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1 Percorsi di Villa Brunati -XXVI- DONALD SUTHERLAND Il grande sottovalutato a cura di Artur Alipkaliyev 2018

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Percorsi di Villa Brunati -XXVI-

DONALD

SUTHERLAND Il grande sottovalutato

a cura di

Artur Alipkaliyev

2018

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Ricerca realizzata da Artur Alipkaliyev nell’ambito del tirocinio universitario svolto nella Biblioteca Civica

A. Anelli di Desenzano del Garda (convenzione con l’Università degli studi di Torino n. 2404 del

07.12.2017)

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Il grande sottovalutato

Capita spesso di incontrare una persona che svolge brillantemente il proprio lavoro, ma che per qualche motivo non ottiene il giusto riconoscimento. Per quanto riguarda il cinema, il primo nome che viene in mente è Donald Sutherland, attore canadese assunto oramai al rango di leggenda vivente. Nella sua lunghissima carriera, cominciata all’inizio degli anni Sessanta, Sutherland ha recitato in 180 film, sotto la regia di autori canadesi, americani, inglesi, italiani, ecc. È passato con disinvoltura dal cinema impegnato (dallo status di attore protagonista sotto la regia di Robert Altman, Federico Fellini, Bernardo Bertolucci) ai puri blockbuster hollywoodiani come la saga di Hunger Games con Jennifer Lawrence; ed è sempre stato elogiato da critica e pubblico. È inutile nasconderlo:

Donald Sutherland è un beniamino dei cinefili e dei critici di tutto il mondo. Se in parte ciò è dovuto alle sue qualità recitative, l’altra spiegazione risiede nel fatto che lui non è mai stato candidato all’Oscar, al premio cinematografico più importante del mondo, al trionfo a cui ogni attore, Sutherland compreso, aspira sin dal proprio debutto. E non sono pochi i film per i quali l’attore canadese avrebbe meritato almeno la nomination. I motivi di tale esclusione sono ignoti: competizione troppo serrata, non ha fatto la giusta campagna (in America la strada verso l’Oscar è considerata come un’autentica campagna elettorale) oppure semplice sfortuna? Nel 2017 l’Academy ha voluto rimediare a questa mancanza e assegnargli il prestigioso Oscar alla carriera, in riconoscimento di una carriera prolungatasi per sei decenni e sempre di alto livello. Il suo ultimo film, Ella & John, diretto dall’italiano Paolo Virzì e col premio Oscar Helen Mirren, è uscito nelle sale italiane nel 2018 ed è stato presentato con successo all’ultima Mostra di Venezia, dove è stato accolto con una lunga standing ovation, che ha portato alla commozione l’ottantaduenne Sutherland. La biblioteca di Desenzano vuole rendere omaggio alla carriera di questo leggendario attore in occasione del meritato Oscar alla carriera, che gli è stato assegnato l’11 novembre 2017. Durante tale occasione gli altri premiati sono stati il regista afroamericano Charles Burnett, il direttore della fotografia Owen Roizman e la regista belga Agnes Varda.

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Il profilo di uno stacanovista

Donald Sutherland è nato nel 1935, a Saint John, nell’estremo Oriente del Canada. La sua famiglia è di origini scozzesi, tedesche e inglesi, suo padre era un tuttofare: si occupava di gas, elettricità e autobus. Di salute cagionevole sin da bambino, Sutherland ottenne il suo primo lavoro all’età di 14 anni come giornalista presso la stazione radio della propria città. Si è laureato due volte: prima come ingegnere, poi presso la facoltà di Dramma. Nel 1957 si è trasferito a Londra per studiare presso la London Academy of Music and Dramatic Art. Non finì gli studi nella capitale britannica e andò a vivere in Scozia, lavorando nei teatri di quella zona. Iniziò a recitare in qualche serie televisiva e

film per il piccolo schermo, soprattutto della BBC, e collaborò con due attori molto popolari all’epoca: Christopher Lee e Roger Moore. Fu proprio quest’ultimo ad aiutare Sutherland ad ottenere una parte che lo avrebbe lanciato verso la popolarità: Quella sporca dozzina (1967). La pellicola ebbe un successo mondiale e Sutherland divenne un volto noto. Si trasferì a Hollywood e cominciò a costruire la sua lunga e impressionante carriera sul grande schermo. Grazie a film cult come MASH di Robert Altman e I guerrieri con Clint Eastwood e Don Rickles, l’attore canadese si erse come l’emblema del cinema di guerra, ma sempre con forti elementi di satira e commedia, e anticonformista. I suoi personaggi erano fuori dalle righe, insofferenti verso la rigida disciplina militare, pronti ad affrontare i superiori con una battuta. Questo ebbe anche delle ripercussioni sulla sua vita reale. Sutherland è un noto pacifista e si è sempre schierato contro l’uso delle armi e le guerre. Ha manifestato contro la lobby delle armi e nelle sue interviste ha affermato che la guerra è «voluta solo da un’élite dominante e mai per democrazia». Dopo la breve parentesi nella pura commedia in Fate la rivoluzione senza di noi (1970) con Gene Wilder, Sutherland s’impose nel noir e giallo con Una squillo per l’ispettore Klute (1971), diretto da Alan J. Pakula. Sul set scoppiò una storia d’amore tra lui e la coprotagonista Jane Fonda, che per questo film vinse il suo primo Oscar come miglior attrice protagonista. Fonda, figlia del leggendario divo Henry Fonda, è molto vicina a Sutherland per idee politiche e impegno antibellico. I due unirono le proprie forze per produrre e recitare nel documentario FTA contro la guerra del Vietnam, con interviste ai soldati americani che si trovavano nell’Oceano Pacifico. Negli anni Settanta Sutherland consolidò il suo status da attore protagonista con l’horror psicologico A Venezia… un dicembre rosso shocking (1971) con Julie Christie, il bellico La notte dell’aquila (1976) di John Sturges e con Michael Caine e lo spionistico La cruna dell’ago (1981). Donald Sutherland è sempre stato innamorato dell’Italia, soprattutto del suo cinema. Nella sua carriera ha lavorato spesso con registi italiani, l’ultimo dei quali è Paolo Virzì.

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Nel 1976 l’attore canadese ha lavorato con Federico Fellini e, per giunta, nel ruolo principale: fu Giacomo Casanova in Casanova di Federico Fellini. Trascorse l’intero anno in Italia, visto che girò precedentemente Novecento di Bernardo Bertolucci, con Robert De Niro e Gerard Depardieu. Ottenne il plauso della critica e dei due registi italiani. Poi tornò a Hollywood, cambiato e più maturo, professionalmente e umanamente. Dopo questa parentesi memorabile, Sutherland si immerse nell’horror fantascientifico con ottimi risultati: Terrore dallo spazio profondo (1978) di Philip Kaufman, con due abitudinari del genere come Leonard Nemoy e Jeff Goldblum, impreziosito dai camei di Robert Duvall e Don Siegel, il regista preferito di Clint Eastwood. Nel 1978 l’attore canadese entrò nel cuore delle ultime generazioni grazie alla sua performance nei panni del professor Dave Jennings nella commedia demenziale e campione d’incassi Animal House con l’indimenticabile John Belushi. Quando si parla del suo status di sottovalutato da parte dell’Academy, il fatto più eclatante risale al 1980 con Gente comune di Robert Redford. Il film fu molto amato dai membri dell’Academy: gli assegnarono l’Oscar al miglior film, regia, attore non protagonista al giovanissimo Timothy Hutton e miglior sceneggiatura non originale (il copione è tratto

dall’omonimo romanzo di Judith Guest). La protagonista Mary Tyler Moore fu candidata, ma perse da grande favorita contro Sissy Spacek per La ragazza di Nashville. Perfino Judd Hirsch ricevette una nomination come miglior attore non protagonista per il breve ruolo dello psicologo. Ma niente per Donald Sutherland, che è forse il personaggio più interessante della storia. Deluso e sconfortato, Sutherland andò avanti mischiando il più possibile i generi dei suoi film. Nel 1989 recitò in un film contro l’apartheid, Un’arida stagione bianca, a fianco di Susan Sarandon, un’altra celebre attivista dei diritti umanitari. Ma, anche qui, ad essere sotto la luce dei riflettori non fu l’attore canadese, ma il redivivo Marlon Brando, che per pochi, ma fondamentali, minuti si guadagnò la sua nona e ultima nomination all’Oscar, questa volta come attore non protagonista. Nello stesso anno Sutherland si tolse lo sfizio di

recitare in un puro film d’azione: Sorvegliato speciale, questa volta nel ruolo di un sadico direttore di una prigione statunitense e opposto ad uno dei più celebri rappresentanti del genere action, Sylvester Stallone. L’opera fu accolta con recensioni contrastanti, ma ancora oggi rimane uno dei film d’azione più popolari e visti dal grande pubblico. Desideroso di esplorare il genere action e sempre disponibile a lavorare con registi giovani, nel 1991 recitò nel primo successo commerciale del futuro regista premio Oscar (e protagonista della popolare serie tv Happy Days) Ron Howard: Fuoco assassino con pezzi da novanta come Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh e Robert De Niro. Anche qui Sutherland interpretò l’antagonista della storia. Con il passare degli anni l’attore canadese recitò spesso

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personaggi negativi, quasi sempre legati ad una posizione di autorità e potere. Ma forse i suoi ruoli più celebri rimangono quelli positivi: padri amorevoli, nonni premurosi, mariti tranquilli. Non bisogna dimenticare che Sutherland cominciò la propria carriera in teatro ed è comprensibile la sua scelta di recitare in un film tratto da un’apprezzata opera teatrale: 6 gradi di separazione di John Guare e con Will Smith, che in quegli anni era all’apice della propria fama grazie alla sit-com Willy, il principe di Bel-Air. Nel 1991 Sutherland lavorò con uno dei registi più importanti e controversi del Novecento: Oliver Stone. La loro collaborazione avvenne in JFK - Un caso ancora aperto sulle indagini relative all’uccisione del presidente John Fitzgerald Kennedy. Riempito di stelle di prima grandezza, il film divenne un successo planetario, molto amato dall’Academy, che gli conferì due Oscar per la fotografia e montaggio, oltre ad altre sei nomination, tra cui film, regia e attore non protagonista a Tommy Lee Jones. Sutherland interpretò il misterioso mister X, presumibilmente un ex agente segreto con qualche segreto da rivelare. Gli anni Novanta per Sutherland furono concentrati quasi esclusivamente a Hollywood e con collaborazioni con attori di prima fascia dell’industria cinematografica americana. Ha recitato fianco a fianco con attori premio Oscar come Michael Douglas, Dustin Hoffman, Morgan Freeman, Denzel Washington, Matthew McConaughey, Sandra Bullock, Ben Kingsley, Anthony Hopkins e Cuba Gooding Jr. E nonostante lui non avesse nel suo curriculum nemmeno una nomination all’Oscar, Sutherland uscì sempre a testa alta agli occhi del pubblico e della critica. In molti casi aveva poche scene e riusciva a renderle memorabili con pochi gesti, con il suo stile di recitazione mai enfatica, dotando i suoi personaggi anche di un piccolo elemento che rimane impresso nella mente dello spettatore. Con l’inizio del nuovo secolo, Sutherland transita con disinvoltura verso il cinema della “terza età”, puntando sui personaggi di supporto e centellinando il suo status di leggendario caratterista. L’amicizia con Clint Eastwood lo porta ad un grande successo del 2000 come Space Cowboys, inno alla saggezza della vecchiaia. Ritorna anche al cinema di pura denuncia sociale con Piazza delle cinque lune sull’omicidio di Aldo Moro e American Gun sull’uso e sulla diffusione delle armi negli Stati Uniti. Non si dimentica neanche di dire la sua nei vertici alti del box office mondiale con The Italian Job con una parte breve, ma fondamentale per lo sviluppo della narrazione. Ma il primo decennio del XXI secolo sarà legato per Sutherland a due successi clamorosi (e forse inaspettati), entrambi tratti da due celebri opere letterarie: Ritorno a Cold Mountain (2003) e Orgoglio e pregiudizio (2005). Ambientati in epoche e luoghi differenti, i due film hanno un punto in comune, che risiede proprio in Sutherland. Sembra che lui abbia interpretato lo stesso personaggio: padre amorevole e protettivo verso le proprie figlie. E non importa se in un film è genitore di Nicole Kidman e nell’altro di Keira Knightley. Alla fine emerge sempre il ritratto di un padre modello.

