FOGLIE n. 12/2014

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AgricolturA • AgroAlimentAre • turismo rurAle n° 12 • 1 luglio 2014 R Ortofrutta, aprile favorevole Via i prodotti esca da casse supermercati Masserie sotto le stelle 2014, bilancio positivo La grana dei Consorzi di Bonifica AGROALIMENTARE TURISMO RURALE AGRICOLTURA il maltempo flagella le aziende agricole pugliesi

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AGRICOLTURA AGROALIMENTARE TURISMO RURALE

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AgricolturA • AgroAlimentAre • turismo rurAle n° 12 • 1 luglio 2014

R

Ortofrutta, aprile favorevoleVia i prodotti esca da casse supermercati

Masserie sotto le stelle 2014, bilancio positivo

La grana dei Consorzi di Bonifica

AGROALIMENTARE

TuRIsMO RuRALE

AGRIcOLTuRA

il maltempo flagellale aziende agricole pugliesi

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Dopo il maltempo, la granadei Consorzi di Bonifica 1 lugliO 2014 - n. 12 - AnnO 9

QuinDiCinAle DiAgriCOlturA

AgrOAlimentAreturismO rurAle

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di Vito Castellaneta

n queste ore centinaia di mi-gliaia di “cartelle pazze” emes-se dai Consorzi di Bonifica delle province di Bari, Bat, Taranto,

Brindisi e Lecce stanno giungendo agli agricoltori e ai cittadini pugliesi. Si tratta di cartelle con importi a dir poco esorbitanti e sproporzio-nati che non hanno nessuna giu-stificazione giuridica e prescindo-no da ogni piano di ristrutturazione dei Consorzi di Bonifica del centro-sud della Puglia e che stanno cre-ando enorme preoccupazione nelle campagne. Da una verifica, nume-rosi sono gli errori riscontrati sugli avvisi di pagamento inviati agli agri-coltori. Vengono addirittura chiesti pagamenti sui fabbricati.I Consorzi di Bonifica così come sono oggi strutturati nel centro-sud della Puglia sono degli enti inutili e costituiscono solo un peso per l’agricoltura”: questo il duro comunicato di Agrinsieme Pu-glia che chiede un immediato incon-tro con il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola per l’annulla-mento delle “cartelle pazze”. Nel frattempo il Segretario regiona-le del Partito Democratico (e pros-simo candidato Pd alla Presidenza della Regione?) Michele Emiliano ha incontrato i rappresentanti di Agrinsieme Puglia i quali hanno ri-badito la necessità di annullare le cartelle emesse dai Consorzi. Gli agricoltori non intendono subire questo ulteriore salasso dopo es-sere caduti in ginocchio davanti al maltempo che ha flagellato intere colture (tra l’altro le conseguenze

del dissesto idrogeologico sono do-vute anche all’assenza di manuten-zione del territorio negli ultimi anni, nonostante le considerevoli somme erogate dalla Regione Puglia in favo-re dei Consorzi di Bonifica). Il Movi-mento dei Forconi aggiunge che “la rabbia aumenta quando si legge che questo contributo è richiesto anche dal “Consorzio di Bonifica Terre D’Apulia”, un ente tristemente noto agli abitanti delle campagne delle provincie di Bari e Taranto, perché gestisce la fornitura di acqua. Anche in questo caso un disservizio tota-le: fornitura che manca per giorni senza nessun preavviso, qualità pessima con presenza anche di ruggine nell’acqua, assenza di manutenzione, nessuna assisten-za; tutto questo a fronte di 235 € di costi fissi e di tariffe che raggiungo-no i 3€ al metro cubo. La tariffa più alta d’Italia”. “Perché la regione affida a questi enti inefficienti anche la gestione della bonifica delle zone rurali? – si chiede il Movimento - Perché ha stanziato 18 milioni di euro ai con-sorzi? E perché adesso chiede agli agricoltori queste somme esor-bitanti? Forse perché sono enti che ser-vono solo alla politica ed ai sinda-cati?”.

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L’AGRICOLA NOCESE S.R.L. ha compiuto più di vent’an-ni e nasce come piccola officina di riparazioni, passando poi alla costruzione di Caricatori Frontali che è diventata, il cuore dell’azienda, ed ogni anno perfeziona e modifica in meglio il suo potenziale per stare al passo con i tempi, ampliando i sui obiettivi con la costruzione di una vasta gamma di attrezzi agricoli, con il commercio di plurimarche di trattrici e macchine agricole e movimento terra, diven-tando unico importatore di potatrici meccanizzate spagno-le marca Jumar, con l’apertura di un magazzino di ricambi agricoli e con tante altre idee da elaborare e renderle reali.Ogni suo passo è frutto di una storia di lavoro dedicato all’agri-coltura e dalla passione che mette in tutte le sue opere,cercando di soddisfare le necessità dei clienti, migliorando così la tecnologia delle macchine, oltre al servizio di assistenza.Oggi amplia e ingrandisce il suo magazzino ricambi, tutto per la fienagione di ogni marca come bcs, gaspardo, wola-gri tonutti..… reti e spago di ottima qualità, tubi raccordati di diversa misura, assortimento di bulloneria, oleodinami-ca, oli, grassi, fanaleria, ricambi per trattrici, filtri aria, filtri olio per macchine agricole ed industriali……..Venite a trovarci e sarete accolti da staff specializzato per ogni tipo di vostra esigenza nel campo dell’agricoltura.Disponendo inoltre di agevolazioni finanziarie a basso co-sto per offrire ai nostri clienti vantaggiose soluzioni di paga-mento per qualsiasi esigenza.

