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Istituto professionale di stato
Per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione
“GIOVANNI FALCONE”
Piano Offerta Formativa Anno scolastico 2014-2015
Giarre Riposto Maniace
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Istituto professionale di stato
Per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione
“GIOVANNI FALCONE” Giarre
Sito Web: www.ipssarfalconegiarre.it
e-mail : [email protected]
DIRIGENTE SCOLASTICO : prof. MASSIMO GRASSO
DIRIGENTE SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI: dott.ssa ROSA MUSUMECI
COLLABORATORE VICARIO : prof. ANTONINO GULLINO
RESPONSABILE DELLA SEDE DI RIPOSTO : prof. CARMELO COCO
RESPONSABILE DELLA SEDE DI MANIACE : prof. VINCENZO COSTANZO
RESPONSABILE DEL CORSO SERALE : prof. ALBERTO VITALE
SEDE di Giarre : Via Veneto 4 Tel.095.932846 Fax 095933121
SEDE di RIPOSTO: Corso Sicilia s.n. Tel.095.7794221
SEDE Coordinata di MANIACE: Corso Cavallaro 7 Tel.095.9515713
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Indice
I nuovi Istituti Professionali pag. 4
POF dell’IPSSAR “G. Falcone” pag. 6
Atto di indirizzo pag. 8
Progetti di Arricchimento dell’Offerta Formativa pag. 13
Regolamento d’Istituto pag. 16
Regolamento Laboratorio Informatica pag. 37
Regolamento Laboratorio Cucina-Pasticceria-Gelateria pag. 38
Regolamento Laboratorio Sala e vendita pag. 40
Regolamento Laboratorio di Acc. turistica pag. 52
Regolamento Palestra pag. 46
Patto di corresponsabilità pag. 47
Criteri di valutazione finale pag. 49
Corsi di recupero pag. 53
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I NUOVI ISTITUTI PROFESSIONALI
Novità e caratteristiche
Tutti gli istituti professionali hanno la durata di cinque anni e sono suddivisi in due bienni e in un quinto
anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato per il conseguimento del diploma di
istruzione professionale, utile anche ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà
universitaria. Il quinto anno è inoltre finalizzato ad un migliore raccordo tra scuola e istruzione superiore e
alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa
Restano qualifiche e diplomi
Il mantenimento del diploma triennale e il suo rilascio da parte degli istituti professionali in regime di
sussidiarietà va incontro alla forte richiesta delle famiglie e del mondo del lavoro di prevedere percorsi
formativi di ciclo più breve rispetto a quelli quinquennali, tuttavia sempre aperti alla prosecuzione degli
studi. La nuova istruzione professionale svolgerà un “ruolo integrativo e complementare rispetto al
sistema di istruzione e formazione professionale”. Gli istituti professionali potranno rilasciare qualifiche
(al terzo anno) e diplomi professionali (al quarto) in regime di sussidiarietà, sulla base di specifici accordi
stipulati dal MIUR con le singole Regioni.
SETTORE DEI SERVIZI
Profilo generale del settore
II profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con autonomia e
responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure
professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali connotazioni si realizzano mobilitando i saperi specifici e
le altre qualità personali coerenti con l’indirizzo di studio.
“Servizi”
PER L’ENOGASTRONOMIA E L’ACCOGLIENZA ALBERGHIERA
Profilo specifico dell’indirizzo
ll Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e
dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
Il corso è caratterizzato da un biennio unitario alla fine del quale,l’alunno sceglierà una delle seguenti
articolazioni:
“Enogastronomia”
il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e
presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni
locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
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“Servizi di sala e di vendita”
il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione,
produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo
sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta
dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
“Accoglienza turistica”
il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare
i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di
accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le
risorse del territorio.
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POF dell’IPSSAR “ G. Falcone”
Il POF è stato progettato secondo le linee fondamentali indicate nell’Atto di Indirizzo del corrente anno
scolastico ed in coerenza con le seguenti scelte educative, didattiche e organizzative.
orientare gli studenti in relazione alle loro attitudini e vocazioni addestrandoli a fare scelte consapevoli negli studi e nel mondo del lavoro;
valorizzare le diverse identità, le differenze culturali, gli stili di apprendimento e le abilità degli studenti;
incentivare l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, il ricorso a metodologie
che valorizzino, a fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro,
quali visite aziendali, stage, tirocini, alternanza scuola lavoro;
diffondere la riforma degli ordinamenti, puntare sulle capacità progettuali individuali e di gruppo dei
docenti per sviluppare la ricerca per progettare per competenze;
Supportare adeguatamente la Didattica compensativa per sostenere gli alunni in difficoltà e quelli
diversamente abili con attività di recupero e sostegno; attivare parallelamente corsi specifici atti a
promuovere le eccellenze;
Incentivare lo sviluppo della cultura organizzativa, in ambito didattico, gestionale e amministrativo
Sostenere l’obbligo d’istruzione nel biennio puntando sulla acquisizione di competenze chiave per la
cittadinanza europea;
Arricchire l’offerta formativa con attività extracurriculari;
Accrescere la comunicazione interna ed esterna all’Istituto e ricercare momenti di integrazione tra
Scuola e Territorio;
Promuovere la cultura della sicurezza e della salute a scuola e nei luoghi di lavoro;
L’I.P.S.S.A.R.”Giovanni Falcone”,con i suoi indirizzi di specializzazione,si pone come punto di riferimento
per l’Istruzione Professionale in un territorio vasto ed eterogeneo che abbraccia, oltre al comprensorio
etneo che gravita attorno a Giarre, anche una vasta area della provincia Messinese.
L’I.P.S.S.A.R.”Giovanni Falcone”funziona su tre sedi.
A Giarre, nella sede di via Veneto n.4, funzionano 17 classi. In questa sede sono ospitate 12 prime classi e 4
terze classi dell’indirizzo enogastronomia sez. cucina . Oltre alle aule che ospitano le classi , esistono due
aule di informatica corredate da postazioni multimediali di nuova generazione,due laboratori linguistici, 6
laboratori per i 3 settori di specializzazione adeguatamente attrezzati per svolgere esercitazioni pratiche,
nonché 2 sale ristorante in grado di ospitare 50 commensali la più piccola , 150 l’altra ed una palestra
coperta con campetto esterno annesso. L’intero edificio è cablato con una rete L.A.N. che offre la possibilità
del collegamento ad Internet nelle aule e nei laboratori.
Nella sede di Giarre funziona 1 seconda classe del Corso Serale.
In questa sede,oltre all’Ufficio del Dirigente scolastico e quello del DSGA, sono ubicati anche tutti gli uffici
delle segreterie e i magazzini per l’accumulo delle derrate alimentari e per la custodia dell’utensileria.
Nella sede di Riposto, ubicata in Corso Sicilia s.n, funzionano 29 classi ospitate in altrettante aule . La sede è
dotata di 2 laboratori di informatica multimediali , 2 aule speciali dotate di LIM e l’intero edificio è stato
cablato con rete wireless per il collegamento ad internet delle aule e dei laboratori, 2 laboratori di sala-bar
e i 2 laboratori di cucina in cui svolgono esercitazioni pratiche gli alunni delle seconde classi. In questa sede
vengono ospitate stabilmente 9 seconde classi, 8 terze classi dei tre indirizzi (4 di indirizzo cucina; 3
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indirizzo sala Bar e vendita,indirizzo accoglienza turistica),4 quarte classi dell’indirizzo enogastronomia,3
quarte classi dell’indirizzo Sala e vendita 1 quarta accoglienza turistica e 8 quinte classi (7 enogastromomia
e 1 accoglienza turistica).
La sede di Maniace, aperta nell’a.s. 2008/09, è ubicata in corso Cavallaro n. 7 ed ivi funzionano 6 classi.
Anche questa sede è dotata di laboratori di cucina e sala bar dove gli alunni svolgono le esercitazioni
pratiche.
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Atto di indirizzo
Finalità dell’Istituzione
Con l’entrata in vigore della riforma dei cicli, che ha fatto emergere per gli Istituti Professionali profondi
cambiamenti sul processo di insegnamento/apprendimento ora orientato al raggiungimento delle
competenze richieste dal mondo del lavoro e delle professioni , sono mutate anche le finalità Istituzionali
dei percorsi quinquennali attivati. Dall’esame del nuovo regolamento emerge che: “I percorsi degli istituti
professionali si caratterizzano per l’integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura
professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli
tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento”.
Strategie per conseguire le finalità
Continuare la sperimentazione di nuove metodologie didattiche che riducano la dispersione scolastica e elevino i livelli di successo formativo
Da indicazioni pedagogiche condivise, risultano adeguati l’utilizzo di metodi induttivi, di
metodologie partecipative, un’intensa e diffusa didattica di laboratorio, da estendere anche alle
discipline dell’area di istruzione generale.
In particolare, è utile l’uso diffuso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e l’uso
di tecnologie interattive multimediali
Affinare la capacità di ascolto dei bisogni formativi espressi dagli allievi e dalle famiglie in modo da adattare la tipologia degli interventi in relazione alle loro richieste con risposte quali:
la valorizzazione delle diverse identità, le differenze culturali, gli stili di apprendimento le abilità
degli studenti:il recupero e il sostegno agli alunni in difficoltà e quelli diversamente abili;
Attivare iniziative che diano maggiore qualità alla professionalizzazione (dalle attività di tirocinio – stage alle manifestazioni).
Valorizzare,a fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro,
quali visite aziendali, stage, tirocini, alternanza scuola lavoro anche per agevolare il collegamento
con il territorio e personalizzare l’apprendimento mediante l’inserimento degli studenti in contesti
operativi reali e utilizzare a fini formativi le risorse disponibili.
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.
Intensificare le azioni di orientamento degli studenti sin dal primo biennio come parte integrante del percorso formativo, anche ai fini dell’eventuale prosecuzione della loro formazione in percorsi di apprendistato
assicurare la migliore continuità possibile tra il primo e il secondo ciclo di istruzione in
collaborazione con le scuole e gli altri soggetti del territorio, a partire dal raccordo con le scuole del
primo ciclo, orientare gli studenti in relazione alle loro attitudini e vocazioni addestrandoli a fare
scelte consapevoli negli studi e nel mondo del lavoro
Promuovere la formazione di una “coscienza europea”
condurre gradualmente lo studente alla scoperta della propria identità di appartenenza alla “casa
comune europea”, alla consapevolezza delle offerte di lavoro che il mercato europeo propone ai
giovani, all’acquisizione del controllo degli strumenti linguistici e culturali che consentano un
inserimento “attivo” nello spazio – Europa.
