Edilizia 6-2010

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Edifici pubblici Energia solare, numeri da boom

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Direttore responsabileGiuseppe De Petro

Direzione e RedazioneVia XXIV Maggio, 4 - Piacenza

Tel. 0523.458174 - Fax 0523.754369E-mail: [email protected]

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E - m a i l : p u b b l i c i t a @ c o r r i e re p a d a n o . i t

StampaLa Grafica - Piacenza

RegistrazioneTribunale di Piacenza n. 545 del 31/07/2000

Ai sensi e per gli effetti della legge 675/96 l’Editoredichiara che gli indirizzi utilizzati per l’invio inabbonamento postale provengono da pubblici registri,elenchi, atti, documenti concoscibili a chiunque e che iltrattamento dei dati non necessita del consensodell’interessato. Ciò nonostante in base all’art. 13dell’informativa il tirolare del trattamento ha diritto diopporsi all’utilizzo dei dati facendone espresso divietotramite comunicazione scritta da inviarsi alla sede di CPA

som

mario

focus

2011: è pioggia sul bagnato pagina 5

i nostri servizi

Energia solare, è boom negli edifici pubblici pagina 13Housing sociale a Piacenza, tra il dire e il fare... pagina 17Castelsangiovanni, alloggi a canone sostenibile” pagina 20Fiorenzuola, attenzione alla coesione socialei pagina 22La qualità della vita abita a Carpaneto pagina 25“Recupero del San Vincenzo come residenza per studenti” pagina 29Manuel Ferrari: il restauro tra ricerca, fede e bellezza pagina 31Edilshow 2011, ambiente e bioedilizia in primo piano pagina 34Fondazione Architetti Parma e Piacenza, in principio il logo pagina 37Vivere gli spazi dimenticati e chiusi al pubblico pagina 40

dall’esterno

Crisi delle costruzioni: l’Ance chiede fatti concreti pagina 11Infissi, Cresme: rimodulare gli aiuti pagina 15L’esperienza che si fa lavoro pagina 36Saie, protagonista la sostenibilità pagina 39Aiuto, l’Italia si disfa pagina 42

rubriche

Agenda pagina 7Block Notes pagina 43Bookstore pagina 45Le scadenze di Confedilizia pagina 46

Il servizio di copertina è dedicato ai datisull’aumento dell’utilizzo dell’energiasolare che nel 2010 ha fatto registrareun vero e proprio boom. Un incrementoesponenziale sia per numero di impiantiche per potenza degli stessi, dovuto acondizioni molto vantaggiose persoggetti privati ed enti pubblici. Proprioquesti ultimi hanno fatto da traino alsettore andando a triplicare negli ultimi12 mesi i bandi per la costruzione diimpianti fotovoltaici.Ragguardevoli i dati che riguardano gliedifici pubblici a Piacenza dove in 12mesi l'energia fornita direttamente dalsole è passata da 8,7 a 150 KW(+1720%).

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focu

sLa Finanziaria prevede tagli alle infrastrutture

2011: è pioggiasul bagnato

Il patto di stabilità mette in ginocchiole imprese edili anche nei territori dei comuni

virtuosi, per non parlare delle difficoltàper ottenere il saldo dei pagamenti dalla PA

La crisi c'è e la filiera la soffre. Come è

noto imprenditori e sindacati sono

in agitazione perché il Palazzo mo-

stra di avvertirla assai meno, nonostante

ogni ipotesi di ripresa del PIL nazionale

debba ragionevolmente far i conti con il

rilancio del settore. Nonostante il 2010 sia

stato certamente peggiore del 2009, non

mancano purtroppo elementi di preoccupazione che impedisca-

no di temere un 2011 ancora tutto in salita: la prossima finanziaria

prevede infatti pesanti tagli alle infrastrutture, il patto di stabilità

mette in ginocchio le imprese edili anche nei territori dei comuni

virtuosi, per non parlare delle difficoltà per ottenere il saldo dei

pagamenti che molti imprenditori attendono dalla PA e del dif-

ficile rinnovo dell'eco bonus 55%, ormai indebolito e incapace di

dare certezze ai potenziali committenti. Viene da chiedersi fino a

quando una tale situazione possa essere sopportata. L'Ance ha

diffuso dati eloquenti: -250mila occupati, +300% di utilizzo am-

mortizzatori sociali, -20% di produzione nei settori dei materiali

da costruzione, circa 70 miliardi in meno di valore complessivo

delle produzioni. Crisi economica da combattere ? Per il Palazzo è

soprattutto, in modo colpevolmente autoreferenziale, crisi poli-

tica. Durante questi mesi gli attori della filiera dell'edilizia hanno

cercato un costante dialogo con il governo e le amministrazioni

pubbliche. Il governo e il parlameno hanno invece avviato l'iter

della Legge di Stabilità (finaziaria 2011) da cui emerge una ridu-

zione delle risorse per nuove infrastrutture del 14%, in termini

reali rispetto all'anno precedente, così le risorse per nuovi investi-

menti subiscono una contrazione del 30% nel triennio 2009-2011.

Per di più, nel 2011 non è previsto alcun contributo annuale in

conto capitale per l'Anas. La mancanza di fondi ordinari per l'Ente

stradale blocca la continuità delle risorse necessarie. L'Ance se-

gnala anche la drastica riduzione delle risorse per l'edilizia sani-

taria e il taglio alle risorse per le Ferrovie dello Stato che rischia di

provocare un sostanziale congelamento

della spesa per nuovi interventi ferroviari.

Un'altra parte rilevante del mercato dei

lavori pubblici sparisce poi a causa degli

effetti del Patto di stabilità interno che

abbatte la capacità di investimenti degli

enti locali: si assiste da anni alla progressi-

va scomparsa dei bandi di gara di piccolo e

medio taglio. Il valore dei bandi di gara dei Comuni soggetti a Pat-

to, ad esempio, diminuito del 14,4% nel 2008 e del 10,7% nel

2009. Ma le prospettive 2010-2011 sono ancora più nere: 1,3 mi-

liardi di euro di investimenti in meno nel 2010 per i Comuni sog-

getti a Patto ed un'ulteriore riduzione di 3,3 miliardi di euro pre-

vista nel 2011 rispetto a quest'anno.

Queste sono alcune delle conseguenze del forte irrigidimento del

Patto contenuto nei recenti provvedimenti di legge emanati dal

governo.

Una scelta politica basata su una visione meramente ragionieristi-

ca della politica economico-finanziaria, incapace di considerare

l`utilita` di prevedere l`esclusione di alcune categorie di finanzia-

menti (come risorse locali destinate alle opere strategiche). Il Pre-

sidente Buzzetti ha evidenziato che il problema dei ritardi nei pa-

gamenti da parte della Pubblica Amministrazione è in costante e

progressivo peggioramento: quasi la metà delle imprese intervi-

state nel corso dell`indagine realizzata dall`Ance a settembre 2010

ha denunciato ritardi superiori ai 4 mesi oltre i termini contrattuali

(quindi tempi di pagamento superiori ai 6,5 mesi).

Per quanto riguarda l'ecobonus energia del 55 per cento per le ri-

strutturazioni edilizie, si prevede che esso sarà mantenuto ma ri-

partendo la detrazione in 10 quote annuali di pari importo e ciò

rende l'incentivo meno attraente. C'è poi l'handicap che la misura

sia stata prorogata solamente per un altro anno: un orizzonte tem-

porale troppo breve per permettere alle aziende di programmare

investimenti.

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Eventi

Anticorpi AntibodiesFernando e HumbertoCampana 1989-2010Triennale di Milano,fino al 16 gennaio 2011

Triennale Design Museum presenta perla prima volta in Italia "Anticorpi. An-tibodies. Fernando e Humberto Cam-pana 1989-2010", una mostra prodottadal Vitra Design Museum di Weil amRhein, Germania. L'esposizione illustra itratti salienti dell’opera dei fratelli Cam-pana, tesa a mettere in luce tematichequali il riciclaggio, la fusione di materialinaturali e materiali sintetici e l’inte-grazione delle culture. La mostra rivolge

uno sguardo particolare alle loro mo-dalità di lavoro, influenzate da un ricconumero di fonti d’ispirazione: dalla na-tura rigogliosa delle foreste pluviali bra-siliane, alle improvvisazioni dei venditoriambulanti fino alle capanne dei quar-tieri poveri, dai film alla musica finoall’arte. Si tratta di una mostra estre-mamente esaustiva con una grande seriedi prototipi, studi e modelli, esposti perla prima volta in Italia e che illustra anchela varietà formale della loro opera, ren-dendo trasparente il processo proget-tuale. Dopo un’introduzione, che in-clude dati biografici, fotografie, un’in-tervista filmata e le due sedie Negativo ePositivo, che diedero il via alla colla-borazione fra i due fratelli, la mostrapresenta l’opera di Fernando e Hum-berto, raggruppandola secondo i prin-

cipi di base tecnici e formali, che daallora guidano le loro opere. Ogni grup-po include le opere più rappresentative,che segnano i momenti decisivi dellaloro carriera e che vengono contestua-lizzate rispetto ai principi creativi ai qualisono ispirate.Info: w w w. t r i e n n a l e . o r g

Carlo Scarpa e la formadelle paroleTreviso, fino al 15 gennaio 2011

Al Centro Carlo Scarpa di Treviso pro-segue fino al 15 gennaio la mostra “Car-lo Scarpa e la forma delle parole”, cheper la prima volta indaga la grafica diCarlo Scarpa (1906-1978), in particolare ilsuo disegno di caratteri e l'impagina-zione delle scritte nelle architetture enelle opere a stampa del grande mae-stro. Se oggi architetto e grafico sonofigure professionali distinte, ciascunaspecializzata nel proprio campo, Scarpa

eredita dalle avanguardie del Novecen-to una forte attenzione al lettering eall'impaginazione grafica, che egli curapersonalmente. Ma la sua ricerca di ca-ratteri originali, anche quando si basa sugeometrie modulari, segni elementari,standardizzabili, non è mai finalizzataalla creazione di un alfabeto universale,quanto alla soluzione, per ogni occa-sione progettuale, di un problema com-positivo specifico e irripetibile.Info: w w w. c a r l o s c a r p a . i t

agen

da

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Concorsi

Formazione

Premio FondazioneRenzo Pianoad un giovane talentoConsegna elaboratientro il 15 febbraio 2011

La Fondazione Renzo Piano e l'Associa-zione Italiana di Architettura e Critica_presS/Tfactory bandiscono la prima edi-zione del Premio Fondazione Renzo Pia-no ad un giovane talento.Il concorso ha lo scopo di valorizzarel'architettura di qualità ideata dai giovaniprogettisti e di promuoverne la cono-scenza. In particolare è finalizzato a pre-miare un'opera costruita, realizzata da unarchitetto italiano sotto i quaranta anni,in cui esigenze tecnologiche e costruttivesiano coniugate ad un'innovativa e poe-tica ricerca spaziale. La partecipazione ègratuita e aperta ai progettisti e agli studiitaliani che siano under 40. Lo studio siconsidera tale se ha una sede in Italia ealmeno uno dei partner è italiano. Tutti icomponenti dello studio devono esserenati dopo il 1/1/1971.Il primo classificato riceverà un premio di10.000 euro offerto dalla FondazioneRenzo Piano. Sono previste due menzionispeciali che riceveranno una targa.Info: p ro f e s s i o n e a rc h i t e t t o . i t

Exhibit & Public DesignMaster di Primo livelloIscrizioni entroil 15 dicembre 2010

Quarta edizione del Master in Exhibit &Public Design, istituito presso l'Universitàdegli studi "La Sapienza" di Roma, Fa-coltà di Architettura Ludovico Quaroni,che si propone di realizzare unpercorso formativo che forniscacompetenze specifiche ed ade-guate rispetto ad un campo ca-ratterizzato da forte speriman-tazione ed innovazione: la pro-gettazione e l'allestimento dispazi pubblici. L'approccio for-mativo è di tipo scientifico-cul-turale con un'impostazione ba-sata su una forte interdiscipli-narità tra architettura, design ecomunicazione multimediale. Ilmaster è articolato in: corsi teo-rici, corsi progettuali, wor-kshop, conferenze, stage pressostudi e aziende.Durata: gennaio 2011 - gennaio 2012 |1500 ore di impegno complessivo, di cui520 dedicate all'attività didattica fron-tale, 175 ore destinate alla prova finale.Le restanti ore saranno impiegate per:attività progettuale, studio individualeguidato e stage.Sede: Roma, Facoltà di Architettura "Lu-dovico Quaroni" - Piazza Borghese e Via

Gianturco.Iscrizioni entro il 15 dicembre 2010w w w. w 3 . u n i ro m a 1 . i t / m a s t e re x h i b i t /

Workshop Okra Studio,Paesaggio e progettosostenibileTecniche e materiali.Milano, 6-10 aprile 2011

La cultura architettonica tradizionale sof-fre di una scarsa disponibilita' di modellie di tecniche di intervento in aree la cuidimensione ambientale si rivela condi-

zionante le scelte progettuali. I recentistudi innescati dal dibattito riferito aiprincipi della sostenibilita' hanno apertola strada a metodologie di indagine, adapplicazioni sperimentali di materiali etecniche in grado di valorizzare e noncompromettere le risorse ambientali: daiprogrammi di fruizione dei parchi allepiste ciclabili, dai manufatti idraulici alconsolidamento e alla messa in sicurezza

dei suoli. Per fortuna, ad un nuovo o-rientamento dell'azione politica sul ter-ritorio mirata al raggiungimento di unbilancio ambientale favorevole, si e' co-niugato l'impiego dell'architettura delpaesaggio come strumento di progettoin funzione anche di consistenti pro-grammi urbanistici e turistici che pre-vedono capacita' di carico diverse ri-spetto a quelle precedenti.Il workshop fa parte del programma diMaster in Architettura del Paesaggio e diFormazione Permanente della UPC diBarcellona/ACMA Milano. Si configuracome un corso intensivo di perfezio-namento ed aggiornamento rivolto adiplomati, studenti e laureati nelle di-scipline di carattere tecnico-scientificolegate alla gestione del territorio.Sito: w w w. a c m a w e b . c o m

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Curiosità

Il trionfo del MAXXI'Miglior edificio del 2010'al World Architecture Festival

“E' un edificio che si relaziona in modovivace con i volumi della città. E' come unGuggenheim srotolato in percorsi di spa-zio continuo (…) un edificio di cui siparlerà ancora nella storia dell’architet-tura dei prossimi 50 anni". Sono queste lemotivazione fornite dal panel di giuratidel WAF World Architecture Festival diBarcellona, presieduta da Paul Finch, che,lo scorso 5 novembre ha proclamato ilMAXXI di Roma, progettato da Zaha Ha-did Architects, “miglior edificio dell’anno2010”. “Questo premio è per noi motivodi grande soddisfazione e conferma an-cora una volta il grande impatto di questoedificio, che proietta Roma verso il futuro

– ha commentato Pio Baldi, presidentedella Fondazione Maxxi. Il Museo occupauna superficie pari a circa 26mila mq – edè articolato nelle due istituzioni MAXXIarte e MAXXI architettura, aventi in co-mune spazi e risorse per le attività cul-turali, spazi per le esposizioni tempo-ranee, per gli eventi dal vivo, spazi per laproduzione e la sperimentazione e spazidi intrattenimento e attività commerciali,oltre alla presenza di zone destinate al-

l’accoglienza, al bookshop, al ristoranti ealle caffetterie, auditorium, sale riunioni,parcheggi. La coniugazione dei due museiè realizzata attraverso profili innovativiche sembrano rincorrersi in un percorsoche rifiuta la linearità. Il complesso ar-chitettonico è caratterizzato da formecurve, realizzate con strutture in cementoarmato faccia a vista, vetro e acciaio, che siintersecano a sbalzo su piani sovrappostifino a disegnare una sorta di L.

