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LA SCIENZA LINGUAGGIO DI PACE Carta di Napoli per la Cooperazione e il dialogo interculturale Documento finale della seconda Giornata della Scienza per la pace e lo sviluppo - 10 Novembre 2012 Noi organizzazioni locali e nazionali – ONG, Associazioni, università e centri di ricerca, etc. – impegnate sul terreno della cooperazione internazionale, dell’educazione alla pace e del dialogo interculturale, riuniti per il secondo anno a Città della Scienza in occasione della Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo, il 10 novem- bre 2012 Noi ribadiamo i punti fondanti della Carta sottoscritta l’anno scorso da numerose personalità e soggetti organizzati, ed in particolare che -è necessario che la scienza, in quanto linguaggio universale condiviso da culture e civilizzazioni diverse, sia sempre più mezzo di pace tra i popoli e strumento di sviluppo per tutti, per contribuire a sconfiggere le disuguaglianze che sono la princi- pale causa della violenza, della sopraffazione e delle guerre. -occorre una cooperazione che si basi sulla ricerca, la formazione ed il mutuo apprendimento, e che promuova uno sviluppo umano collettivo e sostenibile, consen- tendo di raggiungere obiettivi di miglioramento sociale, ambientale, istituzionale e scientifico di tutti i popoli. Noi riconosciamo il lavoro svolto e i risultati ottenuti in questi dodici mesi: -sia al livello nazionale dove la cooperazione allo sviluppo è tornata al centro dell’agenda politica con il tentativo di avere una visione strategica unitaria e condivisa tra le diverse istituzioni superando la frammentazione. Consideriamo particolarmente importante i contributi e gli auspici di numerosi e autorevoli attori convenuti al Forum della cooperazione internazionale tenutosi a Milano il 1° e 2 ottobre 2012 -sia al livello locale specialmente in considerazione: @ del tavolo di concertazione regionale sulla cooperazione ed educazione allo sviluppo, partecipato da numerosi e diversificati attori della cooperazione, con i seguenti obiettivi comuni: promuovere riflessioni sulle specificità territoriali; favorire la partecipazione e raccogliere le istanze dei soggetti coinvolti; sollecitare il Consiglio regionale della Campania a mettere al più presto nell’agenda politica le proposte di Legge sulla Cooperazione. Tale tavolo ha analizzato le due proposte di legge presen- tate dai Consiglieri Colasanto e Valiante e, sentito il parere dei partecipanti e delle

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LA SCIENZA LINGUAGGIO DI PACE

Carta di Napoli per la Cooperazione e il dialogo interculturale

Documento �nale della seconda Giornata della Scienza per la pace e lo sviluppo - 10 Novembre 2012

Noi organizzazioni locali e nazionali – ONG, Associazioni, università e centri di ricerca, etc. – impegnate sul terreno della cooperazione internazionale, dell’educazione alla pace e del dialogo interculturale, riuniti per il secondo anno a Città della Scienza in occasione della Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo, il 10 novem-bre 2012Noi ribadiamo i punti fondanti della Carta sottoscritta l’anno scorso da numerose personalità e soggetti organizzati, ed in particolare che -è necessario che la scienza, in quanto linguaggio universale condiviso da culture e civilizzazioni diverse, sia sempre più mezzo di pace tra i popoli e strumento di sviluppo per tutti, per contribuire a scon�ggere le disuguaglianze che sono la princi-pale causa della violenza, della sopra�azione e delle guerre.-occorre una cooperazione che si basi sulla ricerca, la formazione ed il mutuo apprendimento, e che promuova uno sviluppo umano collettivo e sostenibile, consen-tendo di raggiungere obiettivi di miglioramento sociale, ambientale, istituzionale e scienti�co di tutti i popoli.Noi riconosciamo il lavoro svolto e i risultati ottenuti in questi dodici mesi:-sia al livello nazionale dove la cooperazione allo sviluppo è tornata al centro dell’agenda politica con il tentativo di avere una visione strategica unitaria e condivisa tra le diverse istituzioni superando la frammentazione. Consideriamo particolarmente importante i contributi e gli auspici di numerosi e autorevoli attori convenuti al Forum della cooperazione internazionale tenutosi a Milano il 1° e 2 ottobre 2012-sia al livello locale specialmente in considerazione:

