FONDAMENTI DI Anatomia E FISIOLOGIA - edises.it · iii Autori e illustratori Frederic (Ric)...
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F O N D A M E N T I D I
AnatomiaFISIOLOGIA
Si ringraziano:
Edwin F. Bartholomew, M.S.Collaboratore
William C. Ober, M.D.Coordinatore artistico e illustratore
Claire W. Garrison, R.N.Illustratrice
Kathleen Welch, M.D.Consulente clinica
Ralph T. HutchingsFotografo biomedico
Frederic H. Martini, Ph.D.Università delle Hawaii a Manoa
Judi L. Nath, Ph.D.Lourdes College
T e r z aE d i z i o n e
E
Titolo originale:
FREDERIC H. MARTINI AND JUDI L. NATH
FUNDAMENTALS OF ANATOMY & PHYSIOLOGY
Copyright © 2009, VIII ed., Pearson Benjamin Cummings
Fondamenti di Anatomia e Fisiologia – III edizione
Copyright © 2010 EdiSES S.r.l. – Napoli
9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
2014 2013 2012 2011 2010
Le cifre sulla destra indicano il numero e l’anno dell’ultima ristampa effettuata
Edizione italiana a cura di:
Giorgio Bovo – Ospedale San Gerardo Di Monza
Nicoletta Gagliano – Università Degli Studi Di Milano
Sergio Galli – Università Degli Studi Di Padova
Stefania Lucia Nori – Università Degli Studi Di Salerno
Alessandra Pacini – Università Degli Studi Di Firenze
Elisabetta Weber – Università degli Studi di Siena
Fotocomposizione : EdiSES S.r.l. – Napoli
Incisione e stampa:
Tipolitografia Petruzzi Corrado & Co. S.n.c.
Zona Ind. Regnano – Città di Castello (PG)
per conto della
EdiSES S.r.l. – Napoli
http://www.edises.it e-mail: [email protected]
ISBN 978 88 7959 671 8
A norma di legge, le pagine di questo volu-
me non possono essere fotocopiate o ciclostila-
te o comunque riprodotte con alcun mezzo
meccanico. La casa editrice sarebbe particolar-
mente spiacente di dover promuovere, a sua
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riamente non si adeguano a tale norma.
L'Editore
iii
Autori e illustratori
Frederic (Ric) Martini,Ph.D.Il Professor Martini ha conseguitoil dottorato in Anatomia Compara-ta e Funzionale presso la CornellUniversity per il suo lavoro sullafisiopatologia dello stress. Le suepubblicazioni comprendono arti-coli giornalistici, capitoli di libri di testo, relazioni tecni-che e articoli per riviste. È coautore di altri sei testi univer-sitari, di cui alcuni di anatomia e altri di anatomia e fisio-logia, e cura una rubrica speciale, “Back to Basics”, sulPhysician License and Practice Today, una pubblicazionetrimestrale per gli studenti e i praticanti in campo medico.Attualmente lavora presso l’Università delle Hawaii a Ma-noa ed è membro dello Shoals Marine Laboratory, unajoint-venture tra la Cornell University e l’Università delNew Hampshire. Il Professor Martini è stato membro del-la Human Anatomy and Physiology Society (HAPS) per15 anni e del comitato che ha stilato le linee guida per ilcurriculum del corso di studi in Anatomia e Fisiologia.Attualmente è Presidente Emerito della HAPS, dopo averricoperto le cariche di Presidente Eletto, Presidente e Vi-ce-Presidente tra il 2004 e il 2007. È inoltre membro dellaAmerican Physiological Society, della American Associa-tion of Anatomists, della Society for Integrative and Com-parative Biology, della Australia/New Zealand Associa-tion of Clinical Anatomists, della Hawaii Academy ofScience, della American Association for the Advancementof Science e della International Society of VertebrateMorphologists.
Judi L. Nath, Ph.D.La Professoressa Nath è docente diBiologia e Scienze Sanitarie pressoil Lourdes College di Sylvania,Ohio, dove insegna anatomia e fi-siologia, terminologia medica, far-macologia e fisiopatologia. Dopoaver conseguito la laurea in Biolo-gia e in Tedesco presso l’Università di Stato di BowlingGreen, è rimasta in questa località per conseguire il ma-ster e il dottorato presso l’Università di Toledo.
La Prof.ssa Nath si dedica con passione ai suoi studen-ti e si impegna nel trasmettere loro la complessità dellascienza in un modo accattivante che gli studenti trovanointeressante, interattivo ed eccitante. È stata insignita del
Autoripremio “Faculty Eccellence” dal Lourdes College come ri-conoscimento per l’insegnamento, la competenza e i ser-vizi per la collettività. È stata inoltre Direttrice del Dipar-timento di Biologia. Membro della Human Anatomy andPhysiology Society (HAPS), è stata nominata due volte incarica e ha fatto parte di diversi comitati, tra i quali il Cur-riculum and Instruction Committee, che ha prodotto ri-sultati in armonia con gli standard stabiliti dalla HAPS.
È inoltre membro della American Association of Ana-tomists (AAA), della Society for College Science Teaching(SCST) e della National Science Teachers Association(NSTA).
È l’unica autrice di Using Medical Terminology: A Prac-tical Approach (edito da Lippincott Williams & Wilkins),il primo libro dedicato all’utilizzo di un approccio full im-mersion in lingua straniera per l’insegnamento della ter-minologia medica nell’ambito dell’anatomia e della fisio-logica applicate. La Prof.ssa Nath ha anche prodotto ma-teriale ausiliario, tra cui letture di approfondimento e pro-ve di verifica, per diversi libri di testo di Anatomia e Fisio-logia scritti da Martini.
Nel tempo libero, Judi ama andare in bicicletta, suona-re il pianoforte e godersi la vita con suo marito Mike e i lo-ro cani.
Collaboratore
Edwin F. Bartholomew,M.S.Edwin F. Bartholomew ha conse-guito la laurea presso l’Universitàdi Stato di Bowling Green in Ohioe il master presso l’Università delleHawaii. I suoi ampi interessi spa-ziano dall’anatomia e fisiologiaumane alla paleontologia, all’am-biente marino all’acquacoltura domestica. Bartholomewha insegnato anatomia e fisiologia umane sia alla scuolasuperiore che all’università e ha tenuto un’ampia varietàdi altri corsi di scienze (dalla botanica alla zoologia) pres-so il Maui Community College. Attualmente insegna allastorica Lahainaluna High School, la più antica scuola su-periore a Ovest delle Montagne Rocciose. Ha scritto arti-coli giornalistici, una rubrica settimanale su un quotidia-no e numerosi articoli per riviste. In collaborazione con ilProfessor Martini, è stato coautore di Essential of Anatomy& Physiology, Structure and Function of the Human Body e
Consulente clinica
Kathleen Welch, M.D.La Dott.ssa Welch ha conseguitoil titolo di Dottore in Medicinapresso l’Università di Washingtona Seattle e in seguito ha svoltol’internato presso l’Università delNorth Carolina a Chapel Hill. Perdue anni ha lavorato come Direttrice del Maternal andChild Health presso l’LBJ Tropical Medical Center nelleSamoa americane e, successivamente, è stata membro delDepartment of Family Practice presso la Kaiser Perma-nente Clinic a Lahaina, nelle Hawaii. Dal 1987 esercita lasua professione privatamente. La Dott.ssa Welch è mem-bro della American Association of Family Practice, dellaHawaii Medical Association e della Human Anatomy andPhysiology Society. Insieme al Professor Martini, è autri-ce di un libro di testo di anatomia e fisiologia e dell’A&PApplications Manual, disponibile come supplemento al-l’ottava edizione di Fundamentals of Anatomy & Physio-logy.
Fotografo
Ralph T. HutchingsIl signor Hutchings è stato collabo-ratore del Royal College of Sur-geons per vent’anni. Ingegnere diformazione, si è dedicato per annia fotografare la struttura del corpoumano. Il risultato è stata una seriedi atlanti anatomici a colori, tra i quali Color Atlas of Hu-man Anatomy, Color Atlas of Surface Anatomy e The Hu-man Skeleton (tutti editi dalla Mosby-Yearbook Publi-shing). Per le sue rappresentazioni anatomiche del corpoumano, l’Associazione Internazionale dei Fotografi lo haeletto miglior fotografo del corpo umano del ventesimosecolo. Hutchings vive ora nella zona settentrionale diLondra, dove cerca di conciliare le esigenze dei suoi inca-richi fotografici con il suo hobby per le autovetture e gliaeroplani d’epoca.
iv
The Human Body in Health and Disease (tutti editi daBenjamin Cummings). Bartholomew è membro della Hu-man Anatomy and Physiology Society, della National As-sociation of Biology Teachers, della National Science Tea-chers Association, della Hawaii Science Teachers Associa-tion e della American Association for the Advancement ofScience.
Illustratori
William C. Ober, M.D.Il Professor William C. Ober haconseguito la laurea presso l’Uni-versità di Washington e Lee e il ti-tolo di Dottore in Medicina pressol’Università della Virginia. Ai suoistudi in medicina ha affiancatoquelli svolti nel Dipartimento di Arte Applicata alla Medi-cina presso la Johns Hopkins University. Dopo la laurea, ilProfessor Ober ha svolto l’internato e successivamente halavorato presso l’Università della Virginia nel Dipartimen-
to di Medicina Generale. È attualmente Professore Asso-ciato di Biologia presso l’Università di Washington e Lee efa parte del corpo docente dello Shoals Marine Labora-tory, dove insegna Illustrazione Biologica ogni estate. I li-bri di testo le cui illustrazioni sono state curate dal Medi-cal & Scientific Illustration hanno vinto numerosi premiper la grafica e le illustrazioni.
Claire W. Garrison, R.N.Claire W. Garrison lavorava comepuericultrice e ostetrica prima didedicarsi come professionista atempo pieno all’illustrazione me-dica. È tornata a studiare al MaryBaldwin College, dove ha conse-guito il diploma in arti grafiche a pieni voti. Dopo un ap-prendistato di cinque anni, dal 1986 collabora con il Pro-fessor Ober nell’attività di Illustrazioni Mediche e Scienti-fiche. È membro del corpo docente dello Shoals MarineLaboratory e ha un ruolo di docenza condiviso nel corsodi Illustrazione Biologica.
v
A questa edizione di Fondamenti di Anatomia e Fisio-logia ha lavorato una nuova coautrice, la ProfessoressaJudi Nath. Judi è una docente piena di devozione e diesperienza e ha fornito un grosso contributo a questanuova edizione.
Il testo è stato arricchito di punti di forza allo scopo direndere questa edizione ancora più incentrata sugli stu-denti rispetto alle precedenti. L’esperienza degli autoricome docenti, associata all’acquisizione dei commenti distudenti e insegnanti, ha portato a rimaneggiare la pre-sentazione complessiva del materiale, con il risultato cheadesso è più semplice seguire i principali fili conduttori enavigare attraverso i capitoli. Le innovazioni includonogli Obiettivi di apprendimento di apertura dei capitoli e ititoli delle sezioni esplicativi che, oltre a introdurre nuo-vi argomenti, insegnano dei concetti. Gli inserti Consigli& Trucchi propongono agli studenti semplici analogie estrumenti mnemonici per aiutarli a ricordare termini enozioni. Tutte le figure del testo sono state rivisitate conl’obiettivo di migliorarne le caratteristiche didattiche.Molte figure sono state riformattate, revisionate o intera-mente ridisegnate per rendere più chiare le strutture, au-mentare il contrasto cromatico e intensificare l’aspettotridimensionale delle prospettive. Inoltre, le indicazionidei nomi delle strutture sono state riposizionate in modotale da essere più facili da seguire nel corso dello studio.
