2009 maggio - giugno

16
MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione BOLLETTINO PARROCCHIALE preghiera privilegiata? Segue a pagina 2 IL ROSARIO Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969. Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/AL. Direttore editoriale: il parroco Don Costantino Marostegan Direttore Responsabile: Dott. Roberto Carlo Delconte Impaginazione e stampa: Dieffe s.n.c. - Castelnuovo Scrivia (AL) I l 2 febbraio 1974 Papa Paolo VI indirizzò a tutta la Chiesa cattolica lʼEsortazione aposto- lica “Marialis cultus” per sottoli- neare come si possa e si debba venerare con particolare amore Maria Santissima, Madre di Dio. Al n° 2 del testo afferma che “la pietà della Chiesa verso la Santa Vergine è elemento intrinseco del culto cristiano”, e al n° 3 “in ciò sta la vera devozione, voler imitare Maria nella sequela di Cristo”. Il mese di maggio che stiamo celebrando nelle nostre parroc- chie esprime una delle forme di devozione più comune e parteci- pata della nostra gente. Paolo VI raccomanda due pii esercizi: lʼAngelus Domini e il Rosario. Del primo sottolinea “la Anno 96, n. 5 - 6 MAGGIO - GIUGNO 2009 Andrea Mantegna, Madonna della Vittoria, Parigi, Musée du Louvre.

description

I Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione Anno 96, n. 5 - 6 MAGGIO - GIUGNO 2009 MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA Direttore editoriale: il parroco Don Costantino Marostegan Direttore Responsabile: Dott. Roberto Carlo Delconte Impaginazione e stampa: Dieffe s.n.c. - Castelnuovo Scrivia (AL) Segue a pagina 2 Andrea Mantegna, Madonna della Vittoria, Parigi, Musée du Louvre. Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969.

Transcript of 2009 maggio - giugno

Page 1: 2009 maggio - giugno

MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA

Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione

BOLLETTINOPARROCCHIALE

p r e g h i e r a p r i v i l e g i a t a ?

Segue a pagina 2

I L R O S A R I O

Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969.

Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro:Poste Italiane s.p.a. - Spedizione inAbbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/AL.

Direttore editoriale: il parroco Don CostantinoMarostegan Direttore Responsabile: Dott. Roberto CarloDelconte Impaginazione e stampa: Dieffe s.n.c. -Castelnuovo Scrivia (AL)

Il 2 febbraio 1974 Papa PaoloVI indirizzò a tutta la Chiesacattolica lʼEsortazione aposto-

lica “Marialis cultus” per sottoli-neare come si possa e si debbavenerare con particolare amoreMaria Santissima, Madre di Dio.Al n° 2 del testo afferma che “lapietà della Chiesa verso la SantaVergine è elemento intrinsecodel culto cristiano”, e al n° 3 “inciò sta la vera devozione, volerimitare Maria nella sequela diCristo”.Il mese di maggio che stiamocelebrando nelle nostre parroc-chie esprime una delle forme didevozione più comune e parteci-pata della nostra gente. Paolo VI raccomanda due piiesercizi: lʼAngelus Domini e ilRosario. Del primo sottolinea “la

An

no

96

, n

. 5

- 6

M

AG

GIO

- G

IUG

NO

20

09

Andrea Mantegna, Madonna della Vittoria, Parigi, Musée du Louvre.

Page 2: 2009 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 2 Maggio - Giugno 2009

sua struttura semplice, il caratterebiblico …lʼapertura verso il misteropasquale” (n°54); e raccomandaquesta preghiera in alcuni tempiparticolari della giornata, comemattino, mezzogiorno e sera(almeno la domenica come abi-tualmente fa a Roma il Papa inpiazza S. Pietro).La preghiera del Rosario vieneinvece indicata dal Papa comeuna devozione mariana privilegia-ta perché “dal Vangelo essa traelʼenunciato dei misteri e le princi-pali formule; al Vangelo si ispiraper suggerire, movendo dal gioio-so saluto dellʼAngelo e dal religio-so senso della Vergine, lʼatteggia-mento con cui il fedele deve reci-tarlo” (n°56).Paolo VI per primo fu particolar-mente fedele a questa preghiera.

Da Sommo Pontefice non terminòmai una giornata senza aver reci-tato con i suoi segretari il Rosario.Sono passati 35 anni. Tanti avve-nimenti lieti e tristi sono presentinella nostra mente e nei nostriricordi. Presentiamoli tutti alla seradavanti a quellʼedicola, quella cap-pelletta, quella chiesetta dedicataalla Madonna dove ci ritroviamo.Incoraggiamo i giovani, portiamo ipiccoli e rendiamoli protagonistinella recita del Rosario, osservia-mo i loro volti e rassicurati dal lorosorriso guardiamo al futuro consperanza certi della presenza diMaria nella storia “e cʼera la madredi Gesù.”(Gv 2,1).

don Costantino M.

U n c o n t r i b u t o p e r i l “ t u o ” B o l l e t t i n o

Vi preghiamo, inoltre, di segnalarcieventuali disguidi postali.

Il nostro Bollettino, ormai giunto al suonovantaseiesimo anno di vita, si è molto rin-novato, sia nella veste grafica che nei con-tenuti. In particolare, la scelta di stamparloparzialmente a colori ha comportato unamaggiore spesa. Pertanto, per proseguire emigliorare il cammino intrapreso, è anchenecessaria la vostra partecipazione.

Se volete aiutare il Bollettino poteterecarvi nellʼUfficio Parrocchiale diCastelnuovo, oppure utilizzare il contocorrente postale n° 11692159, intestatoalla Parrocchia S.S. Pietro e Paolo - viaM. DʼAzeglio n° 9, 15053 CastelnuovoScrivia, causale “PER BOLLETTINO”.Per Alzano e Guazzora rivolgersi agliuffici parrocchiali la mattina dei giornifestivi.Per Molino rivolgersi in Canonica.

La notizia è giunta come una sferzata, agghiacciante, come uno schiaffo veemente ed immeritato. Quello chela monotona, anonima ed inascoltata voce del giornale radio andava ripetendo da più di ventiquattro ore dive-niva, quasi irrealmente, cosa nostra. Brutalmente, ecco la voce di popolo: “Lʼuomo disperso a Broni è il papà

di Don Fabrizio!”Le avverse ed incontrollate forze della natura, scatenate da una imperscrutabile crudele realtà, hanno colpitoimprovvise ed imponderabili, una persona a noi così vicina e stimata privandola immeritatamente, brutalmente etotalmente degli affetti più cari: la casa natia, il padre, il calore della famiglia, i beni ed i ricordi di una vita, con unamamma frastornata ed in lacrime.Il nostro Vice Parroco, Don Fabrizio Pessina, originario di Broni, a causa di una frana, dovuta alle abbondanti piog-ge verificatesi negli ultimi giorni dello scorso mese di Aprile, ha subito la rovina pressoché totale della casa pater-na, abituale sua dimora famigliare; la perdita del padre settantenne, travolto dallo smottamento e rimasto dispersosotto i detriti per più giorni; la distruzione e la dispersione di ogni bene materiale e spirituale che la casa natia con-serva.Un uomo di buona volontà, mentre è attento ai suoi doveri che una diligente professionalità comporta, senza cheuna motivazione qualsivoglia abbia potuto farlo minimamente temere, si vede cadere addosso un tale macigno chenon vʼè forza umana capace di sostenere. Lo può soccorrere solo un innato spirito di cristiana rassegnazione raf-forzato dallʼamore di tutti gli amici che lo circondano benevolmente e lo stimano. Eʼ certo che Don Fabrizio, e la suacara mamma, lo credono e possiamo assicurarli che anche la comunità parrocchiale castelnovese è particolarmen-te vicina al suo Curato e non mancherà di dimostrare tangibilmente il suo amore cristiano.Quando la divina provvidenza sembra abbandonare ecco che, agli uomini di fede, dona la forza dʼanimo necessa-ria a vincere le avversità. Tutto è perso ma resta un immenso etico tesoro: lʼamore di tutti quanti ti sono e sarannosempre vicini. A chi non crede può sembrare una magra consolazione, ma non è così. San Paolo ci ha insegnatoche “fides, spes et charitas” stanno in un ordine di valori superiori ed eterni ma che, nellʼal di là, quando la visionedivina sarà diretta ed immediata, fides et spes spariranno nel raggiungimento delle realtà attese, mentre la chari-tas, ossia lʼamore, solamente, non decade e non muta.“Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente… Queste dunque le tre cose che rimangono:la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!” (1 Cor, 13.13)

P. L. Z.

La verde collina ha ceduto

Page 3: 2009 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 3Maggio - Giugno 2009

Non creda donna Berta e ser Martino,per vedere un furare, altro offerere,vederli dentro al consiglio divino;chè quel può surgere, e quel può cadere"

(Paradiso, canto XIII, 139)Oblòdi R. C. D.

