Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

16
Anno I, Numero 0 (139), Luglio 2008 - In attesa di Autorizzazione del Tribunale di Torino - Stampa Artale Anno I, n. 0 15 Luglio 2008

Transcript of Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

Page 1: Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

Ann

o I,

Num

ero

0 (1

39),

Lug

lio 2

008

- In

atte

sa d

i Aut

oriz

zazi

one

del T

ribu

nale

di T

orin

o -

Stam

pa A

rtal

e

Anno I, n. 0 15 Luglio 2008

Page 2: Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

○ 2○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

15 Luglio 2008 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Bertolt Brecht pag. 3

Nuova legge di organizzazione pag. 4

Brunetta si autointercetta pag. 5

Progressioni verticali pag. 6

Trattative pag. 7

Elezioni RLS pag. 8

Licenziamo Brunetta pag. 9

Formazione pag. 10

Certificati di malattia pag. 11

Cral pag. 11

Decreto Tremonti pag. 12

DOMENICO AMATOCARLO BOGLIETTI

NICOLA FRANZESERAFFAELE MADARO

GINO MISURACA MIMI’ SCIORTINO

LALLA SPIONE

La redazione del Fogliaccio ha sede presso l’Ufficio Sindacale C.G.I.L. - Ente RegionePiazza Castello, 153 - Torino - Tel. 011.530263.

Page 3: Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

○ 3○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

15 Luglio 2008 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

PRIMA DI TUTTO VENNERO A PRENDERE GLI ZINGARI

Prima di tutto vennero a prendere gli zingarie fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebreie stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,ed io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,e non c’era rimasto nessuno a protestare.

Bertolt Brecht

Page 4: Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

○ 4○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

15 Luglio 2008 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Arriva in piena estate nell’aula del Consi-glio regionale il ddlr n. 386, ovvero la ri-forma della legge 51 proposta dalla GiuntaBresso. Come abbiamo detto sin dall’ini-zio, è un disegno di legge che riesce adessere peggiore del ddl “Burzi” del 2002,a sua volta peggiorativo della Legge re-gionale n. 51 del 1997.Il testo licenziato dalla Commissione con-siliare il 20 marzo scorso contiene alcunemodifiche rispetto alla proposta presen-tata dalla Giunta. In particolare, è statacancellata la figura del Direttore genera-le (da subito dichiarata improponibiledalle OO.SS); in compenso sono stati in-trodotti i Vicedirettori (delle novità si di-chiara molto soddisfatta Forza Italia).La CGIL dell’Ente Regione ha espresso ungiudizio complessivamente critico anchein sede di audizione dinanzi alla Commis-sione competente – a partire dalla sceltapolitica (la stessa di Burzi) che attraversatutto il disegno di legge: alla sede demo-cratica del Consiglio regionale vengonosottratte tutte le competenze in materiadi organizzazione dell’Ente e - cosa in-comprensibile - al Consiglio va bene.Nello specifico consideriamo in modoparticolarmente negativo i seguenti pun-ti del ddlr:

- Art. 23 (Incarichi dirigenziali esterni):gli incarichi di direttore regionale posso-no essere conferiti, per il 30% dei rispet-tivi posti, a persone esterne all’ammini-strazione regionale. La legge statale 145del 2002 prevede la percentuale dell’8%.Gli altri incarichi dirigenziali (vicediretto-re, responsabile di settore o di progetto)possono essere conferiti, entro il limitedel 20% della dotazione organica dirigen-ziale, a persone esterne all’amministrazio-ne. Il disegno di legge Burzi si spingevaappena fino al 15%. La legge 145/2002 in-dica il 10%. Solo il vicepresidente Peve-raro può continuare a dire che non si trat-ta di spoil system! CGIL Ente Regionechiede che non siano superate le percen-tuali stabilite dalla legge statale di riferi-mento.

- Art. 19 bis (Vice direttore): le esigenzedi risparmio e di snellimento delle strut-ture, sbandierate dalla Giunta al momen-

Nuova organizzazione degli uffici regionali

SI POTEVA FAR MEGLIOto della istituzione delle attuali 19 direzio-ni, hanno portato alla formazione di strut-ture complesse, difficilmente governabi-li. Ora si tenta di correre ai ripari istituen-do le vicedirezioni, anche sulla base di unodg del Consiglio regionale giustificato –come sostenne il vicepresidente Pevera-ro - da specifiche, circoscritte esigenze. Ilddlr non precisa più nulla. Con il rischioche i costi di direttori e vicedirettori su-perino i precedenti costi e che le struttu-re tornino a moltiplicarsi. CGIL Ente Re-gione chiede che sia fissato in legge ilnumero massimo di direzioni e vicedire-zioni, limitando queste ultime a pocheunità.

- Art. 37 (Disposizione transitoria): ilcomma 5 dell’articolo introdotto dallaCommissione consiliare dispone la pro-roga per tre anni delle graduatorie delconcorso per l’accesso alla dirigenza. Taledisposizione (da cui Forza Italia ha presole distanze) è inopportuna per più moti-vi, che attengono alle aspettative di tantidipendenti regionali ai quali non è anco-ra data la chance del corso-concorso. Lavia d’uscita l’hanno offerta le OO.SS., pro-ponendo una piattaforma unitaria (formu-lata con RSU dirigenti e categorie) cheipotizzava una soluzione complessiva perle dotazioni organiche dirigenziali, per iposti da ricoprire con gli idonei delle gra-duatorie, per il numero di posti da bandi-re con corso-concorso. Il vicepresidentePeveraro non ha voluto raccogliere l’in-tento costruttivo delle OO.SS.CGIL sostiene che il confronto ammini-strazione-sindacati sia la via ancora per-seguibile per dare risposta al tema dellaselezione delle figure dirigenziali neces-sarie all’Ente ed auspica quindi che il com-ma 5 sia stralciato in aula.

