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DESENZANO DEL GARDA

Raccolta differenziata ok Opuscolo per fare di più

- DESENZANO DEL GARDA -

LA RACCOLTA differenziata sul territorio desenzanese conti­nua a fare passi in avanti. L'obiettivo prefissato del 65% di frazio­ne è stato raggiunto e superato. Ora, l'obiettivo sfidante per il 2015 è quello di migliorare non solo la quantità, ma anche la qua­lità dei rifiuti recuperati, così da poter iniziare a ridurre la tariffa della Tari di alcuni punti percentuali già dai prossimi mesi del nuovo anno. A gennaio sarà distribuito a domicilio, in tutte le zone del Comu­ne, il nuovo calendario per la raccolta porta a porta 2015, già di­sponibile online sul sito del Comune (colonna di sinistra: Uffici e Servizi > Servizi al territorio > Ecologia > Raccolta differenzia­ta). Le novità saranno operative da marzo, in caso di variazioni rispetto al calendario, gli utenti saranno avvisati per tempo con lettera recapitata direttamente a casa e incontro informativo.

R.B.

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Crisi e divieti smorzano il Capodanno col botto Incassi in netto calo nelle armerie bresciane I titolari: Non è giusto che i petardi si vendano anche al supermercato. Noi siamo in regola

Botti e colori Materiale pirotecnico in libera vendita in una negozio del Bresciano (Foto Cavicchi)

«I fuochi d'artificio? I bambi­ni spesso sono una scusa — di­ce sorridendo Marco Piovanelli — in realtà tanti adulti li com­prano perché sono loro a diver­tirsi. Accenderli è una goliardia e si sentono importanti». Nes­suna laurea in psicologia, Mar­co è uno dei titolari dell'arme­ria Piovanelli di Lonato.

Ad affollare il suo negozio, ieri, non c'erano soltanto cac­ciatori, ma diversi ragazzini ac­compagnati dai genitori, tutti in cerca di piccoli razzi, petardi e fontane luminose per la festa di Capodanno. «I botti li com­pro — conferma Maurizio, pa­dre di due ragazzini di Carpe­ndolo — ma non spendo più di 50 euro. In fondo basta un attimo di allegria». Certo, c'è chi sborsa anche 300 euro, ma la spesa media si aggira tra i 70 e i 100 euro.

I fuochi non sono una tradi­zione scomparsa, ma chi mette mano al portafogli cerca di ri­sparmiare. «Rispetto all'anno scorso per i petardi stiamo in­

cassando il 30 per cento in me­no — ammette Piovanelli — Pesano anche le restrizioni». La normativa sui botti, infatti, è diventata più stringente e molti fuochi d'artificio non si posso­no più vendere ai minorenni. Anche per quelli meno carichi di polvere, come i famosi «mi­ni-ciccioli», servono i 18 anni.

Il problema è che i ragazzini li trovano anche in edicola o in tabaccheria. «E lì chi è che do­manda un documento d'iden­tità? Secondo me nessuno», sostiene Lorena Catania, titola­re dell'Armeria Gardonese di Desenzano. Il suo negozio è un military store: punta su abbi­gliamento per il softair e per la caccia. I petardi non sono il suo core business, ma per ven­derli ha dovuto spendere qual­che migliaia di euro realizzan­do un bunker. «Noi siamo in regola — dice la titolare — ma è sbagliato lasciar vendere i pe­tardi anche al supermercato». Insomma, la concorrenza pesa e nel negozio di Desenzano

quest'anno gli incassi dai fuo­chi sono scesi del 25 per cento.

A Brescia, invece, è difficile trovare chi vende i petardi. An­ni fa un tabaccaio di via Cre­mona ha preso mille euro di multa e non li ha più commer­cializzati.

Chi non ha rinunciato è il negozio di caccia e pesca di via Attilio Franchi. Ieri pomerig­gio si faceva fatica ad aprire la porta per le tante persone in coda. In attesa c'era anche Ste­fano, con i suoi due figli. «Ven­go qui perché è uno dei più forniti — sottolinea — pren­derò alcune fontane e dei mi­ni-ciccioli».

In tanti comprano i razzi, ma in pochi sanno che è pericolo­so piantarli in terra: meglio metterli in un cilindro di me­tallo, per esempio. Per que­stioni di sicurezza oggi tutti i petardi sono dotati di miccia, quelli a sfregamento non sono più in commercio.

E «per riconoscere se una confezione è illegale — spiega

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Lorena Catania — non basta cercare il marchio Ce. Bisogna controllare che le informazioni siano stampate sulla scatola. L'etichetta non è valida».

Matteo Trebeschi © RIPRODUZIONE RISERVATA

SF

Stefano Prenderò alcune fontane e i «micro-ciccioli»

Lorena None giusto si vendano petardi ovunque

H Aldo, Giovanni u Giacomo vincono al hoWpghino

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DESENZANO

«Porta a porta», novità 2015 per ridurre i costi ai cittadini DESENZANO Verrà distribuito fra qualche giorno alle famiglie il nuovo calendario della raccolta «porta a porta» che, informa l'assessorato all'Ecologia, ha raggiunto il 65% Il vademecum annuncia alcune novità a partire dal mese di marzo. Interesseranno la zona C, cioè il centro storico di Desenzano, dove verrà introdotta la raccolta puntuale della plastica e della frazione organica Un altro servizio innovativo, sempre a pagamento, riguarda il ritiro a domicilio dei rifiuti vegetali (erba, potature, ecc.) raccolti in un apposito contenitore. Il servizio sarà svolto il lunedì sempre da Garda Uno, previa richiesta e iscrizione. Il costo, comprensivo della dotazione del contenitore da 240 litri, è pari a 60 euro anno e garantisce la raccolta del «verde», dal primo lunedì di marzo all'ultimo lunedì di ottobre. In base all'esperienza maturata in