@ del tavolo di concertazione regionale sulla cooperazione ed educazione allo sviluppo, partecipato da numerosi e diversi�cati attori della cooperazione, con i seguenti obiettivi comuni: promuovere ri�essioni sulle speci�cità territoriali; favorire la partecipazione e raccogliere le istanze dei soggetti coinvolti; sollecitare il Consiglio regionale della Campania a mettere al più presto nell’agenda politica le proposte di Legge sulla Cooperazione. Tale tavolo ha analizzato le due proposte di legge presen-tate dai Consiglieri Colasanto e Valiante e, sentito il parere dei partecipanti e delle

parti coinvolte, ha ritenuto valido ed esaurienti ambedue le proposte, proponendo tuttavia alcune istanze per migliorare i testi.

@ del comitato ristretto della VI Commissione Consiliare della Regione Campania che ha proceduto a uni�care le due proposte di legge che erano state depositate.

@ delle numerose iniziative promosse in Regione Campania sia dalle istituzioni locali, che dalle ONG, Associazioni, centri di ricerca e università per raccontare e sensibiliz-zare l’opinione pubblica alla cooperazione internazionale, all’educazione alla pace e al dialogo interculturale.

Noi crediamo in a) una visione strategica unitaria e condivisa della cooperazione internazionale in Italia, da adottare a livello nazionale e locale, in termini di scelte operative, priorità geogra�che e tematiche trasversali, in una prospettiva di medio e lungo termine e attraverso il coordinamento fra le diverse istituzioni nazionali che operano a diverso titolo nella cooperazione, superando la frammentazione. b) un’azione di cooperazione integrata tra Istituzioni dello Stato, Enti Locali, università, fondazioni, ONG, sponsor, partner industriali e �nanziari, per promuovere assieme programmi ambiziosi e nello stesso tempo realistici, che mirino, partendo dal contesto locale ad attivare processi virtuosi di crescita e di sviluppo eco-sostenibile.c) un dialogo interculturale non più promosso unicamente dalla cultura degli autoc-toni ma innescato, aperto e partecipato dalle culture dei migranti.d) una politica che persegua l'integrazione sociale dei cittadini stranieri, operando per l'a�ermazione e la difesa dei diritti fondamentali della persona e garantendo le pari opportunità di accesso ai servizi. e) un welfare universalistico che si assuma la responsabilità di prendere in carico la diversità e appronti gli strumenti adatti ad interloquire con le di�erenze, superando la logica dell’intervento assistenziale causato dall’emergenza e della meritocrazia nell’esigibilità dei diritti.f ) l’eliminazione di ogni forma di razzismo o di discriminazione nei confronti di immi-grati al �ne di rendere e�ettivo l'esercizio dei diritti, garantire l'accoglienza e l'e�ettiva integrazione socialeg) la valorizzazione della consapevolezza dei diritti e dei doveri connessi alla condizione di cittadino straniero immigrato.

