Flero informa n. 63

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n u m e r o 63 flero informa { Iscrizione al Tribunale di Brescia n. 27 del 21/4/1998 - Proprietà: Comune di Flero - Direttore editoriale e responsabile: NADIA PEDERSOLI Direzione e Redazione: Piazza IV Novembre 4 - Flero - tel. 030/2563173 - Realizzazione e stampa: Tipolitografia Gandinelli - Ghedi (Bs) Auguri da Flero

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Notiziario dell'Amministrazione comunale di Flero

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flero informa{

Iscrizione al Tribunale di Brescia n. 27 del 21/4/1998 - Proprietà: Comune di Flero - Direttore editoriale e responsabile: NADIA PEDERSOLIDirezione e Redazione: Piazza IV Novembre 4 - Flero - tel. 030/2563173 - Realizzazione e stampa: Tipolitografia Gandinelli - Ghedi (Bs)

Auguri da Flero

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editoriale

‘‘Nell’ultima pagina di questo FleroInforma trovate alcune fotografie che resti-tuiscono un poco della poesia della vecchia Flero, paese d’acqua e sorgive, di mulini e campagne ordinate. È ancora così? A osservare le immagini, sì: basta vedere lo scorcio del campanile ripreso dalla campagna di Coler, vicino al bosco di mitigazione realizzato da Centro Padane. I prati stanno riposando dopo la produzione estiva, l’acqua del Vaso Fiume scorre placida, gli alberi fanno cor-nice e affrontano i primi geli. Conoscere il nostro territorio e il paesaggio plasmatosi negli anni, difenderlo e recuperarlo. Garantire che la poesia possa essere tramandata ai bambini, permettere loro di conoscere il Fiume che ha originato il paese passando sulle sue sponde finalmente risanate. Immaginiamo che da domani si possa proseguire lungo Via della Pace, giù fino a Coler dove sbuca la carrareccia della vecchia scuola, ora destinata a minialloggi comunali. Per fare questo è necessario rientrare in possesso dei luoghi cominciando dalla messa in sicurezza delle sponde. Il fortunale del 14 agosto ha investito violente-mente anche questa zona dimenticata di Flero. Siamo andati a ripercorrere il vecchio passaggio, abbiamo scavalcato i fossi e incontrato lo scarico del nostro depuratore che tanto contribuisce a offendere il Vaso Fiume. Abbiamo incon-trato alberi secolari, soprattutto pioppi abbattuti dal vento, con le loro radici sollevate per aria a ostruire i passaggi e la sicurezza del Fiume, piccole dighe pericolose in caso di pioggia, ramaglie di ogni genere e soprattutto un’acqua malata e maleodorante che chiede giustizia. Abbiamo ascoltato i contadini: non possiamo caricare solo sulle loro spalle un lavoro di ripristino. Sono troppi gli anni di incuria: ripartiamo dando il buon esempio. Il Comune provvederà a ga-rantire il taglio dei grandi alberi feriti e spezzati, ripristinerà le sponde, curerà il necessario reimpianto. Da parte loro gli agricoltori dovranno garantire da qui in avanti l’antica cura: una poesia fatta di aria e di schermature rispetto alla modernità spesso dissennata degli ultimi tempi. Cominceranno dal Vaso Frana dove l’agricoltore che conduce il terreno, rimuoverà l’unica vecchia pioppa che resiste pericolante sulla sponda sinistra verso Coler, a condizione di impiantare almeno cinque nuovi platani. A poca distanza stanno già maturando i sette piò

dell’AmministrazioneComunale

C’è ancora della poesia a Flero Buon Natale!

iN questo Numeropag. 2 editorialepag. 4 in primo pianopag. 14 res publicapag. 18 piano del trafficopag. 19 disco orariopag. 20 natura e ambientepag. 22 P.L. via Don Milanipag. 23 mondo scuolapag. 24 il postinopag. 25 storie e culturepag. 26 associazionismopag. 27 info utili ed eventi

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editoriale

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del nuovo bosco del Vaso Orso: farnie, frassini, ontani, pioppi. Regione Lombardia ha finalmente accolto la nostra richiesta di finanziamento per un milione e cinquecento-mila euro, da destinare alla riqualificazione del depuratore oggetto di infrazione da parte della Comunità Europea in quanto l’impianto (nato vecchio) non è sufficiente a “dige-rire” il carico quotidiano che si insinua maleodorante nel Vaso Fiume. A breve incontreremo AOB2 (Gruppo LGH - COGEME) per definire il progetto e potere iniziare i lavori. Alla fine del mandato restituiremo finalmente al Fiume e ai contadini che vi attingono per l’irrigazione, ac-que pulite e idonee. Mangiare sano comincia soprattutto da qui. Rimane il tema della pulizia del fondo dei nostri canali causata in gran parte dagli scarichi degli sfioratori di piena delle fognature miste del Comune di Brescia. Stiamo continuando i contatti con l’Ufficio d’Ambito e A2A che gestisce il servizio idrico della città di Brescia. Stiamo pre-disponendo un’analisi delle quantità e dei costi di bonifica al fine di potere contrattare in modo efficace impegni e scadenze. Abbiamo già iniziato con ARPA la definizione dei luoghi soggetti a caratterizzazione (analisi a campio-ne) dei terreni interessati dalle derivazioni del Garzetta e del Vaso Fiume delle Fornaci per quanto riguarda il

PCB e eventuali altri inquinanti. Unitamente ai Comuni di Capriano del Colle, CastelMella e Poncarale abbiamo già concordato con il Ministro Orlando durante la sua venuta a Brescia e con l’Assessore Terzi di Regione Lombardia un finanziamento ad hoc per circa 600.000 euro. I lavo-ri sono già iniziati. Appena insediati avevamo chiesto ad ARPA un approfondimento della situazione della discarica di cesio. Una settimana fa ci è stato consegnato il primo studio rispetto alle evoluzioni che riguardano l’impianto. Non siamo interessati alla demagogia o all’allarmismo, pensiamo che l’importante sia GOVERNARE i fenomeni. Con umiltà, dentro processi millenari, la natura e l’uomo hanno sempre trovato le soluzioni ammesso di saper sta-re dentro una circolarità di relazioni che spesso e troppo violentemente abbiamo pensato di dominare con arro-ganza dall’alto di luoghi indistinti (o non luoghi).

recuperare la vecchia poesia di Flero, paese di acqua

e sorgive, è il nostro augurio di Natale e per il nuovo Anno

Lo scarico del depuratore comunale nel Vaso Fiume

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dall'amministrazione comunale

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1. PremessaLa necessità di utilizzare il leasing co-struendo, declinato sotto forma di Partenariato Pubblico Privato, come modalità per la realizzazione di un ap-palto di lavori pubblici nasce oltre due anni fa, quando la nuova Amministra-zione di Flero, appena insediatasi, ha cercato di individuare lo strumento più idoneo per garantire la consegna ai cittadini fleresi entro la scadenza del mandato, della principale opera pubblica prevista nel suo programma elettorale: la nuova scuola dell’infan-zia da 12 sezioni che, inizialmente, sa-rebbe dovuta sorgere in un edificio unico collocato in via Paine. Dopo una prima analisi della normativa sulle scuole dell’infanzia, che prevede plessi di massimo 9 sezioni, è emersa im-mediatamente la necessità di rivedere tale ipotesi, suddividendo la scuola in due edifici separati rispettivamente da 8 e da 4 sezioni. L’area per la re-alizzazione del primo edificio è stata così individuata in via Paine, al posto dell’attuale scuola da 4 sezioni, ormai obsoleta sia dal punto di vista strut-turale (normativa antisismica) che energetico (materiali ed impianti). L’area per la realizzazione del secon-do edificio è stata reperita all’interno del polo scolastico di via A. Moro, con

ingresso da via F. Bulgherini, accanto alle scuole medie ed al cantiere, in-compiuto da oltre 7 anni, dell’audi-torium scolastico comunale. Proprio l’auditorium è stato subito oggetto di sopralluoghi ed approfondimen-ti da parte dell’Amministrazione, la quale si è ben presto convinta della necessità di inserire all’interno dell’ap-palto di leasing costruendo i lavori di completamento necessari a garantire una veloce restituzione alla comunità flerese anche di questo edificio, che, diversamente, avrebbe rischiato di essere definitivamente annoverato nel mucchio delle opere incompiute per cui l’Italia è tristemente famosa. La quarta opera inserita in appalto è stata infine il centro unico di cottura, concepito a supporto del servizio di refezione scolastica (attualmente ge-stito mediante catering esterno) che, per ragioni logistiche, è stato immagi-nato come ampliamento degli edifici della scuola primaria, in adiacenza ai locali della mensa.La scelta di non indire una gara d’ap-palto tradizionale, basata su forme di finanziamento classiche quali il mutuo da accendere con Cassa DD PP, per la realizzazione delle summenzionate opere è discesa, come già osservato, dalla necessità del Comune di poter disporre velocemente degli edifici,

necessità che mediante le convenzio-nali procedure d’appalto non sareb-be certamente potuto essere stata soddisfatta, come risulta dall’analisi dei costi-benefici (altrimenti detta “Public Sector Comparator”) accura-tamente condotta nella fase prelimi-nare alla pubblicazione del bando di leasing costruendo. Non solo: le sta-tistiche indicavano che una procedu-ra di appalto convenzionale avrebbe portato il Comune a sostenere costi di costruzione e di manutenzione degli immobili decisamente superiori rispetto a quelli conseguiti attraverso una procedura di Partenariato Pub-blico Privato, con enormi rischi per quanto attiene la possibilità di repe-rire, in un momento particolarmente critico per le finanze degli Enti locali, le risorse economiche necessarie per far fronte alle probabili soprav-venienze. Pertanto, il Comu-ne ha scelto in modo deci-so la via del Partenariato Pubblico Privato, l’unica in grado di garantire costi e tempi di realiz-zazione praticamen-te certi.

opere Pubbliche ai blocchi di partenza

tutto sul leasing pubblico

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2. Attività preliminari alla pubblicazione del bando

Data la particolare complessità della procedura e la necessità di garantirne la conformità alla normativa europea di riferimento, le attività propedeuti-che alla pubblicazione del bando di gara hanno richiesto un particolare impegno da parte dell’Ufficio Tecni-co Comunale, guidato dall’arch. Irene Fiorini, e dei professionisti chiamati a redigere i progetti preliminari degli edifici scolastici, gli arch. Rinaldo Cira-volo e Nicola Bolpagni. In una secon-da fase, l’Amministrazione e l’Ufficio Ragioneria, coordinato dal Dr. Gian-battista Bazzana, hanno sviscerato, at-traverso un proficuo confronto con il revisore dei conti Rag. Orietta Truffelli,

le diverse proble-matiche norma-tive connaturate alla procedura, documentandosi dettagliatamente circa le diretti-ve fornite dalla

C o m m i s s i o n e Europea sull’argomen-

to ed i pareri espressi dalla Corte dei Conti, af-

finché la gara d’appalto avesse tutti i crismi di coerenza, equità

e trasparenza richiesti. Il risultato di queste analisi è confluito nel docu-mento (ormai praticamene obbliga-torio per questo genere di gare) di analisi dei costi-benefici (Public Sec-tor Comparator) atto a:

l dimostrare la natura di partenaria-to pubblico privato dell’operazione,

garantita dal trasferimento al part-ner privato dei rischi di costruzione (il Comune non effettua pagamenti regolari fino all’avvenuto collaudo delle opere) e di disponibilità (il soggetto esecutore garantisce, tra-mite apposito contratto di manu-tenzione ventennale, la conserva-zione degli standard qualitativi degli immobili, pena una consistente ri-duzione del canone di manutenzio-ne dovuto dal Comune);

l quantificare la convenienza per il Comune della procedura di le-asing costruendo rispetto all’ap-palto convenzionale, più rischioso per quanto attiene la probabilità di aumento dei costi di costruzione e manutenzione, nonché di dilazione dei tempi di realizzazione;

l accertare la capacità del Comune di far fronte ai cashflow economi-ci che l’aggiudicazione della gara avrebbe determinato.

