GiornaleLucano.it - 2011-05-10 - N° 03

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bito, che potrebbe essere influenzata da circostan- ze avverse; BBB Adeguata capacità di rimborso, che però potrebbe peggiorare; BB, B Debito prevalente- mente speculativo; CCC, CC Debito altamente spe- culativo; D Società insol- vente. Nello studio di Aida Pa sui comuni italiani si parte da A e si arriva ad E, con l’aggiunta di una cifra (da 1 a 5) che peggiora progres- sivamente il giudizio. edizione POTENZA città quattordicinale Anno VI • n. 3 dal 10 al 23 maggio 2011 i n t u t t e l e c a s s e t t e p o s t a l i d i P O T E N Z A 26.500 GRATIS COPIE DiGiovanni(Eni) “ci chiedono il 7% e noi diamo il 7%” SMS ai (tutti) Politici Lucani “Striscia la notizia” ha fatto sapere a tutta l’Italia che le royalties sul petrolio lucano così basse, rispetto anche ai Paesi in via di sviluppo (notoriamente super sfruttati dalle compagnie petrolifere internazionali), hanno una respon- sabilità politica solo ed esclusivamente riconducibile alle Giunte Regionali che si sono alternate dal 1998 ad oggi. Perchè non si è proceduto ad adeguarle, prima del Memo- randum d’Intesa sul petrolio appena siglato da rappresen- tanti di Regione e Governo? “ciutarrie” sulla uccisione di Bin Laden Osama era l’unico al mondo che quando sentiva il campanello sperava fossero .... i testimoni di Geova Quando è stato ucciso, Bin Laden aveva in tasca 500€. Era chiaro che non sarebbe arrivato a fine mese !!! Potenza: il bilan- cio peggiore d’Italia. Il giudizio è del “Primo rating sui conti rea- li del Comuni”, realiz- zato dalla società Aida Pa (specializzata proprio nell’analisi delle situazioni finanziarie della pubblica amministrazione) e antici- pato il 4 maggio da Il Sole 24 Ore. A essere analizzato dalla Aida Pa è il “bilan- cio consolidato” (vedi più avanti per il significato dei termini economici) sia dell’amministrazione mu- nicipale che del comples- so formato da Comune ed enti partecipati. Ne esce fuori un giudizio chiama- to “rating” e contrasse- gnato da alcune lettere. La lettera “A” indica la condizione migliore, pro- seguendo con le lettere dell’alfabeto (fino alla “E”) peggiora la situazione. Potenza si trova in fondo alla classifica. Il rating finanziaro del co- mune è “E” (il giudizio peg- giore che esista), il rating del gruppo municipale è D1 (comunque molto bas- so). Il significato – stando alla disamina di Aida Pa – è: i conti del Comune di Potenza sono appesi a un filo, migliorano ap- pena un po’ se si conside- rano le società pubbliche (ad esempio, l’Acta che si occupa di nettezza urbana e ambiente), che quindi hanno i bilanci di poco più affidabili della “casa- madre”, ma comunque critici. DI COSA STIAMO PARLANDO ? IL CAPOLUOGO CON I CONTI PIÙ NEGATIVI D’ITALIA articolo alle pagine 2 e 3 Le fosse dei neonati svuotate per far posto ad altri defunti. All’insaputa dei familiari CIMITERO Bilancio consolidato: il termine è preso dal linguaggio economico- finanziario. Il bilancio consolidato mostra la situazione patrimoniale- economico-finanziaria e il risultato economico di un gruppo di imprese, con- siderate come un’unica impresa. In altre parole, invece di sommare i ri- sultati di diverse imprese facenti capo a una stessa famiglia, ne analizza la so- lidità incrociandxo i dati e considerandole un’unica, grande società. Un esem- pio: si possono considera- re i singoli bilanci di Fiat Auto, Lancia, Alfa Romeo, Iveco eccetera oppure quelli di tutto il Gruppo Fiat. Ancora: i singoli bi- lanci di Eni Gas & Power, Eni E&P, Eni Distribuzio- ne o del Gruppo Eni. In questo senso, le società partecipate dal Comu- ne sono Acquedotto Lucano Spa (con il 6,47 %), Ponte Attrezzato Srl (51 %), Sat Srl (51 %), Sal Srl (54,673 %), Acta Spa (100 %) e Ac- quedotto Lucano Pro- gettazione Srl (100%). Ponte Attrezzato e Sal sono in liquidazione. Rating: anche questo termine è preso di peso dal mondo della finanza. E’ il “tasso di rischiosità” che può avere un titolo o un’impresa. In altre paro- le, indica quanto sia alto il rischio che quel titolo collassi o quell’impresa non sia in grado di resti- tuire il proprio debito. Viene espresso in lettere con l’aggiunta di alcuni segni grafici o numeri, che cambiano a seconda della società di analisi che li certifica. Ad esempio, secondo la Standard e Poor’s la classificazione è la seguente: AAA Elevata capacità di ripagare il de- bito; AA Alta capacità di pagare il debito; A Solida capacità di ripagare il de-

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bito, che potrebbe essere influenzata da circostan-ze avverse; BBB Adeguata capacità di rimborso, che però potrebbe peggiorare; BB, B Debito prevalente-mente speculativo; CCC, CC Debito altamente spe-culativo; D Società insol-vente.

Nello studio di Aida Pa sui comuni italiani si parte da A e si arriva ad E, con l’aggiunta di una cifra (da 1 a 5) che peggiora progres-sivamente il giudizio.

edizione POTENZA cittàquattordicinale • Anno VI • n. 3 dal 10 al 23 maggio 2011

in tutte

le ca

ss

ette postali di POTENZA

26.500GRATIS

COPIE

DiGiovanni(Eni) “ci chiedono il 7% e noi diamo il 7%” SMS ai (tutti) Politici Lucani“Striscia la notizia” ha fatto sapere a tutta l’Italia che le royalties sul petrolio lucano così basse, rispetto anche ai Paesi in via di sviluppo (notoriamente super sfruttati dalle compagnie petrolifere internazionali), hanno una respon-sabilità politica solo ed esclusivamente riconducibile alle Giunte Regionali che si sono alternate dal 1998 ad oggi. Perchè non si è proceduto ad adeguarle, prima del Memo-randum d’Intesa sul petrolio appena siglato da rappresen-tanti di Regione e Governo?

“ciutarrie”sulla uccisione di Bin Laden Osama era l’unico al mondo che

quando sentiva il campanello sperava fossero .... i testimoni di Geova

Quando è stato ucciso, Bin Laden aveva in tasca 500€. Era chiaro che non sarebbe arrivato a fine mese !!!

Potenza: il bilan-cio peggiore d’Italia. Il giudizio è del “Primo rating sui conti rea-li del Comuni”, realiz-zato dalla società Aida Pa (specializzata proprio nell’analisi delle situazioni finanziarie della pubblica amministrazione) e antici-pato il 4 maggio da Il Sole 24 Ore.

A essere analizzato dalla Aida Pa è il “bilan-cio consolidato” (vedi più avanti per il significato dei termini economici) sia dell’amministrazione mu-nicipale che del comples-so formato da Comune ed enti partecipati. Ne esce fuori un giudizio chiama-to “rating” e contrasse-gnato da alcune lettere. La lettera “A” indica la condizione migliore, pro-seguendo con le lettere dell’alfabeto (fino alla “E”) peggiora la situazione.

Potenza si trova in fondo alla classifica. Il rating finanziaro del co-mune è “E” (il giudizio peg-giore che esista), il rating del gruppo municipale è D1 (comunque molto bas-so). Il significato – stando alla disamina di Aida Pa – è: i conti del Comune di Potenza sono appesi a un filo, migliorano ap-pena un po’ se si conside-rano le società pubbliche (ad esempio, l’Acta che si occupa di nettezza urbana e ambiente), che quindi hanno i bilanci di poco più affidabili della “casa-madre”, ma comunque critici.

DI COSA STIAMOPARLANDO ?

il capoluogo coni conti più negativi d’italia

articolo alle pagine 2 e 3

Le fosse dei neonati svuotate per far posto ad altri defunti.All’insaputa dei familiari

CIMITERO

Bilancio consolidato: il termine è preso dal linguaggio economico-finanziario. Il bilancio consolidato mostra la situazione patrimoniale-economico-finanziaria e il risultato economico di un gruppo di imprese, con-siderate come un’unica impresa. In altre parole, invece di sommare i ri-sultati di diverse imprese facenti capo a una stessa famiglia, ne analizza la so-lidità incrociandxo i dati e

considerandole un’unica, grande società. Un esem-pio: si possono considera-re i singoli bilanci di Fiat Auto, Lancia, Alfa Romeo, Iveco eccetera oppure quelli di tutto il Gruppo Fiat. Ancora: i singoli bi-lanci di Eni Gas & Power, Eni E&P, Eni Distribuzio-ne o del Gruppo Eni. In questo senso, le società partecipate dal Comu-ne sono Acquedotto Lucano Spa (con il 6,47 %), Ponte Attrezzato

Srl (51 %), Sat Srl (51 %), Sal Srl (54,673 %), Acta Spa (100 %) e Ac-quedotto Lucano Pro-gettazione Srl (100%). Ponte Attrezzato e Sal sono in liquidazione.

