14 novembre 2013

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L’Oscar del giorno al consi- gliere comunale Michele Ambro- sio per non avere mai usufruito delle 24 ore mensili di permessi retribuiti come capogruppo con- siliare; per non avere mai usu- fruito delle ore di permesso re- tribuito per la partecipazione alle commissioni consiliari; per non avere mai usufruito delle gior- nate di assenza retribuita per le sedute di Consiglio comunale. Un risparmio complessivo della spesa pubblica di circa 50mila euro tra oneri retributivi e previ- denziali in cinque anni. Il tapiro va alla faccia di bronzo di Michele Petraroia che perde il pelo ma non il vizio di dire tutto e fare il contrario di tutto. Il 7 no- vembre diffonde un comunicato stampa, con faccia tosta invidiabile, in cui afferma che le sedi periferiche della Regione Molise sa- ranno rafforzate per potenziare il territorio e rendere più fruibili i servizi ai cittadini. Pec- cato però che il 3 novembre, quindi 4 giorni prima, la Giunta di cui fa parte ha approvato la chiusura della sede regionale di Termoli. Così la classe politica continua ad ingrassare sulle spalle dei lavoratori aumentandosi sti- pendi, prebende, portaborse. I cittadini in- vece per poter sbrigare le pratiche devono ri- metterci soldi, tempo e benzina. Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 132 - GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico L’Oscar del giorno a Michele Ambrosio

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Continuano a spremere il Molise

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L’Oscar del giorno al consi-gliere comunale Michele Ambro-sio

per non avere mai usufruitodelle 24 ore mensili di permessiretribuiti come capogruppo con-siliare; per non avere  mai usu-fruito delle ore di permesso re-tribuito per la partecipazione allecommissioni consiliari; per nonavere  mai usufruito delle gior-nate di assenza retribuita per lesedute di Consiglio comunale. Unrisparmio complessivo dellaspesa pubblica di  circa 50milaeuro tra oneri retributivi e previ-denziali in cinque anni.

Il tapiro va alla faccia di bronzo di MichelePetraroia che perde il pelo ma non il vizio didire tutto e fare il contrario di tutto. Il 7 no-vembre diffonde un comunicato stampa, confaccia tosta invidiabile, in cui afferma che lesedi periferiche della Regione Molise sa-ranno rafforzate per potenziare il territorio erendere più fruibili i servizi ai cittadini. Pec-cato però che il 3 novembre, quindi 4 giorniprima, la Giunta di cui fa parte ha approvatola chiusura della sede regionale di Termoli.Così la classe politica continua ad ingrassaresulle spalle dei lavoratori aumentandosi sti-pendi, prebende, portaborse. I cittadini in-vece per poter sbrigare le pratiche devono ri-metterci soldi, tempo e benzina.

Il Tapiro del giorno

a Michele Petraroia

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 132 - GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

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Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)

Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico

L’Oscar del giorno

a Michele Ambrosio

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Dunque, se il presidente di un ente come l’Arpa (Agenzia

regionale per l’Ambiente) riesce a risparmiare sulla ge-

stione per poter utilizzare gli utili in innovazione e ricerca

con l’obiettivo di aumentare le attrezzature per il controllo,

allora è meglio tagliare le risorse da destinare alla stessa

agenzia. Sarà stato questo il ragionamento fatto dal presi-

dente Frattura e dalla sua Giunta che hanno deciso di ta-

gliare 750mila euro all’ente guidato da Quintino Pallante.

Frattura in fondo lo aveva già scritto nero su bianco al pre-

sidente Pallante: gli utili dell’Arpa sono inutili, diceva ad

agosto, quindi ti preannuncio che l’ente subirà dei tagli.

A nulla è valsa la risposta di Pallante che in breve repli-

cava: guardi signor presidente della Giunta regionale che il

lavoro compiuto in questi mesi cercando di ottimizzare le

risorse sono finalizzate ad avere fondi per acquistare

mezzi che possano controllare meglio l’ambiente in Molise.

Visto il periodo di crisi, così a naso, l’idea non sembrava

malvagia. Ma a quanto pare al buon Frattura non è pia-

ciuta.

Così come non è piaciuta a Michele Petraroia, Vittorino

Facciolla, Massimiliano Scarabeo né a Pierpaolo Nagni.

Hai visto mai che un presidente a cui piacciono da morire

le centrali a biomasse possa investire fondi pubblici ri-

sparmiati sul controllo? Così, tanto per avere la sicurezza

che qualunque cosa si faccia in Molise ci sia la sicurezza

che l’aria e la terra non corrano rischi.

Così come non si corrono rischi per la salute dei citta-

dini. Si, siamo consapevoli che questo parallelismo e que-

sti pensieri sono proprie di gente ignorante, cattiva,

malpensanti e aizzatori di piazza.

Ma di grazia. Da un presidente che ha affari nelle bio-

masse, che ha soci nell’ufficio di gabinetto che hanno af-

fari nelle biomasse, che vede sul tavolo degli enti regionali

preposti domande di autorizzazione per centrali a bio-

masse proposte dai suoi soci, il minimo che ci si aspetta è

che questo presidente crei le condizioni per essere inattac-

cabile.

E non solo dal punto di vista dei propri conflitti di inte-

resse. Più che altro guardando la questione soprattutto

sotto l’aspetto del bene dei cittadini. Insomma, diavolo, già

regaliamo terra, acqua e aria senza un ritorno utile sul ter-

ritorio né in termini di risparmi di energia né avendo soldi

(come Regione) da poter investire sui servizi ai cittadini.

Già viviamo nell’assenza totale di regole tanto che lo stesso

Frattura l’anno scorso rispose: “E mica è colpa mia? Io fac-

cio l’imprenditore”. All’epoca i segretari dei partiti di cen-

trosinistra in conferenza stampa con lui non replicarono

nulla. Oggi però “la colpa” è di Frattura che si è autoso-

speso dall’imprenditoria per fare politica. Quindi oggi è lui

che deve creare regole e trovare fondi per tutelare quel set-

tore dove riprenderanno i suoi interessi imprenditoriali

quando terminerà di giocare con la Regione Molise. E al-

lora, perché togliere 750mila euro all’Arpa Molise?

Antonio Careca

CAMPOBASSO. I sindacati confederali moli-

sani proclamano per domani 15 novembre quat-

tro ore di sciopero generale,su impulso delle Con-

federazioni Nazionali. La mobilitazione generale

sarà accompagnata da una manifestazione che si

svolgerà a Campobasso: il corteo avrà inizio alle

ore 9.30 e muoverà dalla sede del Consiglio Re-

gionale, in via V novembre. Il corteo terminerà in

Piazza Prefettura, dove, intorno alle ore 11,30 i

rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil interverranno per

illustrare le ragioni della protesta e le proposte

conseguenti, volte ad incentivare realmente la-

voro e sviluppo in Molise.

In sintesi , CGIL CISL UIL Molise chiedono :1)

La modifica della legge di stabilità presentata dal

Governo, in quanto, nella sua attuale formula-

zione,non realizza quella svolta economica ne-

cessaria al Paese per uscire dalla recessione e

tornare a crescere; 2) La realizzazione di una po-

litica europea che liberi risorse da destinare al ri-

lancio delle attività produttive, sostenendo l’in-

cremento occupazionale; 3) La destinazione di

maggiori risorse per gli ammortizzatori sociali,

per affrontare meglio la crisi attuale e realizza-

zione di politiche di riduzione delle tasse per la-

voratori e pensionati; 4) La creazione di prospet-

tive ed opportunità lavorative per i giovani

molisani . CGIL, CISL,UIL , ritengono urgente

porre al centro dell’agenda politica nazionale e

regionale il lavoro e lo sviluppo economico quale

priorità per garantire un futuro al Paese e al Mo-

lise .

TAagliolto

214 novembre 2013

Domani tutto fermo per la manifestazione dei sindacati

Gam, la minoranza chiede un consiglio monotematico: un chiarimento lo meritano i lavoratori e tutti i cittadini molisani

Tolti 750mila euro all’Ambiente, meglio non incentivare i controlli

Cgil, Cisl e Uil e lo sciopero generale

“Sarebbe dovuta partire una nuova era, sarebbe dovuta arri-

vare una svolta. Con toni a dir poco entusiastici era stato pre-

sentato il nuovo paventato accordo che avrebbe ‘salvato’ i

lavoratori della Gam. Accordo ‘trovato’ con un partner con cui i

contatti, tra l’altro, erano stati avviati, e da tempo, dalla precedente

amministrazione.

Poi, invece, il buio.

Una situazione che forse va approfondita. Lo meritano i lavo-

ratori e i cittadini che vogliono delle risposte”.

A parlare sono i rappresentanti di minoranza in consiglio re-

gionale. I quali hanno chiesto la convocazione di un Consiglio Re-

gionale monotematico per discutere della situazione riguardante

l’azienda Gam s.r.l. di Bojano (ai sensi dell'art.16 dello Statuto Re-

gionale e dell'art.31, comma 5, del Regolamento Interno).

“Chiediamo, aggiungono i consiglieri - la convocazione urgente

di un Consiglio Regionale monotematico, riguardante la situazione

della Gam s.r.l., alla luce delle ultime notizie diffuse a mezzo

stampa sulla non apposizione della firma del gruppo Leocata Man-

gimi S.p.A. sull’accordo definitivo. Fino ad oggi il gruppo Leocata

si era mostrato fortemente interessato ad avviare un piano indu-

striale nel contesto della filiera avicola molisana ed a condividere

lo stesso con la Regione Molise tramite la costituzione di una

New.Co., un accordo che nelle scorse settimane sembrava sul

punto di trovare una conclusione positiva e definitiva.

La bozza di progetto del gruppo Leocata si fonda su punti fon-

damentali e circostanziati:

-l’acquisizione dei contratti di filiera (allevatori e trasportatori)

tramite la costituzione di una New.Co.; la Gam manterrà i siti in-

dustriali del mangimificio, incubatoio, e del macello trasformando

così l’inquadramento previdenziale da agricoltura a industria;

-la New.Co. che farà capo al gruppo Leocata dovrebbe colla-

borare con i siti industriali della Gam attraverso contratti in conto

lavorazione;

-gli investimenti infrastrutturali sui siti industriali vedranno la

stessa partecipazione della Regione Molise e del gruppo Leocata;

-ad investimenti ultimati tutto il comparto passerà sotto la re-

sponsabilità e il controllo della New.Co.

La questione – continua la nota dei rappresentanti di mino-

ranza in consiglio regionale - non riguarda solo la salvaguardia

della filiera avicola molisana, che corre il serio rischio di collas-

sare in mancanza di interventi importanti come quelli previsti dal

piano del gruppo Leocata, ma in primis il futuro dell’azienda e di

conseguenza di centinaia di famiglie, e le stesse organizzazioni sin-

dacali più volte hanno sollecitato gli interventi ministeriali atti a tu-

telare l’occupazione o per lo meno a garantire i giusti

ammortizzatori sociali. I tempi stringono e bisogna trovare delle

soluzioni concrete.