questo primo anno, gli orari dei centri di raccolta saranno ampliati nella stagione estiva, con l'apertura domenicale fino alle 21 e l'apertura in molti giorni festivi infrasettimanali. Non solo. Nei prossimi anni Desenzano punta a sviluppare, come capofila del progetto «Life», un sistema integrato per la gestione dei rifiuti urbani utilizzando sistemi automatici nei centri di raccolta, garantendo l'applicazione dei moderni concetti «Payt», cioè si paga quanto si getta. Gli obiettivi sono la personalizzazione della tariffa rifiuti e, a lungo termine, la riduzione degli sprechi e la diminuzione dei costi per il Comune e i cittadini. Viene infine eliminata da inizio anno l'iniziativa «Ricicla & Risparmia» che consentiva detrazioni sulla bolletta in base alle quantità di rifiuti differenziati recapitati ai centro di raccolta

Salò Quando la sosta «raddoppia»

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Niente botti di fine anno a Toscolano e Gardone Riviera

LAGO DI GARDA Botti vietati a Gardone Riviera e Toscolano Ma-derno. I due comuni limitrofi han­no emesso ordinanze che proibi­scono, in occasione delle feste di fi­ne anno, l'utilizzo di fuochi d'artifi­cio, petardi, mortaretti ed altri arti­fici pirotecnici. Ricordiamo che an­che in altri comuni (ad esempio De­senzano, Sirmione, Salò e Limone) i botti sono vietati in modo perma­nente da appositi regolamenti, che ammettono soltanto gli spettacoli pirotecnici di professionisti. A Toscolano Maderno e Gardone Riviera, invece, i sindaci hanno rite­nuto di intervenire con ordinanze specifiche. A Toscolano il divieto è istituito dal 29 dicembre al 6 genna­io di ogni anno. L'ordinanza ricor­da che botti e mortaretti «incidono sulla quiete e la sicurezza dei citta­dini» e che «spesso sono i minori che usano in modo incontrollato ta­li prodotti, senza l'adozione di mi­sure atte ad evitare pericoli e dan­ni, diretti e indiretti, alla integrità fisica delle persone, degli animali e delle cose». Potranno essere con­cesse deroghe, in occasione di par­ticolari manifestazioni.

Niente botti a Gardone e Toscolano

A Gardone il divieto è invece entra­to in vigore il 24 dicembre e si pro­trarrà fino al primo gennaio. Il co­mune fa presente che botti e razzi «possono creare infortuni anche di grave entità alle persone», ricorda le «conseguenze negative che i pe­tardi possono determinare anche a carico degli animali domestici non­ché della fauna selvatica» e sottoli­nea che «le detonazioni produco­no aumento di polveri sottili, crean­do inquinamento atmosferico».

Salò Quando la sosta

lo UII nonio pir le famiglie Ini

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IL PUNTO

Quattro regole necessarie per far ripartire il motore

- BRESCIA -

QUATTRO le questioni che Confesercenti ritiene primarie per rilanciare commercio e turi­smo. «Far rispettare le regole per saldi e vendite straordinarie, ri­proporre la moratoria per la realiz­zazione di nuovi centri commer­ciali, accompagnare le imprese nello sviluppo commerciale e cre­dere con forza nelle infrastrutture di prossima realizzazione». Pier Giorgio Piccioli, presidente di Confesercenti, è convinto che queste siano le sfida da affrontare. «Tutti però devono dare il loro contributo - sottolinea - spesso in­fatti il sistema Brescia si è visto scavalcare dai nostri vicini. Quan­to fino ad oggi è accaduto per l'ae­roporto di Montichiari deve servi­re da lezione». Il no di Confesercenti a nuovi cen­tri commerciali è risaputo così co­me la battaglia a chi anticipa il pe­riodo dei saldi, con promozioni di ogni genere. «La legge è chiara - ricorda - ma non viene fatta ri­spettare e così i furbi, anche se po­chi, ne approfittano. Così però si inquina il resto del mercato e si fa concorrenza sleale a quanti lavora­no nel rispetto della normativa». Confeserenti interviene anche sul­la questione alta velocità. Il comu­ne di Brescia vuole che la stazio­ne di riferimento per il tratto bre­sciano del Tav sia quella del capo­luogo, la Provincia punta su Mon­tichiari e Confesercenti scommet­te su Desenzano. «Può diventare l'hub del Garda - spiegano Piccio­li e Merigo - la nostra è una sem­plice idea. Il messaggio che però deve passare è che sul territorio non devono restare solo i proble­mi che l'alta velocità può portare (i terreni del Lugana doc invasi dalla ferrovia) devono esserci an­che i vantaggi che questa infra­struttura sicuramente potrà porta-

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LA RIVOLUZIONE SU GOMMA

Autobus provinciali: arrivano nuovi rincari e stop dei mezzi al metrò di Davide Bacca

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Bus provinciali, in arrivo i rincari e mezzi bloccati al capolinea metrò Il 1° febbraio debutta il biglietto unico, ma per le corse che non toccano la città aumenti tra il 3 e il 4%. E i pullman dalla Valtrompia fermeranno a Prealpino

Trasporto

di Davide Bacca

Inutile girarci attorno: la co­perta è corta e il 2015 sarà un anno difficile per i pendolari degli autobus provinciali, con meno corse e biglietti più cari. Il trasporto pubblico si finanzia solo in parte con la vendita di abbonamenti e biglietti; la fetta maggiore delle risorse arriva dai trasferimenti regionali. Il prossimo anno, però, il Pirello-ne taglierà di 50 milioni i soldi distribuiti a province e comuni. Meno dei 155 paventati a inizio dicembre, ma una sforbiciata comunque difficile da assorbi­re. «Dovremo agire con un mix di tagli alle corse e aumenti alle tariffe» ha detto ieri il consi­gliere delegato ai Trasporti del Broletto Diego Peli.