- Art. 29 (Conferimento degli incarichinon dirigenziali): l’istituto delle posizioniorganizzative, cui si riferisce l’articolo inquestione, attiene una materia regolatadai CCNL e dalla contrattazione decentra-ta. CGIL Ente Regione ritiene che tale ar-ticolo debba essere cancellato.

L’ultima parola spetta al Consiglio regio-nale.

Page 5: Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

○ 5○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

15 Luglio 2008 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Trasparenza è la parola che più piace al ministro Brunetta. Ha pubblicato sul sito del “suo”ministero gli stipendi dei “suoi”dirigenti e le loro assenze, i distacchi e i permessi sindacali (perquesti ci aveva già pensato da qualche anno l’ARAN, ma nessun giornale se l’era impippata).Ma non è finita qua. La novità è la possibilità di ascoltare le telefonate che dagli uffici vengonofatte dai dipendenti pubblici. Perchè sprecare denaro pubblico, chiedendo a polizia e carabinieridi intercettare queste telefonate, per scovare quelli che, a gratis, chiamano la mamma, la moglieo la fidanzata? Basta mettere in rete i centralini di Ministeri, Regioni, Comuni e delle moribondeProvince e Comunità Montane e tutti potranno ascoltare tutti (per gli uffici pubblici della berga-masca è prevista la traduzione simultanea). Ovviamente il Ministro per dare il buon esempio hacominciato dalle sue telefonate. Eccovi in anteprima e solo sul Fogliaccio una delle telefonatecon cui si è auto-intercettato il trasparente Brunetta.Trattasi di conversazione con Piero Ichino, noto giuslavorista, parlamentare PD e iniziatore dellacampagna stampa contro i “fannulloni”.

Ichino: Ciao Bruni, come va?Brunetta: Ca*** piantala di chiamarmi Bruni, sono un ministro della repubblica, comunque chevuoi, sbrigati. Sai che ho da fare, lavoro sempre. Lavoro e studio, studio e lavoro. Devo stanarequesti fannulloni di dipendenti pubblici.Ichino: Per questo ti chiamavo. Bravo, le prime cose che hai fatto sono buone, ma non so sebastano.Brunetta: Figurati! Non è che l’antipasto. Sono un vulcano di idee! Ti ho detto del braccialettoelettronico?Ichino: No.Brunetta: Allora, al dipendente pubblico, a sue spese, verrà applicato un braccialetto elettronicoche controllerà ogni suo movimento. Sul sito del mio Ministero verranno pubblicati nomi, co-gnomi, città di residenza e le mappe con tutti gli spostamenti in tempo reale, così il cittadino-cliente potrà raggiungerlo, insultarlo e malmenarlo. Devo solo parlare con Angelino per depena-lizzare il reato di percosse a pubblico dipendente.Ichino: Angelino chi?Brunetta: Mio nonno. Il Ministro della Giustizia e chi se no?Ichino: Buono. Senti, volevo dirti che ho appena visto i risultati di una ricerca dell’UniversitàPrivata di Orio il Serio. Pare che i fannulloni emanino un odore particolare, pensavo… se obbli-gassimo le amministrazioni a comprare cani lupo addestrati e li sguinzagliassimo negliuffici?Anche Linda dice che non è male.Brunetta: Linda chi?Ichino: La Lanzillotta, il ministro-ombra della Pubblica Amministrazione e Innovazione.Brunetta: Ombra, appunto. Comunque sei un genio. Cani senza museruola però, altrimenti nonmi diverto. Preparo subito una circolare. Senti e cosa ne dici di obbligarli a cucirsi sui vestiti unastella, così da essere sempre riconosciuti.Ichino: No. La stella è stata già usata. Il futuro sta nel cubo. Sto per pubblicare un libro “ Il cubonel benchmarking”Brunetta: E se la CGIL è contraria?Ichino: Tieni pronto un rombo, ma anche una piramide. Con il gioco delle tre carte, li confondia-mo. Questo perde, questo vince.Brunetta:Vabbè ci penso. Ora basta chiacchiere, vado. Studio e lavoro, lavoro e studio!

Chi volesse può scaricare questa conversazione dal sito:www.dipartimentofunzionepubblica@com/ichino/brunetta/lanzillotta/nullafacenti

IL MINISTRO BRUNETTA E LA TRASPARENZA

LA CASA DI VETROLA CASA DI VETROLA CASA DI VETROLA CASA DI VETROLA CASA DI VETRO

Page 6: Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

○ 6○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

15 Luglio 2008 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Si è conclusa il 30 giugno, con la stipula dei 73contratti per il primo “blocco” di vincitori, laselezione per la progressione verticale da C aD.L’accordo del piano occupazionale ha pre-visto una selezione con un rapporto nume-rico posti disponibili/candidati pari al 30%e quindi 146 posti. Il limite minimo era di 5anni di anzianità, maturata nella categoria Calla data del 30 giugno 2007. Purtroppo ancorauna volta il servizio svolto a part-time è statovalutato in modo proporzionale rispetto allaprestazione lavorativa a tempo pieno. Non cistancheremo mai di sostenere di fronte all’Am-ministrazione la necessità di rimuovere que-sto criterio di computo, discriminatorio epenalizzante. Soprattutto per le colleghe chericorrono a questo istituto, con buona pace dellaflessibilità, quale strumento di conciliazione edelle evocate pari opportunità. Assessora Ma-nica è ora di intervenire!I 73 posti costituiscono il 50% della quotaprevista nell’accordo. Ora non resta chedare seguito all’assunzione degli altri.La selezione ha inevitabilmente sbarrato l’ac-cesso alla progressione per un alto numero dicandidati. In questo è evidente il limite delleprocedure concorsuali, in cui la valutazionedelle capacità e delle esperienze acquisite nonsempre rispecchia le graduatorie finali. Se aciò aggiungiamo il ruolo di secondo piano chesvolge in questo contesto la formazione indi-viduale, è chiaro che bisogna maturare una ri-flessione sui meccanismi per le progressioniverticali, che non mortifichino legittime aspi-razioni di crescita professionale e di carriera.La cosiddetta “privatizzazione” del rapportodi lavoro pubblico in questo senso deve ancorafare dei passi in avanti: se da un lato si richiedeal personale dipendente di dimostrare capacitàcontinua di adattamento ed aggiornamento, percontro la “promozione” avviene con l’utilizzodi modalità obsolete.Si avvia ora la procedura selettiva per la pro-gressione verticale dalla categoria B alla ca-tegoria C.Il rapporto numerico complessivo posti di-sponibili/concorrenti, sempre in base all’ac-cordo sul piano occupazionale, in questo casovedrà complessivamente il 40% dei candidati