Un chiarimento in questa sede che riteniamo opportuno so-

prattutto per tutelare la condizione della filiera e dei lavoratori,

giacché a fronte di 280 unità che recentemente hanno visto fir-

mata la nuova cassa integrazione fino a febbraio 2014, ce ne sono

altre 300 a tempo determinato che non solo sono fuori dal-

l’azienda ma risultano scoperti di qualsiasi forma previdenziale e

sociale”.

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CAMPOBASSO. Abrogazione della legge 21, è scritto sul-

l’ordine del giorno, per poter procedere a fare il quinto as-

sessore (non c’è scritto sull’ordine del giorno). La

discussione doveva aver luogo ieri l’altro ma il presidente

Frattura, che “ci tiene molto all’abrogazione” dicono uffi-

ciosamente dalle fila della maggioranza, doveva partire per

Roma e soprattutto si deve trovare la quadra.

Quindi è tutto rinviato a martedì prossimo. Ad oggi, se-

condo quanto si apprende dagli addetti ai lavori, per l’abro-

gazione della legge del governo Iorio che fissa il numero

degli assessori a quattro la maggioranza di centrosinistra i

numeri li ha a stento. Tutta colpa di Nunzia Lattanzio.

La consigliera dell’Udeur non ha alcuna intenzione di

appoggiare una abrogazione che definisce “a dir poco ver-

gognosa”. L’altro ieri lo ha detto chiaro e tonto anche al

consigliere di Sinistra ecologia e Libertà. Ma Nico Ioffredi,

cognato del presidente Frattura, per tentare di far cambiare

idea alla dissidente di maggioranza avrebbe sussurrato tra

i corridoi di Palazzo Moffa: “Tranquilla, Paolo non ha al-

cuna intenzione di nominare un quinto assessore”. Il naso

di Pinocchio non è ancora spuntato al cognato illustre di

matrice vendoliana.

Ma la Lattanzio potrebbe creare non pochi problemi. So-

prattutto dopo la questione dell’articolo 7 e delle indennità

che con le Iene di Italia1 ha già dato prova di una vergogna

nazionale. La consigliera dell'Udeur, insieme a Cavaliere

del Pdl, ha provato a far abrogare l'articolo per i portaborse

ma gli altri (Totaro, Micone e Cristiano Di Pietro) hanno re-

spinto la proposta in Commissione. Il che preannuncia già

come andrà martedì 19 novembre sul quinto assessore.

Questione di numeri. Al momento gli unici propensi a se-

guire il “si” di Frattura sono: il cognato Ioffredi, Vincenzo

Cotugno che aspetta ancora un posto da assessore in quota

Rialzati Molise (alias Patriciello), Vittorino Facciolla che

avrebbe garantito al presidente un “assolutamente si”, Cri-

stiano Di Pietro in odore di assessorato facendo le scarpe

a Pierpaolo Nagni, il capogruppo Idv, il calciatore Carmelo

Parpiglia ed infine il comunista Salvatore Ciocca. E poi c’è

il Pd con Domenico Di Nunzio e l’oppositore alternativo Fi-

lippo Monaco. Otto "sì" in tutto. Mancano però Francesco

Totaro e Michele Petraroia.

Indiscrezioni affermano che i due non si assumerebbero

alcuna responsabilità. Perché pur concordando con questa

abrogazione hanno serie difficoltà a far capire il loro passo

indietro agli elettori già incazzati come iene per le inden-

nità , soprattutto perché sono stati loro a chiedere a gran

vocedi fissare l'aesecutivo a quattro quando erano in mi-

noranza (cioè l’anno scorso).

Allo stesso tempo votare "no" aprirebbe uno scontro po-

litico con il presidente Frattura per cui potrebbero deci-

dere di fare il Ponzio Pilato della situazione: non

voterebbero “no” ma nemmeno “si”.

Uscirebbero dall’aula. Con loro lo stesso atteggiamento

potrebbe averlo Massimiliano Scarabeo sempre del Pd. Tra

i “no” certi ci sono Nunzia Lattanzio, componente di mag-

gioranza che si discosta dalla linea. Bisognerà vedere come

si comporterà il presidente del Consiglio Vincenzo Niro che

si è sempre detto contrario all’allargamento della Giunta.

Salvo poi presentare la proposta di modifica dello Sta-

tuto, firmata anche da Frattura, che vede alzare a cinque i

componenti della Giunta. Manzo e Federico del Movimento

5 stelle, il Pdl con Fusco e Cavaliere, l’Udc con Sabusco, e

Progetto Molise con Nico Romagnuolo sono un “no” certo.

Sotto osservazione la posizione di Salvatore Micone di

Grande Sud. Manterrà la sua posizione contraria il consi-

gliere di minoranza o farà come Filippo Monaco? E tutto

questo per fare entrare chi? Il quinto assessore, secondo

indiscrezioni, sarà certamente una donna così da risolvere

anche il problema della quota rosa. Un assessore in gon-

nella esterna al Consiglio ma molto vicina al presidente

Frattura. Intanto si apre la settimana di trattative. Se Frat-

tura vorrà il "si" in Consiglio con gli incerti dovrà cedere

qualcosa.

Giovanna Ruggiero

TAagliolto

314 novembre 2013

CAMPOBASSO. In questi primi otto

mesi di governo targato Frattura l’esecu-

tivo ha fatto poco e nulla. Evidentemente

ci vuole la marcia in più, quel valore ag-

giunto che porta il nome di quinto asses-

sore e che costerà ai molisani una cifra

minima di oltre 200mila euro all’anno.

Quindi un milione di euro per 5 anni.

Già, perché a parte i 12mila euro mensili

che percepirà il nuovo assessore c’è da

valutare anche la cifra per il costo della

segreteria. Si tratta di 4.726 euro mensili

che in un anno fanno 56712 euro e che,

sommati ai 144mila euro che prende in

un anno un assessore, portano dritti dritti

ai 200mila euro annui. L’aumento della

Giunta è stato sancito anche nella propo-

sta di modifica dello Statuto presentata

da Paolo Frattura con a fianco la firma di

Vincenzo Niro (il presidente del Consi-

glio che ricopre sia il ruolo di super par-

tes che il ruolo politico di capogruppo

Udeur). Secondo indiscrezioni non sa-

rebbe contrario all’aumento della Giunta

neppure il senatore Roberto Ruta a patto

e condizioni però che, almeno per l’in-

dennità, non ci sia un costo aggiuntivo.

Questo vorrebbe dire che all’interno

del Consiglio il governatore dovrebbe

chiedere ai consiglieri di maggioranza e

opposizione di fare una colletta: ossia to-

gliere dal proprio stipendio una cifra tale

da andare a coprire l’indennità dell’as-

sessore. Il che però appare un’idea piut-

tosto utopica.

Cavolo, hanno fatto tanto gli eletti per

poter elaborare il piano dei tagli che ha

portato nel loro portafogli circa 1000 euro

netti in più al mese ed ora dovrebbero

giocarsi il bonus guadagnato con fatica

pagando il quinto assessore? Questa

strada non sembra percorribile quindi a

doversi accollare il costo dell’allarga-

mento della Giunta dovranno essere,

tanto per cambiare, i cittadini molisani.

In fondo Frattura ha chiesto solidarietà

al popolo quando ha deciso di aumentare

le tasse per far fronte al mutuo contratto

per pagare le imprese che lavorano con

la pubblica amministrazione. Ma a

quanto pare l’aumento di Irap, Irpef e

bollo auto non era sufficiente.

Tant’è che sempre Frattura ha presen-

tato in Consiglio, che l’ha approvato,

anche l’aumento delle tariffe delle con-

cessioni regionali per farmacie e stabili-

menti balneari. Aumenti che si faranno

sentire nelle tasche delle famiglie a par-

tire solo dal 2014. E allora, sempre per

solidarietà, si chiederà comprensione

perché spendere un milioni di euro ogni

cinque anni per un altro assessore con-

viene a tutti.

La Giunta prenderà il colo e riuscirà ad

approvare provvedimenti che non guar-

dino al mantenimento degli equilibri po-

litici ma al bene della popolazione. In

fondo tutti i componenti del centrosini-

stra continuano a ripetere: abbiamo ini-

ziato con il piede sbagliato ma vedrete,

dateci tempo, e vi dimostreremo che

cambieremo il Molise. Intanto i molisani,

rimasti senza il lavoro promesso e senza

soluzioni condivise, sembra si stiano già

attrezzando per girare le strade con i

piattini ed intonare un vecchio motivetto

alla Alberto Sordi. Vecchio ma sempre at-

tuale: “Te c’hanno mai mannato a quel

paese…”.

Irene Corsini

Aumento della Giunta, lo scherzettoci costa 200mila euro all’annoDopo l’aumento delle indennità e i fondi dei portaborse ecco arrivare il prossimo dolce elaborato da Frattura

Quinto assessore, tutto rinviato a martedì

CAMPOBASSO. C'è chi si batte il petto e dice di

volere rinunciare ai soldi per il portaborse ma, al-

l'atto pratico, volge lo sguardo altrove.

Così ieri in Prima commissione consiliare è stata

respinta la proposta di legge a firma del consi-

gliere, Nunzia Lattanzio, con la quale si chiede

l'abrogazione dell'istituto dell'Art. 7 (Fondo Assi-

stenti/Portaborse). La misura, così, approderà in

Aula con parere negativo: 3 i voti contrari (Totaro,

Micone e Di Pietro), 2 quelli favorevoli (Cavaliere

e Lattanzio).

Nel corso dei lavori, valutate le dichiarazioni dei

componenti l'Ufficio legislativo del Consiglio re-

gionale e l'approvazione in Aula della legge che ha

istituzionalizzato il portaborse, registrata lo scorso

5 novembre, la stessa Lattanzio ha predisposto ap-

posito emendamento che ha trovato, naturalmente,

analoga risultanza nella espressione di voto.

Ora sarà il Consiglio regionale ad esprimersi in

via definitiva. Riuscirà a cancellare l'obbrobrio

della legge Frattura-Niro sui portaborse?

Palazzo Moffa dietro le quinte

I numeri sulla carta annunciano: 8 favorevoli

e 8 contrari. In bilico la posizione di Micone e Niro

Portaborse, bocciatal'abrogazione

In Prima commissione non passa la propostadel consigliere Lattanzio

L'ultima parola spetta, ora, al Consiglio regionale

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4 TAagliolto14 novembre 2013

A Venafro lunedì 18 novembre un primo round controle ecomafie con Di Pietro senior, Paolo di Laura Frattura e Antonio Sorbo

S’è aperta la corsa all’accaparramento politico del gra-

vissimo problema dei siti molisani oggetto della Camorra

napoletana, su cui sono stati versati veleni di ogni specie

e sono stati interrati rifiuti  pericolosi. Corsa a chi è più

bravo, più deciso, più convinto, più attrezzato e medagliato

nella lotta per la salvaguarda dell’ambiente. Novelli pio-

nieri del West.

