Flero Informa 61

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{ quadrimestrale d'informazione dal comune di flero www.comune.flero.bs.it n u m e r o 61 In questo numero: pag.2 editoriale pag.3 il postino pag.4 res publica pag.9 in primo piano pag.13 mondo scuola pag.14 natura e ambiente pag.20 storie e cultura pag.22 associazioni pag.25 sportivamente pag.26 amministrAzione pag.27 info utili pag.28 saluti da Flero flero informa Iscrizione al Tribunale di Brescia n. 27 del 21/4/1998 - Proprietà: Comune di Flero - Direttore editoriale e responsabile: NADIA PEDERSOLI Direzione e Redazione: Piazza IV Novembre 4 - Flero - tel. O3O/2563173 Realizzazione e stampa: TIPOLITOGRAFIA ARTIGIANA FILIPPINI Via Fornaci n. 21 Brescia Mercatini di Natale: concerto davanti al municipio

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Notiziario comunale

Transcript of Flero Informa 61

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quadrimestrale d'informazione dal comune di flero www.comune.flero.bs.it

n u m e r o 6 1

In questo numero:

pag.2 editoriale

pag.3 il postino

pag.4 res publica

pag.9 in primo piano

pag.13 mondo scuola

pag.14 natura e ambiente

pag.20 storie e cultura

pag.22 associazioni

pag.25 sportivamente

pag.26 amministrAzione

pag.27 info utili

pag.28 saluti da Flero

flero informa

Iscrizione al Tribunale di Brescia n. 27 del 21/4/1998 - Proprietà: Comune di Flero - Direttore editoriale e responsabile: NADIA PEDERSOLI Direzione e Redazione: Piazza IV Novembre 4 - Flero - tel. O3O/2563173 Realizzazione e stampa: TIPOLITOGRAFIA ARTIGIANA FILIPPINI Via Fornaci n. 21 Brescia

Mercatini di Natale: concerto davanti al municipio

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editoriale

2fleroinforma { dicembre 2012

di Nadia Pedersolisindaco di Flero

’A tale proposito, proprio nel novembre scorso nel cati-no di Palazzo Loda, a cura del Gruppo Click, si è tenuta la bella mostra fotografica di Giulia Moroni che raccon-tava la mutazione antropologica delle “ragazze” e, di riflesso, dell’intera società.Al piano sotto, l’esposizione di Aldo Affronto fotografo/pittore che con un paziente lavoro di sovrapposizioni ha “contaminato” le immagini, mantenendo la struttura iniziale. La loro forza e le loro linee nel contesto, uno sfondo che sale prepotentemente fino a smarginare l’elemento principale. Una storia corale che salva l’auto-nomia se non l’astrattezza di ogni “pezzo”.

È significativo che Aldo Affronto abbia chiesto all’ami-co pittore Eugenio Mombelli di scrivere due righe “per presentare la mia mostra”. Eugenio (di cui Palazzo Loda ospiterà nel 2013 una personale), ha risposto pronta-mente con un foglietto bianco su cui aveva tracciato due righe.Quanta lucidità ironica, distacco, affettuosa “dissacra-zione” dell’artista e della sua “opera”. E quanta umana partecipazione nel condividere un mondo di segni che riempie e struttura il foglio su cui tutti camminiamo.Saper leggere le linee del territorio dove viviamo, che sono quelle antiche che dividono i lotti, gli isolati, i terre-ni, i fossi e i filari e si addolciscono nella collina del Mon-te Netto, significa stare dentro una rete che ognuno riconosce come percorso comune: uguale e diverso.I nostri bambini della Scuola materna lavoreranno nell’anno scolastico sul tema del RISPETTO e le pa-role che, a corona, si gemmano intorno: appartenenza, convivenza, essere positivo, difficoltà, diversità, accet-tare, capacità, unione, condivisione, aiutare, attenzione all’ambiente, collaborazione, aspirazioni, ascoltare gli altri, fratellanza, avere il coraggio delle proprie idee, au-tostima, vivere bene.Anche qui segni che diventano significato attorno a cui costruire una comunità accogliente.Segni che diventano senso anche per il Natale che sta arrivando e che ci restituisce l’assoluta necessità di semplicità e condivisione nell’accogliere un Bambino in nome di tutti i bambini, ma anche, ed è più difficile, in nome di tutti gli ultimi e di tutti i disperati.

Post scriptum: tenete d’occhio Palazzo Loda. Basta poco per incontrare altre storie che, con fatica o allegria, accettano di raccontarsi.

❆Segni di

NataleTenete d’occhio

Palazzo Loda. Diventerà

(sta già diventando?)

la nostra Galleria d’Arte preludio alla

Pinacoteca Comunale; il nostro contenitore di esposizioni

permanenti e temporanee: uno spazio aperto alla voglia

di raccontarsi e di raccontare i segni su cui camminiamo.

3dicembre 2012 } fleroinforma

il postino

✱Si avvisano i contribuenti

che il termine per la presentazione della

Dichiarazione IMU 2012 è stato posticipato al 4 febbraio 2013.

La dichiarazione IMU è obbligatoria solamente per gli immobili che nel 2012 abbiano subito variazioni aventi effetto

sul calcolo dell’imposta.

Per qualsiasi chiarimento, è possibile rivolgersi

all’Ufficio Tributi Comunale negli orari di sportello.’

con favore l’opportunità di questo articolo per scusarci con tutta la cittadinanza di Flero.

Per attenuare i problemi generati, abbiamo messo immediatamente a disposizione del Comune il nostro personale che ha affiancato l’Ufficio Tributi Comunale durante l’ora-rio di sportello I.M.U., aiutando gli impiegati e le impiegate del Comune a far fronte all’imponente flusso di cittadini presentatisi per il conteggio della rata a saldo.

Contemporaneamente, abbiamo avviato un’attività di verifica, che proseguirà nel corso dei primi mesi dell’anno, volta a correggere gli even-tuali errori di versamento dovuti a questo spiacevole inconveniente.

Facendo tesoro di questa negativa esperienza, stiamo attentamente rivedendo le procedure di test e col-laudo che precedono l’invio massivo di comunicazioni, affinché episodi come quello descritto non possano ripetersi.

Nel porgerLe ancora una volta le no-stre scuse, cogliamo l’occasione per augurarLe Buone Festività Natalizie.

Per Fraternità Sistemi Impresa So-ciale Soc. Coop. Sociale Onlus

F.to Zappia VincenzoVice Presidente e Direttore della Rete

Tributi Maggiori

IMU:chiarimenti e scuse

per le lettere errateGentile cittadino/a,

nell’aprile 2012 la Cooperativa Fraternità Sistemi è stata incaricata dall’Amministrazione Comunale di Flero di verificare, rettificare ed inte-grare le banche dati tributarie comu-nali, con lo scopo di rendere effettiva una tassazione più equa per tutti i cittadini in uno scenario impositivo sempre più complicato e pressante.

Già nel corso dell’anno 2012, l’attività di verifica e revisione ha prodotto risultati considerevoli.

Nel mese di giugno, in un momento in cui la legge si presentava assai con-fusa, il Comune di Flero ha fornito ai contribuenti un prospetto esplicativo con le indicazioni riguardanti la nuova imposta I.M.U. al fine di agevolare i cittadini nel calcolo della rata di acconto. Questa attività è stata svolta con il nostro supporto.

Per il versamento del saldo, da effet-tuare entro il 17 dicembre, l’Am-ministrazione Comunale ha inteso rendere lo stesso servizio, inviando ai cittadini un prospetto analogo a quello trasmesso a giugno. Malaugu-ratamente, per un nostro errore procedurale, i prospetti sono stati stampati in modo inesatto, tanto da inficiare le buone intenzioni che avevano animato l’iniziativa e da ob-bligare l’Amministrazione a distribuire urgentemente una lettera in cui tutti i cittadini sono stati invitati ad ignorare i prospetti ricevuti.

Rendendoci conto del disagio arrecato a coloro che hanno ricevu-to i modelli non corretti, cogliamo

4fleroinforma { dicembre 2012

al vicesindaco Enrica

Fracassi Salve Assessore, rivolgendoci a per-sone che hanno deciso di spendere parte della propria vita nell’esple-tamento di una funzione pubblica, soprattutto in una fase di diffusa sfiducia nei confronti delle Istituzio-ni, pensiamo sia sempre importante iniziare il discorso con una doman-da circa il senso della politica. Dun-que Le chiediamo: cosa sono per Lei la politica e il concetto di bene comune? Perché ha scelto di candi-darsi nell’ultima tornata elettorale? Perché, in particolare, ha scelto di occuparsi della cultura?

Credo di non dire niente di nuovo affermando che per me il senso della politica sta tutto in un’ottica di servizio, quello che parte della politica nazionale sembra aver di-menticato. Accadono in una certa politica cose abnormi (scandali, sperpero di fondi, campagne elettorali dai costi inaccettabili), così lontane da quella deontologia, basata sull’efficienza e sull’altruismo, che dovrebbe invece essere implicita nell’idea stessa di servizio pubblico. Difficile pensare che le persone coinvolte in questi scan-dali, fin dall’origine, abbiano scelto di operare per la pro-mozione della “res pubblica”. Politica, prima ancora che gestione, significa recupero dei valori civici, della moralità e della responsabilità, sapendo rendere conto al cittadino del compito che ci si è assunti su suo mandato. L’ambito locale, sotto questo aspetto, è doppiamente stimolante: da un lato perché il cittadino non è un’entità astratta, ma una persona concreta che incontri tutti i giorni nel tuo paese. E nell’ascolto delle sue esigenze, la faccia che ci metti è davvero la tua! Dall’altro perché ti confronti con un conte-sto ancora a misura d’uomo, che, letteralmente, permette di cogliere direttamente dalla strada suggestioni, domande e criticità. Ovviamente ci possono essere idee, modalità d’approccio, soluzioni diverse nell’affrontare un problema, ma ciò che fa la differenzia è l’ottica del bene comune, la prospettiva “del buon padre di famiglia”, in cui rientrano prudenza, immaginazione e lungimiranza.

Giunti al terzo numero del

nuovo Fleroinforma, la rubrica

Res Publica, sempre nell'ottica

di favorire la reciproca

conoscenza fra cittadini ed

Amministratori, è lieta di proporre

un'intervista al Vicesindaco Enrica

Fracassi, assessore con delega alla

cultura ed allo sport. Riservandoci di

affrontare l'ambito sportivo in una

successiva intervista al Presidente

della Consulta per lo Sport, le

questioni qui proposte verteranno

sulla politica culturale.

l'intervista

res publica

5dicembre 2012 } fleroinforma

La perdita dell’orizzonte ”umano”, delle dimensioni dell’empatia e dell’etica sono le grandi catastrofi della po-litica attuale, le patologie che nutrono il disimpegno ed il qualunquismo, i quali possono a loro volta condurre all’il-lusoria attesa di qualche salvifico personaggio, magari infar-cito di demagogia. Detto questo, è chiaro anche il motivo per cui ho scelto di mettermi in gioco nell’ultima tornata elettorale. L’assessorato alla cultura è derivato dalle dele-ghe attribuite dal Sindaco, ma è logico che le attribuzioni sono state compiute in base a ragionamenti sulle diverse sensibilità e competenze e non da ultimo, sulle disponi-bilità lavorative. Personalmente mi sono sentita onorata del settore affidatomi, anche perché considero la cultura come un valore aggiunto nella cornice di moralità e re-sponsabilità di cui ho detto, un valore che dovrebbe per-meare le scelte amministrative in ogni ambito di interven-to ed esprimersi in generale nella promozione comunitaria ed umana che un’Amministrazione è sempre chiamata a portare avanti .

Senza remore, ad un anno e mezzo dall’insediamento della nuova ammi-nistrazione, può descriverci la sua esperienza di vicesindaco e di asses-sore evidenziando sia gli aspetti po-sitivi che quelli meno entusiasmanti?

Non ho alcuna remora a rispondere. Non esiste un sistema umano perfetto ed un’Amministrazione non fa eccezione: tuttavia credo che dal confronto possa sempre sortire qualcosa di buono, non fosse altro che per profilare una differente angolatura, una nuova prospettiva nell’affrontare un problema, nel far emergere un’opzione trasversale a cui guardare. Non so se questo vada messo negli aspetti entusiasmanti o in quelli un po’ meno entusiasmanti: pro-babilmente dipende dal momento, dal tempo e dal luogo. Sicuramente, in un periodo di ristrettezze non è facile de-finire le priorità e gestire le risorse disponibili, come del re-sto, già di per sé, non è facile comporre visioni del mondo diverse o ispirate a diversi sistemi di riferimento. Ma in fon-do, non è proprio il compito più alto della cultura, quello di saper proporre alternative, di saper andare oltre il puro ed inderogabile fatto e, diciamolo pure, di scardinare la co-

modità dell’abitudine il cui senso di sicurezza può fungere da alibi alla nostra paralisi creativa? Penso che una delle sfide più belle e più esaltanti per un assessore alla cultura sia quella di offrire proposte (proposte e non prodotti!) quanto più possibile diversificate e di alto livello, capaci di incontrare il gusto e le esigenze dei propri concittadini, ma anche di suggerire nuove prospettive e sentieri di ricerca. Questo è senz’altro un aspetto molto gratificante del mio assessorato. Ma come del resto lo è l’incontro con le asso-ciazioni e le persone del mio paese, perché oltretutto, al di là della mera pratica amministrativa, riesco in questo modo a cogliere Flero come una comunità pulsante, ricca di tan-ta voglia di fare e con tante idee. Idee che, stando alla mia concezione di cultura, non andrebbero tanto incanalate, ma rispettate e valorizzate. Perché la cultura nasce libera, si nutre di libertà ed insegna libertà: nessuna spending review può tagliare questo valore ed è per questo che, soprattut-to in momenti di ristrettezza economica, essere riusciti ad investire in modo consistente sulla cultura è un aspetto che considero entusiasmante.

