21 novembre 2013
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L'Oscar del giorno lo assegniamoa Luigi Di Bartolomeo. Perchè haavuto il coraggio di porre fine con ledimissioni al mandato da sindaco.Del resto, di maggioranza non neaveva praticamente più. E' andatavia via riducendosi e proseguire peraltri sei mesi in queste condizionisarebbe stato letale. Se responsabi-lità politiche ci sono state, questo èstato il ragionamento del sindaco,hanno riguardato tutta la maggio-ranza ma anche l'assenza di un'op-posizione che nulla ha fatto in tuttiquesti anni dovendo espiare lecolpe dei dieci anni precedenti adanno della città.
Il Tapiro del giorno lo diamo allaBanda Bassotti. Che organizza fin neiminimi particolari la "rapina" di soldipubblici escludendo dalla organizza-zione e dalla esecuzione quanti espri-mono il dissenso su questo tipo di ope-razione. Non temono nè carta stampatanè televisione dove imperturbabili conle loro facce di bronzo pensano di es-sere più furbi degli altri e difendonocon le unghie e con i denti i privilegi, il-legittimi - vedi legge Monti, di cui ri-tengono averne pieno diritto. Come av-voltoi, adocchiano la preda e ci sibuttano a velocità supersonica. Ognitanto, però, trovano acquattate pronte asbranarli un branco di Iene.
Il Tapiro del giorno
alla Banda Bassotti
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
ANNO IX - N° 138 - GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]
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Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)
Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico
L’Oscar del giorno
a Gino Di Bartolomeo
CAMPOBASSO. Che sta succedendo allo Zuccherificio
di Termoli? Boh. Ormai non se ne parla quasi più. Le ul-
time notizie risalgono al 29 ottobre 2013 quando è stata
prorogata di sei mesi la cassa integrazione straordinaria
per 17 dipendenti. Per molti, ma non per tutti. L’unica per-
sona rimasta a lavorare è la sorella dell’assessore regio-
nale Vittorino Facciolla.
La signora Rosanna Facciolla, secondo quanto si ap-
prende, all’interno dello stabilimento saccarifero si oc-
cupa del laboratorio chimico.
Un laboratorio che ha il compito di analizzare mensil-
mente lo zucchero. Funzionerebbe, dunque, solo durante
la campagna saccarifera. Quando sono accesi i forni per
intenderci. Come mai la sorella dell’assessore regionale
all’Agricoltura, per la prima volta, non è stata mandata in-
sieme agli altri in cassa integrazione? Sembrerebbe che la
dottoressa Tesi abbia troppo lavoro da svolgere e abbia
deciso di mantenere una persona perché possa esserle di
aiuto. In particolare, secondo fonti ufficiose ma attendili,
la sorella dell’assessore sarebbe stata riassunta due giorni
dopo il 6 settembre (data in cui gli altri sono andati a casa)
con un contratto posto in essere dall’Agenzia interinale
Lifeinne di Brescia a cui i vertici aziendali si sono rivolti
per assolvere alla chiamata di personale stagionale.
La sorella dell’assessore sembrerebbe avere avuto ga-
ranzie di rinnovo del contratto (mensilmente) fino a esau-
rimento dello zucchero.
Dagli ambienti termolesi si apprende che, tra la popo-
lazione, ci sia uno stato di bufera.
“Mai nessun assessore regionale all’Agricoltura si è
comportato così”. Ma alla domanda così come, nessuno ri-
sponde. Intanto questa pare essere l’ennesima tegola che
colpisce il braccio destro di Frattura proprio in questi
giorni nel mirino di un’insurrezione popolare per la que-
stione dell’articolo 7 e i portaborse.
Ma l’avvocato Vittorino Facciolla, già sindaco di San
Martino in Pensilis, era già finito nell’occhio del ciclone al
momento della scelta del personale di fiducia da assu-
mere presso la sua segreteria particolare dove, tra i com-
ponenti, è presente anche la nipote: Maria Alessandra
Esposito (delibera di Giunta regionale 161 del 15 aprile
2013). Intanto la domanda che tutti si pongono é: come
mai è stata scelta la sorella dell'assessore regionale al-
l'Agricoltura e non altri?
Irene Corsini
di Massimo Dalla Torre
Ci siamo permessi di giocare con il la-
tino, in questo caso maccheronico, con
tutto il rispetto per le massime di vita che
insegna, per commentare, anche se su-
perfluo, quanto sta accadendo in queste
ore in regione che è stata presa di mira
nuovamente dalle Iene, il programma cult
di Italia Uno.
Programma-inchiesta che da qualche
settimana ha deciso di andare a fondo su
alcune “discrepanze” che caratterizzano
questa nuova stagione politica molisana
ma soprattutto di alcuni dei suoi protago-
nisti. Sulla bontà delle tesi difensive sulla
querelle portaborse legati all’art. 7 o di
quello che ne rimane, non entriamo, anche
se dovremmo farlo da cittadini, perché
tutti hanno il diritto alla difesa e di conse-
guenza a dire la propria.
La cosa che ci lascia perplessi e sotto
certi aspetti sconcertati è l’insistenza con
cui si portano avanti certe argomentazioni
che, evidentemente, cozzano con i fatti che,
consentiteci senza acredine o cattiveria,
vacillano tanto da mettere in imbarazzo
finanche chi ha sposato appieno la tesi
della positività delle cose, tanto da non
sottrarsi in prima persona al fuoco di fila.
Tesi e positività che sono come il “boo-
merang” che, se non si calcola bene l’an-
golazione di lancio, al ritorno colpisce pe-
santemente chi, come nella fattispecie,
vuole a tutti i costi mitigare gli accadi-
menti, che stanno mettendo a soqquadro
l’intero parterre politico locale. Una sorta
di “rabellot” che oggi più che mai inge-
nera confusione e sospetti. Una sorta di
passo falso che innesca una serie di farra-
ginosità da cui è difficile uscire perché
come si dice nel linguaggio comune: ci
s’incarta su se stessi, cosa alquanto peri-
colosa specialmente quando si ammini-
stra la cosa pubblica materia delicata visto
anche i periodi non troppo tranquilli che si
attraversano in Italia.
Un arrampicarsi sugli specchi che in-
duce a citare un altro detto: la correzione
è peggiore della stampa.
Un arrampicarsi, a nostro modesto giu-
dizio, che peggiora le cose e innesca mec-
canismi pericolosi che fanno si che l’opi-
nione pubblica si scagli ancora di più
contro chi dovrebbe rappresentarci.
Una rappresentanza che sotto la pres-
sione mediatica, è apparsa disarmata, anzi,
riportiamo il commento di un cittadino: “è
come il ragazzino che è stato scoperto a
mangiare la marmellata nella dispensa
mentre gli altri dormono e balbetta giusti-
fiche dinanzi a chi chiede spiegazioni”.
Paragone che calza appieno con gli av-
venimenti perché “i se, i ma, i tentenna-
menti e i tentativi di capovolgimento di
frittate” sono solo e unicamente palliativi
a quello che è la realtà dei fatti.
I quali, allo stato attuale, non credo pos-
sano essere ricondotti sulla “via maestra”
con una conferenza stampa o la presenta-
zione di prove di cui non mettiamo in dub-
bio l’esistenza e la validità.
Tutte cose che suggeriscono di tacere e
se del caso fare un passo indietro non
quale segno di “resa” ma di civismo che: è
una visione alternativa al sistema dei par-
titi che si propone di unire valori positivi
per raggiungere un obiettivo comune le-
gato alla tutela di chi è parte integrante
della comunità.
TAagliolto
221 novembre 2013
Zuccherificio, tutti a casatranne la sorella di Facciolla
“Bis repetita non semper iuvant”
L’assessore regionale nella bufera dello stabilimento saccarifero di Termoli
CAMPOBASSO. Sarà l’inesperienza, sarà tattica, sarà
fiducia mal riposta, ma Paolo di Laura Frattura ha sca-
tenato il putiferio sul suo assessore Vittorino Facciolla
che da braccio destro del presidente diventa il capro
espiatorio di quanto sta avvenendo in Consiglio regio-
nale ormai da ben 5 mesi e da cui lo stesso Frattura
non è e non può essere immune. Insomma, Frattura
partecipa all’Arena di Raiuno difendendo, fidandosi
sulla parola, il suo assessore e il contratto del nazio-
nalpopolare Vincenzo.
La conseguenza? Le Iene tornano all’attacco consa-
pevoli che l’avvocato di San Martino in Pensilis aveva
dichiarato: “Io non ho mai contrattualizzato nessuno
con l’articolo 7”.
Caspiterina? Ma allora il contratto che ha mostrato
in esclusiva a Telemolise (fatto con l’articolo 7 con data
di inizio a quattro giorno l’adeguamento al decreto
Monti) allora era una bufala? Ma Frattura non poteva
non sapere o non prevedere la reazione del programma
di Italia1. Quasi certamente avrà creduto alla parola
datagli dal suo braccio destro. Purtroppo però fidarsi è
bene, non fidarsi è meglio.
Così, dopo la toppa peggiore del buco, i molisani si
chiedono: come può il presidente della Giunta regio-
nale (ammesso che sia in buona fede) credere sulla pa-
rola ad un esponente dell’esecutivo che detiene
deleghe importanti quali l’Agricoltura e l’Ambiente?
Come fanno i molisani ad essere certi dell’operato del-
l’avvocato Facciolla che dinanzi alle telecamere, a
giorni alterni, dichiara tutto e il contrario di tutto? In
realtà anche in altri episodi il governatore aveva preso
le distanze dal suo assessore. Ufficiosamente sia chiaro.
Come quando Facciolla dichiarò che del dibattito sulle
indennità (che portava a lui e agli altri eletti ben mille
euro in più in tasca) non se ne “fregava un’emerita
mazza”. Certo è vero, Facciolla porta avanti una prassi
consolidata da molti all’interno del Consiglio regionale:
intascarsi i 2451 euro che potrebbero essere usati per
pagare i portaborse. Non avrebbe prodotto danni peg-
giori affermare che così fan tutti piuttosto che mentire
spudoratamente dinanzi alle telecamere salvo poi
usare gli specchi più per arrampicarsi? I dubbi sul-
l’operato di Facciolla sono tanti. Troppi per poter so-
prassedere. E Frattura ha il merito di aver contribuito
ad aumentarli.