L’oro, nel caso, sarebbe la raccolta di consensi e ap-

prezzamenti da tramutare in successivi vantaggi eletto-

rali. Perché, diversamente, ci sarebbe da polemizzare di

brutto con gente ch’è stata sul territorio coperta di cariche

istituzionali che avrebbero dovuto essere meglio utiliz-

zate in presenza di avvenimenti e accadimenti poco

chiari, peraltro indicati e sviluppati dalla stampa locale

nel più generale disinteresse.

Le  emeroteche provinciali e comunali tracimano di re-

soconti giornalistici su episodi inquietanti debitamente

segnalati e giammai chiariti e/o passati per il vaglio delle

autorità competenti.

La distrazione è stato il comune denominatore di una

classe dirigente che non è riuscita a rendersi conto di ciò

che gli girava attorno.  

A Venafro, lunedì 18 novembre,  è l’Italia dei valori dei

Di Pietro (padre e figlio), a prendere il primato tra i par-

titi nella discussione su cosa fare e come fare adesso di-

nanzi alla certezza che il Molise e l’area venafrana, in

particolare, sono stati violati  e inquinati. Un’altra meda-

glietta da appuntare sul petto (già decorato) per la lotta

alle ecomafie avviata negli anni passati e portata avanti

per fare in modo - dicono -  di mantenere alta la guardia

e per evitare - dicono -  che la nostra regione sia ulte-

riormente oggetto di azioni criminali. Lunedì prossimo ne

parleranno alla stampa, perché faccia da cassa di riso-

nanza, il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, il presidente

dalla giunta regionale di Laura Frattura e il sindaco An-

tonio Sorbo. Il loro sarà un no netto e perentorio alle

mafie e magari faranno conoscere anche in che modo e

con quali mezzi e strumenti vorranno dare seguito alle

buone loro intenzioni. Ai quali però non può essere evi-

tata la richiesta di cosa abbiano fatto in concreto, rintrac-

ciabile, nel corso della loro permanenza nella vita

pubblica vuoi da parlamentare e ministro, vuoi da presi-

dente dell’unione delle Camere di commercio del Molise,

vuoi da amministratore comunale. Giusto perché le loro

parole si coprano di maggiore credibilità e accreditabilità.

Comunque, un plauso per il coraggio di esporsi e di solle-

citare adesioni ad una campagna che seppure tardiva, vit-

tima di una secretazione giudiziaria di anni delle

dichiarazioni del pentito di camorra Carmine Schiavone,

va presa di petto e combattuta.

Dardo

All’Italia dei valori il primato tra i partiti nelladiscussione su cosa fare e come fare dinanzialla certezza che il Molise è stato violato einquinato dai rifiuti pericolosi della Camorra

E’ fissato per oggi il termine di presentazione in Com-

missione Affari Costituzionali della Camera dei depu-

tati degli emendamenti al disegno di legge 1542

“Disposizioni sulle città metropolitane, sulla Province,

sulle unioni e fusioni di Comuni”. Il parere negativo

dell’Upi (Unioni Province italiane) è stato presentato

in conferenza unificata lo scorso 26 settembre mentre

il documento contenente il fascicolo degli emenda-

menti è stato consegnato nel corso dell’audizione in-

formale, sempre in Commissione Affari costituzionali

che si è tenuta il 6 novembre. Nella stessa audizione è

stato presentato anche il parere della Corte dei conti

Sezione autonomie che, in sostanza, boccia il disegno

di legge.

Nell’audizione sul provvedimento che dovrebbe abo-

lire definitivamente le Province, il giudizio della Se-

zione autonomie della magistratura contabile è

netto: basse possibilità di risparmio per gli enti, una

volta che il disegno di legge dovesse entrare in vigore a

tutti gli effetti, e rischio di confusione amministrativa

nell’indefinito periodo di transizione.

“Non si può ritenere che il progetto centri l’obiettivo

del riordino dell’intervento pubblico sul territorio e

della semplificazione dell’intermediazione pubblica in

applicazione dei principi di sussidiarietà, efficacia ed

efficienza. Resta, cioè, impregiudicata la necessità di un

ridisegno delle competenze e delle strutture di governo

del territorio nel segno della razionalizzazione con ef-

fetti di riduzione della spesa complessiva. In tale dire-

zione si dovrebbe porre la ricerca del modello più

efficiente per allocare le funzioni nel territorio, che do-

vrebbe tendere ad evitare duplicazioni di funzioni e do-

vrebbe estendersi anche all’attività degli organismi

partecipati ai quali sovente è affidata la gestione dei

servizi pubblici e delle funzioni strumentali. Si tratta di

circa 5.500 enti che, si rivelano, in molti casi, come fonte

di perdite per gli enti istituzionali. Dal punto di vista fi-

nanziario il disegno di legge si basa sull’assunto della

invarianza degli oneri in quanto si tratterebbe di un

passaggio di risorse e funzioni dalla Provincia ad agli

altri enti territoriali.

Una costruzione, questa, il cui presupposto appare

però tutto da dimostrare nella sua piena sostenibilità.

Infatti, non appaiono convincenti anzitutto la contem-

poraneità tra la progressiva soppressione della Provin-

cia (risparmi) e la istituzione della Città metropolitana

(oneri) e in secondo luogo il relativo parallelismo quan-

titativo.

Lo stesso testo del provvedimento, da un lato, prevede

una certa sovrapposizione di funzioni tra i due organi-

smi, dall’altro consente, al verificarsi di ipotesi di cui

peraltro si potrà avere conto solo ex post (come le op-

zioni dei singoli Comuni), la sopravvivenza della sin-

gola Provincia, con ipotizzabili interferenze e necessari

interventi degli enti territorialmente contigui.

Va inoltre considerato che, per la definitiva soppres-

sione delle Province, occorre che vengano definiti al-

cuni passaggi decisionali, tra cui determinante risulta

la modifica della Costituzione in vigore,- con i tempi

occorrenti ai fini dell’individuazione delle risorse di

cassa tali da compensare gli oneri legati alla progres-

siva costituzione della Città metropolitana. Si profilano,

infine, dubbi sugli effettivi risparmi di scala conse-

guenti a tali processi di unificazione, essendo la strut-

tura delle spese fortemente squilibrata sulla

componente relativa agli oneri inderogabili. Le consi-

derazioni finora svolte hanno focalizzato l’attenzione

sugli effetti della progettata riforma, nella prospettiva

della sua transitorietà, tenendo conto del disegno di

legge in itinere di revisione della Costituzione.

E’ evidente che laddove la predicata transitorietà do-

vesse dilatarsi eccessivamente o addirittura radicarsi

in attesa di nuove iniziative si perpetuerebbe una si-

tuazione di confusione ordinamentale certamente pro-

duttiva di inefficienze.

D’altro canto, resta motivo di perplessità anche il ca-

rattere progressivo di una riforma di così profonda in-

cidenza sull’ordinamento della Repubblica.

Tali argomentazioni rendono auspicabile ravvicinare

la revisione costituzionale all’intervento normativo or-

dinario”.

Abolizione Province, il no dell’Upi e dellaSezione autonomie della Corte dei conti Oggi il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge

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TAagliolto

514 novembre 2013

CAMPOBASSO. E' stato il senatore Roberto Ruta

a cercare, ancora una volta, di giustificare il progetto

delle Gran Manze della Granarolo. Dimenticando,

però, che il problema non sta nella contrarietà e/o

nella tranquillità delle coscienze, ma nel far passare

per contributo al rilancio dell'agroalimentare moli-

sano, un accordo di filiera che interessa operatori

emiliani che hanno una sola necessità: quella di li-

berare i loro terreni, esausti, di nitrati - e quindi di

letame - per continuare ad allevare bovini per latte

e carne. A loro carne e latte, a noi liquame e letame.

Quale scelta politica strategica c'è dietro questa ini-

ziativa? In quale programma regionale è stata inse-

rita? O forse è in un altro programma regionale,

scelta da altri politici, ai quali il senatore Roberto

Ruta non è in grado di dire di no? Su questo si de-

vono risposte!

E' assolutamente inutile avventurarsi a parlare di

antibiotici e di fieno, rimediando - tra l'altro - magre

figure. Per sentito dire si sbaglia a parlare al bar, fi-

guriamoci in politica. Dica a chi glie lo ha suggerito

che è perfettamente inutile andare sul sito di Ran-

cho Las Nieves. E' come dire all'acquaiolo se l'acqua

è fresca. Vada, invece, a vedere i blog di Mallén e di

Tauste. E, poi, perchè il senatore Ruta ci tiene dav-

vero tanto all'insediamento invasivo e distruttivo

della Granarolo? E' davvero convinto che coprendo

di liquami e letame il Molise si possa guardare al fu-

turo? E' questo il progetto del senatore Ruta per la

crescita del Molise?

E Ruta continuaa difenderela Granarolo

La Coldiretti ricorda che l'iniziativa contrasta con le linee programmatiche di Frattura

“Gran Manze, progetto

contro il Molise”

Dimenticando che gli affari

andrebbero al Nord e al Molise

solo liquami e letame

CAMPOBASSO. “Il progetto “Gran

Manze”, proposto dalla Granarolo, contrasta

con le linee programmatiche della Regione

Molise, fissate in Consiglio Regionale dal Pre-

sidente Frattura, all’atto dell’insediamento del

Governo Regionale del Molise.” E’ uno dei

punti di forte criticità che i Dirigenti Provin-

ciali e Regionali della Coldiretti Molise

hanno evidenziato, durante l’incontro avuto

con l’Assessore Regionale alle Politiche Agri-

cole, Vittorino Facciolla. Le linee program-

matiche impegnavano il Governo Regionale

ad “Attenzione verso il territorio, inteso come

risorsa irrinunciabile, valore di riferimento e

potenziale fattore di sviluppo, che diventerà

uno degli elementi chiave per la definizione

delle diverse politiche settoriali.”

Esse fissavano che “L’Agricoltura concorre

direttamente alla filiera turismo-ambiente-

cultura con la cura del territorio, con la carat-

terizzazione del paesaggio agrario in

continuità con le aree naturali di particolare

valenza naturalistica ed ambientale, integran-

dola con i prodotti di qualità da utilizzare

come elementi di attrazione importanti per la

nostra Regione.” I Consigli Provinciali di

Campobasso ed Isernia, e regionale di Coldi-

retti, in seduta congiunta, hanno sottolineato

che un insediamento, pseudo industriale, che

prevede la costruzione ex-novo di un mega-

impianto per 12.000 manze, che non imple-

menta la gamma dei prodotti agroalimentari

molisani, che crea grosse perplessità di so-

stenibilità territoriale, è incompatibile con

uno sviluppo rurale ecosostenibile, e pena-

lizzante per le imprese agricole esistenti, che

hanno investito in produzioni per cui il terri-

torio è vocato, come oliveti e vigneti.

