Edilizia 1-2011

48
EDILIZIA PIACENTINA 1

description

Lorenzo Spagnoli "Più confronto per crescere"

Transcript of Edilizia 1-2011

Page 1: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 1

Page 2: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA2

Page 3: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 3

Direttore responsabileGiuseppe De Petro

Direzione e RedazioneVia XXIV Maggio, 4 - Piacenza

Tel. 0523.458174 - Fax 0523.754369E-mail: [email protected]

PubblicitàVia XXIV Maggio, 4 - Piacenza

Tel. 0523.457421Fax 0523.754369

E - m a i l : p u b b l i c i t a @ c o r r i e re p a d a n o . i t

StampaLa Grafica - Piacenza

RegistrazioneTribunale di Piacenza n. 545 del 31/07/2000

Ai sensi e per gli effetti della legge 675/96 l’Editoredichiara che gli indirizzi utilizzati per l’invio inabbonamento postale provengono da pubblici registri,elenchi, atti, documenti concoscibili a chiunque e che iltrattamento dei dati non necessita del consensodell’interessato. Ciò nonostante in base all’art. 13dell’informativa il tirolare del trattamento ha diritto diopporsi all’utilizzo dei dati facendone espresso divietotramite comunicazione scritta da inviarsi alla sede di CPA

som

mario

focus

Il 2010 è stato pesante, il 2011 non si profila meglio pagina 5

i nostri servizi

Residenziale: 5,5 milioni per Piacenza e Fiorenzuola pagina 11Coppolino: “Piano Casa”, Emilia Romagna titubante e l’edilizia soffre pagina 16Nei cantieri un ponteggio su quattro non è regolare pagina 19“Piacenza può migliorare: confrontiamoci di più” pagina 21L’opera pubblica si fa con la finanza di progetto pagina 24Progetti europei e fiere, la Scuola Edile si rinnova pagina 26A Edilshow l’edilizia immagina il futuro pagina 28“La buona architettura crea habitat su misura” pagina 31Concorsi e progetti sì o no, per l’Anci parla Reggi pagina 35Parma sfida Torino sull’enogastronomia pagina 38Comunità e architettura, incontro al Festival di Parma pagina 40

dall’esterno

Gruppo Assiprime e Scuola Edile con Edilizia Piacentina pagina 9Case a tempo e low tech: cresce il social housing pagina 13Il fotovoltaico equivale già a tre Arturo pagina 23A Reggio Emilia la casa ‘energ>etica’ pagina 30Detrazione 55%, la proroga è un primo passo pagina 42Tecnologie nel rispetto dell’ambiente pagina 44

rubriche

Agenda pagina 7Block Notes pagina 44Bookstore pagina 45Le scadenze di Confedilizia pagina 46

Il primo numero del 2011 di EdiliziaPiacentina dedica la sua copertinaall’architetto urbanista LorenzoSpagnoli.Il noto docente del Politecnico proponeun’interessante disamina sulleprospettive di Piacenza, lanciando uninvito che è anche un appello:confrontarsi di più sulle tematiche dimaggiore interesse e scegliere unapproccio più costruttivo, nel segno diuna più ampia partecipazione,potrebbe consentire il salto di qualitàche da più parti viene auspicato.

Page 4: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA4

Page 5: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 5

Mercato immobiliare fermo

Il 2010 è statopesante, il 2011

non si profila meglioGli italiani vedono il mattone come un

investimento e si rifiutano di vendere anchein pari, piuttosto si ritirano dal mercato.I prezzi tengono, ma per la filiera è uno

scenario preoccupante

Difficile sottrarsi all'esercizio di tentare di prevedere i trend

del settore immobiliare per il nuovo anno. Tradizionalmen-

te ottimisti, gli immobiliaristi si fanno forti di alcuni dati in-

teressanti di ripresa del mercato nelle grandi città (in particolare a

Milano ci sono quartieri richiesti, che svettano su altre zone in cui le

quotazioni continuano a flettere), più preoccupati i costruttori,

particolarmente delusi dall'esito del piano casa del governo, quello

di incentivo all'edilizia privata. La crisi economica generale certa-

mente non aiuta, perciò gli istituti di ri-

cerca, a partire da Nomisma ("Il 2011

sarà un anno di transizione"), si espri-

mono cautamente.

Tre anni di mercato in flessione hanno

prodotto il dato allarmante di uno

stock di "giacenze" che ha ampiamen-

te superato i 100 mila alloggi e oggi si

attesta intorno ai 120 mila apparta-

menti invenduti. Questo almeno è l'al-

larme lanciato dalla Commissione am-

biente della Camera nel documento

conclusivo dell'Indagine conoscitiva

sul mercato immobiliare che è stato presentato alcuni giorni fa e di

cui è stato relatore il piacentino Tommaso Foti. La Commissione

spiega di aver raccolto "dati negativi" che sembrano "accentuare

gli elementi di preoccupazione per il permanere di una tendenza

negativa nel settore delle costruzioni che, a differenza di altri set-

tori industriali, non sembra avere ancora toccato il punto minimo

della caduta ciclica, e ha continuato a mostrare segnali che restano

sfavorevoli". In effetti i prezzi non scendono, e il mercato immobi-

liare langue. Gli italiani vedono il mattone come un investimento e

si rifiutano di vendere anche in pari, piuttosto si ritirano dal merca-

to. I prezzi tengono, ma per la filiera è uno scenario preoccupante.

Siamo quasi agli antipodi dalla "bolla" scoppiata con conseguenze

disastrose in altri paesi europei. Persone autorevoli come Enrico

Schilke, presidente della sezione costruttori presso l'Unione Par-

mense degli Industriali, affermano che ci vorranno anni per riassor-

bire l'invenduto. Quindi oggi occorre confrontarsi con sintomi non

positivi come calo delle compravendite, la diminuzione dell'eroga-

zione di mutui, il peggioramento della qualità del credito, le diffi-

coltà di accesso all'abitazione, l'aggravarsi del fenomeno degli

sfratti. E c'è chi dice che tutto questo deriva da un mercato a "strut-

tura rigida", sbilanciato verso la proprietà (il 72% delle abitazioni)

a danno delle locazioni (attualmente gli alloggi ad essa adibiti sono

4,4 milioni, il 18,8% delle abitazioni totali) , della domanda delle

giovani coppie, di anziani e immigrati. In effetti l'offerta di edilizia

sociale, ci vede solo all'undicesimo po-

sto in Europa con una quota del 4,5%.

L'introduzione della cedolare secca con

aliquota del 20%, caldeggiata da Con-

fedilizia con il suo Presidente Corrado

Sforza Fogliani stimolerà la domanda di

immobili per investimento ? Oppure sa-

rà il social housing a fare uscire la filiera

dal ciclo negativo?". A Parma e a Mila-

no l'edilizia a costo sostenibile è una

realtà con il rilevante coinvolgimento

delle Fondazioni e degli enti locali.

La forte caduta dei volumi produttivi

che continua a caratterizzare il settore delle costruzioni coinvolge

anche il comparto non residenziale privato. Le stime Ance per il

2011 indicano per gli investimenti in costruzioni non residenziali

private un calo del 2,1% in termini reali su base annua. Il 2011 e` il

quarto anno consecutivo di flessione per gli investimenti in costru-

zioni non residenziali private, che, nel quadriennio 2008-2011, di-

minuiranno del 15,6% in termini reali, riportando il volume di inve-

stimenti ai livelli rilevati alla fine degli anni `90. Relativamente al

mercato immobiliare non residenziale, i dati dell`Agenzia del Ter-

ritorio riferiti ai primi 9 mesi del 2010 segnalano riduzioni nelle

compravendite di unita` immobiliari ad uso terziario, commerciale

e produttivo rispetto allo stesso periodo dell`anno precedente,

mentre risultano in crescita gli scambi relativi a magazzini e box. Per

gli investimenti pubblici in infrastrutture si è già capito che il 2011

non sarà l'anno della svolta. "Almeno ci venga pagato puntual-

mente quello che abbiamo realizzato", dicono all' Ance.

focu

s

Page 6: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA6

Page 7: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 7

Eventi

agen

daRoma, “BioMilano -

Three Cities in Flux”In mostra fino al 28 febbraioi progetti e le riflessionidi Stefano Boeri

A Roma il 7 febbraio la British School atRome inaugura la mostra “BioMilano”,dell’architetto Stefano Boeri. Si tratta delquarto evento del ciclo "Three Cities inFlux", dedicato al futuro delle città e aicomplessi processi di trasformazione chelegano urbanistica e politica, necessità dicambiamento collettive e interessi eco-nomici individuali, progettazione con-divisa e vicende polemiche travagliate.“BioMilano è il racconto di queste visioni.É la storia di un flashforward, la nar-razione nel futuro della biologica tra-sformazione della città di Milano, che sisviluppa tra sogni provocatori che di-ventano progetti, e progetti lungimirantiche si tramutano in sfide planetarie”,spiegano gil organizzatori della mostra.E' un'intera città che ridefinisce la propriageografia e biografia attraversando tut-te le scale e in tutte le dimensioni: dalprogetto di un Metrobosco che la cir-conda e rigenera importanti aree di tran-sizione, alla natura artificiale delle torriresidenziali che organizzano un vero eproprio Bosco Verticale, dall'immensogiardino botanico immaginato per Expo2015 che restituisce valore planetario alle

dimensioni locali dell'orti, alle sessantaCascine di proprietà comunale, dalle pro-vocatorie nuove forme di agricoltura ur-bana immaginate durante il corso u-niversitario L'agricoltura della città, aiprototipi per moduli abitativi in legnoCasaBosco, che innescano decisivi mec-canismi di rigenerazione ambientale.La mostra è costituita da due momenti

principali. La prima par-te, ambientata in un fu-turo anno 2030, presentaBioMilano: sei progettiper la città, immaginan-do la città di Milano co-me un grande laborato-rio di sostenibili trasfor-mazioni biologiche edambientali: BioMilano sinarra attraverso una gi-gantesca mappa anima-ta, una geografia a metàtra il reale e l'immagi-nario, tra l'oggi e il do-

mani, tra il possibile e l'impossibile.La seconda parte analizza in dettaglio isingoli progetti e il lavoro di ricerca chesta dietro ogni proposta, presentato conplastici e disegni. La componente teoricae intellettuale è raccontata attraversovideo di dibattiti pubblici, conferenze,lezioni, interviste mentre le vicende po-litiche e progettuali sono sintetizzate etracciate in una mappa cronologica.Info: British School at Rome,w w w. b s r. a c . u k

Page 8: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA8

Concorsi sostenibilità e alle esigenze di benesseree qualità della vita dell’uomo.Il progetto vincitore verrà costruito, nelsito prescelto lungo il percorso delle Vied’Acqua di Expo 2015, da FederlegnoArredo Srl e in accordo con le diverseistituzioni coinvolte.InstantHouse Social Club è il progetto diuna piccola struttura di servizio che sipropone di rappresentare una rispostapositiva alla condizione temporanea e“liquida” dello scenario urbano con-temporaneo.Queste piccole strutture di servizio ascala urbana o locale possono rappre-sentare elementi di completamento o diintegrazione agli interventi di housingsociale già esistenti o di futura rea-lizzazione, mettendo in comunicazioneattraverso una rete di servizi gli spazidell’abitare intorno ai parchi.I parchi diventano il grande spazio pub-blico attorno al quale si mettono in retele diverse parti di città.Una rete di servizi situati lungo il si-stema delle Vie d’Acqua prospettate dalprogetto EXPO 2015 è il tema centraledella proposta del concorso.Questo sistema può costituire per lacittà un’ occasione di arricchimento epuò consentire flussi di popolazioni di-verse (provenienti dalle parti di cittàimmediatamente circostanti i diversiluoghi attraversati dalle Vie d’Acqua) einsieme accogliere gli abitanti, i visi-tatori, i turisti metropolitani (richiamatidalla concentrazione non ordinaria difunzioni riferite a diversi possibili baciniurbani).La partecipazione al concorso è gratuitae aperta a tutti i giovani, italiani estranieri, che alla data del 31 Gennaio2011 siano iscritti alle facoltà di ar-chitettura, ingegneria e industrial de-sign (dei due anni della laurea spe-cialistica) o che abbiano conseguito lalaurea dopo il 31 gennaio 2006.I concorrenti dovranno far pervenirel’iscrizione al concorso e gli elaboratirichiesti, entro il prossimo 17 Marzo2011.Info: http://www.archiportale.com/ban -di/SchedaBando.asp?IdBando=2266

Federlegnoarredo lanciaInstanthouse social clubTema di quest'anno strutturedi servizio a integrazionedell'Housing Sociale

FederlegnoArredo, in collaborazionecon il Politecnico di Milano, promuove ilconcorso “InstantHouse Social Club”,rivolto a studenti e neolaureati delle

facoltà di Architettura, Ingegneria eIndustrial Design italiane e straniere. Ilconcorso ha come tema centrale la crea-zione di Social Club, una rete di servizi

situati lungo le Vie d’Acqua prospettatedal progetto Expo 2015, un percorso cheattraverso la riscoperta delle vie d’acquadella città unisce i principali parchi mi-lanesi mettendo in connessione la partestorica di Milano con le aree oggetto deiprossimi interventi di riqualificazione etrasformazione urbana. Si tratta di u-n’iniziativa che va a integrarsi con gliinterventi di housing sociale già avviatio in programma per il prossimo futuro.Il concorso è finalizzato alla selezione diprogetti con valore di complementa-

rietà rispetto agli interventi di housingsociale futuri ed a quelli esistenti, co-struendo un catalogo di architetturesensibili all’ambiente e al territorio, alla

Page 9: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 9

Sinergia sull’informazione utile

Gruppo Assiprimee Scuola Edile conEdilizia Piacentina

Importanti novità in arrivo per la rivista che state

leggendo. A partire dal prossimo numero, Edili-

zia Piacentina inizierà infatti una doppia colla-

borazione con due prestigiose realtà presenti

sul territorio: il Gruppo Assicurativo Assiprime e

la Scuola Edile di Piacenza.