Facciolla confida, in una intervista sul web, che vo-
leva “proteggere Vincenzo” perché, come quasi tutti gli
addetti ai lavori sanno, è in mobilità quindi fargli un
contratto da vero portaborse avrebbe comportato la ri-
nuncia agli altri soldi.
Ora ci si aspetta che il presidente tiri quel benedetto
“calcio in culo”, promesso dinanzi alle telecamere, al-
l’ex sindaco di San Martino in Pensilis. E soprattutto
che faccia procedere la sua maggioranza all’abroga-
zione dell’articolo 7 che, come dichiarato dallo stesso
Frattura, era illegittimo prima. E lo è anche adesso.
Prima di fare l’ennesima figuraccia con il governo
Letta che, dopo quanto accaduto, guarderà sicuramente
con occhio clinico l’operato dei governanti molisani. E
con Facciolla che dice di essersi confuso tra articolo 7
e gruppo? Strano che un avvocato così pignolo e at-
tento cada in confusione su un argomento così sempli-
cistico? Cosa accadrebbe se cadesse in confusione
anche su altri temi? Tipo l’Ambiente? Andiamo presi-
dente, sia coraggioso, faccia ciò che anche lei pensa sia
giusto fare. Uno scatto di reni, di tanto in tanto, non
guasterebbe.
giorug
TAagliolto
321 novembre 2013
Frattura inchioda Facciolla:
ora le dimissioni
La presenza del presidente su Raiuno scatena di nuovo Le IeneE il governatore non poteva non immaginarlo
L’assessore è confuso: “Vincenzo ha il contratto con il gruppo. Io non ho contratti con l’articolo 7. Vincenzo è contrattualizzato con l’articolo 7”
CAMPOBASSO. Dopo le figuracce a livello mondiale sui porta-
borse, ieri riunione di maggioranza di centrosinistra sull'articolo 7.
Sono stati invitati, però, solo i consiglieri che hanno votato la legge
Frattura-Niro che lo ha istituzionalizzato. Fuori la Lattanzio. Di una
gravità politica assoluta. Una maggioranza seria, invece, avrebbe do-
vuto prendere in considerazione le dimissioni dell'assessore Fac-
ciolla. Capitolo che ha fatto rimediare una pessima figuraccia a tutti
noi. Al contrario, si continua a parlare della legge sui portaborse e
alla riunione non è stata invitata, addirittura, la Lattanzio che aveva
espresso parere contrario in aula e presentato una proposta di
legge per abrogare questo fardello in contrasto, tra l'altro, con la
legge nazionale.
Del resto, la proposta di legge di abrogazione dell'articolo 7 è
stata di recente licenziata dalla Prima commissione con il parere
contrario di parte dei componenti.
Ora, forse, per evitare che passi in Consiglio regionale questa
proposta il presidente Frattura ne pensa di presentarne una pro-
pria per cercare, così, di rimediare in parte alla pessima figura fatta
dal Molise a livello nazionale, evitare una sonora bocciatura di
quella da lui stesso presentata ed approvata poche settimane fa e,
passaggio non secondario, evitare le dimissioni dell'assessore Fac-
ciolla del quale si "fida". Ma scusate, non dovrebbe essere già mar-
tedì in aula quella del consigliere Lattanzio? E perchè, allora, non
votare quella? La maggioranza, invece, ha ritenuto di escludere la
Lattanzio dalla riunione per preparare un testo alternativo a quello
predisposto dalla consigliera Udeur e licenziata dalla Prima Com-
missione. Un ginepraio che testimonia l'assenza di una visione po-
litica e un'incapacità politica di gestire le situazioni.
La maggioranza esclude la LattanzioAlla riunione sui portaborse non convocato il capogruppo Udeurche, pure, ha presentato la proposta di abrogazione del fondo
CAMPOBASSO. In merito a quanto accaduto per non
essere stata invitata alla riunione di maggioranza, la con-
sigliera Nunzia Lattanzio, "capogruppo legittimo del-
l’UDEUR, comunica che la sua proposta di legge
sull’abrogazione dell’art. 7, L.R. 7/ 2002 è stata argomento
di discussione approfondita nella riunione di maggio-
ranza, depurata dalla presenza della proponente. Evi-
dentemente il terrore scatenato dagli eventi televisivi ha
sconsigliato che fosse presente la prima firmataria, a cui
sarebbe andata la primogenitura.
Ciò nonostante esprimo tutta la mia soddisfazione e rin-
grazio il gruppo di maggioranza, del quale mi sento parte
integrante e dal quale è stata immotivatamente esclusa".
Prende atto che per fare accettare sue proposte di legge,
si rende necessario non invitarla e agirà di conseguenza
per il futuro. "Il Presidente Frattura, tra le numerose ap-
parizioni televisive, ritagli un poco del suo prezioso tempo
per comunicare ai molisani se riconosce Niro, quale ca-
pogruppo dell’UDEUR, in violazione ad ogni etica politica
ed amministrativa o la stessa, unica, legittima presidente
del gruppo regionale UDEUR".
"Sconsigliata la mia presenza?"
Il consigliere amareggiata per la sua esclusione dalla riunione
CAMPOBASSO. "Siamo fortemente pre-
occupati per i dati diffusi ieri dalla Banca
d’Italia sull’andamento dell’economia del
Molise per il primo semestre 2013, che di-
mostrano come i nostri ripetuti gridi di al-
larme, purtroppo il più delle volte rimasti
inascoltati, siano più che fondati". Così
Matilde Iosue, presidente dell' Api Molise,
Associazione Piccola Industria Molise. "E’
giunto il momento di attuare un cambio di
rotta a tutti i livelli della governance,
sennò continuiamo a prenderci in giro ed
a giocare sulle sorti delle aziende e dei la-
voratori. Leggevo sulla stampa di questi
giorni, all’indomani del varo del disegno di
legge di stabilità che, a fronte delle per-
plessità sollevate dalle forze economiche
e sociali sul provvedimento, il Presidente
del Consiglio Enrico Letta invitava alla fi-
ducia, rassicurando che gli effetti benefici
si vedranno fra qualche anno e non subito.
Casualmente, mi sono imbattuta lo
stesso giorno in quotidiani di un paio di
anni fa, inerenti le misure “lacrime e san-
gue” del Governo Monti, che riportavano
lo stesso invito da parte del Professore a
pazientare, perché la sua cura avrebbe
prodotto gli effetti da lì ad un paio d’anni.
Orbene, oggi i due anni di pazienza che
chiedeva il Professore Monti agli italiani
ed alle aziende già allora in recessione
sono trascorsi, ma gli effetti prodigiosi
delle sue manovre non si sono visti, se
gli indici principali dello sviluppo non
sono migliorati e se sistematicamente
il Governo oggi in carica chiede ulte-
riori sacrifici e rimescola una serie di
acronimi su tasse ed imposte per ce-
lare un ulteriore aumento della pres-
sione fiscale che non porterà a nulla,
senza un taglio delle spese inutili e
della burocrazia e senza un’immis-
sione di liquidità.
Ciò vuol dire che più di qualcosa nel
sistema Italia non va più; è alta la pro-
babilità che fra due anni anche i pro-
messi effetti delle manovre del Governo
Letta non si verifichino, perché è l’impo-
stazione del sistema giuridico imbrigliato
da lacci e lacciuoli che non lo consentirà e
non consentirà neppure la ripresa senza
un colpo di spugna autorevole e corag-
gioso: delle manovre dei Governi prece-
denti mancano ancora oltre 300 decreti
attuativi e regolamenti vari che poi spesso
necessitano di ulteriori istruzioni applica-
tive; lo stesso disegno di legge di stabilità
del Governo Letta demanda a ben 50 de-
creti attuativi che di certo non saranno va-
rati nei tempi stabiliti e forse non lo
saranno mai.
Se non riusciamo a ripristinare l’effi-
cienza della macchina dello Stato, se non
saranno tagliati gli sprechi, se non sarà
immessa liquidità nel sistema, se non ci
sarà una azzeramento di norme contrad-
dittorie ieri lamentate anche dai Commer-
cialisti - chiude Iosue - non si potrà più
operare e la piccola e media industria
scomparirà, perché è impossibile andar
avanti così".
4 TAagliolto21 novembre 2013
Per l'Api Molise è "il sistema Italia che non va più"
“I dati di Bankitalia sono drammatici”
I referenti politici dei giovani di centrosinistra, della
stampa farebbero piacevolmente a meno; non potendo
farne a meno, alla stampa riservano pregiudizi e, se del
caso qualche atto giudiziario. Certamente non l’interesse
che, al contrario, Luca Mitri dell’Italia dei valori, Davide
Vitiello, Caterina Cerroni e Francesca Di Cristofaro del
Partito democratico, Giuseppe Iglieri di Sel e Andrea Ver-
tolo del Partito dei Comunisti italiani, dimostrano di avere
sulla comunicazione nel Molise (scritta e parlata). Dai
quali, per la seconda volta, viene un barlume di autono-
mia critica e di iniziativa politica.
Dapprima sul senso e il valore delle primarie per sce-
gliere i candidati a governare le istituzioni locali; ora, come
diciamo, sulla urgenza e sull’opportunità di mettere in
cantiere una legge regionale a sostegno dell’editoria che
elimini le insufficienze e le parzialità espresse fin qui dalle
legge in vigore. Alla quale, per fare un esempio , addebi-
tano i 500mila euro erogati nel 2012 a sole quattro testate,
ancorché senza incidere sulle condizioni redazionali di
precarietà. “Occorre restituire dignità a Tv, web e radio,
media ignorati dal testo in vigore: il pluralismo e la libertà
di informazione non si difendono con incentivi economici
a pioggia e senza vincolo di spesa, ma affermando i diritti
dei lavoratori del settore, in modo da creare le condizioni
di obbiettività ed equidistanza, da cui discende una critica
non interessata”. Sensatezza e consapevolezza. Elementi
che difettano ai legislatori di Palazzo Moffa, ai quali, in un
contesto di valutazioni politiche e di opportunità, aggiun-
gono l’urgenza di disciplinare la pubblicità istituzionale.
