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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “CHINO CHINI” Via Caiani - 50032 Borgo San Lorenzo (FI)
Tel. 055.8459.268 - Fax 055.8495.131 Sito Web: www.chinochini.it - E-mail: [email protected] - PEC [email protected]
Codice meccanografico FIIS02300N - Codice fiscale 90001330480
Corsi diurni e serali Istruzione Professionale: Manutenzione e Assistenza Tecnica, Servizi Socio-Sanitari, Servizi
Commerciali, Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Istruzione Tecnica: Istituto Tecnico per il Turismo
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI
(L:425/97 – DPR 323/98 art. 5.2)
a. s. 2014/2015
CLASSE V - SEZIONE B
TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE relativo all’azione educativa e
didattica realizzata nell’ultimo anno di corso, ai sensi dell’art. 6 dell’O.M. n.38 dell’ 11.2.1999
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 1
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “CHINO CHINI” Via Caiani,68 - 50032 Borgo San Lorenzo (FI)
Tel. 055.8459.268 - Fax 055.8495.131 Sito Web: www.chinochini.it - E-mail: [email protected] - PEC [email protected]
Codice meccanografico FIIS02300N - Codice fiscale 90001330480
Corsi diurni e serali Istruzione Professionale: Manutenzione e Assistenza Tecnica, Servizi Socio-Sanitari, Servizi
Commerciali, Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Istruzione Tecnica: Istituto Tecnico per il Turismo
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER GLI ESAMI CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI
Anno scolastico 2014/2015
CLASSE 5BR – Tecnico dei servizi della Ristorazione
Discipline Docenti Firma 1 Italiano Maria Pia Suma
2 Storia Maria Pia Suma
3 Matematica Daniela Morandi
4 1° Lingua Straniera (Inglese) Susanna Innocenti
5 2° Lingua Straniera (Francese) Roberta Ricci
6 Economia e gestione delle aziende
ristorative Salvatore Iovene
7 Alimenti e alimentazione Lucia Biancalani
8 Lab. di org. e gestione dei servizi
ristorativi Michele Occhibove
9 Lab. Sala e vendita Nicolas Cioni
10 Educazione fisica Paolo Baldini
11 Religione Federico Bernacchi
12 Sostegno Serenella Bartoli
Borgo San Lorenzo, 15 Maggio 2015
Il Dirigente Scolastico Prof. Bernardo Draghi
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A. PARTE GENERALE
1. Descrizione dell’Istituto pag.3
2. Finalità generali e obiettivi strategici dell’opera educativa dell’Istituto pag.4
3. Profilo professionale del Tecnico dei Servizi di Ristorazione pag.6
4. Obiettivi Specifici del Tecnico dei Servizi di Ristorazione pag.6
5. Presentazione della classe pag.7
6. Percorso formativo pag.10
7. Attività didattiche inter e pluridisciplinari – Prove pluridisciplinari pag.12
8. Attività di orientamento pag.12
9. Attività di recupero, sostegno, potenziamento pag.13
10. Caratteristiche del progetto di Alternanza Scuola – lavoro (ex Terza Area) pag.13
11. Criteri generali per la valutazione pag.13
12. Indicatori per la valutazione delle prove orali e scritte, disciplinari
e pluridisciplinari pag.14
13. Strumenti di valutazione adottati pag.15
14. Criteri per l’ammissione all’Esame di stato pag.16
15. Criteri per l’attribuzione credito scolastico pag.17
16. Criteri per l’attribuzione del punto della banda di oscillazione del credito
scolastico, come da tabella A del Regolamento dell’Esame di Stato pag.17
17. Indicatori per l’attribuzione del credito scolastico pag.17
18. Criteri per il riconoscimento dei crediti formativi pag.19
B. PARTE SPECIFICA DISCIPLINARE
1. Italiano pag.18
2. Storia pag.22
3. Matematica pag.24
4. Inglese pag.28
5. Francese pag.32
6. Economia e gestione delle aziende ristorative pag.35
7. Alimenti e Alimentazione pag.38
8. Lab. Sala e vendita pag.42
9. Lab. di org. e gestione dei servizi ristorativi pag.45
10. Educazione fisica pag.48
11. Religione pag.50
C. ATTI ALLEGATI
Simulazioni effettuate, griglie di valutazione, breve relazione progetto di alternanza scuola
lavoro (ex terza area).
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PARTE GENERALE 1. DESCRIZIONE DELL’ISTITUTO
L’istituto di Istruzione Superiore “Chino Chini” di Borgo San Lorenzo è nato nel 1984 con il
distacco dall’IPSIA “Cellini” di Firenze della sede coordinata di Borgo San Lorenzo e
Pontassieve.
Ha conservato la denominazione di IPSIA fino all’anno scolastico 2010/2011, dopodiché si è
trasformato in un Istituto di Istruzione Superiore per la nascita dell’Istituto Tecnico per il
Turismo.
Il “Chino Chini” ha assunto nel corso degli anni la caratteristica di Istituto polivalente che
affianca ai tradizionali corsi diurni ad indirizzo Manutenzione ed Assistenza Tecnica per
Operatore Elettrico e Meccanico anche corsi diurni dei Servizi Commerciali e Aziendali e dei
percorsi professionali e tecnici del Turismo, dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità
alberghiera e dei Servizi Sociali e Socio – sanitari e corsi serali per adulti dell’indirizzo dei
Servizi Sociali, offrendo quindi agli studenti e alla popolazione dell’area mugellana un ampio
ventaglio di possibilità.
La dirigenza e gli uffici amministrativi sono ubicati presso la nuova sede di via Caiani, 68 di
Borgo San Lorenzo, dove si trovano le aule del Tecnico per il Turismo, dei Servizi Socio –
sanitari e sociali, dei Servizi Commerciali ed Aziendali e del professionale Turistico e del
biennio post – qualifica della Ristorazione.
Nella sede di via Caiani, oltre al plesso principale, sono dislocati vari plessi: un plesso che
accoglie le aule del triennio dell’indirizzo Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità
alberghiera; un altro plesso è occupato dalle cucine e dalle sale per la ristorazione; un
ulteriore plesso è rappresentato dai prefabbricati che accolgono le aule dell’indirizzo
Manutenzione ed Assistenza Tecnica per Operatore Elettrico e Meccanico e dei corsi serali per
adulti dell’indirizzo Servizi Sociali; l’ultimo plesso è rappresentato dalle officine per le opzioni
Meccanico ed Elettrico.
L’indirizzo per Operatore e Tecnico dei Servizi della Ristorazione è molto recente, essendo
stato attivato nel 2004. Si tratta di un indirizzo che ha a disposizione locali e laboratori idonei
allo svolgimento delle attività didattiche.
Gli spazi a disposizione per l’attività didattica risultano così utilizzati:
STRUTTURE E LABORATORI TIPO DI UTILIZZAZIONE
21 aule nella sede nuova di via Caiani per
l’attività didattica ordinaria al mattino degli
indirizzi Servizi Sociali, Servizi Commerciali,
Turistico e biennio post – qualifica della
Ristorazione.
4 aule nelle officine di via Caiani per l’attività
didattica ordinaria al mattino degli indirizzi
Meccanici ed Elettrici e per l’attività dei corsi
serali.
10 aule nei prefabbricati poste davanti alle
− Lezioni frontali
− Lavori di gruppo
− Apprendimento cooperativo
− Attività espressive e attività connesse
all’area di professionalizzazione
− Attività di recupero
− Attività di potenziamento
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officine di via Caiani per l’indirizzo Elettrico e
Meccanico.
10 aule nella sede di via Caiani all’interno del
plesso che ospita il liceo Giotto – Ulivi per
l’indirizzo dei Servizi per l’Enogastronomia e
l’Ospitalità alberghiera.
1 aula dell’indirizzo ristorazione presso la
sede delle cucine di via Caiani.
1 biblioteca di Istituto distribuita nelle tre
sedi con n° 3466 volumi, collegata al Sistema
Bibliotecario territoriale che dispone di
200.000 titoli
− Attività di prestito individuale per la
lettura e la ricerca
3 Laboratori Multimediali con 20 postazioni
ciascuno situati nella sede nuova, aule di via
Caiani e officina di via Caiani, dotati di PC,
videoproiettore, DVD, videoregistratore e
televisore.
3 Laboratori di Informatica dotati ciascuno di
15 postazioni PC di cui 2 posti in via Caiani ed
1 nella sede nuova.
− Attività laboratoriale professionale per
gli indirizzi commerciali e alberghieri
− Attività laboratoriale professionale per
gli indirizzi manutenzione e assistenza
tecnica per il disegno e le tecnologie
informatiche
− Attività di videoscrittura
− Ricerca informativa su internet
− Giornalino scolastico
− Sportello di consulenza psicologica
“Centro di ascolto”
− Visione di documenti filmati a sostegno
della didattica
1 aula per il sostegno nella sede nuova − Spazio per attività con alunni disabili
− Spazio per attività di recupero
− Spazio per attività alternative all’ora di
religione
3 aule insegnati nella sede nuova, nelle
officine e nelle aule di via Caiani.
− Riunione tra docenti
− Incontro con genitori
Nell’Istituto manca uno spazio adibito a “laboratorio ludico”. Le attività espressive, musicali e
di animazione devono perciò essere svolte nelle aule destinate all’attività curricolare.
La scuola, inoltre, non dispone di una palestra propria e devono svolgere le lezioni di
Educazione Fisica utilizzando la tensostruttura del Comune posta in vicinanza della piscina
comunale di via Caiani.
2. FINALITÀ GENERALI E OBIETTIVI STRATEGICI DELL’OPERA EDUCATIVA DELL’ISTITUTO
“L’identità degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione generale e
tecnico professionale che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, i
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saperi e le competenze necessarie per rispondere alle esigenze formative del settore
produttivo di riferimento” (art.2 DPR 87/10).
Nell’ottica della normativa la nostra scuola si pone come centro di formazione culturale e
professionale sviluppate attraverso la partecipazione a pieno titolo e il consenso condiviso di
docenti, studenti e genitori.
Lo studio delle discipline deve diventare lo strumento per la formazione culturale e
professionale. Il curricolo scolastico è costruito rispettando i processi di apprendimento degli
studenti.
L’Istituto mette in atto un processo efficace ed efficiente di formazione con:
− La partecipazione attiva e responsabile di studenti e docenti al processo educativo;
− La flessibilità dell’attività educativa nel rispetto dei ritmi di apprendimento;
− L’integrazione fra le attività curricolari ed extracurricolari.
Nell’intento di contribuire alla formazione della cittadinanza attiva degli studenti, allo sviluppo
del senso critico e alla costruzione di un adeguata professionalità, vengono fissati i seguenti
obiettivi generali:
− Favorire la cultura della ricerca, della progettazione e della sperimentazione;
− Individuare assi trasversali alle diverse discipline;
− Impostare la didattica su una organizzazione laboratoriale;
− Contribuire a costruire la cultura della sicurezza e della responsabilità;
− Costruire un rapporto sinergico tra scuola e territorio;
− Costruire una cultura di dimensione europea;
− Potenziare l’uso delle lingue straniere;
− Attivare scambi culturali;
− Favorire la conoscenza e la tolleranza verso altre culture;
− Attivare processi che favoriscono l’integrazione.
L’Istituto mette, quindi, in atto le seguenti strategie educative e obiettivi strategici:
1. Partire dalle conoscenze e dalle abilità di base rilevate negli studenti per costruire
percorsi di apprendimento che favoriscano il successo formativo;
2. Favorire l’acquisizione della conoscenza attraverso processi che vedano lo studente
come soggetto attivo nella costruzione della sua formazione culturale e professionale;
3. Prediligere una didattica fondata sulla ricerca e sulla soluzioni dei problemi;
4. Favorire processi di meta cognizione;
5. Rendere lo studente partecipe delle scelte didattiche, degli obiettivi e della valutazione
del lavoro svolto;
6. Operare affinché il sapere, il saper fare e il saper essere si integrino in un quadro
unitario;
7. Creare le condizioni affinché la classe divenga una comunità in cui si attuano forme di
collaborazione sociale;
8. Far emergere le specificità e le convergenze dei vari linguaggi disciplinari;
9. Favorire usi consapevoli delle tecnologie, degli strumenti informatici e di internet;
10. Avviare gli studenti ad un uso consapevole dei sussidi e degli strumenti a loro
disposizione
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3. PROFILO PROFESSIONALE DEL TECNICO DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE
Il tecnico dei servizi della ristorazione è una figura professionale che ha una visione unitaria ed
organica del sistema azienda ristorativa, e che possiede le seguenti competenze:
• conosce il mercato ristorativo e i suoi principali segmenti; conosce l’andamento degli
stili alimentari e dei consumi locali, nazionali ed internazionali; conosce le norme
igienico – sanitarie, di sicurezza e gestione del settore ristorativo; conosce i moderni
impianti tecnologici, le attrezzature e le dotazioni di servizio; conosce la merceologia e
le tecniche di lavorazione, la cottura e la presentazione e di conservazione degli
alimenti; conosce i principali istituti giuridici che interessano la vita di un’azienda
ristorativa;
• è in grado di provvedere all’approvvigionamento delle derrate, del controllo qualità -
quantità – costi della produzione e distribuzione dei pasti, all’allestimento di buffet e
banchetti, all’organizzazione del lavoro di gruppi anche in relazione ad altri servizi;
utilizza, a livello medio, due lingue straniere;
• sa comunicare, sa comprendere le esigenze del personale e della clientela e sa
rappresentare le finalità dell’azienda; conosce gli strumenti che può utilizzare
un’azienda per conoscere il mercato, per programmare e controllare la sua attività e
quella dei singoli reparti.
