L'Atestina Maggio 2009

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L'Atestina è il periodico semestrale informativo della Banca Atestina di Credito Cooperativo.

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Sul filo di un traguardo:Il Centro Servizi

Fabrizio Gastaldo, presidente della Banca Atestina di Credito Cooperativo, e i tre tempi della banca: passato, presente, futuro, con il valore aggiunto del Centro Servizi.

Un percorso durato sei anni per avere la Banca Atestina di oggi: una Banca solida e sempre più vicina alla propria comunità locale, anche nei momenti difficili. A breve l’inaugurazione del nuovo Centro Servizi di Este. Il Presiden-te, Fabrizio Gastaldo, si lascia andare ad uno sguardo a tutto tondo sulla realtà del Centro cresciuta in soli due anni, e sul momento presente, sui Soci e sull’impegno di Banca Atestina per lo sviluppo del proprio territorio.

Presidente, il Centro Servizi è ultimato; in questo momento dove corre il suo pensiero?Il Centro Servizi è un impegno preso nel 2003, all’inizio del mio primo mandato come Presi-dente. Fin dal principio c’era l’esigenza di creare un’unica grande struttura in cui riunire tutti gli uffici interni della Banca attualmente

dislocati nelle sedi di Bresega e Carceri e nella filiale di Santa Margherita d’Adige. Una scelta comunque non dettata solo da ragioni puramente organizzative. Infatti la visione che abbiamo del Centro Servizi è un qualcosa che va oltre alla struttura in sé. Abbiamo voluto creare un punto di riferimento economico per le famiglie e le imprese del nostro territorio, un’opportunità per essere più vicini ai nostri Soci e Clienti. Grazie a quest’opera sono stati liberati spazi che verranno utilizzati per attività sociali e culturali, dedicati alla salute e in particolare a “Crescere Insieme”, la Società di Mutuo Soccorso di cui siamo soci fondatori.

Rafforzare il legame con il territorio, certo; ma cosa vuol dire essere Banca locale oggi in un mondo bancario globalizzato?Il valore della Banca locale da sempre è fon-dato sull’alleanza tra istituto e territorio di riferimento, dal quale attinge le risorse ovvero il risparmio che viene reinvestito nelle imprese e nelle famiglie del territorio stesso creando valore economico, sociale e culturale per la comunità. Infatti come confermato ai nostri Soci duran-te gli incontri conviviali dello scorso Natale, è nostra intenzione essere particolarmente vicini alle nostre imprese e ai nostri lavoratori soprattutto in un momento particolarmente delicato come questo; per noi è determinante traghettare tutti oltre.

Oggi cosa significa essere vicini ai propri Soci e Clienti?In questi giorni si parla molto del problema di

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liquidità delle imprese. Nel nostro piccolo stia-mo studiando un prodotto per potere aiutare concretamente le aziende in momentanea difficoltà. Lo stesso vale per le famiglie e per i giovani che hanno intrapreso un impegno con la Banca per costruire il loro futuro; per costo-ro abbiamo previsto un prodotto assicurativo che, nel caso di perdita del posto di lavoro, provvederà a pagare per un anno la rata del mutuo. Certo, anche le imprese dovranno cer-care di ridurre i loro costi se vogliono rimanere nel mercato, ma non dovranno assolutamente rinunciare agli investimenti. Investire nel nostro territorio ora più che mai è fondamentale, per essere forti in un mercato globale dobbiamo prima essere forti a casa nostra. Come Banca consideriamo importan-tissima tale strategia per poter fare fronte alle attuali difficoltà e per raccogliere i benefici anche in futuro.

A Suo avviso quanto durerà questa crisi? A parte gli elementi strutturali della crisi, la sua durata dipenderà anche da ciascuno di noi, dal nostro atteggiamento che in questi mesi è mutato; rimandiamo spese ed investimenti e così la alimentiamo. Credo che il semestre centrale di questo 2009 farà segnare l’apice, spero però che dal prossimo autunno qualcosa si inizi a notare sul fronte della ripresa, ma questo lo potremo verificare solo nell’ultimo trimestre dell’anno. Va detto che comunque la crisi non è semplice da definire.

Non pensa che la crisi costringerà qualcuno ad uscire dal mercato?Come ho detto la situazione attuale ci impone una riduzione dei costi e nel contempo un aumento degli investimenti, maggiore atten-zione alla gestione aziendale e alla qualità del prodotto, strategie non facili da perseguire, ma chi non si concentra su questo avrà qualche problema in più a rimanere nel mercato. È vero che chi saprà cogliere queste opportuni-tà, avrà un’azienda migliore di adesso. Anche noi come Banca abbiamo gli stessi obblighi, dobbiamo rimanere sul mercato e garantire i nostri risparmiatori. Il Credito Cooperativo è rimasto fuori dal gioco perverso dei deri-

vati e dei titoli tossici, e ciò ha permesso di continuare a portare sicurezza e sviluppo nel proprio territorio.Ad onor del vero, devo aggiungere che la crisi originata in America è dovuta anche allo scarso controllo delle autorità preposte, da noi grazie alla vigilanza della Banca d’Italia gli effetti negativi di questa crisi sono contenuti.

Per poter investire c’è bisogno di credito, come Vi state muovendo?La nostra è una Banca ben radicata nel proprio territorio e conosce la sua realtà, le aziende, le famiglie e i giovani. La valutazione delle imprese affidate va oltre i bilanci, a volte possiamo distinguere un’im-presa virtuosa nonostante un rating negativo. Pertanto in questo periodo non abbiamo di certo “chiuso i rubinetti” del credito, ma continuato ad appoggiare concretamente i nostri Soci e i nostri clienti.