Mezzi per raggiungere le finalità
Valorizzare il lavoro dei dipartimenti quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, di supporto alla didattica e alla progettazione .
I dipartimenti, quale possibile articolazione interna del collegio dei docenti, possono presidiare la
continuità verticale e la coerenza interna del curricolo, vigilare sui processi di apprendimento per lo
sviluppo dei saperi e delle competenze previste nei profili dei vari indirizzi, la cui attuazione è facilitata
da una progettualità condivisa e un’articolazione flessibile.
In particolare, nel primo biennio, i dipartimenti possono svolgere una funzione strategica per il
consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze di base per la lingua italiana, la
lingua straniera e la matematica, per il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti
dall’obbligo di istruzione e tra l’area di istruzione generale e le aree di indirizzo.
Qualificare la didattica promuovendo momenti di formazione e aggiornamento per il personale docente a livello collegiale e dipartimentale sulle seguenti tematiche:
1. Insegnare, valutare e certificare le competenze: metodologie da utilizzare e criteri di valutazione 2. La didattica laboratoriale in classe nella dimensione trasversale dell’orientamento
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Programmare interventi specifici per gli alunni che perseguano i seguenti obiettivi:
1. Potenziamento delle competenze di base secondo i quattro assi culturali nel biennio dell’obbligo
2. Integrazione degli alunni diversamente abili
3. Promozione delle eccellenze in ambito linguistico e professionale anche con scambi e attività di stage all’estero
4. Lotta alla dispersione scolastica 5. Orientamento in ingresso, in itinere e in uscita
Attivare azioni trasversali a tutte le discipline atte a:
1. promuovere la cultura della legalità ed educare alla cittadinanza attiva in Italia e in Europa
2. prevenire obesità e disturbi dell’alimentazione
3. promuovere il corretto utilizzo delle nuove tecnologie
4. prevenire gli incidenti stradali attraverso la conoscenza delle regole di guida e il potenziamento
dell’educazione stradale
5. contrastare le patologie più comuni, prevenire le dipendenze e le patologie comportamentali ad esse
correlate;
6. accogliere e sostenere gli studenti con famiglie straniere con interventi mirati
7. promuovere e potenziare l’attività motoria e sportiva a scuola
8. promuovere il volontariato a scuola
9. rispettare e vivere l’ambiente per una migliore qualità della vita
10. prevenire e contrastare il bullismo e la violenza dentro e fuori la scuola
Strategie per migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione formativa
Se la valutazione dell’efficacia mette a fuoco il rapporto tra gli obiettivi prefissati e la qualità dei risultati
conseguiti, l’efficienza punta su un rapporto strategico per la qualità del servizio e per la sua economicità:
quello tra le risorse materiali, umane, finanziarie delle quali si dispone e l’ottimizzazione dei risultati.
In considerazione della revisione in atto della qualità della spesa pubblica, tutte le attività e i progetti che si
intendono avviare nella Scuola devono essere sottoposti a un attento esame delle disponibilità delle
risorse, e devono essere strutturati in coerenza con le tematiche fissate per il raggiungimento degli obiettivi
prefigurati
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Particolare impegno dovrà essere prestato per la realizzazione delle seguenti azioni/attività che oltre a
migliorare le relazioni fra gli operatori scolastici e rendere più incisiva l’azione formativa,garantiscono la
sicurezza e lo star bene a scuola:
1. comunicazione
Seguitare l’azione intrapresa negli anni precedenti per innalzare il livello di comunicazione che dovrà
essere facilmente fruibile da tutte le componenti dell’Istituzione scolastica.
In questo campo occorrerà continuare con maggiore impegno l’impiego e la razionalizzazione di strumenti
informatici avanzati tecnologicamente in grado di trasferire le informazioni di interesse in tempo reale,
garantendo nello stesso tempo la sicurezza dei dati e la privacy.
Per migliorare l’immagine della scuola è prioritario il potenziamento del sito Web con l’inserimento delle
attività effettuate e delle informazioni sul know-how di Istituto
E’ fondamentale rafforzare anche la comunicazione interna con la pubblicazione degli avvisi e delle circolari
in tempo reale sul sito e con l’invio personale tramite e-mail.
La comunicazioni più importanti alle famiglie e le informazioni circa le assenze e i ritardi degli alunni
saranno effettuate utilizzando sms.
2. Sicurezza
Partendo dal presupposto che l’ambiente scolastico rappresenta il contesto ideale nel quale strutturare,
articolare ed approfondire la cultura della sicurezza affinché nelle nuove generazioni questo concetto venga
radicato e diventi stile di vita occorre agire lungo le due direttrici fondamentali:
1. Evidenziare le carenze strutturali fonte di rischio dell’edificio e sollecitare l’intervento dell’Ente locale proprietario richiedendo le certificazioni di rito.
2. avviare un processo formativo per fornire agli alunni gli strumenti culturali e le competenze necessarie con l’obiettivo di favorire l’interiorizzazione delle regole per indirizzare il loro comportamento nella direzione della tutela della propria salute e di quella degli altri nell’attività lavorativa.
3. Monitoraggio e valutazione
Occorre seguitare a valorizzate le azioni e le iniziative già intraprese, riguardanti l’autoanalisi e
l’autovalutazione d’istituto, allo scopo di introdurre i cambiamenti migliorativi necessari alla qualità
dell’azione educativa e introdurre un percorso di qualità che possa rafforzare il ruolo e l’identità
dell’istituto rispetto ad altre offerte formative del territorio.
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Per consentire la valutazione delle principali attività che hanno luogo nella e per la scuola, è stata creata
un’area da assegnare ad una delle Funzioni Strumentali con l’incarico di costruire un sistema di criteri e di
indicatori e l'individuazione degli strumenti idonei alla raccolta dei dati e delle informazioni con l’obiettivo
di misurare in itinere e a conclusione dell’anno formativo il livello di pertinenza, efficacia e persino di
efficienza delle azioni formative e indurre una modificazione continua di comportamenti individuali e
collettivi favorendo tra l’altro l’assunzione di decisioni autonome e decentrate anche ai più bassi livelli
organizzativi e gestionali della scuola.
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Progetti di Arricchimento dell’Offerta Formativa
A.S. 2014/2015
Progetto/Attività
Referenti
Destinatari
Finalita
PROGETTI EXTRACURRICULARI
Attività extrascolastiche
F.S. Area 1
Alunni e
docenti
dell’Istituto
Educare ad a una fruizione consapevole del
cinema e del teatro ( 2 proiezioni a
quadrimestre) .
Ampliare l’offerta formativa con visite
guidate, viaggi d’istruzione e visite
aziendali,viaggi-studio,scambi interculturali.
Educare alla solidarietà, alla legalità,alla
salute.
La Scuola va a teatro
Pennisi M.
Alunni delle
classi quarte
e quinte
Promuovere la conoscenza e la passione per il
teatro .
Accostare i giovani alla produzione teatrale,
sviluppando in essi la capacità di
comprendere gli aspetti essenziali della
comunicazione teatrale.
Iniziative di orientamento e
rimotivazione allo studio per
favorire l’inserimento e
l’integrazione scolastica
degli alunni con disagio
socio famigliare e scolastico,
alunni provenienti da
famiglie di immigrati o da
centri di accoglienza, alunni
con frequenza passiva o
demotivata
Proietto R. 30 alunni
delle 1^ classi
Integrare e recuperare gli alunni residenti a
Giarre,realtà ad alto rischio di dispersione
scolastica.
Individuare i percorsi per rafforzare la
motivazione allo studio,colmare la carenza di
basi culturali e didattiche, stimolare gli
interessi degli alunni coinvolgendoli nelle
attività sportive,settoriali ed economiche-
pratiche.
Progetto di educazione
ambientale
Cundari V. Alunni delle
2^ classi
Sviluppare , negli alunni, una “coscienza
ambientale” attraverso la conoscenza diretta
dell’ area protetta PARCO dell’ETNA e far
percepire il valore del territorio nei suoi
aspetti ,evidenziando quelli
naturalistici,turistici ed enogastronomici.
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Educare al rispetto per il territorio
promuovendo la corretta ed equilibrata
fruizione delle sue risorse.
PROGETTI SETTORIALI
“12 à National Etna Cocktail
Competition”
Zappalà R.
Alunni delle
4^ classi
Promuovere lo scambio fra istituti alberghieri
e motivare gli allievi verso nuove tecniche del
bere miscelato. Tema principale di questa
edizione gli AGRUMI e il VINO
AROMATIZZATO
Etna Cocktail - Cuba Salerno M. 4 alunni Conoscenza delle tradizioni del proprio
territorio in ambito culturale,
enogastronomico e relazionale. Stimolare il
confronto con differenze culturali ed educare
al rispetto delle stesse. Sviluppare una
mentalità multirazziale che sconfigga il
razzismo attraverso lo scambio di esperienze
lavorative col fine ultimo di far
interiorizzare,ai giovani,il concetto di mondo
come ” patria e patrimonio” di tutti.
Top Receptionist Proietto M. Alunni delle
3^ e 4^ sez.
Accoglienza
tur.
Acquisizione competenze tecniche e abilità
linguistiche al Front Office.
A Scuola d’accoglienza Tomarchio A. Alunni delle
2^ classi
Acquisizione e consolidamento di specifiche
competenze professionali al fine di sviluppare
l’arte dell’accoglienza sia alberghiera che
relativa a qualunque ambito turistico.
Etna, mare e dintorni Barbagallo A. Alunni delle
2^ classi
Fornire agli allievi gli strumenti, in termini di
conoscenze di alcune realtà turistiche del
nostro comprensorio,che permettano loro di
avere una maggiore competenza di tipo
operativo.
Pasticceria tipica siciliana
Cantarella R.
Alunni
eccellenti
delle 4^ e 5^
classi sez.
enogastr.
Preparazione di prodotti tipici come
biscotti,torte,prodotti con il marzapane. Far
conoscere agli alunni le tecniche basilari
dell’artigianato.
Formazione
Proietto L.
Tutte le classi
1^. Rinnovo
per personale
ATA e per gli
Migliorare i comportamenti degli alunni nel
laboratori di cucina,pasticceria,gelateria,sala e
bar sia in Istituto che nei laboratori esterni.
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Personale Alimentarista alunni delle
classi 4^ e 5^
con attestato
scaduto
PROGETTI LINGUISTICI
Delf A 2 De Micheli P. Eccellenze
delle 3^ e 4^
classi
Conseguire la certificazione Delf A 2
Delf B 1
De Micheli P
Alunni con
cert. Delf /A2
(4^ e 5^classi)
Conseguire la certificazione Delf/B1
English for Trinity
Grade 5
Puopolo T.