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Eventi

Milano, ecco il parcopubblico di CityLifeIl primo lotto del parco saràcompletato entro il 2012

Il concorso internazionale indetto per laProgettazione del parco pubblico diCityLife ha premiato il progetto pre-sentato dagli studi Gustafson Porter(Regno Unito) in gruppo con !Melk, OneWorks e Ove Arup, dal titolo "Un parcofra le montagne e la pianura". La mo-tivazione, illustrata dal Prof. FrancescoDal Co, Presidente della Giuria di con-corso, è: "il progetto risultato vincitoresoddisfa l’esigenza primaria di realiz-zare a Milano uno dei più importantiparchi urbani messi in cantiere negliultimi anni nel mondo. Le dimensionidell’intervento e le sue implicazioni so-

no tali da prospettare la creazione nelcuore della espansione moderna dellametropoli lombarda di una nuova cen-tralità tesa a soddisfare le esigenze dellacittadinanza e la migliore fruizione deltempo libero". Il vincitore dovrà orasviluppare il progetto definitivo del Par-co entro il 31 dicembre 2010, per ri-chiedere il titolo abilitativo al Comunedi Milano per la realizzazione di que-st’opera di urbanizzazione secondaria.Il Parco CityLife si estende su un’area di

circa 170.000 mq e rappresenta il terzoparco del centro di Milano (con unasuperficie equiparabile a 30 campi dacalcio). Il Parco, che si inserisce nella piùampia riqualificazione dell’area, verràrealizzato in tre fasi: una parte di essopari a circa 60.000 mq - quella in cuistanno sorgendo le Residenze Hadid eLibeskind che si affacciano su PiazzaleGiulio Cesare - sarà completata entro il2012. Complessivamente il parco saràterminato entro il 2015.

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Un imprenditore su tre, nel set-

tore delle imprese edili, ha dif-

ficoltà ad accedere ai finanzia-

menti tramite gli istituti di credito. E in-

tanto cresce sempre di più il numero di

disoccupati e aumenta la percentuale

di chi è costretto a ricorrere alla cassa

integrazione. Finito qui? Macchè: a tut-

to questo si aggiunga il fatto che nel cor-

so dell’ultimo anno, il settore delle co-

struzioni ha perso ben 70 miliardi di eu-

ro di valore complessivo sulle produzio-

ni. E per questo l`Ance (Associazione

nazionale costruttori edili) chiede più

attenzione alla categoria, una protesta

che la vede a fianco dei sindacati e dei

l avo ra t o r i .

Ad un anno e mezzo dagli Stati Generali,

l`evento che riunì insieme, per la prima

volta, tutte le sigle delle organizzazioni

sindacali e delle associazioni delle im-

prese artigiane, delle cooperative e di

tutta la filiera delle costruzioni per de-

nunciare la crisi, la situazione è peggiora-

ta. Il quadro che emerge dalla recente in-

dagine condotta dall`Associazione na-

zionale costruttori edili, infatti, è inquie-

tante. Perchè ne viene fuori un settore

piegato da una crisi senza precedenti: ol-

tre 250mila posti di lavoro persi, oltre il

300% in più di utilizzo ammortizzatori so-

ciali, oltre il 20% medio di riduzione del-

le produzioni nei settori dei materiali da

costruzione, circa 70 miliardi in meno di

valore complessivo delle produzioni. «Se

a questo si aggiunge l`inaccettabile dan-

no causato dai ritardati pagamenti della

pubblica amministrazione - denuncia

l`Ance -, con punte di ritardo anche di 24

mesi, emerge un quadro di assoluta gra-

vità». E poi c`è la morsa creditizia che è-

sempre piu` presente e pressante a com-

plicare la situazione.

E` nel sud Italia dove le cose vanno peg-

gio. L`indagine rivela che oltre il 50% de-

gli imprenditori denunciano un freno al

credito e che a soffrire di più sono le pic-

cole imprese, quelle con un fatturato in-

feriore ai 2 milioni di euro. Il problema di

liquidità, sottolinea l`Associazione dei

costruttori, sconta anche la difficoltà di

vedere soddisfatti i propri crediti verso la

“Il settore ha perso 29 mld di investimenti in 4 anni”

Crisi delle costruzioni:l’Ance chiede fatti concreti

attualità

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pubblica amministrazione. «Il sistemati-

co ritardo nei pagamenti - spiega l`Ance -

ha sottratto liquidità alle imprese di co-

struzione impegnate nella realizzazione

delle opere pubbliche». In alcuni casi,

denuncia l`Associazione, è la sopravvi-

venza stessa delle imprese che viene

messa a rischio dalla sottrazione di risor-

se finanziarie determinata dai ritardi. In

molti altri casi, invece, è la mancanza di

certezza nei tempi di pagamento ad im-

pedire agli operatori economici di proce-

dere alla programmazione delle proprie

a t t iv i t à .

Quasi la metà delle imprese denuncia ri-

tardi medi che superano i 4 mesi oltre i

termini contrattuali, con punte di ritardo

che toccano i 2 anni. Sono soprattutto le

imprese più piccole a incontrare le mag-

giori difficoltà. Un altro elemento di dif-

ficoltà segnalato dall`Ance è dato «dal

progressivo disimpegno dello Stato nella

realizzazione delle opere pubbliche, te-

stimoniato dal calo di risorse stanziate

per nuove infrastrutture». Dall`analisi

del Disegno di legge di stabilità 2011 e-

merge una riduzione del 14% rispetto

all`anno precedente. «Un calo pesante -

dice l`Ance - che si somma a quelli altret-

tanto significativi registrati nel 2009

(-13,4% rispetto al 2008) e 2010 (-9,8%)».

Complessivamente, secondo l`Associa-

zione, le risorse per nuove infrastrutture

sono diminuite del 30% nel corso del

triennio 2009-2011. Accanto a questo a-

spetto si registra una concentrazione del-

le risorse per infrastrutture in pochi capi-

toli di spesa. Il Disegno di legge di stabi-

lità per il 2011, osserva l`Ance ̀ `non pre-

vede inoltre alcun contributo in conto ca-

pitale per l`Anas``. E la mancanza di fondi

ordinari per l`ente stradale blocca la con-

tinuita` delle risorse necessarie per la

programmazione, la realizzazione e la

manutenzione di nuove opere, per lo più

di piccola e media dimensione.

A complicare la situazione, poi, ci sono i

tagli alle risorse per l`edilizia sanitaria

(-1,8 miliardi di euro nel biennio

2011-2012 rispetto alle previsioni) e alle

Ferrovie dello Stato (-922 milioni nel

triennio 2011-2013). Infine per l`Ance, la

diminuzione degli stanziamenti per nuo-

ve infrastrutture a livello nazionale si ac-

compagna a una progressiva riduzione

degli investimenti locali.

Nella foto a destra il presidente nazionale

Ance Paolo Buzzetti

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Nel 2010 il fotovoltaico ha fatto re-

gistrare un vero e proprio boom.

Un incremento esponenziale sia

per numero di impianti che per potenza

degli stessi, dovuto a condizioni molto

vantaggiose per soggetti privati ed enti

pubblici. Proprio questi ultimi hanno fat-

to da traino al settore andando a triplica-

re negli ultimi 12 mesi i bandi per la co-

struzione di impianti fotovoltaici.

Il business delle energie rinnovabili in I-

talia si stà espandendo a macchia d'olio e

gli enti locali, che si trovano a dover fare i

conti con bilanci sempre più striminziti e

patto di stabilità, hanno visto nell'energia

solare un'opportunità da non lasciarsi

sfuggire. Secondo i dati diffusi dal Cre-

sme Europa Servizi, confrontando i primi

9 mesi del 2009 e quelli di quest'anno gli

investimenti nel fotovoltaico sono cre-

sciuti sia in termini di numero che (soprat-

tutto) di investimento economico, pas-

sando da 203 interventi a 590 interventi

(+190%) per un totale di 793 milioni a

fronte dei 101 dello scorso anno (+693%).

Anche il Comune Piacenza, che da mesi

lamenta casse vuote a causa dei tagli go-

vernativi, si è ingegnato cercando di ri-

sparmiare sul costo delle bollette incenti-

vando il fotovoltaico e accordandosi con

partner privati per avere impianti a costo

zero, beneficiare dei fondi Conto Energia

(un incentivo per 20 anni per privati, im-

prese ed enti pubblici che installano un

impianto solare fotovoltaico) e in cambio

concedere alle imprese, nel nostro caso E-

nia ed Enelgas, la concessione del terre-

no. Parlando con il dottor Giacomo Cerri,

(responsabile del fotovoltaico per Palazzo

Mercanti) i dati che riguardano Piacenza

sono decisamente esaltanti, infatti in 12

mesi l'energia fornita direttamente dal

sole è passata da 8,7 a 150 KW

(+1720%).

Un aumento incredibile che dimostra co-

me il fotovoltaico riesca a raggiungere

quello che è sempre sembrato un obietti-

vo impossibile: trovare una sintesi tra eco-

nomia e ecologia.

Edifici pubblici ad energiasolare nel 2010

Sfruttando la convenzione con Enel Gas

(che ha sostenuto un investimento peri a

circa un milione e 200mila euro), il Comu-

Piacenza, in 12 mesi da 8,7 a 150 KW (+1720%)

Energia solare, è boomnegli edifici pubblici

dario rigollirisp

armio

energ

etico

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ne di Piacenza ha predisposto diversi in-

terventi di posizionamento di impianti fo-

tovoltaici e di solare termico. A beneficia-

re dello stanziamento sono stati innanzi-

tutto gli istituti scolastici pubblici, ma an-

che alcuni impianti sportivi. Fotovoltaico

da 20 kilowatt e solare termico saranno

posizionati alle elementari Don Minzoni,

De Gasperi, Borgotrebbia e Carella, men-

tre alla Due Giugno il fotovoltaico sarà da

10 kilowatt. Solo solare termico, invece,

per le elementari Caduti sul lavoro e le

medie Carducci e Calvino. Grazie ad un

accordo con Enia invece sono stati finan-

ziati (dal partner privato) gli impianti del-

la scuola Mazzini e della scuola di Muci-

n a s s o.

I campi sportivi di via Anguissola possono

contare sugli impianti fotovoltaici e di so-

lare termico, presso la piscina Farnesiana

invece solo pannelli fotovoltaici per 20 ki-

lowatt di potenza totale.

Edifici pubblici ad energiasolare prima del 2010

Se a fine anno a Piacenza ci saranno più di

10 impianti con una produzione totale che

supera i 150 kilowatt; appena un anno la

situazione era radicalmente diversa: gli

impianti fotovoltaici erano solo tre e pro-

ducevano appena 8,7 kilowatt di cui 5 alla

scuola media Italo Callvino; 2,1 presso il

centro anziani della Farnesiana e 1,6 alla

materna Collodi. Impianti di solare termi-

co, invece erano presenti solo alla scuola

di Mucinasso, alla media Anna Frank e a-

gli spogliatoi del campus di atletica "Pino

D o rd o n i " .

Comune e incentiviall'energia solare

Fino a pochi anni fa quella di puntare sul

risparmio energetico era una scelta politi-

ca delle amministrazioni comunali e Pia-

cenza nel suo piccolo aveva pubblicato al-

cuni bandi per incentivare i privati che vo-

lessero investire sull'energia solare ter-

mica: "Nel 2008, uscì un bando sul solare

termico -fa sapere il responsabile per Pa-

lazzo Mercanti- secondo il quale l'ammi-

nistrazione avrebbe erogato un finanzia-

mento pari al 15% della spesa.Poi con il

Decreto Legge 115 del 2009 si impedì -pro-

segue- di cumulare i finanziamento degli

enti locali con la detrazione statale

(55%)".

Per quanto riguarda il fotovoltaico, i fi-

nanziamenti nazionali sono in "Conto e-

nergia" (un incentivo per 20 anni per pri-

vati, imprese ed enti pubblici che installa-

no un impianto solare fotovoltaico) nel

2009 e nel 2010 il Comune garantisce un

fisso di 530 euro per ogni kilowatt di po-

tenza installato (Conto capitale) a patto

che il finanziamento (che nei piccoli e me-

di impianti si attesta attorno al 10%) non

superi il 20% della spesa da sostenere. I

tecnici di palazzo Mercanti fanno inoltre

sapere che a causa del boom di richieste i

finanziamenti stanziati nel 2010 non sono

stati sufficienti: "Per rispondere a tutte le

domande che ci sono arrivate avremmo

dovuto stanziare -dichiarano- quasi il dop-

pio dei 37mila euro che abbiamo messo a

disposizione. L'intenzione -proseguono- è

riproporre il finanziamento anche per il

prossimo anno, magari dando priorità a

chi quest'anno è stato escluso".

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I serramentisti allarmati: senza bonusil comparto arretrerà di 350 milioni

Infissi, Cresme:rimodulare gli aiuti

Gli incentivi stimolano il mercato di infissi,coibentazioni e caldaie ma allo Stato costano

1,7 miliardi di euro all'anno: verso unadiminuzione delle detrazioni del 55%?

Il Rapporto Saienergia 2010 stima che per

ottenere la riduzione dei consumi deside-

rata entro il 2020 occorrano un taglio del

consumo energetico degli edifici ad uso civile

di almeno 3,4 Mtep (milioni di tonnellate di

petrolio equivalente).

I ricercatori hanno suddiviso lo sforzo richiesto:

un -2,2 Mtep, per le abitazioni e un -1,2 Mtep,

per il terziario. Secondo il centro studi, dal pun-

to di vista dell'efficacia della spesa, l'intervento

che risulta avere maggiori risultati in termini di

risparmio energetico, a parità di spesa, è la so-

stituzione della caldaia tradizionale con una a

più elevata efficienza (quasi sempre l'impianto

a condensazione).

Poi viene la coibentazione delle superfici oriz-

zontali (isolamento solai o sottotetto, tetto

ventilato, ecc.), al terzo posto la coibentazione

delle pareti esterne (cappotto, parete ventila-

ta, isolamento interno, insufflaggio, ecc.), mentre risulta solo ul-

timo, l'intervento di sostituzione degli infissi tradizionali con in-

fissi ad alto rendimento.

