21 novembre 2013

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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Luigi Di Bartolomeo. Perchè ha avuto il coraggio di porre fine con le dimissioni al mandato da sindaco. Del resto, di maggioranza non ne aveva praticamente più. E' andata via via riducendosi e proseguire per altri sei mesi in queste condizioni sarebbe stato letale. Se responsabi- lità politiche ci sono state, questo è stato il ragionamento del sindaco, hanno riguardato tutta la maggio- ranza ma anche l'assenza di un'op- posizione che nulla ha fatto in tutti questi anni dovendo espiare le colpe dei dieci anni precedenti a danno della città. Il Tapiro del giorno lo diamo alla Banda Bassotti. Che organizza fin nei minimi particolari la "rapina" di soldi pubblici escludendo dalla organizza- zione e dalla esecuzione quanti espri- mono il dissenso su questo tipo di ope- razione. Non temono nè carta stampata nè televisione dove imperturbabili con le loro facce di bronzo pensano di es- sere più furbi degli altri e difendono con le unghie e con i denti i privilegi, il- legittimi - vedi legge Monti, di cui ri- tengono averne pieno diritto. Come av- voltoi, adocchiano la preda e ci si buttano a velocità supersonica. Ogni tanto, però, trovano acquattate pronte a sbranarli un branco di Iene. Il Tapiro del giorno alla Banda Bassotti GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 138 - GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico L’Oscar del giorno a Gino Di Bartolomeo

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Gli incredibili

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L'Oscar del giorno lo assegniamoa Luigi Di Bartolomeo. Perchè haavuto il coraggio di porre fine con ledimissioni al mandato da sindaco.Del resto, di maggioranza non neaveva praticamente più. E' andatavia via riducendosi e proseguire peraltri sei mesi in queste condizionisarebbe stato letale. Se responsabi-lità politiche ci sono state, questo èstato il ragionamento del sindaco,hanno riguardato tutta la maggio-ranza ma anche l'assenza di un'op-posizione che nulla ha fatto in tuttiquesti anni dovendo espiare lecolpe dei dieci anni precedenti adanno della città.

Il Tapiro del giorno lo diamo allaBanda Bassotti. Che organizza fin neiminimi particolari la "rapina" di soldipubblici escludendo dalla organizza-zione e dalla esecuzione quanti espri-mono il dissenso su questo tipo di ope-razione. Non temono nè carta stampatanè televisione dove imperturbabili conle loro facce di bronzo pensano di es-sere più furbi degli altri e difendonocon le unghie e con i denti i privilegi, il-legittimi - vedi legge Monti, di cui ri-tengono averne pieno diritto. Come av-voltoi, adocchiano la preda e ci sibuttano a velocità supersonica. Ognitanto, però, trovano acquattate pronte asbranarli un branco di Iene.

Il Tapiro del giorno

alla Banda Bassotti

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 138 - GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

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Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)

Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico

L’Oscar del giorno

a Gino Di Bartolomeo

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CAMPOBASSO. Che sta succedendo allo Zuccherificio

di Termoli? Boh. Ormai non se ne parla quasi più. Le ul-

time notizie risalgono al 29 ottobre 2013 quando è stata

prorogata di sei mesi la cassa integrazione straordinaria

per 17 dipendenti. Per molti, ma non per tutti. L’unica per-

sona rimasta a lavorare è la sorella dell’assessore regio-

nale Vittorino Facciolla.

La signora Rosanna Facciolla, secondo quanto si ap-

prende, all’interno dello stabilimento saccarifero si oc-

cupa del laboratorio chimico.

Un laboratorio che ha il compito di analizzare mensil-

mente lo zucchero. Funzionerebbe, dunque, solo durante

la campagna saccarifera. Quando sono accesi i forni per

intenderci. Come mai la sorella dell’assessore regionale

all’Agricoltura, per la prima volta, non è stata mandata in-

sieme agli altri in cassa integrazione? Sembrerebbe che la

dottoressa Tesi abbia troppo lavoro da svolgere e abbia

deciso di mantenere una persona perché possa esserle di

aiuto. In particolare, secondo fonti ufficiose ma attendili,

la sorella dell’assessore sarebbe stata riassunta due giorni

dopo il 6 settembre (data in cui gli altri sono andati a casa)

con un contratto posto in essere dall’Agenzia interinale

Lifeinne di Brescia a cui i vertici aziendali si sono rivolti

per assolvere alla chiamata di personale stagionale.

La sorella dell’assessore sembrerebbe avere avuto ga-

ranzie di rinnovo del contratto (mensilmente) fino a esau-

rimento dello zucchero.

Dagli ambienti termolesi si apprende che, tra la popo-

lazione, ci sia uno stato di bufera.

“Mai nessun assessore regionale all’Agricoltura si è

comportato così”. Ma alla domanda così come, nessuno ri-

sponde. Intanto questa pare essere l’ennesima tegola che

colpisce il braccio destro di Frattura proprio in questi

giorni nel mirino di un’insurrezione popolare per la que-

stione dell’articolo 7 e i portaborse.

Ma l’avvocato Vittorino Facciolla, già sindaco di San

Martino in Pensilis, era già finito nell’occhio del ciclone al

momento della scelta del personale di fiducia da assu-

mere presso la sua segreteria particolare dove, tra i com-

ponenti, è presente anche la nipote: Maria Alessandra

Esposito (delibera di Giunta regionale 161 del 15 aprile

2013). Intanto la domanda che tutti si pongono é: come

mai è stata scelta la sorella dell'assessore regionale al-

l'Agricoltura e non altri?

Irene Corsini

di Massimo Dalla Torre

Ci siamo permessi di giocare con il la-

tino, in questo caso maccheronico, con

tutto il rispetto per le massime di vita che

insegna, per commentare, anche se su-

perfluo, quanto sta accadendo in queste

ore in regione che è stata presa di mira

nuovamente dalle Iene, il programma cult

di Italia Uno.

Programma-inchiesta che da qualche

settimana ha deciso di andare a fondo su

alcune “discrepanze” che caratterizzano

questa nuova stagione politica molisana

ma soprattutto di alcuni dei suoi protago-

nisti. Sulla bontà delle tesi difensive sulla

querelle portaborse legati all’art. 7 o di

quello che ne rimane, non entriamo, anche

se dovremmo farlo da cittadini, perché

tutti hanno il diritto alla difesa e di conse-

guenza a dire la propria.

La cosa che ci lascia perplessi e sotto

certi aspetti sconcertati è l’insistenza con

cui si portano avanti certe argomentazioni

che, evidentemente, cozzano con i fatti che,

consentiteci senza acredine o cattiveria,

vacillano tanto da mettere in imbarazzo

finanche chi ha sposato appieno la tesi

della positività delle cose, tanto da non

sottrarsi in prima persona al fuoco di fila.

Tesi e positività che sono come il “boo-

merang” che, se non si calcola bene l’an-

golazione di lancio, al ritorno colpisce pe-

santemente chi, come nella fattispecie,

vuole a tutti i costi mitigare gli accadi-

menti, che stanno mettendo a soqquadro

l’intero parterre politico locale. Una sorta

di “rabellot” che oggi più che mai inge-

nera confusione e sospetti. Una sorta di

passo falso che innesca una serie di farra-

ginosità da cui è difficile uscire perché

come si dice nel linguaggio comune: ci

s’incarta su se stessi, cosa alquanto peri-

colosa specialmente quando si ammini-

stra la cosa pubblica materia delicata visto

anche i periodi non troppo tranquilli che si

attraversano in Italia.

Un arrampicarsi sugli specchi che in-

duce a citare un altro detto: la correzione

è peggiore della stampa.

Un arrampicarsi, a nostro modesto giu-

dizio, che peggiora le cose e innesca mec-

canismi pericolosi che fanno si che l’opi-

nione pubblica si scagli ancora di più

contro chi dovrebbe rappresentarci.

Una rappresentanza che sotto la pres-

sione mediatica, è apparsa disarmata, anzi,

riportiamo il commento di un cittadino: “è

come il ragazzino che è stato scoperto a

mangiare la marmellata nella dispensa

mentre gli altri dormono e balbetta giusti-

fiche dinanzi a chi chiede spiegazioni”.

Paragone che calza appieno con gli av-

venimenti perché “i se, i ma, i tentenna-

menti e i tentativi di capovolgimento di

frittate” sono solo e unicamente palliativi

a quello che è la realtà dei fatti.

I quali, allo stato attuale, non credo pos-

sano essere ricondotti sulla “via maestra”

con una conferenza stampa o la presenta-

zione di prove di cui non mettiamo in dub-

bio l’esistenza e la validità.

Tutte cose che suggeriscono di tacere e

se del caso fare un passo indietro non

quale segno di “resa” ma di civismo che: è

una visione alternativa al sistema dei par-

titi che si propone di unire valori positivi

per raggiungere un obiettivo comune le-

gato alla tutela di chi è parte integrante

della comunità.

TAagliolto

221 novembre 2013

Zuccherificio, tutti a casatranne la sorella di Facciolla

“Bis repetita non semper iuvant”

L’assessore regionale nella bufera dello stabilimento saccarifero di Termoli

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CAMPOBASSO. Sarà l’inesperienza, sarà tattica, sarà

fiducia mal riposta, ma Paolo di Laura Frattura ha sca-

tenato il putiferio sul suo assessore Vittorino Facciolla

che da braccio destro del presidente diventa il capro

espiatorio di quanto sta avvenendo in Consiglio regio-

nale ormai da ben 5 mesi e da cui lo stesso Frattura

non è e non può essere immune. Insomma, Frattura

partecipa all’Arena di Raiuno difendendo, fidandosi

sulla parola, il suo assessore e il contratto del nazio-

nalpopolare Vincenzo.

La conseguenza? Le Iene tornano all’attacco consa-

pevoli che l’avvocato di San Martino in Pensilis aveva

dichiarato: “Io non ho mai contrattualizzato nessuno

con l’articolo 7”.

Caspiterina? Ma allora il contratto che ha mostrato

in esclusiva a Telemolise (fatto con l’articolo 7 con data

di inizio a quattro giorno l’adeguamento al decreto

Monti) allora era una bufala? Ma Frattura non poteva

non sapere o non prevedere la reazione del programma

di Italia1. Quasi certamente avrà creduto alla parola

datagli dal suo braccio destro. Purtroppo però fidarsi è

bene, non fidarsi è meglio.

