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Diretto Diretto Filo Filo Febbraio 2010 [email protected] FILO DIRETTO - ANNO I - N. 2/2010 - Registrazione Trib. Di Palermo n. 29 del 30/12/2009 - Stampato in proprio email : [email protected] blog: filodirettoblog.wordpress.com In distribuzione gratuita presso le edicole di Monreale e frazioni N on c’è democrazia se non c’è par- tecipazione, non c’è partecipazio- ne se non c’è trasparenza. Venerdì 22 gennaio l’aula consiliare è stata testi- mone di un bell’esempio di democra- zia. Rispondendo all’appello rivolto dall’onorevole Tonino Russo, difatti, tanti genitori monrealesi hanno chie- sto alle istituzioni competenti di essere messi a conoscenza sullo stato attuale e sul futuro prossimo della formazione scolastica dei propri figli iscritti alla scuola Pietro Novelli. Abbiamo assi- stito ad una partecipazione di massa, ed i cittadini hanno preteso risposte e soluzioni chiare. E’ apprezzabile la disponibilità al difficile confronto al quale si è sottoposto il sindaco Filippo Di Matteo, all’interno di un’arena non facilmente gestibile, costituita da geni- tori agguerriti, e in un contesto peraltro organizzato da un avversario politico, Tonino Russo, che ha presentato pro- poste concrete e soluzioni possibili. Il sindaco ha mostrato di farsi carico di questa emergenza che, però, ha fatto notare, come tante altre costituisce un greve lascito della precedente ammi- nistrazione. E’ vero, la responsabilità politica è riconducibile solo a chi lo ha preceduto nella sala rossa e a tutti co- loro che, .........segue a pag. 3 Salvino Mirto non fa sconti all’amministrazione comu- nale: “emergenza rifiuti, scolastica, idrogeologica” Luigi Gullo I genitori chiamano l’appello Rosano – Di Minica: due dirigenze a confronto Divide et impera A pag 8 L.S.U. : Precari a vita? All’ interno Cronaca “fuori dalle classi” Scuola Pietro Novelli Dalla Scuola si misura il livello di civiltà di una Città! I l 22 Gennaio si è svolta la prima assemblea per la scuola P. Novelli, in aula consiliare, promossa dall’Onorevole Tonino Russo, alla presenza, tra gli altri, del Sindaco Di Matteo, del dirigente scolastico Stefano Gorgone, del consiglie- re provinciale del PD Toti Zuccaro, di Roberto Gambino, di Walter Miceli, e di moltissimi genitori che stanno seguendo, con ansia, le vicende della “nostra scuola”. Gli ultimi avvenimenti, risalenti almeno .........segue a pag. 2 Piazza Vittorio Emanuele, 33 90046 Monreale (PA) tel. 091 6408135 Autoscuola “Li Greci” A pag 4 A pag 7 A pag 11

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Dir e t t oDir e t t oFi loFi loF e b b r a i o 2 0 1 0

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FILO DIRETTO - ANNO I - N. 2/2010 - Registrazione Trib. Di Palermo n. 29 del 30/12/2009 - Stampato in proprio

email : [email protected] blog: filodirettoblog.wordpress.com

In distribuzione gratuita presso le

edicole diMonreale e frazioni

Non c’è democrazia se non c’è par-tecipazione, non c’è partecipazio-

ne se non c’è trasparenza. Venerdì 22 gennaio l’aula consiliare è stata testi-mone di un bell’esempio di democra-zia. Rispondendo all’appello rivolto dall’onorevole Tonino Russo, difatti, tanti genitori monrealesi hanno chie-sto alle istituzioni competenti di essere messi a conoscenza sullo stato attuale e sul futuro prossimo della formazione scolastica dei propri figli iscritti alla scuola Pietro Novelli. Abbiamo assi-stito ad una partecipazione di massa, ed i cittadini hanno preteso risposte e soluzioni chiare. E’ apprezzabile la disponibilità al difficile confronto al quale si è sottoposto il sindaco Filippo Di Matteo, all’interno di un’arena non facilmente gestibile, costituita da geni-tori agguerriti, e in un contesto peraltro organizzato da un avversario politico, Tonino Russo, che ha presentato pro-poste concrete e soluzioni possibili. Il sindaco ha mostrato di farsi carico di questa emergenza che, però, ha fatto notare, come tante altre costituisce un greve lascito della precedente ammi-nistrazione. E’ vero, la responsabilità politica è riconducibile solo a chi lo ha preceduto nella sala rossa e a tutti co-loro che, .........segue a pag. 3

Salvino Mirto non fa sconti all’amministrazione comu-nale: “emergenza rifiuti, scolastica, idrogeologica”

Luigi Gullo

I genitori chiamano l’appello

Rosano – Di Minica: due dirigenze a confronto

Divide et imperaA pag 8

L.S.U. : Precari a vita?

All’ interno

Cronaca “fuori dalle classi”

Scuola Pietro NovelliDalla Scuola si misura il livello di civiltà di una Città!

Il 22 Gennaio si è svolta la prima assemblea per la scuola P. Novelli, in aula consiliare, promossa dall’Onorevole Tonino Russo, alla presenza, tra gli altri,

del Sindaco Di Matteo, del dirigente scolastico Stefano Gorgone, del consiglie-re provinciale del PD Toti Zuccaro, di Roberto Gambino, di Walter Miceli, e di moltissimi genitori che stanno seguendo, con ansia, le vicende della “nostra scuola”. Gli ultimi avvenimenti, risalenti almeno .........segue a pag. 2

Piazza Vittorio Emanuele, 33 90046 Monreale (PA) tel. 091 6408135

Autoscuola “Li Greci”

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2 Politica e Società

Nicola FERRERIresponsabile vendite

0360 4121454

VIA CIRCONVALLAZIONE 92/A90046 MONREALE (PA)

091 6401996P.I. 04653350829

Scuola Pietro NovelliCronaca “fuori dalle classi”

...continua da pag.1ad un anno fa, tengono in scacco intere famiglie rendendo loro la vita più diffi -cile ancora, più di quanto già non lo sia, dovendo affrontare la vita di tutti i giorni appena usciti da casa ogni mattina.I genitori intervenuti al dibattito hanno evidenziato le diffi coltà che comporta avere la scuola dislocata in 4 plessi per chi ha più di un fi glio che frequenta la scuola dell’obbligo, compromettendo il diritto allo studio, e, pur ringraziando il Preside Fundarò per aver dato la dispo-nibilità dei locali del Mattarella, hanno lamentato sia la distanza del plesso dalle loro abitazioni, sia l’inadeguatezza del-le aule, specie se si parla di quelle della Badiella che non possono essere adegua-tamente riscaldate perché le stufe utiliz-zate non vengono sostenute dall’impian-to elettrico.Il Sindaco, chiamato a rispondere, so-stiene di essere venuto a conoscenza dei problemi della Scuola in agosto 2009, e , dopo il sopralluogo dei tecnici, decide di far sgombrare tutto il secondo piano, per la sicurezza dei bambini. Chiede l’inter-vento della Protezione civile e del Genio Civile. L’ingegnere Cassata, incaricato di esaminare la staticità dell’edifi cio, ad una prima analisi, suppone che l’edifi cio sia abbastanza stabile ma bisogna atten-dere affi nché l’indagine venga completa-ta. Il Sindaco si è impegnato a sollecitare gli ingegneri perché, al più presto, redi-gano la relazione, inoltre, farà in modo che subito dopo si inizi a lavorare per la stesura del progetto per la realizzazione del tetto di copertura.All’amministrazione odierna viene con-testato di non aver inserito i lavori di ristrutturazione del P. Novelli nel piano triennale delle opere pubbliche.

