FCWorld - Maggio 2009

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1/ FinancialClonesWorld / n.21 / Maggio 2009 Maggio 2009 Newsletter Economico Finanziaria CONTENUTI Presentazione Temi affrontati nel ventu- nesimo numero di FCWorld - Le infrastrutture dei Pae- se Emergenti e gli ETF - IFAWorld.it – la novità più elettrizzante dell'anno 2 Speciale e Novità 3 - Gli ETF, le small cap americane e gli investitori italiani, adesso hanno un doppio ponte per raggiun- gersi. Approfondimento 6 - L'indice Russell 2000 analizzato con diverse me- todologie. Analisi Tecnica, Gann e Analisi Fondamen- tale Scenari 10 - Intervista a S. Trezzi, Coun- try Head di Invesco Italia Focus 19 C F F INANCIAL C LONES W ORLD ® Primo portale gratuito dedicato alla Consulenza Indipendente Fee Only Nasce IFAWorld.it

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1 / FinancialClonesWorld / n.21 / Maggio 2009

Maggio 2009

Newsletter Economico Finanziaria

CONTENUTI

PresentazioneTemi affrontati nel ventu-nesimo numero diFCWorld

- Le infrastrutture dei Pae-se Emergenti e gli ETF

- IFAWorld.it – la novità piùelettrizzante dell'anno

2

Speciale e Novità

3

- Gli ETF, le small capamericane e gli investitoriitaliani, adesso hanno undoppio ponte per raggiun-gersi.

Approfondimento

6

- L'indice Russell 2000analizzato con diverse me-todologie. Analisi Tecnica,Gann e Analisi Fondamen-tale

Scenari

10

- Intervista a S. Trezzi, Coun-try Head di Invesco Italia

Focus

19

CFF I N A N C I A L C L O N E S W O R L D

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‘‘ ‘‘Consulenza Finan-ziaria IndipendenteFee Onlyun mito o una real-tà?

2 / FinancialClonesWorld / n.21 / Maggio 2009

FC WORLD

Financial Clones WorldIl Mondo del Cloni Finanziari

Delia Maria Fassi

Delia Maria Fassi - Amministratore D.M.F. S.r.l.

Il linguaggio è la forma di comunicazione più importante utilizzata dall'uomo e ci per-mette di interagire con le altre persone permettendoci di comprenderle e di farcicomprendere. I mattoni delle singole lingue utilizzate nel mondo sono le parole, chepossiamo definire come particolari associazioni di suoni e di lettere con un chiaro edefinito significato.

Le parole, come tutto nel mondo, sono continuamente sottoposte a cambiamenti edè normale che nel corso del tempo il significato di una parola si modifichi in modosostanziale.Ci sono delle parole in cui questo cambiamento si spinge oltre ed assumono una di-mensione che travalica i limiti imposti dal significato originario.

Le parole Consulenza Finanziaria negli ultimi anni è stata utilizzata per indicare mol-te cose, spesso in contrasto tra loro creando non poca confusione tra gli investitori.Grazie alla normativa MIFID questo non avverrà più, e il significato di Consulenza Fi-nanziaria Indipendente Fee Only sarà univoco, con grandi benefici sia per i consu-lenti che per gli investitori.Noi grazie alla nostra iniziativa IFAWorld.it speriamo di poter dare una mano in que-st'opera di chiarificazione.

In questo numero di FCWorld affrontiamo quindi le seguenti tematiche:

SSppeecciiaallee: Le infrastutture sono importanti nei paesi sviluppati e fondamentali neipaesi in via di sviluppo. Un nuovo ETF permette di investire in questo settore speci-fico di grande potenzialità.

NNoovviittàà:: Salutiamo la nascita di un portale gratuito dedicato al mondo della Consu-lenza Finanziaria Fee Only, raggiungibile all'indirizzo www.IFAWorld.it

AApppprrooffoonnddiimmeennttoo: Le Small Cap sono società a bassa capitalizzazione quotate suimercati regolamentati. La misura esatta della capitalizzazione varia da mercato amercato, ma spesso questo segmento si è dimostrato capace di performare megliodel mercato principale. Vediamo in questo articolo quali ETF è possibile utilizzare perreplicare l'indice Russell 2000.

SScceennaarrii: Il mercato delle Small Cap statunitensi viene studiato utilizzando l'AnalisiTecnica applicata all’indice Russell 2000 analizzato con Gann e l'A.T. , e l’analisi siconclude con una visione Macro.

IInntteerrvviissttaa:: In una breve chiacchierata con il Managing Director di Invesco PowerSha-res per l'Italia abbiamo rivolto alcune domande sull'andamento del mercato finanzia-rio in generale e degli ETF in particolare e sulle prospettive di questi strumenti inun'ottica futura.

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I mercati emergenti presentano molte-plici diversità all'interno delle loro eco-nomie come è tipico nelle economie invia di sviluppo, dove a situazioni digrande povertà e disagio si alternanopicchi di eccellenza.

Il settore delle infrastrutture è da sem-pre quello che funge da motore e davolano per la crescita dell'economia, inquanto lo sviluppo di una nazione va dipari passo con la sua crescita di infra-strutture.

Nei paesi emergenti normalmente siparte da una situazione di grave caren-za di infrastrutture e di conseguenzaquesto settore è il primo a beneficiaredella rincorsa intrapresa da queste na-zioni per crescere economicamente.

Il settore delle infrastrutture sembra po-tenzialmente molto interessante, ma fi-no a poco tempo fa non era possibileper l'investitore finale investire in que-sto segmento.

tutte le società costituite nei mercatiemergenti, nonché quelle che genera-no la maggior parte dei propri ricavi neimercati emergenti.

L'allocazione settoriale prevede tre set-tori con i seguenti pesi:

Prodotti industriali 44,67%Servizi di pubblica utilità 43,96%Energia 11,37%

L'allocazione per paese vede prevale-re:

Hong Kong 26,82%Brasile 20,12%Corea Del sud 14,10%

I singoli titoli con il maggior peso sono:

Cez 8,46%China Merchants Holdings Intl 8,29%Korea Elec Power Corporation 7,67%

Le commissioni totali annue (TER) del-l'ETF sono dello 0,74% mentre il mas-simo spread bid/ask è pari al 2,00%.

Prevede la distribuzione di dividendicon cadenza semestrale e presenta ilrischio cambio in quanto la valuta del-l'indice è in USD, diversa dall'EURO.

RRiipprroodduuzziioonnee vviieettaattaa

Le infrastrutture dei paesiemergenti e gli ETFCavalcare la ripresa dei merca-ti emergenti utilizzando il setto-re delle infrastruttureUn nuovo clone finanziario apre una nuova opportunità di in-

vestimento potenzialmente molto interessante

SPECIALE

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Oggi è finalmente possibile grazie al-l'arrivo sul mercato italiano di un nuovoETF denominato iShares S&P Emer-ging Markets Infrastructure.

Questo clone ha come codice ISINIE00B2NPL135 mentre il codice di ne-goziazione (codice Alfa) è IEMI.

L'indice utilizzato come sottostante, loS&P Emerging Markets Infrastructure,appartiene alla famiglia degli indici te-matici di S&P, è di tipo Net Total Returne viene calcolato in USD.