Così, dopo la toppa peggiore del buco, i molisani si

chiedono: come può il presidente della Giunta regio-

nale (ammesso che sia in buona fede) credere sulla pa-

rola ad un esponente dell’esecutivo che detiene

deleghe importanti quali l’Agricoltura e l’Ambiente?

Come fanno i molisani ad essere certi dell’operato del-

l’avvocato Facciolla che dinanzi alle telecamere, a

giorni alterni, dichiara tutto e il contrario di tutto? In

realtà anche in altri episodi il governatore aveva preso

le distanze dal suo assessore. Ufficiosamente sia chiaro.

Come quando Facciolla dichiarò che del dibattito sulle

indennità (che portava a lui e agli altri eletti ben mille

euro in più in tasca) non se ne “fregava un’emerita

mazza”. Certo è vero, Facciolla porta avanti una prassi

consolidata da molti all’interno del Consiglio regionale:

intascarsi i 2451 euro che potrebbero essere usati per

pagare i portaborse. Non avrebbe prodotto danni peg-

giori affermare che così fan tutti piuttosto che mentire

spudoratamente dinanzi alle telecamere salvo poi

usare gli specchi più per arrampicarsi? I dubbi sul-

l’operato di Facciolla sono tanti. Troppi per poter so-

prassedere. E Frattura ha il merito di aver contribuito

ad aumentarli.

Facciolla confida, in una intervista sul web, che vo-

leva “proteggere Vincenzo” perché, come quasi tutti gli

addetti ai lavori sanno, è in mobilità quindi fargli un

contratto da vero portaborse avrebbe comportato la ri-

nuncia agli altri soldi.

Ora ci si aspetta che il presidente tiri quel benedetto

“calcio in culo”, promesso dinanzi alle telecamere, al-

l’ex sindaco di San Martino in Pensilis. E soprattutto

che faccia procedere la sua maggioranza all’abroga-

zione dell’articolo 7 che, come dichiarato dallo stesso

Frattura, era illegittimo prima. E lo è anche adesso.

Prima di fare l’ennesima figuraccia con il governo

Letta che, dopo quanto accaduto, guarderà sicuramente

con occhio clinico l’operato dei governanti molisani. E

con Facciolla che dice di essersi confuso tra articolo 7

e gruppo? Strano che un avvocato così pignolo e at-

tento cada in confusione su un argomento così sempli-

cistico? Cosa accadrebbe se cadesse in confusione

anche su altri temi? Tipo l’Ambiente? Andiamo presi-

dente, sia coraggioso, faccia ciò che anche lei pensa sia

giusto fare. Uno scatto di reni, di tanto in tanto, non

guasterebbe.

giorug

TAagliolto

321 novembre 2013

Frattura inchioda Facciolla:

ora le dimissioni

La presenza del presidente su Raiuno scatena di nuovo Le IeneE il governatore non poteva non immaginarlo

L’assessore è confuso: “Vincenzo ha il contratto con il gruppo. Io non ho contratti con l’articolo 7. Vincenzo è contrattualizzato con l’articolo 7”

CAMPOBASSO. Dopo le figuracce a livello mondiale sui porta-

borse, ieri riunione di maggioranza di centrosinistra sull'articolo 7.

Sono stati invitati, però, solo i consiglieri che hanno votato la legge

Frattura-Niro che lo ha istituzionalizzato. Fuori la Lattanzio. Di una

gravità politica assoluta. Una maggioranza seria, invece, avrebbe do-

vuto prendere in considerazione le dimissioni dell'assessore Fac-

ciolla. Capitolo che ha fatto rimediare una pessima figuraccia a tutti

noi. Al contrario, si continua a parlare della legge sui portaborse e

alla riunione non è stata invitata, addirittura, la Lattanzio che aveva

espresso parere contrario in aula e presentato una proposta di

legge per abrogare questo fardello in contrasto, tra l'altro, con la

legge nazionale.

Del resto, la proposta di legge di abrogazione dell'articolo 7 è

stata di recente licenziata dalla Prima commissione con il parere

contrario di parte dei componenti.

Ora, forse, per evitare che passi in Consiglio regionale questa

proposta il presidente Frattura ne pensa di presentarne una pro-

pria per cercare, così, di rimediare in parte alla pessima figura fatta

dal Molise a livello nazionale, evitare una sonora bocciatura di

quella da lui stesso presentata ed approvata poche settimane fa e,

passaggio non secondario, evitare le dimissioni dell'assessore Fac-

ciolla del quale si "fida". Ma scusate, non dovrebbe essere già mar-

tedì in aula quella del consigliere Lattanzio? E perchè, allora, non

votare quella? La maggioranza, invece, ha ritenuto di escludere la

Lattanzio dalla riunione per preparare un testo alternativo a quello

predisposto dalla consigliera Udeur e licenziata dalla Prima Com-

missione. Un ginepraio che testimonia l'assenza di una visione po-

litica e un'incapacità politica di gestire le situazioni.

La maggioranza esclude la LattanzioAlla riunione sui portaborse non convocato il capogruppo Udeurche, pure, ha presentato la proposta di abrogazione del fondo

CAMPOBASSO. In merito a quanto accaduto per non

essere stata invitata alla riunione di maggioranza, la con-

sigliera Nunzia Lattanzio, "capogruppo legittimo del-

l’UDEUR, comunica che la sua proposta di legge

sull’abrogazione dell’art. 7, L.R. 7/ 2002 è stata argomento

di discussione approfondita nella riunione di maggio-

ranza, depurata dalla presenza della proponente. Evi-

dentemente il terrore scatenato dagli eventi televisivi ha

sconsigliato che fosse presente la prima firmataria, a cui

sarebbe andata la primogenitura.

Ciò nonostante esprimo tutta la mia soddisfazione e rin-

grazio il gruppo di maggioranza, del quale mi sento parte

integrante e dal quale è stata immotivatamente esclusa".

Prende atto che per fare accettare sue proposte di legge,

si rende necessario non invitarla e agirà di conseguenza

per il futuro. "Il Presidente Frattura, tra le numerose ap-

parizioni televisive, ritagli un poco del suo prezioso tempo

per comunicare ai molisani se riconosce Niro, quale ca-

pogruppo dell’UDEUR, in violazione ad ogni etica politica

ed amministrativa o la stessa, unica, legittima presidente

del gruppo regionale UDEUR".

"Sconsigliata la mia presenza?"

Il consigliere amareggiata per la sua esclusione dalla riunione

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CAMPOBASSO. "Siamo fortemente pre-

occupati per i dati diffusi ieri dalla Banca

d’Italia sull’andamento dell’economia del

Molise per il primo semestre 2013, che di-

mostrano come i nostri ripetuti gridi di al-

larme, purtroppo il più delle volte rimasti

inascoltati, siano più che fondati". Così

Matilde Iosue, presidente dell' Api Molise,

Associazione Piccola Industria Molise. "E’

giunto il momento di attuare un cambio di

rotta a tutti i livelli della governance,

sennò continuiamo a prenderci in giro ed

a giocare sulle sorti delle aziende e dei la-

voratori. Leggevo sulla stampa di questi

giorni, all’indomani del varo del disegno di

legge di stabilità che, a fronte delle per-

plessità sollevate dalle forze economiche

e sociali sul provvedimento, il Presidente

del Consiglio Enrico Letta invitava alla fi-

ducia, rassicurando che gli effetti benefici

si vedranno fra qualche anno e non subito.

Casualmente, mi sono imbattuta lo

stesso giorno in quotidiani di un paio di

anni fa, inerenti le misure “lacrime e san-

gue” del Governo Monti, che riportavano

lo stesso invito da parte del Professore a

pazientare, perché la sua cura avrebbe

prodotto gli effetti da lì ad un paio d’anni.

Orbene, oggi i due anni di pazienza che

chiedeva il Professore Monti agli italiani

ed alle aziende già allora in recessione

sono trascorsi, ma gli effetti prodigiosi

delle sue manovre non si sono visti, se

gli indici principali dello sviluppo non

sono migliorati e se sistematicamente

il Governo oggi in carica chiede ulte-

riori sacrifici e rimescola una serie di

acronimi su tasse ed imposte per ce-

lare un ulteriore aumento della pres-

sione fiscale che non porterà a nulla,

senza un taglio delle spese inutili e

della burocrazia e senza un’immis-

sione di liquidità.

Ciò vuol dire che più di qualcosa nel

sistema Italia non va più; è alta la pro-

babilità che fra due anni anche i pro-

messi effetti delle manovre del Governo

Letta non si verifichino, perché è l’impo-

stazione del sistema giuridico imbrigliato

da lacci e lacciuoli che non lo consentirà e

non consentirà neppure la ripresa senza

un colpo di spugna autorevole e corag-

gioso: delle manovre dei Governi prece-

denti mancano ancora oltre 300 decreti

attuativi e regolamenti vari che poi spesso

necessitano di ulteriori istruzioni applica-

tive; lo stesso disegno di legge di stabilità

del Governo Letta demanda a ben 50 de-

creti attuativi che di certo non saranno va-

rati nei tempi stabiliti e forse non lo

saranno mai.

Se non riusciamo a ripristinare l’effi-

cienza della macchina dello Stato, se non

saranno tagliati gli sprechi, se non sarà

immessa liquidità nel sistema, se non ci

sarà una azzeramento di norme contrad-

dittorie ieri lamentate anche dai Commer-

cialisti - chiude Iosue - non si potrà più

operare e la piccola e media industria

scomparirà, perché è impossibile andar

avanti così".

4 TAagliolto21 novembre 2013

Per l'Api Molise è "il sistema Italia che non va più"

“I dati di Bankitalia sono drammatici”

I referenti politici dei giovani di centrosinistra, della

stampa farebbero piacevolmente a meno; non potendo

farne a meno, alla stampa riservano pregiudizi e, se del

caso qualche atto giudiziario. Certamente non l’interesse

che, al contrario,  Luca Mitri dell’Italia dei valori, Davide

Vitiello, Caterina Cerroni e Francesca Di Cristofaro del

Partito democratico, Giuseppe Iglieri di Sel e Andrea Ver-

tolo del Partito dei Comunisti italiani, dimostrano di avere

sulla comunicazione nel Molise (scritta e parlata). Dai

quali, per la seconda volta, viene un barlume di autono-

mia critica e di iniziativa politica.

