Edilizia 6 2013
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EDILIZIA PIACENTINA 1
EDILIZIA PIACENTINA2
EDILIZIA PIACENTINA 3
Direttore responsabileGiuseppe De Petro
Direzione e RedazioneVia XXIV Maggio, 4 - Piacenza
Tel. 0523.458174 - Fax 0523.754369E-mail: [email protected]
PubblicitàVia XXIV Maggio, 4 - Piacenza
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StampaCSQ - Brescia
RegistrazioneTribunale di Piacenza n. 545 del 31/07/2000
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ultime notizie
Ance news pagina 5
i nostri servizi
Buzzetti: per la ripresa piano di opere e stabilità pagina 9Costruzioni, è ancora crisi anche nel Piacentino pagina 11Ordine degli Architetti, Baracchi nuovo presidente pagina 13Maxicoop costruzioni, Salotti: “Direzione giusta” pagina 14Saie, edilizia “smart” per uscire dalla crisi pagina 16Successo per Cersaie 2013: cresce la presenza estera pagina 21“Scuola Edile, formazione di qualità e prevenzione” pagina 23Summer School, a Piacenza pedalano nuove potenzialità pagina 24
Immobiliare, trend nero: compravendite in picchiata pagina 27
dall’esterno
Mimik System, soluzione innovativa pagina 29Rigenerazione urbana, occorre semplificare pagina 30
rubriche
Agenda pagina 6Block Notes pagina 31Le scadenze di Confedilizia pagina 33
Edilizia n.6 Agosto-Settembre
L’articolo di apertura di questo numero diEdilizia Piacentina è dedicato al Saie 2013,il Salone dell’innovazione edilizia (dal 16 al19 ottobre), che torna in veste rinnovatanei padiglioni di Bologna Fiere, incontemporanea con Smart City Exhibition,la manifestazione dedicata alle cittàintelligenti. Saie vuole porre il tema delrilancio di una nuova grande politica perl’edilizia come parte fondamentale di unastrategia economica e industriale disviluppo del Paese.
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Casa, mercato ancora debolema il clima è cambiato
“I dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate, che testimoniano un
mercato ancora in crisi, seppur con una lieve riduzione della in-
tensità della caduta, dimostrano che l’azione che il Governo ha
intrapreso è più che mai opportuna e necessaria per ripristinare
il clima di fiducia nel settore e per individuare quelle misure u-
tili per la ripresa”. Questo è il commento del Presidente dell’An -
ce, Paolo Buzzetti, sui nuovi dati sulle compravendite che mo-
strano un rallentamento della caduta del mercato immobiliare.
“Non è perciò il momento delle divisioni e degli scontri ideolo-
gici”sostiene Buzzetti, “dobbiamo proseguire uniti sulla strada
imboccata dal Governo con gli ultimi provvedimenti adottati e
sostenere l’edilizia che rappresenta uno dei principali motori
della crescita”. Inoltre, secondo il Presidente dei costruttori,
“non è possibile sottostare a allarmi-
smi e diktat preventivi di matrice eu-
ropea ancorati al mero rispetto dei
conti quando invece è la ripresa
dell’occupazione e quella del mercato
interno l’unico obiettivo che l’Italia
deve perseguire con convinzione e
senza tentennamenti”.
Le nostre stime, infatti, evidenziano
che già con i decreti fare e casa e con un
pacchetto di misure da approvare nel-
la prossima legge di stabilità si potrà
generare un aumento del giro d’affari
di 48 miliardi e 250 mila posti di lavo-
ro. “Risultati che potremo cogliere -
conclude Buzzetti - se si proseguirà con il pagamento delle im-
prese e se già nella prossima legge di stabilità ci sarà un adegua-
to piano di finanziamento per le infrastrutture che possono e de-
vono poter essere escluse dal patto di stabilità e se occorre an-
che dal vincolo del deficit al 3%: a cominciare da scuole e messa
in sicurezza del territorio”.
Sicurezza e riqualificazione degli edificiscolastici priorità del Paese
Si è svolta il 18 settembre scorso l’audizione dell’ANCE presso
la Commissione Cultura della Camera dei Deputati, nell’ambi -
to dell’Indagine conoscitiva sulla situazione dell’edilizia scola-
stica in Italia. Il Presidente dell'ANCE, Ing. Paolo Buzzetti, che
ha guidato la delegazione associativa, ha ricordato, in premes-
sa, i dati evidenziati da un recente Rapporto Ance-Cresme sulla
situazione degli edifici strategici nazionali, da cui emerge una
situazione di grave emergenza. Secondo lo studio, infatti, oltre
24 mila scuole si trovano in aree a elevato rischio sismico e circa
6.250 sorgono in aree a forte rischio idrogeologico. Al riguardo,
ha rilevato come tale situazione sia il risultato della mancanza di
una politica di manutenzione del Paese e del progressivo disim-
pegno dello Stato nella realizzazione di interventi, come quelli
di messa in sicurezza delle scuole e di mitigazione del rischio i-
drogeologico, in grado di garantire la qualità della vita dei cit-
tadini. Alla pesante riduzione delle risorse da destinare alla si-
curezza degli edifici scolastici si è affiancata, inoltre, la scarsa
capacità di attuazione dei programmi finanziati, che, peraltro,
risultano frammentati e incoerenti tra loro. Ad oggi, infatti, lo
Stato ha previsto diversi programmi di investimento per la ri-
qualificazione degli edifici scolastici, che prevedono 8 diverse
fonti di finanziamento e 12 procedure attuative.
Inoltre, secondo le stime Ance, molte risorse rimangono ancora
da attivare: circa 1,2 dei 2,3 miliardi di euro - il 53% - stanziati tra
il 2004 ed il 2012, ai quali si aggiungo-
no 1,3 miliardi stanziati nel corso del
2013 (450 milioni di euro nel DL Fare e
850 milioni di euro nel DL Istruzione),
non sono stati, infatti, ancora impe-
gnati.
Alla luce di tale quadro, il Presidente
ha, quindi, evidenziato la necessità di
intervenire in una logica complessiva,
considerando allo stesso tempo: la si-
curezza, innanzitutto antisismica e i-
drogeologica, degli edifici; la sosteni-
bilità ambientale, con particolare at-
tenzione ai consumi energetici; la ra-
zionalizzazione dell'infrastruttura
scolastica; la piena rispondenza delle strutture alle nuove esi-
genze didattiche e ad una nuova concezione degli spazi per l’ap -
prendimento.
Riguardo alla prosecuzione dei programmi ed interventi già de-
finiti, ha, altresì, rilevato la necessità di avviare un piano con tre
grandi filoni di intervento: la costruzione di nuove scuole, in so-
stituzione di quelle obsolete, stimate in circa 15.000 unità (un
terzo del patrimonio esistente); la messa in sicurezza degli edi-
fici esistenti; la riqualificazione energetica e gli adeguamenti
funzionali degli edifici esistenti.
A tale proposito ha, inoltre, evidenziato l’importanza della co-
stituzione del Fondo Unico per l’Edilizia scolastica, che andrà a-
deguatamente finanziato e all’interno del quale andrebbero
create tre sezioni relative ai ciascuno dei tre filoni di intervento.
Cosi come un ulteriore contributo all’attuazione del piano do-
vrebbe provenire, inoltre, dal Partenariato Pubblico Privato,
nella misura in cui i nuovi poli scolastici possano diventare ca-
talizzatori di processi diffusi di riqualificazione urbana.
ultim
e no
tizie
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Concorsi
ECO_LUOGHI, Progettidi Rigenerazione UrbanaConcorso promosso daMecenate 90, Unioncameree il Ministero dell’Ambiente
L’associazione Mecenate 90, Unioncameree il Ministero dell’Ambiente, in colla-borazione con il Consiglio Nazionale degliArchitetti, promuovono il concorso E-CO_LUOGHI – Progetti di RigenerazioneUrbana Sostenibile, allo scopo di stimolarela riqualificazione architettonica e am-bientale delle città e dei territori italiani.Il bando richiede progetti nell’ambito del-la riqualificazione architettonica e fun-zionale di spazi urbani e di recupero diaree industriali e territoriali dismesse, ab-bandonate e comunque da riconvertire oriqualificare. I progetti dovranno preve-dere il ricorso alle tecnologie della so-
stenibilità e del risparmio energetico econtribuire alla riduzione del consumo disuolo. Gli Architetti e gli Ingegneri seniordovranno presentare curricula che atte-stino l’esperienza di ricerca e operativasulla ideazione, progettazione e/o rea-lizzazione di progetti di riqualificazionearchitettonica di spazi urbani e/o di re-cupero di aree dismesse. Gli Architetti e gli
Ingegneri junior under 35 dovranno pre-sentare curricula che attestino la propriaesperienza e un concept del progetto diriqualificazione architettonica di spazi ur-bani o di recupero di aree dismesse. I primitre progetti selezionati riceveranno unpremio in denaro di 5.000 euro ciascuno.Scadenza consegna elobarati il 4 novem-bre 2013. Info: www.mecenate90.it
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Eventi
Edilportale presentaLivingboxA Made Expo il prototipo diunità modulare, trasportabile esostenibile
È modulare, prefabbricata, trasportabile,riciclabile e vanta la certificazione MAKEIT SUSTAINABLE. Si tratta di “Livingbox”,la Smart House progettata e realizzata daEdilportale su concept dell’Università diTrento. Il prototipo energeticamente ef-ficiente è stao presentato in anteprimaassoluta a Smart Village 2013 – la Mo-stra-Convegno su architettura sostenibileed efficienza energetica organizzata daEdilportale e Made, in collaborazione conAgorà, nell’ambito di Made Expo, svoltosia Milano dal 2 al 5 ottobre scorso.Con Livingbox l’unità residenziale pre-fabbricata unisce architettura e design inuno spazio funzionale limitato ma curatoin ogni minimo dettaglio, dalla strutturaagli impianti e all’arredo.La soluzione progettuale di riferimento èun’unità modulare prefabbricata, delledimensioni massime di un container, damontare come unità singola o comeaggregazione di più blocchi. La flessibilitàè uno dei principali requisiti di Livingbox.Il modulo abitativo presenta un impiantoversatile che consente una destinazioned’uso sia residenziale che ricettiva. Nelprimo caso si tratta di una abitazione dai45 agli 80 metri quadrati, dotata diblocco fisso per cucina-bagno e di unasuperficie polifunzionale modificabile. Inalternativa può essere organizzato comecamera d’albergo, munito di accesso di4,5 metri quadrati, camera di 18 metriquadrati, bagno con antibagno e spaziopolifunzionale. La sovrapposizione ol’abbinamento di più moduli può dareorigine anche ad una struttura residen-ziale o ricettiva pluripiano. Disegnato dadue gusci accoppiabili, ciascuno dall’in -gombro di 2,5 x 10 metri, Livingbox èagevolmente trasportabile a mezzo di unautoarticolato. I tempi di realizzazionedel modulo sono stati minimizzati e ca-
librati in un’ottica di sostenibilità e bio-compatibilità, ricorrendo in misura ri-dotta ad energia esterna per l’assem -blaggio del modulo che avviene quasicompletamente a secco. Livingbox è i-noltre concepito per essere riciclabile edenergeticamente efficiente. Info:www.edilportale.com
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Curiosità
Social housing: riflessionie nuove sfide in FranciaSpunti per nuove praticheprogettuali
Recentemente la produzione di pro-getti di social housing in Francia è cre-sciuta in maniera evidente, presentandoun ventaglio di proposte architetto-niche e riflessioni su nuove strategie perrispondere all'esigenza abitativa di me-dio/grandi centri abitati.Dopo il boom nel 2000 delle periferie diMadrid e Barcellona, che hanno fo-calizzato sulla Spagna il dibattito sullarealizzazione di edilizia popolare a bas-so costo, ora la palla passa alla Francia.Tra i progetti che nell'ultimo anno sisono distinti, ed hanno risolto in ma-niera sapiente problematiche che vannodalla sostenibilità al recupero di quar-
tieri periferici dimenticati, citiamo Squa-re Vitruve di Atelier Du Pont a Parigi cherecupera una struttura esistente costrui-ta tra gli anni '70 - '80.Il Major Urban Renovation Project delquartiere di Saint- Blaise prevede il rin-novo di questa area popolare di Parigiintervenendo, non solo sugli edifici e-
sistenti, ma creando nuove infrastrut-ture come la tramway che costeggia ilcomplesso.L'intervento su questa struttura, ospi-tante 56 alloggi destinati a social hou-sing, consiste nel ridisegno dell'invo-lucro esterno, che come negli altri pro-getti, riveste un ruolo chiave, non solocome scelta formale, quanto più peraffermare l'identità del luogo e man-tenere il dialogo con il quartiere.Una struttura in acciaio sostiene unaserie di balconi sulla facciata principale efunziona da maglia di appoggio per i
brise soleil.La struttura frangisole permette inoltredi migliorare le prestazioni energetichedell'edificio, rispettando quanto pre-visto dalla regolamentazione del ParisCity Council’s Climate Plan.