Progressioni verticali:Atto primo

progredire in tre momenti successivi(15%+15%+10% posti). Ricordiamo che lapercentuale è più alta che per categoria Cperchè la cat. B ha “saltato” una progres-sione verticale. La materia oggetto della pro-va scritta sarà diritto regionale. La prova saràun elaborato in forma di risposte brevi. Lapubblicazione del bando dovrebbe avvenireverso la metà di settembre, data entro la qualeil rientro dalle vacanze estive si presume possaessere completo.Sempre per la categoria B è prevista una pro-gressione per il profilo professionale di autistaspecializzato; anche in questo caso valgono icriteri sopra descritti.La CGIL, come per la categoria C, organiz-zerà una serie di incontri per indirizzare lapreparazione delle/degli iscritti. Comincia-te a segnalare i vostri nominativi alle/aidelegati CGIL della vostra sede di lavoro.Il nostro consiglio comunque è quello di co-minciare a riordinare le idee affinché le provepossano essere affrontate con serenità. Dun-que sotto l’ombrellone pinne, fucile, occhialie.. Statuto regionale.Buone vacanze!!!

Nicola Franzese

Page 7: Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

○ 7○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

15 Luglio 2008 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Dopo la presentazione al vicepresidente Peveraro del documento programmatico dellaRSU, si è concordato di approfondire i molti temi della piattaforma sindacale in una seriedi incontri tecnici.Un primo ciclo di riunioni si è recentemente concluso, senza significativi risultati. E’ fortel’impressione che l’amministrazione, in assenza di input politici, tenda a far melina. Ba-sta citare due argomenti: l’incentivo per l’uso dei mezzi pubblici e la risoluzione consen-suale del rapporto di lavoro. Come si fa a prospettare qualsivoglia ipotesi senza chesiano prima definite in sede politica le risorse da utilizzare? La stessa considerazionevale per l’applicazione di tanti altri istituti contrattuali, come ad esempio le progressioniorizzontali o le posizioni organizzative.Il vicepresidente Peveraro prende tempo e si tiene le mani libere. Preferisce non affron-tare con le organizzazioni sindacali questioni fondamentali come le dotazioni organicheo le politiche di selezione della dirigenza, o forse preferisce parlarne dopo l’approvazio-ne della legge di riorganizzazione dell’Ente. Passata la tregua estiva alcune scelte nonpotranno essere rinviate.

Novità nella RSUCGIL CISL e UIL nell’ultima assemblea del 19 giugno hanno proposto di ampliare ladelegazione trattante, aprendo anche alle sigle autonome. CSA (Carboneris) e RDB(Arena) sono entrati quindi a far parte della delegazione trattante, mentre non hannoaccettato di aderire DICCAP (Compagnone) e SULPM (Dibenedetto). Per la CGIL, aLalla Spione (che ovviamente continuerà ad essere presente alle trattative in qualità diresponsabile di sigla) subentra Nicola Franzese.

Trattative con l’amministrazione

NEL PORTO DELLE NEBBIE

Page 8: Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

○ 8○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

15 Luglio 2008 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Nel lontano 1996 si sono svolte nel no-stro Ente le elezioni dei Rappresentantidei Lavoratori per la Sicurezza (RLS); 15persone che avrebbero dovuto restarein carica per un triennio, ma che ancoraoggi hanno questo incarico - ovviamen-te solo chi di loro non ha nel frattempocambiato sede di lavoro - pur vedendomutate attorno a sé persone e situazioni(istituzione nuove sedi, accorpamentostrutture, trasferimenti di personale,…).E finalmente torniamo a votare!Il problema della sicurezza nelle sedi re-gionali non è da sottovalutare anche sela maggioranza dei dipendenti non ha ache fare con sostanze tossiche pericolo-

Elezioni RLS

La sicurezza non è un optionalse e non lavora con attrezzature e cari-chi a rischio. Le ripercussioni fisiche cau-sate dal nostro lavoro non sono sicura-mente immediatamente riscontrabili, mavengono fuori e sono visibili solo a lun-go termine. Una scorretta postura o l’usoerrato dei videoterminali, ed ancora idisturbi psico-fisici e comportamentalicausati da difficoltà di inserimento in unastruttura organizzativa, sono tutti aspet-ti da considerare nella prevenzione deirischi a tutela della salute dei lavoratori.Il recente decreto legislativo 9 aprile2008 n. 81, relativo al riordino in ununico testo delle norme vigenti in mate-ria di salute e sicurezza delle lavoratricie dei lavoratori, ha reso ancora più im-portante e operativo il ruolo dei RLS,che vengono maggiormente coinvolti neicambiamenti organizzativi delle singolerealtà lavorative, nella formazione e nel-l’aggiornamento, nonché nella predispo-sizione periodica del documento di va-lutazione dei rischi.Per questo è importante partecipare allaelezione del proprio rappresentante. Leconsultazioni elettorali si svolgeranno inautunno e presumibilmente vedrannol’elezione di 20 rappresentanti, uno perogni sede o gruppo di sedi, limitrofe efacilmente raggiungibili.Prossimamente vi saranno comunicati inominativi dei candidati e delle candi-date, le date e le modalità per lo svolgi-mento delle elezioni. La tutela della sa-lute nei posti di lavoro è per la CGILobiettivo primario. Partecipare alle ele-zioni per eleggere il proprio rappresen-tante per la sicurezza è per i lavoratori,un primo, importante passo di consape-volezza.