In un’ottica pluralistica e dialettica, parlando di cultura, è gioco forza chiamare in causa le idee di parte-cipazione collettiva e di trasforma-zione della stessa, nel senso che qualsiasi evento culturale deve in qualche modo lasciare il segno, sa-per produrre appunto un mutamen-to in colui che ne fruisce; a questo proposito le chiediamo quando, se-condo Lei, un’azione culturale possa ritenersi efficace e perché.

Mi riallaccio a quanto detto precedentemente: al valore della cultura come proposta e non come prodotto, anche se oggi sembra senz’altro più facile (probabilmente anche in termini di ritorno d’immagine) prospettarla secondo i canoni del mercato. Aggiungo che credo alla cultura come “processo” cioè come ad un ininterrotto dialogo fra la totalità delle arti o delle possibili espressioni e gli uomi-ni. Freire diceva che nessuno si educa da solo, ma tutti si educano in comunione con la mediazione del mondo.

La perdita dell’orizzonte ”umano”,

delle dimensioni dell’empatia e dell’etica sono le grandi catastrofi della politica attuale

res publica

6fleroinforma { dicembre 2012

l'intervistaUna consumazione “mordi e fuggi” di proposte, magari ben calendarizzate e costanti, ma assolutamente superfi-ciali, mal si concilia con un’idea alta di cultura: credo piutto-sto in una proposta culturale che sia una sedimentazione paziente e duratura, la creazione di un suolo profondo, più che uno tsunami in grado di generare fin da subito un mutamento nel fruitore. L’evoluzione culturale dovreb-be avvenire in modo mediato, ritornando continuamente sui propri passi, interagendo con il bagaglio di vissuti e di esperienze prodottisi nel tempo. Dunque una proposta culturale dovrebbe caratterizzarsi come una suggestione che si allarga per cerchi concentrici nel tessuto esistenziale dell’individuo e della comunità in cui vive. Questo è il mio modo di intendere l’efficacia di una proposta, un modo assolutamente democratico, pluralistico e dialettico, così come evocato nella domanda.

Nell’ambito delle “politiche cultu-rali” delineate nel programma elet-torale, ripensando ad alcune delle iniziative finora realizzate, come ad esempio gli spettacoli teatrali con-tro la violenza sulle donne, sulla vita di Van Gogh, il rinnovato festival bandistico, la maratona della lega-lità contro le mafie, le trasferte al Festival della Letteratura di Manto-va, i mercoledì sera della bibliote-ca, le mostre fotografiche e d’arte, l’evento “Cantine aperte”, i diversi concerti all’aperto, il cinema estivo in Villa Grasseni, di quali si ritiene maggiormente soddisfatta?

Non vorrei dare l’impressione di eludere la domanda, ma non ho mai pensato di poter in qualche modo stilare una classifica delle proposte culturali realizzate in questo scorcio di legislatura, anche perché rischierei di rispondere condizionata dalle mie inclinazioni o preferenze, che tut-ti ovviamente abbiamo. Le iniziative citate nella domanda, spesso sono state pensate e proposte nell’ottica della con-divisione con le Associazioni del territorio (è il caso ad esempio del Festival Bandistico), per ognuna vi è stata una particolare attenzione alla sua contestualizzazione; ma in generale, esse dovrebbero essere strutturate per generare suggestioni significative: potrebbero indurre a riscoprire vecchi valori attraverso nuove interpretazioni, oppure far percorrere strade non conosciute, alimentando il deside-rio di esplorare nuovi territori. La politica culturale è un macro-evento a 360 gradi: ecco perché trovo seducente, rispetto ad un programma culturale magari definito con rigidità e con largo anticipo, un atteggiamento che, pur te-

nendo conto delle necessarie esigenze organizzative, sia disponibile ad abbandonare la “strada principale” per cu-riosare nel “piccolo viottolo”: a volte puoi incontrare scorci inimmaginabili o un punto di osservazione straordinario.

Scorrendo l’ambizioso programma elettorale che ha condotto all’inse-diamento dell’attuale Amministra-zione, è possibile notare come il fattore culturale, inteso come forma mentis, attitudine mentale o spirito delle buone pratiche che dir si vo-glia, pervada il progetto complessi-vo e faccia per così dire da collante, da ponte di congiunzione fra i vari ambiti di intervento (dalle opere pubbliche, alle mense scolastiche, alla salvaguardia del territorio); data questa impostazione, l’assessorato alla cultura è evidentemente chia-mato a giocare un ruolo chiave, ad intendere cioè il fattore culturale come il fondamentale ingrediente del cambiamento sperato, quindi an-che operando nel senso della “sen-sibilizzazione della comunità”, così come riportato nel vostro program-ma elettorale…

Sicuramente la politica culturale si pone come un collante in un programma ambizioso che voglia mettere in primo piano la persona ed il suo valore e che punti anche alla riscoperta di virtù civiche che vanno oggi particolarmente enfatizzate: uno dei nostri interlocutori in questi mesi, non a caso, è stata “Libera”, l’associazione dedita al recupero economico e sociale delle terre sottratte alle mafie (con la quale abbiamo collaborato lo scorso anno in occasione della maratona per la legalità) ed alla testimonianza con-tro tutte le illegalità, le violenze e le storture del potere. Ma la cultura deve anche sapersi “dilatare”, non può es-sere relegata ad un esclusivo ambito di “servizio”, benché centrato sulle buone pratiche e sulle grandi tematiche del vivere (che a loro volta si rifanno a statuti di autonomia). Credo che la parola chiave per comprendere il delicato intreccio di tutte le questioni poste nella domanda sia in-terdipendenza: un’interdipendenza però che salvaguardi e renda persino più forti le caratteristiche irriducibili di ogni ambito. In questo senso, la cultura è libertà, è autonomia espressiva, che può informare di sé qualsiasi aspetto, ma non ridursi solo a quello: è capacità di comunicare sì attra-verso specifici linguaggi, ma indicando al contempo mol-teplici connessioni possibili, che possono venire alla luce in

7dicembre 2012 } fleroinforma

modo assolutamente libero e gratuito (cioè non vincolato né predeterminato programmaticamente), aprendo brec-ce per una pluralità di percorsi. “L’essenziale è invisibile agli occhi”, affermava convinto il Piccolo Principe nell’omonimo romanzo di Saint-Exupéry; un testo formidabile, purtrop-po confinato nella letteratura per l’infanzia, che può dire molto nella sua, solo apparente, semplicità ed ingenuità: a volte una proposta culturale scardina il preciso proposito per cui è stata pensata, assume contorni impensabili e può portare su terreni nuovi ed imprevisti. La forza dirompente della cultura è quella di sedurre, affa-scinare e portare via con sé. Poniamo a titolo esemplifica-tivo un’iniziativa alla quale sto pensando per il 16 ottobre del prossimo anno in occasione della giornata mondiale sull’alimentazione. Al di là degli aspetti organizzativi (che sono ancora in fase di studio), si tratta di un progetto culturale in senso stret-to, il quale trae origine però da una scelta politica che di per sé ricade nell’ambito di competenza del set-tore opere pubbliche: la costruzione di un centro cottura a servizio della mensa scolastica. Il progetto cultura-le e quello infrastrutturale si trovano in questo modo interconnessi: ecco una pratica declinazione del sum-menzionato concetto di interdipen-denza. Proseguendo con l’esempio, entrano poi in gioco altre componenti, come il prioritario utilizzo di derrate a Km 0 (sostenibilità ambientale), il coinvol-gimento delle istituzioni scolastiche per realizzare orti didattici (pubblica istruzione) alla conduzione dei quali potranno eventualmente collabora-re i nostri nonni (politiche sociali), la possibilità di conoscere attraverso il cibo altre culture (politiche per l’in-tegrazione), di comprendere il valore dell’alimentazione attraverso l’ausilio di associazioni che si occupino di lot-ta alle povertà, di condurre riflessioni sugli sprechi odierni. Senza imporre un unico linguaggio o una sola ottica, que-ste sinergie potrebbero esplicitarsi rispettando l’autono-mia dei singoli ambiti, i quali sarebbero tuttavia chiamati ad intrecciarsi in modo proficuo, accrescendo il senso critico ed il senso di appartenenza comunitaria di ciascun attore.

È noto che tutti i comuni, fra costan-ti tagli dei trasferimenti e patto di stabilità, stanno incontrando gravi difficoltà nel reperimento e nella ge-stione delle risorse, ma anche al di là di questo dato di fatto, guardando alla realtà flerese, se la sentirebbe di parlarci delle maggiori difficoltà, dei maggiori ostacoli finora riscontrati nella realizzazione di una valida poli-tica culturale? In quest’ottica, secon-do Lei, cosa c’è di particolarmente positivo a Flero e cosa invece man-ca?

A Flero manca certamente un Auditorium: penso ad al-cune associazioni che sono frenate nelle loro capacità di crescita dalla mancanza di spazi adeguati, penso alla pos-

sibilità di organizzare percorsi cultu-rali di alto livello che necessitano di strutture idonee, penso alla creatività dei nostri giovani che per esprimersi avrebbe bisogno di spazi, penso alle nostre scuole totalmente prive di un’aula magna degna di essere de-finita tale. È pertanto prioritario ed essenziale completare la struttura esistente che ad oggi risulta essere un involucro vuoto. Questa è la strada che abbiamo in-trapreso un anno fa e che, per quan-to concerne la procedura d’appalto, sta finalmente giungendo al termine. Per quanto riguarda gli aspetti mag-giormente positivi del nostro paese, poiché credo, come più volte ribadi-to, che una politica culturale auten-tica non possa essere realizzata “a prescindere” o essere calata dall’alto separatamente rispetto alla società civile, la presenza di un mondo as-sociativo vivo e vitale come quello che ho trovato a Flero costituisce certamente una preziosa risorsa da

preservare e valorizzare. Occorre a mio avviso migliorare insieme, coordinando le esperienze, creando la circolarità, lo scambio, la spe-rimentazione e l’aggregazione fra tutte le forze vive del nostro territorio: la mancanza di sinergie tra i diversi ambiti culturali della società civile può infatti rappresentare un ostacolo per la realizzazione di una valida politica culturale.

Tra gli aspetti

maggiormente

positivi del

nostro paese,

la presenza di

un mondo

associativo

vivo e vitale

res publica

8fleroinforma { dicembre 2012

l'intervistaA questo punto le chiediamo di esporre sinteticamente ai lettori al-cune delle iniziative che caratteriz-zeranno il programma culturale nei prossimi mesi.

Approfitto di questa domanda per rivolgere a tutta la cit-tadinanza i migliori auguri di Liete Festività, formulando con l’occasione anche l’invito ad assistere al “Concerto di Natale” della nostra Filarmonica G. Ligasacchi in program-ma per la serata del 22 dicembre presso la palestra della scuola elementare. Il 12 gennaio e l’1 febbraio 2013, avranno luogo le ultime due proposte del circuito teatrale “Pressione Bassa”, men-tre in occasione della Festa della donna, il gruppo fotogra-fico Click organizzerà la decima edizione dell’evento “Non mi piace l’8 marzo”. A partire dal mese di gennaio fino al mese di giugno, un mercoledì al mese, durante l’orario di apertura serale della Biblioteca, saranno proposte letture a tema. In contempo-ranea, continuerà il lavoro tra l’Assessorato, la Biblioteca Comunale e l’Istituto comprensivo, per una scuola che attinga risorse culturali dal territorio, ma che al contempo rappresenti essa stessa un’importante fonte di stimolo e di crescita per l’intera comunità. Sono inoltre confermate iniziative in occasione del 25 aprile e del primo maggio, l’estate flerese, il festival bandistico, la tradizionale trasfer-ta al festival della Letteratura di Mantova a settembre.

Verranno inoltre inserite apposite proposte per la gior-nata mondiale sull’alimentazione, la giornata dell’albero, nonché una probabile e rivisitata edizione del festival della musica rock (Flerock).

Chiudiamo con una speranzosa do-manda di rito: immaginando di poter proseguire l’azione di governo, in particolare sotto il profilo culturale, come si immagina la realtà di Flero, diciamo fra una decina d’anni?

