FANNO BENE ALLA LINEA? - Iader FABBRI · Ma se mangi in modo corretto tre volte al giorno e...

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www.starbene.it 31 starbene Per smaltire la pancetta, dobbiamo mangiare spes- so e distribuire le entrate giornaliere in più pasti: la conferma arriva da uno studio della Ohio State University, pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry, secondo il quale le fluttuazioni di insulina, che si verificano quando le pause fra un pasto e l’altro sono troppo lunghe, fanno ingras- sare. Ma non tutti la pensano allo stesso modo e, fra gli esperti, c’è chi non vede di buon occhio gli spuntini. Cerchiamo di fare chiarezza. Di sicuro aiutano chi è a dieta a non avere attacchi di fame. Ma c’è chi sostiene che inducono alla sedentarietà. Facciamo chiarezza di Francesca Soccorsi FANNO BENE ALLA LINEA? GLI SPUNTINI Jumpfoto

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Per smaltire la pancetta, dobbiamo mangiare spes-so e distribuire le entrate giornaliere in più pasti: la conferma arriva da uno studio della Ohio State University, pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry, secondo il quale le fluttuazioni di insulina, che si verificano quando le pause fra un pasto e l’altro sono troppo lunghe, fanno ingras-sare. Ma non tutti la pensano allo stesso modo e, fra gli esperti, c’è chi non vede di buon occhio gli spuntini. Cerchiamo di fare chiarezza. ➞

Di sicuro aiutano chi è a dieta a non avere attacchi di fame. Ma c’è chi

sostiene che inducono alla sedentarietà. Facciamo chiarezza

di Francesca Soccorsi

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Iader Fabbrifood coach e consulente

nutrizionale della Nazionale italiana di

ciclismoTel. 02-70300159

18 agostoore 13.30-15.30

LE RAGIONI DEL SÌ«I pasti meno abbondanti e più frequenti aiutano a mantenersi snelli e a non mettere su “ciccia”, soprattutto a livello addominale», spiega Iader Fabbri, food coach e Consulente Nutrizionale del-la Nazionale italiana di ciclismo. Il motivo? «Per digerire gli alimenti il nostro organismo utilizza energia. Più spesso mangi, dunque, maggiori so-no le calorie che bruci e meglio riesci a contrasta-re l’accumulo di adipe. Altro vantaggio: suddi-videndo l’apporto di proteine in più riprese, assimili meglio questi nutrienti, che hanno un elevato potere saziante, e tieni sotto controllo gli attacchi di fame. Inoltre, una migliore sintesi proteica favorisce il mantenimento della massa magra (ovvero dei muscoli); il che, a conti fatti, si traduce in un corpo più tonico, snello, agile e scattante». Sulla stessa lunghezza d’onda la dottoressa Carla Lertola, me-dico dietologo e ideatrice della Dieta Libera di Starbene: «Con due spuntini, uno al mattino e uno a metà pomeriggio, non arrivi a tavola affamata, così eviti di abbuffarti. Ricorda che ciascuno deve fornirti il 5% delle calorie giornaliere, come dire 90-100 se non fai molta attività fisica».

LE RAGIONI DEL NO«Troppi spuntini inducono alla sedentarietà e, dunque, ci fanno mettere su pancetta», sostiene il dottor Luca Speciani, medico e alimentarista. «È dimostrato, infatti, che una leggera fame attiva nell’organismo la produzione di una proteina, la Foxa 2, da cui dipende la voglia di fare moto. Questa sostanza si “spegne” dopo i pasti, perché viene inattivata dall’insulina, che si innalza per mantenere costan-te la quantità di zuccheri nel sangue. Quindi, è importante che nel corso della giornata ci siano momenti di “pace” per questo ormone. Inoltre mangiare troppo spesso riduce la quantità di glu-cagone, prodotto dal pancreas quando siamo in una condizione di digiuno protratto (4-6 ore) e in grado di “sciogliere” i grassi del tessuto adiposo. Facciamo un esempio: una prima colazione ab-bondante, a base di frutta fresca, cereali integra-li, yogurt e caffè, ti permette di “tirare” fino all’ora

SCEGLI LO SPUNTINO GIUSTO PER TE1 Calibralo bene: «Ti serve un mix di

carboidrati a basso indice glicemico ricchi di fibre (frutta, verdura e cereali integrali), proteine e grassi sani», nota Iader Fabbri. «Per esempio un sandwich con pomodoro, insalatina di stagione e tonno, oppure due cracker con rucola e parmigiano in scaglie o una manciata di frutta secca oleosa al naturale».