4. OBIETTIVI SPECIFICI DEL TECNICO DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE
In termini di
CONOSCENZE
− Possedere una cultura umanistica che consenta di effettuare confronti
e valutare criticamente la complessità del mondo contemporaneo;
− Conoscere le principali strutture linguistiche e modalità comunicative
delle lingue straniere;
− Conoscere le attività e le strutture di ristorazione nelle varie
componenti in cui essa si articola;
− Conoscere le problematiche economiche, tecniche e organizzative
dell’intero settore della ristorazione e delle sue diverse
problematiche;
− Conoscere tutte le normative relative all’attività di ristorazione.
In termini di
COMPETENZE
− Esprimersi correttamente, sia nella forma orale che scritta, utilizzando
i linguaggi specifici delle singole discipline;
− Saper programmare e gestire, con le conoscenze acquisite, l’attività
ristorativa;
− Saper interpretare e saper attuare progettazioni aziendali, anche in
relazione agli aspetti economici;
− Saper valutare l’idoneità dei locali e delle attrezzature in funzione
della conservazione delle derrate alimentarie del rispetto della
normativa igienica;
− Saper progettare un menù, buffet, un rinfresco, prevedendo uno
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standard di qualità, quantità e costo.
In termini di
CAPACITA’
− Saper apprendere in maniera autonoma interpretando in modo
sistemico strutture e dinamiche del contesto in cui opera
− Saper organizzare il lavoro dei dipendenti per ottimizzare l’impiego del
personale e delle strutture;
− Saper comprendere il livello di prestazione e di spesa richiesti dalla
clientela;
− Saper pianificare gli acquisti, gestire le scorte e il rapporto con i
fornitori;
− Saper valorizzare il servizio attraverso la cura dell’ambientazione e
della presentazione;
− Saper comprendere e prevedere i risultati di gestione.
PIANO DI STUDIO BIENNIO POST QUALIFICA
DISCIPLINE IV V VALUTAZIONI
Italiano 4 4 s. o.
Storia 2 2 o.
Matematica 3 3 s. o.
Inglese - Prima Lingua Straniera 3 3 s. o.
Francese - Seconda Lingua straniera 3 3 s. o.
Economia e gestione delle aziende
ristorative 5 5
s. o.
Lab.sala e vendita 2 2 o.p.
Alimenti e alimentazione 3 3 s. o.
Lab. di org. e gestione dei servizi ristorativi 5 4 o.p.
Educazione Fisica 2 2 p.
Religione 1 1 o.
s = scritto; o = orale; p = pratico.
5. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Composizione della classe La classe V BCuc, è composta da 19 allievi, 7 ragazze e 12 ragazzi,
un ragazzo proviene da un altro istituto, dove lo scorso anno non è stato ammesso
all’esame, ed un alunno è certificato e segue una programmazione differenziata.
La quasi totalità degli insegnanti non ha continuità didattica con la classe. Il continuo
cambiamento di insegnanti ha caratterizzato tutti e cinque gli anni del corso di studi di questa
classe.
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Discipline Docenti Continuità dalla classe
quarta
Italiano Maria Pia Suma SI
Storia Maria Pia Suma SI
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Matematica Daniela Morandi NO
1° Lingua Straniera (Inglese) Susanna Innocenti NO
2° Lingua Straniera (Francese) Roberta Ricci NO
Economia e gestione delle
aziende ristorative Salvatore Iovene NO
Alimenti e alimentazione Lucia Biancalani NO
Lab sala e vendita Nicolas Cioni NO
Lab. di org. e gestione dei servizi
ristorativi Michele Occhibove SI
Educazione fisica Paolo Baldini NO
Religione Federico Bernacchi NO
Sostegno Serenella Bartoli SI
Gli anni precedenti
Le caratteristiche della classe e dei suoi componenti negli anni scolastici precedenti sono state
delineate da alcuni componenti dell’attuale Consiglio di classe, che nell’anno precedente ne
facevano parte. In riferimento a tali considerazioni risulta possibile evidenziare che in quarta
la conduzione dell’anno scolastico non è stata delle più semplici sia sul piano
comportamentale e degli atteggiamenti tenuti dagli studenti nel corso delle lezioni che su
quello dell’impegno nello studio e del coinvolgimento nell’attività scolastica. L’atmosfera,
durante le lezioni, era caratterizzata da disattenzione e da un costante brusio con frequenti
spezzoni di conversazione. Anche i pochi ragazzi più disposti alle attività didattiche e
all’istruzione venivano coinvolti dal comportamento del resto della classe. In particolare, nel
primo quadrimestre, l’impegno nello studio e la partecipazione alle attività didattiche
risultavano piuttosto scarse; frequenti, inoltre, erano le assenze, le entrate posticipate e/o
uscite anticipate nei giorni delle verifiche; per cui la maggior parte degli allievi presentava un
profitto, in quasi tutte le discipline, gravemente insufficiente. Tale atteggiamento è
sensibilmente modificato nel successivo quadrimestre anche come conseguenza dei continui e
pressanti inviti, da parte dei docenti, a interpretare in modo differente la partecipazione e la
presenza all’attività scolastica. Comunque, complessivamente ma in modo differenziato, la
maggior parte degli allievi ha risposto positivamente alle richieste dei docenti aumentando il
livello dell’impegno e la partecipazione riuscendo cosi a raggiungere, a Giugno o a Settembre,
gli obiettivi minimi necessari per la promozione e quindi la frequenza alla classe quinta.
Pertanto solo pochi di loro hanno acquisito competenze espressive e lessicali, di
rielaborazione, di metodo di studio e di autonomia più che sufficienti; mentre la maggior
parte della classe ha acquisito conoscenze e competenze spesso caratterizzate da fragilità e
talvolta da precarietà a seconda della materia.
Il quinto anno
Nella prima riunione del Consiglio di classe, a circa un mese dall’inizio delle lezioni dal quadro
evidenziato da ogni singolo docente emergeva che dal punto di vista comportamentale gli alunni
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presentavano problemi di adeguata scolarizzazione, con atteggiamenti non consoni ad una classe
quinta. Il comportamento di alcuni allievi è stato caratterizzato da disattenzione e chiacchiericcio
continuo che ha richiesto continui richiami dei docenti per ristabilire un adeguato grado di
attenzione; comportamento che in parte coinvolgeva e quindi influenzava chi voleva partecipare
alle attività didattiche; inoltre, alcuni di loro, continuavano ad entrare in ritardo ed ad effettuare
assenze, entrate posticipate e/o uscite anticipate nei giorni delle verifiche.
Da un punto di vista didattico, si evidenziava, fin dalle prime riunioni del consiglio di classe, la
presenza di diffuse carenze, anche nelle conoscenze di base, in varie discipline; inoltre veniva
rilevato che solo un piccolo gruppo dimostra di possedere accettabili competenze espressive e
lessicali, di metodo di studio e di autonomia operativa; un altro gruppo, più numeroso, presenta
approssimative competenze trasversali, mentre il resto presenta limiti personali e carenza di
strumenti necessari a conseguire le competenze specifiche disciplinari. Si evidenziava, inoltre, che
tutti gli allievi presentavano delle incertezze per quanto riguarda la padronanza espositiva sia
scritta che orale, la comprensione di un testo e la rielaborazione critica dei contenuti. Ad
eccezione di un piccolo gruppo di studenti (tre o quattro allievi), il lavoro domestico è molto
scarso. Per cui gli obiettivi che il Consiglio di classe ha deciso di adottare mirano principalmente al
potenziamento delle abilità di base di comprensione dei testi e di selezione, organizzazione ed
espressione dei contenuti nei diversi linguaggi disciplinari, contemporaneamente ad un pressante
richiamo ed un maggior utilizzo dei libri di testo e allo svolgimento di esercitazione a casa. Quindi il
Consiglio di classe si augurava una presa d’atto da parte degli studenti delle proprie carenze e
difficoltà e quindi la messa in atto di un maggior impegno nello studio con particolare attenzione
al lavoro e in classe e alle esercitazioni da effettuare a casa. Nelle successive riunioni, invece, il
Consiglio di classe ha evidenziato che solo un gruppo di allievi si è assunto la responsabilità della
propria preparazione e del conseguente impegno nello studio e che comunque, nonostante lo
svolgimento dei lavori assegnati e l’attenzione alle attività didattiche, presenta ancora, in alcune
discipline dell’area scientifico – tecnologica, un profitto non sufficiente; tale rendimento risulta
collegato ai predetti limiti personali e relative lacune. Altri allievi, invece, hanno continuato a
dimostrare disattenzione e disimpegno, in alcune discipline, verso l’attività didattica, hanno
vivacchiato puntando soprattutto sugli abituali espedienti (assenze, entrate posticipate e/o uscite
anticipate nei giorni di verifiche) o su veloci letture di libro il giorno e a volte alcune ore prima
delle interrogazioni.
Il grado di preparazione conseguito è connesso in larga parte all’atteggiamento, sopra
esposto, tenuto verso lo studio. Un primo gruppo, non ampio, di ragazzi è stato fin dall’inizio
coinvolto nell’attività didattica e impegnato nello studio a casa ed ha conseguito una
preparazione idonea a sostenere positivamente le prove d’esame, pur manifestando qualche
carenza nell’espressione scritta e/o orale in alcune discipline; un altro gruppo ha manifestato
un impegno e coinvolgimento nell’attività didattica e nello studio a casa meno intenso e
discontinuo, alcuni limiti nelle conoscenze acquisite in determinati ambiti disciplinari (dovute
a lacune pregresse) raggiungendo quindi una preparazione non completa e non sempre sicura
nelle conoscenze acquisite, ma comunque idonea a svolgere le prove d’esame; un terzo
gruppo, in buona parte ha manifestato con continuità approssimazione nella partecipazione
alle attività didattiche e nell’impegno di studio, conseguendo quindi una preparazione
disciplinare, a tratti, frammentaria e piuttosto superficiale.
Bilancio dei risultati ottenuti Nello stilare il bilancio dei risultati ottenuti in quest’anno scolastico, è necessario considerare
un fattore fondamentale che riguarda la discontinuità didattica. La classe, rispetto all’anno
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precedente, ha subito il cambio di quasi tutti i docenti (situazione che si è verificata
nell’ambito, purtroppo, dei cinque anni); tale mancanza rappresenta, in modo particolare in
questo tipo di scuola, un elemento fortemente negativo dato che la costruzione di un
rapporto di familiarità/fiducia tra insegnanti e alunni è frequentemente l’elemento che
determina i processi educativi e formativi. Complessivamente solo in pochi allievi si
evidenziano spunti di partecipazione attiva all’attività didattica, una maturazione verso
relazioni più civili e collaborative e una consapevole scelta di impegnarsi verso se stessi e la
propria crescita e formazione; di contro nel resto della classe il generale comportamento, in
alcune discipline, non è migliorato; infatti, nonostante i continui richiami ed interventi del
Consiglio di classe, si denotano la costante disattenzione che accompagna le lezioni, il
mancato rispetto di alcune regole di Istituto e lo scarso impegno nello studio a casa; tutto ciò
si riflette sulla preparazione disciplinare che risulta carente e precaria.
6. PERCORSO FORMATIVO Gli obiettivi concordati dal Consiglio di classe, relativi all’azione didattica educativa:
OBIETTIVI MINIMI COMPORTAMENTALI
• Conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto
• Prestare attenzione durante le lezioni
• Rafforzare la partecipazione al dialogo educativo
• Partecipare in modo ordinato, costruttivo e collaborativo alle lezioni
• Rispettare se stessi, gli altri e gli ambienti
• Adottare un comportamento, un linguaggio ed un abbigliamento adeguato
• Rispettare orari e tempi di consegna
• Conoscere e utilizzare correttamente gli ambienti, aule e laboratori, con particolare
attenzione alle norme di igiene e sicurezza di questi ultimi
• Gestire in modo autonomo i materiali
• Acquisire consapevolezza e responsabilità dei processi di apprendimento
• Affrontare con responsabilità i compiti assegnati
OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI
• Saper leggere e comprendere un testo ed operare in maniera corretta una selezione
dei contenuti
• Saper organizzare in modo chiaro e leggibile le informazioni acquisite
• Rafforzare la terminologia specifica delle singole discipline
• Esprimersi in modo appropriato dimostrando di aver fatto proprio il linguaggio delle
singole discipline
• Essere in grado di focalizzare i concetti ed effettuare autonomamente dei collegamenti
interdisciplinari
• Migliorare il metodo di studio tramite un miglior utilizzo degli appunti e del libro di
testo
• Saper sintetizzare e analizzare libri di testo di vario tipo
• Redigere in modo corretto, chiaro e coerente un elaborato scritto
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• Acquisire e rielaborare i contenuti e i concetti in modo personale e saperli riferire in
maniera chiara e coerente
INTERVENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
• Essere disponibili al confronto, al dialogo e alla comprensione
• Favorire la partecipazione attiva degli studenti rispettando le singole individualità
• Educare alla gestione corretta degli strumenti di democrazia partecipativa
• Osservare il comportamento della classe (in riferimento ai ritardi, alle assenze, al
rispetto e all’uso dei locali e delle attrezzature scolastiche), attivando le giuste e
necessarie strategie, come indicato nel Regolamento d’Istituto
• Monitorare continuamente gli interventi degli allievi effettuati durante le lezioni
• Porre attenzione sia alle modalità espressive con cui gli interventi vengono effettuati,
sia alle capacità di esposizione e rielaborazione dei contenuti che devono essere
riferiti attraverso una terminologia specifica
• Esplicitare agli studenti i criteri sui quali si fonda la programmazione e i criteri utilizzati
per la valutazione.
• Favorire il processo di autovalutazione degli alunni
• Esigere puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati, precisione ed organizzazione
nella conservazione degli strumenti di lavoro.
7. ATTIVITÀ DIDATTICHE INTER E PLURIDISCIPLINARI – PROVE PLURIDISCIPLINARI
In preparazione dell’esame di Stato sono state effettuate sia prove disciplinari, secondo le
tipologie previste dal regolamento, sia prove di tipo pluridisciplinare. Sono state effettuate:
due simulazioni della prima prova scritta, due simulazioni della seconda prova scritta e due
simulazioni di terza prova scritta secondo la tipologia B (quesiti a risposta singola); inoltre
sono state effettuate due prove scritte, simili alla terza prova per tipologia, coinvolgendo tutte
le discipline del piano di studi.