L’indice comprende le 30 maggiori so-cietà di mercati emergenti a livellomondiale rappresentative del mercatodelle infrastrutture quotate, con una ca-pitalizzazione di mercato di almeno 300milioni di USD e una media giornalieradi scambi degli ultimi tre mesi di alme-no 1 milione di USD.

Nessuna componente può avere un pe-so superiore al 10% dell’indice al mo-mento e possono far parte dell’indice

Ufficio Studi DMF SRL

Consulenza in Investimenti Finanziari

SCHEDE ETF & CERTIFICATES

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e

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ETF ETF Direz. Indice iShares S&P Em.Markets Infrastructure IE00B2NPL135 IEMI n.d. 0,74% Illimitato

Fonte: www.ETFWorld.com

FFiinnaanncciiaall CClloonneess ddeellll''iinnddiiccee SS&&PP EEmmeerrggiinngg MMaarrkkeettss IInnffrraassttrruuccttuurree IInnddeexx

RReepplliiccaa ll''aannddaammeennttoo ddeellll''iinnddiiccee SS&&PP EEmmeerrggiinngg MMaarrkkeettss IInnffrraassttrruuccttuurree IInnddeexx

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IFAWorld.it , la novità più elet-trizzante dell'annoLa consulenza finanziaria indi-pendente fee only ha adesso ilsuo sito di riferimentoNotizie, aggiornamenti, normativa, analisi, ricerca dei consu-lenti, tutto questo e molto altro nel nuovo portale IFAWorld.it

www.IFAWorld.it è un nuovo portale na-to con l'intento di diventare il sito di ri-ferimento in Italia per la consulenza in-dipendente fee only.L'idea alla base del nuovo portale e checi ha guidato nella realizzazione di que-sto progetto è stata quella di creareuno spazio condiviso nel quale poterfar convergere le esigenze degli investi-tori e quelle dei consulenti.

Il nome IFAWorld è una precisa dichia-razione d'intenti, visto che è l'acronimodi Indipendent Financial AdvisorsWorld, ed il significato in italiano è: Ilmondo dei consulenti finanziari indi-pendenti.

IFAWorld.it è un portale gratuito, chenon richiede di registrarsi per accederealle informazioni contenute al suo inter-no e permette di trovare tutte le infor-mazioni sulla consulenza indipendentefee only.

All'interno del portale sono presenti idati di tutti i consulenti fee only ita-liani, facilmente ricercabili tramite unmotore di ricerca che porta a trovare fa-cilmente il consulente che risponde al-la caratteristiche inserite.

All'interno della scheda di ogni consu-lente sono inseriti i dati identificativi, in-sieme con le caratteristiche della tipo-

logia dei servizi forniti ed a molte altreinformazioni.

Sono presenti all'interno sezioni dedi-cate all'analisi dell'andamento dei mer-cati finanziari, azionari, obbligazionari,commodities, valute, ecc.

Il portale vuole essere di supporto pertutti coloro i quali sono interessati allaConsulenza finanziaria, sia che ne usu-fruiscano sotto forma di clienti o che laforniscano, nella veste di Consulenti.

Un filo diretto con i protagonisti di que-sto settore avviene, per esempio trami-te le sezioni del sito denominate: Inter-viste e La parola al consulente.

Ampio risalto viene inoltre dato alle in-formazioni riguardanti tutti i corsi ed iconvegni effettuati in tutta Italia e dedi-cati alla Consulenza.

All'interno del sito è presente tutta lanormativa riguardante la consulenza fi-nanziaria indipendente ed è possibileconsultarla e scaricarla.

Le Associazioni di settore sono il moto-re del cambiamento che si sta realiz-zando e ad ognuna di esse è dedicatouno spazio che permette di comunica-re facilmente le loro iniziative non soloai propri iscritti ma a tutti i visitatori del-la rete e di IFAWorld.it.

Grande attenzione è dedicata alla pos-sibilità di dialogo tra i Consulenti e gliInvestitori, che grazie al forum dedicatopossono scambiarsi opinioni e confron-tarsi sui diversi temi della Consulenza.

La newsletter settimanale permette direstare in contatto con le novità dellaconsulenza e la sua evoluzione.

Questo è soltanto l'inizio di un per-corso che porterà nei prossimi mesimolte altre novità, non perdetevelo.

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6 / FinancialClonesWorld / n.21 / Maggio 2009

L'immagine catturata dallo scatto diuna fotografia, pur cogliendo un singo-lo istante, non è in grado di rappresen-tare in modo completo la complessità ela variabilità di un soggetto che si muo-ve e cambia in modo dinamico.Ogni fenomeno deve essere studiatoutilizzando appropriati strumenti d'inda-gine, per evitare di arrivare a delle va-lutazioni errate, basate su informazioniincomplete.

Questa evidenza si dimostra valida nonsolo per le immagini, ma per tutti i set-tori, tra i quali gli investimenti.

Spesso quando si parla di piazze borsi-stiche tendiamo inconsciamente a rife-rirci ai nomi più noti, come se questi

fossero l'unica immagine corretta diquel mercato.Così per l'Italia si cita l'indice S&P/MIB,per la Francia il CAC40, per la Germa-nia il DAX e per gli Stati Uniti il Dow Jo-nes ed il Nasdaq, ecc.

In realtà tutti quanti gli indici offronouna visione corretta rispetto ai criterisui quali sono stati costruiti, ma nonpossono rappresentare una realtà perla quale non sono stati pensati.

Tutti gli indici indicati poco sopra, sonoquelli maggiormente utilizzati e rappre-sentano le maggiori società (le cosid-dette Blue Chip) presenti in quei singo-li mercati.

La realtà presenta sempre più sfaccet-tature rispetto a quanto appare ad unprimo sguardo ed infatti esistono moltie diversi indici in grado di illuminare eporre in evidenza tematiche che altri-menti scomparirebbero di fronte a temipiù importanti.

Uno di questi indici è quello delle socie-tà cosiddette “Small Cap”, spessoguardato con interesse per la sua ca-pacità di fornire rendimenti in grado disovraperformare l'indice principale.

Il mercato statunitense è la piazza di ri-ferimento mondiale per gli investitori,grazie al primato indiscusso che con-serva da ormai da oltre novant'anni,avendo superato le piazze borsistichedel vecchio continente dal 1918.

Grazie a questa sua indiscussa leader-ship, al suo interno esistono numero-sissimi indici e sottoindici, tra i qualil'indice delle small cap di riferimento èil Russell 2000 index.

La società americana Russell Inve-stment ha lanciato i sui primi indici nel1984, tra i quali anche il Russel 2000che misura la performance del seg-mento small-cap dell'universo aziona-rio americano.

L'indice Russell 2000 è un sottoinsie-me dell'indice Russell 3000 e rappre-senta approssimativamente il 10% del-la capitalizzazione totale di mercato diquest'indice.

