10 novembre 2013

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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Vittorino Facciolla. L'assessore al- l'Agricoltura è riuscito a far nascere un apposito sito dedicato a Vincenzo il portaborse dopo che le Iene lo hanno immortalato nella classica te- lefonata, oggi tormentone, del "No, no assolutamente no". Una scena che resta come una pietra miliare della trasmissione televisiva e, so- prattutto, impressa nelle menti dei cittadini molisani. Un Oscar, dun- que, ampiamente meritato che si addice anche bene al momento te- levisivo quasi come se fosse un Te- legatto. Il Tapiro del giorno lo diamo a Mi- chele Petraroia. Scrive di tutto e tutti i giorni. Dimenticando, però, che oggi è assessore e dovrebbe, pertanto, scri- vere leggi da portare in Consiglio. Una Regione che ha necessità assoluta di trovare indicazioni di percorso e, so- prattutto, indirizzi precisi su come co- struire un nuovo futuro. Non basta convocare tavoli su tavoli per elargire cassa integrazione in deroga e straor- dinaria. Anche perchè questi ammor- tizzatori finiscono, e poi? O scrivere ai ministri. Qui occorrono proposte e in- dicazioni solutive. Le chiacchiere non macinano farina. Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 129 - DOMENICA 10 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico L’Oscar del giorno a Vittorino Faccilla

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Piovono tessere

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L'Oscar del giorno lo assegniamoa Vittorino Facciolla. L'assessore al-l'Agricoltura è riuscito a far nascereun apposito sito dedicato a Vincenzoil portaborse dopo che le Iene lohanno immortalato nella classica te-lefonata, oggi tormentone, del "No,no assolutamente no". Una scenache resta come una pietra miliaredella trasmissione televisiva e, so-prattutto, impressa nelle menti deicittadini molisani. Un Oscar, dun-que, ampiamente meritato che siaddice anche bene al momento te-levisivo quasi come se fosse un Te-legatto.

Il Tapiro del giorno lo diamo a Mi-chele Petraroia. Scrive di tutto e tutti igiorni. Dimenticando, però, che oggi èassessore e dovrebbe, pertanto, scri-vere leggi da portare in Consiglio. UnaRegione che ha necessità assoluta ditrovare indicazioni di percorso e, so-prattutto, indirizzi precisi su come co-struire un nuovo futuro. Non bastaconvocare tavoli su tavoli per elargirecassa integrazione in deroga e straor-dinaria. Anche perchè questi ammor-tizzatori finiscono, e poi? O scrivere aiministri. Qui occorrono proposte e in-dicazioni solutive. Le chiacchiere nonmacinano farina.

Il Tapiro del giorno

a Michele Petraroia

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 129 - DOMENICA 10 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico

L’Oscar del giorno

a Vittorino Faccilla

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CAMPOBASSO. Nessuno dà indica-

zioni su quali ospedali mantenere

aperti, quali prestazioni garantire in

quanto tali decisioni sono in mano

alla politica che non è esente dalle in-

fluenze che l’elettorato esercita su di

essa.

D’altra parte i cittadini non si ren-

dono conto di cosa significhi “qualità”

in sanità e spesso si lasciano trasci-

nare dalla ricerca di qualsiasi cosa so-

migli ad un ospedale purché sotto

casa. Nessuno si rende conto di cosa

significhi garantire le urgenze chirur-

giche senza un servizio di guardia

anestesiologica, garantire la parto

analgesia senza un anestesista dedi-

cato e preparato, tenere aperto un

centro di rianimazione con pochi letti

purché sia.

Quel che è più grave è che nessuno

spiega ai cittadini che pericoli corrono

in casi di questo genere salvo poi

puntare il dito in caso di incidente

gridando alla “malasanità”.

La cosa più triste di tutto il processo

è che ciascuno scalino della scala de-

cisionale passa le decisioni scomode

allo scalino più basso; e così il Go-

verno non è riuscito a chiudere i pic-

coli ospedali stabilendo dei tagli

lineari, le Regioni hanno ridotto i

fondi a tutte le Asl senza decidere

quali prestazioni garantire e quali

Strutture chiudere, il tutto passa poi

ai medici Direttori di Strutture Com-

plesse che premono sui medici per ot-

tenere le stesse prestazioni

nonostante una diminuzione di ri-

sorse in termini di personale ed il

tutto con la solita parolina magica di

risorse. Chiaramente non si può an-

dare avanti così a lungo. Occorre che

qualcuno decida cosa fare del nostro

Servizio sanitario regionale. Il diritto

alla sanità si misura con la sua effi-

cienza. Perciò cure ed analisi mediche

vanno fatte in tempo.

Valorizzare le professionalità,

escludere le ingerenze della politica,

eliminare gli sprechi, (come certe

commissioni, aziende regionali e

super – consulenze) organizzare la

prevenzione delle malattie: sono tutte

azioni fondamentali che distinguono

una politica responsabile.

Nella cura sanitaria si mette alla

prova l'ideale di tutela della dignità

umana: l'obiettivo deve essere il suo

rispetto in tutte le fasi della vita e

della malattia.

Così come va migliorato e valoriz-

zato il rapporto virtuoso tra la sanità

pubblica e quella privata, al fine d’ab-

battere le interminabili liste d’attesa.

Affiancandogli, però, una politica

d’estremo rigore e di trasparenza con-

tro le speculazioni sulla salute.

TAagliolto

210 novembre 2013

La Regione non riesce a mettere in campo una nuova programmazione

Le manze per il nord o olio e vino di casa nostra?

Sanità, solo polemiche sterili

Il centrosinistra faccia una scelta di campo

Il progetto Granmanze dovrebbe

far porre alla politica molisana un

interrogativo. E il primo a farsi la

domanda dovrebbe essere il sena-

tore Roberto Ruta. Preferiamo uno

sviluppo delle aziende del Nord o

quello delle aziende molisane? E

così, visto il punto in cui siamo, ini-

ziamo a fare nomi e cognomi. Al mo-

mento, dalle notizie ufficiai che si

hanno dalla Regione Molise, portare

12mila manze in Molise conviene

solo alla società Graucho Gran-

manze. E allora bisognerà fare una

scelta: aiutare quest’azienda ad in-

crementare i suoi guadagni oppure

mettere in campo iniziative che por-

tino a rafforzare le aziende molisane

e a non distruggere quelle che già

oggi, con il sudore della propria

fronte e con i propri investimenti

sono riuscite a conquistare una fetta

del mercato internazionale. Ci si ri-

ferisce in particolare all’olio Princi-

pessa Colonna e alle Cantine Borgo

di Colloredo.

L’una azienda di San Martino in

Pensilis, l’altra di Campomarino. Se

arrivassero, nei pressi dei terreni in

cui vengono coltivati i prodotti di

tali imprese, la bellezza di 12mila

manze, cosa accadrebbe? Perché se

è vero come è vero che con le 12mila

manze ci sarebbe un problema di ni-

trati nei terreni, e queste aziende

hanno le proprie coltivazioni pro-

prio in prossimità del luogo che sa-

rebbe stato individuato per ospitare

la mega stalla, la politica del cen-

trosinistra dovrà mettere in conto di

creare un danno irreparabile a tali

aziende. Che, ripetiamo, sono già

riuscite a conquistare una fetta del

mercato internazionale con il sudore

della propria fronte.

E’ arrivato il momento di fare una

scelta di campo.

Giovanna Ruggiero

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CAMPOBASSO. Alle primarie del centrosinistra, quelle

del 2011 quando si scelse Paolo di Laura Frattura candi-

dato a governatore, il grido di brogli è caduto nel silen-

zio. Stavolta invece il rischio broglio porta i vertici del

Pd a livello nazionale a bloccare i tesseramenti. “Cifre

gonfiate”. E se ne accorgono anche a Roma. Mentre nelle

province ci si gioca la carta della reggenza con l’aumento

delle tessere, a Roma capiscono che il partito potrebbe

essere investito da un ciclone che porterebbe il Pd e le

persone serie che lo rappresentano ad essere investite

di una mancanza di credibilità già troppo diffusa.  

Il 24 novembre si terrà a Roma la Convenzione nazio-

nale che dovrà selezionare i tre candidati segretari che

parteciperanno poi alle primarie dell'8 dicembre.

Alla Convenzione votano i delegati eletti dagli iscritti

al partito, mentre alle primarie si esprimono elettori e

simpatizzanti del Pd, compresi i 16enni e gli immigrati

residenti. Oltre a Cuperlo, sono candidati alla guida del

Pd: il sindaco di Firenze Matteo Renzi - l'unico che pro-

viene dalle fila della ex Margherita -, il capogruppo Pd

all'europarlamento Gianni Pittella e il deputato Pippo

Civati.

