FM Magazine 08 - Ottobre/Novembre 2011

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Sommario- INTERVISTA A BRAÇA - FMRTE

- ALLENAMENTI FMP

- STRUTTURA SALARIALE

- CONSIGLI PER UNA NUOVA

PARTITA

- FM: STORIA DI UNA PASSIONE

- LISTA PREPARATORI

- RITORNO AL PASSATO

- DADEFIVE CONSIGLIA

RUBRICHEOFF-TOPIC

- IL BARÇA DELLE MERAVIGLIE

- RUBRICA ALLENATORI: ANTONIO

CONTE

- UNA DOMENICA SENZA CALCIO È..

- DEXTER

- FIFA 12

- INCHIESTA SUL CALCIO SPAGNOLO

fmmagazine CreditsZeroCool.

Zlatan90, Pelüc, ZeroCool, Dandino, Dadefive, Cris9903, MichelegamberoSpedy5, zhzau, Malatodifm, Riccardo

Pelüc

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INTERVISTE- DOMINIO DELLA TURRI E LE MAGI-NIFICHE OTTO

FM TOURNAMENT

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C’era una volta...C’era una volta l’Inter del triplete. C’era una volta Mourinho. C’era una volta Eto’o. C’era una volta Milito, che c’è ancora ma non sembra. È una storia che potrebbe iniziare in qualsiasi modo, ma forse andrebbe a finire sempre nella stessa maniera. Perché una storia non è formata solo da un punto di partenza e da una fine. C’è molto altro e sta proprio in mezzo. Ci sono i protagonisti, abili (non è questo il caso) e meno – per non dire per niente - abili.

A cosa serve vincere tre competizioni di fila, scrivere la storia, se poi il progetto non ha una continuità logica? A nulla. Ma il calcio è di per sé privo di logica. Almeno a livello societario, in Italia soprattutto,

l’incompetenza è tanta. L’Inter né un esempio storico, come la Juve post Calciopoli (adesso si stanno riprendendo, ma il merito è quasi interamente di Conte). L’Inter pre Calciopoli era una società ricca che spendeva e spandeva senza senso. Acquistava a peso d’oro giocatori che non hanno mai lasciato il segno nemmeno con la matita e vendeva giocatori di potenzialità disumane per motivi illogici (vedere Roberto Carlos: tatticamente indisciplinato, gli fu preferito Alessandro Pistone). I risultati? Stendiamo un velo pietoso.

L’Inter post Calciopoli, invece, vinceva e convinceva. Campionati senza avversari – almeno nell’era Mancini – e coppette inutili. Le figuracce in Champions erano scontate come i pianti al Grande Fratello.

Un bel giorno, Moratti è riuscito a mettere sotto contratto Mourinho, che in due anni ha vinto tutto. L’unico acquisto sbagliato di quel periodo è stato Quaresma, pagato anche abbastanza bene. Di lui si ricordano solo un paio di trivele spedite nel terzo anello. Muntari e l’illustrissimo Pandev, almeno con Mou, hanno reso discretamente, a parte qualche eccezione (Muntari tifa Catania, è un discorso complesso).

Mou, adesso – in verità son due anni, quindi non è proprio adesso, ma negli interisti più incalliti la ferita brucia ancora – è andato via.

Inizialmente, è stato sostituito da Rafa Benitez, mai all’altezza (una Super Coppa italiana, quella europea l’ha regalata a Forlan, e una Super Coppa del Congo). Poi c’è stata l’era – sei mesi, ma i media si divertono a parlare di ere, quindi va bene così –di Leonardo e il suo calcio bailando, 4-2-fantasia, baci e abbracci per tutti. Non proprio adatto per una società che voleva tornare a dire la sua anche in Europa. Ha vinto una coppa del nonno, ma contro lo Schalke – avessi detto il Barcelona – ha preso un’imbarcata colossale (2-5 a San Siro, vamos). A fine stagione ha lasciato di sua volontà – al dio denaro chi direbbe di no, in fin dei conti (per delucidazioni in merito, chiedere anche a Eto’o) – e nell’ambiente Inter si è scatenato un casino che non si vedeva dai tempi di Bagnoli. Tra no, forse, mi scoccio e neanche per sogno, Moratti è riuscito a mettere sotto contratto un allenatore (e io sono Napoleone, sì): Gian Piero Gasperini.

La campagna acquisti è stata affidati alle sapienti (ahahah) mani di Marco Branca, anche se i consigli di Gasp non venivano certo disprezzati. Derisi sadicamente, invece, sì. In sostanza, dei giocatori chiesti, non ne è arrivato nemmeno uno. Sono però arrivati calciatori del calibro di Castaignos (9 milioni regalati), Alvarez (14 milioni buttati nel water), Poli (in prestito, non si sa bene perché, dato che viene evitato come un appestato), Jonathan (5, 5 milioni per il nuovo Maicon, che di Maicon forse avrà solo un poster in camera), Forlan (le modalità d’acquisto le conosciamo tutti, sarebbe inutile infierire) e Zarate (Gasp aveva chiesto Palacio, ma chi vuoi che se ne fotta?). Morale della favola: Gasp ha divertito juventini e milanisti per qualche partita, prima di essere rispedito a casa in favore di Claudio Ranieri. Gli esordi di quest’ultimo sono stati positivi e dunque è bastata qualche buona prestazione (2 o 3 al massimo, capirai) perché la dirigenza (?) iniziasse a rilasciare dichiarazioni che suonavano un po’ come sfottò nei confronti del Vate della tattica (Gasperini, chi sennò). La frase più utilizzata, della quale i giornalisti più perversi si son beati per giorni di aver sentio, è stata: “Ha messo semplicemente i giocatori al loro posto”. In effetti, mancava

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Sneijder in porta, Milito terzino, Julio Cesar sulla fascia, Samuel in cabina di regia e Nagatomo (leggetelo Nagatomò, altrimenti Caressa s’incazza di brutto) a fare la torre. Ma, forse, non era solamente questo il problema. Nemmeno una settimana dopo queste spacconerie dirigenziali, la squadra è tornata a giocare più o meno come prima. Vamos. Con la differenza che adesso c’è la difesa a quattro tanto amata da Moratti,

Sneijder fa il trequartista (quando non è infermeria a ricomporsi i mu-scoli che madre natura gli ha montato alla cazzo di cane), Milito e Pazzi-ni giocano in contemporanea (infatti è spettacolo!) e Chivu fa il terzino sinistro, anche se ha detto in diciotto lingue diverse che vuole giocare solo come centrale (non che ai tifosi dispiaccia: Chivu più lontano sta dall’area di rigore, meglio è per tutti).

In fin dei conti, la morale è sola una: l’Inter è sempre l’Inter. È il PD del calcio. Eterna perdente e sempre pronta a reclamare e inveire contro gli altri, piuttosto che fare autocritica andando a ricercare a fondo i mo-tivi della collezione infinita di fallimenti. La dirigenza è al limite dell’incompetenza, Branca è incommentabi-le, Moratti può tifare Inter quanto gli pare, ma di calcio non capisce e non ha mai capito una beata mazza. Ben tornata, cara vecchia Inter. Non ci eri mancata per niente.

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FMRTE: Intervista al Creatore- Innanzitutto come ti chiami, quanti anni hai e cosa fai nella vita?

Bene, il mio nome è Raul, sono portoghese ed ho 25 anni .. Al momento, sto finendo mia Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni.

- Perchè hai deciso di dedicarti a Football Manager? Cosa ti ha spinto maggiormente? Da cosa è nata questa passione?

Le partite di calcio e il computer sono sempre stati i miei hobby preferiti .. Quando ero più piccolo il mio sogno era di diventare un giocatore di calcio ... poi adesso che sono più grande mi rendo conto che non era una buona idea

Quando andavo a scuola, sentivo parlare di un gioco che permetteva di gestire le squadre di calcio, era Championship Manager 3.

Feci un tentativo, e sono diventato dipendente da esso e da allora ho giocato a tutte le versioni successive del gioco.

- Lavori con un team specializzato oppure da solo? Principalmente quali sono i passaggi che effettui prima di rilasciare il programma? Quali sono i principali step per far si che il programma sia ogni anno all’altezza?

Nel 2008 quando ho iniziato questo progetto, ero solo a lavorarci .. Poi FMRTE ha iniziato a guadagnare un sacco di popolarità, e ho deciso che avrei dovuto tradurre FMRTE in un’altra lingua, e mi sono munito di una squadra per testare le nuove versioni prima del rilascio pubblico .. Così ho reclutato alcune persone a lavorare con me, alcuni per tradurre FMRTE, e altri per aiutarmi a trovare bug

Tutto il codice è scritto da me ..

Ogni nuova versione di FM richiede alcune modifiche nel codice FMRTE, questo è il motivo per cui ho bisogno di aggiornare FMRTE per ogni versione di FM (anche per patch) ..

Prima di ogni nuova versione, FMRTE ottiene la mia approvazione per il rilascio pubblico, faccio diversi test, per verificare se tutte le funzioni vadano correttamente, e se non c’è un crash del gioco causata da FMRTE ..

Ma FMRTE ha un sacco di funzioni, quindi non sarebbe possibile per me testare tutte le funzioni, quindi il mio team di tester mi aiuta tanto ... Per verificare se una qualsiasi funzione sta causando crash all’interno del gioco, di solito vanno in vacanza per un po ‘.....

- Il motivo principale per cui è nato FMRTE? Cosa ti ha spinto a creare questa utility?

Ci sono diverse ragioni ... Sono una persona molto curiosa, e mi sono sempre chiesto come modificare i savegame in tempo reale come Graeme Kelly fece con il suo editor o FMM (Modificatore di Football Manager) ..

Come mi piace di sviluppare programmi, nel 2008 ho deciso di provare a fare un editor in tempo reale per FM, come FMM

Ho usato FMM come ispirazione, ma poi, quando ho avuto in FMRTE quasi tutte le funzionalità che ha FMM, ho iniziato a pensare a nuove funzioni che avrebbero reso FMRTE diverso e unico..così ho iniziato a lavorare su un sacco di nuove caratteristiche, come lo scambio di giocatori, modificare trasferimenti, cambiare i nomi, i giocatori clone ecc ..poi la gente ha iniziato a chiedere per le funzionalità Scout. Ho deciso così di introdurre alcune caratteristiche che FM Genie Scout ha, come valutazioni giocatori, e il progresso dei giocatori ..

- SCRITTO DA ZLATAN90 -

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- Ogni anno è uno dei tool dedicati a football manager più scaricati, il segreto qual è?

Quello è vero, ma io non credo che ci sia un segreto. Penso che quando si sviluppa qualcosa come FMRTE, dovete ascoltare l’opinione e l’esigenza degli utenti...

Cerco di mantenere FMRTE aggiornato, e cerco di ascoltare i suggerimenti degli utenti, anche se ora è più difficile per me per implementare nuove funzionalità, perchè non ho molto tempo per questo progetto ..

Ancora una volta, il mio modo di affrontare i problemi è simile a quello che adotta la SI con i loro utenti .. Mi piace rispondere alle email, i messaggi nel nostro forum, ecc .. E credo che questo sia molto importante, per avere successo

- Ho avuto il piacere di conoscere anche l’autore dell’fm scout, STAM, che in un’intervista nel nostro magazine ha rilasciato qualche dichiarazione non troppo lodevole nei confronti del tuo programma. L’hai conosciuto? C’è stato mai qualche diverbio?

