Edilizia 2-2013
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EDILIZIA PIACENTINA 1
EDILIZIA PIACENTINA2
EDILIZIA PIACENTINA 3
Direttore responsabileGiuseppe De Petro
Direzione e RedazioneVia XXIV Maggio, 4 - Piacenza
Tel. 0523.458174 - Fax 0523.754369E-mail: [email protected]
PubblicitàVia XXIV Maggio, 4 - Piacenza
Tel. 0523.457421Fax 0523.754369
E-mail:[email protected]
StampaGrafiche Lama - Piacenza
RegistrazioneTribunale di Piacenza n. 545 del 31/07/2000
Ai sensi e per gli effetti della legge 675/96 l’Editoredichiara che gli indirizzi utilizzati per l’invio inabbonamento postale provengono da pubblici registri,elenchi, atti, documenti concoscibili a chiunque e che iltrattamento dei dati non necessita del consensodell’interessato. Ciò nonostante in base all’art. 13dell’informativa il tirolare del trattamento ha diritto diopporsi all’utilizzo dei dati facendone espresso divietotramite comunicazione scritta da inviarsi alla sede diCPA
som
mariofocus
Rinaturalizzazione urbanae dialogo con il paesaggio pagina 5
i nostri servizi
Passare dall’emergenza allo sviluppo è possibile pagina 11Croci (Ance): “Norme ad hoc per il recupero edilizio” pagina 14A Piacenza sta nascendo una nuova sala polivalente pagina 16EdilShow 2013 affronta la sfida della ripresa pagina 20Energy Days, una spinta al futuro sostenibile pagina 23Bosco-legno-energia, Forestalia cresce pagina 26Tutelare i boschi trasformandoliin risorsa: la missione del PEFC Italia pagina 29Sempre più donne negli studi e sui cantieri pagina 32Parco delle Mura: verso un nuovo paesaggio pagina 35Produzione sostenibile per un “abitare verde” pagina 39Nuove competenze per l’ingegnere di domani pagina 43
dall’esterno
Il Veneziano, nuova vita ai colori pagina 37Misuratori fiscali, la soluzione c’è pagina 44
rubriche
Agenda pagina 6Block Notes pagina 45Le scadenze di Confedilizia pagina 46
Il servizio di copertina di questonumero di Edilizia Piacentina è dedicatoall’ottava edizione di EdilShow.La fiera dell’edilizia di Piacenza Expo,punto di riferimento per più di unaprovincia confinante, prova araccogliere la complessa ma ineludibilesfida della ricerca della ripresapuntando su una serie di novità (sututte, gli “Energy Days”) e su un formatin larga parte rinnovato
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EDILIZIA PIACENTINA 5
Ricostruire l’Italia è ricostruire anche Piacenza (2)
Rinaturalizzazione urbanae dialogo con il paesaggio
Sviluppo di spazi verdi, una migliore simbiosi tra cittàe campagna. Recuperare la cultura di integrazione tra
infrastrutture e territorio
Riprendo dall’ultimo Edilizia Piacentina 2012 quando concludevo
scrivendo che “Ricostruire l’Italia”è anche ricostruire Piacenza, una
banalità. Un po’ meno aggiungendo: basta sviluppo “insostenibi -
le”, la vocazione al buon vivere può rilanciare la nostra economia. Natural-
mente rivalutando l’ambiente urbano, quello delle nostre campagne e
delle valli: finalmente tornando a dialogare con il paesaggio.
La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge 14 gennaio 2013
n. 10 recante “Norme per lo sviluppo degli
spazi verdi urbani”che entra in vigore dal
16 febbraio mi offre l’opportunità di inizia-
re dall’ambiente urbano. Obbiettivo prin-
cipale della norma è l’incremento della
piantumazione di alberi nelle aree urbane,
per ogni nuovo nato. Verificherà l’attua -
zione della legge il “Comitato per lo svilup-
po del verde pubblico” in fase di formazio-
ne presso il ministero dell’Ambiente.
Nell’articolo 4 della legge viene altresì riba-
dito come le regioni, le province e i comuni,
ciascuno nell’ambito delle proprie compe-
tenze e delle risorse disponibili, promuovo-
no l’incremento degli spazi verdi urbani, di “cinture verdi” intorno alle
conurbazioni per delimitare gli spazi urbani, adottando misure per la
formazione del personale e l’elaborazione
di capitolati finalizzati alla migliore utiliz-
zazione e manutenzione delle aree, e adot-
tando misure volte a favorire il risparmio e
l’efficienza energetica, l’assorbimento del-
le polveri sottili e a ridurre l’effetto “isola di
calore estiva” favorendo al contempo una
regolare raccolta delle acque piovane. Si
spera, “cinture verdi”volte più a creare una
simbiosi tra città e campagna piuttosto che
una delimitazione posticcia. Sarebbe un al-
tro esempio di lottizzazione della città, ce-
mento e asfalto da una parte e verde pub-
blico dall’altra.
Lo sviluppo dell’urbanizzazione intensiva ha provocato un ambiente
urbano artificioso, assolutamente privo di verde di connessione, cau-
sando così l’allontanamento del cittadino dall’ambiente naturale. La
reazione più diffusa, in termini ambientali, alle urbanizzazioni incon-
trollate si è fin qui manifestato nella realizzazione di parchi urbani,
spesso sotto utilizzati perché quasi sempre decentrati, scomodi da rag-
giungere e da qualche tempo poco sicuri da frequentare. Ripensare le
periferie e le frazioni offrirebbe l’opportunità di riconnettere la città
alla campagna ottenendo una sorta di rinaturalizzazione urbana che
ben gioverebbe alla vivibilità necessaria per lo sviluppo del benessere
e della socialità.
Dialogare con il paesaggio fuori dal conte-
sto urbano significa principalmente consi-
derare il rapporto fra infrastrutture della
mobilità, insediamenti produttivi e pae-
saggio. E’ un problema che nasce già all’e-
poca della prima rivoluzione industriale
quando il rapido sviluppo dei mezzi di tra-
sporto propose i primi problemi infrastrut-
turali. A una prima fase romantica, che ve-
deva infrastruttura e territorio entità com-
plementari all’interno di un progetto uni-
tario di paesaggio, ne seguì presto un’altra
che considerava lo sviluppo delle grandi in-
frastrutture completamente avulso dal
rapporto con il territorio. La retorica della modernizzazione ebbe
buon gioco cosicché anche nel nostro paese, nel periodo della ricostru-
zione post bellica, avvenne la rottura defi-
nitiva: la moltiplicazione di attori e opera-
tori nonché la frammentazione dei proces-
si attuativi proiettarono i progetti infra-
strutturali in una dimensione completa-
mente autonoma dal territorio. I risultati
sono sotto gli occhi di tutti. Non voglio di-
lungarmi nell’elencazione di casi di detur-
pazione paesaggistica e di condizionamen-
to negativo dello sviluppo del territorio. Ci
saranno altre occasioni. In questo momen-
to mi preme sottolineare l’urgenza di av-
viare una nuova stagione che riassegni alla
progettazione territoriale e infrastruttura-
le un reale spessore culturale per ripensare e valorizzare le vocazioni di
un territorio ormai segnato da decenni di crescita fuori controllo. Pro-
vincia e Comune dovrebbero farsene carico con urgenza.
Giuseppe De Petro
focu
s
EDILIZIA PIACENTINA6
Curiosità
Stazione di Susa,Kengo Kumafirma il progettoL'archistar giapponeseè il vincitore del concorsointernazionale
Presentato il progetto definitivo dellaStazione internazionale di Susa, cheporta la firma di Kengo Kuma. La futuraTorino-Lione sarà composta da una gal-leria profonda 12 chilometri con unintervento che si estende per 3 chi-lometri in superficie nella Piana di Susa.Approvata dal Consiglio di Ammini-strazione della Lyon Turin Ferroviaire, lasocietà italo-francese con l’incarico direlizzare la nuova tratta Torino-Lione, laproposta dell’archistar giapponese si èaggiudicata il concorso internazionaleal quale hanno preso parte anche Nor-
man Foster, Benedetta Tagliabue, Diet-mar Feichtinger e l’agenzia 5+1AA diAlfonso Femia e Gianluca Peluffo.Il progetto definitivo, quasi interamen-te sotterraneo, prevede interventi cheriguardino esclusivamente aree già de-stinate al trasporto, nel tentativo di
ridurre il più possibile il consumo disuolo e, al tempo stesso, ottimizzando ivantaggi dell’opera, come per esempiola riduzione dei tempi di percorrenza el’incremento della capacità di trasportomerci. In occasione della presentazionedel progetto, Mario Ciaccia, il vice mi-nistro delle Infrastrutture e dei Tra-sporti, ha dichiarato: "L'attenzione al-l'ambiente e al territorio devono co-niugarsi con la dimensione europea delprogetto che rappresenta una trattastrategica del Corridoio Mediterraneodella rete transeuropea Ten-T. Una vol-ta decisa la realizzazione di un'operastrategica è necessario assicurare unconfronto continuo con il territorio du-rante l'intero processo: dall'ideazionedell'opera alla sua costruzione e suc-cessiva gestione, assicurando al terri-torio stesso costante informazione, tra-sparenza del processo decisionale, ac-coglimento e sviluppo delle istanze lo-cali". L’idea concepita da Kengo Kumaprende le mosse dalla volontà di creareun’opera di collegamento d’importanzastrategica, al confine fra l’Italia e laFrancia, pur perseguendo l’obiettivo direalizzare una stazione che sia esten-sione dello spazio circostante. Lo stessoKengo Kuma ha ribadito: “Il nostroobiettivo non è quello di creare unoggetto alieno ma di valorizzare glielementi del territorio di Val di Susa,richiamando i tratti delle montagnevicine e del paesaggio alpino”.
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Concorsi
Di nuovo in centro:proposte per il cuorestorico di BolognaINU Emilia Romagna lanciaun nuovo concorso di ideeper l’accessibilità sostenibile
L'istituto Nazionale di Urbanistica E-milia Romagna ha bandito il nuovoconcorso di idee per Bologna “Di nuovoin centro”. La struttura urbana di Bo-logna si caratterizza per la percorribilitàpedonale, grazie ad una rete di vieporticate. Il progetto prevede di rior-ganizzare l’accessibilità in un’ottica disostenibilità ambientale e ha come pri-mo obiettivo quello di riqualificare lospazio pubblico e valorizzare i distrettiindividuati nel centro della città.Lo scopo di questa iniziativa è sollecitaree far emergere idee innovative sul-l'allestimento di uno spazio pubblicoscelto dal proponente all'interno della“Zona ad alta pedonalità” nel centrostorico.Il progetto dovrà comprendere una del-le tre tematiche proposte: i micro in-terventi di riqualificazione di uno spaziopubblico che possano favorire la con-tinuità dei percorsi pedonali, allesti-menti temporanei per usi aggregativi esistemazione di strutture che conten-gano servizi igienici accessibili al pub-blico. Il bando prevede due categorie dipartecipanti, una composta da archi-tetti e ingegneri iscritti ai rispettivi Albiprofessionali ed una seconda che rag-gruppa studenti, designer, funzionari dipubbliche amministrazioni e specialistidi altre discipline comunque interessatealla qualità urbana. La consegna deglielaborati dovrà pervenire entro il 30aprile 2013. Oltre all’esposizione in oc-casione della 2° Biennale dello SpazioPubblico e di UrbanPromo 2013, glielaborati presentati saranno espostiall’Urban Center Bologna in una spe-cifica mostra di tutti i progetti per-venuti. Il Comune di Bologna si impegnaa promuovere e a sostenere gli esiti
della raccolta di idee attraverso ini-ziative di comunicazione e sensibiliz-zazione e a promuovere l'iter auto-rizzativo dei progetti che possono es-sere attuati nella forma del “micro -progetto di miglioramento dello spaziopubblico”.Info: www.inu.it
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"Second life. Gli Hoteldel nuovo millennio"in mostra a MilanoSpazioFMGperl'Architetturaapprofondisce il delicato temadel recupero di edifici storici
A Milano SPAZIOFMGPERL’ARCHITET -TURA ospita in via Bergognone 27 lamostra dal titolo “Second life. Gli Hoteldel nuovo millennio” a cura di LucaMolinari e Simona Galateo, in corso finoa venerdì 22 febbraio. La rassegna èdedicata ai temi del recupero degliedifici storici, nonché al ripristino e allarifunzionalizzazione degli immobili perreintegrarli nel tessuto urbano e sociale.Principale obiettivo dell’iniziativa è ap-profondire gli aspetti legati al restaurodi qualità di un’architettura, attraversotre esempi particolari che ‘rivivono’ co -
me strutture ricettive. Si tratta dell’Ar -lov Conservatorium Hotel di Amster-dam, del Mandarin Oriental Hotel diBarcellona e del Town Hall Hotel diLondra. Ristrutturato da Lissoni Asso-
ciati, l’Arlov Conservatorium Hotel oc-cupa gli antichi spazi della Rijkspost-spaarbank, divenuta sede del SweelinckConservatorium: qui gli spazi interniricevono luce attraverso la coperturavetrata della corte, mentre le deco-razioni originarie sono state riportate inluce da un attento restauro.Il Mandarin Oriental Hotel di Barcel-lona, ex sede di un’istituzione bancaria,ha mantenuto il medesimo aspetto nelfronte principale su strada, per essereriletto internamente daolla collabora-zione di un team formato da CarlosFerrater e Juan Trias de Bes, PatriciaUrquiola e F3 paisaje.L’intervento previsto per il Town HallHotel, a cura di Rare Architecture, si èmisurato con un edificio tutelato deglianni Trenta, pertanto, il restauro con-servativo è stato complesso nel valo-rizzare da un lato i dettagli decorativi, enell’ostentare, dall’altro, la nuova ri-visitazione. Come spiega Luca Molinari:“La mostra riflette, attraverso tre e-sempi virtuosi, sul tema del riutilizzo diedifici storici che riprendono vita e siaprono al pubblico, che rivedono la lucegrazie ai capitali privati senza i qualisarebbe impossibile tenere tutto a mu-seo. Un modo di pensare al costruito sulcostruito riutilizzando risorse che giàesistono, senza consumo di ulterioreterritorio”
Eventi
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Concorsi
Echi di luce: proposteper elementi illuminantia LED cercansiI love LED bandisceil concorso a cacciadi idee innovative
Scade il 20 aprile 2013 il termine perpresentare i progetti per il concorsointernazionale di idee Echi di Luce, ban-dito dall'azienda I love LED.Nell'intento di promuovere idee inno-vative nel mondo dell'illuminazione, ilprogetto si rivolge a progettisti, stu-denti, liberi, professionisti ed artisti e-sclusivamente under 35.L'oggetto del concorso consiste nellaprogettazione di un apparecchio illu-minante a LED (lumetto, sospensione,piantana, applique...), adatto ad inse-rirsi nella gamma dei prodotti dell'a-
zienda promotrice, con la possibilità diutilizzare i più svariati materiali.Il concorso prevede una preselezione diotto progetti da parte della giuria, com-posta da quattro esperti del settore,assegnando un premio di 2000 euro e1000 euro rispettivamente al primo e alsecondo classificato.