Rating: anche questo termine è preso di peso dal mondo della finanza. E’ il “tasso di rischiosità” che può avere un titolo o un’impresa. In altre paro-le, indica quanto sia alto il rischio che quel titolo

collassi o quell’impresa non sia in grado di resti-tuire il proprio debito. Viene espresso in lettere con l’aggiunta di alcuni segni grafici o numeri, che cambiano a seconda della società di analisi che li certifica. Ad esempio, secondo la Standard e Poor’s la classificazione è la seguente: AAA Elevata capacità di ripagare il de-bito; AA Alta capacità di pagare il debito; A Solida capacità di ripagare il de-

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Perdere un figlio. Perderlo che ancora non è un ragazzo, non è nem-meno un bimbo. Perder-lo quando ci è venuto a trovare da pochi mesi o da poche ore e non ha fatto in tempo nemmeno a regalarci il suo primo sorriso. Perderlo e poi andare al cimitero per donargli un fiore e una preghiera, l’ultimo lega-me possibile, e non tro-varlo più. Perderlo e tro-vare, al posto della lapide o della croce, un fosso, coperto malamente con dei tavolacci, e null’altro. Perderlo e chiedere dove sia e non trovare nessu-no in grado di dirtelo.

Perderlo, così, per la seconda volta.

Questo è capitato a diversi genitori di Potenza. Tutti or-fani di figli appena nati, a volte mai nati, di bimbi de-ceduti piccolissimi. E come tali, questi bimbi morti prema-turi, confinati in un angolino verde del cimitero di Potenza. Un giorno i fami-liari sono andati, come fanno sempre e come faranno fino a quando saranno in vita, in quell’angolo di cimitero.

Ma non c’era più la croce in metal-lo con il nome e la data di morte incisi sopra. Non più la lapi-de che, da quel giorno, è stata inondata di fiori e giocattoli e dei primi regalini mai goduti. Solo un fosso, evidente esi-to di un lavoro di scavo – e le pale appoggiate ai tronchi dei pini lo testi-moniano – e grosse tavo-le di legno grezzo che lo coprono. Due o tre metri sotto, nel buio, s’intrave-de qualche bara bianca, ma non si sa di chi sia.

I familiari sono subi-to corsi all’ingresso del camposanto, dove lavo-rano i custodi del cimi-tero. Ma la domanda di base – “Dov’è il corpo di mio figlio” – non è stata evasa. Che lo si sia chie-sto in maniera civile o gridando, con le lacrime agli occhi o lo sguardo fisso di chi spera di vivere un incubo e di svegliarsi presto, la risposta non è arrivata.

L’unica risposta, calo-

Cimitero di PotenzaNon c’è più posto per gli angeli

rosa e umana come può esserlo un timbro passa-to distrattamente su un documento, è stata: “Sul posto troverete un atto che vi spiega tutto”.

Tornati sul posto, con la nebbia nel cervello, i familiari hanno potuto leggere questa spiega-zione: “Si avvisa l’utenza che, per motivi di straor-dinaria necessità, questa amministrazione proce-derà all’utilizzo delle fos-se già impegnate esclusi-vamente per le salme dei neonati per i quali siano già trascorsi anni 10, dal decesso, così come pre-visto dal Dpr 285/90, in favore degli adulti, per i decessi correnti. Ulterio-ri informazioni, possono essere chieste all’ufficio della struttura cimite-riale”.

Al di là di qualche vir-gola in libertà e della ci-tazione di un Dpr, cosa significa questo foglio di carta (senza un’intesta-zione, senza una data, con l’indicazione sbiadita in fondo “Responsabile del servizio Vito Vacca-ro”) per dei genitori che vogliono sapere dove si

trovi il corpo del pro-prio figlioletto? Nulla.

Nessun’ulteriore informazione è stata fornita. Quei corpi dove sono? L’unica atroce paura – ma è solo un’idea che si af-faccia alla mente e che la mente vuole scac-ciare subito – è che siano stati “smaltiti”, come fossero spazza-tura, chissà dove. Il fatto che le bare bian-che che si vedono in fondo fossero chiuse e invece, alcuni giorni dopo, aperte e che si trovassero dappertut-to i tessuti dell’imbot-titura interna, potreb-be alimentare questa paura. Che, sul muc-chio di terra ammon-ticchiata dietro il fos-

so, si vedesse un piccolo femore (che pare uno dei familiari abbia preso e custodito alla presenza di testimoni, per cercare di capirci qualcosa) po-trebbe rappresentare un altro alimento per quella paura.

Ma in questo caso i genitori vogliono avere certezze. Verità. Sono pronti a disseppellirle.

A destra, l’avviso affisso sul posto. Nelle altre foto, la fossa (co-perta) che ospiterà altri defunti

Le fosse dei neonati svuotate per far posto ad altri defunti.All’insaputa dei familiari

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“In quelle fosse, in quelle bare, oramai non c’era più nulla”. Se ne dice certo Vito Vacca-ro, responsabile del cimi-tero di Potenza, da sedici anni impiegato in questo servizio.

E’ per questo – dice – che la terra è stata spa-lata via, scavata. “Per far posto ad adulti morti e che non avevano un posto in cui andare”, aggiunge.

La legge – aggiunge – parla chiaro: dopo dieci anni i neonati (“Ma lì, in quella zona del cimitero, ci sono soprattutto feti, prodotti abortivi e parti anatomiche di defunti”, assicura) “perdono il ri-ferimento”. Insomma: non hanno più diritto a rimanere dove sono. “Ma in realtà – continua nella sua spiegazione – si tratta di corpicini che si decompongono dopo poco tempo. Di loro, dopo dieci anni, non resta assoluta-mente nulla. Nemmeno delle loro bare, spesso, re-sta più nulla. Ciò che viene messo sotto terra si di-strugge inesorabilmente”.

Alla riesumazione non dovrebbero essere presenti i familiari? “In condizioni normali, sì – risponde – ma in questo caso si era in presenza di

“Purtroppo è stata un’emergenza”Il responsabile del cimitero: questa è la legge, dopo 10 anni si fa posto agli altri

arch. Grano: ho fatto tutti i rimproveri che dovevo fare

di Rocco Pezzano

una situazione di assoluta emergenza”.

Se gli si fa notare che, alcuni giorni dopo lo sca-vo, nessun nuovo corpo vi era stato inumato, e che quindi non si capisce tanta urgenza, Vaccaro invita ripetutamente a recarsi sul posto per ve-dere che adesso i nuovi defunti sono proprio lì.

Nel fosso si vedeva-no pezzi di legno, bare bianche semidistrutte, parti dell’imbottitura dei feretri. Come mai? “Dopo dieci anni – ripren-de Vaccaro – tutte queste cose vanno in discarica. Ma posso assicurare che, di resti umani, non abbia-mo trovato assolutamente nulla”.

Un familiare ha visto, preso e conservato un ossicino che sembrava umano. “Impossibile che provenga da quei neonati – assicura il custode – Si tenga presente che è un ci-mitero che ha oltre cent’an-ni, e la terra è stata mossa e rivoltata più e più volte”.

E’ possibile che non siano stati avvisati i

familiari di quello che stava per accadere? “Lo abbiamo fatto”. Come? “Con un documento affisso sul posto”. Quanto tempo prima? “Un mese e mezzo fa”.

E non era possibile avvisare i familiari con-tattandoli? “Lo abbiamo fatto con quelli che abita-no a Potenza”. No, ci sono

“Era una situazione d’emergenza - assicura Gian-carlo Grano, dirigente comunale che ha la delega anche sui servizi cimiteriali - ed è stato necessario riesumare quei corpicini”. Ma il custode non pote-va avvisare i familiari? “Il custode, se può, rintrac-cia le persone interessate”.

Grano rimanda a Vito Vaccaro, il responsabile del cimitero, per avere risposte più precise. Ma una cosa l’ammette: che si poteva agire con maggiore tatto. “Ho fatto tutti i rimproveri che dovevo fare”, dice, prima di concludere la conversazione per altri impegni.

potentini che non ne hanno saputo alcunché. “Mi sembra strano”.

Ma adesso i resti dove sono? “Ripeto: lì dentro non c’era più nulla. Proprio nulla”.

Ma i parenti dove de-vono andare a pregare? Dove vanno a portare un fiore?

“Pare che l’ammini-strazione comunale voglia fare...”. No, “pare” non può essere una risposta data a persone che stan-no soffrendo così. “Co-munque, il progetto è quel-lo di realizzare un campo simbolico con le croci e il nome del bimbo di cui però, torno a ripetere, non esiste più il riferimento”.

