Gazzettino 139 b

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Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 138 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 14 febbraio 2011 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” LA SIENA CHE VINCE E CHE PENSA AL FUTURO Un fine settimana ricco di impegni e soddisfazioni. La Mens Sana Montepaschi conquista la terza Coppa Italia consecutiva. Le istituzioni e i cittadini presidiano la Siena-Firenze contro i nuovi balzelli voluti dal Governo. Le donne invadono le piazze. Al Santa Maria della Scala un pomeriggio di discussione sul futuro della cultura a Siena. È la città che raccontiamo in questo numero de Il Gazzettino Senese.

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Un fine settimana ricco di impegni e soddisfazioni. La Mens Sana Montepaschi conquista la terza Coppa Italia consecutiva. Le istituzioni e i cittadini presidiano la Siena-Firenze contro i nuovi balzelli voluti dal Governo. Le donne invadono le piazze. Al Santa Maria della Scala un pomeriggio di discussione sul futuro della cultura a Siena. È la città che raccontiamo in questo numero de Il Gazzettino Senese.

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Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 138 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 14 febbraio 2011 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu”

LA SIENA CHE VINCEE CHE PENSA AL FUTURO

Un fine settimana ricco di impegni e soddisfazioni.La Mens Sana Montepaschi conquista la terza Coppa Italia

consecutiva. Le istituzioni e i cittadini presidiano la Siena-Firenze contro i nuovi balzelli voluti dal Governo. Le donne invadono le piazze. Al Santa Maria della Scala un

pomeriggio di discussione sul futuro della cultura a Siena. È la città che raccontiamo in questo numero

de Il Gazzettino Senese.

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a pezzi e bocconi

Dopo aver esordito il 17 febbraio 1851 al Teatro dei Rin-novati in un concerto a beneficio del monumento all’inge-gner Giuseppe Pianigiani, costruttore della ferrovia Siena-Empoli, la diciassettenne cantante Marietta Piccolomini Clementini aveva iniziato una brillante carriera di soprano, entusiasmando il pubblico di Firenze e di Roma.Tornata a Siena nel novembre 1852 per un concerto in ono-re della locale Società della Fanfara, fu festeggiata dalla sua Contrada – la Pantera – con un sonetto che così chiudeva: «E quando leggerassi in qualche foglio / che fama porti dei trionfi tuoi, / diremo allo straniero con orgoglio / nacque fra noi!»I ripetuti successi nella “Luisa Miller” e nel “Trovatore” di Verdi, nella “Lucrezia Borgia” e nell’“Elisir d’amore” di Do-nizetti o nei “Puritani” di Bellini furono sanciti da un vero e proprio trionfo quando Marietta cantò la “Traviata” al Te-atro Carignano di Torino il 9 ottobre 1855. La sua Violetta non ebbe però lo stesso esito pochi mesi dopo a Siena. Qui gli studenti universitari – decisivi per decretare il successo di uno spettacolo – avevano di regola una riduzione del prez-zo del biglietto al teatro. Tale favore non fu concesso per la rappresentazione della “Traviata” e così un gruppo di costoro si vendicò, fischiando la Piccolomini e applaudendo entusia-sticamente il tenore.All’uscita del teatro una violenta zuffa scoppiò fra alcuni spettatori indignati e gli studenti, che fra loro contavano anche due giovani destinati a una certa fama: Giuseppe Ban-di – il garibaldino fondatore del “Telegrafo” di Livorno e autore de “I Mille” – e Pietro Coccoluto Ferrigni, lo Yorick del “Fanfulla”.Il piccolo incidente non frenò certo la brillante carriera della Piccolomini, che trionfò a Parigi e a Londra, a Dublino e a New York, a Filadelfia e a Boston, a Toronto e a Chicago e in tante altre città, dove il soprano senese, ammirata da Verdi e da Mazzini, portò anche un soffio d’italianità.Le cronache ricordano che nel dicembre 1859 Marietta – de-finita “l’amica di tutti i patrioti” – cantò a Firenze e a Siena in concerti organizzati per donare fucili ai garibaldini e dove il pezzo forte del programma era la “Croce di Savoia” di Gio-sue Carducci, musicata da Carlo Romani.

UNA TRAVIATA SENESE

Giuliano Catoni

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NON È UN pAeSe per dONNe

A SienA, come nel pAeSe, grAnde

SucceSSo di “Se non orA quAndo?”

Renato Paglietti

“Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste”. Sono parole di Martin Luther King che campeg-giavano su uno striscione alla manifestazione senese “Se non ora quando?”, organizzata su

tutto il territorio nazionale – e non solo – in difesa della dignità delle donne, sempre più spesso calpestata. Ma sta-volta la maggioranza silenziosa tanto silenziosa non è stata. La mobilitazione su scala nazionale è infatti stata un grande successo, 230 piazze in tutta Italia hanno gridato slogan inneggianti ai diritti civili, soltanto a roma sono scese in piazza un milione di persone. donne in piazza anche a Londra, Barcellona, parigi, Malmoe, praga, Atene, Bruxelles, Grenoble, e in Ne-pal, Honolulu, Boston, Washington. Anche a Siena c’è stata un’ottima partecipa-zione di pubblico, anche se l’evento, per motivi

burocratici, non ha ottenuto i tempi per poter sfilare per le strade, «perché – spiegano le organizzatrici – pensavamo che vi sarebbe stata poca gente, data le poche notizie pubblica-te nei giorni precedenti». piazza Salimbeni invece è stata riempita da centinaia di manifestanti. donne, ovviamente, ma anche uomini e questo è molto bello.

È la dimostrazione che i diritti civili non hanno sesso, così come non hanno colore politico. Nelle piazze infatti si sono viste migliaia di

sciarpe bianche – scelte come simbolo della protesta – ma poche insegne politiche. d’altra parte a manifestare fianco a fianco c’era-

no in tutta Italia esponenti di diversi colori politici, divisi mol-to spesso dalle ideologie, uniti quando si tratta di difendere la dignità, non solo delle donne, ma anche del nostro paese, la cui immagine all’estero non è mai stata così opaca.«Una bellissima manifestazione per la dignità delle donne – ha dichiarato l’assessore provinciale per le pari oppor-

tunità Simonetta pellegrini – ognuna di loro deve essere libera di fare il proprio percorso senza strumentalizzazioni».La grande partecipazione alle manifestazioni ha chiarito la risposta alla domanda “se non ora quando?”.

È quella che hanno urlato le centinaia di migliaia di donne e uomini in piazza in tutta Italia: il momento è “adesso!”.

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A DORSO DI MULO

TRE, NUMERO MAGICO

Mubarak si dimette? Sembra di sì, il padre-padro-ne ha lasciato il paese. Invece no, ha solo lasciato alcune deleghe. Obama non ci sta e sbotta: «È stata persa un’occasione». Alla fine l’altalena del “sì o no” si ferma e ar-

riva la notizia ufficiale: Mubarak lascia il potere dopo una vita al comando. Speriamo che davvero non si perda l’occasione per fare qualcosa per il popolo egiziano.

A Torino è stata distrutta a martel-late la lapide in memoria delle vit-time delle foibe. Un pessimo modo per celebrare una giornata del ri-cordo. I caduti non hanno un co-lore politico, ma purtroppo questo sembra non voler entrare nella testa

di qualche stupido. Queste ricorrenze vanno onorate, a prescindere da tutto. È un dovere nei confronti dei familiari delle vittime, come ha ricordato anche il presidente Napolitano.

La situazione caotica nel nord dell’Africa causa una nuova onda migratoria. A Lampedusa è il caos: un barcone affon-da, due immigranti perdono la vita. Negli ultimi giorni sono quasi cinquemila gli sbarchi nell’isola.