L’onorevole Russo, avendo fatto una ricerca approfondita nei cassetti del Co-mune, della Regione e dello Stato, evi-denzia che il problema non sono i soldi,

visto che, negli ultimi tre anni, abbiamo perso centinaia di migliaia di euro per la ristrutturazione della scuole a Monreale. Il problema è la mancanza di proget-ti, per la L.109/94, infatti, si possono fi nanziare opere con progetti esecutivi o defi nitivi. I fi nanziamenti potrebbero arrivare dalla legge “mancia”, dopo l’in-tervento alla Camera di Tonino Russo, supportato da una petizione fi rmata dai cittadini monrealesi.Quindi la priorità deve essere data alla preparazione del progetto perché venga inserito nel piano fi nanziario. Nel corso del sopralluogo della Prote-zione Civile, promosso dall’onorevole Russo, svoltosi nella mattina di lunedì 25 gennaio, alla presenza di una quindicina di genitori del comitato, e nell’assenza del sindaco,del vice Sindaco onorevole Salvino Caputo, già assessore all’Edili-zia Scolastica e alla Pubblica Istruzione, e dei funzionari dell’uffi cio tecnico, si è deciso, dopo il consulto con l’architetto Lima, inviato dalla protezione civile, di

convocare un tavolo di servizio sul tema, presso la sede dell’assessorato regionale alla pubblica istruzione per il primo feb-braio 2010.In merito a quell’incontro, l’Onorevole Russo ha dichiarato quanto segue: Il Dipartimento Regionale della Prote-zione Civile realizzerà gli interventi di “somma urgenza” necessari, senza ag-gravio di spesa perle casse comunali. L’intervento della Protezione Civile ri-pristinerà la sicurezza ed eliminerà i di-sagi che famiglie, alunni e docenti della scuola Pietro Novelli di Monreale hanno subito in questi mesi. In più occasioni è stato evidenziato che le soluzioni provvi-sorie proposte dall’amministrazione co-munale non fossero adeguate ne accet-tabili.Spiace dover sottolineare che alla decisione assunta adesso si sia arrivati con notevole ritardo e che l’amministra-zione si sia svegliata solo grazie all’in-tervento dei genitori, ormai esasperati da una situazione insostenibile. I genitori si sono organizzati in un co-mitato che chiamerà i responsabili alle proprie responsabilità, facendo perio-dicamente il punto della situazione. Si dovrà cominciare a pensare, contempo-raneamente, a dare una sistemazione si-cura ai bambini che, durante i lavori di ristrutturazione, dovranno continuare a frequentare la scuola dell’obbligo. Allo stato attuale, la Protezione Civile, a seguito di ulteriori sopralluoghi, ha di-sposto la riapertura di quattro delle do-dici aule della scuola, autorizzandone l’utilizzo.La prossima Assemblea è stata calenda-rizzata per il 22 febbraio.

Andiamo avanti col pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà! (Gramsci) Piera Autovino

Dalla Scuola si misura il livello di civiltà di una Città!

FILO DIRETTO [email protected] filodirettoblog.wordpress.com

RedazioneDirettore Editoriale

Luigi GULLODirettore Responsabile

Alex CORLAZZOLIRedattori

Piera AUTOVINO, Cecilia VIOLA, Impaginazione e Grafica

Domenico GARLISIRosolino BUCCERI

Fotografo Luciano BUSICCHIA

Vignettiste Valentina LUCCHESI, Cecilia VIOLA

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Editoriale

Scuola Pietro Novelli, i genitori chiamano l’appello

continua da pag. 1 .......................... sindaci, assessori e consiglieri comuna-li, come anche la dirigenza scolastica, avevano l’obbligo di monitorare, far emergere ed affrontare il problema, ognuno secondo le proprie competenze, in tempi utili ad evitare l’emergenza. E sono pienamente convinto che il sindaco farà tutto quanto è nelle sue possibilità e nei suoi poteri per trovare la migliore soluzione, sia tampone che definitiva; ma è anche vero che nel momento in cui ci si candida alla gestione di un comu-ne si deve dimostrare di conoscerne le problematiche. La campagna elettorale non aveva toccato questo problema già esistente. Arrivare impreparati oggi è una responsabilità.

All’interno dell’assemblea è mancato il contributo di alcuni attori importanti. Innanzitutto del vicesindaco On. Salvi-no Caputo, che tra le varie deleghe rica-mate ad arte possiede quella alla scuola. Il suo dono dell’ubiquità, che gli per-mette di essere presente ovunque ci sia una inaugurazione, una bandiera da collocare, ovunque abbia la possibilità di esprimersi senza un confronto, non gli ha consentito di essere presente e di fornire risposte concrete ai cittadini che gli hanno dato fiducia alle precedenti amministrative. E’ anche grave che al-tri assessori non abbiano colto l’occa-sione di fare quadrato intorno al disagio espresso da tanti cittadini. Quasi tutti i consiglieri di entrambi gli schieramen-ti non hanno risposto all’appello, a te-stimonianza dell’abdicazione al ruolo assegnato loro dagli elettori. Risalta in particolar modo l’assenza dei con-siglieri del PD, dato che l’assemblea è stata organizzata da un loro Deputato, segno tangibile della mancanza di coe-

sione interna al partito, dove l’uno non appoggia né da risonanza all’iniziativa dell’altro. Segno che il PD, come an-che il PDL, anche a livello locale sono un’aggregazione di tante piccole indi-vidualità, ciascuna intenta nel tentativo di emergere, ma incapace di elaborare strategie di gruppo. E’ il personalismo della politica. Leader che si cimentano nell’agone politico sapendo che buona parte delle loro chance di vedersi con-fermati alla successiva tornata eletto-rale risiede nella loro capacità di solu-zione rapida a un dato problema; una capacità che molto spesso consiste nella “comunicazione” della propria presunta efficienza, ma che porta alla negazio-ne della politica, privata del necessario confronto all’interno dei partiti che rap-presentano, o dovrebbero rappresentare, la volontà popolare. Questo è il quadro della politica monrealese.

Il dirigente scolastico Stefano Gorgone ha ricordato con orgoglio che dalle aule del Pietro Novelli è da sempre emersa la classe dirigente di Monreale grazie al servizio eccelso fornito dal qualificato corpo insegnante. Purtroppo ritengo, e lo dico con mestizia ed amarezza, che questo non potrà più avvenire. Il livello delle strutture scolastiche incide inevi-tabilmente sullo spessore educativo del-la scuola, sulla spinta motivazionale del corpo docente, sullo spirito con il quale gli studenti si apprestano all’apprendi-mento. La futura classe dirigente mon-realese verrà inevitabilmente formata nelle aule scolastiche di altre scuole primarie pubbliche monrealesi o, cosa ancor più probabile, di quelle private di Palermo, forse le uniche che, purtroppo, garantiscono ai piccoli alunni di riceve-re livelli di apprendimento adeguati agli standard europei. Di fronte alla prospet-tiva che si presenta, i genitori più illu-minati, avendo anche la disponibilità economica, preferiranno fare sacrifici, economici e logistici, pur di offrire ai propri figli un piano formativo adegua-to.

Luigi Gullo

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4 Politica

Salvino Mirto non fa sconti all’amministrazione comunale: “emergenza rifiuti, scolastica, idrogeologica”

“Il vicesindaco Caputo ha deleghe in tutti i settori, maggioranza assente, nasce il PDL Sicilia”

“Autonomia di Pioppo, edifi cazione selvaggia, il comune abdica all’amministrazione del territorio”

L’attuale amministrazione si è assunta la responsabilità di gestire una diffi ci-le eredità. Emergenza idrogeologica, scolastica, rifi uti, dissesto fi nanziario. Un compito poco invidiabile, come giudica l’operato dell’amministra-zione? L’emergenza rifi uti non è stata risolta. Il paese è sporco in molte sue aree.

Quello dei rifi uti è un problema che attanaglia tutta la Sicilia. Anzi, da quando il vicesindaco Caputo è presi-dente dell’ATO la situazione sembra migliorata, è una coinci-denza? A s -solutamente. La preceden-te gestione dell’ATO è stata messa in crisi dalla nuova ammi-nistrazione comunale che ritardando i pagamenti delle rate per il servizio reso ha fatto mancare le risorse fi nanziarie necessarie allo svolgimento del servizio ed al pagamento degli stipendi. Le di-missioni della precedente presidentes-sa, Lea Giangrande, sono state pretese e provocate da uno scontro di potere tutto interno al PDL.