20 alunni di
tutte le classi.
Certificazione Trinity grade 5
Let’s fly to the U.K. Grasso T.R. Tutti gli
alunni
eccellenti
Accrescimento della competenza
comunicativa.
Motivazione allo studio della lingua inglese.
Lingua e cultura italiana per
alunni stranieri: Italiano
( L 2 ) per comunicare e
studiare.
Casa T. Alunni
stranieri neo-
arrivati;alunni
stranieri con
difficoltà
linguistiche.
Migliorare l’uso della lingua parlata per le
esigenze della comunicazione quotidiana.
Arricchire il vocabolario di base dei singoli
alunni.
Superare le difficoltà linguistiche spesso
legate alle differenze fonetiche tra la lingua
d’origine e la lingua italiana.
PROGETTI PER L’ATTIVITA’ MOTORIA
“ XXI Memorial
G.Sapienza-F. Zappalà”
Lanzafame G.
Quadrangolar
e di pallavolo
femminile fra
istituti della
provincia di
Catania
Non dimenticare la Prof.ssa F. Zappalà e G.
Sapienza scomparsi durante l’alluvione del
1995
Gruppo sportivo scolastico
Vitale A.
Gli alunni di
tutte le classi
Avviare alla pratica sportiva. Favorire
l’acquisizione di capacità trasferibili in ambiti
extrascolastici(lavoro, tempo
libero,studio).Acquisire un sano stile di vita.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO
PREMESSA
La scuola è un servizio sociale diretto a promuovere negli studenti la coscienza civica per educarli ad
assolvere i doveri sociali e porli su un piano di effettiva libertà, nel loro sviluppo intellettuale, morale e
professionale.
La scuola è vita, pertanto le componenti scolastiche, devono ispirarsi al principio ed all'esercizio della
democrazia, partecipando attivamente alla vita dell'Istituto.
Ciascuna classe è una comunità di ricerca di conoscenze e di esperienze di lavoro.
Il Consiglio d'Istituto approva il seguente regolamento interno, tenuto conto delle indicazioni fornite dal
Dirigente scolastico, dal corpo docente, dal personale non docente, dagli studenti e dai genitori.
Cap. I
Componenti sociali ed organi collegiali
Art. 1 - Componenti sociali
Nel rispetto dell'ordinamento della scuola, dello Stato e delle competenze e responsabilità proprie del
dirigente e del personale docente e non docente, partecipano alla gestione della scuola, attraverso i loro
rappresentanti negli organi collegiali, le seguenti componenti sociali: a) docenti; b) genitori; c) studenti; d)
personale non docente.
Art. 2 - Organi collegiali.
Sono organi collegiali dell'Istituto:
a) Consigli di classe; b) Collegio dei docenti; c) Consiglio d'Istituto; d) Giunta esecutiva;
e) Comitato per la valutazione del servizio dei docenti, f) Organo di garanzia.
Art. 3 - Diritto di assemblea.
Ciascuna delle componenti sociali ha diritto di riunirsi in assemblea. Per il proprio funzionamento ogni
assemblea può darsi un regolamento interno, che deve essere ratificato dal Consiglio d'Istituto.
Art. 4 - Competenze degli organi collegiali.
Ciascun organo collegiale delibera nell'ambito delle competenze previste dalla legge.
Art. 5 - Orario delle riunioni.
Le riunioni degli Organi collegiali hanno luogo in ore non coincidenti con l'orario di lezione.
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Art. 6 - Collaborazione tra le componenti.
Il Consiglio d'Istituto promuove e cura i rapporti tra le varie componenti al fine di garantire l'esercizio della
democrazia.
Art. 7 – Piano annuale delle attività.
All'inizio di ogni anno scolastico il Collegio docenti approva, su proposta del D. S., il Piano Annuale delle
Attività da svolgere durante tutto l'anno scolastico.
Art. 8 - Funzionamento degli organi collegiali.
La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta, tranne i casi con procedura d’urgenza, con
preavviso non inferiore a cinque giorni rispetto alla data delle riunioni. L'avviso di convocazione deve
indicare gli argomenti su cui discutere e deliberare nella seduta. Di ogni seduta viene redatto processo
verbale firmato dal Presidente e dal Segretario. Nel caso in cui, l'organo collegiale lo ritenesse opportuno, si
potrà dare idonea pubblicizzazione, all’albo dell'Istituto, degli atti prodotti nelle singole sedute, tranne per
quanto previsto nell'art. 11 di questo Regolamento.
Art. 9 - Collegio dei docenti.
E' composto dal personale docente a tempo indeterminato e a tempo determinato in servizio durante
l'anno. Si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico ed è presieduto dal Dirigente Scolastico, che lo convoca
per gli adempimenti previsti dal T.U. della legislazione scolastica, ogni qualvolta ne ravvisi la necessità o
quando almeno 1/3 dei docenti ne faccia esplicita richiesta. In questo caso la convocazione avverrà entro
dieci giorni dalla data della richiesta.
In particolare il Collegio:
a) esprime parere sulla Carta dei Servizi, redige e approva il POF anche al fine di adeguare i programmi di
insegnamento alle specifiche condizioni ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Ogni
docente potrà inoltrare le proprie proposte sulla progettazione d'Istituto;
b) nomina le Funzioni Strumentali al POF. I docenti nominati come F. S. presenteranno al Collegio dei
docenti un progetto di attività relativa alla propria Area, per l’anno scolastico in corso. A fine anno le F. S.
relazioneranno sull’attività svolta al Collegio dei docenti, che approva o non approva la relazione,
motivando la decisione se negativa;
c) formula proposte al D. S. per l'organizzazione delle attività scolastiche, delibera sulla suddivisione
dell'anno scolastico in Trimestri o Quadrimestri, sull’adozione dei libri di testo e su quant'altro previsto
dall'art. 7 del T. U.;
d) istituisce Commissioni, permanenti e temporanee, e Dipartimenti :
- all’inizio dell’anno scolastico, il Collegio dei docenti si suddivide in commissioni di lavoro, permanenti o
temporanee, e dipartimenti. Alle commissioni e ai dipartimenti il Collegio fornirà ambiti e modalità di
intervento;
- le commissioni permanenti e i dipartimenti saranno presieduti da un docente coordinatore, che dura in
carica l’intero anno scolastico;.
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- le commissioni temporanee saranno presiedute da un docente coordinatore, che resterà in carica il
tempo necessario per portare a termine il compito assegnato dal Collegio;
- i membri delle commissioni, di norma, vengono nominati dal Collegio dei docenti all’atto della
costituzione della commissione stessa. I membri cooptati al di fuori della riunione di costituzione, saranno
ratificati dal Collegio nel primo incontro utile;
- le commissioni e i dipartimenti, operando in nome e per conto del Collegio, risponderanno al Collegio
stesso delle attività svolte e di quelle non realizzate;
- i docenti coordinatori, nominati dal D. S. su indicazione del Collegio dei Docenti, hanno il compito di
coordinare i lavori della commissione, di fissare i calendari degli incontri, di riferire periodicamente al D. S.
dello stato dei lavori, di relazionare per iscritto alla fine dei lavori al Collegio dei docenti. Il docente
coordinatore cura la stesura dei verbali delle singole sedute;
e) valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica e propone, laddove necessario,
opportune misure per il miglioramento della stessa.
Art. 10 - Consiglio d'Istituto.
È costituito dal D. S. di diritto e, in relazione al numero degli iscritti della scuola,dai rappresentanti dei
docenti, dai rappresentanti del personale amministrativo, tecnico, ausiliario, dai rappresentanti degli
alunni, che se minorenni non hanno diritto di voto deliberativo sugli argomenti comportanti responsabilità
amministrative, dai rappresentanti dei genitori degli alunni.
Lo presiede un rappresentante dei genitori degli alunni.
La durata del mandato è di tre anni scolastici. Annualmente viene rinnovata la rappresentanza studentesca.
In seno al Consiglio viene eletta la Giunta esecutiva.
Al Consiglio spettano tutte quelle delibere aventi come fine la gestione delle risorse scolastiche secondo
quanto previsto dall'art. 10 del T.U.
La prima convocazione del Consiglio d'Istituto è disposta dal D. S., le successive dal Presidente del Consiglio
stesso di sua iniziativa o su richiesta del Presidente della Giunta esecutiva, ovvero di almeno 1/3 dei
consiglieri; in questo caso la convocazione avverrà entro dieci giorni dalla data della richiesta.
Art. 11 - Pubblicità delle sedute e degli atti del Consiglio d'Istituto.
Le sedute del Consiglio d'Istituto sono pubbliche ai sensi di legge ed il testo delle deliberazioni adottate,
sottoscritto e autenticato dal segretario, viene affisso all'albo dell'Istituto entro il termine previsto. I verbali
e tutti gli atti del Consiglio sono depositati nella segreteria dell'Istituto e vengono esibiti a chi ne abbia
diritto e ne faccia richiesta nei termini di legge.
Art. 12 - Interventi del consiglio d’Istituto nell’attività negoziale.
Secondo il Decreto Interministeriale n. 44 dell’1 febbraio 2001, artt. 33 e 40, al Consiglio d’Istituto spettano
le deliberazioni concernenti la determinazione dei criteri e dei limiti per la stipula, da parte del D.S., dei
contratti di prestazione d’opera con docenti esperti per particolari attività ed insegnamenti .
Art.13- Contratti di prestazione d'opera e selezione degli esperti
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All'inizio dell'anno scolastico, il Dirigente, sulla base del piano dell'offerta formativa (POF) e alla
previsione dei progetti che saranno deliberati nel programma annuale, individua le attività e gli
insegnamenti per i quali possono essere conferiti contratti ad esperti esterni e ne dà informazione con uno
o più avvisi da pubblicare all'albo ufficiale della scuola e sul proprio sito web o altra forma di pubblicità
ritenuta più opportuna.
Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle domande, i titoli che saranno
valutati, la documentazione da produrre, nonché l'elenco dei contratti che s'intendono stipulare. Per
ciascun contratto deve essere specificato:
_ l'oggetto della prestazione;
_ la durata del contratto: termini di inizio e conclusione della prestazione;
_ il corrispettivo proposto per la prestazione.
I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l'accesso al pubblico impiego.
Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito dal Dirigente scolastico, può
presentare domanda alla scuola ai fini dell'individuazione dei contraenti cui conferire il contratto. Il
compenso massimo da corrispondere all'esperto per ogni unità oraria di lezione è stabilito nella misura
prevista per l’attività aggiuntiva d’insegnamento prevista dal CCNL comparto scuola vigente. In casi
particolari, di motivata necessità, in relazione al tipo di attività e all'impegno professionale richiesto, il
Dirigente Scolastico, ha facoltà di stabilire il compenso massimo da corrispondere al docente esperto.