Nadia Bonsignore

Page 9: Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

○ 9○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

15 Luglio 2008 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Ci mancava. Dopo l’indimenticabile censore,il liberale Raffaele Costa, che fotografava im-piegate ministeriali con la borsa della spesa inorario di lavoro, per estirparne la mala pianta(e su questo ha costruito una carriera politica),ecco un nuovo paladino della lotta ai fannul-loni nel pubblico impiego. Il grande, genialeneo ministro Renato Brunetta. Che nostalgiaper le epiche battaglie di Costa! E che pauraper i nuovi anatemi di Brunetta! Gli assentei-sti tremano e tutti già filiamo più dritto. Anchela questione dell’efficienza della pubblica am-ministrazione è problema in via di soluzione,grazie a Super-Berlusconi.A dire il vero, le denunce dell’irriducibile fan-nullaggine dei dipendenti pubblici echeggia-no da tempo anche da sinistra. Pietro Ichino èstato portato in Parlamento dal PD per con-durre meglio la sua guerra ai nullafacenti. Ad-dirittura Romano Prodi, quando ancora eraprimo ministro, dichiarava che la piaga del-l’assenteismo era da combattere senza tregua.In una intervista, ricordava – ancora scanda-lizzato, con sulle labbra il suo indecifrabilesorriso – che qualcuno gli aveva suggerito, perscoraggiare le assenze, di incentivare la pre-senza in servizio dei dipendenti pubblici. Macome! Per essere presenti, gli impiegati rice-vono già lo stipendio!Ah sì? Prodi non sapeva neanche che il pre-mio di produttività ai ministeriali era davverodato, sin dagli anni ’80 ed ancora adesso, sullegiornate di presenza? Anche per noi regionaliuna parte della produttività è commisurata allapresenza.L’argomento sarebbe lungo. Ci piacerebbe af-frontarlo pure facendo finta che sia serio, sta-tistiche alla mano! Vince il nord o sono menoassenti al sud? Chi è la pecora nera: ministerio enti locali, o magari la sanità? E se lo con-frontassimo con l’assenteismo degli onorevo-li in Parlamento?Questo gioco non ci piace. Dipendenti che van-no a prendere il caffè al bar, oppure dicono diandare a comprare le sigarette ce ne sono sicu-ramente. Ma basta tenerli incatenati in ufficio,magari video-sorvegliati, per risolvere il pro-blema? Chiunque abbia buon senso sa che larisposta è no.

Fannullaggine ed assenteismo

LICENZIAMO BRUNETTA

YES,WEEKEND

Con una ultradecennale esperienza, da mini-steriale e poi da regionale, posso dire con cer-tezza una sola cosa: nessuna amministrazio-ne (per la parte politica), né di destra né disinistra, né centrale né periferica, si è mai pre-occupata per davvero di far funzionare gli uf-fici, anche se con forte rilevanza verso il pub-blico. Forse ai politici fa più comodo così. Sele cose non vanno non è colpa loro: le risorseumane interne sono inaffidabili, non ci si puòfidare. Ed ecco che il lavoro che conta lo si dàai consulenti. Il lavoro di routine invece lo sidà ai precari, più obbedienti, che si possonoassumere infischiandosene delle regole di ac-cesso al pubblico impiego.Nel frattempo guerra all’assenteismo. A noi iproclami non piacciono. Vengano da destra oda sinistra. Soprattutto quando servono da alibiper scaricare su altri le responsabilità di ciòche non funziona. E ancora di più se servonoa giustificare - questo è il gioco della destra –che il pubblico non va: “…chi più chi meno,sono tutti fannulloni. Troppe garanzie! Trop-pi soldi! Largo al privato”. Anche il pubblicopuò essere un affare.

Mad

Page 10: Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

○ 10○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

15 Luglio 2008 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

L’ importanza della formazione, non solo peril singolo dipendente ma per l’intera organiz-zazione del lavoro non è ancora oggi patri-monio acquisito da tutti.Riuscire a far crescere nei dipendenti e neidirigenti la consapevolezza che l’aggiorna-mento/formazione è un proficuo investimen-to e non una perdita di tempo e di denaro nonè scontato. Tutti, aziende pubbliche e private,stanno investendo sui percorsi formativi. Han-no capito che solo attraverso lo sviluppo dellecapacità e delle conoscenze tecniche ed orga-nizzative del singolo è possibile migliorarel’efficienza dell’intera struttura.In Regione che cosa sta accadendo? Si ha lasgradevole impressione che si torni nuova-mente alla carica con: “fare formazione è per-dere tempo”.La scelta - fatta a suo tempo - di rendere al-meno in parte obbligatoria la formazione, le-gandola ai piani di lavoro, scaturisce propriodall’idea di coinvolgere tutti nei processi diformazione e aggiornamento, consentendo aciascuno di noi di acquisire maggiori cono-scenze e maggiore consapevolezza del proprioruolo all’interno di un’organizzazione.L’accordo che prevede un obbligo, sepur minimo, di formazione è sicuramen-te passibile di integrazioni ma deve re-stare base di riferimento, dalla qualeprocedere per migliorare l’offerta for-mativa e le modalità di svolgimento.Non si pensi che quando è necessarioprocedere a tagli di spesa, si riducanogli investimenti nella formazione, ma-gari proponendo minore formazione peri dipendenti delle categorie B e C. E conl’idea di compensare tale riduzione conpiù formazione-obiettivo (che rischia diessere un buon proposito solo per leDirezioni più consapevoli e con refe-renti formativi e Direttori più motivati,lasciando “indietro” le altre Direzioni)e più formazione “mirata” solo per i di-rigenti.E’ assolutamente necessario che i diri-genti vengano responsabilizzati dai pro-cessi di formazione; avevamo proposto,infatti, che anche il loro percorso for-

Formazione del personale regionale

NON SI TORNA INDIETROmativo fosse legato in qualche modo ai pianidi lavoro, proposta mai andata in porto. Maquale formazione?I periodici incontri, scambio di conoscenze einformazioni, fra Direttori e/o dirigenti pos-sono ritenersi formazione? Sarebbe sicura-mente più formativo un percorso comune, checoinvolgesse in modo trasversale, se pur conmodalità diverse, tutto il personale, realizzan-do così una necessaria integrazione organiz-zativa.E’ ormai risaputo che per il buon funziona-mento di un’organizzazione è necessaria lapartecipazione motivata e consapevole ditutti, a maggior ragione quando si mettono inatto processi di cambiamento, sempre diffici-li da affrontare.Non torniamo indietro! Non dobbiamo dareragione a chi ha sempre sostenuto che i giornidi formazione sono una perdita di tempo. Perutilizzare al meglio il nostro personale accre-scendo le sue conoscenze e le sue capacità èda considerarsi troppo elevato un periodo diassenza di 7 giorni l’anno?