E questo campo sim-bolico dove sorgerà? “C’è già uno spazio per riporre i feti ancora non formati. Sorgerà lì”.

Ma prima come si fa-ceva? “Dopo dieci anni, come ho già detto, si to-glieva tutto, si scavava una fossa e si inumava chi sopraggiungeva”. E il bim-bo scompariva? “Sì”. Ma è possibile? “E’ la legge. Mi dispiace davvero, ma è così. Noi, in questo cimi-tero, ne abbiamo trasfor-mati molti di campi per bambini. Purtroppo non c’è spazio”.

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dal 10 al 23 maggio [email protected]

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è successo a Potenza2011-04-25Un nuovo parcheg-

gio al San Carlo Previsto un nuovo

parcheggio all’ospe-dale San Carlo entro il 2013: 663 posti di-stribuiti su quattro li-velli in un’area di circa 21.100 metri quadri. I lavori di costruzione sono già cominciati. Il costo previsto è di 12 milioni e mezzo di euro.

2011-04-26Concorso lette-

rario legato alla Sfilata dei Turchi Concorso letterario legato alla Sfilata dei Turchi, organizzato dall’Accademia delli Cruschi. Due le sezio-ni: Poesia (ammessa una sola lirica, senza limiti di lunghezza) e Narrativa (un solo rac-conto che non deve supe-rare le 10.000 battute, spazi inclusi). Lavori entro il 30 maggio.

2011-04-27Rubata la pavi-

mentazione di largo

Pignatari Rubata parte del-

la pavimentazione di largo Pignatari. Per la precisione, è stato rubato un bancale di pietre laviche nel can-tiere di largo Pignata-ri. Quintali e quintali di materiale - di valore superiore ai mille euro - posti nelle vicinanze di Palazzo Loffredo. Dunque, nel centro storico, a due passi dalla caserma dei cara-binieri.

2011-04-27Bus (quasi) inuti-

lizzati in cittàDiciotto volte all’an-

no: questo è l’utilizzo medio dei bus da parte degli abitanti del capo-luogo. Difficile trovare una performance così bassa nel Paese. Pur-troppo, per gli amanti dell’Ambiente, a questi numeri corrisponde un alto tasso di vetture circolanti: 66 ogni 100 abitanti. Praticamente, come se non ci fossero pedoni.

2011-04-28Vent’anni dalla

visita del Beato Gio-vanni Paolo II

Sono passati esat-tamente venti anni. Il 27 e 28 aprile del 1991 Giovanni Paolo II visitò la Basilicata. In particolare Potenza e le aree terremotate che aveva già conosciu-to poco dopo il sisma del 23 novembre ‘80 e che si stavano ancora riprendendo, undici anni dopo, da quella catastrofe.

2011-04-29Funerali di Elisa

forse in piazza Don Bosco

Chiuse le indagi-ni sul corpo di Elisa Claps, la ragazza uccisa quasi 18 anni fa e ab-bandonata nel sotto-tetto della chiesa della Ss. Trinità, si avvicina il giorno dei funerali. Voci accreditano piaz-za Don Bosco come il luogo prescelto.

2011-04-30Termosifoni accesi

In ricordo del Beato BonaventuraSino al prossimo 15 maggio la

Città di Potenza ricorderà, con una serie di iniziative religiose e civili, la figura del Beato Bonaventura nel III Centenario dalla morte.

L’evento, promosso dall’Ammini-strazione comunale di Potenza e dal-la Curia Vescovile, coinvolgerà non solo la parrocchia di Malvaccaro, unica in Italia a essere intitolata al Beato Bonaventura, ma l’intera città che gli diede i natali e che ha sempre manifestato il proprio attaccamento e la propria devozione al suo Santo figlio.

“Tutta la vita del Beato è stata contraddistinta dall’amore gratuito e totale verso il prossimo, amore che può e deve essere l’esempio al quale tutti dobbiamo tendere.” Ad affer-marlo è il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero il quale “auspica che la fede, la preghiera e l’entusiasmo dell’intera città siano di buon auspi-cio per una rapida e positiva chiusura del processo di canonizzazione.”

fino al 15 maggio Termosifoni a Po-

tenza accesi fino al 15 maggio. L’ammini-strazione comunale di

Potenza ha deciso di prorogare il termine di esercizio degli impian-ti termici visto l’anda-mento climatico della

stagione primaverile.

2011-05-01Dodici nuovi mae-

stri del lavoro

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Diritto di ReplicaMichele Napoli: “non percepisco gettoni

di presenza perché vi è divieto di cumulo”

è successo a PotenzaDodici lavoratori,

occupati in diversi set-tori, hanno ricevuto la Stella dei Maestri del Lavoro per essersi di-stinti nel corso degli anni per impegno, se-rietà e attaccamento. La cerimonia di pre-miazione si è svolta nel Teatro Stabile.

2011-05-01Itc di Potenza cam-

pione di democrazia Sarà l’Itc «Da Vinci»

di Potenza a rappresen-tare l’Italia alle Olim-piadi della democrazia della tolleranza e della diversità. L’iniziativa, prevista per fine giu-gno in Germania, ha un obiettivo preciso: l’aggregazione e l’inte-grazione dei giovani. Undici le scuole a con-fronto da altrettante nazioni. Il progetto in-ternazionale si chiama Xenos (in greco signifi-ca “straniero”).

2011-05-02Il treno della Sider

che travolse ed ucci-se Peppino: la Pro-cura chiede il rinvio a giudizio per 15 per-sone

sono esponenti del-la Rfi, Trenitalia, Asi e Gruppo Pittini. Per tutti l’accusa è di disa-stro, omicidio e lesioni colpose per l’incidente ferroviario che nell’a-gosto del 2008 costò la vita a Giuseppe San-toro perchè il convo-glio era almeno cinque volte il peso consenti-to, i freni scarichi e lo scambio già inserito

2011-05-02Incidente in Cam-

pania per due agenti della questura

Incidente sulla Napoli-Bari per un funzionario e un au-tista della questura di Potenza, a bordo di un’auto della polizia. E’ avvenuto in territorio di Mirabella Eclano, in provincia di Avel-lino, sull’autostrada A16. I due agenti sono stati ricoverati negli ospedali “G. Rummo” e “Fatebenefratelli” di Benevento. Per il fun-zionario, un viceque-store aggiunto, sono stati riscontrati danni molto lievi. Qualcosa di più per l’autista che, avendo battuto il capo, è stato tenuto per la notte in osservazione. Ma si escludeva del tutto il pericolo di vita

e la prognosi non è ri-servata.

2011-05-03Maltempo e disagi

a PotenzaArriva la pioggia e

la strade di Potenza di-ventano fiumi, le piaz-ze laghi. Traffico in tilt. Il maltempo costringe i vigili del fuoco a conti-nui interventi.

2011-05-04La sicurezza in te-

atroAl teatro Stabile di

Potenza iniziativa dal titolo “La sicurezza... in cammino”., organiz-zata dalla direzione re-gionale dell’Inail e dal Compartimento Poli-zia stradale. Lo scopo: contrastare il fenome-no degli infortuni sul lavoro, partendo dalla sicurezza sulla strada.

2011-05-05S. Gerardo con la

Ricotta e il folk scoz-zese

In occasione della Festa del Patrono, San Gerardo, il 27 a piazza Mario Pagano ci sarà il trio La Ricotta. Il 28, invece, il folk scozzese del gruppo “Clan Wal-lace”: da non perdere.

2011-05-05Arre stato per

e storsioneE’ stato arrestato

con l’accusa di estor-sione ai danni del si-stributore di benzina di via Ionio, nel capo-luogo lucano, Carlo Troia, 41 anni, di Po-tenza.

2011-05-06Filippo Gesualdi

passa ad ApiFilippo Gesualdi,

consigliere comunale di Potenza, eletto nella lista civica “Con San-tarsiero per Potenza”, ha aderito ad Alleanza per l’I

2011-05-06Tre stipendi arre-

trati: sciopero per le pulizia del Don Uva

Sciopero generale dei trenta addetti delle ditte Tsi e Sas che effet-tuano le pulizia al Don Uva di Potenza. I la-voratori - denunciano i sindacati - avanzano tre stipendi. L’agitazio-ne è stata proclamata dai Rappresentanti aziendali Filcams e Uil-tucs. Chiesto anche un tavolo di concertazio-ne tra le parti e gestito

Questo il contenuto di un sms che lo stesso ha inviato al direttore re-sponsabile dopo la pubblicazione, a pagina 3 del numero 2/2011 del Gior-nale Lucano (vedi riquadro in basso), di un editoriale di politica in cui, tra le altre opinioni espresse, si scriveva del doppio incarico dell’esponente del Pdl (in Regione e in Comune) e del doppio emolumento che avrebbe per-cepito.