Come sempreDante, con lasoave forza

della sua poesia,riesce a cogliere ilsenso profondo dellanostra vita,il lustrando alcunedelicate e decisivequestioni. Il discorsodel Poeta inizia conquesto chiaroavvertimento: nonsian le genti tropposicure della salvezzae dannazione altrui;come quelli checalcolano in anticipoil valore dellamesse, prima chesia giunta amaturazione. Cosìnon credano Tizia eCaio, per vedereuno rubare e unaltro fare pie offerte,

di poter già saperequale destino sia adessi assegnato daDio, nel segreto delsuo consiglio; inquanto il ladro potràforse salvarsi e ilsant'uomo perdersi.I riferimenti biblici diquesti versi sonoevidenti: "Nonvogliate perciògiudicare nulla primadel tempo, finchévenga il Signore" (1°Lettera ai Corinzi4,5); "Alla morte diun uomo si rivelanole sue opere. Primadella fine nonchiamare nessunobeato; un uomo siconosce veramentealla fine" (Siracide11,27); inoltre, “Nongiudicate, per non

essere giudicati;perché col giudiziocon cui giudicatesarete giudicati”(Matteo 7,1).Troppo spesso noi,al contrario, siamopiuttosto frettolosinel giudicare,perché ci fermiamodavanti agliatteggiamentiesterni di unapersona, senzasaperne cogliere ilsenso profondo e laloro evoluzioneinteriore, positiva onegativa che sia.Anzi, molte voltediamo dei giudizibasati sul casato diappartenenza,tralasciando unaattenta verifica dellequalità personali del

soggetto, facendomagari ricadere lecolpe dei padri suifigli, oppure, alcontrario,presumendo nei figlile stesse buonequalità dei padri (ma“Il figlio non scontalʼiniquità del padre,né il padre lʼiniquitàdel figlio… perciò iogiudicherò ognuno divoi secondo la suacondotta”, Ezechiele18,20-30).A proposito, poi, dimeriti reali opresunti, lo scrittoreSoldini, con fineironia, ricordavaquesto aforisma: “Lafama è un ponte cheper un lungo trattosi sorregge anchesenza pilastri”.

Sabato 25 aprile, un gruppodi signore del paese,guidato dal vice-parroco, si

è ritrovato di buon mattino, nellapiazza principale per parteciparea unʼinteressante gita,organizzata dalla Parrocchia, condestinazione Stresa e IsoleBorromee.Il tempo, variabile nella mattinata,è migliorato nel pomeriggio e haconcesso alle gitanti la possibilitàdi visitare agevolmente le amenelocalità di questo meravigliosoangolo di Piemonte.Usciti ad Arona e dopo aver

costeggiato un tratto del lagoMaggiore, caratterizzato in questoperiodo dellʼanno da un tripudio dicolori, dovuto alla fioritura dellaflora tipica della zona (azalee,rododendri….), si è entratinellʼelegante abitato di Stresa.Qui, oltre a Don Fabrizio, ilgruppo è stato guidato da unpreparato ed espertoaccompagnatore turistico con ilquale ci si è recati, tramite unbattello, allʼIsola dei Pescatori,una delle Isole Borromee dove,dopo una prima conoscenza delluogo, Don Fabrizio ha celebratola S. Messa nella chiesettalocale. Consumato un buon pastoin un ristorante tipico, è stataeffettuata unʼescursioneallʼaffascinante Isola Bella,

famosa per il Palazzo Borromeoe il suo giardino.Allʼinterno del palazzo, lʼarredo dialta qualità, lʼarmeria, lʼarazzeria,forniscono un quadrointeressante di una dimorasignorile della Famiglia Borromeoche ha offerto i principali modelliculturali alla zona del lago.Il giardino, coevo al palazzo, èuno dei migliori esempi di giardini“allʼitaliana”, con il sovrapporsi didieci terrazze sostenute da grottee muretti, con balaustre ornateda piante, statue e fontane.Troppo rapidamente è giunta lʼoradel ritorno e quindi dei saluti; un ringraziamento particolare aDon Fabrizio per aver ideato eorganizzato una così piacevolegiornata.

LA GITA DELLE DONNE DEL 25 APRILE

Contardi Paola Busi

Page 4: 2009 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 4 Maggio - Giugno 2009

Da qualche tempo a questa partegli ospiti della casa di riposo“Balduzzi” hanno degli amici in

più. Amici che, una volta al mese,indossano il naso rosso e unariccioluta parrucca colorata per portaretra le camere del ricoverocastelnovese il gusto della risata, ilpiacere dello stare insieme. E allora,quando arrivano “Gli amici delBalduzzi”, i refettori della casa di curacambiano aspetto e, in un batterdʼocchio, gli abili clown del paesecominciano a scorrazzare ovunque, agonfiare palloncini di ogni forma ecolore, a intonare canzoni e non solo,alla ricerca di una benevolaapprovazione da parte degli ospitidella struttura. Così come per magia, ilgiocoso spirito dei clown si avvicinaleggero ad un anziano, regalandoquellʼincredibile spensieratezza,compagna degli anni di gioventù. Unabella iniziativa, che merita di esseresostenuta ed appoggiata. Capitaallora, tra un canto e lʼaltro, di sentireraccontare il signor Francesco diquando faceva il fantino oppure deibrani musicali che la signora Adrianaintonava quando cantava nel coro. Lamagia è fatta e, caduta ogniresistenza, gli anziani del “Balduzzi”aspettano la prossima visita dei loroamici clown: Manuela Vettor, MichelaSecondo, Paola Pisa, Claudio Pengo,Alessio Villani, Michele Caldarola,Giovanna Sansone, Cecilia Sacco,Federica Oliva, Cecilia Mariotti,Martina Crivelli, Alessandro Curone,Chiara Cairo, Pietro Zeme. Chivolesse unirsi al gruppo è ben accettoe può contattare il numero di cellulare340-3253059 (Manuela Vettor), perprendere accordi e contatti.

i Clownamici degli

anzianiAlessandra Dellacà

Lʼarrivo dellʼestate segna lʼinizio di una sta-gione particolarmente significativa e pro-mettente. Molti bambini e ragazzi riempi-

ranno i campi e i cortili del nostro oratorio, cheoffrirà loro occasioni dʼincontro, fraternità e amici-zia e insieme incontreranno adolescenti, giovanie adulti disposti a stare con loro, ad ascoltarli e atestimoniare attraverso la semplicità di piccoligesti quotidiani lʼAmore di Gesù! Per essere in grado di preparare ai nostri bambi-ni questo fantastico “GREST” noi, animatori, cisiamo riuniti tutti insieme nei giorni 2 e 3 maggio.In queste due giornate, carichi di curiosità, fanta-sia, ma soprattutto buona volontà, abbiamo pro-grammato ciò che ci aspetterà fra qualche setti-mana. Tutto il nostro programma si è incentratosullo slogan di questʼanno intitolato “NASINSU”.Lʼinvito alla parola di Dio che fa da riferimento altema dellʼOratorio Estivo di questʼanno è quellodi “contare le stelle”.Infatti, nel contesto dellʼanno internazionaledellʼastronomia, vorremmo aiutaere i ragazzidel nosto oratorio ad alzare lo sguardo per sco-prire che il cielo non è poi così lontano e cosìmisterioso come sembra. Guardare il cielo nonsignifica estraniarsi dalla realtà, ma cercare lʼori-gine e il senso di ciò che viviamo e insieme anda-re oltre ciò che appare.