8. CRITERI GENERALI PER LA VALUTAZIONE
La valutazione adottata dal Consiglio di classe è basata sui criteri di seguito formulati ed
inseriti nella programmazione didattica educativa:
− Valutazione univoca, non ambigua: nell’espressione del voto o delle caratteristiche
della prova non utilizzare espressioni o aggettivi o cifre che possono essere interpretati
discrezionalmente. Si utilizzeranno voti interi;
− Valutazione esplicita: far conoscere agli allievi, anche se non ogni singola volta, le
caratteristiche e le discriminanti in base alle quali saranno giudicati;
− Valutazione palese e ragionevolmente immediata: gli studenti dovranno conoscere il
giudizio, il voto assegnato e gli errori eventualmente compiuti entro tempi ragionevoli,
in modo da porre le condizioni per un’azione di rinforzo o di recupero.
La valutazione è emersa da un’attenta comparazione tra i risultati iniziali, quelli raggiunti in
itinere e quelli finali. I risultati ottenuti sono stati rapportati agli obiettivi programmati, a
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 12
livello di conoscenze e competenze, oltre all’impegno, alla partecipazione e all’interesse
dimostrati.
I fattori che quindi concorrono alla valutazione sono:
− Partecipazione attiva al dialogo educativo;
− Interesse costante;
− Impegno continuo,
− Frequenza assidua;
− Apprendimento proficuo, inteso come la capacità di recuperare gli svantaggi e la
capacità di apprendere nuovi contenuti.
Per la valutazione, si riporta una tabella con i criteri di valutazione adottati per il corrente
anno scolastico:
1 Gravemente insufficiente Prova in bianco.
2/3 Gravemente insufficiente Nessun obiettivo significativo raggiunto
4 Insufficiente Gravi lacune nel raggiungimento degli obiettivi minimi
programmati.
5 Mediocre Parziale raggiungimento degli obiettivi minimi;
Conoscenze frammentarie e superficiali.
6 Sufficiente Raggiungimento degli obiettivi minimi; conoscenze e
competenze di base accettabili.
7 Discreto Raggiungimento degli obiettivi programmati; conoscenze
specifiche adeguate; capacità di effettuare collegamenti
tra gli argomenti conosciuti.
8 Buono Pieno raggiungimento degli obiettivi programmati;
conoscenze complete e consolidate; capacità di
rielaborazione personale autonoma e di
approfondimento dei contenuti.
9/10 Ottimo/Eccellente Pieno raggiungimento degli obiettivi programmati;
conoscenze disciplinari specifiche acquisite in modo
approfondito; capacità critiche, espressive di
approfondimento dei contenuti e di applicazione delle
conoscenze ad ambiti nuovi.
I criteri di misurazione sono stati preventivati nella scala dei voti da uno a dieci, secondo le
indicazioni previste per l’esame di Stato.
9. INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI E SCRITTE, DISCIPLINARI E
PLURIDISCIPLINARI
Per la valutazione delle prove orali e scritte il Consiglio di Classe ha deciso di fare riferimento
ai seguenti indicatori:
• Verifica orale disciplinare e multidisciplinare
− Conoscenza dei contenuti disciplinari
− Capacità di organizzare i contenuti
− Correttezza morfo-sintattica
− Competenza nell’uso dei linguaggi settoriali
− Capacità di operare collegamenti tra la conoscenze
− Competenza nell’applicare le conoscenze a situazioni concrete
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 13
• Verifiche scritte, disciplinari e pluridisciplinari
Quesiti a risposta singola
− Pertinenza e completezza delle risposte
− Conoscenza dei termini settoriali
− Correttezza e proprietà linguistica
− Competenza nell’applicazione delle
conoscenze a situazioni concrete
Quesiti a risposta multipla
− Conoscenza dei contenuti disciplinari
− Conoscenza dei termini settoriali
− Competenza nell’applicazione delle conoscenze
a situazioni concrete
Domande a risposta singola con testo di supporto e/o interpretazione di grafici e
tabelle − Comprensione delle tematiche presentate
nel testo
− Capacità di distinguere tra informazioni
centrali e accessorie
− Pertinenza e completezza dell’analisi
− Conoscenza dei contenuti disciplinari
− Correttezza e proprietà linguistica
Analisi e sviluppo di un argomento
− Capacità di analisi
− Coerenza con la traccia proposta
− Conoscenza dei contenuti disciplinari
− Capacità di individuare le informazioni centrali
relative all’argomento in questione
− Capacità di utilizzare un linguaggio settoriale
− Coerenza e organicità del testo
− Correttezza e proprietà linguistica
Trattazione sintetica di argomenti
− Capacità di sintesi
− Pertinenza e completezza delle risposte
− Conoscenza dei termini settoriali
− Correttezza e proprietà linguistica
− Competenza nell’applicazione delle
conoscenze a situazioni concrete
Caso professionale
− Capacità di analisi della situazione problematica
− Conoscenza dei contenuti disciplinari utili alla
soluzione del caso
− Competenza progettuale e applicazione delle
conoscenze nel contesto operativo
− Organicità e coerenza del testo
− Correttezza e proprietà linguistica
10. STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Secondo quanto previsto dal piano di studi ministeriale per le diverse discipline, sono state
effettuate verifiche mediante colloqui orali e prove scritte. In previsione dell’esame di Stato sono
state proposte prove scritte secondo la tipologia A (trattazione sintetica di argomenti), B (quesiti a
risposta singola) e C (quesiti a risposta multipla).
In ogni disciplina sono state eseguite le seguenti tipologie di prove scritte:
Discipline Tipologie
Italiano Tipologia A (tratt. sintetica), B (quesiti a risposta singola) e le
varie tipologie previste per la prima prova dell’esame di
Stato (analisi testuale, articolo di giornale e saggio breve,
tema di argomento storico e tema di ordine generale).
Storia Tipologia A (tratt. sintetica) e B (quesiti a risposta singola)
Matematica Tipologia B ( risoluzione diretta di problemi)
Inglese - Prima Lingua Straniera Tipologia A (tratt. sintetica), B (quesiti a risposta singola) e C
(quesiti a risposta multipla).
Francese - Seconda Lingua Tipologia A (tratt. sintetica), B (quesiti a risposta singola) e C
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 14
straniera (quesiti a risposta multipla)
Economia e gestione delle
aziende ristorative
Tipologia A (tratt. sintetica), B (quesiti a risposta singola) e
altre tipologie ( analisi di casi pratici e professionali)
Lab. Sala e vendita Tipologia A (tratt. sintetica), B (quesiti a risposta singola) e C
(quesiti a risposta multipla)
Alimenti e alimentazione Tipologia A (tratt. sintetica), B (quesiti a risposta singola) e C
(quesiti a risposta multipla)
Lab. di org. e gestione dei servizi
ristorativi
Tipologia A (tratt. sintetica), B (quesiti a risposta singola) e C
(quesiti a risposta multipla)
Educazione Fisica Tipologia B (quesiti a risposta singola) e C (quesiti a risposta
multipla); attività pratiche
Religione Solo prove orali
11. CRITERI PER L’AMMISSIONE ALL’ ESAME DI STATO In sede di scrutinio finale il consiglio di classe procede ad una valutazione complessiva dello
studente che tenga conto:
− Delle conoscenze e delle competenze acquisite dallo studente nell’ultimo anno del
corso di studi;
− Delle sue capacità critiche;
− Degli sforzi compiuti per colmare eventuali lacune.
Per la formulazione del giudizio di ammissione/non ammissione all’esame, il Consiglio adotta
uno schema uguale per tutti i candidati, dove sono riportati gli indicatori previsti dalla
normativa.
Si precisa che tutti i debiti degli anni precedenti vengono considerati risolti.
L’allievo non è ammesso a sostenere le prove degli esami di Stato quando:
1. Risulta insufficiente in almeno una disciplina;
2. Ottiene un voto di condotta inferiore a sei;
3. Numero di ore di assenza (indicativamente, salvo eventuali deroghe previste dalla
normativa vigente, il massimo numero di ore di assenza consentito per assicurare la
validità dell’anno scolastico per coloro che si avvalgono della religione cattolica è 247,
per coloro che non se ne avvalgono 239).
12. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Per la determinazione del credito scolastico saranno presi in considerazione più elementi di
valutazione:
− Il curricolo;
− Il grado di preparazione complessiva raggiunto da ciascun candidato nell’anno
scolastico in corso;
− La frequenza scolastica;
− I risultati conseguiti nell’ alternanza scuola – lavoro (ex terza area);
− L’interesse, l’impegno e la partecipazione attiva al dialogo educativo;
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 15
− La partecipazione alle attività complementari ed integrative;
− Gli eventuali crediti formativi.
13. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL PUNTO DELLA BANDA DI OSCILLAZIONE DEL CREDITO
SCOLASTICO, COME DA TABELLA A DEL REGOLAMENTO DELL’ESAME DI STATO
Per l’attribuzione del punto della banda di oscillazione previsto nella tabella A del
Regolamento dell’Esame di Stato, il Consiglio di Classe terrà conto dei seguenti requisiti:
1. Il possesso di un credito formativo;
2. La continuità e l’intensità dell’impegno al dialogo educativo e alle attività complementari
e integrative;
3. L’assiduità della partecipazione e della frequenza scolastica
Il possesso di uno dei requisiti sarà valutato dal Consiglio di Classe che verbalizzerà caso per
caso le proprie deliberazioni.
Qualora il Collegio dei docenti stabilisca criteri diversi da quelli sopra indicati il consiglio di
classi si atterrà ai nuovi criteri.
14. INDICATORI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
In base al comma 4 dell’art. 8 dell’O.M. n. 29 del 13/02/2001, in base al comma 4 dell’art. 8
dell’O.M. n. 23 dell’11/04/2002 e in base al D.M. n. 42 del 22/05/2007, il credito scolastico
sarà attribuito secondo i criteri qui esposti:
− Per i candidati esterni il credito scolastico viene attribuito in base ai risultati conseguiti
negli esami preliminari sostenuti a suo tempo, secondo le indicazioni della TABELLA C
In base al D.M. n 42 del 22/ 05/2007
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)
CREDITO SCOLASTICO Candidati interni
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
I anno II anno III anno
M = 6 3 – 4 3 – 4 4 - 5
6 < M ≤ 7 4 – 5 4 – 5 5 - 6
7 < M ≤ 8 5 – 6 5 – 6 6 - 7
8 < M ≤ 10 6 – 8 6 – 8 7 - 9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 16
precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media
M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione
al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.
All'alunno che è stato promosso alla penultima classe o all'ultima classe del corso di studi con un
debito formativo, va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione
della tabella. In caso di accertato superamento del debito formativo riscontrato, il consiglio di
classe può integrare in sede di scrutinio finale dell'anno scolastico successivo il punteggio minimo
assegnato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui appartiene tale punteggio. Nei confronti
degli alunni che abbiano saldato nell'ultimo anno di corso i debiti formativi contratti nel terzultimo
anno non si procede alla eventuale integrazione del credito scolastico relativo al terzultimo anno.
Gli alunni che non abbiano saldato i debiti formativi contratti nel terzultimo e nel penultimo anno
di corso non sono ammessi a sostenere l'esame di Stato. Per la terza classe degli istituti
professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad
esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).
TABELLA B
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 7 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)
CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni Esami di idoneità
Media dei voti inseguiti in esami di idoneità Credito scolastico (Punti)
M = 6 3
6 < M ≤ 7 4 - 5
7 < M ≤ 8 5 - 6
8 < M ≤ 10 6 - 8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità. Il punteggio, da attribuire
nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso
di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero
intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il
penultimo anno.
TABELLA C
(sostituisce la tabella prevista dall'art. 11, comma 8 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)
CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni Prove preliminari
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 17
Media dei voti delle prove preliminari Credito scolastico (Punti)
M = 6 3
6 < M ≤ 7 4 - 5
7 < M ≤ 8 5 - 6
8 < M ≤ 10 6 - 8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari. Il punteggio, da
attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per
2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va
espresso in numero intero.
15. CRITERI PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI FORMATIVI
Come da Regolamento (D.P.R. 23/07/98 N. 323, art. 12 comma 1), “il credito formativo
consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino
competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’Esame di Stato”.
Inoltre verranno riconosciute attività attestate da società e/o federazioni sportive.
Le suddette attività devono essere certificate da enti, società, federazioni, associazioni
legalmente riconosciute e devono riferirsi a prestazioni significative che abbiano contribuito
alla crescita personale e culturale dell’allievo. Tale attestazione deve essere consegnata entro il
18 maggio 2013.
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 18
PARTE SPECIFICA DISCIPLINARE MATERIA D’INSEGNAMENTO: ITALIANO DOCENTE: Maria Pia Suma
Ore di lezioni settimanali n° 4
1. Obiettivi specifici della disciplina
• Conoscenze
− Conoscere i movimenti letterari italiani ed europei
− Conoscere la biografia, il pensiero e la poetica degli autori della letteratura italiana
− Conoscere il contesto storico-culturale delle opere analizzate
• Competenze
− Lettura, comprensione, analisi e commento di un testo letterario in prosa e in poesia
− Riconoscere le caratteristiche tematiche e formali di un testo
• Capacità
− Capacità di esposizione orale e scritta adeguata allo scopo della comunicazione e rispettosa
delle regole della lingua italiana
− Capacità di operare collegamenti adeguati, capacità di sintesi e di rielaborazione
− Capacità di apprendere nuovi contenuti
2. Contenuti e tempi del percorso formativo
SRUTTURA DELL’INTERVENTO
Sezione 1 Il primo Novecento
Le coordinate storiche
Sezione 2 Tra le due guerre
Le coordinate storiche
Sezione 3 Il secondo novecento
Le coordinate storiche
VERIFICHE
Interventi e dibattito in classe
Verifiche orali periodiche
Verifiche strutturate
Verifiche semi-strutturate ( tipologia b - tipologia mista b – c )
Verifiche con domande a risposta sintetica ( tipologia A )
Analisi del testo
Stesura di saggi brevi e articoli di giornali
MODALITA’ DI INTERVENTO
Lezioni frontali
Lettura e commento in classe del manuale e di altri testi di riferimento
Lettura di documenti storici
Fornitura di materiale didattico alternativo al manuale
Stesura di appunti
Compilazione di schede riassuntive
Visione di film e materiale documentario in videocassetta e DVD
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 19
SEZIONE 1 IL PRIMO NOVECENTO
MODULO 1
Crollo dei valori romantico-risorgimentali.