Le modifiche sostanziali apportate in questa edizionesono presentate più avanti nella sezione Modifiche gene-rali, seguita da una sezione più dettagliata intitolata Mo-difiche capitolo per capitolo. Le restanti pagine dellaprefazione sono dedicate alla Iconografia didattica.
Modifiche generali Di seguito è riportato un elenco delle innovazioni, deglielementi modificati e di altri interventi di revisione chia-ve presenti in questa nuova edizione.
• NOVITÀ Obiettivi di apprendimento. Sono elenchinumerati di apertura dei capitoli che indicano aglistudenti cosa dovrebbero essere in grado di fare dopoaver studiato il capitolo. I docenti di Anatomia e Fi-siologia hanno cominciato a passare da “obiettivi” ge-nerali (cosa gli studenti “necessitano di conoscere”) aquesti più concreti “obiettivi di apprendimento” (co-sa gli studenti “necessitano di saper fare”). Questo ti-po di approccio consente di seguire la tendenza del-l’insegnamento di anatomia e fisiologia, che cerca di
soddisfare le specifiche esigenze degli studenti. GliObiettivi di apprendimento possono essere coordina-ti con i programmi dipartimentali di valutazione deglistudenti.
• NOVITÀ Titoli delle sezioni esplicativi. Oltre a in-trodurre nuovi argomenti, enunciano il concettochiave che sarà presentato nella sezione. Tali titoli nu-merati sono direttamente correlati agli Obiettivi di ap-prendimento numerati presenti nella pagina di aper-tura del capitolo. I due elementi insieme aiutano glistudenti a inquadrare immediatamente e ad appren-dere i contenuti essenziali delle sezioni.
• NOVITÀ e RIVISITAZIONE Verifiche. Hanno unalocalizzazione prevedibile in tutto il capitolo per met-tere a fuoco ciascun argomento. Con l’affinamento delnome e dello scopo, ciascuna Verifica adesso mette al-la prova la comprensione non solo dei concetti, maanche delle nozioni, a seconda di cosa sia più necessa-rio agli studenti in ogni specifico punto del capitolo.Le Verifiche sono presentate con regolarità e rinforza-no gli Obiettivi di apprendimento riportati nella pagi-na di apertura del capitolo, risultando in un’integra-zione sistematica degli Obiettivi di apprendimentonel corso del capitolo. Le domande di Verifica sononumerate in modo sequenziale all’interno di ciascuncapitolo, cosicché gli studenti possono agevolmentevalutare la propria comprensione ad ogni “pausa” an-dando a leggere le risposte corrispondenti nella lin-guetta blu Risposte alla fine del libro.
• NOVITÀ Consigli & Trucchi. Sono inserti che rap-presentano strumenti di apprendimento brevi e con-creti che forniscono agli studenti semplici analogie estrumenti mnemonici per aiutarli a ricordare nozionie concetti.
• NOVITÀ Punti Chiave. Sono inserti, posizionati inmodo strategico lungo il testo, che riportano nozionie concetti fondamentali necessari per la comprensio-ne delle basi di anatomia e fisiologia, i frammenti chegli studenti dovrebbero ricordare molti anni dopoaver seguito il corso, indipendentemente dalla profes-sione scelta.
• NOVITÀ Sai che…? Per catturare l’attenzione deglistudenti prima dell’inizio del capitolo, questo insertofa riferimento alla nuova foto di apertura del capitolo
Prefazione
vi Prefazione
e fornisce informazioni intriganti e curiose relative alcorpo umano.
• NOVITÀ e RIVISITAZIONE Discussioni cliniche.Sono state aggiornate con le più recenti informazionicliniche e statistiche e una nuova Discussione clinicaè stata aggiunta in ciascun capitolo. Le definizioni e ledescrizioni dei processi patologici sono state revisio-nate quando necessario.
• RIVISITAZIONE Sommario. Al termine di ciascuncapitolo, il Sommario, chiamato Traccia per lo studionell’edizione precedente, è stato modificato per segui-re l’organizzazione triplice del materiale presentatonel capitolo:
(1) gli Obiettivi di apprendimento numerati nella pa-gina di apertura del capitolo sono correlati ai
(2) titoli delle sezioni numerate all’interno del capito-lo, che sono corrispondenti ai
(3) titoli numerati nel Sommario alla fine del capitolo.
• NOVITÀ e RIVISITAZIONE Domande di riepilogo.Posizionate alla fine di ogni capitolo e denominateRassegna di domande nell’edizione precedente, com-prendono nuove domande basate sulle figure del capi-tolo che sono state modificate per consentire la visua-lizzazione dei concetti chiave. Molte altre domandeDomande di riepilogo sono nuove o revisionate.
• RIVISITAZIONE Eponimi. Nella maggior parte deicasi gli Eponimi sono stati sostituiti con i termini ri-portati in Terminologia Anatomica: Terminologia Ana-tomica Internazionale (TA), il testo di riferimentostandard di terminologia anatomica creato in collabo-razione dal Federal Committee on Anatomical Termi-nology (FCAT) e dalla International Federation of As-sociations of Anatomists (IFAA). Dal momento che itermini non appartenenti alla TA sono ancora di usocomune, presentiamo gli altri termini tra parentesi,quando opportuno.
• RIVISITAZIONE e MIGLIORAMENTO Programmagrafico. Sono state aggiunte illustrazioni che hannovinto più di un premio e sono generalmente ricono-sciute come le più didattiche di tutte le illustrazioni diqualsiasi libro di testo di anatomia e fisiologia. Moltedelle Figure “fianco a fianco” sono state riformattateper presentare, in maniera ancora più chiara, le illu-strazioni accoppiate a fotografie di cadaveri dissezio-nati (e altre accoppiate a microfotografie). Tutte le fi-gure di fisiologia, incluse le Figure “passo per passo”,sono state più o meno revisionate in questa edizione,per migliorare la visualizzazione del flusso dei proces-si e rendere più facilmente accessibili le informazioni.Le icone di orientamento e le frecce nelle Figure “damacro a micro” sono state modificate per accompa-
gnare gli studenti in modo più chiaro e diretto dallestrutture più grandi a quelle più piccole. Come ri-scontro alle reazioni di entusiasmo di docenti e stu-denti, le Figure pilota sono state restaurate in questaedizione per rendere più chiari i processi fisiologicicomplessi. Le 75 nuove Figure con illustrazione so-vrapposta alla fotografia aiutano gli studenti a osser-vare le strutture nel contesto e nelle proporzioni realidel corpo umano. Le indicazioni dei nomi in tutte lefigure di anatomia del libro sono state riorientate eposizionate in modo da renderle più nitidamente visi-bili e facili da seguire. I pallini che erano riportati ac-canto ai richiami delle figure nel testo sono stati sosti-tuiti con l’uso del colore verde per tali richiami, per fa-cilitare la ripresa della lettura del testo al punto giustodopo aver guardato la figura. Infine, il più intensocontrasto cromatico e la maggiore tridimensionalitàaiutano gli studenti a osservare, comprendere e ap-prezzare strutture e funzioni.
• NOVITÀ Linguette colorate. Indicano l’unità (in ba-se alla posizione lungo il margine della pagina) e lospecifico apparato corporeo (in base al colore) e ri-portano anche stampato il numero del capitolo. Talilinguette rendono più agevole spostarsi all’interno dellibro. Il sistema prosegue anche nella parte finale dellibro, dove Appendice, Risposte, Glossario e Indiceanalitico sono contrassegnati ciascuno da un colorefacile da trovare.
• Richiami dei concetti. Indicati con icone a catena blu,sono stati conservati dalle edizioni precedenti e se-gnalano agli studenti che ciò che stanno leggendo ècorrelato a, o si basa su, discussioni precedenti. Ognirichiamo rimanda ad un numero di pagina per poterrapidamente andare a rivedere il materiale d’interessepresente in un altro capitolo.
Modifiche capitolo per capitoloLa seguente Tavola dei Contenuti fornisce alcuni esempiche evidenziano il lavoro di revisione effettuato in questanuova edizione.