Elvis Quaglia

Oratorio estivo

Page 5: 2009 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 5Maggio - Giugno 2009

Comunioni e Cresimea Castelnuovo Scrivia

10 maggio

19 aprile

Page 6: 2009 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 6 Maggio - Giugno 2009

Pensieri pasquali

La Pasqua 2009, coninnumerevoli sollecita-

zioni che ci sono caduteaddosso per motivi contin-genti, (e ne cito alcune, ilviaggio del Papa in Africa eil terremoto in Abruzzo)suggeriscono alcune rifles-sioni sulla diversità di esse-re o di vivere cristiani. Nonbasta più “fare la Pasqua”come di diceva un tempo, epoi comportarci comeprima, come sempre. Cisono gli altri, tutti gli altri.Quelli che lottano per lʼ esi-stenza, quelli che non pen-sano come noi, e prima direspingerli e non accettarnele idee, bisogna sforzarci dicapire, se per caso non cisia del vero nel loro credo.Per rubare unʼ idea al mioamico Don Benito, occorrevivere il cristianesimo, nonritenerlo un fatto marginale,smuovere le cautele, gliopportunismi troppo facil-mente accettati o tollerati,non intervenire quel poco,perché il mondo resti sem-pre simile a sé stesso, certonon nel bene. Più cheimporre il nostro credooccorre testimoniarlo, nonin astratto, ma nelle realtàdi tutti i giorni.Ho discusso in un recentepassato di problemi di fedecon una ragazzina islamica,cittadina castelnovese,incontrata nella BibliotecaSoldini. Mi elencava i motiviper i quali non poteva dive-nire cristiana. “Un Dio chemuore, e di morte orribilesulla croce, per me non puòessere Dio, che penso onni-potente, sicuro, al di sopradʼogni debolezza. I vostririti, che ho provato a capire,non mi convincono, ed ho lʼimpressione che non con-vincano nemmeno i cristia-ni, che li praticano per abi-tudine, senza chiedersene ilsignificato. Gesù Cristo fu

grande, perché predicòlʼamore. I cristiani dovreb-bero farsi simili a lui, edagire di conseguenza. Piùcarità, meno litanie”. Il discorso mi ha messo incrisi. Come gli articoli diDon Benito, che leggo sulsettimanale da lui diretto.Per essere veri cristiani ilsupporto della teologia vale,ma non basta. Di fronte aisoprusi, ai mugugni, a certeliturgie laiche che si sonofatte strada nella Chiesa,bisogna reagire, non rispon-dendo con dispetti ai dispet-ti. Neanche pensando dicorreggere lʼerrante, cheper noi è tale solo perchépensiamo che solo noisiamo unici a possedere laverità. Se avesse ragionelui, se anche possedesseun briciolo di verità, noi chelo pensiamo eretico?

Un ricordo, una proposta

Il 13 aprile di qualche annofa era Pasqua.

La chiesa parrocchiale,superati senza danni glieventi bellici, si preparavaad accogliere un avveni-mento storico, tra quelli chepossiamo evocare tra i piùnotevoli, le esequie del con-dottiero Ambrogio Spinola, ilbattesimo di Carolina Feltri,mamma del futuro SantoLuigi Orione, le nozze delgiornalista Ugo Oietti conNanda Gobba. Stava peresordire la nuova Coraledei Giovani. Le “Scuole”castelnovesi erano un feno-meno naturale. Agli inizidegli anni trenta del secoloscorso fu addirittura unSindaco a tenere a battesi-mo (e a finanziare) unascuola di cantori, che siaggiungeva alla Bandamusicale comunale.Nacquero due gruppi checompresero i più capaciartisti locali in campo musi-

cale. Quando scomparvenella notte di Natale delquarantanove lʼorganistaAndrea Torti il gruppo divoci famose maschili si eraridotto al minimo, e le SuoreImmacolatine curavano unristretto insieme di ragazze,con un repertorio musicaleappena sufficiente per alcu-ne funzioni solenni. Giunse a Caselnuovo DonAngelo Lombardi, giovaneprete con duplice incarico,cappellano dellʼOspedaleed organista della Par -rocchiale. Si guardò attornoe raccolse rapidamente ungruppo di giovani talenti.Non respinse gli anziani:volle solo programmarequalcosa di nuovo. Intantomise assieme ragazzi eragazze. Tra le ragazze, lapiù anziana aveva ventidueanni, e vʼerano due quattor-dicenni. Le voci solistemaschili erano GiacintoQuaglia e Germano Mus -sini, una potenza. Era dʼestate. “Per la Pasqua dellʼanno prossimo eseguiremola Messa Pontificale delPerosi”. Non si persetempo. Fu reclutato comeorganista lo studente licealeGiorgio Zorzella, che daanni studiava pianoforte edirigeva unʼorchestrina dimusica leggera con ele-menti locali.Tutto il gruppo lavorò conpassione ed impegno. Inprimavera si era pronti. Sidovette ampliare la cantoriaattorno allʼorgano, e vi prov-vide lʼimpresa Nando Gaviocon unʼimpalcatura chenello stile e nel colore sʼarmonizzava con la struttu-ra esistente.Venne il momento deldebutto. La chiesa era stra-colma. Il Maestro CarloGuerra seguiva attento die-tro la seconda colonna digranito, davanti al pulpito. Ilposto ideale, suggeriva lasua esperienza. “Buono nelcomplesso; un poʼ grezzo,ma si farà” sentenziò alla

fine. Castelnuovo fu conqui-stata. Avevamo qualcosa dinuovo, nel segno della tra-dizione. Come gran partedelle cose umane non resi-stette a lungo…Ora, prossimi alla sistema-zione dellʼ organo che haquasi quattrocento anni divita, si stanno compiendo isessantʼanni dal debuttodella Corale Lombardi.Restano tre anni di tempoperché la Corale Bandellopossa prepararsi ad unainaugurazione allʼaltezzadelle tradizioni. Noi lo pro-poniamo.

Peppino Leva

Ho sperato nel miracolo,finché fu in vita.

Immaginare via Tortonasenza di lui era difficile.Una via percorsa tantevolte, che me ne sfugge ilconto. Da quando, bambi-no, accompagnavo il miononno cieco alla passeggia-ta pomeridiana, alla familia-rità degli amici di sempre, iBasiglio della Croce,Giovanni Novelli, i Granelli,i parenti Stella, figli dei tanticugini di mio nonno, iBocchio, i Contardi, gliAcerbi, e non ultimi i Leva,che via via erano rientrati.Poi, gli ultimi ventʼ anni eoltre di servizio a scuola,importante istituzione sortanel quintiere di Zibide.Pensavo difficile immagina-re Zibide senza Peppino. Èanzi impossibile. Perché èancora presente, nella suacasa, nei Familiari, nellaChiesa della Croce, checontinua a parlare di lui, nelrammarico, che tante voltemi manifestò, di vivere inmomenti difficili, dove giu-stizia, disponibilità verso ilprossimo, reciproca com-prensione avevano semprepiù perduto il diritto di citta-dinanza.Spiace non potere più con-

c r o n a c h edi L. Stella

Page 7: 2009 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 7Maggio - Giugno 2009

tare su di lui, magari perdiscutere degli argomentiseguiti nelle lezioni dellʼUNITRE, per rapportarli adun mondo, che sembravoler accettare solo gli ipo-criti: tutto lʼ opposto di quel-lo che sognava, e per ilquale si era battuto. Domani, in una situazioneche immagino, ma sentoreale, udirò ancora la suavoce recitare il Rosario allaCroce, il mese di maggio.Presente in un tempio cheesiste ed è bello pure graziealla sua tenacia. Anche diquesto gli dobbiamo esseregrati.