Grazie all’accordo raggiunto con il direttore del-

la Scuola Edile, Cristina Bianchi, e il direttore del

Gruppo Assicurativo Assiprime, Renato Casoni,

Edilizia Piacentina sarà in grado di garantire una

informazione ancora più precisa, approfondita

ed autorevole in due settori di grande importanza:

quello assicurativo, con particolare attenzione alla

copertura dei rischi connessi all’attività edile, e

quello - di crescente rilievo - della formazione, at-

tività sempre più strategica. Sui numeri che accom-

pagneranno i lettori nei prossimi mesi, Edilizia Pia-

centina offrirà ancora più strumenti di servizio e

notizie di sicuro interesse, dedicando una pagina

ciascuno al Gruppo Assicurativo Assiprime e alla

Scuola Edile di Piacenza, realtà con le quali la reda-

zione resterà in costante contatto.

no

vità

Page 10: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA10

Mostre

100 progetti peruna camera d'albergoA Palazzo Taidelli,Sanguinetto (Verona)fino al 28 febbraio 2011

Palazzo Taidelli a Sanguinetto (Verona)ospita fino al 28 febbraio 2011 la mo-stra “100 progetti per una camera d’al-bergo”.L'esposizione, voluta dalla FondazioneAldo Morelato nasce per dare visibilitàe far conoscere al pubblico i progettipiù interessanti e originali che hannopartecipato all’edizione 2010 del Con-corso “Il Mobile Significante” dal te-ma“I luoghi dell’ospitalità – Oggettid’arredo per la camera d’albergo.”All’interno di Pazzo Taidelli, storico e-dificio ottocentesco di ricercata ele-

ganza e stile, verrà esposto anche ilprototipo del vincitore del Bando, pro-dotto dall’azienda Morelato: REARWINDOW di Roberto Rubini . “Un pro-getto che trae ispirazione dal film diHitchcock “La finestra sul cortile”. Ilmobile, che misura L180 P55 H 250, ècostituito da un telaio di legno massello

(4mx4m) che incornicia le vetrate dellastanza d’albergo per godere del pa-norama esterno e/o come luogo perriposare o meditare. Rear Window hauna duplice valenza: nella parte sot-tostante la struttura permette di ap-poggiare bagagli o altri oggetti, men-tre nella sezione superiore si trasformain un comodo divanetto, imbottito erivestito in pelle, che ribaltato diventauna pratica scrivania.Accanto a questo progetto sarannopresentati gli altri lavori segnalati dallagiuria tra i qualii: “Dolphin Hotel” diGiuseppe Bessero Belti, “Cocon” di Bar-bara Bianchi, Sabrina Giovannini e Sil-via Vercelli,“Natural Sensation” di AliceCottali e Alessandro Inverardi, a cui èstato assegnato anche il premio “ScuolaAppio Spagnolo”, “Il Pinnacolo” di Do-menica Carlone, “Magic Carpet” diMauro Chiarini e Gianluca Barbieri e“Natural’s Illusion” di Elena Bertoni eMichela Fenoli.Per informazioni:w w w. f o n d a z i o n e a l d o m o r e l a t o . o r g

Page 11: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 11

“Sostenere la progettualità dei Co-

muni in questa fase di crisi finanzia-

ria, anche attraverso la realizzazio-

ne di progetti pilota che coniugano aspetti

di sostenibilità ambientale ed energetica

con obiettivi di qualità urbana e lotta al di-

sagio sociale". E' - come ha spiegato l'as-

sessore regionale all'ambiente e riqualifi-

cazione urbana, la piacentina S ab r i n a

Fr e d a - l'obiettivo dell'intervento della

Regione Emilia Romagna denominato

"Programma integrato di promozione di

edilizia residenziale sociale e di riqualifi-

cazione urbana". Significativi i numeri

dell'iniziativa, che mira al recupero delle

aree cittadine degradate e al contrasto al-

la crisi economica del settore edilizio: ol-

tre 22 milioni e 400mila euro di euro di fi-

nanziamenti (stanziati da Roma con il

"Piano Nazionale di Edilizia Abitativa")

per 25 programmi di riqualificazione di-

stribuiti in 9 diversi Comuni. Ad essi si ag-

giungeranno altri 22,4 milioni delle am-

ministrazioni locali, per un totale di circa

55 milioni. "E' un impegno forte - secondo

l'assessore Freda - di contrasto al degrado

urbano e al consumo di nuovo territorio,

per intervenire in quelle aree urbane in

cui più si misurano il disagio abitativo, la

carenza dei servizi e l'anonimato dello

spazio pubblico". Tra i progetti scelti ci so-

no anche le proposte presentate dal Co-

mune di Piacenza (il finanziamento asse-

gnato è di 3,5 milioni, cui se ne affiancano

4,7 di cofinanziamento locale) e dal Comu-

ne di Fiorenzuola (2 milioni di finanzia-

mento assegnato, 4 di cofinanziamento lo-

cale).

Nel caso del capoluogo provinciale si trat-

ta di un aggiornamento della proposta

presentata per il Bando relativo ai Pro-

grammi di riqualificazione urbana per al-

loggi a canone sostenibile, che mantiene i-

nalterato il perimetro dell'ambito interes-

sato. Gli interventi confermati, anche se

lievemente rimodulati, riguardano:

- recupero e riqualificazione energetica di

alloggi ERP e adeguamento impiantistico

di parti comuni di ulteriori alloggi in parte

pubblici in parte riscattati, distribuiti tra

Barriera Farnese e Barriera Roma. Sog-

getto attuatore è l'ACER.

- nuova realizzazione di n. 33 alloggi di cui

16 da destinare alla Locazione permanen-

te su cui si chiede finanziamento (soggetto

attuatore Coop. Casa Siulp, individuato

con bando pubblico), oltre a 17 alloggi da

realizzare da parte di altro operatore qua-

lificato;

Per quanto riguarda gli interventi sul si-

stema delle infrastrutture (viabilità, at-

traversamenti, piste ciclabili) saranno tut-

ti autofinanziati dal Comune.

Finanziamenti contro il degrado in Emilia Romagna

Residenziale: 5,5 milioniper Piacenza e Fiorenzuola

andrea dossenariq

ualificazio

ne

Page 12: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA12

Per gli aspetti di sostenibilità energeti-

co-ambientale il progetto propone inter-

venti migliorativi rispetto alle prestazioni

minime della DAL 156/08. Per quanto ri-

guarda la partecipazione, si segnalano ini-

ziative avviate e in particolare l'attivazio-

ne dell'Agenzia di Sviluppo del Quartie-

re .

Per quanto riguarda la proposta presenta-

ta dal Comune di Fiorenzuola d'Arda, si

tratta anche in questo caso di un aggiorna-

mento della proposta presentata per il

Bando relativo ai Programmi di riqualifi-

cazione urbana per alloggi a canone soste-

nibile. La proposta ricade in un'area che il

vigente PRG individua quale ambito ur-

bano consolidato, assoggettato a piano ur-

banistico attuativo. Nella proposta origi-

nale veniva richiesto un contributo per

realizzare due interventi di edilizia resi-

denziale, uno di ERP di iniziativa comuna-

le e uno di edilizia residenziale sociale da

assegnare a un soggetto attuatore privato.

Ad oggi le procedure di selezione del sog-

getto attuatore dell'ERS sono state espe-

rite e il soggetto individuato si è impegna-

to a finanziare l'intervento con risorse pro-

prie. Rimodulando quindi il precedente

programma, il Comune richiede il contri-

buto pubblico per il solo intervento ERP

(al 90% del costo complessivo). Il pro-

gramma è completato da opere di urbaniz-

zazione quali il miglioramento dell'acces-

sibilità e la messa in sicurezza della strada

principale con rotatoria, e da alcuni servi-

zi quali la sala di uso pubblico e un asilo ni-

do (autofinanziati); sono previsti infine al-

cuni spazi commerciali.

A destra l’assessore regionale all’Ambiente e Riqualificazione urbana Sabrina Freda

Importazione diretta a vasto assortimento di:PAVIMENTI IN LEGNO DI QUALSIASI ESSENZA E DIMENSIONE

BUSSETO (PR) - Via Monteverdi, 2 - Tel. 0524.930030 - Fax 0524.930020

TRAVI E TRAVETTI IN ABETE E ROVERE • LEGNO LAMELLARE IN ABETE E LARICE • LEGNAMI RESINOSI • ESOTICI • PREGIATI

MOBILI IN TEAK E COMPLEMENTI D’ARREDO PER GIARDINO • PORTE TAGLIAFUOCOBASCULANTI IN FERRO E IN LEGNO PER GARAGE • PERLINE E TAVOLATI PER SOLAI

FRATELLI CREMONA & C

Page 13: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 13

Sempre più numerose le idee che si realizzano anche in Italia

nell'ambito del social housing: iniziative innovative si segna-

lano infatti in grandi città come Milano e Torino, ma anche

nella più piccola e vicina Lodi.

Il Comune di Milano ha deciso di promuovere alloggi temporanei in

strutture modulari prefabbricate. La temporaneità riguarda tanto

l'uso delle strutture quanto le caratteristiche della costruzione, sul

modello dell'esperienza olandese Keetwoonen (nome poi modifi-

cato in Tempohousing): si tratta di un complesso di mille alloggi per

studenti realizzato nel 2006 ad Amsterdam e dalle caratteristiche

inedite. Si tratta infatti di un villaggio "mobile" (da ricollocare pro-

prio quest'anno) che si estende su un'area di 17.200 metri quadrati,

nel quale i giovani vivono in mini-alloggi da 25/30 metri quadrati

che sono stati ricavati in container marittimi nuovi (non si tratta

quindi di un vero e proprio riciclo) e che comprendono camera da

letto, bagno e angolo cottura nonchè luce, acqua, riscaldamento,

aria condizionata e connessione internet wifi, il tutto ad un costo

mensile di 300 euro. Sulla stessa linea sono state realizzate altre case

per studenti, per l'Esercito della Salvezza, un "Labour Hotel" per

150 lavoratori polacchi e case-container per giovani disoccupati. A

questo tipo di esperienza - che offre standardizzazione, facile tra-

sporto, basso costo, inalterabilità della struttura in acciaio, versati-

lità dei moduli ed elevata possibilità di assemblaggio e riuso - guar-

da come detto il Comune di Milano, che con un apposito atto am-

ministrativo punta a disciplinare interventi di edilizia convenziona-

ta con l'obiettivo di utilizzare aree urbane dismesse - a partire dagli

scali ferroviari all'interno della città - per una prima sperimentazio-

ne "di attività provvisorie, in attesa di un progetto che richiederà al-

cuni anni per realizzarsi". Tutto dipenderà ora e dalle proposte dei

privati e dalla volontà dei proprietari di aree con le caratteristiche

adatte.