La terza fase delle attività preliminari ha visto tutto il gruppo di lavoro con-centrato nella stesura del comples-so disciplinare di gara e del relativo capitolato speciale d’appalto, con la costante preoccupazione di armoniz-zare la necessità di pervenire ad una procedura di gara conforme al Codi-ce ed al Regolamento dei contratti pubblici con l’esigenza di assicurare al Comune i maggiori vantaggi possi-bili e contemporaneamente di scon-giurare il rischio che la gara potesse andare deserta. All’inizio del mese di marzo 2013, dopo un passaggio in Consiglio Comunale per le autorizza-zioni di competenza, il bando di gara è stato finalmente pubblicato.

3. il disciplinare di garaIl bando di gara, finalizzato alla rea-lizzazione di un’operazione di Public Private Partnership per la progetta-zione esecutiva (previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta sulla base dei 4 progetti pre-liminari posti a base di gara), la realiz-zazione, il finanziamento (in leasing) e la gestione per 20 anni delle opere del polo scolastico, è stato riservato alle A.T.I. (Associazioni Temporanee di Imprese) tra due o più soggetti, aventi come capogruppo un’impresa costruttrice incaricata di eseguire i la-vori indicati negli atti di gara e, come mandante, un intermediario bancario o finanziario preposto a finanziare i lavori a mezzo di locazione finanzia-ria. Nel caso in cui il soggetto esecu-tore non fosse qualificato anche per la progettazione, lo stesso è stato au-torizzato ad avvalersi di o includere nell’A.T.I. un soggetto incaricato della progettazione.I contratti di locazione finanziaria da stipulare tra il Comune ed il sogget-to finanziatore, con durata pari a 20 anni, saranno due: il primo per finan-ziare gli interventi del lotto 1 (scuola da 4 sezioni, centro cottura ed au-ditorium), il secondo per finanziare quelli del lotto 2 (scuola da 8 sezioni). A tal fine, il Comune si appresta:

l a costituire un diritto di superficie per 40 anni a favore del soggetto fi-nanziatore sull’area di via F. Bulghe-rini dove sorgerà la nuova scuola dell’infanzia da 4 sezioni, nonché a cedere al soggetto finanziatore, a decorrere dalla stessa data e per 40 anni, la proprietà superficiaria della porzione di edificio attigua

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alla mensa (con relativa area per-tinenziale) che verrà trasformata nel nuovo centro cottura e la pro-prietà superficiaria dell’auditorium comunale;

l a costituire, a decorrere dalla data di prevista consegna dei beni di cui al lotto 1, un diritto di su-perficie per 40 anni a favore del soggetto finanziatore sull’area di via Paine dove sorgerà la nuova scuola dell’infanzia da 8 sezioni, con l’impegno da parte dell’aggiu-dicatario a demolire, all’interno del contratto di esecuzione, l’edificio scolastico di via Paine attualmente esistente entro un mese dalla de-correnza del diritto di superficie.

I corrispettivi a fronte delle cessioni dei diritti di superficie e delle pro-prietà superficiarie degli edifici, i cui valori sono stati determinati median-te apposita perizia di stima da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale, ver-ranno versati dal soggetto finanziato-re al Comune alla stipula dei contrat-ti di cessione. Parimenti, alla stipula delle locazioni, il Comune verserà al soggetto finanziatore gli anticipi con-trattuali, i cui importi corrisponde-ranno alla somma dei summenzionati corrispettivi per le aree e gli immo-bili interessati dagli interventi di cui rispettivamente ai lotti 1 e 2.Il Comune, sulla base di un mandato con rappresentanza gratuito ricevuto dal soggetto finanziatore e successi-vamente alla stipula del contratto di cessione delle aree in diritto di su-perficie e della proprietà superficiaria degli immobili oggetto di intervento, stipulerà il contratto d’appalto (inclu-sivo della progettazione esecutiva e

della realizzazione delle opere) con il soggetto esecutore, curandone il controllo e la gestione. I lavori ver-ranno realizzati dal soggetto esecu-tore ed il corrispettivo per la proget-tazione esecutiva e la realizzazione delle opere verrà corrisposto dal soggetto finanziatore a cui il soggetto esecutore e l’eventuale soggetto pro-gettista fattureranno direttamente le relative competenze.Contestualmente alla stipula del contratto di esecuzione, verrà sotto-scritto tra il Comune ed il soggetto esecutore un contratto accessorio inscindibilmente collegato ai due contratti di leasing avente per ogget-to la gestione degli immobili per tutta la durata della locazione finanziaria. A partire dalla data di consegna dei beni e contestuale messa in decor-renza dei relativi contratti di locazio-ne, il soggetto finanziatore fatturerà al Comune i canoni periodici in via anticipata ed il soggetto esecutore fatturerà al Comune i canoni di gestione degli immobili in via postici-pata.I canoni di gestione degli immobili saranno aggiornati a decorre-re dal secondo anno in base all’andamento dell’indice ISTAT – FOI e potranno essere soggetti a decurtazioni per applicazione di penali qualora, nel corso della durata della locazione, le prestazioni degli immobili non risul-tassero allineate agli standard presta-zionali rilevati alla consegna dei beni. Al termine di ciascun contratto di locazione finanziaria ed a seguito del pagamento di tutti i relativi canoni, il Comune potrà esercitare l’opzione

finale di acquisto e, previo pagamen-to dell’importo previsto per il riscat-to, divenire quindi proprietario di cia-scuna opera.

4. La fase antecedente la presentazione delle offerte

Il periodo intercorso tra la pubbli-cazione del bando e la scadenza per la presentazione delle offerte è stato particolarmente intenso per la stazione appaltante. Se prima della pubblicazione era forte il timore che la particolare situazione del setto-re bancario potesse portare ad una scarsa partecipazione alla gara, consi-derato anche alcune possibilità (quale il riscatto anticipato senza penali) che il Comune aveva inteso riservarsi, si è invece immediatamente capito che il bando redatto dal Comune di Flero

aveva riscontrato un ampio gradi-mento da parte di importanti istituti di credito italiani che, evidente-mente, ne aveva-no apprezzato la serietà ed il rigo-

re. Nei 3 mesi concessi per la pre-disposizione delle offerte (prorogati alla fine di 20 giorni per permettere la più ampia partecipazione), i quesiti che sono pervenuti al Responsabile Unico del Procedimento (arch. Irene Fiorini) sono stati numerosi (oltre 70), alcuni dei quali particolarmen-te complessi sia sul piano tecnico-progettuale che finanziario. L’Ufficio è stato costantemente impegnato

La firma deicontratti è

prevista perl’inizio del 2014

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a fornire risposte e chiarimenti sul sito comunale in tempo quasi reale e contemporaneamente ad assistere i progettisti che ne facevano richiesta nel corso dei sopralluoghi effettuati presso le aree e gli edifici interessati dagli interventi. La particolare atten-zione dedicata dal Comune sia alla redazione del disciplinare che all’eva-sione dei quesiti è stata riconosciuta anche a livello sovraccomunale, tant’è che il Comune di Flero è stato re-centemente invitato a relazionare circa l’esperienza maturata presso un convegno organizzato dalla Re-gione Liguria sull’argomento.Alla fine del mese di giugno sono finalmente scaduti i termini per la presentazione delle offerte. Le A.T.I. partecipanti sono risultate quattro (praticamente un record per que-sti tipi di gara): l’impresa Vittadello Intercantieri in associazione con la finanziaria Unicredit Leasing; la ditta Galli&Benedetti con ICCREA Banca Impresa (del gruppo BCC); la società Intesa Costruzioni aggregata alla fi-nanziaria UBI Leasing ed il consorzio di costruttori CCC in abbinamento con Leasint (finanziaria del gruppo INTESA-SANPAOLO).

5. La gara

I lavori della commissione tecnica di gara, presieduta dal Responsa-bile Unico del Procedimento, arch. Irene Fiorini e composta dall’arch. Carlo Alberto Maggiore (docen-te presso il Politecnico di Milano), dall’arch. Enrico Salvalai (respon-sabile dell’Ufficio Tecnico del Co-mune di Passirano), dagli ingegneri Antonio Manfredini e Cesare Tre-

beschi, esperti rispettivamente di impiantistica ed acustica, sono ini-ziati pochi giorni dopo la consegna delle offer te e si sono protratti lun-go tutto il mese di luglio. Tutte le offerte tecniche pervenu-te sono immediatamente apparse di buona qualità: i progetti definitivi presentati, recependo l’impostazione generale risultante dai progetti pre-liminari posti a base di gara, hanno individuato soluzioni efficaci per mas-simizzare gli indici di efficienza, rispar-mio energetico e qualità ambientale indicati dalla stazione appaltante nell’ambito dei criteri di valutazione del merito tecnico, senza tuttavia sot-trarsi alla responsabilità di indicare soluzioni particolari, talvolta alterna-tive rispetto a quelle suggerite nei documenti preliminari.L’esito della valutazione tecnica ha così restituito una graduatoria in cui i quattro concorrenti (nell’ordine Vit-tadello Intercatieri, Galli&Benedetti, Intesa Costruzioni, CCC) risultava-no esibire punteggi estremamente ravvicinati, demandando di fatto alla valutazione dell’offerta economica il compito di decidere il vincitore della gara. L’esame delle offerte economiche, basate da un lato sullo sconto re-lativo ai lavori, alle forniture ed ai canoni di manutenzione, dall’altro sullo spread da applicare al tasso di finanziamento per il leasing, ha quin-di avuto luogo in un clima di forte incertezza. Alla fine del confronto, è risultata vincitrice della gara la società Galli&Benedetti in A.T.I. con ICCREA Banca Impresa, grazie ad un ribasso sugli importi a base d’asta pari a circa il 12% e con progetti redatti da uno staff di professionisti guidati dall’arch.