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Scoccato il 2010, molti si sono chiesti che piega avrebbe preso la carriera di Sutherland. Il giudizio comune per qualsiasi attore/attrice/regista quasi o ultra ottantenne punta su un fantomatico viale del tramonto, dove l’unica preoccupazione è quella di chiudere degnamente la propria carriera. La fama di Sutherland, aumentata dopo il successo de La migliore offerta (2013) di Giuseppe Tornatore, era indiscutibile nei cineforum, tra i critici, cinefili e spettatori adulti, per non parlare degli anziani. Ma c’era ancora un target di riferimento per cui Donald Sutherland era un nome praticamente sconosciuto: i giovani. E il protagonista di questo percorso ha pensato di colmare anche questa lacuna. Con la saga di Hunger Games (2012-2015) l’attore canadese divenne un volto noto in tutto il mondo, soprattutto tra gli adolescenti. La sua interpretazione del presidente Snow è stata una delle punte più alte dell’intera saga, che ha dominato i box office mondiali per quattro anni. E cosa attende il futuro per lui? Il successo di Ella & John (2017), diretto da Paolo Virzì e con Helen Mirren, continua a prolungarsi anche nel 2018, anno dei suoi 83 anni, poco dopo aver ricevuto un meritato Oscar alla carriera, ma non sembra voler ritirarsi e andare in pensione. Appartiene alla vecchia scuola, dove si va avanti fino a quando si può, dove si prova piacere a lavorare con i giovani e magari a insegnare loro i trucchi del mestiere, appresi in più di 60 anni di carriera. Sutherland continua a lavorare, come i suoi amici Christopher Plummer (88 anni) e Clint Eastwood (87). Inarrestabili leggende, che continuano ad andare avanti, finché morte non li separi dal loro lavoro, dalla loro passione. Tutti i film di questa rassegna sono disponibili sul Catalogo della Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese https://opac.provincia.brescia.it

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LE CINQUE CHIAVI DEL TERRORE un film di Freddie Francis con Christopher Lee, Donald Sutherland, Max Adrian, Ann Bell, Michael Gough titolo originale: Dr. Terror’s House of Horrors HORROR, durata 93 min., Gran Bretagna, 1965 In uno scompartimento di un treno, che sta per partire da Londra, si siedono sei uomini. Fra cinque di loro si instaura un rapporto di cortesia e gentilezza, solo uno se ne sta per conto suo e legge un libro in maniera altezzosa. Ad un certo punto, uno dei passeggeri afferma di essere un cartomante. A questa notizia gli altri s’incuriosiscono e gli chiedono di predire il loro futuro. Il vecchio signore racconta il destino di ognuno di loro tramite delle carte speciali e ogni storia si rivela

legata all’orrore e al paranormale. Curiosità Questo è il primo film prodotto da Amicus, casa di produzione cinematografica britannica, attiva negli anni Sessanta e Settanta, specializzata nel genere horror. Lo sceneggiatore Milton Subotsky aveva scritto inizialmente questa storia per una serie televisiva e s’ispira a Incubi notturni (1945), il film dell’orrore preferito di Subotsky. La pellicola fu girata interamente nei famosi Shepperton Studios, con un budget bassissimo e in meno di due mesi. Donald Sutherland, al suo quarto film, fu pagato solo 1000 sterline, nonostante un ruolo da coprotagonista.

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QUELLA SPORCA DOZZINA un film di Robert Aldrich con Lee Marvin, Charles Bronson, John Cassavetes, Donald Sutherland, Telly Savalas titolo originale: The Dirty Dozen GUERRA, AZIONE, durata: 145 min., Gran Bretagna/USA, 1967 Francia, 1944. L’intero Paese transalpino è occupato dai nazisti e lo sbarco in Normandia non è ancora avvenuto. In un castello risiedono gli alti ufficiali dell’esercito di Hitler e gli Alleati progettano la presa dell’edificio. La missione è molto rischiosa e pochi vogliono averci a che fare. Per questo motivo, a un gruppo di galeotti viene promessa la libertà in cambio della

buona riuscita della spedizione. Ma il lavoro collettivo è difficile per questi criminali e ben presto emergono ostilità ed egoismi. Al maggiore John Reisman (Marvin) spetta l’arduo compito di ricompattare il gruppo e portare a termine la missione militare a qualunque costo. Curiosità Ispirato ad una storia vera della Seconda guerra mondiale, il film attirò l’attenzione della stampa e del pubblico per l’impressionante cast corale, con alcune delle più grandi stelle dei film d’azione del momento. Sutherland era uno sconosciuto, al suo primo ruolo in un importante film americano: un successo incredibile e al di là delle più rosee più aspettative. La sua carriera ebbe un punto di svolta. La pellicola fu innovativa per il grande uso della violenza e per la rappresentazione dei soldati, che non combattono per nessun ideale patriottico, ma per un semplice tornaconto personale. Lo sceneggiatore Quentin Tarantino si ispirò a Quella sporca dozzina per Bastardi senza gloria (2009) e lo stesso fece Sylvester Stallone per la sua saga de I mercenari (2010-2014). Il film di Aldrich generò tre sequel per la televisione e una serie tv, tutti dimenticati. Nel 1968 Quella sporca dozzina vinse l’Oscar per il miglior montaggio sonoro e fu candidato in altre categorie: miglior attore non protagonista a John Cassavetes (più famoso e apprezzato come regista), montaggio e sonoro. Tratto dal libro Quella sporca dozzina di E. M. Nathanson Titolo originale: The Dirty Dozen Uscito negli USA nel 1965 e in Italia nel 1970

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M*A*S*H

un film di Robert Altman con Donald Sutherland, Elliot Gould, Sally Kellerman, Robert Duvall, Tom Skerritt COMMEDIA, GUERRA, durata: 116 min., USA, 1970 In un ospedale militare da campo, durante la guerra di Corea, tre giovani ufficiali chirurghi, pur essendo bravi nel proprio lavoro, sono insofferenti verso la disciplina militare e irriverenti verso i superiori. Cercano di nascondere l’orrore che li circonda con scherzi, alcol e corteggiamenti alle infermiere. Ma l’ambiente goliardico del loro ospedale viene presto preso di mira dalle alte cariche dell’esercito e per non finire davanti alla corte marziale i tre chirurghi escogitano un piano inusuale e straordinario.

Curiosità Dopo il grande successo di Quella sporca dozzina, la carriera di Sutherland non decollò come lui sperava. Si era ritrovato al verde, non aveva soldi «nemmeno per un caffè». Robert Altman ingaggiò Sutherland, che accettò di buon grado. Ma l’ambiente goliardico del set e l’apparente anarchia imposta da Altman non convincevano l’attore canadese, che ebbe un rapporto freddo con il regista e, assieme al suo collega Elliot Gould, chiese il licenziamento di Altman ai produttori. Questi ultimi ignorarono le lamentele del cast e diedero fiducia al regista. Alla fine, Altman finì di girare prima del previsto e non sforò il budget, ma non volle ricucire rapporti con i due attori protagonisti. Dopo anni e in seguito al successo strepitoso della pellicola, i toni si smorzarono e tutti e tre espressero dichiarazioni di rispetto. MASH vinse l’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale al veterano Ring Lardner jr., anche se lui si lamentò pubblicamente di Altman, perché quest’ultimo aveva cambiato totalmente la sua sceneggiatura. Il film fu candidato in quattro categorie: miglior film, regia, attrice non protagonista a Kellerman e montaggio. Tratto dal libro MASH di Richard Hooker Titolo originale: MASH, A Novel About Three Army Doctors Uscito negli USA nel 1968, in Italia nel 1970

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I GUERRIERI un film di Brian G. Hutton con Clint Eastwood, Don Rickles, Donald Sutherland, Telly Savalas, Carroll O’Connor titolo originale: Kelly’s Heroes GUERRA, COMMEDIA, durata: 144 min., USA, 1970 Europa, 1944. Il soldato semplice dell’esercito americano Kelly (Eastwood) viene a conoscenza di un bottino di 14.000 lingotti d’oro, custodito dai tedeschi in una banca di una piccola cittadina francese. Assieme al suo amico Big Joe (Savalas) escogita un piano per derubare i nazisti, ma non sarà facile nascondere il misfatto ai propri ufficiali. Per questo motivo, chiede aiuto, uomini e munizioni a qualche membro dell’esercito americano, desideroso di portarsi a

casa qualche lingotto. Tra questi ci sono Rubamazzo (Rickles), addetto alla sussistenza, e Testamatta (Sutherland), che garantisce la buona riuscita della missione con una copertura di carri armati. Curiosità Dopo aver lavorato assieme in Dove osano le aquile (1968), Eastwood e Brian G. Hutton si ritrovarono per un altro film di guerra, questa volta con forti venature comiche. Ad innalzare il divertimento ci pensa il celebre comico statunitense Don Rickles, grande amico di Eastwood nella vita reale e morto nel 2017 all’età di 90 anni. Il film viene ricordato anche perché fu interamente girato in Jugoslavia, a pochi chilometri dall’Italia. La presenza di una produzione cinematografica hollywoodiana aiutò parecchio la debole economia di quel paese. Nella troupe del film figura anche un giovane John Landis come assistente di produzione. Landis divenne un regista famoso grazie a The Blues Brothers (1978) e diresse Donald Sutherland nel demenziale Animal House (1978).

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E JOHNNY PRESE IL FUCILE un film di Dalton Trumbo con Timothy Bottoms, Jason Robards, Kathy Fields, Donald Sutherland, Marsha Hunt titolo originale: Johnny Got His Gun DRAMMATICO, GUERRA, durata: 111 min., USA, 1971 Il giovane Joe Bonham (Bottoms) viene ferito gravemente in una trincea durante la Prima guerra mondiale. Il caso è molto grave: il ragazzo perde le gambe, le braccia, gli occhi, il naso, le orecchie. Non riesce a vedere, sentire o parlare. Viene tenuto in vita solo da un complesso macchinario, grazie a cui mangia e respira. Non c’è nulla da fare, eppure i dottori lo vogliono tenere in vita per esaminarlo e fare le proprie

ricerche su di lui. Passano mesi, forse anni, e il ragazzo soffre enormemente perché riesce a pensare e ricordare il proprio passato. Nella sua testa scorrono ricordi e visioni sulla sua infanzia, il primo amore e conversazioni con un personaggio misterioso, forse Gesù Cristo (Sutherland). Il paziente vuole morire, ma deve trovare un modo per comunicarlo all’esterno. Curiosità Dalton Trumbo è un famoso sceneggiatore, vincitore di due premi Oscar, tra cui uno per il soggetto di Vacanze romane (1953) con Audrey Hepburn e Gregory Peck. E’ celebre anche perché è stato condannato dal Congresso per la sua appartenenza al partito comunista, trascorse 11 mesi in una prigione e fu ostracizzato da Hollywood, anche se continuò a lavorare sotto falsi nomi grazie all’aiuto di produttori e attori che avevano bisogno del suo enorme talento. Ma prima di tutto, nel 1939, egli scrisse il suo unico romanzo E Johnny prese il fucile, che gli valse numerosi premi e una fama duratura. Nel 1971 diresse questo adattamento cinematografico, il suo unico exploit da regista. Tratto dal libro E Johnny prese il fucile di Dalton Trumbo titolo originale: Johnny Got His Gun Uscito negli USA nel 1939 e in Italia nel 1949

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IL GIORNO DELLA LOCUSTA

un film di John Schlesinger con Donald Sutherland, Karen Black, Burgess Meredith, Geraldine Page titolo originale: The Day of the Locust DRAMMATICO, durata: 144 min., USA, 1975 Hollywood, fine anni Trenta. Alcuni personaggi si barcamenano nella Mecca del cinema tra sogni, speranze, amori e delusioni. La bella e provocante Faye (Black) fa perdere la testa ad alcuni suoi vicini e conoscenti, tra cui un attempato contabile sessualmente represso (Sutherland). La tensione sale vertiginosamente e i contendenti di Faye vogliono sapere chi lei sceglierà.