Ricordiamo che: ad una domanda: “cosa pensi del fatto che gli utenti dicano che utilizzare l’FMscout equivale a barare”. Lui ha risposto: “non è mica l’FMRTE”

Posso solo ridere su questa cosa .in ogni caso, non abbiamo mai avuto un contenzioso, non ho mai conosciuto o parlato con lui ..

Penso che lo Scout e l’ FMRTE sono 2 cose completamente diverse. Se mi chiedete, entrambi sono usati per barare ... Uno di essi può essere utilizzato per correggere i bug nel gioco, l’altro può essere utilizzata solo per ingannare.

- Il discorso era: gli utenti scaricano ed utilizzano questi due programmi per barare ... cosa ne pensi?

Dalla mia esperienza come utente: ho usato FM Scout per trovare giocatori migliori a disposizione sul mercato, e per trovare il valore di quei giocatori sconosciuti..

FMRTE, come editor in tempo reale è ovviamente usato per ingannare, non posso negarlo ma, FMRTE può essere utilizzato anche per correggere alcuni bug .. come il bug dei due cartellini gialli che aveva FM 2011 nel campionato spagnolo ..

Naturalmente so anche, che per alcune persone è barare quando si cambia qualcosa nel gioco, e per questo FMRTE è l’utilità migliore per imbrogliare con FM!

- Hai mai pensato di eliminare l’opportunità di modificare il budget attraverso FMRTE?

No, perché penso che tutti dovrebbero giocare come vogliono. Il mio unico problema è legato all’online.. Ammetto che FMRTE può essere un problema per questo tipo di partite ma ho avuto alcune idee per evitare ciò, purtroppo non ho abbastanza tempo per metterle in pratica.

- Riguardo la Sigames, hai mai avuto contatto con loro?

Anche se avessi avuto qualcosa con loro non sarei stato autorizzato a parlarne ..

- Attualmente guadagni attraverso il programma o il sito web?

Purtroppo posso dire che FMRTE non è un successo in termini di fatturato ...

tutte le mie entrate sono provenienti da donazioni, e devo ammettere che fino a questa versione anno, non erano rosee, riuscivo a malapena a pagare il mio hosting..

Ma dal momento che ho rilasciato FMRTE per FM12 ho ricevuto molte donazioni, ma è ancora lontano dall’essere un’attività redditizia

quando dico che non è redditizio, è perché ho passato molte ore su questo progetto, e tutti i soldi che ho ricevuto non è nemmeno immaginabile da quello che avrei potuto ricevere se avessi lavorato in un’azienda che sviluppa qualcosa di simile

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- La situazione quest’anno come è? Hai avuto parecchi download? Inoltre hai modo di verificare da quali paesi il programma è maggiormente scaricato?

Quest’anno, e dal nostro sito, aveva qualcosa come trentamila download, ma FMRTE è disponibile in un sacco di altri siti, quindi questo numero dovrebbe essere più grande.

Per vedere la provenienza degli utenti uso Google Analytics e la maggior parte provengono da Regno Unito, Stati Uniti e Francia.

COMMENTO DI UN’UTENTE:Perché si scarica e utilizza tanto FMRTE? Risposta facile: per barare. E’ un cheat, ed è inutile, ritengo, nascondersi dietro un dito fornendo altre risposte.

Detto questo, al contrario di quanto possa aver fatto credere, utilizzo spesso FMRTE. Perché? Risposta facile anche in questo caso: perché FM è un gioco che adoro, è una passione che dura dal ‘93, quando il dischetto da 3,5” che lo conteneva entrò per la prima volta nel mio Amiga 500. Molti di voi dunque diranno che un cheat rovina un gioco, il che può essere vero, ma prima di tutto focalizziamoci sull’oggetto della discussione. E’ o non è un gioco? E’ o non è un divertimento? E se ho la possibilità di divertirmi a modo mio, beh non credo di dover conto a qualcuno. Non ho mai postato carriere mie e non lo farei se fossero “inquinate” dall’utilizzo di FMRTE, perché non ho nessuna necessità di farmi bello agli occhi della comunità ostentando imprese “ritoccate”, ma non ne nego l’utilizzo.

Come, dunque.

Ad esempio, a volte mi piace ritoccare le finanze, immaginando che una squadra di una serie inferiore possa disporre improvvisamente di un capitale molto più alto del consentito, ma sempre in linea con il concetto di plausibilità: non darei mai il budget del Barcelona all’Albinoleffe, ma magari qualche milione in più, quello sì. Una specie di “scenario”. Poi starà a me accaparrarmi i giocatori migliori sfruttando quelle possibilità in più, ma è chiaro che Messi non verrà mai nella mia squadra, statene certi: potrei truccarne la reputazione, ma non mi interessa, preferisco accrescerla con le vittorie - se le otterrò. D’altronde squadre come il Man City o il Novara sono diventate o no all’improvviso molto più forti che nel passato (fatte le debite proporzioni) grazie all’acquisto da parte di ricchi magnati?

Ancora: FMRTE è utile strumento di scout. E’ mai possibile che, pur avendo a disposizione i migliori osservatori, questi mi propongano solo ed inevitabilmente una sfilza di brocchi? E allora li cerco io, di tanto in tanto, per lo meno per avere una squadra primavera accettabile.

Mi diverte poi dare la doppia nazionalità a giocatori magari poco forti per giocare nelle loro nazionali (classico esempio: Brasiliani e Argentini) ma che andrebbero benissimo in nazionali minori. Una volta mi proposero di allenare le Bermuda, che purtroppo contavano sì e no una decina di effettivi convocabili. Aggiunsi la nazionalità bermudiana (o bermudese? Boh...) a 4-5 giocatori non troppo forti e alla fine ho avuto la possibilità di schierare una squadra accettabile.

Insomma, non è mia intenzione giustificarmi, proprio perché, come ho detto, si tratta di un gioco e mi deve divertire, e che ognuno si diverta a modo proprio. E non mi divertirei certo nel vincere tutte le partite, magari distruggendo la squadra avversaria o rendendo i miei brocchi dei superuomini, o scambiando artatamente che so, Amauri con Villa, questo no. Il concetto, ripeto, è la plausibilità.

E poi, in fondo, non c’è solo FMRTE per barare: ripetere una partita persa è non è imbrogliare?

Cordiali saluti,

Andy Bosinsky (attualmente allenatore del Kerkyra).

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- SCRITTO DA ZLATAN90 -

Anche quest’anno mi sono cimentato negli allenamenti. Probabilmente è la sola cosa che mi riesce realmente in Football Manager :D

Quest’anno, come non mai, la prima versione dei miei allenamenti sembra essere abbastanza collaudata per portare avanti un progetto di squadra sia di giovani (che comunque ritengo siano un pò pesanti, in basso le dovute spiegazioni) che di prima squadra.

Con questa seconda versione ho inserito le due fasi estive (fisica e tattica) di precampionato, fondamentali per avviare in un certo modo (si spera bene :D) il campionato.

Nel dettaglio vi spiego come applicare al meglio questi allenamenti per ottenere il massimo dai vostri giocatori evitando infortuni vari.

Considererò anche le varie situazioni di gioco (giocatori scarsi, forti, oppure squadre meno attrezzate).

Entriamo dunque nel dettaglio di questi allenamenti:

1^ Fase: Fisica & Atletica

Questa è la fase principale nonchè quella più noiosa per i calciatori dove sono esposti maggiormente agli infortuni, per il semplice motivo che tornano dalle vacanze e iniziano subito con un allenamento pesante ma fondamentale per l’inizio di stagione. Con questa fase tutti i giocatori getteranno le basi per le prime partite.

E’ da utilizzare dai 10 ai 15 giorni al massimo, ad inizio stagione.

se si verificassero più di 2-3 infortuni (dovuti agli allenamenti, ovviamente) abbassate leggermente il carico di lavoro.

2^ Fase: Tattica

Questa fase è molto più leggere, infatti prevede pochissimo lavoro dal punto di vista atletico, allo stesso tempo però è fondamentale per far si che i giocatori abbiano un certo senso tattico e un ordine in campo.

Da utilizzare per 10 giorni al massimo.

Sono da escludere comunque i portieri.

Dopo queste due fasi, importanti lo ripeto, possiamo iniziare con gli allenamenti divisi per ruoli, che senza troppe spiegazioni sono elencati di sotto.

- Portieri

- Difensori centrali

- Terzini

- Mediani (sono compresi i centrocampisti centrali)

- Esterni

- Trequartisti

- Punte

Allenamenti FMP

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Per scaricare gli allenamenti nuovi clicca qui: http://www.fmpassion.com/index.php?/files/file/129-allenamenti-fmp-by-zlatan90-new-versione-2/

Accanto ai miei allenamenti consiglio vivamente un team di preparatori adeguato per la squadra, infatti sono loro i veri artefici del successo. Sono da settare bene per ogni ruolo e per ogni reparto, solitamente io licenzio quasi tutti (a meno che non ci siano eccellenze) e compro i più preparati nei singoli settori (attacco, difesa, tiro etc..). Consultate l’articolo intitolato “Lista Preaparatori” all’interno di questo numero del Magazine per farvi un’idea.

Ogni dubbio o consiglio che avete da darmi o da ricevere, potete farlo direttamente sul topic ufficiale all’interno del forum: http://www.fmpassion.com/index.php?/topic/5400-allenamenti-fmp-by-zlatan90/

Nuovo Tool per i Download

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- SCRITTO DA PELÜC -

Cos’è una struttura salariale? Semplicemente si tratta di un sistema che dà ad ogni giocatore lo stipendio in proporzione al suo ruolo nella rosa.

Per esempio, nel mio Barcellona, per un giocatore chiave come Messi lo stipendio può variare dai 7 milioni in su, mentre per un giocatore di rotazione (turn over) come Beck al massimo 3 / 3.5 Milioni.

Chiariamoci subito, questo sistema lo dovete definire voi, in base al vostro budget salariale, le vostre finanze, l’importanza del vostro club e la sua capacità di attrarre grandi giocatori.

Poniamo il caso che una società ci dia a disposizione 50 Milioni come budget per gli stipendi. Si può tranquillamente dire che è un buon budget e una squadra di 22 giocatori ci sta tranquillamente, così come la squadra di riserva e quella giovanile.

Personalmente credo che il settore giovanile e la squadra di riserva non debba avere una quota di rilevanza nel budget salariale superiore al 10%. Considerate bene se vale la pena di tenere oppure se è il caso di vendere i giocatori che fanno parte di questo settore della vostra squadra (ricordate che è preferibile avere giovani da far crescere che vecchietti inutili fra le riserve).

Ora togliendo il 10% rimaniamo con 45 milioni da utilizzare per formare la “prima squadra” 22 elementi (2 giocatori per ogni ruolo di movimento + 3 portieri; cercate comunque di non superare i 25 giocatori per non rischiare di avere malumori in squadra).

Per me in una squadra non ci dovrebbero essere più di 5 giocatori fondamentali, 6-7 giocatori titolari, 10-11 giocatori per il turn over-.

Con una ripartizione di questo genere avrete una squadra numericamente adatta per le varie competizioni, inoltre avrete una struttura salariale adeguata.

Secondo me, ogni gruppo dovrebbe prendere circa 1/3 del budget rimanente. Questo significa che ciascun gruppo dovrebbe avere a disposizione circa 15 milioni.