Il sindaco di Lampedusa fa appello a Maroni. Ma-roni non sta con le mani in mano e si affretta ad accusare l’Ue per lo scarso aiuto che sta dando all’Italia…

Se non ora, quando? per le donne il momento di manifestare era quello giusto, come testimo-nia la massiccia partecipazione alle manifesta-zioni in tutta Italia. A roma erano in piazza un milione di donne, sul palco gomito a gomito rappresentanti di forze politiche diverse, unite per una causa. La protesta è arrivata anche ne-gli Stati Uniti, con le manifestazioni degli italia-ni espatriati a Boston e New York.

Una sola legge sfornata in quarantaquattro giorni: il bilancio dell’attività legislativa di Camera e Senato dal primo gennaio 2011 è tutto qua. durante tutto lo scorso anno di proposte non governative ne sono state approvate soltanto dieci. Il minimo storico. dal primo gen-naio del 2010 l’Aula di Montecitorio si è riunita in 171 occasioni.

Ancora più sporadicamente quella di palazzo Madama, dove i giorni di seduta sono stati 129. I numeri li fornisce il Corriere della Sera e sono disarmanti. Ma è una notizia?

Gianna Nannini trova sempre un modo per far parlare di sé. Stavolta a tenere banco è la sua preparazione fisica, nonché la tecnica sopraffina palesata dalla rockstar senese in occasione di uno “scambio di opinioni” con un fotografo un po’ troppo invadente. Ciò che più ha

impressionato non è tanto la bravura della Nannini nel padroneggiare tecniche di Kung Fu, quanto la forma fisica a poche settimane dal parto.

Volete adottare un esemplare di cinta senese? Adesso è possibi-le farlo presso un’azienda agricola di Monteriggioni. Il proprietario annuncia altre iniziative a dir poco originali. Tra queste la pos-sibilità per gli acquirenti di seguire direttamente il processo pro-duttivo tramite il sito internet e addirittura tramite una webcam. Il “Grande Fratello” della cinta senese può avere inizio.

Gli innamorati festeggiano San Valentino e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali con-cede un ingresso gratuito ai musei al pubblico che si presenta in coppia. La pinacoteca Na-zionale di Siena è rimasta aperta il 14 mattina arricchendo anche la propria offerta cultura-le con un percorso dal titolo: “Le due facce dell´amore: misticismo ed erotismo nei dipinti della pinacoteca Nazionale di Siena”.

“Three is a magic number!” dice una famosa canzone. Lo è anche per Simone pianigiani e la Montepaschi,

che raggiunge Varese e Treviso negli annali con tre vit-torie consecutive in Coppa Italia. Una nuova gemma che va ad aggiungersi a una collana sempre più preziosa e sempre più ricca di trofei.Molti senesi presenti a Torino hanno potuto festeggiare il raggiun-

gimento di questo storico traguardo, magari facendo una sosta per un brindisi anche in Autogrill.

rileggendole notizie della settimana

FUori le mUradentro le mUra

12SabaTo

13DoMenica

10GioVeDi

14LUneDi

IN GRAN FORMA

UNA CINTA PER AMICA

MUSEI GRATUITI

L’EGITTO ESULTA

RICORDO INFRANTO

ONDATA MIGRATORIA

DONNE DEL MONDO

44 GIORNI, 1 LEGGE

È il giorno della protesta per l’Autopalio, in migliaia si sono radunati per manifestare, un evento storico. Ci voleva il governo Berlusconi per riu-nire due “campanili” divisi da una rivalità aspra e talvolta anche sanguinosa lunga centinaia di anni. per portare alla ribalta le vergognose condizioni nelle quali versa la strada in diversi punti, c’è anche chi non ha trovato di meglio che arrivare sull’Autopalio a dorso di mulo.

11VeneRDi

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il personaggio della settimanaGIANNA e LA TrAMA dI peNeLOpeÈ divertente – e rivelatore – leggere la vita di un personaggio pubblico, magari personalmente conosciuto, attraverso le note che lo stesso perso-naggio redige (o fa redigere) sul pro-

prio sito ufficiale. prendiamo, non a caso, quello di Gianna Nannini. Nel nuovo bellissimo sito in bianco e nero la cantante senese ripercorre a ritroso, e

questa è la prima novità, la propria vita. La chiama “Bio”, tanto per in-tenderci. parte dunque dall’oggi e va a ritroso, pagina dopo pagina, fino alla sua nascita e ai suoi primi

passi. Lo fa privilegiando sempre gli atti pubblici, ripercorrendo le tappe della carriera e limitando al minimo le notizie sulla sua vita privata. Una sorta di voluto pudore mediatico.

delle sue origini si limita a scrivere: «1956. Gianna Nannini nasce a Siena il 14 giugno».

da lì, dalla nascita cioè, salta direttamente al 1974, quando «cattura l’attenzione della Numero Uno (Claudio Fabi e Mara Maionchi) e fine scritturata come voce femminile del gruppo “Flora, fauna, cemento” con i quali scrive e incide Stereotipati Noi, brano con cui partecipano a “Un disco per

l’estate”». L’anno dopo, nel 1975, a 19 anni, e con 7 di conservatorio alle spalle, lascia la famiglia e si

trasferisce a Milano. Tutto qui. Non vengono quindi raccontati gli anni in cui, bambina e ragazza, ha

dispute quasi quotidiane con il padre danilo, allora imprenditore di gran fama, e con i fratelli, Guido e Alessandro, mentre la mamma, Giovanna, ha per lei occhi sempre teneri e cure amorevoli. Quegli anni

complessi fatti di vita domestica, di rabbie represse, di amori giovanili e di esercizi ripetuti fino allo sner-

vamento sui tasti del pianoforte.

dunque, se dal sito non emergono i personaggi e le trame di una vicenda personale e domestica

molto complessa, emerge la vera natura di Gianna Nannini. emerge la sua professionalità. La musica è il suo mestiere e con fare quasi teutonico lo riba-disce in ogni link del sito: dalla programmazione delle date dei concerti alle vendite dei suoi album (a proposito, l’ultimo Io e te è da due settimane in testa alle classifiche), dalle iniziative promosse con molte sue colleghe (come Amiche per l’Abruzzo)

alla valorizzazione di giovani talenti. emerge la sua smisurata curiosità e il gusto per la ricerca. È

stata sempre così: attratta, giovanissima, dalla spiritualità orientale e poi ricercatrice

incallita dell’uso della voce. Non a caso si laurerà, nel 1994, proprio

nella nostra Facoltà di Lettere con una tesi su questi temi. e questo lo narra lei stessa nella sua biografia:

«Si laurea in Filosofia all’Università di Siena con il massimo dei voti e la lode con una tesi dal titolo “Il corpo nella voce – relazioni corpo-voce in una prospettiva di antropologia sociale”». di volta in volta pur cambiando il cuore della ricerca, rimane

inalterata la passione e la competenza con cui Gianna Nannini vi si misura. Negli ultimi anni è l’arte ad appassionarla. L’arte contempora-

nea, per l’esattezza. Nel suo sito, cliccando il link Bunkerart, è possibile seguire questo

originale percorso di arte contemporanea: “Festival Arte Contemporanea”, “Fo-

tocopiami la voce”, “Il terzo paradiso”, “Mi meraviglio di me”, “Superficie in ceramica” e

altre.