Altra piaga di una realtà sostenuta sulla base delle com-
piacenze e non sull’effettivo ritorno sociale delle promo-
zioni e delle campagne pubblicitarie.
Nella fregola di trovare un esempio condannabile,
hanno fatto la scelta peggiore, ritenendo di dubbia utilità
lo slogan “L’acqua è vita”, fatto circolare dall’azienda re-
gionale “Molise Acque”. Un ammonimento che andrebbe
istituito negli statuti e nei regolamenti regionali, provin-
ciali e comunali, altro che esempio di dubbia utilità! Capita
anche i giovani della politica a rimanere imbrigliati nella
faziosità. Indubbiamente la storia locale e la cronaca, at-
traverso l’utilizzazione di risorse destinate alla comunica-
zione e alle sue articolazioni hanno disegnato e tradotto
un sistema di compiacenze, di favoritismi, di unilateralità.
E su questo hanno ragione.
Una riflessione, inoltre, va pienamente condivisa. Ov-
vero che il settore dei media va sostenuto e non foraggiato,
tale da renderlo “ in grado di competere con innovazioni e
risorse proprie”. Dalla specola giovanile, infine, una pe-
rentorietà al legislatore regionale: “Non indugiare oltre e
approvare, entro fine anno, una Legge sull’editoria che
non sia una semplice spartizione di risorse, ma uno stru-
mento atto a garantire un’informazione indipendente”.
Purtroppo, l’esperienza e la constatazione di oltre nove
mesi di governo di centrosinistra, ahi noi! e i giovani che
ne condividono le ragioni, ci inducono a raffreddare le
speranze e le possibili spinte in avanti.
Dardo
Chiesta una legge sull’editoria che elimini le insufficienze e le parzialità
I giovani del centrosinistra hanno le idee chiare sulla comunicazioneIl pluralismo e la libertà di informazione non si difendono con incentivi economici a pioggia senza vincolo di spesa, ma affermando i diritti dei lavoratori del settore e l’indipendenza di giudizio di chi scrive
CAMPOBASSO. Una situazione negativa
quella che ha presentato Bankitalia per la no-
stra regione. Nel primo semestre 2013 il de-
cremento del prodotto interno lordo del
Molise, il reddito prodotto dalla regione, è su-
periore del 3 % a quello medio del Mezzo-
giorno e del 5 % a quello medio italiano.
L'occupazione è in calo del 6.9% e la cassa in-
tegrazione in aumento del 10,9%. Tutti i settori
sono in crisi, per quanto riguarda l'industria la
metà delle imprese ha fatto registrare una ri-
duzione del fatturato, solo 1/5 delle aziende ha
mostrato timidi segnali di ripresa.
In calo anche il credito alle imprese che ha
risentito del debole andamento della domanda
- offerta. Si sono ridotti i crediti alle famiglie
poichè sono diminuite le richieste di mutui per
l'acquisto di case. In negativo il settore costru-
zioni in calo del 20%, il turismo che potrebbe
essere una risorsa per il territorio, il settore
del commercio.
I numeri
Il male delle liste d’attesa. Sembra incurabile; anzi lo
è. Diversamente si sarebbe dovuto avere un
miglioramento dopo la sequenza impressionante di
denunce di casi limite (mesi e mesi per un
elettrocardiogramma; per una visita dall’endocrinologo
in media dai quattro ai cinque mesi; per un’ecografia
ortopedica non meno di tre). Tempi biblici, ai quali
vengono sottomesse, al solito, le fasce sociali più deboli.
Chi può, s’avvale delle strutture sanitarie private, anche
non convenzionate.
E’ il frutto di una accertata disorganizzazione dei
servizi ospedalieri e territoriali, complice la flebile
risposta ai bisogni e alle necessità anche del personale
che a sua volta difetta di numero e, spesso, di qualità.
L’attenzione della gente sulla sanità è tutta obbligata
dai media sul Piano di rientro dal deficit, mentre dalla
cronaca giornalistica restano fuori i problemi veri, tra
cui, ribadiamo, l’abbattimento delle liste d’attesa e la
riorganizzazione della medicina territoriale.
E’ il caso che il sistema dell’informazione allenti,
dunque, la presa sul deficit e sull’andirivieni di
commissari e sub commissari, e si dedichi con maggiore
impegno alle faccende della sanità regionale
raccogliendo le doglianze, le preoccupazioni, le paure,
talvolta i drammi di gente che in attesa di un esame, di
un’indagine diagnostica ci lascia la pelle. Una
situazione che s’aggrava di giorno in giorno favorita, lo
ribadiamo, dalla disattenzione generale e dalla capacità
del sistema sanitario a coprire le proprie magagne
salvo quando, caso raro però, non si levi una voce
dall’interno a farsi sentire. E dall’interno del sistema è
tornata ad alzarsi la voce contro le liste d’attesa e le
insufficienze organizzative dando anche conto del
perché e del per come.
Abbiamo letto, infatti, con attenzione, una delle cause
e l’ostilità che trova ad essere rimossa. E’ buona regola
dove la sanità è gestita con criterio e senso di
responsabilità che i responsabili dei vari
poliambulatori ogni qualvolta che si formano ritardi
esagerati nelle liste d'attesa trasmettono la richiesta
all'Asrem regionale attraverso il responsabile di zona.
L'Asrem provvede a pubblicare l'elenco di queste
richieste e nell'arco di poche settimane gli stessi
poliambulatori si avvalgono di specialisti 'ingaggiati'
appositamente per aumentare il numero delle visite e
quindi ridurre i tempi di attesa.
Nel Molise invece le richieste dei poliambulatori si
infrangono contro un muro di silenzio e finiscono nel
nulla. Nella casistica delle richieste finite nel nulla c’è
stato un tempo in cui i Distretti sanitari della provincia
di Campobasso hanno chiesto ore di medicina
specialistica ambulatoriale nella misura necessaria, poi
responsabilmente ridotta in base alla verifica delle
risorse finanziarie disponibili, comunque ore sufficienti
a coprire almeno in parte i turni e a ridurre le liste
d’attesa. Tutto inutile. Il muro del silenzio si sta
dimostrando più tetragono del muro di Berlino. Infatti,
non crolla. Per cui le liste s’ingrossano, i tempi d’attesa
si dilatano, le necessità dei pazienti restano inevase, il
malcontento si radica sempre più a fondo nella
coscienza collettiva.
Situazione cristallizzata sulla insensibilità di chi
gestisce il sistema sanitario nel quale - diciamolo
apertamente - in nessun Piano di rientro del disavanzo
è scritto di tagliare i servizi agli utenti. Eppure accade.
Ciò in quanto si preferisce stare dietro alle polemiche
della politica, all’utilità o meno dei commissari ad acta,
e alla fanfaluche dei tanti soloni che s’improvvisano
maestri, e sono semplici apprendisti stregoni.
Accade. Intanto non viene sciolto il nodo degli errori,
le cui conseguenze ricadono solamente sulla pelle dei
cittadini. Mentre taluni assurdi privilegi economici
continuano ad essere elargiti; taluni atteggiamenti
incoerenti con lo stato di salute della sanità e delle
risorse finanziarie continuano a restare in piedi,
contraltari insopportabili agli occhi di chi deve
attendere mesi e mesi, e forse morire, prima di un
elettrocardiogramma, di un’ecografia, di una visita
dell’endocrinologo.
Dardo
TAagliolto
521 novembre 2013
di Alberto Montano*
Dal 2007 il Molise è entrato nel co-
siddetto Piano di Rientro dal disa-
vanzo sanitario. Dopo 6 anni il dato
economico certificato dalla Ragioneria
Generale dello Stato indica che, ri-
spetto ad un incremento di spesa di
oltre il 7% tra il 2002 e il 2006, c’è stato
prima un vistoso rallentamento del-
l’incremento della spesa (+2,9%) tra il
2006 e il 2010 e poi finalmente l’inver-
sione di tendenza con un -1,6% di
spesa tra il 2010 e il 2012. Partendo da
questi dati e facendo prevalere il ra-
gionamento puramente economicistico
che ha guidato la politica sanitaria di
questi anni potremmo dire che ci av-
viamo verso un modello di sanità so-
stenibile che costituisce l’obiettivo
finale da raggiungere. Potremmo dire
che lo sforzo fatto da tutti gli attori del
pianeta sanità in questi anni, a partire
dal precedente Governo Regionale,
vari Direttori Generali, strutture com-
missariali, ecc., abbia portato frutto.
E questo frutto ha permesso lo
sblocco finanziario di risorse per molto
tempo bloccate e di cui l’attuale Go-
verno Regionale appena insediato,
senza neanche capire bene di cosa si
parlava, si è apprestato ad attribuirsi i
meriti.
Ora rimane da capire se l’azione a
cui è stato sottoposto il Servizio Sani-
tario Regionale nel suo complesso in
questi anni non porti in realtà alle
stesse conseguenze che toccarono a
quell’asino che morì proprio nel mo-
mento in cui il padrone si congratulava
con sé stesso per avergli insegnato a
non mangiare più. Il risultato di que-
sta cura è sotto gli occhi di tutti.
Delle due grandi aree su cui si svi-
luppa l’assistenza sanitaria, quella
Ospedaliera e quella della Medicina
del Territorio, l’una è praticamente al
collasso sostanziale, l’altra non è mai
partita efficacemente e diffusamente
sul territorio, ma vive di pochissime
esperienze positive a macchia di leo-
pardo sul territorio regionale, inserite
in un contesto fortemente asfittico,
non in grado di dare risposte adeguate
alla popolazione e insufficiente a ri-
durre il ricorso all’Ospedale come
unico luogo di cura e assistenza.