Con questo voglio dire che se avete 5 giocatori fondamentali, ognuno di loro prenderà 3 milioni annui, i 7 titolari avranno circa 2 milioni annui e quindi i restanti 10 di rotazione percepiranno 1.5 milioni annui.

Ovviamente non tutti i giocatori prenderanno gli stessi salari, ma è logico pensare che se c’è chi prende di più ci sarà anche chi prende di meno no?

Ora che abbiamo definito come dovrebbe essere una struttura salariale “ideale”, dobbiamo pensare a come questo incide sul nostro mercato.

In ogni carriera avremo dei giocatori che desidereremmo acquistare ma che realisticamente possiamo ingaggiare.

Questo tipo di giocatori dovrebbero essere esclusi dai nostri obbiettivi immediatamente, come anche i giocatori che hanno pretese troppo alte, ad esempio, se pagate un vostro giocatore fondamentale 3 milioni e il “vostro imminente” acquisto vi ne chiede 6, è ovvio che dovremmo evitarne l’acquisto.

La responsabilità verso le finanza del club è un punto cardine per il mantenimento di una struttura salariale e non possiamo permetterci di acquistare tutti i giocatori che vogliamo senza un minimo di criterio.

Ma non disperate, ci sono anche dei vantaggi nell’usare un sistema di questo tipo, anche se non sono così evidenti.

Struttura Salariale

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Innanzitutto, sarà più facile vendere i giocatori. Normalmente un giocatore che guadagna meno ha più probabilità di attrarre l’interesse di altri club. Basti pensare ad una squadra come il Manchester City e alle difficoltà che ha avuto per cedere giocatori come Bellamy, Santa Cruz oppure Jo. Questi giocatori erano pagati molto, anche troppo, il che li miste fuori dalla portata di molti club che erano interessati al loro acquisto.

Altro vantaggio sta nella possibilità di evitare richieste salariale astronomiche. E’ logico pensare che se io acquisto un giocatore che prende molto, quando rinnoverò il contratto ad un giocatore simile della mia rosa, questi mi chiederà un trattamento salariale uguale all’altro. Per esempio, se io pago C. Ronaldo 8 milioni annui e Messi “solo” 5, quando rinnoverò il contratto a quest’ultimo la sua richiesta sarà di avere 8 milioni come Ronaldo. Questo può portare ad avere da li a poco 5 giocatori che desiderano lo stesso salario, correndo il rischio di dover vendere qualcuno perché non ci è più possibile permetterceli.

Infine, questo sistema contribuirà a mantenere le vostre finanze sotto controllo. Se avrete un club di successo anche il vostro budget per i salari aumenterà, quindi verrete chiamati a decidere se migliorare la vostra struttura salariale (aumentando i vari stipendi) oppure lasciare tutto così com’è e beneficiare dei benefici che ne derivano. Vi ricordo che meno soldi per i salari significa più soldi a disposizione e quindi significa poter migliorare strutture di allenamento, stadio e soprattutto poter incrementare il budget per i trasferimenti.

Ma come si mantiene una struttura salariale?

Spesso capita quando si vuole acquistare un giocatore che le sue richieste “minime” superino ciò che noi siamo disposti a spendere per un giocatore di quella fascia (vi ricordo che è possibile vedere le sue richieste dal rapporto degli scout). E quindi che si può fare? Dobbiamo cercare un altro giocatore? No, non necessariamente. Spesso è possibile diminuire le richieste del giocatore fino a farle rientrare nella nostra struttura salariale semplicemente aumentando la commissione dell’agente, il che non significa per forza spendere di più, poiché potete aumentare questa commissione con i soldi che togliete dallo stipendio annuo (volendo potete risparmiare qualcosa anche dai soldi che darete al calciatore come bonus per l’ingaggio). Per esempio, se diminuite il salario da 1 milione a 800 mila e il contratto dura 3 anni, il risparmio sarà di 600 mila totali, soldi impiegabili per aumentare i bonus e poter acquistare il giocatore con la vostra struttura salariale.

Per concludere, il mio consiglio per le vostre carriere è di non prendere alla leggera ne le trattative di mercato ne le finanze del vostro club. Spendeteci del tempo (vi assicuro che una volta imparati i meccanismi si perdono si e no solo un paio di minuti) perché c’è sempre la possibilità (magari anche minima) di trovare degli affari e/o di poter raggiungere accordi vantaggiosi…soprattutto se avete in mente delle carriere di medio-lungo periodo nella stessa squadra.

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- SCRITTO DA PELÜC -

In questo articolo vi voglio parlare di quando si inizia una nuova partita con il nostro amato Football Manager, di quelle cose che magari fate già, ma che spesso sono sottovalutate. Ovviamente la prima cosa da fare è scegliere i campionati da caricare e successivamente la squadra con cui cominciare la nostra ascesa nel mondo del calcio.

Preso possesso della nostra squadra, la prima cosa con cui avremmo a che fare sarà il nostro staff. Vediamo cosa è consigliabile fare ad inizio partita:

- Incontrare lo staff attuale: prima di apportare cambiamenti al personale è consigliato fare un incontro per vedere i consigli che hanno da darci. Di solito il gioco ve lo propone con una notizia ad inizio gioco.

- Licenziare: è opzionale, ma potete decidere quali componenti del personale attuale è meglio licenziare perché inutile e quali tenere, oppure se è il caso di licenziarli tutti e farmi il vostro team personale.

- Assumere nuovo personale: va da se che se voi licenziate qualcuno e avete ancora posti disponibile, è meglio assumere qualche componente per lo staff nuovo, tramite inserzioni o ricerca personale.

- Incontrare il nuovo staff: se avete apportato cambiamenti è opportuno effettuare una nuova riunione con il personale, questi potrebbero avere consigli differenti da quelli precedenti.

- Assegnare i compiti: una volta che avete composto il vostro team di preparatori/osservatori è opportuno assegnare compiti secondo le capacità migliori di ognuno (nel caso dei preparatori) e le loro conoscenze (nel caso degli osservatori).

La seconda cosa di cui dobbiamo occuparci sono le tattiche e gli allenamenti per i nostri giocatori:

- Impostare le tattica: decidete quale tattica/tattiche usare con la vostra squadra.

- Impostare la preparazione del match: Impostate le tattiche e il carico di lavoro assegnato ai giocatori. E’ permesso inserire tre tattiche, una per le partite di casa, una per le trasferte e una flessibile).

- Impostare gli allenamenti: importate o create gli allenamenti, dopo di che assegnate tutti i giocatori secondo i vari ruoli (se non l’avete fatto in precedenza, assegnate i preparatori per farli rendere al massimo).

- Impostare le grida: una delle nuove funzioni di FM12 sono le grida, scegliere quelle che volete e impostatele in modo da far rendere la vostra squadra al massimo ad ogni match.

Ora passiamo alla squadra, ai vostri giocatori:

- Fare un riunione: effettuate una riunione con la vostra squadra, date uno sguardo alle varie opzioni disponibili e scegliete quella che secondo voi si adegua meglio al momento. Osservate le reazioni e chiedete al capitano o a qualche giocatori cosa ne pensa.

- Amichevoli: date uno sguardo alle vostre amichevoli, cambiatele come desiderate (ne parlerò più tardi).

- Amichevoli Riserve/Primavera: controllate anche le amichevoli in programma per le vostre riserve e la primavera, assicuratevi che giochino abbastanza ma non troppo frequentemente.

- Decidete la squadra: controllate i giocatori e i consigli del vostro staff, poi decidete quali giocatori tenere, quali vendere, quali mettere nelle riserve o in primavera.

- Rapporto Squadra: date uno sguardo al rapporto che il vostro assistente vi fa sulla vostra rosa, ruolo per ruolo, per farvi un’idea di cosa migliorare e dove focalizzare gli investimenti.

Consigli per una Nuova Partita

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Dopo aver sistemato la rosa della vostra squadra, sicuramente non possiamo evitare di parlare dei trasferimenti:

- Lista selezionati: creiamo una lista di giocatori d’acquistare, adesso o in futuro, tenendo sempre presente la vostra tattica, le vostre finanze e se avete giocatori in scadenza di contratto.

- Scouting Giocatori: facciamo visionare i giocatori selezionati dai nostri osservatori per farci un’idea delle loro abilità, il loro costo etc. Tenete sempre presente che i rapporti sono tanto accurati quanto è maggiore l’abilità dell’osservatore.

- Giocatori agli affiliati: mandate i giovani più promettenti alle vostre affiliate, dove possano ritagliarsi un posto per giocare e crescere al meglio.

Prima di lasciarvi giocare (e chi vi trattiene!?) vorrei approfondire un attimo la questione delle amichevoli pre-campionato, spesso sottovalutate e lasciate all’allenatore in seconda. Credo che tutti l’abbiamo fatto almeno una volta, ma avete mai pensate di programmare le amichevoli in modo strategico?

Solitamente quando cominciamo avete già in programma quattro/cinque amichevoli, organizzate dal computer “a caso”. La cosa che normalmente si fa è quella di tenere queste, senza neanche pensarci sopra. Niente di più sbagliato secondo me, vediamo se riesco a spiegarvi il perché.

Vi faccio subito un esempio, osservate quest’immagine:

Nella mia carriera con la Juventus ho impostato cinque amichevoli. Due contro squadre di leghe/reputazioni inferiori alla mia, come Cremonese e Gimnastic. E’ un buon modo di cominciare la preparazione, affronterò due squadre con cui i giocatori appena tornati dalle vacanze possano giocare tranquillamente, ritrovare la forma e il feeling con i compagni. Inoltre se tutto va secondo i piani (cioè due vittorie) si avrà un’iniezione di fiducia e aumento del morale.

Dopo di che sono passato a fare due amichevoli per incamerare soldi e mettere alla prova la formazione. In questo caso ho scelto Real Madrid e Flamengo fra quelle disponibili. Ho deciso di farle ora per avere una squadra che sia già un po’ rodata e per evitare che siano a ridosso dell’inizio del campionato per evitare che una sconfitta abbassi il morale in vista delle competizioni ufficiali.

Ovviamente questo porta ad avere almeno un’altra amichevole (o anche due se volete) nel finale del pre-campionato, contro una squadra di leghe inferiori (ma non troppo bassa, una o due leghe sotto alla vostra al massimo), in modo d’avere una partita semplice da affrontare con cui i giocatori possano “divertirsi” e poter aumentare il morale in vista del campionato/coppa.

Giunti a questo punto non mi resta che sperare che l’articolo sia stato di vostro aiuto e di non avervi annoiato. Alla prossima!

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- SCRITTO DA ZEROCOOL -

Quella del 3D è sicuramente l’innovazione più significativa che il giocatore medio di FM ricorda a forti tinte. Ma dal 2005 – anno in cui i creatori della serie hanno rotto i legami con la Eidos Interactive e firmato il contratto con le SEGA – a oggi le innovazioni sono state molteplici. Probabilmente, nel panorama dei manageriali di calcio per PC, Football Manager è quello che di anno in anno si rinnova e si adatta ai tempi e alle esigenze dei suoi tantissimi giocatori. Ripercorriamo insieme i cambiamenti più significativi di questi anni.