Page 11: Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

○ 11○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

15 Luglio 2008 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

ANCORA SULLA MALATTIASul sito Internet della Regione Piemonte è stato pubblicato questo comunicato:

Certificati per pubblici dipendenti

Il nuovo decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008 stabilisce per i pubblici dipendenti che nelcaso di assenza per malattia protratta per un periodo superiore ai dieci giorni e, in ogni caso,dopo il secondo evento di malattia nell’anno solare, l’assenza debba essere giustificata “esclu-sivamente mediante presentazione di certificazione medica rilasciata da struttura sa-nitaria pubblica”. L’assessorato regionale alla Sanità ha emanato a tutte le aziende sanita-rie piemontesi una circolare esplicativa in cui si precisa che i medici di famiglia e di conti-nuità assistenziale (ex Guardia medica) svolgono la loro attività in nome e per conto delServizio sanitario e sono quindi da considerarsi “struttura sanitaria pubblica”. Pertanto, ipubblici dipendenti dovranno rivolgersi a loro per farsi certificare la malattia secondo lemodalità previste dal decreto. Le fasce orarie di reperibilità per le visite di controllo sonoampliate dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20 di tutti i giorni.

Quasi in contemporanea è arrivata identica interpretazione del Dipartimento della FunzionePubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri. Determinanti nel caso del Ministero, sonostati i ripetuti richiami di CGIL CISL UIL sull’evidente natura “pubblica” dei medici difamiglia, sulla base degli accordi nazionali che regolano i rapporti fra questi ultimi e ilServizio Sanitario Nazionale, ma anche le ripetute e diffuse denunce sui rischi che una noncorretta interpretazione poteva provocare in termini di carichi di lavoro e di organizzazionedelle ASL e dei Pronto Soccorso degli ospedali.

Possiamo concludere “tanto rumore per nulla”. Conviene ai ministri di questo governostudiare. Non basta, per ora l’effetto mediatico dei loro annunci e dei loro provvedimentiper scardinare un sistema di regole che tutelano i diritti non solo dei dipendenti pubblici, madi tutti i cittadini.

Da qualche mese a questa parte, in Italiastiamo tutti bene. E ci vogliamo veramen-te bene. Perchè tutto gira. Lo sapete. Losappiamo. Se c’era qualche problema, èstato appena risolto o sarà presto risolto.Sicurezza? Fatto! Disoccupazione e lavo-ro precario? Ma quando mai?! Inflazionein salita e salari da soglia di povertà? Laripresa è alle porte! I rifiuti a Napoli? Chi liproduce andrà in galera!Siamo felici. Tutto gira.E il nostro piccolo Cral? Che ne è dellanostra esclusiva sede sociale di PiazzaMuzio Scevola? Anche l’attuale gestore fada padrone in casa nostra? Non paga piùda mesi? Pare che non accetti più i ticketdei dipendenti regionali? Forse fa affaricome prima e meglio di prima? Nel frat-tempo, il Cral deve onorare le fatture chegli sono state proditoriamente addebitate

CRAL? Tutto benedal gestore stesso per acquisti e fornituredi sua competenza?Non c’è problema. Il Cral ha presentatodenuncia nei confronti del gestore. Noi nonci facciamo prendere per il naso da nessu-no. Siamo ottimisti. Tutto gira.E che ne è delle difficoltà e dei dubbi dicui si parlava nel “fogliaccio” dello scorsodicembre? Macchè dubbi. L’amministra-zione regionale ha fatto le sue verifiche edè prontamente intervenuta. Va tutto bene.Corre voce che il vicepresidente Peveraroe la presidente Bresso in persona abbianoincoraggiato i vertici del Cral a proseguirecosì. Di più. Ci saranno adeguati finanzia-menti per rendere la già prestigiosa sededi Piazza Muzio Scevola “più grande… epiù superba che pria” (grazie). Vedete? An-che qui tutto va veramente bene. Stiamoallegri, tutto gira.

Page 12: Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

○ 12○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

15 Luglio 2008 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Il Fogliaccio pensa di fare cosa utile raccon-tando gli articoli del decreto Tremonti (conla zampetta di Brunetta) immediatamenteapplicabili alle lavoratrici ed ai lavoratoridel comparto Regioni – Autonomie locali eanche qualcos’altro.Tali norme (decreto-legge 112/08 con il com-binato disposto del ddl approvato in Consi-glio dei Ministri nell’ambito della manovraeconomica) come vedremo nell’esposizionedegli articoli, smascherano le reali inten-zione del governo: sono pensati ed agiti, conl’ottica di tagli indistinti, contro la pubbli-ca amministrazione ed i lavoratori.

Art. 1 (finalità) Con splendida sintesi que-sto primo articolo definisce con estremachiarezza l’obiettivo del Governo di taglia-re i costi della Pubblica Amministrazione,ivi compresi quelli per il personale, per unimporto pari al 2,4% del PIL da raggiunge-re nel 2011 ed abbattere il rapporto debitopubblico – PIL dal 103,9% del 2008 al 97,2%del 2011.Le risorse risparmiate andranno ad imple-mentare lo sviluppo delle attività impren-ditoriali, delle privatizzazioni, la semplifi-cazione dei rapporti di lavoro e quant’al-tro… per determinare effetti positivi di cre-scita economica e sociale.