Curiosità Il film è diretto da John Schlesinger, vincitore dell’Oscar alla miglior regia nel 1970 per Un uomo da marciapiede con Jon Voight e Dustin Hoffman. La pellicola ottenne due nomination all’Oscar nel 1976: miglior attore non protagonista a Burgess Meredith e miglior fotografia. Tratto dal libro Il giorno della locusta di Nathanael West Titolo originale: The Day of the Locust Uscito negli USA nel 1939 e in Italia nel 1952

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NOVECENTO

un film di Bernardo Bertolucci con Robert De Niro, Gerard Depardieu, Donald Sutherland, Burt Lancaster, Alida Valli DRAMMATICO, STORICO, durata: 310 min., Italia, Francia, Germania Ovest, 1976 In un paese della Bassa Emiliana nascono, agli albori del '900, Alfredo Berlinghieri (De Niro) e Olmo Dalcò (Depardieu): il primo, futuro erede dei beni terrieri di famiglia, nonostante i privilegi di casta si lega al secondo, figlio di una contadina e di padre ignoto. L'amicizia dura, nonostante le vicende familiari e sociali di mezzo secolo traccino un solco sempre più profondo fra padroni e braccianti.

Curiosità Novecento fa parte della lista dei “100 film italiani da salvare” per il suo valore artistico e storico. Le riprese si svolsero interamente in Italia, in particolare in Emilia-Romagna, Lombardia meridionale e Toscana. Dal punto di vista commerciale, il film non ebbe successo per la sua smisurata durata. In Italia fu diviso in due atti, proposti separatamente nei cinema. Negli Stati Uniti fu proposta una versione unica e ridotta di quattro ore, ma il risultato fu un fiasco. Il film fu condannato e ritirato dal commercio per blasfemia e oscenità. Qualche anno dopo la sentenza fu tolta e il capolavoro di Bertolucci tornò in circolazione. Nella pellicola Donald Sutherland interpreta uno dei suoi più famosi e riusciti personaggi negativi, in questo caso violento e sadico, perfetta rappresentazione del fascismo.

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IL CASANOVA DI FEDERICO FELLINI un film di Federico Fellini con Donald Sutherland, Mario Cencelli, Tina Aumont, Cicely Browne, Carmen Scarpitta GROTTESCO, DRAMMATICO, STORICO, durata: 170 min., Italia, 1976 Vecchio e trasandato, Giacomo Casanova (Sutherland), bibliotecario in un castello di Boemia, rievoca la sua vita densa di amori e di avventure. Prima, da giovane, a Venezia dove, incarcerato per le sue sregolatezze, evade dai Piombi e comincia a vagare per le corti europee conducendo una vita brillante, ricca di amori, di truffe, di onori. Con il passare del tempo però il suo successo si va appannando; molte porte gli si chiudono in faccia, la degradazione fisica e morale va accentuandosi con

sempre maggiore celerità. Curiosità La pellicola fu interamente girata in un teatro di posa di Cinecittà. Il costumista Danilo Donati vinse l’Oscar per i migliori costumi, Fellini e Bernardino Zapponi furono candidati per la miglior sceneggiatura non originale. Il capolavoro di Fellini viene ricordato per la sua estrema precisione storica. Il regista e gli sceneggiatori rimasero molto fedeli all’autobiografia di Casanova e Sutherland fu scelto per la sua incredibile somiglianza con il personaggio. Leggendaria è diventata la produzione del film: molto lunga e contrassegnata da continuati dissidi tra Fellini e i produttori. Il primo produttore della pellicola, Dino De Laurentiis, mollò il progetto perché Fellini non voleva Robert Redford come protagonista e non voleva girare in lingua inglese. Altri produttori non s’interessarono al film perché i costi di produzione erano molto alti e per l’ostinazione di Fellini nel voler girare in italiano. Il regista italiano considerava questo progetto come il suo probabile capolavoro, il film per il quale lui sarebbe stato ricordato anche dopo la sua morte. Ma, alla fine, dovette soccombere alle richieste, ridimensionare il budget e girare in inglese. La lavorazione fu molto tribolata: scioperi, licenziamento e riassunzione di tutta la troupe, denunce e processi in tribunale, mancanza di soldi, ritardi sulla tabella di marcia. Fellini: «(…) Ho scelto per interpretarlo Donald Sutherland, un attore dalla faccia cancellata, vaga, acquatica, che fa venire in mente Venezia. Con quegli occhi celestini da neonato, Sutherland esprime bene l'idea di un Casanova incapace di riconoscere il valore delle cose e che esiste soltanto nelle immagini di sé riflesse nelle varie circostanze». Tratto dal libro Storia della mia vita di Giacomo Casanova Uscito in Italia nel 1825

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RIDERE PER RIDERE un film di John Landis con George Lazenby, Anne Crawford, Joe Medalis, Ed Griffith, Donald Sutherland titolo originale: The Kentucky Fried Movie COMMEDIA, durata: 90 min., USA, 1977 Un delirante palinsesto, con una ventina di sketch di varia lunghezza, che vanno dalla semplice battuta allo spezzone di qualche metraggio, concernenti la televisione, gli inserti pubblicitari o il riferimento a taluni filoni (un po' horror, un po' porno) e così via.

Curiosità Seconda regia di John Landis per questa commedia demenziale ad episodi, assorto a rango di cult e apripista del genere e del film come L’aereo più pazzo del mondo (1980) e Una pallottola spuntata (1988). Per anni si è creduto che Woody Allen avesse fatto un cameo nel film, ma in realtà si tratta di un attore molto simile al regista e sceneggiatore newyorchese. Questa incomprensione fu volutamente cercata dai produttori e dal regista del film. Gli sceneggiatori del film proposero il loro progetto a tutta Hollywood, ma nessun produttore voleva investire i soldi in un film composto solo di sketch. Alla fine decisero di produrre da soli la pellicola, che diede avvio a numerose carriere. Donald Sutherland appare in un cameo di pochi secondi.

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UNICO INDIZIO, UN ANELLO DI FUMO un film di Stuart Cooper con Donald Sutherland, Francine Racette, John Hurt, Christopher Plummer titolo originale: The Disappearance THRILLER, durata: 100 min., Regno Unito, Canada, 1977 Ja Mallory (Sutherland), un killer al servizio di un’organizzazione criminale canadese, viene lasciato dalla moglie (Racette). Frustrato e deluso, accetta di compiere una nuova missione in Inghilterra. Qui scopre che colui che deve uccidere è Roland Deverell (Plummer), l'uomo che gli ha portato via la moglie.

Curiosità Il film segna la collaborazione tra due giganti della recitazione made in Canada: Sutherland e il premio Oscar Christopher Plummer. Fra i due nacque una lunga amicizia, che perdura ancora oggi. Infatti, durante il suo discorso di ringraziamento per l’Oscar alla carriera nel novembre del 2017, Sutherland citò anche Plummer fra i suoi amici più cari. Tratto dal libro Unico indizio: un anello di fumo di Derek Marlowe titolo originale: Echoes of Celandine Uscito in Italia nel 1981

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ANIMAL HOUSE

un film di John Landis con John Belushi, Tom Hulce, Kevin Bacon, Donald Sutherland, Tim Matheson titolo originale: National Lampoon’s Animal House COMMEDIA, durata: 105 min., USA, 1978 Presso un’università americana, nel 1962, due ragazzi si sono appena iscritti e sono entusiasti di partecipare alle varie proposte dell’istituzione accademica. Come prima cosa vogliono entrare in una confraternita e puntano a quella più famosa: Omega Theta Phi, composta dagli studenti più popolari, ricchi e snob dell’intero campus. A loro malgrado, vengono rifiutati, ma vengono accettati tra le file di Delta Tau Chi, di cui fanno parte degli autentici festaioli, con un rendimento accademico molto

basso, ma che sono famosi per le loro azioni goliardiche. Gli scherzi e la rivalità con Omega Theta Phi proseguono senza sosta e senza esclusioni di colpi. Ma il culmine viene presto superato e i dirigenti dell’università cercano di chiudere la sgangherata confraternita in tutti i modi possibili. Curiosità Nello stesso anno, John Landis e John Belushi si sarebbero riuniti di nuovo per il capolavoro The Blues Brothers, con Dan Aykroyd. Nel 2000 l’American Film Institute ha inserito Animal House al trentaseiesimo posto nella lista delle “100 migliori commedie americane di tutti i tempi”. Inizialmente il film doveva essere girato presso l’università del Missouri, ma il rettore di quella università lesse la sceneggiatura e negò il permesso. Così i produttori si rivolsero all’università dell’Oregon. Il rettore accettò la proposta senza nemmeno leggere il copione perché qualche anno prima aveva detto di no alle riprese de Il laureato (1967) di Mike Nichols e con Dustin Hoffman, un film considerato un capolavoro anche dallo stesso rettore. Animal House divenne un clamoroso successo anche commerciale: a fronte di un budget di soli 3 milioni di dollari, la pellicola ne guadagnò 146. Donald Sutherland interpretò un altro dei suoi personaggi negativi più memorabili e confermò la sua predilezione nel lavorare col regista John Landis.

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TERRORE DALLO SPAZIO PROFONDO un film di Philip Kaufman con Donald Sutherland, Leonard Nimoy, Jeff Goldblum, Brooke Adams titolo originale: Invasion of the Body Snatchers FANTASCIENZA, HORROR, durata: 115 min., USA, 1978 Elizabeth Driscoll (Adams), da alcuni giorni, nota un comportamento insolito nel marito Geoffrey e scopre i misteriosi incontri dello stesso con sconosciuti. Legata da amicizia e da impegni professionali a Matthew Bennell (Sutherland), vice-ispettore della Pubblica Sanità, la donna gli manifesta le sue preoccupazioni. Nello stesso tempo, anche i coniugi Nancy e Jack (Veronica Cartwright e Jeff Goldblum), gestori di uno

stabilimento per bagni termali e massaggi, fanno presente a Matthew ed Elizabeth delle anomalie riscontrate nel loro locale. Curiosità Nel film recitano due abitudinari del genere fantascientifico: Leonard Nimoy, il celebre Spock nella saga di Star Trek, e Jeff Goldblum, il protagonista de La mosca (1986) di David Cronenberg. Inoltre, fanno dei piccoli camei nella pellicola: il premio Robert Duvall, Don Siegel, il regista preferito di Clint Eastwood, e Kevin McCarthy, il protagonista de L’invasione degli ultracorpi (1956), di cui Terrore dallo spazio profondo è il remake. Tratto dal libro L’invasione degli ultracorpi (conosciuto anche come Gli invasati) di Jack Finney titolo originale: The Body Snatchers Uscito negli Usa nel 1954 e in Italia nel 1956

