ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970...

180
LINGUAGGIO ASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

Transcript of ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970...

Page 1: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

LINGUAGGIOASTRALE

dal 1970

Pubblicazione Trimestraledel Centro Italiano di Astrologia

ANNO XXXV n. 139Estate 2005

Page 2: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

2 Argomento

SOMMARIOCASA PRIMA

107 Annunci vari ............................................................................................................ 3

110 Darrelyn Gunzburg: Un’intervista con Liz Greene ..................................................... 5

130 Dante Valente: Sul simbolo ....................................................................................... 18

140 Robert D. Doolaard: Cicli di guerre 1500-2000 ......................................................... 19

150 José Luis Pascual Blázquez: Le fasi fisiche dell’astrologia naturale ........................... 41

191 Yves Lenoble: Per una diversa interpretazione dei segni dello Zodiaco ...................... 57

CASA TERZA

301 Demetrio Santos: Le date del Vangelo ....................................................................... 64

307 Mariano Aladrén: Amore, Astrologia e Ermetismo ................................................... 69

315 Brian Clark: Le case delle relazioni .......................................................................... 75

320 Angela Castello: Viaggio in Botswana con Urano e Nettuno in mutua ricezione ........ 83

390 Vita Associativa ....................................................................................................... 93

CASA QUARTA

410 Luigi Maggi: Cesare Pavese: era destino? ................................................................ 96

CASA QUINTA

510 Grazia Bordoni: Roba minima .................................................................................. 108

530 Marco Pesatori: Gli astri del corpo. Venere-Forma, Plutone-Desiderio ....................... 114

550 Coffee break ............................................................................................................ 120

CASA SESTA

620 Dante Valente: In che segno si trova oggi la Luna ..................................................... 126

679 Gabriele Ruscelli: Le prove della validità dell’astrologia occidentale ......................... 127

680 April Elliot Kent: Approccio etnografico all’astrologia ............................................... 136

CASA OTTAVA

810 Angela La Fortezza: La grande onda: riflessioni sparse ............................................. 140

CASA NONA

911 Indice mercurio-3 ..................................................................................................... 166

944 Stefano Vanni: Docenti certificati ............................................................................. 167

947 Maria Rita Pregnolato: Alla scoperta del Perù ........................................................... 169

950 Carla Pretto: I transiti planetari ................................................................................. 174

980 Elenco dei Delegati e Corrispondenti CIDA .............................................................. 175

pag.

Page 3: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

3Argomento

L.A. 139-107

1) CORSO INTENSIVO PER NEOFITI

Per il weekend 22-23 ottobre 2005 il CIDA promuove un Corso intensivoper chi è pressochè digiuno di Astrologia. Lo scopo è di fornire strumenti suffi-cienti per interpretare – in modo elementare ma proficuo – una carta del cielo,risparmiando calcoli complessi e centrando solo le cose essenziali, in modoche ogni partecipante possa proseguire nel cammino da solo – con testi ade-guati – o seguire a livello locale un Corso di base.

Si terrà a Bologna presso la sede del CIDA, in via della Grada 4, dalle ore11 del sabato alle 18.30 della domenica per un totale di 12 ore, con adeguatiintervalli, ripassi e verifiche con quiz.

Nella quota di iscrizione di 140 Euro sono compresi anche la stampa delproprio tema natale, un dischetto per calcolare effemeridi e stampare grafici,eun testo di base di Astrologia.

Per informazioni, iscrizioni, eventuali sistemazioni alberghiere:– Dante Valente - tel. 02.69005576 - [email protected] - oppure– Claudio Cannistrà - tel. 051.342445 - [email protected]

2) ESAMI PER L’ALBO - Annuncio preliminare

Per la prossima primavera 2006 è previsto l’espletamento del Bando diammissione all’Albo emesso già nell’anno 2002. L’iscrizione è estensibile an-che ad ogni Socio, tenendo presente che sono mutate le modalità, in quanto ilcandidato dovrà sostenere 5 esami su 5 materie, scelte al momento dallaCommissione fra le 10 che fanno parte dell’attuale Corso di specializzazioneper Soci qualificati. La scadenza per la presentazione della domanda è il 31 di-cembre.

Ulteriori dettagli sul prossimo numero della Rivista e su Sestile.

3) UNA PRECISAZIONE SULLA PRIVACY

In seguito a reiterate lagnanze di Soci dobbiamo ribadire – come già fattoin queste pagine nel lontano 1998 – che il CIDA non ha mai nè trasmessoad estranei l’indirizzario dei Soci nè tantomeno autorizzato altri a farlo o utiliz-zarlo.

ANNUNCI VARI

Page 4: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

4 Argomento

Ribadiamo pertanto che il CIDA invia ai Soci esclusivamente le due RivisteSestile e Linguaggio Astrale e non risponde di aggiunte arbitrarie. Segnalatecieventuali abusi.

VOCI NUOVE

La Delegazione Roma- Lazio del CIDA intende organizzare un nuovo Con-corso “Voci Nuove per l’Astrologia” per l’autunno 2006. I dettagli per la parte-cipazione saranno definiti quanto prima e pubblicati su uno dei prossimi nu-meri. I lavori devono essere inediti e originali.

Consultate regolarmente il sito www.cida.net!

in particolare vi raccomandiamo

la voce “conferenze”

e la voce “ultimissime”.

Troverete sollecitamente i dati natali di personaggi alla ribalta

nonchè le notizie dell’ultima ora, e specialmente le modifiche

dell’ultimo minuto di conferenze della vostra Delegazione

(utili per evitare amare sorprese).

E in ogni caso vi sentirete ancor più partecipi

della vita Associativa.

* * *

L’abbonamento scade sempre il 31 dicembre,

rinnovatelo entro il 31 gennaio.

Aiuterete l’Associazione a mantenere la stessa quota!

Page 5: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

5Argomento

L.A. 139-110

La dott.sa Liz Greene è stata e continua ad essere una delle più grandiastrologhe dei nostri tempi. I suoi primi libri, Saturno (1976), La Relazione In-terpersonale (1978) e Astrologia e Destino (1984), quasi in un sol colpo hannodato forma alla moderna astrologia psicologica ed hanno dato il via ad un si-gnificativo e sostanzioso filone di ricerca che continua ad esplorare le prospet-tive astrologiche dei miti e degli stati psicologici. Liz può essere contattata at-traverso il sito web di Astrodienst: www.astro.com.

L’ho incontrata nella sua casa di Bath il 29 giugno 2004.

Darrelyn Gunzburg: Liz, riconsiderando la tua vita, che cosa inizialmenteti ha indirizzato verso il percorso che hai intrapreso?

Liz Greene: Non lo so davvero. Certamente, la spinta non giunse dalla miafamiglia, poiché nessuno era interessato a questo tipo di argomenti, sebbeneentrambi i miei genitori fossero colti e vi erano sempre molti libri in giro percasa. Penso che, in parte, fu originata dal bisogno di capire perché percepissile cose nel modo in cui lo facevo. La biblioteca dei miei genitori era molto va-lida, tanto che a dodici anni, per caso, conobbi Freud. Semplicemente tirai giùdallo scaffale L’Interpretazione dei Sogni e lo lessi, e ricordo di aver pensato,“Ho ragione! Non sono pazza, dopo tutto.” Ho sempre fatto sogni molto vividie, in qualche modo, sapevo che i sogni erano importanti. La rivelazione del-l’esistenza di questo lato inconscio negli individui e della loro incapacità dicomprendere che il loro comportamento e le loro motivazioni, in realtà, in-fluenzano inconsciamente le modalità di interazione, era qualcosa che misembrava di aver sempre saputo, ma per cui non riuscivo ad ottenere l’atten-zione di nessuno. Così, il fatto di aver intrapreso questo percorso fu motivatodalla scoperta di libri che affermavano percezioni che né la scuola, né gli inse-gnanti, né l’ambiente a me più vicino confermavano. Ciò mi spinse a guardar-mi dentro ed a cercare di comprendere attraverso ciò che altri scrivevano e,inevitabilmente, tutto questo mi condusse agli ambiti della psicologia, del mi-sticismo e dei fenomeni soprannaturali, che già mi affascinavano quand’eromolto giovane. Non riesco a ricordare un periodo della mia vita in cui ciò nonaccadesse, perciò più tardi questo divenne un percorso naturale.

Darrelyn Gunzburg

UN’INTERVISTA CON LIZ GREENETRADUZIONE DI GIUSEPPE RODANTE

Page 6: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

6 Argomento

Sono stata fortunata per il fatto che i miei avevano libri sui miti e le favolee mia madre era solita leggermeli quand’ero piccola. Se anche i miei genitoricommisero degli errori, comunque mi fecero un gran regalo, per il quale saròsempre grata. Perciò, possedevo già un senso del “narrare” e, per quanto rie-sca a ricordare, avevo l’abitudine di scrivere storie. Ma oltre a ciò, penso diaver avuto la testa piena di “cose” che non sapevo definire, ed allora fu unaquestione di scoprire linguaggi che dessero un senso a tutto ciò e mi permet-tessero di comunicarlo. A undici o dodici anni, ero convinta che le persone sireincarnassero; ero certa che esistessero cose come gli spettri o una qualchespecie di “risonanza”, e continuavo a sentire che vi era un lato nascosto dellavita, che gli altri non notavano. Dipingevo – e questo fu un altro canale diespressione – e trovavo magica la natura; lo faccio ancora. Gli scrittori e i ro-manzieri hanno, da sempre, lavorato con questo materiale, da quando si scri-vono storie; perciò non si tratta affatto di discorsi New Age. Shakespeare miha sempre affascinato; mi piacciono i drammi e quelli di Shakespeare sonocarichi dell’azione del fato e del modo in cui gli uomini realizzano il proprio de-stino. Anche la tragedia greca mi è sempre piaciuta; così queste idee erano amia disposizione da fonti non soltanto New Age. Molte le trassi dalla letteratu-ra e dal teatro.

DG: Per quanto riguarda la religione, secondo quali principi sei stata edu-cata?

LG: Non ricevetti alcuna pressione ad abbracciare un credo religioso insenso ortodosso. Entrambi i miei genitori credevano in Dio; possedevano unquadro di riferimento etico e morale, ma non si rifacevano rigidamente a nes-suna dottrina e godevo di molta libertà da quel punto di vista.

Mio padre era inglese. Era nato a Londra e mi diede il nome della Regina(N.d.T. Liz è il diminutivo di Elizabeth), per i miei peccati. [ride] .

Io sono nata negli Stati Uniti e, quando mi trasferii in Inghilterra, non avevoil passaporto britannico; ma quando feci domanda, lo ottenni immediatamen-te. I miei nonni materni erano di Vienna ed entrambi i miei genitori portaronocon sé i valori, le immagini, la cucina e la lingua della loro cultura originaria. Imiei nonni parlavano tedesco, ma io ho un problema col tedesco: lo trovotroppo duro. Comunque, è da loro che ho preso il mio amore per la musica – ilmio amore per Wagner e Strauss – così, crebbi all’interno di un ambiente cul-turale decisamente europeo. Appesa al muro, in casa dei miei genitori – dove imiei nonni vissero per un certo tempo – vi era un’immagine della Regina e, suun’altra parete, quella dell’Imperatore Francesco Giuseppe, perché mio nonnopensava che la cosa peggiore per l’Austria fosse stata sbarazzarsi degli Asbur-go. L’energia che circolava a casa nostra non era propriamente americana.

Mio padre rimpianse sempre di aver lasciato l’Inghilterra. Veniva da una fa-miglia numerosa ed estremamente povera. Suo fratello maggiore aveva com-battuto nella Prima Guerra Mondiale ed era stato ucciso. Mio padre voleva di-ventare un architetto e riuscì ad ottenere una borsa di studio all’Università diLondra; ma i suoi genitori gli dissero, “No, è necessario che tu vada a lavora-re,” e non gli permisero di frequentare. Era furioso, perciò fece i bagagli, emi-

Page 7: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

7Argomento

grò e non li rivide mai più. L’atmosfera, dopo la guerra, era orribile ed era diffi-cile trovare lavoro. Mio padre era troppo amareggiato per la morte del suo fra-tello preferito e penso che questa storia lo avvelenò. Voleva una vita nuova enon riusciva a crearsela rimanendo a Londra, perché era lì che viveva la suafamiglia. Forse, pensava che, in qualche modo, una vita nuova e meravigliosalo attendeva in America, ma non andò a finire così. Ormai, aveva sposato miamadre e così rimase negli Stati Uniti. Lì aveva incontrato mia madre; entrambierano impegnati politicamente, tutti e due ferventi Democratici e grandi am-miratori di Roosevelt. Penso che si fossero incontrati a qualche riunione politi-ca, ma mio padre non si adattò mai allo stile di vita americano. Mangiava learinghe affumicate al mattino (N.d.T.: tradizionalmente, un piatto della primacolazione inglese) e beveva la Guinness di sera. Era un uomo molto introversoe di poche parole, ma ci capivamo. Non eravamo vicini, nel senso tradizionaledel termine, ma penso che lo fossimo a un altro livello.

Mia madre era spaventata dall’occulto, ma non mi impedì mai di leggere li-bri sull’argomento. Era una persona molto estroversa e il mondo interiore laspaventava, perciò semplicemente evitava di parlarne. Mio padre non parlòmai di questi temi e scoprii in seguito – molto più tardi – che anche lui era sta-to affascinato da questi argomenti. Forse, presi qualcosa da lui per osmosi,perché senza dubbio non fece mai riferimento ad essi. I miei genitori non fece-ro alcuna resistenza, ma certamente la subii a scuola. Ho un solo fratello, Ri-chard Leigh, che fa lo scrittore ed è anche interessato ai temi spirituali. Comedice Bernadette Brady, eravamo la “nidiata del cuculo”. Sia Rich che io avem-mo molti problemi a scuola. Non so come sia adesso il sistema scolasticoamericano, perciò posso solo commentare su com’era allora. La direzione del-la scuola era ossessionata dall’idea di “normalità” e ciò significava estrover-sione: “Esci e ti unisci alla squadra e giochi a hockey e a football.” Entrambiavevamo ottenuto punteggi piuttosto alti ai test per il quoziente d’intelligenza,ma eravamo introversi e decisamente strani; e, poiché preferivo leggere libri odipingere o coltivare piante piuttosto che giocare a hockey (ciò era considera-to “antisociale”), fummo etichettati “TAD” – Troppe Attitudini Diverse. Erava-mo ritenuti “pericolosi”, perché avevamo troppi talenti in troppi ambiti. Vi fu-rono molti tentativi di “aggiustarci” e trasformarci in bambini americani, nor-mali e felici. Fortunatamente, non erano ancora i giorni del Ritalin, altrimentinon c’è dubbio che ce l’avrebbero prescritto. Entrambi eravamo tosti abba-stanza da tener testa agli psicologi della scuola e ai counsellor dell’orienta-mento e testardamente difendevamo la nostra posizione. Crescevamo nel-l’America maccartista, certo non un bel posto!

DG: Niente affatto. Riesci a vedere qualcosa di positivo legato a quellaesperienza, oltre alla capacità di resistere ed alla forza di dire no?

LG: L’unica cosa che sento di aver ottenuto dall’esser cresciuta in America– e che non avrei avuto se fossi cresciuta in Inghilterra – è una visione nonclassista della società. Sono profondamente grata per non aver dovuto subireil peso psicologico della potentissima gerarchia sociale britannica, perché hovisto le brutte cicatrici che ha lasciato nell’animo di molte persone, qui da noi.

Page 8: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

8 Argomento

Di recente, sembra però che il sistema delle classi si sia ribaltato, la nuovaborghesia è costituita dalla classe operaia che parla con un accento regionale,mentre i colti, laureati a Oxford, sono la classe inferiore. Il senso della gerar-chia è profondamente radicato qui. Crescendo in America, non si impara unacosa del genere; diventi adulto credendo di poter diventare ciò che riesci a fa-re di te stesso, e di questo specialmente sono grata.

Potei, inoltre, usufruire di una buona educazione. Iniziai studiando Lettera-tura Inglese come materia principale, ma quella fu la scelta “obbligata” deimiei genitori. Io sarei andata alla scuola d’arte. Avevo un mediocre talento dipittrice, ma anche un mediocre talento sembra grandissimo in una piccola cit-tà. [ride] Ad ogni modo, pensavo di voler diventare un’artista e, probabilmen-te, avrei avuto successo in qualche branca del design, ma ciò non fu permes-so. Avevo, poi, vinto una borsa di studio che mi sarebbe stata concessa, seavessi scelto Letteratura Inglese come materia principale. Dopo un mese, nonpotevo più sopportare la situazione e mi trasferii al Dipartimento di Arti Tea-trali, scegliendo di specializzarmi in Scenografia e Costumi, mentre Psicologiaera la materia della mia seconda specializzazione. Quello mi piaceva, eccome!Poi, dopo un po’, la psicologia divenne più interessante e la scelsi come mate-ria principale. Ma, inizialmente, le mie aspirazioni erano orientate verso le artifigurative.

DG: Da un certo punto di vista, è come se il desiderio ostacolato, di tuopadre, di diventare architetto si sia espresso dopo tutto – consciamente o in-consciamente – nella tua decisione di diventare scenografa e costumista.

LG: Ognuno di noi ha dei talenti. La cosa triste è che molte persone non liscopriranno mai. Non sanno dove cercare o non vengono incoraggiate. Se ituoi genitori ti forniscono l’incoraggiamento necessario, allora troverai il tuotalento e lo perseguirai. Ma penso, anche, che i talenti siano ereditari. Ritengoche un’attitudine al design o al giardinaggio, alla cucina o alle relazioni inter-personali, alla pittura o alla musica possa essere individuata nel tema natalecome configurazione ricorrente all’interno di una famiglia: tutte le donne inuna famiglia hanno aspetti Luna-Urano, oppure tutti gli uomini hanno un trigo-no Marte-Nettuno, o qualsiasi altra configurazione. Quelli sono i talenti. Laconfigurazione che indica un’attitudine o un’abilità che, se sviluppata, potreb-be trasformarsi in qualcosa di importante.

DG: Lo hai visto riflesso nel tema di tuo padre e nel tuo?LG: Sì, fino a un certo punto. Sono sicura di aver ereditato da lui un’abilità

per il disegno o il design, perciò non posso rivendicarla come “solo mia”. Ri-ceviamo alcune cose come doni. Se riesci a svilupparli, è meraviglioso. Diver-samente – anche se si tratta di un talento molto mediocre – puoi sempre tra-sformarlo in un hobby. Sono convinta di aver ricevuto, in parte, da lui il miointeresse per le arti figurative.

DG: Ricordo che, anni fa, mi dicesti di aver studiato per il dottorato per-ché, in quel modo, avevi la possibilità di dire ciò che volevi senza timore diessere messa in discussione.

LG: Beh, in quel periodo, ero già interessata all’astrologia e studiare per il

Page 9: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

9Argomento

dottorato fu una scelta altamente calcolata, ponderata e cinica: “Sono stufache la gente mi tratti come una folle. Se otterrò questo titolo, ci penserannodue volte”. Naturalmente, dovetti accettare di non essere libera di esprimermicome volevo e produrre un lavoro in un linguaggio accettabile per l’ambienteaccademico. La differenza, adesso, è che puoi ottenere una laurea o un dotto-rato a Bath Spa (N.d.T.: città dove attualmente ha sede la prima cattedra uni-versitaria di astrologia in Inghilterra) e studiare ciò che ami senza doverti na-scondere. Ma allora non si poteva fare; così, fu una scelta calcolata.

DG: Vuoi dire che non fu una bella esperienza?LG: L’ho odiata. Mi piacerebbe studiare per un altro dottorato e probabil-

mente lo farò. Vorrei farlo a Bath Spa, perché penso che sarebbe molto diver-tente. Ma allora fu davvero spiacevole. L’argomento mi interessava; la mia tesifu su “Isteria, Auto-ipnosi e Cure Religiose Miracolose,” un tema che ancorami interessa – il modo in cui certe persone vivono incredibili esperienze diguarigione da malattie di dubbia natura e attribuiscono la cura ad una partico-lare pratica religiosa, ad una certa preghiera od alla reliquia di un santo. Tutta-via, questo tipo di guarigione sembra manifestarsi in ogni religione, perciò ov-viamente non può essere legata ad una in particolare. Qual è allora la dinami-ca in atto? È questo che cercai di esplorare nella mia tesi, ma non potei farloin un modo che mi permettesse realmente di sconfinare in un ambito immagi-nale. Dovetti limitarmi ad un approccio rigorosamente clinico, il che fu fasti-dioso.

DG: Facendo un passo indietro, in che modo approfondisti lo studio del-l’astrologia? Suppongo che allora non esistessero corsi o un insegnamentoformale.

LG: In realtà, vi erano corsi in Inghilterra – la Faculty of Astrological Stu-dies era già funzionante allora. Vi erano astrologi che insegnavano negli StatiUniti, ma erano casi isolati; non esistevano vere scuole di astrologia. Erano di-sponibili i libri di Dane Rudhyar e Marc Edmund Jones e quelli di astrologi in-glesi, come Alan Leo, Charles Carter e Margaret Hone. Ma i posti dove studia-re astrologia erano più simili a scuole di iniziazione che ai corsi di astrologiacontemporanei. Avevano tutti un che di molto segreto, esclusivo e dottrinale esempre un’impostazione spirituale. Bisognava essere Rosacrociani o Teosofi.In quel periodo, stavo a Boston e qualcuno mi portò da Isabel Hickey, che te-neva un piccolo corso. Isabel era una fervente seguace del Movimento Teoso-fico, profondamente attaccata a quel tipo di insegnamento, e l’astrologia cheinsegnava aveva quella impostazione. Esigeva che i suoi studenti aderissero aquelle idee, il che spiega perché non durai molto a lungo. Non andavamod’accordo e, alla fine, non imparai niente da lei. Invece, mi fece arrabbiare co-sì tanto che andai a comprare tutti i libri disponibili e imparai da sola. Rappre-sentò un importante stimolo per me. La rabbia è spesso un modo ottimo periniziare a muoversi. Molti sono passati dai corsi di Isabel: Howard Sasportas eDarby Costello frequentarono le sue lezioni. Non ci incontrammo in quella oc-casione, perché frequentavamo a orari diversi. Ma siamo tutti passati dalle suemani.1

Page 10: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

10 Argomento

In retrospettiva, sono felice per come andarono le cose. Se fossi stata il ti-po di persona che cerca un guru, sarei diventata un’astrologa di orientamentoteosofico ed un clone di Isabel; non avrei mai sviluppato le mie osservazioni ele mie sperimentazioni, così come ho fatto. Non conoscevo altri insegnanti,perciò cominciai ad esplorare per conto mio e continuai così fino a che non futroppo tardi per trovare un maestro.

Ho iniziato a insegnare astrologia a diciannove anni. Non avrei mai pensa-to di fare una cosa del genere. Studiavo da qualche anno, quando si presentòl’occasione di un gruppo di studenti il cui insegnante era svanito all’orizzonte.In qualche maniera, erano venuti a sapere che ero un’astrologa, ma io non mivedevo come tale. Procedevo a tentoni, cercando di dare un senso alle nozioniastrologiche che incameravo ed ecco che arrivarono questi studenti, circa unadozzina. Mi dissero: “Ci hanno detto che insegni. Potresti farlo per noi?” Giovetransitava proprio sul mio Sole-Medio Cielo e ricordo di aver pensato, “Non fa-re l’idiota. Non ne sai niente.” Inoltre, ho sempre provato sentimenti moltoambivalenti rispetto al parlare di fronte a un gruppo. Mi sento sempre paraliz-zata per la paura. Ma qualcosa dentro di me diceva: “Zitta e fallo”, così smisidi protestare e lo feci. Scoprii che era molto divertente, perché mi resi conto diciò che sapevo dalle domande che mi ponevano. Molti studenti di astrologianon vedono l’ora che giunga il giorno in cui saranno pronti per fare un tema osi sentiranno sicuri abbastanza per insegnare. Quel giorno non arriverà mai.Penso che sappiamo molto più di quanto ci rendiamo conto, e ci vuole qual-cuno che chieda, “Cosa significa questo?” Allora devi scavare dentro di te eimprovvisamente attingi a risorse che hai già notato, ma che non hai ancoramesso insieme. Il meccanismo dell’apprendimento è stimolato dal fatto chequalcuno pensa che puoi insegnargli qualcosa.

DG: Quand’è che hai deciso, allora, di lasciare gli Stati Uniti?LG: Avrei sempre voluto andarmene. Da bambina, sapevo di voler andar-

mene. Crebbi in una famiglia molto europea, e non mi piaceva la cultura chemi circondava. Sentivo che sarei stata meglio in Europa, dove un introversonon è giudicato un disadattato e gli intellettuali non sono visti come un perico-lo. Per quanto ricordi, sapevo che l’America non faceva per me. Ciò che vedoora negli Stati Uniti è un risorgere di quanto conobbi negli anni ’50. È il trionfodi Joe McCarthy ancora una volta, ma con diversi capri espiatori. L’attualeamministrazione si limita a riportare indietro gli orologi.

Talvolta, mi sembra che esistano due Americhe. C’è quella puritana, sem-pre nascosta dietro l’angolo, in attesa che arrivi la sua occasione, e quella li-berale, tollerante, aperta e intelligente, quella delle grandi città intellettualmen-te sofisticate – e in mezzo l’enorme campagna. Questa seconda America rie-sce, talvolta, a prendere piede, come accadde nei primi anni ’60 con Kennedy.È un peccato che Bill Clinton sia stato così vilipeso perché, in realtà, era unbuon presidente. Non mi interessa l’uso che un presidente fa dei suoi organiintimi; non ha niente a che fare con la bontà del suo lavoro. Ma gli Stati Unitifurono fondati dai puritani, è c’è qualcosa nella psiche collettiva degli Ameri-cani che tende a tornare indietro a quei valori. Anche se temporaneamente

Page 11: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

11Argomento

vengono eclissati, i puritani attendono sempre l’occasione giusta e trovaronoin Clinton un bersaglio perfetto. Bisogna continuare a combattere per liberarsidi loro.

DG: Avresti qualche soluzione da proporre, astrologica o di altro tipo?LG: Non so che cosa potrebbe essere d’aiuto in questo momento, tranne

che buttare fuori Bush. Ma è un presidente eletto dal popolo! Naturalmente,qualcuno osserva che non è così, ma più o meno metà del paese lo ha votato.Non si tratta di un dittatore che ha preso il potere contro il desiderio di tutti. Èil popolo che elegge il proprio leader. Tutti qui si lamentano di Tony Blair. Beh,l’abbiamo eletto, per amor di Dio! Magari qualcuno se l’aspettava, ma altri no.Ha vinto grazie a una valanga di voti. Mi sono trasferita in Svizzera prima delleelezioni generali, in parte perché sapevo che cosa sarebbe successo. Tutti cre-devano che Blair fosse il nuovo messia, capace di camminare sulle acque.Pensavo, “Fagli provare metà del transito di Nettuno in Aquario e se ne accor-geranno.” Blair era la “Grande Speranza” – tutti erano convinti che avremmorealizzato una società meravigliosa, basata sull’uguaglianza. Beh, non lo èadesso più di quanto non lo fosse quando è stato eletto e, in realtà, le cosestanno addirittura peggiorando. Non importa quanto siano buone le intenzionidella gente, ci vuole un individuo particolarmente straordinario e inusuale chenon si lasci corrompere dal potere e Tony Blair non è particolarmente straordi-nario.

Non ho soluzioni per questo tipo di problemi. Forse, se le prossime elezioniamericane e britanniche mostrassero un po’ più di prontezza, consapevolezzae responsabilità individuale da parte della gente, allora i danni potrebbero es-sere parzialmente riparati. Non so se i candidati siano capaci di farlo (N.d.T.:l’intervista è stata fatta prima delle presidenziali americane del novembre2004). Non tutte le generazioni producono leader realmente buoni, e predire irisultati delle elezioni non è, comunque, la mia specializzazione astrologica.

DG: Scrivesti il tuo libro su Saturno durante il ritorno del pianeta?LG: No, fu pubblicato durante il mio ritorno di Saturno – proprio in quel

momento – ma iniziai a scriverlo diciotto mesi prima. Ogni cosa che scrivo mirisulta più soddisfacente se devo lottarci o non sono abbastanza esperta sul-l’argomento. Allora, se insegno o scrivo qualcosa in merito, è come se mi co-stringessi a fare ricerche e ad apprendere, e provo molta più soddisfazione chescrivere di qualcosa che conosco bene. Scrissi Saturno nello sforzo di com-prendere meglio la natura del pianeta.

Nella mia vita, non mi sono mai realmente impegnata in vista di un obbiet-tivo, tranne che per il dottorato. Scrivere Saturno fu più simile a “Ci provo,sembra interessante”. Ed ecco che spuntò questo libro; pensai, “Beh, adessoche faccio? Lo so: vado in biblioteca e vedo chi ha pubblicato tutti i miei libridi astrologia preferiti. C’è la possibilità che chi ha pubblicato i libri che mi so-no piaciuti sia interessato a questo”. L’editore risultò essere Samuel Weiser,Inc., così mandai il manoscritto con una lettera che diceva: “Sareste interessa-ti a questo?” Ero un po’ come il Matto, la carta che inizia il ciclo dei Tarocchi,pronta allegramente a buttarmi dal precipizio. Poi pensai, “Disegno anche la

Page 12: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

12 Argomento

copertina.” Quindi, feci un disegno a inchiostro e lo mandai e, guarda un po’,lo scelsero come copertina. Fu una grande fortuna incontrare Samuel e BettyWeiser. Il successivo libro che inviai fu La Relazione Interpersonale, e da allorala Weiser ha virtualmente pubblicato tutti i miei libri – tranne quelli della CPAPress2 – sebbene adesso si chiamino Red Wheel/Weiser ed abbiano cambiatogestione.

DG: Mi ha incuriosito sapere che hai lavorato nell’industria discograficaper l’etichetta Shelter Records, organizzando il tour europeo del cantante echitarrista blues Freddie King. Che posto ha quella esperienza nella tua vita?

LG: Niente ha una collocazione precisa! [sorride] Nei primi anni ’70, lavo-ravo come astrologa e psicoterapeuta. Uno dei miei clienti astrologici era unproduttore discografico inglese, Denny Cordell, che aveva prodotto i ProcolHarum e Joe Cocker, e con quest’ultimo aveva appena terminato il terribiletour del disco “Mad Dogs and Englishmen”. Denny aveva incontrato un can-tante, Leon Russell, e voleva sapere della possibilità, per i due, di aprire unacasa discografica in California. Feci la sinastria e li incoraggiai a proseguire,ma non ebbi più loro notizie per un paio d’anni. In quel periodo, non ero felicedi lavorare come psicoterapeuta – ero troppo giovane e mi sentivo intrappola-ta da quel lavoro – e non riuscivo proprio a guadagnarmi da vivere facendol’astrologa. Non sono per niente adatta al tipico lavoro d’ufficio dalle nove allecinque, perciò ero di fronte a un dilemma. Volevo fare l’astrologa, ma avevobisogno di aumentare le mie entrate e non volevo un lavoro che mi uccidessel’anima. Un giorno accesi la radio e, come un’esplosione, venne fuori “RollAway the Stone”, il primo grande successo di Leon Russell. Seguì un rapidochiacchiericcio sulla Shelter Records e Denny Cordell. Mi si drizzarono le orec-chie e pensai, “Ehi, l’hanno fatto, proprio come ho suggerito. Chiamo DennyCordell e gli chiedo di assumermi”. Ed è quello che feci. Fu l’inizio di due me-ravigliosi anni nel mondo del rock’n roll, ciò di cui avevo bisogno per usciredalla mia routine. Il mio amore per il teatro fu la stessa molla – suppongo –che mi spinse a lavorare per l’industria discografica. Era un mondo magico aquei tempi – ci si aspettava che gli artisti avessero talento e che non fosserocostruiti a tavolino dalla macchina pubblicitaria. Di solito, facevo i temi natalidegli artisti che Denny aveva intenzione di mettere sotto contratto con la suaetichetta. Facevo anche i temi dello staff, quando sorgevano problemi.

DG: Che uomo pieno d’intuizione!LG: Oh, Denny era meraviglioso, un uomo davvero speciale. Fu grazie a

lui che arrivai in Europa per la prima volta. Venni a Londra per un viaggio d’af-fari e pensai, “Eccomi a casa”. Quindi iniziai a lavorare per stabilirmi qui inmodo permanente. Cercai di convincere Denny ad aprire un ufficio londinese,ma non era pronto a farlo in quel momento così, alla fine, semplicemente de-cisi di emigrare. Continuai a vederlo ogni due anni, di tanto in tanto, fino allasua morte. Tutte queste attività diverse – studiare scenografia e costumi al-l’università e lavorare per i teatri estivi, l’attività accademica e quella discogra-fica – sono felice di aver tentato tutte queste strade, perché sono state espe-rienze eccezionali dalle quali ho appreso moltissimo. Sono diverse dimensioni

Page 13: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

13Argomento

di vita che vedo come enormi opportunità di arricchimento. Non ho mai rim-pianto di aver scelto questo percorso estremamente tortuoso, senza un’ideachiara di dove mi stessi dirigendo, tranne che fare la cosa che in quel momen-to mi sembrava più interessante. Il filo rosso è sempre stato il mio amore perl’astrologia, altrimenti non vi sarebbe ordine o logica in tutto ciò.

DG: E in seguito che cosa accadde?LG: Avevo letto Jung lungo tutto il mio percorso educativo, sebbene non

fossi riuscita ad inserirlo nel mio lavoro accademico – non era considerato ab-bastanza “scientifico”. Quando mi trasferii in Inghilterra, la prima cosa che fecifu il training al Centro di Psicologia Transpersonale con Ian Gordon Brown eBarbara Somers. Fu un’esperienza eccellente ma, alla fine, sentivo di non ap-profondire abbastanza l’aspetto clinico del lavoro psicoterapeutico. Mi è sem-pre sembrato che entrambi gli estremi dello spettro psicologico possedesserouna parte della verità. Sia la psicologia transpersonale che tutte le tradizionalie concrete teorie sull’infanzia sono parte di noi, ma mi mancava l’aspetto cli-nico. La mia istruzione universitaria mi aveva fornito strumenti minimi perquanto riguarda il training psicoterapeutico. Perciò, decisi di seguirne uno diorientamento junghiano. Ritenevo che mi avrebbe qualificato e fornito unabuona base per il lavoro psicoterapeutico sull’inconscio. Terminai la mia anali-si didattica nel 1983, e per molti anni fui analista ed astrologa.

Ottenni il diploma della Faculty of Astrological Studies prima di scrivereSaturno. Feci quel corso non appena giunsi in Inghilterra. Do molto valore ai“pezzi di carta”, perché sono molto utili. E, inoltre, volevo colmare i vuoti dellemie conoscenze astrologiche. Dovetti risistemarle e rivederle un bel po’, primadi sostenere l’esame.

DG: Così, fare un esame ha valore, perché ci si rende conto di quantonon si sa e si possono riempire i vuoti?

LG: Ritengo sia un errore non sottoporsi a un qualche tipo di prova. Ben-ché abbia detto che non mi sia affatto piaciuto fare il dottorato, non rimpiangodi averlo fatto. Aldilà del valore di un pezzo di carta, mi ha spinto a pensare inmodi che non mi erano familiari e con cui mi trovavo a disagio, il che non èmale. Questo è il motivo per cui penso che il corso all’Università di Bath Spaabbia valore. Gli astrologi sono, di solito, estremamente intuitivi; hanno un ta-lento per i simboli – è la ragione per cui si interessano di astrologia e la ama-no, è la ragione per cui possiedono un’abilità per questa pratica. Ma è facileessere trascurati nel proprio modo di pensare e ricorrere a semplici supposi-zioni. Non ci poniamo abbastanza domande: “Come sono giunto a questa con-clusione? Quale filosofia la sostiene?” Conosciamo così poco della nostra arte.Molti dicono che gli esami non possono testare se uno è un bravo astrologooppure no. Forse no, tuttavia possono testare se sai di essere un bravo astro-logo ed aree nelle quali è necessario, in realtà, saper usare il cervello. L’intui-zione, da sola, non basta. Il corso della Faculty è superbo ed il Diploma ha unvalore reale. Vale la pena di impegnarsi per ottenerlo, se non altro per rendersiconto di ciò che non si conosce. Costringe a pensare e, soprattutto, ad inqua-drare ciò che si sa in un linguaggio che qualcun altro può comprendere.

Page 14: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

14 Argomento

DG: Che cosa ti ha portato a Bath Spa, dopo tutti questi anni vissuti inSvizzera? Voglio dire, so che comunque avevi intenzione di tornare in Inghil-terra.

LG: È stato il… Volevo dire “caso”, ma tutte e due sappiamo bene che nonesiste. È sembrato un caso, ad ogni modo. Volevo ritornare in Inghilterra, madove? Avevo vissuto a Londra per molti anni e, poi, in un villaggio fuori Ox-ford, il che fu un errore spaventoso – in parte, per colpa del villaggio, ma an-che perché Oxford è un posto difficile. È una bella città, ma la sua vita è divisaa metà. C’è l’università e ci sono le industrie automobilistiche – e poco oltre aquello. Chiamano quella divisione “town and gown”.3 La mentalità accademi-ca ad Oxford è estremamente ristretta e chiusa. Non riescono ad accettareuno psicanalista, figuriamoci un astrologo; feci esperienza di incredibile male-ducazione da parte dei docenti universitari – maleducazione veramente volga-re, considerando le loro reazioni a tutto ciò che è estraneo al loro piccolo mon-do. L’altra faccia di Oxford era una mentalità del tipo “Andiamo a casa, bevia-mo due birre e guardiamo East Enders”.4

Quella città, chiaramente, non faceva al caso mio. Avevo già un apparta-mentino a Londra, ma non volevo ritornare a viverci, perché la città è incredi-bilmente congestionata. Ho bisogno di guardare fuori dalla finestra e vederequalcosa di bello. Non posso affacciarmi per trovarmi di fronte il muro del pa-lazzo di qualcun altro. Alla fine, dovevo cercare di sistemarmi fuori Londra, inqualche bel posto da cui poter raggiungere la capitale facilmente in treno.L’ovvia scelta cadde su Bath, resa ancora più attraente dalla presenza di rovi-ne romane e io amo l’archeologia e la storia dell’antica Roma. Se ci si stabili-rono i Romani, allora va bene! E decisi Bath, prima ancora che iniziasse il cor-so universitario.

Quando mi trasferii, il Progetto Sophia5 era già funzionante, ma non ne sa-pevo molto all’inizio. Quindi, Nick Campion e Patrick Curry mi chiesero seavessi voluto tenere delle lezioni, una sorta di periodo di prova. Mi piace il for-mato entro il quale opero attualmente a Bath Spa. Sono docente part-time enon devo curarmi di alcun aspetto burocratico. Non sono una brava ammini-stratrice. Per quanto riguarda il Centre of Psychological Astrology, Juliet Shar-man-Burke si occupa di tutto il lavoro amministrativo, per fortuna! – se nonfosse per lei, il CPA non esisterebbe. Io ho il piacere di poter insegnare.

DG: Che cosa senti di ricavare da questa esperienza a Bath Spa?LG: Devo imparare cose nuove ed ampliare le mie capacità mentali. Inve-

ce di insegnare un’astrologia del tipo “come fare a…” (“Oggi, terremo un se-minario su Giove. Giove in prima casa significa…”), devo apprendere che co-sa pensava Marsilio Ficino di Giove e perché, oppure in che modo gli astrologigreco-romani intendevano la distinzione tra anima e corpo, o perché Trasillo,l’astrologo romano che curò l’edizione delle opere di Platone, alterò i dialoghie li sistemò così come fece. Devo esplorare le idee che stanno dietro all’astro-logia che pratichiamo adesso. Trovo tutto ciò molto eccitante e mi fornisceuna scusa per tornare ad essere una studentessa. Devo preparare accurata-mente queste lezioni. Non posso improvvisare, perché gli studenti sono bril-

Page 15: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

15Argomento

lanti e mi mettono alla prova; è una maniera per sviluppare il mio modo dipensare. Anche fare temi e insegnare astrologia implica un apprendimento,ma in maniera diversa. Il corso a Bath Spa mi fa imparare cose per lo studiodelle quali non saprei giustificare altrimenti il tempo che impiego. È così diver-tente e, inoltre, stimola la mia natura dispettosa. Eccoci qua all’interno diun’università e guarda un po’ cosa stiamo facendo! È un vero spasso, perchéla comunità astrologica è stata sempre molto suscettibile nei riguardi del mon-do accademico. La maggior parte degli astrologi fugge dalle università. Que-ste sono le grandi divinità dell’establishment e noi assumiamo un atteggia-mento difensivo, le rifiutiamo totalmente oppure supplichiamo: “Vi prego,prendetemi sul serio, non sono pazzo”, accettando i loro insulti. Questo è unodei motivi per cui mi sono procurata i miei pezzi di carta. Se un docente uni-versitario dice: “Che mucchio di spazzatura!”, posso replicare: “Beh, se voglioil parere di una mente accademica che possa valutare obiettivamente questomateriale, posso rivolgermi direttamente a me stessa”. E adesso, grazie alProgetto Sophia, possiamo farlo. Questo corso guarisce gran parte del com-plesso di inferiorità della comunità astrologica.

Il corso ci insegna anche a comunicare in un linguaggio che gli altri rap-presentanti del mondo accademico capiscono. Non stiamo parlando di un mo-nolite di intolleranza. Ci sono alcune persone molto interessanti e intelligentiche vorrebbero saperne di più ma, visto che non riusciamo a spiegare l’astro-logia se non attraverso il nostro gergo, non riescono a capire di che stiamoparlando. Tuttavia, se le idee del mondo astrologico vengono comunicate inun linguaggio comprensibile in quell’ambiente, si manifesta un notevole inte-resse nei nostri confronti. Questo è stato il nostro fallimento, non il loro, ed èla ragione per cui il modulo di Metodologia a Bath Spa è così prezioso. Anchese tutti lo odiano e scalpitano per andarsene, impariamo a comunicare conpersone che provengono da un orizzonte mentale diverso e scopriamo comeincontrarle a metà strada. Ciò ha un valore enorme.

DG: Non vi è una certa divisione all’interno della comunità astrologica ri-guardo al valore dei corsi universitari nella nostra disciplina?

LG: Certamente. Molti astrologi li ritengono inutili e si infastidiscono pertutta l’importanza improvvisamente attribuita al lavoro accademico. Dicono:“Ciò non ti renderà un bravo astrologo”, e c’è della verità in un’osservazionedel genere. Essere un “bravo astrologo” – qualunque cosa significhi – richiedemolte abilità che non si insegnano all’università. Talvolta, però, c’è della pigri-zia nel nostro modo di pensare e nella nostra capacità di esprimere ciò chesappiamo in un inglese quotidiano. Non conosciamo abbastanza la storia dellanostra disciplina o le differenti filosofie che hanno contribuito a darle forma.Da una prospettiva obiettiva, non comprendiamo la particolare filosofia cheogni singolo astrologo abbraccia, e non conosciamo abbastanza di campi cor-relati come l’arte o la letteratura.

C’è una specie di fondamentalismo, espresso da tanti astrologi: “Mantenia-mo l’astrologia pura. Non abbiamo bisogno di conoscere nient’altro”. Ma nonpossiamo separare l’astrologia da tutto il resto. È un linguaggio universale e,

Page 16: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

16 Argomento

pertanto, affronta temi universali. In che modo tradurre un linguaggio, se lepercezioni sono tanto ristrette da restare chiuse in una scatoletta? Si può avereun’intuizione o una sensazione su una specifica posizione planetaria, ma inche modo la si spiegherà al cliente, se non si riescono a mettere insieme lefrasi? Sostengo pienamente un rigoroso addestramento mentale. Penso che neabbiamo bisogno, come comunità in generale. Riguarda la capacità di osser-vazione dei propri processi mentali – e la comprensione e formulazione deiprocessi che conducono a determinate conclusioni. C’è tanto da sapere e nonsmettiamo mai di imparare. Ma dobbiamo sapere come imparare. Dobbiamousare la nostra mente in un certo modo per apprendere. È un processo attivo,non passivo, e sono pochi gli astrologi che si impegnano in esso.

L’astrologia è un linguaggio bellissimo, ma è facile impigrirsi nel pensiero enell’espressione. Prendi un gruppo di astrologi e qualcuno dice: “Come staioggi?” e un altro risponde: “Oh, Saturno è sulla mia Luna”. Tutti pensiamo disapere che cosa significa, ma ognuno potrebbe avere la sua particolare inter-pretazione. Anche gli psicologi si impigriscono con il loro gergo e perdono lacapacità di comunicare con persone che non lo comprendono. Inoltre, non rie-sco a sopportare il massacro che subisce la lingua inglese. Il linguaggio èqualcosa di importante e poterlo usare è un dono meraviglioso. È come tutto ilresto: più lo rispetti, più riesci ad usarlo creativamente. Quando considero l’in-competenza grammaticale ed ortografica e l’impoverimento lessicale così dif-fusi tra gli astrologi, mi rattristo. È come se stessimo perdendo la lingua. È ve-ro che i media rendono tutto semplicistico, ma anche l’astrologia corre questorischio. La nostra capacità di attenzione si accorcia sempre di più. Invece chediscussioni estese e dibattiti, vogliamo “flash sonori”. Leggeremo un romanzose è di 92 pagine, ma non di 600.

DG: A meno che non si tratti di J.K. Rowling. [autrice della serie di HarryPotter]

LG: [annuisce] A meno che non si tratti di J.K. Rowling o de Il Signore de-gli Anelli – e addirittura Tolkien risulta troppo difficile per qualcuno. Quantiastrologi leggeranno Proust o Mann? Mi rendo conto che questi autori, in parti-colare, non sono pane per i denti di tutti, eppure trascuriamo tristemente laricchezza di opere letterarie a nostra disposizione per aumentare la nostracomprensione della natura umana. Talvolta, leggo i commenti che giungono alguestbook del sito di Astrodienst e lo spelling è atroce. Qualcuno non sa nean-che come si scrive “Jupiter”; non sanno neanche scrivere frasi coerenti. Scri-vono cose che assomigliano a un messaggio di testo e ciò mi turba. Il nostrolivello di istruzione deve essere alto. Altrimenti, non riusciremo a comprendere– figuriamoci comunicare – la ricchezza del nostro simbolismo. Bath Spa è unposto dove gli studenti devono mettersi a sedere e scrivere saggi sull’astrolo-gia con tutti i crismi, con frasi con la punteggiatura appropriata, le note corret-te, le fonti citate ed elencate in maniera adeguata ed espressioni come ibid. eop. cit. al posto giusto. Potresti obiettare: “Che bene fa ad un astrologo cono-scere il significato di op. cit.?” Non fa alcun bene a livello letterale. Ma, comeimparare il latino, esercita i muscoli che abbiamo tra le orecchie.

Page 17: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

17Argomento

DG: Allora, Liz, come vedi l’espressione di questa astrologia, modellatada un training accademico, nei prossimi dieci anni?

LG: Tra qualche anno, il modo in cui le persone esprimeranno l’astrologiasarà decisamente diverso. Sta già mobilitando la comunità astrologica inglesein modi molto positivi. In questo paese, le maldicenze fastidiose, i dispetti me-schini e l’invidia professionale che hanno colpito le scuole di astrologia – qui,come in ogni altro paese – iniziano a lasciare il passo ad obiettivi di più ampiaportata. Ci siamo resi conto di essere davvero una comunità e che lo sviluppodelle nostre abilità di comprensione e comunicazione è più importante dellepiccole lotte di quartiere. Inizia ad accadere qualcosa di notevole: creiamounità nel rispetto della diversità. Solo questo ha un valore inestimabile.

DG: Liz, grazie per aver dedicato tempo a questa intervista. Ti auguriamoil meglio perché il tempo che trascorrerai a Bath Spa sia ricco di successi,piacevole e fruttuoso, qualsiasi forma tu voglia dare ad esso – o in qualun-que modo esso ti influenzi.

Il sito del corso di Laurea in Astronomia Culturale e Astrologia, presso l’Uni-versità di Bath Spa, è: www.bathspa.ac.uk/sophia/

Darrelyn Gunzburg è astrologa professionista e condirettrice di Astro Lo-gos, una scuola che si occupa della formazione e qualificazione degli astrologipraticanti. (www.AstroLogos.co.uk). Il suo recente libro, Life after Grief: AnAstrological Guide to Dealing with Loss, è pubblicato da The Wessex Astrolo-ger: www.wessexastrologer.com.

NOTE1 N.d.t.: Liz Greene fa qui riferimento a un episodio già narrato in Astrologia e Destino,

che testimonia la difficoltà dei rapporti intercorsi tra lei e la sua prima insegnante di astrolo-gia. Isabel Hickey fu astrologa ed autrice molto amata e rispettata negli Stati Uniti, tra la fi-ne degli anni ’60 e i primi anni ’70. Sebbene a tratti fortemente influenzato dal suo approc-cio spirituale – come rileva giustamente la Greene – il suo manuale, Astrology: A CosmicScience – uscito nel 1970 - è ancora oggi considerato un testo classico e segna il momentodi passaggio che apre la strada alla nuova generazione di astrologi di orientamento psicolo-gico. Non è un caso che Stephen Arroyo o Donna Cunningham lo citino come opera fonda-mentale per la loro formazione.

2 N.d.T.: casa editrice legata al Centre for Psychological Astrology, il centro di astrolo-gia psicologica, fondato a Londra da Liz Greene e Howard Sasportas

3 N.d.T.: “la città e la toga”. Con questa espressione si sottolinea la spaccatura esisten-te tra gli abitanti della città e l’ambiente universitario.

4 N.d.T.: popolarissima soap-opera, trasmessa dalla televisione inglese, che ha comeprotagoniste alcune famiglie della classe operaia residenti in un quartiere immaginario nel-l’East End londinese.

5 N.d.T.: progetto che ha visto impegnata, negli ultimi anni, la comunità astrologica in-glese e finalizzato all’istituzione di una cattedra di astrologia presso la locale università.

Pubblicato su The Mountain Astrologer, n.119, Febbraio 2005

Page 18: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

18 Argomento

L.A. 139-130

Qualche anno fa a La Havana, una domenica mattina attraversavo una piazzagremita di gente fuori dalla Cattedrale, probabilmente strapiena. I presenti in-tonavano in spagnolo un canto che mi parve sempre più familiare …e d’im-provviso sentii irrefrenabile accodarmi con un “che vien di giubilo oggi ti ono-ra…” nella mia lingua, seguito dai vari “festevole” “ai tuoi pié”, ecc. ecc. Qual-cosa mi affiorava con prepotenza da un passato sepolto.

Confesso di essermi commosso, per aver “toccato con l’anima” anticheemozioni perdute.

In quel momento credo di aver contattato quasi fisicamente il simbolo, chepuò anche essere inteso come un contenitore di sensazioni, di emozioni, disoggettività, per il quale è inefficace una descrizione razionale, concreta,obiettiva. Il simbolo diventa vivo quando esercita un effetto sull’animo, attra-verso vie inusitate, svariate, infiniti oggetti o esperienze, e sempre personali.

Quelle poche note mi avevano richiamato un vasto “contenitore”, che an-noverava l’eccitata l’atmosfera del mese mariano, con noi bambini che racco-glievano i fiori profumati da portare la sera sull’altare alla Madonna, le campa-ne festanti all’imbrunire, il confluire dei fedeli da ogni angolo del piccolo pae-se, il cantare all’unisono con quelle vocali lunghissime e digradanti… insom-ma la partecipazione ad una dimensione magica con cui ciascuno a suo modoveniva a contatto con il trascendente.

Per questo credo che, alla fine, così come ciascuno di noi finisce col farsiuna propria astrologia, alla fine si faccia una propria simbologia, probabilmen-te in base al suo stesso tema natale. E potrà meglio intendere che cosa signifi-chi un trigono di Urano; più di cento circonlocuzioni.

Ciascuno probabilmente ne percepirà un dettaglio, ma potrà bastare comepremio di lunghi studi tecnici e analitici…

(Dante Valente)

Dante Valente

SUL SIMBOLO

Page 19: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

19Argomento

L.A. 139-140

Introduzione di Christiane Nastri

Conobbi Robert Doolaard al Convegno Astrologico di Bruges (VAG- Belgio)nel 2003, allorché presentò un’intervento intitolato “Quale futuro per la CiviltàOccidentale”. Diceva con precisione astrologica che c’era una nuova guerraalla nostra porta… Gli chiesi; “Sarà grave?” Rispose che non s’aspettava unanuova guerra mondiale nei prossimi sette decenni di questo secolo. Ma cheavrebbe indicato come era arrivato a questa conclusione. Ce lo ha spiegatopoi, usando l’Indice Ciclico, che io stessa avevo già studiato nei testi di A.Barbault e di C. Ridoux. Ha però ulteriormente suddiviso in tre sottocicli: diUrano Saturno e Giove che sembrano particolarmente significativi per lo scop-pio delle guerre e la loro sanguinosità.

A seguito del suo intervento mi sono subito convinta che quest’uomo ave-va continuato e approfondito con una pazienza da benedettino uno studio con-vincente illustrandolo splendidamente con nitide figure a colori, un vero in-canto di chiarezza (da artista Bilancia, Asc Bilancia). La presentazione mi fecenon solo sognare, ma anche riflettere per giorni. Andai a trovarlo ad Amster-dam con mio marito, con Charles Ridoux e un’altra astrologa francese. Io glisuggerii di scrivere un articolo per la nostra amata rivista Linguaggio Astrale.L’astrologia mondiale, madre di tutte le astrologie, ha in Robert Doolaard unfiglio prodigioso, dolce e saggio, ricercatore equilibrato e tanto gradevole. So-no lieta di potervi presentare Robert e spero che il suo articolo vi toccherà al-trettanto.

“La via in salita e quella in discesa son una e una sola via”.Eraclito, Frammenti

Sommario

La ragion d’essere iniziale di questa ricerca è stata la verifica della correlazio-ne alla scala planetaria, a partire dal 1700, fra l’inizio delle guerre e l’IndiceCiclico (I.C.) di Barbault. Per rendere più chiare le distinzioni, l’I.C. è statocompletato da due sotto-indici. I tre indici che ne risultano sono chiamati ri-

Robert D. Doolaard

CICLI DI GUERRE 1500-2000TRADUZIONE DI CHRISTIANE E GIUSEPPE NASTRI

Page 20: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

20 Argomento

spettivamente l’onda di Urano, di Saturno e di Giove; ciascuna con un ritmoproprio al pianeta da cui prende il nome. Viene presentata una tabella di 61guerre di maggior importanza, completata con le note di fase per ciascuna diqueste tre onde. Appare così l’effetto cumulativo, il che significa che più graveè la guerra, più forte è il collegamento tra le tre le onde.

Le maggiori guerre fra il 1500 e il 1700 sono state incluse in complementoa questa ricerca. L’effetto cumulativo è ancora una volta illustrato da esempistorici, a cominciante dal crollo dell’Impero assiro. Nella conclusione, il mate-riale raccolto è ulteriormente esaminato attraverso un test proposto dal profes-sor Suitbert Ertel. Infine viene discusso il rapporto tra l’astrologia mondiale elo storicismo.

Introduzione

Questo materiale di ricerca è stato pubblicato per la prima volta nel 1993, nel-l’Astrological Journal e nella rivista scientifica olandese – scettica in astrologia– Astrology under Scrutiny. Quest’ultima propose il mio articolo al giudizio ditre arbitri. I responsabili della rivista vi trovarono dell’interesse senza però po-ter concordare con la mia conclusione, ritenendo che i miei risultati potesseroattribuirsi ad una semplice coincidenza. È seguito un profondo silenzio chesembra aver fatto ripiombare nell’oblio il mio lavoro, almeno per quanto ri-guarda il mondo d’espressione inglese.

Ho iniziato questa ricerca per fornire la prova quantitativa della mia storio-grafia planetario-ciclica pubblicata in olandese nel 1986 con il titolo: Onde –Influenze planetarie sulla cultura. 600 avanti Cristo – 2000 dopo Cristo. Unsommario di questo libro, in quattro parti, è stato pubblicato dall’AstrologicalJournal (Doolaard 1990-91).

Una traduzione in inglese era allora in preparazione e doveva essere pub-blicata dall’Urania Trust ad iniziativa di Charles Harvey, che era entusiasta delmio lavoro (si veda Mundane Astrology, seconda edizione, 1992, pagina 218,riferimento 55). A causa del suo decesso, che molto mi ha addolorato, e di al-tre circostanze al di là della mia volontà, questo non è stato mai attuato.

Nel 1993 avevo dichiarato: “il sistema democratico si sta attualmente dif-fondendo, in particolare a seguito della dissoluzione dei regimi autoritari co-munisti, e questo ci consente una certa speranza, poiché la storia ci ha inse-gnato che le democrazie sono estremamente meno sanguinarie che i regimitotalitari”. Dallo scorso anno sappiamo che anche le democrazie moderne nonesitano ad iniziare una guerra in base ad informazioni confezionate ad arte,mettendo quindi da parte l’ordine legale internazionale così faticosamente co-struito. Nonostante il numero relativamente piccolo di vittime, questa secondaguerra di Golfo contiene tutti gli ingredienti per svilupparsi in una guerra mag-giore. Essa ha in comune con la prima guerra di Golfo d’essere scoppiata al-l’inizio di una fase in diminuzione dell’Indice Ciclico (I.C.).

Il seguente testo è simile a quello di 1993; è stato solo abbreviato, perquanto possibile, con piccoli adattamenti, ed aggiornato.

Page 21: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

21Argomento

I cicli = il tempo

La nostra divisione del tempo è in rapporto con la rotazione della terra intornoal proprio asse ed al suo moto orbitale attorno al sole. Estendere questo a tuttii pianeti del nostro sistema solare costituisce soltanto un piccolo passo più inlà. La caratteristica comune è il movimento circolare o orbitale, il ciclo.

Allo stesso modo in cui il periodo di ventiquattro ore è diviso nel giorno enella notte e l’anno è diviso in estate ed in inverno, così noi possiamo distin-guere due fasi nel ciclo di due pianeti: una di aumento, (la metà uscente, dallacongiunzione all’opposizione) e una di diminuzione (la metà entrante o rien-trante, dall’opposizione alla congiunzione), ciascuna con il proprio carattere.