Napoli ha replicato che:1) sul doppio emolumento “non

percepisco gettoni di presenza perché vi è divieto di cumulo”;

2) sul doppio incarico, “Resto Consigliere Comunale per rispetto agli elettori che hanno espresso la preferenza”.

Pur se non ci è arrivato alcun co-municato o nota ufficiale che chiedes-se la rettifica o la smentita di quanto scritto, abbiamo deciso di pubblicare comunque il testo del messaggio a correzione dell’editoriale.

dall’assessore regione alla Salute Attilio Mar-torano.

2011-05-06In manette per

drogaArrestato un giova-

ne di 26 anni, trovato in possesso di una dose di droga superiore ai limiti consentiti dalla legge per uso persona-le. Dopo una perqui-sizione in casa, i cara-binieri hanno trovato altre quantità di droga leggera.

2011-05-06Tre David di Dona-

tello a “Basilicata coast to coast”

Il film di Rocco Pa-paleo, Basilicata coast to coast, ha ricevuto ben tre David di Do-natello. Papaleo ri-sulta “miglior regista esordiente”. Un altro David, come migliore musicista, a Rita Mar-cotulli, e il terzo per la miglior canzone origi-nale a Max Gazzè (per “Mentre dormi”, il cui testo è di Gimmi San-tucci). Il premio per il miglior film è andato a Mario Martone con “Noi credevamo” sul Risorgimento.

2011-05-07Albergo seque-

strato a MarateaQuell’albergo, se-

condo il sostituto pro-curatore di Lagonegro Francesco Greco, non doveva essere costruito in quel modo, proprio su quella spiaggia pro-tetta di Acquafredda di Maratea. Per questo motivo ha sequestra-to l’hotel e indagato quattro persone. La struttura sarebbe stata realizzata in un lido tu-telato da speciali vin-coli paesaggistici.

2011-05-09Caso Claps, mam-

ma Filomena va in In-ghilterra

Mamma Filome-na vola in Inghilter-ra. Vuole guardare in faccia Danilo Restivo, unico indagato dalla procura di Salerno per l’omicidio di sua figlia Elisa Claps e davanti al tribunale di Winche-ster per l’omicidio di Heather Barnett. Filo-mena Iemma assiste-rà alla prima udienza, mercoledì 11 maggio. Restivo è detenuto in Gran Bretagna da qua-si un anno.

Nightla moda in passerella

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Presentatore della serataIl Cavaliere Michele Cutro

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Ospiti della serata> Sharo Shar autore di Patty Pravo

> Rossana Petrillo

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13 Maggio 2011 | h. 21:00 Hotel Veteris | Balvano

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dal 12 al 25 aprile 2011

3

In questi tre mesi di “assenza” di questo periodico nelle vostre case, diversi sono

stati i fatti ed i misfatti che mi hanno colpito o per meglio dire “indignato”.

Quattro meritano di essere sottoposti alla Vostra attenzione, cari e ben ritrovati lettori.

un Po’ litica... i misfatti

Il Direttore Giovanni Rivelli,

evidenzia il problema in conside-

razione della mole di lavoro per gli

obiettivi da conseguire e previsti

dal Piano editoriale 2010/2011

approvato con delibera di Giunta

n. 1099/2010, varata dal Presi-

dente De Filippo che punta a fare

della Regione il più importante

Editore lucano, invece di sostenere

concretamente l'Editoria "privata

locale" (di certo più "libera") con

contributi e provvidenze basate

su regole e requisiti certi che pre-

mino chi, fà davvero impresa ed

assume poligrafici e giornalisti !

Il Presidente dell’Assostampa,

Serafino Paternoster, pron-

tamente scende a sostegno!

Ci vuole davvero coraggio!

Nel dispositivo della delibera di

Giunta n. 2074 del 23 dicembre

2010, si è autorizzato il coman-

do del sig. Paternoster Serafino,

dall’Ufficio Stampa della Giunta al

Comune di Matera. Cioè, lo stesso

Paternoster (residente a Matera),

che oggi denuncia la gravosa situa-

zione di organico ha però preferito

prendere servizio nella più comoda

sede del suo Comune depotenzian-

do, di fatto, l’Ufficio regionale !!!

Ufficio Stampa della Giunta Regionale sotto

organico. L’incoerente sostegno di Paternoster

Il primo Aprile (sarà stato un “pe-

sce”?), anche il Consigliere Napoli,

indice una C.S. sulla “questione

morale nella politica regionale”.

Nel ricordare che anche per questa,

come nella precedente legislatura,

lui è consigliere Regionale e Comu-

nale e quindi oltre allo stipendio in

Regione percepisce i gettoni di pre-

senza: per le 2 commissioni di cui

fà parte e per il Consiglio Comuna-

le (!!!) viene spontaneo chiedersi

perchè la Sua moralità non trovi

concretezza e quindi non lasci uno

dei 2 incarichi? Nei prossimi numeri parlere-

mo di quello che succede invece

nel PD, soprattutto in Provincia,

perchè mentre molti lucani fatica-

no a tenersi un posto di lavoro, o

a trovarlo, in politica le poltrone e

gli stipendi si cumulano senza ver-

gogna. E’ davvero il momento che

i segretari di partito, a cominciare

da quelli più giovani, impongano

l’abolizione dei doppi incarichi per

TUTTI, quindi basta, anche a pri-

mari che riposano durante l’ora-

rio di lavoro pubblico creando file

d’attesa infinite o che dirottano i

pazienti nei loro studi privati dove

(invece) lavorano veramente !In Sardegna lo hanno fatto

qualche giorno fà. Gli assessori ed

i consiglieri del Pdl, hanno votato

all’unanimità un documento che

impegna il coordinamento a candi-

dare solo persone che non ricopro-

no altri incarichi elettivi.

Michele Napoli (PdL) parla di “questione morale

nella politica regionale”, ma non dà l’esempio

Doppia indennità percepita da

quattro Senatori nel periodo inter-

corso dalla proclamazione e sino

alla data in cui il Consiglio regiona-

le ha proceduto alla loro surroga.

A distanza di oltre due anni,

pressati dalla stampa locale, men-

tre il sen. Di Gilio ha rapidamente

restituito l’indennità percepita,

gli altri 3, Carlo Chiurazzi, Maria

Antezza e Cosimo Latronico, ave-

vano solo promesso di farlo e per

giorni hanno continuano a discu-

tere delle modalità con cui restitu-

ire la doppia indennità percepita.

Quest’ultimo, ciellino del PDL, ha

anche dichiarato: “Ho già devoluto

parte di quelle (doppie) indenni-

tà per azioni di solidarietà !!! Sen.

Latronico, sentir parlare di devolu-

zione in beneficenza di tali somme

ha lasciato esterefatti i lucani che

vivono grandi difficoltà economi-

che. Voi politici dovreste dare un

segnale incisivo verso: il conteni-

mento della spesa pubblica e la

moralizzazione della politica. La

beneficenza, se proprio vuole farla,

la faccia con soldi propri e non con

soldi pubblici.

Sen. Latronico (PdL), la beneficenza la faccia

con soldi propri e non con soldi pubblici

tra Regione Basilicata, Pro-

vincia di Potenza, Provincia

di Matera, Comune di po-

tenza e Comune di Matera.

Più dell’Emilia Romagna, che

spende 28 milioni all’anno. Pri-

ma di parlare di sprechi abbiamo

acquisito il Bilancio della Regione

Basilicata che con esperti “appro-

fondiremo”. Di certo però sono numeri

che fanno seriamente riflettere a

fronte quantomeno dei risultati.

Uno su tutti: l’anno scorso

circa 4.000 giovani lucani sono

emigrati invocando, quantome-

no, un’azione amministrativa cri-

stallina e rigorosa nella gestione

quotidiana delle risorse.

32 milioni di euro all’anno spesi in consulenze

esterne (ben 2.500)

di Gianluigi Petruccio

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dal 10 al 23 maggio [email protected]

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Siviglia Fa causa ai genitori per avere la paga mensile

Si erano rifiutati di allungargli i 400 euro al mese che chiedeva. Un 25enne dell’Andalusia, laureato ma senza lavo-ro, ha trascinato i genitori in tribunale. Il giudice gli ha dato torto: con le sue competenze può uscire di casa.

Berlino Donna morsa da pitbull ferita anche dalla polizia

Prima è stata morsa alla gamba da un pitbull, poi è stata colpita a un brac-cio da una pallottola che la polizia ave-va sparato contro il cane. Una 30enne berlinese ha rischiato la vita due volte: se l’è cavata con qualche lieve ferita.

Budapest Multe da 200 euro ai clochard del centro

Un decreto approvato dal sindaco conservatore di Budapest ha deciso multe di 200 euro per i senzatetto che dormono in centro. Proteste dei cittadini:“Non sono dei criminali”. Per il sindaco è solo un pretesto per allon-tanarli.