Biglietto unico Nella sua comunicazione al

consiglio provinciale Peli ha per prima cosa illustrato la «svolta» anticipata dal Corriere nei giorni scorsi: il 1° febbraio

debutterà il biglietto unico tra città e provincia. Con lo stesso ticket si potrà salire sui pull­man extraurbani ma anche sui bus cittadini e sulla metropoli­tana. Si è anche trovata una so­luzione per sopperire ai diversi supporti tecnologici. Sia e Saia usano biglietti di carta, non leggibili dalle obliteratrici ma­gnetiche di Brescia Mobilità. Saranno quindi introdotti nuo­vi «supporti bimodali»: ai bi­glietti di carta sarà applicata una banda magnetica. In que­sto modo l'utente dell'extraur­bano potrà usare il biglietto an­che su bus e metrò. Saranno poi riviste le tariffe: il nuovo bi­glietto «integrato» extraurba­no avrà infatti un costo mag­giore rispetto all'attuale, un rincaro che varia da 10 a 40 cen­tesimi, a seconda della tratta. Salò-Brescia, per esempio, pas­serà da 3,50 a 3,80 euro. Ma una volta arrivati in città non bisognerà munirsi di biglietto urbano, pagando 1,40 euro. A conti fatti, un risparmio.

L'Agenzia del trasporto L'integrazione tariffaria è un

nuovo passo verso il piano di bacino che dovrà essere elabo­

rato dall'Agenzia del trasporto pubblico, voluta dalla Regione. A Brescia è nata un anno fa (4596 Comune, 45% Provincia, 1096 Regione), lo scorso giugno è stato eletto il cda, presieduto da Corrado Ghirardelli, nelle scorse settimane è stato indivi­duato il direttore, l'ingegner Alberto Croce, vero braccio operativo. L'Agenzia avrà sede in via Marconi, una dotazione organica di 7 dipendenti, e ini-zierà ad operare a pieno dal 10 gennaio. Bisognerà elaborare il piano di bacino, vale a dire ridi­segnare il trasporto pubblico tra città e provincia, rivedere le linee, studiare integrazioni. Poi andrà fatta la gara per indivi­duare le aziende che si occupe­ranno della gestione del servi­zio. «Una gara da oltre 50 mi­lioni di euro l'anno, valida per sette anni, finalizzata a ottimiz­zare le risorse» ha precisato Pe­li. Per i primi 5 anni, sarà però esclusa la gestione del metrò.

Tagli e rincari Nel frattempo bisognerà

prorogare gli attuali contratti di servizio con le aziende (Saia e Sia per la Provincia, Brescia

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Trasporti per il Comune), fa­cendosi bastare le risorse. In continuo calo, n taglio del 390 comunicato dal Pirellone lo

99 Diego Peli La Regione ci taglia 1 milione eli euro, vi dovremo far fronte con un mix equilibrato di aumenti tariffari e meno corse

scorso 23 dicembre, comporta per il Broletto un ammanco da un milione di euro. «In pratica significa un taglio alle percor­renze di 55o/6oomila chilome­tri» ha spiegato Peli. Cioè me­no corse. La situazione è fluida, ancora in evoluzione, visto che la comunicazione dei tagli è di una settimana fa (con in mezzo il Natale). Ma lunedì il Broletto

e le aziende hanno iniziato a ra­gionare su come poter distri­buire i tagli. «Stiamo cercando una soluzione equilibrata — ha ribadito Peli — un mix tra au­menti tariffari e un risparmio di chilometri percorsi». Tra le tratte che saranno tagliate, for­se già dal i° febbraio, ci saran­no alcune corse che scendono dalla Val Trompia: quelle che non fanno fermate intermedie in città, ma arrivano fino alla stazione di via Togni, saranno «bloccate» al capolinea nord del metrobus, a Prealpino. A quel punto gli utenti, con lo stesso ticket (il «biglietto unico integrato») dovranno scendere dal pullman e salire sul metro. «Per la Provincia si tratta di l imila km in meno». Più com­plesso, invece, attuare la stessa «razionalizzazione» alle corse che vengono da est, facendole attestare al capolinea di San­t'Eufemia. Ci si sta comunque lavorando. Un'altra razionaliz­zazione potrebbe arrivare dal trasporto scolastico pervia del­la settimana corta nelle scuole (da settembre).

Ci saranno poi i rincari, en­tro il limite del 490 indicato dal­la Regione. Non tanto ai bi­glietti delle corse dirette in cit­tà, per le quali c'è già la modifi­ca tariffaria del ticket unico. Ma per quelle tratte che coinvolgo­no altre destinazioni provincia­li, per esempio Salò-Desenza-no, Orzinuovi-Chiari. «L'obiet­tivo — ha precisato Peli — è

contenere gli aumenti sotto la soglia regionale».

Sindacati in allarme Ma i sindacati sono già sul

piede di guerra. «Da cinque an­ni il Trasporto pubblico locale subisce tagli sistematici —spiega Mauro Scalvini, se­gretario provinciale della Fit Cisl — Dalla Provincia non vo­gliamo sapere soltanto dove, come e quanto intende taglia­re: vogliamo conoscere il crite­rio che intende adottare».