La giuria, che comunicherà il proprioverdetto il 30 aprile, valuterà, non solol'originalità e i valori estetico-funzionalidelle proposte, ma anche le potenzialitàdi commercializzazione e attuabilità, inprevisione di una possibile futura fab-bricazione da parte dell'azienda.Info: www.archiportale.com
EDILIZIA PIACENTINA10
Novità
Il MUSE di Pianoapre in estateIl 27 luglio inaugura il nuovoMuseo delle Scienze a Trento
Il 27 luglio 2013 è la data fissata perl'apertura del MUSE (Museo delle Scien-ze) di Trento firmato Renzo Piano.E' stato il Presidente del MUSE, MarcoAndreatta, a confermare: “Siamo a me-tà strada. Tra sei mesi apriremo il nuovoMuseo delle Scienze, in questo edificioche ci è stato consegnato esattamentesei mesi fa. Un complesso architetto-nico, progettato da Renzo Piano, cheinterpreta la geografia del nostro ter-ritorio, delle nostre montagne e che allostesso tempo ne fa il manifesto delTrentino, della nostra ricerca scientificae del nostro ambiente culturale, uninvestimento coraggioso e utopico della
politica e della comunità trentina”.Elemento ricorrente nei progetti del-l'archistar genovese è la stretta inte-razione tra architettura e risparmio e-nergetico, che si traduce in questo pro-getto, attraverso l'utilizzo di diversefonti rinnovabili in particolare quella
solare, con l'uso di celle fotovoltaiche epannelli solari, e la geotermica, con losfruttamento di sonde a scambio ter-mico.“Gli allestimenti saranno ‘invisibili’ co -me se fossero in un tempo sospeso ecome sistemati in un grande spaziounico. I diversi argomenti saranno in-sieme e ognuno innescherà la curiositàdi visitare il successivo” racconta l’ar -chitetto Susanna Scarabicchi.
Non ci resta quindi che iniziare il contoalla rovescia e monitorare le fasi finaliche precedono l'apertura, attraverso laweb cam, aggiornata in tempo reale,sulla pagina web del MUSE, www.mu-se2012.eu
EDILIZIA PIACENTINA 11
I n vista del prossimo appuntamento e-
lettorale l’Ance ha messo a punto un
documento di proposte e idee sulle a-
zioni più urgenti che dovranno essere in-
traprese già nei primissimi giorni della
nuova legislatura per affrontare la gravis-
sima crisi del settore delle costruzioni e
per garantire la ripresa dell’attività delle
imprese.
Proprio per far sì che vengano date in tem-
pi brevi le risposte necessarie a contenere
l’emergenza economica legata al settore,
che sta portando non solo a una vera e pro-
pria emorragia di posti lavoro ma anche al-
la chiusura di un numero crescente di im-
prese, l’Ance ha inviato le proprie propo-
ste e valutazioni ai leader dei principali
movimenti politici.
Tra le misure più urgenti, nel documento
sono state indicate quelle relative ai paga-
menti dalla pubblica amministrazione
per i lavori eseguiti, alla revisione del pat-
to di stabilità interno, alla riattivazione
del credito per imprese e famiglie e alla ri-
duzione del peso abnorme del fisco sul be-
ne casa, nonché provvedimenti mirati a ri-
stabilire regole di concorrenza nei lavori
pubblici e a semplificare il sistema ammi-
nistrativo.
Accanto a queste misure, l’Ance ritiene
strategica una politica nazionale di riqua-
lificazione delle città, un piano per la sicu-
rezza degli edifici e per il loro contributo
alle politiche nazionali di risparmio ener-
getico, nuove regole che garantiscano la
realizzazione di infrastrutture di qualità
in tempi e costi adeguati e, infine, l’elimi -
nazione delle disparità che penalizzano
l’edilizia in tema di costo del lavoro.
Pubblichiamo alcuni stralci del documen-
to riguardanti le cose da fare subito per af-
frontare l’emergenza
Emergenza occupazione:
- Bisogna tornare a investire e a produrre
lavoro. (..)
- E’ necessario ridurre il costo del lavoro,
che nell’edilizia è ben più elevato rispetto
agli altri settori industriali, per favorire
l’occupazione e l’emersione del nero e rie-
quilibrarlo rispetto al costo del lavoro au-
tonomo, anche al fine di liberare risorse
da destinare ai lavoratori. Infatti, in edili-
zia il costo del lavoro è molto più elevato ri-
spetto agli altri settori industriali: per o-
gni mille euro in tasca ai nostri operai il co-
sto per l'impresa è di circa tre mila euro.
- Prevedere nuove procedure concorsuali
per consentire la prosecuzione di impresa
con difficoltà patrimoniali, scongiurando
il fallimento per salvaguardare il tessuto
produttivo. (...)
- Aiutare la prosecuzione dell'impresa con
difficoltà patrimoniali. (...)
- Deve rappresentare una priorità l'indivi-
duazione di criteri semplici ma efficaci
per l'accesso alla professione degli opera-
tori e imprese delle costruzioni, in un'otti-
ca di qualificazione del prodotto, lotta al
lavoro nero e all'evasione fiscale, nonché
per assicurare una maggiore sicurezza dei
lavoratori.
Pagamenti alle imprese:
- Definire un piano effettivo di smaltimen-
to dei debiti pregressi della PA per lavori
eseguiti.
- La Direttiva Ue sui ritardati pagamenti
per i nuovi contratti deve essere applica-
ta, senza incertezze, anche ai lavori pub-
blici. - In considerazione della difficoltà
della P.A. a pagare il corrispettivo di lavo-
ri già eseguiti, occorre consentire, in via
transitoria, la possibilità di sospendere i
Le idee Ance per la prossima legislatura
Passare dall’emergenzaallo sviluppo è possibile
Nella foto il presidente nazionale
dell’Ance, Paolo Buzzetti
pro
po
ste
EDILIZIA PIACENTINA12
lavori, da parte del soggetto esecutore, in
caso di mancato pagamento da parte della
stazione appaltante di un importo inferio-
re a quello attualmente previsto, portan-
dolo al 10% dell'importo netto contrattua-
le. - Ampliare il ricorso all’istituto della
permuta di immobili quale modalità di pa-
gamento del corrispettivo da parte
dell’amministrazione, nel senso di con-
sentirne il trasferimento di proprietà pri-
ma del collaudo dell’opera.
Patto di stabilità:
- In attesa che da Bruxelles si provveda a u-
na revisione dei termini del patto euro-
peo, è necessario introdurre nelle regole
del patto di stabilità interno una golden
rule che salvaguardi la componente di in-
vestimento nei bilanci delle amministra-
zioni pubbliche interessate, per evitare di
scaricare tutto il peso delle politiche di ri-
duzione delle spesa sulla parte più virtuo-
sa e sostenibile, quella degli investimen-
ti.
- Mettere in sicurezza il territorio per sal-
vaguardare i cittadini. E’ di primaria im-
portanza far partire subito il piano sul dis-
sesto idrogeologico, superando, già nella
Legge di Stabilità, i limiti del Patto di sta-
bilità interno che impediscono di spende-
re le risorse per la messa in sicurezza del
territorio. (...)
Credito:
- Attivare strumenti e controlli che ristabi-
liscano regole e comportamenti per un’in -
terazione positiva tra imprese e banche.
(...)
- Riattivare il circuito del credito per con-
sentire alle famiglie di accedere, nuova-
mente, al mercato dei mutui per l’acquisto
di abitazioni. (...)
- Istituire un fondo di garanzia dello Stato
per le fasce deboli della popolazione, per
consentire loro di accedere all’acquisto
della prima casa.
Allarme fisco:
- Correggere l’IMU. L’imposta va ridimen-
sionata, rivista e riformulata, anche con
l’obiettivo di dare una risposta all’emer -
genza abitativa. Va resa progressiva e pa-
rametrata rispetto al reddito dei contri-
buenti. Deve pagare di più chi ha di più.
(...)
- Bloccare gli aumenti dell’IVA sulla casa.
(...)
- Eliminare l’IVA dalla responsabilità soli-
dale. (...)
Mercato e concorrenza:
- Dare attuazione alla norma sulla suddivi-
sione in lotti, introdotta dal Decreto "Sal-
va Italia", che dovrà trovare concreta ap-
plicazione in fase progettuale ed essere
opportunamente sanzionata, al fine di
renderla realmente operativa.
- Limitare il fenomeno dei lavori “in hou-
se”, che appare ancora eccessivamente
ampio, portando al 100% la percentuale
di lavori che i concessionari autostradali
sono obbligati ad esternalizzare tramite
gara, considerato che le concessioni, per
lo più, non sono state acquisite con gara.
Infatti, come impone l’Europa, se la gara
non si è svolta “a monte”, va necessaria-
mente garantita “a valle”della concessio-
ne.
- Rivedere la norma sul “caro materia-
li”.(...)
- Eliminare l'Istituto della responsabilità
solidale, contributiva e retributiva. (...)
EDILIZIA PIACENTINA 13
Pubblica ammnistrazione:
- Proseguire nel percorso di riforma , sem-
plificazione e razionalizzazione del siste-
ma amministrativo statale e degli enti lo-
cali attraverso la diffusione degli sportelli
unici, e di poteri sostitutivi nei confronti
degli enti inadempienti e del silenzio as-
senso.
Ecco invece le proposte, per punti, per riav-
viare la crescita
Città:
- Istituzione di un “Ministro per la città”,
in grado di facilitare le politiche urbane
(...)
- Dare concretezza all'azione per la città
nella logica dell’ordinarietà del Piano Cit-
tà assegnando 2 miliardi di fondi struttu-
rali e FAS, della programmazione in cor-
so, a questo importante progetto, e farne
una priorità della prossima programma-
zione, destinando almeno 2 miliardi l’an -
no per sette anni agli interventi sulle cit-
tà.
- Definire una legge quadro per il governo
del territorio che consenta di avviare u-
n'efficace azione per la riqualificazione
urbana, in grado di superare gli attuali im-
pedimenti che ostacolano gli interventi. -
Incentivare, anche fiscalmente, i processi
di riqualificazione urbana (...)
- Riqualificare il patrimonio scolastico.
(...)
- Intervenire per rimuovere le barriere
che ostacolano l’uso di capitali privati nel-
la realizzazione di opere al servizio della
collettività (...)
Casa:
- Individuare un canale di finanziamento
ordinario, almeno biennale, per attuare
d'intesa con gli enti locali, un piano orga-
nico di edilizia destinato alle fasce sociali
che non riescono ad accedere al libero
mercato (...)
