Edilizia 6-2010
-
Upload
corpad-editore-srl -
Category
Documents
-
view
221 -
download
3
description
Transcript of Edilizia 6-2010
EDILIZIA PIACENTINA 1
EDILIZIA PIACENTINA2
EDILIZIA PIACENTINA 3
Direttore responsabileGiuseppe De Petro
Direzione e RedazioneVia XXIV Maggio, 4 - Piacenza
Tel. 0523.458174 - Fax 0523.754369E-mail: [email protected]
PubblicitàVia XXIV Maggio, 4 - Piacenza
Tel. 0523.457421Fax 0523.754369
E - m a i l : p u b b l i c i t a @ c o r r i e re p a d a n o . i t
StampaLa Grafica - Piacenza
RegistrazioneTribunale di Piacenza n. 545 del 31/07/2000
Ai sensi e per gli effetti della legge 675/96 l’Editoredichiara che gli indirizzi utilizzati per l’invio inabbonamento postale provengono da pubblici registri,elenchi, atti, documenti concoscibili a chiunque e che iltrattamento dei dati non necessita del consensodell’interessato. Ciò nonostante in base all’art. 13dell’informativa il tirolare del trattamento ha diritto diopporsi all’utilizzo dei dati facendone espresso divietotramite comunicazione scritta da inviarsi alla sede di CPA
som
mario
focus
2011: è pioggia sul bagnato pagina 5
i nostri servizi
Energia solare, è boom negli edifici pubblici pagina 13Housing sociale a Piacenza, tra il dire e il fare... pagina 17Castelsangiovanni, alloggi a canone sostenibile” pagina 20Fiorenzuola, attenzione alla coesione socialei pagina 22La qualità della vita abita a Carpaneto pagina 25“Recupero del San Vincenzo come residenza per studenti” pagina 29Manuel Ferrari: il restauro tra ricerca, fede e bellezza pagina 31Edilshow 2011, ambiente e bioedilizia in primo piano pagina 34Fondazione Architetti Parma e Piacenza, in principio il logo pagina 37Vivere gli spazi dimenticati e chiusi al pubblico pagina 40
dall’esterno
Crisi delle costruzioni: l’Ance chiede fatti concreti pagina 11Infissi, Cresme: rimodulare gli aiuti pagina 15L’esperienza che si fa lavoro pagina 36Saie, protagonista la sostenibilità pagina 39Aiuto, l’Italia si disfa pagina 42
rubriche
Agenda pagina 7Block Notes pagina 43Bookstore pagina 45Le scadenze di Confedilizia pagina 46
Il servizio di copertina è dedicato ai datisull’aumento dell’utilizzo dell’energiasolare che nel 2010 ha fatto registrareun vero e proprio boom. Un incrementoesponenziale sia per numero di impiantiche per potenza degli stessi, dovuto acondizioni molto vantaggiose persoggetti privati ed enti pubblici. Proprioquesti ultimi hanno fatto da traino alsettore andando a triplicare negli ultimi12 mesi i bandi per la costruzione diimpianti fotovoltaici.Ragguardevoli i dati che riguardano gliedifici pubblici a Piacenza dove in 12mesi l'energia fornita direttamente dalsole è passata da 8,7 a 150 KW(+1720%).
EDILIZIA PIACENTINA4
EDILIZIA PIACENTINA 5
focu
sLa Finanziaria prevede tagli alle infrastrutture
2011: è pioggiasul bagnato
Il patto di stabilità mette in ginocchiole imprese edili anche nei territori dei comuni
virtuosi, per non parlare delle difficoltàper ottenere il saldo dei pagamenti dalla PA
La crisi c'è e la filiera la soffre. Come è
noto imprenditori e sindacati sono
in agitazione perché il Palazzo mo-
stra di avvertirla assai meno, nonostante
ogni ipotesi di ripresa del PIL nazionale
debba ragionevolmente far i conti con il
rilancio del settore. Nonostante il 2010 sia
stato certamente peggiore del 2009, non
mancano purtroppo elementi di preoccupazione che impedisca-
no di temere un 2011 ancora tutto in salita: la prossima finanziaria
prevede infatti pesanti tagli alle infrastrutture, il patto di stabilità
mette in ginocchio le imprese edili anche nei territori dei comuni
virtuosi, per non parlare delle difficoltà per ottenere il saldo dei
pagamenti che molti imprenditori attendono dalla PA e del dif-
ficile rinnovo dell'eco bonus 55%, ormai indebolito e incapace di
dare certezze ai potenziali committenti. Viene da chiedersi fino a
quando una tale situazione possa essere sopportata. L'Ance ha
diffuso dati eloquenti: -250mila occupati, +300% di utilizzo am-
mortizzatori sociali, -20% di produzione nei settori dei materiali
da costruzione, circa 70 miliardi in meno di valore complessivo
delle produzioni. Crisi economica da combattere ? Per il Palazzo è
soprattutto, in modo colpevolmente autoreferenziale, crisi poli-
tica. Durante questi mesi gli attori della filiera dell'edilizia hanno
cercato un costante dialogo con il governo e le amministrazioni
pubbliche. Il governo e il parlameno hanno invece avviato l'iter
della Legge di Stabilità (finaziaria 2011) da cui emerge una ridu-
zione delle risorse per nuove infrastrutture del 14%, in termini
reali rispetto all'anno precedente, così le risorse per nuovi investi-
menti subiscono una contrazione del 30% nel triennio 2009-2011.
Per di più, nel 2011 non è previsto alcun contributo annuale in
conto capitale per l'Anas. La mancanza di fondi ordinari per l'Ente
stradale blocca la continuità delle risorse necessarie. L'Ance se-
gnala anche la drastica riduzione delle risorse per l'edilizia sani-
taria e il taglio alle risorse per le Ferrovie dello Stato che rischia di
provocare un sostanziale congelamento
della spesa per nuovi interventi ferroviari.
Un'altra parte rilevante del mercato dei
lavori pubblici sparisce poi a causa degli
effetti del Patto di stabilità interno che
abbatte la capacità di investimenti degli
enti locali: si assiste da anni alla progressi-
va scomparsa dei bandi di gara di piccolo e
medio taglio. Il valore dei bandi di gara dei Comuni soggetti a Pat-
to, ad esempio, diminuito del 14,4% nel 2008 e del 10,7% nel
2009. Ma le prospettive 2010-2011 sono ancora più nere: 1,3 mi-
liardi di euro di investimenti in meno nel 2010 per i Comuni sog-
getti a Patto ed un'ulteriore riduzione di 3,3 miliardi di euro pre-
vista nel 2011 rispetto a quest'anno.
Queste sono alcune delle conseguenze del forte irrigidimento del
Patto contenuto nei recenti provvedimenti di legge emanati dal
governo.
Una scelta politica basata su una visione meramente ragionieristi-
ca della politica economico-finanziaria, incapace di considerare
l`utilita` di prevedere l`esclusione di alcune categorie di finanzia-
menti (come risorse locali destinate alle opere strategiche). Il Pre-
sidente Buzzetti ha evidenziato che il problema dei ritardi nei pa-
gamenti da parte della Pubblica Amministrazione è in costante e
progressivo peggioramento: quasi la metà delle imprese intervi-
state nel corso dell`indagine realizzata dall`Ance a settembre 2010
ha denunciato ritardi superiori ai 4 mesi oltre i termini contrattuali
(quindi tempi di pagamento superiori ai 6,5 mesi).
Per quanto riguarda l'ecobonus energia del 55 per cento per le ri-
strutturazioni edilizie, si prevede che esso sarà mantenuto ma ri-
partendo la detrazione in 10 quote annuali di pari importo e ciò
rende l'incentivo meno attraente. C'è poi l'handicap che la misura
sia stata prorogata solamente per un altro anno: un orizzonte tem-
porale troppo breve per permettere alle aziende di programmare
investimenti.
EDILIZIA PIACENTINA6
EDILIZIA PIACENTINA 7
Eventi
Anticorpi AntibodiesFernando e HumbertoCampana 1989-2010Triennale di Milano,fino al 16 gennaio 2011
Triennale Design Museum presenta perla prima volta in Italia "Anticorpi. An-tibodies. Fernando e Humberto Cam-pana 1989-2010", una mostra prodottadal Vitra Design Museum di Weil amRhein, Germania. L'esposizione illustra itratti salienti dell’opera dei fratelli Cam-pana, tesa a mettere in luce tematichequali il riciclaggio, la fusione di materialinaturali e materiali sintetici e l’inte-grazione delle culture. La mostra rivolge
uno sguardo particolare alle loro mo-dalità di lavoro, influenzate da un ricconumero di fonti d’ispirazione: dalla na-tura rigogliosa delle foreste pluviali bra-siliane, alle improvvisazioni dei venditoriambulanti fino alle capanne dei quar-tieri poveri, dai film alla musica finoall’arte. Si tratta di una mostra estre-mamente esaustiva con una grande seriedi prototipi, studi e modelli, esposti perla prima volta in Italia e che illustra anchela varietà formale della loro opera, ren-dendo trasparente il processo proget-tuale. Dopo un’introduzione, che in-clude dati biografici, fotografie, un’in-tervista filmata e le due sedie Negativo ePositivo, che diedero il via alla colla-borazione fra i due fratelli, la mostrapresenta l’opera di Fernando e Hum-berto, raggruppandola secondo i prin-
cipi di base tecnici e formali, che daallora guidano le loro opere. Ogni grup-po include le opere più rappresentative,che segnano i momenti decisivi dellaloro carriera e che vengono contestua-lizzate rispetto ai principi creativi ai qualisono ispirate.Info: w w w. t r i e n n a l e . o r g
Carlo Scarpa e la formadelle paroleTreviso, fino al 15 gennaio 2011
Al Centro Carlo Scarpa di Treviso pro-segue fino al 15 gennaio la mostra “Car-lo Scarpa e la forma delle parole”, cheper la prima volta indaga la grafica diCarlo Scarpa (1906-1978), in particolare ilsuo disegno di caratteri e l'impagina-zione delle scritte nelle architetture enelle opere a stampa del grande mae-stro. Se oggi architetto e grafico sonofigure professionali distinte, ciascunaspecializzata nel proprio campo, Scarpa
eredita dalle avanguardie del Novecen-to una forte attenzione al lettering eall'impaginazione grafica, che egli curapersonalmente. Ma la sua ricerca di ca-ratteri originali, anche quando si basa sugeometrie modulari, segni elementari,standardizzabili, non è mai finalizzataalla creazione di un alfabeto universale,quanto alla soluzione, per ogni occa-sione progettuale, di un problema com-positivo specifico e irripetibile.Info: w w w. c a r l o s c a r p a . i t
agen
da
EDILIZIA PIACENTINA8
Concorsi
Formazione
Premio FondazioneRenzo Pianoad un giovane talentoConsegna elaboratientro il 15 febbraio 2011
La Fondazione Renzo Piano e l'Associa-zione Italiana di Architettura e Critica_presS/Tfactory bandiscono la prima edi-zione del Premio Fondazione Renzo Pia-no ad un giovane talento.Il concorso ha lo scopo di valorizzarel'architettura di qualità ideata dai giovaniprogettisti e di promuoverne la cono-scenza. In particolare è finalizzato a pre-miare un'opera costruita, realizzata da unarchitetto italiano sotto i quaranta anni,in cui esigenze tecnologiche e costruttivesiano coniugate ad un'innovativa e poe-tica ricerca spaziale. La partecipazione ègratuita e aperta ai progettisti e agli studiitaliani che siano under 40. Lo studio siconsidera tale se ha una sede in Italia ealmeno uno dei partner è italiano. Tutti icomponenti dello studio devono esserenati dopo il 1/1/1971.Il primo classificato riceverà un premio di10.000 euro offerto dalla FondazioneRenzo Piano. Sono previste due menzionispeciali che riceveranno una targa.Info: p ro f e s s i o n e a rc h i t e t t o . i t
Exhibit & Public DesignMaster di Primo livelloIscrizioni entroil 15 dicembre 2010
Quarta edizione del Master in Exhibit &Public Design, istituito presso l'Universitàdegli studi "La Sapienza" di Roma, Fa-coltà di Architettura Ludovico Quaroni,che si propone di realizzare unpercorso formativo che forniscacompetenze specifiche ed ade-guate rispetto ad un campo ca-ratterizzato da forte speriman-tazione ed innovazione: la pro-gettazione e l'allestimento dispazi pubblici. L'approccio for-mativo è di tipo scientifico-cul-turale con un'impostazione ba-sata su una forte interdiscipli-narità tra architettura, design ecomunicazione multimediale. Ilmaster è articolato in: corsi teo-rici, corsi progettuali, wor-kshop, conferenze, stage pressostudi e aziende.Durata: gennaio 2011 - gennaio 2012 |1500 ore di impegno complessivo, di cui520 dedicate all'attività didattica fron-tale, 175 ore destinate alla prova finale.Le restanti ore saranno impiegate per:attività progettuale, studio individualeguidato e stage.Sede: Roma, Facoltà di Architettura "Lu-dovico Quaroni" - Piazza Borghese e Via
Gianturco.Iscrizioni entro il 15 dicembre 2010w w w. w 3 . u n i ro m a 1 . i t / m a s t e re x h i b i t /
Workshop Okra Studio,Paesaggio e progettosostenibileTecniche e materiali.Milano, 6-10 aprile 2011
La cultura architettonica tradizionale sof-fre di una scarsa disponibilita' di modellie di tecniche di intervento in aree la cuidimensione ambientale si rivela condi-
zionante le scelte progettuali. I recentistudi innescati dal dibattito riferito aiprincipi della sostenibilita' hanno apertola strada a metodologie di indagine, adapplicazioni sperimentali di materiali etecniche in grado di valorizzare e noncompromettere le risorse ambientali: daiprogrammi di fruizione dei parchi allepiste ciclabili, dai manufatti idraulici alconsolidamento e alla messa in sicurezza
dei suoli. Per fortuna, ad un nuovo o-rientamento dell'azione politica sul ter-ritorio mirata al raggiungimento di unbilancio ambientale favorevole, si e' co-niugato l'impiego dell'architettura delpaesaggio come strumento di progettoin funzione anche di consistenti pro-grammi urbanistici e turistici che pre-vedono capacita' di carico diverse ri-spetto a quelle precedenti.Il workshop fa parte del programma diMaster in Architettura del Paesaggio e diFormazione Permanente della UPC diBarcellona/ACMA Milano. Si configuracome un corso intensivo di perfezio-namento ed aggiornamento rivolto adiplomati, studenti e laureati nelle di-scipline di carattere tecnico-scientificolegate alla gestione del territorio.Sito: w w w. a c m a w e b . c o m
EDILIZIA PIACENTINA 9
Curiosità
Il trionfo del MAXXI'Miglior edificio del 2010'al World Architecture Festival
“E' un edificio che si relaziona in modovivace con i volumi della città. E' come unGuggenheim srotolato in percorsi di spa-zio continuo (…) un edificio di cui siparlerà ancora nella storia dell’architet-tura dei prossimi 50 anni". Sono queste lemotivazione fornite dal panel di giuratidel WAF World Architecture Festival diBarcellona, presieduta da Paul Finch, che,lo scorso 5 novembre ha proclamato ilMAXXI di Roma, progettato da Zaha Ha-did Architects, “miglior edificio dell’anno2010”. “Questo premio è per noi motivodi grande soddisfazione e conferma an-cora una volta il grande impatto di questoedificio, che proietta Roma verso il futuro
– ha commentato Pio Baldi, presidentedella Fondazione Maxxi. Il Museo occupauna superficie pari a circa 26mila mq – edè articolato nelle due istituzioni MAXXIarte e MAXXI architettura, aventi in co-mune spazi e risorse per le attività cul-turali, spazi per le esposizioni tempo-ranee, per gli eventi dal vivo, spazi per laproduzione e la sperimentazione e spazidi intrattenimento e attività commerciali,oltre alla presenza di zone destinate al-
l’accoglienza, al bookshop, al ristoranti ealle caffetterie, auditorium, sale riunioni,parcheggi. La coniugazione dei due museiè realizzata attraverso profili innovativiche sembrano rincorrersi in un percorsoche rifiuta la linearità. Il complesso ar-chitettonico è caratterizzato da formecurve, realizzate con strutture in cementoarmato faccia a vista, vetro e acciaio, che siintersecano a sbalzo su piani sovrappostifino a disegnare una sorta di L.