Dapprima sul senso e il valore delle primarie per sce-

gliere i candidati a governare le istituzioni locali; ora, come

diciamo, sulla urgenza e sull’opportunità di mettere in

cantiere una legge regionale a sostegno dell’editoria che

elimini le insufficienze e le parzialità espresse fin qui dalle

legge in vigore. Alla quale, per fare un esempio , addebi-

tano  i 500mila euro erogati nel 2012 a sole quattro testate,

ancorché senza incidere sulle condizioni redazionali di

precarietà. “Occorre restituire dignità a Tv, web e radio,

media ignorati dal testo in vigore: il pluralismo e la libertà

di informazione non si difendono con incentivi economici

a pioggia e senza vincolo di spesa, ma affermando i diritti

dei lavoratori del settore, in modo da creare le condizioni

di obbiettività ed equidistanza, da cui discende una critica

non interessata”. Sensatezza e consapevolezza. Elementi

che difettano ai legislatori di Palazzo Moffa, ai quali, in un

contesto di valutazioni politiche e di opportunità, aggiun-

gono l’urgenza di disciplinare la pubblicità istituzionale.

Altra piaga di una realtà sostenuta sulla base delle com-

piacenze e non sull’effettivo ritorno sociale delle promo-

zioni e delle campagne pubblicitarie.

Nella fregola di trovare un esempio condannabile,

hanno fatto la scelta peggiore, ritenendo di dubbia utilità

lo slogan “L’acqua è vita”, fatto circolare dall’azienda re-

gionale “Molise Acque”. Un ammonimento che andrebbe

istituito negli statuti e nei regolamenti regionali, provin-

ciali e comunali, altro che esempio di dubbia utilità! Capita

anche i giovani della politica a rimanere imbrigliati nella

faziosità. Indubbiamente la storia locale e la cronaca, at-

traverso l’utilizzazione di risorse destinate alla comunica-

zione e alle sue articolazioni hanno disegnato e tradotto

un sistema di compiacenze, di favoritismi, di unilateralità.

E su questo hanno ragione.

Una riflessione, inoltre, va pienamente condivisa. Ov-

vero che il settore dei media va sostenuto e non foraggiato,

tale da renderlo “ in grado di competere con innovazioni e

risorse proprie”. Dalla specola giovanile, infine, una pe-

rentorietà al legislatore regionale: “Non indugiare oltre e

approvare, entro fine anno, una Legge sull’editoria che

non sia una semplice spartizione di risorse, ma uno stru-

mento atto a garantire un’informazione indipendente”.

Purtroppo, l’esperienza e la constatazione di oltre nove

mesi di governo di centrosinistra, ahi noi! e i giovani che

ne condividono le ragioni, ci inducono a raffreddare le

speranze e le possibili spinte in avanti.

Dardo

Chiesta una legge sull’editoria che elimini le insufficienze e le parzialità

I giovani del centrosinistra hanno le idee chiare sulla comunicazioneIl pluralismo e la libertà di informazione non si difendono con incentivi economici a pioggia senza vincolo di spesa, ma affermando i diritti dei lavoratori del settore e l’indipendenza di giudizio di chi scrive

CAMPOBASSO. Una situazione negativa

quella che ha presentato Bankitalia per la no-

stra regione. Nel primo semestre 2013 il de-

cremento del prodotto interno lordo del

Molise, il reddito prodotto dalla regione, è su-

periore del 3 % a quello medio del Mezzo-

giorno e del 5 % a quello medio italiano.

L'occupazione è in calo del 6.9% e la cassa in-

tegrazione in aumento del 10,9%. Tutti i settori

sono in crisi, per quanto riguarda l'industria la

metà delle imprese ha fatto registrare una ri-

duzione del fatturato, solo 1/5 delle aziende ha

mostrato timidi segnali di ripresa.

In calo anche il credito alle imprese che ha

risentito del debole andamento della domanda

- offerta. Si sono ridotti i crediti alle famiglie

poichè sono diminuite le richieste di mutui per

l'acquisto di case. In negativo il settore costru-

zioni in calo del 20%, il turismo che potrebbe

essere una risorsa per il territorio, il settore

del commercio.

I numeri

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Il male delle liste d’attesa. Sembra incurabile; anzi lo

è. Diversamente si sarebbe dovuto avere un

miglioramento dopo la sequenza impressionante di

denunce di casi limite (mesi e mesi per un

elettrocardiogramma; per una visita dall’endocrinologo

in media dai quattro ai cinque mesi; per un’ecografia

ortopedica non meno di tre). Tempi biblici, ai quali

vengono sottomesse, al solito, le fasce sociali più deboli.

Chi può, s’avvale delle strutture sanitarie private, anche

non convenzionate.

E’ il frutto di una accertata disorganizzazione dei

servizi ospedalieri e territoriali, complice la flebile

risposta ai bisogni e alle necessità  anche del personale

che a sua volta difetta di numero e, spesso, di qualità.

L’attenzione della gente sulla sanità è tutta obbligata

dai media sul Piano di rientro dal deficit, mentre dalla

cronaca giornalistica restano fuori i problemi veri, tra

cui, ribadiamo, l’abbattimento delle liste d’attesa e la

riorganizzazione della medicina territoriale.  

E’ il caso che il sistema dell’informazione allenti,

dunque, la presa sul deficit e sull’andirivieni di

commissari e sub commissari, e si dedichi con maggiore

impegno alle faccende della sanità regionale

raccogliendo le doglianze, le preoccupazioni, le paure,

talvolta i drammi di gente che in attesa di un esame, di

un’indagine diagnostica ci lascia la pelle. Una

situazione che s’aggrava di giorno in giorno favorita, lo

ribadiamo, dalla disattenzione generale e dalla capacità

del sistema sanitario a coprire le proprie magagne

salvo quando, caso raro però, non si levi una voce

dall’interno a farsi sentire. E dall’interno del sistema è

tornata ad alzarsi la voce contro le liste d’attesa e le

insufficienze organizzative dando anche conto del

perché e del per come. 

Abbiamo letto, infatti, con attenzione, una delle cause

e l’ostilità che trova ad essere rimossa.  E’ buona regola

dove la sanità è gestita con criterio e senso di

responsabilità che i responsabili dei vari

poliambulatori ogni qualvolta che si formano ritardi

esagerati nelle liste d'attesa trasmettono la richiesta

all'Asrem regionale attraverso il responsabile di zona.

L'Asrem provvede a pubblicare l'elenco di queste

richieste e nell'arco di poche settimane gli stessi

poliambulatori si avvalgono di specialisti 'ingaggiati'

appositamente per aumentare il numero delle visite e

quindi ridurre i tempi di attesa.

Nel Molise invece le richieste dei poliambulatori si

infrangono contro un muro di silenzio e finiscono nel

nulla. Nella casistica delle richieste finite nel nulla c’è

stato un tempo in cui  i Distretti sanitari della provincia

di Campobasso hanno chiesto ore di medicina

specialistica ambulatoriale nella misura necessaria, poi

responsabilmente ridotta in base alla verifica delle

risorse finanziarie disponibili, comunque ore sufficienti

a coprire almeno in parte i turni e a ridurre le liste

d’attesa. Tutto inutile. Il muro del silenzio si sta

dimostrando più tetragono del muro di Berlino. Infatti,

non crolla. Per cui le liste s’ingrossano, i tempi d’attesa

si dilatano, le necessità dei pazienti restano inevase, il

malcontento si radica sempre più a fondo nella

coscienza collettiva.

Situazione cristallizzata sulla insensibilità di chi

gestisce il sistema sanitario nel quale - diciamolo

apertamente - in nessun Piano di rientro del disavanzo

è scritto di tagliare i servizi agli utenti. Eppure accade.

Ciò in quanto si preferisce stare dietro alle polemiche

della politica, all’utilità o meno dei commissari ad acta,

e alla fanfaluche dei tanti soloni che s’improvvisano

maestri, e sono semplici apprendisti stregoni.

Accade. Intanto non viene sciolto il nodo degli errori,

le cui conseguenze ricadono solamente sulla pelle dei

cittadini. Mentre taluni assurdi privilegi economici

continuano ad essere elargiti; taluni atteggiamenti

incoerenti con lo stato di salute della sanità e delle

risorse finanziarie continuano a restare in piedi,

contraltari insopportabili agli occhi di chi deve

attendere mesi e mesi, e forse morire, prima di un

elettrocardiogramma, di un’ecografia, di una visita

dell’endocrinologo.  

Dardo

TAagliolto

521 novembre 2013

di Alberto Montano*

Dal 2007 il Molise è entrato nel co-

siddetto Piano di Rientro dal disa-

vanzo sanitario. Dopo 6 anni il dato

economico certificato dalla Ragioneria

Generale dello Stato indica che, ri-

spetto ad un incremento di spesa di

oltre il 7% tra il 2002 e il 2006, c’è stato

prima un vistoso rallentamento del-

l’incremento della spesa (+2,9%) tra il

2006 e il 2010 e poi finalmente l’inver-

sione di tendenza con un -1,6% di

spesa tra il 2010 e il 2012. Partendo da

questi dati e facendo prevalere il ra-

gionamento puramente economicistico

che ha guidato la politica sanitaria di

questi anni potremmo dire che ci av-

viamo verso un modello di sanità so-

stenibile che costituisce l’obiettivo

finale da raggiungere. Potremmo dire

che lo sforzo fatto da tutti gli attori del

pianeta sanità in questi anni, a partire

dal precedente Governo Regionale,

vari Direttori Generali, strutture com-

missariali, ecc., abbia portato frutto.

E questo frutto ha permesso lo

sblocco finanziario di risorse per molto

tempo bloccate e di cui l’attuale Go-

verno Regionale appena insediato,

senza neanche capire bene di cosa si

parlava, si è apprestato ad attribuirsi i

meriti.

Ora rimane da capire se l’azione a

cui è stato sottoposto il Servizio Sani-

tario Regionale nel suo complesso in

questi anni non porti in realtà alle

stesse conseguenze che toccarono a

quell’asino che morì proprio nel mo-

mento in cui il padrone si congratulava

con sé stesso per avergli insegnato a

non mangiare più. Il risultato di que-

sta cura è sotto gli occhi di tutti.