- Creare le condizioni perché possa au-
mentare l'offerta di abitazioni in locazio-
ne, e in locazione a proprietà differita a ca-
none sostenibile (...)
- Alleggerire le imposte sui trasferimenti
(...)
- Adeguare sismicamente e mettere in si-
curezza il patrimonio edilizio esistente.
(...)
- Rendere stabile la detrazione del 55%
per il risparmio energetico degli edifici,
rimodulandone l’intensità in funzione
della maggior efficacia dell’intervento.
Infrastrutture:
- Più trasparenza. La turbativa d’asta è u-
na pratica inaccettabile negli appalti pub-
blici; inquina il mercato, penalizza le im-
prese serie e mina la credibilità del nostro
paese. (...)
- Più efficienza nella selezione delle im-
prese.(...)
- Più concorrenza. (...)
- Più equità nei rapporti contrattuali con
la PA. (...)
- Più libertà nell’organizzazione dell’atti -
vità di impresa. (...)
Lavoro:
- Parificare il premio Inail per il settore
delle costruzioni a prescindere dalla qua-
lificazione giuridica dell’impresa (...)
- Riallineare le aliquote contributive tra
lavoro autonomo (24% a regime nel 2018)
e lavoro subordinato (35%), elevando le u-
ne a favore della riduzione delle altre, pro-
prio per evitare il ricorso al falso lavoro au-
tonomo che cela dietro di sé forme non de-
nunciate di subordinazione, con evidente
alterazione del mercato e della concorren-
za leale tra le imprese.
- Verificare la regolarità contributiva e re-
tributiva delle imprese al fine di garantire
un mercato corretto e concorrenziale (...)
- Ampliare e rendere strutturali i meccani-
smi della detassazione e della decontribu-
zione dei salari collegati alla produttività
nonché dei super minimi e degli straordi-
nari.
Info: www.ance.it
EDILIZIA PIACENTINA14
I l recupero energetico è la strada da
seguire per rilanciare la ripresa. In
futuro il rapporto tra pubblico e pri-
vato diventerà sempre più determinante
per raggiungere obiettivi strategici per il
territorio ed intercettare forme di finan-
ziamento anche europee.
A Piacenza cresce l’adesione al ‘Patto dei
Sindaci dell’Unione europea’: insieme al
comune capoluogo si aggiungono altri 24
comuni impegnati a ridurre del 20% le e-
missioni di CO2 e ad aumentare del 20%
l’efficienza energetica entro il 2020. Con
il ‘Patto dei Sindaci’il territorio piacenti-
no ha l’opportunità di intercettare
un’importante fetta di finanziamenti eu-
ropei da indirizzare anche alla riqualifi-
cazione energetica del patrimonio esi-
stente.
‘E’un’occasione da cogliere e il tema è og-
gi più che mai attuale, ma –afferma Mau-
rizio Croci, caposezione Ance di Piacenza
- tale opportunità deve necessariamente
essere affiancata da una normativa na-
zionale ad hoc dal punto di vista urbani-
stico e fiscale in ambito di recupero edili-
zio. Auspichiamo che le scelte del futuro
Governo vadano in questa direzione’.
La strada indicata da Croci è quella delle
collaborazioni tra pubblico e privato,
‘l’unica possibile oggi per riqualificare le
città e renderle attrattive ma –ha ribadi-
to - servono regole chiare per poter ope-
rare. L’eccessiva tassazione impedisce
alle aziende di investire e andrebbe rivi-
sta specialmente per quanto riguarda la
realizzazione di opere pubbliche a bene-
ficio dell’intera collettività (come la ri-
qualificazione di scuole e edifici comuna-
li) in relazione anche alle difficoltà che
hanno oggi gli enti locali nel reperire ri-
sorse’. A questo proposito ricordiamo
che Ance è in prima linea per quanto ri-
guarda il tema della riqualificazione e-
nergetica degli edifici scolastici grazie
all’accordo tra Ispredil (Istituto promo-
zionale per l'edilizia – braccio operativo
di Ance) e Anci, e che prevede l’efficien -
tamento energetico di edifici scolastici a
carico dei costruttori attraverso la per-
muta delle strutture da parte degli enti
locali. Ma l’Ance piacentina fa un ulterio-
re passo avanti e auspica 'che la ricostru-
zione degli edifici scolastici possa funge-
re da volano per la riqualificazione di in-
teri quartieri cittadini che presentano
oggi molte criticità: A Piacenza –eviden -
zia Croci - abbiamo interi quartieri co-
struiti negli anni Cinquanta con edifici
non adeguati dal punto di vista energeti-
co e sismico, strade strette e carenza di
posteggi (autorimesse e parcheggi pub-
blici) e spazi verdi non adeguati ad una
città a misura di uomo’.
Scuole in permuta
‘Qualcuno – in lizza per Palazzo Chigi –ha
recentemente affermato che bisogna ri-
partire dalla ristrutturazione degli edifi-
ci scolastici. Vorremmo ricordare –incal -
za Croci - che le scuole costruite negli an-
ni Cinquanta presentano oggi serie pro-
blematiche: anche se sono state costruite
a norma oggi non lo sono più dal punto di
vista energetico e sismico e vanno rico-
struite nell’ottica di un minore consumo
di energia, di un migliore utilizzo degli
spazi e di una maggiore sicurezza per chi
ne usufruisce’. La proposta di Ance pre-
vede la permuta degli edifici scolastici
fuori norma che verrebbero ceduti dai
Comuni ai privati, dopo che quet’ultimi
Nella foto, Maurizio Croci,
caposezione Ance di Piacenza
francesca gazzola
Riqualificazione ed efficienza energetica
Croci (Ance): “Norme ad hocper il recupero edilizio”
pia
cen
za, e
uro
pa
EDILIZIA PIACENTINA 15
abbiano realizzato nuovi edifici con le ca-
ratteristiche energetiche e sismiche ri-
chieste, ottenendone in cambio la gestio-
ne. Parallelamente potrebbe, quindi,
partire anche l’opera di riqualificazione
di una parte di città: ‘Si potrebbe rivede-
re – ad esempio - l’utilizzo degli spazi
sportivi realizzando palestre a beneficio
dell’intero quartiere che acquisirebbe
così nuovi servizi usufruibili in orari di-
versi da quelli scolastici. Perché ciò sia
possibile – sottolinea Croci - è necessario
disporre di normative premiali (riduzio-
ne oneri e incentivi volti alla sostenibili-
tà energetica degli edifici) e la rinuncia
da parte dello Stato di tassazioni eccessi-
ve che bloccano sul nascere gli investi-
menti’.
Dalla scuola alla città
Il momento attuale impone nuove strate-
gie: ‘I finanziamenti scarseggiano e an-
che il Piano delle Città purtroppo ha pre-
miato realtà più grandi della nostra e pro-
getti di maggiore portata. L’efficienta -
mento energetico e sismico del patrimo-
nio edilizio offre una grande possibilità,
ma dobbiamo partire adesso. Le possibili
aree di intervento non mancano: pensia-
mo ad esempio a tutta quella fascia di e-
difici costruiti negli anni cinquanta e ses-
santa, afferma Croci sottolineando come
si potrebbe partire dalle scuole per ri-
qualificare intere parti di città, realiz-
zando nuove aree verdi, parcheggi più
grandi, edifici autosufficienti, zone più
vivibili e quartieri più integrati. ‘E’ con
questi interventi –aggiunge- che una cit-
tà diventa più attrattiva e turisticamente
interessante. Con gli enti locali abbiamo
avviato un confronto e formulato alcune
proposte (all’interno del Rue), prima pe-
rò servono normative dall’alto’. In passa-
to Ance aveva proposto progetti mirati in
ambito di riqualificazione della città, ‘ri -
masti–ricorda Croci - sulla carta: dal pro-
getto ‘Ridisegniamo Piacenza’(nel 2009)
alle proposte fatte alla precedente am-
ministrazione e riguardanti la copertura
di parcheggi pubblici con fotovoltaico
(oggi non più fattibile) nell’area logistica
e l'inserimento di pannelli fotovoltaici su
fabbricati comunali al di fuori del centro
storico’.
Patto dei sindaci, 25 comuni piacentini firmatari
Il 'Patto dei Sindaci' è un’iniziativa della Commissione europea che invita lecittà ad impegnarsi nell’attuazione di politiche intelligenti indirizzate alrisparmio energetico e allo sviluppo economico sostenibile. Accanto alcomune di Piacenza – firmatario nel 2010 - a fine anno sono stati 23 i comuniche – sotto la regia della Provincia di Piacenza nel ruolo di ‘Coordinatoreterritoriale’ - hanno formulato la propria adesione (attraverso formeassociate) alla manifestazione di interesse verso il Patto dei Sindaci,impegnandosi ad attuare Piani di azione per energia sostenibile (Paes). Icomuni: Bobbio, Cerignale, Coli, Cortebrugnatella, Piozzano, Travo e Zerba– facenti parte (con Ottone che ha aderito nel 2010) della ComunitàMontana dell'Appennino Piacentino; Bettola, Farini, Ferriere, Gropparello,Lugagnano Val d'Arda, Morfasso e Vernasca (Comunità Montana del Nure edell'Arda); Agazzano, Calendasco, Gossolengo, Gragnano e Rivergaro (U-nione dei Comuni Bassa Val Trebbia e Val Luretta); Carpaneto, Podenzano,San Giorgio e Vigolzone (Unione dei Comuni Val Nure).
EDILIZIA PIACENTINA16
U n nuovo auditorium dal dna po-
livalente sta nascendo all’inter -
no dell’ex Sacro Cuore, chiesa
dei gesuiti fino al definitivo congedo dei
religiosi dalla nostra città. Nella riquali-
ficazione sono impegnate più forze: la
Fondazione di Piacenza e Vigevano, pro-
prietaria dell’immobile, affiderà l’edifi -
cio a Teatro Gioco Vita che, forte della
lunga esperienza nel settore e di nuovi
progetti, renderà viva come “fucina tea-
trale” la struttura, destinata ad avere un
carattere versatile.
La prima fase dell'adeguamento - su pro-
getto dell’architetto Marcello Spigaroli
oltre che, per le strutture e l’impiantisti -
ca, dell’ingegner Paolo Milani -sarà com-
pletata tra fine febbraio e inizio marzo,
mentre il primo appuntamento di spetta-
colo è previsto già il 19 aprile con “Il sacro
della primavera” di Balletto Civile/Fon-
dazione Teatro Due, da “Le sacre du prin-
temps” di Igor Stravinskij, ideazione e
coreografia di Michela Lucenti.
Domani è già qui
La rinascita dello spazio cittadino è stata
pensata fin dall’inizio per garantire la
massima flessibilità al nuovo assetto
dell’ex chiesa, che potrà così ospitare i-
deazione, preparazione (scene e costumi
compresi) e rappresentazione di spetta-
coli teatrali, ma sarà anche un laborato-
rio permanente di cultura teatrale (rivol-
to a giovani e scuole) e potrà prestarsi a
conferenze e ad eventi di vario tipo.
Lo conferma proprio l’architetto Spiga-
roli: “Abbiamo deciso d’inserire una
struttura di base in legno e metallo, leg-
gera e sovrapposta all’esistente per pro-
teggerlo nel tempo, che garantirà la poli-
funzionalità dell'auditorium. Su di essa,
Teatro Gioco Vita (come chiunque orga-
nizzerà un appuntamento) potrà aggiun-
gere i propri elementi, perché la base sa-
rà in grado di supportare differenti tipi di
allestimento”.
Degli arredi originari, a operazione com-
piuta, resteranno l'altare maggiore e i
due minori, mentre panche, reliquiario,
quadri e statue saranno ricollocati, in ac-
cordo con l'Ufficio beni culturali della
Il recupero dell’ex chiesa del Sacro Cuore
A Piacenza sta nascendouna nuova sala polivalente
andrea dossena
Nell’immagine, un rendering in 3D
(realizzato dai due studenti del
Politecnico Mario Frusca e Davide
Ghislandi) che restituisce l’aspetto
che aveva il teatro, in attività
nell’Ottocento, intitolato a
Giandomenico Romagnosi
riq
ual
ific
azio
ni
EDILIZIA PIACENTINA 17
diocesi di Piacenza-Bobbio.
La sala, realizzata con tutti i necessari
placet della Soprintendenza, sarà carat-
terizzata da spazi mediamente ampi (ca-
pienza massima 200 persone) e da una
gradonata con sedute e sottostante spa-
zio chiuso, dove saranno ospitate sedie e
materiali non utilizzati; ma la duttilità
del progetto - che coinvolge anche i locali
adiacenti l'ex chiesa del Sacro Cuore -
consentirà una considerevole libertà di
utilizzo.