L’emergenza idrogeologica è imputa-bile alle amministrazioni passate? Bisogna distinguere i fatti pre-vedibili da quelli imprevedibili come in via Strada Ferrata e in via Santa Libera-ta vicino al depuratore. Nel primo caso c’è stato un pronto intervento con una perizia di 70mila euro e la realizzazio-ne di una massicciata di contenimento; nel secondo caso non è stato assunto al-cun provvedimento. Gli amministratori in Sicilia non sono sensibili al territo-rio. Andrebbe fatto il rimboschimento e combattuto l’abusivismo edilizio. Il nostro p.r.g consente l’edifi cazione di una vasta parte del territorio e si rila-sciano concessioni edilizie ovunque. Il

Partiamo dal passato non trop-po remoto. Alle amministrative

2009 la coalizione di centro sinistra a Monreale ha perso le elezioni ed il paese ha premiato il candidato vicino all’onorevole Salvino Caputo. Di chi sono le responsabilità? La proposta del centro sini-stra al ballottaggio non è stata chiara. L’inesperienza politica ha appannato il messaggio di rinnovamento proposto dal nostro candidato Toti Zuccaro. Al ballottaggio poi la proposta è divenuta ambigua ed io non l’ho condivisa. Zuc-caro avrebbe dovuto proporsi realmente come alternativa. Se ci avesse creduto avrebbe potuto vincere. Alle ammini-strative l’elettorato sposa il candidato e il progetto. L’elettore è invece rimasto confuso e scandalizzato dalla proposta portata al ballottaggio, con l’accordo fatto con uomini vicini alla precedente amministrazione bocciata dall’elettora-to.

Quali sono i rapporti tra l’opposizio-ne e l’amministrazione? La giunta non si confronta con l’opposizione, ma neanche con i con-siglieri della sua stessa maggioranza. Gli ultimi provvedimenti presi, come l’aumento della tariffa dell’acqua o la modifi ca di alcuni articoli dello statuto, non sono stati preventivamente concor-dati.

Il PDL, a Monreale, però appare mol-to unito. Il PDL a Monreale non si sa cosa sia. Il consigliere D’Alcamo ha di-chiarato la nascita del PDL Sicilia per distinguersi dalla maggioranza che di fatto non c’è. L’attività amministrativa è molto ridotta e sono pochissime le delibere di giunta. Vige il monocolore Caputo. E’ un fatto strutturale. Il vice-sindaco Caputo ha assunto deleghe ri-camate ad hoc per avere competenza su tutti i settori dell’amministrazione del comune. Da ultimo anche presidente dell’ATO. Gli altri assessori non sono rilevanti. Questo duopolio di potere è sbilanciato verso Caputo.

territorio di Monreale è di fatto tutto edifi cabile a parte poche aree protette. Nelle more del nuovo piano regolatore nessuna amministrazione ha applicato le norme di salvaguardia transitorie. L’ultimo assalto abitativo è a monte Miccini, verso cui si registra un eleva-to fl usso demografi co da Palermo, e vi è una lottizzazione di circa 80 alloggi, votata da questa maggioranza, senza avere prima previsto alcuna clausola di salvaguardia.

Perché non si è ancora approvato il nuovo piano regolatore?

Le varie amministrazioni suc-cedutesi a partire dal 1987 si erano impegnate per adeguare il vecchio pia-no, che prevedeva di normare il centro storico, di creare ad Aquino un’area de-stinata a servizi all’ impresa, e lungo la circonvallazione un‘area commerciale. Non essendo stato approvato il nuovo p.r.g. nei tempi previsti, a causa di lotte intestine alla DC, nel 1993 il consiglio venne sciolto. La nuova amministrazio-ne monrealese guidata da Caputo non si fece portatrice del progetto di riquali-fi cazione urbana. Oggi il paese non ha uno sviluppo organico, e l’espansione edilizia avviene in modo disordinato con costruzioni nuove disseminate per l’intero territorio monrealese. Non esi-ste un piano viario e di parcheggi e nes-sun piano dei servizi.

Altra emergenza è quella scolastica. L’ultima grande manutenzione risale tra gli anni ’87 e ’90.Quindi le responsabilità sono ricondu-cibili alle precedenti amministrazioni. Io ritengo che si debba parlare

Salvatore Mirto, detto Salvino, anni 58, sposato, 2 fi gli, funzio-nario della CGIL, consigliere comunale a più riprese a Mon-reale dal 1980, prima per il PCI, poi per i DS, infi ne per il PD di cui al momento è capogruppo.

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Politica

di continuità amministrativa del centro-destra dal ’94 ad oggi.Ma c’è stato un quinquennio di ammi-nistrazione Gullo con la partecipazione di una parte del centrosinistra. L’ex sindaco Gullo non è sta-to un cattivo amministratore bensì un pessimo politico che ha messo in crisi la sua stessa maggioranza provocando l’uscita del PD dalla giunta. L’azione amministrativa nella prima fase , con la nostra presenza, ha salvato il comune dal dissesto fi nanziario. I fornitori non volevano più trattare con il comune dati i lunghi tempi dei pagamenti. Succes-sivamente, il recupero dell’ICI sulle aree edifi cabili ha permesso un introito tale da sanare vari debiti. Ancora oggi vengono pagati debiti fuori bilancio che risalgono alla vecchia amministra-zione Caputo. Ci chiediamo come mai i fornitori per molti di essi non abbiano esperito alcuna azione legale contro il comune inadempiente.

Siamo ancora in una situazione di dissesto fi nanziario? Dall’ultimo consuntivo sembre-rebbe che le condizioni di risanamento si siano realizzate. Abbiamo da fare un riequilibrio di 600 mila euro. Nel 2004 l’amministrazione Gullo ha ereditato dall’amministrazione Caputo un dise-quilibrio di circa 6 milioni di euro.

Quale sarà il futuro dell’acqua a Monreale? Innanzitutto c’è una delibera di giunta che ha aumentato la tariffa dell’acqua del 40%. La privatizzazione dei servizi idrici è una scelta che non condivido. Abbiamo proposto alla pre-cedente amministrazione la gestione in house dell’acqua che non è stata recepi-ta dal sindaco Gullo con la motivazione che la spesa per il rinnovo e la manuten-zione della rete idrica fosse insosteni-bile per le casse del comune. Dobbiamo trovare delle forme di investimento per non perdere questa risorsa.

Condivide la scelta di secessione della frazione di Pioppo? In consiglio comunale non ho condiviso la delibera di autonomia di Pioppo. Sono stato l’unico. E’ un pro-blema sottovalutato ma gravissimo. Si verifi cherà un taglio nel cuore del terri-torio di Monreale. Lo sviluppo urbani-stico di Monreale non potrà trovare sfo-go. Non potremmo avere voce sul piano regolatore in quell’area, tutte le aree boschive rimarranno al nuovo comune di Pioppo così come tutti i bacini idrici. Pioppo avrà autorità sulla fornitura del servizio idrico di Monreale. E’ un atten-tato al nostro comune e al suo sviluppo futuro .

Ma la delibera è stata votata in modo trasversale. I consiglieri sono rimasti vitti-ma di una pressione psicologica dovuta alla presenza in consiglio comunale di tanti cittadini di Pioppo. Io sono uscito dall’aula dichiarando che non sussiste-vano le condizioni per potere votare in modo sereno questa delibera. E’ para-dossale che un comune abdichi all’am-ministrazione del proprio territorio. Questo testimonia il livello di poca con-sapevolezza della nostra classe politica dei problemi che si aprono con questo atto amministrativo per Monreale e i suoi cittadini.

Il PD regionale appoggia Lombardo al fi anco del PDL di Miccichè, qual è la sua opinione? Concordo con la posizione as-sunta dal Pd a livello regionale perché l’obiettivo, oltre a quello delle riforme utili per lo sviluppo della regione, è an-che quello di chiudere con il cosiddet-to cuffarismo, un sistema di potere che non ha creato sviluppo e che invece ha dilapidato tante risorse economiche e fi nanziarie. In questa ottica si puo’ giu-stifi care anche una collaborazione con Miccichè.