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analisi
U n incentivo a continuare sulla
nuova rotta di politica economi-
ca intrapresa dal Governo arriva
dall’ampio editoriale a firma del presiden-
te dell’Ance, Paolo Buzzetti, pubblicato
sulle pagine del Sole 24 Ore di sabato 14
settembre.
Negli ultimi provvedimenti in materia di
casa e opere pubbliche Buzzetti intravede
prime misure concrete capaci di ridare
slancio a un settore in grave difficoltà e ag-
ganciare la ripresa dell’economia. E’ fon -
damentale quindi, secondo il presidente
dei costruttori, insistere con grande impe-
gno su questa strada. Ma occorre l’impe -
gno di tutti, a cominciare dalla politica e
dalle istituzioni a cui gli imprenditori chie-
dono stabilità e continuità d’azione.
Le cose da fare, infatti, sono ancora molte,
a cominciare da un coraggioso piano di in-
vestimenti in infrastrutture che portereb-
be alla crescita del 3 % del pil e consenti-
rebbe di fare cose necessarie per il Paese
come la messa in sicurezza di scuole, terri-
torio ed edifici pubblici. Una terapia d’ur -
to per l’ammodernamento e l’efficienta -
mento del Paese che garantirebbe in bre-
ve tempo la ripresa del mercato e dell’oc -
cupazione.
Pubblichiamo di seguito l’editoriale del
presidente Ance.
La portata dei provvedimenti del Governo in
materia di casa e lavori pubblici è destinata a
lasciare il segno. Dopo anni di sacrifici e re-
strizioni, i decreti del fare e il piano casa sono
il segno di una rinnovata politica economica
che muove i primi passi concreti a favore del
mercato interno e della crescita. Sono primi
segnali che fanno guardare con un po' più di
fiducia alla possibilità per l'Italia di aggan-
ciare la timida ripresa che si fa strada in Eu-
ropa.
Il successo di queste operazioni che, come nel
caso della norma sui mutui, con Abi e grazie
alla Cassa depositi e prestiti su spunto del pro-
fessor Savona abbiamo contribuito a sugge-
rire al Governo, dipende in gran parte dallo
sforzo comune di trovare soluzioni che ri-
spondano a una domanda economica e un'e-
sigenza sociale. Sostenere le imprese e punta-
re sull'edilizia significa invertire una rotta
che andava diretta contro gli scogli, portando
migliaia di aziende sane alla chiusura (circa
12 mila dall'inizio della crisi nel settore) e a
una disoccupazione record che ha messo in se-
ria difficoltà un comparto fondamentale e il
tessuto sociale del Paese. L'impoverimento
delle famiglie, l'assenza di prospettive per i
giovani, il dramma di chi ha perso il lavoro
sono realtà che bruciano e con le quali dob-
biamo fare i conti. Siamo convinti che non si
Il presidente Ance invoca una terapia d’urto
Buzzetti: per la ripresapiano di opere e stabilità
EDILIZIA PIACENTINA10
possa che procedere ancora più spediti sulla
via per la crescita. I prossimi provvedimenti,
a cominciare dalla legge di stabilità, saranno
il nostro banco di prova.
In occasione della nostra Assemblea naziona-
le a metà luglio abbiamo avanzato la propo-
sta shock di un Piano Marshall per l'ammo-
dernamento e l'efficientamento del Paese. Si
tratta di una terapia d'urto che garantirebbe
in breve tempo la ripresa del mercato interno
e dell'occupazione. Basterebbe tornare a in-
vestire in infrastrutture allo stesso livello del
2004 per liberare in 5 anni risorse per 70 mi-
liardi. Assieme al professor Baldassarri ab-
biamo calcolato che un simile intervento pro-
durrebbe un aumento del Pil di oltre il 3% e
una crescita dell'occupazione di circa 500 mi-
la unità solo nel settore dell'edilizia, senza
contare l'indotto. Il tutto, conti alla mano,
senza sforare il tetto del 3% del rapporto de-
ficit/pil.
Le cose da fare non mancano. Lo stato di ab-
bandono e degrado delle scuole nelle quali in
questi giorni i nostri figli iniziano un nuovo
anno scolastico sono sotto gli occhi di tutti. Ci
prepariamo inermi ad affrontare un nuovo
autunno e un nuovo inverno senza che sia
stato messo in atto quel piano di messa in si-
curezza del nostro territorio che a ogni allu-
vione, ogni frana e ogni terremoto è invocato
ma che poi non si realizza mai. E che dire delle
nostre affollate città, che necessiterebbero di
un vasto programma di manutenzione e di ri-
qualificazione, soprattutto in chiave energe-
tica degli edifici, e che invece si trovano ad af-
frontare la cronica mancanza di fondi, con
un patto di stabilità che strangola anche i Co-
muni virtuosi impedendogli di pagare le im-
prese e tagliando servizi ai cittadini. Per non
parlare, infine, dell'arretratezza del sistema
infrastrutturale che ci vede fanalino di coda
in Europa per l'assenza di efficienti collega-
menti con le grandi arterie transnazionali.
Non serve la bacchetta magica per realizzare
tutto ciò, ma un coraggioso piano di investi-
menti pubblici che manca ormai da oltre 30
anni e che non può più essere rinviato. Uno
slancio essenziale per far ripartire l'econo-
mia e per avviare quelle riforme, a comincia-
re dalla pubblica amministrazione, che per
poter funzionare hanno bisogno di uno stato
forte e in salute.
Sono obiettivi importanti quelli a cui miria-
mo ma che siamo certi sapremo raggiungere,
a patto che ognuno faccia la sua parte, a co-
minciare dalle istituzioni e dalla politica a
cui spetta il compito di trovare le soluzioni
più opportune, con grande buon senso ed e-
quilibrio garantendo continuità di azione e
stabilità. Dal canto nostro, siamo pronti con
le nostre imprese, i nostri dipendenti, i nostri
operai e le nostre famiglie a raccogliere le
prossime sfide con tutto l'impegno e la serietà
necessari per far tornare grande il nostro Pae-
se.
EDILIZIA PIACENTINA 11
generale aggiunto di Filca-Cisl Piacen-
za/Parma - visitare i cantieri di Piacenza e
provincia ispira soprattutto un senso di
desolazione. Pochi sono in attività, e molti
di quelli che ancora sembrano aperti sono
in realtà fermi da tempo, spesso da anni:
non si costruisce quasi nulla di nuovo, c’è
qualche segnale positivo solo sul fronte
delle ristrutturazioni.
Nei pochi cantieri aperti, poi, è frequente
riscontrare una “invasione” di “non di-
pendenti”, con qualifiche e contratti che
meriterebbero uno sguardo molto più at-
tento”.
In che senso?
“Un conto è chi “nasce” artigiano, lo è da
sempre e si muove sul mercato in base alle
sue caratteristiche, un altro conto sono i
tanti “falsi artigiani”costretti, pur di lavo-
rare almeno saltuariamente, ad aprire u-
na partita Iva e ad accettare condizioni di
lavoro precarie e, spesso, di dubbia sicu-
rezza”.
Altro tasto dolente, questo. “Il numero di
incidenti mortali o di feriti gravi è calato,
T ra ottobre 2012 e luglio 2013 il
comparto edile piacentino è stato
segnato dall’ennesimo scossone
negativo.
Lo confermano i freddi ma esplicativi nu-
meri, un altro schiaffo della crisi alla real-
tà locale: nei pochi mesi tra l’autunno del-
lo scorso anno e l’inizio dell’estate appena
conclusa, infatti, si registrano circa 90 im-
prese edili attive in meno e una contrazio-
ne di oltre 400 unità nel numero di addetti.
A queste allarmanti cifre si sommano i da-
ti Inps - in questo caso generali - relativi ai
primi sei mesi del 2013 a Piacenza: sono
state complessivamente autorizzate
3.339.504 ore di cassa integrazione, delle
quali 1.010.488 per interventi ordinari e
1.270.076 per interventi straordinari,
mentre le ore autorizzate per la cassa inte-
grazione in deroga sono state 1.058.940.
A interessare più da vicino il settore
dell’edilizia è l’analisi della distribuzione
delle ore complessive di cassa integrazio-
ne: se per l’industria metalmeccanica le o-
re autorizzate sono state ben 1,3 milioni
(pari al 41% del totale), a risentire pesan-
temente di una congiuntura “nera”ormai
lunghissima sono stati proprio l’edilizia e
il commercio, con oltre mezzo milione di o-
re approvate, nonchè l’industria della tra-
sformazione di minerali non metalliferi
(quasi 351mila ore).
”In questo momento - spiega Mario Paolo
Carrera (nella foto a pagina 12), segretario
Spiragli positivi solo dalle ristrutturazioni
Costruzioni, è ancora crisianche nel Piacentino
andrea dossena
occu
pazio
ne
EDILIZIA PIACENTINA12
questo è vero, ma non bisogna lasciarsi in-
gannare da questo. Il dato va infatti messo
in relazione con il minor numero di addetti
e di ore lavorate, ma bisogna anche consi-
derare che tra chi non è dipendente spesso
nemmeno denuncia infortuni non gravi.