Perché accade questo? Perché come
con l’asino della storia si è preteso e si
pretende tuttora di mantenere in piedi
sempre la stessa rete di strutture ospe-
daliere pubbliche togliendo però loro
progressivamente ogni risorsa neces-
saria ad un corretto funzionamento in
termini di personale, tecnologie, forni-
ture, investimenti, grazie ai tagli li-
neari esercitati.
Questa miopia programmatoria ha
ridotto tutte le strutture pubbliche re-
gionali a scheletri senza carne che so-
pravvivono solo grazie al sacrificio di
tutti gli operatori sanitari che fanno
molto più di quanto possibile ma che
lavorano in un contesto che non è più
in grado ormai di garantire una sanità
almeno dignitosa.
D’altra parte lo sbilanciamento assi-
stenziale verso le strutture di ricovero
private del Sistema Regionale, che
vede quasi il 45% delle risorse assor-
bite da tale settore, rappresenta un
unicum in tutto il territorio nazionale
anche rispetto a realtà come la Lom-
bardia in cui il privato è consistente
ma si ferma a quote di molto molto in-
feriori.
E in questo sistema ridotto al lumi-
cino dove trovare le risorse per far
partire davvero l’assistenza territoriale
con le sue Case della Salute, i Presidi
Territoriali di Assistenza, le Residenze
Sanitarie, l’assistenza a domicilio e
così via?
E’ necessario dunque che prima che
l’asino esali il suo ultimo respiro il pa-
drone rinsavisca e si abbia la capacità
di fare ciò che non riesce a fare e cioè
una seria e corretta programmazione
per le strutture ospedaliere pubbliche
con una riduzione effettiva del loro
numero e una concentrazione delle ri-
sorse di personale, tecnologie e forni-
ture nei presidi esistenti; una
riduzione dello sbilanciamento pub-
blico-privato presente anche nell’ul-
timo piano regionale del commissario
Basso; un potenziamento effettivo
della medicina del territorio in parti-
colare nelle aree dove gli ospedali de-
vono essere convertiti in strutture
distrettuali a garanzia di una adeguata
assistenza della popolazione afferente.
Questo per una politica sanitaria
vera nell’interesse del popolo moli-
sano che non faccia morire l’asino
mentre ci si perde in battaglie di retro-
guardia ormai superate dalle cose e
dalla realtà.
*Presidente Consiglio
Comunale Termoli
Tutti a guardare il Piano di rientro e nessuno ai guai veri della sanità
Il muro del silenzio dell’Asrem si sta dimostrando più tetragono del muro di Berlino. Infatti, non crolla
Continua lo stillicidio delle liste d’attesa e la disorganizzazione territoriale
Sanità, le battaglie di retroguardia
Il giorno in cui la proposta del nuovo
Piano regolatore generale della città fir-
mato dal professore Beguinot è definitiva-
mente decaduta, abbiamo scritto: “La città
sarà di nuovo destinata ad essere gestita
ed utilizzata seguendo la legge dei poteri
forti e delle clientele. E se l’esercizio del
diritto fosse ancora una sana abitudine in
questo nostro Paese, ci sarebbe spazio e
modo di farla pagare a chi ne ha la colpa e
non al solito cittadino indifeso”.
Campobasso di fatto è nelle mani dei po-
teri che detengono il monopolio dei ter-
reni e delle costruzioni, e della città fanno
ciò che vogliono. Cambiano la destina-
zione dei suoli e le zone a verde pubblico
diventano edificabili. Inoltre, con i piani di
recupero, il Piano casa, gli accordi di pro-
gramma si costruisce in ogni angolo della
città senza alcun rispetto per l’esistente. I
vantaggi economici dell’imprenditore si
compensano con quelli dell’amministra-
zione comunale in aggiunta ai vantaggi
clientelari che spesso discendono. Ciò che
sta venendo fuori ad aggravare l’orgia edi-
lizia che ha contraddistinto il quindicen-
nio della gestione di centro-sinistra a
Palazzo san Giorgio, ha qualcosa di straor-
dinariamente negativo sul piano della lo-
gica costruttiva e della razionalizzazione
del territorio. Migliaia di metri cubi di ce-
mento colano dappertutto, nonostante la
crisi economica e il ristagno del mercato
edilizio. Il che lascia pensare. Soluzioni co-
struttive spesso sconfinano il buonsenso e
invadono spazi vitali per la vita del citta-
dino. Tra la sede dell’Agenzia regionale
per l'innovazione e lo sviluppo dell'agri-
coltura, in Via Gian Battista Vico, e il se-
maforo all’incrocio con Via san Giovanni,
metri cubi di cemento sono colati fino a
lambire il marciapiede. Urbanisticamente
e funzionalmente un affronto. Quell’incro-
cio raccoglie una notevolissima corrente di
traffico e l’immobile in costruzione a ri-
dosso del marciapiede determina l’impos-
sibilità, presente e futura di migliorare lo
snellimento del traffico di quell’incrocio
stradale. Un nodo scorsoio alla mobilità in-
terna che va aggiunto ai tanti altri nodi
scorsoi che strangolano la città. Siamo di
fronte alla ennesima dimostrazione del-
l’aggressività speculatrice in una città che
della speculazione edilizia è un emblema
(basterebbe leggersi i dati relativi alle con-
cessioni in deroga, per avere la misura
esatta del fenomeno). Chi ha approvato
quel progetto è responsabile di un vulnus
alla razionalizzazione urbana, anche se in
condizione di dimostrare di essersi man-
tenuto nell’ambito del regolamento edili-
zio. Stesso discorso per chi ha approvato
la costruzione di un fabbricato all’interno
dello svincolo per l’immissione del traffico
sulla tangenziale Est e per l’accesso al ter-
minal delle autocorriere. In questo caso
sussiste la presunzione di una volontà
preordinata a rendere possibile quella co-
struzione. La si ricava dalla realizzazione
di un percorso pedonale ad hoc realizzato
dall’amministrazione comunale negli anni
del centro-sinistra. Un percorso fine a se
stesso, che solo ora, in coincidenza della
costruzione, trova spiegazione. In sostanza,
soldi pubblici sono serviti a creare un ac-
cesso ad un insediamento privato, altri-
menti improponibile. Com’è del tutto
improbabile che sia servita a qualcuno la
passerella in legno (peraltro oggettiva-
mente impedita all’uso degli handicap-
pati) che mette in relazione le costruzioni
sovrastanti con quella sottostante, di cui
parliamo. Un regalo passato sotto la voce
“scomputo”, parola magica di cui gli im-
prenditori fanno uso ed abuso con la com-
piacenza degli amministratori, cioè soldi
pubblici sottratti all’erario comunale per
essere gestiti dal privato.
Dardo
BOJANO. L’amministrazione comunale
di Bojano, dopo un lungo iter ammini-
strativo e burocratico, esprime soddisfa-
zione per l’avvio dei lavori in località
“Pietre Cadute”, area molto cara a tutti i
bojanesi. Nel 2011 si ebbe un distacca-
mento di un costone roccioso che pro-
vocò la caduta di massi ed il conseguente
blocco della viabilità. Successivamente
l’intera area fu messa, temporanea-
mente, in sicurezza in attesa di inter-
venti di ripristino e consolidamento
della parete rocciosa. L’amministrazione,
fin da subito, si è attivata per la ricerca
di finanziamenti mirati per la messa in
sicurezza dell’area. Dopo ripetuti incon-
tri e la valutazione di diverse ipotesi
progettuali, il Presidente del consiglio
comunale, Giuseppe Risi, vuole ringra-
ziare tutti i professionisti dell’area ma-
tesina che hanno messo a disposizione
la propria professionalità ed il proprio
tempo per la riuscita del progetto e l’ot-
tenimento del finanziamento. “Sono sod-
disfatto dell’avvio dei lavori –ha spiegato
Risi-, mi congratulo con la struttura co-
munale e con tutti quei professionisti
che hanno contribuito all’ottenimento di
questo importante risultato.
Un team di giovani del posto che hanno
a cuore le sorti del proprio paese e che
fin da subito hanno creduto in questo
progetto”.
Diritti dei migranti, questione ius soli,
riqualificazione urbana sono i temi che
Legambiente ha scelto per la Festa del-
l’Albero 2013. Oggi alle 10.00, presso il
parco di via Manzoni di Campobasso,
Legambiente Molise incontrerà gli
alunni della scuola dell’infanzia Padre
Annibale di Francia, che presente-
ranno filastrocche e canti dedicati ai
temi dell’albero e accoglienza.
Una giornata per ricordare tutti i mi-
granti che hanno perso la vita nel ten-
tativo di raggiungere un futuro
migliore. Un'occasione per porre l’at-
tenzione sui bambini che secondo la
legge acquisiranno la cittadinanza sol-
tanto quando avranno raggiunto la
maggiore età. Quest’anno la Festa del-
l’albero, infatti, sarà anticipata da
un’altra manifestazione importante: la
giornata mondiale dell’infanzia del 20
novembre.
L’obiettivo è coinvolgere tutti i bambini
nati da genitori stranieri e sensibiliz-
zare i cittadini sul tema dello Ius Soli.
La raccolta di firme per modificare la
legge è stata lanciata già mesi fa e ri-
badita anche lo scorso 3 novembre a
Lampedusa, in occasione della comme-
morazione delle vittime del tragico
sbarco. “L’articolo 3 della nostra Costi-
tuzione - dichiara il direttore generale
di Legambiente Rossella Muroni - sta-
bilisce il principio dell’uguaglianza tra
le persone, impegnando lo Stato a ri-
muovere gli ostacoli che ne impedi-
scano il pieno raggiungimento ma nei
confronti di milioni di stranieri questo
principio è disatteso. Per questo mo-
tivo, attraverso la piantumazione di
nuovi alberi, simboli della natura che
più di tutti ci parlano di radicamento,
appartenenza e vita, vogliamo porre
l’attenzione sulla rimozione di tutti gli
ostacoli legislativi e culturali affinché
vengano riconosciuti diritti imprescin-
dibili a tutti”.