Luigi Gullo

Circolo Italia Dei Valori MonrealeCorso di formazione socio - politica

PROGRAMMA

21 febbraio 2010 h.16.00 Presentazione dell’iniziativa - M. Daniela Miceli (Presidente circolo di Monreale)Organizzazione e funzionamento delle istituzioni governative e parlamentari nazionali ed europee. Il Sistema elettorale. On. Leoluca Orlando Il bilancio : strumento di governo e gestione della Pubblica Amministrazione. Elio Bonfanti (Consigliere Comunale Palermo) 26 febbraio 2010 h.16.00 Identità ed alterità: questioni di genere in Sicilia. Leadership femminile: quando è possibile? Prof. Girolamo Lo Verso (Università degli studi di Palermo) 5 marzo 2010 h.16.00 Quando le donne sono presenti nelle amministrazioni locali Giusi Scafi di (Consigliera Provin-ciale Palermo) e Antonella Monastra (Consigliera Comunale Palermo)12 marzo 2010 h.16.00 Politica e pari opportunità. Il livello europeo. On. Sonia Alfano (Eurodeputato) 19 Marzo 2010 h.16.00 Quote rosa o democrazia paritaria Sen. Fabio Giambrone, Senatrice Giuliana Carlino,Ornella Speciale (Coordinamento Regionale Donne Idv), Luisa La Colla (Consigliera Provinciale Palermo)

Il corso è a numero chiuso e l’adesione gratuita. Chi è interessato a partecipare potrà dare la propria adesione compi-lando l’allegato modulo, anticipandolo via e-mail e consegnandolo ai referenti dei Circoli della Provincia di Palermo o in Segreteria Regionale, via Rosolino Pilo n. 20, tel. 091 320247, fax 091 6125677. Per ulteriori informazioni è possibi-le contattare il circolo IDV di Monreale, [email protected], tel 366 4183627.

Appuntamenti Italia Dei Valori: corso di formazione socio-politica

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6 Filo Diretto...

Filo diretto … con il lettoreAnche nel prossimo numero, in questa rubrica, daremo spazio alle Vostre proposte ed ai Vostri suggerimenti, e po-trete raccontare o denunciare inefficienze, disfunzioni e disservizi relativi alle Vostre esperienze quotidiane.Inviare e-mail al seguente indirizzo: [email protected]

La mia vita nella scuola, la mia vita per la scuolaAlla soglia del pensionamento, posso fare un bilancio sia della scuola come Istituzione, che della scuola Pietro Novelli

di Monreale, dove ho lavorato ininterrottamente per 37 anni e che mi ha professionalmente formata.Nell’arco del tempo, si sa, che la scuola italiana ha subito cambiamenti a profusione, grazie ai vari ministri che si sono succeduti e che hanno fatto fare alla scuola e a noi insegnanti la danza del gambero, un passo avanti e due indietro. Non sto qui ad elencare le varie riforme che tutti ben conoscono, aggiungo solamente che ho iniziato la mia carriera come insegnante unica, successivamente ho fatto parte del modulo, adesso con la riforma Gelmini sono ritornata ad essere insegnante unica.Ho aff rontato, come tutti i miei colleghi, il cambiamento con professionalità; ne ho colto sempre gli aspetti positivi per migliorare le mie competenze, per raff orzare il mio ruolo di educatore-formatore in una società sempre più complessa nella quale i giovani spesso hanno perso i loro punti di riferimento. Ho dato sempre tanto a tutti, purtroppo non tutti, per cause diverse, sono riusciti ad avere un’adeguata aff ermazione nella vita.Devo dire, avendo provato tutte le esperienze formative, che, l’organizzazione modulare e l’articolazione delle discipline per ambiti hanno arricchito le competenze degli insegnanti divenuti nel tempo degli specialisti e hanno favorito l’intera-zione tra i docenti, abbattendo barriere e allargando i confi ni della classe.Inoltre gli insegnanti del modulo concorrevano con strategie diverse al raggiungimento di un obiettivo comune: la cre-scita socio culturale ed il benessere psicofi sico di ogni alunno. Lo scolaro infatti poteva scegliere tra gli insegnanti mo-dulari un punto di riferimento più congeniale al proprio carattere con il quale aprirsi per superare gli ostacoli che trovava nella scuola o nella vita. Posso aff ermare questo grazie all’incontro professionale soprattutto con due colleghe con le quali sono “ cresciuta “ : le insegnanti Cacioppo Rosaria e Favaloro Elisa Per tale motivo con tanto rammarico sono tornata ad essere insegnante unica , anche se egoisticamente parlando, riap-propriarmi della gestione della classe e degli aff etti dei miei alunni mi ha appagata.Dopo tanti anni devo dire “Grazie” alla mia scuola Pietro Novelli, ai miei colleghi e al mio Dirigente Stefano Gorgone che mi hanno dato l’opportunità di mettere al sevizio di questa Istituzione le mie competenze che ho esplicato con libertà, con partecipazione attiva e con entusiasmo. Con sentita partecipazione alle problematiche locali, da sempre, ho aff rontato con i miei ragazzi il tema della Legalità, poiché è risaputo che nella scuola ricadono tutte le problematiche sociali, infatti, alcuni dei miei alunni hanno vissuto e subìto esperienze tragiche che hanno inciso sulla mia coscienza di cittadina e di insegnante. La mia scuola, pertanto, ha collaborato con tutte le Istituzioni presenti nel Territorio e si è stabilita nel tempo un’alleanza che ha visto partecipe la Comunità nel suo complesso La scuola infatti nel corso degli anni si è aperta al territorio e il Paese di Monreale è entrato nella scuola con progetti rivolti anche ai genitori, che, con la loro collaborazione attiva, sono divenuti sempre più partecipi e attenti alle problematiche scolastiche dei loro fi gli, ma non solo. Oggi la scuola P. Novelli attraversa un periodo di disagio a causa della chiusura del secondo piano per motivi di sicurezza e la popolazione scolastica è stata dislocata in 4 plessi scolastici lontani tra loro. La Scuola, pertanto, non può off rire all’utenza il completo espletamento del P.O.F…, inoltre non si possono utilizzare i vari laboratori compreso quello di psicomotricità, dove gli alunni diversamente abili potevano interessarsi ad attività alternative al curricolo. Tutti i locali, compreso il salone e i corridoi sono stati utilizzati come aulette, Si prospetta anche il secondo turno, per cui ritorna il ballo del gambero… Ho iniziato nella mia scuola con il secondo turno, in un’auletta nel corridoio chiusa da una fi nta parete, poi per fortuna abbattuta e rischio di concludere la mia espe-rienza con un ritorno al passato. Mi auguro che presto la nostra scuola, “ pietra miliare” e da sempre fulcro cul-turale del Territorio possa tornare ad essere una scuola degna di una Comunità sempre aperta a sostenere nuove sfi de e mai rassegnataRicordo che mi insegnarono “la scuola è palestra di vita “ io sono in continuo allenamento e continuerò ad impegnarmi per il bene della scuola fi nché non mi “ collocheranno “ ad un riposo ahimè forzato, perché mi sento di dare tanto ancora .Come tutti ho faticato, ho avuto delusioni, ma tantissima gioia stando vicino ai miei alunni che ricordo e ricorderò tutti con grande emozione.

M. Cimino

Chiunque volesse contribuire alla stesura del giornale, o, condividendo l’iniziativa, volesse fornire un sostegno per coprirne i costi, da semplice cittadino o in qualità di sponsor, contatti la redazione tramite l’e-mail [email protected]

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Società

Lavoratori Socialmente Utili: Precari a vita?

Nove unità che si aggiungono agli al-tri precari che hanno già fi rmato con

il Comune un contratto a tempo deter-minato; nove unità che fanno parte del più ampio bacino dei migliaia di precari impegnati in attività socialmente utili (A.S.U.) in molte amministrazioni pub-bliche della regione, vivendo diffi coltà e disagi quotidiani che fi niscono con il compromettere ogni loro progetto per l’avvenire. Incertezze sul proprio futu-ro lavorativo rese ancora più preoccu-panti negli ultimi mesi dalla proposta di legge del ministro Brunetta che prevede contratti a tempo indeterminato per i vincitori dei concorsi che le pubbliche amministrazioni dovranno bandire en-tro la fi ne del 2010. Ottima notizia se non fosse che il ministro prevede una ri-serva del 40% dei posti per i precari che hanno avuto almeno due anni di rappor-to lavorativo con l’ente banditore. Quali saranno le sorti di chi oggi non ha an-cora un contratto? Abbiamo incontrato due dei suddetti lavoratori impegnati in A.S.U. presso il nostro Comune: Alba-nese Pietro e Termini Girolamo.

