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Anno XIV - n.2 25 settembre 2011 Parrocchia San Michele Arcangelo in Precotto - Viale Monza, 224 - Milano :[email protected] - Centralino tel.02.27007012 IL RICHIAMO e 1 Opuscolo religioso stampato in 2200 copie - scaricabile in formato pdf dal sito www.parrocchiadiprecotto.org I l 25 settembre è la domenica nella quale la nostra Chiesa lo- cale conclude la festa popolare dei santi patroni, Maria Addolorata e S. Michele arcangelo. Il mattino è stato caratterizzato dal- la presenza del Vescovo Angelo Mascheroni che ha celebrato la Messa nella nuova palestra e ha guidato la processione in onore di S. Michele lungo via Rucellai per invocare la protezione dell’ Arcan- gelo anche sul nuovo Centro auti- stico che prossimamente incomin- cerà la sua attività scientifica e cu- rativa. La festa liturgica di S. Michele, giovedì 29 settembre, sarà solen- nizzata dalla venuta di un altro Ve- scovo, mons. Erminio De Scalzi che celebrerà la S. Eucaristia alle ore 18.30 La festa che cosa ha svelato? Il volto di una Chiesa poco comuni- taria, prevalentemente rituale e re- frattaria alla dimensione culturale della fede. Nella vita di una famiglia, di un gruppo o di un popolo si coglie il li- vello di unità e la coscienza di ap- partenenza dei suoi membri dallo interesse e dalla partecipazione ai fatti significativi della sua storia. I dieci giorni della Patronale hanno evidenziato la preminenza di una mentalità individualistica che non sa più né alimentare né esprimere la gioia di far dono del proprio tem- po per stare insieme, per conosce- re persone nuove e per condividere gesti e momenti di vita comunitaria. I singoli cattolici si vedono e si fre- quentano nei loro giri ristretti ma non si vede in azione un popolo, grato e umilmente fiero di essere il segno vivo della presenza di Cristo che dà visibile speranza a tutti. Di domenica il tempio è ancora frequentato dal 10% dei battezzati ma quanti di questi si lasciano illu- minare e condurre dalla decisione: “annunciamo la tua morte, o Signo- re, proclamiamo la tua risurrezione nell’attesa della tua venuta?” E la promessa di accettare e di vi- vere tutto “per Cristo, con Cristo e in Cristo” apre realmente orizzonti di idealità e di novità esistenziale? E’ dura da superare l’’impressione che molti tra di noi continuino a concepire il Cristianesimo come u- na delle tante espressioni di religio- sità anziché come un Evento che rende perennemente incontrabile Cristo risorto nelle circostanze, nel- la umanità cambiata dei discepoli e, in particolare, nella loro unità. Quest’anno è emerso un dato si- gnificativo. Sono comparsi parecchi giovani e giovani famiglie negli ap- puntamenti sulla vita e l’opera di S. Carlo Borromeo, sulla testimo- nianza della famiglia Skilirò di Mon- za che ha visto il figlio Pietro resti- tuito alla vita per l’intervento mira- coloso dei beati coniugi Martins e nel concerto di canti mariani. Questo segnale, per un verso, indi- ca un positivo risveglio di interesse nei confronti di ciò che l’esperienza cristiana è in grado di generare dentro la storia; per l’altro deve far riflettere chi non si è ancora reso conto che “l’esperienza cristiana non può essere pienamente pensa- ta e integralmente vissuta fin quan- do non acquisisce una dignità cul- turale” (Giovanni Paolo II: discorso all’UNESCO). Mentre ringrazio coloro che si sono coinvolti nell’esperienza della Pa- tronale e chi vi ha profuso energie, ripropongo uno stralcio del mes- saggio di Benedetto XVI sul 150° anniversario dell’ unità d’Italia. Sia accolto come stimolo e possa di- ventare ancoraggio sicuro per il cammino della nostra Chiesa: «In ogni stagione storica l’incontro con Cristo è stato sorgente di civil- tà, ha costruito ponti fra i popoli e ha arricchito il tessuto delle nostre città, esprimendosi nella cultura, nelle arti e, non da ultimo, nelle mil- le forme della carità. La Chiesa continua a offrire il proprio contribu- to alla costruzione del bene comu- ne, richiamando ciascuno al dovere di promuovere e tutelare la vita u- mana in tutte le sue fasi e di soste- nere fattivamente la famiglia. Cristo non è un bene solo per noi stessi, è il bene più prezioso che abbiamo da condividere con gli al- tri”. 4a dopo il martirio del Precursore « Vieni, Signore, a salvare il tuo popolo » DIVENTARE POPOLO DI DIO