A Torino ha invece attirato l'interesse degli addetti ai lavori un dop-

Esempi interessanti a Milano, Torino e Lodi.Tra i modelli anche l’esperienza olandese

del Keetwoonen ad Amsterdam

Per le nuove esigenze abitative

Case a tempoe low tech: cresce

il social housing

iniziative

Page 14: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA14

pio intervento di social housing promosso dalla Fondazione Com-

pagnia San Paolo. Si tratta di due iniziative (illustrate all'Urbanpro-

mo di Venezia) che puntano alla trasformazione di due edifici - in

Piazza della Repubblica e in Via San Pio - in abitazioni temporanee

di social housing. Nel primo caso, dallo studio fiorentino Fagnoni &

associati architetti con Gpa Ingegneria è stata delineata la riconver-

sione di un immobile residenziale di cinque piani (più una manica di

tre) per 2200 mq: prevista la creazione di spazi commerciali al piano

terra, 27 tra mono e bilocali e altri servizi, tra cui un ristorante. Costo

previsto 3,9 milioni. Di 5,7 milioni è invece il costo previsto per il

complesso progetto (un particolare nella foto a lato) di trasforma-

zione, affidato allo Studio De Ferrari Architetti, dell'edificio di un i-

stituto religioso di Via San Pio: previste residenze temporanee, spa-

zi per ristorazione e commercio, un asilo e i locali per le suore del

Buonconsiglio. Su entrambi i progetti, caratterizzati anche da in-

novative soluzioni di restauro e in fase avanzata, pende però il ri-

schio di non ricevere l'indispensabile approvazione definitiva da

parte dell'amministrazione comunale, in quanto la Giunta Chiam-

parino è in scadenza nella imminente primavera.

Conclusa e inaugurata lo scorso dicembre, in viale Pavia a Lodi, è in-

vece "la casa Albero" progettata dallo studio Frosio Architetti. Si

tratta di una abitazione sociale voluta dalla cooperativa Onlus La

Bergognone: la casa-nido, destinata ad ospitare ragazzi con disabi-

lità mentali e fisiche, è un nuovo prototipo abitativo che ottiene un

forte contenimento dei prezzi (mille euro al mq) tramite la massima

semplificazione del processo costruttivo, tipologia (solo cemento,

legno e materiali poveri), la scelta low tech di tecnologie semplici e

il controllo totale del processo progettuale e costruttivo. Particolar-

mente interessante è il fatto che la struttura si ispira all'idea di un

nido dentro ad un albero (da cui il nome), perché si trova su una sor-

ta di collina che diventerà un bosco.

Page 15: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 15

Page 16: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA16

Continua il dibattito sul "Piano ca-

sa" voluto dal Governo e recepito

in modo più o meno efficace dalle

diverse Regioni italiane. Sul tema è inter-

venuto anche l'avvocato Antonino Coppo-

lino, consigliere provinciale Pdl. Questo il

testo integrale dell'analisi di Coppolino,

apparso su La Cronaca di Piacenza di mer-

coledì 19 gennaio scorso.

"Il 31 dicembre 2010 è scaduto il termine

per la presentazione delle pratiche edili-

zie riguardanti il cosiddetto "Piano ca-

sa" in Emilia Romagna.

Ricordiamo che esso era stato voluto dal

Governo italiano per il rilancio dell'eco-

nomia nazionale in un settore particolar-

mente colpito dalla crisi economica co-

me quello dell'edilizia.

L'intento era di far lavorare le imprese e-

dili e quelle dell'indotto, rimettendo in

circolazione liquidità attraverso l'am-

pliamento consentito a determinate ti-

pologie di immobili. La nostra Regione

vi aveva dato attuazione attraverso la

legge regionale n. 6 del 6 luglio 2009 che

doveva poi essere adottata dai singoli co-

muni, con la possibilità, per ognuno, di

definire le zone d'intervento anche con

esclusione dell'applicabilità della nor-

mativa (entro, tuttavia, 60 giorni dalla

sua entrata in vigore) in relazione a spe-

cifici immobili o ambiti del proprio terri-

t o r i o.

Sin dall'inizio si è tuttavia capito che

questa "novità" non aveva suscitato mol-

to entusiasmo nel nostro legislatore re-

gionale. Gli stessi comuni del territorio

hanno fatto molta fatica a recepirla so-

prattutto per la presenza di un testo nor-

mativo regionale alquanto farraginoso e

altamente limitativo.

Prova ne è che con lo scadere del 31 di-

cembre 2010 l'Emilia Romagna ha posto

la parola fine agli interventi del "Piano

casa". Infatti è stata l'unica regione che,

con la legge in scadenza, non vi ha rimes-

so mani, quanto meno per prorogarne i

termini (le altre che a tale data [...] non

hanno fatto nulla, è perché avevano i ter-

mini di presentazione non ancora scadu-

ti).

A differenze di molte che invece i termi-

ni di presentazione delle domande li

hanno prorogati, alcune sino al 2013 co-

Intervento del consigliere Pdl

Coppolino: "Piano Casa",Emilia Romagna titubantee l’edilizia soffre

op

inio

ni

Page 17: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 17

me il Lazio. In diversi casi, anche con una

svolta più liberista per permettere ai cit-

tadini di usufruire maggiormente delle

opportunità offerte.

La Toscana (prima regione ad aver rece-

pito la legge nazionale) ha prorogato i

termini di un anno sino al 31 dicembre

2011, introducendo piccole modifiche

normative per rendere più agevole l'ap-

plicazione della legge stessa.

La proroga è stata predisposta anche dal-

la Campania (al 29 giugno 2012) dalle

Marche (al 30 giugno 2012) dall'Umbria

(al 30 dicembre 2012), dal Veneto (all'11

luglio 2011). Senza considerare la Valle

d'Aosta e Bolzano che già dall'inizio non

avevano stabilite scadenze.

Mentre altre regioni, in cui il termine

non è ancora maturato, sono in procinto

di modificare

il proprio "Piano casa" e di prorogarne

anche la scadenza (Abruzzo, Calabria,

Liguria, Piemonte, Sardegna, Puglia). Il

Veneto e la Sardegna sono state le regio-

ni con i numeri del "Piano casa" in netta

superiorità rispetto alle altre (12000 do-

mande la prima e 5000 la seconda). E ciò

grazie a leggi con meno vincoli ed oppor-

tunità estese anche agli edifici industria-

li e, comunque, non solo abitativi.

La legge regionale della Sardegna ha già

avuto importanti ricadute sul turismo,

senza tuttavia trascurare la tutela del

paesaggio; tant'è che è stata istituita una

commissione che esamina le richieste ri-

guardanti la fascia costiera.

Mentre quella del Veneto incentiva an-

che l'utilizzo dell'edilizia sostenibile e

dell'energia rinnovabile. Peraltro i co-

muni di quest'ultima regione hanno

chiesto di estendere l'applicazione della

legge del "piano casa" ai centri storici

per ampliare il ventaglio di opportunità.

La Campania ha, ad esempio, recepito

nel "Piano casa" alcune importanti mi-

sure per il mondo agricolo richieste dalle

competenti associazioni di categoria per

dar modo alle imprese del settore di do-

tarsi di ammodernamenti aziendali più

funzionali alle nuove frontiere dell'agri-

c o l t u ra .

E' vero che vi sono Regioni dove i risulta-

ti del "Piano casa" sono alquanto mode-

sti.

Ma esse ritengono che ciò sia dovuto al

"rodaggio" iniziale.

Quindi, dopo un primo scoramento, han-

Nella foto, il consigliere provinciale

Antonino Coppolino (Pdl)

Page 18: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA18

no ripreso a crederci e con le scadenze

ancora lontane, confidano di recuperare

il terreno perso anche con opportuni ag-

giustamenti della propria normativa.

Quello che non è invece accaduto in Emi-

lia Romagna, che - come visto - ha chiuso

definitivamente il capitolo piano casa

col 31 dicembre 2010.

Crediamo si sia persa un'occasione,

quanto meno per il rilancio di un settore,

quello dell'edilizia, che ancora soffre la

crisi economica partita nel 2008. Ma le ti-

tubanze che la Regione Emilia Romagna

ha avute sin dall'inizio su questa norma-

tiva (derivate, probabilmente, dalla nota

idiosincrasia verso l'attuale Governo

centrale) hanno portato ad una legge re-

gionale troppo limitativa ed ingessata,

che ha ingenerato solo dubbi e diffiden-

ze in chi doveva applicarla (soprattutto i

comuni del territorio), con conseguente

fallimento dell'iniziativa.

Il silenzio dei soggetti interessati alla

materia lascia tuttavia perplessi. Profes-

sionisti del settore come ingegneri, ar-

chitetti, geometri (con i rispettivi ordi-

ni), nonché le associazioni dei costrutto-

ri e delle piccole imprese artigiane non

hanno speso una parola quantomeno per

tentare di far cambiare idea alla nostra

Regione e così rilanciare una iniziativa

che - come visto - in altre regioni ha avuta

ben altra fortuna, con buon saldo attivo

per il territorio sotto ogni profilo, com-

preso quello occupazionale di cui oggi

tanto si discute".

Page 19: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 19

Se il biennio 2009/2010 è stato de-

finito da più parti "problemati-

co" per il comparto economico

dell'edilizia, in tanti speravano che al-

meno questi dati si riflettessero con una

diminuzione degli infortuni nei cantie-

ri. Invece il rapporto annuale Inail della

Regione Emilia Romagna fotografa una

diminuzione degli infortuni molto mi-

nore rispetto alla contrazione degli ad-

detti e del "tempo lavoro" del compar-

t o.

I dati più aggiornati a riguardo si riferi-

scono al 2009. Parlando del territorio pia-

centino - dove nel 2008 sono stati denun-

ciati 6.613 infortuni contro i 6.047 del

2009 - si registra una variazione dell'8,2

per cento in negativo rispetto agli infor-

tuni. Di questi, nel 2009, 4969 sono acca-

duti negli ambienti di lavoro, 470 nel-

l'ambito della circolazione stradale e 635

in itinere. Gli incidenti mortali in Emilia

Romagna nel 2009 sono stati 93 di cui 40

in ambiente di lavoro, 30 in circolazione

stradale e 23 in itinere; a Piacenza sono

stati 8 di cui 3 in ambiente di lavoro, 4 cir-

colazione stradale, 1 in itinere. "A Pia-

cenza i tecnici dell'Ausl, gli ispettori del-

la Direzione provinciale del Lavoro e

quelli dell'Inail hanno controllati 316

cantieri" spiega Giovanni Lombardi, di-

rettore dlel'Unità operativa che si occu-

pa di sicurezza sul lavoro dell'Ausl. "Inol-

tre, anche per il 2010 sono state effettua-

te due settimane intensive di controlli

coordinate con tutti i Servizi della regio-

ne Emilia Romagna".

Lombardi spiega che "le irregolarità più

frequenti sono sempre le stesse". Ossia si

parla di irregolarità per quanto riguarda

la costruzione dei ponteggi ("quasi uno

su quattro non è regolare", dice Lombar-

di) e soprattutto "il 27 per cento delle la-

vorazioni sui tetti sono a rischio cadu-

ta".

In sostanza, "il 30 per cento dei cantieri

presenta delle irregolarità più o meno

g ravi".

Emblematici i dati emersi dalle due set-

timane di controlli a tappeto che la fine

del 2010 hanno caratterizzato il dibattito

attorno al binomio cantieri-sicurezza.

In 257 cantieri controllati sono emerse, in

tutto, sanzioni per 850.000 euro: il bilan-

cio comprende i controlli effettuati nelle

zone di Modena, Reggio Emilia, Parma e

Piacenza dall'Ausl.

I rischi cui vanno incontro gli operai sono,

come sottoline Lombardi, sempre uguali:

si va dalla caduta dall'alto allo sprofonda-

mento fino al seppellimento negli scavi.

Senza contare la sicurezza degli impianti

elettrici e delle macchine da cantiere.

Questa campagna, arrivata al settimo an-

no, a Piacenza ha riguardato 40 cantieri

in cui operavano 68 imprese e 218 addetti

complessivi di cui ben 44 lavoratori auto-

nomi (20 per cento degli addetti).

Prevenzione e sicurezza: i dati dei controlli Asl

Nei cantieri un ponteggiosu quattro non è regolare

sicurezza

Nella foto Giovanni Lombardi,

direttore dell'Unità operativa

che si occupa di sicurezza

sul lavoro dell'Ausl

Page 20: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA20

"Il 16 per cento dei ponteggi presentava

irregolarità di diversa natura e sono state

riscontrate irregolarità nelle lavorazioni

sui tetti nel 18 per cento dei casi - spiega

Lombardi - le carenze erano tali da com-

portare pericolo per i lavoratori nel 35

per cento dei cantieri. Sono stati rilascia-

ti 23 verbali di contravvenzione, il 74 per

cento nei confronti delle imprese esecu-

trici di opere e il 26 per cento nei confron-

ti delle altre figure responsabili dell'or-

ganizzazione e del controllo della sicurez-

za nei cantieri, soprattutto imprese affi-

datarie, coordinatori per la sicurezza e in

alcuni casi anche i committenti dei lavo-

ri. In un cantiere le violazioni riscontrate

erano tali da indurre l'effettuazione di un

sequestro preventivo". Le violazioni ac-

certate sono state 29 e le sanzioni commi-

nate ammontano a 136.800 euro.

