BERGAMOL’anima della cittàin 10 experience

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sempre pronti a lasciarsi stupire. Perchénulla è scontato a bergamo, ogni angolomerita uno sguardo nuovo, anche se giàlo si conosce. Così, per esempio, nellaCittà alta, l’intrico di portici, torri, viottolie botteghe artigiane non ha mai lo stes-so sapore. Lo scorcio inaspettato è sem-pre dietro l’angolo, in ogni momento, uncortile nascosto può dare accesso a unaltro luogo e a un altro tempo. È bellissi-mo perdersi, tra gli stretti vicoli medioe-vali, lasciarsi rapire dall’antica Torre Civi-ca, passeggiare nella rinascimentalePiazza Vecchia, tanto cara a Le Corbu-sier, che la definì la più bella piazza delmondo, o pranzare in un ristorante tipi-co, dove vanno i bergamaschi e non i tu-risti… ma bergamo, oltre ad ospitare lastoria e l’arte con i suoi palazzi, i suoimonumenti e le sue opere – all’accade-mia Carrara, nella Città bassa, si possonoammirare i capolavori di raffaello, Tizia-no e botticelli – è anche una destinazio-ne dinamica, aperta al nuovo. Per esem-pio, è sede del gameC, la galleria d’artemoderna e Contemporanea e di berga-mo Scienza, rassegna culturale che ognianno trasforma la città in un laboratorio

M aster meeting torna a parlaredella destinazione bergamo,con un focus dedicato al suo

appealing turistico, oggi in continua cre-scita, come dimostrano anche le recentirilevazioni Trademark sull’andamento delmercato alberghiero in città, che attesta-no, in generale, un aumento percentualesuperiore all’1%, con un ro pari a 66,7% (+1,5% rispetto al 2017) e un revPardi 88,17 euro (+1,0%).ai piedi delle Prealpi orobie, facilmenteaccessibile, grazie alla centralità della suaposizione e all’aeroporto di orio, hub in-ternazionale il cui andamento positivo siconferma strategico per il settore pro-duttivo territoriale – ha chiuso il 2017con la cifra record di 12 milioni e 300mila passeggeri – ma, allo stesso tempo,città protetta, racchiusa dalle sue antichemura veneziane, bergamo ha una dupliceanima: aperta, vocata all’accoglienza esegreta, radicata nelle sue antiche tradi-zioni. Un po’ come se l’antica cinta mura-ria, Patrimonio dell’Umanità, custodisseuno scrigno di tesori, non tutti immedia-tamente visibili, ma che vale la pena an-dare a scovare, meglio se con lentezza e

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Il decalogo-vademecum per vivere la destinazione da autenticobergamasco doc  di Giulia Broggi

archivio Foto Visitbergamo

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L’anima della cittàin 10 experienceL’anima della cittàin 10 experience

è autoctono, e promette un’experienceda vero bergamasco doc, che dalla cittàsi estende a tutto il territorio. Non di-mentichiamo che la destinazione è unameta perfetta anche per incentive, teambuilding e vacanze attive nella natura,con le sue magnifiche montagne alpine,dove sciare in inverno (ci sono oltre 400km di piste) e fare trekking ed equitazio-ne in estate, per esempio lungo Sentiero

del futuro tra conferenze, mostre, spet-tacoli e incontri con scienziati di fama in-ternazionale. ed è proprio il suo equili-brato dipanarsi tra storia e contempora-neità, tra tradizione e innovazione, a co-stituirne la chiave del successo come de-stinazione bleisure. Due anime che con-vivono anche nel sistema ricettivo, dovela qualità è allineata con gli standard in-ternazionali, ma il sapore dell’accoglienza

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La Piazza Vecchia. Situatanella parte alta dellacittà, per molti secoli èstata il centro dell’attivitàpolitica e civile diBergamo. Anticamenteera chiamata plateamagna nova

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delle orobie, o il Sentiero dei Fiori. e,poi, ci sono le valli, da sorvolare in para-pendio, le grotte e i fiumi, da attraversa-re facendo rafting e, ancora, i laghi conle loro pittoresche località come Loveree i borghi antichi, dove i bergamaschi so-no soliti trascorrere i weekend e le gitefuori porta. e sì, perché non si può assa-porare in tutta la sua pienezza questadestinazione senza sentirsi un po’ berga-maschi inside. È questo il segreto perscoprire il suo animus loci. ecco, allora,un decalogo-vademecum sulle cose dafare e da vedere per calarsi nel mooddella bergamo più autentica e tornare acasa con un ricordo, ma soprattutto, conun’emozione in più.

