6 novembre 2013
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l'Oscar del giorno lo assegniamo aItalo Di Sabato. Oggi si parla tanto dirifiuti, di camorra e di pentiti. A de-nunciare anni fa quanto stava acca-dendo in Molise era l'allora consi-gliere regionale Di Sabato.Inascoltato e bistrattato dalla suastessa parte politica. Oggi, purtroppo,i fatti sembrano avergli dato ragione.Troppo tardi. Ma era anche la san-guigna opposizione rappresentata daDi Sabato ad essere una valore ag-giunto in quel Consiglio regionale.Al contrario di quella esistente ogginell'aula di via IV Novembre.
Il Tapiro del giorno lo diamo a Sal-vatore Micone. Al consigliere regio-nale del centrodestra non è parsovero potere votare con la maggio-ranza di centrosinistra a favore del-l'articolo 7 per i portaborse. Ora èarrivato in Consiglio, a seguito delleultime elezioni, e non gli è parso veropotere votare per il mantenimentodi un privilegio che, di sicuro, lo ren-derà più contento rispetto all'even-tuale abrogazione. Il voto a favore,così, tende a rafforzare un privilegioche alla gente non va proprio giù.Evidentemente, però, alla Casta diquesto passaggio non importa nulla.
Il Tapiro del giorno
a Salvatore Micone
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
ANNO IX - N° 126 - MERCOLEDÌ 6 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico
L’Oscar del giorno
ad Italo Di Sabato
Dalla sinistra ideologica, espressa da Rino Ziccardi
(cigiellino “doc” degli anni ’90), la critica all’immobili-
smo del governo regionale e alla vocazione parolaia del
vicepresidente Petraroia, su valutazioni che, fatte e
dette da altra sponda, avrebbero poca credibilità e
scarso accreditamento.
Tra i passi salienti, questo; riassuntivo della condi-
zione socio-economica molisana, e dei possibili corret-
tivi per migliorarla: “Non c’è una sola attività produttiva
che non sia colpita da crisi irreversibile e l’unico lenitivo
a disposizione è rappresentato dalla cassa integrazione
guadagni che, detto per inciso, se pur aiuta le famiglie,
rappresenta una perdita secca di salario e di consumi a
carico dei lavoratori. Neanche si può pensare di arginare
una voragine senza un solo progetto di rilancio concreto
delle attività produttive. Per i giovani, soltanto palliativi e
appelli all’unità azionista, ma fatti e certezze neanche a
parlarne. Né gli viene in mente ai regionali di adottare i
provvedimenti possibili che (oltre a fare qualcosa di cen-
trosinistra) porterebbero risorse da utilizzare per la di-
fesa dei ceti deboli e precari. Parlo dell’abrogazione
dell’art 7 che, per 21 consiglieri, vale 617.652 euro al-
l’anno (21consiglieri x 2451 euro x 12 mesi), e dell’abro-
gazione della Legge 38 sulla diaria dei consiglieri. Risorse
che, calcolate a occhio e croce, ammonterebbero ad oltre
un milione e mezzo di euro annui per essere messe a co-
pertura del reddito di cittadinanza, contenuta nella legge
finanziaria per il 2011”. Idee, suggerimenti, proposte che
sarebbero pane quotidiano delle forze sociali, se fossero
libere di manifestarsi, e un loro preciso dovere di per-
seguirle. Ancorché un contributo morale e sostanziale
all’atteggiamento dei lavoratori che pur di salvare le
aziende, e di non perdere il lavoro, come succede alla
Vibac di Termoli e alla Cattolica di Campobasso, pro-
pongono di rinunciare agli effetti contrattuali acquisiti.
“E’ populismo anche questo? O è una lezione di dignità ai
consiglieri regionali che non rinunciano a nulla?” chiede
allarmato Ziccardi. Ma a chi lo chiede. A una classe po-
litica che sta facendo tabula rasa dei valori e della giu-
stizia sociali e dell’equità. Tempo perso. Come quello
assegnato al vicepresidente Petraroia che nel corso dei
due anni in opposizione alla giunta di Michele Iorio ha
sostenuto, propagandato, il reddito minimo di cittadi-
nanza, di cui s’è avvalso per abbindolare le migliaia di
cittadini che ne avrebbero diritto, per poi, una volta
sulla plancia di comando, fregarsene altamente.
Di fronte a questa immersione di responsabilità si
erge lo spirito cigiellino di Ziccardi: “Occorrono fatti con-
creti e solidarietà concrete. In special modo quando si so-
stiene la gara nazionale di solidarietà per la causa dei
migranti presenti e futuri che arriveranno sulle onde del
progetto Spar nei prossimi giorni. Con quali progetti di
integrazione saranno accolti questi disgraziati?”. Ziccardi
non ha dubbi: “Li consegneranno ai bilanci asfittici dei
comuni, o li metteranno, sottopagati, a disposizione degli
agricoltori”.
Andando a rimpolpare di precarietà, povertà, disagio,
malessere, il quadro economico e sociale del Molise sul
quale, invece di intervenire in maniera seria, organica,
articolata, valutando le risorse locali, statali ed europee
per distribuirle secondo giustizia, gli amministratori re-
gionali si sono impantanati sugli ammortizzatori sociali
e della cassa integrazione guadagni (ordinaria e straor-
dinaria) ne hanno fatto una bandiera, salutando, ilari e
incoscienti, i circa 2000 lavoratori che ne stanno bene-
ficiando. Un Molise in crisi e un governo regionale bal-
bettante, ancora una volta si affidano ai provvedimenti
assistenziali e non alla volontà di agire e di risollevarsi.
Sarà dura venirne fuori.
Dardo
TAaglio
lto2
6 novembre 2013
Rivoluzione democratica al governo regionale: “Fa qualcosa di centrosinistra”I lavoratori alla Vibac di Termoli e alla Cattolica di Campobasso,pur di salvare le aziende e di non perdere il posto, rinunciano agli effetti contrattuali acquisiti: lezione di dignità impartita ai regionali che invece non rinunciano a nulla
Abrogare l’articolo 7 (i portaborse) e la legge 38 sulla diaria dei consiglieri regionali: valgono oltre un milione e mezzo di euro annui, somma da poter destinare alla copertura del reddito di cittadinanza
di Sergio Sorella*
In occasione della ricorrenza del
terremoto in Molise tornano alla
mente le immagini del drammatico
crollo della scuola di San Giuliano di
Puglia e dei lutti che ha determinato.
In questi anni l’impegno della FLC
CGIL Molise si è concentrato nella ri-
chiesta di politiche che garantissero
scuole che rispettassero le norme re-
lative alla sicurezza dei luoghi pub-
blici.
Però, ad esempio, nell’anagrafe del-
l’edilizia scolastica pubblicata dal
MIUR a settembre di quest’anno, dei
316 plessi molisani risulta che:
il 91,4% non è stato progettato con
normativa antisismica (contro una
media nazionale del 55,5%)
il 94,% non ha certificato di confor-
mità (contro una media nazionale del
54,1%)
l’84,6% non ha il certificato di rela-
zione geotecnica (contro una media
nazionale del 53,3%)
l’83,1% non ha il certificato di rela-
zione geologica, (contro una media
nazionale del 52,2%)
l’82,6% non il certificato di preven-
zione incendi
il 12,3 % non ha la certificazione per
la verifica sismica.
Il 5% degli edifici scolastici della re-
gione è ancora costituito da strutture
prefabbricate e provvisorie (Bonefro,
Bojano, Venafro). Il 7% delle scuole è
ospitato in edifici ad uso promiscuo
(condomini, supermercati, ecc.) An-
cora il 6% delle scuole è in affitto. La
sola provincia di Campobasso spende
per le scuole superiori oltre 2.400.000
euro all’anno che vanno in tasca ai
privati. Solo 1 scuola molisana su 2 è
ospitata in edifici in cemento armato.
Solo 1 scuola su 5 risulta ospitata in
edifici di edilizia recente (meno di 10
anni); 3 su 5 in edifici costruiti prima
del sisma dell’Irpinia.
Un quadro simile a quello che ave-
vamo denunciato nel Convegno regio-
nale A scuola,sicuri, lo scorso novem-
bre. In quell’occasione abbiamo fatto
proposte specifiche quali: un piano
nazionale per l'edilizia scolastica, con
tempi e risorse certe; un piano per la
sicurezza degli edifici scolastici fatto
dal governo regionale; adeguati inve-
stimenti sul terreno della formazione
e dell’informazione; la costituzione di
un tavolo permanente di coordina-
mento delle attività tra i soggetti isti-
tuzionali coinvolti, per una costante
azione di monitoraggio e che concen-
tri gli interventi necessari per la
messa a norma delle istituzioni scola-
stiche. Abbiamo proposto anche il Fa-
scicolo del fabbricato scolastico (ge-
stito necessariamente dalla scuola)
che rappresenti la storia degli inter-
venti fatti sulla struttura, ne segua le
fasi e documenti tutto ciò che si è
fatto.
Gli studenti molisani hanno biso-
gno di scuole sicure, di spazi adeguati,
di tempi distesi, di integrazione ed ac-
coglienza. Solo così potranno svilup-
pare le loro potenzialità e la loro vo-
glia di esserci nel mondo da
protagonisti. Anche così avremo con-
tribuito a rendere giustizia all’assurda
tragedia di S. Giuliano. Faremo in
modo che ai tristi e luttuosi colori
delle macerie si sostituiscano quelli
della vita: il giallo simbolo dell’atten-
zione, della prevenzione e della rina-
scita, il blu a rappresentare la pro-
spettiva futura e la speranza, il rosso
a marcare l’impegno e la determina-
zione, il verde a indicare l’accresciuta
consapevolezza della strada da intra-
prendere per dare un futuro ai sogni
ed, infine, il bianco limpido come il
foglio di carta su cui i bambini dise-
gnano i percorsi della loro vita con la
penna del sorriso.
Scuole, ancora troppi ritardi
di Michele Iorio
Dopo essersi assegnato lo stipendio più alto,
applicando le aliquote massime previste dal de-
creto Monti 174/2012, il centrosinistra molisano
ha raggiunto lo straordinario obiettivo di avere i
costi della politica più alti d’Italia. Anziché abro-
gare il fondo di 2451 euro previsto per i porta-
borse, il centrosinistra ha deciso di
regolamentarlo con una legge ad hoc. Il Consiglio
regionale del Molise, così, si è finalmente riunito,
dopo mesi di chiacchiere e discussioni inutili, per
approvare la legge sui portaborse. Insomma, tutto
come previsto: privilegio mantenuto. Si poteva e
si doveva decidere diversamente, soprattutto
sulla composizione del trattamento economico di
presidente, assessori e consiglieri regionali. E’
impensabile, infatti, che agli stessi vengano ero-
gati mensilmente 4500 euro netti, in aggiunta al-
l’indennità di carica di 6000 euro, come rimborso
spese per l’esercizio del mandato, al pari di re-
gioni più popolose e territorialmente più estese
del Molise. Alla faccia della coerenza e delle pro-
messe elettorali, il centrosinistra si assegna la
medaglia d’oro della spesa per il costo della po-
litica. E pretende pure gli applausi?