In margine al 25 aprile:resistenza minima

Èlʼ11 settembre 1943.Troppo facile sentenzia-

re, da parte di chi è natodopo, molto più tardi daquando si sono svolti certifatti, che era già tardi perscegliere la parte giusta neiconfronti di quella sbagliata. I maggiori responsabili dellestato erano fuggiti, per met-tersi in salvo, abbandonan-do la nazione nel caos. E siera insediato un esercitostraniero, che invitato co -me alleato, era diventatooccupante, invasore. Noncerto ben disposto nei con-fronti dei civili italiani, checontinuavano ad esserebersaglio, dallʼaria, deglianglo-americani.Nelle prime ore del pome-riggio transitava da Cas -telnuovo un autocarro tede-sco, pieno di militari italianiprigionieri. Diretto inGermania. La scorta, oltreallʼautista, era formata daquattro militari armati. Allʼinizio di via Fornasari,angolo con via Marguati(allora, come oggi, casaPastore) cʼera una pompacomunale. Un lusso che incasa avevano pochissimi.Lʼautocarro si ferma, due

tedeschi scendono perbere. Gli altri attendono, perdare loro il cambio. Tre ita-liani approfittano della con-fusione e fuggono. Duesvoltano in via Tortona, ilterzo, con un balzo, scaval-ca un bambino seduto sulgradino della porta dʼingresso della casa che hadi fronte, entra in cortile epoi nellʼabitazione. La miacasa. Mia madre lo blocca(rischiava di mettersi intrappola in caso dʼ arrivo deitedeschi) e lo dirotta nellʼorto, che si apre allʼ apertacampagna. Poi passa averificare la situazione instrada. “Ne hanno catturatodue davanti alla casaFornaia” lʼassicura unadelle sorelle Ferrari (Zané),abitante allora nella casaora abitazione di DaniloMensi; poi sono tutti partitiverso Sale. Il nostro, cheintanto sʼ era spogliato delgrigioverde, ricompare inborghese con un abito chegli aveva prestato il sig.Gavio (Sapiachè). Era unascena comica, i vestiti glistavano troppo larghi. Miopadre, intanto sopraggiun-

to, gli procurò un paio dipantaloni ed una camiciadelle sue, che lo resero nor-male. Si presentò: “Sonosiciliano, vengo da PortoEmpedocle. Da tre giorninon mangio...”. Fu invitato in casa, e gli simire davanti tutto quanto cʼera in casa per la cena disei persone. Non moltissi-mo, dati i tem pi. Divorò tuttoin un attimo: mia sorella,cinque anni, guardava tutti.La sua smorfia nascondevaun interrogativo: e noi, sta-sera? Mio padre prese unadecisione. “Ho un amicoche ha bisogno di mano dʼopera, i suoi figli sono sottole armi, ed è solo. Ti portoda lui”.Partirono a piedi attraversoi boschi di Scrivia, che gua-darono con facilità (eraquasi asciutta) e raggiunse-ro la zona di Ova. La metacui erano diretti. Ho dimen-ticato il nome della cascinae del proprietario. Il qualeoffrì lavoro, vitto e alloggio. Al ritorno mio padre, pas-sando da Goide, si fermòdallʼamico Pietro Castelletti,e gli raccontò tutto. Nel con-

gedarlo, il padrone di casagli donò una mica di pane “èfresca di stamattina, hocapito che ne avrai biso-gno…”. La sera cenammocon delle pere raccolte nellʼorto, una piccola frittata pre-parata grazie alla generosi-tà delle nostre galline, equel buon pane, tanto diver-so da quello della tesseraannonaria. La divisa del soldato erastata nascosta: con glioccupanti, ed i loro servi ita-liani, era un indizio più chesufficiente per finir male.Passò qualche tempo.Uscirono severe ordinanzenei confronti degli italiani“sbandati”. Il nostro amico,inizialmente, si era ben inte-grato. Osava perfino fre-quentare il mercato, il gio-vedì. Riprese la vecchiadivisa. “In mezzo ai campi,chi la nota? E poi, è il solovestito che ho!”, osservavaridendo.Allʼinizio dellʼ inverno preseuna decisione. Cominciò atemere per sé e per chi lʼospitava. I tedeschi offriva-no lavoro in Germania pergli ex militari che si conse-gnavano.. Decise, salutòtutti, ringraziò: “Se resto,metto in pericolo voi e me:Vi scriverò, avrete mie noti-zie.” Non sapemmo piùnulla di lui. Ricordiamo soloil nome della sua città nata-le… Lʼabbiamo aiutato perquanto potemmo, senzarenderci conto dei rischi chestavamo correndo. Le peneerano severissime. Solonon ci si pensava. Era anche questo un modoper resistere allʼoppressio-ne. Una resistenza con la rminuscola, da dimenticare.Ma che durò diciannovemesi, tutte le parti in lotta cierano contro, e noi a chie-derci, invano, se tra loro cʼera qualche amico.Una domanda rimastasenza risposta.

c a s t e l n o v e s i

Pittore lombardo attivo nel 1473, Resurrezione, Milano - Castello Sforzesco

Page 8: 2009 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 8 Maggio - Giugno 2009

G u a z z o r a

Iriti della Settimana Santa cheprecedono la Pasqua, sonoiniziati con la domenica delle

Palme che ha visto numerosiparrocchiani alla processione,partita da piazza Fausto Coppi ediretta verso la Parrocchiale. Con il canto “Osanna al figlio diDavid…” i fedeli - adulti enumerosi bambini - con gli ulivibenedetti, hanno raggiunto laChiesa, preceduti dal gruppettodei bambini del catechismo. La lettura fatta a tre voci da DonFabrizio, Luigi Autelli e FabrizioDamaschi, ha reso più efficace ilvangelo della passione facilitandolʼascolto da parte di tutti. Il Giovedì Santo la messa inCoena Domini è stata animata daibambini del catechismo chehanno offerto processionalmenteal celebrante, gli alimenti

consumati a tavola dagli ebrei: ilpane azimo (confezionato dallapanetteria del paese), il vino, leerbe amare (simbolo dellaschiavitù) e la salsa charoseth dicolore marrone, che ricorda la“malta” utilizzata dagli ebrei inschiavitù. Al termine della liturgia è seguitalʼadorazione a Gesù Eucarestiaallʼaltare della reposizione,allestito per lʼoccasione. Il Venerdì Santo, oltre alla liturgiapomeridiana in ricordo dellapassione e morte di Gesù, alleore 21 è stata recitata e cantatala Via Crucis allʼinterno dellaparrocchiale. La messa della mattina diPasqua, molto partecipata, èstata animata dal coroparrocchiale accompagnato allatastiera da Stefano Granata,

organista della parrocchia diAlzano. Il lunedì di Pasqua è statoallietato dal battesimo -amministrato du rante la messa -del piccolo Nicolas Scovino,evento sempre gioioso per tutta lacomunità parrocchiale.Dal Venerdì Santo fino alla primadomenica dopo Pasqua, ovverodella Divina Misericordia, inparrocchia un gruppo di fedeli,come lo scorso anno, hannorecitato la novena della DivinaMisericordia, con la lettura dellacoroncina e delle litanie, pertinentialla sacra devozione, istituita daPapa Giovanni Paolo II. AGuazzora, la recita dellacoroncina, è diventata ormai unapratica regolare, in quanto vienesvolta ogni primo venerdì delmese, per tutto il resto dellʼanno.

Sabato, 9 maggio, ibambini delcatechismo, guidati

dalla catechista AdeleDamaschi, hannoorganizzato una simpaticafesticciola, come eventoconclusivo dellʼanno.A loro si sono aggiunti altriamichetti del paese e tuttiinsieme hanno giocato,cantato e si sono divertitipresso il locale parco giochicomunale “M. Mensi”. Tutta la comunità è moltoorgogliosa di questi piccolicompaesani che, oltre adanimare le liturgie festive,allietano con la loropresenza il paese ecostituiscono la “speranza”ed il futuro della nostrapiccola collettività. Un grazie a loro, allacatechista e ai genitori!

Le festività pasquali a Guazzora

Chiusura anno catechistico

Page 9: 2009 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 9Maggio - Giugno 2009

Come è tradizione, il pomerig-gio del giovediʼ Santo nellanostra chiesa si allestisce il

“Ce nacolo” allʼaltare laterale delSacro Cuore; le donne del paeseoffrono piante fiorite che vengonopoi disposte con buon gusto sullʼal-tare, ai piedi di esso e lungo lebalaustre che lo delimitano.Lʼaltare, quindi, splende come ungiardino fiorito e profumato, prontoper ricevere Gesuʼ eucaristia.Alla sera alle 21,00 Don Fabrizioha celebrato la messa in CoenaDomini e la chiesa era gremita; ibambini hanno portato le offerte,fra cui una enorme forma di paneconfezionata per lʼoccasione.Don Fabrizio ha spiegato che que-

sto pane è simbolo di condivisionefraterna e al termine della messaci ha invitati tutti a portarci allʼalta-re e a ricevere un pezzetto, propriocome successo agli apostoli intor-no a Gesù.Eʼ stata una messa molto parteci-pata e vissuta.Il giorno successivo, il venerdiʼSanto ci siamo trovati al monumen-to ai caduti, allʼingresso del paese.Qui era stata allestita la primaStazione della Via Crucis con lagrande croce. Il Diacono Ernestodopo che tutti avevamo acceso unafiaccola ha dato inizio alla “ViaCrucis”. Lungo le vie del paese erano stateallestite le varie stazioni e ognuno

aveva provveduto a illuminare eabbellire con vera dedizione la sta-zione vicino a casa. Le catechiste, insieme a Elisa,Polly e Sara, hanno letto commen-ti e invocazioni; il Diacono espone-va a ogni stazione una appropriatariflessione.Abbiamo percorso le vie del paesescorrendo le stazioni nel freddoumido di una serata di preghieracomunitaria.Arrivati in chiesa, il Diacono ci haintrattenuti ancora pochi momentiper le ultime riflessioni toccanti e distimolo, quindi abbiamo lasciato lachiesa silenziosamente e inchinan-doci da vanti alla Croce di Cristo.