Il piano

• La Regione ha riformato ilTpl lombardo creando 5 agenzie. Una coincide con il territorio bresciano

• Obiettivo dell'Agenzia è razionalizzare il servizi, con un'unica regia che integri il servizio, senza sovrapposi­zioni

• La gara per l'intero bacino dovrebbe avvenire tra un anno

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costi

BRESCI

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i&IHS Pag. 11

Commercio e turismo, un altro anno nero I dati Coiifesercenti non sono positivi: due attività chiuse per ogni nuova superficie commerciale Record negativo per il dettaglio non alimentare. Gli operatori confidano nel 2015: ci sarà Expo

Un anno da dimenticare per il commercio e il turismo bre­sciano. Il 2014 che ci stiamo la­sciando alle spalle è solo l'ulti­mo di una serie negativa. In at­tesa che i saldi di inizio anno possano dare una boccata di ossigeno alle imprese, trime­stre dopo trimestre si è regi­strato che l'emorragia non da­va segni di arrestarsi ed il bi­lancio di fine anno non poteva che chiudersi in rosso.

A confermarlo sono arrivati i numeri diffusi ieri dall'osser­vatorio Confesercenti dove si legge che nel 2014 quasi due aziende hanno abbassato defi­nitivamente la saracinesca ogni nuova attività nata.

Tradotto in numeri 1.652 imprese (su un totale di 18.889 registrate) hanno chiuso con­tro le 997 che invece hanno ini­ziato l'attività. Un saldo negati­vo del 3,5 per cento. Peggiore anche di quello fatto registrare sia a livello nazionale (-3,4%) sia regionale (-2,7%). Ancora una volta è il commercio a pa­gare lo scotto maggiore alla crisi con un saldo del -3,9% nel rapporto tra nuove imprese (505) e cessazioni di attività (888).

A trascinare verso il basso i dati è soprattutto il commercio al dettaglio non alimentare do­ve le chiusure (622) hanno quasi doppiato le aperture (317). Saldo negativo anche tra i banchi e le bancarelle degli ambulanti che nel bresciano stanno soffrendo in modo par­ticolare il perdurare della diffi­cile situazione economica an­che rispetto ai colleghi del re­sto della Lombardia.

Se solo alcuni mesi fa il set­tore che riunisce le attività del­l'alloggio, della ristorazione e dei bar «sembrava estraneo o comunque in grado di reggere alla crisi - ha sottolineato il di­rettore della Confesercenti, Alessio Merigo - è ormai evi­dente che non è più così, so­prattutto per i pubblici eserci­zi». Ed ancora una volta, ad es­sere impietosi, sono i numeri: in un anno, la provincia ha per­so 272 imprese risultato della differenza tra le 764 chiusure e le 492 nuove aperture. Conse­guenza diretta del calo delle ri­cettività turistica segnalata dalle prime proiezioni. Se il 2013 è stato l'anno dei record con oltre 2,2 milioni di arrivi in terra bresciana e di quasi 9 mi­lioni di presenze, «sembra dif­ficile che quest'anno vengano confermati quei numeri».

Soprattutto per il capoluogo che nel raffronto tra i dati di giugno 2013 con lo stesso mese del 2014, sconta un calo di qua­si 24 mila presenze. L'ottimi­smo e le speranze sono tutte ri­volte al prossimo anno dove si «potrà contare anche sull'af­flusso di turisti che visiteranno il nord Italia grazie al richiamo dell'Esposizione universale».

Ed è in questa ottica che il presidente dell'organizzazione di via Salgari, Piergiorgio Pic­cioli vede «il ruolo strategico» della rete di infrastrutture. E se a livello viabilistico «sono stati compiuti importanti passi in avanti», a preoccupare è l'im­mediato futuro dell'aeroporto di Montichiari per il quale si confida «nel rilancio definiti­

vo, anche per il trasporto pas­seggeri» e della tratta ad alta velocità (Tav). «Un'opera es­senziale - ha sottolineato Pic­cioli - ma proprio per questo non vogliamo essere scavalca­ti. La nostra richiesta è chiara ritenendo che la stazione di Desenzano debba diventare per la tratta Tav, il vero e pro­prio hub del lago di Garda compensando il questo modo i gravi disagi generati dal can­tiere».

E se questo riguarda il futu­ro, per il commercio un banco di prova importante arriverà già nei prossimi giorni con l'avvio, il 3 di gennaio, delle vendite straordinarie.

«I saldi sono un appunta­mento importante — ha ricor­dato il presidente della Confe­sercenti, Piccioli — H mancato rispetto delle regole e i soliti furbi che li anticipano con sconti più o meno mascherati, rischiano però di renderli inu­tili». Una sorta di concorrenza «sbilanciata» e spesso utilizza­ta anche dalla grande distribu­zione e dai grandi centri com­merciali. «Nel 2014 con 4.798 imprese associate, Confeser­centi è la prima organizzazio­ne del settore commercio in provincia di Brescia — ha sot­tolineato in conclusione il pre­sidente Piccioli — e il nostro dovere prioritario è la tutela delle imprese, per questo chie­diamo che la moratoria sulla concessioni di nuovi centri commerciali non solo debba essere ripresa in considerazio­ne ma che diventi un punto ferma nella nostra Regione».

Roberto Giulietti

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Alessio Merigo Anche bar e ristoranti fanno ormai fatica a reggere questo lungo periodo di crisi economica

Piergiorgio Piccioli La moratoria sulla concessioni di nuovi maxi centri deve essere impunto fermo nella nostra Regione

1652 Imprese commerciali che hanno chiuso i battenti nel corso dell'anno che sta per concludersi

99T Attività commerciali avviate nel corso del 2014, praticamente a un'apertura corrispondono due chiusure

La percentuale del saldo negativo pagato dal commercio nel rapporto tra le nuove imprese e le attività cessate

IComnierui) e I lirismo, un ullra armo neml i _ . . . , . , _ - , . . .