Football Manager 2005. È il primo della serie. Almeno per quanto riguarda le edizioni della SEGA. Il marchio di Football Manager è presente dagli anni ottanta e, nel 2005, la SEGA lo utilizza per sostituire il nome di Championship Manager (marchio che rimane alla Eidos Interactive). Quando il debutto ufficiale suscita polemiche, è probabilmente segno che queste, nel lungo tempo, porteranno fortuna. In Cina, il gioco viene addirittura bandito perché il governo cinese, grandissimo esempio di democrazia per tutto il mondo, dichiara che “il suo contenuto è pericoloso per il governo cinese e per la sua integrità territoriale... viola seriamente le leggi cinesi e ha raccolto forti proteste da parte dei giocatori della nostra nazione”. Sicuramente, la parte che ha suscitato più stupore, è collocabile nel momento in cui ci si è resi conto che in Cina il calcio esistesse e avessero addirittura dei giocatori. Tutto il caos era comunque nato

poiché la Sports Interactive, ansiosa di dimostrare un po’ a tutti di non eccellere particolarmente in Geografia, presentò Tibet e Taiwan come paesi separati. In Cina non la presero bene, evidentemente, poiché Tibet e Taiwan erano parte del territorio cinese. In ogni caso, la SI rispose per le rime affermando che, non avendo mai rilasciato una versione cinese del gioco e – di conseguenza – non avendolo mai venduto in Cina, i giocatori che si ritenevano offesi avevano evidentemente importato il gioco, se non addirittura scaricato, e averci giocato illegalmente. Più divertente ancora è la parte riguardante Oliver Kahn. Il portiere tedesco non hai mai dato i diritti per utilizzare il suo vero nome, di conseguenza ci si è dovuti adattare. Il cognome sembra essere un’esegesi della sua carriera: Mustermann letteralmente significa “uomo esempio”. Il nome, invece, viene – senza alcun motivo apparente – cambiato in Jens. il nome di Lehmann, non per nulla il principale rivale di Kahn. Ripicca?

Football Manager 2006. Pressoché simile alla versione del 2005. Vengono aggiunte le dichiarazioni alla stampa – comunque molto limitate – e le istruzioni nell’intervallo ai giocatori.

Football Manager 2007. È l’anno della prima parte della rivoluzione. Viene completamente rivisto il gameplay e revisionata l’interfaccia grafica del gioco. Il sistema della ricerca dei giocatori da parte degli scout viene rivisto e reso più realistico: gli osservatori, dopo aver visionato i giocatori di una certa area geografica, acquisiscono maggiore esperienza riguardo quella specifica nazione. Per la prima volta, gli scout assegnano una valutazione in base alle potenzialità presenti e future dei giocatori che via via vanno a visionare.

Football Manager 2008. Molti appassionati della serie lo ricordano con nostalgia. In effetti, sembra essere il capitolo più riuscito della serie. Paradossalmente fa, per così dire, da sparti acque tra il Football Manager che era e il Football Manager che sarà a partire dall’aano seguente. Il motore grafico viene rinnovato del tutto, assegnando ai giocatori delle movenze molto più realistiche rispetto a quanto avveniva in passato. Da questo capitolo, il giocatore può anche scegliere le dimensioni del campo ad ogni inizio stagione. Per stessa ammissione delle SEGA il gioco, nella versione base, presenta un bug non irrilevante: è quasi impossibile pressare le squadre gestite dalla CPU e questo penalizza in maniera eccessiva l’utente. Ovviamente, il bug viene risolto con l’uscita delle varie patch, ma resta una piccola macchia su un gioco altrimenti quasi perfetto.

Football Manager 2009. La rivoluzione è completa. Si ha il passaggio dal 2D al 3D. Il rapporto con la stampa viene rivisto del tutto ed è possibile stringere rapporti personali con i vari giornalisti. È addirittura possibile rispondere alle domande aggiungendo altro testo oltre alle risposte predefinite. Opzione comunque irrilevante se non per mera soddisfazione personale nel mandare a quel paese qualche giornalista troppo ossessivo. L’innovazione più simpatica riguarda comunque la possibilità, al momento della creazione dell’allenatore, di scegliere il sesso di quest’ultimo. Inoltre, vengono introdotti i voti decimali e i senza voto.

Football Manager:Storia di una Passione

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Football Manager 2010. Ovvero, come farti pagare una patch spacciandola per un nuovo gioco. Le innova-zioni reali sono poche, quelle sostanziali mancano del tutto. È stata data la priorità al potenziamento del motore grafico 3D. Il gioco in sé è lo stesso del 2009, eccezion fatta per la possibilità di inserire leghe non presenti fin dal principio (vedi la Serie D, ad esempio) attraverso aggiornamenti amatoriali: basta sbloccarle dall’editor ed inserire il file nell’apposita cartella. Questo capitolo non verrà di certo ricordato negli annali.

Football Manager 2011. Si inizia a vedere una certa predisposizione da parte di program-matori del gioco a rendere tutto, ma proprio tutto più realistico. Il sistema di negoziazione dei contratti viene totalmente stravolto e reso più interattivo: i contratti, sostanzialmente, vengono negoziati in tempo reale senza noiosissimi tempi d’attesa e trattative estenuan-ti. Vi è anche l’introduzione del sistema di preparazione delle partite e un nuovo modulo d’allenamento. Tra gli accorgimenti grafici, si annoverano le esultanze dei calciatori. L’in-novazione più importante e acclamata è sicuramente quella relativa alla dinamicità della reputazione dei campionati.

Pronti per un nuovo capitolo di questa fantastica serie?

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In questo articolo proverò ad elencare i migliori preparatori, affinchè voi possiate avere un team specializzato in tutti i settori (è fondamentale che l’abbiate) abbinandoli quindi ai miiei allenamenti.Molti preparatori li troverete solo se selezionerete un database grande e la nazione di appartenenza (la maggior parte sono italiani e brasiliani).

Preparatori Atletici Preparatori Portieri Attacco DifesaGian Nicola Bisciotti

Claudio GaudinoMassimo NeriValter Di Salvo

Bruno Demichelis Mario Rotondale Paul

WinsperGiambattista Venturati

Roberto De BellisAureli Altimira

LimaAntonio BovenziElio Carravetta

Ivan Couto

Franco TancrediClaudio Filippi

Fernando MoraesClaudio Maiani

Vladir de Moraes Harald Schumacher Christophe Lollichon Jorge Luis Azevedo

Andreas KopkeEduardo Andrade

Giulio NuciariJefferson RondonSalvino Damiao

Juan Jose LasuenOrlando TrivizolMarco Onorati

Guido BistazzoniCarlos Magno

Giacomo VioliniZe Mario

Eric Steele

Fausto SalsanoKeith Bertschin

Tosh FarrellRoberto La CausaAttilio Lombardo

Tony CarrUlf Kirsten

Rodolfo BorrellAnselmo Sbaraglia

Ivan CoutoAttilio Lombardo

David Platt Renè Meulensteen

Paulo Cesar Batista dos Santos

Massimo Carrera Paul McGuinnessMassimo BoniniIvan Carminati

Vladir de MoraesCristian Stellini

Anselmo Sbaraglia Marcel Desailly

Giambattista Venturati Mark Bowen Ivan Couto

Arlindo Galvao Warren Joyce

Controllo Palla Tiro TatticaRenè Meulensteen

Angel ValesIvan Zauli

Fausto Salsano Jose SeguraIvan Couto

Renè MeulensteenRodolfo BorrellFausto Salsano Mario GiuffridaThomas Haßler

Jose SeguraIvan Couto

Attilio Lombardo David Platt

Paulo Cesar Batista dos Santos Fausto SalsanoFilippo Medri

Tullio Gritti

Lista Preparatori- SCRITTO DA ZLATAN90 -

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-- SCRITTO DA MICHELEGAMBERO -

E proprio vero, è stato l’anno della Turris e del suo grande allenatore Dino. Ha vinto tutto cio che poteva vincere, dalla B Cup, al Campionato e adesso anche la Coppa Italia, competizione prestigiosa di fine stagione. La squadra allenata da mister Dino non ha mai mostrato pecche in tutta la stagione che c’è stata e si preannuncia una delle possibili outsider per la prossima stagione di A. La sconfitta è il Jack Daniel’s di Oba Oba, altro mister bravissimo e anche lui Promosso in A dopo la cavalcata in campionato. Le due squadre hanno dimostrato che anche contro le Big loro se la giocano e lo fanno anche bene, mercato fatto in modo perfetto da entrambi i mister e i risultati si sono visti pienamente, Dino ha ceduto

un po di pezzi pregiati cambiando la sua rosa e tra qualche critica ricevuta lui ne è uscito alla grande dimostrando a tutti che cio che conta è come si gioca e il modo in cui si riesce a far entrare in campo i suoi ragazzi, l’ha fatto in campionato e ora anche in Coppa italia, ora gli manca solo il Mondiale per Club contro le altre 7 big che si sono distinti nelle diverse competizioni della stagione, Dino non molla niente, vuole tutto per se e vedrete che anche al Mondiale la Turris darà filo da torcere a tutti, il segreto? Il suo allenatore!

Le Magnifiche OTTO!Resina, Turris, Jack’Daniels, A.s Dinasty, Npa, Bayern Monaco, The Fox, Atletico Madrid

Ecco quindi le squadre che si contenderanno il Mondiale Per Club, la competizione che chiude davvero la stagione, tutte 8 le squadre si sono distinte nelle varie competizioni della stagione e solo una però sarà la squadra campione del Mondo. Ci sono tanti temi e tante squadre su cui si potrebbe parlare, non si puo parlarne di tutte ma si puo fare un pronostico su chi puo essere la squadra da battere. Senza dubbio l’occhio va sul The Fox, grande mister, squadra ormai organizzata e che si conosce a memoria e esperienza da vendere, subito dietro metterei il Resina, anche in Coppa italia ha dato filo da torcere senza mollare mai la presa come ha fatto in tutta la stagione, terza ci metterei Turris, Dino ha fatto un miracolo questa stagione vincendo anche la Coppa italia, ha vinto tutto cio che poteva vincere e perche no, puo vincere anceh questa competizione, piu in basso ci sono le altre anche se terrei gli occhi sul Jack Daniel’s finalista della Coppa italia, per le altre si preannuncia una nuova esperienza dove potranno vedere la loro forza, Dinasty con una grande squadra ma con un allenatore non in condizione per il momento di gestire tutti i big, Npa è un gradino sotto come rosa rispetto alle tre citate all’inizio e Bayern Monaco e Atletico Madrid che vogliono soltanto cercare di dare piu fastidio possibile alle grandi. Ci sarà da divertirsi e buona Coppa del Mondo a tutti!

I l Dominio della Turris e le Magnifiche Otto

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Quest'anno con l'uscita del nuovo Football Manager, mi sono ritrovato a decidere quale campionato aggiungere a quelli già esistenti. Poi, così quasi per caso sono incappato in alcune foto che raffiguravano i campioni degli anni 50, nella foto qui a fianco è raffigurato Frans de Munk, portiere della nazionale Olandese a cavallo tra gli anni '50 e gli anni '60.

Che dire un po' di nostalgia mi è venuta pensando che a quei tempi, quando il calcio era solo calcio e divertimento non come adesso che di fondo è tutto tranne che sport, il calcio di adesso è solo interessi, soldi e perchè no speculazione...ma per fortuna esiste il caro e vecchio Football manager, arrivato alla versione 2012...e qui mi è scattata la molla...Voglio ritornare al passato, quando non c'era solo il Barcellona, il

Real Madrid o il Man Utd, un tempo c'erano anche le squadre dell'est a far paura...e quindi ho deciso...il primo torneo aggiuntivo per FM2012 sarà la vecchia “Balkans Klub Cup” nata nel lontano 1961 (esattamente 50 anni fa) con la vittoria della squadra rumena del Steagul Roşu Braşov (conosciuta ora come FC Brasov) e terminata nel 1994 con la vittoria dei turchi del Samsunspor.