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Anno XIV - n.2 25 settembre 2011

Parrocchia San Michele Arcangelo in Precotto - Viale Monza, 224 - Milano :[email protected] - Centralino tel.02.27007012

IL RICHIAMO

e

1 Opuscolo religioso stampato in 2200 copie - scaricabile in formato pdf dal sito www.parrocchiadiprecotto.org

I l 25 settembre è la domenica nella quale la nostra Chiesa lo-

cale conclude la festa popolare dei santi patroni, Maria Addolorata e S. Michele arcangelo. Il mattino è stato caratterizzato dal-la presenza del Vescovo Angelo Mascheroni che ha celebrato la Messa nella nuova palestra e ha guidato la processione in onore di S. Michele lungo via Rucellai per invocare la protezione dell’ Arcan-gelo anche sul nuovo Centro auti-stico che prossimamente incomin-cerà la sua attività scientifica e cu-rativa. La festa liturgica di S. Michele, giovedì 29 settembre, sarà solen-nizzata dalla venuta di un altro Ve-scovo, mons. Erminio De Scalzi che celebrerà la S. Eucaristia alle ore 18.30

La festa che cosa ha svelato?

Il volto di una Chiesa poco comuni-taria, prevalentemente rituale e re-frattaria alla dimensione culturale della fede. Nella vita di una famiglia, di un gruppo o di un popolo si coglie il li-vello di unità e la coscienza di ap-partenenza dei suoi membri dallo interesse e dalla partecipazione ai fatti significativi della sua storia. I dieci giorni della Patronale hanno evidenziato la preminenza di una mentalità individualistica che non sa più né alimentare né esprimere la gioia di far dono del proprio tem-po per stare insieme, per conosce-re persone nuove e per condividere gesti e momenti di vita comunitaria. I singoli cattolici si vedono e si fre-quentano nei loro giri ristretti ma non si vede in azione un popolo, grato e umilmente fiero di essere il segno vivo della presenza di Cristo

che dà visibile speranza a tutti.

Di domenica il tempio è ancora frequentato dal 10% dei battezzati ma quanti di questi si lasciano illu-minare e condurre dalla decisione: “annunciamo la tua morte, o Signo-re, proclamiamo la tua risurrezione nell’attesa della tua venuta?” E la promessa di accettare e di vi-vere tutto “per Cristo, con Cristo e in Cristo” apre realmente orizzonti di idealità e di novità esistenziale?

E’ dura da superare l’’impressione che molti tra di noi continuino a concepire il Cristianesimo come u-na delle tante espressioni di religio-sità anziché come un Evento che rende perennemente incontrabile Cristo risorto nelle circostanze, nel-la umanità cambiata dei discepoli e, in particolare, nella loro unità.

Quest’anno è emerso un dato si-gnificativo. Sono comparsi parecchi giovani e giovani famiglie negli ap-puntamenti sulla vita e l’opera di

S. Carlo Borromeo, sulla testimo-nianza della famiglia Skilirò di Mon-za che ha visto il figlio Pietro resti-tuito alla vita per l’intervento mira-coloso dei beati coniugi Martins e nel concerto di canti mariani.

Questo segnale, per un verso, indi-ca un positivo risveglio di interesse nei confronti di ciò che l’esperienza cristiana è in grado di generare dentro la storia; per l’altro deve far riflettere chi non si è ancora reso conto che “l’esperienza cristiana non può essere pienamente pensa-ta e integralmente vissuta fin quan-do non acquisisce una dignità cul-turale” (Giovanni Paolo II: discorso all’UNESCO).