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La natura è la terra e la terra da la vita ……. e per far si che essa dia i suoi frutti bisogna coltivarla e lavorarla e l’Agricola Nocese s.r.l. da sempre realizza macchine per l’agricoltura che la “curano” in tutte le sue necessità.

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sommario

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8 Aziende Agricole in ginocchio Il maltempo flagella le campagne 9 VitiVinicolturA in ginocchio Eccezionale ondata di maltempo in Puglia colpitA durAmente Anche lA BAt Maltempo protagonista19 ortofruttA, unA BoccAtA d’ossigeno Dati di vendita nella GDO

AGRIcOLTuRA11 snAck e dolci BAnditi È realtà in Inghilterra27 olio: lA cAmerA dice ‘si’ Al tAppo Il tappo antirabbocco nei ristoranti

22 incontro coldiretti pugliA e il segretario del Pd pugliese Emiliano consorzi di BonificA Evitare i cortocircuiti della politica

12 mAsserie sotto le stelle 2014 Bilancio positivo13 sotto le stelle di foggiA 16 le Masserie Didattiche coinvolte23 festA del pArco dell’AltA murgiA Presentato il programma degli eventi

AGROALIMENTARE

pOLITIchE AGRIcOLE

TuRIsMO RuRALE

25 tumori: A tAVolA lA preVenzione Anna Villarini sull’argomento

sALuTE

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Agricoltura

ubifragi, vento, grandine: l’ondata di maltempo in Puglia e nelle campagne ha provocato gravi danni e

disagi. Migliaia di ettari di terreno colti-vati sono sommersi o ridotti a un cumulo di fango. Si registrano perdite e danni per milioni di euro. Sale la preoccupazione per le condizioni dei vigneti, della prima ortofrutta estiva e del grano duro, la cui produzione è compromessa alla vigilia della raccolta. Flagellato il Salento dove interi vigneti sono stati completamente distrutti dalla grandine. Situazioni catastrofiche si re-gistrano nei comuni di Guagnano, Sali-ce Salentino, Campi Salentina, Carmiano e Arnesano, dove i danni ammontano al 100 % della produzione di uva da vino con i produttori in ginocchio. Una situa-zione a macchia di leopardo si registra, invece, in provincia di Taranto dove danni si sono avuti nei frutteti, negli agrumeti e nei vigneti. L’unica provincia “rispar-

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Il maltempo flagella le campagne pugliesi

Aziende agricole in ginocchio

miata” dalla grandine è quella di Brindisi dove gli unici danni sono dovuti agli al-lagamenti dei terreni nella zona a sud di Brindisi e tra i comuni di Ostuni e Fasano. Critica la situazione in provincia di Bari dove ai gravi danni dei violenti eventi atmosferici delle settimane scorse che hanno fortemente compromesso la ce-rasicoltura, si sono aggiunte le frequenti piogge miste a grandine che stanno dan-do il colpo di grazia alle ciliege. Anche in provincia di Foggia gli allagamenti hanno provocato danni alle coltivazioni di po-modoro, grano duro e vigneto.

Le principali organizzazioni di categoria si sono mobilitate chiedendo l’immediata quantificazione dei danni con relativo risarcimento, per le aziende colpite dal maltempo, al fine di mettere nelle condizioni le imprese danneggiate di riprendere le normali attività, e che siano messi subito a disposizione fondi straordinari ed adeguati. “Servono inter-venti istituzionali tempestivi ed efficaci ed è necessaria la convocazione della commissione consiliare regionale all’a-gricoltura al quale far partecipare anche le organizzazioni agricole per valutare tutte le azioni utili per venire incontro agli ingenti danni subiti dagli agricoltori pugliesi” – dichiara Antonio Barile, Pre-sidente di Cia Puglia.Infine, è giusto sottolineare che sarà im-portante rivedere il sistema assicurativo di protezione delle colture, attualmente assolutamente penalizzante, tanto da non far trovare alcuna convenienza agli agricoltori ad assicurarsi.