Per ottenere il risultato desiderato, nel residenziale sarebbe ne-

cessario sostituire 77 milioni di finestre (intervenendo su 11 mi-

lioni di alloggi) con una spesa di quasi 100 miliardi di euro oppure

fare 560 milioni di mq di coibentazione di pareti esterne (ma nel-

l'ultimo periodo questo tipo di intervento non ha superato i 10

milioni di mq annui), oppure darsi da fare con i tetti e i solai fino

a realizzare 340 milioni di mq di coibentazione delle superfici o-

rizzontali, (nell'ultimo periodo questo tipo di intervento è stato

di circa 50 milioni di mq) o anche sostituire 2,6 milioni di caldaie:

ma nell'ultimo periodo le caldaie a condensazione vendute an-

nualmente non superano le 80mila unità.

Queste dichiarazioni del Cresme hanno contribuito ad alzare la

tensione nel dibattito relativo alla riprosta degli sgravi del 55%

perché sono stati interpretati come forieri di un abbassamento

degli sgravi che penalizzi i serramenti per incentivare la sostitu-

zione delle caldaie nonostante il grande successo della sostitu-

zione degli infissi (circa il 50 per cento di tutti gli interventi). In

realtà se gli infissi hanno ottenuto un gran riscontro è perché e-

sistono molti infissi obsoleti che vanno sostituiti. Dai dati Cresme

risulta che complessivamente l'iniziativa del 55% sia stato un ve-

ro successo anche per le casse dello Stato.

A fine 2010 saranno stati eseguiti lavori per complessivi 11,1 mi-

liardi di euro di cui il 55%, ovvero 6,11 miliardi di euro sono stati

e saranno posti in detrazione. Tra risparmio cumulato sulla bol-

letta energetica, gettito fiscale aggiuntivo (IVA, IRES, IRPEF e au-

mento del potere d'acquisto) e incremento del reddito immobi-

liare, Cresme ha calcolato un ritorno monetario di 10,660 miliardi

efficienza en

ergetica

Page 16: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA16

di euro. Senza valutare i ritorni ambientali e socioeconomici. Da

Assolterm e Assotermica si fa notare che la via italiana alla green

economy non può che essere a forte rischio senza bonus 55%: le

associazioni imprenditoriali ricordano però che i dati resi pubbli-

ci dall'Enea sulle detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione

energetica degli edifici dimostrano che, nel biennio 2007/2008,

l'installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda

e la sostituzione dei vecchi generatori di calore con più moderni

a condensazione sono gli interventi che presentano il miglior

rapporto costi/benefici. Quasi in risposta a queste sollecitazioni,

il 27 ottobre, nell'ambito del parere favorevole espresso rispetto

alla Legge di Stabilità 2011 ed in particolare rispetto allo stato di

previsione del Ministero dell'Ambiente, la VIII Commissione del-

la Camera dei Deputati ha raccomandato "di prorogare in ma-

niera stabile gli incentivi per la ristrutturazione e la riqualifica-

zione energetica degli edifici", specificando che tale proroga va

fatta "anche in considerazione degli evidenti benefici che essa

ha prodotto finora in termini di sviluppo economico, sostegno

alla piccola e media impresa ed emersione del lavoro non rego-

lare."

Il sottosegretario del ministero dello Sviluppo Economico Stefa -

no Saglia ha dichiarato che il suo dicastero e quello dell'Econo-

mia stanno lavorando per riuscire a mantenere anche per il pros-

simo anno la detrazione del 55% per le ristrutturazioni energe-

tiche degli edifici.

L'assegnazione degli incentivi potrebbe però seguire regole più

selettive. Probabilmente per conoscerle bisognerà attendere il

milleproroghe di fine anno. Anche l'Ance è in attesa di un cam-

biamento: "In quattro anni l'incentivo del 55%, ha affermato

Piero Torretta vice presidente Ance, è andato sostanzialmente a

contribuire alla sostituzione di serramenti esterni e alla installa-

zione di pannelli solari. Interventi certamente utili perché hanno

consentito un risparmio di energia del 20% ma poco significativi

rispetto agli obiettivi del Paese".

Page 17: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA 17

Il problema principale dell'housing

sociale è il costo delle aree che incide

notevolmente sul costo della costru-

zione, tanto che in tutte le ipotesi che ven-

gono prese in considerazione, le aree sono

messe a disposizione gratuitamente o qua-

si. Non per nulla la normativa finisce per

indicare in modo piuttosto univoco l'ente

locale, il comune, come il vero attore pro-

pulsore dell'housing sociale: solo se le am-

ministrazioni comunali sono in gradi di in-

dividuare, PSC alla mano, aree idonee da

mettere in gioco a costo simbolico, è possi-

bile trovare un'imprenditoria disposta a

passare dal dire al fare perchè sussiste al-

lora la possibilità di una sufficiente soste-

nibilità economica degli interventi, rivolti

a soddisfare il bisogno di casa di un consi-

stente strato sociale: giovani coppie, fami-

glie monoparentali, lavoratori italiani e

s t ra n i e r i .

Su questo argomento la comunità piacen-

tina si interroga dall'estate del 2009: gli

impreditori (singoli privati e privati coo-

perativi), la stessa Fondazione, i Comuni

più densamente abitati, l'Ordine degli Ar-

chitetti. Questi "portatori di interessi"

hanno comunicato, seppure in termini e

modalità differenti, una volontà di fare

che stenta a decollare con un progetto di ri-

lievo, e farsi così storia ("case history"),

perché è obiettivamente difficile trovare

un punto di equilibrio condiviso. Però è ve-

ro che, seppur in scala ridotta, percorren-

do la strada dei finanziamenti che porta a

Bologna, l'edilizia sociale ha già segnato i

suoi goal: si segnalano le esperienze di Ca-

stelsangiovanni e Fiorenzuola. Fatti che di-

mostrano, una volta di più, una realtà che

nessuno ha mai negato: c'è grande bisogno

di case, magari non grandi ma di qualità,

acquistabili a 100 mila euro o poco più op-

pure ottenibili in locazione a meno di 400

euro al mese.

Nei territori vicini, Parma e Milano, ci sono

esperienze che fanno da apripista naziona-

li e non possono non ispirare un po' di invi-

dia alla baricentrica Piacenza. Ecco per e-

sempio i numeri di quanto realizzerà a Par-

ma il Fondo Abitare della Cassa Depositi e

Prestiti: 852 alloggi, di cui 265 in affitto a

canone sostenibile, 182 in affitto con previ-

sione di riscatto all'ottavo anno e 405 in

vendita a prezzo convenzionato; 1.400 mq

di servizi locali e urbani, destinati alla so-

cializzazione, alla cura della persona e al

tempo libero; 1.000mq di servizi integrati-

vi all'abitare, destinati ai residenti per at-

tività ricreative e servizi collaborativi; A

Milano sono molteplici le iniziative di edi-

lizia sociale. L'ultima discussa in consiglio

comunale, vale 325 alloggi non lontano

dalla Barona: nel 2011 apriranno i cantieri

ed entro due anni e mezzo verranno conse-

gnate le chiavi. Di fronte a tanto, la Fonda-

zione Cariplo e il sindaco Vignali, molti li

vorrebbero "in squadra" per la partita del-

l' housing sociale della "Città che piace",

dove però qualcosa si muove: si ventila una

iniziativa di housing per studenti da ospi-

tarsi al San Vincenzo. Un inizio ? Ma non è

solo Piacenza a sentirsi orfana di progetti

"avanzati", pronti per ricevere i finanzia-

menti della CassaDepositi e Prestiti. Di re-

cente il supplemento "Edilizia e Territo-

rio" (25-30/ottobre) segnala che a fronte di

una disponibilità a livello nazionale di 2

miliardi di euro finora sono state presenta-

te solo una decina di proposte che attendo-

no il pronunciamento della CDP: questa

scarsità è solo colpa delle nuove norme an-

ti elusione sui fondi immobiliari o piutto-

sto oggi è realmente difficile mettere a

punto idee imprenditoriali renumerative,

Qualcosa si muove, ma siamo ancora in ritardo

Housing sociale a Piacenza,tra il dire e il fare...

ludovico antiochiaed

ilizia pu

bb

lica

Page 18: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA18

considerati anche i tanti "paletti" che val-

gono per l'housing sociale ? Abbiamo rivol-

to il quesito a due opinion leader locali:

Paolo Garetti, capo sezione ANCE di Pia-

cenza e Fabio Salotti, presidente della coo-

perativa Piacenza74 coinvolta in varie ini-

ziative di social housing a livello nazionale.

Pur nell'ovvio distinguo delle rispettive

posizioni, colpisce nelle parole di entram-

bi il tono un po' sorpreso di chi intravvede

quasi alla portata un'opportunità di soddi-

sfare un bisogno reale ed emergente.

Fabio Salotti: “Esperienzea Fiorenzuola

e Castelsangiovanni”

"Credo fermamente che il Social housing

non siano parole al vento quando le ammi-

nistrazioni si danno da fare per la sua con-

cretizzazione. In questo senso l'esperienza

di Piacenza 74 - chiarisce Fabio Salotti,

Presidente della cooperativa di abitanti - è

emblematica: abbiamo trovato fertile ter-

reno per le nostre iniziative sia in Lombar-

dia che in Emilia Romagna, come in altre

regioni del nostro Paese. Oltre il Po, siamo

nella prima generazione edilizia privata

sociale partecipando all'iniziativa pro-

mossa dal fondo "Cascina Merlata" che

prevede la realizzazione di 1100 alloggi per

un valore di 127 milioni di euro; siamo u-

gualmente presenti a Parma, attraverso il

legame che ci lega alla cooperativa "La

nuova speranza", per l'inaugurazione (che

lo stesso Ministro Giulio Tremonti non ha

voluto mancare), del cantiere avviato per

la realizzazione di 850 nuovi alloggi, che sa-

ranno dati in affitto o in vendita a persone

che hanno oggi gli stessi bisogni abitativi il

cui soddisfacimento determina da sempre

la nostra attività. Iniziamo a toccare con

mano la capacità di fare del sistema dei

fondi immobiliari (Cassa depositi e presti-

ti, Fondazione Cariplo e altri), come pure

ci accorgiamo quanto sia decisiva la volon-

tà di un comune come Melfi (18 mila abi-

tanti), in Basilicata, che pure non ha voluto

sottovalutare le esigenze di alloggi che e-

sprimono gli operai che si trasferiscono nel

suo territorio per lavorare agli impianti

della Fiat: lì stiamo collaborando al piano

integrato cittadino, proponendo il nostro

know how di case low cost (Casa Gim-

my ) " .

E nella nostra provincia ?

"Abbiamo esperienze in corso, pur se ov-

viamente in scala minore, rispetto alle ini-

ziative nazionali, nei comuni che insieme

al capoluogo sono a maggiore pressione a-

bitativa: Castelsangiovanni e Fiorenzuola.

Nella città porta della Val Tidone realizze-

remo una palazzina che ha già ottenuto il

via libera dal consiglio comunale: 12 nuovi

appartamenti a canone sostenibile sul ter-

reno messo a disposizione dal Comune. Po-

tranno essere affittati a famiglie, anziani e

giovani coppie a basso reddito, studenti

fuori sede, famiglie con disabili gravi, im-

migrati che meritano di essere integrati in

modo dignitoso. Ad essi si potrebbero inol-

tre aggiungere altre due palazzine: una da

12 alloggi ed un'altra che avrà 8 alloggi ai

piani superiori e un asilo nido comunale.

Per gli alloggi la Regione stanzierà 895mi-

la euro e noi ci siamo a nostra volta impe-

gnati per permettere la sostenibilità eco-

nomica dell'intervento. A Fiorenzuola gra-

zie alla sensibilità sociale dell'ammini-

strazione siamo pure lavorando al progetto

di una quindicina di alloggi che possono es-

sere definiti di housing sociale".

In alcune città si pensa di riconvertire gli

alloggi invenduti alle esigenze del social

housing, è un approccio possibile ? "Non

saprei se questa via sia praticabile, princi-

palmente perché, come Piacenza 74, non

disponiamo di alloggi invenduti che richie-

dano di essere riproposti al mercato".

Paolo Garetti (Ance Piacenza):"Insieme ridisegniamo la città"

La situazione del comparto edile versa in

uno stato molto preoccupante. Il 2011 si

prospetta ancora peggiore del 2010 anche

a causa di una politica che non è stata anco-

ra in grado di mettere in campo azioni con-

crete a sostegno del comparto. Senza di

queste saranno in tante le aziende che si

troveranno a chiudere con ripercussioni

dolorose ed inevitabili sugli occupati .An-

che recentemente Ance ha lanciato un gri-

do d'allarme sulla tenuta del settore. Il Go-

verno e le Regioni stanno investendo sul-

l'housing sociale che, però, nella nostra

provincia non ha ancora visto elaborare un

progetto coordinato. Quale contributo al

settore potrebbe dare l'approvazione di un

progetto di housing sociale anche a Pia-

cenza? "In tale contesto l'housing sociale

Page 19: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA 19

può rappresentare indubbiamente un'op-

portunità importante per le nostre azien-

de, riconosce Paolo Garetti, presidente

Ance Piacenza, ma ancor di più può davve-

ro essere lo strumento attraverso il quale la

politica si rende disponibile a fungere da

coordinamento tra mondo finanziario ed

aziende, assumendo un ruolo nuovo più ef-

ficace, di progettazione ed indirizzo. Si

tratta quindi di cercare di fare di questa e-

sperienza una palestra. Una progettualità

che non deve fermarsi all'oggi, ma che de-

ve avere un orizzonte lungo. In tale orizzon-

te ci sta lo spazio per cercare di adattare e-

sempi di successo di realtà lontane da noi

alla nostra città. Ci ha fatto piacere in tal

senso vedere il viaggio in Spagna dell'As-

sessore Cacciatore. Certamente il modello

Barcellona è affascinante e sarebbe molto

utile potere partire da quello anche per il

nostro territorio. Ritengo questo passo in-

dispensabile. La parola d'ordine dovrà per

forza essere riqualificazione o come in ma-

niera forte viene ultimamente definita

"rottamazione delle città". Con risultati

positivi, tangibili ed immediati in termini

di qualità della vita". Regalarsi una città

rinnovata: bello ma facile. "Siamo consa-

pevoli delle difficoltà legate a tali opera-

zioni: una prima difficoltà è quella legata

alla consapevolezza ed alla condivisione

della necessità di tale genere di opere, ma

questa obiezione potrebbe essere presto

superata grazie al beneficio derivante dal-

la riorganizzazione di interi quartieri con i

canoni di oggi. Il secondo punto delicato di

questa partita è quello delle risorse finan-

ziarie per la messa in atto di operazioni così

importanti. Cassa Depositi e Prestiti in un

recente convegno tenutosi presso Confin-

dustria Piacenza ha dato la propria dispo-

nibilità a ragionare su progetti innovativi

ed ambiziosi. Sta ora al nostro sistema pro-

porre e produrre idee che possano essere

condivise. E questa è la terza e forse più im-

portante fase: la progettazione dell'inter-

vento e l'individuazione di una cabina di

regia. Condizione necessaria è che l'intera

operazione debba potersi sostenere sulle

proprie gambe: diventa quindi fondamen-

tale che gli enti locali individuino stru-

menti affinché sia possibile chiudere il

cerchio. Sia chiaro che non chiediamo alle

amministrazioni di sostituirsi all'impren-

ditore, ma di affiancarlo in operazioni che

sono talmente complesse da divenire asso-

lutamente inaccessibili senza un coinvol-

gimento ed un coordinamento forte della

pubblica amministrazione. In relazione al-

l'housing sociale, attualmente siamo in

questa fase critica, che non è così facile da

affrontare anche in considerazione della

scarsità di aree idonee dal punto di vista

dei piani urbanistici. Ritengo che sia co-

munque molto importante approcciare in-

sieme questi temi in quanto sono convinto,

come ho già avuto modo di affermare, che

in futuro dovremo sempre più porre l'at-

tenzione su operazioni a più elevato valore

aggiunto come può essere la riqualifica-

zione di interi quartieri della città.