La visione ciclica di tempo è molto antica, probabilmente vecchia quantol’osservazione umana. Durante l’era classica greca, nuova vita fu immessa inquesta visione per esempio da Pitagora, Eraclito, Empedocle e particolarmen-te da Platone, senza contare molti filosofi successivi. La riscoperta dei cicli inastrologia, in vista d’applicazioni pratiche, risale a tempi più recenti.

La prima pubblicazione circa i cicli degli accoppiamenti planetari, all’inter-no di un contesto psicosociale, risale a Th.J.J. Ram (1935). L’ispirazione pro-veniva dal suo amico Thierens (1933). L’elemento più importante sta nel rico-noscimento di un contrasto qualitativo dinamico fra la metà uscente e la metàrientrante.

Il primo articolo (realmente brillante) che ho letto (nel 1963), scritto daAndré Barbault, descriveva la successione degli eventi storici per esempio nel-l’Unione Sovietica in rapporto con la successione degli aspetti tra Saturno eNettuno. Si trattava di un’analisi del ciclo, ma senza una particolare differen-ziazione qualitativa fra le fasi rispettivamente uscente e rientrante. Più tardi ri-scoprì l’Indice Ciclico di Gouchon e sviluppò compiutamente le possibilità del-l’I.C. nella sua opera L’Astrologie Mondiale (1979). Barbault mi disse succes-sivamente di essere entrato in contatto con Ram (“un charmant homme”) madi non ricordare i soggetti della loro discussione.

Sui cicli ci sono state anche interessanti pubblicazioni in lingua inglese daparte di John Addey (1920-1982) e Dane (e Rael) Rudyar (1895-1985). Enaturalmente da parte di Michael Baigent, Nicholas e Charles Harvey in Mun-dane Astrology (1984), con osservazioni storiche, filosofiche e pratiche. Digrande importanza è The Great Year, opera di Campion (1994), un vero inven-tario dei modi di concepire il tempo nella storia dell’Occidente. Grazie all’«on-da mentale» suscitata dall’astrologo francese Henri Joseph Gouchon e alla sua‘riverberazione’ da parte di André Barbault il concetto ciclico si è davvero tra-sformato in una seria base di riflessione nella ricerca astrologica.

L’Indice Ciclico

Durante la seconda guerra mondiale Gouchon e Barbault si applicarono a ri-solvere l’ovvio problema che si era presentato: non un solo astrologo era statocapace di prevedere la catastrofe incombente.

Page 22: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

22 Argomento

Gouchon concepì allora l’idea di calcolare le distanze zodiacali (separazio-ne angolare) dei 10 cicli formati da 5 pianeti esterni (da Giove a Plutone) traloro. Addizionò poi queste 10 separazioni angolari. E lo fece per ogni anno (al-la data del 21 marzo), tracciando i risultati su di un grafico. Collegando questipunti tra loro, diede forma ad una linea ondeggiante che mostra il movimentomedio delle fasi cicliche combinate di questi 5 pianeti esterni. L’andamentodell’onda è dominato sempre dal pianeta più veloce, in questo caso Giove.Quando la linea va verso il basso, Giove sta muovendosi verso le relative con-giunzioni con i pianeti più lenti (l’onda è in fase rientrante, in diminuzione o di-scendente). Quando la linea sale, Giove sta muovendosi verso le relative op-posizioni (l’onda è in fase uscente, in aumento o ascendente). Gouchon hachiamato questo indice “l’indice de concentration des planètes lentes” (l’indicedi concentrazione dei pianeti lenti).

Gli apparve subito evidente che la prima e la seconda guerra mondiale sisituavano durante la fase rientrante, cioè discendente, dell’indice ciclico. Suquesta base predisse che prima di 1950 non ci sarebbe stata alcuna guerraimportante. Nel 1950 scoppiò poi la guerra di Corea.

Gli astrologhi che hanno studiato l’I.C. in profondità concordano nel direche esso fornisce una buona indicazione del grado di stabilità nei rapporti eco-nomici e politici internazionali.

La storia recente ne fornisce ampie illustrazioni. Nella seconda metà deglianni settanta, durante la fase discendente dell’Indice Ciclico, si è esaurita lafioritura degli anni sessanta e l’economia (mondiale) si è gradualmente im-pantanata nell’inflazione, i fallimenti e il rapido aumento della disoccupazione.Allo stesso tempo i rapporti internazionali si sono deteriorati, con casi quali iKilling Fields della Cambogia, la rivoluzione fondamentalista in Iran, l’invasio-ne sovietica dell’Afganistan e la guerra fra l’Iran e l’Iraq. Si è trattato di un pe-riodo di cinismo e di grave disfattismo ed è solo a partire dal 1983, con la ri-salita dell’Indice Ciclico che l’economia si è gradualmente ripresa. Le tensioniinternazionali sono pure diminuite, particolarmente in seguito all’ascesa diGorbachov e ai suoi sforzi per la riforma (glasnost e perestrojka). Con il rag-giungimento della cresta dell’onda nel 1989-90 sono crollate le dittature co-muniste dell’Europa centro-orientale, secondo la predizione di Barbault conte-nuta in un articolo pubblicato nel 1955! (Barbault 1990). Sono seguite la di-sintegrazione dell’Unione Sovietica e la guerra civile in Iugoslavia, mentre allostesso tempo la situazione politica (guerra del Golfo Persico) e particolarmen-te economica sono generalmente peggiorate.

Durante la successiva fase ascendente, l’economia è stata di nuovo in cre-scita e i mercati azionari hanno raggiunto un picco incredibile determinato so-prattutto dai fondi tecnologici (nuovo boom economico). Con l’opposizione diGiove ai pianeti esterni (a Plutone nel 2000) i mercati azionari si sono arrestatied al momento dell’opposizione di Saturno (a Plutone nel 2001) è venuta me-no la stabilità politica internazionale con gli attacchi alle Torri Gemelle ed alPentagono. Durante la presente fase verso il basso dell’Indice Ciclico (a partiredal 2003) la situazione internazionale appare preoccupante.

Page 23: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

23Argomento

La ricerca

La nostra intenzione è ora di confrontare l’evoluzione dell’Indice Ciclico negliultimi tre secoli con le guerre occorse durante lo stesso periodo.

L’ipotesi è la seguente: la fase ascendente di un periodo contrassegna unottimismo dominante, una relativa stabilità, la creatività e lo sviluppo. La faseverso il basso corrisponde ad un periodo d’involuzione e di distruzione, al pes-simismo, alla confusione e ad una certa forma di caos. Se questa è una rap-presentazione piuttosto semplificata dei fatti, è sufficiente per il nostro studio.La questione è ora se l’erompere delle guerre conferma o meno quest’ipotesi.Se c’è davvero una corrispondenza, allora le guerre più numerose o più severedebbono scoppiare piuttosto durante la fase discendente che durante la faseascendente dell’Indice Ciclico.

Le onde

Desidero in primo luogo spiegare come si è sviluppato il grafico della Fig.1. Viho incluso (soltanto) gli indici ciclici per Urano e Saturno. Il motivo di questascelta apparirà nel seguito. Tutti i calcoli (geocentrici) sono stati effettuati peril 21 marzo di ogni anno. Il programma usato per la posizione dei pianeti, pertutto il mio lavoro, è stato Astrocalc di Collin Miles. Tutti i calcoli sono stati fat-ti a mano e sono stati disegnati in “Corel Draw”.

Prendendo come esempio l’Indice Ciclico per Urano, cominciamo con l’an-no 2000. Dobbiamo calcolare in primo luogo la distanza (angolare) fra Plutonee Nettuno che è di 53 gradi. Vi aggiungiamo le separazioni angolari Urano-Plutone e Urano-Nettuno, cioè rispettivamente 66 gradi e 13 gradi, ottenendoun totale di 132 gradi. Sul grafico, che comincia a 100 gradi, mettiamo unpunto per Urano a 132 gradi.

Per ottenere l’indice ciclico di Saturno, bisogna addizionare le separazioniangolari Saturno-Plutone, Saturno-Nettuno e Saturno-Urano e si ottengono132 gradi. Per calcolare l’Indice Ciclico di Giove (cioè l’Indice Ciclico originaledi Gouchon) si segue la stessa procedura, con questi risultati:

1. Plutone-Nettuno 53 gradi (separazione angolare)2. Plutone-Urano 66 »3. Nettuno-Urano 13 »

–––––TOTALE 132 gradi = Indice Ciclico di Urano

4. Saturno-Plutone 151 »5. Saturno-Nettuno 98 »6. Saturno-Urano 85 »

–––––TOTALE 466 gradi = Indice Ciclico di Saturno

Page 24: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

24 Argomento

7. Giove-Plutone 144 »8 Giove-Nettuno 91 »9. Giove-Urano 78 »10. Giove-Saturno 7 »

–––––TOTALE 786 gradi = Indice Ciclico di Giove

Questi calcoli sono effettuati per ciascuno degli ultimi 300 anni. I punti so-no riportati su di un grafico. Poiché le espressioni “Indice Ciclico d’Urano”,ecc. sono piuttosto pesanti, scriverò d’ora in poi “onda di Urano”, “onda di Sa-turno” e “onda di Giove”.

Possiamo vedere su questo grafico come l’onda di Urano guidi l’onda diSaturno e come questa, a sua volta, rinforzi o indebolisca i picchi ed i minimidell’onda di Giove.

Le guerre

Avendo a disposizione una lista delle guerre dall’antichità al 1950, con una sti-ma del numero di vittime, ho deciso di calcolare l’Indice Ciclico per i tre ultimisecoli ponendovi accanto le guerre della mia lista opportunamente completataper il periodo più recente.

Il risultato è stato così interessante che una pubblicazione mi è parsa inevi-tabile. Ma ho avuto bisogno di una lista più recente. Barbault gentilmente mene trasmessa una, compilata dallo storico francese Bouthoul (1976). Questalista va dal 1740 al 1974. Neppure così sono stato soddisfatto ed ho infinepreso contatto con l’Istituto Olandese di Polemologia all’università de Gronin-gen e con il Centro per la Ricerca dei Conflitti Sociali all’università de Leida.Questi mi hanno fornito tutti i dati necessari, in modo da poter finalmente con-cludere il mio studio. La lista qui usata, “Wars and War-Related Deaths, 1500-1990” (Guerre e decessi corrispondenti, 1500-1990) è stata compilata da Wil-liam Eckhardt, direttore di ricerca del Laboratorio di Ricerca per la Pace diLentz, e pubblicato in «World Military and Social Expenditures 1991» (Spesemilitari e spesa sociale nel mondo, 1991). Per il periodo 1700-1991, vi sonoelencate 491 guerre, per ciascuna delle quali sono stati registrati 1000 o piùmorti (tra militari e civili). In queste guerre hanno perso la vita complessiva-mente circa 135 milioni di persone. Bisogna rappresentarsi che questa cifracorrisponde alla popolazione dell’Europa a metà del diciottesimo secolo, o al-l’attuale popolazione complessiva delle Isole Britanniche, della Francia e deiPaesi Bassi messi insieme. Se poniamo le date d’inizio di queste guerre accan-to alle onde, osserviamo che su di un numero totale di 491 guerre:

Cominciano durante la fase di Giove – 241 + 250Cominciano durante la fase di Saturno – 268 + 223

Page 25: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

25Argomento

I numeri preceduti dai segni meno e più si riferiscono al numero delle guer-re che sono scoppiate rispettivamente durante l’onda discendente di Giove(fase meno) e durante l’onda ascendente di Giove (fase più). Le differenze nonsono tanto importanti e cadono all’interno di quanto ci si attende da purecoincidenze. Non c’è quindi correlazione evidente fra gli indici ciclici di Giovee di Saturno ed il numero di guerre iniziate. Ormai lo sappiamo. Per superarequest’apparente impasse, ho deciso di dividere le guerre in tre categorie:

1. Guerre minori, con un numero di morti fra 1000 e 10.000 2962. Guerre medie, con un numero di morti fra 10.000 e 100.000 1243. Guerre maggiori, con più di 100.000 morti 71

–––––TOTALE 491

E ho trovato i seguenti risultati:

Numero di guerre minori 296 fase di Giove –137 +159Numero di guerre medie 124 fase di Giove – 60 + 64Numero di guerre maggiori 71 fase di Giove – 44 + 27TOTALI 491 fase di Giove –241 +250

Qui possiamo vedere che le guerre dalle prime due categorie scoppiano unpo’ più spesso durante la fase uscente o ascendente piuttosto che durante lafase rientrante o discendente. Qui inoltre le differenze non sono così importan-ti e cadono all’interno di quanto ci si può attendere da semplici coincidenze.Ma consideriamo ora le guerre maggiori.

Le maggiori guerre

Nella lista che segue i segni più e meno nelle colonne relative ai pianeti mo-strano la fase (il segno – significa verso il basso e il segno + significa versol’alto) nella quale le varie onde stanno spostandosi. Nella colonna di Urano(UR) ci sono due notazioni. La prima si riferisce alla fase con Plutone, la se-conda alla fase con Nettuno.

INDICAZIONI CICLICHE PER 61 GUERRE MAGGIORI(tra l’anno 1700 e il 2000, ciascuna con più 100.000 morti,

rappresentanti il 92 % del totale dei morti)

Guerra UR SA GIO Mortix1000

1*. 1701-1713 Guerra di Successione spagnola – + – – 1.2502*. 1740-1748 Guerra di Successione austriaca + – – – 3593 . 1755-1757 Massacri cinesi contro gli Tzungari + – + – 6004*. 1755-1763 Guerra dei Sette Anni + – – – 1.360

Page 26: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

26 Argomento

5*. 1787-1792 Guerra Russo-Turca (interventoaustriaco nei Balcani) + – + + 192

6*. 1793-1802 Guerre civili e rivoluzionarie francesi – – – – 2.0307*. 1803-1815 Guerre napoleoniche – – – – 2.8708*. 1828-1829 Guerra Russo-Turca – + + – 1919 . 1839-1847 Francia contro l’Algeria – + – – 300

10 . 1851-1864 Ribellione di Taiping + + – – 10.00011*. 1853-1856 Guerra di Crimea + + + – 77212 . 1861-1865 Guerra civile Americana + + + + 82013 . 1865-1870 Guerra della Plata (Paraguay contro

Brasile e Argentina) + + + – 1.10014*. 1866 Guerra delle Sette Settimane + + – – 15015*. 1870-1871 Guerra Franco-Prussiana + + – + 25016 . 1873-1878 Achinesi contro i Paesi Bassi

(Indie olandesi) + + – + 20017*. 1875-1878 Guerra nei Balcani (Russo-Turca) + + – – 28518 . 1895-1898 Cuba contro la Spagna (Cuba) + + + + 13019 . 1898 Stati Uniti contro la Spagna per Cuba

e le Filippine (Cuba) + + + + 20020 . 1899-1902 Rivolta filippina contro gli Stati Uniti + + – + 20421 . 1899-1903 Guerra civile in Colombia + + – + 15022 . 1904-1905 Guerra Russo-Giapponese – + – – 13023 . 1905-1907 Rivolta contro i Tedeschi in Tanganika

(massacri) – – – – 15024 . 1910-1920 Messico: liberali e radicali contro

il governo (intervento degli Stati Uniti) – – – + 25025*. 1912-1913 Prima e Seconda Guerra balcanica – – – – 14026*. 1914-1918 Prima Guerra Mondiale – – – – 21.50027*. 1915

Massacri turchi contro gli Armeni – – – – 1.00028*. 1917-1922 Rivoluzione e guerra civile in Russia – – + – 1.00029 . 1927-1935 Guerra civile in Cina – – + – 1.25030 . 1928-1935 Guerra del Chaco – – + – 20031*. 1936-1939 Guerra civile spagnola – – – – 1.20032 . 1937-1941 Guerra Sino-Giapponese – – – – 1.80033*. 1939-1945 Seconda guerra mondiale – – – – 52.00034*. 1945-1949 Guerra civile greca (intervento britannico) – – – + 16035 . 1946-1948 India: Musulmani contro Induisti

(intervento britannico) – – – + 80036 . 1946-1950 Guerra civile in Cina (Comunisti

contro Kuomintang) – – – + 70037 . 1946-1954 Guerra d’Indocina (Francia contro

i Vietmin) – – – + 60038 . 1947-1949 Guerra Indo-Pakistanese – – – + 80039 . 1950-1951 Il nuovo governo cinese liquida

i proprietari – – + – 1.00040 . 1950-1953 Guerra di Corea – – + – 3.00041 . 1954-1962 Guerra d’Algeria – – + – 25042 . 1963-1972 Neri contro governo nel Sudan

(intervento britannico) – – + + 50043 . 1965-1974 Guerra del Vietnam

(intervento americano) + – – – 2.06044 . 1965 Colpo di Stato abortito in Indonesia + – – – 50045 . 1967-1968 Rivoluzione culturale in Cina + – – – 500

Page 27: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

27Argomento

46 . 1967-1970 Guerra civile in Nigeria (Biafra) + – – – 2.00047 . 1970-1975 Gli Stati Uniti intervengono: guerra

civile in Cambogia + – – + 15648 . 1971 Guerra del Pakistan contro il Bangladesh + – – + 1.00049 . 1971-1978 Massacri perpetrati da Idi Amin in Uganda + – – + 30050 . 1972 Hutu contro il governo nel Burundi

(massacri) + – – + 11051 . 1975-1978 Guerra civile in Cambogia (Pol Pot) + – – – 1.00052 . 1978-1989 Intervento sovietico nella guerra civile

in Afganistan + – – – 1.30053 . 1980-1988 Guerra Iran -Iraq + – – – 50054 . 1981-1987 Esercito contro la popolazione in Uganda

(massacri) + – – – 30855 . 1981-1990 Guerra civile nel Mozambico (carestia) + – – – 1.05056 . 1984-1990 Neri contro la legge islamica nel Sudan + – – + 50657 . 1991 Prima Guerra del Golfo Persico + – + – 20058 . 1991-1992 Anarchia in Somalia + – + – 35059*. 1992-1999 Guerra civile nell’ex-Jugoslavia + – + – 13060 . 1994 Guerra civile nel Ruanda + + + – 80061 . 1998-2000 Guerra civile nel Congo + + + + 2.000

NUMERO DEI MORTI SECONDO LA FASEDELLE ONDE PLANETARIE PER 61 GUERRE MAGGIORI

(numero dei morti x 1000)

n° di guerre n° morti x 1000

dimin. aum. a metà diminuz. aumento rapp.rientr. usc. rientrante. uscente

– + – +

Giove 40 21 116.585 10.028 12:1Saturno 41 20 111.928 14.685 7:1Urano 23 14 24 95.160 17.061 5:1predominante 38 13 10 115.752 7.318 15:1Giove+Sa 26 6 29 105.742 3.342 31:1Giove+Sa+Ur 9 4 82.690 3.150 26:1

NOTA: il numero totale dei morti considerati in questa tabella è di 126.613.000.

In queste 61 guerre maggiori prese in considerazione, le correlazioni sonomolto più chiare: 40 scoppiano durante la fase discendente e 21 durante la fa-se ascendente dell’onda di Giove. Si tratta di un rapporto di 2:1. Lo stessorapporto si applica all’onda del Saturno. Inoltre, durante la simultanea fase di-scendente delle onde di Giove e di Saturno, le guerre esplodono 5 volte piùspesso (26: 6) che nella situazione inversa.

Tuttavia, se confrontiamo il numero di morti nelle guerre che comincianonella fase discendente con quelle che cominciano nella fase ascendente del-

Page 28: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

28 Argomento

l’onda di Giove, noi arriviamo ad un rapporto di 12:1. Poiché questo gruppodelle maggiori guerre è responsabile del 92 % del numero totale di morti ditutte le guerre di questo periodo, giudico questo risultato davvero straordina-rio. In questo gruppo si ha il 66 % dei morti (82.690.000 vittime) – durantesoltanto il 9 % del tempo (27 anni) – in guerre che cominciano quando le ondedi Giove, di Urano e di Saturno sono simultaneamente nella fase discendente.Questo rappresenta un numero di morti 26 volte più grande di quante personemuoiono nei periodi in cui le onde sono tutte in ascesa.

Mega-guerre

Diventa ancor più interessante considerare le guerre dalla precedente lista chehanno provocato un milione o più vittime, cioè le mega-guerre. Segue una li-sta da cui appare che queste guerre più terribili costarono 82 % del tributo to-tale di morti.

Numero totale di morti in 495 guerre: 138.000 = 100 %

Numero dei morti in 61 guerre maggiori 126.613 = 92 % (Giove + 10.028)(di cui muoiono in 22 mega-guerre) 112.770 = 82 %

N° di morti in 433 guerre minori 11.387 = 8 % (Giove + 5.700)(N° totale di morti nelle guerre iniziate durante la fase + di Giove = 11 %) 15.728

Le indicazioni cicliche per questo gruppo sono le seguenti:

INDICAZIONI CICLICHE PER 22 MEGA-GUERRE(fra il 1700 e 2000, con un milione o più di morti ciascuna,

82 % del totale dei morti)

n° di guerre n° morti x 1000

dimin. aum. a metà diminuz. aumento rapp.rientr. usc. rientrante. uscente

– + – +

Giove 20 2 109.770 3.000 36:1

Saturno 16 6 103.420 9.350 11:1

Urano 12 3 7 90.710 13.100 7:1

Predominante 19 2 1 108.670 3.100 32:1

Giove+Sat. 15 1 6 102.420 2000 50:1

Giove+Sa+Ur. 7 1 82.400 2000 41:1

NOTA: nell’insieme queste guerre contribuiscono con 112.770.000 morti, cioè con l’82 %,al tributo di tutte le guerre considerate nella nostra ricerca.

Page 29: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

29Argomento

Cicli di guerre 1700-2000Robert D. Doolaard

Fig. 1

Page 30: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

30 Argomento

La stragrande maggioranza di queste 22 mega-guerre è iniziata durante lafase discendente di tutte le onde e gruppi di onde. Tutte queste mega-guerresono cominciate – tranne due – durante l’onda discendente di Giove, e durantequesto periodo si sono avuti 36 volte più morti che non nelle due sole mega-guerre che erano iniziate durante la fase ascendente. Poiché questo gruppo diguerre è responsabile dell’82 % di tutte le morti della nostra ricerca, questo ri-sultato è pure impressionante.

Rinforzo reciproco delle onde

Apparirà ora perchè includo non soltanto l’Indice Ciclico di Giove, ma anchequello di Saturno e di Urano. Se chiedeste ad uno storico quali eventi hannoformato la minaccia più grave per la continuazione di civilizzazione europeanegli ultimi tre secoli, certamente risponderebbe: le guerre napoleoniche(1803-1815) e le due guerre mondiali. Questi tre disastri hanno in comuneche sono tutti scoppiati durante le simultanee fasi discendenti dell’onda diGiove, di Saturno e di Urano. Ci hanno quasi inghiottiti. Ciò indica che questeonde, quando si trovano in fase comparabile, si rinforzano notevolmente traloro.

Questo effetto corrisponde a simili risultati nei cicli correlati di Plutone,Nettuno e Urano (Doolaard 1986, 1991-92).

A proposito del ciclo di Plutone-Nettuno, possiamo ricordare, che nel pe-riodo tra la fine del trigone rientrante prolungato e l’inizio del seguente sestileuscente prolungato di questi cicli – l’ultima volta fra il 1793 e il 1943, cioè dalregno del Terrore fino al “turning point” (punto d’inversione) della Secondaguerra mondiale – la civilizzazione è passata attraverso un profondo abisso.

Ciò è accaduto precedentemente cinque volte, ogni 500 anni, il che puòessere confermato da ogni storico.

Tuttavia siamo risaliti cinque volte da questa profonda discesa nel ciclo diPlutone-Nettuno durante il sestile uscente prolungato successivo. Nella storia,tutti questi periodi corrispondono ai giorni fausti nello sviluppo culturale. Han-no tutti ricevuto definizioni come ‘classicismo’ o ‘rinascita’, a cominciante dal-l’Età Aurea di Pericle! (Doolaard, 1986, 1990-91, 1997).

L’effetto catastrofe

Per ritornare al nostro studio dobbiamo vedere chiaramente che più terribilisono le guerre, maggiore è la tendenza a esplodere durante la fase discenden-te delle tre onde. Questo richiama l’«effetto eminenza» quale è conosciuto dallavoro di Michel Gauquelin e di Suitbert Ertel.

Guerre maggiori in Europa

Il fatto che un numero doppio di guerre scoppi durante la fase discendente ri-spetto alla fase ascendente di Giove, significa che persino durante la fase

Page 31: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

31Argomento

ascendente dovremmo restare vigilanti. Questo è contrario alla nostra espe-rienza. Ne ho esaminato il motivo. Nella lista di 61 guerre ce ne sono 19 che sipresentano in Europa. Queste sono contrassegnati da un asterisco immediata-mente dopo il numero d’ordine in quella lista.

INDICAZIONI CICLICHE PER 19 MAGGIORI GUERRE EUROPEE (fra il 1700 e il 2000, ciascuna con più di 100.000 morti)

n° di guerre n° morti x 1000

dimin. aum. a metà diminuz. aumento rapp.rientr. usc. rientrante. uscente

– + – +

Giove 16 3 86.237 602 143:1

Saturno 14 5 84.554 2.285 37:1

Urano 9 4 6 81.900 1.457 56:1

Predominante 14 3 2 85.304 1.214 70:1

Giove+Sat. 12 1 6 84.144 192 438:1

Giove+Sa+Ur. 7 0 80.740 0

NOTA: il numero totale dei morti considerati in questa tabella è di 86.839.000.

Su queste 19 guerre, le cui conseguenze non si sono sempre limitate allasola Europa, ben 16 cominciano durante la fase discendente e soltanto 3 du-rante la fase ascendente dell’onda di Giove. Ciò non dà più un rapporto di 2ad 1, come nelle 61 guerre maggiori, ma quasi di 5 ad 1. Limitandoci ai con-flitti europei, osserviamo che il rapporto fra il numero di morti nelle guerre checominciano nella fase discendente di Giove e in quelle che cominciano nellafase ascendente è più di 100:1. Visto il carattere estremo di questo rapporto,io che sono doppia Bilancia ho avuto notti senza sonno. Non va dimenticatoche in tutto questo periodo di 300 anni le onde di Giove-Saturno e di Urano di-scendono simultaneamente soltanto per 27 anni mentre ascendono insiemeper 35 anni. In 7 delle 19 maggiori guerre europee che sono scoppiate nel 9 %del tempo durante il quale queste tre onde discendevano simultaneamente, siè avuto il 93 % dei morti. Se le due guerre mondiali, con il loro enorme tassodi mortalità, fossero iniziate giusto per coincidenza durante l’onda discendentedi Urano, lo squilibrio derivante risulterebbe ingigantito. Per rimuovere ognidubbio su questo punto ho incluso la seguente precisazioni:

Page 32: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

32 Argomento

INDICAZIONI CICLICHE PER 9 MEGA-GUERRE EUROPEE (fra il 1700 e il 2000, ciascuna con più di 1.000.000 morti).

n° di guerre n° morti x 1000

diminuzione aumento a metà diminuzione aumentoentrante uscente rientrante uscente

– + – +

Giove 9 0 84.210 0

Saturno 8 1 83.210 1.000

Urano 7 0 2 81.600 0

Principalmente 9 0 84.210 0

Giove + Sat. 8 0 1 83.210 0

Giove+Sa+Ur 6 0 81.600 0

NOTA: il numero totale dei morti considerati in questa tabella è di 84.210.000.

Vediamo qui che le due guerre mondiali non costituiscono un’eccezione.Tutte le mega-guerre europee mostrano un chiaro rapporto alla fase discen-dente di tutte le onde e gruppi delle onde. Non c’è da meravigliarsi che alcuniastrologhi attribuiscano tanta importanza all’Indice Ciclico.

Conclusione

Riconsiderando tutto il precedente materiale possiamo fare queste osservazio-ni:1. Le guerre minori possono scoppiare in ogni il momento sfavorevole, senza

riguardo alla fase ciclica dell’indice.2. Invece, 89 % del numero totale di vittime muoiono nelle guerre che comin-

ciano durante l’onda discendente di Giove.3. Il motivo principale per questo è che delle 22 mega-guerre, responsabili

per l’82 % del numero totale di morti, ben 20 scoppiano durante la fase di-scendente dell’onda in di Giove. Esse sono responsabili del 97% delle per-dite in questo gruppo.

4. Il 96 % delle vittime di queste 22 mega-guerre, si è avuto in 19 guerre chesono scoppiate durante la prevalenza delle fasi discendenti delle onde ed il73 % nelle guerre che sono cominciate quando tutte e tre le onde erano di-scendenti, il che corrisponde soltanto al 9 % del tempo.

5. Più grave è la guerra, più frequente è il caso ch’essa scoppi durante la fasediscendente degli indici ciclici (effetto catastrofico o cumulativo).

6. Per motivi ancora sconosciuti le maggiori guerre sono scoppiate in Europadurante la fase discendente di Giove relativamente più spesso che altrovenel mondo. Si sono qui avuti ben 143 volte più morti nelle guerre che co-minciano durante l’onda discendente di Giove che in quelle che comincia-

Page 33: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

33Argomento

no durante l’onda ascendente di Giove. Infatti 93 % delle vittime muoiononelle guerre che incominciano durante i 27 anni (9 % del tempo) in cui tut-te queste tre onde sono in fase di diminuzione allo stesso tempo. Il gruppo di 9 mega-guerre europee, in cui si è presentato il 97 % delle

morti occorse in tutte le maggiori guerre europee, rivela un rapporto così evi-dente con tutte le onde e gruppi di onde da indicare, senza dubbio, la grandeimportanza delle posizioni (nel loro movimento) dei pianeti esterni per il no-stro continente.

Con ciò la nostra ipotesi secondo cui la qualità della nostra esistenza, perquanto è influenzata dalle guerre, migliora durante la fase aumentante e peg-giora durante la fase declinante degli indici ciclici, è confermata tragicamentein modo ampio ed estremamente costante.

Commento finale

Per la maggior parte delle guerre è difficile stabilire esattamente come sianostate uccise tante persone. Comunque venga valutato il numero delle vittime,esso dà pur sempre un’indicazione della serietà del conflitto. La suddivisione diqueste guerre nelle categorie di gravità crescente non crea nessuna difficoltà.

Lo sfondo storico, che pur avrebbe un valore per questo studio, è statoignorato. Per esempio, sappiamo che durante i tre secoli inclusi in questa ri-cerca, la popolazione del mondo si è moltiplicata per otto (McEvedy e Jones1980). In questi tre secoli è anche cambiato drammaticamente il modo dicondurre la guerra. Mentre nel diciottesimo secolo dei professionisti ben eser-citati, in numero limitato, praticavano ancora l’arte militare, dopo la rivoluzio-ne francese si sono avuti eserciti interamente popolari. Mediante la rivoluzioneindustriale queste schiere armate sono state trasformate in macchine da guer-ra, le cui vittime si sono contate a milioni. A dispetto di questa inflazione dolo-rosa per la dignità umana, non mi è sembrato consigliabile ridefinire le catego-rie, aumentando per l’esempio il valore di soglia per le maggiori guerre delventesimo secolo. La nostra soglia di dolore non è aumentata nella stessa mi-sura.

Tuttavia, i risultati che emergono da questo studio sono chiari. Trovo com-movente e fonte d’ispirazione il sapere che in questo modo siamo collegaticon i lontani estremi del nostro sistema solare.

È palese dove si trova la nostra debolezza: la nostra cultura non è adattataad un eccesso di fasi planetarie rientranti. Se consideriamo la metà uscente ela metà rientrante di un ciclo rispettivamente come il giorno e la notte, siamoovviamente spaventati dall’oscurità. Che questo possa condurre a reazioni dipanico è confermato da questa ricerca. (Fine del testo del 1993).

Discussione

Nel caso in cui i risultati della ricerca non siano immediatamente chiari, èspesso necessario sottometerli a prove rigorose e, se possibile ripetere la ri-

Page 34: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

34 Argomento

cerca con nuovo materiale. Ora, la mia ricerca ha incluso tutte le guerre dal1700 in poi elencate dai polemologhi. Il fatto che tutte e tre le onde, ciascunacon il proprio ritmo, siano collegate allo scoppio delle guerre, è una tripliceconferma dell’ipotesi. Un’altra obiezione da parte degli scettici è stata il limita-to numero di guerre, troppo poche per un’analisi statistica. Il mio commentoche la quantità di morti fosse più che sufficiente è stato ignorato. In ogni mo-do, uno statistico dall’Ufficio Centrale di Pianificazione, un organo economicoconsultivo del Governo olandese, insieme alla sua équipe, ha rilevato alcunicaratteri significativi. A suo avviso non sembrava necessario fare un’analisistatistica poiché i fatti erano manifesti.

La mia ricerca avrebbe dunque raggiunto un punto morto e infatti il Dott.Geoffrey Dean e Rudolf Smit hanno continuato a dichiarare che nessun astro-logo era stato capace finora di dare la prova di una correlazione astrologica. Ilsolo scettico che abbia mostrato un certo apprezzamento per i miei risultati èstato l’astronomo Professor Dott. Willem de Graaff. Nella risposta ad una ri-chiesta da parte d’una rivista astrologica olandese ha scritto: “Effettivamente,i risultati della ricerca del Doolaard sono molto impressionanti; ha fornito unaprova eccellente.” La sua critica ha riguardato soltanto la Guerra dei Trent’an-ni (1618-1648), sebbene essa abbia avuto luogo prima del periodo della miaricerca. Ha trovato che questa guerra non aveva rapporto con i pianeti esternie ha quindi consigliato una certa reticenza. La seguente lista delle guerre di-mostra che anche questa guerra ha un forte collegamento con le tre onde, ca-ratteristico per le mega-guerre. Non avevo incluso queste guerre nella mia ri-cerca originale perché avevo trovato che 7 guerre maggiori in due secoli rap-presentassero troppo poco. Bisogna pur sottolineare che il caso di Giove edella Guerra dei contadini stanno a parte.

INDICAZIONI CICLICHE PER 7 MAGGIORI GUERRE (fra il 1500 e 1700; ciascuna con più di 100.000 morti)

UR SA GIO Morti x1000

1. 1520–1529 Turchia contro il Sant’Impero + + – – 100

2. 1524–1525 Guerra dei contadini + + + + 175

3. 1581–1588 Guerra d’indipendenza olandesecontro gli Spagnoli – – – – 177

4. 1618–1648 Francia e Svezia contro il Sant’Impero + – – – 4.000

5. 1650–1659 Spagna contro Francia – + – – 108

6. 1672–1679 Francia contro Olanda – + + – 342

7. 1688?1697 Francia contro la Lega di Augsburg(Augusta, 9/7/1686) – + + – 680

Page 35: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

35Argomento

Storia universale ed effetto catastrofe

Nel 1997 ho pubblicato la Storia universale, che è una descrizione su 3000anni (dal 612 avanti Cristo al 2400 A.D.) di tutti gli aspetti fra Urano, Nettunoe Plutone, in cui sono inoltre notate tutte le congiunzioni Saturno-Giove. È an-che indicato quando le onde prese in considerazione salgono o scendono in-sieme, come ai tempi della Prima guerra mondiale e della Seconda guerramondiale. In più, figurano le più importante periodizzazioni culturali e politi-che, con note (280), dal 620 avanti Cristo al 2000 A.D. Tutto il mio libro è ri-capitolato in una sola pagina, a colori, per maggior chiarezza.

Se consideriamo solamente gli anni in cui tutte e tre le onde discendono e,per brevità, ci limitiamo ai periodi in cui questo accade intorno alla congiun-zione di Plutone-Nettuno (ogni 493 anni), vediamo che ben due volte si chiu-dono grandi epoche storiche, come avvenne con la Caduta di Ninive (-612),che è stata completamente spazzata via dalla faccia della terra, e con i Saccodi Roma (410), quando giunse al suo termine la civiltà classica. Anche gli altriperiodi coincidono con momenti estremamente drammatici, come il periodo diprolungate guerre civili a Roma dal –133 al –30. I primi 55 anni sono staticompletamente dominati da un eccesso di fasi discendenti dell’onda, in modoanalogo ad un periodo successivo, circa1000 anni più tardi, quando Vichinghi,Ungheresi e Saraceni devastarono l’Occidente. Ancora 500 anni più tardi citroviamo nella seconda metà della Guerra dei Cento anni.

La giusta chiave

Nel 1999 ho avuto la fortuna di scambiare un’interessante corrispondenza conil professor Suitbert Ertel. Mi propose di verificare il mio materiale permetten-do più volte che le guerre scoppiassero con un anno d’anticipo o un anno diritardo e verificando poi che cosa rimaneva del loro rapporto con le tre onde.Trattandosi di un periodo di 300 anni, questo significa che occorreva ripeterela mia ricerca 300 volte. Se non avessi ottenuto una correlazione migliore osuperiore, allora le mie conclusioni avrebbero meritato di essere prese serio.Appare infatti chiaramente che si può far ‘scorrere’ la data d’inizio delle guerrequanto si vuole, senza che si possa ottenere simultaneamente le tre mega-guerre (Guerre napoleoniche, Prima guerra mondiale e Seconda guerra mon-diale) in posizioni tali che tutte le onde siano discendenti; abbiamo dunqueuna chiave che s’adatta soltanto alla serratura corrispondente.

In risposta alla proposta del Ertel ho tracciato dei diagrammi in cui le cifreriportate sull’asse verticale indicano quante guerre scoppiano rispetto alle va-rie onde se le faccio scoppiare con un numero di anni d’anticipo da 1 a 6 ocon un numero di anni di ritardo da 1 a 6 indicati sull’asse orizzontale (si vedala fig. 2); naturalmente lo 0 (zero) corrisponde alla situazione reale.

I tre grafici di sinistra mostrano quante guerre cominciano durante la fasein diminuzione dell’onda e quello di destra quante guerre cominciano durantela fase aumentante. Nel primo grafico, guardando le cifre sull’asse verticale si

Page 36: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

36 Argomento

Cicli di guerre 1700-200022 mega-guerre a scala mondiale

(82% del totale dei morti di tutte le guerre in questo periodo)

Fig. 2

Page 37: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

37Argomento

vede che durante la fase in diminuzione dell’onda di Giove scoppiano ben 20delle 22 mega-guerre. Se lasciamo scoppiare le guerre con un anno d’anticipoallora ci sono soltanto 11 guerre, esattamente quello che uno s’aspetta se nonc’è nessuna correlazione. Invece, se lasciamo scoppiare le guerre un anno do-po, niente cambia.

Ciò è dovuto al fatto che le guerre durano solitamente più di un anno. Do-po di che il grafico comincia a scendere. Dopo 4? anni s’ottiene il tasso diaspettativa, da cui si può concludere che le guerre durano in media 4 - 5 anni.Nella situazione reale tutte le onde sono molto al di sopra del tasso d’aspettati-va. La ragione per la quale l’onda di Giove si alza così nettamente è che que-sta è l’onda più veloce di tutte onde e quindi fa da innesco. Le colonne scureal centro dei diagrammi mostrano la percentuale delle perdite umane sul tota-le, rispettivamente per ogni onda. A 100% le colonne raggiungerebbero la par-te superiore del diagramma.

I tre grafici di destra mostrano la stessa immagine durante la fase discen-dente dell’onda. Se non ci fosse alcuna corrispondenza, l’altezza di tutti i grafi-ci oscillerebbe un poco attorno al tasso di aspettativa e anche le colonne verti-cali si concluderebbero nelle vicinanze. Il contrasto fra i grafici di sinistra equelli di destra mostra fino a che punto l’ipotesi è confermata. Ciò include l’82% di tutte le persone che sono morte in tutte le guerre degli ultimi 300 anni.Questi grafici sono stati ispirati dalla proposta di Suitbert Ertel, per cui vorreiesprimere i miei ringraziamenti.

Storicismo

Una delle più importanti ragioni per cui i ricercatori adottano, o dovrebberoadottare un’attitudine altamente critica verso la mia ricerca è l’obiezione allostoricismo, quale espressa da Karl Popper nel libro The Open Society and itsEnemies (La società aperta e i suoi nemici, 1945) e nel The Poverty of Histori-cism (Povertà dello storicismo, 1957). L’opera di Campion The Great Year (Ilgrande anno, 1994) mostra che, per migliaia di anni, lo storicismo è stato laregola piuttosto che l’eccezione nel pensiero occidentale . Lo storicismo sup-pone che il processo storico funzioni secondo leggi soggiacenti. Quest’ipotesiha condotto allo sviluppo di parecchi sistemi di pensiero che hanno acquisitoun ampio credito ma che hanno avuto un’influenza disastrosa sulla storia.

Tuttavia, l’astrologia mondana vista in una prospettiva storica – da cui de-riva anche tutta l’astrologia –, con André Barbault come suo moderno fonda-tore, ha, a mio parere, meno a che fare con lo storicismo di quanto appaia aprima vista, e ciò per due ragioni importanti. La prima è che le correlazioniche sono indicate in questa ricerca non possono essere viste come “leggi sog-giacenti” in quanto le leggi non tollerano eccezioni. La seconda è che il rap-porto è stato dimostrato, mentre tale non è il caso per le teorie storicistiche.L’astrologia mondana, apparentemente un’eresia storicistica, ha una posizionespeciale. Ciò nulla detrae dal fatto che questo studio è un’ode alla filosofiaclassica e che le sue conseguenze saranno difficili da immaginare.

Page 38: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

38 Argomento

I periodi di pace

Non dimentichiamoci che ci sono stati anche periodi di pace, come s’è vistotanto nella fig. 1 quanto nei tre grafici sul lato destro della fig. 2. Da 1720 al1734 ci troviamo in pieno Rococò, stile pacifico, naturalistico e femminile(Tansy 1997). Anche gli ultimi due decenni del diciannovesimo secolo sonoben conosciuti per i loro caratteri di pace, prosperità e ottimismo. Ma il meglioha ancora da venire: fra il 2025 e il 2042, non soltanto tutte le onde sarannosimultaneamente ascendenti, ma inoltre arriviamo nella seconda parte del se-stile prolungato fra Plutone e Nettuno, accompagnato da sestili e trigoni en-tranti a Urano (Doolaard 1997). Questi tre ingredienti di pace, di fertilità cultu-rale e di chiarimento intellettuale saranno attivi simultaneamente. Questo nonè accaduto mai prima (dal 600 avanti Cristo). Se potessi quantificare la pace,avrei piuttosto scritto Onde di pace.

Amsterdam, dicembre 2004.

Note conclusive

Con l’espressione “guerre maggiori” mi riferisco a quelle guerre che purtroppoprovocano più di 100.000 vittime, durano non più di 10 anni e causano alme-no 25.000 morti ogni anno. Così una guerra con 110.000 morti durante unanno (n° 50) è inclusa nella lista, mentre la Guerra del Nord fra la Svezia e laRussia degli anni 1700-1721, con 382.000 vittime, è messa nel gruppo delleguerre di dimensioni medie, in forza del criterio dei morti per anno. Se nonsappiamo in quali anni i combattimenti sono stati più sanguinosi, non ha mol-to senso metterli a raffronto con l’Indice Ciclico. Per il gruppo di 22 mega-guerre, ciascuna con un milione o più di morti, non sono state poste altre con-dizioni. Questo gruppo ha un collegamento così forte con tutti e tre gli indiciciclici, che non è stato necessario determinare un sottogruppo.

Ho avuto a disposizione tre liste di guerre che ho confrontato tra loro nellediverse componenti. Non c’è nessuna lista assolutamente perfetta anche sequella da William Eckhardt è la più precisa e comprensiva. Ho dovuto correg-gere un paio di dati. A volte un gruppo di guerre è riunito come una singolaguerra in una lista, mentre le sue componenti sono date come guerre separatein un’altra lista.

Apparentemente ciascuno fa come gli pare, dato che in tutto ciò nessunodei compilatori è davvero coerente. Per esempio, Eckhardt riduce le guerre ri-voluzionarie francesi (n° 6) ed anche le varie guerre napoleoniche (n° 7) ad unsingolo conflitto. Bouthoul, dal canto suo, nota ciascuna di queste guerre se-paratamente, forse perché è lui stesso francese. In altri casi, in cui Eckhardtdifferenzia fra le guerre, lui le unifica: si veda ad esempio il n° 28. Soltanto inquesti due casi ho usato la lista del Bouthoul perché si tratta chiaramente (co-me per il n° 6 e il n° 7) di mega-guerre se si prende in considerazione il tributoe l’effetto di morte. Inoltre ho considerato le due Guerre balcaniche, che sonoavvenute in due anni consecutivi, come una sola guerra (n° 25) dato che, in

Page 39: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

39Argomento

quanto ad effetto, esse possono venir chiaramente contate fra le maggioriguerre. Ho aggiunto personalmente le ultime quattro guerre alla lista (SIPRI ebanca di dati PIOOM). Anche se alcune di queste inserzioni sono state inevita-bili ed altre desiderabili, esse hanno avuto scarso effetto sul risultato finale. Viho accennato soltanto nell’interesse della compiutezza.

La Guerra civile nel Congo è una grossa eccezione. Non è mai successoprima, durante gli ultimi 500 anni, che una mega-guerra sia scoppiata mentretutte le onde aumentavano. Si può replicare che questa guerra è cominciatamolto prima del 1998, poiché c’erano già a partire dalla Guerra civile nelRuanda del 1994 e dalla caduta di Mobutu, decine di signori della guerra aiferri corti. Il conflitto per il territorio e le risorse è tuttora in corso. E perciò hoinserito questa guerra nella mia lista a causa dell’enorme numero di morti (tra1 milione e 2 milioni in due anni).

RIFERIMENTI

� ADDEY JOHN (1976), Harmonics in Astrology, L.N. Fowler & Co.� BARBAULT ANDRÉ (1965), La Crise Mondiale de 1965, Albin Michel, France.� BARBAULT ANDRÉ (1967), Les Astres et l’Histoire, J.J. Pauvert, France.� BARBAULT ANDRÉ (1973), Le Pronostic Experimental en Astrologie, Payot,

Paris.� BARBAULT ANDRÉ (1979), L’Astrologie Mondiale. Fayard, Paris.� BARBAULT ANDRÉ (1990), Histoire d’une Prévision, “L’astrologue”, vol. 89,

Éditions Traditionelles, Paris.� BOUTHOUL GASTON et CARRIÈRE, RENÉ (1976), Le Défi de la guerre, P.U.F.

France.� BAIGENT CAMPION and HARVEY (1984 and 1992), Mundane Astrology, The

Aquarian Press, London.� CAMPION NICHOLAS (1994), The Great Year, Penguin Books Ltd., London.� CARRUTH GORTON (1993), The Encyclopaedia of World Facts and Dates,

New York.� DOOLAARD ROBERT D. (1990-91), The Plutone-Nettuno cycles, the Power of

Imagination, “Astrological Journal”, vol. 33 n. 5 and 6, vol. 34, n. 1 and 2.(An extract of Waves, Planetary Influences on Culture (600 avanti Cristo -2000 dopo Cristo), Ankh-Hermes, Deventer 1986, in olandese.

� DOOLAARD ROBERT D. (1993), Golven en Oorlogen 1700-1992. Astrologie inOnderzoek (Astrology under Scrutiny), vol. 8, n. 1, pp. 15-22. Heukelom,Amsterdam, the Netherlands.

� DOOLAARD ROBERT D. (1993), Waves and Wars 1700-1992, “AstrologicalJournal”, vol. 35, n. 5, pp. 268-279.

� DOOLAARD ROBERT D. (1997-2001), Universal History – A chart of 2600 ye-ars with the NE, UR, SA and JU waves and aspects, related to political andcultural periodization and events. Published and printed in colour by theauthor.

Page 40: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

40 Argomento

� ECKHARDT WILLIAM (1991), Wars and War Related Death 1500-1990, “WorldMilitary and Social Expenditures 1991”, Lenz Peace Research Laboratory.

� MCEVEDY COLIN and JONES RICHARD (1980), Atlas of World Population Histo-ry, Penguin Books Ltd., London.

� RAM TH.J.J. (1935), Psychologische Astrologie, Amersfoort, the Nether-lands.

� RUDHYAR DANE (1971), The Lunation Cycle, Shambhala.� TANSY R.G. and KLEINER F.S. (1996), Gardner’s Art through the Ages, Har-

court Brace College Publishers, U.S.A.� THIERENS A.E. (1933), Elementen der Practische Astrologie, The Nether-

lands.

L’autore: Robert Doolaard (Rotterdam, 26/09/1942, giusto dopo l’alba).Studiò Belle Arti all’Accademia di Rotterdam e ora svolge una carriera artisti-ca insieme alla carriera d’astrologo. Nel 1963 scoprì l’astrologia mondiale leg-gendo un articolo di André Barbault. Da allora è affascinato dalla correlazionetra la storia e i cicli dei pianeti esterni (da Giove a Plutone). Nel 1986 pubblicòun libro Golven, planetaire invloeden op de beschaving, 600VC-2000AD. Que-sto libro fu molto apprezzato nel “Mundane Astrology” (seconda edizione1992) dagli autori inglesi Baigent, Campion e Harvey, che lo chiamarano una“brillante analisi” nonché un “libro importante”. Nel 1993 pubblicò Cicli diGuerre 1700-1992, nel quale offre una prova scientifica della descrizione delleonde e cicli nella storia universale.

All’arrivo della Rivista

sul foglio che contiene il vostro indirizzo

è riportata la Vs. situazione associativa.

Scadenza 139 significa che il vostro abbonamento

scade con questo numero,

oppure vi viene segnalato:

Abbonamento scaduto.

Per il rinnovo si veda la penultima pagina di copertina

“Come iscriversi ecc.”

Page 41: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

41Argomento

L.A. 139-150

Presentazione

Il seguente lavoro merita un’attenzione speciale per almeno due ragioni. Laprima è che affronta un tema di particolare interesse e di grande attualità, co-me l’Astrologia Naturale. Tale branca della nostra disciplina si occupa, infatti,dello studio del clima e dei suoi effetti sull’ecosistema “Terra” e sugli esseri vi-venti, che la abitano. Oltre a ciò è un argomento povero di ricerche come di ri-ferimenti bibliografici.

La seconda ragione è data dal fatto che il suo autore, José Luis PascualBlázquez, non è un personaggio comune sia da un punto di vista scientifico,sia da un punto di vista umano. Come molti fra i “veri” studiosi non ama le lu-ci del vuoto placoscenico e si mostra abbastanza schivo, preferendo gli scam-bi di opinione a tu per tu. Possiede, invece, doti eccezionali di ricercatore e sidistingue per una chiarezza espositiva, fuori dal comune. Chi ha partecipato aqualcuno dei congressi spagnoli, se ne sarà reso conto, ascoltando le sue rela-zioni, sempre molto avvincenti e puntuali nell’affrontare anche temi moltocomplessi.

Laureato in chimica presso l’università di Saragozza, José Luis Pascual èprofessore presso l’I. E. S. dell’Ebro a Tortosa. Ha sviluppato i suoi interessiastrologici soprattutto in due settori, per gran parte poco conosciuti: la medici-na alternativa, in particolare per ciò che riguarda i fiori di Bach, e l’Astrome-teorologia, cioè la previsione del tempo tramite i fenomeni celesti, primi fratutti stelle e pianeti. In questi due settori Pascual può essere considerato unodei maggiori esperti a livello europeo.

Le relazioni esistenti fra l’astrologia e la terapia floreale di Bach sono un te-ma di grande interesse e in continuo sviluppo, che è stato affrontato dal nostroautore tenendo conto soprattutto delle possibili applicazioni pratiche. In questocampo José Luis Pascual ha pubblcato per le edizioni Mercurio-3 due volumimolto interessanti: “Sistematización astrologica de la Terapia floral de Bach” e“ Diagnóstico de las Flores de Bach por la tipologia planetaria”.

L’altro settore delle sue ricerche, cui si riferisce il presente articolo, riguar-

José Luis Pascual Blázquez

LE BASI FISICHEDELL’ASTROLOGIA NATURALETRADUZIONE DI MARIA RITA PREGNOLATO

Page 42: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

42 Argomento

da l’Astrometeorologia, branca dell’astrologia sicuramente molto affascinantequanto poco investigata. Tale settore della nostra disciplina è per un verso an-tichissimo, in quanto poggia su conoscenze provenienti dal mondo mesopota-mico, e per un altro moderno, in quanto il recupero di questi studi è avvenutosolo negli ultimi anni con l’inizio di un’investigazione sistematica e ragionata.Pascual ha il merito di aver cercato di recuperare e di riproporre la tradizioneastrologica, confrontandosi con le nuove scoperte ed impostazioni della scien-za e mantenendo sempre nelle sue ricerche un’attitudine di “tipo scientifico”,fondamentale se ci si vuole confrontare con il mondo universitario. In partico-lare i suoi lavori sulle alterazioni climatiche si basano sia su ricerche storichecon analisi retrospettive sia su studi previsionali, pubblicati mensilmente sullasua pagina web. Tali lavori sono orientati su una ripresa dell’osservazione di-retta del cielo e dei fenomeni ad esso conessi. Sull’argomento José Luis hapubblicato vari volumi fra cui un trattato in tre tomi dal titolo El pronostico deltiempo a largo plazo, che affronta la Meteorognomia, l’Astrometeorologia e letradizioni in ambito previsionale del mondo rurale spagnolo, che sopravvivonoancora con il nome di Cabañuelas. Egli ha cominciato a studiare in manierasperimentale queste tematiche, giovanissimo, fin dal lontano 1967, fattore chegli ha permesso di accumulare una grande esperienza e una grande mole diosservazioni.

Ricordo ancora che l’articolo, che segue, è stato presentato al XXI Con-gresso Iberico di Astrologia svoltosi nel 2004 a Santander,

Chi desiderasse approfondire l’argomento, può leggere altri lavori dellostesso autore richiedendo alla Segreteria Generale CIDA i seguenti articoli, co-me arretrati della nostra rivista:– Alterazioni atmosferiche ed eventi celesti, n. 106 di L.A., 1997.– Aspetti genetici delle impronte digitali (I e II parte), nn. 107 e 108 di L.A.,

1997.– Alchimia e Astrologia, 132 di L.A., 2003.

Non ne rimarrà deluso.Buona lettura a tutti

Claudio Cannistrà

Introduzione. Il movimento armonico nel Sistema Solare. Pianeti, versusoscillatori. Onda astronomica induttiva e onda climatica indotta. Risonan-za. Pianeti e clima. Alcuni esempi.

Introduzione

Per Astrologia Naturale intendiamo, in accordo con alcuni autori antichi, comeper esempio San Isidoro di Siviglia e altri, quella che si occupa dello studio delclima annuale e i suoi effetti sugli ecosistemi, esseri viventi, ecc. Questa bran-ca della conoscenza fu ammessa dall’illustre autore delle Etimologías (a diffe-

Page 43: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

43Argomento

renza dell’Astrologia giudiziaria, ecc.) e in generale, non fu messa in discus-sione fino al momento della grande crisi scientifica del XVII e XVIII secolo.

Oggi invece qualsiasi studio che intenda trovare relazioni tra la vita sullaTerra e l’ambiente cosmico circostante, è visto con diffidenza dal mondoscientifico, tuttora ancorato a punti di vista obsoleti.

Una delle caratteristiche di buona parte dell’Astrologia attuale, è la suamancanza di connessione con gli attuali metodi di lavoro scientifico, cosa cheprovoca incomprensione nei suoi confronti da parte dell’ambiente scientificostesso e anche da parte di certi settori sociali.

Le basi dell’Astrologia hanno la loro origine nella scienza antica, ma nullaimpedisce che possano essere interpretate alla luce della Fisica, della Chimicao della Biologia moderne. Ma c’è di più, questa visione non fa altro che arric-chire le due parti, favorendo l’eliminazione di certe incomprensioni, delle fa-zioni ideologiche e soprattutto, di certi dogmi che tanto opprimono sia la no-stra Astrologia, così come la scienza moderna.

Con questo contributo vogliamo approfondire una modalità di lavoro chevari astrologi spagnoli hanno già da tempo intrapreso, e pensiamo che possaarricchire sia i cultori di Astrologia, che coloro che, per ignoranza, in essa ve-dono una superstizione.

Il movimento armonico nel Sistema Solare

Molti anni fa i nostri ricercatori iniziarono lo studio dei movimenti vibratori par-tendo dal movimento armonico elementare, il più semplice di tutti. In cielo ab-biamo numerosi esempi di questo tipo di moto, cosa particolarmente interes-sante per l’ Astrologia Naturale.

In una oscillazione armonica semplice, la particella che vibra si muove tradue estremità seguendo una linea retta; la distanza che le separa dal centro sichiama ampiezza. La particella, raggiunte le estremità, si ferma, per comincia-re a muoversi in senso contrario, in modo da pervenire alla sua massima velo-cità al centro dell’ oscillazione.

I punti di levata e tramonto quotidiani del Sole seguono questo tipo di mo-vimento: la nostra stella si ferma ai solstizi per invertire il senso del suo per-corso, accelera verso il centro, raggiunge la sua massima velocità agli equino-zi e, a partire da lì, frena poco a poco fino a fermarsi nuovamente, ecc. La du-rata del giorno e della notte, il ciclo della declinazione solare, ecc. seguonoquesto modello.

Allo stesso modo, il ciclo annuale del Sole, visto dalla Terra, descrive unmovimento oscillatorio simile all’armonico semplice: nel suo avanzare versoNord e verso Sud, il Sole si ferma sulle verticali dei Tropici del Cancro e delCapricorno, il 21 giugno e il 22 dicembre, rispettivamente, per poi accelerare,poco a poco, fino a passare rapidamente per la verticale dell’Equatore, mo-mento dell’anno in cui raggiunge la sua massima velocità.

Un analogo movimento a pendolo, con accelerazioni e decelerazioni, si os-serva nelle posizioni di Venere e Mercurio, come stelle mattutine o vespertine:

Page 44: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

44 Argomento

raggiungono la loro massima velocità angolare nella congiunzione con il Sole,e a partire da quel momento, rallentano fino a fermarsi, in posizione staziona-ria, per poi iniziare la retrogradazione.