"In questa ultima campagna di vigilanza

abbiamo notato un aumento della per-

centuale dei cantieri irregolari rispetto a

quella precedente - dice Lombardi - Si

conferma comunque quanto emerso nel-

le precedenti analoghe iniziative e quan-

to costantemente osservato nella intensa

attività di controllo effettuata dai Servizi

di prevenzione delle Aziende Usl: le irre-

golarità prevalenti riguardano l'inosser-

vanza delle norme connesse con il rischio

di caduta dall'alto. In particolare ben 110

irregolarità sulle 182 complessivamente

riscontrate riguardano questo rischio. Le

carenze riscontrate sono coerenti con i

dati statistici che individuano la caduta

dall'alto come prima causa di infortunio

grave e mortale. Anche in Emilia si con-

ferma quindi l'esigenza di quanto indica-

to dai piani nazionale e regionale per la

prevenzione degli infortuni in edilizia

che pongono come priorità il controllo

dell'applicazione delle misure di sicurez-

za contro il rischio di caduta dall'alto".

Il numero medio di dipendenti delle 347

imprese controllate presenti nei cantieri

in questa campagna è di soli 2 lavoratori a

conferma dell'elevato processo di de-

strutturazione delle imprese, fattore che

influenza negativamente le capacità or-

ganizzative e tecniche delle stesse ad at-

tuare le misure di sicurezza. Si osserva i-

noltre il ricorso sistematico alla catena

dei subappalti verso imprese sempre più

piccole e la rilevanza del fenomeno delle

imprese individuali senza dipendenti (25

per cento nei cantieri controllati). La pro-

gettazione, l'organizzazione e la gestione

della sicurezza, che rivestono un ruolo

fondamentale per la salute dei lavoratori

nel comparto edile, restano marginali e

attuate in modo puramente formale. Cir-

ca un terzo (61 su 182) delle contravven-

zioni riscontrate riguardano sostanziali

irregolarità organizzative.

Page 21: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 21

“Il principale problema di Piacenza è

che si comunica poco". Ne è convin-

to l'architetto Lorenzo Spagnoli, ap-

prezzato docente universitario al Politec-

nico e autorevole urbanista che - pur con il

consueto garbo - punta il dito contro le dif-

ficoltà di relazione e di incontro tra i diver-

si attori del cambiamento possibile della

città. Una realtà che ha intrapreso da anni

un percorso di trasformazione "che è sotto

gli occhi di tutti", ma che potrà decollare

solo azzeccando - e rapidamente - la strada

giusta per afferrare la propria identità di

domani facendosi protagonista delle tante

sfide aperte già oggi: dall'opportunità le-

gata al possibile recupero delle aree mili-

tari al volano che potrebbe essere rappre-

sentato dalla sempre più vicina Expo 2015

di Milano, dal dibattito infuocato su Palaz-

zo Uffici ai tanti lavori che hanno riqualifi-

cato e potrebbero rimodellare aree stori-

che o futuribili della città. "L'urbanistica -

ricorda Spagnoli - dovrebbe portare a tro-

vare un modo di comunicare e di mettersi

d'accordo, ma troppo spesso spuntano pro-

poste o addirittura si realizzano progetti

sui quali non ci si è confrontati a sufficien-

za". Secondo l'architetto, che conosce mol-

to bene tante realtà (nazionali e interna-

zionali) diverse da Piacenza, "tutti hanno

le loro colpe". "Sarebbe utile - avverte l'ur-

banista - un rapporto più stretto e un ap-

proccio più costruttivo tra la città e i suoi a-

tenei, tra le associazioni e le amministra-

zioni e tra i diversi livelli istituzionali, per-

ché le occasioni non mancano". Tantissimi

gli esempi di possibili opportunità, per la

città e non solo. "L'area della Pertite, che

molti vorrebbero interamente a parco, è -

osserva Spagnoli - un tema molto sentito

ma è stato poco discusso e questo è alla ba-

se di alcune radicalizzazioni. Sulle aree mi-

litari la vera svolta epocale sarebbe l'ac-

quisizione dell'area dell'arsenale, che è in

piena città". Nonostante quanto di buono -

come il recupero dell'ex macello, ora Ur-

ban center, le rotonde e le ciclabili - è stato

avviato e realizzato dalle ultime ammini-

strazioni comunali cittadine, "ciò che

manca per fare il definitivo salto di qualità

è - secondo Spagnoli - una preliminare ca-

pacità di apertura preliminare e un aggior-

namento culturale dei cittadini, aspetti

che se migliorati consentirebbero certa-

mente di fare di più".

L'approfondita conoscenza della realtà ur-

L’invito dell’architetto urbanista Spagnoli

“Piacenza può migliorare:confrontiamoci di più“

Nella foto l’urbanista

Lorenzo Spagnoli

andrea dossenao

pin

ion

i

Page 22: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA22

banistica internazionale, che propone no-

vità a getto continuo, porta Spagnoli a cita-

re numerosi esempi virtuosi di iniziative

europee e nordamericane - da Saragozza a

Toronto, da Barcellona a Berlino, da Kir-

ch s t e i g f e l d ad Edmonton - e a ricordare co-

me, per una città sostenibile, "restino buo-

ni i principi della carta di Aalborg di metà

anni '90: preferenza ad una città più com-

patta e meno dispersa, priorità ai mezzi di

trasporto ecologicamente compatibili (in

particolare per quanto riguarda gli sposta-

menti a piedi, in bicicletta e mediante

mezzi pubblici) e incentivazione della

combinazione tra essi, realizzazione di tes-

suti residenziali costruiti a misura di per-

sona, sostenibilità ambientale". Tutto

questo, per Spagnoli, deve però passare at-

traverso la partecipazione: "Parliamone

prima e non dopo, ma soprattutto pensia-

mo con una visione d'insieme. Troppe atti-

vità sono disperse e favoriscono l'utilizzo

del mezzo proprio, invece ogni pezzo di cit-

tà andrebbe integrato nel tessuto esisten-

te: un esempio negativo sono i centri com-

merciali, i cinema, gli alberghi e i palazzet-

ti sportivi scollegati con la città e non ser-

viti dal trasporto pubblico".

Altro guaio tipico, in questo caso non solo

di Piacenza, sono le lungaggini per realiz-

zare anche i progetti buoni. "Penso agli

studi per far correre una metropolitana

leggera lungo il ponte ferroviario sul Treb-

bia: perché in Italia ci vogliono tempi bibli-

ci anche per cose sensate, quando basta fa-

re pochi chilometri per vedere che in Fran-

cia - lungo la Ventimiglia-Marsiglia - anche

la Tav si combina senza problemi con una

metropolitana leggera? Serve la capacità

organizzativa che altri Paesi mostrano di a-

vere in misura maggiore rispetto al no-

s t ro " .

Nella foto, una veduta di Kirchsteigfeld

Page 23: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 23

Il fotovoltaicoequivale giàa tre Arturo

Se si pensa che la piena potenza della

centrale elettronucleare di Caorso

vale 800 megavatt è comprensibile

l'importanza del dato fornito dal GSE, per

cui la capacità fotovoltaica installata nel no-

stro Paese supera i 2.500 MW. Nel 2011 le

nuove realizzazioni di impianti potrebbero

aggiungere ulteriori 2.000 MW. La Lombar-

dia rimane in testa alla classifica delle Regio-

ni con maggior numero di impianti, seguita

da Veneto e Emilia Romagna. A sorpresa pe-

rò risultano essere gli enti pubblici e non i

privati a guidare la schiera dei committenti.

Complessivamente, secondo una ricerca del

CRESME, sono state indette dai comuni, nei

primi 9 mesi del 2010, 855 gare, per un im-

porto che sfiora il miliardo di euro. Gli appal-

ti vengono finanziati principalmente con le

formule del PPP, parternariato pubblico pri-

vato, e della locazione finanziaria (leasing in

costruendo). Prospettive interessanti anche

quelle diffuse dall' EPIA (European Photo-

voltaic Industry Association), in cooperazio-

ne con la società di consulenza di gestione

strategica A.T. Kearney. Il suo studio, deno-

minato "SET For 2020", studia la diffusione

del fotovoltaico in Europa e fa previsioni al

2020 per i prezzi dei sistemi fotovoltaici, che

presumibilmente tenderanno a diminuire

come costi di circa l'8% l'anno, dimezzando

i costi di generazione ogni 8 anni. Gli scenari

previsti sono diversi: lenta diffusione che ve-

de una penetrazione del fotovoltaico al

2020 del 4% del totale della produzione di e-

nergia europea; c'è poi uno scenario di cre-

scita accelerata che prevede una copertura

pari al 6% del mercato al 2020. Tra le previ-

sioni la più ambiziosa è sicuramente lo sce-

nario Paradigm Shift che punta al 12% di e-

nergia elettrica prodotta grazie ai pannelli

fotovoltaici sui consumi. Il raggiungimento

di tale obiettivo richiederebbe però il cam-

biamento dell'attuale sistema, puntando,

allo stoccaggio di energie con tecnologie in-

novative. Secondo l'EPIA il principale obiet-

tivo per l'industria è raggiungere un costo

inferiore di 10cent/kWh entro il 2020 per gli

impianti industriali e sotto i 15cente/kWh

per i sistemi residenziali.

Page 24: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA24

Il coinvolgimento dei soggetti pri-

vati nella realizzazione, nella ge-

stione e soprattutto nel sostenere

i costi di opere pubbliche in vista di

guadagni futuri rappresenta la carat-

teristica principale del cosidetto pro-

ject financing, un metodo che sembre-

rebbe ideale per finanziare infrastrut-

ture viabilistiche ma che in Italia ha

successo soprattutto per la realizzazio-

ne di ospedali.

Già due secoli fa, a metà Ottocento, gran

parte della rete ferroviaria europea fu

realizzata con tecniche di finanziamento

analoghe alla finanza di progetto come

oggi è intesa.

Uno strumento antico e moderno: il pon-

te sullo stretto di Messina verrebbe fi-

nanziato in questo modo:la copertura

della maggior parte del fabbisogno fi-

nanziario è prevista attraverso il reperi-

mento di risorse sui mercati dei capitali,

mentre il restante sarà coperto da un

contributo pubblico. In generale i privati

si cimentano in cambio della renumera-

zione ottenibile dai flussi di cassa gene-

rati dalla gestione dell'opera stessa o di

servizi ad essa correlati, i guadagni futu-

ri devono essere sicuri e consistenti:

niente project financing senza un busi-

ness plan di ferro che dimostri una sicura

re dd i t iv i t à .

Il rischio da evitare è che la finanza di

progetto diventi un'escamotage per gli

enti locali in vena di aggirare il patto di

stabilità facendo debiti, magari per sco-

pi non così nobili come le esigenze che le

nuove opere dovrebbero soddisfare. An-

che per evitare tali distorsioni è stata isti-

tuita nel 1999 nel Ministero dell'Econo-

mia la task force italiana per il project fi-

nancing: é l'Unità Tecnica Finanza di

Progetto (UTFP).

Viceversa la filosofia autentica del Pro-

ject Financing è quella di coinvolgere il

privato ed il mercato finanziario (le ban-

che) in un progetto, di spingerlo a trovare

il modo di far fruttare per sé e per la co-

munità un terreno o un bene che altri-

menti resterebbe inutilizzato per caren-

za di fondi pubblici. In Italia, più facil-

mente, l'input parte invece dai privati: i

soggetti promotori propongono ad una

Pubblica Amministrazione di finanzia-

Un quarto dei lavori messi a gara è realizzato così

L'opera pubblica si facon la finanza di progetto

gra

nd

i op

ere

Page 25: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 25

re, eseguire e gestire un'opera pubblica,

il cui progetto è stato già approvato, in

cambio degli utili che deriveranno dai

flussi di cassa (cash flow) .

Stabilito l' equilibrio da raggiungere tra

funzionalità, proprietà dell'opera realiz-

zata (che di solito rimane all'ente pubbli-

co) e gestione privatistica, è importante

la definizione del tempo di ripagamento

(pay-back) dell'investimento. Il passo

successivo è la creazione di una società

ad hoc con cui si opera la separazione giu-

ridica e finanziaria del progetto dai par-

tner, poi via al cantiere.

Cenni normativi

La disciplina positiva del project finan-

cing è stata introdotta in Italia con la leg-

ge 11 novembre 1998 n. 415, cd. Legge

Merloni-ter. Questa legge prevedeva che

in cambio del terreno e degli utili di ge-

stione, il soggetto privato si accolli le spe-

se di realizzazione.

Nel caso in cui la gestione dell'opera fos-

se onerosa, il Comune poteva contribui-

re alla sua realizzazione: ciò in cambio di

un controllo da parte dell'Ente Pubblico

sulle tariffe praticate all'utenza (con la

riforma del 2002, questa clausola è stata

abrogata, per cui di fatto le tariffe sono li-

b e re ) .