La crisi, poi, ha inciso pesantemente an-
che sugli investimenti per la sicurezza,
considerata dalle aziende meno virtuose
soltanto come un costo o un passivo, per
cui la situazione è molto meno rosea di
quello che una lettura superficiale po-
trebbe suggerire”.
Più immediata è la lettura della difficoltà
dell’accesso al credito delle imprese edi-
li.
“In questo momento le banche considera-
no la quasi totalità delle imprese edili co-
me non affidabili, e gli istituti di credito
non sostengono nemmeno le imprese che
hanno proprietà: una situazione da un lato
spiegabile, ma dall’altro ingiustificabile
considerando i ricchi aiuti che proprio le
banche hanno ricevuto dallo Stato tramite
la Banca Centrale, aiuti che invece di esse-
re immessi sul mercato per sostenere la ri-
presa hanno spesso fatto una fine ben di-
versa”.
Spiragli di speranza?
“Solo in caso di azioni decise e immediate
da parte del Governo. Certo resta difficile
pensare a svolte positive finchè non parti-
rà la da noi auspicata ‘Patente a punti’, che
dovrebbe certificare l’affidabilità delle a-
ziende del settore, e finchè sarà troppo fa-
cile improvvisarsi impresari edili senza
magari nemmeno essere mai stati murato-
ri”.
EDILIZIA PIACENTINA 13
G iuseppe Baracchi è il nuovo presiden-
te dell’Ordine degli Architetti di Pia-
cenza: si chiude dunque la lunga sta-
gione di Benito Dodi e si apre un capitolo nuovo.
A scegliere Baracchi è stato il nuovo consiglio
direttivo che, il 24 settembre scorso, ha anche
attribuito le seguenti altre cariche per il man-
dato 2013/2017: sono stati eletti Filippo Armani
(vice presidente), Laura Gazzola (tesoriere),
Matteo Faroldi (segretario), e i consiglieri Be-
nito Dodi, Silvia Cipelli, Mario Curtoni, Enrico
de Benedetti, Adriana Fantini, Roberto Paga-
ni, Francesco Ravera (quest’ultimo consigliere
architetto iunior). Ricco di esperienze il curri-
culum di Baracchi: laureatosi nel 1986 in Archi-
tettura presso il Politecnico di Milano con tesi
su “Restauro e Recupero funzionale della
Chiesa di San Cristoforo in Piacenza”, è iscritto
all’Ordine degli Architetti di Piacenza dal gen-
naio ‘87. Nello stesso anno apre il proprio Stu-
dio di Architettura, e tra ‘87 e ‘89 è componente
della Commissione Arredo Urbano presso l’Or -
dine. Tra il ‘90 ed il ‘94 è componente (rappre-
sentante supplente) della Commissione Tecni-
ca presso IACP (oggi ACER) di Piacenza. Tra
‘87 e ‘90 progetta case unifamiliari ed interni.
Tra ‘91 e 2009 realizza numerosi progetti di ca-
rattere pubblico e privato. Nel 2001 partecipa
al corso master in “Programmazione, progetta-
zione e gestione degli stadi per il calcio”presso
Politecnico di Milano e CNR. Tra 2004 e 2007 è
componente della Commissione Qualità per il
Comune di Pontedell’Olio, e dal 2007 al 2013
della Commissione Qualità Architettonica per
il Comune di Piacenza. Nel 2008 apre lo studio
in forma professionale individuale che ha oggi
sede in via Campagna 38/a a Piacenza. Tra 2009
e 2013 è Componente del Consiglio dell’Ordine
degli Architetti della Provincia di Piacenza co-
me tesoriere. Nel 2011 partecipa al Master di II
livello presso l’Università La Sapienza di Roma
e Coni Servizi in collaborazione con Istituto
Credito Sportivo e Comune di Roma, riguar-
dante la “Progettazione architettonica di im-
pianti sportivi”: dagli studi di fattibilità, alla
progettazione esecutiva e direzione lavori, pas-
sando per il project financing. Borsa di studio
dal Comune di Roma. Inoltre è progettista per
la parte architettonica del parcheggio interra-
to di Piazza Cittadella in Piacenza, oltre che
della proposta di riqualificazione di piazza. E ’
relatore in convegni riguardanti interventi di
impiantistica sportiva e riqualificazione urba-
na (come l’impianto sportivo può diventare og-
getto di Pianificazione e Riqualificazione Ur-
banistica). Ha visto pubblicate sue opere sulla
rivista di settore TSPORT. Sviluppa idee pro-
gettuali per il recupero di aree dismesse da ri-
qualificarsi in strutture sportive, centri com-
merciali diffusi o strutture culturali, residenza
in social housing, verde organizzato e pubblico.
Esegue progetti preliminari di importanti par-
chi acquatici (non realizzati) a Conversano
(BA), Val di Chiana (AR), Lograto (BS), oltre ad
alte strutture sportive in Piacenza e provincie
confinanti, e progetti per la riqualificazione de-
gli stadi di Chiavari, Rapallo, Pero. Partecipa a
convegni di aggiornamento, giornate di studio
ed approfondimenti riguardanti la program-
mazione, la progettazione, la gestione, la ricer-
ca di finanza (project financing) per la realizza-
zione di strutture dedicate allo sport e alle
strutture pubbliche. Realizza il Centro sporti-
vo “Gaudino” a Piacenza, oltre ai progetti in
prima e seconda stesura per l’ipotesi dello sta-
dio Libertas in Via Molinari a Piacenza, e suc-
cessivamente in località Le Mose sempre per
1500/2000 spettatori. Viaggi studio ed aggior-
namento in Danimarca, Austria, Francia, In-
ghilterra (Liverpool, Manchester, Sheffield,
Londra) per visitare dall’interno gli impianti s-
Sportivi per le Olimpiadi di Londra 2012, oltre
a strutture sportive di base (palestre) sia pub-
bliche che private oltre a stadi per calcio,rug-
by, cricket, piscine ed acquatic center, struttu-
re commerciali integrate, recupero edilizio di
aree dismesse, riqualificazione urbana, edili-
zia residenziale.
Svolta a Piacenza: si chiude l’era-Dodi
Ordine degli Architetti,Baracchi nuovo presidente
Nella foto il nuovo presidente
dell’Ordine dell’Ordine
degli Architetti della provincia
di Piacenza, Giuseppe Baracchi,
a Old Trafford a Manchester
andrea dossena
pro
fession
i
EDILIZIA PIACENTINA14
“ E’la strada giusta”. Il numero uno
di Indacoo, Fabio Salotti, promuo-
ve la “rivoluzione” con cui Lega-
coop nazionale intende concentrare le
315 cooperative di costruzione che ad es-
sa fanno capo per creare due o tre “colos -
si” in grado di superare la crisi e di guar-
dare all’estero, dove si punterà soprat-
tutto sulla realizzazione di infrastruttu-
re.
A guidare il complesso iter decisionale
che porterà all’obiettivo finale saranno,
oltre ai vertici di Legacoop, due big come
Massimo Matteucci (alla guida di Cmc
Ravenna, presente con successo all’este -
ro da decenni) e Piero Collina (presidente
del Consorzio delle cooperative di costru-
zioni): prima mossa sarà sottoporre il pia-
no di fattibilità ai 4.500 cooperatori (su ol-
tre10mila soci lavoratori) chiamati a dire
la loro, e le realtà piacentine a poter esse-
re interessate sono Indacoo (nata dalla fu-
sione tra Piacenza 74 e Coop Valdarda) e
Ceap.
“Con il coinvolgimento dei soci e una vol-
ta ottenuto il consenso delle singole coo-
perative, il processo consentirà – spiega
Salotti – di spingere sull’internazionaliz -
zazione: sul mercato estero i piccoli, da so-
li, non possono farcela. Più che di fusione
- precisa Salotti riferendosi all’articolo
con cui l’Espresso, per primo, ha illustrato
il progetto al via - si tratta di sviluppare,
anche alla luce delle nuove normative,
gruppi cooperativi e reti di impresa tra le
realtà esistenti: una risposta moderna al-
la crisi, che –oltre ai tanti lati negativi –ha
almeno il lato positivo di spingere a “salti
in avanti” indispensabili”.
La crisi si è rivelata molto più dura del
previsto, ma a livello locale avevano co-
munque già visto giusto Piacenza 74 e
Coop Valdarda che nel 2005 hanno creato
un gruppo cooperativo e nel 2010 si sono
fuse in Indacoo: “Anche se su scala nazio-
nale –chiosa Salotti –non siamo noi a “da -
re le carte”, perchè è compito delle impre-
se di più grandi dimensioni, di questo im-
portante cambiamento vogliamo essere
protagonisti, agganciandoci a realtà mag-
giori e in crescita. Perchè tutto vada bene
occorrerà toccare i tasti giusti. Come in u-
na grande orchestra servirà un buon di-
rettore, e a livello nazionale Legacoop
schiererà alcuni tra i suoi uomini migliori,
ma poi ciascuno dovrà far bene la sua par-
te e non a caso ci saranno presidii territo-
riali ancorati a territorio e radici: Indacoo
è pronta a farlo dando risposte avanzate
Legacoop, da 315 imprese a pochi colossi
Maxicoop costruzioni,Salotti: “Direzione giusta”
andrea dossena
Fabio Salotti, presidente di Indacoo
pro
spet
tive
EDILIZIA PIACENTINA 15
sul territorio, a partire dall’housing socia-
le la cui domanda è prevedibilmente in
crescita”.
Il processo di concentrazione e di “rete”
non sarà istantaneo, ma ha già un signifi-
cativo pendant a livello regionale: “In an-
ticipo sull’abolizione delle Province – fa
notare Salotti – Legacoop Emilia Roma-
gna, che ha appena eletto il nuovo presi-
dente, si organizzerà in tre o quattro gran-
di “poli”: uno, con Reggio Emilia, Parma e
Piacenza, punterà sul Nord Ovest; uno, in-
torno a Ferrara, punterà sul Nord Est; uno
sarà legato alla città metropolitana di Bo-
logna; uno comprenderà la Romagna, con
base a Ravenna”.
Nella foto, Massimo Matteucci (CMC) Qui sopra, Piero Collina (CCC)
EDILIZIA PIACENTINA16
S aie, il Salone dell’innovazione edilizia
(a BolognaFiere dal 16 al 19 ottobre),
presenta da quest’anno una formula in-
novativa di piattaforma fieristica che la vedrà
svolgersi in contemporanea con Smart City E-
xhibition, la manifestazione dedicata alle città
intelligenti, organizzata da BolognaFiere in
collaborazione con Forum PA, ExpoTunnel e
Ambiente & Lavoro.
La situazione del settore non è facile , dall’i-
nizio della crisi sono stati persi 446.000 posti
di lavoro, il numero di concessioni edili si è ri-
dotto ad un quarto, le compravendite sono
dimezzate, i livelli di produzione sono regre-
diti a quelli di 40 anni fa. In questo contesto
Saie 2013 vuole porre il tema del rilancio di
una nuova grande politica per l’edilizia come
parte fondamentale di una strategia econo-
mica e industriale di sviluppo del Paese.