Il Molise rientra nel caso nazionale dei tesseramenti

gonfiati. Un caso che riguarderebbe il 30% delle Federa-

zioni. Gianni Principe, membro della commissione ga-

ranzia del congresso, nella sua relazione identifica le

federazioni che non hanno certificato i propri

iscritti. Ebbene tra i cinque casi più eclatanti, le Federa-

zioni dove risultano incrementi esagerati nel tessera-

mento, casi riportati nel documento, ci sono ben due città

molisane: Reggio Calabria 315,9%, Matera 304,3%, Napoli

303,0%, Campobasso 293,3% e Termoli 264,2%. Così i big

democratici decidono di bloccare un tesseramento che

viene quindi riconosciuto “truccato”.

Ma solo da lunedì. Quindi avanti tutta signori Ruta,

Leva, Frattura, Fanelli, Petraroia, Scarabeo, Massa, Fac-

ciolla (solo per citare qualche nome più illustre del Par-

tito Democratico Molise). Chi ce la farà ad arrivare primo

in questo conto alla rovescia? Che poi si corra il rischio

di trovare un cittadino per strada che alla domanda “sei

del Pd?” risponde “no, no, assolutamente” e spunta la tes-

sera, poco importa.

ac

TAagliolto

310 novembre 2013

CAMPOBASSO. Se si afferma di dire la verità si deve

andare fino in fondo. La maggioranza dei consiglieri re-

gionali del Molise, da sinistra a destra, avrebbero fatto

bene a dichiarare davanti alla tv nazionale: sì, intasco i

soldi dell’articolo 7, 2.451 euro oltre la mia indennità

(che varia dalle 10.500 alle 12.500) invece di assumere

un portaborse. E’ la prassi. Nella stragrande maggio-

ranza dei casi ha funzionato così anche in passato. Que-

stione di etica visto che la legge non punisce. Però tutti

hanno evitato e aggirato l’ostacolo. L’unico che è rima-

sto impigliato nel vortice è stato l’assessore Facciolla.

Il numero uno dell’Agricoltura regionale si è messo nei

casini con una telefonata all’ormai vip sconosciuto Vin-

cenzo che però ha risposto di non essere il suo porta-

borse.

E per provare che diceva il vero il buon assessore ha

mostrato un contratto che, secondo alcuni commercia-

listi (tecnici non politici) che abbiamo voluto consul-

tare sarebbe un colabrodo. Chi dice la verità? Se da un

lato non si può pensare che tecnici disinteressati espri-

mano un parere che porti a pensare che il contratto di

Vincenzo non è conforme alle norme, dall’altro pare as-

surdo anche solo immaginare che quel contratto di Vin-

cenzo sia un falso da rientrare nella storia molisana.

Perché non è immaginabile che un assessore regio-

nale possa mentire spudoratamente dinanzi alle tele-

camere, rivolgendosi ai cittadini della sua Regione. Non

è possibile che un uomo della massima istituzione lo-

cale, componente dell’assemblea legislativa (che scrive

le leggi), per giunta avvocato, sia potuto arrivare a que-

sto punto per salvarsi la faccia. Ma il dubbio c’è, assale

i cittadini sempre più irati di fronte ad uno scandalo di

cui la casta molisana, stavolta guidata da Frattura e

Niro, si è resa complice in barba a qualunque senso

etico e di solidarietà civile da dimostrare in periodi di

crisi economica come quello che stiamo vivendo. “In-

tervengano le autorità”.

E’ questo quello che chiedono i cittadini. Autorità de-

putate a verificare la veridicità di una carta che ha

come unico segno ufficiale un timbro delle poste pe-

raltro non conforme alla normativa vigente. Perché se

quel contratto è vero, allora tutti dovranno ammettere

di essere stati vittima di preconcetti dovuti alla rabbia

dell’aumento delle indennità.

E la politica, soprattutto del centrosinistra, ne bene-

ficerà in credibilità. Ma se per assurdo si dovesse per-

venire al risultato contrario, allora Facciolla dovrebbe

rassegnare mestamente le dimissioni, Non da asses-

sore. Ma da consigliere.

Perché é inconcepibile che un rappresentante delle

istituzioni si spinga a tanto. E mentre si chiede alle au-

torità competenti di fare il proprio dovere, gli indignati

daranno vita ad un nuova manifestazione di protesta.

Sabato 23 novembre i cittadini molisani torneranno a

urlare la propria contrarietà a questa politica sulle

strade di Campobasso. E stavolta, c’è da scommetterci,

saranno più numerosi di quei 500 che poco tempo fa

hanno spaventato i consiglieri. Tanto da far approvare

a Niro, Di Pietro, Monaco, Di Nunzio e Sabusco una de-

libera per dare mandato al presidente Frattura di tute-

lare in tutti modi l’onorabilità dell’ente regionale.

Ma se questi sono i presupposti dei soggetti che go-

vernano, sarà arduo per chiunque frenare l’irrefrena-

bile ira dei governati.

Giovanna Ruggiero

Si faccia chiarezza o Facciolla si dimettaDopo i dubbi tecnici sollevati i cittadini chiedono all’Ispettorato al lavoro di far luce sulla questione

Iscritti triplicati anche a Termoli e Campobasso con un incremento del 264,2% e del 293,3%

La farsa del Pd:il Molise nel calderonedelle tessere truccate

Il contratto di Vincenzo

Intanto gli indignati organizzanouna nuova manifestazione di protesta contro i mancati tagli al portafogli degli eletti

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4 TAagliolto10 novembre 2013

di Giuseppe Di Iorio

CAMPOBASSO. Parlare di ferrovie in Molise è sem-

pre un azzardo. Eppure bisogna dare una svolta ad un

problema che da anni presenta dimensioni insosteni-

bili e aspetti di gravità inaccettabile con l'insopporta-

bile carenza di servizi sulle linee, le soppressioni dei

convogli, i treni sporchi, rotti, vecchi.

Se gli studenti e i pendolari, che quotidianamente

devono subire i disservizi sui convogli regionali, po-

tessero venire in Regione a ricordare le condizioni ver-

gognose nelle quali sono costretti a viaggiare, non

lascerebbero respiro a nessuno. Qualche anno fa, era

stata proprio la Regione ad aggiungersi alle altre che

avevano messo mano alle proprie casse per contribuire

a far circolare sulle anguste linee ferroviarie regionali

l’ultimo gioiello di treno, appunto il tanto propagan-

dato “Minuetto” di Trenitalia, firmato dal noto designer

Giugiaro. Sarebbero stati risolti, così, i problemi che

da sempre affliggono il principale mezzo di trasporto

pubblico? Manco a dirlo.

Ci sarebbe voluto ben altro che un Minuetto, per evi-

tare di sentire la solita musica, gracchiante e stantia,

proveniente da grammofoni col disco incantato. Ep-

pure ci erano state promesse sinfonie armoniose, o

marce vigorose, se questo fosse stato necessario, per

giungere, finalmente, ad eliminare quella piaga di ar-

retratezza terzomondista che tuttora contraddistingue

lo stato dei trasporti pubblici in Molise.

Oggi, invece, a parte gli ulteriori tagli che sono stati

fatti sulle linee molisane, ci si accorge che quel treno

presenta non pochi problemi e ha evidenziato gravi

guasti che ne hanno pesantemente condizionato l’ope-

ratività e richiesto l’investimento di ingenti risorse per

interventi di riparazione e manutenzione straordinari.

Guasti sempre più frequenti che hanno causato disagi

ai pendolari e trasbordi inopportuni su pullman.

A chi non è capitato di dover fare i conti con i ritardi

e i disguidi registrati nel corso delle ultime settimane.

Tanto che, in più di qualche occasione, in linea sono

state rimesse le vecchie automotrici 668 e 665 con tutto

quanto ne è conseguito.

Il paradosso sta nel fatto che, mentre le linee ferro-

viarie nell’800 hanno dato un contributo fondamentale

all’Unità d’Italia, arrivando a collegare anche le aree

più sperdute del Paese, ai nostri giorni l’utilizzazione

di tali reti, così vistosamente e colpevolmente arretrata

in alcune aree come il Molise sta dividendo l’Italia in

due. Allora pur non interpretando il ruolo dei soliti,

puntigliosi dissacratori e neanche i caustici distruttori

di illusioni ferroviarie, la storiella del “Minuetto” ca-

pace di restituire ai molisani la fiducia nel trasporto

ferroviario, non convince proprio.