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Un nuovo passo per il Museo di Salò

Il Mu. Sa. brilla in Regione fra più di 200 proposte Da Milano in arrivo un finanziamento da 300 mila euro

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Il museo di Salò scrive un nuovo, importante capitolo. Il progetto denominato «Dall'ab­bandono al Mu.Sa» presentato dal Comune di Salò alla Regio­ne Lombardia, è stato infatti premiato con un lusinghiero terzo posto fra gli oltre 200 per­venuti. Un risultato che si tra­duce in un finanziamento di 300 mila ero, a fronte di un in­vestimento complessivo che supera il milione. Un risultato in linea con una filosofia am­ministrativa che intende porta­re avanti progetti che vadano oltre i pochi mesi di Expo, pur facendo di quell'evento impa­ragonabile una vetrina in cui esporre realtà permanenti. Ed è stato proprio questo uno dei punti di forza di un progetto messo a punto da uno staff composto da Flavio Casali, diri­gente dell'Ufficio Cultura e Ser­vizi Sociali, Barbara Ghizzi, re­sponsabile dell'Ufficio Urbani­stica, e Alessandro Tonacci, già presidente della Biblioteca co­munale e curatore nell'ultimo anno di altri due progetti legati a iniziative della Biblioteca, fi­nanziati con 16 mila euro.

Il progetto del Mu.Sa si inse­risce in un contesto che integra l'allestimento del Museo, che

dal i° maggio esporrà collezio­ni attualmente dislocate su più sedi e non sempre di facile ac­cessibilità. «Vogliamo proporre l'immagine di un museo mo­derno e dinamico — spiega Ca­sali — che si comporrà anche di chioschi multimediali dotati di touch-screen sparsi nel cen­tro cittadino con apposite in­stallazioni, oltre che di applica­zioni QR per smartphone. La vocazione turistica di Salò trova rispondenza in questo progetto con un multilinguismo con quale, nei chioschi interattivi, ogni ospite proveniente dal­l'Estero potrà essere informato su tutto. La stessa attenzione è riservata alle varie disabilità motorie, auditive, visive, attra­verso percorsi specifici e appa­rati tecnologici a loro dedicati. Altra attenzione specifica sarà quella nei confronti delle diver­se fasce d'età, con app ed eventi specifici che troveranno collo­cazione nel complesso di Santa Giustina». Una iniziativa che non intende restare confinata nelle mura salodiane, ma allar­gare il raggio ai territori limi­trofi, come spiega Tonacci: «L'integrazione culturale cui miriamo vede il coinvolgimen-

II museo In arrivo un finanziamento consistente di 300 mila euro perii Mu.Sa di Salò, arrivato terzo in Regione tra più di duecento proposte (Fotogramma)

to dell'intero territorio e valsab-bino attraverso una serie di ri­mandi e proposte di visite alle diverse realtà presenti: dal Vit-toriale degli Italiani al Museo della Carta e la Valle delle Car­tiere, alla limonaia di Prà de la Fam a Tignale, oltre alla Fonda­zione Ugo da Como e la Rocca di Lonato, ma anche le ville ro­mane di Toscolano, Desenzano e Sirmione, i musei archeologi­ci di Gavardo e Desenzano, quelli del lavoro della Valsabbia e i parchi e giardini botanici gardesani». L'allestimento del progetto è curato dall'architetto museografico Giovanni Tortelli che, con la supervisione dell'ar­chitetto Anna Gatti dell'ufficio tecnico comunale, ha coordi­nato una task force di studiosi ed esperti. E non si dica più che su «quel ramo del lago» di Gar­da non si pensa alla cultura.

Pino Casamassima

Il proget to «Dall'abbando no al Mu.Sa» è un progetto che è stato premiato con un terzo posto

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fra oltre 200. Da Milano un finanziamento di 300 mila euro, per una spesa di un milione

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La mostra A Desenzano la vela va alla ricerca del mondo sostenibile

I suoni del vento e le foto di barche e marinai appese al soffitto. L Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente di Trento ha portato le vele a Desenzano: nel Castello è aperta la mostra itinerante «Velambiente. Virata verso un mondo più sostenibile» (aperta ogni giorno fino al 6 gennaio e ogni sabato e domenica fino al primo marzo). La vela una metafora per il rispetto del mare, e non solo, un tema che viene indagato in nove sezioni e una trentina di pannell: cimeli storici, installazoni visive e sonore, i racconti di un mastro velaio, le foto del lago di Garda e sensori a sfioro che rievocano viaggi in mare. All'allestimento della mostra ha contribuito la Lega navale italiana di Desenzano: «Da anni la Lega è impegnata a promuovere un lago che sia davvero accessibile a tutti - dice il presidente Daniele Manzini -.Stiamo lavorando con associazioni, istituzioni ed enti a iniziative volte alla sensibilizzazione sociale e ambientale», (a.tr.)

