GiornaleLucano.it - 2011-07-19 - N° 08

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alle pagine 4 e 5 alle pagine 9 e 10 a pagina 15 alle pagine 6 - 7 - 8 Acqua Spa, un concorso pubblico con tante stranezze Dentro la città: Poggio Tre Galli Ex Cip-Zoo: tutto da rifare dopo 10 anni È successo a Potenza edizione POTENZA città quattordicinale Anno VI • n. 8 dal 19 luglio al 1 agosto 2011 i n t u t t e l e c a s s e t t e p o s t a l i d i P O T E N Z A 26.500 GRATIS COPIE 1. Da quali paesi vengono questi 700 lavoratori lucani (sui 1.400 totali) che hanno lavorato alla manutenzione straordinaria e ammodernamento del Centro Olio di Viggiano? 2. Quali sono queste 24 aziende? 2 DOMANDE a ENI e REGIONE Continuiamo a proporre le nostre 2 domande, a Eni e Regione Basilicata, anche dopo la fine dei lavori di manutenzione straordinaria e ammodernamento dell’imp. del Centro Olio di Viggiano. Un comunicato dell’Eni, ripreso dalla Regione Basilicata, ha parlato di 1.400 lavoratori (di cui 700 lucani) e 60 imprese (di cui 24 lucane) che sono stati impegnati nei lavori. “ciutarrie” Approvata la legge sul biotestamento. È biodegradante! ------------------ La legge pone alcune restrizioni. Per morire servirà un certificato medico! Cari politici di “profes- sione”, per ogni disoccupa- to adulto, ci sono: in Italia 4 giovani, in Basilicata 5 gio- vani che… non lavorano. Nel resto d’Europa è la metà! Avete prodotto una generazione di giovani sfi- duciati che: non si impegna e non si riproduce (né eco- nomicamente, né demogra- ficamente) perché per sé non vede un futuro. Giovani che non lavorano per anni e che quindi non accumulano contributi e che quindi non avranno la pensione diver- samente dai Voi, cari politi- ci “di professione”, a cui per poter percepire un vitalizio o una pensione, sono suffi- cienti 5 (cinque) anni invece di tutti gli altri italiani che devono versare contributi per 40 (quaranta) anni! Pensate che percepi- scono un vitalizio men- sile di 3.000,00 euro: • 3 (tre) parlamentari: per 1 (uno) giorno in Parlamento; • altri parlamentari: per 68 (sessantotto) giorni in Par- lamento (poi dimessisi per incompatibilità) !!! Qualche mese fa, alla Ca- mera dei Deputati, la pro- posta di abolire le 3.000,00 euro di vitalizio dopo soli 5 anni, ha avuto il seguente esito: per l’abolizione, hanno votato “Sì” 22 parlamenta- ri, hanno votato “NO” 498 parlamentari! Ecco, questa è la di- stanza tra la politica e noi, tra la politica ed il Paese. Bisogna mettere fine a questa gerontocrazia che pensa solo a sé. Necessitano provvedi- menti che mettano limiti di età a politici, burocrati, con- sigli di amministrazione. [gianluigi.petruccio @giornalelucano.it] Se c’era bisogno di una conferma, è arrivata: la Basilicata è la regione con più poveri d’Italia. Lo dicono i dati Istat relativi al 2010. Lo scorso anno, in Italia erano un milione e 156 mila le famiglie in condizioni di povertà assolu- ta per un totale di 3 milioni e 129 mila persone (il 5,2% della popolazione resi- dente). Anzi, se si considera la povertà relativa si arriva a 8 milioni e 272mila persone (13%) ed è un numero clamoro- so dove il Governo deve riflettere quan- to prima e prendere precauzioni nell’im- mediato. La Basilicata ha un’incidenza di po- vertà del 28,3%. Prima assoluta. Segue la Sicilia con 27% e la Calabria con il 26%. Si pensi che la Lombardia e l’Emi- lia Romagna hanno rispettivamente il 4 e il 6%. A pagina 3 vi raccontiamo la sto- ria di Vincenzo Messina che, di sicu- ro, fa parte di quel 28,3%. Perché? I numeri spiegano la si- tuazione ma, per comprenderla fino in fondo, bisogna conoscere le vi- cende umane personali. P.S.: lo stiamo chiedendo dal 19 maggio e restiamo ancora in attesa di risposte Siamo la regione con più poveri!

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alle pagine 4 e 5

alle pagine 9 e 10

a pagina 15

alle pagine 6 - 7 - 8

Acqua Spa, un concorsopubblico con tante stranezze

Dentro la città:Poggio Tre Galli

Ex Cip-Zoo: tutto da rifare dopo 10 anni

è successo a Potenza

edizione POTENZA cittàquattordicinale • Anno VI • n. 8dal 19 luglio al 1 agosto 2011

in tutte

le ca

ss

ette postali di POTENZA

26.500GRATIS

COPIE

1. Da quali paesi vengono questi 700 lavoratori lucani (sui 1.400 totali) che hanno lavorato alla manutenzione straordinaria e ammodernamento del Centro Olio di Viggiano?2. Quali sono queste 24 aziende?

2 DOMANDE a ENI e REGIONEContinuiamo a proporre le nostre 2 domande, a Eni e Regione Basilicata, anche dopo la fine dei lavori di manutenzione straordinaria e ammodernamento dell’imp. del Centro Olio di Viggiano.Un comunicato dell’Eni, ripreso dalla Regione Basilicata, ha parlato di 1.400 lavoratori (di cui 700 lucani) e 60 imprese (di cui 24 lucane) che sono stati impegnati nei lavori.

“ciutarrie”Approvata la leggesul biotestamento.È biodegradante!

------------------La legge pone

alcune restrizioni.Per morire servirà

un certificato medico!

Cari politici di “profes-sione”, per ogni disoccupa-to adulto, ci sono: in Italia 4 giovani, in Basilicata 5 gio-vani che… non lavorano.

Nel resto d’Europa è la metà! Avete prodotto una generazione di giovani sfi-duciati che: non si impegna e non si riproduce (né eco-nomicamente, né demogra-ficamente) perché per sé non vede un futuro. Giovani che non lavorano per anni e che quindi non accumulano contributi e che quindi non avranno la pensione diver-samente dai Voi, cari politi-ci “di professione”, a cui per poter percepire un vitalizio o una pensione, sono suffi-cienti 5 (cinque) anni invece di tutti gli altri italiani che devono versare contributi per 40 (quaranta) anni!

Pensate che percepi-scono un vitalizio men-sile di 3.000,00 euro:

• 3 (tre) parlamentari: per 1 (uno) giorno in Parlamento;

• altri parlamentari: per 68 (sessantotto) giorni in Par-lamento (poi dimessisi per incompatibilità) !!!

Qualche mese fa, alla Ca-mera dei Deputati, la pro-posta di abolire le 3.000,00 euro di vitalizio dopo soli 5 anni, ha avuto il seguente esito: per l’abolizione, hanno votato “sì” 22 parlamenta-ri, hanno votato “NO” 498 parlamentari!

Ecco, questa è la di-stanza tra la politica e noi, tra la politica ed il Paese. Bisogna mettere fine a questa gerontocrazia che pensa solo a sé.

Necessitano provvedi-menti che mettano limiti di età a politici, burocrati, con-sigli di amministrazione.

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Se c’era bisogno di una conferma, è arrivata: la Basilicata è la regione con più poveri d’Italia. Lo dicono i dati Istat relativi al 2010. Lo scorso anno, in Italia erano un milione e 156 mila le famiglie in condizioni di povertà assolu-ta per un totale di 3 milioni e 129 mila persone (il 5,2% della popolazione resi-dente). Anzi, se si considera la povertà

relativa si arriva a 8 milioni e 272mila persone (13%) ed è un numero clamoro-so dove il Governo deve riflettere quan-to prima e prendere precauzioni nell’im-mediato.

La Basilicata ha un’incidenza di po-vertà del 28,3%. Prima assoluta. Segue la Sicilia con 27% e la Calabria con il 26%. Si pensi che la Lombardia e l’Emi-

lia Romagna hanno rispettivamente il 4 e il 6%.

A pagina 3 vi raccontiamo la sto-ria di Vincenzo Messina che, di sicu-ro, fa parte di quel 28,3%.

Perché? I numeri spiegano la si-tuazione ma, per comprenderla fino in fondo, bisogna conoscere le vi-cende umane personali.

P.S.: lo stiamo chiedendo dal 19 maggio e restiamo ancora in attesa di risposte

Siamo la regionecon più poveri!

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dal 19 luglio al 1 agosto 2011 3

Amara Lucania

Vincenzo, che voleva viveree invece è costretto a campare

“Il macellaio”. Questo il sogno da giovane di Vincen-zo Messina. E oggi, se lo vedi sotto al sole a tentare di piaz-zare serti di aglio attorcigliati su una ringhiera di ferro ar-rugginito, ti sembra davvero un bel sogno: stare dietro un banco ad affettare filetti, per quanto faticoso, è sicuramen-te meglio che affidare la vita a qualche cesta di ortaggi di stagione, costantemente a ri-schio multa come ambulante abusivo. Eppure, mentre ti fai spiegare la sua storia davanti alla Regione Basilicata, senti che c’è un altro sogno anco-ra. Vincenzo lo insegue con lo sguardo.

Ma intanto, sogni a parte, c’è la realtà. Fatta di poche cose: una invalidità al 70%, il ritorno alla casa dei genitori, a Pignola, dopo anni di autono-mia a Palazzo San Gervasio, malanni vari che non fanno ben sperare nel futuro.

Vincenzo in realtà – 37 anni a settembre – non spera nemmeno più nel presente. E anche il passato gli appare nebuloso. A cominciare dal 24 ottobre del 2004.

Quel giorno, il desiderio di lavorare in una macelleria si sta avverando. E’ in prova. Quando lo coglie, quell’acces-so di angina pectoris lo trova che ancora non è assunto, quindi assicurato. L’autoam-bulanza lo porta all’ospedale di Venosa, ma ci si rende con-to subito che bisogna andare

in una struttura più attrezza-ta, al San Carlo di Potenza. Ci arriva con l’eliambulanza.