TOp 10 in BERGAMO1 La funicolareDa 120 anni le funicolari attraversano lemura di bergamo, collegando il centrocontemporaneo della città bassa al cuoremedioevale della città alta. Si sale e siscende in pochi minuti, ammaliati dal pa-norama, davvero unico!

2 Le Mura Venete, Patrimonio UnescoDisegnano l’inconfondibile skyline dibergamo e si snodano per ben 5 chilo-metri. Si suggerisce di percorrerle al tra-monto e di fermarsi a contemplare loscenario dagli spalti. e perché no, anchedi dare una sbirciata dai cannocchiali di-slocati lungo il percorso. Da non creder-ci, ma si vede persino milano!

3 L’Accademia CarraraIstituita a bergamo, nel 1796, per volon-tà di giacomo Carrara, come complessounico di Scuola di Pittura e Pinacoteca,nel corso di oltre duecento anni si è ar-

I portici della CappellaColleoni, opera

rinascimentale diGiovanni Antonio

Amadeo, nella piazza delDuomo di Bergamo alta,

accanto alla basilica diSanta Maria Maggiore.

Foto Fabrizio Novali

Accademia Carrara.Pinacoteca e Accademia

delle Belle Arti,custodisce raccolte di

opere importanti tra cuila più significativa

abbraccia il periodo cheva dal Rinascimento alla

fine dell’Ottocento

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ricchita grazie a lasciti importanti e oggiracchiude una delle più preziose collezio-ni di opere al mondo. Vi si possono am-mirare testimonianze di cinque secoli, icapolavori di Pisanello, Foppa, mante-gna, giovanni bellini, botticelli, bergo-gnone, raffaello, Tiziano, baschenis, Fragalgario, Tiepolo, Canaletto, Hayez ePiccio, Lotto e del grande ritrattista ber-gamasco moroni. Tra le novità c’è ancheuna straordinaria attribuzione ad andreamantegna: la resurrezione di Cristo da-tata al 1492-1493.

4 La MusicaTerra natale di Donizetti, bergamo faparte della ristretta rosa di città europee,insieme a Salisburgo (mozart), Pesaro(rossini) e Parma (Verdi), famose peraver dato i natali a grandi nomi della sto-ria della musica. Non a caso è stata elettaCapitale della musica. Un’esperienza nonperdere è la visita all’antica casa nataledel compositore sulle sue celebri note.

5 Le scaletteUn modo curioso di esplorare la città èandare su e giù per le scalette e i sentieriche portano al suo cuore verde, l’areaprotetta del Parco dei Colli. La fatica (chepoi fatica non è) sarà totalmente ripagatadalla vista di inaspettati e incantevoli an-goli.

6 Appuntamento con i Premi Nobelbergamo è celebre anche per la sua sta-gione di grandi eventi, tra cinema, musi-ca, arte e cultura, molti dei quali si am-bientano nella spettacolare cornice diPiazza Vecchia, all’occorrenza trasforma-ta in un giardino design. Un posto d’ono-re spetta senz’altro al Festival bergamo

Il Teatro Sociale, gioielloarchitettonico dell’800nascosto tra i palazzi divia Colleoni in Città Alta.Foto Fabrizio Novali

La funicolare San Vigilio,si prende da BergamoAlta vicino ai giardinipubblici. Foto F. Toschi

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Cocca Hotel - Royal Thai SpaUn’oasi di natura, relax e “Sanuk” in perfetto stile Thai, sul Lago d’IseoIn Thailandia esiste una parola che è un felice compendio del lifestyle dei suoi abi-tanti: Sanuk, termine in sé letteralmente intraducibile, proprio perché connaturatoall’animus loci di questo Paese incantevole, ma che può essere assimilato in sostan-za al concetto di autentica gioia di vivere. Dopotutto, gentilezza, ospitalità e ottimi-smo sono doti riconosciute dei thailandesi, così com’ è proverbiale il loro sorrisoche sembra accompagnarli in tutte le attività quotidiane, lavoro incluso, complice,