APPROFONDIMENTO

Gli Stati Uniti e leSmall Cap, un'idillioche sbocciaLe small cap americane egli investitori italiano,adesso hanno un doppioponte per raggiungersi Analizziamo due ETF presenti su Borsa Italiana, che permet-tono di prendere posizione su un settore in grado normalmen-te di riservare sorprese positive

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ETF ETF Direz. Indice db x-trackers RUSSELL 2000 ETF LU0322248658 XRU2 0,10 0,45% IllimitatoETF ETF Direz. Indice ETFS Russell 2000 Fund IE00B3CNHJ55 RTWO 3/100 0,45% Illimitato

Fonte: www.ETFWorld.com

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RReepplliiccaa ll''aannddaammeennttoo ddeellll''IInnddiiccee RRuusssseellll 22000000 TTRR IInnddeexx

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7 / FinancialClonesWorld / n.21 / Maggio 2009

Esso include circa 2000 delle azioni piùpiccole basate su una combinazione dicapitalizzazione di mercato e di appar-tenenza all'indice.

Il Russell 2000 è costruito in modo dafornire un quadro esauriente e impar-ziale delle small-cap e viene completa-mente ricostituito ogni anno al fine digarantire che le maggiori azioni nonpossano falsare i risultati e le caratteri-stiche delle reali azioni small-cap.

L'indice è della tipologia Total Return equindi prevede la capitalizzazione deidividendi.

L'allocazione settoriale dell'indice vedeprevalere:Finanza 21,08%Industria 17,54%

Beni voluttuari 12,69%

Le azioni con maggiore ponderazionedell’indice sono:

Myriad Genetics, Inc. 0,64%Alexion Pharmaceuticals, Inc. 0,49%Ralcorp Holdings Inc: Common StockUSD 0.01 0,48%

Quotati sulla piattaforma di BorsaItaliana sono presenti due ETF cheutilizzano questo sottostante emes-si da Deutsche Bank e da ETF Secu-rities.

Il primo ETF denominato db x-trac-kers RUSSELL 2000 ETF, codice ISINLU0322248658, e codice di negozia-zione (codice Alfa) XRU2, prevede del-

le commissioni totali annue (TER) pariallo 0,45% mentre il massimo spreadBid/Ask è dell'1,50%.

Il secondo ETF è denominato ETFSRussell 2000 Fund. Il suo codice ISINè IE00B3CNHJ55, mentre il codice dinegoziazione (codice Alfa) RTWO.Prevede le commissioni totali annue(TER) pari allo 0,45% mentre il massi-mo spread Bid/Ask è dell'1,00%.

Entrambi gli ETF non prevedono la di-stribuzione di dividendi, e per tutti edue è presente il rischio cambio inquanto il sottostante è quotato in unavaluta diversa rispetto all'ETF.

RRiipprroodduuzziioonnee vviieettaattaa

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La squadratura Prezzo\Tempo deltop di Gennaio 2009 di 519 scadutanella settimana del 2-6 Marzo 2009ha fornito un importante setup tem-porale di acquisto – bottom di 343 –e la rottura al rialzo di 390 ha postole premesse per assistere all’inver-sione al rialzo del trend di breve.

Il vuoto temporale fino al prossimosetup del 20-24 Aprile ha avvalora-to il rafforzamento della positivitàdopo sei settimane di recupero e ilbottom di 448 registrato nella setti-mana del 20-24 Aprile ha generatoun nuovo segnale di acquisto tutto-ra in essere.

In Maggio la presenza del setuptemporale il 25-29 (P\T: 519\430)suggerisce mantenimento di positi-vità per gran parte del prossimomese, nonostante il passaggio del-l’angolo 1x1 dal top storico del 2007a 470 potrà bloccare la pressionerialzista e generare una dinamica diconsolidamento tra 440 e 520.

MEDIO PERIODO

Dopo cinquantasei mesi di composta econtrollata tendenza rialzista dal bot-tom dell’Ottobre 2002 al top del Luglio2007 sostenuta con innaturale precisio-ne dall’angolo tendenziale 1x1 traccia-to dal bottom dell’Ottobre 2002, la sca-denza nel Maggio 2007 di un importan-tissimo setup mensile ha decretato lasvolta ribassista della tendenza mensi-

le resa operativa in Luglio dalla rotturadel bottom di 807.

La perforazione dell’angolo 1x1 ten-denziale nel Novembre 2007 a 808 hainoltre segnato la fine della campagnarialzista 2002-2007 secondo la compo-nente prezzo, così da avviare una for-te onda correttiva raggiungendo e ol-trepassando i successivi angoli di mi-nore inclinazione 1x2 e 1x4.

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MERCATI GLI SCENARI 1/3

L’indice Russell 2000Un nuovo setup in Maggio sug-gerisce il mantenimento dell’at-tuale fase di recupero ancoraper un meseSi presenta uno scenario negativo di lungo periodo all’interno

del quale l’attesa tenuta del nuovo angolo suggerisce nel medio

un movimento di recupero

Breve Periodo

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Soltanto l’angolo 1x2 in viaggio dal bot-tom dell’Ottobre 1990 e passante a 340è stato in grado di bloccare la forte ten-denza ribassista, in concomitanza conil raggiungimento del forte supportostatico di 324 – minimo dell’Ottobre2002 – e permettere il primo tentativodi recupero con obiettivo 500\550.

La scadenza dell’ultimo setup nel mesedi Gennaio 2009 – top relativo di 519 -ha generato un nuovo segnale di vendi-ta confermato in Febbraio dalla rotturadi 430, evento che manterrà l’indiceRussell 2000 sotto setup di vendita finoa quando non sarà violato il top di 519.

Ma un nuovo setup in Maggio (P\T:520) suggerisce mantenimento del-l’attuale fase di recupero ancora perun mese con obiettivo angolare500\520 così che l’indice in questio-ne è dunque orientato ad annullarel’ultima onda negativa di periodoFebbraio-Marzo, mentre sarà l’esito inGiugno del setup temporale di Maggioa decretare l’evoluzione del Russell2000 fino al prossimo setup chiave diOttobre 2009 (P\T: 420\0).

Il passaggio dell’angolo 1x1 tendenzia-le dal bottom dell’Ottobre 1990 a340\350 nei prossimi sei mesi dovreb-be impedire ulteriori collassi di prezzosotto 340 a vantaggio di una fase diconsolidamento attesa tra l’angolo 1x1e il pivot di 520\560.

Ricordiamo che al di sotto del livellochiave di 340 è presente un vuoto an-golare fino a 110\120.

La mappa temporale di medio periodoindividua le prossime scadenze di se-tup mensili in Ottobre, Gennaio e Apri-le 2010 (P\T: 320\590), quest’ultimo de-terminante per cogliere l’evoluzionedell’indice per buona parte del prossi-mo anno.

LUNGO PERIODO:

La scadenza dell’ultimo doppio setupannuale nel 2007 (P\T: 960\490) hacoinciso con la formazione del top sto-rico di 856 qualificandosi come fortesegnale di vendita, di inversione al ri-basso del trend di medio\lungo periododopo cinque anni consecutivi di campa-gna rialzista di periodo 2002-2007.