Come saranno i prossimi due anni per la Banca Atestina?In sei anni siamo riusciti a creare la Banca Atestina che volevamo. Per tradurlo in numeri, in questo periodo abbiamo prodotto utili netti per quasi 17 milioni di euro con conseguente incremento del patrimonio di oltre 11 milioni di euro, un nuovo Centro Servizi e una Società di Mutuo Soccorso. Abbiamo costruito una Banca forte per garan-tire il risparmio. Oggi però la Banca Atestina, come Banca di Credito Cooperativo, è chiama-ta a sostenere ancora più l’economia locale, a scapito anche di un eventuale utile, tutelando però sempre e comunque i risparmiatori e tutto il personale.Infine voglio sottolineare che tutto ciò è stato reso possibile grazie ad un Consiglio di Amministrazione attento e laborioso, ad una Direzione capace e puntuale, ad un Collegio Sindacale molto responsabile e ad un perso-nale disponibile e impegnato. Grazie a tutti loro oggi posso citare un amico che sei anni fa diceva: “Ad Este faremo un campanile più alto per guardare più lontano”.

Riccardo Monaco

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Tutti i fattori di crescitaNell’analisi di Riccardo Pasquali, direttore della Banca Atestina

di Credito Cooperativo, sei anni di progresso, di investimenti e di prospettive.

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Direttore generale della Banca Atestina di Credito Cooperativo, Riccardo Pasquali, fin dall’esordio del progetto si è dimostrato particolarmente convinto della necessità di una scelta di fondo in grado di rappresenta-re una svolta tanto importante da risultare equivalente ad una rifondazione.

Dal tavolo di lavoro della direzione, cosa vuol dire operativamente poter disporre di un nuovo Centro Servizi?Vuol dire efficienza e risparmio.Efficienza in quanto il nostro Istituto essendo frutto di più fusioni avvenute nel tempo, ha dovuto fino ad oggi per ragioni di spazio mantenere dislocate nelle varie sedi del passato molte attività quali il nucleo finanza e la contabilità.Il Centro Servizi offre oggi la possibilità di unificare tutte le funzioni per un

confronto continuo indispensabile per poter prendere decisioni strategiche con maggior efficienza. A tal scopo sono stati individuati i due Vicedirettori, i Sigg.ri Giorgio Gradin e Giorgio Scapin. Risparmio perchè gli spazi ci consentono anche di abbandonare unità in affitto come ad esempo l’archivio interno della Banca nel comune di Ponso fisicamen-te lontano nonostante l’informatica, con problemi di tempi e spostamenti in caso di consultazioni e quindi con dei costi e delle difficoltà maggiori.

Tradotto in vantaggi per i Soci, cosa vuol dire?Siamo nel cuore di una cittadella dei servi-zi, con il tribunale, l’agenzia delle entrate, associazioni di categoria e vicini alla nuova superstrada della Bassa, e già questo farebbe

Il direttore Riccardo Pasquali

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Progettualesistema vincente, ma il Centro Servizi è anche sportello a tutti gli effetti, con la possibilità di eseguire tutte le operazioni bancarie, una banca che ha la sua centralità in Este ma che potrà fare da testa di ponte per una incisiva azione di sviluppo nei comuni limitrofi, quali Monselice, al fine di valutare un futuro inse-diamento. Parliamo dunque a pieno titolo di crescita sul territorio.Di fatto anche il Centro Servizi è frutto di una crescita aziendale.Il Centro Servizi doveva per forza essere accompagnato da una crescita aziendale. All’inizio del progetto la Banca impiegava il 48% della raccolta, oggi siamo al 78%; in questi sei anni sono stati raggiunti importanti risultati economici, elemento indispensabile per un vero sostegno dell’investimento; ecco, credo che questa voglia dire una politica di sviluppo d’impresa e di attenzione al terri-torio. Mettiamo insieme questi numeri, la necessità di essere pronti a seguire un mer-cato in evoluzione, il superamento di una certa soglia strategica ed ecco che il Centro Servizi diventa una scelta non rinviabile, direi obbligatoria. Ritengo inoltre altrettan-to importante il miglioramento progressivo dell’organizzazione della Banca, del presidio e della valutazione dei rischi connessi alla nostra attività, riconducendo a valori normali indici che avevano evidenziato elementi di criticità. La recente visita ispettiva di Banca d’Italia ha confermato tutto questo, con il ridimensionando dell’handicap patrimoniale di quattro punti e mezzo provenienti dalla precedente gestione. Tutto questo grazie all’impegno profuso da tutta la struttura a cui va un sincero ringraziamento ma soprat-tutto alla lungimiranza strategica di un Con-siglio di Amministrazione che ha saputo dare con competenza in questi anni il massimo apporto e serenità operativa.

C’è un fattore che emerge ulteriormente?Ritengo molto importante il fatto di esserci sintonizzati sulle necessità del territorio e contribuire ad una maggiore qualità della vita come scelta di finanziare con piani ventennali

l’installazione del fotovoltaico, pulito, sicu-ro, economico. Così a Castelbaldo, alla locale cooperativa frutticola, con il risanamento delle coperture e la messa in funzione di un impianto da 300 kw. Così a Piacenza d’Adige e a Sant’Urbano con un finanziamento a questi comuni che adotteranno il fotovol-taico sui loro territori con una progressiva eliminazione di anidride carbonica per la produzione di energia e riscaldamento ad uso civile. La concretezza delle nostre scelte è ulteriormente dimostrata dal fatto che lo stesso Centro Servizi è fotovoltaizzato fino a 63 kw che vogliono dire il 60% del fabbisogno.“Sembra tutto fatto ma sicuramente ci sa-ranno degli obiettivi futuri”.La sfida più impegnativa è sicuramente quel-la di uscire da questo difficile momoento economico e fnanziario. È nostro compito accompagnare i nostri Soci, le nostre famiglie e le nostre aziende al di là di questa crisi per contribuire ancor di più allo sviluppo del nostro territorio ed essere sempre più punto di riferimento per la nostra comunità.Appartenere alla Banca Atestina, esserne socio e cliente sarà sempre di più motivo di orgoglio.