M o l i n o d e i T o r t i

La domenica delle Palme, dopo la benedizione dei rami dʼulivo impartita da don Patrizio sul

sagrato della Chiesa Parrocchiale, si è svolta la processione allʼinterno della chiesa stessa con la celebrazione

della Santa Messa e la lettura della passione del Signore. Un buon numero di fedeli e tanti bambini hanno parte-

cipato alla processione allietando questi ultimi, con la loro presenza, questa festività primaverile propria dei bam-

bini e delle famiglie in ricordo dellʼaccoglienza di Cristo in Gerusalemme prima delle sua condanna a morte.

La benedizione dei rami dʼulivo si è svolta anche il sabato precedente la festività.

Sempre in occasione della domenica delle Palme si sono vendute le uova pasquali il cui ricavato è stato devoluto

alle missioni orionine del Mozambico per la costruzione del villaggio per i poveri e i disabili.

Come nelle altre parrocchie dellʼUnità pastorale anche a Molino, sabato 18 e domenica

19 aprile, sono state raccolte le offerte a favore dei terremotati dellʼAbruzzo il cui ricavato di € 445,00 è stato ver-

sato presso la Caritas diocesana di Tortona.

Tutti i martedì alle ore 21nella chiesa parrocchiale un buon numero di

persone si trova per pregare per le vocazioni e

per le famiglie. La nostra parrocchia risente

della mancanza di vocazioni, come tante altre,

in quanto dopo la scomparsa di don Angelo,

siamo rimasti senza parroco residente.

Invitiamo altre persone di unirsi a noi nella pre-

ghiera perché il Signore mandi operai nella

Sua vigna e perché, anche nella nostra comu-

nità, crescano famiglie che si impegnano al

servizio dei fratelli.

A l z a n o

I riti della Settimana Santa ad Alzano

Page 10: 2009 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 10 Maggio - Giugno 2009

RIEPILOGO

ENTRATE 2008 € 34.246,60

USCITE 2008 - € 63.730,74

SALDO NETTO - € 29.484,14

ENTRATE

1 Avanzo di cassa gestione precedente € vedi in calce

2 Rendite titoli e altri proventi finanziari € 846,70

3 Rendite fabbricati € 0,00

4 Rendite terreni € 1.419,00

5 Offerte per celebrazioni sacramenti € 8.980,00(Battesimi - Cresime - Matrimoni - Funerali)

6 Offerte per benedizione famiglie € 1.018,20

7 Questue fuori chiesa € 0,00

8 Questue in chiesa € 4.070,30

9 Questue per funzioni o feste speciali € 0,00

10 Altre offerte € 14.580,66

11 Offerte per attività parrochiali € 0,00(cinema, bar, pesche di beneficenza, stampa cattolica, ecc)reddito netto

12 Offerte in cassette (candele, ecc. ) € 474,72

13 Contributi Enti Pubblici € 0,00

14 Contributi Enti Privati € 0,00

15 Altri contributi € 82,02

16 Proventi straordinari ( vendite, ecc. ) € 2.775,00

17 Proventi da attività commerciali € -----

TOTALE ENTRATE € 34.246,60

Avanzo da esercizio precedente € 32.206,18

TOTALE GENERALE € 66.452,78

USCITE

1 Manutenzione ordinaria € 712,00(chiesa, canonica…)

2 Manutenzione straordinaria € 54.275,40(restauro-ristrutturazioni -ecc)

3 Imposte e tasse (irpeg - varie) € 239,00

4 Assicurazione (incendio - furto - R.C.terzi ) € 318,91

5 Legati SS. Messe € 0,00

6 Spese ordinarie di culto (ostie, vino, cera) € 0,00

7 Spese per predicazioni, funzioni € 0,00

8 Remunerazione al Parroco € 180,00

9 Remunerazione al Vice Parroco € 90,00

10 Stipendi netti al personale € 0,00(sagrestano, organista …)

11 Ritenute fiscali su stipendi € 0,00

12 Oneri previdenziali e assistenziali € 0,00(INPS, USL, INAIL …..)

13 Spese acqua, gas, luce elettrica, riscald. € 2.718,57

14 Spese manutenzione locali uso pastorale € 0,00(oratorio, aule catechistiche)

15 Oneri per attività parrochiali € 0,00

16 Altre spese generali € 901,01

17 Trasferim. somme ad attività commerciali € 0,00

18 Erogazioni caritative € 1.408,00

19 Altre spese € 2.887,85

TOTALE USCITE € 63.730,74

Disponibilità a chiusura anno 2008 € 2.722,04

TOTALE GENERALE € 66.452,78

Parrocchia di SantaMaria Assunta inGuazzora

RENDICONTOANNO 2008

Parrocchia di OvaBILANCIO 2008

ENTRATE1. offerte per celebrazioni sacramenti € 460.00(Battesimi, Cresime, Matrimoni, Funerali, SS Messe)

2. offerte per benedizione famiglie € 365.003. questue in chiesa € 489.474. altre offerte € 50.005. offerte per att. parrocchiali - reddito netto € 1343.716. offerte in cassette (candele) € 36.617. altri contributi (pro restauri) € 200.00

totale entrate 2008€ 2944.79

USCITE1. manutenzione straordinaria € 3120.002. assicurazione € 78.043. spese per predicazioni, funzioni € 100.004. spese acqua, gas, luce elettrica, riscald. € 479.585. altre spese € 249.10

totale uscite 2008€ 4026.72

ENTRATE 2008 € 2944.79USCITE 2008 € 4026.72SALDO NETTO 2008 - € 1081.93

Avanzo di cassa al 31.12.2007 € 516.21Rimanenza di cassa al 31.12.2008 - € 565.72

Page 11: 2009 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 11Maggio - Giugno 2009

Nel corso della serata del 5 aprile dedicata ai 25anni della riapertura della chiesa di “San Rocco”,Antonello Brunetti ha voluto chiudere il suo inter-

vento, dedicato agli aspetti artistici della chiesa, con unomaggio a don Bruno Bottallo“…vorrei riportare alcune frasi di don Bruno Bottallo,non inserite in alcuna pubblicazione e frutto di un suointervento datato 1995, a premessa di un concertodella Corale “Beato Stefano Bandello”.Di don Bruno, come di tanti altri protagonisti della sto-ria castelnovese degli ultimi quarantʼanni, posseggoregistrazioni, lettere, foto, documenti e quindi mi è statofacile ricuperare queste poche frasi, nel contesto di unintervento che era durato una ventina di minuti.In esse emergono sue considerazioni sul rapportouomo, religione, arte e natura che vi offro, comeomaggio a chi, più di tutti, ha voluto il recupero di que-sta chiesa, della confraternita e di un corposo nucleo diiniziative religiose, culturali e sociali. Ho lasciato le frasi così come il registratore me le harestituite.”