Noi chiediamo che

- la cooperazione allo sviluppo occupi un degno spazio nell’agenda politica del Governo italiano - la cooperazione allo sviluppo sia intesa come contributo allo sviluppo sostenibile dell’intera umanità - la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà internazionale costituiscano una priorità per le Istituzioni della Campania e che la Regione si doti al più presto di uno strumento legislativo speci�co- in questo senso, il testo proposto dal Comitato ristretto lo scorso 31 luglio 2012 sia recepito dalla VI Commissione Consiliare e poi, quanto prima, trasmessa al Con-siglio Regionale;- le istituzioni valorizzino il contributo dei diversi e molteplici soggetti che agiscono in quest’ambito, attraverso il ra�orzamento del Servizio civile, la stabilizzazione del 5 per mille, la razionalizzazione del sistema delle detrazioni per le Onlus e proce-dure che facilitino l’invio all’estero in aspettativa di personale dell’amministrazione pubblica- l’immigrato venga valorizzato e riconosciuto come portatore di saperi e compe-tenze che ha acquisito nel suo paese e che si accettino tutte le sue capacità in modo, aperto, costruttivo, creativo- a�nché il dialogo culturale sia e�ettivo, le istituzioni promuovano interventi di integrazione intesi non come mera assimilazione culturale, bensì come “interazione” reciproca, paci�ca e realizzata con consapevolezza.- le istituzioni nazionali e locali lavorino al de�nitivo superamento della cd. Emer-genza Nord Africa - vero vulnus delle politiche di accoglienza in regione Campania e in Italia - a�nché le azioni �nora messe in campo rientrino in un programmazione strutturata, ordinaria e complessa �nalizzata alla reale integrazione socio profes-sionale dei migranti in un quadro chiaro di predisposizione e utilizzo delle risorse e valutazione dell’e�cacia degli interventi.

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Carta di Napoli per la Cooperazione e il dialogo interculturale

Documento �nale della seconda Giornata della Scienza per la pace e lo sviluppo - 10 Novembre 2012

Noi organizzazioni locali e nazionali – ONG, Associazioni, università e centri di ricerca, etc. – impegnate sul terreno della cooperazione internazionale, dell’educazione alla pace e del dialogo interculturale, riuniti per il secondo anno a Città della Scienza in occasione della Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo, il 10 novem-bre 2012Noi ribadiamo i punti fondanti della Carta sottoscritta l’anno scorso da numerose personalità e soggetti organizzati, ed in particolare che -è necessario che la scienza, in quanto linguaggio universale condiviso da culture e civilizzazioni diverse, sia sempre più mezzo di pace tra i popoli e strumento di sviluppo per tutti, per contribuire a scon�ggere le disuguaglianze che sono la princi-pale causa della violenza, della sopra�azione e delle guerre.-occorre una cooperazione che si basi sulla ricerca, la formazione ed il mutuo apprendimento, e che promuova uno sviluppo umano collettivo e sostenibile, consen-tendo di raggiungere obiettivi di miglioramento sociale, ambientale, istituzionale e scienti�co di tutti i popoli.Noi riconosciamo il lavoro svolto e i risultati ottenuti in questi dodici mesi:-sia al livello nazionale dove la cooperazione allo sviluppo è tornata al centro dell’agenda politica con il tentativo di avere una visione strategica unitaria e condivisa tra le diverse istituzioni superando la frammentazione. Consideriamo particolarmente importante i contributi e gli auspici di numerosi e autorevoli attori convenuti al Forum della cooperazione internazionale tenutosi a Milano il 1° e 2 ottobre 2012-sia al livello locale specialmente in considerazione:

@ del tavolo di concertazione regionale sulla cooperazione ed educazione allo sviluppo, partecipato da numerosi e diversi�cati attori della cooperazione, con i seguenti obiettivi comuni: promuovere ri�essioni sulle speci�cità territoriali; favorire la partecipazione e raccogliere le istanze dei soggetti coinvolti; sollecitare il Consiglio regionale della Campania a mettere al più presto nell’agenda politica le proposte di Legge sulla Cooperazione. Tale tavolo ha analizzato le due proposte di legge presen-tate dai Consiglieri Colasanto e Valiante e, sentito il parere dei partecipanti e delle

parti coinvolte, ha ritenuto valido ed esaurienti ambedue le proposte, proponendo tuttavia alcune istanze per migliorare i testi.

@ del comitato ristretto della VI Commissione Consiliare della Regione Campania che ha proceduto a uni�care le due proposte di legge che erano state depositate.

@ delle numerose iniziative promosse in Regione Campania sia dalle istituzioni locali, che dalle ONG, Associazioni, centri di ricerca e università per raccontare e sensibiliz-zare l’opinione pubblica alla cooperazione internazionale, all’educazione alla pace e al dialogo interculturale.