Riccardo Monaco

I vicedirettori Giorgio Gradin e Giorgio Scapin

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8Il format del Centro Servizi della Banca Atestina di Credito Cooperativo, collocazione, funzioni, struttura, dimensioni, ovvero tutta la logica di un progetto che viene da lontano…

Un cuore tutto nuovo

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È lo snodo fondamentale nella vita della Banca Atestina di Credito Cooperativo il nuovo Centro Servizi di via Brunelli ad Este: sorge alle porte di quella che ormai a tutti gli effetti deve essere considerata la Cittadella dei Servizi di Este e dell’Esten-se, con gli uffici delle istituzioni e delle associazioni di categoria, con due pregi di conto, l’accorpamento di servizi ammi-nistrativi in un’area di facile accesso e la rivitalizzazione di un’area, quella dell’ex-Zuccherificio, richiamata a nuova vita e non più relegata ad un ruolo periferico rispetto al centro cittadino. Per la Banca Atestina si tratta della realizzazione di un progetto sentito come irrinunciabile fin dalla sua nascita all’inizio del corrente decennio, la necessità cioè di accorpare in una struttura che prima non c’era tutte le funzioni che la banca esercitava sparse in tutto il territorio di competenza, uffici e personale che, per quanto efficacemente in rete, restavano comunque frazionati su varie sedi e che richiedevano uno sforzo di

coordinazione supplementare rispetto al normale funzionamento della banca, senza contare le necessità degli utenti, alle quali gli organi dirigenti della banca hanno volu-to dare una risposta. Ci sono voluti alcuni anni, ma oggi il Centro Servizi con i suoi 2900 mq di superficie coperta oltre a 700 mq di terrazza praticabile ne è la risposta: i suoi quattro piani (uno interrato e tre in superficie), ospitano presidenza, direzione, amministrazione, organizzazione e svilup-po, finanza, training, fidi e operazioni, filiale (il Centro è uno sportello a tutti gli effetti, con tutte le operazioni di banca) e archivio. Sono state dedicate due sale a due grandi presidenti del passato che hanno lasciato segni indelebili nella costruzione del nostro Istituto: Stellio Gastaldo e Gino Galante. All’esterno si estende un parcheggio di 71 posti auto oltre a posti per cicli e motocli-cli e comprende una piazza pavimentata in porfido di 625 mq.L’impatto visivo è armoniosamente diviso fra due tonalità di

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arancio e grigio scuro,sobrio ed elegante. In perfetto accordo con una delle linee di sviluppo della Banca, fortemente impe-gnata sul versante del potenziamento del fotovoltaico sul territorio di competenza, il Centro Servizi è alimentato proprio da questa fonte alternativa per un buon 60% del suo intero fabbisogno.

Inoltre tutti i parametri costruttivi e in-frastrutturali anticipano addirittura le normative europee che entreranno in vi-gore solo nel 2010. Un esempio perfetto di accorpamento funzionale, dunque, ma non per questo si deve pensare che le filiali sul territorio debbano diventare rami secchi destinati a cadere; il Centro Servizi porta nuova linfa anche alle sedi storiche della Banca Atestina, che manterranno le loro funzioni di sportello ma che diventeranno anche centri di studio, socializzazione, attività per il tempo libero e per la qualità della vita, vista la cubatura che si renderà disponibile con il trasferimento delle fun-zioni di ufficio in via Brunelli. E qui emerge un altro dei motivi di importanza del Centro Servizi, la sua collocazione, a ridosso dei più recenti assi viari (la nuova regionale), fuori dal centro di Este ma comunque vi-cinissima, posta in un contesto di servizi e logistica assolutamente strategico per la sua concentrazione di riferimenti istituzio-nali e professionali. Il Centro Servizi come scelta di fondo viene da lontano e vuole portare lontano, oltre a semplificare e ottimizzare la vita della Banca e dei Soci, si propone anche come strumento di espansione della Banca stes-sa, punta avanzata della sua crescita in direzione nord, vale a dire Monselice, la direzione che ad oggi non era stata ancora esplorata. Da ultimo, ma non meno importante, il Centro Servizi è destinato ad essere il luo-go di incontro dei Soci, una sorta di casa aperta, la loro domus in cui incontrarsi, riconoscersi, crescere insieme.

Project Management e Progetti Impianti-stici:Sinergo Project S.r.l. (Project management)Ing. Angelo Peruzza (Involucro architettonico)HT Engineering S.r.l. (Impianti meccanici)Sting S.r.l. (Impianti elettrici speciali)

Progetto Architettonico e Strutturale:Work system S.r.l. (Progetto architettonico)D.F.G. Ingegneria S.r.l. (Progetto strutturale)

Piano Terra

Primo piano

Secondo piano

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Le solide radici

Le BCC a sostegno di imprese e famiglie, soprattutto oggi.