“Guardandomi intorno in questa chiesa – dice donBruno – giungo alla conclusione che importante non èvivere, ma importante è creare vivendo.La fantasia della creazione è dare un sapore, un colo-re, unʼemozione, un suono al creato.Lʼarte si pone come libera creatività di fronte a cosemateriali da plasmare, da far vivere.La libertà dellʼuomo le ha disposte in modo tale da pro-durre degli effetti che poi fanno vibrare le sensibilità, lecorde del cuore, il profondo del mistero dellʼuomo cheviene rapito da queste immagini e da questi sentimentiQuesta chiesa, o meglio, questo tempio, è la casa diDio e di tanti cristiani castelnovesi, migliaia nei secoli disua esistenza, ma anche di coloro che magari hannodei grossi punti interrogativi sul problema della fede inCristo, ma che in essa riconoscono la fantasia creativadella libertà umana.Per apprezzare lʼarte bisogna commuoversi, sentire dicosa sia capace la fantasia creativa della libertà dicoscienza dellʼuomo. Ammirare lʼarte crea un rapporto simile alla gioia che cisa dare la natura.Non basta stupirsi di fronte ad un panorama, a un sole che sorge o a un sole che tramonta, o ad una montagna carica dineve sulla quale i raggi del sole sembrano giocare quasi a vedere se riescono a riflettere la potenza di questa energiasolare. Non basta mica, sapete, se non cʼè vibrazione nel cuore dellʼuomo. La natura per se stessa non ha alcun signifi-cato. Ha significato in riferimento allʼuomo, alla sua sensibilità, alla sua capacità di emozionarsi, di sentirsi una parte del tutto. E allora lì nasce la responsabilità dellʼuomo, non solo di non distruggerla, non solo di rispettarla, di far emergere quel chegià esiste, addirittura di promuoverla, di farla crescere nel rispetto delle sue leggi.Questa chiesa è la casa comune di tanti castelnovesi, per la quale facciamo tanti sforzi e per la quale magari sentite donBruno che chiede…se voi sapeste quanto mi costa chiedere! Per me è una umiliazione perché sono un uomo orgogliosoe superbo. Per me chiedere è uno dei sacrifici più grossi della vita sacerdotale. Mi sento sconvolto dal dover chiedere,perché è umiliazione… Mi dà solo forza questo: non chiedo per me, ma per la casa comune di Dio e di tanti castelnovesi, che prima non cono-scevo e che ora ho imparato ad apprezzare e ad amare. Se verrà il momento in cui dovrò lasciarli, si aprirà in me una grossa ferita”.

Nella foto del 1994 don Bruno sulle impalcature, sotto ilsoffitto della Cappella lunga, con la Soprintendentedott.ssa Guerrini e il restauratore Vincenzo Regoli.

Alcune frasi di Don Bruno Bottallo

Page 12: 2009 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 12 Maggio - Giugno 2009

Ricordando la ria-pertura dellachiesa di San

Rocco, avvenuta il 27agosto 1983, è stato organizzata domenica5 aprile una serata-convegno durante laquale si è presentato lʼultimo libro diAntonello Brunetti: “San Rocco e la suaConfraternita”. Chiesa gremita con un pub-blico molto attento che ha potuto ascoltaregli interventi della vice-priore AlbinaFarinetti, del parroco don CostantinoMarostegan, dellʼex cappellano della confra-ternita medesima mons. Gianfranco Maggi,del nostro vescovo, S.E. mons. MartinoCanessa, del sindaco Gianni Tagliani oltreovviamente alla testimonianza dellʼautorestesso del libro Brunetti. Il priore LelioSottotetti, impossibilitato ad essere presenteper motivi di salute, ha delegato il nipotePietro Zeme a leggere un suo breve e com-mosso intervento. Ecco allora che, durante

LA CHIESA DI SAN ROCCO 25 ANNI DOPOI castelnovesi ricordano il passato e ne proiettano i valori per un solido futuro

Helenio Pasquali

Domenica 28 giugno ore 21, in occasione della ricorrenza dei santi Pietro ePaolo, verrà offerto alla popolazione un concer-to da organo in occasione dellʼavvio del restau-ro dellʼimponente e antico organo datato 1620.Organizzato dalla Parrocchia e dal Comune, incollaborazione con Letizia Romiti alla quale èstato affidato il compito di seguire tutta la partedi restauro dello strumento musicale, il concer-to ha il compito di ricordare ai castelnovesiquanto sia importante e suggestiva lʼarmonia diun organo nel corso delle cerimonie religiose. In attesa della inaugurazione che avrà luogo nel2012, siete invitati alla serata gestita dallʼorga-nista Alessandro Bianchi con lʼaccompagna-mento dellʼorchestra di Alessandria.

La Commissione lavori della Parrocchiale

Nella Parrocchiale santi Pietro e Paolo

U n c o n c e r t o p e r l ʼ o r g a n oIL PROGRAMMA

Georg F. Haendel (1685-1759)Concerto in sol minore op. 4 N°3 per organo e orchestra Adagio, Allegro, Adagio, AllegroAnonimo (sec. XVIII)Due Sonate per organoAndreas Willscher (1955)Tre invenzioni: a) Pioggia b) Cristalli di ghiaccio c) NeveSonatina N° 1Allegro moderato, Lento, Allegretto (Carillon)Georg F. HaendelConcerto in fa maggiore op. 4 N° 4 per organo e orchestraAllegro, Andante, Adagio, Allegro

Lunedì 29 giugno Letizia Romiti ospiteràin chiesa tre gruppi di giovani frequentantidellʼOratorio estivo e spiegherà loro storia ecaratteristiche dello strumento musicale inrestauro e illustrerà, con brani semplici, isuoni fondamentali dellʼorgano e li inviterà,con la opportuna cautela, a ricostruirli sullatastiera.

Alessandro Bianchi è nato a Como e si è diplomato in Organo eComposizione Organistica al Conservatorio di Piacenza sotto la guidadi Luigi Toja. Ha frequentato seminari e corsi di perfezionamento conNicholas Danby e Arturo Sacchetti. È fondatore e Direttore ArtisticodellʼAssociazione Musicale “Amici dellʼorgano di Cantuʼ”e organistadella Basilica di S. Paolo a Cantùʼ. Ha tenuto oltre millequattrocentoconcerti, presentandosi sempre come solista e partecipando ai mag-giori Festivals Organistici Internazionali ed esibendosi nelle piùʼ gran-di Cattedrali e Sale da Concerto in Italia, Città del Vaticano, Svizzera,Germania, Francia, Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda, Austria,Spagna, Baleari, Tenerife, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia,Lussemburgo, Belgio, Olanda, Russia, Repubblica Ceca, Polonia,Ungheria, Romania, USA, Messico, Brasile, Argentina, Uruguay,Thailandia, Hong Kong, Australia.

Si ricorda che il libro è in vendita in vari punti di Castelnuovo. Oltre al piacere di leggere unʼopera di 88 pagine dedicate ad aspettidi vita, di storia, di religiosità e di arte squisitamente castelnovesi,va evidenziato il fatto che lʼacquirente collabora in tal modo a dueiniziative della Confraternita, ossia a ben tre adozioni a distanza eal restauro di unʼopera dʼarte importante, la statua lignea diSantʼAntonio abate.

Page 13: 2009 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 13Maggio - Giugno 2009

"Figlio, con modestiaglorifica l'anima tua erendile onore

secondo che merita.Chi daràragione a uno che si dà tortoda sé? Chi stimerà uno che sidisprezza?" (così Siracide10,28). Osservazione saggia,questa. Perché una cosa èl'umiltà (basata sul fatto che inostri doni derivano da Dio, esono finalizzati al bene nostroe altrui) e un'altra laconsapevolezza ed il rispettodella propria dignità.Ecco il consiglio di SOLDINI:"Occorre convincersi, operlomeno illudersi, di valerequalcosa: occorre considerarela superbia una virtù e non unvizio. Altrimenti, con le difficoltàche dobbiamo superare ognivolta in cui tentiamo diaffrontare un lavoro, viene lavoglia di abbandonare tutto edi andarsene a spasso".

R.C.D.

Accordi

Il nostro carissimo confratello Diacono Ernesto Stramesi, riprendendo lʼantica tradizione castelnovese delQuaresimale, ci ha accompagnati nel cammino verso la Pasqua con interessanti e profonde riflessionisullʼEnciclica del Santo Padre Benedetto XVI “Spe salvi”.

La Confraternita loringrazia sentitamente peril dono della sua parolachiara, forte, incisiva ecoinvolgente. Grazie Ernesto!Nella nostra Chiesaabbiamo allestito ilCenacolo creando unambiente raccolto, idoneoallʼadorazione. La sera delGiovedi Santo, si è svoltauna veglia di preghieraparticolarmente suggestivacon bellissime riflessioni,con lʼoffertorio di alcunisegni significativi e conlʼanimazione della Corale“Beato Stefano Bandello”che ci ha aiutato a pregarenellʼarmonia e nelraccoglimento. Il Venerdi Santo, inSacrestia, erano espostela Santa Croce e la statuadi Maria dolente. Moltepersone si sonoavvicendatenellʼadorazione, nellapreghiera e nel grandesilenzio preparandosi alsuono festoso dellecampane di Pasqua cheannunciano laresurrezione di Cristonostra luce e nostrasperanza.