Dato che l’attenzione delle Istituzioni sul fronte “in-

frastrutture” negli anni è stata piuttosto tiepida e poco

convincente, salvo rare eccezioni, c'è ora a necessità

che qualcuno si faccia carico di tale problema, che ri-

guarda tutti e non solo i pendolari, affrontandolo ed

aprendo un confronto con le autorità responsabili. Sa-

rebbe una significativa, piccola rivoluzione culturale,

pacifica e democratica, un generoso “prendersi cura”

dei problemi di questa terra.

Almeno per non dover ripetere ancora una volta la

storia del “Minuetto” stonato.

I treni, non importa quanto siano gradevoli, ciò che

importa è poterci salire sopra e poter scendere alla sta-

zione giusta e non restare fermi, come troppo spesso

accade, nelle 'rocchie'.

Quei treni vecchi e malandati

Una selezione di dati sulla vita economica e sociale del

Paese consente di avere sottomano l’Italia in cifre e, tra

le cifre, alcune riferite specificatamente al Molise.

I dati  andrebbero letti e metabolizzati. Esercizio utile

per capire, senza edulcorazioni e commenti interessati

(in un senso e nell’altro), in che Paese viviamo e quali

sono le differenze che distinguono la qualità e il tenore

di vita al Nord, al Centro e al Sud. Il Molise è a Sud con

Abruzzo, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia

e Sardegna e l’oggettività dei dati, dei diagrammi e delle

cifre che ci riguardano stimolano la curiosità e invitano

a  riflettere. I pochi riferimenti al Molise non sono tanti

ma sufficienti a farci considerare una realtà apprezza-

bile, a dispetto del nichilismo generalizzato che ci cir-

conda.

Tra le venti regioni italiane siamo tra quelle con il

minor numero di abitanti per chilometro quadrato, e per

questo scarsamente concorrenti turisticamente rispetto

a quelle meglio vocate e organizzate. Dovremmo se-

guirne l’esempio. Termoli, però, si segnala particolar-

mente interessante per i dati relativi alla temperatura

(in gradi centigradi) e alle  precipitazioni (in millimetri).

Messa a confronto con Roma, Capri, Foggia, Monte Ar-

gentario, Latina, Lecce, Messina, Trapani, Catania, Ca-

gliari, Rimini, Verona e Piacenza, è tra le città più

temperate e gradevoli, con valori massimi compresi tra i

20,1 e i 38,0 gradi centigradi e valori minimi  compresi

tra i 14,3 e i 2,2 gradi, ed anche la meno piovosa, con

395,2 millimetri di pioggia. Chi i dati li sa leggere, si av-

vede della bontà del clima e della possibilità di confer-

marsi, quindi, grazie anche alla bandiera azzurra, centro

balneare di qualità. Sotto la voce “Indicatori ambientali

nei comuni capoluoghi di regione” Campobasso non sfi-

gura se si tiene conto che dispone di 16,3 metri quadri di

verde per abitante e l’1,5 per cento della superficie co-

munale è a verde.

Ma i rilevatori statitici purtroppo per loro non sanno

che il verde così rievato è largamente abbandonato a se

stesso. Ultima curiosità: il Molise batte la Liguria, la Valle

d’Aosta, ed è poco sotto la Basilicata per la raccolta di

uva da vino. Messa così, la ventesima regione d’Italia

non è affatto l’ultima. Ma non ha coscienza di esserlo.

Non siamo primi, ma neanche ultimiIl Molise  in cifre

Troppe le disfunzioni che continuano a registrarsi in Molise

di Filippo Poleggi*

Prendiamo atto della dichiarazione dell’Ass.

Pierpaolo Nagni che definisce intollerabili conti-

nui disagi che i viaggiatori della linea ferroviaria

Campobasso- Roma subiscono.

Non ci pare che basti l’iniziativa “d’interessa-

mento dei di Trenitalia”.

A nostro avviso, come affermiamo da tempo, i di-

sagi nascono dalla vetustà del parco rotabile, dallo

spostamento dal Molise a Bari del Dco (Direzione

Centrale Operativa) che gestiva con flessibilità il

movimento sulla rete ferroviaria molisana, dal tra-

sferimento dell’officina manutenzioni e riparazioni

da Campobasso a Benevento. Le nostre motrici

sono vecchie e suscettibili di frequenti guasti e de-

vono essere inviate a Benevento, attraverso Ca-

serta, anche con spreco di circa 800 km treno

giornalieri sottratti alla disponibilità per la rete

molisana.

I vantaggi del ricollocamento dell’officina a Cam-

pobasso sono evidenti.

Ferrovie Italiane progetta di ritrasferire il DCO

che si occupa del Molise da Bari a Napoli; si po-

trebbe fermare la struttura molisana a Campo-

basso riducendo fortemente le lunghe attese in

quella stazione per lo scambio in caso di ritardo a

cascata a causa della struttura a binario unico.

Assessore Nagni, occorre aprire una trattativa

con due obiettivi:

Ricollocare l’officina oppure almeno un “punto

manutenzione” a Campobasso;

Ricollocare a Campobasso il DCO.

Questi due provvedimenti non onerosi, possono

dare respiro ai viaggiatori molisani e rendere per-

lomeno accettabile transitoriamente la situazione

mentre si continua meritoriamente a trattare su

obiettivi più alti e non realizzabili immediata-

mente. Si tratta di far superare l’ottusa difesa da

parte di Trenitalia di “razionalizzazioni” che non

funzionano, recano danni e determinano costi ag-

giuntivi che pagano i cittadini molisani.

* Presidente Forum Tpl Molise

Ferrovie, nonbasta il solo interessamento

Lettera aperta

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CAMPOBASSO. I sindacati dei lavoratori dell'ex Esat-

torie si dicono preoccupati sui ritardi accumulati per il

nuovo progetto . Come noto, la questione del settore ri-

scossione è divenuto argomento di interesse sindacale

per la situazione dei 68 lavoratori molisani attualmente

in cassa integrazione dopo che la società per cui lavo-

ravano, la Esattorie S.p.A., ha avviato procedura di con-

cordato preventivo cessando l'attività.

Poiché la vertenza lavorativa si intersecava con il

problema delle amministrazioni locali di gestire ilser-

vizio, possibilmente con maggiori garanzie ed a costi

inferiori, è stato aperto un tavolo tecnico chiamato a

sviluppare il progetto di un sistema integrato di finanza

regionale attraverso la costituzione di un organismo a

partecipazione esclusivamente pubblica che potesse

svolgere l'attività secondo le regole dell'in house pro-

viding. Questo percorso strategico non poteva che

avere impulso dalla Regione a beneficio di tutti gli Enti

del territorio, sia per i suoi compiti di programmazione

che per la funzione di coordinamento che essa ha al-

l'interno della finanza territoriale.

Il nuovo soggetto dedicato al servizio di riscossione

dovrà perseguire l'obiettivo di abbassare i costi a ca-

rico degli Enti e dei contribuenti e migliorare sotto ogni

profilo il servizio stesso.

Seguendo queste linee guida si ritiene che la solu-

zione portata avanti potrà di riflesso risolvere anche il

problema dei lavoratori ex Esattorie che possono costi-

tuire uno degli elementi dieconomicità ed efficienza

spendibili per la riuscita del progetto.

Grazie all'attività dell'Assessorato al Lavoro e al pre-

zioso supporto offerto dalla Finmolise è stato possibile

procedere alla raccolta dei dati ed alle analisi tecnico –

economiche di fattibilità, è inoltre stata recentemente

licenziata la legge regionale n.16/2013 che permette

l'affidamento della tassa automobilistica ad una società

in house appositamente costituita, tuttavia il grande la-

voro svolto fino ad ora rischia di essere vanificato se

non si prevedono gli strumenti necessari a concretiz-

zarlo. E' ora necessario e urgente che l'amministra-

zione affidi a un soggetto da essa determinato tutti i

poteri necessari alla costituzione e all'avvio della strut-

tura che si vuole creare, è necessario che la Regione si

faccia parte attiva in prima persona ma anche verso i

Comuni e gli altri Enti del territorio affinché siano in-

formati della grande opportunità loro offerta e forni-

scano una adesione generalizzata, solo in questo modo

l'idea potrà portare risultati concreti.

L'approssimarsi delle scadenze tributarie che cadono

nel mese di dicembre potrebbero spingere gli Enti a

trovare soluzioni alternative vanificando tutte le risorse

messe in campo fino ad ora e per questo auspichiamo

che l'Ente Regione metta in campo tutte le risorse di-

sponibili per arrivare al risultato in tempi brevissimi

così da dare modo ai Comuni (e ai propri uffici) il

tempo tecnico per aderire all'iniziativa.

Chiediamo uno sforzo congiunto delle forze politiche,

delle strutture regionali e degli amministratori locali,

un riscontro chiaro e immediato per sfruttare una op-

portunità che è di tutti i molisani e che costituisce

quella visione di lungo respiro che non deve sfuggire a

chi governa un territorio".