La protesta della Scapigliatura nell’età del Realismo e del Positivismo.
Proto decadentismo: BAUDELAIRE. Angoscia e purezza formale: fuga nella poesia pura.
1. La narrativa realista: Naturalismo e Verismo
1. VERGA: viaggio al confine di culture diverse. Dalla cultura romantica alla coscienza del vero.
Etica e poesia nel ciclo dei vinti.
MODULO 2 IL DECADENTISMO E L’ETA’ DELLE AVANGUARDIE
Il contesto storico-politico
Il contesto socio-economico
Movimenti culturali: Il Decadentismo
La reazione al positivismo
Il Simbolismo
L’Estetismo
La crisi della ragione
La letteratura decadente
La poesia decadente
Il romanzo estetizzante
Il romanzo della crisi
Le avanguardie storiche
Il Futurismo
Marinetti: Manifesti del futurismo
a) Manifesto del futurismo
b) Manifesto della letteratura futurista
MODULO 3 INCONTRO CON L’AUTORE: GIOVANNI PASCOLI
1. La vita
2. Le opere
La poesia delle cose semplici
La poesia del fanciullino, l’ispirazione classicistica e patriottica
3. Il pensiero e la poetica
Un nuovo modo di fare poesia
Pascoli e la poesia italiana del Novecento
Pascoli e il suo tempo
Il fanciullino
Myricae X Agosto
Canti di Castelvecchio Il gelsomino notturno
MODULO 4 INCONTRO CON L’AUTORE: GABRIELE D’ANNUNZIO
1. La vita
2. Le opere
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 20
Dagli esordi all’estetismo decadente
Produzione ispirata alla bontà
La produzione del superomismo
Le opere del periodo francese e l’ultimo D’Annunzio
3. Il pensiero e la poetica
La poesia degli esordi e il decadentismo estetizzante
La fase della bontà, il superomismo e l’ultimo D’Annunzio
D’Annunzio e il suo tempo
Piacere Il ritratto di un esteta: Andrea Sperelli
Laudi: La pioggia nel pineto
MODULO 5 L’OPERA: LA COSCIENZA DI ZENO DI ITALO SVEVO
1. L’autore: Italo Svevo
La vita
Le opere
IL QUADRO STORICO-CULTURALE: L’EPOCA DI ITALO SVEVO
2. La coscienza di Zeno
L’evoluzione dell’arte narrativa di Svevo
Un impianto narrativo nuovo
L’originalità delle soluzioni stilistiche
La coscienza di Zeno L’ultima sigaretta. Un rapporto conflittuale. Il trionfo di Zeno. Una
catastrofe inaudita
LA CRITICA: L’INETTITUDINE DI ZENO
MODULO 6 INCONTRO CON L’AUTORE: LUIGI PIRANDELLO
1. La vita
2. Le opere
Le novelle e i primi romanzi
Dall’umorismo a Uno, nessuno e centomila
La produzione teatrale: dalle prime opere al relativismo conoscitivo
Il teatro nel teatro o “metateatro”
L’ultima produzione teatrale
3. Il pensiero e la poetica
La formazione verista e gli studi di psicologia
La difficile interpretazione della realtà
La maschera
Pirandello e il suo tempo
L’umorismo: Il sentimento del contrario
Novelle per un anno Il treno ha fischiato. La patente. Il berretto a sonagli
Così è (se vi pare) visione integrale in DVD
Sei personaggi in cerca di autore visione integrale in DVD
SEZIONE 2 TRA LE DUE GUERRE
MODULO 7 INCONTRO CON L’AUTORE: GIUSEPPE UNGARETTI
1. La vita
2. Le opere
3. Il pensiero e la poetica
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 21
Prima fase. La sperimentazione
Seconda fase: il recupero della tradizione
Terza fase: le ultime raccolte
L’influenza di Ungaretti sulla poesia del Novecento
UNGARETTI E IL SUO TEMPO
L’Allegria Veglia Soldati San martino del Carso I Fiumi
Sentimento del tempo
MODULO 8 INCONTRO CON L’AUTORE: EUGENIO MONTALE
1. La vita
2. Le opere
Le raccolte poetiche
3. Il pensiero e la poetica
La dolorosa esperienza del vivere
L’evoluzione della figura femminile
Le scelte poetiche e stilistiche
MONTALE E IL SUO TEMPO
Ossi di seppia: I limoni, Meriggiare pallido e assorto Non chiederci la parola
Le occasioni
CONFRONTO TRA AUTORI – IL TEMA DELLA MEMORIA IN PA-SCOI E MONTALE
MODULO 9 INCONTRO CON L’AUTORE: GIOSUE’ CARDUCCI
1. La vita
2. Le opere
Le raccolte poetiche
3. Il pensiero e la poetica
I bersagli della critica Carducciana: Inno a Satana
Raccolte della maturità artistica
Testo: LIBERAmente, La modernità (dal 1861 al 1956) Vol. 3
Di R. Saviano, E. Angioloni, L- Giustolisi, M.A. Mariani, G.M. Pozzebon, S. Panichi
Palumbo Editore
Il docente
(Prof. Maria Pia Suma)
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 22
MATERIA D’INSEGNAMENTO: STORIA DOCENTE: Maria Pia Suma
Ore di lezioni settimanali n° 2
1. Obiettivi specifici della disciplina
• Conoscenze
− Conoscere i fatti storici, le tematiche storiche e le principali interpretazioni storiografiche
proposte dal programma
− Conoscere il lessico specifico della disciplina
• Competenze
− Organizzare in modo coerente i contenuti
− Individuare legami tra cultura, società, politica ed economia
− Stabilire collegamenti e confronti tra fatti e fenomeni storici
− Saper utilizzare le principali interpretazioni storiografiche
• Capacità
− Essere in grado di esprimersi in maniera corretta usando la terminologia specifica
− Essere in grado di operare attraverso processi cognitivi: problematizzare e spiegare
MODULO 1 LA PRIMA GUERRA MONDIALE E IL DIFFI-CILE DOPOGUERRA
Il tramonto dell’Europa e la crisi della civiltà liberale
Unità 1 La Grande guerra e la Rivoluzione russa
1 Il primo anno di guerra
2 L’entrata dell’Italia nel conflitto
3 La guerra nel 1915 - 1916
4 Il quarto anno di guerra ed il logoramento del “fronte interno”
5 La Russia in guerra e la rivoluzione di ottobre ( rapida sintesi )
6 Verso la fine della guerra
Unità 2 L’Europa ed il mondo dopo il conflitto
1 La conferenza e i trattati di pace
Unità 3 Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo
1 I problemi economici e sociali della ricostruzione
2 I partiti e i movimenti politici
3 La questione di Fiume
4 La crisi del liberalismo ed il biennio rosso
5 Le basi sociali del partito fascista
Unità 3 Gli Stati Uniti e la crisi del ‘29
1 Il nuovo ruolo degli Stati Uniti e la politica isolazionista
2 Il boom economico
3 La crisi del ’29
4 Roosvelt e il New Deal
MODULO 3 L’ETA’ DEI TOTALITARISMI
Unità 4 Regimi totalitari e società di massa
1 Uguaglianza e libertà tra le due guerre
2 Il fascismo in Italia
3 Il nazismo in Germania
Unità 5 Il fascismo al potere e l’inizio della dittatura
1 La marcia su Roma
2 Il fascismo alla conquista del potere
3 La dittatura
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 23
4 Verso lo stato totalitario
Unità 5 Il regime fascista
1 La politica interna
2 La politica economica
3 La Chiesa e il Fascismo
4 La politica estera
5 La conquista dell’Etiopia
Unità 6 La crisi della Germania repubblicana e il nazismo ( sintesi )
1 Il riarmo e l’espansione della Germania nazista
2 L’Europa verso la guerra
Unità 7 La seconda guerra mondiale ( 1939 – 1942 )
1 Dall’attacco alla Polonia all’intervento italiano
2 La battaglia d’Inghilterra e la guerra nel mediterraneo e in Africa
3 L’offensiva dell’Asse
4 L’Europa sotto la scure nazista e lo sterminio degli ebrei
5 L’intervento degli Stati Uniti nella guerra
6 Successi del patto e controffensiva alleata
Unità 7 La seconda guerra mondiale ( 1943 – 1945 )
1 La conferenza di Casablanca e l’apertura del secondo fronte
2 Dal crollo del regime fascista alla repubblica di Salò
3 La resistenza in Europa e in Italia
4 La conferenza di Teheran e il fronte italiano nel 1944
5 La guerra in Europa ( giugno 1944 – primavera 1945 )
6 La bomba atomica e la conclusione del conflitto
MODULO 4 IL MONDO BIPOLARE: DALLA GUERRA FREDDA ALLA DISTENSIONE
Unità 1 Le due super potenze e il sistema bipolare
Unità 2 Il secondo dopoguerra e le “due Europe” ( sintesi )
1 Un mondo cambiato in modo irreversibile
2 La guerra fredda
3 La ricostruzione nell’Europa occidentale
4 La ricostruzione nell’Europa dell’ Est
Unità 3 Il mondo nell’epoca della guerra fredda
1 Il sistema delle alleanze e gli organismi internazionali.
2 La guerra fredda in Asia
3 L’ indipendenza dell’India ( sintesi )
4 Il Vietnam (sintesi)
5 Cuba (Sintesi)
6 La Corea (Sintesi)
Il docente
(Prof. Maria Pia Suma)
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MATERIA D’INSEGNAMENTO: MATEMATICA DOCENTE: DANIELA MORANDI
Ore di lezioni settimanali n°3
2. Obiettivi specifici della disciplina
• Conoscenze
− Conoscere la definizione di funzione, unitamente a quella di dominio e ad alcune proprietà
caratteristiche.
− Conoscere il concetto di limite e le relative rappresentazioni grafiche dei possibili risultati;
conoscere alcune tecniche di calcolo dei limiti delle funzioni algebriche.
− Conoscere la definizione di continuità e discontinuità (con le relative tipologie) di una
funzione.
− Conoscere la definizione e le tipologie di asintoto che una funzione può ammettere,
unitamente alle condizioni e alle formule per determinarne l’equazione.
− Conoscere la definizione di derivata di una funzione in un punto e le principali regole di
derivazione, unitamente alle principali applicazioni.
− Conoscere la definizione di massimo e minimo relativo ed assoluto.
• Capacità
− Saper determinare il dominio di una funzione e saper verificare alcune sue proprietà
caratteristiche (come le simmetrie rispetto all’asse y e all’origine).
− Saper rappresentare correttamente il risultato di un limite; saper applicare alcune tecniche
di calcolo dei limiti delle funzioni algebriche.
− Saper riconoscere e classificare le discontinuità eventualmente presenti in una funzione.
− Saper determinare le equazioni degli asintoti che una funzione può ammettere, unitamente
alle loro rappresentazioni grafiche.
− Saper scrivere la funzione derivata di semplici funzioni algebriche assegnate e riuscire a
studiarla correttamente.
− Saper utilizzare la funzione derivata per determinare l’equazione della retta tangente ad
una curva in un punto, i punti estremanti di una semplice funzione algebrica e il teorema di
De L’Hospital, per risolvere forme indeterminate.
• Competenze
− Essere in grado di leggere le proprietà di una funzione dal suo grafico e viceversa di tradurre
in una opportuna rappresentazione la sua espressione analitica.
3. Contenuti e tempi del percorso formativo
• Tempi di lavoro
1° quadrimestre 2° quadrimestre
Ore previste 48 48
Ore effettive ………… …………..(al 15 Maggio)
• Contenuti e calendario del loro svolgimento
Tempi
Settembre MODULO “DISEQUAZIONI” Ripasso delle principale tecniche risolutive delle disequazioni: lineari, di
secondo grado (metodo della parabola); fratte (ridotte però in forma
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 25
normale). Sistemi di disequazioni.
Ottobre MODULO “FUNZIONI.”
• Definizione di funzione e relativa classificazione (funzioni alge-briche
intere e fratte, razionali e irrazionali)
• Alcune proprietà delle funzioni: simmetrie (parità/disparità)
• Determinazione del dominio di una funzione, delle intersezioni con
gli assi, degli intervalli di positività e relativa rappresentazione
Ottobre
Novembre
MODULO: “LIMITI.”
• Concetto di limite
• Limite finito-finito e rappresentazione
• Limite finito-infinito e rappresentazione
• Limite infinito-finito e rappresentazione
• Limite infinito-infinito e rappresenta-zione
• Limiti parziali (destro e sinistro e per eccesso e difetto) e loro
rappresentazione.
Dicembre
Gennaio
Febbraio
Marzo
MODULO “ALGEBRA DEI LIMITI E DELLE FUNZIONI CONTINUE.”
• Definizione di continuità
• Teoremi operativi sui limiti (con approccio intuitivo)
• Limiti delle funzioni razionali e irrazionali
• Algebra di infinito e semplici forme indeterminate (0/0 ,da risolvere
applicando il Teorema di Ruffini; ∞/∞ da risolvere applicando il
principio di sostituzione degli infiniti.