Oggi è molto difficile prefigurarsi scenari futuri e dieci anni sono veramente molti. Possiamo alimentarci di speranze, possiamo augurarci una realtà viva, rispettosa e solidale, aperta alle suggestioni ed ai bisogni del mondo: aperta co-me frontiera mentale e geografica. Possiamo usare l’imma-ginazione, è vero, ma spesso la realtà supera la fantasia ed anche il sogno può divenire un fattore di chiusura pre-concetta, un fattore regressivo in uno spazio esistenziale di apertura. Scriveva H. Hesse che “non esiste un sogno perpetuo. Ogni sogno cede il posto ad un sogno nuovo e non bisogna volerne trattenere alcuno”.

La ringraziamo e le auguriamo buon lavoro.

Come agiscel'AmministrazioneComunale

azioneNovità dalla Rete Bibliotecaria BrescianaDa metà settembre la Rete Bibliotecaria Bresciana (di cui fa parte la Biblioteca Comunale di Flero) propone ai suoi utenti un nuovo portale che consente di accedere in modo nuovo ed innovativo ai servizi bibliotecari. Dal portale (http://opac.provincia.brescia.it) è possibile consultare il catalogo delle biblioteche (arricchito con le copertine dei libri e la vetrina delle novità), attivare richieste di prestito on-line (con la possibilità di richiedere la consegna in una qualsiasi delle biblioteche della rete), consultare lo stato della tessera del lettore (per monitorare la scadenza dei propri prestiti, richiederne la proroga e verificare l’elenco completo delle proprie letture), entrare a far parte di una community virtuale di lettori (partecipando all’area social con lo scambio di messaggi, opinioni di lettura e tanto altro), essere sempre informati sul calendario degli eventi organizzati dalle biblioteche della rete. In biblioteca è possibile ritirare username e password per tale servizio.

Sempre in biblioteca è possibile richiedere l’attivazione dell’accesso al portale Media Library Online, la biblioteca digitale bresciana. Dal portale MLOL (http://brescia.medialibrary.it) si accede a contenuti digitali di vario tipo (ebook, quotidiani, riviste, audiolibri, filmati, musica, ecc.), consultandoli o scaricandoli su pc, tablet o smartphone, con accesso libero e sempre gratuito.

amministr

9dicembre 2012 } fleroinforma

interventi strettamente necessari a rendere operativa e funzionale l’at-tuale struttura. Con i lavori di pros-sima esecuzione si procederà per-tanto al completamento delle opere edili e di finitura interne, come la realizzazione di contropareti coiben-tate e controsoffitti per raggiungere il necessario confort termico ed acu-stico, la messa in posa di pavimenti e rivestimenti, la dotazione di arredi fissi ed attrezzature. Parallelamente verranno eseguite le opere di instal-lazione degli impianti elettrico, di illu-minazione, di filodiffusione, di clima-tizzazione e antincendio. Una nuova struttura, sviluppata su due piani ed addossata al volume esistente sul lato est, verrà adibita a vano tecnico per il posizionamento dei macchinari. La dotazione impiantistica e tecnologica verrà infine completata mediante l’in-stallazione di pannelli fotovoltaici atti a garantire una significativa copertu-ra dei consumi generati dal riscalda-

mento e raffrescamento dell’edificio ricorrendo alle fonti rinnovabili.Ad intervento concluso l’auditorium sarà in grado di ospitare manifesta-zioni e spettacoli di vario genere, con una sala avente capienza di 300 persone, sviluppata a gradinata in tre settori ed attrezzata con poltronci-ne ed adeguati spazi di servizio sia per il pubblico (foyer di ingresso, bi-glietteria, servizi igienici) che per gli operatori (palco, spogliatoi e servizi, magazzino, cabina di regia).Alcuni interventi, previsti nel proget-to preliminare dell’Amministrazione precedente, come l’installazione di un impianto per la traduzione simultanea multilingue o di macchinari per sceno-grafie mobili, essendo evidentemente superflui rispetto alle esigenze di Flero, potranno essere rimpiazzati in corso d’opera con interventi econo-micamente equivalenti e più essenzia-li (come taluni ulteriori accorgimenti per il risparmio energetico).

Il completamento dell’auditorium comunale, che

verrà avviato nel 2013, nasce dalla

volontà di restituire alla comunità un’importante

opera pubblica, finalmente ultimata

e funzionante, in grado di assolvere da un lato alle esigenze

assembleari delle scuole, dall’altro

alla richiesta di uno spazio adeguato per le attività socio-culturali

del paese.Inserito nel complesso scolastico di Via Aldo Moro, tra la scuola elementare e la scuola media, l’auditorium (il cui cantiere è stato frettolosamente avvia-to nel 2006 per essere poi sospeso) si presenta allo stato attuale come un edificio terminato per la sola parte strutturale: costituito da un involu-cro in cemento armato prefabbricato, l’immobile, tranne che per la parte dei servizi e della biglietteria, è all’interno ancora privo di finiture, di arredi e del-la gran parte dell’impiantistica. Il completamento verrà realizzato sulla base del progetto preliminare redatto dall’Arch. Ettore Fermi che l’attuale Amministrazione ha eredi-tato dall’Amministrazione preceden-te. Di tale progetto, che complessi-vamente prevedrebbe tre distinte fasi realizzative finalizzate non solo all’ultimazione dell’edificio esistente, ma anche al suo ampliamento me-diante la costruzione di nuovi corpi di fabbrica, verrà realizzato solamen-te il primo lotto, comprendente gli

Finalmente l'Auditorium

Come agiscel'AmministrazioneComunale

azioneIl completamento dell’auditorium verrà realiz-zato in leasing costruendo. Il Comune cederà la proprietà superficiaria dell’immobile semico-struito ad una società di leasing che, una volta eseguiti i lavori, lo restituirà al Comune in dirit-to d’uso per 20 anni, durante i quali il Comune pagherà un canone d’affitto fino al completo rimborso delle spese sostenute maggiorate de-gli interessi. Al termine dei 20 anni, il Comune rientrerà in possesso dell�immobile pagando alla società di leasing un riscatto di entità conte-nuta. Il bando di gara è in corso di pubblicazione proprio in questi giorni. L’auditorium dovrebbe essere consegnato nel corso del 2015.

amministrLeasing Pubblico

in primo piano

dall'amministrazione comunale

fleroinforma { dicembre 2012

in primo piano

dall'amministrazione comunale

La prima innovazione riguarda la creazione del Responsabi-le dell’Ufficio di polizia mortuaria per la gestione dei servizi cimiteriali, figura centrale della normativa, cui spetta l’emana-zione della maggior parte degli atti in materia.Particolare attenzione è stata riservata alla definizione delle regole per l’ammissione nel cimitero comunale: è consentita la sepoltura delle salme di tutti i deceduti nel territorio comunale a prescindere dalla residenza; possono inoltre essere accolte, indipendentemente dal luogo del

decesso, le salme dei nativi fleresi, dei residenti a Flero al momento del decesso, di coloro i quali abbiano avuto per almeno 20 anni residenza nel nostro comune e dei concessionari di tombe di famiglia. Ulteriori autorizzazioni possono essere concesse dal Sindaco, in via eccezionale, a seguito di richieste motivate. Le norme sovraordinate hanno richiesto anche l’introdu-zione di novità riguardanti aspetti architettonici del cimi-tero. Si tratta in particolare della necessità di prevedere il giardino delle rimembranze, spazio dedicato alla disper-sione delle ceneri, e di destinare un’apposita area per la sepoltura dei defunti aderenti a culti acattolici. Sono inoltre stati fissati i parametri consentiti per le dimensioni e le po-sizioni di lapidi, monumenti ed oggetti mobili.Il regolamento disciplina anche la materia delle esumazio-ni (estrazione delle salme da terra) e delle estumulazioni (estrazione delle salme dai loculi). Le esumazioni ordina-rie avverranno dopo 10 anni dall’inumazione a terra su iniziativa autonoma degli Uffici Comunali, mentre le esu-mazioni straordinarie possono essere richieste dai fami-liari in qualsiasi momento e necessitano di autorizzazione del responsabile del servizio. Se a seguito dell’esumazione i resti della salma non fossero ancora mineralizzati, il rego-lamento prevede la re-inumazione provvisoria per 2 o 5 anni, a seconda che si faccia uso o meno di sostanze biode-gradanti. In alternativa, gli aventi diritto possono chiedere la cremazione.Le estumulazioni ordinarie avverranno automaticamente per iniziativa degli Uffici Comunali alla scadenza del termi-ne della concessione del loculo e comunque non prima di 20 anni dalla tumulazione. Le estumulazioni sono consi-derate straordinarie qualora richieste dai familiari prima che siano trascorsi 20 anni dall’inumazione. Nel caso i resti estratti siano già mineralizzati, essi potranno essere desti-nati a celle ossario o ad altra sistemazione concordata. In caso contrario, si procederà alla re-inumazione per 2, 5 o 10 anni (l’ultimo termine vale solo per le estumulazioni straordinarie).Le operazione di cui sopra potranno essere effettuate so-lamente in determinati periodi dell’anno e verranno op-portunamente pubblicizzate, conformemente alle modalità previste dal regolamento. Le esumazioni ed estumulazioni

Le nuove regole per il cimiteroL’Amministrazione

Comunale ha deciso di rivedere il regolamento

di polizia mortuaria, adottato circa vent’anni

fa in attuazione del DPR 285/1990 ed ormai

divenuto obsoleto a seguito dell’entrata in vigore di

numerose normative nel frattempo intervenute.

Di seguito, gli elementi di maggiore interesse per i

cittadini contenuti nel testo proposto dalla maggioranza

consiliare in corso di approvazione.

in primo piano

10

11dicembre 2012 } fleroinforma

straordinarie richieste dai familiari sono a titolo oneroso, mentre le ordinarie sono a carico del Comune.In materia di criteri di assegnazione dei loculi, resta in vigo-re l’ordine di assegnazione sinusoidale attualmente previ-sto. In aggiunta, è stata inclusa la possibilità di scegliere, al di fuori di tale ordine, uno dei loculi precedenti resisi disponibili a seguito di estumulazione. È inoltre possibile avvicinare un congiunto defunto ad un altro, purché co-niuge o genitore/figlio. Tale opportunità viene concessa qualora l’ordine sinusoidale di assegnazione dei loculi ren-da disponibile esattamente il posto accanto a quello di uno dei congiunti oggetto di avvicinamento. In tal caso, l’altro defunto potrà essere esumato/estumulato e ricollocato nel loculo disponibile. Tale facoltà è concessa anche qua-lora il loculo accanto ad uno dei congiunti si liberi a seguito di estumulazione. In entrambi i casi, il termine della conces-sione originaria resta inalterato e se la traslazione richiede esumazione o estumulazione straordinaria, l’operazione si intende a titolo oneroso per i richiedenti.In materia di cremazione, è consentito porre l’urna in un’apposita cella oppure in un loculo già occupato, mentre non è consentito destinare un intero loculo per ospitare un’urna. È possibile altresì l’affidamento dell’urna ai familia-ri, se ciò risponde alla volontà espressa dal defunto o dal coniuge o dal parente più prossimo. Si può optare anche per la dispersione delle ceneri. Essa potrà avvenire nel giardino delle rimembranze o nel cinerario comune, oppu-re in natura o in aree private, purché all’aperto e lontano da luoghi abitati. La dispersione è consentita anche per ceneri provenienti da pregresse tumulazioni.

Un aspetto cruciale del regolamento riguarda le nuove modalità e durate delle concessioni. Nello specifico, si è aderito alla normativa sovraordinata eliminando la possi-bilità di concedere la prenotazione di sepolture a viventi, eccezion fatta per le tombe di famiglia. Per quanto riguarda le durate, le inumazioni a terra sono soggette ad un ter-mine di dieci anni dalla data di stipula del contratto e non sono rinnovabili. Le concessioni di loculi, celle ossario e celle cinerarie hanno invece durata di 30 anni con possi-bilità di rinnovo per altri 10 anni.Le tombe di famiglia sono concesse per 99 anni (rinno-vabili) a fronte del pagamento del relativo canone. L’asse-gnazione segue un bando pubblico. Esse possono ospitare (nei limiti della capienza) il titolare e i componenti della sua famiglia (ascendenti e discendenti in linea retta, fratelli e sorelle, coniuge/convivente del titolare o dei discendenti, generi e nuore). Le concessioni di cippi sono perpetue.Alla scadenza delle concessioni, in assenza di preventiva indicazione sulla destinazione delle salme, dei resti o delle ceneri, si procede alla loro collocazione nel campo, nell’os-sario o nel cinerario comune.Le tariffe delle concessioni sono periodicamente fissate con deliberazione della Giunta Comunale.Infine, il regolamento contiene disposizioni tecniche riguar-danti le modalità di svolgimento delle attività condotte dal-le imprese di pompe funebri e la gestione amministrativa di mappe, registri o schedari.Una volta approvato, il testo integrale del regolamento sarà reso disponibile sul portale on line del Comune, cosicché ogni cittadino possa avervi accesso per la consultazione.