2Se preferisci i sapori dolci: «Via libera a una macedonia con fiocchi di

farro e yogurt bianco senza zuccheri aggiunti o a un po’ di ricotta con nocciole e miele, accompagnata da una spremuta di frutta fresca. Tutti alimenti che permettono di mantenere stabile la glicemia e in allenamento il metabolismo», aggiunge Fabbri.

3 No agli snack delle macchinette: «Sono quasi sempre ricchi di grassi

e zuccheri. Non vanno bene neppure le merende casalinghe. Una fetta di torta spesso supera i 100 grammi e apporta una quantità di calorie non appropriate per un semplice spuntino», conclude la dottoressa Carla Lertola.

di pranzo. Così, se mangi alle 8, alle 10 l’insulina torne-rà a livelli normali e, dalle 10 fino al pasto successivo, il glucagone ti consentirà di mobilizzare i grassi dagli adi-pociti. Se, invece, alle 10 introduci uno spuntino che richiede una digestione completa, l’azione del glucago-ne si interrompe e riparte quella dell’insulina, che ha come effetto immediato il blocco della lipolisi. Ovvero: addio dimagrimento».

COME ORIENTARSI? È chiaro che lo stile di vita gioca un ruolo determinante per capire quale sia la scelta più giusta per noi. Chi al mattino fa colazione molto presto, chi fa sport a livello agonistico (e su questo punto è d’accordo anche il dot-tor Speciani) può senza dubbio concedersi un paio di spuntini. Lo stesso vale per chi è a dieta: «Dovendo assumere meno calorie di quelle che gli servono, l’intro-duzione di piccole quantità di cibo a metà mattina e a metà pomeriggio permette di controllare meglio l’appe-tito e di resistere alle tentazioni», puntualizza la dotto-ressa Lertola. Ma se mangi in modo corretto tre volte al giorno e pratichi uno sport non im-pegnativo, non hai bisogno di spezzettare gli “approvvigionamenti”. «Se oltre a una colazione ricca, fai un pranzo sano e variato, con carboidrati inte-grali, proteine e tanti vegetali e una cena altrettanto equilibrata ma un po’ più leggera, ti accorgi che il corpo non ha bisogno di “centellinare” il carburante», precisa il dottor Speciani. «E quando la fame ha il sopravvento, meglio limitarsi a frutta e verdura fresche, che attraver-sano velocemente lo stomaco poiché sono ricche d’ac-qua e non provocano impennate di insulina».

La dieta delle 3 oreTra le star americane va per la maggiore: è stata ideata dal personal trainer delle dive Jorge Cruise. In pratica, tra un pasto e l’altro devono passare esattamente 180 minuti. Anche gli orari sono prestabiliti: prima colazione entro un’ora dal risveglio, cena tre ore prima di andare a dormire. In questo modo, si accelera il metabolismo e si riduce l’appetito e si arrivano a perdere fino a 900 g a settimana. Ogni pasto principale contiene circa 400 calorie (a cena è permesso un extra, cioè un dessert da 50 calorie), mentre per lo spuntino di metà mattina e la merenda del pomeriggio ne bastano 100. Ecco l’esempio di un menu-tipo:➔ ORE 8.00 COLAZIONE 2 fette di pane integrale con un po’ di miele e mezza banana➔ ORE 11.00 SPUNTINO 1 pesca e 5 mandorle➔ ORE 14.00 PRANZO pasta integrale con zucchine e insalata mista condita con olio extravergine d’oliva➔ ORE 17.00 MERENDA frullato di frutta di stagione➔ ORE 20.00 CENA carne o pesce alla brace con verdure a piacere, 1 cucchiaio di budino alla vaniglia con 3 fragole

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le calorie ideali per i tuoi spuntini (meglio se a base di frutta)

90-100