La sfida di Saie, giunta alla sua 49esima edi-
zione, si riassume nella formula ‘Better Buil-
ding & Smart Cities’: costruire meglio, in cit-
tà intelligenti. Il cambio di rotta del compar-
to edilizio, si richiama al piano lanciato dal
Presidente degli Stati Uniti Barack Obama
per il rinnovamento dell’industria edilizia e
la trasformazione degli edifici in chiave eco-
sostenibile) e si tradurrà durante Saie in
un’agenda fatta di contenuti e impegni pre-
cisi per tutti gli operatori del settore per il
programma di riqualificazione e innovazio-
ne di tutto il patrimonio italiano: abitativo,
infrastrutturale e di pubblica utilità.
L’impegno richiesto non deve solo liberare il
settore delle costruzioni dalla morsa della
crisi, ma preparare il nostro Paese ad affron-
tare con il dovuto anticipo la scadenza fissata
dalla Comunità Europea: entro il 31 dicem-
bre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione
dovranno essere a "energia quasi zero". Pre-
scrizioni chiare che l'Europa impone agli
Stati membri: fissare requisiti minimi di pre-
stazione energetica per gli edifici nuovi ed e-
sistenti, assicurare la certificazione energe-
tica e disciplinare i controlli sugli impianti di
climatizzazione. Puntare su efficienza e ge-
stione intelligente, in una logica che conside-
ri l’intero contesto urbano e non solo il singo-
lo edificio, è una delle declinazioni del co-
struire meglio per città intelligenti.
Saie affronta questa sfida rinnovando com-
pletamente la sua proposta di manifestazio-
ne non solo espositiva e rendendo perma-
nente il Forum per il nuovo Costruire lancia-
to già nel 2012.
Le aree di Saie 2013
Saie Costruire sicuro
È l’area in cui sono presenti i settori dei ma-
teriali da costruzione ad uso strutturale e le
tecnologie riguardanti gli argomenti connes-
si: la sismica, la geotecnica, la manutenzione
e il consolidamento.
Sono qui presenti con grandi spazi espositivi
e di informazione Federbeton,”, Federazio-
ne Confindustria Ceramica e Laterizi, Con-
paviper con cui è stato realizzato “Saie Pav
con le principali aziende di questi settori e
un’importante presenza di espositori della
filiera. Il tema della sismica sarà presente in
due spazi attigui: Sismo e Ricostruiamo L’E-
milia. Sempre all’interno di Costruire Sicuro
gli spazi di Saie Geotecnica&Geologia, dove
saranno organizzati, con il Consiglio Nazio-
nale dei Geologi e l’Associazione dei Geotec-
nici Italiani, eventi e convegni sulle temati-
che di maggiore attualità (come la messa in
sicurezza idrogeologica del territorio) e corsi
specialistici sulla geotecnica.
Nella piazza dedicata ai temi “Ristruttura -
zione e Consolidamento degli edifici”si svol-
Saie 2013 è in programma al
Quartiere Fieristico di Bologna da
mercoledì 16 a sabato 19 ottobre
2013: ore 9-18.
Info: www.saie.bolognafiere.it
even
ti
A BolognaFiere dal 16 al 19 ottobre
Saie, edilizia “smart”per uscire dalla crisi
EDILIZIA PIACENTINA 17
geranno workshop e seminari dedicati alle
tecniche di ristrutturazione e consolidamen-
to strutturale e non, con una grande attenzio-
ne agli aspetti applicativi.
Saie Costruire sostenibile
È l’area in cui sono presenti i settori dei ma-
teriali, le tecnologie e le soluzioni riguardan-
ti gli argomenti connessi: l’efficientamento
energetico, l’isolamento termico ed acusti-
co, la bioarchitettura.
Al centro dell’area c’è Green Habitat, il luo-
go di approfondimento delle tematiche del
costruire sostenibile organizzato da Norbert
Lantschner, consulente scientifico di Saie.
All’interno di Saie Green Habitat esporran-
no le imprese più note nel campo ‘green’pre -
senti al Saie 2013 con laboratori e dimostra-
zioni che permetteranno ai visitatori di ‘toc -
care con mano’le innovazioni e le modalità di
impiego dei nuovi materiali, capaci di rag-
giungere migliori livelli di efficienza energe-
tica e di ridurre gli sprechi di materiali e ri-
sorse.
Inoltre all’interno di ‘Costruire Sostenibile’
due grandi aree di settore: “Abitare doma-
ni”organizzata con il consorzio Lignius, i del-
le case in Legno che presenterà a Saie la più
grande esposizione italiana di case prefab-
bricate,
Saie Progettare innovativo
Saie vedrà anche in questa edizione Saie BIT
(Building Information Technology) che que-
stanno presenta la grande novità del nuovo
spazio Saie BIM tutto dedicato al BIM (Buil-
ding Information Modelling) con una grande
esposizione di strumenti tecnici e software
all’avanguardia per il progettare innovati-
vo.
I centri di Ricerca
Al Saie 2013 saranno presenti una ventina di
Centri di Ricerca nel campo dell’edilizia e
delle costruzioni operanti in tutta Italia, La-
boratori Universitari, CNR, ENEA, reti di
imprese.
I centri porteranno al SAIE oltre 40 aziende
leader nel settore con le quali hanno svolto
progetti di ricerca ed innovazione tecnologi-
ca nell’ultimo anno. Queste soluzioni tecno-
logiche, alcune delle quali da poco disponibi-
li sul mercato ed altre ancora in fase di spe-
rimentazione, rappresenteranno “il meglio”
di ciò che la ricerca nel campo delle costru-
zioni può fornire nel 2013. I prodotti svilup-
pati costituiranno una mostra di mock-up e
prototipi, le cui caratteristiche saranno illu-
strate dai ricercatori e dai tecnici delle azien-
de che accompagneranno i visitatori in un’i-
deale viaggio in quanto di più nuovo il mer-
cato è oggi in grado di offrire.
In contemporanea con SAIE
- Smart City Exhibition – La seconda edizio-
ne della manifestazione dedicata alle Smart
Cities e al loro sviluppo, organizzata da Bolo-
gna Fiere con ForumPA.
- Ambiente Lavoro – Mostra-Convegno che
tratta in modo approfondito, con sensibilità
e attenzione, tutti i temi connessi alla salute
e sicurezza nei luoghi di lavoro.
- Expotunnel - Salone Professionale delle
Tecnologie per il Sottosuolo, una nuova e-
sposizione totalmente dedicata al mondo del
tunnelling, della perforazione, dell’estrazio -
ne mineraria, delle costruzioni sotterranee e
della ricerca scientifica.
EDILIZIA PIACENTINA18
SAIE Green Habitat: know how e trasparenzaAl centro di Saie Costruire Sostenibile, ri-
torna per il secondo anno Saie Green Ha-
bitat: forte del successo ottenuto nella
scorsa edizione, sarà l’elemento qualifi-
cante dell'area della sostenibilità e di tut-
ta la manifestazione, grazie a una serie di
iniziative che caratterizzeranno tutto il
Saie, integrandosi con i temi del Costrui-
re sicuro e del Progettare innnovativo.
Norbert Lantschner, esperto di innova-
zione ambientale ed energetica, ideatore
di CasaClima e oggi Presidente della Fon-
dazione ClimAbita, cura lo spazio Saie
Green Habitat. In questo spazio vengono
coinvolte, in laboratori e dimostrazioni, le
imprese ‘green’ presenti a Saie 2013 per
permettere ai visitatori di scoprire come
progettare e come impiegare nuovi mate-
riali e tecnologie sostenibili, al fine di rag-
giungere i livelli di efficienza energetica
richiesti e ridurre, al contempo, gli spre-
chi di materiali e risorse.
A queste aziende verrà assegnato il rico-
noscimento Saie Green, perché la loro
presenza sia marcata ed evidente all’in -
terno della manifestazione. Green Habi-
tat collaborerà, inoltre, con i saloni e i la-
boratori tematici organizzati nell’area
del Costruire sostenibile: dal settore dei
Laterizi, organizzato con ANDIL, al setto-
re del Legno, in particolare sui temi delle
coperture e delle pareti esterne e inter-
ne.
L’economia verde deve diventare sempre
più un punto di forza dell’Italia. Partico-
larmente nell’edilizia, settore chiave
dell’economia nazionale, è necessario
realizzare una “nuova edilizia”, sicura ed
efficiente, in particolare con la ristruttu-
razione degli edifici esistenti, sostenendo
gli impegni finanziari delle famiglie e le
opportunità tecniche e progettuali facen-
do leva sulla forza del made in Italy, sulla
integrazione e sulla coesione tra la quali-
tà degli edifici, la tutela dell’ambiente e
la sostenibilità dei territori. In Italia solo
il 3,2% delle case è ‘green’, ma il trend è in
crescita.
I Laboratori Green Habitat
a) Involucro, cappotto termico, serra-
menti; b) Coperture, aperture tetto, pro-
duzione energia sulle coperture; c) Tecni-
ca degli impianti, VMC, domotica; d) Pa-
vimenti, solai, sistemi di riscaldamento e
raffreddamento
Le singole dimostrazioni degli show
Green Habitat saranno curate da un team
che presenta, modera e riprende le varie
fasi operative per proiettarle sugli scher-
mi televisivi predisposti al fine di permet-
tere a tutti i presenti di cogliere i dettagli
essenziali.
Le manifestazioni si ripeteranno a orari
EDILIZIA PIACENTINA 19
cadenzati.
La casa è un insieme di materiali e tecno-
logie, complesso almeno quanto una mac-
china: come funziona nei suoi particolari,
rimane invisibile.
Semplicemente perché non abbiamo i
raggi X per vedere la stratificazione di u-
na copertura o la presenza di un ponte ter-
mico non risolto, e tante altre cose anco-
ra.
Infatti, il più delle volte ci occupiamo di
cose importanti come della forma e dei co-
lori di una casa, ma l'essenziale il più delle
volte ci sfugge perché la qualità dell’edi -
ficio costruito dipende da tantissimi det-
tagli nascosti ai nostri occhi.
Come sempre, per evitare brutte sorpre-
se dobbiamo informarci perché la cono-
scenza di alcuni elementi che determina-
no la qualità di una costruzione diventa
fondamentale, anche dal punto di vista
dei costi di gestione.
La corretta informazione e la conoscenza
sulle tematiche del confort abitativo, del-
l'efficienza energetica e della sostenibili-
tà sono importanti per difendere i nostri
interessi, dal contenimento dei consumi
di energia e della bolletta energetica al
benessere e alla salubrità dell’abitare.
Come e dove si possono ricevere queste
informazioni senza studiare libri su li-
bri?
La fiera specializzata con i suoi laboratori
di dimostrazione è il luogo adatto per in-
contrare la “nuova edilizia”, per “vede -
re”come si può costruire nel modo miglio-
re e sostenibile: i laboratori in fiera sono
luoghi dove s’incontrano le idee del co-
struire intelligente.
Incontrare significa vedere, toccare e
comprendere come si può oggi progettare
e costruire una casa nuova e come si può
intervenire sugli edifici esistenti per otte-
nere risultati evidenti e misurabili in ter-
mini di benessere abitativo, risparmio e-
nergetico e protezione dell'ambiente.