È opportuno osservare tutto questo e studiare le relative ripercussionisui sistemi terrestri. I pianeti non sono solo simboli, o archetipi, ma anche si-stemi materiali che possiamo descrivere nei termini della Fisica del nostrotempo.

Pianeti, versus oscillatori

I nostri ricercatori deducono le equazioni del movimento armonico sempliceproiettando l’orbita di una particella che si muove a velocità costante lungouno dei diametri del cerchio. Detto in altro modo, un corpo che gira attorno adun centro si comporta come un oscillatore, e le equazioni che descrivono isuoi movimenti possono esprimersi in termini di una vibrazione.

I parametri necessari per descriverlo sono la Pulsazione ω (velocità angola-re), l’Ampiezza (raggio dell’orbita) e il Periodo T (tempo necessario per un’ or-bita completa) o la Frequenza f (numero di orbite per unità di tempo).

Un pianeta che gira attorno alla Terra può essere considerato, dal punto divista fisico, come un’oscillatore, per esempio il Sole stesso, che però non èsolo, nè il suo movimento è isolato, e non è indipendente dal resto, in quanto ilSistema Solare evolve come un tutto unico. La stessa cosa accade a quei mi-nuscoli oscillatori che sono gli elettroni negli atomi; il movimento dei pianetinel Sistema Solare può essere descritto in termini ondulatori, così come unaconfigurazione elettronica determinata possiede un’energia caratteristica, chevaria in base alla disposizione delle sue particelle, parallelamente le diverseconfigurazioni planetarie avranno la loro disposizione.

La coreografia planetaria interpreta continuamente una complessa melo-dia, difficile da decifrare, ma mai azzardata o caotica. L’organismo terrestre e isistemi in esso contenuti, esseri viventi inclusi, rispondono a quella melodiacosmica (inudibile, poichè le sue frequenze non sono percepibili dalle nostreorecchie), ma non per questo inesistente. Gli antichi parlavano in modo ap-propriato della Musica delle Sfere, perchè il movimento dei pianeti intorno allaTerra è composto da una complessa mescolanza di timbri e toni.

Il fattore ω (velocità angolare) è fondamentale al momento di valutare l’in-flusso planetario rispetto alla Terra. Per noi, tutti i pianeti del Sistema Solarehanno moto retrogrado, eccetto il Sole e la Luna, passando da un massimo adun minimo (massima ω negativa), si fermano (ω praticamente nulla) prima diiniziare la retrogradazione e alla fine di questa, prima di riprendere il movi-mento diretto.

Dato che l’influsso planetario si produce grazie allo scambio di energia inrisonanza, e che frequenza ed energia sono in relazione tra di loro, l’influenzadi un pianeta è, fondamentalmente, la funzione di ω.

Se le orbite planetarie fossero circolari e i pianeti si muovessero su di essecon ω costante (come nei primi modelli matematici greci del Sistema Solare di

Page 45: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

45Argomento

Eudosso e Calipo), ci troveremmo di fronte a casi di movimento armonicosemplice.

Con tale presupposto, per un’oscillatore di questo tipo, la sua energia (E)è:

E = 1/2 KA2, dove K=m ω2, A= ampiezza dell’ oscillazione, cioè, raggiodell’ orbita planetaria e m la sua massa.

Pertanto l’energia varia in misura esponenziale rispetto a ω.

Nel caso di un movimento armonico semplice, l’energia-velocità angolarepuò essere rappresentata graficamente con una parabola. Per quanto concer-ne la relazione tra frequenza (f) ed energia abbiamo ω=2πf, e pertanto il tipo difunzione è simile, e così la sua rappresentazione grafica.

Per il movimento planetario reale la relazione tra E e ω non è tanto sempli-ce, dato che le orbite sono leggermente ellittiche, ma soprattutto per la varia-bilità di ω e la notevole perturbazione che, in relazione alla Terra, presenta ilmovimento di un pianeta nei suoi periodi di retrogradazione.

Dal punto di vista qualitativo, queste semplici equazioni sono sufficiente-mente chiarificatrici per poter comprendere la natura dell’ influsso planetario.

L’ aspetto quantitativo fa parte di questo modello ondulatorio che voglia-mo adottare per il Sistema Solare, una questione questa molto più complessa.

Possiamo comprendere ora la classificazione planetaria dell’Astrologiaclassica, in cui, considerando il Sole come centro o punto di riferimento, i pia-neti veloci vengono definiti femminili (che materializzano), e i lenti maschili(causali). Mercurio, che possiede una maggiore gamma di velocità angolari,viene definito ermafrodita, cioè, può comportarsi in modo ambivalente. Vedia-mo anche l’ importanza che gli antichi attribuivano ai concetti di orientalità eoccidentalità, dato che la velocità dei pianeti (considerando la Terra comepunto di osservazione) dipende dalla posizione del corpo dell’ astro rispetto alSole.

In questo schema, un pianeta lento corrisponde ad una pulsazione di bassaenergia (bassa frequenza), ma che si ripete un giorno dopo l’altro; il pianetapercorrerà la sua orbita partendo, approssimativamente, da uno stesso punto,per cui accumulerà la sua energia nei sistemi terrestri ad esso connessi per ri-sonanza. Al contrario, un pianeta veloce emette ogni giorno una pulsazione dimaggiore energia (maggiore frequenza), ma questa non si accumulerà con ilvariare della sua posizione. Il pianeta lento (maschile) si manifesta solo quan-do il pianeta veloce (femminile) si unisce ad esso in congiunzione o in aspetto.Nel linguaggio degli antichi dona la sua forza; l’effetto è ancora più evidentequando ad essere in congiunzione o in aspetto sono due pianeti lenti, e un pia-neta veloce si avvicina ad uno di essi, l’aspetto culmina ed in seguito si avvici-na all’ altro pianeta realizzando la stessa cosa. In questi casi gli effetti sui si-stemi terrestri sono evidenti, come dimostra l’osservazione; detto in altro mo-do, è esperienza quotidiana, e di questo vedremo esempi significativi.

Per dimostrare tutto questo abbiamo a disposizione un modello matemati-co moderno, la Teoria delle Equazioni Fondamentali di Demetrio Santos.1

Page 46: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

46 Argomento

Onda astronomica induttiva e onda climatica indotta

Oggigiorno vi è la convinzione, che si può dedurre anche dal linguaggiocorrente, l’idea che le “stagioni” inizino ai solstizi e agli equinozi ad un’oraesatta, la qual cosa, pur essendo corretta, lo è solo per caso da un punto di vi-sta astronomico.

I periodi climatici (primavera, estate, autunno e inverno) non si adattanoprecisamente al movimento del Sole, ma hanno una durata disuguale, secon-do le zone, a volte sono in anticipo e a volte ritardano, si prolungano troppo, simescolano, ecc.

Nella letteratura astrologica antica troviamo che molti autori attribuirono icicli climatici non solo al movimento del Sole, ma anche a quello delle stelle.

Per esempio, la grande calura estiva quando sorge la costellazione del Ca-ne, da qui viene la canícola. Ma alcuni autori, come per esempio Gemino (se-colo I), già allora ritenevano che non fosse corretta.2 Attualmente, purtroppo,ci sono astrologi che persistono in questa confusione a causa della mancatarevisione di molti dogmi che nuocciono alle vecchie dottrine.3

Chiameremo onda astronomica induttiva quella del ciclo della declinazionesolare. È una funzione matematica relativamente semplice da descrivere erappresentare graficamente, ed è la principale responsabile del ciclo climaticodelle stagioni dell’anno. Al contrario l’onda indotta da questa nel sistema at-mosfera-oceani-continenti si dimostra molto più complessa, con salti bruschipiù o meno rapidi che rivelano fenomeni di accumulazione e quantificazione.Possiamo farcene un’idea con l’aiuto dei grafici della pressione, della tempera-tura, della velocità del vento, del grado di umidità, ecc.

Possiamo anche comprendere l’ onda climatica indotta seguendo le posi-zioni medie degli anticicloni e delle tempeste e i loro cambiamenti durantel’anno, così come l’ascesa e la discesa della circolazione zonale delle pertur-bazioni. In inverno, durante lo stazionamento del Sole al Tropico del Capricor-no, nell’Emisfero Nord, gli anticicloni si trovano sui continenti (freddi rispettoall’acqua dei mari), così come le tempeste si trovano sugli oceani. In estate,con lo stazionamento del Sole sul Tropico del Cancro, gli anticicloni si stabiliz-zano sulle acque (fredde rispetto alle terre continentali) e le tempeste si stabi-lizzano sui continenti. In base a questo schema, possiamo interpretare l’autun-no e la primavera (stagioni di maggiore instabilità atmosferica) come permu-tazioni delle zone di ancoraggio degli anticicloni e delle tempeste (sono i pe-riodi più piovosi e ventosi dell’ anno).

Allo stesso modo, con l’avvicinamento del Sole al Tropico del Cancro, larosa delle perturbazioni del Fronte Polare e quella denominata Jet Stream au-mentano di latitudine, e con l’arrivo dell’ inverno (avvicinamento del Sole alTropico del Capricorno) scendono di latitudine, avvicinandosi alla PenisolaIberica. Questa è la causa del cattivo tempo invernale e della stabilità propriadel periodo estivo.

Tuttavia, ogni anno, questo balletto atmosferico è differente. Essendo il ci-clo astronomico induttore del Sole molto simile da un anno all’altro (le uniche

Page 47: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

47Argomento

variazioni possibili sono quelle dell’ energia irradiata dall’astro in relazione alciclo delle macchie solari); nel modello astrometereologico dobbimo attribuirequesta disparità dei cicli climatici annuali alla coreografia planetaria, moltovariabile negli anni solari.

Da questo punto di vista, i pianeti si rivelano come potenti supporti, capacidi notevoli impatti sul movimento delle grandi masse di circolazione atmosferi-ca della Terra. Inoltre, sono anche degli eccellenti indicatori dell’inizio dei pe-riodi climatici.

Per molti ricercatori, la debolezza di questi influssi planetari (pensiamo inparticolare a quello gravitazionale), è di scarso interesse. Ma non è così, e ilfatto di negare l’influenza che i pianeti hanno sullo sviluppo dei periodi climati-ci ha origine nel modo superficiale e parziale di accostarsi al problema, tipicodel riduzionismo scientifico.

La visione cosmica dell’astrologia classica, al contrario, non parte dalla se-paratività e dalla compartizione dei sistemi per i suoi studi (modello meccani-cista newtoniano); ci mostra, invece, che la parte sta nel tutto e il tutto nellaparte; ci parla di sintonia tra il cielo e la terra, di integrazione e di unità nellanatura, di interazione permanente, di organizzazione della materia in un tuttounico attraverso l’ energia e l’ informazione, di universalità delle leggi fisiche…

Risonanza

La domanda che ora dobbiamo farci è se lo Zodiaco, che è un campo di in-flussi, scambia energia con i sistemi terrestri, e in particolare con l’atmosfera el’idrosfera. Data la solidarietà esistente tra le parti costitutive del Sistema So-lare, e che aria e acqua si sono evolute in questo ambiente cosmico caratteriz-zato dalla ciclicità, ciò che ci attendiamo è che ci siano sincronicità e fenome-ni di risonanza tra le due parti, il mondo terrestre o inferiore, e il mondo cele-ste o superiore, e lo stesso fenomeno di istéresi in maggiore o minor grado (ri-tardo nella risposta dell’oscillatore indotto rispetto al segnale dell’induttore),così come si può osservare nella sfasatura tra le temperature massime e mini-me annuali rispetto alla maggiore e minore altezza del Sole sull’orizzonte, tra i30 e 40 giorni.

I sistemi terrestri sono refrattari a questo flusso di energia che ci circonda?Assolutamente no. La Terra gira intorno al suo asse e segue il Sole con il restodella corte planetaria come un tutto unico. La massa gravitazionale che formòil Sistema Solare, all’ inizio della sua esistenza, si suddivise in diversi anelli(che condensandosi diedero luogo alla nascita dei pianeti), dovendo questipertanto mantenere certe relazioni matematiche ben definite, armoniche, perquanto concerne la distanza dal centro, periodo, massa, ecc. Detto in altromodo, queste relazioni devono tendere in ogni momento a minimi di energiaper conservare il Sistema più stabile possibile, così come si può osservare inqualunque sistema fisico. Nei momenti in cui l’energia aumenta questa tende-rà ad essere assorbita in qualche modo (deviazioni gravitazionali, adeguamen-ti orbitali, ecc.).

Page 48: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

48 Argomento

L’idrosfera terrestre, ruotando insieme al pianeta fin dalla sua apparizione,dovette far parte di questa danza cosmica fin dal primo momento. L’orbitacombinata della Terra, rappresentata in Astrologia dall’ Ascendente, e quelladel cosmo, in questo caso ci interessa soprattutto il campo gravitazionale, mo-dellarono (e continuano a farlo) il complesso sistema delle correnti marine.Questa combinazione di influssi, inferiore e superiore, configura la forma deicontinenti e la dinamica del movimento delle masse d’acqua, che come bensappiamo, è una delle chiavi di comprensione del clima.

Lo stesso ragionamento si può applicare all’atmosfera, organizzata in uncomplicato flusso di masse d’aria fredda e calda che, come le acque marine,non si mescolano tra di loro, ma si avvolgono le une attorno alle altre. L’inter-fase di separazione è costituita dai famosi fronti di pioggia che causano il maltempo.

Il diverso grado di riscaldamento del Sole sui diversi punti della Terra(massimo all’Equatore e minimo ai Poli) si traduce in una differenza di densi-tà, e in un flusso di correnti ben strutturato che in Meteorología si chiama cir-colazione atmosferica.

Allo stesso modo in cui la Luna provoca le maree oceaniche, in alcune zo-ne del mondo molto più forti che in altre per effetto della risonanza, è ben di-mostrato che il passaggio del nostro satellite per il meridiano locale causa va-riazioni di pressione tra i 2-3 mm Hg all’ Equatore,4 e che questo valore dimi-nuisce verso i Poli. Quindi abbiamo anche maree atmosferiche, ben conosciutefin dall’antichità, essendo universale la credenza che il tempo metereologicosegue i ritmi solilunari.

E i pianeti? Passando quotidianamente in corrispondenza dei vari luoghidella Terra esercitano le loro influenze su questi labili fattori? Attualmente gliscienziati ci dicono di no, e che nel caso dell’ interazione gravitazionale i valoridi quest’ultima sono così piccoli che non si possono rilevare, nè con strumen-ti, nè con altri mezzi (rispetto a quella della Luna quella di Venere è 1/5156, equella di Giove è 1/64.000, ecc.). Potremmo concludere qui l’argomento, senon fosse per il fatto che si può cercare la soluzione del problema in altro mo-do, che per di più svelerà la semplicità di quanto esposto più sopra (e cheinoltre presuppone una riduzione non necessaria degli influssi, benchè questisiano minimi).

Nel fenomeno della risonanza, l’intensità non determina lo scambio dienergia tra i sistemi oscillanti, ma la frequenza; e che se è in accordo, producela sintonia, e ripetendosi consente l’accumulazione di energia, capace di por-tare a effetti insperati. Un ponte ben costruito può essere abbattuto da venti dibassa intensità, è solo necessario che i colpi d’aria gli giungano alla sua stessafrequenza di oscillazione.

L’energia andrà via via accumulandosi aumentando l’ampiezza della vibra-zione e, se si supera la resistenza dei materiali, possiamo aspettarci la distru-zione del ponte.

Questo stesso tipo di fenomeno giustifica molte delle osservazioni che, contanta frequenza, si verificano in Astrologia Naturale. Nel caso dell’idrosfera e

Page 49: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

49Argomento

dell’atmosfera, sistemi terrestri, è necessario che questi raggiungano uno sta-dio critico perchè si verifichi una trasformazione drastica (per esempio l’iniziodei periodi climatici). Questi sistemi hanno cicli e ritmi propri, e potrebberoevolvere da soli, in assenza della Luna e dei pianeti; ma, come per gli esseriviventi, dobbiamo tenere in considerazione che la rotazione della Terra e i cicliplanetari (compresi Sole e Luna) sono per questi sistemi il meccanismo chefornisce loro energia e, come si fa con un orologio, li sincronizza. Per questomotivo i sincronismi di questi sistemi, sono più che una probabilità, una cer-tezza.

Pianeti e clima

La logica scientifica attuale ci permette di prevedere parallelismi tra i cicli pla-netari e i periodi climatici, di modo che, conoscendo il moto degli uni, potre-mo fare congetture su quale potrebbe essere lo sviluppo degli altri. Se la Fisi-ca, da un punto di vista strettamente teorico, ci consente di attenderci questo,le nostre speranze di realizzare pronostici affidabili a lunga scadenza sul tempoaumentano quando constatiamo nei testi antichi che tutto questo si facevaabitualmente e correntemente già secoli addietro, e numerosi autori studiaro-no questo argomento.

Siamo a conoscenza delle tergiversazioni che, con frequenza poco deside-rabile, si possono trovare in alcuni testi di Metereologia e Climatologia, quan-do si affrontano tali temi. Sarebbe preferibile un maggior rigore da parte deiloro autori, in modo da fornire argomentazioni solide in riferimento a questifatti e, invece di copiarsi a vicenda senza alcun controllo, consultassero le fon-ti originali. Così come è accaduto che molti autori di testi, uno dopo l’altro, sifacessero beffa della presunta predizione di Stoffler riguardo un presunto dilu-vio che si sarebbe verificato nel febbraio del 1524, causato dall’accumulo deisette pianeti classici in Pesci in quel periodo. Soltanto Stoffler pubblicò delleeffemeridi che permettevano di calcolare lo stellium, ma mai un diluvio, eneppure forti pioggie.5

È quindi necessario porre mano all’opera, studiare ciò che in questi librivenerabili c’è di utile e aggiornarlo attraverso una interpretazione attuale, cioèdal punto di vista della Fisica moderna. Il passo successivo è verificare, conl’aiuto dei registri metereologici esistenti, che i periodi climatici vadano di paripasso, in maggiore o minor misura, allo sviluppo dei cicli planetari e ai loroaspetti maggiori, nel modo in cui ci mostrano i testi antichi, aggiungendo nuo-vi elementi che potremo scoprire noi durante questo lavoro.6

E per concludere, effettuare predizioni seguendo i metodi dell’ Astromete-reologia: questa è la prova del fuoco che ogni teoria o modello scientifico devesuperare, prima o poi, per essere riconosciuta come tale ed essere accettatanella comunità scientifica e dal pubblico in generale.

Alcuni esempi

Page 50: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

50 Argomento

Caso nº 1. I 7 pianeti visibili in Acquario5 febbraio 1962 00:10 GMT MadridProbabilmente questa è la configurazione celeste più importante del XX se-

colo: il programma informatico non accoglie completamente lo stretto rag-gruppamento dei 7 pianeti classici. Di fatto, nei giorni precedenti a quella dataci fu una grande campagna giornalistica in tutto il mondo: alcuni astrologi in-diani avevano annunciato la fine del mondo in base a quella eccezionale confi-gurazione e la notizia fece il giro del mondo. In passato, predizioni simili si dif-fusero per tutta l’Europa medievale e rinascimentale, causando un considere-vole scompiglio.

Normalmente questo tipo di pronostici risultano totalmente errati, mentregli eventi eccezionali non vengono previsti. Ma forse, più che errate, dovrem-mo definirle predizioni sproporzionate o fuori luogo.

Valutiamo ora le informazioni climatiche di cui disponiamo per i mesi suc-cessivi a questo stellium in Acquario. Naturalmente, non vi è nulla di straordi-nario nei giorni immediatamente successivi, ma sicuramente nei mesi succes-sivi (inerzia dei sistemi terrestri in risonanza con i cicli planetari). Possiamoquindi vedere che l’Osservatorio dell’Ebro registrò per il giorno 13 febbraio

Fig. 1 - La Luna Nuova del 5 febbraio 1972 con i sette pianeti visibili in Acquario.

Page 51: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

51Argomento

raffiche di tramontana di 146 km/h, una velocità che non si raggiunge tutti glianni.

Fenomeni di accumulo nei mesi seguenti dovevano essere in relazione conle tragiche inondazioni del Vallés nei giorni 25 e 26 settembre del 1962, chesegnarono l’inizio di un periodo di eccezionali pioggie autunnali nella Cataluñaorientale, che proseguì fino agli anni ’70.7 Le pioggie di quei giorni furono dicarattere torrenziale nel Vallés orientale, Baix Llobregat, Barcelonés e Mare-sme. Le frane e le voraggini inghiottirono le baracche degli immigrati, causan-do 296 morti, 416 dispersi e 67 feriti.

All’alba del 25 dicembre del 1962 Barcellona si svegliò con una nevicataassolutamente insolita per una città bagnata dal Mediterraneo, la neve rag-giunse un’altezza di mezzo metro in 24 ore. Dal punto di vista climatico è unfatto eccezionale.

Nel gennaio del 1963 la Penisola Iberica fu interessata da un’ondata difreddo che colpì la zona Sud-Ovest con una intensa nevicata. Il fenomeno sipropagò in buona parte dell’ Andalusia, del Levante e le isole Baleari.

L’inverno tra il 1962 e il 1963 fu il più freddo del Regno Unito dal 1740,dando un’idea dell’entità del fenomeno che stiamo trattando.8 Gli anni dal1962 al 1965 furono i più secchi negli Stati Uniti, come risulta dai registri plu-viometrici, di cui quel Paese dispone fin dal 1738.9

Questi fenomeni sono in relazione con lo stellium in Acquario? Noi pensia-mo di si, dato che una configurazione di questo tipo domina il panorama co-smico durante un lungo periodo, fino a che l’energia da essa messa in giocosvanisce e una nuova configurazione celeste la sostituisce con conseguenzediverse. Dunque configurazioni simili a questa vanno tenute in considerazioneperlomeno per un periodo di alcuni mesi, cercando di armonizzare le configu-razioni di minore entità con la più importante.

Secondo il nostro parere i pianeti in Acquario si trovano così ammassativicino alla sizigia che non si riesce a riconoscere l’almuten della configurazio-ne. Dal punto di vista strettamente astrologico il grande accumulo in Acquariofa risaltare il reggente del segno, Saturno. E, in base a questo, si spiega comeappena il Sole entrò in Bilancia (23 settembre) si aprirono le cateratte respon-sabili delle inondazioni menzionate (giorni 25 e 26). E la stassa cosa accaddequando il Sole entrò in Capricorno (22 dicembre); la nevicata di Barcellona siverificò il 24 e il 25 dicembre.

Questo stellium è in relazione al periodo climatico eccezionalmente freddodi quell’inverno, e anche l’inizio della più severa siccità che gli U.S.A. abbianoconosciuto, che durò fino alla difficile quadratura Giove-Saturno del 1965(C1).

Caso nº 2. La tragica inondazione del ‘57 a Valencia(13 e 14 ottobre del 1957)8 ottobre 1957 21:43 GMT Valencia

La Spagna non detiene i records assoluti per intensità di precipitazioni pio-

Page 52: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

52 Argomento

vose, ma a volte si citano i numeri di paesi esotici che possono far sorriderequando si comparano con i dati di Jávea per il 2 ottobre del 1957: caddero871 l/m2 in 24 ore in questa famosa località turistica della privincia valencia-na.

Se cerchiamo le configurazioni celesti corrispondenti a questo record e allatragica inondazione provocata dal fiume Turia nel 1957, ci imbattiamo nellapresenza contemporanea di Sole, Marte e Giove in Bilancia.

Al momento della Luna piena, quando si verificò l’inondazione nella zonadi Valencia, l’ASC era in Cancro (segno d’Acqua governato dalla Luna) e Ve-nere è atacir della sizigia. La Luna passa in opposizione allo stellium in Bilan-cia e l’alluvione si produce quando transita nel segno dei Gemelli, senzaaspettare di arrivare all’Ascendente.

Il giorno 16 si produsse l’esatta congiunzione tra Marte e Giove. Ma si puòosservare nel grafico della Luna piena che Mercurio avanza verso lo stelliumin Bilancia, di modo che lo stesso giorno 13 raggiunge la congiunzione conMarte alle 18:51 e il giorno seccessivo, il 14, si congiunge a Giove alle 12:51(quest’ultimo aspetto apre le porte).

In molti casi vediamo che un pianeta inferiore passa da un pianeta superio-re all’ altro (il terzo tipo di apertura di porte, in relazione con le pioggie), ec-

Fig. 2 - L’alluvione di Valencia. Tema della Luna Piena.

Page 53: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

53Argomento

cetto che nei periodi di siccità. Esattamente il giorno 14 si verificarono i dannimaggiori a Valencia.

Caso nº 3. I tre pianeti superiori in Vergine. Inizia la siccità degli anni ’8019 dicembre 1979 8:24 GMT Tortosa12 giugno 1980 20:39 GMT Tortosa

Una delle siccità che flagellarono la Penisola Iberica durante il XX secolo fuquella che iniziò nel 1980, famosa per la sua intensità. I mesi di novembre edicembre del 1979 sono classificati come secchi dagli studiosi del clima, e nelmarzo del 1980 si avvertirono i primi segnali della grave siccità”, che si con-fermò di lunga durata, con un autunno altrettanto secco.

L’inverno 1980-81 fu classificato come “straordinariamente secco”, segui-to da una tregua piovosa in marzo (pioggie localmente intense nell’Est dellapenisola).

L’autunno del 1981, nel suo complesso, fu probabilmente il più secco degliultimi 200 anni, e solo alla fine di dicembre ci furono pioggie intense.

Nella configurazione del 19 dicembre del 1979, vediamo che i tre pianetisuperiori, Marte, Giove e Saturno, si trovano nel segno della Vergine, i primi

Fig. 3 - La Luna Nuova del 19 dicembre 1979 con i tre pianeti superiori nel segno della Vergine.

Page 54: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

54 Argomento

due in congiunzione, ed entrambi in quadratura con Mercurio. Nel grafico della sizigia precedente l’inizio dell’estate astronomica (12 giu-

gno 1980), i tre pianeti superiori continuano ad essere in Vergine. La duratadella loro permanenza in questo segno fu senza dubbio importante per gli ef-fetti che si sono osservati, e che sono in relazione con la posizione di questipianeti rispetto al Sole.

Caso nº 4. Stellium in Toro (aprile 2000). Il mese di Aprile più piovoso degliultimi 50 anni20 marzo 2000 4:45 GMT Tortosa4 aprile 2000 18:13 GMT Tortosa4 maggio 2000 4:13 GMT Tortosa

L’inverno 1999-2000 fu uno dei più secchi del secolo in buona parte diSpagna e, all’inizio di marzo, vi furono gravi perdite del raccolto di cereali nel-le zone di produzione, e i giornali ne davano notizia quotidianamente. Tuttaviale prospettive astrometereologiche erano buone.

Alla vigilia della Luna piena di marzo, il giorno 19, il tempo cominciava acambiare. Il giorno 20 caddero le prime pioggie nel Levante e nella regione

Fig. 5 - La Luna Piena precedente l’Equinozio di primavera del 2000.

Page 55: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

55Argomento

della Castilla-La Mancha, il giorno 21 la pioggia cadde in buona parte del-l’Ovest della penisola iberica. Il giorno 23 Marte entrava in Toro, dando la suaforza ai cronocratori: cominciò a piovere anche nel resto della Penisola, congrandine che localmente fece gravi danni (scorreva aria fredda in quota prove-niente dall’ Artico).

A partire da quel momento si abbassò la circolazione zonale delle pertur-bazioni atlantiche, e le pioggie, le nevicate e la grandine si diffusero nellamaggior parte del territorio spagnolo, isole Canarie comprese. Rimasero sola-mente alcune piccole zone non toccate dalle precipitazioni, soprattutto il Sud-Est della penisola iberica.

L’Aprile del 2000 fu uno di quei mesi metereologicamente anomali, conpioggie frequenti e abbondanti. Molti fiumi e canali recuperarono i due anni disiccità precedenti, e soprattutto i campi ed i boschi, che fino a quel momentopresentavano un panorama scoraggiante. In molti osservatori si constatò chequel mese di Aprile fu il più piovoso degli ultimi 50 anni. A Siviglia, durantequel mese, misurarono precipitazioni di 116 l/m2; a Cadice e a Madrid 104; 73a Barcellona.

Ci potrebbero dire che l’accumulo di pianeti in un segno zodiacale è un si-gnificatore universale e che non provoca la stessa situazione atmosferica in

Fig. 5 - La Luna Nuova del 4 aprile 2000, che mostra Marte, Giove e Saturno in Toro.

Page 56: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

56 Argomento

ogni parte del mondo. Certamente in Etiopia continuò la gravissima e prolun-gata siccità, e le popolazioni nomadi dell’Ovest dell’India e del Pakistan dovet-tero abbandonare le loro capanne in cerca di foraggio per i loro animali affa-mati. In quelle zone soffrirono per la peggiore siccità del secolo. A Durango(Messico) l’ondata eccezionale di calore favorì una abbondante proliferazionedi scorpioni, e in mancanza di un rimedio migliore la gente si raccomandò aSan Jorge, che protegge e preserva da questi mali.

NOTE1 Demetrio Santos Santos. Astrología teórica. Ecuaciones fundamentales. Casa Editrice

Barath. Madrid, 1985. Esiste una ristampa, Zamora 2002. 2 Gémino. Introducción a los fenómenos. Introduzione, traduzione e note di Esteban Calde-

rón Dorda. Casa Editrice Gredos. Madrid, 1993. Vedere al Capitolo XVII.3 Questo è il caso, per esempio, di coloro che si ostinano a sostituire lo Zodiaco tropicale

con lo Zodiaco siderale, con l’idea di “tornare alla tradizione e alle origini” senza un bri-ciolo di spirito critico di revisione. Questo “ritorno alle radici” comporterebbe un enormepasso indietro nell’evoluzione della conoscenza; è come se i matematici rinunciassero alcalcolo infinitesimale o all’utilizzo dei numeri complessi, ecc., una volta che si sia acqui-sita questa conoscenza.

4 Ignacio Puig, S.J. Che cosa è la Fisica cosmica? Casa Editrice Espasa-Calpe, S.A. Ma-drid, 1965. P. 37, pag. 97.

5 Vedere Astrología en Italia: pasado y presente. Claudio Cannistrà. Congresso di Astrolo-gia Barcellona 2002. Ediizione digitale.

6 Per questo si possono consultare le nostre ricerche raccolte in Tratado de Astrometeoro-logía y Planetas y clima. Edito dall’ autore.

7 Inocencio Font Tullot. Historia del clima de España. Cambio climático y sus causas. Insti-tuto Nacional de Meteorología. Madrid, 1988. Pag. 175.

8 Idem, pag. 142.9 Idem nota precedente.

BIBLIOGRAFIAAutori diversi, Física II, edebé. Barcelona, 1999.

� J. FABREGAT, M. GARCÍA, R. SENDRA, Curso de Astronomía. Teoría y práctica,Valencia, 1993.

� H. KARTTUNEN, P. KRÖGER. H. OJA, M. POUTANEN, K.J. DONNER, FundamentalAstronomy, Sringer, Helsinki, 1993.

� � ARTHUR N. STRABLER, ALAN H. STRABLER, Geografía física, Edizioni Ome-ga, S.A. Barcelona, 1989.

� LORENZO GARCÍA DE PEDRAZA, La predicción del tiempo en el Valle del Ebro.Instituto Nacional de Meteorología, Madrid, 1985.

� Il lettore interessato ad approfondire questi temi troverà un’ampia biblio-grafia in questa pagina web: http://home4.worldonline.es/astromet/pa-stor3.htm

Page 57: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

57Argomento

L.A. 139-191

La metafora del labirinto cade proprio a proposito per approfondire il nostroapproccio all’astrologia, in particolare quella riguardante lo Zodiaco.

Il labirinto della Cattedrale di Chartres, situato tra il terzo e il quinto pilastrodella navata, ha la sua entrata nella parte Ovest. Se si considera il nostro temacome un labirinto, possiamo dire che entriamo nel tema dalla casa VII, cam-minando prima verso l’Ascendente, situato in direzione Est, per poi esploraretutte le direzioni dello spazio, quindi in tutti i sensi. Durante la nostra esplora-zione, incontriamo volta per volta i diversi segni dello Zodiaco, così come ipianeti che vi si trovano.

Abbiamo scelto per questa esplorazione un approccio dal punto di vistadello Zodiaco.

E poiché esploriamo il nostro tema in funzione delle nostre dominanti pla-netarie, allora un segno si interpreta pure in funzione del suo contesto.

Dopo aver intravisto come si è costituita la simbologia dei segni, mettere-mo in evidenza l’accento posto dai nostri contemporanei sullo Zodiaco e inparticolare sul segno solare.

Dimostreremo la necessità di una diversa interpretazione dei segni delloZodiaco.

Lavoreremo, a titolo d’esempio, sul segno dello Scorpione.

I) L’Approccio degli Antichi

Come spiega lo psicanalista Luigi Aurigemma nel suo libro “Il segno zodiacaledello Scorpione”, i tratti dei segni si sono sviluppati man mano secondo il bi-sogno.

Questo psicanalista junghiano mostra che all’inizio le caratteristiche dei se-gni provengono per gran parte dalla simbologia del pianeta maestro del se-gno. Così, lo Scorpione deve molto alle descrizioni di Marte. Di conseguenzaconviene certo prendere immediatamente in considerazione il genere del se-gno, siccome è maschile quello dell’Ariete e femminile quello dello Scorpione.La combattività del primo si esterna facilmente, mentre quella del secondo è

Yves Lenoble

PER UNA DIVERSA INTERPRETAZIONEDEI SEGNI DELLO ZODIACOTRADUZIONE DI LORELLA MALAVASI

Page 58: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

58 Argomento

meno manifesta e si esprime nei modi più svariati. Si aggiungono a questi datii tratti legati all’esaltazione (o alla caduta) e alle simbologie delle croci “cardi-nali, fisse e mutevoli”. Così, lo Scorpione, posto nel mezzo della sua stagione,possiede le caratteristiche dei segni fissi (gli Antichi li chiamavano col giustonome di “solidi”), conoscendone la perseveranza e la fermezza. La correlazio-ne tra i segni e gli elementi è successiva. Fu Vettio Valente che, nel secondosecolo della nostra era, stabilì la corrispondenza tra i segni e gli elementi, manon è che molto più tardi che l’interpretazione dell’elemento Acqua si sviluppòper lo Scorpione.

La lettura dei testi antichi fa notare che l’astrologia greca non riservava unruolo di primaria importanza ai segni. Ciò spiega perché si trovano pochi testiantichi dedicati specificatamente alla descrizione dei segni. Tuttavia, a propo-sito dei tratti Scorpione legati alla matrice di Marte, si trovano nei testi antichidelle annotazioni molto interessanti:

“Il segno dello Scorpione, ci dice Tolomeo, porta l’uragano ed è bruciante”(Tétrabible II,12).

“Si distingue lo Scorpione, precisa Manilio, per il suo fuoco scintillante”.(Les Astrologiques I, versi 268).

Lo stesso autore scriverà più tardi di colui che nasce con l’AscendenteScorpione: “egli costruirà nuove città, aggiogherà buoi per tracciare il confinedelle mura con il vomere dell’aratro; egli raderà al suolo antiche città, le trasfor-merà in terre agricole e farà nascere dei raccolti, dove si ergevano palazzi. Cosìtanto sarà grande, come il valore e la potenza che lo accompagnerà!”. (LesAstrologiques IV,versi 553-559).

II) L’approccio moderno

Lo Zodiaco è al suo inizio nel XX° secolo. La stampa e i mass-media se ne so-no impossessati verso il 1930. Ma non ci dilungheremo su questa astrologiapopolare basata unicamente sull’interpretazione del segno solare. Si tratta diuna semplificazione impropria che gli astrologi non cessano di denunciare. Pernoi è più interessante notare che lo Zodiaco si impone allo stesso modo nellapratica dell’astrologia contemporanea. I libri sui segni dello Zodiaco si molti-plicano. Un nutrito numero di insegnanti d’astrologia cominciano i loro corsicon lo studio dello Zodiaco. Non è un caso.Il modo in cui noi rappresentiamo il tema astrologico, sottolinea nettamentel’importanza che accordiamo ai segni. Se, durante venti secoli, gli astrologihanno situato i pianeti nelle case “uguali” (essendo i segni “ineguali”), dall’ini-zio del secolo, gli astrologi francesi, al seguito di Choisnard, pongono i pianetinei segni “uguali” (essendo le case “ineguali”). Questo cambiamento è unavera rivoluzione.

È d’altra parte interessante constatare che sempre più astrologi occidentaliadottano questo sistema di rappresentazione che privilegia i segni.

Così siamo passati da un eccesso all’altro, da un’astrologia che minimizza isegni a un’astrologia che li sopravvaluta. Possiamo vedere ancora troppo

Page 59: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

59Argomento

spesso astrologi che colgono la dominante d’elemento di un tema unicamentepartendo dai segni. Essi determinano la dominante elementare attraverso unsemplice computo del numero dei pianeti in segni di Fuoco, d’Aria, d’Acqua odi Terra. Così, una persona che ha 6 pianeti nel segno dello Scorpione, appar-tiene alla dominante “Acqua”.

Al seguito di Andrè Barbault che si è elevato, a giusto titolo, contro questasemplificazione abusiva, riportiamo al giusto valore i pianeti e vediamo in chemodo è necessario tener conto del contesto planetario per pervenire a un’in-terpretazione equa e ponderata dei segni.

III) Interpretare il segno in funzione dei pianeti dominanti

Andrè Barbault e Claire Santagostini hanno messo a punto, negli anni ’50, unmetodo di interpretazione globale e psicologico. Questo metodo parte dai pia-neti, connettendosi così alla tendenza degli Antichi di dare primaria importan-za proprio ai pianeti. D’altro canto, in questo tipo di interpretazione, è possibileseparare il segno dal pianeta. L’interpretazione del segno varia a seconda delpianeta o dei pianeti dominanti. Allo stesso modo, l’interpretazione del pianetasi manifesta attraverso un segno.

È allora assolutamente indispensabile avere a propria disposizione tuttauna gamma di significati per ogni pianeta e per ogni segno, al fine di sceglierei fattori più appropriati al contesto.

Abbiamo già visto che questo segno, che ha per maestro Marte, è:– Femminile– Fisso– Acqua

Possiamo inoltre aggiungere a questi dati il legame con lo stadio anale,che Andrè Barbault ha stabilito negli anni ’50.

Valutiamo le affinità (o le incompatibilità) di ciascun pianeta in rapporto atutto ciò che caratterizza lo Scorpione. Eccole qui di seguito riassunte sottoforma di tabella:

Maestro Genere Esaltazione Modo Elemento Stadio+ Esilio – Femminile + Caduta – Fisso Acqua Anale

Sole – +Luna + – +Mercurio -Venere – +Marte + – +Giove –Saturno +Urano – +Nettuno + +Plutone + +

Page 60: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

60 Argomento

Il Sole, maschile, non ha apparentemente affinità con lo Scorpione, segnofemminile. Ciò detto, esso ha parecchi punti in comune con Marte, il maestrodello Scorpione. Una dominante Sole Scorpione procura energia e combattivi-tà. Ma la maggiore peculiarità è che sia il Sole che lo Scorpione hanno in co-mune l’aspetto “fisso”: perseveranza, testardaggine, grandi capacità di resi-stenza.

La Luna, al contrario, presenta apparentemente maggiori affinità. Essa sitrova in buona risonanza col lato femminile dello Scorpione e con l’elementoAcqua dello Scorpione. La sensibilità, l’emotività si avvertono qui a fior di pel-le. Ma questa non è forse che un’apparenza, poiché la Luna, esaltata in Toro, èqui in caduta. Il nativo è spesso inquieto, non si lascia andare facilmente aconfidenze e si sente male ad aprirsi.

Mercurio non ha a prima vista alcuna affinità con lo Scorpione. Esso si op-pone infatti alla fissità dello Scorpione. Il lato aperto, leggero e comunicativodel mercuriano è lontano dalla tensione che regna nel segno dello Scorpione.Ma siccome Mercurio è “convertibile”, esso acquista densità al contatto delloScorpione e la curiosità naturale mercuriana diventa, con lo Scorpione, più in-sistente e più penetrante.

Sebbene Venere abbia il “femminile” in comune con lo Scorpione, il fattoche Venere sia in esilio nello stesso segno non passa inosservato. La dolcezzae la tenerezza venusiane non vengono certo ben manifestate attraverso loScorpione. Aleggia costantemente una sorta di sfida. Il rischio è che si instauriuna prevalenza dell’agire e del fare sul sentire. Come può Venere sbocciare,esprimersi in questo segno fatto di grande tensione? Oserà esternare ciò cheessa avverte, anche se le sembra difficile farlo?

Marte, come si è già detto e ridetto, si trova a suo agio nello Scorpione. Esi gode il suo gusto per la lotta nel segno della combattività. Il ritratto dell’ana-le “rilasciato” gli si addice proprio bene. Per Françoise Dolto, una tale fissazio-ne anale produce “gli ostinati, gli scontrosi, i testardi, coloro a cui piace farescenate per il loro disordine, il loro sudiciume, la loro indisciplina.

Giove, come Mercurio d’altra parte, non ha apparentemente affinità con loScorpione. Il suo lato “godereccio” sembra agli antipodi delle caratteristichescorpioniche. È vero che la naturale tendenza a manifestare di Giove si trovain contrasto con la tendenza all’introversione e al segreto dello Scorpione le-gata all’Acqua, tuttavia, avendo posto Marte come maestro dello Scorpione,Giove e lo Scorpione hanno in comune il senso del rischio e la tendenza ad es-sere protesi alla realizzazione.

La fissità di cui dà prova Saturno si accorda perfettamente con la fissitàdello Scorpione. Vi si aggiunge una particolarità scoperta da Andrè Barbault:Saturno converte il segno nel tipico anale “trattenuto”. Di seguito la Dolto ag-giunge che una tale rilevanza di fissità favorisce “un carattere coscienzioso,sobrio, regolare, lavoratore, serio e incline alla scienza”.

Proprio come il Sole, Urano è maschile, e non ha apparentemente tanta af-finità con lo Scorpione, segno femminile. Detto ciò, il suo lato “secco” si con-giunge al “secco” di questo Marte, maestro dello Scorpione. Una dominante

Page 61: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

61Argomento

Urano-Scorpione caratterizza intransigenza e combattività. Peraltro, il lato fissodi Urano rafforza la fissità dello Scorpione: la ristrettezza del campo di co-scienza è al suo massimo e qui sviluppa il non-conformismo, l’indipendenza,la testardaggine, l’ostinazione.

Apparentemente possiamo riscontrare parecchi punti in comune tra Nettu-no e lo Scorpione. Nettuno è in risonanza con il lato femminile e l’elementoAcqua dello Scorpione: il nativo è ricettivo, ispirato, intuitivo. Ma spesso ètroppo sensibile a ciò che lo circonda. Egli capta tutti i “fantasmi” che passa-no, cosa che lo destabilizza. Proprio perchè egli si mette troppo facilmente nel-la pelle degli altri, risulta fondamentale che egli sappia proteggersi.

Infine Plutone. Questo pianeta presenta un bell’insieme di punti in comunecon lo Scorpione. Primo, il fatto che è maestro di tale segno; secondo, perchéha uno stretto legame con lo stadio anale. Il nativo che dà prova di un fiutostupefacente presenta tutte le caratteristiche dello stadio anale “rilasciato”.Andrè Barbault, nel suo “Trattato pratico di Astrologia”, descrive così questotipo: il nativo segnato da un “potere creativo” è “un carattere” dotato di “forzadi volontà, passionale, ostinato, autoritario, duro”. Si tratta di una “natura indi-vidualista, ribelle, indisciplinata, rivoltosa, riluttante a tutte le costrizioni, re-frattaria agli usi sociali, si lascia andare ai suoi istinti, capace di dissipazioni eintemperanze, di disordine, di irritabilità, di odio, di distruzione, di sadismo o diperversione”.

La maggior parte delle volte, il tema comporta più dominanti planetarie. Intal caso conviene ricercare i punti comuni e gli antagonismi tra queste domi-nanti. Potremo riferirci, in altri casi, alle qualità elementari e agli elementi e as-sociare nel corso dell’interpretazione le dominanti che hanno dei punti in co-mune. Per esempio:

� Sole-Urano hanno in comune il Caldo� Urano-Marte hanno in comune il Secco� Marte-Plutone hanno in comune lo stadio “anale rilasciato”� Nettuno-Luna hanno in comune l’Umido

In compenso, si sottolineerà l’antagonismo vissuto da persone che hannodominanti planetarie opposte. Per esempio:

� Sole (Caldo)-Saturno (Freddo)� Urano (Fuoco)-Nettuno (Acqua)� Marte (Secco)-Luna (Umido)

Poiché tutto si fa simbolo, ogni segno è polivalente e solamente il contestoplanetario permette di scegliere le caratteristiche appropriate.

Abbiamo cercato di cogliere i diversi significati dello Scorpione tenendoconto dei diversi pianeti dominanti. Sarebbe bene percorrere così ciascuno deisegni in tutti i sensi possibili e immaginabili.

Ma non finiremo mai di esplorare i segni…, essendo il simbolo per defini-zione inesauribile.

Page 62: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

62 Argomento

Conclusione

Per finire, ritorniamo alla metafora del labirinto di Cartesio: come uscire dal la-birinto? Avanzando, tornando indietro, svoltando a destra, svoltando a sinistra,quindi effettuando questi avanzamenti, queste retrocessioni, queste svolte pa-recchie volte, senza perdere di vista il centro. Questo lungo cammino è van-taggioso se lo effettuiamo con il filo d’Arianna del nostro tema in mano (opiuttosto sotto i piedi).

Man mano, durante il nostro percorso, incontreremo ciascun aspetto, cia-scun segno e ciascun pianeta. E forse quando saremo sfiniti, completamente“svuotati”, forse proprio allora il centro del labirinto, con la sua rosa a sei pe-tali, ci illuminerà.

A Chartres, questo labirinto è legato al rosone occidentale. Proprio come illabirinto è la copia del rosone Ovest (l’uno e l’altro sono delle stesse dimen-sioni), la rosa a sei petali è il calco di quella che disegna la luce provenientedalla vetrata occidentale, che si presenta come rosone a dodici bracci.

Riassumiamo, quindi: entrati nel labirinto dall’Occidente del nostro Discen-dente, abbiamo poi camminato in direzione dell’Oriente del nostro Ascenden-te, poi abbiamo girato in tutti i sensi ed esplorato tutte le dimensioni del nostrolabirinto.

Grazie al filo di Arianna che è il nostro tema, ci siamo trovati un bel giornonel cuore del labirinto con, come ricompensa, il più bello dei tesori, un tesorocomune a tutti: lo Zodiaco.

BIBLIOGRAFIA

� ATTALI J., Chemins de sagesse (Traité du Labyrinthe), Fayard.� AURIGEMMA L., Le signe zodiacal du Scorpion, Mouton.� BARBAULT A., Traité pratique d’astrologie, Le Seuil.� BARBAULT A., Vision astrologique des quatre éléments, Editions traditionel-

les.� DOLTO F., Psychanalyste et Pédiatrie, Le Seuil.� MANILIUS M., Les Astrologiques ou la science sacrée du ciel, Bibliotheca Her-

metica.� PTOLÉMÉE C., Tétrabible, Bibliotheca Hermetica.

Page 63: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

63

CASA TERZA

Mariano AladrénAmore, Astrologia e Ermetismo

Brian ClarkLe case delle relazioni

Angela CastelloViaggio in Botswana con Uranoe Nettuno in mutua ricezione

Vita Associativa

Page 64: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

64 Argomento

L.A. 139-301

Sull’attendibilità su base astronomica della nascita di Gesù(verso il 15 luglio -7) e della sua morte (9/4/27)

In passato, uno dei problemi più dibattuti è stato quello relativo al periodo sto-rico in cui visse Gesù, e ancora oggi, seppure in ritardo, alcuni studiosi conti-nuano a discutere sulle date di nascita e di crocifissione di Gesù, e su altri fattinarrati dagli Evangelisti.

Fino a poco tempo fa la datazione storica degli eventi era un problema dif-ficile da risolvere, a causa della carenza di un sistema cronologico universale:alludiamo all’Era di Abramo, a quella di Nabunasar, alla fondazione di Roma edi Costantinopoli, ecc.; persino l’inizio dell’Era Cristiana, con i suoi CalendariGiuliano o Gregoriano, è difficilmente databile.

Per questo motivo, solo alcuni fenomeni astronomici, come le eclissi delSole e della Luna, legati ad avvenimenti storici, possono essere affidabili, e glistorici meglio documentati si limitano a considerare solo questi. Tuttavia, que-sti stessi dati erano difficili da ottenere, poiché non esistevano effemeridiastronomiche precise; le prime ad essere calcolate dai computer sono piutto-sto recenti: nel 1963 le Tabelle di Stahlman e Gingerich (dal 2500 a.C. al2000 d.C.), e nel 1964 le tabelle di Tuckerman (dal 601 a.C. al 1649 d.C.).

Al giorno d’oggi è facile ottenere le posizioni degli astri per epoche antiche,così come per il periodo in cui visse Gesù (sono diffusi i programmi svizzeriSwedel, Swete, Swewin, ecc., e molti altri). Con l’aiuto di questi programmipossiamo verificare la validità di alcune date riportate nel Vangelo e chiarirealcuni punti oscuri che sono stati oggetto di dibattito fino ai giorni nostri.

Il primo punto oscuro è la data stessa della nascita di Gesù e anche la datadella comparsa della famosa Stella di Betlemme (Matteo 2,2); non è nostra in-tenzione sviluppare qui tutto il tema, in quanto è già stato trattato e pubblicatoin altri scritti, ma desideriamo semplicemente ricordarlo.

Lo “stellium” o Congiunzione astrologica (analizzato per primo da Keplero)del maggior numero di pianeti significativi avviene il 1° marzo del 7 a.C. (overso il 28 febbraio, sia secondo il Calendario Gregoriano che quello Giulia-no); ricordiamo che all’inizio della nostra Era, in Medio Oriente, si viveva una

Demetrio Santos

LE DATE DEL VANGELOTRADUZIONE DI MARIA RITA PREGNOLATO

Page 65: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

65Argomento

fase di notevole sviluppo astrologico. In questo “stellium” si congiungono, a 9°dei Pesci, il Sole, la Luna, Giove, Saturno e Venere, cinque dei sette pianetianticamente conosciuti.

Solo i Magi, astrologi orientali, videro la stella (stellium), perché possede-vano Tabelle e si avvalsero delle osservazioni dirette dei movimenti planetari,mentre il resto della gente non la vide, perché questo raggruppamento di pia-neti era occultato dalla luce del Sole, anch’esso coinvolto nella congiunzione.La “fermata della stella” (Matteo 2,9), inizio della retrogradazione, avvenne at-torno al 15 luglio del 7 a.C., data in cui i Magi giunsero a Betlemme; questoperiodo di tempo (dall’inizio di marzo a metà luglio) può corrispondere verosi-milmente alla durata del loro viaggio, in quanto partirono da un luogo non benprecisato di Babilonia, seguendo la rotta delle carovane.

La seconda data da verificare è quella della visita di Gesù al Tempio all’etàdi 12 anni circa.

Egli viveva in Galilea; la distanza in linea retta da Nazaret a Gerusalemmeè di 110 km. circa, che potrebbero essere percorsi in almeno 4 giorni di cam-mino a piedi o a cavallo, cosa possibile per un bambino di 12 anni, ma nonpossibile se fosse stato più giovane. Dobbiamo ricordare che di sabato non sipoteva viaggiare, se non per brevi tratti (mille passi, “il percorso del sabato”).Pertanto, se la Pasqua non cadeva di sabato, difficilmente si poteva raggiun-gere Gerusalemme dalla Galilea senza fare notte e perdere un giorno durante iltragitto, che attraversava Samaria, i cui abitanti non erano molto accoglientirispetto agli ebrei. Pertanto bisogna cercare una Pasqua (Luna Piena) che ca-da di sabato, cioè un “Grande Sabato”, rimanendo così 6 giorni per cammina-re.

La data che corrisponde a questi presupposti è il 21 aprile del 7 d.C., percui si deduce che questa è la data della visita di Gesù al Tempio e della con-versazione con i Dottori della Legge.

Gesù aveva allora appena compiuto 13 anni, e è aderente a ciò che ripor-tano i Vangeli.

La traduzione della Volgata (Luca 2,41) narra che i genitori di Gesù si re-cavano a Gerusalemme tutti gli anni per la “solenne festività della Pasqua”,ma è probabilmente un’errata interpretazione, poiché riteniamo che la tradu-zione più appropriata sia “Festa della Pasqua solenne” o Grande Sabato, cherisulta essere più rispondente ai fatti.

Forse la data più chiara si trova in Giov. 2,30: “Sono occorsi quarantaseianni per erigere questo tempio, e tu lo ricostruirai in tre giorni ?”. Sappiamoquando iniziò la ricostruzione del Tempio, e questo ci porta all’anno 27, pocoprima della morte di Gesù. Quella frase era stata pronunciata da poco tempo,lo possiamo dedurre dal fatto che venne gridata in faccia a Gesù da coloro chepassarono sotto la croce su cui era crocefisso. Solamente nel 27, nel 30 e nel33, la Pasqua cadeva nel Grande Sabato (Giov. 19,31), anche se molti ricer-catori hanno creduto che la data non fosse precisa.

Ma ci sono altri dati che devono essere precisati. In Giov. 10,22, ciò che èriportato sembra incongruente, in effetti inizia dicendo: “Era la festa della Con-

Page 66: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

66 Argomento

sacrazione, ed era inverno”, e di seguito arriva la domanda degli ebrei: “Se seiil Cristo diccelo chiaramente… Sono Figlio di Dio”.

La prima frase è scontata, dato che la festa della Consacrazione cadevasempre in inverno, ed inoltre, che relazione può avere questo con il fatto cheGesù sia o meno il Messia?

Tuttavia entrambe si legano dottrinalmente: la Consacrazione era una festamobile, che dipendeva dalla data di inizio dell’anno religioso, ma nell’anno 26cadeva nel giorno del Solstizio (23.XII.26), pertanto la frase ha senso, poichésignifica realmente “ed era l’Inverno / Solstizio”.

E anche la domanda ha senso: il dio della religione mitraica, dominante inquel momento, scendeva per incarnarsi durante il solstizio, e la stessa cosaaccade con la venuta del Messia ebreo.

I pagani (greci e romani a Gerusalemme) in quel momento stavano cele-brando la discesa/manifestazione del loro Messia, e così si scontrano i dueconcetti, pagano ed ebraico, che sono oggetto della discussione.

Finalmente abbiamo la data della crocifissione e della celebrazione dellaPasqua fatta da Gesù e dai suoi discepoli. Prima di poter disporre delle Tavoledi cui oggi disponiamo, non era facile trovare il momento esatto in cui si verifi-cava la Luna Piena e la sua posizione rispetto al Grande Sabato in cui morìGesù.

In effetti, da ciò che riferisce il Vangelo, si deduce che Gesù ed i suoi disce-poli celebrarono la Pasqua il giovedì dopo il tramonto del Sole, che rappresen-tava già l’inizio del venerdì ebraico (9.IV.27), perché il giorno iniziava al tra-monto e non all’alba. Al contrario gli ebrei ortodossi celebravano la Pasqua ilvenerdì dopo il tramonto del Sole, perché per loro era già sabato.

Questo significa che Gesù considerò correttamente la Luna Piena del gior-no precedente rispetto a quello considerato dagli ebrei. Quale potrebbe essereil motivo di questa scelta?

Facendo i calcoli relativi con l’aiuto delle Effemeridi, vediamo che nell’an-no 27 la Luna Piena si verificò il venerdì, circa due ore prima del tramonto delSole, per cui il Plenilunio esatto cadeva il giovedì, tra la fine del giovedì e l’ini-zio del venerdì, quindi non si è verificato il sabato come invece stabilirono iSacerdoti del Tempio.

La ragione della discrepanza può trovarsi in “interessi creati” dagli ebrei,poiché molta più gente partecipava alle cerimonie religiose nel Grande Sabatopiuttosto che in una normale Pasqua (con i conseguenti maggiori profitti per lacittà e per i “mercanti del Tempio”).

Ma potrebbe anche essere un errore involontario, perché il Sinedrio eraguidato dalla “visibilità” della Luna Nuova per stabilire il calendario, e questometodo non è così preciso.

Erano stati proposti tre anni differenti per la data della morte di Gesù, masi conferma di nuovo l’anno 27, perché la circostanza sopra menzionata si ve-rifica solo in quell’anno.

Questo ribadisce la superiorità intellettuale e culturale di Gesù rispetto aisuoi oppositori, e che risulta evidente in ogni passo del Vangelo. È probabile

Page 67: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

67Argomento

che Egli abbia conosciuto bene la cultura babilonese, la più avanzata nellostudio degli astri, ed è anche possibile che abbia studiato presso il popolo ba-bilonese (ricordiamo l’episodio dei Magi). Inoltre, la Galilea confinava con Tiroe Sidone, centri culturali molto importanti, dove in quegli anni (25-75 d. C.)Doroteo di Sidone scrisse il suo “Carmen Astrologicum”, in cui sono presentioroscopi con datazione contemporanea a Gesù (ce n’è uno dell’anno 7 a.C.),e Marino di Tiro (verso il 100), compilò le sue effemeridi astrologiche, usateper la navigazione.

Di tutto ciò esistono alcuni indizi: ad un certo punto del Vangelo si legge(Matteo 15,21) che “Gesù esce dal suo territorio e si dirige verso Sidone e Ti-ro”, anche se non si sa bene cosa sia andato a fare lì; ma è a partire da quelmomento che Gesù inizia a parlare ai suoi discepoli del proprio futuro e delproprio terribile destino (Matteo 16,21).

Possiamo riassumere la storia: Pilato viaggiò per mare fino a Gerusalemmecon sua moglie, (20 giorni di navigazione da Roma a Cesarea) nell’estate del-l’anno 25. Durante l’estate-autunno di quell’anno il clima era temperato e Gio-vanni Battista battezzava (il battesimo avveniva per immersione); uno dei bat-tezzati era Gesù, che in seguito iniziò il suo digiuno, la cui osservanza avevaun carattere di ritualità nel corso dell’anno, poiché serviva ad invocare le piog-ge autunnali.