Art. 19 (abolizione divieto cumulo trapensione e reddito da lavoro) Dal 1 gen-naio 2009 si consente il cumulo tra pensio-ne di vecchiaia ed anzianità e reddito dalavoro autonomo e dipendente; si elimina illimite massimo di cumulabilità che era parial 50% della eccedenza sull’importo dellapensione (commi 21 e 22 art. 1 legge 335/95).

Art. 21 (modifiche alla disciplina delcontratto di lavoro a tempo determina-to) Con quest’articolo si rischia di prolun-gare la durata del contratto a tempo deter-minato fino alla pensione, sottoponendo lalavoratrice ed il lavoratore al continuo ri-catto del rinnovo periodico. Inoltre si cercasurrettiziamente di smontare il contrattonazionale prevedendo deroghe sulla dura-ta attraverso la contrattazione aziendale.Ciò può determinare condizioni diverse trarealtà omogenee. In questo articolo vieneampliato il c.d. “causalone” per cui il ricor-so al rapporto di lavoro a termine di cui al

DECRETO TREMONTI

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AL MACEROD.Lgs. 368/2001 è reso possibile anche perl’attività ordinaria del datore di lavoro.Mentre sulla successione dei contratti atermine nel limite massimo di 36 mesi esul diritto di precedenza alla assunzione atempo indeterminato per coloro che hannogià svolto sei mesi di lavoro a termine, sonoammesse deroghe per effetto della contrat-tazione collettiva, anche di livello azienda-le. In questo modo vengono rimossi i vinco-li posti dal precedente governo attraversola L. 247/2007 (Protocollo Welfare).

Art. 26 (taglia enti) Con questo articolosi avvia la soppressione degli enti con unadotazione organica inferiore alle 50 unità,nonché gli enti dell’allegato A della Finan-ziaria 2008, con esclusione degli ordini pro-fessionali e le loro federazioni, le federa-zioni sportive nonché degli enti parco e ri-cerca. Sugli ordini professionali e le loro fe-derazioni forse era il caso di pensare ad unaloro collocazione diversa, più coerente conle soluzioni adottate per i corrispondentienti previdenziali trasformandoli se non infondazione in qualcosa di simile.Le funzioni esercitate dagli enti soppressi,nonché il relativo personale, saranno attri-buiti all’organo vigilante che subentrerà inogni aspetto alla amministrazione soppres-sa. Vengono altresì soppressi anche gli al-tri enti pubblici di dotazione organica su-periore a quella di cui al comma 1 che, allascadenza del 31 dicembre 2008 non sonostati individuati dalle rispettive ammini-strazioni al fine della loro conferma, rior-dino o trasformazione ai sensi del comma634 dell’art. 2 della legge 24 dicembre 2007,n. 244. Al riguardo andrebbe riaffermatoche il riordino e la soppressione degli enti èconseguenza di quel processo di riordino evalorizzazione del lavoro pubblico di cui allalegge 296 /2006 ed al Memorandum Gover-no-Sindacati in cui alla base del riordino èil criterio della funzionalità, dell’utilità peri cittadini e dell’economicità. Non è previ-sto il confronto sindacale sulle questioni delpersonale.

Art. 36 (class action) Le disposizioni cheregolano l’azione collettiva risarcitoria atutela dei consumatori diventano efficacinon più entro 180 giorni dalla entrata invigore della Finanziaria (quindi dal 1 lu-glio del 2008), bensì dal 1 gennaio 2009.

Page 13: Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

○ 13○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

15 Luglio 2008 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Questo appare, dopo le pesanti critiche diConfindustria, una modalità attraverso laquale il Governo si propone di peggiorare,nel tempo, le norme attuali. Il ministro Bru-netta, inoltre, ha dichiarato di voler usarequesto rinvio per introdurre la class actionanche nelle PA non per offrire la possibilitàai cittadini di essere parte attiva nei con-fronti delle Amministrazioni, nel giudicarele prestazioni erogate ed esercitare, quindi,azione di risarcimento in caso di mal fun-zionamento e disservizio delle prestazionierogate (Memorandum Governo-Sindacati eFinanziaria 2008), che in questa propostanon è contemplata, ma per promuovere azio-ni disciplinari verso i dipendenti inadem-pienti.

Art. 38 (impresa in un giorno... sic) An-che in questo caso il titolo nasconde le vereintenzioni, secondo le quali si intreccianoalmeno due distorsioni• vengono meno i controlli effettuati dai

comuni ecc. con rischi soprattutto per leattività pericolose;

• si esternalizza un pezzo del lavoro pub-blico perché si autorizzano i controlli distrutture private.

Art. 41 (modifiche alla disciplina inmateria di orario di lavoro) Si consideraturno notturno solo se almeno 3 ore ricado-no nella fascia 24,00 – 06,00, peggiorandocomplessivamente la normativa sull’orarionotturno e sul turno, intervenendo indebi-tamente sulla norma contrattuale, confer-mando la volontà di legificare il rapporto dilavoro.

Art. 46 (riduzione delle collaborazionie consulenze nelle Pubbliche Ammini-strazioni) In quest’articolo continua l’effet-to annuncio perché in realtà, per quanto ri-guarda le Autonomie Locali, si rinvia ad unaregolamentazione dell’ente.

Art. 49 (lavoro flessibile nelle Pubbli-che Amministrazioni) Si smonta l’artico-lo 36 del D. Lgs 165/01. Questo articolo valetto insieme all’articolo 21 del decreto, inbuona sostanza si sminuisce l’affermazionesecondo la quale le P.A. assumono solo concontratti subordinati a tempo indetermina-to. La volontà è quella di impedire le stabi-lizzazioni ed aumentare il lavoro precario.

Art. 63 (esigenze prioritarie) Il titolo èassolutamente generico, la sostanza è chenon sono state stanziate risorse economicheper i contratti dei comparti pubblici.

