Edilizia 1-2012

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EDILIZIA PIACENTINA 1

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Buon compleanno Cassa Edile

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Direttore responsabileGiuseppe De Petro

Direzione e RedazioneVia XXIV Maggio, 4 - Piacenza

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StampaGrafiche Lama - Piacenza

RegistrazioneTribunale di Piacenza n. 545 del 31/07/2000

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som

mario

focus

Politiche espansive per far ripartire il settore pagina 5

i nostri servizi

Lavori pubblici nel 2012: investimenti in calo pagina 13“Psc: una chance se l’edilizia saprà cambiare mentalità” pagina 15Gli occhi del mondo sulla Scuola di Architettura pagina 18EdilShow 2012, la novità si chiama Forestalia pagina 22Podenzano rilancia: il 2012 porta la nuova piazza pagina 24Molinaroli: “Cassa Edile pronta alle sfide del futuro” pagina 27Cassa Edile, da 50 anni un ruolo insostituibile pagina 29Scuola Edile: il futuro è nel risparmio energetico pagina 31Housing sociale, la strada è ancora in salita pagina 35Manovra, diventa strutturale la detrazione Irpef del 36% pagina 37Colore: realtà complessa, fascino irresistibile pagina 40

dall’esterno

Ance: “Rilancio edilizia con Piano città e fisco ad hoc” pagina 11

rubriche

Agenda pagina 7Block Notes pagina 44Le scadenze di Confedilizia pagina 46

E’ dedicato al PSC (il Piano StrutturaleComunale) il servizio di copertina delprimo numero del 2012 di EdiliziaPiacentina. E’ il vicesindaco FrancescoCacciatore ad enucleare quali potrannoessere le ricadute sul settore edile dellelinee guida del documento che incideràsullo sviluppo di Piacenza nei prossimi15/20 anni. L’assessore comunale spiegache l’intero comparto potrà godere diinteressanti prospettive se saprà calarsicon convinzione all’interno dei cardinidel futuro dell’edilizia: recupero,ristrutturazione e rigenerazione.

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focu

s

La grave situazione delle costruzioni è il risultato di poli-

tiche economiche sbagliate, che hanno frenato il com-

parto edile. Lo ha dichiarato il presidente Ance Buzzetti,

a margine di un convegno, ribadendo le priorità sia sul fronte

delle opere pubbliche che su quello degli investimenti privati.

Proponiamo uno stralcio dell’intervento che mette a fuoco

criticità e proposte per avviare una possibile ripresa.

“Comprendiamo l`esigenza di avere i conti pubblici a posto,

comprendiamo le iniziative liberalizzatrici, ma adesso ci vorreb-

be un po` di equilibrio, un tocco, diciamo, keynesiano per far ri-

partire l`economia in generale e il nostro settore in particolare.

Questo sarà il quarto anno consecutivo di crisi, 350 mila posti di

lavoro persi, 40% di risorse pubbliche in meno a disposizione,

40% di risorse private in meno investite. Situazione drammatica.

I governi succedutisi non hanno avviato politiche espansive, an-

zi. Negli altri Paesi sviluppati l`edilizia e` stata invece sollecitata.

In Italia guardate cosa e` successo con l`Imu... Altra batosta che

implica un inequivocabile segnale recessivo. Per questo mi piace

parlare di ``intervento keynesiano``, credo che quelle europee

siano politiche economiche sbagliate, mi pare che negli Stati U-

niti stiano facendo meglio.”

Dopo aver sottolineato come Governo e legislatori si siano di-

menticati del settore immobiliare non comprendendo nella ma-

novra di dicembre incentivi e semplificazioni, aumentandone

per contro i prelievi, Buzzetti affronta il problema ormai insoste-

nibile del credito.

“Il 62,4% delle imprese, soprattutto quelle di dimensioni picco-

lo-medie, segnala difficolta` di accesso al credito. Quindi proble-

ma nel problema, a causa dei ritardati pagamenti di molte pub-

bliche amministrazioni e di molti privati. Aggiungiamo la stretta

creditizia: le banche si ricapitalizzano, finanziano famiglie e im-

prese, insomma di denaro ne circola poco... “

Su come far ripartire il comparto Buzzetti ribadisce alcune idee

già presentate.

“Sul versante delle opere pubbliche tre ordini di priorita`: infra-

strutture, scuole, dissesto idrogeologico. Sul fronte dell`investi-

mento privato, riteniamo che manchi un piano organico che in-

quadri i tanti strumenti normativi e regolamentativi esistenti.

Periferie da rifare, manutenzioni da avviare, risparmio energe-

tico da promuovere: gli spunti non mancano. Un miliardo inve-

stito in edilizia ne produce altri 3. Un miliardo genera 17 mila oc-

cupati e muove un`ottantina di comparti industriali. Il Cipe ha as-

segnato 1,3 miliardi tra interventi idrogeologici ed edilizia sco-

lastica, un passo nella direzione da noi auspicata.”

Sulla reperibilità delle risorse finanziarie il presidente ha preci-

sato: “La risorsa privata deve essere incentivata all`investimen-

to, ma questo e` compito dello Stato, il cui contributo deve con-

centrarsi sulla leva fiscale. Come e` successo in Francia, esempio

virtuoso. Faccio un esempio: compro un brutto edificio in peri-

feria. Allora dico alla mano pubblica: tassami quando ho termi-

nato di risistemarlo, non a ogni passaggio! Passera e Ciaccia si e-

rano impegnati a eliminare la restituzione dell`Iva dopo cinque

anni di invenduto. Tassa iniqua, in un primo tempo cancellata,

poi e` rimasta, ci hanno detto per un problema tecnico cui si ov-

vierà”.

Intervento del presidente Ance Paolo Buzzetti

Politiche espansiveper far ripartire

il settore“Comprendiamo l`esigenza di avere i conti

pubblici a posto e le iniziative liberalizzatrici,ma adesso ci vorrebbe un po` di equilibrio,

un tocco, diciamo, keynesiano per farripartire l`economia in generale e il nostro

settore in particolare”

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Eventi

agen

daRe–Cycle

Al Maxxi di Roma strategieper l’architettura, la cittàe il pianeta

Disegni, modelli, video, fotografie, te-stimonianze e altri materiali per com-porre una mappa contemporanea delriciclo: è Re – Cycle, strategie per l’ar-chitettura, la città e il pianeta, la grande

mostra che il MAXXI Architettura dedicaa progetti esemplari di riciclaggio diarchitetture, città, paesaggi, insieme aopere di artisti, fotografi, media pro-d u c e r.L’esposizione, creata per “dimostrareche il riciclo è uno dei massimi ge-neratori di innovazione creativa”, sichiude il 29 aprile 2012. In mostra im-portanti lavori di architetti e artisti con-temporanei: dalla High Line newyor-chese di James Corner eDS+R ai dischi diJimi Hendrix incisi sulla lastra di uncranio fratturato nella Russia dellaGuerra Fredda, dal progetto di Lacaton& Vassal per la trasformazione del Palaisde Tokyo a Parigi ai filmati di Blob cheriusano spezzoni di materiale televi-sivo.Ma il concetto di riciclo è indagatoanche attraverso idee, parole, musica,oggetti e media di ogni genere.Info: www.fondazionemaxxi.it

EcoCasa 2012A Reggio Emilia le aziendeprotagoniste della greeneconomy

Nella sua 6° edizione, Ecocasa&Ecoim-presa Expo’ (dal 16 al 19 febbraio 2012)svilupperà in particolar modo le se-guenti tematiche:1. L’identificazione di un modello me-diterraneo, inteso quale modello di ar-chitettura sostenibile adatto al climaitaliano2. L’individuazione delle tecniche di in-tervento necessarie alla riqualificazionee all’efficienza energetica degli edificiesistenti, che costituiranno, nei prossimianni, il maggior impegno nel settoredell’edilizia.3. Lo sviluppo delle energie rinnovabili aseguito dell’abbondono del nucleare.Ecocasa&Ecoimpresa Expo’ vuole porsi,quindi, quale appuntamento di rife-rimento, un importante momento di

incontro tra le aziende protagonistedella green economy e tutti i soggettiinteressati.In ogni settore dell’edilizia:civile, sociale, industriale, terziario, l’at-tenzione verso il risparmio energetico,la salubrità degli edifici, gli accorgi-menti costruttivi e le tecnologie chefavoriscono il comfort, la sicurezza, l’ac-cessibilità, la qualità complessiva, è incostante crescita.Info: FIERE DI REGGIO [email protected]

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Concorsi

AWR lancia the Geometryof the ColorConcorso di fotografia cheintende indagare il rapportofra architettura e colore

Architecture workshop in Rome halanciato il concorso di fotografia daltitolo "The Geometry of the Color".Lo scopo del concorso è quello diindagare, attraverso una rassegnafoografica, il rapporto tra architetturae colore. Oggi per gli architetti e gliinterpreti delle nuove correnti cul-turali mondiali, il colore è divenuto unelemento centrale nell'attività proget-tuale. Progettare attraverso l'uso delcolore e vivere le opere leggendone icromatismi significa esaltare l'animadell'architettura moderna. La fotogra-fia strumento capace di catturare que-

sto rapporto così forte è il mezzo chemeglio aiuta a fissare le pecularietà diun'opera in relazione al colore. Lefotografie proposte dovranno definireil colore come tematica e non comeoggetto di controversie. Dovrannoporre il colore come elemento cen-trale, non accessorio del dibattito cul-turale sull'architettura.La scadenza per l'iscrizione è fissata

per il 7 febbraio 2012 mentre per glielaborati c'è tempo fino al 15 febbraio2012.

Dall'Ance Venetoil concorso "In opera"Nuove costruzioni eriqualificazioni nell’ambitodell’edilizia scolastica

ANCE Veneto Giovani ha lanciato unconcorso dal titolo "In opera". Il ban-do di selezione è volto a valutare epromuovere le recenti realizzazioni dinuova costruzione e gli interventi diriqualificazione nell’ambito dell’edi-lizia scolastica. Questa iniziativa in-tende coinvolgere i protagonisti deiprocessi di trasformazione del terri-torio allo scopo di promuovere losviluppo di realizzazioni di qualità,innovazione architettonica e di re-cupero e sostituzione di edifici ob-soleti. Il miglioramento e la messa insicurezza del patrimonio scolastico,infatti, assumono rilevanza strategicaal fine di garantire le migliori con-dizioni di sviluppo sociale del ter-ritorio, in quanto incidono in mododeterminante sulla formazione dellenuove generazioni.La partecipazione è aperta a com-mittenti pubblici e privati, imprese dicostruzioni, progettisti e a tutti gliattori che hanno partecipato al pro-cesso di realizzazione e riqualifica-zione di opere di edilizia scolastica.Le iscrizioni sono aperte fino al pros-simo 29 febbraio 2012.

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Curiosità

Mario Cucinella Architects:una scuola “green”Il concetto di sostenibilitàsupera i confini dellaStriscia di Gaza

Lavori al via per la prima scuola ecologicanel territorio di Gaza. Il progetto porta la

firma dell’architetto Mario Cucinella. L'i-naugurazione del cantiere è attesa entrol'anno. Il progetto, dal nome “Gaza GreenSchool”, si è sviluppato a partire da con-siderazioni legate alle criticità che questiluoghi presentano, quali la carenza dirisorse idriche e gli elevati costi delle fontidi approvvigionamento energetico.Un nuovo modello di edificio scolasticoautonomo sia dal punto di vista ener-getico che idrico è il risultato di orien-tamenti progettuali definiti secondo leregole dell’ecoarchitettura. Soluzioni in-novative per il recupero delle acque pio-vane e il trattamento delle acque grigie enere mediante la fitodepurazione con-tribuiscono - insieme all'adozione di si-stemi costruttivi semplici e l’impiego dirisorse rinnovabili - a coprire i fabbisogni elimitare i costi. Finanziato dalla IslamicDevelopment Bank, il progetto è fruttodella collaborazione tra l'UNRWA (TheUnited Nations Relief and Works Agencyfor PalestineRefugees in the Near East),l’agenzia delle Nazioni Unite per il soc-corso e l’occupazione dei profughi pa-lestinesi nel vicino Oriente ed il notostudio italiano.

Mentone, Ricciotti firmail nuovo museo CocteauUno scrigno di cementoe acciaio incastonatosul lungomare

É stato inaugurato lo scorso novembre aMentone, su una delle più belle pro-menade della costa azzurra, il nuovo mu-seo Jean Cocteau, che la cittadina fran-cese ha dedicato al suo celebre cittadino.

Lo studio Rudy Ricciottiha firmato questo pro-getto dal sapore futu-rista, uno scrigno di ce-mento e acciaio inca-stonato sul lungomare,simile a spugna, a u-n'alga trascinata sul ba-gnasciuga dalla corren-te. Le facciate, solcateda profondi e oscuri ta-gli, sembrano attraver-sate da giganteschi

tentacoli a protezione di uno scrigno divetro offuscato, immagine potente edevocativa per una delle più poliedriche esfaccettate personalità del 900 francese.Il nuovo museo sorge esattamente difronte al Bastione che Cocteau avevaricevuto dal sindaco di Mentone in rin-graziamento per il celebre affresco nellasala dei matrimoni del municipio.Il museo sarà l'ideale completamento diun triangolo dedicato all'artista, insiemeal municipio e, appunto, al bastione.