“Il progetto Gran Manze, – ha evidenziano

Vittorio Sallustio, presidente di Coldiretti

Molise – come abbiamo indicato già da giu-

gno scorso, è funzionale solo ad incremen-

tare la produttività delle mega-stalle del

nord, penalizzando la filiera lattiero-casea-

ria del Molise.

Infatti, demandando al Molise l’onere della

crescita delle vitelle, nei primi due anni di

vita non produttivi ai fini della lattazione, le

grandi stalle del nord, che hanno difficoltà ad

accrescere i loro stabilimenti per limiti di

sopportabilità dell’impatto sul territorio, li-

bereranno immediatamente box in stalla, ed

al posto delle vitelline, inviate in Molise, met-

teranno vacche già in lattazione, aumentando

immediatamente la propria produzione di

latte, ed indirettamente di formaggi e latticini

industriali, che faranno concorrenza, forti di

grandi economie di scala, anche ai prodotti

tradizionali del Molise.”

“Ci sono poi, - dichiara Roberto Scano, di-

rettore della Coldiretti Molise – tutte le gravi

problematiche di impatto ambientale del

mega-impianto, con la sottrazione al territo-

rio ed alle aziende agricole esistenti di ri-

sorse non replicabili, come l’acqua e la

sostenibilità dei nitrati.

Vi è poi l’aumento vertiginoso dei rischi di

infezioni, causato dall’arrivo di migliaia di vi-

telline, provenienti da diverse stalle e conte-

sti produttivi, che aumenteranno in modo

esponenziale il rischio contagio, per contra-

stare il quale, senza abbatterlo, occorrerà

fare ricorso ad intensi trattamenti preven-

tivi.” L’Assessore Facciolla ha fatto il punto

sull’attività del suo assessorato, con partico-

lare riferimento alla programmazione del

nuovo Piano di Sviluppo Rurale. Ha poi

preso atto delle posizioni della Coldiretti Mo-

lise, ed ha dichiarato che il suo assessorato,

dopo aver valutato il progetto di massima

“Gran Manze” in base alla documentazione

fornita, ha registrato la possibilità di criticità

per l’impatto socio-economico ed ambientale

ed ha chiesto ulteriori specifiche per una op-

portuna valutazione più approfondita.

I Consigli congiunti della Coldiretti Molise

hanno espresso estremo sconcerto per l’ope-

rato della Regione che ancora non dà rispo-

ste concrete alle esigenze economiche delle

imprese agricole, esponendole al fallimento

per crisi di liquidità a fronte di attese di pa-

gamenti da parte dell’Ente Regione, come nel

caso degli indennizzi per i danni da siccità

del 2007 o il pagamento del servizio reso per

la spalatura neve o il pagamento dei risarci-

menti per danni da cinghiali ed animali sel-

vatici, ma è estremamente solerte nel trovare

le risorse per coprire in bilancio i premi di

reinserimento dei consiglieri non eletti lo

scorso febbraio 2013.

I dirigenti di Coldiretti Molise si sono uniti

al minuto di raccoglimento, fatto osservare

all’aula dall’ultimo Consiglio Regionale per

le vittime della immane tragedia che ha col-

pito le Filippine, auspicando che la Regione

Molise si ricordi anche delle migliaia di

aziende agricole molisane vittime dei ritardi

nei pagamenti della Regione.

Page 6: 14 novembre 2013

La maggioranza di Palazzo san Giorgio è let-

teralmente piegata su se stessa e non sa rad-

drizzare la schiena, altrimenti non avrebbe

mai consentito che fosse convocato il consi-

glio comunale in prima seduta il 15 novem-

bre e in seconda il 20, con all’ordine del

giorno tre proposte di deliberazione di que-

sto tenore e contenuto: Legge n. 215/2012.

Pari opportunità tra uomini e donne: ade-

guamento dello Statuto comunale. Aggiunta

all’art. 1 del comma XI: modifica art. 17

(Composizione della Giunta); Integrazione

del regolamento interno del Consiglio co-

munale: avviso ai Consiglieri assenti in caso

di prosecuzione della seduta consiliare non

al giorno successivo ed introduzione della

seconda chiamata; Pagamento indagine sta-

tistica. Riconoscimento debiti fuori bilancio.

Di fatto ha lasciato in sonno tutta la materia

urbanistica, che potrebbe scoppiarle tra le

mai e la deflagrazione creare non poco im-

barazzo al sindaco, alla giunta, alla maggio-

ranza stessa a pochi mesi, tra l’altro, della

campagna elettorale per il rinnovo della sin-

dacatura. Le mozioni di sfiducia da parte di

tre capigruppo (Ambrosio, Colagiovanni e

Pietrarca) agli assessori Gesualdo e Cimino,

al di là se siano o meno ricevibili, discutibili

e votabili, sono una bomba ad orologeria in-

nescata che tutti hanno interesse a non di-

sinnescare, sperando di ricavarci qualcosa.

Aver deciso di non affrontare i cambi di de-

stinazione d’uso di molte aree urbane, né di

prendere in esame la proposta di meglio uti-

lizzare i vantaggi costruttivi del “Piano casa”,

è un segno di debolezza della maggioranza.

Sta a significare che il sindaco non riesce ad

incidere in un senso e nell’altro, e gruppi la-

sciati liberi di elaborare autonome strategie

politiche e amministrative. Non c’è consi-

gliere comunale a Campobasso che non di-

penda politicamente da un consigliere

regionale, non n’esegua gli ordini e non ne

assecondi gli interessi. In sostanza sono dei

portaborse mascherati, che non prendono

soldi (ma chi lo saprà mai) bensì ordini. Tra

cui quello di non mettere mano al “Piano

casa” essendo argomento di uno dei pros-

simi consigli regionali per essere modificato

e soprattutto prorogato. I consiglieri comu-

nali pertanto se ne stiano buoni, a cuccia. A

ben considerare le cose, è oltre un decennio

che lo sviluppo urbanistico, i cambi di desti-

nazione d’uso e i volumi edilizi in deroga

sono decisi dalla Regione Molise con la

longa mano dei commissari ad acta. Un si-

stema aberrante, che da un lato spoglia il

consiglio comunale e i consiglieri della loro

massima prerogativa (programmare e ge-

stire lo sviluppo del territori), dall’altro con-

sente ad una singola entità (il commissario

ad acta), di assumere poteri straordinari, an-

corché incontrastabili, che nella totalità dei

casi (basta esaminare una ad una le conces-

sioni a costruire dell’ultimo decennio) si ri-

solvono a solo vantaggio del privato.

Crediamo che la cessione della gestione del

territorio comunale alla Regione e ai com-

missari ad acta, sia anche una sorta di vi-

gliaccheria amministrativa da parte dei

consiglieri comunali ché ritengono la mate-

ria urbanistica e le questioni edilizie fac-

cende poco pulite, da cui è meglio tenersi

lontani. Che siano altri a correre rischi. Ma

così facendo vengono meno al loro diritto-

dovere di amministrare, di scegliere, di deci-

dere per poi essere giudicati dall’elettorato.

E così facendo danno via libera ad altri sog-

getti di amministrare, di scegliere, di deci-

dere sapendo costoro di non essere giudicati.

Il rimedio quindi è peggiore del male. Al

quale pare voglia opporsi l’assessore Ge-

sualdo che le sue responsabilità vuole in-

vece assumersele dinanzi al consiglio

comunale (obbligando i consiglieri ad espri-

mersi) e all’opinione pubblica. Ma da questa

sua determinazione finora gli sono venuti

una mozione di sfiducia e un cumulo di so-

spetti. Aspettiamo dunque di nuovo i com-

missari ad acta e il permanere dei consiglieri

comunali al guinzaglio dei rispettivi refe-

renti regionali. E, naturalmente, una città

sempre più depressa, ma funzionale agli

speculatori politici, economici, finanziari e

commerciali che la infestano.

Dardo

CAMPOBASSO. A sorpresa il cen-

trodestra alla Provincia di Campo-

basso ha bocciato la mozione

presentata dal consigliere Michele

Durante sul progetto Gran Manze.

E' stato, per caso, folgorato sulla via

di Ruta? Hanno votato a favore solo

in 5 (Durante, Cefaratti, Di Labbio,

Crema e Perrella). Astenuto Di

Chiro e 12 voti contrari, l'intero cen-

trodestra con Rosario De Matteis e

Salvatore Colagiovanni in testa. Non

erano presenti in aula Manocchio e

Aufiero. “In consiglio provinciale di-

mostrerò che il progetto Gran

Manze è dannoso per i cittadini”

questo dichiarava Michele Durante,

consigliere provinciale di Costruire

Democrazia, e contemporanea-

mente presentò anche una mozione

contro il progetto, solo che alla

conta, nella seduta di ieri del consi-

glio provinciale, la stessa è stata

bocciata. L'interrogativo che si pone:

la maggioranza di centrodestra si è

allineata alla bontà del progetto

delle Gran Manze su ispirazione del

senatore Roberto Ruta sponsor del-

l'operazione oppure è convinta che

riempire di letame il Basso Molise

sia la speranza per il futuro?

BOJANO. L’Asse Matesino , raggruppamento di comuni,

sarà interessato a sviluppare, in sinergia, con a capo un

comune “ Capofila “, il tratto Matesino de “ LA VIA

FRANCIGENA NEL SUD “.

Il giorno 15 novembre prossimo alle ore 17,00 vi sarà

l’incontro tra le amministrazioni per programmare le

azioni da assumere e la scelta del comune capofila che

,dovrà mettere a disposizione la logistica operativa . Il

coordinatore dell’associazione “ Le vie Francigene nel

Sud” nonché dei Borghi d’Eccellenza, Maurizio Varriano,

che fortemente ha voluto, in sinergia con le ammini-

strazioni coinvolte che già hanno aderito alla rete delle

vie Francigene nel Sud, l’accellerazione del progetto

onde permettere la messa in sicurezza del tracciato,

anche in virtù della programmata camminata del mese

di aprile, che vedrà coinvolti i CAI Molise,Campania e

Puglia con un numero di circa 1000 partecipanti che

percorreranno il tratto Bojano-Benevento con punto di

prima accoglienza ad Altilia di Sepino per poi fermarsi

alla sosta intermedia di San Marco dei Cavoti,ha invi-

tato ed avuto conferma della presenza, il camminatore

simbolo della via Francigena, Michele Del Giudice, che

ha percorso ultimamente il tratto San Michele – Geru-

salemme e per tale impresa gli è stato consegnato, in

segno di gratitudine, il Bordone di Pace in quel di Rivi-

sondoli.