Armando Russo che da un lato sono risultati particolarmente aderenti alle indicazioni architettoniche fornite nei progetti preliminari, dall’altro han-no fortemente privilegiato il ricorso ad energie alternative, con un consi-stente investimento in impianti foto-voltaici e geotermici. La gara è stata ag-giudicata in via definitiva il 23 agosto 2013, ma ha dovu-to attendere la metà di ottobre per poter essere rite-nuta ormai al riparo da rischi di ricorsi che, consi-derato l’importo a base d’asta (Euro 7.792.535,87), erano estremamente probabili.

6. La fase successiva all’aggiudicazione

Subito dopo l’aggiudicazione definitiva, è iniziato un confronto tra i progettisti dell’A.T.I. vincitrice e la commissione di verifica nominata dal Comune, com-posta ancora una volta dall’arch. Irene Fiorini (validatore) e dagli ingegneri Antonio Manfredini e Cesare Trebe-schi (supporto alla verifica).Il confronto è proseguito lungo il mese di ottobre al fine di pervenire ad una versione dei progetti definiti-vi pronta per essere inviata agli Enti preposti a rilasciare i propri pareri (ASL e Vigili del Fuoco). Tale trasmis-sione è stata effettuata nei primi gior-ni di novembre, cosicché la stazione appaltante è oggi in attesa di un ri-scontro, che dovrà avere luogo entro due mesi dalla data di invio.

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7. Le prossime scadenze

La firma dei contratti è prevista per l’inizio del 2014. A quel punto, la progettazione esecutiva potrà essere completata e, al termine, una volta verificati i progetti finali, i cantieri po-tranno essere avviati.Date le tempistiche di realizzazione previste dall’offerta vincitrice, si ri-

tiene che le opere appartenenti al primo lotto (scuola da 4 sezioni, cen-tro cottura ed auditorium) potranno essere consegnate entro l’inizio del 2015, mentre la scuola da 8 sezioni potrà essere collaudata entro i primi mesi del 2016.

8. il costo annuale

Dalla data di consegna degli immobili di cui al lotto 1 ed al lotto 2, il Comu-ne inizierà a pagare al soggetto finan-ziatore (ICCREA Banca Impresa) il canone semestrale di locazione ed al soggetto esecutore (Galli&Benedetti) quello di manutenzione. Gli esborsi, a regime, ammonteranno a comples-sivi Euro 570.000 all’anno. Vent’anni dopo la decorrenza dei contratti, il Comune potrà riscattare gli immobili versando Euro 187.000 per gli edifici di cui al lotto 1 ed Euro 150.000 per la scuola da 8 sezioni.

9. il contratto di manutenzione

Una delle peculiarità della gara assegnata dal Comune

di Flero è rappresentata dal contratto di manutenzione

ventennale degli immo-bili che costituisce una obbligazione assunta dal soggetto esecutore nei

confronti della stazione appaltante. La presenza di

tale contratto, se da un alto non permette all’esecutore di “sparire” una volta collaudata l’opera trasferendo su di esso

il rischio di disponibilità della stessa lungo i vent’anni successivi, dall’altro fa sì che il valore dell’immobile tenda a restare il più possibile invariato nel corso del tempo, prevedendo che abbiano luogo durante il periodo di locazione tutti quegli interventi di verifica, manutenzione ordinaria e straordinaria necessari a preservare i livelli prestazionali garantiti alla con-segna. L’appalto si configura pertanto come una sorta di “global service”, in cui il bene è costruito, consegnato e poi preservato in buono stato dall’ag-giudicatario. Le modalità di erogazio-ne dei servizi manutentivi sono state dettagliate in un apposito disciplinare del servizio di gestione allegato alla documentazione di gara. Tale contrat-to prevede specifici interventi di ma-nutenzione ispettiva, programmata e correttiva con periodicità ben defini-te per le diverse componenti edili ed impiantistiche degli edifici.

10. Conclusioni L’esperienza di Flero ha dimostrato come il leasing costruendo possa es-sere, se declinato nel modo corret-to, uno strumento particolarmente idoneo per gestire gare di appalto complesse anche per Enti di piccola dimensione. Il Comune è fiero di aver in tal modo contribuito a consolida-re uno strumento che ha le carte in regola per assumere nel tempo un ri-lievo sempre più centrale nell’ambito delle procedure di appalto pubblico, rappresentando un efficace strumen-to di coinvolgimento dei privati al fine di garantire tempi e costi certi per la conclusione dei lavori e la preserva-zione in buono stato delle opere.

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La scuola dell’infanziadi via Paine

La nuova scuola dell’infanzia di Via Paine sarà realizzata sul sedime di quella esistente, che verrà demolita, in posizione leggermente arretrata. È progettata per ospitare 8 sezioni, per un totale di 200 bambini, dispo-ste una in fianco all’altra in modo da garantire per tutte il medesimo affac-cio a sud verso il parco e le migliori condizioni di soleggiamento.

DISTRIBUZIONE INTERNAL’edificio si sviluppa longitudinal-mente da est a ovest, parallelamente alla strada. Al centro sono colloca-ti gli spazi per la didattica, mentre agli estremi, da un lato, gli spazi per

l’accoglienza di bambini e famiglie e, dall’altro, gli spazi di servizio ed ac-cessori, dall’altro. Gli ambienti sono tutti collegati da un unico corrido-io di distribuzione posto a nord in modo da fare da filtro tra la strada e il cuore della scuola.

LE SEZIONILe sezioni sono state progettate per garantire la massima flessibilità degli spazi: pur essendo infatti indipendenti le une dalle altre, possono all’esigenza essere collegate due a due mediante l’apertura di pareti mobili insono-rizzate, per consentire il raddoppio degli spazi. Ogni coppia di sezioni si sviluppa attorno ad un piccolo patio interno condiviso: uno spazio a cielo aperto inteso come aula didattica e, al tempo stesso, fonte di aria e di

luce diretta per gli ambienti interni.Ogni sezione è dotata di proprio spo-gliatoio, locali igienici, aula per attività libere (tranquille o in movimento), aula per le attività ordinate (attività a tavolino). Quest’ultima in partico-lare affaccia sia verso il giardino della scuola ed il parco pubblico sia verso l’ampio portico coperto della sezione.

SPAZIO POLIFUNZIONALEL’edificio è dotato altresì di un’am-pia aula collettiva posta in adiacenza all’ingresso della scuola. È uno spazio multifunzionale accessorio pensa-to sia per le attività di gruppo della scuola sia come spazio autonomo da destinare, negli orari di chiusura della materna, ad attività pubbliche extra-scolastiche.La sala, volutamente priva di arredi o poltrone fisse, potrà ospitare fino a 120 posti a sedere. In base alle esi-genze, però, lo spazio potrà essere ulteriormente suddiviso mediante tenda mobile oppure liberato dalle sedute, libere ed impilabili, ed impie-gato per attività a corpo libero.

le oPerein LeAsiNG

Scuola via Paine: vista prospettica sud-ovest

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SOSTENIBILITÀ ENERGETICA COMFORT AMBIENTALE ECOSOSTENIBILITÀLe soluzioni scelte in campo costrut-tivo ed impiantistico sono volte al:l raggiungimento di un elevato com-

fort ambientale per gli utilizzatori della scuola

l contenimento dei consumi ener-getici (edificio in classe A)

l impiego di materiali ecocompa-tibili (prodotti con materie prime rinnovabili e facilmente riciclabili).

L’ossatura dell’edificio in calcestruz-zo armato è completamente rive-stita con materiali isolanti tali da assicurare un involucro edilizio ad alta efficienza (dispersioni termiche pressoché nulle). L’impiego di ma-teriali fonoassorbenti assicura inve-ce il comfort acustico ideale per la didattica.L’impianto di climatizzazione, con pompa di calore alimentata da ac-qua di falda (geotermico) e collegata al fotovoltaico in copertura, è co-stituito da pannelli a pavimento che garantiscono caldo ottimale nella sta-gione invernale e fresco nella stagio-ne estiva. Ad esso si affianca il sistema di ventilazione meccanica controllata che, estraendo aria viziata dagli am-bienti di servizio ed immettendo aria pulita negli ambienti principali, assicu-

ra sempre il corretto ricambio d’aria nella scuola.L’impianto di illuminazione, dotato di sensori di luminosità e regolazione automatica della luce, garantisce il massimo comfort visivo (ad esem-pio il livello di luce sul piano di lavoro è mantenuto costante).

GLI SPAZI APERTIIl perimetro dell’area esterna di per-tinenza della scuola salvaguarda il più possibile il parco pubblico esistente. In lato sud infatti la posizione della re-cinzione resta pressoché invariata. In lato est invece lo spazio della scuola si dilata per permettere il necessario raddoppio delle sezioni (dalle 4 se-zioni attuali alle 8 di progetto). Il giardino della scuola, disposto tutt’attorno all’edificio, travalica di fatto la recinzione dell’edificio scola-stico e diventa tutt’uno con il bosco esistente.

La scuola dell’infanziadi via Bulgherini (scuola dei Ciliegi)

La nuova scuola dell’infanzia di Via Bulgherini sarà realizzata all’interno

del Polo Scolastico di Via Aldo Moro, tra l’edificio della media e l’audito-rium. È progettata per ospitare 4 se-zioni, per un totale di 100 bambini, distribuite all’interno di un edificio a pianta quadrata di un solo piano.

DISTRIBUZIONE INTERNALa pianta dell’edificio è modulare, composta da venti blocchi di dimen-sione 7,50 x 7,50 metri. Ogni modulo esprime una specifica funzione e la loro aggregazione costituisce lo spa-zio per la sezione, per le attività co-muni e per i servizi. Le 4 sezioni sono poste negli angoli dell’edificio, connesse tra di loro me-diante uno spazio centrale multifun-zionale (dedicato alla accoglienza, alle attività di movimento, alle esposizioni e alle attività comuni) e a due piccoli patii a cielo aperto.