EDILIZIA PIACENTINA10
Eventi
Milano, ecco il parcopubblico di CityLifeIl primo lotto del parco saràcompletato entro il 2012
Il concorso internazionale indetto per laProgettazione del parco pubblico diCityLife ha premiato il progetto pre-sentato dagli studi Gustafson Porter(Regno Unito) in gruppo con !Melk, OneWorks e Ove Arup, dal titolo "Un parcofra le montagne e la pianura". La mo-tivazione, illustrata dal Prof. FrancescoDal Co, Presidente della Giuria di con-corso, è: "il progetto risultato vincitoresoddisfa l’esigenza primaria di realiz-zare a Milano uno dei più importantiparchi urbani messi in cantiere negliultimi anni nel mondo. Le dimensionidell’intervento e le sue implicazioni so-
no tali da prospettare la creazione nelcuore della espansione moderna dellametropoli lombarda di una nuova cen-tralità tesa a soddisfare le esigenze dellacittadinanza e la migliore fruizione deltempo libero". Il vincitore dovrà orasviluppare il progetto definitivo del Par-co entro il 31 dicembre 2010, per ri-chiedere il titolo abilitativo al Comunedi Milano per la realizzazione di que-st’opera di urbanizzazione secondaria.Il Parco CityLife si estende su un’area di
circa 170.000 mq e rappresenta il terzoparco del centro di Milano (con unasuperficie equiparabile a 30 campi dacalcio). Il Parco, che si inserisce nella piùampia riqualificazione dell’area, verràrealizzato in tre fasi: una parte di essopari a circa 60.000 mq - quella in cuistanno sorgendo le Residenze Hadid eLibeskind che si affacciano su PiazzaleGiulio Cesare - sarà completata entro il2012. Complessivamente il parco saràterminato entro il 2015.
3011_EPSp10_A0agenda_F01+ L:402.349pt A:180.115pt
EDILIZIA PIACENTINA 11
Un imprenditore su tre, nel set-
tore delle imprese edili, ha dif-
ficoltà ad accedere ai finanzia-
menti tramite gli istituti di credito. E in-
tanto cresce sempre di più il numero di
disoccupati e aumenta la percentuale
di chi è costretto a ricorrere alla cassa
integrazione. Finito qui? Macchè: a tut-
to questo si aggiunga il fatto che nel cor-
so dell’ultimo anno, il settore delle co-
struzioni ha perso ben 70 miliardi di eu-
ro di valore complessivo sulle produzio-
ni. E per questo l`Ance (Associazione
nazionale costruttori edili) chiede più
attenzione alla categoria, una protesta
che la vede a fianco dei sindacati e dei
l avo ra t o r i .
Ad un anno e mezzo dagli Stati Generali,
l`evento che riunì insieme, per la prima
volta, tutte le sigle delle organizzazioni
sindacali e delle associazioni delle im-
prese artigiane, delle cooperative e di
tutta la filiera delle costruzioni per de-
nunciare la crisi, la situazione è peggiora-
ta. Il quadro che emerge dalla recente in-
dagine condotta dall`Associazione na-
zionale costruttori edili, infatti, è inquie-
tante. Perchè ne viene fuori un settore
piegato da una crisi senza precedenti: ol-
tre 250mila posti di lavoro persi, oltre il
300% in più di utilizzo ammortizzatori so-
ciali, oltre il 20% medio di riduzione del-
le produzioni nei settori dei materiali da
costruzione, circa 70 miliardi in meno di
valore complessivo delle produzioni. «Se
a questo si aggiunge l`inaccettabile dan-
no causato dai ritardati pagamenti della
pubblica amministrazione - denuncia
l`Ance -, con punte di ritardo anche di 24
mesi, emerge un quadro di assoluta gra-
vità». E poi c`è la morsa creditizia che è-
sempre piu` presente e pressante a com-
plicare la situazione.
E` nel sud Italia dove le cose vanno peg-
gio. L`indagine rivela che oltre il 50% de-
gli imprenditori denunciano un freno al
credito e che a soffrire di più sono le pic-
cole imprese, quelle con un fatturato in-
feriore ai 2 milioni di euro. Il problema di
liquidità, sottolinea l`Associazione dei
costruttori, sconta anche la difficoltà di
vedere soddisfatti i propri crediti verso la
“Il settore ha perso 29 mld di investimenti in 4 anni”
Crisi delle costruzioni:l’Ance chiede fatti concreti
attualità
EDILIZIA PIACENTINA12
pubblica amministrazione. «Il sistemati-
co ritardo nei pagamenti - spiega l`Ance -
ha sottratto liquidità alle imprese di co-
struzione impegnate nella realizzazione
delle opere pubbliche». In alcuni casi,
denuncia l`Associazione, è la sopravvi-
venza stessa delle imprese che viene
messa a rischio dalla sottrazione di risor-
se finanziarie determinata dai ritardi. In
molti altri casi, invece, è la mancanza di
certezza nei tempi di pagamento ad im-
pedire agli operatori economici di proce-
dere alla programmazione delle proprie
a t t iv i t à .
Quasi la metà delle imprese denuncia ri-
tardi medi che superano i 4 mesi oltre i
termini contrattuali, con punte di ritardo
che toccano i 2 anni. Sono soprattutto le
imprese più piccole a incontrare le mag-
giori difficoltà. Un altro elemento di dif-
ficoltà segnalato dall`Ance è dato «dal
progressivo disimpegno dello Stato nella
realizzazione delle opere pubbliche, te-
stimoniato dal calo di risorse stanziate
per nuove infrastrutture». Dall`analisi
del Disegno di legge di stabilità 2011 e-
merge una riduzione del 14% rispetto
all`anno precedente. «Un calo pesante -
dice l`Ance - che si somma a quelli altret-
tanto significativi registrati nel 2009
(-13,4% rispetto al 2008) e 2010 (-9,8%)».
Complessivamente, secondo l`Associa-
zione, le risorse per nuove infrastrutture
sono diminuite del 30% nel corso del
triennio 2009-2011. Accanto a questo a-
spetto si registra una concentrazione del-
le risorse per infrastrutture in pochi capi-
toli di spesa. Il Disegno di legge di stabi-
lità per il 2011, osserva l`Ance ̀ `non pre-
vede inoltre alcun contributo in conto ca-
pitale per l`Anas``. E la mancanza di fondi
ordinari per l`ente stradale blocca la con-
tinuita` delle risorse necessarie per la
programmazione, la realizzazione e la
manutenzione di nuove opere, per lo più
di piccola e media dimensione.
A complicare la situazione, poi, ci sono i
tagli alle risorse per l`edilizia sanitaria
(-1,8 miliardi di euro nel biennio
2011-2012 rispetto alle previsioni) e alle
Ferrovie dello Stato (-922 milioni nel
triennio 2011-2013). Infine per l`Ance, la
diminuzione degli stanziamenti per nuo-
ve infrastrutture a livello nazionale si ac-
compagna a una progressiva riduzione
degli investimenti locali.
Nella foto a destra il presidente nazionale
Ance Paolo Buzzetti
EDILIZIA PIACENTINA 13
Nel 2010 il fotovoltaico ha fatto re-
gistrare un vero e proprio boom.
Un incremento esponenziale sia
per numero di impianti che per potenza
degli stessi, dovuto a condizioni molto
vantaggiose per soggetti privati ed enti
pubblici. Proprio questi ultimi hanno fat-
to da traino al settore andando a triplica-
re negli ultimi 12 mesi i bandi per la co-
struzione di impianti fotovoltaici.
Il business delle energie rinnovabili in I-
talia si stà espandendo a macchia d'olio e
gli enti locali, che si trovano a dover fare i
conti con bilanci sempre più striminziti e
patto di stabilità, hanno visto nell'energia
solare un'opportunità da non lasciarsi
sfuggire. Secondo i dati diffusi dal Cre-
sme Europa Servizi, confrontando i primi
9 mesi del 2009 e quelli di quest'anno gli
investimenti nel fotovoltaico sono cre-
sciuti sia in termini di numero che (soprat-
tutto) di investimento economico, pas-
sando da 203 interventi a 590 interventi
(+190%) per un totale di 793 milioni a
fronte dei 101 dello scorso anno (+693%).
Anche il Comune Piacenza, che da mesi
lamenta casse vuote a causa dei tagli go-
vernativi, si è ingegnato cercando di ri-
sparmiare sul costo delle bollette incenti-
vando il fotovoltaico e accordandosi con
partner privati per avere impianti a costo
zero, beneficiare dei fondi Conto Energia
(un incentivo per 20 anni per privati, im-
prese ed enti pubblici che installano un
impianto solare fotovoltaico) e in cambio
concedere alle imprese, nel nostro caso E-
nia ed Enelgas, la concessione del terre-
no. Parlando con il dottor Giacomo Cerri,
(responsabile del fotovoltaico per Palazzo
Mercanti) i dati che riguardano Piacenza
sono decisamente esaltanti, infatti in 12
mesi l'energia fornita direttamente dal
sole è passata da 8,7 a 150 KW
(+1720%).
Un aumento incredibile che dimostra co-
me il fotovoltaico riesca a raggiungere
quello che è sempre sembrato un obietti-
vo impossibile: trovare una sintesi tra eco-
nomia e ecologia.
Edifici pubblici ad energiasolare nel 2010
Sfruttando la convenzione con Enel Gas
(che ha sostenuto un investimento peri a
circa un milione e 200mila euro), il Comu-
Piacenza, in 12 mesi da 8,7 a 150 KW (+1720%)
Energia solare, è boomnegli edifici pubblici
dario rigollirisp
armio
energ
etico
EDILIZIA PIACENTINA14
ne di Piacenza ha predisposto diversi in-
terventi di posizionamento di impianti fo-
tovoltaici e di solare termico. A beneficia-
re dello stanziamento sono stati innanzi-
tutto gli istituti scolastici pubblici, ma an-
che alcuni impianti sportivi. Fotovoltaico
da 20 kilowatt e solare termico saranno
posizionati alle elementari Don Minzoni,
De Gasperi, Borgotrebbia e Carella, men-
tre alla Due Giugno il fotovoltaico sarà da
10 kilowatt. Solo solare termico, invece,
per le elementari Caduti sul lavoro e le
medie Carducci e Calvino. Grazie ad un
accordo con Enia invece sono stati finan-
ziati (dal partner privato) gli impianti del-
la scuola Mazzini e della scuola di Muci-
n a s s o.
I campi sportivi di via Anguissola possono
contare sugli impianti fotovoltaici e di so-
lare termico, presso la piscina Farnesiana
invece solo pannelli fotovoltaici per 20 ki-
lowatt di potenza totale.
Edifici pubblici ad energiasolare prima del 2010
Se a fine anno a Piacenza ci saranno più di
10 impianti con una produzione totale che
supera i 150 kilowatt; appena un anno la
situazione era radicalmente diversa: gli
impianti fotovoltaici erano solo tre e pro-
ducevano appena 8,7 kilowatt di cui 5 alla
scuola media Italo Callvino; 2,1 presso il
centro anziani della Farnesiana e 1,6 alla
materna Collodi. Impianti di solare termi-
co, invece erano presenti solo alla scuola
di Mucinasso, alla media Anna Frank e a-
gli spogliatoi del campus di atletica "Pino
D o rd o n i " .
Comune e incentiviall'energia solare
Fino a pochi anni fa quella di puntare sul
risparmio energetico era una scelta politi-
ca delle amministrazioni comunali e Pia-
cenza nel suo piccolo aveva pubblicato al-
cuni bandi per incentivare i privati che vo-
lessero investire sull'energia solare ter-
mica: "Nel 2008, uscì un bando sul solare
termico -fa sapere il responsabile per Pa-
lazzo Mercanti- secondo il quale l'ammi-
nistrazione avrebbe erogato un finanzia-
mento pari al 15% della spesa.Poi con il
Decreto Legge 115 del 2009 si impedì -pro-
segue- di cumulare i finanziamento degli
enti locali con la detrazione statale
(55%)".
Per quanto riguarda il fotovoltaico, i fi-
nanziamenti nazionali sono in "Conto e-
nergia" (un incentivo per 20 anni per pri-
vati, imprese ed enti pubblici che installa-
no un impianto solare fotovoltaico) nel
2009 e nel 2010 il Comune garantisce un
fisso di 530 euro per ogni kilowatt di po-
tenza installato (Conto capitale) a patto
che il finanziamento (che nei piccoli e me-
di impianti si attesta attorno al 10%) non
superi il 20% della spesa da sostenere. I
tecnici di palazzo Mercanti fanno inoltre
sapere che a causa del boom di richieste i
finanziamenti stanziati nel 2010 non sono
stati sufficienti: "Per rispondere a tutte le
domande che ci sono arrivate avremmo
dovuto stanziare -dichiarano- quasi il dop-
pio dei 37mila euro che abbiamo messo a
disposizione. L'intenzione -proseguono- è
riproporre il finanziamento anche per il
prossimo anno, magari dando priorità a
chi quest'anno è stato escluso".
EDILIZIA PIACENTINA 15
I serramentisti allarmati: senza bonusil comparto arretrerà di 350 milioni
Infissi, Cresme:rimodulare gli aiuti
Gli incentivi stimolano il mercato di infissi,coibentazioni e caldaie ma allo Stato costano
1,7 miliardi di euro all'anno: verso unadiminuzione delle detrazioni del 55%?
Il Rapporto Saienergia 2010 stima che per
ottenere la riduzione dei consumi deside-
rata entro il 2020 occorrano un taglio del
consumo energetico degli edifici ad uso civile
di almeno 3,4 Mtep (milioni di tonnellate di
petrolio equivalente).
I ricercatori hanno suddiviso lo sforzo richiesto:
un -2,2 Mtep, per le abitazioni e un -1,2 Mtep,
per il terziario. Secondo il centro studi, dal pun-
to di vista dell'efficacia della spesa, l'intervento
che risulta avere maggiori risultati in termini di
risparmio energetico, a parità di spesa, è la so-
stituzione della caldaia tradizionale con una a
più elevata efficienza (quasi sempre l'impianto
a condensazione).