In tale direzione vanno alcuni discorsi che

stiamo cominciando a ipotizzare con la re-

gione Emilia Romagna nella persona del-

l'assessore Freda, le Amministrazioni co-

munali e la Provincia di Piacenza, nelle

quali abbiamo trovato interlocutori atten-

ti e disponibili".

Nella foto a destra Paolo Garetti

(presidente Ance Piacenza), nella pagina a

lato Fabio Salotti (presidente Piacenza 74)

Page 20: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA20

“Risorse fresche per fare alloggi

ERP non ce ne sono, per questo i co-

muni devono trovare soluzioni in-

novative". Giovanni Bellinzoni, assesso-

re all'urbanistica del comune di Castel

San Giovanni spiega così la via obbligata

delle amministrazioni locali nella dire-

zione di un' edilizia che permetta canoni

di affitto sostenibili. "Anche solo per una

palazzina di dieci alloggi bisogna consi-

derare un costo di 2 milioni di euro, oppu-

re, come siamo cercando di fare insieme

all''assessore ai lavori pubblici e natural-

mente al sindaco, bisogna scalare le gra-

duatorie dei bandi di co-finanziamento

Stato-Regione: potendo mettere a dispo-

sizione l'area necessaria agli interventi,

c'è la possibilità così di giungere a realiz-

zare progetti che permettano un abitare

sostenibile". In realtà sono due gli inter-

venti a cui sia guarda a Castel San Giovan-

ni: il primo sta per essere tradotto in real-

tà, mentre per il secondo l'assessore la-

scia intendere l'esistenza di qualche mar-

gine di incertezza, nonostante l'istanza

sia stata preparata con cura, ma la concor-

renza non manca. Obiettivo: mettere a di-

sposizione, in un caso come nell'altro, al-

loggi di taglio medio piccolo (circa 80

mq), nuovi ed avanzati da un punto di vi-

sta energetico, che potranno essere affit-

tati con un ribasso del 25 per cento rispet-

to ai valori di mercato per 25 anni ( al ter-

mine di tale periodo l'esecutore può met-

tere in vendita gli alloggi ma l'ente locale

conserva il diritto di superficie da valu-

tarsi in base ai valori immobiliari che sa-

ranno effettivi a quella data).

"Per quanto riguarda il primo intervento,

precisa Bellinzoni, abbiamo seguito la sol-

lecitazione che proveniva da un bando del

2008 che ci ha permesso di ottenere un

contributo stato-regione di 895 mila euro

per la realizzazione di 12 alloggi a canone

sostenibile. L'amministrazione comunale

ha partecipato mettendo a disposizione u-

n' area ERP ( in base al PSC adottato) e-

quivalente al 20 per cento del valore del-

l'intervento. I finanziamenti saranno ver-

sati all'esecutore nel corso della realizza-

zione dell'intervento" . E per quanto ri-

guarda il secondo lotto ? "Nello scorso me-

se di ottobre è uscito un nuovo bando, sca-

duto il 5 novembre sempre impostato sul

co finanziamento Stato Regione comune,

al quale abbiamo deciso di partecipare.

Esso riguardava zone oggetto di riqualifi-

cazione urbana. C'è stato anche un pas-

saggio in Consiglio Comunale in cui abbia-

mo da un lato approvato l'adozione del pri-

mo intervento e adottato il secondo che in-

siste su un area di 3500 mq su cui era già

previsto sorgesse un asilo. Su questa area

vorremmo fossero realizzati 20 alloggi più

l'asilo: il comune mette a disposizione il

terreno a titolo gratuito.

L'esecutore avrà il beneficio di un contri-

buto Stato Regione nella misura massima

del 50 % del valore dell'opera, ma dovrà ri-

Due interventi di edilizia residenziale pubblica

Castelsangiovanni, alloggia canone sostenibile

a cura della redazione

soci

al h

ou

sin

g

Page 21: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA 21

tornare alla comunità l'asilo. Abbiamo già

individuato un possibile esecutore che

sembra davvero interessato". Qual'è lo

strumento urbanistico più importante

per fare social housing ? " Entrambi gli in-

terventi su menzionati sono coerenti con il

PSC adottato nel comune di Castelsangio-

vanni. Penso senz'altro che per fare hou-

sing sociale sia fondamentale il POC per-

chè dispone di facoltà edificatoria, ma es-

so dipende dal mandato del sindaco che

non può essere

in scadenza. Va

ricordato che la

legge 20 preve-

de, in base al

principio di pe-

re q u a z i o n e ,

che qualora si

prevedano in-

terventi di edi-

lizia residen-

ziale, il 25 per

cento di questi

abbia finalità

sociali".

Privilegiati il verde e il risparmio energetico

Riqualificazione urbana ed edilizia popolare possono ancora andare dipari passo e lo dimostra l'intervento approvato dal comune di CastelSan Giovanni che ha ottenuto 895mila euro di finanziamenti (da Statoe Regione) per la costruzione di 12 appartamenti. Il progetto pre-liminare è stato presentato dal settore lavori pubblici locale (re-sponsabile geom. Giuseppe Riva), mentre della realizzazione si oc-cuperà la cooperativa abitanti Piacenza 74. "Si tratta di un intervento diedilizia residenziale e sociale a canone sostenibile. Il comune ci hamesso il terreno e Piacenza 74 ha sottoscritto l'impegno ad affittare ilocali al 30% in meno rispetto ai canoni di mercato per 25 anni". Ediliziaattenta all'ambiente (le unità abitative saranno tutte in classe A e

munite di pannelli foto-voltaici e isolamento ter-moacustico), ma ancheriqualificazione urbana:"Il verde circostante saràmigliorato con nuovepiantumazioni che ri-qualifichino l'area delnuovo intervento e il lot-to adiacente (dell'Acer),vialetti e un marciapiedeche lo unisca ai 20 alloggie all'asilo che speriamo civenga finanziato a breve(il progetto è stato re-golarmente presentatoqualche settimana fa)."

Un disegno dell’edificio

Page 22: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA22

Uno degli obiettivi dell'Ammini-

strazione Comunale di Fioren-

zuola d'Arda, anche attraverso le

nuove previsioni di PSC, è l'aumento delle

residenze immesse sul mercato a condizio-

ni favorevoli, per l'acquisto o la locazione.

Quale anticipazione della politica di edili-

zia sociale prevista in modo sistematico

dal nuovo strumento urbanistico, ora in fa-

se di definitiva approvazione, si è provve-

duto a partecipare al recente bando della

Regione Emilia Romagna con un program-

ma complessivo su un'area residenziale

specifica in località Madonna delle Cin-

que Strade, che costituisce una ricucitura

del tessuto urbanizzato. All'interno di que-

sta area, si è provveduto inoltre a mettere a

bando una porzione di terreno per la ven-

dita per realizzare, attraverso l'intervento

di un privato, un edificio di edilizia sociale

con unità abitative in parte da destinare al-

la 'prima casa' e in parte alla locazione a

termine. Il ricavato sarà destinato alla rea-

lizzazione della restante parte del pro-

gramma: che prevede, oltre alla realizza-

zione di un edifico con unità abitative, di

proprietà pubblica, da destinare alla loca-

zione permanente, la realizzazione di un e-

dificio polifunzionale per attività ricreati-

ve e di socializzazione, e una superficie per

commercio/servizi, nonché la realizzazio-

ne di una dotazione del verde pubblico con

un percorso-vita attrezzato. Particolare cu-

ra è inoltre rivolta anche al tema della mo-

bilità e della accessibilità: con l'obiettivo

che essa sia sicura e per tutti (ciclabili, in-

nesto a rotatoria…).

Sinteticamente, il programma complessi-

vo prevede:

1) 2 edifici: 16 alloggi ERP (edilizia pubbli-

ca in locazione permanete) e 17 alloggi

ERS (edilizia sociale realizzata da un pri-

vato, da destinare alla proprietà e alla loca-

zione a termine: si è aggiudicato la gara,

per l'acquisto dell'area, la Cooperativa di

Abitanti Piacenza '74) ), per rispondere al

bisogno abitativo di famiglie in situazioni

socio-economiche differenti;

2) uno spazio terziario/commerciale inse-

rito nell'edificio ERP con funzioni di presi-

dio e diversificazione funzionale (circa 50

mq)

3) un edificio polifunzionale per attività ri-

creative e di socializzazione, suddivisibile

in due grandi sale che rendono possibile

separare, senza isolare, le attività giovanili

da quelle dei gruppi anziani: tale realizza-

zione è a favore di tutta la zona come fatto-

re di integrazione e coesione sociale

4) attrezzatura del verde con un percor-

so-vita;

5) realizzazione di opere di urbanizzazione

che favoriscano la sicurezza e la mobilità

lenta

Il programma - come ha spiegato l’assesso-

re all’Urbanistica del Comune di Fioren-

zuola Carla Danani - prevede la costruzio-

ne di due edifici asimmetrici, movimentati

sul fronte con un accattivante gioco di pie-

ni e vuoti e nelle altezze, al fine di costitui-

re una quinta gradevole dal punto di vista

percettivo, dimensione che non va mai di-

menticata, anche dovendo tener conto del-

le compatibilità economiche. I tagli degli

alloggi sono diversificati, al fine di poter ri-

spondere al bisogno di situazioni diverse e

favorire la coesione intergenerazionale. I-

noltre nella disposizione dei tagli degli al-

loggi è stata data importanza alla possibi-

lità di aggregazione futura, dando così

massima elasticità nella fruizione da parte

di famiglie con anziani che vogliano man-

tenere un minimo di indipendenza o giova-

ni coppie che non possono ancora rendersi

autonome dai genitori ma che necessitino

di privacy, oppure famiglie che chiedono u-

na stanza in più a scapito del monolocale.

Oltre alla residenza (33 alloggi complessi-

vi), il programma prevede la realizzazione

nell'edificio ERP di uno spazio commer-

ciale-terziario e di un edificio separato con

funzione aggregativa.

Per favorire l'accesso sicuro a tutta l'area i

percorsi pedonali e le piste ciclabili saran-

no progettate a "rete" e disegnate col fine

di permettere la massima permeabilità ed

accessibilità da parte di tutti i fruitori.

Al fine di aumentare la sicurezza, anche

dal punto di vista della percezione sogget-

tiva, massima attenzione sarà posta nella

scelta dei materiali per la pavimentazione

Programma di edilizia pubblica per il Bando regionale

Fiorenzuola, attenzionealla coesione sociale

L’assessore all’Urbanistica del

Comune di Fiorenzuola Carla Danani

edili

zia

soci

ale

Page 23: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA 23

e nel trattamento degli attraversamenti

pedonali (restringimento carreggiata, li-

mitazione velocità veicolare ecc.), inoltre

non saranno previsti dislivelli od avvalla-

menti che possano creare impedimento fi-

sico e/o visivo e saranno resi gradevoli e si-

curi in tutte le situazioni e anche nella scel-

ta delle essenze arboree da mettere a di-

mora si propenderà verso piante ad alto fu-

sto possibilmente autoctone e cespugli

bassi che non interrompano la visuale de-

gli utilizzatori e non creino zone troppo na-

scoste (evitando la loro propensione ad at-

tirare attività illecite o al manifestarsi di e-

venti criminosi).

Per aumentare la coesione e la qualità so-

ciali del programma proposto, si prevede

di attrezzare il verde pubblico con un per-

corso vita fruibile all'intero quartiere; è i-

noltre prevista la costruzione di un Centro

Polifunzionale di circa mq. 230,00 ad un

piano solo e con un unico ambiente indivi-

so strutturalmente ma separabile in due

ampie sale dal punto di vista funzionale.

Esso è inteso come importante punto di ri-

ferimento dell'intero quartiere. Per tale

intervento si intende operare con una tipo-

logia altamente eco-sostenibile composta

da pannelli pre-fabbricati in legno e tetto

con struttura primaria e secondaria in le-

gno, coibentato e ad una unica falda. Que-

sta scelta oltre ad avere tempi di messa in

opera estremamente ridotti porterà, insie-

me alla posa di impianti adeguati, ad un e-

dificio ad alta prestazione energetica se-

condo la normativa sul contenimento dei

consumi energetici e l'uso di materiali eco-

sostenibili. La disposizione a "corte" del

Centro enfatizza la funzione di luogo di in-

contro e aggregazione di giovani e/o perso-

ne anziane, che potranno nel periodo pri-

maverile-estivo, usufruire anche dello spa-

zio "corte" esterno, attrezzato con sedute e

che, attraverso le ampie vetrate forma un

tutt'uno con l'interno, aumentando anche

in questo caso il grado di permeabilità vi-

siva degli spazi e quindi il grado di sicurez-

za.

Si intende inoltre prevenire il disagio psi-

co-sociale della popolazione anziana del

quartiere, favorire la coesione sociale, au-

mentare il livello di sicurezza, assicurare la

sostenibilità gestionale dell'iniziativa di

portierato e custodia dell'edificio polifun-

zionale attraverso l'attivazione di una e-

sperienza-pilota per il nostro territorio:

quella del custode sociale.

L'intervento viene pensato nell'ottica di

soluzioni impiantistiche che consentano

l'ottenimento di un notevole risparmio e-

nergetico e confort ambientale, preveden-

do inoltre l'utilizzo di sistemi innovativi

per la produzione di energia da fonti rinno-

vab i l i .