• Infiniti e infinitesimi (definizione e grado di infinito e di infinitesimo,
non la parte principale)
• Definizione di asintoto per una curva; legame tra limiti e ricerca degli
asintoti
• Formule per la determinazione degli asintoti obliqui
• Grafico approssimato di una funzione (ricerca degli asintoti
orizzontali, verticali e obliqui)
• Discontinuità (f. discontinue di prima, seconda e terza specie)
Aprile
Maggio
MODULO “DERIVATE”
• Definizione di derivata prima e sua interpretazione geometrica
• Derivate fondamentali (di funzione costante, funzione identità e
funzione potenza)
• Teoremi sul calcolo delle derivate: teoremi di linearità (teorema della
somma e del prodotto per costante)
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 26
• Significato geometrico di derivata: retta tangente al grafico di una
funzione.
• Funzione derivata prima. Regole di derivazione del prodotto, del
quoziente e della funzione composta.
• Teorema di De L’Hospital
• Definizione di massimi e minimi relativi e assoluti
• Ricerca dei massimi e minimi (con lo studio della funzione derivata
prima)
• Crescenza e decrescenza
• Semplici problemi di massimo e minimo.
• Studio di funzione.
4. Metodi di insegnamento
− Le lezioni si sono articolate mediante una presentazione schematica preliminare
dell’argomento in oggetto, sviluppata in seguito tramite diversi esempi applicativi dei concetti
in esame.
− La parte teorica è stata ridotta al minimo, non si sono studiati in modo preciso e/o rigoroso i
teoremi, nella pratica utilizzati a livello intuitivo (come ad esempio i teoremi di operabilità sui
limiti), principalmente a causa delle enormi difficoltà incontrate dalla classe nella
comprensione e nell’utilizzo di un linguaggio specifico e /o tecnico, unitamente alla
disabitudine al ragionamento astratto e all’astrazione in genere, figlia anche del percorso di
studi.
5. Strumenti e spazi utilizzati
Le lezioni sono state svolte in aula. Gli strumenti utilizzati sono stati il libro di testo, almeno in parte
(dal momento che spesso gli allievi hanno incontrato evidenti difficoltà a decifrare il significato
delle definizioni e dei concetti esposti), appunti, mappe concettuali e schemi riassuntivi, calcolatrice
e strumenti da disegno.
6. Visite guidate
Specifiche per la disciplina: nessuna
7. Interventi didattici educativi integrativi
Si è svolto un piccolo corso di recupero curricolare, per cercare di legare in modo migliore ogni
argomento affrontato, a quanto esaminato-costruito in precedenza.
8. Criteri e strumenti di verifica adottate
Le verifiche sono state di tipo formativo (vere e proprie simulazioni delle prove, somministrate e
corrette prima delle effettive) e sommative (principalmente scritte, poiché gli allievi hanno, in
generale, diverse difficoltà ad esprimersi in modo accettabile): quest’ultime hanno assunto la forma
di compiti classici, alcuni quesiti più teorici e tipologie di terza prova (cioè tre esercizi, anche di
stampo più teorico/speculativo, su tutto il programma).
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 27
Nella valutazione si è dato più risalto alla correttezza dei procedimenti, tralasciando i frequenti
errori di calcolo, e alla capacità di analizzare le questioni proposte.
9. Obiettivi raggiunti
Pur nelle peculiarità individuali, il livello della classe è nel complesso non particolarmente elevato;
lo studio della materia è stato veramente costante solo per una parte degli allievi, (alcuni dei quali
hanno peraltro sempre mostrato diverse difficoltà nell’approccio alla disciplina); una parte della
classe si è purtroppo contraddistinta per un approccio superficiale e discontinuo alla materia in
particolare e al percorso scolastico tutto in generale.
Gli obiettivi ovviamente non possono dirsi pienamente raggiunti e le conoscenze sono, a tratti,
frammentarie e confuse, di conseguenza le capacità e le competenze maturate non sono sempre
per tutti gli allievi, all’altezza di quanto richiesto.
Le competenze trasversali analogamente si possono dire raggiunte per una metà circa della classe,
che ha mostrato, negli anni, impegno e senso di responsabilità (al di là ripeto dei risultati maturati
nella disciplina), mentre l’altra parte ha spesso disatteso gli impegni e mancato i compiti assegnati.
Il docente
(Prof.ssa Daniela Morandi)
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 28
MATERIA D’INSEGNAMENTO: LINGUA INGLESE DOCENTE: Susanna Innocenti
Ore di lezioni settimanali n° 3 Il programma di lingua inglese svolto ha subito una riduzione rispetto ai moduli previsti in fase di programmazione. L'avvio dell'anno scolastico è stato infatti piuttosto faticoso ed è stato necessario dedicare del tempo alla costruzione di una relazione con gli alunni. Durante la prima parte dell'anno il ritmo di lavoro è stato inoltre rallentato dalla continua necessità di interventi di recupero sulle strutture morfosintattiche di base della lingua inglese, nonché dall'esigenza di un periodo di adattamento dei discenti ad un nuovo stile di insegnamento-apprendimento. L'accento posto sulle abilità di produzione linguistica (writing e – soprattutto – speaking), oltre che sulle abilità di comprensione, ha di fatto costituito una difficoltà iniziale per gli studenti, i quali erano poco abituati all'uso comunicativo della lingua. Il gruppo classe ha tuttavia compreso nel tempo i benefici di un approccio comunicativo nel quale tutte le abilità linguistiche fossero integrate e si è di fatto rivelato globalmente collaborativo. In preparazione alle prove scritte dell'esame di Stato si è dato spazio ad esercizi di produzione semi strutturati (quesiti con risposte aperte), seguiti da sessioni di analisi degli errori linguistici in modo tale da dare incisività agli interventi di correzione/recupero. Per la prova orale si è curata la fase di preparazione di una “oral presentation”, dando risalto ad aspetti legati all'uso della micro lingua oltre agli aspetti comunicativi e linguistici (accuracy, pronunciation, fluency). Gli argomenti sono stati introdotti attraverso una fase di “warm-up” - con il supporto di mappe, parole chiave o immagini – stimolando gli studenti ad interagire attivamente con l'insegnante e ad attivare schemi cognitivi e conoscenze pregresse al fine di facilitare la comprensione di nuovi contenuti in lingua inglese. Gli argomenti sono stati successivamente svolti attraverso attività di ascolto, lettura e comprensione del testo, seguite da esercitazioni per il consolidamento e l' arricchimento lessicale e da una fase di produzione sia scritta che orale. Per quanto riguarda gli strumenti didattici si è fatto uso del libro di testo (O. Cibelli e D. D'Avino CookBook Club, Clitt, Roma 2013), di materiale in fotocopia (in particolare tratto da: O. Cibelli e D. D'Avino CookBook Club Up, Clitt, Roma 2014), di materiale audio/video. Con gradualità diverse, sono state raggiunte le seguenti competenze ed obiettivi generali previsti nella programmazione di Istituto:
Competenze/Finalità Indicatori/Obiettivi
− Consolidamento delle abilità linguistiche acquisite durante gli anni precedenti.
− Sviluppo della competenza comunicativo- relazionale.
− Potenziamento ed approfondimento della formazione linguistica settoriale.
− Conseguimento di una autonomia operativa che consenta al discente di muoversi ad un livello di competenza medio-alta secondo i parametri professionali richiesti dalla Comunità Europea.
− Acquisizione di basi culturali, oltre che professionali, che possano favorire un efficace inserimento nella società multiculturale.
• Comprendere le idee principali e i particolari significativi di testi orali su una varietà di argomenti.
• Esprimersi su argomenti di carattere quotidiano e attinenti al proprio settore professionale.
• Leggere e comprendere documenti per cogliere aspetti della realtà quotidiana e culturale del paese di cui si studia la lingua, con particolare attenzione a quelli di carattere specifico e professionale.
• Produrre in modo comprensibile e corretto testi scritti di contenuto generale e specialistico di varia natura e finalità.
• Conoscere gli aspetti della realtà socio- culturale dei paesi stranieri oggetto di studio.
• Acquisire nozioni relative al proprio ambito specialistico.
L'acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze è stata verificata attraverso periodici test sia scritti che orali.
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 29
PROGRAMMA SVOLTO
MODULO
TITOLO CONTENUTI (Le pag. si riferiscono al libro di testo)
4/IV On the Tour Unit 1 Enogastronomy and Food Quality Certification.
Cross Cultural Diversity pag. 254- 255 Dine Italian Style pag 258-259 The Organic Choice pag. 260 From Arcigola to Slow Food Revolution pag. 264 From Global to Local pag. 265
4/IV On the Tour Unit 2 Italian Enogastronomy Tour: North-centre
Bewitching Veneto pag. 269 Glamorous Emilia Romagna pag. 271-272 Piada or Piadina pag. 286 Luscious Tuscany pag. 274-275 A Typical Tasting Menu and Ribollita
4/IV On the Tour Unit 2 Italian Enogastronomy Tour: South-Islands
Charming Campania pag. 279 Unique Sardinia pag. 284
5/IV On the Mission Unit 1
Food and Religion pag. 300-302 Kosher Food pag. 304 Food and Celebration in Europe pag. 305-307 Food and Celebration in the U.S.A. Pag. 309
5/IV On the Mission Unit 2 Nutrition
Nutrition pag. 313-317 Healthy Eating pag. 318-319 Food Panic pag. 320 Biological Extra Virgin Olive Oil pag. 321-322 Lifelong Nutrition pag. 323
1/V On the Ground Unit 1
The sustainable table: Global food Sysems vs Sustainable Food Systems (Fotocopie pag 10-14) Slow Food (Fotocopia pag. 15) Malnutrition and obesity: A paradox to be eliminated by Umberto Veronesi (Corriere della Sera Expo)
1/V On the Ground Unit 2
F2F: From Farm to Fork (fotocopia pag. 17) Slow Food Alliance Chefs (Fotocopia pag. 21) Think Globally, Act Locally (Fotocopia pa. 29)
3/V On the Watch Unit 1
Welcoming Guests with Special Requirements (Fotocopia pag. 129)
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Food Allergies and Intollerances Food Allergy: Order Procedure The Fourteen Major Allergenes Corriander Restaurant Menu (Fotocopia pag. 136)
3/V On the Watch Unit 2 Special Cooking for Special Needs
Catering for Customers with Allergies and Intolerances (Fotocopie pag. 140-141)
4/V On the Spot Unit 1 Catering Land Scenario: Coffee Break
Catering for Special events and event types (Fotocopie pag 168-169) The Coffee Break (Fotocopia pag. 170)
N.B. Eventuali variazioni al programma, che dovessero rendersi necessarie nelle ultime settimane
di lezione, saranno comunicate alla Commissione d'esame.
Metodi e strategie didattiche
− Lezione frontale
− Lezione interattiva
− Classificazione degli argomenti per macrotemi ed utilizzo di mappe concettuali, schemi e
keywords sia come strumento per la presentazione degli argomenti sia come strumento per
impostare il dialogo e il dibattito al fine di favorire la comprensione del libro di testo
Testi adottati
• O. Cibelli e D. D'Avino CookBook Club, Clitt, Roma 2013
Altri strumenti didattici
• O. Cibelli e D. D'Avino CookBook Club Up, Clitt, Roma 2014
Verifiche e valutazione
− Verifiche scritte semistrutturate : 1) Comprensione del testo con domande aperte
2) Domande aperte su argomenti trattati a lezione
− Verifiche scritte strutturate: 1) Comprensione del testo con domande/risposte Vero/Falso
2) Comprensione del testo con domande/risposte a scelta multipla
− Verifiche orali: “oral presentations”
La valutazione deriva da un’attenta comparazione tra i risultati iniziali, quelli raggiunti in itinere e
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 31
quelli finali. I risultati sono stati rapportati agli obiettivi raggiunti, al livello di conoscenze,
competenze e capacità, alla padronanza della terminologia tecnica, al livello di autonomia e
partecipazione dimostrato.
Tracce delle prove simulate disciplinari N. 1 Data: 28/03/2015 How can you define and classify “nutrients”?
− What is the difference between the industrial food system and the sustainable food system?
What are the main characteristics of Tuscan country cooking?
N. 2 Data: What does the Slow Food Movement promote in the field of Eno-gastronomy?
What is Kosher Food?
What are “best practice” guidelines when catering for customers with special dietary
requirements?
La docente
(Prof.ssa Susanna Innocenti)
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MATERIA D’INSEGNAMENTO: LINGUA E CIVILTÀ FRANCESE DOCENTE: Roberta Ricci
Ore di lezioni settimanali n° 3
Il programma di francese ha sviluppato parzialmente i moduli previsti in fase di programmazione Per le numerose lacune rilevate si è reso necessaria una revisione delle strutture grammaticali di base, inoltre, al fine di coinvolgere maggiormente il gruppo, è stato dato maggior spazio all'uso pratico della lingua francese. Di fondamentale importanza si è reso l'uso sistematico del laboratorio di informatica (almeno una volta a settimana). Il lavoro si è basato essenzialmente su approfondimenti inerenti la lingua e la cultura enogastronomica francese. E’ stato dato rilievo all'acquisizione delle competenze e abilità digitali, legate al settore lavorativo specifico. Per la presentazione degli argomenti è stato privilegiato il metodo induttivo. Per quanto riguarda gli strumenti didattici si è fatto uso del libro di testo, di appunti, del laboratorio di informatica e dei lettori cd e dvd. Sono stati raggiunti, con gradualità diverse, le seguenti competenze e obiettivi generali:
Competenza/e Obiettivi � Consolidamento delle abilità linguistiche
acquisite durante gli anni precedenti. � Sviluppo della competenza comunicativo -
relazionale. � Potenziamento ed approfondimento della
formazione linguistica settoriale. � Conseguimento di una autonomia
operativa che consente al discente di muoversi ad un livello di competenza medio-alta secondo i parametri professionali richiesti dalla Comunità Europea.