Come agiscel'AmministrazioneComunale

azioneLo studio progettuale del prossimo ampliamento del cimitero, finalizzato a garantire i requisiti architettonici fissati dal nuovo regolamento di polizia cimiteriale ed offrire nuove sistemazioni per le salme, è stato avviato. Nell’attesa della definizione organica del progetto, l’Amministrazione ha recentemente proceduto a realizzare un primo lotto di intervento, allo scopo di incrementare rapidamente l’offerta di spazi per la sepoltura. L’intervento ha riguardato la parte di cimitero nuovo: razionalizzando i percorsi di collegamento interni, nei due volumi edilizi posti simmetricamente rispetto alla corte principale ed alla cappella dei sacerdoti, si sono ricavati 24 nuovi loculi ed una cappella di famiglia. Sono inoltre stati svolti alcuni lavori di manutenzione straordinaria, quali il rifacimento delle guaine impermeabili degli edifici più recenti, il ripristino dei sottostanti intonaci ammalorati, il posizionamento di scossaline di finitura delle gronde e l’inserimento di panchine in marmo per gli utenti.

L'amPLiameNto deL cimiteRo amministr

12fleroinforma { dicembre 2012

caso, il punto di partenza dell’inda-gine è la pratica edilizia dalla quale possono emergere adeguamenti o migliorie apportati agli immobili che non risultano ancora recepiti dalle rendite catastali.In molti dei casi finora esaminati, le discrepanze rilevate tra quanto ver-sato e quanto dovuto sono risultate ascrivibili ad errori commessi senza intenzionalità. L’Amministrazione ha pertanto raccomandato agli Uffici ed alla cooperativa di prestare massima attenzione all’applicazione dell’art. 10 dello Statuto del Contribuente (Leg-ge 27 luglio, n.212), in base al quale “i rapporti tra contribuente e amministra-zione finanziaria sono improntati al prin-cipio della collaborazione e della buona fede”. In particolare, l’Amministrazio-

ne ha invitato gli Uffici a non applicare sanzioni né richiedere interessi mo-ratori qualora il contribuente possa dimostrare di essersi conformato a in-dicazioni del Comune o qualora il suo comportamento sia dipeso da ritardi, omissioni od errori commessi prece-dentemente dal Comune stesso.

L’Amministrazione ringrazia tutti i cittadini e le aziende che, raggiunti da accertamento, hanno riconosciu-to l’errore commesso (spesso invo-lontariamente) ed hanno con soler-zia provveduto a versare le somme richieste. In questo modo, ci hanno aiutato a ridurre le iniquità di trat-tamento fiscale che sono state ri-scontrate ed hanno contribuito a recuperare importanti risorse per la comunità.

La cooperativa incaricata e gli Uffici restano naturalmente a disposizione per fornire chiarimenti a tutti colo-ro che nutrissero dubbi o perplessità circa la legittimità dei provvedimenti adottati, nonché per riesaminare la loro posizione qualora ne sussistes-sero i presupposti.

Da alcuni mesi il Comune ha avviato, mediante il supporto di una coopera-tiva specializzata, un’intensa attività di verifica dei versamenti ICI effettuati negli ultimi cinque anni. Le procedure di accertamento ven-gono condotte incrociando le foto-grafie del territorio di Flero con le pratiche edilizie presentate all’Ufficio Tecnico negli anni scorsi.Una volta individuate le aree o gli edi-fici per i quali i versamenti ICI effet-tuati potrebbero non corrispondere a quanto prescritto dalla normativa, la cooperativa avvia un’istruttoria di indagine al termine della quale stabi-lisce se il contribuente abbia com-messo violazioni e, nel caso, inoltra all’Ufficio Tributi la richiesta di tra-smettere l’avviso di accertamento. L’Ufficio, dopo aver controllato l’a-nalisi svolta, può aderire alla richiesta oppure, qualora vi siano dubbi inter-pretativi, richiedere un parere all’Am-ministrazione che può esprimersi for-nendo un indirizzo.Il lavoro finora svolto, seppur con al-cuni problemi causati dalla necessità di armonizzare le attività della coope-rativa con quelle dell’Ufficio Tributi, ha prodotto l’emissione di avvisi per oltre 400.000 euro. Di questi, si pre-vede che circa 150.000 euro possano essere riscossi già nell’anno 2012.Parallelamente, è stata avviata un’ul-teriore attività finalizzata a rilevare eventuali difformità tra la rendita degli edifici presso il catasto e la si-tuazione reale degli stessi, con parti-colare riferimento a quelli con desti-nazione produttiva. Anche in questo

Come agiscel'AmministrazioneComunale

azioneLa Spending Review approvata a luglio ha pro-dotto un nuovo taglio alla capacità di spesa del Comune di Flero pari a circa 86.000 euro. Il taglio va a sommarsi ad un’ulteriore decurta-zione di circa 40.000 euro che il Governo ha introdotto in corso d’anno, giustificandola come “mancato gettito IMU derivante dagli immobili di proprietà comunale”. Nonostante queste riduzioni, non prevedibili a giugno quando sono state approvate le aliquote IMU, il Comune di Flero, a differenza di molti altri Comuni contermini, ha potuto evitare di rivedere al rialzo le aliquote approvate a giu-gno (0,5% per l’abitazione principale, 0,76% per gli altri fabbricati) grazie anche agli introiti deri-vanti dalle attività di accertamento ICI in corso.

amministril Governo taglia ancora...

Accertamenti ICI:un’azione importante per

correggere le disuguaglianze tra cittadini

in primo piano

13dicembre 2012 } fleroinforma

3. realizzazione di una piattaforma attrezzata a servizio delle scuole per praticare l’educazione fisica all’aperto e gli sport di squadra;4. aggiornamento delle tecnologie per la didattica attraverso un proget-to a cura del Comune per l’ammo-dernamento dei laboratori informa-tici delle scuole ed il finanziamento di due nuove lavagne interattive multimediali;5. promozione dell’educazione am-bientale e della conoscenza del ter-ritorio (piante, animali, corsi d’acqua, ecc.) attraverso progetti organizzati dalla Scuola, dal Comune e dall’Ente Parco del Monte Netto; 6. avviamento delle procedure per l’istituzione nella Scuola media di una specializzazione musicale attraverso il progetto prodromico della Banda giovanile, fondato su una forte inte-grazione con la Scuola di musica e la Banda comunale;7. elaborazione di un progetto for-

mativo che qualifichi la permanenza pomeridiana presso la scuola media, superando la concezione dello spa-zio pomeridiano come il tempo dei “compiti assistiti”;8. sostegno economico alle scuole per le varie necessità (progetti, mate-riale didattico, materiale per le pulizie, ecc.) evidenziate al Comune;9. incremento dell’orario relativo allo sportello d’ascolto curato dalla psicopedagogista Dr.ssa Claudia Pro-feta nelle varie scuole;10. sostegno economico alla scuola di alfabetizzazione per adulti dell’O-ratorio;11. sostegno economico al centro di aggregazione giovanile dell’Oratorio, con l’impegno assunto da parte degli organizzatori ad armonizzare gli ora-ri con quelli della scuola, nonché ad ottimizzare il rapporto costi/benefici (anche ricorrendo a risorse quali i ti-rocinanti in scienze dell’educazione).

1. proseguimento dell’iter per la statalizzazione parziale della Scuo-la dell’Infanzia, rinnovando la richie-sta all’Ufficio Scolastico Provinciale, mantenendo aggiornate le liste dei richiedenti ed evidenziando costan-temente l’esigenza di incrementare il numero di sezioni onde far fronte all’aumento della popolazione scola-stica, che subirà un picco nel corso dell’anno 2013/2014, nonché di ade-guare il rapporto insegnanti/alunni agli standard qualitativi previsti;2. riorganizzazione dell’orario delle insegnanti della Scuola dell’Infanzia, con l’obiettivo di qualificare il lavoro educativo attraverso la compresenza per almeno 3 ore mattutine di due in-segnanti in ognuna delle nove sezioni. Tale sperimentazione permetterà di ri-condurre a 32 ore settimanali il tempo dedicato dalle insegnanti alle attività in aula, prevedendo 4 ore mensili per le attività extra cattedra (programmazio-ne, coordinamento, formazione);

mondo scuola

Se il principale impegno assunto nel corso dell’anno scolastico 2011/2012 ha riguardato l’integrazione

delle scuole presenti a Flero in un solo Istituto Scolastico Comprensivo (riconosciuto dalla Regione il

22 febbraio u.s.), l’obiettivo per l’anno 2012/2013 è capitalizzare questo risultato, dando vita a progetti

che possano qualificare l’offerta formativa di tale istituto.

In tale prospettiva, il nuovo piano di diritto allo studio (approvato dal Consiglio Comunale all’inizio di

novembre) è stato concepito per perseguire i seguenti principali risultati:

Come agiscel'AmministrazioneComunale

azioneIl nuovo campo, collocato tra le scuole elementare e media, potrà essere raggiunto tramite il vialetto di accesso entrante da via A. Moro. Progettato dall’Ufficio Tecnico Comunale ed avviato nel mese di ottobre, il campo verrà consegnato entro la pri-mavera 2013, in modo da permetterne l’utilizzo già nell’anno scolastico in corso sia agli alunni della scuola che ad altri fruitori esterni. La piattaforma verrà attrezzata per la pallacanestro e la pallavolo. A tal fine, l’area di gioco avrà finitura in resina, posata su tappeto bituminoso, mentre le restanti zone saranno completate con pavimento industriale spazzolato. Considerati i risparmi di spesa ottenuti dalla gara, è prevista la successiva realizzazione di una tribuna al fine di consentire alle scuole di utilizzare la piattaforma anche per iniziative a cui potranno assistere i genitori.

La Nuova PiattafoRma PeR iL Basket e La PaLLavoLo amministr

Piano di diritto allo studio:un intervento a 360 gradi

natura e ambiente

14fleroinforma { dicembre 2012

Recentemente,

l’Amministrazione

Comunale ha

incaricato il

Dottore Forestale

Eugenio Fasser (il

cui curriculum può

essere visionato in

internet dai cittadini)

di redigere il piano del

verde, uno strumento

che consente di

determinare un

programma organico

decennale per la

qualificazione,

l’ampliamento, la

manutenzione e la

gestione delle aree

verdi pubbliche,

private, urbane o rurali

del nostro Comune.

Il piano del verde:un progetto per i nostri occhi

e la nostra saluteIl piano si articolerà nei seguenti do-cumenti:1. documento ricognitivo del verde esistente, per rilevare e analizzare dettagliatamente le caratteristiche delle aree verdi, pubbliche e private, del Comune di Flero;2. regolamento del verde, per de-finire le modalità di progettazione, realizzazione e manutenzione del-le aree verdi sopraccitate, tenendo conto delle specificità del territorio e ponendosi come specifico obiettivo la tutela e la promozione del verde quale elemento qualificante del con-testo urbano, nonché fattore di mi-glioramento della qualità della vita;3. piano generale delle manutenzio-ni del verde pubblico, che si prefigge di dettagliare la frequenza e le moda-lità attraverso cui attuare gli interventi manutentivi;4. piano degli interventi straordinari sul verde pubblico, per fornire una immediata risposta alle urgenze e/o emergenze rilevate durante la reda-zione del documento ricognitivo; 5. piano generale di programmazio-ne del verde, per pianificare gli inter-venti da realizzare nel breve e nel lun-go periodo, nonché definirne i costi;6. piano di promozione del verde, per programmare gli interventi di valorizzazione culturale e sensibiliz-zazione dei cittadini al rispetto del verde.Gli interventi di riqualificazione stra-ordinaria che verranno realizzati nei prossimi mesi saranno tutti forte-mente improntati al ripristino di un ecosistema formato prevalentemen-te da specie vegetali autoctone (cioè

dei nostri territori), in ottemperanza a quanto indicato da numerose diret-tive dell’Unione Europea. Le specie vegetali alloctone (provenienti cioè da ecosistemi diversi dal nostro), che spesso possono apparire attraenti sia sotto il profilo estetico che econo-mico, nella maggior parte dei casi si rivelano infatti invasive producendo danni economici, ambientali e sotto il profilo della salute. Numerosi a que-sto proposito sono gli studi che pon-gono in relazione il recente aumento di allergie con il diffondersi di piante appartenenti a specie estranee ai no-stri territori.