Poco a poco si uniscono a lui i primi discepoli, alcuni di essi erano già di-scepoli di Giovanni, suo cugino. Quello stesso autunno Gesù visita Gerusa-lemme, in occasione della Festa dei Tabernacoli.

Non ci è giunta notizia del fatto che Egli abbia partecipato ai festeggia-menti della Pasqua dell’anno 26, non era un anno solenne. Abbiamo invece ilSermone della Montagna, nelle cui parole pronunciate all’aperto si sente laprimavera: “Contemplate gli uccelli del cielo… Contemplate gli iris dei cam-pi…”; è la primavera dell’anno 26 in Galilea, in seguito Gesù percorre tutta laPalestina, aumentando la sua fama ed il numero dei suoi discepoli, fino allaFesta della Consacrazione già menzionata, alla fine dell’anno; continua a pre-dicare nei primi mesi dell’anno 27 fino al giorno di Pasqua, tempo in cui final-mente si reca a Gerusalemme, è trascorso complessivamente un anno e mez-zo.

È chiaro che non acquisì la sua scienza attraverso gli insegnamenti arcaicidel Tempio, luogo in cui era considerato un intruso, ma date le sue conoscen-ze, si suppone che abbia studiato fuori Nazaret.

Con la visita dei Magi (Matteo 2,2), la predizione di Simeone (Luca 2,22),l’episodio del Tempio e i Dottori della Legge (Luca 2,47), quale padre non vor-rebbe che le straordinarie doti del proprio figlio si sviluppassero nelle miglioriscuole? I centri più vicini erano Sidone e Tiro, ma potrebbe essere stata ancheBabilonia (in cui erano presenti molti ebrei, e forse parenti, discendenti del pe-riodo della “Cattività”). Ma la sua stessa superiorità e il suo modo di affrontarela religione tradizionale lo porteranno ad essere condannato e crocifisso. Pila-to, che era appena stato eletto, e quindi con scarsa esperienza di governo, siadatta a condannarlo.

Page 68: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

68 Argomento

Morì, come riportano i Vangeli, il venerdì 9.IV.27, dopo aver predicato lasua dottrina per un anno e mezzo, aveva quindi compiuto 33 anni, conferman-do così la tradizione popolare; abbiamo conferme anche della data di iniziodella sua missione, quando Luca 3,23 dice che al principio “aveva 30 anni cir-ca”, ed effettivamente aveva 31 anni nell’autunno del 25.

Demetrio Santos, nato a Zamora, città dove attualmente risiede, è il deca-no o il “grande saggio” degli astrologi iberici, avendo cominciato le sue ricer-che nel 1950. Ha approfondito le relazioni esistenti tra la teoria ondulatoria fi-sica e l’astrologia, stabilendo le equazioni fondamentali del “campo zodiacale”e scoprendo il periodo direzionale, detto C 60. Figura di rilievo nello studiodella cultura astrologica classica per le sue ricerche e per le traduzioni dei testidi Tolomeo (Tetrabiblos), Manilio (Astronomicon), Albubather, Ibn Ezra, Mes-sahallah, Ermete, Matías Haco, etc. in castigliano, ha partecipato alla maggiorparte dei Congressi iberici. È autore di Investigaciones sobre Astrología(1978), La interpretación astrológica (1980), Astrología teórica: ecuacionesfundamentales (1985), Introducción a la historia de la Astrología (1986),Astrología y gnosticismo (1986), Astrología física (1988), e Principios astroló-gicos, gradientes y tablas fotoeclípticas (1992), El lenguaje de los truenos(2003). È stato insignito del Premio Mondiale Mercé Tamarit di Investigazioneastrologica.

SOCI QUALIFICATI

Gli iscritti all’Albo sono considerati “Soci qualificati”

e l’elenco è trasmesso al CNEL in vista della imminente

– si spera – approvazione della legge in merito.

A pagina 169 del numero 137 sono riportate le condizioni

per diventarlo tramite Corsi di specializzazione CIDA

oppure per titoli “qualificanti”,

o con due Membri CIDA che fungano da “garanti”.

Page 69: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

69Argomento

L.A. 139-307

Sembra paradossale associare nella medesima riflessione questi concetti, cheapparentemente possono sembrare lontani dalla mentalità “moderna”, ma giànell’epoca classica, soprattutto nei cenacoli del rinascimento, furono lo stimo-lo della ricerca della conoscenza.

La natura è retta dalla forza dell’amore, sia universale sia umano, chesgorga dalla stessa fonte, e che per il mondo classico è rappresentato dal Diosupremo atemporale e immateriale.

Questa forza è completamente circolare, nel senso che scende e ritornacontinuamente, da ciò si può comprendere che l’atto del creare è un atto diamore supremo, e la sua successiva emanazione dà origine a tutto ciò cheesiste nel mondo dei sensi.

Per comprendere queste idee forniamo un diagramma delle sensazioni:

Mariano Aladrén

AMORE, ASTROLOGIA E ERMETISMOTRADUZIONE DI MARIA RITA PREGNOLATO

Fig. 1.

PIACERE

BELLEZZA

AMORE

DIO

MONDO

Page 70: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

70 Argomento

Così la manifestazione creatrice sarebbe un atto di amore che fluisce e ri-torna al suo punto di partenza che è Dio, in maniera continua ed ininterrotta.

Allo stesso modo, questi quattro cerchi, o stadi, in cui si perfeziona l’operadell’amore, servono come strato formativo, conferendo consistenza specificaad ogni sensazione umana.

Fondamentalmente possiamo così comprendere che la modalità di osser-vazione della natura da parte del mondo classico era sensibile e ragionevole,contrariamente ad oggi che solamente viene cercato ciò che è ragionevole.

Fig. 2.

NATURA

ANIMA

MENTE

DIO

MONDO

Questa maniera ragionata di intendere la realtà sensibile configura il mon-do, come possiamo vedere nel diagramma precedente (Fig. 2), in cui si puòapprezzare, in base alla realtà che osserviamo, il profilarsi e qualificarsi dellesue strutture.

In ugual modo questo modello sensibile risponde al mondo delle formedell’ energia naturale:

Logicamente questo modello di comportamento sensibile è di per sé amo-re, poiché realmente ciò che esiste nel mondo è l’amore; “il minor amore” lochiameremo odio, che non esiste come tale, è piuttosto un livello inferiore del-l’atto amoroso; nessuna parte del mondo odia un’altra.

Esempio: il fuoco non fugge dall’acqua per odio, ma per amore verso sestesso e per non essere spento dal freddo dell’acqua. L’uomo non odia un al-tro uomo, ma i suoi vizi.

Page 71: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

71Argomento

Facciamo tutti parte dell’amore macrocosmico e dell’amore umano micro-cosmico, che ci incita a ritornare allo stato di amore (ossia di equilibrio uni-versale ed umano); la prudenza è, fra tutte le virtù umane, l’espressione fon-damentale dell’amore, poichè conferisce moderazione e proporzione alle altretre virtù che le sono conseguenti, e che rappresentano le tre grazie del mondoclassico:

Fig. 3.

ACQUA

ARIA

FUOCO

SOLE

TERRA

PRUDENZA

FORZA GIUSTIZIA TEMPERANZA

Fondamentalmente questa forza amorosa è guidata dalla LUCE, principioenergetico formatore che emana direttamente dal livello Divino, e si connettecon tutte le forme creatrici.

Questa LUCE si sdoppia in due sensazioni o livelli: INNATA (NATURALE)E INFUSA (SPIRITUALE), così da poter identificare e definire la sua azione, inbase alla sfera in cui opera, generando forme e movimenti.

Per percepirla disponiamo di 6 sensi.

2 APPARTENGONO ALLO SPIRITO (INVOLUCRI DELL’ANIMA)3 AL CORPO O AL MONDO (CORPO)

Page 72: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

72 Argomento

In questo modo la ragione sarebbe associata alla vista e all’udito, i sensiche ci garantiscono il corretto sentire dell’amore autentico e gli altri tre sensipotrebbero solo percepire il suo riflesso nella materia.

Le sensazioni provenienti da questi primi 3 sensi ci garantiscono la perce-zione del vero amore, reintegrandoci alla nostra fonte originaria o spazio divi-no atemporale (immortale).

Grazie a questo possiamo comprendere i diagrammi ermetici:

VISTA

FUOCO

UDITO

ARIA

TATTO

TERRA

GUSTO

ACQUA

OLFATTO

VAPORI

RAGIONE

Attributo delle divinità

ATEMPORALE

PIÙ LONTANO ----------------------------------------------------------- PIÙ VICINO

Page 73: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

73Argomento

Vista l’importanza della LUCE quale veicolo formatore e strutturante del-l’amore, questo diventa evidente anche nelle relazioni personali; abbiamo duetipi di amore, o due forme di Venere, come ci spiegano Marsilio Ficino ed altriautori ermetici:– Venere Celeste: Adora e ama il riflesso di un’immagine abbellita del divino

ed esorta in questa direzione.– Venere Ordinaria: Forza di generazione. Desiderio di generare una forma

simile a quella divina.Il risultato dell’azione dell’amore: uno desidera CONTEMPLARE LA BEL-

LEZZA e l’altra desidera GENERARLA.Sono entrambe necessarie per il vero amore, una senza l’altra NON E’ VE-

RO AMORE.Ne consegue che coloro che si amano si donano in due modi:

– Semplice - l’amato non ama l’amante.– Reciproco - nel quale amatore ed amante si corrispondono.

Colui che ama cerca di trasferire il suo spirito all’amante, per cui smette divivere per se stesso, cioè “muore”; l’ amante non corrisposto è come se fossemorto, perchè non si può riconoscere nell’amato.

Di conseguenza colui che ama senza essere corrisposto non vive in nessunluogo.

Invece, quando due persone si amano reciprocamente ognuno dei due vivenell’altro.

In questo modo gli esseri umani per vivere si donano reciprocamente, di-menticando se stessi.

Chiaramente, ognuno possiede se stesso, ma nell’altro. Quindi quando amo, incontro me stesso nell’altro, anche perchè pensa a

me, e recupero ciò che di me si conserva nell’altro. La stessa cosa fa l’altrapersona.

Riassumendo:Se io, dopo essermi perso (amando), grazie a te mi riscatto, riprendo pos-

sesso di me stesso; e se grazie a te riprendo possesso di me stesso, possiedoprima di tutto e soprattutto te, più che me stesso, e sono molto più vicino a teche a me stesso; quindi io non aderisco a me stesso, lo faccio solo grazie a te,che fungi da intermediario.

Questa è la differenza tra la forza di Cupido e quella di Marte, certamentel’Amore e il Potere sono differenti.

Un politico possiede da sé gli altri (potere).Un’amante si appropria di stesso grazie all’altro (amore).Così ogni persona che ne ama un’altra si allontana da se stessa e si avvici-

na all’altra e, “morti” come singoli individui, resuscitano nell’altro.

A livello astrologico si possono comprendere queste chiavi celesti al mo-mento di interpretare i temi natali e valutare il livello di trasmissione di veroamore, includendo i due tipi di amore (amore celeste e ordinario):

Page 74: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

74 Argomento

1) Pianeti “scambiati” (amore perfetto rappresentato in Giulietta e Romeo).

2) Ascendente nello stesso segno con lo stesso pianeta reggente3) Le Veneri natali allo stesso grado e nella stessa casa

Mariano Aladrén è fondatore con José Luis Carriòn di Gracentro, AssociazioneCulturale di Valencia con una sede propria in una antica torre ben ristrutturata,che assegna annualmente un premio internazionale. Coordinatore su internetdella lista mondiale Astrocuantica, collabora da oltre dieci anni nel progettoeditoriale di recupero delle fonti astrologiche antiche, curando le pubblicazionidi testi di Ali Aben Ragel, Morin de Villefranche, Antonio de Nájera. È Consi-gliere dell’Istituto di Studi Miguel Servet e fondatore del Foro Mundial Dyates-sarón.

LUI CONGIUNZIONE ASPETTO LEI

SOLE CONGIUNTO A LUNA

LUNA CONGIUNTO A SOLE

MARTE CONGIUNTO A VENERE

VENERE CONGIUNTO A MARTE

su *SESTILE*

Tutte le novità per la professione di Astrologo

e i “Casi clinici” da valutare.

*Sestile* : 11 numeri per anno - Euro 20

Page 75: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

75Argomento

L.A. 139-315

Una teoria psicoanalitica sostiene che inconsciamente noi modelliamo i nostrirapporti adulti sui genitori, sposando incautamente i nostri padri o le nostremadri come fece il mitico Edipo. Freud, rifacendosi al dramma di Sofocle, Edi-po Re, teorizzò il complesso di Edipo, suggerendo che il figlio intrappolato inuna relazione triangolare ha l’esigenza inconscia di eliminare il padre rivale perconquistare la madre. Questo concetto fondamentale del suo pensiero ha su-scitato una notevole risonanza in psicologia per almeno un centinaio di anni.Pare che anche le ragazze vogliano allontanare le loro rivali. Carl Jung coniò ilcomplesso di Elettra ricalcando la storia dell’eroina che, con la complicità delfratello, realizzò il piano di assassinare la madre per vendicare la morte del-l’amato padre.1 Questo grande dramma della mitologia greca rappresentò unaeccellente risorsa per i drammaturghi del 5° secolo e i padri della psicologia.Tuttavia, non tutti accettarono il proclama di Freud. Alfred Adler pensava cheil complesso di Edipo potesse venire confermato solo se si trattava di un unicofiglio, o del primo. Come secondo figlio, lo psicologo era nato all’ombra di unfratello maggiore e non era collegato al triangolo parentale che Freud, comeprimogenito, aveva descritto.2 La teoria freudiana, comunque, trionfò nella pri-ma metà del 20° secolo e dimostrò di comprendere appieno i pericoli deglischemi che replicavano le figure genitoriali nelle relazioni adulte.

Ma, alla fine del 20° secolo, i modelli incominciaronono a modificarsi privi-legiando un tipo di relazione basato sull’eguaglianza (opposto a quello più tra-dizionale e gerarchico). L’incidenza delle dinamiche fraterne sulle nostre rela-zioni adulte venne ad essere sempre più confermata. L’intelligence astrologicaaveva comunque sempre suggerito questo legame che si snoda attraverso lecase conosciute come case di relazione, le zone dell’oroscopo, cioè, dove vie-ne descritta la ricerca evolutiva dell’anima gemella. Essa incomincia dalla ter-za casa, quella dei fratelli.

La ricerca individuale per un rapporto alla pari è concepito, modellato esperimentato nella terza, settima e undicesima casa. Questi settori, che nonincludono il rapporto genitori-figli in quanto tendenzialmente disuguale e di-

Brian Clark

LE CASE DELLE RELAZIONIFratelli, partner, amici: le nostre altre metàTRADUZIONE DI ANGELA CASTELLO

Page 76: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

76 Argomento

pendente, sostengono l’uguaglianza e l’individualità della relazione attraversoun continuo processo di crescita.

Presupponendo che non ci siano intercettazioni, i segni sulle cuspidi dellecase relazionali sono sestili od opposti all’ascendente, congiunti o trigoni al di-scendente. Queste case, essendo per natura simpatetiche con l’orizzonte, ap-poggiano la nostra visione del mondo, la nostra personalità e il nostro impulsoa lottare per andare avanti. Viceversa, risultano “in contrasto” con il meridia-no, l’angolo verticale ereditario legato al retaggio familiare. Qui, esse non pos-sono trovarsi in armonia con le aspettative parentali e gerarchiche.

Le Case delle relazioni: con i fratelli, con il partner, con gli amici.

La terza casa simboleggia le nostre esperienze iniziali su base paritaria contutti quelli che hanno condiviso il nostro ambiente primario (soprattutto fratellie sorelle ma anche cugini, amici, vicini, e compagni di scuola). Le interazionisociali con partner, colleghi e conoscenze hanno origine dai rapporti con i fra-telli. Perciò, la terza casa è un modello per gli schemi relazionali.3 Qui, noi te-stiamo la risposta proveniente dal mondo esterno attraverso l’azione o reazio-ne dei nostri fratelli usandoli come uno specchio che riflette il modo in cui sia-mo accettati. Il fratello è il nostro primo partner e il testimone dei nostri primitentativi.

Il segno sulla cuspide della terza casa, il suo reggente e i pianeti che vi sitrovano descrivono dunque il potenziale comportamento che viene seguitonella relazione adulta, e nell’ambiente esterno in genere, attraverso le qualitàdei fratelli o di quelle che proiettiamo su di loro.

La seconda casa relazionale è la settima. Al contrario della prima, si trovaal di sopra dell’orizzonte e, pertanto, suggerisce maggiore visibilità ed obietti-vità. La casa dei fratelli, essendo al di sotto dell’orizzonte e contenuta nel piùlargo sistema familiare, non consente la scelta “dell’altro”. Nella settima, inve-ce, i partner provengono da un ambiente estraneo alla famiglia e possono es-sere scelti. Ma in essa portiamo sempre il modello a priori della terza con tuttele sue esperienze.

La settima casa rappresenta la sfera dell’eguaglianza a livello adulto doveincontriamo quelli che sentiamo vicini e che sono in grado di integrare la no-stra parte mancante. La settima ci fa vivere l’esperienza di essere con un altro,uguale a noi, in modo intimo ed affidabile. Che i partner siano uniti nel matri-monio o siano compagni di vita, collaboratori di affari o amici, essi si impe-gnano con noi sullo stesso livello di reciprocità. Il termine partner contienepart, cioè la coscienza di essere separati-distaccati, e tuttavia in grado di unir-si.

Tradizionalmente, questa è anche la casa dei “nemici dichiarati” dove l’op-posto (alla prima casa) è l’avversario. Le vecchie rivalità fraterne possono es-sere rimesse in gioco con il partner. In un contesto attuale, il nemico dichiara-to della settima casa potrebbe essere la nostra ombra piuttosto che un indivi-duo reale. Nondimeno, l’inconscio è terribilmente astuto nello scegliere le per-

Page 77: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

77Argomento

sone che incarnano le qualità-ombra. Pertanto, le dinamiche fraterne irrisoltepossono essere proiettate sui partner adulti.

La proiezione è un meccanismo inconscio di difesa che, se diventa consa-pevole, aiuta a rendere più autentico il rapporto. Misteriosamente, nella setti-ma casa siamo di fronte a ciò che appare tanto opposto e diverso eppure èsoltanto un riflesso parziale di ciò che è ancora inconsapevole dentro di noi.Qui percepiamo affinità, congenialità, e familiarità. Il partner rappresenta, co-sì, uno stimolo a riunirci con la parte mancante di noi stessi. Il segno sulla cu-spide è significativo ed è spesso prominente nell’oroscopo del nostro partner.Il quale, di solito, incarna le qualità della nostra settima casa molto tempo pri-ma che esse riescano ad integrarsi con successo nella nostra vita.

Nel trattare i problemi di coppia, trovo molto utile e rivelatore farmi rac-contare l’ordine di nascita dei fratelli, il loro numero e genere, l’intervallo tra lenascite, ecc. Questi dettagli spesso contribuiscono a far emergere le proble-matiche tra fratelli che si infiltrano nelle relazioni del momento. Le energie pla-netarie della terza casa che sono ancora proiettate sui fratelli o inespressedentro di noi troveranno un nuovo sbocco nel rapporto adulto espresso dallasettima.

La undicesima casa è l’ incontro tra uguali nella comunità che si trova al-l’esterno della famiglia. Essi includono “gli altri nel sociale” – colleghi, soci,conoscenze, amici e collaboratori. Questa è la casa dei gruppi, delle comuni edelle organizzazioni, che rimandano alle nostre prime esperienze del collettivo– la famiglia. Ma sebbene la undicesima descriva il gruppo, non vincolato dalegami di sangue o parentela, in essa confluiscono sempre le esperienze fami-liari. Come membri di un’associazione, il nostro rapporto con gli altri membricatalizzerà le inconsce memorie dei nostri primi pari: fratelli e sorelle. Nellaundicesima casa noi noi persistiamo tendenzialmente a ricreare gli stessi pro-blemi familiari irrisolti e a scaricarli sui gruppi che abbiamo scelto.

Allo stesso modo della settima, l’undicesima casa si trova al di sopra del-l’orizzonte, ma nel settore orientale dove la focalizzazione è sull’individuo. Co-me individui, noi siamo contenuti in un sistema di società più largo, soggettialle sue leggi, influenzati dalla sua etica e vincolati dai suoi tabù. Siamo nelsettore dove ancora una volta diventiamo parte di un tutto. Il sistema dei fra-telli era un microcosmo incluso in questa sfera e, dunque, ha un’incidenza no-tevole sulle capacità di sentirsi a proprio agio in altri sistemi sociali.

Qui le relazioni con gli altri sono percepite come familiari, in quanto gli altrisono simili a noi, alleati dallo spirito affine. In qualche maniera, l’undicesimasignifica il ritorno a casa, alla ricerca della parte mancante attraverso il sensodi congenialità e della gioia dello stare insieme. Congenialità significa, alla let-tera, “con le generazioni” una descrizione appropriata di comunità condivisa.Nella undicesima possiamo provare il senso di appartenenza ad una famigliaallargata, rimanendo individui nel collettivo. È un aspetto importante quello diimparare ad essere separati dal collettivo, in quanto ci prepara a liberare l’ani-ma collettiva della dodicesima casa.

Tuttavia, i gruppi degli amici, dei colleghi, e le organizzazioni alle quali ci

Page 78: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

aggreghiamo risvegliano in noi le esperienze incomplete fatte con i fratelli,portandoci nuovamente alla rivalità. Spesso queste esperienze di gruppo sonoregressive, poiché ci ricordano i nostri comportamenti infantili, quando si lot-tava per ottenere l’attenzione dei genitori - adesso rappresentati dal leader delgruppo. Se ancora non abbiamo imparato a sentirci uguali, allora reagiremomale di fronte agli apparenti atti di favoritismo concessi dal leader al rivale,collega o membro del gruppo. Gli adulti sono vulnerabili quando vengono ri-spolverate le ostilità fraterne respresse per essere trasferite nella vita profes-sionale e nelle terapie di gruppo. Tali sentimenti minano l’equilibrio del collet-tivo.

Ma la undicesima casa può anche essere il territorio dove si redimono irapporti conflittuali dell’infanzia. Un amico affettuoso, un collega che ci inco-raggia o un gruppo sostenitore sono tutti elementi curativi per le prime feriteinferte dal sistema fraterno. Potremmo anche essere capaci di conseguire nelmondo esterno ciò che non saremmo mai in grado di fare in quello dei fratelli.Infatti, anche se ne siamo ancora influenzati, non siamo più legati ad esso, e lacasa undicesima è l’arena in cui possiamo combattere per porvi rimedio.Adesso siamo in grado di scegliere i nostri fratelli e le nostre sorelle. Essi pro-vengono dallo stesso clan spirituale e, come noi guardano avanti nella stessadirezione, portandosi dietro le stesse speranze e gli stessi desideri per il futuro.Essi sono partner, uguali ed affini nella famiglia del mondo. È questa la fratel-lanza.

L’Elemento Aria: il Respiro della Relazione

Nella ruota zodiacale standard, le case delle relazioni sono quelle di aria. Diprimo acchito, l’aria non sembrerebbe la più adatta per la relazione dato chepuò rivelarsi separata, distaccata, e distante. È focalizzzata più sul cielo chesulla terra ed abbraccia ideali elevati e trascendenti che raffreddano l’impegnonella relazione. In genere, più che partecipare, il tipo aria fa da spettatore, rap-presenta il messaggero ma non necessariamente il messaggio. Tuttavia, l’ariaincoraggia l’eguaglianza, l’invidualità, e la consapevolezza necessarie al rap-porto per consentire l’unione senza la perdita del sé. Nello zodiaco, ciò è rap-presentato dal fatto che l’aria precede l’acqua. Se c’è un salutare senso di se-paratività, questo è una salvaguardia contro la regressione verso la resa o lafusione totale in cui il sé si sentirebbe perduto. L’aria favorisce il distacco suffi-ciente a rapportarsi con qualcuno diverso da noi. Le case delle relazioni forni-scono una base privilegiata per questo obiettivo in modo che l’immergersi nelrapporto possa essere consapevole. Separatività e simbiosi, due istinti la cuipolarità serpeggia nella vita, vengono continuamente equilibrati dall’elementoaria.

Le case di aria con le loro qualità di distacco, indipendenza, e capacità diosservazione sono tutte importanti nel rapporto basato sull’eguaglianza inquanto testimoni della sua evoluzione. La terza casa attesta gli anni della no-stra fanciullezza, condividendone la stessa storia, la stessa cultura e può esse-

78 Argomento

Page 79: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

79Argomento

re considerata la pietra di paragone delle nostre prime esperienze. La settimaevidenzia il processo di maturazione e di scoperta nel territorio che si estendeal di là della famiglia. La undicesima mette in luce le nostre esperienze profes-sionali e personali man mano che cresciamo nel mondo. In queste case, la do-cumentazione dello sviluppo della nostra storia personale è condiviso e conva-lidato dalle persone che sono significative nella nostra vita.

I segni associati con le case di aria sono i Gemelli, la Bilancia, l’Aquario.Nella ruota zodiacale standard, il segno dei Gemelli/3a casa è alla instancabilericerca dell’altro gemello.4 La Bilancia/7a è alla ricerca del partner ideale.L’Aquario/11a rappresenta il viaggio verso l’eguaglianza sociale. I glifi di que-sti segni sono duali, due linee distaccate l’una dall’altra. Gemelli ed Aquariosono rappresentati in forma umana mentre la Bilancia è il solo ad essere rap-presentato da un oggetto inanimato- i piatti della bilancia. La dualità, il giudi-care, il pesare fanno parte integrante del rapporto nella sua evoluzione.

Gli attuali reggenti dei segni di aria Mercurio, Venere ed Urano e il classicoreggente dell’Aquario, Saturno, governano la sfera del rapporto tra uguali. Es-si sono le divinità che incontriamo nel processo archetipico dell’individuazionee del rapporto. Altre forme di governo legano insieme questi segni. Mercurio,signore dei Gemelli, è anche esaltato in Aquario o nell’undicesima casa. Sa-turno, come reggente tradizionale dell’Aquario, è esaltato in Bilancia. Veneregoverna la Bilancia nell’astrologia tradizionale e i Gemelli in quella esoterica.

I fili dell’amicizia si intrecciano in questi segni. Attraverso i segni e le casedi aria ci sono simboli consistenti che ci ricordano il processo di legare, con-nettere, allacciare ma anche quello della separazione, del dualismo e della po-larità.

Sulle cuspidi delle relazioni

I segni sulle cuspidi di queste case sono significativi per descrivere il nostroapproccio alla relazione paritaria. Se non ci sono intercettazioni nell’oroscopo,sulle cuspidi delle tre case ci sarà lo stesso elemento. La tavola che segue mo-stra la combinazione degli elementi in un oroscopo.

Elementi nelle case Elementi Elementi Elementidi relazione sull’Ascendente sul M.C. sul IC

Fuoco Aria Acqua Terra

Terra Acqua Fuoco Aria

Aria Fuoco Terra Acqua

Acqua Terra Aria Fuoco

Esaminiamo gli elementi sulle cuspidi per una prima visione del nostro tipodi approccio al rapporto. Il fuoco è un elemento spirituale e il suo atteggia-mento verso la vita è generalmente molto istintivo, spontaneo, diretto e deter-

Page 80: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

minato. Quando si trova sulle cuspidi, esso diventa il custode della soglia delrapporto tra uguali, spingendo l’individuo ad agire in modo competitivo, co-raggioso, inquisitivo, e a rafforzarne il senso di autoscoperta e di esaltazione. Ilsettore della relazione è un’area vitale dove è possibile analizzare e sperimen-tare il sé. Il fuoco desidera che il partner condivida il suo senso di avventura edi amore per i viaggi,.

L’ardente spirito del fuoco, nonché la ricerca per la perfezione filosofica ela verità assoluta, incontra la sua ombra nei sentimenti negativi espressi da le-targia e criticismo. Gli individui di fuoco sono frustrati per l’incapacità dei par-tner di condividere le loro idee. O peggio, il partner potrebbe indicare i poten-ziali trabocchetti e problemi derivanti da tali idee. L’individuo fuoco può inter-pretare ciò come una critica mentre è spesso un sincero tentativo per aiutarload ancorarsi alla realtà. I sentimenti oscuri sono inoltre negati dall’esigenza delfuoco di essere ottimista e di sentire lo scorrere dell’energia vitale. Il rifiuto del-la negatività e della depressione induce a proiettare questi sentimenti sul par-tner, che esprime così ciò che l’individuo fuoco è restio ad accettare. Un fratel-lo terra o acqua può essere stato il primo a doversi assumere la proiezionedella sua negatività

Il fuoco è appassionato e, come il suo elemento, brucia il nuovo territorioraggiunto e anela ad allontanarsene per andare più lontano. Insieme alla pas-sione e all’ eccitamento c’è in lui anche irrequietudine e noia. La tendenza na-turale può esser quella di entrare in relazione all’improvviso, con brio e dina-mismo, e poi accorgersi che il fuoco si sta spegnendo e che la passione origi-naria sta incominciando a svanire. Il fuoco esige libertà e il bisogno di esplora-re nuovi territori, il che spesso lo allontana dalla relazione. Deve assolutamen-te fare ciò che desidera, e nello stesso tempo vuole entrare in competizione erecitare la sua parte. La necessità di essere in rapporto con quelli che sono ingrado di assecondarlo nel suo bisogno di avventure, ricerche, e discussioni fi-losofiche, è molto importane. Con i fratelli, partner ed amici, il fuoco vuolecondividere la ricerca di significato e della verità.

Con i segni di terra Toro, Vergine e Capricorno sulle cuspidi di queste casec’è un approccio molto diverso. La terra è più conservatrice ed autocontrolla-ta, rispettosa del tempo. Al contrario del fuoco, ha una naturale tendenza aprocedere lentamente e con prudenza all’interno dei rapporti. Ha infatti biso-gno di stabilità e sicurezza. È fondamentale che il partner sia impegnato, affi-dabile ed equilibrato, in grado di provvedere a tutte le necessità del rapporto.Il quale si nutre di attenzioni e di opere. La terra considera il rapporto con se-rietà in quanto esso rappresenta un investimento sulle risorse materiali edemotive, come pure un impegno di lunga durata.

La terra valorizza l’impegno, la fedeltà e la devozione, e si sente responsa-bile e protettiva verso i suoi pari. Ciò può esprimersi attraverso il dovere e gliobblighi verso i fratelli, con il pericolo di frenare altri tipi di relazione. Fortuna-tamente, con la terra su queste cuspidi le prime esperienze di regole, respon-sabilità e compiti contribuiscono a forgiare una struttura solida per la relazio-ne. I partner di terra di solito sono comprensivi circa i propri bisogni di privacy

80 Argomento

Page 81: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

81Argomento

e conforto, e di quelli del partner. Se si sentono insicuri, però, possono diven-tare possessivi e smaniosi di controllo, col risultato di inibire l’altrui libertà eprivacy.

La terra è l’elemento dell’incarnazione e della materialità. I valori, il denaroe tutto ciò che si possiede sono importanti in un rapporto tra eguali. Il compitodella terra è quello di imparare a condividere, a discriminare tra “mio” e “tuo”,perciò la condivisione tra fratelli può essere stata un problema. Come gestirelo scambio di tali risorse con il partner è direttamente proporzionale a quantolegati e fiduciosi siamo nella relazione. Potremmo proiettare il nostro senso divalori su un partner incapace di condividere spontaneamente le sue risorse oche usa tali risorse per difendere la sua intimità. Con la terra c’è una strettaconnessione tra la capacità di condividere ciò che si ha e quella di essere inti-mi con qualcuno. Rendere il partner compartecipe delle nostre risorse dipendeper lo più da come abbiamo gestito i nostri averi con i fratelli.

La terra è l’elemento dei cinque sensi, e condividere il mondo dei sensi èimportante: ammirare l’arte, ascoltare un brano musicale ispirato, gustare unpasto sontuoso, riempire l’aria di essenze fragranti, o abbracciare e manifesta-re l’affetto verso l’altro, sono tutte immagini dell’insieme dei piaceri terrestri.La terra vuole una relazione ben delimitata senza escludere le forze vitali, aspi-ra alla stabilità e all’impegno senza che essi diventino fissi e legati alla routine.La terra sulle cuspidi di queste case lotta per trovare l’equilibrio necessarionell’atmosfera continuamente mutevole delle relazioni con fratelli, partner edamici.

La trinità di aria include Gemelli, Bilancia ed Aquario. L’aria è a suo agiocon le manifestazioni di eguaglianza, condivisione e teoria delle affinità ma sitrova male nella sfera dell’intimità e della costanza emotiva. Per l’aria è natu-rale esplorare tutta la gamma di possibilità nell’ambito del rapporto per soddi-sfare la propria curiosità e l’ esigenza dell’indagine. Queste persone hanno bi-sogno di tanto spazio dal punto di vista emotivo, fisico, e psicologico prima diessere sufficientemente pronti a “sistemarsi”. La mutevolezza è spontanea, esenza uno spazio sufficiente l’aria si sente repressa e incapace di respirare, ac-centuando così l’ansietà. Se la relazione diventa soffocante la necessità di se-pararsi diventa un imperativo. Il rapporto con i fratelli potrebbe essere il terre-no su cui per la prima volta ci sentiamo stimolati ad esplorare idee ed avven-ture. Il fratello è il partner con cui scambiare pettegolezzi ed emozioni. Datoche la comunicazione è essenziale nel rapporto, la mancanza di tale fattorepuò incidere negativamente su una relazione adulta.

L’elemento acqua è formato da Cancro, Scorpione e Pesci, che inserisconola profondità delle sensazioni e dell’amore nell’ambito del rapporto. L’acquascorre verso la parte misteriosa e mistica di esso, e gli individui di acqua sonoinsieme attratti e respinti dalla “energia” e dalle “vibrazioni” degli altri, incapa-ci di controllare sia l’invisibile filo che li spinge verso una persona sia l’impulsoche li respinge. L’acqua, inoltre, idealizza coloro con cui si rapporta - fratelli,partner, amici ed associati. Mentre il fuoco è, in genere, concettualmente idea-listico l’acqua lo è dal punto di vista emotivo, spesso attratta da rapporti im-

Page 82: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

possibili nella realtà. I tipi di acqua sono guidati dai loro sentimenti, stimolatidall’empatia e dalla compassione per l’ altro, con probabili squilibri nel rap-porto stesso.

Spesso questi sentimenti non sono reciproci, e l’individuo non si sente ap-poggiato emotivamente. Il potere dell’acqua di cancellare la separatività emo-tiva può portare alla trappola seduttiva. Questa viene vissuta come la capacitàdi sentire le altrui sensazioni (o, almeno, ciò che si crede siano le sensazionialtrui), di prodigarsi per le altrui necessità e preoccuparsi per le altrui insicu-rezze. E ciò sarebbe molto bello se non fosse per il fatto che qualcuno potreb-be considerare opprimente ed invasivo il tutto. Per i tipi di acqua, il senso diabbandono e di differenziazione emozionale è terribilmente penoso, tuttavianecessario per imparare la difficile lezione della separatività.

Con l’acqua si entra nel rapporto attratti dalla percezione di un legameprofondo, mossi dalla necessità di nutrire, fondersi e sommergersi nell’altro,probabilmente dopo aver sperimentato la seduzione nella casa dei fratelli. Ilche potrebbe essere avvenuto per vari motivi: a causa di un’atmosfera familia-re poco funzionale, per non essere stati in grado di condividere appropriatisentimenti con i fratelli, per un segreto che è diventato un forte legame, o peressere stati costretti a badare agli altri fratelli. L’acqua confonde i limiti, equando è necessario separarsi l’individuo può essere incapace di andar via.Inoltre, quando è importante essere presenti, l’altra persona può anche nonessere disponibile. Il flusso dell’acqua si fonde e confonde con ciò che trova, eperciò non può essere a suo agio quando si parla di separazione.

Le cuspidi di queste case sono ingressi che portano ad un nuovo mondo diesperienze rappresentato dalle relazioni. Qui troviamo non solo l’anima gemel-la ma anche i relitti, le immagini, le emozioni, i modelli e le memorie di altrirapporti. La saggezza astrologica ci ricorda l’arcaico legame tra le nostre rela-zioni primarie e quelle adulte. Ogni oroscopo individuale contiene questa vi-sione inserita nelle case delle relazioni le quali riuniscono le immagini dei fra-telli, del partner e degli amici nell’unica e vera immagine dell’anima gemella.

NOTE1 Jung introduce il Complesso di Elettra come “una figlia che elabora uno speciale legame

con il padre, ed un corrispondente atteggiamento di gelosia nei riguardi della madre”.CARL JUNG, The Collcted Works, vol. 4: Freud and Psychoanalysis, tradotto da RFC Hull,Routledge & Kegan Paul (London: 1961), 347-8.

2 Per un commento astrologico sui padri della psicoanalisi e le relative dinamiche sui fra-telli vedi BRIAN CLARK, The Sibling Constellation, Penguin (London: 1999).

3 La quarta casa è un modello per i vari tipi di dipendenza, legami e intimità.4 Per l’approfondimento di questo archetipo vedi BRIAN CLARK, Mythic Signs: The Zodiacal

Imagination (Melbourne: 2002) disponibile presso Astro*Synthesis, 407 Johnston Street,Abbotsford 3067 o BRIAN CLARK, “Gemini: Searching for the Missing Twin”, The MountainAstrologer, Numero #91, giugno/luglio 2000.

82 Argomento

Page 83: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

83Argomento

L.A. 139-320

Urano è entrato nei Pesci nel marzo del 2003 e ne uscirà in maggio 2010. Net-tuno ha fatto il suo ingresso in Aquario nel gennaio del 1998 e ne uscirà nelmarzo del 2011 per riprendere possesso del suo regno pescino.

A parte l’attuale mutua ricezione e l’elusività, i due non sembrano averemolto in comune. Uno simboleggia l’individualità, l’altro la globalità. Però sitrovano entrambi in due segni che optano, sia pure con modalità diverse, perl’unione e la fratellanza. E sono in grado di collaborare dalle loro postazioniscambiate in vista di qualcosa che va al di là del contingente. Naturalmente,sappiamo tutti che essi, come gli altri pianeti, rispecchiano ma non determina-no le vicende umane. Tuttavia, resta più comodo personalizzarli e caricarli dimana per comprendere, o tentare di comprendere, ciò che ci accade e di cuisiamo testimoni. Così, continuiamo a spiare il loro passaggio nei cieli speran-do che siano clementi. Dopo tutto, l’astrologia è stata creata dall’uomo perl’uomo, che deve potersene servire ed avere i suoi riscontri rassicuranti. Unodi questi riscontri credo di averlo vissuto in prima persona con un gruppo-va-canza in Botswana. Il caso può sembrare insignificante ma è bello, secondome, poter applicare l’astrologia alla quotidianità di cui, in fondo, è intessuta lanostra vita.

In psicologia sociale, un T(raining)-group è un insieme di persone che siriuniscono per un determinato obiettivo pratico in un determinato tempo nel-l’ambito di un determinato spazio. In questo spazio-tempo si originano delledinamiche che possono portare al successo o all’arenarsi del progetto. Tuttodipende dall’interscambio dei ruoli e dalla leadership. Come ruoli si intendonoquelli del leader, del capro espiatorio, dei sostenitori, dei detrattori, ecc. E cisono anche gli osservatori esterni ed interni. Qualsiasi risultato, comunque, èin grado di operare delle trasformazioni sui singoli che dureranno nel tempo.

Da un punto di vista del tutto ideale, invece, un gruppo si forma per affinitàelettive con lo scopo di un obiettivo comune di un certo livello. Anche se conqualche esagerazione, potremmo riferirci, per analogia, ai Cavalieri della Ta-vola Rotonda nella loro ricerca del Santo Graal. Tuttavia, a ben pensarci, èproprio questo tipo di umanità, o di gruppo, quello suggerito da Nettuno inAquario e Urano nei Pesci in mutua ricezione. I due pianeti generazionali e tra-

Angela Castello

VIAGGIO IN BOTSWANAcon Urano e Nettuno in mutua ricezione

Page 84: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

84 Argomento

sformativi, nella loro attuale relazione, sembrano rispondere in pieno allo slo-gan “Uniti nella diversità” proposto da Joyce Hoen in un suo recente Weekha-ed.

Immaginate delle persone eterogenee per età e background culturale. Siincontrano, si presentano con superficiale cordialità all’aeroporto di Francofor-te davanti al cancello d’imbarco, destinazione (gli spagnoli direbbero con unbellissimo termine: Destino): Maun, capitale del Botswana. Si incontrano dav-vero per caso, ognuna con motivazioni diverse e magari banali, oppure cau-salmente perché, si dice, niente avviene per caso ma tutto fa parte di un piùgrande disegno già prestabilito? Quali sono i legami reali che in seguito le uni-ranno in un corpo unico, sia pure limitato al qui e ora? E perché hanno sceltoproprio il Botswana? L’astrologia può dare delle risposte? Supponiamo chepossa farlo, per esempio attraverso gli indicatori karmici tradizionali. Spinta dauna certa curiosità (sono pur sempre una Gemelli), ho preso in esame tali ele-menti senza la pretesa di spiegarli. Si tratta ovviamente di ipotesi verificabilisoltanto a livello personale, anche se inserite in una struttura generale.

Innanzitutto, ho redatto la carta del gruppo al momento dell’incontro:5/8/04, h. 22:15,(GMT+1), Francoforte (Germania), 50N07-008E40. Ho ana-lizzato:

La 12a casa, quella del destino, molto estesa con la cuspide in Pesci.L’asse dei Nodi Lunari, cioè i punti in cui la Luna incontra durante il suo

cammino quello del Sole (eclittica), qui collocati in Toro/Scorpione, 1a/7aL’asse Vertex e Antivertex, che funzionano un po’ come AS e DS, ma in

senso più destinico, al di là del nostro controllo. Nel nostro grafico il Vertex sitrova a 9°44’ della Bilancia in 6a, l’Antivertex è opposto. Dunque, ci incontria-mo nel quotidiano alla ricerca, forse, del nostro equilibrio attraverso un gruppoideale (Bilancia) di cui probabilmente abbiamo nostalgia (Venere reggentedella Bilancia cong. Luna Nera/difficoltà, in 3a/Gemelli)

La fase lunare (alle spalle del Sole, disseminante: alla ricerca della propriaidentità attraverso un qualche tipo di crociata? In questo caso, la spinta a farepropaganda per un ideale: la difesa degli animali selvatici-asse 12a/6a)

La Luna pre-natale, che indica il crogiuolo genetico di provenienza. Si tro-va in Cancro/10a, inquadrata tra Saturno alle spalle – realismo e autocontrollonei sentimenti – e Marte/Leone in avanti – entusiasmo, iniziativa, aggressivitàfrenate in parte dal mentale/Mercurio congiunto a Marte sulla cuspidedell’11a. Cosa potrebbe voler dire? Forse, tra l’altro, ricettività e sensibilitàverso l’ambiente-prevalentemente acquatico. Per Lilly il Cancro denota, nellezone interne come in Botswana, fiumi, laghi, ruscelli, stagni e acquitrini. E ineffetti il delta dell’Okavango, il secondo fiume per importanza dell’Africa au-strale, da noi visitato, è una grande palude di limpida acqua corrente dove vi-vono innumerevoli e splendide specie di uccelli (elemento Aria)

La Luna Nera-il secondo fuoco (l’altro è rappresentato dalla Terra) dell’or-bita ellittica della Luna, che ha parecchi significati ma che, alla fine, potrebbeessere definito come ostacolo ai pianeti che contatta, quasi un buco nero chene risucchia le energie o come rimpianto per qualcosa che non c’è. Questo,

Page 85: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

85Argomento

secondo alcune teorie. A me piace aggiungere: la capacità femminile o animi-ca di rifiutare le regole imposte dal collettivo per seguire le proprie. Nel nostrografico è congiunta a Venere/Gemelli in 3a. Venere era l’unica dea femminileindipendente in un Olimpo prevalentemente maschile e patriarcale.

Ho poi redatto i grafici dei singoli individui costituenti il gruppo, in tutto 10persone compresa la guida.

Senza addentrarmi nei particolari perché sarebbe troppo lungo, ho potutoconstatare come ogni tema individuale fosse collegato ad uno o più elementi,diciamo “karmici”, tra quelli presi in esame nel grafico del gruppo come unità.E come ognuno fosse collegato agli altri in maniera diretta o trasversale.

1. Grafico del gruppo Botswana

Come si può vedere incominciando dall’AS in Ariete, si tratta di un insiemecostituito da persone dinamiche, individualiste, gelose della propria indipen-denza e, nello stesso tempo, rispettose di un certo ordine gerarchico. Il chepermette al leader ufficiale, espresso dallo splendido Sole in Leone in 5a, distabilire il tono generale e di esercitare il proprio ascendente su tutto il gruppodall’interno senza prevaricarlo, anzi tenendo conto delle diversità individuali(Sole opposto a Nettuno in 11a). Il rapporto che deriva dallo scambio energe-tico tra il leader e il gruppo avviene sulla base di un’eguaglianza empatica

Page 86: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

86 Argomento

(Nettuno in Aquario). In quanto al rapporto interno a livello orizzontale, ilgruppo cerca di raggiungere un equilibrio armonico quasi ad esorcizzare lasua eterogeneità attraverso il rispetto reciproco ed il consenso generale (DSBilancia) malgrado le notevoli differenze caratteriali che qualche volta sfioranoil conflitto.

La coesione come gruppo avviene lentamente – MC Capricorno – attraver-so la routine giornaliera programmata in modo razionale ed attentissima alleregole che devono servire alle necessità di tutti (6a Vergine con Mercurio/ra-zionalità e Giove/espansione, entrambi trigoni al MC). Le regole sono essen-ziali quando ci si trova a dover vivere gomito a gomito come succede automa-ticamente in un campeggio senza supporto di strutture esterne. Del resto ilprogramma che il gruppo si è dato, espresso dall’asse nodale 1a/7a, si focaliz-za sull’Io e gli Altri, cioè sul rapporto che va gestito in maniera trasformazio-nale (Plutone, 2° signore della 7a, in 8a) attraverso il raggiungimento di unobiettivo ideale (Plutone in Sagittario).

Mi sembra interessante il percorso evolutivo dell’asse dei nodi che, dallaLuna pre-natale con NN in Toro/8a e NS in Scorpione/2a = trasformazionedell’ambiente e delle risorse individuali, si sposta qui sull’asse 1/7, in segni ro-vesciati, quasi a voler dimostrare di aver introiettato il concetto di amore perl’ambiente per proiettarlo sul gruppo. Da notare il quadruplice Grande Trigonodi Fuoco che coinvolge i Luminari, l’AS, e Marte in uno stretto interscambio dienergie che si scarica sul vertice più in alto rappresentato da Plutone in8a/trasformazione nel segno del Sagittario/lunghi viaggi. Il grande Trigono diFuoco si riferisce spesso agli Iniziati. Nel nostro caso si tratta soltanto di per-sone in via di apprendimento che hanno già raggiunto una certa maturità evo-lutiva.

Ci sono, dunque, tutti i presupposti per cui queste persone possano amal-gamarsi malgrado le differenze individuali. Tra di loro, quella che sembra unpo’ in sottotono è l’affettività, agita in modo disinvolto e apparentemente su-perficiale (Venere/Gemelli ) forse ostacolata dal timore di una precedente fra-tellanza non pienamente vissuta (Venere congiunta alla Luna Nera) e che, pro-prio per questo, verrà in seguito proiettata verso una fratellanza più estesa emeno personalizzata (Venere in trigono a Urano/Pesci in 12a). Tuttavia, le ra-dici (4a casa) sono basate sui tradizionali valori cancerini che includono senti-menti e sensazioni. Solo che essi sono ancorati al principio di realtà e imbri-gliati in modo che possano servire costruttivamente al gruppo (Saturno Can-cro in 4a sestile a Giove Vergine in 6a). In un certo senso, anche il tono gioio-samente vitale e un po’ baldanzoso dei singoli componenti (Marte inLeone/5a) viene controllato dalla determinazione del collettivo che vuole l’uni-tà nella diversità (Urano in Pesci opposto dalla 12a).

Ma qual è l’obiettivo che si è posto il gruppo una volta formato? Semplice-mente quello di un fotosafari a caccia di animali, soprattutto di grossa tagliacome leoni, rinoceronti, elefanti, anche se non sono ignorati quelli di piccolataglia come le infinite coloratissime specie di uccelli o manguste, fagoceri e al-tro. Il fotosafari non consiste soltanto nel fare delle belle foto. Significa, nel si-

Page 87: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

87Argomento

lenzio più assoluto e a rispettosa distanza, cercare seguire spiare studiare leabitudini degli animali selvatici per coglierne tutte le sfumature di comporta-mento, in modo da immergersi nel loro stesso ambiente e cercare di capirli. Infondo, non ci sono molte differenze tra loro e noi a livello emotivo. In genere,essi diventano pericolosi per l’uomo solo se si credono attaccati. Per esempio,l’elefante può diventare terribilmente aggressivo quando è spaventato. Ma èabbastanza generoso con i suoi presunti nemici. Incomincia a sventolare leorecchie quasi a significare: Stai attento! Se l’avvertimento non è raccolto, ol-tre che sventolare le orecchie incomincia a barrire sollevando la proboscide.Se ancora non basta, fa qualche passo avanti minacciosamente e poi si ferma,almeno un paio di volte. Solo alla fine carica. Una precauzione importante èquella di indossare indumenti del colore della terra: beige, marrone, verde nonbrillante. Un indizio di più per ricordarci che siamo tutti legati alla stessa Gran-de Madre.

I parchi sono molto controllati perché questi animali non subiscano danni acausa dell’avidità degli uomini. Purtroppo ci sono ancora bracconieri in giro, einqualificabili individui che li allevano, portandoli via dalle madri ancora cuc-cioli per usarli nella caccia, e condannarli a morte. Quando le guardie forestalisi imbattono in animali feriti caduti nelle trappole dei bracconieri, li portano inparchi più piccoli sistemandoli in recinti protetti. Perché quando questi animaliincominciano a vivere con l’uomo diventano fiduciosi e, anche se guariscono,non sono più in grado di provvedere alla propria sopravvivenza. Lo stesso leo-ne può finire per comportarsi come un cane, leale e affettuoso verso quelloche considera il suo padrone. Ne abbiamo visto uno, ormai adulto, allevato colbiberon dal direttore del parco, raspare, mugolare, e scagliarsi come impazzitocontro la palizzata finché questi non si è deciso ad entrare per giocarci e acca-rezzarlo.

L’obiettivo, perseguito inizialmente dalla maggioranza, è stato, man manoe quasi senza avvedersene accettato da tutti. Del resto, il tempo è quello dellavacanza con la V maiuscola, lo spazio è dato dagli immensi parchi ricchi dianimali selvatici, e quasi del tutto privi di villaggi, ne abbiamo visti e visitatisoltanto due. L’obiettivo cui uniformarsi non poteva essere che quello. Traspa-re anche dal grafico lungo l’asse 6a/12a. Abbiamo, infatti, la Luna/sensibilitàin Ariete, voglia di avventura, in 12a/animali di grossa taglia, a contatto di unarealtà insolita e un po’ diversa (ancora 12a) rispetto agli schemi occidentali.Nella 6a/animali di piccola taglia, la routine quotidiana è centrata sulla visio-ne/Giove, anche 2° signore naturale della 12a, e sull’attenzione ai dettagli,Mercurio signore della 6a/Vergine, doppiamente nel suo domicilio.

Il gruppo non si è proposto una meta qualsiasi di vacanza. Il fatto che lamaggioranza dei componenti, appartenga astrologicamente agli elementi Ariae Terra (4 di Aria, 4 di Terra, 2 di Fuoco di cui uno con AS di Aria e l’altro diTerra) spiega già perché abbia scelto l’Africa. Dove se non qui, infatti, dellepersone prevalentemente razionali e concrete potevano andare alla ricercadella loro parte sconosciuta – la loro funzione inferiore, secondo Jung – pertentare, sia pure inconsciamente, il recupero della loro identità integrale? Ma

Page 88: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

88 Argomento

perché proprio il Botswana? Dopo tutto, ci sono altri Stati in Africa che offronopossibilità analoghe. Mi sono chiesta se non ci fossero alchimie genetiche pre-esistenti tra il nostro/piccolo e il grande gruppo/Botswana.

2. Grafico comparato delle Lune pre-natali

Mi è sembrato di sì. Se analizziamo, infatti, le due Lune pre-natali compa-rate, cioè quella del gruppo unitario e quella del Botswana come Stato, vedia-mo subito un legame interessante. Il Vertex – circostanze che incidono sugli in-contri costringendo gli individui a prendere atto di risvolti karmici o comunqueincontrollabili – collocato nella carta della Luna pre-natale del Botswana in Pe-sci/grandi spazi, è congiunto all’ Urano/evento improvviso di quella del grup-po. L’Antivertex, a 4°30 della Vergine, è congiunto a Venere, sempre del Bot-swana, indicando, forse, un approccio alla vita di tipo matriarcale, rispettosodella natura. Ancora una coincidenza con il gruppo. Inoltre, la nostra Luna pre-natale, collocata in 10a/aspirazioni nel segno del Cancro/affettività primaria ècongiunta a Giove/dilatazione dell’attaccamento alla propria terra nella cartadel Botswana. Mentre il nostro Giove, in Vergine/estensione del senso di servi-zio in 12a/la nostra parte perduta, si congiunge alla Luna pre-natale del Bot-swana, a sua volta congiunta a Urano/presente-quotidiano e Plutone/risorseimpensate. La Luna, tra le altre cose, rappresenta la sensibilità e la memoria.

Page 89: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

89Argomento

3. Grafico dello Stato del Botswana

Secondo la tradizione orale locale, uno dei popoli che per primi si installa-rono su queste terre, gli Shan, vivevano in comunità dove uomini e donneavevano diritti paritari, (Sole in Bilancia) Nessuno possedeva niente e ogni co-sa era posseduta dal gruppo. Ecco perché non avevano problemi nell’usaretutto ciò che vedevano (Giove visione in Cancro/analogo della propria terra),né avevano necessità di preoccuparsi circa i limiti spaziali (Nettuno oppostoToro/territorio) Ed ecco perché furono ben presto sterminati, prima dalle altretribù che in seguito sopravvennero, poi dagli occidentali.

Il concetto di uguaglianza dei diritti, però, non si è perso nel tempo. È statoreintegrato nella Costituzione del 1966 (Sole in Bilancia) insieme agli antichivalori (Venere/gruppo congiunta Urano/fratellanza tribale) simboleggiati dallabandiera nazionale: 5 bande con le due esterne di colore azzurro, a significareil cielo e l’acqua, 2 interne nere e 1 centrale bianca, a significare l’armonia trarazze diverse. Tale armonia viene espressa astrologicamente anche da Nettu-no/globalità in Scorpione/individualismo. Ci potrebbero essere altre indicazio-ni astrologiche in tal senso se si tenesse conto della domificazione standardper il mezzogiorno. Ho preferito non utilizzarla e limitarmi alla simbologia deisegni.

Page 90: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

90 Argomento

Per quanto riguarda la mitologia, molto complessa, la vita ha origine dallamantide, venerata come una dea madre. La mantide sembra un insetto crude-le perché, al pari dello scorpione, divora il compagno durante l’accoppiamen-to. In realtà, essa sacrifica se stessa a beneficio della comunità in quanto, do-po aver deposto le uova che continueranno la specie, muore. Un richiamo alsimbolismo pescino?

Il Botswana è uno stato democratico. Nel passato, erano abitati anche iluoghi aridi e collinosi (Luna in Ariete) dove si praticava l’allevamento di ovini.Oltre a questa attività si continuava a praticare la caccia (Luna-Ariete/originiguerriere trigona Marte) ad animali selvatici nei boschi, savane, luoghi ripidi(Marte in Leone). Attraverso la caccia venivano studiate le abitudini degli ani-mali e si imparava a rispettarli (Marte sestile a Mercurio/apprendimento) per-ché rappresentavano una fonte notevole di sopravvivenza (utilitarismo di Mer-curio)

Attualmente, la politica economica si basa soprattutto sul commercio dianimali di allevamento esportati nell’Unione Europea, quindi abbastanza selet-tivo (Mercurio/commercio in Bilancia) come del resto è selettivo il turismo(Mercurio/viaggi) che mantiene molto alti i costi - i campi tendati fissi, peresempio, non contengono più di 8 tende mentre quelli pre-allestiti non supera-no le 10. Le risorse agricole (Vergine) vengono valutate (Venere/Vergine), tra-sformate (Plutone/Vergine) con una tecnologia (Urano/Vergine) che porta allaconservazione e all’utilizzazione (Vergine), specialmente nelle relazioni com-merciali con l’estero (Giove/estero sestile Venere/contratti) Le individualità tri-bali (Scorpione/analogo dell’8a-gestione dei rapporti) sono rispettate ma as-semblate in una unità nazionale (Nettuno in Scorpione)

Si instaura dunque una certa sinergia tra il gruppo e il Botswana, doveUrano e Nettuno per segno, per case o per aspetti e transiti sono preminenti.