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Curiosità

''Imparare giocando''nell'asilo firmato R studioRealizzato a Valencia, esplorale possibilità espressivedel cemento armato

Lo studio d'architettura spagnolo R Stu-dio ha affrontato il progetto di un asilo aValencia, la Pio Baroja Nursery, confron-tandosi con molte difficoltà. In partequeste sono dovute alla posizione del-l'asilo, vicino a una strada molto traf-ficata, la avenida Pio Baroja, e circondatada palazzi molto alti, in parte sono con-nesse alla scelta dei materiali utilizzati.La realizzazione di un cortile internooffre l'intimità e la sicurezza necessarie alnormale svolgimento dell'attività didat-tica e sociale dell'istituto, allontanando iltraffico dalle aule dei bambini. L'altarecinzione da cui è circondato, in lame di

Cor-ten, è il primo elemento sulla cuiambivalenza il progetto decide di gio-care. Da una parte un aspetto moltoduro, industriale e, anzi, post-industriale,e dall'altra la funzione, volta a miglio-rare la vivibilità degli spazi. Muri dicemento armato, di sapore brutalista siestendono dal cortile a delimitare le auleall'interno ma sono sdrammatizzati da

un gioco di fori circolari, che si ripetonoin diverse dimensioni, diventando orapassaggio, ora affaccio, ora nascondi-glio... Internamente molte suddivisioni,come quelle dei servizi, sono realizzatecon pannelli di acrilico ad alta brillan-tezza che si contrappongono alle paretiin cemento grigio, creando dei percorsivisivi all'interno dell'edificio.

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Un grande piano di piccole e me-

die opere immediatamente can-

tierabili, ma soprattutto il lancio

di un vero piano città in grado di stimolare

la ristrutturazione degli edifici, il rispar-

mio energetico e la riqualificazione di

quartieri e aree degradate. Queste le pro-

poste forti lanciate in questa fase delica-

tissima per il settore da Ance: l’associa-

zione nazionale costruttori non è convin-

ta della “fase 1” della manovra Monti, che

bolla come “fortemente recessiva per il

settore dell’edilizia” a causa dell’inaspri-

mento della tassazione sulla casa, ma si

aggrappa alla “fase 2” più volte annun-

ciata dal Governo, quella dedicata alla

crescita. Gli strumenti fiscali destinati a

favorire il piano città, per Ance, sono sei:

l’estensione del 36% a chi acquista immo-

bili ristrutturati anche per le demolizioni

e ricostruzioni, anche con aumento di vo-

lume, e senza il tetto dei 48mila euro (il

che spingerebbe la radicale ristruttura-

zione degli edifici); spinta del 55% “raf-

forzata” per gli interventi sulle strutture

degli edifici, piuttosto che su infissi e cal-

daie; rinvio della tassazione delle impre-

se dai passaggi intermedi di aree alla ven-

dita finale, aiutando così gli investimenti;

introduzione, come avviene in Francia, di

forti detrazioni per i privati che acquista-

no appartamenti ristrutturati per poi af-

fittarli per almeno nove anni; estensione

alle imprese della cedolare secca sui red-

diti da locazione; reintroduzione dell’Iva

sulle locazioni degli immobili delle im-

prese, eliminando così il meccanismo del-

la Bersani-Visco che a giudizio di Ance

rende difatto anti-economico, per le im-

prese, affittare gli immobili rispetto al te-

nerli sfitti in attesa della vendita. Per il

presidente Ance, Paolo Buzzetti, “occor-

re superare la visione (che era propria di

Tremonti, ma pure di Visco) secondo cui

occorre necessariamente una copertura

per tutti gli sgravi fiscali. Se infatti - ha os-

servato Buzzetti - lo sgravio incentiva e

rende possibile un’attività che altrimenti

non si sarebbe fatta, l’effetto netto per le

casse dello Stato è comunque positivo”.

La prudenza del premier Monti, la severi-

tà dei commissari dell’Unione europea

che sfruculiano i conti italiani e gli obbli-

ghi del presidente Napolitano (cui spetta

far rispettare l’articolo 81 della Costitu-

zione che obbliga alla copertura finanzia-

ria delle leggi) non indeboliscono la voce

dell'Ance, secondo cui il Governo deve

puntare forte su un comparto che fa da

“motore” per molti altri - perchè ogni mi-

liardo investito in edilizia genera ricadu-

te positive di 3,4 miliardi nell’economia

nel suo complesso - e lo sostenga da un la-

to con una “miccia” fiscale e lo stimoli

dall'altro spingendo i Comuni a realizzare

in concreto i piani di riqualificazione ur-

bana: L'Esecutivo – ha spiegato Buzzetti –

deve prendersi in carica questo piano cit-

tà e dar disposizioni per fare delle cose:

sarebbe opportuno un 'facilitatore cen-

trale', che sia collettore di iniziative e pro-

poste”.

L’appello dell’associazione nazionale costruttori

Ance: “Rilancio edilizia conPiano città e fisco ad hoc”

pro

po

ste

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INCENTIVI, SEI PROPOSTEI suggerimenti Ance per l'edilizia- Estensione 36%. Rendere la detrazione sui redditi perle ristrutturazioni, applicabile anche alle spese perdemolizione e ricostruzione di edifici (sempre a be-neficio degli acquirenti, non delle imprese), e anche secon aumento di cubatura. Eliminando inoltre il tetto di48mila euro di spesa su cui calcolare la detrazione del36% (lo sconto massimo è dunque oggi 17.280 euro)- Rafforzamento 55%. L’Ance chiede che gli interventipiù strutturati (cappotti termici e affini), sugli edifici,vengano premiati di più rispetto a quelli su infissi eimpianti- Facilitare i trasferimenti di immobili. L’Ance chiede dineutralizzare la “variabile fiscale” nei trasferimenti diimmobili, finalizzati alla successiva utilizzazione e-dificatoria o al recupero del fabbricato esistente (ancheprevia demolizione), che rappresentano la “materiaprima” per l'attuazione di tali programmi, ad esempio,attraverso l'applicazione di imposte sui trasferimenti inmisura fissa (Registro e Ipocatastali). «L'incidenza fi-scale – scrive l’Ance – sul costo d'acquisto di tali beni(11% sui costi di costruzione) rappresenta un forteostacolo allo sviluppo di tali attività»- Casa: sconti per chi acquista e affitta. Riconoscimentodi una deduzione/detrazione (pari a una percentualedel prezzo d'acquisto dell'immobile) dal reddito im-ponibile complessivo all’acquirente di immobili re-sidenziali di nuova costruzione o incisivamente ri-strutturati, da destinare alla locazione per nove anni- Casa: cedolare secca alle imprese. Estensione anche

alle imprese di meccanismi similari alla “cedolaresecca” per gli affitti, applicata dal 2011 solo per i privatipersone fisiche, così da attenuare l’incidenza fiscale sulreddito da locazione da queste percepito- Casa. Eliminare il blocco alla locazione per le caseinvendute. L’Ance propone la reintroduzione dell’Iva(con aliquota al 10%) sulle locazioni delle abitazioni diimprese (oggi limitata all’edilizia convenzionata). Ver-rebbe in tal modo superata – secondo l’Ance – la graveproblematica delle imprese che sono oggi molto pe-nalizzate se affittano le case da loro costruite, perchésono costrette a restituire all’Erario tutta l’Iva detrattain fase di costruzione

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Lavori pubblici: investimenti in ca-

lo per i comuni della provincia di

Piacenza, con un 16,3 per cento in

meno di spesa pro capite nel biennio

2007-2009, rispetto a quello precedente.

La tendenza sembra non arrestarsi: per il

2012 il programma triennale del Comune

di Piacenza prevede uno stanziamento

complessivo di 3.512.500 euro, contro i

4.450.000 del 2011. “Il budget portato in

Consiglio è ridotto rispetto agli anni pre-

cedenti – dice l'Assessore ai Lavori Pub-

blici del Comune di Piacenza, Ignazio

Brambati – fortunatamente avevamo ac-

cumulato risorse che ci hanno permesso

di pianificare gli interventi”. Nel detta-

glio, le principali azioni che interesseran-

no il comune di Piacenza sono una serie

di importanti lavori stradali, alcuni già in

fase di realizzazione: “A breve l'ultima-

zione della rotatoria in prossimità della

Chiesa di Torricella, zona stazione, e del-

la bretellina di collegamento tra l'area

industriale di strada dei Dossarelli e il ca-

sello di Piacenza Sud. Un ulteriore acces-

so allo stesso casello è in lavorazione, con

un ingresso nella zona retrostante il Pala-

Banca”. E per quanto riguarda la città?

“La riqualifica di Viale Risorgimento è

quasi conclusa – continua l'Assessore

Brambati – mancano ancora l'alberatura

e l'asfalto finale ma bisogna aspettare le

condizioni climatiche giuste. Nei fatti è

terminata anche la ciclabile che collega

San Bonico alla città; anche in questo ca-

so mancano gli interventi conclusivi, cioè

l'illuminazione e la pavimentazione fina-

le. Definito ed in partenza l'ampliamen-

to della pista ciclabile dalla città a La

Verza; accanto a questi lavori, una cam-

pagna molto consistente di manutenzio-

ne stradale e dei marciapiedi, così come

la manutenzione di scuole ed edifici pub-

blici, che si spalmeranno nel corso di tut-

to il 2012”.

In Provincia i principali lavori stradali in-

teresseranno l'alta Val Nure (tra Bettola e

Ferriere), ma non solo: “Gli interventi sul-

la provinciale Val Nure nel tratto monta-

no (Comuni di Bettola, Farini e Ferriere)

saranno di manutenzione straordinaria e

di miglioramento della sicurezza, con

Piacenza e comuni della provincia, budget ridotti

Lavori pubblici nel 2012:investimenti in calo

costanza albericiin

terventi

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800.000 euro destinati”, afferma l'Asses-

sore provinciale Sergio Bursi. “Anche il

tratto Gariga/Podenzano verrà ampliato.

L'allargamento della S.P. Mottaziana è in-

vece momentaneamente sospeso, pur es-

sendo nel programma triennale. Per

quanto riguarda la Val d'Arda, tre gli in-

terventi previsti per Castell'Arquato: la

realizzazione di un percorso ciclo/pedona-

le sul fiume Arda; un intervento di manu-

tenzione straordinaria del ponte sul Tor-

rente Chiavenna in località Vigolo Mar-

chese; la creazione di un sottopasso che

collega i due parcheggi sulla S.P. di Bar-

di”. L'importo complessivo degli inter-

venti da parte della Provincia per l'an-

nualità 2012 è di 6.500.000 euro, per un to-

tale nel triennio 2011/2013 di

21.262.442,64 euro. Non solo strade, ma

anche edifici pubblici: “Oltre agli inter-

venti di ordinaria amministrazione su

scuole ed edifici – dice l'Assessore Bursi –

verrà costruito un centro scolastico me-

dio-superiore a Castel San Giovanni, per

2.300.000 euro di importo complessivo; a

Fiorenzuola la palestra Mattei sarà ogget-

to di una grande attività di riqualificazio-

ne. Entrambi i lavori termineranno nel

2013. In più, ma per il momento rimane un

interrogativo, se il CIPE erogherà i fondi

(in parte già destinati) ci sarebbero ulte-

riori 1.600.000 euro per oltre nove inter-

venti sulle scuole”.

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“Il PSC può favorire la crescita anche

dell'edilizia, a patto che gli operatori

del settore sappiano calarsi all'interno

dei parametri che orienteranno il comparto

nel futuro: recupero, riqualificazione e rige-

nerazione”. Ne è convinto il vicesindaco ed as-

sessore comunale a parchi, trasformazioni ur-

banistiche, demanio e patrimonio Fr a n c e s c o

Cacciatore, considerato il “papà” del docu-

mento che - una volta approvato - è destinato a

incidere sui prossimi 15/20 di vita della città.

“Le difficoltà dell'attuale congiuntura econo-

mica e quelle di accesso al credito - osserva il

vicesindaco - sono un ostacolo reale anche per

il settore edile. Gli anni a venire non saranno

facili, come ormai percepito e compreso chia-

ramente da chiunque, tuttavia potranno esse-

re affrontati meglio se si faranno i necessari

sforzi - anche d'inventiva, non nascondiamo-

celo – per cambiare registro e giocare d'antici-

po: in quel caso, anche per l'edilizia piacentina

ci saranno buone prospettive”.

“Il PSC è uno strumentodiverso dal vecchio PRG”

Essenziale premessa è capire cosa sia davve-

ro il Piano Strutturale Comunale. “Il vecchio

Piano Regolatore Generale (PRG) - ricorda

Cacciatore - è stato sostituito da tre strumen-

ti: Piano Strutturale Comunale (PSC), Piano

Operativo Comunale (POC) e Regolamento

Urbanistico Edilizio (RUE). Il PSC è lo stru-

mento programmatico che rappresenta la

componente strategica e strutturale del vec-

chio PRG, mentre POC e RUE - aventi en-

trambi carattere prescrittivo - definiscono la

dimensione operativa e regolamentare del-

la pianificazione urbanistica. Il PSC, che in-

teressa tutto il territorio comunale di Pia-

cenza, è quindi lo strumento di lungo perio-

do che risponde dal punto di vista della pia-

nificazione territoriale alla domanda su

quale idea di città si voglia concretizzare.

Formalmente non ha scadenza perchè è uno

strumento di progettualità “alta”, mentre a

dar corpo alle scelte e ad essere il fulcro delle

trasformazioni da effettuare, definendone

le condizioni e le prestazioni, saranno invece

le fasi attuative successive a partire dal POC

(che riguarda le zone da sottoporre a modifi-

che urbanistiche sostanziali), mentre il RUE

riguarda e regolamenta tutti gli interventi

ordinari, non programmabili e di limitato ri-

lievo trasformativo che attengono all'uso, al-

la conservazione e sostituzione del patrimo-

nio edilizio esistente (nelle aree storiche,

nelle aree urbane consolidate e nel territo-

rio rurale)”.