Mentre ringrazio coloro che si sono coinvolti nell’esperienza della Pa-tronale e chi vi ha profuso energie, ripropongo uno stralcio del mes-saggio di Benedetto XVI sul 150° anniversario dell’ unità d’Italia. Sia accolto come stimolo e possa di-ventare ancoraggio sicuro per il cammino della nostra Chiesa: «In ogni stagione storica l’incontro con Cristo è stato sorgente di civil-tà, ha costruito ponti fra i popoli e ha arricchito il tessuto delle nostre città, esprimendosi nella cultura, nelle arti e, non da ultimo, nelle mil-le forme della carità. La Chiesa continua a offrire il proprio contribu-to alla costruzione del bene comu-ne, richiamando ciascuno al dovere di promuovere e tutelare la vita u-mana in tutte le sue fasi e di soste-nere fattivamente la famiglia. Cristo non è un bene solo per noi stessi, è il bene più prezioso che abbiamo da condividere con gli al-tri”.

4a dopo il martirio del Precursore

« Vieni, Signore, a salvare il tuo popolo »

DIVENTARE POPOLO DI DIO

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C ari genitori

anche quest'anno continua il cam-mino dell'iniziazione cristiana che voi avete già scelto per i vostri figli. Rispetto alla mentalità dominante è una scelta contro corrente: quindi scelta motivata e significativa. Sempre di più noi sacerdoti ed edu-catori ci rendiamo conto della ne-cessità di fermarsi per valutare il cammino che esistenzialmente si sta facendo perché è sempre in agguato il rischio di vivere senza giudicare ciò che si vive. Vi chiedo di riflettere sulla esperien-za cristiana. Il cristianesimo non è una religione ma un avvenimento: un fatto accaduto nella storia che continua oggi dentro la Chiesa, pro-lungamento nella storia della pre-senza di Cristo risorto. Chiedendo i Sacramenti per i vostri figli voi dichiarate di desiderare che

essi partecipino sempre più pro-fondamente del mistero e dell’amici

zia di Cristo.

Perché ciò avvenga è necessario fare un cammino educativo che prevede (non possiamo nasconder-celo) la preghiera in famiglia, la vita sacramentale, la Messa domenica-le, l’ascolto del Magistero (Papa e Vescovi in comunione con lui) e la partecipazione alla vita di comunità. Tale esperienza di appartenenza aiuterà nel tempo a imparare il giu-dizio di Cristo sulla vita. In caso

contrario continueremo a giudicarla secondo i criteri del mondo. Troppo preziosi sono i sacramenti di Cristo. Purtroppo vengono fre-quentemente ricevuti senza la ben-ché minima coscienza del valore che hanno. È evidente che senza una vita cristiana in atto e senza l’esempio e l’accompagnamento dei genitori, non è possibile che i ragazzi percepiscano, anche solo lontanamente, la sostanza del cri-stianesimo. Per iniziare o per approfondire la corresponsabilità nell’educazione cristiana dei vostri figli invitiamo i genitori che iscrivono i propri figli al cammino del secondo, terzo, quar-to anno a confrontarsi sui contenuti di questa lettera con don Andrea o con don Giancarlo in queste setti-mane di avvio dei cammini catechi-stici. don Andrea e don Giancarlo

VITA DELLA COMUNITÀ LETTERA AI GENITORI DEI RAGAZZI

La fede non dà solo alcune informazioni sull’identità di Cristo bensì suppone una relazione personale con Lui, l’adesione di tutta la persona, con la propria intelligenza, volontà e sentimenti alla manifestazione che Dio fa di se stesso. Benedetto XVI

Finalmente nell'Oratorio di Precotto c'è una bellissima Palestra!

S abato 17 settembre alla presen-za del Parroco Don Giancarlo,

di Don Andrea e degli organismi parrocchiali, il Presidente Provin-ciale del CSI GC Valeri ha tagliato il nastro inaugurale di una grande struttura sportiva dotata di 4 spo-gliatoi più 2 per gli arbitri, di tribune con seggiolini gialloverdi, di tutti i servizi e le attrezzature più moder-

ne abilitate all'uso anche delle per-sone disabili. La cerimonia breve e semplice è proseguita con la benedizione dei locali, il discorso del Parroco e una esibizione della squadra “mista” di pallavolo, più volte campione na-zionale del CSI. L'associazione RGP Precotto, pre-sente con il suo presidente Antonio Pagano, i dirigenti e gli allenatori, ha potuto così coronare un sogno inseguito da molti anni. Da oggi, per le 6 squadre di palla-volo femminile e per quella mista, diventerà possibile giocare i cam-pionati CSI negli ambienti oratoria-ni. Molti genitori ed educatori po-tranno finalmente vedere anche le ragazze allenarsi e giocare in un luogo nel quale si cerca di far vive-re l’a pratica dello sport alla luce

del progetto educativo cristiana-

mente ispirato. Il presidente Pagano, dopo i ringra-ziamenti a tutti coloro che, a comin-ciare dalla parrocchia, hanno so-stenuto finanziariamente la costru-zione della palestra, ha voluto an-nunciare a breve l’inizio dell'attività di basket dei ragazzi. Nonostante la pioggia torrenziale, la serata si è conclusa f e s t o s a -mente alla presenza di circa tre-cento per-sone, fra cui molte giovani fa-miglie con i loro bambi-ni.