Delle due grandi aree su cui si svi-

luppa l’assistenza sanitaria, quella

Ospedaliera e quella della Medicina

del Territorio, l’una è praticamente al

collasso sostanziale, l’altra non è mai

partita efficacemente e diffusamente

sul territorio, ma vive di pochissime

esperienze positive a macchia di leo-

pardo sul territorio regionale, inserite

in un contesto fortemente asfittico,

non in grado di dare risposte adeguate

alla popolazione e insufficiente a ri-

durre il ricorso all’Ospedale come

unico luogo di cura e assistenza.

Perché accade questo? Perché come

con l’asino della storia si è preteso e si

pretende tuttora di mantenere in piedi

sempre la stessa rete di strutture ospe-

daliere pubbliche togliendo però loro

progressivamente ogni risorsa neces-

saria ad un corretto funzionamento in

termini di personale, tecnologie, forni-

ture, investimenti, grazie ai tagli li-

neari esercitati.

Questa miopia programmatoria ha

ridotto tutte le strutture pubbliche re-

gionali a scheletri senza carne che so-

pravvivono solo grazie al sacrificio di

tutti gli operatori sanitari che fanno

molto più di quanto possibile ma che

lavorano in un contesto che non è più

in grado ormai di garantire una sanità

almeno dignitosa.

D’altra parte lo sbilanciamento assi-

stenziale verso le strutture di ricovero

private del Sistema Regionale, che

vede quasi il 45% delle risorse assor-

bite da tale settore, rappresenta un

unicum in tutto il territorio nazionale

anche rispetto a realtà come la Lom-

bardia in cui il privato è consistente

ma si ferma a quote di molto molto in-

feriori.

E in questo sistema ridotto al lumi-

cino dove trovare le risorse per far

partire davvero l’assistenza territoriale

con le sue Case della Salute, i Presidi

Territoriali di Assistenza, le Residenze

Sanitarie, l’assistenza a domicilio e

così via?

E’ necessario dunque che prima che

l’asino esali il suo ultimo respiro il pa-

drone rinsavisca e si abbia la capacità

di fare ciò che non riesce a fare e cioè

una seria e corretta programmazione

per le strutture ospedaliere pubbliche

con una riduzione effettiva del loro

numero e una concentrazione delle ri-

sorse di personale, tecnologie e forni-

ture nei presidi esistenti; una

riduzione dello sbilanciamento pub-

blico-privato presente anche nell’ul-

timo piano regionale del commissario

Basso; un potenziamento effettivo

della medicina del territorio in parti-

colare nelle aree dove gli ospedali de-

vono essere convertiti in strutture

distrettuali a garanzia di una adeguata

assistenza della popolazione afferente.

Questo per una politica sanitaria

vera nell’interesse del popolo moli-

sano che non faccia morire l’asino

mentre ci si perde in battaglie di retro-

guardia ormai superate dalle cose e

dalla realtà.

*Presidente Consiglio

Comunale Termoli

Tutti  a guardare il Piano di rientro e nessuno ai guai veri della sanità

Il muro del silenzio dell’Asrem  si sta dimostrando più tetragono del muro di Berlino. Infatti, non crolla

Continua lo stillicidio delle liste d’attesa e la disorganizzazione territoriale

Sanità, le battaglie di retroguardia

Page 6: 21 novembre 2013

Il giorno in cui la proposta del nuovo

Piano regolatore generale della città fir-

mato dal professore Beguinot è definitiva-

mente decaduta, abbiamo scritto: “La città

sarà di nuovo destinata ad essere gestita

ed utilizzata seguendo la legge dei poteri

forti e delle clientele. E se l’esercizio del

diritto fosse ancora una sana abitudine in

questo nostro Paese, ci sarebbe spazio e

modo di farla pagare a chi ne ha la colpa e

non al solito cittadino indifeso”.

Campobasso di fatto è nelle mani dei po-

teri che detengono il monopolio dei ter-

reni e delle costruzioni, e della città fanno

ciò che vogliono. Cambiano la destina-

zione dei suoli e le zone a verde pubblico

diventano edificabili. Inoltre, con i piani di

recupero, il Piano casa, gli accordi di pro-

gramma si costruisce in ogni angolo della

città senza alcun rispetto per l’esistente. I

vantaggi economici dell’imprenditore si

compensano con quelli dell’amministra-

zione comunale in aggiunta ai vantaggi

clientelari che spesso discendono. Ciò che

sta venendo fuori ad aggravare l’orgia edi-

lizia che ha contraddistinto il quindicen-

nio della gestione di centro-sinistra a

Palazzo san Giorgio, ha qualcosa di straor-

dinariamente negativo sul piano della lo-

gica costruttiva e della razionalizzazione

del territorio. Migliaia di metri cubi di ce-

mento colano dappertutto, nonostante la

crisi economica e il ristagno del mercato

edilizio. Il che lascia pensare. Soluzioni co-

struttive spesso sconfinano il buonsenso e

invadono spazi vitali per la vita del citta-

dino. Tra la sede dell’Agenzia regionale

per l'innovazione e lo sviluppo dell'agri-

coltura, in Via Gian Battista Vico, e il se-

maforo all’incrocio con Via san Giovanni,

metri cubi di cemento sono colati fino a

lambire il marciapiede. Urbanisticamente

e funzionalmente un affronto. Quell’incro-

cio raccoglie una notevolissima corrente di

traffico e l’immobile in costruzione a ri-

dosso del marciapiede determina l’impos-

sibilità, presente e futura di migliorare lo

snellimento del traffico di quell’incrocio

stradale. Un nodo scorsoio alla mobilità in-

terna che va aggiunto ai tanti altri nodi

scorsoi che strangolano la città. Siamo di

fronte alla ennesima dimostrazione del-

l’aggressività speculatrice in una città che

della speculazione edilizia è un emblema

(basterebbe leggersi i dati relativi alle con-

cessioni in deroga, per avere la misura

esatta del fenomeno). Chi ha approvato

quel progetto è responsabile di un vulnus

alla razionalizzazione urbana, anche se in

condizione di dimostrare di essersi man-

tenuto nell’ambito del regolamento edili-

zio. Stesso discorso per chi ha approvato

la costruzione di un fabbricato all’interno

dello svincolo per l’immissione del traffico

sulla tangenziale Est e per l’accesso al ter-

minal delle autocorriere. In questo caso

sussiste la presunzione di una volontà

preordinata a rendere possibile quella co-

struzione. La si ricava dalla realizzazione

di un percorso pedonale ad hoc realizzato

dall’amministrazione comunale negli anni

del centro-sinistra. Un percorso fine a se

stesso, che solo ora, in coincidenza della

costruzione, trova spiegazione. In sostanza,

soldi pubblici sono serviti a creare un ac-

cesso ad un insediamento privato, altri-

menti improponibile. Com’è del tutto

improbabile che sia servita a qualcuno la

passerella in legno (peraltro oggettiva-

mente impedita all’uso degli handicap-

pati) che mette in relazione le costruzioni

sovrastanti con quella sottostante, di cui

parliamo. Un regalo passato sotto la voce

“scomputo”, parola magica di cui gli im-

prenditori fanno uso ed abuso con la com-

piacenza degli amministratori, cioè soldi

pubblici sottratti all’erario comunale per

essere gestiti dal privato.

Dardo

BOJANO. L’amministrazione comunale

di Bojano, dopo un lungo iter ammini-

strativo e burocratico, esprime soddisfa-

zione per l’avvio dei lavori in località

“Pietre Cadute”, area molto cara a tutti i

bojanesi. Nel 2011 si ebbe un distacca-

mento di un costone roccioso che pro-

vocò la caduta di massi ed il conseguente

blocco della viabilità. Successivamente

l’intera area fu messa, temporanea-

mente, in sicurezza in attesa di inter-

venti di ripristino e consolidamento

della parete rocciosa. L’amministrazione,

fin da subito, si è attivata per la ricerca

di finanziamenti mirati per la messa in

sicurezza dell’area. Dopo ripetuti incon-

tri e la valutazione di diverse ipotesi

progettuali, il Presidente del consiglio

comunale, Giuseppe Risi, vuole ringra-

ziare tutti i professionisti dell’area ma-

tesina che hanno messo a disposizione

la propria professionalità ed il proprio

tempo per la riuscita del progetto e l’ot-

tenimento del finanziamento. “Sono sod-

disfatto dell’avvio dei lavori –ha spiegato

Risi-, mi congratulo con la struttura co-

munale e con tutti quei professionisti

che hanno contribuito all’ottenimento di

questo importante risultato.

Un team di giovani del posto che hanno

a cuore le sorti del proprio paese e che

fin da subito hanno creduto in questo

progetto”.

Diritti dei migranti, questione ius soli,

riqualificazione urbana sono i temi che

Legambiente ha scelto per la Festa del-

l’Albero 2013. Oggi alle 10.00, presso il

parco di via Manzoni di Campobasso,

Legambiente Molise incontrerà gli

alunni della scuola dell’infanzia Padre

Annibale di Francia, che presente-

ranno filastrocche e canti dedicati ai

temi dell’albero e accoglienza.

Una giornata per ricordare tutti i mi-

granti che hanno perso la vita nel ten-

tativo di raggiungere un futuro

migliore. Un'occasione per porre l’at-

tenzione sui bambini che secondo la

legge acquisiranno la cittadinanza sol-

tanto quando avranno raggiunto la

maggiore età. Quest’anno la Festa del-

l’albero, infatti, sarà anticipata da

un’altra manifestazione importante: la

giornata mondiale dell’infanzia del 20

novembre.

L’obiettivo è coinvolgere tutti i bambini

nati da genitori stranieri e sensibiliz-

zare i cittadini sul tema dello Ius Soli.

La raccolta di firme per modificare la

legge è stata lanciata già mesi fa e ri-

badita anche lo scorso 3 novembre a

Lampedusa, in occasione della comme-

morazione delle vittime del tragico

sbarco. “L’articolo 3 della nostra Costi-

tuzione - dichiara il direttore generale

di Legambiente Rossella Muroni - sta-

bilisce il principio dell’uguaglianza tra

le persone, impegnando lo Stato a ri-

muovere gli ostacoli che ne impedi-

scano il pieno raggiungimento ma nei

confronti di milioni di stranieri questo

principio è disatteso. Per questo mo-

tivo, attraverso la piantumazione di

nuovi alberi, simboli della natura che

più di tutti ci parlano di radicamento,

appartenenza e vita, vogliamo porre

l’attenzione sulla rimozione di tutti gli

ostacoli legislativi e culturali affinché

vengano riconosciuti diritti imprescin-

dibili a tutti”.