Le scelte di fondoe le tre parole chiave

“Tra i punti nodali del documento – spiega

Cacciatore - c'è la decisione di frenare am-

L’assessore Cacciatore sulle opportunità per il settore

“Psc: una chance se l’ediliziasaprà cambiare mentalità”

Nella foto Francesco Cacciatore,

vicesindaco ed assessore comunale a

parchi, trasformazioni urbanistiche,

demanio e patrimonio

andrea dossenascen

ari

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pliamenti della città, la cui forma urbana re-

sterà compresa all’interno della tangenzia-

le: il PSC, insomma, esclude ogni ulteriore

rilevante area di espansione residenziale

nel territorio agricolo. Lo stop al consumo di

terreno agricolo implica che esso non sarà

più zona di espansione di Piacenza, ma zona

di compensazione ambientale della città

stessa.

Si tratta di una scelta – prosegue l'assessore

- che deriva dalla convinzione per cui Piacen-

za abbia tutte le potenzialità per riqualifi-

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carsi e creare condizioni di sviluppo all'in-

terno della sua forma urbana odierna, che

contiene una serie di realtà che possono con-

sentirlo: le aree militari e le aree demaniali

con i relativi immobili. Questo ha ovvie im-

plicazioni per l'edilizia piacentina, in quan-

to la conseguenza è che le parole d'ordine del

futuro saranno soprattutto recupero, riqua-

lificazione e rigenerazione.

Per essere coerenti con questa impostazione

e per incentivare tutto questo, naturalmen-

te, occorreranno adeguate politiche tariffa-

rie e fiscali per il recupero del patrimonio e-

dilizio (non solo quello dello Stato, anche

quello privato) esistente, specialmente lad-

dove è in condizioni non ottimali. Volano per

favorire il processo potrebbero essere gli al-

loggi attualmente non occupati di proprietà

di imprese e privati: ciò richiede che una vol-

ta tanto, su problemi di grande portata, si

faccia squadra - anche tra gli imprenditori -

perchè questa svolta può portare grandi be-

nefici collettivi solo a patto che nessuno pen-

si solo a difendere il proprio ‘giocattolo’. Ciò

consentirà un rilancio anche del centro sto-

rico, ad esempio tramite politiche che tenda-

no a ridurre gli oneri di costruzione”.

“La ristrutturazione – aggiunge il vicesinda-

co - dovrà avere come obiettivo anche il favo-

rire la sostenibilità energetica degli edifici,

alcuni dei quali non sono solo da ristutturare

e recuperare ma sono così compromessi da

essere anche significativa concausa dell'in-

quinamento atmosferico insieme al traffico

veicolare. A molti immobili, per intenderci,

dal punto di vista della sostenibilità energe-

tica non basterebbero i classici “cappotti”:

parlando di rigenerazione urbana occorrerà

ben altro, ossia bisognerà ragionare su ampi

progetti di riqualificazione urbana che crei-

no nuovi spazi per servizi, verde e socialità.

Dopo il periodo del recupero del centro sto-

rico (ancora da completare) e del recupero

delle aree dismesse, il tema del futuro sarà

quello della rigenerazione urbana che ha

impatti non solo dal punto di vista della ri-

qualificazione della città, ma anche della

qualità di vita e ambientale di diversi quar-

tieri.

Il raggiungimento dell'autosufficienza e-

nergetica degli immobili sarà un altro obiet-

tivo che darà beneficio all'intera Piacenza.

In tutto questo ci saranno enormi spazi per

l'edilizia, se sarà intesa come edilizia di qua-

lità che va nelle direzioni di cui sopra”.

Sostenibilità , coesione e social housing

“Conseguire una maggiore sostenibilità ecologica significa - si legge nelpreliminare del PSC - rende necessaria la concretizzazione di diversiprogetti: la realizzazione del passaggio a Nord-Ovest, che consentirebbela dismissione della bretella autostradale della A21 collocata a brevedistanza dal centro storico; la promozione di Piacenza come “porta diingresso” per il Parco del Trebbia; la valorizzazione delle aree lungo il Po;la tutela delle specie faunistiche e dell’assetto della vegetazione; larealizzazione e la valorizzazione del Parco delle Mura”. “E' evidente -sottolinea sempre il preliminare del PSC - che il blocco del consumo disuolo dev’essere coniugato alla riqualificazione del paesaggio. Piacenzadeve essere Ri-trasformata e Ri-qualificata dall’interno, attraverso laRi-generazione delle parti più obsolete della città, il Ri-utilizzo delle areemilitari e dei beni demaniali, il Ri-uso degli spazi resi disponibili dalladelocalizzazione del trasporto merci su rotaia”.Il PSC si pone anche l’obiettivo di “favorire la coesione sociale tenendoconto dei significativi cambiamenti di questi anni: l’ampliarsi della fasciadi ‘nuove povertà’, che comprende - accanto ai residenti immigrati -cittadini italiani; l’acuirsi del divario tra ceti diversi; l’evoluzione nellacomposizione dei nuclei familiari, tra i quali aumentano le realtàcostituite da una o due persone. Gli strumenti operativi devono definirele risorse e le condizioni per una politica abitativa efficace (e il socialhousing avrà un ruolo in questo, ndr) e a lungo termine, nonché per ladiffusione di spazi di relazione che, rafforzando il senso di appartenenzaalla comunità, offrano occasioni di incontro, socializzazione e co-noscenza reciproca”. Compito del PSC sarà far emergere “le fortipotenzialità di cui Piacenza già dispone anche attraverso un percorsocondiviso, tracciando il cammino della città per i prossimi venti otrent’anni” e non dimenticando mai una illuminante considerazione delgiornalista Antonio Cederna: “… nell’urbanistica, cioè nella vita dellenostre città, si misura oggi la civiltà di un Paese”.

Page 18: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA18

Eccellenza del territorio piacenti-

no, la Scuola di Architettura del

Politecnico porta Piacenza in tut-

to il mondo. Guardato con interesse an-

che oltre i confini nazionali, il Polo pia-

centino cresce di anno in anno di presti-

gio. Lo dimostrano le attività sviluppate

nei workshops e nei seminari didattici, la

prestigiosa Summer School, i viaggi di

studio all’estero e tutte quelle iniziative

legate all’interscambio culturale e al po-

tenziamento dei rapporti con gli altri ate-

nei. Lo dimostra il continuo interesse che

professionisti e docenti di fama interna-

zionale prestano al Polo territoriale pia-

centino e alla metodologia di apprendi-

mento che in esso si sperimenta. Lo con-

fermano i numeri delle iscrizioni e l'ele-

vata affluenza di studenti stranieri che

raddoppiano in estate in occasione della

Summer School, che cattura ogni anno ol-

tre un centinaio di studenti provenienti

da ogni parte del mondo. I motivi sono da

ricondurre alla grande opera di interna-

zionalizzazione compiuta dal Polo pia-

centino del Politecnico di Milano con pia-

ni di studi ad hoc per portare Piacenza a

dialogare con le università di tutt'Euro-

pa. “Il corso di laurea magistrale in Ar-

chitettura (Sustainable Architecture of

multi-scale project) – spiega Guya Ber-

telli, responsabile del Corso di Studi in

Architettura presso il Polo - cattura un

numero sempre maggiore di studenti

stranieri (circa la metà degli iscritti) pro-

venienti soprattutto da Cina, Giappone,

Iran e da altri paesi dell'est. L'obiettivo

degli anni futuri – aggiunge Bertelli – sa-

rà aprire le porte del Polo piacentino del

Politecnico di Milano anche a Stati Uniti

e paesi anglosassoni per avviare un con-

fronto ancora più vivace sulle tematiche

del paesaggio e dell’architettura am-

bientale”. Alla Facoltà di Architettura

insegnano già otto docenti di nazionalità

straniera e diversi corsi di studio sono

svolti interamente in lingua inglese: l’o-

biettivo è accrescere ulteriormente le

collaborazioni e le attività internaziona-

li. Ad aprile si svolgerà il consueto 'Open

Day’, la possibilità per migliaia di stu-

denti di visitare l'Ateneo piacentino e di

conoscerne le attività, i servizi e i labora-

tori: ogni anno la giornata registra il

boom di presenze, che si concretizza poi

nei numero delle iscrizioni. Ogni anno si

contano dai 100 ai 130 nuovi ingressi per

la laurea triennale (in Architettura Am-

bientale) e dagli 80 ai 100 ingressi in

quella magistrale (Master internaziona-

le in Sustainable Architecture of mul-

ti-scale project) ma le richieste che giun-

Piacenza: l’internazionalizzazione del Politecnico

Gli occhi del mondosulla Scuola di Architettura

francesca gazzola

Nella pagina a destra in alto, Guya

Bertelli, responsabile del Corso di

Studi in Architettura presso il Polo

piacentino del Politecnico di Milano

ecce

llen

ze

Page 19: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA 19

gono alla Facoltà sono tre volte superiori.

La continua crescita del Polo piacentino

comporta la necessità di nuovi spazi da a-

dibire ad aule, laboratori e luoghi di di-

battito. L'Ordine professionale degli Ar-

chitetti piacentini guarda con interesse

all'area della ex Caserma Cantore e ai

chiostri di Sant'Agostino come possibile

espansione dell'Ateneo, per la realizza-

zione di una “cittadella di studi” tra via

Scalabrini e lo Stradone Farnese.

L'inter nazionalizzazionedel Polo piacentino

L’internazionalizzazione è una delle prio-

rità che il Polo territoriale di Piacenza ha

posto alla base del processo formativo,

grazie ad un’ offerta didattica qualitativa-

mente in linea con gli standard interna-

zionali e sulla creazione di una rete stabile

di connessioni con università europee ed

extra-europee. “Piacenza – spiega la re-

sponsabile del Corso di Studi in Architet-

tura, Guya Bertelli - è la sede ideale per ac-

cogliere dibattiti su tematiche architetto-

niche, urbanistiche ed ambientali sia per

il patrimonio artistico della città - che è u-

nico in tutto il nord Italia – che per la ricca

offerta di argomenti di studio, essendo la

città in fase di importanti trasformazioni

urbane. Il suo disporsi a crocevia dei due

più importanti corridoi paneuropei (5 e 8)

testimonia la sua centralità nel sistema

delle connessioni internazionali. A ciò si

aggiungono le tematiche inerenti la pro-

gettazione del parco fluviale lungo il Po, la

rigenerazione dei territori rurali, nonchè

tutta la problematica connessa alla riqua-

lificazione del sistema agro-alimentare,

in relazione al ruolo fondamentale che

Piacenza giocherà nell'Expo 2015.”.

Summer School

Fiore all’occhiello della Facoltà di Archi-

tettura del Politecnico piacentino è la

“Summer School”, la Scuola Estiva Inter-

nazionale OC – Open City, orientata alla

progettazione dello 'spazio aperto' a più

scale di intervento. Nata nel 2010, la Sum-

mer School è un laboratorio di idee che ac-

coglie ogni anno a Piacenza oltre un centi-

naio di studenti provenienti da ogni parte

del mondo, chiamati a confrontarsi su te-

mi di progettazione architettonica, urba-

na e ambientale di grande attualità: dal

tema “Between the river and the city”

(2010) a “Living the street -Abitare la stra-

da”, della passata edizione, con particola-

Page 20: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA20

La “cittadella di studi”, l’Ordine guardaai Chiostri di Sant’Agostino

Spazio condiviso da studenti, professionisti e dalla cittàintera, l’Urban Center assume un ruolo sempre piùimportante come centro di partecipazione collettiva e dicondivisione delle tematiche di trasformazione urba-nistica della città. Da qui partono dibattiti che si av-valgono della collaborazione di docenti e professionistiinternazionali, degli studenti e degli operatori del ter-ritorio. “La costante richiesta di utilizzo dell’UrbanCenter come luogo di confronto aperto alla città, cosìcome la continua crescita di iscritti alla Facoltà di Ar-chitettura del Politecnico – spiega il presidente del-l’Ordine degli Architetti piacentini, Benito Dodi – com-portano la necessità di nuovi spazi”. Le lezioni hanno giàoccupato l’ultimo piano della Caserma della Neve e altrearee riservate a mostre (come la Sala Vegezzi dell'UrbanCenter) e agli uffici dei docenti. In estate, inoltre, con iworkshops internazionali gli studenti raddoppiano, conconseguente necessità di alloggi per ospitarli. L'Ordinedegli Architetti guarda con interesse all’ex CasermaCantore (e chiesa di Sant’Agostino adiacente), che faparte di quei 24 immobili ad oggi di proprietà delDemanio per i quali il Comune di Piacenza si sta at-tivando per la cessione gratuita. Dopo i primi due tavoliistituzionali dell’estate scorsa, l’ultimo incontro – te-nutosi a gennaio - ha aperto nuovi spiragli per quei beniche riguardano opere di interesse pubblico e per i qualivi siano progetti specifici di utilizzo. Il presidente del-l'Ordine degli Architetti ha già avanzato la sua proposta:la possibilità di “espandere la Facoltà di Architettura aichiostri di Sant’Agostino, a due passi dall'Urban Center

per collegaretra loro le di-verse sedi ecompletare la“cittadella distudi” com-presa tra viaScalabrini e loStradone Far-nese”. L’inten-zione è quelladi condividerecon l'Archiviodi Stato un'a-rea - all'inter-no del conven-to – destinataad alloggi, au-le e laboratori

del Politecnico. “L'immobile – aggiunge Dodi - bene sipresta al cambio d'uso in aule di insegnamento ed èperfetto come collegamento tra le sedi della Facoltà”.Dodi abbozza anche altre idee: “Si potrebbe pensareanche ad un Museo della Forma Urbis, sull’evoluzionedella città e le trasformazioni urbanistiche dall’antichitàad oggi. Piacenza – inoltre - aggiunge Dodi – ha bisognodi nuovi spazi di discussione e le aree non mancano. Lostesso Psc ha evidenziato l’enorme patrimonio culturaleinutilizzato di cui Piacenza dispone e la necessità diconservarlo e rigenerarlo per evitare che resti inu-tilizzato e per non ripetere gli errori del passato. Uno sututti? L'area di via delle Benedettine ancora oggi inattesa di destinazione d'uso”.