� Acquisizione di basi culturali, oltre che professionali, che possono favorire un efficace inserimento nella società multiculturale.
� Comprendere le idee principali e i particolari significativi di testi orali su una varietà di argomenti.
� Esprimersi su argomenti di carattere quotidiano e attinenti al proprio settore professionale.
� Leggere e comprendere documenti per cogliere aspetti della realtà quotidiana e culturale francese, con particolare attenzione a quelli di carattere specifico e professionale.
� Produrre in modo comprensibile e corretto testi scritti di contenuto generale e specialistico di varia natura e finalità.
� Conoscere gli aspetti della realtà socio- culturale della Francia.
� Acquisire nozioni relative al proprio ambito specialistico.
L’acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze è stata verificata attraverso:
� Comprensione e produzione orale e scritta di testi di vario tipo. � Lettura analitica per la comprensione più dettagliata di un testo. � Stesura di appunti a partire da un testo orale. � Questionari di comprensione del testo, sia da materiale predisposto dall'insegnante, che da
documenti autentici. � Composizioni (riassunti etc.) � Svolgimento di prove strutturate e semistrutturate. � Simulazione della terza prova secondo le varie tipologie.
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PROGRAMMA SVOLTO
Sigla* Titolo Contenuti Obiettivi FRANCESE
Le vin : Histoire et tradition dans un verre.
Histoire du vin de l'Antiquité à nos jours. Le verre à champagne. La dégustation: Phases visuelle, olfactive et gustative.
Saper comprendere il senso di un documento professionale. Rispondere a delle domande a carattere professionale. Redigere delle risposte coerenti su un argomento noto.
Emploi. De l’école au monde du travail.
Il Curriculum Vitae. Presentare la propria candidatura in Francia.
Gastronomia francese, La carte d'un Restaurant français
“Projet Resto”: creazione di una carta di un Ristorante di fantasia, situato nella regione Normandia (Rouen).
Conoscere la struttura di una carta francese, i piatti e i prodotti tipici regionali della Normandia. Comprendere e saper tradurre in italiano il linguaggio specifico della ricetta (ingredienti e preparazione).
Competenze digitali Creazione di un ricettario in lingua francese (creazione di un file contenente una ricetta in formato word). Ricerca di una ricetta “autentica” attraverso i siti internet francesi specializzati. Realizzazione di una presentazione di un piatto in formato digitale.
Competenze e abilità digitali, legate al settore lavorativo enogastronomico.
Letteratura francese
Ch. Baudelaire, Les fleurs du mal, “L'Albatros” et “Correspondances”.
Ampliare le proprie conoscenze letterarie e confrontarsi con il testo originale.
Storia francese La battaglia della Marna e la guerra di trincea attraverso la visione del film in versione originale con sottotitoli in francese J-P Jeunet, Un long dimanche de fiançailles, 2004.
Ampliare le proprie conoscenze storiche.
Strutture grammaticali
Il presente indicativo dei verbi dei tre gruppi; il passé composé e l'accordo del participio passato; l'imperfetto; il futuro; il condizionale presente; le preposizioni articolate; gli aggettivi possessivi; i numeri; i pronomi relativi qui, que dont, où.
Migliorare le competenze linguistiche.
Attività complementari
La società francese nel dopoguerra attraverso la visione del film in versione originale con sottotitoli in francese C. Barratier, “Les Choristes”, 2003.
Sviluppare la comprensione e la produzione orale. Ampliare le proprie conoscenze della società e della cultura francese.
* in riferimento alla progettazione curricolare di Istituto
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Metodi e strategie didattiche
• È stato privilegiato il metodo comunicativo induttivo con il sostegno del libro di testo e degli strumenti
multimediali.
Testi adottati − Arcangela de Carlo, Profession œnogastronomie, Hoepli Editore. Altri strumenti didattici − Laboratorio di informatica. − Lettori dvd e cd. − Dizionario bilingue. − Internet.
Verifiche e valutazione • Comprensione del testo • Prove strutturate e semi strutturate • Domande aperte • Ricerche in internet • Elaborazione di presentazioni in formato digitale La valutazione deriva da un’attenta comparazione tra i risultati iniziali, quelli raggiunti in itinere e quelli finali. I risultati sono stati rapportati agli obiettivi raggiunti, al livello di conoscenze, competenze e capacità, alla padronanza della terminologia tecnica, al livello di autonomia e partecipazione dimostrato.
La docente
(Roberta Ricci)
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MATERIA D’INSEGNAMENTO: ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE DOCENTE: Salvatore Iovene
Ore di lezioni settimanali n° 5
SITUAZIONE INIZIALE Ho proceduto verificando il programma svolto nell'anno scolastico precedente. Premesso che il docente della classe, nell’anno scolastico 2013/2014, era insegnante di diritto – economia, i moduli sviluppati avevano come oggetto esclusivamente concetti giuridici di natura generale. E' stato quindi necessario inserire nel piano di lavoro moduli didattici previsti normalmente nella programmazione del quarto anno. Il docente ha individuato i seguenti prerequisiti: concetto di azienda; concetti fondamentali in materia di IVA; operazioni di gestione; elementi del patrimonio e del reddito PROGRAMMAZIONE Sono stati definiti i seguenti obiettivi generali disciplinari:
1. Conoscere e comprendere la normativa civilistica in materia di bilancio nei suoi aspetti fondamentali
2. Comprendere il significato delle principali poste di bilancio 3. Conoscere i principali indici di bilancio e comprenderne il significato 4. Saper classificare i costi aziendali 5. Conoscere le principali configurazioni di costo 6. Conoscere e distinguere le caratteristiche principali del mercato turistico
Il programma svolto, stante la situazione iniziale della classe, si è sviluppato solo su una parte dei moduli previsti in fase di programmazione. Il docente ha preferito impostare l’azione didattica in modo da concentrare il lavoro su concetti fondamentali, sull’arricchimento del lessico specifico e sullo sviluppo delle abilità tipiche della materia. La trattazione del bilancio ha riguardato le poste principali, escludendo quelle più prettamente ragionieristiche; in particolare non sono stati trattati i ratei e i risconti e i fondi per rischi e oneri. In preparazione alle prove scritte dell’Esame di Stato si è dato adeguato spazio alle verifiche nella forma “quesiti a risposta breve (tipologia B)” . In preparazione alla prova orale il docente ha orientato la propria attività didattica in modo da favorire una esposizione chiara con utilizzo di lessico specifico. Alla data di stesura della presente relazione una parte della classe ha raggiunto gli obiettivi posti dal docente conseguendo un livello di rendimento sufficiente e in qualche caso superiore alla sufficienza.
METODI E STRATEGIE
� Lezioni frontali � Lettura guidata del testo � Discussione collettiva degli argomenti proposti � Applicazione dei concetti appresi attraverso esercitazioni in classe
MATERIALI DIDATTICI
� libro di testo volume classe quarta (G. Batarra, M. Mainardi, Imprese ricettive e ristorative oggi 2) , appunti personali
− VERIFICHE le verifiche a carattere formativo saranno effettuate con le seguenti forme:
� interventi orali, esercitazioni di controllo � correzione esercizi alla lavagna
le verifiche a carattere formativo saranno effettuate con le seguenti forme:
− verifiche orali: quesiti a risposta breve, interrogazioni − verifiche scritte: prove scritte tradizionali
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CLASSE QUINTA SEZIONE B SERVIZI ENOGASTRONOMICI DISCIPLINA DIRITTO E TECNICA AMMINISTRATIVA
ANNO DI CORSO 2014 2015
N.
Sigla Titolo Contenuti di competenza Indicatori/ Obiettivi Livello
Ore
1
PA
TR
IMO
NIO
E R
ED
DIT
O
Patrim
onio e reddito Le operazioni di gestione.
Il patrimonio di un’azienda della ristorazione. Attivo patrimoniale: attivo circolante e immobilizzazioni. Gli elementi del passivo patrimoniale e il patrimonio netto. Le fonti di finanziamento. Il capitale proprio. Il capitale di terzi. Finanziamenti bancari: apertura di credito e mutuo bancario. I debiti di funzionamento. Gli elementi del reddito. Costi e ricavi tipici di imprese turistiche. Le operazioni di inventario. Il calcolo degli ammortamenti e il piano di ammortamento. Il calcolo del TFR. Cenni alla valutazione delle rimanenze. Calcolo del reddito d’esercizio con il metodo analitico (confronto costi – ricavi); con il metodo sintetico (confronto patrimonio netto di fine e inizio esercizio )
− Conoscere le
operazioni di gestione
− Conoscere e saper distinguere le diverse tipologie di investimento aziendale
− Conoscere le principali
fonti di finanziamento
− Conoscere gli elementi del patrimonio e del reddito
− Conoscere le principali
operazioni di inventario
− Saper leggere semplici
situazioni contabili
� Saper calcolare il reddito d’esercizio con il metodo analitico e con il metodo sintetico
O
bblig
ator
io
30
2
BIL
AN
CIO
Il bilancio di esercizio
Il bilancio delle società di capitali. Stato patrimoniale art. 2424. c.c. : esame delle poste principali (B, C dell’Attivo; A, C, D del Passivo) Conto Economico: art. 2425 c.c. Cenni alla nota integrativa. Il bilancio abbreviato. Cenni alle imposte sul reddito
� Conoscere e
comprendere la normativa civilistica in materia di bilancio
� Conoscere forma e
struttura del bilancio d’esercizio
� Comprendere il
significato delle principali poste di bilancio
O
bblig
ator
io
30
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 37
3
RA
TIO
S
L’analisi di bilancio
La riclassificazione dello stato patrimoniale. Cenni alla riclassificazione del conto economico. L’analisi per indici. Indici di composizione impieghi e fonti. Margini / indici finanziari: 1. copertura delle immobilizzazioni
per esame solidità finanziaria; 2. patrimonio circolante netto,
margine di tesoreria, indice di disponibilità, indice di liquidità secondaria per esame solvibilità ;
Esame dei principali indici economici (ROE, ROI)
• Saper riclassificare uno
stato patrimoniale
• Comprendere il significato di equilibrio finanziario e di equilibrio economico e i concetti collegati di solidità finanziaria, solvibilità e redditività
• Saper calcolare i principali indici/margini
Obb
ligat
orio
15
4 CO
A
Analisi di redditività
I principali ricavi delle imprese turistico – ristorative. I principali costi delle imprese turistico – ristorative. Le principali classificazione dei costi: costi fissi e costi variabili. Diagramma di redditività. Costi diretti e indiretti. Le configurazioni di costo. Determinazione del prezzo di vendita. Indici di efficienza di un’impresa ristorativa.
� Acquisire il concetto di
costo di produzione
� Conoscere le principali classificazioni di costo
� Conoscere le principali configurazioni di costo
� Saper calcolare il costo del servizio per definire il prezzo di vendita
O
bbligatorio
20
6 TU
RIS
MO
E
TE
RR
ITO
RIO
Turism
o e territorio
Il prodotto turistico. Il comportamento di acquisto del turista. Destinazione turistica. Produzioni tipiche e territorio. I marchi di tutela per i prodotti alimentari
− conoscere il mercato turistico
− saper analizzare il mercato turistico
− conoscere i prodotti tipici
e i marchi di tutela per i prodotti alimentari
O
bbligatorio
15
Prof. Salvatore Iovene
Tracce delle prove simulate disciplinari N. 1
� Concetto di costo aziendale e principali classificazioni (in funzione della produzione e della durata della sua utilità)
� Quali sono gli indici principali per l’esame della solvibilità di una impresa ? Commenta i seguenti valori assunti da uno degli indici di solvibilità: indice pari a 0,5; indice pari 3
� Quali sono i principali risultati parziali del conto economico art. 2425 c.c. ? Indica i costi e i
ricavi che incidono maggiormente sulla formazione dei risultati parziali
Si prevede l’effettuazione di una seconda prova simulata dopo la stesura del presente documento.