La violazione del bottom 2007 di 730nel 2008 in concomitanza con la rottu-ra dell’angolo 1x1 tendenziale dal mini-mo del 1987 passante a 770 ha decre-tato l’inversione al ribasso del trend dimedio periodo mentre è la perforazionedell’angolo “0” di magnitudine 620 cheha generato il cambiamento negativo dilungo periodo atteso in mantenimentofino al prossimo doppio setup yearly inscadenza nel 2011 (P\T: 440\320\210).

Si presenta dunque uno scenario ne-gativo di lungo periodo 2008-2011 al-l’interno del quale l’attesa tenuta delnuovo angolo “0” dal bottom del1990 passante nel 2009 a 335 – il mi-nimo corrente è pari a 342 – suggeri-

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A cura di Maurizio Masetti -Gann’s World

sce nel medio un movimento di recu-pero fino a 550\600, evento che noninciderà sul naturale percorso nega-tivo fino al 2011.

Pertanto nell’anno in corso il passaggiodell’angolo “0” a 335 dovrebbe impedi-re nuovi minimi di indice a vantaggio diun movimento di consolidamento fino a550\600, anche in considerazione delfatto che sotto tale angolo è presenteun vuoto angolare fino a 210.

La scadenza di un doppio setup dichiusura nel 2009 (P\T: 380\590) saràdeterminante per cogliere l’evoluzionedell’indice Russell 2000 fino alla chiu-sura del 2011.

In sostanza mentre una chiusura positi-va a fine 2009 sopra 500 anticiperà dueanni di chiusure negative, in presenzadi un livello di chiusura negativa a fine2009 tra 380 e 450 suggerirà nel bien-nio 2010-2011 una dinamicanegativa\laterale con chiusure di fineanno positive.

RRiipprroodduuzziioonnee VViieettaattaa

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L’indice Russell 2000, che comprendele 2000 aziende più piccole per capita-lizzazione americane, è un indice inte-ressante da analizzare soprattutto nel-la fase di recovery che è in atto su tuttii principali indici mondiali.

Abitualmente l’amplitudo dei movimential rialzo o al ribasso sono di gran lungasuperiori rispetto agli altri indici inquanto scarseggia la liquidità sui princi-pali titoli.

Di fatto se andiamo per esempio a ve-dere il sell-off che ha colpito l’indice su-bito dopo il crack di Lehman (riprodottanel grafico accanto attraverso la com-parazione degli indici) ci accorgiamocome l’indice Russell 2000 abbia persoil 46,06% contro il 29,35% registratosul Dow Jones Industrial Average cioèl’indice che replica le performance dei30 titoli più grandi per capitalizzazione.

Lo studio attraverso l’analisi tecnica cievidenzia come l’indice dopo aver avu-to un periodo (2003-2007) in cui il trendprimario rialzista dominava la scena hainvertito la rotta in concomitanza dellarottura al ribasso dei 730 punti avvenu-ta a dicembre del 2007.

L’inversione di tendenza è ben chiaraconstatando che nel corso del 2008 edin questi primi mesi dell’anno abbiamovissuto un trend con minimi e massimirelativi decrescenti.

Il peggioramento del quadro tecnico siè avuto con la rottura del supporto di-namico a seguiti degli eventi dopo il fal-

supporto dinamico di lungo termine cheora ne è divenuto resistenza dinamica,per la regola dell’inversione dei ruoli.

Solo il superamento della stessa (inarea 475) unito ad un’eventuale supe-ramento della resistenza statica dei520 punti (massimo relativo preceden-te) consentirebbe di considerare finito iltrend ribassista di lungo termine equindi di poter rivedere l’indice salire fi-no agli obiettivi posti in area 550 primae 600 poi.

RRiipprroodduuzziioonnee vviieettaattaa

10 / FinancialClonesWorld / n.21 / Maggio 2009

MERCATI GLI SCENARI 2/3

L’indice Russell 2000Un indice interessanteSolo il superamento della resistenza statica posta a 520 puntipermetterebbe la ripresa della salita

A cura di Luca Colasurdo Responsabile Institutional Equity Sales

Bank Insinger De Beaufort

limento di Lehman con l’indice che èpraticamente precipitato fino al minimoa quota 342,50 toccato a metà marzo.

Da questo livello è partito un movimen-to molto veloce che in gergo tecnicoviene denominato “spike” che ha ripor-tato i corsi a toccare nuovamente il

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Probabilmente Kelly Haughton, creato-re degli indici Russell, non si aspettaval’ammontare degli investimenti basatisugli indici da lui creati 25 anni primasarebbe arrivato a 4.3 trilioni di dollari.Russell è una società forse poco cono-sciuta in Italia, ma è una delle compa-gnie di primo piano nel panorama delrisparmio gestito mondiale, ma soprat-tutto leader nella creazione e gestionedi indici.

Due dati tra tutti evidenziano questacaratteristica: il 63% dei prodotti istitu-zionali utilizza infatti gli indici Russell1000 e 2000 come benchmark, ed il56% degli attivi dei fondi azionari USAe’ basato sui benchmark di Russell. Idue prodotti permettono di replicare ri-spettivamente il 90% e l’8% per centodegli indici statunitensi (il più conosciu-to S&P si ferma al 66%), con notevolivantaggi in termini di diversificazione,ai quali si aggiungono performance sto-ricamente superiori, rispetto a buonaparte dei benchmark più conosciuti inEuropa, quali il Dow Jones IndustrialAverage e lo S&P 500.

Il Russell 1000, indice del quale non cioccuperemo, misura la performancedelle prime mille società per capitaliz-zazione, appartenenti al segmento lar-ge-cap degli USA. Tra le principali, perfarsi un’idea, ci sono società come Mi-crosoft, Procter & Gamble, Johnson &Johnson e General Electric. Il bassobeta del Russell 1000, lo qualifica co-me portafoglio difensivo (beta inferiorea 1x) nel settore large cap, adattandosibene l’indice all’attuale congiunturamolto volatile.

Non ci si scordi che il Russell 1000,proprio nelle fasi di alta incertezza, haperformato meglio di altri indici.

L’indice Russell 2000 riflette invecel’andamento delle small-cap americanee storicamente è riuscito a coglierequelle che nel tempo sono diventate lefuture large-cap, Microsoft e Google tragli ultimi casi. Attualmente le prime cin-que società in portafoglio sono AlexionPharmaceuticals, OSI Pharmaceuti-cals, Myriad Genetics, Energy Conver-sion Devices e W-H Energy Services.

Il beta è piuttosto elevato, diversamen-te dal Russell 1000, rappresentando uninvestimento rivolto ad investitori conun’elevata propensione al rischio eduna visione positiva di mercato, ma an-che una visione di lungo periodo, nellaquale le sempre possibili flessioni di

breve periodo, possono essere ampia-mente annullate dal fisiologico trend dicrescita delle borse nel medio e lungoperiodo.

Il Russell 2000 si concentra quindi sulsegmento americano delle small-caps.Se il Russell 1000 è molto più diversifi-cato, il Russell 2000 è un indice con-centrato, che replica minori settori ri-spetto al primo benchmark.

Nelle fasi di ripresa economica, comun-que, il Russell 2000 ha mostrato perfor-mance migliori degli altri indici (comeaccaduto, per esempio, nel 2002),sfruttando i rendimenti attesi in fase dirialzo.