Page 21: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA 21

re riflessione sulla Via Francigena, da va-

lorizzare e riqualificare.

Wo r k s h o p

“A giugno – spiega Guya Bertelli – ospite-

remo i ragazzi dell’Istituto d’Urbanistica

di Grenoble per il workshop internaziona-

le dedicato alla progettazione degli spazi

aperti tra Piacenza e la Valtrebbia (25-30

giugno). Finalità del workshop è proporre

un masterplan che contenga ipotesi di

riorganizzazione insediativa e infrastrut-

turale per il territorio della Val Trebbia. A

luglio, inoltre, circa una ventina di stu-

denti della Facoltà piacentina si reche-

ranno all’'Università di Las Palmas di

Gran Canaria per lavorare ad un progetto

per la Biennale di Las Palmas che vede in

prima linea il Politecnico insieme agli ate-

nei di Brescia e Pavia.

Seminari

Dopo le Giornate Internazionali di Archi-

tettura-Arte-Cinema dello scorso novem-

bre, si svolgeranno a febbraio (dal primo

al tre febbraio) le Giornate Internazionali

di Architettura e Paesaggio, dedicate a tre

tematiche: “paesaggio fluviale”, “pae-

saggio agricolo” e “paesaggi lenti” (mobi-

lità lenta). Naturalmente l’iniziativa è a-

perta non solo agli architetti e agli studio-

si del settore, ma a tutta la città, che per la

Scuola di Architettura rimane uno degli

interlocutori privilegiati.

Page 22: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA22

Si avvicina la settima edizione di

EdilShow, la fiera dedicata al

mondo dell’edilizia e delle co-

struzioni che si svolgerà dal 17 al 19 feb-

braio a Piacenza Expo. Parallelamente

all’esposizione di materiali, macchina-

ri, attrezzature e tecnologie per l’edili-

zia, EdilShow focalizzerà l’attenzione

sui principali temi del settore: l’aggior-

namento normativo e commerciale ri-

guardante l’efficienza energetica, la ri-

costruzione (con attenzione particola-

re ai costi ed ai materiali impiegati),

l’artigianato edile e l’edilizia rurale.

Argomenti che verranno trattati in una

serie di convegni e incontri, per offrire

un panorama completo sul mondo del-

le costruzioni agli operatori del settore

e al vasto pubblico. Tra gli eventi in pro-

gramma, la mostra di soluzioni proget-

to-processo per il retrofit dell’edificio

della scuola edile ed il Torneo di Arte e-

dificatoria a cura della Scuola edile e di

Formedil, che si propone di valorizzare

le competenze dei migliori lavoratori

edili che operano presso le imprese del

settore a Piacenza e in provincia. I par-

tecipanti dovranno realizzare un ma-

nufatto edile che evidenzi la loro abili-

tà esecutiva e la precisione del lavoro, e

saranno giudicati da un’apposita giu-

ria.

Sempre a Piacenza Expo ed in contem-

poranea con EdilShow, si svolgerà la pri-

ma edizione di Forestalia, salone agrofo-

restale italiano. Un appuntamento dedi-

cato ai mezzi e alle tecnologie per i lavori

forestali che proporrà soluzioni sosteni-

bili per la filiera del legno a scopo ener-

getico. La risorsa bosco in tempi recenti

ha infatti conquistato un ruolo primario

soprattutto in relazione alle energie rin-

novabili: solo in Europa la metà di questo

tipo di fonti è costituita dal legno, prove-

niente dagli oltre 100 milioni di ettari di

foreste. Nuove opportunità di crescita

per le zone montuose, dunque, e una

sempre maggiore necessità di specializ-

zazione per gli operatori della filiera bo-

sco-legno-energia: in quest’ottica Fore-

stalia affronterà nei seminari, convegni

e workshop temi cruciali come lo svilup-

po del territorio, la certificazione, la tu-

tela ambientale, la gestione dei patrimo-

ni forestali e le corrette prassi operative,

offrendo così uno strumento di aggiorna-

mento ad imprenditori ed operatori. Col-

diretti Piacenza parteciperà a Forestalia

con il convegno “La filiera del legno a

scopi energetici”, previsto per il 17 feb-

braio alle ore 10.00, e sarà presente con

uno stand istituzionale per tutti i tre gior-

Dal 17 al 19 febbraio a Piacenza Expo

EdilShow 2012, la novitàsi chiama Forestalia

costanza alberici

In questa pagina e nella seguente,

alcuni momenti della scorsa edizione

di Edilshow a Piacenza Expo

even

ti

Page 23: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA 23

ni della manifestazione. Accanto agli in-

contri teorico-pratici, un’esposizione di

mezzi e tecnologie per i lavori nel bosco:

carri, spaccalegna, rimorchi, sistemi di

esbosco, utensili e tecnologie per la sicu-

rezza. Tra gli appuntamenti del program-

ma emergono alcune suggestive dimo-

strazioni pratiche: ad esempio si potrà

assistere, alle 10.30 di tutti i tre giorni

della manifestazione, alla squadratura a

mano del legname, in una performance

di maestri artigiani che ricaveranno ma-

nualmente travi da tronchi di castagno;

pratica rimasta in opera fino alla prima

metà del Novecento (fino all’arrivo delle

macchine segatronchi), e recuperata

grazie ad una scrupolosa attività di ricer-

ca documentaria e al lavoro sul campo da

parte di Massimiliano Montagna e Mer-

lino Zendenthuis. Il Team Formazione3t

offrirà invece, alle 17.00 di venerdì e alle

16.00 nei due giorni seguenti, workshop

su tecniche, materiali e sicurezza nel

mondo del tree climbing e dell’arbori-

coltura ornamentale, un settore recente

e in continua evoluzione, con dimostra-

zioni dal vivo.

Page 24: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA24

Il 2012 sarà l'anno della piazza di Po-

denzano: la comunità avrà finalmen-

te un salotto a cielo aperto in cui in-

contrarsi, divertirsi, discutere e trascorre-

re il tempo insieme. Il nuovo punto di ritro-

vo sorgerà proprio al centro del paese, su di

un'area di ben 12 mila metri quadri a nord

di via Montegrappa, nella zona occupata

un tempo dalla vecchia scuola e da alcuni

rustici limitrofi e che oggi è utilizzata come

parcheggio. La nuova piazza – che è circon-

data da edifici di recente costruzione – di-

venterà il fulcro delle attività ricreative, di

manifestazioni e mercati ed ospiterà an-

che il nuovo Centro polifunzionale del Co-

mune. L'intervento è atteso dalla comuni-

tà da diversi anni ed è oggi vicino alla sua

concretizzazione: da pochi giorni sono sta-

ti pubblicati il bando di gara e il disciplina-

re di gara relativi al primo stralcio dell'in-

tervento. L' avvio dei lavori è previsto pre-

sumibilmente ad aprile, per un totale di

3,5 milioni di euro.

Soddisfatto il sindaco di Podenzano, Ales-

sandro Ghisoni che ricorda: “E' un'opera

che il paese attende da più generazioni: il

centro abitato di Podenzano si è infatti svi-

luppato lungo le due direttrici principali

di via Montegrappa e di via Roma, senza

poter contare su di una piazza come luogo

di incontro. Ora vogliamo che diventi il

nuovo cuore pulsante di Podenzano”.

Lo spazio al centro della nuova piazza sarà

precluso al traffico automobilistico e di-

venterà luogo in cui convergeranno diversi

percorsi: coperti, pedonali e ciclopedona-

li. Oltre alla piazza – che si estende da via

Montegrappa fino a via Dalla Chiesa – l'in-

tervento comprende, infatti, un doppio

porticato coperto con annesso un edificio

predisposto per una probabile destinazio-

ne commerciale e - a chiusura - un Centro

polifunzionale-Centro civico, dotato di bi-

blioteca, mediateca, sala per conferenze e

sala prove di musica. La parte a sud della

piazza sarà accessibile alle auto ma con-

sentirà anche la sola pedonalità in occasio-

ne del mercato settimanale e di altre mani-

festazioni come eventi musicali, enoga-

stronomici e mercatini di vario genere.

Non mancheranno due ampi parcheggi

(per un totale di oltre un centinaio di po-

steggi), e un'area a polmone verde arreda-

ta.

Il percorso di progettazione della nuova

piazza è cominciato circa dieci anni fa con

una serie di interventi mirati alla sua rea-

lizzazione. Ripercorriamoli insieme: “Ne-

gli anni scorsi – spiega il sindaco Ghisoni –

siamo riusciti a realizzare il nuovo plesso

scolastico e a liberare l'area della vecchia

scuola senza venderne il terreno. Abbiamo

poi acquistato i 6mila metri quadri di area

agricola ad esso adiacenti, riuscendo così a

recuperare un'area enorme, di circa 12 mi-

la metri quadri nel bel mezzo del paese.

Sarà il salotto a cielo aperto del paese

Podenzano rilancia: il 2012porta la nuova piazza

francesca gazzola

Nell’immagine, un rendering della

piazza di Podenzano che sorgerà

a nord di via Montegrappa

il p

rog

etto

Page 25: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA 25

Siamo poi giunti alla realizzazione del pro-

getto della nuova piazza attraverso un per-

corso partecipato iniziato con il Concorso

di idee e proseguito con il confronto aperto

con i cittadini. Successivamente – sulla ba-

se delle mutate condizioni di mercato e

delle richieste pervenute – abbiamo modi-

ficato il progetto iniziale ed annullato la

parte adibita a residenziale, progettando

un'area designata quasi totalmente – ad

eccezione di un piccolo edificio commer-

ciale – a spazio pubblico. Infine – conclude

Ghisoni - realizzeremo l'intervento con ri-

sorse del Comune senza attingere ad alcun

mutuo e senza chiedere aiuto ai cittadi-

ni”.

Il Progetto: al via il primo lottoda 2 milioni di euro

A fine gennaio è stato pubblicato il bando

di gara per la realizzazione del primo stral-

cio dei lavori (per un totale di 2 milioni di

euro) che riguarderà prevalentemente o-

pere di ripavimentazione e finitura dell’a-

rea, cercando di definire nel minore tempo

possibile il ridisegno della parte terminale

di via Dalla Chiesa e il parcheggio sul lato

est dell’area, con l’obiettivo di utilizzo par-

ziale entro la fine di luglio 2012. A seguire

toccherà allo scavo e alla realizzazione del-

le opere di fondazione e strutture dell’edi-

ficio polifunzionale fino alla soletta del

piano “Piazza”, per poi dedicarsi alla rea-

lizzazione del braccio commerciale porti-

cato ad est, il portico ad ovest ed infine di

tutta la pavimentazione della piazza vera e

propria, per dare finito il tutto, se possibi-

le, entro l’anno. Queste le opere previste

dal primo stralcio: opere di scarifica, scavo

e riempimento propedeutiche sia agli im-

pianti che alle finiture di superficie, opere

strutturali e di fondazione per l’esecuzio-

ne dei fabbricati, dei muri di confine e di

contenimento e definizione degli spazi ur-

bani previsti. Pavimentazioni esterne; im-

pianti per sottoservizi; l’edificazione del-

l’edificio a destinazione commerciale e del

Page 26: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA26

portico in fregio allo stesso. Realizzazione

del portico coperto ad ovest e delle opere

di arredo, e di finitura, dal verde all’illumi-

nazione.

La piazza

La nuova piazza avrà una pavimentazione

in lastre di pietra di Luserna di diverse di-

mensioni e finiture che ne costituiscono la

geometria e cubetti 10x12, di identico ma-

teriale ma a spacco di cava, che colmeran-

no le campiture.

Il cuore della Piazza, a sud, in assoluta con-

tinuità di materiali e finiture, allo sbocco

dei porticati, sarà definito e “protetto” da

dissuasori per impedirne l’accesso alle au-

to; sarà dotato di percorsi pedonali coperti

e da una serie di elementi di arredo urbano

quali dissuasori di accesso, lampade a ter-

ra, panche e sedute e sono previsti comple-

menti di arredo urbano come una piccola

fontana d'acqua sul lato est all'imbocco

del portico e a ridosso della Via Monte-

grappa. Particolare attenzione al supera-

mento delle barriere architettoniche: non

sono previste scalinate e dislivelli né negli

spazi interni, né in quelli esterni agli edifi-

ci.

Il Centro Polifunzionale

Il palazzo civico è costituito oltre che da un

piano interrato che arriva fino sotto il por-

ticato, da un piano terra diviso in due aree:

una (oltre 150mq) completamente insono-

rizzata e idonea quindi ad utilizzo dei gio-

vani per essere adibita come sala prova

musica, l'altra (160mq) predisposta come

locale di ristoro, bar con cucina.

Al primo piano la biblioteca (200mq) e una

grande aula (185mq) che potrebbe diven-

tare la futura mediateca con sala ascol-

to/visione.

Al secondo piano, due sottotetti tecnici

per alloggiamento delle unità esterne e

degli impianti e una grande aula (200 mq)

per conferenze e riunioni.

Il parcheggio

Riservato alle auto, e pavimentato in asfal-

to, sarà realizzato ad una quota inferiore ri-

spetto alla quota della Piazza (mediamen-

te più di un metro), avrà dimensioni fun-

zionalmente ottimizzate in ragione dello

spostamento dell’asse terminale di via

Dalla Chiesa.