TAagliolto

510 novembre 2013

CAMPOBASSO. A gennaio 2011 la que-

stione dei Nuclei industriali entrò nel bi-

lancio regionale, approvato dal Consiglio,

attraverso un documento nel quale, tra

l'altro, si chiedeva di arrivare al più pre-

sto all'unificazione dei tre nuclei indu-

striali presenti sul territorio. I tre

organismi oggi esistenti quello di Termoli,

Campobasso-Bojano e di Isernia- Vena-

fro dovevano essere sostituiti da un solo

Nucleo, una sorta di organo supervisore

della Regione e quindi dell'assessorato

alle attività produttive chiamato ad orga-

nizzare la funzione, la gestione e la pro-

grammazione delle aree più produttive

della Regione. Nulla di tutto questo si è

avuto.

Eppure, le difficoltà all'interno dei tre

comprensori sono rilevanti proprio men-

tre a venire meno sono le aziende che

non riescono più a fronteggiare la crisi

che sta 'erodendo' bilanci e prospettive di

futuro. Da qui la necessità di un riordino

complessivo del sistema. Nel bilancio di

previsione, la Regione ha provveduto a

pensare ad un unico Nucleo a fronte dei

tre esistenti. Solo che dopo quella data è

mancata una precisa configurazione in

grado di affrontare i problemi sul tappeto

e, soprattutto, essere garante per atter-

raggi di altre imprese. A questo punto, in-

fatti, non è più nemmeno sufficiente

procedere alla sola riorganizzazione

strutturale del Consorzio unico, perchè

bisogna affiancare a questa anche una

nuova programmazione industriale. Il

Molise ha necessità, proprio, di conoscere

quale strada sarà disegnata dalla classe

politica per poter continuare ad avere un

futuro in veste autonomo.

Quanto agli albori degli anni '70 l'allora

classe politica pensò a dare vita ai tre Nu-

clei industriali, sembrava questa essere la

strada per dare un'ossatura produttiva

alla Regione. In effetti, così fu anche se gli

stessi enti ad inizio degli anni '80 entra-

rono, chi più chi meno, in una fase asfit-

tica sotto il profilo della programmazione.

Fino ad essere colpiti oggi dalla perdu-

rante crisi economica che ha finito con il

fiaccarne l'esistenza.

A chiedere alla Regione la revisione

completa di questi Enti con la loro tra-

sformazione. Nemmeno questa volta,

però, si è trovato il tempo per chiudere la

lunga partita e dare una nuova e diversa

fisionomia ai Consorzi e, di conseguenza,

alle aspettative di sviluppo delle mede-

sime imprese che ancora operano all'in-

terno.

Nuclei industriali, riforma fallita

I sindacati preoccupati per il ripristino del sistema esattoriale

Servizio riscossione,

Restano ancora in piedi tre organismi. Nessuna volontà di intervenire

troppi ritardi

Page 6: 10 novembre 2013

Una grande mostra di Gino Marotta

(Campobasso 1935- Roma 2012) inaugu-

rerà sabato 16 novembre le splendide

sale espositive della Fondazione Molise

Cultura nel restaurato palazzo della Ex

GIL di Campobasso progettato dall’ar-

chitetto Domenico Filippone.

La mostra (curata da Lorenzo Canova,

docente di storia dell’arte contempora-

nea dell’Università del Molise e Sovrin-

tendente della Fondazione Molise

Cultura) nasce come un grande omaggio

a Gino Marotta nella sua regione e nella

sua città di nascita, a un anno esatto di

distanza dalla sua scomparsa, e sviluppa

un progetto, al quale ha lavorato fino ai

suoi ultimi giorni, pensato proprio per

gli spazi del palazzo della Ex GIL a cui

l’artista era particolarmente legato.

Raccolte intorno a otto grandi installa-

zioni, saranno dunque esposte sessanta

grandi opere pittoriche e scultoree di

Marotta che coprono più di cinquanta

anni di lavoro, dal Bandone del 1958 fino

al Cronotopo virtuale del 2011, in un

percorso che non rappresenta solo un

dovuto tributo a un grande protagonista

della cultura italiana e internazionale,

ma una dimostrazione tangibile della vi-

talità creativa e della grande forza co-

struttiva di un uomo che ha sempre

saputo rinnovarsi e mettersi in gioco,

cercando sempre nuove soluzioni tecni-

che, formali e concettuali. Sarà possibile

dunque ammirare una splendida sele-

zione dei metacrilati di Marotta: palme,

siepi e querce che sorgono dal pavi-

mento, foreste di menta che inquadrano

lo spazio in un modulo cubico, rinoce-

ronti, giraffe e tigri che in un cono tem-

porale riportano fino al paleolitico,

cicloni e alberi elettrici che seguono il

tracciato del laser in pulsanti vibrazioni

di led luminosi.

Il risultato di questa mostra rispecchia

dunque pienamente l’idea di apertura e

sconfinamento che ha sempre segnato il

lavoro di Marotta, seguendo la visione di

sviluppo del futurismo elaborata nel fe-

condo clima della Roma degli anni Ses-

santa di cui l’artista è stato uno degli

assoluti protagonisti, elaborando tra i

primissimi i codici fondanti dell’envi-

ronment, di quell’opera-ambiente i cui

spazi immersivi devono assorbire e

coinvolgere totalmente lo spettatore in

modo multisensoriale, come accade

nella sua Foresta di Menta del 1968.

Questo capolavoro apre non a caso la

mostra di Campobasso per fare entrare

gli spettatori nel mondo magico dell’ar-

tista, assorbendoli nel suo avvolgente

abbraccio fatto di liane artificiali, di pro-

fumi e sapori, fondendo l’elemento vi-

sivo, tattile, olfattivo e gustativo.

L’esposizione, nei suoi spazi aperti dove

le opere conversano liberamente tra

loro, dimostra ancora una volta come

Marotta sia stato uno dei veri artisti to-

tali del secondo novecento, prosecutore

della visione dell’artista polimorfico ri-

nascimentale e barocco, capace di fon-

dere pittura, scultura e architettura, di

raggiungere il design e di contribuire al-

l’apertura verso l’opera ambientale e la

dimensione dello spettacolo, in una de-

clinazione anche elettronica, con l’uso

del neon prima e poi con i led delle sue

ultime opere che pulsano nel buio come

costellazioni artificiali nate dal suo pen-

siero costruttivo.

Si potranno ammirare anche i grandi

quadri degli ultimi anni in cui Marotta

gioca con il suo mondo iconografico

componendo opere di misteriosa so-

spensione dove tutto viene preso da un

vento enigmatico di leggerezza che fa

volare le cose nel turbine leggero e fre-

mente di una stesura lieve e raffinatis-

sima formata su una visione composita

e impalpabile, allo stesso antica nel suo

rigore e futuribile nella sua visionarietà

iconica.

Nella fusione di tutti questi elementi di

questa opera unica e aperta, i diversi ca-

pitoli tracciati da Marotta si stagliano

con energia nelle prospettive tese e ri-

lucenti delle sale rinnovate della ex GIL,

dialogano con lo spazio e formano nuove

relazioni tra le loro modulazioni e il loro

impianto costruttivo, i colori acidi e

squillanti si armonizzano con le oscure

trasparenze dell’Oasi d’ombra che si di-

stende verso la Foresta di Menta e il

Corteo di dromedari, i Fenicotteri artifi-

ciali sembrano essere volati via dall’Oasi

coloratissima e rispecchiata nelle ve-

trate dell’Hortus conclusus con il suo

serpente blu e la sua giraffa rosa che

mangia un fiore, lirica anticipazione

della Ninfea blu che sboccia nel buio

con le sue onde azzurre riflesse nelle

sculture di luce, vibrazioni ininterrotte

del genio elettrico di Gino Marotta che

continua ancora a regalare nuove visioni

e nuove splendenti rivelazioni.

CAMPOBASSO. Anche que-

st'anno il mese d'ottobre in Bi-

blioteca “P. Albino” è stato

contrassegnato dall'adesione

alla campagna nazionale di

PORTA UN AMICO IN BIBLIO-

TECA. Quest'anno però,

l'azione di mobilitazione per far

conoscere le biblioteche pubbli-

che e private, è stata confezio-

nata in biblioteca provinciale

con una veste tutta nuova.

Dal 14 al 31 Ottobre, grazie a

"FRAMMENTI DI LETTURA",

ci si è attivati per diffondere tra

i nostri utenti il piacere di sce-

gliere e prendere in prestito, di-

rettamente qui in biblioteca, un

libro da leggere.