Senza dimenticare che una casa di qualità
garantisce anche il mantenimento del
proprio valore nel tempo.
Nel corso della dimostrazione nei labora-
tori saranno volutamente resi visibili i
passaggi essenziali dei particolari co-
struttivi poco noti per permettere all'oc-
chio profano di rendersi conto della diver-
sità costruttiva.
EDILIZIA PIACENTINA20
Smart City Exhibition: innovare le città per rilanciare il PaeseDopo il successo della prima edizione torna a Bologna, dal 16 al 18 ot-
tobre, Smart City Exhibition 2013, la manifestazione promossa e orga-
nizzata da BolognaFiere e FORUM PA: l’unica in Italia interamente de-
dicata al tema delle città intelligenti. Un’occasione importante per la
condivisione, la formazione e il networking tra i migliori progetti, an-
che grazie all’ampia prospettiva internazionale che riporterà Bolo-
gna ad essere per tre giorni la capitale europea delle città intelligenti.
Di altissimo profilo i relatori già confermati:
dai ministri Enrico Giovannini, Graziano Del-
rio, Maurizio Lupi e Carlo Trigilia al Direttore
della New Urban Mechanics di Boston, Nigel
Jacob; dal Sindaco di Torino e Presidente ANCI
Piero Fassino allo Chief Technology Officer di
Chicago, John Tolva; dal Presidente di Cassa
Depositi e Prestiti, Franco Bassanini allo stu-
dioso Nicos Komninos, protagonista nella de-
finizione delle linee di programmazione euro-
pea nel settore; da Mr. Agenda Digitale Fran-
cesco Caio al Coordinatore delle Città Digitali Latinoamericane Juan
Pablo Espinosa; dal Viceministro con delega alle Comunicazioni Anto-
nio Catricalà al Chief Information Officer di Barcellona Manel Sanro-
mà, solo per citarne alcuni. L’iniziativa quest’anno si svolge in contem-
poranea con SAIE, il 49esimo Salone dell’Innovazione Edilizia, realiz-
zando l’evento italiano di riferimento per l’elaborazione e la verifica
dei percorsi verso nuovi modelli di città che sappiano mettere al centro
i cittadini e i soggetti produttivi dei territori urbani. Nell’arco dei tre
giorni, le due manifestazioni condivideranno, infatti, sei importanti
appuntamenti comuni in cui il Governo italiano, la Commissione Eu-
ropea, i massimi esperti del settore e i big player industriali si confron-
teranno sulle nuove politiche per le città quali fattori di sviluppo per il
rilancio del Paese. Tra le tante novità del 2013
la presenza in manifestazione delle oltre cin-
quanta città aderenti all'Osservatorio Nazio-
nale Smart City dell'ANCI che presenteranno il
Vademecum realizzato per supportare le città
nella stesura di un piano operativo per la Smart
City; o ancora, la presentazione dei Paper di ri-
cerca selezionati attraverso una Call pubblica
realizzata nei mesi scorsi in partnership con le
più importanti Università italiane.
Sguardo puntato sulla programmazione,
quindi, ma anche sui progetti ad alto contenuto tecnologico grazie al-
la presenza del CNR che a SCE 2013 allestirà un grande spazio esposi-
tivo nel quale sarà possibile “toccare con mano”i prodotti per le Smart
City elaborati nei propri Dipartimenti.
Il programma della manifestazione: www.smartcityexhibition.it
EDILIZIA PIACENTINA 21
bilan
ci
U na media di 20.000 visitatori al
giorno, per ciascuno dei cinque
giorni della manifestazione, la me-
tà circa dei quali esteri. E’ questo il dato sa-
liente di Cersaie 2013, che conferma anche
nelle presenze la sua internazionalità ed il
ruolo di fiera leader e di riferimento nel pa-
norama mondiale per i settori della cerami-
ca e dell’arredobagno. Un evento di natura
commerciale completato ed arricchito
dall’ampio programma culturale di ‘costrui -
re, abitare, pensare’, dai work in progress te-
nutisi ne ‘La Città della Posa’, dall’attività di
consulenza gratuita a favore dei privati con
‘Cersaie disegna la tua casa’.
La cifra internazionale di Cersaie inizia da-
gli espositori esteri, che in questa edizione
2013 sono stati 302 – un terzo del totale –
provenienti da 34 Paesi, due in più (Giappo-
ne e Slovenia) rispetto all’edizione prece-
dente. Una crescente attrattiva mondiale
che trova conferma anche nei visitatori in-
ternazionali, le cui presenze sono pari a
46.535, +4,2% rispetto alle 44.640 del 2012.
La maggior permanenza a Cersaie di opera-
tori esteri, agevolata anche dal nuovo pe-
riodo di svolgimento della fiera (lunedì –
venerdì) che ha ricevuto numerosi riscon-
tri positivi dagli operatori, conferma il Sa-
lone di Bologna quale primario luogo depu-
tato allo sviluppo del business globale per i
materiali ceramici e per i prodotti dell’ar -
redobagno, nonchè potente motore propul-
sivo del commercio internazionale. Una ul-
teriore conferma della natura globale di
Cersaie deriva dalle 157 nazioni di prove-
nienza dei visitatori.
Il perdurare della crisi del mercato dome-
stico delle costruzioni è invece le causa del-
la flessione nel numero delle presenze di o-
peratori, arrivati in questa edizione 2013 a
54.173 unità dalle 61.771 dell’edizione pre-
cedente (-12,3%). In termini complessivi,
la presenze a Cersaie 2013 sono state pari a
100.769 rispetto alle 106.846 della prece-
dente edizione (-5,7%). Forte anche la pre-
senza e copertura dei media, 559 in totale,
dei quali 226 esteri.
Cersaie, promosso da Confindustria Cera-
mica in collaborazione con BolognaFiere, è
anche una tappa fondamentale nel panora-
ma dell’architettura, interior design, posa
e per il privato. Rafael Moneo è il quinto
premio Pritzker consecutivo che ha tenuto
a Cersaie una Lectio Magistralis; interesse
ha riscosso la mostra ‘Bathroom Excellence
1998 – 2012. Adi Design Index @ Cersaie
2013’; ampio interesse hanno registrato le
attività svolte alla ‘Città della Posa’; gran-
Espositori e operatori stranieri in aumento
Successo per Cersaie 2013:cresce la presenza estera
EDILIZIA PIACENTINA22
de coinvolgimento di pubblico ha avuto
‘Cersaie disegna la tua Casa’ con la sua te-
stimonial Paola Marella.
La ceramica nel cuoredi Firenze
Si chiama USA Ceramica. Un titolo che ha
un doppio significato. Fa riferimento a un
gruppo di studenti di architettura statuni-
tensi. Ma anche all’utilizzo della ceramica
per recuperare un’area collocata nel cen-
tro storico di Firenze, dichiarato patrimo-
nio dell’umanità dall’Unesco. Una sfida
per i venti aspiranti architetti della Roger
Willams University (Stati Uniti) e per i loro
coetanei della facoltà di Architettura
dell’ateneo del capoluogo toscano. In tutto
un centinaio di studenti, al secondo anno
del corso di laurea, chiamati a cimentarsi
con la progettazione di un recupero che ha
richiesto anche la visita delle industrie del-
la ceramica, per toccare con mano il proces-
so che porta dall’argilla al prodotto finito.
Tutto grazie ad un workshop promosso
dall’associazione culturale Dna, che diffon-
de in Italia la cultura progettuale, in colla-
borazione con l’Università di Firenze e
quella americana. I risultati sono stati pre-
sentati all’edizione 2013 del Cersaie, salo-
ne internazionale della ceramica per l’ar -
chitettura e dell’arredobagno, nei padi-
glioni di BolognaFiere. “La ceramica è ve-
ramente testimonianza di pensiero – dice
Paolo Di Nardo, docente di progettazione
all’ateneo fiorentino -.
Dietro alla piastrella c’è infatti un lavoro di
ricerca incredibile, una grande scommessa
rispetto ad altri settori”. Proprio pensando
alla ceramica e alla sua versatilità gli stu-
denti hanno proposto progetti che doveva-
no approcciarsi alla modernità senza di-
menticare il valore storico dell’area, tenen-
do sempre salda l’idea dell’architettura co-
me una delle poche discipline in cui si può
passare dall’idea alla progettazione. Per gli
studenti americani una autentica novità.
Hanno infatti operato con la piastrella ita-
liana per la prima volta, cimentandosi con
l’uso della tradizione per parlare di moder-
nità.
Qualcuno ha recuperato elementi di con-
trasto, tutti hanno cercato di creare un lin-
guaggio tra l’area da riprogettare e il resto
della città. “Un lavoro inteso come un ram-
mendo –sottolinea Di Nardo -, in un tessuto
urbano che ha dei fili”. Una integrazione,
quindi, cercata in ogni progetto proposto a
conclusione del workshop, partito sempre
dall’elaborazione di un concept per arriva-
re alla strutturazione del sistema degli spa-
zi. Questo prendendo in considerazione l’e-
voluzione della piastrella made in Italy.
Partendo da quella degli anni Cinquanta
per arrivare agli spessori e ai colori che oggi
sono espressione dell’architettura oltre
che dell’innovazione tecnologica che sta al-
la base delle moderne piastrelle.
EDILIZIA PIACENTINA 23
I l 2013 è stato un anno di intensa attività
per la Scuola Edile di Piacenza: all’of -
ferta formativa si sono affiancate nu-
merose iniziative, ultima delle quali - non di
certo per importanza - il protocollo d’intesa
per realizzare interventi di prevenzione sui
cantieri dell'Acer di Piacenza e (in)formare
i lavoratori sui comportamenti professiona-
li idonei per ridurre il numero degli infortu-
ni. La Scuola Edile si è così impegnata a rea-
lizzare entro quest’anno cinque interventi
nei cantieri, mettendo a disposizione i tecni-
ci per supportare le azioni informative e tra-
sferendo i risultati su apposite check list ad
Acer. “Tra gli obiettivi finali di questo pro-
tocollo – racconta Filippo Cella, presidente
della Scuola Edile di Piacenza - c’è anche la
prospettiva dell’apertura di un tavolo di la-
voro con Acer: vorremmo infatti partecipa-
re attivamente attivando veri e propri can-
tieri scuola, così da dare un risvolto pratico
ai nostri corsi che abbia anche un’utilità e u-
na ricaduta sul territorio, come è avvenuto
nel caso della nostra recente ristrutturazio-
ne della scala del Tribunale di Piacenza”.
Negli scorsi mesi, infatti, la Scuola Edile ha
effettuato i lavori di restauro che hanno in-
teressato la grande scala all’interno del Tri-
bunale. Ma le novità non finiscono qui:
“Nell’ambito della manifestazione Gis, fie-
ra del sollevamento e dei trasporti eccezio-
nali, si è recentemente svolta la finale del
concorso nazionale ‘Gruista dell’anno’, che
da questa edizione siamo riusciti a portare a
Piacenza. In questa occasione, venerdì 27 e
sabato 28 settembre, si sono riuniti circa 80
operatori del settore da tutta Italia. Fino
all’anno scorso questa gara ci vedeva solo
come tappa intermedia; a partire da que-
st’anno siamo noi della Scuola Edile gli orga-
nizzatori dell’evento”.
