Edilizia 6 2013

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Saie 2013: edilizia smart per il rilancio

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Direttore responsabileGiuseppe De Petro

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ultime notizie

Ance news pagina 5

i nostri servizi

Buzzetti: per la ripresa piano di opere e stabilità pagina 9Costruzioni, è ancora crisi anche nel Piacentino pagina 11Ordine degli Architetti, Baracchi nuovo presidente pagina 13Maxicoop costruzioni, Salotti: “Direzione giusta” pagina 14Saie, edilizia “smart” per uscire dalla crisi pagina 16Successo per Cersaie 2013: cresce la presenza estera pagina 21“Scuola Edile, formazione di qualità e prevenzione” pagina 23Summer School, a Piacenza pedalano nuove potenzialità pagina 24

Immobiliare, trend nero: compravendite in picchiata pagina 27

dall’esterno

Mimik System, soluzione innovativa pagina 29Rigenerazione urbana, occorre semplificare pagina 30

rubriche

Agenda pagina 6Block Notes pagina 31Le scadenze di Confedilizia pagina 33

Edilizia n.6 Agosto-Settembre

L’articolo di apertura di questo numero diEdilizia Piacentina è dedicato al Saie 2013,il Salone dell’innovazione edilizia (dal 16 al19 ottobre), che torna in veste rinnovatanei padiglioni di Bologna Fiere, incontemporanea con Smart City Exhibition,la manifestazione dedicata alle cittàintelligenti. Saie vuole porre il tema delrilancio di una nuova grande politica perl’edilizia come parte fondamentale di unastrategia economica e industriale disviluppo del Paese.

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Casa, mercato ancora debolema il clima è cambiato

“I dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate, che testimoniano un

mercato ancora in crisi, seppur con una lieve riduzione della in-

tensità della caduta, dimostrano che l’azione che il Governo ha

intrapreso è più che mai opportuna e necessaria per ripristinare

il clima di fiducia nel settore e per individuare quelle misure u-

tili per la ripresa”. Questo è il commento del Presidente dell’An -

ce, Paolo Buzzetti, sui nuovi dati sulle compravendite che mo-

strano un rallentamento della caduta del mercato immobiliare.

“Non è perciò il momento delle divisioni e degli scontri ideolo-

gici”sostiene Buzzetti, “dobbiamo proseguire uniti sulla strada

imboccata dal Governo con gli ultimi provvedimenti adottati e

sostenere l’edilizia che rappresenta uno dei principali motori

della crescita”. Inoltre, secondo il Presidente dei costruttori,

“non è possibile sottostare a allarmi-

smi e diktat preventivi di matrice eu-

ropea ancorati al mero rispetto dei

conti quando invece è la ripresa

dell’occupazione e quella del mercato

interno l’unico obiettivo che l’Italia

deve perseguire con convinzione e

senza tentennamenti”.

Le nostre stime, infatti, evidenziano

che già con i decreti fare e casa e con un

pacchetto di misure da approvare nel-

la prossima legge di stabilità si potrà

generare un aumento del giro d’affari

di 48 miliardi e 250 mila posti di lavo-

ro. “Risultati che potremo cogliere -

conclude Buzzetti - se si proseguirà con il pagamento delle im-

prese e se già nella prossima legge di stabilità ci sarà un adegua-

to piano di finanziamento per le infrastrutture che possono e de-

vono poter essere escluse dal patto di stabilità e se occorre an-

che dal vincolo del deficit al 3%: a cominciare da scuole e messa

in sicurezza del territorio”.

Sicurezza e riqualificazione degli edificiscolastici priorità del Paese

Si è svolta il 18 settembre scorso l’audizione dell’ANCE presso

la Commissione Cultura della Camera dei Deputati, nell’ambi -

to dell’Indagine conoscitiva sulla situazione dell’edilizia scola-

stica in Italia. Il Presidente dell'ANCE, Ing. Paolo Buzzetti, che

ha guidato la delegazione associativa, ha ricordato, in premes-

sa, i dati evidenziati da un recente Rapporto Ance-Cresme sulla

situazione degli edifici strategici nazionali, da cui emerge una

situazione di grave emergenza. Secondo lo studio, infatti, oltre

24 mila scuole si trovano in aree a elevato rischio sismico e circa

6.250 sorgono in aree a forte rischio idrogeologico. Al riguardo,

ha rilevato come tale situazione sia il risultato della mancanza di

una politica di manutenzione del Paese e del progressivo disim-

pegno dello Stato nella realizzazione di interventi, come quelli

di messa in sicurezza delle scuole e di mitigazione del rischio i-

drogeologico, in grado di garantire la qualità della vita dei cit-

tadini. Alla pesante riduzione delle risorse da destinare alla si-

curezza degli edifici scolastici si è affiancata, inoltre, la scarsa

capacità di attuazione dei programmi finanziati, che, peraltro,

risultano frammentati e incoerenti tra loro. Ad oggi, infatti, lo

Stato ha previsto diversi programmi di investimento per la ri-

qualificazione degli edifici scolastici, che prevedono 8 diverse

fonti di finanziamento e 12 procedure attuative.

Inoltre, secondo le stime Ance, molte risorse rimangono ancora

da attivare: circa 1,2 dei 2,3 miliardi di euro - il 53% - stanziati tra

il 2004 ed il 2012, ai quali si aggiungo-

no 1,3 miliardi stanziati nel corso del

2013 (450 milioni di euro nel DL Fare e

850 milioni di euro nel DL Istruzione),

non sono stati, infatti, ancora impe-

gnati.

Alla luce di tale quadro, il Presidente

ha, quindi, evidenziato la necessità di

intervenire in una logica complessiva,

considerando allo stesso tempo: la si-

curezza, innanzitutto antisismica e i-

drogeologica, degli edifici; la sosteni-

bilità ambientale, con particolare at-

tenzione ai consumi energetici; la ra-

zionalizzazione dell'infrastruttura

scolastica; la piena rispondenza delle strutture alle nuove esi-

genze didattiche e ad una nuova concezione degli spazi per l’ap -

prendimento.

Riguardo alla prosecuzione dei programmi ed interventi già de-

finiti, ha, altresì, rilevato la necessità di avviare un piano con tre

grandi filoni di intervento: la costruzione di nuove scuole, in so-

stituzione di quelle obsolete, stimate in circa 15.000 unità (un

terzo del patrimonio esistente); la messa in sicurezza degli edi-

fici esistenti; la riqualificazione energetica e gli adeguamenti

funzionali degli edifici esistenti.

A tale proposito ha, inoltre, evidenziato l’importanza della co-

stituzione del Fondo Unico per l’Edilizia scolastica, che andrà a-

deguatamente finanziato e all’interno del quale andrebbero

create tre sezioni relative ai ciascuno dei tre filoni di intervento.

Cosi come un ulteriore contributo all’attuazione del piano do-

vrebbe provenire, inoltre, dal Partenariato Pubblico Privato,

nella misura in cui i nuovi poli scolastici possano diventare ca-

talizzatori di processi diffusi di riqualificazione urbana.

ultim

e no

tizie

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Concorsi

ECO_LUOGHI, Progettidi Rigenerazione UrbanaConcorso promosso daMecenate 90, Unioncameree il Ministero dell’Ambiente

L’associazione Mecenate 90, Unioncameree il Ministero dell’Ambiente, in colla-borazione con il Consiglio Nazionale degliArchitetti, promuovono il concorso E-CO_LUOGHI – Progetti di RigenerazioneUrbana Sostenibile, allo scopo di stimolarela riqualificazione architettonica e am-bientale delle città e dei territori italiani.Il bando richiede progetti nell’ambito del-la riqualificazione architettonica e fun-zionale di spazi urbani e di recupero diaree industriali e territoriali dismesse, ab-bandonate e comunque da riconvertire oriqualificare. I progetti dovranno preve-dere il ricorso alle tecnologie della so-

stenibilità e del risparmio energetico econtribuire alla riduzione del consumo disuolo. Gli Architetti e gli Ingegneri seniordovranno presentare curricula che atte-stino l’esperienza di ricerca e operativasulla ideazione, progettazione e/o rea-lizzazione di progetti di riqualificazionearchitettonica di spazi urbani e/o di re-cupero di aree dismesse. Gli Architetti e gli

Ingegneri junior under 35 dovranno pre-sentare curricula che attestino la propriaesperienza e un concept del progetto diriqualificazione architettonica di spazi ur-bani o di recupero di aree dismesse. I primitre progetti selezionati riceveranno unpremio in denaro di 5.000 euro ciascuno.Scadenza consegna elobarati il 4 novem-bre 2013. Info: www.mecenate90.it

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Eventi

Edilportale presentaLivingboxA Made Expo il prototipo diunità modulare, trasportabile esostenibile

È modulare, prefabbricata, trasportabile,riciclabile e vanta la certificazione MAKEIT SUSTAINABLE. Si tratta di “Livingbox”,la Smart House progettata e realizzata daEdilportale su concept dell’Università diTrento. Il prototipo energeticamente ef-ficiente è stao presentato in anteprimaassoluta a Smart Village 2013 – la Mo-stra-Convegno su architettura sostenibileed efficienza energetica organizzata daEdilportale e Made, in collaborazione conAgorà, nell’ambito di Made Expo, svoltosia Milano dal 2 al 5 ottobre scorso.Con Livingbox l’unità residenziale pre-fabbricata unisce architettura e design inuno spazio funzionale limitato ma curatoin ogni minimo dettaglio, dalla strutturaagli impianti e all’arredo.La soluzione progettuale di riferimento èun’unità modulare prefabbricata, delledimensioni massime di un container, damontare come unità singola o comeaggregazione di più blocchi. La flessibilitàè uno dei principali requisiti di Livingbox.Il modulo abitativo presenta un impiantoversatile che consente una destinazioned’uso sia residenziale che ricettiva. Nelprimo caso si tratta di una abitazione dai45 agli 80 metri quadrati, dotata diblocco fisso per cucina-bagno e di unasuperficie polifunzionale modificabile. Inalternativa può essere organizzato comecamera d’albergo, munito di accesso di4,5 metri quadrati, camera di 18 metriquadrati, bagno con antibagno e spaziopolifunzionale. La sovrapposizione ol’abbinamento di più moduli può dareorigine anche ad una struttura residen-ziale o ricettiva pluripiano. Disegnato dadue gusci accoppiabili, ciascuno dall’in -gombro di 2,5 x 10 metri, Livingbox èagevolmente trasportabile a mezzo di unautoarticolato. I tempi di realizzazionedel modulo sono stati minimizzati e ca-

librati in un’ottica di sostenibilità e bio-compatibilità, ricorrendo in misura ri-dotta ad energia esterna per l’assem -blaggio del modulo che avviene quasicompletamente a secco. Livingbox è i-noltre concepito per essere riciclabile edenergeticamente efficiente. Info:www.edilportale.com

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Curiosità

Social housing: riflessionie nuove sfide in FranciaSpunti per nuove praticheprogettuali

Recentemente la produzione di pro-getti di social housing in Francia è cre-sciuta in maniera evidente, presentandoun ventaglio di proposte architetto-niche e riflessioni su nuove strategie perrispondere all'esigenza abitativa di me-dio/grandi centri abitati.Dopo il boom nel 2000 delle periferie diMadrid e Barcellona, che hanno fo-calizzato sulla Spagna il dibattito sullarealizzazione di edilizia popolare a bas-so costo, ora la palla passa alla Francia.Tra i progetti che nell'ultimo anno sisono distinti, ed hanno risolto in ma-niera sapiente problematiche che vannodalla sostenibilità al recupero di quar-

tieri periferici dimenticati, citiamo Squa-re Vitruve di Atelier Du Pont a Parigi cherecupera una struttura esistente costrui-ta tra gli anni '70 - '80.Il Major Urban Renovation Project delquartiere di Saint- Blaise prevede il rin-novo di questa area popolare di Parigiintervenendo, non solo sugli edifici e-

sistenti, ma creando nuove infrastrut-ture come la tramway che costeggia ilcomplesso.L'intervento su questa struttura, ospi-tante 56 alloggi destinati a social hou-sing, consiste nel ridisegno dell'invo-lucro esterno, che come negli altri pro-getti, riveste un ruolo chiave, non solocome scelta formale, quanto più peraffermare l'identità del luogo e man-tenere il dialogo con il quartiere.Una struttura in acciaio sostiene unaserie di balconi sulla facciata principale efunziona da maglia di appoggio per i

brise soleil.La struttura frangisole permette inoltredi migliorare le prestazioni energetichedell'edificio, rispettando quanto pre-visto dalla regolamentazione del ParisCity Council’s Climate Plan.

