. 4 Oratorio

“G. Marzano” Parrocchia

San Bartolomeo Ap. Centurano - Caserta Ricordando la nostra estate!

La mattina dell’11 luglio 2011 siamo partiti per il tradizionale campo estivo del nostro oratorio. Destinazione:lago Matese! Il bel posto è stato apprezzato fin dall’arrivo: si trattava di una grande casa con diverse stanze e camerate, circondata dal verde, bastava attraversare la strada per raggiungere il

lago e vedere quel bellissimo paesaggio! Ma più di tutto, era dotata di ben due campi per giocare!! Il nostro gruppo era formato da circa 20 r a g a z z i , accompagnati dalle n o s t r e c u o c h e Annamaria e …Annamaria, il parroco Don Sergio, il seminarista Francesco e i nostri animatori. Appena arrivati noi

ragazzi, aiutati dagli animatori, abbiamo scaricato le valigie dal pullman, ordinato le stanze e poi abbiamo inaugurato il campo con una partita di calcio. Quel giorno era il compleanno di due di noi (Agostino e Claudia) e così la prima sera abbiamo festeggiato tutti insieme. Per il resto della settimana, le nostre giornate erano tutte ben organizzate. La mattina, dopo esserci svegliati, dopo aver fatto la preghiera in cappella guidati da Don Sergio, ci dedicavamo

alle attività di formazione e poi ai giochi. Il tema del nostro campo era il tempo. Ogni giorno gli animatori ci recitavano scene della storia che ci ha guidati per tutta la permanenza del campo e che raccontava di un gruppo di ragazzi in viaggio nel tempo in diverse epoche passate e future con il loro strano orologio. Il pomeriggio facevamo diverse attività di laboratorio, guidati da Serena e altri animatori, mentre la sera, dopo aver cenato, ci venivano proposte diverse attività dal “commandos” alla “caccia al tesoro” alla classica sfilata. Ma il momento che tutti attendevamo era quello del pranzo, dove ci aspettavano le gustose pietanze preparate dalle nostre cuoche! Insomma, come tutti gli anni, anche quest’anno il campo estivo resta un’esperienza indimendicabile per tutti i partecipanti, che ha permesso di trascorrere una settimana nell’allegria, nella preghiera e nel divertimento, lasciando nel cuore di ognuno di noi sicuramente tanta gioia e tante conoscenze nuove di cui mi auguro riusciremo a farne tesoro.

Agostino Improda

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Pag. 5 Oratorio

“G. Marzano” Parrocchia

San Bartolomeo Ap. Centurano - Caserta Ricordando la nostra estate!

Buongiorno a tutti , mi chiamo Antonio Santoro, ho 19 anni e frequento la facoltà di Economia aziendale prezzo l ’ u n i v e r s i t à P a r t henope d i Napoli. Da ormai sei anni inoltrati , dedico la

maggior parte del mio tempo libero in “ORATORIO”, luogo in cui sono cresciuto sia umanamente che spiritualmente grazie ad ANNAMARIA , gli animatori,la mia Famiglia e a tutta la parrocchia di S. Bartolomeo ,che mi ha accompagnato fedelmente in questo cammino di fede che ancora continua … È l’esperienza che ti fa crescere la voglia di scoprire quella bellezza che esiste,contemplando l’essenza di ogni cosa,quello stesso ardore focoso che solo il “SIGNORE” ci può far nascere;pertanto,trasportato da questo spirito così “GIOVANILE”non ho fatto a meno di accettare con la massima sicurezza e una brillante tempistica la seguente proposta di Don Sergio Adimari: partire dall’11 al 23 Agosto 2011 per la Spagna, in particolare per la sedicesima Giornata mondiale della Gioventù presso Madrid. La GMG è l’incontro dei giovani di tutto il mondo con il Papa, un momento che per un cristiano rappresenta sia una grande fonte di responsabilità che una grande crescita spirituale. Ritornando con la mente a quei giorni, alberga in me un profondo senso di malinconia, placato subito dalle emozioni e dalla gioia che il mio cuore felicemente ha provato, a partire dalla condivisione di questo cammino con altrettante persone fantastiche della diocesi di Caserta, fino ad arrivare al momento che mi ha più sintomaticamente colpito: la VEGLIA, una notte pazzesca passata con i propri sacchi a pelo nel bel mezzo di un aeroporto, prima per la celebrazione della messa del Papa Benedetto XVI e poi per l’adorazione del Santissimo insieme al mondo intero. Ebbene ciò che più mi ha affascinato di quei giorni e di tutta la GMG è lo spirito che legava il cuore di ognuno sotto un unico slogan: ESSERE SALDI NELLA FEDE E RADICATI IN CRISTO, sempre facendo prevalere la gioia e il fanciullo che il nostro animo possiede. In conclusione, colgo l’occasione per invitare tutti i

giovani a partecipare tra due anni alla GMG in Brasile. Fidatevi, l’ho provata sulla mia pelle: questa è un’esperienza che ti cambia la vita!

