Foglie n.11-12 2015
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dicembre
Tanti
auguri di
BU
ON NATALE e
felice
ANNO NUOVO
a tutti
gli acierrini!
Tanti
auguri di
BU
ON NATALE e
felice
ANNO NUOVO
a tutti
gli acierrini!
Carissimi bambini e bambine dell’Acr,ci prepariamo a vivere un’altra tappa molto
importante del cammino della Chiesa, un tempo che ci prepara ad accogliere la venuta
di Gesù Bambino nella nostra storia. Quest’anno l’Avvento è per tutta la Chiesa un’occasione
particolarmente bella e unica: l’8 dicembre, giornata in cui anche voi bambini, insieme ai ragazzi,
ai giovani e agli adulti, affidate a Maria la vostra scelta di aderireall’Azione cattolica, inizia il Giubileo della Misericordia.
È bello star con Te!
Giochidi Foglie
Inventa... tu!
L’inviatospeciale
Il fumetto
Il curiosario
Lettere e @ sulle Foglie
2825
2220
18
16
1412
82
6
La storia
Poster
In questo anno giubilare, anche voi piccoli potrete fare esperienza della misericordia di Dio Padre che vi ama
di un amore grande e forte. Lui vi perdona e desidera che tutti i suoi figli possano
vivere sempre in pace e serenità. È quindi un anno in cui siamo tutti chiamati
a perdonare e a gioire perché il Signore ci è vicino e ci accompagna nel compiere
scelte di bene.
Giro del mondo in 8 puntat
e
Sport anch’io!
1
L’augurio più bello, per questo nuovo cammino che inizia, è che ciascuno di voi possa raccontare sempre tante
notizie straordinarie, come l’angelo Gabriele,
ed essere apostolo di gioia, di pace e di perdono!
«Paolo...» chiamava la mamma guardando l’espressione triste del suo bimbo
riflessa nel finestrino. «Vedrai sarà una nuova avventura!».
«Ma i miei amici?». Si lamentava lui sospirando e sventolando la lettera
che teneva in mano.
«I tuoi amici resteranno tali, potrai vederli ogni estate quando torneremo
per le vacanze e ogni volta che verremo a trovare i nonni!
Ci spostiamo di qualche chilometro non su un altro pianeta!».
Sorrideva fiduciosa la mamma.
«E vedrai che sarà un’occasione per farti ancora più amici!».
«E poi potrai venire all’osservatorio con me, ti farò vedere la luna,
palmo a palmo, con il nuovo super telescopio!» sorrideva il papà.
Persino Laika scodinzolava allegra sul sedile.
Purtroppo, però, quel trasferimento a Paolo non andava giù:
certo per il papà era una grossa promozione e l’idea di potere andare
a trovarlo all’osservatorio quando voleva era splendida, ma gli amici?
«Nella casa nuova dipingeremo le pareti di blu e disegneremo
un’infinità di stelle che di notte, al buio, si illumineranno!».
Diceva allegra la mamma cercando di tirare su di morale Paolo.
3
Lo spazio di Paolo
A volte capita di assistere alle storie più toccanti senza andare troppo lontano;
come quella volta che, gironzolando di albero in albero e
raccogliendo ghiande per l’inverno, mi imbattei in Paolo e la sua storia.
Una mattina di ottobre − l’anno scolastico era appena cominciato − Paolo,
i suoi genitori e la piccola cagnolina Laika salirono in macchina
per seguire il camion dei traslochi e lasciare la città in cui avevano
sempre vissuto, e quindi il mare e soprattutto gli amici.
Il papà di Paolo aveva vinto un concorso per andare a lavorare
in un nuovo osservatorio, dotato dei più sofisticati sistemi di studio
ed era stato trasferito in una città di montagna.
Mentre l’auto viaggiava, il mare scintillante e le sagome dei luoghi tanto amati
sfilavano sotto gli occhi di Paolo e lui stringeva in mano la lettera scrittagli
dai suoi amici. Nemmeno Laika riusciva a distrarre l’amico dai suoi pensieri,
né con le coccole né con le capriole e nemmeno spingendogli in braccio
il suo gioco preferito: un modellino del razzo spaziale Sputnik
su cui il pilota Yuri Gagarin viaggiò per primo nello spazio.
4 5
«E vivendo circondati dal verde potrai finalmente utilizzare il telescopio.
Tutte le luci della nostra città impedivano di vedere le stelle!».
Aggiungeva il papà spiando dallo specchietto retrovisore.