A questa competizione partecipavano i campioni in carica dei campionato maggiori di Albania, Bulgaria, Grecia, Romania, Turchia, e Yugoslavia e nell’andare degli anni questa competizione ha cambiato molte volte formula, in tutta la sua storia la squadra più titolata è la compagine bulgara del Beroe (Stara Zagora) che ha vinto per 4 volte il trofeo, anche a livello nazionale la federazione più vittoriosa è quella Bulgara che per ben 9 volte ha visto una sua squadra alzare la coppa.

Da segnalare che questa competizione a causa di vari screzi tra le federazioni partecipanti e dal fatto che in molte edizioni, le squadre più blasonate hanno rifiutato l’invito facendo così partecipare squadre di caratura inferiore, la coppa ha perso tutto il suo fascino...andando così verso l’estinzione.

Nella versione da me creata che potete trovare qui ( http://www.fmpassion.com/index.php?/topic/5688-un-salto-nel-passato/ ), ho cercato di tenere la formula il più realistica possibile, aggiornandola però ai nostri tempi, di fatto la jugoslavia non esiste più, e quindi la squadre partecipanti arrivano da Albania, Bosnia, Bulgaria, Croazia, Grecia, Macedonia, Montenegro,Romania, Serbia e Turchia, il torneo si svilupperà in un turno preliminare dove ci saranno due incontri e si disputerà con la classica formula dell’andata e ritorno, poi si passa alla fase a gironi, per l’esattezza due gironi da 4 squadre, le sei partite si giocheranno tra settembre e aprile, le vincitrice dei rispettivi gironi si affronteranno nella finalissima, anch’essa con la formula dell’andata e ritorno.

Ho creato un calendario con delle date precise in modo che questa competizione non si andasse ad accavallare alle coppe europee e gli impegni nazionali. Ho inserito anche l’albo d’oro della competizione dal 1961 al 1994 e alcuni record di squadra.

Bhe ormai mi resta poco da dire, provatela e buon ritorno al passato...

- SCRITTO DA CRIS9903 -

Ritorno al Passato

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-- SCRITTO DA ZHZAU -

Chi di noi in questi tre anni non ha visto una partita del Barca? Quale allenatore non vorrebbe avere in squadra giocatori come Messi, Xavi, Iniesta, Piquè? Per entrambe le domande la risposta è identica: nessuno!

Se non fosse chiaro l’analisi di questo mese è sul Barca, sul modello che la squadra catalana ha scelto di portare avanti e che non dipende esclusivamente da Guardiola perché il concetto di palla bassa e palleggi rapidi è insito nel dna dei catalani fin dai tempi degli olandesi negli anni 90 e prima di loro di Cruijff giocatore ed allenatore.

Per la formazione farò riferimento alla finale di supercoppa contro il Porto di qualche mese fa:

Valdes

Daniel Alves, Piquè, Pujol/Mascherano, Abidal

Mascherano/Busquets

Xavi, Iniesta/Keita

Messi, Villa, Pedro

Il modulo è poco importante nel caso del Barca, o meglio come in ogni squadra dipende dall’attitudine di giocatori ad interpretare il ruolo e degli allenatori nell’indottrinare chi va in campo. In questo caso non è sempre “univoco” trovare un sostituto nella rosa perché Keità ha giocato sia come sostituto di Iniesta sia come sostituto di Mascherano all’occorrenza, ed anche Mascherano ha girato più di un ruolo visto che per l’infortunio di Pujol ha giocato da difensore centrale al fianco di Piquè.

Le fortune del Barca si fondano su pochi principi fondamentali:

- Possesso palla continuato e giocate semplici e veloci: ogni uomo gioca solo quello che vede quindi niente passaggi azzardati così da non perdere la palla mentre i compagni si muovono per cercare di smarcarsi. Nella partita di supercoppa dal minuto 5:02 fino al 5:35 il Barca fa 14 passaggi, di cui 11 di prima o a due tocchi, per tutta l’ampiezza del campo, da sx a dx passando per Xavi che dispensa lanci (uno dei pochi) perfetti, la palla viene persa da Villa che sbaglia uno stop mentre si era spostato sull’out di sinista; il possesso palla a fine partita sarà per oltre il 70% ad appannaggio dei blaugrana.

- Terzini molto offensivi ma allo stesso tempo dotati di dinamismo sufficiente per tornare in dietro a coprire nel caso serva, lo stesso dinamismo necessario per portare la sovrapposizione (interna o esterna) all’attaccante che in quel momento si trova sulla fascia lasciando spesso in condizione di 1contro1 gente come Villa, Messi ed Iniesta.

- Movimento continuo ed incessante degli uomini per trovare lo spazio necessario alla manovra, che aiuta chi porta palla a trovare sempre un uomo libero.

- Densità nella zona del pallone che implica facilità di recupero in caso di palla persa e disponibilità di uomini liberi per chi ha i piedi buoni per giocare nello stretto, ed i catalani li hanno.

La combinazione di questi fattori rende il Barca una delle squadre più difficili da affrontare in questo momento. In più la facilità con cui i giovani della Cantera si ambientano in prima squadra è dovuta al fatto che anche tra i ragazzi si usano schemi simili a quelli usati da Guardiola quindi il Thiago Alcantara, il Fontas, il Pedro di turno sapranno già come giocano “i grandi” quando dovranno scendere in campo.

L’analisi tattica reparto per reparto non può prescindere da quanto detto sopra, nel Barca i reparti non sono canonici come siamo abituati a vedere ma essendo molto compatti tra di loro si fa fatica a definire difensore uno come Daniel Alves che è sempre presente oltre la metà campo in fase di possesso per poi ripiegare sulla linea dei difensori quando la palla è degli avversari.

I l Barça delle Meraviglie

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DIFESA: la difesa beneficia della dinamicità della squadra quindi una palla persa non è necessariamente un problema perché è tutta la squadra che prova a recuperare la palla, accorciandosi sui centrali che non arretrano ma provano sempre a recuperare il pallone il più avanti possibile.

(il Barca perde palla ma non arretra e prova a recuperarla subito costringendo il giocatore portoghese a lanciare lungo. L’immagine mostra 10 giocatori nell’inquadratura, cioè tutti i giocatori di movimento nel raggio di 40-45 metri)

[Pedro perde palla all’altezza dell’angolo dell’aria di rigore ed immediatamente la va a recuperare sulla trequarti, non ci riesce però costringe, con il pressing i difensori, al lancio lungo.

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(Nella stessa azione di prima contare 7 giocatori che pressano alto ad eccezione di Mascherano ed Abidal, i centrali, (con Messi in basso a destra e fuori dall’inquadratura) è tutta la squadra nonostante la palla sia stata persa in un’altra zona del campo ed una decina di secondi prima]

Leader della difesa sono Pujol e Piquè il primo forte di un’esperienza ultradecennale e di una grinta ed un carisma fuori dal comune, mentre il secondo decisamente uno dei difensori più talentuosi del panorama calcistico attuale. La forza dei due è enfatizzata dal sistema di Guardiola perché li mette sempre in condizione di affrontare gli avversari in maniera tale da non essere puntati direttamente e spesso su lanci lunghi. Fondamentale è la capacità di correre all’indietro dei due (o di mascherano) perché una volta saltato il primo intervento semplicemente inseguono l’uomo.

Le pecche difensive? Lasciano spesso l’1 contro 1 nelle fasce, infatti le azioni pericolose vengono sempre da li. Mourinho aveva schierato Eto’o larghissimo per dirne una e sempre il portoghese aveva impostato CR e Di Maria larghissimi nell’unica delle 4 sfide vinte dal Real, quella nella supercoppa di spagna, aveva intasato le corsie centrali con Arbeloa, Ramos, Carvalho, Marcelo, Pepe, Xabi Alonso, Khedira ed Ozil alto sul mediano basso di cui parleremo dopo.

CENTROCAMPO: parlare di Iniesta e Xavi mi sembra troppo banale, vorrei invece focalizzare l’aspetto sul figlio bastardo tra i tre, il mediano basso ruolo ricoperto da Busquets, Mascherano o Keita. Guardiola chiede agonismo, per recuperare palloni andando spesso ad aiutare i due centrali in fase di recupero palla andando spesso ad inserirsi tra i due quando si allargano a seguire l’uomo, ma anche confidenza con il pallone infatti è spesso sul mediano basso, oltre che sui due terzini, che scaricano i due difensori centrali. Sempre a loro è deputato il compito di seguire chi taglia tra i due centrali.

Chiaramente i due marziani Xavi ed Iniesta fanno la parte del leone in maniera molto enfatizzata dal fatto che spetta a loro liberare il campo ai tagli di Messi, Villa e Pedro (o di Sanchez quest’anno). Lanci lunghi, mai perdere il pallone ed eventualmente saltare l’uomo è ciò che Guardiola gli chiede. Senza dubbio anche i due marziani avrebbero problemi a trovare un uomo libero se questo non esiste ma la costante presenza dei due terzini sulla loro linea li facilita enormemente.

(Keita che arretra tra i due centrali)

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(i due terzini sulla linea dei centrocampisti allargano le maglie delle difese avversarie dando ai centrocampisti soluzioni di passaggio)

(Hulk salta adriano e gli si fa incontro Abidal, scala dietro il francese e Piquè si piazza sul vertice dell’area piccola con Daniel Alves in mezzo all’area)

ATTACCO: come per gli altri due reparti è stupido parlare degli attaccanti slegati da chi gli si sta dietro. Le sovrapposizioni interne ed esterne sono all’ordine del giorno al pari degli inserimenti dei centrocampisti l’obiettivo è portare all’ 1 contro 1 Iniesta, Villa e Messi possibilmente in fase centrale con Villa e Pedro che si allargano ma anche sulla fascia con le sovrapposizioni.

Anche qui poco da dire che non sia stato detto: movimento continuo, passaggi rapidi e dribbling sono tutte armi nel repertorio dei catalani che fanno paura.

Soluzioni o pecche? Sicuramente la mancanza di un centravanti boa, anche se Ibra non aveva la mobilità necessaria per integrarsi, anche se più che una mancanza questo diventa un punto di forza per quanto detto in precedenza.

(Pedro larghissimo a sx e Villa a dx, la palla va al primo servito da messi che non si ferma e taglia tra i due centrali mancando l’aggancio per un soffio)

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(L’assenza di punti di riferimento porta spesso i due centrali ad uscire alto lasciando un buco in cui però i Blaugrana vanno a nozze, infatti per evitare questo problema e costringere Messi ad allungarsi la palla, per evitare il primo marcatore, il Real nella semifinale di champions aveva Pepe bloccato davanti alla difesa. Quando poi Pepe viene espulso nessuno prende il suo posto ed il Barca dilaga.

Anche qui Pedro e Villa sono larghissimi costringendo i terzini a non poter chiudere nel buco in mezzo, spesso poi sono proprio loro ad andare a segno rientrando e tirando)

Globalmente il Barca è una squadra impressionante macina gioco a ritmi elevati e costringe gli avversari a spomparsi facilmente in un pressing che spesso risulta vano. Però proprio per questi ritmi anche il Barca finisce per mollare la presa nei minuti finali e quando non riesce a recuperare palla velocemente entra in difficoltà perché i terzini sono sempre alti e se i centrali non sono adeguatamente protetti o di lato oppure in mezzo, dalla scalata del mediano basso, anche loro vanno in difficoltà.