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1855 - LA PRIMA GRANDE RAPINA AL TRENO

un film di Michael Crichton con Sean Connery, Donald Sutherland, Lesley-Anne Down, Alan Webb, Pamela Salem titolo originale: The First Great Train Robbery AVVENTURA, COMMEDIA, durata: 110 min., Gran Bretagna, USA, 1979 A metà dell’Ottocento le grandi quantità di denaro vengono trasportate sui treni, ritenuti veloci, affidabili e inattaccabili, soprattutto se a bordo ci sono tante guardie. Su uno di questi mezzi di locomozione vengono trasportati tanti soldi per gli stipendi dei soldati inglesi, che si trovano in Crimea. Nessuno è mai riuscito a rapinare un treno, pochi ci pensano e

pochissimi ci provano. Ma Edward Pierce (Connery) vuole tentare l’impresa e per questo motivo assolda per la rischiosa missione una squadra, piccola, ma molto efficiente. Curiosità Michael Crichton, qui nelle vesti di regista e sceneggiatore, ha portato sul grande schermo uno dei suoi romanzi. In generale, Crichton è celebre in tutto il mondo per aver scritto il libro Jurassic Park, da cui è stata tratta una delle saghe cinematografiche di maggior successo. Il romanzo e il film si basano su una storia vera, che fu molto romanzata da Crichton: i veri rapinatori non dovettero affrontare tutti questi problemi rappresentati nel film. L’attrice Lesley-Anne Down fu una sorta di sex symbol degli anni Settanta, però la sua fama è legata soprattutto alla televisione: dal 2003 al 2012 ha recitato nella soap opera Beautiful. Tratto dal libro La grande rapina al treno di Michael Crichton titolo originale: The Great Train Robbery Uscito negli USA nel 1975 e in Italia nel 1976

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GENTE COMUNE un film di Robert Redford con Mary Tyler Moore, Donald Sutherland, Timothy Hutton, Elizabeth McGovern, Judd Hirsch titolo originale: Ordinary People DRAMMATICO, durata: 124 min., USA, 1980 Nella periferia di Chicago vive una famiglia borghese con uno stile di vita normale e tranquillo. Calvin e Beth (Sutherland e Moore) sono felicemente sposati da tanti anni e hanno due figli, destinati ad un futuro roseo e privo di problemi. Ma la loro vita viene scossa quando il primogenito muore in un incidente e il figlio minore (Hutton) cerca di suicidarsi perché si sente responsabile per la sua morte. La famiglia è allo sbando e solo il padre prova a far tornare la normalità con un grande sforzo

personale. Il figlio minore inizia le sedute di terapia con uno psichiatra (Hirsch) e si trova una ragazza (McGovern) che gli riporta la serenità. Ma il suo rapporto con la madre è incrinato. Beth si dimostra fredda e distaccata col proprio figlio e all’apparenza non c’è una via d’uscita. Curiosità L’esordio alla regia del divo hollywoodiano per eccellenza, Robert Redford, è andato meglio di ogni più rosea aspettativa grazie alla vittoria di quattro premi Oscar: miglior film, regia (l’unico Oscar in competizione vinto da Redford nella sua carriera), attore non protagonista all’allora ventunenne Hutton e sceneggiatura non originale al veterano Alvin Sargent, classe 1927 e ancora oggi in attività. Inoltre, la pellicola ottenne due nomination per l’attrice comica Moore, qui nelle inconsuete vesti drammatiche, come attrice protagonista e per Hirsch come attore non protagonista. L’unico a non essere stato nemmeno candidato è Donald Sutherland e ancora oggi non si spiega questa esclusione. La performance di Sutherland è al limite della perfezione, in bilico tra il dolore e la voglia di andare avanti. Il suo personaggio è il collante della storia, che tiene uniti tutti gli personaggi del film. Quando si parla dell’attore canadese come di un attore sottovalutato, ci si riferisce soprattutto al mancato riconoscimento da parte dell’Academy nei suoi confronti per Gente comune. Tratto dal libro Gente senza storia di Judith Guest titolo originale: Ordinary People Uscito negli USA nel 1976 e in Italia nel 1977

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LA CRUNA DELL’AGO un film di Richard Marquand con Donald Sutherland, Kate Nelligan, Christopher Cazenove titolo originale: Eye of the Needle THRILLER, SPIONISTICO, durata: 112 min., USA, 1981 Una spia nazista (Sutherland) è incaricata di raccogliere informazioni sulle mosse degli inglesi e degli alleati nell'imminenza dello sbarco in Normandia. In attesa, l'uomo incontra una donna (Nelligan) e se ne innamora. Ma è troppo pericoloso svelare la sua vera identità.

Curiosità Il film è tratto da un romanzo di Ken Follett, che è stato criticato per il finale troppo macabro e violento. I critici cinematografici accolsero con qualche riserva l’adattamento sul grande schermo, ma osannarono la performance di Sutherland, considerato il vero punto di forza del film. Gli storici attaccarono la pellicola per la sua esigua veridicità storica, soprattutto per quanto riguarda la presenza di alcune auto, moto e elicotteri, che non esistevano durante la Seconda guerra mondiale. Il personaggio di Sutherland ricorda tantissimo il suo ruolo ne La notte dell’aquila: spia nazista in territorio nemico, che s’innamora di una donna del posto. Tratto dal libro La cruna dell’ago di Ken Follett titolo originale: The Eye of the Needle Uscito in Gran Bretagna nel 1978 e in Italia nel 1985

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PROVA D’INNOCENZA un film di Desmond Davis con Donald Sutherland, Faye Dunaway, Christopher Plummer, Sarah Miles titolo originale: Ordeal by Innocence THRILLER, durata: 90 min., Regno Unito, 1985 Prima di partire con una spedizione scientifica per l'Antartide, il dottor Calgary (Sutherland), un paleontologo americano, dà un passaggio in macchina ad un giovane, Jack Argyle. E, poiché l'agenda di quest'ultimo è scivolata sul pavimento della vettura, solo a missione ultimata, e cioè due anni dopo, Calgary si fa carico di recarsi nel Devon, in Inghilterra, per restituirla al proprietario. Ma questi è morto, impiccato per matricidio. Jack aveva, sì, affermato che quella sera,

nell'ora del delitto, egli si trovava altrove ed in auto con uno sconosciuto, ma senza la minima possibilità di prove non era stato creduto. Calgary, turbato dall’idea che la propria testimonianza avrebbe salvato il giovane, si mette in testa di chiarire l'accaduto e, con l'agenda del morto alla mano, comincia a contattare ambienti e persone: ma incontra non solo mille ostacoli (e con sua grande sorpresa) da parte dei vari membri della famiglia Argyle, ma anche il disinteresse e l'avversione della stessa polizia. Curiosità Tratto dal romanzo Le due verità di Agatha Christie, il film rispetta tutte le convenzioni del genere. Caduta nel dimenticatoio nel corso degli anni, la pellicola resta celebre per l’impressionante cast. Infatti, oltre a Sutherland, ci sono due giganti della recitazione e due premi Oscar come Faye Dunaway e Christopher Plummer. Tratto dal libro: Le due verità di Agatha Christie titolo originale: Ordeal by Innocence Uscito in Gran Bretagna e in Italia nel 1958

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REVOLUTION un film di Hugh Hudson con Al Pacino, Nastassja Kinski, Donald Sutherland, Joan Plowright DRAMMATICO, STORICO, durata: 111 min., Regno Unito, Norvegia, 1985 Nel 1776 cominciano ad essere abbattute nel New England le statue di Giorgio III d'Inghilterra. I coloni nordamericani, gente immigrata da molti Paesi, stremati dall'esoso fiscalismo inglese oltre che dalla sprezzante arroganza degli ufficiali di Sua Maestà, si rivoltano contro le odiate Giubbe Rosse, aiutati in questo anche da una parte delle tribù indiane. Sono i primi fermenti di quella rivoluzione che, accesa nel focolaio di Boston, porterà George Washington, con l'ausilio del francese

Lafayette, alla gloria e l'America sulle nuove frontiere dell'indipendenza, della democrazia e della libertà. Curiosità Il film fu stroncato dalla critica, che lo bollò come degno di un insignificante film per la televisione. In particolare, furono criticati i dialoghi e la monodimensionalità dei personaggi. Nonostante la storia sia ambientata negli Stati Uniti, le riprese si svolsero in Inghilterra, altro fatto che fece storcere il naso a parecchi. Deluso dal risultato e dall’accoglienza, Al Pacino si prese una pausa di quattro anni prima di tornare a recitare. Il regista Hugh Hudson è famoso per aver diretto Momenti di gloria, vincitore dell’Oscar come miglior film nel 1982. Nel 2009 Hudson propose la versione Director’s Cut di Revolution, in modo da far capire che la versione precedente era voluta dai produttori e fu messa in circolazione in gran fretta solo per farlo candidare agli Oscar, cosa che naturalmente non avvenne.

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SORVEGLIATO SPECIALE un film di John Flynn con Sylvester Stallone, Donald Sutherland, John Amos titolo originale: Lock Up DRAMMATICO, THRILLER, AZIONE, durata: 109 min., USA, 1989 Il quarantenne Frank Leone (Stallone), detenuto modello, appena tornato da una licenza premio, trascorsa con la fidanzata Melissa, è ormai prossimo alla scarcerazione definitiva, quando viene prelevato di notte dalla sua cella e trasferito in un'altra prigione, assai più dura, diretta dallo spietato Warden Drumgoole (Sutherland). Costui lo odia perché in passato riuscì ad evadere dal penitenziario, che egli allora dirigeva, danneggiandogli la carriera, e ora vuole vendicarsi.

Curiosità Girato in circa tre mesi, il film impiegò dei veri detenuti come comparse nelle scene di massa. Per rendere la situazione sicura, anche degli agenti di sicurezza stavano in mezzo alla folla. I veri detenuti e le vere guardie del carcere venivano pagati con uno stipendio: 26 dollari al giorno per i carcerati, 93 per i poliziotti. Stallone guadagnò 15 milioni di dollari, ma si ruppe una gamba durante le riprese. Il budget totale della pellicola è di 24 milioni, quindi lo stipendio del protagonista occupa più di metà delle spese. Gli incassi furono deludenti e non riuscirono a pareggiare il budget, non particolarmente alto per un film hollywoodiano. Fu giudicata buona l’interpretazione del cast, soprattutto fu Sutherland a prendersi gli elogi dei critici.

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UN’ARIDA STAGIONE BIANCA un film di Euzhan Palcy con Donald Sutherland, Susan Sarandon, Marlon Brando titolo originale: A Dry White Season DRAMMATICO, durata: 107 min., USA, 1989 Il professor Benjamin Du Toit vive con i suoi cari in Sudafrica. Durante una pacifica dimostrazione giovanile, la polizia di Botha spara brutalmente sulla folla e, tra molti altri, uccide Jonathan, figlio di Gordon, suo giardiniere di colore. Questi cerca invano le spoglie del bambino, seppellito in fretta non si sa dove, ma le sue disperate indagini ne decretano la tortura e la morte. Il tranquillo Du Toit comincia a rendersi conto dei metodi e delle crudeltà dei propri compatrioti, sempre

ossessionati dalla paura dell'eversione e delle ansie di libertà dei nativi. Curiosità Le due star del film, Donald Sutherland e Marlon Brando, vollero come stipendio il minimo sindacale: 4000 dollari. Entrambi rimasero colpiti dal libro, da cui è tratto il film, e dall’argomento di chiara denuncia sociale in un periodo storico, in cui la questione del Sudafrica era molto importante. Se ciò non stupisce per Sutherland (celebre attivista per i diritti dell’uomo), lo fa per quanto riguarda Brando, che era solito chiedere cifre esorbitanti anche per apparire per pochi minuti in qualsiasi film. Alla fine, fu proprio quest’ultimo a prendersi le luci della ribalta guadagnandosi la sua nona e ultima nomination all’Oscar. Tratto dal libro Un’arida stagione bianca di André Brink Titolo originale: A Dry White Season Uscito in Sudafrica nel 1979 e in Italia nel 1989

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FUOCO ASSASSINO un film di Ron Howard con William Baldwin, Kurt Russell, Robert De Niro, Donald Sutherland, Jennifer Jason Leigh titolo originale: Backdraft DRAMMATICO, THRILLER, durata: 135 min., USA, 1991 A Chicago, il tenente Stephen McCaffrey (Russell) comanda la squadra n. 17, ritenuta la più efficiente del Corpo dei Vigili del fuoco. Stephen ha un fratello minore, Brian (Baldwin), che, avendo assistito da piccolo all’atroce morte del padre, anche lui vigile, per salvare un bambino, è insieme respinto ed affascinato dal fuoco. Brian, deciso a seguire le orme del padre, entra nella squadra di Stephen, che mette sotto di sé il

"novellino", un po' scoraggiandolo, un po' proteggendolo. Curiosità Il film rappresenta il primo successo commerciale di Ron Howard, regista premio Oscar per A Beautiful Mind (2001) e l’indimenticabile protagonista della serie tv Happy Days. La pellicola fu accolta positivamente dal pubblico, ma non dalla critica, che elogiò le scene d’azione, ma bacchettò la sceneggiatura approssimativa e l’insufficiente caratterizzazione dei personaggi. Fu accentuata la poca verosimiglianza rispetto alle vere condizioni di lavoro dei vigili del fuoco. I due divi Robert De Niro e Donald Sutherland appaiono in poche scene e solo per avere i loro nomi sui cartelloni e nelle pubblicità. Fuoco assassino ottenne tre nomination agli Oscar: miglior sonoro, montaggio sonoro ed effetti speciali.