È infatti in questo spazio-Botswana che, quasi riandando indietro nel tem-po, si rivivono improvvisamente sensazioni ataviche dimenticate. Come quan-do, tornando la sera dopo una giornata faticosa stanchi e infreddoliti, bastavascorgere in lontananza i grandi fuochi del campo per sentirsi subito a casa. Oquando, dopo esserci rapidamente lavati viso e mani in una bacinella di acquacalda-la doccia era possibile solo dopo il pasto del mezzogiorno- potevamogustare un aperitivo seduti in cerchio (ancora Nettuno?) attorno ad uno dei trefuochi per commentare i fatti della giornata in attesa della cena. Il quotidianocon i suoi piccoli avvenimenti diventava allora l’unica dimensione reale. Queipiccoli avvenimenti, però, ci sembravano grandi, e forse lo erano per le inde-scrivibili emozioni che ci offrivano: per esempio, le migliaia e migliaia di bufaliall’abbeverata del Chobe che apparivano all’improvviso dietro una curva, aperdita d’occhio. Oppure le centinaia di pellicani bianchi, in formazioni di voloa forma di cuneo, che si avvicendavano in picchiata nelle zone ritenute più pe-scose del Chobe planando come idrovolanti per poi riprendere quota in unaspecie di elegantissima danza. Sembravano scene da film o da inizi del modo.Così pian piano durante lo snodarsi del viaggio, attraverso sentimenti ed azionicondivise, ognuno si sentiva sempre più responsabile per tutti gli altri e vice-

Page 91: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

91Argomento

versa finché l’Io e il Tu scomparivano per dar posto al Noi. Difficile sentirsi so-li. Impossibile non assaporare il senso di assoluta sicurezza nello stare insie-me, o quello di trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Si trattava davve-ro del passaggio di Urano e Nettuno che mostravano, una volta tanto, il lorolato benevolo?

Ma guardiamo il tema comparato tra Gruppo e Botswana.

4. Grafico comparato del Gruppo e del Botswana

Gli elementi di rilievo sembrano le due Lune congiunte in Ariete e i dueMarte congiunti in Leone, entrambi in segni di fuoco, entrambi pianeti perso-nali, i primi legati alle sensazioni, i secondi alle emozioni. Le Lune, in 12a ca-sa/risorse dell’anima, indicano la sensibilità, agita con motivazioni differenzia-te da parte dei due gruppi (il nostro e quello allargato dello Stato-Botswana)verso gli animali selvatici di grossa taglia. I Marte, in 5a casa (tempo libero,tono vitale) mostrano, da un lato, la gioia di vivere una vacanza libera da so-vrastrutture, dall’altra l’iniziativa e l’estroversione (Marte in Leone) in perfettasintonia tra di loro. Nella nostra carta, Giove/regole-leggi, in 6a/Vergine/con-servazione della natura/servizio è congiunto allo stellium costituito da Urano,Plutone e Venere del Botswana, determinato a ricostruire le proprie risorse conamore. Entrambe le carte mostrano la spinta ad operare nella quotidianità che

Page 92: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

92 Argomento

si realizza nel ruolo ( rispettivi trigoni al MC) e nel programma che il gruppo elo Stato si sono dati (entrambi i NN in Toro/clan/natura/affidabilità/bellezza)

Dunque, sia il nostro gruppo che lo Stato del Botswana sembrano in qual-che modo affini: entrambi capaci di rispettare i diritti collettivi, di armonizzarele diversità, di porsi un obiettivo in grado di soddisfare le aspirazioni – di felici-tà? – di ognuno. Entrambi, hanno captato delle istanze trasformative rispec-chiate astrologicamente dai pianeti, Urano e Nettuno, che si trovano in un par-ticolare rapporto di tempo proiettato in un determinato spazio. Se volessimoconsiderare i transiti sul Botswana relativi al periodo del viaggio (6-13/8/05),tenendo conto della domificazione standard (mezzogiorno) troveremmo che lanostra 11a casa in Aquario con Nettuno/empatia coincide con la 2a/territoriomentre la nostra 12a/la parte perduta con Urano/volontà di trasformazioneentra nella 3a/apprendimento.

Si può concludere, allora:a) che c’è stata un’attrazione reciproca non casuale tra i due gruppi,b) che l’elemento trasformativo catalizzatore sia stato rispecchiato dai due

pianeti trasformazionali Urano e Nettuno,c) che le trasformazioni operano sia su grande sia su piccola scala dove l’una

agisce sull’altra sinergicamente,d) che in analogia con Urano e Nettuno, pianeti lenti, la significatività della

trasformazione sui singoli si rivela preferibilmente su tempi lunghi.

L'articolo di Daria Muller pubblicato sul n. 135

della Rivista conteneva lettere al posto dei simboli.

Sul numero successivo 136 a pag. 98

è stata riportata la chiave di trasformazione.

Segnaliamo comunque che su richiesta

potremo inviare agli interessati

l'articolo completo via e-mail.

Page 93: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

93Argomento

L.A. 139-390

Fabrizio Corrias, nostro Delegato di Civitavecchia vorrebbe avere qualcheinformazione in merito. Così ci scrive:

«...studiando i vari tipi di domificazione mi sono imbattuto in una domifica-zione “octotopica” di un certo Aldo Lavagnini. Ho anche trovato dei riferimentialla tecnica di domificazione, ma troppo generici per ricostruirla in modo sod-disfacente. So che lo stesso ha scritto un libro: “Quello che dicono gli astri” ecredo o spero che in esso sia specificato il suo metodo di domificare. Ho cer-cato il testo (del 1937) su innumerevoli siti di vendita di testi antichi o usati,ma il risultato è stato un nulla di fatto».

Rammentiamo che la suddivisione del cielo in otto spicchi precedette fra iCaldei quello in dodici, e qualche tempo fa è stato riproposto anche da alcuniAutori francesi.

* * *

Il CIDA veneto ha organizzato felicemente in aprile un viaggio in Perù (vediresoconto sotto Casa Nona) e la foto a colori

Per il 19 settembre Arturo Zorzan e Nadia Paggiaro propongono un viaggiodi una settimana a Lanzarote. Hanno già aderito 65 partecipanti. I posti volosono limitati, per cui invitiamo altri eventuali aderenti a contattare al più pre-sto Arturo entro fine giugno. (vedi recapito sotto Delegazione Veneto a fine vo-lume)

* * *

Un altro gruppo di amici e Soci ha organizzato in maggio una crociera flu-viale sul Rodano (v. foto a colori), fra l’altro favoriti dal bel tempo. Oltre allaCamargue, alle splendide Arles e Avignone, si sono “visitate” le cantine delBeaujolais con splendide viste sul “mare ondulato “ di vigneti a perdita d’oc-chio. Con una inedita e improvvisata serata musicale ci siamo guadagnati laammirazione di tedeschi e americani presenti in larga maggioranza...

VITA ASSOCIATIVA

Page 94: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

94 Argomento

Molto emozionante la visita ai luoghi ispiratori di Van Gogh, nei pressi diArles.

A Lione siamo stati festosamente accolti dai cari amici francesi: MauriceCharvet – Presidente del CEDRA – con l’amabile moglie Annie Claire, DenisLabouré, già noto ai nostri Soci del viaggio a Creta, e due loro colleghi.

* * *

Ha fatto una breve visita turistica in Italia il nostro corrispondente daMosca Dimitri Ptolomei Svarovich, che insegna fisica teorica all’università diMosca, con la moglie esperta biochimica.

Si sono incontrati con nostri esponenti di Milano, Bologna, Firenze, Vene-zia, Ferrara e Torino.

Ci hanno spiegato – loro – i segreti e le caratteristiche …di tutti i monu-menti italiani, visitati con una cura che forse pochi di noi hanno come abitudi-ne! Sono persone amabili e preparate e ci auguriamo che possano presto tor-nare in occasione di manifestazioni ufficiali.

Page 95: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

95

CASA QUARTA

Luigi MaggiCesare Pavese: era destino?

Page 96: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

96 Argomento

L.A. 139-410

Giovanotto, due cose non vanno toccate: la fa-miglia e i sentimenti.Toglietene una e l’altra cade. Toglietele entram-be, e che cosa ci resta? Lussuria bestiale e lamusica negra? A voi piace la musica negra?

(da Fuoco grande di Cesare Pavesee Bianca Garufi, Einaudi, p. 82)

Sono ormai trascorsi più di cinquant’anni dalla morte di Cesare Pavese, unmito senz’altro nel campo letterario, ma anche un eroe per il mondo della psi-che. Il risvolto di copertina del suo libro prediletto Dialoghi con Leucò nellaprima edizione Einaudi del 1947, doveva contenere un testo di presentazionescritto dall’autore stesso che è invece riportato nelle note ai testi a p. 201. Erail suo libro preferito, che portò con sé all’albergo Roma di Torino la sera del 27agosto 1950. Fu lì che andò a suicidarsi tramite overdose di barbiturici.

Per chi non conoscesse l’autore può costituire una valida introduzione allasua tematica fondamentale, quella del conflitto tra vita e poesia, come risultadallo stesso titolo del suo diario postumo Il mestiere di vivere (Einaudi). Il testoè il seguente:

Cesare Pavese, che molti si ostinano a considerare un testardo narratorerealista, specializzato in campagne e periferie americano-piemontesi, ci scoprein questi Dialoghi un nuovo aspetto del suo temperamento. Non c’è scrittoreautentico, il quale non abbia i suoi quarti di luna, il suo capriccio, la musa na-scosta, che a un tratto lo inducono a farsi eremita. Pavese si è ricordato diquando era a scuola e di quel che leggeva: si è ricordato dei libri che leggeogni giorno, degli unici libri che legge. Ha smesso per un momento di credereche il suo totem e tabù, i suoi selvaggi, gli spiriti della vegetazione, l’assassiniorituale, la sfera mitica e il culto dei morti, fossero inutili bizzarrie e ha volutocercare in essi il segreto di qualcosa che tutti ricordano, tutti ammirano un po’straccamente e ci sbadigliano un sorriso. E ne sono nati questi Dialoghi.

Dal 1947 al 1950: a tre anni dalla fine queste parole racchiudono un lasci-to testamentario ben preciso, col quale l’autore vuole comunicare ai posteri unsegreto che li costringerà a ricordarlo proprio per questo misterioso contenutodell’anima umana e non per la sua attività di scrittore di romanzi. Infatti aveva

Luigi Maggi

CESARE PAVESE: ERA DESTINO?

Page 97: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

97Argomento

deciso di smettere di scrivere, senza però avere trovato una valida attività so-stitutiva. Non è difficile svelare quale sia il segreto accennato, scoperto neglianni dell’infanzia e della prima adolescenza e in seguito, dopo la fine dellaguerra, coltivato in una attività editoriale che avrebbe fatto la fortuna della ca-sa editrice Einaudi di Torino, per la quale fece pubblicare i testi più notevoli ditutto il secolo ventesimo sul tema del mito, della fantasia, della fiaba, dellapsicologia del profondo, della magia e della storia delle religioni, assumendo-ne in quegli anni la veste di dittatore culturale, come egli stesso dice ironica-mente di sè.

Tale segreto è quello racchiuso nei miti e nelle leggende di tutti i tempi an-tichi, in quell’inconscio e in quella nuova dimensione del tempo scoperta nelnostro secolo da autori come Freud, Jung, Frazer, Levi Bruhl, Propp, Graves,Eliade, le cui opere stava contribuendo a diffondere nella seconda metà delsecolo. È il tema del contenuto della mentalità dei primitivi, dell’infanzia e de-gli adulti civili ma mentalmente malati. Il segreto accennato è quello che intutti noi si riferisce al mistero della vita, al tocco del sacro, del magico e delreligioso. È il segreto celato nel mistero della vita e della morte, della creativi-tà, degli dei e dell’immortalità.

Ecco perché il suo libro preferito risulta essere proprio Dialoghi con Leucò.Giungerà al punto di portarlo con sé nel luogo in cui aveva deciso di entrareeroicamente nell’altra realtà, nella dimensione parallela, affinché ne testimo-niasse la sua appartenenza. È l’operetta con la quale per la prima volta avevaosato affrontare il tema che peraltro costituiva il sottofondo della sua culturadurante l’adolescenza. Insomma il segreto da svelare che tutti ricordano e chequindi tutti sanno è quello che appartiene agli uomini di tutti i tempi, siano es-si poeti, letterati oppure gente comune che, senza osare di ammetterlo, credo-no ancora alle fiabe, alle leggende e alle tradizioni, magari a quella di BabboNatale o di Gesù Bambino, in altre parole ai sogni e alla fantasia. Il che liespone al pericolo di essere presi per ingenui bambinoni o, peggio ancora, perinsani di mente, se non proprio per pericolosi pazzi antisociali, agli occhi dicoloro che hanno invece abbandonato l’infanzia per identificarsi con la sola ra-gione.

E Pavese, pur essendo divenuto uno scrittore professionale di successo,non si manteneva molto lontano dalla mentalità di chi queste cose le sa, mafinge di non saperle, mantenendo rispetto ad esse un distacco misto di ironia edi autosufficienza. Come se temesse di svelare il segreto, il quale deve restarelì a separare per sempre l’infanzia dall’età adulta, il sogno dalla realtà.

Ma veniamo al dunque, al perché e al come sono stato condotto a CesarePavese e al suo segreto, ormai non più celato, che tutti (me compreso) ricor-dano, connesso tra le altre cose all’unità degli opposti, e dunque al mistero delnascere e del morire.

Venerdì 24 ottobre 2003, giornata di sciopero generale: sto vedendo allaTV un film del ’62 che porta il titolo molto evocativo de L’Inferno è per gli eroi,film sulla seconda guerra mondiale con Steve McQueen, Fess Parker e JamesCoburn, titolo originale Hell is for heroes, di Don Siegel.

Page 98: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

98 Argomento

Dopo qualche minuto mi rendo conto che come spesso accade, sia neifilm sia nei romanzi, ciò che conta, il messaggio, è solo il titolo, che tra l’altrosarebbe piaciuto a chi, come Pavese, prediligeva l’accostamento tra il compitodell’eroe e la morte in età giovanile, insomma il tema della discesa agli inferi ela ricerca della rinascita attraverso la tipica impresa del viaggio del mondo deimorti.

Allora alla fine del primo tempo spengo l’audio e telefono alla nipote di Ce-sare Pavese, per sapere se è riuscita ad ottenere l’informazione che le avevorichiesto, cioè l’ora di nascita dello zio. Sentivo infatti che era arrivata. Me lacomunica ed ho la conferma: è proprio l’ora che le avevo anticipato, le 6 dimattina. Mi serviva infatti per calcolare il suo tema di nascita, del quale so-spettavo giustamente un AS in Leone o in Vergine.

Finisco di vedere il film per puro dovere e poi stendo il tema, mosso dauna profonda curiosità, quella di verificare una mia ipotesi sul perché di unsuicidio che fece a suo tempo scandalo e scalpore, in quanto nell’idea della ri-voluzione politica non rientra facilmente l’ammissione che ci si può ammazza-re per una delusione d’amore. Infatti Pavese era già un mito letterario della si-nistra italiana.

Ma in realtà sono anche motivato dal desiderio di verificare se in quel do-cumento del destino che è l’oroscopo personale, il tragico gesto fosse previstofin dalla nascita. Inoltre vorrei chiarire che il mio interesse per Pavese non faparte di un mondo letterario, non sono infatti né un critico, né un giornalista,né un professore di letteratura e nemmeno uno studioso di politica, sono inve-ce un libero cercatore dello spirito, anzi a dire il vero ne sono un trovatore. Lospirito infatti l’ho già trovato, ma ogni giorno che sorge lo devo ritrovare dacapo, accumularne l’energia e far sì che altri lo trovino per la prima volta. Lospirito è qualcosa che però non va scambiato con l’intelletto, ciò che i francesichiamano ésprit, è invece qualcosa che sorge interiormente, piuttosto che dal-la percezione sensoriale del mondo esterno.

Ma dopo questa precisazione epistemologica torniamo all’indagine che lospirito stesso mi ha imposto: osservo bene l’oroscopo che ho sotto gli occhi ealla fine mi dico che no, non può essere stato dettato dal destino l’impulso sui-cida. Intanto l’AS è a 16 della Vergine ed il Sole è proprio sull’AS, non in dodi-cesima casa. Quindi non si presentano prove particolarmente difficili da indi-viduare e da superare nell’arco dell’esistenza.

Sulla base comunque di questa prepotente curiosità nei confronti delle mo-tivazioni profonde e nascoste che in generale ci spingono ad atteggiarci neiconfronti della morte e del morire, passo poi a rivedere le poche cose che co-nosco della vita di Pavese, a partire della scoperta che avevo fatto poco tem-po prima di un suo dato biografico, vale a dire del suo soggiorno nel territoriodi Crea nel Monferrato durante la seconda guerra mondiale, poco prima del-l’armistizio fino alla liberazione.

Questo fatto mi aveva particolarmente incuriosito perché metteva in evi-denza una probabile significativa coincidenza con una mia esperienza, il miosoggiorno nel territorio del Biellese durato quasi vent’anni, a partire dal 1979,

Page 99: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

99Argomento

dopo un pellegrinaggio alla Madonna Nera di Crea e alla Vergine Nera di Oro-pa.

Ma il primo incontro con Pavese risale a quando avevo 18 anni, alla letturacioè del Compagno, il romanzo letto durante l’ultimo anno di liceo propostodalla prof. d’italiano, comunista, Maria Teresa Rosso. Lo rileggo, ma non midice niente, è invece il suo diario che mi attira, questo Mestiere di vivere cheho tra le mani, al quale è affidato, ne sono certo, il segreto della sua morte,non solo, ma anche della sua vita e della sua opera letteraria.

Pavese era un creatore vero, questo suo neologismo, nonché la contrap-posizione tra il mestiere del poeta e il mestiere di vivere, farà fortuna, è entratooggi nel mondo della canzone. Avevo comunque il sospetto fondato che nellasua vita il comunismo e la rivoluzione non avessero la preminenza che hannovoluto far credere i loro sostenitori.

Il sospetto in realtà mi era già sorto agli inizi degli anni 80 alla seconda ri-presa di Pavese, quando avevo scoperto durante la stesura del mio primo Ca-lendario del Dio Anno, il suo interesse tramite Dialoghi con Leucò per il mito eper la religione. Mi aveva sorpreso che l’autore del Compagno avesse sceltoun libro sul mito qual è appunto Dialoghi con Leucò. Voglio perciò approfondi-re ora tramite il diario i motivi profondi di questa sorpresa.

Dunque leggo e rileggo il diario, per ottenere informazioni sulla sua vita,per pormi un’idea precisa dell’uomo, non dello scrittore, che era poi ciò chelui voleva e finisco per riscontrare come il diario sia pervaso da una profondadicotomia, quella tra arte e vita, a tal punto da far sorgere il sospetto che lamorte stessa fosse ricercata proprio per sanare per assurdo tale conflitto esi-stenziale e tale suprema contraddizione che nasce nella coscienza di ogni uo-mo in modo del tutto reale.

Alla fine giungo alla conclusione: no, non era destino, non sta scritto nellinguaggio delle stelle. Nel tema di nascita il Sole sull’Ascendente lo porta abrillare, a diventare una star, famoso agli occhi altrui oppure ai propri. Nel miomestiere sono re, scrive nel suo diario senza falsi pudori. Infatti è come il Solea mezzogiorno, a 42 anni al culmine della propria vita ottiene il premio Stregache lo sanziona ufficialmente scrittore di successo. E questo è il Sole. Ma ladominante del tema è mercuriana, di un Mercurio però infero e notturno, mes-saggero e guida delle anime nell’aldilà più che gran comunicatore col mondoesterno. Vero è che Mercurio si colloca in Bilancia, quindi governa il processomentale tramite impulsi erotici. È un poeta infatti prima che narratore , lo sivede da Venere in Cancro che regge Mercurio dall’undicesima casa. Domineràtotalmente (qui il destino amoroso) tutto il processo tormentato del suo ro-manticismo esistenziale.

Amore e morte è dunque il tema della sua ricerca psichica, il che non puònon rimandare al sacro, al mistero della vita e della morte come unità degliopposti. Ma Venere è isolata e ciò significa anche isolamento amoroso. Il dia-rio a questo proposito si diffonde nei particolari più scabrosi e giunge a inve-stigare crudelmente gli aspetti dell’incomprensione da parte del femminile. Ilnodo lunare in Cancro in decima indica che il destino personale si manifesta

Page 100: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

100 Argomento

nell’ambito della famiglia, ma in particolare con le donne. Stranamente Pave-se non dedica una parola alla figura della madre. Perché? La sua assenza èpresenza di vita o di morte?

Chirone è trigono al nodo lunare nord in Cancro che però è quadrato aMercurio. In ogni caso non ha avuto il tempo di formarsi una famiglia propria edi raccogliere in questo campo, sia nel bene sia nel male, ciò che era stato se-minato nelle precedenti esistenze. La quadratura del nodo lunare a Mercuriosembra poi attribuire ostacoli agli amori sul nascere (la difficoltà iniziale e laprova in età giovanile).

Tenendo sempre d’occhio la prospettiva del suicidio come tendenza,l’inter-pretazione del tema mette anche in evidenza che il Sole è opposto a Chirone ,la Luna a Giove e Mercurio a Saturno. Inoltre gli aspetti del tema sono quasitutti negativi e nemmeno corretti. Le tre opposizioni indicano la prima ferite al-l’orgoglio, la seconda discontinuità, superficialità e dispersione nei rapportiamorosi, la terza carattere scontroso, umbratile, solitario, segnato da visionepessimistica del mondo e della vita.

È anche molto interessante ciò che risulta dall’osservazione dei gradi delloZodiaco perché coerente e preciso rispetto al vissuto. Le rispettive immaginisono infatti piuttosto eloquenti, specialmente Saturno, grado di Orgoglio, il no-do lunare, grado di Spoliazione, Nettuno, grado di Pionierismo, Giove, grado diIndigenza, Marte, grado di Successo attraverso la seduzione, Urano, grado diArte, Plutone, grado di Combattimento, Luna, grado di Esecuzione. Il gradodel Sole poi suggerisce tutto il contrario di una vita breve, Prudenza. L’espe-rienza dell’esilio,cioè del confinamento in Calabria per antifascismo, è accen-nato da Mercurio, grado di Incatenamento e dal nodo lunare visto sopra, Spo-liazione.

Nel complesso ci si trova di fronte a un tema che denota impiego di ener-gia mentale per arrivare alla realizzazione di uno scopo fondamentale perl’anima, ovvero il matrimonio, non certo un tema di autodistruttività.

Ma almeno, ci si potrebbe chiedere, il suicidio per amore è segnato? E larisposta sembra negativa, nemmeno questo è segnato, nonostante le tre pre-senze nel segno del Cancro rimandino al tema romantico dell’unione indisso-lubile di amore e morte e a ciò che può derivarne per la psiche e per la vita.

Abbiamo dato uno sguardo a Venere, ora dobbiamo guardare anche Marteche ne è l’opposto. È in dodicesima casa, che denota prove esistenziali del de-stino, tradimenti, illusioni e delusioni. E poi Marte è ciò per cui si tende a lotta-re, spesso oggetto di amore e di odio quindi la donna. Ma cosa amava il no-stro, è d’obbligo chiedersi se non la donna ispiratrice di opere belle, la musa,la donna angelicata, oggetto di proiezioni dell’inconscio maschile, la donnaispiratrice tanto invisa alle femministe della seconda metà del nostro secolo?

Se il Gran Pavese vivesse oggi sbandiererebbe ai quattro venti il vessillo diun samurai che ha la luna sotto ai piedi invece che in testa. Il culto della Vergi-ne che è stato del bushido come del cristianesimo cavalleresco medievale ri-tornerebbe nel poeta innamorato della musa.

Perché dunque questa tendenza ossessiva al suicidio documentata in mo-

Page 101: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

101Argomento

do ricorrente, nel diario, il vizio assurdo? Di fatto la morte sembra essere stataricercata, per un motivo preciso, per una delusione amorosa. L’ipotesi esplica-tiva è la seguente: vi era nella sua mente e nella sua coscienza un tragicoequivoco, tra l’idea del suicidio fisico e l’idea piuttosto filosofica, anzi misterio-sofica e iniziatica, del suicidio morale o psichico. Se è vero, come sembrasuggerire il titolo di un celebre film su 007, che “Si vive solo due volte”, allorasi muore due volte. L’Apocalisse di S. Giovanni, l’ultimo libro del Nuovo Testa-mento, accenna proprio all’esistenza di una seconda morte, che non è più lamorte del corpo, è la morte del principio che tiene assieme l’anima.

L’esperienza amorosa è stata comunque determinante nell’assecondarel’impulso. Il destino personale gli riservava un futuro in cui la vita amorosa sa-rebbe stata prevalente su quella professionale. L’incontro con Costance Do-wling, l’attrice americana protagonista del film “La città dolente”, fu determi-nante nell’ultimo anno della sua vita. Si trattava di amore, lo sapeva, l’avevariconosciuto, ma si trattava anche di un incontro segnato dalla difficoltà inizia-le con conseguente pericolo di rottura. Invece ci fu l’esito finale e fatale. La di-stanza fisica, che a quel tempo pareva un ostacolo invalicabile, così come ledifficoltà di comunicazione fecero il resto. Qui l’amore romantico (Venere inCancro) che associa amore e morte fu decisivo.

“Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” è il titolo della celebre lirica. “Sarà co-me smettere un vizio, / come vedere nello specchio / riemergere un viso mor-to”, sono versi che sembrano suggerire che la morte invocata è il ricordo di unpassato non del tutto obliato, che affiora in modo traumatico fino a suggerirela ripetizione dell’atto fatale.

Ma doveva proprio finire così? E proprio all’inizio di un amore sentito comel’unico vero amore? Dalle righe del suo diario traspare un motivo ricorrenteche suona come un’ammissione strappata: il suicidio come cura delle osses-sioni. Ma il rimedio, per dirla con Nietschze, sembra peggiore del male. Lamotivazione del suicidio fu l’orgoglio, inteso paradossalmente come impulsoall’autorealizzazione. Nel tema di nascita lo conferma il grado di Saturno. Mal’eroe che muore con il Sole a mezzogiorno non ha versato il sangue come in-vece fanno spesso i protagonisti dei suoi romanzi. Non fu quindi sacrificio del-l’eroe, fu piuttosto un incidente, un colpo di follia temporanea, non frenatodalla consapevolezza dell’equilibrio tra gli opposti. Il fatto è che nella suaesperienza di vita egli si espose a due shock contemporanei per la vita emo-zionale, il successo da un lato e l’innamoramento dell’altro, entrambi nellostesso tempo. Dal primo seppe difendersi, dal secondo no.

“Non scriverò più” sono le ultime parole del diario, datate 17 agosto 1950.Il vizio assurdo è dovuto a un tragico equivoco, il prendere il morire per qual-cosa che coinvolge il corpo fisico in luogo del corpo psichico. Eppure la per-cezione del proprio nulla, cioè il fondamento della seconda morte, la mortedell’ego, non era certo mancante, come testimoniano le annotazioni del 22marzo 1950: “Non ci si uccide per amore di una donna. Ci si uccide perché unamore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, infermità, nul-la”.

Page 102: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

102 Argomento

Amore e morte, il connubio più traumatizzante e più salutare per la co-scienza di sé. Ma il passo decisivo verso il sacro impedito dal sorriso di auto-sufficienza della citazione iniziale, non verrà mai compiuto. Per orgoglio forse,eppure è sempre orgoglio ciò che suggerisce la percezione disastrosa del sen-so di inutilità della poesia e della creazione letteraria documentata nelle rifles-sioni del 17 agosto 1950: “ora so qual è il mio più alto trionfo…e a questotrionfo manca la carne, manca il sangue, manca la vita. Non ho più nulla dadesiderare su questa terra, tranne quella cosa che quindici anni di fallimentiormai escludono”.

Il mestiere di vivere e il mestiere del morire inteso come mestiere del poe-ta, il conflitto insanabile non è solo nella mente, è anche nelle cose, prima cheall’interno di noi stessi. Non sappiamo come siamo fatti. Se Pavese fosse vis-suto al tempo di Dante sarebbe finito nella selva dei suicidi. Il cristianesimonon perdona ai suicidi, perché considera in generale la vita un dono di Dio.Però occorre aggiungere che a chi crede non ciecamente, sulla base della pro-pria esperienza e conoscenza di Dio o degli dei, la vita sembra più essere unprogetto dell’Io. S’ intende che è pur sempre creazione di Dio. Chi alla fedecongiunge la gnosi, sa che la vita è il campo di sperimentazione dell’Io chetende a farsi Dio tramite il ricordo di sé spinto fino all’oblio di sé.

E dunque il progetto dell’incarnazione dell’Io non va interrotto con unamorte prematura, frutto di una scelta che è arbitraria in quanto patologica eche viene scambiata per libera scelta. Se non avesse interrotto il progetto pre-maturamente Pavese avrebbe avuto forse l’opportunità di leggere ad esempiola preghiera di Madre Teresa di Calcutta che porta il titolo di “Vivi la vita”.

Eccone il contenuto:«La vita è opportunità, coglilaLa vita è bellezza, ammirala.La vita è un sogno, fanne una realtàLa vita è una sfida, affrontala».

Alcune righe le avrebbe certamente condivise, quanto ad affermazioni,perché ne aveva esperienza piena, altre no. In particolare che la vita sia Bel-lezza. Era infatti non solo in grado di cogliere in sé lo stupore che nasce dallapercezione istantanea del vivere nel qui ed ora, ma anche di far partire inten-zionalmente, da quella percezione pura e dal ricordo che ne scaturisce un inte-ro processo di creazione immaginativa di carattere poetico. Sapeva dunque ri-spondere benissimo alla domanda quid sit poesis. Ma non sapeva che alla do-manda stessa doveva tener dietro un altro interrogativo, senz’altro più ango-scioso: a che serve la poesia?

Oggi la prima domanda se la pongono forse soltanto gli addetti ai lavori,ma in breve potranno porsela tutti coloro che inconsciamente o meno aspira-no alla conoscenza spirituale. Posto che di fatto la poesia esiste ancora, e ciòè innegabile, se ci si domanda a che serve, allora la risposta non tarderebbe avenire e sarebbe questa: a vivere nel presente. Poiché è in questa dimensioneche avviene il risveglio della coscienza di sé come unità e trinità di funzioni.

Page 103: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

103Argomento

Come tutti coloro che muoiono anche Pavese voleva essere ricordato. Maper cosa?

A 50 anni dalla sua tragica fine ora possiamo chiederci se sia diventato unmito e la risposta non può che essere affermativa. Ma di che cosa si alimentae si alimenterà sempre più in futuro la leggenda personale che egli stesso hacontribuito a creare? Lo testimonia la crescita della fama letteraria e dell’inte-resse per gli studi sul mito, sul sacro, sullo sciamanesimo nella letteratura, masoprattutto la curiosità crescente attorno alla sua vita e alla sua storia perso-nale, culminante nella singolare contraddizione che si può esprimere così: co-me fu che uno scrittore materialista si uccise per amore di una donna e dellapoesia?

Lo testimonia una singolare iniziativa turistica culturale sorta di recente aCrea, relativa a quel breve ma intenso periodo che fu il suo soggiorno nel Ca-salese durante la guerra, prima e dopo l’8 settembre 43. Cesare Pavese eranato il 9 settembre ’19. Se riteniamo che questa coincidenza sia casuale nonci dice niente della sua vita, ma se la riteniamo invece significativa, allora sco-priamo, ed è così, che l’armistizio e il soggiorno al Sacro Monte di Crea fu l’av-venimento più importante della sua vita , che lo condusse inconsciamente allascoperta del mito e del sacro e perché no di Dio e iniziò ad attivare il processodi distacco dal materialismo.

Il culto della Bellezza, della poesia, della donna angelicata del Dolce Stilno-vo, è parte di una mentalità religiosa più o meno inconscia che attraversa va-rie epoche e vari strati culturali, ma che può essere riscontrata anche nel Me-dioevo cristiano in una forma rinnovata.

È il culto della Vergine, della divinità considerata più nell’aspetto di Madreche di Figlio, che privilegia quindi il 3° aspetto della trinità più che il secondo,più la conoscenza-saggezza che l’amore. La Vergine di Crea è una Vergine Ne-ra e il culto delle Vergini Nere affonda le sue origini nell’alchimia.

In quanto simbolo dell’alchimia la Madonna Nera si riferisce alla fase del-l’opera al nero. Questo colore designa l’inizio della fine, cioè della produzionedella pietra filosofale e compare nel vaso quando la materia è già stata lavora-ta a buon punto fino al nero. Fuori del vaso invece, cioè all’interno di quel-l’atanor che è l’essere umano inteso come unità di corpo, anima e spirito, lafase del nero si presenta solo se la coscienza alchemica riesce a superare e adaffrontare l’impulso alla morte, come necessaria premessa della trasmutazio-ne, che si presenta in senso psicologico come malinconia o depressione psi-chica.

Proprio questo è stato lo spunto iniziale che mi ha condotto alla MadonnaNera di Crea. Nel ‘79 per la prima volta il santuario doveva indirizzarmi versouna fase cruciale della mia vita, quella centrale, caratterizzata dalla ricercadello spirito.

Di recente, invece, il passaggio da Crea in modo quasi casuale, suscitò lacuriosità su Pavese in quanto anima appartenente al mondo dei morti. È statoproprio questo aspetto alchemico del culto dei morti come fonte del culto del-la Vergine che mi ha spinto a ricercare la sua ora di nascita, forse per vedere

Page 104: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

104 Argomento

se il Gran Pavese poteva dal mondo parallelo farmi da spirito guida nell’aldi-qua.

Il Gran Pavese fu in realtà senza saperlo un gran pioniere della coscienzaacquariana, cioè della trasformazione dell’anima umana spirituale dal gradorazionale a quello dell’autocoscienza. Questa sua capacità si è manifestata inmolteplici aspetti della sua attività.

Innanzitutto pioniere lo fu in quanto introdusse in pieno periodo fascista laletteratura americana. In futuro verrà considerato anche un pioniere dell’etàdell’Acquario. E anche nello scrivere il diario e nella volontà di farlo pubblicarepost mortem fu un pioniere della coscienza. Infatti in questo suo desiderio siesprimeva inconsciamente un qualcosa che va di gran lunga oltre il fatto divoler essere ricordato da morto, condiviso da tutti a livello della coscienza or-dinaria.

Si tratta di un qualcosa che individua nel ricordare la centralità per l’esi-stenza umana e il suo scopo, cosa che non era affatto evidente nella primametà del secolo nella filosofia del Novecento.

Certo che storia significa memoria e già all’inizio del Novecento la filosofiadi Nietzsche aveva dato l’impulso alla distruzione dello storicismo, che è statoinvece ancora imperante nella prima metà del secolo e che alla fine si è inveceeclissato con la crisi delle ideologie. Già all’inizio del Novecento, e questo ècurioso, lo storicismo doveva essere sostituito nella filosofia dal neo idealismohegeliano di Benedetto Croce, dalla biografia. Questo fatto è l’espressione diuna ben singolare coincidenza tra filosofia e sciamanesimo. Infatti la storia cheè oggetto di ricordo per lo sciamano è quella personale, la propria esistenzache va ricapitolata allo scopo di liberare l’anima dalla morte prima e seconda.Ricordare significa non solo far riaffiorare il passato di una nazione, ma anchee soprattutto il passato di un individuo, storia personale da ricostruire e dacancellare affinché lo spirito si purifichi dall’ego personale.

Certo che c’è modo e modo di ricordare. Pavese ha messo in evidenza ver-so la fine della prima metà del secolo tutta la centralità del processo dell’auto-reminescenza per la nascita dell’atto creativo linguistico sia nella poesia chenella narrativa. Ma i livelli della memoria sono diversi, il ricordo deve assume-re un carattere spirituale affinché il passato possa essere rievocato in modotale che gli effetti negativi dell’esperienza vengano cancellati. Del resto cono-scere significa ricordare, da Platone in poi. Ricordare significa cancellare l’im-magine psicologica che abbiamo del passato per far posto a un’immagine ar-chetipica, quella degli dei che abitano in noi. Si capisce dunque come a parti-re dall’indagine sul ruolo della memoria nell’ispirazione poetica Pavese siagiunto alla mitologia.

Una delle figure centrali del mondo del mito è certo quella dell’eroe solarenelle cui vicende ricorre sempre il tema del sacrificio e del processo morte-ri-nascita. Il suicidio rientra certamente nell’impresa dell’eroe, ma fa parte più diun suo limite, della sua tracotanza, e dunque del rimasuglio di presunzione osenso d’importanza personale, che della volontà ispirata e guidata dagli dei.

La poesia è senz’altro un dono degli dei. Nelle pagine del diario in cui Pa-

Page 105: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

105Argomento

vese si dilunga sulla tendenza all’autodistruzione fisica e morale e sulle suecause troviamo un’espressione sorprendente. Parla di sé al plurale e dice noiinnamorati della vita: “Gente come noi innamorata della vita, dell’imprevisto,del piacere di <<raccontare>> non può arrivare al suicidio se non per impru-denza” (p.35).

Chi è l’innamorato della vita se non il poeta, se non colui che vive nell’atti-mo fuggente? Egli esprime ciò che ha colto della Bellezza. Quando la vita èbella, per dirla non certo alla Benigni. Quando si vive nell’infinito continuopresente, cogliendo il potere del Silenzio che è la più perfetta espressione dellaBellezza qui ed ora. Il mestiere del poeta è solo l’inizio per arrivare a imparareil mestiere di vivere nel continuo infinito presente, dove non c’è più contraddi-zione tra arte e vita perché la coscienza fluisce aldilà degli opposti e appartie-ne all’eterno.

“Non scriverò più…” Con queste ultime parole del diario voleva forse espri-mere la consapevolezza che l’arte è inutile? Sicuramente non si sarebbe toltola vita se avesse approfondito il contrasto tra i due mestieri. Avrebbe capito(ma con quanti cervelli?) che il conflitto tra vita e arte si sarebbe sanato da sè.Ma non ne ha avuto il tempo.

Non tutti sono scrittori, tutti però hanno il diritto di creare, se non altro psi-cologicamente, la propria vita, di seguire il corso del proprio destino nascostonell’onda della vita. E l’onda, si sa, va ritmicamente su e giù. Il suo materiali-smo tutto sommato l’ha tratto in inganno facendogli credere che con la mortevi è il nulla. Invece il nulla va inteso in senso psicologico. Dal nulla a qualcosa.

Non è stato in grado il Gran Pavese di attuare questo processo di trasfor-mazione alchemica, di metamorfosi e riciclaggio del personaggio scrittore.Eppure l’occasione non è mancata. Superato l’ostacolo amoroso inizialeavrebbe potuto trasferirsi in America a scrivere soggetti cinematografici cosache si è verificata invece in Italia, ma dopo la sua morte e per mano altrui.

Il destino gli riservava una vita abbondante e duratura. Se avesse avutotempo di assistere pochi anni dopo il ’50 alla nascita esplosiva della musica“negra” in versione rock forse non avrebbe fatto ciò che ha fatto. E proprio luiaveva inventato la passione per l’America! Ma questa è un’altra storia, che ap-partiene al Nuovo Mondo. La sua anima era più legata invece al Vecchio Mon-do, tormentata com’era da una sorta di vento divino che l’avrebbe reso kami-kaze per amore. Morire per amore, una morte con onore, per riparare all’erro-re di non vivere.

Non si muore per un ideale, lo sapeva bene, l’ha scritto nel suo diario, maper un’idea si, purché sia un’idea nuova, nata nello spirito. Era la rivoluzionedello spirito che aveva bene in mente, non della società.

Il suicidio non è un atto dello spirito. Non è possibile affermare se stessi at-traverso la propria negazione. Tuttavia esprime un’esigenza eroica e ciò lorende partecipe e costruttore della leggenda del Duemila. Era scritto? Questosi, nel grado della Luna e di Urano.

“A egregie cose il forte animo accendono l’urne dei forti…” Chi oggi nonha bisogno di forza?

Page 106: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

106 Argomento

Luigi Maggi, laureato in filosofia presso laStatale di Milano e in psicologia presso la Uni-versity of North America di St. Diego, Califor-nia, è studioso e appassionato di astrologia,soprattutto da un punto di vista karmico, co-me strumento per la conoscenza e il ricordodi sè, teasofia e meccanica dello spirito. Hascritto diversi libri tra cui Gurdjieff, le tecnichee la conoscenza di sé (1980, ed. Il Fiored’Oro), Gurdjieff, la vita e l’opera del misterio-so emissario della fratellanza Sormoung ,(1996, Libri del Graal, in via di una secondapubblicazione), La musica Rock e la coscienzadell’acquario (1976, Bresci editore), Cuore dipiombo – un elfo nella classe degli orchetti(ed. L’Erba Voglio), e varie raccolte di poesieautopubblicate. In qualità di pesidente delGruppo Tepsofico Psicosintesi pubblica Dove-re Partkdolg, serie di quaderni teosofici che

vogliono essere testimonianza di un lavoro psicologico finalizzato alla cono-scenza dello spirito individuale nella sua manifestazione triadica, oltre che allaterapia.

Nato il 19 dicembre 1942 a Milano, nel 1981 si è trasferito in Piemonte do-ve ha vissuto prima a Pettinengo e poi a Biella, svolgendo attività d’insegna-mento, oltre che di studio e ricerca. Qui è improvvisamente scomparso il 19gennaio 2005.

su *SESTILE*

Tutte le novità per la professione di Astrologo

e i “Casi clinici” da valutare.

*Sestile* : 11 numeri per anno - Euro 20

Page 107: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

107

CASA QUINTA

Grazia BordoniRoba minima

Marco PesatoriGli astri del corpo.Venere-Forma, Plutone-Desiderio

Coffee Break

Page 108: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

108 Argomento

L.A. 139-510

Un piasè, ch’el me lasa giò chiche anca mi, mi go avu il mio grande amoreroba minima, s’intend, s’intend roba da barbon…(Enzo Jannacci, El portava i scarp del tennis)

Così cantava Enzo Jannacci nella sua più celebre canzone, quella che a suotempo gli diede il successo. Vi si narra di un barbone con le scarpe da tennis,appunto, che si fa dare un passaggio per l’aeroporto Forlanini e nel corso diun dialogo surreale con il cortese automobilista racconta di aver avuto anchelui un grande amore, ma, dice il poveretto, si trattava di cosa da poco, cosa dabarboni. Roba minima, dunque.

Spesso noi astrologi ci lasciamo sedurre dall’eccezionalità dei fatti e deglieventi. Ci affanniamo ad andare a cercare nelle posizioni dei pianeti situazionipressoché uniche e irripetibili, dimenticandoci – io per prima – che il movi-mento celeste accompagna anche (e forse soprattutto) la banalità del quoti-diano e, il più delle volte, descrive esistenze del tutto comuni. Chissà, forse èper questo che non troviamo riscontri astrologici speciali nei cieli di eventistraordinari: dopo tutto, il quadro astrale dello tsunami che ha devastato ilsud-est asiatico sul finire del 2004 non ha particolarità tali da renderlo unicocome unico è stato l’avvenimento che lo ha accompagnato, o tanto diversodai quadri astrali di eventi molto meno catastrofici.

E così anche per l’amore. Nel nostro immaginario i grandi amori sonoquelli di Paolo e Francesca, di Lancillotto e Ginevra, di Dante e Beatrice e viapescando a man bassa dalla letteratura, dalla poesia, dalla storia. Chissà per-ché non ci vengono affatto in mente un qualsiasi Mario e una qualsiasi Gio-vanna che magari si sono amati per cinquant’anni superando insieme traver-sie, dispiaceri, difficoltà e restando sempre uniti. Eppure ne conosciamo tantedi coppie così. Ma nessuno racconta la loro storia e cerca il perché del loroamore.

Di recente è mancato un mio anziano zio acquisito. Non aveva figli e noinipoti abbiamo dovuto provvedere a svuotarne la casa. Mentre selezionavo lesue carte mi è capitata tra le mani una lettera scritta da suo cognato alla mo-

Grazia Bordoni

ROBA MINIMA

Page 109: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

109Argomento

glie, sorella di questo mio zio. Una lettera così bella e struggente che, eviden-temente, la moglie aveva conservato e che mio zio aveva trovato tra le cartedella sorella quando questa era morta, conservandola a sua volta.

Questa è dunque la storia di due persone qualsiasi e del loro amore. Ubal-do e Guglielmina, o meglio Dado e Nuccia, come venivano chiamati in fami-glia. Nati all’inizio del secolo scorso (i nomi di battesimo sono già indicatori diun’altra epoca!), hanno vissuto due vite normali, da persone normali quali era-no, due vite semplici, da persone semplici quali erano. Ho pochi ricordi di Da-do, mancato nel 1972, mentre ricordo molto bene Nuccia che, rimasta vedo-va, prese a frequentare la mia casa al traino del fratello e della cognata, cioèmia zia. Passò con noi molti Natali, Capodanni, Pasque e feste comandate cheavevamo l’abitudine di festeggiare in famiglia. Ci portava un croccante buo-nissimo che faceva lei e di cui ricordo ancora il profumo di limone. Era diven-tata una persona di famiglia, tanto che io e mia sorella la chiamavamo ziaNuccia per una sorta di parentela virtuale. Quando morì volle lasciarci un gio-iello in ricordo perché, disse al fratello, l’avevamo sempre trattata come una“vera zia”. Ripensandoci, aveva ragione, in effetti.

La zia Nuccia era una bella donna, in gioventù, sentivo raccontare. Si erasposata giovanissima, se non proprio per volere dei genitori, molto incoraggia-ta da essi. Ma il matrimonio non aveva funzionato e molto presto si era sepa-rata dal marito. Urano e Marte nel settimo campo opposti a Giove, governato-re del medesimo settimo campo, non lasciano spazio a molti dubbi circa lapossibilità di frantumi coniugali. Tutto ciò doveva accadere agli inizi degli anni’30. Essere una donna separata, a quell’epoca, non doveva essere facile. Nonlo è oggi, tutto sommato, figuriamoci allora. E non doveva essere facile so-prattutto per una donna Toro con una Luna in Scorpione e un Plutone al-l’ascendente che certamente reclamavano attenzioni e smuovevano desidericarnali non facili da tacitare per una persona che vive in un normalissimo am-biente medio-borghese. Fosse stata un’intellettuale alla Sibilla Aleramo oun’attrice alla Alida Valli, tutto sarebbe stato più semplice, nella mentalità co-mune di allora in certi ambienti le “trasgressioni” erano meno riprovevoli chealtrove. Comunque, forte della sua Venere arietina e dunque abbastanza co-raggiosa e avventurosa, la zia Nuccia, dopo la separazione dal marito, ebbealtre storie d’amore effimere finché non incontrò Ubaldo. Non so quando esat-tamente avvenne il loro incontro, se prima o dopo la guerra. Io li ricordo giàinsieme.

Nuccia e Dado convivevano. La legge sul divorzio era di là da venire, sic-ché costituivano una coppia cosiddetta irregolare. Non mi sembra però che sene facessero un gran problema. In famiglia la cosa era accettata anche se neidiscorsi che intercettavo da ragazza percepivo sempre le virgolette quando ciriferiva a Dado come “marito” di Nuccia. Il loro era innegabilmente un rappor-to molto solido. La sinastria è promettente: i due Soli e le due Veneri sono inopposizione creando una grande complementarietà, i due Marti sono congiun-ti, la Luna di Nuccia è in Scorpione, dove Dado ha Sole, Luna e Mercurio. In-somma, tutti pianeti personali si intrecciano in reciproci aspetti. Anche il tema

Page 110: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

110 Argomento

integrato è discreto, con le case della comunicazione ben sollecitate, a testi-monianza di un dialogo di coppia certo non banale. L’unico elemento che puòdar da pensare è Mercurio che si oppone al Sole, per altro governatore delquinto campo. Probabilmente si riferisce alla mancanza di figli: una sceltapressoché necessaria nella situazione contingente. So che Nuccia, negli annidella sua giovinezza, abortì (Mercurio quadrato a Urano/Marte e a Nettuno) –non saprei dire se una o più volte – ma forse, tutto sommato, avere dei figlinon era per lei così importante, al di là della situazione familiare irregolare. ADado magari non sarebbe spiaciuto averne, considerato il suo bel quinto cam-po, e la dissonanza nell’integrato tra Mercurio e Sole può indicare proprio cheall’interno della coppia è stato lui a sentire maggiormente la mancanza di figli.Sì, perché il Sole nel quarto campo, nell’integrato, dice che, nella coppia, luiaveva realizzato il sogno di una famiglia.

La convivenza di Nuccia e Dado proseguì comunque salda e serena perdecenni. Nel 1965 Dado fu colpito da un infarto (il Sole nell’ottavo campo èPunto di Talete che scarica l’opposizione tra Urano e Nettuno nel quinto cam-po). Probabilmente si spaventò molto e pensò di essere arrivato al capolinea.Fu allora che scrisse la famosa lettera a Nuccia:

Milano, 4 febbraio 1965

Nuccia mia tanto cara! Sei stata lacompagna fedele della mia vita e devopurtroppo lasciarti in tanto dolore. Sap-pi trovare nel ricordo e nella rassegna-zione la tranquilla e serena continua-zione di questa tua esistenza terrena. Ate devo molto per tutti gli anni felici cheinsieme abbiamo trascorso, e molto an-cora per quelli un po’ travagliati dalletraversie di lavoro e d’interessi per iquali abbiamo insieme tanto sofferto.

Proprio in quel periodo, con la tuacomprensione, col tuo conforto, con latua forza d’animo con la quale nascon-devi la tua sofferenza, mi hai dimostra-to quanto grande era il bene, l’affetto el’amore che ci legava, con quel vincoloindissolubile che è l’intento di idealiche ci resero tanto felici.

Una lunga vita serena ti accompa-gni nel ricordo dei nostri giorni più bel-li.

Addio cara, addioTuo Ubaldo

Page 111: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

111Argomento

Bella, no? Confesso di essermi commossa, quando l’ho letta e di essereanche stata un po’ invidiosa. E di aver pensato come i grandi amori possononascondersi dietro le apparenze di una completa normalità.

Dado comunque sopravvisse all’infarto e si rimise in salute. La legge cheintroduceva il divorzio in Italia fu approvata nel dicembre del 1970. Come di-venne operativa Nuccia chiese il divorzio da quello che per legge era sempresuo marito sebbene ne fosse separata più o meno da quarant’anni. Credo chesia stata una delle prime persone, a Milano, a ottenere il divorzio anche in virtùdi una causa in cui tutti erano consenzienti (e impazienti) e non c’era nulla da

Page 112: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

112 Argomento

rivendicare. Non appena la sentenza divenne esecutiva, nel maggio del 1972,Dado e Nuccia si sposarono, dopo un “fidanzamento durato tanti anni da chia-marlo ormai d’argento” come canta Fabrizio De André in Marcia Nuziale.

Ma Marte e Urano nel settimo campo nel tema di Nuccia, implacabili senti-nelle, novelli bravi di manzoniana memoria, ammonivano che “questo matri-monio non s’ha da fare”. Nuccia non poteva restare sposata se non per untempo sempre troppo breve. E così, pochi mesi dopo il sospirato matrimonio,ai primi di ottobre del 1972, Dado se ne andò per davvero, portato via da unaltro infarto.

Page 113: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

113Argomento

Ricordi sbocciavan le violecon le nostre parole“Non ci lasceremo mai, mai e poi mai”,vorrei dirti ora le stesse cosema come fan presto, amore, ad appassire le rosecosì per noil’amore che strappa i capelli è perduto ormai…

(Fabrizio De André, La canzone dell’amore perduto)

Page 114: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

114 Argomento

L.A. 139-530

Dall’intervento alla Biennale di Venezia - Body Attack

Tutti i simboli astrologici parlano del corpo. Di un corpo che non è fatto a pez-zi, anche se le sue singole parti rimandano in un modo più particolare a un se-gno, a un pianeta o a un settore del tema personale. Si può dire che il pianetaci parla di “cosa” si mette in movimento e il segno di “come” si muove e lacasa “dove”, in che ambito si muove, ma la carta del cielo individuale, il temadi nascita personale è una unità le cui parti non sono separate e non vannomai lette a pezzetti, altrimenti si rischia di leggere un corpo a pezzi.

Tutti i simboli planetari sono il corpo. Il corpo unito in un’identità e in unnome che si manifesta (Sole), il corpo che “si sente”, sogna, immagina, vibra,intuisce (Luna), il corpo che si muove, incontra, scambia, comunica, conosce(Mercurio), il corpo che ama e vive piacere e bellezza (Venere), il corpo chepenetra e attacca (Marte), il corpo che si abbandona, si rilassa, si espande,cresce (Giove), il corpo che sta saldo, con la schiena ben diritta e osserva e ri-flette (Saturno). I tre pianeti lenti – Urano, Nettuno, Plutone – si riferiscono in-vece al corpo attraversato da significanti e memorie più antiche, si potrebbedire inconsce, un corpo che per essere, sopravvivere e vivere, non può accet-tare solo l’immediatezza dell’esserci, ma è costretto a un cammino, a un per-corso di conquista di una consapevolezza più profonda. In questo senso Uranoè la realtà cruda del corpo che costruisce, lavora, affronta la quotidianità, vin-ce o soccombe, risultato della dialettica tra Nettuno (il corpo educato, che haun nome, un’identità, in un contesto ideologico e ambientale, un modello, unprogetto, un’idea) e Plutone (il corpo come puro corpo desiderante).

Nel linguaggio astrologico un simbolo rimanda più di ogni altro alla vocedel corpo più antica e primordiale. Di un corpo che è puro corpo desiderante,senza alcuna mediazione se non il desiderio stesso del corpo in quanto purocorpo, organismo non attraversato ancora da alcun significante se non la vocedel desiderio primario stesso. Questo simbolo è Plutone.

Pianeta nascosto, oscuro, fastidioso a tal punto che gli astronomi non vo-gliono più considerarlo nemmeno come pianeta. Plutone è il più lontano, il piùinvisibile, il più piccolo, ma è il Primo. Partendo dal fondo del sistema solare.

Marco Pesatori

GLI ASTRI DEL CORPO.Venere-Forma, Plutone-Desiderio

Page 115: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

115Argomento

Questa sua posizione oggettiva – di essere “il primo partendo dal fondo” – lopone come simbolo di profondità abissale, di inconscio archetipico, di luogodell’indistinzione, del possibile, della potenza e della potenzialità. Dell’atomo,dell’energia atomica, della memoria molecolare, del ricordo che il corpo pos-siede – da qualche parte, in qualche modo – del suo essere stato forma origi-naria indistinta, scimmia e mostro, t-rex e pesce, verme primordiale ed ele-mento, fuoco, acqua, terra, aria. Plutone è il simbolo del profondo più profon-do dell’animo umano, che costringe – per essere colto e illuminato – a un per-corso di speleologia interiore che è cammino all’indietro nel tempo, tempodella memoria molecolare-ancestrale di cui il corpo è ininterrotto portatore.Plutone è il pianeta del desiderio del corpo, che va oltre la semplice cataloga-zione nell’ambito dell’umano. Più indietro ancora, Plutone rimanda all’esplo-sione originaria, al big-bang che ha dato origine alla vita, alla forma, al movi-mento, alla trasformazione di ciò che è. Più indietro ancora Plutone rappresen-ta l’ultimo baluardo che ci separa da ciò che c’era prima che tutto esistesse.Plutone è l’ultimo demone guardiano prima del vuoto infinito e senza tempo.Plutone infernale, oscuro, incontrollato, famelico. Di vita, puro e cieco deside-rio che frontalmente si contrappone alla morte, al non esserci, sempre dallamorte a un passo. Oppure a un passo da quel volto che è il nostro volto primadella nascita.

È interessante notare che nella logica dei domicili e delle esaltazioni plane-tarie, Plutone viene domiciliato nella langue astrologica in Ariete, primo segnodello Zodiaco, grado zero del cerchio zodiacale, che dà il via alla vita con lasua esplosione di energia straordinaria.

In termini psicanalitici, Plutone è l’Es. Per dirla con Deleuze e Guattari, l’Esche “mangia-caca-fotte”. Corpo appena nato senza o quasi alcuna determina-zione educativa e sociale. Corpo che ciuccia, tocca, guarda, gode, soffre, urla,dorme, stringe, sente, capisce senza capire, cerca. Cieco. Semplice e direttabiologia del desiderio, in cui tutti i de-sidera vengono semplificati e ridotti aduno, il desiderio semplice e diretto del corpo. Istintivo, impulsivo, irruente, ag-gressivo.

Nell’astrologia le caratteristiche del simbolo si traducono in una pratica ve-rificabile, che conferma tutte queste note riguardo i significati di Plutone. Sianel tema natale, che nella cosiddetta astrologia previsionale dei transiti, Pluto-ne mostra la sua natura con tutta la potenza e una sorprendente precisionecronometrica. Se in un tema natale Plutone è in posizione “forte” – ad esempiocongiunto al Sole o all’ascendente, a Venere o alla Luna – avremo personaggi“plutonici”. Vale a dire energici, esplosivi, ma nello stesso tempo con qualcosadi nascosto, di misterioso, di oscuro, che genera fascino, attrazione, magneti-smo; personaggi con una grande carica desiderante, che non sempre prendestrade chiare e lineari. Attratti da ciò che di solito viene considerato torbido,oscuro, ma nello stesso tempo creativi, ambiziosi, coraggiosi, sempre nomadi-ci, eversivi, ribelli.

Quando arriva il tempo di Plutone nell’analisi dei transiti in un dato mo-mento della storia individuale – ad esempio una congiunzione, un trigono, una

Page 116: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

116 Argomento

opposizione con un pianeta del nostro tema natale, in modo particolare il Sole– i contenuti che Plutone simboleggia emergono alla coscienza con uno stilespesso tsunamico, travolgente, potente, ingovernabile. Ciò che era “sotto”(nascosto, celato, compresso, rimosso), esplode e la persona deve farci i con-ti, spesso tentando di mettere un coperchio sopra un vulcano,operazione dav-vero difficile. I transiti di Plutone - specie quelli di congiunzione al Sole, allaLuna,all’ascendente – ribaltano l’identità del soggetto, costretto a fare i conticon il desiderio puro del corpo che non accetta mediazioni, leggi, codici, per-corsi definiti. Plutone diventa terremoto e alla fine del suo passaggio – che du-ra all’incirca un paio d’anni – il cambiamento degli assetti individuali è radica-le. Se il complesso del tema natale – vale a dire il carattere e il percorso for-mativo dell’individuo – non temono o hanno imparato a non temere i contenutiplutonici, questo può essere un momento di espansione, arricchimento, godi-mento, apertura di strade, rivoluzione, esaltazione, conoscenza profonda di sestessi. Se l’individuo “resiste” e tenta di deviare tale esplosione – nella qualenaturalmente la sessualità assume una importanza fondamentale – spesso ab-biamo conseguenze distruttive, fino ad arrivare alla malattia e alla morte. Fat-to sta che ogni volta che Plutone arriva a toccare un punto nodale del tema in-dividuale, tutto si amplifica, trema, si solleva, si apre a quei territori oscuri, do-ve il desiderio primario del corpo desiderante domina. Con una puntualità stu-pefacente. Raramente l’orologio plutonico smentisce la sua affascinante e nel-lo stesso tempo temibile puntualità. E data la lentezza del pianeta – che impie-ga 250 anni a fare un giro intero del cerchio zodiacale – i transiti di Plutonenon sono frequenti. In alcuni individui una congiunzione al Sole o all’ascen-dente può anche non arrivare mai.