Com’è nato il vostro rappor-to di lavoro con il Comune di Monre-ale?Nel marzo del 2000, in qualità di soci della Coop. a r.l. “Idra” cominciavamo la nostra attività lavorativa presso gli uffi ci della P.A. monrealese nell’ambito del progetto “Giubileo 2000”; a partire

dal 1° gennaio 2005 non siamo più soci della Coop. Idra ma L.S.U. utilizzati e gestiti dal Comune di Monreale.

Quali mansioni svolgete all’interno degli uffi ci?Normalmente dovremmo essere utiliz-zati a supporto del personale ammini-strativo di ruolo, in realtà ciascuno di noi svolge gli stessi compiti di un vero dipendente di pubblica amministrazio-ne.

Quale è la richiesta che fate all’amministrazione comunale?La richiesta che abbiamo fatto sia alle amministrazioni precedenti sia a quel-la attuale è la stabilizzazione mediante contratti di diritto privato equiparando-ci agli altri precari.

Quali sono le differenze tra un L.S.U. e un contrattista?Intanto sottolineiamo che entrambe le categorie sono precarie, con una diffe-renza comunque sostanziale: un con-trattista, anche se a tempo determinato e part-time (attualmente i contratti sono quinquennali e a 24 h settimanali), gode dei diritti previdenziali e percepisce uno stipendio commisurato alle ore di lavoro svolte, ma misero comunque, mentre un L.S.U. come noi percepisce un sussidio di disoccupazione mensile di € 529,15 senza maturare contributi previdenziali.

Per quali mo-tivi non siete stati ancora stabilizza-ti?Alle nostre richie-ste le amministra-zioni hanno sem-pre risposto che la stabilizzazione non è possibile per problemi economi-co-fi nanziari legati al cosiddetto patto di stabilità, che, se non rispettato, preclude ogni tipo di assunzione.

Quanto co-state da L.S.U. e quanto costereste in caso di stabiliz-zazione al Comu-ne di Monreale?Attualmente siamo

una forza lavoro a costo zero in quanto il sussidio di disoccupazione ci vie-ne corrisposto dalla regione mediante l’I.N.P.S.; la stabilizzazione mediante contratti di diritto privato a 24 h setti-manali graverebbe sul bilancio comuna-le per € 116.000,00 circa all’anno, che per un ente pubblico, a nostro parere, è una cifra irrisoria se consideriamo che sono state e vengono tuttora create fi -gure professionali “esterne” alla pianta organica, il cui compenso costituisce un costo aggiuntivo per il Comune.

Quali possono essere le possi-bili soluzioni?Un’alternativa alla stabilizzazione pres-so il nostro Comune, potrebbe essere il trasferimento presso altri enti “più facoltosi”, anche se la mobilità presso altri enti gestori richiede il nulla osta in entrata dell’ente ricevente che è quasi impossibile da ottenere. Un’altra solu-zione sarebbe quella di chiedere aiuto al Governo Nazionale come ha fatto il Comune di Palermo stabilizzando circa 2000 precari. L’ultima spiaggia sarebbe invece quella conseguente alla presa di coraggio del Comune di Monreale di-chiarando di non essere in grado di sta-bilizzarci e, anche risultando una mossa antipopolare, chiedendo alla regione Sicilia il nostro assorbimento.E’ ovvio che la soluzione più facile sa-rebbe quella di una stabilizzazione pres-so il nostro Comune con i fi nanziamenti regionali così come già fatto per gli ex articolisti, dove potremmo continuare a svolgere le mansioni fi nora svolte con grande impegno e volontà, perché di certo non stiamo a “scaldare la sedia di una struttura pubblica” come sostiene Nino Sunseri nel suo articolo “Siamo alle solite”, pubblicato sul Giornale di Sicilia del 26 gennaio scorso. In merito a tale articolo teniamo a precisare che a nostro parere quello svolto da L.S.U., è un lavoro nero autorizzato, in quanto le nostre prestazioni professionali ven-gono offerte al Comune a costo zero e senza contributi previdenziali.

Alla luce di quanto emerso, adesso, si attende una risposta da parte dell’Am-ministrazione;assolverà il compito o sarà l’ennesima utopia?

Valentina Lucchesi

Ormai da 10 anni il Comune di Monreale utilizza e gestisce 9 L.S.U. presso vari uffi ci senza essersi mai attivato per la loro stabilizzazione.

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Spazio all’esperto: DIVIDE ET IMPERA

L’esperto rispondePotrete inviare, via e-mail, i vostri quesiti su vari argomenti (legale, medico, sociale …) ai quali un esperto risponderà.

[email protected]

Cara lettrice nonché insegnante in apprensione, condivido il tuo scon-certo.

A Monreale, esistono ben 20 famiglie, che pur amandosi, sono state costrette a separarsi. Il colpevole? La Riforma Gelmini.Venti insegnanti, molte delle quali co-niugate e con prole al seguito, sono sta-te costrette a lasciare il proprio compa-gno ed i propri fi gli e venire sparse per l’Italia, per conservare la cattedra, dopo l’entrata in vigore della riforma della scuola che prevede un drastico taglio del monte ore settimanale e la sostitu-zione delle tre insegnanti con il tanto odiato “maestro unico”. Per loro una lunga attesa delle feste di natale prima e delle vacanze estive poi, nella speranza di poter riabbracciare anziani genitori, coniugi e fi gli. Capirete bene, viste le premesse sin qui fatte, l’importanza detenuta dall’enne-sima offesa ordita da un ministro dello Stato, al mondo degli insegnanti ed alle loro famiglie.L’insegnamento della religione cattoli-ca nella scuola italiana è regolamentato dalle norme concordatarie, ossia dal co-mune intervento di due autorità distinte, quella scolastica e quella ecclesiastica, e dall’interazione di due diversi ordina-menti, quello civile e quello canonico.Il regime concordatario è stato rivisto e modifi cato con un nuovo patto, in so-stituzione dei “Patti Lateranensi” “del 1929, sottoscritto il 18 febbraio del 1984 dal Presidente del Consiglio e dal Cardinale Segretario di Stato, ratifi cato e reso esecutivo dal Parlamento italiano con la legge n. 121 del 1985.Il nuovo concordato ed il relativo pro-tocollo addizionale affi dano ad una successiva intesa tra Repubblica e Con-ferenza Episcopale la defi nizione dei restanti profi li organizzativi, ovvero quella fi rmata il 14/12/1985 un’intesa tra il Ministero della Pubblica Istruzio-ne e la Conferenza Episcopale Italiana in materia di insegnamento della reli-gione cattolica nelle scuole pubbliche italiane1, successivamente modifi cata con l’intesa del 13/6/19902.Il quadro giuridico che ne è scaturito an-cora, però, non trova piena compiutezza

in quanto, a seguito della revisione del Concordato, la storia dell’insegnamen-to della religione cattolica è stata ac-compagnata da polemiche e diffi coltà interpretative che hanno determinato una sovrapposizione e stratifi cazione di norme, alcune delle quali non con-sequenziali agli stessi pronunciamenti della Corte Costituzionale .Lo “stato giuridico” dell’insegnante di religione, nonostante la revisione concordataria, è ancora regolamentato dalla L.824/30, basata sull’accordo del 1929. Posizione questa confermata dal Testo Unico del 1994 che pertanto ha mantenuto agli insegnanti lo “status” di incaricati annuali .Su questa certezza legislativa la con-trattazione collettiva ha normato il loro rapporto di lavoro, individuando un in-quadramento specifi co. Infatti a questi, sebbene assunti a tempo determinato, viene riconosciuto, in caso di conferma del contratto, “qualora permangano le condizioni ed i requisiti prescritti dalle vigenti disposizioni di legge”, lo stes-so trattamento riservato al personale assunto a tempo indeterminato, purché siano in servizio da più di quattro anni.Soluzione questa coerente con gli impe-gni assunti nel DPR 751/85 e che tiene conto della “peculiarità” dell’insegnan-te di religione.Con la contrattualizzazione del rappor-to di lavoro pubblico, introdotta con il D.Lgs 29/93, proseguita con gli altri decreti legislativi, da ultimo il D.Lgs 165/2001, e con il CCNL del 1995, il concetto di “stato giuridico” ha subito una sua evoluzione. Da un punto di vi-sta formale e regolamentativo del rap-porto di lavoro tutte le questioni relative a diritti e doveri dei lavoratori pubblici vengono normate dai contratti collettivi e dalle leggi sul lavoro in quanto appli-cabili e compatibili. Sono, invece, rima-ste regolate per via legislativa, perché espressamente previste dalla Costitu-zione, le sole materie riguardanti il re-clutamento e gli aspetti relativi alla di-mensione individuale e collegiale della libertà di insegnamento.La peculiarità del rapporto di lavo-ro dell’insegnante di religione è rap-presentata dal permanere, anche nella previsione neoconcordataria, di questa