Nelle immagini: a sinistra la pianta della chiesa di San Francesco da Paola, a destra la sezione dell’ottocentesco Teatro Romagnosi
EDILIZIA PIACENTINA18
La storia “in pillole”
Le prime tracce dell'edificio risalgono al-
l'anno Mille: intitolato alla SS. Trinità,
sorge vicino ad un convento di benedetti-
ni. Qualche tempo dopo il passaggio del
complesso ai frati Minimi di San France-
sco di Paola (1582), viene iniziata la co-
struzione della chiesa conventuale dedi-
cata al santo calabrese (1587), mentre la
prima pietra dell'adiacente convento è
posata nel 1598. Circa due secoli dopo, ad
inizio Ottocento con le confische napo-
leoniche, la chiesa - come tante altre - vie-
ne sconsacrata e cambia completamente
natura: diventa magazzino e dopo l’Uni -
tà, come documentato dalla ricercatrice
Paola Agostinelli, un teatro intitolato a
Giandomenico Romagnosi, il cui aspetto
è stato restituito con interessanti rende-
ring in 3D da due studenti del Politecni-
co, per iniziativa della Fondazione stes-
sa.
L'arrivo in via Melchiorre Gioia della
Compagnia di Gesù, a fine Ottocento, è la
svolta, che porta all'edificazione del cam-
panile, al rifacimento del ciclo decorati-
vo interno con riferimenti al Sacro Cuore
(devozione strettamente connessa alla
storia dei gesuiti) e alla riapertura al cul-
to nel giugno 1896, con rito solenne al
Nei rendering in questa pagina,
due dei possibili assetti per il nascente
auditorium. Sotto, uno scorcio dell’interno
dell’ex Sacro Cuore prima del recupero
EDILIZIA PIACENTINA 19
quale partecipa anche il vescovo monsi-
gnor Scalabrini. L'ennesimo abbandono
segue l'addio a Piacenza (una quarantina
d'anni fa) da parte della congregazione
fondata da Ignazio di Loyola, con i succes-
sivi passaggi di proprietà fino alla desti-
nazione odierna.
Marazzi (Fondazione): “Un recupero importante”Maj (Teatro Gioco Vita): “Una nuova avventura”(a.doss) Gli spazi della ex chiesa, dei quali è proprietaria la Fondazionedi Piacenza e Vigevano, saranno affittati a Teatro Gioco Vita.“Recuperiamo - rimarca il presidente della Fondazione, GiacomoMarazzi - una struttura preziosa e ormai abbandonata, sconosciuta abuona parte della stessa città madalla storia ragguardevole, inquanto già convento, teatro nel-l'Ottocento e chiesa. L’edificio vie-ne nuovamente occupato e uti-lizzato con una funzione di naturadidattica (scuola di formazioneteatrale), senza tuttavia escludereuna serie di possibili altre fun-zioni. Credo che questo recuperosia anche un contributo alla ri-qualificazione di una zona dellacittà a volte considerata ai mar-gini, benché estremamente cen-trale, a completare un percorsoche aveva visto assegnati alcunispazi della struttura al liceoGioia”.Come spiegato da Diego Maj, di-rettore di Teatro Gioco Vita, per lacompagnia piacentina si tratta di“un nuovo viaggio, una nuova sfida, una nuova avventura per creareuna casa per il teatro”. L’ex chiesa dei gesuiti avrà infatti prin-cipalmente una funzione “di officina delle idee e del fare” nella qualesaranno coinvolti e protagonisti quanti preparano gli spettacoli e chi -in primis giovani e studenti - parteciperà ai laboratori che vi siterranno, ma la struttura - come detto - nasce per definizionepolivalente e potrà così ospitare iniziative ed eventi di vario tipo.
Nei rendering, un ipotetico allestimento
per una mostra e una diversa disposizione
delle sedie per il pubblico. Nella foto sotto,
un interno dell’ex chiesa dei gesuiti
EDILIZIA PIACENTINA20
Dal 15 al 17 febbraio a Piacenza Expo
EdilShow 2013affronta la sfidadella ripresaEdilizia rurale, ristrutturazioni, urbanistica erisparmio energetico tra i grandi temi dell’ottavaedizione della fiera, che guarda già al domani
E ’ormai al via l’ottava edizione di Edilshow, il salone dell’edi -
lizia di Piacenza Expo: da venerdì 15 febbraio fino a dome-
nica 17, il polo espositivo piacentino sarà dedicato all’intera
filiera del settore edile, in una tre giorni rivolta a tutti gli operatori
del comparto e alla committenza privata. Edilshow metterà in mo-
stra materiali e manufatti, macchinari, attrezzature e tecnologie
per l’edilizia, sistemi edili, componenti, soluzioni tecnologiche per
cantieri, sistemi macchine e materiali per il risparmio energetico e la
climatizzazione.
La partecipazione della Scuola Edile di Piacenza
Confermata la partecipazione della Scuola Edile di Piacenza, che sa-
rà protagonista della mostra “Es.Ese-obiettivo zero”, visitabile in
tutti e tre i giorni della fiera, che propone le soluzioni progetto-pro-
cesso per il retrofit dell’edificio che ospita proprio la Scuola Edile.
Non mancherà poi il “Torneo di Arte edificatoria”, che si svolgerà
nella giornata di sabato 16 febbraio; scopo del torneo è quello di va-
lorizzare le competenze dei migliori lavoratori edili che operano
presso le imprese del settore a Piacenza e provincia. I partecipanti
dovranno realizzare un manufatto edile che evidenzi la loro abilità
esecutiva e la precisione del lavoro rispetto ai parametri progettua-
li dell’oggetto che sarà il tema della prova. Sarà istituita un’appo -
sita giuria composta da cinque membri esperti nel settore che va-
luterà il manufatto migliore. Ancora, la Scuola Edile organizzerà il
convegno “Materiali da scavo. Le regole previste dal nuovo D.M.
161/2012 e la loro applicazione”, previsto venerdì 15 febbraio alle
ore 14, cui parteciperanno: Filippo Cella, presidente della Scuola E-
dile; Vittorio Francani, responsabile del Servizio Territoriale ARPA;
even
ti
EDILIZIA PIACENTINA 21
Vito Emanuele Magnante, Consulente ambientale Ecoricerche; E-
manuele Emani, Consigliere dell’Ordine Geologi Regione Emilia
Romagna. Essendo disponibili solo 50 posti è necessario compilare
ed inviare la scheda di partecipazione tramite mail all’indirizzo c-
[email protected] o al numero di fax 0523/617640. Per
maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.edil-
show.it alla sezione “Eventi Speciali”.
Le sezioni della mostra
Edilshow sarà declinato come da tradizione in più sezioni. “Rico -
struire Ristrutturare Recuperare” presenterà prodotti, servizi e so-
luzioni sostenibili per i lavori di ristrutturazione; si tratterà di una
vetrina espositiva, di sicuro interesse per i visitatori, sulle proposte
di riedificazione con un’attenzione particolare ai costi ed ai mate-
riali impiegati: dalla ristrutturazione fisica degli edifici fino al retro-
fit funzionale con l’aggiunta di tecnologie innovative e nuovi ele-
menti tecnici. Non mancheranno convegni e seminari sulle attua-
lità tecniche e normative. La sezione relativa ad “Artigianato Edile”
si propone di promuovere gli artigiani e le piccole e medie imprese
che operano sul territorio: carpentieri, termoidraulici, fabbri, serra-
mentisti, falegnami presenteranno la loro attività ad un’utenza in-
terprovinciale composta da progettisti, tecnici, impresari e com-
mittenza privata. Una peculiare attenzione, come nella scorsa edi-
EDILIZIA PIACENTINA22
zione, verrà posta sull’edilizia rurale che vede in questi anni una cer-
ta vivacità dovuta ai rinnovamenti delle costruzioni agricole ed ai
cambiamenti di destinazione d’uso (come nel caso delle realtà agri-
turistiche): dalle energie rinnovabili ai recuperi architettonici di
pregio, dai prefabbricati alle strutture in legno, sono molteplici i
settori d’intervento nelle aziende agricole che verranno considera-
ti.
Convegni e workshop
Ricco e propositivo il programma di convegni e workshop che dalla
prima edizione vede le associazioni di categoria impegnate a svi-
luppare argomenti tecnici e di aggiornamento professionale. Oltre
al citato convegno della Scuola Edile, venerdì 15 alle ore 14,30 ci sa-
rà l’incontro "Certificazione forestale PEFC e promozione della fi-
liera foresta-legno-carta: esempi dal territorio", organizzato dal-
l'associazione Pefc Italia; sabato 16 ale ore 10 è la volta del conve-
gno "Durabilità del legno. Diagnosi del degradamento, tratta-
menti preventivi e curativi", a cura di Dario Flaccovio Editore.
Edilshow riconferma poi l’accoppiata con Forestalia: reduce dal
successo della scorsa edizione (la prima), anche quest’anno il salone
agroforestale italiano sarà riproposto in contemporanea.
Edilshow è organizzato da Piacenza Expo; il salone si sviluppa in
un’unica superficie coperta di 10.000 mq. Un padiglione moderno
e funzionale alle esigenze di tutti gli espositori. La mostra è ad in-
gresso gratuito previa registrazione. Per maggiori info è online il si-
to www.edilshow.it
EDILIZIA PIACENTINA 23
Green economy protagonista a EdilShow
Energy Days, una spintaal futuro sostenibile
Nella nostra città la mostra-convegno itinerantededicata a rinnovabili, risparmio energetico,
bioedilizia e soluzioni intelligenti per la mobilità
E nergy Days è la princi-
pale novità dell’edi -
zione 2013 di Edil-
show: si tratta di una mostra
convegno itinerante che si
rivolge ad aziende, enti
pubblici, scuole e cittadini
interessati alle innovazioni
tecnologiche nei settori del-
le energie rinnovabili, del ri-
sparmio energetico della
bioedilizia e della mobilità
sostenibile.
Numerose le città italiane
che hanno ospitato fino ad
oggi gli Energy Days con più
di novecento aziende.
Oltre all’esposizione di real-
tà operanti nella green eco-
nomy, la mostra conta al suo
interno uno spazio interamente dedicato ai convegni che vertono
su tematiche ambientali ormai care alla manifestazione: dal co-
struire ecosostenibile, alle energie rinnovabili, al risparmio ener-
getico fino alla mobilità sostenibile.
Relatori sono autorità e personaggi di spicco provenienti dal pano-
rama istituzionale, giuridico, universitario e scientifico.
Oltre alle proposte in materia di risparmio energetico, nel corso di
Energy Days (maggiori informazioni sul sito ufficiale www.ener-
gydays.eu) sarà possibile scoprire anche tutte le novità che enti, a-
ziende, case automobilistiche, istituzioni e singole associazioni
presentano per rivoluzionare il concetto di mobilità;
Energy Days è quindi uno spazio dedicato alla presentazione di i-
dee per ridurre consumi ed emissioni inquinanti.
Gli obiettivi di Energy Days sono molteplici; primo fra tutti, raffor-
zare il rapporto tra il mondo delle imprese, gli enti locali ed il sin-
golo cittadino, offrendo un efficace strumento di promozione e di
incontro tecnico-scientifico al fine di rendere sempre più attuali te-
mi come l’edilizia moderna (bioedilizia), le fonti di energia rinno-
vabile e il risparmio energetico.
Altro importante obiettivo è quello di focalizzare l'interesse degli
Enti Istituzionali verso le nuove tecnologie, per incrementare l'u-
tilizzo di nuovi materiali nell’edilizia e lo sfruttamento di tutte le
risorse rinnovabili con impianti e macchinari ad alta efficienza e-
nergetica, creando informazione e occasioni di collaborazione.
Di particolare rilievo tra gli eventi della mostra convegno prenderà
vita “A scuola con energia”: un modo divertente per far riflettere
i più giovani sui problemi del pianeta e sulle possibili risoluzioni,
approfondendo anche gli aspetti ambientali del proprio territo-
no
vità
EDILIZIA PIACENTINA24
rio.
I ragazzi conosceranno così le differenti risorse energetiche dispo-
nibili, rinnovabili e non, e le possibili energie alternative sfruttabili,
facendoli riflettere su come già da ora
possano contribuire ad un futuro più
sostenibile a partire dalle proprie azio-
ni.
Uno degli obiettivi di Energy Days è
proprio quello di sensibilizzare il pub-
blico sul tema della sostenibilità; con
“energia sostenibile” (o energia ver-
de) si considera quella modalità di pro-
duzione ed utilizzazione dell'energia
che permette uno sviluppo sostenibi-
le. Su questo fronte, il riferimento
principale sono ovviamente le energie
rinnovabili, cioè quelle fonti che per
loro natura non sono "esauribili" sulla
scala dei tempi umani, come ad esem-
pio l'energia idroelettrica, l'energia solare, l'energia eolica, l'ener-
gia del moto ondoso, l'energia geotermica e l'energia mareomo-
trice.