Perchè resta l'articolato sui portaborse?
L'intervento
CAMPOBASSO. "Articolo 7, "abbiamo regolamentato
l'assistenza professionale ai consiglieri regionali", così
il Presidente della Giunta, Frattura sulla legge appro-
vata in aula sui portaborse.
Dopo il dibattito di ieri mattina il consiglio regionale
ha approvato la proposta di legge Frattura - Niro sulla
regolamentazione del fondo stabilito dell'art. 7, illu-
strata dal consigliere Cristiano Di Pietro.Cosa cambia?
Fino a ieri ogni consigliere percepiva mensilmente
2.451 euro netti, da non rendicontare, che potevano es-
sere anche usati per pagare i cosiddetti portaborse. Da
domani, invece, tale fondo passerà all'ufficio di presi-
denza che procederà a contrattualizzare il personale
indicato da ogni singolo consigliere, naturalmente re-
stando all'interno della somma che resta la stessa.
Con la maggioranza di centro sinistra, hanno votato i
consiglieri di opposizione, Micone e Sabusco. Contrari
invece, Lattanzio (che si discosta dalla sua maggio-
ranza), Cavaliere (Pdl), Federico e Manzo (del Movi-
mento 5 stelle) che volevano la totale abrogazione
dell'emolumento. Si è astenuta invece la Fusco Per-
rella. Insomma, è passata la proposta a firma di Frat-
tura e Niro. Con una caratteristica: finalmente il presi-
dente della Giunta pare aver trovato la via d’uscita ai
fondi dei portaborse dopo aver avuto un periodo di
grande confusione.
A luglio infatti il fondo è stato percepito dai consi-
glieri regionali per essere poi sospeso, dopo le polemi-
che del popolo sovrano.
Dopo di che il governatore ha optato per l’abroga-
zione della legge. Prima favorevole all’abrogazione del-
l’articolo 7 non avvenuta, a detta dei fratturiani, per un
agguato di cui lo stesso presidente è stato vittima. Poi
favorevole alla regolamentazione. Poi indeciso tra le
due opzioni e ieri finalmente è stata individuata la
strada maestra.
Da oggi la Regione Molise assumerà personale per i
consiglieri senza bando pubblico, ma su segnalazione
degli stessi eletti. Tuona Michele Iorio che parla di una
vera e propria vergogna.
“L’articolo 7 va abrogato” precisa l’ex governatore che
continua: “Dopo essersi assegnato lo stipendio più alto,
applicando le aliquote massime previste dal decreto
Monti 174/2012, il centrosinistra molisano ha raggiunto
lo straordinario obiettivo di avere i costi della politica
più alti d’Italia. Anziché abrogare il fondo di 2451 euro
previsto per i portaborse, il centrosinistra ha deciso di
regolamentarlo con una legge ad hoc.
Il Consiglio regionale del Molise, così, si è finalmente
riunito, dopo mesi di chiacchiere e discussioni inutili,
per approvare la legge sui portaborse. Insomma, tutto
come previsto: privilegio mantenuto. Si poteva e si do-
veva decidere diversamente, soprattutto sulla compo-
sizione del trattamento economico di presidente,
assessori e consiglieri regionali.
E’ impensabile, infatti, che agli stessi vengano erogati
mensilmente 4500 euro netti, in aggiunta all’indennità
di carica di 6000 euro, come rimborso spese per l’eser-
cizio del mandato, al pari di regioni più popolose e ter-
ritorialmente più estese del Molise. Alla faccia della
coerenza e delle promesse elettorali, il centrosinistra
si assegna la medaglia d’oro della spesa per il costo
della politica.
E pretende pure gli applausi?”. Insomma, si conti-
nua sulla stessa scia: il centrosinistra aumenta il costo
della politica, alla faccia delle promesse elettorali.
TAagliolto
36 novembre 2013
Il centrosinistra non abroga i fondi dei portaborse e Iorio tuona: privilegio mantenutoGli unici contrari alla regolamentazione sono stati: Lattanzio, Cavaliere, Federico e Manzo
di Rino Ziccardi
Sulla questione delle indennità dei con-
siglieri regionali, noi cittadini avevamo il
dovere di intervenire e il modo con cui lo
abbiamo fatto si è rivelato il migliore
modo. Migliaia di cittadini hanno cono-
sciuto lo sconcio di una promessa eletto-
rale mancata sulla riduzione dei costi
della politica, e altrettanti cittadini hanno
compreso la qualità e la quantità del-
l’azione amministrativa della nuova
giunta regionale. Sono in evidente diffi-
coltà.
La delibera bavaglio è stata l’ennesimo
errore di un gruppo di uomini che ha
perso la testa. Si erano presentati per co-
struire una “rivoluzione” amministrativa
e, ad oggi, fanno fatica anche a convocare
il Consiglio regionale, e le relative com-
missioni, per mancanza di provvedimenti.
Insomma un consiglio regionale imbal-
lato è una politica amministrativa indiriz-
zata al tappare le emergenze sociali che
si aprono un giorno si e l’altro pure. Ora-
mai il dramma lavoro, oltre a stare scritto
nelle analisi tecniche dei vari centri studi,
lo vediamo svolgersi davanti ai nostri
occhi nel quotidiano dei giovani senza
prospettiva. Non c’è una sola attività pro-
duttiva che non sia colpita da crisi irre-
versibile e l’unico lenitivo sempre a
disposizione, è rappresentato dalla cassa
integrazione guadagni che, detto per in-
ciso, se pur aiuta le famiglie, rappresenta
una perdita secca di salario e consumi a
carico dei lavoratori. Neanche si può pen-
sare di arginare una voragine senza un
solo progetto di rilancio concreto delle at-
tività produttive. Per i giovani, soltanto
palliativi e appelli all’unità azionista, ma
fatti e certezze nessuno. Neanche gli
viene in mente di fare gli unici provvedi-
menti possibili che (oltre a fare qualcosa
di centrosinistra) porterebbe risorse da
utilizzare per la difesa dei ceti deboli e
precari. Parlo dell’abrogazione dell’art 7
che, per 21 consiglieri, vale 617.652 euro
all’anno (21 consiglieri x 2451 euro x 12
mesi), e dell’abrogazione della Legge 38
sulla diaria dei consiglieri. Risorse che,
calcolati a occhio ad oltre un milione e
mezzo di euro annui, potrebbero essere
messe a copertura della norma sul red-
dito di cittadinanza, contenuta nella legge
finanziaria per il 2011. Una norma appro-
vata da tutto il Consiglio, con squilli di
tromba e zero risorse, e però mai appli-
cata per mancanza di finanziamento e per
mancanza di una legge che ne determini
le regole.
La realtà molisana è fatta anche di po-
vertà diffusa, di famiglie a reddito zero o
con pensioni al minimo sociale e lavora-
tori monoreddito in cassa integrazione
guadagni. Un mondo in difficoltà evi-
dente a cui non si può, esclusivamente,
distribuire la parola del Vangelo. Occor-
rono fatti concreti e solidarietà concrete.
In special modo quando si sostiene la
gara nazionale di solidarietà per la causa
dei migranti presenti e futuri che arrive-
ranno sulle onde del progetto SPRAR nei
prossimi giorni. Con quali progetti di in-
tegrazione saranno accolti questi disgra-
ziati? Li consegneranno ai bilanci asfittici
dei comuni, o li metteranno a disposi-
zione degli agricoltori.
Eppure, nel contesto di una grave crisi,
i lavoratori dettano i comportamenti agli
eletti, dimostrando di essere migliori di
loro che pure hanno votato, giungendo
alla determinazione di contribuire a sal-
vare le aziende proponendo di rinunciare
agli effetti contrattuali acquisiti pur di
non perdere il lavoro, come succede alla
Vibac di Termoli e alla Cattolica di Cam-
pobasso.
E’ populismo anche questo? O è una le-
zione di dignità ai consiglieri regionali
che non rinunciano a nulla inventandosi
una falsa rinuncia.
E' fare populismo parlare di lavoro?L'intervento
Costi della politica: alla faccia delle promesse elettorali
4 TAagliolto6 novembre 2013
Molise strabico e dislessico. Se guarda da un lato vede
migliaia di lavoratori in cassa integrazione e centinaia
di imprese in difficoltà; se guarda dall’altro, legge di es-
sere la regione in cui si scommette di più, e il gioco
d’azzardo è in crescita esponenziale. A leggerle bene, le
due notizie sono la faccia di una stessa medaglia, la cui
altra faccia è l’incapacità degli apparati istituzionali a
rendersene conto. Per questo dislessici. Un’altra proli-
ferazione significativa del decadimento sociale ed eco-
nomico è dato dall’entità dei “Compro oro” su cui,
dicono gli analisti e i sociologici, può interagire addirit-
tura la malavita organizzata, oltre la necessità di miglia
di famiglie di raccattare un po’ di denaro.
A fronte di questo stato di fatto abbiamo una classe
politica che non vuole recedere di un millimetro dalla
posizione di benessere alimentata dalla sottrazione di
beni e servizi alla collettività e da una tassazione al li-
mite dello strozzinaggio.
Di una classe politica che rifiuta di rendersi conto di
essere, per ciò che guadagna e dei vantaggi di cui gode,
incompatibile con il contesto sociale (un consigliere re-
gionale guadagna al giorno ciò che prende al mese un
pensionato al minimo).
La cassa integrazione, il gioco d’azzardo, i “Compro
oro”, sono fenomeni di una condizione che non trova
modo di cambiare, nemmeno a piccoli passi, tanta e in-
consistente è l’attività amministrativa; il sistema credi-
tizio in difficoltà; la programmazione economica
(2014/2020) di là da venire, attardata dalla defatigante
ricerca di condivisione e di consenso da parte delle
forze sociali e delle associazioni di categoria. Entrambe
in ritardo sul piano culturale e dei cambiamenti epo-
cali, attaccate alla cannula dei finanziamenti, dei con-
tributi, dell’assistenzialismo. Insomma, il Molise di
sempre, devitalizzato, e perciò sottoposto alla preva-
lenza della politica delle clientele, delle prebende, delle
cariche pubbliche, degli incarichi professionali, degli
appalti pilotati, delle rendite parassitarie e di posizione.