Antonio Santoro

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Pag. 6 Oratorio

“G. Marzano” Parrocchia

San Bartolomeo Ap. Centurano - Caserta Ricordando la nostra estate!!

Quest’estate, il 21 luglio 2011 ha segnato l’inizio di una nuova esperienza che ci ha portato alla conoscenza di Cristo attraverso la figura di S. Francesco, che più di tanti ha saputo sperimentare l’amore di Dio e riversarlo sui fratelli. Tutto è cominciato con la proposta del nostro seminarista Francesco che, invitando a partecipare anche il suo amico don Giuseppe Perano, ci hanno guidato in questi tre giorni di crescita spirituale. L’inizio è stato segnato da una cerimonia nella nostra chiesa, con il cosiddetto “segno del mantello e dell’olio consacrato”, simboli della consacrazione e del nostro mandato per seguire Cristo. Poi abbiamo intrapreso il nostro viaggio in treno che, nonostante qualche difficoltà, ci ha portato alla nostra meta: Assisi! Si tratta di un luogo molto particolare, che ha saputo diffondere nei nostri cuori una luce speciale e che ci ha avvicinato giorno dopo giorno a Dio, permettendoci di compiere qualche passo in più nel nostro cammino di fede. Abbiamo vissuto per alcuni giorni in una “campana di vetro” dove quel clima di preghiera e di serenità interiore ci sembrava una dimensione

quotidiana, dove si percepiva il bisogno di Dio e soprattutto di dialogare con Lui senza vergogna e senza alcun timore. I luoghi che abbiamo visitato, come la basilica di S. Maria degli Angeli, la Porziuncola, la cattedrale di S. Rufino, la basilica di S. Chiara e quella di S. Francesco, erano avvolti da un’atmosfera particolare capace di coinvolgere interiormente ognuno di noi. Ciascun luogo è stato segnato da un momento particolare. La Porziuncola è legata al cosiddetto “perdono di Assisi”, il duomo al rinnovo degli impegni battesimali, la basilica di Santa Chiara alla liturgia per l’imposizione del crocifisso di San Damiano e infine l’intensa mattinata trascorsa alla basilica di San Francesco è legata alle profonde riflessioni, al profondo dialogo, che ognuno di noi ha potuto compiere in cripta. Noi, “giovani alla ricerca di Cristo”, abbiamo avuto quindi l’opportunità di compiere un campo sicuramente diverso dagli altri,che ci ha lasciato un messaggio particolare: “essere testimoni dell’amore di Dio…senza conformarsi alla mentalità di questo secolo” perché “la felicità dipende dall’amare e dall’essere amati!”

Francesco Cannavacciuolo e le pre-animatrici

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Pag. 7 Oratorio

“G. Marzano” Parrocchia

San Bartolomeo Ap. Centurano - Caserta

Per giocare...

T C Y B G G M L F C S T

M A D R E D Y N M M X B

I S R T D F S N G A Z D

R T E B O R A T O R I O

L A P V C M M F T G A N

R G V B N M A R A H V B

M N F S X J R A R E T O

D A T O N L G T T R I S

F T I L S O S E G I R C

A A P E E L L L N T B O

S M E V F R L L M A M L

C L O U A T E I L L S O

C M A D R E M S A D T O R A T O R I O A F G N G R H B N S A E O A O T R S T L E I C A E L T O L A I

C

A

P

A

N

N

A

D I C E M B R E A R C A N G E L O G I U S E P P E M A R I A C E N A V I N O M A N G I A T O I A

1. Castagnata 2. Don Bosco 3. Sole 4. Oratorio 5. Margherita 6. Madre 7. Fratelli

DEFINIZIONI

1. Ultimo mese dell’anno 2. Lo era Gabriele 3. Era un falegname 4. Era molto legata a Gesù 5. Gesù ne ha fatta l’ultima 6. Gesù trasformò l’acqua in … 7. Ci ha dormito Gesù appena nato

Cosa accomuna le parole... Barca, Natale, Luce, Emmanuele, Mirra ???

Gesù!!

A cura dei ragazzi

del gruppo di

giornalino!

Pag. 8 Giornalino del Centro Giovanile DON BOSCO

Anno 20. n° 1 8 Dicembre 2011

Oratorio “G. Marzano” Parrocchia

San Bartolomeo Ap. Centurano - Caserta

L’angolo della poesia

Principe del cielo

ti ritrovo qui, fra le

chiare nuvole a sorvegliar

i lumi dell'orrenda società.

Principe del cielo

ti ritrovo qui, ad allontanar

con lacrime di pioggia

la polvere malinconica

che continua ad ingannar

l'animo dei giovani irrequieti.