Comincia una trafila di cure e ricoveri, ricoveri e cure che va avanti per un anno. Come non bastasse l’angina, i me-dici di Acquaviva delle Fonti scoprono che Vincenzo ha la sindrome di Baastrup. E’ una malattia piuttosto rara della colonna vertebrale. Compor-ta anomalie nei dischi fra una vertebra e l’altra. Insomma, Vincenzo si ritrova comple-tamente inabile al lavoro. Addio al posto in macelleria. Sì, si possono inserire delle placchette nella schiena, ma c’è il rischio di diventare rigidi come un bastone.

Vincenzo prende a imbot-tirsi di Contramal 800 mg e a modificare le aspettative di vita. L’invalidità intanto pren-de a salire: dall’iniziale 40 % si passa al 60 e poi al 70.

Se si arrivasse al 75 %, lo Stato gli darebbe un sussidio. Un aiuto per chi non ha lavo-ro e non vede all’orizzonte la possibilità di trovarne. Per chi invece è a una percentuale più bassa, c’è l’opportunità di ot-tenere un posto riservato a in-validi. “Ma fino a ora – assicu-ra Vincenzo Messina – non mi hanno trovato mai niente”.

“Quando a Palazzo c’era il sindaco Amendola – spie-ga – aveva un piccolo aiuto, 300 euro al mese. Poi, con la nuova amministrazione, mi hanno spiegato che la Regio-

ne non aveva più fondi. Ed ec-comi senza nulla”.

Come andare avanti, in queste condizioni? Vincenzo trova un amico, coltivatore, che gli dà verdure e ortaggi di stagione. Poi si prende una parte dei guadagni.

Ma c’è l’ansia costante della multa: “Due anni fa, vennero vigili e polizia insieme – ricor-da – e, siccome non ho una licenza, mi dissero: devi sparire da Potenza”. Ora è tornato. “Senza li-cenza – sottolinea – ce ne sono a decine, in questa città. Per-ché giusto a me de-vono cacciarmi via? E io come campo?”. E, da come se lo chiede, capisci che vuole dirti: come faccio a campare così, in ogni caso?

Vorrebbe trovare un pezzo di terra per piantarci qualcosi-na. Ma non c’è ancora riuscito.

“Mia madre prende una pensione di 440 euro al mese – aggiunge – e mio padre è dipendente comunale dopo essere stato Lavoratore so-cialmente utile e aver contri-buito a costruire molte strade. Io vivevo a Palazzo, da solo. Ora sono tornato dai miei: chi me li pagava i 140 euro d’affitto? Ho lasciato anche tante bollette scadute. Quan-do mi sollecitano, rispondo: mandatele a De Filippo”. Il

presidente della Regione non è l’unico oggetto della rabbia di Vincenzo, una rabbia con-tro l’istituzione in generale, colpevole di spendere milioni di euro per bagattelle e di non considerare i casi come il suo.

Non nasconde di aver cer-cato l’aiuto di tanti politici, uno gli aveva addirittura pro-messo che lo avrebbe candida-

to alle Provinciali. “Ma ha pre-so solo i voti dei miei familiari e amici – dice, amaro – e poi è sparito”.

Nelle stanze del potere ha avuto battibecchi, anche vio-lenti. Ha provato a ottenere qualsiasi cosa, un’opportuni-tà non di arricchirsi, bensì di sopravvivere. Snocciola nomi, di tutti i partiti. “Li conosco tutti”, assicura. Dice di ave-re scritto ad alti papaveri a Roma e che un esponente del governo gli avrebbe promes-so: “Stiamo prendendo prov-vedimenti”.

Ma alla fine è rimasto solo con le sue cipolle.

“A me interessa campa-re”. Ecco la sua filosofia di vita, in questo momento. Si alza alle 6, il papà lo accom-pagna a caricare cipolle e fa-giolini, poi prova a venderli a qualche parte, anche sotto il solleone che bene non gli fa. Se non torna a casa dai suoi,

a Pignola, resta a Po-tenza fino a sera. “E se, una volta, voglio man-giarmi un piatto al ri-storante, quello che ho guadagnato me lo vado a menare lì”. E amen, per la giornata.

Sperava di andare da uno zio in Australia, aveva già fatto il bigliet-to, ma anche questa op-portunità è sfumata.

E il sogno? Quel so-gno che s’intravedeva negli occhi di Vincenzo

da quando ha cominciato a raccontare la sua storia? “Ah, il sogno...”, fa lui. “Beh... Vole-vo andare sulle navi, per mare, e pescare. Sì, volevo fare il pe-scatore, su navi grandi. Stare sempre in mare”.

Ecco: la distanza fra una nave su cui respirare in mare aperto e la ringhiera su cui l’aglio si sta abbrustolendo è la stessa che esiste fra due verbi. Fra due concetti: vivere e campare.

[[email protected]]

di Rocco Pezzano

Invalido al 70%,vende ortaggi

per strada. Ha chiestoaiuto a tutti, ma...

nessuno lo ascolta!

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dal 19 luglio al 1 agosto [email protected]

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Risponde il Sindaco

Innanzitutto i nomi: Ornella Di Filippo, An-tonio Lascaro e Tiziana Sandomenico. Tre gio-vani lucani decidono di denunciare quelle che considerano irregolarità, o quantomeno stranez-ze, in un concorso pub-blico (quello di Acqua Spa), e ci mettono anche i propri nomi e cogno-mi, rompendo la lunga e consolidata tradizione delle denunce anonime.

La prima prova del concorso in questione si è tenuta nel settem-bre del 2010. Ma prima di arrivare a quella pro-va, è meglio partire da più lontano. Nell’agosto 2009 viene bandito un concorso per addetti tecnico-amministrativi. Fra le altre persone che fanno domanda, anche Ornella, Tiziana e Anto-nio. La prima è laureata in giurisprudenza, ha alle spalle un master in diritto tributario, ed è già avvocato civile e tri-butario nel Foro di Bari. Anche la seconda è lau-reata in legge, un master in controllo di gestione, ha appena superato lo scritto per diventare av-

vocato. Il terzo è inge-gnere civile, ha dalla sua master in materie speci-fiche, abilitazioni varie, è iscritto all’albo mini-steriale, e soprattutto ha progettato già diverse opere, alcune delle quali proprio nell’ambito della gestione delle acque.

Quando aderiscono al

bando, i tre – come altri – notano già un’anoma-lia: fra i titoli di servizio utili a fare punteggio, l’aver già lavorato in Ac-qua Spa – con qualunque tipo di contratto, anche come consulenti ester-ni – dà 25 punti. Su un totale di 30 punti dispo-nibili per il curriculum

Acqua Spa, un concorso

(3 per la laurea, 2 per il diploma se ottenuto con il massimo dei voti). E’ ovvio che chi abbia già avuto rapporti con l’ente avrà un punteggio così incommensurabilmen-te superiore agli altri da vincere con facilità.

E difatti, se si vede la graduatoria finale, i pri-

mi due avevano matura-to proprio quei preziosi 25 punti.

Agli scritti si passa con un minimo di 18, agli orali di 24. Si arriva al giorno dello scritto. Qualche centinaio di persone si ritrovano in un’aula universitaria. “E qui – riferiscono i tre –

capita già qualcosa che non abbiamo mai visto prima: chi non aveva completato la domanda di partecipazione, i cui termini erano già sca-duti, viene “ammesso con riserva”. In pratica, la prova – che doveva cominciare alle 9 del mattino – inizia dopo

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dal 19 luglio al 1 agosto 2011 5

Risponde il Sindaco

Alla Tempor, la società che ha realizzato e condotto le pro-ve d’esame, avevamo posto alcune domande in base a quanto dichiarato dai tre candidati.

1) Perché - fra i titoli di servizio utili a fare punteggio - dare 25 punti a precedenti rapporti, anche esterni e in altro tipo di mansione, con Acqua Spa, determinando una sproporzio-ne incolmabile fra chi ha maturato questo requisito e tutti gli altri?

2) E’ vero che alcuni partecipanti sono stati ammessi alla prima prova pur non avendo presentato tutti i documenti en-tro la data di scadenza, rimediando solo all’ultimo momento e facendo cominciare, per questo, la prova in ritardo?

3) Perché gli elaborati erano senza codice identificativo per-sonale?

4) E’ vero che, alla correzione dello scritto, alcuni “17” sono stati portati a “18” (dunque, di fatto, alla sufficienza indispen-sabile per passare la prova) dopo una telefonata al presidente di Acqua Spa che ha autorizzato la decisione con la motivazio-ne che altrimenti gli ammessi sarebbero stati troppo pochi?

5) Perché la graduatoria degli ammessi alla seconda prova non riportava i voti ma solo la dicitura “ammesso” o “non am-messo”?

6) Perché la scelta di inserire uno psicologo nella commis-sione d’esame agli orali?

7) Perché per assistere all’esame era necessario farsi fotoco-piare il documento d’identità?

8) Perché sono state proposte agli esaminati, per tutta la durata della prova, le stesse trenta domande di diritto ammi-nistrativo e trenta di diritto commerciale-societario, scritte su fogliettini?

9) Non sono troppi 10 punti attribuiti al “profilo psicologi-co” del candidato? Ed è possibile in un colloquio di pochi mi-nuti comprendere realmente l’attitudine a quel lavoro specifi-co di un candidato, o non è necessaria una prova sul campo?

10) Una delle tre persone, Antonio Lascaro, si lamenta del contrasto fra quanto dichiarato dai commissari d’esame della sua prova orale (si sarebbero complimentati con lui, dicendo-gli che si capiva che era davvero ben preparato) e l’esito (21, sotto la sufficienza). Cos’è accaduto?

Questa la risposta della Tempor.“Le selezioni si sono svolte nel pieno rispetto della normativa in

materia e del Bando di Selezione pubblicato da Acqua SpA e che le affermazioni dei tre candidati alla selezione sono false e prive di qualsiasi fondamento giuridico.

La Tempor si rende disponibile a fornire informazione agli aventi diritto, cosa che del resto sta già attuando, nei limiti previsti dalla legge”.

pubblico con tante stranezzemezzogiorno perché viene di fatto prorogato il termine di presentazione delle domande. I compiti distribuiti, peraltro, sono senza codice d’identifi-cazione personale. Cioè, vo-lendo, facilmente intercam-biabili”.

Si comincia. Sul foglio ci sono 22 domande. Diciotto a risposta multipla (devi sce-gliere una fra più risposte già scritte), tre a risposta aperta

(devi scrivere tu per esteso, dunque argomentando, quel-la che ritieni essere la risposta giusta). Un punto a risposta esatta, meno uno per rispo-sta (multipla) sbagliata o non data, da uno a tre punti per ogni risposta (aperta) esatta. Alla campanella, si raccolgono i fogli e si va via.