Tra gli interventi che verranno rea-lizzati entro la prossima primavera, citiamo a titolo d’esempio:. giardino dell’Asilo Nido Comuna-le: il progetto presentato contempla la messa a dimora di piante di vite a costituire un pergolato, nell’ottica del recupero della genuinità delle essen-ze e della tradizione. La vite di varie-tà “invernesca” sarà “maritata”, cioè accoppiata ai tigli, come si usava un tempo; . piazza San Paolo: si procederà al-la sostituzione dei piccoli carpini con altri più idonei a generare ombra. Le piante verranno traslate in Via Ga-ribaldi, contribuendo alla riqualifica-zione della pista ciclabile che corre lungo la strada;. piazza IV Novembre: verrà sostitu-ita la ceppaia di tiglio con un’essenza analoga;. via Breda: i gelsi piantati lungo la pi-sta ciclabile (probabilmente condan-nati a morire in quella posizione), ver-

15dicembre 2012 } fleroinforma

la tisana dell'inverno

ranno traslati in una zona più idonea alla loro sopravvivenza, restituendo a queste piante l’importanza che meri-tano, dato il ruolo che hanno svolto nell’economia contadina del passato;. via XX Settembre: la riqualificazio-ne dell’aiuola lungo la pista ciclabile avverrà con apporto di ghiaia di fiume e arbusti autoctoni da fiore (le cosid-dette “erbacce” che stanno facendo la fortuna dei progettisti di giardini urba-ni di mezzo mondo, quali la High Line di New York, tanto per citarne uno).

L’insieme di questi interventi dovreb-be rendere Flero da un lato un po’ più bello agli occhi, dall’altro un po’ più sano.

maurizio Berta «

di tarcisio Prandelli

Per preservare la nostra salute, la na-tura può offrire efficaci rimedi curativi che i cittadini spesso non conoscono o hanno scordato. Di seguito, vogliamo ricordare alcune fra le piante più comu-ni per far fronte al freddo invernale: la malva, il tiglio, il sambuco e la liquirizia, particolarmente adatte per preparare tisane e far fronte alle malattie da raf-freddamento, come raffreddore, stati influenzali, tosse, catarro.Della liquirizia si utilizza la radice intera, tagliata in piccoli pezzetti, della malva foglie e fiori, mentre del tiglio e del sambuco solamente i fiori. Le quattro piante possono essere impiegate sin-golarmente o assieme nella stessa ti-sana, in proporzioni variabili a seconda delle proprietà che vogliamo sfruttare.La tisana per due persone si prepara immergendo un cucchiaio di ciascuna

delle quattro erbe spezzettate, più o meno in parti uguali, in un terzo di litro di acqua bollente. Si copre il recipien-te, dopo cinque minuti si filtra e si dol-cifica con un po’ di miele prima di bere. Oltre all’azione antiinfiammatoria e le-nitiva sulle mucose del sambuco e del tiglio, la tisana ha un’azione sedativa e rilassante atta a favorire un buon riposo ristoratore. Inoltre, la presenza di tiglio e sambuco favorisce l’attività sudorife-ra, benefica negli stati infiammatori con febbre. La malva possiede proprietà dolcemente lassative, particolarmente utili per sfiammare l’intestino nel cor-so di disturbi influenzali che spesso si accompagnano a dolori ed alterazioni dell’apparato digerente; associata alle altre tre erbe, non è controindicata nemmeno in caso di diarrea.La liquirizia è espettorante e antitus-

siva. Prima di mescolarla con altre es-senze, è necessario lasciarne bollire un cucchiaino per 10 minuti da sola, dopo di che si possono aggiungere le altre erbe a scelta, in quantità nell’insieme equivalente ad un cucchiaio da mine-stra colmo. Poiché la liquirizia è anche tonica, è opportuno evitare di aggiun-gerla alla tisana che beviamo prima di coricarci, mentre possiamo sfruttare la sua attività antiinfiammatoria e an-tidolorifica sullo stomaco bevendola prima di pranzo o prima di cena. Una cura adeguata per i disturbi acuti da raffreddamento invernali prevede l’as-sunzione di tre tazze di tisana al giorno (una tazza equivale a 150 ml) a sto-maco vuoto per periodi non inferiori a una settimana.

Buona salute a tutti.

Come agiscel'AmministrazioneComunale

azioneIn materia di viabilità stradale, l’Amministra-zione Comunale ha dato mandato alla Società di Ingegneria PLANINTER S.r.l. di redigere un Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), che si prefigge di migliorare le condizioni della circolazione (movimento e sosta), la sicurez-za stradale (riduzione del numero di inciden-

amministrPiano del traffico

ti), la qualità dell’aria (riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico) e di ridurre il dispendio energetico. La prima parte del lavoro, iniziata nel mese di settembre, ha riguardato le indagini inerenti l’analisi urbanistica e territo-riale, nonché l’analisi della viabilità nelle sue caratteristiche geometriche e di carico veicolare: in pratica, come qualcuno avrà potuto notare nelle scorse settimane, tramite alcuni operatori e taluni strumenti automatici, sono stati effettuati i rilievi dei flussi di traffico su varie direttrici ed intersezioni critiche in diversi orari, sono stati conteggiati i veicoli parcheggiati ed il numero di aree di sosta disponibili, è stata effettuata una mappatura degli incidenti stradali in termini di numero ed esito.

Sulla base dei dati raccolti e con l’ausilio di programmi di calcolo automati-co, è in corso l’elaborazione dello “stato di fatto”, un modello del traffico veicolare flerese che porrà in evidenza le situazioni problematiche e con-sentirà di simulare gli effetti delle possibili soluzioni. In funzione dei risultati delle simulazioni, sarà possibile nei prossimi mesi pervenire alla redazione del nuovo piano che includerà gli interventi e le regole necessari a migliorare la circolazione nel paese.

16fleroinforma { dicembre 2012

Son rustico. Sarò dunque di misurate parole e amare. Così il contrasto con i miei dolci frutti farà riflettere qualcuno, se vorrà. Frutti dolci e poveri che tutti, ma proprio tutti, potevano assaporare camminando per i campi, lungo le strade di campagna. Certo, perché io sono il Gelso, in particolare il Gelso nero, Morus nigra, dalle nostre parti meglio conosciuto come “el mur”. Provengo da un’antica stirpe persiana che nei secoli si diffuse poi in tutta l’Europa meridionale, fino al punto che, soprattutto nella pianura padana, la mia presenza divenne uno degli elementi più significativi del paesaggio rurale almeno fino alla metà del ‘900. Fra scoline, cavedagne1, fossi e capifossi (qualcuno se ne ricorda?), concorrevo a definire il complesso sistema idraulico frutto della secolare intelligenza contadina, perché io ero lì, fra un podere e l’altro, lungo i corsi d’acqua, magari nel bel mezzo di una doppia cavedagna, a trattenere e fortificare il terreno, fra girini e bose2, fra l’orzo e l’erba medica. Io, sparuto superstite, son l’eco dell’antico detto “Fossi e cavedagne benedicon le campagne!” 3: se volete preservare le tradizioni guardate a me che ne son la memoria, altro che inventarsene di nuove, senza radici. Io, che posso vivere fino a 150 anni e raggiungo un’altezza di 15 metri, con le mie fronde lucenti, con il mio buon legno adatto all’intarsio e alla tornitura, ho accompagnato per secoli l’evoluzione del lavoro umano, della tecnologia agraria. Non datemi dunque del retrogrado! Non è di per sé la tecnologia meccanizzata ad avermi strappato dalla terra e quasi annientato, ma l’utilizzo avido e sconsiderato che se n’è fatto. È in conseguenza di tale miope utilizzo che la stessa preservazione del territorio, della sua bellezza e delle sue forme di vita, è stata tradotta in un ostacolo da abbattere, nient’altro. Guardatevi intorno: è avvenuto, continua ad accadere. Io ho protetto ed abbellito la terra; sono stato la compagnia e l’ombroso conforto dei contadini stanchi, ho dato loro fuoco, mobilio e calzari4; i tegami ribollivano dei miei frutti per farne festose confetture. A lungo ho udito i canti di lamento giunger da lontano, dalle filande, a lambire la mia spoglia corteccia. Là, con duro lavoro, si produceva pregiata seta. Ma io mi limitavo a fornire le foglie

per l’allevamento del bachi: essi ne son ghiotti. Ecco così spiegato un altro dei motivi della mia straordinaria e placida diffusione che raggiunse l’apice a fine ‘800, in concomitanza con la maggiore affermazione dell’industria serica in Italia. E ora? Ora che i fossi spesso non son che canali di cemento, che la produzione di seta non esiste più, che la meccanizzazione agricola e la chimica han trasformato i campi in spoglie lande iper-produttive, ora, dunque, io non sarei che una superflua, inutile presenza? Se qualcuno si ostinasse a pensarlo, allora non avrebbe capito proprio niente. In primo luogo non avrebbe capito che preservare la bellezza e la varietà naturale del territorio, oggi più che mai, anche a costo di produrre qualche chilo in meno di farina, significa progresso. Progresso materiale, certo, ma anche progresso spirituale. Perché un brutto ambiente, rende brutti anche dentro. E perché, oltretutto, ne va della salute di tutti… Ed anche su questo fronte io sono utile, nella pratica, come si addice ad un’essenza rustica come me. Ad esempio il succo diluito dei miei frutti, ha proprietà antisettiche e può essere utilizzato come colluttorio contro le infiammazioni della bocca e della gola; la corteccia delle mie radici, che veniva utilizzata in funzione analgesica e antinfiammatoria, possiede anche potere diuretico e ipoglicemizzante. Un infuso delle mie foglie (che contengono tannino) può essere molto utile per combattere gastrite e ulcera gastroduodenale. Certo, dopo la distruzione subita, non sarà facile trovarmi a portata di mano. Eppure, fleresi, guardatevi intorno, cercatemi, nel vostro comune io esisto ancora. Conservatemi. Sono anch’io forma della vostra storia, prendetevi cura di me. E di voi.…”Un venticello d’autunno, staccando da’ rami le foglie appassite del gelso, le portava a cadere, qualche passo distante dall’albero. A destra e a sinistra, nelle vigne, sui tralci ancor tesi, brillavan le foglie rosseggianti a varie tinte; e la terra lavorata di fresco, spiccava bruna e distinta ne’ campi di stoppie biancastre e luccicanti dalla guazza.” A. Manzoni

m. L. «1 Dette anche capezzagne: sono strade sterrate o viottoli di servizio agli ap-

pezzamenti coltivati.2 Pesci d’acqua dolce che, in grande quantità, popolavano i fossi lombardi.3 Titolo del volume di storia agraria del prof. Carlo Poni, Il Mulino, Bologna.4 Il riferimento è al famoso film “L’albero degli zoccoli” di Ermanno Olmi.

Il Gelso

natura e ambiente

sentiChIparla

17dicembre 2012 } fleroinforma

Cosa è l’amianto? Il termine amianto o asbesto indi-ca una famiglia di minerali inosilicati (silicati fibrosi), estremamente dif-fusi in natura, con ottime proprietà di isolamento termico e acustico. La struttura fibrosa, la resistenza al fuoco e la capacità di attutire il rumore lo rendeva adatto per la realizzazione di tessuti ignifughi e fonoassorben-ti. Prima del 1992, anno nel quale è stato messo al bando per la sua acclarata correlazione con malattie respiratorie e tumori alla pleura, è stato largamente utilizzato nell'edilizia con il nome commerciale di eternit (un materiale composito di fibre di amianto e cemento) per realizzare coperture, pannelli isolanti, tegole, tubi e canne fumarie; in forma di tes-suto, ad esempio, è stato usato per realizzare le tute dei vigili del fuoco e i filtri per la lavorazione del vino.

Perché è ora vietato? Le fibre di amianto, molto sottili, ten-dono a sfaldarsi dividendosi longitu-dinalmente. Rimangono così sospese in aria e vengono respirate (il loro diametro è circa 1300 volte più pic-colo di quello di un capello umano). È quindi necessario non disperderle nell’ambiente e ridurre il più possibi-le il rischio di inalazione da cui può dipendere la genesi di tumori (princi-palmente al polmone, alla pleura, alla laringe). A seguito di studi medici che dimostravano il diretto rapporto tra amianto e tumori, la prima nazione

al mondo ad adottare provvedimenti cautelativi circa il suo utilizzo nei con-dotti di ventilazione è stata l'Inghilter-ra nel 1930 (!). Nel 1943 la Germania riconosceva il cancro al polmone co-me conseguenza dell’inalazione dell’a-mianto e prevedeva il risarcimento ai lavoratori colpiti da tale malattia. In Italia bisogna attendere il 1992, an-no della legge 257, la quale, oltre a vietarne l’utilizzo e fissare i termini per la sua dismissione produttiva, garan-tisce una rivalutazione del 50% dei contributi pensionistici ai lavoratori colpiti da malattie amianto-correlate.

Cosa si sta facendo per eli-minare l’amianto? L’ASL della Regione Lombardia ha redatto il PRAL (Piano Regionale Amianto Lombardia) che si propone la tutela della salute dall’inquinamento di amianto e la promozione di norme per la bonifica entro il 2015. L’ASL dopo aver censito i siti inquinanti di amianto ne valuta lo stato di degrado e quindi la possibilità di sviluppare fibre libere in aria che sono la vera fonte di pericolo; nel 2011 l’amianto nella no-stra regione era stimato in 2.700.000 metri cubi (Fonte ASL, rapporto sullo stato dell’ambiente 2010/2011).