Per permettere ciò, il personale

della biblioteca Albino ha sele-

zionato cento titoli, suddivisi in

dieci categorie, e li ha messi a

disposizione degli utenti che

hanno scelto il libro che più li

attirava, lo hanno letto e sono

stati invitati a lasciare un com-

mento, una frase, un'emozione

riferita alla loro esperienza di

lettura.

Più del settanta per cento dei ti-

toli selezionati sono stati presi

in prestito dagli utenti che

adesso stanno continuando a ri-

consegnare, per iscritto, le pro-

prie impressioni.

Entro qualche settimana si

potrà concludere la fase di rac-

colta e di riconsegna dei com-

menti dei lettori per poterli poi

condividere e selezionare.

Infatti, le cinque frasi più signi-

ficative saranno premiate dalla

biblioteca… naturalmente con

un libro!

CAMPOBASSO. Gran bel risultato della mostra sull'emigra-

zione “La mia seconda Patria” curata da Antonio D'Ambrosio.

A 14 giorni dall'apertura, la mostra ha totalizzato all'incirca

1000 presenze di cui 300, solo di studenti accompagnati dai do-

centi per una visita didattica. I ragazzi si sono dimostrati molto

attenti alla tematica ed hanno interagito facendo domande.

Con il progetto “adotta un personaggio”, le classi aderenti al-

l'iniziativa si collegheranno virtualmente con una comunità di

corregionali che vivono dall'altra parte dell'oceano o in Eu-

ropa. La

piattaforma virtuale sarà operativa all'interno della ex GIL

negli spazi adibiti alla mostra e sarà una vera e propria con-

nessione in diretta. Tutte le scuole sono invitate a partecipare.

610 novembre 2013 Campobasso

Il 16 novembre l’inaugurazione nelle sale della Fondazione Molise Cultura, curata da Lorenzo Canova

Risultati positivi per le iniziative nel mese di ottobre

Risultato entusiasmanteper la mostra “La mia seconda Patria”

Biblioteca, un sistema in crescita

L’omaggio di Campobasso a Gino MarottaL’esposizione dimostra ancora una volta come sia stato uno dei veri artisti totali del secondo novecento

Page 7: 10 novembre 2013

CAMPOBASSO. La Giunta

provinciale di Campobasso ha

provveduto alla riduzione delle

indennità di risultato del 50%

del fondo dirigenziale ed ulte-

riori tagli sono previsti anche

per il 2014. “Il d.l. 78/2010 –

spiega il presidente – ha intro-

dotto diposizioni dirette alla ri-

duzione della spesa pubblica,

norma che noi abbiamo giusta-

mente recepito. Nella legge di

stabilità, (la 228/2012) e la co-

siddetta spendig review, hanno

sulla stessa stregua insistito

verso il contenimento e la razio-

nalizzazione delle spese di fun-

zionamento delle pubbliche

amministrazioni.

Di conseguenza, vista anche

la riduzione dei trasferimenti e

la diminuzione delle compe-

tenze, l’ente ha adottato una

serie di misure atte al recepi-

mento delle leggi.

Pertanto, su mia richiesta, la

conferenza dei dirigenti, sentito

il segretario generale, in consi-

derazione della grave situazione

di sofferenza finanziaria in cui

versa la Provincia, si è valutata

l’opportunità e la volontà di ri-

durre del 50% la retribuzione

del risultato attribuibile agli 8

dirigenti. Per questi motivi il di-

rigente dei servizi ha proposto

un atto deliberativo dell’esecu-

tivo che è stato approvato,

dando atto anche di una pro-

fonda maturità politica e sensi-

bile consapevolezza del delicato

momento in cui ci si trova ad

amministrare, estesa alla mag-

gioranza ed a tutto il Consiglio

provinciale”.

Impossibile parcheggiare il

motorino in centro. Un bel pro-

blema per i ragazzi che volendo

fermare il mezzo nei pressi di

villa dei Cannoni, dove solita-

mente si ritrovano nel tardo po-

meriggio , e non trovando spazi

riservati a moto e scooter, op-

tano per il marciapiede della ca-

serma Pepe e si beccano pure la

multa. Con questo non si in-

tende criticare l’operato della

polizia municipale che nell’in-

fliggere le multe ai motociclisti

indisciplinati si limita a svolgere

diligentemente il proprio lavoro.

Qui si vuole evidenziare l’as-

senza degli spazi riservati al

parcheggio dei ciclomotori. Lì

dove sono presenti, poi, il più

delle volte vengono occupati

dalle auto costringendo i guida-

tori su due ruote a lasciare il

mezzo un po’ dove capita. Con

estrema facilità gli scooter pos-

sono essere fermati ovunque ma

tale libertà di parcheggio non è

consentita dal Codice della

strada. La carenza di aree desti-

nate agli scooter sta costando

più di qualche euro alle famiglie

dei ragazzi che si beccano la

multa per divieto di sosta per-

ché hanno fermato la moto o lo

scooter sul marciapiede e non

negli appositi spazi delimitati da

strisce bianche. Il problema po-

trebbe essere facilmente risolto

creando più aree riservate al

parcheggio di moto e scooter e

affidando alla polizia municipale

il compito di accertarsi che

quelle zone non vengano invase

dagli automobilisti. Il rispetto del

codice della strada è importante

ma è altrettanto importante che i

centauri siano messi nelle con-

dizioni di rispettarlo.

Tra gli argomenti da discutere

all’ordine del giorno del Consi-

glio comunale richiesto da Ro-

berto Quercio e Gianna Cassetta

esponenti di “Primavera torese”,

c’era l’intitolazione del piazzale

sovrastante i parcheggi comu-

nali ai “Martiri Civili di Toro”.

La formale richiesta di convo-

cazione di Consiglio Comunale è

stata presentata dai consiglieri

di opposizione il 22 ottobre ed è

stata ottenuta (lo Statuto Comu-

nale prevede che si convochi

entro 20 giorni dalla richiesta) la

prima convocazione del Consi-

glio Comunale per ieri mattina.

Arrivati nella sede del Consiglio

comunale, i consiglieri hanno

scoperto l’assenza di tutta la

maggioranza. “C’è da precisare

- spiegano Cassetta e Quercio -

che il giorno 12 novembre il

piazzale sopra menzionato,

verrà intitolato ai Caduti di Nas-

sirya, a cui va tutto il nostro ri-

conoscimento e tutta la nostra

pietà umana per la perdita delle

loro vite. Ma la questione è

un’altra. La seconda convoca-

zione del Consiglio comunale è

prevista per il 13 novembre, cioè

addirittura 4 giorni dopo la

prima ( in barba al nostro Sta-

tuto comunale) e solo il giorno

dopo la cerimonia di intitola-

zione di detta piazzetta. Ma in-

vece di disertare il Consiglio

comunale, non si poteva discu-

tere in assise pubblica e sem-

mai, motivare anche l’eventuale

bocciatura delle nostre propo-

ste? Perché si è scelta la strada

dell’evitare la discussione civile

e democratica tra le parti? Per-

ché la seconda convocazione del

Consiglio comunale è stata fatta

proprio il 13 novembre? Avrà

ancora senso dibattere e delibe-

rare sull’intitolazione del piaz-

zale sopra menzionato, se

questo è già stato intitolato con

cerimonia formale il giorno

prima? L’atteggiamento della

maggioranza ci sembra chiaro: si

decide monocraticamente di in-

titolare la piazza e a chi intito-

larla (decisione che ricade

ovviamente su tutta la cittadi-

nanza), e se la minoranza fa una

proposta in merito, da discutere

in Consiglio comunale, quest’ul-

timo viene disertato. Sia ben

chiaro, noi non molliamo e con-

tinueremo a portare avanti con

ogni mezzo a nostra disposi-

zione le istanze dei cittadini e a

richiedere tutti quei provvedi-

menti che riteniamo utili ed op-

portuni per la corretta

amministrazione della cosa

pubblica”.

710 novembre 2013Campobasso

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazzeta del Molise

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Toro: l’opposizione richiedeil Consiglio comunale, la maggioranzalo convoca ma lo diserta

Pochi parcheggiper le due ruote, scooteristi multati

Provincia, dimezzati i costi dei dirigentiIl taglio riguarda le indennità di risultato per gli otto dirigenti in servizio

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Page 9: 10 novembre 2013

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Page 10: 10 novembre 2013
Page 11: 10 novembre 2013

ISERNIA. I parlamentari mo-

lisani, Laura Venittelli e Danilo

Leva hanno presentato un’inter-

pellanza al Governo dove chie-

dono che si faccia in Molise la

stessa cosa che stanno facendo

nelle altre regioni “visto che lo

stesso Carmine Schiavone, pen-

tito camorrista, ha detto che il

sistema di smaltimento illegale

di rifiuti tossici era uguale per

tutto il Sud Italia”, dice la parla-

mentare.