Chi ha tentato di staccarsi da questo modello, specie se
operatore economico o professionista o dipendente
pubblico, comunque intraprendente e libertario, ha fi-
nito per essere fiaccato nella volontà e sfinito dalla fa-
tica di combattere.
La collettività difetta di strumenti democratici in
grado di attutire il dominio della casta politica e quei
pochi diritti che si possono esercitare vengono dalla
casta classificati demagogici e strumentali, e là dove
questa classificazione non è sufficiente a deprimerli, la
casta invoca la mordacchia alla stampa e dispone il ri-
corso alla magistratura.
Frattanto la crisi economica, l’abbassamento del li-
vello della morale pubblica, l’esaltazione dell’egoismo
come valore sociale, l’impoverimento del ceto medio,
l’aggravamento dello stato di povertà assoluta sono la
traduzione letterale del Molise dei cassaintegrati, dei
giocatori d’azzardo e dei “Compro oro”. Il resto?
Guarda e si bea. Da Palazzo Vitale, in Via Genova, sede
della giunta regionale, silenzio, indifferenza, disinte-
resse ai problemi della gente; amministratori concen-
trati e rattrappiti sul mantenimento dei privilegi
personali, sulle fortune della Granarolo e le sue 12 mila
giovani manze da svezzare, i contratti di mediazione e
di consulenza da spillare, le due torri edilizie di Vazzieri
da valorizzare, le centrali biogas e biomasse da realiz-
zare. Il Molise prossimo venturo.
Dardo
Ma che Molise è mai questo con migliaia di lavoratori in cassa integrazione, dove però si scommette più che altrove, e il gioco d’azzardo è in crescita esponenziale?
Gentilissimi Consiglieri Regionali,
nell'ambito della scorsa legislatura regionale ed in
quella attuale, Voi tutti, con gli incarichi di ieri e con
quelli di oggi, avete discusso, almeno una volta della So-
cietà KORAI s.r.l., tant'è che l'azienda è stata trasformata
in house alla Regione Molise, con il benestare delle Isti-
tuzioni regionali da Voi rappresentate.
Gentilissimi Consiglieri,
la situazione dei lavoratori della Korai s.r.l. è giunta ad
un punto di paradossale drammaticità: i dipendenti della
società, da oltre 4 anni, non percepiscono le retribuzioni,
pur recandosi ogni giorni a lavorare e gli animi, oltre che
le condizioni personali e familiari, sono ormai esaspe-
rati.
Non è possibile andare avanti circondati dall'indiffe-
renza, soprattutto se l'indifferenza riguarda le cariche
istituzionali: i lavoratori della Korai s.r.l. E la UILTuCS
Molise non si spiegano il perchè non si affronti la vi-
cenda una volta e per tutte, il perchè non si trovi una so-
luzione, il perchè tutti Voi non interveniate per garantire,
per una società in house alla Regione Molise, il ripristino
dell'attività, la regolarizzazione dei pagamenti ai dipen-
denti, insomma, il ritrovamento di una agognata norma-
lità. L'invito della UILTuCS Molise e dei lavoratori della
società Korai a tutti Voi Consiglieri è quello di dedicare
una seduta del Consiglio Regionale – alla quale sia l'Or-
ganizzazione Sindacale sia i lavoratori saranno presenti
molto volentieri – nella quale discutere e risolvere que-
sta situazione di vergognosa empasse che di certo non
rappresenta la parte migliore della Regione Molise.
Restano, speranzosi, in attesa di riscontro.
Il Segretario Generale Uiltucs
I Lavoratori della Korai s.r.l. Pasquale Guarracino
"Quale la fine di noi lavoratori del Korai?"Lettera aperta ai consiglieri della regione Molise
CAMPOBASSO. Il Consiglio del-
l’Unione Regionale dei Titolari di Farma-
cia, Federfarma Molise, con estrema
delusione preso atto che non esiste e non
è, forse mai, esistita una concreta volontà
delle istituzioni di trovare una accetta-
bile soluzione, più volte richiesta dall'as-
sociazione, anche con proposte
alternative, al gravissimo problema che
la distribuzione dell’ossigeno, special-
mente quello gassoso, avrà sulla popola-
zione molisana e sulla delicata
situazione in cui si verrebbero a trovare
le farmacie, sta valutando una serie di
iniziative sindacali a tutela delle farma-
cie stesse e del mantenimento dell’assi-
stenza farmaceutica nei piccoli comuni
molisani ove non è più presente alcun
presidio sanitario pubblico.
"Tenendo conto della risposta data dal
Ministero della Salute, che ha ulterior-
mente ribadito e considerato l’ossigeno
un farmaco e come tale per la sua di-
spensazione necessita la presenza di un
farmacista, e della sentenza del Consiglio
di Stato n. 05174 del 28.10.2013 che ha
decretato la totale integrazione nel SSN
della rete delle farmacie territoriali e
della sua importanza a tutela dell'art.32
della costituzione, questa Unione Regio-
nale oltre alle iniziative già stabilite dalla
delibera assembleare del 17.05
2013,chiusura e farmaci a pagamento,
porta avanti le forti opzioni di interpel-
lanze parlamentari, denuncia alla Corte
di Giustizia Europea e richiesta di inter-
vento del Capo dello Stato".
"Ossigeno, la Regione ignorale farmacie"Federfarma denuncia il silenzio dell'istituzione. "Chiederemo l'intervento di Napolitano"
Certamente. Non tutti se ne sono stati
con le mani in mano o non hanno attinto la
penna nell’inchiostro delle responsabilità
amministrative, professionali, e civili ai
primi accenni che il Molise stava per en-
trare nelle mire della malavita organizzata
e, specificatamente, nella strategia dello
smaltimento (occulto) dei rifiuti pericolosi.
Tra coloro che non hanno mancato di al-
zare la voce e di dare l’allarme, di pren-
dere e di sollecitare iniziative di contrasto,
il già consigliere regionale (allora di Ri-
fondazione comunista) Italo Di Sabato il
quale oggi, a giusta ragione, vuole rimar-
care la differenza dei comportamenti nel
momento in cui ciò che veniva paventato
è purtroppo una delle più tristi e perico-
lose realtà. Anche tra gli operatori dell’in-
formazione non tutti se se sono stati con
le mani in mano o hanno girato la testa
dall’altra parte rispetto ai luoghi, agli uo-
mini e alla circostanze che davano segnali
poco rassicuranti sulla volontà di creare i
filtri necessari (tecnici, politici e organiz-
zativi) nei confronti delle scelte program-
matiche, degli atti amministrativi, delle
complicità che potevano allentare le ma-
glie dei controlli sul territorio.
Chi avesse dei dubbi, può accedere al-
l’emeroteca provinciale e leggersi le corri-
spondenze giornalistiche pubblicate da Il
Tempo, Il Messaggero e Il Mattino, le mag-
giori e diffuse testate dagli Settanta/Ot-
tanta e Novanta. Leggerebbe degli
sversamenti sospetti, nottetempo, nei
pozzi trivellati e calcarei di Cercemaggiore,
dell’andirivieni sospetti di camion, di al-
cuni materiali indefinibili in alcune disca-
riche a cielo aperto del basso Molise, della
presenza di materiali impropri in alcune
aree agricole di Campomarino, delle bat-
taglie sulla Laterlite di Boiano e delle que-
rele che ne sono venute, della incidenza
dei tumori tra le popolazioni più diretta-
mente a contatto con talune realtà am-
bientali molisane evidentemente
compromesse sotto l’aspetto ambientale.
Leggerebbe anche delle iniziative poli-
tiche tra cui, vale ricordarlo, quelle di Italo
Di Sabato che fa bene, anzi benissimo, a ri-
mettere in circolo le mozioni, le interroga-
zioni, le iniziative politiche dentro e fuori
l’aula di Palazzo Moffa per denunciare
omissioni, ritardi, distrazioni sulla vessata
questione dei rifiuti e del loro smalti-
mento, e dei segnali inquietanti delle
prime infiltrazioni malavitose. Fa bene,
anzi benissimo, a rimarcare le differenze e
quindi le responsabilità oggi, che da quelle
omissioni, da quei ritardi , da quelle di-
strazioni, v’è la certezza che la camorra
napoletana ha approfittato per avvelenare
i terreni del Molise più attiguo alla Cam-
pania, ma chissà che non si scopra altro e
di peggiore. Per fortuna c’è chi non ha
smesso mai di tenere sotto i riflettori le
questioni ambientali e le distorsioni am-
ministrative, tecniche, e programmatiche
con cui ancora oggi vengono affrontate, di-
scusse e risolte (?).
Qualcuno vorrà dire una volta per tutte
le ragioni per cui è fallito il piano regio-
nale dei rifiuti commissionato e pagato
con fior di milioni alla Fiat Engineering?
Ai rifiuti, che sono il lato più oscuro e in-
quietante della faccenda venuta a galla
dalle dichiarazioni del pentito del clan dei
Casalesi, Carmine Schiavone, oggi dob-
biamo aggiungere il rischio di intrusioni
malavitose, di compromissioni economi-
che, di nuove omissioni, distrazioni e ri-
tardi nell’affrontare le questioni legate alla
produzione di energia alternativa sia essa
derivata dall’eolico, dal fotovoltaico e dalle
biomasse e dal biogas. Dove c’è il grande
business spesso c’è il malaffare.
E il Molise pare destinato a candidarsi
ad una delle aree nazionali di maggior
pregio a questi fini. Non vorremmo che fra
20 anni un qualche pentito ci raccontasse
storie che sono in essere, e però facciamo
finta di non accorgercene.
Dardo
TAaglio
lto5
6 novembre 2013
di Massimo Dalla Torre
Il bubbone che tutti sapevano pronto a
scoppiare da un momento all’altro, non ha
tardato a fare sentire i suoi effetti nefasti:
una regione letteralmente in ginocchio.
Questa in estrema sintesi è la considera-
zione di chi è rimasto letteralmente atto-
nito dinanzi alle dichiarazioni di Schiavone
boss della camorra che per anni ha utiliz-
zato il Molise a mo di pattumiera. Una pat-
tumiera che, a quanto si apprende dagli
organi di stampa, occupa tutto il territorio
regionale, da Spinete a Cercemaggiore e
Bojano per l’area matesina.
Da Guglionesi, a Portocannone, Campo-
marino e Termoli per il Basso Molise per
finire a Venafro anzi a Pozzilli dove na-
scono mele grigio-verde e quando piove
affiora dal terreno ferro e sacchi di plastica
contenenti materiale di cui s’ignora la pro-
venienza.