duplice dipendenza, statale ed eccle-siastica, con quest’ultima di notevole rilevanza giuridica sia sotto il profi lo del reclutamento, subordinato alla sua autorizzazione, sia sotto il profi lo della risoluzione del rapporto (diritto di revo-ca), poiché il potere dell’autorità eccle-siastica non discende dal codice civile, ma dal codex iuris canonici.Il canone 804 stabilisce che, per il ri-conoscimento dell’idoneità, l’inse-gnante deve avere i requisiti della retta dottrina, testimonianza di vita cristiana (orientamento sessuale di tipo etero, si-tuazione sentimentale stabile suggellata dal sacramento del matrimonio, nessun ricorso ad I.V.G né alla separazione co-niugale o al divorzio etc..) e abilità pe-dagogica, e se non dovesse mantenersi fedele a tali principi è soggetto a revoca ai sensi del canone 805. In buona sostanza, l’insegnante di reli-gione, assunto a tempo indeterminato nello Stato, è licenziabile per comporta-menti che siano in contrasto con la ret-ta dottrina, con la testimonianza di vita cristiana e con l’abilità pedagogica e chi decide è l’ordinario diocesano, per cui, paradossalmente, incappa nel licenzia-mento motivato colui che, pur non vio-lando alcuna disposizione legislativa e contrattuale, non si attenga a quanto stabilito dal diritto canonico ossia entra in contrasto con esso.Dalla disciplina normativa sin qui esa-minata emerge, anche se mitigata da ar-gomentazioni di “giustizia” per la con-dizione degli insegnanti di religione, l’idea di una sorta di Stato neoconfes-sionale con tutti i nessi e connessi che ciò comporta. È forse riconducibile ad un fi ne nobile il provvedimento norma-tivo, promosso dal Ministro Tremonti, in base al quale nella busta paga del mese di maggio, i soli insegnanti di re-ligione (supplenti inclusi), troveranno circa 220 euro in più, rispetto ai loro colleghi colpevoli di aver insegnato con impegno e devozione, di certo non infe-riori alla loro, altre materie scolastiche. La cifra è costituita dal “recupero” degli scatti (del 2,5 per cento per ogni bien-nio, a partire dal 2003) sulla quota di retribuzione esclusa in questi anni dal computo. Mentre i sindacati della scuola sono alle

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prese con un complicato rinnovo del contratto in favore di tutti i docenti e gli Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari) della scuola, quelli di religione nella bu-sta paga del mese di maggio troveranno una gradita sorpresa che fa riaccendere la polemica sui privilegi assegnati dallo Stato in questi ultimi anni ai docenti di religione cattolica (accesso alla cattedra su segnalazione dell’ordinario diocesa-no, assunzione sulla base di un succes-sivo concorso riservato, passaggio ad altra cattedra in caso di perdita del re-quisito per insegnare la religione e scat-ti biennali anche per i precari). Peccato che alle premure mostrate dal ministro Tremonti verso il personale docente di religione con incarico annuale o di ruo-lo, che non ha mai richiesto tale inden-nità sotto forma di assegno ad perso-nam, corrisponda il silenzio verso tutto il restante personale precario.Dunque occorre chiedersi: È forse cor-retto rimediare ad un’ingiustizia com-mettendo un’altra ingiustizia? No!!Stesso lavoro, stipendio diverso: una

differenza ingiustifi cata e dal «profi lo di tutta evidenza discriminatorio» secondo una sentenza del tribunale di Roma che potrebbe aprire la strada ad un risarci-mento danni di massa. E creare qualche problemino alle casse pubbliche che già di loro non sono messe benissimo.A fare causa è stata Alessandra Rizzu-to, insegnante di diritto con incarico annuale in una scuola superiore della Capitale. Il suo avvocato, Claudio Zaza, sosteneva il carattere discriminatorio proprio di quello scatto automatico pre-visto solo per i professori di religione. E il giudice del lavoro gli ha dato ragione, condannando il ministero della Pubbli-ca Istruzione a risarcire la professores-sa con 2.611 euro e 36 centesimi, cifra calcolata sommando gli aumenti che avrebbe avuto insegnando religione. La condanna riguarda solo questo caso specifi co ma a poter presentare un ri-corso simile sono più di 200 mila: tutti i precari che hanno avuto almeno due incarichi annuali più quelli che sono passati di ruolo dal 2003 in poi, perché

nelle cause di lavoro dopo cinque anni arriva la prescrizione.Cari insegnanti “Perseverantibus non dormientibus iustitia succurrit”. Il mon-do della magistratura, ovvero quello cui compete il rispetto e l’applicazione del-le leggi non in contrasto con i principi della Costituzione (e fortunatamente non interessata ai voti), è con voi. Caro Tremonti, fi guraccia a parte, nel tentativo di assicurare al PDL i voti del clero e dei 12.000 insegnanti di religio-ne (tra “in ruolo” e precari) ne perdi circa 200.000 e rischi di indebitare le fi nanze, già di per sé non proprio rosee, della nazione per la valanga di risarci-menti che minaccia di iniziare. Ne vale-va la pena?

Dott.ssa Cecilia Viola

1Intesa resa esecutiva dal DPR 16/12/1985, n.751. 2Intesa resa esecutiva dal DPR 23/06/1990, n.202.

Caro direttore, con la presente, gradirei porre a conoscenza della cittadinanza un’interrogazio-ne da me presentata in consiglio comunale, inerente il modo in cui vengono gestite dal sindaco e dall’am-ministrazione le ridotte risorse economiche a disposizione del Comune.

InterrogazioneOggetto: delibera di giunta n 261 del 30/12/2009Il Consigliere Russo Sandro:Premesso che:l’amministrazione comunale di Monreale con il taglio di circa 450.000 euro toglie di fatto per il 2009 la pro-duttività per tutti i lavoratori, contrattisti, LSU e dipendenti di ruolo. Visto che:l’amministrazione si giustifi ca sostenendo che negli ultimi due anni non è stato rispettato il patto di stabilità e sostiene che la spesa del personale è troppo alta e occorre che i dipendenti stringano la cinghia e facciano sacrifi ci per evitare che il comune vada in dissesto fi nanziario. Tenuto conto chel’amministrazione attraverso l’istituto della conciliazione davanti all’uffi cio provinciale del lavoro riconosce ad una lavoratrice dipendente del comune di Monreale (Dott.ssa Girolama Modica) la qualifi ca di capo servi-zio (giornalista) con un aumento di spesa per il personale di circa 14000,00 euro l’anno.

Chiede di sapere:dal sindaco e dell’amministrazione quali siano le ragioni per le quali si possano adottare tali provvedimenti iniqui (taglio produttività) a sfavore di tutti i lavoratori del comune favorendo anche ricorsi legali contro le decisioni del giudice che danno ragione a taluni dipendenti e di contro, invece, inquadra una dipendente con provvedimenti ad personam attraverso accordi di conciliazione e se non ritiene giusto ed opportuno alla luce dei fatti sopra esposti che la S.V. ritiri tale delibera. Il Consigliere Comunale Sandro Russo**Consigliere comunale del PD

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10 Luogo Comune

L’articolo sull’ASD Audace Città di Monreale, pubblicato nello scorso numero di Filo Diretto, non è passato inosser-vato agli addetti ai lavori e cioè alle persone che hanno messo passione, adrenalina, tempo e denaro sul progetto di riqualifi cazione sia del campo che della squadra del nostro Paese.Sorda e cieca continua, invece, ad essere l’amministrazione comunale, che, come si evince dalle interviste a due dei protagonisti degli ultimi anni di vita dell’Audace Monreale, continua a non rispondere alle sollecitazioni dei Presidenti e dei cittadini e tifosi monrealesi che vogliono godersi, dagli spalti del campo Conca d’Oro, il loro sport preferito in tutta sicurezza e con l’orgoglio di avere una squadra e, soprattutto, un campo agibile che possa accogliere decentemente anche le squadre ospiti.