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Il Credito Cooperativo anche in periodi particolari come questo non ha mai ces-sato di promuovere iniziative per aiutare l’economia del territorio, con interventi a favore di famiglie e imprese.Questa attività è stata riconosciuta anche dal Ministro dell’Economia Giulio Tre-monti, il quale, nel corso di una riunione dell’Ecofin ha dichiarato:” Segnalo che le Banche di Credito Cooperativo hanno aumentato il loro finanziamento alle im-prese, specie le piccole e le medie, di oltre il 14%.”A livello europeo, il segretario dell’Asso-ciazione europea delle Banche Coopera-tive, Hervè Guider ha affermato che le BCC non hanno ridotto la loro offerta di credito alle Pmi dato che assicurano alla controparte imprenditoriale partner re-sponsabili ed affidabili, contribuendo alla stabilità del mercato finanziario europeo ed al finanziamento delle economie locali.A novembre 2008 il sistema delle Bcc ha aumentato su base annua del 14 % i finan-ziamenti alle imprese.In un articolo apparso sul “Corriere della Sera” del 3 febbraio scorso, intitolato “Il localismo che fa bene”, di Giuseppe De Rita, segretario generale del Censis, le BCC sono state citate quale esempio di banche locali che danno fiato al mondo delle imprese, dato che hanno aumenta-to gli impieghi, contro la rigidità un po’ egoistica delle grandi banche nazionali.Non possiamo non rilevare con soddisfa-zione che le BCC, nonostante la difficile congiuntura, continuano a riscuotere la fiducia della clientela.Vi è una maggiore propensione della clien-tela ad avvicinarsi alla banca locale della

porta accanto e la crescente capacità della banca del territorio ad intercettare la fidu-cia che le turbolenze finanziarie tendono a spostare sulle banche meglio conosciute e più radicate nel territorio.Le BCC costituiscono una buona sponda per l’economia del territorio, come atte-sta la crescita dei conti correnti di nuova apertura(12,4%), nettamente superiore al resto del sistema bancario(8,9%).È proprio in questo momento di crisi gene-ralizzata che le BCC, in quanto portatrici di valori come la solidarietà e la democrazia economica, rappresentano un modello di riferimento, uno stile operativo sul quale porre le basi per una ripresa duratura.

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La Banca Atestina ha siglato un accordo per poter offrire ai propri clienti che richiedono un mutuo ipotecario o un pre-stito personale una copertura assicurativa che garantisca serenità nel far fronte ad una serie di imprevisti o difficoltà che potrebbero compromettere la capacità di rimborso del finanziamento. Tale polizza denominata “C.P.I. (= Creditor Protection Insurance) Prestiti Personali e Mutui” nasce da Assurant Solutions, una

Assurant SolutionPolizza “C.P.I. Prestiti Personali e Mutui”

società del Gruppo Assurant, Compagnia leader in questa tipologia di prodotti.

CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI

CPI Prestiti Personali è un programma assicurativo completo che prevede per tutti gli assicurati, di età compresa tra i 20 ed i 65 anni, le coperture per decesso ed invalidità permanente a seguito di ma-lattia ed infortunio col limite massimo di

Un aiuto per pagare il mutuo: la banca ti “copre” le rate.

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Euro 40.000,00 ed una terza garanzia stretta-mente legata allo stato occupazionale dell’as-sicurato al momento del sinistro e precisa-mente: è operante la garanzia di diaria per “perdita involontaria del posto di lavoro” per i lavoratori a tempo indeterminato del set-tore privato, una diaria per “inabilità totale al lavoro” per i lavoratori autonomi, lavoratori atipici e lavoratori dipendenti del settore pubblico e per i pensionati o inattivi la polizza prevede una diaria per ricovero ospedaliero. Il limite della diaria mensile, per ciascuna delle tre garanzie sopra elencate, è stret-tamente collegato all’importo della rata del prestito e non può essere superiore ad Euro 1.500,00. Tale diaria può essere corrisposta per 12 mesi consecutivi, con una franchigia di 30 gg., e per un massimo di 36 mesi nell’arco del periodo di operatività della copertura assicurativa che può essere prestata sino a 10 anni.

CPI Mutui è un programma assicurativo completo che prevede per tutti gli assi-curati, di età compresa tra i 20 ed i 65 anni, le coperture per decesso ed inva-lidità permanente a seguito di malattia ed infortunio col limite massimo di Euro 400.000,00 (elevabile ad Euro 600.000,00 per mutui cointestati, col limite di Euro 300.000,00 per ciascun assicurato) ed una terza garanzia strettamente legata allo stato occupazionale dell’assicurato al momento del sinistro e precisamente: è operante la garanzia di diaria per “per-dita involontaria del posto di lavoro” per i lavoratori a tempo indeterminato del settore privato, una diaria per “inabilità

totale al lavoro” per i lavoratori autonomi, lavoratori atipici e lavoratori dipendenti del settore pubblico e per i pensionati o inattivi la polizza prevede una diaria per ricovero ospedaliero. Il limite della diaria mensile, per ciascuna delle tre garanzie sopra elencate, è stret-tamente collegato all’importo della rata del prestito e non può essere superiore ad Euro 2.000,00. Tale diaria può essere corrisposta per 12 mesi consecutivi, con una franchigia di 30 gg., e per un massimo di 36 mesi nell’arco del periodo di operatività della copertura assicurativa che può essere prestata sino a 10 anni.

Principali esclusioni: le garanzie prestate nelle polizze “CPI Prestiti Personali” e “CPI Mutui” non intervengono per malattie ed invalidità pregresse, malattie tropicali ed endemiche, HIV, guerra, terrorismo, inci-dente di volo, attività sportive pericolose. È previsto inoltre un periodo di assenza di copertura assicurativa di 2 anni per deces-so a seguito di suicidio, e relativamente alla garanzia per “perdita d’impiego” è esclusa l’attività svolta per meno di 6 mesi continuativi, la quiescenza, la cassa integrazione, il licenziamento dovuto per giusta causa, motivi disciplinari o profes-sionali ed il licenziamento tra congiunti.