Ma i silenzi della biografia ufficiale non dicono quanto il taciuto abbia in realtà contribuito al di-spiegarsi della vita e della professione di Gianna Nannini. Quel piano giovanile sarà, ad esempio, una costante del suo fare musica: dai suoi primi concerti a uno dei suoi primi album, Radura, per finire al più recente Perle. Così come quelle rab-bie giovanili troveranno al fine sfogo proprio nel suo primo album autenticamente rock, California, e in quel singolo, America, che per

lunghi anni diventerà una sorta di manifesto della ribellione delle giovani donne. A quel padre burbe-ro, poi piegato da una snervante e cattiva malattia, dedicherà una delle sue ballate più tenere, Babbino caro: «Aiutami / a non piangere / adesso siamo soli

/ la rabbia ormai / è cenere / mio eterno dittato-re». e infine quelle atmosfere toscane, quel vivere ascoltando fanciulla storie tramandate e raccontate

a voce, quel vivere riti annualmente rinnovati, saranno il pane che alimenterà la sua passione mu-sicale e intellettuale per le tradizioni popolari. Nel 1997 scriverà, in un volume curato da Gianfranco Molteni per la protagon editori, un saggio sul suo incontro con l’ottava rima e successivamente, dopo l’incontro fecondo con Caterina Bueno, darà forma a quel “cantar toscano”, vero preludio alla più bella

opera rock scritta fino ad oggi in Italia che è Pia come la canto io.

poco dice nel sito della sua ultima, grande, av-ventura di vita: decidere di avere una figlia alla sua età. di nuovo è tornata così a scanda-lizzare chi non aspetta altro che di essere

scandalizzato. Ma la società dell’immagine così è fatta, starci è duro impegno e ogni tanto può capitare di perdere le staffe e assestare qualche colpo a chi di gossip vive e a chi di gossip si fa vivere. pe-

nelope è tra le sue braccia, penelope è la trama della sua vita. Basta ascoltare

Ogni tanto per capirlo.

LE ORIGINI 1

2

3 LA RICERCA

PENELOPE

PIANO E ROCK

FRancesco tunda

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Sel sta discutendo con gli altri partiti di centrosini-stra sulle elezioni comunali. Su questo e sul clima politico più generale, ne parliamo con il coordina-tore provinciale Alessandro Cannamela.

Cosa pensi della situazione attuale del Comune?ritengo che Siena non sia più un’isola felice nel panora-ma nazionale ed internazionale: la crisi che ha attraversato l’occidente ha colpito anche la nostra piccola realtà; quel modello che faceva del terziario e più in generale del siste-ma dei servizi il proprio punto di forza, rischia in questo

contesto di trovarsi schiacciato: da un lato lo sfaldamento degli enti locali deter-

minato dalle politiche scellerate del governo, dall’altro il filtro occu-pazionale della banca e dell’uni-versità che per motivi diversi non esisterà più.L’università appunto. Le recenti di-

chiarazioni che mettono in discussio-ne i poli decentrati e la riorganizzazio-ne didattica sono il segno di un declino

difficile da arrestare?Assolutamente. Occorre con-sapevolezza dell’importan-za del nostro Ateneo, che è un’istituzione fondamentale

per il nostro territorio, per poter affrontare un ragiona-mento serio sul futuro della nostra università: occorrono coraggio nelle scelte, certezza delle responsabilità e par-tecipazione, della comunità universitaria e della cittadi-nanza, alla gestione dell’Ateneo. dobbiamo uscire dalla fase della scarsa trasparenza ed entrare nell’epoca delle decisioni e della condivisione.Trasparenza, partecipazione. Sono i temi che avete sollevato al tavolo del centrosinistra?Anche, ma non soltanto. Abbiamo provato ad imbastire un discorso sullo sviluppo del nostro territorio: uno svi-luppo che deve basarsi sull’innovazione, sulle energie rin-novabili, sull’universo culturale, che può essere un grande canale di indotto per la nostra realtà.Ma insomma queste primarie si fanno o non si fanno? A che punto siamo con la discussione?Abbiamo chiesto a più riprese che si creassero gli stru-menti per allargare la partecipazione dei cittadini alla poli-tica, che li si rimettesse al centro del discorso pubblico: le primarie per noi sono il modo migliore, lo strumento più adatto a farlo. Se primarie non saranno, allora, si dovrà fare un percorso di partecipazione alternativa, delle pri-marie delle idee, un modo nuovo per rimettere i cittadini e le cittadine al centro della vita pubblica, per cedere loro quella sovranità di cui i partiti troppo spesso fanno un uso proprietario.Vendola in questi giorni pone la questione del cambiamento attraverso la partecipazione popolare come primo punto in agenda per il centrosinistra nazionale. E qui da noi?Nichi ha ben presente la crisi che la politica, e lo stesso centrosinistra vivono nel nostro paese: anche noi dobbia-mo esserne coscienti, autoriformarci, scegliere il cambia-mento come cifra della riuscita del nostro agire; dobbia-mo dinamizzare Siena, tornare ad ascoltare le persone, costruire assieme a loro la città del futuro.

Il valore sociale delle Contrade è stato di nuovo riconosciuto. Anche per l’anno 2010 infatti le Con-trade di Siena potranno beneficiare del regime fiscale agevolato ed essere quindi esenti dall’imposta sul reddito delle società. È stato pubblicato nelle settimane scorse nella Gazzetta Ufficiale, il decreto ministeriale con l’elenco dei soggetti senza fine di lucro che potranno godere dei benefici fiscali. Il fatto che le Contrade di Siena occupino le prime diciassette posizioni dell’elenco delle 221 associazioni equi-parate a soggetti esenti dall’imposta sul reddito delle società, la dice lunga su quanto lavoro sia stato fatto nel corso degli anni per far passare anche all’esterno della realtà senese i valori sui quali si fonda la nostra splendida festa. Questo importante riconoscimento ha tra i suoi fautori il deputato senese del pd Franco Ceccuzzi, che tanto si è adoperato all’interno della Commisisone Finanze del parlamento: «La posizione delle Contrade nell’elenco – spiega Ceccuzzi – è una conferma della supremazia storica, culturale ed antropologica che la legge riconosce al palio ed alle Contrade. rispetto al 2009, quando sono stati esentati ben 650 associazioni, nel 2010 sono solo 221 i soggetti beneficiari, confermando così la volontà da parte delle Agenzie delle entrate di porre filtri più rigorosi per la loro selezione. La legge e le procedure amministrative che producono i loro effetti sul quarto anno fiscale sono una certezza. Il riconoscimento dell’unicità delle Contrade è un obiettivo di lavoro unitario, che è stato rilanciato e che non va contrapposto a queste norme e può essere coltivato meglio con questa legge».