EDILIZIA PIACENTINA 25
Venerdì 15 febbraio- ore 9,30: apertura seconda edizione di Forestalia e ottavaedizione di Edilshow- ore 10,00: Lavorazione di tronchi di castagno – squadraturamanuale (stand a16 b15)- ore 10,00: Sala Verde - Premiazione bando ese obiettivo zero:la Scuola Edile si mette in gioco- ore 10,30: Corso di tree climbing (stand c18 d19)- ore 11,00: Visita delle scuole primarie allo stand del CorpoForestale Dello Stato- ore 11,00: Artigiani del legno: intarsio e restauro (standa13)- ore 12,00: Il Convivio del Bosco – ristorante tirolese in fiera- ore 14,00: Sala b – Convegno materiali da scavo: le regolepreviste dal nuovo d.m. 161/2012 e la loro applicazioneorganizzato dall’Ente Scuole Edile- ore 14,30: Sala Verde - Convegno certificazione forestalePEFC e promozione della filiera foresta-legno-carta: esempidal territorio organizzato dall'associazione Pefc Italia- ore 15,00: Lavorazione di tronchi di castagno – squadraturamanuale (stand a16 b15)- ore 15,30: Corso di tree climbing (stand c18 d19)- ore 15,30: Artigiani del legno: intarsio e restauro (standa13)
Sabato 16 febbraio- ore 9,30: inizio gara arte edificatoria a cura della Scuola Ediledi Piacenza (stand a11)- ore 10,00: Sala Verde - Convegno durabilità del legno.Diagnosi del degradamento, trattamenti preventivi e curativiorganizzato da Dario Flaccovio Editore- ore 10,00: Lavorazione di tronchi di castagno – squadraturamanuale (stand a16 b15)- ore 10,30: Corso di tree climbing (standc18 d19)- ore 10,00: Visita delle scuole primarieallo stand del campus Raineri Marcora- ore 11,00: Visita delle scuole primarieallo stand del Corpo Forestale Dello Sta-to- ore 11,00: Artigiani del legno: intarsio erestauro (stand a13)- ore 12,00: Il Convivio del Bosco – ri -storante tirolese in fiera- ore 15,00: Lavorazione di tronchi dicastagno – squadratura manuale (standa16 b15)- ore 15,30: Corso di tree climbing (stand
L’edizione 2013
EdilShow, il programma
c18 d19)- ore 15,30: Artigiani del legno: intarsio e restauro (standa13)- ore 17,00: Premiazione della gara di arte edificatoria
Domenica 17 febbraio- ore 9,30: Gara di arte edificatoria: mostra delle opere edili(stand a11)- ore 10,00: Lavorazione di tronchi di castagno – squadraturamanuale (stand a16 b15)- ore 10,30: Corso di tree climbing (stand c18 d19)- ore 11,00: Artigiani del legno: intarsio e restauro (standa13)- ore 12,00: Il Convivio del Bosco – ristorante tirolese in fiera- ore 15,00: Lavorazione di tronchi di castagno – squadraturamanuale (stand a16 b15)- ore 16,00: Corso di tree climbing (stand c18 d19)- ore 15,30: Artigiani del legno: intarsio (stand a13)- ore 18,00: Chiusura delle mostre
EDILIZIA PIACENTINA26
Seconda edizione, tanti argomenti in cantiere
Bosco-legno-energia,Forestalia cresceIn esposizione mezzi e tecnologie innovative.Spazio anche a tree climbing, gastronomiaaltoatesina, laboratori per bambini e artigianato
S viluppo del territorio, gestione forestale sostenibile, tute-
la ambientale, gestione dei patrimoni forestali, corrette
prassi operative: sono solo alcuni dei temi che verranno af-
frontati nel corso della seconda edizione di Forestalia, il salone a-
groforestale italiano che si svolge dal 15 al 17 febbraio a Piacenza
Expo, in contemporanea con Edilshow, il salone dedicato al mon-
do dell’edilizia. Di particolare valenza l’esposizione di mezzi e
tecnologie per i lavori nel bosco: carri, spaccalegna, rimorchi, tec-
nologie di movimentazione, sistemi di esbosco, utensili, ricambi-
stica e tecnologie per la sicurezza occuperanno uno spazio im-
portante nel Padiglione 1 del Centro Fieristico.
Il programma di Forestalia 2013 è però ricco di spazi e proposte
molto diversi tra loro: ad esempio, ci sarà anche uno spazio dedi-
cato alla gastronomia a tema “silvestre” grazie al “Ristorante del
Bosco”, un vero e proprio ristorante altoatesino che proporrà ai vi-
sitatori un menu di specialità dell’Alto Adige, con merende del bo-
scaiolo, prelibata pasticceria e un tipico pranzo in fiera; la sugge-
stiva ambientazione renderà ancora più interessante la giornata
trascorsa a Forestalia.
Gli appuntamenti più “spettacolari” non mancheranno anche
quest’anno: artigiani del legno si “esibiranno” con antiche tecni-
che di lavoro manuale ricavando, con abile lavoro di scure, travi da
tronchi di castagno; Massimiliano Montagna e Merlino Zenden-
thuis, protagonisti dell’esibizione, hanno imparato la tecnica gra-
zie alla disponibilità di un artigiano ligure che ha voluto traman-
dare quanto appreso. Una scrupolosa attività di ricerca documen-
taria ha fatto il resto. Potrete assistere alla lavorazione durante i
tre giorni della fiera: la squadratura a mano del legname che si ri-
il sa
lon
e
EDILIZIA PIACENTINA 27
vela un’arte.
Non meno scenografica sarà la dimostrazione di tree climbing
proposta da Formazione3t, un team di professionisti che opera
nel mondo dell’arboricoltura ornamentale e del tree climbing, u-
tilizzando le metodologie più sicure e corrette basate sulle più re-
centi acquisizioni tecnicoscientifiche. Negli ultimi anni il tree clim-
bing e l’arboricoltura si sono sviluppati in modo così veloce che
non è stato ancora possibile creare una struttura di informazione
e formazione tale da garantire uno standard professionale ade-
guato.
Formazione3t da anni sta sviluppando un progetto che ha l’obiet -
tivo di fornire proprio questo: una formazione più completa ed at-
tenta a quelle che sono le esigenze dei lavoratori, con particolare
riguardo alle normative vigenti in tema di igiene e sicurezza sul la-
voro. A Forestalia 2013 ci saranno non solo dimostrazioni dal vivo
ma anche workshop su tecniche, materiali e sicurezza.
Appuntamento poi con l’arte dell’intarsio grazie a Francesca Dalle
Crode che porterà in fiera la sua passione per l’artigianato e la de-
corazione. In mostra alcune lavorazioni dove la tecnica dell’intar -
sio si fonde con l’arte del restauro. L’intarsio è una tecnica antica
che, in Italia, è presente sin dall’epoca rinascimentale e consiste
nella creazione di una decorazione sul mobile sfruttando le diver-
EDILIZIA PIACENTINA28
se cromie delle varie essenze lignee. Un intervento di restauro de-
ve tenere conto di diversi parametri e deve mirare soprattutto alla
conservazione dell’oggetto nel tempo; Francesca Dalle Crode,
laureata in Scienze dei Beni Culturali e specializzata in Restauro
manufatti lignei antichi, resterà a disposizione dei visitatori di Fo-
restalia ed Edilshow per far conoscere le tecniche, le metodologie
ed i trattamenti utilizzati nella lavorazione.
Dedicato ai più piccoli sarà invece l’iniziativa “La grande storia di
un piccolo seme”, che prenderà vita presso lo stand del Corpo Fo-
restale dello Stato: “avventure”e laboratori per i bambini da pre-
notare gratuitamente al numero 0456284071 (o via fax allo
0456284089).
Forestalia si propone come appuntamento dedicato all’intera fi-
liera del legno dove aziende fornitrici del settore agroforestale a-
vranno la possibilità di incontrare tecnici, imprenditori ed opera-
tori professionali in un contesto ideale e non dispersivo, ottimiz-
zando tempo ed investimenti. Si tratta quindi di un momento im-
portante per chi lavora nei boschi, collocandosi come un nuovo
strumento a disposizione delle aziende per fronteggiare un perio-
do economico in piena evoluzione. Senza contare, poi, che Piacen-
za è il “porto”del retrostante Appennino: zona vocata ai lavori a-
groforestali e con una forte tradizione nelle attività legate all’u-
tilizzo del legno nella filiera energetica. Forestalia vuole proprio
porsi come appuntamento di riferimento per l’Appennino in un
settore che vede un deciso ritorno allo sfruttamento del bosco per
fini economici. Basti pensare che solo in Emilia Romagna ci sono
609.000 ettari di superficie forestale e Piacenza, con circa 80.000
ettari, ha il 13% della superficie regionale. La risorsa foresta rap-
presenta un bene prezioso per l’economia montana. Forestalia
vuole fornire un efficace strumento di aggiornamento e contatto
commerciale ai numerosissimi operatori del settore che agiscono
nella filiera energetica bosco-legno-energia e che sono alla ricerca
di nuovi partner professionali. Forestalia è organizzata da Piacen-
za Expo con il patrocinio di Federforeste, Regione Emilia Roma-
gna, il CONAF e l’Unione Nazionale delle Comunità Montane.
L’ingresso alle manifestazioni è gratuito. Sul sito www.foresta-
lia.it è possibile ottenere la pre-registrazione per il pass d’ingres -
so.
EDILIZIA PIACENTINA 29
T ra gli eventi del ricco calendario di Forestalia 2013, prende vi-
ta venerdì 15 febbraio - alle 14,30 presso la Sala Verde - il se-
minario “Certificazione PEFC - modello di valorizzazione e
promozione della filiera foresta-legno-carta: buone prassi dalle
imprese locali". Organizzato da PEFC Italia, patrocinante di Fore-
stalia 2013 assieme a Federforeste, Regione Emilia Romagna, il CO-
NAF e l’Unione Nazionale delle Comunità Montane, il convegno si
rivolge a fabbriche di mobili, segherie, imprese edili, produttori di
pannelli in legno, case editrici, ditte boschive, aziende specializzate
in imballaggi, tipografie, produttori di cancelleria. Tanti anelli di
un’unica catena (la filiera del legno-carta, dal bosco al prodotto fi-
nale) accomunati da un ulteriore elemento: sono tutte realtà cer-
tificate PEFC, il sistema di certificazione forestale più diffuso al
mondo per individuare le foreste gestite in modo responsabile e le
aziende che producono i loro prodotti con materie prime tracciabili
perché provenienti da tali fonti.
Queste realtà hanno ormai superato in Italia quota 700 (sono al mo-
mento 737), posizionando il nostro Paese al quarto posto nel mon-
do per numero di aziende certificate PEFC (dopo Francia, Germania
e Inghilterra). Un traguardo storico, soprattutto in un momento in
cui molti imprenditori a causa della crisi economica decidono di ta-
gliare gli investimenti in innovazione e di risparmiare proprio sugli
interventi che potrebbero ridurre l’impatto ambientale delle atti-
vità umane e innalzare il valore etico della propria produzione.
PEFC Italia ( www.pefc.it) è un’associazione senza fini di lucro che
costituisce l’organo di governo nazionale del sistema di certifica-
Il seminario sull’importante sistema di certificazione
Tutelare i boschi trasformandoliin risorsa: la missione del PEFC Italia
zione PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification
schemes), cioè il Programma di Valutazione degli schemi di certifi-
cazione forestale. Partecipano allo sviluppo di PEFC i rappresentan-
ti dei proprietari forestali e dei pioppeti, dei consumatori finali, de-
gli utilizzatori, dei liberi professionisti, del mondo dell’industria del
legno e dell’artigianato. Tra gli obiettivi si segnala il miglioramento
dell'immagine della selvicoltura e della filiera foresta–legno, for-
nendo di fatto uno strumento di mercato che consenta di commer-
cializzare legno e prodotti della foresta derivanti da boschi e im-
EDILIZIA PIACENTINA30
pianti gestiti in modo sostenibile.
La certificazione forestale si sviluppa grazie alla crescente esigenza
dei consumatori di poter comprare prodotti a base di legno prove-
niente da boschi trattati in maniera corretta e sostenibile, sia da un
punto di vista ecologico sia economico e sociale. L’opinione pubbli-
ca mondiale chiede sempre più di poter conoscere l’origine del le-
gname utilizzato per la creazione del prodotto finale, e accorda la
preferenza a quelli realizzati con legname proveniente da foreste
certificate da un ente indipendente. Un primo tipo di certificazione
riguarda quindi la gestione forestale, attestando la gestione di una
proprietà forestale secondo criteri di sostenibilità. Il legname e la fi-
bra che ne deriva vengono così marchiati e sono commerciabili co-
me provenienti da boschi certificati. Il legname e la cellulosa otte-
nuti devono poter rimanere rintracciabili nelle varie fasi delle suc-
cessive lavorazioni, sino al prodotto finito. Questa secondo tipo di
certificazione viene denominato catena di rintracciabilità (Chain of
Custody - CoC). Se il manufatto rispetta le condizioni della chain of
custody, anch’esso sarà riconoscibile dal consumatore finale attra-
verso un apposito marchio.