614 novembre 2013 Campobasso

Vede coinvolti i comuni di Bojano, San Polomatese, Campochiaro, Guardiaregia , Vinchiaturo e Sepino.

Le mozioni di sfiducia dei capigruppo Ambrosio, Colagiovanni e Pietrarca agli assessori Gesualdo e Cimino, al di là se siano o meno ricevibili, discutibili e votabili, sono una bomba ad orologeria.

In Consiglio provinciale larga parte della maggioranza

vota secondo le indicazioni del senatore

Nasce “L’Asse Matesino”

L’urbanistica è materia che scotta, megliodelegarla alla Regione e ai commissari ad acta

Il centrodestra alla Provincia folgorato sulla via di Ruta

Da oltre un decennio lo sviluppo urbanistico,

i cambi di destinazione d’uso e i volumi edilizi

in deroga sono decisi dalla Regione Molise

con la longa mano dei commissari ad acta

Da De Matteis

a Colagiovanni

tutti a favore

delle Gran Manze

in Basso Molise

Page 7: 14 novembre 2013

Era stato detto che nel giro di

un anno, alcune aree urbane

avrebbero cambiato aspetto. So-

prattutto il loro assetto urbano e,

quindi, il contesto che attual-

mente compongono. Interessate a

questo cambiamento sarebbero

state le aree urbane relative al

parcheggio di Viale Manzoni, al

terminal delle autocorriere e al

centro fieristico di Selvapiana. Os-

servate dall’alto, avrebbero mu-

tato i caratteri della copertura.

Stessa sorte era stata prevista per

la scuola di Via Fortunato al Cep,

per la Petrone di Via Alfieri, per il

municipio di Piazza Vittorio Ema-

nuele, per la Francesco d’Ovidio

di Piazza della Repubblica, per la

Montini di Via Scarano, per la pa-

lestra comunale di Via Sturzo e

per il bocciodromo di Via Insorti

d’Ungheria. Le aree urbane e gli

stabili sono stati oggetto di un

bando di gara europeo (offerta

economicamente vantaggiosa)

che l’amministrazione ha formu-

lato appositamente per l’installa-

zione di impianti fotovoltaici. Al

momento dell’annuncio era sem-

brata una scelta sensata, mirata al

contenimento del costo dell’ener-

gia elettrica. Puntare all’incre-

mento della produzione

fotovoltaica in un comune con le

finanze ridotte al lumicino, era

certamente una scelta oculata ed

opportuna. Infatti, c’è la necessità

impellente di affrancare il bilan-

cio comunale dai costi relativi alla

fornitura di energia elettrica alle

scuole, alle palestre, al Palazzo di

Città e, di converso, di produrre un

surplus da immettere eventual-

mente sul libero mercato in osse-

quio alla corrente di pensiero che

sostiene lo sviluppo delle fonti

energetiche alternative. Valuta-

zioni e scelte che avrebbero supe-

rato anche l’ostacolo culturale di

chi ritiene che i pannelli fotovol-

taici hanno un impatto estetico e,

quindi, andrebbero calibrati sal-

vaguardando la struttura architet-

tonica dei palazzi monumentali (il

Municipio, ad esempio) e le aree

urbane di pregio (come possono

essere considerate quella corri-

spondente al parcheggio di Viale

Manzoni nel cuore del quartiere

Vazzieri, oppure il Terminal e il

centro fieristico di Selvapiana). Se,

come detto, il bando avesse sortito

effetti, sarebbe accaduto che gli

stabili e le aree sopramenzionate

sarebbero state oggetto di coper-

ture fotovoltaiche e avremmo do-

vuto abituare l’occhio a qualcosa

di diverso da ciò che oggi vediamo.

In fondo questo cambiamento di

prospettiva è già accaduto e con-

tinuerà ad accadere con la proli-

ferazione delle pale eoliche e con

la loro incidenza sullo sky-line

molisano. Nella relazione tecnica

illustrativa redatta dall’ingegnere

Rodolfo Cocozza era detto che il

bando di gara si prefissava l’obiet-

tivo di individuare un contraente

in grado di realizzare gli inter-

venti “chiavi in mano”, permet-

tendo di generare energia

elettrica in modo massimale. Le

superfici pannellabili sarebbero

state di 5935 metri quadrati e

avrebbero sviluppato una potenza

di 740 Kwh e una produzione

annua di energia pari a 948972

Kwh. Numeri che avrebbero ga-

rantito un corrispettivo di

1.601.865,58 euro all’affidatario.

Decisamente un affare. Ma lo

stato catatonico in cui è caduto

l’intero sistema amministrativo e

produttivo ha vanificato anche

questa operazione a costo zero, di

notevole guadagno.

Dardo

I dipendenti della Provincia hanno incontrato,

nella sala consiliare di Palazzo Magno, parla-

mentari molisani per discutere dei problemi le-

gati allo smantellamento delle Province.

Nonostante le maestranze si fossero riunite in

un attivo ed intraprendente comitato spontaneo,

solo il senatore Roberto Ruta ha inteso pren-

dervi parte. “E’ stata una riunione sollecitata per

ovvie preoccupazioni e tensioni che i dipendenti

avvertono dopo le note manovre del governo

Monti e del ministro Delrio. A tal riguardo da più

parti si è chiesto l’interessamento del parlamen-

tare Ruta e dei colleghi eletti e nominati n Parla-

mento come al Governo, al fine di attuare ogni

iniziativa utile a scongiurare la chiusura delle

Province e le gravi conseguenze che ne derive-

rebbero per servizi e dipendenti. Nell’ascoltare

il sen. Ruta – ha dichiarato De Matteis – ho ap-

prezzato l’idea e le intenzioni di voler attuare un

percorso di riforma globale senza violare la co-

stituzione e senza pregiudicare l’assetto delle

istituzioni. Ora siamo in attesa di leggere con-

cretamente le dichiarazioni nel corso delle audi-

zioni e di verificare le modalità di intervento e di

voto in aula da parte dei nostri rappresentanti,

con la speranza di non essere smentiti dai fatti”.

Le sue opere hanno ispirato intere generazioni di architetti e

l’originalità con cui ha interpretato le forme architettoniche lo

ha consacrato alla fama internazionale. Alessandro Anselmi, re-

centemente scomparso, è di fatto un maestro carismatico del-

l’architettura italiana, oltre che appassionato docente che è stato

capace di lasciare un segno profondo nelle giovani generazioni

di professionisti che si ispirano alla sua opera. Anselmi è tra i

fondatori del GRAU (gruppo romano architetti urbanisti) che, in

polemica con il conformismo accademico, ricerca nella storia e

nel dialogo serrato con le arti visive e con il cinema la linfa ri-

generatrice del progetto architettonico. Dagli anni Settanta in

poi, nei più di quarant'anni di carriera Anselmi, mentre per-

corre una brillante carriera universitaria a Roma, a Reggio Ca-

labria e ancora a Roma, costruisce municipi, chiese, piazze,

residenze. Opere diverse, accomunate dalla sensibilità al luogo,

dall'uso sapiente e spesso insolito dei materiali, dai contrasti

cromatici e volumetrici. Le sue architetture, sempre diverse,

sono il risultato di una ricerca plastica, di inaspettate combina-

zioni di elementi piani e sinuose superfici curvilinee: edifici

scultorei che mostrano poliedrici e multiformi prospetti urbani.

Sua la firma di tanti progetti in Italia ed all’estero tra cui il nuovo

palazzo dello sport di Firenze (1964), del cimitero di Parabita

(1967), dell’Hotel de la Ville a Rezè-les-Nantes in Francia (1986),

del Municipio di Fiumicino (1997) e del più recente complesso

parrocchiale della chiesa San Pio da Pietrelcina a Roma, la cui

originalità formale e strutturale e la particolare interpretazione

dello spazio sacro hanno consacrato il successo internazionale

dell’opera, quasi una sorta di testamento architettonico, di vero

e proprio lascito culturale che Anselmi ha donato alla cultura

di tutto il mondo. Ecco perché la Fondazione degli architetti

della provincia di Campobasso ha voluto rendere omaggio ad

un grande esponente dell’architettura italiana con un incontro

dedicato alla sua opera, che anticipa di alcuni mesi la grande

retrospettiva che il Maxxi di Roma sta organizzando in suo

onore, proprio per la importante eredità lasciata nella cultura

architettonica internazionale. I riflettori saranno puntati pro-

prio sul progetto della chiesa di San Pio, che nel 2005 ha vinto

una competizione nazionale. Anche questa iniziativa rientra nel

ciclo di appuntamenti Incontri di Architettura promossi dalla

Fondazione e finalizzati a condividere l’architettura non solo

con chi la realizza ma anche e soprattutto con chi la vive. Ospiti

dell’appuntamento Marzia Marandola, docente e storica del-

l'architettura dell’Università di Tor Vergata e Valentino Anselmi,

dello Studio AA&A figlio di Alessandro che ha condiviso con il

padre gli ultimi anni della carriera professionale: un’occasione

importante di conoscenza diretta dello spirito creativo e pro-

fessionale del maestro. Al termine dell’incontro è previsto un

dibattito con il pubblico in sala.

L’appuntamento è in programma oggi dalle ore 17 alle 20 nel-

l’auditorium dell’edificio ex-GIL a Campobasso.

Tetti e spazi pubblici per produrre energia dai pannelli fotovoltaici.

714 novembre 2013Campobasso

Quando l’architettura è gioia: a Campobasso omaggio ad Alessandro Anselmi

Palazzo Magno, i dipendenti incontrano i parlamentari

A Campobasso neanche i progettia costo zero decollano

Un incontro per ripercorrere le tappe più importanti dell’opera dell’artista

L’obiettivo era:

affrancare

il bilancio comunale

dai costi relativi

alla fornitura

di energia elettrica

alle scuole,

alla palestra Sturzo

e al Palazzo di Città

Page 8: 14 novembre 2013
Page 9: 14 novembre 2013

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

30.000 copie in omaggioISERNIAANNO IX - N° 132 - GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Page 11: 14 novembre 2013

L’IRCCS Neuromed di Pozzilli amplia

la sua offerta sanitaria con l’attivazione di

un ambulatorio specialistico di oncologia.

L’ambulatorio, già attivo da anni e riser-

vato ai pazienti ricoverati presso l’Isti-

tuto Neurologico, apre ora le sue porte

anche ai pazienti esterni, anche in rispo-

sta ai dati che rilevano un’incidenza dei

tumori in costante aumento un po’ in

tutte le Regioni dello stivale.

L’ambulatorio sarà dunque fruibile al

pubblico e si occuperà di tutti i tumori

solidi, come – tanto per citare i più fre-

quenti - quelli del polmone, del colon-

retto e della prostata.