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ccezionale ondata di maltempo in Puglia che ha colpito prima la pro-vincia di Bari con gran-

dinate e forti raffiche di vento e, poi, si è abbattuta sulla provincia di Lecce duramente piegata sotto una bomba d’acqua mista a grandine. “Nei comuni di Guagnano, Salice Salentino, Campi Salentina, Carmiano e Arnesano - ri-ferisce il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - si registra-no danni molto gravi con distruzione fino al 100% dei grappoli di uva da vino nei vigneti in piena produzione. Le campagne sono state letteralmente invase dalle acque, con pesanti riper-cussioni sui vigneti e sugli uliveti”. A lanciare l’allarme è Coldiretti Puglia che ha attivato una unità di crisi per verificare il danno sui territori così duramente colpiti.Pare un bollettino di guerra il reso-conto meteorologico (in pieno giu-

n seguito di violenti nubi-fragi e piogge torrenziali, abbattutesi in questi gior-ni, il presidente provinciale

della Cia (Confederazione Italia-na Agricoltori) di Barletta Andria Trani, Felice Ardito, ha inviato un telegramma all’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Fabri-zio Nardoni e all’Ufficio Provincia-le all’Agricoltura di Bari.Segnala i gravissimi danni subiti dagli agricoltori nelle campagne di Trinitapoli, Loconia e Canosa, e chiede l’immediata attivazione de-gli uffici regionali al fine di delimi-tare le aree interessate e quantifi-care i danni.L’area maggiormente colpita è compresa da Trinitapoli a Loconia (Canosa), dove risultano completa-mente distrutti interi appezzamen-ti coltivati a ortaggi, ortofrutta, uva

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Eccezionale ondata di maltempo in Puglia

Vitivinicoltura salentina: danni pesantidi Rocco Resta

Maltempo protagonista

Colpita duramente anche la provincia di Bat

gno!) in Puglia, dove alluvioni, piogge incessanti, grandinate e forti raffiche di vento hanno duramente colpito il settore agricolo in particolare nelle province di Lecce e Bari. Anche le cam-pagne del tarantine sono sott’acqua. “Si tratta di eventi calamitosi di ecce-zionale gravità – dichiara il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – che necessitano di risposte concrete quanto tempestive. Per queste ragio-ni abbiamo avviato le verifiche sul

territorio: in questo contesto è fon-damentale riconoscere agli impren-ditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell’ambiente e delle aree rurali. E’ indispensabile che le aree rurali vengano tutelate ri-spetto ad eventi di tale eccezionalità, mettendo a disposizione dei coltivato-ri anche i fondi della Protezione Civile finalizzati al ripristino delle attività produttive”.

da vino e oliveti. L’ondata di maltempo nella sesta Pro-vincia pugliese ha causato danni an-che nei comuni di Minervino, Barletta, Bisceglie, Andria, Trani e Spinazzola in particolare alle colture cerealicole non ancora raccolte. C’è molta preoccupazione per i terre-ni allagati e per il grano duro, la cui produzione è compromessa alla vigi-lia della raccolta. La Cia di Barletta Andria Trani sta mo-

nitorando la situazione nel territo-rio al fine di quantificare i danni. Il presidente provinciale della Cia BAT Felice Ardito, ribadisce la ne-cessità non rinviabile, di rivedere l’attuale sistema assicurativo di protezione delle colture agrarie, assolutamente penalizzante per gli agricoltori, tanto da scoraggiare gli stessi ad assicurare le colture.La Cia Barletta Andria Trani chiede:a – l’immediata delimitazione delle aree interessate e la quantificazio-ne dei danni subiti dalle imprese; b – adozione del provvedimento di declaratoria e relativo risarcimen-to dei danni alle aziende colpite dal maltempo;c - che siano messi subito a dispo-sizione fondi straordinari ed ade-guati per far fronte all’emergenza verificatasi:

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econdo una indagine di una delle più importanti catene di supermercati britanniche, il 65% dei

consumatori che si recano negli store vorrebbero l’eliminazione di snack e dolci posizionati vicino alle casse, per sostituirli con alimenti più sani per i propri figli. E proprio alcune catene della grande distribuzione or-ganizzata presenti in territorio ingle-se (ad esempio, Tesco e Lidl) hanno già annunciato di voler sposare l’ini-ziativa. A sospingerli, la consapevolez-za che pediatri, dietologi, dietisti e nutrizionisti sostengono che questi “prodotti esca” contribuiscano ad acuire il problema dell’obesità, che in Italia interessa il 30% dei bambini oltre che moltissimi adulti. Un tema portato all’attenzione dei Ministri Maurizio Martina (Politiche Agrico-le) e Beatrice Lorenzin (Salute) dai deputati 5 Stelle della Commissione