(Finale di Coppa del Re: Di Maria sfrutta l’errore di posizionamento del terzino destro e si invola sulla fascia venendo affrontato dal centrale sul lato forte, il cross vede il secondo centrale affrontare Adebayor e CR contro il terzino sinistro )

In fondo sono umani anche loro.

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- SCRITTO DA SPEDY5 -

Da questo numero, la Rubrica Allenatori cambia pagina, vi farà vedere un lato di essa rimasto ancora avvolto nel mistero per esigenze tecniche, ma che in questo numero vi verrà svelato.

La novità consiste nel parlare di allenatori emergenti, quindi non solo di quelli già affermati come fatto fino ad ora ma portarvi a conoscere meglio chi sono i migliori allenatori emergenti di questa sessione calcistica.

Di numero in numero parleremo d’ entrambe le tipologie di allenatori ma oggi l’attenzione verterà su Antonio Conte; attualmente è impossibile non conoscere nulla su di lui, soprattutto dopo un inizio di campionato 2011/2012 così promettente (sulla panchina della Juventus è tutt’ora imbattuto).

Come ogni allenatore che si rispetti, inizialmente ha dovuto fare la classica gavetta in squadre minori prima di approdare alla Juventus, ma stiamo pur sempre parlando di Conte, non è stato un capitano qualsiasi ma uno dei più rappresentativi degli ultimi anni.

Conte in campo aveva quella grinta e quella fame di vittoria che non si possono insegnare, ma che si possono trasmettere alla squadra. In questo lui era un maestro.

Ce l’aveva nel Lecce, la squadra della sua città ed in cui debutto in Serie A all’età di sedici anni (era il 1986) e l’ha avuta anche nella Juventus in cui vi passò nel 1991 fino a fine carriera.

È qui che vive i suoi anni d’oro riuscendo a vincere titoli importanti con Lippi in panchina ed è grazie a Trapattoni che deve il suo esordio nel grande calcio.

Non a caso la sua Juventus aveva un mordente fenomenale e da quando è ritornato lui (in panchina) anche la stessa squadra ne ha tratto beneficio vedendo un pressing che stentava sin dall’epoca pre-calciopoli.

Non si può parlare di Conte senza parlare di bianconero, non solo quello della sponda torinese ma anche quello del Siena.

È proprio a Siena che inizia la sua esperienza da allenatore, prima da vice poi qualche anno dopo da allenatore vero e proprio, ma in mezzo ci sono le parentesi Arezzo e Bari; è proprio in quest’ ultima che riesce a mettersi in mostra dimostrando che una squadra può giocare bene (e vincere) anche con un giovane allenatore in panchina.

Dopo Bari passa all’Atalanta ma l’esperienza in quel di Bergamo dura poco, solo tredici giornate.

Così decise di tornare a Siena da allenatore, la formula è sempre quella: bel gioco e 4-2-4; il suo marchio di fabbrica.

Questo è il modulo che predilige ma non è un imperativo.

A seconda dei momenti è favorevole al cambiamento, non come altri (vedi Gasperini) che rimangono impietriti su di un unico modulo.

A Giugno 2011 ha la grande occasione, la Juventus lo richiama in casa e non ci pensa su due volte prima di accet-tare.

Il corteggiamento tra Conte e Juve vi era stato anche un anno prima ma per una serie di motivi e coincidenze le loro strade si incrociarono solo un anno più tardi.

Appena arrivato trova una Juventus da rifondare dopo il disastro di Del Neri, il suo predecessore che non riuscì nemmeno a qualificarsi per l’Europa League.

Rubrica Allenatori: Antonio Conte

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A Conte aspetta un compito arduo ma non impossibile, il calciomercato ha portato (come al solito da tre anni a questa parte) molti volti nuovi in rosa, soprattutto esterni ( Conte li “consuma” come il pane) ma l’elemento di spicco è senza dubbio Andrea Pirlo, svincolatosi dal Milan.

È su di lui che ruoterà tutta la squadra e darà quel tocco di qualità a centrocampo che mancava da tempo.

Il modulo ormai non è più un mistero, è il suo classico 4-2-4.

Analizzandolo bene si può notare la necessità di due difensori centrali di spessore e peso, due di quelli che si fanno rispettare nell’area di rigore ma che tuttora mancano a questa squadra che comunque sta facendo molto bene; due centrocampisti di qualità che sappiano dare i tempi di gioco e fare sia la fase offensiva che la fase difensiva; due ali dotate di velocità, sacrificio e dribbling per portare la superiorità numerica in fase offensiva e rinforzare all’occorrenza il centrocampo in fase difensiva.

Senza dubbio è un modulo più che valido che sa trasformarsi in un 4-1-4-1 o 4-3-3 a seconda delle esigenze del momento.

Questo allenatore ha tutte le qualità per riuscire a vincere il suo primo importante titolo a livello di allena-tore, ma soprattutto quest’anno ha la squadra giusta per poter ambire alla vittoria dello scudetto. Una cosa è certa, se continua così potrà fare grandi cose nel mondo del calcio.

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- SCRITTO DA DANDINO -

Non ci sono i tifosi, le porte; niente lacrime, frustrazione, stringere i denti, nessun miracolo; niente paura, gioia, speranza, niente colpo di genio, nessuna esultanza; niente 4-4-2, 4-3-3, niente “palla lunga e pedalare”, niente posti fissi sul divano, niente gol mangiati, niente fuorigiochi da spiegare alle donne; niente partite da ricordare, niente anticipi, posticipi, Premier, Bundes, Liga, NIENTE CHE CI FACCIA DAVVERO SOGNARE. [Cit.]

Già, la domenica senza partite è principalmente questo. Non ci si può piazzare sul divano alle 12, dopo aver fatto colazione o addirittura già il pranzo, e restarci fino alla 22 inoltrate : anticipo di pranzo delle 12,30, Serie A alle 15, partita di Premier alle 17, programmi sportivi fino alle 20.45 con in mezzo anche una cena rapida e poi di nuovo sul divano a vedere il posticipo. Questo è probabilmente ciò che vorrebbe fare ogni tifoso, amante del calcio, tutte le domeniche. Già, ma poi ci sono sempre queste nazionali che rovinano tutto. Non ci possiamo consolare con la nazionale di Prandelli il martedì, assolutamente no; anche perché molti, come il sottoscritto, non sono dei grandi amanti degli azzurri. Con la nazionale di mezzo, niente calcio la domenica, niente Monday Night di Premier il lunedì, niente champions martedì e mercoledì, niente Europa League il giovedì, NIENTE DI TUTTO QUESTO. ‘Ste nazionali ci rovinano una settimana intera, oltre che la domenica.

E “per colpa” di questa domenica senza programmi ci tocca fare cose di cui non abbiamo voglia: tipo lo shopping con la propria ragazza, andare da parenti la cui percentuale di interesse è meno di 0, incominciare a studiare alle 15 e non alle 17.30; insomma, una pacchia.

La domenica è una di quelle giornate che vale la pena di essere vissute solo per guardare partite di calcio, nient’altro. Perché, parliamoci chiaro, chi ha voglia di andare a fare shopping con la propria ragazza, andare da parenti o studiare tutto il pomeriggio l’unico giorno libero della settimana? Soprattutto per chi lavora. La domenica è una di quelle giornate che si aspetta con ansia già dal lunedì mattina, perché senza calcio non sappiamo stare. La domenica è una di quelle giornate che, ti alzi alle 13 perché hai fatto tardi il sabato e.. “Diamine, l’anticipo è già cominciato!”. La domenica è una di quelle giornate che “No, non posso uscire, sto male”. Ma chi ci crede che stai male, nessuno và. E probabilmente lo sanno anche i tuoi amici che non sei mai stato meglio di oggi. La domenica è una di quelle giornate che “Ma porca miseria, ha segnato Silvestre, ce l’ha quello contro di me al fantacalcio!”. La domenica è una di quelle giornate che “Mah, secondo me il gol più bello ‘sta settimana l’ha fatto Boateng. Mamma mia quando lo prendi quel tiro!”. La domenica è una di quelle giornate che “Ma dai, ho perso la schedina per l’Over del Catania, che roba!”. La domenica è una di quelle giornate che lo Juventino dice “Inter fuori dalla zona retrocessione, vittoriosa contro il Chievo” e l‘Interista risponde “Occhio, che la tua super Juve perde colpi!”.

Basta, al diavolo le nazionali, non interessano a nessuno. Dobbiamo stare un’intera settimana senza calcio per partite come “Estonia – Far Oer” (partite per palati fini, insomma) e perderci tutto questo. Perderci l’emozioni del fantacalcio, delle schedine giocate, del dire bugie agli amici per restare a guardare le partite, del bisticciare con i rivali. Le cose più belle del mondo.

Non ho davvero nient’altro da dire, soltanto una cosa:

LUNGA VITA AL CALCIO!

Una domenica senza calcio è......come una notte senza stelle

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Alla fine il calcio è semplice, come diceva Boskov “Se vinciamo siamo vincitori se perdiamo siamo perditori”, c’è solo una via di mezzo: il pareggio! Non ci sono né si né ma, non ci sono mille sfaccettature, puoi giocare male e portarti a casa tre punti o puoi giocare benissimo ma torni a casa a mani vuote. Perchè è quello che ha deciso il campo, e si sa, il campo ha sempre ragione.

Questo si riflette benissimo anche nei videogiochi, in particolar modo in FM, puoi attaccare tutto il tempo, far mille tiri ma non segnare e all’ 89’ ti segnano in contropiede. Lì arrivano i porchi e le incavolature ma appena ci si sbollisce un attimo si ripensa alla partita e si capisce magari un errore, un’impostazione sbagliata e la si va a modificare per cercare di non far la stessa figura della partita prima.

Io ho giocato a FM assiduamente da FM08, anche prima giochicchiavo ma non con la stessa passione, ero più preso da PES e FIFA. Onestamente ho cominciato a giocarci in quanto a scuola stavamo studiando i database e ognuno doveva fare una relazione su qualcosa e io ho scelto FM. Fatto sta che dopo non mi son più staccato e ci gioco sempre più. Ho fatto carriere con moltissime squadre ma tutte dei campionati più importanti: preferisco partire dalla Blue Square South e arrivare in Premier piuttosto che far diventare grande una squadra slovacca o scozzese. Mi piace avere alternanza tra Spagna, Italia e Inghilterra in quanto cambio anche il mio stile di gioco a seconda del Paese.

In Spagna gioco sempre con un 4-5-1 tipico spagnolo con possesso palla e movimenti continui degli attaccanti stile Barça (per quanto sia possibile); in Inghilterra il 4-4-2 rigido e contropiede è d’obbligo, magari ogni tanto varia col 4-5-1 o col 4-2-3-1 ma la mentalità rimane quella tipica inglese; in Italia il modulo varia di più: passo dal 4-3-1-2 al 3-5-2 fino al 4-5-1 con mentalità e stile passaggi che dipende sempre dalle capacità della propria squadra e di quella avversaria. In questo il gioco è molto fedele alla realtà per quanto mi riguarda: vincere tatticamente in Italia è più difficile.

