2009 Giugno

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Spirito Santo - Giugno 2009 NUMERO 17 1 Spirito e parola Mensile della parrocchia dello Spirito Santo Il libro del Papa in regalo con Famiglia Cristiana • il libro presentato nel volantino, all’interno del giornalino, contiene riflessioni/catechesi su San Paolo scritte da Papa Benedetto XVI • il libro ha 160 pagine/ finitura brossura - è gratis!! • si pagherà solo la rivista FC a cui è allegato, cioè 1,95 a copia • il libro sarà distribuito su tutta la tiratura nazionale a degna chiusura dell'Anno Paolino La Memoria ferita Dialogo tra lo studioso Massimo Tassi e il custode di Terra Santa, Padre Pizzaballa di Massimo Tassi Il recente viaggio in Terra Santa del Papa ha nuovamente sottolineato le profonde problematiche geo-politiche e sociali di questa terra cara alle religioni monoteistiche, dove la pace sembra impossibile e in cui si è alla disperata ricerca di un dialogo risolutore. Giudea, Palestina, Galilea, Samaria, Sinai. E Gerusalemme. Sono i luoghi scelti da Dio per la rivelazione, lo scenario concreto in cui ha vissuto Gesù e dove leggere le Sacre scritture dà al pellegrino la sensazione di essere in cammino seguendo una carta che parla della geografia della salvezza. Ci troviamo proprio a Gerusalemme, dove ci è anche possibile un incontro con Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa. Padre Pizzaballa è un frate cappuccino che dipende dall’Antoniano di Bologna, città dove ha studiato. Massimo Tassi: Padre, prima la guerra del Libano poi Gaza e di tanto in tanto qualche attentato: qual è la situazione? Pierbattista Pizzaballa: Sono un frate e non un politico, quindi le cose le vedo dalla mia prospettiva. Vedo cioè una tragedia, e intendo non solo dal punto di vista politico e militare, ma soprattutto sotto l’aspetto spirituale e umano. Quella della Terra Santa è la terra della Rivelazione, la terra in cui le fede monoteistiche affondano le radici e dove hanno la loro memoria. E oggi qui non c’è famiglia che non abbia una ferita. M.T. - E la presenza dei cristiani, qui in Terra Santa? P.B. - Siamo un po’ pochi: direi 180mila fra Israele, Territori Palestinesi e Cisgiordania. Il 46, 47% sono cattolici, altrettanti ortodossi, mentre la percentuale rimanente è composta da copti, armeni e protestanti. M.T. - Ci sono problemi per i cristiani? P.B. - Direi di no, i cristiani non hanno grosse difficoltà. Israele è uno stato democratico, con uguali diritti. I cristiani socialmente occupano una fascia medio-alta: tendono a studiare e hanno un reddito medio. Ovviamente ci sono anche casi di povertà, ma non si tratti di casi strutturali, perché Israele è uno stato assistenziale. M.T. - E la vostra presenza, come di distingue, anche in riferimento ai valori del Vangelo? P.B. - Non basta esserci: bisogna dare una presenza effettiva, parlare con la gente, essere disponibili. Certo, quando non ci sono problemi, la ricerca della presenza religiosa diminuisce, ma per noi questo non conta: ad esempio abbiamo qui una scuola aperta a tutti. M.T. - E i giovani, i giovani cristiani? P.B. - Per i più giovani si rischia di perdere la coscienza personale e collettiva dell’essere cristiani: il numero effettivo c’è, ma perde una visibilità reale. Poi si lavora alla domenica, a Natale… M.T. - Parlava di scuola… P.B. - Qui la scuola cattolica e cristiana è fondamentale: è il luogo dove si possono formare i giovani, cristianamente, dall’asilo alla maturità. E’ l’unico luogo dove mantenere un’identità. M.T. - Ma si tratta di un tipo di scuola per privilegiati, costosa? P.B. - No, non è una scuola d’elite: lo studente ha il contributo dello Stato, e quelle che manca viene pagato dalla chiesa. M.T. - E in luoghi vicini come Ramallah e Betlemme, com’è la situazione? P.B. - Per i cristiani è una realtà diversa rispetto a Israele. Questo per cose giuridiche, politiche, e non solo. Con la nuova situazione politica i cristiani tendono ad andarsene, da lì. C’è il caso politico, poi una situazione economica catastrofica, scarse prospettive. SEGUE A PAGINA 2 Chi è Massimo Tassi Reggiano, ha studiato Scienze religiose presso l'Istituto Mons. Tondelli di Reggio Emilia, l'Istituto Ferrini di Modena e la Facoltà teologica dell'Emilia Romagna di Bologna. Cultore anche dell'aspetto storico della Terra S a n t a , h a partecipato a una spedizione archeologica (dalla quale si è ricavata l’intervista a fianco) nel Sinai diretta da Emmanuel Anati, fra i maggiori archeologi a livello internazionale.