Nessuna delle parole e delle proposte dei genitori riuscivano
a sollevare il morale di Paolo. Anche nei giorni seguenti, mentre svuotavano
gli scatoloni, il telescopio rimaneva imballato e mentre
dipingevano la cameretta di blu la mente di Paolo tornava alle origini,
alla sua piccola stanza da cui vedeva il mare e gli amici.
Mamma e papà erano tipi tosti e pieni di risorse: avevano mascherato
un angolo della camera da cabina di pilotaggio, con tante lucine,
bottoni e strumenti vari, quasi come una vera navicella spaziale, e ci avevano
incastrato un piccolo computer di modo che Paolo potesse connettersi
con i suoi amici tramite webcam e chiacchierare, per sentirli meno lontani.
Era difficile, difficilissimo abituarsi alla nuova vita:
la scuola, la casa e tutti i cambiamenti!
Paolo guardava Laika correre nel parco dietro casa,
la sua cagnolina si era già ambientata e abituata alla nuova vita.
«Certo, a lei basta averci tutti vicino e un prato in cui correre!»
sospirava, lanciando il bastone all’amica fedele.
«E ti pare poco?», suonò una voce squillante alle spalle di Paolo
che si voltò e si trovò davanti una ragazzina già vista a scuola,
ma era così chiuso nei ricordi degli amici lasciati
che di lei non sapeva nemmeno il nome.
«Serena!» disse lei, porgendogli la mano, quasi potesse leggergli nella mente.
«A scuola non parli quasi con nessuno e stai sempre per i fatti tuoi. Perché?».
«Mi sono appena trasferito, mi mancano i miei amici» si giustificò Paolo,
raccogliendo il bastone riportato dalla cagnolina.
«Come si chiama?», chiese Serena.
«Laika!», rispose Paolo.
«Come la cagnolina inviata nello spazio», dissero i due in coro.
«Il mio si chiama Gagarin», disse Serena additando un grosso cagnolone
che le correva incontro.
I due sorrisero e cominciarono a chiacchierare di spazio, navicelle, stelle,
esperimenti e missioni spaziali. Venne fuori che Serena era la figlia del custode
dell’osservatorio e lei aveva avuto paura che il nuovo direttore,
il papà di Paolo, non le avrebbe più permesso di entrare a guardare la luna,
ma ora insieme avrebbero potuto chiedere di provare il mega telescopio,
cercare stelle lontane e magari scoprire una cometa o
un meteorite a cui dare il loro nome.
«Sai, Paolo, noi ci siamo trasferiti qui l’estate scorsa,
non è stato facile accettare il cambiamento,
ma poi ho capito che gli amici non si perdono,
si aggiungono!».
«Forse sì», pensò tra sé e sé Paolo
passeggiando con la nuova amica
e i loro cani spaziali.
6
Bentornati amici e amiche foglioline!Questo mese ho deciso di fare un salto
in un luogo importantissimo per la nostra fede: il Vaticano. Insieme a voi, con la basilica di San Pietro alle spalle,
scopriremo alcune curiosità sul
Giubileo.
Il Giubileo è un Anno santo che viene indetto dal pontefice per permettere
a tutti i fedeli di ottenere l’indulgenza plenaria, cioè il perdono dei peccati.
Il termine “Giubileo” ha origini lontane nel tempo ed è ispirato al corno di ariete
– lo Yobel – che veniva suonato nella tradizione ebraica per dare inizio all’anno
giubilare, in cui le terre venivano lasciate a riposo perché diventassero più forti
per le coltivazioni future. Il primo Giubileo della storia cristiana fu indetto
dal pontefice Bonifacio VIII nel 1300; l’ultimo è stato, invece, celebrato a Roma
nel Duemila da papa Giovanni Paolo II. All’inizio i cristiani
dovevano aspettare cento anni per vivere un nuovo Giubileo ma,
viaggiando indietro nel tempo, ho scoperto che, nel corso dei secoli,
questa scadenza è cambiata fino ad arrivare ai giorni nostri in cui viene
celebrato ogni venticinque anni. Quello del Duemila
è stato un Giubileo speciale: l’unico celebrato a cavallo di due secoli!
Per dare inizio al Giubileo, il papa apre la Porta Santa,
una porta che rimane aperta solo durante l’anno giubilare e poi viene murata.
Nella città di Roma ci sono quattro porte sante:
San Pietro, San Giovanni in Laterano,
Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le mura.