Capitolo 1: Introduzione all’anatomia e alla fisiologia
• Nuova Discussione clinica: Omeostasi e malattia
• Nuova Figura 1-11: La cavità corporea ventrale e le suesuddivisioni
Capitolo 2: Livello chimico di organizzazione
• Nuova Discussione clinica: Acidi grassi e salute
• Figura 2-8: Attività delle molecole d’acqua nelle solu-zioni acquose. Modificata per renderla più coerentecon altre figure
Prefazione vii
• Figura 2-23: Struttura degli acidi nucleici. Modificataper mostrare la precisa orientazione dell’elica del DNA
Capitolo 3: Livello cellulare di organizzazione
• Nuova Discussione clinica: Telomerasi, invecchiamen-to e cancro
• Discussione clinica: Morbo di Parkinson. Ricollocatadal Capitolo 14
• Tabella 3-1: Gli organelli di una tipica cellula. Riorga-nizzata per chiarezza
• Figura 3-1: Anatomia di un modello cellulare. Modifi-cata per inserire i proteasomi
Capitolo 4: Livello tissutale di organizzazione
• Nuova Discussione clinica: Alterazione delle membra-ne sierose
• Figura 4-2: Connessioni intercellulari. Terminologiarelativa alle connessioni intercellulari modificata
Capitolo 5: Apparato tegumentario
• Nuova Discussione clinica: Anomalie della cute
• Nuova Figura 5-7: Rachitismo
• Nuova Figura 5-15: Un cheloide
Capitolo 6: Tessuto osseo e struttura dell’osso
• Nuova Discussione clinica: Formazione eterotopicadell’osso
• Nuova Figura 6-12: Ossificazione intramembranosa
• Nuova Figura 6-14: Esempi di crescita anormale delleossa. Aggiunta per mostrare il nanismo ipofisario e lasindrome di Marfan
Capitolo 7: Scheletro assile
• Nuova Discussione clinica: Cifosi, lordosi e scoliosi
• Nuova Figura 7-17: Curvature anormali della colonnavertebrale
Capitolo 8: Scheletro appendicolare
• Nuova Discussione clinica: Sindrome del tunnel carpale
Capitolo 9: Articolazioni
• Nuova Discussione clinica: Lesioni del ginocchio
• Figura 9-12: Articolazione del ginocchio. Disposizionemodificata per chiarezza
Capitolo 10: Tessuto muscolare
• Nuova Discussione clinica: Rigor mortis
• Nuova Discussione clinica: Mialgia a insorgenza ritar-data
• Figura 10-5: Struttura del sarcomero. Terminologiamodificata
• Figura 10-18: Contrazioni isotoniche e isometriche.Terminologia modificata
Capitolo 11: Apparato muscolare
• Nuova Discussione clinica: Iniezioni intramuscolari
Capitolo 12: Tessuto nervoso
• Nuova Discussione clinica: Rabbia
• Nuova Figura 12-4: Introduzione alla neuroglia
• Figura 12-11: Canali a cancello; Figura 12-12: Poten-ziali graduati. Terminologia modificata
Capitolo 13: Midollo spinale, nervi spinali e riflessispinali
• Nuova Discussione clinica: Fuoco di Sant’Antonio
• Nuova Figura 13-9: Fuoco di Sant’Antonio
• Nuova Figura 13-16: Classificazione dei riflessi
Capitolo 14: Encefalo e nervi cranici
• Nuova Discussione clinica: Emorragia epidurale e sub-durale
• Nuova Discussione clinica: Sindrome da disconnessio-ne
• Discussione clinica: Morbo di Parkinson. Ricollocatanel Capitolo 3
Capitolo 15: Integrazione nervosa I: vie sensitive e si-stema nervoso somatico
• Nuova Discussione clinica: Valutazione della sensibi-lità tattile
Capitolo 16: Integrazione nervosa II: sistema nervosoautonomo e funzioni di ordine superiore
• Nuova Discussione clinica: Classificazione delle malat-tie del sistema nervoso
• Figura 16-11: Riflessi viscerali. Didascalia modificataper ausilio al lettore
Capitolo 17: Organi di senso
• Nuova Discussione clinica: Cinetosi
• Figura 17-20: Anatomia dell’orecchio. Terminologiamodificata
• Figura 17-26b: Chiocciola. Indicazione di strutture ag-giuntive
• Figura 17-31: Vie uditive. Modificata per mostrare levie uditive bilaterali
Capitolo 18: Sistema endocrino
• Nessuna modifica di rilievo
Capitolo 19: Sangue
• Nuova Discussione clinica: Anomalie dell’emoglobina
• Figura 19-2: Anatomia dei globuli rossi. Riorganizzataper migliorare la rappresentazione dei globuli rossi
• Nuova Figura 19-4: Globuli rossi falciformi
Capitolo 20: Cuore
• Nuova Discussione clinica: Disordini che influenzanola gittata cardiaca
• Figura 20-5: Cellule muscolari cardiache. Terminolo-gia modificata
viii Prefazione
Capitolo 21: Vasi sanguigni e circolazione
• Nuova Discussione clinica: Edema
Capitolo 22: Sistema linfatico e immunità
• Nuova Discussione clinica: Rigetto di trapianti e immu-nosoppressione
• Figura 22-2: Capillari linfatici. Colori modificati; parte(b) ridisegnata per chiarezza
• Figura 22-4: Rapporti fra i dotti linfatici e il sistema ve-noso. Fotografia aggiunta per fornire una reale prospet-tiva anatomica
• Figura 22-20: Sensibilizzazione ed attivazione deilinfociti B. Fase di attivazione: indicazioni corrette
Capitolo 23: Apparato respiratorio
• Nuova Discussione clinica: Pneumotorace
• Nuova Discussione clinica: Avvelenamento da monos-sido di carbonio
• Testo e iconografia. Modificati per utilizzare “pneumo-citi di I tipo” e “pneumociti di II tipo” come terminiprincipali e “cellule epiteliali alveolari” e “cellule setta-li” come termini secondari
Capitolo 24: Apparato digerente
• Nuova Discussione clinica: Cancro colorettale
• Nuova Discussione clinica: Malattie infiammatorie einfettive dell’apparato digerente
• Figura 24-9: Dentizioni primaria e secondaria. Ridise-gnata per aggiungere mascella e mandibola con i dentinon erotti
Capitolo 25: Metabolismo ed energetica
• Nuova Discussione clinica: Ipotermia indotta
• Tabella 25-2: Principali gruppi di alimenti delle lineeguida alimentari del 2005 e loro effetti generali sulla sa-lute; Figura 25-13: Piano MyPyramid. Modificate perinserire le nuove informazioni della Piramide Alimen-tare del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti
• Tabella 25-3: Minerali e riserve di minerali; Tabella 25-5: Vitamine idrosolubili. Modificate per utilizzare i
termini più attuali relativi ad apporto con la dieta,quantità minima e quantità raccomandata
Capitolo 26: Apparato urinario
• Nuova Discussione clinica: Diuretici
• Testo e iconografia. Modificati per utilizzare “ansa delnefrone” come termine principale e “ansa di Henle” co-me termine secondario
Capitolo 27: Equilibrio dei fluidi, degli elettroliti edacido-base
• Nuova Discussione clinica: Acqua e perdita di peso
• Figura 27-1: Composizione del corpo umano. Modifi-cata per chiarezza
• Tabella 27-2: Bilancio elettrolitico di un soggetto adul-to. Range di concentrazioni ioniche normali nel LECaggiornati
Capitolo 28: Apparato genitale
• Nuova Discussione clinica: Carcinoma ovario
• Discussione clinica: Ipertrofia prostatica e cancro dellaprostata. Riscritta in base alle statistiche attuali
• Discussione clinica: Cancro della mammella. Riscrittain base alle statistiche attuali
• Figura 28-7: Spermatogenesi; Figura 28-15: Oogenesi.Modificate per mostrare come la replicazione del DNAavvenga prima della meiosi e che la sinapsi e la forma-zione delle tetradi avvengano invece nel corso dellameiosi
Capitolo 29: Sviluppo ed ereditarietà
• Nuova Discussione clinica: Anomalie cromosomiche eanalisi genetica
• Sezione “Progetto Genoma Umano e oltre”. Aggiornatacon le informazioni relative ai nuovi indirizzi di ricerca
Frederic H. Martini
Judi L. Nath
Materiale di supporto per idocentiI docenti che utilizzano il testo a scopo didattico possonoscaricare dal sito www.edises.it, previa registrazione al-l’area docenti, le immagini del libro in formato Power-Point.
Materiale di supporto per gli studentiAllegato al testo viene fornito gratuitamente allo studenteun CD interattivo contenente materiale didattico aggiun-tivo:
• Atlante di anatomia interattivo
• Animazioni interattive
• Esercitazioni multimediali
• Casi clinici
I C O N O G R A F I A D I D A T T I C A
Figure “fianco a fianco”
Vedute multiple della stessa struttura o dello stesso tessuto permettono agli studenti di confrontare la rappresen-tazione di un illustratore con una fotografia della struttura o del tessuto reale come apparirebbe in laboratorio o insala operatoria.
Figure “passo per passo”
Queste figure scompongono processi multistadio in una serie di illustrazioni numerate che seguono passo passole descrizioni fatte dagli autori nel testo.
A B
Forzaapplicata
Volumiuguali
Volumeaumentato
Volumediminuito
Molecoledi glucosio
Membrana selettivamente permeabile
Molecoledi acqua
Due soluzioni contenenti concentrazioni differenti di soluto sono separate da una membrana selettivamente permeabile. Le molecole d’acqua (piccoli punti blu) cominciano ad attraversare la membrana verso la soluzione B, la soluzione con la più alta concentrazione di soluti (cerchietti rosa più grandi).
All’equilibrio, le concentrazioni di soluto ai due lati della membrana sono uguali. Il volume della soluzione B è aumentato a spese di quello della soluzione A.
L’osmosi può essere prevenuta contrastando la variazione di volume. La pressione osmotica della soluzione B è uguale al valore della pressione idrostatica richiesto per fermare il flusso osmotico.
FASE 1 FASE 2 FASE 3
(a) (b)
Uretere
Strato internodella capsula
fibrosa
IloPelvi renale
Seno renaleTessuto
adiposo nelseno renale
Papilla renale
Calice minore
Piramide renale
Capsula fibrosa
Calice maggiore
Ingresso al calice minore
Midollare renale
Colonne renali
Calice minore
Piramidi renali
UreterePapilla renale
Lobo renale
Pelvi renale
Corticale renale
Ilo
Seno renale
Calice maggiore
Lobo renale
Capsulafibrosa
ix
Figure “da macro a micro”
Queste figure aiutano gli studenti a collegare le strutture familiari con quelle non familiari attraverso veduteanatomiche in sequenza che vanno da interi organi o altre strutture alle loro parti più piccole.
Figure “pilota”
Queste figure sono vedute d’insieme chevengono presentate all’inizio di discussionirelative a processi fisiologici complessi eriproposte quando opportuno per aiutaregli studenti a seguire i processi.