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Spirito Santo - Giugno 2009! NUMERO 17

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Spirito e parolaM e n s i l e d e l l a p a r r o c c h i a d e l l o S p i r i t o S a n t o

Il libro del Papa in regalo con Famiglia

Cristiana

• il libro presentato nel volantino, all’interno del giornal ino, cont iene riflessioni/catechesi su San Paolo scritte da Papa Benedetto XVI

• il libro ha 160 pagine/finitura brossura - è gratis!!

• si pagherà solo la rivista FC a cui è allegato, cioè € 1,95 a copia

• il libro sarà distribuito su t u t t a l a t i r a t u r a n a z i o n a l e a d e g n a c h i u s u r a d e l l ' A n n o Paolino

La Memoria feritaDialogo tra lo studioso Massimo Tassi e il custode di Terra Santa, Padre Pizzaballa

di Massimo Tassi

Il recente viaggio in Terra Santa del Papa ha nuovamente sottolineato le profonde problematiche geo-politiche e sociali di questa terra cara alle religioni monoteistiche, dove la pace sembra impossibile e in cui si è alla disperata ricerca di un dialogo risolutore.Giudea, Palestina, Galilea, Samaria, Sinai. E Gerusalemme. Sono i luoghi scelti da Dio per la rivelazione, lo scenario concreto in cui ha vissuto Gesù e dove leggere le Sacre scritture dà al pellegrino la sensazione di essere in cammino seguendo una carta che parla della geografia della salvezza.Ci troviamo proprio a Gerusalemme, dove ci è anche possibile un incontro con Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa. Padre Pizzaballa è un frate cappuccino che dipende dall’Antoniano di Bologna, città dove ha studiato.