Nell’ottobre del 2010, la correzione dei compiti. Con un’altra stranezza: “Alcuni 17, dunque alcuni compiti che avrebbero comportato la bocciatura, sono stati portati a 18. Il tutto con una telefona-ta al presidente di Acqua Spa, che ha dato il placet a questa decisione con la motivazio-ne che, altrimenti, sarebbero stati troppo pochi i candidati ammessi all’orale. Davvero mai sentito in vita nostra”.

Esce poi la graduatoria di chi avrebbe sostenuto la se-conda prova. “Una lista di nomi con la dicitura: ammes-so o non ammesso. Senza voti. Mah”, riportano i tre.

Nel marzo scorso, una commissione composta da

presidente e cinque membri dà il via all’orale. Fra i cinque membri, un componente in-solito: lo psicologo. In 42, ol-tre a rispondere alle domande dei commissari, dovranno anche dimostrare di non ave-re nulla che non vada nel pro-prio cervello.

La seduta è pubblica. O quasi: “Non ci era mai capi-tato – ricordano infatti i tre – che per assistere a un esame,

in una stanzetta striminzita, si dovesse lasciare la fotocopia di un documento d’identità”.

“Gli esami si sono svolti in questa maniera – ricostrui-scono Antonio, Ornella e Ti-ziana – Innanzitutto, c’erano trenta bigliettini per il diritto amministrativo e altrettanti per il diritto commerciale-societario. Per tutta la durata delle prove, sono state fatte solo quelle domande. Il can-didato cominciava con lo sce-gliere uno di questi foglietti ripiegati (peraltro, realizzati in maniera dozzinale) e poi si andava avanti. Sempre con le stesse, identiche domande. A disposizione 40 punti: 15 per l’amministrativo, 15 per il commerciale”.

E i restanti 10? “E qui – ri-spondono – c’è l’altro aspetto davvero strano: 10 punti era-no destinati al profilo psicolo-gico. Come se, in un colloquio di pochi minuti, si potesse stabilire davvero se sono por-tato o meno per i lavoro o per quel lavoro specifico. Una cosa davvero assurda”.

La Tempor assicura:“è tutto falso”

Tutti e tre sono convinti di essere andati bene. In par-ticolare Antonio, forte della sua preparazione specifica, non si meraviglia più di tanto quando i membri della giuria lo fermano mentre sta rispon-dendo alle domande: “Mi han-no fatto i complimenti per la preparazione e mi hanno det-to che, per loro, andava già molto bene quello che avevo detto”. Ecco perché, avere pre-

so poi 21 – meno della sufficienza – gli è sembrato davvero strano. Come se un pro-fessore universi-tario ti dicesse: c o m p l i m e n t i , giovanotto, lei è davvero ben pre-

parato. E poi ti strappasse lo “statino” in faccia, scrivendo “bocciato” sul libretto.

Voti insufficienti anche per gli altri due. Risultato: pun-teggio finale tale da risultare Tiziana al 28° posto, Ornella al 30° e Antonio al 31°. I tre hanno però una spiegazione: “Con la sufficienza saremmo comunque entrati in gradua-toria”, specificano. E i posti a disposizione erano quindici.

Com’è finita questa storia? Solita graduatoria (“ammes-so”, “non ammesso”) e i tre che si dannano per ottenere i documenti con i punteggi. Sanno bene quanto sia diffi-cile ottenere giustizia. Ma ci proveranno.

Il destino per ora si è di-vertito a mandare loro un se-gno ironico. “Quando ho in-viato la richiesta per ottenere gli atti – conclude Antonio – la ricevuta di ritorno della raccomandata mi è arrivata firmata da uno fra i vincitori del concorso”.

[Rocco Pezzano]

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è successo a Potenza2011-07-02 - L’estremo saluto a ElisaLa città di Potenza dà l’ultimo saluto a Elisa Claps. Cinquemila persone par-

tecipano ai funerali della giovani scomparsa il 12 settembre del 1993 e di cui è stato ritrovato il corpo, nel sottotetto della chiesa della Ss Trinità, il 17 marzo 2010. A officiare il rito don Marcello Cozzi, responsabile di Libera in Basilica-ta. Tanta commozione, soprattutto quando mamma Filomena benedice la bara bianca di Elisa.

2011-07-03 - La casa, dopo 12 anni Trenta famiglie di rione Cocuzzo, in attesa delle abitazioni di via del Mar

Egeo da 12 anni, potranno finalmente “entrare” negli appartamenti. L’Ater ha comunicato loro che entro il 20 luglio saranno preparati i documenti per la sti-pula dei contratti di locazione che dovrebbe avvenire entro il 20 settembre (due mesi dalla data del contratto).

2011-07-04 - Des Dorides nuovo direttore del San CarloIl nuovo direttore generale del San Carlo è Andrea Des Dorides. Nato a Roma,

62 anni, laureato in Filosofia all’Università “Sapienza” di Roma, si è formato (come manager di professione) in importanti aziende dell’informatica, della si-derurgia e del design acquisendo esperienze sia nel mercato nazionale sia in quello internazionale. È entrato nel mondo della sanità pubblica nel 1998, as-sumendo l’incarico di direttore generale della Azienda Sanitaria Locale di Siena, già direttore generale della Croce Rossa Italiana e direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-universitaria “Careggi” di Firenze (6mila dipendenti e un fatturato di 550 milioni di euro).

2011-07-05 - Un bollino per i negozi di qualitàAssegnato dalla Camera di commercio di Potenza, nell’ambito del progetto

“Il cliente ha sempre ragione”, è stato assegnato il bollino ai negozi di qualità. Fra ventuno candidati, la scelta è ricaduta su sette esercizi: Etos Profumeria di Anna Santoro, di Francavilla in Sinni (Settore: cosmetici e articoli da regalo); Gioielleria Fabio Archetti, di Rionero in Vulture (Settore: Gioielleria e articoli da regalo);Model di Maggio Giuseppe, di Potenza (Settore: abbigliamento); Lusian Uomo di Raffaele Valente, di Potenza (Settore: abbigliamento); Giochi-amo! di Franca Rivelli, di Pignola (Settore: giocattoli ed articoli da regalo); Blue Jeans by Vanni di Giovanni Leuci, di Rionero in Vulture (Settore: abbigliamento); La Bottega delle Carni di Carlo Ciliento, di Melfi (Settore: alimentare).

2011-07-06 - Censimento, 45 posti (occasionali) da rilevatore Quarantacinque occasioni di lavoro – occasionali, è bene rimarcarlo – da par-

te del Comune di Potenza: si tratta di 45 posti da rilevatore Istat per le ope-razioni di raccolta dati del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni. Il compenso è di un tot a scheda (da 3 a 6 euro e 50). I requisiti: avere 18 anni, un’auto, la patente, disponibilità a girare a spese proprie. La domanda va portata entro il 22 luglio prossimo al Comune, o inviata via posta o via e-mail.

San Carlo, due mesiper operare un femore

Ennesimo caso di malasanità per il San Carlo, conclusosi con una denuncia al Tribunale dei diritti del malato. A presentarla sono i figli di Eduardo De Rosa, classe 1929 di Stigliano, ricoverato il primo maggio scorso per una frattura al collo del femore sinistro, e ope-rato quasi a fine giugno. La famiglia ha spiegato che dopo essere arrivato al San Carlo, Eduardo non è stato sottoposto a visita per diversi giorni.

Poi bisognava trattare la sua stenosi carotidea prima dell’operazione chirurgica. Nel frattempo non è stato fornito alcun materasso antidecubito e nessun tutore utile ad evitare il movimento della gamba fratturata. Inoltre si è formata una necrosi al tallone per la quale non è stato effettuato alcun intervento di medicazione da parte del personale infermieristico. Ulteriore slittamento, e intanto la necrosi al piede sinistro è andata peggiorando ma non è stato fatto proprio nulla, neanche la semplice sostituzione del bendaggio applicato.

Vista la scarsa assistenza, Eduardo è stato trasferito al Don Uva, per ritornare in post-ospedalizzazione il 26 maggio scorso. Ma il giorno dopo lo sfortunato paziente veniva ricoverato per un sospetto aneurisma femorale, ed operato lo stesso giorno in anestesia totale. “Durante la degenza in chirurgia vascolare – dicono i familiari - abbiamo richiesto di effettuare la consulenza traumatologica per accelerare le analisi necessarie alla preparazione dell’intervento al femore. Di tutta risposta veniva fissata la data di controllo al 21 giugno in Day Hospital, e la conseguente dimissione. In tutti questi giorni c’è stato il peggioramento della necrosi al piede sinistro, ma non è stata eseguita alcuna medicazione”.

Dopo ritardi, slittamenti e febbre che nel frattempo aveva colpito il paziente, finalmente si arriva al 21 giugno, giorno dell’operazione chirurgica.

Da allora Eduardo ha avuto sempre la febbre alta e non è riuscito più a mangia-re, ma nonostante questo quadro clinico tutt’altro che roseo, dopo quattro giorni, senza alcun preavviso, all’orario di entrata delle visite veniva consegnata la cartel-la di dimissioni del paziente, senza alcuna indicazione terapeutica. Questa storia ha anche ispirato un’interrogazione del consigliere regionale Gianni Rosa, che ha chiesto di far luce sull’accaduto.

su Potenza

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dal 19 luglio al 1 agosto 2011 7

è successo a PotenzaCORRUZIONE: in manette anche

Maria Antonietta ALBINI, Domenico DE VIVO e Rocco TRAMUTOLA

Sono assai noti i nomi degli arrestati, nell’operazione “Do ut des” della Guardia di Finanza portata a termine a Potenza per corruzione. Il costrut-tore Domenico De Vivo, la sua “collega” Maria Antonietta Albini, il commer-cialista ed ex assessore comunale al Bilancio Rocco Tramutola. E poi una funzionaria dell’Agenzia delle Entrate, Lucia Moscaridola. Un altro impren-ditore, Michele Pergola, ha ricevuto il divieto di esercitare l’attività impren-ditoriale. Inoltre ci sono circa venti persone sotto indagine.

Le ordinanze sono state emesse dal gip di Potenza, Luigi Spina, su richie-sta del pm Francesco Basentini. Oltre agli uomini del comando provinciale di Potenza della Guardia di finanza, le hanno eseguite anche due carabinieri donne del comando provinciale di Potenza.