SÈ realtà in Inghilterra dove le grandi catene hanno deciso di attuare la rivoluzione dello scaffale

snack e dolci banditi in vicinanza delle casse dei supermercati

Agricoltura con una interrogazione parlamentare a prima firma Chiara Gagnarli (M5S). Obiettivo: esortare il Governo Renzi a diffondere l’ini-ziativa delle lungimiranti catene di supermercati inglesi anche presso i negozi presenti sul territorio nazio-

nale, creando magari campagne di sensibilizzazione all’acquisto consa-pevole, al fine di tutelare la salute dei consumatori, specie nelle fasce di età più esposte al rischio.“È evidente che quella di non posizionare dolci e caramelle vicino alle casse dei negozi non sarà la soluzione del problema dell’obesità pediatrica in Italia ma di certo sareb-be un’azione di contrasto alle cattive abitudini alimentari che lo Stato do-vrebbe promuovere e condividere. I grassi contenuti negli snack e nei dol-ci, insieme a zuccheri, sodio, coloran-ti e conservanti sono tra i principali responsabili dell’obesità infantile. Per non parlare dell’aumento dei livel-li di colesterolo che provoca l’olio di palma, altamente presente in questi prodotti. Spesso non bisogna inven-tarsi nulla per migliorare le cose, ba-sta avere le antenne alzate ed impor-tare i buoni esempi adottati altrove”.

Agroalimentare

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e Masserie Didattiche disseminate sull’intero territorio regionale han-no mostrato la Puglia

rurale in tutto il suo splendore. Chiu-sura positiva per la quarta edizione di Masserie sotto le Stelle, l’evento organizzato dall’Area Politiche per lo Sviluppo Rurale della Regione Puglia, in collaborazione con l’Area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti. Anche quest’anno numerosa la pre-senza, di circa 13.000 persone, con significativa partecipazione di turisti nazionali provenienti prevalentemen-te dal Nord Italia, ed internazionali provenienti da Germania, Francia, In-ghilterra, Olanda, Ungheria e Russia. “Quando la Regione Puglia pensò alle Masserie Didattiche immaginò un fu-turo assetto dell’agricoltura capace di spronare il settore ma anche diver-sificare il reddito e rendere appetibile, dal punto di vista turistico, il grande patrimonio rurale e di autenticità del-la nostra terra - ha affermato l’Asses-sore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni - Masserie sotto le stelle racconta di una intuizione diventata un successo confortato dai numeri e dal costante trend di presenze turistiche in ascesa che scelgono la Puglia anche per vive-re queste esperienze di vacanza a con-tatto con la natura, ma anche con uno stile di vita e un codice esperienziale ricco di suggestioni. Masserie sotto le Stelle è tutto questo: condensato in una sola notte in cui la Puglia ha saputo raccontarsi, a turisti italiani ed esteri, fiera del suo passato, orgogliosa delle sue produzioni di eccellenza a Marchio di Qualità, impegnata nel suo presente e produttiva, capace e innovativa nel-la sua proiezione futura. In una notte - conclude - magica, suggestiva, ma anche dalla grande forza culturale ed economico-produttiva”. Il grano diventa farina, il latte formag-gio, la cenere sapone, gli ortaggi colori sotto gli occhi pieni di stupore soprat-tutto dei più piccoli: l’arte propria del-la tradizione agricola pugliese è stata

lIn migliaia nelle masserie didattiche durante la prima notte d’estate”

masserie sotto le stelle 2014, bilancio positivo

vissuta direttamente da quanti hanno preso parte ai differenti laboratori di-dattici proposti, con particolare atten-zione all’accessibilità: dal servizio di traduzione LIS per sordi muti, al labo-ratorio sinestesico che ha permesso di giocare con le emozioni e le sensazio-ni in un percorso tutto colorato.Spettacoli teatrali, musica e danza po-polari hanno fatto da sfondo ad una notte a contatto con la natura tra pas-seggiate a cavallo o in mountain bike

alla scoperta del Parco dell’Alta Mur-gia, al fascino del mare nelle Masserie didattiche ittiche con le escursioni in barca e la pesca al bolentino. Ad insaporire la prima notte d’estate, le degustazioni di prodotti a kilometro zero: la semplicità e il gusto dei piatti tipici dell’agricoltura pugliese hanno reso unica la manifestazione che rap-presenta un omaggio alla multifunzio-nalità dell’agricoltura regionale.