La corsa a essere inclusi nelle liste dei siti Unesco in quanto patrimonio dell’umanità o nei momenti alti del patrimonio immateriale o nel più abbordabile patrimonio materiale – vi primeggia la dieta mediterra-nea – s’è fatta spasmodica. E questi benedetti elenchi stanno diventando talmente lunghi e onnicompren-sivi che finiranno per non avere più alcun significato. Da ultimo si è appreso che dalle zone tartufigene delle tre province del sud Piemonte è stata avanzata la richiesta di inserire il tartufo bianco tra i preziosi prodotti degni di tutela: “Il business del tartufo – si è fatto notare – è ormai affermato a livello interna-zionale, tanto che all’ultima asta di Grinzane Cavour l’offerta più generosa è arrivata da Hong Kong: un pezzo da 936 grammi per 105 mila euro”. Argomentazione poco culturale, ma assai convincente. I nostri amici di San Giovanni d’Asso non vorranno essere da meno. In Toscana stanno nascendo molte altre istanze. Tra le più strombazzate quella, impostata da Arezzo, a favore della Giostra del Saracino, la quale ha compiuto nientemeno che ottant’anni! Che bel regalo di compleanno sarebbe! Nei quattro quartieri che partecipano alla Giostra è iniziata una frenetica raccolta di firme. “Il Saracino – hanno detto gli organizzatori – è la manifestazione più antica d’Italia dopo il Palio, con alle spalle 121 edizioni e i suoi ottant’anni li porta bene anche se la scarsità delle risorse finanziarie inizia a farsi sentire, a differenza di tante altre manifestazioni appoggiate da sponsor privati”. Argomentazione greve, come c’era da aspet-tarsi. Di siti Unesco in Italia ne contiamo abbastanza, un vero primato. Ne abbiamo 45 contro 42 della Spagna, 40 della Cina, 35 della Francia, 33 della Germania, 28 del Regno Unito, 21 degli Stati Uniti. Se non che un dossier del dicembre 2010 di Pwc (“Pricewaterhouse Coopers”, la più grossa società di analisi del mondo per volume d’affari) spiega che lo sfruttamento turistico dei nostri siti Unesco è nettamente inferiore a quello degli altri. Fatta 100 l’Italia, la Cina sta a 270, la Francia a 190, la Germania a 184, il Regno Unito a 180, il Brasile e la Spagna a 130. Al contrario di Rizzo e Stella non ritengo umiliante il dato, perché, se la protezione deve risolversi in un di più di sfruttamento turistico con patina culturale meglio stare alla larga. In realtà ormai far parte di una delle ambite liste Unesco equivale più o meno a fregiarsi d’un logo pubblicitario. Magari scomodo, perché porta fama ma non mezzi e accresce usura più che conoscenza. Come si sa il centro storico di Siena è – dal 1995 – riconosciuto dall’Unesco come pa-trimonio mondiale dell’umanità e ora ci si sta dando da fare per approvare il necessario re-golamento di gestione. Anche il Palio, che ha attraversato assai più di ottanta roventi estati, pretende a buon diritto di essere inserito tra i beni immateriali. Vien da chiedersi se non sia più elegante e segno di autentica suprema-zia restar fuori dal menu di queste sussiegose Michelin, confusi tra un tartufo e un Buratto.

ceccuzzi: riconoSciuto il vAlore Storico del pAlio

aL conTRaRioTRA TARTUFI E BURATTIRoberto Barzanti

Contrade no-profit6 sUccede in cittàSEL A CAVALLODELL’INNOVAZIONEoRlando PaRis

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LE TANTE VOCIDELLA CULTURA

il Fatto della settimana

tAnte perSone Si Sono ritrovAte Al SAntA mAriA dellA ScAlA lo ScorSo venerdì per pArlAre dellA culturA A SienA. l’occASione è StAtA il Forum per lA culturA orgAnizzAto dAl pd SeneSe. l’evento è StA-to preSieduto dAl SegretArio dell’unione comunAle del pd di SienA AleSSAndro mugnAioli e Si è Aperto con gli interventi di AndreA milAni, coordinAtore del Forum, e pierluigi SAcco, docente di economiA dellA culturA All’univerSità iulm di milAno. lA SerA-tA Si è concluSA con l’intervento di FrAnco ceccuzzi, cAndidAto del pd A SindAco.durAnte il dibAttito, molto Sentito e pArtecipAto, Si Sono Succeduti gli interventi di FrAnco cAroni, pre-Sidente di SienA JAzz, michele zAppellA, neuropSichiA-trA inFAntile, luigi mAriA di corAto, direttore dellA FondAzione muSei SeneSi, FrAnceSco burroni, Attore e AnimAtore del lAborAtorio dei Sonetti, AnnA cArli, ex rettore dellA FondAzione SAntA mAriA dellA ScAlA, mArcello FloreS, ASSeSSore AllA culturA del comune di SienA, giAnni reSti, preSidente dellA FondAzione muSei SeneSi e dell’ASSeSSore provinciAle AllA culturA mArco SAletti.dedichiAmo queSte pAgine A quello che riteniAmo il FAt-to più importAnte dellA SettimAnA in città. di culturA non Si pArlAvA inFAtti, A voce AltA, dA tAnto tempo. nelle

pAgine Seguenti le pArole dei principAli protAgoniSti.

Grande e attiva partecipazione al Forum promosso dal pd. La sintesi degli interventi di Andrea Milanie Franco Ceccuzzi e uno scritto di pierluigi Sacco

sUccede in città

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dopo la campagna di ascolto “diccene quattro”, lanciata in estate, il pd ha organizzato una serie di tre appuntamenti, in programma in queste settimane, per discutere pubblicamente della cultura a Siena. Il forum che si è riunito venerdì scorso nella Sala delle Balie del Santa Maria della Scala è stato il primo. Il successo dell’iniziativa è testimoniato non soltanto dal numero delle persone convenute, ma soprattutto dal fatto che la platea non fosse composta da esponenti della classe politica, ma da gente comune. Tanti senesi, tanti giovani, artisti e operatori culturali hanno infatti partecipato alla serata, anche prendendo la parola e intervenendo nel dibattito. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sulle proposte e sui temi che stanno emergendo dal forum. partendo dai dati della campagna di ascolto, il forum ha condotto in primo luogo un’analisi approfondita del comparto culturale a Siena, realizzando una map-patura completa sia dei distretti culturali che dei temi di maggior interesse. dall’analisi emerge, com’era naturale aspettarsi, un panorama fatto di grandi eccellenze, di operatori capaci e motivati, di settori – come quello delle arti performative a cui sarà dedicato il prossimo appuntamento del forum – ricchi di energie ed esperienze.«Le città possono giocare un ruolo per uscire dalla crisi economica, come fecero i distretti negli anni ’70. Siena è una “città possibile”, in cui l’industria culturale creativa può produrre nuovi posti di lavoro, coesione sociale, qualità della cittadinanza e sostenere l’innovazione di tutto il sistema produttivo». Con queste parole Ceccuzzi ha chiuso il primo incontro pubblico del forum della cultura, promosso dall’unio-ne comunale di Siena, di fronte a una platea gremita. «La cultura può sostenere l’occupazione. Siena – ha detto ancora Ceccuzzi – può rispondere alla disoccupazione lanciando un incubatore per le aziende cul-turali che potrebbe trovare la sua collocazione ideale dentro al Santa Maria della Scala. dobbiamo anche ammodernare l’infrastruttura della rete, passando nei prossimi anni alla fibra di ultima generazione – ha concluso il candidato sindaco del pd – con una maggiore diffusione gratuita di connessioni wireless».«Il lavoro del forum della cultura sta coinvolgendo tante energie nuove – ha detto il coordinatore Andrea Mi-lani – anche esterne al partito democratico, con l’obiettivo di riportare la cultura alla sua naturale centralità e al suo ruolo di motore dello sviluppo. Nelle prossime settimane attiveremo un secondo forum, dedicato alle arti performative, e poi un terzo, forse il più atteso, sui luoghi della cultura e del contemporaneo. La città ha

bisogno di luoghi per la produzione culturale giovanile e sperimentale; una sede più stabile per l’iniziativa teatrale; un luogo identificabile per i cinema e tanto altro». per

partecipare basta collegarsi al sito www.pdsiena.it. In alter-nativa si può chiamare l’unione comunale

del pd, al numero 0577-566.001.