Massimo Tassi: Padre, prima la guerra del Libano poi Gaza e di tanto in tanto qualche attentato: qual è la situazione? Pierbattista Pizzaballa: Sono un frate e non un politico, quindi le cose le vedo dalla mia prospettiva. Vedo cioè una tragedia, e intendo non solo dal punto di vista politico e militare, ma soprattutto sotto l’aspetto spirituale e umano. Quella della Terra Santa è la terra della Rivelazione, la terra in cui le fede monoteistiche affondano le radici e dove hanno la loro memoria. E oggi qui non c’è famiglia che non abbia una ferita.M.T. - E la presenza dei cristiani, qui in Terra Santa? P.B. - Siamo un po’ pochi: direi 180mila fra Israele, Territori Palestinesi e Cisgiordania. Il 46, 47% sono cattolici, altrettanti ortodossi, mentre la percentuale rimanente è composta da copti, armeni e protestanti.M.T. - Ci sono problemi per i cristiani?P.B. - Direi di no, i cristiani non hanno grosse difficoltà. Israele è uno stato democratico, con uguali diritti. I cristiani socialmente occupano una fascia medio-alta: tendono a studiare e hanno un reddito medio. Ovviamente ci sono anche casi di povertà, ma non si tratti di casi strutturali, perché Israele è uno stato assistenziale.M.T. - E la vostra presenza, come di distingue, anche in riferimento ai valori del Vangelo?P.B. - Non basta esserci: bisogna dare una presenza effettiva, parlare con la gente, essere disponibili. Certo, quando non ci sono problemi, la ricerca della presenza religiosa diminuisce, ma per noi questo non conta: ad esempio abbiamo qui una scuola aperta a tutti.M.T. - E i giovani, i giovani cristiani?P.B. - Per i più giovani si rischia di perdere la coscienza personale e collettiva dell’essere cristiani: il numero effettivo c’è, ma perde una visibilità reale. Poi si lavora alla domenica, a Natale…M.T. - Parlava di scuola…P.B. - Qui la scuola cattolica e cristiana è fondamentale: è il luogo dove si possono formare i giovani, cristianamente, dall’asilo alla maturità. E’ l’unico luogo dove mantenere un’identità.M.T. - Ma si tratta di un tipo di scuola per privilegiati, costosa?P.B. - No, non è una scuola d’elite: lo studente ha il contributo dello Stato, e quelle che manca viene pagato dalla chiesa.M.T. - E in luoghi vicini come Ramallah e Betlemme, com’è la situazione?P.B. - Per i cristiani è una realtà diversa rispetto a Israele. Questo per cose giuridiche, politiche, e non solo. Con la nuova situazione politica i cristiani tendono ad andarsene, da lì. C’è il caso politico, poi una situazione economica catastrofica, scarse prospettive.SEGUE A PAGINA 2

Chi è Massimo Tassi

Reggiano, ha studiato Scienze religiose presso l'Istituto Mons. Tondelli d i R e g g i o E m i l i a , l ' Ist i tuto Ferrini di Modena e la Facoltà teologica dell'Emilia Romagna di Bologna. C u l t o r e a n c h e dell'aspetto storico della T e r r a S a n t a , h a p a r t e c i p a t o a u n a spedizione archeologica (dalla quale si è ricavata l’intervista a fianco) nel S i n a i d i r e t t a d a Emmanuel Anati, fra i maggiori archeologi a livello internazionale.