Turismo Rurale

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ll’evento, organizzato dall’Area Politiche per lo Sviluppo Rurale della Regione Puglia, in col-

laborazione con l’Area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti, hanno partecipato in tutto 16 masserie didattiche della provin-cia di Foggia (“Albano” e “Bio-Didattica Emmaus” a Foggia, “Santa Giusta” a San Severo, “De Palma” Troia, “Chiomenti” a Cerignola, “La Cerasola” a Monteleone di Puglia, “Salecchia” a Bovino, “Norman-no” a Segezia, “Posta Guevara” e “Monte Preisi” a Orsara di Puglia, “L’Oasi” di Car-pino, “Falcare” di Cagnano Varano, “Ire-ne” a Biccari, “Avellaneta” a San Marco la Catola, “Fattoria Rovello” a San Paolo di Civitate, “La Torre Taronna” a Monte Sant’Angelo), che hanno offerto ai visi-tatori programmi diversificati, tra labo-ratori didattici, degustazioni di prodotti tipici, percorsi naturalistici, spettacoli di intrattenimento con musiche e dan-ze della tradizione. L’appuntamento con la notte bianca delle masserie comincia alle 18,00. Ad accogliere ospiti e visita-tori presso la “Bio-Didattica Emmaus” a Foggia un programma a misura di fa-

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16 le masserie didattiche coinvolte

sotto le stelle di Foggia e dintorni di Nica Ruospo

miglia, con laboratori e attività rivolte ai più piccini, che già durante l’anno ven-gono proposte alle scolaresche in visita. “Noi lavoriamo soprattutto con i bam-bini della scuola primaria e materna, e devo dire che c’è una grande richiesta per questo tipo di attività, da parte delle scolaresche, durante tutto l’anno – rac-conta Luigi Mastrodonato, coordinatore della masseria “Bio-Didattica Emmaus”. L’itinerario parte con la visita agli ani-mali della fattoria, Capre, galline, caval-li, asini e pony. I visitatori hanno potuto scattare foto che saranno condivise sulla pagina facebook della masseria, parte-cipando cosi al Fotocontest legato all’e-vento: il fotoreporter che otterrà il mag-gior numero di mi piace si aggiudicherà il premio in palio. Numerosi i laboratori, dedicati al riciclo creativo, per educare i bambini al recupero dei materiali di scarto, e alla pratica della pet therapy con le asinelle di Emmaus. In serata gli ospiti hanno potuto gustare prodotti biologici e a kilometro zero, durante il rinfresco imbandito per l’occasione, a cura dello chef Panniello. Dopo la pausa ristoro, il cantastorie Enzo Diliso ha in-trattenuto i bambini con magiche fiabe e a fine serata si è tenuta la premiazione del concorso “Ricicliamo insieme” vinto dalla famiglia che ha portato in masse-ria il maggior numero di tappi di plasti-ca. Anche la signora Dina della masseria “Falcare” di Cagnano, si è spesa molto

per organizzare l’evento. “Ci auguriamo che il tempo ci accompagni. Questa è per noi un’occasione per mostrare quello che facciamo e invitare la gente a vive-re la natura e la campagna”. Un obiettivo per il quale anche il programma “Puglia open days” si sta spendendo con suc-cesso. “Con i tour organizzati dalla Re-gione, lo scorso agosto abbiamo avuto ospiti entusiasti di camminare a piedi nudi sulla terra e sull’erba, curiosi di os-servare come si filava la lana in passato, un’attività, rara, ma che ancora resiste a Cagnano -osserva la donna - Ora della lana non sappiamo più che farcene, e an-che molti altri lavori agricoli, che, come questo, prima producevano reddito, or-mai non vengono praticati più”. Gli ospi-ti della masseria Falcare hanno potuto imparare a realizzare un muro a secco, o un canestro per la ricotta e il formaggio ottenuto intrecciando fuscelli d’ulivo. Inoltre la giornata ha previsto una visi-ta notturna a Bosco Quarto, per spiare il firmamento con il telescopio e anche un laboratorio di riciclo. Attraverso la pro-mozione di laboratori didattici dedicati al riutilizzo dei materiali le masserie, nel corso della manifestazione sostenibile per vocazione, hanno sposato la filosofia “Zero Waste” (grazie ad una partnership con il progetto di cooperazione tran-sfrontaliera IPA ADRIATIC, “Zero Waste net for events and festivals”).

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Agricoltura

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all’analisi sui dati di vendita nella Gdo arri-va finalmente una buo-na notizia per i prota-

gonisti del comparto ortofrutta: un incremento di 2,6 punti percentuali nelle vendite a volume per il totale ortofrutta e ben un +3,8%, se si ana-lizza la sola verdura. In valore i dati sono ancora negativi, ma migliorano sensibilmente rispetto alla rilevazio-ne del mese precedente e soprattutto sono dati migliori rispetto ad aprile 2013 (sperando che il risultato si ri-peta anche per i prossimi mesi prima-vera estate, quelli decisivi per chi la-vora nel settore). E’ poco ma bisogna accontentarsi perché è il segnale di un inversione di tendenza . In prima battuta viene da pensare possa esser-ci un collegamento con la promessa degli 80 euro in busta paga di Renzi che ha cominciato ad echeggiare in