Se Plutone è il Primo pianeta partendo dal fondo e signore del Primo segnodello zodiaco (l’Ariete), il secondo pianeta – partendo dal fondo – è Nettuno.Se Plutone è Uno, Nettuno è Due. Nettuno è la negazione di Plutone. Nettuno èla negazione del corpo cieco e desiderante plutonico privo di determinazione.Nettuno governa la fase dello specchio, in cui il corpo plutonico – il corpo-be-stia, animalesco e cieco – si riconosce. Nettuno è la nascita di una identità, diun io-ideale, che si delinea a partire dal riconoscimento speculare parallelo al-l’intervento educativo che inizia a plasmare, controllare, guidare, negare il cor-po plutonico del puro desiderio. Se Plutone è corpo, Nettuno è mente. La dia-lettica Plutone-Nettuno è la dialettica della separazione corpo-mente, pulsio-ne-identità, desiderio-educazione, libertà-controllo, cecità-riconoscimento, im-mediatezza indefinita e mediazione che ha un nome. Nettuno è idea, progetto,direzione. Nettuno è la domanda sul “chi”. “Chi” ci ha condotto fin qui, “chi”ci guida,”chi” ci condiziona, “chi” ci educa, “chi” siamo noi oltre ad esserecorpo che vive e sopravvive e desidera. “Chi” sta ascoltando? “Chi” è como-damente seduto?

Nettuno dà un nome al corpo plutonico, ponendosi prima come domandae stupore. Nettuno è l’Io che inizia la sua storia, ma è anche l’Io che per viveree integrarsi con i contesti sociali, dapprima famigliari, deve controllare il corpoplutonico, limitarne il desiderio, indirizzarlo secondo un progetto e i condizio-

Page 117: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

117Argomento

namenti sociali e ambientali. La dialettica Plutone-Nettuno è potente nei pri-missimi anni di vita e ritorna, altrettanto violentemente nell’età della adole-scenza, in cui al corpo mostruoso e desiderante di Plutone (che ora ha peli,voce non più bianca, sessualità travolgente, sangue mestruale) si contrapponeNettuno, come misura e modello sociale, ideale dell’io e visione di sé. Più omeno accettata.

Nella dialettica Plutone-corpo Nettuno-mente, il risultato è il terzo pianeta(partendo dal pro-fondo), Urano, che l’astrologia del Novecento lega a tuttociò che è azione, movimento, trasformazione, tecnica, inserimento nel mondo,realismo, concretezza, lavoro. L’energia di Plutone e l’idea, il modello nettunia-no muovono il corpo nel mondo e lo trasformano, lo lavorano, si attivano, ap-paiono. Questo apparire e “fare” nel mondo è Urano. Urano è la realtà del cor-po plutonico in azione secondo l’indirizzo, il progetto, la direzione nettuniana.Senza l’energia, la vitalità, la tracotanza, il coraggio, l’aggressività e la forzadel corpo plutonico, la realtà iraniana è pura idea, ideologia, astrazione, uto-pia, fuga nel sogno. Senza l’educazione, la visione, la sensibilità e la consape-volezza nettuniana, la realtà uraniana diventa aridità di un desiderio cieco, bu-limico, meccanico, passivo di fronte ai modelli imposti dall’esterno.

L’azione ben coordinata nell’unità corpo-mente, energia-progetto, deside-rio-coscienza, l’azione felice uraniana, l’arte del vivere (Urano è anche tecnica,strumento, manipolazione, pianeta della “mano”, quindi dell’arti-ficio”), è il ri-sultato di un buon equilibrio di Plutone e Nettuno, della consapevolezza pro-fonda all’interno dell’individuo dei loro significati profondi. La tigre plutonicasa camminare al fianco del padrone. Non sta in gabbia a rodere le sbarre, acamminare avanti e indietro nella nevrosi ossessiva, non vive l’attacco di pani-co del soffocamento. La tigre plutonica sa camminare al fianco del padrone enon gli strappa via il guinzaglio, cominciando a divorare, spaventare, travolge-re, uccidere e ferire, cieca. Urano costruisce, secondo la visione e il progettonettuniano (“chi” l’ha disegnato?) grazie alla forza della tigre plutonica. Allaquale ogni tanto va concesso il guinzaglio un po’ più lungo e robusti pasti,possibilmente regolari. Pasti in tutti i sensi socialmente leciti.

Allargando il discorso dall’individuo al contesto occidentale, potremmo di-re che la grave malattia uraniana della nostra società sotto gli occhi di tutti(problemi oggettivi di economia, lavoro, rovina e malattia del pianeta, fame,guerre, lavoro come pena, violenze, infelicità, nevrosi), sottintende la gravemalattia nettuniana di una mente impazzita preda di falsi modelli, false ideolo-gie, falsi obbiettivi, falsi progetti e la grave malattia plutonica, di un corpo di-menticato, posseduto, alienato, imprigionato, im-piegato, dannato, lacerato,vivisezionato, spaventato, abbagliato, uniformato, venduto, monotono e mec-canico.

Ruotare questa triangolazione Plutone-Nettuno-Urano – ruotante perché alvertice può esserci l’uno o l’altro dei tre,alternativamente, a seconda delle va-rie tappe individuali o dei vari momenti – conduce alla forma dell’esserci, allostile. Venere è la vera forma che emerge. La forma libera, pura, leggera,vuota,danzante. Libera dal groviglio delle radici e dei rami dei pianeti lenti, Venere è

Page 118: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

118 Argomento

il fiore che si mostra. Venere appare, gli dei sono incantati, Marte è incatenato,Venere è Bellezza.

Nello schema logico del linguaggio astrologico, Venere si trova nelle suesedi di domicilio (Toro e Bilancia) sempre opposta a Plutone (domiciliato inAriete e Scorpione).Venere è opposta a Plutone, ne è l’altro di sé alleggerito,sgravato, lucente, alla luce. Venere si mostra. Non pensa, non ragiona, non ri-flette, non ha strategie, doppi sensi, sottintesi, sensi unici, paure, incertezze,legami. Venere è eleganza - ex-legare, fuori da ogni disposizione di legge, daogni condizionamento. I significati astrologici classici la mettono in relazione,oltre che con la Bellezza, con l’Amore la Salute e soprattutto la Femminilità.Venere è forma del corpo in movimento, in particolare del corpo femminile.Venere è passione gioiosa, forma estetica che piace e porta all’estasi, immagi-ne del corpo non vuota, ideale, astratta, ma con i sensi ben vivi. Venere è sen-sualità e non un’idea platonica. E non è nemmeno l’estrinsecazione di un’idea.Venere è l’aria, la cantata, il lied, una ballad, il suono del corpo. In movimento.

Venere si oppone a Plutone e lo nega, assorbendone la potente energia. Èil piede che si solleva dal fango e dall’inganno plutonico, levitando e fluttuan-do, volando e danzando. È il femminile che ha guardato negli occhi il negativoe - come dice Hegel - si è soffermato presso di esso, senza fuggire terrorizzata.È il movimento libero dell’amore e dell’arte che con la follia plutonica gioca,scherza dribbla, spiazza e proprio attraversando la palude plutonica senza es-sere catturata dalle figure mostruose dell’ombra, la trasforma nel luogo magi-co in-cantato della bellezza. Senza Plutone però Venere sarebbe priva di ener-gia e spessore verticale, sarebbe priva di forza e preda, per la sua fragilità,della violenza. Venere significa dominare Plutone, che riacquista la vista e laforma, il movimento consapevole e individuale. Venere è la femminilità sicuradi sé che ha attraversato la notte del passato che non era passato, il buio dellapropria preistoria e governando l’Ombra la dissolve, separazione e distinzioneopposta alla brutalità della materia, dominio sicuro dell’energia primaria.

Nella linguaggio astrologico il simbolo Venere racchiude in una sola voltala Bellezza, la Forma, la Salute, l’Arte, la Femminilità, la Bontà, l’Amore. Èformosa, hermosa, frumosa, per-formance. Se tutti i Plutone personali sonoinquietanti, tutte le Veneri personali sono belle. La bellezza di Venere è legge-rezza da conquistare, forma da proporre, passione da recuperare. Troppospesso non siamo coscienti della bellezza e della forza della nostra Venere ed èproprio l’inferno plutonico il luogo da attraversare per liberarla davvero.

Per la sua lentezza Plutone, che rimane in un segno anche vent’anni, puòdefinirsi anche come “epoca” ed è interessante notare come un’epoca riflettacon stupefacente precisione le simbologie del segno in cui Plutone si trova. Sipensi, tanto per abbinarlo ai movimenti artistici, alla fine dell’Ottocento, quan-do si trovava in Gemelli e i giochi intellettuali e concettuali delle avanguardiesuperavano la fase realista di Plutone in Toro (futurismo-movimento-Gemelli,cubismo e impressionismo e la questione della prospettiva Gemelli), mentrel’ingresso nel 1914 di Plutone in Cancro porta l’arte figurativa nei luoghi can-cerini di un inconscio (Cancro-Luna-inconscio) che la im-pertinenza dadà vio-

Page 119: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

119Argomento

lerà e il surrealismo cercherà di percorrere, fino a quando – 1939 – Plutone nelsuccessivo Leone aprirà un’altra scienza, quella dell’energia prorompente(purtroppo anche esplosiva) che nell’arte vedrà la nascita e la potenza di colo-re e segno dell’informale, con Pollock, Hartung o Tobey possessori di un nuo-vo segno non più condizionato dall’ansia psicanalitica di un’interpretazione epiù avanti – 1959 – l’inizio dell’epoca di Plutone in Vergine, vera rivoluzione delquotidiano (Vergine-quotidiano) con la nascita della body-art e dell’arte pove-ra che alle simbologie verginee rimandano. Senza aprire qui il capitolo deirapporti tra Plutone e i movimenti artistici (si pensi anche al jazz e rimandiamosui pianeti lenti al nostro “Astrologia del Novecento” pubblicato a Verona daFK), concluderemo sottolineando la dialettica in astrologia tra Venere e Pluto-ne, tra forma dell’individuale e clima dell’epoca, tra realizzazione e interpreta-zione individuale (Venere) e fanghiglia dell’epoca contemporanea, tra humuscollettivo (Plutone) e apparire del fiore dell’arte, che dall’epoca plutonica na-sce, ma che dall’epoca plutonica si distacca, a volte pagando, altre volte dan-zando. E facendo nascere nuovi fiori, che a loro volta diventeranno terriccioplutonico,fango, luogo dell’indistinto da cui incessantemente la hybris orgo-gliosa e libera di Venere rinascerà.

Page 120: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

120 Argomento

L.A. 139-550

Vi giriamo – su segnalazione di Geneviève Jama (la nostra Delegata di Va-rese, francese DOC ma perfettamente adattata alle contraddizioni italiane) –una gustosa descrizione in romanesco delle caratteristiche dei segni zodiacali.

Bisogna ammettere che – oltre all’efficacia delle rime – il vernacolo è piùpreciso e penetrante del dotto italiano…

Per gustarlo appieno sarebbe meglio farselo leggere da qualcuno…

ARIETEComincia, s’entusiasma, pija la cotta se butta a capofitto ne la vita...ma se trova un ostacolo è finita! S’affloscia, se scoraggia, s’urta e sbotta.È semprice, pò vive in d’una grotta magnànno cò le mano e cò le ditama se strafòga, e quanno te s’invita sbafa, s’abboffa a uffa e te ce rotta.Libbero, schietto, aperto, indipennènte, s’incazza, odia aspettà, vò fa a la lesta,penza pe sé e nun je chiede gnente, te sfragne li calli e resta indifferente.Quanno s’ammala è sempre ne la testa: sinusite, emicrania o quarche dente.

TOROCarmo, zitto, è uno che resiste, pero è cocciuto come nun zo che:nun j’ariesce da capitte a te puro si vede ch’ha sbajato, inziste.Sa guadambià pè la famija e sé sbrojànnose ne l’arti più realiste.Odia cambià: er nòvo nun esiste. Quanno che parte nun lo pòi tenèperchè è pigro, ma gran lavoratore:nun za staccà fino che nun fenisce.Tratta le donne e i fiji con amore, ccià pazzienza finchè ’n s’embufolisce.Soffre de gola, ma nun vò er dottore; è lento nel riprènne, poi guarisce.

GEMELLIChiacchiera, scrive, legge, parla ingrese, domanna, vede, compera, sbaratta,svolazza, guida, interpreta, contatta, telefona, s’empiccia ma è cortese.Facile, svelto, fino testa matta, sorte, ritorna, gioca, và pà spese,se fa cinque, sei viaggi drent’un mese, quarziasi cosa già l’ha vista e fatta. Cammia lavoro, donna, veste, umore, tià le fette in dù staffe:è opportunista; nun je chiede costanza ne l’amore.È spiritoso, ironico, ballista, giovanile, ne fa d’ogni colore.Si s’ammala è ai pormoni e se rattrista.

COFFEE BREAK

Page 121: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

121Argomento

CANCROÈ lunatico e vive cò emozzione. Je va la mosca ar naso, ch’è cazzoso.Te po’ fa a fette cò n’osservazzione ma nun je pòi dì A ch’è permaloso!È fedele, mammone, spiritoso, de tutto quer che fu la collezioneperchè è canchero, no? E va a ritroso. ccià ’na memoria proprio d’eccezione.Se piagne addosso perchè è vittimista, attaccato a la casa e a la famija:è patriottaro campanilista. È còco, parco, ché nun gozzovija,pigro, disordinato, spesso artista, ccià un naso che funziona a meravija!

LEONERigala, ospita, invita, presta, vede, dirigge, ordina, comanna,pretènne, è tutto lui, arza la cresta s’offènne, s’arisente nun domànna.Se crope d’oro addosso e ne la vesta, magna a quattro parmenti e poi tracanna;pò esse inzonne si ce sta ’na festa si no crolla de bòtto e fa la nanna.È commodone e vòle vive in pace ma a chi lo scoccia o je mette fretta– puro s’in fin de conti je dispiace – lo pò azzannà e fànne ’na porpetta.Soffre de còre e abbrucia ch’è na brace: co ’r mal de schiena spesso ce s’alletta.

VERGINEAnalizza e spacca in due er capello, Critica, nun se fida, colleziona.Nun se pronuncia, dubita, raggiona, cataloga, organizza, ammira er bello.Sparambia, nun vò spènne, te cojona, mejo der còre addopera l’ucello.Bazzica e conosce questo e quello, nun s’azzarda e invece s’empressionaCcià fifa de soffrii, ama l’iggiene: lustra, pulisce, lava, disinfetta,va dar dottore puro si sta bene, pija trenta medicine e la majetta– pò fà quaranta gradi – se la tiene. Conzerva tutto, poi… caca de fretta.

BILANCIADipromatica, spesso permalosa, svagata, nas’all’aria, inciampicona,piacevole, indecisa, pacioccona: elegante, indecisa, schizzinosa.P’amor de pace ‘nghiotte rospi a josa fin’a che scoppia e tira lampi e tòna.Cerca er compagno, chè romanticona, appassionata de romanzi rosainnamorata pazza de l’amore. Se gusta assai la musica, i concertine i paesaggi è senzibbile ar colore. Nun vòle er movimento né er zudore,nun sopporta der chémpinghe l’incerti. Soffre d’ossa e scureggia a tutte l’ore.

SCORPIONERimuggina, rivanga, è sospettoso. Indaga svicolànno nun s’empicciaquanno lo credi sfranto, t’ariciccia ccià sette vite, è cupo, misterioso.S’emozziona, è violento e fascinoso.Le cose l’arimanna, poi se spiccia.Se te sfaciola bene, se no… ciccia! Più che de te, lui de sé è geloso.S’adombra, è ironico e satanico. Er zesso? Sii!… ma quanno vòle lui:scopa e cortello li vò d’ar manico. Capisce ar volo li perchè e i percui.È sua la vennetta, non er panico. S’ammala ai posti delicati e bui.

Page 122: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

122 Argomento

SAGITTARIOVòle la libbertà, è inzofferente. Ner matrimonio vede ’na gran cappa.S’annoja, s’ha da mòve, pija e scappa, prescioloso, frenetico, impazzienteMagna la frutta quann’ancora allappa.Caciarone, simpatico, imprudente, finché a scola fa sega e nun za gnenteperò quarche diploma se lo strappa e doppo studia inz’ina quanno è vecchio.È sbafatore, ingenuo, puttaniere, ama viaggià, riduce l’auto un zecchio.Pè restà in forma s’osserva ne lo specchio è giovane sportivo de mestierefinché céde de cianca e poi d’orecchio.

CAPRICORNOÈ un taccagno! Tre pigne ’na tenaja.Tosto, tetro, riservato e muto sale solo, e nun je serve ajuto.Si c’è tropea, sarichiude e scaja, che sa puro campà de pane e sputo.Ma mira arto e de rado sbaja: ccià un’ironia che spella e tajae nell’affari ccià cervello e fiuto e prima o doppo ariva dove vòle.Si evoluto, po’ diventà un zantone, ma si tira ar quatrino, ar post’ar zoleallora te diventa Paperone!È stitico e lo scheletro je dòle ma da stravecchio po’ campà benone!

ACQUARIOConta solo er domani, pè l’Acquario. Fanatico de scienza e fantascienza,razzionale, ribbelle libertario nun pòi prévede mai come la penza.Idealista, sur protestatario, nun zopporta famija, ne fa senza,preferisce l’amico. Umanitario, je piace er nòvo e l’indipennènza.Spesso veggetariano e salutista, parla d’ecologgia, d’omeopatia,schifirtoso, un pò snobbe e opportunista te s’appoggia cò tanta simpatia,ma de quello che vò te fa la lista. Soffre de vene e inciampa pe’ la via.

PESCISensibbile, svagato, indifferente più che casinista è caoticoanche ne l’amore, ch’è romantico ma cornifica come fusse gnente.Dorce gentile, debbole e pazziente er dicide j’arimane osticofenisce a buttà sul filosofico. Chiacchera troppo oppure nun ze sente.Capisce l’antri e spesso ce s’appena, s’adatta a tutto, è semplice e ntuiscenun pò vedè chi letica e chi mena; scappa, se dà, vò le cose lisce.Si beve, beve e fuma e nun ze frena. Pè le fette è un macello: ce patisce.

CASSANDRE E … VESPE

Sul “SOLE 24 ore di domenica 1 maggio è comparso il consueto trafiletto“VESPE” che si diverte a pungere amabilmente qualche noto personaggio allaribalta.

Page 123: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

123Argomento

In quest’occasione è toccata alla brava scrittrice Sandra Patrignani (es.“Care presenze”) che tiene una rubrica astrologica su Panorama col simpaticopseudonimo di CasSandra.

Il “vespaiolo” prende in giro l’eccesso di cultura della scrittrice come poteterilevare dal testo, invitandola alla semplicità di Linda Wolf. Fra l’altro la culturadi CasSandra è di tutto rispetto: per es. pochissimi cultori di musica conosco-no lo struggente e splendido valzer-jazz di Sciostakovich.

Perciò ci viene il triste sospetto che tutto il nostro lavoro di rendere più cul-turale l’Astrologia non solo non sia apprezzato, ma addirittura che generi irrita-zione; il “vespaiolo” – interpretando l’opinione comune – sembra augurarsi chetorni appannaggio di brave massaie, possibilmente prive di cultura, che deveessere riservata a forme ben più nobili del sapere.

È il consueto problema dei luoghi comuni consolidati, inestirpabili e so-prattutto del fastidio di dover cambiare un’etichetta comodamente archiviatanella nostra memoria. Rock Hudson è quello “così” che si è beccato l’AIDS,urta sapere che era un profondo conoscitore e cultore di musica classica e diarte; gli alchimisti sono quelli che si illudono di trasformare il piombo in oro;l’omeopatia usa medicinali così diluiti che praticamente non ne resta neppureuna molecola, ecc. ecc.; ogni tentativo di spiegazione contraria viene allonta-nato con fastidio.

Diceva mia nonna “meglio esser ladri che aver la nomina”… e i luoghi co-muni ne sono un equivalente.

Però…

VALENTE
Nota
Petrignani
Page 124: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

124 Argomento

Potrebbe anche essere che in fondo si veda l’Astrologo con una latentesimpatia, per il suo candore, così come si trattano i bimbetti, che si ascoltanodivertiti finchè dicono sciocchezze, ma che infastidiscono – o imbarazzano – separlano troppo sul serio e la sanno più dei grandi…

In fase di bozze abbiamo avuto modo di apprezzare proprio la Patrignani inuna trasmissione – a quanto pare organizzata frettolosamente in sostituzione diun altra – di Bruno Vespa nel “Porta a porta” con tema l’astrologia e la propo-sta di legge che dovrebbe rendere edotti gli “ingenui” consumatori sul pericolodegli oroscopi, cosi’ come si fa sulle scatole di sigarette.

Molti Soci si sono indignati, per la scelta degli interlocutori e l’inevitabiledialogo fra sordi; ma ripensandoci – forse senza volerlo – la RAI ci ha fatto ungrosso favore, perchè gli oppositori erano veramente penosi, maleducati eignoranti, mentre fra i difensori, oltre alla Giusy c’era una Laura Biagiotti, spet-tacolosa, vera grande signora e la nostra Sandra Patrignani che sembravano leuniche figure rispettabili della compagnia. Certamente il pubblico neutrale – seha resistito a lungo – ha tifato per loro. Peccato che Branko abbia cercato adogni costo un approccio “conciliatore” ed esotericheggiante che qualcuno hainterpretato come sintomo di lacune tecniche.

Per i nostri amici detrattori potremmo concludere: neppure il Papa ha otte-nuto di scardinare il piacere di consultare le stelle, e volete riuscirci voi? E allafine non sarà che si tratti di un latente dispetto per chi ha troppo successo? Sesiamo in democrazia si proponga allora un altro (inutile) referendum consulti-vo: vedremo da che parte sta la maggioranza e chiuderemo l’argomento!…

PASSWORD PER ACCEDERE AI DATI NATALI:

BEZZA

in onore di questo grande e serio studioso italiano

della nostra disciplina.

VALENTE
Nota
Petrignani
VALENTE
Nota
Petrignani
Page 125: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

125

CASA SESTA

In che segno si trova oggi la luna

Gabriele RuscelliLe prove della validitàdell’astrologia occidentale

April Elliot KentApproccio etnografico all’astrologia

Page 126: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

126 Argomento

L.A. 139-620

Fotocopiare su cartoncino e ritagliare lungo i marginiindi piegare secondo la linea verticale in centro

IN CHE SEGNO SI TROVA OGGILA LUNA(formato Carta di credito) per il 2005

D. Valente - Milano - CIDA - Linguaggio Astrale n.139.

VALENTE
Nota
punto di domanda alla fine!
VALENTE
Nota
e incollare le due parti. Puo' essere custodita nel portafoglio insieme alle carte di credito, per situazioni di...emergenza in compagnia di amici...!
Page 127: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

127Argomento

L.A. 139-679

Abbiamo prove veramente sicure che dimostrano l’esistenza di legami signifi-cativi fra particolari fenomeni astronomici e alcuni aspetti importanti della vitadell’uomo?

Naturalmente, quando si cerca di rispondere a questa domanda la primacosa a cui si pensa è l’astrologia. Chi è sinceramente interessato a questo pro-blema non può evitare di prendere in considerazione questa millenaria discipli-na.

Infatti gli astrologi, da circa 4.000 anni, sostengono che esiste realmenteuna relazione molto profonda che lega il Macrocosmo al Microcosmo, cioè so-no convinti che alcuni astri influenzino sensibilmente il carattere, il comporta-mento e la salute degli esseri umani.

Quindi il quesito iniziale è direttamente collegato al problema della deter-minazione della validità dell’astrologia e alla valutazione dell’estensione e deilimiti di questa sua validità.

Quasi tutti gli scienziati contemporanei affermano con sicurezza chel’astrologia non ha alcun valore.

Però, in questo caso, fanno semplicemente delle affermazioni dogmatiche,infatti su tale argomento non hanno in mano delle prove sicure, cioè basate suaccurate e rigorose indagini scientifiche.

Spesso i nemici dell’astrologia ignorano persino i fondamenti di questamillenaria disciplina, oppure, nella migliore delle ipotesi, ne hanno una cono-scenza molto superficiale e incompleta.

La loro presa di posizione è completamente preconcetta ed è priva di argo-menti scientificamente plausibili.

Di solito i loro pregiudizi dipendono da una vecchia immagine stereotipata,che deriva da una lunghissima tradizione di polemiche antiastrologiche.

Purtroppo, questi detrattori dell’astrologia, non si sono mai sforzati per cer-care di acquisire una documentazione completa, seria e diretta su questa di-sciplina.

Ciò si verifica perché considerano scontato che l’astrologia sia solo un mi-scuglio irrazionale di credulità infantili, di regole arbitrarie e di antiche super-stizioni.

Gabriele Ruscelli

LE PROVE DELLA VALIDITÀDELL’ASTROLOGIA OCCIDENTALE

Page 128: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

128 Argomento

Quindi ritengono che non valga la pena di perdere il loro tempo per appro-fondire le loro conoscenze su questo argomento.

Incredibilmente, moltissimi avversari dell’astrologia continuano ancora adaffermare che questa disciplina non ha alcuna validità perché la Precessionedegli Equinozi ha provocato lo spostamento dei segni zodiacali.

In realtà, questa affermazione non ha fondamenti né storici né teorici, e di-mostra solamente l’incompetenza di questi denigratori dell’astrologia, checontinuano a confondere due sistemi di riferimento completamente diversi: loZodiaco Tropico e lo Zodiaco Siderale.

Innanzitutto, l’astrologia occidentale si basa principalmente sull’influenzadei più importanti corpi celesti del sistema solare, e solo secondariamente suisegni zodiacali tropici.

Comunque, è sufficiente conoscere pochissime ed elementari nozioni diastronomia per capire che la Precessione degli Equinozi, responsabile della re-trogradazione del punto Gamma, non comporta alcun tipo di problema perl’astrologia occidentale.

Infatti, il punto Gamma si sposta rispetto alle costellazioni, ma rimane as-solutamente fisso rispetto ai segni zodiacali tropici.

Nel VI secolo a. C., gli antichi astrologi babilonesi inventarono lo ZodiacoSiderale, raggruppando in dodici costellazioni le stelle che si vedevano in quel-la fascia del cielo lungo la quale si spostavano il Sole, la Luna e i pianeti.

Suddivisero tale fascia zodiacale in dodici settori di uguale ampiezza, usan-do come punti di riferimento due stelle molto luminose, vicine all’Eclittica: Al-debaran, che si trovava al centro della costellazione del Toro e Antares, alcentro della costellazione dello Scorpione. Nacquero in questo modo i segnizodiacali siderali, e le molteplici discipline astrologiche orientali continuano abasarsi, essenzialmente, su questo sistema di riferimento.

Nel 128 a. C., il più grande astronomo dell’era precristiana, Ipparco da Ni-cea (194-120 a. C.) scoprì la Precessione degli Equinozi, quindi, per evitare iproblemi derivanti da questo fenomeno, sostituì lo Zodiaco Siderale dei babilo-nesi con lo Zodiaco Tropico, che, diversamente dal primo, dipende unicamen-te dall’orbita apparente del Sole ed è completamente svincolato dalle costella-zioni. Lo zodiaco di Ipparco è una suddivisione del cerchio dell’Eclittica in do-dici archi uguali, di trenta gradi, che ha come riferimenti i punti Gamma eOmega, cioè i due punti d’intersezione dell’Eclittica con l’Equatore Celeste.

Nel II secolo d. C., Claudio Tolomeo (100-178 d. C.) ritenne estremamentevalido lo Zodiaco Tropico ideato da Ipparco, e da quell’epoca tutti gli astrologioccidentali continuano a considerarlo, giustamente, il sistema di riferimentopiù importante per seguire i movimenti dei corpi celesti.

Le costellazioni sono completamente arbitrarie, infatti si tratta di gruppiapparenti e casuali di stelle lontanissime dalla Terra, e anche molto lontane fradi loro, aventi ognuna un’estensione molto diversa e variabile nel tempo.

Per esempio, attualmente la costellazione della Vergine ha un’estensione diben quarantasei gradi di longitudine eclittica, mentre la costellazione delloScorpione si estende solo per sette gradi.

Page 129: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

129Argomento

Inoltre, nella nostra epoca, le costellazioni zodiacali sono diventate tredici,infatti, rispetto ai tempi degli antichi babilonesi, la costellazione di Ofiuco el’Eclittica si sono avvicinate.

Naturalmente, noi vediamo queste stelle come gruppi omogenei semplice-mente a causa della nostra percezione bidimensionale dello spazio.

Infine, tutte le antiche civiltà, secondo la loro fervida immaginazione, han-no rag-gruppato queste stelle zodiacali in modi diversi, tali da vedervi immagi-ni relative alle loro leggende e mitologie, quindi hanno assegnato alle costella-zioni nomi diversi.

Perciò, questi gruppi di stelle non hanno alcun significato, e la loro influen-za sugli esseri umani è sicuramente uguale a zero, quindi non ha senso basarsisu di esse nell’elaborazione di un valido sistema di riferimento astrologico.

I segni zodiacali tropici, invece, non hanno nulla di arbitrario, anzi sono ric-chissimi di significati, alcuni molto conosciuti ed altri non ancora completa-mente indagati. Il più noto ed evidente di questi significati è legato al ciclo del-le stagioni, scandito dagli equinozi e dai solstizi.

Infatti, il 21 marzo, quando il Sole transita nel punto Gamma dell’eclittica,entra nel primo grado del segno tropico dell’Ariete e sulla Terra inizia la sta-gione primaverile.

Invece, il 23 settembre, quando il Sole si trova nel punto Omega dell’eclit-tica, entra nel primo grado del segno tropico della Bilancia e questo comportal’inizio della stagione autunnale.

Quindi i passaggi del Sole nei vari segni zodiacali tropici sono legati allecondizioni meteorologiche e climatiche terrestri, e queste influenzano sensibil-mente la salute psico-fisica dell’uomo.

Ma la vera natura del legame fra segni zodiacali tropici ed esseri umani èmolto più profonda e poco conosciuta. Il transito del Sole lungo l’eclittica eser-cita il suo più potente influsso sull’uomo in una maniera molto più sottile e so-fisticata, rispetto alle ben note influenze meteorologiche.

Infatti, mentre la Terra si muove lungo la sua orbita attorno al Sole, le inte-razioni fra il vento solare e la magnetosfera terrestre modificano sensibilmentealcuni parametri del campo magnetico che si percepisce sulla superficie delnostro pianeta, e queste variazioni influenzano le condizioni psicologiche e fisi-che degli esseri umani.

Le interazioni citate dipendono, oltre che dall’intensità mutevole dell’attivi-tà solare, anche dalle variazioni di alcuni elementi dell’orbita terrestre, che av-vengono ogni giorno, durante il transito apparente del Sole nei vari segni zo-diacali tropici.

Alcuni dei parametri astronomici che mutano sono i seguenti: la distanzaTerra-Sole, la velocità della Terra, l’inclinazione dell’asse terrestre rispetto alSole e la direzione del movimento spiraliforme della Terra.

Se consideriamo questo movimento elicoidale, all’equinozio di primavera ilnostro pianeta si muove lungo il suo piano equatoriale alla velocità di 45 chi-lometri al secondo, mentre all’equinozio d’autunno si muove lungo il suo asse,con il polo Nord rivolto in avanti, alla velocità di 24 chilometri al secondo.

Page 130: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

130 Argomento

Siccome la Terra è dotata di una magnetosfera considerevole, queste note-voli variazioni di direzione e di velocità, rispetto alle linee di forza dei campimagnetici interplanetario e galattico, comportano variazioni del campo geo-magnetico.

Esistono varie prove scientifiche dell’influenza astrologica del passaggiosolare lungo i dodici segni zodiacali tropici.

Una di queste è stata fornita nel 1978 da uno studio molto rigoroso com-piuto da uno dei maggiori psicologi del Novecento, direttore del dipartimentodi psicologia dell’Università di Londra: Hans Eysenck (1916-1997).

In questo studio 2.324 persone compilarono alcuni questionari che permi-sero di valutare l’intensità dei due elementi principali della loro personalità:l’estroversione e l’emotività. In seguito questi fattori psicologici vennero con-frontati con i segni zodiacali solari di nascita dei soggetti esaminati.

Per quanto riguarda l’estroversione, i risultati furono esattamente quelliprevisti dalla teoria astrologica tradizionale: i segni di Fuoco e i segni d’Aria ri-sultarono più estro-versi della media, mentre i segni di Terra e d’Acqua risulta-rono introversi.

Per quanto concerne l’emotività, i risultati confermarono che i segni d’Ac-qua sono quelli più emotivi, e differirono dalla tradizione solo perché l’Arieteottenne un punteggio un po’ troppo elevato.

Altre prove derivano dalle numerose ricerche statistiche sull’ereditarietàastrale, compiute da Ciro Discepolo e Luigi Miele.

Una di queste ricerche, realizzata nel 1991, si basa su un campione di8.219 date e ore di nascita di genitori e figli, ed è stata confermata da uno stu-dio successivo basato su 3.972 casi.

Questi studi hanno dimostrato che i figli nascono, più frequentemente dellamedia, con il segno zodiacale ascendente uguale al segno zodiacale solare delpadre.

La metodologia seguita dai due astrologi è stata molto rigorosa, infatti èstata giudicata corretta dal prof. Luigi D’Ambra e dal dott. Francesco Mola,docenti del Dipartimento di Statistica dell’Università di Napoli. Quindi non vipossono essere dubbi sull’influenza dei segni zodiacali tropici, però è anchevero che non bisogna mai smettere di ricercare nuove correlazioni.

Un settore molto promettente per studi di questo tipo è costituito dalle in-dagini per determinare il legame fra date di nascita e schizofrenia.

Di questa malattia psichiatrica esistono due sottotipi. Il primo è la schizo-frenia negativa, che è definita dai seguenti sintomi: incapacità di provare pia-cere, mancanza d’interesse per la socializzazione, problemi di linguaggio,scarso contatto visivo, mancanza di risposte emozionali e apatia.

Il secondo sottotipo è la schizofrenia positiva, che è caratterizzata dalla pa-ranoia e da un decorso della malattia più benigno.

Diversi studi statistici, basati su decine di migliaia di casi, hanno dimostra-to, senza ombra di dubbio, che i malati di schizofrenia positiva nascono, piùfrequentemente della media, nei mesi invernali, in particolare in febbraio emarzo.

Page 131: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

131Argomento

Questi studi sono stati compiuti da molti ricercatori, per esempio: da Tra-mer nel 1929, da Barry nel 1961, da Dalen nel 1968, da Hare nel 1975 e daParker nel 1976.

Molto più recentemente, nel numero di ottobre 2004 della rivista “Archivesof General Psychiatry”, Erick Messias della Johns Hopkins University di Balti-mora, ha descritto i risultati di uno studio basato su 1.594 malati, di sei nazio-ni dell’emisfero settentrionale. L’analisi statistica dei dati ha dimostrato l’esi-stenza di un’associazione significativa fra la schizofrenia negativa e la nascitanei mesi estivi, in particolare in giugno e luglio.

Tutte queste ricerche sono state compiute da psichiatri e psicologi, chehanno esaminato solo i mesi di nascita, quindi andrebbero replicati da astrolo-gi, per controllare se esiste una correlazione con i segni zodiacali tropici, inparticolare con i segni dei Pesci e del Cancro.

Oltre alle ricerche sull’influenza dei segni zodiacali tropici, esistono studimolto seri, basati su metodologie di ricerca impeccabili, che forniscono provea sostegno della connessione fra la vita umana ed i più importanti corpi celestidel sistema solare. Alcune di queste verifiche sono particolarmente interes-santi, poiché sono state effettuate proprio da ricercatori che non credevanonell’astrologia e che volevano dimostrarne la sua completa infondatezza.

Altre ricerche, invece, sono state compiute da astrologi, oppure da scien-ziati che non erano pregiudizialmente ostili all’astrologia, ma che volevanocontrollare se c’è qualcosa di vero in questa millenaria disciplina.

In ogni caso, tutti questi ricercatori hanno studiato i fenomeni astrologicicon metodi rigorosi e in modo obiettivo, eseguendo esperimenti di stampo ga-lileiano, cioè ripro-ducibili da qualunque scienziato che fosse seriamente inte-ressato a studiare questo tipo di fenomeni.

Alcune delle scoperte effettuate in questo campo sono state replicate econfermate da altri studiosi, e hanno consentito la nascita di nuovi settori dellaricerca scientifica, uno di questi è il Biogeomagnetismo.

Questa promettente e affascinante branca della geofisica si occupa, fral’altro, dello studio dell’influenza, sui sistemi biologici terrestri, delle interazionidel vento solare con la magnetosfera e con la ionosfera.

Queste interazioni traggono la loro energia dai potenti flussi di elettroni eprotoni provenienti dal Sole e dai campi magnetici congelati in questi flussi, egenerano molti fenomeni che sono in grado d’influenzare le condizioni psico-fisiche degli esseri umani.

Per esempio provocano variazioni, sia regolari che irregolari, nel campogeomagnetico e nello stato di ionizzazione dell’aria, inoltre producono ondeelettromagnetiche della banda ULF (Ultra Low Frequency).

Attualmente gli esperti di biogeomagnetismo stanno studiando con parti-colare interesse la zona di atmosfera che si trova fra la superficie terrestre el’inizio della iono-sfera, dove si avvertono le micropulsazioni geomagnetiche,che sono oscillazioni regolari e persistenti del campo magnetico terrestre,aventi frequenze comprese fra 0,001 Hertz e 30 Hertz, e quindi rientranti nellabanda elettromagnetica ULF.

Page 132: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

132 Argomento

Queste onde sono generate dall’interazione del vento solare con la magne-tosfera terrestre e sono modulate dalle onde magnetiche prodotte dalle varia-zioni delle correnti elettriche che si verificano nella ionosfera.

A loro volta, le correnti elettriche ionosferiche sono influenzate dalle forzegravitazionali del Sole, della Luna e anche dei pianeti più massicci e più vicinialla Terra.

Naturalmente le forze gravitazionali planetarie sono estremamente deboli,quindi da sole non potrebbero provocare alcun effetto significativo, però esisteun meccanismo di risonanza magnetica in grado di amplificarle.

Questo meccanismo è stato chiarito nei minimi particolari dall’astrofisicoinglese Percy Seymour nei suoi libri: “Astrologia: evidenza di scienza” del1990 e “La prova scientifica dell’astrologia” del 2004.

Seymour insegna astronomia all’Università di Plymouth, e la sua teoriadella Riso-nanza Magnetica di Marea si serve semplicemente delle conoscenzescientifiche attuali, senza invocare l’esistenza di nuove forme di energia o diparticelle elementari esotiche, inoltre è stata formulata in termini rigorosamen-te matematici, quindi rientra già nel campo della scienza.

Inoltre esistono anche altri meccanismi, indipendenti dalle forze gravitazio-nali, che sono in grado di spiegare l’influenza di alcuni pianeti sulle correntielettriche della ionosfera terrestre e sulle onde ULF.

Per esempio, ogni volta che Giove si trova in opposizione rispetto al Sole,cioè ogni 399 giorni, il campo magnetico interplanetario unisce i campi ma-gnetici della Terra e di Giove, ed i potenti flussi di elettroni ad alta energia chesfuggono dalla magnetosfera gioviana raggiungono la nostra ionosfera.

Questa scoperta fu effettuata dalla sonda americana Pioneer 11, che sor-volò Giove nel 1974, ed è descritta sul numero 91 di marzo 1976 della rivista“Le scienze”.

Un altro fenomeno importante che potrebbe spiegare, in parte, l’influenzaastro-logica dei pianeti consiste nelle radioemissioni planetarie.

Infatti, tutti i pianeti, ad eccezione di Plutone, emettono onde radio che rag-giungono la superficie del nostro pianeta e che sono in grado d’interferire conle onde elettromagnetiche della banda ULF, generate nella zona bassa dellanostra atmosfera.

Le onde ULF costituiscono il fondo elettromagnetico naturale del nostropianeta e hanno sempre accompagnato e influenzato gli esseri umani, durantei 170.000 anni di evoluzione dell’Homo Sapiens, condizionandone i ritmi biolo-gici, collegati ai processi di secrezione ormonale e di trasmissione degli impul-si nervosi.

Molte di queste onde elettromagnetiche hanno le stesse frequenze delle on-de cerebrali umane, quindi vengono percepite, inconsciamente, dal nostrocervello.

Infatti, le onde cerebrali Delta hanno frequenze che vanno da 0,5 a 4 Hz, esono associate al sonno profondo, senza sogni.

Le frequenze delle onde Theta sono comprese fra 4 e 7 Hz, e sono tipichedella fase REM del sonno, cioè quella in cui si sogna.

Page 133: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

133Argomento

Le onde Alfa vanno da 7 a 14 Hz e sono associate al rilassamento psico-fi-sico e al pensiero intuitivo-creativo.

Infine, le frequenze delle onde Beta sono comprese fra 14 e 30 Hz, sonogenerate durante le normali attività della veglia e corrispondono al pensierologico-razionale.

Le onde ULF predominanti nella bassa atmosfera hanno frequenze di circa8 Hz, perciò sono sintonizzate con le onde cerebrali Alfa.

Quindi, quando generiamo onde Alfa, entriamo in risonanza con le ondefonda-mentali del nostro pianeta, e questo ci fa sentire meglio: aumentiamo lacalma, la consapevolezza interiore, l’intuito, il coordinamento mentale e l’inte-grazione mente-corpo.

Come ho già detto, le interazioni fra le onde elettromagnetiche di originecosmica e le onde ULF producono una modulazione di queste ultime.

Quindi le onde ULF trasportano segnali provenienti dal Sole, dalla Luna eda quasi tutti i pianeti, e il cervello dei soggetti geneticamente predisposti è ingrado di riceverli e può subire la loro influenza.

Questi segnali cosmici possono influenzare significativamente le condizionifisiologiche e patologiche del sistema nervoso di alcune categorie di soggetti.

In particolare è stato dimostrato, da vari ricercatori, che il loro influsso puòprovocare: nervosismo, disattenzione, riduzione della velocità di reazione etendenza a subire incidenti.

Alcuni degli scienziati che hanno fatto queste scoperte sono: Martini e Rei-ter (in Germania nel 1952), Friedman, Becker e Bachman (negli Stati Uniti nel1963) e Podshibyakin (in Russia nel 1968).

Anche le complesse interazioni fra il vento solare, la magnetosfera e la io-nosfera terrestre, producono fenomeni che sono in grado di influenzare le con-dizioni di salute degli uomini.

Infatti queste interazioni generano variazioni nell’intensità del campo geo-magnetico e nello stato di ionizzazione dell’aria, nella zona più bassa dell’at-mosfera. Esistono molte prove che queste variazioni influenzano il sistemacardiovascolare.

Queste prove sono state fornite da numerosi studi scientifici pubblicati damedici, geofisici e astrofisici.

Per esempio, per quanto riguarda la correlazione fra infarti del miocardio eaumento dell’attività solare, esistono gli studi dei seguenti ricercatori: Faurè,Sardou e Vallot (Francia, 1935), Dull (Germania, 1936), Poumailloux e Viart(Francia, 1959), Romensky (Russia, 1960), Malin e Srivastava (India, 1979).

Lo studio più importante è proprio quest’ultimo. Malin e Srivastava esami-narono 5.000 casi di ricoveri in ospedale per infarti cardiaci, in un periodo disei anni, dal gennaio del 1967 al dicembre del 1972.

Confrontarono il numero di infarti cardiaci con l’indice giornaliero dell’atti-vità geomagnetica, che dipende strettamente dal numero delle macchie solarie dall’intensità delle interazioni del vento solare con la magnetosfera.

Ottennero dei risultati altamente significativi, infatti gli indici di correlazio-ne sta-tistica osservati variavano da 0,4 a 0,8.

Page 134: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

134 Argomento

In particolare osservarono che nei giorni in cui l’indice geomagnetico au-mentava del 14% il numero degli infarti cardiaci aumentava del 30%.

Inoltre va ricordato che il famoso ematologo giapponese Maki Takata, nel1951, ha dimostrato che quando l’attività solare è molto intensa si verifica unamaggiore tendenza alla coagulazione del sangue. Naturalmente questo potreb-be spiegare perché si verifica un aumento degli infarti cardiaci.

Infine, un altro ematologo, il sovietico Schultz, nel 1960 ha scoperto cheesiste una correlazione altamente significativa fra il numero di macchie solarie il numero di casi di linfocitosi, che è una patologia del sangue provocata daun eccesso di globuli bianchi.

Lo scienziato che ha compiuto il maggior numero di studi rigorosi per con-trollare la fondatezza delle antiche teorie astrologiche è stato lo psicologo fran-cese Michel Gauquelin (1928-1991).

In circa quarant’anni di intenso e duro lavoro ha effettuato tre scopertemolto im-portanti per l’astrologia scientifica.

La sua prima scoperta deriva da una ricerca statistica basata su 16.000date e ore di nascita di personaggi famosi e 11.000 di persone comuni.

Si può sintetizzare in questo modo: esiste una relazione statisticamente si-gnificativa fra la futura professione del neonato e la levata e la culminazionesuperiore della Luna, di Marte, di Giove e di Saturno, nel momento della suanascita.

La sua seconda scoperta è basata su 25.000 date e ore di nascita di geni-tori e dei rispettivi figli.

Consiste in questo: se un bambino nasce mentre la Luna, o Venere, o Mar-te, o Giove, o Saturno, stanno sorgendo o culminando, spesso i loro genitoriavevano gli stessi astri nelle stesse posizioni natali.

Quindi la sensibilità cosmica fa parte del patrimonio genetico ereditario.È interessante notare che questo effetto di ereditarietà astrale si manifesta

solo se il parto è naturale, ed è più evidente nei giorni in cui le perturbazionigeomagnetiche naturali sono più intense.

La terza scoperta deriva dall’analisi statistica delle biografie dei 16.000personaggi famosi esaminati nella sua prima indagine. Gauquelin eseguì que-sto studio per determinare il carattere di questi personaggi e controllare se esi-steva un legame fra questo carattere e il loro astro dominante.

I suoi risultati si possono riassumere in questo modo: quando una personanasce mentre uno dei cinque astri citati sta sorgendo o culminando, spesso ilsuo carattere corrisponde a quello che la tradizione astrologica attribuisce al-l’astro in esame.

Per spiegare questi strani fenomeni da lui scoperti, Gauquelin ha ipotizzatoche il neonato, in base alla sua specifica costituzione genetica, tende a nasce-re nel momento in cui riceve un particolare segnale fisico da uno dei cinqueastri citati.

Quindi la posizione particolare dell’astro farebbe scattare la nascita, manon cambierebbe nulla nel patrimonio genetico del neonato, che è il vero re-sponsabile del suo carattere.

Page 135: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

135Argomento

Nel libro “Astrologia-astronomia e salute” ho divulgato i risultati più inte-ressanti di una mia ricerca statistica, che ho compiuto nel corso del 2002.Questo studio si basa sulle date di nascita e di morte di 30.328 persone, natequasi in ogni parte del mondo, nel periodo che va dal 1300 al 1960.

In estrema sintesi, i risultati principali che ho ottenuto sono i seguenti: inun numero di casi statisticamente significativo, la morte naturale si verificaquando determinati astri assumono posizioni relative o distanze angolari,uguali o simili a quelle della nascita.

Inoltre ho osservato che la durata naturale della vita umana spesso è unmultiplo del periodo di rivoluzione di alcuni astri.

I corpi celesti che ho esaminato sono esclusivamente quelli consideratidall’astrologia antica: il Sole, la Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Satur-no.

Il risultato più eclatante è stato osservato esaminando il periodo di rivolu-zione tropica del Sole, cioè 365,2422 giorni.

In questo caso il valore dello scarto standardizzato, nel test Z ad una coda,è stato 4,49, che corrisponde a circa 4 probabilità su un milione che il feno-meno sia casuale, quindi il livello di fiducia si può considerare uguale al 100%.

In parole povere, questo significa che la morte naturale tende a verificarsi,più spesso del normale, in prossimità del compleanno.

Questi risultati confermano ed aumentano la validità dei numerosi studistatistici che avevo compiuto nel periodo di sedici anni che va dal 1984 al2000, e che si basavano su decine di campioni aventi dimensioni variabili da7.000 a 27.500 casi.

Alcune di queste ricerche sono state pubblicate sui numeri 59, 63 e 69 di“Linguaggio astrale”, oltre che negli Atti del Convegno Studi di Parma del1986.

Tutte le scoperte di cui ho trattato finora, oltre ad essere in parziale accor-do con antiche teorie astrologiche, si possono anche spiegare scientificamentecon la teoria di Percy Seymour, oppure con le ipotesi avanzate recentementenel campo del Bio-geomagnetismo.

Però, esistono anche scoperte di altri ricercatori astrologici che, per il mo-mento, non sono inquadrabili nemmeno nei più recenti campi d’indagine dellediscipline scientifiche più moderne, quindi sono attualmente inspiegabili.

Comunque sono sempre il risultato dell’applicazione corretta del metodosperimentale, quindi sono fatti reali, e come tali non possono essere ignorati.

Non si possono negare o nascondere fatti concreti e ben documentati, soloperché sono in contrasto con le attuali e provvisorie teorie della scienza uffi-ciale.

Gli scienziati dovrebbero almeno riconoscere la loro esistenza, nell’attesadi fornire una spiegazione convincente.

Page 136: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

136 Argomento

L.A. 139-680

Gli astrologi, quando scrivono, si mostrano spesso distaccati e professio-nali, parlano un linguaggio che esclude la comprensione della gente comunela quale, perciò, potrebbe essere portata ad immaginarli come intelligenze di-sincarnate fornite di mani da utilizzare sulla tastiera di un computer. Infatti,leggendo i manuali astrologici standard (ma credo questo rispecchi più la real-tà americana che la nostra europea ed italiana. N.d.t.) si può essere indotti acredere che l’astrologia sia qualcosa di completamente separata dalla realtà.Per esempio, su uno dei tanti manuali in circolazione si legge:

“Venere in 3ª significa che siete attaccati visceralmente alla vostra auto”, echi siete voi per contestare questa affermazione? Ma quando Venere di transitoentra nella vostra 3ª, vi accorgete che la vostra macchina non vi ispira unaparticolare passione – invece, forse, vi trovate ad aiutare un vicino a dipingerela casa. Sarebbe interessante sapere la vostra storia in proposito con tutti i vo-luttuosi dettagli che Venere è in grado di suggerire. Che cosa avete provato nellavorare fianco a fianco? Che odore aveva la vernice? Quale colore avete usa-to? Venere è anche in opposizione a Plutone: per caso le grondaie sono stateattaccate dalle voraci termiti? I lettori di testi e articoli astrologici probabil-mente stanno appena imparando l’alfabeto e le parole-chiave dell’astrologia,anche se hanno gli scaffali pieni di testi astrologici. In realtà, hanno bisogno dilibri che li aiutino ad esplorare e analizzare astrologicamente la loro vita. Rife-rirsi solo a ipotesi e tradizioni, fare ricerche storiche come Robert Hand col suoProget Hindsight o statistiche come Gauquelin è sicuramente significativo maqualche volta può diventare dannoso per la nostra materia. Le ricerche devo-no avere un significato per tutti, e l’unica cosa che tutti hanno sempre a dispo-sizione è la propria vita. Che dire di quelli che sonnecchiavano a scuola duran-te le ore di matematica, o venivano bocciati in storia, o diventavano sordi perschivare le ore di statistica? Non si può separare artificialmente l’astrologiadalla vita.

Perciò, gli astrologi dovrebbero incominciare a parlare in prima persona,ed avere il coraggio di usare il pronome “Io” perché attraverso la loro vitaspiegata astrologicamente tutti potrebbero riconoscere la propria.

April Elliot Kent

APPROCCIO ETNOGRAFICOALL’ASTROLOGIATRADUZIONE E SINTESI DI ANGELA CASTELLO

Page 137: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

137Argomento

Per colmare questo vuoto, l’autrice ha incominciato ad introdurre una di-mensione colloquiale nei bollettini da lei inviati periodicamente ai clienti, cer-cando di spiegare i principi astrologici applicati alla sua quotidianità. Scriveva,cioè, quello che lei stessa avrebbe voluto leggere. Per esempio, una volta hamesso a confronto il transito di Marte quadrato a Mercurio, visto da un astrolo-go reperito sul Web site e visto da lei stessa. Ecco il transito spiegato profes-sionalmente:

Attenti a ciò che dite se avete aspetti conflittuali (congiunzione, quadrato, eopposizione)! Questa è una buona combinazione se dovete fare un importantedibattito e presentare con forza il vostro punto di vista. Il problema è che a Mar-te non importa se la discussione è importante o meno. Potreste facilmente tro-varvi coinvolti in dispute di poco conto che diventano rapidamente dibattitiviolenti.

Ecco invece la sua versione, scritta nel giorno in cui Marte di transito qua-drava il suo Mercurio natale:

Marte ha fatto il suo ingresso in Scorpione la scorsa settimana ed ora è inquadrato col mio Mercurio natale… e naturalmente, ho incominciato la giorna-ta lanciandomi in una accesa discussione dopo aver letto un messaggio che horilevato da un sito dove io non mi lascio andare quasi mai a commenti. Mi sen-tivo terribilmente frustrata e incompresa. Oh Dio, quando imparerò a controlla-re i transiti prima di incominciare a sbottare contro qualcuno?

Gli entusiastici feedback ricevuti l’hanno convinta che raccontare storie divita vissuta era istruttivo sia per i suoi lettori sia per se stessa.

In seguito, la Kent ebbe la fortuna di studiare etnografia, e questo l’aiutò adavere una prospettiva diversa come scrittrice astrologica. L’etnografia (lette-ralmente:graphy = scrivere + ethno = cultura) è un metodo di ricerca socialeche si basa su osservazioni ravvicinate ed accurate descrizioni della vita quoti-diana di una determinata cultura Gli auto-etnografi vanno un passo più in là.Essi non solo osservano una cultura ma vi partecipano, e ciò che scrivono ri-flette non solo ciò che vedono ma anche ciò che pensano e sentono al riguar-do. Mentre la maggioranza degli etnografi (e degli astrologi) pensa di catturarela realtà mantenendo un certo distacco dal soggetto, gli auto-etnografi pensa-no esattamente il contrario. Questa tecnica di approccio, che si esprime constorie personali, dà la possibilità alle minoranze di farsi udire. Anche gli astro-logi rappresentano una minoranza nella cultura. Ecco perché dobbiamo farudire le nostre storie: la storia di quello che accade quando Saturno ritorna al-la sua posizione natale, la storia del Plutone di transito su un punto importantedel nostro oroscopo, la storia della nostra rivoluzione solare oppure di ciò chemostrava la nostra carta natale quando abbiamo incontrato il nostro amore.

Però, raccontare una vera storia implica non soltanto dettagli e introspezio-ne ma anche un contesto. L’abilità di trovare l’elemento universale in una sto-ria individuale – la etno- o cultura condivisa – fa diventare un racconto emoti-vamente coinvolgente per il lettore, un vero atto di comunicazione.

La chiave per avvicinarsi all’astrologia con occhio etnografico si basa sualcuni elementi fondamentali:

Page 138: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

138 Argomento

� L’astrologia etnografica deve essere radicata su una solida tradizione astro-logica (cioè conoscenza appropriata di simboli, linguaggio e principi)

� Per quanto possibile, bisogna essere accurati nei dettagli e scrivere conscrupolosa onestà su ciò che accade e come viene da noi percepito. Sem-bra semplice ma è invece sorprendentemente difficile, e richiede un grandecoraggio. In qualità di astrologi, siamo abituati ad assumere l’atteggiamen-to di persone che sono al di là degli interessi e delle emozioni di questomondo, e ci piace giocare il ruolo del guru. Non è facile rinunciare a taleruolo e presentarsi come persone normali. Ma, se siamo onesti, risultere-mo certamente interessanti.

� Infine, dobbiamo amare l’astrologia e meravigliarci sempre, ed ogni volta dipiù, della sua costante presenza nelle circostanze più insignificanti e banali.La maggior parte del nostro quotidiano è fatta di questi momenti-transiti fu-gaci ed irritanti di Marte piuttosto che di quelli interminabili e pesanti diPlutone.Certo, nessuna interpretazione astrologica può essere completamente si-

gnificativa per tutti e in tutti i tempi. Non ci sono riusciti gli antichi né siamo ingrado di farlo noi. Però possiamo presentare un’analisi il più possibile sincerae dettagliata delle nostre esperienze astrologiche. Forse, aggiunge l’autrice, sitratta soltanto del suo Sole leonino che rema furiosamente in controtendenzarispetto al pensiero scientifico-quantitativo dell’Aquario, ma lei è convinta cheun contributo individualizzato sia di grande valore. In fondo, se ognuno di noi èun prisma che cattura la luce allora il suo riflesso brilla diffondendosi in tutte ledirezioni.

Noi astrologi ci troviamo in una posizione privilegiata per osservare la vita.Impegnandoci in un approccio etnografico all’astrologia, siamo invitati a parte-cipare al viaggio astrologico insieme ai nostri lettori e clienti invece di osser-varlo soltanto, abbracciando così la nostra umanità invece di rimanerne di-staccati come interpreti onniscienti dei testi. Forse il più grande contributo chepossiamo dare all’astrologia è semplicemente quello di scrivere su di essaonestamente, con entusiasmo, e basandoci sulla nostre personali esperienze.