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Dalla Banca Atestina di Credito Cooperativo finanziamenti mirati per impianti di energia pulita.

Fotovoltaico? Sì, grazie.Speciale

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ESTE. È massimo l’impegno della Banca Atestina per lo sviluppo dell’energia pulita nella Bassa Padovana. I finanziamenti per l’installazione dei pannelli fotovoltaici sono già alcune decine e in futuro il ricorso a questa forma di produzione di energia elettrica sarà ancora maggiore.Un modulo fotovoltaico è un dispositivo in grado di convertire l’energia solare di-rettamente in energia elettrica mediante effetto fotovoltaico ed è impiegato come generatore di corrente quasi puro in un impianto fotovoltaico. Può essere esteticamente simile al pan-nello solare termico, ma ha scopo e fun-zionamento profondamente differenti. In pratica, posizionando i pannelli sul tetto si produce energia elettrica in casa e si ha quindi la possibilità di azzerare la bolletta elettrica e di rivendere all’Enel l’energia in surplus. Ovviamente la realizzazione di un impianto ha costi importanti che in un primo momento scoraggiano parecchie famiglie. È a questo punto che interviene la Banca Atestina con un Piano di Finan-ziamento pluridecennale. Associandolo al

Conto Energia dello Stato la spesa della famiglia è praticamente azzerata: è sufficiente far funzionare l’impianto per i tempi stabiliti e le preoccupazioni son fini-te: i pannelli si pagano da soli. Per saperne di più basta recarsi in banca e richiedere una consulenza. L’impegno dell’Atestina è già partito, sia a favore di molti privati, che hanno installato i pannelli sul tetto di casa, sia per importanti aziende. Tra que-ste la Cooperativa della Frutta di Castel-baldo dove è stato inaugurato di recente il più grande impianto fotovoltaico del Veneto. La potenza totale dell’impianto è di 280,56 kw che servono, in parte, a far funzionare i potenti frigoriferi della coop. Dove vengono refrigerati autotreni carichi di frutta. A Castelbaldo sono stati usati 1.336 pannelli in silicio di ultima genera-zione e il risparmio di CO2 rispetto alla produzione di energia da fonti fossili è di 159,3 chilogrammi all’anno. La produzione stimata di energia all’anno è di circa 300 kw. Con il problema crescente delle fonti energetiche il futuro del fotovoltaico non potrà che essere roseo.

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Piccoli risparmi per crescite future

Un piano di accumulo per trasformare i “soldi piccoli” in rendite interessanti.

La fiducia che piccoli e grandi investitori ri-servano al settore finanziario è stata messa a dura prova in questo periodo dalla situazione economico – finanziaria che ha coivolto tutti i mercati mondiali dall’estate 2007.In molti preferiscono quindi mantenere i pro-pri guadagni e risparmi al riparo da prodotti che talvolta possono sembrare non immediati o di difficile comprensione.Nonostante tutto, ci sono numerose oppor-tunità di investimento come ad esempio lo strumento del Pac(Piano di Accumulo Capi-tale) che permette di investire e mettere da parte piccole somme di denaro che possono trasformarsi nel tempo in discreti capitali, da utilizzare come ciascuno ritiene più op-portuno (costruirsi una rendita, integrare la pensione, creare una somma per i figli per

frequentare l’università).Il Pac non ha limiti, generalmente non si sceglie una scadenza (ma si può liberamente determinare già in partenza qualora lo si desiderasse), si può sospendere o estinguere in qualsiasi momento.L’obiettivo principale del Pac è di ridurre il rischio di entrata sul mercato dato che si acquistano periodicamente un certo numero di quote del fondo del comparto prescelto, corrispondenti alla cifra che si va a versare automaticamente, in momenti in cui i mer-cati possono andare bene, non prevedendo eventualmente futuri ribassi, i quali saranno comunque compensati dall’acquisto di un numero maggiore di quote corrispondenti alla medesima cifra versata.Nel tempo questo tipo di prodotto, può es-sere ritenuto una fra i migliori in termini di rischio/rendimento.L’orizzonte temporale di questa forma di investimento è pari almeno a 5 anni, pur essendo sospendibile o estinguibile in ogni momento. Al momento della sottoscrizione del Pac è opportuno essere consigliati dal proprio referente di agenzia per scegliere insieme, in base alle proprie esigenze spe-cifiche e capacità di risparmio, l’ammontare e la periodicità più adatti.La nostra Banca ha deciso di non applicare spese ulteriori al momento dell’addebito del rid automatico sul conto corrente.In ogni filiale della Banca è possibile consul-tare il prospetto informativo e semplificato di questo prodotto, informandosi tranquil-lamente su tutte le sue caratteristiche specifiche.

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È quasi trascorso un anno dall’inizio dell’attività della nostra società di Mutuo Soccorso “Crescere Insieme” ed è già tempo, quindi, per comin-ciare a stilare il bilancio del primo anno. Come sape-

te, il battesimo della nostra “Mutua” ha visto la sua ufficializzazione con l’assemblea dei soci della Banca Atestina il 25 maggio 2008. Da quel momento hanno cominciato ad affluire le prime adesioni che, ad oggi, hanno raggiunto e superato il numero di mille, permettendoci così di centrare l’ambizioso obiettivo nel primo anno di attività.L’ottimo risultato è stato reso possibile gra-zie al costante impegno e alla passione dei collaboratori di “Crescere Insieme”, di tutta la struttura bancaria e al grande entusiasmo con il quale Voi Soci avete accolto la nascita di “Crescere Insieme”. Le iniziative, sviluppate fin dal primo momento, oltre ai servizi colle-gati all’utilizzo della carta Mutuasalus®, sono già tutte operative. Da subito è stata attivata la possibilità di accedere a diarie sui ricoveri ospedalieri, rimborsi su visite mediche specia-listiche, terapie, esami ed accertamenti dia-gnostici, cure termali, il tutto presso strutture convenzionate con “Crescere Insieme”. Un lu-singhiero successo hanno avuto i sussidi erogati a favore delle famiglie, quali i contribuiti per la nascita di un figlio, per le iscrizioni al primo anno delle scuole dell’obbligo e per l’acquisto di libri e materiale scolastico. Un’altra forte iniziativa, che ha contraddistinto la fase finale dello scorso anno a partire dal 6 novembre