L'obbiettivo del comfort ambientale nel

presente progetto viene raggiunto me-

diante la scelta di una disposizione in pian-

Page 24: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA24

ta dei blocchi secondo l'asse naturale del-

l'area che permetta la migliore insolazione

possibile di tutti gli ambienti a giorno e

delle camere esposte prevalentemente sui

lati est, sud e ovest. Data la particolare con-

formazione del lotto stretto e lungo, tale

scelta risulta quasi obbligata ma grazie al-

la scansione oculata dei vani scala e alla

scelta di operare su blocchi costituenti su

piani diversi a degradare verso il Centro

Civico, si ottiene un particolare e accatti-

vante impatto formale/architettonico. Nel

gioco di pieni e di vuoti verranno inseriti

sapientemente balconi e logge atte a pre-

servare le pareti esterne dall'insolazione

estiva. Altresì anche le previste partizioni

perimetrali esterne dell'edificio, l'adozio-

ne di serramenti a notevole tenuta termi-

co/acustica concorreranno al raggiungi-

mento degli scopi progettuali ricercati.

L'obbiettivo del risparmio energetico è ri-

cercato tramite la posa in opera di para-

menti murari con rivestimento esterno a

cappotto in polistirene espanso estruso e

serramenti esterni dotati di notevole coi-

benza; inoltre l'adozione di impianto di ri-

scaldamento centralizzato (con produzio-

ne di acqua calda sanitaria), dotato di cal-

daia a moduli ad alto rendimento e possibi-

lità di regolazione autonoma della tempe-

ratura interna a mezzo di cronotermostato,

determina un risparmio notevole rispetto

agli impianti autonomi e permette l'elimi-

nazione dei pericoli derivanti dalla pre-

senza di fuochi all'interno degli alloggi.

Nelle falde meglio esposte, secondo le in-

clinazioni ottimali e ben integrate nella co-

pertura stessa,verranno messe in opera

pannelli fotovoltaici debitamente dimen-

sionati per la produzione di energia elet-

trica almeno per le parti comuni e i previsti

ascensori con un notevole risparmio ener-

getico complessivo.

Infine la presenza nel sottotetto di soffit-

te/cantine al disotto della copertura coi-

bentata consente di ridurre la dispersione

termica verso l'alto degli alloggi posti al-

l'ultimo piano dell'edificio.

Page 25: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA 25

“Salvaguardare e migliorare la già

notevole qualità della vita offerta

da Carpaneto". E' l'obiettivo nume-

ro uno del 44enne sindaco del paese, Gian -

ni Zanrei, che traccia un nitido profilo del

frizzante comune piacentino: "Carpaneto

- osserva il primo cittadino - ha una storica

vocazione agricola e artigianale, ma è an-

che un centro commerciale a cielo aperto

grazie ai 120 esercizi commerciali che ne

caratterizzano il cuore. Altro punto di for-

za del paese - continua Zanrei - sono i tanti

eventi di successo che durante l'anno ne

caratterizzano la riconosciuta vivacità e

garantiscono un riscontro commerciale:

dalla Fiera di Primavera (arricchita dal

Gut Festival) alla Festa della Coppa, dai

due mercati settimanali di mercoledì e do-

menica ai mercatini estivi, fino ai Farmer's

market". In futuro Carpaneto disporrà i-

noltre di una nuova area produttiva al di

fuori del paese, già prevista nel PSC: tutte

premesse favorevoli, quindi, all'ulteriore

crescita del benessere di una realtà che ol-

tretutto - come ricorda Zanrei - "non risen-

te delle criticità connesse a TAV e ferrovie,

strade statali e autostrade, ma può giovarsi

dei vantaggi offerti da ottimi collegamenti

con esse". Carpaneto - che aderisce alla

Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Pia-

centini - non si culla però sugli allori e guar-

da già avanti, come dimostra il "Piano per

la qualità urbana" presentato il 28 ottobre

scorso nella sala Bot del municipio di Car-

paneto dallo stesso sindaco e dall'architet-

to Enrico De Benedetti, autore dello studio

planimetrico per la realizzazione del nuo-

vo Quartiere Ranza a basso impatto am-

bientale che ne costituirà il progetto pilo-

ta. "PSC, POC E RUE (vedi box) - chiosa

Zanrei - vanno reinterpretati alla luce del

nuovo concetto di Governo del territorio,

che non è più solo 'uno' degli strumenti, ma

'lo' strumento di sviluppo. A Carpaneto

mancava un POC di valenza programmato-

ria, ed ora il Piano per la qualità urbana

consente di tracciare la strada maestra

lungo la quale indirizzare il prossimo POC:

una risposta concreta ai bisogni esistenti".

L'amministrazione vuole un "percorso

partecipato" che porti ad individuare le o-

pere prioritarie, comunque il volto del

paese di domani è destinato ad includere

molte novità in termini di verde pubblico,

piste ciclopedonali, viabilità, servizi e in-

terventi di edilizia residenziale sociale. "Il

grande parco urbano che nascerà ad in-

gresso paese lungo il Vezzeno - spiega Za-

nrei - sarà di 80mila metri quadri e raddop-

Il sindaco Zanrei: "Paese dalla storia agricola eartigianale, ma anche centro commerciale naturale"

La qualità della vitaabita a Carpaneto

andrea dossenaverso

il futu

ro

Page 26: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA26

pierà il verde a disposizione: la trasforma-

zione della zona seguirà all'acquisizione

dell'area, da includere nel prossimo POC.

Pensiamo ad un ciclodromo, del quale po-

tranno usufruire le decine di bambini ed e-

sordienti che si avvicinano allo sport del

pedale grazie al G. S. Cadeo Carpaneto Ci-

clismo e al Team Perini Bike. Piste ciclope-

donali e interconnessioni collegheranno

tra loro giardini e spazi, con una viabilità

protetta per gli utilizzatori". Ipotizzate an-

che tre rotonde, per rendere più sicura la

PSC, POC, RUE: strumenti importanti

Le innovazioni in materia di governo del territorio introdotte daiTitoli I e II della Legge Regionale n. 6 del 2009 rafforzano lafunzione programmatica del Piano Operativo Comunale (POC),ossia lo strumento urbanistico che individua e disciplina gliinterventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e tra-sformazione del territorio da realizzare nell'arco temporale dicinque anni. Il POC è predisposto in conformità alle previsioni delPiano Strutturale Comunale (PSC), che è invece lo strumento dipianificazione urbanistica generale a tempo potenzialmenteindeterminato predisposto dal Comune, con riguardo a tutto ilproprio territorio, per delineare le scelte strategiche di assetto esviluppo e per tutelare l'integrità fisica ed ambientale e l'identitàculturale dello stesso. Altro strumento chiave è il RegolamentoUrbanistico ed Edilizio (RUE), che fissa le regole per la tra-sformazione del consolidato: contiene la disciplina generale degliinterventi di trasformazione o delle destinazioni d'uso ma anchele norme attinenti alle attività di costruzione, di trasformazionefisica e funzionale e di conservazione delle opere edilizie, nonchéla disciplina degli elementi architettonici e urbanistici, degli spaziverdi e degli altri elementi che caratterizzano l'ambiente urbano.In questo articolato quadro, tra le innovazioni introdotte dallaL.R. n. 6 del 2009 si richiede anche, tra i contenuti essenziali delPOC, un apposito elaborato denominato "Documento program-matico per la qualità urbana", il quale individua più detta-gliatamente - ma in coerenza con il PSC - "i fabbisogni abitativi, didotazioni territoriali e di infrastrutture per la mobilità, definendogli elementi di identità territoriale da salvaguardare e per-seguendo gli obiettivi del miglioramento dei servizi, della qua-lificazione degli spazi pubblici, del benessere ambientale e dellamobilità sostenibile".

Page 27: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA 27

circolazione: la prima, all'ingresso del pae-

se, è già in fase progettuale, mentre le altre

due (alla confluenza tra la provinciale e

piazza Oliveti e l'altra con via Pallastrelli)

sono già state disegnate. Iter già concreta-

mente avviato per altre opere (Casa della

salute, campo da calcio e campetto da alle-

namento), mentre tempi più lunghi do-

vrebbero avere palestra e piscina. Tutto

questo dovrebbe rafforzare quella qualità

del vivere a Carpaneto che molti cercano,

attirando nuovi residenti, ma perché que-

sto catalogo di progetti non resti un "libro

dei sogni" saranno decisivi gli accordi con

i privati: la funzione del POC, di cui "il Pia-

no per la Qualità urbana - afferma Zanrei -

sarà il driver", è del resto anche quella di

essere raccordo degli interventi privati

con la necessaria infrastrutturazione del

territorio, mettendo in campo una strate-

gia progettuale delineata da un chiaro cro-

noprog ramma.

Quartiere Ranza, le persone prima di tutto

Lo studio planimetrico per la realizzazione - a Carpaneto - del nuovo Quartiere Ranza a basso impatto ambientalecontiene una serie di idee brillanti e di scelte interessanti, che condividono una chiara finalità: l'attuazione di unosviluppo urbano nel quale la qualità del costruito sia anteposta a mere logiche speculative. Previste nel futuroQuartiere Ranza circa trenta unità-alloggi, inserite in un contesto dalle linee-guida pensate con l'intento di favorirela possibilità di uscire di casa e la socializzazione in un luogo d'incontro "liberato" dalla "colonizzazione"automobilistica. L'autore dello studio èl'architetto piacentino Enrico De Benedetti,che sintetizza i due principali aspetti in-novativi dell'iniziativa. "E' inusuale - spiegaDe Benedetti - che un'amministrazione lo-cale proponga un planivolumetrico di pro-getto che faccia da guida allo sviluppoedilizio in modo da garantire alti standardqualitativi: il Comune di Carpaneto, al con-trario, ha optato per precise prescrizioniurbanistiche e modalità attuative". Si trattadi un risvolto da sottolineare, "perché - osserva l'architetto - l'obiettivo è fare in modo che nell'iter complessivol'amministrazione comunale abbia un ruolo attivo rispetto a quello che sarà il soggetto attuatore, in opposizione allaconsuetudine che vede troppo spesso le amministrazioni in un ruolo passivo". L'altro aspetto innovativo delprogetto-pilota del Piano della Qualità Urbana è legato alla volontà di proporre "un modello di aggregazionetipologica - prosegue De Benedetti - che predilige i percorsi ciclopedonali a quelli veicolari, con i secondi subordinatiai primi". Nelle prescrizioni urbanistico-edilizie inserite nella variante 1/2010 al RUE, inoltre, si riserva la parte nobiledello spazio pubblico (adibito a verde) alle persone e alle biciclette, mentre le auto vengono "dirottate" nel retrodella lottizzazione, dove - sotto casa - saranno collocati i garage. Le tre "C" disegnate dalle sette abitazioni chesorgeranno nella zona costituiranno di fatto tre dei lati della cornice costruita intorno ai tre orti centrali, mentre ilquarto lato sarà soprattutto destinato alle biciclette e ai pedoni, in un contesto armonioso nel quale le personepotranno muoversi in tutta tranquillità.

Page 28: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA28

Page 29: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA 29

la città futu

raS

ocial housing, ma non solo, nei pen-

sieri di un vicesindaco con delega

alle trasformazione urbanistiche.

Certi temi riguardano tutta l'amministra-

zione comunale ma Francesco Cacciatore,

detenendo questa delega, è di certo, insie-

me ovviamente al sindaco Roberto Reggie

all'assessore Pierangelo Carbone (asses -

sore alla riqualificazione urbana), una del-

le voci più competenti per capire le politi-

che del territorio del comune capoluogo.

52 anni, esponente del partito democrati-

co, il vicesindaco ha già, in passato, rila-

sciato dichiarazioni caute sulla possibilità

di un'ulteriore espansione abitativa della

città, sia pure per perseguire obiettivi di e-

dilizia sociale. Nè no, nè si', ma un attenzio-

ne alle variabili di contorno piuttosto prag-

matista: da un lato l'eccesso degli immobi-

li invenduti, la complessità della partita

delle aree militari, che ben lungi dall'esse-

re conclusa pone difficoltà per quanto ri-

guarda la programmazione urbanistica

complessiva, dall'altro le esigenze di ri-

qualificazione della città esistente "che

deve mettere in conto anche una sua verti-

calizzazione", soprattutto per evitare il

consumo di suoli "vergini". A metà novem-

bre le ragioni favorevoli al social housing

nel comune capoluogo sono divenuti pre-

valenti e l'amministrazione comunale ha

reso noto di considerare la riqualificazio-

ne del complesso San Vincenzo come resi-

denza per studenti universitari un primo

terreno con cui cimentarsi nel social hou-

sing: il Comune di Piacenza mette a dispo-

sizione l'edificio di sua proprietà in pieno

centro storico mentre la Fondazione di Pia-

cenza e Vigevano si è dichiarata disposta a

partecipare come finanziatrice dei lavori

che intendono mettere a disposizione cen-

to posti letto per fuori sede. "In realtà non

dimentichiamo affatto - chiarisce France-

sco Cacciatore - altre possibilità di inter-

vento di ERP o di ERS (edilizia sociale a ca-

none moderato), partecipiamo infatti a no-

stra volta ai bandi regionali per finanziare

interventi come quello previsto nel Quar-

tiere San Giuseppe (32 alloggi ERS) o a

Mortizza dove mettiamo a disposizione un

terreno affinchè l'ACER realizzi volumi, in

verità non enormi, di ERP e ERS".

Oggi però l'attenzione è rivolta al San Vin-

cenzo. "Esiste infatti un progetto prelimi-

nare elaborato dagli uffici comunali, inse-

rito nel piano delle opere pubbliche che in-

tende operare una riqualificazione di que-

sto comparto: si tratta di una rielaborazio-

ne del progetto della cittadella della musi-

ca che si propone anche di connotare la cit-

tà di Piacenza come sede universitaria ac-

cogliente. L’obiettivo è anche rivitalizzare

il quartiere perché certamente la perdita

di residenti è una causa dei mali che accusa

il nostro centro storico. Oltre ai posti letto,

in stanze singole e doppie, sono previsti

spazi comuni di studio e garage interrati a

disposizione anche dei residenti della zo-

na. Il bando sarà emanato dopo la decisio-

ne relativa alle modalità di finanziamento,

che sta per essere adottata in questi gior-

ni".

Pensate di fermarvi qui, o è possibile qual-

che iniziativa abitativa rivolta alle fami-

glie di reddito modesto?

"Nel PSC che vogliamo adottare credo che

ci debbano essere delle scelte ragionate e

condivise anche su questo: nello strumen-

to urbanistico si dovranno precisare quali

aree mettere a disposizione a basso costo

per questo fine, a patto che però le neces-

sità dei lavoratori non siano enfatizzate ec-

c e s s iva m e n t e " .

C'è chi lamenta un certo ritardo in merito.

