Eq Schrodinger e Simmetria
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Fisica dei Solidi 2005/6
Simmetria traslazionale( )U rr
( )2ˆ
ˆ2
PU R
mH = +
r
Elettroni non-interagenti in un potenziale periodico
tale cheL’Hamiltoniana per un elettrone singolo in tale potenziale:
( ) ( )U r R U R con R vettore reticolo Bravais+ =r r rr
La soluzione è difficile perchè U(r) è complicato, tuttavia la simmetria ci viene in aiuto.
ˆˆ'
,
, ' :
ˆ
ˆ
iP RR
R
R
Consideriamo l operatore di traslazione T e poichè le
componenti del momento commutano, questi operatori per i valori
permessi di R commutano tra loro e con l Hamiltoniana
Autofunzioni di H autofunzioni di T
T
-=
®
rhg
r
r
r
r
ˆ† iP RR R
e C C costante da determinarey y y-= = =rhg
r r
Fisica dei Solidi 2005/6
Simmetria traslazionale
( )
( ) ( )
†
†
†
' " "
ˆ
ˆ
' " " ( )
ˆ
R
R R R
ik RR R R
iR
Operando con l autovettore bra r ed essendo
r r e r T r R si ha
r T r C r R C r
Operando con l autovettore bra k autofunzione del momento
k T k C e k C k
deve essere C e
y y
y y y y
y y y y-
-
= +ᄎ
= + =ᆴ
= =ᆴ
=
r
r r r
r rg
r r r
r
r
rr r r r
rr r r r
r
r r r r
0
0
. ' .
" ' " " ".
k R
k
ovvero k
Pertanto può avere sovrapposizione soltanto con un
singolo k Questo valore di k è usato per indicizzarel autofunzione
k è il vettore d onda di Bloch e k è il momento del cristallo
y
y
y
=
ᄍ
r rg
r
r
r r
r rh
Fisica dei Solidi 2005/6
Simmetria traslazionale
( )
( ) ( )
†
' ' ,
ˆ
,
ik RRnk nk nk nk nk
ik R
nk nk
Per un dato valore di k vi è ancora la possibilità di numerosi
autovalori dell energia descritti dall indice di banda n quindi
H e T e teorema di Bloch
ovvero r R e r si può definir
y e y y y
y y
= =
+ =
r rg
r r r r r r
r rg
r r
r
rr r ( ) ( )
( ) ( ) ( ) ( ).
ik r
nk nk
ik r
nk nk nk nk
e u r e r
da cui u r R u r e r e u r per tutti
gli R del reticolo di Bravais
y
y
-=
+ = =
r rg
r r
r rg
r r r r
r r
rr r r r
r
Gli elettroni si comportano come onde piane di ampiezza modulata dal reticolo
Fisica dei Solidi 2005/6
Hamiltoniana efficace
( ) ( ) ( ) ( ) ( )
( )
22 2
' .
,
ˆ ˆ0 22k
Grazie al teorema di Bloch l Ham originale si riduce ad una in cui
la soluzione non va più cercata su tutto il cristallo infatti
H H u r ik k u r U r u rm
Poichè u r è periodico la soluzione può essere limi
e y e←- = = - - + + =→r
r rhr r r rg
r
( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )( )
( ) ( )( )
:
ˆ ˆ
ˆ
'
ˆ
ik R
k k
ik R
tata ad una
singola cella unitaria, con le condizioni al contorno
u r u r R e n r u r n r R u r R
n r versore normale al bordo cella in r
ovvero in termini della funzione d onda
e r r R e
e n r
y y
= + = - + +
=
= +r rg
r r
r rg
r r r r rr r r r r rg g
r r
rr r
rrg ( ) ( ) ( )ˆ
k kr n r R r Ry y= - + +r r
r r rr r rg
Fisica dei Solidi 2005/6
Conteggio dei
3
1
1 2 3
1
'
.