DDall’analisi sui dati di vendita nella GDO arriva finalmente una buona notizia

reparto ortofrutta, ad aprile una boccata d’ossigenodi Nicola Trisolini

modo sostenuto nelle orecchie degli italiani e forse ad aprile ha dato i primi segnali.La seconda ipotesi è che il calo prezzi - evidenziato da trend decrescenti nel-le vendite a valore anche di oltre tre

punti percentuali - abbia agevolato gli acquisti. Quest’ipotesi è di gran lunga la meno affascinante, ma se guardia-mo indietro non sarebbe la prima vol-ta che succede. Dando uno sguardo alle superfici di vendita, sembra che gli ipermercati vadano un po’ meglio dei super, an-che se questi ultimi non performano male rispetto al totale. Dal punto di vista, invece, delle modalità di vendita si nota come il calo prezzi abbia coin-volto più che altro il peso variabile. Il peso imposto, però, tiene sia a valore che a volume.

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ei giorni scorsi il presi-dente ed il direttore di Coldiretti Puglia (Cante-le e Corsetti) hanno in-

contrato il segretario del Pd pugliese Michele Emiliano, ex sindaco di Bari e (dicono i rumors) probabile prossimo candidato del Pd alla Presidenza della Regione Puglia. Molte le questioni aperte che Coldi-retti Puglia ha trattato con Emiliano: “Si è reso necessario affrontare le pro-blematiche che attanagliano le nostre imprese – ha spiegato il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – a partire dalle cartelle emesse dai consorzi di bonifica che stanno pre-occupando non poco gli imprenditori agricoli, in piena campagna irrigua”. “Abbiamo condiviso con Emiliano – ha precisato il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - la necessità di un confronto costante sulle temati-

che della Politica Agricola Comune. Così come è essenziale un percorso comune per contrastare l’aggressio-ne della criminalità alla produzione agroalimentare ed alle eccellenze na-zionali, un fenomeno che richiede una più ampia e condivisa conoscenza de-gli strumenti di prevenzione, control-lo e repressione”.Coldiretti si è fatta promotrice della Fondazione ‘Osservatorio sulla cri-minalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, il cui comitato tec-nico-scientifico è presieduto dal ma-gistrato ed ex Procuratore, Giancarlo Caselli, che si propone l’obiettivo di realizzare iniziative atte a rispristina-re un sistema incentrato sulla traspa-renza e sulla legalità, condizione es-senziale per il sostegno all’economia dell’intero Paese. Da qui la richiesta di un impegno concreto all’ex magistra-to Michele Emiliano.

ositivo l’impegno dell’Assessore regio-nale alle Risorse Agro-alimentari, Fabrizio

Nardoni, a spostare le scadenze de-gli avvisi bonari per dare il tempo di fare ogni opportuna verifica. Si attende la decisione sullo sposta-mento dei pagamenti che consen-tirà le verifiche rese indispensabili dalle apparenti incongruenze degli importi pervenuti alle imprese nei giorni scorsi, E’ necessario, intanto, evitare i cortocircuiti che rischia-no di aggiungere la beffa al danno a carico degli imprenditori agricoli che hanno già pagato a caro prezzo i ritardi nella gestione dell’acqua. E’ da scongiurare la confusione in-generata dalla mancanza di dialo-

go tra alcuni consorzi di bonifica e le organizzazioni agricole perché il difetto di comunicazione e di infor-mazioni può portare a pericolosi quanto ingestibili atteggiamenti. La confusione, poi, non va alimenta-ta da posizioni populiste, in modo quantomeno irrituale e incompren-sibile, che mettono in discussione il ruolo dei Consorzi di Bonifica che la stessa Regione Puglia ha voluto nor-mare in modo puntuale, al termine di una discussione politica ampia e complessa”. E’ il Direttore di Col-diretti Puglia, Angelo Corsetti, ad intervenire sulla delicata vicenda dei consorzi di bonifica che, come ogni anno, si riaccende all’avvio della campagna irrigua.

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Acqua, Pac e Osservatorio sulla criminalità i temi trattati

incontro Coldiretti Puglia con il segretario del Pd pugliese michele emiliano

Consorzi di Bonifica, l’intervento del Direttore di Coldiretti Puglia

“sulla gestione evitare i cortocircuiti della politica”

politiche Agricole

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redici giorni di festa e i comuni del Parco dell’Alta Murgia che si stringono in un unico abbraccio: in una

parola «UP!», la festa del parco naziona-le dell’Alta Murgia che è partita lo scorso 23 giugno da Cassano delle Murge con l’«UP! Tour», per concludersi con tre grandi eventi a Gravina, Ruvo e Bitonto rispettivamente l’11, il 12 e il 14 luglio con Mama Marjas, Chiara Civello con Nicola Conte e Goran Bregovic. Tra gli ospiti protagonisti della festa anche lo chef Almo Bibolotti, protagonista di due cooking show. Conduttori del tour i due comici Boccasile & Maretti.La manifestazione itinerante – che ogni anno vive le sue giornate finali in comuni diversi del Parco - ha l’obiettivo, sin dalla sua nascita tre anni fa, di creare un con-nubio fra intrattenimento, formazione e promozione del territorio per aumentare il senso di appartenenza al Parco e ai va-lori che esso rappresenta.