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GRIDO DI PIETRA un film di Werner Herzog con Vittorio Mezzogiorno, Donald Sutherland, Brad Dourif titolo originale: Cerro Torre: Schrei aus Stein DRAMMATICO, durata: 105 min., Canada, Francia, Germania, 1991 Al campionato mondiale di free climbing indoor (arrampicata libera al coperto) l'organizzatore, Ivan Rodanovic (Sutherland), che la commenta per la televisione, ha invitato Roccia Innerkofler (Mezzogiorno), il più celebre alpinista del mondo. Competono Martin Edelmeier, un tedesco, campione in carica, e un californiano. Durante la vittoriosa prova del tedesco, Roccia esprime il parere di trovarsi di fronte ad

acrobati, più che alpinisti, e in una successiva intervista-scontro mette in dubbio che un free climber possa affrontare una "vera" montagna. Così Martin decide di seguire Roccia nella sua spedizione al Cerro Torre e sfidarlo sul leggendario picco patagonico. Curiosità Pur non essendo il primo film nella leggendaria filmografia di Werner Herzog, Grido di pietra segna molte novità nella carriera del regista tedesco: è il suo primo film per il quale non ha scritto lui stesso la sceneggiatura ed è la prima volta che usò uno storyboard. La storia fu ideata dall’alpinista italiano Reinhold Messner e il copione fu scritto dal produttore Walter Saxer, alla sua prima sceneggiatura. La pellicola si ispira ad una vera spedizione al Cerro Torre nel 1959. Il film ricevette quasi esclusivamente recensioni negative, lo stesso Herzog considerò la sceneggiatura debole e con dialoghi scadenti. Nel corso degli anni il regista non volle riconoscerlo come un suo film.

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JFK - UN CASO ANCORA APERTO un film di Oliver Stone con Kevin Costner, Tommy Lee Jones, Sissy Spacek, Gary Oldman, Donald Sutherland, Jack Lemmon, Walter Matthau, Kevin Bacon, Joe Pesci STORICO, DRAMMATICO, GIALLO, durata: 188 min., USA, 1991 Nei giorni successivi all’assassinio del presidente John F. Kennedy, il procuratore distrettuale di New Orleans Jim Garrison (Costner) vaglia numerose piste per trovare l’omicida. Ma quando viene arrestato Lee Harvey Oswald (Oldman), Garrison è convinto che l’uomo abbia avuto dei complici e riapre le indagini. Attraverso l’incontro con numerosi esponenti della politica statunitense, agenti segreti e ricchi uomini

d’affari, il procuratore distrettuale comincia a capire che l’assassinio di Kennedy era voluto da numerose persone di potere. Curiosità Il film è il primo di una trilogia sulla politica americana, voluta, scritta e diretta da Oliver Stone, regista premio Oscar per Platoon (1986) e Nato il 4 luglio (1989). Gli altri due capitoli sono Gli intrighi del potere - Nixon (1995) con Anthony Hopkins nei panni del presidente Richard Nixon e W. (2008) su George W. Bush jr. Per JFK Stone si basò sulla storia vera del procuratore Garrison e sulle altre tesi non ufficiali sulla morte del presidente americano. Garrison è l’unico procuratore ad aver portato il caso dell’omicidio di John F. Kennedy in un tribunale. Dopo la pubblicazione del libro di Garrison nel 1988, Stone volle incontrarlo, rimase impressionato dalla personalità del procuratore, ritenendolo «una persona giusta», e comprò i diritti del libro per 250.000 dollari, spendendo i propri soldi. Il regista affermò che fu da sempre affascinato dall’assassinio di Kennedy e da come questo cambiò la storia e la coscienza del popolo americano. Prima di scrivere la sceneggiatura, Stone ingaggiò un team di ricercatori per trovare tutte le versioni non ufficiali dell’omicidio. Ognuno di loro lesse circa 100 libri sull’argomento. La pellicola vinse due Oscar: miglior fotografia e montaggio. E ricevette sei nomination: miglior film, regia, attore non protagonista a Tommy Lee Jones, sceneggiatura non originale, colonna sonora e sonoro.

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L’OMBRA DEL LUPO un film di Jacques Dorfmann e Pierre Magny con Lou Diamond Phillips, Jennifer Tilly, Donald Sutherland titolo originale: The Shadow of the Wolf AVVENTURA, durata: 112 min., Canada, 1992 Una piccola comunità eschimese, gli Inuit, vive appartata, seguendo antiche leggi e costumi, nelle remote e ghiacciate pianure dell'Artico. Finche' un giorno Agaguk, figlio del capo della tribù, uccide un commerciante di liquori. Il giovane dovrà lottare contro la giustizia dei bianchi e soprattutto contro un feroce lupo bianco che nella credenza eschimese rappresenta l'ira del padre.

Curiosità Ormai dimenticato anche dai cinefili, il film fu girato interamente in Canada. Sul set nacque la storia d’amore fra i due protagonisti: Lou Diamond Phillips e Jennifer Tilly, attrice candidata all’Oscar nel 1994 per Pallottole su Broadway di Woody Allen e una delle più famose e vincenti giocatrici di poker. Tratto dal libro Agaguk - L’ombra del lupo di Yves Thériault titolo originale: Agaguk Uscito in Canada nel 1958 e in Italia nel 1962

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SEI GRADI DI SEPARAZIONE un film di Fred Schepisi con Will Smith, Donald Sutherland, Stockard Channing, Ian McKellen titolo originale: Six Degrees of Separation DRAMMATICO, durata: 111 min., USA, 1993 Ouisa e Flan (Channing e Sutherland) sono due commercianti d'arte che aprono le porte del loro attico a Paul (Smith), un giovane affascinante che è stato ferito e scippato in Central Park. Affermando di conoscere i loro figli e di essere nientemeno che il figlio di Sidney Poitier, Paul incanta i suoi ospiti con racconti esaltanti e appetitosi manicaretti. Ma quando la rete di nomi buttati un po' a caso inizierà a fare acqua, egli fornirà ai suoi ospiti molto più di semplici aneddoti da riciclare durante

i cocktail e metterà addirittura in moto una serie di eventi che muteranno per sempre il corso della loro vita. Curiosità Il film è tratto dall’omonima opera teatrale di John Guare, a sua volta ispirato ad un episodio veramente accaduto al truffatore David Hampton. L’opera teatrale fu rappresentata con grande successo a Broadway. Come al solito, Sutherland svolse un lavoro eccellente, ma è stata un’altra persona ad avere le luci della ribalta: Stockard Channing, candidata all’Oscar come miglior attrice protagonista per questo film. Nel cast di supporto figurano alcuni nomi interessanti: Ian McKellen, l’indimenticabile Gandalf de Il signore degli anelli, Oz Perkins, figlio di Anthony Perkins (il protagonista di Psycho) e J. J. Abrams, produttore della serie tv Lost e regista dei reboot/sequel di Star Trek e Star Wars. Tratto dal libro Sei gradi di separazione di John Guare titolo originale: Six Degrees of Separation Uscito negli USA nel 1990 e in Italia nel 2006

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RIVELAZIONI

un film di Barry Levinson con Michael Douglas, Demi Moore, Donald Sutherland titolo originale: Disclosure THRILLER, DRAMMATICO, durata: 122 min., USA, 1994 Chi detiene il potere può permettersi qualsiasi cosa, così sembra pensarla Meredith Johnson (Moore), donna rampante, bella, scaltra e arrivista, che ha appena scavalcato l'ex-collega ed ex-amante Tom Sanders (Douglas) nella corsa al successo e che sembra decisa a mostrargli che è lei a dirigere le regole del gioco.

Curiosità E’ il secondo film per Donald Sutherland, che è stato tratto da un romanzo di Michael Crichton (il primo è stato 1855- La prima grande rapina al treno). Questa volta Crichton non ha diretto la pellicola, ma si è “limitato” a scrivere la sceneggiatura e a produrre. Alla regia c’è Barry Levinson, regista premio Oscar per Rain Man - L’uomo della pioggia (1988) con Tom Cruise e Dustin Hoffman. Crichton era all’apogeo della propria fama come scrittore in quelli anni grazie soprattutto a Jurassic Park. Riuscì a vendere i diritti di Rivelazioni ancor prima di finirlo per un milione di dollari. Tante attrici popolari di quel periodo erano in lizza per il ruolo della protagonista: Annette Bening, Geena Davis e Michelle Pfeiffer. Il film riuscì ad incassare quattro volte di più rispetto al proprio budget, ma fu accolto negativamente dalla critica, a cui non piacquero le numerose scene di sesso, ritenute inutili ed esagerate ai fini della narrazione. In generale, si ritiene che il problema risieda nel romanzo di partenza, giudicato “mediocre e sessista”. Tratto dal libro Rivelazioni di Michael Crichton titolo originale: Disclosure Uscito negli USA e in Italia nel 1994

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VIRUS LETALE

un film di Wolfgang Petersen con Dustin Hoffman, Rene Russo, Morgan Freeman, Donald Sutherland, Kevin Spacey, Cuba Gooding Jr. titolo originale: Outbreak THRILLER, durata: 127 min., USA, 1995 I coniugi Sam Daniels e Robby Keough (Hoffman e Russo), ambedue medici, hanno deciso la separazione consensuale e stanno per dividersi. Mentre è in corso fra loro l'ennesima lite, Sam riceve una comunicazione urgente del suo diretto superiore, il generale Bill Ford (Freeman): è scoppiata una misteriosa epidemia nella cittadina di Cedar Creek, in California. Il virus è più micidiale di quanti finora conosciuti ed assai contagioso: se non individuato e circoscritto, potrebbe diffondersi

non solo in tutta la California, ma mettere a rischio gli Stati Uniti e l'intera umanità. Curiosità Grande successo commerciale, ma criticato per la sua lentezza, il film è interessante perché il virus letale potrebbe essere un’allegoria dell’AIDS o dell’Ebola. Le riprese non si svolsero sotto il segno dell’armonia: Dustin Hoffman è famoso per essere un attore capriccioso e con un carattere difficile, mentre il regista Wolfgang Petersen è noto per i suoi modi di fare autoritari. Durante la lavorazione gli attori prendevano in giro il regista per il suo forte accento tedesco e per il suo atteggiamento «da Terzo Reich», un fatto che infastidì parecchio Petersen. Ai critici piacquero molto l’idea di partenza e il crescente stato di angoscia. Inoltre, Kevin Spacey ricevette qualche premio minore per la sua performance. Tratto dal libro Area di contagio di Richard Preston titolo originale: The Hot Zone Uscito negli USA e in Italia nel 1995

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L’INCARICO un film di Christian Duguay con Aidan Quinn, Donald Sutherland, Ben Kingsley titolo originale: The Assignment AZIONE, THRILLER, durata: 185 min., USA, 1997 Annibal Ramirez (Quinn), ufficiale della marina americana di origine cubana, ha la sfortuna di essere un perfetto sosia di Carlos Sanchez, il terrorista più spietato e ricercato del mondo. Su di lui mettono gli occhi i servizi segreti, e subito Jack Shaw (Sutherland), agente del controspionaggio americano, insieme al collega israeliano Amos (Kingsley), capisce che può usare Ramirez per impersonare Carlos, attirando così il vero assassino in una trappola. Prima però bisogna trasformare Ramirez, uomo mite e padre amorevole, in

un assassino. Dopo un durissimo addestramento fisico e psicologico, Ramirez comincia a cambiare personalità e ad intravedere il lato più oscuro di se stesso. Curiosità Per quanto la trama appaia poco verosimile, il film è basato su un’incredibile storia vera: Carlos Sanchez, soprannominato “lo Sciacallo”, era un famigerato terrorista venezuelano, implicato perfino nelle missioni del Fronte Popolare della Liberazione della Palestina, ed agiva nel nome dell’Islam e del comunismo.