Poi viene la coibentazione delle superfici oriz-
zontali (isolamento solai o sottotetto, tetto
ventilato, ecc.), al terzo posto la coibentazione
delle pareti esterne (cappotto, parete ventila-
ta, isolamento interno, insufflaggio, ecc.), mentre risulta solo ul-
timo, l'intervento di sostituzione degli infissi tradizionali con in-
fissi ad alto rendimento.
Per ottenere il risultato desiderato, nel residenziale sarebbe ne-
cessario sostituire 77 milioni di finestre (intervenendo su 11 mi-
lioni di alloggi) con una spesa di quasi 100 miliardi di euro oppure
fare 560 milioni di mq di coibentazione di pareti esterne (ma nel-
l'ultimo periodo questo tipo di intervento non ha superato i 10
milioni di mq annui), oppure darsi da fare con i tetti e i solai fino
a realizzare 340 milioni di mq di coibentazione delle superfici o-
rizzontali, (nell'ultimo periodo questo tipo di intervento è stato
di circa 50 milioni di mq) o anche sostituire 2,6 milioni di caldaie:
ma nell'ultimo periodo le caldaie a condensazione vendute an-
nualmente non superano le 80mila unità.
Queste dichiarazioni del Cresme hanno contribuito ad alzare la
tensione nel dibattito relativo alla riprosta degli sgravi del 55%
perché sono stati interpretati come forieri di un abbassamento
degli sgravi che penalizzi i serramenti per incentivare la sostitu-
zione delle caldaie nonostante il grande successo della sostitu-
zione degli infissi (circa il 50 per cento di tutti gli interventi). In
realtà se gli infissi hanno ottenuto un gran riscontro è perché e-
sistono molti infissi obsoleti che vanno sostituiti. Dai dati Cresme
risulta che complessivamente l'iniziativa del 55% sia stato un ve-
ro successo anche per le casse dello Stato.
A fine 2010 saranno stati eseguiti lavori per complessivi 11,1 mi-
liardi di euro di cui il 55%, ovvero 6,11 miliardi di euro sono stati
e saranno posti in detrazione. Tra risparmio cumulato sulla bol-
letta energetica, gettito fiscale aggiuntivo (IVA, IRES, IRPEF e au-
mento del potere d'acquisto) e incremento del reddito immobi-
liare, Cresme ha calcolato un ritorno monetario di 10,660 miliardi
efficienza en
ergetica
EDILIZIA PIACENTINA16
di euro. Senza valutare i ritorni ambientali e socioeconomici. Da
Assolterm e Assotermica si fa notare che la via italiana alla green
economy non può che essere a forte rischio senza bonus 55%: le
associazioni imprenditoriali ricordano però che i dati resi pubbli-
ci dall'Enea sulle detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione
energetica degli edifici dimostrano che, nel biennio 2007/2008,
l'installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda
e la sostituzione dei vecchi generatori di calore con più moderni
a condensazione sono gli interventi che presentano il miglior
rapporto costi/benefici. Quasi in risposta a queste sollecitazioni,
il 27 ottobre, nell'ambito del parere favorevole espresso rispetto
alla Legge di Stabilità 2011 ed in particolare rispetto allo stato di
previsione del Ministero dell'Ambiente, la VIII Commissione del-
la Camera dei Deputati ha raccomandato "di prorogare in ma-
niera stabile gli incentivi per la ristrutturazione e la riqualifica-
zione energetica degli edifici", specificando che tale proroga va
fatta "anche in considerazione degli evidenti benefici che essa
ha prodotto finora in termini di sviluppo economico, sostegno
alla piccola e media impresa ed emersione del lavoro non rego-
lare."
Il sottosegretario del ministero dello Sviluppo Economico Stefa -
no Saglia ha dichiarato che il suo dicastero e quello dell'Econo-
mia stanno lavorando per riuscire a mantenere anche per il pros-
simo anno la detrazione del 55% per le ristrutturazioni energe-
tiche degli edifici.
L'assegnazione degli incentivi potrebbe però seguire regole più
selettive. Probabilmente per conoscerle bisognerà attendere il
milleproroghe di fine anno. Anche l'Ance è in attesa di un cam-
biamento: "In quattro anni l'incentivo del 55%, ha affermato
Piero Torretta vice presidente Ance, è andato sostanzialmente a
contribuire alla sostituzione di serramenti esterni e alla installa-
zione di pannelli solari. Interventi certamente utili perché hanno
consentito un risparmio di energia del 20% ma poco significativi
rispetto agli obiettivi del Paese".
EDILIZIA PIACENTINA 17
Il problema principale dell'housing
sociale è il costo delle aree che incide
notevolmente sul costo della costru-
zione, tanto che in tutte le ipotesi che ven-
gono prese in considerazione, le aree sono
messe a disposizione gratuitamente o qua-
si. Non per nulla la normativa finisce per
indicare in modo piuttosto univoco l'ente
locale, il comune, come il vero attore pro-
pulsore dell'housing sociale: solo se le am-
ministrazioni comunali sono in gradi di in-
dividuare, PSC alla mano, aree idonee da
mettere in gioco a costo simbolico, è possi-
bile trovare un'imprenditoria disposta a
passare dal dire al fare perchè sussiste al-
lora la possibilità di una sufficiente soste-
nibilità economica degli interventi, rivolti
a soddisfare il bisogno di casa di un consi-
stente strato sociale: giovani coppie, fami-
glie monoparentali, lavoratori italiani e
s t ra n i e r i .
Su questo argomento la comunità piacen-
tina si interroga dall'estate del 2009: gli
impreditori (singoli privati e privati coo-
perativi), la stessa Fondazione, i Comuni
più densamente abitati, l'Ordine degli Ar-
chitetti. Questi "portatori di interessi"
hanno comunicato, seppure in termini e
modalità differenti, una volontà di fare
che stenta a decollare con un progetto di ri-
lievo, e farsi così storia ("case history"),
perché è obiettivamente difficile trovare
un punto di equilibrio condiviso. Però è ve-
ro che, seppur in scala ridotta, percorren-
do la strada dei finanziamenti che porta a
Bologna, l'edilizia sociale ha già segnato i
suoi goal: si segnalano le esperienze di Ca-
stelsangiovanni e Fiorenzuola. Fatti che di-
mostrano, una volta di più, una realtà che
nessuno ha mai negato: c'è grande bisogno
di case, magari non grandi ma di qualità,
acquistabili a 100 mila euro o poco più op-
pure ottenibili in locazione a meno di 400
euro al mese.
Nei territori vicini, Parma e Milano, ci sono
esperienze che fanno da apripista naziona-
li e non possono non ispirare un po' di invi-
dia alla baricentrica Piacenza. Ecco per e-
sempio i numeri di quanto realizzerà a Par-
ma il Fondo Abitare della Cassa Depositi e
Prestiti: 852 alloggi, di cui 265 in affitto a
canone sostenibile, 182 in affitto con previ-
sione di riscatto all'ottavo anno e 405 in
vendita a prezzo convenzionato; 1.400 mq
di servizi locali e urbani, destinati alla so-
cializzazione, alla cura della persona e al
tempo libero; 1.000mq di servizi integrati-
vi all'abitare, destinati ai residenti per at-
tività ricreative e servizi collaborativi; A
Milano sono molteplici le iniziative di edi-
lizia sociale. L'ultima discussa in consiglio
comunale, vale 325 alloggi non lontano
dalla Barona: nel 2011 apriranno i cantieri
ed entro due anni e mezzo verranno conse-
gnate le chiavi. Di fronte a tanto, la Fonda-
zione Cariplo e il sindaco Vignali, molti li
vorrebbero "in squadra" per la partita del-
l' housing sociale della "Città che piace",
dove però qualcosa si muove: si ventila una
iniziativa di housing per studenti da ospi-
tarsi al San Vincenzo. Un inizio ? Ma non è
solo Piacenza a sentirsi orfana di progetti
"avanzati", pronti per ricevere i finanzia-
menti della CassaDepositi e Prestiti. Di re-
cente il supplemento "Edilizia e Territo-
rio" (25-30/ottobre) segnala che a fronte di
una disponibilità a livello nazionale di 2
miliardi di euro finora sono state presenta-
te solo una decina di proposte che attendo-
no il pronunciamento della CDP: questa
scarsità è solo colpa delle nuove norme an-
ti elusione sui fondi immobiliari o piutto-
sto oggi è realmente difficile mettere a
punto idee imprenditoriali renumerative,
Qualcosa si muove, ma siamo ancora in ritardo
Housing sociale a Piacenza,tra il dire e il fare...
ludovico antiochiaed
ilizia pu
bb
lica
EDILIZIA PIACENTINA18
considerati anche i tanti "paletti" che val-
gono per l'housing sociale ? Abbiamo rivol-
to il quesito a due opinion leader locali:
Paolo Garetti, capo sezione ANCE di Pia-
cenza e Fabio Salotti, presidente della coo-
perativa Piacenza74 coinvolta in varie ini-
ziative di social housing a livello nazionale.
Pur nell'ovvio distinguo delle rispettive
posizioni, colpisce nelle parole di entram-
bi il tono un po' sorpreso di chi intravvede
quasi alla portata un'opportunità di soddi-
sfare un bisogno reale ed emergente.
Fabio Salotti: “Esperienzea Fiorenzuola
e Castelsangiovanni”
"Credo fermamente che il Social housing
non siano parole al vento quando le ammi-
nistrazioni si danno da fare per la sua con-
cretizzazione. In questo senso l'esperienza
di Piacenza 74 - chiarisce Fabio Salotti,
Presidente della cooperativa di abitanti - è
emblematica: abbiamo trovato fertile ter-
reno per le nostre iniziative sia in Lombar-
dia che in Emilia Romagna, come in altre
regioni del nostro Paese. Oltre il Po, siamo
nella prima generazione edilizia privata
sociale partecipando all'iniziativa pro-
mossa dal fondo "Cascina Merlata" che
prevede la realizzazione di 1100 alloggi per
un valore di 127 milioni di euro; siamo u-
gualmente presenti a Parma, attraverso il
legame che ci lega alla cooperativa "La
nuova speranza", per l'inaugurazione (che
lo stesso Ministro Giulio Tremonti non ha
voluto mancare), del cantiere avviato per
la realizzazione di 850 nuovi alloggi, che sa-
ranno dati in affitto o in vendita a persone
che hanno oggi gli stessi bisogni abitativi il
cui soddisfacimento determina da sempre
la nostra attività. Iniziamo a toccare con
mano la capacità di fare del sistema dei
fondi immobiliari (Cassa depositi e presti-
ti, Fondazione Cariplo e altri), come pure
ci accorgiamo quanto sia decisiva la volon-
tà di un comune come Melfi (18 mila abi-
tanti), in Basilicata, che pure non ha voluto
sottovalutare le esigenze di alloggi che e-
sprimono gli operai che si trasferiscono nel
suo territorio per lavorare agli impianti
della Fiat: lì stiamo collaborando al piano
integrato cittadino, proponendo il nostro
know how di case low cost (Casa Gim-
my ) " .
E nella nostra provincia ?
"Abbiamo esperienze in corso, pur se ov-
viamente in scala minore, rispetto alle ini-
ziative nazionali, nei comuni che insieme
al capoluogo sono a maggiore pressione a-
bitativa: Castelsangiovanni e Fiorenzuola.
Nella città porta della Val Tidone realizze-
remo una palazzina che ha già ottenuto il
via libera dal consiglio comunale: 12 nuovi
appartamenti a canone sostenibile sul ter-
reno messo a disposizione dal Comune. Po-
tranno essere affittati a famiglie, anziani e
giovani coppie a basso reddito, studenti
fuori sede, famiglie con disabili gravi, im-
migrati che meritano di essere integrati in
modo dignitoso. Ad essi si potrebbero inol-
tre aggiungere altre due palazzine: una da
12 alloggi ed un'altra che avrà 8 alloggi ai
piani superiori e un asilo nido comunale.
Per gli alloggi la Regione stanzierà 895mi-
la euro e noi ci siamo a nostra volta impe-
gnati per permettere la sostenibilità eco-
nomica dell'intervento. A Fiorenzuola gra-
zie alla sensibilità sociale dell'ammini-
strazione siamo pure lavorando al progetto
di una quindicina di alloggi che possono es-
sere definiti di housing sociale".
In alcune città si pensa di riconvertire gli
alloggi invenduti alle esigenze del social
housing, è un approccio possibile ? "Non
saprei se questa via sia praticabile, princi-
palmente perché, come Piacenza 74, non
disponiamo di alloggi invenduti che richie-
dano di essere riproposti al mercato".
Paolo Garetti (Ance Piacenza):"Insieme ridisegniamo la città"
La situazione del comparto edile versa in
uno stato molto preoccupante. Il 2011 si
prospetta ancora peggiore del 2010 anche
a causa di una politica che non è stata anco-
ra in grado di mettere in campo azioni con-
crete a sostegno del comparto. Senza di
queste saranno in tante le aziende che si
troveranno a chiudere con ripercussioni
dolorose ed inevitabili sugli occupati .An-
che recentemente Ance ha lanciato un gri-
do d'allarme sulla tenuta del settore. Il Go-
verno e le Regioni stanno investendo sul-
l'housing sociale che, però, nella nostra
provincia non ha ancora visto elaborare un
progetto coordinato. Quale contributo al
settore potrebbe dare l'approvazione di un
progetto di housing sociale anche a Pia-
cenza? "In tale contesto l'housing sociale
EDILIZIA PIACENTINA 19
può rappresentare indubbiamente un'op-
portunità importante per le nostre azien-
de, riconosce Paolo Garetti, presidente
Ance Piacenza, ma ancor di più può davve-
ro essere lo strumento attraverso il quale la
politica si rende disponibile a fungere da
coordinamento tra mondo finanziario ed
aziende, assumendo un ruolo nuovo più ef-
ficace, di progettazione ed indirizzo. Si
tratta quindi di cercare di fare di questa e-
sperienza una palestra. Una progettualità
che non deve fermarsi all'oggi, ma che de-
ve avere un orizzonte lungo. In tale orizzon-
te ci sta lo spazio per cercare di adattare e-
sempi di successo di realtà lontane da noi
alla nostra città. Ci ha fatto piacere in tal
senso vedere il viaggio in Spagna dell'As-
sessore Cacciatore. Certamente il modello
Barcellona è affascinante e sarebbe molto
utile potere partire da quello anche per il
nostro territorio. Ritengo questo passo in-
dispensabile. La parola d'ordine dovrà per
forza essere riqualificazione o come in ma-
niera forte viene ultimamente definita
"rottamazione delle città". Con risultati
positivi, tangibili ed immediati in termini
di qualità della vita". Regalarsi una città
rinnovata: bello ma facile. "Siamo consa-
pevoli delle difficoltà legate a tali opera-
zioni: una prima difficoltà è quella legata
alla consapevolezza ed alla condivisione
della necessità di tale genere di opere, ma
questa obiezione potrebbe essere presto
superata grazie al beneficio derivante dal-
la riorganizzazione di interi quartieri con i
canoni di oggi. Il secondo punto delicato di
questa partita è quello delle risorse finan-
ziarie per la messa in atto di operazioni così
importanti. Cassa Depositi e Prestiti in un
recente convegno tenutosi presso Confin-
dustria Piacenza ha dato la propria dispo-
nibilità a ragionare su progetti innovativi
ed ambiziosi. Sta ora al nostro sistema pro-
porre e produrre idee che possano essere
condivise. E questa è la terza e forse più im-
portante fase: la progettazione dell'inter-
vento e l'individuazione di una cabina di
regia. Condizione necessaria è che l'intera
operazione debba potersi sostenere sulle
proprie gambe: diventa quindi fondamen-
tale che gli enti locali individuino stru-
menti affinché sia possibile chiudere il
cerchio. Sia chiaro che non chiediamo alle
amministrazioni di sostituirsi all'impren-
ditore, ma di affiancarlo in operazioni che
sono talmente complesse da divenire asso-
lutamente inaccessibili senza un coinvol-
gimento ed un coordinamento forte della
pubblica amministrazione. In relazione al-
l'housing sociale, attualmente siamo in
questa fase critica, che non è così facile da
affrontare anche in considerazione della
scarsità di aree idonee dal punto di vista
dei piani urbanistici. Ritengo che sia co-
munque molto importante approcciare in-
sieme questi temi in quanto sono convinto,
come ho già avuto modo di affermare, che
in futuro dovremo sempre più porre l'at-
tenzione su operazioni a più elevato valore
aggiunto come può essere la riqualifica-
zione di interi quartieri della città.