INAUGURAZIONE PALESTRA

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VITA DELLA COMUNITÀ

Patronale 15 – 29 settembre 2011

Domenica 25 h 10.00 S. Messa in palestra e processione con il Vescovo Angelo Mascheroni h 17.00 Preghiera presso anfiteatro Finali e premiazione dei tornei

h 21.00 Musica dal vivo con complessi locali . Estrazione sottoscrizione a premi.

Lunedì 26 h 18.30 S. Messa per i defunti della Parrocchia Giovedì 29 h 18.30 S. Messa con cappella decanale su liturgi a di S. Michele Arcangelo presieduta dal Vescovo Erminio De Sca lzi Durante il sabato e la domenica della festa saranno in funzione una pesca di beneficienza, mostre, una sottoscrizione a premi, stand e un punto di ristorazione per la sera.

CONSIGLIO PASTORALE

si rinnova il 15 e 16 ottobre Candidati possono autocandidarsi o essere proposti da altri entro il 2 ottobre. Entro tale data devono consegnare una foto, indirizzo di residenza, e mail e telefono in segreteria

Requisiti maggiore età, domicilio in Parrocchia o frequentazione stabile di essa, vita cristiana caratterizzata da senso ecclesia le, tensione missionaria e comunione con gli insegnamenti dottrinali e morali del Ma gistero della Chiesa.

Elettori parrocchiani maggiorenni. 16 candidati saranno eletti dai fedeli, 8 dal parroco.

Modalità di voto : 2 preferenze per ognuna delle 3 fascie di età: 18-35; 36-60 ; 61 in su.

Fino a sabato 24 settembre

- lista dei giovani (18-35 a.) nessun candidato. - lista degli adulti (36-60 a.) tre candidati. - lista terza età (post 61 a. ) 1 candidato.

PERCORSO PREMATRIMONIALE

Inizio lunedì 3 ottobre, ore 21

Iscrizioni da don Giancarlo previo appuntamento telefonico prima del 3/10 tel.02.27007012

Durata ogni lunedì fino al 19/12

I singoli iscritti riceveranno per posta elettronica il ca-lendario con le tematiche che verranno trattate, i gesti liturgici, le uscite e le testimonianze.

Alcune coppie di sposati accompagneranno il percor-so

Giorni feriali ore 7.30-8.00 e 18.30– 19.30 martedì e venerdì ore 19 - 20 sabato ore 17 - 18 Giorni festivi mezz'ora prima delle Messe

S. CONFESSIONI

GIORNI DI CATECHISMO

3a scuola primaria mercoledì 17.00-18.00 4a “ “ giovedì 17.00-18.00 5a “ “ lunedì 17.00-18.00 1a sc. secondaria venerdì 17.00-18.00

medie superiori martedì 18.30-20.30

PER LA DIGNITÀ CULTURALE DELLA FEDE

Sabato degli adulti 1° sabato di ogni mese: ore 19-22 con Vespero, cena condivisa e incontri diversi: 8 ottobre ‘11

Catechesi parrocchiale 2° e 4° giovedì di ogni mese: ore 21. Quest’anno parecchi incontri avranno a tema la famiglia.