Sospetta presenza di amianto: che fare? Ristrutturando edifici costruiti prima del 1994 è possibile ancor oggi rin-venire materiali contenenti amianto. Per questo motivo è fondamentale riconoscerli e saper come interve-

AMIANTO, addio?

natura e ambiente

18fleroinforma { dicembre 2012

nire, adottando adeguate misure per proteggere la salute degli occupanti da un’eventuale contaminazione. Ma le valutazioni del caso devono esse-re svolte da personale qualificato e competente; è dunque di fondamen-tale importanza contattare la sede ASL più vicina.

A chi segnalare la presenza di amianto? Il cittadino che trova dell’amianto deve segnalarlo all’ASL tramite le UNITA’ OPERATIVE INTEGRATE presenti sul territorio fornendo le se-guenti informazioni: indirizzo preciso del luogo del ritrovamento, dimen-sioni approssimative e, se possibile, delle fotografie del luogo.

Sono obbligato a bonificare l’amianto nella mia proprietà?Nonostante l’impegno a rimuovere tutto l’amianto entro il 2015, non esi-ste un preciso obbligo alla sua imme-diata rimozione. Tuttavia è caldamen-te consigliato provvedere il prima possibile: ne va della salute nostra e dei nostri cari. Nel caso vengano re-gistrate condizioni di pericolo a cau-sa della possibile dispersione di fibre ed il proprietario del sito inquinato non attuasse gli interventi di bonifica, l’ASL propone al Sindaco l’emissione di una ordinanza che lo obblighi alla rimozione del rischio.

Io proprietario dell’edificio posso rimuovere l’amianto? La rimozione diretta da parte del proprietario, qualora non ricorra la necessità di presentazione del piano di lavoro, non è preclusa in assoluto ma sconsigliata. Interventi di questa

natura sono ammissibili solo in pre-senza di superfici molto limitate e po-ste a quote basse (poco superiori ai 2m). È comunque necessario adotta-re l'uso di dispositivi di protezione idonei (maschere filtranti con almeno grado di protezione 3 - FFP3 – “usa e getta”, tuta in tyvek, guanti di pro-tezione e calzari monouso) e trattare le lastre con prodotti specifici che im-pediscano lo spargimento delle fibre. In ogni caso il trasporto e lo smalti-mento devono essere affidati ad una ditta autorizzata e specializzata, da indicare obbligatoriamente nella co-municazione ASL.

Quale Unità Operativa de-vono contattare i cittadini di Flero in caso di bisogno? I fleresi, in caso di necessità devono contattare l'Unità Operativa ASL di Castenedolo, i cui recapiti e orari so-no riportati nel riquadro sottostante.

enrico accascina «Non tutti sanno che… Il programma europeo di in-centivazione della produzione di elettricità mediante impianti fotovoltaici prevede che, in ag-giunta agli incentivi economici normalmente riconosciuti per ciascun kWh di energia prodot-ta tramite pannelli solari, venga assegnato un ulteriore premio se l’impianto è stato installato in sostituzione di coperture in eternit. Per informazioni più precise, visi-tare il sito www.gse.it.

Unità Operativa Integrata PSAL DGD 2 Indirizzo: Via Matteotti, 9 – 25014 Castenedolo

Orari: dalle 9.00 alle 12.00 – pom. su appuntamento

Responsabile dell’Unità Operativa:

Dott.ssa Siria Garattini - Tel. 030-2499893

Segreteria:

tel 030-2499889 / fax 030-2499896

AMIANTO, addio?

natura e ambiente

19dicembre 2012 } fleroinforma

Nel mese di gennaio verrà inaugurata a Flero la Casa dell’Acqua Pubblica, un moderno impianto per l’erogazione di acqua, sia liscia che gassata, proveniente dall’acquedotto comunale e filtrata attraverso un moderno sistema tecnologico approvato dal Ministero della Salute.

L’impianto, a norma di legge per i diversamente abili, costruito con materiale e design anti-vandalici e controllato in remoto per tramite GSM, è dotato di sistema antigelo (invernale) e di evacuazione aria calda (estivo), nonché di illu-minazione notturna a LED a basso consumo e di sistema “power saving” per il risparmio energetico.

L’utilizzo di gas naturale R290 per la refrigerazione (senza CFC) consente di erogare acqua gradevolmente fresca, mentre un monitor 37’’ permette al Comune di pubblicare periodicamente i più recenti risultati delle analisi delle acque fleresi, nonché di aprire un ulteriore canale informativo con gli utenti.

L’impianto sarà installato in via San Martino (sul confine del Parco Barbaglio proprio di fronte al parcheggio del campo sportivo) a cura della società Pro-AcquaGroup Srl di Rovereto che ne curerà la gestione e la manutenzione.

I cittadini, per prelevare l’acqua, dovranno dotarsi di una carta prepagata in vendita presso alcuni esercizi commerciali in prossimità dell’impianto. Ciascun litro d’acqua prelevato costerà 5 centesimi che serviranno per rimborsare alla società ProAcquaGroup le spese di costruzione, installazione e manuten-zione dell’impianto. Considerato che il costo di un litro di acqua minerale in bottiglia è in media pari a 21 centesimi, la Casa dell’acqua pubblica garantirà alle famiglie che ne volessero fare uso un risparmio superiore al 75%, a fron-te di un prodotto sicuro (l’acqua dell’acquedotto è costantemente control-lata, il sistema di filtrazione e la lampada UV battericida posta sul beccuccio di erogazione ne assicurano ulteriormente la salubrità) e la cui qualità non è certamente inferiore a quella dell’acqua in bottiglia.

Ancora più importante sarà tuttavia il risparmio in costi ambientali: una famiglia media consuma circa 800 litri d’acqua all’anno che, se acquistata in bottiglie di plastica da 1 litro e mezzo, corrisponde a 540 bottiglie. Se la po-polazione risponderà all’iniziativa, a regime la Casa dell’Acqua Pubblica instal-lata erogherà una media di 45.000 litri d’acqua al mese, evitando il consumo di 1.200 Kg di plastica e l’immissione in atmosfera di 1.400 Kg di CO2: in un anno, l'equivalente dell'anidride carbonica assorbita da 1.650 alberi. Installare l’impianto è quindi come piantare un bosco della grandezza di un campo da calcio.

Utilizzando la Casa dell’Acqua Pubblica, si contribuisce quindi concretamente a salvaguardare l’ambiente e a migliorare la nostra salute. Un altro passo ver-so uno sviluppo sostenibile.

La casa dell'acqua pubblica:una scelta

sostenibile

20fleroinforma { dicembre 2012

storie e cultura

Un po' di storia. I primi docu-menti su Villa Grasseni risalgono al IX secolo d.C., epo-ca in cui è confermata l’esistenza di un antico mulino ad acqua all’interno del parco adiacente. In occasione della ristrutturazione avvenuta circa 24 anni fa, è stato possibile identificare quale struttura originale della villa una grossa casa-torre rettangolare databile attorno al 1300. Questa struttura rievoca le caratteristiche dimo-re degli amministratori delle proprietà ecclesiastiche d’epoca medioevale. Intorno al 1450, l’esterno delle finestre viene ornato con affreschi floreali: le tracce di queste decorazioni risultano ancora visibili. Poco più tardi, nel cinquecento, la casa-torre viene arricchita dal corpo di fabbrica a ponente, mentre nel settecento vie-ne aggiunta la parte a est. Questa nuova porzione viene affrescata, divenendo l’ala nobile del palazzo. Allo stes-so periodo risale l’edicola dedicata a Maria Bambina, situata ai bordi del vigneto. Altri importanti interventi, come la realizzazione della facciata a sud e della porta d’ingresso a nord, sono eseguiti a cavallo fra l’ottocento ed il novecento. Successivamente la Villa, dopo essere divenuta proprietà dell’Ospedale Civile di Brescia, vie-ne acquistata dal Comune di Flero, che provvede 24 anni fa a realizzarne il primo parziale restauro.

Il recupero ora riprende. Una volta effettuati alcuni fonda-mentali interventi, Villa Grasseni viene destinata ad ospitare numerose associazioni, benché il restauro non venga mai completato. Nel frattempo, l’usura fa insorgere nuovi problemi come le infiltrazioni d’ac-qua dal tetto che da alcuni anni condizionano l’utiliz-zo dell’edificio. Recentemente, onde far fronte a tutti questi problemi, il Comune ha avviato in convenzio-ne con l’Università di Brescia (corso di restauro ar-chitettonico) uno studio finalizzato ad assoggettare l’edificio ed il parco attiguo ad un nuovo complessivo progetto di recupero e riqualificazione. In attesa dei risultati, il Comune ha iniziato il recupero autonomo della parte ad est del parco, dove era presente un vigneto semi-abbandonato.

Il vigneto. L’idea del Comune di Flero è stata quella di unire le forze e creare una profi-cua sinergia fra attori differenti fra loro, ma uniti dallo stesso obiettivo: ridare vita all’antico vigneto. Dopo alcuni incontri fra l’Amministrazione, la Pro Loco di Flero, la Scuola Agraria di Bargnano ed il sig. Raffaele Frusca del Gruppo Alpini, il 9 maggio scorso viene finalmente firmata una convenzione fra il Comune e l’Istituto Dandolo di Bargnano. Tramite questa intesa l’Amministrazione affida alla scuola agraria il compito di “provvedere alla progettazione e realizza-zione del reimpianto delle fallanze e dell’infittimento del vigneto stesso, utilizzando vitigni appartenenti al Disciplinare di produzione vini DOC già di Capriano del Colle”. L’Istituto Dandolo si impegna “ad effettuare la potatura invernale del vigneto in oggetto e le successive legature”. Per far fronte a questo impegno, la scuo-la di agraria mette gratuitamente a disposizione del Comune circa 15 alunni (alcuni dei quali residenti a Flero) che hanno accettato con entusiasmo questo nuovo progetto. Per l’attività di manutenzione ordi-naria, il responsabile diviene ufficialmente il laborio-so sig. Raffaele Frusca, coadiuvato da due lavoratori socialmente utili messi a disposizione dal Comune. I lavori da eseguire sono la manutenzione dei filari, nonché la diffusione periodica del “verde rame” e dello zolfo sul fogliame.

Il vino. In conformità a quanto previsto dal Di-sciplinare del Monte Netto, sono state piantate viti Merlot, Marzemino e San Giovese. Una volta com-pletata la bonifica delle piante esistenti ed aggiunte quelle nuove, il raccolto della prima vendemmia è stato ottimo: circa 80 kg di uva con cui produrre circa 60 litri di vino. Secondo gli accordi, il prodotto del vitigno, sarà suddiviso in parti uguali fra il Comune e la Scuola. In questo modo la comunità Flerese si è assicurata fino al 2015, anno in cui scadrà la conven-zione, la corretta cura del vigneto e qualche litro di buon vino in più!

marcello favalli «

Un nuovo vigneto per Villa Grasseni

21dicembre 2012 } fleroinforma

Bruno ha guidato lo

sviluppo di Flero per

35 anni, fino al 1997.

Fu eletto per la prima

volta nel ’62, quando

numerose piccole

aziende agricole e

una forte presenza di

lavoratori delle industrie

della città connotavano

il tessuto abitativo di

un paese popolare,

contadino ed operaio,

a maggioranza politica

democristiana.