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analisi

U n incentivo a continuare sulla

nuova rotta di politica economi-

ca intrapresa dal Governo arriva

dall’ampio editoriale a firma del presiden-

te dell’Ance, Paolo Buzzetti, pubblicato

sulle pagine del Sole 24 Ore di sabato 14

settembre.

Negli ultimi provvedimenti in materia di

casa e opere pubbliche Buzzetti intravede

prime misure concrete capaci di ridare

slancio a un settore in grave difficoltà e ag-

ganciare la ripresa dell’economia. E’ fon -

damentale quindi, secondo il presidente

dei costruttori, insistere con grande impe-

gno su questa strada. Ma occorre l’impe -

gno di tutti, a cominciare dalla politica e

dalle istituzioni a cui gli imprenditori chie-

dono stabilità e continuità d’azione.

Le cose da fare, infatti, sono ancora molte,

a cominciare da un coraggioso piano di in-

vestimenti in infrastrutture che portereb-

be alla crescita del 3 % del pil e consenti-

rebbe di fare cose necessarie per il Paese

come la messa in sicurezza di scuole, terri-

torio ed edifici pubblici. Una terapia d’ur -

to per l’ammodernamento e l’efficienta -

mento del Paese che garantirebbe in bre-

ve tempo la ripresa del mercato e dell’oc -

cupazione.

Pubblichiamo di seguito l’editoriale del

presidente Ance.

La portata dei provvedimenti del Governo in

materia di casa e lavori pubblici è destinata a

lasciare il segno. Dopo anni di sacrifici e re-

strizioni, i decreti del fare e il piano casa sono

il segno di una rinnovata politica economica

che muove i primi passi concreti a favore del

mercato interno e della crescita. Sono primi

segnali che fanno guardare con un po' più di

fiducia alla possibilità per l'Italia di aggan-

ciare la timida ripresa che si fa strada in Eu-

ropa.

Il successo di queste operazioni che, come nel

caso della norma sui mutui, con Abi e grazie

alla Cassa depositi e prestiti su spunto del pro-

fessor Savona abbiamo contribuito a sugge-

rire al Governo, dipende in gran parte dallo

sforzo comune di trovare soluzioni che ri-

spondano a una domanda economica e un'e-

sigenza sociale. Sostenere le imprese e punta-

re sull'edilizia significa invertire una rotta

che andava diretta contro gli scogli, portando

migliaia di aziende sane alla chiusura (circa

12 mila dall'inizio della crisi nel settore) e a

una disoccupazione record che ha messo in se-

ria difficoltà un comparto fondamentale e il

tessuto sociale del Paese. L'impoverimento

delle famiglie, l'assenza di prospettive per i

giovani, il dramma di chi ha perso il lavoro

sono realtà che bruciano e con le quali dob-

biamo fare i conti. Siamo convinti che non si

Il presidente Ance invoca una terapia d’urto

Buzzetti: per la ripresapiano di opere e stabilità

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possa che procedere ancora più spediti sulla

via per la crescita. I prossimi provvedimenti,

a cominciare dalla legge di stabilità, saranno

il nostro banco di prova.

In occasione della nostra Assemblea naziona-

le a metà luglio abbiamo avanzato la propo-

sta shock di un Piano Marshall per l'ammo-

dernamento e l'efficientamento del Paese. Si

tratta di una terapia d'urto che garantirebbe

in breve tempo la ripresa del mercato interno

e dell'occupazione. Basterebbe tornare a in-

vestire in infrastrutture allo stesso livello del

2004 per liberare in 5 anni risorse per 70 mi-

liardi. Assieme al professor Baldassarri ab-

biamo calcolato che un simile intervento pro-

durrebbe un aumento del Pil di oltre il 3% e

una crescita dell'occupazione di circa 500 mi-

la unità solo nel settore dell'edilizia, senza

contare l'indotto. Il tutto, conti alla mano,

senza sforare il tetto del 3% del rapporto de-

ficit/pil.

Le cose da fare non mancano. Lo stato di ab-

bandono e degrado delle scuole nelle quali in

questi giorni i nostri figli iniziano un nuovo

anno scolastico sono sotto gli occhi di tutti. Ci

prepariamo inermi ad affrontare un nuovo

autunno e un nuovo inverno senza che sia

stato messo in atto quel piano di messa in si-

curezza del nostro territorio che a ogni allu-

vione, ogni frana e ogni terremoto è invocato

ma che poi non si realizza mai. E che dire delle

nostre affollate città, che necessiterebbero di

un vasto programma di manutenzione e di ri-

qualificazione, soprattutto in chiave energe-

tica degli edifici, e che invece si trovano ad af-

frontare la cronica mancanza di fondi, con

un patto di stabilità che strangola anche i Co-

muni virtuosi impedendogli di pagare le im-

prese e tagliando servizi ai cittadini. Per non

parlare, infine, dell'arretratezza del sistema

infrastrutturale che ci vede fanalino di coda

in Europa per l'assenza di efficienti collega-

menti con le grandi arterie transnazionali.

Non serve la bacchetta magica per realizzare

tutto ciò, ma un coraggioso piano di investi-

menti pubblici che manca ormai da oltre 30

anni e che non può più essere rinviato. Uno

slancio essenziale per far ripartire l'econo-

mia e per avviare quelle riforme, a comincia-

re dalla pubblica amministrazione, che per

poter funzionare hanno bisogno di uno stato

forte e in salute.

Sono obiettivi importanti quelli a cui miria-

mo ma che siamo certi sapremo raggiungere,

a patto che ognuno faccia la sua parte, a co-

minciare dalle istituzioni e dalla politica a

cui spetta il compito di trovare le soluzioni

più opportune, con grande buon senso ed e-

quilibrio garantendo continuità di azione e

stabilità. Dal canto nostro, siamo pronti con

le nostre imprese, i nostri dipendenti, i nostri

operai e le nostre famiglie a raccogliere le

prossime sfide con tutto l'impegno e la serietà

necessari per far tornare grande il nostro Pae-

se.

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generale aggiunto di Filca-Cisl Piacen-

za/Parma - visitare i cantieri di Piacenza e

provincia ispira soprattutto un senso di

desolazione. Pochi sono in attività, e molti

di quelli che ancora sembrano aperti sono

in realtà fermi da tempo, spesso da anni:

non si costruisce quasi nulla di nuovo, c’è

qualche segnale positivo solo sul fronte

delle ristrutturazioni.

Nei pochi cantieri aperti, poi, è frequente

riscontrare una “invasione” di “non di-

pendenti”, con qualifiche e contratti che

meriterebbero uno sguardo molto più at-

tento”.

In che senso?

“Un conto è chi “nasce” artigiano, lo è da

sempre e si muove sul mercato in base alle

sue caratteristiche, un altro conto sono i

tanti “falsi artigiani”costretti, pur di lavo-

rare almeno saltuariamente, ad aprire u-

na partita Iva e ad accettare condizioni di

lavoro precarie e, spesso, di dubbia sicu-

rezza”.

Altro tasto dolente, questo. “Il numero di

incidenti mortali o di feriti gravi è calato,

T ra ottobre 2012 e luglio 2013 il

comparto edile piacentino è stato

segnato dall’ennesimo scossone

negativo.

Lo confermano i freddi ma esplicativi nu-

meri, un altro schiaffo della crisi alla real-

tà locale: nei pochi mesi tra l’autunno del-

lo scorso anno e l’inizio dell’estate appena

conclusa, infatti, si registrano circa 90 im-

prese edili attive in meno e una contrazio-

ne di oltre 400 unità nel numero di addetti.

A queste allarmanti cifre si sommano i da-

ti Inps - in questo caso generali - relativi ai

primi sei mesi del 2013 a Piacenza: sono

state complessivamente autorizzate

3.339.504 ore di cassa integrazione, delle

quali 1.010.488 per interventi ordinari e

1.270.076 per interventi straordinari,

mentre le ore autorizzate per la cassa inte-

grazione in deroga sono state 1.058.940.

A interessare più da vicino il settore

dell’edilizia è l’analisi della distribuzione

delle ore complessive di cassa integrazio-

ne: se per l’industria metalmeccanica le o-

re autorizzate sono state ben 1,3 milioni

(pari al 41% del totale), a risentire pesan-

temente di una congiuntura “nera”ormai

lunghissima sono stati proprio l’edilizia e

il commercio, con oltre mezzo milione di o-

re approvate, nonchè l’industria della tra-

sformazione di minerali non metalliferi

(quasi 351mila ore).

”In questo momento - spiega Mario Paolo

Carrera (nella foto a pagina 12), segretario

Spiragli positivi solo dalle ristrutturazioni

Costruzioni, è ancora crisianche nel Piacentino

andrea dossena

occu

pazio

ne

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EDILIZIA PIACENTINA12

questo è vero, ma non bisogna lasciarsi in-

gannare da questo. Il dato va infatti messo

in relazione con il minor numero di addetti

e di ore lavorate, ma bisogna anche consi-

derare che tra chi non è dipendente spesso

nemmeno denuncia infortuni non gravi.

La crisi, poi, ha inciso pesantemente an-

che sugli investimenti per la sicurezza,

considerata dalle aziende meno virtuose

soltanto come un costo o un passivo, per

cui la situazione è molto meno rosea di

quello che una lettura superficiale po-

trebbe suggerire”.

Più immediata è la lettura della difficoltà

dell’accesso al credito delle imprese edi-

li.