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Un tuffo, la crodera; le mille note: il Garda è sempre «sold out» Desenzano: il clou è nelle tre piazze principali

Salò ripropone la formula «Capodanno d'incanto

SIRMIONE Aquaria come

meta romantica, il pattinaggio sul ghiaccio per divertirsi

oltre alla visita alle «Grotte»

LAGO DI GARDA Anche per la fine del 2014 e l'inizio del 2015 il lago di Gardafaregi-strare il «sold out» in molti dei suoi luogi. In piazza riscaldati dalla musi­ca o al grand hotel dove l'ele­ganza è di rigore per il cenone con veglione, passando per le variegate proposte di ristoran­ti, pub, proseccherie, club, di­scoteche e tanti altri locali gio­vani e no. E poi la crociera di Capodanno, un tuffo nella pi­scina termale magari con qualche «acconto» culturale. Questo e tanto al­tro offre il Garda nell'ultimo giorno dell'anno, tradizio­nalmente da tutto esaurito, seppur solo a Capodan­no, negli hotel di Desenzano e Sir-mione che hanno riaperto i battenti

per 1 occasione. Nonostante la temperatura rigi­da, propongono di attendere l'anno nuovo all'aperto sia Desenzano con i «Soliti sospetti» in piazza Malvezzi, deejay in piazza Matteotti e musica in piazza Montemurro ( dalle ore 22), sia Sirmione dove si potrà an­che pattinare. Per chi ama le atmosfere soft il posto giusto è sicuramente il centro benessere Aquaria che offre più possibilità di scelta ed è una delle 11 mete italiane della notte di S. Silve­stro consigliate dal motore di ricerca TripAdvisor. C'è poi la tradizionale crocie­ra di Capodanno con imbar­co al molo di Desenzano sulla motonave Brennero. Si parte alle21 perunanottecon ceno­ne e veglione fino alle 3,30 del mattino navigando nel basso

lago vicino alla costa. Non mancano infine le opportuni­tà per ingannare l'attesa dell'arrivo dell'orario del di­vertimento serale. A San Silve­stro si potrà infatti partecipa­re alle visite guidate alle «Grot­te di Catullo» (ore 11 e 15) o salire sulla torre di San Marti­no della battaglia Salò invece celebra l'arrivo del 2015 con il rito collettivo del «Capodanno d'incanto»

» promosso da Comune e Pro Loco; è una grande festa in piazza per aspettare e festeg­

giare insieme agli amici l'inizio del nuovo anno. L'an­no scorso la festa richiamò nella cit­tadina gardesana una folla mai vista prima tra il lungo­lago e piazza Vitto­ria. Quest'anno si punta a replicare il successo del 2013 con un pro­gramma partico­larmente intenso.

Il centro vitale e pulsante del­la festa sarà come sempre piazza Vittoria. La festa co­mincia già alle 20, quando si darà il via alla programmazio­ne musicale con il dj set di Ra­dio Number One e l'esibizio­ne di «Luka one man show». E mentre la musicafarà da co­lonna sonora alla grande fe­sta, la città si trasformerà in un palcoscenico a cielo aper­to, sul quale artisti di strada metteranno in scena perfor­mance d'arte varia. Lafestavi­vrà il suo momento clou a mezzanotte con lo showpiro-tecnico nel mezzo del golfo. A seguire, ancora musica fino al­le 2. Per l'occasione la pista per il pattinaggio su ghiaccio sarà aperta dalle 22.30 alle una.

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Commercio e turismo: nel 2014 due chiusure per ogni apertura

L'Osservatorio di Confesercenti fotografa un anno nero, con un saldo negativo di 655 imprese in provincia di Brescia ISCRIZIONI E CESSAZIONI NEL 2014

Saldo

Pro. Brescia

Lombardia

Italia f Lombardic

Italia

9 .035

59.606

407.873

2.884

17.066

4,8 4.426

29.323

7,4

7,2

.III Tot. Regis. Iscrizioni

COMMERCIO

su tot Cessazioni su tot y...

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• Per ogni impresa commerciale che ha aperto nel Bresciano nel 2014, altre due li hanno chiusi. È stato quin­di un altro anno nero per il commer­cio e il turismo: nei due settori, tra gennaio e dicembre, hanno chiuso 1.652 imprese, a fronte di 997 nuove aperture per un saldo negativo di 655 attività. Sono un vero e proprio bol­lettino di guerra i dati elaborati dall'Osservatorio di Confesercenti: mostrano che non solo non si è inter­rotto il trend negativo del 2013 ma si è addirittura verificata un'ulteriore impennata della mortalità imprendi­toriale, nel commercio come nel turi­smo. A trascinare in rosso il bilancio del commercio, che tra aperture e chiu­sure ha un saldo negativo di meno 383 imprese, è il dettaglio in sede fis­sa, non alimentare, in profonda soffe­

renza (durante l'anno le chiusure, 622, sono state quasi il doppio delle aperture, 317). Meno pesante il calo per gli alimentari, con 74 iscrizioni e 104 cessazioni. Una novità rilevante è rappresentata dal saldo negativo delle imprese ambulanti: banchi e bancarelle segnano meno 48 attività, dato in controtendenza rispetto a quello nazionale e regionale che ha saldi ampiamenti positivi. Anche il turismo soffre. Perde, infat­ti, per le imprese di alloggio, ristora­zione e bar in provincia di Brescia 272 aziende (492 nuove, 764 chiuse). Sembra inoltre problematico che nel 2014 vengano confermati i dati del 2013, anno straordinario per presen­ze e arrivi per quanto riguarda i flussi turistici. Il capoluogo ha perso 23.946 presenze (il calo riguardai tu­risti italiani e da qualche tempo an-