La parte a sud della Piazza, verso via Mon-

tegrappa, vive del criterio della flessibili-

tà: lo spazio definito ai due lati dai portici

coperti pubblici, è accessibile alle auto

(56+2), ma consente, anche, secondo le esi-

genze, di ridurre il numero delle auto par-

cheggiate, fino alla condizione di sola pe-

donabilità, quando vi si colloca il mercato

settimanale.

I Porticie l'edificio commerciale

Verrà realizzato un doppio porticato co-

perto con annesso un edificio predisposto

per una probabile destinazione commer-

ciale. Si procederà con la realizzazione del

braccio commerciale porticato ad est - che

dovrebbe ospitare negozi per un totale di

250 metri quadri soppalcati – e proseguirà

con il portico ad ovest. Sul lato interno dei

portici saranno alternate lampade a led e

lampade a proiettore alto, che illumine-

ranno il soffitto dei portici, mentre all'e-

sterno altre lampade a proiettore basso

concorreranno insieme ai lampioni all'il-

luminazione generale della parte sud del-

la piazza.

Il verde e la riqualificazionedell’area “Padre Pio”

Su via Montegrappa saranno mantenuti i

tigli e ne saranno impiantati di nuovi lungo

il lato riqualificato sia verso via IV Novem-

bre, che verso via Dalla Chiesa; carpini ed

altre essenze unitamente ad arbusti deco-

rativi, e oltre al prato, caratterizzeranno le

aiuole e gli spazi interclusi dotati d’im-

pianti d’innaffiatura automatica. Sara’ in-

teramente riqualificati l’area verde adia-

cente alla piazza che ospita la statua di Pa-

dre Pio con rifacimento delle essenze er-

boree, piantumazione e arredo degli spazi

i n t e rc l u s i .

Il progetto della nuova piazza di Podenzano che sorgerà a nord di via Montegrappa

Page 27: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA 27

In un momento di difficile congiun-

tura economica la Cassa Edile di

Piacenza raggiunge un traguardo

importante, quello dei cinquant’anni di

attività e guarda al futuro consapevole

del fondamentale ruolo che l'ente assi-

stenziale dell'edilizia rappresenterà per

il comparto negli anni futuri. Il 50esimo

anniversario - che verrà celebrato venerdì

10 febbraio alla Sala dei Teatini del Co-

mune di Piacenza – rappresenterà l'occa-

sione per tracciare il bilancio di mezzo se-

colo di storia, di conquiste e di crescita in

un settore delicato che Cassa Edile ha

contribuito a rendere più sicuro, più tra-

sparente, più competitivo oltre che più tu-

telato ed attrattivo per i suoi lavoratori.

“La direzione in cui ci muoviamo – spiega

il presidente di Cassa Edile, Fabio Moli-

naroli – è quella di proseguire nella valo-

rizzazione delle nostre imprese virtuose

per renderle immediatamente riconosci-

bili e più competitive sul mercato, conti-

nuando a porci come strumento efficien-

te e garantista sia per le aziende che per la

tutela dei lavoratori. Vanno in questa di-

rezione la recente conquista del Durc

(Documento unico di regolarità contribu-

tiva) e il monitoraggio a tappeto del terri-

torio attraverso il progetto pilota dll'Os-

servatorio Oca (Osservatorio cantieri at-

tivi) che rendono il settore piacentino al-

l'avanguardia e guardato con interesse

sia dal nostro Ministero che da quello

f ra n c e s e ” .

Dal 1962 ad oggi tanta strada è stata fatta:

com'è cresciuta la Cassa Edile nel tem-

po?

Cassa Edile nasce da una geniale intuizio-

ne consistente nella capacità di combina-

re l'ala imprenditoriale con quella sinda-

cale (chiamate a gestire ciascuna il 50%

dell’ente) e dalla volontà di “sganciare” il

comparto dai meccanismi pubblici attra-

verso la creazione di un fondo privato a fa-

vore delle aziende e dei lavoratori del set-

tore edile piacentino. Fondo che in questi

anni abbiamo sapientemente gestito riu-

scendo non solo a mantenere inalterati i

servizi base erogati ma anche aggiungen-

done di nuovi. Recentemente abbiamo

messo a disposizione 2 milioni di euro (di

cui 250mila per i lavoratori che hanno per-

so il lavoro) alle imprese in difficoltà (in-

sieme a Confidi e Unifidi). Tra le assisten-

ze aggiuntive ricordiamo i contributi per

le spese scolastiche e per i soggiorni all'e-

stero: da quest'anno abbiamo riservato un

contributo anche per i viaggi di studio. Ab-

biamo dato un impulso alla semplificazio-

ne delle pratiche burocratiche ed oggi –

grazie alla totale informatizzazione del si-

stema – abbiamo anche realizzato un siste-

ma integrato di dati, utili anche ai fini del-

Durc e Osservatorio Oca sono i fiori all’occhiello

Molinaroli: “Cassa Edilepronta alle sfide del futuro”

Nella foto, il presidente della Cassa

Edile Fabio Molinaroli. Il 10 febbraio

nella Sala dei Teatini le celebrazioni

del 50esimo anniversario

della fondazione dell’ente

francesca gazzolain

con

tri

Page 28: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA28

la regolamentazione del settore.

Con il Durc e l’Osservatorio Oca, Cassa E-

dile ha fatto ulteriori passi avanti. In che

modo?

Durc e Oca sono i due fiori all'occhiello di

Cassa Edile. Dal 2006 abbiamo ottenuto

l’affidamento del Durc (Documento unico

di regolarità contributiva) che certifica la

regolarità delle contribuzioni delle azien-

de per i loro dipendenti ai fini previden-

ziali ed assistenziali. Il Durc è oggi indi-

spensabile per partecipare a gare di ap-

palto pubbliche ed ha assunto valenza an-

che nel segmento privato, oltre ad essere

divenuto condizione indispensabile an-

che per i pagamenti. Nell'ottica di una

maggiore trasparenza e rispetto della le-

galità abbiamo avviato il progetto Oca

(Osservatorio cantieri attivi), una mappa

(continuamente aggiornata e incrociabile

nei dati con altre realtà del territorio na-

zionali) di tutte le imprese attive sul terri-

torio, visibile a tutti attraverso Google

Maps. Sarà poi possibile incrociare la geo-

referenziazione con altri dati utili anche

alle forze dell'ordine e agli ispettorati del

lavoro. Il nostro progetto piace al Ministe-

ro dei Lavori pubblici che ha deciso di far-

lo diventare “indagine pilota”: entro l'an-

no, l'Osservatorio piacentino dovrebbe in-

fatti ottenere l'ufficialità da Roma. Non

solo, il progetto Oca è guardato con inte-

resse anche dall'alta burocrazia france-

se.

Quale la direzione futura ?

Ci troviamo in una situazione critica: ab-

biamo perso il 16% di addetti e d’ora in poi

assisteremo ad una selezione ancora più

dura, che colpirà anche le imprese “sane”.

Ci impegneremo a far fronte a due proble-

mi cruciali con i quali le aziende sono oggi

costrette a fare i conti: la mancanza di li-

quidità e la necessità di una sburocratizza-

zione dall'alto. Manca infatti una legisla-

zione che obblighi i pagamenti entro 60

giorni e la copertura finanziaria sui lavori.

Speriamo che la crisi che stiamo vivendo

diventi l'occasione per rivedere una legi-

slazione poco chiara. Fondamentale è poi

la “sburocratizzazione”: abbiamo necessi-

tà di avere tempi certi per i permessi di co-

struzione attraverso l'omogeneizzazione

dei regolamenti esistenti nei diversi enti e

degli strumenti urbanistici che devono es-

sere identici sull'intero territorio nazio-

nale. Snellire i tempi di risposta e premia-

re le realtà che lavorano bene sono le no-

stre linee guida: a tale proposito abbiamo

ultimato la realizzazione di una “White li-

st”, una “lista bianca” composta da tutte

le aziende in possesso di DURC regolare,

che meritano di essere competitive sul

mercato e che sono rintracciabili diretta-

mente sul sito internet della Cassa Edile

( w w w. c e p i a c e n z a . i t ) .

Nella foto gli amministratori della Cassa Edile

Page 29: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA 29

Nata nel 1962, la Cassa Edile di mu-

tualità e di assistenza di Piacenza

e Provincia, è l'ente assistenziale

del comparto edile. Costituitasi grazie al

contributo paritetico di imprenditori e la-

voratori (attraverso le organizzazioni sin-

dacali di categoria) la Cassa Edile è nata in

un momento contrassegnato da grande ef-

fervescenza del mercato e quindi anche,

da grande mobilità della manodopera. Ac-

cadeva che il lavoratore - che nel corso di u-

na stagione cambiava diversi cantieri - fi-

nisse spesso per essere leso in alcuni dei

suoi diritti fondamentali (ferie, tredicesi-

ma, assistenza malattia e anzianità pensio-

nabile) che si disperdevano su più territo-

ri. L’avvento della Cassa Edile a Piacenza -

prevista dal contratto nazionale di lavoro –

bloccò l’insorgere di questo increscioso fe-

nomeno – che se non terminò del tutto subì

comunque un drastico ridimensionamen-

to – e consentì alle aziende lo sgravio di una

serie di adempimenti burocratici e non.

Come funziona la Cassa Edile piacentina?

“Le aziende edili (per la parte preponde-

rante) ed i lavoratori (per una quota), ver-

sano alla Cassa Edile una somma mensile,

rapportata percentualmente alla paga del

lavoratore. Tale somma – spiega la direttri-

ce della Cassa Edile, Lucia Guglielmetti –

viene impiegata per ottemperare, da un la-

to, agli obblighi contrattuali e dall’altro

anche per offrire numerosi vantaggi alle

migliaia di addetti (dai 4.000 addetti nel

2007 ai 2.500 presenze medie mensili di og-

gi) che operano nell’edilizia e alle centi-

naia di aziende - prevalentemente me-

dio-piccole – (circa750) del settore”. Oggi

la Cassa Edile - per i compiti che costitui-

scono la ragione stessa della propria esi-

stenza - interviene con tre assegni annuali

a favore dei lavoratori, rapportati alle ore

di lavoro prestate. I primi due (a luglio e di-

cembre) sono relativi a tredicesima, ferie e

festività; mentre il terzo assegno (a mag-

gio) premia, per così dire, l’anzianità di

servizio. Quali sono le assistenze erogate?

“La Cassa Edile eroga la tredicesima e la

quattordicesima insieme all’ indennità di

malattia ed infortunio. Dal 2006 - spiega

Guglielmetti - emettiamo anche il Durc

(Documento unico di regolarità contribu-

tiva), che fornisce un indispensabile servi-

zio di conoscenza che attesta la regolarità

delle contribuzioni delle aziende per i loro

dipendenti ai fini previdenziali e assisten-

ziali. Forniamo anche incentivi per i giova-

ni che entrano nel settore edile ed eroghia-

mo agli apprendisti la cassa integrazione”,

spiega la direttrice della Cassa Edile che

ricorda anche le indennità giornaliere per

malattie e inabilità temporanea. Si ag-

giungono: un contributo per gli interessi

pagati sul mutuo acceso per l’acquisto del-

Mutualità ed assistenza dal 1962

Cassa Edile, da 50 anniun ruolo insostituibile

A lato, da sinistra la direttrice

di Cassa Edile Lucia Guglielmetti,

il presidente Fabio Molinaroli

e l’ex direttore Luigi Botti

francesca gazzolap

rofili

Page 30: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA30

la prima casa, la possibilità di soggiorni

marini e montani e - da quest’anno - anche

di viaggi di studio all’estero per i familiari

dei lavoratori impiegati nel comparto.

“Forniamo anche un contributo per le spe-

se scolastiche (scuole medie e superiori) e

un contributo per le protesi dentarie e per

le cure termali oltre che – conclude Gu-

glielmetti - interventi e sussidi per situa-

zioni di grave disagio economico”. Dal

1998 la Cassa Edile si è trasferita da via Ro-

ma a via Caorsana 127. Per informazioni è

possibile consultare il sito internet

w w w. c e p i a c e n z a . i t

Mezzo secolo: celebrazione ai Teatini

Il 2012 è l’anno del Cinquantesimo anniversario dellaCassa Edile di Piacenza che celebrerà l’importantetraguardo venerdì 10 febbraio alla Sala dei Teatini (viaScalabrini 9). L'incontro ripercorrerà l'importante ruolosvolto in questi cinquant'anni dalla Cassa Edile, l’enteassistenziale dell’edilizia piacentina, e volgerà unosguardo al futuro in un momento di difficile con-giuntura economica del settore. Insieme al presidentedella Cassa Edile piacentina, Fabio Molinaroli - cheaprirà il dibattito – interverranno il vicepresidente Cnce(Commissione nazionale paritetica per le Casse Edili)Massimo Trinci e il presidente regionale Ance, (As-sociazione nazionale Costruttori Edili) Gabriele Buiache analizzeranno la difficile situazione del settore e gliscenari futuri dell’edilizia. Il presidente Molinarolipresenterà il libro “Il cinquantesimo di Cassa EdilePiacenza 1962-2012 . Una storia che viaggia verso ilsecolo” realizzato dal giornalista piacentino SandroPasquali (Edizioni Tep). Il volume raccoglie testimo-nianze, immagini e documenti sui cinquant’anni di vitadell’ente. La giornata rappresenterà l'occasione perpremiare le 58 aziende che hanno accompagnato laCassa Edile dal 1962 a oggi e per donare numerosiriconoscimenti ai lavoratori che negli anni si sonodistinti per costanza nel settore dell’edilizia. Verràconsegnata la medaglia d'oro ai lavoratori con 50 annidi contributi e la medaglia d'argento a coloro chehanno dai 40 ai 45 anni di servizio oltre a diverse targhecelebrative agli amministratori che hanno accompa-gnato la storia della Cassa Edile piacentina. La giornata

prevede anche un momento dedicato ai giovani ed alfuturo: saranno istituite infatti 6 borse di studio de-dicate a studenti meritevoli diplomati all’Istituto perGeometri “Tramello” e laureati alla Facoltà di Ar-chitettura presso il Politecnico. Durante l’incontroverrà anche presentata l’opera realizzata dall’Istitutosuperiore Cassinari e dedicata alla rivisitazione del-l’attuale logo della Cassa Edile: il dipinto verrà espostonella Sala riunioni dell’ente in via Caorsana 127 aPiacenza. La giornata si concluderà con cena allaCascina Scottina in Strada del Riglio – Loc. Scottina aCadeo.