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Turismo Rurale

Presentato il programma degli eventi

la festa dei Comuni del Parco dell’Alta murgiadi Nica Ruospo

«UP! – dichiara il Presidente del Parco Cesare Veronico - è solo una delle tan-te iniziative che, in occasione di questo decennale, abbiamo realizzato l’intento di fidelizzare gli abitanti dei Comuni che fanno parte del Parco e creare una forte empatia tra il parco e i cittadini”. «UP!» è

quindi un evento trasversale che, nei tre giorni conclusivi, offrirà a tutti i residenti nell’area dei comuni di Ruvo, Gravina e Bitonto una molteplicità di appuntamen-ti: escursioni diurne e notturne; percorsi didattici; una mostra fotografica incen-trata sui dieci anni del Parco Nazionale; spazi espositivi e degustazioni con deci-ne di aziende del territorio; un’area wor-kshop allestita per ogni giorno di evento, connessa in diretta streaming audio/video attraverso Facebook e tre grandi concerti. Per vivere, ascoltare, sentire i profumi, «gustare» e «toccare» il Parco.“UP! è una festa importante, porta il par-co nei centri urbani ad esso afferenti - ag-giunge Fabio Modesti, direttore dell’En-te -. Abbiamo sempre cercato di rendere questa festa un’attività utile e funzionale per il pubblico. I cittadini hanno un gran-de bisogno di conoscere la nostra realtà. Per questo i workshop organizzati han-no anche lo scopo di fornire i giusti stru-menti per rendere fruibile il Parco.

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Agroalimentare

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l mondo scientifico in modo una-nime continua a ripetere che l’insorgenza di tumori è diretta-mente collegata agli alimenti che

assumiamo quotidianamente. Infatti studi sempre più accreditati dimostrano che una dieta corretta può efficacemen-te contrastare alcuni fattori di rischio. A pronunciarsi in tal senso anche l’Isti-tuto Tumori di Milano e in particolare la nutrizionista Anna Villarini che di recente ha tenuto una conferenza sul-le relazioni cibo e cancro. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Gemme Dormienti che opera a tutela delle donne malate di tumore e di altre serie patologie invalidanti per aiutarle nella prevenzione della fertilità. “La pre-venzione oncologica inizia sicuramente a tavola - ha commentato la prof.ssa Vil-larini - . La strategia giusta per ridurre il pericolo di ammalarsi di tumore e di eventuali recidive, è di privilegiare cibi vegetali, quindi frutta e verdura, cibi integrali e legumi. Vanno evitati i pro-dotti confezionati con farine raffinate e va ridotto il più possibile il consumo di proteine animali”. Un incontro di appro-fondimento quindi, per sensibilizzare i partecipanti e non, sull’importanza di una dieta vegetariana. Inoltre sono sta-ti forniti consigli utili per migliorare gli effetti negativi delle terapie anticancro. Anche in vista dell’estate, la Villarini ha suggerito di “salare i cibi un po’ meno

che in inverno, prediligere le verdure di stagione e usare condimenti natura-li come l’olio extravergine d’oliva o di lino; usare aglio, cipolla e spezie come la curcuma, lo zenzero e la cannella”. Raccomandazioni in linea con quelle del Fondo Mondiale di Ricerca contro il Cancro: secondo gli ultimi dati il 30% di tutti i tumori è direttamente collegato alla dieta alimentare, mentre si arriva addirittura al 70% per i tumori del trat-to gastro-intestinale (esofago, stoma-co e colon). L’uso quotidiano di alcuni alimenti e bevande ricche di composti fotochimici, le cosiddette molecole anti-tumorali, crea un ambiente ostile all’ori-gine del cancro e a una sua evoluzione. Si tratta di alimenti funzionali perché hanno una concentrazione elevata di molecole dalle proprietà terapeutiche , molto simili a quelle dei farmaci di origine sintetica, ma diversamente da questi sono privi di effetti collaterali per l’organismo. Naturalmente nessun alimento da solo contiene una quantità di molecole sufficienti ad arrestare que-sti processi, di qui la necessità di una dieta ricca e varia di alimenti funzio-nali, come cavoli, broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles, aglio, cipolla, porri, spinaci, crescione, mele, soia (latte, fagioli, yogurt, tofu), semi di lino macinati, pomodoro cotto, curcuma, pepe nero, mirtilli, lamponi, more, fragole, cioccolato fondente (almeno