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PER ALLARGARE LA RAGIONE ANGELO SCOLA ARCIVESCOVO DI MILANO

I l Cardinale Angelo Scola è nato a Malgrate (Arcidiocesi di Mila-

no) il 7 novembre 1941, da Carlo (1903-1996) di professione camio-nista e da Regina Colombo (1901-1992) casalinga. È il minore di due figli. Il maggiore, Pietro, è morto nel 1983. Ha ricevuto la prima educazione cristiana nella parrocchia di San Leonardo ed ha partecipato all’Azione Cattolica (Aspiranti e GIAC). È stato presidente della Gioventù Studentesca di Lecco. Studente in filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Mila-no è diventato prima vice-presidente e poi presidente della FUCI dell’Arcidiocesi di Milano (1965-1967). Ha conseguito il dottorato in Filo-sofia con Gustavo Bontadini. È stato ordinato sacerdote il 18 luglio 1970 nella diocesi di Teramo. Ha conseguito il dottorato in teolo-gia a Friburgo (Svizzera). Negli stessi anni e fino alla sua nomina episcopale è stato tra i responsabi-li di Comunione e Liberazione. Ha collaborato alla fondazione della R i v i s t a I n t e r n a z i o n a l e «Communio» insieme a de Lubac, von Balthasar e Joseph Ratzinger. Nel 1982 è stato nominato profes-sore di Antropologia Teologica al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Fami-glia, presso la Pontificia Università Lateranense. È stato Consultore della Congregazione per la Dottri-na della Fede. Eletto Vescovo di Grosseto il 20 lu-glio 1991, ha ricevuto l’ordinazione episcopale dal Cardinale Bernardin Gantin nella basilica di Santa Ma-ria Maggiore in Roma, il 21 settem-bre 1991. Ha svolto il suo ministe-ro pastorale a Grosseto da settem-bre 1991 a settembre 1995, ria-

prendo il Seminario, fondando la Scuola Media e il Liceo Diocesani, e dando impulso al rinnovamento dell’iniziazione cristiana e della ca-techesi. Nel luglio del 1995 è stato nomina-to dal Santo Padre Rettore della Pontificia Università Lateranense e, due mesi dopo, Preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Fami-glia.

Il 5 gennaio 2002 è stato nominato Patriarca di Venezia. Il 3 marzo successivo ha fatto il suo ingresso in diocesi accolto dal Patriarca e-merito, il Cardinale Marco Cè. Il 9 aprile 2002 è stato eletto Presiden-te della Conferenza Episcopale Triveneta. E’ stato creato Cardina-le da Giovanni Paolo II nel Conci-storo del 21 ottobre 2003. Autore di taluni volumi e numerosi articoli teologici e pastorali, ha par-tecipato tre volte all’Assemblea del Sinodo dei Vescovi: la prima in qualità di esperto (1987); la secon-da come Relatore Generale sul te-

ma: “L’Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa” (2005); la terza come Pa-dre Sinodale (2008). Come Patriarca di Venezia si è im-pegnato nella Visita Pastorale (2004-2011) – conclusa dal Santo Padre l’8 maggio u.s. – caratteriz-zata da quattro scopi: rigenerare il popolo cristiano, educare al pen-siero di Cristo e alla capillare azio-ne di carità e condivisione, essere testimoni in tutti gli ambienti dell’umana esistenza. A partire dal 2005 ha guidato re-golarmente una Scuola di metodo di vita cristiana per trecento re-sponsabili di parrocchie e aggrega-zioni di fedeli. Ha prestato partico-lare attenzione all’iniziazione cri-stiana, impegnandosi nella valoriz-zazione dei patronati-oratori. Ha dato vita allo Studium Generale Marcianum (Facoltà di Diritto Ca-nonico, Scuole e Liceo della Fon-dazione Giovanni Paolo I) e alla Fondazione Internazionale Oasis. È membro della Congregazione per il Clero e di quella per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacra-menti; del Comitato di Presidenza del Pontificio Consiglio per la Fa-miglia e di quello per i Laici; mem-bro del Pontificio Consiglio per la Cultura e di quello per la Promo-zione della Nuova Evangelizzazio-ne.

Ha preso possesso della Diocesi venerdì 9 settembre. Incontrerà i mondi della “fragilità” (27 settembre), della cultura (29 settembre), dell’economia e del lavoro (4 ottobre) e della politica (6 ottobre). Tra il 12 ottobre e l’8 novembre visiterà le Zone pastorali.