621 novembre 2013 Campobasso

Lo scandalo dello scomputo degli oneri di urbanizzazione. Soldi pubblici a servizio dei privati

Soddisfazione è stata espressa dall'amministrazione. In sicurezza la parete rocciosa

Fabbricati a ridosso dei marciapiedi e all’interno degli svincoli delle tangenziali confermano l’inarrestabilità della speculazione edilizia.

Presso il parco di via Manzoni di Campobasso l’associazione ambientalista incontra gli alunni della scuola dell’infanzia Padre Annibale di Francia

Oggi è la giornata dell’accoglienza

Ribadiamo: Campobasso è nelle mani dei poteri forti e non già degli amministratori

Pietre Cadute, partono i lavori

Page 7: 21 novembre 2013

Di Bartolomeo si è dimesso. Dopo tanti falsi

allarmi, dopo averlo annunciato in più di un’oc-

casione, ieri mattina l’ha fatto sul serio. Il primo

cittadino ha rassegnato le dimissioni e le ha tra-

smesse all’Ufficio di presidenza mentre era in

corso il Consiglio comunale. A far scattare il sin-

daco Gino Di Bartolomeo è stato l’esito della

votazione di un ordine del giorno sul Piano di

dimensionamento scolastico presentato dal Par-

tito Democratico. Il provvedimento è passato

con soli sei voti favorevoli, tutti dell’opposizione,

in quattro (Gino Di Bartolomeo, Pasquale Ter-

zano, Antonio Pietrarca e Massimo Sabusco) si

sono opposti, il consigliere Maurizio Tiberio non

ha partecipato al voto e ben nove consiglieri di

maggioranza (Marialaura Cancellario, Luigi Cia-

ramella, Salvatore Colagiovanni, Antonio Co-

lumbro, Angelo Finella, Sabino Iiafigliola, Pierluigi

Lagioia, Marilina Niro e Francesco Sanginario) si

sono astenuti consentendo, di fatto, l’approva-

zione dell’ordine del giorno. Il sindaco ha rea-

gito comunicando all’aula consiliare l’intenzione

di dimettersi. “Non ci sto – ha detto Di Barto-

lomeo dopo aver ascoltato l’esito del voto – mi

dimetto, tutti a casa”. Il Piano di dimensiona-

mento scolastico, che in realtà è stato già ap-

provato dal Consiglio provinciale ed è ora al

vaglio della Regione, è stato solo il pretesto per

fare emergere le incomprensioni e gli screzi, se

così si possono definire, tra il sindaco e la sua

maggioranza. Di Bartolomeo non ha gradito

l’astensionismo della sua squadra, non ha dige-

rito che i consiglieri non l’abbiano seguito come

solitamente fanno e il fatto che il suo voto con-

trario non sia stato preso minimamente in con-

siderazione è stato interpretato come affronto

politico, uno sgarbo su cui non ha voluto sorvo-

lare. Il primo cittadino che, tra le altre, ha anche

la delega alla Pubblica istruzione, è convinto che

nell’elaborazione del Piano di dimensionamento

scolastico abbia lavorato al meglio mettendo al

primo posto il capoluogo e tenendo conto sia

di quanto previsto dalla normativa , sia di una

serie di valutazioni poste in essere dopo un’at-

tenta analisi del territorio comunale e della po-

polazione scolastica. Diversamente da quanto ci

si aspettava, questa volta la reazione del sindaco

è stata abbastanza pacata, ha espresso al presi-

dente del Consiglio la volontà di presentare le

dimissioni e si è ritirato nella sua stanza per scri-

vere la lettera ufficiale che è stata protocollata

subito dopo. Certo, mentre usciva dall’aula, ri-

volgendosi agli esponenti di maggioranza, gli è

scappato qualche epiteto molto poco gentile, li

ha definiti “lecchini” ma ha utilizzato una ver-

sione più volgare. C’è da dire, però, che i toni

dell’esternazione sono stati decisamente meno

accesi rispetto a quelli più enfatici che hanno

sempre caratterizzato le piazzate messe in scena

in questi anni. Ora inizia il conto alla rovescia, il

sindaco ha venti giorni di tempo per riflettere

ed entro il 10 dicembre può ancora cambiare

idea ritirando e le dimissioni. Se non lo fa il

mandato elettorale termina definitivamente con

il conseguente scioglimento del Consiglio co-

munale. Il sindaco chiarirà questa mattina in

conferenza stampa le motivazioni che l’hanno

spinto a dare le dimissioni ma alcuni aspetti sono

già stati anticipati nella lettera consegnata al-

l’Ufficio di presidenza del Consiglio.

“Con la doverosa premessa e certo di aver

profuso dalla data del mio insediamento ad oggi

ogni energia per ottenere in favore della collet-

tività campobassana i migliori risultati in un mo-

mento politico economico come quello attuale,

caratterizzato da estrema difficoltà e dovendo,

nel contempo prendere atto che quando le isti-

tuzioni perdono la loro funzione essenziale a

vantaggio del bene comune con la chiusura di

quel canale privilegiato che le lega alla comunità

dei cittadini, è consequenziale rimettere il man-

dato ricevuto dagli elettori. Con la consapevo-

lezza di non essermi discostato dal programma

elettorale e di aver perseguito criteri di gestione

improntati ad efficienza amministrativa e so-

prattutto al rispetto di una retta etica politica

nei contenuti, nelle scelte e nei comportamenti

e di essermi dedicato al compito che mi ero pre-

fisso di amministrare la mia città, avendo quale

unico obiettivo il bene comune , in particolare

quello delle classi meno abbienti, dando dispo-

nibilità totale ai cittadini e agli utenti in genere,

quale che fosse la loro provenienza sociale e/o

politica. D’altra parte è evidente che la conditio

sine qua non per svolgere appieno una efficace

azione amministrativa deve essere l’unità di in-

tenti e la condivisione degli obiettivi da raggiun-

gere, non una politica “sempre e solo contro”

ma una politica “per”, senza la quale l’azione am-

ministrativa diventa confusa e frammentaria, fra-

gile e poco efficace.

Infatti, quanto gli obiettivi e le priorità non

sono comuni, quando la stessa tensione su

aspetti assolutamente fondamentali viene meno,

l’impegno, il sacrificio, la passione non bastano

più allora bisogna avere il coraggio di porre la

parola fine, costi quel che costi”.

Teresa Manara

721 novembre 2013Campobasso

Di Bartolomeo si dimette, questa volta sul serioFrizioni in maggioranza : il sindaco abbandona, inizia il countdown

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30.000 copie in omaggioISERNIAANNO IX - N° 138 - GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Page 11: 21 novembre 2013

ISERNIA. Per iniziativa di

cittadini, associazioni, partiti,

enti, sindacati, gruppi di di-

scussione,

si costituisce il “COMITATO

MOLISE, ABRUZZO, LAZIO,

CAMPANIA, CONTRO LE CA-

MORRE”. Questa sera, alle ore

16.30, presso l’aula consiliare

del comune di Isernia, presen-

tazione ufficiale del comitato

alla stampa e ai cittadini. Gli

ultimi eventi sulle rivelazioni

dei pentiti, rappresentano solo

curiosità mediatiche per i non

addetti, per i non attenti e per

tutti coloro i quali hanno volu-

tamente “sottovalutato” il pro-

blema delle infiltrazioni ma-

fiose e camorristiche nel

territorio molisano, campano

e laziale, giammai per i propo-

nenti il Comitato. Infatti, i

componenti del nascente Co-

mitato da anni rappresentano

sul territorio un valido e non

corrotto punto di riferimento

per quei cittadini onesti, vo-

gliosi di una reale giustizia e

del rispetto delle loro terre.

L’eolico selvaggio, le centrali

turbogas, le centrali a bio-

masse, le fabbriche altamente

inquinanti, i centri di smalti-

mento di rifiuti pericolosi ma-

scherati da depuratori, ince-

neritori di ogni rifiuto tossico,

antenne selvagge, trivellazioni

in mare, dismissioni di tratte

ferroviarie pregevoli, appalti

malati in ogni campo, corru-

zione di ogni genere, sono solo

alcuni dei temi ampiamente e

costantemente denunciati e

combattuti a costo di ritorsioni

e minacce da parte dei soggetti

malavitosi (e non solo) e con-

danne di repressiva e fascista

memoria da parte del potere

costituito.

Il Comitato si prefigge di

continuare ad essere quello

che i vari soggetti componenti

sono stati singolarmente negli

anni, cioè sentinella ed orga-

nismo libero di protesta e de-

nuncia sociale contro ogni so-

pruso ed abuso perpetrato ai

danni delle collettività moli-

sane, campane e laziali, com-

messe dalle camorre di ogni

genere e provenienza. Ma il

Comitato continuerà ad essere,

anche con più forza, organi-

smo di denuncia di quei rap-

presentanti di istituzioni che,

ad ogni titolo, si macchiano di

delitti di corruzione e conni-

venze, ai danni della cosa pub-

blica.

di Massimo Saluppo

La mia proposta, rappresen-

tata grazie a Mario Coletta ve-

nerdì scorso a Castelpetroso, do-

veva culminare con la

condivisione unitaria di un pro-

getto da presentare al tavolo mi-

nisteriale di venerdì. invece: 1)

ieri le RSU concordano qualcosa

con Bianchi; 2) stasera il Sin-

daco Brasiello (plaudo comun-

que all'unica vera iniziativa po-

litica) e il Governatore

incontrano parte dei dipendenti

e forse alcuni laboratori; 3) do-

mani sera la Provincia incontra

una piccola parte dei laboratori

unitamente alla società Euridit

per la presentazione del pro-

getto MADE IN ITALY; 4) ve-

nerdì al tavolo ministeriale le

parti incontrano Bianchi. Or-

bene, invece, la proposta rap-

presentataVi, andava nella dire-

zione totalmente opposta:

ottenere un unico tavolo istitu-

zionale dove TUTTI i soggetti

della ITR (Dipendenti, Labora-

tori, Sindacati, Trasportatori,

Istituzioni locali, provinciali e

regionali) condividevano un

progetto da presentare al tavolo

tecnico ministeriale di Venerdì

in alternativa OVVERO in com-

partecipazione a quello di Bian-

chi. Invece, se tutto sarà così

scollegato, assisteremo acché: 1)

le RSU concorderanno la CIGS;