forse, la consapevolezza, ben radicata inquesta cultura, della preziosità di ognisingolo attimo fuggente… Tutte qualità,che, insieme alle atmosfere tipicamenteorientali, ispirate a un benessere olisticoe profondamente naturale, si ritrovano alCocca Hotel – royal Thai Spa, delizioso“cocoon” fuori porta ( è ad appena un’oradi strada da milano), adagiato sulle rivedel Lago di Iseo, a due passi dal borgomedievale di Sarnico. Inserito in un con-testo paesaggistico di straordinaria bel-lezza che invita al relax e al rispetto dellanatura, questo raffinato eco-hotel mettea disposizione 66 camere design e 8 sui-te, tra cui quattro griffate “riva”, il notobrand di imbarcazioni di Sarnico. alle ca-mere si aggiungono le belle sale meeting,

attrezzate e tutte con vista lago e due eccellenti ristoranti: il bela eta con cucinamediterranea e bajiarong con cucina thailandese. e poi c’è il fiore all’occhiello: laSpa, con personale rigorosamente thailandese, dove rigenerarsi attraverso antichirituali benessere. L’area, di oltre 1000 mq, comprende oltre a 15 cabine, biosauna,bagno turco, docce emozionali e cromoterapiche percorso Kneipp. e ci sono anchedue piscine, un’interna riscaldata e l’altra oudoor con solarium. Non manca, infine,un’offerta post congress e team building ricca di emozionanti experience sul territo-rio. Non c’è che l’imbarazzo della scelta tra escursioni nei dintorni, visite a cantine,realtà imprenditoriali d’eccellenza della zona e borghi antichi, crociere sul lago ecooking lesson. Tutto pensato e organizzato per un soggiorno bleisure&mice all’in-segna del vero “sanuk”. (www.coccahotel.com)

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Scienza, (da sabato 6 ottobre a domenica21 ottobre) kermesse unica che trasfor-ma la città in un laboratorio e che dà lapossibilità di stringere la mano a PremiNobel, e di conoscere in anteprima alcu-ne delle più strabilianti innovazioni delprossimo futuro.

7 Il Gelato alla stracciatella di MariannaForse non tutti sanno che il gelato allapanna con croccante di cioccolato fuso,tanto amato da adulti e bambini, è natoqui, per la precisione nella gelateria La

marianna, in Colle aperto. Una vera epropria istituzione per golosi. e una dolcetentazione che si vince solo cedendole.

8 Il Campanone dai cento rintocchiC’è un rituale che i bergamaschi doc co-noscono ormai da secoli: ogni sera alle10 in punto, in Piazza Vecchia, la grandecampana in cima alla torre civica suona100 rintocchi, in memoria dell’usanza diun tempo che serviva ad avvisare gli abi-tanti dell’imminente chiusura delle porte.Tutti, allora, in Piazza Vecchia per un tuf-fo corale nel Passato.

9 Le palle del ColleoniLa cultura popolare ha spesso una suasaggezza che si rivela nel quotidiano. Va-le, quindi, forse, la pena di dare retta allaraccomandazione delle nonne bergama-sche di “toccare le palle del Colleoni”!per ingraziarsi la Dea bendata. Sulla can-cellata della Cappella Colleoni c’è, infatti,uno stemma raffigurante i tre attribuitidel condottiero bartolomeo Colleoni, chesi dice, portino fortuna a chi li strofina.Crederci per provare.

10 Dal tramonto all’albaPrima di lasciare la città vi suggeriamo di

viverla almeno fino a notte, dal “tramon-to all’alba”. Tranquilli, qui non si incontre-ranno vampiri, ma solo happy hour inmusica, fra i locali tipici di Piazza Pontidadove assaporare cocktail e sfiziosi buffet,per poi proseguire la serata in uno deibar di borgo Santa Caterina, e conclude-re in discoteca o godendosi un concertolive. Passaggio obbligato in viale Vittorioemanuele II, il locale Le Iris, luogo dal re-spiro internazionale, regno dei cockail ol-tre che bistrot, e vero e proprio simbolodella città.

Last but not least... il GolfSport molto presente nel territorio ber-gamasco, affascinante per gli appassio-nati, sempre più attrattivo di iniziativepost congress o di empowerment peraziende e stakeholder. gli indirizzi: golfClub bergamo L’albenza (27 buche), golfClub ai Colli di bergamo (9 buche), VillaParadiso golf Club (18 buche).

Il Monumento dedicatoal grande maestroGaetano Donizetti.Al compositore, Bergamoha dedicato ancheil Teatro Comunale,la Biblioteca musicalee il Conservatorio.Foto D. Salvi

Le scalette di Bergamo,acciottolate efiancheggiate da muretti,sono tra le peculiarità piùbelle della città