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che i russi che soffrono la debolezza del rublo), ma le previsioni per il 2015 sono ottimistiche grazie al ri­chiamo di Expo. «Dalla situazione attuale abbiamo tratto quattro temi che meritano una riflessione - ha commentato il diret­tore generale di Confesercenti Lom­bardia orientale, Alessio Merigo - : in­frastrutture, che vanno incrementa­te soprattutto in chiave turistica, sul fronte sia aereoportuale sia ferrovia­rio; saldi e vendite straordinarie, sem­pre più al centro di forzature che me­ritano un rispetto delle regole e di concorrenza; grande distribuzione, per la quale rinnoviamo l'appello a Regione Lombardia per una morato­ria permanente; sviluppo digitale, per il quale Confesercenti ha avviato percorsiper una vera e propria meta­morfosi del commercio al fine di ren­

dere smart le imprese». Argomenti non da poco che vedono l'organizzazione di via Salgari schie­rata per una stazione della Tav a De-senzano, per compensare in parte i disagi dei cantieri «particolarmente invasivi nella zona di produzione viti­vinicola». Confidando nel rilancio de­finitivo dell'aeroporto di Montichia-ri, il presidente di Confesercenti Pier Giorgio Piccioli ha sottolineato l'im­pegno costante a sostegno delle 7.458 imprese iscritte, e documenta­te, che ha portato a registrare 4.798 imprese commerciali e 1.763 turisti­che. Ma «se la politica non cambia -ha concluso Piccioli - non sappiamo dove andremo a finire. Non servono operazioni miopi, ma più ascolto. Perché prima soffrono gli imprendi­tori, poi i loro dipendenti e di conse­guenza molte famiglie».

Wilda Nervi

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IL BILANCIO. Conf esercenti ha pubblicato ieri i dati relativi alle nuove aperture ed alle cessazioni in provincia di Brescia quest'anno, che non sono per nulla lusinghieri

Commercio, un 2014 nero: si spera in Expo Saldo negativo di 655 attività comprese le 272 del turismo Piccioli: «Azione in quattro punti per favorire la ripartenza» Giovanni Armanini

Dopo un 2014 nero la speran­za Expo può riaccendere la lu­ce per le imprese commerciali in provincia di Brescia. E Con-fesercenti lancia la propria azione di lobby con un piano d'azione in 4 punti con l'obiet­tivo di sostenere il rilancio e pensare alle prospettive futu­re. Stazione Tav a Desenzano, moratoria per i centri com­merciali, legislazione regiona­le sui saldi e sviluppo digitale delle aziende, sono i poli sui quali si concentrerà l'associa­zione guidata a livello brescia­no dal presidente Piergiorgio Piccioli e dal direttore Alessio Merigo, che secondo i dati de­gli iscritti resi disponibili in se­guito al rinnovo del consiglio camerale, è la più numerosa in provincia di Brescia con 7.458 iscritti di cui 4.798 nel commercio.

SECONDO LE STIME dell'Osser­vatorio Confesercenti, nei due settori tra gennaio e dicembre hanno chiuso in provincia di Brescia 1.652 imprese, a fronte di 997 nuove aperture, per un saldo finale negativo di 655 at­tività Si tratta di fatto di quasi due cessazioni ogni nuova atti­vità avviata. Se si guarda al so­lo commercio durante il 2014 si è assistito al proseguimento

del trend negativo, con un sal­do tra aperture e chiusure di meno 383 imprese.

Confesercenti - che rimane ferma sulle sue posizioni criti­che relative alla destinazione dell'area di Brixia Expo - pun­terà quindi su alcuni temi cen­trali. «In chiave turistica - spie­ga Piccioli -, è evidente il ruolo strategico rivestito dalla rete infrastrutturale bresciana. Se a livello viabilistico sono stati compiuti importanti passi in avanti, ancora parziali e da completare, ma sicuramente significativi, è sul fronte aero­portuale e ferroviario che si av­verte la necessità dei maggiori interventi. Confidiamo nel ri­lancio definitivo dell'aeropor­to di Montichiari anche per il trasporto passeggeri, e del completamento dei necessari sistemi di collegamento, in modo tale da poter beneficia­re di un'ulteriore leva per at­trarre nuovi visitatori nel no­stro territorio». Sul fronte fer­roviario, Confesercenti ritiene fondamentale «che la stazio­ne di Desenzano diventi il ve­ro e proprio hub del lago di Garda per la tratta Tav, com­pensando in questo modo i gravi disagi generati dal can­tiere, particolarmente invasi­vo». Critica pure la posizione in tema di saldi e vendite stra­

ordinarie, anticipati quest'an­no in via straordinaria da lune­dì 5 gennaio a sabato 3 genna­io: «è necessario aprire una ri­flessione sulle vendite di fine stagione» ribadisce Merigo. «I saldi - spiega lui stesso - so­no un appuntamento impor­tante che rischia di essere com­promesso dal mancato rispet­to delle regole e che ha rag­giunto un profilo di concorren­za decisamente sbilanciato a favore di molteplici attività, tra cui i grandi gruppi della di­stribuzione organizzata».

Centrale rimane pure il tema dei grandi centri commercia­li. Terminata la moratoria tem­poranea a nuovi insediamenti commerciali di grandi dimen­sioni, introdotta dalla Giunta Maroni, è ripartitala corsa all' apertura di nuovi centri. «Per la salvaguardia del territorio, in buona parte ormai compro­messo e la tutela reale del com­mercio dei centri storici e del­le periferie - hanno affermato i leader di Confesercenti - rite­niamo indispensabile che la moratoria venga non solo rei­terata, ma diventi rigidamen­te un punto fermo della nostra regione, anche dal punto di vi­sta ambientale».