Tutti i pellegrini che attraversano la Porta Santa
durante l’anno giubilare ottengono l’indulgenza plenaria.
Ma sapete perché ho scelto di scoprire con voi queste curiosità?
Il prossimo 8 dicembre papa Francesco aprirà la Porta Santa dando inizio
al Giubileo Straordinario per l’Anno della Misericordia.
Durante quest’anno, in particolare, il papa ha stabilito che si aprirà
una Porta della Misericordia in ogni chiesa particolare,
in ogni chiesa Cattedrale e in ogni chiesa di speciale significato,
in modo che anche chi non potrà varcare una delle porte sante a Roma
potrà farlo nella sua città!
7
Bello vero?
98
10
Cari amici, anche questo mese moltissimi gruppi
e tantissimi amici lettori ci hanno inviato le loro cartoline fotografiche,
non perdetele!
12
E TU,COSA
ASPETTIA INVIARELA TUA?
Parr. Santi Nicola e Fantino
di Santa Cristina d’Aspromonte
13
Siete pronti per un nuovo incredibile concorso?!
Riuscirete a far pubblicare le vostre opere?!Sarete voi ad aggiudicarvi i premi di quest’anno?!
Per scoprirlo dovete mettervi subito all’opera. Bastano cinque semplici passi per essere
:
1. Scegli un luogo in cui ti piacerebbe fare un viaggio.2. Scarica dal sito dell’Acr (www.acr.azionecattolica.it)
la scheda del gioco che trovi nella pagina accanto oppure usa un foglio di carta che ti piace.
3. Ritaglia e incolla un’immagine del posto che hai scelto.4. Disegna le persone
che vuoi che ti accompagnino in questo viaggio.5. Scrivi in una breve frase perché hai scelto quel posto e
quelle persone con cui andarci. ... e infine ogni mese controlla nelle Lettere e @sulle
se sei stato scelto tra i migliori.
A tutti buon viaggio!
ACR TRAVELLERS
Come si parteCipa al ConCorso? Puoi spedire la tua scheda in due modi:
via posta, spedendo una lettera aREDAZIONE FOGLIE.AC
VIA AURELIA, 481 – 00165 ROMAvia posta elettronica, inviando una email a
Tutte le vostre schede devono arrivare alla redazione di entro e non oltre il 30 aprile 2016.
Che Cosa si vinCe?Beh come in tutti i concorsi lanciati finora su
ci sono dei premi! Ma ovviamente non vi sveliamo nulla
per non togliervi la sorpresa! Allora che aspettate? Dovete solo mettervi all’opera!
Invia le tue lettere o i tuoi disegni aREDAZIONE FOGLIE.AC
VIA AURELIA, 481 - 00165 - ROMAoppure per posta elettronica all’indirizzo email
Durante l’Avvento non si può stare fermi!È un bel viaggio che porta a Betlemme,
davanti a Gesù che nasce. E lungo il cammino quattro tappe,
una ogni domenica, ci aiutano a fare attenzione
a non sbagliare strada e a trovare il giusto tempo e spazio
per attendere il Natale.Mettiamoci in cammino insieme!
SI ALZÒ ESI ALZÒ E
ANDÒ IN FRETTA
ANDÒ IN FRETTA
Terza domenica
Chi hA DuE TuNiChE NE DiA A Chi NoN NE hA, E Chi hA DA MANGiArE fACCiA AlTrETTANTo.
13 dicembrePrima domenica
STATE ATTENTi ChE i voSTri Cuori
NoN Si APPESANTiSCANo.
29 novembre
Quarta domenica
BEATA ColEi ChE hA CrEDuTo NEll’ADEMPiMENTo
Di Ciò ChE il SiGNorE lE hA DETTo.
20 dicembre
Seconda domenica
PrEPArATE lA viA DEl SiGNorE!
6 dicembre
L’inviato speciale
Ciao amiche foglioline!
I miei viaggi continuano ma la cosa più bella è poterli raccontare
a voi… per farvi viaggiare anche solo con la fantasia!
Chissà come ci divertiremo quest’anno che il tema dell’Acr
è proprio il viaggio!
Ecco il primo posto che ho visitato all’inizio di questo
nuovo anno associativo: lE IsolE KIrIbAtI!
Dato che avevo ancora voglia di mare,
ho volato verso questo gruppo di isole dell’Oceania!