Materiali che fanno tremare le vene ai
polsi di chi oggi è costretto a dover fare la
stima dei danni che l’ambiente molisano,
una volta incontaminato, ha subito in anni
di sversamenti incontrollati e incontrolla-
bili visto gli interessi economici che si ce-
lano dietro a queste bombe ecologiche.
Materiali al vaglio degli inquirenti e ora
della task-force che, dovrebbe, grazie ad
uno sforzo congiunto, fare il quadro della
situazione che, però a quanto pare, è tinto
di toni foschi e poco intellegibili. Materiali
che pesano sui destini dei molisani che
ignari di quanto accadeva e forse accade,
spesso si chiedevano perché tanti auto-
mezzi speciali che sappiamo trasportare
un killer silente percorrevano in lungo e in
largo le strade della regione.
La quale, alla stregua di quelle viciniori,
è simile al treno di “Cassandra Crossing”
blindato, manco tanto, guardato a vista,
basta che le diottrie siano ben compensate,
con tanto di cartelli che indicano la perico-
losità del territorio “stuprato” da chi ha ri-
tenuto opportuno venire a celare nel
sottosuolo della ventesima regione d’Italia,
ora più che mai ventesima, il frutto di
“scellerataggine” coperto da una montagna
di “Pecunia” che nella fattispecie come di-
rebbero i latini: “non olet”.
Locuzione latina il cui significato lette-
rale è “Il denaro non ha odore”.
La tradizione, è mutuata da Svetonio in
De vita Caesarum VIII e ripresa poi da
Dione Cassio in Storia LXV che vuole que-
sta frase attribuita a Vespasiano a cui il fi-
glio Tito aveva rimproverato di avere
messo una tassa, la centesima venalium,
sull'urina raccolta nelle latrine gestite dai
privati, popolarmente denominati da allora
"vespasiani", tassazione dalla quale prove-
nivano cospicue entrate per l'erario. Dal-
l'urina veniva ricavata l'ammoniaca
necessaria alla concia delle pelli.
L'episodio vorrebbe che Tito avesse ti-
rato alcune monete in uno dei bagni, in
segno di sfida al padre: quest'ultimo le
avrebbe raccolte e, avvicinatele al naso,
avrebbe pronunciato le fatidiche parole.
È una frase che viene cinicamente usata
per indicare che, qualunque sia la sua pro-
venienza, "il denaro è sempre denaro" nel
senso che il mezzo non determina l'inten-
zione e che la provenienza non darebbe al-
cuna connotazione positiva o negativa al
mezzo o strumento che è il denaro che da
che mondo è mondo trova nell’illecito il
terreno su cui attecchire incurante delle
conseguenze che nascono.
Rifiuti tossici: “pecunia non olet”
Qualcuno vorrà dire una volta per tutte le ragioni per cui è fallito il piano regionale
dei rifiuti commissionato e pagato con fior di milioni alla Fiat Engineering?
Tutti a meravigliarsi di un Molise oggetto della Camorra e di fatti che la stampa ha raccontato senza che le istituzioni muovessero un dito in difesa del territorioNon vorremmo che fra 20 anni un qualchepentito ci raccontasse storie che sono in esseree però facciamo finta di non accorgercene
In seguito al nuovo dimensio-
namento delle istituzioni scola-
stiche e per effetto di traslochi
di sede effettuati da un edificio
ad un altro di alcune scuole co-
munali occorre, con estrema ur-
genza garantire alcuni
interventi per ampliare la rete
wireless. In particolare occorre
effettuare la connessione me-
diante rete Wi-Fi dell’edificio
della scuola materna di via Cri-
spi dove saranno ospitati
anche la Direzione e gli Uffici
amministrativi di tutto il se-
condo Circolo, provvedendo alle
attività tecniche necessarie;
fornire l’edificio ex Casa dello
studente di via Alcide De Ga-
speri che fa capo all’Istituto
Comprensivo Montini e dove
sono state sistemate quasi tutte
le classi dell’ ex- terzo circolo
didattico, di ulteriori punti rete
per incrementare il servizio di
interconnessione alla rete wire-
less comunale e il sistema Voip,
garantendo le attività e le appa-
recchiature necessarie; ricon-
durre, per convenienza e tem-
pestività, nell’ambito della rete
comunale anche la sede nel-
l’edificio della scuola primaria
di via D’Amato traslocando dal-
l’attuale connessione fornita at-
traverso le infrastrutture di rete
di proprietà di Telecom Italia
spa., a quella offerta dalla so-
cietà Afa Systems s.r.l., come
avvenuto negli altri stabili.
I singoli interventi costeranno:
per la connessione wi-fi della
scuola materna di via Crispi di
1.895 euro ; per il cablaggio,
l’installazione e fornitura
switch e telefoni dell’ex casa
dello studente una spesa 1.390
euro più 351 euro; per la
scuola elementare e media di
via D’Amato ci sarà una sosti-
tuzione delle linee Telecom con
un canone bimestrale di
258,87 euro per la durata di
anni tre anni.
L’avvicinarsi a grandi passi
della stagione invernale ha in-
dotto l’Amministratore Unico
di Funivie Molise SpA. Signor
Mario Caruso a dare una
brusca accelerata ai prepa-
rativi tecnici-amministra-
tivi per arrivare
all’importante appunta-
mento con tutte le carte in
regola per fornire agli ap-
passionati della neve, piste
e impianti in perfetta effi-
cienza. In quest’ottica , sa-
bato scorso ,sul pianoro
matesino si sono dati ap-
puntamento tecnici e poli-
tici per procedere al
I°controllo sugli impianti di
risalita .Per la parte politica
oltre all’a.d. Caruso era pre-
sente il Signor Leggieri
della Società Sviluppo
Montagna. Per la parte tec-
nica è intervenuto il Diret-
tore di esercizio e tecnici
della ditta specializzata in
controlli C.N.D. Sono stati
effettuati esami magneto-
induttivi sulle funi e sugli
attacchi delle stesse. Un
esame di estrema impor-
tanza per la sicurezza degli
utenti. Dopo questo primo
approccio,non sono state ri-
scontrate anomalie,segui-
ranno alcuni lavori di manu-
tenzione ordinaria previsti dalla
normativa vigente) e se neces-
sari ulteriori lavori di straordi-
naria manutenzione.
Alle fine di queste operazioni ,
se tutto sarà regolare, gli im-
pianti potranno essere riaperti
al pubblico per la stagione in-
vernale 2013/2014. In questa
prima fase ci si è avvalsi anche
della consulenza di due tecnici
molisani che dovranno ap-
prontare un piano di sicu-
rezza oltre che per gli
appassionati i anche per gli
operai presenti ed utilizzati
sul posto di lavoro. Non resta
che aspettare la prima neve
che, considerando la note-
vole variabilità atmosferica
sul massiccio del Matese,
non tarderà ad arrivare. Lo
sforzo organizzativo che la
Società Funivie Molise SpA
sta mettendo in campo,sicu-
ramente darà i suoi frutti e
finalmente Campitello Ma-
tese farà il salto di qualità
che la collochi tra le stazioni
sciistiche del mezzogiorno
d’Italia più affermate. Per
chi ha visitato in questi
giorni la Fiera Skipass di
Modena la delusione per l’
assenza di Campitello e di
Capracotta è stata sicura-
mente forte, mentre altre lo-
calità semisconosciute erano
ben rappresentate con una
offerta turistica ottimale
agli altre due milioni di
praticanti gli sport invernali.
Salvatore Roccia
E’ stata concessa dal mini-
stro della Difesa al Comune
di Campobasso la medaglia
commemorativa concessa
ai Comuni di residenza
delle famiglie che hanno
subito la perdita di tre o
più congiunti durante il
primo conflitto mondiale.
La medaglia commemora-
tiva è stata concessa in
onore dei fratelli Carlo, Sil-
vio e Angiolo Pistilli; i primi
due caduti in combatti-
mento, il terzo, invalido di
guerra, è deceduto a Roma
nel luglio del ’22.
La cerimonia di consegna
della medaglia da parte del
ministro della Difesa si
terrà oggi alle 15,30 nella
sala degli eroi del mini-
stero, all’incontro parteci-
perà il sindaco Gino Di
Bartolomeo, alcuni ammi-
nistratori comunali ed
esponenti della polizia mu-
nicipale e Giorgio Fidelbo,
pronipote della famiglia Pi-
stilli.
66 novembre 2013 Campobasso
Si lavora alacremente per aprire in tempi brevila stazione sciistica di Campitello Matese
Istituti comunali, si allarga la rete wireless
Medaglia commemorativa per i fratelli Pistilli
Sarà presentato domani alle 16
presso l'Aula Magna del IV Circolo di
Campobasso il progetto "Senza Zaino",
un nuovo modo di pensare e fare la
scuola per essere al passo coi tempi ri-
vedendo i metodi tradizionali di inse-
gnamento-apprendimento. Sarà il
dirigente, Rossella Gianfagna, ad aprire
i lavori del convegno che vedrà la par-
tecipazione del sindaco della città Di
Bartolomeo, del presidente della
Giunta Regionale Di Laura Frattura,
dell'assessore all'Istruzione Petraroia,
del presidente della Provincia De Mat-
teis, nonchè dei partner del progetto
Rossella Ferro, direttore marketing de
La Molisana ed Edoardo Falcione, pre-
sidente Ance. Le conclusioni saranno
affidate a Giuliana Petta, della dire-
zione scolastica regionale. La scuola
"Senza Zaino" è un luogo ospitale,
creato a misura di bambino, in cui
l'alunno deve sentirsi a proprio
agio e può gestire con consape-
volezza tutti gli strumenti che ha
a disposizione.
Niente zaini sulle spalle,
quindi, ma soltanto una leggera
tracolla per poter portare a casa
un libro o una scheda per una ve-
loce riflessione pomeridiana.
L'alunno al centro del processo
scolastico, dunque, ma anche for-
mativo. Saranno loro, guidati dagli
insegnanti, ad essere i protagoni-
sti del loro percorso di studi. Un
bell'ambiente, luminoso e mo-
derno diviso in vari spazi, ciascuno
dedicato alle varie attività. L'an-
golo delle arti, quello del computer,
quello dei numeri e quello delle parole.
Una globalizzazione delle varie disci-
pline che si intrecceranno e si comple-
teranno tra loro. Alunni, dunque, in
prima linea a costruire la propria
esperienza formativa attraverso la coo-
perazione, il brainstorming, il circle
time in un' unica ottica: quella della
condivisione.