L’ambulatorio si avvale di un Reparto

di Medicina Nucleare all’avanguardia, che

dispone di due avanzate PET/TC e di

una Gamma camera per le scintigrafie

nonché di radio farmaci di nuova conce-

zione utilizzati solo da pochi Istituti in

tutta Italia ed atti ad indagare la maggior

parte delle più diffuse neoplasie.

Per quanto riguarda poi i tumori ce-

rebrali, l’IRCCS Neuromed è un punto

di riferimento nazionale con una casistica

chirurgica che conta oltre 1600 inter-

venti neurochirurgici l’anno di cui circa

300 solo per patologie oncologiche.

Con l’attivazione dell’ambulatorio di

oncologia, Neuromed fornisce un ulte-

riore servizio sanitario particolarmente

utile: è stato da poco pubblicato sulla ri-

vista Tumori, infatti, uno studio condotto

dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Mi-

lano, l'Istituto Superiore di Sanità e l’As-

sociazione Italiana dei Registri Tumori

(Airtum), riferito al periodo tra il 1970 e

il 2015 che dimostra come sia aumentata

la prevalenza della maggior parte dei tu-

mori. Nel 2012, secondo l'indagine, il tu-

more più diagnosticato in entrambi i

sessi è stato il cancro al colon retto, con

54 mila nuovi casi, seguito dal cancro

alla mammella (con oltre 50mila casi),

alla prostata e ai polmoni (rispettiva-

mente con oltre 42 mila e 36 mila casi).

Il rapporto però contiene anche una

buona notizia, ossia la diminuzione della

mortalità per tutti i tipi di cancro a ri-

prova che prevenzione, diagnosi precoce

e adeguati trattamenti clinici riescono

sempre più a combattere ed arginare

quella che sembra una patologia ormai

“dilagante”.

ISERNIA. 1994, Milano: il 15

maggio nasce Emergency. Il

primo intervento è in Ruanda,

poi vengono l'Iraq, la Cambogia,

l'Afghanistan e tanti altri Paesi

persino l'Italia, per curare le vit-

time della guerra e della po-

vertà. Qual è il filo rosso di que-

sto viaggio lungo vent'anni?

L'impegno di migliaia di per-

sone a praticare i diritti umani,

per tutti. Sottoscrivendo la tes-

sera di Emergency 2014, ognuno

può unirsi a questo viaggio. Il 16

e 17 novembre parte il tessera-

mento 2014, un anno speciale. I

volontari di Emergency saranno

presenti in piazza in tutta Italia

a disposizione di chi vuol diven-

tare - amico di Emergency- o

rinnovare l'amicizia rinnovando

la tessera. In occasione di que-

sta giornate nazionali sarà pro-

iettato il film documentario.

"Open Heart" nominato agli

Academy Awards 2013,Il film

narra la storia di di otto bam-

bini ruandesi che lasciano le

loro famiglie per andare in Su-

dan e sottoporsi a un delicato

intervento al cuore al Centro

Salam di cardiochirurgia di

Emergency a Khartoum.

Le loro valvole cardiache sono

state seriamente compromesse

dalla malattia reumatica ed es-

sere operati è la loro unica pos-

sibilità di salvezza.

Ci sono circa 18 milioni di per-

sone affette da questa malattia

in Africa che hanno bisogno di

essere operate. Il Centro Salam,

aperto da Emergency nel 2007, è

l'unica struttura che offre cure

cardiochirurgiche di elevata

qualità e gratuite in tutto il con-

tinente.

Questi i nostri appuntamenti

in occasione del tesseramento:

Venerdi 15 novembre, ore

17.30 proiezione Open heart

presso sala consiliare comune

di Isernia (ingresso gratuito).

Si può diventare amico di

Emergency o rinnovare l'amici-

zia;

Sabato 16 novembre - dalle

9.00 alle 13.00 - banchetto

piazza Celestino V-Isernia

Domenica 17 novembre ore

17.30 Dimora del Prete a Vena-

fro, con Concerto di musica ba-

rocca dell 'Ensemble - Cappella

musicale Enrico Stuart duca di

York.

Per il concerto,essendo limi-

tata la capienza della sala a 60

posti, è gradito un cenno di ade-

sione al n° 3280270064

ISERNIA. Strade chiuse e cir-

colazione a singhiozzo (ma evi-

tando al minimo i disagi alla cit-

tadinanza) per il piano di pulizia

delle strade e dei cassonetti decisi

dall'amministrazione comunale

di Isernia.

Partiranno oggi gli interventi

per il lavaggio di strade, piazze,

marciapiedi e cassonetti dell’im-

mondizia. Lo ha an¬nunciato

l’assessore all’ambiente e alla

mobilità Marco Amendola.

"L’amministrazione comunale

ha programmato la pulizia delle

arterie viarie e dei contenitori per

la raccolta dei rifiuti – ha detto

Amendola –. La città è stata sud-

divisa in nove zone che saranno

deterse per ragioni igieniche, di

decoro e di sicurezza. Il lavaggio –

ha aggiunto l’assessore – integra

il normale servizio di nettezza ur-

bana ed è finalizzato soprattutto

all’eliminazione di oli e grassi in-

quinanti, prodotti in particolare

dal traf¬fico automobilistico e che

si depositano sulle carreggiate".

Si inizia oggi, quando

ver¬ranno sottoposte a pulizia via

Orientale, via d’Apollonio, via

Maz¬zini, rampa Santa Maria e

piazza Santa Maria Assunta. Si

prose¬guirà venerdì 15 novem-

bre, con piazza Andrea d’Isernia,

piazza X Settembre e piazza Ce-

lestino V.

Le azioni di pulizia continue-

ranno, nelle diverse zone, per

circa due mesi. Gli interventi sa-

ranno effettuati dalle ore 9 alle

ore 13, allo scopo di limitare al

massimo i disagi per i cittadini. Il

com¬petente settore comunale

ne darà preavviso e, di volta in

volta, in¬stallerà la necessaria se-

gnaletica lungo le strade interes-

sate.

1114 novembre 2013Isernia

ISERNIA. In redazione ci giunge una lettera su quanto accade nella Commissione

d'Invalidità civile. Sorge un dubbio sulla commissione d’invalidità civile della pro-

vincia di Isernia, su un possibile ricorso da parte dei cittadini che si sono visti re-

spingere la domanda di invalidità. "Si apprende che la validità della commissione è

scaduta da ben 13 mesi, esattamente da ottobre 2012, gli organi componenti non

sono stati rinnovati ma bensì solo prorogati. L’assurdo riguarda i segretari ammi-

nistrativi in quanto sono ex dipendenti ASReM andati in pensione a gennaio 2013

quindi non avrebbero nessun diritto a partecipare a tale commissione ma so-

prattutto ad avere accesso ad atti strettamenti riservati e delicati quali i certifi-

cati medici dei singoli cittadini. La norma prevede che la funzione di segretario della

commissione spetti a dipendenti “in servizio” presso l’ASReM e non ad ex di-

pendenti. La direzione ASReM ha già comunicato da ben 10 mesi i nominativi dei

segretari, ma la Regione Molise non ha adempiuto alla surroga, facendo finta di

niente. Siamo sicuri che un eventuale ricorso di cittadini “delusi” non abbia qual-

che risvolto amministrativo nella validità del verbale finale della commissione? Si-

curamente qualche bravo avvocato amministrativista ci potrà dare un risposta".

Regione Molise, anomalienelle commissioni d’invalidità civile

Al Neuromed l’ambulatorio di oncologiaLa struttura sanitaria migliora e qualifica l'offerta

Da 13 mesi l'organismo è scaduto

e i componenti sono stati solo prorogati

L'amministrazione comunale sta procedendo con i servizi

Emergency verso i 20 anni di attivitàLe manifestazioni dell'associazione a Isernia e Venafro

Piano di pulizia delle strade

Page 12: 14 novembre 2013

TERMOLI – L’Amministrazione

comunale informa che la Polizia

Municipale ha comminato san-

zioni, nell’ultimo mese, nei con-

fronti dei proprietari di cani che

non hanno rimosso le deiezioni

lasciate sulle strade cittadine

dai propri amici a quattro

zampe. “L’iniziativa di perse-

guire chi non rispetta l’Ordi-

nanza - ha commentato

l’assessore all’Ambiente Augu-

sta Di Giorgi - era stata ampia-

mente annunciata e il tentativo

dei proprietari dei cani di sfug-

gire alla sanzione adducendo

scuse banali, seppur colti in fla-

granza, lascia sconcertati. La

raccolta e lo smaltimento delle

deiezioni canine costituiscono

una questione di civiltà, oltre

che di amore nei confronti della

propria città. L’obbligo di man-

tenere la pulizia e il decoro

nelle varie zone di Termoli, che

è città a vocazione turistica, non

è solo del Comune o della ditta

che provvede alle pulizie, ma è

anche e prima di tutto dei citta-

dini, i quali camminano per la le

strade e le vivono quotidiana-

mente. Spesso si dibatte su temi

che mettono a confronto le città

del nord Italia con la nostra; la

cosa che però non viene detta, è

che probabilmente in quelle

città non esistono servizi più ef-

ficienti, ma solo cittadini più re-

sponsabili e coscienti di dover

preservare il posto in cui vi-

vono. Alla sensibilità ed empa-

tia dell’Amministrazione

comunale, infatti, mostrata nei

riguardi dei nostri amici a quat-

tro zampe (Dog Park), si è pur-

troppo opposto uno scarso

senso di civiltà di alcuni citta-

dini proprietari; noi restiamo

però ottimisti, confidando nella

volontà di tutti di poter recupe-

rare ampiamente questo gap di

attaccamento a Termoli. Spero

quindi che i cittadini siano sem-

pre più attenti alla pulizia e al

decoro di questa città, aiutando

chi l’amministra a ridurre le

spese di pulizia straordinaria e

a presentarla ai turisti nella

maniera più consona”.

I controlli sulle deiezioni ca-

nine, partiti da diverso tempo

ed intensificati nell’ultimo

mese, sono estesi su tutto il ter-

ritorio comunale, nell’arco delle

24 ore. Si sollecitano, pertanto,

ancora una volta i possessori di

cani che non lo hanno ancora

fatto, a munirsi degli appositi

sacchetti per rimuovere le deie-

zioni dei propri amici a quattro

zampe.

1214 novembre 2013 Termoli

TERMOLI - La locale Compa-

gnia Guardia di Finanza ha ap-

pena concluso un’articolata

attività di verifica nei confronti

di una ditta individuale del Basso

Molise, fornitrice di accessori per

l’edilizia, risultata “evasore to-

tale” per ben tre annualità. Il

servizio, che ha consentito di fo-

calizzare ricavi sottratti all’impo-

sizione per circa un milione di

euro, è stato supportato da accer-

tamenti di carattere finanziario,

grazie ai quali gli uomini delle

Fiamme Gialle hanno ricostruito

i reali volumi d’affari della ditta

sottoposta a controllo. Tra le vio-

lazioni riscontrate, non mancano

quelle connesse ad illeciti di na-

tura penale-tributaria (dichiara-

zione infedele ed omessa).