La convenienza della certificazione per un proprietario forestale o
per un’azienda di lavorazione del legno e carta risiede principal-
mente in considerazioni di natura economica connesse alla prefe-
renza accordata dal consumatore al prodotto certificato, che si tra-
duce anche nella disponibilità a pagare per esso un prezzo maggio-
re rispetto a un prodotto di dubbia provenienza.
È significativo in proposito notare come anche nel nostro Paese, do-
ve peraltro la maggior parte della materia prima legnosa viene im-
portata, inizi a farsi pressante la richiesta, da parte dell’industria di
trasformazione, di materiale legnoso proveniente da foreste certi-
ficate. Per le Pubbliche Amministrazioni proprietarie di boschi su-
bentrano anche valenze di carattere etico: infatti la certificazione
della gestione forestale permette di “comunicare”al pubblico che
i boschi vengono gestiti adeguandosi a criteri di buona pratica fo-
restale internazionalmente riconosciuti. La certificazione forestale
e di CoC rappresenta quindi un utile strumento di marketing, u-
n'opportunità di ufficializzare l'impegno imprenditoriale verso
l'ambiente, e al tempo stesso un impegno per la promozione di una
gestione oculata e corretta dei boschi.
EDILIZIA PIACENTINA 31
Venerdì 15 febbraio
- ore9,30: apertura della mostra- ore 10,00: dimostrazione di lavorazione di tronchi di ca-stagno – travatura manuale- ore 10,30: corso di tree climbing- ore 11,00: visita delle scuole primarie allo stand del corpoforestale dello stato- ore 11,00: artigiani del legno: intarsio e restauro- ore 12,00: Il convivio del bosco – apertura ristorante tirolesein fiera- ore 14,30: convegno certificazione forestale Pefc e pro-mozione della filiera foresta-legno-carta: esempi dal territorioorganizzato dall’associazione Pefc Italia - sala verde- ore 15,00: dimostrazione di lavorazione di tronchi di ca-stagno – travatura manuale- ore 15,30: corso di tree climbing- ore 15,30: artigiani del legno: intarsio e restauro
Sabato 16 febbraio
- ore 10,00: convegnodurabilità del legno. diagnosi deldegradamento, trattamenti preventivi e curativi organizzatoda Dario Flaccovio Editore - sala verde- ore 10,00: dimostrazione di lavorazione di tronchi di ca-stagno – travatura manuale- 10,30: corso di tree climbing- ore 11,00: visita delle scuole primarie allo stand del corpoforestale dello stato- ore 11,00: artigiani del legno: intarsio- ore 12,00: Il convivio del bosco – apertura ristorante tirolesein fiera
EdilShow 2013
Forestalia: il programma
- ore 15,00: dimostrazione di lavorazione di tronchi di ca-stagno – travatura manuale- ore 15,30: corso di tree climbing- ore 15,30: artigiani del legno: intarsio
Domenica 17 febbraio
- ore 10,00: dimostrazione di lavorazione di tronchi di ca-stagno – travatura manuale- 10,30: corso di tree climbing- ore 11,00: artigiani del legno: intarsio- ore 12,00: Il convivio del bosco – tutti a pranzo in fiera con lacucina tirolese- ore 15,00: dimostrazione di lavorazione di tronchi di ca-stagno – travatura manuale- ore 15,15: corso di tree climbing- ore 15,30: artigiani del legno: intarsio e restauro- ore 18,00: chiusura della seconda edizione
EDILIZIA PIACENTINA32
N on hanno raggiunto la parità nu-
merica ma è innegabile l’aumen -
to della presenza femminile negli
studi di progettazione e sui cantieri edili:
oggi 4 architetti su 10 a Piacenza sono don-
ne. Non è un effetto della crisi economica
né una peculiarità del settore, sta di fatto
che da qualche anno le iscrizioni femmini-
li all’Ordine degli Architetti piacentini su-
perano quelle maschili e con ampio scarto:
dal 2004 ad oggi su 208 nuove iscrizioni ben
128 sono donne (pari al 61,5%).
L’Ordine professionale piacentino conta
532 iscritti di cui 231 donne: nel 2012 sono
state 15 le new entry ‘rosa’(su 23 iscrizioni)
e lo stesso è accaduto negli anni preceden-
ti con l’exploit del 2006 (su 28 nuove iscri-
zioni 20 erano donne). Certo è che emerge-
re in un settore prettamente maschile non
è semplice: le donne architetto in Italia (e
a Piacenza) sono prevalentemente asso-
ciate o collaboratrici di studi di architettu-
ra insediati da tempo sul territorio. Capita
di rado vedere una donna a capo di uno stu-
dio di progettazione e anche negli atenei
sono in minoranza rispetto ai colleghi. Più
frequentemente ricoprono ruoli nelle
Pubbliche amministrazioni (assessorati
all’Urbanistica). Abbiamo incontrato al-
cune tra le maggiori esperte piacentine di
progettazione, restauro, grafica e design e
abbiamo chiesto loro quali spazi offra il
settore e se permanga o meno un po’ di
scetticismo sui cantieri.
Marina Foletti: ‘Più donnenegli Ordini’
‘Nelle facoltà di Architettura le ragazze
prevalgono e sembrano avere una marcia
in più. Non sempre riescono ad esercitare
la professione: purtroppo il momento at-
tuale non aiuta le giovani generazioni, sen-
za distinzioni di genere’, afferma l’archi -
tetto Marina Foletti, dal 1998 consigliere
dell’Ordine professionale piacentino e dal
2010 della Fondazione Architetti di Parma
e Piacenza. L’architetto Foletti sottolinea
l’aumento dei consiglieri donna all’inter -
no degli Ordini professionali (‘A Piacenza
in pochi anni il numero è salito da 1 a 3’) e
nelle realtà ad esso correlate: ‘Il consiglio
della Fondazione Architetti di Parma e
Piacenza è composto da 4 donne su 11 con-
siglieri’, aggiunge l’architetto Foletti, tito-
lare di uno studio di progettazione a Pia-
cenza dal 1994, dove svolge attività profes-
sionale soprattutto dedicata a progetti di
recupero e restauro di edifici di importan-
za storico-architettonica. ‘Rispetto a
vent’anni fa sono calati i malumori legati
alla presenza femminile sui cantieri: im-
plicitamente però la donna è chiamata a
dimostrare di continuo le propria compe-
tenze’. Il momento attuale non è facile: ‘E’
necessario investire nell’innovazione e
nella formazione permanente, ambito che
come Ordine degli architetti di Piacenza e
Presenza femminile, anche a Piacenza è boom
Sempre più donnenegli studi e sui cantieri
francesca gazzola
ten
den
ze
EDILIZIA PIACENTINA 33
soprattutto come Fondazione Architetti
di Parma e Piacenza stiamo approfonden-
do per rispondere alle esigenze degli i-
scritti e per ottemperare a quanto previsto
dal Regolamento recante riforma degli or-
dinamenti professionali’.
Mitzi Bollani: ‘Lo scetticismopermane’
‘Le donne sono in aumento in tutte le pro-
fessioni ma le difficoltà restano quelle di
sempre’, afferma l'architetto Mitzi Bolla-
ni, tra i massimi esponenti al mondo di
“Design for All” (Accessibilità, salute e si-
curezza per tutti) e consulente dal 1985
della Commissione delle Comunità Euro-
pee. ‘Lo scetticismo sui cantieri permane
ed è oggi forse più presente di ieri data l’e-
levata presenza di manodopera straniera,
meno propensa (ed anche culturalmente
poco abituata) ad avere un capo-cantiere
donna – spiega l’architetto Bollani’, che è
stata membro della giuria dello Schindler
Award 2012 , Premio di architettura che ha
visto la partecipazione di 1600 studenti,
‘purtroppo pochissimi italiani’. Mitzi Bol-
lani nel 2008 ha fondato Leura srl, azienda
che realizza prodotti innovativi per ri-
spondere ad esigenze particolari come
MimmaMA’- l’unica poltrona per l’allatta -
Elena Braghieri Mitzi Bollani Marina Foletti
EDILIZIA PIACENTINA34
mento. ‘Abbiamo da poco depositato il
marchio collettivo 'Designed for You&All’
finalizzato a valorizzare prodotti e proget-
ti che migliorano la qualità di tutti, limi-
tando le discriminazioni attraverso il desi-
gn. Diamo supporto alle aziende per rag-
giungere questo obiettivo’. Lei rappresen-
ta la possibilità per una donna di scalare i
vertici del mondo, cosa premia? ‘Le donne
per natura sono abituate ad occuparsi di
più attività contemporaneamente e que-
sto favorisce una visione a 360°, inoltre
partecipano con più emozionalità ai pro-
getti, dedicando impegno e volontà di rag-
giungere l’obiettivo’.
Elena Braghieri: ‘Ogni giornoè una sfida’
‘Il grande architetto Gae Aulenti, recente-
mente scomparsa, diceva: «L'architettura
è un mestiere da uomini, ma ho sempre fat-
to finta di nulla». Credo che questa frase
contenga una grande verità’, afferma l’ar -
chitetto Elena Braghieri, dal 2010 consi-
gliere della Fondazione Architetti di Par-
ma e Piacenza. ’E' una sfida ogni giorno,
ma credo tante mie colleghe abbiano di-
mostrato quanto l'architettura al femmi-
nile possa essere espressione sia di grande
preparazione tecnica (i nuovi orizzonti
dell'energetica, della sostenibilità, della
riqualificazione urbana, del project mana-
gement), sia di una visione a 360° che tra-
duce l'atto creativo in materia di qualità’.
Libero professionista, l’architetto Bra-
ghieri si occupa di progettazione architet-
tonica, di grafica e di design. Un progetto
che ama particolarmente è la nuova sede
di Radio Sound 95, in cui, partendo dallo
studio del nuovo marchio aziendale, con
un salto di scala, ha fatto dell'involucro
spaziale la trama della comunicazione del
brand. Al momento si sta occupando del
restauro e risanamento conservativo di
Collegio Morigi. ‘In un cantiere la misogi-
nia rimane forte, ma è inevitabile: saranno
le capacità a parlare e a premiarti. Con i
colleghi – aggiunge Braghieri - ho sempre
avuto ottimi rapporti e credo che la com-
plementarietà consenta visioni laterali
stra-ordinarie perchè uno + uno, in casi
meravigliosi fa tre’.
Laura Gazzola:'Determinazione e flessibilità'
‘L'architettura è un mestiere sempre me-
no prettamente maschile’, afferma l’archi -
tetto Laura Gazzola, membro più giovane
del Consiglio dell’Ordine, in cui ricopre
dal 2009 la carica di segretario. ‘La deter-
minazione che contraddistingue le mie
colleghe coetanee è un punto di forza deci-
sivo per l'esercizio di una professione com-
plessa come la nostra’, aggiunge l’architet -
to Gazzola che dal 2005 collabora con lo
Studio Albonetti e nel 2011 si è classificata
al terzo posto – all’interno di un team – al
Concorso nazionale di progettazione della
nuova Chiesa di San Nicolò. ‘Non ho mai
avvertito forme di scetticismo in ambito
cantieristico o all’interno di collaborazio-
ni con colleghi più o meno coetanei. Per-
mane a volte un atteggiamento più distac-
cato da parte di professionalità differenti
appartenenti a generazioni più mature’.
Libero professionista si occupa prevalen-
temente di progettazione, pianificazione
urbanistica e riqualificazione del patrimo-
nio edilizio esistente. Giovani generazio-
ni: quale valore aggiunto? ‘Oggi più che
mai sono necessarie determinazione, fles-
sibilità, capacità di re-inventarsi e di sco-
prire nicchie di mercato spesso ignorate
investendo in progetti a lungo termine.
Determinanti l’aggiornamento professio-
nale continuo e l’attenzione alle nuove tec-
niche costruttive di risparmio energetico
e di riuso del patrimonio immobiliare, che
sono il futuro della nostra professione’.
Laura Gazzola
EDILIZIA PIACENTINA 35
bientale, culturale, ludico, turistico e pro-
duttivo, che non preveda l’aggiunta di cu-
bature - in un’area già caratterizzata da ex
caserme e una fabbrica che richiede boni-
fica – bensì costruisca un nuovo paesag-
gio. Gli spazi dell’area considerata sono,
nel progetto vincitore, messi a sistema in
un’ottica relazionale; nuove funzioni e
nuovi usi sono previsti per gli spazi esi-
stenti, come l’allestimento di serre, orti,
campi gioco nell’area dell’ex fabbrica e un
albergo a basso corso nell’ex caserma. Il
tema dell’agricolo è stato sviluppato in più
accezioni: dalla produzione all’apprendi -
mento, dalla sperimentazione al gioco. Si
tratta di un progetto che si inserisce “di -
scretamente” nei confronti di quanto è
preesistente nell’antico complesso difen-
sivo della città; non prevede inserzioni di
strutture importanti da realizzare, ma pri-
vilegia sistemi costruttivi leggeri, reversi-
bili e di basso impatto visivo ed ambienta-
le (come serre agricole, coperture legge-
re, pensiline, luoghi di sosta, nebulizzatori
d’acqua), da integrare nelle parti esistenti
che a loro volta sono da conservare e con-
vertire a nuovo uso.