LE TANTE VOCIDELLA CULTURA

LA CITTà COME FATTORE DI SVILUPPO

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LE TANTE VOCIDELLA CULTURA

SIENA, LA GRANDE CAPACITàATTRATTIVA DEL MONDOPieRluigi sacco

da molto tempo, e a maggior ragione ora in un momento di crisi econo-mica profonda, si tende a pensare che la cultura non sia tra le prin-

cipali leve di sviluppo di cui un territorio può disporre, se non nelle forme convenzionali (e piene di contraddizioni) del turismo cultu-rale di massa. In realtà, invece, la cultura sta diventando un elemento centrale delle politiche di sviluppo locale in molti paesi, compresi molti di quelli dell’europa co-munitaria. La nuova chiave di sviluppo della cul-tura va cercata nelle industrie culturali e creative: cinema, design, multimediali-tà, videogiochi, ma anche spettacolo dal vivo, arte contemporanea, piattaforme di contenuti online. Nel complesso, già nel 2005 le industrie culturali e creative fattu-ravano in europa il doppio dell’industria automobilistica continentale, e il divario si è andato ulteriormente accrescendo in questi ultimi anni, mentre d’altro canto nei settori culturali e creativi trovano crescente spazio nuovi modelli imprenditoriali, soprattutto per quanto riguarda la microimpresa giova-nile, spesso caratterizzata da competenze di natura umanistica, le più penalizzate dal mer-cato del lavoro attuale.In questo promettente scenario, che vede pur-troppo l’Italia in drammatico ritardo e ancora fortemente concentrata su obsoleti modelli di valorizzazione che vengono perseguiti inutil-mente da più di vent’anni, si aprono nuove occasioni per i singoli territori che,

analogamente a quanto successo nella

fase di crisi dei tardi ani settanta, si candidano a diventare i laboratori di sviluppo di nuovi e più efficaci percorsi. Siena ha dalla sua molte condizioni ‘ambientali’ che le permetterebbero di acquisire una leadership, analogamente a quanto fatto nel decennio precedente nel medicale-farmaceutico: una forte propensione verso le tecnologie, una elevata concentrazione di laureati umanistici di qualità, una identità di territorio riconosciuta a livello internazionale e ancora legata ad una idea di qualità della vita e dell’ambiente, un patrimonio

storico-artistico straordinario, una partecipazione culturale estesa e vivace. A partire da questi fattori, è possibile

mettere in atto una politica che valoriz-

zi il talento locale e attiri quello esterno, of-

frendo opportunità per la creazione di impresa culturale e creativa in un ambiente urbano tra i più belli del mondo. per avere buone idee, occorre poter pensare in spazi belli e ricchi di fascino: è quello il vero potenziale competitivo del nostro patrimonio, è così che è nata la cultura in cui oggi ci riconosciamo. Ci sono tutte le condizioni per fare di Siena uno dei primi poli italiani di industria culturale e creativa di ultima generazione, con una forte pro-pensione internazionale, capace di attrarre flussi di investimento signifi-cativi e di ri-proiettare la città in quell’atteggiamento allo stesso tempo saldamente ancorato al locale e intelligentemente cosmopolita che ha fat-to la fortuna della città nel suo periodo di maggior splendore. Se Siena è ciò che è oggi, lo deve a generazioni di senesi che hanno avu-to questo coraggio, questo spirito di intraprendenza nel voler costruire qualcosa di nuovo e di straordinariamente bello e importante. È ora di recuperare in pieno questo clima sociale e culturale e di trasferirlo nella sensibilità contemporanea.

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leranno del suo straordinario successo a livello mondiale, in un talkshow dal titolo “150 anni d’Italia – 150 anni di Brunello”, in programma il 18 mattina al Teatro degli Astrusi. Questo avvenimento assume particolare rilievo

in un momento come quello che stiamo attraversando, in cui, dopo una lunga e tremenda crisi, cominciano ad in-travedersi scenari più positivi. ed è

per questo che nella nostra regione confluiranno non solo i maggiori esperti di vino, ma anche i princi-pali operatori del mercato vitivini-colo. Appuntamenti quindi da non perdere.per informazioni: www.consorzio-vinonobile.it, www.vernaccia.it, www.chianticlassicocollection.it, www.consorziobrunellodimontalci-no.it.

de pays des Cotes Catalanes, i bianchi di Calce, piccola località nel Sud de France (Aoc roussil-llon). Martedì 14 e mercoledì 15 si prosegue, nella cornice della Stazione Leopolda di Firenze, con “Chianti Classico Collection”, la tradizionale kermesse delle etichette del Gallo Nero che prevede circa 130 cantine che presenteranno le ultime annate uscite sul mercato, l’annata 2009 e la riserva 2008, e le anteprime da botte di una vendemmia 2010 dalle grandi aspettative. Giovedì 17 è protagonista la Fortezza di Mon-tepulciano con la XVII° edizione dell’Antepri-ma del Vino Nobile, che vede “in passerella”

l’annata 2008 e la riserva 2007, che vantano rispettivamente le 4 e le 5 stelle. per concludere, venerdì 18 e sabato

19, sarà la volta di Montalcino, pa-tria del Brunello, dove nella nuo-va sede del chiostro del museo civico si potranno assaggiare il rosso di Montalcino 2009, l’an-nata a 5 stelle 2006 e la riserva 2005 di questo grande vino, che vanta, al pari del nostro paese, ben 150 di storia. per l’occasione alcuni dei prota-gonisti di questo territorio par-

BUCA E ANGOLOA COLPI DI MENÙ

LE CINQUE STELLEDELL’ITALIA UNITA

Febbraio è il mese delle Anteprime per le nuove annate delle docg tosca-ne: la Vernaccia di San

Gimignano, il Chianti Classico, il Vino Nobile di Montepulciano e il Brunello di Montalcino. Sono attesi nei borghi toscani interessati oltre 150 giornalisti, specializzati e non, in rappre-sentanza delle testate di settore e di quelle generaliste, provenien-ti da tutto il mondo, ma sono accreditati anche più di mille

operatori commerciali. La serie di eventi ha preso il via domenica

13 e lunedì 14 con l’Anteprima del-la Vernaccia di San Gimignano che

presenta le basi della vendemmia 2010, le selezioni dello stesso anno e del 2009, le riserve dal 2009 a ritroso nel tempo. Come ogni anno, nella sugge-stiva medievale Sala dante si è tenuta una degustazione com-parativa tra il grande bianco to-scano, l’unico a fregiarsi tuttora della docg, e altri vini dal mon-do: questa è stata la volta dei Vin

LA TOSCANA DEL VINOSI PRESENTA AL MONDO

Al via l’appuntamento con le anteprime del vino. presentazioni che vedono

protagonista Siena e la sua provincia

andRea caPPelli

10 enogastronomia tecnologie

Vino e storia sono due cose che da sempre vanno a braccetto. Nel nostro territorio il legame tra la produzione vinicola e la storia è poi particolarmente stretto. per donatella Cinelli Colombini ad esempio i centocinquant’anni dall’unità d’Italia sono l’occasione per onorare gli antenati che maggiormente hanno partecipato alle lotte d’indipendenza: Angelo e Guelfo Guelfi. A loro è dedicata una piccola selezione di 1000 esemplari di un Brunello di Montalci-no 2006, vendemmia cinque stelle.L’etichetta disegnata dal pittore Alessandro Grazi, è la camicia rossa del ge-nerale Garibaldi che sembra avvolgersi a coprire interamente la bottiglia. La scritta in verticale, con il nome del vino, è conclusa in alto da una coccarda tricolore con al centro una colomba bianca simbolo di pace e della cantina Casato prime donne di Montalcino in cui è stato prodotto il Brunello. dietro è riportata la dedica di donatella Cinelli Colombini «La camicia rossa, vestita da Garibaldi e dai suoi soldati, è oggi indossata dal mio meraviglioso Brunello 2006 che vi invito a bere ricordando la generosità e il coraggio di chi, come i miei antenati, ha reso libera e unita l’Italia».