All’esito dei controlli complessi-

vamente eseguiti, i militari

hanno anche inoltrato alla com-

petente Autorità Giudiziaria la

proposta finalizzata all’applica-

zione del sequestro preventivo

per equivalente, al fine di tute-

lare il credito erariale. Tra i beni

oggetto della proposta, ora al va-

glio del Magistrato,un automezzo

di lusso e di grossa cilindrata

(Porsche Suv) e un natante da

diporto. Revoca convocazione

consiglio comunale

del 15 novembre

Inaugurazione scuola

dell’infanzia di via Volturno

TERMOLI – Il presidente del Consiglio comunale Alberto

Montano prendendo atto che, per motivi organizzativi, la Con-

ferenza dei Capigruppo riunitasi il 12 novembre ha proposto

all’unanimità di rinviare a tempi brevi la convocazione del

Consiglio comunale del 15 novembre, acquisita la disponibilità

da parte dei firmatari della richiesta di convocazione del Con-

siglio comunale al rinvio della seduta e visto l’art. 64 del vi-

gente Regolamento del Consiglio comunale, in particolare

l’ultimo capoverso, comunica la revoca della convocazione del

Consiglio comunale previsto per venerdì 15 novembre alle ore

18,30 in prima convocazione e per il sabato 16 novembre 2013

alle ore 19,30 in seconda convocazione, in seduta straordinaria

con adunanza aperta, informando che l’assise civica verrà ri-

convocata in tempi brevi.

TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino e l’assessore ai Lavori

Pubblici Vincenzo Sabella invitano i giornalisti alla conferenza stampa

che si terrà oggi, giovedì 14 novembre alle ore 11 presso la Scuola del-

l’Infanzia di Via Volturno, in occasione della cerimonia di inaugura-

zione che segue ai lavori di riqualificazione della struttura.

Al via i lavori al portoTERMOLI - L’impresa “Gestione Industrie Venditti” eseguirà, nell’am-

bito del porto e precisamente sulla banchina di riva e sul molo Nord, i

lavori di ammodernamento per il settore della pesca. Per questo motivo

la Capitaneria di Porto ha emesso una ordinanza che fino al 19 aprile

del prossimo anno con la quale i tratti di banchina interessati dalle at-

tività cantieristiche, adeguatamente segnalati dalla ditta esecutrice, sono

interdetti all’accesso, al transito ed alla sosta di persone e cose. Sono

esclusi dai divieti il personale della ditta esecutrice dei lavori e tutto il

personale che per compiti di istituto abbia interesse ad accedere.

Deiezioni canine: comminate sanzioni ai trasgressori per la mancata rimozione

Guardia di Finanza scopre impresa “evasore totale” per circa un milione di euro

Elezioni Associazione Nazionale Bieticoltori BOLOGNA - Il 14 novembre, dalle 10 alle ore 18

si svolgeranno le votazioni per il rinnovo delle ca-

riche sociali dell’Associazione Nazionale Bieticol-

tori (ANB).

I soci, in possesso dei requisiti previsti dallo Sta-

tuto dell'ANB e dal Regolamento Elettorale, rice-

vereanno un'apposita cartolina-invito che,

unitamente ad un valido documento di riconosci-

mento, darà diritto ad esercitare il voto nel Seg-

gio indicato.

Il Socio elettore può prendere parte alla vota-

zione anche tramite delega, da rialsciare ad altro

Socio-elettore dello stesso Seggio, delega che si

trova allegata alla cartolina-invito.

Nessun socio elettore può rappresentare per de-

lega più di tre aventi titolo ad esercitare il voto.

Nel caso di società il voto può essere espresso da

terzi, purchè muniti di Procura rilasciata dal Le-

gale Rappresentante della Società. Presso la sede

di Bologna - via Edoardo Collamarini, 14 - sono a

disposizione degli interessati, per eventuale con-

sultazione, gli elenchi nominativi degli elettori. Ai

sensi dell’articolo n. 1 del regolamento elettorale

dell’Associazione Nazionale Bieticoltori appro-

vato dall’Assemblea del 20 maggio 2013, sul sito

ww.anb.it sono stati pubblicati gli avvisi elettorali

per ogni bacino.

Page 13: 14 novembre 2013

LARINO - Quelli che hanno

detto subito “No alla stalla di

12.000 manze” nel Molise, hanno

detto anche, e subito, “Si a 100

stalle” sparse sul territorio moli-

sano per non far dire ai fans, che si

sono poi mostrati veri e propri ul-

tras dell’operazione Ruta-Grana-

rolo, “ecco sanno dire sempre e

solo no” o “ecco quelli che negano

al Molise di salire sull’unico treno

che passa” o, anche, “ecco i soliti

che non capiscono che il Molise

può, con la Granarolo, diventare

una grande fattoria”. Dire “Si” a

100 stalle voleva dimostrare anche

che, i veri talebani, per la verità,

sono loro quelli che dicono sem-

pre e solo Sì, non avendo alcu-

n’altra alternativa. Quelli deI “No

a una stalla di 12.000 manze” e “Si

a 100 stalle per 120 manze in

media” volevano, così - visto che

comunque 120 capi per ogni stalla

non è poca cosa – lanciare un

messaggio che aveva il chiaro si-

gnificato di non voler negare al

Molise una sua vocazione da sem-

pre, quella zootecnica, essenziale

per il 54% e più di territorio mon-

tano. Una vocazione sì negata, nel

momento in cui si è voluta far pas-

sare per modernità la separazione

di quest’attività produttiva dall’al-

tra principale che è l’agricoltura,

entrambe sacrificate alla specia-

lizzazione o intensificazione delle

produzioni. Un processo che, a

lungo andare, ha mostrato di es-

sere utile solo alle multinazionali

delle macchine e delle attrezza-

ture, delle sementi, dei fertilizzanti

e degli antiparassitari e, anche, di

quanti hanno appoggiato questa

politica che la crisi, a partire dal-

l’inizio di questo nuovo secolo, sta

scaricando tutto sui protagonisti

veri dell’agricoltura, i produttori.

Un processo che, anche sotto la

spinta di altri fattori, tra i quali il

furto del territorio per altri fini, ha

portato e sta portando allo spopo-

lamento delle campagne. Certo

200, 300 stalle di 30/50 capi, si

adattano meglio al Molise e ser-

vono per affermare subito, e senza

riserve, l’unico sviluppo possibile

qual è quello dell’agroalimentare

e del turismo ad esso legato. Uno

sviluppo possibile, utile per i gio-

vani che hanno bisogno di occu-

pazione e di speranze per

costruire bene il proprio futuro.

Centinaia di stalle che possono

dare, nell’arco breve di tempo,

mille posti di lavoro con l’indotto, e

non miseri trenta possibili con la

grande stalla della Granarolo; im-

magine al Molise con le sue pro-

duzioni tipiche e a denominazione

geografica (latticini e formaggi; sa-

lumi e insaccati; specialità gastro-

nomiche, prima fra tutte la mitica

“Pampanella”; prodotti da forno

con i grani selezionati seminati

sulle colline ventilate del Molise e

le sue minute pianure, il territorio

più vocato alla vitivinicoltura con i

suoi già grandi vini e all’olivicol-

tura, con i suoi strepitosi oli e,

anche, alla frutticoltura che at-

tinge a una ricca biodiversità pre-

sente da millenni grazie ai minuti

orti familiari). Stalle che possono

dare latte di qualità anche per la

Granarolo, che ne ha estremo bi-

sogno per vincere su un mercato

che si sa, nell’arco di qualche

anno, sarà fortemente segnato da

agguerrite concorrenze. E, soprat-

tutto, stalle che impostate per una

produzione biologica sono in

grado di trasformare, del resto

come un tempo, la merda in le-

tame utile a rendere, volendo, l’in-

tero territorio molisano fonte di

prodotti biologici. Prodotti che,

come si sa, stanno conquistando la

fiducia del consumatore del

mondo e che, a nostro parere, sa-

ranno sempre più vincenti a ta-

vola. C’è di più, possono diventare

anche una grande occasione di ri-

chiamo turistico per vivere un

Molise che offre tutto quello che il

mondo sta perdendo: aria sana,

acqua potabile, paesaggi meravi-

gliosi, ottima cucina e un’ospitalità

speciale se riusciamo a conser-

varla naturale così come ce

l’hanno trasmessa i nostri padri e

le nostre madri. Intorno a questo

sviluppo è necessario coinvolgere

e rendere protagonisti le aziende

agricole e zootecniche, gli artigiani

della trasformazione, i giovani di-

plomati del nostro istituto agrario

e degli istituti professionali a indi-

rizzo agronomico e alberghiero,

l’Università del Molise e le Uni-

versità che stanno nascendo nel

campo dell’alimentazione o pos-

sono nascere nel campo dell’olivi-

coltura se si riprende quello studio

di fattibilità che la Regione Molise

aveva fatto realizzare una decina

di anni fa. Ma non sono le idee

progettuali che mancano. No, di

queste idee ce ne sono e, molte, da

tempo. Manca un programma di

sviluppo che solo un governo ca-

pace e lungimirante può darsi, se

si avvale di consigli disinteressati

che stanno venendo fuori dalla di-

scussione, e non di parte, se pensa

al Molise per com’è e non quello

che non è. Piccolo, ricco ancora di

ruralità e di agricoltura che, diver-

samente da realtà, soprattutto del

centro e del nord, oggi costrette a

disfarsi delle macerie di uno svi-

luppo che, con la pesante crisi, ha

dichiarato il suo fallimento, ha

solo bisogno di continuità e di

un’accelerazione dei processi per

cogliere prima gli obiettivi. Pic-

colo, ma anche grande, nel mo-

mento in cui questo suo sviluppo

può diventare il ponte naturale

con le centinaia di migliaia di mo-

lisani sparsi in Italia e nel mondo,

suoi naturali promotori e fruitori

dei risultati di una corretta pro-

grammazione, che introduce sul

territorio le sue necessità e non

cattedrali nel deserto che ne ser-

vono solo a decretarne la fine. Una

classe politica e dirigente capace

di fare questo riceverebbe, in-

sieme al nostro applauso, anche

tutto il contributo che è nelle no-

stre modeste possibilità. .