ROSANO – DI MINICA: DUE DIRIGENZE A CONFRONTO

L’attuale Responsabile dell’Audace Monreale, il Dottor Giuseppe Rosa-

no, integra la precedente intervista che ci aveva rilasciato il Direttore Sportivo, signor Natale Picano, così, potremo ca-pire meglio cosa sia successo negli anni precedenti e anche sapere cosa può ri-servarci il futuro, come tifosi e come cittadini degni di avere risposte concrete dai nostri delegati all’amministrazione del Paese.Il Dottor Rosano ci riceve nel piccolo lo-cale sito all’interno della struttura spor-tiva. Entriamo subito nel merito dell’in-tervista facendo un breve excursus sulla storia contemporanea dell’Audace Mon-reale: “Nel dicembre 2007 l’allora Presiden-te Signor Giuseppe Di Minica decide di vendere la società e nel gennaio 2008, quando l’Audace Monreale vince il cam-pionato, la compagine sociale si com-pone di altre 5 persone tra cui anch’io e lo stesso Di Minica che invitiamo a rimanere considerata la sua passione e dedizione.Di Minica aveva già speso tanti soldi affi nché la struttura fosse resa quanto meno praticabile.. ”, Ci dice Rosano, “.. la squadra dalla Pro-

mozione doveva andare in Eccellenza, ma il mister Scalia decide di andare ad allenare il Ribera, rifi utando la proposta di diecimila Euro quale ingaggio rad-doppiato rispetto all’anno precedente. A settembre 2008 Rosano riceve un av-viso di garanzia che trova archiviazione nel Luglio 2009 . La posizione di Peco-raro, invece, oggetto di indagine sino al gennaio 2010, si avvia verso l’archivia-zione.Pecoraro sconta 9 mesi di carcere, ne esce senza lavoro e senza grandi pos-sibilità di tornare nel mondo del calcio professionistico. Tutti questi avvenimenti hanno fatto soffrire in primis i nostri fa-miliari con tutte le ripercussioni corre-late”, continua Rosano, “anche se l’atto denominato avviso di garanzia è a tutela del cittadino interessato dal provvedi-mento emesso e comunque la magistra-tura deve andare avanti. I ragazzi: Oggi al settore giovanile ac-cedono almeno 150 bambini monrealesi di cui si prendono cura in maniera egre-gia i signori Lo Biondo, Crecco, Fedele e Vitale. Si è voluto affi dare la gestione del settore giovanile a gente del luogo poiché riteniamo giusto che siano i mon-realesi stessi a prendersi cura dei loro bambini. Due volte all’anno ci si riuni-sce per discutere il bilancio e così si crea quel gruppo che dà ai monrealesi l’op-portunità di partecipare alla gestione stessa delle attività. Noi lavoriamo per passione rimettendoci denaro e vorrem-mo avvicinare le famiglie monrealesi al calcio attraverso il settore giovanile. Se ripartiamo da questo settore avremo, tra qualche anno, giocatori validi che in questo momento non ci sono.I ragazzi si allenano con noi 3 volte alla settimana per 2/3 ore al giorno, in una società che non ha debiti, è in regola con tutto e accede al 5 per mille.La Prima squadra sta giocando per ten-tare di rimanere nella categoria “promo-zione” con un premio a partita di 50,00 euro a giocatore in caso di vittoria. La Juniores, fi n qui, ha vinto 16 partite e

ASD Audace Città di Monreale: L’amministrazione comunale continua a non rispondere alle sollecitazio-ni dei Presidenti e dei cittadini e tifosi monrealesi

pareggiata una. Abbiamo ceduto un gio-catore al Noto che gioca in Eccellenza e Tagliarini in serie D in Sardegna. Abbia-mo giovani dall’89 al ‘92 tranne Maggio che ha 36 anni.La struttura: Per quanto riguarda la struttura, avendo avuto modo di visitare altri campi sportivi del circondario pa-lermitano e messinese, posso affermare che il campo Conca d’Oro potrebbe es-sere un gioiello invece, non ha l’agibilità e la Federazione ne è a conoscenza. Ci tengo a puntualizzare che l’ultimo certi-fi cato di agibilità risaliva al 1989 e solo grazie alla mia gestione lo scorso anno ho ottenuto l’agibilità temporanea che è scaduta lo scorso 30 Giugno.Il Comune di Monreale, purtroppo, non ha mai considerato seriamente di fi nan-ziare i lavori per rendere agibile il cam-po.L’Amministrazione comunale: L’ex sindaco Gullo con l’assessore Valerio e la Giunta, nel giugno del 2008, avevano promesso che avrebbero acceso un mu-tuo che permettesse di attuare gli inter-venti necessari per poter avere l’agibili-tà. Nell’agosto del 2009 stipuliamo una convenzione per la gestione dell’impian-to e ci impegniamo per la manutenzio-ne ordinaria che certifi chiamo con note debitamente protocollate al Comune di Monreale.La manutenzione straordinaria è di com-petenza del Comune, anche solo per dare le autorizzazioni che non sono mai arri-vate.A settembre 2009, con due note sepa-rate, presentiamo preventivi e progetti rispettivamente di 4.500 euro perché l’impianto elettrico incluse le torri faro siano messe a norma, e di 20.000 euro per la ristrutturazione ai sensi delle nor-me CONI degli spogliatoi. Con un’altra nota relazioniamo su tutto quello che è stato già realizzato. Non abbiamo anco-ra avuto le autorizzazioni a procedere, anzi, per tutta risposta, riceviamo l’inti-mazione ad intestarci le utenze di acqua e luce entro l’1/02 pena il distacco delle

Dottor Rosano Presiden-• te dell’Audace Città di Monreale

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Luogo Comune

suddette utenze, pur essendo il Comune il proprietario del campo. Nel frattempo, con delibere di giunta, la struttura viene utilizzata da squadre ospiti dell’Ammini-strazione comunale che giocano, anche di sera, utilizzando quindi acqua e luce in un campo dichiarato inagibileBisogna precisare che la squadra Punto Rosa partecipa, anche se in misura ri-dotta, alle spese di gestione.Oggi aspettiamo risposte dall’Assesso-re allo sport, Claudio Burgio, perché si impegni a farci avere le autorizzazio-ni a fare i lavori straordinari per avere l’agibilità sull’unico campo di calcio a Monreale.Il Progetto del nuovo stadio ad Aquino, infatti sembra molto lontano poiché pre-vede che il Comune accenda un mutuo d’importo rilevante per appaltare l’ope-ra pubblica.

Nell’Audace Monreale oggi ci sono per-sone serene, il nostro è un calcio dilet-tantistico attraverso il quale facciamo anche attività sociale. Crediamo che at-traverso lo sport si possa vivere una vita sana e si possa tenere i giovani fuori da giri pericolosi”.

Ultim’ora………Il Dott. Rosano, dopo giorni dal rilascio dell’intervista, ci co-munica quanto segue: “ho deciso di cedere la società proprio perché ho avuto la certezza, dopo quasi 3 anni, che da parte dell’Amministrazio-ne Comunale non esiste la volontà politi-ca di mettere a norma l’impianto Conca D’oro.Pertanto l’impianto è a disposizione di chiunque volesse continuare l’attività sportiva ed abbia voglia di combattere contro i mulini al vento.Ove non si presentasse nessuno a farne richiesta è molto probabile che il calcio a Monreale riparta da zero o addirittura scompaia.P.S. Nessun Euro di contributo è stato pagato a qualsiasi titolo all’Audace città di Monreale da parte dell’Amministra-zione Comunale di Monreale.”