In tale direzione vanno alcuni discorsi che
stiamo cominciando a ipotizzare con la re-
gione Emilia Romagna nella persona del-
l'assessore Freda, le Amministrazioni co-
munali e la Provincia di Piacenza, nelle
quali abbiamo trovato interlocutori atten-
ti e disponibili".
Nella foto a destra Paolo Garetti
(presidente Ance Piacenza), nella pagina a
lato Fabio Salotti (presidente Piacenza 74)
EDILIZIA PIACENTINA20
“Risorse fresche per fare alloggi
ERP non ce ne sono, per questo i co-
muni devono trovare soluzioni in-
novative". Giovanni Bellinzoni, assesso-
re all'urbanistica del comune di Castel
San Giovanni spiega così la via obbligata
delle amministrazioni locali nella dire-
zione di un' edilizia che permetta canoni
di affitto sostenibili. "Anche solo per una
palazzina di dieci alloggi bisogna consi-
derare un costo di 2 milioni di euro, oppu-
re, come siamo cercando di fare insieme
all''assessore ai lavori pubblici e natural-
mente al sindaco, bisogna scalare le gra-
duatorie dei bandi di co-finanziamento
Stato-Regione: potendo mettere a dispo-
sizione l'area necessaria agli interventi,
c'è la possibilità così di giungere a realiz-
zare progetti che permettano un abitare
sostenibile". In realtà sono due gli inter-
venti a cui sia guarda a Castel San Giovan-
ni: il primo sta per essere tradotto in real-
tà, mentre per il secondo l'assessore la-
scia intendere l'esistenza di qualche mar-
gine di incertezza, nonostante l'istanza
sia stata preparata con cura, ma la concor-
renza non manca. Obiettivo: mettere a di-
sposizione, in un caso come nell'altro, al-
loggi di taglio medio piccolo (circa 80
mq), nuovi ed avanzati da un punto di vi-
sta energetico, che potranno essere affit-
tati con un ribasso del 25 per cento rispet-
to ai valori di mercato per 25 anni ( al ter-
mine di tale periodo l'esecutore può met-
tere in vendita gli alloggi ma l'ente locale
conserva il diritto di superficie da valu-
tarsi in base ai valori immobiliari che sa-
ranno effettivi a quella data).
"Per quanto riguarda il primo intervento,
precisa Bellinzoni, abbiamo seguito la sol-
lecitazione che proveniva da un bando del
2008 che ci ha permesso di ottenere un
contributo stato-regione di 895 mila euro
per la realizzazione di 12 alloggi a canone
sostenibile. L'amministrazione comunale
ha partecipato mettendo a disposizione u-
n' area ERP ( in base al PSC adottato) e-
quivalente al 20 per cento del valore del-
l'intervento. I finanziamenti saranno ver-
sati all'esecutore nel corso della realizza-
zione dell'intervento" . E per quanto ri-
guarda il secondo lotto ? "Nello scorso me-
se di ottobre è uscito un nuovo bando, sca-
duto il 5 novembre sempre impostato sul
co finanziamento Stato Regione comune,
al quale abbiamo deciso di partecipare.
Esso riguardava zone oggetto di riqualifi-
cazione urbana. C'è stato anche un pas-
saggio in Consiglio Comunale in cui abbia-
mo da un lato approvato l'adozione del pri-
mo intervento e adottato il secondo che in-
siste su un area di 3500 mq su cui era già
previsto sorgesse un asilo. Su questa area
vorremmo fossero realizzati 20 alloggi più
l'asilo: il comune mette a disposizione il
terreno a titolo gratuito.
L'esecutore avrà il beneficio di un contri-
buto Stato Regione nella misura massima
del 50 % del valore dell'opera, ma dovrà ri-
Due interventi di edilizia residenziale pubblica
Castelsangiovanni, alloggia canone sostenibile
a cura della redazione
soci
al h
ou
sin
g
EDILIZIA PIACENTINA 21
tornare alla comunità l'asilo. Abbiamo già
individuato un possibile esecutore che
sembra davvero interessato". Qual'è lo
strumento urbanistico più importante
per fare social housing ? " Entrambi gli in-
terventi su menzionati sono coerenti con il
PSC adottato nel comune di Castelsangio-
vanni. Penso senz'altro che per fare hou-
sing sociale sia fondamentale il POC per-
chè dispone di facoltà edificatoria, ma es-
so dipende dal mandato del sindaco che
non può essere
in scadenza. Va
ricordato che la
legge 20 preve-
de, in base al
principio di pe-
re q u a z i o n e ,
che qualora si
prevedano in-
terventi di edi-
lizia residen-
ziale, il 25 per
cento di questi
abbia finalità
sociali".
Privilegiati il verde e il risparmio energetico
Riqualificazione urbana ed edilizia popolare possono ancora andare dipari passo e lo dimostra l'intervento approvato dal comune di CastelSan Giovanni che ha ottenuto 895mila euro di finanziamenti (da Statoe Regione) per la costruzione di 12 appartamenti. Il progetto pre-liminare è stato presentato dal settore lavori pubblici locale (re-sponsabile geom. Giuseppe Riva), mentre della realizzazione si oc-cuperà la cooperativa abitanti Piacenza 74. "Si tratta di un intervento diedilizia residenziale e sociale a canone sostenibile. Il comune ci hamesso il terreno e Piacenza 74 ha sottoscritto l'impegno ad affittare ilocali al 30% in meno rispetto ai canoni di mercato per 25 anni". Ediliziaattenta all'ambiente (le unità abitative saranno tutte in classe A e
munite di pannelli foto-voltaici e isolamento ter-moacustico), ma ancheriqualificazione urbana:"Il verde circostante saràmigliorato con nuovepiantumazioni che ri-qualifichino l'area delnuovo intervento e il lot-to adiacente (dell'Acer),vialetti e un marciapiedeche lo unisca ai 20 alloggie all'asilo che speriamo civenga finanziato a breve(il progetto è stato re-golarmente presentatoqualche settimana fa)."
Un disegno dell’edificio
EDILIZIA PIACENTINA22
Uno degli obiettivi dell'Ammini-
strazione Comunale di Fioren-
zuola d'Arda, anche attraverso le
nuove previsioni di PSC, è l'aumento delle
residenze immesse sul mercato a condizio-
ni favorevoli, per l'acquisto o la locazione.
Quale anticipazione della politica di edili-
zia sociale prevista in modo sistematico
dal nuovo strumento urbanistico, ora in fa-
se di definitiva approvazione, si è provve-
duto a partecipare al recente bando della
Regione Emilia Romagna con un program-
ma complessivo su un'area residenziale
specifica in località Madonna delle Cin-
que Strade, che costituisce una ricucitura
del tessuto urbanizzato. All'interno di que-
sta area, si è provveduto inoltre a mettere a
bando una porzione di terreno per la ven-
dita per realizzare, attraverso l'intervento
di un privato, un edificio di edilizia sociale
con unità abitative in parte da destinare al-
la 'prima casa' e in parte alla locazione a
termine. Il ricavato sarà destinato alla rea-
lizzazione della restante parte del pro-
gramma: che prevede, oltre alla realizza-
zione di un edifico con unità abitative, di
proprietà pubblica, da destinare alla loca-
zione permanente, la realizzazione di un e-
dificio polifunzionale per attività ricreati-
ve e di socializzazione, e una superficie per
commercio/servizi, nonché la realizzazio-
ne di una dotazione del verde pubblico con
un percorso-vita attrezzato. Particolare cu-
ra è inoltre rivolta anche al tema della mo-
bilità e della accessibilità: con l'obiettivo
che essa sia sicura e per tutti (ciclabili, in-
nesto a rotatoria…).
Sinteticamente, il programma complessi-
vo prevede:
1) 2 edifici: 16 alloggi ERP (edilizia pubbli-
ca in locazione permanete) e 17 alloggi
ERS (edilizia sociale realizzata da un pri-
vato, da destinare alla proprietà e alla loca-
zione a termine: si è aggiudicato la gara,
per l'acquisto dell'area, la Cooperativa di
Abitanti Piacenza '74) ), per rispondere al
bisogno abitativo di famiglie in situazioni
socio-economiche differenti;
2) uno spazio terziario/commerciale inse-
rito nell'edificio ERP con funzioni di presi-
dio e diversificazione funzionale (circa 50
mq)
3) un edificio polifunzionale per attività ri-
creative e di socializzazione, suddivisibile
in due grandi sale che rendono possibile
separare, senza isolare, le attività giovanili
da quelle dei gruppi anziani: tale realizza-
zione è a favore di tutta la zona come fatto-
re di integrazione e coesione sociale
4) attrezzatura del verde con un percor-
so-vita;
5) realizzazione di opere di urbanizzazione
che favoriscano la sicurezza e la mobilità
lenta
Il programma - come ha spiegato l’assesso-
re all’Urbanistica del Comune di Fioren-
zuola Carla Danani - prevede la costruzio-
ne di due edifici asimmetrici, movimentati
sul fronte con un accattivante gioco di pie-
ni e vuoti e nelle altezze, al fine di costitui-
re una quinta gradevole dal punto di vista
percettivo, dimensione che non va mai di-
menticata, anche dovendo tener conto del-
le compatibilità economiche. I tagli degli
alloggi sono diversificati, al fine di poter ri-
spondere al bisogno di situazioni diverse e
favorire la coesione intergenerazionale. I-
noltre nella disposizione dei tagli degli al-
loggi è stata data importanza alla possibi-
lità di aggregazione futura, dando così
massima elasticità nella fruizione da parte
di famiglie con anziani che vogliano man-
tenere un minimo di indipendenza o giova-
ni coppie che non possono ancora rendersi
autonome dai genitori ma che necessitino
di privacy, oppure famiglie che chiedono u-
na stanza in più a scapito del monolocale.
Oltre alla residenza (33 alloggi complessi-
vi), il programma prevede la realizzazione
nell'edificio ERP di uno spazio commer-
ciale-terziario e di un edificio separato con
funzione aggregativa.
Per favorire l'accesso sicuro a tutta l'area i
percorsi pedonali e le piste ciclabili saran-
no progettate a "rete" e disegnate col fine
di permettere la massima permeabilità ed
accessibilità da parte di tutti i fruitori.
Al fine di aumentare la sicurezza, anche
dal punto di vista della percezione sogget-
tiva, massima attenzione sarà posta nella
scelta dei materiali per la pavimentazione
Programma di edilizia pubblica per il Bando regionale
Fiorenzuola, attenzionealla coesione sociale
L’assessore all’Urbanistica del
Comune di Fiorenzuola Carla Danani
edili
zia
soci
ale
EDILIZIA PIACENTINA 23
e nel trattamento degli attraversamenti
pedonali (restringimento carreggiata, li-
mitazione velocità veicolare ecc.), inoltre
non saranno previsti dislivelli od avvalla-
menti che possano creare impedimento fi-
sico e/o visivo e saranno resi gradevoli e si-
curi in tutte le situazioni e anche nella scel-
ta delle essenze arboree da mettere a di-
mora si propenderà verso piante ad alto fu-
sto possibilmente autoctone e cespugli
bassi che non interrompano la visuale de-
gli utilizzatori e non creino zone troppo na-
scoste (evitando la loro propensione ad at-
tirare attività illecite o al manifestarsi di e-
venti criminosi).
Per aumentare la coesione e la qualità so-
ciali del programma proposto, si prevede
di attrezzare il verde pubblico con un per-
corso vita fruibile all'intero quartiere; è i-
noltre prevista la costruzione di un Centro
Polifunzionale di circa mq. 230,00 ad un
piano solo e con un unico ambiente indivi-
so strutturalmente ma separabile in due
ampie sale dal punto di vista funzionale.
Esso è inteso come importante punto di ri-
ferimento dell'intero quartiere. Per tale
intervento si intende operare con una tipo-
logia altamente eco-sostenibile composta
da pannelli pre-fabbricati in legno e tetto
con struttura primaria e secondaria in le-
gno, coibentato e ad una unica falda. Que-
sta scelta oltre ad avere tempi di messa in
opera estremamente ridotti porterà, insie-
me alla posa di impianti adeguati, ad un e-
dificio ad alta prestazione energetica se-
condo la normativa sul contenimento dei
consumi energetici e l'uso di materiali eco-
sostenibili. La disposizione a "corte" del
Centro enfatizza la funzione di luogo di in-
contro e aggregazione di giovani e/o perso-
ne anziane, che potranno nel periodo pri-
maverile-estivo, usufruire anche dello spa-
zio "corte" esterno, attrezzato con sedute e
che, attraverso le ampie vetrate forma un
tutt'uno con l'interno, aumentando anche
in questo caso il grado di permeabilità vi-
siva degli spazi e quindi il grado di sicurez-
za.
Si intende inoltre prevenire il disagio psi-
co-sociale della popolazione anziana del
quartiere, favorire la coesione sociale, au-
mentare il livello di sicurezza, assicurare la
sostenibilità gestionale dell'iniziativa di
portierato e custodia dell'edificio polifun-
zionale attraverso l'attivazione di una e-
sperienza-pilota per il nostro territorio:
quella del custode sociale.
L'intervento viene pensato nell'ottica di
soluzioni impiantistiche che consentano
l'ottenimento di un notevole risparmio e-
nergetico e confort ambientale, preveden-
do inoltre l'utilizzo di sistemi innovativi
per la produzione di energia da fonti rinno-
vab i l i .