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IL TOCCO DEL MALE un film di Gregory Hoblit con Denzel Washington, John Goodman, Donald Sutherland, James Gandolfini titolo originale: Fallen THRILLER, durata: 119 min., USA, 1998 John Hobbes (Washington), detective molto stimato della squadra omicidi, e il suo collega Jonesy (Goodman), dopo aver catturato un serial killer satanico ed aver presenziato al suo processo, assistono alla sua esecuzione. Subito dopo, però, una nuova serie di omicidi commessi con la stessa tecnica del killer mette in difficoltà i due poliziotti. Il tenente Stanton (Sutherland), loro superiore, pensa che questi delitti potrebbero essere opera di un imitatore ma anche di un

poliziotto corrotto. Vengono alla luce prove che coinvolgono Hobbes negli omicidi. Curiosità Il film appartiene al thriller soprannaturale e fu un fiasco al botteghino. A fronte di un budget di 46 milioni di dollari, ne guadagnò 25 milioni, di cui meno di un milione fuori dagli Stati Uniti. Si consiglia la visione ai fan di Denzel Washington, che offre una buona prova e cerca di caricarsi sulle spalle l’intero film.

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INSTINCT - ISTINTO PRIMORDIALE un film di Jon Turteltaub con Anthony Hopkins, Cuba Gooding Jr., Donald Sutherland titolo originale: Instinct THRILLER, durata: 126 min., USA, 1999 Ethan Powell (Hopkins), un affermato naturalista, è rinchiuso nel manicomio criminale dell'università di Miami, reparto di psichiatria, accusato di una serie di efferati omicidi. Powell ha scelto di vivere in un silenzio che nessuno riesce a scalfire. Il caso viene allora affidato ad un giovane psichiatra dai modi svelti e pratici, Theo Caulder (Gooding Jr.). Questi comincia ad avere incontri quotidiani con il paziente, a sollecitarlo e stuzzicarlo fino a provocare finalmente alcune reazioni.

Curiosità Liberamente ispirato al romanzo Ishmael di Daniel Quinn, il film fu criticato perché è sembrato un’imitazione de Il silenzio degli innocenti (per cui Hopkins vinse l’Oscar), Gorilla nella nebbia e Qualcuno volò sul nido del cuculo. Oltre alle recensioni negative, la pellicola è stata un insuccesso commerciale. Nonostante tutto, Instinct fu accolto positivamente dagli animalisti e ancora oggi ottiene buoni ascolti in televisione. Tratto dal libro Ishmael di Daniel Quinn uscito negli USA e in Italia nel 1992

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SPACE COWBOYS un film di Clint Eastwood con Clint Eastwood, Donald Sutherland, Tommy Lee Jones, James Garner, James Cromwell, Marcia Gay Harden AVVENTURA, AZIONE, DRAMMATICO, FANTASCIENZA, durata: 130 min., USA, 2000 Un gruppo di piloti collaudatori dell'Air Force, che formano il Team Dedalus, viene sciolto quando la ricerca spaziale viene affidata alla NASA. Dopo quarant’anni, il satellite russo Ikon ha un guasto che porterà la Russia ad un blackout totale delle comunicazioni. Un funzionario della NASA, Bob Gerson (Cromwell), sa che Ikon ha lo stesso sistema di orientamento che aveva lo Skylab, il cui progettista,

Frank Corvin (Clint Eastwood), dovrebbe, quindi, essere in grado di ripararlo. Ma Frank non accetta l'incarico se non potrà lavorare con la sua squadra. Il Team Dedalus si ricostituisce e l'impresa sarà storica. Curiosità Presentato fuori concorso alla Mostra di cinema di Venezia, il film è un elogio della terza età. All’apparenza poco verosimile, la storia fu giudicata credibile dagli scienziati. Infatti la NASA diede dei consigli durante le riprese e permise di usare alcune delle proprie location. Ad aiutare la veridicità della pellicola ci pensò la cronaca: proprio in quei mesi un satellite russo, costruito ai tempi dell’URSS, ebbe un guasto e causava dei danni importanti nello spazio. Space Cowboys fu accolto positivamente dai critici ed ebbe un ottimo successo commerciale consolidando Clint Eastwood come un regista affermato e versatile. Ottenne anche una nomination all’Oscar: miglior montaggio sonoro.

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L’ARTE DELLA GUERRA un film di Christian Duguay con Wesley Snipes, Donald Sutherland, Anne Archer titolo originale: The Art of War AZIONE, THRILLER, durata: 117 min., USA, 2000 L'agente americano Neil Shaw (Snipes) ha il compito di scoprire e mandare a monte un complotto internazionale che prefigge di distruggere le Nazioni Unite proprio alla vigilia di uno storico vertice internazionale con la Cina. La scoperta, all'interno di un container nel porto di New York, dell'omicidio di alcuni rifugiati politici cinesi dà il via ad una bizzarra e misteriosa catena di eventi che dovrebbe avere il suo culmine nell'assassinio ambasciatore cinese presso le Nazioni Unite.

Curiosità Il titolo del film si riferisce al trattato sulla guerra dello stratega cinese Sun Tzu. Il successo della pellicola portò alla realizzazione di due sequel. All’inizio il ruolo del protagonista fu offerta a Jet Li, divo cinese dei film d’azione. L’arte della guerra fu massacrato dalla critica

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PIAZZA DELLE CINQUE LUNE un film di Renzo Martinelli con Donald Sutherland, Giancarlo Gianni, F. Murray Abraham DRAMMATICO, POLIZIESCO, STORICO, durata: 123 min., Italia, Regno Unito, 2003 Proprio nel corso del suo ultimo giorno di lavoro prima del pensionamento, il Procuratore della Repubblica di Siena, Saracini (Sutherland), viene avvicinato da uno sconosciuto che gli consegna una bobina. Si tratta di un filmato amatoriale, girato nel marzo del 1978 da un palazzo di via Fani, la mattina del rapimento di Aldo Moro.

Curiosità L’episodio vero del rapimento e dell’omicidio di Aldo Moro è inserito in una storia di finzione. Sutherland si trova come protagonista in un film che ricorda parecchio JFK - Un caso ancora aperto di Oliver Stone. Anche qui vengono indagate le versioni non ufficiali di un evento tragico e storico, che ha cambiato la coscienza di una nazione. La differenza sta nel come i due film sono stati accolti. Il film di Stone fu da subito considerato un capolavoro e diede avvio a dibattiti e a riaperture delle indagini, anche se soprattutto tramite i media. La pellicola di Martinelli ebbe un certo impatto, ma finì ben presto dimenticata e ritenuta inverosimile ed esagerata nella ricostruzione degli eventi. E’ da sottolineare la presenza di F. Murray Abraham, attore premio Oscar come miglior attore protagonista per Amadeus (1984).

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THE ITALIAN JOB un film di F. Gary Gray con Mark Wahlberg, Charlize Theron, Edward Norton, Donald Sutherland AZIONE, durata: 111 min., USA, 2003 Un’abile banda di scassinatori mette a segno un furto a Venezia portandosi via un’intera cassaforte, riempita di lingotti d’oro. Giunto sulle Alpi, il gruppo ha una tregua e stanno per spartirsi il malloppo. I due capibanda, John (Sutherland) e Charlie (Wahlberg), sono giusti nel dividere le quote e a tenere il gruppo unito, ma uno di loro vuole il bottino tutto per sé e uccide John a tradimento. Dopo un anno la banda si ritrova e vuole vendicare la morte del loro amico. E questa volta ci sarà sua figlia (Theron) a dar loro una mano.

Curiosità The Italian Job è il remake di Un colpo all’italiana (1969) con Michael Caine. In realtà, la pellicola del 2003 è un omaggio e riprende solo il titolo e qualche idea del film originale. Nel cast c’è Edward Norton, noto perfezionista e non un grande fan dei film d’azione. In più di un’occasione ha specificato che ha recitato in The Italian Job solo per un vincolo contrattuale con la casa di produzione. Tutto il cast dovette prendere delle lezioni di guida per le auto sportive ad alta velocità. Il film fu un successo di critica e pubblico. Dopo la sua uscita nelle sale, ogni anno girano voci riguardo al sequel, The Brazilian Job, ma niente è stato ancora realizzato. Il leggendario direttore della fotografia Wally Pfister, premio Oscar per Inception (2010), lavorò alla pellicola e s’ispirò a film come Il braccio violento della legge (1971), Ronin (1998) e Bourne Identity (2002).

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RITORNO A COLD MOUNTAIN un film di Anthony Minghella con Nicole Kidman, Jude Law, Renée Zellweger, Donald Sutherland, Natalie Portman, Philip Seymour Hoffman titolo originale: Cold Mountain GUERRA, WESTERN, DRAMMATICO, durata: 148 min., USA, 2003 Carolina del Nord, 1861. W. P. Inman Ballis è un giovane falegname, che un giorno incontra la bella Ada (Kidman), figlia del nuovo reverendo Monroe (Sutherland). Fra i due nasce subito l’amore, suggellato da un bacio. Ma a causa dello scoppio della guerra di secessione, Inman è costretto a partire per il fronte. I due vivono delle disavventure durante questi anni.