"Anche il social housing è una tessera di un

mosaico più ampio, condizionato dalla so-

luzione del nodo delle aree militari. Su

questo tema la proposta dell'amministra-

zione comunale, che negli ultimi anni si è

confrontata con le esigenze manifestate

dai militari, non può che essere riconosciu-

ta come equilibrata: considera le esigenze

produttive, ricreative e la sostenibilità e-

conomica della riappropriazione da parte

della comunità di queste proprietà. Occor-

re poi considerare che le aree militari sono

disperse in varie zone della città, del cen-

tro e della periferia, e che ognuna di esse

ha una sua storia e vocazione architettoni-

ca e funzionale. Nella composizione di

questo difficile mosaico, ognuno può cer-

Cacciatore: “Obiettivo rivitalizzare il centro”

“Recupero del San Vincenzocome residenza per studenti”

Francesco Cacciatore, vicesindaco

del Comune di Piacenza con delega

alle trasformazioni urbanistiche

a cura della redazione

Page 30: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA30

tamente prendere una tessera e metterse-

la in tasca ma così il mosaico non verrò mai

completato. A questo proposito mi chiedo,

ad esempio, come mai, si perda di vista la

prospettiva complessiva e ci si sia dimenti-

cati del fatto che il Parco delle Mura di cui

si è parlato per tanti anni insiste in gran

parte sull'area di Viale Malta, e nelle pro-

poste progettuali presentate potrebbe es-

sere valorizzato e reso fruibile. Questo par-

co non interessa più? Eppure permette-

rebbe di ricollegare il Faxall alle mura che

fronteggiano il Po. Riconosco che c'è una

difficoltà reale ad arrivare a una decisio-

ne, il che si ripercuote su altri temi come,

per esempio, l'edilizia sociale, ma ciò è in

gran parte ascrivibile al nostro interlocu-

tore: il ministero della difesa che a sua vol-

ta deve affrontare complessi problemi di

razionalizzazione su scala nazionale in un

quadro normativo divenuto di recente an-

cor più vincolante”.

In conclusione, Palazzo Uffici. E' vero che

il progetto sta per essere ampliato? "Vor-

rei precisare che non stiamo occupandoci

di Palazzo Uffici per il gusto di fare colate

di cemento, ma c'è alla base l'esigenza rea-

le di una riorganizzazione della macchina

comunale tesa sia ad erogare servizi quali-

tativamente migliori alla cittadinanza ma

anche ad utilizzare al meglio le risorse u-

mane e finanziarie. Realizzare Palazzo Uf-

fici permette risparmi per 650 mila euro

annui. Ci sono state varie vicissitudini ma

il progetto preliminare è stato approvato,

poi ci sono state ulteriori novità. L'ammi-

nistrazione provinciale ha deciso per e-

sempio di abbandonare la sede di Borgo

Faxall: ciò può permettere ad essa un ri-

sparmio, ma mette in difficoltà il Comune

di Piacenza cui spetta mettere a disposizio-

ne i locali per le circoscrizioni per l'impie-

go. Per questo, ora è giusto riflettere se an-

che gli uffici che si trovano a Borgo Faxall

possano essere integrati in Palazzo Uffici:

mi sembra sia il buon senso ad imporlo".

Page 31: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA 31

La definizione "architetto restaurato-

re" va stretta a Manuel Ferrari, 30enne

professionista che aggiunge alla lau-

rea il titolo di Tecnico Bioedile ed è originario

di Borgotaro ("in provincia di Parma, ma - ricor-

da lui - nella diocesi di Piacenza-Bobbio"), da

dove è partito per una carriera che comprende

le apprezzate attività di libero professionista

nel suo studio di Piacenza e di consulenza per la

curia di Piacenza e per la società Architecture

S t u d i o.

Fil rouge del già prestigioso curriculum di

progetti ed interventi è una precisa filosofia

del lavoro. "Mi concentro - spiega Ferrari -

nella ricerca sul costruito, progettando re-

stauri e riqualificazioni rispettosi delle ca-

ratteristiche peculiari di ciascun manufatto.

Ciò è possibile attraverso il rispetto delle tec-

niche costruttive, della buona regola dell'ar-

te, dello studio dei luoghi e dell'inscindibile

relazione tra costruito e ambiente. La passio-

ne con cui si affrontano i temi progettuali tie-

ne conto del rispetto che occorre per non can-

cellare tracce di storia irriproducibili ed uni-

voche. La cura per il dettaglio ed il lavoro ar-

tigianale e la consulenza specialistica di alto

livello tracciano le li-

nee per progetti effi-

caci, a misura di pri-

vati ed enti pubbli-

ci". Fondamentale,

ovviamente, saper af-

frontare tutte le sfac-

cettature di un pro-

getto. "L'architetto -

chiosa Ferrari - si in-

terfaccia con la com-

mittenza, considera

gli aspetti economici

e deve gestire al me-

glio i tempi. Nel caso

di intervento su un bene culturale, poi, deve

tener conto delle aspettative della città. Per

soddisfare tutte queste istanze ci vogliono

passione, competenza, tempo ed un attento

studio preliminare: solo così si può aspirare

ad un risultato di alta qualità".

Sintesi di tutto questo è il restauro - in dirit-

tura d'arrivo - del campanile del complesso

ecclesiastico di S. Pietro a Piacenza, gioiello

del '600.

"L'intervento - spiega Ferrari - non ha mirato

ad un restauro critico, ma al mantenimento

delle caratteristiche tecnologiche origina-

rie, perdute nel tempo. Le indagini diagno-

stiche ci hanno portato ad una colorazione in

parte diversa da quanto ipotizzato in parten-

za: in un restauro nulla è scontato, ma ci sono

tante sorprese che richiedono una re-inter-

pretazione e rendono insensati i preconcetti.

Un approccio "a misura di" vale anche per le

scelte dei materiali, come nel caso delle mal-

te per il campanile: la progressiva perdita di

confidenza con ciò che fa parte del nostro ma-

gistero artistico, artigianale e industriale e

di conoscenza dei differenti comportamenti

e delle leggi dell'invecchiamento rende in-

capaci di rileggere lo stesso processo produt-

tivo. Per tutto questo è stato prezioso il ruolo

della Calchèra San Giorgio di Mastro Gilber-

to Quarneti, centro di ricerca trentino che è

in grado di definire e riprodurre i materiali

storici originari".

“A misura di” edifici sacri e abitazioni private

Manuel Ferrari: il restaurotra ricerca, fede e bellezza

andrea dossenaarch

itetto d

el mese

Page 32: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA32

Ora il campanile di San Pietro - come ricorda

il titolo del recente convegno dedicatogli a

Palazzo Vescovile - è davvero "un gigante ri-

t r ova t o " .

"E' il frutto di un iter di 4 anni, in linea con u-

n'altra regola a cui mi ispiro: dare tempo al

tempo. Una legge spesso dimenticata, ma

imprescindibile. Nonostante i progressi tec-

nologici, la materia continua a dipendere da

tanti altri fattori, in primis quelli climatici: la

natura ha ritmi suoi, di cui è necessario tener

conto. Di certo, a lavori quasi conclusi - e gra-

zie ai media locali - mi è capitato più volte di

incontrare piacentini che mi hanno raccon-

tato di aver "scoperto" solo ora questo gioiel-

lo. Non bisogna però fermarsi qui: occorre

già pensare alla manutenzione per il futuro,

sapendo che conviene anche dal punto di vi-

sta economico".

Lei ha progettato anche l'intervento che ri-

guarda il Duomo di Piacenza, la cui direzione

dei lavori spetta alla Soprintendenza ai Beni

Artistici e Storici. Come sta la Cattedrale?

"La caduta di alcune pietre - con episodi re-

centissimi - dipende da un problema intrin-

seco del materiale: il rivestimento lapideo in

arenaria, che contiene tanta argilla, risente

dell'azione di gelo e disgelo e degli agenti at-

mosferici, e si usura fino a che rovina a terra.

Ci siamo mossi fin dalle prime avvisaglie di

pericolo (anche per l'incolumità pubblica,

specialmente nei giorni di mercato) e, grazie

alla Soprintendenza, la prima tranche di la-

vori - partita in estate e vicina alla fine - è sta-

ta inserita nella programmazione (e quindi

finanziata) dal Ministero dei Beni Culturali.

I guai più recenti saranno invece affrontati

con altri cantieri ad hoc".

Nel suo curriculum anche importanti inter-

venti sull'edilizia civile.

Nell'ultimo anno ho curato le ristrutturazio-

ni di tre villette di civile abitazione. Partico-

larmente interessante il caso di un fabbrica-

to di Roncole di Albareto in Val Taro, recupe-

rato secondo i criteri e l'autenticità dei luo-

ghi. La costruzione - probabilmente si tratta

di un ex mulino - risale infatti ad un periodo

databile tra 6 e 700, e si trova in un borgo mol-

to antico: nel restauro abbiamo ricreato l'ori-

ginaria fisionomia, secondo la filosofia di la-

voro di cui parlavamo prima".

Tornando all'impegno nell'architettura sa-

cra: cosa comporta, a livello personale?

"Penso sia difficile lavorarci senza la dimen-

sione della fede, che aiuta a capire la logica

Il curriculum

Manuel Ferrari - classe 1980 - si èlaureato in Scienze dell'architet-tura il 24/04/2005 con voto110/110. Acquisisce il titolo inte-grativo di Tecnico Bioedile con uncorso formativo post-laurea orga-nizzato dall'Unione Europea. I-scritto all'ordine degli architetti diPiacenza al n.545. Svolge attivitàcome libero professionista nel suostudio di Piacenza e di consulenzaper la curia di Piacenza e per lasocietà Architecture Studio. Un e-lenco dei suoi numerosi progettied interventi si trova sul sitowww.manuelferrari.it. Il 30ennearchitetto - originario di Borgotaro- è membro della Commissione perl'Arte Sacra e i Beni Culturali delladiocesi di Piacenza e dell'Associa-zione Amici Beni Culturali Piacen-za. E' membro del Comitato Scien-tifico della Fondazione dei S. An-tonino e Colombano, per la pro-mozione del patrimonio culturaledella Diocesi di Piacenza-Bobbio.Oltre all'attività professionale èimpegnato nell'organizzazione dieventi e manifestazioni, con par-ticolare attenzione al patrimoniostorico e all'edilizia di culto. Hacurato diversi articoli per quoti-diani locali e riviste specializzate.

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EDILIZIA PIACENTINA 33

dell'immenso sacrificio che passa attraverso

le pietre degli edifici antichi, la quantità di

risorse e la fatica che ci sono state dietro. Per

motivi analoghi credo che molti progetti di e-

difici sacri dei giorni nostri manchino di un

requisito fondamentale: la bellezza che ele-

va lo spirito. Per questo, nel concorso - di cui

ho coordinato l'organizzazione - per la nuova

chiesa di San Nicolò si è preteso che i progetti

scaturissero da un dialogo tra architetto, li-

turgista e artista. Una riprova del fatto che

l'architettura sacra attira grande interesse,

con la sua pluralità di dimensioni, è nella lar-

ga partecipazione al bando: 89 proposte in

poche settimane".

L'istanza mistica - lo dicono anche i numeri -

continua a portare con sé il fascino dell'asso-

l u t o.

Qui sopra, due foto scattate durante i lavori

per S. Francesco. Accanto, il campanile di

S. Pietro e un particolare in via di restauro. A

pagina 31, una splendida veduta di Piazza

Cavalli dall’alto e l’architetto Manuel Ferrari

Page 34: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA34

Si svolgerà, a Piacenza Expo, dal 18 al

20 febbraio 2011, la sesta edizione

di Edilshow, il salone dell'edilizia

che in questi anni è diventato il punto di ri-

ferimento del settore per le province di

Piacenza, Parma, Pavia, Alessandria, Lodi

e Cremona. La tre giorni di Piacenza pro-

porrà un appuntamento per operatori spe-

cializzati e per la committenza privata, al-

l'insegna dell'ecosostenibilità in edilizia.

Edilshow accoglierà gli oltre 5mila visita-

tori che ogni anno affollano la fiera con nu-

merosi convegni e metterà in mostra mate-

riali e manufatti, macchinari, attrezzatu-

re, sistemi e componenti per l'edilizia, so-

luzioni tecnologiche per cantieri, impianti

e materiali per il risparmio energetico e n-

teressante progetti di innovazione tecno-

logica (lo scorso anno fu presentata la "Ca-

sa di paglia"). A farla da padrone anche

per il 2011 sembra essere, l'ambiente con

due filoni principali: le "tre R" (Ricostrui-

re, Ristrutturare, Recuperare) e la bioedi-

lizia (dopo il successo ottenuto lo scorso an-

no da Edilgreen), con efficienza energeti-

ca e l'aggiornamento dei nuovi prodotti in

primo piano, fino alle ultime soluzioni in

termini di termoidraulica e serramenti,

componentistica ed impiantistica. Nelle

ultime edizioni, recependo i temi di più

stretta attualità, i seminari di Edilshow

hanno proposto alcuni focus incentrati sul

risparmio e la sostenibilità energetica,

l'aggiornamento normativo nelle costru-

zioni e le nuove prospettive di crescita del

settore. La anticipazioni sono ancora po-

che (per l'elenco degli espositori e i temi

dei convegni bisognerà attendere gennaio

2011), ma dalla segreteria organizzativa di

Piacenza Expo fanno sapere che: "Certa-

mente resterà l'attenzione alle ristruttu-

razioni e al retrofitting (recuperare strut-

ture vecchie utilizzando gli ultimi ritrovati

della tecnologia), il futuro è tenere conto

del risparmio energetico di chi andrà ad a-

bitare l'edificio. Altri temi che interessano

sempre gli addetti ai lavori, sono normati-

ve (difficile star dietro a tutte le modifi-

che) e ambiente".

Edilshow in questi anni si è ricavato una

nicchia di assoluto rilievo nel panorama e-

dile, ma soprattutto si è rivelato un effica-

ce strumento per rispondere al periodo e-

conomico particolarmente difficile che

tutto il settore edile sta vivendo. Le miglio-

ri aziende italiane avranno un'opportuni-

tà per incontrare il mercato di questo ter-

ritorio, utilizzando un concreto strumento

di promozione e visibilità in un momento

opportuno. Il salone si sviluppa in un unico

padiglione moderno e funzionale di 10.000

mq. Una struttura espositiva di facile frui-

bilità per i visitatori che trovano in un'uni-

ca soluzione una panoramica delle realta'

produttive e commerciali del settore edile.

La mostra è ad ingresso gratuito previa re-

g i s t ra z i o n e .