Principe del cielo

ti ritrovo qui, a far librar

nel cielo sogni di bambini.

Principe del cielo

ti ritrovo qui, a trasformar

passioni e a cercar ragioni

per ispirar a tutti

nuove emozioni.

Sergio Lieto

Considero valore il tempo che corre,

inarrestabile il suo impeto,

irragiungibile il suo vigore.

Considero valore la pioggia che cade,

che libera il mondo dal peso dell'ingiustizia

e l'infinità del mare, fonte inesauribile di spensieratezza.

Considero valore i bambini,

che si rifugiano nel loro mondo fantastico

nel quale a pochi è consentito entrare,

e il futuro, così imprerevedibile, così distante.

Considero valore la libertà di chi è incatenato,

il sacrificio di chi ha combattuto,

il pianto di chi ha sofferto,

l'amore di una mamma per suo figlio,

il cieco, che vede con gli occhi del cuore.

Considero valore il silenzio,

così penetrante , così assordante,

e i sogni, sospettosi e solitari,

intrappolati come le perline di una collana

ma che lottano, lottano per la loro realizzazione.

Considero valore i ricordi, opachi e lontani,

in bilico tra la nostalgia del passato

e il desiderio del futuro.

(Sulle orme di Erri De Luca)

Michela Dell’Aquila

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Anno 20. n° 1 8 Dicembre 2011

Oratorio “G. Marzano” Parrocchia

San Bartolomeo Ap. Centurano - Caserta

Dove devo cercarti, Gesù?

Voglio incontrarti, parlarti, farti delle domande.

Stai bene? Sei contento?

Ho due notizie da darti, una bella, l’altra così così.

Da dove iniziare?

Sii forte, Gesù. Non scoraggiarti di noi. Stiamo cambiando.

La gente che non ti conosce o ti vuole male è sempre meno.

I numeri non tornano perché uno su cinque oggi nel mondo intero non ti conosce ancora.

Iconti ti danno ragione: è in crescita il rispetto della natura, dei diritti dell’uomo.

Non siamo la maggioranza, ma arriveremo dopo l’ubriacatura del denaro, a dare senso al nostro vivere, a consumare in modo consapevole, a rispettare l’ecosistema e tutte le forme di vita, a trovare un lavoro per tutti, a essere onesti, a scegliere belle amicizie, a gestire la vita col telecomando della ragione e del cuore nello stesso tempo. Stiamo ritrovando la strada di casa un po’ tutti.

Una confidenza, lasciamela fare. è straordinario il momento in cui un bambino, per la prima volta dice “Mamma”, “Papà”.

Mi emoziono quando sento il tuo nome Gesù sulle labbra di chi per la prima volta te lo dice.

E la notizia così così?

Riguarda me.

Mi manchi, Gesù!

Eri nei miei sogni.

Tu mi hai sognato almeno una volta nella vita?

Da sempre sei nei miei pensieri.

Sei preoccupato per me? Mi vuoi bene?

Hai lasciato il cielo, il Padre, la tua casa. Cosa sei venuto a cercare qui da noi, lontano dal tuo mondo?

L’aria inquinata? Il nucleare? Il deserto afgano? Le torri gemelle?

L’uomo kamikaze?

Niente di tutto questo, perché sei molto diverso da noi.

I tuoi occhi

le tue mani

le tue braccia.

Sono un’altra cosa rispetto a noi perché

mi guardi

mi sorreggi

mi parli

e – questa notte – sei tu a tenermi fra le tue braccia.

è notte! Non ti vedo.

è Natale! Ti sento.

è festa! Mi fai sentire importante. Esisto.

Ti voglio bene, Gesù! – colpito e affondato – come si diceva da piccoli.

Carlo Terraneo (da “Il bollettino salesiano”)

Per riflettere e pregare...

Pag. 10 Giornalino del Centro Giovanile DON BOSCO

Anno 20. n° 1 8 Dicembre 2011

E per finire

Oratorio “G. Marzano” Parrocchia

San Bartolomeo Ap. Centurano - Caserta

Appuntamenti da ricordare:

• 8/12/2011: cerchio mariano al termine della S.Messa delle 11

• 10/12/2011: liturgia penitenziale gruppi elementari e medie

• 11/12/2011: consulta MGS

• !2/12/2011: liturgia penitenziale gruppi biennio e triennio

• 19/12/2011: liturgia penitenziale animatori

• 27-30/12/2011: campo regionale per i pre-animatori

Giovanni Vastano Agostino Improda Antonio Santoro Francesco Cannavacciuolo Sergio Lieto Michela Dell’Aquila I ragazzi del gruppo giornalino Le pre-animatrici

Agostino Improda Patrik Malolepszy Francesco Raja Marianna Imperatore Piera Laurenza