In alto, il personale della Cassa Edile, sotto la sede

Page 31: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA 31

Il 2011 non è stato affatto facile per

l’edilizia. L’anno da poco trascorso

si contraddistingue infatti come il

quarto consecutivo d’affanno per il set-

tore, che dal 2008, seppur rappresentan-

do il 12 per cento del Pil, registra un calo

di oltre il 22 per cento degli investimen-

ti. Il 2012 sarà, se possibile, ancora più

difficile. Sono le stime dell’Ance – Asso-

ciazione nazionale costruttori edili – a

parlare chiaro, a mettere in guardia

chiunque con l’edilizia ha a che fare per

professione. In questo scenario, dun-

que, ha ancora senso la funzione delle

Scuole edili? Che ruolo hanno nella for-

mazione futura dei lavoratori in tempo

di piena crisi economica?

Tra gli allievi sempremeno italiani

A Piacenza “l’Ente-Scuola per la forma-

zione professionale delle maestranze edi-

li” nasce più di cinquant’anni fa, costitui-

to dall’Associazione degli Industriali del-

la Provincia di Piacenza e dai tre princi-

pali sindacati nazionali Cgil- Fillea, Ci-

sl-Filca e Uil-Feneal. Oggi tra i componen-

ti conta anche l’Ance e la Commissione

nazionale delle Casse Edili. Attuale di-

rettore è Cristina Bianchi, architetto, che,

per niente scoraggiata dalla congiuntura

attuale, ha le idee chiare sul prossimo fu-

turo: “La scuola edile ha messo da parte

molto in termini di conoscenza e compe-

tenze per poter andare avanti nei prossi-

mi anni. Abbiamo una struttura forte, ca-

pace di sostenerci. L’unica cosa cambiata

è la composizione delle aule. Per inten-

derci, non sono più gli italiani a voler im-

parare a fare i muratori, ma cittadini bal-

cani, indiani e sudamericani - in maggior

numero dall’Ecuador – e poi molti africa-

ni e bengalesi”. Cambiano quindi i lavo-

ratori dell’edilizia, ma questo non vuol di-

re che la Scuola debba chiudere solo per-

ché ci sono meno italiani. Il problema è,

semmai, quello delle condizioni econo-

miche degli allievi extracomunitari, ad-

dirittura peggiorate in questo periodo di

crisi: “Fino allo scorso anno – continua

Cristina Bianchi – tra coloro che frequen-

tavano i nostri corsi, la maggior parte po-

teva fare affidamento almeno su una ca-

sa. Quest’anno molti non posseggono

neppure un tetto sotto cui dormire. Que-

sto significa che noi riusciamo a tutt’oggi

Crisi, l’ente di via Caorsana guarda avanti

Scuola edile: il domaniè nel risparmio energetico

jenny giordanofo

rmazio

ne

Page 32: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA32

a finanziare anche i pasti e qualche volta

a procurare qualche somma di denaro at-

traverso dei lavori a commissione”.

Funzione socialee lavoro femminile

La trasformazione socio-economica tocca

anche il lavoro femminile, che si adegua a

qualsiasi tipo di occupazione, anche quel-

le considerate tipicamente maschili.

“Tra gli allievi – fa notare Bianchi – ci sono

anche donne che decidono di intrapren-

dere la strada dell’edilizia come murato-

re per salvare la vita ai figli e sbarcare il

lunario”. Proprio così. Ne è un esempio la

storia di Agnes, giovanissima mamma e-

xtracomunitaria che è riuscita con molti

sacrifici a intraprendere questa strada

per garantire una vita meno difficile ai

suoi bambini: “Ciò dimostra la funzione

anche sociale della Scuola Edile piacenti-

na, che provvede al reinserimento dei la-

voratori attraverso un lavoro regolarmen-

te retribuito e attraverso progetti seri, co-

me quello commissionato dall’associa-

zione Africa Mission di Vittorio Pastori.

I progetticon gli Istituti tecnici

L’ente piacentino per la formazione edile

conferma poi per il 2012 l’impegno con le

scuole, come gli istituti tecnici ma anche

quelle primarie: “I progetti vertono so-

prattutto su funzioni didattiche – spiega il

direttore – come il progetto Infea, per la

riqualificazione delle aree verdi, messo a

punto con la scuola primaria Pezzani. Poi

ci sono i progetti portati avanti per la Be-

surica con realizzazioni in gas vetro. Infi-

ne, c’è un percorso molto importante in-

trapreso con l’Istituto Tramello per la ri-

strutturazione dell’edificio in termini di

risparmio e certificazione energetica e

quindi farla passare da una classe E a una

classe A”.

La scommessasulle nuove tecnologie

Il discorso del risparmio energetico non è

casuale. Per sopravvivere a questo perio-

do terribile e difficilissimo per l’edilizia,

infatti, la Scuola ha deciso di scommetter-

ci su. La Bianchi tiene a sottolinearlo:

“Stiamo cercando di ottenere altri fondi

dai bandi per la specializzazione dei tec-

nici in questo settore. Ci stiamo impe-

gnando molto per questo scopo, non a ca-

L’architetto Cristina Bianchi,

direttore della Scuola Edile

Page 33: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA 33

Filippo Cella è il nuovo presidente della Scuola Edile

Primi obiettivi: energia e sicurezza sul lavoroIl nuovo presidente della Scuola Edile piacentina, Filippo Cella, ha tutte leintenzioni di partire con il piede giusto. Assegnato ufficialmente al-

l’incarico nella seconda metà di gennaioda Confindustria Piacenza, l’ex presidentedel Gruppo Giovani Industriali e titolaredell’omonima impresa edile Cella succedea Fabio Molinaroli.Quali sono i primi obiettivi da presiden-te?“Il primo spunto è che la Scuola EdilePiacentina abbia come mission la for-mazione. Oggi la scuola deve essere moltocompetitiva su questo aspetto, con unaprogettualità che dovrà servire da volanoall’edilizia”.In che modo?“Puntando tutto sul risparmio energetico.Proprio su quest’ultimo argomento bi-sognerà insistere, promuovendo una cul-

tura in tal senso, anche sensibilizzando su un ritorno energetico riguardo aun patrimonio immobiliare già esistente. La parola d’ordine è riqua-lificazione. C’è poi un secondo tema a cui tengo molto.Quale?“La sicurezza sul lavoro e la promozione di questo concetto, che non è maiabbastanza divulgato. Ci si avvarrà della sinergia di un ente come l’Inail perraggiungere questo obiettivo, attraverso benefit e sgravi fiscali per leaziende più virtuose. Poi punteremo ad ottenere normative certe e moltosnelle. Se si vuole rimanere sul mercato è questa la strada da percorrere”.

Jenny Giordano

so l’ultimo nostro corso, il più recente, è

quello dedicato alla formazione di tecnici

edili del risparmio energetico”. Altri pro-

getti? “Certamente. Per il prossimo 17

febbraio i nostri ragazzi prepareranno u-

na mostra che poi sarà portata all’Edil

Show. Si chiamerà Ess.Ese obiettivo ze-

ro”. Sembra chiaro, insomma, che la

Scuola Edile ha tutte le intenzioni di di-

ventare il centro di riferimento per le pro-

blematiche energetiche. Secondo Bian-

chi “è inutile stare a guardare. Si ripren-

derà inevitabilmente con un nuovo mer-

cato e per quel giorno bisognerà essere

preparati. Noi cerchiamo di farlo anche

proponendo dei corsi che per i nostri allie-

vi hanno dei costi assolutamente concor-

renziali e fattibili”. Ed in effetti c’è una ri-

chiesta molto alta, scorrendo i dati relati-

vi alle iscrizioni, per i nuovi corsi: Certifi-

cazione energetica; Bonifiche da amian-

to; Ponteggio; Tecnico di acustica am-

bientale. Il costo per un corso completo si

aggira intorno ai 750 euro: “Un corso simi-

le organizzato dall’Assoform di Firenze

costa circa 1900 euro, più del doppio”.

Page 34: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA34

Page 35: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA 35

città futu

raC

ooperative sociali di abitazione, ri-

sparmio energetico, nuove soluzioni

abitative: a che punto siamo a Pia-

cenza? A pochi mesi dalla stesura del “Mani-

festo dell’housing sociale”, presentato uffi-

cialmente all’Urbanpromo 2011 di Bologna, i

problemi da risolvere restano ancora molti,

dalla mancanza di risorse, alla fiscalità che

sottrae parecchie risorse a questo tipo di in-

terventi, all’ancora poco conosciuta certifi-

cazione energetica degli immobili. Facciamo

il punto con Lucilla Meneghelli, architetto e

direttore tecnico – su immobiliare ed hou-

sing sociale – di Indacoo, la nuova cooperati-

va nata dalla fusione di Piacenza74 e Costru-

zioni Edili Valdarda, innovazione di abitanti

e costruttori - cooperatori.

Secondo alcuni studi in Europa circa il 40

per cento dell’energia è consumata nell’e-

dilizia residenziale. L’housing sociale può

svolgere un ruolo trainante, innescando a-

zioni di rinnovamento? A che punto sia-

mo?

Il settore residenziale ha un enorme poten-

ziale di miglioramento sul fronte

dell’efficienza e del risparmio energetico.

Purtroppo, però, questo potenziale è ancora

largamente inutilizzato visto che non si so-

no fatti passi avanti a Piacenza da questo

punto di vista. Uno dei problemi è quello e-

conomico. Attualmente disponiamo di zero

fondi. Certo, c’è stata la recente proroga del-

le detrazioni del 55 per cento, uno sgravio

non indifferente per il risparmio energeti-

co, ma nient’altro e comunque riservato a

privati. Siamo più che fermi.

Qual è il quadro degli aiuti in questo setto-

re?

Gli incentivi a disposizione per sostenere il

risparmio energetico prevedono a livello

nazionale

un Conto Energia, “certificati verdi” e il 55

per cento di detrazione fiscale, mentre a li-

vello europeo stanziamenti del Fondo Euro-

peo per lo Sviluppo Regionale finalizzati a

finanziare lavori di riqualificazione energe-

tica degli edifici. Ancora troppo poco, e per

questo c’è molta amarezza. Lasciando an-

che perdere il discorso dell’assegnazione

dei fondi, potevano però essere previsti ul-

teriori bonus fiscali che invece non ci sono

stati.

Recentemente è stata introdotta la norma

del certificato energetico per gli immobili.

Quanta validità potrà avere questo stru-

mento?

Si tratta di un bel passo in avanti. Il provve-

dimento poteva risultare però anche più ef-

ficace se si fosse legato al valore catastale.

Oggi, per esempio, accade spesso che si ac-

quista una casa bella, dal valore catastale

alto ma che a livello energetico può essere

classificata in classe D. Questo significa che

se anche ci sembra di fare un affare acqui-

stando un immobile a prezzo competitivo,

negli anni successivi spenderemo tantissi-

mo per le spese legate al dispendio energe-

tico di quell’appartamento. E poi c’è anche

da dire che sul nuovo, cioè sulle abitazioni

nuove e non ristrutturate o precedentemen-

te abitate, si sono fatti dei passi avanti dal

punto di vista del risparmio energetico. Ma

quanto, ancora, si potrà continuare a co-

struire? La vera sfida, allora, è quella del

vecchio, cioè di riqualificare le vecchie abi-

tazioni e metterle al passo con i nuovi stan-

d a rd .

Torniamo al social housing. Quali sono le no-

vità per Piacenza?

Sul pubblico sono stati emanati dei bandi di

edilizia sociale, come quello della Regione

Emilia Romagna chiuso a febbraio di que-

st’anno e di cui la settimana scorsa sono sta-

te pubblicate le graduatorie che resteranno

in vigore per tre anni. Il bando mette a di-

sposizione 60 milioni di euro in tutto il terri-

torio regionale – ventitrè le domande pre-

sentate dalla provincia di Piacenza e venti-

due gli interventi in graduatoria di cui otto

finanziati ndr-. Sul privato sarebbe necessa-

rio ancora molto impegno. Siamo ancora

lontani dai livelli dei quartieri ecologici au-

striaci o del Nord Europa.

Si riferisce all’esperienza di Solar City a

Linz?