LE SEZIONILa modularità dell’edificio permette di utilizzare gli spazi in maniera estre-mamente flessibile: mediante pan-nelli scorrevoli è, infatti, possibile di volta in volta dilatare gli ambienti di ogni sezione inglobando parte dello spazio per attività libere e movimen-to. Allo stesso modo un sistema di vetrate apribili permette di estende-re gli spazi interni alla sezione verso l’esterno, nei cortili all’aperto, che di-

Scuola dei Ciliegi: sezione aule

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ventano vere e proprie stanze verdi.Ogni modulo sezione è comunque composto da spazi interni propri: l’aula per le attività a tavolino, un pic-colo refettorio e i servizi igienici.

SOSTENIBILITÀ ENERGETICA COMFORT AMBIENTALE ECOSOSTENIBILITÀLe soluzione scelte in campo costrut-tivo ed impiantistico sono volte al:l raggiungimento di un elevato

comfort ambientale termico ed acustico

l contenimento dei consumi ener-getici (edificio in classe A)

l impiego di materiali biologici ed ecocompatibili (prodotti con ma-terie prime rinnovabili e falcimente riciclabili).

L’edificio è realizzato con struttura portante e tamponamenti intera-mente in legno, rivestiti da materiali isolanti in grado di garantire il richie-sto benessere termico ed acustico.Gli impianti sono alimentati da ener-gie pulite e rinnovabili. L’impianto

di climatizzazione in particolare trae energia dal geotermico e dai pannelli fotovoltaici (quest’ultimi da installare sulla copertura dell’auditorium) per il funzionamento del riscaldamento e raffreddamento a pavimento e la produzione di acqua calda sanitaria.Un impianto di ventilazione mecca-nica controllata (estrazione forzata di aria viziata ed immissione forzata di aria pulita) oltre ad assicurare il cor-retto ricambio d’aria nella scuola ed il comfort ambientale, permette, me-diante recuperatore di calore, di trarre il massimo beneficio dall’energia ter-mica prodotta evitando ogni spreco.

GLI SPAZI APERTIGli accessi alla scuola avverranno dal parcheggio di Via Bulgherini. L’area esterna di pertinenza della scuola materna verrà separata da quella de-gli edifici circostanti (scuola media ed auditorium) da una nuova recinzione il più possibile mitigata da una siepe ornamentale. L’area a verde, attrezza-ta per il gioco e la didattica all’aperto, verrà completata dalla piantumazio-ne di alberi di ciliegio (da cui il nome della scuola).

il Centro Cottura

Ubicato all’interno del Polo Scolasti-co di Via Aldo Moro, il nuovo centro cottura nasce in ampliamento dell’at-tuale spazio per la preparazione dei pasti accanto alla mensa, fino a rag-giungere una superficie complessiva di 200,00 mq.Pensato per sopperire alle necessità delle due materne, della scuola ele-

Centro cottura nella pianta della scuola primaria

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mentare e media e dei pasti a do-micilio per gli anziani, è dimensionato per produrre fino a 1000 pasti.

STRUTTURA E DISTRIBUZIONE INTERNAL’ampliamento è analogo, per scelte architettoniche e materiali impiegati, all’edificio esistente: vengono infatti riproposti rivestimento in cemento faccia a vista e ampie vetrate.

La distribuzione interna deriva dal necessario rispetto delle norme igie-nico sanitarie in vigore e dall’ottimale utilizzo delle potenzialità della strut-tura nella collocazione di arredi ed attrezzature, spazi di servizio e suddi-visione in zone (zona cottura, prepa-razione carni e pesce, preparazione verdure, preparazione piatti freddi, diete speciali, zona porzionatura e confezionamento, zona lavaggio).

Particolare attenzione è posta allo studio dei flussi in en-trata ed uscita e ai per-corsi pulito-sporco e caldo-freddo. L’accesso delle merci resta in-variato, da Via Aldo Moro fino alla zona di carico e scarico nel cortile dell’ele-mentare. Per age-volare tale area vie-ne ampliata e dotata di un’ulteriore copertura a protezione degli agenti atmo-sferici. Le derrate alimentari in entrata vengono stoccate e col-locate in dispensa senza interferire

con la cucina, mentre i piatti lavorati, dopo essere stati confezionati e col-locati in appositi contenitori termici, vengono caricati sul mezzo e portati a destinazione (scuole dell’infanzia e pasti domiciliari). Per gli utenti della scuola elementare e media la som-ministrazione invece è diretta nell’at-tigua mensa esistente.

SOSTENIBILITÀ ENERGETICA E FONTI RINNOVABILIL’involucro del nuovo edificio è pro-gettato per evitare dispersioni ener-getiche e rispondere ad elevati stan-dard di isolamento.Gli impianti integrano quelli esistenti e sono completati dalla realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico ubicato sul tetto dell’attigua palestra del polo scolastico.

il completamento dell’Auditorium Comunale

L’edificio esistente è un prefabbrica-to costituito da struttura portante in cemento armato, tegoli di copertura e pannelli perimetrali di tampona-mento in precompresso. Attualmen-te risulta terminato per la sola parte strutturale (ad eccezione della zona servizi e biglietteria) e ancora privo di finiture, arredi e della gran parte dell’impiantistica.Il progetto di completamento pre-vede di rendere l’edificio operativo, completo di isolamenti termo-acusti-ci, impianti ed arredi.

DISTRIBUZIONE INTERNALa struttura è organizzata su un unico livello. Gli spazi esistenti e le funzioni sono distribuiti in semplice succes-sione spaziale, partendo dall’ingresso verso il palco: foyer di ingresso con biglietteria, servizi e locali tecnici, sala gradinata con poltroncine per il pub-blico e locale di proiezione, palcosce-nico con camerini e spazi magazzino.Il completamento interessa sia l’or-ganizzazione del palcoscenico, della sala e del foyer, sia le opere di finitura interne di tutta la struttura e la dota-zione impiantistica.

COMFORT ACUSTICOData la natura multifunzionale della sala (teatro, cinema, sala riunioni, …) è necessario scegliere la soluzione che meglio si adegua alla varietà di utilizzo degli ambienti; ciò vale sicu-ramente per le attrezzature e per l’impiantistica, ma soprattutto per l’acustica. Il comfort acustico infatti è

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quell’elemento che, se pur non visto, determina la funzionalità e l’acco-glienza di un auditorium.Per meglio soddisfare questa condi-zione le pareti ed il soffitto della sala saranno rivestiti con pannelli fono-assorbenti, sagomati e posizionati in modo da ridurre il riverbero della sala e meglio direzionare le onde so-nore. Anche il rivestimento in tessu-to delle poltroncine di sala contribu-irà a migliorare il benessere acustico degli spettatori.

IMPIANTISTICAPer contenere le apparecchiature necessarie al funzionamento degli impianti verrà realizzato un nuovo volume tecnico addossato alla faccia-ta est. L’impianto di climatizzazione è previsto ad aria, alimentato da pom-pa di calore collegata a geotermico, e progettato in modo da garantire il rapido riscaldamento/raffreddamen-

to dell’edificio in relazione all’uso de-gli spazi. Il posizionamento e dimen-sionamento delle apparecchiature e delle bocchette di mandata e ripresa è studiato per non compromettere il benessere acustico degli utenti e garantire il comfort termico.Per soddisfare le richieste di energia elettrica dell’edificio saranno installati pannelli fotovoltaici in copertura.

Auditorium: pianta

Motus, socialita’ e salute

“Motus, camminiamo insieme” è un’iniziativa sviluppatosi nel nostro territorio ormai da qualche mese.Il progetto è stato perfezionato dall’Associazione diabetici della Provincia di Brescia ed è patrocinata dal Comune di Flero.Motus si articola in due incontri settimanali della durata approssimativa di un’ora. Un’ora in cui i partecipanti

camminano nei dintorni del nostro Comune.Camminare è l’attività fisica più semplice, economica e sicura ed ha inoltre una preziosa funzione di prevenzione, anche al di fuori della problematica del diabete.Ovviamente gli incontri di Motus svolgono al meglio anche le funzioni di aggregazione e socializzazione, a beneficio dello spirito oltre che del fisico.

In un clima allegro e salutare i partecipanti invitano ad unirvi a loro

perché, in fondo, bastano un paiodi scarpe comode, voglia di muoversi e di stare insieme.Ci si incontra in Piazza IV Novembre il martedì sera ed il venerdì sera alle ore 18.00. La partecipazione alle attività di Motus è gratuita.

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l'intervista

res publica

all’assessorealla Pubblica istruzionee al Commercio

Buongiorno assessore. Partiamo dall’inizio e cioè dalla sua prima esperienza in qualità di amministra-tore, che, mi pare, risale al 1993 quando, eletta consigliere comunale nelle liste della Democrazia Cristia-na, fu chiamata dall’allora Sindaco Barbaglio ad assumere la funzione di assessore alla pubblica istruzione, funzione che ha ricoperto fino al 1997. Che cosa la spinse a candidar-si e poi ad accettare quell’incarico?

In famiglia da sempre ho sentito parlare di diritti e doveri, di pari dignità sociale, di lavoro, di istruzione. Del resto con un padre che lavorava alla OM di Brescia ed uno zio “sindacalista” nella stessa fabbrica, questi argomenti erano sempre all’ordine del giorno. Io ascoltavo con attenzione e nel contempo partecipavo ai dibattiti politici presso il cir-colo della DC a Flero, proprio in quegli anni ’70 e ’80 in cui sono avvenuti gli episodi forse più bui della nostra storia democratica. In continuità con il percorso avviato tra le fila di quel circolo, mi sono candidata nel ’93 nella lista della DC per le elezioni comunali di Flero. Ad elezione avvenuta, la nomina ad assessore non avvenne automaticamente: fino ad allora, nessuna donna aveva violato i confini del “feudo”, tutto al maschile, rappresentato dalla giunta Barbaglio. Per

anni, infatti, l’incarico di assessore alla Pubblica Istruzione era stato ricoperto dal maestro Prandelli, che in quell’oc-casione non si era candidato in seguito ad alcuni contrasti con il Sindaco Bruno Barbaglio. Bruno mi convocò nel suo studio un pomeriggio e mi disse che mi avrebbe affidato l’incarico di assessore alla pubblica istruzione, conceden-domi 6 mesi di prova. Non temevo Barbaglio e ricordo che gli dissi che non c’era alcun mese di prova: o mi affidava l’incarico senza remore oppure avrei continuato a svolgere la funzione di semplice consigliere senza alcuna pretesa. Mi affidò l’incarico dopo mezz’ora di colloquio e nei mesi a venire dimostrò sempre grande rispetto nei miei confronti. Dopo due anni, fu vittima di un grave incidente stradale e qualche anno dopo abbandonò la scena politica. Mi dispiac-que molto: avevo perso un interlocutore autorevole da cui avrei potuto imparare ancora tante cose.