"Il 31 ottobre 2013 è stato reso

pubblico, su decisione dell’uffi-

cio di presidenza della Camera

dei deputati, il resoconto del-

l’audizione davanti alla Com-

missione bicamerale d’inchiesta

sui rifiuti del pentito di camorra

Carmine Schiavone del 7 otto-

bre 1997, concernente lo sver-

samento e l’interramento ille-

gale di rifiuti di ogni genere,

anche tossici e nocivi, non solo

nel territorio campano e nel

basso Lazio, ma anche nel Mo-

lise, nello specifico in tutto il ter-

ritorio del Matese e nelle zone

vicino Isernia; in particolare si

apprende che la suddetta atti-

vità illegale si svolgeva al nord

fino a Latina, mentre a est in

tutta la zona del Matese, Isernia

e le zone vicine; inoltre il pentito

Schiavone parla di un sistema

unico di smaltimento illegale di

rifiuti tossici dalla Sicilia alla

Campania. Anche per la Cala-

bria e la Puglia ha denunciato

lo stesso tipo di inquinamento e

di infezione derivante dallo

sversamento ed interramento di

tonnellate di rifiuti tossici pro-

venienti da tutta Europa e dal

Nord Italia; la portata deva-

stante dal punto di vista am-

bientale e socio sanitario deri-

vante dallo smaltimento illegale

di rifiuti tossici e pericolosi sa-

rebbe stata nota a partire dagli

anni Novanta, vale a dire da ol-

tre venti anni, senza che alcuna

iniziativa realmente efficace e

sistemica, soprattutto di mappa-

tura e di bonifica, fosse intra-

presa; infatti è a partire dagli

anni ottanta che la contrada di

Fragnete, campagna alle porte

di Isernia, è stata per lungo

tempo inondata di fusti conte-

nenti rifiuti tossici e sostanze

radioattive, sversate nella zona

chiamata Frusc’, un bellissimo

tratto di bosco dove querce e tar-

tufi abbondavano. Il meccani-

smo era semplice, ed è quello

denunciato dal pentito Schia-

vone: nelle ore notturne gli sca-

vatori preparavano le buche e i

camion dei Casalesi le riempi-

vano con i rifiuti tossici; le isti-

tuzioni isernine, anche a seguito

delle proteste dei contadini, spo-

starono la discarica comunale

dal bosco Frusc’ al Colle Santa

Maria, sempre a Fragnete: di

giorno arrivavano i rifiuti urbani

prodotti dai cittadini di Isernia,

di notte i carichi dei Casalesi;

nelle ore diurne, invece, capitava

spesso che i rifiuti venissero

gettati su copertoni di gomma

ardenti e, se c’era vento, il fumo

nero e irrespirabile si propagava

nelle zone circostanti, da For-

nelli a Castelromano, da Rava-

secca a Breccelle: Fragnete, terra

di contadini, viveva in ante-

prima quello che sarebbe poi

successo nella Terra dei Fuochi;

già il rapporto Ecomafia 2005 af-

fermava che: “Con l’esigenza di

diversificare le destinazioni fi-

nali dei traffici illegali, i rifiuti

speciali pericolosi sono finiti in

regioni considerate immuni fino

a qualche anno fa. E allora si è

scoperto che i veleni sono stati

scaricati anche nella verde Um-

bria e addirittura in Molise.

Sono state coinvolte le province

meno note agli onori delle cro-

nache della criminalità ambien-

tale tra cui Campobasso.”

ISERNIA. Poco personale al Pronto soccorso di

Isernia e, come se non bastasse, si registrano casi di

violenza nei confronti degli stessi sanitari. In Italia,

ogni cento abitanti, 22 persone si rivolgono al Pronto

Soccorso. A Isernia la media raddoppia con 44 citta-

dini ogni cento che si recano al Veneziale per le più

svariate forme di emergenza sanitaria. Ciononostante

il personale in organico all’interno del reparto di

primo soccorso è insufficiente ad espletare una mole

di lavoro che risulta sproporzionata rispetto alle unità

lavorative. Tre portantini ed un infermiere hanno ac-

cusato criticità cardiovascolari dovute allo stress.

Come se non bastasse la fila interminabile in sala

d’attesa esaspera utenti e familiari: nell’ultimo pe-

riodo non sono mancate aggressioni fisiche e verbali

al personale sanitario con un medico che ha addi-

rittura riportato una ferita alla mano a seguito di una

colluttazione. Il primario del Pronto Soccorso, Lucio

Pastore, ha chiesto l’intervento immediato del-

l’azienda sanitaria per risolvere una situazione di-

venuta ormai incresciosa Il primario ha in animo di

adire le vie legali per tutelare l’incolumità del per-

sonale e chiede l’istallazione immediata all’interno

del nosocomio di un presidio di pubblica sicurezza.

1110 novembre 2013Isernia

MONTAQUILA. Iniziativa lodevole del comitato civico “Innovazione

popolare” di Montaquila, costituitosi lo scorso luglio, che porta a casa un

primo risultato concreto dopo aver siglato venerdì scorso il protocollo

d’intesa del progetto “La farmacia sotto casa” con i medici di base che ri-

cevono i pazienti a Montaquila e la farmacia di Roccaravindola.La pro-

posta rientra nell'ambito del programma annuale delle attività del Co-

mitato che si è adoperato affinché fosse possibile incrociare la domanda

dei cittadini del Comune di Montaquila con l'offerta dei servizi medici e

farmacologici del Comune stesso. Scopo primario sopperire alla man-

canza del servizio di Farmacia nel territorio di Montaquila paese e andare

incontro alle esigenze dei cittadini, in special modo i più anziani e i non

ambulabili, consentendo loro di non dover arrivare fino alla frazione di

Roccaravindola per l'acquisto dei medicinali di cui necessitano. Un pro-

getto definito dagli stessi promotori “a costo zero”, ideato, organizzato e

pubblicizzato dal Comitato Civico “Innovazione Popolare”, reso possibile

grazie alla collaborazione dei dottori Claudio Izzi e Antonio Dolcigno non-

ché della farmacia del dott. Nicandro Percopo. Infatti, i medici di base che

ricevono i pazienti a Montaquila paese, dr. Claudio Izzi e dr. Antonio Dol-

cigno, mettono a disposizione i locali del proprio studio professionale, du-

rante gli orari di ricevimento, accogliendo il farmacista, Dr. Nicandro Per-

copo, al fine di poter erogare il suddetto servizio. Sarà cura del medico

provvedere ad istruire i propri pazienti sulle modalità di erogazione del

servizio che avverrà due giorni a settimana, precisamente il martedì alle

ore 17:00 dopo l'orario di ricevimento del dott. Dolcigno e il venerdì alle

ore 12:00 dopo l'orario di ricevimento del dott. Izzi.

Sarà possibile usufruire del servizio di fornitura medicinali ‘a domici-

lio’ a partire da martedì 12 novembre 2013.

“Fatti e non solo promesse”, ha precisato il Presidente del Comitato, An-

gelo Visco. “Questa è la dimostrazione – continua Visco - di come si possa

fare del bene per la collettività anche senza scendere necessariamente

in politica. Ricordo, infatti, che alcuni componenti del comitato, alle

scorse elezioni, fecero un passo indietro non candidandosi ma promet-

tendo ai cittadini di Montaquila che avrebbero continuato ad impegnarsi

per la comunità: questa è solo una delle tante iniziative che intendiamo

portare avanti”.

“Desidero – ha concluso Visco - ringraziare tutti i membri del Comitato,

i quali, ognuno per la propria parte, hanno contribuito a far sì che l’idea

iniziale del progetto potesse trasformarsi in realtà: per tale ragione con-

sentitemi di citarli uno per uno perché non è attraverso un processo ad

escludendum che si realizzano le cose ma solo attraverso un metodo col-

laborativo”.Un ringraziamento quindi a: Lucio Rossi (Vice Presidente),

Maria Loreta Di Cristinzi (Segretaria), Alessio Ricci (Tesoriere), Gabriele

Cerrone (Coordinatore del progetto), Lino Siravo (Coordinatore del Pro-

getto), Franco Di Mauro (Coordinatore del Progetto), Giovanna Morelli,

Giuseppe Faccenda, Pietro Cicerone, Alessandro Di Cristinzi e Andrea Va-

rone.Un apprezzamento particolare ai medici che hanno collaborato con

noi, i dottori Antonio Dolcigno, Claudio Izzi e Nicandro Percopo.