Il Russell 2000 presenta, come diceva-mo, un beta maggiore di 1x (portafoglioaggressivo), essendo costituito da pic-cole società sulle quali l’investitorepunta a capitalizzare in caso di rialzodel mercato. Ne consegue che, a mag-gior rischio, si può portare a casa unmaggior rendimento, ma riferendosi adun arco temporale di lungo periodo. Inaltre parole, se il Russell 1000 è indica-to per strategie difensive, il Russell2000 è indicato per chi non teme la vo-

12 / FinancialClonesWorld / n.21 / Maggio 2009

L’indice Russel 2000Puntare sull’indice delle small-caps americane? Sotto determinate condizioni, si

MERCATI GLI SCENARI 3/3

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latilità ma anzi vuole privilegiare il ren-dimento accettando un maggiore ri-schio.

Le domande fondamentali diventano al-lora queste: quando si comincerà a ve-dere la ripresa economica e quando imercati azionari cominceranno a bene-ficiarne. Le risposte a queste due do-mande non sono affatto scontate.

Diceva il fisico premio Nobel Niels Bohrche “le predizioni sono molto difficili,specialmente per il futuro”. La massimasi applica anche ai mercati finanziari.Questo non vuol dire però che ci sidebba sforzare d’ignorare le opinioni diconsenso.

Conoscerle è utile. Non però al fine difarvi dipendere completamente e pe-dissequamente una strategia d’investi-mento ma, più semplicemente, alloscopo di sapere quali aspettative sianogià scontate nei prezzi di mercato.

Principale fonte di preoccupazione de-gli investitori è la recessione, partitadagli USA e che si è abbattuta su tuttele economie avanzate. Quando finirà?Crediamo che Giugno/Luglio 2009 pos-sano segnare lo spartiacque.

Secondo un sondaggio del WSJ, lamaggioranza dei più noti economistiamericani è diventata più pessimista eora stima che il PIL US si contragga adun tasso annualizzato del 2.5% nel pri-mo trimestre del 2009 e dello 0.5% nelsecondo trimestre, per tornare poi acrescere moderatamente a un tassodell’1.3% nel terzo trimestre del 2009 edel 2.0% nel quarto trimestre.

Sulla base di queste previsioni, come siva configurando l’attuale recessione inconfronto a quelle del passata? Sia perdurata che per profondità, il consensopensa che sarà simile a quelle del1973-74 e del 1981-82, le due crisieconomiche più pesanti del dopoguer-

ra.

Una recessione americana lunga 19mesi, come oggi ci si aspetta, sarebbemolto seria in base agli standard deldopoguerra, un periodo in cui le fasi ci-cliche di contrazione del PIL sono dura-te in media 10 mesi. A risalire più indie-tro nel tempo, si trova però di peggio.Nel 1902, 1910 e 1913 ci furono reces-sioni che si protrassero per oltre 20mesi, mentre la crisi del ’29 vide l’eco-nomia contrarsi addirittura per 43 mesidi fila.

La tendenza nel tempo, come si nota, èstata verso recessioni di più breve du-rata e questo si può presumere graziead una migliorata capacità di gestire glialti e bassi del ciclo sia da parte delleautorità che delle aziende. Per quantoriguarda quella che stiamo vivendo, ri-teniamo che la “potenza di fuoco” sia fi-scale che monetaria messa in gioco inprimis dagli USA, ma attuata da tutti ipaesi al mondo, sia in grado di ridurrefortemente gli effetti depressivi insiti inquella che, a prima vista, sembra una“normale” recessione.

Torniamo alla domanda delle domande:

quando finirà la recessione in atto? An-che a fare uno sforzo e voler essere ra-zionali, non è facile evitare di esserecondizionati nell’interpretazione delpresente, dagli accadimenti più recenti.

E’ quello che in finanza comportamen-tale si chiama recency bias: la compro-vata tendenza a sopravvalutare leesperienze appena fatte e richiamarepiù facilmente alla mente i ricordi piùfreschi.

Dopo una lunga recessione, dopo unestenuante bear market, riaffiorano dicontinuo memorie negative, che fini-scono per colorare anche la nostracomprensione dell’attualità. Una buonarisposta alla domanda è la ricerca disegnali oggettivi.

Se gli umori della folla e i nostri perso-nali deficit cognitivi ci sono d’ostacolo,il ricorso a qualche riscontro ci può es-sere d’aiuto.

L’aiuto arriva dagli indicatori di trend efra tutti il migliore è il Leading Econo-mic Indicators (LEI), pubblicato dalConference Board e noto qui in Italiacome superindice economico. Si tratta

13 / FinancialClonesWorld / n.21 / Maggio 2009

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di un indicatore composito, che sintetiz-za l’andamento di dieci variabili partico-larmente reattive e influenti, tra cuimassa monetaria, tassi d’interesse, or-dini manifatturieri, permessi di costru-zione, ore di lavoro, sussidi di disoccu-pazione, fiducia dei consumatori eprezzi azionari.

Nell’ultimo mezzo secolo, tutte le re-cessioni americane sono state prece-dute da una flessione del LEI sotto la li-nea dello zero.

Così è stato anche questa volta. Sim-metricamente, lo stesso vale per l’an-nuncio di una ripresa economica.

Nell’ultimo mezzo secolo, il LEI hasempre offerto un valido segnale, conun anticipo di qualche mese. Di partico-lare utilità, in questo caso, è la variazio-ne della media mobile a tre mesi, chetende a “smorzare” i falsi segnali.

Per il momento, come confermano i da-ti diffusi il 19 Marzo, ancora non ci sia-mo. Il LEI, a dicembre, ha dato qualchesegnale incoraggiante, risalendo dello0.3% a 99.5.

Ma era sceso dello 0.4% a novembre edell’1.0% a ottobre. Nell’ultimo seme-stre l’indice ha perso un cospicuo2.5%.

Quindi al momento il LEI non sta indi-cando che una ripresa economica siaalle porte (prossimi due mesi). Ma po-trebbe farlo molto presto. E il presto po-trebbe proprio essere a cavallo del-l’estate.

Sarebbe questo infatti il tempo neces-sario dall’avvio concreto delle misureantidepressive per permettere al mix dipolitiche monetarie e fiscali di agire.

Tenuto conto che i prezzi dei titoli azio-nari tendono ad anticipare l’andamentoeconomico generale, la domanda di-

venta: si comincia a comprare o no?Anche perché l’economia ancora inflessione e la possibilità di un rialzo deiprezzi, sembrano inconciliabili tra loro.Ed in effetti lo sono. Ma solo in appa-renza.

Se visti in ottica temporale diversa ed apatto di introdurre il ruolo delle aspetta-tive, allora la crescita dei prezzi delleazioni e la flessone economica sonoconciliabili.

Soprattutto passando per una fase dioscillazione laterale.

Se nel breve periodo i prezzi di borsaseguono un andamento dettato più daelementi speculativi che fondamentali,nel medio / lungo periodo invece l’evi-denza insegna che i prezzi seguono untrend in linea con quello degli utili.