Mosca Night club spirituali per i giovani nottambuli

Tè al posto della vodka e poesie al posto della musica, sempre fino alle 5 del mattino. Sono i night club spiri-tuali, l’alternativa “sana” alle follie della notte che il Patriarcato di Mosca sta pensando di aprire per i giovani della capitale.

Cambridge Trova 50mila dollari, tassista li restituisce

Nel suo taxi ha trovato uno zainetto con 50mila dollari. Nigel Lipscombe, 54enne di Cambridge, lo ha subito portato alla polizia. Per lui è arrivata la ricompensa del facoltoso cliente: una bevuta al pub e 500 dollari di mancia.

è successosul pianeta Terra

Monowi La città con un uni-co abitante

Elsie Eiler è l’unica abitante di Monowi, Nebraska. Ha sempre abi-tato in questa cittadina e non si è mai voluta allontanare dalla sua terra, nonostante la crisi che ha colpito il villaggio quando i colle-gamenti ferroviari sono stati inter-rotti. Negli anni 30 Monowi contava 150 abitanti, che l’hanno lentamen-te abbandonata.

La signora Eiler, rimasta vedova nel 2004, ha deciso di rimanere, incurante della solitudine. Monowi è così diventato l’unico paese degli Stati Uniti abitato da una sola per-sona.

Nel 2009 Monowi, dopo il censi-mento ufficiale degli Stati Uniti, era diventata famosa per essere l’unica città con due abitanti: ora anche il penultimo abitante, Leland Haitt, non abita più lì e Elsie è rimasta sola.

Stanford Uomo vestito da muc-ca ruba latte al supermarket

È entrato con un completo da mucca, ha messo 100 litri di latte nel carrello ed è uscito senza pagare. La polizia ha arrestato Jonathan Payton mentre distribuiva i cartoni di latte ai passanti di fronte al supermarket, inPennsylvania.

Altoona Città cambia nome per avere una donazione

Cambierà il proprio nome per due mesi per avere una donazione di 25mila dollari. Altoona, cittadina della Pennsylvania, ha accettato l’of-ferta di un documentarista che sta girando un film sulla proliferazione della pubblicità.

Los Angeles Scientology a Hol-lywood compra un nuovo studio

Ha acquistato uno studio di 18 mila metri quadrati sul Sunset Bou-levard, attrezzato per trasmissioni satellitari. Il controverso gruppo di Scientology ha definito l’area “per-fetta per la crescita delle sue produ-zioni multimediali”.

Aurangabad Sacrificano figlio agli dei. Ergastolo ai genitori

Hanno sgozzato il figlio di 4 anni e una nipote di 9 come sacrificio agli dei, sperando di trovare in cambio un tesoro sotto terra. Un muratore e sua moglie, in India centrale, sono stati condannati all’ergastolo dopo aver confessato.

Sydney Benefattore anonimo dona Picasso a Università

Un Picasso da 13milioni di euro. Lo ha donato un anonimo benefattore americano all’Università di Sydney, a condizione che venga venduto e che i soldi vadano alla ricerca. Il rettore: “Ser-viranno per studi su obesità e diabete”.

Tokyo Un fumetto del 1988 “pro-fetizzò” la catastrofe

La storia, disegnata in bianco e nero, è un apologo contro l’energia nucleare ispirato dalla catastrofe di Chernobyl, avvenuta due anni prima, nel 1986. Il manga che profetizzava il disastro, era stato venduto in 70mila copie.

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dal 10 al 23 maggio 2011 7

Fotografa la nostra città, i luoghi brutti, ma anche quelli belli,

ed inviaci le foto ed un breve commento a:[email protected]

Potenza Potenza,che bella città...

Focus sui parchi potentini

Parco S. Antonio La Macchia (m2 59.000) istitu-ito negli anni ’70 nei pressi della chiesetta e mai va-lorizzato, oltre una vent’anni fa vennero posizionate delle panchine e costruiti dei vialetti, oggi il tutto è avvolto dal degrado, un’area assolutamente imprati-cabile. Da anni si parla di riqualificazione, ma se ne parla solo.

Parco del Seminario (m2 7.000) di proprietà della curia potentina che dovrebbe essere aperto al pub-blico in virtù di convenzione con il Comune, e che, invece, continua ad essere ad utilizzo esclusivo dei proprietari tant’è vero che la scala di accesso da viale Dante continua ad essere sbarrata. Sarebbe interes-sante conoscere i dettagli della convenzione, verifica-re se il Comune ci ha messo dei soldi per ristrutturare questo parco e capire perché non viene reso accessibi-le al pubblico.

Parco Rossellino (m2 365.000), situato a ridosso della Zona Industriale è un parco solo di nome, trat-tasi di un’area collinare con un bosco attraversato da una strada lungo la quale, sopra un marciapiedi sono state posizionate delle panchine. Tutto qui. All’inter-no dell’area è stato costruito un impianto sportivo, il Palapergola, che doveva essere polo d’attrazione non solo per il calcetto, il volley ed il basket ma le attività all’aperto che si sarebbero dovute praticare sono rima-ste una semplice intenzione. Nella pineta l’incuria è il degrado è imperante, qua è la sono state create discari-che dove vengono depositati rifiuti d’ogni genere.

Parco di Montereale (m2 24.000) la cui realizza-zione risale agli anni 50 del secolo scorso, oggetto di almeno due interventi di ristrutturazione negli ultimi anni ed oggetto di numerose polemiche sia per la qua-lità dei lavori, realizzati senza l’auspicata condivisione con il Comitato di Quartiere, che per la vicenda della chiusura del. “dancing”. Da qualche giorno il bar ha riaperto e si spera che il degrado imperante in tutta l’area venga eliminato.

Parco Fluviale del Basento di pertinenza del Consorzio Industriale, trattasi di una pista in beto-nelle che costeggia il fiume Basento per circa 2 km, nelle intenzioni di chi l’aveva ideato doveva essere una sorta di paradiso naturale con l’intento di restitu-ire al fruibilità del fiume caro ai potentini dopo anni di attentati dovuti agli scarichi industriali che di fatto hanno fatto morire la fauna del fiume e degradato la flora circostante. L’idea progettuale si è concretizzata in una banale pista che chiamare parco è una esage-razione: mancano le panchine, non c’è una fontanel-la, manca l’illuminazione. Nonostante la precarietà del luogo molti potentini scelgono di frequentarla per passeggiare o per praticare jogging, soprattutto d’estate la zona è molto frequentata ma in tanti si la-mentano per la situazione di degrado, per la presenza di topi e serpenti e per il cattivo odore proveniente dagli scarichi, qualcuno abusivo.

Con il ritorno della bella stagione la gente è invogliata a frequen-tare le aree verdi attrez-zate presenti in città. Abbiamo voluto verifi-care lo stato di salute di parchi, ville e giardini.

Ecco il report che fotografa la situazione non certo esaltante in cui versano le aree ver-di potentine, l’elenco

di dette aree è presente sul “REGOLAMENTO DEL VERDE URBANO PUBBLICO E PRIVA-TO” del Comune di Po-tenza che si trova sul sito internet della civi-ca amministrazione.

VIVI-POTENZAVivere la città di Potenza.

Proposte, proteste e suggerimenti.La piazza virtuale dei potentini.vivi-potenza.ilcannocchiale.it

Parco Europa Unita (m2 10.000). Realizzato nel 2007 in un’area in mezzo a due ali di fabbricati nel popoloso quartiere-dormitorio di Poggio Tre Galli, è l’area verde più apprezzata dai potentini. I progettisti sono stati bravi, hanno previsto percorsi pedonali su tre livelli, hanno realizzato superfici a prato estese, hanno piantato alberi adatti a questo posto, c’è un parco giochi per i bambini, un mini anfiteatro, un’a-rea con attrezzi ginnici, due fontanelle sono pronte dissetare chiunque. Il posto è accogliente ed è stato scelto da tanti sportivi per praticare la corsa libera, in tanti amano semplicemente passeggiare. Se proprio dobbiamo trovare dei difetti diciamo che le panchine sono insufficienti, che la rasatura dell’erba andrebbe fatta più spesso, che bisognerebbe obbligare i condo-mini ai lati dei percorsi pedonali a tenere puliti gli spa-zi di loro pertinenza e per ultimo biasimare coloro che buttano rifiuti nei due laghetti all’ingresso del parco.

Parco Miralles, inaugurato alla fine del 2010, si-tuato nel rione Cocuzzo sul “ponte” della famigerata nave, dedicato all’architetto che lo ha ideato, è l’ultima area verde attrezzata sorta in città, dopo tante pole-miche, nel quartiere simbolo dell’emarginazione; più che un parco è un giardino con una fontana, il prato non viene più curato e vi si possono raccogliere le ci-corie, il posto è poco frequentato, quasi ignorato dagli abitanti del rione.

La villa del Prefetto (m2 7.000) di proprietà del-la Provincia di Potenza, a pochi passi da piazza Pre-fettura, è chiusa da tempo immemorabile e versa in pessime condizioni, di recente s’è avuta notizia della redazione del progetto per restaurarla ma c’è il proble-ma di reperire i fondi da parte dell’Amministrazione Provinciale. Quindi l’area verde più prestigiosa della città è in pratica inutilizzabile.