Noi crediamo in a) una visione strategica unitaria e condivisa della cooperazione internazionale in Italia, da adottare a livello nazionale e locale, in termini di scelte operative, priorità geogra�che e tematiche trasversali, in una prospettiva di medio e lungo termine e attraverso il coordinamento fra le diverse istituzioni nazionali che operano a diverso titolo nella cooperazione, superando la frammentazione. b) un’azione di cooperazione integrata tra Istituzioni dello Stato, Enti Locali, università, fondazioni, ONG, sponsor, partner industriali e �nanziari, per promuovere assieme programmi ambiziosi e nello stesso tempo realistici, che mirino, partendo dal contesto locale ad attivare processi virtuosi di crescita e di sviluppo eco-sostenibile.c) un dialogo interculturale non più promosso unicamente dalla cultura degli autoc-toni ma innescato, aperto e partecipato dalle culture dei migranti.d) una politica che persegua l'integrazione sociale dei cittadini stranieri, operando per l'a�ermazione e la difesa dei diritti fondamentali della persona e garantendo le pari opportunità di accesso ai servizi. e) un welfare universalistico che si assuma la responsabilità di prendere in carico la diversità e appronti gli strumenti adatti ad interloquire con le di�erenze, superando la logica dell’intervento assistenziale causato dall’emergenza e della meritocrazia nell’esigibilità dei diritti.f ) l’eliminazione di ogni forma di razzismo o di discriminazione nei confronti di immi-grati al �ne di rendere e�ettivo l'esercizio dei diritti, garantire l'accoglienza e l'e�ettiva integrazione socialeg) la valorizzazione della consapevolezza dei diritti e dei doveri connessi alla condizione di cittadino straniero immigrato.

Noi chiediamo che

- la cooperazione allo sviluppo occupi un degno spazio nell’agenda politica del Governo italiano - la cooperazione allo sviluppo sia intesa come contributo allo sviluppo sostenibile dell’intera umanità - la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà internazionale costituiscano una priorità per le Istituzioni della Campania e che la Regione si doti al più presto di uno strumento legislativo speci�co- in questo senso, il testo proposto dal Comitato ristretto lo scorso 31 luglio 2012 sia recepito dalla VI Commissione Consiliare e poi, quanto prima, trasmessa al Con-siglio Regionale;- le istituzioni valorizzino il contributo dei diversi e molteplici soggetti che agiscono in quest’ambito, attraverso il ra�orzamento del Servizio civile, la stabilizzazione del 5 per mille, la razionalizzazione del sistema delle detrazioni per le Onlus e proce-dure che facilitino l’invio all’estero in aspettativa di personale dell’amministrazione pubblica- l’immigrato venga valorizzato e riconosciuto come portatore di saperi e compe-tenze che ha acquisito nel suo paese e che si accettino tutte le sue capacità in modo, aperto, costruttivo, creativo- a�nché il dialogo culturale sia e�ettivo, le istituzioni promuovano interventi di integrazione intesi non come mera assimilazione culturale, bensì come “interazione” reciproca, paci�ca e realizzata con consapevolezza.- le istituzioni nazionali e locali lavorino al de�nitivo superamento della cd. Emer-genza Nord Africa - vero vulnus delle politiche di accoglienza in regione Campania e in Italia - a�nché le azioni �nora messe in campo rientrino in un programmazione strutturata, ordinaria e complessa �nalizzata alla reale integrazione socio profes-sionale dei migranti in un quadro chiaro di predisposizione e utilizzo delle risorse e valutazione dell’e�cacia degli interventi.