Delle indagini si era saputo già il 18 aprile.Secondo gli investigatori, Muscaridola avrebbe indicato agli imprenditori

escamotage per evitare controlli fiscali, per poi influenzare direttamente gli accertamenti. In cam-bio – sempre secondo le accuse – avrebbe ri-cevuto regali di vario tipo, fra cui ricariche telefoniche, costo-si orologi, vacanze, e sconti fino al 40 % sull’acquisto. Il giudice ha anche disposto il se-questro preventivo di conti correnti e appar-tamenti per 900.000 euro, non compresi nei redditi dichiarati dal-la funzionaria. I reati contestati nei suoi con-fronti sono corruzio-ne, abuso di ufficio e accesso abusivo a ban-che dati informatiche.

Per Tramutola, De Vivo e Albini sono stati invece disposti gli arresti do-miciliari. In sintesi, secondo il magistrato e il giudice che ha disposto gli ar-resti, la funzionaria delle Entrate sarebbe divenuta la quinta colonna per imprenditori che temevano accertamenti onerosi e commercialisti che vole-vano offrire un “aiutino” illecito ai propri clienti.

Ecco tutti gli indagati: Lucia Muscaridola, 53 anni, di Potenza; Rocco Tramutola, 63 anni, di Potenza; salvatore Ferrara, 51 anni, di Potenza; Antonio Loiudice, 53 anni, di Altamura (Ba); Mario Parchitelli, 60 anni, di Bari; Raffaella Putignano, 60 anni, di Noci (Ba); Nunzio Olivieri, 56 anni, di Matera; Maria Antonietta Albini, 48 anni, di Potenza; Miche-le Pergola, 51 anni, di Potenza; Domenico De Vivo, 75 anni, di Potenza; Vincenzo Marmora, 62 anni, di Rionero in Vulture; Marcello sasso, 42 anni, di Nardò (Le); Giuseppe Nuzzolese, 64 anni, di Matera; Pierluigi Punzi, 45 anni, di Bari; Dante Mazzitelli, 55 anni, di Bari

Nella casa di Lucia Muscaridola, gli agenti della Finanza hanno trovato oggetti compromettenti: più di duecento borse, di marche prestigiose (e prezzi in linea). Vesiti, scarpe, pellicce. Buona parte ancora nel cellophan, depositato in un locale degno di Alì Babà.

Gli investigatori però non si sono limitati a inventariare ciò che hanno trovato: innanzitutto, nella migliore tradizione del corpo, hanno verificato il conto in banca, trovandovi più di 350.000 euro.

Ma ad attirare maggiormente l’attenzione degli inquirenti è il patrimonio immobiliare: una dozzina di case, intestate a se stessa ma anche a familiari.

Alle accuse che già ha collezionato – ricordiamo: corruzione, abuso d’uffi-cio e accesso abusivo alle banche dati informatiche dell’erario – potrebbero aggiungersene delle altre. Dipenderà da quello che dirà al giudice, quando dovrà rispondere delle proprie azioni e di tutta la ricchezza accumulata, incongrua – agli occhi degli investigatori – con il suo solo stipendio da di-rigente pubblica, ma anche dal prosieguo dell’inchiesta, che non si ferma. D’altronde, la Muscaridola lavorava anche a Bari, e diversi indagati sono di-fatti pugliesi.

La donna, per scegliere attentamente le persone con cui trattare (i “clien-ti”, come li chiamano gli investigatori), effettuava una serie di verifiche gra-zie al proprio ruolo. Fra il 2005 e il 2011 aveva effettuato oltre 1.600 “inter-rogazioni” alla banca dati dell’Agenzia delle Entrate. Dalla propria scrivania, comodamente, poteva controllare tutti i contribuenti della Basilicata e i loro beni.

2011-07-07 - Il mercatino dei bambini in centroL’associazione “La Potenza del Centro”, in collaborazione con il Comune, ha

organizzato per due giorni in piazza Duca della Verdura il mercatino dei bam-bini, nel quale è stato possibile scambiare o barattare giochi e oggetti che non vengono più utilizzati. Ai bambini è stato fornito un fondo cassa in moneta per “bimbi”, del valore di 25 euro, per insegnare loro il valore delle cose, spendibile per l’acquisto di una maglietta, un cappellino, 2 bottigliette d’acqua, carta per allestire la bancarella e una confezione di colori.

2011-07-08 - I soldi per la casa famiglia raccolti col BurracoUn torneo di burraco per raccogliere fondi da destinare alla casa famiglia

“Melania” di Pignola: è stato organizzato dal Rotaract del capoluogo, nel Grande Albergo. La struttura ospita giovani e giovanissimi in grandi difficoltà familiari.

2011-07-09 - Massimo Maria Molinari va via, arriva La SalaClementina La Sala, dei Popolari Uniti, è il nuovo assessore del Comune di

Potenza al posto di Massimo Maria Molinari, a cui il sindaco Vito Santarsiero ha revocato il mandato. Molinari, un tempo dei Popolari Uniti, è passato poi a Italia dei Valori, creando una situazione di disequilibrio partitico che ha portato alla sua defenestrazione. Santarsiero ha annunciato il passaggio di testimone “dopo una fitta serie di consultazioni”.

2011-07-10 - Il ponte Musmeci sotto (tecno)sorveglianzaDal 18 al 24 luglio il ponte Musmeci sarà monitorato tramite sensori magne-

tici. L’intervento rientra nel progetto europeo “Istimes”, e si basa sulla collabora-zione tra Tern, Cnr, Comune di Potenza e Consorzio per lo sviluppo industriale. Un’idea che vedrà a Potenza scienziati di tutta Europa. Prevista la realizzazione di un complesso sistema di sorveglianza e monitoraggio delle infrastrutture di trasporto, basato su tecnologie di osservazione da satellite, in grado di rilevare spostamenti e dislocazioni, fenomeni di degrado, difetti strutturali congeniti o indotti.

2011-07-10 - Una piazza per Francesco TammoneLa “nave” di Via Tirreno è stata intitolata alla memoria di Francesco Tam-

mone, l’agente di polizia ucciso nell’adempimento del suo dovere esattamente quindici anni fa. L’agente è stato ricordato dal sindaco di Potenza, Vito Santar-siero, dal sindaco di Albano di Lucania (paese di origine del poliziotto) Franco Adamo, alla presenza dei genitori, di numerose autorità civili e militari e di tanti cittadini, mediante l’affissione di una targa posta all’ingresso del parco. Il vesco-vo di Potenza, Agostino Superbo, insieme a don Marcello Cozzi, coordinatore di Libera, ha officiato la santa messa nella chiesa del quartiere.

2011-07-11 - In pochi per il concorso alla RegioneLe domande arrivate sono circa 5.300, ma ad essersi presentati nella sede

dell’Efab di Tito Scalo per sostenere la prova sono solamente in 1.300: pratica-mente l’80 per cento in meno. Il concorso alla Regione Basilicata, indetto nel 2009, vede solo ora effettuarsi le prove selettive. La prova consiste in un quiz di 50 domande alle quali bisogna rispondere in 50 minuti.

2011-07-11 - Affitti in nero, Potenza prima in ItaliaPotenza si aggiudica il primo posto nel pagamento degli affitti in nero. E’

quanto riportano gli esperti del “Sole 24 Ore”, secondo un’elaborazione effet-tuata tramite dati Istat e dell’Agenzia delle Entrate. Ogni tre contratti due non sarebbero registrati. In questa forma di evasione fiscale, Potenza sale sul podio più alto delle città italiane con il 66, 9% di fitti in nero. Si registra un mercato immobiliare sommerso che, per il fisco locale, si tradurrebbe in un recupero di almeno 2.4 milioni di euro.

2011-07-12 - Mense scolastiche, 93 licenziamenti alla “Convivio”A 93 lavoratori dipendenti della cooperativa “Convivio” è giunta la lettera

di licenziamento. La società gestisce le mense scolastiche, il servizio assistente alunni al trasporto scolastico, il servizio ausiliario all’assistenza scolastica e il servizio assistente agli alunni diversamente abili. Il licenziamento, notificato in questi giorni, non era stato comunicato ai sindacati. Lo fa sapere Filippo Ge-sualdi, consigliere comunale a Potenza del gruppo “Con Santarsiero per Potenza – Api”.

2011-07-13 - Caso Claps, intercettate le donne delle pulizieLa trasmissione “Chi l’ha visto?” manda in onda alcune intercettazioni in cui

le donne delle pulizie che lavoravano nella Trinità. Le signore si lamentano fra di loro del fatto che il sacerdote don Wagno avrebbe fatto di tutto per riversare la colpa su di loro. Il 25 maggio 2010 la signora Mariarita Santarsiero dice alla fi-glia: “Ci vuole incolpare a noi”. La figlia, Annalisa, risponde: “Dobbiamo sparire, questo è ciuoto. Gli devi dire (al magistrato, ndr) che non è vero niente. Questo (il prete, ndr) si mette paura”.

2011-07-14 - Micciché presenta “Forza del Sud”Il coordinatore nazionale di “Forza del Sud”, Gianfranco Micciché ha pre-

sentato il nuovo partito “Forza del Sud Basilicata”. Al suo fianco il coordina-tore regionale Gianfranco Blasi.

Miccichè e Blasi sono stati entrambi esponenti nazionali di Forza Italia. Il programma del partito: cambiare il sistema amministrativo italiano per dire “no” a una burocrazia che blocca lo sviluppo economico e fare una grande battaglia sul petrolio quale risorsa da trasformare in opportunità di ricchez-

Il Pm Francesco Basentini

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è successo a Potenzaza per i lucani.

2011-07-14 - I Verdi bruciano in pubblico i bonus benzinaDavanti alla sede della Regione Basilicata, i Verdi per la Costituente ecologi-

sta hanno deciso di dare fuoco ai moduli per i buoni benzina.Un gesto simbolico di dissenso, volto a rappresentare l’inutilità del bonus

di 90 euro, ma anche un invito rivolto a cittadini, associazioni, e amministra-zioni comunali.

2011-07-14 - Rocco Galasso entra nell’Ordine di MaltaRocco Galasso è stato arruolato nello Smom (Sovrano militare Ordine di

Malta). Nato a Potenza il 9 giugno 1967, laureato in filosofia, Rocco Galas-so ha sempre avuto la passione per le attività militari, oltre al calcio: storico ufficiale del 91° Battaglione “Lucania”, è stato anche addetto stampa del Po-tenza Calcio sotto la gestione Postiglione e presidente del Centro culturale Newmann, associazione culturale nata e cresciuta nella chiesa della Ss. Trinità fino alla sua chiusura per la vicenda Claps.