Sì, anche. Solar City è il quartiere ecologico

realizzato negli anni novanta nella città au-

striaca e ancora oggi considerato un valido

esempio di progettazione urbana sostenibi-

le. La città solare di Linz è un caso di eccel-

lenza quanto a sostenibilità sociale ed am-

Meneghelli: Pochi fondi, la vera sfida è la riqualificazione

Housing sociale, la stradaresta ancora in salita

Lucilla Meneghelli, architetto e

direttore tecnico – su immobiliare

ed housing sociale – di Indacoo,

la nuova cooperativa nata dalla

fusione di Piacenza74 e Costruzioni

Edili Valdarda

jenny giordano

Page 36: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA36

bientale, risultato di una forte concertazio-

ne fra progettisti e Municipalità la quale ha

investito gran parte delle risorse economi-

che necessarie per la sua realizzazione. La

proprietà pubblica dei suoli, acquistati al-

cuni anni prima, e trasferiti, con prezzi irri-

sori, ai soggetti realizzatori no-profit nel

momento dell'attuazione del progetto ha

permesso di investire sulla qualità ambien-

tale (risparmio energetico, sfruttamento

bioclimatico di risorse naturali ecc.) e socia-

le (quota di alloggi sociali e livelli dei cano-

ni/prezzi di acquisto) ottenendo buoni risul-

tati anche dal punto di vista estetico. Con-

temporaneamente all'inizio della fase di

progettazione edilizia il Comune di Linz ha

avviato accordi con alcune società di svilup-

po non-profit per costruire gli alloggi. Que-

sto tipo di partecipazione è stato uno degli a-

spetti più innovativi dell'intero processo.

Ecco, noi di Indacoo miriamo a seguire que-

sto tipo di esempio, perché pensiamo sia an-

cora importante diffondere e fare conosce-

re un tema già consolidato e diventato parte

della coscienza attiva dei nostri colleghi eu-

ro p e i .

Social housing a 850 euro al metro quadro

(lg) Ad Elmas, nel sud della Sardegna, c’è uno degli esempi di housingsociale più ammirati per stile e capacità innovativa. A un costo di 850euro al metro quadro, poi, è difficile passare in osservati. Ma larealizzazione dello studio 2+1 OFFICINARCHITETTURA non puntadritto sul fascino del low cost, piuttosto fa leva sui particolari, peresempio sulle aperture colorgiallo-mostarda che completano lacomposizione della facciata dell’edificioin cui si trovano le unità abitative, con uneffetto cromatico di forte impatto,considerato il bianco-calce dell’edificio ei cieli azzurri tipici dell’isola. Leaperture, presenti in due differenti tagli,contribuiscono a creare un gioco di vuotie pieni che dona dinamismo. L’ingressoagli appartamenti avviene attraverso ilcortile interno, dove è presente una“seconda facciata”, in cui predominanoscale metalliche e ballatoi. Un progetto essenziale, che si fa forte di undesign giovane (come è stato riportato, i progettisti sono under 40). C’èattenzione alla sostenibilità, ovviamente. La disposizione nord-sud delledue facciate dell’edificio, i venti freddi provenienti da nord, il sole estivo :sono elementi calcolati. Le risorse economiche sono state ottimizzate conl’impiego di materiali che ben si sposano con la semplificazione formale:il laminato abet Meg, con basso costo ed alte prestazioni di resistenza agliagenti atmosferici la fa da padrone. L’ingresso alle unità abitative, cheavviene tramite la scala esterna, con i ballatoi distributivi, contribuiscealla sicurezza degli abitanti rispetto al contesto periferico nel qualesorge il complesso e favorisce l’incontro.

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Page 37: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA 37

La detrazione fiscale sull’IRPEF del

55% per il risparmio energetico

non è stata dimenticata dalla Fi-

nanziaria di Mario Monti ma il parlamento

ha provveduto a prorogare il bonus solo per

un anno. Una decisione attesa dal settore

dell'edilizia, in particolare dai serramenti-

sti, che scontenta molti, anche se un anno

di bonus in più, sostiene chi invece si ac-

contenta, è sempre meglio di nulla.La pro-

roga del provvedimento del 55% fino al 31

dicembre 2012 è stata inserita all’ultimo

momento all’interno del decreto "Disposi-

zioni urgenti per la crescita, l’equita’ e il

consolidamento dei conti pubblici", man-

tenendo valido l'attuale apparato norma-

tivo. Poi la conversione in legge, entrata in

vigore il 28 dicembre dopo la pubblicazio-

ne sulla Gazzetta Ufficiale. Ciò significa in

sostanze che per il 2012 nulla cambia: non

muta la % di detrazione, non variano le o-

pere detraibili, non cambiano gli anni di

detrazione, non cambiano sostanzialmen-

te le modalità di fruizione del bonus (per

gli operatori del settore e i privati è sempre

utile fare riferimento al sito internet

dell`Agenzia delle Entrate www.agen-

ziaentrate.gov.it dove viene aggiornata

periodicamente la Guida alle agevolazioni

fiscali per il risparmio energetico). Pur-

troppo non viene meno, anzi si acuisce, il

clima di incertezza e l’impossibilità di ef-

fettuare interventi più importanti che in

un solo anno non sono programmabili né

tanto meno realizzabili. Poi con questo bo-

nus si chiude.

La maggiore novità degna di nota è che

l’approvazione in via definitiva

del decreto "Salva Italia" ha introdotto l'a-

gevolazione anche per la sostituzione di

scalda acqua tradizionali con scalda acqua

a pompa di calore (si veda il sito ENEA). In-

vece dal 1° gennaio 2013 per tali interventi

si applicherà la detrazione del 36%, con-

correndo questi a formare il plafond mas-

simo annuo agevolabilei nsieme agli altri

interventi di ristrutturazione edilizia.

E il 36% diventa strutturale

A partire dal 2013 questa sarà l’aliquota uni-

ca sia per gli interventi edilizi che per inter-

venti di riqualificazione energetica.

E' stato modificato il testo unico delle im-

poste sui redditi (TUIR) con l’inserimento

dell'articolo 16bis, così dal 1° gennaio 2012

diventa strutturale la detrazione IRPEF

del 36% per il recupero edilizio delle abita-

zioni (estesa anche alla ricostruzione ed al

ripristino degli immobili danneggiati a se-

guito di eventi calamitosi). Ciò mette al ri-

paro il bonus dai rinnovi periodici dei rifi-

Prorogato il beneficio fiscale del 55%

Manovra, diventa strutturalela detrazione Irpef del 36%

ludovico antiochian

orm

ative

Page 38: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA38

nanziamenti e permette una migliore pro-

grammazione degli interventi. La detra-

zione si applica nella misura del 36% delle

spese sostenute fino ad un massimo di

48.000 euro, da ripartire in 10 quote annua-

li di pari importo, sembra non più possibile

la detrazione in minori anni per i contri-

buenti di età superiore ai 75 e 80 anni.

La vera novità è il preannuncio che dal

2013 gli incentivi per il risparmio energe-

tico passeranno dal 55% al 36% venendo

probabilmente inglobati all'interno delle

agevolazioni per le ristrutturazioni edili-

zie (viceversa le spese relative al risparmio

energetico sostenute a tutto il 31.12.2012

rientrano nella agevolazione del 55%). In

pratica dal 2013 tutta la bioedilizia si ap-

presta a godere del bonus fiscale del 36%,

essendo prevista l'estensione del benefi-

cio alla realizzazione di opere finalizzate al

conseguimento dei risparmi energetici, in

particolare coprendo la norma l'installa-

zione di impianti basati sull'impiego delle

fonti rinnovabili di energia installate an-

che senza opere edilizie propriamente det-

te, (ma l'ipotesi di sfruttare il 36 % per il fo-

tovoltaico rimane nel cassetto perché il IV

Conto Energia esclude la comulabilità)

Tra le spese in detrazione saranno invece

comprese quelle di progettazione connes-

se all'esecuzione dell'opera e alla messa a

norma.

L’ambito oggettivo degli interventi agevo-

labili rimane sostanzialmente il medesi-

mo previsto dallenorme precedenti; il bo-

nus fiscale vale quindi per gli interventi re-

lativi a:

- manutenzione ordinaria parti comuni di

edifici residenziali;

- manutenzione straordinaria, restauro e

risanamento conservativo, ristrutturazio-

ne edilizia, effettuati sulle singole unità

immobiliari residenziali di qualsiasi cate-

goria catastale, anche rurali, e sulle loro

pertinenz e;

- ricostruzione o ripristino di immobili dan-

neggiati a seguito di eventi calamitosi,

quando sia stato dichiarato lo stato di e-

m e rg e n z a

- realizzazione di autorimesse o di posti au-

to pertinenziali, anche di proprietà comu-

ne;

- eliminazione di barriere architettoniche

e interventi per favorire la mobilità di sog-

getti disabili, quali ascensori, montacari-

ch i

- adozione di misure finalizzate a prevenire

il rischio di atti illeciti da parte di terzi;

- realizzazione di interventi di cablatura

degli edifici e di contenimento di inquina-

mento acustico;

- conseguimento di risparmi energetici;

- dozione di misure antisismiche, esecuzio-

ne di opere per la messa in sicurezza stati-

ca, in particolare sulle parti strutturali. Gli

interventi relativi all’adozione di misure

antisismiche e all’esecuzione di opere per

la messa in sicurezza statica devono essere

realizzati sulle parti strutturali degli edifi-

ci o complessi di edifici collegati struttu-

ralmente e comprendere interi edifici;

- bonifica dall’amianto e di esecuzione di o-

pere volte ad evitare gli infortuni domesti-

ci.

Viene confermata la detrazione d’imposta

del 36 per cento sull’acquisto di immobili

ristrutturati da imprese di costruzione o ri-

strutturazione o da cooperative per la suc-

cessiva rivendita/assegnazione ma questa

deve avvenire entro sei mesi dalla fine la-

vori. Per poter beneficiare della detrazio-

ne, gli interventi edilizi devono riguardare

l’intero fabbricato. Non è infatti sufficien-

te che si riferiscano solo ad una parte del-

l’immobile, anche se rilevante.

Interessante ai fini fiscali anche quanto

stabilito dall’articolo 4 del decreto legge

201/2011 che recita: "in caso di vendita del-

l’unità immobiliare sul quale sono stati

realizzati gli interventi di cui al comma 1,

la detrazione non utilizzata in tutto o in

parte è trasferita per i rimanenti periodi di

imposta, salvo diverso accordo tra le parti,

all’acquirente persona fisica dell’unità

immobiliare. In caso di decesso dell’aven-

te diritto, la fruizione del beneficio fiscale

si trasmette, per intero, esclusivamente al-

l’erede che conservi la detenzione mate-

riale diretta del bene ".

Nulla cambia relativamente alle modalità

operative per la detrazione del 36%, cioè

rimane invariata la modalità di effettua-

zione dei pagamenti delle opere. Si ricor-

derà come era stata già eliminata la do-

manda da inviare al Centro Servizi di Pe-

scara precedentemente all’avvio dei lavo-

ri.

Page 39: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA 39

Detrazione, i documenti da conservare

Il direttore dell’ Agenzia delle entrate ha disposto allafine dello scorso anno che coloro che, ai fini del-l’imposta sul reddito delle persone fisiche, intendonoavvalersi della detrazione di imposta di cui all’art. 1della Legge 27 dicembre 1997, n. 449 sono tenuti aconservare ed esibire, a richiesta degli Uffici, i seguentidocumenti:1. Le abilitazioni amministrative richieste dalla vigentelegislazione edilizia in relazione alla tipologia di lavorida realizzare (Concessione, autorizzazione o comu-nicazione di inizio lavori).Nel caso in cui la normativa non preveda alcun titoloabilitativo per la realizzazione di determinati inter-venti di ristrutturazione edilizia comunque agevolatidalla normativa fiscale: dichiarazione sostitutiva del-l’atto di notorietà, resa ai sensi dell’art. 47 del Decretodel Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445, in cui sia indicata la data di inizio dei lavori edattestata la circostanza che gli interventi di ristrut-turazione edilizia posti in essere rientrano tra quelliagevolabili, pure se i medesimi non necessitano dialcun titolo abilitativo, ai sensi della normativa ediliziavigente.2. Per gli immobili non ancora censiti, domanda diaccatastamento.3. Ricevute di pagamento dell’imposta comunale sugliimmobili, sedovuta.4. Delibera assembleare di approvazione dell’esecu-

zione dei lavori,per gli interventi riguardanti parti comuni di edificiresidenziali, e tabellamillesimale di ripartizione delle spese.5. In caso di lavori effettuati dal detentore dell’im-mobile, se diversodai familiari conviventi, dichiarazione di consenso delpossessoreall'esecuzione dei lavori.6. Comunicazione preventiva indicante la data di iniziodei lavoriall’Azienda sanitaria locale, qualora la stessa sia ob-bligatoria secondo levigenti disposizioni in materia di sicurezza dei can-tieri.7. Fatture e ricevute fiscali comprovanti le spese ef-fettivamentesostenute.8. Ricevute dei bonifici di pagamento

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EDILIZIA PIACENTINA40

Il colore, da sempre, è stato studiato

non solo dai fisici, ma anche i chimici,

gli psicologi e i pittori hanno avanzato

teorie sulla sua natura, al fine di stabilire le

correlazioni tra colore e percezione. Gli stu-

di hanno evidenziato la complessità dell’ef-

fetto del colore nel campo della visione,

senza giungere però a regole deterministi-

che. Di certo il colore, oltre ad essere un fe-

nomeno fisico e ottico, è un fatto psichico e

simbolico. I colori contribuiscono a modifi-

care la percezione delle distanze apparenti

degli oggetti e degli ambienti, delle loro

proporzioni, forme e linee, del senso di peso

e movimento, del senso prospettico. Inoltre

concorrono ad esaltare, in alcuni casi, a mi-

metizzare in altri, la personalità degli og-

getti, a caratterizzare l’atmosfera degli

spazi costruiti, stimolando sensazioni di vi-

vacità o di depressione, di riposo o di atten-

zione psichica.

Il colore è luce. Una forma di energia costi-

tuita da un fascio di radiazioni elettroma-

gnetiche. Della luce che riceviamo dal sole,

diffusa dalla volta celeste, misurata da J. C.