Tutte le componenti delle
scuole “Enrico D’Ovidio” e
“Francesco D’Ovidio” di Campo-
basso, in una affollatissima as-
semblea, hanno condiviso di
promuovere azioni di protesta
rispetto al piano di dimensiona-
mento scolastico provinciale,
poiché la decisione presa conse-
gnerebbe le stesse scuole ad un
ruolo di complementarietà ri-
spetto al Convitto “M. Pagano” di
Campobasso che per le sue pe-
culiarità avrebbe potuto mante-
nere una propria autonomia in
deroga. Nel piano stesso risul-
tano gravemente non perseguite
le linee guida che la Regione
Molise ha individuato per co-
struire una razionalizzazione
scevra da qualsiasi condiziona-
mento di parte (progressiva eli-
minazione degli istituti
omnicomprensivi già esistenti e
consequenziale impossibilità a
crearne nuovi). L’assemblea ha
ribadito che per rilanciare le due
scuole che hanno una storia ed
una genesi incontrovertibili, bi-
sognerà pensare ad una aggre-
gazione che comunque
presupponga un’autonomia ge-
stionale che nella prima bozza
era stata prevista salvo poi ad
essere modificata. Sono state
preannunciate iniziative presso
il Consiglio Regionale del Molise
cui spetterà la definitiva appro-
vazione del piano.
76 novembre 2013Campobasso
CAMPOBASSO. Incidente mortale lungo
la Fondovalle del Tappino, all’altezza del
bivio per Monacilioni nel pomeriggio di ieri.
Violento impatto frontale tra un’auto, una
Fiat Punto bianca guidata da un 29enne di
Casalvecchio di Puglia (in provincia di Fog-
gia) ed un camion.
Dalle prime risultanze sembrerebbe che il
giovane (Matteo Cutaio il suo nome) che
viaggiava verso Campobasso, nelle solite
curve già note dalla cronaca abbia perso il
controllo del veicolo (a causa forse del-
l’asfalto reso viscido dalla pioggia) impat-
tando sul camion che marciava nel senso
opposto. Dopo l’urto l’auto ha continuato la
propria corsa andando più volte in testa
coda prima di schiantarsi contro il guardrail.
La Fiat Punto del giovane è irriconoscibile.
Sul posto i Carabinieri, i Vigili del Fuoco
(che hanno estratto il corpo dalle lamiere
accartocciate) ed il 118 che non ha potuto
fare altro che constatare il decesso del gio-
vane. Il caso è vaglio degli inquirenti.
Frontale, muore un 29enne
L'incidente
nel pomeriggio di ieri
all'altezza del bivio
di Monacilioni
Progetto senza zaino,
la Molisana
scende in campo
Dimensionamento scolastico, scuole D’Ovidio sul piede di guerra
Un’antologia tutta al femminile che raccoglie eracconta storie di 32 donne alle quali il destinoha riservato percorsi diversi, talvolta opposti.Storie di ordinaria follia che mostrano una im-possibilità radicata di comunicare che spessosfocia nella violenza più bieca, ma anche testi-monianze di donne che ce l’hanno fatta. Donne“in carriera” che hanno raggiunto posizioni divertice e che sono riuscite a ritagliarsi ruoliimportanti nella società. Insomma, la doppiafaccia di una vita continuamente in bilico tra lasua anima più spietata e quella più generosa. Achi tocca l’una o l’altra, nessuno può dirlo senon alla fine.Mara Iovene, scrittrice ed editrice coraggiosa,le ha raccolte nel volume Moderne cantastorie.Ha messo nero su bianco le drammaticheesperienze raccontate da diverse autrici, chein un gesto corale denunciano con forza unasituazione che pare sfuggire a qualsiasi forma dicontrollo e contenimento. L’incontro rientra nella decisione dell’UnioneLettori Italiani di aderire al progetto Posto oc-
cupato, un gesto concreto dedicato a tutte ledonne vittime di violenza. All’appuntamento,che sarà coordinato da Antonella Presutti, sa-ranno presenti anche Maria Caterina Maglioccae Michela Guadagno, tra le autrici del volume.Le autrici saranno ospiti di Ti racconto un libro- laboratorio permanente sulla lettura e sullanarrazione, ideato e organizzato dall’UnioneLettori Italiani con la direzione artistica e or-ganizzativa di Brunella Santoli, e sostenuto dallaProvincia di Campobasso e dalla FondazioneMolise Cultura - mercoledì 6 novembre alleore 18.30 nella sala conferenze della Bibliotecaprovinciale “P.Albino” di Campobasso. Il 7 e l’8 novembre, invece, sarà la volta dell’at-teso Laboratorio di scrittura. A condurlo que-st’anno ci sarà lo scrittore Giorgio Vasta,scrittore e sceneggiatore, che si prepara ad ac-cogliere le penne più tenaci e volenterose inuna full immersion di 14 ore che le vedrà alleprese con la narrazione autobiografica. Gli ap-puntamenti successivi sono in programma il 20e 21 novembre.
Chi sono io che scrivo io - questo il nome delLaboratorio di questa edizione- intende con-durre i partecipanti lungo un itinerario chetocchi diversi modi di “ripensarsi” e di “scri-versi”, ragionando sulle diverse tipologie dinarrazione della vita di una persona, dal diarioall’appunto intimo al romanzo autobiografico.Obiettivo del corso è quello di arrivare, attra-verso una serie di esercizi di scrittura mirati ediscussi in classe, alla stesura di una storia suigeneris della propria vita. Gli incontri, a nu-mero chiuso, si svolgeranno nella sede del-l’edificio ex-GIL a Campobasso, dalle ore 15.30alle 19. Il prossimo appuntamento di Ti rac-conto un libro è con Gianfranco Calligarich,che presenterà Principessa, un appassionantenoir che ci riporterà nelle atmosfere indimen-ticabili della cinematografia americana deglianni Quaranta. L’appuntamento è in programma martedì 12novembre alle ore 18.30 nella sala conferenzedella Biblioteca provinciale “P.Albino” di Cam-pobasso.
Tra violenza e successi: storie di donne a Ti racconto un libro
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA
ANNO IX - N° 119 - MERCOLEDÌ 6 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
SESSANO DEL MOLISE. Si è
svolta ieri nella zona industriale di
Sessano del Molise, presso
un’azienda di deposito e imbotti-
gliamento di GPL, un’esercitazione
antincendio per testare le capacità
di risposta in caso d’incidente.
In particolare è stato simulato un
dardo di fuoco proveniente da una
perdita di GPL in fase liquida cau-
sata dalla rottura di una tubazione.
I vigili del fuoco intervenuti, hanno
dapprima effettuando un monito-
raggio dell’area, per verificare
l’eventuale presenza di quantita-
tivi di GPL a rischio di esplosione,
per poi intercettate la perdita di
gas previo raffreddamento delle
aree limitrofe al fine di
poter raggiungere i di-
spositivi di intercetta-
zione in sicurezza.
Inoltre è stato effet-
tuato un monitoraggio a
distanza con termo ca-
mera che consente di in-
dividuare eventuali zone
“calde” a rischio. L’eser-
citazione si è svolta in
collaborazione con la
squadra aziendale presente
sul posto ed ha avuto lo scopo di
verificare il piano di emergenza in-
terno, il funzionamento degli im-
pianti di protezione antincendio
della ditta, e le procedure operative
dei vigili del fuoco oltre a permet-
tere una conoscenza più approfon-
dita dell’attività.
Soddisfazione al termine del-
l’esercitazione sia da parte dei VF
e sia del gestore dell’impianto.
A Pettoranello, in casa Ittierre, ne ave-
vamo viste delle porcate, ma quella di oggi
supera abbondantemente tutti i limiti.
E quando è troppo, è troppo, anche per
noi della Gazzetta, che abbiamo
sempre sostenuto Bianchi pen-
sando che fosse un imprendi-
tore che volesse salvaguardare
l'occupazione. Quanto accaduto
ieri a Milano ci fa invece ca-
pire che Antonio Bianchi vuol
solo salvare le sue tasche, infi-
schiandosene dei problemi dei
dipendenti.
Ma andiamo con ordine, par-
tendo dalla convocazione del-
l'assemblea dei soci e del con-
siglio d'ammistrazione, previsti per ieri
mattina a Milano. L'intento di Bianchi era
quello di sostituire il vecchio amministra-
tore delegato, Alberto Manganiello, con
Giovanni Petrollini, sindaco revisore della
società. Già quest'ultimo passaggio fa ca-
pire di cosa parliamo. Da che mondo è
mondo un sindaco revisore non cambia
fronte dalla mattina alla sera, passando
dal fronte dei controllori a quello dei con-
trollati. Ma questo è un problema che in-
veste la sfera etica personale di Giovanni
Petrollini, che ha ritenuto opportuna una
scelta giudicata inopportuna da tutti e
dallo stesso diritto societario. Il bello però
non sono le intenzioni di Bianchi, ma come
la vicenda è stata portata
in porto. Infatti Manga-
niello, diritto alla mano,
avrebbe dovuto essere
convocato prima nell'as-
semblea totalitaria dei
soci e poi nel consiglio d'amministrazione
per notificargli l'avvenuta sfiducia. Man-
ganiello avrebbe potuto difendersi e poi si
andava al voto. Invece no. Bianchi, cre-
dendo di fare il furbo, dice di aver invitato
regolarmente Manganiello. Peccato che
quest'ultimo affermi l'esatto contrario: lui
non è mai stato invitato. Prassi vuole che,
di fronte a un contrasto del genere, si rin-
vii l'assemblea, invitando di nuovo, con
raccomandata l'amministratore delegato
della società. Così non è. Bianchi tiene l'as-
semblea dei soci e il successivo consiglio
senza la presenza sia di Manganiello, che
del rappresentante della Regione. In so-
stanza un'assemblea e un consiglio asso-
lutamente irregolari e illegittimi. Organi in
cui viene sfiduciato Manganiello, assente
che non può difendersi, e nominato Gio-
vanni Petrollini. Uno scandalo, o sarebbe
meglio dire una commedia. Una farsa che
forse permette a Bianchi di tirarla ancora
per le lunghe non affrontando le respon-
sabilità oggettive di un momento così deli-
cato. Ma una farsa contro cui Manganiello,
assistito dall'avvocato Iacovino, combat-
terà fino all'ultimo Alberto Manganiello,
calpestato e umiliato nella sua figura pro-
fessionale e umana da Antonio Bianchi.
Manganiello, nel caso specifico, si aspetta
che prendano posizione sia il commissario
Ferreri che il giudice fallimentare Batti-
sta. Sono loro che stanno monitorando la
procedura concordataria e quanto avve-
nuto, con tutte le sue irregolarità e illega-
lità, minaccia seriamente di mandare a
monte il concordato con il conseguente fal-
limento dell'Ittierre.
A.M.
116 novembre 2013Isernia
Il proprietario dell'Ittierre convoca un'assemblea e un consiglio d'amministrazione irregolari.