2011-07-14 - Casa di riposo in via Acerenza, senza stipendio da 5 mesiSono cinque mesi che i dipendenti della casa di riposto di via Raffaele Ace-

renza non prendono lo stipendio. Lo denunciano i sindacalisti di Uil e Uiltucs. A rischio 23 posti di lavoro ma soprattutto la tutela di molte persone anziane, bisognose di cure e spesso senza altri posti in cui andare.

2011-07-15 - Don Uva, l’assessore Martorano chiede un piano indu-striale

Attilio Martorano, assessore regionale alla Salute, ha chiesto di acquisire un vero e proprio piano industriale della Casa della Divina Provvidenza Don Uva di Potenza, dal quale si evincano chiaramente i termini e i modi con cui la proprietà intende superare questo stato di difficoltà che si protrae ormai da troppo tempo. La richiesta è stata avanzata in un incontro con i vertici dell’Azienda, e le or-ganizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Fials e Ugl a cui ha preso parte anche il direttore generale del dipartimento regionale Pietro Quinto.

2011-07-17 - Anche i lucani pagano il ticket da 25 euro per il “codice bianco”

I lucani, da lunedì 18 luglio, pagano il ticket sul codice bianco del Pronto soccorso. Un “contributo” alla sanità pubblica da 25 euro a prestazione. E’ un portato della manovra finanziaria del governo.

La Basilicata era rimasta l’unica Regione italiana a non farlo pagare. In tut-te le altre regioni italiane quando un cittadino andava a farsi medicare al pron-to soccorso e veniva classificato come “codice bianco”, il meno grave, doveva sborsare 25 euro. Cinquanta, addirittura, nelle Province autonome di Trento e Bolzano. Ora tocca anche ai lucani: il governo ha ridotto il finanziamento ad hoc da quasi 500 milioni a 105 milioni di euro.

Il caldo regna sovranoall’ospedale San Carlo

Al San Carlo si scoppia di caldo. La Gazzetta della Basilicata offre un reportage, scritto da Luigia Ierace, dal padiglione C dell’ospedale. Tutti a sventolarsi con foglietti e ventagli di fortuna, tutti ad asciugarsi costante-mente il sudore: pazien-ti, medici e infermieri, familiari in visita.

La finestre possono essere aperte solo a vasi-stas – una disposizione voluta qualche anno fa dopo alcuni casi di suici-dio o tentato suicidio di degenti – e così entrano lame d’aria insufficienti a rinfrescare gli ambien-ti. Le proteste non sono veementi, ma la situa-zione è sicuramente dif-ficile.

E di certo non fa bene ai pazienti di al-cuni reparti – si pensi a cardiologia ma anche a pneumologia – respira-re quell’aria pesante e vischiosa. Una persona fa notare, alla cronista della Gazzetta, che ne-gli ospedali di Venosa e Rionero – strutture, soprattutto quella della città di Orazio, con molte meno risorse della principale azienda sanitaria della regione – c’è l’aria condizionata.

Come mai al San Carlo no? E perché invece il nuovo edificio, quello tut-to nero e destinato agli uffici amministrativi, non si soffre il caldo? Si può sperare in un cambiamento nell’immediato? Sì, stiamo freschi…

su Potenza

Usare regolarmenteaiuta a prevenire

la caduta del tuo business

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cosa in via Mazzini strada strategica nel panorama viario cittadino, dove in tanti “disertano” di par-cheggiare nella struttura di via Armellini intasa-no via Mazzini, per non parlare di Viale Dante dove pare ci sia una zona franca dal piazzale della chiesa fino all’intersezio-ne con via Leonardo Da Vinci con la presenza 24 ore su 24 di auto in zona rimozione e quando si in-crociano due autobus si creano code kilometriche solo perché chi deve fare una compera si rincresce di andare a parcheggiare in Via Vespucci nell’ac-cogliente Parcheggio Tre della SOCOMER.

Fotografa la nostra città, i luoghi brutti, ma anche quelli belli,

ed inviaci le foto ed un breve commento a:[email protected]

Potenza Potenza,che bella città...

Parcheggiare a PotenzaPotenza è una delle

città italiane con il più alto rapporto automo-bili/abitanti, in quasi tutte le famiglie ci sono la seconda e pure la ter-za auto, oltre alle auto dei potentini nei giorni lavorativi alcune miglia-ia di mezzi giungono nel capoluogo di regione per portarvi al lavoro impie-gati, studenti e coloro che devono sbrigare faccende nei vari uffici pubblici e privati presenti numero-si in città.

E’ normale che in città circolare, in determinate ore del giorno, è proble-matico ma la situazione diventa tragica quando si deve parcheggiare. Con una mole così esuberante di auto in circolazione il parcheggio è un miraggio per cui ognuno si arran-gia come meglio crede, in molti casi lo spazio riservato ai pedoni viene espropriato ed i marcia-piedi si rivelano ottimi posti per parcheggiare tanto la multa non te la fanno quasi mai.

In questo panorama desolante abbiamo avuto modo di verificare che i parcheggi a Potenza non mancano, ci riferiamo a strutture costruite da pri-vati, in “collaborazione” con il Comune o sfruttan-do la Legge Tognoli che consente di costruire, a determinate condizioni, su suolo pubblico.

Esaminiamo la situa-zione. Una ditta cam-pana, la SOCOMER, ha costruito tre grandi parcheggi coperti con annessi box auto vendu-ti a privati: Parcheggio Uno a Rione Mancusi con ingresso anche da via Armellini con 320 posti auto, Parcheggio Due fra Viale Marconi e via Naza-rio Sauro con 290 posti auto, Parcheggio Tre in via Vespucci con 140 po-sti auto ricavato al posto del mercato coperto e dove è sorta una bella gal-leria commerciale, queste strutture insistono in zone strategiche della cit-tà ed il prezzo orario per la sosta, un euro per ogni ora, è assolutamente ab-bordabile.

Altri parcheggi pubbli-ci li troviamo a Viale Mar-coni, con accesso anche da via Vaccaro ed è stato costruito dall’impresa Albini, a piazzale Istria,

VIVI-POTENZAVivere la città di Potenza.

Proposte, proteste e suggerimenti.La piazza virtuale dei potentini.vivi-potenza.ilcannocchiale.it

all’interno della Stazione Superiore FF SS, gestito da Metropark, questo parcheggio è all’aria aper-ta ma è sempre desola-tamente vuoto, quello a servizio dell’Ospedale S. Carlo, questo sempre pieno per cui ne è stato previsto uno nuovo mol-to capiente che dovrebbe risolvere i problemi per le migliaia di frequentatori giornalieri dell’Ospedale regionale S. Carlo.

Un altro parcheggio pubblico, con annes-si ascensori, dovrebbe sorgere un via Cavour nell’area ex Fornace Ie-race frutto di un accordo privati-Comune. A buon punto il parcheggio che si sta realizzando sulla fon-dovalle di via Mazzini nei pressi dell’ingresso delle scale mobili.

Sul fronte dei privati sono state molte inizia-

tive che hanno usufrui-to dei benefici dell’art. 9 della Legge 122 del 1989 nota come Legge Togno-li, una legge che incen-tiva sia i costruttori che gli acquirenti privati per una serie di agevolazioni, il costruttore non paga oneri di urbanizzazione, l’acquirente ha uno scon-to fiscale consistente. Sono già parecchi i par-cheggi costruiti secondo quanto previsto dalla leg-ge Tognoli: in via Sabbio-neta, via Gavioli, Discesa S. Gerardo, Piazza Zara, Piazza Adriatico, Piaz-za Crispi, Via Messina, Via Roma,Via Racioppi; alcuni sono in via di ul-timazione in Via Viviani, a Montereale in via Cam-pania, sopra quest’ulti-mo è in costruzione di un campo da basket da uti-lizzare per i play ground. Sono altresì autorizzati

o in via di autorizzazio-ne altri parcheggi, in Via Bonaventura (il cantiere è stato aperto da molto tempo ma varie vicissi-tudini legate ai sottoser-vizi stanno ritardando il prosieguo delle opere che consentiranno la costru-zione di una cinquantina di box in pieno Centro Storico), in Via Torino (il parcheggio sorgerà al posto dei fabbricati con il tetto in eternit che ospitarono la scuola ele-mentare subito dopo il terremoto del 1980). A completare l’offerta ci sono due parcheggi pri-vati realizzati al piano terra del Tourist Hotel e sotto un condominio di via Addone, due piccoli parcheggi su suolo pri-vato, uno in via Nazario Sauro, a ridosso del Tri-bunale ed un altro in via del Gallitello. Per conclu-

dere non si può non cita-re i tre piazzali a servizio degli uffici regionali in viale Verrastro anche se spesso questi ampi spa-zi vengono utilizzati per ospitare gli spettacoli viaggianti.