PancreasPancreasPancreas
Sfinteredi Oddi
Dotto pancreatico
Dotto biliare comune(coledoco)
Lume intestinale
Papilladuodenale
Ampolladuodenale
Cistifellea Corpo
Dotto epaticocomune
Margine sezionatodel piccoloomento
FegatoFegatoFegato
Arteria gastricadestra
DuodenoDuodeno
PancreasPancreas
StomachStomach
Duodeno
Pancreas
Stomaco
(b)
(a)
Vena portaepatica
Dotto cistico
Fondo
Collo
Dotto biliare comune(coledoco)
Arteria epaticacomune
Dotto epatico destro
Dotto epaticosinistro
Arteria epatica sinistra
Legamento rotondo
Filtrazione
Riassorbimento d’acqua
Riassorbimento di soluti
Secrezione
Velocità variabile
Glomerulo
Raccolta ed eliminazione dell’urina
Tubulo contorto prossimale
Ansa del nefrone
Tubulo contorto distale
Dotto collettoreCapsula glomerulare
F I G U R A P I L O T A
LEGENDA
x Iconografia didattica
xi
Indice dei contenuti
UNITÀ 1: LIVELLI DI ORGANIZZAZIONECapitolo 1 Introduzione all’anatomia e alla
fisiologia 1
Capitolo 2 Livello chimico di organizzazione 28
Capitolo 3 Livello cellularedi organizzazione 66
Capitolo 4 Livello tissutaledi organizzazione 111
UNITÀ 2: SOSTEGNO E MOVIMENTOCapitolo 5 Apparato tegumentario 157
Capitolo 6 Tessuto osseo e struttura dell’osso 184
Capitolo 7 Scheletro assile 211
Capitolo 8 Scheletro appendicolare 246
Capitolo 9 Articolazioni 267
Capitolo 10 Tessuto muscolare 293
Capitolo 11 Apparato muscolare 335
UNITÀ 3: CONTROLLO E REGOLAZIONECapitolo 12 Tessuto nervoso 386
Capitolo 13 Midollo spinale, nervi spinali eriflessi spinali 429
Capitolo 14 Encefalo e nervi cranici 460
Capitolo 15 Integrazione nervosa I: vie sensitivee sistema nervoso somatico 506
Capitolo 16 Integrazione nervosa II: sistemanervoso autonomo e funzioni diordine superiore 528
Capitolo 17 Organi di senso 561
Capitolo 18 Sistema endocrino 603
UNITÀ 4: LIQUIDI E TRASPORTOCapitolo 19 Sangue 650
Capitolo 20 Cuore 681
Capitolo 21 Vasi sanguigni e circolazione 719
Capitolo 22 Sistema linfatico e immunità 776
UNITÀ 5: SCAMBI CON L’AMBIENTECapitolo 23 Apparato respiratorio 825
Capitolo 24 Apparato digerente 874
Capitolo 25 Metabolismo ed energetica 929
Capitolo 26 Apparato urinario 965
Capitolo 27 Equilibrio dei fluidi, degli elettrolitied acido-base 1009
UNITÀ 6: CONTINUITÀ DELLA VITACapitolo 28 Apparato genitale 1041
Capitolo 29 Sviluppo ed ereditarietà 1086
xiii
UNITÀ 1: LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE
Capitolo 1
Introduzione all’anatomia e alla fisiologia 1
Introduzione allo studio del corpo umano 2
1-1 L’anatomia e la fisiologia interessano la tua vita inmaniera diretta 2
1-2 Buone strategie di studio sono necessarie per ilsuccesso 2
1-3 L’anatomia è struttura e la fisiologia è funzione 4
1-4 Anatomia e fisiologia sono strettamente integrate 5Anatomia 6Fisiologia 6
1-5 I livelli di organizzazione vanno dalle molecole adun organismo completo 8
1-6 L’omeostasi è la tendenza a un equilibrio interno 12
1-7 Il feedback negativo si oppone alle variazioni dallanorma, mentre il feedback positivo le amplifica 13
Il ruolo del feedback negativo nell’omeostasi 14Il ruolo del feedback positivo nell’omeostasi 14Integrazione degli apparati, equilibro e omeostasi 15
1-8 I termini anatomici descrivono le regioni del corpo,le posizioni e le direzioni anatomiche e i piani disezione del corpo 17
Anatomia di superficie 17Anatomia di sezione 18
1-9 Le cavità corporee proteggono gli organi interni epermettono loro di cambiare forma 22
Cavità toracica 23Cavità addominopelvica 24
Rassegna del capitolo 25Discussioni cliniche
Visible Human Project 7Omeostasi e malattia 13
Capitolo 2
Livello chimico di organizzazione 28
Introduzione al livello chimico di organizzazione 29
2-1 Gli atomi sono le particelle di base della materia 29Struttura atomica 29Elementi e isotopi 30Pesi atomici 31Elettroni e livelli energetici 31
2-2 I legami chimici sono forze generate dall’interazionetra atomi 32
Legami ionici 32Legami covalenti 34Legami idrogeno 35Stati della materia 35Pesi molecolari 36
2-3 Le reazioni di decomposizione, sintesi e scambiosono reazioni chimiche importanti in fisiologia 36
Concetti di base sull’energia 36
Focus Notazione chimica 37
Tipi di reazioni chimiche 38
2-4 Gli enzimi catalizzano specifiche reazionibiochimiche abbassando l’energia di attivazione di unareazione 39
2-5 I composti inorganici di solito non contengonocarbonio, mentre i composti organici contengonosempre carbonio 40
2-6 I sistemi fisiologici dipendono dall’acqua 41Proprietà delle soluzioni acquose 42Colloidi e sospensioni 43
2-7 Il pH dei fluidi corporei è vitale per l’omeostasi 43
2-8 Acidi, basi e sali sono composti inorganici conimportanti ruoli fisiologici 45
Sali 45Tamponi e controllo del pH 45
2-9 I carboidrati contengono carbonio, idrogeno eossigeno in un rapporto 1:2:1 45
Monosaccaridi 46Disaccaridi e polisaccaridi 47
2-10 I lipidi contengono carbonio e idrogeno in unrapporto 1:2 48
Indice generale
xiv Indice generale
Acidi grassi 49Eicosanoidi 50Gliceridi 50Steroidi 51Fosfolipidi e glicolipidi 51
2-11 Le proteine sono formate da aminoacidi econtengono carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto 53
Struttura delle proteine 53Forma delle proteine 54Funzione degli enzimi 56Glicoproteine e proteoglicani 57
2-12 DNA e RNA sono acidi nucleici 58Struttura degli acidi nucleici 58RNA e DNA 59
2-13 L’ATP è un composto ad alta energia usato dallecellule 60
2-14 I componenti chimici formano unità funzionalichiamate cellule 61
Rassegna del capitolo 62Discussioni cliniche
Concentrazione dei soluti 43Acidi grassi e salute 49
Capitolo 3
Livello cellularedi organizzazione 66
Introduzione alle cellule 67
3-1 La membrana plasmatica separa la celluladall’ambiente circostante e svolge diverse funzioni 67
Lipidi di membrana 68Proteine di membrana 70Carboidrati di membrana 71
3-2 Gli organuli citoplasmatici svolgono particolarifunzioni 72
Citosol 72Organuli 72
3-3 Il nucleo contiene DNA ed enzimi essenziali per ilcontrollo delle attività cellulari 81
Contenuto del nucleo 82Deposito di informazioni nel nucleo 83
3-4 Il DNA controlla la sintesi proteica, la strutturadella cellula ed il funzionamento cellulare 84
Ruolo dell’attivazione genica nella sintesi proteica 84Trascrizione dell’mRNA 84Traduzione 85Come il nucleo controlla la struttura della cellula ed il suofunzionamento 88
3-5 La diffusione è un meccanismo di trasporto passivoche facilita l’attraversamento della membrana 88
Diffusione 89Diffusione attraverso le membrane cellulari 90
3-6 I meccanismi di trasporto mediato da carrier evescicolare facilitano l’attraversamento della membrana 93
Trasporto mediato da carrier 93Trasporto vescicolare 95
3-7 Il potenziale transmembrana è il risultato di unadiseguale distribuzione di ioni attraverso la membranaplasmatica 98
3-8 Gli stadi del ciclo cellulare comprendono interfase,mitosi e citodieresi 99
Interfase 100Mitosi 101Citodieresi 102Indice mitotico e consumo di energia 102
3-9 Diversi fattori di crescita agiscono sul ciclo cellulare 104
3-10 I tumori benigni e maligni sono caratterizzati dacrescita e divisone cellulari anormali 105
3-11 Il differenziamento è una specializzazionecellulare derivante da attivazione o repressionegenica 106
Rassegna del capitolo 107Discussioni cliniche
Disordini mitocondriali ereditari 80Impronte digitali del DNA 83Mutazioni 87Farmaci e membrana plasmatica 91Telomerasi, invecchiamento e cancro 106Morbo di Parkinson 107
Capitolo 4
Livello tissutaledi organizzazione 111
Introduzione al livello tissutale di organizzazione 112
4-1 I quattro tipi di tessuti sono epiteliale, connettivo,muscolare e nervoso 1124-2 Il tessuto epiteliale ricopre la superficie del corpo,riveste le cavità e le strutture tubulari e svolge funzioniessenziali 112
Funzioni dei tessuti epiteliali 113Specializzazioni delle cellule epiteliali 113Mantenimento dell’integrità degli epiteli 114
4-3 La forma delle cellule ed il numero degli stratideterminano la classificazione degli epiteli 116
Classificazione degli epiteli 116Epiteli ghiandolari 121
4-4 Il tessuto connettivo fornisce un’impalcaturastrutturale protettiva per gli altri tessuti 124
Classificazione dei tessuti connettivi 124Tessuto connettivo propriamente detto 124
Indice generale xv
4-5 La cartilagine e l’osso forniscono una forteimpalcatura di sostegno 131
Cartilagine 131Osso 132
4-6 Le membrane sono barriere fisiche di quattro tipi:mucosa, sierosa, cutanea e sinoviale 135
Membrane mucose 135Membrane sierose 136Membrana cutanea 136Membrane sinoviali 137
4-7 Il tessuto connettivo crea l’impalcatura interna delcorpo 137
4-8 I tre tipi di tessuto muscolare sono scheletrico,cardiaco e liscio 138
Tessuto muscolare scheletrico 138Tessuto muscolare cardiaco 140Tessuto muscolare liscio 140
4-9 Il tessuto nervoso risponde agli stimoli e conduceimpulsi elettrici attraverso il corpo 140
4-10 La risposta ad un danno tissutale implicainfiammazione e rigenerazione 141
Infiammazione 142Rigenerazione 143
4-11 Con l’avanzare dell’età, la riparazione dei tessutidiminuisce e l’incidenza del cancro aumenta 143
Invecchiamento e struttura tissutale 143Invecchiamento ed incidenza del cancro 143
Rassegna del capitolo 144Discussioni cliniche
Citologia esfoliativa 118Sindrome di Marfan 126Alterazioni delle membrane sierose 136
R A S S E G N A D E G L I A P P A R A T I 148
UNITÀ 2: SOSTEGNO E MOVIMENTO
Capitolo 5
Apparato tegumentario 157
Introduzione all’apparato tegumentario 158
5-1 L’epidermide è composta da strati che hanno diversefunzioni 159
Strato germinativo 160Strato spinoso 161Strato granuloso 161Strato lucido 161Strato corneo 161
5-2 I fattori che influenzano il colore della pelle sono la pigmentazione epidermica e la circolazionedermica 162
Ruolo della pigmentazione epidermica 162Ruolo della circolazione dermica 163
5-3 Le cellule epidermiche esposte ai raggi solariconvertono uno steroide in vitamina D3 165
5-4 I diversi effetti del fattore di crescita epidermicosull’epidermide e sugli epiteli 165
5-5 Il derma è il tessuto di supporto dell’epidermide 166Resistenza ed elasticità del derma 166Linee di clivaggio 166Vascolarizzazione del derma 167Innervazione della cute 168
5-6 L’ipoderma è il tessuto che collega il derma aitessuti sottostanti 168
5-7 Il pelo è costituito da cellule morte cheratinizzateche sono state spinte in superficie 169
Produzione del pelo 169Ciclo di crescita del pelo 171Tipi di peli 171Colore dei peli 171
5-8 Le ghiandole sebacee e le ghiandole sudoriparesono ghiandole esocrine che si trovano nella cute 172
Ghiandole sebacee 172Ghiandole sudoripare 172Altre ghiandole cutanee 173Controllo della secrezione ghiandolare e ruolo omeostaticodella cute 174