Alla legge n. 415/1998, ha fatto seguito la

legge 1º agosto 2002 n. 166 (cd. legge

Merloni-quater), che ha ampliato il nu-

mero dei potenziali soggetti promotori

(includendovi le Camere di commercio e

le fondazioni bancarie ed ha abolito il li-

mite temporale di durata della conces-

sione.

Le novità introdotte dalla successiva leg-

ge 18 aprile 2005 (cd. Legge comunitaria

2004) riguardano il contenuto dell'avvi-

so pubblico che le Amministrazioni com-

mittenti sono tenute a pubblicare per in-

dicare quali opere possono realizzarsi

con capitali privati.

Il Codice dei contratti pubblici (decreto

legislativo n. 163 del 2006, in vigore dal 1º

luglio 2006), ha riunito le disposizioni

sulla contrattazione pubblica e, ha ri-

scritto la disciplina nazionale del project

financing, abrogando tutte le leggi pre-

cedenti. Tuttavia la sostanza della disci-

plina è rimasta pressoché invariata. L'ul-

tima legge che disciplina la finanza di

progetto è il così detto "terzo correttivo",

il decreto legislativo n. 152, 11 settembre

2008. Materia quindi complessa che ri-

chiede una consulenza specialistica per

essere padroneggiata. Ma un recente e-

laborato può essere d'aiuto: dopo l' en-

trata in vigore del "terzo correttivo", l'

Autorità per la vigilanza sui contratti

pubblici ha deciso di diffondere le "Li-

nee guida sulla finanza di progetto" . Il

documento, approvato dal Consiglio del-

l' Autorità il 14 gennaio 2009, è diviso in

due parti: la prima riguarda l'affidamen-

to delle concessioni di lavori mediante le

procedure previste dall'art. 153 del Co-

dice, l'altra le linee guida per la redazio-

ne degli studi di fattibilità.

Nelle linee guida si chiariscono, inoltre,

numerosi aspetti delle nuove procedure

di gara, quali la fase della programma-

zione, i contenuti dei bandi, il sistema

delle garanzie, le varie fasi di tutte le ti-

pologie di gara.

Page 26: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA26

Non è un mistero che negli ultimi anni le

imprese edili non scoppino di salute, va da

sé che le Scuole Edili italiane (le cui risorse

economiche sono costituite da contributi a

carico delle aziende del settore) vedano le

proprie casse farsi sempre più vuote, e

quella di Piacenza non fa eccezione. Per fa-

re qualche esempio, nessuno degli allievi

che ha partecipato al corso per muratore

nel 2009/10 è stato assunto, mentre tutti gli

aspiranti operatori del 2008/09 erano stati

inseriti nel settore edile. Un altro indicato-

re della delicatissima situazione in cui ver-

sa l'ESE piacentino, è quello delle "16 ore"

(formazione obbligatoria propedeutica al-

l'inserimento lavorativo), che dall'11 no-

vembre alla metà di gennaio non si sono

teunuti per assenza di iscritti, questo signi-

fica che per due mesi la nostra provincia

non ha avuto un solo assunto nel settore e-

dile.

Per far fronte all'evidente crisi del settore

edile, l'ente presieduto da Aldo Silva e di-

retto dall'architetto Cristina Bianchi, ha a-

vuto la necessità di rinnovarsi e ha scelto di

farlo puntando sui progetti europei (con i

relativi fondi) e su un maggiore impegno in

ambito fieristico.

L'attività 2011 infatti presenta molte novi-

tà rispetto al passato, a partire da Edil-

show e G.I.S (Giornate Italiane del Solleva-

mento), per arrivare ai progetti Leonardo

Formazione che hanno portato la Scuola E-

dile di via Caorsana a collaborare con l'uni-

versità di Varsavia (Polonia) e enti omolo-

ghi di mezza Europa (Spagna, Germania,

Lituania, Bulgaria, Polonia e Turchia).

Nell'ambito degli scambi interculturali

tra enti di formazione edile, ad esempio, lo

scorso anno sono venuti a Piacenza 4 do-

centi lituani, mentre a marzo di quest'an-

no arriveranno 6 corsisti delle Asturie

(Spagna) per 3 settimane. Per l'occasione

l'Ese sta cercando un cantiere scuola (edi-

ficio di pubblica utilità da riqualificare

gratuitamente) in cui far esercitare i suoi

ospiti.

Edilshow

Al consueto impegno per i tre giorni del "6°

Salone dell'Edilizia" piacentino, che da

anni prevede stand informativi, incontri e

dibattiti, l'ente di formazione ha deciso di

affiancare un grande classico: il "Torneo

d'arte edificatoria tra Maestri Muratori".

Tradizionalmente pensato per essere la

prova finale degli allievi del corso per ope-

ratori edili, il torneo quest'anno si terrà sa-

bato 19 febbraio a Piacenza Expo con l'o-

biettivo di allargarsi anche a chi è già un

professionista del settore. Gli iscritti do-

vranno cimentarsi in un'opera in "mattoni

faccia a vista" (non ancora definita nello

specifico). Per le prime tre squadre classi-

ficate, sono previsti premi in denaro (ri-

spettivamente del valore di 300, 200 e 100

Raffica di iniziative per superare la crisi

Progetti europei e fiere,la Scuola Edile si rinnova

dario rigolli

In alto l’architetto Cristina Bianchi,

direttore della Scuola Edile

di Piacenza

form

azio

ne

Page 27: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 27

euro), chi fosse interessato può rivolgersi

direttamente all'ente di via Caorsana o ac-

cedere al sito www.scuolaedilepiacenza.it

(chiusura iscrizioni giovedì 10 febbraio).

G.I.S.

Anche le Giornate Italiane del Solleva-

mento vedranno in prima linea la Scuola E-

dile di Piacenza, che dal 27 al 29 maggio sa-

rà impegnata tra i padiglioni di Piacenza

Expo per promuovere la cultura della sicu-

rezza e della formazione e proporre una

riuscitissima iniziativa per "cementare" i

rapporti con le altre "Scuole" italiane. Co-

me per l'edizione 2010, anche quest'anno

Enti provenienti da tutto lo "stivale", por-

teranno i loro migliori addetti a Piacenza

per decretare chi sarà il gruista del 2011. I

concorrenti si cimenteranno in prove di a-

bilità e velocità alla guida di una gru, con

tanto di sagome di lavoratori e ostacoli. Lo

scorso anno parteciparono 44 ESE prove-

nienti da tutta Italia e il vincitore fu un

gruista di Como, un'occasione per far co-

noscere le eccellenze del nostro territorio,

non solo in ambito edile, infatti al vincitore

lo scorso anno era stata consegnata una

Coppa Piacentina DOP.

MAIN.Com

L'ESE di Piacenza è stato invitato da For-

medil Emilia Romagna, a seguire per l'Ita-

lia un progetto (partner capofila la Funda-

cion Laboral de la Construccion di Ma-

drid) per lo sviluppo di un software di si-

mulazione per la manutenzione di base

delle macchine. Un ausilio per il futuro la-

voratore che in questo modo potrà impara-

re cosa toccare in caso di guasto e quali so-

no i movimenti più appropriati per una

corretta manutenzione delle macchine su

cui si trova a lavorare. Il progetto, che si

concluderà nel settembre 2012, ora vede la

Scuola Edile piacentina e i partner (Varsa-

via, Düsseldorf , Madrid) impegnati nella

raccolta di dati dagli operatori del settore

per capire con precisione quali siano le

priorità per chi si trova a gestire la manu-

trenzione dei macchinari edili

Clean

Che il futuro del settore edile sia nel ri-

sparmio energetico non è certo una novità,

e l'Ente piacentino lo sa bene.

Per questo è tra i promotori, con Berlino

(Germania), Vilnius (Lituania), l'istituto

Bulgaro e quello Turco; di un progetto di

formazione in ambito energetico.

Collaborazione che si porrà l'obiettivo di

individuare nuove professionalità che pos-

sano essere riconosciute (e quindi certifi-

cate) in ambito europeo, nel ramo dell'edi-

lizia "a basso consumo energetico".

Page 28: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA28

Piacenza Expo, il centro fieristico

piacentino, ospiterà dal 18 al 20

febbraio 2011 la sesta edizione di

Edilshow, il salone dell’edilizia che in que-

sti anni è diventato il punto di riferimento

del settore per le province di Piacenza,

Parma, Pavia, Alessandria, Lodi e Cremo-

na. La tre giorni di Piacenza proporrà un

appuntamento per operatori specializzati

e per la committenza privata. Edilshow

metterà in mostra materiali e manufatti,

macchinari, attrezzature, sistemi e compo-

nenti per l’edilizia, soluzioni tecnologiche

per cantieri, impianti e materiali per il ri-

sparmio energetico e l’edilizia sostenibile.

Gli esiti positivi delle passate edizioni, in

termini di pubblico e di espositori, fanno di

Edilshow uno strumento utile per rispon-

dere al periodo economico particolare che

tutto il settore edile sta vivendo.

Ricco e propositivo il programma dei con-

vegni e workshop che vede le associazioni

di categoria impegnate a sviluppare argo-

menti tecnici e di aggiornamento profes-

sionale. Nelle ultime edizioni, recependo i

temi di più stretta attualità, i seminari di E-

dilshow hanno proposto alcuni focus in-

centrati sul risparmio e la sostenibilità e-

nergetica, l’aggiornamento normativo

nelle costruzioni e le nuove prospettive di

crescita del settore.

L’edizione 2011 proporrà inoltre una vetri-

na espositiva di sicuro interesse per gli ad-

detti ai lavori: le aziende espositrici avran-

no un’opportunità per incontrare il merca-

to di questo territorio, utilizzando quindi

un concreto strumento di promozione e vi-

sibilità in un momento opportuno.

Edilshow è organizzato da Piacenza Expo.

Il salone si sviluppa in un’unica superficie

coperta di 10.000 mq, un padiglione mo-

derno e funzionale alle esigenze di tutti gli

espositori. Una struttura espositiva di faci-

le fruibilità per i visitatori che trovano in u-

VI edizione dal 18 al 20 febbraio a Piacenza Expo

A Edilshow l’ediliziaimmagina il futuro

Un’immagine di una precedente

edizione di Edilshow

app

un

tam

enti

Page 29: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 29

n’unica soluzione una panoramica delle

realta’ produttive e commerciali del setto-

re edile.

Con tutta probabilità, dopo la casa di pa-

glia dello scorso anno, Edilshow 2011 ve-

drà la presentazione dell'ultimo progetto

nato in seno all'associazione piacentina

Greencase: la Casa di Lana. "Al 90% - spie-

gano gli organizzatori - verrà presentata

nel corso dell'edizione 2011, e le intercape-

dini saranno in pura lana vergine".

La mostra è ad ingresso gratuito previa re-

g i s t ra z i o n e .

Sito web ufficiale: www.edilshow.it

E D I L S H OW

18-20 febbraio 2011

Piacenza – Centro Fieristico

Segreteria organizzativa: tel. 0523602711

Edilshow ospita il torneo dei maestri muratori

Tra gli obiettivi della Scuola Edile c'è da sempre la valorizzazione dellecompetenze dei migliori lavo-ratori edili. L'edilizia a Piacenzacostituisce una voce importantenell'economia del territorio ed èquindi naturale che la richiestadi un'aggiornata ed attenta for-mazione della manodopera siadi fondamentale importanzaper tutto il comparto.Nell'ambito di Edilshow, la Scuo-la Edile di Piacenza organizzauna competizione d'arte edifi-catoria per maestri muratori. Ipartecipanti verranno chiamatia realizzare manufatti secondodeterminate specifiche tecnichefornite da un'apposita giuria. L'evento animerà la giornata fieristica disabato 19 febbraio nell'area occupata dalla Scuola Edile.

Page 30: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA30

Ecocasa & Ecoimpresa Expò 2011 dal 3 marzo

A Reggio Emiliala casa ‘energ>etica’

app

un

tam

enti

Innovazione, efficienza energetica, be-

nessere e qualità abitativa saranno i temi

in primo piano della quinta edizione di E-

cocasa & Ecoimpresa Expò, appuntamento di

riferimento per progettisti, tecnici, operatori

edili e cittadini interessati a queste tematiche.

L'evento, in calendario dal 3 al 6 marzo 2011

alle Fiere di Reggio Emilia, si concentrerà sul

fatto che in ogni settore dell'edilizia (civile,

sociale, industriale, terziario) è in costante

crescita l'attenzione verso il risparmio ener-

getico, la salubrità degli edifici, gli accorgi-

menti costruttivi e le

tecnologie che favori-

scono il comfort, la si-

curezza, l'accessibilità,

la qualità complessiva.