Parco Baden Powell (m2 25.000) nel mezzo del popoloso Rione Risorgimento anch’esso di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Potenza, in ef-fetti si tratta dell’area verde una volta asservita all’o-spedale che li aveva sede. L’area si presta ad essere utilizzata in maniera più intensiva, le infrastrutture a servizio del parco sono scarse e occorre istituire un servizio di vigilanza per via di frequentazioni poco rassicuranti.

Villetta fra via Torraca e via Nicola Sole. Un lembo di verde in mezzo ai palazzi costruiti scriteriatamente uno sull’altro nell’epoca della grande speculazione edili-zia degli anni 70. Pochi metri quadrati che abbisognano di un urgente intervento di riqualificazione.

Villa di S. Maria (m2 13.200) già Orto botanico, situata nell’omonimo rione, dopo le recenti opere di ristrutturazione ha un aspetto abbastanza conforte-vole, ha uno spazio troppo piccolo ed abbisognevole di interventi di riparazioni, il parco giochi. Non c’è più la proverbiale manutenzione dei giardinieri che operavano nella villa, sarebbe opportuno posizionare altre panchine.

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dal 10 al 23 maggio [email protected]

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Centro storico: sa-lotto buono della città. Quante volte abbiamo sentito politici di ogni schieramento usare que-sto epiteto per descrivere il centro storico di Poten-za. E i residenti ribadire più e più volte, in incontri più o meno ufficiali, che in realtà di salotto buono c’è poco o niente.

Le lamentele partono dal degrado – scritte sui muri, schiamazzi nelle ore notturne, soprattutto il sabato e nei mesi estivi, spaccio in alcuni vicoli del centro – alla questione della mancanza dei par-cheggi fino all’assenza di uffici dirigenziali e di eventi per attrarre gente .Questo punto tocca più che i residenti, i commer-cianti. Il ragionamento è semplice: nessuna af-fluenza, nessun acquisto.

Sarà almeno un paio d’anni che gli esercenti del centro storico hanno preso ad incontrarsi e a

Cresce la preoccupazione dei commerciantiDentro i quartieri :

discutere del problema. La gente – dicono – non compra più nel centro storico. Questo è l’unico punto che accomuna un po’ tutti. Perché a sentirli, i commercianti, ognuno ha le sue convinzioni e le sue priorità. I più mo-derati adducono la cau-sa principale alla crisi. È l’esempio di Michele Avena, presidente della Confesercenti provinciale di Potenza, che in un re-

cente incontro sul centro torico promosso dal Pdl in consiglio comunale, ha dichiarato che il nocciolo della questione è tutto qui: <<Non ci sono soldi e la gente non compra>>.

Dall’altro canto, in-vece, c’è chi ribatte che se i cittadini prediligono nuove zone commerciali, come via Del Gallitello, un motivo ci sarà.

E allora via a ogni tipo di ipotesi: non ci sono

parcheggi, la zona deve essere chiusa al traffico o non deve essere chiusa al traffico. Non funzio-nano i mezzi di trasporto pubblico, non ci sono sedi importanti come l’univer-sità, per esempio. E anco-ra, manca un’adeguata diversificazione dell’offer-ta, l’amministrazione co-munale non incentiva gli esercenti ad investire nel centro, ostacolandoli ad-dirittura in alcuni casi. Il

riferimento è a situazioni in cui è stata esposta una particolare problematica - come la vicinanza di un cantiere aperto da tem-po, per esempio - rimasta ugualmente irrisolta.

A dare il colpo di gra-zie, c’ha pensato il nuovo colosso commerciale Au-chan, a Tito. A risentirne, tutti i commercianti della città, compresi quelli di via del Gallitello.

Tuttavia, stando a

una primissima indagine svolta dalla Confesercen-ti e presentata qualche giorno fa alla stampa, al momento non c’è una netta correlazione tra l’avanzare della grande distribuzione – i centri commerciali, per inten-derci – e il calo dei consu-mi nel capoluogo lucano. C’è un nesso, invece, tra quest’ultimo e la crisi demografica, dovuta alla scarsa natalità e all’emi-grazione.

Se fosse realmente questa la radice, espian-tarla richiederebbe un processo lungo e faticoso che non può sicuramente essere risolto nel ciclo di incontri che periodica-mente organizza l’una o l’altra parte politica, l’una o l’altra associazione sor-ta all’interno del centro storico. Ciò non toglie che incontrarsi e discutere abbia i suoi effetti, anche a lungo termine.

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Cambiano forse le modalità e i mezzi da mettere in campo, ma l’obiettivo è lo stesso: ri-vitalizzare il centro. Ecco le problematiche e le re-lative soluzioni esposte dal presidente dell’asso-ciazione “La Potenza del centro”, Savino Murro e dal presidente di “Via Centro storico”, Salva-tore Groia.

La Potenza del centro coinvolge non solo i com-mercianti del centro sto-rico, ma anche professio-nisti, artigiani, residenti. Parte de una convinzio-ne: il centro storico è il luogo dell’incontro, dello scambio. Come renderlo piacevole non solo a chi lo vive ma a chiunque venga a visitarlo, fosse anche per un giorno?

Occorrerebbe, secon-do Savino Murro, in-nanzitutto ripopolarlo. «Far tornare – dice Murro – gli uffici in quei palazzi vuoti e sottoutilizzati. Si eviterebbe, così, lo svuo-tamento anche dei vicoli, delle stradine laterali, che risentono dei problemi legati alla sicurezza e all’i-giene». Lo svuotamento, di conseguenza, compor-terebbe una riduzione dei potenziali acquirenti per i commercianti. «Questi – riprende Murro – sono consapevoli che bisogna riorganizzare l’offerta e i luoghi in cui esporla e che godono dell’opportu-nità di avere una grande isola pedonale commer-ciale, via Pretoria, in un’area storico naturale». Ma non basta. Servono i parcheggi, spazi prossimi al centro da individua-re. «Il problema non è il traffico, che è già limitato nel centro storico, ma i parcheggi, occupati in-teramente dai residenti. Bisognerebbe costruire dei garage e riprendere il vecchio progetto di un’a-rea destinata al parcheg-gio nei pressi di piazza Crispi, dove c’è la ferma-ta Potenza Centro delle Fal. Usare i palazzi vuoti, come l’Ariston, a tal fine

e creare dei nuovi spazi. Un esempio potrebbe essere quello di allungare via Armellini dal palaz-zo Fiat, su via Mazzini, fino al liceo classico e creare lì altri parcheggi». Questa l’esigenza prio-ritaria nell’immediato «Non chiudere la zona al traffico. Se ne può anche parlare, ma solo dopo aver sopperito alla man-canza di certi servizi. Anche perché – conclude - la chiusura deve essere

generale. Se passa il re-sidente o l’autorizzato il problema non viene ri-solto»

Per Salvatore Groia, bisogna fare una premes-sa: «Problemi, nel centro storico, non ce ne sono. Si tratta solo di cose che potrebbero essere miglio-rate. E’ l’unico vero cen-tro commerciale in città, con oltre 300 attività qualificate. Sfido qualsi-asi altro centro commer-

ciale ad essere al contem-po la memoria e il futuro di una città».

Detto questo, Groia non solo è favorevole alla Ztl, ma andrebbe anche oltre questa. «Un’ulterio-re pedonalizzazione del centro storico – spiega – perché il nostro scopo principale è quello di of-frire un luogo diverso dal centro commerciale arti-ficiale, privo di identità. Il nostro deve essere un luogo con una memoria,

Centro StoricoProblemi e proposte dalle associazioni:

“La Potenza del centro” e “Via Centro Storico”

di Anna Martino

direttore responsabile Gianluigi Petruccio vice direttore Rocco Pezzano editore consorzio Gruppo Editoriale Lucano redazioni a Potenza via Rocco Scotellaro 7b e centro direzionale Rossellino, tel. 0971 4694 58/66, fax 0971 449 056 Reg.Trib. di Pz n°340 del 16/12/05grafica ed impaginazione Ivan Fabbricatore stampa Martano Editrice srl - Lecce tiratura 26.500 copie distribuzione Pubbli Distribuzione soc. coop.responsabile del trattamento dei dati (D. Lgs. 196/2003): Giuseppe Coletta giornalelucano.it | [email protected]à > imprese private 0971 46 94 58 • enti pubblici, società a partecipazione pubblica, finanziaria e legale 0971 46 94 66testata “Il Balcone del Conte”

un passato, dove è pos-sibile evitare di mettersi in un’auto, a differenza di altri luoghi commerciali. Un luogo accogliente, con uno sguardo all’ambien-te e ai rapporti umani. Sta poi al consumatore scegliere. Noi, però, dob-biamo fare tutto ciò che è a disposizione per dif-ferenziarci». E a chi dice che in centro non compra perché i prezzi sono trop-po alti? «E’ vero – dice – è per questo che con una

iniziativa a titolo perso-nale, che ho chiamato Compra in centro, ho già messo lo sconto sui nuovi arrivi nella mia attività.». E poi «sì alle aperture do-menicali». Può bastare tutto ciò? «No. Occorre che al centro tornino gli uffici dirigenziali, dei presidi importanti: il consiglio regionale, l’uni-versità. Bisogna che l’am-ministrazione lo riempia di contenuti».