Incontro il Signor Di Minica, ex presi-dente dell’Audace Città di Monreale,

che, come un fi ume in piena, racconta la sua esperienza quasi senza prendere fi a-to:“Ero presidente del Palermo s.r.l. di Totò Schillaci e ho deciso di acquistare il Monreale da Matteo Schillaci, il pre-cedente presidente, e l’Audace Monre-ale da Pietro Palazzo con l’intenzione di convogliare i ragazzi in un’unica squadra: nel Monreale c’erano molti pa-lermitani, nell’Audace Monreale molti

monrealesi.Mi ritrovo subito a dover affrontare gros-se spese, circa 30.000 euro, con piccoli contributi provenienti dalla squadra di calcio femminile, da Micalizzi, Fasetti e Arcangelo.... ”.La struttura: “… Appena arrivato ho ripristinato il muro che dà sulla circon-vallazione (cosa che avrebbe dovuto fare il comune di Monreale), ho risistemato le recinzioni, il campo e l’impianto idri-co. Ho dovuto sistemare un palo della luce pericolante, ho fatto sostituire tut-te le lampade del campo, comprandole ad Agrigento e spendendo 280 euro per ciascuna. Ho comprato le panchine, ho fatto a mie spese l’impianto a norma ne-gli spogliatoi con tanto di certifi cazione e ripristino dei riscaldamenti. Ho acqui-stato i pullmini per la società, per con-dividere con la squadra tutti i momenti possibili. Quest’anno non sono stati spe-si soldi. Volevo coprire la tribuna ma il comune non mi ha dato l’autorizzazione e, mal-grado tutto, la mia intenzione era quella di creare una polisportiva in una buona struttura…”. L’Amministrazione comunale: “L’ex sindaco mi aveva detto che non voleva spendere soldi perché stava per esse-re realizzato il progetto dello stadio ad Aquino, allora io avevo chiesto una con-cessione trentennale per poter avere la sicurezza di spendere dei soldi per qual-cosa che avremmo potuto utilizzare. Ma le mie proposte non vennero mai ascolta-te, tutto sembrava inutile”. I ragazzi: “... C’erano monrealesi molto validi e tanto meritevoli da esordire in prima squadra. E quando hanno vinto il campionato di promozione in squadra c’erano 7 monrealesi. Oggi invece sono tutti di Palermo. Il Comune non ha mai offerto nulla per quei ragazzi che vedono nello sport “una valvola di sfogo”, e per garantire la partecipazione a chi non po-

teva permettersi di pagare avevo fatto un accordo con il Comune stesso per cui i ragazzi di livello sociale basso avrebbe-ro partecipato gratuitamente. Avrei volu-to che il Comune stesso me li segnalasse, segnalazioni che ancora aspetto. L’ex Sindaco Gullo ha dichiarato pub-blicamente che avrebbe aiutato econo-micamente la società, cosa che non ha mai fatto, piuttosto mi è arrivata dalla prefettura un’ordinanza di chiusura del campo. Non mi ha mai ascoltato nessu-no, era come avere davanti un “muro di gomma”, per questo motivo ho chiu-so “baracca e burattini” e sono andato via.Il mio progetto si è fermato anche perché Rosano inserì molti ragazzi di Palermo, mentre in Promozione esordivano validi ragazzi di Monreale come Pituccio, Rus-so, Campanella …. Proprio su Campa-nella ho investito moltissimo, credevo tanto in lui. Alcuni ragazzi si sono “persi”, infatti ora bevono e fumano. Quando cominciarono ad essere esclusi i ragazzi di Monreale io ho fatto un passo indietro. Mi sono riti-rato a dicembre del 2008 perché mi sono ritrovato solo a combattere battaglie su tutti i campi. Non ho mai chiesto soldi per lo svinco-lo, se qualcuno meritava io non mi op-ponevo in alcun modo. Avevamo tanti validi allenatori di Monreale come Sca-lia e Balsano, era un bel gruppo! Con Mister Carollo abbiamo perso il gruppo e il campionato perché aveva inserito molti ragazzi provenienti da Palermo che non sono riusciti ad integrarsi; a me non interessava prendere giovani emer-genti da Palermo e portarli a Monreale, ascoltavo i tecnici. Non ci interessava il mercato del calcio. Abbiamo vinto il campionato di promozione e siamo an-dati in eccellenza, ora invece la squadra è retrocessa e anche gli allievi regionali sono retrocessi nei provinciali per man-cata iscrizione. I ragazzi anche se poco validi venivano preparati, e, specialmente quando vince-vano, chiedevo che si facessero giocare tutti. E quando non avevano la possibi-lità di acquistare l’abbigliamento sporti-vo, provvedevo io personalmente.

Quello che auguro per il futuro è che vengano valorizzati i giovani monreale-si, e ce ne sono tanti! Ci sono molte as-sociazioni a Monreale e ad Aquino che si occupano di sport curando anche l‘aspet-to educativo e sociale, come “Il Quartie-re”. Con i ragazzi ancora oggi ho un ot-timo rapporto. Mi piacerebbe tornare nel mondo del calcio ma qui a Monreale pur-troppo non ci sono più i presupposti”.

Piera Autovino

Signor Di Minica ex presi-• dente dell’Audace Città di Monreale

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12 Giochi, Ricette, Attualità

Ingredienti: 2 uova, farina q.b. (250/300 gr circa), 250 gr di purea di patate, 25 gr di lievito di birra, 1/2 limone non trattato, 1/4 bicchiere di latte, 1/4 bic-chiere di olio, 3 cucchiai di zucchero, 1 baccello di vaniglia BourbonPreparazione: Su una spianatoia disponete la farina a fontana, al centro mettete la purea di patate, il lievito di birra sbriciolato, le uova, lo zucchero, il burro a pezzetti (o l’olio e il latte), il sale (lontano dal lievito) le scorze grattugiate degli agrumi e la polpa della vaniglia.Amalgamare bene tutti gli ingredienti, incorporando un pò per volta la farina (po-trebbe assorbirne di più delle dosi indicate). Impastate energicamente con le mani fino ad ottenere un composto morbido ed elastico. Raccoglietelo a forma di palla e lasciatelo lievitare coperto da pellicola trasparente, per 30’, a temperatura ambiente, intorno ai 26°/28°. Io ho adagiato sopra una coperta di lana.Quindi realizzate dei filoncini di 1,5 cm di diametro e lunghi 15 cm, che andrete a chiudere ad anello.Disponeteli su una placca infarinata e fateli lievitare, sempre ad una temperatura intorno ai 26°-28°, fino al raddoppio del loro volume.Friggete le ciambelle in abbondante olio caldo (180° se avete il termometro) fino a completa doratura.Scolatele con il mestolo forato e asciugatele con carta assorbente.Ancora tiepide, spolverizzate con una miscela di zucchero e cannella.

E ora in CUCINA : “Dolce di carnevale”

Le zeppole di carnevale

RebusComponete la frase suggerita dalle fi gure e dalle lettere ad esse sovrapposte. Tra parentesi è riportato il numero di lettere di cia-scuna parola della frase.

Istituzione della Consulta Fervono i lavori per l’istituzione della Consul-ta Comunale delle Associazioni .La Consulta assumerà un ruolo istituzionale, consultivo, propositivo, collaborativo e di con-fronto tra i rappresentanti delle Associazioni presenti sul territorio e l’Amministrazione Co-munale.L’istanza di iscrizione deve essere indirizza-ta all’uffi cio incaricato, in piazza Guglielmo, e consegnata alla signora Madonia, al fi ne dell’avvio della Consulta. Possono aderire alla Consulta le Associazioni che

non abbiano fi nalità di lucro • svolgano la propria attività prevalente-• mente sul territorio comunale perseguano scopi coincidenti con quelli • del Comune, di pubblica utilità e di inte-ressi diffusiprevedano procedure di elettività e gratui-• tà delle cariche associative l’adesione e il recesso sia fondato sulla • volontarietà dei membriabbiano l’obbligo di pubblicità degli atti e • registri

La soluzione al crucintarsio del numero di gennaio

Della serie “non è un gioco, sono le nostre croci”

I 12 personaggi misteriosi sono: ... CAPUTO.