5-9 Le unghie sono formate da cellule epidermichecheratinizzate che proteggono la punta delle dita dellemani e dei piedi 174
5-10 Diverse fasi sono coinvolte nella riparazione dellelesioni del tegumento 175
5-11 Gli effetti dell’invecchiamento comprendonol’assottigliamento e il corrugamento del derma eun’attività ridotta dei melanociti 177
5-12 L’apparato tegumentario fornisce protezione a tuttigli altri apparati del corpo 178
Rassegna del capitolo 181Discussioni cliniche
Tumori cutanei, melanomi e protettivi solari 164Ulcere 167Liposuzione 168Anomalie della cute 178Ustioni e innesti cutanei 180
Capitolo 6
Tessuto osseo e struttura dell’osso 184
Introduzione all’apparato scheletrico 185
6-1 L’apparato scheletrico svolge cinque funzioni principali 185
xvi Indice generale
6-2 Le ossa possono essere classificate in base a forma estruttura e alle caratteristiche di superficie 185
Forma delle ossa 185Segni ossei (caratteristiche di superficie) 186Struttura dell’osso 188
6-3 L’osso è composto da una matrice e da diversi tipi dicellule: osteociti, osteoblasti, cellule osteoprogenitrici eosteoclasti 189
Matrice dell’osso 189Cellule dell’osso 189
6-4 L’osso compatto contiene osteoni, mentre l’ossospugnoso contiene trabecole 191
Struttura dell’osso compatto 191Struttura dell’osso spugnoso 192Periostio ed endostio 193
6-5 L’ossificazione e l’accrescimento per apposizione sonoprocessi di formazione e accrescimento dell’osso 194
Ossificazione endocondrale 195Ossificazione intramembranosa 198Vascolarizzazione ed innervazione dell’osso 198
6-6 La crescita e lo sviluppo dell’osso dipendono dalbilanciamento tra formazione e riassorbimento 200
6-7 Esercizio fisico, ormoni e nutrizione influenzanol’accrescimento osseo e l’apparato scheletrico 200
Effetti dell’esercizio fisico sull’osso 201Effetti degli ormoni e della nutrizione sull’osso 201
6-8 Il calcio riveste un ruolo importante nella fisiologiadell’osso 203
Lo scheletro come riserva di calcio 203Ormoni ed equilibrio del calcio 203
6-9 Una frattura rappresenta una crepa o una rottura inun osso 205
Focus Tipi di fratture 206
6-10 L’osteopenia ha un effetto diffusosull’invecchiamento del tessuto scheletrico 207
Rassegna del capitolo 208Discussioni cliniche
Formazione eterotopica dell’osso 195Sviluppo e accrescimento anomali dell’osso 202
Capitolo 7
Scheletro assile 211Introduzione allo scheletro assile 212
7-1 Le 80 ossa dell’asse longitudinale costituiscono loscheletro assile 212
7-2 Il cranio è formato da 8 ossa craniche e 14 ossa della faccia 213
Focus Le singole ossa del cranio 218
7-3 Forami e fessure del cranio servono da passaggio pernervi e vasi 226
7-4 Un complesso orbitario contiene ciascun occhio e ilcomplesso nasale racchiude le cavità nasali 228
Complessi orbitari 228Complesso nasale 228
7-5 Le fontanelle sono aree fibrose non ossificate tra leossa del cranio che permettono l’accrescimentodell’encefalo 229
7-6 La colonna vertebrale presenta quattro curve 231Curve spinali 231Anatomia delle vertebre 232
7-7 Le cinque regioni vertebrali sono le regionicervicale, toracica, lombare, sacrale e coccigea 234
Vertebre cervicali 234Vertebre toraciche 236Vertebre lombari 237Sacro 237Coccige 239
7-8 La gabbia toracica protegge gli organi posti neltorace e fornisce punti di attacco per i muscoli 239
Coste 239Sterno 242
Rassegna del capitolo 243Discussioni cliniche
Sindrome dell’articolazione temporomandibolare 226Craniostenosi 230Cifosi, lordosi e scoliosi 232
Capitolo 8
Scheletro appendicolare 246
Introduzione allo scheletro appendicolare 247
8-1 La cintura scapolare si articola con gli arti superioried è formata dalle clavicole e dalle scapole 247
Clavicole 247Scapole 247
8-2 Gli arti superiori sono adattati a compiere ampimovimenti 250
Omero 250Ulna 251Radio 252Ossa del carpo 253Ossa metacarpali e falangi 254
8-3 La cintura pelvica si articola con gli arti inferiori edè formata dalle due ossa dell’anca 254
Cintura pelvica 254Pelvi 256
8-4 Gli arti inferiori sono adattati alla locomozione e alsostegno del corpo 258
Femore 258Patella 259Tibia 259Fibula 260Ossa tarsali 260
Indice generale xvii
Ossa metatarsali e falangi 261
8-5 Differenze individuali nello scheletro legate al sessoe all’età 263
Rassegna del capitolo 264Discussioni cliniche
Sindrome del tunnel carpale 254Talipo equinovaro congenito 262
Capitolo 9
Articolazioni 267Introduzione alle articolazioni 268
9-1 Le articolazioni sono classificate in base al range dimovimento o all’organizzazione anatomica 268
Sinartrosi (articolazioni fisse) 269Anfiartrosi (articolazioni semi-mobili) 269Diartrosi (articolazioni mobili) 269
9-2 Le articolazioni sinoviali sono articolazioni mobili(diartrosi) contenenti liquido sinoviale 270
Cartilagini articolari 270Liquido sinoviale 270Strutture accessorie 271Fattori stabilizzanti le articolazioni sinoviali 271
9-3 Le proprietà anatomiche e funzionali dellearticolazioni sinoviali permettono vari movimentischeletrici 272
Descrizione della dinamica del movimento 272Tipi di movimenti delle articolazioni sinoviali 273Tipi di articolazioni sinoviali 277
9-4 I dischi intervertebrali e i legamenti sono componentistrutturali delle articolazioni intervertebrali 277
Dischi intervertebrali 277Legamenti intervertebrali 277Movimenti vertebrali 279
9-5 La spalla è un’enartrosi e il gomito un ginglimoangolare 281
Articolazione della spalla 281Articolazione del gomito 282
9-6 L’articolazione dell’anca è un’enartrosi e il ginocchioun ginglimo angolare 283
Articolazione dell’anca 283Articolazione del ginocchio 283
9-7 Con l’invecchiamento, l’artrite e altre modificazionidegenerative riducono la mobilità articolare 286
9-8 L’apparato scheletrico sostiene e costituisce unariserva di energia e minerali per gli altri apparati delcorpo 288
Rassegna del capitolo 290Discussioni cliniche
Borsiti e borsite dell’alluce 271Lesioni del ginocchio 286
Capitolo 10
Tessuto muscolare 293Introduzione al tessuto muscolare 294
10-1 Il muscolo scheletrico svolge sei funzioni principali294
10-2 Il muscolo scheletrico contiene tessuto muscolare,tessuti connettivi, vasi sanguigni e nervi 294
Organizzazione del tessuto connettivo 294Vasi sanguigni e nervi 295
10-3 Le fibre muscolari scheletriche possiedonocaratteristiche distintive 296
Sarcolemma e tubuli trasversi 297Miofibrille 297Reticolo sarcoplasmatico 298Sarcomeri 298Scorrimento dei filamenti e contrazione muscolare 301
10-4 La comunicazione tra il sistema nervoso e i muscolischeletrici avviene a livello delle giunzionineuromuscolari 304
Controllo dell’attività del muscolo scheletrico 304Accoppiamento eccitazione-contrazione 306Rilasciamento 310
10-5 L’accorciamento del sarcomero e la stimolazionedella fibra muscolare producono tensione 311
Produzione di tensione da parte delle fibre muscolari 311Tensione prodotta dai muscoli scheletrici 314Unità motorie e produzione di tensione 315
10-6 L’ATP è la fonte di energia per la contrazionemuscolare 318
Riserve di ATP e CP (creatinfosfato) 319Produzione di ATP 319Utilizzo di energia e livello di attività muscolare 320Fatica muscolare 320Periodo di riposo 322Ormoni e metabolismo muscolare 322
10-7 Il tipo di fibra muscolare e il condizionamentofisico determinano la capacità di rendimento muscolare323
Tipi di fibre muscolari scheletriche 323Rendimento muscolare e distribuzione delle fibre muscolari 324Ipertrofia e atrofia muscolare 324Condizionamento fisico 325
10-8 Il tessuto muscolare cardiaco differiscestrutturalmente e funzionalmente dal tessuto muscolarescheletrico 326
Caratteristiche strutturali del tessuto muscolare cardiaco 327Caratteristiche funzionali del tessuto muscolare cardiaco 328
xviii Indice generale
10-9 Il tessuto muscolare liscio differiscestrutturalmente e funzionalmente dal tessuto muscolarescheletrico 328
Caratteristiche strutturali del tessuto muscolare liscio 328Caratteristiche funzionali del tessuto muscolare liscio 330
Rassegna del capitolo 331Discussioni cliniche
Tetano 304Rigor mortis 311Mialgia a insorgenza ritardata 326
Capitolo 11
Apparato muscolare 335Introduzione all’apparato muscolare 336
11-1 L’organizzazione dei fascicoli è in correlazione conla potenza del muscolo e con l’ampiezza del movimento 336
Muscoli paralleli 337Muscoli convergenti 337Muscoli pennati 337Muscoli circolari 337
11-2 I tre generi di leve aumentano l’efficienza deimuscoli 337
11-3 Le origini dei muscoli si trovano alle loro estremitàfisse, mentre le inserzioni si trovano alle estremitàmobili 339
Origini e inserzioni 339Azioni 340
11-4 Termini descrittivi utilizzati per denominare imuscoli scheletrici 341
Localizzazione nel corpo 341Origine e inserzione 341Organizzazione dei fascicoli 341Posizione relativa 341Caratteristiche strutturali 341Azione 341Muscoli assili e appendicolari 342
11-5 I muscoli assili sono quelli di testa e collo, colonnavertebrale, tronco e pavimento pelvico 345
Muscoli della testa e del collo 345Muscoli della colonna vertebrale 351Muscoli obliqui e retti 355Muscoli del pavimento pelvico 357
11-6 I muscoli appendicolari sono quelli di spalle, artisuperiori, cintura pelvica e arti inferiori 359
Muscoli delle spalle e degli arti superiori 359Muscoli della pelvi e degli arti inferiori 371
11-7 Con l’invecchiamento diminuiscono le dimensionie la forza dei muscoli 378
11-8 L’esercizio fisico produce risposte in molti apparaticorporei 380
Rassegna del capitolo 383Discussioni cliniche
Ernia 359Iniezioni intramuscolari 371Sindrome compartimentale 381
UNITÀ 3: CONTROLLO EREGOLAZIONE
Capitolo 12
Tessuto nervoso 386Introduzione al tessuto nervoso 387
12-1 Il sistema nervoso ha divisioni anatomiche efunzionali 387
Divisioni anatomiche del sistema nervoso 387Divisioni funzionali del sistema nervoso 387
12-2 I neuroni sono cellule nervose specializzate nellacomunicazione intercellulare 388
Struttura dei neuroni 388Classificazione dei neuroni 390
12-3 La neuroglia del SNC e del SNP supporta eprotegge i neuroni 392
Neuroglia del sistema nervoso centrale 392Neuroglia del sistema nervoso periferico 397Risposte neuronali agli eventi lesivi 397
12-4 Il potenziale transmembrana è il potenziale elettricodell’interno della cellula rispetto all’esterno 399
Potenziale di membrana 399Variazioni del potenziale di membrana 403Potenziali graduati 404
12-5 Il potenziale d’azione è un impulso nervoso 407Principio del tutto-o-nulla 407Generazione del potenziale d’azione 407Propagazione del potenziale d’azione 410
12-6 Il diametro assonico, oltre alla mielina, influenza lavelocità di propagazione 413