I progetti per il futuro sono altrettanti: “Per
quanto riguarda la formazione – continua
Filippo Cella –la nostra attività istituziona-
le resta invariata: a livello formativo il nu-
mero dei corsi è inalterato, nonostante la
recessione. Come sempre puntiamo verso
l’alta qualità della specializzazione e delle
competenze, implementando soprattutto i
percorsi sull’utilizzo dei nuovi macchinari
e delle nuove tecnologie, nonché sulla sicu-
rezza. Continua poi la formazione obbliga-
toria di 16 ore che viene ripetuta due volte
al mese, così da consentire alle aziende di
far frequentare il corso anche a quei dipen-
denti che ancora non sono in regola sotto
questo aspetto formativo”.
Formazione, ma non solo: “Saremo presen-
ti a Edil Show, il salone di Piacenza Expo de-
dicato al mondo delle costruzioni, sicura-
mente con il nostro ormai tradizionale Tor-
neo di Arte edificatoria, che si propone di
valorizzare le competenze dei migliori la-
voratori edili che operano presso le impre-
se del settore a Piacenza e in provincia. I
partecipanti dovranno realizzare un manu-
fatto edile che evidenzi la loro abilità ese-
cutiva e la precisione del lavoro, e saranno
giudicati da un’apposita giuria. Ci sarà an-
che un’ulteriore iniziativa parallela ancora
in via di definizione. L’anno scorso in occa-
sione di Edil Show avevamo premiato i vin-
citori del concorso di architettura ‘ESE O-
biettivo Zero: la Scuola Edile si mette in
gioco’”. Una gara, avviata lo scorso novem-
bre, alla quale hanno partecipato studi pro-
venienti da ogni parte d’Italia. L’obiettivo?
Raccogliere idee e proposte che contribuis-
sero a realizzare la riqualificazione dell’e-
dificio della scuola, anche ai fini dell’effi -
cienza e del risparmio energetico secondo
la Direttiva Europea; il progetto vincitore è
stato quello a firma di Nadia Battaglio e Iri-
de Barbano.
Il presidente della Scuola Edile
di Piacenza Filippo Cella
Costanza Alberici
perisco
pio
Il punto del presidente Filippo Cella
“Scuola Edile, formazionedi qualità e prevenzione”
EDILIZIA PIACENTINA24
R i-generare spazi, ri-usare luoghi e
recuperare potenzialità sono le
parole chiave attorno alle quali si
è sviluppata la quarta edizione della Sum-
mer School, la Scuola estiva internazionale
del Politecnico che ha attirato a Piacenza –
anche quest’anno - oltre un centinaio di ra-
gazzi provenienti da tutto il mondo. ‘Natura
in città’ è stato il tema scelto per l’edizione
2013 che ha eletto progetto vincitore - in se-
guito alla votazione della giuria internazio-
nale radunata l’ultimo giorno - il laborato-
rio 'Red cone' che ha lavorato sulla riquali-
ficazione dell'asse via Emilia-Stazione fer-
roviaria. Il gruppo di lavoro ha individuato,
lungo questo “filamento” urbano, 4 diver-
se aree in trasformazione: il Polo tecnologi-
co (Casino Mandelli), l’area dell’Universi -
tà Cattolica, il Consorzio Agrario, l’area de-
posito locomotive e il mercato agricolo. Ta-
li spazi urbani sono diventati luoghi di spe-
rimentazione di un approccio innovativo
del tema ‘città-produzione’. Nelle visioni
progettuali degli studenti, le diverse aree
sono collegate tra loro attraverso un per-
corso ciclo-pedonale, che si insinua e strut-
tura le diverse zone. Il laboratorio ha rap-
presentato (soprattutto) l’occasione per
mettere a confronto diversi approcci pro-
gettuali per la città: ‘lineare’ secondo il
gruppo A (titolo del lavoro: ‘Crossing Natu-
re’); ‘per sequenze’nel progetto del gruppo
B (‘Resonance in between’), ‘a cluster’ (a
grappolo) per il gruppo C (Forgotten Pla-
ces). Tre sono anche le parole chiave utiliz-
zate - mobilità, intensità e tempo –dalla cui
integrazione emerge un nuovo equilibrio
tra natura e città, o meglio tra le diverse for-
me di natura che possono essere assimilate
nel tessuto urbano, coinvolgendo le diver-
se funzioni, da quella produttiva a quella a-
bitativa, nell’ottica di una città più sosteni-
bile e di maggior qualità. I 105 studenti del-
la Summer School sono stati divisi in tre
gruppi (chiamati 'coni' e con differenti co-
lori) corrispondenti ad altrettanti direttri-
ci della città: 'città produzione’ (Red cone -
Produzione Dinamica: fabbriche culturali
e creative); ‘città fiume’(Blue Cone - Museo
flottante) e ‘città agricoltura’ (Green Cone
- Cascina in movimento).
Al secondo posto si è classificato il gruppo
di lavoro 'Blue cone' che ha proposto un
progetto di valorizzazione della sponda
fluviale del Po; al terzo posto – invece - il
gruppo 'Green cone' che ha lavorato sulla
valorizzazione dell’area a Sud di Piacen-
za.
‘Natura in Città non è soltanto uno slogan’,
affermano Guya Bertelli, coordinatrice
della Scuola di Architettura del Polo Terri-
Cento ragazzi da tutto il mondo alla IV edizione
Summer School, a Piacenzapedalano nuove potenzialità
francesca gazzola
Nella foto, il ministro Carrozza
con studenti e docenti
della Summer School
ori
zzo
nti
EDILIZIA PIACENTINA 25
toriale di Piacenza del Politecnico, e Car-
los Garcia Vazquez, docente alla Escuela
Tecnica Superior de Arquitectura di Sivi-
glia: ‘Il tema di quest’anno – spiegano - e-
sprime la consapevolezza che è possibile
definire nuove forme di integrazione e so-
vrapposizione tra campagna e città, tra a-
bitato ed agricolo, tra materia vegetale e
materia artificiale'. La Summer School
2013 ha invitato giovani provenienti da
tutto il mondo a lavorare nella direzione
della rigenerazione della città : 'I progetti
degli studenti – aggiungono i direttori del
Laboratorio internazionale - produrranno
visioni contemporanee su questioni chia-
ve, come il riciclo, il riuso, il recupero, pro-
ponendo forme innovative attraverso cui
la natura riesce a penetrare in città’.
La novità di quest'anno è stata anche la col-
laborazione con l'Ausl piacentina: una de-
legazione di studenti - accompagnata dai
coordinatori del workshop e da alcuni do-
centi – ha visitato l’ospedale di Piacenza, i
chiostri e giardini del nucleo antico (veri e
propri gioielli di architettura), ma anche
spazi esterni del polichirurgico, al fine di
trasformarli attraverso progetti futuri e
renderli più accoglienti e fruibili per mala-
ti e accompagnatori.
I numeri e gli ospiti
105 studenti provenienti da tutto il mondo
(ben 10 le nazionalità espresse, tra le quali
anche Cina, Brasile, Iran) si sono confron-
tati su tematiche di progettazione architet-
tonica, urbanistica e ambientale di grande
attualità e hanno avuto l'opportunità di in-
contrare docenti e professionisti di grande
prestigio internazionale. Per tre settimane
(dal 2 al 20 settembre 2013) accanto ai 40
docenti e tutor che hanno assistito l’attivi -
tà progettuale, hanno partecipato al Wor-
Un’immagine delle installazioni fatte dal laboratorio "red cone”
EDILIZIA PIACENTINA26
kshop settembrino ben 50 relatori (di cui
20 stranieri) e una cinquantina di docenti
invitati alle critiche per un totale di 15 con-
ferenze di progettazione architettonica.
La sorpresa di quest’anno è stata la visita
del ministro Maria Chiara Carrozza (Istru-
zione e Università) che ha rassicurato i ra-
gazzi sugli obiettivi del Governo: ‘Voglia -
mo aumentare le possibilità di lavoro per i
giovani architetti. Pensiamo ad esempio
alle tante cose da fare per la valorizzazione
del nostro patrimonio artistico o per il mi-
glioramento della qualità dell’edilizia sco-
lastica. Occasioni di lavoro, ma anche di di-
dattica e di ricerca per il mondo universita-
rio’, ha affermato. Ad inaugurare la Sum-
mer School è stato l’architetto Stefano
Boeri (ex assessore alla Cultura del Comu-
ne di Milano) sperimentatore di forme di
integrazione tra natura e architettura (nel
masterplan per l’Expo 2015 come nel Bo-
sco Verticale in costruzione a Milano Porta
Nuova, gli esempi più recenti). L’Urban
Center ha ospitato grandi personalità in-
ternazionali: dai portoghesi Gonçalo Byr-
ne, (i cui progetti hanno ricevuto premi e ri-
conoscimenti internazionali) e Manuel Ai-
res Mateus (tra i più influenti progettisti
contemporanei) al noto antropologo fran-
cese Marc Augè in dibattito insieme all’ar -
chitetto e designer Vittorio Gregotti (che
ha segnato buona parte del Novecento con
i suoi progetti). Ed ancora: da Ferran Sa-
garra (preside dell'Etsab di Barcellona ai
docenti Ed Wall (Greenwich University),
Maurizio Carta (Università di Palermo), a
Riccardo Blumer (Compasso d’oro). Dal
critico del Corriere della Sera, Aldo Grasso
al regista Carlo Sarti che ha affrontato il te-
ma del rapporto tra architettura e cine-
ma.
Le tre strategie
La quarta edizione della Scuola Estiva internazionale – OC Open City haposto in relazione due aspetti delle città contemporanee che sono 'città-rete' (di connessioni e comunicazioni) e al tempo stesso presentano 'vuotiurbani', (sotto-utilizzati e spesso abbandonati) dove la natura a poco a poco
sta recuperando terreno. Alcune di loro sonoaree militari, non più usate per scopi difensivi,ma riconoscibili oggi come aree ‘in-between’senza una chiara e definita identità futura.Obiettivo della Summer School è stato quellodi incentivare la discussione sulla natura (temache entrambe le visioni di città condividono) dasviluppare con due approcci opposti 'smart'(per rilanciare le ‘città intelligenti’) e 'slow' (perscommettere sulla mobilità lenta e sul ‘lowtech’). Il laboratorio internazionale si è svi-luppato attorno a tre strategie di intervento: ilprimo ha riguardato la progettazione di unsistema di mobilità leggera (percorsi ciclo-pe-donali) capace di definire una geografia ur-bana alternativa. Il secondo approccio ha ri-guardato gli usi innovativi di una città che sirigenera su se stessa (da un centro alimentare akm zero ad un nuovo Polo tecnologico). Laterza strategia di intervento ha interessato ipaesaggi interni che diventano luoghi ritrovatidove la qualità del paesaggio (naturale, se-
mi-naturale o artificiale) e la qualità degli elementi architettonici si fondono.I progetti e i modelli di studio elaborati dai partecipanti verranno esposti inmostre allestite in sedi appropriate e raccolti in una pubblicazione specifica.La Fondazione degli Architetti di Parma e Piacenza ha assegnato il PremioPiacenza 2013 ai tre progetti ritenuti più meritevoli dalla giuria in-ternazionale (mille euro al primo progetto; seicento euro al secondo equattrocento euro al terzo classificato).