“In questo momento le banche considera-

no la quasi totalità delle imprese edili co-

me non affidabili, e gli istituti di credito

non sostengono nemmeno le imprese che

hanno proprietà: una situazione da un lato

spiegabile, ma dall’altro ingiustificabile

considerando i ricchi aiuti che proprio le

banche hanno ricevuto dallo Stato tramite

la Banca Centrale, aiuti che invece di esse-

re immessi sul mercato per sostenere la ri-

presa hanno spesso fatto una fine ben di-

versa”.

Spiragli di speranza?

“Solo in caso di azioni decise e immediate

da parte del Governo. Certo resta difficile

pensare a svolte positive finchè non parti-

rà la da noi auspicata ‘Patente a punti’, che

dovrebbe certificare l’affidabilità delle a-

ziende del settore, e finchè sarà troppo fa-

cile improvvisarsi impresari edili senza

magari nemmeno essere mai stati murato-

ri”.

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G iuseppe Baracchi è il nuovo presiden-

te dell’Ordine degli Architetti di Pia-

cenza: si chiude dunque la lunga sta-

gione di Benito Dodi e si apre un capitolo nuovo.

A scegliere Baracchi è stato il nuovo consiglio

direttivo che, il 24 settembre scorso, ha anche

attribuito le seguenti altre cariche per il man-

dato 2013/2017: sono stati eletti Filippo Armani

(vice presidente), Laura Gazzola (tesoriere),

Matteo Faroldi (segretario), e i consiglieri Be-

nito Dodi, Silvia Cipelli, Mario Curtoni, Enrico

de Benedetti, Adriana Fantini, Roberto Paga-

ni, Francesco Ravera (quest’ultimo consigliere

architetto iunior). Ricco di esperienze il curri-

culum di Baracchi: laureatosi nel 1986 in Archi-

tettura presso il Politecnico di Milano con tesi

su “Restauro e Recupero funzionale della

Chiesa di San Cristoforo in Piacenza”, è iscritto

all’Ordine degli Architetti di Piacenza dal gen-

naio ‘87. Nello stesso anno apre il proprio Stu-

dio di Architettura, e tra ‘87 e ‘89 è componente

della Commissione Arredo Urbano presso l’Or -

dine. Tra il ‘90 ed il ‘94 è componente (rappre-

sentante supplente) della Commissione Tecni-

ca presso IACP (oggi ACER) di Piacenza. Tra

‘87 e ‘90 progetta case unifamiliari ed interni.

Tra ‘91 e 2009 realizza numerosi progetti di ca-

rattere pubblico e privato. Nel 2001 partecipa

al corso master in “Programmazione, progetta-

zione e gestione degli stadi per il calcio”presso

Politecnico di Milano e CNR. Tra 2004 e 2007 è

componente della Commissione Qualità per il

Comune di Pontedell’Olio, e dal 2007 al 2013

della Commissione Qualità Architettonica per

il Comune di Piacenza. Nel 2008 apre lo studio

in forma professionale individuale che ha oggi

sede in via Campagna 38/a a Piacenza. Tra 2009

e 2013 è Componente del Consiglio dell’Ordine

degli Architetti della Provincia di Piacenza co-

me tesoriere. Nel 2011 partecipa al Master di II

livello presso l’Università La Sapienza di Roma

e Coni Servizi in collaborazione con Istituto

Credito Sportivo e Comune di Roma, riguar-

dante la “Progettazione architettonica di im-

pianti sportivi”: dagli studi di fattibilità, alla

progettazione esecutiva e direzione lavori, pas-

sando per il project financing. Borsa di studio

dal Comune di Roma. Inoltre è progettista per

la parte architettonica del parcheggio interra-

to di Piazza Cittadella in Piacenza, oltre che

della proposta di riqualificazione di piazza. E ’

relatore in convegni riguardanti interventi di

impiantistica sportiva e riqualificazione urba-

na (come l’impianto sportivo può diventare og-

getto di Pianificazione e Riqualificazione Ur-

banistica). Ha visto pubblicate sue opere sulla

rivista di settore TSPORT. Sviluppa idee pro-

gettuali per il recupero di aree dismesse da ri-

qualificarsi in strutture sportive, centri com-

merciali diffusi o strutture culturali, residenza

in social housing, verde organizzato e pubblico.

Esegue progetti preliminari di importanti par-

chi acquatici (non realizzati) a Conversano

(BA), Val di Chiana (AR), Lograto (BS), oltre ad

alte strutture sportive in Piacenza e provincie

confinanti, e progetti per la riqualificazione de-

gli stadi di Chiavari, Rapallo, Pero. Partecipa a

convegni di aggiornamento, giornate di studio

ed approfondimenti riguardanti la program-

mazione, la progettazione, la gestione, la ricer-

ca di finanza (project financing) per la realizza-

zione di strutture dedicate allo sport e alle

strutture pubbliche. Realizza il Centro sporti-

vo “Gaudino” a Piacenza, oltre ai progetti in

prima e seconda stesura per l’ipotesi dello sta-

dio Libertas in Via Molinari a Piacenza, e suc-

cessivamente in località Le Mose sempre per

1500/2000 spettatori. Viaggi studio ed aggior-

namento in Danimarca, Austria, Francia, In-

ghilterra (Liverpool, Manchester, Sheffield,

Londra) per visitare dall’interno gli impianti s-

Sportivi per le Olimpiadi di Londra 2012, oltre

a strutture sportive di base (palestre) sia pub-

bliche che private oltre a stadi per calcio,rug-

by, cricket, piscine ed acquatic center, struttu-

re commerciali integrate, recupero edilizio di

aree dismesse, riqualificazione urbana, edili-

zia residenziale.

Svolta a Piacenza: si chiude l’era-Dodi

Ordine degli Architetti,Baracchi nuovo presidente

Nella foto il nuovo presidente

dell’Ordine dell’Ordine

degli Architetti della provincia

di Piacenza, Giuseppe Baracchi,

a Old Trafford a Manchester

andrea dossena

pro

fession

i

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“ E’la strada giusta”. Il numero uno

di Indacoo, Fabio Salotti, promuo-

ve la “rivoluzione” con cui Lega-

coop nazionale intende concentrare le

315 cooperative di costruzione che ad es-

sa fanno capo per creare due o tre “colos -

si” in grado di superare la crisi e di guar-

dare all’estero, dove si punterà soprat-

tutto sulla realizzazione di infrastruttu-

re.

A guidare il complesso iter decisionale

che porterà all’obiettivo finale saranno,

oltre ai vertici di Legacoop, due big come

Massimo Matteucci (alla guida di Cmc

Ravenna, presente con successo all’este -

ro da decenni) e Piero Collina (presidente

del Consorzio delle cooperative di costru-

zioni): prima mossa sarà sottoporre il pia-

no di fattibilità ai 4.500 cooperatori (su ol-

tre10mila soci lavoratori) chiamati a dire

la loro, e le realtà piacentine a poter esse-

re interessate sono Indacoo (nata dalla fu-

sione tra Piacenza 74 e Coop Valdarda) e

Ceap.

“Con il coinvolgimento dei soci e una vol-

ta ottenuto il consenso delle singole coo-

perative, il processo consentirà – spiega

Salotti – di spingere sull’internazionaliz -

zazione: sul mercato estero i piccoli, da so-

li, non possono farcela. Più che di fusione

- precisa Salotti riferendosi all’articolo

con cui l’Espresso, per primo, ha illustrato

il progetto al via - si tratta di sviluppare,

anche alla luce delle nuove normative,

gruppi cooperativi e reti di impresa tra le

realtà esistenti: una risposta moderna al-

la crisi, che –oltre ai tanti lati negativi –ha

almeno il lato positivo di spingere a “salti

in avanti” indispensabili”.

La crisi si è rivelata molto più dura del

previsto, ma a livello locale avevano co-

munque già visto giusto Piacenza 74 e

Coop Valdarda che nel 2005 hanno creato

un gruppo cooperativo e nel 2010 si sono

fuse in Indacoo: “Anche se su scala nazio-

nale –chiosa Salotti –non siamo noi a “da -

re le carte”, perchè è compito delle impre-

se di più grandi dimensioni, di questo im-

portante cambiamento vogliamo essere

protagonisti, agganciandoci a realtà mag-

giori e in crescita. Perchè tutto vada bene

occorrerà toccare i tasti giusti. Come in u-

na grande orchestra servirà un buon di-

rettore, e a livello nazionale Legacoop

schiererà alcuni tra i suoi uomini migliori,

ma poi ciascuno dovrà far bene la sua par-

te e non a caso ci saranno presidii territo-

riali ancorati a territorio e radici: Indacoo

è pronta a farlo dando risposte avanzate

Legacoop, da 315 imprese a pochi colossi

Maxicoop costruzioni,Salotti: “Direzione giusta”

andrea dossena

Fabio Salotti, presidente di Indacoo

pro

spet

tive

Page 15: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA 15

sul territorio, a partire dall’housing socia-

le la cui domanda è prevedibilmente in

crescita”.

Il processo di concentrazione e di “rete”

non sarà istantaneo, ma ha già un signifi-

cativo pendant a livello regionale: “In an-

ticipo sull’abolizione delle Province – fa

notare Salotti – Legacoop Emilia Roma-

gna, che ha appena eletto il nuovo presi-

dente, si organizzerà in tre o quattro gran-

di “poli”: uno, con Reggio Emilia, Parma e

Piacenza, punterà sul Nord Ovest; uno, in-

torno a Ferrara, punterà sul Nord Est; uno

sarà legato alla città metropolitana di Bo-

logna; uno comprenderà la Romagna, con

base a Ravenna”.

Nella foto, Massimo Matteucci (CMC) Qui sopra, Piero Collina (CCC)

Page 16: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA16

S aie, il Salone dell’innovazione edilizia

(a BolognaFiere dal 16 al 19 ottobre),

presenta da quest’anno una formula in-

novativa di piattaforma fieristica che la vedrà

svolgersi in contemporanea con Smart City E-

xhibition, la manifestazione dedicata alle città

intelligenti, organizzata da BolognaFiere in

collaborazione con Forum PA, ExpoTunnel e

Ambiente & Lavoro.

La situazione del settore non è facile , dall’i-

nizio della crisi sono stati persi 446.000 posti

di lavoro, il numero di concessioni edili si è ri-

dotto ad un quarto, le compravendite sono

dimezzate, i livelli di produzione sono regre-

diti a quelli di 40 anni fa. In questo contesto

Saie 2013 vuole porre il tema del rilancio di

una nuova grande politica per l’edilizia come

parte fondamentale di una strategia econo-

mica e industriale di sviluppo del Paese.

La sfida di Saie, giunta alla sua 49esima edi-

zione, si riassume nella formula ‘Better Buil-

ding & Smart Cities’: costruire meglio, in cit-

tà intelligenti. Il cambio di rotta del compar-

to edilizio, si richiama al piano lanciato dal

Presidente degli Stati Uniti Barack Obama

per il rinnovamento dell’industria edilizia e

la trasformazione degli edifici in chiave eco-

sostenibile) e si tradurrà durante Saie in

un’agenda fatta di contenuti e impegni pre-

cisi per tutti gli operatori del settore per il

programma di riqualificazione e innovazio-

ne di tutto il patrimonio italiano: abitativo,

infrastrutturale e di pubblica utilità.