2) stasera ci sarà l'impegno (rin-

novo plauso al Sindaco) delle

istituzioni a fare qualcosa (ma

cosa, senza un progetto scritto?);

3) domani in Provincia sarà pre-

sentata l'agenda di Gagliardi

(che non è assolutamente un

progetto industriale!!!) ma che

potrebbe essere interessante

per la proposta rappresentataVi;

4) venerdì tutti a Roma, ma

l'unico soggetto che avrà un

progetto sul tavolo, sarà Bian-

chi, e la problematica sarà letta

dai tecnici solo in termini regio-

nali e non nazionali (ricordo che

ITR ha le sì le radici in Molise

ma i rami ed i frutti sono pre-

senti in tutti Italia). Al contrario

la proposta che volevo condivi-

dere con tutti voi, potrebbe es-

sere rappresentata ai tecnici mi-

nisteriali, anche in correlazione

alla New-Co di Bianchi: mi

spiego meglio. Perchè non poter

proporre anche la partecipa-

zione diretta nella New-Co di

Bianchi, a dipendenti e labora-

tori, con una percentuale di par-

tecipazione al nuovo Capitale

Sociale pari alla falcidia concor-

dataria? Perchè sul tavolo dovrà

esserci solo un progetto e non

già anche una alternativa che

potrebbe addirittura essere con-

divisa dall'attuale proprietà?

perchè non avere dalle Istitu-

zioni coinvolte, non solo un im-

pegno al monitoraggio costante

della situazione, ma una condi-

visione sottoscritta nel progetto

ovvero una partecipazione di-

retta a convincere l'attuale pro-

prietà a "fondere" i progetti? Ne

varrebbe del futuro della Re-

gione e di parte dell'economia

italiana. Una siffatta condivi-

sione del progetto, unitamente

ad una eventuale "fusione" con

quella di Albisetti, potrebbe an-

che portare a scadenzare nuo-

vamente la fidejussione con i

Commissari Straordinari, fa-

cendo: 1) risparmiare 12 mil. di

Euro alla Regione; 2) continuare

l'attività imprenditoriale di Al-

bisetti; 3) compartecipare alla

New-Co i soggetti facidiati dalla

procedura concordataria (spero

non fallimentare).

La ferrovia Carpinone-Sul-

mona è una linea curva che uni-

sce l'Abruzzo al Molise, un per-

corso punteggiato da piccoli

paesi, boschi, montagne e par-

chi naturali. E' la seconda tratta

ferroviaria più alta d'Italia e

rappresenta una delle nume-

rose potenzialità turistiche ita-

liane. Dopo la chiusura delle

corse quotidiane nel dicembre

2011 questa linea aveva assunto

peculiarità turistiche grazie al

lavoro congiunto di Enti e Asso-

ciazioni fino alla recente sop-

pressione del servizio.

Questa decisione lancia nello

sconforto una popolazione che,

seppur con grande fatica, aveva

finalmente compreso e soste-

nuto a pieno il progetto di valo-

rizzazione e rilancio di un terri-

torio attraverso un mezzo di

trasporto ricco di poesia e sto-

ria. Tutti i viaggi della tratta

abruzzese-molisana registrano

costantemente il "tutto esaurito"

riuscendo così a portare un co-

spicuo numero di visitatori nei

territori appenninici. Un turi-

smo consapevole, sostenibile e

fortemente interessato alla sco-

perta delle identità culturali lo-

cali, un volano incredibile per

piccole realtà schiacciate dal

calo demografico e la crisi in-

ternazionale. Quest treno non è

soltanto un mezzo di collega-

mento tra luoghi, rappresenta

infatti un filo rosso con la storia

e le tradizioni, un mezzo in

grado di far scoprire aree

troppo spesso dimenticate e

che, al contrario, rappresentano

le vere peculiarità di un Appen-

nino bello ed affascinante.

Migliaia di persone hanno già

viaggiato in questi luoghi dalla

nascita del progetto ferroviario

turistico e le numerose richieste

di prenotazioni indicano che

questo trend non può far altro

che crescere.

Mi rivolgo a tutti viaggiatori

della Carpinone-Sulmona, ai

suoi estimatori, agli abruzzesi

ed ai molisani che credono

nelle risorse inespresse del

proprio territorio, a tutti coloro

che pensano sia giusto investire

in un futuro sostenibile attra-

verso la valorizzazione dell'esi-

stente come forma di tutela del

patrimonio nazionale. Mi ri-

volgo inoltre ai Presidenti di

Abruzzo e Molise, all'Ammini-

stratore delegato di Ferrovie

dello Stato Italiane, al Presi-

dente di Reti Ferroviarie Ita-

liane ed inoltre al Ministro delle

infrastrutture e dei trasporti ed

al Ministro dei Beni e attività

culturali e turismo perché si tu-

teli la tratta ferroviaria come

progetto sociale, culturale e tu-

ristico per la salvaguardia di un

intero ambito.

La Carpinone-Sulmona è un

treno carico di storia, facciamo

in modo che non sia solo un ri-

cordo.

Aiutateci a salvarla.

1121 novembre 2013Isernia

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazzeta del Molise

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Contro le camorrenasce un Comitato

L'intervento.

Questa sera a Isernia il battesimo

dell'Associazione che raggruppa

i cittadini di quattro regioni

Ittierre, chi non vuole salvarla?

Salviamo la Carpinone-Sulmona

Page 12: 21 novembre 2013

TERMOLI – Il sindaco Basso Anto-

nio Di Brino replica alle critiche ri-

volte nelle ultime settimane da alcuni

cittadini, attraverso gli organi di in-

formazione e i Social Media, all’indi-

rizzo dell’Amministrazione

comunale in merito a tematiche di

varia natura. “Nelle ultime settimane

– afferma Di Brino – ho avuto modo

di leggere articoli di stampa e com-

menti sui Social Media, aventi come

elemento comune la critica nei con-

fronti del sottoscritto o dell’Ammini-

strazione comunale di Termoli.

Delusione, amarezza e senso di fru-

strazione, sono veicolati sempre più

spesso e con molta leggerezza attra-

verso gli organi di informazione, tra-

sferendo nell’immaginario collettivo

false problematiche o personali stati

d’animo che poco hanno a che fare

con la realtà. Il gran numero di ini-

ziative realizzate a Termoli in ogni

settore, d’altra parte, non teme

smentite.

Lasciando da parte l’eccezionale

congiuntura economica generale, che

pur incide in maniera determinante

sul diffuso senso di malumore rap-

presentato dai cittadini nei confronti

della politica e di chi amministra la

cosa pubblica, mi corre l’obbligo di

approfondire e rendere nota la na-

tura di molte di queste critiche. Ho

notato, infatti, che molte delle per-

sone, anche non residenti, che si ab-

bandonano oggi a critiche sulla

stampa locale, sono le stesse che

qualche tempo fa mi chiedevano at-

tenzioni su progetti o iniziative da

attuare sul territorio; non avendo ri-

cevuto però la dovuta considerazione

da parte del sottoscritto per progetti

di dubbia natura e da remunerare

con soldi pubblici, ma che invece

avevano poco a che vedere con la

collettività, tali soggetti hanno pen-

sato bene di ricambiare la risposta

negativa con articoli poco lusin-

ghieri, per usare un eufemismo, al

fine di screditare il mio operato e

quello dell’Amministrazione comu-

nale. A tale proposito ribadisco che

questa Amministrazione persegue

l’unico obiettivo del bene comune,

programmando e realizzando inizia-

tive di pubblica utilità e che abbiano

un interesse davvero ampio e non

per pochi. Per questa ragione re-

spingo ogni forma di pressione, poli-

tica o mediatica che sia, finalizzata a

farmi cambiare idea su aspetti che

reputo imprescindibili, come la tra-

sparenza, la serietà e la volontà di

operare davvero per il bene della co-

munità”.

1221 novembre 2013 Termoli

TERMOLI – La Polizia Municipale ieri

mattina alle 6, nel corso di un’opera-

zione congiunta portata a termine as-

sieme agli agenti del Commissariato

della Polizia di Stato di Termoli, è stato

sgomberato il rudere (ex Petti) ubi-

cato in prossimità di Piazza Giovanni

Paolo II, tra Via Brasile e Via Madonna

delle Grazie.

Quattro agenti della Polizia Munici-

pale, tre agenti del Commissariato e

due agenti dell’Ufficio immigrazione

della Questura di Campobasso, si

sono recati presso lo stabile abban-

donato, fermando le sei persone pre-

senti al suo interno; si tratta di due

donne e quattro uomini senza fissa di-

mora, tutti di nazionalità rumena, tra i

30 e 58 anni, i quali avevano scelto

questi locali per soggiornarvi, seppur

in condizioni igienico-sanitarie parti-

colarmente precarie e degradate.

Dopo lo sgombero coattivo i sei ru-

meni sono stati accompagnati presso

il Commissariato di Termoli per le

normali procedure di identificazione e

per la successiva denuncia da parte

della Polizia Municipale, per occupa-

zione abusiva di immobile. Nel corso

dell’identificazione è stato inoltre ap-

purato che tre dei sei denunciati alla

Procura, avevano diversi precedenti

penali a proprio carico. E’ stata data,

infine, disposizione alla Teramo Am-

biente di bonificare i locali sgomberati

dal materiale trovato al loro interno,

comunicando inoltre al settore Lavori

Pubblici la necessità di inibire l’ac-

cesso al rudere.

Commissione agricoltura, continuità

per lo zuccherificio del MoliseTERMOLI – Bisogna salvaguardare lo Zuccherificio del Molise e dare so-

stegno all’intera filiera bieticolo-saccarifera nazionale. Questo è stato ap-

provato dalla commissione Agricoltura della Camera dei deputati che

impegna nel merito il governo nazionale. Lo ha annunciato l’onorevole ter-

molese del Pd Laura Venittelli, componente della XIII commissione perma-

nente di Montecitorio. “Con questo documento – ha detto la Venittelli -

sottoscritto da 21 deputati abbiamo inteso lanciare un messaggio chiaro a

Palazzo Chigi e soprattutto all’Unione europea, impegnando il premier Letta

e il ministro all’Agricoltura nello specifico a promuovere ogni iniziativa af-

finché l’Europa estenda al 2020 il regime delle quote zucchero, fondamen-

tale per garantire la prosecuzione delle attività nel medio periodo.