Art. 66 (turn – over) Con quest’articolo siprevede l’esternalizzazione dei servizi, èevidente infatti che, se si può sostituire solo1 lavoratore su 10 che vanno in pensione,diventa impossibile espletare le funzioni.Questa parte dell’articolo non è imme-diatamente applicabile agli enti localima, attraverso il patto di stabilità, siinterviene in modo indiretto.

Art. 67 (norme in materia di contrat-tazione integrativa e di controllo deicontratti nazionali ed integrativi) Que-sto è un ulteriore colpo al contratto nazio-nale istituzionalizzando l’interferenza del-la Corte dei Conti. Per quanto riguarda lacontrattazione aziendale taglia i fondi diente del 10% nel 2008 e del 20% nel 2009.Per gli enti locali non è immediatamenteapplicabile, ma interverranno con il pattodi stabilità.

Art. 70 (esclusione di trattamenti eco-nomici aggiuntivi per infermità dipen-dente da causa di servizio) Il titolo inquesto caso è assolutamente chiaro.

Art. 71 (assenze per malattia e per per-messo retribuito dei dipendenti dellePubbliche Amministrazioni) Si intervie-ne per decretazione sugli istituti contrat-tuali. Si prevede un regime speciale per idipendenti pubblici, sia per quanto riguar-da il trattamento economico e sia per quan-to riguarda le fasce orarie. Per come è scrit-to l’articolo è sicuramente da valutare daun punto di vista della sua valenza giuridi-ca. Sulla malattia si assumono provvedi-menti che non possono essere derogati daicontratti o da accordi collettivi; questo è unprovvedimento deciso con un intento me-ramente mediatico per far vedere la seve-rità di questo Governo nei confronti dei la-voratori “fannulloni”. Nei primi 10 giornidi malattia è corrisposto al dipendente iltrattamento economico fondamentale conesclusione di ogni altro trattamento acces-sorio, anche se con carattere fisso e conti-nuativo; dopo i 10 giorni e comunque dopola seconda malattia l’assenza viene giusti-ficata esclusivamente mediante presenta-zione di certificazione medica rilasciata dauna struttura sanitaria pubblica. Resta inogni caso fermo il trattamento di migliorfavore previsto nei CCNL per assenze do-vute ad infortunio sul lavoro, causa di ser-vizio, ricovero ospedaliero, day hospital oper patologie gravi che richiedano cure sal-vavita.

Page 14: Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

○ 14○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

15 Luglio 2008 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Così facendo preoccupa che il decreto nondefinisca le modalità attraverso le quali leamministrazioni opereranno i controlli dilegge nei confronti del dipendente in ma-lattia, lasciandolo in condizioni d’incertez-za sui comportamenti da assumere per ri-spettare questo dettato normativo. Vieneil dubbio che sia l’ennesima operazione difacciata che nei fatti sarà impossibile darealizzare per carenza di mezzi ed eccessodi costi.Si allunga solo per il pubblico dipen-dente il periodo di reperibilità in caso dimalattia (8.30-13.00 e 14.00-20.00).

Art. 72 (personale dipendente prossi-mo al compimento dei limiti di età peril collocamento a riposo) Negli anni2009, 2010 e 2011 il personale in serviziopresso le amministrazioni facenti capo aisettori delle funzioni centrali dello Statopuò chiedere di essere esonerato dal servi-zio nel corso del quinquennio antecedentela data di maturazione della anzianitàmassima contributiva di 40 anni.Le amministrazioni, in base a criteri pura-mente discrezionali, potranno accogliere larichiesta. Durante il periodo di esone-ro dal servizio al dipendente spetta untrattamento temporaneo pari al cin-quanta per cento di quello complessi-vamente goduto, per competenze fis-se ed accessorie, al momento del col-locamento nella nuova posizione.All’atto del collocamento a riposo per rag-giunti limiti di età il dipendente ha dirittoal trattamento di quiescenza e previdenzache sarebbe spettato se fosse rimasto in ser-vizio. Il trattamento economico temporaneospettante durante il periodo di esonero dalservizio è cumulabile con altri redditi deri-vanti da prestazioni lavorative rese dal di-pendente nel periodo in questione come la-voratore autonomo o per collaborazioni econsulenze con soggetti diversi dalle am-ministrazioni pubbliche al fine di evitareche possa derivare un pregiudizio all’am-ministrazione di appartenenza.Tale norma può apparire convenientesoltanto per coloro che hanno un dop-pio lavoro, perché è difficile immaginareper un cittadino normale la convenienza adutilizzare una norma che lo fa vivere con il50% dello stipendio per 5 anni.Nello stesso tempo è data facoltà al lavo-ratore di chiedere di essere trattenuto inservizio avendo raggiunti i limiti di età pen-sionabile nei 24/12 mesi precedenti il com-pimento dell’età.

Le amministrazioni decidono sul tratteni-mento in servizio per un biennio; al raggiun-gimento dell’anzianità massima di 40 anni,le P.A. possono risolvere il rapporto di la-voro con un preavviso di 1 anno. Sul tratte-nimento in servizio prima l’accoglimentodella domanda era automatico, ora è a di-screzione dell’amministrazione, così comea discrezione l’allontanamento o il tratte-nimento per coloro che raggiungono i 40anni di anzianità. Lo svecchiamento è si-curamente positivo, ma non vi è alcun ri-scontro sulle nuove assunzioni e nasce for-te il sospetto che tanta discrezionalità por-ti ad un massiccio spoil system senza alcunobbligo di provvedimento motivato, attra-verso un mero esercizio di potere da partedei datori di lavoro pubblici

Art. 73 (part – time)Trasforma un diritto in una benevola con-cessione del datore di lavoro. Inoltre i ri-sparmi non possono confluire nei fondi de-centrati. Fino ad oggi la trasformazione delrapporto di lavoro da tempo pieno a part -time era accolta automaticamente dallaamministrazione che provvedeva di conse-guenza a trasformare il posto in organicoanch’esso in part-time.Ora l’accoglimento della richiesta diviene“a discrezione dell’amministrazione”.Si tratta di una ulteriore norma che “rela-tivizza” la certezza di parità di trattamen-to in tema di lavoro. Nello stesso tempo èsoppressa la destinazione di una consisten-te quota dei risparmi conseguenti alla tra-sformazione in part-time ai fondi incenti-vanti degli enti.