Come si può notare un numero notevolissimo di posti macchina sono a disposizione degli au-tomobilisti nella città di Potenza, molti altri se ne aggiungeranno a breve ma stiamone certi l’atavi-co problema non si risol-verà anche per la pessima abitudine di molti auto-mobilisti di continuare a parcheggiare irregolar-mente, ne volete la pro-va? Andate a verificare il caos che si crea nei pres-si di arterie importanti come Viale Marconi e Via Nazario Sauro, a due pas-si dal parcheggio coperto che rimane vuoto, stessa

Via Roma

Via Gavioli

Via Campania Viale dell’Unicef

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Zone “in” e zone “out”I frequentatori del parco

lo definiscono il migliore di tutta Potenza. Eppure, vo-lendo usare un comune modo di dire, non è tutto oro ciò che luccica. Sotto un’impeccabile e bellissima riqualificazione estetica, infatti, si nasconde il lato “oscuro” di Poggio tre gal-li. Nelle zone in vista, si pos-sono ammirare coloratissimi edifici di nuova costruzione, adiacenti ad una bella e so-prattutto funzionante fonta-na, e circondati da giardinetti pieni di alberi ben curati ed erba tagliata ad arte. Di fron-te si trova il parco dell’Europa Unita, non sempre pulitissi-mo (a detta dei frequentatori l’erba è stata tagliata da poco, e la fontana fino a qualche giorno fa era accerchiata da rifiuti), che da qualche tempo ospita numerose dichiarazio-ni sentimentali, presenti sui muri o (nel caso più clamo-roso) addirittura sull’asfalto, dove chi si sofferma a leggere può canticchiare mentalmen-te una canzone molto in voga in questo periodo. Sicura-mente però, è tenuto meglio di tutti gli altri presenti nel nostro capoluogo di regione. O almeno, è questa l’opinione dei suoi tanti frequentatori, per la maggior parte non re-sidenti, ai cui occhi risulta il parco più sicuro e maggior-mente adatto ai bambini, che possono giocare e divertirsi senza correre il rischio di po-tersi far male in qualsiasi mo-mento, come potrebbe facil-mente accadere ad esempio a Montereale. Da quanto detto, sembrerebbe davvero il quar-tiere in cui tutti gli abitanti di Potenza vorrebbero vivere. Purtroppo però, Poggio tre galli non è soltanto questo; infatti, appena 50 metri più

Dentro la città:

sotto, lo scenario cambia ra-dicalmente. Entrando in Piaz-za Adriatico, ci si rende conto che non c’è assolutamente nulla di quella pulizia e di quel decoro urbano che si è potuto ammirare poco più sopra. Le strade sono deserte e piene di buche, l’aria è fortemente maleodorante (perché i tom-bini sono otturati da tanto, troppo tempo), e i bidoni sono stracolmi di immondi-zia. Sotto il palco vi è un can-tiere abbandonato da diversi anni, ridotto praticamente a discarica, perché pieno di spazzatura di ogni genere, la cui eventuale funzione futu-ra non è chiara neanche a chi abita a due passi da lì. Stiamo parlando della stessa piaz-za che fino a qualche anno fa rappresentava una delle sedi principali degli avveni-menti spettacolo/culturali di Potenza, la stessa piazza che era stracolma di gente in vari periodi dell’anno, e in partico-lare durante la festa di Santa Cecilia, che oggi purtroppo non riscontra più lo stesso successo di allora. A quan-to pare, ci si trova di fronte all’ennesimo caso in cui una zona viene abbandonata a se stessa solo perché meno in vista delle altre; è la sorte che spetta alla maggior parte (se non a tutte) le periferie di Po-tenza. Sembra proprio che se si abita in una delle vie prin-cipali, probabilmente si potrà godere di un ambiente pulito e decoroso, ma solo perché le stesse sono frequentate da un gran numero di persone; se al contrario, l’area di residenza è “nascosta”, chi ci vive dovrà rassegnarsi a non avere asso-lutamente le stesse attenzio-ni, soltanto perché abita “lon-tano dagli occhi”.

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bambini vogliono giocare cosa devono fare, scen-dersi l’acqua da casa? L’il-luminazione non funzio-na da anni, l’erba è quasi sempre incolta o peggio ancora, viene tagliata a metà, come è stato fatto dietro casa mia! Come mai soltanto la metà del-le persone ha il diritto di avere l’erba tagliata? C’è forse una zona ricca che può permetterselo, e una povera che invece non merita nulla?”

[[email protected]]

Di sicuro i residen-ti di piazza Adriatico hanno una caratteristica che li accomuna: la timi-dezza! C’è chi ha davvero molto da dire, chi non è interessato a parlare, poiché convinto che “tan-to non serva a niente”, ma nessuno di loro ha la minima intenzione di esporsi, specialmente davanti al flash di una fotocamera. Fanno par-te della prima categoria le sorelle Annamaria e Luciana Urciuoli e il signor Franco, secondo i quali la piazza è ormai paragonabile ad un de-serto: “Purtroppo non c’è più la grande affluenza degli anni scorsi, d’estate si trasforma davvero in un dormitorio. I proble-mi riscontrabili non sono pochi, a cominciare dallo scempio presente sotto il palco ormai da anni, con-tinuando fino all’ingresso della chiesa, situato in un luogo sbagliato perché del tutto invisibile a chi si trova al di fuori della piazza, e concludendo con il pericolo rappresen-tato dalla strada a senso unico che incrocia via An-zio con via Adriatico, sul-la quale andrebbe messo almeno un rallentatore. La raccolta di firme per il posizionamento di un semaforo in questo trat-to non è stata avviata da nessuna delle ammini-strazioni locali, ma da un supermercato. Questa è una delle zone più verdi di Potenza, tenerla così è davvero un peccato. Pur-troppo però ci sono fasce sociali ben distinte, e ad un livello sociale più bas-so corrisponde un minor senso civico.”

Il signor Antonio Laguardia parla senza mezzi termini di un ab-bandono totale e assolu-to: “E’ da quando hanno consegnato la piazza che quel cantiere è abban-donato, cioè da più di 5 anni. Siccome non si sa cosa dovrebbe diventare, potrebbero almeno cre-are dei parcheggi, visto che in questa zona scar-

seggiano molto, anche se le macchine sono libere di parcheggiare in divieto di sosta quando voglio-no, perché nessun vigile verrà mai a multarli. La strada è piena di buche e sporcizia, l’Acta passa raramente e di spazzini non se ne vedono quasi mai. La piazza prima era un luogo di ritrovo, men-tre adesso è lo specchio dell’abbandono. La verità è che purtroppo alle peri-ferie non verrà mai dedi-cata la stessa attenzione che si riserva alle zone centrali, ed è una verità

ingiusta”.La signora Emilia,

titolare di un’attività del posto, sostiene che il pro-blema principale riguardi la sporcizia, e soprattutto “i tombini perennemente otturati, a causa dei quali 3 anni fa ci siamo addirit-tura allagati, e la presen-za di rettili; l’anno scorso una vipera mi è perfino entrata nel garage. La fe-sta di Santa Cecilia si con-tinua a fare, ma è molto diversa da prima, quando erano 8 giorni veri, com-posti da gare di ballo e suoni, che nessuno in

città si perdeva. Adesso sono davvero pochi quelli che vi partecipano”.

La signora Maria entrando nell’attività si rivolge a noi chiedendo “Siete del giornale?”, e alla nostra risposta affer-mativa inizia a sfogarsi: “In questa piazza siamo dimenticati da Dio! E’ pieno di topi, insetti e serpenti, le fogne sono otturate ormai da anni e dobbiamo essere noi residenti ad alzarle per consentire all’acqua di defluire. Ci sono buche enormi, l’anno scorso ci è

Poggio Tre Gallidi Maria Rosaria Bruno

direttore responsabile Gianluigi Petruccio vice direttore Rocco Pezzano editore consorzio Gruppo Editoriale Lucano redazioni a Potenza via Rocco Scotellaro 7b e centro direzionale Rossellino, tel. 0971 4694 58/66, fax 0971 449 056 Reg.Trib. di Pz n°340 del 16/12/05grafica ed impaginazione Ivan Fabbricatore stampa Martano Editrice srl - Lecce tiratura 26.500 copie distribuzione Pubbli Distribuzione soc. coop.responsabile del trattamento dei dati (D. Lgs. 196/2003): Giuseppe Coletta giornalelucano.it | [email protected]à > imprese private 0971 46 94 58 • enti pubblici, società a partecipazione pubblica, finanziaria e legale 0971 46 94 66testata “Il Balcone del Conte”

caduto un bambino den-tro, e invece di asfaltare per bene lo coprono solo in superficie. Per non parlare della strada che porta verso la Regione! Le strisce sono scolorite, e i tantissimi alberi im-pediscono la visuale a chi vorrebbe attraversare ma non riesce a farlo, anche perché le macchine ar-rivano a tutta velocità e c’è il rischio di essere in-vestiti di continuo, come è successo a mio figlio. E’ l’unica piazza che cono-sco in cui non c’è nem-meno una fontana, se i

“Tra povertà e ricchezza”: la rabbiae la delusione degli abitanti di piazza Adriatico

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dal 19 luglio al 1 agosto [email protected]

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rilevazione dei prezzi a Potenzawww.adocbasilicata.org

in evidenza i prezzi più bassi - (*) prodotti in offerta Potenza - rilevazione del 14/07/2011

Criteri adottati per la rilevazione dei prezzi:• la rilevazione dei prezzi avviene nella città di Potenza;• i prodotti rilevati sono estratti dal paniere di “SMS Consumatori” (www.smsconsumatori.it) in modo da

permettere al consumatore di verificare la “convenienza” o meno del prodotto;• per la pasta di grano duro vengono rilevate le seguenti marche: Barilla, Amato e Divella (tra queste viene

individuata la marca che ha il prezzo inferiore);• il prezzo più basso di ciascun prodotto viene evidenziato;• i prodotti in offerta vengono specificatamente segnalati;

• gli esercizi commerciali sono scelti tra quelli già inseriti nel progetto “Sms Consumatori”;• gli esercizi commerciali che intendono far parte del progetto di rilevazione possono farne richiesta alla sede di

Potenza dell'ADOC Basilicata;• sul nostro sito www.adocbasilicata.org sono riportati tutti i prodotti e tutti gli esercizi commerciali oggetto

della rilevazione;• l'ADOC Basilicata non riceve alcun compenso e/o contributo per tale attività in quanto svolta in maniera

assolutamente volontaristica. Si ringraziano le attività commerciali per la continua disponibilità.