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INTERVISTA AD ANGELO SCOLA

MAGISTERO DELLA CHIESA

A lla domanda su come sia stato il suo inserimento nella realtà

veneziana e sui momenti più signi-ficativi di questo periodo il cardina-le Scola ha così risposto: “Io sono partito da ciò che mi disse Giovanni Paolo II durante la cena. Mi disse che mi avrebbe mandato a Venezia. Il problema della Chiesa di oggi è rigenerare il soggetto che è il popolo sulla base di una dottri-na sana e di una prassi solida. A rinnovare non è una dialettica tra u-na teoria che si suppone al passo con i tempi o una teoria che si sup-pone capace di garantire una gran-de tradizione ma la rigenerazione del soggetto personale e comunita-rio a partire da ciò che poi Bene-detto XVI ha esplicitato nel prologo della Deus caritas est: Il cristianesi-mo è essenzialmente un incontro personale con Cristo nella comuni-tà cristiana prima di essere ovvia-mente anche una dottrina e una morale. Quindi la mia preoccupa-zione è stata quella di una pastora-le a 360 gradi che avesse come preoccupazione la rigenerazione della persona in Cristo attraverso una appartenenza forte a delle co-munità cristiane vive ed oggettive». Ripercorrendo i temi fondamentali del suo ministero veneziano, il car-dinale si è soffermato in particolare sulla educazione al gratuito: «La gratuità viene spesso recepita come un darsi da fare con grande generosità, anche ispirandosi al Vangelo, per aiutare i più bisogno-si. Il che è sacrosanto e bellissimo. Ma quando parlo di gratuito io in-tendo una altra cosa: che l’uomo al di fuori dell’esperienza dell’amore non capisce se stesso. Uno ha bi-sogno di essere definitivamente a-mato, anche oltre la morte, per po-ter definitivamente amare. Se le cose stanno così, uno deve impa-rare a donare la vita; e questo esi-ge una educazione appassionata, attenta, fedele, rigorosa all’amore, che duri lungo tutto l’arco

dell’esistenza. L’unico modo che l’uomo, essere limitato, ha di impa-rare è quello di ripetere con fedeltà dei gesti in cui una determinata di-mensione venga esercitata il più possibile. Io dico allora: come la Chiesa, molto saggiamente, per e-ducarci al rapporto con Gesù da sempre ci domanda di partecipare consapevolmente alla azione sa-cramentale della santa messa ogni domenica, così noi dovremmo indi-viduare un gesto gratuito da vivere con le nostre comunità, regolar-mente, fedelmente, lungo tutto l’arco dell’esistenza». Incalzato sul tema della crisi eco-nomica e delle difficoltà del mondo del lavoro, ha così risposto: «Cosa può fare la Chiesa di fronte a questa drammatica situazione di crisi? Vedo un’analogia con il com-pito cui è chiamata, a breve termi-ne, nei confronti degli immigrati. Noi dobbiamo lanciarci in una con-divisione immediata, con l’impeto appassionato al grande bene che è la vita di ogni singolo uomo e al su-o destino. Non sono mancati nella crisi aiuti economici anche consi-stenti da parte della Chiesa italiana alle famiglie e ai lavoratori. Ma né tocca a noi come Chiesa, né abbia-mo la possibilità di proporre solu-zioni politiche al problema. Atten-zione, qui c’è però un punto su cui dobbiamo essere chiari: ai fedeli laici cristiani, tocca partecipare a questo compito sociale e politico in maniera molto più pronunciata di quanto non sia avvenuto in questi ultimi anni. Il cristiano è cittadino e deve esserlo fino in fondo. Anzi, come diceva il grande Péguy: il cri-stiano è cittadino per eccellenza, proprio perché la prospettiva della vita eterna, lungi dal generare un disimpegno col quaggiù, offre la possibilità di edificarlo al meglio, con una solida distanza critica. Spesso comunque sulle questioni legate alla crisi dei posti di lavoro mi sono trovato di fronte ad un di-lemma che mi ha angosciato: di

non dire solo parole e di non pen-sare che due dichiarazioni rilascia-te alla stampa possano risolvere il problema…».