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MATERIA D’INSEGNAMENTO: Alimenti e Alimentazione DOCENTE: Lucia Biancalani
Ore di lezioni settimanali n° 3
Il programma di Scienza e Cultura dell’alimentazione ha sviluppato i moduli previsti in fase di programmazione. L’insegnante ha preso in carico la classe solo quest’anno ed alla fine del mese di ottobre per cui inizialmente si è reso necessario un periodo di ripasso e di verifica delle conoscenze pregresse. Avendo a disposizione un tempo abbastanza limitato (inizio del lavoro in ritardo e solo 3ore la settimana) alcuni argomenti come “ I nuovi prodotti alimentari” e “ il significato dell’alimentazione nelle grandi religioni” si sono dovuti trattare in maniera più schematica e meno approfondita per poter portare a termine il programma ministeriale. In preparazione alla prova orale si è curato particolarmente il concetto di dieta e dietologia e maggiore attenzione è stata riservata alla dieta equilibrata e alla dieta nelle varie condizioni sia fisiologiche che patologiche per trattare poi sia i rischi per la sicurezza alimentare dovuti a contaminazioni sia alle modalità di prevenzione e di controllo nell’ambiente ristorativo. Anche in preparazione alla prova scritta dell’esame di stato si è dato spazio maggiore a questi argomenti effettuando simulazioni in classe di cui l’ultima strutturata con Tipologia A come previsto dal nuovo ordinamento ed esercitazioni su come affrontare le prove strutturate con le altre tipologie. Come metodo didattico si è privilegiata l’impostazione modulare scandita dal libro di testo in uso con continua verifica del feedback per poter compiere opportuni aggiustamenti in caso di ritorno non positivo. Oltre a fornire informazioni si è cercato di suggerire interpretazioni e risolvere situazioni adottando azione facilitante nei processi di apprendimento degli allievi. Per quanto riguarda gli strumenti didattici si è fatto uso di lezioni frontali , mappe concettuali e schemi approntati dall’insegnante per rendere più immediato e significativo l’apprendimento. Sono stati raggiunti, con gradualità diverse, le seguenti competenze: saper predisporre menù coerenti con il contesto e le esigenze della clientela anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. Saper applicare le normative vigenti in fatto di sicurezza igienica operando nell’ambiente di lavoro con consapevolezza sui rischi biologici e osservando norme che tutelano la salute dei lavoratori, promuovere e valorizzare le tradizioni locali riconoscendo i prodotti di qualità ed i criteri ed i marchi che la certificano. Ed i seguenti obiettivi generali: Conoscere i principi di dietologia e dietoterapia per formulare menù funzionali nei vari stati fisiologici e patologici di un individuo nelle varie età. Prevenire e gestire i rischi connessi alla manipolazione di alimenti conoscendo la pericolosità dei più frequenti agenti patogeni mediante attuazione un piano di autocontrollo (HACCP). Conoscere e gestire i rischi connessi al lavoro nel settore ristorativo .Comprendere che l’alimentazione è espressione della cultura e della storia della nostra terra e che i cambiamenti sociali determinano nuove tendenze e nuovi prodotti alimentari. L’acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze è stata verificata attraverso: -Prove strutturate (domande a risposta aperta, domande a risposta multipla, domande a risposta vero/falso, domande a completamento) -Prove orali -Costruzione di brevi saggi PROGRAMMA SVOLTO
Sigla Titolo / Temi Contenuti Obiettivi SAL 0 MODULO 0
PRINCIPI NUTRITIVI -
GLUCIDI, PROTEINE, LIPIDI,VITAMINE ,SALI MINERALI - Struttura chimica - Classificazione - Funzione biologica
Conoscere la struttura chimica dei vari principi nutritivi. Fonti ruolo e fabbisogno giornaliero di ognuno di essi
SAL 1 MODULO 1 DIETOLOGIA
LARN Ripartizione dell’energia totale giornaliera in base ai LARN Le “Linee guida per una sana alimentazione italiana
Comprendere il significato di bilancio e di fabbisogno energetico . Conoscere le linee guida per una sana alimentazione, suddividere i macronutrienti in maniera equilibrata in funzione del fabbisogno. Conoscere la relazione fra composizione corporea e stato di salute.
SAL 2 MODULO 2 L’ALIMENTAZIONE NELLE
Concetto di dieta La dieta nelle varie età dell’uomo (dal
Formulare menu funzionali alle esigenze fisiologiche della clientela
Documento del Consiglio di classe della 5 BR a. s. 2014/2015 Pagina 39
DIVERSE ETA’ E CONDIZIONI FISIOLOGICHE DIETE PARTICOLARI −
lattante all’anziano) e nelle varie condizioni fisiologiche (gravidanza e allattamento) − La dieta mediterranea − La dieta vegetariana − La dieta dissociata
Saper indicare le principali caratteristiche dei più diffusi modelli alimentari e di alcuni tipi di diete “alternative”
SAL 3 MODULO 3 DIETOTERAPIA: LA DIETA IN CONDIZIONI PATOLOGICHE:
Dieta nelle seguenti condizioni patologiche -OBESITA’ -MALATTIE METABOLICHE -MALATTIE DELL’APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO -NEOPLASIE -ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI -DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE -CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE -MALATTIE DEL SANGUE, DEI RENI E DELLE OSSA (cenni)
Comprendere l’importanza che l’alimentazione assume nella prevenzione e nel controllo delle varie malattie Saper elaborare diete razionali ed equilibrate per persone che soffrono di queste patologie indicando gli alimenti consigliati e quelli non consentiti. Saper adottare opportune misure dietetiche e comportamentali nell’ottica della prevenzione Conoscere le principali sostanze con effetto protettivo contenute negli alimenti Saper realizzare diete per quanto possibile al riparo dal rischio di allergie e intolleranze alimentari.
SAL 4 MODULO 4 -NUOVE TENDENZE DI FILIERA DEI PRODOTTI ALIMENTARI -LE ABITUDINI ALIMENTARI DEGLI ITALIANI -LA SICUREZZA ALIMENTARE NEL SISTEMA PRODUTTIVO -INNOVAZIONI NEI PROCESSI DI CONSERVAZIONE - QUALITA’ E SOSTENIBILITA’ ALIMENTARE
− Alimentazione, cultura, salute e territorio
− Evoluzione dei consumi alimentari in Italia
− Filiera e sicurezza alimentare − Pericolo e rischio alimentare
La conservazione e le Mild Technologies
− La cottura e le nuove tecniche − Filiera corta o “km 0” − Sviluppo sostenibile −
Nuove tendenze di filiera dei prodotti alimentari. Saper individuare le tendenze di consumo alimentare nella società moderna Saper definire la sicurezza alimentare nel processo di filiera (tracciabilità e rintracciabilità) Sistemi innovativi nei processi di conservazione e cottura Riconoscere l’importanza della qualità nel processo di filiera
SAL 5 MODULO 5 -I NUOVI PRODOTTI ALIMENTARI - GLI ADDITIVI ALIMENTARI
− Alimenti alleggeriti o light − Alimenti fortificati, arricchiti,
supplementari − Functional foods − Novel foods − Gamme alimentari, prodotti
integrali e biologici − Prodotti dietetici e integratori
alimentari − Gli additivi chimici:impieghi e
rischi
Saper distinguere e riconoscere il ruolo degli alimenti alleggeriti, fortificate arricchiti, funzionali e innovativi. Saper classificare e riconoscere gli alimenti di gamma Conoscere la differenza tra alimenti arricchiti e alimenti alleggeriti Conoscere quali requisiti devono avere gli alimenti per essere considerati funzionali Conoscere le caratteristiche degli additivi alimentari in base alla
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normativa vigente Saper identificare gli eventuali additivi presenti in un alimento dalla lettura dell’etichetta alimentare
SAL 6 MODULO 6 CONSUETUDINI ALIMENTARI NELLE GRANDI RELIGIONI
-IL SIGNIFICATO DELL’ALIMENTAZIONE NELLE GRANDI RELIGIONI - PRESCRIZIONI ALIMENTARI NELLE GRANDI RELIGIONI Alimentazione e religioni: Induismo, Buddismo, Ebraismo; Cristianesimo (cenni)
Conoscere le consuetudini ed il significato delle proibizioni alimentari nelle grandi religioni Valutare l’importanza del cibo nelle diverse manifestazioni conviviali Mettere in relazione la cultura del cibo con le abitudini e le scelte alimentari
SAL7 MODULO 7 I RISCHI E LA SICUREZZA ALIMENTARE -LA CONTAMINAZIONE ALIMENTARE - FATTORI TOSSICI E CONTAMINAZIONE ALIMENTARI -LA CONTAMINAZIONE BIOLOGICA
− Cenni sulla Contaminazione chimica
− Cenni sulla Contaminazione fisica
− Agenti biologici e modalità di contaminazione
− Malattie da contaminazione biologica (infezioni, tossinfezioni, infestazioni)
− I prioni: particelle infettive proteiche
Conoscere le possibili cause di contaminazione degli alimenti e le conseguenze sulla salute umana. Conoscere i più importanti accorgimenti atti a prevenire le intossicazioni chimiche degli alimenti Conoscere le caratteristiche degli agenti biologici responsabili di malattie trasmesse con gli alimenti Comprendere l’importanza dell’igiene nella prevenzione della contaminazione dei prodotti alimentari
SAL 8 MODULO 8 LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE - IGIENE E SICUREZZA NELL’AMBIENTE RISTORATIVO - CERTIFICAZIONI DI QUALITA’ - IL SISTEMA HACCP
-Requisiti strutturali degli ambienti ristorativi - Igiene del personale − Igiene dei locali − Detersione − Disinfezione con mezzi chimici
e loro peculiari caratteristiche − Disinfestazioni − Il concetto di qualità degli
alimenti − Le certificazioni di qualità − Il sistema HACCP
Conoscere i requisiti igienico – sanitari che devono possedere i locali delle aziende ristorative Comprendere l’importanza dell’igiene dei locali, delle attrezzature e del personale nella prevenzione delle malattie trasmissibili con gli alimenti Conoscere i punti fondamentali della sicurezza alimentare Comprendere l’importanza dell’autocontrollo nell’industri alimentare ai fini della sicurezza igienico alimentare
SAL 9 MODULO 9 A completamento dell’argomento “Sicurezza” LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI - LE ALTERAZIONI ALIMENTI - METODI FISICI DI CONSERVAZIONE -METODI CHIMICI, FISICO-CHIMICI E BIOLOGICI DI CONSERVAZIONE
Ripasso programmi anni precedenti: Fattori biologici di alterazione Conservazioni con metodi FISICI (alta e bassa temperatura, sottrazione di acqua,radiazioni, ambienti modificati) Conservazioni con metodi CHIMICI: naturali (zucchero, olio, aceto, alcol etilico,) artificiali( additivi chimici) Conservazioni con metodi FISICO-CHIMICI: affumicatura Conservazione con metodi BIOLOGICI:fermentazione lattica, alcolica e acetica
Conoscere le cause di alterazione degli alimenti Comprendere l’importanza di una corretta conservazione degli alimenti ai fini della sicurezza alimentare Conoscere la classificazione dei sistemi di conservazione degli alimenti Saper descrivere le principali tecniche di conservazione degli alimenti. Saper scegliere per ogni alimento la tecnica di conservazione più idonea.
Metodi e strategie didattiche
• Lezione frontale • Lezione interattiva • Classificazione degli argomenti per macrotemi ed utilizzo di mappe concettuali sia come strumento
per la presentazione degli argomenti sia come strumento per impostare il dialogo e il dibattito al fine di favorire la comprensione del libro di testo
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Testi adottati
• P. Gentili, E. Fogli, L. La Fauci, M. Romagna “SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE” Edizioni
Calderini.
Altri strumenti didattici
• E’ stato fatto uso di mappe concettuali approntate dal docente, fotocopie e in alcuni casi tecnologie digitali.
Verifiche e valutazione
• Sono state effettuate costanti verifiche sia di tipo formativo che sommativo diverse in base al tipo di competenze da valutare. Per la produzione orale sono stati effettuati colloqui su argomenti oggetto di studio
• Per la produzione scritta si è fatto uso di prove strutturate (domande a risposta aperta, a risposta multipla e a completamento) e costruzione di brevi saggi.
• Il feedback è stato costante ed ha suggerito la necessaria rimodulazione delle scelte e l’indispensabile didattica correttiva per quegli alunni che hanno assunto usi errati.
• La valutazione deriva da un’attenta comparazione tra i risultati iniziali, quelli raggiunti in itinere e quelli finali. I risultati sono stati rapportati agli obiettivi raggiunti, al livello di conoscenze, competenze e capacità, alla padronanza della terminologia tecnica, al livello di autonomia e partecipazione dimostrato.
La docente
(Prof.ssa Lucia Biancalani)
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MATERIA D’INSEGNAMENTO: Laboratorio Sala e vendita DOCENTE: Nicolas Cioni
Obiettivi specifici della disciplina: 1) Marketing ristorativo e strategie di vendita
2) Catering e Banqueting; food cost
3) Il lavoro al bar: il caffè e la linea di caffetteria
4) Enologia livello base e abbinamento cibo-vino
5) L’American bar: le bevande miscelate
-
- Modulo n° 1 - Sequenza logica del modulo
� Il cliente e la vendita del servizio
� La fase dell’Experience”
� La comunicazione verbale e non verbale
� Le strategie di vendita
� La presa della comanda
Tempi di svolgimento: Ottobre / novembre
Abilità: conoscere le caratteristiche che riguardano la vendita del servizio ristorativo
Competenze: sapersi rapportare con le varie tipologie di clienti, saper prendere correttamente
una comanda comunicando con efficacia, conoscere le basi del food cost e del bar cost
- Modulo n° 2 - Sequenza logica del modulo
� La peculiarità dell’offerta gastronomica per catering e banqueting
� Le strutture di catering ed il legame differito
� Le tecniche operative e di servizio per il banqueting
� Il food cost ed il bar cost
Tempi di svolgimento: Novembre/ Dicembre
Abilità: conoscere la struttura di un catering e di un banqueting
Competenze: saper progettare un menu tenendo conto dei principi fondamentali che
riguardano il food cost, il bar cost ed il relativo prezzo di vendita
- Modulo n° 3 Sequenza logica del modulo
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� Il bar: le zone di lavoro e i momenti di lavoro
� Il caffè: la regola delle “5M”
� La linea completa di caffetteria
Tempi di svolgimento: Dicembre/Febbraio
Abilità: conoscere le caratteristiche che riguardano il servizio di caffetteria al banco del bar
Competenze: Sapersi muovere correttamente dietro al banco del bar usando tutti gli strumenti
idonei alla produzione di un servizio di caffetteria di qualità
- Modulo n° 4 Sequenza logica del modulo
� La vinificazione e la spumantizzazione
� La figura del sommelier e la cantina
� Le tecniche di degustazione dei vini
� I principi per l’abbinamento cibo-vino
� Il disciplinare di produzione
Tempi di svolgimento: Febbraio/Marzo
Abilità: Conoscere le tecniche di vinificazione, degustazione ed abbinamento cibo-vino;
conoscere i disciplinari di produzione indispensabili per la classificazione dei vini italiani, al fine
di valorizzarne le eccellenze.
Competenze: saper presentare e degustare un vino; saper proporre abbinamenti cibo-vino e
saper progettare efficacemente l’offerta delle bevande nell’attività di banqueting.
- Modulo n° 5 - Sequenza logica del modulo
� Come si struttura un cocktail
� Le attrezzature in uso all’american bar
� Merceologia del bar
� Le tecniche di miscelazione
- Tempi di svolgimento: Aprile/Maggio
Abilità: Saper utilizzare gli strumenti di miscelazione, conoscere le caratteristiche dei principali
distillati e liquori in uso al bar
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Competenze: saper produrre cocktail nel rispetto dei quantitativi e delle proporzioni come
indicato dal ricettario I.B.A.