Comitato “No Stalla,

Sì Molise Bene Comune”

SAN FELICE DEL MOLISE –

Brutte notizie per i residenti del

centro bassomolisano. Non è in-

fatti passata la mozione presen-

tata dai Consiglieri comunali di

minoranzacon affinché la giunta

non applicasse la Tassa Tarsu e

lasciasse invariata per l’anno in

corso la Tarsu. “Un provvedi-

mento necessario – ha sottoli-

neato il consigliere Nicoletta Ra-

datta - vista la difficile situazione

economica generale, che il Sin-

daco ha ritenuto conveniente non

adottare, dimostrando di non es-

sere attento a cogliere anche le

più piccole opportunità a vantag-

gio dei cittadini. La mozione, di-

scussa durante il Consiglio co-

munale, chiedeva al Sindaco di

avvalersi della deroga concessa

dal Governo centrale in modo da

evitare le pesanti ripercussioni

che la Tares avrebbe comportato

per i già striminziti bilanci fami-

liari, ma evidentemente la situa-

zione socio-economica delle fa-

miglie non rappresenta una fonte

di preoccupazione per il Sindaco

e la sua maggioranza. Loro – con-

clude Radatta - pensano alle

grandi opere, quando invece la

comunità ha bisogno di interventi

piccoli, ma utili.

1314 novembre 2013Termoli

Respinta mozione su applicazione Tarsu

LARINO – L’amministrazione comunale intende concedere in af-

fitto i propri terreni destinati ad uso agricolo e pertanto chiunque in-

teressato potrà presentare offerta entro il termine ultimo delle ore 12

del prossimo 18 novembre. La seduta pubblica dinanzi alla commis-

sione appositamente nominata per l'apertura delle offerte pervenute,

si terrà il 18 novembre alle ore 16 presso l’Ufficio ragioneria del Mu-

nicipio. I terreni agricoli verranno aggiudicati con il metodo delle of-

ferte segrete da confrontarsi con il prezzo a base di gara. L'affittuario

dovrà condurre i terreni, a propria cura e spese, in modo corretto, se-

condo quando necessario, applicando le migliori tecniche e tratta-

menti necessari, al fine di garantire la migliore produttività, senza

arrecare danni agli stessi. A tal fine non sarà riconosciuto all'affittua-

rio nessun rimborso spese a qualunque titolo richiesto. I terreni con-

cessi in locazione non potranno essere concessi in sub affitto e/o

subire trasformazione di utilizzo agrario o essere utilizzati per altri

fini. Possono partecipare all’asta i soli iscritti alle categorie dei colti-

vatori diretti o imprenditori agricoli a titolo principale, Cooperative

agricole o Aziende Agricole. L'aggiudicatario dovrà stipulare un ap-

posito contratto alla presenza delle associazioni che svolgono funzioni

di assistenza. I soggetti che intendono partecipare all'asta devono

inoltre essere in possesso dei requisiti di ordine "generale" che at-

tengono all'idoneità morale. I concorrenti dovranno far pervenire la

relativa offerta a mano o a mezzo raccomandata servizio postale (pub-

blico o privato) all'Ufficio Protocollo del Comune di Larino in Piazza

Duomo n. 44, corredata di tutta la documentazione prescritta dal

bando, entro le ore 12 del giorno 18 novembre in un plico chiuso, si-

gillato e controfirmato sui lembi di chiusura.

In affito terreni agricoli di proprietà del Comune

Cento Stalle. Ancora meglio se il doppio o il triplo, che il Molise può ospitare

Centrosinistrachiede riduzioneindennità amministratori

GUGLIONESI – Le famiglie prote-

stano per il caro tariffe e trovano il

pieno sistegno dei consiglieri comu-

nali di opposizione. “Abbiamo i nu-

meri che ci ha fornito l’ufficio -

spiega Cloridano Bellocchio di Unità

Democratica - e basterebbe una ri-

duzione del 50 per cento dei contri-

buti e dell’indennità degli

amministratori per recuperare

100mila euro. Quindi dare respiro

alle famiglie bloccando il previsto au-

mento con una moratoria di due

anni. Il tempo per pensare a nuove

modalità di gestione dei servizi per

ottenere risparmi ed ottimizzazione

nell’uso delle risorse. Su questo

chiederemo la convocazione di un

consiglio comunale tematico. Adesso

occorre il sostegno della opinione

pubblica. Occorre raccogliere le

firme”.

MONTENERO DI BISACCIA - In merito al-

l’ormai prossima trentesima edizione del Pre-

sepe Vivente di Montenero di Bisaccia e in

merito all’auspicio espresso da Nicola Travaglini

perché questa importante manifestazione abbia

la giusta visibilità, vorrei tranquillizzare il sin-

daco assicurandogli che sono già stato interes-

sato dalla Proloco, nella persona del presidente

Manes, affinché la Regione Molise dia a questa

tradizione il riconoscimento che merita. A tal

proposito ho già avuto modo di parlare con il

presidente della Giunta Paolo Di Laura Frattura

e il presidente del Consiglio Vincenzo Niro per

poter inserire il Presepe vivente di Montenero

nell’ambito delle manifestazioni del 50esimo

anniversario della Regione Molise. Detto questo,

mi auguro che la collaborazione istituzionale tra

il sottoscritto Cristiano Di Pietro e Nicola Trava-

glini, non si limiti soltanto al Presepe vivente,

ma vada a toccare, in futuro, uno spettro più

ampio di argomenti che spero il sindaco vorrà

sottopormi. Per quanto di mia competenza, sarò

felice di poter intervenire, nell’interesse e per il

bene della nostra comunità.

Cristiano Di Pietro

Vice presidente del Consiglio Regionale

Presepe vivente, Cristiano Di Pietro: “assicuro interessamento della regione”

Page 14: 14 novembre 2013

1414 novembre 2013 Spettacolo

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazzeta del Molise

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CAMPOBASSO - La program-

mazione del teatro Savoia, pre-

vede, in ordine cronoligico, il con-

certo dell’associazione “Amici

della musica” sabato 16 novembre.

Sul palco due violini, Domenico

Nordio e Francesca Dego (foto).

In programma musiche di Proko-

fiev, Berio, Wieniawski, Ysaye.

Vincitrice di numerosi concorsi

nazionali e internazionali, nel

2008 la Dego e stata la prima vio-

linista italiana ad entrare in fi-

nale al Premio Paganini di Ge-

nova. Salvatore Accardo ha detto

di lei: «E uno dei talenti piu stra-

ordinari che io abbia mai incon-

trato». Ingresso euro12,00.

I violini del teatro Savoia

di Charles N. Papa

FERRAZZANO - In tempi di magra come

questi, scrivere di un teatro che organizza

un cartellone, non può che fare piacere.

Un fatto che, esulando dagli scandali tipo

quello in Abruzzo (l’arresto dell’assessore

alla Cultura), e la pochezza (oltre che di

enaro) di iniziativa della classe politica

molisana, assume grande importanza nel

panorama culturale molisano.

Il teatro del Loto di Ferrazzano, diretto

da Stefano Sabelli, ha sempre seguito una

sua vita artistica paralella a quella con-

sueta degli anni scorsi, Sabelli si è sempre

tirato fuori dalle combriccole di quelle che

cercano solo soldi, ma tutto, sempre con

voce alta e polemica pronta.

Oggi, a ragion veduta, Sabelli si allinea

alla crisi e fa buon viso a cattivo gioco.

Tenta l’autofinanziamento o, micro cartel-

loni che tenatano di risollevare da morte

certa il bel taetro del Loto. Perchè bello è

bello. Oggi, dopo la bella vetrina di una

piccola parte in “Sole a catinelle” di Checco

Zalone, Sabelli si cimenta con un cartel-

lone di appuntamenti di cinque spettacoli

sino a Natale, non senza chiosare la pre-

sentazione del primo testo (da lui diretto)

“Maratona di New York, con Pasquale Ar-

teritano e Max Vitolo, dal 14 al 17 novem-

bre:

“Da anni accarezzavo l’idea di mettere in

scena questo testo bellissimo, unico, fin

quando, un giorno di settembre, Pasquale e

Max non si sono presentati al Loto correndo

come Mario e Steve. Sono tempi magri, tri-

sti e il Teatro ha bisogno di correre per ri-

prendere slancio e mandare al diavolo tutto

l’inutile e il pressapochismo che ci circonda,

dove tutti tradiscono tutti”.

Seguiranno: 23/24 novembre e 7/8 di-

cembre: “Le petite magic circus”, 30 no-

vembre: Oreste Sbarra in concerto, il

drummer della Riserva Moac e della R-

Evolution band, 7/8 dicembre: Frustallà,

con Matilde Caterina, Flavio Brunetti e la

Banda di Montagano, 14/15 dicembre:

“Hanno tutti ragione” di P. Sorrentino con

Iaia Forte.

Il ritorno del LotoUn cartellone per la sala di piazza Spensieri

sino a Natale, e poi? Sabelli si allinea alla crisi

CAMPOBASSO - La pro-

grammazione del Savoia

include “Nuovi percorsi”,

quattro spettacoli con at-

tori e registi molisani.

Il 19 novembre il terzo

appuntamento è con la

pièce di Nicoal Macolino

“Ed (ipovisione)” da Edipo

Re di Sofocle.

Il 21 novembre in scena

“Molise, Italia, mondo, una

terra di emigrazione”. con

Diego Florio E Marco Cal-

doro. Il cartellone è orga-

nizzato dalle Fondazioni

Savoia e Cultura e dalla

Regione.

“Nuovi percorsi” con attori molisani

CAMPOBASSO - Il

quinto appuntamento

della rassegna “Binario

uno, in viaggio con...” si

terrà domenica 24 novem-

bre presso il dopolavoro

ferroviario. Valentina Bo-

naccio, Alessandra Valerio

e Alessandra Di Iorio pre-

sentano “Shakespea-

rando”, reading teatrale

con dibattito. Modera il

tastierista dei Noflaizon,

Pietro Mignogna.

“Binario uno”

CAMPOBASSO - Venerdì 15 novembre presso Mari&Monti (ex

Enotria) il “Venerdì live” dalle 21.00 buffet e musica dal vivo

nella location di Via S.Antonio Abate. Info 3296476777.

CAMPOBASSO - Alla birreria Pulp venerdì aperitivo in mu-

sica. Play A-Tweed.

CAMPOBASSO - “Aperitive night show” venerdì al Cafè Pre-

stige. Aperitivo dalle 21.00 e dj set dalle 23.00. Play Edoardo

Furno.

CAMPOBASSO - Al Move club il venerdì si cena dalle 20.30, a

seguire disco dance con Andrea e Luciano Barletta, Alex C.,

Emanuele Di Re, Nian Project.

CAMPOBASSO - Inaugura il venerdì caraibico questa setti-

mana l’Aynamà Latin Club (ex balera). Info 3208541757.

CAMPOBASSO - “Kiss the bliss” è la serata del venerdì del Ka-

maloca. In consolle Andrea Palazzo, Mario Tallari, Andrea Dir.

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Page 15: 14 novembre 2013

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