Ad una domanda su come la Chie-sa di Venezia si può preparare ad accogliere il nuovo patriarca, il car-dinale Scola si è, infine, soffermato a riflettere sulla questione del pre-giudizio. «Dico sempre che avere pre-giudizi è in qualche modo inevitabile. Il punto non è che non ci siano pre-giudizi, ma l’obiettivo è di superarli, di non incanaglirsi in essi. [...] Ba-sta andare al significato etimologi-co della parola: se sono pre-giudizi non sono giudizi, cioè prescindono dalla conoscenza reale. La grande strada è infatti quella della cono-scenza reale. [...] Il pregiudizio fa parte del dinamismo di ogni rappor-to: io non posso entrare in relazio-ne con una persona senza farmi di lei un’opinione o senza avere una reazione nei suoi confronti. Questo è un dato inevitabile. Il problema nasce se io mi fermo a questo sta-dio o addirittura se elaboro il pre-giudizio. Per superare tale pericolo ci vuole un fattore che vada oltre me e te, a cui io mi possa rifare. Del resto è quello che avviene tra un marito e una moglie quando en-trano in difficoltà: la energia per re-cuperare il loro rapporto è un fatto-re che sta oltre loro, Gesù Cristo, che ci dona tutti i giorni la possibili-tà di una fraternità, è questo fattore che va oltre».

Stralci di una intervista fatta al cardinale Angelo Scola, prima di lasciare Venezia.

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Centralino tel. 02.27007012

Fax Segreteria: 02.25707289 per intenzioni S. Messe, prenotazione sale, richieste e ritiro certificati, iscrizioni a vari eventi da lunedì a venerdì: 17.00 - 18.30 sabato: ore 10.30 - 11.30 Fax Amministrazione: 02.25715857

Parroco: don Giancarlo Greco cell. 340.6085722 [email protected] Vicario: don Andrea Plumari cell. 349.2819915 [email protected] Ospite: don Alexander Dung cell. 331.7182911 (Nigeria) [email protected]

Scuola Materna Parrocchiale: tel. e fax 02.25715674 [email protected] Biblioteca: martedì, giovedì e sabato 16.30 - 18.30 domenica 10.30 - 12 e 17 - 18

Caritas - Centro di ascolto: venerdì 17.30 - 18.30

SS. Messe feriali: ore 7.30 - 18.30 sabato e vigilie: ore 18 festive: ore 8 - 9.30 - 10.45 - 12 - 18

Vespero domenicale: ore 17.30

PARROCCHIA E SEGRETERIA LEGGI CON ME

Domenica 16 ottobre 2011 Valle d’Aosta - Forte di Bard Champorcher - St. Vincent

Quota p/p 55 € all’iscrizione h 07.00 Partenza da piazza Precotto con bus GT h 10.00 Visita guidata del Forte e Museo delle Alpi h 12.45 Pranzo tipico a Champorcher h 15.00 Chatillon e St. Vincent … casinò, terme h 17.30 Rientro a Milano

Iscrizioni entro il 9 ottobre da Colombo Calzature via Cislaghi,2 - tel.02.2575866 / 338.9317693

ARTE E CULTURA

Incontri in biblioteca coordinati da Donata Conci.

L’iniziativa si propone di comunicare l’interesse e il gusto che procura leggere un bel racconto, un ro-manzo o pagine poetiche che trattano argomenti e temi della vita di tutti e aiutano a capire qualcosa di più di noi stessi e del mondo.

Associazione Culturale la Crocetta

Lunedì 3 ottobre ore 18.15

Clemi Acerbi presenta Flannery O’Connor, Racconti

Lunedì 17 ottobre ore 18.15

Daria Carenzi presenta G.K.Chesterton, La Croce Azzurra Biblioteca Vigentina - Corso di Porta Vigentina, 15 tel 0288465798

Artemisia Gentileschi. Storia di una passione.

Tre secoli: tanto è il tempo tra-scorso prima che la pittrice ro-mana Artemisia Gentileschi ve-nisse riconosciuta come una del-le artiste più influenti del Seicen-to europeo. A Palazzo Reale le si rende ora omaggio ospitando oltre 40 tele, che costituiscono una vasta selezione delle sue opere e la dimostrazione della sua capacità di affrontare con passione e maestria una vasta gamma di generi pitto-rici e di temi, sfidando anche con coraggio e determi-nazione le convenzioni sociali del suo tempo. Palazzo Reale: 22 settembre - 29 gennaio 2012

Ambrosianeum

Incontro per commemorare il prof. Giorgio Rumi Storico dell’Italia unita

a cinque anni dalla sua scomparsa

Introduce Marco Garzonio Presidente Ambrosianeum

Intervengono Arturo Colombo, Enrico Decleva, Ernesto Galli della Loggia, Sergio Romano