L’impegno richiesto non deve solo liberare il

settore delle costruzioni dalla morsa della

crisi, ma preparare il nostro Paese ad affron-

tare con il dovuto anticipo la scadenza fissata

dalla Comunità Europea: entro il 31 dicem-

bre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione

dovranno essere a "energia quasi zero". Pre-

scrizioni chiare che l'Europa impone agli

Stati membri: fissare requisiti minimi di pre-

stazione energetica per gli edifici nuovi ed e-

sistenti, assicurare la certificazione energe-

tica e disciplinare i controlli sugli impianti di

climatizzazione. Puntare su efficienza e ge-

stione intelligente, in una logica che conside-

ri l’intero contesto urbano e non solo il singo-

lo edificio, è una delle declinazioni del co-

struire meglio per città intelligenti.

Saie affronta questa sfida rinnovando com-

pletamente la sua proposta di manifestazio-

ne non solo espositiva e rendendo perma-

nente il Forum per il nuovo Costruire lancia-

to già nel 2012.

Le aree di Saie 2013

Saie Costruire sicuro

È l’area in cui sono presenti i settori dei ma-

teriali da costruzione ad uso strutturale e le

tecnologie riguardanti gli argomenti connes-

si: la sismica, la geotecnica, la manutenzione

e il consolidamento.

Sono qui presenti con grandi spazi espositivi

e di informazione Federbeton,”, Federazio-

ne Confindustria Ceramica e Laterizi, Con-

paviper con cui è stato realizzato “Saie Pav

con le principali aziende di questi settori e

un’importante presenza di espositori della

filiera. Il tema della sismica sarà presente in

due spazi attigui: Sismo e Ricostruiamo L’E-

milia. Sempre all’interno di Costruire Sicuro

gli spazi di Saie Geotecnica&Geologia, dove

saranno organizzati, con il Consiglio Nazio-

nale dei Geologi e l’Associazione dei Geotec-

nici Italiani, eventi e convegni sulle temati-

che di maggiore attualità (come la messa in

sicurezza idrogeologica del territorio) e corsi

specialistici sulla geotecnica.

Nella piazza dedicata ai temi “Ristruttura -

zione e Consolidamento degli edifici”si svol-

Saie 2013 è in programma al

Quartiere Fieristico di Bologna da

mercoledì 16 a sabato 19 ottobre

2013: ore 9-18.

Info: www.saie.bolognafiere.it

even

ti

A BolognaFiere dal 16 al 19 ottobre

Saie, edilizia “smart”per uscire dalla crisi

Page 17: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA 17

geranno workshop e seminari dedicati alle

tecniche di ristrutturazione e consolidamen-

to strutturale e non, con una grande attenzio-

ne agli aspetti applicativi.

Saie Costruire sostenibile

È l’area in cui sono presenti i settori dei ma-

teriali, le tecnologie e le soluzioni riguardan-

ti gli argomenti connessi: l’efficientamento

energetico, l’isolamento termico ed acusti-

co, la bioarchitettura.

Al centro dell’area c’è Green Habitat, il luo-

go di approfondimento delle tematiche del

costruire sostenibile organizzato da Norbert

Lantschner, consulente scientifico di Saie.

All’interno di Saie Green Habitat esporran-

no le imprese più note nel campo ‘green’pre -

senti al Saie 2013 con laboratori e dimostra-

zioni che permetteranno ai visitatori di ‘toc -

care con mano’le innovazioni e le modalità di

impiego dei nuovi materiali, capaci di rag-

giungere migliori livelli di efficienza energe-

tica e di ridurre gli sprechi di materiali e ri-

sorse.

Inoltre all’interno di ‘Costruire Sostenibile’

due grandi aree di settore: “Abitare doma-

ni”organizzata con il consorzio Lignius, i del-

le case in Legno che presenterà a Saie la più

grande esposizione italiana di case prefab-

bricate,

Saie Progettare innovativo

Saie vedrà anche in questa edizione Saie BIT

(Building Information Technology) che que-

stanno presenta la grande novità del nuovo

spazio Saie BIM tutto dedicato al BIM (Buil-

ding Information Modelling) con una grande

esposizione di strumenti tecnici e software

all’avanguardia per il progettare innovati-

vo.

I centri di Ricerca

Al Saie 2013 saranno presenti una ventina di

Centri di Ricerca nel campo dell’edilizia e

delle costruzioni operanti in tutta Italia, La-

boratori Universitari, CNR, ENEA, reti di

imprese.

I centri porteranno al SAIE oltre 40 aziende

leader nel settore con le quali hanno svolto

progetti di ricerca ed innovazione tecnologi-

ca nell’ultimo anno. Queste soluzioni tecno-

logiche, alcune delle quali da poco disponibi-

li sul mercato ed altre ancora in fase di spe-

rimentazione, rappresenteranno “il meglio”

di ciò che la ricerca nel campo delle costru-

zioni può fornire nel 2013. I prodotti svilup-

pati costituiranno una mostra di mock-up e

prototipi, le cui caratteristiche saranno illu-

strate dai ricercatori e dai tecnici delle azien-

de che accompagneranno i visitatori in un’i-

deale viaggio in quanto di più nuovo il mer-

cato è oggi in grado di offrire.

In contemporanea con SAIE

- Smart City Exhibition – La seconda edizio-

ne della manifestazione dedicata alle Smart

Cities e al loro sviluppo, organizzata da Bolo-

gna Fiere con ForumPA.

- Ambiente Lavoro – Mostra-Convegno che

tratta in modo approfondito, con sensibilità

e attenzione, tutti i temi connessi alla salute

e sicurezza nei luoghi di lavoro.

- Expotunnel - Salone Professionale delle

Tecnologie per il Sottosuolo, una nuova e-

sposizione totalmente dedicata al mondo del

tunnelling, della perforazione, dell’estrazio -

ne mineraria, delle costruzioni sotterranee e

della ricerca scientifica.

Page 18: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA18

SAIE Green Habitat: know how e trasparenzaAl centro di Saie Costruire Sostenibile, ri-

torna per il secondo anno Saie Green Ha-

bitat: forte del successo ottenuto nella

scorsa edizione, sarà l’elemento qualifi-

cante dell'area della sostenibilità e di tut-

ta la manifestazione, grazie a una serie di

iniziative che caratterizzeranno tutto il

Saie, integrandosi con i temi del Costrui-

re sicuro e del Progettare innnovativo.

Norbert Lantschner, esperto di innova-

zione ambientale ed energetica, ideatore

di CasaClima e oggi Presidente della Fon-

dazione ClimAbita, cura lo spazio Saie

Green Habitat. In questo spazio vengono

coinvolte, in laboratori e dimostrazioni, le

imprese ‘green’ presenti a Saie 2013 per

permettere ai visitatori di scoprire come

progettare e come impiegare nuovi mate-

riali e tecnologie sostenibili, al fine di rag-

giungere i livelli di efficienza energetica

richiesti e ridurre, al contempo, gli spre-

chi di materiali e risorse.

A queste aziende verrà assegnato il rico-

noscimento Saie Green, perché la loro

presenza sia marcata ed evidente all’in -

terno della manifestazione. Green Habi-

tat collaborerà, inoltre, con i saloni e i la-

boratori tematici organizzati nell’area

del Costruire sostenibile: dal settore dei

Laterizi, organizzato con ANDIL, al setto-

re del Legno, in particolare sui temi delle

coperture e delle pareti esterne e inter-

ne.

L’economia verde deve diventare sempre

più un punto di forza dell’Italia. Partico-

larmente nell’edilizia, settore chiave

dell’economia nazionale, è necessario

realizzare una “nuova edilizia”, sicura ed

efficiente, in particolare con la ristruttu-

razione degli edifici esistenti, sostenendo

gli impegni finanziari delle famiglie e le

opportunità tecniche e progettuali facen-

do leva sulla forza del made in Italy, sulla

integrazione e sulla coesione tra la quali-

tà degli edifici, la tutela dell’ambiente e

la sostenibilità dei territori. In Italia solo

il 3,2% delle case è ‘green’, ma il trend è in

crescita.

I Laboratori Green Habitat

a) Involucro, cappotto termico, serra-

menti; b) Coperture, aperture tetto, pro-

duzione energia sulle coperture; c) Tecni-

ca degli impianti, VMC, domotica; d) Pa-

vimenti, solai, sistemi di riscaldamento e

raffreddamento

Le singole dimostrazioni degli show

Green Habitat saranno curate da un team

che presenta, modera e riprende le varie

fasi operative per proiettarle sugli scher-

mi televisivi predisposti al fine di permet-

tere a tutti i presenti di cogliere i dettagli

essenziali.

Le manifestazioni si ripeteranno a orari

Page 19: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA 19

cadenzati.

La casa è un insieme di materiali e tecno-

logie, complesso almeno quanto una mac-

china: come funziona nei suoi particolari,

rimane invisibile.

Semplicemente perché non abbiamo i

raggi X per vedere la stratificazione di u-

na copertura o la presenza di un ponte ter-

mico non risolto, e tante altre cose anco-

ra.

Infatti, il più delle volte ci occupiamo di

cose importanti come della forma e dei co-

lori di una casa, ma l'essenziale il più delle

volte ci sfugge perché la qualità dell’edi -

ficio costruito dipende da tantissimi det-

tagli nascosti ai nostri occhi.

Come sempre, per evitare brutte sorpre-

se dobbiamo informarci perché la cono-

scenza di alcuni elementi che determina-

no la qualità di una costruzione diventa

fondamentale, anche dal punto di vista

dei costi di gestione.

La corretta informazione e la conoscenza

sulle tematiche del confort abitativo, del-

l'efficienza energetica e della sostenibili-

tà sono importanti per difendere i nostri

interessi, dal contenimento dei consumi

di energia e della bolletta energetica al

benessere e alla salubrità dell’abitare.

Come e dove si possono ricevere queste

informazioni senza studiare libri su li-

bri?

La fiera specializzata con i suoi laboratori

di dimostrazione è il luogo adatto per in-

contrare la “nuova edilizia”, per “vede -

re”come si può costruire nel modo miglio-

re e sostenibile: i laboratori in fiera sono

luoghi dove s’incontrano le idee del co-

struire intelligente.

Incontrare significa vedere, toccare e

comprendere come si può oggi progettare

e costruire una casa nuova e come si può

intervenire sugli edifici esistenti per otte-

nere risultati evidenti e misurabili in ter-

mini di benessere abitativo, risparmio e-

nergetico e protezione dell'ambiente.

Senza dimenticare che una casa di qualità

garantisce anche il mantenimento del

proprio valore nel tempo.