0
( )
L indice k può assumere infiniti valori, tuttavia deve soddisfare alcune
restrizioni imposte dalle dimensioni finite del cristallo Nel caso
mgenerale k b con m M
M
il numero totale di punti reticolari è M M M
b
=
= ᆪ ᆪ¥ ll l l
l l
r
r r
rK 3
1 3
1 3
,
2 .
,
b sono vettori di reticolo reciproco legati ai vettori di reticolo
diretto a a dalle relazioni b a
I vettori b b descrivono il contorno di una cella primitiva nello
spazio reciproco mentre i k formano un reti
pdᄁ ᄁ=l l ll
r
rr r rK gr rK
r
1 2 3.
" int ,
".
colo molto fine di punti
all'interno della cella primitiva di numero pari a M M M
Il numero di dist i valori di k ammessi eguaglia il numero di
siti reticolari del reticolo di Bravais
r
kr
Fisica dei Solidi 2005/6
Densità degli stati
( )1 2 3
1 2 3 3 1
.
:
2
Utilizziamo per comodità la cella primitiva di Wigner - Seitz del
reticolo reciproco, detta o
Calcoliamo il volume di spazio reciproco associato a ciascun k
b b b
M M M a a a
pᄡ=
ᄡ
zona di Brillouin prima zona di Brillouinr
r r rg
r r rg( )
( )( ) ( )( )
( )3 31 2 1 2
2 1 2 3 1 2 3 1 2 3
2 2
,k k
k
esima
b b a a
M M M M M M a a a V
Per qualunque somma che deve essere svolta sugli stati k nella prima
zona di Brillouin si usa la relazione F V dk F
La densità degli stati nella n banda varrà
D
s
p pᄡ ᄡ= =ᅲ
ᄡ
←= →¥ r rr
r r r rg
r r rgr
r
( ) ( )n nkdke d e e←= -→
rr
Fisica dei Solidi 2005/6
Singolarità di Van Hove
( ) ( )
( ) ( ) ( ) ( )
1 ( )
2 2 12 2
n nk
kk k
k k
D dk Nel caso D tralasciando n diventa
dD dk
d dk d dk
e d e e
ee p d e e d e e
p e p e
←= - -→
= - = - =
r
r r
rPresenza di divergenze nella densità degli stati
( )
( )
( )
2
1 10
. 1
0 ( )
k
max
k max
k
dlinearmente per k e D
dk a k a
essendo C k a al bordo zona Nel caso D
dsolo in coincidenza con max o min di k bordo zona
dk
e p ep e e
e e p
ee
ᆴ ᆴ- -
- - - -
= -
: :
:
de/dk=0
singolarità in D
Fisica dei Solidi 2005/6
Singolarità di Van Hove
( )( )
( )
( ) ( ) ( )
( )
22,3
2
.
( .)
n d k
k
k k
k
n
D dk con d Questo integrale può essere
espresso come un integrale sulla superficie di energia
dConsideriamo che d infinitesimo
dintegrando in d s
quindi vedi fig D si ottiene
e d e ep
e e
q e e q e e ed e e e
e
e
= - =
=
- - - -- =
S
r
r
r r
r
r
ku sup.
molt. per distanza normale sup.
dividendo per d
e e
e
=←↑↑↑→
r
Nei casi 2-D e 3-D
Fisica dei Solidi 2005/6
Singolarità di Van Hove
ˆ .
ˆ,
( )
ˆ, ,
k kk dk k
k k
k dk k k k k k k
k k
normale sup. n Sia k un vettore tale che d
la distanza normale diventa dk n ma essendo anche
dk sviluppo di Taylor si ha dk
de in definitiva dk n
ee e e
e
e e e e e
ee
+
+
= = +
= + =
=
r r
r r r
r r
r r r r r r r r
r r
rr
r
rg
r rr rg g
rg r
( )( )
( )( )
.
2 2
2 2
.
n d dk
k k
Quindi l'integrale
dD dk
La densità degli stati è singolare tutte le volte che una superficie
contiene un punto per cui tutte le derivate rispetto a k si annullano
e d e eep p
e
S= - =r
r r
rr
r
Fisica dei Solidi 2005/6
Singolarità di Van Hove
2-D
3-D
Le singolarità di Van Hove si manifestano nelle densità di stati elettronici e vibrazionali e possono essere messe parzialmente in evidenza dagli esperimenti.