Nel 2011 si presenta nella lista civi-ca “Buongiorno Flero” che vince le elezioni Comunali. Il Sindaco Peder-soli le chiede di assumere le deleghe all’istruzione ed al commercio e lei, ancora una volta, accetta. Le motiva-zioni sono sempre le stesse? Oppure gli anni ed il mutato contesto sociale e politico hanno cambiato qualcosa?

Le motivazioni che mi hanno indotto a candidarmi sono le stesse: la medesima passione per la politica e la voglia di partecipare alla vita della comunità. Così, un po’ ina-spettatamente, mi sono nuovamente ritrovata a svolgere l’incarico di assessore. Certamente il contesto è cambiato: il partito in cui militavo negli anni ’80 non esiste più e sono scomparse figure autorevoli di grande spessore da cui tra-

In questo numero, la rubrica “Res publica” è felice di presentare ai propri lettori un’intervista a Piera Prederi, assessore alla Pubblica Istruzione ed al Commercio.

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evo energia, consiglio e sostegno. Anch’io sono cambiata e, se posso dirlo, credo di essere migliorata: parole come giustizia sociale, formazione, educazione, cultura, solida-rietà, tolleranza, convivenza civile, cittadinanza attiva e impegno sociale si sono trasformate da concetti astratti in esigenze concrete. Esigenze che ho l’occasione di esaudire, almeno in parte, attraverso le azioni che compio assieme alle persone con cui trascorro il tempo in amministrazio-ne e che devo ringraziare per l’opportunità che mi hanno nuovamente offerto.

Quali sono le principali differenze tra la sua prima esperienza da as-sessore e quella attuale?

La vita in amministrazione a quel tempo era molto più faci-le. Ognuno aveva i propri compiti, un proprio “portafoglio” (custodito dal ragioniere) con riferimento al quale pro-grammare e decidere. Ogni assessore portava le proposte di propria competenza in giunta, interveniva sulle proposte degli altri e poi si votava. Talvolta il Sindaco, si muoveva in totale autonomia. Senza dubbio l’apparato amministrativo risultava più semplice da gestire. Non vi erano patti di sta-bilità e bilanci blindati. Nella gestione, la distinzione tra le funzioni del personale politico e quelle degli uffici non era così netta, gli adempimenti burocratici erano molto meno numerosi, i segretari comunali avevano molto più peso giuridico. In qualità di lavoratore dipendente, per svolge-re il ruolo di assessore, mi ero riservata un pomeriggio la settimana per partecipare alla giunta e qualche serata per i consigli comunali o per altre iniziative. Oggi, non è più come allora. Innanzitutto è assolutamente necessario un lavoro di squadra, con la consapevolezza che ogni azione è legata all’altra; avere ben chiari alcuni obiettivi da persegui-re; essere davvero in sintonia perfetta con gli altri ammini-stratori; avere la voglia e la volontà di tornare a studiare, di aggiornarsi quotidianamente e di condividere ciò che si è appreso. E poi ci vuole molto, ma molto tempo

Assessore, come è noto, l’attuale Amministrazione ha approvato im-portanti investimenti a favore della scuola. Mi riferisco principalmente alla realizzazione delle due nuo-ve scuole dell’infanzia, del centro cottura per la mensa e dei lavori di completamento dell’auditorium, lasciato incompiuto dalla preceden-

te amministrazione. Sappiamo che queste opere verranno realizzate mediante un appalto di leasing pub-blico che impegnerà finanziariamen-te il Comune per i prossimi 20 anni (si parla di una rata annuale pari a circa 570.000 euro). Sulla pagina facebook del Comune di Flero, al-cuni cittadini sostengono che questi soldi siano mal spesi, perché ci sa-rebbero molti interventi più urgenti (ne cito alcuni: strade, marciapiedi, fognatura, acquedotto). Da respon-sabile della pubblica istruzione, cosa ne pensa?

In questi anni la scuola è stata privata di importanti risorse economiche. Chi ci ha governati pare aver scordato il do-vere primario di accompagnare la formazione dei nostri bambini, nel loro interesse ma anche per la comunità. Se qualche buca stradale può aspettare, i bambini non posso-no. E’ per questo che abbiamo deciso di realizzare con ur-genza le due nuove scuole dell’infanzia: quelle attuali sono infatti ormai troppo piccole (in alcune sezioni si superano i 25 alunni) e funzionalmente obsolete. Senza parlare dei co-sti energetici, che in strutture termicamente poco isolate e prive di accorgimenti per l’utilizzo di fonti rinnovabili, sono sempre più esorbitanti. Chiaramente i “muri” non bastano: una buona scuola richiede infatti, oltre alle strutture, una efficiente organizzazione ed una seria offerta formativa. Proprio per questo, per la prima volta nel 2013 è stata predisposta una gara, vinta dalla Cooperativa Tempo Libero Onlus, per la gestione unitaria di tutti i servizi della scuo-la dell’infanzia. In tal modo, è stato possibile consolidare l’esperienza educativo-didattica avviata verso la fine del 2012, che prevede la compresenza per ogni classe di due insegnanti ed un insieme di figure collaterali (insegnanti di sostegno, assistenti, ausiliari, ecc.) dirette dalla coordinatrice Dott.ssa Monica Arrigotti. La formazione delle insegnanti e la supervisione del lavoro e dell’impianto organizzativo è stata affidata alla Dott.ssa Mariella Bocca, con la quale si è instaurata una collaborazione a partire dal 2011.

L’amministrazione che vi ha prece-duto aveva elaborato un progetto preliminare per realizzare una nuo-va scuola dell’infanzia da 12 sezioni

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al posto di quella attualmente col-locata in via Paine. Il progetto, pre-disposto nel 2003 spendendo circa 40.000 euro, non fu mai realizzato. Anche voi, nel programma elettora-le della lista “Buongiorno Flero”, ave-vate ipotizzato di realizzare un’unica scuola da 12 sezioni. Poi avete cam-biato idea, optando per due ples-si separati: uno da 4 sezioni in via Bulgherini, vicino alle scuole medie, l’altro da 8 sezioni in via Paine, al po-sto dell’attuale edificio da 4 sezioni. Perché questo cambio di rotta?

Perché la normativa sull’edilizia scolastica impedisce di re-alizzare scuole dell’infanzia con più di 9 sezioni. Il Decreto Ministeriale del 18 dicembre 1975 sancisce infatti letteral-mente che “tenuto conto dell’antieconomicità e dell’inoppor-tunità degli edifici di una o due sezioni, si deve evitare, per quanto possibile, di realizzare edifici di dimensioni inferiori alle tre sezioni … Dal punto di vista didattico e logistico è oppor-tuno prevedere, laddove possibile, edifici contigui per scuole materne ed elementari. La dimensione massima è fissata in nove sezioni”.

Circa la scuola di via Paine, qualcu-no in paese sostiene che anziché demolire l’edificio esistente avreb-be avuto più senso ristrutturarlo. Davvero la ristrutturazione avrebbe comportato un risparmio econo-mico? E poi sarebbe stata davvero possibile, considerate le nuove nor-mative anti-sismiche previste per gli edifici scolastici?

Ci troviamo di fronte ad un edificio costruito nel 1976, al di fuori di qualsiasi parametro previsto dalla successiva nor-mativa antisismica per gli edifici scolastici. I tecnici hanno confermato che il costo per adeguare l’edificio di via Paine alle prescrizioni antisismiche sarebbe stato ben maggiore di quanto necessario per abbatterlo e ricostruirlo. A tale proposito, stupisce la superficialità di qualcuno che sola-mente pochi anni fa reclamava l’adeguamento della scuola media alle norme antisismiche e che oggi, forse perché i suoi figli non frequentano la scuola dell’infanzia, ritiene inu-tile intervenire sulla scuola di via Paine.

Sappiamo che uno dei progetti av-viati dall’istituto comprensivo di via Aldo Moro (scuola primaria e secondaria di primo grado) diret-to dalla Prof.ssa Coppini riguarda la “dematerializzazione” dei libri di testo cartacei, secondo le linee im-partite dal Ministero della Pubblica Istruzione. Cosa può dirci a propo-sito di questo progetto? A che pun-to è? Quali sono le azioni concrete che il Comune ha posto o sta po-nendo in essere per sostenerlo?

Già con la programmazione del diritto allo studio 2012-2013 si era tenuto conto della scelta che la scuola aveva compiuto in piena autonomia e con riferimento all’ar-ticolo 6 del DPR 275/99, che consente di sperimenta-re strumenti didattici diversi dal libro di testo. La scelta alternativa può riferirsi a testi narrativi, manuali, sussidi audiovisivi il cui costo complessivo per la scuola primaria deve essere equivalente alla somma delle cedole librarie. Quest’anno l’Amministrazione Comunale ha ulterior-mente sostenuto questa scelta provvedendo ad installa-re, sia presso le scuole elementari che presso le medie, una rete wireless in modo da garantire ad ogni aula la copertura necessaria per il funzionamento delle Lava-gne Interattive Multimediali (LIM), predisponendo anche il collegamento, tramite password personale, di docenti, studenti, ospiti, amministratori e dirigenti. Non solo: la rete della scuola è stata connessa a quella del Comune, al fine di consentire alla segreteria di utilizzare uno spa-zio riservato sul server comunale. Il collegamento tra le scuole ed il Comune viene effettuato mediante ponte radio dedicato. In aggiunta alla spesa di installazione della rete, il piano ha previsto un ulteriore stanziamento di Euro 10.000,00 per l’acquisto di nuove LIM. Ora, com-pete ai docenti elaborare il percorso didattico adatto

la piazza è per definizione luogo di incontro,

di manifestazione, di cerimonia,

di spettacoloe di privilegiata

funzione pubblica

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alla classe ed agli alunni, indipendentemente dalle scelte dettate dalle consuetudini o dalle case editrici.

Lei, oltre che assessore all’istruzio-ne, ricopre anche l’incarico di asses-sore al commercio. Uno degli obiet-tivi dichiarati all’interno del vostro programma elettorale riguardava il deciso sostegno al commercio di vi-cinato quale fattore di promozione del territorio e di coesione totale. A due anni e mezzo dalla vittoria elet-torale, ritiene che tale obiettivo sia stato adeguatamente perseguito?