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SEGUE DA PAGINA 1

Poi con l’ultimo conflitto la situazione sembra assumere l’aspetto di un confronto anche religioso. Hamas ad esempio ha una connotazione anche religiosa. Sì, per i cristiani diventa sempre più difficile vivere in questo contesto, così se ne vanno.M.T. - Israele è comunque uno stato moderno, pur con le sue contraddizioni, e con popoli e fedi diverse fra loro. Ma quale ruolo ha la religione appunto in uno stato moderno?P.B. - In Israele la religione ha un ruolo importante. Qui non esiste laico o religioso. L’identità viene garantita dall’elemento religioso: ad esempio possiamo sì avere un ateo, ma pur sempre ebreo. C’è poi il mussulmano non religioso, ma pur sempre mussulmano. E’ così anche per i russi secolarizzati che sono venuti qui dopo il crollo del Muro: cioè sono ebrei. Ci sono poi aspetti delegati all’autorità religiosa: il matrimonio è solo religioso, la sepoltura è solo religiosa. La Chiesa ha invece un ruolo anche civile, che ha un atteggiamento di protezione dei propri cittadini. Ci sono poi divisioni interne negli ebrei e nei mussulmani, ma alla fine anche unità. Le divisioni si sentono di più nell’ambito cristiano.M.T. - Ci sono casi di cristiani provenienti da altre religioni o fra le popolazioni locali?P.B. - Ci sono comunità cristiane di ebrei, che parlano ebreo e dicono messa in ebraico, come ad esempio a Beersheva. Poi ci sono ebrei che vengono dall’ebraismo religioso e vedono Gesù come un completamento dell’itinerario religioso. Gesù infatti non strappa dalla radici.M.T. - E com’è la catechesi, l’osservanza, fra questi cristiani che arrivano da altre genti?P.B. - La catechesi è un po’ diversa. Ad esempio c’è la circoncisione, e dopo si va in chiesa per il battesimo. Poi si fa la cerimonia della Bar Mitzvah in sinagoga col rabbino, e dopo si fa pure la cresima, così si vede la fede anche in Gesù e in pienezza.M.T. - Ma queste comunità, e con loro gli individui che le compongono, non rischiano l’emarginazione?P.B. - Non si tratta di comunità clandestine, però discrete sì. Non per paura, ma per difesa di queste persone: un giovane infatti può perdere il lavoro. Per noi la fede si inserisce in un contesto culturale, per gli ebrei vuol dire appartenere a un popolo. E’ lo stesso per i mussulmani. M.T. - L’opinione pubblica occidentale è stata molto colpita dalla costruzione del muro, che suona più come divisione che ricerca del dialogo…P.B. - Il muro è il simbolo di quello che si vive qui: una parte della popolazione non ne vuole più sapere dell’altra. Lo stato d’Israele si sente accerchiato e aggredito e ne fa una questione d’esistenza. Sente l’Europa contro. E allora pensa che deve alzare la voce per non scomparire. Il mondo arabo è diviso: i moderati hanno meno voce e escono vincenti certi movimenti. Il muro poi non è solo per sicurezza: fra vent’anni il numero dei mussulmani e degli ebrei, Territori compresi, sarà uguale. Allora il muro è una separazione netta.M.T. - Quale è il ruolo della Custodia di Terra Santa?P.B. - E’ una presenza di 800 anni, molto ampia, che comprende anche Cipro e Rodi. Si propone la custodia dei luoghi santi, dove recupero vuol dire anche custodia e conservazione. Poi c’è l’assistenza ai pellegrini che possono contare ad esempio sulla Casa Nova e la presenza in vari posti tramite le parrocchie, come a Jaffa, Akko e Tel Aviv. La Custodia ha inoltre 13 scuole, varie piccole parrocchie di cui la più ampia a Ramallah. C’è poi l’attività dell’orfanatrofio, l’attività per la tossicodipendenza a Monte Tabor. Qui infatti il problema della droga è molto grave: pensi che nella Città Vecchia il 20% dei giovani è tossicodipendente.Fuori dalla Custodia di Terra Santa, fra i vicoli della città antica, con i suoi colori, i suoi edifici e i suoi profumi, i problemi di questa terra senza pace sembrano per un momento perdere i contorni.Imbocco la via Dolorosa, quella della via Crucis, pensando fra me, Ci sarà mai pace?

Una panoramica di Gerusalemme colta dal Monte degli Ulivi.

Foto di Massimo Tassi

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A cura di Sara Fiorini

- LA VOCE DEI GIOVANI -

La sobrietà come rispostaIn questo periodo in cui ho avuto modo di parlare con diversi ragazzi adolescenti, dei più svariati temi che possono toccarci, sono emersi argomenti come il pessimismo riguardo il futuro, la crisi, la disoccupazione e più spesso la freddezza che si può percepire nel rapporto con gli altri. Leggendo questo piccolo testo, mi sono convinta ancor di più della risposta, globale, a queste domande.

“Apparentemente, la sobrietà è solo una questione di stile di vita. In realtà, è una rivoluzione economica e sociale che manda in frantumi il principio su cui è costruito l’intero edificio capitalista. Questo è il principio della crescita, invocato non solo dalle imprese ma da chi si batte per i diritti, in base al credo che senza crescita non possa esistere sicurezza sociale, né piena occupazione. Finora nessuno ha osato mettere in discussione questo dogma e stiamo affogando nella nostra opulenza iniqua e violenta. Ma non è vero che l’unico sistema possibile si basi sulla crescita. Se riuscissimo a ridimensionare il ruolo del denaro e del mercato, ci renderemmo conto che è possibile costruire un’altra economia capace di farci vivere bene pur disponendo di meno. Se riuscissimo ad avere un’altra concezione del lavoro, della ricchezza, della natura, della solidarietà collettiva, ci renderemmo conto che è possibile costruire un’altra società capace di coniugare sobrietà, piena occupazione e diritti fondamentali per tutti. (Francesco Gesualdi, “Qualevita”, Dicembre 2008)”.