70%, meglio se all’85%), tè verde, vino rosso (un bicchiere). Assumere preferi-bilmente questi cibi non significa però eliminare le altre verdure che è bene in-tegrare secondo i ritmi stagionali, come tutte le erbe aromatiche, le spezie, i carciofi, i funghi (specie i pleurotus) e tutte le verdure a foglia. Inoltre, nel-la dieta anticancro è importante tenere sotto controllo la glicemia, perché valori alti di glicemia e insulina aumentano il rischio di tumore. In questo caso sono da preferire riso integrale, alimen-ti ricchi omega-3 (pesce azzurro) i semi di lino e le noci . Da evitare in-vece prodotti confezionati con farine raffinate tipo 00 (pasta fresca, torta, biscotti, brioches) il pane bianco (da sostituire con quello integrale o ai multicereali), le patate e le patatine fritte, i fiocchi di mais (meglio quelli d’avena o il muesli senza zucchero), le bibite gasate e zuccherate (tipo cola, aranciata, e tè industriali), zuc-chero da cucina (da sostituire con miele o sciroppo d’agave).. Vanno poi eliminati i cibi potenzialmente cancero-geni: insaccati, salumi e carni affumi-cate, contengono conservanti come i nitriti, evitare le carni alla griglia. Oltre la dieta i consigli standard con-divisi dal’intero mondo scientifico sono: smettere si fumare e fare attività fisica (almeno mezz’ora al giorno).

ISull’argomento la nutrizionista Anna Villarini dell’Istituto Tumori di Milano

tumori: la prevenzione inizia a tavoladi Paola Dileo

salute

LA PUGLIA PROTAGONISTACon Masserie Sotto le Stelle

L’ITALIA ChE VERRàGiovani Imprenditori Confcommercio

ITINERAMURGIA 2014 Rural Night a Masseria Chinunno

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WWW.FOGLIE.TV l’informazione sul mondo agricolo a portata di click

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a Puglia olivicola ringrazia il lavoro svolto dalla Ca-mera che ha approvato lo stop alle oliere truccate. I

ristoranti dovranno servire l’extravergi-ne solo in bottiglie dotate di tappo anti-rabbocco. Ciò eviterà che possano esse-re “allungate” o addirittura riempite ex novo con prodotti che non hanno nulla a che vedere con l’olio inizialmente con-tenuto. Ringraziamo, tra gli altri, l’On.le pugliese Colomba Mongiello, componen-te della Commissione Agricoltura della Camera, per aver sostenuto in maniera forte la nostra battaglia che ha portato, tra l’altro, all’approvazione in aula alla Camera dell’aumento del contenuto mi-nimo di succo di frutta nelle bibite gassa-te dal 12 al 20 per cento”. E’ il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, a commentare positivamente il provvedi-mento passato alla Camera, auspicando che il Senato si esprima in linea con il ruolo di leader nella tutela della qualità e della sicurezza alimentare in Europa che l’Italia, nel rispetto della normativa

comunitaria, non ha rinunciato questa volta a svolgere.La norma approvata prevede che gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cuci-na e di preparazione dei pasti, devono es-sere presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa esse-re modificato senza che la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un siste-ma di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del conte-nuto originale indicato in etichetta. “E’ uno scacco importante alla lobby dei furbetti dell’agroalimentare che fan-no affari con le aranciate senza arance – continua il Direttore della Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – e dei ‘piccoli chimici’ che spacciano in ristoranti, piz-zerie, mense e bar oli di dubbia prove-nienza e qualità per ‘extravergine made in Italy’”. In Puglia nonostante il rico-noscimento comunitario per 5 oli DOP (Denominazione d’Origine Protetta) al

‘Terra di Bari’, ‘Terra d’Otranto’, ‘Dauno’, ‘Collina di Brindisi’ e ‘Terre Tarantine’ ed una produzione pari a 11 milioni di quintali di olive ed oltre 2,2 milioni di quintali di olio, con un’incidenza della produzione olivicola regionale su quella nazionale pari al 36,6% e al 12% di quel-la mondiale, è proprio il comparto oli-vicolo-oleario ad essere maggiormente colpito dal fenomeno delle sofisticazioni. Nel corso dell’ultimo decennio le impor-tazioni complessive di oli di oliva in Pu-glia sono cresciute più rapidamente delle esportazioni, confermando il sostanziale deterioramento della posizione compe-titiva della filiera pugliese sui mercati esteri. Le importazioni complessive di oli di oliva ammontano in media a circa 87.000 tonnellate, di contro le esporta-zioni si aggirano sulle 38.000 tonnellate. Gli oli stranieri vengono importati prin-cipalmente da Spagna, Grecia e Tunisia, acquistati a prezzi più bassi rispetto al prodotto regionale e utilizzati dagli im-bottigliatori per l’ottenimento di blend con oli regionali.

lLa Puglia ringrazia

Olio: la Camera dice ‘si’ al tappo antirabbocco nei ristorantidi Annamaria Fanelli

Agroalimentare

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Eventi

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Lavoro

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