Ciò che caratterizza l’Amministrazione, in ogni scelta che compie, è la volontà di tutelare e promuovere il nostro territorio. Per questo motivo, appena insediati, nel maggio 2011, siamo riusciti in extremis a “salire sul treno”, già par-tito, del distretto commerciale creato dai Comuni di Ron-cadelle, Castel Mella e Torbole Casaglia, partecipando ad un bando regionale che prevedeva fondi a favore del com-parto. In un primo momento la richiesta di finanziamento inoltrata dal distretto non è andata a buon fine e quindi ci siamo ripresentati l’anno successivo. Questa volta è anda-ta meglio: abbiamo infatti ottenuto l’assegnazione di fondi, da suddividere con i commercianti, per la promozione di iniziative di marketing territoriale. Tra queste, i mercatini di Natale svoltisi qualche giorno fa, sono certamente divenuti una tradizione ed un importante momento di attrazione.

L’ipotesi di pedonalizzare Piazza IV Novembre contenuta nel piano di riqualificazione approvato dal Comune alcuni mesi fa ha suscita-to la forte contrarietà di numerosi commercianti che hanno dato vita ad una raccolta di firme ritenendo che la chiusura al traffico della piaz-za avrebbe danneggiato il commer-cio locale. Qual è la sua opinione sull’argomento?

Nella nostra tradizione culturale e architettonica, la piazza è per definizione luogo di incontro, di manifestazione, di cerimonia, di spettacolo e di privilegiata funzione pub-blica. Pertanto e a maggior ragione un punto di scambio commerciale. Uno scambio che riteniamo possa essere più intenso e desiderabile in un luogo bello, accogliente e so-

prattutto facilmente raggiungibile mediante un sistema di parcheggi pubblici attigui alla piazza, ma che non occupino la piazza. Per queste ragioni, nel corso dell’anno, abbiamo dapprima approvato un piano urbanistico che definisce le linee per intervenire nel centro storico di Flero (da via Garibaldi fino a via Umberto I) lungo un arco temporale di 10/15 anni e contemporaneamente riportato il mercato settimanale in piazza IV Novembre. La recente introduzione del disco orario ha infine reso più semplice la sosta breve in centro (tipica di chi si ferma per commissioni od acqui-sti), nell’attesa di realizzare il grande parcheggio di pubblica utilità previsto dal piano sul retro di Piazza Vecchia.

Lei, oltre che assessore, è anche genitore di un ragazzino di 14 anni. Che cosa pensa degli atti di van-dalismo (lampioni rotti, recinzioni danneggiate, introduzione negli spa-zi scolastici negli orari di chiusura, ostacoli appositamente abbandonati sulle carreggiate stradali, ecc.) com-messi da gruppi di preadolescenti o adolescenti che stanno interessan-do Flero da alcuni anni e che si sono intensificati negli ultimi mesi? Quali le responsabilità? Cosa si potrebbe fare per arginare il fenomeno?

Nessuno purtroppo ha in tasca le ricette per arginare que-sto fenomeno. Un apposito gruppo di lavoro è appena stato costituito, con la partecipazione delle associazioni territoriali, tra cui Mondo Bambino e U.S. Flero, del C.A.G. dell’Oratorio, della dott.ssa Profeta (già responsabile dello sportello d’ascolto scolastico). Nell’ambito dei fondi per il sostegno all’offerta formativa scolastica, abbiamo stanzia-to risorse per finanziare alcuni progetti di “Cittadinanza attiva” e stiamo lavorando affinché i ragazzi della scuola media ritornino a scegliere il tempo prolungato (ormai ab-bandonato). Stiamo insomma provando a costruire per-corsi di responsabilizzazione civile. Ma non basta. Un’intera collettività si deve interrogare e deve iniziare ad essere maggiormente presente sul territorio. Anche se le assicuro che, parlando da genitore, è molto più semplice ammini-strare un comune di 8.500 abitanti piuttosto che gestire un ragazzino di 14 anni…

Grazie e buona fortuna. Ne ho proprio bisogno!!

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in primo piano

dall'amministrazione comunale

in primo piano

Alla fine del 2012 l’Amministrazione Comunale ha avviato le procedure per la redazione del Piano Genera-le del Traffico Urbano (PGTU): uno strumento, previsto dal Nuovo Co-dice della Strada, finalizzato a miglio-rare le condizioni di circolazione e la sicurezza stradale ed al tempo stesso ridurre l’inquinamento acustico e at-mosferico. La redazione del PGTU si articolata in due fasi.La prima fase rappresenta lo studio e l’analisi del territorio e dei flussi di traffico in essere a partire da cam-pagne di rilevazione svolte tra la fine del 2012 ed i primi mesi del 2013. Tali indagini sono essenziali per l’ac-quisizione di dati numerici e misura-bili da utilizzare nell’elaborazione del modello matematico su cui si basa la successiva fase di progettazione.La seconda fase, infatti, a partire dalle criticità emerse dalle indagini e dalla simulazione dei flussi di traffico esi-stenti e futuri, mette in campo una serie di interventi correttivi della circolazione stradale, misurando e verificando numericamente le conse-guenze di tali scelte.Gli interventi così proposti rappre-sentano una pianificazione di breve-medio-lungo periodo che ha imme-diata realizzabilità: i documenti stessi

del PGTU non restano degli “esercizi sterili”, ma divengono degli studi di fattibilità che entrano nella program-mazione triennale delle opere pub-bliche del Comune.In questo modo, in maniera program-mata e non improvvisata, i lavori di adeguamento stradale vengono di-stributi sulle varie annualità.Nel dettaglio il PGTU, che verrà sot-toposto in bozza nelle prossime set-timane alla Consulta Urbanistica e ai cittadini prima della fase di approva-zione, prevede nel breve periodo la variazione dei sensi di percorrenza e la riqualificazione di alcuni tratti stra-dali nella zona del centro (Via Um-berto I, Via Paolo VI, Via Garibaldi, Via Colomberino, Via Battisti, Via Paine) in modo da risolvere le intersezioni pericolose del centro abitato e inse-rire elementi di rallenta-mento della velocità dei veicoli.Al fine di tutelare gli utenti deboli della strada nell’abitato e far prevalere le funzioni propriamente urbane (residenza, com-mercio locale, …) sulle esigenze del traffico mo-torizzato è inoltre prevista la gradua-le istituzione di due zone 30 (area estesa in cui vige il limite di velocità

pari a 30 Km/h) in corrispondenza del centro storico e dell’area Via San martino-Via Breda-Via Del Ciuchì. Con lo stesso obiettivo è proposta l’individuazione di strade residen-ziali, cioè vie ad uso quasi esclusivo dei residenti e con limiti di velocità molto bassi, delimitate da apposita segnaletica di ingresso e i cui accessi sono strutturati come “porte di in-gresso” che le rendano riconoscibili all’utente: è il caso ad esempio del Villaggio Padre Marcolini, Via Canossi, delle cooperative di Via Buizza e Via Aldo Moro. Il procedimento di approvazione del PGTU dovrebbe concludersi nei pri-mi mesi del 2014 procedendo poi nel corso dell’anno alla realizzazione dei primi interventi di riqualificazio-

ne sulle Via Umberto I (nel tratto da Via Pa-olo VI fino alla Piaz-za) e Via Paolo VI.

il piano generale deltraffico urbano

(PGtu)

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viabilità in primo piano

il disco orario

Dal 15 agosto 2013 è entrato in funzione il disco orario su Piazza IV Novembre e in Via Vittorio Emanuele II. Il provvedimento serve a creare circolarità di sosta e pertanto garantire la fruibilità

degli spazi commerciali e ricreativi. È in funzione tutti i giorni feriali compreso il sabato dalle 8 alle 20. Nella planimetria sono indicate in blu tutte le aree soggette a disco orario.

ASSEMBLEA PUBBLICAMERCOLEDÌ 8 GENNAIO - ORE 17,30

Municipio di FLERO - Sala consiliareL’Amministrazione Comunale incontra la cittadinanza

per illustrare le attività in corso e quelle in programma.

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natura e ambiente natura e ambiente

Alla fine del 2013 scadrà l’appalto in essere con l’attuale gestore del ser-vizio di igiene pubblica (Aprica-Bico). Con il 2014 la modalità di raccolta dei rifiuti verrà modificata per pas-sare dall’attuale sistema a cassonetti stradali ad un sistema di differenzia-zione spinta mediante raccolta por-ta a porta. Cambiare il servizio è di fatto un passaggio obbligato: è dovuto per legge (Flero attualmente ha una per-centuale di raccolta differenziata del 40% circa a fronte del richiesto 65% minimo), è necessario per arginare la migrazione dei rifiuti dai comuni contermini e l’abbandono generaliz-zato, è un impegno inderogabile ed improrogabile verso l’ambiente ed il nostro futuro.

Basti pensare che attual-mente la produ-

zione di rifiuti procapite di Flero è pari a 674 Kg all’anno per una pro-duzione complessiva del comune di 5862 tonnellate di rifiuto annuali. Le previsioni con un servizio porta a porta che raggiunge una percentuale di raccolta differenziata del 65% sono di 494 Kg all’anno per una produzio-ne complessiva di 4283 tonnellate all’anno, con un valore di rifiuto in-differenziato procapite che passa da 360 a 90 Kg all’anno. Un dato impor-tante che deve far riflettere.

Il bando di gara che descrive le modalità di svolgimento del nuovo servizio è in corso di pubblicazio-ne. Il servizio sarà svolto mediante raccolta domiciliare settimanale (1 volta a settimana) per carta, vetro e lattine, plastica e secco residuo (cioè la frazione indifferenziata); bisettima-nale per il ritiro dell’umido (il rifiuto organico) tranne per bar-ristoranti-

supermercati che potranno usu-fruire di un terzo passaggio

a settimana. Per il verde verrà mantenuto il servizio di raccolta domiciliare ma con modalità diverse dall’attuale: verrà infatti svolto solo per le utenze

che ne faranno richiesta e alle quali verrà fornito un contenitore carrel-lato (previsto in due diverse taglie) da esporre il giorno di raccolta. In questo modo verranno contenuti i costi e prevenuti gli abbandoni di sacchi di verde nei parchi pubblici o lungo le vie ad ogni ora del giorno e della settimana. A tutti gli utenti re-sterà sempre la possibilità di conferi-re il proprio rifiuto vegetale all’isola ecologica negli orari di apertura (a tal fine è prevista un’apertura della piat-taforma anche la domenica mattina).Circa la raccolta domiciliare di panno-lini e similari, sulla scorta delle espe-rienze degli altri Comuni e dell’attuale impossibilità di riciclare il pannolino tradizionale, si è scelto di non istitui-re da subito un servizio specifico che non produrrebbe vantaggi ma solo costi. Essendo al momento destinati al solo termoutilizzatore, pannolini e pannoloni dovranno essere inseriti nel sacco dell’indifferenziato (la fra-zione del secco residuo) o portati in isola ecologica nel container apposi-tamente individuato. Se in futuro, così come alcune esperienze fuori dalla nostra Provincia ci mostrano, sarà possibile riciclare il classico pannolino, il Comune sarà in grado di attivare un servizio domiciliare dedicato.

la raccolta porta a porta

approda a Flero

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natura e ambiente natura e ambiente

Già da subito comunque i cittadini con a carico bambini di età inferio-re ai 3 anni o anziani usufruiranno di correttivi nel calcolo della frazione di indifferenziato conferito in modo da non essere penalizzati in tariffa ri-spetto alle altre utenze.Diverso è invece il discorso del pan-nolino compostabile (attenzione non semplicemente biodegradabile) che, se certificato, potrà essere da su-bito conferito insieme alla frazione dell’organico.