TEMPO DI PASQUA A SAN ROCCO

Foto: studio “Controluce”

lʼinteressante serata si è scoperto che questa chiesa rischiavadi essere abbattuta e trasformata in un parcheggio o addiritturaoggetto di una cessione a favore di un istituto di credito. Oggi,invece, è una chiesa perfettamente funzionante, ben gestita,animata da una Confraternita, promotrice della Corale “BeatoStefano Bandello” e di un Centro di animazione e dʼincontro pergli anziani del paese. Non solo ma, dopo una lunga campagnadi restauri, si è rivelata ricca di meravigliose opere dʼarte dinotevole livello, comprese due tele cinquecentesche diGeronimo Borghi, grande pittore castelnovese, riscopertorecentemente. Insomma, unʼiniziativa molto apprezzata che si èconclusa con la consegna di una targa in onore del prioreSottotetti e di una esibizione della corale “Bandello”. Il ricavatodella vendita del libro su San Rocco sarà utilizzato per il restau-ro della statua lignea di SantʼAntonio e per le adozioni a distan-za. La pubblicazione di questo volume è stata finanziata dalconfratello Francesco Massone nel ricordo dei genitori Paride eMaria Letizia Bozzini.

Page 14: 2009 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 14 Maggio - Giugno 2009

Suffragio defunti

Bruna Simonelli 30. - N.N. 20. - RitaGhibaudi 100. - La famigliaBalduzzi, in ricordo di Giacomino100. - I familiari, ricordandoFerdinando Secondo 50. - I nipoti,ricordando Angelo Leva 50. -Famiglia Zerbinati 20. - La classe1924 50. - N.N. 40. - FamigliaAndriolo 50. – N.N. 25. - N.N. 20. –Rina e Piera, ricordando Alberto 50.- Gabriella Gazzaniga 20. -Famiglia Marini, ricordando Angelo30. - Franca 20. - Franco Piva,ricordando Maria Palmira 30. - CarlaMilanese, ricordando Mario e Lina50. - Angelo Stella 20. - Mario Stella20. – Luigi Musarò, ricordando inonni 20. - Bice Pisa, ricordandoMaria e Luigi Pisa 30. - Luigi Sacco30. - N.N. 50. - Agnese ed AnnaBramato 50. - N.N. 60. - N.N. 50. -Carmela Cotroneo, ricordandoDomenico, Grazia e Margherita 20. -Anna Rossi 50. - Paolo, Irene eMatteo, ricordando la nonna Pinetta50. - Famiglia Gramegna, ricordan-do Maurizio 50. - N.N. 200. - Marioed Anna De Agostini, ricordandoIsabella 30. - Mirella e Piero 30. –La moglie, ricordando Gigi 40. –N.N. ricordando Suor Amelia edAngelo 50. - Famiglia Bassi 50. –Familiari di Carlo Setti 100. -Rosalba Cavalli 30. – AugustoContardi 50. - Ada Naccarato 50. -Famiglia Mussio 200. - AnnamariaFilella 40. - Vincenzo Scaffini, ricor-dando la moglie Maria MaddalenaGavio 200. - Mercedes Gallo, ricor-dando il marito Luigi Sampietro 50. -Le figlie, ricordando Maria Ivancic50. - Chiapedi 30. - GiovanniIvancic, ricordando la sorella Maria50. - Ede Cairo 20. - GiovanniMasino 10. - Annunziata Campo,ricordando il marito 50. - FamigliaFerramosca 50. - I nipoti Bassi,ricordando gli zii Valdi 20. - FamigliaMedagliani 100. - N.N. 20. - PietroCurone 20. - Carla Lugano, ricor-

dando Pietro 10. - N.N., ricordandoAngelo Saccomanno 20. - FamigliaBalduzzi, ricordando Giacomino 20.- N.N. 200. - Carla Taverna 50. -Clementina Angelini 40. - FamigliaPrato ricordando Pompilio 150. -Natale Torti 50. - Famiglia Ricci,ricordando Ugo e Mariangela 50. -Famiglia Alessandrin 50. - GabriellaGazzinato, ricordando AliceZancanaro 20. - Gerardo Alfarano30. - Famiglie Bagnera, Pisa edAvanza 20. - Rosangela Todeschini30. - Antonietta C. 15. - FamigliaMalaspina/Stella 100. - Maria Gatto10. - Ester Merlo 40. - Figli e nipo-ti, ricordando Maria Soccorsa 100. –N.N. 20. - Giovanni Setti 50. - N.N.,ricordando Gino 30. - La sorella,ricordando Fulvia e i genitori 100. -Valter Minetto, ricordando Paolo 20.- N.N., ricordando Alfonso Stella80. - N.N., ricordando i defunti dellafamiglia Valle/Quaglini 20. - N.N.,ricordando Gino e Rosa Baretta . -Rosina La Greca, ricordando i paren-ti delle famiglie Ravelli, La Greca,Oliva 50. - Agnese Bramato, ricor-dando Maria Palmira Giaccari 30. -Giuseppina Musarò, ricordando Ada20. - Teresa Musarò, ricordando Ada20. - Luigi Musarò, ricordando MariaGiaccari e Jolanda Sbardellini 20. -Famiglia Breglia, ricordandoGiovanni 50. - La moglie, ricordan-do Giuseppe Salvadeo 15. -Famiglia Veneziano 50. -Angeleri/Calderani 50. - GrazianoDellacasa , ricordando Pietro 100. –Unʼ amica ricorda Leda 10. -Santangelo 100. - Maria Rivabella20. - Pierluigia Ferrari 50. - AnnaCastelli, ricordando Leda Dàtola100. - N.N. 100. - N.N. 40. - N.N.20. - Famiglia Rolandi 100. - Lefiglie, ricordando Giuseppe e Maria50. - I familiari in ricordo di AngelaTuccio. 50. - Paolo, Irene e Matteo,ricordando nonno Peppino 50. - Ifamiliari di Ferdinando Chiesa 20. -G. Luigi Adorni 20. - N.N. ricordan-do Stefano 50. – Famiglia Bensi,

ricordando Paolino 50. – MargheritaFerrari 20. - Maria Taverna 30. –Adriano Meneghin, ricordandoAgnese 50. - N.N. ricordando MarioTrevisan 10. - Maria Pisa 20. -N.N. 90. - La figlia, ricordandoGioconda e Pietro 30. - FamigliaScaffino 30. - Antida Ardizzone 60.- N.N. ricordando i genitori 50. -Cassinelli/Dematti 60. - Anna Isetta,ricordando Oreste 100. - Le figlie,ricordando Pia Giorgi 150. - N.N.20. - N.N. 120. - N.N. 20. - Anna ePiero, ricordando Gino 40. - Sorellee cognata, ricordando Gino Sottotetti200. - Gianna 40. - Maria Argento10. - Famiglia Cermelli 50. -Valentina Cairo, ricordando il Nonno250. - La famiglia di Gino 250. -Pietro Ferrari 25. - Gianni Masino10. - Angelina Campiglio 60 .- RitaGranata 50. - Rina Gavio, ricordan-do Emilio Sacchi 100.