Savino Murro Salvatore Groia

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dal 10 al 23 maggio [email protected]

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lettori, fatecela vedereInviato da Luigi Mancinelli a [email protected]

“Riprendiamo da dove ci siamo lasciati. Sì ritor-niamo sui nostri passi, per dimostrare che NULLA è stato fatto per la nostra Via Addone. Tante, troppe segnalazioni sulle condizioni malandate del Centro Storico, che praticamente hanno soltanto alzato solo un lieve soffio. Che la vita quotidiana, cosa assai più importante di tutte le questioni politiche ed econo-miche, sembra NON interessare a coloro i quali sono anche responsabili di questo stato di cose.

Via Addone, a due passi dalla Cattedrale, strada pertanto necessaria ed esclusiva da attraversare a pie-di per recarsi anche in Chiesa è diventata una lontana periferia da terzo mondo. I marciapiedi non sono da meno, con grande pericolo per gli abitanti e quei po-chi passanti, considerato che se ne vedono pochini.

Tanto pochi che le anche le attività commerciali la-sciano i locali per spostarsi in altri lidi. Altro da dire circa l’incuria nella manutenzione dei tombini, non c’è più la forza. L’ultimo appello a tutte le forze politi-che, dimostrate se avete a cuore anche questa parte di città, che se si vogliono fare le cose, si fanno.

Alla fine di questo mese, ricorre la festività del Santo Patrono, come si può offrire la città in queste condizioni ? Io mi sono stancato di segnalare, portare a conoscenza le condizioni della Via, se non si vuole sentire non c’è peggior sordo. Allego alcune foto per rendere pìù lampante lo stato di cose della strada.

Speriamo oramai solo nei miracoli.”

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dal 10 al 23 maggio 2011 11

V.I.P. (Very Important Potentini)

Il suo nome è Vin-cenzo ma tutti lo chia-mano Iuccio. Difficile trovare qualcuno che a Potenza non lo conosca, almeno di vista. È sempre nei paraggi di via Quinto Orazio Flacco, nel centro storico, dove dal 1985 ha un’attività commerciale: intimo, completi letto, corredi.

Vincenzo Brindisi con i tessuti ha sempre avu-to una certa confidenza. Iuccio, infatti, è stato il primo commesso di uno dei negozi più antichi e prestigiosi di Potenza: Lamorgese, il negozio di abbigliamento che, all’e-poca, vendeva stoffe.

E’ il 1948 quando va a lavorare lì, all’età di 14 anni. Ha un bellissimo ri-cordo di Antonio e Nicola Lamorgese, i suoi datori di lavoro, che adesso non ci sono più. «Era brava gente – dice – preparata, lavoratrice. C’era la fila davanti al negozio tut-ti i giorni. D’altronde in città erano pochi: c’era Lamorgese e Ignomirel-li. Ma Lamorgese era il migliore. Aveva le stoffe più pregiate, le marche migliori. Lavoravamo 10

un amante del ballo. In-sieme alla moglie hanno partecipato a diverse gare locali e hanno vinto an-che alcuni premi. Iuccio, all’età di 77 anni, ogni tanto va ancora a ballare. Quando si organizza una

ore al giorno, come minimo. A volte non c’era nemmeno il tempo di mangia-re un panino». Iuc-cio lo dice con sod-disfazione. Anche perché Lamorgese aveva solo lui come commesso. L’unico di cui si fidasse. Tra velluto, lino e pizzo san gallo, passa ben 31 anni, bellissimi. È allora, infatti, che conosce la mo-glie. Lei è una ra-gazzina di 15 anni che lavora presso il sarto Petrarca. I contatti con un ri-venditore di stoffe sono costanti. Ed è così, in negozio, che si conoscono e si innamorano. «Prima l’amore era diverso – racconta – passavano anni prima di dare un bacio in fronte». Dopo 8 anni di fi-danzamento si sposano. Da quell’unione nascono tre figli: Annamaria, oggi otorino, Michele, che ha un’altra attività commer-ciale, e Gaetano, che lavo-ra all’università.

serata, nei ristoran-ti generalmente, lui c’è sempre. Anche la moglie l’accom-pagna, sebbene per gravi problemi di salute non possa più ballare.

La passione per il ballo l’ha avu-ta fin da ragazzo quando, invitato o no, faceva il giro di tutti i matrimoni della città, insie-me ad altri quattro amici. «Andavamo a ballare all’Albergo Moderno, vicino la farmacia Manci-nelli. Bastava fosse invitato uno di noi e andavamo tutti». Lo scopo era quel-lo di divertirsi e di conoscere qualche ragazza. «Oramai ci conoscevano tut-ti. C’era l’orchestra Sparviero che allo-ra suonava a tutti i matrimoni. Uno

dei musicisti, prima di aprire le danze, ci faceva segno con la bacchetta in modo da battere tutti gli altri invitati sul tempo per chiedere di ballare alle ragazze, che erano

Proprio l’anno scorso i coniugi Brindisi hanno festeggiato 50 anni di matrimonio e, nonostan-te tutto, ancora si amano come il primo giorno. Un amore scandito dai ritmi del liscio. Iuccio, infatti, è

sempre di meno rispetto ai maschi».

Iuccio lascia Lamorge-se negli anni ‘70, quando decide di mettersi in pro-prio. «Sono stati tempi duri .- riprende – andavo in giro per le case, nelle campagne a fare il porta a porta». Poi l’attività, i figli, i nipotini.

Iuccio è conosciuto in città certamente per l’attività che ha svolto, ma anche per quella che svolge uno dei suoi figli: Gaetano, il metereologo più famoso in Basilicata. «Da bambino – racconta - lui si metteva e guarda-va le nuvole. Una volta, aveva 8 anni, mi disse : papà portati l’ombrello. E io: ma se c’è il sole? Bè, venne a piovere». La gen-te lo ferma in continua-zione per chiedere a lui notizie sul tempo o per lamentarsi per una gita fuori porta rovinata dalla pioggia. Ma a Iuccio, so-lare anche quando il cielo è coperto, non dispiace: orgoglioso del figlio, del-la sua famiglia, della sua vita.

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Iuccio, la “stoffa” del venditore

Potenza23-28 maggio 2011

Pontificio Seminario RegionaleViale G. Marconi,40

CORSO DI SENSIBILIZZAZIONEALL’APPROCCIO ECOLOGICO-SOCIALE

AI PROBLEMI ALCOLCORRELATI E COMPLESSI(Metodo Hudolin)

In collaborazione con:AICAT

Associazione Italiana Club Alcologici TerritorialiACAT DEL POTENTINO

Associazione Club Alcologici TerritorialiComunità Montana Alto BasentoGruppo LOGOS Onlus – Salerno

Con il Patrocinio di:Regione Basilicata

Azienda Sanitaria Locale di Potenza

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GiornaleLucanoil primo quotidiano online

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dal 10 al 23 maggio [email protected]

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dal 10 al 23 maggio 2011 13

rilevazione dei prezzi a Potenzawww.adocbasilicata.org

in evidenza i prezzi più bassi - (*) prodotti in offerta Potenza - rilevazione del 04/05/2011

Criteri adottati per la rilevazione dei prezzi:• la rilevazione dei prezzi avviene nella città di Potenza;• i prodotti rilevati sono estratti dal paniere di “SMS Consumatori” (www.smsconsumatori.it) in modo da

permettere al consumatore di verificare la “convenienza” o meno del prodotto;• per la pasta di grano duro vengono rilevate le seguenti marche: Barilla, Amato e Divella (tra queste viene

individuata la marca che ha il prezzo inferiore);• il prezzo più basso di ciascun prodotto viene evidenziato;• i prodotti in offerta vengono specificatamente segnalati;

• gli esercizi commerciali sono scelti tra quelli già inseriti nel progetto “Sms Consumatori”;• gli esercizi commerciali che intendono far parte del progetto di rilevazione possono farne richiesta alla sede di

Potenza dell'ADOC Basilicata;• sul nostro sito www.adocbasilicata.org sono riportati tutti i prodotti e tutti gli esercizi commerciali oggetto

della rilevazione;• l'ADOC Basilicata non riceve alcun compenso e/o contributo per tale attività in quanto svolta in maniera

assolutamente volontaristica. Si ringraziano le attività commerciali per la continua disponibilità.