Una Farmacia sotto casa

Veneziale, Pronto soccorso a rischio

Singolare iniziativa a Montaquila per i farmaci a domicilio

Poco personale e casi di violenza nei confronti degli stessi sanitari

Rifiuti, urgono nuove inchiesteInterrogazione dei parlamentari Leva e Venittelli

Page 12: 10 novembre 2013

TERMOLI – Un nostro lettore ed utente

dei laboratori del vecchio ospedale San

Timoteo ci ha inviato la foto che dimostr

come autovetture della

Asrem occupano gli stalli

riservati ai disabili.

“Queste due foto – scive il

lettore -, dimostrano an-

cora una volta che all'in-

terno dei presidi

ospedalieri di Termoli,

senza alcun rispetto per

gli utenti che ne hanno

diritto - si parcheggiano

le auto negli appositi

spazi riservati ai disabili.

Ma la cosa che sdegna di più è il fatto che

auto dell’Arsem basso Molise, in pratica

auto riservate agli operatori ASL, par-

cheggiano in continuazione in quei spazi.

Se qualcuno pensa che l’accaduto è mo-

mentaneo, vi chiedo di verificare nei

prossimi giorni e costatare

di persona.

Il parcheggio sempre occu-

pato è quello riservato ai di-

sabili vicino all'ingresso

sotterraneo del vecchio

ospedale, proprio in prossi-

mità del laboratorio analisi.

Grazie per gli spazzi che of-

frite per denunciare le pro-

blematiche e le

vicessitudini dei cittadini

meno fortunati”.

TERMOLI – Lunedì il sindaco

potrebbe nominare il nuovo se-

gretario comunale che prenderà

il posto di Paolo D’Aniello, a cui

non è stata concessa la proroga,

ed è tornato in Provincia.

Dopo il bando emanato dalla

Prefettura sarebbero 20 i candi-

dati che hanno presentato do-

manda da tutta Italia e solo al-

cuni sono molisani ma non ter-

molesi.

Ora spetterà al primo cittadino

fare la scelta, dopo aver letto i

curriculum, visto che la nomima

del segretario è fiduciaria.

Da quando D’Aniello è andato

via, la carica pro tempore è stata

affidata all’avvocato Alfredo

Dalla Torre, dirigente di ruolo.

E spetterà al nuovo segretario

dare il via al concorso pubblico

per l’assunzione di quattro diri-

genti di ruolo visto che, escluso

Dalla Torre e Libero Volpe, tutti

gli altri dirigenti hanno il con-

tratto che scade a fine anno.

1210 novembre 2013 Termoli

ROMA - L’assessorato al Turi-

smo e alla Cultura informa che

il Comune di Termoli è entrato

a far parte ufficialmente del-

l’Associazione “Cittaslow Inter-

national”. La notizia è stata

ufficializzata mercoledì 6 no-

vembre, in una comunicazione

indirizzata al sindaco Basso An-

tonio Di Brino da parte del Di-

rettore di Cittaslow

International, Pier Giorgio Oli-

veti, il quale si è complimentato

con il primo cittadino di Termoli

per aver superato la procedura

di certificazione richiesta dal

protocollo di adesione. I comuni

aderenti a “Cittaslow” si con-

traddistinguono, come si legge

nella presentazione dell’asso-

ciazione, per essere “animati da

individui curiosi del tempo ri-

trovato, dove l’uomo è ancora

protagonista del lento, benefico

succedersi delle stagioni; ri-

spettosi della salute dei citta-

dini, della genuinità dei

prodotti e della buona cucina;

ricchi di affascinanti tradizioni

artigiane, di preziose opere

d’arte, di piazze, di teatri, di bot-

teghe, di caffè, di ristoranti, luo-

ghi dello spirito e paesaggi

incontaminati; caratterizzati

della spontaneità dei riti reli-

giosi, dal rispetto delle tradi-

zioni, dalla gioia di un lento e

quieto vivere”. “Si tratta di una

opportunità molto importante

per il settore turistico termolese

– ha commentato l’assessore

alla Cultura e al Turismo Mi-

chele Cocomazzi – perché con

l’adesione a Cittaslow siamo en-

trati a far parte di un circuito

internazionale che darà, ne

siamo certi, un forte impulso

alla nostra offerta turistica, cul-

turale ed enogastronomica.

Confidiamo di poter amplificare

la nostra offerta anche in previ-

sione del Piano Strategico per il

Turismo che, con tale ulteriore

riconoscimento, viene ad essere

potenziato”. In occasione della

comunicazione dell’esito posi-

tivo della procedura di certifica-

zione, il Presidente Gian Luca

Marconi, Sindaco di Castelnovo

ne' Monti (RE) e del Coordina-

tore Cittaslow Italia, Tommaso

Sgueglia, Sindaco di Caiazzo

(CE), hanno invitato il sindaco e

una delegazione del Comune di

Termoli alla riunione del Comi-

tato di Coordinamento Interna-

zionale di Cittaslow che è

tenuto ieri, sabato 9 novembre,

presso il Comune di Brisighella

(RA); nell’occasione sarà conse-

gnato ufficialmente al Comune

di Termoli il Diploma di affilia-

zione a “Cittaslow”, alla pre-

senza dei delegati nazionali ed

internazionali.

Stop alla Tares, vittoriadell’opposizione consiliare

Lai plaude al rinvio tassa Tares

TERMOLI - Riscontriamo con sorpresa che il Sindaco e la sua “maggioranza”, conuna funambolica inversione di marcia, hanno comunicato in conferenza stampa divoler soprassedere sull’introduzione della Tares per le implicazioni negative cheavrebbe procurato. La stessa maggioranza che il giorno prima, a mezzo dei suoi rap-

presentanti Paparella e Roberti, in Com-missione bilancio esprimevaconvintamente il proprio voto favore-vole all’istituzione di questo tributo eche, parole del Sindaco, “…la maggio-ranza saprà far valere le sue ragioni insede di Consiglio comunale doveavremo la possibilità di argomentare lenostre scelte sulle tariffe, per poi votarlein tutta serenità…”.. Un cambio di rotta

davvero sorprendente rispetto alle posizioni iniziali fortemente avversate dall’op-posizione che, coerentemente con quanto affermato in tutte le sedi, votava control’introduzione di questo tributo. Riteniamo doveroso fare questa precisazione pertutelare il lavoro che l’opposizione ha prestato in seno alla Commissione bilancio,teso ad evidenziare, nel disinteresse della “maggioranza”, che altri Comuni si eranoorientati a non applicare la Tares e conservare la Tarsu, indubbiamente meno one-rosa. Respingiamo quindi il goffo tentativo del Sindaco di distorcere la realtà ad usoe consumo suo e della maggioranza che fu.

I consiglieri comunaliDaniele Paradisi, Paolo Marinucci, Francesco Caruso,

G. Mario Di Blasio, Antonio Giuditta, Giuseppe De Lena, Erminia Gatti, Antonio Russo e Nicola Camaioni

TERMOLI - La Libera associazione di imprese (Lai) plaude alla decisione del-l’Amministrazione comunale di bloccare l’entrata in vigore della tassa sui rifiutiTares con relativi aumenti. “La Lai – si legge in un documento -, che plaude aquesta iniziativa, dal 2008 si è impegnata nel confronto per la riduzione dellatassa sui rifiuti, ritenendo che le amministrazioni debbano fare di più, immagi-nando tariffe giuste, tariffe per le imprese che prevedano di pagare sulla produ-zione dei rifiuti non sui metri quadrati dei capannoni. Esistono aziende che nonproducono rifiuti solidi urbani, se non carta dall’ufficio e un po’ di plastica con-feriscono spesso meno rifiuti di un’utenza domestica, ma pagando qualche voltacinque volte di più. In questi mesi di tregua, e in vista della scadenza del contrattocon l’attuale gestore la Lai invita l’amministrazione comunale a riprogettare il si-stema di raccolta e smaltimento in modo che i rifiuti non siano solo inquina-mento e ’costo’ ma risorsa e fonte di reddito. Oggi vi diciamo grazie ma dadomani siamo già pronti per ripartire con il confronto fattivo e collaborativo”.

In arrivo il nuovo segretario generale

Termoli entra nel circuito delle città del “Buon vivere”

Auto Asrem occupano stalli riservati ai disabiliInaugurata StreetGallery II – TagExperienceTERMOLI – E’ stata inaugurata

nell’Officina Solare Gallery di

via Marconi, la mostra Street

Gallery II – Tag Experience a

cura di Kunos e Tommaso

Evangelista. Le opera degli ar-

tisti Des - Smake - Norh -

Smoh - Moe – Mess Too - Kunos

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Pop – Zigo – Volpe – Luvi si pos-

sono visionare tutti i giorni,

fino al 21 novembre, dalle 18,30

alle 20,30 con ingresso libero.