Non solo, ma statisticamente i prezzifungono da anticipatore del trend stes-so. E’ questa una delle lezioni che sideduce dalle crisi del passato, soprat-tutto quelle più vicine.

Da non sottovalutare, poi, che il forteaumento del premio per il rischio cheha determinato la caduta dei prezzi del-le azioni negli ultimi 12 mesi è in via diforte riduzione.

Infatti, il verificarsi della situazione cheha determinato la crescita del premioper rischio (riduzione degli utili) ne hain seguito determinato una sua diminu-zione.

Il premio per il rischio aumenta nel mo-mento in cui c’è incertezza sulla fles-sione - e sulla sua profondità - degli uti-li.

Ma nel momento in cui la flessione si èverificata ha poco senso finanziariomantenere elevato il premio per il ri-schio.

Proprio perché è venuto meno il rischioche ha determinato la richiesta di unsupplemento di rendimento (il premioappunto).

Così è infatti avvenuto in tutti i principa-li paesi industrializzati.

La flessione dei titoli che compongonol’S&P 500 per esempio, ha condotto lostesso a trattare a valori di libro (conutili pari a zero) che rende chiaramentemolto basso il rischio.

Questa condizione depone a favore diun rialzo dei prezzi non appena leaspettative sugli utili si saranno stabi-lizzate.Puntare quindi sull’indice Russell2000?

Sotto determinate condizioni, si. Qualisono queste condizioni, è presto detto.

La prima è che si sia ben consci che sista comprando un’attività finanziariacon un grado di rischio più elevato ri-spetto ad investimenti alternativi cheoffrono rendimenti attesi minori.

La seconda è che la diversificazione diportafoglio, porta ad una riduzione delrischio complessivo dello stesso (nono-stante i recenti avvenimenti abbiano inqualche modo messo in difficoltà que-sta affermazione).

La terza è che non è necessario inve-stire immediatamente tutto il capitale.Ma che è possibile farlo per gradi.

Magari rinunciando a qualche punto direndimento complessivo, ma riducendoin modo sostanziale la rischiosità.

RRiipprroodduuzziioonnee VViieettaattaa

14 / FinancialClonesWorld / n.21 / Maggio 2009

A cura di Antonio Tognoli Vice Presidente AN-

PIB - Associazione Nazionale Priv. & Inve-

stment Banking

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Gentile Dott. Trezzi, l'anno 2009 si èaperto con tanti timori per l'econo-mia, ma trascorsi i primi mesi, la si-tuazione sembra potersi risolvere intempi più brevi rispetto alle previsio-ni iniziali.Cosa ci può dire riguardo alla situa-zione economica; come vedete l'an-damento della sua evoluzione?

I problemi legati al sistema del creditoregistrati negli ultimi 18 mesi hanno di-mostrato il bisogno di una migliore ge-stione del ciclo monetario ed economi-co in futuro, ma al momento le decisio-ni per il miglioramento del sistema mo-netario e della sua regolamentazionesono state poste in secondo piano, pre-ferendo puntare su piani monetari e fi-scali espansivi per cercare di far frontenell’immediato alla situazione di crisi.Ora occorre valutare fino a che puntoqueste manovre espansive saranno ingrado di porre le basi per una crescitastabile e sostenibile senza causare l’in-sorgere di ulteriori problemi come l’in-flazione o il deprezzamento delle divi-se. E’ necessario tuttavia riconoscereche il problema dell’eccessivo indebita-mento delle famiglie e del settore finan-ziario creatosi nell’ultimo decennio nonpotrà essere risolto semplicemente at-traverso la predisposizione di piani go-

vernativi o una politica monetariaespansiva.

Avendo Invesco la possibilità di of-frire sia Fondi che ETF, pensa che ilfuturo sarà positivo per entrambi isettori?

Certamente. Più in generale, non credoche le due soluzioni siano antagonistema piuttosto complementari tra loro.Esistono settori di mercato dove la ge-stione attiva è funzionale agli obiettividi rendimento, altri settori dove invecel’efficienza degli ETF è comprovata.Fondi ed ETF non sono altro che veico-li dal mio punto di vista, ciò che è rile-vante è la strategia sottostante. Per al-tro questa frontiera ETF/FONDI vienesempre meno, specialmente se si pen-sa agli ETF attivi presenti negli StatiUniti, settore dove Invesco PowerSha-res è leader indiscusso .

I vostri ETF quotati in Italia hannoraggiunto il numero di 16, mentrenegli Stati Uniti il numero dei vostricloni supera abbondantemente ilnumero di 150. Il vostro obiettivo èsicuramente quello di aumentare ilnumero dei vostri ETF quotati in Ita-lia, ma questo è valido anche nelbreve periodo o prima preferite con-

solidare la vostra posizione?

Tra fine 2008 e inizio 2009 abbiamoquotato in Borsa Italiana 2 ETF che ri-teniamo possano essere di grande in-teresse nei prossimi mesi per i portafo-gli della clientela istituzionale e retail.Faccio riferimento al PowerShares Glo-bal Agriculture e al PowerShares Mid-dle East North Africa. Il fatto di aver re-gistrato buoni risultati da inizio anno(+21% per Agriculture e + 8.9% perMiddle East Nord Africa), confermache è molto importante la fase di ricer-ca, analisi e timing nel programmare illancio di nuovi ETF se si vuole dare va-lore reale alla clientela. Per il futuro, lanostra idea di sviluppo è quella di con-tinuare ad offrire soluzioni non attual-mente disponibili alla clientela, comenel caso del PowerShares Middle EastNord Africa, unico nel suo genere. Im-portante, ricordare che entrambi sonorealizzati attraverso l’investimento di-retto in titoli e non attraverso derivati.

La vostra offerta si caratterizza peruna forte attenzione verso l'aziona-rio tematico, in particolar modo perle tematiche ambientali. Questo inte-resse verrà mantenuto anche in fu-turo e pensate di quotare nuovi clo-ni in questo specifico ambito?

La grande esperienza maturata negliStati Uniti in questo ambito è sicura-mente un vantaggio competitivo chePowerShares dispone nell’offrire que-sto genere di soluzioni alla clientelaitaliana ed europea. Le tematiche am-bientali, e più in generale di macrotrends, aumenteranno di importanzaall’interno dei portafogli della clientela,basti pensare agli incentivi previsti dalgoverno US negli ultimi mesi. Gli ETFrappresentano la naturale soluzioneper accedere rapidamente a queste te-matiche. E’ altresì importante eviden-ziare che molti settori sono caratteriz-zati da poche aziende di grandi dimen-

15 / FinancialClonesWorld / n.21 / Maggio 2009

Intervista a Sergio TrezziCountry Head di Invesco ItaliaLe tematiche ambientali, temadi grande interesse per l'ammi-nistrazione americana, diventa-no accessibili tramite gli ETFCostante incremento dell'interesse da parte degli investitori

per gli ETF, in attesa del boom

FOCUS

Page 16: FCWorld - Maggio 2009

sioni, per cui la scelta di adottare ETFche replicano indici a capitalizzazionemodificata (% massima attribuita adogni azienda o paese) apporta certa-mente un vantaggio in termini di diver-sificazione del rischio.