Art.14- Procedura e criteri di selezione degli esperti
I contraenti cui conferire i contratti sono selezionati mediante valutazione comparativa effettuata dal
Gruppo di progetto d’Istituto,che viene nominato annualmente dal Consiglio d’Istituto.
La valutazione sarà effettuata sulla base dei seguenti titoli:
titolo di studio posseduto e master di specializzazione frequentati;
contenuti e continuità dell'attività professionale individuale svolta presso aziende del settore,enti pubblici o studi professionali
congruenza dell'attività professionale svolta dal candidato con gli specifici obiettivi formativi dell'insegnamento o dell'attività formativa per i quali è bandita la selezione;
eventuali precedenti esperienze didattiche prestate nell’Istituto che assicurano la continuità in progetti che si svolgono in più annualità
eventuali precedenti esperienze didattiche prestate in progetti similari a quello per i quali è bandita la selezione
Art. 15 - Giunta esecutiva.
Si riunisce su convocazione del Presidente per preparare i lavori del Consiglio d'Istituto e curare
l'esecuzione delle delibere.
Art. 16 - Consigli di classe.
È formato dai docenti di ciascuna classe, dai rappresentanti dei genitori e degli alunni. È presieduto dal D. S.
o da un docente da lui delegato. Si riunisce durante l'anno su autoconvocazione o convocazione del D S.
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Sono di esclusiva competenza della componente docenti la valutazione individuale periodica e finale,
l’avviamento ai corsi di recupero, secondo i criteri stabiliti dal Collegio dei docenti, e la programmazione
delle ore di approfondimento.
Il consiglio di classe si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle
Attività, approvato prima dell’inizio delle lezioni. Dopo avere preso visione della situazione iniziale degli
alunni che compongono la classe, redige la programmazione didattico-educativa, ispirandosi alle finalità
contenute nel P.O.F., adotta i progetti extracurriculari e quelli di arricchimento dell’offerta formativa. La
programmazione per moduli delle discipline curriculari è invece demandata ai singoli docenti che, in
coerenza con quanto concordato nei dipartimenti, fissano gli obiettivi, i contenuti, le attività, la
metodologia, gli strumenti di verifica e valutazione, nonché i tempi e i mezzi. Periodicamente il Consiglio di
classe verifica il lavoro svolto ed eventualmente modifica in itinere quei punti della programmazione per i
quali l'azione educativa si è dimostrata insufficiente rispetto alla risposta degli allievi.
Art. 17 - Comitato per la valutazione del servizio dei docenti.
Il comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti si riunisce su convocazione del D. S. nei casi
previsti dall’art. 11 del T.U. del 16/4/94 n. 297..
CAP. II
Personale non docente
Art. 18 - Personale non docente.
L'organizzazione del personale non docente è di competenza del D. S., di concerto con il DSGA, che fissa gli
orari di lavoro a norma di legge, in relazione alle esigenze della scuola.
CAP. III
Norme comportamentali generali
Art. 19 - Comportamenti generali.
Tutti gli operatori scolastici e gli studenti, per una positiva convivenza, sono tenuti a:
a) assumere un comportamento adeguato in ogni ambiente e circostanza;
b) curare l'ordine e la pulizia della propria persona e delle proprie cose;
c) autocontrollarsi nei gesti, nelle parole e sapere discutere ascoltando gli interlocutori;
d) accettare le norme (diritti e doveri) relative alla vita scolastica;
e) rispettare tutti coloro che operano all'interno della scuola.
Nell'ambito operativo tutti quanti sono tenuti a:
a) assolvere con impegno e puntualità i compiti assegnati;
b) utilizzare correttamente e rispettare il materiale e gli strumenti di lavoro;;
c) partecipare attivamente a tutte le attività e iniziative che vengono proposte;
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d) aiutare in modo cosciente e produttivo chi si trova in condizioni di svantaggio;
e) sapere collaborare attivamente e operare in gruppo, senza competitività e arrivismo.
In particolare gli studenti, nell'assolvimento del loro ruolo devono cercare di:
a) interiorizzare i valori e tradurli in comportamenti adeguati;
b) avere consapevolezza di sé, dei propri interessi scolastici, del tipo di rapporto con i
compagni e con la famiglia e dell'uso del tempo libero;
c) prendere coscienza dei problemi attuali e sapere assumere una posizione critica e
costruttiva nei confronti degli stessi;
d) sapere operare delle scelte relative al proprio livello di maturazione.
Art. 20 - Divieto di fumo.
All’interno della scuola è vietato fumare.
Art. 21 - Telefoni cellulari.
È vietato l’utilizzo dei cellulari in classe.
In caso di uso improprio dei cellulari da parte degli alunni i docenti provvederanno all’immediato sequestro
e alla relativa consegna alla Dirigenza.
I cellulari sequestrati saranno consegnati ai genitori.
La reperibilità dei docenti e degli alunni è garantita, in caso di necessità, dal centralino dell’Istituto.
Art. 22 – Regolamenti specifici
Sono parte integrante del presente i regolamenti, separatamente approvati o da approvare da parte del
Consiglio d’Istituto, riguardanti:
1- Utilizzo e comportamento corretto nei laboratori di settore e nelle aule speciali 2- Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio dell’Istituzione Scolastica 3- Modalità e criteri per la concessione in uso temporaneo e precario dei locali scolastici 4- Norme di sicurezza secondo il disposto legislativo e norme di comportamento in emergenza 5- Norme per garantire la privacy e la sicurezza informatica 6- Norme per lo svolgimento dell'attività negoziale 7-
Cap. IV
Comportamenti degli alunni, assenze, ritardi, giustificazioni
Art. 23 – Libretto personale.
Ogni studente è munito di libretto personale, tenuto con regolarità e ordine, e firmato dal genitore o da chi
ne fa le veci, per gli alunni minorenni. Il libretto personale è un mezzo ufficiale di collegamento fra l’Istituto
e la famiglia, che è tenuta a prendere visione delle eventuali comunicazioni della scuola.
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Art. 24 – Ingresso degli alunni.
L’ingresso all’Istituto è così regolato: al suono della prima campana (08:15), gli alunni dovranno raggiungere
con sollecitudine le rispettive aule, dove gli insegnanti li attenderanno. Al suono della seconda campana
(08:20), tutti dovranno trovarsi in classe per dare inizio alle lezioni.
Art. 25 – Assenze e giustificazioni.
All’inizio delle lezioni, il professore, dopo l’appello, segnerà sul Registro di Classe gli assenti. Gli alunni
minorenni che sono stati assenti il giorno precedente verranno giustificati, mediante apposito libretto, dal
genitore o da chi ne fa le veci. Gli alunni maggiorenni possono autogiustificarsi, usando a tale scopo
l’apposito libretto
Art. 26 – Frequenza e valutazione finale
In ottemperanza al DPR 122/09 (cosiddetto regolamento sulla valutazione degli studenti) per procedere
alla valutazione finale di ciascuno studente, e' richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale
personalizzato.
Non si procede quindi a scrutinare l’alunno nel caso in cui il totale delle assenze, calcolato in ore, sia
superiore ad ¼ delle ore totali inserite nel piano annuale personalizzato. Dal conteggio delle ore di assenza
si escludono quelle continuative effettuate per motivi di salute e certificate dal medico curante con
specificazione del numero dei giorni, quelle documentate per improvviso allontanamento dalla residenza
abituale della famiglia e quelle dovute a gravi motivi di famiglia giustificati con probante documentazione.
Art. 27 – Non giustificazione delle assenze e falsificazione della firma.
L’insegnante della prima ora, sentita la Dirigenza, può ritenere non giustificate le assenze i cui motivi siano
irrilevanti o inattendibili, informandone il padre o chi ne fa le veci, il quale ha diritto di essere udito per
fornire ulteriori elementi di giudizio. In caso di giustificazione con firma falsificata si prenderanno
provvedimenti disciplinari e si informeranno i genitori o chi ne fa le veci.
Art. 28 – Assenze superiori ai 5 giorni.
Per le assenze di oltre 5 (cinque) giorni, la giustificazione deve essere accompagnata da certificato medico
attestante che l’alunno è esente da malattie infettive e contagiose e può riprendere la frequenza scolastica.
Art. 29 – Giustificazione della 5a, 10a, 15a e 20a assenza.
Gli alunni dovranno giustificare la 5a, 10a, 15a e 20a con la presenza di uno dei genitori o con certificazione
su atto notorio degli stessi. Per gli alunni maggiorenni, in caso di assenze ripetute e non sufficientemente
motivate sarà data comunicazione alla famiglia.
Art. 30 – Mancata giustificazione delle assenze.
Per legge le assenze devono essere giustificate; pertanto, l’alunno sprovvisto di regolare giustificazione non
potrà essere ammesso in classe. In casi eccezionali, valutabili a discrezione del Dirigente Scolastico o di un
suo delegato, si potrà derogare temporaneamente da questa norma; il professore, allora, annoterà sul
registro di classe il provvedimento di riammissione senza giustificazione. Tuttavia, tali assenze dovranno
essere improrogabilmente giustificate entro il terzo giorno. Superata tale scadenza, l’alunno verrà
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ammonito per iscritto dalla Dirigenza, dopo la segnalazione del docente della prima ora. Le assenze non
saranno giustificate con una firma diversa da quella depositata all’atto dell’iscrizione dal genitore o da chi
ne fa le veci sul libretto personale.
Art. 31 – Affidamento del figlio alla cura di terzi.
Il genitore che affida il proprio figlio alle cure di terzi dovrà trasmettere alla Dirigenza una lettera con cui
delega, sotto la propria responsabilità, una terza persona, che dovrà giustificare l’alunno stesso durante
l’anno scolastico, previa apposizione della firma.
Art. 32 – Assenze collettive.
Le assenze collettive, pur deliberate dall’Assemblea degli studenti e comunicate alla Dirigenza, non sono
giustificabili secondo la prassi ordinaria (art. 25). Tutti gli alunni che si sono astenuti dalle lezioni, al rientro,
dovranno essere accompagnati da uno dei genitori o presentare una dichiarazione scritta da un genitore o
da chi ne fa le veci, nella quale il firmatario attesti di essere a conoscenza di tali assenze.
In casi ritenuti eccezionali, la Dirigenza potrà disporre di una diversa normativa di riammissione. Le assenze
collettive delle singole classi sono considerate tali quando i presenti sono meno del 20% degli iscritti alla
classe. Per tali assenze, valgono le disposizioni del comma 1 di questo articolo.