Nel corso della dimostrazione nei labora-

tori saranno volutamente resi visibili i

passaggi essenziali dei particolari co-

struttivi poco noti per permettere all'oc-

chio profano di rendersi conto della diver-

sità costruttiva.

Page 20: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA20

Smart City Exhibition: innovare le città per rilanciare il PaeseDopo il successo della prima edizione torna a Bologna, dal 16 al 18 ot-

tobre, Smart City Exhibition 2013, la manifestazione promossa e orga-

nizzata da BolognaFiere e FORUM PA: l’unica in Italia interamente de-

dicata al tema delle città intelligenti. Un’occasione importante per la

condivisione, la formazione e il networking tra i migliori progetti, an-

che grazie all’ampia prospettiva internazionale che riporterà Bolo-

gna ad essere per tre giorni la capitale europea delle città intelligenti.

Di altissimo profilo i relatori già confermati:

dai ministri Enrico Giovannini, Graziano Del-

rio, Maurizio Lupi e Carlo Trigilia al Direttore

della New Urban Mechanics di Boston, Nigel

Jacob; dal Sindaco di Torino e Presidente ANCI

Piero Fassino allo Chief Technology Officer di

Chicago, John Tolva; dal Presidente di Cassa

Depositi e Prestiti, Franco Bassanini allo stu-

dioso Nicos Komninos, protagonista nella de-

finizione delle linee di programmazione euro-

pea nel settore; da Mr. Agenda Digitale Fran-

cesco Caio al Coordinatore delle Città Digitali Latinoamericane Juan

Pablo Espinosa; dal Viceministro con delega alle Comunicazioni Anto-

nio Catricalà al Chief Information Officer di Barcellona Manel Sanro-

mà, solo per citarne alcuni. L’iniziativa quest’anno si svolge in contem-

poranea con SAIE, il 49esimo Salone dell’Innovazione Edilizia, realiz-

zando l’evento italiano di riferimento per l’elaborazione e la verifica

dei percorsi verso nuovi modelli di città che sappiano mettere al centro

i cittadini e i soggetti produttivi dei territori urbani. Nell’arco dei tre

giorni, le due manifestazioni condivideranno, infatti, sei importanti

appuntamenti comuni in cui il Governo italiano, la Commissione Eu-

ropea, i massimi esperti del settore e i big player industriali si confron-

teranno sulle nuove politiche per le città quali fattori di sviluppo per il

rilancio del Paese. Tra le tante novità del 2013

la presenza in manifestazione delle oltre cin-

quanta città aderenti all'Osservatorio Nazio-

nale Smart City dell'ANCI che presenteranno il

Vademecum realizzato per supportare le città

nella stesura di un piano operativo per la Smart

City; o ancora, la presentazione dei Paper di ri-

cerca selezionati attraverso una Call pubblica

realizzata nei mesi scorsi in partnership con le

più importanti Università italiane.

Sguardo puntato sulla programmazione,

quindi, ma anche sui progetti ad alto contenuto tecnologico grazie al-

la presenza del CNR che a SCE 2013 allestirà un grande spazio esposi-

tivo nel quale sarà possibile “toccare con mano”i prodotti per le Smart

City elaborati nei propri Dipartimenti.

Il programma della manifestazione: www.smartcityexhibition.it

Page 21: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA 21

bilan

ci

U na media di 20.000 visitatori al

giorno, per ciascuno dei cinque

giorni della manifestazione, la me-

tà circa dei quali esteri. E’ questo il dato sa-

liente di Cersaie 2013, che conferma anche

nelle presenze la sua internazionalità ed il

ruolo di fiera leader e di riferimento nel pa-

norama mondiale per i settori della cerami-

ca e dell’arredobagno. Un evento di natura

commerciale completato ed arricchito

dall’ampio programma culturale di ‘costrui -

re, abitare, pensare’, dai work in progress te-

nutisi ne ‘La Città della Posa’, dall’attività di

consulenza gratuita a favore dei privati con

‘Cersaie disegna la tua casa’.

La cifra internazionale di Cersaie inizia da-

gli espositori esteri, che in questa edizione

2013 sono stati 302 – un terzo del totale –

provenienti da 34 Paesi, due in più (Giappo-

ne e Slovenia) rispetto all’edizione prece-

dente. Una crescente attrattiva mondiale

che trova conferma anche nei visitatori in-

ternazionali, le cui presenze sono pari a

46.535, +4,2% rispetto alle 44.640 del 2012.

La maggior permanenza a Cersaie di opera-

tori esteri, agevolata anche dal nuovo pe-

riodo di svolgimento della fiera (lunedì –

venerdì) che ha ricevuto numerosi riscon-

tri positivi dagli operatori, conferma il Sa-

lone di Bologna quale primario luogo depu-

tato allo sviluppo del business globale per i

materiali ceramici e per i prodotti dell’ar -

redobagno, nonchè potente motore propul-

sivo del commercio internazionale. Una ul-

teriore conferma della natura globale di

Cersaie deriva dalle 157 nazioni di prove-

nienza dei visitatori.

Il perdurare della crisi del mercato dome-

stico delle costruzioni è invece le causa del-

la flessione nel numero delle presenze di o-

peratori, arrivati in questa edizione 2013 a

54.173 unità dalle 61.771 dell’edizione pre-

cedente (-12,3%). In termini complessivi,

la presenze a Cersaie 2013 sono state pari a

100.769 rispetto alle 106.846 della prece-

dente edizione (-5,7%). Forte anche la pre-

senza e copertura dei media, 559 in totale,

dei quali 226 esteri.

Cersaie, promosso da Confindustria Cera-

mica in collaborazione con BolognaFiere, è

anche una tappa fondamentale nel panora-

ma dell’architettura, interior design, posa

e per il privato. Rafael Moneo è il quinto

premio Pritzker consecutivo che ha tenuto

a Cersaie una Lectio Magistralis; interesse

ha riscosso la mostra ‘Bathroom Excellence

1998 – 2012. Adi Design Index @ Cersaie

2013’; ampio interesse hanno registrato le

attività svolte alla ‘Città della Posa’; gran-

Espositori e operatori stranieri in aumento

Successo per Cersaie 2013:cresce la presenza estera

Page 22: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA22

de coinvolgimento di pubblico ha avuto

‘Cersaie disegna la tua Casa’ con la sua te-

stimonial Paola Marella.

La ceramica nel cuoredi Firenze

Si chiama USA Ceramica. Un titolo che ha

un doppio significato. Fa riferimento a un

gruppo di studenti di architettura statuni-

tensi. Ma anche all’utilizzo della ceramica

per recuperare un’area collocata nel cen-

tro storico di Firenze, dichiarato patrimo-

nio dell’umanità dall’Unesco. Una sfida

per i venti aspiranti architetti della Roger

Willams University (Stati Uniti) e per i loro

coetanei della facoltà di Architettura

dell’ateneo del capoluogo toscano. In tutto

un centinaio di studenti, al secondo anno

del corso di laurea, chiamati a cimentarsi

con la progettazione di un recupero che ha

richiesto anche la visita delle industrie del-

la ceramica, per toccare con mano il proces-

so che porta dall’argilla al prodotto finito.

Tutto grazie ad un workshop promosso

dall’associazione culturale Dna, che diffon-

de in Italia la cultura progettuale, in colla-

borazione con l’Università di Firenze e

quella americana. I risultati sono stati pre-

sentati all’edizione 2013 del Cersaie, salo-

ne internazionale della ceramica per l’ar -

chitettura e dell’arredobagno, nei padi-

glioni di BolognaFiere. “La ceramica è ve-

ramente testimonianza di pensiero – dice

Paolo Di Nardo, docente di progettazione

all’ateneo fiorentino -.

Dietro alla piastrella c’è infatti un lavoro di

ricerca incredibile, una grande scommessa

rispetto ad altri settori”. Proprio pensando

alla ceramica e alla sua versatilità gli stu-

denti hanno proposto progetti che doveva-

no approcciarsi alla modernità senza di-

menticare il valore storico dell’area, tenen-

do sempre salda l’idea dell’architettura co-

me una delle poche discipline in cui si può

passare dall’idea alla progettazione. Per gli

studenti americani una autentica novità.

Hanno infatti operato con la piastrella ita-

liana per la prima volta, cimentandosi con

l’uso della tradizione per parlare di moder-

nità.

Qualcuno ha recuperato elementi di con-

trasto, tutti hanno cercato di creare un lin-

guaggio tra l’area da riprogettare e il resto

della città. “Un lavoro inteso come un ram-

mendo –sottolinea Di Nardo -, in un tessuto

urbano che ha dei fili”. Una integrazione,

quindi, cercata in ogni progetto proposto a

conclusione del workshop, partito sempre

dall’elaborazione di un concept per arriva-

re alla strutturazione del sistema degli spa-

zi. Questo prendendo in considerazione l’e-

voluzione della piastrella made in Italy.

Partendo da quella degli anni Cinquanta

per arrivare agli spessori e ai colori che oggi

sono espressione dell’architettura oltre

che dell’innovazione tecnologica che sta al-

la base delle moderne piastrelle.

Page 23: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA 23

I l 2013 è stato un anno di intensa attività

per la Scuola Edile di Piacenza: all’of -

ferta formativa si sono affiancate nu-

merose iniziative, ultima delle quali - non di

certo per importanza - il protocollo d’intesa

per realizzare interventi di prevenzione sui

cantieri dell'Acer di Piacenza e (in)formare

i lavoratori sui comportamenti professiona-

li idonei per ridurre il numero degli infortu-

ni. La Scuola Edile si è così impegnata a rea-

lizzare entro quest’anno cinque interventi

nei cantieri, mettendo a disposizione i tecni-

ci per supportare le azioni informative e tra-

sferendo i risultati su apposite check list ad

Acer. “Tra gli obiettivi finali di questo pro-

tocollo – racconta Filippo Cella, presidente

della Scuola Edile di Piacenza - c’è anche la

prospettiva dell’apertura di un tavolo di la-

voro con Acer: vorremmo infatti partecipa-

re attivamente attivando veri e propri can-

tieri scuola, così da dare un risvolto pratico

ai nostri corsi che abbia anche un’utilità e u-

na ricaduta sul territorio, come è avvenuto

nel caso della nostra recente ristrutturazio-

ne della scala del Tribunale di Piacenza”.

Negli scorsi mesi, infatti, la Scuola Edile ha

effettuato i lavori di restauro che hanno in-

teressato la grande scala all’interno del Tri-

bunale. Ma le novità non finiscono qui:

“Nell’ambito della manifestazione Gis, fie-

ra del sollevamento e dei trasporti eccezio-

nali, si è recentemente svolta la finale del

concorso nazionale ‘Gruista dell’anno’, che

da questa edizione siamo riusciti a portare a

Piacenza. In questa occasione, venerdì 27 e

sabato 28 settembre, si sono riuniti circa 80

operatori del settore da tutta Italia. Fino

all’anno scorso questa gara ci vedeva solo

come tappa intermedia; a partire da que-

st’anno siamo noi della Scuola Edile gli orga-

nizzatori dell’evento”.