Strumenti di lavoro che si intende utilizzare: appunti dettati dal docente,
fotocopie, ricettari I.B.A e disciplinari A.I.S.
Utilizzo del laboratorio pratico
Metodi di insegnamento previsti: lezione frontale, lezione pratica in laboratorio,
eventuali ricerche di approfondimento, individuali o di gruppo.
Metodi per la verifica e la valutazione: prove strutturate, test scritto, prova pratica in
laboratorio, interrogazioni orali.
Numero di verifiche previste: 2 scritte per il primo quadrimestre ed eventuale prova orale
2 scritte per il secondo quadrimestre, 2 pratiche ed eventuale
prova orale
Il docente
(Prof. Nicolas Cioni)
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MATERIA D’INSEGNAMENTO: LAB. DI ORG. E GESTIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI DOCENTE: MICHELE OCCHIBOVE
Ore di lezioni settimanali n°3
Obiettivi raggiunti con la classe nella disciplina :Nell’ambito delle esperienze dell’area di
professionalizzazione – e in particolare nella preparazione degli eventi e manifestazioni che si
sono svolti sul territorio,sia degli stage scuola/lavoro – parte degli studenti si sono particolarmente
distinti per l'impegno e per la capacità di interagire efficacemente con gli utenti e gli operatori dei
servizi, ed hanno dimostrato di saper applicare le conoscenze e le competenze professionali
acquisite nel corso degli studi.
− Conoscenze
− Conoscenze acquisite sulle tematiche svolte nel quarto anno
− Conoscere i nuovi prodotti della ristorazione e capirne l'importanza comprensione e
significato delle etichette sui prodotti alimentari
− Etichettatura: gamme prodotti, prodotti freschi, semilavorati ,preincartati,prodotti
congelati .
− La rintracciabilita esterna ed interna quadro di riferimento e normative.
− Gli obblighi del produttore e del consumatore nella vendita delle derrate alimentari .
− La progettazione, l' innovazione nelle nuove tendenze che vengono applicate alla
ristorazione (food-design)
− l Food and Beverage Manager Conoscere il mondo della ristorazione in tutte le sue
molteplici espressioni
− Il marketing alberghiero:analisi del mercato nel campo della ristorazione .
− Competenze
• Competenze sulle modalità di approvvigionamento delle materie prime
• Competenze sulla scelta dei prodotti imballati,confezionati,preincartati,con una
etichettatura secondo le normative vigenti
• Competenze sui metodi di tracciabilità,rintracciabilità dei prodotti alimentari da
monte a valle .
• Competenze sugli obblighi del produttore e del distributore all'interno di una azienda
che vende e somministra derrate alientari ..
• Competenze sulla certificazione del lotto prodotto e distributo .
− Capacità
− Capacità di analizzare in modo critico il mercato della ristorazione
− Capacità di saper pianificare in modo teorico una struttura ristorativa
− Capacità di predisporre le necessarie misure di prevenzione verso il consumatore
finale nei vari reparti in cui opera il personale addetto alla distribuzione e alla
somministrazione di derrate alimentari .
− Capacità di analisi e di scelta delle principali tipologie di marketing alberghiero da
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utilizzare in accordo con la struttura ricettiva in cui si opera
7. Contenuti e tempi del percorso formativo
− Tempi di lavoro
1° quadrimestre 2° quadrimestre
Ore previste 35 32
Ore effettive 35 49 (al 15 Maggio)
Settembre
MODULO N°1: PRESENTAZIONE CON LA CLASSE E RIPETIZIONE DEL
PROGRAMMA SVOLTO NEL QUARTO ANNO. .
� Le principali figure professionali:il food and beverage manager,il
responsabile di ristorante
� Le abitudini alimentari in italia
� Gli stili di cucina
� Ristorazione e turismo il mercato della ristorazione in Italia
Ottobre
Novembre
Dicembre
MODULO N°1 PROGRAMMA SVOLTO NEL QUINTO ANNO:
ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI:
− Quadro normativo di riferimento
− Principi generali relativi al commercio degli alimenti
− Confezioni ed imballaggi
− Etichettatura dei prodotti preconfezionati
− Etichettatura dei prodotti sfusi e preincartati
Gennaio
Febbraio
Marzo
MODULO N°2: LA TRACCIABILITA E RINTRACCIABILITA' DEI PRODOTTI
ALIMENTARI:
� Alcune Norme di Riferimento
� Tracciabilità
� Rintracciabilità interna
� Rintracciabilità esterna
� Scopi della Rintracciabilità
� Rintracciabilità verso monte
� Rintracciabilità verso valle
� sistemi d’allarme
� Obblighi del Produttore
� Operatori della Vendita al Dettaglio o della Distribuzione
� Lotto
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Aprile
Maggio
(fino al
15/5/2012)
(*)
MODULO N°3:IL FOOD DESIGN E IL MARKETING ALBERGHIERO
� Food Design è la progettazione degli atti alimentari (Food Facts),
� Il Food Design analisi i motivi per i quali compiamo un atto alimentare
per meglio comprendere come progettarlo e soddisfare in maniera
adeguata l'esigenza dell’utente.
� Il Food Design: prodotti edibili, comunicazione, packaging, servizi e
luoghi legati alla vendita e al consumo di cibo
� Il Marketing nelle imprese ricettive e della ristorazione .
� Il Marketing alberghiero :anlisi di mercato,segmentazione,analisi del
prodotto,analisi della concorrenza,pubbliche relazioni e pubblicità .
(*) eventuali variazioni sui contenuti del programma saranno comunicati alla
commissione durante la riunione preliminare dai commissari interni
8. Metodi di insegnamento
Lezione frontale, discussione collettiva,verifiche orali in itinere
9. Strumenti e spazi utilizzati
Libro di testo lavagna multimediale ,videoproiettore .
10. Interventi didattici educativi integrativi
Sono stati effettuati interventi mirati tesi al recupero del singolo alunno o approfondimenti
per tutta la classe sui moduli e le tematiche trattate.
11. Criteri e strumenti di verifica adottI:Verifiche scritte con domande a risposta aperta,
verifiche scritte con domande a risposta chiusa,multipla o con spazi predeterminati.
Verifiche orali
12. Obiettivi raggiunti
La classe ha nel complesso raggiunto in modo discreto gli obiettivi previsti in
programmazione.
Il docente
(Prof. Michele Occhibove)
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MATERIA D’INSEGNAMENTO: EDUCAZIONE FISICA DOCENTE: Paolo Baldini
Ore di lezioni settimanali n° 2
3. Obiettivi specifici della disciplina
• Conoscenze
− Delle generalità della E.F.: definizione, scopi, effetti sull’organismo.
− Degli apparati e sistemi sia dal punto di vista anatomico che fisiologico
− La carenza di movimento ed i rischi connessi alla sedentarietà.
− Le attività sportive sia individuali che di squadra.
• Competenze
− Riconoscere il valore di una corretta E.F .per il mantenimento della buona salute.
− Il valore dell’ attività sportiva e dell’ attività motoria generica nella vita di ciascuno
− Praticare costantemente attività motorie per conseguire e mantenere un buon stato
di efficienza fisica.
• Capacità
− Comprensione dei messaggi anche con linguaggio specifico
− Rielaborazione e confronto dei vari argomenti trattati
− Esprimersi sia in forma scritta che oralmente in modo chiaro, univoco e sintetico.
− Aver acquisito le abilità di base per quanto riguarda gli schemi motori di base.
− Conoscere e saper praticare, anche in forma elementare alcune attività sportive.
4. Contenuti e tempi del percorso formativo
• Tempi di lavoro
1° quadrimestre 2° quadrimestre
Ore previste 32 32
Ore effettive 32 32
• Contenuti e calendario del loro svolgimento
tempi
Settembre Lavoro di ripresa: attività generica
Ottobre L’ esercizio: comprensione del valore
Novembre Modulo 1” Generalità sullla E.F.”
Dicembre Modulo 2 “Il nuoto.”
Gennaio Modulo 3 “La pallacanestro.”
Febbraio Modulo 4 “Il badminton”
Marzo Modulo 5 “Apparato locomotore.”
Aprile Modulo 6 “Il baseball.”
Maggio
Modulo 7 “La pallavolo”
(*) eventuali variazioni sui contenuti del programma saranno comunicati alla
commissione durante la riunione preliminare dai commissari interni
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5. Metodi di insegnamento
− Lezione frontale
− Lezione laboratoriale prevalentemente pratica con esercitazioni sia singole che di
gruppo
− Elaborazione anche teorica del lavoro svolto.
6. Strumenti e spazi utilizzati
− Tensostruttura della piscina,piscina comunale, campo sportivo Romanelli.
7. Visite guidate
− no.
− no
8. Interventi didattici educativi integrativi
no
9. Criteri e strumenti di verifica adottati
Comprensione dei messaggi, esposizione chiara e possibilmente sintetica degli stessi, sia in
forma scritta che, soprattutto orale. Gli strumenti utilizzati sono stati:
Compiti scritti a domande chiuse .
Interrogazioni di singoli discenti.
Prove pratiche
10. Obiettivi raggiunti
Credo di poter affermare che la maggior parte della classe abbia compreso in modo
soddisfacente gli argomenti proposti e gli studenti sono in grado di descrivere ogni singolo
tema trattato ed anche di fare raffronti e paragoni su tutti.
Spero di aver stimolato la curiosità degli studenti e di aver fatto trasparire l’importanza
della pratica dell’attività motoria nell’ arco di tutta la vita.
La maggior parte degli studenti è in grado di poter svolgere un’attività di tipo sportivo
anche se in maniera elementare in modo autonomo.
Il docente
(Prof Paolo Baldini)
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MATERIA D’INSEGNAMENTO: RELIGIONE DOCENTE: Federico Bernacchi
Il programma di Religione Cattolica ha sviluppato i moduli previsti in fase di programmazione.
Il lavoro si è basato essenzialmente sull’analisi dei testi proposti al fine di far accrescere un senso
critico per la disciplina e la conoscenza dei punti essenziali della fede Cristiana.
Gli argomenti sono stati presentati attraverso lezioni frontali, dibattiti, attività laboratoriali e
visione di film.
La classe ha risposto in maniera positiva ed interessata alla disciplina dimostrando di aver
raggiunto gli obiettivi prefissati.
Per quanto riguarda gli strumenti didattici si è fatto uso di testi del Magistero della Chiesa, Sacra
Scrittura, Articoli di giornali, videoproiezioni e schede del libro di testo.
Sono stati raggiunti, con gradualità diverse, le seguenti competenze e obiettivi generali:
Competenza/e Obiettivi
Riflette sulle proprie esperienze personali e di
relazione;
- pone domande di senso e le confronta con le
risposte offerte dalla fede cattolica;
- riconosce e usa in maniera appropriata il
linguaggio religioso per spiegare le realtà e i
contenuti della fede cattolica;
- riconosce il contributo della religione, e nello
specifico di quella cristiano-cattolica, alla
formazione dell’uomo e allo sviluppo della
cultura, anche in prospettiva interculturale;
- rispetta le diverse opzioni e tradizioni religiose e
culturali;
- consulta correttamente la Bibbia e ne scopre la
ricchezza dal punto di vista storico, letterario e
contenutistico;
- sa spiegare la natura sacramentale della Chiesa
e rintracciarne i tratti caratteristici nei molteplici
ambiti dell’agire ecclesiale;
- è consapevole della serietà e problematicità
delle scelte morali, valutandole anche alla luce
della proposta cristiana.
Conoscere le linee di fondo
della dottrina sociale della
Chiesa e l’impegno per la pace,
la giustizia e la salvaguardia del
creato.
Imparare a relazionarsi con
l’«altro».
Conoscere la visione della
morte nella rivelazione
cristiana.
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L’acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze è stata verificata attraverso colloqui orali,
personali e collettivi, e attraverso l’interesse mostrato durante le lezioni.
PROGRAMMA SVOLTO
Sigla* Titolo Contenuti Obiettivi
1 L’etica della
solidarietà
Saper reperire e
comprendere testi magisteri
ali in ordine ai cambiamenti
e alle novità introdotte dal
Concilio Vaticano II. Sapersi
muovere nel sociale
comprendendo le necessità
degli altri.
Il discorso sociale della
Chiesa.
Il Concilio Vaticano II: storia,
documenti ed effetti nella
Chiesa e nel mondo.
Il ruolo delle radici ebraico-
cristiane nella formazione
della coscienza morale e
civile del contesto italo-
europeo.
2 L’etica delle relazioni Saper gestire le proprie
relazioni in un contesto
valoriale definito. Saper
riconoscere le forme di
oppressione che
distruggono le relazioni.
La cultura della pace.
-Pace e guerra nella
tradizione cristiana.
-Le religioni e la pace.
-Nuove forme di razzismo.
-Per un’etica della
convivenza interculturale.
-La Chiesa cattolica e il
popolo ebraico. Ebrei e
pregiudizio.
-Cristianesimo e Islam.
3 L’etica della vita Saper dare giudizi ben
fondati sulle questioni
etiche e bioetiche che il
mondo sociale presenta.
Saper impostare una
riflessione etica sui grandi
temi della politica,
dell’economia e
dell’ambiente.
Fede e scienza.
- La natura manipolata:
tecnologia, bioetica,
ecologia.
- L'etica della
responsabilità.
- Responsabili per il
creato.
* in riferimento alla progettazione curricolare di Istituto
Metodi e strategie didattiche
• Lezione frontale
• Lezione interattiva
Testi adottati
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• Sacra Scrittura
• Ferrigato Floriana - Marchesini Christian, Percorsi religione triennio, Piemme Scuola
Altri strumenti didattici
• Filmati, Videoproiettore, documenti del Magistero della Chiesa.
Verifiche e valutazione
Il docente
(Prof. Federico Bernacchi)