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Belthè Limone/Pesca 1.5 L 0.68* - 0.99 0.65* - 0.99 - - 0.98

Confettura "Santa Rosa" le classiche 350 g 1.89 - 1.85 1.29* - 1.79 1.82 - 1.89

Riso per insalate "Gallo" 1 kg - - 1.99* 2.79 - 3.19 2.99 - 2.98

Riso per insalate "Scotti" 1 kg 2.89 - 2.49 1.89* - - 1.86* - 2.59

Tonno all'olio di oliva "Rio Mare" 4x80 g 3.79 - 3.99 3.55 - 4.29 3.75 - 2.99*

Tonno all'olio di oliva "Nostromo" 3x80 g 2.59 - 2.49* 2.54 - 2.00* 1.79* - -

Hamburger di bovino 1 kg 7.50* - 7.49 6.89* - 8.29 11.80 - 9.20

Prosciutto cotto prezzo più basso 1 kg 9.90 - 5.80* 7.90 - 10.00* 13.50* - 5.80*

Prosciutto crudo prezzo più basso 1 kg 14.50 - 12.90* 18.90 - 16.80 9.90 - 13.30*

Melanzane tonde 1 kg 1.49 - 1.65 1.45 - 1.29* 1.99 - 1.39

Pomodori ciliegino 1 kg 1.78* - 2.59 1.98 - 1.49 3.38 - 1.98

Cetrioli 1 kg 1.29 - - 1.15 - - 1.35 - 0.89

Anguria 1 kg 0.50 - 0.49 0.29 - 0.59 0.29* - 0.49

Pesche noci 1 kg 1.39 - 0.99* 1.35 - 1.49 2.25 - 1.39

Gelato Cart'or "Algida" 500 g 2.39* - 2.38 3.99 - 2.55* 2.49* - 4.29

Gelato "Motta" 1.5 kg - - - 6.79 - - 6.95 - 3.48*

Ringo gelato biscotto 280 g 3.79 - - 3.65 - - - - 3.49

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Quando si pensa all’ospedale, e nello specifico a chi ci lavo-ra, vengono in mente sempre e solo dotto-ri, infermieri e camici vari. Pochi sanno che dietro la facciata co-mune, si nascondono persone che hanno a che fare tutti i giorni con apparecchiatu-re piene di circuiti e cavi, misteriosi e in-comprensibili ai più. Persone che svolgono un lavoro di grande responsabilità perché controllano, tramite apposite procedu-re, che la loro funzionalità non decada velocemen-te, ma si mantenga stabile nel tempo. Per-ché queste attrezzature, se obsolete o maltenu-te, rischiano di dare risultati non veritieri o, in casi estremi, di compromettere il sal-vataggio di una vita.

Esperto di questi dispositivi è sicura-mente Vincenzo Man-cini, il primo tecnico delle apparecchiature elettromedicali ad es-

sere entrato nell’ospe-dale del capoluogo, una persona che ri-specchia palesemente il detto “l’ironia è il sale della vita”.

Con il suo simpati-co e inconfondibile ac-cento romano, inizia a raccontare: “Ricordo perfettamente il gior-no in cui ho messo piede per la prima volta al San Carlo di Potenza; l’11 Luglio del 1978. E come po-trei dimenticarlo, dato che esattamente tre anni dopo sarebbe

nato il mio primo fi-glio”! Erano gli

anni in cui il celebre p r i m a r i o Ugo Filip-po Tesler conferiva

i m m e n s o p r e s t i g i o

alla nostra na-scente e semivuo-

ta casa ospedaliera.“All’epoca l’ospe-

dale nuovo compren-deva soltanto alcuni reparti come la car-diochirurgia, la radio-logia e gli uffici am-ministrativi. Gli altri si trovavano ancora presso le vecchie sedi di Verderuolo e Santa

Maria. Poi dal 1980, in seguito al terremo-to, vennero trasferiti gradualmente, ren-dendolo negli anni l’immensa struttura che è oggi”.

Nato a Roma, ini-

zialmente frequenta il ginnasio, ma abban-dona latino e greco per seguire quella che per lui è sempre stata una forte passione: l’e-lettronica. Infatti, già da bambino, si cimen-tava a riparare tutto ciò che gli capitava a tiro: “Il mio passa-

Il tecnicodel cuore

V.I.P. (Very Important Potentini)

tempo preferito – rac-conta – era smontare e rimontare qualsiasi cosa mi passasse sot-to gli occhi. Passione che non è affatto sce-mata nel tempo, ma è peggiorata di giorno

in giorno”. Si diploma allora presso l’Istituto Tecnico Industriale “Enrico Fermi” della capitale, scuola molto attenta alla prepara-zione degli studenti dal punto di vista non solo teorico, ma so-prattutto pratico.

Dopo la maturità

e diverse esperienze lavorative non ineren-ti al settore attuale, si trasferisce a Po-tenza letteralmente per “seguire il cuore” (intuizione assoluta-mente esatta, che lo

porterà al matrimo-nio e alla successiva nascita di tre figli) e, grazie alla qualifica di perito elettronico, tramite un concorso viene assunto inizial-mente (ironia della sorte) proprio presso il reparto del cuore: la cardiochirurgia. “En-

trandovi rimasi colpi-to dalla mancanza di una figura professio-nale responsabile dei dispositivi elettrome-dicali, che venivano affidati alla buona volontà ed esperien-za degli elettricisti in servizio. All’epoca era-no in pochi ad avere la qualifica di perito elettronico in Basilica-ta, perché non vi era-no istituti con questo indirizzo”.

Chiamato a riparare un’incubatrice e altre varie apparecchiature, dimostra competenze e capacità adeguate; ciò gli permette di diven-tare referente tecnico per la manutenzione e gestione delle appa-recchiature elettrome-dicali dell’intero ospe-dale San Carlo, ruolo che ricopre tuttora, da oltre trent’anni.

E quando arriverà la pensione? “Man-cano ancora quasi 2 anni. Nel frattempo, alla tenera età di 64 anni, continuo a stu-diare e a fare corsi di aggiornamento”. In-somma, non si finisce mai di imparare.

[M. Rosaria Bruno]

Esperto di questi

dispositivi è sicura-

mente il primo tecnico

delle apparecchiature

elettromedicali ad esse-

re entrato nell’ospeda-

le del capoluogo

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La Regione ha l’obbligo politico ed amministrativo di far sapere ai cittadini della Basilicata per quale ragione l’Eni ha questo interesse preciso e spasmodi-co per Cerro Falcone 2X, del quale la Ola ha ribadito il suo no al nuovo permesso, con una denuncia inviata al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione euro-pea. È un pozzo che sarebbe “franato” due volte durante la sua realizzazione, ed è dentro i confini del Parco Nazionale Ap-pennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese, dunque incompatibile con le attività del parco stesso, all’interno di aree SIC-ZPS dell’Unione Europea, ed è l’unica attività industriale nei pressi della fonte Acqua dell’Abete, inquinata dai metalli pesan-ti: manganese, cromo e bario. Elementi che possono tutti derivare dalle sostan-ze chimiche usate nelle attività mine-rarie, secondo la ricercatrice Maria Rita D’Orsogna - dell’Università di Caltech, California - e, forse, sottostimate dal Ctu della Procura di Potenza, che qualche mese fa ha “assolto” - da loro possibili re-sponsabilità precipue - le compagnie mi-nerarie, perché nella fonte Acqua dell’A-bete non sarebbero “state rilevate tracce di idrocarburi”. Impossibili da trovare,

secondo la Ola, perché il vicino (è a circa 200 metri in linea d’aria) Pozzo Cerro Fal-cone 2X non è mai arrivato ad essere un pozzo estrattivo e produttivo di petrolio: appunto perché “franato due volte” e perché sospeso - su precedente denuncia Ola - in quanto illegalmente autorizzato, a parere della nostra Organizzazione, a produrre dalla Regione (estrarre greggio) dentro i confini del parco.

Se le ragioni fondamentalmente di risparmio inducono probabilmente le compagnie minerarie ad operare scelte precise e a volte dannose per la comunità (vedasi ciò che accaduto nel Golfo del Mes-sico), di tutt’altro spessore e intervento dovrebbe essere l’azione dell’amministra-zione pubblica, volta a tutelare la salute dell’ambiente e dei suoi abitanti, e non gli interessi delle società private che estrag-gono idrocarburi, tanto che il nostro Di-partimento Ambiente potrebbe essere rinominato “Dipartimento Regionale del Petrolio” visto che le compagnie già lucrano due volte. La prima volta sulla raffinazione del greggio estratto (159 litri di greggio contenuti in ognuno degli 80 mila barili estratti al giorno in Basilicata, per un totale di circa 13 milioni di litri quotidiani di

greggio - il vero affare delle società minera-rie) in benzina, diesel, fibre, tessuti, pla-stica, farmaceutica, fertilizzanti e altro; la seconda volta sul valore commerciale di borsa degli 80 mila barili estratti al gior-no, sul quale vengono calcolate le famose royalties del 7% da lasciare al territorio (Regioni e Comuni), il 3% per la presa in giro della bonus card idrocarburi (7 euro al mese per patentato lucano), mentre alle compagnie minerarie resta il 90% del valore commerciale degli 80 mila barili estratti quotidianamente in Basilicata, calcolato mediamente intorno agli 8 mi-lioni di euro al giorno.

Di questi 8 milioni di euro quotidia-ni, a Regioni e Comuni vengono lasciati 560 mila euro al giorno, alla bonus card, vanno 240 mila euro al giorno, mentre alle compagnie minerarie restano cir-ca 7.200.000 € al giorno (oltre ai profitti della raffinazione dei 13 milioni di litri di greggio lucano estratti quotidianamente), a riprova matematica che la questione pe-trolio non è un affare né per i lucani né per le loro amministrazioni pubbliche, le quali, senza neanche ricavare posti di lavoro, devono poi sobbarcarsi anche le spese di bonifiche, di rischi sanitari pos-

sibili e di rischio sismico. Anziché consentire una irresponsabile corsa sempre più sfrenata all’oro nero da parte delle compagnie minerarie, meglio farebbe la Re-gione a decidersi per una sempre più improrogabile moratoria per ogni nuovo permesso di ricerca e

di estrazione.Anche al fine di entrare in possesso,

come suggerito dal professor Leonardo Seeber (massimo esperto sismologo inter-nazionale), dei piani ingegneristici di ogni pozzo realizzato in Basilicata, per poter finalmente realizzare piani di sicurezza per la popolazione residente, attualmen-te non previsti. Piani di sicurezza messi gravemente a rischio dai due pozzi di reiniezione Monte Alpi 9 Or e Costa Mo-lina 2, realizzati lungo le faglie sismiche appenniniche, e dai pozzi Rivolta 001 e Nova Siri 001, a 200 metri dai depositi di scorie radioattive dell’Itrec di Trisaia, e che la Regione e il suo dipartimento am-biente si ostinano a non voler chiudere.

Consentire ogni attività su questi quattro pozzi minerari è una grave inan-dempienza sul piano della sicurezza dei cittadini che avrebbe già obbligato - in contesti politici responsabili - alle dimissioni per inadeguatezza dell’as-sessore all’ambiente, Agatino Mancusi (già dimostratosi inadeguato nel gestire la questione Fenice) e del suo diretto-re di dipartimento, Donato Viggiano. [Org. Lucana Ambientalista]

Londra “Fumare in auto con bim-bi deve essere vietato”

Il disegno di legge - che tutela i mi-nori dal fumo passivo - c’è già. Ora la decisione, spiega la Bbc, spetta al mi-nistro della Salute britannico. Contrari i conservatori secondo cui è una pro-posta “eccessiva, invadente e offensiva perigenitori inglesi”.