Art. 33 – Ingressi in ritardo
L’orario di inizio delle lezioni è fissato alle ore 8,20.
Il Dirigente o un Suo Delegato può autorizzare l’ammissione dell’alunno nel corso della prima ora se il
ritardo non supera trenta minuti;se il ritardo eccede trenta minuti l’alunno potrà essere ammesso alla
seconda ora; In ogni caso, l’insegnante dell’ora dovrà annotare esplicitamente l’ingresso in ritardo sul
registro di classe. E’ escluso da tale concessione l’alunno abitudinario . Non sono consentiti più di quattro
ritardi nell’arco del quadrimestre. Per gli ingressi degli alunni in ritardo permanente si rimanda all’art. 40.
Art.34 -uscite anticipate
Secondo il carico orario di ciascuna classe l’uscita è prevista in maniera differenziata a partire dalle ore
13,20.
L’alunno potrà lasciare la scuola al termine delle attività scolastiche programmate; eventuali uscite
anticipate, per gli alunni minorenni saranno concesse dal Dirigente o da un suo delegato solo se prelevati
dai genitori o, in casi eccezionali, su loro richiesta scritta e previo contatto telefonico. Detta autorizzazione
sarà annotata sul giornale di classe a cura dell’insegnante dell’ora o dalla Dirigenza. Non sono consentite
più di quattro uscite anticipate nell’arco del quadrimestre.
In caso di assenza degli insegnanti nelle ore iniziali e finali, gli alunni saranno ammessi in ritardo e/o
saranno autorizzati, previo avviso alle famiglie, ad uscire in anticipo. In ogni caso è stata data
comunicazione alle famiglie che le classi potrebbero essere sciolte dopo la quinta ora se,nelle ore
successive non potrà garantirsi la sostituzione dei docenti assenti.
Art. 35 – Assenze e ritardi ripetuti.
Nei caso in cui un alunno si assenti o arrivi in ritardo ripetutamente, il coordinatore della classe dovrà
provvedere a informare, tramite la segreteria didattica, la famiglia. I consigli di classe nelle loro periodiche
riunioni provvederanno a deliberare le relative sanzioni.
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Art. 36 – Assegnazione dei posti agli alunni.
Durante le ore di lezioni teoriche e pratiche, gli alunni dovranno occupare sempre lo stesso posto e
potranno cambiarlo solo con l’autorizzazione del professore dell’ora. Il coordinatore di classe, entro la
prima settimana di lezione, assegna a ciascun alunno il posto in aula
Art. 37 – Uscite dell’aula, trasferimenti di aula, cambio dell’ora.
Gli alunni non potranno uscire dall’aula prima delle ore 10:00 se non per motivi eccezionali, purché
autorizzati dall’insegnante. Nei trasferimenti tra un’aula e l’altra gli alunni saranno ordinati e celeri; non è
consentito entrare nei laboratori prima dell’insegnante.
Nel cambio tra una lezione e l’altra gli alunni dovranno rimanere al loro posto in aula ad attendere il
docente della lezione successiva, mantenendo un comportamento educato e responsabile.
Art. 38 – Pausa di socializzazione.
E’ prevista dalle ore 11,10 alle ore 11,30 la pausa di socializzazione. La vigilanza sarà effettuata
dall’insegnante della terza ora, fino alle 11,20; dalle 11,20 alle 11,30 subentrerà quello della quarta ora. Le
classi non impegnate in esercitazioni di sala e cucina, il cui orario giornaliero finisce alla settima ora,
effettueranno una seconda pausa dalle 13,20 alle 13,30.
Durante la pausa di socializzazione gli alunni usciranno dalle aule per farvi rientro con sollecitudine al suono
della campana. Gli alunni sono tenuti a non lasciare, nelle rispettive aule, oggetti personali. Gli alunni non
potranno allontanarsi dal perimetro dei confini dell’Istituto. Gli insegnanti dell’ora preposti alla sorveglianza
e il personale di servizio sono tenuti a fare osservare quanto prescritto.
Dopo la pausa di socializzazione, gli insegnanti, che avranno cura di raggiungere sollecitamente le rispettive
aule al fine di evitare occasioni di disordine, faranno di nuovo l’appello e annoteranno eventuali assenze.
Art. 39 – Termine delle lezioni.
Al termine delle lezioni, gli alunni usciranno dalle classi sotto sorveglianza dei rispettivi insegnanti.
Art. 40 – Ingressi in ritardo e uscite anticipate ai pendolari
A partire dall’anno 2010, a seguito delle variazioni nell’orario di lezione i permessi di ingresso vengono
così disciplinati:
I docenti della prima ora consentiranno l’ingresso degli alunni con leggero ritardo ammettendoli in aula fino alle ore 8.30, ora in cui sarà effettuato l’appello;
Gli alunni pendolari che provengono dalle sedi più distanti o disagiate, se muniti di un permesso permanente, saranno ammessi in classe fino alle ore 8.50. Il docente della prima ora registrerà formalmente il ritardo sul giornale di classe ma non segnerà l’assenza dell’ora sul registro personale.
Gli alunni che arrivano a scuola dopo le ore 8.50 saranno ammessi alla seconda ora, volta per volta, con un permesso concesso dal responsabile della sede; in tal caso, il docente della seconda ora ammetterà l’alunno in classe con esplicita annotazione sul giornale di classe e il docente della prima ora segnerà l’assenza sul registro personale.
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I permessi d’uscita anticipata vengono così disciplinati:
Agli alunni con comprovate necessità derivanti dai mezzi di trasporto, quando l’orario scolastico
prevede la sesta o la settima ora, possono essere concessi permessi d’uscita anticipata, per una
frazione oraria non superiore a 30 minuti e solo per l’ultima ora. Il docente dell’ultima ora, in tal
caso, non registrerà l’assenza sul registro personale.
Se il permesso d’uscita riguarderà una frazione oraria superiore a trenta minuti e/o non sarà riferito
all’ultima ora il docente interessato, oltre a registrare l’assenza sul giornale di classe, segnerà
l’assenza sul registro personale
Art. 41 – Improvvisa assenza degli insegnanti.
Nell’eventualità dell’improvvisa assenza dell’insegnante, gli alunni resteranno in aula sorvegliati dal
personale ausiliario o supplente, salvo ulteriori disposizioni della Dirigenza.
Art. 42 –Alunni esonerati dalle lezioni di Educazione fisica.
Gli alunni esonerati dalle lezioni di Educazione fisica hanno l’obbligo di assistere ugualmente alla lezione.
Art. 43 – Oggetti smarriti o mancanti.
L’Istituto non risponde di oggetti smarriti o mancati, per qualsiasi motivo, all’interno o all’esterno
dell’Istituto.
Art. 44 – Decoro dell’abbigliamento.
Ogni persona nell’ambito della scuola deve rispondere responsabilmente del decoro del proprio
abbigliamento. La Dirigenza e i docenti interverranno per raccomandare un comportamento consono
all’ambito scolastico.
Art. 45 - Avvertimenti dei collaboratori scolastici.
Gli alunni sono tenuti a rispettare gli avvertimenti dei collaboratori scolastici, relativi all’ordine, alla cura
degli arredi e oggetti dell’Istituto, specialmente in assenza dell’insegnante.
Art. 46 – Ricevimento del D.S. e della Segreteria.
Gli alunni saranno ricevuti dal Dirigente Scolastico negli orari di ricevimento, salvo diversa disposizione. La
segreteria è aperta agli studenti e al pubblico secondo l’orario esposto nell’atrio dell’Istituto.
Cap. V
Cura della struttura scolastica
Il fenomeno dei danneggiamenti alle aule, agli arredi, agli impianti, richiede un intervento da parte di tutte
le componenti scolastiche sul piano educativo e su quello della assunzione di responsabilità da parte di
ciascuno, giacché i beni della scuola appartengono a tutta la comunità,
Art. 47 – Risarcimento o ripristino dei danni.
II danni, salvo quelli accidentali, vanno risarciti o, in alternativa, il bene danneggiato va ripristinato da parte
degli studenti a spese proprie.
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Art. 48 – Responsabilità del danneggiamento.
Del danneggiamento risponde il singolo o, in mancanza, la classe. Si richiede agli studenti di segnalare a un
docente o al personale ausiliario gli eventuali danni riscontrati.
Art. 49 – Chiusura dell’aula.
Quando una classe lascia un’aula libera (per recarsi in palestra, laboratorio, ecc.), un rappresentante deve
curare che l’aula sia chiusa a chiave.
Art. 50 – Comunicazione del danneggiamento.
I docenti comunicano alla Dirigenza ogni danneggiamento constatato.
Art. 51 – Collaboratori scolastici.
I collaboratori scolastici vigilano nei corridoi antistanti le aule e i servizi durante l’orario delle lezioni,
chiudono a chiave tutte le porte delle aule non utilizzate, controllano che le classi siano coperte,
comunicano tempestivamente alla Dirigenza eventuali danneggiamenti riscontrati.
Cap. VI
Provvedimenti disciplinari
Art. 52 - Infrazioni, sanzioni, organo che irroga le sanzioni.
Il provvedimento disciplinare dovrà avere sempre finalità educativa e tenderà “al rafforzamento del senso
di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica” (D.P.R. n. 235 del 21
novembre 2007, art. 4, comma2). Ogni provvedimento disciplinare deve essere comunicato per iscritto alle
famiglie dell’alunno interessato. Le misure disciplinari adottate nei confronti degli alunni non sempre
dovranno avere carattere di allontanamento dalla struttura scolastica, ma potranno avere, invece,
carattere di impegno aggiuntivo in favore della comunità scolastica, da definire di volta in volta. La finalità è
quella di prevenire comportamenti devianti e di ricorrere a provvedimenti che siano motivati, e orientati a
migliorare atteggiamenti e comportamenti dell’alunno. Nel caso in cui si renda necessario
l’allontanamento, l’alunno per tutto il tempo del provvedimento adottato non parteciperà alla normale
attività didattica ma avrà l’obbligo di tenersi aggiornato sullo svolgimento del programma e dei relativi
compiti assegnati nelle varie discipline, venendo a scuola, la prima ora, a partire dal giorno successivo
all’applicazione del provvedimento, per rilevare dal Registro di Classe gli argomenti trattati e i relativi
esercizi assegnati.
Le sanzioni saranno commisurate alla gravità delle infrazioni, secondo le sottostanti tabelle.