Bruno Barbaglioun ricordo a dieci anni

dalla morte

Succedette a L. Chiari (coalizione PCI-PSI), eletto nel 1958 anche grazie ad una massiccia astensione di cittadi-ni democristiani, contrari alla lista DC presentatasi alle elezioni comunali.Il Comune disponeva allora di esigue risorse. Le pur limitatissime spese per investimenti o manutenzioni straordi-narie richiesero un inasprimento della cosiddetta tassa di famiglia allora in vigore. Seguirono alcune polemiche, ma anche la consapevolezza che si stava formando un’Amministrazione capace di scelte in grado di accom-pagnare il risveglio economico che cominciava a manifestarsi. Negli anni ’60, in seguito al calo degli addetti dell’agricoltura e alla crescita delle famiglie operaie, iniziò a farsi sentire

prepotente la necessità di nuove ca-se, non soddisfatta dalla pur lodevole iniziativa dei privati.Il Piano di Costruzione ed il primo P.R.G. (1986) individuarono le nuove aree di espansione per l’edilizia resi-denziale; il secondo P.R.G. (1997) non introdusse nuove aree di espan-sione, ma fece del recupero del pa-trimonio esistente il punto forte per l’edilizia residenziale. Particolare attenzione fu prestata all’edilizia popolare. Un’indagine con-dotta dai giovani del Circolo ACLI negli anni ‘68 e ‘69, che fotografava a Flero una situazione emergenziale sia per bassa quantità che per scar-sa qualità degli alloggi, determinò un punto di accelerazione per i partiti locali e l’Amministrazione Comunale. Venne così nominato un comitato per la casa, incaricato di garantire la massima condivisione nella ricerca delle migliori soluzioni. La lungimi-ranza e la determinazione di Bruno e della sua giunta portarono ben presto alla realizzazione del villaggio Marcolini (cooperativa “La Famiglia”) e successivamente agli interventi Ge-scal in via Aldo Moro .La capacità di Bruno nell’acquisire i terreni necessari ad un prezzo con-venientissimo, la determinazione nel pretendere buone soluzioni abitati-ve e ambientali furono costanti an-che nei successivi interventi di edilizia economico-popolare, con riferimen-to ai quali si cercò di incentivare la nascita di cooperative locali. Offrire risposte ai bisogni abitativi dei fleresi e contemporaneamente permettere loro di essere più protagonisti nelle

scelte e nella determinazione dei co-sti delle loro case erano per lui una priorità.Un’altra linea di forte impegno fu la realizzazione di mini-appartamenti per anziani bisognosi, al fine di tra-sferirli da abitazioni spesso non deco-rose e permettere loro di rimanere il più possibile nel loro paese, evitando spesso ricoveri prematuri. Mi è difficile ricordare Bruno senza parlare delle cose fatte: tra le tante ne ho scelto solo una, la casa, per sottolineare il suo modo di essere popolare.Stava bene a Flero, era la sua giusta dimensione; era generoso nel suo impegno, non aveva l’ambizione per altri incarichi pubblici ne cercò mai al-cun tornaconto personale. Gli piace-va essere “alimentato” dai bisogni del suo territorio e dei suoi concittadini e sentiva soddisfazione nel riuscire a dare risposte positive; in questo mi pareva cercasse anche il modo di essere cristiano. Viveva la comunità, cercando di favorire aggregazioni sociali e la loro autonomia. Era però ben difficile poter fare una riunione il lunedì sera: aveva già la cena con i suoi amici di sempre.Aveva un carattere forte, impulsivo, a volte autoritario, spesso testardo. Divergenze in giunta ne vinceva tan-te, ma ne ha anche perse; non resta-vano però rancori e se tiro le som-me posso testimoniare di un clima sereno e collaborativo, che certo ha permesso di ottenere buoni risultati. A Bruno piaceva fare il sindaco; gli riusciva anche bene.

Renzo fracassi «

associazioni e volontariato

22fleroinforma { dicembre 2012

l'intervista

Signora Adriana, il Burundi è uno tra i Paesi africani più poveri: ci parli della sua esperienza.

Mi sono recata in Burundi per un mese, tra febbraio e marzo di quest’anno, ospite di mia zia suor Bruna Chia-rini, missionaria Marista di Brescia che si occupa a Ngozi del progetto Giriteka, nome che vuol dire “rialzarsi”, “ri-appropriarsi della dignità di persona”. Il Centro si occupa essenzialmente di ragazzi di strada perché ci sono tantis-simi orfani e ragazzi abbandonati in seguito ai vari eccidi degli ultimi anni. Molte donne sono rimaste vedove e, ri-sposandosi, sono costrette dal nuovo marito a disfarsi dei figli. Ho visto molte situazioni di grave disagio, anche nei ragazzi che una famiglia ce l’hanno. Il Burundi è un Paese poverissimo, con un apparato economico molto scarso ed un’agricoltura di pura sussistenza. Chi lavora sono soprat-tutto le donne, 12 ore al giorno, zappano la terra, spesso con bimbi piccoli sulla schiena; gli uomini lavorano pochis-simo, anche perché di lavoro non ce n’è. L’unica fabbrica esistente è quella della birra, derivante dalla fermentazione di un tipo di banana, e la disperazione li porta sovente a ubriacarsi. C’è un alto tasso di delinquenza a causa della profonda miseria.

Di che cosa si occupa essenzialmen-te il centro d’accoglienza Giriteka?

Innanzitutto offre vitto e alloggio, sostentamento econo-mico e sostegno negli studi, nonché insegnamento di atti-vità lavorative: falegnameria, cucito e cucina. C’è anche un laboratorio d’artigianato in cui si realizzano oggetti vari con i fusti di cherosene o di gasolio. C’è po-chissima elettricità - in media per 2 ore al giorno - e questo comporta enormi problemi lavorativi e di vita quotidiana: la sera dopo le 18, quando cala il sole, non ci si può più muovere.

Com’è la situazione sanitaria?Purtroppo è una situazione molto difficile e precaria. Le 4 principali cause di morte, soprattutto nei bambini, sono: l’AIDS, la malaria, la tubercolosi e la malnutrizione.

La struttura ospedaliera, malgrado gli sforzi delle suore e dei volontari, è fatiscente. Le donne devono partorire in ospedale per un’ordinanza statale, ma a volte sono co-strette a percorrere 50-60 km a piedi prima di trovare l’ospedale e così muoiono moltissimi neonati.In certi periodi muoiono in una notte 15 -20 bambini, ed anche diverse mamme, ma, non esistendo un’anagrafe, si perdono subito le tracce di quelle creature defunte. La morte è vista con fatalità…forse hanno più paura a vivere che a morire. Inoltre i medicinali sono costosissimi e spes-so privi dei principi attivi utili alla guarigione.

Ci sono state storie e persone che l’hanno particolarmente colpita?

Certamente! Tutti noi possiamo immaginare la fatica di vivere, la miseria, l’infanzia sofferente e abbandonata del Burundi…ma la realtà è ancor più dura di ciò che si possa pensare. Ho conosciuto una donna che per 6 mesi ha vis-suto su un albero con i suoi 3 figli poiché non sapeva dove rifugiarsi; alla fine la Missione le ha fatto costruire una ca-setta in cui ora vive con i suoi bimbi e con altri 3 ragazzini.Inoltre ho conosciuto 3 splendidi bambini ritrovati su un mucchio di letame, abbandonati; uno di essi è entrato in coma per un incidente, ma per fortuna si è salvato.

Nessun luogo e lontano:viaggio in Burundi, piccolo e sofferente

paese dell'Africa orientale

23dicembre 2012 } fleroinforma

Giada cresciniLaurea in Scienze dell'Educazione

e della Formazione in data 1 ottobre 2012 presso

l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia con votazione 110 e lode.

Un applauso a...NUOVE LAUREE:

Il Burundi confina con il Ruanda, al-tro Paese devastato dagli eccidi di natura etnica.

Sì, infatti questi due Paesi sono accomunati da una storia di sofferenza e violenza. In essi ci sono tre gruppi etnici, an-che se la suddivisione appare molto labile visto che parlano la stessa lingua ed hanno usi simili: gli Hutu (l’85% della po-polazione), i Tutsi (il 14%) e i Batwa, un’etnia pigmea (1%). Accade da molto tempo che, quando in Ruanda c’è al potere un’etnia, in Burundi c’è quella opposta, quindi non riescono a trovare un accordo, esistono continui scontri.

E per quanto riguarda l’istruzione?Sono soprattutto i maschi ad andare a scuola, laddove è possibile, in classi di 70-80 alunni, con varie lavagne e quasi nessun libro. Le ragazze che vanno a scuola lo fanno grazie ai progetti di volontariato perché per il Governo le donne non esistono e crescono molto sole: il loro destino è di far figli e lavorare la terra.

Qual è la moneta corrente?La moneta è il franco Burundi ed un euro corrisponde a 1850 franchi Burundi: la paga di un operaio è di mezzo euro al giorno. Non hanno la possibilità di comprare nulla né di curarsi né di affittare i costosi banchi del nuovo mer-cato cittadino.

Cosa possiamo fare noi per aiutare questo Paese?

Una raccolta di fondi sarebbe un’ottima idea perché là hanno veramente bisogno di tutto.

Signora Adriana, tornerà in Burundi?Spero e credo proprio di sì.

Nicoletta del vecchio «

Per conoscere meglio questo progetto: http://giriteka.blogspot.it/

Bianchetti: 50 anni di attività sportiva

Il 14 aprile 2012, l’arbitro flerese

Mauro Bianchetti ha festeggiato i 50 anni di attività sportiva.

Nella sua lunga carriera ha arbitrato partite di

calcio nelle federazioni FIGC, AICS e CSI.

A quattro anni dal primo lavoro, il gruppo musicale “Gioomarabika”, in origine compo-sto dal flerese Cristian Chiesa e dall’asolano Giovanni Martarelli, ha dato alla luce il suo secondo progetto musicale: Colormundi. Molti brani e molte storie diverse, per un duo non più giovane che si diverte ancora. Il mondo dei Gioomarabika è anche cresciuto con l’ingresso di Alessandro Caraffini, dell’argentino Diego Silva e di Giacomo Solci. L’uscita dell’album è avvenuta il 19 dicembre 2012, con il concerto di presentazione al Teatro San Carlo di Asola, devolvendo i proventi all’A.B.E.O. (Associazione Bambino Emopatico Oncologico). Colormundi è reperibile su vari portali come I-tunes e Amazon. Ulteriori notizie presso il sito internet www.gioomarabika.com.

Nuovo disco dei Gioomarabika,con il flerese Cristian Chiesa

associazioni e volontariato

24fleroinforma { dicembre 2012

LAV significa Lega Anti Vivisezione. Gli obiettivi fondamentali

dell’associazione sono l’affermazione dei diritti degli animali,

la difesa della biodiversità e dell’ambiente, contro ogni forma di

sfruttamento e violenza.

Oggi parliamo

dellaLAV

È stata riconosciuta come ONLUS nel 1988 e come tale può ricevere contributi detraibili dalle tasse. La LAV pro-muove normative a favore della tutela e del benessere degli animali, facendo pressioni su politici ed istituzioni e operando sul territorio per ottenere, anche attraverso de-nunce ed azioni legali, la loro applicazione ove vengano ri-scontrate situazioni di maltrattamento. In vista di un com-plessivo mutamento culturale che riconosca nell’animale un soggetto di diritto, vengono periodicamente promosse campagne di sensibilizzazione sui seguenti argomenti (fra gli altri): metodi alternativi alla vivisezione, pellicce, cac-cia e fauna, condizione degli allevamenti, spettacoli con animali, prevenzione randagismo e abbandono, contrasto della zoo mafia, promozione del vegetarismo. La Sede centrale della LAV è a Roma, ma l’organizzazione si dirama in 77 sedi locali (quasi una in ogni capoluogo di pro-vincia) e “punti di riferimento” (gruppi in attesa di essere riconosciuti come “sede”). Sono proprio le sedi ed i punti di riferimento a monitorare il territorio, intervenendo diret-tamente in situazioni problematiche, informando i cittadini, raccogliendo firme, promuovendo conferenze e dibattiti.Per far conoscere meglio le sue idee e la sua attività, la LAV pubblica due periodici: Impronte e Piccole Impronte, le due prime riviste animaliste italiane.Impronte è un bimestrale nato nel 1983, inviato gratui-tamente agli iscritti e consultabile anche sul sito internet www.lav.it, che, con il contributo di scienziati, filosofi ed esperti di settore, propone articoli di carattere scientifico, inchieste sulla sperimentazione animale, sui metodi sosti-tutivi, sui maltrattamenti e su argomenti correlati. Piccole impronte (I RAGAZZI DALLA PAR-TE DEGLI ANIMALI) è un periodico nato nel 1994, destinato a bambini e ragaz-zi dai 6 ai 14 anni, che si propone di educare le nuove generazioni al rispet-to dei diritti di tutti gli animali, umani compresi, e dell’ambiente, con favole, giochi, fumetti, interviste, disegni, foto-grafie, consigli di lettura.La LAV è presente anche a Flero. Anzi, proprio a Flero ha sede il punto di riferi-

mento per Brescia e provincia. L’associazione è infatti ospitata presso la sede del Gruppo di Acquisto Solidale ACCENDIGAS, in piazza Quattro Novembre n.11, dove tiene i suoi incontri il mercoledì sera.

Negli ultimi mesi, oltre che dalle consuete attività, i volontari locali sono stati impegnati dal caso “Green Hill”, l’azienda che allevava beagle destinati a divenire cavie da laboratorio. Come è noto, proprio grazie ad un intervento congiunto di LAV e Legambiente, nonché alla collaborazione di altre as-sociazioni animaliste, migliaia di questi cani sono stati strap-pati al loro orribile destino e si trovano tutti al sicuro, in affido giudiziario presso amorevoli famiglie. Compito della LAV locale è ora quello di effettuare i controlli post affido e garantire tutto il supporto necessario alle famiglie ospitanti.

È bene precisare che la LAV locale conta strettamente sul-le sole forze degli attivisti volontari. I problemi sono tanti e molto il lavoro da svolgere: dall’affidamento ai controlli, dalla raccolta di firme alle segnalazioni di maltrattamen-to, dagli incontri nelle scuole ai banchetti informativi, dai

presidi contro i circhi all’organizzazione delle confe-renze. Ecco perché l’associazione è sempre alla

ricerca di nuovi collaboratori. A tal fine, invi-tiamo chi fosse interessato a contattarci (cell: 3312893560, e-mail: [email protected]) o a farci visita, anche semplicemente per uno scambio di opinioni o per presenziare alle nostre riunioni.