"Per ora sappiamo solo che anche que-

st'anno -fa sapere Sergio Copelli, che per

Piacenza Expo si occupa della gestione

dell'evento- verrà riproposta una collabo-

razione con le associazioni di categoria del

territorio e con la Scuola Edile". Copelli si

lascia inoltre scappare un'anticipazione,

dopo la casa di paglia dello scorso anno, E-

dilshow 2011 vedrà la presentazione del-

l'ultimo progetto nato in seno all'associa-

zione piacentina Greencase: la Casa di La-

na. "Al 90% verrà presentata nel corso del-

l'edizione 2011, e le intercapedini saranno

in pura lana vergine"

Sito web ufficiale: www.edilshow.it

Dal 18 al 20 febbraio 2011 la sesta edizione

Edilshow 2011, ambientee bioedilizia in primo piano

dario rigolli

Un’immagine dell’edizione 2010

di Edilshow

pia

cen

za e

xpo

Page 35: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA 35

Page 36: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA36

Caorsana Marmi e Graniti

L’ e s p e r i e n z ache si fa lavoroDal 1989, prodotti per edilizia e arredamentoe opere di arte funeraria: materiali di qualitàper un mercato che cambia continuamente

21 anni di esperienza nelle lavorazioni per edilizia e arredamento

e nelle opere di arte funeraria sono il prestigioso biglietto da vi-

sita di "Caorsana Marmi e Graniti" di Caorso. "Ci occupiamo -

spiega il titolare Nicola - di tutto quello che si può fare con il mar-

mo: dall'arte funeraria all'edilizia, fino all'arredamento". Mate-

riali nazionali ed esteri di prima qualità sono utilizzati dal 1989

per prodotti di differente natura, che soddisfano le esigenze di

un mercato che muta continuamente: "Le diverse composizioni e

caratteristiche delle pietre naturali, opportunamente estratte e

lavorate fino al risultato finale, sono - continua il titolare - il no-

stro quotidiano impegno". Scale da interno e da esterno, ma an-

che soglie e davanzali sono le richieste più frequenti per quanto

attiene all'ambito delle lavorazioni per edilizia e arredamento,

mentre le lavorazioni dedicate all'arte funeraria spaziano da i-

scrizioni e lapidi a monumenti di dimensioni maggiori. "La scelta

- spiegano a "Caorsana Marmi e Graniti" - può essere fatta con-

sultando i nostri depliant, dai loculi a parete ai più grandi monu-

menti a terreno: alla pietra è possibile affiancare accessori di

bronzo, acciaio o anche marmo, scegliendo in base a gusti ed e-

sigenze". "Caorsana Marmi e Graniti" si trova in via Caorsana 25

a Caorso, per ulteriori informazioni il telefono della sede è 0523

828803. (d.a)

dal

le a

zien

de

Page 37: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA 37

Importazione diretta a vasto assortimento di:PAVIMENTI IN LEGNO DI QUALSIASI ESSENZA E DIMENSIONE

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Fo n d a z i o n eA r ch i t e t t i

Parma e Piacenza,in principio il logoIl Concorso nazionale di idee per il marchio

è il primo passo del nuovo soggettoche unisce professionisti di due province

Indire un Concorso nazionale di idee per l'elaborazione

grafica del proprio marchio logotipo (il logo) che ne rap-

presenti l'immagine è stato il primo passo ufficiale della

neonata Fondazione degli Architetti, Pianificatori, Paesaggi-

sti e Conservatori di Parma e Piacenza, che si è posta come sco-

po principale "la valorizzazione della disciplina dell'architet-

tura e della professione dell'architetto". Il 10 dicembre l'esito

del Concorso e la premiazione, in un evento in grande stile vo-

luto anche per "lanciare" questo nuovo e importante sogget-

to presieduto dall'architetto parmense Pietro Zanlari. Coordi-

associazio

ni

Page 38: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA38

natrici del Concorso gli architetti Elena

Braghieri e Marina Foletti, ed è la stessa

Braghieri a spiegarci le finalità dell'ine-

dito soggetto che unisce professionisti

delle due città ex ducali: "La Fondazio-

ne, per sua natura, è cosa diversa dall'Or-

dine e, potendo disporre di un capitale

proprio da utilizzare, svilupperà le sue

funzioni in due grandi direzioni. Da un

lato - prosegue la Braghieri - si rivolgerà

agli iscritti, ad esempio organizzando

corsi di formazione e di aggiornamento

professionale all'interno della struttura,

dall'altro lato rivolgerà la sua attenzio-

ne al territorio e alle città - e lo dico vo-

lutamente al plurale perché la Fonda-

zione unisce i professionisti di due diver-

si Ordini - per la valorizzazione della pro-

fessione e per dibattiti e momenti di in-

contro e scambio con chi fruisce del no-

stro lavoro, ossia l'intera cittadinanza".

La Braghieri anticipa che il programma

di lavoro per i prossimi tre anni "è gigan-

tesco": tra le tante iniziative in cantiere,

si pensa a giornate di studio e conferen-

ze, si stanno organizzando mostre di ri-

lievo nazionale e internazionale e si pro-

cede alla messa a punto del sito internet.

"L'obiettivo che ci poniamo per il sito -

anticipa la Braghieri - è renderlo uno

strumento a 360 gradi, inserendo anche

blog con temi di discussione che potran-

no sfociare in più ampi dibattiti culturali

e urbanistici". Il sito avrà anche le fun-

zioni di collegamento con le istituzioni e

di banca-dati di riferimento: "Servirà

tempo, ma pensiamo di riunire dati car-

tografici, mappe catastali e regolamenti

edilizi delle decine di Comuni delle due

province di riferimento della Fondazio-

ne". Tutto questo percorso è stato aper-

to, come detto, dalla prima iniziativa uf-

ficiale: il Concorso nazionale di idee per

il logo della Fondazione Architetti di

Parma e Piacenza. "Perché non lo abbia-

mo creato noi? Perché - svela la Braghieri

- intendiamo evitare da subito il rischio

di una chiusura su se stessi, e lo vediamo

come un veicolo che faccia confluire i-

dee di partecipazione anche dall'ester-

no: un primo trait d'union tra i nostri i-

scritti e l'esterno". Rivolto quindi a largo

raggio ad architetti, designer, grafici, a

società e/o studi di grafica, design, pub-

blicità, comunicazione e agli studenti di

Facoltà universitarie, il Concorso vedrà

assegnati dalla Commissione giudicatri-

ce tre premi: al 1° classificato 1000 euro,

al secondo e al terzo 250 euro.

La Segreteria della Fondazione Architetti

Parma e Piacenza è in via Scalabrini n.113,

29121 Piacenza.

Apertura al pubblico: dal lunedì al vener-

dì ore 9/13 - e-mail: [email protected]

sito: www.fondarch.prpc.it

Page 39: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA 39

I numeri dell’edizione 2010

Saie, protagonistala sostenibilitàSegnali di ottimismo e convinzione

che il fattore "innovazione" è la verachiave di rilancio del settore

Segnale positivo, quello espresso dall'e-

dizione 2010 del Saie, uno dei più impor-

tanti saloni italiani dedicati all'edilizia.

La chiusura della quarantaseiesima edizione

ha fatto registrare un +1% di visitatori profes-

sionali (oltre 168.000) e la riconferma del nu-

mero di operatori esteri in visita all'evento (ol-

tre 6.800). Anche le aziende espositrici hanno

risposto in blocco alla chiamata, presentando a

Bologna più di 1.500 imprese (di cui 302 estere)

hanno presentato agli operatori professionali, provenienti da tutto il

mondo le loro soluzioni più innovative e il tema della sostenibilità è

stato tra i fili conduttori delle numerose novità 2010. Segnali di otti-

mismo e convinzione che il fattore "innovazione" è la vera chiave di

rilancio del settore; una convinzione condivisa da SAIE che quest'an-

no ha messo "in piazza" (è il caso di dirlo) l'integrazione fra saperi

complementari. "Siamo decisamente soddisfatti dei risultati conse-

guiti dalla manifestazione - dichiara Fabio Roversi Monaco, presiden-

te BolognaFiere - e dei segnali che ci giungono dagli imprenditori. Si

conclude un'edizione di SAIE rinnovata nei contenuti e nel format.

Un cambiamento importante in cui BolognaFiere si è impegnata for-

temente per dare al settore un evento ancora più strategico in termi-

ni di incremento della competitività e di individuazione di nuove op-

portunità di business".

Il successo di una delle novità più interessanti di questa edizione, l'i-

niziativa delle "Piazze", è andato oltre e le più rosee aspettative. Di-

slocate nei padiglioni e focalizzate su temi specifici (energia, legno,

involucro, sostenibilità, laterizi, pavimentazioni, recupero, cantie-

re, software, chiusure tecniche), le "dodici piazze" sono state il vero

punto d'incontro per tutti gli operatori di settore, il luogo dove far

circolare e mettere a confronto le idee per il futuro settore delle co-

struzioni. Attraverso una nutrita serie di iniziative e seminari, sono

state infatti affrontate tutte le tematiche che interessano in maniera

trasversale il settore delle costruzioni; un'operazione che a maggior

ragione in un periodo di difficoltà come quello attuale diventa vitale

per l'intero comparto. Ed è infatti proprio in una di queste piazze,

quella del Cuore Mostra, da anni l'evento culturale e mediatico più

importante della rassegna fieristica, che si è

svolta la premiazione dei prodotti più innova-

tivi presentati negli ultimi 7 anni dalle aziende

espositrici, raccolti nell'ambito del Servizio

Novità e valutati da una giuria di direttori di ri-

viste del settore edile. Una conferma dell'im-

portanza data da SAIE al ruolo che ha l'innova-

zione sia per le singole aziende che per l'intero

comparto delle costruzioni. Efficienza ener-

getica e innovazione sono le parole d'ordine

che hanno guidato la kermesse, ma in un ottica di rilancio del settore

delle costruzioni, è necessario tenere in considerazione anche l'im-

portanza di una sempre più incisiva presenza delle aziende italiane

ed europee sui mercati in massima espansione.

Per questo motivo tra le novità di questa edizione, il salone edile ha

organizzato in collaborazione con ICE, Regione Emilia Romagna e il

Ministero per lo Sviluppo Economico un intenso programma di visita

di delegazioni estere provenienti dai Paesi maggiormente impe-

gnati nella realizzazione di grandi opere infrastrutturali. Moltissimi

gli incontri realizzati che potrebbero concretizzarsi nell'immediato

futuro, in interessanti opportunità di business.

bilan

ci

Page 40: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA40

Vivere gli spazi, conoscere ambien-

ti nuovi che oggi sono chiusi al

pubblico ma che sono ricchi di sto-

ria, appassionare le persone nella risco-

perta di luoghi dimenticati perché non ac-

cessibili e non abitati. E' nata una nuova as-

sociazione in città: si chiama "Flatlandia"

ed è composta da appassionati d'Architet-

tura, affiancati anche da professionisti,

non solo piacentini, che intendono portare

le persone a vivere gli spazi in prima perso-

na e ad emozionarsi con essi attraverso e-

venti divertenti e stimolanti. Le due vice-

presidenti di Flatlandia - Ada Mori e Mar-

tina Mariani, laureande in Architettura al

Politecnico di Piacenza - raccontano le fi-

nalità dell'Associazione, che prende il no-

me dal racconto di Edwin A. Abbot che nar-

ra di un viaggio dal mondo bidimensionale

alla terza dimensione: "flat" in inglese si-

gnifica piatto e piatto è anche il paesaggio

della nostra Pianura Padana.

Nata lo scorso settembre Flatlandia verrà

presentata ufficialmente ai piacentini pri-

ma di Natale con una grande festa in un

luogo insolito della città poco conosciuto

ai più e senz'altro curioso. "Flatlandia -

spiegano le due ragazze - è una giovane as-

sociazione di affezionati d'architettura, a-

manti degli edifici, degli spazi aperti e del

paesaggio nata dal desiderio di coinvolge-

re il pubblico nell'esperienza diretta di

spazi e luoghi dimenticati oppure non di-

sponibili, chiusi al pubblico o magari mo-

mentaneamente non abitati ma con una

storia alle spalle. L'idea - proseguono le

due giovani poco più che ventenni - è quel-

la di far conoscere e rivivere alcuni spazi ed

architetture di Piacenza e provincia attra-

verso iniziative interessanti come visite

guidate, workshop, incontri con professio-

nisti, esplorazioni, happening e feste a te-

ma".

Da dieci anni l'architetto Gianmaria Sfor-

za Fogliani - che è il presidente dell'Asso-

ciazione Flatlandia per il primo anno di at-

tività - insegna agli studenti del Politecni-

co di Milano quanto l'esperienza diretta

sia una forma di conoscenza e di consape-

volezza della propria storia e dell'identità

dei luoghi e quanto vada coltivata ed in-

c e n t iva t a .

"Veniamo coinvolti dai nostri docenti - rac-

contano Ada Mori e Martina Mariani - in

numerosi "tour" alla scoperta dei luoghi

che appartengono alla storia della città: li

osserviamo, li studiamo e li viviamo prima

che sia troppo tardi, prima che siano di-

strutti e che vengano trasformati in altre

strutture coma accaduto - ricordano - per il

Plaza diventato un parcheggio meccaniz-

zato. Ci sono poi l'ex scuola Enel di fronte

al Daturi destinata ad appartamenti di lus-

so, l'area dell'ex ente fiera all'ennesimo

centro commerciale, l'ex Consorzio Agra-

rio, la miriade di scorci e punti di vista di-

menticati di cui la città si compone. E che

dire - aggiungono le due studentesse - del

ponte di porta Borghetto dimenticato nel

buio? Il nostro intento è di coinvolgere i

piacentini in tutti questi luoghi così che

non se ne perda memoria, anzi si recuperi

l'emozione che ancora possono dare, vi-

vendoli anche solo per il tempo di un con-

certo o di un progetto temporaneo o di u-

Flatlandia: gli “affezionati di architettura”

Vivere gli spazi dimenticatie chiusi al pubblico

francesca gazzola

pro

po

ste

Page 41: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA 41

n'installazione luminosa".

I "Maledetti Architetti" - così amano defi-

nirsi i membri del Gruppo ispirati dal libro

di Tom Wolfe per la loro voglia di emozio-

narsi all'interno degli spazi - operano sulla

città con azioni altamente condivisibili e

coinvolgenti, poco invasive ma molto inte-

rattive: idee facili e facilmente replicabili

da altri, all'insegna del divertimento, del-

la passione, della curiosità, della condivi-

sione, ma anche cercando modelli migliori

per una città diversa da quella di oggi.