Page 13: 10 novembre 2013

GUGLIONESI - "Democrazia e Le-

galità. Molise - Europa: sola andata"

è il tema dell'iniziativa organizzata

congiuntamente dalla federazione

dei Giovani Democratici del Basso

Molise e dal circolo cittadino del Par-

tito Democratico di Guglionesi. L'in-

contro si terrà il 15 Novembre a

partire dalle 18 presso la Casa del

Fanciullo in località Castellara (zona

parco).

Interverranno Vincenzo Musacchio,

Presidente Commissione Anticorru-

zione Molise; l'On. Danilo Leva, Pre-

sidente Forum Giustizia PD; l'On

Laura Venittelli, componente della

Commissione Agricoltura della Ca-

mera dei Deputati; Antonino Casto-

rina, Responsabile Dipartimento

Nazionale Legalità ed Enti Locali

Giovani Democratici; Marinella Di

Carlo, Segretaria Federazione GD

Basso Molise; Marco Giampaolo, vice

Segretario GD Molise; Francesco Di

Tommaso, Segretario PD Guglionesi;

l’On. Pino Arlacchi, Europarlamen-

tare PD in quota al gruppo “Alleanza

dei Socialisti e Democratici al Parla-

mento Europeo”.

Modera Davide Vitiello, Segretario

Giovani Democratici del Molise. Giu-

seppe Arlacchi detto Pino, è conside-

rato una delle massime autorità

mondiali in tema di sicurezza umana

ed attuale deputato europeo. Tra il

2006 e il 2008 ha fatto parte del comi-

tato internazionale di tre esperti co-

stituito dalla Repubblica popolare

cinese sul tema della sicurezza dei

Giochi Olimpici del 2008. Nel 2004, su

incarico della Commissione europea,

ha redatto il progetto della agenzia

antiriciclaggio del Kosovo. È stato

Presidente della Associazione mon-

diale per lo studio della criminalità

organizzata. Amico dei giudici Fal-

cone e Borsellino, è stato presidente

onorario della Fondazione Falcone e

tra gli architetti della strategia anti-

mafia italiana negli anni novanta del

XX secolo.

Come consigliere del Ministro degli

Interni, ha redatto il progetto esecu-

tivo della DIA, la Direzione Investi-

gativa Antimafia, agenzia interforze

coordinata a livello centrale. La DIA

venne istituita nel 1991 assieme alla

sua interfaccia giudiziaria, la Dire-

zione nazionale antimafia, progettata

da Giovanni Falcone. La DIA e la

Procura Nazionale sono oggi i due pi-

lastri del contrasto della grande cri-

minalità in Italia e a livello mondiale.

Parlamentare del Partito Democra-

tico della Sinistra per due legislature,

prima alla Camera e poi al Senato,

Pino Arlacchi è stato dal 1997 al 2002

sottosegretario generale delle Na-

zioni Unite, direttore dell'UNDCCP e

direttore generale dell'ufficio delle

Nazioni Unite a Vienna. Nel 2009 è

stato eletto al Parlamento Europeo

nelle file dell'Italia dei Valori. Dal 19

novembre 2010 ha aderito però al

Partito Democratico e ha lasciato il

gruppo parlamentare dell'ALDE per

quello dell'Alleanza progressista dei

Socialisti e dei Democratici al Parla-

mento europeo.

TERMOLI - Si svolgerà lunedì 11 novembre, a

partire dalle ore 17,30 presso la sede di Confmo-

lise – Confesercenti, in via Asia n.3, un incontro

pubblico sugli incentivi recentemente varati

dalla Giunta Regionale in favore dei commer-

cianti di prodotti ittici colpiti dal fermo biologico

2012. Alla riunione sarà presente l'Assessore re-

gionale all'agricoltura, Vittorino Facciolla.

“Siamo molto soddisfatti della sensibilità dimo-

strata dalla Giunta regionale - dichiara il diret-

tore regionale di Confesercenti, Graziano

D'Agostino- che ha voluto accogliere in toto le

istanze che la nostra associazione ha portato alla

sua attenzione. Il fermo biologico è una misura

discutibile imposta dall'Unione Europea la cui

efficacia è tutta da dimostrare. Intanto però il

comparto e il settore del dettaglio subisce un im-

patto significativo e va dato atto all'esecutivo re-

gionale di aver prontamente disposto aiuti al

settore per compensare i danni subiti”. Nel corso

della riunione saranno anche distribuiti agli

operatori i moduli per la richiesta dei contributi

e saranno illustrate le modalità di compilazione

degli stessi. “L'azione sindacale di Confesercenti

- Confmolise cerca di essere sempre vicina ai

problemi degli operatori economici- dichiara

Giuseppe Montesanto, presidente di Confmolise

e vicepresidente Confesercenti Molise - e anche

in questo caso abbiamo raggiunto risultati con-

creti e tangibili. Il governo regionale ha dimo-

strato sensibilità e vicinanza alle problematiche

della microimpresa e del settore ittico al detta-

glio e questo è un fatto molto importante e posi-

tivo”.

GUGLIONESI – L’amministra-

zione comunale ha deliberato

l’aumento delle tariffe per la

mensa scolastica e trasporto bus

che non trova concordi i consi-

glieri di opposizione e le

mamme che si sono

costituite in comitato

dando vita ad una pe-

tizione per far modifi-

care lòa delibera.

L’opposizione consi-

liare Unità Democra-

tica per Guglionesi,

con Cloridano Belloc-

chio in testa, sostiene

che è “un provvedi-

mento a causa del

quale il 70% delle fa-

miglie con figli in età

scolare vedrà aumen-

tare il carico da sop-

portare in una misura

che va da un minimo

di 143,00 ad un mas-

simo di 467,00 euro

annui per ogni figlio.

E conseguentemente ogni fami-

glia pagherà una somma equi-

valente ad una quota IMU me-

dio per figlio. Questo aumento –

scrive Unità Democratica – va

ad aggiungersi a quelli già pro-

dotti dall’ IMU e dalla TARES

con la conseguenza di aggravare

le difficoltà in cui versano le fa-

miglie costrette dalla crisi a sop-

portare continui aumenti del co-

sto della vita”.

1310 novembre 2013Termoli

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazzeta del Molise

dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal

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Costituito comitato contro aumenti mensa e bus

CAMPOMARINO – L’amministrazione comunale comu-

nica che è disponibile un contributo per le famiglie nume-

rose che può essere richiesto dal genitore naturale, adottivo

o preadottivo di almeno tre minori che devono essere iscritti

nello stato di famiglia e convivere effettivamente con lui.

Oltre alla presentazione della documentazione da alle-

gare alla domanda, il richiedente deve essere residente nel

Comune di Campomarino; essere cittadino italiano, comu-

nitario o extracomunitario in possesso dello status di rifu-

giato politico o di protezione sussidiaria, o cittadino extra co-

munitario soggiornante di lungo periodo.

Inoltre è richiesto che i figli ed eventuali componenti il nu-

cleo dfamiliare possono anche non essere cittadini italiani

o essere nati all’estero; la somma dell’ISE del nucleo fami-

liare formato da almeno cinque componenti, in corso di va-

lidità, non deve essere superiore a 25.108,71 euro per l’anno

2013.

La domanda deve essere presentata all’Ufficio di Cittadi-

nanza del Comune e per qualsiasi informazione si può tele-

fonare allo 0875.531227.

Assegno alle famiglie

con almeno tre figli minori

“Democrazia e legalità”. I Giovani Democraticiincontrano l’Europarlamentare PD Pino Arlacchi

Fermo Biologico,

i provvedimenti

per il comparto

pesca marittima

TERMOLI – La Capitaneria di

Porto di Termoli informa che alle

ore 9 del 13 novembre verrà effet-

tuata una chiamata d’imbarco per

un marittimo con qualifica di

mozzo - marinaio, da imbarcare a

bordo del motopesca “Perfetto”. Il

marittimo interessato dovrà pre-

sentarsi presso l’ufficio della Ca-

pitaneria di Porto munito di:

Libretto di navigazione di 1a ca-

tegoria o foglio di ricognizione di

3a categoria; Tesserino di iscri-

zione nel registro pescatori; Cer-

tificato medico di visita

preventiva d’imbarco e per i soli

marittimi muniti di libretto di na-

vigazione (1a ctg della gente di

Mare), visita biennale in corso di

validità.

Chiamata d’imbarcoper un marittimo

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Page 15: 10 novembre 2013

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DI RICONOSCIMENTO VALIDO. ROTOSTAMPA MOLISESI RISERVA

DI MODIFICARE PAROLE O FRASE RITENUTE POCO IDONEEALLA PUBBLICAZIONE NELLA SEZIONE DEGLI ANNUNCI

Pagina redazionale singolarmente autogestitaSi consiglia la lettura ad un pubblico adulto

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