Mercoledì 5 ottobre h 17.30

Via Delle Ore, 3 - 20122 Milano - MM 1 - MM 3 - Fermata Duomo

Tel. 02 86464053 - Fax 02 86464060

Orario segreteria 9-13

www.ambrosianeum.org

Convegno

“La soglia in cui la vita si consegna alla morte: le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento

tra terapie e cura”

Sabato 8 ottobre 2011 - dalle 9.30 alle 12.30

Auditorium S. Carlo – corso Matteotti, 14 – Milano

Partecipano: mons. Eros Monti, dott. Valter Monzani, prof. Adriano Pessina, dott. don Stefano Cucchetti,

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Domenica 25 4a dopo il martirio del Precursore

08.00 10.00 In palestra con processione 12.00 Pinuccia Roggero 17.30 Canto del Vespero 18.00 Michele Zaffarano

Lunedì 26 07.30 Ecaterina, Grazioso e Marisa 18.30 Benigno, Erina e don Fedoro Martedì 27 07.30

18.30 Renato Maria Fondi Mercoledì 28 07.30 Per le anime dimenticate 18.30 Fam. Gavazzi e Pagani Giovedì 29 07.30 Michele e Emanuele 18.30 Carla Montalbetti Venerdì 30 07.30 Rosaria 18.30 Marisa Frezza e defunti del mese Sabato 1 07.30 18.00 Fam. Bonomi con Giancarlo

Domenica 2 5a dopo il martirio del Precursore

08.00 Pietro Meo 09.30 Fam. Allevi e Rossi 10.45 Giulio 12.00 Pro populo 16.00 Catechesi battesimale 17.30 Canto del Vespero 18.00 Antonio e Mariangela Artusa

Lunedì 3 07.30 Antonio e Mariangela Artusa 18.30 Renzo Galbusera Martedì 4 07.30 18.30 Antonio e Mariangela Artusa Mercoledì 5 07.30 18.30 Antonio e Mariangela Artusa Giovedì 6 07.30 18.30 Antonio e Mariangela Artusa Venerdì 7 07.30 Emma e Giovanni 18.30 Prassede, Franco, Sebastiano, Rosa, Maria Sabato 8 07.30 18.00 Antonio e Mariangela Artusa

Domenica 9 6a dopo il martirio del Precursore

08.00 Rosa Sampaio Leite e famiglia 09.30 Antonio Mameli 10.45 Elena, Vincenza, Eugenia e Mario 12.00 Pro populo 16.00 Celebrazione battesimale 17.30 Canto del Vespero 18.00 Antonio e Mariangela Artusa

CALENDARIO LITURGICO

7

Amici miei - volontari merc 5 ott h 21 - gruppo dom 16 ott h 08.30 Castagnata a Cavallasca (Como)

Catechesi adulti giov 13 ott h 21

Consiglio pastorale ven 7 ott h 21

Coro parrocchiale ogni mercoledì h 21

Sabato degli adulti sab 8 ott h 19

Terza Età ogni giovedì h 15

CALENDARIO GRUPPI

Opel Corsa, euro 4, 12.000 km, carrozzeria

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bag guida, revisionata maggio 2011.

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DAL KENYA

C arissimi amici, ... un grande saluto da Kisii in Kenya!

Vi ricordo tutti con affetto specialmente per quello che avete fatto per me quando ero con voi: mi avete avvi-cinato e accolto come un vero amico. Insieme abbiamo pregato e parlato. L’ amore fraterno che mi avete dimostrato è stato per me di grande aiu-to e sostegno. Quest’estate alcune famiglie sono ve-nute a trovarmi qui a Kisii ,questo mi ha reso molto contento e soddisfatto perché i legami creati in Italia con le persone restano nonostante le distanze. Sono stato nominato rettore del Seminario di Kisii e il mio impegno, inoltre, è quello di seguire alcune par-rocchie ed i ragazzi dell’Università. Formare i ragazzi che diventeranno sacerdoti è molto bello ma è anche un compito difficile, perciò ho bisogno delle vostre preghiere. Carissimi, coloro che volessero venire a salutarmi in Kenya so-no i benvenuti, avvisa-temi prima così ci orga-nizzeremo. Vi ricorderò sempre nella mia preghiera. Dio vi benedica e vi protegga. Con affetto Don Vincent Simba P. O. BOX 1492-40200 KISII - KENYA

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