L’interesse della Commissione per il Mezzogiorno emerge nella istanza ri-

volta al Consiglio dei Ministri ad adottare specifici provvedimenti in grado

di assicurare il mantenimento ed il potenziamento degli impianti delle re-

gioni del Sud Italia, in particolare quello di Termoli perché tutti gli attori

della filiera saccarifera debbono vedersi garantire prospettive future, solo

con la fiducia e strumenti certi di concertazione coltivatori e aziende agri-

cole troveranno conveniente continuare a investire nel settore, che altri-

menti rischierebbe di essere smantellato, specie nel Centrosud”.

Fai cisl: rinnovato il contrattoartigiani area alimentazione e panificazioneROMA - “Presso la sede nazionale di Confartigianato, dopo una lunga e non

semplice trattativa, è stato rinnovato il contratto artigiani dell’area alimenta-

zione-panificazione”. Lo dichiara Stefano Faiotto, Segretario nazionale della

Fai Cisl. “Il contratto, che interessa circa 90.000 lavoratori – prosegue Faiotto

- s’incardina all’interno del sistema alimentare del nostro Paese che rappre-

senta, anche in questo momento di profonda crisi, uno dei punti di forza del-

l’economia nazionale. L’aumento economico, pari a 93 euro per il settore

alimentazione e 90 per il settore della panificazione, è stato spalmato in tre

trance con decorrenza 1 Dicembre 2013 - 1 Novembre 2014 - 1 Settembre

2015. A totale copertura del periodo di vacanza contrattuale è stata concor-

data “una tantum” di 110 euro, che sarà erogata in due trance (Aprile e Set-

tembre) nel prossimo anno. “Sulla base delle pressanti esigenze delle

associazioni artigiane – conclude Faiotto - dando seguito all’impegno assunto

nel precedente contratto, è stata allargata la sfera di applicazione anche alle

aziende non artigiane fino a 15 dipendenti. Per queste, è stata definita una ses-

sione del contratto ad hoc al fine di evitare qualsiasi problema di damping

contrattuale all’interno del settore”. “Grande soddisfazione per il risultato fi-

nale - è il commento di Augusto Cianfoni, Segretario generale della Fai Cisl.

Un risultato che contempera le esigenze normative ed economiche dei lavo-

ratori coniugandole con quelle aziendali di sviluppo del settore e della rap-

presentanza”.

Critiche all’amministrazione, il sindaco Di Brino: “Respingo ogni forma di pressione

TERMOLI - Torna la Giornata nazionale della sicurezza scolastica, promossa da Cit-

tadinanzattiva e giunta quest'anno alla undicesima edizione con iniziative in pro-

gramma, tra il 22 novembre e il 3 dicembre, in varie città e in circa 5mila scuole. A

Termoli la Giornata si terrà presso il III circolo, scuola elementare G. Paolo in via

Stati Uniti , nella mattinata del 22 novembre alle 9,30 alle 11; all'Istituto Tecnico Com-

merciale G. Boccardi in via de Gasperi, nella mattinata del 23 novembre alle 9,15; alla

Scuola Secondaria M.Brigida (medie) via Cina alle 9,30 nella mattinata del 25 no-

vembre. Ad inizio della manifestazione. Cittadinanzattiva ringrazierà i dirigenti e poi

si terrà un minuto di silenzio dedicandolo a Vito Scafidi, agli Angeli di San Giuliano di

Puglia e alle vittime dell’Abbruzzo e dell’Emilia Romagna. Poi dividendo il materiale e

spiegando la campagna da far realizzare in classe nel corso della giornata e si proce-

derà con l’intervento dei medici da come viene fatta la chiamata al 118, le prove di

blsd con i manichini e quelle in caso d’incendio con l’intervento dei Vigili del fuoco con

la spiegazione del loro compito e del 112 europeo mostrando la differenza del casco

di sicurezza dei vigili del fuoco al caschetto di sicurezza dei cantieri con la prova dei

ragazzi. Nel corso della giornata in classe tutti i studenti di tutti i plessi svolgeranno

un elaborato grafico o scritto su come ‘’vivi la scuola e come la vorresti’’ è verrà or-

ganizzata una mostra in data da stabilire con la consegna di premi da parte dell’am-

ministrazione comunale in ricordo della XI giornata della sicurezza più meritevoli. il

20 dalle 16,30 alle 18 presso la scuola Principe di Piemonte, corso informativo ai do-

centi sulla disostruzione pediatrica delle vie aeree con la Dott.Della Fazia medico

dell’Ospedale di Termoli e l’infermiere.Pompeo. Il 25 novembre dalle 16,30 alle 18

presso il II circolo corso informativo ai docenti sulla disostruzione pediatrica delle vie

aeree con il Dott.Roberto Salvatore medico dell’Ospedale di Termoli, nucleo opera-

tivo 118. Alla scuola G.Paolo (data da stabilire dopo il 25 novembre), corso informa-

tivo ai docenti sulla disostruzione pediatrica delle vie aeree con la Dott.Della Fazia e

l’infermiere Pompeo; il 9 dicembre presentazione del Libro il ''Coraggio di dire no”,

di Paolo Di chiara dedicato a Lea Garofalo.

XI Giornata nazionaledella sicurezza scolastica

Polizia municipale: sgomberati locali del rudere “ex Petti” occupato abusivamente da sei rumeni

Page 13: 21 novembre 2013

MONTENERO DI BISACCIA – Il sindaco

Nicola Travaglini informa che la Provincia di

Campobasso, a seguito delle ultime verifiche

effettuate all’interno dello stabile dell’Ipsia

di Montenero, oggetto di un grave atto vanda-

lico nella notte tra sabato e domenica scorsi,

ha fatto pervenire in mattina una nota nella

quale comunica che i locali scolastici possono

essere nuovamente utilizzati. Le lezioni,

quindi, potranno riprendere già questa mat-

tina. La Provincia ha inoltre specificato nella

nota che gli ambienti sono stati puliti e libe-

rati dall’acqua, prescrivendo però l’inagibi-

lità temporanea per l’aula magna e per alcuni

locali della segreteria, “fino a quando non sa-

ranno ripristinate le normali condizioni di sa-

lubrità degli ambienti ed effettuati i relativi

interventi di riparazione delle finiture”. “Per

fortuna – ha commentato il sindaco Trava-

glini – non sono state rilevate lesioni o dan-

neggiamenti tali da precludere l’agibilità del-

l’Ipsia, quindi le lezioni potranno riprendere

regolarmente domani mattina. Esprimo il mio

più sentito ringraziamento al presidente della

Provincia di Campobasso Rosario De Matteis

per la sua grande disponibilità e ringrazio,

inoltre, il consigliere provinciale Simona Con-

tucci per il fattivo interessamento dimostrato;

saluto e ringrazio anche il dirigente Franco

Capone, la vicepreside D’Angelo, tutto il per-

sonale scolastico e la Protezione Civile, per la

capacità di coordinamento dimostrata in un

momento così particolare per questa scuola.

Non posso esimermi, infine, dall’esprimere la

mia grande riconoscenza alle strutture tecni-

che del Comune di Montenero e della Pro-

vincia di Campobasso, per aver garantito il

ripristino della funzionalità dell’edificio in

tempi davvero rapidissimi. Spero che atti di

questo tipo non si ripetano più e che la strut-

tura sia garantita per intero da adeguati si-

stemi antintrusione; è nostro interesse, in-

fatti, tornare immediatamente alla normalità,

per dare un segnale di efficienza, di sicu-

rezza e di vicinanza concreta alle esigenze

dei cittadini”.

Sull’argomento è intervenuta anche Simona

Contucci, consigliere provinciale Idv.

“Esprimo soddisfazione – ha dichiarato Con-

tucci – nell’apprendere della riapertura del-

l’Ipsia, la scuola di Montenero di Bisaccia che,

nella notte tra sabato e domenica scorsi ha

subito diversi danni a causa di un episodio

vandalico. La celere risoluzione del problema

è stata possibile grazie alla collaborazione tra

la Provincia di Campobasso e il Comune di

Montenero di Bisaccia prontamente interve-

nuti per verificare quale fosse la reale situa-

zione e poter rendere nuovamente agibile

l’istituto, nell’interesse degli studenti e della

collettività. Già nella giornata di lunedì, infatti,

io stessa ho preso parte, in qualità di consi-

gliera, al sopralluogo effettuato dai tecnici

provinciali alla presenza sindaco Nicola Tra-

vaglini e dell’assessore comunale ai Lavori

Pubblici Angelo Magagnato, del dirigente del-

l’istituto Franco Capone e della vicepreside

prof.ssa D'Angelo. Oltre alla struttura è stato

controllato e poi riparato l'impianto elettrico,

ed è stato stilato un primo elenco degli inter-

venti da effettuare e degli oggetti danneggiati

da sostituire. Durante il sopralluogo è stata

inoltre verificata la possibilità di installare un

sensore alle porte di uscita attualmente

sprovviste di allarme e di adeguata illumina-

zione. Occorrerà infatti trovare delle soluzioni

che possano fungere da deterrente per poter

evitare, in futuro, altri deprecabili atti vanda-

lici che minano il sacrosanto diritto allo stu-

dio di quanti frequentano l’istituto”.

1321 novembre 2013Termoli

Convocazione

consiglio comunalePORTOCANNONE – Il

prossimo 25 novembre alle

ore 20,30 si riunisce il Consi-

glio comunale in prima con-

vocazione e seduta pubblica.

Tra i punti in discussione: La

variazione al bilancio di pre-

visione 2013; l’assestamento

generale di bilancio per

l’esercizio 2013; l’acquisi-

zione al patrimonio dell’Ente

di aree occupate da strade e

relativa proposta di classifi-

cazione; approvazione di re-

golamento comunale per

l’adozione di aree pubbliche

e la donazione di elementi di

arredo urbano.