Ferito in guerra, il giovane vaga da solo per il paese, in cerca di una strada verso casa e la sua amata. Dopo la morte del padre, Ada è costretta a prendersi cura da sola della casa. E’ senza soldi e non sa cosa fare. Fino a quando non arriva l’esuberante Ruby Thewes (Zellweger) a mettere in ordine le cose. Curiosità Osannato dalla critica e uno dei film più premiati dell’anno cinematografico 2003, Ritorno a Cold Mountain è stato diretto dall’esperto Anthony Minghella, regista premio Oscar per Il paziente inglese (1996). Il film fu amato soprattutto per l’accuratissima ricostruzione storica, anche se tante scene sono state girate in Romania per motivi economici. Ma a prendersi tutte le luci della ribalta, e la memoria degli spettatori, è stata Renée Zellweger grazie ad un personaggio fuori dalle righe e sempre con una battuta pronta. La Zellweger vinse tutti i premi più importanti nella categoria miglior attrice non protagonista, tra cui anche l’Oscar. Il film ebbe anche sei nomination: miglior attore protagonista a Jude Law, fotografia, montaggio, colonna sonora e due nella cinquina della miglior canzone originale. Tratto dal libro Ritorno a Cold Mountain di Charles Frazier titolo originale: Cold Mountain Uscito negli USA nel 1997 e in Italia nel 1998

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ORGOGLIO E PREGIUDIZIO un film di Joe Wright con Keira Knightley, Matthew Macfadyen, Donald Sutherland, Rosamund Pike, Judi Dench, Carey Mulligan titolo originale: Pride and Prejudice DRAMMATICO, durata: 121 min., Gran Bretagna/Francia/USA, 2005 Inghilterra, fine Settecento. Il signor Bennett (Sutherland) ha cinque figlie, quasi tutte in età da matrimonio. Sua moglie, una donna petulante e chiacchierona, è ossessionata dal trovare dei mariti ricchi per le ragazze. Il suo desiderio sembra accontentato quando nella tenuta vicina arriva il giovane e facoltoso Charles Bingley, accompagnato dal

tenebroso signor Darcy (Macfadyen). Se fra Charles e la primogenita Jane (Pike) scoppia l’amore a prima vista, lo stesso non si può dire per Darcy ed Elizabeth (Knightley), attratti l’uno dall’altra, ma incapaci di relazionarsi per colpa di due caratteri opposti. Curiosità Joe Wright è uno dei registi più ammirati degli ultimi anni. Forte di un’immaginazione straordinaria e di uno stile di regia anticonvenzionale, Wright ama cimentarsi con i classici della letteratura o con storie ambientate in periodi storici particolari. Orgoglio e pregiudizio è il suo primo lungometraggio, seguito da film importanti come Espiazione (2007), Anna Karenina (2012), dove si ricompone il trio con i suoi amici Macfadyen e Knightley, e L’ora più buia (2017) con Gary Oldman. Per quanto riguarda il suo film di debutto, è stato un trionfo di critica e pubblico diventando un instant classic. L’ennesima trasposizione dell’omonimo romanzo di Jane Austen fu particolarmente amata per la grande fedeltà verso la fonte letteraria e per la impeccabile scelta del cast. Il film rese Keira Knightley una delle attrici di punta della sua generazione guadagnandosi anche la sua prima nomination all’Oscar. La pellicola ebbe altre tre nomination: miglior scenografia, costumi e colonna sonora al pisano Dario Marianelli, insostituibile collaboratore di Wright. Tratto dal libro Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen titolo originale: Pride and Prejudice Uscito in Gran Bretagna nel 1813 e in Italia nel 1932

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AMERICAN GUN un film di Aric Avelino con Marcia Gay Harden, Forest Whitaker, Donald Sutherland, Michael Shannon, Melissa Leo DRAMMATICO, durata: 95 min., USA, 2005 Ritratti di persone apparentemente diversissime - tra gli altri, una madre single, un preside di scuola superiore, uno studente modello - che sono toccate dal problema della diffusione delle armi negli Stati Uniti.

Curiosità In Italia il film non ebbe una distribuzione cinematografica ed uscì direttamente in DVD. Nel cast figurano tre attori premio Oscar (Harden, Whitaker e Leo) e un attore pluricandidato alla statuetta dorata (Shannon). American gun segna l’esordio alla regia di Aric Avellino, che girò la pellicola con alcuni suoi compagni di università. Ci vollero più di due anni per trovare i finanziamenti. La storia è ispirata da un articolo del Los Angeles Times e da alcune storie vere con al centro l’ampio uso delle armi negli Stati Uniti. Il film ebbe una distribuzione molto limitata in patria, ma riuscì a ricevere qualche nomination nei festival dedicati al cinema indipendente a stelle e strisce.

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CHIEDI ALLA POLVERE

un film di Robert Towne con Colin Farrell, Salma Hayek, Donald Sutherland titolo originale: Ask the Dust DRAMMATICO, durata: 117 min., USA, Germania, 2006 Piena d'ogni genere di elementi provenienti da altrove e di gente arrivata da ogni luogo in cerca di fama e ricchezza, Los Angeles è il luogo dove tutti i sogni dovrebbero diventare realtà. E' così per Arturo Bandini (Farrell), figlio d'immigrati italiani, che sogna di diventare uno scrittore famoso e sposare una bellissima bionda, e per Camilla Lopez (Hayek), una messicana che desidera sposare un vero americano e perdere il suo cognome.

Curiosità Ambientato durante la Grande Depressione, il film fu un fiasco al botteghino non riuscendo ad arrivare nemmeno ad un milione di dollari. Le riprese si svolsero a Los Angeles e in Sudafrica. Tra i compositori della colonna sonora figura Ramin Djawadi, famoso per aver composto le musiche della popolare serie tv Il trono di spade. Chiedi alla polvere è stato l’ultimo film di Towne, qui in veste di regista, ma famoso soprattutto come sceneggiatore. Classe 1934, Towne vinse l’Oscar alla miglior sceneggiatura originale per Chinatown (1974), considerata una delle migliori sceneggiature nella storia del cinema. Inoltre, fu candidato per capolavori come L’ultima corvé (1973), Shampoo (1975) e Greystoke - La leggenda di Tarzan, il signore della scimmie (1984). Tratto dal libro Chiedi alla polvere di John Fante titolo originale: Ask the Dust Uscito negli USA nel 1939 e in Italia nel 1941

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L’ETÀ BARBARICA un film di Denys Arcand con Marc Labrèche, Diane Kruger, Donald Sutherland titolo originale: L'Âge des ténèbres COMMEDIA, durata: 115 min., Canada, 2007 Nella sua immaginazione Jean-Marc è un cavaliere coraggioso, un celebre attore di teatro e di cinema, un premiato scrittore. Tutte le donne sono ai suoi piedi e nel suo letto. Nella realtà Jean-Marc è un uomo senza storia, un piccolo impiegato, un marito insignificante, un padre fallito e un fumatore clandestino. Riuscirà a resistere alla tentazione di evadere per sempre dalla realtà e a costruirsi una vita tutta sua?

Curiosità L’età barbarica rappresenta il capitolo finale della trilogia, scritta e diretta da Denys Arcand. È cominciata nel 1986 con Il declino dell’impero americano, candidato agli Oscar come miglior film straniero. È proseguita con Le invasioni barbariche (2003), per il quale Arcand vinse l’Oscar nella stessa categoria. L’ultimo episodio fu scelto dal Canada per rappresentarla agli Oscar, ma non ce la fece ad arrivare nella cinquina finale. Inoltre, fu presentato fuori concorso al Festival di Cannes. Donald Sutherland fa una breve apparizione, nel ruolo di se stesso.

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REIGN OVER ME un film di Mike Binder con Adam Sandler, Don Cheadle, Donald Sutherland, Liv Tyler DRAMMATICO, durata: 124 min., USA, 2007 Due ex compagni di stanza al college Charlie Fineman (Sandler) e Alan Johnson (Cheadle) s’incontrano dopo molti anni e rinnovano la propria amicizia. Charlie, che recentemente ha perso moglie e figli, sventola bandiera bianca nella sua vita, mentre Alan è sommerso dalle sue responsabilità famigliari e lavorative. Il loro incontro diventa un'ancora sia per Charlie che per Alan, entrambi alla ricerca di un amico fidato in questo momento cruciale delle loro vite.

Curiosità Scritto e diretto da Binder, il film ebbe delle restrizioni in patria: fu vietato ai minori di 17 anni, se non accompagnati dai genitori. Il titolo della pellicola prende spunto da una canzone degli Who. All’inizio le parti dei due protagonisti andarono a Tom Cruise e a Javier Bardem. Dopo l’abbandono del primo, l’attore spagnolo suggerì Sandler al regista dopo averlo visto recitare in Ubriaco d’amore di Paul Thomas Anderson. In seguito, anche Bardem lasciò il progetto e la parte andò a Cheadle. Accolto con recensioni tiepide, il film ebbe un’ottima distribuzione in tutta l’America, ma riuscì a pareggiare solo il proprio budget di 20 milioni di dollari.

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TUTTI PAZZI PER L’ORO un film di Andy Tennant con Matthew McConaughey, Kate Hudson, Donald Sutherland titolo originale: Fool’s Gold COMMEDIA, AVVENTURA, durata: 113 min., USA, 2008 I neo divorziati Finn (McConaughey) e Tess (Hudson) sono felici di non avere più a che fare l’uno con l’altra. Ma, a loro malgrado, sono costretti ad unire le forze per trovare un antico tesoro, risalente al XVIII secolo, nella zona delle Bahamas. Lo scapestrato Finn chiede aiuto al multimilionario Nigel Honeycutt (Sutherland), per cui lavora Tess. Il problema è che loro non sono gli unici a voler trovare il tesoro.

Curiosità La coppia McConaughey/Hudson si ricompone dopo un’altra commedia: Come farsi lasciare in 10 giorni (2003). All’inizio le riprese dovevano svolgersi ai Caraibi, ma furono spostate in Australia a causa di una forte tempesta. Si verificarono alcuni incidenti con i pesci e le meduse, che misero in allerta gli attori. Questi ultimi soggiornarono nelle ville di lusso, lungo la spiaggia. Dal punto di vista commerciale, la pellicola fu un successo perché superò i 100 milioni di dollari. Ma fu bersaglio della critica.

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THE EAGLE

un film di Kevin MacDonald con Channing Tatum, Jamie Bell, Donald Sutherland AVVENTURA, EPICO, DRAMMATICO, durata: 114 min., Gran Bretagna, Stati Uniti, 2011 Nel 140 d.C., vent'anni dopo l'inspiegabile scomparsa dell'intera Nona Legione sui monti della Scozia, il giovane centurione Marcus Aquila (Tatum) giunge da Roma per risolvere il mistero e risollevare la reputazione del padre (Sutherland), comandante della Legione. Accompagnato solo dallo schiavo britannico Esca (Bell), Marcus varca il Vallo di Adriano e si reca in Caledonia per confrontarsi con le tribù selvagge del luogo e recuperare l'emblema dorato della legione, l'Aquila della Nona.

Curiosità Il film è diretto dallo scozzese Kevin MacDonald. regista premio Oscar per il documentario Un giorno a settembre (2000). E’ tratto da un romanzo ed ispirato ad una storia vera. La sparizione della Nona Legione è ancora oggi argomento di dibattiti ed indagini. Le riprese si svolsero in Ungheria e in Scozia per un budget di 25 milioni di dollari. Ne incassò solo 10 in più. Il regista volle mantenersi il più possibile fedele alla veridicità storica, ma fu costretto a fare delle concessioni per quanto riguarda le lingue usate dalle varie tribù. Tratto dal libro L’Aquila della Nona Legione di Rosemary Sutcliff titolo originale: The Eagle of the Ninth Uscito in Gran Bretagna nel 1954 e in Italia nel 1973

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COME AMMAZZARE IL CAPO… E VIVERE FELICI

un film di Seth Gordon con Jason Bateman, Jason Sudeikis, Charlie Day, Jennifer Aniston, Colin Farrell, Donald Sutherland, Kevin Spacey, Jamie Foxx titolo originale: Horrible Bosses COMMEDIA, durata: 98 min., USA, 2011 Tre amici per la pelle, frustrati nel lavoro, giungono alla conclusione che l'unica soluzione ai loro problemi è uccidere i rispettivi capi. Ovviamente ognuno di loro ucciderà il capo di un altro.