Da alcuni anni è in atto una vera e propria ri-

voluzione nel mondo edile, impensabile sino

a qualche tempo fa, ed il modo di costruire, i

materiali e le tecniche utilizzate acquisiscono

un'importanza fondamentale: questi concet-

ti trovano quindi applicazione non solo nelle

nuove costruzioni ma anche nella riqualifica-

zione del patrimonio edilizio esistente. Di e-

strema attualità è l'esigenza sempre più av-

vertita dalle Amministrazioni Comunali della

riqualificazione dei Centri Urbani e dei Centri

Storici in particolare. Un disegno che non

coinvolge solo la singola unità abitativa, ma si

allarga alla città del futuro, agli insediamenti

produttivi, al mondo dei Servizi. Il settore edi-

le è certamente tra i più coinvolti nella cosid-

detta "Green Economy" e solo le imprese che

sapranno innovare ed adeguarsi avranno pos-

sibilità di sviluppo futuro.

Ecocasa & Ecoimpresa Expò 2011 metterà in

mostra le tecnologie più innovative, inclu-

dendo - anche tramite i consueti convegni

previsti - una miriade di temi:

- Architettura Sostenibile: tecniche di pro-

gettazione ed intervento su nuovi e vecchi e-

difici.

-Tipologie di involucro: architetture in legno

ed in muratura.

- Risparmio energetico: coibentazione ter-

mica ed acustica: prodotti, materiali e solu-

zioni.

- Energie Rinnovabili: fotovoltaico, solare

termico, geotermia, ecc.

- Gestione Idrica: risparmio acqua potabile,

riciclo acqua piovana e acque grigie, tratta-

mento acque reflue.

- Climatizzazione: ventilazione controllata,

riscaldamento e raffrescamento radiante a

pavimento/parete/soffitto, caldaie a con-

densazione.

-Domotica & Illuminazione: sistemi domotici

per il risparmio energetico, illuminazione a

Led/Lec/fibre ottiche, ecc.

Page 31: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 31

Con i clienti ama definirsi "un sarto"

chiamato ad interpretare le esigen-

ze e i desideri di chi ha di fronte per

realizzare "un abito su misura" in cui vive-

re. E' l'architetto Matteo Faroldi, classe

1976, per il quale la progettazione architet-

tonica consiste nella capacità di creare un

ambiente unico per ogni tipologia di incari-

co, che valorizzi il committente, risponda

alle sue esigenze e sia al tempo stesso esem-

pio di eleganza. Perché ciò avvenga - secon-

do Faroldi - "l'architetto deve conoscere be-

ne il suo cliente ed indirizzarlo verso scelte

adeguate al reale utilizzo che egli intende

fare della propria abitazione. Mettere da

parte creazioni troppo fantasiose che poco

si adattino al perseguimento dell'obiettivo

ultimo del benessere del proprio cliente".

Lo studio di architettura Faroldi nasce nel

2005 e si occupa principalmente di ristrut-

turazioni di edifici esistenti lavorando per

lo più con i privati e diventando per essi un

prezioso consulente che li accompagna pas-

so dopo passo nella scelta di materiali, colo-

ri e strutture. Tra gli interventi in corso se-

gnaliamo la progettazione di una villa sui

colli piacentini dove l'architetto Faroldi sta

sperimentando - insieme a ingegneri strut-

turisti e termotecnici - interessanti ed inno-

vative metodologie costruttive. Punto di

forza del progetto è l'adozione di tecnolo-

gie consolidate combinate tra loro ed in ve-

ste rinnovata al fine di ottenere prestazioni

energetiche elevate pur basandosi sulla

leggerezza strutturale. L'architetto pia-

centino si occupa anche di consulenze tec-

niche per le manutenzioni di alcuni condo-

minii: "tali interventi, spesso sottovalutati

da molti miei colleghi, possono donare in

realtà - precisa Faroldi - valore aggiunto al-

l'immobile se realizzati con l'utilizzo di ma-

teriali e stili non dettati dal caso ma coeren-

ti con il resto dell'edificio. Non dimenti-

chiamo che gli edifici di oggi diventeranno

- in futuro - patrimonio storico da tutelare".

Matteo Faroldi è anche cultore della mate-

ria al Politecnico di Milano dove partecipa

al Laboratorio di Progettazione del profes-

sor Antonio Piva: "un'occasione per con-

frontarmi con gli studenti e mantenermi

costantemente aggiornato sulle tematiche

di progettazione architettonica", aggiunge

l'architetto che è anche consulente per la ri-

qualificazione presso l'Agenzia Quartiere

Roma dove fornisce supporto a chi intende

aprire un'attività in zona. "Siamo molto

soddisfatti del percorso intrapreso che ha

portato all'apertura di 15 nuovi negozi: un

successo se pensiamo che in altre zone della

città molte attività sono costrette a chiude-

re " .

Matteo Faroldi: ogni scelta risponde a un’esigenza

“La buona architetturacrea habitat su misura”

Nella foto di questa pagina studio

cromatologico applicato al centro

di apprendimento Tice di piazzale

Roma

francesca gazzolaarch

itetto d

el mese

Page 32: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA32

Nell'ambito della sua attività all'Agenzia

Quartiere Roma ha progettato uno studio

di cromatologia applicata agli interni. Ci

parli del rapporto tra colore e benessere

Per realizzare la sede del Centro di appren-

dimento Tice (Tecniche di insegnamento

per le competenze dell'età evolutiva) di

piazzale Roma abbiamo utilizzato metodo-

logie estremamente efficaci ed innovative

derivanti dalla ricerca scientifica sul colo-

re. L'intervento - progettato in collabora-

zione con la psicologa Francesca Cavallini,

presidente del Tice - si è sviluppato attra-

verso ricerche cromatologiche basate sulla

relazione esistente tra i colori e la diversa

percezione dello spazio e del benessere p-

sicofisico che generano. Abbiamo studiato

tonalità differenti a seconda delle esigen-

ze educative delle psicologhe del centro: la

prima stanza - dovendo stimolare il bambi-

no nelle attività - è stata pensata con un co-

lore vivo come l'arancione che influisce po-

sitivamente sul nostro umore; la seconda è

la "stanza dell'equilibrio" ed è pensata con

i colori verde e giallo per infondere calma e

tranquillità ai bambini iperattivi; la terza

stanza è quella della "serenità" e del ripo-

so ed è stata pensata con i toni della carta

da zucchero. Applico tali studi anche al re-

sidenziale per far sì che le scelte cromati-

che non siano più dettate dal caso ma dalla

personalità del cliente e dall'utilizzo che

intende fare degli spazi.

Progettare lo spazio: quali le linee guida da

s eg u i r e ?

Citando Antonio Piva: "l'architettura è

Matteo Faroldi si racconta

Architetto libero professionista, cultore di progettazione archi-tettonica presso il Dipartimento di Architettura e Pianificazione delPolitecnico di Milano, fotografo di architettura e paesaggio.Nato a Piacenza il 30 gennaio 1976 si laurea in Architettura nel 2002presso il Politecnico di Milano con la tesi "Recupero funzionalenell'Oltretorrente parmense: l'ex Ospedale della Misericordia".Nel 2003 consegue l'abilitazione all'esercizio della professione diarchitetto e nel 2005 apre lo Studio di Architettura Matteo Faroldi -Architecture, Landscape & Color Design Workshop in via Gadolini 33.Dal 2008 è iscritto all'albo dei Consulenti Tecnici del Tribunale diPiacenza e dal 2009 è consulente alla riqualificazione urbanaall'interno dello staff dell'Agenzia Quartiere Roma.Nel 2004 ha collaborato al progetto definitivo per la riqualificazionedi Palazzo del Governatore a Parma con lo studio parmense diMaurizio Bocchi.Tra gli ultimi incarichi segnaliamo: la progettazione di lavori direstauro, interior design e studio cromatologico per diversi ap-partamenti tra Piacenza e provincia e la progettazione di una villafamiliare in località Bagnolo. Si aggiungono il rilievo e restauroscientifico dell'ex chiesa della SS. Trinità di Castellarquato; la pro-gettazione e i lavori di interior design e di studio cromatologico degliambienti di uffici e di una boutique in San Nicolò.

Sopra Matteo Faroldi, nella pagina a fianco

un rendering del concorso nazionale

“Fiorenzuola, due piazza di idee”

Page 33: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 33

pensiero", è da qui che si sviluppa il mio

metodo progettuale. Ogni progetto è quin-

di l'interpretazione spaziale di un pensiero

elaborato considerando una moltitudine

di aspetti: da quelli funzionali ed economi-

ci a quelli psicologici ed artistico-culturali.

La prima regola del progettare consiste - a

mio parere - nell'entrare a contatto con il

cliente, scoprendone gusti ed esigenze per

poter elaborare un progetto finale che gli

sia cucito addosso. La seconda regola è la

flessibilità, ovvero la creazione di ambienti

che offrano al cliente la possibilità di ap-

portare cambiamenti futuri con più facili-

tà, donando anche valore aggiunto all'im-

mobile. Per questo utilizzo spesso pareti at-

trezzate, muri in cartongesso e controsof-

fitti che rendono gli ambienti più adattabi-

li alle esigenze di una famiglia anche nel

lungo periodo.

Spazi pubblici: privilegiare l'estro creativo

o la funzionalità. Cosa pensa del progetto

per piazza S.Antonino?

Se parliamo di piazze italiane - che sono già

capolavori di per sé - credo che l'architetto

debba essere il meno invasivo possibile, e

possa intervenire "drasticamente" solo

qualora si presentino situazioni di degra-

do, ma senza lasciare la sua firma. Nella

progettazione di spazi pubblici bisogna in-

tervenire con discrezione e senza produrre

falsi storici. Per piazza S.Antonino condivi-

do la soluzione adottata dal Comune - coin-

cidente con la semplice ripavimentazione

della piazza - perché sono convinto che l'a-

rea parli già da sola. Mi domando però se

fosse davvero necessario elaborare un ban-

do di concorso così vasto che ha portato alla

partecipazione di progetti non compatibili

con l'esistente.

E' questa l'idea seguita nel Concorso nazio-

nale "Due piazze d'idee" per Fiorenzuo-

la?

Il progetto che ho presentato nell'ambito

del concorso nazionale "Fiorenzuola, Due

piazze d'idee" (2°classificato insieme agli

architetti Fanzini e Cadura e con la collabo-

razione dell'artista piacentina Maria As-

sunta Karini ndr) segue la linea della di-

screzione. Abbiamo pensato di riqualifica-

re la piazza marcando la naturale propen-

sione delle tre aree che la caratterizzano: u-

na di "riflessione" (vicino alla chiesa e al-

l'oratorio) con un giardino d'ispirazione

conventuale e il tema dell'acqua; una, de-

dicata alla "convivialità" comprendente il

sagrato della chiesa fino ai bar della piazza

che è stata pensata con i dehor. La terza a-

rea è quella più grande ed è dedicata al-

l'"aggregazione e alle manifestazioni pub-

bliche": abbiamo progettato un muretto

che funge da "grande panca" lasciando

completamente libera la piazza evitando

di creare ostacoli che ne impedissero la pie-

na fruibilità.

Page 34: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA34

Page 35: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 35

Anche il sindaco di Piacenza Rober -

to Reggi, in qualità di vicepresi-

dente dell'Anci (l'Associazione

Nazionale Comuni Italiani), è intervenuto

nel dibattito su ruolo e futuro dei concorsi

di architettura lanciato da "Progetti e Con-

corsi", l'autorevole rivista settimanale de

"ll Sole 24 Ore" che si occupa di tutto ciò

che ruota intorno al mondo della progetta-

zione.

Sulla scorta della constatazione per cui

meno della metà dei concorsi arriva al can-

tiere, "Progetti e Concorsi" sta promuo-

vendo una campagna per una legge di ini-

ziativa popolare a sostegno dell'architettu-

ra. Il tutto a partire da 5 idee forti che pun-

tano a cambiare il mercato della progetta-

zione. La prima è promuovere "un mercato

vero", evitando le "commistioni dei pro-

gettisti con imprese pubbliche e ammini-

strazioni". La seconda è uno "stop alle trat-

tative private", perché "gli incarichi fidu-

ciari sono il crocevia dei conflitti d'interes-

se" e - sopra i 40mila euro - "devono essere

vietati". La terza punta a dire no alle offer-

te a scatola chiusa: le selezioni devono met-

tere il progetto al centro e "consentire di di-

scutere il merito delle proposte". La quar-

ta è abbattere le barriere per i concorsi, la-

sciando spazio ai giovani tramite la possibi-

lità di associarsi dopo l'aggiudicazione e la-

sciando al vincitore il ruolo di capo-proget-

to. La quinta linea guida è definita "cantie-

ri certi" e chiede che dopo il concorso si

passi alle fasi successive in tempi rapidi e

ben delineati.

Sui concorsi come sono svolti ad oggi, nel

frattempo, la rivista settimanale de "ll Sole

24 Ore" ha lanciato un dibattito tra favore-

voli e contrari: tra i primi si segnala il diret-

tore generale di Generali Gestione Immo-

biliare, Luciano Manfredi, tra i secondi il

vicepresidente Anci (e sindaco di Piacen-

za) Roberto Reggi.