621 novembre 2013 Campobasso
Lo scandalo dello scomputo degli oneri di urbanizzazione. Soldi pubblici a servizio dei privati
Soddisfazione è stata espressa dall'amministrazione. In sicurezza la parete rocciosa
Fabbricati a ridosso dei marciapiedi e all’interno degli svincoli delle tangenziali confermano l’inarrestabilità della speculazione edilizia.
Presso il parco di via Manzoni di Campobasso l’associazione ambientalista incontra gli alunni della scuola dell’infanzia Padre Annibale di Francia
Oggi è la giornata dell’accoglienza
Ribadiamo: Campobasso è nelle mani dei poteri forti e non già degli amministratori
Pietre Cadute, partono i lavori
Di Bartolomeo si è dimesso. Dopo tanti falsi
allarmi, dopo averlo annunciato in più di un’oc-
casione, ieri mattina l’ha fatto sul serio. Il primo
cittadino ha rassegnato le dimissioni e le ha tra-
smesse all’Ufficio di presidenza mentre era in
corso il Consiglio comunale. A far scattare il sin-
daco Gino Di Bartolomeo è stato l’esito della
votazione di un ordine del giorno sul Piano di
dimensionamento scolastico presentato dal Par-
tito Democratico. Il provvedimento è passato
con soli sei voti favorevoli, tutti dell’opposizione,
in quattro (Gino Di Bartolomeo, Pasquale Ter-
zano, Antonio Pietrarca e Massimo Sabusco) si
sono opposti, il consigliere Maurizio Tiberio non
ha partecipato al voto e ben nove consiglieri di
maggioranza (Marialaura Cancellario, Luigi Cia-
ramella, Salvatore Colagiovanni, Antonio Co-
lumbro, Angelo Finella, Sabino Iiafigliola, Pierluigi
Lagioia, Marilina Niro e Francesco Sanginario) si
sono astenuti consentendo, di fatto, l’approva-
zione dell’ordine del giorno. Il sindaco ha rea-
gito comunicando all’aula consiliare l’intenzione
di dimettersi. “Non ci sto – ha detto Di Barto-
lomeo dopo aver ascoltato l’esito del voto – mi
dimetto, tutti a casa”. Il Piano di dimensiona-
mento scolastico, che in realtà è stato già ap-
provato dal Consiglio provinciale ed è ora al
vaglio della Regione, è stato solo il pretesto per
fare emergere le incomprensioni e gli screzi, se
così si possono definire, tra il sindaco e la sua
maggioranza. Di Bartolomeo non ha gradito
l’astensionismo della sua squadra, non ha dige-
rito che i consiglieri non l’abbiano seguito come
solitamente fanno e il fatto che il suo voto con-
trario non sia stato preso minimamente in con-
siderazione è stato interpretato come affronto
politico, uno sgarbo su cui non ha voluto sorvo-
lare. Il primo cittadino che, tra le altre, ha anche
la delega alla Pubblica istruzione, è convinto che
nell’elaborazione del Piano di dimensionamento
scolastico abbia lavorato al meglio mettendo al
primo posto il capoluogo e tenendo conto sia
di quanto previsto dalla normativa , sia di una
serie di valutazioni poste in essere dopo un’at-
tenta analisi del territorio comunale e della po-
polazione scolastica. Diversamente da quanto ci
si aspettava, questa volta la reazione del sindaco
è stata abbastanza pacata, ha espresso al presi-
dente del Consiglio la volontà di presentare le
dimissioni e si è ritirato nella sua stanza per scri-
vere la lettera ufficiale che è stata protocollata
subito dopo. Certo, mentre usciva dall’aula, ri-
volgendosi agli esponenti di maggioranza, gli è
scappato qualche epiteto molto poco gentile, li
ha definiti “lecchini” ma ha utilizzato una ver-
sione più volgare. C’è da dire, però, che i toni
dell’esternazione sono stati decisamente meno
accesi rispetto a quelli più enfatici che hanno
sempre caratterizzato le piazzate messe in scena
in questi anni. Ora inizia il conto alla rovescia, il
sindaco ha venti giorni di tempo per riflettere
ed entro il 10 dicembre può ancora cambiare
idea ritirando e le dimissioni. Se non lo fa il
mandato elettorale termina definitivamente con
il conseguente scioglimento del Consiglio co-
munale. Il sindaco chiarirà questa mattina in
conferenza stampa le motivazioni che l’hanno
spinto a dare le dimissioni ma alcuni aspetti sono
già stati anticipati nella lettera consegnata al-
l’Ufficio di presidenza del Consiglio.
“Con la doverosa premessa e certo di aver
profuso dalla data del mio insediamento ad oggi
ogni energia per ottenere in favore della collet-
tività campobassana i migliori risultati in un mo-
mento politico economico come quello attuale,
caratterizzato da estrema difficoltà e dovendo,
nel contempo prendere atto che quando le isti-
tuzioni perdono la loro funzione essenziale a
vantaggio del bene comune con la chiusura di
quel canale privilegiato che le lega alla comunità
dei cittadini, è consequenziale rimettere il man-
dato ricevuto dagli elettori. Con la consapevo-
lezza di non essermi discostato dal programma
elettorale e di aver perseguito criteri di gestione
improntati ad efficienza amministrativa e so-
prattutto al rispetto di una retta etica politica
nei contenuti, nelle scelte e nei comportamenti
e di essermi dedicato al compito che mi ero pre-
fisso di amministrare la mia città, avendo quale
unico obiettivo il bene comune , in particolare
quello delle classi meno abbienti, dando dispo-
nibilità totale ai cittadini e agli utenti in genere,
quale che fosse la loro provenienza sociale e/o
politica. D’altra parte è evidente che la conditio
sine qua non per svolgere appieno una efficace
azione amministrativa deve essere l’unità di in-
tenti e la condivisione degli obiettivi da raggiun-
gere, non una politica “sempre e solo contro”
ma una politica “per”, senza la quale l’azione am-
ministrativa diventa confusa e frammentaria, fra-
gile e poco efficace.
Infatti, quanto gli obiettivi e le priorità non
sono comuni, quando la stessa tensione su
aspetti assolutamente fondamentali viene meno,
l’impegno, il sacrificio, la passione non bastano
più allora bisogna avere il coraggio di porre la
parola fine, costi quel che costi”.
Teresa Manara
721 novembre 2013Campobasso
Di Bartolomeo si dimette, questa volta sul serioFrizioni in maggioranza : il sindaco abbandona, inizia il countdown
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
30.000 copie in omaggioISERNIAANNO IX - N° 138 - GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA. Per iniziativa di
cittadini, associazioni, partiti,
enti, sindacati, gruppi di di-
scussione,
si costituisce il “COMITATO
MOLISE, ABRUZZO, LAZIO,
CAMPANIA, CONTRO LE CA-
MORRE”. Questa sera, alle ore
16.30, presso l’aula consiliare
del comune di Isernia, presen-
tazione ufficiale del comitato
alla stampa e ai cittadini. Gli
ultimi eventi sulle rivelazioni
dei pentiti, rappresentano solo
curiosità mediatiche per i non
addetti, per i non attenti e per
tutti coloro i quali hanno volu-
tamente “sottovalutato” il pro-
blema delle infiltrazioni ma-
fiose e camorristiche nel
territorio molisano, campano
e laziale, giammai per i propo-
nenti il Comitato. Infatti, i
componenti del nascente Co-
mitato da anni rappresentano
sul territorio un valido e non
corrotto punto di riferimento
per quei cittadini onesti, vo-
gliosi di una reale giustizia e
del rispetto delle loro terre.
L’eolico selvaggio, le centrali
turbogas, le centrali a bio-
masse, le fabbriche altamente
inquinanti, i centri di smalti-
mento di rifiuti pericolosi ma-
scherati da depuratori, ince-
neritori di ogni rifiuto tossico,
antenne selvagge, trivellazioni
in mare, dismissioni di tratte
ferroviarie pregevoli, appalti
malati in ogni campo, corru-
zione di ogni genere, sono solo
alcuni dei temi ampiamente e
costantemente denunciati e
combattuti a costo di ritorsioni
e minacce da parte dei soggetti
malavitosi (e non solo) e con-
danne di repressiva e fascista
memoria da parte del potere
costituito.
Il Comitato si prefigge di
continuare ad essere quello
che i vari soggetti componenti
sono stati singolarmente negli
anni, cioè sentinella ed orga-
nismo libero di protesta e de-
nuncia sociale contro ogni so-
pruso ed abuso perpetrato ai
danni delle collettività moli-
sane, campane e laziali, com-
messe dalle camorre di ogni
genere e provenienza. Ma il
Comitato continuerà ad essere,
anche con più forza, organi-
smo di denuncia di quei rap-
presentanti di istituzioni che,
ad ogni titolo, si macchiano di
delitti di corruzione e conni-
venze, ai danni della cosa pub-
blica.