I tempi ed i contenitori per la rac-colta sono stati valutati in modo da ridurre il più possibile l’ingombro vi-sivo e materiale sui marciapiedi. La raccolta verrà infatti svolta median-te sacchi per il ritiro della plastica e del secco residuo, con bidoncino per vetro/lattine e per l’umido, mentre la carta potrà essere esposta in pacchi o cartoni. Così facendo, con il pas-saggio degli operatori, i marciapiedi saranno liberati immediatamente da sacchi e da pacchi di carta, mentre resterà in capo agli utenti solo il ritiro dei due bidoncini. La raccolta, suddi-visa in due giorni della settimana, si svolgerà nel corso della mattina e terminerà entro le ore 12:00, con la facoltà per il gestore di proporre un servizio serale/notturno (tranne per

la frazione “più rumorosa” del vetro) che riduca ulteriormente l’impatto dei contenitori sulle aree pubbliche.

Per cittadini e aziende resterà a dispo-sizione l’isola ecologica per il confe-rimento delle frazioni riciclate e non, così da assecondare le esigenze di tutti. La piattaforma verrà implemen-tata con un sistema di accesso auto-matizzato mediante sbarra e tessera di riconoscimento dell’utente (la crs per i cittadini / una tessera specifica per le aziende) e riorganizzata al suo interno in modo da prevedere una più efficace distribuzione della pesa e dei container per i conferimenti.All’interno dell’isola ecologica saran-no presenti cassoni dedicati sia a tutte le frazioni raccolte a domicilio (quindi chiunque avesse necessità di smaltire rifiuti fuori dagli orari del servizio domiciliare può organizzarsi liberamente secondo le proprie esi-genze) sia a frazioni aggiuntive (olii vegetali e minerali, plastiche dure di-verse dagli imballaggi, ).I rifiuti ingombranti potranno esse-re portati in piattaforma dall’utente oppure ritirati a domicilio da gestore prenotando gratuitamente il servizio di ritiro.Tutte queste ed altre informazioni saranno oggetto di una campagna di

informazione a cura del nuovo ge-store che, oltre a distribuire i kit per la raccolta ad ogni utenza, dovrà or-ganizzare in accordo con il Comune una quindicina di incontri con citta-dini e aziende e i materiali divulgati-vi (ecocalendario e rifiutologo) con i dettagli del servizio. L’obiettivo è di assicurare la massima informazione dei cittadini che al momento dell’en-trata in vigore del servizio porta a porta dovranno essere messi in con-dizione di poter smaltire i propri ri-fiuti senza problemi eccessivi.

L’Amministrazione è cosciente che un servizio di questo tipo richiede una maggior consapevolezza dell’utenze che, se prima conferiva il rifiuto nel cassonetto senza limitazioni di orario, di quantità o di tipologia merceolo-gica, ora dovrà necessariamente e, magari in alcuni casi forzatamente, imparare a riciclare il più possibile. Questo sforzo però si tradurrà in un minor costo complessivo del servizio di igiene urbana (a beneficio di tut-te le utenze), in una tariffa più equa perché legata direttamente alle quan-tità di rifiuto indifferenziato prodotto da ciascuno e in un minor volume di spazzatura avviata a smaltimento (a vantaggio dell’ambiente e della salute di tutti).

imparare a riciclare il più possibile

mento

appuntaDomenica 5 gennaio 2014 ore 17:00Flero - Sala Consiliare

Spettacolo Teatrale per bambini

“io sono io” di teatro LaboratorioIngresso adulti euro 5,00, bambini euro 3,00

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territorio e urbanistica in primo piano

Negli ultimi mesi, anche su sollecitazione di alcuni proprie-tari della zona, sono state avviate le procedure per la pre-disposizione del Piano Particolareggiato relativo all’area produttiva di Via Don Milani.Nata come un intervento unitario, ormai trent’anni fa, la lottizzazione è stata nel tempo completata solo per la parte degli edifici privati mentre sono rimaste parzialmen-te incompiute le opere di urbanizzazione ed inevasa la cessione delle aree pubbliche. Il comparto si presenta oggi in uno stato di evidente degrado a cui è assolutamente necessario porre rimedio. Il Piano Particolareggiato (P.P.2) previsto nel P.G.T. punta proprio a chiarire le pendenze rimaste in capo ai privati, definire gli interventi di completamento necessari ed avviarli in modo da completare le parti che dovranno essere poste in carico al Comune che ne curerà poi le manutenzioni. Cogliendo l’occasione del P.P.2 i compartisti potranno de-cidere se lasciare inalterata la consistenza delle proprietà

private comprese nel perimetro del piano o, invece, con-venzionare un ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti entro i maggiori limiti concessi. Al momento è in corso la prima fase, cioè il rilievo dello stato di fatto (proprietà, reti impiantistiche, …) e la rico-struzione dello storico della lottizzazione in generale e di ogni edificio; con il nuovo anno invece verrà affrontata la fase progettuale.A tal fine verranno a breve convocati i proprietari del-le aree e dei fabbricati sia per conoscere e valutare le necessità dei singoli ed inserirle nelle previsioni del P.P.2, sia per condividere quanto emerso dall’analisi della prima fase di studio.L’obiettivo è di restituire riqualificata in tempi ragionevo-li alle aziende e alle persone insediate nella zona, ed anche a tutti i cittadini fleresi, una zona produttiva importante del nostro territorio e che da troppo tempo versa in evidente stato di abbandono, con grave danno non solo delle attività ma anche della collettività intera.

il piano particolareggiatovia don milani

Regione Lombardia: approvata la legge anti-ludopatiaIl quarto numero di Fleroinforma aveva pubblicato un intervento sull’emer-genza della ludopatia, in cui si metteva in evidenza la necessità di una rispo-sta istituzionale per arginare il fenomeno. Il 15 ottobre il Consiglio Regiona-le Lombardo ha approvato all’unanimità una legge in materia che nasce da diversi progetti presentati in commissione Attività Produttive. Si tratta della L.R. 8/2013: “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico”. Il provvedimento intende prevenire la pratica del gioco d’azzardo, combatterne la dipen-denza e aiutare chi ne è affetto sostenendo anche le famiglie coinvolte. È stato introdotto un sistema di sgravi fiscali per gli esercenti che disinstallano le slot machines, sistema che invece penalizza chi opta per la scelta contraria. La legge inoltre vieta l’istallazione delle slots entro 500 metri da luoghi sensibili come scuole ed oratori.

22fleroinforma { dicembre 2013

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mondo scuola

A seguito della concessione di un contributo straordina-rio erogato dalla Provincia di Brescia al Comune di Flero, partecipante al bando di concorso e finalizzato al finan-ziamento di un progetto di educazione ambientale per l’anno scolastico 2013-2014, avente per titolo “ACQUA E RIFIUTI PICCOLI SEGRETI PER VIVERE MEGLIO”, nel mese di novembre è stato realizzato nelle scuole un per-corso didattico suddiviso tra i due ordini, diretto e curato dalla dott.ssa forestale e ambientale Elena Zanotti.

Il progetto sull’acqua ed i fontanili è stato affidato alla scuola primaria ed in particolare agli alunni di quinta elementare che hanno potuto assistere a lezioni mol-to interattive su temi che caratterizzano il nostro territorio quali i fiumi, i fontanili e le pozze d’acqua. Il percorso si è concluso con un’uscita in visita ad un fontanile del Comune.

Per il tema dei rifiuti, realizzato con i ragazzi del-la Media, sono state fatte fare prove pratiche di raccolta differenziata all’inizio del progetto ed alla fine dello stesso per evidenziare gli errori di percorso; si è discusso della situazione del Comune e del prossimo passaggio alla rac-colta differenziata porta a porta; si sono analizzati i dati sui rifiuti di Flero facendo grafici e ragionamenti sui costi; come uscita didattica è stata organizzata la visita guidata al vicino termoutilizzatore di Brescia, che ha suscitato un vivo interesse e curiosità.

Tutti gli studenti hanno risposto positivamente alle attività proposte sia in aula sia all’aperto comprenden-do l’importanza dell’educazione ambientale.

Progetto di educazione Ambientale

L’acqua e i fontanili: ambiente da rispettare

rifiuti: istruzioni per l’uso

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in primo pianoil postino

Noi alunni delle classi quarte A - B - C della scuola primaria abbiamo par-tecipato, attivamente, a un progetto di educazione ambientale, propostoci dal Comune, relativo ai fontanili.Le maestre ci avevano detto che, con un’esperta, avremmo partecipato a delle lezioni sulle zone umide e, in-fatti, martedì 22 ottobre è venuta a scuola la dottoressa Zanotti, che noi abbiamo chiamato “maestra Elena”.Quella stessa mattina, l’esperta ci ha parlato dei diversi ambienti d’acqua: zone umide, paludi, laghi, mari, stagni, lagune, pozzanghere, accompagnando le spiegazioni con immagini proiettate sulla LIM, poi ci ha spiegato la differen-za tra acqua dolce, salata e salmastra.Nella seconda lezione abbiamo par-lato di risorgive, fontanili e marcite. Noi sappiamo che l’acqua è indispen-sabile, perché senza acqua non ci sa-rebbe vita sul nostro pianeta, perciò siamo stati contenti di scoprire che Flero è un paese ricco di risorgive e che, fin dai tempi lontani, quest’acqua veniva fatta riaffiorare in superficie attraverso i fontanili.L’acqua dei fontanili, che in inverno manteneva una temperatura di circa 10°, era utilizzata anche per le “mar-cite” (oggi in disuso), utili ai contadini che potevano avere erba “fresca” per le mucche anche durante la stagio-ne fredda, ottenendo una maggiore

e migliore produzione di latte. Il mo-mento più interessante del progetto, però, è stato quando siamo usciti da scuola (calzando stivali di gomma o scarponcini) per andare a raccogliere, nel Vaso Muse, campioni d’acqua da analizzare al microscopio.Entrare nell’acqua è stato bellissimo! All’inizio tutti avevamo paura delle sanguisughe, già il nome ci preoccu-pava, ma la paura è subito passata e noi abbiamo cominciato a racco-gliere acqua e piccoli animaletti con i vasetti portati da casa. Alcuni bam-bini, rimasti nel prato, controllavano, setacciavano, sigillavano campioni d’acqua con o senza animaletti, tra cui le piccole sanguisughe, per poterli analizzare nel laboratorio di scienze.