Il giorno 8 novembre 2013, alle ore 18,00, nella Cattedrale
di Isernia, San Pietro Apostolo, verrà celebrata la Messa so-
lenne, in occasione del rientro della statua di San Pietro
Celestino. La Santa Messa sarà officiata dal Rev. mo Mons.
Don Claudio Palumbo, Vicario Generale della Diocesi di
Isernia-Venafro.
La Statua del Santo, consegnata il 20 maggio 2013, per i
lavori di restauro, dopo pochi mesi sarà riconsegnata ai fe-
deli isernini, i quali per il "Santone", così come amano fa-
miliarmente appellarlo, hanno una profonda devozione.
Il restauro è stato donato dall'Inner Wheel club di Iser-
nia, promotrice dell'iniziativa la Presidente dell'Anno So-
ciale 2012/2013, Sig.ra Giovanna
Perna Palumbo e si conclude
nell'anno sociale 2013/2014 con
la Presidenza della Sig.ra Carla
Sacco D'Annesse.
Da tempo la scultura lignea
policroma del XVIII sec. presen-
tava delle spaccature e dei cedi-
menti del legno, nonché varie al-
terazioni sia cromatiche che
delle parti in oro, necessitava,
dunque, di un tempestivo lavoro
di recupero e di conservazione.
Il restauro è stato curato da
Raffaella Sartorio nello Studio
di Conservazione e Restauro di
Opere d'Arte di Isernia.
L'opera è stata iscritta nel Quaderno dei Restauri, pro-
mosso dal Consiglio Nazionale dell'Inner Wheel Club Ita-
lia, che si propone di catalogare tutti i restauri di opere
d'arte, realizzati dai club italiani, per valorizzare il patri-
monio artistico del nostro Paese.
Una targa, affissa nella Chiesa Rettoria San Pietro Cele-
stino, costituirà la memoria storica di un impegno con-
creto per il recupero e la valorizzazione di una così pre-
ziosa opera d'arte e di culto. Un omaggio al Santo Patrono
della città di Isernia che attendeva da tempo di essere ri-
portato al suo originario splendore.
Restaurata la scultura lignea “S. Pietro Celestino” XVIII sec.
Bianchi fuori legge licenzia Manganiello
La statua è conservata
nella Chiesa Rettoria di Isernia
Silurato l'amministratore delegato che chiede l'intervento del commissario Ferreri
Antonio Bianchi
Antincendio,
l'esercitazione dei VigiliIl test si è svolto a Sessano del Molise per valutare
le capacità di risposte in caso di incidenti
ROMA - Con la riunione degli
Organismi nazionali di Fai, Flai
e Uila e dei Delegati del settore
alimentare, parte la stagione di
rinnovo della contrattazione di
secondo livello nei settori del-
l’industria e della cooperazione
alimentare. "Il contratto di se-
condo livello non è solo l'occa-
sione di tutela del lavoro, ma è
anche uno strumento a disposi-
zione dei soggetti sociali per
trovare soluzioni utili alla ri-
presa”. E' quanto ha affermato
Augusto Cianfoni, Segretario
generale della Fai Cisl a mar-
gine della riunione nazionale
durante la quale é stato votato il
documento di avvio della sta-
gione contrattuale decentrata.
"Serve un salto di qualità- ha
proseguito Cianfoni - nelle re-
lazioni sindacali del settore ali-
mentare, così come abbiamo
saputo fare in passato, ricono-
scendo tutte le difficoltà pre-
senti per le imprese italiane e
ricercando, assieme, dentro il
secondo livello di contratta-
zione, le tante soluzioni che
possano aiutare a superarle
come ad esempio la flessibilità,
l’organizzazione del lavoro, la
formazione ed il welfare azien-
dale. “Ora - ha concluso Cian-
foni - lavoreremo con i nostri
delegati dentro le RSU per co-
struire piattaforme che siano il
più possibile coerenti con le
condizioni che ogni realtà rap-
presenta, capaci di intercettare
la giusta necessità di tutela del
lavoro con la ripresa produttiva
del settore”.
126 novembre 2013 Termoli
TERMOLI – L’amministrazione
comunale rende noto che il
prossimo 6 novembre scade il
termine di presentazione delle
domande per partecipare alle
due distinte procedure di affida-
mento in concessione degli im-
pianti sportivi di Via Catania e
Viale Sandro Pertini. L’intendi-
mento dell’Amministrazione
Comunale è quello di consentire
alla collettività di utilizzare gli
impianti al fine di incentivare la
promozione e la partecipazione
all’attività sportiva, in particolar
modo dei giovani, affidandone la
gestione ad associazioni citta-
dine. La concessione in uso
degli impianti di Via Catania e
Viale Sandro Pertini risulta ne-
cessaria data l’impossibilità da
parte del Comune di una ge-
stione diretta con proprio perso-
nale, non essendovi, all’interno
dell’Ente, figure professionali
specifiche, né risorse umane e
materiali necessarie per garan-
tire l’apertura e la fruizione
della struttura da parte della
collettività. L’affidamento in
concessione dei campi sportivi
polifunzionali risulta inoltre ne-
cessario per evitare che gli
stessi vengano utilizzati in modo
non conforme alle esigenze ed
aspettative della Cittadinanza e
delle Associazioni presenti sul
territorio, oppure che restino in
stato di abbandono ed inutiliz-
zati, con grave nocumento alla
collettività che si vedrebbe pri-
vata della possibile fruizione.
Tutta la documentazione utile
può essere visionata e scaricata
dalla sezione “Avvisi” del sito
web istituzionale del Comune di
Termoli, all’indirizzo www.co-
mune.termoli.cb.it.
Celebrazioni diocesane
Via India, perdite di acqua all’ingresso delle case popolari
TERMOLI – Ci sono disagi all’ingresso di alcuen palazzine
della case popolari di Via India dove i residenti denunciano
la pèresenza continua di perdite di acqua. Venti famiglie
hanno inviato una lettera allo IACP di campobasso in cui se-
gnalano il problema che durerebbe da diversi anni nei pressi
della gradinata d’ingresso dove continuano a crearsi una poz-
zanghera di fango e una sorta di “muschio”. Non è la prima
volta che i residenti segnalano la perdita di acqua e che due
persone sono scivolando ferendosi. Nella stessa lettera i foir-
matari chiedono, inoltre, che vengabo “rimosse le cisterne
poste sotto il porticato dei fabbricati, finora mai andate in uso,
in quanto ormai fatiscenti e diventate ricovero per animali e
la chiusura della parte di porticato dove ora ci sono le ci-
sterne, ricettacolo anch’essa di immondizia e topi”.
TERMOLI - "La Chiesa è indefettibilmente santa: Cristo l’ha
amata come sua sposa e ha dato se stesso per lei, al fine di san-
tificarla; perciò tutti nella Chiesa sono chiamati alla santità […].
Allo stesso modo, fin dai primi tempi ha coltivato con grande
pietà la memoria dei defunti e ha offerto per loro i suoi suffragi.
Nei riti funebri la Chiesa celebra con fede il mistero pasquale,
nella certezza che quanti sono diventati con il Battesimo membri
del Cristo crocifisso e risorto, attraverso la morte, passano con lui
alla vita senza fine".
Il Vescovo, dopo quelle a San Giuliano di Puglia, Larino e Ter-
moli, il prossimo 8 novembre, in Cattedrale alle ore 18, celebrerà
una S. Messa in suffragio dei Vescovi e Sacerdoti.
TERMOLI - Nuovo appuntamento con il Cafè Teologico Venerdì
8 Novembre, alle ore 20,30, presso i locali per la Nuova Evange-
lizzazione della Chiesa del Crocifisso in Termoli. Tema della se-
rata sarà: La famiglia è aggredita dalle "famiglie"? che vedrà
come relatore il professor Guido Verna. La proposta del Cafè teo-
logico, che nella diocesi di Termoli-Larino si ripete da tre anni
con nuovi temi, vedrà la fede strizzare l’occhio all’attualità, ri-
leggendo alcuni temi alla luce d’importanti verità e con l’obiettivo
di non cadere nel conformismo, ma discutere e fare chiarezza.
Parte la contrattazione di secondo livello nell'industria alimentare
Affidamento in concessione impianti sportivi di via Catania e viale Sandro Pertini
Cafè Teologico, i temi scottantidella ragione e della fede
TERMOLI – E’ improvvisamente venuto a mancare all’affetto dei
suoi cari Tonino Fortunato. Pittore, poeta e scrittore era tornato a vi-
vere nella sua Termoli che aveva lasciato in giovane età per motivi
di lavoro. Anico vero fin dalla gioventù Tonino si era sempre distinto
per il suo portamento e per la schiettezza ma anche per la disponi-
bilità verso il prossimo. Il mio pensiero corre a ritroso a quelle tante
estati passate insieme alla “comitiva” e al tempo più recente quando
mi presentò il pittore e maestro
Morandi (nella foto con lui e con
l’allora sindaco Di Giandome-
nico). Una perdita immane per
la moglie Rosanna e per i fra-
telli Pasquale e Maria. A loro
giungano le mie più sentite con-
doglianze e di quelle dei tanti
amici che lo ricorderanno per
sempre e dalla redazione della
Gazzetta del Molise.