Nota della traduttrice. Riflettendo su questo articolo, mi sono chiesta cosa volesse dire inquesti giorni il transito di parecchi pianeti in convergenza sul mio Mercurio di nascita in Ge-melli/2ª. Mi aspettavo grandi cose. In realtà, si è trattato semplicemente di un improvvisorinnovato interesse per i miei risparmi (2ª analoga del Toro/averi) – da tempo ignorati –che ho poi provveduto a spostare (Mercurio movimento) da un Fondo ad un altro (Mercurioin 2ª/Banca).

(da The Astrological, “I”, Putting the Self Back in Astrology, in The Mountain Astrologer,n.120, Aprile/Maggio 2005)

Page 139: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

139

CASA OTTAVA

Angela La FortezzaLa grande onda: riflessioni sparse

Page 140: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

140 Argomento

L.A. 139-810

«La conoscenza appartiene al passato,la saggezza al futuro».

Vernon Cooper

Angela La Fortezza

LA GRANDE ONDA:RIFLESSIONI SPARSE

Page 141: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

141Argomento

Indicatori astrologici di un sisma

Per un’attenta disamina dello tsunami indonesiano si è dovuto, preliminarmen-te, procedere ad effettuare l’analisi di temi natali di numerosi eventi analoghi(terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche, etc.) verificatisi nel corso dell’ultimosecolo. Si è potuto così creare un database contenente 55 Carte di disastri na-turali, selezionati in base ai seguenti criteri: 1. una magnitudo > 6.0;2. l’intensità dell’evento - ossia i suoi effetti sulle persone, le cose, il territorio

- con particolare riferimento a fenomeni tellurici dall’elevata mortalità eche hanno prodotto danni visibili e considerevoli;

3. eterogeneità nella collocazione geografica, per avere uno sguardo d’insie-me sull’intero Pianeta;

4. un arco temporale definito: l’ultimo secolo;5. una precisa conoscenza delle coordinate astrologiche dell’evento, indi-

spensabile per l’esatta redazione del tema natale. Dall’analisi comparata effettuata sono emerse le seguenti ridondanze

astrologiche:� I terremoti vengono annunciati da molteplici configurazioni astrologiche

susseguentisi in un arco di tempo medio lungo intorno all’evento; configu-razioni che occorre esaminare nella loro globalità per ricavare una panora-mica chiara dell’accadimento.

� Spesso i terremoti seguono le eclissi (per l’85%) – in particolare quelle diSole ( per il 59%) – ed in alcuni casi (in special modo gli tsunami) si verifi-cano in concomitanza delle fasi di luna piena o nuova (per un totale del25%).

� Emergono preponderanti taluni aspetti dinamici:– di Marte (rottura/violenza, distruttività/scatenatore di incidenti): qua-

drature (sfida e sforzo/provocazione/tensione) ad Urano (scatenatoredi incidenti/scossa violenta ed improvvisa) che spesso emergono il fat-tore scatenante del terremoto e raffigurante la scossa sismica; opposi-zioni (conflitto/lacerazione) a Saturno (terra/crosta terrestre/contrazio-ne/masse) generanti lo spostamento delle placche tettoniche e la con-seguente rottura della faglia, a Giove (espansione del fenomeno), aChirone così originando una profonda ed insanabile ferita alla crostaterrestre dal punto di vista geologico e un tracollo emotivo negli esseriumani coinvolti da quello psichico, a Mercurio (evocativo dell’effettomeccanico e della propagazione e trasmissione delle onde d’urto non-ché della rapidità del fenomeno) ed a Plutone (trasformazione/mondosotterraneo, governatore della casa della morte);

– di Giove (espansione e crescita/fortuna/denaro): quadrature a Mercu-rio (diffusione del fenomeno ondulatorio) ed al Nodo Lunare (fattoredestinico) e dunque anche con effetti rilevanti sulle economie delle areecolpite; opposizioni alla Luna, (quale amplificazione degli effetti lunarisull’evento: gravitazionali e/o psichici);

Page 142: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

142 Argomento

– di Saturno (terra, crosta terrestre/contrazione/rinuncia/privazione/sa-crificio): quadrature ad Urano delineanti la rottura improvvisa della fa-glia, quadrature ed opposizioni a Chirone (frattura/ferita inflitta aglistrati rocciosi, alle faglie, alla crosta terrestre, al genere umano) con ri-svolti depressivi dal punto di vista materiale, sociale ed umano nei ter-ritori coinvolti;

– di Urano (scatenatore di incidenti/scossa violenta ed improvvisa): con-giunzioni a Nettuno (mare e liquidi/dilatazione); opposizioni a Chirone(squarcio violento, improvviso ed inatteso);

– di Nettuno (mare e liquidi/dilatazione/confusione): quadrature ed opposi-zioni (o altri aspetti dissonanti) alla Luna così generando – oltre ad effettisulle masse liquide e sulle maree – anche altri di ordine emotivo e di con-fusione notevoli sulle popolazioni colpite, unitamente a spinte solidaristi-che e cooperative utili a dare il via all’opera di ricostruzione successiva;

– di Lilith/Luna Nera: congiunzioni e quadrature a Mercurio; opposizionia Plutone. Anche Lilith possiede una simbologia riguardante il ferimen-to, la privazione, il rimorso ed il pericolo.

� Vanno considerate, in particolar modo, quelle eclissi che cadono con qua-drati a Marte, Giove, Saturno o Urano.

� Nella quasi totalità dei temi considerati vi sono numerosi pianeti maleficati,in particolare: Sole, Luna e pianeti esterni.

� Si scorgono, in molti casi, concomitanti aspetti complessi di differente na-tura: accanto agli armonici Grandi Trigoni, prevalentemente realizzantisinegli elementi Terra e Fuoco, si verificano Gran Croci e/o Quadrati a T,prevalentemente in segni cardinali (principio dell’azione) e/o contestualicombinazioni di Quadrati a T in segni fissi e mutevoli; questi ultimi proba-bilmente indicanti la necessità che ad una fase di concentrazione e con-densazione dell’energia, debba seguire – in un breve lasso di tempo –un’altra di dispersione e diffusione dell’energia, oltre che probabilmente at-testanti una considerevole durata nel tempo dei fenomeni.

� Si è notato che i terremoti avvengono con maggiore frequenza nella fasciaoraria notturna (dalle ore 20.00 alle ore 08.00, per un 48%) rispetto alla fa-scia mattutina (dalle ore 08.00 alle ore 14.00, per un 27%) ed a quella po-meridiana (dalle ore 14.00 alle ore 20.00, per il rimanente 25%).

� Molti terremoti si verificano con Sole e Giove in collocazioni debilitanti: So-le in Aquario (26 %) e Giove in Gemelli o Vergine (28 %); la Luna prevalen-temente in segni dignificanti: Cancro, Toro e Pesci (37 %); Marte, Giove,Saturno ed Urano nei segni del Toro e/o dello Scorpione.

� Si scorgono forti implicazioni delle case angolari, occupate in particolarmodo dai pianeti esterni e dalla Luna.

� I terremoti avvengono spesso in concomitanza di severe afflizioni dell’asse2a/8a casa e/o dei suoi governatori. (l’8a casa, tra le altre cose, è in rela-zione con gli stermini e le morti totali).

� In più, anche la posizione della IV casa (e del suo signore) necessita di es-sere osservata poiché rappresenta le masse.

Page 143: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

143Argomento

� Inoltre, il 73% dei terremoti considerati presenta pianeti OOB di declinazio-ne; in particolare: Marte (con il 17%), Urano e Venere (con il 13%), la Luna(con l’11%) e Mercurio (con il 9,4%) così da un lato confermando la neces-sità di un’elevata componente energetica al fine di sprigionare la dirom-penza sismica nonchè la perniciosità del terremoto e dall’altro evidenzian-do i consistenti fattori emotivi originati dal disastro, le componenti solidari-stiche e la volontà di ricostruzione susseguenti all’evento. Un pianeta OOB,difatti, possiede un’amplificata quantità di energia in sintonia con le pro-prie caratteristiche, che può essere applicata in modo positivo o negativo eche – in ogni caso – ha notevoli implicazioni psico-emotive sui soggetticoinvolti.

� Si rileva, infine, un consistente numero di aspetti di parallelo, in particolaredi Nettuno, di Urano, del Sole e di Marte, sui quali – tuttavia – non si è avu-to modo di soffermarsi sufficientemente.

Il Tema Natale dello Tsunami

data: domenica 26/12/2004 - ore 07.59 (ora locale dell’epicentro)magnitudo: 8. 9 scala Richtercoordinate geografiche: 03N31 – 095E95località: al largo della costa ovest dell’isola di Sumatradistanze: 250 Km a Sud-Sudest di Banda Aceh (Sumatra - Indonesia)profondità: 30 KmIl 4° terremoto in ordine di magnitudo dal 1900 ed il 1° dal terremo-to dell’Alaska del 1964.

Passando ora all’analisi del Tema Natale del recente Tsunami indonesia-no,1 si scorge un Sole a 04°35’ del Capricorno in 12a casa, un ASC anch’essoin Capricorno (a 23°09’), uno stellium di pianeti in Sagittario in 11a casa (eprecisamente Mercurio, Venere, Marte e Plutone), una Luna opposta al Sole,una quadratura applicativa Marte/Urano, una Gran Croce in segni cardinali(formata dall’opposizione Chirone/Saturno in posizioni angolari sull’orizzonte eda quella dell’asse nodale lungo il meridiano) ed altre configurazioni astrologi-che minori a cui si farà cenno in seguito.

Vorrei – in primo luogo – evidenziare alcune “coincidenze”, a mio avviso,oltremodo significative:a) il fenomeno sismico ha preso il via – con ogni probabilità – molto tempo

prima dello scatenamento dello tsunami vero e proprio;b) si è verificato durante il periodo natalizio (esattamente durante quello che

gli anglosassoni denominano “the Boxing Day”) ed in prossimità del solsti-zio d’inverno, momento in cui da un lato si controllano le scorte per l’inver-no e dall’altro si è particolarmente predisposti al festeggiamento.

c) Ha coinvolto la nazione maggiormente popolata da islamici al mondo (l’In-donesia) ed investito un’area geografica di notevoli proporzioni,2 ad eleva-ta densità di popolazione nonchè ad elevato interesse turistico. È interes-

Page 144: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

144 Argomento

sante il fatto che nei paesi dell’Asia sud-orientale colpiti dallo tsunami, ilturismo è una componente essenziale per le loro economie e molti occi-dentali - specialmente europei ed australiani – trascorrono in quei posti pa-radisiaci i loro periodi di vacanza, principalmente lungo la fascia costiera.

d) Si sottolinea, pertanto, il carattere internazionale e cosmopolita di quellearee geografiche, punto di incontro e convergenza di molteplici differenticulture, razze e religioni.

e) A ben osservare la carta, inoltre, si ha la sensazione che i simboli in essapresenti si rincorrano, si confermino reciprocamente e convergano tuttinella medesima e precisa direzione.Molti astrologi concordano nel ritenere che l’umanità si trovi al confine tra

l’Era dei Pesci e quella dell’Aquario, momento epocale che individua una lineadi demarcazione tra un’umanità pescina – orientata alla fede e caratterizzatadalla costituzione di enclavi religiose e culturali – ed un’altra di matrice aqua-riana – che si muove verso una consapevolezza globale ed un’autocoscienzacollettiva –.

L’attacco alle Twin Towers del World Trade Center dell’11 settembre 2001nonchè la più recente invasione dell’Iraq hanno focalizzato l’attenzione mon-diale sullo scisma pescino tra Islamismo, Cristianità ed Ebraismo. Improvvi-

Figura 1 - Tema Natale Tsunami.

Page 145: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

145Argomento

samente, sembra che lo tsunami abbia spostato ora l’epicentro dell’attenzionemondiale dall’antagonismo religioso verso l’empatia universale aquariana neiconfronti delle circa 250.000 vittime del maremoto e dei milioni di sopravvis-suti, non importa di quale religione essi siano.

Nel “villaggio globale” si va assistendo, difatti, per la prima volta ed in pro-porzioni così rilevanti, all’affermazione e condivisione di un sentire comune frapersone di culture diverse che hanno cominciato a riversare la loro compas-sione collettiva, sotto forma di aiuti economici e risorse strategiche, in quel-l’area geografica del globo. Da un momento di “globalizzazione della morte”sembra essersi generata una fase di ‘globalizzazione della vita’ o meglio dellasolidarietà.

Forse può ipotizzarsi la possibilità di un punto di svolta, di un mutamentonell’ordine stabilito, nell’economia mondiale e nell’approccio alla realtà daparte del genere umano. Astrologicamente parlando, questo potrebbe essereattribuito ad Urano, governatore dell’Aquario – attualmente in Pesci – ed aNettuno, governatore dei Pesci – attualmente in Aquario –, formanti fra loro unaspetto di mutua ricezione fino a tutto il 2010. Tale aspetto, oltre a rappresen-tare un indicatore della forza pervasiva delle onde gigantesche, sembra stimo-lare ciascun abitante della Terra a sentirsi parte del mondo al punto da avver-tire inaccettabile l’esistenza delle tante sperequazioni sociali, culturali ed eco-nomiche esistenti al suo interno.3

Questa fase potrebbe essere considerata come il vero punto di confine trale due epoche, quella dei Pesci, in cui la religione è in funzione della geografia,e quella dell’Aquario, nella quale le comunicazioni globali ed i sistemi di tra-sporto collegano le culture mondiali in un’unica entità vivente. Pertanto, ana-lizzato da questa prospettiva, lo tsunami rappresenta forse una benedizione’ o,per meglio dire, un’occasione evolutiva irripetibile per l’intera umanità.

Osservando il tema natale nel suo complesso, si riscontra con immediatez-za la concomitanza di molti dei fattori astrologici evidenziati in premessa e ge-neralmente caratterizzanti gli eventi tellurici (una Luna Piena successiva adun’eclissi di Sole, un quadrato Marte/Urano, un’opposizione Saturno/Chirone;Marte, Saturno e Plutone completamente maleficati; una Gran Croce in segnicardinali, un’afflizione della 2a Casa e dei governatori dell’asse 2a/8a nonchèuna Luna OOB).

Il Sole, come già evidenziato, si trovava a 4°35’ del Capricorno, segno diterra concernente la geologia, le montagne, le “fondamenta” della Terra ed,ancora, associato alle isole ed agli atolli – in quanto montagne in mezzo almare –. Il suo dispositore, Saturno (pianeta del dolore, della durezza, della pri-vazione, del sacrificio e della sofferenza; la sua iconografia ufficiale lo mostracon una falce in mano, come la morte), – in larga congiunzione a Lilith/LunaNera – era posizionato nel segno opposto del Cancro (ci si soffermi sul suosimbolo grafico: il granchio, il grazioso animaletto marino e lunare) rappresen-tante, tra l’altro, l’infanzia ed i bambini. Ed è proprio tra i bambini ad essersiregistrato il maggior numero di vittime, come evidenziato a più riprese daimass media, cosicché una simile catastrofe rimarrà negli occhi della gente

Page 146: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

146 Argomento

con l’immagine di gruppi di bambini ignari – come tanti granchietti – intenti agiocare con la sabbia sulla spiaggia, mentre sulle loro teste arriva “l’onda as-sassina”.

Il Sole, dispositore dell’8a casa (cuspide in Leone), sembra – altresì – met-tere in evidenza la natura e le cause della morte che – in ragione del promi-nente coinvolgimento del Capricorno nel tema, con Chirone sull’ASC e Satur-no al DISC – l’opinione pubblica tende ad attribuire ai cosiddetti ‘padroni delmondo’ (sia a livello politico che economico), considerandoli come i misteriosie scontati colpevoli di una tragedia che forse poteva essere evitata o per lomeno attutita nei suoi effetti. La collocazione del luminare in 12a (casa dei ne-mici segreti) e del suo governatore in VII (casa dei nemici conosciuti e manife-sti), in un certo senso, focalizza l’attenzione sul genere di rapporti che la stra-grande maggioranza dei cittadini del mondo intrattiene con i propri governantie con il mondo economico ed industriale al giorno d’oggi, laddove questi ulti-mi vengono considerati come la nostra ombra psicologica e materiale, il no-stro nemico oscuro, ma anche il nostro partner.

Il luminare in 12a casa sembra, inoltre, contrassegnare il preciso momentodi inizio di una nuova era nella storia dell’umanità in quanto pone l’accentosulla maestosità dell’evento, destinato a lasciare memoria indelebile nei cuorie nelle menti degli uomini, e sulla difficoltà di comprensione dello stesso, an-cora troppo grande per milioni di minuscoli esseri umani. Il terremoto è avve-nuto poco prima della Luna Piena4 – fase di cui sono ben noti ed osservati glieffetti gravitazionali di attrazione sulle masse liquide e sulle maree da un lato equelli connessi all’insorgenza di crisi emotive e psichiche negli individui dal-l’altro – con il luminare notturno transitante a 28°11’ nei Gemelli, in avvicina-mento all’opposizione con il Sole in Capricorno; azione – peraltro – rafforzataed amplificata dal trigono Giove/Nettuno, particolarmente incisivo nell’accre-scere la forza nettuniana dell’oceano, e dalla larga quadratura Giove/Saturno,attiva nell’espandere la rottura della faglia tellurica sotterranea.

La Luna avrebbe, tra l’altro, raggiunto – alcune ore più tardi di quel mede-simo giorno – la sua “pienezza annuale più totale”, nel domicilio in Cancro; illuminare era, inoltre, OOB di declinazione (a 27°N40’) e si trovava appunto al29° dei Gemelli, il medesimo grado di longitudine registrato nello schianto delprimo aereo kamikaze sulle Torri Gemelli del World Trade Center e molto vici-no alla stella fissa Menkalinan, definita da molti astrologi apportatrice di rovi-ne, disgrazie e numerose morti violente e, per giunta, direttamente correlataad eventi sismici.

C’è da tener presente, inoltre, che trattandosi di una lunazione solstiziale –particolarmente potente in quanto l’astro era posizionato agli ultimi gradi deiGemelli – e, peraltro, in trigono ad Urano, essa ha comportato un più rapidoed impetuoso fluire delle correnti marine che, associato all’elevata declinazio-ne, ha attribuito un più libero e selvaggio funzionamento al luminare con effettidi amplificazione dell’intensità e di velocizzazione del maremoto per un versononchè di immediata ed esasperata reazione emotiva per l’altro; reazione, tut-tavia, ben presto prevalentemente orientatasi in direzione del futuro, del supe-

Page 147: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

147Argomento

ramento del passato e della catastrofe, della ricerca concreta di soluzioni edella ricostruzione.

Un aggressivo ed impulsivo Marte (pianeta della forza, dell’azione violentaed improvvisa, dell’aggressività dirompente) si era, da qualche ora, mosso da29º59’ dello Scorpione sino a 0º16’ del Sagittario (esplosione), così forman-do un quadrato applicativo al brusco e caotico Urano, a 3°41’ in Pesci, – pia-neta della rivoluzione e della potenza catastrofica in una simbologia legata almare ed all’universo sottomarino –; aspetto questo tra i principali fattori di li-berazione energetica sotto forma di violenta scossa sismica.

Urano ed i suoi transiti esprimono nella vita sociale i capovolgimenti, le ri-voluzioni, i cambiamenti violenti, le grandi sorprese e novità. Esso è precisa-mente il pianeta dei terremoti e degli sconvolgimenti in tutti i sensi e – colloca-to nel segno dei Pesci – indica esattamente lo sconvolgimento in mare, il ma-remoto. Inoltre, il quadrato Marte/Urano (che si verifica all’incirca una voltal’anno) è un aspetto quintessenziale di rottura fisica, un preciso indicatore delverificarsi di incidenti o disastri – previsti o inaspettati – di varia natura, sia sulpiano individuale che collettivo.5

Nell’approssimarsi a 0° del Cancro e sempre durante l’esplicarsi dello tsu-nami, inoltre, la Luna è andata formando un aspetto di quinconce a Marte (do-po circa due ore), quest’ultimo in largo quinconce anche al nodo lunare nord(a 28°38’ in Ariete); anche Saturno, del resto, si andava approssimando ad unquinconce con Plutone – divenuto poi esatto nel gennaio u. s. –.

Il quinconce tra i segni del Cancro e del Sagittario rappresenta un conflittofra fuoco ed acqua: il fuoco della passione del Sagittario e l’acqua dell’intimitàdomestica del Cancro. Tale aspetto, emblematico di una dissonanza fra la ca-sa (Cancro) ed il mondo (Sagittario) nonché di una mancata e complessa in-tegrazione tra le due differenti tipologie di bisogno, considerato ad un livellopiù ampio, lumeggia un conflitto fra nazionalismo e prospettiva internazionale.Saturno è, difatti, un pianeta rigido, conservatore, basato sulla paura e, nel se-gno del Cancro, si rivela protettivo della famiglia, della tradizione, dell’ereditàe delle radici. Plutone, invece, – pianeta della trasformazione drammatica –, inSagittario si riferisce al desiderio di estendere la prospettiva esistenziale in mo-do da ispirare una più ampia visione della realtà.6

Esso fa registrare da un lato atteggiamenti di passionale fedeltà alle grandibattaglie ideologiche a più ampio raggio, in special modo quelle di tipo filoso-fico e religioso, in alcuni casi anche risvegliando la fede religiosa e stimolandotaluni pericolosi integralismi; dall’altro alimenta un viscerale bisogno di prote-zione nei confronti delle persone del proprio ristretto entourage familiare e so-ciale, con il rischio di generare vissuti persecutori e paranoici nei riguardi deglialtri (si pensi, a tal riguardo, alla politica internazionale perseguita dagli StatiUniti – nazione governata dal segno del Cancro – negli ultimi anni).

L’aspetto del quinconce – particolarmente presente nel tema della GrandeOnda del 26/12/2004, come vedremo anche in seguito – sembra legato adavvenimenti improvvisi ed inattesi e lo stesso termine “dis-astro” – etimologi-camente composto dal prefisso separativo dis- e dal sostantivo astro, signifi-

Page 148: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

148 Argomento

cante letteralmente “cattiva stella” o “senza stella”, ossia fuori dall’allineamen-to – lo conferma quale aspetto piuttosto probabile per uno scivolamento delleenergie al di fuori del loro flusso normale.

Pensando, ancora, al segno del Sagittario ed al suo simbolo grafico (l’uo-mo armato di freccia sul cavallo), si osserva come i simboli ancora una voltasi rincorrano: la freccia, il dolore, la ferita arrivano sul “cavallone”, come vienedenominata comunemente un’onda marina.

Inoltre, lo stellium di pianeti (Mercurio, Venere, Marte e Plutone) nel segnoin analogia con il mondo, in 11a casa – quella della comunità e del cosmopoli-tismo –, da un lato attribuisce all’evento un sapore decisamente internaziona-le, rappresentando una connessione simbolica con il lontano, i viaggi, le va-canze ed evidenziando – inoltre – le tragiche circostanze dell’accadimento suituristi, la loro calamità nonchè le conseguenti difficoltà dei tour operators edelle agenzie viaggi (a tal proposito si considerino in special modo i pianetiMarte e Plutone e gli aspetti formati), dall’altro visualizza esattamente le zonecolpite dallo tsunami, in analogia con il segno secondo la prospettiva morpur-ghiana (in particolare con i primi gradi del Sagittario, nella circostanza ospi-tanti Marte).

La luna formava, altresì, un aspetto di sesqui-quadrato (135º) a Nettuno(a 13º39’ in Aquario), dio del mare ed ottava alta di Venere (amore universa-le). Nettuno corrisponde al nostro più elevato Sè ed alla spiritualità, così comealle nostre delusioni e cecità. Questo aspetto, pertanto, evoca da un lato unacerta confusione nei sentimenti ed incertezza sul futuro, sogni bizzarri, un ec-cesso di comunicazione a volte alquanto vaga, afflati solidaristici e cooperativie dall’altro, trasportando gran parte della asperità e della tensione del quadra-to e del quinconce insieme, induce a guardare la realtà da una prospettiva dif-ferente liberandola dalla visione distorta dei nostri limitati occhi fisici.7

Ed infine, Nettuno era in sestile alla congiunzione Mercurio/Venere, dandoancora una volta risalto all’acqua ed al disastro nonchè all’enorme compassio-ne avvertita dappertutto nel mondo (Sagittario) per le vittime.

Alla ricerca di un punto di equilibrio

Si ha motivo di ritenere che la chiave astrologica dello tsunami del 26 dicem-bre 2004 sia individuabile nella Gran Croce in segni cardinali coinvolgente ipianeti Saturno (in Cancro) e Chirone (opposto in Capricorno) lungo la lineadell’orizzonte (ASC/DISC) ed i punti nodali (il nodo lunare nord in Ariete equello sud in Bilancia) lungo l’asse del meridiano (MC/IC), rispettivamentequadrati ai primi due.

Tale disposizione planetaria sembra aver sortito – tra gli altri – il curioso esconcertante effetto di unificare ed accomunare un gran numero di persone insiffatta circostanza, sia quelle direttamente colpite dal terremoto (morti, feriti,senza tetto, etc.) che l’intera umanità conducendola alla condivisione di unconsiderevole livello di frustrazione, oltre a far emergere un comune bisognocatartico di guarigione mediante la lotta per salvare vite umane e per ricostrui-

Page 149: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

149Argomento

re quelle andate in frantumi.Prendendo in esame, in primo luogo, l’opposizione Saturno/Chirone sul-

l’asse ASC/DISC e partendo dal presupposto che l’ASC in un tema natale rap-presenta ciò che sta sorgendo alla coscienza, mentre la I casa con il suo con-tenuto visualizza l’evento di cui ci si occupa, la presenza di Chirone parla –dunque – di una consapevolezza crescente; il saggio Centauro rappresenta laferita di cui ci si deve prendere cura, quella debilità che conduce l’uomo adacquisire una diversa e più adeguata consapevolezza del proprio sé, a ricono-scere la propria forza ed a raccogliere la propria energia, il proprio potere ed ilproprio scopo. Saturno, invece, rappresenta la struttura e nel segno d’acquadel Cancro (peraltro, in prossimità di Lilith/Luna Nera) evidenzia un pericoloproveniente dall’acqua, per l’esattezza un muro d’acqua – l’immagine dellotsunami –.

C’è da tener presente, inoltre, che l’opposizione Saturno/Chirone, partico-larmente frequente in temi natali di eventi analoghi e per giunta avvenuta sul-l’asse Cancro/Capricorno, raffigura precisamente – dal punto di vista geologi-co – la spaccatura/ferita provocata alla crosta terrestre e – dal punto di vistaemozionale – un aspetto di rottura del cuore: il simbolo della difficile accetta-zione delle limitazioni umane (Saturno) opposto all’emblema dell’irreparabileferita inferta alla Terra ed alle esistenze degli esseri umani (Chirone).8

La finalità del tema ed il suo significato fondamentale, contenuti nell’ASC enel suo governatore, emergono così strettamente connessi a Chirone, in ragio-ne della sua stretta congiunzione all’ASC, dell’opposizione a Saturno – gover-natore del tema – e della contestuale quadratura ai nodi lunari, elementi chenel loro insieme evidenziano, pertanto, la disperazione ed il profondo doloreper le separazioni forzate e permanenti fra le persone, nei rapporti intimi ed inparticolare tra genitori e figli,9 nonché la necessità karmica di un ripristino dirapporti interpersonali più significativi fra gli uomini, di una maggiore corre-sponsabilità e di più giuste ed eque forme di compartecipazione e di partner-ship fra la gente, della guarigione di antiche ferite attraverso il sacrificio ed ildono disinteressato di sé (l’opposizione è, difatti, un aspetto che, attraverso ilconflitto e la spaccatura psicologica, genera una nuova consapevolezza negliindividui).

Tali indicazioni vengono, peraltro, confermate dalla posizione di Saturno(retrogrado) sulla cuspide della VII casa, posizione indicante la necessità di ef-fettuare alcune difficili scelte relativamente allo stile relazionale vigente tra gliesseri umani in termini di come ci si occupa (e ci si preoccupa) gli uni deglialtri ad un livello più profondo, intimo e naturale.

A tal proposito si pensi al fatto che la maggior parte delle persone interes-sate dallo tsunami versava in condizioni di estrema povertà o – di converso –di benessere al punto da trascorrere il periodo festivo lontana dalle proprieabitazioni. Questa condizione emerge evocativa in sé dell’opposizione chesembra, dunque, contenere un messaggio simbolico concernente la necessitàdi acquisire una più congrua consapevolezza circa i contrasti e le contraddizio-ni insiti nel modo in cui vengono utilizzate le risorse della Terra o circa l’abuso

Page 150: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

150 Argomento

che si fa di esse10 nonché di preoccuparsi per le persone meno fortunate, diprendersi cura di coloro che hanno perso la casa.

Saturno in Cancro, inoltre, può essere metaforicamente paragonato ad una“mamma orso” che non distoglie mai gli occhi dai suoi cuccioli, rappresentan-do pertanto – non già, in questo caso, l’indurimento emotivo e l’annichilimentodella componente affettiva – bensì piuttosto la necessità di costruire un’idonearecinzione protettiva intorno ad alcune componenti profonde e potenzialmentefragili della psiche umana nonché di erigere una barriera protettiva in difesadei soggetti più deboli ed indifesi (quali bambini, donne, persone indigenti esenza tetto) appartenenti al proprio entourage personale.

Chirone in Capricorno, segno concernente le strutture del mondo ed il po-tere dominante, sembra chiamare in causa l’ordine sociale e la relazione men-tale delle persone con la struttura dominante ed il potere politico. Da un latoporta a provare un senso di impotenza nei riguardi dell’ordine costituito (a varilivelli: individuale-familiare, collettivo-politico) che viene avvertito come di-stante ed incapace di rispondere ai bisogni più autentici della persona, dall’al-tro stimola nell’individuo l’acquisizione di una consapevolezza circa l’assunzio-ne di nuove responsabilità in merito al controllo della propria esistenza, final-mente sganciata dall’autorità di forme precostituite e rigide di potere sociale(parentado e/o governo).

In opposizione al muro d’acqua (Saturno in Cancro), Chirone in Capricor-no – segno dell’eroica figura patriarcale e dell’autorità che protegge l’essereumano in tempo di bisogno, anche come stato/istituzione/organizzazione – fo-calizza l’attenzione sulla scoperta di quelle marcescenti ferite11 esistenti all’in-terno delle istituzioni governative che necessitano di idonea cura in modo darendere il potere costituito con le sue infrastrutture (Capricorno) più funzionaleed in grado di fornire risposte nuove, globali ed efficaci ai bisogni dei cittadininonchè di esercitare più autentiche e disinteressate forme di responsabilità invista del benessere collettivo, anche nell’ambito di differenti rapporti interna-zionali ed interstatuali (quinconce a Plutone in Sagittario).

Esso sembra, altresì, esprimere l’inevitabilità della catastrofe anche in ra-gione dell’incapacità degli attuali governi di ottenere in tempo gli avvertimentiper scongiurarla ed il tentativo iniziale di controllare e rimuovere la ferita infer-ta alle popolazioni colpite piuttosto che nutrirle e sostenerle. In quest’otticapossono, pertanto, spiegarsi sia i ritardi nell’invio di aiuti umanitari da parte ditalune nazioni occidentali che l’iniziale limitata consistenza di tali supporti sial’indisponibilità ad accettare gli aiuti da parte di taluni paesi delle aree più col-pite.12

Continuando nella disamina dell’opposizione tra Chirone – astrologicamen-te collegato agli animali – e Saturno – governatore dell’attività umana –,l’aspetto illustra bene l’elevato tributo di morte e distruzione abbattutosi sullaraziocinante specie umana, a fronte – invece – dei limitatissimi danni subitidall’istintivo mondo animale. Le strutture fisiche ed emotive generate dall’uo-mo (Saturno) sono crollate, mentre gli animali sono sopravvissuti ed, in alcunicasi, hanno addirittura guidato gli esseri umani verso la salvezza.13

Page 151: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

151Argomento

All’interno della Gran Croce, oltre all’opposizione Saturno/Chirone, un ruo-lo rilevante viene giocato dalla quadratura dei primi due all’asse nodale. Co-m’è noto, i nodi rappresentano le evenienze destiniche nella vita degli indivi-dui; in particolare, il nodo nord simboleggia quello che occorre assimilare,quello sud ciò di cui ci si deve liberare per andare oltre. Tale aspetto sembraindicare:– che le scaturigini dell’evento sono probabilmente da far risalire ad un più

lontano passato, non necessariamente riconducibile ad una responsabilitàkarmica diretta delle persone coinvolte, bensì ad una responsabilità piùampia e

– che, al momento, si registrava una grande tensione tra la necessità di libe-rarsi del vecchio e quella di assimilare il nuovo. Nello specifico, questa combinazione – considerata a livello astrologico

particolarmente sfavorevole – conferma l’elevato livello di frustrazione genera-ta dallo tsunami, le rimozioni affettive forzate provocate nella vita e nei rap-porti intimi e familiari di alcune persone (nodo sud) ed, allo stesso tempo, l’af-facciarsi di nuovi individui ed esperienze nell’esistenza dei soggetti coinvolti(nodo nord), la lentezza nella risposta delle agenzie di aiuto e la mancanza diinfrastrutture che hanno determinato un così elevato tributo in termini di viteumane.

Nonostante tutta l’asperità e durezza contenuta nella Gran Croce, tuttavia,la presenza di un sestile Sole/Urano (in 2a casa) – esprimente la necessità dinuovi significati ed idee per l’utilizzo e la distribuzione di beni e servizi nellearee colpite e di una ricognizione dei valori delle zone e delle persone coinvol-te – nonchè del trigono Sole/nodo nord, sembrano prefigurare la possibilità diuna costruttiva evoluzione di tale configurazione planetaria, potendo essa fun-gere da stimolo per una potente costruzione di forza dentro la psiche planeta-ria, sia a livello individuale che collettivo: a livello individuale – come già evi-denziato – dando maggiore enfasi alla dimensione affettiva di protezione e diaccudimento dei propri simili, in particolare alla promozione dell’infanzia;14 alivello collettivo e mondiale costruendo sistemi di relazioni sociali e politichemeno sperequate e contesti organizzativi atti a fronteggiare analoghi problemifuturi.

Il settile Nettuno/Plutone e le stelle fisse

Continuando nella disamina astrologica dello tsunami, si osserva che la Lunasi trovava per l’esattezza all’opposto del punto medio tra i due principi ma-schili (Sole e Plutone) ed in ogni caso opposta ad entrambi, così assumendo ilruolo di sincronizzatore ed attivatore di entrambe le energie planetarie.

Relativamente all’opposizione Luna/Plutone – avendo già in precedenza di-squisito su quella Sole/Luna – si può ipotizzare che, parallelamente agli effettidi rottura, devastazione e distruzione evocati dal pianeta degli inferi e dal-l’aspetto, a manifestazioni comportamentali ed emotive eccessive e difficili darazionalizzare, all’intensa fobia e drammaticità emotiva dell’evento, ve ne sia-

Page 152: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

152 Argomento

no sempre anche altri implicanti una dimensione di trasformazione, rinnova-mento e ricostruzione – al momento, invero, ancora poco visibili, contraria-mente a quelli distruttivi – e che gli anni a venire contribuiranno a dispiegarein tutto il loro disegno.

Nel tema, inoltre, Plutone va formando un aspetto quasi esatto di Settile15

a Nettuno.Il ciclo Nettuno/Plutone, tra i più incisivi e parlanti a livello collettivo ed ini-

ziante con la congiunzione tra i due pianeti, dura all’incirca 493 anni, al termi-ne del quale i due pianeti transpersonali tornano a congiungersi. Nello specifi-co, la loro ultima congiunzione, avvenuta all’8° dei Gemelli, risale al periodo1891-1892; Nettuno ha, poi, dal 1937 al 1940, formato parecchi settili esatti aPlutone, caratterizzando un periodo segnato dall’aumento del potere da partedi Hitler, dal fascismo, dalla brutalità e dall’inizio della II Guerra Mondiale, oltreche da un clima di disperazione e di caos totale nel mondo.

I due pianeti hanno, successivamente, formato un lungo sestile dal 1950 al1956 e raggiunto una separazione massima di 65° tra il 1965 ed il 1966. Plu-tone è andato successivamente aumentando la propria velocità rispetto a Net-tuno così dando luogo nuovamente ad un lungo sestile tra il 1976 ed il 1986.

A partire dal 2001, i due pianeti transpersonali vanno ricollocandosi inun’orbita di esatto settile, aspetto che – peraltro – si protrarrà fino al 2011(calcolando uno scarto di orbita di 1°, il settile coprirà un arco temporale benpiù esteso, tra il novembre 1997 ed il febbraio 2016). La più piccola separa-zione angolare tra i due, pari a 51°03’, si verificherà nel gennaio 2007 e suc-cessivamente, Nettuno e Plutone andranno aumentando la loro distanza ango-lare fino a formare nuovamente un sestile, a partire dal 2025.

L’attacco alle Torri Gemelle del 2001, dunque, ha rappresentato una delleprime forme di manifestazione del ritorno dell’aspetto, a circa 60 anni dall’ulti-mo settile, facendo sperimentare all’umanità l’immersione in un ennesimo pe-riodo di guerra globale e di propaganda manifesta, con una polarizzazioneestrema a molti livelli. Se ci si sofferma, difatti, a riflettere per un momento sulsentire di questi periodi, si scorge un diffuso timore ed una paranoia collettivi,situazione che contrasta con quanto sperimentato negli anni precedenti.

La differenza è, a mio avviso, in gran parte dovuta all’energia sottile diquesto settile Nettuno/Plutone. I pianeti esterni come Nettuno e Plutone sim-boleggiano ciò che è oltre il controllo personale dell’essere umano e necessita-no di molto tempo affinché le loro sottili energie possano essere utilizzate inmaniera consapevole e costruttiva ed, in ogni caso, quando divengono opera-tivi, determinano quei cambiamenti lungamente auspicati anche se spesso inmaniera dirompente, esasperata e forzata.

In questo caso, il settile Nettuno/Plutone tra i segni dell’Aquario e del Sa-gittario – enfatizzando talune polarizzazioni atte a spingere gli esseri umaniverso un programma esistenziale ancora imperscrutabile, può divenire un se-me per far nascere nuove elaborazioni di vita concernenti le energie planetariein gioco, a mio avviso correlate alla imprescindibile esigenza di giungere allaconoscenza di altri mondi, all’acquisizione di una più ampia consapevolezza

Page 153: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

153Argomento

collettiva e di un autentico senso di libertà. Se tale desiderio di conoscenza daparte dell’uomo non viene soddisfatto in modo adeguato – attraverso il buonuso di ciò che egli crea e conosce –, pena la distruzione del sistema, allora ilsettile, esasperando i conflitti e le differenze, richiamerà l’essere umano allasofferenza ed alla distruzione di se stesso.

Questo aspetto sembra, altresì, annunciare una trasformazione dei concettidi spazio e di tempo con un probabile definitiva sconfitta del tempo inteso co-me limite dell’avventura umana verso una maggiore libertà, apprendimentiche probabilmente andranno a consolidarsi nella nuova fase di sestile, a parti-re dal 2025.

* * *

Particolarmente utile si rivela, nel tema dello tsunami, l’analisi delle stellefisse in congiunzione alle posizioni planetarie caratterizzanti il sisma (consulta-re la tabella di seguito riportata).

Pianeti Stelle fisse

Nodo nord (28°38’ Ariete) VERVERTEXTEX (27°55’ Ariete) � vista difettosa, cecità, ma-lattia e mormor te violenta. te violenta. Stella fissa collegata al vericollegata al veri --ficarsi di terficarsi di ter rremoti.emoti.

Sedna (17°41’ Toro) RUCHARUCHA (17°56’ Toro) � appartenente alla costella-zione di Cassiopea che determina arroganza, vanaglo-ria, orgoglio esagerato e carisma nel comando; secondola tradizione astrologica parla di eventi concernentil’Africa.

Luna (28°11’ Gemelli) POLARISPOLARIS (28°28’ Gemelli) � malattie, perdita di for-tuna, disgrazia e grande afdisgrazia e grande af flizione, flizione, poteri spirituali;;in congiunzione alla Luna può prpuò prefigurarefigurare fore for me dime dipericolo per la folla e per le donnepericolo per la folla e per le donne.

MENKALINANMENKALINAN (29°55’ Gemelli) � rovine disgrazie efrequenti mormor ti violente. ti violente. Stella Fissa corcor rrelata al veelata al ve--rificarsi di terrificarsi di ter rremoti.emoti.

Lilith (16°11’ Cancro) CANOPUSCANOPUS (15°02’ Cancro) � dona comprensione esenso di umanità, capacità di trasformare il bene inmale; congiunta a Lilith denota pericolo per i viaggidenota pericolo per i viaggie possibili more possibili mor ti per inondazioni, nonché l’allonti per inondazioni, nonché l’allon--tanamento di individui dai lortanamento di individui dai loro paro parentienti.

MEKBUDAMEKBUDA (15°03’ Cancro) � problemi e disgrazie,infermità, perdita di fortuna, afflizione e pericoli alle gi-nocchia.

Page 154: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

154 Argomento

Saturno (25°22’ Cancro) PROCYONPROCYON (25°51’ Cancro) � attività vigorosa ed im-provvisa tendente alla violenza, disastro, facili ango-sce; viene associata all’acqua ed al pericolo di anassociata all’acqua ed al pericolo di an--negamento e/o inondazione; negamento e/o inondazione; congiunta a Saturnofa ipotizzarfa ipotizzare violenze impre violenze impr ovvise concerovvise concer nenti lanenti laTTerer ra; sra; sembra, altresì, indicare proprio l’epicentro delmaremoto. Essa dona – tuttavia - la capacità di tramu-tare i progetti in azioni (ricostruzione) e – nella tradizio-ne astrologica – è associata all’adozione di bambiniè associata all’adozione di bambinida parda par te di coppie che possono assicurar lorte di coppie che possono assicurar loro uno unmiglior tenormiglior tenore di vita e di vita (incremento delle adozioni adistanza).

Giove (16°41’ Bilancia) MERGAMERGA (15°31’ Bilancia) � appartenente alla costel-lazione di Bootes che determina prosperità dal lavoro,forti desideri e tendenza agli accessi; congiunta a Gio-ve può aver amplificato gli efpuò aver amplificato gli ef fetti espansivi di Giofetti espansivi di Gio--ve sull’eventove sull’evento.

MC (28°28’ Bilancia) IZARIZAR (28°10’ Bilancia) � appartenente alla costella-zione di Bootes che determina prosperità dal lavoro,forti desideri e tendenza agli accessi.

Marte (00°16’ Sagittario) TOLIMANTOLIMAN (29°33’ Scorpione) � i rapporti esistentivengono disturbati da circostanze eccezionali, periododi uragani, stress e rivolte contro le riduzioni di libertà;in congiunzione a Marte prpresagisce l’esplosione diesagisce l’esplosione diuragani e condizioni di struragani e condizioni di stressess; nella tradizione astro-logica, evidenzia la possibilità di morevidenzia la possibilità di mor te e/o ferite e/o feri --mento di bambini in tenera etàmento di bambini in tenera età.

ISIDISISIDIS (01°27’ Sagittario) � aggressioni improvvise,cattiveria, morte improvvisa e violenta.

Venere (12°46’ Sagittario) KUMAKUMA (12° 02’ Sagittario) � appartenente alla co-stellazione del Drago che dona destrezza, ingenuitàingenuità evalore; viene associata, inoltre, al pericolo di furti edavvelenamenti accidentali.

Mercurio (11°49’ Sagittario) ALALWWAIDAID (10°24’ Sagittario) � perperdità di prdità di proprietàoprietà,violenzaviolenza, inclinazioni criminale ed incidenti.

Plutone (22°26’ Sagittario) RAS ALHAGUERAS ALHAGUE (22°31’ Sagittario) � provoca sfortu-na con le donne; può prpuò provocarovocare l’insore l’insorgenza di magenza di ma--lattie contagiose ed epidemie; lattie contagiose ed epidemie; congiunta a Plutoneannuncia disgrazie coinvolgenti le donne ed iannuncia disgrazie coinvolgenti le donne ed ibambini.bambini.

Sole (04°35’ Capricorno) KAUS MEDIUMKAUS MEDIUM (04°39’ Capricorno) � rischio dirischio dimormor te violentate violenta e per fuoco; attribuisce ideali umaattribuisce ideali uma--nitari e senso di giustizianitari e senso di giustizia.

ASC (23°09’ Capricorno) DENEB OKABDENEB OKAB (23°42’ Capricorno) � abilità nel-l’azione e nel comando. Nella tradizione astrologica, es-sa viene associata agli Stati Uniti d’America.viene associata agli Stati Uniti d’America.

Page 155: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

155Argomento

PEACOCKPEACOCK (23°53’ Capricorno) � vanità ed ostenta-zione di sé, a volte fama; congiunta all’Asc denota undenota unevento che rimarevento che rimar rà per semprrà per sempre nella storia dele nella storia del --l’umanitàl’umanità.

Chirone (25°02’ Capricorno) TEREBELLUMTEREBELLUM (25°51’ Capricorno) � forza e potere,astuzia, disgrazia, secondo la tradizione astrologica,concerconcer ne eventi che coinvolgono larne eventi che coinvolgono larga parga par te delte del--l’umanitàl’umanità; congiunta a Chirone sembra prsembra prefigurarefigurareela dimensione forla dimensione for temente evolutiva dell’eventotemente evolutiva dell’evento.

Nettuno (13°39’ Aquario) ARMUSARMUS (12°48’ Aquario) � discordie, competizioni,imprudenze ed instabilità

DORSUMDORSUM (13°55’ Aquario) � natura molto malefica,confusione politica ed inefconfusione politica ed inef ficienza goverficienza gover nativanativa.

Urano (03°41’ Pesci) ANCHAANCHA (03°20’ Pesci) � natura pionieristica, ambi-zione e potere.

SADALMELEKSADALMELEK (03°50’ Pesci) � persecuzioni, im, im--prprovvisa ed estrovvisa ed estrema distrema distruzione, moruzione, mor te; te; congiuntaad Urano deterdeter mina mormina mor te imprte improvvisa, malattie inovvisa, malattie indanno di donne o bambini, danno di donne o bambini, ma anche inventiva edoriginalità nelle idee.

FOMALHAUTFOMALHAUT (03°56’ Pesci) � potente malevolenzae sfortuna, ferimento a morferimento a mor te, eventi concerte, eventi concer nenti ilnenti ilmarmaree; congiunta ad Urano determina instabilità, mama--rremoto,emoto, perperdita di amici, ferimenti a causa di eletdita di amici, ferimenti a causa di elet --tricità, esplosioni, scossetricità, esplosioni, scosse.

ìSi tenga ancora presente che, nella tradizione astrologica, le stelle fisseMenkalinan e Vertex sono spesso correlate al verificarsi di terremoti; le stelleCanopus e Fomalhaut ad eventi concernenti il mare; le stelle Alwaid, Cano-pus, Fomalhaut, Isidis e Sadalmelek costituiscono – in genere – indicatori diincidenti e disgrazie; in ultimo, le stelle Canopus, Fomalhaut, Ras Alhague eToliman emergono di frequente indicatori di disarmonie e difficoltà insorte nel-l’ambito familiare e/o riguardanti la sfera delle relazioni intime.

A proposito di simboli che ancora una volta si rincorrono, alcune delle stel-le fisse in esame indicano proprio i luoghi colpiti dallo tsunami: in particolare,la stella fissa Procyon (tra le più luminose del firmamento celeste) si trova alladeclinazione di 05°N13’, cosicché ogni giorno tocca lo zenith di luoghi aventila medesima latitudine (per l’appunto, le coste settentrionali dell’isola di Su-matra-Banda Aceh, lat. 05N52); la stella fissa Ras Alhague, collocata alla de-clinazione di 12°N33’, tocca anch’essa lo zenith dei luoghi colpiti dallo tsuna-mi (esattamente la fascia costiera a sud-est dell’India, lo stato del Tamil Na-du).

Page 156: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

156 Argomento

Sedna e lo tsunami.

Essendo personalmente convinta della potenziale notevole importanza rivesti-ta dal planetoide Sedna – recentemente scoperto nel sistema solare esterno –in ambito astrologico, mi vado interrogando circa i suoi possibili collegamenticon il grande tsunami dell’oceano indiano. Allo stato, si è – tuttavia – ancoraben lontani dallo stabilire con certezza l’esatta natura ed influenza del corpoceleste sulla coscienza e sull’esistenza degli esseri umani.

Considerando il mito di Sedna, che descrive il destino crudele di una gio-vane e bella ragazza del popolo Inuit, si constata la presenza di interessantielementi – quali il rifiuto da parte del clan, l’inganno, la slealtà ed il tradimentofamiliare (paterno), le burrascose divisioni all’interno di famiglie e/o culture,l’oltraggio commesso ai danni delle forze della natura e la perniciosità e vendi-catività dei mari tempestosi – a mio avviso tematiche tutte in qualche misurariconducibili ai tre pianeti esterni (Urano, Nettuno e Plutone).

Sedna viene conosciuta come la dea Inuit degli oceani e delle acque, unadea rabbiosa e vendicativa che diffida dell’umanità e non ha paura di punirlaviolentemente in caso di mancato rispetto del suo regno e delle sue prerogati-ve, generando – per l’appunto – uragani e tempeste in mare. L’annuncio dellascoperta del corpo celeste a lei dedicato, peraltro, è giunto in un momento incui l’acqua e la salute degli oceani sono diventate una questione molto seriasulla Terra, situazione che sta divenendo particolarmente grave nelle zone po-lari.

Nel corso degli ultimi tre anni, inoltre, due importanti pianeti hanno fattoingresso in segni d’acqua: Saturno in transito nel Cancro ed Urano nei Pesci,mettendo così enfasi sull’acqua e sulla crisi globale di tale elemento (in parti-colare di acqua dolce, sostanza alla base della vita sulla Terra) che si è andatasviluppando nei decenni più recenti, problema che, seppur di primaria impor-tanza, viene ancora quasi del tutto disatteso dall’opinione pubblica e dai go-vernanti mondiali.

Oltre all’immediata correlazione allo stato dei mari ed oceani ed all’ecolo-gia in generale16, il planetoide sembra simbolicamente correlarsi al flusso del-la mente collettiva, alla creazione, all’intelligenza emozionale, al sentimento, alritorno della Dea e delle energie del femminile, al riemergere della cultura edella dimensione matriarcale dell’esistenza.

Tutto in natura ha origine dal femminile, immagine della trasmissione dellavita, del nutrimento e della sicurezza. Tutto ha origine dall’acqua ed all’acquadeve tornare; è come un ritorno a casa dopo lungo e faticoso peregrinare. Atal proposito, Jung una volta disse: “Sarebbe molto meglio ammettere la no-stra miseria spirituale… Quando lo spirito si appesantisce, si trasforma in ac-qua… Pertanto la via dell’anima… porta all’acqua”.

Considerazioni queste che sembrano evocare un bisogno di tornare ai ciclinaturali nonchè di rispettare tali cicli, condizione che le culture civilizzate edoppressive tendono a disattendere e/o addirittura ad alterare, perseguendo es-se per lo più obiettivi efficientistici, di profitto e sfruttamento indiscriminato

Page 157: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

157Argomento

dell’esistente. Tuttavia, prima o poi, il ritorno a casa – atto di innata ed inte-grale ecologia – non può essere impedito; esso non dipende dalla condizioneeconomica, dallo status sociale, dall’educazione o dalla mobilità fisica inquanto gli esseri umani (in particolare l’universo femminile) sembrano posse-dere una struttura psichica preparata a seguire il suo richiamo quando arriva.

Disastri come quello indonesiano, pertanto, pongono l’accento sul fattoche il disattendere i segni ed i messaggi provenienti dalla natura può condurrea forme di ribellione delle forze naturali, a tensioni forzate che obbligano gliuomini ad acquisire, sia pur drammaticamente, una consapevolezza di tale ar-caica ed imprescindibile necessità.

In tal senso, Sedna sembra poter costituire simbolo di forza e di saggezzaed emerge strettamente correlata ai valori della redenzione e della tolleranza,del perdono e del senso di umanità (tematiche a carattere squisitamente fem-minile), in contrasto con l’alterigia, la bramosia di possesso, l’ignoranza, i sot-terfugi e l’omologazione, atteggiamenti in linea con le espressioni comporta-mentali protagonistiche, assertive e competitive tipiche del mondo maschile.

Sedna è – altresì – un attivatore, un iniziatore, una vibrazione tantrica; es-sa, difatti, parla di relazioni interumane più autentiche e naturali, di comunica-zioni verbali veritiere, di convivialità delle differenze ed accettazione delle di-versità, di tutela di quelle forme di marginalità che – dopo il primo impatto – sisarebbe tentati di ricacciar giù, diventando come quei padri che cinicamentegettano in mare le figlie. Essa contrasta ogni forma di cieco materialismo eveicola messaggi di pericolo per il mancato rispetto dell’ecologia della vita,unitamente a quello per le sue dimensioni più mistiche e spirituali.

Tornando ora alla disamina del maremoto indonesiano, esso sembra in li-nea con i temi mitologici di Sedna, anche in ragione della forte implicazionedegli oceani nell’azione distruttiva. Si tenga, inoltre, conto che il 2004 è statoun anno di violentissimi uragani verificatisi in special modo lungo il litorale ca-raibico ed orientale degli Stati Uniti, anch’essi accadimenti riconducibili allamitologia del planetoide.

Sedna emerge collocata nella parte più bassa del tema, in IV casa, a17°41’ del Toro – segno governato secondo le teorizzazioni morpurghiane daX-Proserpina, il grande principio femminile simboleggiante il generoso ed av-volgente utero femminile costituito dalla natura –, in quadratura a Nettuno inAquario, aspetto che da un lato ben esprime la bellezza della natura pressochéincontaminata delle aree colpite irrimediabilmente deturpata dall’azione deva-stante dello tsunami e dalla furia delle onde gigantesche che hanno provocatoun vero sconvolgimento degli ecosistemi di flora e fauna esistenti e dall’altroavverte circa il pericolo riveniente per gli ecosistemi dalla “tecnologia comedroga”, analogia per certi versi immediata ma alquanto critica della colloca-zione di Nettuno in Aquario. Entrambi i corpi celesti, governatori dell’oceano,sono - inoltre – collocati in segni fissi, circostanza che può aver generato perun certo lasso di tempo un notevole stress lungo le placche tettoniche.

Si è del parere che la forte presenza del planetoide nel tema, per quanto –allo stato – è possibile conoscere, evocare ed ipotizzare circa la sua funzione

Page 158: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

158 Argomento

planetaria, voglia focalizzare l’attenzione (e forse anche fornire una risposta,che apparirà agli occhi dei più inquietante!) su una questione alquanto dibat-tuta e controversa, affacciatasi all’interno del dibattito scientifico e geo-politi-co mondiale, sulle cause dello tsunami: e più precisamente, quella concernen-te un probabile coinvolgimento dell’azione umana nello scatenamento del-l’evento,17 ipotesi sulla quale si offriranno di seguito alcune riflessioni.

Sedna è nella carta pesantemente aspettata; – oltre al quadrato a Nettuno– al momento del maremoto essa andava formando un quinconce a Giove, al-tro pianeta associato al segno dei Pesci (oceani), ed un largo quinconce a Plu-tone – signore planetario della morte e della trasformazione – così costituendola punta di uno Yod coinvolgente i due pianeti appena menzionati, in largo se-stile tra loro.

Lo Yod è la metafora del dito di Dio che punta su Sedna (pianeta apex) esembra dire ‘state attenti a questa’; la sua presenza nella carta, pertanto, con-sente di riconoscere l’esistenza di un problema basilare (quello della ‘violenta-ta’ ecologia del pianeta, non solo intesa in senso di rapporti con i cicli biologi-ci e naturali del globo, quanto anche in riferimento al sistema di relazioni erapporti intercorrenti tra gli individui ed i sistemi) ed indica un bisogno moltoimportante di riassestamento, di riequilibrio, di rigenerazione mentale ed emo-zionale che deve essere compreso, risvegliato e quindi attivato. Lo Yod sempli-cemente “sa” di aver qualcosa di importante da fare, “sa” di avere uno scopoo una ragione speciale e dietro questa conoscenza c’è una forza che spinge inmaniera dirompente.

Il planetoide è, altresì, coinvolto in un’opposizione a due asteroidi, non mo-strati nella figura 1, entrambi collocati in Scorpione: Ibris (a 15°59’ del segno)– collegato alla tracotanza, all’orgoglio, a ciò che non si riesce a vedere, adeventi destinici ed al travalicamento dei limiti umani – ed Atlantide (a 14°24’del segno) – concernente la tecnologia ed, in particolare, il rapido ed indiscri-minato progresso scientifico, l’abuso della tecnologia e della conoscenza –.

Tale opposizione simboleggia la reazione di rabbia della dea nei confrontidella tracotanza della scienza e della tecnologia e vuol essere un avvertimentocontro l’uso ed abuso della tecnologia – particolarmente da parte del poterepolitico ed economico (asse Toro/Scorpione), e conseguentemente anche daparte degli individui/consumatori; in più si tenga conto del fatto che Atlantideed Ibris, sono anch’essi coinvolti nell’ingannevole quadrato a Nettuno, così en-fatizzando le valenze illusorie, dissolutive e disgreganti dello smodato ricorsoalla tecnologia (Nettuno in Aquario).

Essa rinvia simbolicamente ad un’ulteriore contrapposizione, un potenteconflitto tra culture: quello tra Toro/borsa/mondo capitalistico e Scorpione/mondo islamico e consente l’associazione del planetoide al terrorismo – inparticolare a quello fondamentalista –, tenuto anche conto degli eventi verifi-catisi intorno alla sua scoperta (es.: il sanguinoso attentato di Madrid; l’inten-sificarsi di episodi terroristici in Iraq e Palestina; l’estremo, violento e persinoautodistruttivo rifiuto di valori della cultura occidentale da parte del mondoislamico più integralista, anche in termini di semplice commistione culturale.18

Page 159: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

159Argomento

Inoltre, anche il fatto che la stragrande maggioranza di paesi colpiti dal mare-moto siano musulmani deve avere la sua importanza nell’economia comples-siva dell’evento).