EDILIZIA PIACENTINA 27
T rend in declino per il mercato immobi-
liare piacentino: secondo il rapporto
2013 dell’Osservatorio del Mercato Im-
mobiliare (Agenzia delle Entrate), le compra-
vendite nella nostra provincia sono state, nel
2012, pari a 2.583, il 26,8 per cento in meno ri-
spetto all’anno precedente, con un IMI (indica-
tore dell’intensità di mercato, dato dal rappor-
to tra il numero di transazioni normalizzato e
stock delle unità immobiliari) del 1,43 per cen-
to, in calo dello 0,57 se confrontato al 2011. Il nu-
mero di transazioni normalizzato per il capo-
luogo è stato di 917 (-24,3 per cento dal 2011),
per la provincia di 1.666 (-28,1 per cento dal
2011). La stima del fatturato totale, secondo lo
stesso rapporto, è di 418,4 milioni di euro, con
una variazione del -27,4 per cento rispetto
all’anno precedente; la media per unità immo-
biliare è, per il 2012, di 162.000 euro (-1.300 eu-
ro dal 2011). Il fatturato è così suddiviso: 178,9
milioni di euro per il capoluogo, 239,5 per la
provincia, con un fatturato medio rispettiva-
mente di 195.100 e 143.800 mila euro, in calo an-
nuale il primo del 26,3 per cento, il secondo del
28,2. I mutui ipotecari? Altro tasto dolente: il
numero di compravendite di abitazioni con mu-
tuo ipotecario è di 883 unità, con una variazione
percentuale 2011/12 pari a -40,6. A Piacenza i
mutui sono stati 334, in provincia 549; in calo ri-
spettivamente rispetto all’anno prima del 36,6
per cento e del 42,9; più penalizzata, quindi, la
provincia. La situazione locale rispecchia in
pieno quella nazionale, fatta di un mercato in
continuo declino dal 2006, quando le compra-
vendite in Italia erano state circa 900 mila per
approdare alle 450 mila (quindi circa la metà)
del 2012.
“Certamente il mercato è in sofferenza –dice
Fabrizio Floriani, presidente FIAIP (Fede-
razione Italiana Agenti Immobiliari Profes-
sionali) di Piacenza –c’è chi parla addirittura
di agonia. Va però detto che occorre saper in-
terpretare questi dati, non del tutto oggetti-
vi. Infatti nel 2006 il numero delle compra-
vendite era stato sì molto alto, ma complici e-
rano numerosi fattori: da un lato, una troppo
allegra elargizione di denaro da parte degli i-
stituti bancari; dall’altro una sovrastima de-
gli immobili. Soprattutto, poi, il bene immo-
bile veniva percepito in maniera sfalsata, in
un’ottica più vicina a quella del bene mobile,
caratterizzato da una redditività quasi im-
mediata. La ‘foto’ che il dato delle 900 mila
compravendita ci dà del 2006 è viziata da
queste prospettive che non sono più applica-
bili e che infatti si sono rivelate fuorvianti.
Insomma, anche uscendo dalla crisi attuale,
non è ragionevole aspettarsi di ritornare a
quel volume di compravendite e in ogni caso,
quindi, parlare di dimezzamento puro e sem-
plice è ardito. Attenzione perciò ai messaggi
che passano dai dati: vanno considerati nel
contesto”. Parlando della situazione immo-
biliare più recente, Floriani ricorda anche
che “al momento, la forbice tra domanda e
offerta si è ridotta; pensiamo che quando
questa forbice è troppo ampia il mercato è
paralizzato. La situazione è quindi critica ma
non irrecuperabile: se da un lato questa crisi
del mattone ha allontanato lo speculatore (e
questo è un bene), dall’altro ha allontanato
anche l’investitore, che va recuperato. Oc-
correrebbe in questo senso una politica ca-
pace di dare fiducia al consumatore. Il mes-
saggio che passa oggi, purtroppo, non lo fa: u-
sando una similitudine, possiamo dire che è
una specie di favola di La Fontaine al contra-
rio, cioè una morale che vede premiata la ci-
cala e non la formica. In realtà non è in questo
modo che un investimento immobiliare fun-
ziona. Contestualmente, poi, anche il siste-
ma bancario deve riaprirsi adeguatamen-
te”.
Ci sono tendenze evolutive da "cavalcare"
per ridare impulso al mercato del mattone?
Costanza Alberici
mercato
Piacenza, il rapporto dell’Osservatorio: -26,8%
Immobiliare, trend nero:compravendite in picchiata
EDILIZIA PIACENTINA28
Magari in modi rinnovati?
“Certo, ci sono modalità di compravendita
diverse dall’acquisto tradizionale, che pos-
sono andare incontro alle esigenze di chi non
riesce ad ottenere un mutuo. L’invenduto è
ancora tanto e strumenti come la permuta
andrebbero facilitati e incentivati. Al con-
trario oggi un’impresa è scoraggiata in que-
sto, poiché sono alti i costi che deve soppor-
tare quando si trova ad affrontare una per-
muta. È poi possibile, ad esempio, sfruttare
formule già in voga in altri Paesi, come il
‘rent to buy’, oppure strumenti analoghi co-
me ‘affitta & compra’adottato dalla FIAIP di
Bologna: sono sistemi moderni che consento-
no di comprare e vendere casa in maniera più
flessibile, vista soprattutto la crisi del siste-
ma creditizio. Oggi infatti è praticamente
impossibile avere un mutuo al 100%: di qui
anche le molte difficoltà nel vendere un im-
mobile. Può allora intervenire una locazione
propedeutica all’acquisto: l’acquirente, en-
tra dapprima in locazione impegnandosi en-
tro un tempo ragionevole ad acquistare, con
imputazione di una parte di quanto versato
ad acconto sul prezzo. Abbiamo in tal modo u-
na maggiore pianificazione e una diluizione
nel tempo di spese aggiuntive sull’acquisto
(ad esempio il rogito) e si può bloccare il prez-
zo dell’immobile: sono quindi soluzioni fles-
sibili che danno fluidità al mercato, da non
confondere con l’acquisto a riscatto utilizza-
to sin dagli anni ‘60. Opzioni come queste po-
trebbero smuovere qualcosa anche sul mer-
cato italiano”.
E il ruolo degli agenti immobiliari? Vizi e vir-
tù attuali della categoria?
“Partiamo da un dato che a mio avviso è mol-
to significativo: la percentuale di compra-
vendite che passa attraverso le agenzie im-
mobiliari in Italia è piuttosto bassa, circa il 40
per cento; in altri Paesi è superiore di molto.
Questo dovrebbe portare la categoria a farsi
un esame di coscienza, in quanto troppo spes-
so non viene percepito da parte della cliente-
la il servizio, il plus valore, offerto dalla figura
dell’agente immobiliare. Questo anche per-
ché spesso l’agente stesso si fossilizza in una
figura di mediatore ormai datata. Al contra-
rio proprio in un momento di crisi ed incertez-
za come quello attuale l’affiancamento di un
esperto del settore è quasi indispensabile:
per il compratore, che può così valutare un
acquisto tanto importante servendosi delle
conoscenze e dell’esperienza di un professio-
nista, investendo quindi al meglio il proprio
capitale; per il venditore, poiché con un’of -
ferta tanto ampia, per raggiungere i poten-
ziali compratori deve entrare in una sorta di
‘top ten’, raggiungibile solo attraverso le stra-
tegie ed i canali di comunicazione offerti dal-
le agenzie. Ma per poter dare tutto questo, an-
che l’agente immobiliare deve crescere e mu-
tare professionalmente offrendo un servizio
che sia davvero addizionale e competente”.
EDILIZIA PIACENTINA 29
Controtelai per serramenti
Mimik System,soluzione innovativa
U na soluzione innovativa nell’ambito
dei controtelai per serramenti: è il
nuovo prodotto di Mimik, sofistica-
to e unico nel suo campo. Gli aggettivi po-
trebbero sprecarsi, ma Giulio Zecca, fondato-
re della Mimik di Fidenza, preferisce usare to-
ni più pacati nel descrivere le proprietà del
suo cassonetto, forte dei numeri che riassu-
mono i risultati ottenuti dopo anni di proget-
to e perfezionamento.
Mimik System nasce dalla necessità di incon-
trare le esigenze dei progettisti in cerca di so-
luzioni avanzate nel campo dei controtelai
per serramenti. Soluzioni tali da permettere
flessibilità progettuale, impeccabili risultati
estetici e isolamento termoacustico al top
delle prestazioni. E la soluzione è Mimik, un
cassonetto con ingombri così ridotti, che gli
permettono di nascondersi nello spessore
del muro. Si installa facilmente, fissandolo
con tasselli alla muratura, senza velette o
spalline, il che lo rende la scelta ideale anche
per i lavori di ristrutturazione, creando un
eccellente giunto tra infisso e vano finestra
ed eliminando completamente i trafilaggi
d’aria e i ponti termici. L’impiego di materia-
li noti e naturali, come legno e lamiera, per-
mettono a Mimik System di non avere cali di
prestazioni nel tempo. Il sistema, coibentato
internamente con materiali di ottima quali-
tà, offre un perfetto isolamento: la tenuta
d’aria è in classe 4 e l’abbattimento acustico
fino a 52 db, con valori di trasmittanza per il
vano avvolgibile di L2D=0,24 W/m K e per i
montanti di Y=0,09 W/m K (con cappotto di
8 cm). Questi dati sono stati ampiamente
confermati in cantiere e in una sala test ap-
positamente allestita in azienda. Tutti i test
sono stati condotti sotto il severo controllo
dello staff delle università di Bologna e di
Parma, impiegando i più moderni sistemi di
controllo. Mimik System vanta profili interni
extra rigidi e non pone vincoli sul quarto la-
to. Il voltino è indeformabile anche su luci ol-
dalle azien
de
tre i 4 metri, e può quindi essere rivestito an-
che con materiali pesanti, come la muratura
faccia a vista, consentendo al progettista la
piena libertà di personalizzazione. Mimik
viene fornito completo, con gli avvolgibili
o i frangisole e tutti gli accessori già mon-
tati. Il vano avvolgibile è ispezionabile
dall’interno dell’appartamento; è quindi
possibile effettuare interventi di manu-
tenzione in modo rapido e sicuro. Mimik
System è un cassonetto nuovo e innovati-
vo, che offre tutti i vantaggi senza cedere a
compromessi. L’azienda Mimik partecipa
a numerose fiere ed eventi, tra cui il Made
Expo 2013 e sarà promotrice, a Piacenza, di
un convegno dal titolo “Innovazione del
foro muro”, riservato agli operatori del
settore.