Un “piccolo cacciucco”, uno sformatino “Biancaneve”, composizioni floreali in sala ed opere d’arte alle pareti. Si annuncia saporito e colorato il debutto di Girogustando ad Acquaviva di Montepulciano, frazione poliziana in cui la manifestazione dei menu a quattro mani arriverà per la prima volta giovedì 17 febbraio. dopo le prime due serate nel capoluogo, il terzo episodio metterà a confronto il ristorante “la Buca” di pisa con l’“Angolo” di Acquaviva, scenario della serata.In Valdichiana arriverà Carmine Iovine: lo chef della Buca che si avvale abi-tualmente di ingredienti freschi, genuini e di qualità certificata. Manuela e paolo Contemori, gestori dell’Angolo allestiranno il loro locale con una ante-prima di primavera, grazie all’arredamento floreale curato per l’occasione dai fioristi di Acquaviva. A colorare lo scenario anche le opere di daniele Sasson: toccherà a lui stavolta, tra gli artisti dell’Associazione didee, esporre quadri e omaggiare gli chef protagonisti con due creazioni firmate per l’occasione. All’Angolo Girogustando riproporrà anche le apprezzate forme di interazio-ne con il pubblico che ne caratterizzano le serate: gli abbinamenti cibo-vino a cura dei Sommelier Ais, i “Giro-quiz”, la passerella finale degli chef. Ma a rendere unica la serata saranno soprattutto le pietanze servite in tavola: il menu a quattro mani annuncia Crespelle di crostacei, sformatino Biancaneve con sfogliatina, gnocchetti al profumo di sottobosco, piccolo cacciucco del Tirreno ed altro ancora. Il via alle 20.30, i dettagli su www.girogustando.tv.

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È noto e tutti ormai sanno che le informazioni inserite sul più

popolare social network sono di proprietà della piattaforma Facebook e che tutto ciò che si inserisce in rete è a disposizione di tutti. Ci sono però dei piccoli accorgimenti che è possibile

seguire per cercare di tutelarsi, anche se la nostra identità resta comunque esposta: qualsiasi cosa pubblicata in rete difficilmente può essere tenuta

sotto controllo. Si possono tenere sotto controllo alcune piccole cose, per esempio impedire ai motori di ricerca come Google di indicizzare e individuare il nostro profilo, basta deselezionale la voce: “Inseriscimi

nel’elenco di ricerca pubblico”. Si evita così di essere rintracciati dai motori di ricerca e il proprio nome non comparirà in rete.

È possibile eliminarsi e non essere ritrovati anche nella stessa piattaforma di Facebook, ed evitare così che chiunque possa rintracciare il nostro profilo

e poter stare su Facebook, usare il social network per incontrare e parlare con i nostri amici, ma non essere scocciati da qualunque estraneo che ci

importuna solo per curiosità.È necessario rimuovere la visibilità del proprio profilo dai risultati di ricerca interni: collegarsi alla pagina per le impostazioni della privacy,

cercare la voce “Visibilità nella ricerca”, selezionare “solo amici” e salvare le modifiche in fondo altrimenti non si attivano le impostazioni. In questo

modo il proprio nome non è più rintracciabile dal motore di ricerca di Facebook. Questo è utile soprattutto per i dirigenti di aziende e per placare la curiosità di dipendenti che vogliono solo attingere informazioni private.

Esiste comunque l’opzione di restringere o personalizzare il campo di ricerca, se non si vuole escludere proprio tutto il mondo.

Sul social network esistono però anche vantaggi nell’organizzare tutti gli amici in liste di amici denominandole in modo identificativo. Organizzarli

in liste ha il vantaggio di poter meglio gestire la visibilità di quanto si pubblica, in quanto si possono raggruppare gli amici per interessi, inviare

messaggi specifici ad elenchi particolari, aggiungere un amico a più gruppi, stabilire delle restrizioni per tipologia di amici: chi può vedere o fare cosa.Aver creato queste liste di amici ci facilita anche nella pubblicazione di foto

e album fotografici. Infatti nelle varie impostazioni che accompagnano la creazione di un album fotografico, c’è l’opzione privacy- personalizza che

permette di far visualizzare le foto solo a liste di persone che in precedenza avevamo organizzato. La stessa funzione ci aiuta nella chat, ci rende visibili

sono a chi desideriamo.Si può mettere un limite e controllare anche le persone che hanno la facoltà

di taggarci o meno nelle foto o link indesiderati, basta bannare la lista incriminata e restringere le persone che hanno la facoltà di farlo.

Seleziona l’opzione “Solo io” e poi “Nessuna delle mie reti”. Se si desidera rendere private tutte le foto taggate.

Se invece si desidera rendere visibili le foto taggate, solo ad alcuni amici, è possibile scegliere di aggiungere l’ opzione “eccetto” e quindi selezionare i

singoli amici o liste di amici. Se si decide di sparire non è così facile. Per essere cancellati dal social

network, bisogna contattare direttamente gli

amministratori perché prima è necessario liberare tutto il

profilo, bisogna ripulire tutto lo spazio e togliere tutti i

contenuti sia foto che testo.Una volta richiesta la cancellazione bisogna

assicurarsi che ogni volta che si accede non venga richiesto

il ripristino dei dati e del proprio profilo, altrimenti la

partita è persa!

F5 FACEBOOKE L’IDENTITà

UN POPOLO DI SANTI E DI... NAVIGATORI

Pagina a cuRa di Rosalba botta

enogastronomia tecnologie 11

L’Italia? Un popolo di santi, poeti e na-vigatori. Secondo AvMap, azienda ita-liana nonché unico player italiano rico-nosciuto a livello mondiale nel campo della navigazione satellitare è proprio così. d’altronde, il mondo è da sempre stato raccontato attraverso le mappe e l’avvento del digitale ha trasformato le mappe in uno strumento familiare, quotidiano, che possiamo consultare

in qualsiasi momento con gli smartphone, i tablet, o in auto. Le mappe cambiano dunque e AvMap ha deciso di seguire

questo cambiamento e l’evoluzione del mercato, realizzando un’App per iphone, G6 Touring.d’altronde, questo è il trend del mercato e l’App Store ha in questi gior-ni raggiunto la mostruosa quota di 10 miliardi di applicazioni scaricate. Si prevede addirittura che entro pochi mesi le App sorpassino la vendita di musica su iTunes.Gli smartphone e i tablet sono già una realtà molto presente nella nostra vita e lo saranno sempre di più. Secondo gli esperti le funzioni dei termi-nali mobili più promettenti per il futuro potrebbero essere proprio quelle legate alla consultazione e alla navigazione a piedi, sostenuta da applica-zioni specifiche e informazioni turistiche. Si pensa quindi che i navigatori usciranno progressivamente dalle automobili, nelle quali potrebbero tor-nare apparati fissi.Una delle realtà più interessanti per i giovani è proprio la geolocalizzazione (pensiamo a Foursquare o Facebook places), la posizione non è percepita più come distanza ma, grazie ai social network, semplicemente come uno stato momentaneo.

CHI SONO I LETTORI DI NEWS ONLINEOrmai le notizie non sono solo più i giornali e in televisione! Una ricerca condotta dall’Università di Urbino Carlo Bo ha definito il profilo dei cercatori di informazione in base alla fascia di età. I consumatori di news online hanno per l’88,80% dai 18 ai 29 anni, per il 65,70% dai 30 ai 49, poi un 45,60% dai 50 ai 64 e un 13,30% oltre i 65. resta il 60% dei lettori che considera ancora molto importanti la tv e la stampa. da notare è il balzo di inter-net rispetto alla radio ed è interessante il dato che ci forniscono sulla diffusione e l’utilizzo degli smartphone, considerando tut-te la applicazioni che si stanno nel frattempo sviluppando a tal proposito. C’è comunque da considerare che anche se l’Italia è il paese europeo con la più ampia diffusione di telefonini, infatti il 51% del campione della ricerca ha un cellulare in grado di connettersi a internet, però solo il 35% ha di-chiarato di usarlo per informarsi: cercano perlopiù notizie sportive, situazioni del traffico e l’imman-cabile meteo!