Il conflitto è, peraltro, sostenuto dai due quinconce a Plutone in Sagittario(indicante estremismi ed integralismi religiosi dettati dalla paura di una perditadell’identità culturale e religiosa, possibili rigurgiti nazionalistici) ed a Giove inBilancia (concernente talune difficoltà nell’espletamento di attività mediative epolitico-diplomatiche nonché possibili abusi di tipo giuridico-normativo, anchea livello di diritto internazionale) così inducendo gli schieramenti in azione aperseguire la via risolutiva più breve, quella dell’annichilimento dell’avversa-rio, della forza bruta contrapposta a quella mediativa e del confronto.

È più facile ammazzare le persone, far ricorso alla violenza, annichilire leculture e le diversità piuttosto che dialogare con esse e sostenerne i percorsi disviluppo. In questo periodo di guerra globale, gli occidentali utilizzano le armidella cultura dominante, avanzate strumentazioni tecnologiche frutto di unasupremazia economico-scientifica; mentre gli islamici fanno ricorso alla guer-riglia terroristica subdola, imprevedibile e destabilizzante, modalità dai più ele-vati contenuti emotivi e simbolici.

Pertanto, il muro d’acqua/tsunami (Saturno in Cancro) abbatutosi su per-sone inermi in nome di una struttura di potere (Capricorno), così generandouna ferita difficilmente sanabile (Chirone), sembra essere la risposta di Sedna(natura, equilibrio ecosistemico del mondo) a quest’intolleranza e disattenzio-ne globale. In siffatta dinamica, la stella fissa Deneb Okab – congiunta all’ASC– prefigura, infine, un ruolo attivo e – probabilmente – propulsivo degli StatiUniti nella dolorosa vicenda.

In ogni caso, lungi dal voler fare terrorismo psicologico, si è del parere cheun planetoide così distante dalla Terra e lento nel suo movimento attraverso loZodiaco,19 debba avere essenzialmente un effetto ed un’influenza molto gene-rale; pertanto, nell’ipotesi di una sua effettiva e stretta correlazione allo tsuna-mi indonesiano – così come poc’anzi illustrato – esso sembra ben rappresenta-re la condizione di paura e la percezione di pericolo globale e precarietà chepervade ed attraversa, allo stato, l’intero genere umano; un momento storico“in progress” in cui è necessario mettere da parte le barriere e divisioni cultu-rali e religiose, in cui emerge ancora attuale e concreta la possibilità di salvareil Pianeta, ma solo riscoprendo quello che accomuna umanità, popoli e cultu-re, focalizzando l’attenzione sulla spiritualità piuttosto che sulla religione, suivalori dell’integrazione, della convivialità e condivisione.

In conclusione

Il disastro dell’Oceano indiano, contrariamente a quanto affermato negli ultimianni, induce a considerare fortemente il momento storico attuale non già co-me una scaturiggine dell’attentato terroristico dell’11 settembre – accadimentoche ha colpito solo un piccolo gruppo di potenti del mondo – bensì come unevento caratterizzato da una differente serie di messaggi, tipologie di storie e

Page 160: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

160 Argomento

possibili risposte – nello specifico coinvolgente moltissimi paesi, si può direl’umanità intera, e per gran parte una fascia di popolazione molto povera e de-privata, collocata agli ultimi posti della scala sociale mondiale.

Lo tsunami, pertanto, non potrà essere utilizzato per giustificare una guer-ra, per attizzare le fiamme dell’odio o per progettare la distruzione di altri indi-vidui. Esso appare come l’omeopatia, dove una piccola dose di veleno vieneiniettata nella persona e questa agisce sulla forza vitale, stimolando l’individuoalla consapevolezza, all’azione ed alla guarigione.

Certamente, i cambiamenti nella consapevolezza globale concernono pro-cessi lunghi e sottili che si verificano per lo più a livello psicologico; tuttavia, atale livello, in ragione delle ripercussioni prodotte in milioni di esseri umani -traumatizzati e profondamente colpiti da un comune dolore – non vi è nulla disottile nello tsunami. Si ha la sensazione o la speranza, che tale processo – siapur ancora alle prime battute –, considerato il fatto che le configurazioni astro-logiche continueranno ad accadere e ad evolvere (in particolare talune opposi-zioni Saturno/Chirone, questa volta lungo l’asse Leone/Aquario) nei mesi a ve-nire, possa – seppur attraverso una grande ed ‘inutile’ sofferenza – costituire undecisivo punto di svolta per la salvezza del genere umano e del pianeta Terra.

NOTE1 Questo terremoto si è verificato in una zona del mondo ad elevata sismicità, in una zo-

na ove è particolarmente attivo il fenomeno della subduzione. In precedenza, si sonoverificati due importanti terremoti nell’area che si estende da Aceh alla parte sud orien-tale dell’Indonesia (oltre l’8° della scala Richter) e – sempre in quell’area – sono allocatinumerosi vulcani attivi. Il caso sismico più eclatante è stata quello dell’esplosione delvulcano Krakatoa nel 1883 con conseguente disastroso tsunami.

2 Le aree più colpite dal terremoto sono state 8: Indonesia, Sri Lanka, India, Thailandia,Malesia, Birmania, Isole Maldive ed Africa orientale (Kenia, Somalia e Tanzania). Nellamaggior parte degli stati appena indicati hanno avuto luogo – in epoche recenti – agita-zioni politiche, guerre civili, lotte tra fazioni e la cosiddetta pulizia etnica. In molte diqueste nazioni, inoltre, la popolazione vive nella povertà più totale; si registrano ostilitàantiche, problemi razziali e culturali insoluti al loro interno.

3 Si pensi, per l’appunto, a tutti quei turisti che sono soliti trascorrere i loro periodi di va-canza nel Sud-Est asiatico – stimato luogo di vacanza economicamente molto accessi-bile – per essere trattati come dei “sovrani in paradiso”, mentre la popolazione indigenache li “serve” vive in uno stato di totale indigenza!

4 L’astrologo Richard Nolle, attraverso anni di ricerche nel settore, ipotizza l’esistenza diuna connessione tra la probabilità di accadimento di inusuali maree, uragani ed inonda-zioni, eruzioni vulcaniche e fenomeni sismici di magnitudo superiore al 5° della scalaRichter – oltre che di intense espressioni psicologiche ad essi connesse, in aggiunta allemanifestazioni geofisiche – ed il fenomeno da lui denominato della “SuperLuna”, termi-ne coniato nel 1979 consistente in una Luna Piena o Nuova (Sigizia) occorsa duranteun perigeo lunare (massima vicinanza della Luna all’orbita terrestre). Relativamente al-la SuperLuna del 12 dicembre 2004, quella che ha preceduto lo tsunami indonesiano,Nolle – osservando lo stellium in Sagittario formato da Luna, Sole, Mercurio e Plutonedurante il fenomeno suddetto – aveva ipotizzato “una fase di stress geocosmico” intor-no alla Luna Piena del 26 dicembre in Cancro, al massimo della sua declinazione nord;allineamento che gli appariva pericoloso per il rischio di inondazioni e per un possibilerisveglio dell’attività sismica terrestre, limitandosi – tuttavia – a suggerire il periodo peril verificarsi di un probabile disastro geologico e tralasciando di specificarne il luogo.

Page 161: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

161Argomento

Ricercatori del Dipartimento di Geologia Applicata dell’Università di Madras (Tamil Na-du, India) avevano previsto il verificarsi del terremoto in questione, proprio in riferimen-to all’area geografica interessata. La previsione era basata su un metodo sviluppato dalteam in base al quale, quando due o più pianeti, Sole, Terra e Luna si trovano più omeno allineati – trovandosi la Terra nel bel mezzo di una battaglia gravitazionale tra ilSole e gli altri pianeti –, si produrrebbe una modificazione del momento angolare delPianeta atto a far diminuire la sua velocità di rotazione al punto da innescare un terre-moto. Per comprendere cosa avviene, occorre immaginare di essere su un’automobilequando, improvvisamente, il conducente aziona il freno, si viene immediatamente so-spinti in avanti. La stessa cosa accade quando due pianeti sono allineati con la Terrache, dall’altra parte, esercita un’azione frenante. Le pressioni tettoniche sviluppate ven-gono liberate in specifici punti epicentrali. Nello specifico dello tsunami indonesiano, siè verificato l’allineamento di Giove, Venere, Luna, Terra e Sole. Per innescare un terre-moto in un determinato luogo, secondo l’equipe indiana, devono essere presi in consi-derazione altri due elementi: il primo si riferisce alla distanza del possibile epicentro dal-la posizione del Pianeta, il secondo alle direzioni di forza agite dall’epicentro. L’equipeindiana ha verificato – dall’analisi dei terremoti più significativi verificatisi negli ultimi100 anni – che la latitudine, la longitudine e la magnitudo del terremoto sono collegatealla distanza dal pianeta ed alla direzione delle forze planetarie che agiscono nel punto.In tal modo, correlando le posizioni planetarie e le loro forze con la geologia della zona,è possibile prevedere esattamente i terremoti con riferimento alla latitudine, alla longi-tudine ed all’intensità, almeno un mese prima. Sulla scorta del metodo succitato, il ter-remoto si sarebbe dovuto – pertanto – verificare il 26 dicembre 2004 alle ore 7.30 alleseguenti coordinate geografiche: 3N54 e 97E17, vicino il litorale dell’isola di Banyak(Sumatra, Indonesia) ed avrebbe avuto una magnitudo pari al 6-7° della scala Richter.In realtà, vi è stato uno scostamento orario di soli 29 minuti rispetto a quello previsto edi soli 157 km dalla località epicentrale prevista. Il medesimo team aveva, altresì, ipo-tizzato che la seconda scossa si sarebbe verificata 700 km a sud dall’epicentro, conuno scostamento dal dato reale di circa 500 km.

5 Si tenga, ancora, conto del fatto che tutti i pianeti visibili si trovavano da un lato delcielo, confinati dall’opposizione Sole/Luna e che entrambe queste circostanze – unaspetto dissonante Marte/Urano e la disposizione squilibrata dei pianeti da un lato delTema – ricorreranno nuovamente nel maggio del 2005, con i due pianeti violenti en-trambi nel segno d’acqua dei Pesci. A tal proposito, è opportuno domandarsi se questasingolare ridondanza astrologica possa costituire presagio circa il verificarsi di un ulte-riore disastro naturale.

6 Tutti i bambini nati con Plutone in Sagittario palesano una maggiore consapevolezza delloro status di cittadini del mondo; molti individui – inoltre – vengono attualmente in-fluenzati da siffatto transito che agevola l’acquisizione di una maggiore coscienza del lo-ro essere cittadini del Pianeta, della loro posizione nel mondo, della necessità di creareuna Comunità mondiale anche attraverso drastiche trasformazioni. Allo stesso tempo,però, tutti ci si sente contemporaneamente limitati da timori e rigurgiti nazionalistici.

7 Un uomo in Thailandia ha raccontato che il suo bambino se ne stava in spiaggia sul ba-gnasciuga ipnotizzato dall’acqua del mare che si ritraeva fino a quando, compreso ilpericolo a cui era esposto, egli non gli è corso incontro, lo ha afferrato e messo in sal-vo. Molti testimoni oculari hanno parlato di una scena surreale delineatasi dinanzi ai lo-ro occhi, come se in pochi secondi il mondo si fosse trasformato in un caos, come sefossero coinvolti nelle riprese di un film o nella dinamica di un sogno. Questo è Nettu-no! Inoltre, i geologi affermano che alcune delle isole dell’arcipelago di Sumatra – e lamedesima isola madre – sono state realmente spostate di alcuni km dalla dirompenzadel sisma; la punta nord dell’isola principale è stata sommersa fino a 7 chilometri all’in-terno e la città di Banda Aceh è stata in gran parte distrutta! Le masse sul globo hannocambiato posizione e forma alterando così significativamente la mappa della Terra. Unsimile terremoto di magnitudo 8.9, secondo alcuni scienziati, ha – altresì – provocato

Page 162: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

162 Argomento

un aumento dell’inclinazione dell’asse terrestre pari ad un pollice ed un’accelerazionedella rotazione del pianeta con una conseguente riduzione della lunghezza del giorno dicirca tre microsecondi. Anche le conseguenze per l’astrologia sono reali, benché al mo-mento considerate trascurabili.

8 Si pensi, a tal proposito, alla definitiva modificazione degli ecosistemi provocata dallotsunami (ad es.: alla barriera corallina) ed alle separazioni forzate ed in molti casi defi-nitive prodotte nelle vite di migliaia di esseri umani.

9 Secondo le notizie diffuse dai mass media oltre 100.000 bambini hanno perso almenoun genitore.

10 Durante questo disastroso accadimento, improvvisamente sono state annullate tutte ledifferenze tra gli uomini – il ricco ed il povero si sono ritrovati egualmente nudi, feriti epersino uccisi dalle acque violentemente abbattutesi in quella pacifica mattina di sole.Grida di aiuto, sguardi di disperazione e dolore per la perdita e l’abbandono hanno an-nullato tutte quelle barriere che precedentemente avevano tenuto le persone separate. Isuperstiti immediatamente si sono trovati catapultati in una realtà comune di shock, or-rore e devastazione, senza riguardo alcuno per la loro provenienza, la loro condizionesociale, economica e culturale.

11 Durante tale transito, il Centauro ha portato – infatti – all’acquisizione di una diversa epiù profonda consapevolezza circa le connessioni tra governo, affari e politica, facendo– tra l’altro – emergere innumerevoli scandali (si pensi al crack della Enron e della Wor-ldcom, ai noti scandali inerenti Bush, al film documentario ‘Fahrenheit 9/11’, agli scan-dali presso l’Unione Europea, etc. ).

12 Si pensi alla Somalia ed allo Sri Lanka (quest’ultima, in particolare, ha sofferto un nu-mero impressionante di perdite umane), entrambi paesi immersi da parecchi anni nellaguerra civile, che sono stati ripetutamente stimolati ad aprire i loro confini chiusi perpermettere l’ingresso di aiuti stranieri nel paese; alla stessa India, che – inizialmente –voleva provvedere da sola a soccorrere i propri connazionali; all’Indonesia ove talunigruppi di musulmani hanno bruciato gli aiuti umanitari, non volevano consentire l’in-gresso di forze occidentali a sostegno della popolazione ed, in ogni caso, non hannopermesso all’esercito israeliano di soccorrerli.

13 Alcuni funzionari addetti alla tutela della fauna selvatica in Sri Lanka hanno segnalatodi non aver registrato alcuna morte di specie animali. Nel parco nazionale di Yala (SriLanka), tutti gli esemplari di elefanti, cervi, sciacalli e coccodrilli che lo popolano sonosopravvissuti. In altre zone del paese colpite dal disastro, molte donne e bambini sonostati tratti in salvo facendoli salire in groppa agli elefanti.

14 Si tenga conto, a tal proposito che il Chirone mitologico era un mentore ed un inse-gnante ed il Cancro è il segno in analogia con la maternità.

15 Il settile – corrispondente ad 1/7 del cerchio, esattamente ad un angolo di 51°26’ – vieneconsiderato un aspetto molto intenso che contribuisce a generare una forte polarizzazio-ne. Molti astrologi lo correlano a fatalità che sfuggono al controllo della persona e adeventi destinici, a scoperte tecnologiche, all’uso della forza e della sopraffazione, a co-strizioni/compulsioni e agli elementi emarginati della società. L’astrologo Edward Gillam,nel numero di Febbraio/Marzo 2003 della prestigiosa rivista astrologica ‘The MountainAstrologer’, lo definisce nel seguente modo: “Questo viaggio nell’oscurità, nello shock enel caos sembra emergere quando esaminiamo le carte natali della settima armonica...Non dovremmo essere sorpresi se gli astrologi non si sono adattati prontamente al poteredella settima armonica. Può essere un’oscurità e un posto opprimente - pieno di timori, disorprese, di tabù e di confronti con ‘la diversità’. L’individuo da settima armonica è qual-cuno che sembra ‘vivere al margine’ come un ‘disordinatore’, un rinnegato o un iconocla-sta o qualcuno che pungola la coscienza sociale. Un evento da settima armonica (tipica-mente un atto umano shockante) sembra non previsto e non ben accetto, ma può costi-tuire un grido finale disperato, dai posti più oscuri della psiche collettiva, forse per ‘riequi-librare’ i rapporti di potere e riconoscere i diritti delle persone rinnegate ed emarginate. Lasettima armonica, come l’ho descritta, simboleggia una forza potente e potenzialmente di

Page 163: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

163Argomento

destabilizzazione che sfida e minaccia di insidiare la nostra stabilità, la nostra visione delmondo costruita con tanta attenzione. Ma, in questo modo, la settima armonica offre unitinerario alla trasformazione profonda della nostra comprensione delle dimensioni piùprofonde dell’ esperienza individuale e collettiva”. Secondo l’astrologo ricercatore Mi-chael Munkasey, inoltre, il settile è un aspetto astrologico di grande importanza; a suomodo di vedere, sarebbe contraddistinto dalle seguenti parole chiave: � riconciliazione; � concessione;� acquisizione di tolleranza; � compensazione e confronto; � riconciliazione nelle dispute;� divergenze di opinione;� necessità di capire punti di vista alternativi; � esigenza interiore di espansione della coscienza.Gli astrologi, tra l’altro, associano i modelli di settile (anche conosciuti come modellidella settima armonica) al terrorismo. Gillam precisa che gli eventi dell’11 settembre2001 sono stati il riflesso di un modello di settile coinvolgente il Sole, Marte, Urano ed ilDISC al momento dello schianto del primo aeroplano su di una delle Torri Gemelli. Ilmodello di settile Sole/Marte/Urano, a suo parere, molto ben si adatta, difatti, alla natu-ra tragica dell’evento. Marte ed Urano, del resto, erano ancora una volta in settile il 20marzo 2003, quando gli Stati Uniti hanno dato il via al bombardamento di Bagdad.

16 A tal proposito, si pensi all’aumento della temperatura sul Pianeta, alla fusione delle ca-lotte di ghiaccio, al conseguente innalzamento del livello del mare ed abbassamento delgrado di salinità degli oceani, al progressivo depauperamento delle risorse ittiche ed,ancora, all’accumulo di anidride carbonica, al devastante impatto dell’emissione di gas-serra nello strato di ozono, all’abuso di combustibili fossili, all’eliminazione delle foreste,all’aumento di uragani, alle onde termiche, al problema delle locuste, delle siccità e ca-restie in svariate parti del mondo.

17 Alcuni scienziati parlano di esperimenti atomici segreti in corso di svolgimento nel-l’oceano indiano da parte dell’India e/o della connessione, lontana nello spazio e neltempo ma vicina dal punto di vista della delicata geologia delle faglie, con gli esperi-menti nucleari francesi di Mururoa. Altri parlano di un incidente, di conseguenze inatte-se, di un giocattolo sfuggito dalle mani di chi lo maneggiava, di test sempre più assidui,ovverosia del programma HAARP (High-Frequency Active Aural Research), il cui sco-po ufficiale sarebbe quello di studiare la ionosfera per migliorare le telecomunicazioni,ma – in realtà – viene dagli stessi americani classificato tra le armi di distruzione dimassa a connotazione strategico-difensiva che possono destabilizzare e manipolare se-lettivamente sistemi agricoli ed ecologici di intere aree del globo. Sostanzialmente sitratterebbe di una sofisticatissima tecnologia di antenne capaci di emettere onde radioad alta frequenza fino a quote di 350Km, che – grazie alla loro grande potenza – rag-giungono aree della ionosfera (lo strato più alto dell’atmosfera) e la ionizzano. A quelpunto le onde elettromagnetiche rimbalzano sulla terra e penetrano qualsiasi cosa – vi-va o morta che sia. A pieno regime, l’impianto richiede 3.6 MegaWatt (la potenza di100 automobili), assicurati da 6 generatori azionati da altrettanti motori diesel da 3600hp l’uno. La ionosfera è uno strato dell’atmosfera terrestre composto da materia rare-fatta allo stato di plasma, cioè da particelle cariche elettricamente (ioni) e possiede laproprietà di riflettere verso terra le onde hertziane, in particolare nelle ore notturne. Èper questo, ad es., che di notte è possibile ascoltare alla radio le stazioni AM di moltipaesi stranieri, dato che la riflessione ionosferica permette ai segnali di scavalcare lacurvatura terrestre.

18 Si pensi agli omicidi cosiddetti “d’onore” registrati in Inghilterra ed in alcuni paesi arabinegli ultimi anni e perpetrati per lo più da genitori in relazione a possibili unioni mistetra ragazze di fede musulmana e giovani occidentali.

19 Esso impiega, infatti, circa 12.650 anni a realizzare il periplo zodiacale.

Page 164: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

164 Argomento

Foto d’archivio per tre Cancri:Mario Zoli, Ciro Discepolo e Dante Valente al Congresso di Palermo del 1982…

Page 165: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

165

CASA PRIMA

Brian ClaarkIl ciclo di Chirone

CASA NONA

Indice Mercurio-3

Stevano VanniDocenti certificati

Maria Rita PregnolatoAlla scoperta del Perù

Carla PrettoI transiti planetari

Page 166: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

166 Argomento

L.A. 139-911

Artículos:

ASTROLOGÍA Y CIENCIA:EL PAPEL DE LAS CIENCIAS DE OBSERVACIÓN Y LOS MODELOS CIENTÍFICOS

por José Luis Pascual ........................................................................................................................ 8

TÉCNICAS:SINASTRÍA DE PAREJA (II): Rasgos dominantes por Jesús Navarro ................................. 24

INVESTIGACIÖN:SOBRE EL CICLO C-60 (y III) por Carmen Azarola ..................................................................... 38

ENSAYO:LA MUTUA RECEPCIÓN URANO-NEPTUNO: Matar recibiendo por Itziar Alberdi .......... 47

ASTROLOGÍA E HISTORIA:EL “CHATEAU” D’ABBADIE por Asociación Vizcaína de Astrología ..................................... 57

ENTREVISTA:RAY MERRIMAN por Patricia W. Castignani ..................................................................................... 64

ASTROLOGÍA HELENÍSTICA:UNA INTRODUCCIÓN A LA ASTROLOGÍA HELENÍSTICA (I) por Eduardo Gramaglia 68

Secciones:

EDITORIAL .................................................................................................................................................... 1

EFEMÉRIDES: 2º TRIMESTRE 2005 por Jaume Martín ............................................................ 4

LUNACIONES: 2º TRIMESTRE 2005 por Centre Urania ........................................................... 6

CONGRESO DE ASTROLOGÍA BARCELONA, 11 A 13 DE MARZO 2005 Y IVFORUM EUROPEO: Astrología Mundial ................................................................................... 76

ASTROCARTOGRAFÍA: “Tsunami mortal” (2): Análisis astrocartográficopor Vicente Gigli y Claudia E. Lamata ........................................................................................ 83

ASTROMETEOROLOGÍA: Pronósticos para 2º TRIMESTRE 2005por José Luis Pascual ........................................................................................................................ 89

OPINIÓN Y COMENTARIOS: Asamblea General de la Sociedad Españolade Astrología, Barcelona 13/03/05 .............................................................................................. 92

AGENDA ........................................................................................................................................................ 95

INDICE MERCURIO-348 - 2º TRIMESTRE 2005

Page 167: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

167Argomento

L.A. 139-944

Il Consiglio Direttivo del Cida nella sua ultima sessione ha deciso in questa fa-se di certificare i docenti per il primo livello. Dopo un attenta analisi delle do-mande pervenute e della documentazione allegata la commissione di certifica-zione ha deciso di attribuire la qualifica di “Docente Certificato CIDA di primolivello” per i soci Cida dell’elenco sottostante.

Ricordiamo a tutti i soci che:� La certificazione di Docente è gratuita e vale per cinque anni se non inter-

vengono fatti e/o comportamenti che a giudizio della Commissione di Cer-tificazione non sono conformi al codice etico e/o al regolamento per la cer-tificazione.

� Per essere docenti certificati di norma è necessario avere il titolo di studiodella media superiore, essere iscritti all’Albo professionale degli Astrologi,avere almeno 60 ore di docenza astrologica (per maggiori informazioni ri-vedere il regolamento pubblicato sul numero 133 di Linguaggio Astrale esul numero… di Sestile).

� La certificazione può essere richiesta anche se il docente non intende nel-l’immediato effettuare un corso di astrologia certificato.

� Perchè i propri Corsi siano definiti certificati con attestato finale è necessa-rio seguire l’apposita procedura prevista nel regolamento, con le opportu-ne verifiche.Ciò non esclude ovviamente che il docente faccia Corsi non certificati.

Socio certificato

In relazione alla direttiva europea 92/51/CEE che con il decreto Legislativo, n.319 ha introdotto l’attestato di competenza con il quale le associazioni pro-fessionali, per le professioni non riconosciute, attestano il possesso dei requisi-ti dell’iscritto, svolgendo quindi la funzione di Enti di accreditamento, e in rela-zione al regolamento del CNEL in materia, il Consiglio direttivo del Cida ha in-trodotto la qualifica di socio certificato come persona che ha i requisiti previstida queste disposizioni.

Questi regolamenti prevedono, fra le altre norme, che il socio, per il qualeassociazione svolge un ruolo di ente di accreditamento, abbia una assicurazio-

Stefano Vanni

DOCENTI CERTIFICATI

Page 168: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

168 Argomento

ne contro i rischi professionali. Per ottemperare alle norme previste il Cida hadeciso di effettuare, a partire dal prossimo settembre, una assicurazione con-tro i rischi professionali con particolare riferimento ad una copertura di base dieventuali spese legali.

Per queste ragioni il Cida ha previsto che l’iscrizione a socio certificatocomporti il pagamento della quota di 75 euro annue che comprende: l’iscrizio-ne al Cida, l’abbonamento a Sestile e l’assicurazione professionale. Per coloroche si iscriveranno nei prossimi mesi l’assicurazione, solo per il periodo set-tembre 2005e a dicembre 2005, sarà coperta dal Cida senza nessuna spesaaggiuntiva per il socio.

Per gli iscritti all’Albo la quota è immutata di 75 Euro e comprende anchel’Assicurazione. Sulle caratteristiche dell’assicurazione sarà data informativa atutti soci certificati.

Anche la qualifica di socio certificato ha validità per cinque anni purchènon intervengano fatti e/o comportamenti che a giudizio della Commissione diCertificazione non sono conformi al codice etico e/o al regolamento per la cer-tificazione.

Il Consiglio Direttivo del Cida ha deciso di attribuire la qualifica di Sociocertificato a:� Tutti i soci Cida facenti parte dell’Albo Professionale.� A tutti coloro che hanno fatto domanda e che avevano i requisiti.� Inoltre ha deciso di dare la possibilità a tutti coloro che hanno superato

l’esame dell’Albo Professionale ma non sono più iscritti di entrare a fareparte dell’elenco dei “Soci Certificati Cida” purchè facciano esplicita do-manda.

Sulla base delle domande pervenute e del regolamento in atto, tenutoconto dei criteri sopra evidenziati, la Commissione di Certificazione hafinora attribuito la qualifica di

Docente Certificato Cida di primo livello ai soci:Tiziana Bertone di Genova Fabrizio Corrias di Civitavecchia Maria Teresa Mazzoni di Roma.Roberta Fianchini di RomaFausto Danielli di BolognaAdriana Cavadini di Milano Nicoletta Zignani di Firenze

e la qualifica di Socio certificato a:Maria Rita Pregnolato

Ribadiamo che il modulo di richiesta di ammissione è riportato sul n. 133 diLA pag 182. Le relative spiegazioni sono riportate nel sito www.cida.net sotto“Scuole CIDA”.

Page 169: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

169Argomento

L.A. 139-947

Un viaggio atteso da tempo, desiderato da tanto ed ecco finalmente concretiz-zarsi il sogno, emozionata, direi quasi impaziente, come molti del gruppo,giunge il giorno della partenza.

Molte ore di viaggio ci separano da questo paese misterioso ed affascinan-te, ma vale la pena fare questo “sacrificio”; la lunga permanenza in aereo coni suoi inconvenienti, viene interrotta da un breve scalo in uno dei paradisi ca-raibici, giusto per toccare terra e sgranchirsi le gambe. Finalmente Lima, e adattenderci la nostra guida, Lily Buendia (nel nome c’è il buon auspicio!), checi accoglie con un gran sorriso e che ci accompagnerà per tutta la durata dellanostra avventura alla scoperta del Perù, dandoci la “bienvenida” con un PiscoSauer, aperitivo nazionale, che in seguito ci verrà offerto in ogni luogo che vi-siteremo.

Nella capitale ci accoglie anche il rumore dei clacson delle automobili cherichiama la nostra attenzione e ci “sveglia” dall’ottundimento provocato dallungo viaggio in aereo, e curiosi di questa nuova dimensione osserviamo losvolgersi frenetico della vita e il movimento di questa megalopoli di 9 milionidi abitanti circa, dove molto evidente è il contrasto tra una minoranza di popo-lazione ricca che vive in eleganti dimore circondate da piante e fiori tropicali efilo spinato con alta tensione e una maggioranza della popolazione che vive inbaracche nell’immensa periferia polverosa, una “atmosfera” che sembra moltolontana da quella della “Città dei Re Magi” (Ciudad de los Reyes) come fuchiamata da Francisco Pizarro, che la fondò il 6 gennaio 1535, sostituendol’antico nome quechua: Rimac, nome del fiume che tuttora scorre attraverso lacapitale, e che significa “chiacchierone”, cioè il fiume che chiacchera.

Nel centro storico di Lima permangono molte tracce del passato coloniale,ne sono una testimonianza le sontuose chiese barocche, gli edifici ed i palazzidella nobiltà spagnola con i caratteristici balconi di legno traforato, sopravis-suti ai numerosi terremoti, e che attualmente sono in fase di recupero e ristrut-turazione, dopo un abbandono durato molti anni.

Ma il vero viaggio inizia addentrandoci all’interno di questo grande paese,e salendo a circa 2500 metri di altitudine, ci sorprende l’atmosfera pacata diArequipa, la “città bianca”(perché costruita con pietra lavica), circondata da

Maria Rita Pregnolato

ALLA SCOPERTA DEL PERÙ

Page 170: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

170 Argomento

vulcani, e la città nella città che è il Monastero di Santa Catalina, nel cui deda-lo di vie, vicoli e piazzette hanno vissuto le figlie della nobiltà spagnola, comeera in uso in quei tempi.

La visita della valle del Colca, un po’ al di fuori dai classici itinerari turistici,ci meraviglia con le sue distese di terrazzamenti verdi e fertili, dove sopravvi-vono le colture tipiche, praticate ancora in modo naturale (cioè senza l’ausiliodi sostanze chimiche), di mais, molte varietà delle immancabili papas (patate)e del quinoa, antico cereale tipico di questi luoghi. La sensazione era di fareun viaggio a ritroso nel tempo, e ci saremmo aspettati di vedere comparire daun momento all’altro qualche antico campesino inca, o meglio quechua, colti-vare quei terreni strappati alle montagne.

Un paesaggio che ci ha riportato in una dimensione spazio-temporale mol-to lontana dalla nostra abituale, ascoltando il silenzio, inalando la fine aria del-le altitudini, assorbendo attraverso gli occhi l’intensità del verde delle coltiva-zioni, cogliendo qua e là i vivaci colori di fiori sconosciuti, percependo la mae-stosità delle montagne e ancora silenzio, per consentire allo sguardo di spazia-re dallo strapiombo fino alle vette, e lassù il nostro sguardo incontra il tantoatteso condor, che dispiegando le sue ali volteggia sopra di noi e sembra volertoccare la cima delle montagne, ma eccolo ritornare verso di noi, e altri insie-me a lui, disegnando con il loro volo chissà quali simboli, e noi tutti con il na-so all’insù per cogliere il momento in cui fermare quel volo maestoso in un fo-togramma.

È l’incontro con uno dei principali simboli del Perù, uno dei tre animali sa-cri agli Incas: il Serpente, che è collegato al passato, al sapere (acqua); il Pu-ma, che è collegato alla realtà della vita presente, al fare (terra); ed infine ilCondor, che è collegato alla vita futura, allo spirito, all’amore (aria). Un pro-fondo contatto con la natura e con la sua sacralità, sempre presente nella cul-tura inca.

Oltre alla storia, all’abbondanza di testimonianze delle antiche civiltà, ai re-perti archeologici, la maggiore ricchezza di questo paese è la natura, sia mine-rale che vegetale; non solo per la presenza di metalli preziosi come oro, argen-to, rame, ecc, ma anche per le molte pietre semipreziose; i paesaggi diversi edinusuali, il rigoglio di una vegetazione varia ed inconsueta, diffusa in una mol-teplicità di specie vegetali utilizzate sin dai tempi più antichi a scopo medici-nale, i cui segreti sono custoditi dai Pacos, o Curanderos, i quali conservano latradizione dei rituali, delle cerimonie, degli usi e delle parole ad essi collegate.Un solo rimpianto: non aver potuto entrare in contatto con uno di essi per po-ter vivere l’esperienza di una “limpia” fatta secondo le antiche usanze peruvia-ne.

Affascinati e catturati dalla forza della natura, dei paesaggi delle pampasdelle altitudini, delle vette imbiancate, dell’aria rarefatta dei 5000 metri, co-minciamo ad accusare i malesseri dell’insidioso “soroche”, e da europei abi-tuati ad altre cime, cadiamo “vittime” del mal di montagna andina; cerchiamorimedio e conforto bevendo “mate de coca”, masticando foglie di coca, secon-do l’usanza locale, che ci assicurano dà ottimi risultati. Poco avvezzi a simili

Page 171: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

171Argomento

pratiche, notiamo lenti miglioramenti, ed alcuni di noi decidono di avvalersi diun supplemento di ossigeno, fornito dalle bombole in dotazione, altri si metto-no in coda per ottenere assistenza medica da parte delle due dottoresse, Auro-ra e Rita, nostre compagne di viaggio, che, con affetto e dedizione, ad ognunosomministrano un rimedio, omeopatico od erboristico che sia, contribuendocosì a ritrovare il benessere generale.

Incontri speciali ed emozionanti sono stati quelli che abbiamo avuto con glianimali più diffusamente allevati in questo paese: dalle rare, superbe e timidevigogne, agli imprevedibili lama, a cui è meglio non avvicinarsi troppo per evi-tare di essere “spruzzati”, ai simpatici e vezzosi alpaca, con il loro musetto te-nero e buffo, ai piccoli e mansueti porcellini d’india. E poi i tori, importati daglispagnoli, che nel corso del tempo hanno assunto un valore simbolico partico-lare, infatti sono considerati benauguranti, tanto che si è diffusa l’usanza dimettere sul tetto di ogni casa una coppia di tori di ceramica dipinta ai lati di uncrocefisso per proteggere la casa stessa ed i suoi abitanti da ogni avversità.

Molto apprezzato è l’artigianato peruviano, soprattutto i tessuti dai vivacicolori ed i capi d’abbigliamento realizzati con la lana dei molti animali allevatiqui: dalla calda e pregiata vigogna, alla morbida alpaca, senza disdegnare laruvida lana di lama, e poi gli oggetti in argento e oro che hanno attratto il no-stro interesse e, inutile dirlo, non ci siamo mai lasciati scappare le numerosis-sime opportunità di acquistare i prodotti dell’artigianato locale lungo le vie, neimercati e mercatini, nei negozi e presso le bancarelle di tutti i luoghi visitati,per la gioia dei venditori peruviani con cui abbiamo civilmente contrattato.Siamo tutti rientrati con almeno una valigia in più, ovviamente in tessuto tipicoperuviano.

Molte sono le tradizioni antiche che sopravvivono in Perù, presso i popoliquechua e aymara (le due principali etnie di questo paese) che vivono nellezone rurali: possiedono una propria lingua, propri culti, proprie abitudini di vi-ta, alimentari, ecc. Tra queste è di particolare interesse “il linguaggio” dell’ab-bigliamento del popolo aymara, un codice “segreto” che la nostra simpatica especiale guida Tito Castro ci ha piacevolmente illustrato, accompagnandocinella visita alle sorprendenti isole galleggianti del lago Titicaca, costruite conle totore, tipiche canne acquatiche del luogo, che vengono impiegate ancheper costruire le tradizionali imbarcazioni dalla forma caratteristica, e allasplendida isola di Taquile (a quota 4100 m.), i cui abitanti vivono ancora se-condo un’organizzazione sociale risalente all’epoca inca, che prevede la pro-prietà collettiva delle terre, che tutti gli abitanti, cordiali ed ospitali, coltivanoaiutandosi vicendevolmente. Una sorta di società utopica, di isola felice, unangolo di paradiso sopravvissuto in questi nostri tempi “moderni”.

Poco lontano dal lago Titicaca, sulle rive di uno dei tanti altri laghi del Pe-rù, siamo stati “catturati” dai misteri della necropoli di Sillustani. Prescelto daantiche civiltà come luogo di culto, oltre che di sepoltura, questo sito, caricodi un magnetismo speciale, sorge su verdi e dolci colline, invita ad osservareun rispettoso silenzio, e seguendo il richiamo dei “recinti del Sole” nasce spon-taneo il desiderio di fare un piccolo rituale in onore del Sole. La magia del luo-

Page 172: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

172 Argomento

go ci conduce in una dimensione interiore o forse “extraterrestre”, chissà cosaaccadeva qui in un tempo remoto?

Ma l’ombelico del mondo (Inca) ci chiama, e la città a forma di puma,Cuzco, ci incanta con i suoi numerosi palazzi in stile coloniale e le molteplicichiese in stile barocco, costruite sui resti di antichi insediamenti incas; dellamaestosità delle sue mura rimane poco, dopo il passaggio degli spagnoli e idanni dei numerosi terremoti che si sono verificati nel corso dei secoli. MaCuzco è una città molto vivace e ci coinvolge in questa sua atmosfera cosmo-polita e ricca di cultura; pervasa da una atemporalità, una sorta di sfasamentotra il tempo attuale e la consistente e profonda eredità di un passato che sem-bra ancora presente, nonostante l’evidenza della “modernità”, che da ogni an-golo della Plaza de Armas si fa avanti nelle forme più invadenti di un commer-cio frammentato.

Sulle colline sovrastanti Cuzco abbiamo visitato dei siti spettacolari, il piùimponente la fortezza di Sacsayhuaman costruita con enormi massi intagliatie sistemati a puzzle uno sull’altro con tecniche edilizie all’avanguardia e antisi-smiche.

Il nostro viaggio prosegue verso il mitico Machu Picchu, la città perdutadegli Incas.

La strada ferrata inerpicandosi sulle montagne si snoda tra strette valli, co-steggiando il tumultuoso fiume Urubamba; la spettacolarità di questo ambien-te selvaggio costituito da una fitta foresta tropicale è emozionante; si susse-guono villaggi, ponti sospesi e piccole stazioni affollate da una miriade di ven-ditori, è incredibile, ma si riesce a fare affari anche attraverso il finestrino deltreno! Aguas Calientes è la nostra stazione di arrivo; percorriamo l’ultimo trat-to di strada sterrata in salita che ci separa dalla nostra meta con un autobusche ci conduce nei pressi del sito archeologico.

È uno scenario unico! Lo sguardo spazia tutt’intorno, le rovine della cittàsacra sono adagiate su terrazze circondate da imponenti montagne coperte dauna fitta vegetazione, il mistero che circonda questo luogo e le sue vicissitudi-ni non viene intaccato dalla sorprendente scoperta della ricostruzione di moltiedifici che i numerosi terremoti e le ingiurie del tempo avevano danneggiato.La sensazione di trovarsi davanti a qualcosa di non completamente genuino, eil turismo di massa contribuisce a snaturare l’essenza di questo luogo, con cuiè difficile entrare in sintonia, percepirne la potenza e coglierne “l’anima”. Mala potenza e la maestosità delle montagne che ci circondano è tale che ci fasentire in profondo contatto con la terra e protetti, che meraviglia, soprattuttoquando nel pomeriggio il flusso turistico si è esaurito.

Ma un’altra meraviglia ci attendeva ai piedi del Machu Picchu, del tuttoinaspettata e forse per questo ancora più piacevole e stupefacente: l’albergoche ci ospitava era circondato da un enorme giardino tropicale con la sua ric-chezza di piante e fiori di molte specie, abitato da una quantità di uccelli cin-guettanti e variopinti e di farfalle multicolori. Mario, la nostra guida un po’ spe-ciale, ci ha condotti al tramonto, alla luce delle lanterne, alla scoperta del giar-dino e delle sensazioni che questo suscitava in noi, un “viaggio” caratterizzato

Page 173: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

173Argomento

dal sentire, una meditazione a contatto con la natura vegetale e con la nostranatura interiore, un percorso di percezione e di immersione nei quattro ele-menti. Un momento magico di contatto vero e profondo con la Pachamama(la Madre Terra).

Tutti volevamo fermarci lì, in quell’Eden lussureggiante ai piedi del MacchuPicchu si respirava la vera essenza del Perù. Ma il viaggio deve continuare, al-tre esperienze ci aspettano. Attraversiamo la Valle Sacra degli Incas verso Yu-cay. Visitiamo le rovine della fortezza Inca di Ollantayambo, che proteggeval’entrata alla valle sacra, proseguiamo poi per Pisac, con un’area archoelogicamolto estesa e ben conservata, poi un salto al vasto e pittoresco mercato do-menicale del paese dove non resistiamo al richiamo dell’ultimo ricordino daportare a casa.

Il Perù si è dimostrato una miniera di gradevolissime sorprese e ogni luogoche abbiamo visitato ci ha regalato un’emozione diversa. Questo paese, caricodi un’energia particolare, ci ha talmente entusiasmato che tutti noi abbiamodeciso di ritornarci presto.

Consultate regolarmente il sito www.cida.net!

in particolare vi raccomandiamo

la voce “conferenze”

e la voce “ultimissime”.

Troverete sollecitamente i dati natali di personaggi alla ribalta

nonchè le notizie dell’ultima ora, e specialmente le modifiche

dell’ultimo minuto di conferenze della vostra Delegazione

(utili per evitare amare sorprese).

E in ogni caso vi sentirete ancor più partecipi

della vita Associativa.

* * *

L’abbonamento scade sempre il 31 dicembre,

rinnovatelo entro il 31 gennaio.

Aiuterete l’Associazione a mantenere la stessa quota!

Page 174: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

174 Argomento

L.A. 139-950

Nel libro l’autrice illustra che cosa sono i transiti planetari e descrive le regolefondamentali necessarie per una loro corretta interpretazione. Si approfondi-scono le simbologie degli aspetti di transito dei pianeti lenti, Urano, Nettuno ePlutone, i quali rappresentano l’orientamento psicologico che l’individuo seguee che successivamente lo indurrà ad apportare modifiche alla sua vita o ad af-frontare nuovi avvenimenti. Preparazione mentale che avviene in tempi lenti,così come lenti sono i tempi di transito dei tre pianeti.

Il semilento Saturno invece, rispecchia la capacità dell’individuo di valutareattentamente le circostanze e di essere cosciente che i cambiamenti da lui in-trapresi siano attuati nel modo migliore.

Giove restringe ancor più il tempo di azione dell’individuo, delineando ilgrado di difficoltà o di fortuna con cui egli si trova ad affrontare gli eventi. Ipianeti veloci Mercurio, Venere, Marte e i luminari, Sole e Luna, che scandi-scono quasi precisamente i giorni in cui l’individuo reagisce o subisce gli av-venimenti, vengono descritti in modo pratico e veloce.

In questo testo di quasi 300 pagine si nota un impegno particolare perapprofondire aspetti particolari e spesso inediti della materia.

NOVITÀ LIBRARIE

Carla Pretto

I TRANSITI PLANETARI

VALENTE
Nota
particolare sia per approfondire aspetti noti, che per esplorare nuove ottiche di approccio alla materia.
Page 175: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

175Argomento

ELENCODEI DELEGATI E CORRISPONDENTIDEL CENTRO ITALIANO DI ASTROLOGIA

L.A. 139-980

Sede centrale dell’Associazione: Via della Grada, 4 - 40122 BOLOGNA

Presidente:DANTE VALENTE - Via Monzambano, 13 - 20159 Milano - Tel: 02-69005576e-mail: [email protected]

Segretario:CLAUDIO CANNISTRÀ - Via Vizzani, 74 - 40138 Bologna - Tel: 051-342445e-mail: [email protected]

DELEGATI REGIONALI E LOCALIABRUZZO

BIA GATREN - Via dei Cimatori, 14/A - 00186 Roma - Tel:06-6877803Via Silvino Croce, 11 - 66026 Ortona (Chieti) - Tel: 085–9065565

Collaboratore:GIANNI D’ANGELO - Viale Riviera, 193 - 65123 Pescara - Tel. 085-4710019 - Cell: 340-1452257e-mail: [email protected]

CAMPANIACLARA NEGRI - Via Trinità degli Spagnoli,33 - 80132 Napoli - Tel: 081-407550e-mail: [email protected]

EMILIAARMANDO BILLI - Via Berengario da Carpi, 7 - 40141 Bologna - Cell: 348-8057972e-mail: [email protected]

Collaboratore:ANNA COLACICCO - Via Cracovia, 9- 40139 Bologna - Cell: 347-5600067. e-mail: [email protected]

FRIULI VENEZIA GIULIALIDIA CALLEGARI - Via F. Bonazza, 61- 34149 Trieste - Tel. 040-941263e-mail: [email protected]

Segreteria:LICIA RAINÒ - Via Junker, 6 - 34014 Grignano (Trieste) - Tel: 040-224647

Sede della Delegazione (gruppo ONLUS Tergeste):Via Mazzini, 30 - V piano – 34121 Trieste

LAZIO VITTORIO RUATA - Via Antonio Silvani, 108- 00139 Roma - Tel:06-88640922. e-mail: [email protected]

Page 176: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

176 Argomento

Consiglieri di Delegazione:MARIA GRAZIA LA ROSA - Piazza A. Righi, 8- 00146 Roma - Tel: 06-5572242e-mail: [email protected] OLMEDA - Via Foglia, 3- 00199 Roma - Tel: 06-86200959e-mail: [email protected]

Collaboratore:ROSSELLA BILOTTA - Tel: 06-88640922e-mail: [email protected]

LECCEJULY FERRARI - Via M. Laporta, 9 - 73100 Lecce - Tel. 0832-350457 - Cell: 338-7439897e-mail: [email protected]

LIGURIATIZIANA BERTONE - Piazza A. Massena 5 int.11 - 16152 Genova - Tel: 010-6502617 - Cell: 338-6258781e-mail: [email protected]

LOMBARDIAADRIANA RAMPINO CAVADINI - Via Morgantini, 14 - 20148 Milano - Tel: 02.48712992e-mail: [email protected]

PIEMONTEROCCO PINNERI - Via Tetto Nuovo, 10 - 10025 Pino Torinese (TO) - Tel: 011.8111292e-mail: [email protected]

ROMAGNAATTILIO MATTIOLI - Via Papa Giovanni, 9 - 47034 Forlimpopoli (Forli) - Tel. 0543-741158

Collaboratore:RINO MANEO - Via dell’Aida, 5 –48100 Ravenna - Tel: 0544-270652e-mail: [email protected]

TOSCANA NICOLETTA ZIGNANI - Via Rosellini, 10 - 50127 Firenze - Tel: 055-353495e-mail: [email protected]

TRENTINO-ALTO ADIGE FRANCA RIGONI BERNARDI - Via Venezia, 25 - 38100 Trento - Tel: 0461-237068. e-mail: [email protected]

Collaboratore:ISABELLA LINDEGG PASQUALI - Via Ottaviano Rovereti, 4 - 38100 Trento - Tel: 0461-913591

VENETO ARTURO ZORZAN - Via S. Bona Nuova, 106 - 31100 Treviso - Tel: 0422-22843 - Cell: 347-4474877a Venezia: Cannaregio, 6079 – Tel: 041-5226201e-mail: [email protected]

Collaboratore:NADIA PAGGIARO - Via Adda, 5 - 30174 Mestre - Tel: 041-5346047. e-mail: [email protected]

CATANIA LILIANA COSENTINO - Viale Regina Margherita, 35 B - 95123 Catania - Tel:095-312251e-mail: [email protected]

Page 177: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

177Argomento

CIVITAVECCHIAFABRIZIO CORRIAS - Via Monti Volsini, 4 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel: 0766-542307e-mail: [email protected]

COMO e LECCOMARIA LUISA DELL’ORTO - Via Dante Alighieri, 11 - 22060 Arosio (Como) - Tel: 031-761042e-mail: [email protected]

NAPOLI - HINTERLANDMARIA VACCA - Via Manzoni 24 - 80046 S. Giorgio a C remano (Napoli). - Tel: 081-7711034e-mail: [email protected]

RAGUSA PIPPO PALAZZOLO - Via Forlanini, 116 - 97100 Ragusa - Tel:0932-642619e-mail: [email protected]

SIRACUSAGIUSEPPE RODANTE - Corso Gelone, 116 - 96100 Siracusa - Tel:0931-465485e-mail: [email protected]

VARESEGENEVIÉVE JAMA GIAMMARINO - Via Della Pira, 3 - 21020 Luvinate (Varese) - Tel: 0332-223770e-mail: [email protected]

VERONACARLA PRETTO - Via G. Mameli, 116- 37126 Verona - Tel. e fax: 045-8344149e-mail: [email protected]

CORRISPONDENTI

AGRIGENTOSEBASTIANO CATALANO - Piazza Metello, 3 - 92100 Agrigento - Tel:0922-595230e-mail: [email protected]

ALESSANDRIAALDO VISENTIN - Via Testore, 5 A - 15100 Alessandria - Tel: 0131-236445e-mail: [email protected]

ASCOLI PICENOSTEFANIA PARTINI CENCIARINI - Via M. Federici, 75 - 63100 Ascoli Piceno - Tel: 0736-252576

ASTILIVIO MONTANARO - Via Stazione 18/A - 12058 Santo Stefano Belbo (Cuneo) - Tel: 0141-840868e-mail: [email protected]

BIELLALOREDANA BORTOLIN - Regione Valgrande, 4 - 13856 Vigliano Biellese (Biella)Tel. 0348-7490205 (dalle ore 14 alle ore 17 dei giorni feriali)e-mail: [email protected]

Page 178: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

178 Argomento

BOLZANOGIANNA MASCIS - Via Mendola, 59/B - 39100 Bolzano - Tel: 0471-920015. e-mail: [email protected]

BRESCIAFULVIA ROVERE - Via Luzzatti, 6 - 25123 Brescia - Tel: 030-2090283

CASERTAPAOLO CRIMALDI - Viale Lincoln-Parco Aversano pal/E - 88100 Caserta - Tel. 06-4740910e-mail: [email protected]

CHIETIONOFRIO CEROLI - Via A De Gasperi,18 - 66032 Castel Frentano (Chieti) - Tel: ab. 0872-569454 -Tel: uff. 0872-56862

CUNEOFIORELLA LUNATI - Via Bodina, 46B - 12100 Cuneo - Tel: 0171-65825e-mail: [email protected]

PESCARAGIANNI D’ANGELO - Viale Riviera, 193 - 65123 Pescara - Tel. 085-4710019e-mail: [email protected]

PIOMBINOLUCIO CANONICA - Località Germandine, 118 - 57028 Suvereto (Livorno) - Tel. 0565-829089e-mail: [email protected]

REGGIO EMILIALAMBERTO GHERPELLI - Via Bisi,10 - 42100 Reggio Emilia - Tel:0522-513635e-mail: [email protected]

SALERNOMASSIMO CIAGLIA - Via delle Querce, 95 - 84080 Capezzano (Salerno) - Tel: 338-6913555e-mail: [email protected]

SASSARIARIANNA MENDO - Via del Faro - Residence della Marina, 3 - 07020 Palau (Sassari)Tel: 0789-708380 (dalle ore 18 alle 20,30) - Cell: 335-8165504e-mail: [email protected]

SIENASUSANNA RINALDI - Via Chiantigiana, 105 - 53100 Siena - Tel: 335-7116003 (dalle ore 21 alle 22,30ogni lunedi, martedi, mercoledi)e-mail: [email protected]

VOGHERAMARINA REGNO - Via Carlo Longa, 3 - 27058 VOGHERA (Pavia) - Tel: 0383-49523 -Fax: 0383-363609 - Cell: 338-7344877e-mail: [email protected]

Page 179: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

179Argomento

GRUPPI AFFILIATIPADOVA

Gruppo Zodiaco presieduto da Lonardo Stefano - Via G. Selva, 2 - 35135 PadovaTel: 049-614038 - e-mail: [email protected]: FIORENZA RAMPIN - Tel: 049-8935396 - e-mail: [email protected]

CORRISPONDENTI ESTERI

ARGENTINAPIO GOWLAND - Arenales, 1478 2”B” - 10161 Buenos Aires - Argentina - Tel: 54-18128768

AUSTRALIAELIDA MARCHISONE - 6, Terry Road - Eastwood NSW2122 - Australia - Tel. 0061-02-8583265

CROAZIASLAVEN SLOBODNJAK - 2, Kunc 1- HR 10000 Zagreb - Croatia - Tel: 0385-16159907e-mail: Slaven [email protected]

GERMANIALIANELLA LIVALDI LAUN - 79540 Schlossgasse, 10 – Lorrach - Stetten - Tel: 0049-762112453e-mail: [email protected]

GRAN BRETAGNA e IRLANDAROSEMARIE ADAMS - D.F.Astrol 262 B Kingsbury Road - Kingsburg - London - NW9 OBTLondra Tel: 0044-1817322717 - Dublino Tel: 00353-12601955

GRECIATHOMAS GAZIS - Franghiadon, 49 - 18537 Pireas - Grecia

OLANDAGIOVANNI ZATTINI - Kromstevenwerf, 32 - 2317 DH Leiden - Holland - Tel: 0031-715214017e-mail: [email protected]

REPUBBLICA CEKARADMILA VALTROVA - Trojicka 2 - 12800 Praha 2 - Ceska Republika

RUSSIAPTOLOMEI SVAROGICH - ap. 352, Kountsevskaia St.41 - 121351 Moscow - Russia -Tel. e Fax: 007-091-4177332e-mail: [email protected]

SPAGNAJOSÈ LUIS SAN MIGUEL DE PABLOS - Plaza de Matuta, 4 - 4°D - E28012 Madrid - Espana -Tel:0034-91-4281897

STATI UNITIJAMES H. HOLDEN - American Federation of Astrologers - P.O. Box 22040 - 6535 South Rural Road ad TEMPE - AZ 85285-2040 U.S.A.

Page 180: ling.astrale 139 (2-2005) - Dante Valentedantevalente.it/biblio/la-139.pdfASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXV n. 139 Estate 2005

180 Argomento

L.A. 139-990

AVVERTENZE PER L’INVIO DI ARTICOLIModalità di invioIl lavoro va trasmesso preferenzialmente via e-mail all’indirizzo [email protected] accuratamentecontrollato per i refusi. Inviare il materiale come allegato, in formato compatibile con WORD6 perWindows 98, carattere Arial 12, interlinea 1.Per le illustrazioni (grafici, tabelle e figure) esistono due possibilità:1) Inserire direttamente le stesse nel corpo del testo (spezzare in più tronconi se fosse lungo).2) Inviare separatamente:

a) un file per ogni illustrazione,in formato JPEG o TIF, in bianco e nero, da denominare col vostrocognome + fig.1, fig. 2 ecc.

b) il testo, con l’indicazione: [qui figura 1, ecc.].Al caso la Redazione può ritoccare o rifare le figure ai fini estetici.La conferma sia della ricezione sia dell’eventuale accettazione sarà trasmessa sollecitamente con lostesso canale.In alternativa usare un dischetto, con le stesse modalità, ma con maggiori rischi.Se le figure non sono trasmissibili con lo stesso metodo si provveda all’invio del materiale cartaceoalla Redazione (D. Valente - via Monzambano, 13 - 20159 MILANO) con l’indicazione. “Materiale perLinguaggio Astrale”.L’invio di materiale esclusivamente cartaceo comporta grossi ritardi nella pubblicazione e il rischiod’errori di battitura.Sui contenutiIl titolo deve corrispondere effettivamente al contenuto e non deve essere vago o generico. Andrebbecorredato da un riassunto assai sintetico (es. 3-5 righe) che chiarisca al lettore il contenuto e lo invitia leggere in extenso.Sono ammessi lavori non strettamente astrologici in cui sia evidente l’analogia o la connessione conla simbologia astrologica.Sono gradite anche notizie, osservazioni, curiosità, amenità, notizie particolari del mondo astrologico,così come segnalazione di articoli di quotidiani, notizie su avvenimenti, resoconti d’incontri interes-santi per il CIDA ecc.. Oppure frasi scultoree o aforismi specie se utili didatticamente..Non si ammettono:– lavori inutilmente prolissi, o ripetitivi, salvo che l’Autore accetti che se ne faccia un’opportuna ri-

duzione. Di regola non si dovrebbero superare le 25 pagine dattiloscritte, note e figure comprese;– lavori con introduzioni superflue che “spieghino” concetti ampiamente noti al lettore medio (ad es.

la precessione degli equinozi o il domicilio dei pianeti ecc.);– ingiurie personali, polemiche sull’operato altrui, mentre sono benvenute le discussioni sulle idee;– sentenze arbitrarie, personali e negative prima di esporre le prove (tipo “l’Autore sbaglia quando

dice” ecc., anzichè esporre la frase incriminata e dimostrarne l’infondatezza);– traduzioni o trascrizioni di lavori senza indicare la fonte;– linguaggio scurrile o troppo gergale;– uso di termini ermetici o sigle ultraspecialistiche senza spiegarne il significato, specie per materie

non astrologiche (psicanalisi, esoterismo, omeopatia ecc.);– conclusioni “scientificamente” inaccettabili (ad es. definire “statistica” un’indagine su tre casi e ri-

tenendo significativi i risultati).La Redazione si riserva di apportare le modifiche (grammaticali, sintattiche, ecc.) volte esclusivamen-te a migliorare la qualità e la comprensione del testo. I tagli consistenti saranno comunicati all’Autore.I manoscritti non saranno restituiti.La Redazione può anche accettare un’ulteriore versione in francese, inglese o spagnolo dello stessoarticolo.

Per lavori di particolare pregio il Comitato editoriale può prescindere dalle regole suesposte.