La Via Dolorosa

Foto di Massimo Tassi

L'Orto del Getzemani

Foto di Massimo Tassi

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“Voi siete la Lettera di Cristo”. La preparazione alla Santa Cresima passa da qui

di Cristina Storchi

Sabato 16 maggio all’Oratorio cittadino di Santa Croce abbiamo vissuto, con i ragazzi della nostra parrocchia, una tappa importante nel percorso di preparazione al sacramento della Cresima che desideriamo raccontarvi. Insieme a circa altri ottocento cresimandi e cresimati nel 2009 ci siamo trovati all’Oratorio con una missione da compiere: ricercare la lettera perduta di San Paolo. Appena entrati ci hanno “etichettato” e siamo diventati così cittadini di una delle città che San Paolo ha visitato nel suo cammino di testimonianza. Eravamo cittadini di Antiochia, di Tolemaide, di Perge,..e tante altre città. Oguno era cittadino di una città diversa e questo ci ha fatto pensare a quante fossero le città visitate da San Paolo.Abbiamo raggiunto gli altri che facevano parte della nostra “città” e con loro abbiamo iniziato il nostro cammino fatto di tante tappe. Eravamo tutti divisi e questo un po’ ci ha spiazzato, pensavamo di passare il pomeriggio insieme ai nostri compagni di catechismo ed invece ci hanno separato, ma alla fine abbiamo avuto modo di capire che anche l’essere divisi dai nostri soliti amici ci ha aiutato a confrontarci e a rapportarci a persone nuove provenienti da tutta la provincia.Il viaggio è iniziato. Ad ogni prova superata ottenevamo una frase della misteriosa lettera che San Paolo ha pensato per tutti coloro che come noi iniziano il loro personale viaggio di testimonianza. Le frasi ottenute andavano messe in ordine ed attaccate sul cartellone che ogni città aveva avuto in consegna all’inizio. Finite le prove abbiamo riconsegnato il cartellone e ci siamo preparati ad ascoltare le parole del vescovo ausiliare Lorenzo Ghizzoni. Man mano che le città consegnavano il proprio cartellone questo veniva unito agli altri fino a comporre una scritta che ci ha svelato il mistero del pomeriggio trascorso insieme: “Voi siete la lettera di Cristo!E’ stato allora che abbiamo capito cosa voleva dirci San Paolo, è giunto il momento di rimboccarci le maniche.. adesso tocca a noi!

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Luca BallistriEmanuela BarbatoMatteo CatellaniErika CattinBruno DavoliKeniv DavoliMatteo GinocchiChiara GobbiStefano Mennea

Francesca NelaValerio KalemiMichele PozzaniSilvia RomeiMatteo RonzoniLuca Sabbioni

Ecco chi ha ricevuto la prima comunione Domenica 10 Maggio

Mara CaragliaM. Valentina CarrafielloMarco CilloniFrancesca FerrariMario GagliotiVincenzo CaterinoChiara GiansoldatiBenedetta IottiFederico Motti

Elisabetta MartinelliAdelaide Maria NoviaSamuele PozzaniGiovanni SimonazziFederica SergiIlaria PasiniFrancesca LuccheseAlexandru Nica

I cresimati di Domenica 31 Maggio

Ecco le foto della sagra parrocchiale di maggio

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David Maria Turoldo

Ora invece la terrasi fa sempre più orrenda;

il tempo è malato,i fanciulli non giocano più,

le ragazze non hannopiù occhi

che splendono a sera.

E anche gli amorinon si cantano più,

le speranze non hanno più voce,i morti doppiamente mortial freddo di queste liturgie:ogniuno torna alla sua casa

sempre più solo.