Angelo Santagostino
A ricordo di un amico
BASSO MOLISE - Nella sala parrocchiale di San Giu-liano di Puglia il Vescovo della Diocesi, insieme con tutti iresponsabili e collaboratori dell’ufficio di Curia della pa-storale sociale e del lavoro, ha incontrato i sindaci del Cra-tere (i comuni interessati dal sisma del 31 ottobre 2002).L’incontro si inserisce nella serie di iniziative della Diocesiper ascoltare, confrontarsi e mettere in rete tutte le forzeimprenditoriali e istituzionali in vista di un rilancio dellaquestione del lavoro e dell’occupazione giovanile nell’areadel bassomolise. La Chiesa Diocesana ha a cuore le sortidelle piccole comunità, pertanto, tramite la Caritas edaltre strutture e organismi a questa collegata, propone eoffre, nei limiti delle risorse reperibili e disponibili, serviziconcreti per sostenere progetti e promuovere soprat-tutto il lavoro giovanile, aiutare le famiglie in difficoltà e af-fiancare i tanti disoccupati e cassintegrati. I sindaci hannorisposto all’unanimità all’invito del Vescovo, lieti di questaattenzione e della concreta vicinanza che la Chiesa, pur tratante difficoltà, riesce a manifestare e concretizzare intante forme. Purtroppo lo scenario descritto da tutti gliamministratori non si presta a facili entusiasmi, anzi giu-stifica pessimismo e delusione. Finita la fase pesante dellaricostruzione post-terremoto, terminato il flusso di ri-sorse che per anni aveva contribuito a dare respiro al-l’economia del territorio grazie allo sviluppo dell’edilizia eall’indotto ad essa collegato, si è ripiombati in un climaeconomico di forte depressione; tante piccole impreseedili hanno cessato la loro attività, tanti operai si sono ri-trovati senza lavoro e quindi senza il necessario sosten-tamento per la famiglia. Forse non è stata coltal’opportunità che derivava dalla tragedia del sisma e quindiè stata persa un’occasione di riscatto e di rilancio di tuttal’area, ma le istituzioni e i diversi livelli politici, i centri di po-tere, non sono esenti da colpe, miopie, sprechi e ineffi-cienze. I giovani continuano a cercare lavoro fuori regione,le istituzioni (regionali e statali) si mostrano sorde ai con-tinui appelli delle amministrazioni che stanno riducendo etagliando servizi essenziali (trasporto scolastico, sostegnodi famiglie in grosse difficoltà, assistenza domiciliare aglianziani e a famiglie con presenza di diversamente abili, equant’altro); appare a tutti assurdo oltre che disumano,incivile, interrompere le forniture dell’acqua e del metanoper usi domestici, per mancato pagamento giustificato dal-l’assenza di forme di reddito familiare. I sindaci, dal cantoloro, sono il punto di riferimento ultimo per tanti cittadiniche incontrano concrete difficoltà per la gestione della
vita familiare: emergenze abitative, sfratti, mutui arretrati,utenze negate per l’impossibilità di far fronte ai corri-spettivi. Cercano di amministrare ricorrendo spesso adespedienti vari e fantasiosi pur di far del bene, sapendo dirischiare in prima persona e nonostante una burocraziaasfissiante, che non aiuta ma complica e spesso impedi-sce di agire, con i suoi mille cavilli e tentacoli assurdi (unalamentela, questa, che ormai è un ritornello continuo ri-petuto in ogni occasione). Si è ben consapevoli che biso-gnerebbe essere propositivi, bisognerebbe mettere inatto e promuovere nuove opportunità, specie per i gio-vani, ma le impellenze quotidiane, la corsa affannosa percercare di tappare le falle e la scarsità di risorse sono fat-tori che purtroppo non lasciano spazi a progettualità, sen-sibilizzazioni per interventi in vista di nuove opportunitàdi occupazione. Per quanto riguarda la delicatissima no-vità dell’insediamento di un HUB nel villaggio provvisoriodi San Giuliano, che dovrebbe accogliere rifugiati e ri-chiedenti asilo che in massa in queste settimane sbarcanosulle coste meridionali dell’Italia), i sindaci, che si fannoportavoce delle loro comunità, ricordano l’alto valoredell’ospitalità, dell’accoglienza e dell’integrazione da sem-pre vissute con grande spirito di solidarietà. Non c’è al-cuna preclusione pregiudiziale di fronte all’insediamentoprevisto, salvo eventualmente riconsiderare il numero ela tipologia dei rifugiati, possibilmente famiglie con minori.Ci si chiede anche, come è giusto, quale sarà il tipo di ge-stione dell’insediamento, quali opere infrastrutturali sa-ranno indispensabili, e quali opportunità di lavoro per ilterritorio può generare una nuova realtà che si presentacomunque molto significativa.
BASSO MOLISE - Alcuni giorni fa Barbara
Stillavato, sindacalista della Fp Cisl lanciò
l’’allarme sulla mancata . reperibilità per la
sterilizzazione dei ferri chirurgici all’ospe-
dale San Timoteo. A lei rieponde pubblica-
mente Franco Salvatore, operatore del centro
di sterilizzazione dell’ospedale Vietri di La-
rino. “Ho letto il grido d’allarme della sinda-
calista Barbara Stillavato che, giustamente,
denuncia la revoca della reperibilità degli
operatori della Centrale di Sterilizzazione del-
l’Ospedale S. Timoteo di Termoli. Dal mese di
giugno la Sterilizzazione degli strumenti chi-
rurgici del Presidio Ospedaliero di Termoli,
nelle ore notturne e festive, viene eseguita
presso l’Ospedale di Larino. Esprimo tutta la
mia solidarietà ai colleghi della Centrale di
Sterilizzazione di Termoli e condivido la bat-
taglia della Sindacalista Barbara Stillavato.
Ma come in tutte le battaglie per i diritti dei
lavoratori e per la tutela dei servizi erogati, bi-
sogna essere precisi nelle affermazioni. La
Stillavato sostiene che la revoca della reperi-
bilità degli operatori della Centrale di Steri-
lizzazione di Termoli comporti una serie di li-
miti, ed è giusto, ma sostiene anche che ‘il
servizio di sterilizzazione di Larino non è in
condizione di applicare ai processi di steriliz-
zazione la rintracciabilità, così come richiesto
dall’apposito protocollo Asrem e quindi for-
nire la garanzia di un’appropriata sterilizza-
zione.
Quindi la superficialità e l’incompetenza di
un tale affermazione significherebbe che la
Centrale di Sterilizzazione di Larino non ste-
rilizza lo strumentario e quindi le Discipline
Chirurgiche di Larino e Termoli operereb-
bero con strumenti non sterili. Capite quanto
è pericolosa un’affermazione inattendibile
diffusa da una sindacalista altrettanto inat-
tendibile. Siamo alla guerra dei poveri, in-
vece di fare fronte comune per la tutela dei
nostri diritti e per la tutela dei pazienti spa-
riamo a zero sugli altri. Presso la Centrale di
Sterilizzazione di Larino la tracciabilità e rin-
tracciabilità dello strumentario chirurgico
nonché dei tessuti tecnici di teleria rappre-
senta uno dei punti centrali per quanto ri-
guarda lo svolgimento in sicurezza dell’atti-
vità chirurgica in sala operatoria. La centrale
di sterilizzazione, con le 6 stazioni produttive
del Blocco Operatorio di Larino, è divenuta, da
semplice comparto sanitario, un vero e pro-
prio sito produttivo sin dal 2008. La tracciabi-
lità dello strumentario è codificata, standar-
dizzata e verificata dagli organi competenti,
dal 13 aprile 2012. Ogni commessa acquisita
dalla centrale viene trattata e considerata
come un vero e proprio ordine di produzione.
Il sistema consente altresì la rilevazione e la
gestione di tutte le non conformità rilevate
durante il processo produttivo, la rilevazione
ferri non conformi in fase operativa, l’asse-
gnazione causale di non conformità, l’invio
alla manutenzione, la ricerca ferri non con-
formi, la modifica stato ferro, la visualizza-
zione ferri in manutenzione, la selezione ferri
riconsegnati. Sappiamo che l’Ospedale di La-
rino è e sarà oggetto di ridimensionamento,
ma non siamo disposti a subire anche una
campagna di disinformazione e diffama-
zione”.
136 novembre 2013Termoli
I ferri chirurgici del San Timoteo regolarmente sterilizzati al Vietri di Larino
LARINO – Nel Comune frentano i Vigili Ur-bani non sono stati mai insigniti dei gradi, ciòconfigurando una anomalia specie se si consi-dera che negli anni passati era previsto il Corpodei Vigili Urbani. L’articolo 14 della legge regio-nale stabilisce che per gli addetti alla Polizia Lo-cale, i gradi hanno una mera funzione simbolicae non incidono sullo stato giuridico. Pertantol’amministrazione comunale ha inteso recerireintegralmente il dispositivo regionale dando ilgiusto riconoscimento giuridico ai dipendenti in-quadrati nel Servizio Vigilanza che da anni svol-gono con diligenza ed estrema professionalità ilproprio lavoro, ricevendo per questo anche ri-conoscimenti ufficiali ed encomi, costituendoanche un punto di riferimento costante pertanti Comuni del circondario. Pertanto la Giuntamunicipale ha deliberato, secondo gli anni diservizio effettivi, di assegnare i distintivi di gradia Claudia Mammarella, Luciano Di Fabio e Giu-seppina Malatesta (Maresciallo Maggiore); AngelaMustillo (Agente Scelto). La delibera di Giuntaspecifica anche che i distintivi di grado indivi-duano l’appartenenza al grado medesimo e rap-presentano il rango gerarchico della Polizia Lo-cale di chi li indossa, hanno una funzionesimbolica e non incidono direttamente sullostato giuridico ed economico del dipendente.
Vigili Urbani,
assegnati i gradi
Primo incontro del Vescovo con i sindaci del "Cratere"
Dallo studio privato di Papa Giovanni XXIII al nostro Archivio Storico Diocesano
Record di esportazione di pasta italianama grano sottocosto agli agricoltoriBASSO MOLISE - L’esportazione della pasta italiana raggiunge il suo record storico, mentre il prezzo del grano,
importante settore agricolo del Molise, non copre neanche i costi di produzione. E’ quanto denuncia la ColdirettiMolise, nel sottolineare che la crisi economica cambia abitudini e scelte alimentari di tutti i consumatori, non solodegli italiani, che valorizzano i prodotti tradizionali della dieta mediterranea, ma ciò, invece di premiare gli agricol-tori delle aree più vocate, come il Molise, è oggetto di ulteriori speculazioni a danno delle aziende agricole e deiconsumatori. Non si è mai mangiata così tanta pasta italiana all’estero, raggiungendo il record storico delle espor-tazioni che, per la prima volta, arrivano a 2 miliardi di chili. Il dato, che riporta un aumento del 6 per cento delladomanda estera, è emerso da un’analisi della Coldiretti sulla base delle proiezioni dei dati Istat relativi all’anno 2013.Nonostante i risultati positivi raggiunti sul mercato quest’anno però il grano duro viene sottopagato agli agricoltoriitaliani e molisani, su valori di 25 centesimi al chilo, inferiori di circa il 20 per cento rispetto allo scorso anno, benal di sotto dei costi di produzione. Una situazione che rischia di far chiudere le aziende agricole cerealicole, diffusein gran percentuale nel nostro Molise, e che è favorita dalla mancanza della trasparenza in etichetta dove non èancora obbligatorio indicare la provenienza del grano impiegato ed è quindi possibile spacciare come italiano quelloimportato da paesi lontani, con effetti sulla sicurezza alimentare e sull’ambiente. Inoltre, non vi è alcun beneficioper i consumatori, in quanto i centesimi negati agli agricoltori non contribuiscono alla riduzione del costo dellapasta, ma sono i guadagni delle speculazioni lungo la filiera. “Le esportazioni mensili di cibo Made in Italy - sotto-lineano Vittorio Sallustio e Roberto Scano, presidente e direttore della Coldiretti Molise - sorpassano quelle deimezzi di trasporto come auto, moto e camion, grazie all’apprezzamento che i prodotti agroalimentari italianihanno saputo conquistarsi e consolidare; ma occorre che sia rispettato l’utilizzo dei prodotti agricoli italiani nellaproduzione. I primi condimenti di un buon piatto sono il sole, il clima ed il territorio, che caratterizzano i prodottiagricoli utilizzati e rendono unici gli alimenti. L’utilizzo di prodotti agricoli a basso costo, provenienti dall’estero, inmolti casi da Paesi che non garantiscono neanche le stesse tutele sanitarie obbligatorie in Italia, rischia di depau-perare un patrimonio di credibilità costruito negli anni dall’Italia”. Intanto, anche in Molise, qualche azienda agri-cola della Coldiretti si è attrezzata per produrre e vendere la pasta artigianale, valorizzando tipici cultivar, comequello denominato “Senatore Cappelli”, grano duro per la produzione di pasta di qualità superiore.