Come avrete notato il 4-5-1 torna sempre, infatti è il mio modulo “salva-panchina”, quello che risolve sempre la situazione. Contropiede, rigida, difesa standard, un mediano, due centrocampisti che sostengono, due ali classiche e una punta rapace. I giocatori chiave sono solo due: il difensore centrale di sinistra che deve essere una bestia di testa per sfruttare i calci d’angolo e la punta rapace che dev’essere veloce, agile, forte, resistente con un ottima finalizzazione, dribbling e tecnica. Praticamente impossibile avere la punta perfetta in quanto quelli con queste caratteristiche son pochi e se li fan pagare tanto. Solo uno ha tutto e lo si prende a poco il primo anno (massimo 5 milioni) in quanto a scadenza nel 2011: Christian Benítez. Il mio vero pupillo su FM. In ogni stagione e in ogni squadra che ho avuto a fine anno ha sempre avuto più gol che partite giocate, una bestia! In quella posizione sono ottimi anche Doumbia e Emenike.

Spero di avervi dato dei suggerimenti utili, buon FM a tutti!

-- SCRITTO DA DADEFIVE -

Dadefive Consiglia

Page 28: FM Magazine 08 - Ottobre/Novembre 2011

- SCRITTO DA MALATODIFM -

La mano sinistra di Dio, ovvero Dexter Morgan, di giorno impeccabile ematologo del dipartimento di polizia di Miami, abile nell’individuare l’esatta scena del crimine, soltanto dalla disposizione delle macchie di sangue. Di notte (e non solo) però esce fuori il suo “personaggio oscuro”, che lo trasforma in uno spietato serial killer, a sua volta di spietati assassini. Le sue vittime sono prevalentemente individui scampati alla galera o visto che siamo in America alla sedia elettrica, grazie a qualche cavillo burocratico o all’astuzia di qualche avvocato spietato. Non chiamiamola però “giustizia privata” o “giustiziere della notte”, lui lo fa per puro bisogno fisico e mentale; un bisogno irrefrenabile, che lo attanaglia, fin da bambino quando assistette al terribile e sanguinoso omicidio della sua povera madre. Fu il sergente di polizia (Harry Morgan), che salvandolo dalla scena del crimine, lo

adottò e gli insegnò questa specie di codice, grazie al quale lo ha sempre tenuto dal colpire vittime innocenti.

Ma per una serie tv cosi ben riuscita, non ci si può basare soltanto sull’uccisione di qualche killeruccio o di una scena del crimine sanguinosa, ecco allora che uno degli aspetti positivi è la voce narrante (dello stesso Dexter) ad accompagnare i suoi pensieri, dubbi, strategie, che a sua volta coinvolgono ancora di più lo spettatore, bene anche la leggerezza col quale l’attore vive le scene più cruenti a proprio agio, oppure i suoi limiti caratteriali che lo rendono un uomo normale, con tanti difetti e pregi. Altro aspetto ben riuscito è ciò che distingue tutti gli altri protagonisti, come la sua sorella adottiva (Debra Morgan), ragazza all’apparenza spavalda e insensibile, ma in realtà debole e bisognosa d’affetto, ma soprattutto incapace nel capire il fratello. Mentre tra i personaggi secondari spiccano fra tutti il sergente Batista, o il simpaticissimo Masuka, tutti perfetti a ricoprire il proprio ruolo. Ma ciò che Dexter e lo spettatore inizieranno a capire è che tutti noi indossiamo una maschera, mostrando agli altri soltanto gli aspetti positivi al solo scopo di apparire migliori.

Ma eccoci finalmente alla tanto attesa sesta stagione, molto probabilmente l’ultima della serie visti i tentennamenti del protagonista nel rinnovare almeno per un ‘altra stagione; difficilmente però l’attore Michael C. Hall riuscirà a distaccare dall’immaginario comune il suo volto di Dexter in qualsiasi altro ruolo. Da queste prime puntate si capisce come Dexter forte delle sue disavventure passate, riesca a controllare meglio il suo “passeggero oscuro” e quindi a gestire meglio la sua doppia personalità. Sesta stagione incentrata quasi esclusivamente sulla religione, sulla fede, 4 lettere fino a poco tempo fa tabù per Dexter e che lo mettono di fronte al suo tormento “cosa voler trasmettere al proprio figlio”, la paura in Dexter di tramandare il suo “demone” in Harrison è tanta, ed è anche per questo che lo iscrive in un asilo gestito da suore. Una new entry in questa nuova stagione è sicuramente la nuova babysitter di Harrison, sorella di Batista, che subito nella prima puntata si è confidata col fratello dicendogli che Dexter spesso sparisce per un pò con la sua barca, sicuramente ora dovremo aspettarci qualche sorpresa in tal caso. Naturalmente non può mancare il serial killer che terrorizza Miami, e per l’occasione sono 2, un giovane ragazzo e l’altro più anziano, che nei loro macabri omicidi seguono un rituale apocalittico. I presupposti per una nuova stagione entusiasmante ci sono tutti, speriamo non siano le ultime 12 puntate di una delle serie tv più belle e riuscite degli ultimi 10 anni. Dexter e il suo “passeggero oscuro” non ci deluderanno.

Dexter

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- SCRITTO DA SPEDY5 -

Così recita lo spot promozionale di Fifa 12 che durante la sua messa in commercio ha invaso i televisori di tutto il mondo, solo pochi giochi al mondo riescono ad avere una fama simile. Ma non si arriva a questo livello di popolarità solo con le belle parole, dietro ci sono anni ed anni di duro lavoro volti alla compensazione del gap nei confronti di PES e poi alla definitiva consacrazione.

PES fino all’anno 2007 ha dominato la scena videoludica del calcio, quel marchio rappresentava l’eccellenza in fatto di grafica, tecnica ed adrenalina trasmessa al videogiocatore abituale e non; era adatto a tutti. Ma l’anno successivo qualcosa cambiò.

Il marchio Fifa nel 2008 ha rivoluzionato completamente il suo modo di essere, ha abbandonato la staticità, rigidità e carenza di contenuti per provare a realizzare un prodotto molto più fluido, dinamico e ricco di opzioni in modo tale da coinvolgere il giocatore come non mai prima d’ora. Il Team di Fifa 2008 ha tentato l’azzardo ed è stato premiato, nessuno si sarebbe mai aspettato anche solo un pari merito con PES; figuriamoci un sorpasso, lieve, ma pur sempre un sorpasso.

Da quell’anno Fifa ha aumentato il suo divario con PES, ma questa volta in positivo fino ad arrivare ai giorni nostri con Fifa 2012.

Andando ad analizzare questo ultimo capitolo di Fifa, la prima cosa che salta all’occhio, anche solo nella demo, è che il modo di difendere è stato totalmente (aggiungerei anche tremendamente) modificato. Fino al 2011 la fase difensiva si poteva riassumere un poche parole: corri, contrasta, rilancia. Quest’ anno invece non basterebbero due pagine per spiegare a fondo come difendere poiché è diventato quasi del tutto simile alla realtà.

Riassumendo bisogna: ripiegare, contenere, raddoppiare, contrastare, chiudere gli spazi, passare ed un sacco di altre azioni che variano da situazione a situazione; è veramente complicato.

Di contro però una volta presa dimestichezza con la nuova difesa, tornare indietro vi sembrerà un’apocalisse perché questa è molto più tattica (e la tattica non la si dimentica) ma in un certo senso divertente.

Un punto a sfavore è che il ritmo di gioco si è abbassato notevolmente ma la qualità ne ha giovato.

L’intelligenza artificiale sta raggiungendo livelli incredibili, ad esempio è in grado di triangolare, fare la scelta migliore in caso di opzione multipla (ad esempio se ci fosse Ibrahimovic solo in mezzo all’area l’intelligenza artificiale gli passa il pallone sulla testa anziché sui piedi perché il giocatore è più bravo di testa) etc… mentre i portieri fanno ancora qualche papera di troppo. Anche le movenze dei singoli giocatori sono state notevolmente migliorate, ad esempio si può capire il nome del giocatore dal solo modo in cui dribbla o corre o colpisce di testa (sembrerà strano ma io riesco a distinguerli anche così).

Fifa12: Love Football, Play Football“Se non posso sognarlo allora è la fine...quindi meglio giocare una partita.”

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Mentre riguardo la mimica facciale vi sono presenti alcuni giocatori molto simili alla realtà mentre alcuni non c’azzeccano proprio nulla.

Il menù di gioco è molto semplice, pulito ed intuitivo; da esso vi si accede alle funzioni di gioco come la “Modalità Carriera” rimasta invariata rispetto allo scorso capitolo, la modalità Online, Tornei, Professionista ovvero impersonare o creare un giocatore e rivivere al suo posto la carriera calcistica che preferite, così potrete controllare il singolo giocatore e simulare la realtà.

Adesso però, per parità di trattamento, bisogna parlare del rivale storico: PES

PES 2012 è migliorato anch’esso rispetto al 2011 ma rimane troppo ancorato al suo glorioso passato, quello che lo ha reso celebre ma il presente richiede ben altro, servirebbe una rivoluzione.

La parte migliore di PES 2012 è il menù, graficamente molto più elaborato e ben fatto rispetto a Fifa; inoltre PES ha comprato i diritti dalla Fifa (associazione, quella di Blatter per intenderci) per le competizioni europee, infatti vi troverete dentro la musichetta della Champions; da sempre una carica in più.

Passando alla parte giocata, i movimenti risultano sempre troppo legnosi, e la fluidità non è la sua caratteristica primaria; però la mimica facciale risulta quasi paritaria rispetto a quella di Fifa.

L’intelligenza artificiale risulta migliorata dal 2011 ma meno evoluta rispetto al quella di Fifa12.

Mettendola ai punti, Fifa 12 batte PES 12 in tutto e per tutto ma per farvi un’idea pratica dei due giochi dovete assolutamente provarli entrambi.

Ovviamente ci sono persone affezionate al proprio marchio di fiducia; gli irriducibili ci saranno sempre e che un gioco sia meglio o peggio dell’altro non li importa nulla e continueranno a comprare l’ultima versione del loro amato brand, però se siete dei neofiti l’esperienza calcistica più completa ed evoluta la offre Fifa 12.

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- SCRITTO DA RICCARDO -

Salve a tutti!Come avevo anticipato nel mio ultimo articolo, in questo numero di FmMagazine volevo mettere a confronto calcio spagnolo ed italiano.

In questi ultimi anni, si è parlato sempre di più del calo che sta avendo il nostro calcio. I paragonicon il calcio estero sono sempre più negativi e non danno segni di positività.

Il calcio straniero che si accosta più al nostro è quello francese, che è in crescita sotto tutti gli aspetti.

- Dal punto di vista economico si sta iniziando a vedere un riempimento degli stadi, fatturati positivi e una certa ricchezza da parte dei club.

-Dal punto di vista calcistico si stanno sviluppando molti giovani che entrano nel giro della nazionale sempre più spesso.I primi nomi che balzano alla mente sono quelli di Sakho,Yann M’Vila,Moussa Sissoko ecc...

Agli inizi del terzo millennio(anno 2000) la Serie A fatturava quasi un miliardo tondo di euro ed era al secondo posto nella graduatoria dei campionati più ricchi dietro alla Premier League. Gli inglesi vantavano 1,1 miliardi di euro, poi l’Italia e più indietro tutti gli altri: Bundesliga (0,53 miliardi), Liga (stesso introito) e Ligue 1 (0,51 miliardi).