Ad avviso di Manfredi, l'esperienza (Gene-

rali Properties in 5 anni ha promosso una

ventina di consultazioni a invito) mostra

che dai concorsi i privati possono "ottenere

idee innovative con il contributo di tecnici

specialisti. Per noi il concorso non è un ele-

mento di cornice, ma ci serve per seleziona-

re un partner progettuale per un preciso in-

tervento. Il concorso ci prende più tempo

all'inizio, per le analisi comparate, mai poi

ci permette di selezionare i professionisti

più indicati a sviluppare l'intervento".

Diverso il punto di vista della Pubblica Am-

ministrazione: per il sindaco di Piacenza

Roberto Reggi, chiamato ad esprimersi

nelle vesti di vicepresidente dell'Anci, esi-

stono infatti forti motivi di perplessità.

"Con i concorsi - ha dichiarato Reggi a "Il

Sole 24 Ore" - i Comuni si accollano un pro-

getto a scatola chiusa e per qualsiasi modi-

fica prestano il fianco ai ricorsi: finiscono

per lavorare più gli avvocati dei muratori".

"Inoltre - sempre secondo il sindaco della

nostra città - il concorso non ha costi certi: il

risultato può far lievitare il costo di realiz-

zazione dell'opera. Come se non bastasse -

ha aggiunto Reggi - capita che una valuta-

zione positiva della commissione aggiudi-

catrice non sia gradita da amministrazione

e cittadino, e in terzo luogo a spingere i Co-

muni a fare il più possibile "in house" è an-

che la carenza di risorse, con il drastico ta-

glio previsto per il 2011 per le consulenze e

il conseguente impatto anche sui concor-

si". Reggi ha anche auspicato una sempli-

ficazione della normativa: "Servirebbero

procedure semplificate - ha suggerito - che

consentano alle amministrazioni di modi-

ficare più facilmente il progetto dopo l'ag-

giudicazione; anche per questo i Comuni

preferiscono il concorso di idee a quello di

progettazione: prendono spunti da profes-

sionisti esterni e li rielaborano in casa".

Proposta di legge all'orizzonte

Concorsi e progetti sì o no,per l’Anci parla Reggi

Nella foto il sindaco di Piacenza

Roberto Reggi

andrea dossenad

ibattiti

Page 36: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA36

Page 37: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 37

Curiosità

Ultimata a Milanola ‘torre orizzontale’firmata 5+1AASfumature color oro peril nuovo Centro direzionaleFieramilanoÈ cresciuta in poco più di 15 mesi lanuova Torre Orizzontale di Fiera Mi-lano, la struttura color oro che completail “parco delle architetture” disegnatodal quartiere espositivo di MassimilianoFuksas, i parcheggi multipiano di MarioBellini, gli alberghi di Dominique Per-rault, e il verde pubblico di AndreasKipar. Il progetto, frutto di un concorsointernazionale ad inviti, è firmato dallostudio 5+1AA Alfonso Femia GianlucaPeluffo, con il francese Jean BaptistePietri, ed AI Engineering e Iquadro perle competenze specialistiche in materia

strutturale, impiantistica, viabilistica eambientale. Ultimata nell’ottobre scor-so, la struttura è stata realizzata dal-l’impresa romana Italiana Costruzioni.“Una lama monolitica che si frammenta“spogliandosi” da nord a sud rivelan-dosi come due edifici uniti e separati alcontempo da un importante foyer atutta altezza"."Come un codice a barre, il progetto sistratifica orizzontalmente nella succes-sione continua dei “due edifici” uniti

dal foyer inciso verticalmente da un“taglio” che diviene un “buco” a dueterzi della sua altezza come in un “con-cetto spaziale” di Fontana”.È così che i progettisti di 5+1AA de-scrivono la torre.Il nuovo centro direzionale di Fiera-milano è un’architettura a sviluppo o-rizzontale disegnata da due corpi di 13piani ciascuno, uniti in un unico volumealto 54 metri, lungo 132 m e largo 16metri.

Page 38: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA38

1000 euro a metro quadro, il prezzo è

da housing sociale, il progetto inve-

ce è quello della nascitura "Citta-

della del Cibo" di Parma. Un'opera farao-

nica (in project financing) da 16mila metri

quadri per una spesa di 16milioni di euro,

che ha visto Polis Spa di Fidenza aggiudi-

carsi la gara per l'affidamento dei lavori

che dovrà realizzare e gestire questo "tem-

pio del gusto" per 30 anni. Il contributo del

Comune di Parma sarà di circa 1milione e

500mila euro, corrisposto in modo percen-

tuale per stadi di avanzamento dei lavori.

Un progetto indubbiamente coraggioso in

un periodo di forte indebitamento della

città ducale, ed ambizioso (evidente la vo-

lontà di scippare a Torino il titolo di capita-

le del Gusto); ma che per il sindaco Pietro

Vignali e la sua giunta potrebbe risultare

un cavallo vincente per rilanciare l'econo-

mia parmense: "Si tratta di un progetto al-

tamente strategico per la città - spiega il

primo cittadino - che non a caso, si trova a

pochi passi da quello che sarà il nuovo polo

per la sicurezza alimentare. L'appalto è

stato aggiudicato, ora verrà definito il pro-

getto esecutivo e i lavori dovrebbero inizia-

re a febbraio- marzo del prossimo anno". E-

vidente soddisfazione anche da parte del-

l'assessore ai lavori pubblici Giorgio Aiel-

lo: "La partnership con aziende private -

sottolinea - ha portato alla definizione di

questo progetto che prevede la realizzazio-

ne di una struttura che si affaccia sul parco

Ducale (tra via Pasini e viale Piacenza), nel

luogo in cui si trovavano le vecchie fiere ".

Il nuovo polo sulla cultura e la qualità ali-

mentare sorgerà ai margini del Parco Du-

cale, tra via Pasini e viale Piacenza, negli

ex padiglioni delle Fiere. Il cantiere inizie-

rà una volta redatti i progetti esecutivi del-

l ' o p e ra .

Il progetto

Avvolto in un disegno architettonico es-

senziale e contemporaneo, l'edificio che o-

spiterà la nuova "Cittadella del Cibo" si

svilupperà su tre piani, per una superficie

complessiva di circa 16 mila metri quadra-

ti.

La struttura sarà divisa in due parti: la par-

te a nord, di fronte alla scuola Bodoni, ospi-

terà spazi di servizio e parcheggi, mentre

nella parte sud, con vista sul Parco Ducale,

si svolgeranno le attività per il pubblico.

Al piano terra è prevista la realizzazione di

oltre trenta posti auto dedicati principal-

mente ai portatori di handicap da cui si ac-

cederà agli spazi di esposizione e vendita

Cittadella del Cibo, progetto da 16 milioni

Parma sfida Torinosull’enogastronomia

dario rigolli

Una veduta del centro storico

di Parma. Nella pagina accanto

Torino dall’alto

stra

teg

ie

Page 39: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 39

dei prodotti e ad un ampio spazio dedicato

alle funzioni commerciali, che coprirà una

superficie di circa 2.500 metri quadrati. A

questo si aggiungerà un grande ingresso in

posizione centrale che ospiterà un wine

bar e i collegamenti ai piani superiori e al

resto dei servizi. Saranno inoltre annesse

aree di deposito (di materiali) per una su-

perficie di circa 580 metri quadri.

Al primo piano verranno realizzati spazi

destinati alla ristorazione (pari a circa 700

metri quadrati), agli uffici gestionali (cir-

ca 150 metri quadrati) e un'area benessere

di circa 600 metri quadrati, che si estende-

rà per altri 450 metri al livello superiore.

Lungo il lato nord della struttura, svilup-

pato sui tre piani, verrà creato un parcheg-

gio che complessivamente potrà ospitare

oltre 300 posti auto.

Al terzo ed ultimo piano, sul lato sud (vista

parco) sarà realizzato un grande terrazzo

diviso in due parti, protette da una coper-

tura con telaio in alluminio dotata di pale

frangisole. All'interno di questo spazio so-

no state previste: nella parte ad ovest, le

funzioni destinate alla didattica, esposi-

zioni museali e spazi polivalenti, per una

superficie di circa 480 metri quadrati; nel-

la parte est invece, si completerà lo spazio

benessere. La grande terrazza, che si svi-

lupperà lungo tutta la lunghezza dell'edi-

ficio, potrà essere attrezzata per eventi

particolari sul tema del cibo, o per iniziati-

ve di vario genere, tra cui ricevimenti e ma-

nifestazioni all'aperto.

Il tetto, che si svilupperà su una superficie

di 4800 metri quadrati, ospiterà un siste-

ma energetico a pannelli fotovoltaici.

Page 40: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA40

E’ un festival flessibile, quello di

Parma. Nello spazio e nel tempo.

Giunto quest'anno alla sua quinta

edizione, si svolge anche a Modena e a

Reggio Emilia. L'ultimo Festival dell'Ar-

chitettura si è protratto dal 26 novembre al

12 dicembre conteggiando 6 mila presen-

ze complessive con diverse iniziative, ri-

prese su internet (sul sito dedicato

www.festivalarchitettura.it ma anche su

Facebook e Twitter) e documentate da ini-

ziative editoriali ad hoc: il catalogo gene-

rale, e tre volumi dedicati rispettivamente

a Raffaele Panella, alla ricerca sui Luoghi

comunitari nel contesto emiliano e ai ri-

sultati del Call for paper internazionale

attivato per l'occasione.

Del festival è animatore, fin dai prodromi,

Carlo Quintelli, architetto, docente presso

l'Università di Parma e responsabile

scientifico del Centro Studi CITTA'EMI-

LIA che promuove attività di ricerca e pro-

gettazione sulle forme insediative e pae-

saggistiche emiliane e in effetti il Festival

è prodotto proprio dall'Associazione Cen-

tro Studi CITTAEMILIA, con la collabora-

zione delle Università degli Studi di Mo-

dena e Reggio. L'ultima edizione del Festi-

val dell'Architettura è stato dedicato al bi-

nomio COMUNITA'-ARCHITETTURA.

Impossibile riassumere in un'unica for-

mula la ricchezza delle sollecitazioni del

festival ma al centro di molte riflessioni è

stato il rapporto tra comunità ed architet-

tura che si trova a fare i conti con gli effetti

identitari reclamati dalla società ed il si-

gnificato delle forme architettoniche e ur-

bane. Il festival, nonostante la difficile

congiuntura economica, è riuscito a resti-

tuire un'articolata serie di contributi, sot-

to forma di mostre ed eventi, dove il rap-

porto tra concetto comunitario e progetto

dello spazio architettonico ed urbano sono

stati rivisti criticamente alla luce delle

mutate condizioni delle strutture sociali,

degli stili di vita, dei comportamenti indi-

viduali e collettivi, ponendo il problema

critico di un non univoco significato del fe-

nomeno comunitario e della capacità del-

l'architettura di incentivare nuove forme

di espressione.

Il Festival si è aperto ufficialmente il 26 no-

vembre con l'attivazione del Workshop

sulle attrezzature comunitarie nelle aree

periferiche di Parma, Reggio Emilia e Mo-

dena nel corso del quale studenti, tutor e

Produrre cultura confrontandosi con il territorio

Comunità e Architettura,incontro al Festival di Parma

ludovico antiochia

Nell’immagine prototipo di scuola

primaria, abad architetti.

International call for paper

Community/architecture. Mostra

a cura di Enrico Prandi

even

ti

Page 41: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 41

docenti hanno discusso e sperimentato la

costruzione di piccoli edifici mobili e re-

versibili, macchine pensate per favorire

l'incontro e la partecipazione della comu-

nità ad eventi culturali condivisi. Dopo a-

vere inaugurato ufficialmente le mostre di

Modena, per la sezione "Prove aperte di

dottorato", Dottori di Ricerca e docenti di

diverse università italiane si sono interro-

gati sui contenuti delle ricerche di Dotto-

rato esposte al Festival e più in generale

della condizioni dei Dottorati di Ricerca

nelle scuole di architettura in Italia. La

giornata seguente, sabato 27 novembre, si

è aperta a Reggio Emilia con l'inaugura-

zione delle mostre allo Spazio Gerra e a Pa-

lazzo Casotti. La presentazione della nuo-

va rivista on line "Festival Architettura

Magazine" si è svolta sotto forma di riunio-

ne-incontro tra la redazione ed il pubblico

del Festival ed è stata l'occasione per di-

battere sulla qualità dell'offerta critica in-

formativa sull'architettura in Europa e

specialmente nel rapporto tra architettu-

ra e città.