Vi starete chiedendo perché ho scelto di arrivare fin qui…
beh, la risposta è facilissima! Kiribati è il primo paese al mondo che vede il sole
nascere (sulla bandiera di questa repubblica, infatti, c’è un sole giallo
che sorge sul mare) e questo mi incuriosiva molto.
Certo, il viaggio è stato lungo perché, rispetto a noi, il Pacifico è dall’altra parte
del mondo, ma ne è valsa la pena! le Kiribati si trovano a cavallo dell’Equatore
e il clima è tropicale, caldo tutto l’anno!
È un luogo composto molto più dall’OceanO che dalla terra,
con una miriade di barriere coralline popolate da pesci variopinti.
Ci sono TRENTATRè ISOLE DISPERSE e spartite in TRE ARCIPELAGhI, assai distanti
tra loro: l’arcipelago Gilbert, l’arcipelago della Fenice e le sporadi equatoriali.
1716
isole Kiribati
C’è poi un’isola vulcanica isolata da tutto: banaba.
solo ventuno di queste isole sono abitate tutto l’anno.
Gli abitanti delle isole Kiribati (si legge “Kiribas”), o delle isole Gilberts,
parlano l’inglese e il gilbertese (lingua parlata solo lì e in poche altre
isole del Pacifico, come le Figi e le Hawaii).
la vegetazione è scarsa e l’economia si basa principalmente
sulla raccolta della copra (polpa essiccata del cocco) e sulla pesca.
Il cristianesimO è la religione principale.
Una curiosità: per la realizzazione del fim Pirati dei Caraibi 3,
la Disney contattò l’esploratore tom Avery per localizzare il posto più lontano
sul pianeta e lui identificò le isole di Kiribati
come “la fine del mondo”.
dell’alba di questo
con LA luce magica
posto straordinario
vi saluto... a prestissimo!
Sport anch,io La tombola ha avuto subito un grande successo
anche perché è un gioco facilissimo! Un giocatore “dà i numeri”,
estrae cioè da un sacchetto, uno alla volta, i numeri dall’1 al 90
e li sistema su un grande foglio detto “tombolone”. Ogni altro giocatore
ha un foglio più piccolo con quindici numeri scritti su tre righe.
A ogni numero estratto, il giocatore deve controllare se è scritto sul suo
foglio e cancellarlo. Quando i numeri cancellati sono due sulla stessa riga,
quello è un AMBO; quando sono tre, è un TERNO e così via:
quattro sono una QUATERNA, cinque una CINQUINA o QUINTINA
e quando si cancellano tutti i numeri... TOMBOLA!
Ma per cancellare non serve necessariamente una penna!
Nella tradizione si usano fagioli, ceci, lenticchie, pezzetti di bucce
di mandarino... perché il vero scopo del gioco della tombola non è vincere,
ma divertirsi con la propria famiglia e i propri amici!
E allora cominciamo a dare i numeri... pronti?!
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Ciao foglioline, cominciate a sentire già l’aria del Natale, vero?
Il profumo del panettone, le prime spruzzate di neve...
eppure manca ancora qualcosa...
La TOMBOLA! Eh già, che Natale sarebbe senza tombola?
Eppure è un gioco che esiste da “solo” trecento anni, da quando
un frate andò dal re di Napoli per chiedergli di eliminare il gioco del lotto:
estrarre dei numeri per vincere somme di denaro era immorale
e faceva impoverire la gente!
Allora il re Carlo di Borbone decise di sospendere le estrazioni,
almeno durante le festività natalizie.
Per questo le famiglie di Napoli
cominciarono a giocare ad una versione casalinga del lotto,
la tombola appunto, in cui l’unica vincita
era la gioia di giocare insieme.
18
tombolatombola
Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono,
cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
(Mt 22,10)
2120
Questa èla direzione
giusta!
Bellissimo questo invito! E poi ci ha detto che lo ha dato solo
ai più simpatici!
Alla fine, una festa è bella quando ci sono
tanti amici con cui
condividerla!Sarà...
ma a me non sembra simpatico escludere gli altri compagni...
Sì, ma non è sempre facile andare incontro ai buoni e
ai cattivi... però è bello provarci!
Ciao ragazzi!
Come procede il vostro viaggio?
Se avete fatto la valigia e il biglietto, è il momento di dare
il fischio di partenza!
• un foglio • le forbici
servono soltanto:
Fai delle pieghe sul foglio creando
3 colonne e 8 righe.
2
22
Riapri il foglio e fai delle pieghe
diagonali seguendo le indicazioni nella figura.
Piega in due la parte superiore del foglio.