EDILIZIA PIACENTINA30
Le dieci proposte degli architetti al Governo
Rigenerazione urbana,occorre semplificare
tem
i
I l Consiglio nazionale degli architetti,
pianificatori, paesaggisti e conservatori
ha consegnato di recente al viceministro
alle Infrastrutture, Vincenzo De Luca, 10 pro-
poste in tema di semplificazione, riuso del
patrimonio edilizio esistente e per promuo-
vere lo snellimento amministrativo in mate-
ria di urbanistica, edilizia e ambiente.
Queste le proposte del Cnappc:
- superamento del vecchio Piano regolatore
in favore del Piano di gestione del territorio
e degli 8 mila regolamenti edilizi, uno per
Comune, vera e propria aberrazione cultu-
rale e normativa tutta nazionale;
- istituire le Agenzie di semplificazione degli
architetti che, in regime di certificazione,
aiutino i professionisti a verificare i progetti
e la compatibilità normativa;
- annullare e ridurre gli oneri sulle attività di
riuso di edifici, non vincolati, che vengano
radicalmente recuperati o sostituiti;
- procedere alla liberalizzazione delle desti-
nazioni d'uso contestualmente alla decisio-
ne di mettere il patrimonio pubblico sul
mercato, essendo altamente improbabile
che qualcuno intenda comprare, tout court,
una caserma o un ospedale dismessi
- partecipazione obbligatoria alle conferen-
ze di servizi - telematiche e asincrone - di tut-
ti i soggetti e enti pubblici, comprese le So-
printendenze;
- impegno per una maggiore certezza del di-
ritto - una delle cause maggiori di fuga degli
investitori e del piccolo abusivismo - attra-
verso la pubblicità dei progetti e con date
certe per obiettare;
- pubblicazione di Linee Guida nazionali an-
tincendio da parte del Ministero degli Inter-
ni, per evitare interpretazioni di un singolo
funzionario da città a città.
“Le nostre non sono proposte astratte dal
contesto, ma sono consapevolmente mirate
a perseguire una strategia di Rigenerazione
Urbana Sostenibile, per ridurre il consumo
del suolo e incentivare il riuso di ciò che già
esiste, risparmiando energia e aumentando
il comfort abitativo”, spiega il Consiglio na-
zionale degli architetti.
“Serve una accelerazione dei programmi di
Riuso, comunque definiti anche dalla legi-
slazione regionale, che hanno per oggetto
la valorizzazione dei tessuti urbani degra-
dati anche sotto il profilo ambientale, ener-
getico e della sicurezza. Per realizzarli è ne-
cessario aggiornare strumenti già esistenti,
come l'accordo di programma e il concorso
di progettazione e realizzazione urbana”.
EDILIZIA PIACENTINA 31
Per condominio e locazioniritorna la mediazioneobbligatoriaSono entrate in vigore il 20 settembre le novità previste dal Decreto
del fare n. 69/2013 sulla mediazione obbligatoria che era stata
dichiarata incostituzionale e quindi, di fatto, mai entrata in vigore.
Anche dopo le modifiche introdotte le materie affidate al rito
speciale obbligatorio coincidono quasi integralmente con quelle
introdotte dal D. Lgs. 28/2010 prima della bocciatura della Consulta.
La decorrenza dell’obbligo, era stata prevista, originariamente, dopo
dodici mesi dall’entrata in vigore del suddetto decreto ossia dal 20
marzo 2011. Tuttavia, da più parti furono sollevate perplessità in
ordine alle modalità di funzionamento del nuovo istituto tanto che
fu necessario l’intervento appunto della Corte Costituzionale che ha
finito col sospenderne l’applicabilità. L’articolo 5 comma 1-bis (che
quindi va a sostituire il comma 1 del medesimo articolo che era stato
dichiarato incostituzionale) nonché le altre modifiche e integrazioni
sono dunque il risultato dell’intervento correttivo del legislatore
volto a ripristinare la mediazione come passaggio obbligato per
dirimere alcuni tipi di controversie. In breve, dal 20 settembre, non si
potrà più andare direttamente dal giudice ordinario per tutte le
questioni civilistiche derivanti da: condominio, diritti reali, divisione,
successione, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di a-
ziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e
sanitaria e da diffamazione a mezzo stampa, contratti assicurativi
bancari e assicurativi. Per le liti bancarie e finanziarie sono alternativi
alla mediazione il ricorso alla conciliazione presso la camera Consob
e all’arbitro bancario finanziario presso la Banca d’Italia. Le materie
ammesse alla mediazione obbligatoria, non prevedono più il ri-
sarcimento dei danni stradali. Altre rilevanti novità riguardano gli
aspetti più prettamente procedurali a partire dalla riduzione del
termine massimo di durata che scende a 3 mesi (anziché 4) alla
previsione di una sanzione per chi non si presenta all'incontro con il
mediatore senza giustificato motivo.
Tra le fattispecie escluse dall’ambito di applicazione della me-
diazione si citano in particolare:
- i procedimenti di sfratto per morosità, licenza per finita locazione o
intimazione di sfratto per finita locazione sino al mutamento del rito
ex art. 667 cpc; - i procedimenti che hanno per oggetto la
reintegrazione o la manutenzione del possessi, fino alla pronuncia
dei provvedimenti reclamabili con cui è accolta o respinta la
domanda così come previsto dall’art. 703 cpc, comma 3.
In conclusione, tra le vicende civilistiche che dovranno d’ora in poi
necessariamente seguire la via della mediazione figurano:
- la "locazione" e quindi tutte le controversie relative a risarcimento
danni derivanti da contratto di locazione, a questioni attinenti le spese
e gli oneri accessori o alle interpretazioni del contratto;
- le questioni condominiali ad es. sulle parti comuni, sulla morosità dei
condomini, sul regolamento;
- le questioni relative al diritto di proprietà, superficie, usufrutto (es.
servitù, regolamento di confini, usucapione) comprese, in teoria, anche
le cause aventi ad oggetto contratti traslativi di tal diritti, nonché aventi
ad oggetto la loro nullità, annullamento o risoluzione.
blo
ck no
tes
EDILIZIA PIACENTINA32
Non decolla la certificazionedei crediti delle impreseE' uno dei risultati del monitoraggio Ance sulla direttiva Ue sui
ritardati pagamenti, presentato al vicepresidente della Commissione
Ue Tajani, in cui si chiede certificazione automatica dei crediti e
introduzione di sanzioni. A quasi due anni dalla loro introduzione, le
misure in materia di certificazione dei crediti della Pubblica Am-
ministrazione, varate dal Governo al fine di favorire lo smobilizzo di
questi crediti presso istituti finanziari e la compensazione con somme
iscritte a ruolo, sono ancora in fase di rodaggio.
L’assenza di sanzione nei confronti dei soggetti responsabili della
certificazione in caso di ritardato rilascio rappresenta un forte limite
all’efficacia delle misure adottate. Un altro elemento di criticità è
rappresentato dal fatto che la procedura di certificazione non viene
effettuata automaticamente dagli enti inadempienti ma su richiesta
delle imprese creditrici, facendo quindi gravare sugli operatori
ulteriori costi dovuti all’inadempienza delle amministrazioni pub-
bliche.
Inoltre, si registrano ritardi nell’operatività della procedura te-
lematica di utilizzo delle certificazioni da parte delle imprese per
operazioni di smobilizzo crediti presso gli istituti finanziari. In assenza
di tale operatività, l’utilizzo di certificati cartacei trasforma la
procedura in un vero e proprio “percorso ad ostacoli” per le imprese.
Per superare queste criticità appare opportuno prevedere una
certificazione automatica dei debiti per favorire lo smobilizzo in
banca e la compensazione con le imposte, oltre che verificare
l’applicazione della direttiva europea sui pagamenti.
Pagamenti PA: 4 miliardidi euro pagati alle aziendedi costruzioniIl Piano di pagamento dei debiti pregressi della P.A. continua a
funzionare e rappresenta una manovra importante che sta con-
tribuendo a migliorare le prospettive di ripresa dell’economia
nazionale. Nel settore delle costruzioni, 4 dei 7,5 miliardi di euro
previsti dal piano sono già stati pagati alle imprese del settore (45%
al Nord, 30% al Centro e 25% a Sud). Le misure adottate, così come
la tempistica di attuazione -secondo le stime del MEF, 11,3 miliardi
pagati in 3 mesi e mezzo, un ritmo simile a quello delle misure
adottate in Spagna nel 2012-, testimoniano un cambio di approccio
importante sulla questione dei pagamenti. Occorre proseguire in
questa direzione e approvare, già nell’ambito della legge di stabilità,
misure in grado di offrire una soluzione definitiva al problema: un
piano di pagamenti di tutti i debiti pregressi della P.A. –si stima che
12 miliardi di euro di crediti delle imprese di costruzioni sono ancora
senza una soluzione- e la riforma del Patto di stabilità interno.
EDILIZIA PIACENTINA 33
Le prossime scadenze fiscaliLe prossime scadenze fiscali16 Ottobre 2013 -Mercoledì
Imposte e contributi
Ultimo giorno per il versamento daparte del condominio delle ritenute fi-scali e dei contributi previdenziali eassistenziali relativi a dipendenti, la-voratori autonomi nonché a contratti diappalto, con riferimento al mese disettembre 2013.
Addizionali Irpef
Ultimo giorno per il versamento daparte del condominio della rata delleaddizionali regionale e comunale all’Ir -pef trattenute ai dipendenti sulle com-petenze di settembre 2013 a seguitodelle operazioni di conguaglio di fineanno nonché per il versamento della
rata dell’acconto dell’addizionale co-munale all’Irpef 2013 trattenuta ai di-pendenti sulle competenze di settem-bre 2013; ultimo giorno, inoltre, per ilversamento in unica soluzione delle pre-dette addizionali trattenute, sempresulle competenze di settembre 2013, a
seguito di cessazione del rapporto dilavoro.
31 Ottobre 2013 -Giovedì
Tosap e Cosap -Versamento rata
Ultimo giorno per il versamento dellaquarta rata (se l’importo complessiva-mente dovuto è superiore a 258,23euro) della tassa occupazione spazi earee pubbliche.Per gli adempimenti relativi al canoneper l’occupazione di spazi e aree pub-bliche (Cosap), dovuto nei Comuni chel’hanno istituito in sostituzione dellaTosap, si rinvia alle relative disposizionilocali.
18 Novembre 2013 -Lunedì
Imposte e contributi
Ultimo giorno per il versamento daparte del condominio delle ritenute fi-scali e dei contributi previdenziali eassistenziali relativi a dipendenti, la-voratori autonomi nonché a contratti diappalto, con riferimento al mese diottobre 2013.
Addizionali Irpef
Ultimo giorno per il versamento daparte del condominio della rata delleaddizionali regionale e comunale all’Ir -pef trattenute ai dipendenti sulle com-petenze di ottobre 2013 a seguito delleoperazioni di conguaglio di fine annononché per il versamento della ratadell’acconto dell’addizionale comunaleall’Irpef 2013 trattenuta ai dipendentisulle competenze di ottobre 2013; ul-timo giorno, inoltre, per il versamentoin unica soluzione delle predette ad-dizionali trattenute, sempre sulle com-petenze di ottobre 2013, a seguito dicessazione del rapporto di lavoro.
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EDILIZIA PIACENTINA 35
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