Art. 74 (riduzione degli assetti organiz-zativi) Pur se non immediatamenteapplicabile agli enti locali, anche que-st’articolo evidenzia l’idea del Governo diuna Pubblica Amministrazione leggera conla rideterminazione già nel 2008 degli or-ganici prevedendo una riduzione del 10%.Con questo articolo si esplicita la volontà,attraverso la riorganizzazione degli assettiorganizzativi, di procedere ad una riduzio-ne non inferiore al 10% delle piante orga-niche del personale non dirigenziale dellepubbliche amministrazioni, oltre che inter-venti finalizzati alla riduzione del numerodei dirigenti pubblici. Entro il 31.10.2008le Amministrazioni sono tenute a riorga-nizzarsi ed a rideterminare i propri orga-nici; annullando così le precedenti disposi-zioni previste dall’art. 3, comma 94 dellalegge 244/07 e quindi- ove non provveduto-

Page 15: Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

○ 15○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

15 Luglio 2008 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

i piani occupazionali legati a nuove assun-zioni ed alle stabilizzazioni dei precari, giàprevisti dalle leggi Finanziarie del 2007 edel 2008.Sino all’emanazione dei provvedimenti ri-chiamati nel presente articolo, l’organico èrideterminato in ragione dei posti copertialla data del 31.06.2008. Alle amministra-zioni che non adempieranno alle presenti di-sposizioni è fatto divieto assoluto di assu-mere personale a qualsiasi titolo.

Art. 76 (spesa di personale per gli entilocali) Rientrano nelle spese degli enti lo-cali relative al personale anche quelle perle collaborazioni, per le somministrazioni,per gli incarichi esterni dirigenziali e per ilpersonale utilizzato, senza estinzione delrapporto di lavoro pubblico, in strutture par-tecipate o facenti capo all’ente.Vengono abolite le deroghe “flessibili” pergli enti non sottoposti al patto di stabilità.Gli enti debbono procedere alla riduzionedell’incidenza della spesa del personale sulcomplesso della spesa corrente, con parti-colare riferimento alla dinamica di crescitadella spesa per la contrattazione integrati-va.In particolare con DPCM d’intesa con regio-ni ed enti locali verranno definiti parame-tri di virtuosità per conseguire la riduzionedell’affidamento dall’esterno degli incarichidirigenziali; la fissazione di tetti retributivinon superabili; la riduzione dell’incidenzapercentuale delle posizioni dirigenziali sul-l’organico. Gli Enti Locali fuori del patto di

stabilità non potranno più assumere, ne-anche in presenza di processi di stabilizza-zione già avviati. Fino alla emanazione deldecreto di attuazione dei limiti e dei vinco-li di spesa per gli Enti Locali è fatto divietoagli Enti nei quali l’incidenza delle spesedel personale è pari o superiore al 50% del-le spese correnti, di procedere a qualsiasiassunzione.

Art. 77 (patto di stabilità interno)In quest’articolo si prevede una decurtazio-ne dei trasferimenti pari a 3,1 miliardi neltriennio.Con questa norma vengono definiti i para-metri economici a cui devono sottostare re-gioni ed autonomie locali ai fini della rea-lizzazione degli obiettivi di finanza pubbli-ca.Si tratta di tagli consistenti che per le Re-gioni valgono:1.500 ml di euro nel 2009; 2.300 ml di euronel 2010; 4.060 ml di euro nel 2011;per le Autonomie locali invece:1.650 ml di euro nel 2009; 2.900 ml di euronel 2010; 5.140 ml di euro nel 2011.E’ evidente che senza più queste risorsesarà oltremodo difficile continuare a garan-tire la continuità dei servizi erogati alla cit-tadinanza, per non parlare dell’inevitabilestop alle stabilizzazioni per carenza di fon-di Con questa norma vengono definiti i pa-rametri economici a cui devono sottostareregioni ed autonomie locali ai fini della re-alizzazione degli obiettivi di finanza pub-blica.

Page 16: Fogliaccio 139 Del 15 Lug 2008

Il/la sottoscritto/a ........................................................................................................................................................................ Matr. .......................................................

abitante in via ............................................................................................................................ n. ................................................. cap. ......................................................

città ................................................................................... prov. .................................... sesso M F nato/a il .............................................................................

a ........................................................................................... prov. .................................. nazionalità.................................. C.F. ..............................................................

Ente .................................................................................................................................. Settore ............................................................................................................................

via .................................................................................................................................... n. ................................................. città ..........................................................................

categoria ...................................................................................................................... tit. studio ......................................................................................................................

tel. abitazione .......................................................................................................... tel. lavoro ..................................................................................................................

Autorizza l’Amministrazione ad effettuare sulle proprie competenze la trattenuta sindacale in base agli accordi diComparto vigenti. Ricevuta l’informativa sull’utilizzazione dei miei dati personali, ai sensi dell’art. 10 della L.675/96, consento al loro trattamento nella misura necessaria per il perseguimento degli scopi statutari. Consento,anche che i dati riguardanti l’iscrizione sindacale siano comunicati al datore di lavoro e da questi trattati nellamisura necessaria all’adempimento di obblighi previsti dalla legge e dai Contratti.

Data ........................................................................................... Firma ...........................................................................................

COMPARTOAUTONOMIE LOCALI

FP

CGILFUNZIONE PUBBLICA CGILCOMPRENSORIO DI TORINOVia C. Pedrotti, 5 - 10152 TorinoTel. 011.2442.520

✂ISCRIVITI ALLA

È MEGLIO