Nel pomeriggio, con il microscopio collegato al computer, abbiamo os-servato e classificato gli animaletti raccolti: un pesciolino, dei tricotteri, delle sanguisughe minuscole e dei piccolissimi crostacei. Abbiamo poi osservato delle gocce d’acqua, me-ravigliandoci di scoprire che anche quelle che ci sembravano limpide e trasparenti, contenevano alghe e mi-crorganismi in movimento. Finite le osservazioni, l’acqua con i suoi abi-tanti è stata buttata nel fossato vicino alla scuola.Nell’ultima lezione, la maestra Ele-na ci ha mostrato immagini di alcuni animali tipici delle zone umide, for-nendoci informazioni scientifiche e ambientali.Quest’esperienza, veramente interes-sante, la stiamo continuando con le nostre maestre e si concluderà solo nel maggio 2014 con la gita scolastica alle Torbiere del Sebino, zona umida protetta dalla Convenzione di Ramsar.

lettere dalle scuoleLaboratorio dinamicotra acqua e fontanili

24fleroinforma { dicembre 2013

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storie e cultura

seguite la stella per le strade di Flero

mercatini di Natale 2013

L’Amministrazione Comunale e l’Associazione Commercianti di Flero unitamente al neocostituito

Distretto del commercio ringraziano di cuore le Associazioni del paese, la Parrocchia, i commercianti, gli espositori e i volontari per il grande contributo offerto.

Senza di loro non sarebbe stato Mercatino!

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associazioni e volontariato

In questi giorni di festività è facile per i cittadini fleresi incontrare la banda intercomunale in uno dei tanti im-pegni che ne segnano il calendario invernale, come ad esempio il pome-riggio del 15 dicembre con l’accom-pagnamento musicale ai mercatini natalizi fleresi, la sera del 21 dicem-bre il concerto di Natale presso la palestra delle scuole elementari di Flero. Tuttavia non tutti conoscono a fondo la storia di questa importante realtà flerese.Una storia che parte nel 1979, con la creazione della scuola di musica Claudio Monteverdi da un’idea di Bruno Barbaglio, Lorenzo Prandelli e Matteo Verzicco, fino alla nascita nel 1994 dell’Associazione Filarmonica Giovanni Ligasacchi, con l’intenzione di offrire uno sbocco agli studenti di strumenti a fiato. La banda si è quindi sviluppata, as-sieme alla scuola, aggregando nuovi strumentisti fino a raggiungere la so-glia dei quaranta elementi.Sotto la direzione del Maestro Mat-teo Verzicco e poi del Maestro Mar-co Verzicco l’attuale formazione può contare su due bassi tuba, quattro tromboni, tre trombe, due corni, un euphonium, sei sassofoni, otto cla-rinetti, un fagotto, quattro flauti, un oboe e cinque percussioni.L’associazione ha mosso i primi passi accompagnando manifestazioni civili

e religiose e si è poi distinta parte-cipando a concorsi e concerti dal livello locale fino a quello naziona-le (in particolare le partecipazioni al “Flicorno d’oro” a Riva del Garda, alla “Bachetta d’oro” a Frosinone).Ma l’appuntamento immancabile è il Festival bandistico, che in 11 edizioni (dal 2003 ad oggi) ha portato a Flero notevoli bande provenienti da diversi comuni che si sono esibite anche al di fuori del repertorio della musica per banda. L’ultima edizione ha cele-brato un omaggio a Giuseppe Verdi e Richard Wagner (per entrambi si festeggiava il bicentenario dalla nasci-ta) ed ha visto ospiti il Coro Lirico Giuseppe Verdi e l’Orchestra di fiati della Valle Camonica.Nell’ambito dell’Associazione è nato anche il progetto dell’Ensamble in rosa, con un organico principalmente femminile. Questa formazione è stata tenuta a “battesimo” l’8 marzo e i let-tori ne ricorderanno la citazione sullo scorso numero di questo periodico.Il prossimo appuntamento è per il 5 gennaio alle ore 17,00 nell’istituto scolastico di Poncarale con il tradizio-nale concerto di Capodanno.Per non perdersi nessun concerto si consiglia, oltre alla lettura di Fleroin-forma, la consultazione del sito del comune di Flero e di quello ufficiale dell’Associazione: www.filarmonicali-gasacchi.it.

Un importante progetto intrapreso ormai quasi un anno fa nell’ambito del-la Banda intercomunale è il corso per accedere alla Banda giovanile che pre-vede lezioni settimanali della durata di un’ora e possono parteciparvi gli stu-denti delle scuole elementari di Flero e Poncarale. Gli allievi ricevono l’inse-gnamento dello strumento cui hanno accordato la propria preferenza, sce-gliendo tra oboe, clarinetto, sassofono, corno, tromba, euphonium e trom-bone che viene concesso loro in co-modato d’uso. Il primo appuntamento importante per i giovani bandisti si è tenuto il 31 maggio, con l’esordio in un’esibizione pubblica davanti ad una platea entusiasta composta da genitori, insegnanti e compagni. Un’altra tappa fondante risale al mese di settembre in cui si sono tenuti gli open day in-formativi in collaborazione con l’istitu-to comprensivo “Emiliano Rinaldini” di Flero e Poncarale. Gli open day hanno attirato l’attenzione di nuovi ragazzi, alcuni dei quali hanno deciso di iscri-versi. Si è quindi passati dai 48 studenti iniziali (la maggior parte dei quali ha rinnovato la propria adesione) agli ol-tre 60 partecipanti attuali. L’auspicio è che i piccoli appassionati continuino ad aumentare in modo che anche questa banda diventi un punto di forza per la cultura dei nostri comuni.

l’Associazione filarmonicaGiovanni çLigasacchi

sentinelledell’ambiente

LeLA BANDA GIOVANILE

DI FLERO E PONCARALE

26fleroinforma { dicembre 2013

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info utilii

COSP 0302761777

Guardia medica 0302560193

Farmacia Cavalli 0302761122

Farmacia Vignoni 0302563276

Carabinieri di Bagnolo Mella 030620108

COGEME 800017476

ENEL - Clienti 803500

ENEL - Guasti 800900800

Vivigas – Clienti 800151313

Vivigas – Guasti 800904240

Orari degli uffici comunali e contatti

Orari di ricevimento

fax lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabatoufficio/servizioOrari di apertura al pubblico (tel. 030 2563173)

» Anagrafe ed Elettorale 030 2563531 8:30-12:45 8:30-12:458:30-12:4515:00-17:00

8:30-12:458:30-12:4515:00-17:00

10:00-12:00

» Segreteria e Protocollo 030 2761200 8:30-12:45 8:30-12:458:30-12:4515:00-17:00

8:30-12:458:30-12:4515:00-17:00

» Ufficio Tecnico 030 2569518 8:30-12:308:30-12:4515:00-17:00

8:30-12:3015:00-17:00

» Isola Ecologica 13:00-17:00 8:00-12:008:00-12:00 14:00-18:008:00-12:008:00-12:0014:00-18:00

» Servizi Sociali e Scolastici 030 2569301 8:30-12:30 8:30-12:308:30-12:3015:00-17:00

8:30-12:308:30-12:3015:00-17:00

» Ragioneria e Tributi 030 2661145 8:30-12:30 8:30-12:308:30-12:3015:00-17:00

8:30-12:308:30-12:3015:00-17:00

» Polizia e Commercio Cell: 3357780296

030 2569546 10:00-12:0010:00-12:00 15:00-17:00

» Biblioteca Tel: 0302560101

030 2761200 14:00-18:0014:00-18:00 14:00-18:009:00-12:0014:00-18:0020:00-22:00

9:00-12:00

Sindaco Pedersoli Nadia: martedì e giovedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00Assessori: mercoledì pomeriggio su appuntamentoAssessore al bilancio: sabato mattina su appuntamento.

Altri contatti utili: Hanno collaborato a questo numero diFleroInforma:

Laura RossettiPiera PrederiFabio GhisiSimone BonfiglioAndrea SerioliSimona CasaleVirginia PiovanelliMoto Club Flero

Fleroinforma è stampato su carta riciclata

Le “Sentinelle dell’Ambiente di Flero” sono un’Associazione nata a maggio ed attualmente composta da circa 15 soci. L’Associazione, con finalità ambientaliste, ha sottoscritto una Convenzione con il Comune di

Flero per segnalare eventuali problemi presenti sul territorio e svolgere attività di piccola manutenzione a titolo volontario. I soci si incontrano ogni martedì sera alle 20,45 in Municipio.Nel corso delle attività svolte per il Comune da maggio a novembre, le Sentinelle dell’Ambiente hanno rilevato circa 200 criticità. Di queste: 160 sono state risolte (alcune mediante l’intervento diretto dell’associazione); 30 sono in corso di risoluzione; 10 sono in corso di approfondimento (ma non disperiamo…).

Le future attività sono molte e comprendono le piccole riqualificazioni delle aiuole, il monitoraggio degli interventi nei parchi pubblici, l’organizzazione di iniziative di formazione per la tutela ambientale, ecc. Poiché “più siamo meglio stiamo”, l’associazione è aperta a tutti i cittadini che vogliano mettersi a disposizione per aumentare il “tasso d’impegno civico” nel nostro paese. Chi fosse interessato può contattare l’Associazione tramite l’indirizzo e-mail [email protected].

sentinelledell’ambiente

Le

Le sentinelle dell’ambiente

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l’importante è seminareSemina semina:

l’importante è seminare- poco, molto, tutto -

il grano della speranza.Semina il tuo sorriso

perché splenda intorno a te.Semina le tue energie

per affrontarele battaglie della vita.

Semina il tuo coraggioper risollevare quello altrui.Semina il tuo entusiasmo,

la tua fede,il tuo amore.

Semina le più piccole cose,i nonnulla.

Semina e abbi fiducia:ogni chicco arricchirà

un piccolo angolo della terra.Anonimo

Poesia tratta da “Il Seminatore”dalla dott.ssa Leocadia Zampedrini

che ha scelto di piantare il nuovo bosco sul Vaso Orso.