Lavori

Rione Zibide, in ricordo di PeppinoLeva, per restauro dellʼ organo 600.- Cugini Aldo – Mario – Maria, ricor-dando Peppino Leva (restauro orga-no) 150. - Rina Gavio, ricordandoEmilio Sacchi (per pianerottolo firma-to) 100. - N.N. (restauro organo) 50.- Famiglia Grupillo, per impianto dʼilluminazione 50. - Anna e VirginioVentura 40. - Famiglia Carbonato/Isetta per restauro organo 100. -Famiglia Cermelli/Tava per restauroorgano 50. - Marilena, Elisabetta eMatteo, ricordando Peppino (restau-ro organo) 250. - Anna Maria LevaPleba e famiglia (restauro organo)500. - Teresa Stramesi ricordando ilgenero Peppino (restauro organo)100. - Maria Teresa Stramesi ePierina Scaffino, in ricordo diPeppino Leva, per lʼ organo 100. -La famiglia, ricordando GiacominoBalduzzi, per restauro organo 100. -Classe 1950, ricordando CosimoCampo 250. - Margherita Ferrari(per lʼ organo) 100. - Famiglia

Ci scusiamo per eventuali errori e omissioni

dal 27 febbraio al 30 aprile 2009, in euroLe vostre offerte a Castelnuovo Scrivia

Page 15: 2009 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 15Maggio - Giugno 2009

TORNATI AL PADREPompilio Prato (6.1.21 – 11.3.09)Maria Ivancic (14.4.46 – 12.3.09) Luigi Sampietro (22.7.44 – 13.3.09)Pietro Mussio (4.12.21 – 16.3.09)Maria Soccorsa Chillè Tripepi(24.1.21 – 30.3.09)Leda Dàtola Castelli (6.10.37 – 8.4.09)Giuseppino Leva (29.10.36 – 14.4.09)Pietro Gavio (23.8.33 - 14.4.09)Virginio Sottotetti (30.11.21 - 16.4.09)Giovanni Cairo (5.11.23 – 17.4.09)Genoveffa Luppino (3.1.33 – 17.4.09)Oreste Isetta (22.9.45 – 21.4.09)Pia Giorgi Scacheri (7.11.12 – 22.4.09)Emilio Sacchi (5.1.26 – 27.4.09 )

C a s t e l n u o v o S c r i v i a

BATTESIMI3 aprileBarbara Ivancic11 aprile Alessio Scuotto

Baratella (organo) 50. - N.N. 20. -I vicini di casa di Luigi Sampietro(organo) 90. - Malaspina/Stella(corrimano scala campanile) 100. -Famiglia Sottotetti 20. - AngelaBattaiola, ricordando Peppino Leva20. - N.N. 30. - Classe 1936, ricor-dando Peppino Leva (per lʼ organo)100. – Famiglia Sacchi/Massacani,per lʼ organo, in ricordo di PeppinoLeva 30. - N.N. ricordando PietroGavio 20. - Famiglia Occhi, ricor-dando Pietro Gavio (restauro orga-no) 200. - I cresimandi 441. - N.N.(per lʼ organo) 60.

Oratorio

Cristina e Claudia, ricordandononno Nino 100. - Francesca Reale50. - N.N. 50. – Alessia Canegallo(compleanno) 50. - CarlottaMilanese (compleanno) 50. -Gianni, Massimo e Mimmo (cucina)70. - Raffaella Curone (complean-no) 20. - Isabel Ebarone (comple-anno) 20. - Gruppo Famiglie 100.- Figli di Genoveffa Lupino, ricor-dando la Mamma 50. – Emilio edElena, nel 40° di matrimonio, per lacucina 150.

S. Rocco

Barbara Torti, pro adozioni a distan-za, 50. – N.N. ricordando GraziellaCarrea 25. – Antonietta Crivellariricordando Rinaldo Tognoli 20. -N.N. in onore della Madonna dellaSperanza 70. - N.N. pro adozioni adistanza 20. – Francesca Fazzaripro adozioni a distanza 50. – Annae Michele ricordando Luigi Cattaneo100. – Fam. Dossena-Lucotti inmemoria dei defunti della famiglia100. – Franca Chicchino per i fiori20. – Renza, Anna e Paola in suffr.dei defunti della famiglia 30. – Fam.Dossena-Lucotti ricordandoPeppino Leva 150. – V. L. pro ado-zioni a distanza 50.

Giornale dellʼUnità pastorale (Bollettino)

Maurizio Previderè 20. - Giacominae Giacinto 10. - Offerte da Molinodei Torti: Loredana Torti 10. –

TORNATI AL PADREZedda Vitale di anni 80 il 22 aprile

A l z a n o S c r i v i a

G u a z z o r aRocco Sanchirico 10. - Maria Torti10. - Rosi Bettaglio 20. - AssuntaGreco 10. - Tilde Torti 10. - MariaOrsi 10. - Pasqualina Deidda 15. -Roberto Sacco 20. - AngiolinaCampiglio 20. - Ede Cairo 10. -Famiglia Traverso 20. - RomanaPascazio 10. - N.N. 12. - PinettaTortora 50. - Renza Sottotetti 30. -Maria Taverna 20. - Dematti 10. -Gianna 10. - Virginio Ventura 10. -Famiglia Angelo Torti 50. - RinaGranata 20. - Franco Prima 20.

Varie

N.N. per moto a Don Vittorino 100. -Maria Teresa per famiglie ed animeabbandonate 50. - Marilena,Elisabetta e Matteo: per terremotatiin Abruzzo 250. – per San Rocco100. - per la Chiesa della Croce 100.- per la Corale “Bandello” 100. -Samuele Brandolini per la Chiesadella Croce, ricordando il Nonno 100.- Anna Maria Leva Pleba e famiglia,ricordando il fratello Peppino, per laChiesa della Croce 500. – FamigliaSottotetti, per il Santuario delleGrazie 50. - N.N. per grazie ricevuta50. - Michela, per moto a DonVittorino 20. - Coniugi Alaimo, nel 25°di matrimonio 50. - Elena Maimone(adozione a distanza) 10. - N.N. per ipoveri 205. - Francesca edAlessandro Bassi, ricordando nonnaRosetta (a San Domenico) 100. -N.N. al Santuario delle Grazie 50. -N.N. al Santuario delle Grazie 50. -Famiglia Balduzzi, ricordandoGiacomino (per San Rocco) 100. -N.N. per i poveri 50. - N.N. per ilSantuario delle Grazie 20. - N.N. perla Madonna di Lourdes 20. - N.N.secondo lʼintenzione dellʼ offerente30. - Rosangela Todeschini, per fioria San Domenico 15. - N.N. per rin-graziamento 100. - N.N. (carità) 10.- N.N. (comunioni a domicilio) 20. -Angela S. per grazia ricevuta , aSantʼ Antonio 10. - N.N. per moto aDon Vittorino 500. - N.N. al SacroCuore 50. - N.N. per i poveri 10. -N.N. per S. Domenico, in suffragioDefunti 20. - Rosangela e LeaTodeschini per la Chiesa della Croce50. - I cresimandi per il Seminario360.

TORNATI AL PADRETorti Alda ved. Cervetti di anni 88 il29 aprile

BATTESIMI13 aprileNicolas Scovino26 aprileSara Nobile

Page 16: 2009 maggio - giugno

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 16 Maggio - Giugno 2009

Giovedì 4 giugno,alla presenza dellʼArcivescovo emeritodi Firenze cardinale Silvano Piovanelli,saranno presentati due libri dʼunautore castelnovese, Giordano Stella.Lʼincontro avverrà nella Chiesaparrocchiale, alle ore 21.15.

I titoli delle opere sono:

Pio XI, il Papa dei ConcordatiEditore Gribaudi

Daniele Comboni, il Vescovo africano Marcianum Press

Contenuti e cronaca dellʼincontro alprossimo numero. Segnaliamo tuttavialʼattualità dei temi trattati. Il Papa alpinista riuscì a condurre consaggezza e pazienza un lavorodifficile, ma necessario per la vita dellacristianità.Il Vescovo africano anticipò, nellʼeradella schiavitù e del colonialismo, ilprincipio LʼAfrica agli Africani,riaffermato nella recente visita nelContinente Nero da Papa BenedettoXVI.Studiare la storia, locale o universaleche sia, è crescere come volevaDante:

Fatti non foste a viver come brutiMa per seguir virtude e conoscenza

Inf. XXVI 119-120

Alla presenza del cardinale Silvano Piovanelli

Due libri di Giordano Stella

LʼArcivescovoemerito diFirenze cardinaleSilvanoPiovanelli e,sopra, il suostemma

A destra: lecopertine dei libridi GiordanoStella

Il fondamento dell'educazione cristiana è la Bibbia. Se essa è la base, le possibilità e le vie checonducono all'unico Dio sono molteplici. Non pensare in modo biblico ci rende limitati, ci impone deiparaocchi non consentendoci di cogliere l'ampiezza della visione di Dio...

Nella Bibbia, Dio ama gli stranieri, aiuta i deboli, vuole che soccoriamo e serviamo in diversi modi tuttigli uomini. L'uomo, invece, e anche la Chiesa corrono sempre il rischio di porsi come assoluti.

Carlo Maria Martini

“ “

Pensieri