E ’il progetto del team internazio-
nale guidato da Carmen Andriani
e Joao Nunes (PROAP) il vincito-
re del concorso per la valorizzazione del
Parco delle mura di Piacenza, indetto dal
Comune di Piacenza sulla base del Proto-
collo d’Intesa siglato con la Regione Emi-
lia Romagna che ha finanziato l’iniziativa.
Un concorso di idee finalizzato all’acquisi -
zione delle migliori proposte progettuali
relative a quell’area urbana che interagi-
sce con il sistema delle fortificazioni nel
quadrante Nord Ovest (da Barriera Tori-
no a Barriera Milano); proposte che, par-
tendo da interventi meramente architet-
tonici e urbanistici (sistema del verde, si-
stema dei percorsi, rifunzionalizzazione
di contenitori esistenti all’interno del si-
stema difensivo dei Bastioni e delle Porte,
sistema informativo-divulgativo, sistema
delle reti etc.), valutassero una vera e pro-
pria "impresa culturale" incentrata sulla
comunicazione del progetto e sulla diffu-
sione dell’immagine del comparto urbano
e di conseguenza della intera città, indis-
solubilmente legata alle sue fortificazio-
ni. Le proposte progettuali, secondo quan-
to indicato nel bando, dovevano approfon-
dire e sviluppare adeguatamente sia la
qualità architettonica dell’intervento, sia
il tema dell’integrazione di quanto propo-
sto alla particolare allocazione di cerniera
dell’area di studio: contesto storico (Parco
delle Mura e Centro storico) e contesto na-
turalistico e ambientale (Parco fluviale,
zone SIC-ZPS) nonché considerare e sti-
molare il coinvolgimento dei cittadini ver-
so un cambiamento culturale e comporta-
mentale.
Il team vincitore - costituito dal raggrup-
pamento temporaneo di professionisti
guidato da Carmela Andriani (Roma) e Jo-
ao Antonio Ribeiro Ferreira Nunes e com-
posto da Cecilia Anselmi, Chiara Bertoli,
Juan Carlos Dall'Asta, Vito Fortini, Vito
Marco Marinaccio, Carlos Manuel Ribas
da Silva, Juan Ignacio Zoilo Sanchez - si è
quindi aggiudicato un primo premio di
20mila euro con un progetto incentrato su
tre temi: centralità territoriale del Parco;
ruolo costruttivo dell’agricolo e degli spa-
zi aperti nella costruzione del paesaggio
urbano; ruolo dei sistemi infrastrutturali
cosiddetti “lenti” (i ciclopedonali). Tutto
con l’o biettivo di creare un sistema am-
Concorso di idee vinto da un team internazionale
Parco delle Mura:verso un nuovo paesaggio
Parco delle Mura: un’immagine
del progetto vincitore
costanza alberici
agg
iud
icazion
i
EDILIZIA PIACENTINA36
Il 15 febbraio, alle 17, nella Cappella Du-
cale di Palazzo Farnese, saranno conse-
gnati i premi agli autori dei lavori classifi-
catisi ai primi tre posti, pari rispettiva-
mente a 20 mila, 13 mila e 7 mila euro. Il se-
condo premio è stato attribuito al raggrup-
pamento temporaneo di professionisti
formato dalla capogruppo Francesca
Schepis (Messina), da Giovanna Falzone e
Maria Rita Udardi, mentre al terzo posto
si è classificato il romano Massimo Valen-
te.
I progetti integrati di valorizzazione pre-
sentati al concorso di idee sono esposti fi-
no al 20 febbraio 2013 presso la Sala Mo-
stre di Palazzo Farnese; una mostra alle-
stita in collaborazione con l’Ordine degli
Architetti e visitabile nei seguenti orari:
da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e
nei pomeriggi di venerdì, sabato e dome-
nica anche dalle 15 alle 18.
Il progetto vincitore: una veduta area delle ex fabbriche con serre urbane
EDILIZIA PIACENTINA 37
La realtà piacentina è attiva dal 1996
Il Veneziano,nuova vita ai colori
I l Veneziano è un'azienda Piacentina spe-
cializzata in: finiture d'interni, decorazioni,
opere in cartongesso, restauri conservativi,
tinteggiature e verniciature in genere, sia civili
che industriali.
L'azienda nasce nel 1996 e si pone subito un am-
bizioso progetto:promuovere un rinnovato im-
piego dei colori nell'ambito della ristruttura-
zione degli immobili,conciliando la naturale e-
voluzione tecnica dei materiali con le metodo-
logie di posa più classiche e radicate al territo-
rio. L'esperienza maturata in questi anni,l'at-
tenzione ai nuovi bisogni della clientela,l'aggiornamento conti-
nuo del personale con continui corsi di specializ-
zazione,un esempio per tutti i corsi periodici te-
nuti dalla scuola di formazione professionale E-
SEM di Milano,ci consentono di far fronte anche
alle richieste più esigenti, garantendo la piena
soddisfazione e la fiducia dei nostri clienti. Ma il
potenziale dell'azienda non si esaurisce qui;sulla
scorta della pluriennale esperienza e di una strut-
tura ormai consolidata siamo in grado di dare a-
deguate risposte ai bisogni della piccola e della
grande cantieristica,sia in ambito civile che indu-
striale,fornendo la competenza e le risorse più
appropriate alle specifiche esigenze di ogni singolo cantiere.
dalle azien
de
EDILIZIA PIACENTINA38
EDILIZIA PIACENTINA 39
impatto ambientale. Un’innovazione par-
tita da un progettazione ergonomica, dove
la conoscenza dei rapporti dimensionali e
fisiologici dell’uomo rappresenta la fun-
zione di primo piano nella progettazione e
che, in architettura, riguarda tutti gli a-
spetti, dalla scala urbana alla distribuzio-
ne planimetrica degli ambienti, fino alla
realizzazione degli oggetti di uso quotidia-
no. Una progettazione cioè a “misura d’uo -
mo”. Oggi, a questi aspetti armonico-fun-
zionali, si è aggiunta una nuova visione, re-
lativa al “benessere dell’uomo”, che non
può prescindere da una progettazione so-
stenibile e dalla salvaguardia dell’am -
biente.
Nelle nostre case la scelta degli oggetti è
sempre maggiormente attenta, portando-
ci (anche per fattori contingenti) ad una
scelta degli elettrodomestici orientata
verso quelli meno energivori; tra i mate-
riali, quelli che ci permettono di rendere
più salubri gli ambienti in cui viviamo.
Q uesto momento epocale di crisi,
sta incidendo profondamente
sulle nostre scelte di vita e sulle
nostre abitudini. Se da un lato la situazio-
ne sembra arrivata ad un punto di non ri-
torno, il sorgere di nuovi valori, legati alla
sostenibilità e ad una economia “green”,
possono rappresentare una strategia per
ripartire.
Un’inversione di tendenza. Non più solo
un orientamento rivolto al consumare, ma
anche un ritorno al fare, all’aggiustare, al
preservare. Questo atteggiamento, nella
vita quotidiana, ha portato alla riscoperta
del passato, attraverso il “vintage”, propo-
sto nell’abbigliamento e nelle nostre case
che, reinterpretato, ci fa da trait d’union
tra tradizione ed innovazione, quasi che, la
sicurezza delle nostre radici, possa darci il
coraggio per affrotare le nuove sfide del
domani.
In architettura, questa tendenza è eviden-
te nella nuova concezione della casa che,
già dal processo costruttivo, attraverso
l’innovazione tecnologica, riscopre mate-
riali, valori, atmosfere legati alla nostra
memoria storica, riproponendoli e ren-
dendoli idonei per gli attuali stili di vita.
Attraverso la ricerca e la tecnologia, le a-
ziende sviluppano le performance dei ma-
teriali della tradizione, secondo una pro-
duzione sostenibile per prodotti a basso
L’esigenza di una progettazione a misura d’uomo
Produzione sostenibileper un “abitare verde”
arch. marcella fariselli
app
rofo
nd
imen
ti
EDILIZIA PIACENTINA40
L’attenzione è verso prodotti che non rila-
sciano sostanze nocive, che siano riciclabi-
li, ma allo stesso tempo durevoli, flessibili
nell’utilizzo, e che siano matericamente
gradevoli, premiando i progetti e le azien-
de che meglio rispondono alle aspettative
di benessere. Un atteggiamento, quello di
oggi, orientato a ciò che è naturale, tradu-
cendosi in scelte rivolte al rispetto
dell’ambiente e dell’uomo, a cominciare
dalle scelte alimentari. Infatti, uno degli
effetti della crisi, che possiamo leggere in
chiave positiva, è proprio il rimettersi a cu-
cinare partendo dalle materie prime, por-
tando a riscoprire l’ambiente cucina come
luogo centrale della casa. Il riadattare
questo concetto negli attuali spazi dome-
stici ha, di conseguenza, innescato una se-
rie di nuove proposte progettuali, al fine di
integrare la cucina nella zona living. L’o-
rientamento è creare gradevoli ambienti
open-space, al fine di sfruttare al meglio le
attuali dimensioni delle nostre case, non
rinunciando ad adeguati spazi conviviali.
Le cucine diventano così piccoli progetti
per un vivere sostenibile, con cappe di a-
spirazione performanti, spazi per la rac-
colta differenziata, ma anche con piccole
serre, dedicate alla coltivazione delle erbe
aromatiche, ingredienti base della nostra
tradizione culinaria. La necessità di un
rapporto diretto con la terra e il cibo, ha
portato all’attuale tendenza di dedicare il
nostro tempo libero alla creazione di un or-
to. La richiesta di uno spazio esterno, an-
che un piccolo terrazzo, è mirata al soddi-
sfacimento di un contatto fisico con la na-
tura. Coltivare verdura o frutta, davvero
naturale e a km zero, ci appaga, facendoci
riscoprire la stagionalità ed antichi valori
che credevamo perduti.
EDILIZIA PIACENTINA 41
Dagli orti sui terrazzi agli orti condominia-
li agli orti urbani. Questa diffusione rap-
presenta una via d’uscita dal risultato, non
certo edificante, della realizzazione delle
periferie delle nostre città, un comporta-
mento che dovrebbe far riflettere tutte le
figure professionali coinvolte nella pro-
gettazione territoriale. Attraverso la rea-
lizzazione degli orti urbani è possibile in-
nescare una serie di effetti positivi sull’uo -
mo e sull’ambiente, quali il favorire la so-
cializzazione, l’amicizia, svolgendo un’a-
zione terapeutica contro le cosiddette ma-
lattie sociali, ed inoltre rappresenta una
delle possibilità per riqualificare zone ur-
bane degradate.
Le nostre città saranno sostenibili se, oltre
alla riduzione delle emissioni dannose e il
consumo delle risorse, sarà soddisfatta an-
che l’esigenza di renderle belle e di favori-
re il contatto con la natura. Rientrano in
questa visione le progettazioni dei “win -
ter garden”, una riscoperta dei giardini
d’inverno, riproposti per un recupero so-
stenibile delle città, grazie anche alle in-
novazioni tecnologiche. Questi sono ap-
prezzati luoghi di ritrovo e condivisione,
con un ruolo di piazza polifunzionale, qua-
le sede espositiva, spazio per concerti, luo-
ghi comunque che predispongono allo sta-
re bene, con noi stessi e con gli altri. Città
più verdi anche attraverso la realizzazione
di girdini verticali, tecnica ideata dal bota-
nico francese Patrick Blanc. Queste pareti
verdi, installate all’estero o all’interno,
non svolgono solo un ruolo estetico, para-
gonabili per la loro bellezza ad un’opera
d’arte, ma anche funzionale. Con la loro
applicazione è possibile aumentare le per-
fomance degli edifici, in chiave sostenibi-
le, al fine del migliorameno termico ed a-
custico, otrechè svolgere un’azione di fil-
traggio e depurazione dalle sostanze in-
quinanti degli ambienti urbani. Infine
spazi verdi verticali trattati ad orti, an-
ch’essi volti alla valorizzazione degli edifi-
ci e al benessere psico-fisico.