Casacalenda. Si terrà alle 17 di oggi 21 no-

vembre, nei locali di piazza Umberto I, l’ap-

puntamento promosso in seno alla settimana

nazionale di “Nati per Leggere”. La biblioteca

“Caradonio – Di Blasio” riprende così gli in-

contri di lettura con i bambin

Allagamentoscuola, l’interventodi De Matteis

Ipsia: riprenderanno oggi le lezioni

nello stabile di via Argentieri

Gran Manze, Confindustria favorevole all’insediamento

MONTENERO DI BISACCIA -

Il Presidente della Provincia di

Campobasso Rosario De Matteis

ringrazia il personale della Pro-

vincia, le Forze dell'Ordine, il per-

sonale della scuola e

l'Amministrazione comunale

Travaglini di Montenero di Bisac-

cia, per il lavoro svolto e le ope-

razioni in corso, dopo il vile atto

vandalico ai danni dell'Istituto

Professionale di Stato del paese.

“Sono rimasto avvilito e stupito di

come – afferma De Matteis – si

tenti di impedire il regolare svol-

gimento delle lezioni in una

scuola superiore con atti violenti

come il danneggiamento di una

scuola, patrimonio di tutti. Spero

che i responsabili dell'allaga-

mento abbiano presto un nome e

mi auguro che simili episodi non

abbiano a registrarsi, sia per

l'istruzione, sia perché sono reati

contro la pubblica amministra-

zione, che per motivi economici

che ci vedono soccombenti”.

Richiesta di completamentoe miglioramento della rete viariaPALATA – La Provincia di Cam-

pobasso ha emesso propria ordi-

nanza per la quale sono stati

apposti cartelli stradali di divieto di

transito ai cicli e motocicli sulla S.P.

163 (ex SS157) nel tratto tra Ac-

quaviva Collecroce e Castelmauro,

Civitacampomarano e Castel-

mauro; Palata e l’abitato di Monte-

nero di Bisaccia e tra il bivio di

Castelbottaccio e l’abitato di Civi-

tacampomarano, penalizzando la

popolazione dei Comuni interes-

sati visto che è l’unica strada di col-

legamento fra i centri abitati. In

merito il Consiglio comunale di Pa-

lata ha deliberato di richiedere alla

Provincia di Campobasso: la revoca

delle ordinanze ed il migliora-

mento del tratto stradale da Palata

alla fondovalle Biferno e quello da

Palata a Montenero di Bisaccia; la

realizzazione di un’area di sosta e

parcheggio da realizzarsi nelle vici-

nanze del bivio per Larino, Palata,

Guglionesi e Montecilfone all’inizio

della strada provinciale 150 Palata

- fondovalle Biferno (collegamento

con la fondovalle Trigno). Inoltre la

delibera di Consiglio comunale

chiede anche alla Regione Molise e

alla Provincia di Campobasso, per

quanto di rispettiva competenza, il

completamento della fondovalle

Castellerce per il tratto ancora da

realizzare da Tavenna a Palata e

l’urgente sistemazione del tratto

attualmente realizzato dalla fondo-

valle Trigno all’agro di Tavenna.

BASSO MOLISE - Il Presi-

dente di Confindustria Molise,

Mauro Natale, ha inviato una let-

tera al Presidente del Gruppo

Granarolo per manifestargli da

imprenditore gratitudine per

l’attenzione espressa nei con-

fronti del Molise. “Qui in Molise

- scrive il presidente - la logica

del fare impresa rappresenta

una valore con i “se” e con i “ma”,

spesso frutto di atteggiamenti

pregiudiziali e di visioni apoca-

littiche senza fondamento che,

tuttavia, veicolate tout court at-

traverso gli organi di stampa, ri-

schiano di fare opinione, con la

conseguenza di limitare la possi-

bilità di creare sviluppo. Contro

questa logica, la nostra Associa-

zione si è sempre battuta, affer-

mando in ogni circostanza che

l’impresa è un valore, che l’occu-

pazione la creano le imprese e

che la ricchezza prodotta in re-

gione può crescere se aumenta il

numero di imprese presenti sul

territorio. L’auspicio che noi in-

dustriali aderenti a Confindu-

stria abbiamo confermato di

recente al governatore del Mo-

lise Paolo Frattura – continua

Natale - è rendere il nostro terri-

torio più attrattivo di nuovi inve-

stimenti, affinché la fine dalla

crisi economica possa trovare

una regione rinnovata e disponi-

bile ad un processo di sviluppo

incentrato sull’attività d’im-

presa, a prescindere dai settori,

con l’unica condizione che siano

rispettati i principi di etica e di

legalità del fare impresa e con

un impegno particolare alla tu-

tela della materia ambientale, e

del rispetto delle garanzie so-

ciali, dei diritti sindacali e di si-

curezza del lavoro. Mi auguro -

conclude nella lettera - che il

suo gruppo possa realizzare in

Molise il progetto “Gran Manze”

illustrato in questi giorni all’opi-

nione pubblica molisana, e per

questo le assicuro il nostro ap-

poggio per ogni sua necessità,

mettendo a sua disposizione i

nostri servizi e la nostra strut-

tura, a prescindere dalla pre-

senza di uno specifico mandato

di rappresentanza associativa”.

Nuovo incontro con la lettura in seno all’iniziativa Nati per Leggere

Page 14: 21 novembre 2013

1421 novembre 2013 Spettacolo

RIPALIMOSANI - Do-

mani sera al Blue Note lo

show di Enzo & Sal da

Made in sud.

Sul palco con l’incazza-

tore personalizzato anche

le Suddine.

A seguire musica revi-

val. Altre info 3922874671.

In scena

CAMPOBASSO - Il mini cartellone del

teatro Savoia, prosegue per la sezione

“Nuovi percorsi” oggi con “Molise, Italia,

mondo, una terapia di emigrazione”, di

Francesco Vitale, con Diego Florio e

Marco Caldoro.

”Questo spettacolo vuol rendere omaggio

a tutti quelli che sono andati a cercar for-

tuna altrove, ai grandi pensatori come Ar-

turo Giovannitti o alle personalità come il

Nunzio Apostolico Mons. Armando Lom-

bardi, agli imprenditori che hanno espor-

tato il loro ingegno, ai letterati come Fran-

cesco Jovine e Giose Rimanelli, ma anche a

quegli emigranti che hanno umilmente por-

tato con sé la sola forza delle braccia e

l'affettuoso ricordo delle proprie radici.”

Prevendita al botteghino del teatro. In-

gresso euro 12,00-10,00-8,00.

Il cartellone invernaledel teatro Savoia

di Charles N. Papa

CAMPOBASSO - L’offerta eterogenea del

dopolavoro ferroviario, seppure circoscritta

ai soli tesserati, è tra le più interessanti di

questo fine 2013, proprio per la sua diversa

angolatura artistica.

Una proposta così varia è sicuramente una

carta vincente per il cartellone “Young Dlf”,

curato dall’infaticabile Alessia D’Alessan-

dro e da alcuni componenti dei Noflaizon.

Con la penuria di attività culturali in re-

gione, quello del dopolavoro risulta una bella

proposta e degna di attenzione da parte di

un pubblico attento e scrupoloso.

Cinema, musica, teatro, questa l’offerta di

“Binario uno, in viaggio con...”,che ha preso

il via il 27 ottobre per terminare poco prima

di Natale.

Domenica 24 novembre alle 18.00 si parla

di teatro e del Grande Bardo. Saranno va-

lentina Bonaccio, Alessandra Valerio e Ales-

sandra Di Iorio a tener il reading teatrale

“Shakespearando” a cui seguirà un dibattito,

moderato da Pietro Mignogna, tastierista dei

Noflaizon. Il 1° dicembre si torna alla musica

con in concverto di chitarra classica. Il soli-

sta sarà Enrico Varriano. Seguirà dibattito

con l’artista, moderato dalla giovane attrice

molisana Alessia Filiberti.

Si parla anche di cinema alla rassegna “Bi-

nario uno”, in questo periodo specialmente,

dopo il film di Checco Zalone, dopo le pro-

duzioni della Incas come il corto “Il viag-

gio”. Il 6 dicembre per “Il corto indipen-

dente”, parentesi cinematografica curata dal

regista molisano William Mussini, si ter-

ranno proiezioni specifiche sul tema “Il ci-

nema sperimentale”. Dopo la proiezione si

terrà un dibattito tenuto dalllo stesso Mus-

sini.

Doemnica 8 dicembre, per la parte teatrale

della rassegna, Alessia Filiberti presenta un

monologo sull’arte da palco a cui seguirà un

dibattito da lei stessa curato.

Si chiuide il 15 dicembre e poi, per l’anno

nuovo, tutto è in corso d’opera e, al mo-

mento, nulla è dato sapere.

Ingresso riservato ai soli tesserati. Info

3384971886.

Programma d’invernoUn cartellone eterogeneo al

Dlf con musica, teatro e cinema

FERRAZZANO - Aggiunte due repliche, 23 e 24 novembre,

per lo spettacolo di Stefano Sabelli “Maratona di New York”

con Pasquale Arteritano e Max Vitolo. In programma Oreste

Sbarra live, “Le petite magic circus”, “Frustallà”, “Hanno

tutti ragione”.

Repliche “Maratona di New York”

CAMPOBASSO - Domani al

Move club il venerdì dance. Cena

dalle 20.30, a seguire i dj Andrea

Barletta, Alex C., Emanuele Di Re,

Nian Project.

CAMPOBASSO - Presso

Mari&Monti domani sera il venerdì

è live&cena. Evento nella grotta più

grande. Preferibile prenotare. Info

3337547541.

CAMPOBASSO - L’appunta-

mento del venerdì al Kamaloca con

“Kiss the bliss”. In consolle Andrea

Palazzo, mario Tallari,Andrea Dir.

CAMPOBASSO - Sabato presso

Aciniello a Fossato cupo, la rassegna

di cabaret prevede la cena spetta-

colo con Tony Figo (vero nome An-

tonio D’Ursi). Ingresso euro cena e

show euro 25,00. Info 3383188333.

Appuntamenti

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazzeta del Molise

dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal

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Page 15: 21 novembre 2013

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Pagina redazionale singolarmente autogestita

Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto

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Mattino

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Mattino

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Sera

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Termoli Isernia

Campobasso

Mattino

Pomeriggio

Sera

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