Fisica dei Solidi 2005/6
Teorema di Bloch: analisi di Fourier
( ):
, .
( ).
ik r R ik rEvidenza qualitativa e e una funzione può essere periodica
in R solo se lo sono allo stesso modo, i suoi coefficienti di Fourier
La condizione precedente equivale a k K vettore reticolo reciproco
+ =
=
r rr r rg g
r
r r
Riscrivendo l’eq. di Schroedinger nello spazio di Fourier è possibile semplificarne la complessità e trovarne semplici soluzioni numeriche.
Ipotesi: qualunque funzione periodica sul reticolo cristallino R presenta componenti di Fourier non nulle solo per vettori del reticolo reciproco K
Fisica dei Solidi 2005/6
Teorema di Bloch: analisi di Fourier
( )( ) ( )
( ) ( ) ( )
.
.
: :
, . .
iq r iq R iq r iq Rq
R Rcella unit
iq Rq
cella unit
Trasformata di Fourier di funzione periodica il potenziale U r
dr e U r dr e U r R e e U
dressendo U r R U r e U e U r volume c u
Per la somma su
- - - -
-
= + = W
+ = W =ᄎW
¥ ¥r rr r r r r r
g g g gr
r r
rrg
r
r
rr r r r
rrr r r
( )
( )
:
.
:
1
iq R iq rqK qK K
R K K
iq R iK RqK K K
q K K
tutti gli R vale
e N dr e U r V U con V N
Applicando la trasformazione inversa
U r e V U e UV
d d
d
- -
- -
= = = W
= =
¥ ¥ ¥
¥ ¥ ¥
rr r rg g
r r rr rr r r
r r rrg g
r r rrr rr
r
r r
r
Fisica dei Solidi 2005/6
Teorema di Bloch: analisi di FourierUna autofunzione y dell’Hamiltoniana non è necessariamente periodica nel reticolo, però può sempre essere scritta come sovrapposizione di onde piane che lo sono:
( ) ( )
0
1
det
iq r
q
iq rq
r q eV
Una importante proprietà del sud to insieme di onde piane è
che l'integrale su l volume V vale dr e V
y y
d
=
=
¥r rg
r
r rg
rr
r r
r
Fisica dei Solidi 2005/6
Teorema di Bloch: analisi di FourierDate le nuove forme trovate per U(r) e y(r) riscriviamo l’eq. di Schroedinger:
( ) ( ) ( )
( ) ( ) ( )
( ) ( ) ( ) ( )
( )
0
0 2 2
0
0
0
1ˆ 0 0
2
1
iq rq
q
q
i K q riq rq K
q K
i K q q ri q q rq K
q K
q qq q K q
H U r q eV
essendo q m
e e U qV
dre e U q
V
e y e e y
e
e e y
e e y
e e d d
ᄁᄁ
ᄁ
ᄁ
ᄁ+ᄁᄁ
ᄁ
ᄁ+ -ᄁ-ᄁ
ᄁ
ᄁ ᄁ ᄁ+ -
ᄁ←- = = - + =→
ᄁ=
← ᄁ= - + =↑→
← ᄁ= - + =↑→
= - +
¥
¥ ¥
¥ ¥
r rg
rr
r
r r rr r ggrr
rr
r r r rr r r ggrr
rr
rr rr r r
r r
h
r
rr
( )
( ) ( ) ( )
,0
0
,
0
Kq K
q KK
U q e in definitiva
q U q K
y
e e y y
ᄁ
ᄁ
← ᄁ↑→
= - + -
¥ ¥
¥
rrr
rrr
r
rr r
Fisica dei Solidi 2005/6
Teorema di Bloch: analisi di Fourier
( ) ( ) ( )00
. . ,
, ' . ,
.
q KK
q U q K
Questa eq è una riformulazione del teorema di Bloch Infatti scelto un
q specifico l eq precedente coinvolge solo altri q tali che q q K
vettore di reticolo reciproco Inoltre vi sarà qualche va
e e y yᄁ= - + -
ᄁ ᄁ- =
¥ rrr
rr r
rr r r r
( ) ( ) ( )
( ) ( )
.