Fai delle pieghe, come indicato,
e solleva la parte superiore, sfruttando
le linee diagonali rosse.
4
Spingi in dentro le superfici come nella freccia, sfruttando le pieghe
delle linee blu.
5
Premi leggermente la parte superiore, come indicato,
e ripiega le alette che si vengono a creare.
23
6
Per costruire un fischietto funzionante
Ritaglia un rettangolo di 6x18 cm
come nella figura.
1
3
Ora prepariamo il condotto dell’aria.La cassa di risonanza è pronta!
il fischie
tto
24
Esegui le pieghe come indicato nella figura.
Incastra l’ultimo lembo di carta nella piega diagonale…
ed è fatta!
Fai diversi tentativi per far vibrare la carta che così
emetterà un suono!
PUZZLE DI NATALECerca nello schema tutte le parole
che trovi nell’elenco. Ogni parola può essere scritta in orizzontale, in verticale o diagonale, da sinistra a destra o
da destra a sinistra (ad esempio NATALE – ELATAN). A mano a mano che scopri un nome, devi isolarlo
nello schema e cancellarlo dall’elenco fino a quando tutti i nomi saranno rintracciati.
Ultimato il gioco, le lettere rimaste, lette in successione, formeranno il nome
di uno dei simboli del Natale.
25
7
8
Il capotreno fischia, il treno
è in partenza!
Buon viaggio!
P A N E T T O N EA A U A O L N S NN C S S R U E T ND A E T R C V E EO O G R O I E L RR N N O N R D L EO R O I E L I A AA B E T E M A G I
ABETE, ASTRO, DONI, GESÙ, LUCI, MAGI, NEVE, ORO,
PANDORO, PANETTONE,
PASTORI, RENNE, STELLA,
TORRONE
LA PISTA CIFRATAUnisci i puntini da 1 a 43
e da A a U e scopri cosa apparirà.
27
CRUCIVERBAEcco qui un grande schema di parole crociate da fare
con gli amici o con la famiglia.
ORIZZONTALI
1) Animale che si porta dietro la casa
6) Con lo sciroppo tratto da questa pianta, si fanno ghiaccioli dal colore azzurro
8) Trento sulle targhe delle auto9) Lo è Ercole10) Il canarino dei cartoni
di Gatto Silvestro12) Te lo fanno quando vai a pagare14) Colpevoli16) Vai… al contrario17) Al centro del pino18) Culla senza consonanti19) Il primo uomo
VERTICALI
1) Vi puoi comprare latte e formaggi2) La popolazione di Attila3) La sigla della città dell’Expo 20154) Uno dei condimenti 5) Fiammiferi7) La più grande città della Liguria11) Touring club italiano13) Un tipo di croce15) Fine in inglese
LABIRINTOAiuta l’extraterrestre Matox
a raggiungere la casa dei suoi amici per la festa di Natale.
Le due immagini si differenziano per
10 piccoli particolari. Riesci a trovarli?
La slitta di Babbo Natale
soluzioni
PuzzLe DI NATALela parola è CANDElA
CruCIverBA
LABIrINToLA SLITTA DI BABBo NATALele 10 differenze sono: il berretto di babbo Natale, una stella sulla parte sinistra, la luna, il guanto di babbo Natale, il bottone della casacca, la barba di babbo Natale, il ciuffo del bambino, la treccia della bambina, il fiocco di uno dei pacchi regalo, uno dei pattini della slitta.
2426
Il porto: destinazione Suez, Egitto; è questa la rotta che prende la nave a vapore su cui sale Phileas Fogg al porto di Brindisi. Esso è sempre stato un importante punto di contatto tra l’Impero romano e l’Oriente, facendo la fortuna della città grazie ai ricchi commerci e traffici. Oggi, al suo interno, è visibile il monumento al Marinaio d’Italia: una struttura a forma di timone, alto 68 metri, in cemento armato rivestito di carparo, una pietra calcarenitica di colore dorato.
Il viaggio intorno al mondo ormai è iniziato e i nostri due protagonisti,
Phileas Fogg e Passepartout, si muovono verso sud secondo la loro tabella
di marcia. Lasciata la terra patria inglese e quella francese, attraversano
velocemente l’Italia per imbarcarsi e attraversare in nave il Mar Mediterraneo. Due sono le tappe “made in Italy”, una a nord e l’altra a sud: viaggiamo allora con
loro da Torino a Brindisi.