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Noi organizzazioni locali e nazionali – ONG, Associazioni, università e centri di ricerca, etc. – impegnate sul terreno della cooperazione internazionale, dell’educazione alla pace e del dialogo interculturale, riuniti per il secondo anno a Città della Scienza in occasione della Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo, il 10 novem-bre 2012Noi ribadiamo i punti fondanti della Carta sottoscritta l’anno scorso da numerose personalità e soggetti organizzati, ed in particolare che -è necessario che la scienza, in quanto linguaggio universale condiviso da culture e civilizzazioni diverse, sia sempre più mezzo di pace tra i popoli e strumento di sviluppo per tutti, per contribuire a scon�ggere le disuguaglianze che sono la princi-pale causa della violenza, della sopra�azione e delle guerre.-occorre una cooperazione che si basi sulla ricerca, la formazione ed il mutuo apprendimento, e che promuova uno sviluppo umano collettivo e sostenibile, consen-tendo di raggiungere obiettivi di miglioramento sociale, ambientale, istituzionale e scienti�co di tutti i popoli.Noi riconosciamo il lavoro svolto e i risultati ottenuti in questi dodici mesi:-sia al livello nazionale dove la cooperazione allo sviluppo è tornata al centro dell’agenda politica con il tentativo di avere una visione strategica unitaria e condivisa tra le diverse istituzioni superando la frammentazione. Consideriamo particolarmente importante i contributi e gli auspici di numerosi e autorevoli attori convenuti al Forum della cooperazione internazionale tenutosi a Milano il 1° e 2 ottobre 2012-sia al livello locale specialmente in considerazione:

@ del tavolo di concertazione regionale sulla cooperazione ed educazione allo sviluppo, partecipato da numerosi e diversi�cati attori della cooperazione, con i seguenti obiettivi comuni: promuovere ri�essioni sulle speci�cità territoriali; favorire la partecipazione e raccogliere le istanze dei soggetti coinvolti; sollecitare il Consiglio regionale della Campania a mettere al più presto nell’agenda politica le proposte di Legge sulla Cooperazione. Tale tavolo ha analizzato le due proposte di legge presen-tate dai Consiglieri Colasanto e Valiante e, sentito il parere dei partecipanti e delle

parti coinvolte, ha ritenuto valido ed esaurienti ambedue le proposte, proponendo tuttavia alcune istanze per migliorare i testi.

@ del comitato ristretto della VI Commissione Consiliare della Regione Campania che ha proceduto a uni�care le due proposte di legge che erano state depositate.

@ delle numerose iniziative promosse in Regione Campania sia dalle istituzioni locali, che dalle ONG, Associazioni, centri di ricerca e università per raccontare e sensibiliz-zare l’opinione pubblica alla cooperazione internazionale, all’educazione alla pace e al dialogo interculturale.

Noi crediamo in a) una visione strategica unitaria e condivisa della cooperazione internazionale in Italia, da adottare a livello nazionale e locale, in termini di scelte operative, priorità geogra�che e tematiche trasversali, in una prospettiva di medio e lungo termine e attraverso il coordinamento fra le diverse istituzioni nazionali che operano a diverso titolo nella cooperazione, superando la frammentazione. b) un’azione di cooperazione integrata tra Istituzioni dello Stato, Enti Locali, università, fondazioni, ONG, sponsor, partner industriali e �nanziari, per promuovere assieme programmi ambiziosi e nello stesso tempo realistici, che mirino, partendo dal contesto locale ad attivare processi virtuosi di crescita e di sviluppo eco-sostenibile.c) un dialogo interculturale non più promosso unicamente dalla cultura degli autoc-toni ma innescato, aperto e partecipato dalle culture dei migranti.d) una politica che persegua l'integrazione sociale dei cittadini stranieri, operando per l'a�ermazione e la difesa dei diritti fondamentali della persona e garantendo le pari opportunità di accesso ai servizi. e) un welfare universalistico che si assuma la responsabilità di prendere in carico la diversità e appronti gli strumenti adatti ad interloquire con le di�erenze, superando la logica dell’intervento assistenziale causato dall’emergenza e della meritocrazia nell’esigibilità dei diritti.f ) l’eliminazione di ogni forma di razzismo o di discriminazione nei confronti di immi-grati al �ne di rendere e�ettivo l'esercizio dei diritti, garantire l'accoglienza e l'e�ettiva integrazione socialeg) la valorizzazione della consapevolezza dei diritti e dei doveri connessi alla condizione di cittadino straniero immigrato.