Gli ETF monetari hanno vissuto mo-menti di grande fortuna durante imesi scorsi. Oggi con il tasso di rife-rimento della BCE al 1,25% risultanopenalizzati nei rendimenti. Cosa cipuò dire sul vostro ETF monetario esull'utilizzo che se ne può fare conqueste condizioni d mercato?

Gli ETF monetari hanno avuto il meri-to offrire alla clientela finale e istituzio-nale una soluzione molto efficiente, tra-sparente ed economica per “parcheg-giare” temporaneamente la liquidità, al-trimenti diretta a conti correnti (gravatida maggior tassazione) o singoli titoli di

stato (mancanza di diversificazione delrischio). L’avvento nel 2008 del Power-Shares EuroMTS Cash 3 mesi ha intro-dotto la possibilità di utilizzare gli ETFmonetaria anche per la gestione strate-gica della liquidità. Il fatto di avere unadurata finanziaria di circa 2/3 mesi hapermesso alla clientela di beneficiare intermini di rendimento rispetto all’EO-NIA del movimento dei tassi di interes-se. Il fatto di essere realizzato attraver-so l’investimento esclusivo in circa 40titoli di stato Euro con scadenza inferio-re ai 6 mesi e senza rischio di valute haeliminato qualsiasi rischio di contropar-te presente in altre soluzioni realizzatetramite derivati. Infine, la possibilità dicontrollare su base giornaliera la com-posizione totale del portafoglio ha por-tato ai massimi la caratteristica dellatrasparenza.

Quali ritiene possano essere gli ETF

16 / FinancialClonesWorld / n.21 / Maggio 2009

della vostra gamma in grado di forni-re un risultato interessante con le at-tuali condizioni di mercato e per-chè?

Oltre ai 3 che ho menzionato in prece-denza (Agriculture, Middle East NordAfrica e EuroMTS Cash 3 mesi), rite-niamo che il contesto attuale sia un ot-timo propulsore per il PowerSharesEQQQ, ovvero l’etf che replica l’indiceNasdaq 100. Più in generale, si trattadell’indice che offre la copertura delmercato azionario americano esclu-dendo il settore finanziario, attualmenteestremamente in difficoltà

A fronte della vostra esperienza di-retta, gli ETF sono adatti ad ogni ti-pologia di investitori, oppure ritieneche il loro utilizzatore principaledebba continuare ad essere l'investi-tore istituzionale?

La crescente diffusione della consulen-za indipendente rappresenterà un ac-celeratore all’utilizzo degli ETF da par-te della clientela retail nel corso deglianni. In effetti, abbiamo potuto notareun costante crescente interesse per gliETF da parte di tutti i segmenti di clien-tela. La crisi ha ridotto la “curva di ap-prendimento” da parte della clientela,fortemente spinta dalla necessità di tra-sparenza, bassi costi e liquidità, carat-teristiche proprie degli ETF.

Inoltre, nel corso del 2008 abbiamo po-tuto osservare, per altro in manieraanaloga a quanto accaduto in US alcu-ni anni fa, che :- utilizzo degli ETF per realizzare posi-zioni strategiche di medio-lungo perio-do, non quindi solo per attività di sem-plice trading- attenzione alle caratteristiche del-l’ETF in termini di strumenti utilizzati esicurezza dell’emittente.

RRiipprroodduuzziioonnee VViieettaattaa

Ufficio Studi DMF SRL

Consulenza in Investimenti Finanziari

Page 17: FCWorld - Maggio 2009

Ecco la lista degli ETF in questione:SPA ETF Plc Market Grader 40; SPAETF Plc Market Grader 100; SPA ETFPlc Market Grader 200; SPA ETF Mar-ket Grader Small Cap; SPA ETF MarketGrader Mid Cap; SPA ETF Market Gra-der Large Cap.

1 aprile '09: quotato sul segmentoETFPlus un nuovo ETF emesso da dbx-trackers (Deutsche Bank group).

Si tratta dell’ETF db x-trackers RUS-

10 marzo '09: Due nuovi ETF, targatiiShares approdano sul segmento ETF-Plus di Borsa Italiana;Si tratta di:-ETF iShares S&P Emerging MarketInfrastructure, il cui Codice ISIN è:IE00B2NPL135 -’ETF obbligazionario iShares € Co ve-red Bond, il cui Codice ISIN è:IE00B3B8Q275

30 marzo '09: I sei ETF emessi daSPA ETF vengono cancellati dal listino.

SELL 2000, il cui Codice ISIN è:LU0322248658.L’obiettivo di questo strumento consi-ste nel replicare la performance dell’in-dice Russell 2000, ovvero un indicecomposto dalle small-cap statunitensi.La commissione di negoziazione perquesto ETF è pari allo 0,45%.

L’analisi di questo strumento viene svi-luppata all’interno dell’Approfondimen-to in questo numero di FCWorld

RRiipprroodduuzziioonnee rriisseerrvvaattaa

17 / FinancialClonesWorld / n.21 / Maggio 2009

ETFPlus I nuovi arrivi nel mese di Marzo e Aprile

Analisi Mensile ETFWorld.comFlash mensile sul mercato ETFPlus di Borsa Italiana

Il mese di Aprile si è chiuso in positivoper i principali mercati azionari europeiche hanno registrato dei buoni rialzi. Inparticolare il mercato domestico ha re-gistrato una risalita del 20,80%.

Nel mese preso in considerazione, trai 226 ETF Azionari quotati sul seg-mento ETFPlus, ben 194 ETF hannoterminato il periodo in rialzo. In par-ticolare fra gli ETF che hanno chiuso lecontrattazioni con le performance mi-gliori segnaliamo: ETF LPX MM DBche ha terminato in rialzo del 51,88% el’ETF LEV S&P/MIB SGAM che hachiuso il mese con un vantaggio del46,42%. Fra gli ETF che hanno subitole maggiori perdite ricordiamo l’ETFXBR S&P/MIB SGAM che ha termina-to con un ribasso del 34,92% e l’ ETFDJBANKS SHORT DB che ha chiusoil mese con una perdita del 28,89% .

Mese positivo per cinque dei seiETF Liquidità quotati sul segmentoETFPlus di Borsa Italiana; in particola-re è da segnalare ETF SONIA DB chenel mese in questione ha guadagnato

il 3,55%; al secondo posto si è posizio-nato l’ETF FED FUND RATE DB con unrialzo del 2,35%.

Mese positivo anche per gli ETF Ob-bligazionari. Trentatre dei quarantatreETF appartenenti a questo comparto equotati sull'ETFPlus, hanno infatti chiu-so il periodo in rialzo.

Fra gli ETF che hanno chiuso il mesecon le performances migliori segnalia-mo l’ ETF EMERG. MKTS LIQUID DBche ha chiuso in rialzo del 5,00% e l’ETF USD CORPBOND ISH che ha ter-minato il mese con un rialzo del 4,31%.Fra i peggiori ricordiamo invece, l’ ETFUS TB710 ISHARES che ha terminatocon un ribasso del 2,81% e l’ ETF EUR-GOVBOND710 IS che ha chiuso conun ribasso del 2,05%.