Oggi dopo circa 11 anni tutto è cambiato. Gli Inglesi sono sempre lassù, al secondo posto possiamo trovare la Bundesliga con 1,55 miliardi; terzo gradino per la Serie A, con 1,53 miliardi, seguita dalla Liga spagnola (1,5) e dalla Ligue 1 francese (1,2).

Spagnoli e Francesi che hanno moltiplicato il loro fatturato e di questo passo riusciranno a superarci facendoci diventare lo zimbello dell’Europa che conta.

Inoltre, possiamo anche osservare i singoli fatturati dalle società.

Ai primi due posti troviamo Bayern di Monaco, con circa 172 Mln di fatturato, ed il Real Madrid che nonostante le campagne onerose, fattura ben 150 Mln di euro.

Inchiesta sul Calcio SpagnoloNumeri, curiosità e differenze con il calcio italiano

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Le Italiane si trovano dietro anni luce,il Milan fattura 56 Mln,la Juve 46 Mln e l’Inter 35 Mln.

Tutto ciò è dipeso da un sistema calcistico arretrato, che non attira gente allo stadio e non riesce a trattenere i propri campioni; è il caso di Pastore e Sanchez, solo per fare degli esempi.

L’unica squadra che ha deciso di cambiare marcia è la Juventus, che ha deciso di erigere uno stadio di proprietà. Ma la “Vecchia Signora” da sola non riuscirà a risollevare un calcio ormai in calo.

All’inizio di questa stagione calcistica 2011/2012 la Serie A stima a fruttare un fatturato di circa 1,7 miliardi di euro. Un’importante risultato economico ma in calo in confronto agli altri anni, ma soprattutto un valore imparagonabile ai fatturati stranieri. Solo la Premier infatti porta a casa oltre i 2 miliardi.

Ma tutto ciò da cosa è dato?

- In primis il problema riempimento degli stadi.

In Italia il tasso di riempimento degli stadi è solo del 61% invece, contro il 92% di quelli inglesi, l’88% per i tedeschi,il 73% spagnolo e il 69% della Francia.

Per rimediare a questo problema la Lega Calcio ha deciso di introdurre la tessera del tifoso, che rende più agevole e sicuro l’ingresso agli stadi.

In parte, quest’innovazione ha introdotto una maggiore disciplina all’interno degli impianti sportivi (anche se i disordini veri e propri avvengono sempre fuori dallo stadio), ma dall’altro canto, molti tifosi si sono allontanati definitivamente.

- Un altro problema è non riuscire ad avere settori giovanili ben collaudati. Solo le tre grandi Milan,Juventus ed Inter riescono ad opere per i settori giovanili e a crescere talenti interessanti.Atalanta,Palermo e la Roma (con il progetto di Luis Enrique) ringiovaniscono sempre la squadra e portano interessanti elementi in prima squadra.

La mancanza di giovani nel calcio italiano, porta al conseguente calo economico delle squadre che sono costrette sempre a pescare fuori i giocatori.

- I sponsor recitano una parte fondamentale nel calcio italiano. Vedere squadre senza sponsor o con sostenitore di poca potenza economica, mette in imbarazzo le società italiane.

- I debiti sono punto fisso del calcio moderno, quello italiano vede un debito di circa 2,3 miliardi di euro.La Bundesliga (che sembra il campionato più in salute) a quota 0,7 miliardi, la Liga (3,5 miliardi) e a quelli della Premier League che superano i 3,9 miliardi.

Anche se siamo fra uno dei campionati meno indebitati, non si riesce mai e risanare il tutto visto lo scarso fatturato.

- Ultimo problema e forse causa principale di questo è l’essere fortemente soggetti ai diritti TV.In Italia, l’acquisto dei diritti televisivi rappresenta il (65%) dei ricavi in Serie A. Nei campionati esteri, tutta questa dipendenza non viene evidenziata. Basti vedere la Premier League (32%) la Liga (38%) e la Bundesliga (32%).

Per osservare meglio la differenza fra il calcio spagnolo (a cui non abbiamo molto da invidiare sotto l’aspetto economico) ho intervistato un membro (Narvachus sui forum) del forum http://www.fmsite.net, un forum spagnolo.

L’argomento principale sarà la differenza fra il calcio italiano e spagnolo, ma cercheremo di parlare di questo argomento, implementando anche Football Manager.

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- Ciao Narvachus, parlaci un po’ di te. Da quanto tempo frequenti forum di Fm e da quando giochi ad Fm?

Mi chiamo Xavi, vivo a Riudoms, una città che si trova a circa120 km a sud di Barcellona. FM è la mia attività principale nel tempo libero, e ne trascorro tanto sul forum.

- Quali sono i tuoi giocatori preferiti, e qual’è la tua squadra del cuore?

I miei giocatori preferiti sono Xavi e Messi, entrambi del Barcellona, squadra che tifo.

- Qual’è secondo te, la miglior innovazione su Fm 12?

Non ho giocato tanto tempo con fm2012 per ora, ho solo analizzato alcune opzioni per fare alcuni articoli. Ci sono due aspetti però che mi piacciono:

1) Principalmente la navigabilità. La SI Games l’ha migliorata e ora è un piacere muoversi nel gioco, specialmente se sei uno di quei giocatori a cui piace studiare il database e le statistiche. 2) Il secondo aspetto è il miglioramento delle statistiche della partita.

- Chi pensi sarà il miglior giovane quest’anno?

Non ho giocato molto, quindi so solo quello che c’è su FM Site.Forse Thiago, Götze o Neymar.

Dopo questa breve presentazione, passiamo all’argomento principale.

- In Spagna recentemente, hanno debuttato alcuni giovani giocatori interessanti. La nazionale spagnola sta mettendo in mostra giocatori interessanti. Secondo te, qual’è il motivo di questo ringiovanimento?

Penso che ci sia una chiave di lettura per il successo della nazionale spagnola.Vicente del Bosque (e in precedenza Luis Aragonés) hanno adottato lo stile di gioco del Barça.La cosa importante non è giocare bene ma giocare nel modo che i tuoi giocatori già conoscono. Qua in Spagna, abbiamo una larga cultura riguardo ai moduli di gioco, e così si possono trovare giocatori che hanno giocato lo stesso stile calcistico sin dall’inizio. La stessa strategia è stata adottata nelle nazionali giovanili, ed io credo che sia un’ottima idea.

- Diversamente in Italia ogni squadra è sempre più vecchia. Secondo te quale può essere il motivo?

Non sono uno specializzato in calcio italiano, ma ho sempre notato che è basato sulla disciplina e sugli ‘attributi mentali’(per dirla in termini di FM ;-) ). Quindi è logico giocare anche con giocatori più vecchi.

- Chi è per te il miglior giovane spagnolo? E chi il miglior italiano?

Penso che Thiago sia il miglior giovane spagnolo. Ha una tecnica impressionante e perfezionata, inoltre è cresciuto enormemente negli ultimi mesi. Iker Muniain è un altro, che mostra un’insolenza atipica per la sua età.Mentre per gli Italiani ho una devozione personale verso Alberto Paloschi e Federico Macheda.

- Quali sono i giocatori più forti del campionato italiano e spagnolo?

Se stiamo parlando dal punto di vista fisico, credo CR7, Pepe e Falcao. Tecnicamente Messi e CR7 sono il livello TOP ma Xavi, Iniesta e Diego giocano abbastanza bene da essere degni di menzione.

Ci sono tantissimi giocatori straordinari in Italia. Per nominarne giusto alcuni Sneijder, Pato, Cavani, Pirlo (una devozione particolare verso lui), Buffon, Gilardino, Jovetic, Lavezzi...

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- Ultimamente in Italia c’è una forte tendenza a vendere giocatori forti e giovani. Gli esempi più evidenti sono le partenze di Menez, Eto’o,Pastore,Sirigu,Criscito ecc... Secondo te, da cosa è dato?

In termini economici, il calcio italiano non è forte come una volta. Oggigiorno ci sono squadre in Europa con dei ‘magnati’ e questo è il prezzo da pagare.

- In Italia si riesce a malapena a riempire lo stadio, solo poche volte c’è il tutto esaurito . Solo il Napoli riesce ad avere sempre una buona affluenza insieme alla Juventus con il suo nuovo stadio. A differenza in Spagna,vediamo gli stadi con una buona affluenza e ci si avvicina sempre più al campo. Cos’ha in più il campionato spagnolo?E come dovrebbe reagire l’Italia per migliorare in futuro e per raggiungere la Liga?

Credo che il calcio professionistico è diventato troppo dipendente dalle questioni commerciali. Attirare tifosi allo stadio è pure un problema in Spagna e abbiamo un dibattito riguardo i calendari, ma le TV ormai dettano il giorno e l’ora a seconda dei loro interessi. Amo i modi della Premier League, puoi andare allo stadio con la famiglia e quello è fondamentale.

-A livello tecnico la Spagna ha giocatori migliori e più interessanti?

Secondo me, la Spagna ha i migliori giocatori dal punto di vista tecnico. Forse puoi pensare ai brasiliani, ma il calciatore spagnolo di solito gioca in maniera intelligente.

- Come finirà per te il campionato spagnolo? E quello italiano?

E’ difficile per me scommetterci sopra, perché ci sono club come Real Madrid e FC Barcellona che sono squadre al vertice, molto simili. Inoltre ogni partita può dipendere dai dettagli; però se devo scegliere qualcuno credo vincerà il Barcellona.In Serie A invece, scommetto sul Milan.

- In Champions League, dove possono arrivare le quadre italiane e spagnole? Chi vincerà?

La Champions League è il torneo più difficile da prevedere. Dopo i gironi, ogni squadra può vincere. Credo ci sarà il Milan, o forse l’Inter, che non sta facendo molto bene in campionato e proverà a dare il massimo in Europa. Ovviamente anche Real Madrid, FC Barcellona e Manchester Utd ci saranno.

14)Grazie per l’intervista Xavi. Puoi fare un saluto al nostro forum?

E’ stato un piacere condividere questi momenti con te. Saluti dalla Catalonia.

Eccovi infine, una piccola tabella riassuntiva che indica le maggiori differenze fra il nostro calcio, e quello spagnolo.

ITALIA SPAGNAFatturato di circa 1,494 miliardi Fatturato di circa 1,501 miliardiDiritti Tv 65% dell’incassi Diritti Tv 38% degli incassiDebiti 2,3 miliardi Debiti 3,5 miliardiRiempimento stadi 61% Riempimento stadi 73%Media spettatori a partita 23.899 Media spettatori a partita 28.971Massimo Fatturato di un club 56 Mln (Milan) Massimo Fatturato di un club 150 Mln (Real

Madrid)Eta Media Serie A 28 anni Eta media Liga Spagnola 26,54 anni

Percentuale Stranieri 42,4 % (+ 2,4%) Percentuale stranieri 35,6% (-0,3 %)Giocatori cresciuti nel settore giovanile per rosa 3,7

Giocatori cresciuti nel settore giovanile per rosa 6

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La pensi diversamente? Hai qualcosa da suggerire? Credi non tutto sia giusto?Se vuoi puoi renderti partecipe all’articolo.

Scrivi a [email protected] protagonista del prossimo articolo potresti essere tu!

Puoi trovare l’intervista in lingua originale qui:http://www.fmpassion.com/index.php?/files/file/128-intervista-lingua-originale/

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