Maxwell alla fine del 1800 ed espressa in

lunghezza d’onda (lambda), quella che

l’occhio umano percepisce come colore è

compresa tra i 380nm e i 760nm.

La visione della luce colorata si realizza so-

lo grazie alla luce riflessa dagli oggetti, che

il cervello riconosce come colori. In assen-

za di luce l’occhio non percepisce alcun co-

lore. L’oggetto che riflette tutte le radiazio-

ni luminose viene percepito dal nostro oc-

chio come bianco, quale somma di tutti i co-

lori, mentre l’oggetto che assorbe tutta la

luce incidente, viene percepito dai nostri

occhi come nero, quale assenza di colori.

L’oggetto che assorbe tutte le radiazioni lu-

minose tranne una, ha il colore corrispon-

dente a quell’unica radiazione. Dire quindi

che un oggetto è verde significa che esso as-

sorbe tutte le radiazioni luminose, tranne

quella con la lunghezza d’onda del verde,

che viene percepita dall’occhio umano.

Analizzando la visione del colore dal punto

di vista fisico, sono tre le condizioni che

danno la sensazione della luce colorata,

sintetizzando questa è data dalla Lumi-

nanza (intensità luminosa emessa dall’og-

getto per unità di luce emittente); dalla

Lunghezza d’onda dominante; dalla Cro-

maticità (quale tonalità del colore e satura-

zione cromatica).

Attraverso la scienza della colorimetria, si

è cercato di fornire un metodo di misura e

di predeterminazione della sensazione di

colore dovuto a luci dirette, non necessa-

riamente monocromatiche, e sensazioni di

colore prodotte da corpi esposti a luci note.

I primi studi scientifici, che posero le basi

della scienza della colorimetria, si possono

far risalire a Isaac Newton, il quale per pri-

mo ha scisso la luce nelle sue componenti,

dandone una rappresentazione piana at-

traverso il cerchio. Nei suoi studi di ottica,

avvenuti tra il 1670 e il 1672, si occupò dei

fenomeni legati alla rifrazione della luce.

Usò per primo il termine “spettro”, osser-

vando che quando un raggio di luce, incli-

nato di un certo angolo, colpiva la superfi-

cie di un prisma di vetro, ne usciva in bande

c o l o ra t e .

Newton divise lo spettro in un primo tempo

in cinque colori, in un secondo tempo in

sette: rosso - arancione - giallo - verde - blu -

indaco - violetto, in analogia con le note mu-

sicali, i giorni della settimana e così via, es-

sendo il numero sette considerato fin dal-

l’antichità simbolo di perfezione.

Mentre Johann Wolfgang von Goethe, nel

suo saggio “Della Teoria dei Colori” del

1810, non ne fa solo un fatto matematico,

ma mette in risalto la complessità del feno-

Non è solo un fenomeno fisico e ottico

Colore: realtà complessa,fascino irresistibile

arch. Marcella Fariselli

Nella copertina di ‘The Dark Side of

the Moon’, celebre album dei PInk

Floyd del 1973, il fascio di luce

nell'immagine ha sei colori,

escludendo l’indaco dalla

tradizionale divisione della

sequenza in rosso, arancione,

giallo, verde, blu, indaco e viola

app

rofo

nd

imen

ti

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EDILIZIA PIACENTINA 41

meno cromatico e l’ingerenza, non trascu-

rabile, dell’occhio umano, non sottovalu-

tando gli aspetti soggettivi e sentimentali

dei colori. Nel meccanismo della visione,

secondo Goethe, intercorrono anche a-

spetti legati alla spiritualità e all’animo

dell’osservatore. I fattori che determinano

l’emanazione luminosa dei colori, oltre al-

la loro luminosità (intensità cromatica), è

anche la loro quantità. Si deve a Goethe l’i-

deazione della scala proporzionale delle

quantità cromatiche, detta scala numerica

di Goethe, che può aiutare a costruire le pro-

porzioni armoniche, tramite le quantità di

c o l o re .

Data la caratteristica di questo fenomeno,

legato anche alla percezione soggettiva, e

l’esigenza di produrre sistemi di riferimen-

to riconosciuti, hanno portato allo studio di

schemi per ordinare i colori dello spettro.

Eugéne Chevreul, chimico francese, pro-

dusse il primo sistema scientifico, al fine di

realizzare una classificazione dei colori, at-

traverso la realizzazione di un proprio cer-

chio cromatico, pubblicato nel 1839.

Ad oggi i sistemi di riferimento si rifanno

all’artista Albert Munsell, che agli inizi del

secolo scorso, ideò un sistema cromatico

tridimensionale, classificando le sfumatu-

re di colore sulle nostre sensazioni, perce-

pite dal sistema occhio-cervello. Tale siste-

ma è di riferimento agli attuali metodi usa-

ti nei computer, ed anche dei sistemi di no-

tazione NCS e di denominazione dei colori

ISCC.NBS.

La catalogazione dei colori con questi siste-

mi riconosciuti, risulta fondamentale per

molti campi lavorativi, dalla moda al desi-

gn all’architettura. Il fine è di comunicare

una sensazione di colore, il più possibile ri-

conoscibile e riproducibile, come una sor-

ta di “unità di misura” di riferimento.

I codici di riferimento, per l’architetto ri-

sultano utili nell’affrontare gli interventi

di restauro interni ed esterni, per arrivare

ai piani del colore dei centri storici, di cui il

primo in Italia quello del centro storico di

Torino, risalente al 1978 e tutt’ora in vigo-

re, realizzato dall’architetto Giovanni Bri-

n o.

Questi sistemi di riferimento, però, da soli

non sono sufficienti. Il mondo dei colori è

complesso, poichè l’approccio prevede in-

finite variabili, ma proprio per questo affa-

scinante, dato che spesso ci troviamo a do-

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EDILIZIA PIACENTINA42

ver effettuare scelte cromatiche. E’ neces-

sario sviluppare una sensibilità alla visio-

ne, poichè la conoscenza dei fenomeni le-

gati alla loro percezione può contribuire ad

allenare l’occhio a passare da un colore al-

l’altro e a creare, all’interno della gamma

dei colori di base, tonalità ed accostamenti

intenzionali, scongiurando effetti cromati-

ci imprevisti.

In primo luogo è necessaria la conoscenza

dei colori base, da cui si generano tutti i co-

lori. Alla fine del 1800, con le scoperte rela-

tive alla stampa tipografica a colori e la fo-

tografia, furono stabiliti i colori primari da

cui ottenere tutte le altre tinte, cioè quei

colori che non possono essere ottenuti per

mescolanza. Relativamente alle sostanze

coloranti, questi sono stati individuati nei

tre colori primari: blu ciano, rosso magenta

e il giallo. Dalla loro somma si ottiene il gri-

gio. Per mescolanza in parti uguali, tra due

colori primari si ottengono i colori secon-

dari: verde dato dalla mescolanza del gial-

lo e il blu, arancio dato dalla mescolanza

del giallo e il rosso, viola dato dalla mesco-

lanza del blu e del rosso. Per poi arrivare ai

colori terziari, quaternari, ecc. secondo u-

na vasta serie di combinazioni. Ogni colore

primario ha nel colore secondario il suo

complementare, ottenuto dalla mescolan-

za degli altri due primari, ad esempio il ver-

de è il complementare del rosso. Inoltre è

necessario conoscere anche gli aspetti le-

gati ai processi di percezione del colore del-

l’occhio, il quale fissando con attenzione

un colore si adatta a questo. Sostituendo

improvvisamente al colore esaminato uno

sfondo bianco, l’occhio vede il colore com-

plementare allo stimolo cromatico prece-

dente. Se l’occhio è fissato sul rosso, al mo-

mento della sostituzione vedrà il suo com-

plementare verde.

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EDILIZIA PIACENTINA 43

Page 44: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA44

blo

ck n

ote

s

Ance: ‘Positiva l’attenzionedel Cipe per le operemedio-piccole’“La decisione del Cipe di confermare l`assegnazione di 810

milioni di euro per le opere contro il rischio idrogeologico e 550

milioni per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e` il

segnale che le nostre proposte stanno trovando ascolto e

consenso``.

Questo il commento del presidente dell`Ance Paolo Buzzetti alla

decisione del Cipe.

``Di fronte al taglio consistente al piano di opere prioritarie (6

miliardi su 11) come conseguenza delle manovre dell`estate

scorsa, il Cipe ha scelto di salvare la maggior parte del piano di

opere medio-piccole contenuto in esso, coerentemente con

l`obiettivo di investire su progetti che stimolino la crescita e

abbiano un ritorno immediato sull`economia``.

``Ci auguriamo adesso che sulla scia di queste decisioni si proceda

velocemente alla spesa delle risorse assegnate investendo in

progetti utili per il Paese``.

Page 45: Edilizia 1-2012

EDILIZIA PIACENTINA 45

Ritardi della P.A.: necessarifino a 8 mesi per ottenereil pagamentoSecondo i dati dell`indagine realizzata dall`Ance presso le

imprese associate a settembre 2011, quasi la totalita` delle

imprese di costruzioni che operano nel settore dei lavori

pubblici subisce ritardi di pagamento da parte della Pubblica

Amministrazione.

Negli ultimi anni, si e` registrato un costante allungamento dei

tempi di pagamenti dei lavori, con un piu` significativo e rapido

aumento nel biennio 2010-2011.

Nel secondo semestre 2011, i tempi medi di pagamento dei

lavori pubblici hanno raggiunto gli 8 mesi (1 mese e mezzo in

piu` rispetto al primo semestre). Il ritardo medio, infatti, e` di

159 giorni, 45 giorni in piu` rispetto a maggio 2011 (114

giorni).

Tra maggio e settembre, il ritardo medio e` quindi aumentato

del 40%. Inoltre, le punte di ritardi continuano a superare i 24

mesi.

Il problema dei ritardati pagamenti della Pubblica Ammi-

nistrazione e` sempre piu` diffuso ed interessa tutte le stazioni

appaltanti. Mentre nelle precedenti indagini, le imprese di

costruzioni segnalavano ritardi di pagamento solo per alcuni

contratti, a settembre 2011, le imprese hanno indicato che la

maggior parte dei contratti con le amministrazioni pubbliche

sono soggetti a ritardo.

Questa generalizzazione dei ritardati pagamenti obbliga le

imprese di costruzioni a sospendere sempre piu` frequen-

temente i lavori in caso di ritardato pagamento.

Casa: pesante calo per lanuova edilizia residenzialeIllustrati in un documento Ance, estratto dall`Osservatorio

congiunturale sull`industria delle costruzioni-dicembre 2011, i

dati sull`andamento del mercato abitativo in Italia. Nel ``Focus

casa``, disponibile in allegato, si sottolinea il segno negativo

registrato dal comparto della nuova edilizia residenziale, che

piu` di altri ha risentito delle conseguenze della crisi e-

conomica: la produzione di nuove abitazioni dal 2008 al 2012

e` calata del 40,4%.

Tengono soltanto, per effetto dei bonus del 36 e del 55%, gli

investimenti nella riqualificazione del patrimonio abitativo

esistente.

Nel focus e` riservato spazio anche a mercato immobiliare,

andamento demografico, fabbisogno abitativo, potenzialita`

dello sviluppo sostenibile delle citta`.

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EDILIZIA PIACENTINA46

LLLeee ppprrrooossssss iiimmmeee ssscccaaadddeeennnzzzeee fff iii ssscccaaa lll iii

16 Febbraio 2012 -Giovedì

Imposte e contributiUltimo giorno per il versamento daparte del condominio delle ritenute fi-scali e dei contributi previdenziali eassistenziali relativi a dipendenti, la-voratori autonomi nonché a contratti diappalto, con riferimento al mese digennaio 2012, nonché dei premi Inailrelativi al saldo 2011 e all’anticipo2012.

Versamento saldo impostasostitutiva TfrUltimo giorno per il versamento daparte del condominio dell’imposta so-stitutiva, a saldo, sulla rivalutazione delfondo per il trattamento di fine rap-porto maturato nell’anno 2011.

Addizionali IrpefUltimo giorno per il versamento daparte del condominio della rata delleaddizionali regionale e comunale al-l’Irpef trattenute ai dipendenti sullecompetenze di gennaio 2012 a seguito

delle operazioni di conguaglio di fineanno nonché per il versamento in unicasoluzione delle predette addizionalitrattenute, sempre sulle competenze digennaio 2012, a seguito di cessazionedel rapporto di lavoro.

29 Febbraio 2012 -M e rc o l e d ì

Certificazione retribuzioni,compensi e ritenuteUltimo giorno per la consegna a di-pendenti, collaboratori e consulenti(compreso l’amministratore), da partedel condominio, della certificazione rie-pilogativa delle somme e dei valoricorrisposti nel 2011 e delle ritenutefiscali e contributive effettuate.

16 Marzo 2012 - Venerdì

Imposte e contributiUltimo giorno per il versamento daparte del condominio delle ritenute fi-scali e dei contributi previdenziali eassistenziali relativi a dipendenti, la-voratori autonomi nonché a contratti diappalto, con riferimento al mese difebbraio 2012.

Addizionali IrpefUltimo giorno per il versamento daparte del condominio della rata delleaddizionali regionale e comunale al-l’Irpef trattenute ai dipendenti sullecompetenze di febbraio 2012 a seguitodelle operazioni di conguaglio di fineanno nonché per il versamento in unicasoluzione delle predette addizionalitrattenute, sempre sulle competenze difebbraio 2012, a seguito di cessazionedel rapporto di lavoro.

Inail - Dichiarazioneretribuzioni per via telematicaUltimo giorno per la presentazione pervia telematica da parte del condominiodel modello relativo alla dichiarazionedelle retribuzioni del 2011.

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