1'
i k K r
K
ik r
lore di K tale
che q K k è ridotto alla prima zona di Brillouin
Le funzioni d onda saranno della forma r q K eV
In questo modo r R e r
y y
y y
-
+ =
= -
+ =
¥r r r
g
r
r rg
r
rrr
rr r
rr r
Fisica dei Solidi 2005/6
Modello di Kronig-Penney
( )( ) ( ) ( )
( ) ( )
0 0
00 0
00
: ( , )
'
, 0
0
K qK
q qK q
q q K
Ipotesi reticolo unidimensionale spaziatura a reticolo reciproco K
potenziale del tipo U a x U ha dimensioni di un energia
quindi U U q U q K
UDefinendo Q q K q Q
deve inoltre essere Q Q p
d
e e y y
y ye e
-
= = - + -ᆴ
= - + =ᆴ-
=
¥
¥
( )
( )
( )
00
0 00 0
00
,
0
0 0
1 10
!
k Kk K
k k kK Kk K k K
k kK k K
er tutti i K quindi
Uk K Q sommando su K
U Uk K Q Q Q
Assumendo che Q si ha SU
Equazione da risolvere numericamente
ye e
ye e e e
ee e
--
- -
-
- + =-
←- + = + =↑ - -→
- =ᄍ ᄎ-
¥ ¥
¥
Nel 1931 Kronig e Penney trovarono una soluzione non approssimata, evidenziando l’esistenza di bande di energia.
Fisica dei Solidi 2005/6
Esercitazione: sol. numerica modello K-G
Fisica dei Solidi 2005/6
Risultati: sol. numerica modello K-G
Fisica dei Solidi 2005/6
Simmetria rotazionaleLa teoria della rappresentazione dei gruppi descrive le conseguenze di queste simmetrie sulle soluzioni dell’eq. di Schroedinger.
Benchè utile la riduzione dello “sforzo computazionale” può variare tra un fattore 3 e 24, cioè nettamente inferiore alla semplificazione introdotta dal teorema di Bloch (~1023).
La vera importanza risiede nella possibilità di determinare delle regole di selezione che in funzione della simmetria degli stati elettronici predicono la probabilità di transizione tra gli stati, determinata dall’interazione con agenti esterni (p. es. radiazione). Più specificatamente distinguiamo transizioni permesse e proibite.
Fisica dei Solidi 2005/6
Simmetria rotazionale
Prima zona di Brillouin per un reticolo diretto fcc.
Il reticolo reciproco è un bcc con spaziatura 4p/a.
Fisica dei Solidi 2005/6
Simmetria rotazionale
Prima zona di Brillouin per un reticolo diretto bcc.
Il reticolo reciproco è un fcc con spaziatura 4p/a.
Fisica dei Solidi 2005/6
Simmetria rotazionale
( )( )1
' '
'
ik r
k k
iGk r
Gk k
Consideriamo la funzione d onda con vettore d onda k e u r
e quella con vettore d onda Gk e u G r
y
y -
=
=
r rg
r r
r rg
r r
r r
r r
Supponiamo che per un certo cristallo esista il gruppo di simmetria G.
Le due funzioni possono essere rese ortogonali ed avere il medesimo autovalore dell’energia:
Si divide la BZ in zone irriducibili e si risolve l’eq. di Schroedinger solo in queste.
Questa conclusione però si basa sull’ipotesi che i due vettori d’onda k e Gk siano “distinguibili”. Ipotesi talvolta errata se differiscono per un vettore di reticolo reciproco K: se la “nuova” funzione d’onda è un multiplo dell’originale nessun problema, ma se è diversa (linearmente indipendente) allora siamo in presenza di una degenerazione degli stati (stati diversi, stessa energia).
, ,n k n Gke e=r r