Nel pomeriggio a Parma la presentazione

del volume dedicato all'International call

for papers Community/architecture ha vi-

sto il dibattito tra Raffaele Panella, Carlo

Quintelli ed Enrico Prandi sugli esiti del-

Il festival di Parma su Internet

Il sito www.festivalarchitettura.it vede la home page suddivisa in duesettori principali: quello inferiore riporta le manifestazioni, gli eventi ed la

presentazione delle mostre e dei lavoriraccolti negli spazi espositivi del Fe-stival relativamente all'edizione2009/2010 Comunità/Architettura conle sezioni: live, laboratori universitariprove aperte di dottorato, workshop,laboratori della critica, analisi dell'ar-chitettura, call for papers, testimonidell'architettura. L'altro, nella parte al-ta della pagina, ospita la nuova rivistaon line del Festival, Festival Architet-tura Magazine. La finalità della rivisteriprende la mission generale del Fe-stival, cui cerca di dare un contributo intermini di approfondimento e di at-tualità. Essa è suddivisa in due sezioni:la sezione Architetturacittà riprende esottolinea la relazione necessaria traprogetto di architettura e forma della

città; la sezione Cittàemilia declina l'esperienza ed il contributo delladisciplina nel contesto territoriale che si estende lungo la Via Emilia.

Nell’immagine sopra, elaborazione

del progetto di Hans Scharoun

a cura di Giorgia De Michiel

l'esperienza di coinvolgimento interna-

zionale degli studiosi sul tema della comu-

nità.

Nella sua conferenza Begona Diaz-Urgorri

ha illustrato l'esperienza di progettazione

e realizzazione dell'intervento di Social

housing a Cara- banchel 11 di Madrid svol-

ta con lo studio Morphosis che nella sua in-

ter- pretazione tipologica diventa architet-

tura, quartiere, città. Ma anche il dibattito

critico e l'accettazione non sempre unani-

me dell'opinione pubblica. Patrick Fran-

sen socio dello Studio Hertzberger ha di-

mostrato la continuità di una ricerca che a-

dotta il valore comunitario quale costante

interpretativa del progetto di architettu-

ra. Il dibattito che ne è seguito ha riguarda-

to la differenza tra una impostazione del

progetto che parte dal suo valore rappre-

sentativo in relazione allo spazio pubblico

e la co- struzione "dall'interno verso l'e-

sterno" attraverso la quale Hertzberger ri-

cava la forma dell'edificio da una riflessio-

ne sulle relazioni funzionali e l'innovazio-

ne tipologica. Ha chiuso il Festival la pre-

sentazione degli esiti del Workshop sulle

attrezzature comunitarie con il lavoro di a-

nalisi e valutazione dei migliori progetti e-

l ab o ra t i

Page 42: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA42

Si lavora alla sua stabilizzazione

Detrazione 55%,la prorogaè un primo passoComparto edile soddisfatto, ma con accentidiversi, dopo la proroga di dodici mesi delbeneficio fiscale per gli interventi di risparmioenergetico contenuta nella legge di stabilità

risp

arm

io e

ner

get

ico

Comparto edile soddisfatto, ma con ac-

centi diversi, dopo la proroga di dodici

mesi della detrazione del 55% per gli in-

terventi di risparmio energetico contenuta nella

legge di stabilità. Da un lato sono infatti partico-

larmente contenti i grandi beneficiari dell'in-

centivo statale, ossia i produttori di infissi: per lo-

ro è infatti scongiurato il pericolo di un ridimen-

sionamento del bonus per i propri prodotti. Dal-

l'altro lato - e per le stesse ragioni - sono però me-

no soddisfatti i costruttori dell'Ance, che aveva-

no chiesto di graduare l'incentivo in rapporto al

miglioramento atteso del rendimento energeti-

co. Nell'ambito della legge di stabilità (la ex Fi-

nanziaria) il bonus per altri 12 mesi è il più rile-

vante obiettivo raggiunto per il settore, che però

a questo punto lavora già ad un nuovo obiettivo:

la stabilizzazione dell'incentivo.

Venendo al dettaglio, l'Ance - per bocca del vi-

cepresidente Piero Torretta - ha spiegato co-

me i produttori siano "soddisfatti della proro-

ga, ma non del contenuto".

Secondo Ance, infatti, "I dati dell'Enea e del

Cresme ci avevano già spiegato che l'incentivo

generalizzato orienta i proprietari di case ver-

so le soluzioni più semplici, come la sostituzio-

ne degli infissi, che però sono anche quelli che

garantiscono minori risparmi energetici". Se-

condo Torretta, quindi, la detrazione non gra-

duata "penalizza l'efficienza energetica degli

edifici".

Decisamente più soddisfatti per la proroga di

un anno della detrazione del 55% per gli in-

terventi di risparmio energetico sono i pro-

duttori di infissi riuniti nell'Uncsaal, il cui diret-

tore Pietro Gimelli ha osservato: "Rispetto agli

annunci di depotenziamento arrivati anche

dal Governo, ci sembra un segnale importan-

te". Gli stessi serramentisti hanno inoltre sot-

tolineato come queste misure "potrebbero

favorire l'avvicinamento al bonus da parte dei

ceti più popolari". La stessa Uncsaal ha già reso

noto di voler puntare ad un ulteriore obietti-

vo: "Lavoreremo - ha spiegato Gimelli - per per

rendere strutturale l'incentivo, anche a costo

di arrivare a mediazioni che potrebbero por-

tare a un ridimensionamento".

Page 43: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 43

Page 44: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA44

Calcestruzzo in cantiere,approvata la proceduraLa Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul

lavoro ha approvato nella seduta del 19 gennaio u.s. la “Procedura

per la fornitura di calcestruzzo in cantiere”.

Il documento, elaborato da Ance ed Atecap, ha lo scopo di fornire

alle imprese esecutrici ed alle imprese fornitrici di calcestruzzo

preconfezionato:

- le informazioni da scambiarsi in materia di sicurezza dei lavoratori

coinvolti nelle diverse fasi in cui si articola il rapporto fra il fornitore

di calcestruzzo preconfezionato e l`impresa;

- un indirizzo che definisca le procedure finalizzate alla sicurezza

dei lavoratori coinvolti, a partire dal momento in cui vi sia la

richiesta di fornitura di calcestruzzo da parte dell`impresa edile,

fino alla consegna del prodotto nel cantiere di destinazione.

Cio` al fine di applicare, nei casi in cui l`impresa fornitrice di

calcestruzzo non partecipi in alcun modo alle lavorazioni di

cantiere, quanto prescritto dall`art. 26 del D. Lgs. 81/08, cosi` come

modificato dal d.lgs. 106/09, in termini di collaborazione e in-

formazione reciproca fra datori di lavoro di tali imprese, cosi` come

precisato dall`art. 96 del d.lgs. 81/08 e s.m.i..

Il documento sarà ufficializzato dal Ministero del lavoro mediante

lettera-circolare e pubblicato sul portale del Ministero stesso.

Gestione rifiuti: per il SISTRIancora un rinvioCon il decreto del 22 dicembre 2010, il Ministro dell`ambiente ha

disposto il rinvio dal 1° gennaio 2011 al 1° giugno 2011 dell`entrata

a regime del Sistema di Tracciabilita` dei Rifiuti - SISTRI. Il dif-

ferimento del termine viene incontro alle reiterate richieste degli

operatori nelle quali venivano evidenziati i numerosi problemi di

funzionamento del sistema di tracciabilita` basato su tecnologie

informatiche. Poiche` l`entrata a regime del SISTRI (DM 17 dicembre

2009) e` il presupposto necessario, ai sensi dell`art. 16 comma 2 del

Dlgs. 205/10, per l`entrata in vigore delle modifiche agli articoli 188,

188-bis, 188-ter, 189, 190 e 193 del Dlgs 152/06, si evidenzia che

anche la norma (vedi art. 190) relativa alla tenuta del registro di

carico e scarico da parte delle imprese autorizzate al trasporto dei

propri rifiuti non pericolosi ai sensi dell`art. 212 comma 8 del Dlgs.

152/06 per il momento non e` operativa. Il decreto del 22 dicembre

2010 ha rinviato altresi` dal 31 dicembre 2010 al 30 aprile 2011 il

termine previsto per la presentazione delle denunce di produzione

dei rifiuti prodotti nel 2010 da parte dei soggetti obbligati ad

aderire al SISTRI, mentre per i rifiuti prodotti nel 2011 il termine

sara` quello del 31 dicembre 2011. Si ricorda che il Ministero

dell`ambiente dovra` definire con successivo provvedimento la

modulistica attraverso cui presentare le ricordate denunce.

Page 45: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 45

BBBooooookkksss tttooorrreeeProgetto e territorio. La via portogheseAlinea EditriceSi parte da un approccio fenomenologico per mostrare che “èpossibile esplorare ed investigare lacittà quando uniamo la sensibilitàsociologica con l'interrogativo teo-rico scaturito da osservazioni spon-tanee: contrattempi, messaggi sullebustine di zucchero, annunci pub-blicitari, espressioni linguistiche ecomportamentali … modi di fare edi dire la città”. A partire da questoatteggiamento metodologico, nelvolume si indagano modelli culturalidi vita urbana le cui basi spazianodalla routine (métro-boulot-dodo)all'evasione (desideri di realizzazio-ne frustrati che si ripropongono alivello immaginario), con una do-manda centrale: “In che misura lepolitiche culturali potranno contri-buire ad una cittadinanza parte-

cipata, a partire dalla riconquista del significato della città?".Bruno Pelucca (Locarno, 1965) è architetto e dottore di ricercain Progettazione urbana, territoriale ed ambientale (2006)

presso la Facoltà di Architettura diFirenze. Svolge attività di ricerca e,dal 2007, insegna Gestione Urbanapresso il Dipartimento di Urbanisticadi Firenze. Autore di diverse pub-blicazioni, in ambito professionale -dopo esperienze presso studi di ar-chitettura ed urbanistica - è co-fon-datore dell’atelier di progettazionestudiostudio con cui ha ricevuto nu-merosi riconoscimenti nazionali edinternazionali nell’ambito di concor-si di progettazione architettonica edurbana. Si occupa attualmente diedilizia sociale, recupero urbano eprogetto dello spazio pubblico, pro-gettazione paesaggistica e tutela erivitalizzazione dei centri storici e delpaesaggio culturale.

Page 46: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA46

LLLeee ppprrrooossssss iiimmmeee ssscccaaadddeeennnzzzeee fff iii ssscccaaa lll iii

16 Febbraio 2011 Mercoledì

Inail - Dichiarazionere t r i b u z i o n iUltimo giorno per la presentazione daparte del condominio del modello relativoalla dichiarazione delle retribuzioni del2010.

Imposte e contributi

Ultimo giorno per il versamento da partedel condominio delle ritenute fiscali e deicontributi previdenziali e assistenziali re-lativi a dipendenti, lavoratori autonominonché a contratti di appalto, con ri-ferimento al mese di gennaio 2011, non-ché dei premi Inail relativi al saldo 2010 eall’anticipo 2011.

Versamento saldo impostasostitutiva Tfr

Ultimo giorno per il versamento da partedel condominio dell’imposta sostitutiva, asaldo, sulla rivalutazione del fondo per il

trattamento di fine rapporto maturatonel 2010.

Addizionali IrpefUltimo giorno per il versamento da partedel condominio della rata delle addizio-nali regionale e comunale all’Irpef trat-tenute ai dipendenti sulle competenze digennaio 2011 a seguito delle operazionidi conguaglio di fine anno nonché per ilversamento in unica soluzione delle pre-dette addizionali trattenute, sempre sullecompetenze di gennaio 2011, a seguito dicessazione del rapporto di lavoro.

28 Febbraio 2011 - Lunedì

Certificazione retribuzioni,compensi e ritenuteUltimo giorno per la consegna a dipen-denti, collaboratori e consulenti (com-preso l’amministratore), da parte del con-dominio, della certificazione riepilogativadelle somme e dei valori corrisposti nel2010 e delle ritenute fiscali e contributivee ff e t t u a t e .

IMPOSTA DI REGISTROI nuovi contratti di locazione e di affitto dibeni immobili devono essere registratientro 30 giorni dalla stipula, presentandoall’ufficio delle entrate (o del registro,dove sussista ancora quest’ufficio), oltreall’atto, l’attestato di versamento dell’im-posta, ovvero avvalendosi della registra-zione telematica, direttamente o tramitesoggetti delegati. Per le cessioni, riso-luzioni e proroghe di contratti, il ver-samento deve essere effettuato entro 30giorni dal giorno in cui le stesse hannoeffetto, presentando entro i 20 giornisuccessivi l’attestato di versamento. Per leannualità successive alla prima di contrattipluriennali, deve essere versata l’impostaentro 30 giorni dall’inizio della nuovaannualità, salvo che non si sia optato per ilversamento unico per l’intera durata delcontratto.

Page 47: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA 47

Page 48: Edilizia 1-2011

EDILIZIA PIACENTINA48