INFRAZIONI SANZIONI ORGANO CHE IRROGA
LE SANZIONI
Elevato numero di assenze ripetute assenze ingiustificate assenze "strategiche" ritardi e uscite anticipate oltre il
consentito, non documentate ritardi al rientro di intervalli o al cambio
di ora
Nota sul registro di classe
Dopo tre note provvedimento di sospensione da 1 a 3 giorni
Docenti e/o Dirigente
Sospensione deliberata dal Consiglio di classe
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interventi inopportuni durante le lezioni
interruzioni continue del ritmo delle lezioni
non rispetto del materiale altrui
lanci di oggetti non contundenti
non mantenimento della pulizia dell’ambiente
scritte su muri, porte e banchi insulti, termini volgari e offensivi, non
lesivi della dignità, tra studenti fumare all’interno della scuola uso improprio del cellulare
Nota sul registro di classe Dopo tre note
provvedimento di sospensione da 1 a 3 giorni
Docenti e/o Dirigente
Sospensione deliberata dal Consiglio di classe
violazioni dei regolamenti di laboratorio o degli spazi attrezzati
danneggiamenti involontari, ma causati da negligenza, imperizia o imprudenza, di strutture, delle attrezzature, degli arredi e degli strumenti di laboratorio
Nota sul registro di classe Dopo tre note
provvedimento di sospensione da 1 a 3 giorni
Obbligo di risarcimento o
ripristino del danno arrecato
Docenti e/o Dirigente
Sospensione deliberata dal Consiglio di classe
infrazioni di cui sopra che si ripetono dopo sanzioni già applicate
Sospensione da 3 a 5 giorni Consiglio di classe
In aggiunta alle sanzioni deliberate si può anche stabilire la non partecipazione degli allievi ad attività extra-
scolastiche.
INFRAZIONI SANZIONI ORGANO CHE IRROGA
LE SANZIONI
Atti o parole che consapevolmente tendono a emarginare altri studenti
atteggiamento poco rispettoso verso il dirigente, i docenti o il personale ATA
lancio di oggetti contundenti senza conseguenze gravi
Falsificazione della firma dei genitori
Sospensione da 3 a 5 giorni Consiglio di classe
incisione di strutture o arredi Sospensione da 3 a 5 giorni Obbligo di risarcimento i
ripristino del danno
arrecato
Consiglio di classe
danneggiamento volontario delle strutture, delle attrezzature, degli arredi, degli strumenti di laboratorio, dei distributori automatici
Sospensione da 6 a 10 giorni Obbligo di risarcimento o
ripristino del danno arrecato
Consiglio di classe
ricorso alla violenza all’interno di una discussione e atti che mettono in pericolo l’incolumità altrui
Sospensione da 6 a 10 giorni Consiglio di classe
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utilizzo di termini gravemente offensivi e lesivi della dignità dei compagni
violazione intenzionale delle norme di sicurezza
propaganda e teorizzazione della discriminazione nei confronti di altre persone
allontanamento arbitrario dall’istituto
furto
comportamenti particolarmente scorretti verso il dirigente, i docenti e il personale ATA
infrazioni gravi che si ripetono dopo sanzioni già applicate
Sospensione da 11 a 15 giorni
Consiglio di classe
In aggiunta alle sanzioni deliberate si può anche stabilire la non partecipazione degli allievi ad attività extra-
scolastiche organizzati dall’istituto.
INFRAZIONI SANZIONI ORGANO CHE IRROGA
LE SANZIONI
offesa grave alla dignità del dirigente, dei docenti e del personale ATA tale da concretizzare gli estremi di reato
Sospensione per più di 15 giorni
Consiglio d’Istituto
altri comportamenti illeciti posti in essere a danno di persone o del patrimonio dell’istituzione scolastica tali da far scaturire denuncie civili o penali
Sospensione per più di 15 giorni
Consiglio d’Istituto
Art. 53 - Procedure per irrogare la sanzione.
Per tutte le infrazioni previste dall’art. 52, ad eccezione di quelle che prevedono il richiamo scritto, il D.S.
dovrà contestare all’allievo l’infrazione commessa ed invitarlo, accompagnato dai genitori se minorenne, a
presentarsi, in base alla sanzione, davanti al consiglio di classe o al Consiglio d’Istituto, convocato con
congruo anticipo, per le eventuali controdeduzioni.
Al fine di prevenire i comportamenti scorretti e/o illeciti il Consiglio di classe o Consiglio di Istituto può
comminare la sanzione, ma sospenderne l’esecuzione. Se entro i tre mesi successivi l’alunno commette
un’altra infrazione o comunque continua a mostrarsi indisciplinato la pena sospesa si applicherà, altrimenti
essa si estinguerà e non avrà ha più alcuna rilevanza. Resta fermo il principio che il danno cagionato alla
persone o al patrimonio va sempre risarcito.
Art. 54- Ricorso avverso le sanzioni disciplinari.
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, entro quindici giorni dalla notifica del provvedimento,
all’organo di garanzia interno alla scuola.
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Art 55 - Organo di garanzia.
L'Organo di garanzia (OG) è composto da:
- 1 docente, designato dal Consiglio d’Istituto:
- 1 studente, eletto dagli studenti
- 1 genitore, eletto dai genitori.
Presiede l’Organo di garanzia il Dirigente scolastico.
Le decisioni all'interno dell'OG vengono prese a maggioranza.
Art. 56 – Ricorso avverso le violazioni del regolamento.
Il Direttore dell’ Ufficio Scolastico Regionale decide in via definitiva sui reclami proposti contro le violazioni
al regolamento emanato con il D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007.
Cap. VII
Attività associativa, assemblee
Art. 57 – Riunione degli studenti.
Gli studenti, assistiti dagli insegnanti, hanno diritto di riunirsi nei locali dell’Istituto anche fuori dell’orario
delle lezioni per organizzare seminari, gruppi di studio, attività integrative interdisciplinari, sperimentazioni
didattiche e dibattiti culturali. Ogni riunione deve essere preceduta da accordi organizzativi dei
rappresentanti degli alunni con i docenti interessati e con il Dirigente o con un Suo delegato.
Art. 58 – Assemblee studentesche.
Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica in cui gli studenti
esprimono e confrontano civilmente le loro idee sui problemi della scuola e della società. Possono tenersi
assemblee nel rispetto delle norme vigenti, in particolare nei limiti previsti dagli artt. 12, 13, 14 del D. Lgs
n.297/94.
Art. 59 – Assemblea di classe.
L’assemblea di classe, prevista dall’art. 43 del D.P.R. 416 è convocata su richiesta della maggioranza della
classe in questione e dopo che il docente dell’ora interessata abbia dato la propria disponibilità. La data di
convocazione e l’o.d.g. devono essere presentati almeno cinque giorni prima al Dirigente o a un Suo
delegato che ne curerà la trascrizione sul Registro di Classe. Le assemblee di classe possono servire per
l’esame dei problemi specifici delle singole classi, nonché come momento di preparazione e di conclusione
delle assemblee d’Istituto; può avere luogo:
una sola volta al mese nel limite di due ore di lezione di una giornata
non può essere tenuta nello stesso giorno della settimana, né nel mese conclusivo delle lezioni
per una seconda volta al mese, fuori dall’orario di lezioni
nella richiesta devono figurare le firme di consenso dei docenti interessati
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Secondo l’ultimo comma dell’art. 43 del D.P.R. 416, il Preside o un suo delegato e i docenti hanno diritto di
assistere all’assemblea è facoltà dell’assemblea eleggere un presidente e un segretario.
In ogni assemblea viene redatto un verbale trascritto su apposito modello
Cap. VIII
Direttive generali funzione docente
Art. 60 – Firma di presenza e visione delle circolari.
Tutti i docenti sono tenuti, quotidianamente, a firmare all'ingresso nella scuola il registro delle presenze e a
prendere visione delle circolari.
Art. 61 - Puntualità.
E' necessario garantire la puntualità dell'inizio delle lezioni, sia alla prima ora che nei cambi di classe. Anche
il termine delle lezioni va rispettato scrupolosamente; nessun docente può lasciare la classe prima del
suono della campana.
Il docente in ritardo dovrà,prima di recarsi in aula, giustificare tale ritardo al Dirigente scolastico . Il ripetersi
di ritardi comporterà le sanzioni previste dal codice disciplinare degli impiegati statali .
Art. 62 - Giustificazione delle assenze degli alunni.
Si raccomanda agli insegnanti della prima ora un attento controllo delle assenze degli alunni, come
previsto dal presente regolamento.
Art. 63 – Argomenti e attività delle lezioni.
E' necessario registrare sul registro di classe gli argomenti trattati e le attività programmate. Allo scopo di
consentire una immediata percezione dello stato di svolgimento dei programmi e per dare agli altri docenti
della classe la possibilità di operare avendo conoscenza degli argomenti svolti dai colleghi. Di tali
annotazioni possono, inoltre, servirsi gli alunni assenti.
Art. 64 - Sala docenti.
Gli allievi non dovranno, di norma, essere inviati in sala docente per prelevare dai cassetti personali
registri, compiti, o per avere informazioni.
Art. 65 - Ore a disposizione.
I Docenti durante le ore a disposizione sono tenuti a rimanere in sala docenti. Le disposizioni di supplenza
firmate dal D. S. o dal Collaboratore delegato hanno valore di ordine di servizio.
Art. 66 - Supplenze.
La sostituzione dei docenti assenti va compiuta, nei limiti del possibile, con docenti della stessa area
disciplinare.
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Art. 67 - Assenze.
Le assenze dei docenti vanno giustificate nei termini di legge, e comunicate all'Istituto non appena a
conoscenza dell'impedimento, e comunque non oltre le ore 8,10 del primo giorno, anche se l'ora di
insegnamento non è la prima.
Art. 68 – Responsabili dei laboratori e della palestra
Il D. S. nomina ogni anno i responsabili dei laboratori e della palestra.
Art. 69 - Riconsegna del materiale e delle attrezzature di laboratorio.
È opportuno concludere le esercitazioni pratiche alcuni minuti prima del termine previsto nell'orario delle
lezioni, per consentire ai docenti le verifiche sulla riconsegna delle attrezzature utilizzate ed al personale
collaboratore tecnico di risistemarle, anche in vista degli impegni successivi.
Art. 70 - Uso della fotocopiatrice.
Al fine di regolare l’uso della fotocopiatrice e di limitarne i costi, si dispone che:
a) sono consentite le fotocopie per uso didattico e per i compiti in classe;
b) è possibile duplicare, parti di articoli di riviste o di giornali, utili ai fini didattici;
c) le richieste per un numero di fotocopie superiori a 25 dovranno essere fatte, nella norma, dai docenti
almeno 2 giorni prima della consegna;
d) sono delegati a fare le fotocopie i Collaboratori scolastici addetti alla segreteria designati annualmente
dal D. S.;
Art. 71 - Uso del telefono della scuola.