L'obbiettivo del comfort ambientale nel
presente progetto viene raggiunto me-
diante la scelta di una disposizione in pian-
EDILIZIA PIACENTINA24
ta dei blocchi secondo l'asse naturale del-
l'area che permetta la migliore insolazione
possibile di tutti gli ambienti a giorno e
delle camere esposte prevalentemente sui
lati est, sud e ovest. Data la particolare con-
formazione del lotto stretto e lungo, tale
scelta risulta quasi obbligata ma grazie al-
la scansione oculata dei vani scala e alla
scelta di operare su blocchi costituenti su
piani diversi a degradare verso il Centro
Civico, si ottiene un particolare e accatti-
vante impatto formale/architettonico. Nel
gioco di pieni e di vuoti verranno inseriti
sapientemente balconi e logge atte a pre-
servare le pareti esterne dall'insolazione
estiva. Altresì anche le previste partizioni
perimetrali esterne dell'edificio, l'adozio-
ne di serramenti a notevole tenuta termi-
co/acustica concorreranno al raggiungi-
mento degli scopi progettuali ricercati.
L'obbiettivo del risparmio energetico è ri-
cercato tramite la posa in opera di para-
menti murari con rivestimento esterno a
cappotto in polistirene espanso estruso e
serramenti esterni dotati di notevole coi-
benza; inoltre l'adozione di impianto di ri-
scaldamento centralizzato (con produzio-
ne di acqua calda sanitaria), dotato di cal-
daia a moduli ad alto rendimento e possibi-
lità di regolazione autonoma della tempe-
ratura interna a mezzo di cronotermostato,
determina un risparmio notevole rispetto
agli impianti autonomi e permette l'elimi-
nazione dei pericoli derivanti dalla pre-
senza di fuochi all'interno degli alloggi.
Nelle falde meglio esposte, secondo le in-
clinazioni ottimali e ben integrate nella co-
pertura stessa,verranno messe in opera
pannelli fotovoltaici debitamente dimen-
sionati per la produzione di energia elet-
trica almeno per le parti comuni e i previsti
ascensori con un notevole risparmio ener-
getico complessivo.
Infine la presenza nel sottotetto di soffit-
te/cantine al disotto della copertura coi-
bentata consente di ridurre la dispersione
termica verso l'alto degli alloggi posti al-
l'ultimo piano dell'edificio.
EDILIZIA PIACENTINA 25
“Salvaguardare e migliorare la già
notevole qualità della vita offerta
da Carpaneto". E' l'obiettivo nume-
ro uno del 44enne sindaco del paese, Gian -
ni Zanrei, che traccia un nitido profilo del
frizzante comune piacentino: "Carpaneto
- osserva il primo cittadino - ha una storica
vocazione agricola e artigianale, ma è an-
che un centro commerciale a cielo aperto
grazie ai 120 esercizi commerciali che ne
caratterizzano il cuore. Altro punto di for-
za del paese - continua Zanrei - sono i tanti
eventi di successo che durante l'anno ne
caratterizzano la riconosciuta vivacità e
garantiscono un riscontro commerciale:
dalla Fiera di Primavera (arricchita dal
Gut Festival) alla Festa della Coppa, dai
due mercati settimanali di mercoledì e do-
menica ai mercatini estivi, fino ai Farmer's
market". In futuro Carpaneto disporrà i-
noltre di una nuova area produttiva al di
fuori del paese, già prevista nel PSC: tutte
premesse favorevoli, quindi, all'ulteriore
crescita del benessere di una realtà che ol-
tretutto - come ricorda Zanrei - "non risen-
te delle criticità connesse a TAV e ferrovie,
strade statali e autostrade, ma può giovarsi
dei vantaggi offerti da ottimi collegamenti
con esse". Carpaneto - che aderisce alla
Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Pia-
centini - non si culla però sugli allori e guar-
da già avanti, come dimostra il "Piano per
la qualità urbana" presentato il 28 ottobre
scorso nella sala Bot del municipio di Car-
paneto dallo stesso sindaco e dall'architet-
to Enrico De Benedetti, autore dello studio
planimetrico per la realizzazione del nuo-
vo Quartiere Ranza a basso impatto am-
bientale che ne costituirà il progetto pilo-
ta. "PSC, POC E RUE (vedi box) - chiosa
Zanrei - vanno reinterpretati alla luce del
nuovo concetto di Governo del territorio,
che non è più solo 'uno' degli strumenti, ma
'lo' strumento di sviluppo. A Carpaneto
mancava un POC di valenza programmato-
ria, ed ora il Piano per la qualità urbana
consente di tracciare la strada maestra
lungo la quale indirizzare il prossimo POC:
una risposta concreta ai bisogni esistenti".
L'amministrazione vuole un "percorso
partecipato" che porti ad individuare le o-
pere prioritarie, comunque il volto del
paese di domani è destinato ad includere
molte novità in termini di verde pubblico,
piste ciclopedonali, viabilità, servizi e in-
terventi di edilizia residenziale sociale. "Il
grande parco urbano che nascerà ad in-
gresso paese lungo il Vezzeno - spiega Za-
nrei - sarà di 80mila metri quadri e raddop-
Il sindaco Zanrei: "Paese dalla storia agricola eartigianale, ma anche centro commerciale naturale"
La qualità della vitaabita a Carpaneto
andrea dossenaverso
il futu
ro
EDILIZIA PIACENTINA26
pierà il verde a disposizione: la trasforma-
zione della zona seguirà all'acquisizione
dell'area, da includere nel prossimo POC.
Pensiamo ad un ciclodromo, del quale po-
tranno usufruire le decine di bambini ed e-
sordienti che si avvicinano allo sport del
pedale grazie al G. S. Cadeo Carpaneto Ci-
clismo e al Team Perini Bike. Piste ciclope-
donali e interconnessioni collegheranno
tra loro giardini e spazi, con una viabilità
protetta per gli utilizzatori". Ipotizzate an-
che tre rotonde, per rendere più sicura la
PSC, POC, RUE: strumenti importanti
Le innovazioni in materia di governo del territorio introdotte daiTitoli I e II della Legge Regionale n. 6 del 2009 rafforzano lafunzione programmatica del Piano Operativo Comunale (POC),ossia lo strumento urbanistico che individua e disciplina gliinterventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e tra-sformazione del territorio da realizzare nell'arco temporale dicinque anni. Il POC è predisposto in conformità alle previsioni delPiano Strutturale Comunale (PSC), che è invece lo strumento dipianificazione urbanistica generale a tempo potenzialmenteindeterminato predisposto dal Comune, con riguardo a tutto ilproprio territorio, per delineare le scelte strategiche di assetto esviluppo e per tutelare l'integrità fisica ed ambientale e l'identitàculturale dello stesso. Altro strumento chiave è il RegolamentoUrbanistico ed Edilizio (RUE), che fissa le regole per la tra-sformazione del consolidato: contiene la disciplina generale degliinterventi di trasformazione o delle destinazioni d'uso ma anchele norme attinenti alle attività di costruzione, di trasformazionefisica e funzionale e di conservazione delle opere edilizie, nonchéla disciplina degli elementi architettonici e urbanistici, degli spaziverdi e degli altri elementi che caratterizzano l'ambiente urbano.In questo articolato quadro, tra le innovazioni introdotte dallaL.R. n. 6 del 2009 si richiede anche, tra i contenuti essenziali delPOC, un apposito elaborato denominato "Documento program-matico per la qualità urbana", il quale individua più detta-gliatamente - ma in coerenza con il PSC - "i fabbisogni abitativi, didotazioni territoriali e di infrastrutture per la mobilità, definendogli elementi di identità territoriale da salvaguardare e per-seguendo gli obiettivi del miglioramento dei servizi, della qua-lificazione degli spazi pubblici, del benessere ambientale e dellamobilità sostenibile".
EDILIZIA PIACENTINA 27
circolazione: la prima, all'ingresso del pae-
se, è già in fase progettuale, mentre le altre
due (alla confluenza tra la provinciale e
piazza Oliveti e l'altra con via Pallastrelli)
sono già state disegnate. Iter già concreta-
mente avviato per altre opere (Casa della
salute, campo da calcio e campetto da alle-
namento), mentre tempi più lunghi do-
vrebbero avere palestra e piscina. Tutto
questo dovrebbe rafforzare quella qualità
del vivere a Carpaneto che molti cercano,
attirando nuovi residenti, ma perché que-
sto catalogo di progetti non resti un "libro
dei sogni" saranno decisivi gli accordi con
i privati: la funzione del POC, di cui "il Pia-
no per la Qualità urbana - afferma Zanrei -
sarà il driver", è del resto anche quella di
essere raccordo degli interventi privati
con la necessaria infrastrutturazione del
territorio, mettendo in campo una strate-
gia progettuale delineata da un chiaro cro-
noprog ramma.
Quartiere Ranza, le persone prima di tutto
Lo studio planimetrico per la realizzazione - a Carpaneto - del nuovo Quartiere Ranza a basso impatto ambientalecontiene una serie di idee brillanti e di scelte interessanti, che condividono una chiara finalità: l'attuazione di unosviluppo urbano nel quale la qualità del costruito sia anteposta a mere logiche speculative. Previste nel futuroQuartiere Ranza circa trenta unità-alloggi, inserite in un contesto dalle linee-guida pensate con l'intento di favorirela possibilità di uscire di casa e la socializzazione in un luogo d'incontro "liberato" dalla "colonizzazione"automobilistica. L'autore dello studio èl'architetto piacentino Enrico De Benedetti,che sintetizza i due principali aspetti in-novativi dell'iniziativa. "E' inusuale - spiegaDe Benedetti - che un'amministrazione lo-cale proponga un planivolumetrico di pro-getto che faccia da guida allo sviluppoedilizio in modo da garantire alti standardqualitativi: il Comune di Carpaneto, al con-trario, ha optato per precise prescrizioniurbanistiche e modalità attuative". Si trattadi un risvolto da sottolineare, "perché - osserva l'architetto - l'obiettivo è fare in modo che nell'iter complessivol'amministrazione comunale abbia un ruolo attivo rispetto a quello che sarà il soggetto attuatore, in opposizione allaconsuetudine che vede troppo spesso le amministrazioni in un ruolo passivo". L'altro aspetto innovativo delprogetto-pilota del Piano della Qualità Urbana è legato alla volontà di proporre "un modello di aggregazionetipologica - prosegue De Benedetti - che predilige i percorsi ciclopedonali a quelli veicolari, con i secondi subordinatiai primi". Nelle prescrizioni urbanistico-edilizie inserite nella variante 1/2010 al RUE, inoltre, si riserva la parte nobiledello spazio pubblico (adibito a verde) alle persone e alle biciclette, mentre le auto vengono "dirottate" nel retrodella lottizzazione, dove - sotto casa - saranno collocati i garage. Le tre "C" disegnate dalle sette abitazioni chesorgeranno nella zona costituiranno di fatto tre dei lati della cornice costruita intorno ai tre orti centrali, mentre ilquarto lato sarà soprattutto destinato alle biciclette e ai pedoni, in un contesto armonioso nel quale le personepotranno muoversi in tutta tranquillità.
EDILIZIA PIACENTINA28
EDILIZIA PIACENTINA 29
la città futu
raS
ocial housing, ma non solo, nei pen-
sieri di un vicesindaco con delega
alle trasformazione urbanistiche.
Certi temi riguardano tutta l'amministra-
zione comunale ma Francesco Cacciatore,
detenendo questa delega, è di certo, insie-
me ovviamente al sindaco Roberto Reggie
all'assessore Pierangelo Carbone (asses -
sore alla riqualificazione urbana), una del-
le voci più competenti per capire le politi-
che del territorio del comune capoluogo.
52 anni, esponente del partito democrati-
co, il vicesindaco ha già, in passato, rila-
sciato dichiarazioni caute sulla possibilità
di un'ulteriore espansione abitativa della
città, sia pure per perseguire obiettivi di e-
dilizia sociale. Nè no, nè si', ma un attenzio-
ne alle variabili di contorno piuttosto prag-
matista: da un lato l'eccesso degli immobi-
li invenduti, la complessità della partita
delle aree militari, che ben lungi dall'esse-
re conclusa pone difficoltà per quanto ri-
guarda la programmazione urbanistica
complessiva, dall'altro le esigenze di ri-
qualificazione della città esistente "che
deve mettere in conto anche una sua verti-
calizzazione", soprattutto per evitare il
consumo di suoli "vergini". A metà novem-
bre le ragioni favorevoli al social housing
nel comune capoluogo sono divenuti pre-
valenti e l'amministrazione comunale ha
reso noto di considerare la riqualificazio-
ne del complesso San Vincenzo come resi-
denza per studenti universitari un primo
terreno con cui cimentarsi nel social hou-
sing: il Comune di Piacenza mette a dispo-
sizione l'edificio di sua proprietà in pieno
centro storico mentre la Fondazione di Pia-
cenza e Vigevano si è dichiarata disposta a
partecipare come finanziatrice dei lavori
che intendono mettere a disposizione cen-
to posti letto per fuori sede. "In realtà non
dimentichiamo affatto - chiarisce France-
sco Cacciatore - altre possibilità di inter-
vento di ERP o di ERS (edilizia sociale a ca-
none moderato), partecipiamo infatti a no-
stra volta ai bandi regionali per finanziare
interventi come quello previsto nel Quar-
tiere San Giuseppe (32 alloggi ERS) o a
Mortizza dove mettiamo a disposizione un
terreno affinchè l'ACER realizzi volumi, in
verità non enormi, di ERP e ERS".
Oggi però l'attenzione è rivolta al San Vin-
cenzo. "Esiste infatti un progetto prelimi-
nare elaborato dagli uffici comunali, inse-
rito nel piano delle opere pubbliche che in-
tende operare una riqualificazione di que-
sto comparto: si tratta di una rielaborazio-
ne del progetto della cittadella della musi-
ca che si propone anche di connotare la cit-
tà di Piacenza come sede universitaria ac-
cogliente. L’obiettivo è anche rivitalizzare
il quartiere perché certamente la perdita
di residenti è una causa dei mali che accusa
il nostro centro storico. Oltre ai posti letto,
in stanze singole e doppie, sono previsti
spazi comuni di studio e garage interrati a
disposizione anche dei residenti della zo-
na. Il bando sarà emanato dopo la decisio-
ne relativa alle modalità di finanziamento,
che sta per essere adottata in questi gior-
ni".
Pensate di fermarvi qui, o è possibile qual-
che iniziativa abitativa rivolta alle fami-
glie di reddito modesto?
"Nel PSC che vogliamo adottare credo che
ci debbano essere delle scelte ragionate e
condivise anche su questo: nello strumen-
to urbanistico si dovranno precisare quali
aree mettere a disposizione a basso costo
per questo fine, a patto che però le neces-
sità dei lavoratori non siano enfatizzate ec-
c e s s iva m e n t e " .
C'è chi lamenta un certo ritardo in merito.