2008 (giornata dedicata alla nostra Mutua) e tuttora in fase di realizzazione, è stata la campagna di prevenzione “Check-up”. L’inizia-tiva offriva a tutti i soci di “Crescere Insieme” iscritti entro il 31 dicembre 2008 la possibilità di usufruire gratuitamente di uno dei quattro screening proposti e di effettuare i rimanenti ad un costo ridotto. Il successo ottenuto da quest’ultima campagna di prevenzione medica è stato notevole, tanto che circa cinquecento dei nostri Soci hanno richiesto di aderire. Il prossimo obiettivo che abbiamo intenzione di raggiungere è quello di siglare una conven-zione con l’ULSS locale, al fine di riuscire ad offrire ai nostri Soci un ventaglio di soggetti convenzionati ancora più ampio, cui potersi rivolgere. Con questo spirito, ci prepariamo ad affrontare un’importante scadenza per “Cre-scere Insieme”, che maturerà entro il prossimo mese di giugno: è previsto, infatti, il rinnovo delle cariche sociali con la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, dal momento che lo stesso ha avuto un primo mandato limitato ad un anno per farne coincidere la scadenza con il rinnovo delle cariche sociali di Banca Atestina, che di “Crescere Insieme” è il Socio sostenitore. Tra i compiti del Consiglio di Amministrazione ci sarà sicuramente quello di portare avanti, consolidandole, le iniziative fin qui sviluppate, per dare nel tempo garanzie di affidabilità e di continuità a tutti i nostri Soci ed ai nuovi che vorranno aderire, oltre a quello di realizzare sempre nuove proposte, nella speranza che possano essere accolte favorevolmente da tutti Voi.

Donato PomaroPresidente di “Crescere Insieme” Società di

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“Crescere Insieme” anno primo

Lusinghiera risposta dei Soci al lancio della Società di Mutuo Soccorso.

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Una filiale alla volta.

La filiale di Villa Estense, aperta il 23/12/1993, si trova ubicata nella zona centrale del paese, vicino alla Chiesa ed in prossimità del Municipio.Il suo bacino d’utenza copre un’area compresa tra i comuni di Villa Estense, Barbona, Granze, Solesino, Vescovana, Vi-ghizzolo d’Este, Sant’ Elena e la frazione di Deserto d’Este.Il responsabile di filiale è Andrea Leonini che si avvale della collaborazione del vice direttore, Roberto Mameli e di Azzurra Sarain.Obiettivo principe della squadra è quello di un rapporto costante con i soci ed i clienti, attraverso una consulenza comple-ta, improntata sulla massima trasparenza ed affidabilità.Gli ambienti sono stati oggetto di recente ampliamento, creando spazi ancor più accoglienti per la clientela, mirando a garantirne maggiore sicurezza e privacy.È dotata di bancomat, cassa continua e cassette di sicurezza per fornire un servi-zio completo alla clientela.Alcuni dati: al 31 marzo 2009 i rapporti in essere (conti correnti e depositi a rispar-mio) sono circa 1.300 con una raccolta complessiva di quasi 33,5 milioni di Euro.Gli impieghi, invece, ammontano a 14,5 milioni di Euro.

La filiale di Villa rappresenta in termini percentuali il 7% della raccolta e il 5% de-gli impieghi dei volumi totali della Banca Atestina.Filiale in continua espansione (nonostante la presenza da epoca precedente sulla piazza di un altro Istituto bancario), ha sempre sostenuto le nuove attività pro-duttive del paese, vedi la zona artigianale in pieno sviluppo.Numerosi i rapporti con le attività produt-

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Localetive della piazza locale, sia del settore primario e secondario, sia dei servizi.Paese dalle lunghe e radicate tradizioni, molto attivo nel campo sociale ed in que-sto sostenuto anche dalla Banca Atestina che si rende promotrice di numerose ini-ziative (tra le quali quelle a favore della banda cittadina, della pro-loco e dell’asilo nido).Gli abitanti della ridente cittadina sono 2.434 (dati ISTAT al 01/01/2008). Il co-mune si estende su una superficie di 16,01 km2 con una densità di 152 abitanti/km2 .Villa risultava abitata già prima dell’epo-ca romana ma decadde con le invasioni barbariche. Con Azzi II d’Este si assistette alla rinascita del Paese: con il matrimo-nio contratto con Cunizza d’Altdorf di-venne proprietario della “corte Elesina” che comprendeva i comuni di Granze, Sant’Elena, Vescovana e Villa di Villa di-venuta poi Villa Estense.Quindi, una cittadina dalla storia impor-tante ed una filiale che guarda al futuro.