Budapest Hamburger e patatine tassati in nome di salute

Il governo conservatore ungherese di Viktor Orban ha presentato un dise-gno di legge che prevede la “tassa sulla salute pubblica”. Si abbatterà su cibi e bibite con troppi grassi, zuccheri, caf-feina o sale. Commercianti in rivolta.

Copenaghen Accordo con hippy danesi “Christiania” resta libera

Dopo 8 anni di scontri, c’è l’accordo fra le autorità e gli abitanti del quartiere di Copenaghen, storica comunità auto-gestita nata nel ’71. Gli hippy restano ma dovranno sborsare 16 milioni di euro per i terreni occupati 40 anni fa.

Parigi La ville lumière combatte i cartelloni pubblicitari

Parigi ridurrà del 30% i cartelloni: spesso troppo invadenti, mortificano la bellezza della capitale francese. In tutto il comune saranno vietati gli im-mensi poster di 4metri per 3: ne saran-no rimossi 920 in 2anni.

Londra Per ogni posto di lavoro si candidano 83 laureati

La crisi ha fatto aumentare i neo-laureati in cerca di lavoro: in Gran Bre-tagna le aziende ricevono in media 83 curricula per posto vacante, con pun-te di 150. Erano 31 nel 2008 e 50 nel 2009. Lo dice l’Association of graduate recruiters.

è successosul pianeta Terra

Roma “I telefonini potenzia-no i neuroni”

Le onde elettromagnetiche aumenta-no l’eccitabilità dei neuroni: con una chia-mata di 45 minuti si migliorano i riflessi e l’attività cerebrale per un’ora. I telefonini “elettrizzano” il cervello, cioè ne modi-ficano l’attività al punto che il Gsm dei cellulari potrebbe anche potenziare alcu-ni compiti cognitivi, migliorare i riflessi e ridurre le risorse mentali necessarie per svolgere una determinata mansione. Lo dimostra uno studio condotto da neuro-logi dell’Università Cattolica di Roma in collaborazione con le Università Campus Bio-Medico e Sapienza di Roma.

Gli esperti hanno scoperto che le onde del cellulare influenzano l’attività cere-brale: incrementano l’eccitabilità dei neu-roni più vicini all’antenna e ne modulano, così, l’efficienza nello svolgimento di alcune attività cognitive e motorie. Se si usa il cellulare per 45 minuti, ad esempio, le emissioni elettromagnetiche aumenta-no l’eccitabilità cerebrale per un’ora: “Un effetto positivo se l’obiettivo è aumentare l’eccitabilità di un cervello malato - spiega Paolo Maria Rossini, coordinatore dello studio-negativo se a essere stimolato è un cervello già troppo eccitato, come nel caso dell’epilessia”.

New York Presto la marijuana sarà legalizzata

In Usa si potrà coltivare, fare uso e vendere legalmente marijuana. Un gruppo bipartisan di deputati ha pre-sentato la proposta di legge. In 16 Sta-ti su 50 la coltivazione e la vendita di cannabis sono già consentite per mo-tivi medici.

San Paolo Avvocata si fa uccide-re pagando 886 euro

La legale brasiliana Giovana Mathias Manzano, 35 anni e appena divorziata, ha pagato due ragazzi per farsi uccidere nella sua auto e dare fuo-co alla vettura. Uno dei killer, 21 anni, ha detto di aver ricevuto 2 mila reais (886 euro) per il “lavoro”.

New York “Sì” a videogiochi vio-lenti anche per i minorenni

In Usa si possono vendere ai mino-renni tutti i videogame, anche quelli violenti. L’ha sancito la Corte Suprema bocciando una legge della California che ne proibiva la vendita agli under 18: “è contro la libertà di espressione”.

Sydney I più felici del mondo sono gli australiani

Gli australiani sono il popolo più feli-ce del mondo sviluppato. Lo dice l’Ocse che ha pubblicato il “Better Life Initiati-ve Index”, costruito con indicatori come reddito, istruzione e salute. Secondi i ca-nadesi, terzi gli svedesi.

Shanghai L’energia scarseggia. Sarà razionata in estate

Le autorità della metropoli industria-le della Cina hanno chiesto a centri com-merciali e uffici di chiudere nei giorni più caldi. Non è raro infatti che le tempera-ture tocchino i 37° C. Circa l’80% dell’e-nergia usata nel Paese viene dal carbone.

Sydney “Chi ha questi tatuaggi at-tira la morte violenta”

Uno scherzo? No, uno studio dei pa-tologi dell’Università di Adelaide. Su 20 cadaveri con il tattoo che raffigura Ned Kelly (brigante buono del 1800 diventato simbolo nazionale australiano) solo 3 era-no finiti all’obitorio per morte naturale.

L’assessore Agatino MANCUSI ed il suo Capo Dipartimento, devono dimettersi !

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un Po’litica...di Gianni Rosa

Un’interrogazione per co-noscere l’attuale situazione ambientale del sito immo-biliare “ex cip zoo-suinicola lucana” in via della Fisica a Potenza, che a seguito della soppressione dell’ESAB è di-venuto di proprietà della Re-gione Basilicata. Una lunga vicenda che fa registrare, tra l’altro, il 22 ottobre 2010 il decreto di sequestro dell’area emesso dalla Procura della Repubblica di Potenza, la qua-le ipotizza la “sussistenza di un deposito incontrollato di rifiuti pericolosi e non”.

La Giunta regionale con la delibera n. 2036 del 30 no-vembre 2010 ha dato man-dato a due uffici dell’ente di formulare una stima somma-ria dei costi occorrenti per la bonifica delle coperture in cemento-amianto presenti nel complesso (Ufficio Prov-veditorato) e di procedere alla mappatura e caratterizzazio-ne di tutti i rifiuti speciali e/o pericolosi presenti nonché la quantificazione della spesa occorrente per la rimozione e trasporto in discarica auto-rizzata (Ufficio Prevenzione e Controllo Ambientale del Di-partimento Ambiente e Ter-ritorio).

Da quel momento non si è

saputo più nulla, dei “succes-sivi provvedimenti da attuare in relazione alle ulteriori va-lutazioni” che la Giunta si era impegnata a fare, sempre nel-la delibera del 2010, è scom-parsa ogni traccia.

Da informazioni informali fino ad oggi la Giunta non ha preso più alcuna decisione, pertanto con l’interrogazione in primis si sollecita una solu-zione della questione e inoltre

si chiedono le ragioni di detti ritardi ed in merito se gli uffici hanno adempiuto al compito assegnato.

L’assessore la ramo Mancu-si deve fornirci un’informati-va precisa riguardo all’attuale stato ambientale dell’intera area, considerato che sono gli uffici del dipartimento da lui guidato ad avere l’onere di for-mulare la caratterizzazione dell’area e l’individuazione dei

Ex Cip-ZooTutto da rifare dopo 10 anni

In riferimento all’artico-lo “Commistioni Lucane” da noi pubblicato sul n. 6 del 21 giugno, a seguito del colloquio avuto con il sig. Nicola Figliuolo è doveroso, ricostruiti i fatti, informare che: nel gennaio 2005 (Co-munità Montana del Me-landro) chi subisce l’inge-renza della maggioranza è invece Figliuolo (in quanto viene nominato Tisci che riceve più voti). Di contro, l’affermazione di Figliuo-lo alla Provincia non può essere “collegata” perchè risalente ad altro periodo (2009).

Inoltre, pubblichiamo

integralmente il Comuni-cato ricevuto dal Presiden-te Nicola Manfredelli che precisa: “Il C.S.R. Marmo Melandro è una Società Con-sortile a.r.l. mista pubblico/privata a prevalenza di Capi-tale privato. La Provincia di Potenza non partecipa al Ca-pitale azionario. L’Assemblea dei Soci, in data 03/12/2008, ha provveduto ad eleggere, in base alle vigenti norme statu-tarie, i componenti dell’Orga-no Amministrativo e tra que-sti Nicola Figliuolo ben prima che il medesimo – per circo-stanze del tutto estranee alla Società- fosse investito della carica di Assessore della Pro-

vincia di Potenza. Nicola Fi-gliuolo nel CdA della Società C.S.R., pertanto, rappresenta la parte privata e, nello speci-fico, l’azionista C.I.A. Basili-cata. Per gli Amministratori della Società C.S.R. non è prevista alcuna indennità di carica, ma, soltanto gettone per ogni effettiva presenza in Consiglio, peraltro, non perce-pito dalla nomina. La Società C.S.R. Marmo Melandro ha operato e opera in totale au-tonomia, per cui, non vi può essere alcun accostamento al contenuto dell’articolo.”

[[email protected]]

L’assessore Figliuolo chiarisce ed il C.S.R. Marmo Melandro precisa

Replica all’articolo “Commistioni lucane”

Nicola Figliuolo, assessore alla Provincia di Potenza

rifiuti speciale e/o pericolosi e il relativo piano di smalti-mento. Visti i mesi che sono trascorsi, viene il dubbio che forse al Dipartimento sono troppo impegnati a redigere la Relazione sulla Stato dell’Am-biente in Basilicata, attività decisa dalla Giunta con la de-libera n. 307 dell’11/03/2011 il cui costo preventivato è di 80.000 euro? L’ennesimo re-port pagato con i soldi pub-

blici utile alla fine solo alla politica, si prevedono nuove passerelle con i politici no-strani che promettono da novelli boy scout impegno e rispetto dell’ambiente. Siamo curiosi di vedere cosa si dirà nella relazione della cip-zoo di Potenza, della Fenice di Melfi, del Pertusillo in Val d’Agri, del Centro Oli di Viggiano, della Liquichimica di Tito, e di tante altre situazioni ancora sospese.

Nello specifico della cip-zoo, oltre ad una risposta celere, ci si attende anche un operato alquanto veloce che metta fine ad una mancata bonifica che ormai si protrae da oltre dieci anni e che rap-presenta una vera indecenza per la città capoluogo e per l’intera regione.

Infine, e certamente non di minore importanza, il Presi-dente De Filippo ci deve anche dire se esiste in Regione un di-segno strategico per il nuovo utilizzo dell’area e con quali risorse finanziarie si vuole at-tuare, visto che la stessa area assume oramai una posizione cruciale e privilegiata nella città di Potenza e non può ri-manere ancora abbandonata a se stessa. Non serve a nes-suno.

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dal 19 luglio al 1 agosto [email protected]

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