Non è consentito fare telefonate a titolo personale o lasciare come recapito per comunicazioni personali il
telefono o il fax della scuola (salvo casi eccezionali).
Art. 72 - Ricevimento.
I docenti saranno ricevuti dal D. S., dal DSGA , dagli altri Responsabili di Settore, nelle ore previste per il
ricevimento, salvo deroghe per casi particolari.
Cap. IX
Vigilanza
Art. 73 – Docenti.
I docenti:
a) si devono adoperare affinché il contegno disciplinare dei propri alunni, sia in aula che
nell'ambito della scuola, sia irreprensibile;
b) possono autorizzare un alunno alla volta a lasciare l'aula durante lo svolgimento
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dell'attività didattica, per recarsi ai servizi igienici o per motivi di particolare entità;
c) possono allontanarsi dall'aula solo per casi di particolare necessità, dopo aver affidato la vigilanza ad un
docente disponibile o ad un collaboratore scolastico.
Art. 74 - Allontanamento di alunni dall’aula.
Lo studente eventualmente ammonito ed allontanato dall'aula non può essere lasciato libero di andare
dove vuole ma deve rimanere in silenzio nel corridoio davanti la porta dell'aula, affidato alla vigilanza del
personale ausiliario.
Art. 75 – Laboratori.
I docenti che operano nei laboratori con la collaborazione degli assistenti tecnici sono sempre e comunque
i soli responsabili dell'andamento didattico e disciplinare delle classi.
Art. 76 – Personale ausiliario.
Il personale ausiliario, durante le ore di servizio, esplicherà assidua vigilanza nei locali dell'Istituto a lui
affidati e avrà cura di informare con tempestività la Dirigenza scolastica dell'eventuale accertato
comportamento scorretto degli alunni nei locali della scuola e ogni altra circostanza che si ritenga possa
turbare il normale svolgimento dell'attività scolastica.
CAP. X
Rapporti scuola-famiglia
Art. 77 – Collaborazione.
La collaborazione tra la scuola e la famiglia, al fine di concordare le strategie formative più idonee per la
crescita umana e scolastica dei giovani, viene considerata fondamentale e va facilitata al massimo. Da tale
collaborazione, lo studente deve percepire la sensazione che la scuola e la famiglia s'interessano a lui e
agiscono in sinergia per fargli superare le difficoltà e guidarlo alla realizzazione di sé.
Art. 78 – Criteri rapporti scuola-famiglia.
I rapporti con la famiglia sono regolati dai seguenti criteri:
a) D. S., quando è in sede, riceve i genitori secondo l'orario previsto nei giorni di ricevimento,
eccezionalmente a qualsiasi ora se disponibile
b) ciascun docente riceve i genitori, previo appuntamento opportunamente concordato con i genitori e agli
alunni;
c) normalmente il ricevimento settimanale dei genitori da parte dei docenti viene sospeso
nell'ultimo mese dell'anno scolastico;
d) in caso di esigenze particolari o urgenti il D. S. o i docenti possono convocare i genitori per iscritto con
l’apposita cartolina o comunicare con loro a mezzo telefono;
f) sono previsti almeno due colloqui generali con le famiglie
g) possono essere anche convocate assemblee generali dei genitori
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h) presso l'Istituto è possibile costituire il comitato dei genitori composto, eventualmente, dai
rappresentanti eletti nei consigli di classe;
i) altre assemblee (generali o parziali) dei genitori possono essere convocate su proposta del comitato dei
genitori, previa autorizzazione del D.S.
CAP. XI
Formazione delle classi
Art. 79 – Equa ripartizione degli studenti e richieste particolari.
Gli studenti con giudizio di "buono" e "ottimo" e quelli ripetenti sono equamente ripartiti in tutte le classi.
Per quanto possibile si deve equilibrare nelle classi la presenza di alunni ed alunne,
Art. 80 – Alunni in situazione di handicap.
Gli alunni in situazione di handicap sono inseriti nelle classi secondo la normativa vigente.
Art. 81 – I ragazzi provenienti da centri diversi dalla sede della scuola.
i ragazzi provenienti da centri diversi dalla sede della scuola sono equamente distribuiti in tutte le classi.
Art. 82 – Richieste particolari
Per quanto possibile è auspicabile inserire nella stessa classe i fratelli e gli alunni che ne fanno esplicita
richiesta.
Art. 83 – Quarti classi.
Gli alunni delle quarte classi sono equamente distribuiti in base alla provenienza del corso di qualifica, così
anche i ripetenti.
Cap. XII
Criteri della formulazione dell’orario e dell’assegnazione dei docenti alle classi
Art. 84 – Organizzazione ed ore dell’attività didattica.
L’attività didattica settimanale è organizzata in 6 giorni, da lunedì a sabato, per un totale di 32 ore per le
classi I-II-III e 30 ore per le classi IV e V. Per le classi IV e V è previsto un impegno annuale di 66 ore di
alternanza scuola lavoro da svolgere in aziende del settore.
Art. 85 - Orario giornaliero delle lezioni
L’ora d’inizio delle lezioni è fissata alle 8,20. Le ore sono tutte di 60 minuti, la pausa di socializzazione di 20
minuti dalle ore 11.10 alle ore 11.30.
Art. 86 – Corsi di recupero
Secondo la delibera del Collegio dei Docenti e la disponibilità finanziaria
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Art. 87 - Orario settimanale delle lezioni.
L’orario settimanale delle lezioni, tenendo presente la consuetudine di concedere una giornata libera ad
ogni docente, concentrando le 18 ore in cinque giorni, viene predisposto, per quanto possibile, tenendo
presenti le seguenti esigenze didattiche:
A) evitare di inserire in giorni consecutivi le stesse materie;
B) per le materie che prevedono lo scritto o le esercitazioni disporre l’orario in modo da consentire lo
svolgimento di tali attività;
C) alternare nel limite del possibile ore di lezioni teoriche con ore di attività pratica di laboratorio o di
educazione fisica;
D) evitare giornate di lezione pesanti per numero di materie e tipo di materie;
E) le materie con più di quattro ore settimanali e con laboratorio possono avere anche quattro ore
consecutive nella stessa giornata;
Art. 88 - Disponibilità laboratori
Secondo le diverse esigenze derivanti dalla disponibilità degli spazi, delle strutture, apparecchiature e
laboratori l’orario delle esercitazioni di cucina e sala bar può essere formulato prevedendo la presenza nei
laboratori di due o più classi contemporaneamente.
Art. 89- Ore lezioni di Educazione fisica
L’orario delle lezioni di Ed. fisica sarà formulato evitando possibilmente la presenza di più di due docenti
contemporaneamente nella palestra.
Art. 90 - Ore di Religione
Le ore di Religione delle classi, ove esistano alunni che hanno chiesto di svolgere attività alternative,
saranno inserite se possibile in orario compatibile con la programmazione di tali attività;
Art. 91 - Esigenze particolari di alcuni insegnanti
Bisogna tenere conto, nella stesura dell’orario, delle esigenze degli insegnanti impegnati in più scuole, sia
per lo spostamento che per la distribuzione settimanale delle ore, sia infine per esigenze quali
allattamento, figli nell’età di prima infanzia o particolari situazioni di salute.
Art. 92 - Assegnazione dei docenti alle classi
Il Consiglio d’Istituto, su proposta del Collegio dei docenti delibera annualmente sui criteri di assegnazione
dei docenti alle classi, avendo come prioritaria esigenza quella del mantenimento della continuità didattica.
Cap. XIII
Visite aziendali e viaggi d’istruzione
Art. 93 – Finalità e periodo di realizzazione. Le visite guidate e i viaggi d’istruzione hanno finalità formative;
vengono perciò effettuate nel rispetto delle disposizioni ministeriali che verranno di anno in anno emanate,
con finalità culturali e didattiche, connesse con l’indirizzo di studi e devono avvenire, di norma, entro il 30
aprile di ciascun anno scolastico.
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Per un Istituto Alberghiero a vocazione turistica, particolare importanza rivestono le visite guidate e i viaggi
d’istruzione, pertanto è indispensabile che siano ben preparati e opportunamente guidati.
Art. 94 – Criteri per le attività parascolastiche ed extrascolastiche.
Il Consiglio d’Istituto ha potere deliberante, per legge, per quanto concerne i criteri per la programmazione
e l’attuazione delle attività parascolastiche ed extrascolastiche.
Art. 95 - Norme di regolamentazione delle attività.
All’inizio dell’anno scolastico, il Collegio dei docenti nomina una Commissione con il compito di
programmare le visite guidate, le visite aziendali e i viaggi di istruzione. Della Commissione fanno parte,
oltre a quelli indicati dal Collegio, anche dei membri di diritto delle discipline di:
1) Storia dell’arte; 2) Geografia turistica; 3) Tecnica dei Servizi; 4) Lettere; 5) Lingue; 6) Un docente
collaboratore del Dirigente Scolastico.
Le qualifiche possono essere cumulate.
La Commissione ha il compito di predisporre un piano annuale di visite e viaggi articolati per fasce di classi
parallele.
Ad evitare sovraffollamenti é opportuno non fare intersecare gli itinerari fra le varie fasce.
Di norma le uscite più lunghe sono riservate alle classi terminali (3e e 5e classi).
Il piano annuale di attività viene approvato entro il mese di dicembre dagli Organi collegiali (Consiglio di
classe, Collegio docenti, Consiglio d’Istituto con potere deliberante).
Il Consiglio d’Istituto, nel momento dell’accettazione del piano, inserirà nel programma annuale la quota
pro-capite destinata dall’Istituto a ogni singolo alunno delle classi terze.
Il Consiglio d’Istituto, dietro presentazione di istanza documentata e vagliata dalla Commissione, può
decidere di elevare il contributo ad alunni particolarmente meritevoli e bisognosi.
Il Dirigente Scolastico, valutate le proposte della Commissione, sceglie i docenti che accompagneranno le
classi, di norma un docente ogni 15 alunni partecipanti. Il criterio di scelta privilegerà il docente della classe,
la rotazione, l’impegno dimostrato nella preparazione del viaggio o della visita e la disponibilità manifestata
dal docente.
Art. 96 - Requisiti per la partecipazione degli alunni
Alle attività partecipano gli alunni che, entro i termini fissati dalla Commissione, hanno autorizzazione
firmata dai genitori con allegata quota di prenotazione. In caso di impossibilità di partecipazione di un
alunno la Commissione stabilisce se restituire o meno la quota di prenotazione. Gli alunni ripetenti possono
essere esclusi da particolari agevolazioni.