"Anche il social housing è una tessera di un
mosaico più ampio, condizionato dalla so-
luzione del nodo delle aree militari. Su
questo tema la proposta dell'amministra-
zione comunale, che negli ultimi anni si è
confrontata con le esigenze manifestate
dai militari, non può che essere riconosciu-
ta come equilibrata: considera le esigenze
produttive, ricreative e la sostenibilità e-
conomica della riappropriazione da parte
della comunità di queste proprietà. Occor-
re poi considerare che le aree militari sono
disperse in varie zone della città, del cen-
tro e della periferia, e che ognuna di esse
ha una sua storia e vocazione architettoni-
ca e funzionale. Nella composizione di
questo difficile mosaico, ognuno può cer-
Cacciatore: “Obiettivo rivitalizzare il centro”
“Recupero del San Vincenzocome residenza per studenti”
Francesco Cacciatore, vicesindaco
del Comune di Piacenza con delega
alle trasformazioni urbanistiche
a cura della redazione
EDILIZIA PIACENTINA30
tamente prendere una tessera e metterse-
la in tasca ma così il mosaico non verrò mai
completato. A questo proposito mi chiedo,
ad esempio, come mai, si perda di vista la
prospettiva complessiva e ci si sia dimenti-
cati del fatto che il Parco delle Mura di cui
si è parlato per tanti anni insiste in gran
parte sull'area di Viale Malta, e nelle pro-
poste progettuali presentate potrebbe es-
sere valorizzato e reso fruibile. Questo par-
co non interessa più? Eppure permette-
rebbe di ricollegare il Faxall alle mura che
fronteggiano il Po. Riconosco che c'è una
difficoltà reale ad arrivare a una decisio-
ne, il che si ripercuote su altri temi come,
per esempio, l'edilizia sociale, ma ciò è in
gran parte ascrivibile al nostro interlocu-
tore: il ministero della difesa che a sua vol-
ta deve affrontare complessi problemi di
razionalizzazione su scala nazionale in un
quadro normativo divenuto di recente an-
cor più vincolante”.
In conclusione, Palazzo Uffici. E' vero che
il progetto sta per essere ampliato? "Vor-
rei precisare che non stiamo occupandoci
di Palazzo Uffici per il gusto di fare colate
di cemento, ma c'è alla base l'esigenza rea-
le di una riorganizzazione della macchina
comunale tesa sia ad erogare servizi quali-
tativamente migliori alla cittadinanza ma
anche ad utilizzare al meglio le risorse u-
mane e finanziarie. Realizzare Palazzo Uf-
fici permette risparmi per 650 mila euro
annui. Ci sono state varie vicissitudini ma
il progetto preliminare è stato approvato,
poi ci sono state ulteriori novità. L'ammi-
nistrazione provinciale ha deciso per e-
sempio di abbandonare la sede di Borgo
Faxall: ciò può permettere ad essa un ri-
sparmio, ma mette in difficoltà il Comune
di Piacenza cui spetta mettere a disposizio-
ne i locali per le circoscrizioni per l'impie-
go. Per questo, ora è giusto riflettere se an-
che gli uffici che si trovano a Borgo Faxall
possano essere integrati in Palazzo Uffici:
mi sembra sia il buon senso ad imporlo".
EDILIZIA PIACENTINA 31
La definizione "architetto restaurato-
re" va stretta a Manuel Ferrari, 30enne
professionista che aggiunge alla lau-
rea il titolo di Tecnico Bioedile ed è originario
di Borgotaro ("in provincia di Parma, ma - ricor-
da lui - nella diocesi di Piacenza-Bobbio"), da
dove è partito per una carriera che comprende
le apprezzate attività di libero professionista
nel suo studio di Piacenza e di consulenza per la
curia di Piacenza e per la società Architecture
S t u d i o.
Fil rouge del già prestigioso curriculum di
progetti ed interventi è una precisa filosofia
del lavoro. "Mi concentro - spiega Ferrari -
nella ricerca sul costruito, progettando re-
stauri e riqualificazioni rispettosi delle ca-
ratteristiche peculiari di ciascun manufatto.
Ciò è possibile attraverso il rispetto delle tec-
niche costruttive, della buona regola dell'ar-
te, dello studio dei luoghi e dell'inscindibile
relazione tra costruito e ambiente. La passio-
ne con cui si affrontano i temi progettuali tie-
ne conto del rispetto che occorre per non can-
cellare tracce di storia irriproducibili ed uni-
voche. La cura per il dettaglio ed il lavoro ar-
tigianale e la consulenza specialistica di alto
livello tracciano le li-
nee per progetti effi-
caci, a misura di pri-
vati ed enti pubbli-
ci". Fondamentale,
ovviamente, saper af-
frontare tutte le sfac-
cettature di un pro-
getto. "L'architetto -
chiosa Ferrari - si in-
terfaccia con la com-
mittenza, considera
gli aspetti economici
e deve gestire al me-
glio i tempi. Nel caso
di intervento su un bene culturale, poi, deve
tener conto delle aspettative della città. Per
soddisfare tutte queste istanze ci vogliono
passione, competenza, tempo ed un attento
studio preliminare: solo così si può aspirare
ad un risultato di alta qualità".
Sintesi di tutto questo è il restauro - in dirit-
tura d'arrivo - del campanile del complesso
ecclesiastico di S. Pietro a Piacenza, gioiello
del '600.
"L'intervento - spiega Ferrari - non ha mirato
ad un restauro critico, ma al mantenimento
delle caratteristiche tecnologiche origina-
rie, perdute nel tempo. Le indagini diagno-
stiche ci hanno portato ad una colorazione in
parte diversa da quanto ipotizzato in parten-
za: in un restauro nulla è scontato, ma ci sono
tante sorprese che richiedono una re-inter-
pretazione e rendono insensati i preconcetti.
Un approccio "a misura di" vale anche per le
scelte dei materiali, come nel caso delle mal-
te per il campanile: la progressiva perdita di
confidenza con ciò che fa parte del nostro ma-
gistero artistico, artigianale e industriale e
di conoscenza dei differenti comportamenti
e delle leggi dell'invecchiamento rende in-
capaci di rileggere lo stesso processo produt-
tivo. Per tutto questo è stato prezioso il ruolo
della Calchèra San Giorgio di Mastro Gilber-
to Quarneti, centro di ricerca trentino che è
in grado di definire e riprodurre i materiali
storici originari".
“A misura di” edifici sacri e abitazioni private
Manuel Ferrari: il restaurotra ricerca, fede e bellezza
andrea dossenaarch
itetto d
el mese
EDILIZIA PIACENTINA32
Ora il campanile di San Pietro - come ricorda
il titolo del recente convegno dedicatogli a
Palazzo Vescovile - è davvero "un gigante ri-
t r ova t o " .
"E' il frutto di un iter di 4 anni, in linea con u-
n'altra regola a cui mi ispiro: dare tempo al
tempo. Una legge spesso dimenticata, ma
imprescindibile. Nonostante i progressi tec-
nologici, la materia continua a dipendere da
tanti altri fattori, in primis quelli climatici: la
natura ha ritmi suoi, di cui è necessario tener
conto. Di certo, a lavori quasi conclusi - e gra-
zie ai media locali - mi è capitato più volte di
incontrare piacentini che mi hanno raccon-
tato di aver "scoperto" solo ora questo gioiel-
lo. Non bisogna però fermarsi qui: occorre
già pensare alla manutenzione per il futuro,
sapendo che conviene anche dal punto di vi-
sta economico".
Lei ha progettato anche l'intervento che ri-
guarda il Duomo di Piacenza, la cui direzione
dei lavori spetta alla Soprintendenza ai Beni
Artistici e Storici. Come sta la Cattedrale?
"La caduta di alcune pietre - con episodi re-
centissimi - dipende da un problema intrin-
seco del materiale: il rivestimento lapideo in
arenaria, che contiene tanta argilla, risente
dell'azione di gelo e disgelo e degli agenti at-
mosferici, e si usura fino a che rovina a terra.
Ci siamo mossi fin dalle prime avvisaglie di
pericolo (anche per l'incolumità pubblica,
specialmente nei giorni di mercato) e, grazie
alla Soprintendenza, la prima tranche di la-
vori - partita in estate e vicina alla fine - è sta-
ta inserita nella programmazione (e quindi
finanziata) dal Ministero dei Beni Culturali.
I guai più recenti saranno invece affrontati
con altri cantieri ad hoc".
Nel suo curriculum anche importanti inter-
venti sull'edilizia civile.
Nell'ultimo anno ho curato le ristrutturazio-
ni di tre villette di civile abitazione. Partico-
larmente interessante il caso di un fabbrica-
to di Roncole di Albareto in Val Taro, recupe-
rato secondo i criteri e l'autenticità dei luo-
ghi. La costruzione - probabilmente si tratta
di un ex mulino - risale infatti ad un periodo
databile tra 6 e 700, e si trova in un borgo mol-
to antico: nel restauro abbiamo ricreato l'ori-
ginaria fisionomia, secondo la filosofia di la-
voro di cui parlavamo prima".
Tornando all'impegno nell'architettura sa-
cra: cosa comporta, a livello personale?
"Penso sia difficile lavorarci senza la dimen-
sione della fede, che aiuta a capire la logica
Il curriculum
Manuel Ferrari - classe 1980 - si èlaureato in Scienze dell'architet-tura il 24/04/2005 con voto110/110. Acquisisce il titolo inte-grativo di Tecnico Bioedile con uncorso formativo post-laurea orga-nizzato dall'Unione Europea. I-scritto all'ordine degli architetti diPiacenza al n.545. Svolge attivitàcome libero professionista nel suostudio di Piacenza e di consulenzaper la curia di Piacenza e per lasocietà Architecture Studio. Un e-lenco dei suoi numerosi progettied interventi si trova sul sitowww.manuelferrari.it. Il 30ennearchitetto - originario di Borgotaro- è membro della Commissione perl'Arte Sacra e i Beni Culturali delladiocesi di Piacenza e dell'Associa-zione Amici Beni Culturali Piacen-za. E' membro del Comitato Scien-tifico della Fondazione dei S. An-tonino e Colombano, per la pro-mozione del patrimonio culturaledella Diocesi di Piacenza-Bobbio.Oltre all'attività professionale èimpegnato nell'organizzazione dieventi e manifestazioni, con par-ticolare attenzione al patrimoniostorico e all'edilizia di culto. Hacurato diversi articoli per quoti-diani locali e riviste specializzate.
EDILIZIA PIACENTINA 33
dell'immenso sacrificio che passa attraverso
le pietre degli edifici antichi, la quantità di
risorse e la fatica che ci sono state dietro. Per
motivi analoghi credo che molti progetti di e-
difici sacri dei giorni nostri manchino di un
requisito fondamentale: la bellezza che ele-
va lo spirito. Per questo, nel concorso - di cui
ho coordinato l'organizzazione - per la nuova
chiesa di San Nicolò si è preteso che i progetti
scaturissero da un dialogo tra architetto, li-
turgista e artista. Una riprova del fatto che
l'architettura sacra attira grande interesse,
con la sua pluralità di dimensioni, è nella lar-
ga partecipazione al bando: 89 proposte in
poche settimane".
L'istanza mistica - lo dicono anche i numeri -
continua a portare con sé il fascino dell'asso-
l u t o.
Qui sopra, due foto scattate durante i lavori
per S. Francesco. Accanto, il campanile di
S. Pietro e un particolare in via di restauro. A
pagina 31, una splendida veduta di Piazza
Cavalli dall’alto e l’architetto Manuel Ferrari
EDILIZIA PIACENTINA34
Si svolgerà, a Piacenza Expo, dal 18 al
20 febbraio 2011, la sesta edizione
di Edilshow, il salone dell'edilizia
che in questi anni è diventato il punto di ri-
ferimento del settore per le province di
Piacenza, Parma, Pavia, Alessandria, Lodi
e Cremona. La tre giorni di Piacenza pro-
porrà un appuntamento per operatori spe-
cializzati e per la committenza privata, al-
l'insegna dell'ecosostenibilità in edilizia.
Edilshow accoglierà gli oltre 5mila visita-
tori che ogni anno affollano la fiera con nu-
merosi convegni e metterà in mostra mate-
riali e manufatti, macchinari, attrezzatu-
re, sistemi e componenti per l'edilizia, so-
luzioni tecnologiche per cantieri, impianti
e materiali per il risparmio energetico e n-
teressante progetti di innovazione tecno-
logica (lo scorso anno fu presentata la "Ca-
sa di paglia"). A farla da padrone anche
per il 2011 sembra essere, l'ambiente con
due filoni principali: le "tre R" (Ricostrui-
re, Ristrutturare, Recuperare) e la bioedi-
lizia (dopo il successo ottenuto lo scorso an-
no da Edilgreen), con efficienza energeti-
ca e l'aggiornamento dei nuovi prodotti in
primo piano, fino alle ultime soluzioni in
termini di termoidraulica e serramenti,
componentistica ed impiantistica. Nelle
ultime edizioni, recependo i temi di più
stretta attualità, i seminari di Edilshow
hanno proposto alcuni focus incentrati sul
risparmio e la sostenibilità energetica,
l'aggiornamento normativo nelle costru-
zioni e le nuove prospettive di crescita del
settore. La anticipazioni sono ancora po-
che (per l'elenco degli espositori e i temi
dei convegni bisognerà attendere gennaio
2011), ma dalla segreteria organizzativa di
Piacenza Expo fanno sapere che: "Certa-
mente resterà l'attenzione alle ristruttu-
razioni e al retrofitting (recuperare strut-
ture vecchie utilizzando gli ultimi ritrovati
della tecnologia), il futuro è tenere conto
del risparmio energetico di chi andrà ad a-
bitare l'edificio. Altri temi che interessano
sempre gli addetti ai lavori, sono normati-
ve (difficile star dietro a tutte le modifi-
che) e ambiente".
Edilshow in questi anni si è ricavato una
nicchia di assoluto rilievo nel panorama e-
dile, ma soprattutto si è rivelato un effica-
ce strumento per rispondere al periodo e-
conomico particolarmente difficile che
tutto il settore edile sta vivendo. Le miglio-
ri aziende italiane avranno un'opportuni-
tà per incontrare il mercato di questo ter-
ritorio, utilizzando un concreto strumento
di promozione e visibilità in un momento
opportuno. Il salone si sviluppa in un unico
padiglione moderno e funzionale di 10.000
mq. Una struttura espositiva di facile frui-
bilità per i visitatori che trovano in un'uni-
ca soluzione una panoramica delle realta'
produttive e commerciali del settore edile.
La mostra è ad ingresso gratuito previa re-
g i s t ra z i o n e .