12-7 A livello delle sinapsi avviene la comunicazione traneuroni o tra neuroni e altre cellule 413
Attività sinaptica 413Proprietà generali delle sinapsi 414Sinapsi colinergiche 414
12-8 Neurotrasmettitori e neuromodulatori hanno variefunzioni 417
Attività di altri neurotrasmettitori 417Neuromodulatori 418Azione dei neurotrasmettitori e dei neuromodulatori 418
12-9 L’elaborazione dell’informazione da parte deineuroni coinvolge l’integrazione di stimoli eccitatori einibitori 419
Potenziali postsinaptici 419
Indice generale xix
Inibizione presinaptica e facilitazione presinaptica 424Frequenza di generazione dei potenziali d’azione 424
Rassegna del capitolo 426Discussioni cliniche
Rabbia 390Tumori 395Demielinizzazione 397
Capitolo 13
Midollo spinale, nervi spinali e riflessi spinali 429
Introduzione al midollo spinale, ai nervi spinali e airiflessi spinali 430
13-1 L’encefalo e il midollo spinale formano il sistemanervoso centrale, mentre i nervi cranici e quelli spinalicostituiscono il sistema nervoso periferico 430
13-2 Il midollo spinale è circondato da tre meningi etrasporta informazioni sensitive e motorie 431
Anatomia macroscopica del midollo spinale 431Meningi spinali 433
13-3 La sostanza grigia è l’area di origine dei comandi edi integrazione, mentre la sostanza bianca trasportainformazioni da un luogo all’altro 435
Organizzazione della sostanza grigia 435Organizzazione della sostanza bianca 437
13-4 I nervi spinali formano dei plessi che sonodenominati in base al loro livello di emergenza dalcanale vertebrale 437
Anatomia dei nervi spinali 437Distribuzione periferica dei nervi spinali 438Plessi nervosi 440
13-5 I pool neuronali sono gruppi funzionali di neuroniinterconnessi tra loro 446
13-6 I riflessi sono risposte rapide e automatiche aglistimoli 448
Arco riflesso 448Classificazione dei riflessi 449
13-7 I riflessi spinali hanno complessità diverse 450Riflessi monosinaptici 450Riflessi polisinaptici 452
13-8 L’encefalo può influenzare i riflessi spinali 454Movimenti volontari e schemi motori riflessi 455Rinforzo e inibizione 455
Rassegna del capitolo 456Discussioni cliniche
Anestesia spinale 434Fuoco di Sant’Antonio 440
Capitolo 14
Encefalo e nervi cranici 460
Introduzione all’organizzazione dell’encefalo e dei nervicranici 461
14-1 L’encefalo è costituito da diverse regioni principali,ognuna con funzioni specifiche 461
Principali regioni e punti di riferimento dell’encefalo 461Embriologia dell’encefalo 462Ventricoli encefalici 462
14-2 L’encefalo è protetto e sostenuto dalle meningiencefaliche, dal liquido cerebrospinale e dalla barrieraemato-encefalica 464
Meningi encefaliche 464Liquido cerebrospinale 465Vascolarizzazione dell’encefalo 466
14-3 Il bulbo, o midollo allungato, si continua nelmidollo spinale e contiene centri vitali 469
14-4 Il ponte è costituito da fasci e nuclei chetrasportano o ritrasmettono informazioni sensitive emotorie 472
14-5 Il cervelletto coordina schemi motori appresi eriflessi a livello subconscio 472
14-6 Il mesencefalo regola i riflessi uditivi e visivi econtrolla lo stato di allerta 474
14-7 Il diencefalo integra, a livello subconscio, icomandi motori con le informazioni sensitive 475
Talamo 475Ipotalamo 476
14-8 Il sistema limbico è composto da un gruppo di fascie nuclei con varie funzioni 478
14-9 Il cervello, la più vasta regione dell’encefalo,presenta aree motorie, sensitive e associative 480
Corteccia cerebrale 480Sostanza bianca del cervello 481Nuclei della base 482Aree motorie e sensitive della corteccia 484
Focus I nervi cranici 490
14-10 I riflessi cranici coinvolgono sia le fibre sensitiveche quelle motorie dei nervi cranici 501
Rassegna del capitolo 502Discussioni cliniche
Emorragia epidurale e subdurale 466Afasia e dislessia 488Sindrome da disconnessione 488
xx Indice generale
Capitolo 15
Integrazione nervosa I: vie sensitive e sistema nervoso somatico 506
Veduta d’insieme delle vie sensitive e del sistemanervoso somatico 507
15-1 Le informazioni sensitive provenienti da tutte lesedi corporee vengono convogliate alla cortecciasomatosensitiva 507
15-2 I recettori di senso sono cellule specializzate checollegano il nostro ambiente interno ed esterno alsistema nervoso centrale 507
Percezione degli stimoli 508Interpretazione delle informazioni sensitive 509Adattamento 509
15-3 I recettori della sensibilità generale possono essereclassificati in base al tipo di stimolo che li eccita 510
Nocicettori 510Termocettori 511Meccanocettori 511Chemocettori 514
15-4 Vie nervose distinte trasportano le informazionisensitive somatiche e viscerali 514
Vie della sensibilità somatica 515Vie della sensibilità viscerale 519
15-5 Il sistema nervoso somatico è la componenteefferente che controlla i muscoli scheletrici 519
Via corticospinale 520Vie mediale e laterale 522Nuclei della base e cervelletto 523Livelli di elaborazione e controllo motorio 524
Rassegna del capitolo 525Discussioni cliniche
Valutazione della sensibilità tattile 513Paralisi cerebrale 522Sclerosi laterale amiotrofica 524Anencefalia 525
Capitolo 16
Integrazione nervosa II: sistema nervoso autonomo e funzioni di ordine superiore 528
Introduzione al sistema nervoso autonomo e allefunzioni di ordine superiore 529
16-1 Il sistema nervoso autonomo, composto daicompartimenti simpatico e parasimpatico, è coinvoltonella regolazione inconscia delle funzioni viscerali 529
Organizzazione del SNA 530Compartimenti del SNA 531
16-2 Il compartimento simpatico è formato da neuronipregangliari e gangliari coinvolti nel consumo energeticoe nell’aumento del metabolismo basale 532
Organizzazione e anatomia del compartimento simpatico 533Attivazione simpatica 536
16-3 La stimolazione dei neuroni simpatici conduce allaliberazione di vari neurotrasmettitori 536
Stimolazione simpatica e rilascio di NE ed E 537Stimolazione simpatica e rilascio di ACh e NO 538Riepilogo: il compartimento simpatico 538
16-4 Il compartimento parasimpatico è formato daneuroni pregangliari e gangliari deputati allaconservazione dell’energia e alla riduzione delmetabolismo basale 538
Organizzazione e anatomia del compartimentoparasimpatico 539Attivazione parasimpatica 541
16-5 La stimolazione dei neuroni parasimpatici induce ilrilascio del neurotrasmettitore ACh 541
Rilascio del neurotrasmettitore 541Recettori di membrana e risposte 541Riepilogo: il compartimento parasimpatico 542
16-6 L’interazione tra i compartimenti simpatico eparasimpatico genera una duplice innervazione 543
Anatomia della duplice innervazione 543Tono autonomo 545
16-7 I riflessi viscerali giocano un ruolo nell’integrazionee nel controllo delle funzioni autonome 547
Riflessi viscerali 547Livelli superiori di controllo autonomo 548Integrazione delle attività del SNS e del SNA 549
16-8 Le funzioni di ordine superiore comprendono lamemoria e gli stati di coscienza 550
Memoria 550Stati di coscienza 552
16-9 I neurotrasmettitori influenzano la chimicacerebrale e il comportamento 554
16-10 L’invecchiamento produce svariati cambiamentistrutturali e funzionali nel sistema nervoso 554
16-11 Il sistema nervoso è strettamente integrato conaltri apparati 556
Rassegna del capitolo 558Discussioni cliniche
Amnesia 551Morbo di Alzheimer 555Classificazione delle malattie del sistema nervoso 556
Indice generale xxi
Capitolo 17
Organi di senso 561Introduzione ai sensi speciali 562
17-1 L’olfatto coinvolge recettori olfattivi cherispondono a stimoli chimici 562
Recettori olfattivi 563Vie olfattive 563Discriminazione olfattiva 563
17-2 Il gusto coinvolge recettori gustativi cherispondono a stimoli chimici 564
Recettori gustativi 564Vie gustative 564Discriminazione gustativa 564
17-3 Le strutture interne dell’occhio contribuiscono allavista, mentre gli annessi svolgono un ruolo diprotezione 566
Annessi dell’occhio 566Occhio 569
17-4 I fotorecettori convertono lo stimolo luminoso nelsegnale elettrico essenziale per la fisiologia della visione 578
Fisiologia della visione 578Vie ottiche 583
17-5 Il senso dell’equilibrio origina nell’orecchiointerno, mentre l’udito coinvolge il rilevamento el’interpretazione delle onde sonore 585
Anatomia dell’orecchio 585Equilibrio 588Udito 592
Rassegna del capitolo 599Discussioni cliniche
Retinopatia diabetica 571Distacco di retina 573Glaucoma 574Problemi di accomodazione 577Cinetosi 591
Capitolo 18
Sistema endocrino 603Introduzione al sistema endocrino 604
18-1 L’omeostasi è garantita dalla comunicazioneintercellulare 604
18-2 Il sistema endocrino regola processi fisiologicimediante il legame degli ormoni ai propri recettori 606
Classi di ormoni 606
Secrezione e distribuzione degli ormoni 609Meccanismi di azione degli ormoni 609Controllo dell’attività endocrina mediante riflessi endocrini 611
18-3 L’ipofisi è un organo endocrino formato da due lobiche secerne nove ormoni peptidici 614
Adenoipofisi 614Neuroipofisi 618Riepilogo: gli ormoni ipofisari 619
18-4 La tiroide si trova inferiormente alla laringe erichiede iodio per la sintesi degli ormoni 620
Follicoli tiroidei e ormoni tiroidei 622Funzioni degli ormoni tiroidei 623Cellule C della tiroide e calcitonina 624
18-5 Le quattro ghiandole paratiroidi, incluse nellasuperficie posteriore della tiroide, secernono l’ormoneparatiroideo per innalzare i livelli plasmatici di Ca2� 625
18-6 Le ghiandole surrenali, formate da una corticale eda una midollare, coprono il margine superiore dei renie secernono diversi ormoni 627
Corticale surrenale 627Midollare surrenale 629
18-7 L’epifisi, attaccata al terzo ventricolo, secernemelatonina 630
18-8 Il pancreas, situato nella cavità addominopelvica, è una ghiandola sia esocrina che endocrina 631
Isolotti pancreatici 631Insulina 633Glucagone 633
18-9 Molti organi svolgono funzioni endocrinesecondarie 634
Intestino 635Rene 635Cuore 637Timo 637Gonadi 637Tessuto adiposo 638
18-10 Gli ormoni interagiscono per produrre rispostefisiologiche coordinate 638
Ruolo degli ormoni durante la crescita 640Risposte ormonali allo stress 640Effetti degli ormoni sul comportamento 642Invecchiamento e produzione ormonale 643
18-11 Un’ampia integrazione si verifica fra il sistemaendocrino e gli altri apparati 644
Rassegna del capitolo 646Discussioni cliniche
Diabete insipido 618Diabete mellito 634Disordini endocrini 639Ormoni e prestazione atletica 643
xxii Indice generale
UNITÀ 4: LIQUIDI E TRASPORTO
Capitolo 19
Sangue 650Introduzione all’apparato cardiovascolare 651
19-1 Il sangue possiede svariate e importanti funzioni,oltre ad avere caratteristiche fisiche uniche 651