Curiosità Kevin Spacey ottenne la parte nonostante l’interessamento di divi come Tom Cruise, Jeff Bridges e Philip Seymour Hoffman. Costato poco meno di 40 milioni di dollari, il film ebbe un successo inaspettato e mondiale: più di 200 milioni di dollari in tutto il mondo. La pellicola stabilì un record particolare: è la black comedy con il maggior incasso nella storia del cinema. Il trionfo portò alla realizzazione di un sequel qualche anno dopo. Per quanto riguarda la critica, tutte le performance sono state bene accolte, lo stesso non si può dire per la storia in sé, giudicata lacunosa in alcuni punti. Ancora oggi Come ammazzare il capo viene analizzato per la perfetta scelta degli attori, soprattutto i sei protagonisti principali. Il meno conosciuto dei sei, Charlie Day, fu

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HUNGER GAMES

un film di Gary Ross con Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Donald Sutherland, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Stanley Tucci, titolo originale: The Hunger Games AVVENTURA, AZIONE, DRAMMATICO, FANTASCIENTIFICO, THRILLER, durata: 142 min., USA, 2012 Il mondo ha subito un’apocalisse, dalle cui ceneri è nata la nazione di Panem. La sua capitale è Capitol City, città ricca e provvista di ogni lusso. Ma, appena fuori da essa, nei numerosi distretti, la situazione è ben diversa: fame e povertà regnano ovunque. I distretti sono fatti solo per dare soldi e provviste alla capitale e, per evitare qualsiasi

forma di insubordinazione, c’è una massiccia presenza delle forze militari. Per incutere maggior timore ai sudditi, il presidente Snow (Sutherland) organizza ogni anno i temutissimi Hunger Games, una sorta di reality show, dove alcuni ragazzi e ragazze vengono rinchiusi in una grande arena. Lo scopo del “gioco” è uccidere gli altri concorrenti e il vincitore diventerà una celebrità, non soffrirà mai più fame e povertà e vivrà nella lussuosa Capitol City. Curiosità La saga di Hunger Games fu accolta come l’erede delle due saghe appena terminate in quel periodo: Harry Potter e Twilight. Il target di riferimento è sempre quello degli adolescenti, anche se il primo film presenta una tematica più dark rispetto ai propri illustri predecessori. Grazie a questo film, Jennifer Lawrence divenne la nuova diva di Hollywood. Se i giovani andarono in visibilio per i giovani protagonisti (tra cui Liam Hemsworth, fratello minore di Chris “Thor” Hemsworth), la critica e il pubblico adulto apprezzò l’impressionante cast di supporto. Harrelson, Banks e Tucci sono fantastici nella loro recitazione sopra le righe, ma a rubare la scena è Donald Sutherland, che con il suo carisma crea uno dei cattivi più memorabili degli ultimi anni. Tratto dal libro Hunger Games di Suzanne Collins titolo originale: The Hunger Games Uscito negli USA nel 2008 e in Italia nel 2009

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LA MIGLIORE OFFERTA un film di Giuseppe Tornatore con Geoffrey Rush, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland THRILLER, DRAMMATICO, durata: 125 min., Italia, 2013 Virgil (Rush) è un uomo colto e solitario. La sua ritrosia nei confronti degli altri, specie delle donne, è pari all'infallibile maniacalità con cui esercita la professione di antiquario. Il giorno del suo sessantatreesimo compleanno Virgil riceve la telefonata di una ragazza di nome Claire (Hoeks) che lo incarica di occuparsi della dismissione di alcune opere d'arte di famiglia. Per varie ragioni la donna non si farà viva al primo incontro, durante la fase d'inventario delle opere e quelle successive del trasporto e del restauro. Più di una volta

Virgil ha l'impulso di chiamarsi fuori da ciò che gli sembra solo un fastidioso impaccio, ma la misteriosa giovane donna lo convince puntualmente a tornare sui propri passi. Inizia così per l'anziano antiquario un'esperienza del tutto imprevedibile. Curiosità Il film fu girato completamente in inglese, ma in Italia, tranne una tappa a Vienna e Praga. La pellicola vinse i premi principali ai David di Donatello, ai Nastri d’Argento e ai Ciak d’Oro, ottenendo anche un ottimo riscontro di pubblico. Giuseppe Tornatore mise a segno l’ennesima collaborazione con il maestro Ennio Morricone per la colonna sonora. Amato molto in Italia e in Europa, La migliora offerta fu accolto freddamente negli Stati Uniti, dove venne presto dimenticato oppure definito “austero”.

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HUNGER GAMES: LA RAGAZZA DI FUOCO un film di Francis Lawrence con Jennifer Lawrence, Donald Sutherland, Philip Seymour Hoffman, Woody Harrelson, Stanley Tucci titolo originale: The Hunger Games: Catching Fire AZIONE, FANTASCIENZA, THRILLER, durata: 146 min., USA, 2013 I vincitori degli ultimi Hunger Games, Katniss e Peeta (Lawrence e Josh Hutcherson), ritornano nel Distretto 12 e vivono insieme in una casa dotata di ogni comfort. Sono ancora scossi da quello che è successo, ma cercano di andare avanti e si preparano per il Tour dei Vincitori. Di nascosto, il presidente Snow (Sutherland) fa visita a

Katniss e le “consiglia” di mantenere l’immagine di due innamorati fra lei e Peeta minacciando le persone a lei care. Successivamente Katniss nota degli strani eventi e non sospetta che sono i primi segnali di una rivoluzione. Curiosità Il secondo capitolo della saga vede l’avvicendarsi della regia: non più Gary Ross, ma Francis Lawrence. A gran sorpresa, quest’ultimo fu scelto in una rosa di registi, che comprendeva alcuni fra i migliori autori delle ultime generazioni, compreso qualche premio Oscar. Costato 130 milioni di dollari, il film ne incassò quasi 900 milioni diventando il capitolo più visto della saga e il film americano con l’incasso più alto nel 2013. Tratto dal libro La ragazza di fuoco di Suzanne Collins titolo originale: Catching Fire Uscito negli USA nel 2009 e in Italia nel 2010

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HUNGER GAMES: IL CANTO DELLA RIVOLTA - PARTE 1 un film di Francis Lawrence con Jennifer Lawrence, Donald Sutherland, Woody Harrelson, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Mahershala Ali, Stanley Tucci, Natalie Dormer titolo originale: The Hunger Games: Mockingjay - Part 1 AZIONE, DRAMMATICO, FANTASCIENTIFICO, THRILLER, durata: 123 min., USA, 2014 Dopo aver distrutto l’arena degli Hunger Games, Katniss (Lawrence) si ritrova nel Distretto 13, dove le viene proposto di diventare il simbolo della rivoluzione. La ragazza è dubbiosa e non si fida completamente della presidentessa Alma Coin (Moore). Ritornata nel

Distretto 12, Katniss assiste alla distruzione, ordinata da Snow (Sutherland), della sua casa e della città. Confusa e arrabbiata, la sua situazione viene aggravata da un video del suo amico Peeta (Josh Hutcherson), che chiede il cessate il fuoco dei ribelli e appare vittima di torture e di un lavaggio del cervello. Ormai il piano sembra deciso: abbracciare la rivoluzione e salvare Peeta. Curiosità Il terzo libro della saga è stato diviso in due film, che furono girati contemporaneamente. Alla fine delle riprese della Parte 1, è morto l’attore premio Oscar Philip Seymour Hoffman. La sua presenza è stata confermata anche per il capitolo finale, ma con un ruolo ridotto a poche scene. Costato 125 milioni di dollari, il film ne incassò 750 in tutto il mondo, meglio del primo capitolo, ma inferiore al secondo. Nonostante tutto, il terzo capitolo della saga è stato il film con l’incasso più alto del 2014. Tratto dal libro Il canto della rivolta di Suzanne Collins titolo originale: Mockingjay Uscito negli USA nel 2010 e in Italia nel 2012

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HUNGER GAMES: IL CANTO DELLA RIVOLTA - PARTE 2

un film di Francis Lawrence con Jennifer Lawrence, Donald Sutherland, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Stanley Tucci, Woody Harrelson, Mahershala Ali, Natalie Dormer titolo originale: The Hunger Games: Mockingjay - Parte 2 AZIONE, DRAMMATICO, FANTASCIENTIFICO, THRILLER, durata: 137 min., USA, 2015 La nazione di Panem è in guerra, tutti i Distretti si sono ribellati al presidente Snow (Sutherland), tranne il 2, dove si trovano gli arsenali del governo. Dopo la caduta del Distretto 2, Katniss (Lawrence) parte alla conquista di Capitol City con una squadra speciale. Ormai la

capitale è stata quasi tutta evacuata e numerose trappole ostacolano il cammino verso il cuore della città. Durante il viaggio, Katniss apprende che la presidentessa Coin (Moore) vorrebbe la sua morte sul campo di battaglia in modo da farne diventare un simbolo della rivoluzione e per non avere ostacoli una volta salita al potere. Intanto, Snow è gravemente malato e cerca di resistere in ogni modo all’avanzata dei ribelli. Curiosità L’ultimo capitolo della saga è stato un evento mediatico e la fine di un’altra saga amata dai giovani di tutto il mondo. Pur avendo il budget più alto rispetto ai suoi predecessori, è il capitolo ad aver incassato di meno dell’intera saga. Ancora una volta la scelta di dividere il capitolo finale in due film non è stata apprezzata dal pubblico, che considera questo tipo di divisione come una mera strategia ai fini commerciali. A convalidare questo pensiero ci ha pensato l’annuncio di una serie di prequel e sequel, sempre ambientati nel mondo di Hunger Games. Il lato positivo dell’intera saga, e motivo principale d’interesse per questo percorso, è che Donald Sutherland divenne un attore famoso e apprezzato anche fra i più giovani. Tratto dal libro Il canto della rivolta di Suzanne Collins titolo originale: Mockingjay Uscito negli USA nel 2010 e in Italia nel 2012

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IL FUOCO DELLA GIUSTIZIA un film di Jon Cassar con Kiefer Sutherland, Donald Sutherland, Brian Cox, Demi Moore titolo originale: Forsaken WESTERN, durata: 90 min., USA, 2016 Il pistolero Henry Clayton (Kiefer Sutherland) decide di smetterla con gli spari e tornare a casa, dove cerca di recuperare il rapporto disastrato che ha con il padre (Donald Sutherland). Purtroppo, anche la sua cittadina d'origine è segnata dalla violenza, a causa di una banda di farabutti che terrorizza i proprietari terrieri.

Curiosità Questo è il primo film in cui Donald Sutherland ha almeno una scena insieme a suo figlio Kiefer, caratterista per il grande schermo e famoso protagonista della serie tv 24. Il regista Jon Cassar ha diretto molti episodi di 24 diventando un grande amico di Kiefer. I due si misero d’accordo molti anni prima di girare un western insieme e Kiefer volle avere a tutti i costi suo padre nel film. In Italia il film non ebbe una distribuzione cinematografica, ma uscì direttamente in DVD.

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ELLA & JOHN - THE LEISURE SEEKER un film di Paolo Virzì con Donald Sutherland, Helen Mirren, Danas Ivey titolo originale: The Leisure Seeker DRAMMATICO, COMMEDIA, durata: 112 min., Italia, 2017 La vecchiaia non è stata tenera con gli ottantenni Ella (Mirren) e John (Sutherland), sposati da circa 50 anni e genitori di due figli. Ella è all’ultimo stadio di cancro, ormai senza speranza di guarigione; John è nelle prime fasi della demenza senile, che si aggrava di giorno in giorno a grande velocità. Lui è stato un apprezzato professore di letteratura, lei gli è sempre stata accanto. Di nascosto, decidono di partire con il loro vecchio camper The Leisure Seeker per quello che anche loro

considerano il loro ultimo viaggio. Attraverseranno una buona parte dell’America tra guai e incontri con persone più giovani di loro. Vedranno le zone dove sono cresciuti e quelle che hanno sempre voluto visitare come la famosa casa di Hemingway. Curiosità Il film segna il debutto in lingua inglese del regista livornese Paolo Virzì, apprezzato regista di film come La prima cosa bella (2010), Il capitale umano (2014) e La pazza gioia (2016). In questo caso, Virzì si affida completamente ad attori americani e inglesi e lascia carta bianca a due giganti della recitazione come Mirren e Sutherland. La pellicola fu presentata con successo alla Mostra del cinema di Venezia ricevendo una lunga standing ovation. In generale, Ella & John fu molto apprezzato in Italia e in Europa e fu stroncato in America, soprattutto per il modo in cui dipinge la cultura americana. Tratto dal libro In viaggio contromano di Michael Zadoorian titolo originale: The Leisure Seeker Uscito negli USA e in Italia nel 2009

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Appunti ____________________________________________________________

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