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visitare il sito http://www.lav.it

(http://www.lav.it/sedi/brescia per la LAV di Brescia).

25dicembre 2012 } fleroinforma

SanitarsFlero:

sportivamente

la nuovaavventura in serieA2

Signor Zampedri, da quanto tempo è presidente della Sanitars Flero e da quanto tempo si occupa di volley?

Sono presidente da tre anni, dalla scomparsa dello storico presidente Angelo Peroni. Di pallavolo mi occupo da 41 anni, come promotore, atleta, allenatore, dirigente, presi-dente. Ho ricoperto più o meno tutti i ruoli.

La vittoria dello scorso campiona-to è stata una grande soddisfazione. Ce ne sono state altre?

Ce ne sono state tante, altrimenti non avrei resistito. Con il basket e il nuoto, ad esempio. Ma chiaramente, nono-stante le notevoli difficoltà che abbiamo affrontato, il risul-tato dell’anno scorso è quello più prestigioso.

La qualificazione della scorsa annata era prevedibile?

Eravamo partiti con l’ambizione di lottare per la testa della classifica, ma non pensavamo di arrivare addirittura primi. È stato un campionato notevole, anche se si è deciso tutto all’ultima partita. La qualificazione è stata una sorpresa di fi-ne stagione, in quanto i play-off sono sempre un’incognita.

Quali sono stati gli avversari più dif-ficili che avete affrontato?

Ci trovavamo nel girone più tosto, con 3 o 4 squadre che mi-ravano a passare il turno. Le più forti erano Vicenza, Crovegli e Verona. In particolare quest’ultima squadra ci ha messo in difficoltà, specialmente nell’ultima partita, quella decisiva.

Avete vissuto momenti particolar-mente difficili nel corso della stagione?

Direi di no: la coesione della squadra ci ha sempre per-messo di superare brillantemente i momenti più critici e, fra l’altro, non ci sono stati infortuni. Ovviamente, qualche alto e basso c’è stato, ma è del tutto normale.

Quale è stata la più grande qualità della squadra, il suo particolare pun-to di forza?

La collaborazione e l’entusiasmo. Tutto il gruppo, trasci-nato dalla capitana Natalia Serena e con il supporto di tecnici e dirigenti, è stato veramente unito nel perseguire lo scopo, con forza e determinazione.

Come vi trovate in serie A2, quali sono gli obiettivi nell’attuale cam-pionato?

È un’esperienza eccezionale. Al momento siamo quarti, ben oltre le nostre aspettative iniziali. L’obiettivo è dispu-tare un bel campionato, ma vogliamo anche divertirci e far divertire il pubblico, benché tra la serie B e la serie A ci sia una differenza notevole. Vorremmo permanere in A2 e contemporaneamente sostenere le squadre giovanili che hanno bisogno di supporto ed entusiasmo. I risultati stanno già arrivando, visto che le ragazze del settore giovanile si stanno comportando molto bene.

Intorno al mondo della pallavolo percepisce interesse da parte dei giovani?

A me sembra che l’interesse dei giovani fosse superiore 10 o 20 anni fa, ma forse oggi la partecipazione si esprime sempli-cemente in modo diverso rispetto alla nostra generazione.

Avete pensato a qualche progetto al di fuori del campionato?

Abbiamo in cantiere il “Memorial Peroni”: per questo sia-mo in contatto con l’Assessorato allo sport del Comune di Brescia. Forse giocheremo contro una nazionale straniera.

Che insegnamenti trae dalle vicende della scorsa stagione e più in genera-le dalla pratica della pallavolo?

Non si è mai imparato abbastanza. Mai puntare al solo mi-glioramento atletico, ma migliorarsi sempre anche dal punto di vista personale. Utilizzare la propria esperienza per coin-volgere ed inserire i giovani. Cercare di essere innovativi e sperimentare nuove strade, mantenendo tuttavia sempre vivi i valori fondamentali dello sport, motore e forza verso nuovi traguardi non solo agonistici, ma anche morali.

simone Bonfiglio «

Nella scorsa stagione la Sanitars Flero ha raggiunto una storica qualificazione

in serie A2 nel campionato di pallavolo femminile italiano, collezionando 23

vittorie e solamente 3 sconfitte. Circa questo storico risultato, abbiamo

intervistato Giuseppe Zampedri, attuale presidente della società.

26fleroinforma { dicembre 2012

Come agiscel'AmministrazioneComunale

azioneamministr

I giochi nei parchi comunaliProprio in questi giorni sono stati av-viati gli interventi per l’adeguamento ed il rinnovamento dei giochi all’in-terno dei parchi del paese (un inve-stimento di circa 30.000 euro) la cui necessità è fortemente avvertita dalla cittadinanza.In considerazione del budget a di-sposizione, nonché della dimensione e del numero dei parchi, si è deciso di dare priorità ai parchi di quartiere ed in particolare a quello di via Ma-dre Teresa di Calcutta, un’area ver-de che fa ormai parte del patrimonio comunale, ma che è assolutamente priva di attrezzature, pur servendo un comparto piuttosto grande come la cooperativa di Via Paradiso dove vivono famiglie giovani e bambini. Un segno di attenzione ad una zona ancora poco considerata, presso cui verrà installata una tipologia di giochi di buona qualità e articolazione, con annesse panchine e cestini. Un ulteriore intervento già finanziato da realizzare ad inizio 2013, riguarda invece la pavimentazione antitrauma dei giochi situati in alcuni parchi esi-stenti, come quelli di via Aldo Moro e via Canossi.Successivamente, l’attenzione si spo-sterà sul rifacimento delle attrezzatu-re del parco di via Buizza.

Nuovo sito internet del ComuneDa qualche giorno è on-line il nuovo sito internet comunale del Comune di Flero. Molte le novità, dalla grafica più accattivante alla distribuzione più razionale dei contenuti, dal calenda-rio degli eventi navigabile per cate-gorie ad una stretta interconnessione con il giornalino comunale per quan-to attiene le principali notizie ammini-strative, dalla gestione della newslet-ter all’attivazione ed integrazione con

il profilo facebook del Comune.Due importanti novità riguardano la sperimentazione di forme di demo-crazia telematica: attraverso il sito i cittadini di Flero potranno infatti par-tecipare a forme di sondaggio on-line, rispondendo a quesiti amministrativi di natura generale (l’inserimento del numero di carta d’identità consentirà di evitare voti plurimi), nonché inte-ragire con gli uffici per richiedere in-terventi di manutenzione della “cosa pubblica”, per segnalare infrazioni o semplicemente per aiutarci a miglio-rare la macchina comunale attraverso indicazioni e suggerimenti. Le segna-lazioni verranno tracciate e potranno essere monitorate dai cittadini richie-denti nella loro evoluzione all’interno degli uffici.Tenete quindi d’occhio l’indirizzo http://www.comune.flero.bs.it

La nuova sala corsi di Villa GrasseniFinalmente una sala corsi degna di questo nome. Stiamo parlando dell’aula situata in Villa Grasseni, pro-prio di fronte all’ingresso della biblio-teca, da tempo utilizzata per lezioni e corsi di vario genere organizzati in collaborazione con la biblioteca e con le associazioni culturali di Flero, la quale necessitava di un arredo ade-guato e rinnovato.Con un investimento di circa 6.000 euro il Comune ha provveduto all’ac-quisto ed all’installazione di un siste-ma di tavoli pieghevoli salvaspazio e sedie ergonomiche particolarmente adatte per essere velocemente e fre-quentemente spostate.La sala corsi potrà degnamente ospi-tare fino a 18 studenti ed essere un luogo di apprendimento all’altezza dei suoi frequentatori.

I controlli dei rifiutiDa alcuni mesi, la polizia municipale ha avviato una serie di controlli dei rifiuti che vengono inseriti nei nostri cassonetti o, peggio, abbandonati in prossimità degli stessi. I controlli sono finalizzati ad accertare la provenien-za della spazzatura ed in particola-re a verificare se vi siano cittadini di altri paesi che, forse per aggirare la raccolta differenziata porta a porta in essere nei loro comuni, possano trovare più comodo gettare la loro spazzatura nei cassonetti di Flero.Per condurre questo tipo di indagine, i vigili aprono a campione un certo numero di sacchetti e dalla lettura dei recapiti comparenti su bollette o altri documenti, risalgono alla proba-bile provenienza del rifiuto. In questo modo è stato possibile ve-rificare come nei nostri cassonetti pervenga spazzatura proveniente da comuni limitrofi come Capriano del Colle o Poncarale, ma anche da paesi più lontani come Rovato.A seguito degli accertamenti effet-tuati, sono state comminate decine di multe. I sanzionati potranno fare ricorso e, qualora non potessero di-mostrare la loro innocenza, saranno costretti ad indennizzare il Comune di Flero pagando la specifica sanzione. La speranza è che questi controlli possano costituire un deterrente per i responsabili degli abusi descritti che, con il loro comportamento, addebi-tano ai cittadini fleresi i costi per lo smaltimento della loro spazzatura.

info utilii

27dicembre 2012 } fleroinforma

COSP 0302761777

Guardia medica 0302560193

Farmacia Cavalli 0302761122

Farmacia Vignoni 0302563276

Carabinieri di Bagnolo Mella 030620108

COGEME 800017476

ENEL - Clienti 803500

ENEL - Guasti 800900800

Vivigas – Clienti 800151313

Vivigas – Guasti 800904240

In particolare si discuterà di:• NUOVO PIANO DELLA PIAZZA

• AUDITORIUM

• LEASING PUBBLICO

• SPOSTAMENTO DEL MERCATO IN PIAZZA• ACCERTAMENTI ICI• INTERVENTI STRAORDINARI SUI PARCHI• STUDIO DELLA VIABILITà• PROBLEMI SEGNALATI DAI CITTADINI

assemBLea PuBBLicaLuNedì 7 GeNNaio oRe 20,30

Municipio di FLERO - Sala consiliareL’amministrazione comunale incontra la cittadinanza

per un bilancio del 2012

Orari degli uffici comunali e contatti

Orari di ricevimento

fax lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabatoufficio/servizioOrari di apertura al pubblico (tel. 030 2563173)

» anagrafe ed elettorale 030 2563531 8:30-12:45 8:30-12:458:30-12:4515:00-17:00

8:30-12:458:30-12:4515:00-17:00

10:00-12:00

» segreteria e Protocollo 030 2761200 8:30-12:45 8:30-12:458:30-12:4515:00-17:00

8:30-12:458:30-12:4515:00-17:00

» ufficio tecnico 030 2569518 8:30-12:308:30-12:4515:00-17:00

8:30-12:3015:00-17:00

» isola ecologica 13:00-17:00 8:00-12:008:00-12:00 14:00-18:008:00-12:008:00-12:0014:00-18:00

» servizi sociali e scolastici 030 2569301 8:30-12:30 8:30-12:308:30-12:3015:00-17:00

8:30-12:308:30-12:3015:00-17:00

» Ragioneria e tributi 030 2661145 8:30-12:30 8:30-12:308:30-12:3015:00-17:00

8:30-12:308:30-12:3015:00-17:00

» Polizia e commercio Cell: 3357780296

030 2569546 10:00-12:0010:00-12:00 15:00-17:00

» Biblioteca Tel: 0302560101

030 2761200 14:00-18:0014:00-18:00 14:00-18:009:00-12:0014:00-18:0020:00-22:00

9:00-12:00

Sindaco Pedersoli Nadia: martedì e giovedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00Assessori: mercoledì pomeriggio su appuntamentoAssessore al bilancio: sabato mattina su appuntamento.

Hanno gratuitamente collaborato a questo numero di FleroInforma:Enrico AccascinaMaurizio BertaSimone BonfiglioNicoletta Del Vecchio (Radio Vera)Marcello FavalliRenzo FracassiMonica Frassine (grafica e impaginazione)Leonardo Manenti

Fleroinforma è stampato su carta riciclata.

Altri contatti utili:

Saluti da Flero

anche i dettagli contano

Mercatini di Natale: Homo Catodicus in circolazione

Agosto 2012 – Partecipato raduno di auto e moto d’epoca a cura del “Motoclub

Auto e moto d'Epoca” di Flero

Settembre 2012 – Opere in ferro di Giacomo Filippini esposte nel parco di Villa Grasseni in occasione della IV Festa della Polenta (inaugurazione)

continua...

Novembre 2012Animalia: cinque visioni sull'essere mutante.Esposizione collettiva presso Palazzo Loda (inaugurazione)

Accesso al Parco del Montenetto: rifacimento del ponte sul vaso Orso in via S. Eurosia

La redazione di FleroInforma e tutta l'Amministrazione danno il benvenuto al neonato Lorenzo, figlio dell'assessore Laura Rossetti e del suo compagno Mauro Chiesa, ai quali rivolgiamo i nostri auguri.

❆L’Amministrazione augura a tutti i cittadini

un buon Natale ed un sereno inizio d'anno