Il nostro bisogno di ristabilire il contatto
con la terra, si traduce nel desiderio di vi-
vere in case attraversate dalla natura, do-
ve la progettazione architettonica è parte
integrante della vegetazione. Una archi-
tettura che, muovendo dall’esperienza
“organica” di F. L. Wright, annulla le bar-
riere tra interno ed esterno, creando am-
bienti costruiti dall’uomo, incorniciati
dall’ambiente naturale. Attraverso un ar-
monico accostamento tra i materiali creati
- quali il cemento, il vetro, il ferro -, a quelli
naturali -quali il legno, la pietra, l’argilla,
la terra cruda-, viene esaltata la percezio-
ne della mancanza di un confine tra l’inter -
no e l’esterno.
Ma più d’ogni altro, il desiderio di vivere in
simbiosi con la natura è, per molti, la rea-
lizzazione di una casa sull’albero, un luogo
che da bambini rappresentava il rifugio i-
deale, mentre nell’immaginario degli a-
dulti, una possibilità per fuggire dalla quo-
tidianità. Questa tipologia abitativa è mol-
to antica, e a tutt’oggi è ancora in uso in una
EDILIZIA PIACENTINA42
popolazione primitiva della Nuova Gui-
nea. Forse per soddisfare i nostri antichi i-
stinti, retaggio di memorie ancestrali, le
case sugli alberi sono oggi riproposte con
successo. Sono le “tree-house”, case sugli
alberi realizzate nel totale rispetto della
natura ed ecosostenibili, da architetti e de-
signer specializzati. Tra gli altri in germa-
nia l’architetto Andreas Wenning ha già
prodotto una serie di interventi residen-
ziali, che sono stati raccolti in una pubbli-
cazione, negli Stati Uniti l’architetto Mit-
chell Joachim, specializzato in ecological
design e da sempre interessato ad applica-
re i principi fondanti dell’ecologia e della
sociologia all’architettura e al design. In
questo caso gli studi sono rivolti alla possi-
bilità di far “crescere” un’abitazione, una
sorta di casa-albero, ecosotenibile e com-
pletamente biodegradabile.
Questa nuova tendenza sta diventando
non solo una realtà architettonica, ma an-
che industriale. Ad esempio, l’azienda bri-
tannica “Blue Forest” propone una vasta
gamma di modelli e vanta già parecchie
realizzazioni in molte parti del mondo.
Realizzazioni che non riguardano solo la
residenza, ma sono estese anche alle scuo-
le, proposte come estensione degli am-
bienti esistenti, quali eco-aule, centri stu-
dio, spazi di apprendimento, ovviamente
costruite sugli alberi.
La ricerca di un nuovo modo di vivere, nel
rispetto e in armonia con la natura, sono le
attuali necessità per l’uomo. Una società,
la nostra, che per apprezzare e salvaguar-
dare l’ambiente ha bisogno di riscoprire la
bellezza, poichè, come ci ricorda Oscar
Wilde: “ La bellezza è l’unica cosa contro
cui la forza del tempo sia vana. Ciò che è
bello è una gioia per tutte le stagioni, ed è
un possesso per tutta l’eternità.”
EDILIZIA PIACENTINA 43
Indagine nazionale sull’evoluzione della professione
Nuove competenzeper l’ingegnere di domani
U n'attenzione sempre maggiore all'impatto ambientale,
technology watching e dual thinking sono le nuove com-
petenze di cui gli ingegneri del futuro dovranno essere do-
tati. L’indagine previsionale “Ingegneri 2020”, realizzata dalla
S3.Studium su incarico del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ha
tracciato un quadro organico sulla più probabile evoluzione della
professione.
La continua accelerazione dell’evoluzione tecnologica indurrà con
il passare del tempo una trasformazione del modo di lavorare degli
ingegneri. Entro il 2020, ad esempio, il “technology watching”do -
vrà entrare a far parte delle attività quotidiane del lavoro di tutti i
professionisti. La possibilità di accedere ed elaborare una grande
mole di dati, tracciati dalle diverse tecnologie della rete e raccolti in
imponenti data warehouse, permetterà di realizzare accurati studi
ed approfondimenti preliminari a supporto della progettazione (si
pensi al marketing, alle biotecnologie, ai consumi energetici etc.).Si
tenderà sempre di più ad una progettazione interoperativa che u-
tilizzerà piattaforme di collaborazione multidisciplinari e multina-
zionali. La progettazione collaborativa richiederà una elevata ca-
pacità di team-working da parte degli ingegneri, i quali saranno co-
stretti sempre più a dialogare con ambiti disciplinari diversi, svilup-
pando linguaggi comuni a cui non si è “nativamente” abituati.
Il settore delle costruzioni avrà nei prossimi anni un ridimensiona-
mento quantitativo dal punto di vista dei volumi. Il mercato, tutta-
via, si orienterà decisamente verso la costruzione di edifici di qualità
(Classe A e Classe B), compensando in tal modo i minori volumi.
All’uscita dalla recessione, il mercato immobiliare sarà quindi assai
differente da quello pre-crisi. Per questa ragione, le capacità di pro-
gettazione più evolute saranno decisive per il successo dei profes-
sionisti.Assieme alla progettazione estetica e strutturale degli edi-
fici, gli architetti e gli ingegneri dovranno necessariamente tenere
conto degli impatti della progettazione stessa, sulle esigenze ge-
stionali (costi energetici, pulizie, manutenzione, gestione ambien-
talmente responsabile delle emissioni di vario tipo, etc) degli edifici
stessi. Questo passaggio sarà cruciale per ottenere l’interesse degli
investitori per i progetti che verranno proposti loro. In funzione
dell’emergere degli aspetti gestionali, nei prossimi anni vi sarà più
integrazione fra le imprese di costruzione e i progettisti da un lato
e le imprese della filiera (materiali, strumentazione, etc.) dall’al -
tro.Richieste molto pressanti nei confronti degli ingegneri saranno
quelle della riduzione del consumo di energia e della valorizzazio-
ne delle fonti alternative di energia. Gli ingegneri avranno quindi la
responsabilità di valorizzare le tecnologie per il risparmio energe-
tico. Nel prossimo futuro si formeranno inoltre i cosiddetti “dual
thinker”, ossia professionisti in grado di coniugare i contenuti di ti-
po tecnologico con quelli di tipo gestional-manageriale. I curricu-
lum universitari considereranno sempre di più l’ingegneria gestio-
nale come un’area di competenza indispensabile in maniera tra-
sversale a tutte le figure professionali ingegneristiche. La domanda
di ingegneri gestionali verrà, fra l’altro, dallo sviluppo della gestio-
ne finanziaria e delle grandi reti distributive e di vendita.
ricerche
EDILIZIA PIACENTINA44
Franzini Angelo srl, assistenza e servizi
Misuratori fiscali,la soluzione c’è
Vi siete mai chiesti, parlando di misurato-
ri fiscali, quanto costa una verifica an-
nuale obbligatoria? O quanto occorre
spendere per sostituire il giornale di fondo? Per
questo tipo di servizi a Piacenza è attiva da oltre
quarant’anni la ditta Franzini Angelo srl che, ol-
tre all’assistenza, offre la fornitura di misuratori
fiscali, fotocopiatori digitali, stampanti, fax e
multifunzione, nonché arredamenti per uffi-
cio, distruggi documenti, rilevatori di bancono-
te, computer e bilance per negozi. La Ditta è disponibile a fornire preven-
tivi per la vendita o il noleggio di ogni prodotto: come suggerisce il tito-
lare e fondatore, Angelo Franzini, informarsi non costa nulla prima di ef-
fettuare un acquisto, e certamente sarà utile per evitarne uno cattivo. La
sorpresa non sarà solo nel prezzo, ma il cliente avrà una risposta mirata
a seconda della specifica esigenza. E’nel 1972 che
il signor Angelo inizia la propria iniziativa impren-
ditoriale con due tecnici e un’impiegata; un’av -
ventura durata fino ad oggi, che ha visto ampliare
notevolmente l’organico dell’impresa. Punti di
forza della ditta sono sicuramente i misuratori fi-
scali venduti ed assistiti nel piacentino, nel pavese
e nel lodigiano, dove collabora anche con rivendi-
tori locali. La ditta Franzini Angelo srl vanta il pri-
mato, a Piacenza, nell’abilitazione per l’assisten -
za e la verifica fiscale su tutti i misuratori. Ecco alcuni dei marchi trattati: O-
livetti, Royal, Underwood, Ditron, Sweda, Sico, Vis, Elsi, Sarema, RCH, MCT,
Italiana Macchi, Sharp, SID, Micrelec, Emotic.
La ditta Franzini Angelo si trova a Piacenza in via Bessone 7/9 (tel. 0523
593122)
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zien
de
EDILIZIA PIACENTINA 45
Spazi verdi urbani:al via le nuove normeper lo sviluppoÈ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 1 febbraio 2013 n.
27 la legge 14 gennaio 2013, n. 10 recante “Norme per lo sviluppo
degli spazi verdi urbani".
Il provvedimento, che entrerà in vigore il prossimo 16 febbraio, si
pone come obiettivo principale quello di assicurare un effettivo
sviluppo del verde pubblico nelle aree urbane.
A tal fine, è prevista l’istituzione presso il Ministero dell’Ambiente
di un apposito Comitato al quale spetterà, tra l’altro, la redazione
di un rapporto annuale sull'applicazione nei comuni italiani delle
disposizioni di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici 2
aprile 1968, n. 1444, con particolare riferimento agli strumenti
urbanistici generali e attuativi e i relativi piani particolareggiati o
lottizzazioni convenzionate, ai nuovi regolamenti edilizi e alle
revisioni degli strumenti urbanistici esistenti (art. 4).
I Comuni che risulteranno inadempienti rispetto alle prescrizioni
di cui al DM 1444/1968 dovranno approvare entro il 31 dicembre
di ogni anno le varianti urbanistiche necessarie per assicurare il
rispetto delle quantità minime di spazi pubblici riservati alle
attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi in rapporto agli
insediamenti residenziali e produttivi.
Al riguardo, l’Ance, durante l’iter parlamentare di approvazione
del disegno di legge, ha più volte sottolineato come la materia
degli standard urbanistici sia ora rimessa alla potestà legislativa
delle Regioni, che in molti casi hanno previsto dotazioni di spazi
differenti sotto il profilo quantitativo rispetto ai limiti fissati dal
DM del 1968.
Proprio in considerazione di ciò, l’Ance aveva evidenziato l’op -
portunità di attribuire alle Regioni l’eventuale verifica del ri-
spetto degli standard urbanistici (compresa la dotazione di spazi
verdi urbani) da esse previsti o, tutt’al più, al Ministero delle
infrastrutture, piuttosto che al Ministero dell’ambiente, nel
rispetto del riparto delle competenze istituzionali.
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EDILIZIA PIACENTINA46
Le prossime scadenze fiscaliLe prossime scadenze fiscali18 Febbraio 2013
Imposte e contributiUltimo giorno per il versamento daparte del condominio delle ritenutefiscali e dei contributi previdenziali eassistenziali relativi a dipendenti, la-voratori autonomi nonché a contrattidi appalto, con riferimento al mese digennaio 2013, nonché dei premi Inailrelativi al saldo 2012 e all’anticipo2013.
Addizionali IrpefUltimo giorno per il versamento daparte del condominio della rata delleaddizionali regionale e comunaleall’Irpef trattenute ai dipendenti sullecompetenze di gennaio 2013 a seguitodelle operazioni di conguaglio di fineanno nonché per il versamento in u-nica soluzione delle predette addi-
zionali trattenute, sempre sulle com-petenze di gennaio 2013, a seguito dicessazione del rapporto di lavoro.
Versamento saldo impostasostitutiva TfrUltimo giorno per il versamento da
parte del condominio dell’imposta so-stitutiva, a saldo, sulla rivalutazionedel fondo per il trattamento di finerapporto maturato nell’anno 2012.
28 Febbraio 2013
Certificazione retribuzioni,compensi e ritenuteUltimo giorno per la consegna a di-pendenti, collaboratori e consulenti(compreso l’amministratore), da partedel condominio, della certificazioneriepilogativa delle somme e dei valoricorrisposti nel 2012 e delle ritenutefiscali e contributive effettuate.
16 Marzo 2013
Inail - Dichiarazioneretribuzioni per viatelematicaUltimo giorno per la presentazione pervia telematica da parte del condo-minio del modello relativo alla di-chiarazione delle retribuzioni del2012.
18 Marzo 2013
Imposte e contributiUltimo giorno per il versamento daparte del condominio delle ritenutefiscali e dei contributi previdenziali eassistenziali relativi a dipendenti, la-voratori autonomi nonché a contrattidi appalto, con riferimento al mese difebbraio 2013.
Addizionali IrpefUltimo giorno per il versamento daparte del condominio della rata delleaddizionali regionale e comunaleall’Irpef trattenute ai dipendenti sullecompetenze di febbraio 2013 a seguitodelle operazioni di conguaglio di fineanno nonché per il versamento in u-nica soluzione delle predette addi-zionali trattenute, sempre sulle com-petenze di febbraio 2013, a seguito dicessazione del rapporto di lavoro.
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