di Massimo Saluppo
La mia proposta, rappresen-
tata grazie a Mario Coletta ve-
nerdì scorso a Castelpetroso, do-
veva culminare con la
condivisione unitaria di un pro-
getto da presentare al tavolo mi-
nisteriale di venerdì. invece: 1)
ieri le RSU concordano qualcosa
con Bianchi; 2) stasera il Sin-
daco Brasiello (plaudo comun-
que all'unica vera iniziativa po-
litica) e il Governatore
incontrano parte dei dipendenti
e forse alcuni laboratori; 3) do-
mani sera la Provincia incontra
una piccola parte dei laboratori
unitamente alla società Euridit
per la presentazione del pro-
getto MADE IN ITALY; 4) ve-
nerdì al tavolo ministeriale le
parti incontrano Bianchi. Or-
bene, invece, la proposta rap-
presentataVi, andava nella dire-
zione totalmente opposta:
ottenere un unico tavolo istitu-
zionale dove TUTTI i soggetti
della ITR (Dipendenti, Labora-
tori, Sindacati, Trasportatori,
Istituzioni locali, provinciali e
regionali) condividevano un
progetto da presentare al tavolo
tecnico ministeriale di Venerdì
in alternativa OVVERO in com-
partecipazione a quello di Bian-
chi. Invece, se tutto sarà così
scollegato, assisteremo acché: 1)
le RSU concorderanno la CIGS;
2) stasera ci sarà l'impegno (rin-
novo plauso al Sindaco) delle
istituzioni a fare qualcosa (ma
cosa, senza un progetto scritto?);
3) domani in Provincia sarà pre-
sentata l'agenda di Gagliardi
(che non è assolutamente un
progetto industriale!!!) ma che
potrebbe essere interessante
per la proposta rappresentataVi;
4) venerdì tutti a Roma, ma
l'unico soggetto che avrà un
progetto sul tavolo, sarà Bian-
chi, e la problematica sarà letta
dai tecnici solo in termini regio-
nali e non nazionali (ricordo che
ITR ha le sì le radici in Molise
ma i rami ed i frutti sono pre-
senti in tutti Italia). Al contrario
la proposta che volevo condivi-
dere con tutti voi, potrebbe es-
sere rappresentata ai tecnici mi-
nisteriali, anche in correlazione
alla New-Co di Bianchi: mi
spiego meglio. Perchè non poter
proporre anche la partecipa-
zione diretta nella New-Co di
Bianchi, a dipendenti e labora-
tori, con una percentuale di par-
tecipazione al nuovo Capitale
Sociale pari alla falcidia concor-
dataria? Perchè sul tavolo dovrà
esserci solo un progetto e non
già anche una alternativa che
potrebbe addirittura essere con-
divisa dall'attuale proprietà?
perchè non avere dalle Istitu-
zioni coinvolte, non solo un im-
pegno al monitoraggio costante
della situazione, ma una condi-
visione sottoscritta nel progetto
ovvero una partecipazione di-
retta a convincere l'attuale pro-
prietà a "fondere" i progetti? Ne
varrebbe del futuro della Re-
gione e di parte dell'economia
italiana. Una siffatta condivi-
sione del progetto, unitamente
ad una eventuale "fusione" con
quella di Albisetti, potrebbe an-
che portare a scadenzare nuo-
vamente la fidejussione con i
Commissari Straordinari, fa-
cendo: 1) risparmiare 12 mil. di
Euro alla Regione; 2) continuare
l'attività imprenditoriale di Al-
bisetti; 3) compartecipare alla
New-Co i soggetti facidiati dalla
procedura concordataria (spero
non fallimentare).
La ferrovia Carpinone-Sul-
mona è una linea curva che uni-
sce l'Abruzzo al Molise, un per-
corso punteggiato da piccoli
paesi, boschi, montagne e par-
chi naturali. E' la seconda tratta
ferroviaria più alta d'Italia e
rappresenta una delle nume-
rose potenzialità turistiche ita-
liane. Dopo la chiusura delle
corse quotidiane nel dicembre
2011 questa linea aveva assunto
peculiarità turistiche grazie al
lavoro congiunto di Enti e Asso-
ciazioni fino alla recente sop-
pressione del servizio.
Questa decisione lancia nello
sconforto una popolazione che,
seppur con grande fatica, aveva
finalmente compreso e soste-
nuto a pieno il progetto di valo-
rizzazione e rilancio di un terri-
torio attraverso un mezzo di
trasporto ricco di poesia e sto-
ria. Tutti i viaggi della tratta
abruzzese-molisana registrano
costantemente il "tutto esaurito"
riuscendo così a portare un co-
spicuo numero di visitatori nei
territori appenninici. Un turi-
smo consapevole, sostenibile e
fortemente interessato alla sco-
perta delle identità culturali lo-
cali, un volano incredibile per
piccole realtà schiacciate dal
calo demografico e la crisi in-
ternazionale. Quest treno non è
soltanto un mezzo di collega-
mento tra luoghi, rappresenta
infatti un filo rosso con la storia
e le tradizioni, un mezzo in
grado di far scoprire aree
troppo spesso dimenticate e
che, al contrario, rappresentano
le vere peculiarità di un Appen-
nino bello ed affascinante.
Migliaia di persone hanno già
viaggiato in questi luoghi dalla
nascita del progetto ferroviario
turistico e le numerose richieste
di prenotazioni indicano che
questo trend non può far altro
che crescere.
Mi rivolgo a tutti viaggiatori
della Carpinone-Sulmona, ai
suoi estimatori, agli abruzzesi
ed ai molisani che credono
nelle risorse inespresse del
proprio territorio, a tutti coloro
che pensano sia giusto investire
in un futuro sostenibile attra-
verso la valorizzazione dell'esi-
stente come forma di tutela del
patrimonio nazionale. Mi ri-
volgo inoltre ai Presidenti di
Abruzzo e Molise, all'Ammini-
stratore delegato di Ferrovie
dello Stato Italiane, al Presi-
dente di Reti Ferroviarie Ita-
liane ed inoltre al Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti ed
al Ministro dei Beni e attività
culturali e turismo perché si tu-
teli la tratta ferroviaria come
progetto sociale, culturale e tu-
ristico per la salvaguardia di un
intero ambito.
La Carpinone-Sulmona è un
treno carico di storia, facciamo
in modo che non sia solo un ri-
cordo.
Aiutateci a salvarla.
1121 novembre 2013Isernia
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Contro le camorrenasce un Comitato
L'intervento.
Questa sera a Isernia il battesimo
dell'Associazione che raggruppa
i cittadini di quattro regioni
Ittierre, chi non vuole salvarla?
Salviamo la Carpinone-Sulmona
TERMOLI – Il sindaco Basso Anto-
nio Di Brino replica alle critiche ri-
volte nelle ultime settimane da alcuni
cittadini, attraverso gli organi di in-
formazione e i Social Media, all’indi-
rizzo dell’Amministrazione
comunale in merito a tematiche di
varia natura. “Nelle ultime settimane
– afferma Di Brino – ho avuto modo
di leggere articoli di stampa e com-
menti sui Social Media, aventi come
elemento comune la critica nei con-
fronti del sottoscritto o dell’Ammini-
strazione comunale di Termoli.
Delusione, amarezza e senso di fru-
strazione, sono veicolati sempre più
spesso e con molta leggerezza attra-
verso gli organi di informazione, tra-
sferendo nell’immaginario collettivo
false problematiche o personali stati
d’animo che poco hanno a che fare
con la realtà. Il gran numero di ini-
ziative realizzate a Termoli in ogni
settore, d’altra parte, non teme
smentite.
Lasciando da parte l’eccezionale
congiuntura economica generale, che
pur incide in maniera determinante
sul diffuso senso di malumore rap-
presentato dai cittadini nei confronti
della politica e di chi amministra la
cosa pubblica, mi corre l’obbligo di
approfondire e rendere nota la na-
tura di molte di queste critiche. Ho
notato, infatti, che molte delle per-
sone, anche non residenti, che si ab-
bandonano oggi a critiche sulla
stampa locale, sono le stesse che
qualche tempo fa mi chiedevano at-
tenzioni su progetti o iniziative da
attuare sul territorio; non avendo ri-
cevuto però la dovuta considerazione
da parte del sottoscritto per progetti
di dubbia natura e da remunerare
con soldi pubblici, ma che invece
avevano poco a che vedere con la
collettività, tali soggetti hanno pen-
sato bene di ricambiare la risposta
negativa con articoli poco lusin-
ghieri, per usare un eufemismo, al
fine di screditare il mio operato e
quello dell’Amministrazione comu-
nale. A tale proposito ribadisco che
questa Amministrazione persegue
l’unico obiettivo del bene comune,
programmando e realizzando inizia-
tive di pubblica utilità e che abbiano
un interesse davvero ampio e non
per pochi. Per questa ragione re-
spingo ogni forma di pressione, poli-
tica o mediatica che sia, finalizzata a
farmi cambiare idea su aspetti che
reputo imprescindibili, come la tra-
sparenza, la serietà e la volontà di
operare davvero per il bene della co-
munità”.
1221 novembre 2013 Termoli
TERMOLI – La Polizia Municipale ieri
mattina alle 6, nel corso di un’opera-
zione congiunta portata a termine as-
sieme agli agenti del Commissariato
della Polizia di Stato di Termoli, è stato
sgomberato il rudere (ex Petti) ubi-
cato in prossimità di Piazza Giovanni
Paolo II, tra Via Brasile e Via Madonna
delle Grazie.
Quattro agenti della Polizia Munici-
pale, tre agenti del Commissariato e
due agenti dell’Ufficio immigrazione
della Questura di Campobasso, si
sono recati presso lo stabile abban-
donato, fermando le sei persone pre-
senti al suo interno; si tratta di due
donne e quattro uomini senza fissa di-
mora, tutti di nazionalità rumena, tra i
30 e 58 anni, i quali avevano scelto
questi locali per soggiornarvi, seppur
in condizioni igienico-sanitarie parti-
colarmente precarie e degradate.
Dopo lo sgombero coattivo i sei ru-
meni sono stati accompagnati presso
il Commissariato di Termoli per le
normali procedure di identificazione e
per la successiva denuncia da parte
della Polizia Municipale, per occupa-
zione abusiva di immobile. Nel corso
dell’identificazione è stato inoltre ap-
purato che tre dei sei denunciati alla
Procura, avevano diversi precedenti
penali a proprio carico. E’ stata data,
infine, disposizione alla Teramo Am-
biente di bonificare i locali sgomberati
dal materiale trovato al loro interno,
comunicando inoltre al settore Lavori
Pubblici la necessità di inibire l’ac-
cesso al rudere.
Commissione agricoltura, continuità
per lo zuccherificio del MoliseTERMOLI – Bisogna salvaguardare lo Zuccherificio del Molise e dare so-
stegno all’intera filiera bieticolo-saccarifera nazionale. Questo è stato ap-
provato dalla commissione Agricoltura della Camera dei deputati che
impegna nel merito il governo nazionale. Lo ha annunciato l’onorevole ter-
molese del Pd Laura Venittelli, componente della XIII commissione perma-
nente di Montecitorio. “Con questo documento – ha detto la Venittelli -
sottoscritto da 21 deputati abbiamo inteso lanciare un messaggio chiaro a
Palazzo Chigi e soprattutto all’Unione europea, impegnando il premier Letta
e il ministro all’Agricoltura nello specifico a promuovere ogni iniziativa af-
finché l’Europa estenda al 2020 il regime delle quote zucchero, fondamen-
tale per garantire la prosecuzione delle attività nel medio periodo.