L'organizzazione ha poi an­nunciato una serie di azioni a supporto degli associati al fine di aiutarli ad acquisire mag­giore competitività e coprire diversi segmenti del mercato. Un percorso avviato nel 2014 affinché le imprese sappiano cogliere le opportunità offerte dai nuovi consumatori, dive­nendo esse stesse smart e quin­di più digitalizzate. •

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| LA FESTA. Nel Bresciano tanti appuntamenti aspettando il 2015

San Silvestro in piazza AMontichiari c'è Baiasse*

In città San Silvestro vivrà stase­ra tra la musica di piazza Vitto­ria, la cena culturale a Santa Giu­lia, la solidarietà dell'«Ultimo con gli ultimi» e il circo. Desenza-no e Sirmione proponogno molti appuntamenti in musica; sull'al­to lago appuntamento con i fuo­chi artificiali di Salò e Riva, men­tre a Pontedilegno è attesa l'inva­sione degli sciatori. Al «Palageor-ge» di Montichiari lo show di Na­talino Baiasse O PAG 6,7,17,40 Grande festa stanotte per il «debutto» del 2015

L'ULTIMA NOTTE DELL'ANNO. Agenda fitta di iniziative sul Benaco che nonostante il grande freddo non intende rinunciare al ruolo di ambasciatore turistico

San Silvestro, il Garda promette emozioni ADesenzano appuntamenti spalmati su tre piazze Sirmione attende la mezzanotte pattinando Crociera e cenone sulla motonave «Brennero»

Maria Lisa Piaterra

Inizia il conto alla rovescia in attesa della notte più festeggia­ta dell'anno. Le località turisti­che del basso Garda si prepara­no all'appuntamento con tan­te iniziative per rendere la se­rata indimenticabile. Il freddo annunciato per le prossime ore non fermerà quanti hanno deciso di festeggiare il Capo­danno in piazza. Musica, luci e danze saranno i protagonisti della notte di San Silvestro a Desenzano.

TRE I PUNTI di ritrovo scelti da Desenzano Sviluppo Turistico con il patrocinio e il contribu­to del Comune per salutare l'arrivo del nuovo anno. In piazza Matteotti musica a par­tire dalle 21 in compagnia dei dj di Radio Number One. Le al­

tre due postazioni musicali di «Aspettando il 2015» saranno allestite in via Castello e in piazza Malvezzi dove si esibirà il gruppo rock «I soliti sospet­ti». A Sirmione, invece, la pi­sta di pattinaggio del ghiaccio allestita dall'amministrazio­ne comunale in piazza Monte-murro farà da scenario al ve­glione di capodanno. Musica e animazione inizieranno alle 22 e si protrarranno fino a not­te inoltrata. Analogo program­ma anche nella vicina piazza Mercato. Un brindisi di mezza-

Acquaria apre per una serata speciale E gli alberghi sono quasi al completo

notte senz'altro suggestivo quello di quanti hanno scelto di festeggiare l'arrivo del 2015 a bordo della motonave «Bren­nero» che salperà alle 21 dal porto di Desenzano per una crociera nel basso lago con mu­sica dal vivo, animazione e un ricco cenone. Altrettanto esclusivo il Capodanno propo­sto dal centro benessere ter­male Aquaria di Sirmione che

offrirà ai suoi ospiti una serata indimenticabile in tutto relax

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tra piscine, idromassaggi, ba­gni di vapore, trattamenti per­sonalizzati e piatti sfiziosi. La proposta della struttura è

stata segnalata da Trivago, il motore di ricerca hotel cono­sciuto in tutto il mondo, come una delle undici migliori a li­vello nazionale. Il centro be­nessere sarà aperto dalle 10 di

stamattina fino alle 8 di doma­ni per consentire ai clienti di scegliere un capodanno «su misura». Al di là di queste chic­che esclusive non mancheran­no veglioni e cenoni nella mag­gior parte dei ristoranti e dei locali della zona. Per chi vorrà concedersi una serata al cine­ma, prima del brindisi di mez­

zanotte, gli spettacoli non mancano alla multisala King di Lonato (www.multisa-laking.it). Da registrare, infi­ne, che gli alberghi aperti sia a Desenzano che a Sirmione so­no quasi al completo per que­sta notte a testimonianza che il Capodanno sul lago non tra­monta mai di moda. •

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LONATO. L'assemblea

I «No Tav» affilano tutte le armi nonviolente L'assemblea di fine anno del Coordinamento Non Tav del basso Garda, lunedì a Lonato, ha fatto il punto sulla campa­gna contro la grande opera pubblica, che culminerà il 14 febbraio a Sona, nel veronese, nella manifestazione interre­gionale «Baciamo la terra». L'agenda No Tav è «ricca di ap­puntamenti», come racconta il portavoce Eraldo Cavagnini. «Si infittiscono fra Calcinato, Lonato e Desenzano i contatti coi proprietari di terreni, che potrebbero essere interessati dalla linea, per organizzare la resistenza non violenta ai caro­taggi e agli espropri, nonché al­le future cantierizzazioni».

«Abbiamo poi studiato la problematica dell'elettrodot­to - aggiunge Cavagnini - che dall'inizio della galleria, fra Calcinato e Lonato, attraverse­rà le campagne per giungere in località Fornaci romane a Lonato» sottolinea. «Agenna-io terremo un incontro pubbli­co per organizzare gli agricol­tori proprietari di fondi inte­ressati dalle servitù da elettro­dotto, per la presenza dei plin­ti sul tracciato; ricordiamo che la direttiva comunitaria (già recepita in Trentino) è che le linee non devono più essere aeree ma solo interrate».

E sempre a gennaio sarà or­ganizzato un presidio informa­tivo alla Fiera agricola di San­t'Antonio a Lonato. «F.MAR.

Tesoretto per trincee, rifugi e cannoni

Moria di mucche a Centenaro s Misteriosa strage in una stalla ;

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