LARINO - L’Archivio Storico Diocesano di Termoli-La-rino ha ricevuto, in forma permanente, dalla “FondazionePapa Giovanni XXIII” di Bergamo, una copia del volumesu “Gli inizi del Seminario di Bergamo e S. Carlo Borro-meo”, pubblicato nella città lombarda nel 1939 dall’al-lora mons. Angelo Giuseppe Roncalli, il futuro GiovanniXXIII. Nell’ampia nota introduttiva al testo, su “Il Conci-lio di Trento e la fondazione dei primi seminari”, il futuroGiovanni XXIII traccia anche una cronologia delle sacreistituzioni postridentine, assegnando a quella di Larino ilprimato assoluto nel mondo cattolico. Si tratta di un dono
eccezionale, poiché, il libro in questione, esaurito da moltianni e oggi praticamente introvabile, era quello collocatonello studio privato del Grande Pontefice, oggi Beato e,come è noto, Santo dal prossimo 27 aprile, che l’Arcive-scovo mons. Loris Capovilla, già Segretario del “PapaBuono”, ha riversato nella Fondazione bergamasca.L’idea di ricercare il volume è nata dal desiderio di po-terlo esporre in occasione della celebrazione del 450°anniversario della fondazione del Seminario (filosofico-teologico) larinese che troverà il culmine nel prossimomese di gennaio. La richiesta del prestito, come attesta
il documento allegato, a firma del Direttore della “Fon-dazione Papa Giovanni XXIII”, prof. don Elio Bolis, “dopoattenta valutazione”, si è tramutata in donazione “, acondizione che esso venga esposto in modo permanentee adeguatamente valorizzato…”. Il ricordo del 450° an-niversario dell’inaugurazione del prestigioso sacro istitutolarinese (1564 – 26 gennaio – 2014), gloria e vantonon solo per la città di Larino ma per l’intera attuale dio-cesi, rimarrà segnato certamente per questa particolaredonazione.
Giuseppe Mammarella
146 novembre 2013Spettacolo
ISERNIA - Cresce l’attesa per il concerto
di Max Gazzè all’auditorium “Unità d’Italia”
di Isernia. L’evento è previsto sabato 9 no-
vembre. Gazzè dopo il fortunato exploit dal-
l’ultimo Sanremno, ha intrapreso con suc-
ceso un tour estivo che si è trasformtao ora
in quello teatrale invernale. Ingresso euro
35,00 e 25,00.
Max Gazzè live in Molise
CAMPOBASSO - Sabato prossimo cena-spet-
tacolo da Aciniello (Fossato cupo) con lo show di
Enzo Fischetti, il professore di “Made in sud”.
Ingresso cena e show euro 25,00. Il terzo ap-
puntamento, il 23 novembre, con Tony Figo. Info
3337547541.
Sabato cabaretCena con Fischetti
CAMPOBASSO - Per la serata house oggi al Move club,
ospite il dj inglese Argy (vero nome Argyris Theofilis). In-
gresso euro 10,00. Info 3931372401.
Special guest dj ArgyDisco house al Move club
di Charles N. Papa
CAMPOBASSO - In attesa della decisione finale
sulle sorti del teatro Savoia, al suo capezzale si sus-
seguono alcuni eventi, come la stagione concerti-
stica dell’associaizone “Amici della musica” e, spo-
radicamente, alcune messe in scena come “Equità”,
il nuovo testo di Palma Spina che, oltre ad averlo
scritto, lo interpreta con Marco Caldoro. Lo spetta-
colo andrà in scena il 13 novembre.
Oggi invece, si rappresenta “Oreste” di Vittorio Al-
fieri.
Tutto parte dall’iniziativa della Compagnia Sta-
bile del Molise che, dopo aver dato il via alla scuola
di teatro presso il Comunale di Bojano, si cimenta
anche in eventi singoli, al di fuori della program-
mazione annuale e dal cartellone usuale.
La scena teatrale amatoriale, si divincola nel mare
della superficialità e si dibatte nel fondale secco
dei finanziamenti. Mancano scuole di teatro, intese
però come trampolino di lancio nel mondo del tea-
tro con competenze acquisite e professionalità certa
di ogni singolo operatore nel settore cultura, a vario
titolo e in tutto il ventaglio del settore, dal tecnico
all’artista.
Questa sera, sul palco del Savoia salirà un gruppo
di giovani attori molisani, tutti con piùo meno espe-
rienze in campo nazionale ed internazionale nel
grande schermo e a teatro.
Paola Cerimele (Elettra), attrice teatrale con
un’incursione nel cinema in “Non ti muovere” nel
2004, è ora impegnata nella organizzazione della
Compagnia Stabile del Molise. Con lei Diego Florio,
il “Giovannitti” che ha portato lo spettacolo in Ame-
rica e in tutta Italia, Giorgio Careccia, attore del
grande schermo con l’apice di “Io non ho paura” del
2003 di Gabriele Salvatores.
Con loro altri due artisti come Raffello Lombardi
e Chiara Cavalieri.
La regia è di Ilario Grieco, già con allestimenti
come “Le nozze di Figaro” di Mozart e “Don Pa-
squale” di Donizetti per la stagione lirica 2011 al
teatro Don Bosco di Roma. Commenta così il testo:
“Alfieri sentiva la necessità di un apparato teatrale e
spettacolare che il teatro tragico italiano dell'epoca
ancora non possedeva. Dedito egli stesso a rappre-
sentare le sue tragedie all'interno delle camere genti-
lizie, sperava che un giorno nascessero attori e pub-
blico adeguati a cui affidare dietro a un boccascena le
sue creature tragiche, che per forza e immediatezza di
espressione sembrano, ancor più che in Shakespeare
(e non me ne voglia Jan kott), nostre contemporanee.
Con umiltà il nostro gruppo ha cercato di cogliere
l'invito e insieme la sfida lanciata da questo rivolu-
zionario conte settecentesco più di duecento anni fa:
e se la follia di Oreste, anziché un grido di dolore in-
cessante, dopo il culmine della sofferenza, fosse una
lucida repressione o anestetizzazione delle sofferenze
e delle nefandezze vissute? Quale stato, o nevrosi, in-
fondo, è più spietata e attuale di questa?”
Informazioni 3341001710. Ingresso euro 12,00-
10,00-8,00.
One night al Savoia Stasera in scena “Oreste” di Alfieri. Sul palco
Careccia, Cerimele, Cavalieri, Lombardi, Florio.
Il corto indipendenteCAMPOBASSO - La rassegna “Binario uno...in
viaggio con”, prosegue con il terzo appuntamento
venerdì 8 novembre. Al dopolavoro ferroviario in
scena il ‘Corto indipendente”, spazio cinematogra-
fico curato dal regista William Mussini il quale, per
l’occasione, sceglie il tema dell’horror. Dopo la proie-
zione segue dibattito.
A CAMPOBASSO BELLA SIGNORA SPAGNOLA, 47ANNI, DONNA RAFFINATA E COCCOLONA, COM-PLETISSIMA E DISPONIBILISSIMA PER GIOCHIPARTICOLARI, TI ASPETTA TUTTI I GIORNI ANCHELA DOMENICA IN AMBIENTE RISERVATO E TRAN-QUILLO. CHIAMA IL 333.5042781SAN SALVO MARINA SIMONA, BELLA SIGNORA8^MISURA BOCCA DI FUOCO FINO ALLA FINEAMANTE DEI PRELIMINARI PASSIONALI TIASPETTA TUTTI I GIORNI ANCHE LA DOMENICASENZA FRETTA TUTTO RELAX 338.5700381A ISERNIA prima volta, bellissima Katia, 20enne pro-vocante e seducente, 6^ misura naturale, deliziosofondoschiena disponibile, vieni a provarmi...ti faro' toc-care il cielo con un dito... la mia compagnia e' unica327.6980959A CAMPOBASSO E’ ARRIVATA LA REGINA DELPIACERE, PROVOCANTE BRUNA, PICCANTISSIMASUDAMERICANA, SENSUALISSIMA, FISICO STA-
TUARIO,BELLEZZA ESPOSIVA, 6^ MISURA NATU-RALE, AMANTE DEI PRELIMINARI ...FACCIOTUTTO QUELLO CHE VUOI...SONO L'UNICA CHETI FARA' DIVERTIRE ANCHE GIOCHI PARTICO-LARI, AMBIENTE RISERVATO ANCHE LA DOME-NICA DALLE 8 ALLE 23. TEL. 327.1743420A ISERNIA SUPERNOVITA’!!! Sharon, bellezza scon-volgente, 20enne, appena arrivata, amante del piaceree del massaggio prostatico, preliminari al naturale finoalla fine, ti farò divertire e conoscere l’arte dell’amore349.1322537A SAN SALVO MARINA BELLA FARFALLINA, AF-FASCINANTE E TRASGRESSIVA, PER UN INCON-TRO RICCO DI PASSIONE E COMPLICITA’. POSSOESSERE UN AMANTE TENERA DA COCCOLAREOPPURE UNA DIAVOLETTA DA SCOPRIRE.CORPO DA FAVOLA E UN VISO DOLCISSIMO, SEN-SUALE E MALIZIOSA, BELLISSIMO LATO B PERESAUDIRE OGNI TUO DESIDERIO. COMPLETIS-SIMA MASSAGGIATRICE TEL. 392.9853471
156 novembre 2013Annunci a pagamento
PER TARIFFE E MODALITA’ DI PAGAMENTO CHIAMARE
IL NUMERO 0874.698012
VERRANNO ACCETTATI SOLO GLI ANNUNCI PRESENTATI
CON DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO VALIDO.
ROTOSTAMPA MOLISESI RISERVA
DI MODIFICARE PAROLE O FRASE RITENUTE POCO IDONEE
ALLA PUBBLICAZIONE NELLA SEZIONE DEGLI ANNUNCI
Pagina redazionale singolarmente autogestitaSi consiglia la lettura ad un pubblico adulto
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