19-2 Il plasma, la porzione fluida del sangue, contienesignificative quantità di proteine plasmatiche 653
Composizione del plasma 653Proteine plasmatiche 653
19-3 I globuli rossi, che vengono prodotti mediantel’eritropoiesi, contengono emoglobina che può esserericiclata 655
Numero di GR 655Struttura dei GR 655Emoglobina 656Formazione e turnover dei GR 657Produzione dei GR 660
19-4 I gruppi sanguigni ABO e il sistema Rh sono basatisulle risposte antigene-anticorpo 662
Reazioni crociate in corso di trasfusione 662Test di compatibilità 664
19-5 I vari tipi di globuli bianchi contribuiscono alladifesa dell’organismo 666
Circolazione e motilità dei GB 666Tipi di GB 667Conta differenziale e variazioni nel profilo dei GB 669Produzione dei GB 669
19-6 Le piastrine, strutture a forma di disco derivantidai megacariociti, hanno una funzione fondamentalenella coagulazione 672
Funzioni delle piastrine 672Produzione delle piastrine 673
19-7 L’emostasi è un processo che prevede uno spasmovascolare, la formazione di un tappo piastrinico e lacoagulazione del sangue 673
Fase vascolare 673Fase piastrinica 674Fase coagulativa 674Fibrinolisi 677
Rassegna del capitolo 678Discussioni cliniche
Prelievo di sangue a scopo analitico 653Espansori del plasma 654Anomalie dell’emoglobina 658Malattia emolitica del neonato 664
Capitolo 20
Cuore 681Introduzione all’apparato cardiovascolare 682
20-1 Il cuore è un organo composto da quattro camere,vascolarizzato dal circolo coronarico, che ha il compito dipompare il sangue povero di ossigeno verso i polmoni equello ricco di ossigeno verso tutti gli altri tessuti 682
Pericardio 684Anatomia di superficie del cuore 684Parete del cuore 684Anatomia e organizzazione interna del cuore 685Tessuto connettivo e scheletro fibroso del cuore 692Vascolarizzazione del cuore 692
20-2 Il sistema di conduzione distribuisce impulsielettrici attraverso il cuore e l’elettrocardiogrammaregistra gli eventi elettrici associati a tale fenomeno 695
Fisiologia cardiaca 695Sistema di conduzione 696Elettrocardiogramma 698Miocardio contrattile 700
20-3 Gli eventi che si verificano durante un battitocardiaco completo costituiscono un ciclo cardiaco 703
Fasi del ciclo cardiaco 703Variazioni di volume e pressione nel corso del ciclo cardiaco 704Toni cardiaci 706
20-4 La cardiodinamica prende in esame i fattori cheinfluenzano la gittata cardiaca 707
Panoramica: fattori che influenzano la gittata cardiaca 708Fattori che influenzano la frequenza cardiaca 709Fattori che influenzano il volume sistolico 711Riepilogo: il controllo della gittata cardiaca 713Cuore e apparato cardiovascolare 714
Rassegna del capitolo 716Discussioni cliniche
Coronaropatia 694Infarto del miocardio 702Disordini che influenzano la gittata cardiaca 709
Capitolo 21
Vasi sanguigni e circolazione 719
Introduzione ai vasi sanguigni e alla circolazione 720
21-1 Arterie, arteriole, capillari, venule e venedifferiscono per dimensioni, struttura e funzione 720
Struttura della parete dei vasi 720Differenze fra arterie e vene 721Arterie 722Capillari 724
Indice generale xxiii
Vene 728Distribuzione del sangue 729
21-2 La pressione e la resistenza determinano il flussosanguigno e influenzano la velocità degli scambicapillari 729
Pressione 730Resistenza periferica totale 730Pressioni nell’apparato cardiovascolare: una panoramica 731Pressioni capillari e scambio capillare 734
21-3 I meccanismi di regolazione cardiovascolarecoinvolgono autoregolazione, meccanismi nervosi erisposte endocrine 737
Autoregolazione del flusso ematico tissutale 738Meccanismi nervosi 739Ormoni e regolazione cardiovascolare 742
21-4 L’apparato cardiovascolare si adatta agli stressfisiologici e mantiene sempre l’apporto sanguignoall’encefalo, al cuore e ai polmoni 744
Risposta dell’apparato cardiovascolare all’attività fisica 744Risposta cardiovascolare all’emorragia 745Distretti circolatori speciali 747
21-5 Il circolo sistemico e quello polmonare mostranotre schemi funzionali principali 748
21-6 Nel circolo polmonare il sangue povero diossigeno entra nei polmoni mediante arterie, mentre ilsangue ricco di ossigeno esce dai polmoni mediantevene 749
21-7 Il circolo sistemico trasporta il sangue ossigenatodal ventricolo sinistro a tutti i tessuti e gli organi,eccetto che ai polmoni, e il sangue povero di ossigenoall’atrio destro 750
Arterie sistemiche 750Vene sistemiche 758
21-8 Le modificazioni degli apparati cardiovascolarimaterno e fetale promuovono lo scambio di materiali,mentre alla nascita i due sistemi diventano indipendenti 767
Vascolarizzazione della placenta 767Circolazione fetale nel cuore e nei grandi vasi 767Variazioni cardiovascolari alla nascita 767
21-9 L’invecchiamento altera il sangue, il cuore e i vasi sanguigni 770
21-10 L’apparato cardiovascolare è funzionalmente eanatomicamente collegato agli altri apparati 770
Rassegna del capitolo 772Discussioni cliniche
Arteriosclerosi 724Edema 737Alterazioni cardiovascolari congenite 768
Capitolo 22
Sistema linfatico e immunità 776
Introduzione al sistema linfatico e all’immunità 777
22-1 Le barriere anatomiche e i meccanismi di difesacostituiscono le difese aspecifiche, mentre i linfocitiforniscono una difesa di tipo specifico 777
22-2 I vasi linfatici, i linfociti, i tessuti linfoidi e gli organi linfoidi sono adibiti alla difesa dell’organismo 777
Funzioni del sistema linfatico 777Vasi linfatici 778Linfociti 780Tessuti linfoidi 783Organi linfoidi 783Sistema linfatico e difese corporee 788
22-3 Le difese aspecifiche non discriminano tra i rischipotenziali e rispondono allo stesso modoindipendentemente dall’agente invasore 789
Barriere fisiche 789Fagociti 789Sorveglianza immunologica 791Interferoni 793Complemento 793Infiammazione 793Febbre 796
22-4 Le difese specifiche (immunità) rispondono aspecifici agenti e possono essere cellulo-mediate oanticorpo-mediate 796
Forme di immunità 796Caratteristiche dell’immunità 797Introduzione alla risposta immunitaria 798
22-5 I linfociti T giocano un ruolo importantenell’innesco, nel mantenimento e nel controllo dellarisposta immunitaria 798
Presentazione dell’antigene 799Riconoscimento dell’antigene 800Attivazione dei linfociti T CD8 801Attivazione dei linfociti T CD4 802
22-6 I linfociti B rispondono agli antigeni producendoanticorpi specifici 804
Sensibilizzazione ed attivazione dei linfociti B 804Struttura degli anticorpi 805Risposte primaria e secondaria all’esposizione antigenica 808Riepilogo: la risposta immunitaria 809
22-7 La competenza immunologica consente la normalerisposta immunitaria; risposte anomale sono alla basedelle malattie immunitarie 811
Sviluppo della competenza immunologica 812
Focus Ormoni del sistema immunitario 813
Malattie immunitarie 815Risposta immunitaria e stress 816
xxiv Indice generale
22-8 La risposta immunitaria diminuisce conl’invecchiamento 817
22-9 Il sistema linfatico fornisce le difese contro leinfezioni per tutti gli apparati dell’organismo ereimmette in circolo i fluidi corporei 817
Rassegna del capitolo 820Discussioni cliniche
Cancro e sistema linfatico 786Rigetto di trapianti e immunosoppressione 803AIDS 819
UNITÀ 5: SCAMBI CON L’AMBIENTE
Capitolo 23
Apparato respiratorio 825Introduzione all’apparato respiratorio 826
23-1 L’apparato respiratorio, organizzato in vie aereesuperiori e inferiori, ha varie funzioni di base 826
Funzioni dell’apparato respiratorio 826Organizzazione dell’apparato respiratorio 826
23-2 Le vie aeree superiori, situate al di fuori dellacavità toracica, sono costituite da naso, cavità nasali,seni paranasali e faringe 829
Naso, cavità nasali e seni paranasali 829Faringe 831
23-3 Costituita da cartilagini, legamenti e muscoli, lalaringe produce i suoni 831
Cartilagini e legamenti della laringe 832Produzione dei suoni 833Muscolatura della laringe 834
23-4 Trachea e bronchi principali convogliano l’aria aipolmoni e dai polmoni 834
Trachea 834Bronchi principali 834
23-5 Avvolti da una membrana pleurica, i polmoni sonoorgani pari contenenti gli alveoli, che permettono gliscambi gassosi 835
Lobi e superfici dei polmoni 835Bronchi 837Bronchioli 837Dotti alveolari ed alveoli 839Vascolarizzazione del polmone 841Cavità pleuriche e membrane pleuriche 841
23-6 La respirazione esterna e la respirazione internapermettono gli scambi gassosi all’interno dell’organismo 842
23-7 La ventilazione polmonare – lo scambio di aria tral’atmosfera e i polmoni – coinvolge cambiamentipressori, movimenti muscolari, frequenza e volumirespiratori 843
Movimento dell’aria 843
Variazioni di pressione durante l’inspirazione e l’espirazione 844Meccanica della respirazione 847Frequenza respiratoria e volumi respiratori 849
23-8 Gli scambi gassosi dipendono dalle pressioniparziali dei gas e dalla diffusione delle molecole 851
Leggi dei gas 851Diffusione dei gas e funzione respiratoria 852
23-9 La maggior parte dell’ossigeno è trasportata legataall’emoglobina, mentre il biossido di carbonio ètrasportato in tre modi: come acido carbonico, legatoall’emoglobina o disciolto nel plasma 855
Trasporto dell’ossigeno 855Trasporto del biossido di carbonio 858Riepilogo: il trasporto dei gas 859
23-10 Neuroni del midollo allungato e del ponte,insieme ai riflessi respiratori, controllano larespirazione 860
Regolazione locale del trasporto dei gas e funzione alveolare 860Centri respiratori encefalici 861Riflessi respiratori 862Controllo volontario della respirazione 865Cambiamenti nell’apparato respiratorio alla nascita 865
23-11 La prestazione respiratoria declina con l’età 866
23-12 L’apparato respiratorio fornisce ossigeno agli altrisistemi organici ed elimina biossido di carbonio 866
Rassegna del capitolo 869Discussioni cliniche
Alterazione del sistema di difesa respiratorio 829Pneumotorace 847Malessere da decompressione 853Analisi dei gas ematici 854Avvelenamento da monossido di carbonio 856Enfisema e cancro del polmone 867
Capitolo 24
Apparato digerente 874Introduzione all’apparato digerente 875
24-1 L’apparato digerente, costituito dal tubo digerentee dagli organi annessi, presenta funzioni sovrapponibilidi utilizzo del cibo 875
Funzioni dell’apparato digerente 875Organi dell’apparato digerente e peritoneo 876Organizzazione istologica del tubo digerente 877Transito delle sostanze ingerite 880Controllo delle funzioni digestive 881
24-2 La cavità orale contiene la lingua, le ghiandolesalivari e i denti, ognuno con funzioni specifiche 882
Lingua 883Ghiandole salivari 884Denti 885
Indice generale xxv
24-3 La faringe è un condotto posto tra la cavità orale el’esofago 888