Noi chiediamo che

- la cooperazione allo sviluppo occupi un degno spazio nell’agenda politica del Governo italiano - la cooperazione allo sviluppo sia intesa come contributo allo sviluppo sostenibile dell’intera umanità - la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà internazionale costituiscano una priorità per le Istituzioni della Campania e che la Regione si doti al più presto di uno strumento legislativo speci�co- in questo senso, il testo proposto dal Comitato ristretto lo scorso 31 luglio 2012 sia recepito dalla VI Commissione Consiliare e poi, quanto prima, trasmessa al Con-siglio Regionale;- le istituzioni valorizzino il contributo dei diversi e molteplici soggetti che agiscono in quest’ambito, attraverso il ra�orzamento del Servizio civile, la stabilizzazione del 5 per mille, la razionalizzazione del sistema delle detrazioni per le Onlus e proce-dure che facilitino l’invio all’estero in aspettativa di personale dell’amministrazione pubblica- l’immigrato venga valorizzato e riconosciuto come portatore di saperi e compe-tenze che ha acquisito nel suo paese e che si accettino tutte le sue capacità in modo, aperto, costruttivo, creativo- a�nché il dialogo culturale sia e�ettivo, le istituzioni promuovano interventi di integrazione intesi non come mera assimilazione culturale, bensì come “interazione” reciproca, paci�ca e realizzata con consapevolezza.- le istituzioni nazionali e locali lavorino al de�nitivo superamento della cd. Emer-genza Nord Africa - vero vulnus delle politiche di accoglienza in regione Campania e in Italia - a�nché le azioni �nora messe in campo rientrino in un programmazione strutturata, ordinaria e complessa �nalizzata alla reale integrazione socio profes-sionale dei migranti in un quadro chiaro di predisposizione e utilizzo delle risorse e valutazione dell’e�cacia degli interventi.

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Documento �nale della seconda Giornata della Scienza per la pace e lo sviluppo - 10 Novembre 2012

Noi organizzazioni locali e nazionali – ONG, Associazioni, università e centri di ricerca, etc. – impegnate sul terreno della cooperazione internazionale, dell’educazione alla pace e del dialogo interculturale, riuniti per il secondo anno a Città della Scienza in occasione della Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo, il 10 novem-bre 2012Noi ribadiamo i punti fondanti della Carta sottoscritta l’anno scorso da numerose personalità e soggetti organizzati, ed in particolare che -è necessario che la scienza, in quanto linguaggio universale condiviso da culture e civilizzazioni diverse, sia sempre più mezzo di pace tra i popoli e strumento di sviluppo per tutti, per contribuire a scon�ggere le disuguaglianze che sono la princi-pale causa della violenza, della sopra�azione e delle guerre.-occorre una cooperazione che si basi sulla ricerca, la formazione ed il mutuo apprendimento, e che promuova uno sviluppo umano collettivo e sostenibile, consen-tendo di raggiungere obiettivi di miglioramento sociale, ambientale, istituzionale e scienti�co di tutti i popoli.Noi riconosciamo il lavoro svolto e i risultati ottenuti in questi dodici mesi:-sia al livello nazionale dove la cooperazione allo sviluppo è tornata al centro dell’agenda politica con il tentativo di avere una visione strategica unitaria e condivisa tra le diverse istituzioni superando la frammentazione. Consideriamo particolarmente importante i contributi e gli auspici di numerosi e autorevoli attori convenuti al Forum della cooperazione internazionale tenutosi a Milano il 1° e 2 ottobre 2012-sia al livello locale specialmente in considerazione:

@ del tavolo di concertazione regionale sulla cooperazione ed educazione allo sviluppo, partecipato da numerosi e diversi�cati attori della cooperazione, con i seguenti obiettivi comuni: promuovere ri�essioni sulle speci�cità territoriali; favorire la partecipazione e raccogliere le istanze dei soggetti coinvolti; sollecitare il Consiglio regionale della Campania a mettere al più presto nell’agenda politica le proposte di Legge sulla Cooperazione. Tale tavolo ha analizzato le due proposte di legge presen-tate dai Consiglieri Colasanto e Valiante e, sentito il parere dei partecipanti e delle

parti coinvolte, ha ritenuto valido ed esaurienti ambedue le proposte, proponendo tuttavia alcune istanze per migliorare i testi.