"Per ora sappiamo solo che anche que-
st'anno -fa sapere Sergio Copelli, che per
Piacenza Expo si occupa della gestione
dell'evento- verrà riproposta una collabo-
razione con le associazioni di categoria del
territorio e con la Scuola Edile". Copelli si
lascia inoltre scappare un'anticipazione,
dopo la casa di paglia dello scorso anno, E-
dilshow 2011 vedrà la presentazione del-
l'ultimo progetto nato in seno all'associa-
zione piacentina Greencase: la Casa di La-
na. "Al 90% verrà presentata nel corso del-
l'edizione 2011, e le intercapedini saranno
in pura lana vergine"
Sito web ufficiale: www.edilshow.it
Dal 18 al 20 febbraio 2011 la sesta edizione
Edilshow 2011, ambientee bioedilizia in primo piano
dario rigolli
Un’immagine dell’edizione 2010
di Edilshow
pia
cen
za e
xpo
EDILIZIA PIACENTINA 35
EDILIZIA PIACENTINA36
Caorsana Marmi e Graniti
L’ e s p e r i e n z ache si fa lavoroDal 1989, prodotti per edilizia e arredamentoe opere di arte funeraria: materiali di qualitàper un mercato che cambia continuamente
21 anni di esperienza nelle lavorazioni per edilizia e arredamento
e nelle opere di arte funeraria sono il prestigioso biglietto da vi-
sita di "Caorsana Marmi e Graniti" di Caorso. "Ci occupiamo -
spiega il titolare Nicola - di tutto quello che si può fare con il mar-
mo: dall'arte funeraria all'edilizia, fino all'arredamento". Mate-
riali nazionali ed esteri di prima qualità sono utilizzati dal 1989
per prodotti di differente natura, che soddisfano le esigenze di
un mercato che muta continuamente: "Le diverse composizioni e
caratteristiche delle pietre naturali, opportunamente estratte e
lavorate fino al risultato finale, sono - continua il titolare - il no-
stro quotidiano impegno". Scale da interno e da esterno, ma an-
che soglie e davanzali sono le richieste più frequenti per quanto
attiene all'ambito delle lavorazioni per edilizia e arredamento,
mentre le lavorazioni dedicate all'arte funeraria spaziano da i-
scrizioni e lapidi a monumenti di dimensioni maggiori. "La scelta
- spiegano a "Caorsana Marmi e Graniti" - può essere fatta con-
sultando i nostri depliant, dai loculi a parete ai più grandi monu-
menti a terreno: alla pietra è possibile affiancare accessori di
bronzo, acciaio o anche marmo, scegliendo in base a gusti ed e-
sigenze". "Caorsana Marmi e Graniti" si trova in via Caorsana 25
a Caorso, per ulteriori informazioni il telefono della sede è 0523
828803. (d.a)
dal
le a
zien
de
EDILIZIA PIACENTINA 37
Importazione diretta a vasto assortimento di:PAVIMENTI IN LEGNO DI QUALSIASI ESSENZA E DIMENSIONE
BUSSETO (PR) - Via Monteverdi, 2 - Tel. 0524.930030 - Fax 0524.930020
TRAVI E TRAVETTI IN ABETE E ROVERE • LEGNO LAMELLARE IN ABETE E LARICE • LEGNAMI RESINOSI • ESOTICI • PREGIATI
MOBILI IN TEAK E COMPLEMENTI D’ARREDO PER GIARDINO • PORTE TAGLIAFUOCOBASCULANTI IN FERRO E IN LEGNO PER GARAGE • PERLINE E TAVOLATI PER SOLAI
FRATELLI CREMONA & C
Fo n d a z i o n eA r ch i t e t t i
Parma e Piacenza,in principio il logoIl Concorso nazionale di idee per il marchio
è il primo passo del nuovo soggettoche unisce professionisti di due province
Indire un Concorso nazionale di idee per l'elaborazione
grafica del proprio marchio logotipo (il logo) che ne rap-
presenti l'immagine è stato il primo passo ufficiale della
neonata Fondazione degli Architetti, Pianificatori, Paesaggi-
sti e Conservatori di Parma e Piacenza, che si è posta come sco-
po principale "la valorizzazione della disciplina dell'architet-
tura e della professione dell'architetto". Il 10 dicembre l'esito
del Concorso e la premiazione, in un evento in grande stile vo-
luto anche per "lanciare" questo nuovo e importante sogget-
to presieduto dall'architetto parmense Pietro Zanlari. Coordi-
associazio
ni
EDILIZIA PIACENTINA38
natrici del Concorso gli architetti Elena
Braghieri e Marina Foletti, ed è la stessa
Braghieri a spiegarci le finalità dell'ine-
dito soggetto che unisce professionisti
delle due città ex ducali: "La Fondazio-
ne, per sua natura, è cosa diversa dall'Or-
dine e, potendo disporre di un capitale
proprio da utilizzare, svilupperà le sue
funzioni in due grandi direzioni. Da un
lato - prosegue la Braghieri - si rivolgerà
agli iscritti, ad esempio organizzando
corsi di formazione e di aggiornamento
professionale all'interno della struttura,
dall'altro lato rivolgerà la sua attenzio-
ne al territorio e alle città - e lo dico vo-
lutamente al plurale perché la Fonda-
zione unisce i professionisti di due diver-
si Ordini - per la valorizzazione della pro-
fessione e per dibattiti e momenti di in-
contro e scambio con chi fruisce del no-
stro lavoro, ossia l'intera cittadinanza".
La Braghieri anticipa che il programma
di lavoro per i prossimi tre anni "è gigan-
tesco": tra le tante iniziative in cantiere,
si pensa a giornate di studio e conferen-
ze, si stanno organizzando mostre di ri-
lievo nazionale e internazionale e si pro-
cede alla messa a punto del sito internet.
"L'obiettivo che ci poniamo per il sito -
anticipa la Braghieri - è renderlo uno
strumento a 360 gradi, inserendo anche
blog con temi di discussione che potran-
no sfociare in più ampi dibattiti culturali
e urbanistici". Il sito avrà anche le fun-
zioni di collegamento con le istituzioni e
di banca-dati di riferimento: "Servirà
tempo, ma pensiamo di riunire dati car-
tografici, mappe catastali e regolamenti
edilizi delle decine di Comuni delle due
province di riferimento della Fondazio-
ne". Tutto questo percorso è stato aper-
to, come detto, dalla prima iniziativa uf-
ficiale: il Concorso nazionale di idee per
il logo della Fondazione Architetti di
Parma e Piacenza. "Perché non lo abbia-
mo creato noi? Perché - svela la Braghieri
- intendiamo evitare da subito il rischio
di una chiusura su se stessi, e lo vediamo
come un veicolo che faccia confluire i-
dee di partecipazione anche dall'ester-
no: un primo trait d'union tra i nostri i-
scritti e l'esterno". Rivolto quindi a largo
raggio ad architetti, designer, grafici, a
società e/o studi di grafica, design, pub-
blicità, comunicazione e agli studenti di
Facoltà universitarie, il Concorso vedrà
assegnati dalla Commissione giudicatri-
ce tre premi: al 1° classificato 1000 euro,
al secondo e al terzo 250 euro.
La Segreteria della Fondazione Architetti
Parma e Piacenza è in via Scalabrini n.113,
29121 Piacenza.
Apertura al pubblico: dal lunedì al vener-
dì ore 9/13 - e-mail: [email protected]
sito: www.fondarch.prpc.it
EDILIZIA PIACENTINA 39
I numeri dell’edizione 2010
Saie, protagonistala sostenibilitàSegnali di ottimismo e convinzione
che il fattore "innovazione" è la verachiave di rilancio del settore
Segnale positivo, quello espresso dall'e-
dizione 2010 del Saie, uno dei più impor-
tanti saloni italiani dedicati all'edilizia.
La chiusura della quarantaseiesima edizione
ha fatto registrare un +1% di visitatori profes-
sionali (oltre 168.000) e la riconferma del nu-
mero di operatori esteri in visita all'evento (ol-
tre 6.800). Anche le aziende espositrici hanno
risposto in blocco alla chiamata, presentando a
Bologna più di 1.500 imprese (di cui 302 estere)
hanno presentato agli operatori professionali, provenienti da tutto il
mondo le loro soluzioni più innovative e il tema della sostenibilità è
stato tra i fili conduttori delle numerose novità 2010. Segnali di otti-
mismo e convinzione che il fattore "innovazione" è la vera chiave di
rilancio del settore; una convinzione condivisa da SAIE che quest'an-
no ha messo "in piazza" (è il caso di dirlo) l'integrazione fra saperi
complementari. "Siamo decisamente soddisfatti dei risultati conse-
guiti dalla manifestazione - dichiara Fabio Roversi Monaco, presiden-
te BolognaFiere - e dei segnali che ci giungono dagli imprenditori. Si
conclude un'edizione di SAIE rinnovata nei contenuti e nel format.
Un cambiamento importante in cui BolognaFiere si è impegnata for-
temente per dare al settore un evento ancora più strategico in termi-
ni di incremento della competitività e di individuazione di nuove op-
portunità di business".
Il successo di una delle novità più interessanti di questa edizione, l'i-
niziativa delle "Piazze", è andato oltre e le più rosee aspettative. Di-
slocate nei padiglioni e focalizzate su temi specifici (energia, legno,
involucro, sostenibilità, laterizi, pavimentazioni, recupero, cantie-
re, software, chiusure tecniche), le "dodici piazze" sono state il vero
punto d'incontro per tutti gli operatori di settore, il luogo dove far
circolare e mettere a confronto le idee per il futuro settore delle co-
struzioni. Attraverso una nutrita serie di iniziative e seminari, sono
state infatti affrontate tutte le tematiche che interessano in maniera
trasversale il settore delle costruzioni; un'operazione che a maggior
ragione in un periodo di difficoltà come quello attuale diventa vitale
per l'intero comparto. Ed è infatti proprio in una di queste piazze,
quella del Cuore Mostra, da anni l'evento culturale e mediatico più
importante della rassegna fieristica, che si è
svolta la premiazione dei prodotti più innova-
tivi presentati negli ultimi 7 anni dalle aziende
espositrici, raccolti nell'ambito del Servizio
Novità e valutati da una giuria di direttori di ri-
viste del settore edile. Una conferma dell'im-
portanza data da SAIE al ruolo che ha l'innova-
zione sia per le singole aziende che per l'intero
comparto delle costruzioni. Efficienza ener-
getica e innovazione sono le parole d'ordine
che hanno guidato la kermesse, ma in un ottica di rilancio del settore
delle costruzioni, è necessario tenere in considerazione anche l'im-
portanza di una sempre più incisiva presenza delle aziende italiane
ed europee sui mercati in massima espansione.
Per questo motivo tra le novità di questa edizione, il salone edile ha
organizzato in collaborazione con ICE, Regione Emilia Romagna e il
Ministero per lo Sviluppo Economico un intenso programma di visita
di delegazioni estere provenienti dai Paesi maggiormente impe-
gnati nella realizzazione di grandi opere infrastrutturali. Moltissimi
gli incontri realizzati che potrebbero concretizzarsi nell'immediato
futuro, in interessanti opportunità di business.
bilan
ci
EDILIZIA PIACENTINA40
Vivere gli spazi, conoscere ambien-
ti nuovi che oggi sono chiusi al
pubblico ma che sono ricchi di sto-
ria, appassionare le persone nella risco-
perta di luoghi dimenticati perché non ac-
cessibili e non abitati. E' nata una nuova as-
sociazione in città: si chiama "Flatlandia"
ed è composta da appassionati d'Architet-
tura, affiancati anche da professionisti,
non solo piacentini, che intendono portare
le persone a vivere gli spazi in prima perso-
na e ad emozionarsi con essi attraverso e-
venti divertenti e stimolanti. Le due vice-
presidenti di Flatlandia - Ada Mori e Mar-
tina Mariani, laureande in Architettura al
Politecnico di Piacenza - raccontano le fi-
nalità dell'Associazione, che prende il no-
me dal racconto di Edwin A. Abbot che nar-
ra di un viaggio dal mondo bidimensionale
alla terza dimensione: "flat" in inglese si-
gnifica piatto e piatto è anche il paesaggio
della nostra Pianura Padana.
Nata lo scorso settembre Flatlandia verrà
presentata ufficialmente ai piacentini pri-
ma di Natale con una grande festa in un
luogo insolito della città poco conosciuto
ai più e senz'altro curioso. "Flatlandia -
spiegano le due ragazze - è una giovane as-
sociazione di affezionati d'architettura, a-
manti degli edifici, degli spazi aperti e del
paesaggio nata dal desiderio di coinvolge-
re il pubblico nell'esperienza diretta di
spazi e luoghi dimenticati oppure non di-
sponibili, chiusi al pubblico o magari mo-
mentaneamente non abitati ma con una
storia alle spalle. L'idea - proseguono le
due giovani poco più che ventenni - è quel-
la di far conoscere e rivivere alcuni spazi ed
architetture di Piacenza e provincia attra-
verso iniziative interessanti come visite
guidate, workshop, incontri con professio-
nisti, esplorazioni, happening e feste a te-
ma".
Da dieci anni l'architetto Gianmaria Sfor-
za Fogliani - che è il presidente dell'Asso-
ciazione Flatlandia per il primo anno di at-
tività - insegna agli studenti del Politecni-
co di Milano quanto l'esperienza diretta
sia una forma di conoscenza e di consape-
volezza della propria storia e dell'identità
dei luoghi e quanto vada coltivata ed in-
c e n t iva t a .
"Veniamo coinvolti dai nostri docenti - rac-
contano Ada Mori e Martina Mariani - in
numerosi "tour" alla scoperta dei luoghi
che appartengono alla storia della città: li
osserviamo, li studiamo e li viviamo prima
che sia troppo tardi, prima che siano di-
strutti e che vengano trasformati in altre
strutture coma accaduto - ricordano - per il
Plaza diventato un parcheggio meccaniz-
zato. Ci sono poi l'ex scuola Enel di fronte
al Daturi destinata ad appartamenti di lus-
so, l'area dell'ex ente fiera all'ennesimo
centro commerciale, l'ex Consorzio Agra-
rio, la miriade di scorci e punti di vista di-
menticati di cui la città si compone. E che
dire - aggiungono le due studentesse - del
ponte di porta Borghetto dimenticato nel
buio? Il nostro intento è di coinvolgere i
piacentini in tutti questi luoghi così che
non se ne perda memoria, anzi si recuperi
l'emozione che ancora possono dare, vi-
vendoli anche solo per il tempo di un con-
certo o di un progetto temporaneo o di u-
Flatlandia: gli “affezionati di architettura”
Vivere gli spazi dimenticatie chiusi al pubblico
francesca gazzola
pro
po
ste
EDILIZIA PIACENTINA 41
n'installazione luminosa".
I "Maledetti Architetti" - così amano defi-
nirsi i membri del Gruppo ispirati dal libro
di Tom Wolfe per la loro voglia di emozio-
narsi all'interno degli spazi - operano sulla
città con azioni altamente condivisibili e
coinvolgenti, poco invasive ma molto inte-
rattive: idee facili e facilmente replicabili
da altri, all'insegna del divertimento, del-
la passione, della curiosità, della condivi-
sione, ma anche cercando modelli migliori
per una città diversa da quella di oggi.