I progetti per il futuro sono altrettanti: “Per

quanto riguarda la formazione – continua

Filippo Cella –la nostra attività istituziona-

le resta invariata: a livello formativo il nu-

mero dei corsi è inalterato, nonostante la

recessione. Come sempre puntiamo verso

l’alta qualità della specializzazione e delle

competenze, implementando soprattutto i

percorsi sull’utilizzo dei nuovi macchinari

e delle nuove tecnologie, nonché sulla sicu-

rezza. Continua poi la formazione obbliga-

toria di 16 ore che viene ripetuta due volte

al mese, così da consentire alle aziende di

far frequentare il corso anche a quei dipen-

denti che ancora non sono in regola sotto

questo aspetto formativo”.

Formazione, ma non solo: “Saremo presen-

ti a Edil Show, il salone di Piacenza Expo de-

dicato al mondo delle costruzioni, sicura-

mente con il nostro ormai tradizionale Tor-

neo di Arte edificatoria, che si propone di

valorizzare le competenze dei migliori la-

voratori edili che operano presso le impre-

se del settore a Piacenza e in provincia. I

partecipanti dovranno realizzare un manu-

fatto edile che evidenzi la loro abilità ese-

cutiva e la precisione del lavoro, e saranno

giudicati da un’apposita giuria. Ci sarà an-

che un’ulteriore iniziativa parallela ancora

in via di definizione. L’anno scorso in occa-

sione di Edil Show avevamo premiato i vin-

citori del concorso di architettura ‘ESE O-

biettivo Zero: la Scuola Edile si mette in

gioco’”. Una gara, avviata lo scorso novem-

bre, alla quale hanno partecipato studi pro-

venienti da ogni parte d’Italia. L’obiettivo?

Raccogliere idee e proposte che contribuis-

sero a realizzare la riqualificazione dell’e-

dificio della scuola, anche ai fini dell’effi -

cienza e del risparmio energetico secondo

la Direttiva Europea; il progetto vincitore è

stato quello a firma di Nadia Battaglio e Iri-

de Barbano.

Il presidente della Scuola Edile

di Piacenza Filippo Cella

Costanza Alberici

perisco

pio

Il punto del presidente Filippo Cella

“Scuola Edile, formazionedi qualità e prevenzione”

Page 24: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA24

R i-generare spazi, ri-usare luoghi e

recuperare potenzialità sono le

parole chiave attorno alle quali si

è sviluppata la quarta edizione della Sum-

mer School, la Scuola estiva internazionale

del Politecnico che ha attirato a Piacenza –

anche quest’anno - oltre un centinaio di ra-

gazzi provenienti da tutto il mondo. ‘Natura

in città’ è stato il tema scelto per l’edizione

2013 che ha eletto progetto vincitore - in se-

guito alla votazione della giuria internazio-

nale radunata l’ultimo giorno - il laborato-

rio 'Red cone' che ha lavorato sulla riquali-

ficazione dell'asse via Emilia-Stazione fer-

roviaria. Il gruppo di lavoro ha individuato,

lungo questo “filamento” urbano, 4 diver-

se aree in trasformazione: il Polo tecnologi-

co (Casino Mandelli), l’area dell’Universi -

tà Cattolica, il Consorzio Agrario, l’area de-

posito locomotive e il mercato agricolo. Ta-

li spazi urbani sono diventati luoghi di spe-

rimentazione di un approccio innovativo

del tema ‘città-produzione’. Nelle visioni

progettuali degli studenti, le diverse aree

sono collegate tra loro attraverso un per-

corso ciclo-pedonale, che si insinua e strut-

tura le diverse zone. Il laboratorio ha rap-

presentato (soprattutto) l’occasione per

mettere a confronto diversi approcci pro-

gettuali per la città: ‘lineare’ secondo il

gruppo A (titolo del lavoro: ‘Crossing Natu-

re’); ‘per sequenze’nel progetto del gruppo

B (‘Resonance in between’), ‘a cluster’ (a

grappolo) per il gruppo C (Forgotten Pla-

ces). Tre sono anche le parole chiave utiliz-

zate - mobilità, intensità e tempo –dalla cui

integrazione emerge un nuovo equilibrio

tra natura e città, o meglio tra le diverse for-

me di natura che possono essere assimilate

nel tessuto urbano, coinvolgendo le diver-

se funzioni, da quella produttiva a quella a-

bitativa, nell’ottica di una città più sosteni-

bile e di maggior qualità. I 105 studenti del-

la Summer School sono stati divisi in tre

gruppi (chiamati 'coni' e con differenti co-

lori) corrispondenti ad altrettanti direttri-

ci della città: 'città produzione’ (Red cone -

Produzione Dinamica: fabbriche culturali

e creative); ‘città fiume’(Blue Cone - Museo

flottante) e ‘città agricoltura’ (Green Cone

- Cascina in movimento).

Al secondo posto si è classificato il gruppo

di lavoro 'Blue cone' che ha proposto un

progetto di valorizzazione della sponda

fluviale del Po; al terzo posto – invece - il

gruppo 'Green cone' che ha lavorato sulla

valorizzazione dell’area a Sud di Piacen-

za.

‘Natura in Città non è soltanto uno slogan’,

affermano Guya Bertelli, coordinatrice

della Scuola di Architettura del Polo Terri-

Cento ragazzi da tutto il mondo alla IV edizione

Summer School, a Piacenzapedalano nuove potenzialità

francesca gazzola

Nella foto, il ministro Carrozza

con studenti e docenti

della Summer School

ori

zzo

nti

Page 25: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA 25

toriale di Piacenza del Politecnico, e Car-

los Garcia Vazquez, docente alla Escuela

Tecnica Superior de Arquitectura di Sivi-

glia: ‘Il tema di quest’anno – spiegano - e-

sprime la consapevolezza che è possibile

definire nuove forme di integrazione e so-

vrapposizione tra campagna e città, tra a-

bitato ed agricolo, tra materia vegetale e

materia artificiale'. La Summer School

2013 ha invitato giovani provenienti da

tutto il mondo a lavorare nella direzione

della rigenerazione della città : 'I progetti

degli studenti – aggiungono i direttori del

Laboratorio internazionale - produrranno

visioni contemporanee su questioni chia-

ve, come il riciclo, il riuso, il recupero, pro-

ponendo forme innovative attraverso cui

la natura riesce a penetrare in città’.

La novità di quest'anno è stata anche la col-

laborazione con l'Ausl piacentina: una de-

legazione di studenti - accompagnata dai

coordinatori del workshop e da alcuni do-

centi – ha visitato l’ospedale di Piacenza, i

chiostri e giardini del nucleo antico (veri e

propri gioielli di architettura), ma anche

spazi esterni del polichirurgico, al fine di

trasformarli attraverso progetti futuri e

renderli più accoglienti e fruibili per mala-

ti e accompagnatori.

I numeri e gli ospiti

105 studenti provenienti da tutto il mondo

(ben 10 le nazionalità espresse, tra le quali

anche Cina, Brasile, Iran) si sono confron-

tati su tematiche di progettazione architet-

tonica, urbanistica e ambientale di grande

attualità e hanno avuto l'opportunità di in-

contrare docenti e professionisti di grande

prestigio internazionale. Per tre settimane

(dal 2 al 20 settembre 2013) accanto ai 40

docenti e tutor che hanno assistito l’attivi -

tà progettuale, hanno partecipato al Wor-

Un’immagine delle installazioni fatte dal laboratorio "red cone”

Page 26: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA26

kshop settembrino ben 50 relatori (di cui

20 stranieri) e una cinquantina di docenti

invitati alle critiche per un totale di 15 con-

ferenze di progettazione architettonica.

La sorpresa di quest’anno è stata la visita

del ministro Maria Chiara Carrozza (Istru-

zione e Università) che ha rassicurato i ra-

gazzi sugli obiettivi del Governo: ‘Voglia -

mo aumentare le possibilità di lavoro per i

giovani architetti. Pensiamo ad esempio

alle tante cose da fare per la valorizzazione

del nostro patrimonio artistico o per il mi-

glioramento della qualità dell’edilizia sco-

lastica. Occasioni di lavoro, ma anche di di-

dattica e di ricerca per il mondo universita-

rio’, ha affermato. Ad inaugurare la Sum-

mer School è stato l’architetto Stefano

Boeri (ex assessore alla Cultura del Comu-

ne di Milano) sperimentatore di forme di

integrazione tra natura e architettura (nel

masterplan per l’Expo 2015 come nel Bo-

sco Verticale in costruzione a Milano Porta

Nuova, gli esempi più recenti). L’Urban

Center ha ospitato grandi personalità in-

ternazionali: dai portoghesi Gonçalo Byr-

ne, (i cui progetti hanno ricevuto premi e ri-

conoscimenti internazionali) e Manuel Ai-

res Mateus (tra i più influenti progettisti

contemporanei) al noto antropologo fran-

cese Marc Augè in dibattito insieme all’ar -

chitetto e designer Vittorio Gregotti (che

ha segnato buona parte del Novecento con

i suoi progetti). Ed ancora: da Ferran Sa-

garra (preside dell'Etsab di Barcellona ai

docenti Ed Wall (Greenwich University),

Maurizio Carta (Università di Palermo), a

Riccardo Blumer (Compasso d’oro). Dal

critico del Corriere della Sera, Aldo Grasso

al regista Carlo Sarti che ha affrontato il te-

ma del rapporto tra architettura e cine-

ma.

Le tre strategie

La quarta edizione della Scuola Estiva internazionale – OC Open City haposto in relazione due aspetti delle città contemporanee che sono 'città-rete' (di connessioni e comunicazioni) e al tempo stesso presentano 'vuotiurbani', (sotto-utilizzati e spesso abbandonati) dove la natura a poco a poco

sta recuperando terreno. Alcune di loro sonoaree militari, non più usate per scopi difensivi,ma riconoscibili oggi come aree ‘in-between’senza una chiara e definita identità futura.Obiettivo della Summer School è stato quellodi incentivare la discussione sulla natura (temache entrambe le visioni di città condividono) dasviluppare con due approcci opposti 'smart'(per rilanciare le ‘città intelligenti’) e 'slow' (perscommettere sulla mobilità lenta e sul ‘lowtech’). Il laboratorio internazionale si è svi-luppato attorno a tre strategie di intervento: ilprimo ha riguardato la progettazione di unsistema di mobilità leggera (percorsi ciclo-pe-donali) capace di definire una geografia ur-bana alternativa. Il secondo approccio ha ri-guardato gli usi innovativi di una città che sirigenera su se stessa (da un centro alimentare akm zero ad un nuovo Polo tecnologico). Laterza strategia di intervento ha interessato ipaesaggi interni che diventano luoghi ritrovatidove la qualità del paesaggio (naturale, se-

mi-naturale o artificiale) e la qualità degli elementi architettonici si fondono.I progetti e i modelli di studio elaborati dai partecipanti verranno esposti inmostre allestite in sedi appropriate e raccolti in una pubblicazione specifica.La Fondazione degli Architetti di Parma e Piacenza ha assegnato il PremioPiacenza 2013 ai tre progetti ritenuti più meritevoli dalla giuria in-ternazionale (mille euro al primo progetto; seicento euro al secondo equattrocento euro al terzo classificato).