Silvia Rossato

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Il percorso musealeLa visita si snoda attraverso undici sale ini-ziando dal primo piano.Di seguito saranno brevemente illustrati i percorsi più interessanti sia all’interno della sezione preromana (Sale I – V), sia all’interno di quella romana (Sale VI – X).Nella prima sala sono raccolti reperti a par-tire dall’Eneolitico (III millennio a.C.) fino all’Età del bronzo ed alla primissima Età del

Este “Museo Nazionale Atestino“ ...dove eravamo rimasti

Un museo alla voltaferro (IX secolo a.C.).Notevoli i manufatti litici e ceramici e i numerosi vasi d’argilla di forma varia e d’impasto rossastro.La seconda sala è dedicata agli abitati dell’Età del ferro della città e del suo terri-torio; raccoglie fibule in bronzo ed in ferro semi-lavorato, strumenti per la tessitura, vasi fittili. Moltissimi in questa sala gli esem-pi di vasellame da cucina e da tavola. Nella terza sala, dedicata agli antichi culti funerari, sono raccolti i reperti relativi alle principali necropoli atestine dei secoli IX-III a.C. Il percorso si snoda attraverso una set-tantina di corredi tombali.Il manufatto più pregievole qui conservato è la situla bronzea “ Benvenuti “, databile al 600 a.C. circa; si tratta di una coppa in bronzo sbalzata e cesellata con rappresenta-zioni zoomorfiche e scene di vita quotidiana.La quarta sala raccoglie gli ex-voto prove-nienti dai luoghi di culto di Este, il più impor-

Cult

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Culturaletante dei quali sorgeva lungo il corso dell’Adige ed era dedicato alla Dea Reitia, divinità sanan-te.La quinta sala

espone i più recenti rinvenimenti pre-romani nel Veneto.Nella sesta sala, la prima della sezione ro-mana è documentata la romanizzazione del territorio attraverso la raccolta di documenti archeologici , epigrafici e linguistici. Oltre a questo, bei corredi tombali con eleganti gioielli in argento e una grande quantità di ceramiche grigie.Il materiale della sala settima è principal-mente composto da iscrizioni pubbliche nominanti le persone che ricoprivano deter-minate cariche.La sala ottava è dedicata alle necropoli e i monumenti funerari sono presentati suddi-visi per tipo (inumazione o incinerazione) e per forma (ad ara, a edicola, a lastra, a sarcofago ecc.).Nelle sale nona e decima sono esposti gli oggetti legati alle attività domestiche ed economiche, oltre a gioielli e a quanto era in uso per la cura e per l’abbellimento della persona.La visita al Museo si conclude nella sala undicesima, dove è raccolto materiale databile ad epoche assai più recenti, alto-medioevale, medioevale e rinascimentale, proveniente da edifici demoliti.Per chi volesse saperne di più, esistono ben tre tipi di guide a stampa, a diversi livelli di approfondimento, di cui una dedicata ai ragazzi.

“Il Museo Nazionale Atestino di Este a cura di Anna Maria Chieco Bianchi, Padova 1985”.“Museo Nazionale Atestino, Este a cura di Anna Maria Chieco Bianchi, Roma 1999”“Il Museo Nazionale Atestino a cura di F. Randi, L. Tramarollo, Padova 1999”.

Diego Paluan

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Taccuino di viaggio

Per la seconda metà del 2009 sono state orga-nizzate, dalla Banca Atestina, gite e viaggi il cui programma dettagliato è stato divulgato verso la fine del mese di febbraio.Con questo spazio si vuole solo dare un “memo” invitando i Soci ed i Clienti che desiderassero partecipare alle nostre inizia-tive sociali ad avvicinarsi alla Filiale, di loro competenza, per coprire gli ultimi spazi a disposizione.Sono state previste tre “Gite di Giornata”:Domenica 28 Giugno, la tradizionale gita Sociale aperta gratuitamente a tutti i Soci, destinazione la città ed il lago di Como. Nel viaggio di ritorno sosta serale nell’azianda Agricola Cantine Boschi.Sabato 11 Luglio, Arena di Verona, con una serata di lirica di alto livello, “Il Barbiere di Siviglia”.Sabato 15 Agosto, ferragosto sul massiccio del Brenta, una escursione giornaliera fra il Rifugio “Al Cacciatore” ed il Rifugio “Agostini”.Tre viaggi di fine settimana :“La Biciclettata” 4 e 5 Luglio, sabato escur-sione in bicicletta da San Candido a Lienz e domenica sul Gruppo delle Tofane a Cortina d’Ampezzo.“Speciale Umbria”, 21.22.23 Agosto, con le meraviglie di Assisi, le rimiscenze storiche di Perugia e le gemme culturali di Todi, Spoleto, Spello e Foligno.“Monaco ed i Castelli Bavaresi”, 5 e 6 settem-bre, visite guidate e cena in birreria con tanto folclore tedesco.Tre viaggi speciali, con escursioni e programmi particolari :“La Crociera” nella Grecia classica con Costa Crociere, otto giorni da sabato 13 a sabato 20 giugno. Un viaggio indimenticabile, una occa-sione unica per assaporare questa stupenda

Gite e Viaggi dell’anno 2009

avventura sul Mediterraneo.“Lisbona – Isola di Porto Santo – Isola di Madei-ra” otto giorni da sabato 25 Luglio a sabato 1° agosto. Un unico viaggio che unisce tre perle turistiche del Portogallo.La stupenda Lisbona con tutto il suo circonda-rio storico e religioso. Le spiagge fantastiche e romantiche dell’Isola di Porto Santo e le favolose scogliere dell’Isola di Madeira.“ Parigi”, un viaggio intenso e ricco di emo-zioni nella capitale francese.Cinque giorni da mercoledì 26 a domenica 30 agosto, mattino, pomeriggio e sera una escursione continua fra le bellezze storiche ed artistiche della città di Parigi.Buon Viaggio.