I Maledetti Architetti hanno già organizza-
to diverse attività e molte sono in program-
ma per i prossimi mesi: a settembre è ini-
ziato un ciclo di incontri sulle discipline
che hanno nello spazio un oggetto privile-
giato, come la Fotografia del paesaggio,
Design, Arte Pubblica,Aallestimento, Ci-
nema documentario, Architettura del pae-
saggio e molto altro. Sono stati invitati a
Piacenza Ali Filippini, giornalista di desi-
gn e dottorando allo Iuav di Venezia, che ha
parlato di design contemporaneo (dall'og-
getto al display); Giovanna Latis, architet-
to dello Studio Michele De Lucchi di Mila-
no, che ha illustrato il progetto di allesti-
mento del Neues Museum di Berlino; Mar-
co Sgorbati, direttore della fotografia, che
ha spiegato il lavoro prima e dopo il set, dai
sopralluoghi in esterni alla post-produzio-
ne; Michelangelo Lassini, paesaggista di
Milano che ha spiegato cosa significa pro-
gettare e realizzare un parco pubblico sul-
l'esempio del Villoresi di Monza; Lorenzo
Castellini, direttore di Esterni, Milano, e
del Milano Film Festival. L'ultimo interve-
nuto è Nicola dall'Olio, vincitore con "Il
suolo minacciato" della prima edizione
del ViaEmiliaDocFestival. A fine novem-
bre ci saranno Matteo Caravatti, di Archi-
tetti senza frontiere (Barcellona), che par-
lerà di architettura e cooperazione e mo-
strerà i progetti africani realizzati in Bur-
kina Faso e Mali. Gli incontri proseguono
fino a gennaio con tanti altri ospiti, con ca-
denza settimanale ogni martedì alle 17.15
presso la sede di Piacenza del Politecnico
di Milano. L'attività è in collaborazione
con il Laboratorio Opzionale di tesi trien-
nale del Corso di laurea in Architettura
Ambientale di Gianmaria Sforza Fogliani
e Edoardo Casadei. Iscriversi a Flatlandia
significa partecipare ad una serie di wor-
kshops: il primo sarà tenuto dal Marco
Sgorbati e Gianmaria Sforza, per un ri-
stretto gruppo di studenti, non solo di Ar-
chitettura, che gireranno una sequenza
notturna di un luogo storico e poco cono-
sciuto di Piacenza. Sarà, inoltre, possibile
entrare in alcuni dei più importanti studi
milanesi e vedere da vicino come lavorano
gli architetti, visitare architetture con e-
sperti, partecipare a mostre guidati da gio-
vani architetti italiani, prendere un TGV
per Lione, per il festival delle luci "Fetes
des lumières" ed ancora a
Marsiglia, Barcellona, Bil-
bao dove alcuni ragazzi
parte dell'associazione
stanno facendo l'espe-
rienza Erasmus. L'asso-
ciazione Flatlandia sta già
lavorando ad alcuni pro-
getti come l'allestimento
di una mostra di modelli di
idee per la piazza di Ca-
stell'Arquato e un proget-
to sul tema dell'inter-
scambio culturale fra gli a-
bitanti del quartiere Roma a Piacenza.
Fanno parte dell'Associazione tra i tanti, le
laureande Ada Mori e Martina Mariani (vi-
cepresidenti), gli studenti Stefano Madel-
li, Cecilia Salsi, Francesca Giannini, e gli
architetti junior Paolo Antonelli, Edoardo
Perani, Giulia Repetti, e gli architetti
Gianmaria Sforza Fogliani (presidente),
Antonio Russo, Stefano Bolzoni e Giovan-
na Cavalli, Augusta Grecchi.
EDILIZIA PIACENTINA42
I geologi descrivono un Paese diffusamente fragile
Aiuto,l'Italia si disfaDal rapporto 2010 “Terra e sviluppo”, il ritrattodi un Paese con oltre 29500 chilometri quadratidi territorio a rischio idrogeologico
E’un rapporto davvero preoccupante quello contenuto in 'Ter-
ra e sviluppo, decalogo della Terra 2010- Rapporto sullo stato
del territorio italiano'.Terremoti, alluvioni, frane e smotta-
menti. Sono 6 milioni gli italiani che vivono in zone ad alto rischio i-
drogeologico mentre il 50% del territorio nazionale è ad elevato ri-
schio sismico. Dal Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi,
in collaborazione con il Cresme, arriva il ritratto di un'Italia 'fragile'.
Oltre 100.000 chilometri quadrati del territorio italiano sono a ri-
schio sismico, cioè il 38% dei Comuni. Vivono in zone a rischio sismico
25 milioni di italiani (circa 3 milioni nelle aree ad alto rischio e 22 in
quelle a rischio medio), a rischio 6,3 milioni di edifici. Circa 29.500 in-
vece, sono i chilometri quadrati del paese a rischio idrogeologico a-
bitate da 5,8 milioni di connazionali, a fronte di 1,3 milioni di edifici.
Secondo il presidente del Consiglio dei geologi, Pietro Antonio de
Paola, "E' chiaro che con queste cifre la tutela della popolazione re-
sidente in queste aree, il risanamento idrogeologico e la messa in si-
curezza del patrimonio da eventi disastrosi diventano prioritari per
il Paese. Per questo e' necessario che cresca la consapevolezza degli
amministratori locali e della politica".
Scorrendo la "classifica" delle regioni a piu' alto rischio idrogeolo-
gico spicca,spicca inattesa, sopra ogni altra, proprio l'Emilia Roma-
gna, con 4.316 chilometri quadrati di superficie esposta. Segue il Pie-
monte (con 3.097 chilometri quadrati), la Campania (2.598), la To-
scana (2.542), la Lombardia (2.114) ed il Trentino-Alto Adige (1.653).
Differente, ma ugualmente allarmante, la mappa del rischio sismico
elevato. La regione italiana con la maggior superficie esposta al ri-
schio elevato e' la Sicilia con 22.874 chilometri quadrati. Nell'isola
sono a rischio quasi 1,5 milioni di edifici, tra cui 4.856 scuole e 390 e-
difici ospedalieri. Seguono la Calabria , la Toscana , la Campania ed
il Lazio. L'Emilia Romana ha 7.203 chilometri esposti e 329.591 edi-
fici coinvolti, di cui 1650 scuole e 196 edifici ospedalieri. L'ultima par-
te del rapporto e' dedicata ai costi. Secondo Cng e Cresme e' stato di
oltre 213 i miliardi di euro il costo per il dissesto idrogeologico e dei
terremoti in Italia dal dopoguerra ad oggi. Poco piu' di 27 i miliardi
investiti solo dal 1996 al 2008.
rice
rca
EDILIZIA PIACENTINA 43
Piani di sicurezza,per ora confermatala circolare 30/2009Il ministero del Lavoro ribadisce la validità della circolare
30/2009 nonostante una recente sentenza della Corte di giu-
stizia Ue che ha contestato la normativa italiana a causa di
alcune deroghe contenute nel Decreto Legislativo 81/2008.
La questione è legata ai piani di sicurezza per i lavori privati non
soggetti a permesso di costruire (sempre al di sotto dei 100mila
euro di importo).
Si rimane sollevati dall'incombenza di
nominare un coordinatore per la pro-
gettazione, fermo restando però la no-
mina del coordinatore dell'esecuzione.
Per essere in regola e non incappare nelle
sanzioni, basterà anticipare la nomina
del coordinatore dell'esecuzione conte-
stualmente all'affidamento dell'incarico
dei lavori di progettazione in modo da
consentirgli di espletare tutte le funzioni
del coordinatore per la progettazione,
compresa la stesura dei piani della si-
curezza.
ll Ministero fa sapere che L'Italia è in
regola dal punto di vista pratico per la
sicurezza sul lavoro ma una modifica alla
disciplina è da ritenersi inevitabile. Al
centro del contenzioso, i cantieri in cui
sono presenti più imprese.
ln ottobre la Corte di Giustizia europea
aveva condannato il committente del
rifacimento di un tetto che, secondo
quanto enunciato dalla normativa ita-
liana, non aveva previsto il coordinatore
per la sicurezza in un lavoro privato
svolto da più imprese, ma non soggetto a
permesso di costruire.
In base al D.lgs 81/2008, così come mo-
dificato dal D.lgs. 106/2009, se sono presenti più imprese, il
committente o il responsabile dei lavori deve designare il
coordinatore per la progettazione, che ha il compito di redigere
il piano per la sicurezza e la coordinazione.
L'obbligo non sussiste per i lavori privati non soggetti a
permesso di costruire di importo minore a 100 mila euro.
In questo caso le funzioni del coordinatore per la progettazione
sono svolte dal coordinatore per l'esecuzione dei lavori. Ma l'UE
ha invece chiarito che secondo la Direttiva europea 92/57/CEE
per la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili non deve
essere praticata nessuna differenza in base al titolo abilitativo
né al valore del lavoro.
blo
ck no
tes
EDILIZIA PIACENTINA44
Materiali costruzione:sottoutilizzato il fondoper le compensazioniIl Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha
approvato all'inizio di ottobre la ripartizione del Fondo per l'a-
deguamento dei prezzi dei materiali da costruzione ma i funzionari
del suo ministero hanno ricevuto poche richieste e dei 300 milioni di
euro stanziati, 120 sono rimasti inutilizzati. Il Fondo era stato
suddiviso per categorie d'impresa (piccole, medie e grandi) secondo
le modalità indicate dal DM 19 agosto 2009: dei 100 milioni a
disposizione, rispettivamente delle piccole e delle medie imprese,
solo 1,7 è stato prenotato dalle più piccole e 7,8 da quelle di medie
dimensioni. E’ avvenuta quindi una rimodulazione a favore delle
grandi imprese che hanno chiesto e ottenuto 169,8 milioni distribuite
su un totale di 68 istanze. Ora bisogna reimpiegare i 120 milioni di
euro rimasti fuori dall'operazione: la proposta che Ance è quella di
dirottarli sulle piccole opere, e bisogna fare presto, non oltre la fine
dell'anno, altrimenti il pericolo è cadere nei termini fissati dal
ministro dell'Economia Tremonti che potrebbe decidere di utilizzare
i denari in iniziative estranee il modo delle costruzioni. I costruttori
non nascondono un'ultima preoccupazione, relativa al rischio di
definanziamento, qualora il decreto non venisse registrato ra-
pidamente dalla Corte dei conti.
Manifestazioni fieristiche,scontro tra titani nel 2011:SAIE o MADEexpo?Milano contro Bologna o, se si preferisce, Vasco Errani vs. For-
migoni. Bologna Fiere ha fissato il calendario dell'edizione 2011
del SAIE nelle stesse date in cui è stata collocata l'omologa
manifestazione milanese: il 5-8 ottobre 2011 sarà un vero dilemma
per gli espositori e probabilmente una perdita per tutta la filiera
delle costruzioni anche se c'è chi pensa volentieri a un piccolo
risparmio nelle spese di rappresentanza. Made è normalmente
programmato in febbraio ma i responisabili della fiera milanese
hanno fatto sapere di spostarlo in ottobre, perciò Bologna si dice
costretta allo scontro diretto: un paio di settimane di distanza tra
i due eventi non sarebbero sufficienti per abbozzare di fronte alla
sfida rappresentata da una campagna pubblicitaria esplicita pro-
mossa con cartellonistica intorno al quartiere fieristico di Bologna
e con spot radiofonici su Radio24, che ha informato il pubblico
della manifestazione bolognese riguardo alle nuove, inattese,
date del MADE 2011. Il confronto è anche politico: l'ultima
edizione di SAIE ha registrato la presenza del presidente della
Regione Emilia Romagna Vasco Errani, non sufficiente per stare
alla pari dell'apertura di MADE expo a Milano, lo scorso febbraio,
che riportava le adesioni di Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti.
EDILIZIA PIACENTINA 45
BBBooooookkksss tttooorrreeeLe nuove frontiere dell'architettura.Gli Emirati Arabi Uniti tra utopia e realtàDaglio Barbara, Bellini Oscar. Edizioni White Star
Uno sfrenato boom edilizio sta trasformando con una velocitàesponenziale il paesaggio desertico dei prin-cipali Paesi produttori di petrolio del GolfoPersico in una grande area metropolitana. Inun contesto economico dove tutto è pos-sibile e può diventare reale, questo librooffre un'immagine inevitabilmente istanta-nea di una crescita sorprendente per lavelocità di realizzazione. I progettisti coin-volti appartengono ad alcuni fra i più grandistudi internazionali, che qui hanno apertonuove sedi, e l'intero star system architet-tonico è chiamato a dare un'impronta cul-turale e a esprimere una nuova idea di città.A Dubai, i nuovi progressi nel campo dellaprogettazione hanno cambiato per sempre ilvolto dell'archittetura mondiale. Qui, la tra-dizionale cultura islamica coesiste con una
radicale evoluzione verso la modernità. Il risultato è un'ar-chitettura futuristica dominata da grattacieli che sembranosfidare la gravita e da costruzioni che si avvalgono delletecnologie più avanzate. Risorsa valida sia per gli appassionati diarchitettura che per i professionisti del design, questo libro
raccoglie più di 650 fotografie, oltre a untesto che analizza i nuovi capolavori in vetroe acciaio di Dubai. Dagli alberghi avve-niristici alle lussuose residenze, al quartiergenerale di alcune tra le più importantiistituzioni finanziarie del mondo.Le fotografie esclusive mostrano le inno-vazioni che lo rendono uno dei siti di mag-giore interesse per i professionisti del set-tore. Immagini spettacolari ritraggono l'e-legante sagoma a forma di vela dello sfar-zoso hotel a sette stelle Burj Al Arab e citrasmettono la maestosità delle torri ge-melle degli Emirati. Altri scatti illustrano ifuturistici Dubai Sports City, Hydropolis Un-derwater Resort Hotel, Media-1, e Abu Dha-bi Investment Authority Tower.
EDILIZIA PIACENTINA46
LLLeee ppprrrooossssss iiimmmeee ssscccaaadddeeennnzzzeee fff iii ssscccaaa lll iii
16 Dicembre 2010Giovedì
Imposte e contributiUltimo giorno per il versamento daparte del condominio delle ritenute fi-scali e dei contributi previdenziali eassistenziali relativi a dipendenti, la-voratori autonomi nonché a contratti diappalto, con riferimento al mese dinovembre 2010.
Addizionali IrpefUltimo giorno per il versamento daparte del condominio della rata delleaddizionali regionale e comunale al-l’Irpef trattenute ai dipendenti sulle
competenze di novembre 2010 a se-guito delle operazioni di conguaglio difine anno nonché per il versamento inunica soluzione delle predette addi-zionali trattenute, sempre sulle com-petenze di novembre 2010, a seguito di
cessazione del rapporto di lavoro.
Versamento acconto impostasostitutiva TFRUltimo giorno per il versamento daparte del condominio dell’imposta so-stitutiva, a titolo di acconto, sulle ri-valutazioni dei fondi per il trattamentodi fine rapporto maturate nell’anno2010.
Ici - Versamento saldoUltimo giorno - salvo diversi terministabiliti dal Comune - per il versamentodella seconda rata dell’imposta comu-nale sugli immobili dovuta per il 2010(imposta totale dovuta per il 2010 alnetto dell’importo del versamento dellaprima rata). I soggetti non residenti inItalia possono optare per il pagamentoentro questa data in unica soluzione,applicando gli interessi del 3%.
IMPOSTA DI REGISTROI nuovi contratti di locazione e di affittodi beni immobili devono essere regi-strati entro 30 giorni dalla stipula, pre-sentando all’ufficio delle entrate (o delregistro, dove sussista ancora quest’uf-ficio), oltre all’atto, l’attestato di ver-samento dell’imposta, ovvero avvalen-dosi della registrazione telematica, di-rettamente o tramite soggetti delegati.Per le cessioni, risoluzioni e proroghe dicontratti, il versamento deve essere ef-fettuato entro 30 giorni dal giorno in cuile stesse hanno effetto, presentandoentro i 20 giorni successivi l’attestato diversamento. Per le annualità successivealla prima di contratti pluriennali, deveessere versata l’imposta entro 30 giornidall’inizio della nuova annualità, salvoche non si sia optato per il versamentounico per l’intera durata del contratto.Anche per il versamento può essereutilizzato il metodo telematico.
EDILIZIA PIACENTINA 47
EDILIZIA PIACENTINA48