Page 27: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA 27

T rend in declino per il mercato immobi-

liare piacentino: secondo il rapporto

2013 dell’Osservatorio del Mercato Im-

mobiliare (Agenzia delle Entrate), le compra-

vendite nella nostra provincia sono state, nel

2012, pari a 2.583, il 26,8 per cento in meno ri-

spetto all’anno precedente, con un IMI (indica-

tore dell’intensità di mercato, dato dal rappor-

to tra il numero di transazioni normalizzato e

stock delle unità immobiliari) del 1,43 per cen-

to, in calo dello 0,57 se confrontato al 2011. Il nu-

mero di transazioni normalizzato per il capo-

luogo è stato di 917 (-24,3 per cento dal 2011),

per la provincia di 1.666 (-28,1 per cento dal

2011). La stima del fatturato totale, secondo lo

stesso rapporto, è di 418,4 milioni di euro, con

una variazione del -27,4 per cento rispetto

all’anno precedente; la media per unità immo-

biliare è, per il 2012, di 162.000 euro (-1.300 eu-

ro dal 2011). Il fatturato è così suddiviso: 178,9

milioni di euro per il capoluogo, 239,5 per la

provincia, con un fatturato medio rispettiva-

mente di 195.100 e 143.800 mila euro, in calo an-

nuale il primo del 26,3 per cento, il secondo del

28,2. I mutui ipotecari? Altro tasto dolente: il

numero di compravendite di abitazioni con mu-

tuo ipotecario è di 883 unità, con una variazione

percentuale 2011/12 pari a -40,6. A Piacenza i

mutui sono stati 334, in provincia 549; in calo ri-

spettivamente rispetto all’anno prima del 36,6

per cento e del 42,9; più penalizzata, quindi, la

provincia. La situazione locale rispecchia in

pieno quella nazionale, fatta di un mercato in

continuo declino dal 2006, quando le compra-

vendite in Italia erano state circa 900 mila per

approdare alle 450 mila (quindi circa la metà)

del 2012.

“Certamente il mercato è in sofferenza –dice

Fabrizio Floriani, presidente FIAIP (Fede-

razione Italiana Agenti Immobiliari Profes-

sionali) di Piacenza –c’è chi parla addirittura

di agonia. Va però detto che occorre saper in-

terpretare questi dati, non del tutto oggetti-

vi. Infatti nel 2006 il numero delle compra-

vendite era stato sì molto alto, ma complici e-

rano numerosi fattori: da un lato, una troppo

allegra elargizione di denaro da parte degli i-

stituti bancari; dall’altro una sovrastima de-

gli immobili. Soprattutto, poi, il bene immo-

bile veniva percepito in maniera sfalsata, in

un’ottica più vicina a quella del bene mobile,

caratterizzato da una redditività quasi im-

mediata. La ‘foto’ che il dato delle 900 mila

compravendita ci dà del 2006 è viziata da

queste prospettive che non sono più applica-

bili e che infatti si sono rivelate fuorvianti.

Insomma, anche uscendo dalla crisi attuale,

non è ragionevole aspettarsi di ritornare a

quel volume di compravendite e in ogni caso,

quindi, parlare di dimezzamento puro e sem-

plice è ardito. Attenzione perciò ai messaggi

che passano dai dati: vanno considerati nel

contesto”. Parlando della situazione immo-

biliare più recente, Floriani ricorda anche

che “al momento, la forbice tra domanda e

offerta si è ridotta; pensiamo che quando

questa forbice è troppo ampia il mercato è

paralizzato. La situazione è quindi critica ma

non irrecuperabile: se da un lato questa crisi

del mattone ha allontanato lo speculatore (e

questo è un bene), dall’altro ha allontanato

anche l’investitore, che va recuperato. Oc-

correrebbe in questo senso una politica ca-

pace di dare fiducia al consumatore. Il mes-

saggio che passa oggi, purtroppo, non lo fa: u-

sando una similitudine, possiamo dire che è

una specie di favola di La Fontaine al contra-

rio, cioè una morale che vede premiata la ci-

cala e non la formica. In realtà non è in questo

modo che un investimento immobiliare fun-

ziona. Contestualmente, poi, anche il siste-

ma bancario deve riaprirsi adeguatamen-

te”.

Ci sono tendenze evolutive da "cavalcare"

per ridare impulso al mercato del mattone?

Costanza Alberici

mercato

Piacenza, il rapporto dell’Osservatorio: -26,8%

Immobiliare, trend nero:compravendite in picchiata

Page 28: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA28

Magari in modi rinnovati?

“Certo, ci sono modalità di compravendita

diverse dall’acquisto tradizionale, che pos-

sono andare incontro alle esigenze di chi non

riesce ad ottenere un mutuo. L’invenduto è

ancora tanto e strumenti come la permuta

andrebbero facilitati e incentivati. Al con-

trario oggi un’impresa è scoraggiata in que-

sto, poiché sono alti i costi che deve soppor-

tare quando si trova ad affrontare una per-

muta. È poi possibile, ad esempio, sfruttare

formule già in voga in altri Paesi, come il

‘rent to buy’, oppure strumenti analoghi co-

me ‘affitta & compra’adottato dalla FIAIP di

Bologna: sono sistemi moderni che consento-

no di comprare e vendere casa in maniera più

flessibile, vista soprattutto la crisi del siste-

ma creditizio. Oggi infatti è praticamente

impossibile avere un mutuo al 100%: di qui

anche le molte difficoltà nel vendere un im-

mobile. Può allora intervenire una locazione

propedeutica all’acquisto: l’acquirente, en-

tra dapprima in locazione impegnandosi en-

tro un tempo ragionevole ad acquistare, con

imputazione di una parte di quanto versato

ad acconto sul prezzo. Abbiamo in tal modo u-

na maggiore pianificazione e una diluizione

nel tempo di spese aggiuntive sull’acquisto

(ad esempio il rogito) e si può bloccare il prez-

zo dell’immobile: sono quindi soluzioni fles-

sibili che danno fluidità al mercato, da non

confondere con l’acquisto a riscatto utilizza-

to sin dagli anni ‘60. Opzioni come queste po-

trebbero smuovere qualcosa anche sul mer-

cato italiano”.

E il ruolo degli agenti immobiliari? Vizi e vir-

tù attuali della categoria?

“Partiamo da un dato che a mio avviso è mol-

to significativo: la percentuale di compra-

vendite che passa attraverso le agenzie im-

mobiliari in Italia è piuttosto bassa, circa il 40

per cento; in altri Paesi è superiore di molto.

Questo dovrebbe portare la categoria a farsi

un esame di coscienza, in quanto troppo spes-

so non viene percepito da parte della cliente-

la il servizio, il plus valore, offerto dalla figura

dell’agente immobiliare. Questo anche per-

ché spesso l’agente stesso si fossilizza in una

figura di mediatore ormai datata. Al contra-

rio proprio in un momento di crisi ed incertez-

za come quello attuale l’affiancamento di un

esperto del settore è quasi indispensabile:

per il compratore, che può così valutare un

acquisto tanto importante servendosi delle

conoscenze e dell’esperienza di un professio-

nista, investendo quindi al meglio il proprio

capitale; per il venditore, poiché con un’of -

ferta tanto ampia, per raggiungere i poten-

ziali compratori deve entrare in una sorta di

‘top ten’, raggiungibile solo attraverso le stra-

tegie ed i canali di comunicazione offerti dal-

le agenzie. Ma per poter dare tutto questo, an-

che l’agente immobiliare deve crescere e mu-

tare professionalmente offrendo un servizio

che sia davvero addizionale e competente”.

Page 29: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA 29

Controtelai per serramenti

Mimik System,soluzione innovativa

U na soluzione innovativa nell’ambito

dei controtelai per serramenti: è il

nuovo prodotto di Mimik, sofistica-

to e unico nel suo campo. Gli aggettivi po-

trebbero sprecarsi, ma Giulio Zecca, fondato-

re della Mimik di Fidenza, preferisce usare to-

ni più pacati nel descrivere le proprietà del

suo cassonetto, forte dei numeri che riassu-

mono i risultati ottenuti dopo anni di proget-

to e perfezionamento.

Mimik System nasce dalla necessità di incon-

trare le esigenze dei progettisti in cerca di so-

luzioni avanzate nel campo dei controtelai

per serramenti. Soluzioni tali da permettere

flessibilità progettuale, impeccabili risultati

estetici e isolamento termoacustico al top

delle prestazioni. E la soluzione è Mimik, un

cassonetto con ingombri così ridotti, che gli

permettono di nascondersi nello spessore

del muro. Si installa facilmente, fissandolo

con tasselli alla muratura, senza velette o

spalline, il che lo rende la scelta ideale anche

per i lavori di ristrutturazione, creando un

eccellente giunto tra infisso e vano finestra

ed eliminando completamente i trafilaggi

d’aria e i ponti termici. L’impiego di materia-

li noti e naturali, come legno e lamiera, per-

mettono a Mimik System di non avere cali di

prestazioni nel tempo. Il sistema, coibentato

internamente con materiali di ottima quali-

tà, offre un perfetto isolamento: la tenuta

d’aria è in classe 4 e l’abbattimento acustico

fino a 52 db, con valori di trasmittanza per il

vano avvolgibile di L2D=0,24 W/m K e per i

montanti di Y=0,09 W/m K (con cappotto di

8 cm). Questi dati sono stati ampiamente

confermati in cantiere e in una sala test ap-

positamente allestita in azienda. Tutti i test

sono stati condotti sotto il severo controllo

dello staff delle università di Bologna e di

Parma, impiegando i più moderni sistemi di

controllo. Mimik System vanta profili interni

extra rigidi e non pone vincoli sul quarto la-

to. Il voltino è indeformabile anche su luci ol-

dalle azien

de

tre i 4 metri, e può quindi essere rivestito an-

che con materiali pesanti, come la muratura

faccia a vista, consentendo al progettista la

piena libertà di personalizzazione. Mimik

viene fornito completo, con gli avvolgibili

o i frangisole e tutti gli accessori già mon-

tati. Il vano avvolgibile è ispezionabile

dall’interno dell’appartamento; è quindi

possibile effettuare interventi di manu-

tenzione in modo rapido e sicuro. Mimik

System è un cassonetto nuovo e innovati-

vo, che offre tutti i vantaggi senza cedere a

compromessi. L’azienda Mimik partecipa

a numerose fiere ed eventi, tra cui il Made

Expo 2013 e sarà promotrice, a Piacenza, di

un convegno dal titolo “Innovazione del

foro muro”, riservato agli operatori del

settore.

Page 30: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA30

Le dieci proposte degli architetti al Governo

Rigenerazione urbana,occorre semplificare

tem

i

I l Consiglio nazionale degli architetti,

pianificatori, paesaggisti e conservatori

ha consegnato di recente al viceministro

alle Infrastrutture, Vincenzo De Luca, 10 pro-

poste in tema di semplificazione, riuso del

patrimonio edilizio esistente e per promuo-

vere lo snellimento amministrativo in mate-

ria di urbanistica, edilizia e ambiente.