L’interesse della Commissione per il Mezzogiorno emerge nella istanza ri-
volta al Consiglio dei Ministri ad adottare specifici provvedimenti in grado
di assicurare il mantenimento ed il potenziamento degli impianti delle re-
gioni del Sud Italia, in particolare quello di Termoli perché tutti gli attori
della filiera saccarifera debbono vedersi garantire prospettive future, solo
con la fiducia e strumenti certi di concertazione coltivatori e aziende agri-
cole troveranno conveniente continuare a investire nel settore, che altri-
menti rischierebbe di essere smantellato, specie nel Centrosud”.
Fai cisl: rinnovato il contrattoartigiani area alimentazione e panificazioneROMA - “Presso la sede nazionale di Confartigianato, dopo una lunga e non
semplice trattativa, è stato rinnovato il contratto artigiani dell’area alimenta-
zione-panificazione”. Lo dichiara Stefano Faiotto, Segretario nazionale della
Fai Cisl. “Il contratto, che interessa circa 90.000 lavoratori – prosegue Faiotto
- s’incardina all’interno del sistema alimentare del nostro Paese che rappre-
senta, anche in questo momento di profonda crisi, uno dei punti di forza del-
l’economia nazionale. L’aumento economico, pari a 93 euro per il settore
alimentazione e 90 per il settore della panificazione, è stato spalmato in tre
trance con decorrenza 1 Dicembre 2013 - 1 Novembre 2014 - 1 Settembre
2015. A totale copertura del periodo di vacanza contrattuale è stata concor-
data “una tantum” di 110 euro, che sarà erogata in due trance (Aprile e Set-
tembre) nel prossimo anno. “Sulla base delle pressanti esigenze delle
associazioni artigiane – conclude Faiotto - dando seguito all’impegno assunto
nel precedente contratto, è stata allargata la sfera di applicazione anche alle
aziende non artigiane fino a 15 dipendenti. Per queste, è stata definita una ses-
sione del contratto ad hoc al fine di evitare qualsiasi problema di damping
contrattuale all’interno del settore”. “Grande soddisfazione per il risultato fi-
nale - è il commento di Augusto Cianfoni, Segretario generale della Fai Cisl.
Un risultato che contempera le esigenze normative ed economiche dei lavo-
ratori coniugandole con quelle aziendali di sviluppo del settore e della rap-
presentanza”.
Critiche all’amministrazione, il sindaco Di Brino: “Respingo ogni forma di pressione
TERMOLI - Torna la Giornata nazionale della sicurezza scolastica, promossa da Cit-
tadinanzattiva e giunta quest'anno alla undicesima edizione con iniziative in pro-
gramma, tra il 22 novembre e il 3 dicembre, in varie città e in circa 5mila scuole. A
Termoli la Giornata si terrà presso il III circolo, scuola elementare G. Paolo in via
Stati Uniti , nella mattinata del 22 novembre alle 9,30 alle 11; all'Istituto Tecnico Com-
merciale G. Boccardi in via de Gasperi, nella mattinata del 23 novembre alle 9,15; alla
Scuola Secondaria M.Brigida (medie) via Cina alle 9,30 nella mattinata del 25 no-
vembre. Ad inizio della manifestazione. Cittadinanzattiva ringrazierà i dirigenti e poi
si terrà un minuto di silenzio dedicandolo a Vito Scafidi, agli Angeli di San Giuliano di
Puglia e alle vittime dell’Abbruzzo e dell’Emilia Romagna. Poi dividendo il materiale e
spiegando la campagna da far realizzare in classe nel corso della giornata e si proce-
derà con l’intervento dei medici da come viene fatta la chiamata al 118, le prove di
blsd con i manichini e quelle in caso d’incendio con l’intervento dei Vigili del fuoco con
la spiegazione del loro compito e del 112 europeo mostrando la differenza del casco
di sicurezza dei vigili del fuoco al caschetto di sicurezza dei cantieri con la prova dei
ragazzi. Nel corso della giornata in classe tutti i studenti di tutti i plessi svolgeranno
un elaborato grafico o scritto su come ‘’vivi la scuola e come la vorresti’’ è verrà or-
ganizzata una mostra in data da stabilire con la consegna di premi da parte dell’am-
ministrazione comunale in ricordo della XI giornata della sicurezza più meritevoli. il
20 dalle 16,30 alle 18 presso la scuola Principe di Piemonte, corso informativo ai do-
centi sulla disostruzione pediatrica delle vie aeree con la Dott.Della Fazia medico
dell’Ospedale di Termoli e l’infermiere.Pompeo. Il 25 novembre dalle 16,30 alle 18
presso il II circolo corso informativo ai docenti sulla disostruzione pediatrica delle vie
aeree con il Dott.Roberto Salvatore medico dell’Ospedale di Termoli, nucleo opera-
tivo 118. Alla scuola G.Paolo (data da stabilire dopo il 25 novembre), corso informa-
tivo ai docenti sulla disostruzione pediatrica delle vie aeree con la Dott.Della Fazia e
l’infermiere Pompeo; il 9 dicembre presentazione del Libro il ''Coraggio di dire no”,
di Paolo Di chiara dedicato a Lea Garofalo.
XI Giornata nazionaledella sicurezza scolastica
Polizia municipale: sgomberati locali del rudere “ex Petti” occupato abusivamente da sei rumeni
MONTENERO DI BISACCIA – Il sindaco
Nicola Travaglini informa che la Provincia di
Campobasso, a seguito delle ultime verifiche
effettuate all’interno dello stabile dell’Ipsia
di Montenero, oggetto di un grave atto vanda-
lico nella notte tra sabato e domenica scorsi,
ha fatto pervenire in mattina una nota nella
quale comunica che i locali scolastici possono
essere nuovamente utilizzati. Le lezioni,
quindi, potranno riprendere già questa mat-
tina. La Provincia ha inoltre specificato nella
nota che gli ambienti sono stati puliti e libe-
rati dall’acqua, prescrivendo però l’inagibi-
lità temporanea per l’aula magna e per alcuni
locali della segreteria, “fino a quando non sa-
ranno ripristinate le normali condizioni di sa-
lubrità degli ambienti ed effettuati i relativi
interventi di riparazione delle finiture”. “Per
fortuna – ha commentato il sindaco Trava-
glini – non sono state rilevate lesioni o dan-
neggiamenti tali da precludere l’agibilità del-
l’Ipsia, quindi le lezioni potranno riprendere
regolarmente domani mattina. Esprimo il mio
più sentito ringraziamento al presidente della
Provincia di Campobasso Rosario De Matteis
per la sua grande disponibilità e ringrazio,
inoltre, il consigliere provinciale Simona Con-
tucci per il fattivo interessamento dimostrato;
saluto e ringrazio anche il dirigente Franco
Capone, la vicepreside D’Angelo, tutto il per-
sonale scolastico e la Protezione Civile, per la
capacità di coordinamento dimostrata in un
momento così particolare per questa scuola.
Non posso esimermi, infine, dall’esprimere la
mia grande riconoscenza alle strutture tecni-
che del Comune di Montenero e della Pro-
vincia di Campobasso, per aver garantito il
ripristino della funzionalità dell’edificio in
tempi davvero rapidissimi. Spero che atti di
questo tipo non si ripetano più e che la strut-
tura sia garantita per intero da adeguati si-
stemi antintrusione; è nostro interesse, in-
fatti, tornare immediatamente alla normalità,
per dare un segnale di efficienza, di sicu-
rezza e di vicinanza concreta alle esigenze
dei cittadini”.
Sull’argomento è intervenuta anche Simona
Contucci, consigliere provinciale Idv.
“Esprimo soddisfazione – ha dichiarato Con-
tucci – nell’apprendere della riapertura del-
l’Ipsia, la scuola di Montenero di Bisaccia che,
nella notte tra sabato e domenica scorsi ha
subito diversi danni a causa di un episodio
vandalico. La celere risoluzione del problema
è stata possibile grazie alla collaborazione tra
la Provincia di Campobasso e il Comune di
Montenero di Bisaccia prontamente interve-
nuti per verificare quale fosse la reale situa-
zione e poter rendere nuovamente agibile
l’istituto, nell’interesse degli studenti e della
collettività. Già nella giornata di lunedì, infatti,
io stessa ho preso parte, in qualità di consi-
gliera, al sopralluogo effettuato dai tecnici
provinciali alla presenza sindaco Nicola Tra-
vaglini e dell’assessore comunale ai Lavori
Pubblici Angelo Magagnato, del dirigente del-
l’istituto Franco Capone e della vicepreside
prof.ssa D'Angelo. Oltre alla struttura è stato
controllato e poi riparato l'impianto elettrico,
ed è stato stilato un primo elenco degli inter-
venti da effettuare e degli oggetti danneggiati
da sostituire. Durante il sopralluogo è stata
inoltre verificata la possibilità di installare un
sensore alle porte di uscita attualmente
sprovviste di allarme e di adeguata illumina-
zione. Occorrerà infatti trovare delle soluzioni
che possano fungere da deterrente per poter
evitare, in futuro, altri deprecabili atti vanda-
lici che minano il sacrosanto diritto allo stu-
dio di quanti frequentano l’istituto”.
1321 novembre 2013Termoli
Convocazione
consiglio comunalePORTOCANNONE – Il
prossimo 25 novembre alle
ore 20,30 si riunisce il Consi-
glio comunale in prima con-
vocazione e seduta pubblica.
Tra i punti in discussione: La
variazione al bilancio di pre-
visione 2013; l’assestamento
generale di bilancio per
l’esercizio 2013; l’acquisi-
zione al patrimonio dell’Ente
di aree occupate da strade e
relativa proposta di classifi-
cazione; approvazione di re-
golamento comunale per
l’adozione di aree pubbliche
e la donazione di elementi di
arredo urbano.