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da adottare pippoMi chiamo pippo. Sono rimasto solo, la mia tata non c’è più. Sono piccolo, buono, vado d’accordo anche con i gatti e mi piacciono tantissimo le canine. per i cani maschi… par-liamone. Chissà se riuscirò a trovare qualcu-no che mi vuole? Sono disposto ad andare a Siena e in tutta la Toscana.

per inFormAzioni: Cinzia 339 8111506 – 0577 563324 ore seraliwww.sienadozioni.itanapana.siena.adozioni@gmail.comwww.adottaunpelosino.it

ARIeTeVa bene essere sempre un passo avanti ma regalare a San Valentino dei tulipani vi è costato carissimo: adesso sta a voi riconquistarla. Convin-cere il vostro amore non sarà

difficile, ma andate sul classico e ricordate: il miglior amico della donna non è il cane ma il diamante. InnovatorI.

ToRoGalleggiate a mezz’acqua da troppo tempo ed è l’ora di im-primere una svolta alla sta-gione. Vi tenete lontani, dal fondo limaccioso della zona retrocessione ma anche dai

lidi dorati della zona play-off: ci si aspetta un colpo di pin-na, o d’ali. Attenti che non sia troppo secco. InseguItorI.

GemellITi stai sbagliando chi hai visto non è lei/lui. È sempre a casa che aspetta te, no, non può essere lei/lui. Se hai ormai la sensazione che anche gli oroscopi ti prendano in giro,

forse è venuto il momento di guardare in faccia la realtà. e soprattutto di cercare un buon avvocato. ottImIstI.

leoneI vicini di campagna hanno lavorato il maiale, in piazza sono arrivate le frittelle e in ogni casa senese sono compasi i cenci. Insomma, così è veramente difficile e

noi siamo con voi in questa dura battaglia. Ce la potete fare, grazie alla vostra forte autostima. tentatI.

BIlAnCIAUn giorno di questi vi verrà in mente cos’è che continua a sfuggirvi. non è l’ombrel-lo, non è un appuntamento. eppure, qualcosa c’è. Solo che non sapreste dire cosa. e

quando ve ne ricorderete potrebbe essere tardi. natale, per esempio, è già passato da un pezzo. smemoratI.

SAGITTARIoUmido, nebbia, pioggia, insomma niente di buono sotto il cielo. Contate i gior-ni, le settimane ma sapete bene che ci vorranno mesi. la primavera sembra dietro

l’angolo ma ci vuole ancora il piumino. Saturno consiglia: almeno compratene uno colorato ai saldi. InfreddolItI.

ACqUARIoÈ il vostro mese. Scommet-tete sul futuro, investite sui vostri sogni. Forse non tutti intorno a voi riusciranno a te-nere il passo machi vi ama vi seguirà. l’importante è rag-

giungere l’obiettivo. orione vi concede giusto 2 minuti su una panchina per tirare il fiato. arrembantI.

CAnCRol’aspetto estetico, si sa, oggi è tutto o quasi e soprattut-to per quelli tra voi che non sono più giovanissimi è bene essere chiari una volta per tutte: il fondoschiena flaccido

non va. quindi palestra, nuoto, pesi: via con il fitness. An-che correre dietro a qualcuno va bene. attIvI.

SCoRpIone“Se non ora, quando?” è sta-to il ritornello della settimana mentre a voi sembrava che già si fosse fatto tardi. Vi sen-tite pieni di energia, iperattivi e, soprattutto, desiderosi di

cambiamenti. le stelle consigliano: scegliete un paese a caso e trasferitevi. Se non ora, quando? rIvoluzIonarI.

CApRICoRnoAnche lo specialista ve lo ha detto questo mal di testa è strano. A niente hanno valso gli analgesici, niente ha potu-to lo yoga e l’omeopatia. po-trebbe essere psicosomatico,

dice la nonna. Come va con l’ansia? Cosa vi ronza per la testa? Confrontatevi dei Gemelli. ConfusI.

peSCIFate attenzione il pericolo potrebbe nascondersi ovun-que intorno a voi. C’è chi vi vuole fare la festa una volta per tutte, chi non sogna altro che di cucinarvi bene, chi sta

già affilando i coltelli. Fregateli tutti, una finta e via. Attenti solo a non abboccare per primi. InvItantI.

VeRGInenon è tempo per noi, cantava anni fa ligabue. e voi vi sen-tite proprio così. Fuori luogo, fuori posto, insomma, fuori. la riorganizzazione azienda-le rischia di tagliarvi fuori e

i colleghi intanto vi tengono all’oscuro. Sfogarvi in casa vi farà bene. PerseguItatI.

Il gazzettIno

Inviate le vostre domande e le vostre proposte alla nostra

redazione: [email protected]

Direttore responsabile Fabio Di pietro

Hanno scritto: pancrazio Anfuso, Roberto Barzanti, Sonia Boldrini, Rosalba Botta, Andrea Cappelli, Giuliano Catoni, Anna maria Di Battista, Claudia Gasparri, lello Ginanne-schi, Giovanni nannini, Renato paglietti, nicola panzieri, orlando paris, pierluigi Sacco, Francesco Tunda.

Fotografie Fabio Di pietroGrafica di Claudia Gasparri

pubblicità RS Service, SienaTel. 0577 531053/247533

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Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008

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A Bergamo si è rivisto un buon Reginal-do, sia pure per uno sprazzo di partita. Il brasiliano alza il tasso di classe della squadra, ma non si può dire che fornisca un apporto dinamico pari a quello che è in grado di dare Sestu, che ha velocità, dribbling, continuità. Sarebbe perfetto, se non peccasse di precisione al momento di finalizzare l’azione, con un passaggio, un cross o un tiro. Colpa dello sforzo profuso e delle attenzioni dei difensori, che non gli risparmiano rudezze di ogni genere. Il piccolo funambolo Kamata trova più spa-zio in casa che fuori. Ha caratteristiche particolari e ha avuto qualche problema in avvio di stagione. Per questo, proba-bilmente, Conte ne dosa l’impiego, finora più frequente in casa. Troianiello, invece, si è di nuovo accomodato in panchina. L’impiego di Brienza sulla fascia lo pena-lizza più degli altri, forse. Ma il Siena ha molte soluzioni e ciascuno deve sfruttare al meglio le occasioni che si presentano.

le alI

Ferdinando Coppola ha salvato il risulta-to più volte, a Bergamo, consentendo alla Robur di superare indenne i momenti in cui l’Atalanta ha spinto sull’acceleratore, tentando di fare sua la partita. per lui si trattava di una gara particolarmente signi-ficativa, visti i tre anni passati a difendere la porta dei nerazzurri bergamaschi. Cop-pola aggiunge un’altra buona prestazione alla già folta collezione di prestazioni po-sitive di quest’anno: pochi errori e molti interventi risolutivi sono il fondamento di una difesa che sta disputando un buon campionato, uscendo spesso imbattuta dal terreno di gioco. Forte soprattutto tra i pali, il 33enne napoletano rappresenta un punto di forza della squadra nel cammino che porta alla promozione. Raggiunto il traguardo, si dovrà parlare della sua po-sizione: il 33enne napoletano è al Siena in prestito dal milan.