24-4 L’esofago è un tubo muscolare che trasporta solidie liquidi dalla faringe allo stomaco 888
Istologia dell’esofago 889Deglutizione 889
24-5 Lo stomaco è un organo a forma di J che riceve ilbolo dall’esofago e contribuisce alla digestione chimica emeccanica 891
Anatomia dello stomaco 891Regolazione dell’attività gastrica 894Digestione e assorbimento nello stomaco 897
24-6 L’intestino tenue digerisce ed assorbe i nutrienti ele ghiandole annesse partecipano al processo digestivo 898
Intestino tenue 898Istologia dell’intestino tenue 899Secrezioni intestinali 901Movimenti intestinali 901Pancreas 901Fegato 903Cistifellea 908Coordinazione fra secrezione e assorbimento 909
24-7 L’intestino crasso è diviso in tre parti conspecializzazione regionale 910
Cieco 911Colon 911Retto 913Istologia dell’intestino crasso 913Fisiologia dell’intestino crasso 913
24-8 La digestione è un’alterazione meccanica e chimicadel cibo che permette l’assorbimento e l’utilizzo deinutrienti 916
Elaborazione e assorbimento dei nutrienti 916Digestione e assorbimento dei carboidrati 917Digestione e assorbimento dei lipidi 918Digestione e assorbimento delle proteine 919Assorbimento dell’acqua 920Assorbimento degli ioni 920
24-9 Molti cambiamenti correlati con l’età influenzano ladigestione e l’assorbimento 922
24-10 L’apparato digerente è fortemente integrato conaltri apparati corporei 924
Rassegna del capitolo 925Discussioni cliniche
Peritonite 877Rinnovo e riparazione degli epiteli 879Parotite 885Gastrite e ulcera peptica 894Pancreatite 903Cirrosi 907Cancro colorettale 913Malattie infiammatorie e infettive dell’apparato digerente 922
Capitolo 25
Metabolismo ed energetica 929
Introduzione a metabolismo ed energetica 930
25-1 Il metabolismo riguarda tutte le reazioni chimicheche avvengono nel corpo 930
25-2 Il metabolismo dei carboidrati coinvolge la glicolisi,la produzione di ATP e la gluconeogenesi 932
Glicolisi 933Produzione mitocondriale di ATP 934Resa energetica della glicolisi e della respirazione cellulare 939Gluconeogenesi 940
25-3 Il metabolismo dei lipidi comprende la lipolisi, labeta-ossidazione e il trasporto e la distribuzione deilipidi come acidi grassi liberi e lipoproteine 941
Catabolismo dei lipidi 941Sintesi dei lipidi 942Trasporto e distribuzione dei lipidi 942
25-4 Il catabolismo delle proteine comprende latransaminazione e la deaminazione, mentre la sintesiproteica comprende l’aminazione e la transaminazione 946
Catabolismo degli aminoacidi 946Sintesi delle proteine 947
25-5 L’organismo sperimenta due modelli di attivitàmetabolica: le fasi di assorbimento e di post-assorbimento 948
25-6 Una nutrizione adeguata è necessaria per preveniredisordini da carenza e assicurare le funzionifisiologiche 950
Gruppi di alimenti e Piano MyPyramid 950Bilancio azotato 952Minerali 952Vitamine 953Dieta e malattie 955
25-7 Il tasso metabolico rappresenta il consumo caloricomedio e la termoregolazione comprende meccanismiequilibratori di produzione e di perdita di calore 955
Guadagni e perdite di energia 955Termoregolazione 957
Rassegna del capitolo 962Discussioni cliniche
Carico di carboidrati 940Grassi della dieta e colesterolo 943Vitamine 954Alcool: un divertimento rischioso 956Ipotermia indotta 960Disordini della termoregolazione 961
xxvi Indice generale
Capitolo 26
Apparato urinario 965Introduzione all’apparato urinario 966
26-1 L’apparato urinario, costituito da reni, ureteri,vescica urinaria e uretra, svolge tre funzioni principali 966
26-2 I reni sono strutture altamente vascolarizzate checontengono unità funzionali dette nefroni, che eseguonola filtrazione, il riassorbimento e la secrezione 967
Anatomia di sezione dei reni 969Vascolarizzazione e innervazione dei reni 969Nefrone 969
26-3 Differenti segmenti del nefrone formano l’urinatramite la filtrazione, il riassorbimento e la secrezione 975
Processi di base della formazione dell’urina 976Veduta d’insieme della funzione renale 978
26-4 Le pressioni idrostatica e colloido-osmoticainfluenzano la pressione di filtrazione glomerulare, che a sua volta influisce sulla velocità di filtrazioneglomerulare 980
Pressioni di filtrazione 980Velocità di filtrazione glomerulare 981Controllo della VFG 982
26-5 La moltiplicazione controcorrente e l’influenzadell’ormone antidiuretico e dell’aldosterone hannoeffetti sul riassorbimento e sulla secrezione 984
Riassorbimento e secrezione nel TCP 984Ansa del nefrone e moltiplicazione controcorrente 986Riassorbimento e secrezione nel TCD 988Riassorbimento e secrezione nel sistema collettore 989Controllo del volume e della concentrazione osmoticadell’urina 990Funzione dei vasa recta 993Composizione dell’urina normale 993Riepilogo: la funzione renale 993
26-6 L’urina è trasportata dagli ureteri, immagazzinatanella vescica ed eliminata attraverso l’uretra grazie alriflesso della minzione 997
Ureteri 997Uretra 999Riflesso della minzione e minzione 1001
26-7 Cambiamenti correlati all’età influiscono sullafunzione renale e sul riflesso della minzione 1002
26-8 L’apparato urinario è uno dei diversi sistemicorporei coinvolti nell’escrezione dei prodotti di rifiuto 1003
Rassegna del capitolo 1005Discussioni cliniche
Analisi del flusso sanguigno renale 969Glomerulonefrite 974Diuretici 991
Insufficienza renale e trapianto di rene 998Ostruzione delle vie urinarie 1002
Capitolo 27
Equilibrio dei fluidi, degli elettroliti ed acido-base 1009
Introduzione a equilibrio dei fluidi, degli elettroliti ed acido-base 1010
27-1 L’equilibrio dei fluidi, degli elettroliti ed acido-basesono correlati ed essenziali per l’omeostasi 1010
27-2 Il LEC e il LIC costituiscono i compartimentifluidi, che contengono anche cationi ed anioni 1011
LEC e LIC 1012Concetti di base sulla regolazione dei fluidi e degli elettroliti 1012Veduta d’insieme dei principali ormoni regolatori 1013Correlazione tra equilibrio dei fluidi ed equilibrioelettrolitico 1014
27-3 Le pressioni idrostatica ed osmotica regolano ilmovimento di acqua ed elettroliti per mantenerel’equilibrio dei fluidi 1014
Movimento dei fluidi all’interno del LEC 1015Guadagni e perdite di liquidi 1015Spostamenti di fluidi 1016
27-4 L’equilibrio degli elettroliti sodio, potassio, calcio ecloruro è essenziale per mantenere l’omeostasi 1017
Equilibrio del sodio 1018Equilibrio del potassio 1020Equilibrio di altri elettroliti 1021
27-5 Nell’equilibrio acido-base, la regolazione degli ioniidrogeno nei liquidi corporei si avvale dei sistemitampone e dei meccanismi compensatori renali erespiratori 1023
Importanza del controllo del pH 1023Tipi di acidi nell’organismo 1023Meccanismi di controllo del pH 1024Mantenimento dell’equilibrio acido-base 1027
27-6 Le acidosi/alcalosi respiratorie e le acidosi/alcalosimetaboliche sono classi di alterazioni dell’equilibrioacido-base 1030
Acidosi respiratoria 1030Alcalosi respiratoria 1032Acidosi metabolica 1033Alcalosi metabolica 1034Diagnosi dell’acidosi e dell’alcalosi 1034
27-7 L’invecchiamento agisce su diversi aspettidell’equilibrio dei fluidi, degli elettroliti ed acido-base 1036
Rassegna del capitolo 1037Discussioni cliniche
Acqua e perdita di peso 1017Atleti e perdita di sali 1020
Indice generale xxvii
UNITÀ 6: CONTINUITÀ DELLA VITA
Capitolo 28
Apparato genitale 1041
Introduzione all’apparato genitale 1042
28-1 Gonadi, dotti, ghiandole e organi annessi e genitaliesterni sono i componenti fondamentali dell’apparatogenitale 1042
28-2 La spermatogenesi avviene nei testicoli e ormoniprodotti da ipotalamo, adenoipofisi e testicolicontrollano le funzioni riproduttive maschili 1042
Testicoli 1043Spermatogenesi 1047Anatomia dello spermatozoo 1050Vie spermatiche 1051Ghiandole annesse 1054Sperma 1055Genitali esterni 1056Ormoni e funzione riproduttiva maschile 1056
28-3 L’oogenesi avviene nelle ovaie e ormoni secretidall’ipofisi e dalle gonadi controllano le funzioniriproduttive femminili 1060
Ovaie 1060Tube uterine 1065Utero 1065Vagina 1070Genitali esterni 1071Ghiandole mammarie 1071Ormoni e ciclo riproduttivo femminile 1072Riepilogo: la regolazione ormonale del ciclo riproduttivofemminile 1075
28-4 Il sistema nervoso autonomo influenza la funzionesessuale nel maschio e nella femmina 1077
Funzione sessuale maschile 1078Funzione sessuale femminile 1078
28-5 Con l’invecchiamento, la diminuzione dei livellidegli ormoni sessuali produce modificazioni funzionali 1079
Menopausa 1079Climaterio maschile 1079
28-6 L’apparato genitale secerne ormoni che influenzanola crescita e il metabolismo di tutti gli apparati corporei 1080
Rassegna del capitolo 1081Discussioni cliniche
Deidroepiandrosterone (DHEA) 1058Ipertrofia prostatica e cancro della prostata 1059Carcinoma ovarico 1065Cancro della mammella 1073
Capitolo 29
Sviluppo ed ereditarietà 1086
Introduzione allo sviluppo e all’ereditarietà 1087
29-1 Lo sviluppo, caratterizzato da diverse fasi, è unprocesso continuo che si attua dalla fecondazione allamaturità 1087
29-2 La fecondazione – la fusione di un oocitasecondario e di uno spermatozoo – dà origine a unozigote 1087
Oocita al momento dell’ovulazione 1088Attivazione dell’oocita 1088
29-3 La gestazione consiste di tre fasi di sviluppoprenatale: il primo, il secondo e il terzo trimestre 1090
29-4 Segmentazione, impianto, placentazione edembriogenesi sono gli eventi critici del primo trimestre 1091
Segmentazione e formazione della blastocisti 1091Impianto 1091Placentazione 1095Embriogenesi 1098
29-5 Durante il secondo e il terzo trimestre, gli apparatimaterni supportano il feto in sviluppo e l’utero vaincontro a modificazioni strutturali e funzionali 1102
Gravidanza e apparati materni 1104Variazioni strutturali e funzionali dell’utero 1104
29-6 Il travaglio consiste nelle fasi di dilatazione,espulsione e secondamento 1105
Fasi del travaglio 1105Travaglio prematuro 1107Parti difficili 1107Parti gemellari 1107
29-7 Lo sviluppo postnatale comprende periodoneonatale, infanzia, fanciullezza, adolescenza, maturitàe senescenza 1108
Periodo neonatale, infanzia e fanciullezza 1108Adolescenza e maturità 1109Senescenza 1111
29-8 Geni e cromosomi determinano gli schemi diereditarietà 1112
Schemi di ereditarietà 1112Fonti di variabilità individuale 1115Ereditarietà legata al sesso 1116Progetto Genoma Umano e oltre 1117
Rassegna del capitolo 1120Discussioni cliniche
Neoplasia trofoblastica gestazionale 1093Aborto 1104Anomalie cromosomiche e analisi genetica 1119
xxviii Indice generale
AppendicePesi e misure
Tavola periodica
Valori fisiologici normali
Risposte alle domande di verifica e alle domande di riepilogo
GlossarioEponomi di uso comune
Termini chiave
Indice analitico