Casacalenda. Si terrà alle 17 di oggi 21 no-
vembre, nei locali di piazza Umberto I, l’ap-
puntamento promosso in seno alla settimana
nazionale di “Nati per Leggere”. La biblioteca
“Caradonio – Di Blasio” riprende così gli in-
contri di lettura con i bambin
Allagamentoscuola, l’interventodi De Matteis
Ipsia: riprenderanno oggi le lezioni
nello stabile di via Argentieri
Gran Manze, Confindustria favorevole all’insediamento
MONTENERO DI BISACCIA -
Il Presidente della Provincia di
Campobasso Rosario De Matteis
ringrazia il personale della Pro-
vincia, le Forze dell'Ordine, il per-
sonale della scuola e
l'Amministrazione comunale
Travaglini di Montenero di Bisac-
cia, per il lavoro svolto e le ope-
razioni in corso, dopo il vile atto
vandalico ai danni dell'Istituto
Professionale di Stato del paese.
“Sono rimasto avvilito e stupito di
come – afferma De Matteis – si
tenti di impedire il regolare svol-
gimento delle lezioni in una
scuola superiore con atti violenti
come il danneggiamento di una
scuola, patrimonio di tutti. Spero
che i responsabili dell'allaga-
mento abbiano presto un nome e
mi auguro che simili episodi non
abbiano a registrarsi, sia per
l'istruzione, sia perché sono reati
contro la pubblica amministra-
zione, che per motivi economici
che ci vedono soccombenti”.
Richiesta di completamentoe miglioramento della rete viariaPALATA – La Provincia di Cam-
pobasso ha emesso propria ordi-
nanza per la quale sono stati
apposti cartelli stradali di divieto di
transito ai cicli e motocicli sulla S.P.
163 (ex SS157) nel tratto tra Ac-
quaviva Collecroce e Castelmauro,
Civitacampomarano e Castel-
mauro; Palata e l’abitato di Monte-
nero di Bisaccia e tra il bivio di
Castelbottaccio e l’abitato di Civi-
tacampomarano, penalizzando la
popolazione dei Comuni interes-
sati visto che è l’unica strada di col-
legamento fra i centri abitati. In
merito il Consiglio comunale di Pa-
lata ha deliberato di richiedere alla
Provincia di Campobasso: la revoca
delle ordinanze ed il migliora-
mento del tratto stradale da Palata
alla fondovalle Biferno e quello da
Palata a Montenero di Bisaccia; la
realizzazione di un’area di sosta e
parcheggio da realizzarsi nelle vici-
nanze del bivio per Larino, Palata,
Guglionesi e Montecilfone all’inizio
della strada provinciale 150 Palata
- fondovalle Biferno (collegamento
con la fondovalle Trigno). Inoltre la
delibera di Consiglio comunale
chiede anche alla Regione Molise e
alla Provincia di Campobasso, per
quanto di rispettiva competenza, il
completamento della fondovalle
Castellerce per il tratto ancora da
realizzare da Tavenna a Palata e
l’urgente sistemazione del tratto
attualmente realizzato dalla fondo-
valle Trigno all’agro di Tavenna.
BASSO MOLISE - Il Presi-
dente di Confindustria Molise,
Mauro Natale, ha inviato una let-
tera al Presidente del Gruppo
Granarolo per manifestargli da
imprenditore gratitudine per
l’attenzione espressa nei con-
fronti del Molise. “Qui in Molise
- scrive il presidente - la logica
del fare impresa rappresenta
una valore con i “se” e con i “ma”,
spesso frutto di atteggiamenti
pregiudiziali e di visioni apoca-
littiche senza fondamento che,
tuttavia, veicolate tout court at-
traverso gli organi di stampa, ri-
schiano di fare opinione, con la
conseguenza di limitare la possi-
bilità di creare sviluppo. Contro
questa logica, la nostra Associa-
zione si è sempre battuta, affer-
mando in ogni circostanza che
l’impresa è un valore, che l’occu-
pazione la creano le imprese e
che la ricchezza prodotta in re-
gione può crescere se aumenta il
numero di imprese presenti sul
territorio. L’auspicio che noi in-
dustriali aderenti a Confindu-
stria abbiamo confermato di
recente al governatore del Mo-
lise Paolo Frattura – continua
Natale - è rendere il nostro terri-
torio più attrattivo di nuovi inve-
stimenti, affinché la fine dalla
crisi economica possa trovare
una regione rinnovata e disponi-
bile ad un processo di sviluppo
incentrato sull’attività d’im-
presa, a prescindere dai settori,
con l’unica condizione che siano
rispettati i principi di etica e di
legalità del fare impresa e con
un impegno particolare alla tu-
tela della materia ambientale, e
del rispetto delle garanzie so-
ciali, dei diritti sindacali e di si-
curezza del lavoro. Mi auguro -
conclude nella lettera - che il
suo gruppo possa realizzare in
Molise il progetto “Gran Manze”
illustrato in questi giorni all’opi-
nione pubblica molisana, e per
questo le assicuro il nostro ap-
poggio per ogni sua necessità,
mettendo a sua disposizione i
nostri servizi e la nostra strut-
tura, a prescindere dalla pre-
senza di uno specifico mandato
di rappresentanza associativa”.
Nuovo incontro con la lettura in seno all’iniziativa Nati per Leggere
1421 novembre 2013 Spettacolo
RIPALIMOSANI - Do-
mani sera al Blue Note lo
show di Enzo & Sal da
Made in sud.
Sul palco con l’incazza-
tore personalizzato anche
le Suddine.
A seguire musica revi-
val. Altre info 3922874671.
In scena
CAMPOBASSO - Il mini cartellone del
teatro Savoia, prosegue per la sezione
“Nuovi percorsi” oggi con “Molise, Italia,
mondo, una terapia di emigrazione”, di
Francesco Vitale, con Diego Florio e
Marco Caldoro.
”Questo spettacolo vuol rendere omaggio
a tutti quelli che sono andati a cercar for-
tuna altrove, ai grandi pensatori come Ar-
turo Giovannitti o alle personalità come il
Nunzio Apostolico Mons. Armando Lom-
bardi, agli imprenditori che hanno espor-
tato il loro ingegno, ai letterati come Fran-
cesco Jovine e Giose Rimanelli, ma anche a
quegli emigranti che hanno umilmente por-
tato con sé la sola forza delle braccia e
l'affettuoso ricordo delle proprie radici.”
Prevendita al botteghino del teatro. In-
gresso euro 12,00-10,00-8,00.
Il cartellone invernaledel teatro Savoia
di Charles N. Papa
CAMPOBASSO - L’offerta eterogenea del
dopolavoro ferroviario, seppure circoscritta
ai soli tesserati, è tra le più interessanti di
questo fine 2013, proprio per la sua diversa
angolatura artistica.
Una proposta così varia è sicuramente una
carta vincente per il cartellone “Young Dlf”,
curato dall’infaticabile Alessia D’Alessan-
dro e da alcuni componenti dei Noflaizon.
Con la penuria di attività culturali in re-
gione, quello del dopolavoro risulta una bella
proposta e degna di attenzione da parte di
un pubblico attento e scrupoloso.
Cinema, musica, teatro, questa l’offerta di
“Binario uno, in viaggio con...”,che ha preso
il via il 27 ottobre per terminare poco prima
di Natale.
Domenica 24 novembre alle 18.00 si parla
di teatro e del Grande Bardo. Saranno va-
lentina Bonaccio, Alessandra Valerio e Ales-
sandra Di Iorio a tener il reading teatrale
“Shakespearando” a cui seguirà un dibattito,
moderato da Pietro Mignogna, tastierista dei
Noflaizon. Il 1° dicembre si torna alla musica
con in concverto di chitarra classica. Il soli-
sta sarà Enrico Varriano. Seguirà dibattito
con l’artista, moderato dalla giovane attrice
molisana Alessia Filiberti.
Si parla anche di cinema alla rassegna “Bi-
nario uno”, in questo periodo specialmente,
dopo il film di Checco Zalone, dopo le pro-
duzioni della Incas come il corto “Il viag-
gio”. Il 6 dicembre per “Il corto indipen-
dente”, parentesi cinematografica curata dal
regista molisano William Mussini, si ter-
ranno proiezioni specifiche sul tema “Il ci-
nema sperimentale”. Dopo la proiezione si
terrà un dibattito tenuto dalllo stesso Mus-
sini.
Doemnica 8 dicembre, per la parte teatrale
della rassegna, Alessia Filiberti presenta un
monologo sull’arte da palco a cui seguirà un
dibattito da lei stessa curato.
Si chiuide il 15 dicembre e poi, per l’anno
nuovo, tutto è in corso d’opera e, al mo-
mento, nulla è dato sapere.
Ingresso riservato ai soli tesserati. Info
3384971886.
Programma d’invernoUn cartellone eterogeneo al
Dlf con musica, teatro e cinema
FERRAZZANO - Aggiunte due repliche, 23 e 24 novembre,
per lo spettacolo di Stefano Sabelli “Maratona di New York”
con Pasquale Arteritano e Max Vitolo. In programma Oreste
Sbarra live, “Le petite magic circus”, “Frustallà”, “Hanno
tutti ragione”.
Repliche “Maratona di New York”
CAMPOBASSO - Domani al
Move club il venerdì dance. Cena
dalle 20.30, a seguire i dj Andrea
Barletta, Alex C., Emanuele Di Re,
Nian Project.
CAMPOBASSO - Presso
Mari&Monti domani sera il venerdì
è live&cena. Evento nella grotta più
grande. Preferibile prenotare. Info
3337547541.
CAMPOBASSO - L’appunta-
mento del venerdì al Kamaloca con
“Kiss the bliss”. In consolle Andrea
Palazzo, mario Tallari,Andrea Dir.
CAMPOBASSO - Sabato presso
Aciniello a Fossato cupo, la rassegna
di cabaret prevede la cena spetta-
colo con Tony Figo (vero nome An-
tonio D’Ursi). Ingresso euro cena e
show euro 25,00. Info 3383188333.
Appuntamenti
Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazzeta del Molise
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GLI ANNUNCI PRESENTATI
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