29
Il Pinguino: tra i molti primati
che possono essere attribuiti alla città di
Torino c’è anche quello dell’invenzione del gelato
Pinguino. Nel 1939 la gelateria Pepino, fondata da un gelataio napoletano nel 1884, ha messo per la prima volta in vendita, dopo una lunga serie di esperimenti e studi, il primo gelato ricoperto su stecco al mondo: il Pinguino. Il costo era di una Lira,lo stesso di un biglietto del cinema.
Indiani Irochesi:chissà se passando di fronte a
Palazzo Carignano Phileas Fogg ha notato la particolare decorazione delle sue finestre. L’architetto
Guarino Guarini, infatti, ha scelto di rappresentare sopra di esse la sagoma di un indiano irochese. Questo è avvenuto perché ha voluto rendere omaggio a un reggimento dell’esercito piemontese, vittorioso a fianco dei francesi, nel 1667, contro gli indiani irochesi, durante la colonizzazione del Canada. Furono proprio i
ritratti dei nativi americani fatti dai soldati a ispirare il genio artistico del Guarini.
E ora non ci resta che avere un po’ di pazienza e aspettare che, dalla prua della nave, il nostro
amico Fogg avvisti la costa africana! Non perdetevi la prossima puntata!
Capitale d’Italia: pochi sanno che oltre Torino, Firenze e Roma, anche Brindisi è stata capitale
d’Italia. Durante la Seconda guerra mondiale, per cinque mesi, tra il 10 settembre 1943 e
l’11 febbraio 1944, la città ha accolto il re Vittorio Emanuele III, in fuga da Roma, insieme alla regina Elena, al principe Umberto e al capo
del governo maresciallo Badoglio, edè diventata il centro del cosiddetto
“Regno del Sud”.
Virgilio: era il 21 settembre
del 19 a.C. quando il grande poeta latino
Publio Virgilio Marone moriva a Brindisi, di ritorno
da un viaggio in Grecia. Lo scrittore aveva già trascorso un periodo prolungato
nella città pugliese durante la stesura del suo capolavoro: l’Eneide. Un colpo di sole, quel giorno, non gli permise di completare la sua opera, facendolo perire in una casa
vicina alle colonne del porto, dove finiva la via Appia, zona, in suo onore, oggi
chiamata la Scalinata Virgilio.
TorinoBrindisi
Brindisi
TorinoTorino Mole antonelliana: quando Phileas Fogg e
Passepartout valicano le Alpi, transitano per Torino, sotto una Mole Antonelliana molto diversa
da quella che vediamo oggi. All’epoca era alta 70 metri
(contro i 167,5 metri attuali) e avrebbe dovuto essere
la sinagoga della comunità ebraica della città. La sua destinazione è stata poi cambiata e i
progetti di Alessandro Antonelli sono proseguiti verso l’alto, da dove, ormai novantenne,
ha continuato a seguire i lavori grazie a un rudimentale ascensore azionato a mano.
Brindisi
N. 11-12 – novembre/dicembre 2015Mensile dell’Azione Cattolica ItalianaReg. al Trib. di Roma n. 524/05 del 29/12/2005
Direttore: Matteo TruffelliDirettore responsabile: Paolo Maria ReineriComitato di redazione: Ufficio centrale AcrCoordinamento redazionale: Francesca Polacco Redazione: Teresa Borrelli, Marco Ghiazza, Francesca Polacco, Fernando Faiella, Elisabetta Fiori, Francesco Misceo, Cecilia Farina, Giorgio Reolon.
I testi sono di:Teresa Borrelli (Editoriale), Daniela Dogliani (La storia), Fernando Faiella (Il curiosario), Paolo Reineri (sceneggiatura del fumetto), Francesca Polacco (Lettere e @ sulle foglie), Elisabetta Fiori (Inviato speciale), Francesco Misceo (Sport anch’io!), don Marco Ghiazza (È bello star con Te!), Cecilia Farina (Inventa... tu!), Giorgio Reolon (Giochi di Foglie), Paolo Reineri (Giro del mondo in 8 puntate).
Le illustrazioni de “La storia” sono di Daniela Dogliani.L’illustrazione di copertina e i disegni sono di Valentino Villanova.Le illustrazioni del fumetto e della rubrica “È bello star con Te!” sono di Rossella Piccini.
Per le foto interne: Archivio Aci, Agenzia OlycomProgetto grafico: Kibo graphic design – Torino
NON PERDETE il PROssimO NumERO
cON TaNTE cuRiOsiTà sul mEsE DElla PacE!