Maurizio Lollo

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Una vita spesa in mezzo ai gio-vani per i giovani, per il loro futuro, rievocando in nostro passato ricco di arte, tradi-zione e cultura, trasmettendo ed infondendo valori assoluti. Ecco riassunti trent’anni de-dicati alla propria bandiera ed ai suoi colori, il grigio ed il rosso con un solo motto in mente: “chi si affatica in un tendere perenne costui lo pos-siamo salvare.

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Trent’anni di storia della bandiera vissuti personalmente fin dal primo istante.Era infatti il 1979 quando quasi per gioco iniziò una passione che tutt’ora mi coinvol-ge. All’inizio non fu certamente facile ma con la filosofia del “chi fa da sé fa per tre”, sempre con le maniche ben rimboccate, con tanta pazienza e buona volontà sono riuscito a mettere insieme nel tempo una realtà che oggi è conosciuta con il nome di Associazione Musici e Sbandieratori di S.Margherita d’Adige.Attualmente conta ben 80 tesserati, di questi, due sono diversamente abili. Perfettamente integrati nel contesto del gruppo, svolgono ruoli ben precisi e ap-prezzati da tutti.Un settore giovanile di una trentina di under 15 seguiti nelle loro imprese dai loro genitori (i nostri fans) che in mille maniere si prodigano per farli riuscire, accompagnandoli ed incoraggiandoli lad-

Da trent’anni alfiere grigiorosso

dove si esibiscono.In trent’anni di attività sono quasi 600 i ragazzi e le ragazze che a vario titolo hanno fatto parte dell’Associazione.Un’Associazione che non fa mancare ai propri tesserati nulla di tutto ciò di cui hanno bisogno per portare avanti questa antica tradizione senza far spendere di tasca propria neanche un centesimo.Non sono i risultati agonistici che mi in-

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teressano, anche se sono di tutto rispetto quelli raggiunti, ma ciò che nel nostro territorio ed in particolare nel nostro comune sono riuscito a portare avanti, l’aggregazione sociale, cosa rarissima e quasi sconosciuta ai giorni nostri. Di una cosa sono certo e vado fiero, non per vantarmene ma perché lo dicono gli altri, la gente, tutti coloro che vedono il lavoro, l’impegno, il sacrificio che c’è die-tro questa mia passione: “Quanti ragazzi e quante ragazze ho levato dalle strade in trent’anni di passione”.Dallo scorso mese di gennaio inoltre sono stato investito della carica di consigliere Nazionale della Federazione Italiana Sban-dieratori, segno inequivocabile che quanto fatto per il mio comune di S.Margherita d’Adige può essere fatto a livello naziona-le, per me una grandissima soddisfazione.

Carlo Gaiofatto

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La nostra terra...

Se tutto el mondo al é paexePodemo pure dire che anca nojaltri ve-neti ghemo ee nostre tradission che ee sè ben spese

Provando se fa, e fasendo se impara.

De fare e de imparare un qualcossa che richiamasse i nostri e cari avi ghemo cussì pensàche con la loro sagessa e la loro umiltàpar ogni stagion i gavea i sò detti popo-lariche ancora desso i ne aiuta a capire el fredo e ea stagion dei temporali

A la festa de la Candelora de l’inverno semo fora,ma se piove o tira vento ‘nde l’inverno semo dentro.

Degli argomenti che pì ne intaressaDe sicuro quello del mangiar e bere ben, nojaltri veneti sèmo ‘na potensaGhemo quindi pensà Che ‘na bona torta ea sè sempre apressà.Se po’ ghè bevemo drìo anca un goto de queo bonPar festeggiare sarà bona ogni occasion

Silvia Rossato

Rubrica di tradizioni

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Pranzi e Cene di Natale 2008 Sabato 13 Dicembre, tre appuntamenti per la cena presso i ristoranti:Alla Nave di Masi, Al Passa Parola di Este e Alla Mandria di Ospedaletto Euganeo.Domenica 14 Dicembre, quattro appunta-menti per il pranzo presso i ristoranti:Alle Rose di Santa Maria d’Adige, all’Annun-ziata di Carceri, Al Beatrice di Este e Alla Busa di Noventa Vicentina. In tutti i ristoranti il passaggio del Presi-dente Fabrizio Gastaldo e del Direttore Riccardo Pasquali per lo scambio degli Au-guri Natalizi, sentito ed apprezzato anche il saluto di Donato Pomaro, in qualità di Presidente della Società di Mutuo Soccorso “Crescere Insieme”.In tutti i ristoranti la consegna delle “Targhe ricordo” ai Soci ottantenni e novantenni presenti:Armando Del Piccolo – Galileo Battistella – Antonio Raffagnato – Gusella Costantino – Livia Giuliato – Nello Zanei – Egidio Palu-na – Enio De Marchi – Lino Resente – Otello Rosina – Tarsilio Zullato – Giacomo Fin – Dino Businaro – Aldo Sartori.Con questa occasione ricordiamo anche i Soci ottantenni e novantenni che per motivi di salute non hanno potuto prendere parte ai festeggiamenti Natalizi:Elsa Simonetto – Fedele Cucco – Ivone Fra-casso – Zeno Fornasiero – Walter Vicenzetto – Pasquale Zogno – Dino Brunello – Graziella

Calore, simpatia e buona ta-vola. Positivi e apprezzati gli ap-puntamenti natalizi con cene e pranzi in sette ristoranti locali.

Casumaro – Adelina Scapin – Giuneo Vallese – Alibano Chiarello – Noemi Catan – Nerino Masiero – Ruggero Marchesi - Giovanni Gu-sella – Giuseppe Barbetta – Amalia Belluco – Annibale Goldin. Nel totale la partecipazione di oltre 1.350 Soci e Familiari ed importante il contributo personale di oltre trecento Soci a favore della “Città della Speranza”, fondazione impegnata nella lotta contro i tumori.

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