ferdInando CoPPola

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Il meritato pareggio di Bergamo è oro nella corsa promozioneIl Siena soffre ma non molla

Se non si temesse di urtare la suscettibilità de-gli atalantini, convinti a fine partita di aver dominato sul campo, si potrebbe dire che la montagna del big match del Brumana ha

partorito il topolino. di titanico la grande sfida tra Atalanta e Siena ha avuto poco. Un sfuriata iniziale per tempo degli orobici, col Siena che lascia passare il brutto momento per poi riguadagnare il campo e gestire con una certa tranquillità il risultato, difeso da Coppola con qualche buon intervento. Occasio-ni, poche. però il dribbling a rientrare con annessa rasoiata di destro di reginaldo, a pochi minuti dal termine, ha portato il Siena vicinissimo al colpaccio. Sarebbe stato troppo, forse, ma l’Atalanta è sem-brata accettare sul campo il risultato più di quan-to non abbia fatto a parole. Tra andata e ritorno, la (presunta) superiorità dell’Atalanta, comunque, non si è vista. Nella circostanza qualche uomo di spes-sore, tipo Tiribocchi, non era al meglio. Il Siena si presentava, però, con qualche assenza importante. Alla fine, dei tre risultati in bianco consecutivi ot-tenuti lontano dal Franchi, questo è quello più ap-prezzabile, visto che è maturato senza grandissimi travagli in casa della capolista. Qualche rammarico rimane, perché il Siena può ambire decisamente al primo posto in classifica, ma al momento è costretto a inseguire. Anche se, a guardarsi dietro le spalle, c’è da compiacersi per quanto fatto finora: quattordici punti di margine sulla zona playoff sono tanti e certi-ficano il buon lavoro fatto. Il campionato è una corsa lunghissima, che offre ancora molte opportunità per recuperare. Sabato arriva al Franchi il piacenza, che dopo un girone d’andata tribolatissimo ha trovato un paio di vittorie interne importanti, l’ultima con un roboante 4-0 inflitto al Grosseto. per il Siena, il solito impegno da non fallire. Ci sarà da rivedere alla prova gli attaccanti, non brillantissimi in una partita in cui la squadra non è riuscita a servirli a dovere. reginaldo è sembrato in netto miglioramento, ma il tema principale al momento è un altro: è giusto schierare Brienza sulla fascia, quando sembra netta-mente il più pericoloso degli attaccanti?

PancRazio anFuso

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In America lo chiamano Three-peat, gioco di parole che indica un filotto di tre vittorie consecutive. È qualcosa che indica un livello di eccellenza raggiunta. Squadre, giocatori e allenatori che hanno nel loro palmares un Three-peat hanno un loro posto

nella leggenda del basket. È così anche per la Mens Sana, che si è ag-giudicata la terza Coppa Italia consecutiva, un record finora detenuto soltanto da Varese e Treviso.È una Coppa Italia che ha un grande significato, questa. In primo luogo perché è arrivata in una stagione particolare, che doveva essere soltanto di transizione dopo il forzato smembramento del gruppo dei trionfi degli ultimi anni. Invece la Mens Sana ha dimostrato di essersi mossa con saggezza sul mercato. Minucci ha portato a Siena giocatori che erano da tutti definiti come scommesse, ma che siamo certi non lo fossero per lo staff biancoverde, che difficilmente si muove alla cieca. È una Coppa che è arrivata in una stagione che era cominciata sotto i peggiori auspici, con la scoperta dei problemi di Hairston, un giocatore che avrebbe dovuto essere la ciliegina sulla torta, il crack offensivo della squadra, ma che per ora non è nemmeno lontano pa-rente di quello che aveva incantato negli Stati Uniti. Con il passare della stagione, poi, i problemi non sono finiti per coach pianigiani, che ha dovuto fare a meno per infortunio di Bo Mc Calebb, ovvero il miglior giocatore della squadra nella prima parte di stagione e poi anche di Lavrinovic, per il riacutizzarsi dei problemi alla schiena. Un vero e proprio calvario, che ha fatto tremare la Montepaschi, ma non l’ha messa al tappeto. I biancoverdi infatti hanno saputo compattarsi nelle difficoltà, adattandosi alle circostanze. Se l’attacco privo del suo motore principale ha cominciato a fare un po’ più di fatica, ecco allo-ra che la difesa, già arcigna, è diventata letteralmente impenetrabile.La Coppa Italia è di per sé – l’abbiamo già scritto anche su queste colonne – una competizione particolare. La formula delle tre partite in quattro giorni tende a premiare le squadre più in forma e fresche del momento, piuttosto che le più forti. La Mens Sana ha dovuto affrontare tre squadre in palla, soprattutto Cantù, che ha dimostrato sul campo di meritare la seconda posizione in campionato, sciori-nando un gioco che a tratti fa stropicciare gli occhi. Ma gli uomini di pianigiani hanno dimostrato di avere classe, ma anche l’esperien-za e gli attributi giusti per sopravvivere a questo tipo di partite. di Lavrinovic si parla in un altro articolo, ma vogliamo citare un nome per tutti: Nikos Zisis. Il playmaker greco è il giocatore biancoverde con il palmares di gran lunga più ricco e probabilmente anche quello dotato di maggior classe. I due anni trascorsi sulla panchina mosco-vita e probabilmente anche l’ultimo speso come cambio di McIntyre, avevano snaturato un giocatore dalle molteplici doti offensive. L’as-senza di Mc Calebb è stata un’opportunità per Nikos, che ha dovuto prendere per mano la squadra e traghettarla in un periodo difficilis-simo. Bene, non solo ci è riuscito, ma è anche diventato un leader carismatico della squadra de non è un caso che siano stati proprio Stonerook con una palla recuperata e poi lui con una tripla a uccidere le speranze canturine.

Mens Sananella storiacon il trisPagine a cuRa di nicola PanzieRi

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lo scorso anno in pratica non si era mai visto, soltanto una copia sbiadita del giocatore che avevamo ammirato. Stiamo parlando di Ksistof lavrinovic, che era stato tormentato dai problemi alla schie-na per tutta la stagione scorsa e anche per parte della precedente. quest’anno Ksistof aveva deciso di sottoporsi ad un’operazione ed era rientrato in tempo per l’inizio della stagione, con una grandissi-ma voglia di giocare e con la sensazione di essere tornato quello dei giorni migliori. quando il problema si è riacutizzato, guarda caso in coincidenza con le Top 16 di eurolega – la fortuna decisamente non ci vuole bene – i tifosi biancoverdi hanno subito tremato. l’assenza di un giocatore dal talento immenso e sfaccettato come lavrinovic ha pesato molto proprio nelle partite continentali e il pensiero di poter lo di nuovo perdere per tutta la stagione è balenato nelle menti dei senesi.ma a Ksistof evidentemente stare fermo non piace particolarmente e ha lavorato con lo staff senese per tornare in campo il più presto possibile. la sua Coppa Italia è stata un crescendo rossiniano. Dieci minuti per togliersi la ruggine contro pesaro nel quarto di finale, una presenza tattica fondamentale per la sua atipicità nella semi-finale con montegranaro e infine la perla della finale. nella partita decisiva Ksistof si è superato, facendo piovere sulla testa dei can-turini 21 punti, arricchiti da 6 rimbalzi (in entrambe le categorie il migliore di Siena). Ha segnato in tutti i modi, ma soprattutto ha dato tutto, rientrando in panchina sempre stremato. Il premio di miglior giocatore è del tutto meritato.

lavrInovIC mvP

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