I Maledetti Architetti hanno già organizza-

to diverse attività e molte sono in program-

ma per i prossimi mesi: a settembre è ini-

ziato un ciclo di incontri sulle discipline

che hanno nello spazio un oggetto privile-

giato, come la Fotografia del paesaggio,

Design, Arte Pubblica,Aallestimento, Ci-

nema documentario, Architettura del pae-

saggio e molto altro. Sono stati invitati a

Piacenza Ali Filippini, giornalista di desi-

gn e dottorando allo Iuav di Venezia, che ha

parlato di design contemporaneo (dall'og-

getto al display); Giovanna Latis, architet-

to dello Studio Michele De Lucchi di Mila-

no, che ha illustrato il progetto di allesti-

mento del Neues Museum di Berlino; Mar-

co Sgorbati, direttore della fotografia, che

ha spiegato il lavoro prima e dopo il set, dai

sopralluoghi in esterni alla post-produzio-

ne; Michelangelo Lassini, paesaggista di

Milano che ha spiegato cosa significa pro-

gettare e realizzare un parco pubblico sul-

l'esempio del Villoresi di Monza; Lorenzo

Castellini, direttore di Esterni, Milano, e

del Milano Film Festival. L'ultimo interve-

nuto è Nicola dall'Olio, vincitore con "Il

suolo minacciato" della prima edizione

del ViaEmiliaDocFestival. A fine novem-

bre ci saranno Matteo Caravatti, di Archi-

tetti senza frontiere (Barcellona), che par-

lerà di architettura e cooperazione e mo-

strerà i progetti africani realizzati in Bur-

kina Faso e Mali. Gli incontri proseguono

fino a gennaio con tanti altri ospiti, con ca-

denza settimanale ogni martedì alle 17.15

presso la sede di Piacenza del Politecnico

di Milano. L'attività è in collaborazione

con il Laboratorio Opzionale di tesi trien-

nale del Corso di laurea in Architettura

Ambientale di Gianmaria Sforza Fogliani

e Edoardo Casadei. Iscriversi a Flatlandia

significa partecipare ad una serie di wor-

kshops: il primo sarà tenuto dal Marco

Sgorbati e Gianmaria Sforza, per un ri-

stretto gruppo di studenti, non solo di Ar-

chitettura, che gireranno una sequenza

notturna di un luogo storico e poco cono-

sciuto di Piacenza. Sarà, inoltre, possibile

entrare in alcuni dei più importanti studi

milanesi e vedere da vicino come lavorano

gli architetti, visitare architetture con e-

sperti, partecipare a mostre guidati da gio-

vani architetti italiani, prendere un TGV

per Lione, per il festival delle luci "Fetes

des lumières" ed ancora a

Marsiglia, Barcellona, Bil-

bao dove alcuni ragazzi

parte dell'associazione

stanno facendo l'espe-

rienza Erasmus. L'asso-

ciazione Flatlandia sta già

lavorando ad alcuni pro-

getti come l'allestimento

di una mostra di modelli di

idee per la piazza di Ca-

stell'Arquato e un proget-

to sul tema dell'inter-

scambio culturale fra gli a-

bitanti del quartiere Roma a Piacenza.

Fanno parte dell'Associazione tra i tanti, le

laureande Ada Mori e Martina Mariani (vi-

cepresidenti), gli studenti Stefano Madel-

li, Cecilia Salsi, Francesca Giannini, e gli

architetti junior Paolo Antonelli, Edoardo

Perani, Giulia Repetti, e gli architetti

Gianmaria Sforza Fogliani (presidente),

Antonio Russo, Stefano Bolzoni e Giovan-

na Cavalli, Augusta Grecchi.

Page 42: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA42

I geologi descrivono un Paese diffusamente fragile

Aiuto,l'Italia si disfaDal rapporto 2010 “Terra e sviluppo”, il ritrattodi un Paese con oltre 29500 chilometri quadratidi territorio a rischio idrogeologico

E’un rapporto davvero preoccupante quello contenuto in 'Ter-

ra e sviluppo, decalogo della Terra 2010- Rapporto sullo stato

del territorio italiano'.Terremoti, alluvioni, frane e smotta-

menti. Sono 6 milioni gli italiani che vivono in zone ad alto rischio i-

drogeologico mentre il 50% del territorio nazionale è ad elevato ri-

schio sismico. Dal Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi,

in collaborazione con il Cresme, arriva il ritratto di un'Italia 'fragile'.

Oltre 100.000 chilometri quadrati del territorio italiano sono a ri-

schio sismico, cioè il 38% dei Comuni. Vivono in zone a rischio sismico

25 milioni di italiani (circa 3 milioni nelle aree ad alto rischio e 22 in

quelle a rischio medio), a rischio 6,3 milioni di edifici. Circa 29.500 in-

vece, sono i chilometri quadrati del paese a rischio idrogeologico a-

bitate da 5,8 milioni di connazionali, a fronte di 1,3 milioni di edifici.

Secondo il presidente del Consiglio dei geologi, Pietro Antonio de

Paola, "E' chiaro che con queste cifre la tutela della popolazione re-

sidente in queste aree, il risanamento idrogeologico e la messa in si-

curezza del patrimonio da eventi disastrosi diventano prioritari per

il Paese. Per questo e' necessario che cresca la consapevolezza degli

amministratori locali e della politica".

Scorrendo la "classifica" delle regioni a piu' alto rischio idrogeolo-

gico spicca,spicca inattesa, sopra ogni altra, proprio l'Emilia Roma-

gna, con 4.316 chilometri quadrati di superficie esposta. Segue il Pie-

monte (con 3.097 chilometri quadrati), la Campania (2.598), la To-

scana (2.542), la Lombardia (2.114) ed il Trentino-Alto Adige (1.653).

Differente, ma ugualmente allarmante, la mappa del rischio sismico

elevato. La regione italiana con la maggior superficie esposta al ri-

schio elevato e' la Sicilia con 22.874 chilometri quadrati. Nell'isola

sono a rischio quasi 1,5 milioni di edifici, tra cui 4.856 scuole e 390 e-

difici ospedalieri. Seguono la Calabria , la Toscana , la Campania ed

il Lazio. L'Emilia Romana ha 7.203 chilometri esposti e 329.591 edi-

fici coinvolti, di cui 1650 scuole e 196 edifici ospedalieri. L'ultima par-

te del rapporto e' dedicata ai costi. Secondo Cng e Cresme e' stato di

oltre 213 i miliardi di euro il costo per il dissesto idrogeologico e dei

terremoti in Italia dal dopoguerra ad oggi. Poco piu' di 27 i miliardi

investiti solo dal 1996 al 2008.

rice

rca

Page 43: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA 43

Piani di sicurezza,per ora confermatala circolare 30/2009Il ministero del Lavoro ribadisce la validità della circolare

30/2009 nonostante una recente sentenza della Corte di giu-

stizia Ue che ha contestato la normativa italiana a causa di

alcune deroghe contenute nel Decreto Legislativo 81/2008.

La questione è legata ai piani di sicurezza per i lavori privati non

soggetti a permesso di costruire (sempre al di sotto dei 100mila

euro di importo).

Si rimane sollevati dall'incombenza di

nominare un coordinatore per la pro-

gettazione, fermo restando però la no-

mina del coordinatore dell'esecuzione.

Per essere in regola e non incappare nelle

sanzioni, basterà anticipare la nomina

del coordinatore dell'esecuzione conte-

stualmente all'affidamento dell'incarico

dei lavori di progettazione in modo da

consentirgli di espletare tutte le funzioni

del coordinatore per la progettazione,

compresa la stesura dei piani della si-

curezza.

ll Ministero fa sapere che L'Italia è in

regola dal punto di vista pratico per la

sicurezza sul lavoro ma una modifica alla

disciplina è da ritenersi inevitabile. Al

centro del contenzioso, i cantieri in cui

sono presenti più imprese.

ln ottobre la Corte di Giustizia europea

aveva condannato il committente del

rifacimento di un tetto che, secondo

quanto enunciato dalla normativa ita-

liana, non aveva previsto il coordinatore

per la sicurezza in un lavoro privato

svolto da più imprese, ma non soggetto a

permesso di costruire.

In base al D.lgs 81/2008, così come mo-

dificato dal D.lgs. 106/2009, se sono presenti più imprese, il

committente o il responsabile dei lavori deve designare il

coordinatore per la progettazione, che ha il compito di redigere

il piano per la sicurezza e la coordinazione.

L'obbligo non sussiste per i lavori privati non soggetti a

permesso di costruire di importo minore a 100 mila euro.

In questo caso le funzioni del coordinatore per la progettazione

sono svolte dal coordinatore per l'esecuzione dei lavori. Ma l'UE

ha invece chiarito che secondo la Direttiva europea 92/57/CEE

per la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili non deve

essere praticata nessuna differenza in base al titolo abilitativo

né al valore del lavoro.

blo

ck no

tes

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EDILIZIA PIACENTINA44

Materiali costruzione:sottoutilizzato il fondoper le compensazioniIl Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha

approvato all'inizio di ottobre la ripartizione del Fondo per l'a-

deguamento dei prezzi dei materiali da costruzione ma i funzionari

del suo ministero hanno ricevuto poche richieste e dei 300 milioni di

euro stanziati, 120 sono rimasti inutilizzati. Il Fondo era stato

suddiviso per categorie d'impresa (piccole, medie e grandi) secondo

le modalità indicate dal DM 19 agosto 2009: dei 100 milioni a

disposizione, rispettivamente delle piccole e delle medie imprese,

solo 1,7 è stato prenotato dalle più piccole e 7,8 da quelle di medie

dimensioni. E’ avvenuta quindi una rimodulazione a favore delle

grandi imprese che hanno chiesto e ottenuto 169,8 milioni distribuite

su un totale di 68 istanze. Ora bisogna reimpiegare i 120 milioni di

euro rimasti fuori dall'operazione: la proposta che Ance è quella di

dirottarli sulle piccole opere, e bisogna fare presto, non oltre la fine

dell'anno, altrimenti il pericolo è cadere nei termini fissati dal

ministro dell'Economia Tremonti che potrebbe decidere di utilizzare

i denari in iniziative estranee il modo delle costruzioni. I costruttori

non nascondono un'ultima preoccupazione, relativa al rischio di

definanziamento, qualora il decreto non venisse registrato ra-

pidamente dalla Corte dei conti.

Manifestazioni fieristiche,scontro tra titani nel 2011:SAIE o MADEexpo?Milano contro Bologna o, se si preferisce, Vasco Errani vs. For-

migoni. Bologna Fiere ha fissato il calendario dell'edizione 2011

del SAIE nelle stesse date in cui è stata collocata l'omologa

manifestazione milanese: il 5-8 ottobre 2011 sarà un vero dilemma

per gli espositori e probabilmente una perdita per tutta la filiera

delle costruzioni anche se c'è chi pensa volentieri a un piccolo

risparmio nelle spese di rappresentanza. Made è normalmente

programmato in febbraio ma i responisabili della fiera milanese

hanno fatto sapere di spostarlo in ottobre, perciò Bologna si dice

costretta allo scontro diretto: un paio di settimane di distanza tra

i due eventi non sarebbero sufficienti per abbozzare di fronte alla

sfida rappresentata da una campagna pubblicitaria esplicita pro-

mossa con cartellonistica intorno al quartiere fieristico di Bologna

e con spot radiofonici su Radio24, che ha informato il pubblico

della manifestazione bolognese riguardo alle nuove, inattese,

date del MADE 2011. Il confronto è anche politico: l'ultima

edizione di SAIE ha registrato la presenza del presidente della

Regione Emilia Romagna Vasco Errani, non sufficiente per stare

alla pari dell'apertura di MADE expo a Milano, lo scorso febbraio,

che riportava le adesioni di Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti.

Page 45: Edilizia 6-2010

EDILIZIA PIACENTINA 45

BBBooooookkksss tttooorrreeeLe nuove frontiere dell'architettura.Gli Emirati Arabi Uniti tra utopia e realtàDaglio Barbara, Bellini Oscar. Edizioni White Star

Uno sfrenato boom edilizio sta trasformando con una velocitàesponenziale il paesaggio desertico dei prin-cipali Paesi produttori di petrolio del GolfoPersico in una grande area metropolitana. Inun contesto economico dove tutto è pos-sibile e può diventare reale, questo librooffre un'immagine inevitabilmente istanta-nea di una crescita sorprendente per lavelocità di realizzazione. I progettisti coin-volti appartengono ad alcuni fra i più grandistudi internazionali, che qui hanno apertonuove sedi, e l'intero star system architet-tonico è chiamato a dare un'impronta cul-turale e a esprimere una nuova idea di città.A Dubai, i nuovi progressi nel campo dellaprogettazione hanno cambiato per sempre ilvolto dell'archittetura mondiale. Qui, la tra-dizionale cultura islamica coesiste con una

radicale evoluzione verso la modernità. Il risultato è un'ar-chitettura futuristica dominata da grattacieli che sembranosfidare la gravita e da costruzioni che si avvalgono delletecnologie più avanzate. Risorsa valida sia per gli appassionati diarchitettura che per i professionisti del design, questo libro

raccoglie più di 650 fotografie, oltre a untesto che analizza i nuovi capolavori in vetroe acciaio di Dubai. Dagli alberghi avve-niristici alle lussuose residenze, al quartiergenerale di alcune tra le più importantiistituzioni finanziarie del mondo.Le fotografie esclusive mostrano le inno-vazioni che lo rendono uno dei siti di mag-giore interesse per i professionisti del set-tore. Immagini spettacolari ritraggono l'e-legante sagoma a forma di vela dello sfar-zoso hotel a sette stelle Burj Al Arab e citrasmettono la maestosità delle torri ge-melle degli Emirati. Altri scatti illustrano ifuturistici Dubai Sports City, Hydropolis Un-derwater Resort Hotel, Media-1, e Abu Dha-bi Investment Authority Tower.

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16 Dicembre 2010Giovedì

Imposte e contributiUltimo giorno per il versamento daparte del condominio delle ritenute fi-scali e dei contributi previdenziali eassistenziali relativi a dipendenti, la-voratori autonomi nonché a contratti diappalto, con riferimento al mese dinovembre 2010.

Addizionali IrpefUltimo giorno per il versamento daparte del condominio della rata delleaddizionali regionale e comunale al-l’Irpef trattenute ai dipendenti sulle

competenze di novembre 2010 a se-guito delle operazioni di conguaglio difine anno nonché per il versamento inunica soluzione delle predette addi-zionali trattenute, sempre sulle com-petenze di novembre 2010, a seguito di

cessazione del rapporto di lavoro.

Versamento acconto impostasostitutiva TFRUltimo giorno per il versamento daparte del condominio dell’imposta so-stitutiva, a titolo di acconto, sulle ri-valutazioni dei fondi per il trattamentodi fine rapporto maturate nell’anno2010.

Ici - Versamento saldoUltimo giorno - salvo diversi terministabiliti dal Comune - per il versamentodella seconda rata dell’imposta comu-nale sugli immobili dovuta per il 2010(imposta totale dovuta per il 2010 alnetto dell’importo del versamento dellaprima rata). I soggetti non residenti inItalia possono optare per il pagamentoentro questa data in unica soluzione,applicando gli interessi del 3%.

IMPOSTA DI REGISTROI nuovi contratti di locazione e di affittodi beni immobili devono essere regi-strati entro 30 giorni dalla stipula, pre-sentando all’ufficio delle entrate (o delregistro, dove sussista ancora quest’uf-ficio), oltre all’atto, l’attestato di ver-samento dell’imposta, ovvero avvalen-dosi della registrazione telematica, di-rettamente o tramite soggetti delegati.Per le cessioni, risoluzioni e proroghe dicontratti, il versamento deve essere ef-fettuato entro 30 giorni dal giorno in cuile stesse hanno effetto, presentandoentro i 20 giorni successivi l’attestato diversamento. Per le annualità successivealla prima di contratti pluriennali, deveessere versata l’imposta entro 30 giornidall’inizio della nuova annualità, salvoche non si sia optato per il versamentounico per l’intera durata del contratto.Anche per il versamento può essereutilizzato il metodo telematico.

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