Fra i dieci ETF che replicano indici diCredito solamente tre sono riusciti achiudere il mese in positivo; l’ ETFITRX CROS5 DB ha guadagnato il5,23% e l’ ETF ITRX EUR5 DB che hachiuso in rialzo dell’1,68%. Il peggioreETF del comparto è risultato invece es-

sere l’ETF ITRX HIV5 SH DB che haperso il 3,93%.

Tra i quindici ETF sulle Commoditiesquotati sull'ETF Plus in dodici hannochiuso il mese in rialzo: Il migliore è ri-sultato l’ ETF GLOB STEEL ETFS cheha terminato con un rialzo del 22,48%;il peggiore è stato l’ ETF GLOB GOLDETFS che ha terminato con una disce-sa dell’ 11,20%.

I Volumi registrati nel mese di Aprilesono aumentati notevolmente rispettoal mese precedente passando da128.081.862 quote a 155.595.919 quo-te.

Per numero di quantità scambiatetroviamo Sgam al primo posto conl’ETF LEV S&P/MIB SGAM con l'12,46%, al secondo posto si posizionainvece Barclays con l’ETF ISHARESS&P 500 con il 7,75% e al terzo postotroviamo Lyxor con ETF S&P/MIB LY-XORcon il 6,15%.

RRiipprroodduuzziioonnee vviieettaattaa

MERCATO ETFPLUSUfficio Studi DMF SRL

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18 / FinancialClonesWorld / n.21 / Maggio 2009

ETF - Exchange Traded FundsI migliori e i Peggiori del Mese su ETFPlus

ETF IN CIFRE

NNoommee CCooddiiccee DDaattaa PPeerrff.. PPeerrff..EETTFF IISSIINN RRiilleevvaazziioonnee MMeessee TTrree

3300--aapprr--0099 MMeessiiETF LPX MM DB LU0322250712 11,90 51,88% -3,93%ETF LEV S&P/MIB SGAM FR0010446658 12,05 46,42% -10,75%ETF FTSE EPRA USPROP IE00B1FZSF77 8,35 39,40% -1,71%ETF DJSTOXXBNK TR DB LU0292103651 30,50 37,70% -26,03%ETF DJSTXBNK ISHDE DE000A0D8Q64 30,09 37,40% -5,58%ETF DJSTOXXBNK LYXOR FR0010345371 17,14 36,36% -24,84%ETF DAX LEV LYX LU0252634307 25,78 36,04% -17,99%ETF DJES50 LEV LYX FR0010468983 12,55 33,44% -12,86%ETF DJSTOXXAUT LYXOR FR0010344630 22,40 33,41% -22,00%ETF TURKEY LYXOR FR0010326256 26,62 32,44% -21,28%

NNoommee CCooddiiccee DDaattaa PPeerrff.. PPeerrff..EETTFF IISSIINN RRiilleevvaazziioonnee MMeessee TTrree

3300--aapprr--0099 MMeessii

ETF XBR S&P/MIB SGAM FR0010446666 63,00 -34,92% 25,65%ETF DJBANKS SHORT DB LU0322249037 46,03 -28,89% 28,64%ETF XBR DJES50 SGAM FR0010424143 67,80 -28,71% n.d.ETF DJSTXAUTO ISHDE DE000A0D8Q56 30,46 -24,99% 24,99%

ETF DJSTXTRAV ISHDE DE000A0F5UC2 14,15 -24,65% 24,65%ETF BER S&P/MIB SGAM FR0010446146 54,01 -19,13% 12,14%ETF DJTECNO SHORT DB LU0322250043 31,00 -17,38% 14,93%ETF SHORTDAX DB LU0292106241 84,58 -15,97% 12,94%ETF DJES50 SHORT DB LU0292106753 45,95 -14,97% 10,79%ETF STXX600 SHT LYX FR0010589101 111,32 -14,96% 9,13%

FFoonnttee:: wwwwww..EETTFFWWoorrlldd..ccoomm

II 1100 mmiigglliioorrii EETTFF -- ddaall 3311//0033 aall 3300//0044

II 1100 ppeeggggiioorrii EETTFF -- ddaall 3311//0033 aall 3300//0044

FINANCIAL CLONES IN CIFRE 1/3Ufficio Studi DMF SRL

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Page 19: FCWorld - Maggio 2009

19 / FinancialClonesWorld / n.21 / Maggio 2009

Exchange Traded CommodotiesI migliori e i Peggiori del Mese ETC IN CIFRE

NNoommee CCooddiiccee DDaattaa PPeerrff.. PPeerrff..EETTCC IISSIINN RRiilleevvaazziioonnee MMeessee TTrree

3300--aapprr--0099 MMeessiiETFS NICKEL GB00B15KY211 10,60 21,98% 1,92%ETFS COTTON GB00B15KXT11 1,12 14,17% 0,18%ETFS SOYBEANS GB00B15KY542 11,06 13,20% 3,56%ETFS COPPER GB00B15KXQ89 18,37 12,70% 38,33%ETFS SOYBEAN OIL GB00B15KY435 5,14 11,63% 7,31%ETFS INDMETALS DJAIG GB00B15KYG56 8,72 10,66% 18,96%ETFS FWD INDMETAL DJ JE00B24DMJ18 12,25 8,31% 13,43%ETFS SUGAR GB00B15KY658 10,16 8,20% 0,40%ETFS AGRIC DJAIG GB00B15KYH63 4,56 7,61% -1,83%ETFS GRAINS DJAIG GB00B15KYL00 3,86 7,52% -3,50%

NNoommee CCooddiiccee DDaattaa PPeerrff.. PPeerrff..EETTCC IISSIINN RRiilleevvaazziioonnee MMeessee TTrree

3300--aapprr--0099 MMeessiiETFS FWD NATURAL GAS JE00B24DM351 9,26 -13,94% -31,36%ETFS NATURAL GAS GB00B15KY104 0,48 -13,14% -31,41%ETFS FWD ENERGY DJ JE00B24DMD55 28,15 -12,28% -13,14%ETFS LEAN HOGS GB00B15KXZ70 0,89 -7,81% -14,90%ETFS HEATING OIL GB00B15KXY63 10,90 -6,52% -12,59%ETFS LIVESTOCK DJAIG GB00B15KYK92 2,92 -6,34% -8,69%ETFS ENERGY DJAIG GB00B15KYB02 8,35 -4,57% -17,49%ETFS PH PMBASKET JE00B1VS3W29 49,16 -4,28% -3,13%ETFS GOLD GB00B15KXX56 9,10 -4,01% -7,80%ETFS PH GOLD JE00B1VS3770 66,15 -3,60% -7,39%

FFoonnttee:: wwwwww..EETTFFWWoorrlldd..ccoomm

II 1100 mmiigglliioorrii EETTCC -- ddaall 3311//0033 aall 3300//0044

II 1100 ppeeggggiioorrii EETTCC -- ddaall 3311//0033 aall 3300//0044

FINANCIAL CLONES IN CIFRE 2/3Ufficio Studi DMF SRL

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Page 20: FCWorld - Maggio 2009

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20 / FinancialClonesWorld / n.21 / Maggio 2009

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