PRODOTTI unità di misura

PICK UP via delle Acacie

CARREFOURvia Isca del Gallitello

DOKc/da Tora

IPERFUTURA via Isca del

Pioppo

DI MEGLIOtraversa via R. Acerenza

CRAI F.L. via Mes-

sina

CONADvia della

Meccanica

LE PIRAMIDIvia della

Siderurgica

A&O via Man-

tova

Yogurt "Parmalat" gusti classici 2x125 g 0.99 0.98 0.99 0.50* - 1.05 0.99 0.95 0.99

Yogurt "Yomo" gusti classici 2x125 g 1.49 1.29 - 1.45 - 1.29* 1.49 1.25* 1.39

Yogurt "Vitasnella" 2x125 g 1.44 1.45 1.55 1.42 - 1.00* 1.44 1.00* 1.49

Cereali "Kellog's Special K" classic 375 g 2.99 3.19 3.45 2.99 - 3.69 3.12 3.60 3.29

Cereali Nestlè Fitness 375 g 2.99 2.99 2.99 2.68 - 2.00* 2.09* - 2.99

Saccottini "Mulino Bianco" cioccolato 336 g 2.85 2.79 2.89 2.49 - 2.99 2.85 3.03 2.89

Kinder Delice "Ferrero" 420 g 3.35 2.31* 2.35 2.96 - 3.49 2.98 3.44 3.35

Pasta di semola di grano duro "Barilla" 500 g 0.75 0.74 0.75 0.75 - 0.78 0.50* 0.77 0.75

Pasta di semola di grano duro "Divella" 500 g 0.55 0.49 0.49 0.49 - 0.59 0.52 0.54 0.49

Pasta di semola di grano duro "Amato" 500 g - - 0.59 0.68 - 0.69 - 0.69 -

Pasta di semola di grano duro "Granoro" 500 g 0.59 0.64 0.59 0.58 - - 0.45* - 0.59

Burro (prezzo più basso) 250 g 1.65 1.55 1.65 1.88 - 1.69* 1.78 1.69 1.65

Fior di latte 1 kg 8.90 7.90 7.90 7.87 - 9.49 5.90* 7.50 7.30

Trota 1 kg - - - 5.90 - 6.50 6.50 - -

Petto di pollo 1 kg 6.99* 8.59 5.90 8.99 - 6.99* 8.85 8.80 8.90

Macinato di bovino adulto I taglio 1 kg 8.90 7.90 9.49 8.49 - 5.99* 9.80 7.90 11.50

Macinato di bovino adulto II taglio 1 kg 7.80 6.99 8.49 7.90 - 6.89 7.50 5.89* 8.90

Fagiolini 1 kg 3.99 5.16 4.25 3.75 - - - 1.69 1.79

Pomodori insalatari 1 kg 1.59* 1.98 1.49 2.35 - 2.99 1.99 1.75 1.59*

Spinaci 1 kg - - 2.59 1.50* - - - 1.69 1.79

Zucchine 1 kg 1.79 1.18 0.90 1.39* - 1.49 1.79 1.59 0.95

Kiwi 1 kg 1.49* 0.98* - 1.50* - 2.79 1.39 2.49 1.49*

Fragole 1 kg 4.97 3.36 4.99 3.98 - - 3.98 3.99 2.98

PRESENTA

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Dario Cassinidal lunedì al venerdì

microfoni apertiin diretta

dalle 24:00 alle 01:00

numero verde800 310538

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dal 10 al 23 maggio [email protected]

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dal 10 al 23 maggio 2011 15

razione ed interi nuclei familiari hanno perso tutto ciò che avevano per cui, basta con questa politica arraffona e con gli intrallazzi a dan-

no della maggio-ranza della po-

polazione alla quale, devo dire, non vie-ne dato un bell’esempio con la nomi-

na, proprio nei giorni scorsi, di

altri nove sottose-gretari, a cui ne segui-ranno altri dieci quanto prima. “…Tanto la gal-lina, l’uovo, prima o poi, lo deve fare” così dissero gli esponenti del gruppo dei Responsabili qualche settimana fa e ben si capisce in questo modo che, se il Parlamento non è un pollaio, poco ci manca!

per lo spiritodi Maria De Carlo

La vignettadi Mario Bochicchio

mariobochicchio.blogspot.com

Una vita senza amicizia è una vita insipida, è opi-nione condivisa. Nella stessa Bibbia si legge: “Chi trova un amico, trova un tesoro” e così via fino ad arrivare a Gesù e ai suoi amici. Ma cos’è l’amicizia e soprattutto “ti senti amico di Cristo?”. Domanda che si è trasformata in un concorso per tutte le scuole indette dal Serra International su tutto il territorio nazionale. A Po-tenza, il 73° distretto (club n.712) ha girato l’iniziativa, grazie all’impegno e allo zelo del presidente Beniamino Calvello, nelle scuole poten-tine. E così le premiazioni sono arrivate il 7 maggio (nel Museo provinciale) alla scuola primaria “Stigliani” e “Rodari”, alla media “Leopar-di”, “Torraca”, “Busciolano”, all’istituto per geometri “De Lorenzo”, all’istituto d’arte e allo scientifico “Pasolini”. Nu-merosi i lavori prodotti dagli alunni ma soprattutto inte-ressante l’opportunità offer-ta dal Serra e dai suoi distret-ti (in relazione col territorio) per riflettere su come vivono l’amicizia – che resta sempre, e oggi più che mai – una sfida di apertura di sé verso l’altro

e di solidarietà e di amore di-sinteressato, ma poi anche e soprattutto un’occasione per “ri-vedere” il proprio rappor-to con Gesù di Nazareth. E il tema dell’amicizia attraversa tutte le età, accomuna il cuo-re di ogni individuo, “l’amico è un balsamo per la vita”, re-

cita il testo sacro. Il concorso è servito anche ad alimentare la fantasia e la creatività degli alunni nell’esprimere le pro-prie idee ed esperienze.

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Gesù l’amico di tutti

il taccuino di...

Può darsi che quanti seguono il mio taccui-no a volte abbiano potu-to considerare esagerate le affermazioni su come il Sud viene, ancora oggi considerato a mio parere ingiustamente, la palla al piede del Paese, e con questa scusa, continuare ad avvantaggiare il nord, che viene invece presen-tato come la parte nobile e virtuosa dell’Italia che deve farsi carico anche della zavorra meridio-nale.

A me questo non sta bene, non per una sem-plice difesa d’ufficio del-la nostra terra, ma per il fatto che considero mol-to importante recupera-re l’orgoglio e la neces-sità di difendere quanto ci appartiene, per alcuni versi come fa la Lega Nord. Non a caso, ri-peto non da oggi, che è

necessario essere pa-droni a casa a nostra e non semplici guardiani di beni, risorse e r icchezze di cui, g u a r d a caso, di-ventano proprie-tari quasi sempre coloro che, siano essi autori-tà o industriali o petrolieri; dal nord continuano a voler colonizzare il nostro territorio.

S e n z a giustificati motivi, tra l’altro, perché pur a non voler considerare il sopruso che fu com-piuto a danno del mezzogiorno con l’unità d’Italia, basta leggere attentamente i

processi attuali per capi-re che poi la solfa non è cambiata di molto e che, per dirla in gergo

sportivo, fini-sce che il Ve-

neto vince per tre

a zero

con la Basili-

cata grazie, ai rigori re-galati dall’arbitro ed agli autogol che ci facciamo noi stessi !

E cito i fatti: 1°) la Svimez ha diffuso i dati sull’evasione in Italia e

a sorpresa risulta che in testa alla graduato-ria c’è il Veneto con il

22,4% e dietro in terza posi-zione la Basili-

cata con il 21%;2°) si decide di

aumentare di quella per-centuale di cui si è tanto parlato, del 3% le royal-

ties sul petrolio estratto in Basilica-ta, e di una parte di questi soldi usufru-

irà anche il Veneto gra-zie a un emendamento

sui rigassificatori volu-to dalla Lega;

3°) si verifica l’allu-vione nel Veneto e dopo una settimana Berlu-

sconi interviene con un finanziamento di 600 milioni di euro a favo-re della regione; come è noto quando la stessa calamità si verifica in Basilicata, il Governo na-zionale ci r i s p o n d e che non ci sono soldi, che con il federalismo ognuno si pianga i propri guai e che se si vuole fare qualcosa per riparare i danni provo-cati dalle alluvioni allo-ra bisogna mettere una tassa regionale sulle di-sgrazie.

Beh, non scherziamo su queste cose, perché con il disastro provo-cato dal maltempo, gli agricoltori sono pra-ticamente alla dispe-

Veneto - Basilicata: 3-0Nicola Manfredelli

si decide di

aumentare del 3%

le royalties sul petrolio

estratto in Basilicata ed il

Veneto ne usufruirà una

parte Veneto grazie a un

emendamento sui ri-

gassificatori voluto

dalla Lega

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dal 10 al 23 maggio [email protected]

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