Tempo di tornare poveriper ritrovare il sapore del pane,per reggere alla lece del sole,

per varcare sereni la nottee cantare la sete della cerva.

E la gente, l’umile genteabbia ancora che l’ascolta,

e trovino udienza le preghiere.

E non chiedere nulla.

I lettori scrivono....Spazio dedicato a chiunque voglia lasciare scritto qualcosa, proporre spunti di riflessione o esprimere un proprio pensiero, firmato o anonimo. Potete inviare materiale attraverso l’indirizzo di posta elettronica segnalato o lasciare una lettera nella cassetta posta all’entrata della chiesa. La redazione si avvale del diritto di selezionare gli articoli più interessanti da pubblicare nello spazio.Vi aspettiamo...

Per scriverci potete utilizzare questa casella di posta elettronica: [email protected], oppure la cassetta postale posizionata all’entrata della chiesa.

E non chiedere nulla

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• Ss. Trinità

• Ore 9.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]• Ore 11.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]

Letture: Dt 4,32-34.39-40; Sal 32; Rm 8,14-17; Mt 28,16-20 - Beato il popolo che appartiene al Signore

Domenica 7 Giugno 2009Messa

• da Lunedi a Giovedì Santa messa ore 8:00 [Chiesa Spirito Santo] - l’orario può cambiare per anniversari o richieste particolari• Venerdì la messa si terrà alle ore 16:30 [Casa delle Magnolie]• Sabato la messa si terrà alle ore 18:30 [Chiesa Spirito Santo]

Altri Eventi• Domenica 7 Giugno: Pomeriggio, prime confessioni dei ragazzi di 3° elementare• Martedì 9 Giugno: ore 21:00 presso il teatro Sant’Agostino, incontro preliminare dei parroci, diaconi e segreterie pastorali in preparazione alla visita pastorale del vescovo, nelle parrocchie della nostra zona, nel prossimo autunno ed inverno• Giovedì 11 Giugno: ore 21:00, processione eucaristica del Corpus Domini, dal Duomo a S.Prospero• Casa di carità: Martedì 9 Giugno e Mercoledì 24 Giugno

Buon Compleanno a...• Cristina Storchi - Venerdì 5 Giugno• Chiara Luppi - Domenica 14 Giugno• Christian Codeluppi - Martedì 16 Giugno• Matteo e Massimiliano Padovani - Mercoledì 17 Giugno• Mario Passiatore - Venerdì 19 Giugno Aspettiamo di ricevere eventuali date di compleanno per i mesi prossimi!!!

Anniversari

• 54° Anniversario della ordinazione sacerdotale di Don Mario - Venerdì 19 giugno

Altre Date

• XII Domenica Di Tempo Ordinario

• Ore 9.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]• Ore 11.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]

Letture: Gb 38,1.8-11; Sal 106; 2Cor 5,14-17; Mc 4,35-41 - Diamo lode al Signore per i suoi prodigi

Domenica 21 Giugno 2009

• XIII Domenica Di Tempo Ordinario

• Ore 9.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]• Ore 11.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]

Letture: Sap 1,13-15; 2,23-24; Sal 29; 2Cor 8,7.9.13-15; Mc 5,21-43 - Ti esalto, Signore, perché mi hai liberato

Domenica 28 Giugno 2009

• Ss. Corpo e Sangue di Cristo

• Ore 9.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]• Ore 11.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]

Letture: Es 24,3-8; Sal 115; Eb 9,11-15; Mc 14,12-16.22-26 - Tu ci disseti, Signore, al calice della gioia

Domenica 14 Giugno 2009

Errata corrige

Nel giornalino del mese di maggio, abbiamo erroneamente attribuito al periodico il numero 15, quando in realtà si trattava del numero 16.Inoltre, all’interno del calendario, è stato indicato tempo di quaresima anzichè tempo di pasqua, nelle domeniche 3, 10 e 17 maggio.

La redazione si scusa con i lettori.