Queste le proposte del Cnappc:

- superamento del vecchio Piano regolatore

in favore del Piano di gestione del territorio

e degli 8 mila regolamenti edilizi, uno per

Comune, vera e propria aberrazione cultu-

rale e normativa tutta nazionale;

- istituire le Agenzie di semplificazione degli

architetti che, in regime di certificazione,

aiutino i professionisti a verificare i progetti

e la compatibilità normativa;

- annullare e ridurre gli oneri sulle attività di

riuso di edifici, non vincolati, che vengano

radicalmente recuperati o sostituiti;

- procedere alla liberalizzazione delle desti-

nazioni d'uso contestualmente alla decisio-

ne di mettere il patrimonio pubblico sul

mercato, essendo altamente improbabile

che qualcuno intenda comprare, tout court,

una caserma o un ospedale dismessi

- partecipazione obbligatoria alle conferen-

ze di servizi - telematiche e asincrone - di tut-

ti i soggetti e enti pubblici, comprese le So-

printendenze;

- impegno per una maggiore certezza del di-

ritto - una delle cause maggiori di fuga degli

investitori e del piccolo abusivismo - attra-

verso la pubblicità dei progetti e con date

certe per obiettare;

- pubblicazione di Linee Guida nazionali an-

tincendio da parte del Ministero degli Inter-

ni, per evitare interpretazioni di un singolo

funzionario da città a città.

“Le nostre non sono proposte astratte dal

contesto, ma sono consapevolmente mirate

a perseguire una strategia di Rigenerazione

Urbana Sostenibile, per ridurre il consumo

del suolo e incentivare il riuso di ciò che già

esiste, risparmiando energia e aumentando

il comfort abitativo”, spiega il Consiglio na-

zionale degli architetti.

“Serve una accelerazione dei programmi di

Riuso, comunque definiti anche dalla legi-

slazione regionale, che hanno per oggetto

la valorizzazione dei tessuti urbani degra-

dati anche sotto il profilo ambientale, ener-

getico e della sicurezza. Per realizzarli è ne-

cessario aggiornare strumenti già esistenti,

come l'accordo di programma e il concorso

di progettazione e realizzazione urbana”.

Page 31: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA 31

Per condominio e locazioniritorna la mediazioneobbligatoriaSono entrate in vigore il 20 settembre le novità previste dal Decreto

del fare n. 69/2013 sulla mediazione obbligatoria che era stata

dichiarata incostituzionale e quindi, di fatto, mai entrata in vigore.

Anche dopo le modifiche introdotte le materie affidate al rito

speciale obbligatorio coincidono quasi integralmente con quelle

introdotte dal D. Lgs. 28/2010 prima della bocciatura della Consulta.

La decorrenza dell’obbligo, era stata prevista, originariamente, dopo

dodici mesi dall’entrata in vigore del suddetto decreto ossia dal 20

marzo 2011. Tuttavia, da più parti furono sollevate perplessità in

ordine alle modalità di funzionamento del nuovo istituto tanto che

fu necessario l’intervento appunto della Corte Costituzionale che ha

finito col sospenderne l’applicabilità. L’articolo 5 comma 1-bis (che

quindi va a sostituire il comma 1 del medesimo articolo che era stato

dichiarato incostituzionale) nonché le altre modifiche e integrazioni

sono dunque il risultato dell’intervento correttivo del legislatore

volto a ripristinare la mediazione come passaggio obbligato per

dirimere alcuni tipi di controversie. In breve, dal 20 settembre, non si

potrà più andare direttamente dal giudice ordinario per tutte le

questioni civilistiche derivanti da: condominio, diritti reali, divisione,

successione, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di a-

ziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e

sanitaria e da diffamazione a mezzo stampa, contratti assicurativi

bancari e assicurativi. Per le liti bancarie e finanziarie sono alternativi

alla mediazione il ricorso alla conciliazione presso la camera Consob

e all’arbitro bancario finanziario presso la Banca d’Italia. Le materie

ammesse alla mediazione obbligatoria, non prevedono più il ri-

sarcimento dei danni stradali. Altre rilevanti novità riguardano gli

aspetti più prettamente procedurali a partire dalla riduzione del

termine massimo di durata che scende a 3 mesi (anziché 4) alla

previsione di una sanzione per chi non si presenta all'incontro con il

mediatore senza giustificato motivo.

Tra le fattispecie escluse dall’ambito di applicazione della me-

diazione si citano in particolare:

- i procedimenti di sfratto per morosità, licenza per finita locazione o

intimazione di sfratto per finita locazione sino al mutamento del rito

ex art. 667 cpc; - i procedimenti che hanno per oggetto la

reintegrazione o la manutenzione del possessi, fino alla pronuncia

dei provvedimenti reclamabili con cui è accolta o respinta la

domanda così come previsto dall’art. 703 cpc, comma 3.

In conclusione, tra le vicende civilistiche che dovranno d’ora in poi

necessariamente seguire la via della mediazione figurano:

- la "locazione" e quindi tutte le controversie relative a risarcimento

danni derivanti da contratto di locazione, a questioni attinenti le spese

e gli oneri accessori o alle interpretazioni del contratto;

- le questioni condominiali ad es. sulle parti comuni, sulla morosità dei

condomini, sul regolamento;

- le questioni relative al diritto di proprietà, superficie, usufrutto (es.

servitù, regolamento di confini, usucapione) comprese, in teoria, anche

le cause aventi ad oggetto contratti traslativi di tal diritti, nonché aventi

ad oggetto la loro nullità, annullamento o risoluzione.

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ck no

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Page 32: Edilizia 6 2013

EDILIZIA PIACENTINA32

Non decolla la certificazionedei crediti delle impreseE' uno dei risultati del monitoraggio Ance sulla direttiva Ue sui

ritardati pagamenti, presentato al vicepresidente della Commissione

Ue Tajani, in cui si chiede certificazione automatica dei crediti e

introduzione di sanzioni. A quasi due anni dalla loro introduzione, le

misure in materia di certificazione dei crediti della Pubblica Am-

ministrazione, varate dal Governo al fine di favorire lo smobilizzo di

questi crediti presso istituti finanziari e la compensazione con somme

iscritte a ruolo, sono ancora in fase di rodaggio.

L’assenza di sanzione nei confronti dei soggetti responsabili della

certificazione in caso di ritardato rilascio rappresenta un forte limite

all’efficacia delle misure adottate. Un altro elemento di criticità è

rappresentato dal fatto che la procedura di certificazione non viene

effettuata automaticamente dagli enti inadempienti ma su richiesta

delle imprese creditrici, facendo quindi gravare sugli operatori

ulteriori costi dovuti all’inadempienza delle amministrazioni pub-

bliche.

Inoltre, si registrano ritardi nell’operatività della procedura te-

lematica di utilizzo delle certificazioni da parte delle imprese per

operazioni di smobilizzo crediti presso gli istituti finanziari. In assenza

di tale operatività, l’utilizzo di certificati cartacei trasforma la

procedura in un vero e proprio “percorso ad ostacoli” per le imprese.

Per superare queste criticità appare opportuno prevedere una

certificazione automatica dei debiti per favorire lo smobilizzo in

banca e la compensazione con le imposte, oltre che verificare

l’applicazione della direttiva europea sui pagamenti.

Pagamenti PA: 4 miliardidi euro pagati alle aziendedi costruzioniIl Piano di pagamento dei debiti pregressi della P.A. continua a

funzionare e rappresenta una manovra importante che sta con-

tribuendo a migliorare le prospettive di ripresa dell’economia

nazionale. Nel settore delle costruzioni, 4 dei 7,5 miliardi di euro

previsti dal piano sono già stati pagati alle imprese del settore (45%

al Nord, 30% al Centro e 25% a Sud). Le misure adottate, così come

la tempistica di attuazione -secondo le stime del MEF, 11,3 miliardi

pagati in 3 mesi e mezzo, un ritmo simile a quello delle misure

adottate in Spagna nel 2012-, testimoniano un cambio di approccio

importante sulla questione dei pagamenti. Occorre proseguire in

questa direzione e approvare, già nell’ambito della legge di stabilità,

misure in grado di offrire una soluzione definitiva al problema: un

piano di pagamenti di tutti i debiti pregressi della P.A. –si stima che

12 miliardi di euro di crediti delle imprese di costruzioni sono ancora

senza una soluzione- e la riforma del Patto di stabilità interno.

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EDILIZIA PIACENTINA 33

Le prossime scadenze fiscaliLe prossime scadenze fiscali16 Ottobre 2013 -Mercoledì

Imposte e contributi

Ultimo giorno per il versamento daparte del condominio delle ritenute fi-scali e dei contributi previdenziali eassistenziali relativi a dipendenti, la-voratori autonomi nonché a contratti diappalto, con riferimento al mese disettembre 2013.

Addizionali Irpef

Ultimo giorno per il versamento daparte del condominio della rata delleaddizionali regionale e comunale all’Ir -pef trattenute ai dipendenti sulle com-petenze di settembre 2013 a seguitodelle operazioni di conguaglio di fineanno nonché per il versamento della

rata dell’acconto dell’addizionale co-munale all’Irpef 2013 trattenuta ai di-pendenti sulle competenze di settem-bre 2013; ultimo giorno, inoltre, per ilversamento in unica soluzione delle pre-dette addizionali trattenute, sempresulle competenze di settembre 2013, a

seguito di cessazione del rapporto dilavoro.

31 Ottobre 2013 -Giovedì

Tosap e Cosap -Versamento rata

Ultimo giorno per il versamento dellaquarta rata (se l’importo complessiva-mente dovuto è superiore a 258,23euro) della tassa occupazione spazi earee pubbliche.Per gli adempimenti relativi al canoneper l’occupazione di spazi e aree pub-bliche (Cosap), dovuto nei Comuni chel’hanno istituito in sostituzione dellaTosap, si rinvia alle relative disposizionilocali.

18 Novembre 2013 -Lunedì

Imposte e contributi

Ultimo giorno per il versamento daparte del condominio delle ritenute fi-scali e dei contributi previdenziali eassistenziali relativi a dipendenti, la-voratori autonomi nonché a contratti diappalto, con riferimento al mese diottobre 2013.

Addizionali Irpef

Ultimo giorno per il versamento daparte del condominio della rata delleaddizionali regionale e comunale all’Ir -pef trattenute ai dipendenti sulle com-petenze di ottobre 2013 a seguito delleoperazioni di conguaglio di fine annononché per il versamento della ratadell’acconto dell’addizionale comunaleall’Irpef 2013 trattenuta ai dipendentisulle competenze di ottobre 2013; ul-timo giorno, inoltre, per il versamentoin unica soluzione delle predette ad-dizionali trattenute, sempre sulle com-petenze di ottobre 2013, a seguito dicessazione del rapporto di lavoro.

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