@ del comitato ristretto della VI Commissione Consiliare della Regione Campania che ha proceduto a uni�care le due proposte di legge che erano state depositate.

@ delle numerose iniziative promosse in Regione Campania sia dalle istituzioni locali, che dalle ONG, Associazioni, centri di ricerca e università per raccontare e sensibiliz-zare l’opinione pubblica alla cooperazione internazionale, all’educazione alla pace e al dialogo interculturale.

Noi crediamo in a) una visione strategica unitaria e condivisa della cooperazione internazionale in Italia, da adottare a livello nazionale e locale, in termini di scelte operative, priorità geogra�che e tematiche trasversali, in una prospettiva di medio e lungo termine e attraverso il coordinamento fra le diverse istituzioni nazionali che operano a diverso titolo nella cooperazione, superando la frammentazione. b) un’azione di cooperazione integrata tra Istituzioni dello Stato, Enti Locali, università, fondazioni, ONG, sponsor, partner industriali e �nanziari, per promuovere assieme programmi ambiziosi e nello stesso tempo realistici, che mirino, partendo dal contesto locale ad attivare processi virtuosi di crescita e di sviluppo eco-sostenibile.c) un dialogo interculturale non più promosso unicamente dalla cultura degli autoc-toni ma innescato, aperto e partecipato dalle culture dei migranti.d) una politica che persegua l'integrazione sociale dei cittadini stranieri, operando per l'a�ermazione e la difesa dei diritti fondamentali della persona e garantendo le pari opportunità di accesso ai servizi. e) un welfare universalistico che si assuma la responsabilità di prendere in carico la diversità e appronti gli strumenti adatti ad interloquire con le di�erenze, superando la logica dell’intervento assistenziale causato dall’emergenza e della meritocrazia nell’esigibilità dei diritti.f ) l’eliminazione di ogni forma di razzismo o di discriminazione nei confronti di immi-grati al �ne di rendere e�ettivo l'esercizio dei diritti, garantire l'accoglienza e l'e�ettiva integrazione socialeg) la valorizzazione della consapevolezza dei diritti e dei doveri connessi alla condizione di cittadino straniero immigrato.

Noi chiediamo che

- la cooperazione allo sviluppo occupi un degno spazio nell’agenda politica del Governo italiano - la cooperazione allo sviluppo sia intesa come contributo allo sviluppo sostenibile dell’intera umanità - la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà internazionale costituiscano una priorità per le Istituzioni della Campania e che la Regione si doti al più presto di uno strumento legislativo speci�co- in questo senso, il testo proposto dal Comitato ristretto lo scorso 31 luglio 2012 sia recepito dalla VI Commissione Consiliare e poi, quanto prima, trasmessa al Con-siglio Regionale;- le istituzioni valorizzino il contributo dei diversi e molteplici soggetti che agiscono in quest’ambito, attraverso il ra�orzamento del Servizio civile, la stabilizzazione del 5 per mille, la razionalizzazione del sistema delle detrazioni per le Onlus e proce-dure che facilitino l’invio all’estero in aspettativa di personale dell’amministrazione pubblica- l’immigrato venga valorizzato e riconosciuto come portatore di saperi e compe-tenze che ha acquisito nel suo paese e che si accettino tutte le sue capacità in modo, aperto, costruttivo, creativo- a�nché il dialogo culturale sia e�ettivo, le istituzioni promuovano interventi di integrazione intesi non come mera assimilazione culturale, bensì come “interazione” reciproca, paci�ca e realizzata con consapevolezza.- le istituzioni nazionali e locali lavorino al de�nitivo superamento della cd. Emer-genza Nord Africa - vero vulnus delle politiche di accoglienza in regione Campania e in Italia - a�nché le azioni �nora messe in campo rientrino in un programmazione strutturata, ordinaria e complessa �nalizzata alla reale integrazione socio profes-sionale dei migranti in un quadro chiaro di predisposizione e utilizzo delle risorse e valutazione dell’e�cacia degli interventi.