Cap. XIV
Disposizioni finali
Art. 97 – Modifiche del regolamento. Ogni modifica al presente regolamento deve essere approvata dal
Consiglio d’Istituto con delibera a maggioranza qualificata.
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Possono avanzare richieste di modifica:
- il Consiglio d’Istituto;
- il Collegio dei docenti;
- i Consigli di classe;
- i Genitori rappresentanti di classe;
- gli Alunni rappresentanti di classe.
Art. 98 – Pubblicizzazione del Regolamento.
Il presente regolamento dovrà essere portato a conoscenza di tutte le componenti scolastiche nelle forme
più idonee.
Copie del presente Regolamento verranno pubblicate all’Albo e sul sito dell’Istituto.
All’inizio dell’anno scolastico, un docente per classe darà lettura del presente Regolamento, curando,
specificatamente, gli aspetti inerenti la componente studentesca.
Copia su supporto informatico potrà essere rilasciata a coloro che ne faranno richiesta.
Art. 99 – Rimando alle vigenti disposizioni di legge.
Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento in materia di diritti e doveri degli alunni,
del personale direttivo, docente e non docente, si fa riferimento alle vigenti disposizioni legislative.
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Allegato A
REGOLAMENTO LABORATORIO DI INFORMATICA
Ad integrazione del REGOLAMENTO inserito nella Carta dei Servizi dell’IPSSAR “G. Falcone”, premesso che il
laboratorio è andato nel corso degli anni potenziandosi, modificando sensibilmente le sue possibilità
d’impiego e che, pertanto, viene utilizzato da personale sia interno che esterno alla scuola(Docenti, Tutor,
Esperti…), per un uso quanto più compatibile con le finalità della Scuola stessa si ribadisce quanto segue:
1. Il Laboratorio resta un luogo “protetto” e, come tale, di norma, frequentato dalle persone espressamente autorizzate, che segneranno su apposito registro il tempo di permanenza nel laboratorio e le attrezzature utilizzate.
2. L’accesso è consentito, previa autorizzazione, solo ed esclusivamente per usi didattici o di aggiornamento professionale.
3. L’utilizzo delle apparecchiature multimediali non può prescindere dallo spirito e dalla lettura della norma precedente.
4. Qualunque duplicazione di CD, DVD o di Pagine Web deve essere preventivamente autorizzata, per iscritto, dal responsabile o dal Dirigente Scolastico.
5. Non è consentito lo spostamento, anche temporaneo, di apparecchiature dal laboratorio ad altra zona della scuola senza regolare richiesta del responsabile del reparto richiedente e senza conseguente autorizzazione scritta del responsabile del laboratorio o del Dirigente Scolastico.
6. Chi non ottempera a queste norme si assume la responsabilità civile (e/o penale) del proprio comportamento.
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Allegato B
REGOLAMENTO LABORATORI
CUCINA – PASTICCERIA – GELATERIA – PANIFICAZIONE
1) Il comportamento degli alunni durante le esercitazioni è da considerarsi un fattore decisivo nella compilazione del giudizio del docente per la valutazione del discente.
2) L’atteggiamento dell’allievo nei laboratori, nei locali adiacenti e negli spogliatoi, deve essere improntato al massimo rispetto delle regole e dell’etica professionale, tutto al fine di evitare spiacevoli incidenti durante le esercitazioni e la permanenza nei laboratori.
3) Agli allievi e consentito l’accesso agli spogliatoi all’inizio e al termine delle esercitazioni pratiche per il tempo necessario al cambio della divisa. Gli studenti non dovranno, lasciare negli spogliatoi oggetti di valore o denaro incustoditi,in quanto ne la scuola ne gli insegnanti ne sono direttamente responsabili.
4) Nei giorni di esercitazione agli alunni non saranno concessi permessi di uscita anticipata tranne che in casi ritenuti eccezionali; gli stessi potranno non usufruire della pausa di ricreazione. Avvisare le famiglie che nella giornata di esercitazione l’orario di uscita può prolungarsi per
necessità di servizio.
E’ vietato fumare nei laboratori; i trasgressori saranno puniti secondo la Legge n. 584 del 11
novembre 1975 (secondo il regolamento d’Istituto).
5) L’allievo/a di cucina deve avere cura della propria persona: capelli corti e ben pettinati, barba rasata, unghie pulite e corte, evitare bracciali ed orecchini, le ragazze devono portare i capelli inserite nelle cuffie (specialmente se lunghi), evitare profumi intensi e persistenti.
6) Tutti gli allievi e gli addetti che accedono ai laboratori dovranno frequentare i corsi di formazione per alimentaristi secondo quanto previsto dal D. A. Reg.le n. 11 del 19 febbraio 2007 e successive modifiche ed integrazioni o presentare la documentazione dell’avvenuta formazione.
7) Le responsabilità inerenti l’uso delle attrezzature dei laboratori, nella fase di preparazione e realizzazione dei piatti con gli allievi, competono all’insegnante supportato dagli assistenti tecnici. Gli allievi, non devono fare uso di attrezzature che richiedono particolare attenzione nel loro utilizzo, senza il supporto dell’assistente tecnico.
8) Durante l’esercitazione pratica la presenza degli assistenti tecnici è d’obbligo. Essi svolgeranno tutte le mansioni secondo quanto previsto dal profilo professionale del C.C.N.L.; avranno cura di controllare l’efficienza delle attrezzature tecniche e didattiche con registrazione delle anomalie riscontrate, riassettarle, con particolare attenzione alla igienizzazione e sanificazione delle stesse e dei locali.
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9) Gli alunni sono direttamente responsabili dell’utensileria utilizzata nei laboratori, tutto ciò che viene prelevato al mattino deve essere consegnato ai collaboratori tecnici, eventuali ammanchi saranno reintegrati dal responsabile o dalla classe in servizio.
10) I laboratori devono essere utilizzati solo per scopi didattici, esclusivamente dagli insegnanti tecnico pratici di cucina. L’accesso agli alunni, nei laboratori, è consentito soltanto con la presenza dell’assistente tecnico e, naturalmente, dell’insegnante il quale non potrà lasciare il laboratorio per tutta la durata della lezione. Gli allievi non possono recarsi in altri reparti se non autorizzati dal docente, è particolarmente vietato l’accesso al magazzino e alla zona frigo. Alla consegna delle derrate dovranno provvedere gli assistenti tecnici.
11) E’ assolutamente vietato l’ingresso alle persone non autorizzate. Gli estranei possono accedere ai laboratori solo previo consenso della Presidenza ed accompagnati da personale autorizzato.
12) Gli alunni impegnati nelle esercitazioni pratiche sono tenuti a partecipare alla degustazione delle pietanze. Le materie prime utilizzate nei laboratori servono per scopi didattici, non vanno assolutamente consumate senza autorizzazione del docente per l’eventuale degustazione, lo stesso vale per gli alimenti prelevati giornalmente dal magazzino.
13) Quanto previsto nei precedenti commi è riferito, anche agli allievi dell’area professionalizzante che accede ai laboratori.
14) Tutto il personale che accede ai laboratori deve essere munito di divisa o camice come previsto dal D. L.vo n 155 del 17/05/97 e successive integrazioni e modificazioni.
15) Tutti i laboratori saranno dotati di manuali di autocontrollo basati sul sistema H.A.C.C.P. come previsto dal D. L.vo n 155 del 17/05/97 e successive integrazioni e modificazioni, pertanto in base a quanto previsto saranno anche effettuati dei controlli di microbiologia alimentare sui prodotti realizzati e dei tamponi di carica batterica su persone e attrezzatura.
16) La sicurezza è un aspetto molto importante sul lavoro, come ci detta anche la normativa (Legge 626), quindi ogni lavoratore e allievo per evitare il rischio di infortuni deve rispettare alcune regole di base: osservare le disposizioni dettate dal presente regolamento, utilizzare correttamente le attrezzature ed i macchinari, segnalare alle persone preposte eventuali anomalie di funzionamento o situazioni di pericolo.
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Allegato C
REGOLAMENTO LABORATORI SALA E VENDITA
Gli allievi di sala-bar sono tenuti a partecipare alle relative esercitazioni pratiche riguardanti ciascun corso in quanto si tratta di programma scolastico; di conseguenza gli alunni ne hanno il diritto e il dovere. Normativa sulla sicurezza, igiene delle persone e dei locali di lavoro.
Ai sensi della normativa riguardante la sicurezza e l’igiene delle persone e dei locali di lavoro (d.l.
155/97 e d. lgs 626/94) gli allievi, durante le esercitazioni nei laboratori, sono da considerarsi a tutti gli
effetti di legge “lavoratori”.
Per la partecipazione alle esercitazioni di Laboratorio di sala è necessario che gli allievi abbiano preso
visione l’informativa di cui alla L.R. 19/12/2003 art. 41. (Nuova normativa: Sospensione libretti sanitari
manipolazione alimenti dal 01/02/2004).Tale adempimento verrà espletato durante i primi giorni di scuola
a cura dei docenti tecnico pratici.
Responsabilità.
Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all'insegnante supportato dagli assistenti tecnici.
I laboratori di Sala e di bar devono essere utilizzati solo per scopi didattici ed esclusivamente solo
dagli insegnanti tecnico pratici di Sala - bar. E’ assolutamente vietato l’ingresso alle persone non
autorizzate. Gli estranei possono accedere ai reparti di esercitazione solo previo consenso della Presidenza,
accompagnati dal personale autorizzato.
Utilizzo e comportamento nei laboratori. L’accesso agli alunni è consentito soltanto alla presenza dell’assistente tecnico e, ovviamente,
dall’insegnante il quale non potrà lasciare il laboratorio per tutta la durata della lezione. Non disturbare la lezione per nessun motivo. Attenersi scrupolosamente alle direttive
dell’insegnante. Se la classe non risponde prontamente ai richiami sarà punita con il rinvio delle esercitazioni pratiche. Chiunque osa disturbare i propri compagni sarà allontanato dalla classe con nota disciplinare. I richiami individuali di poco conto saranno annotati dall’insegnante sul registro personale.
Il comportamento dell’allievo nel riguardo dell’insegnante deve essere improntato al massimo rispetto: la collaborazione pronta ed incondizionata è necessaria al fine di evitare spiacevoli incidenti durante le ore di lezione.
Durante le ore teoriche o pratiche, rispettare tutte le regole del “galateo” che stanno alla base
dell’etica professionale nonché le norme di comportamento. Gli alunni impegnati nelle esercitazioni
pratiche di sala sono tenuti a partecipare alla degustazione delle pietanze preparate. La consumazione di
quanto preparato durante le esercitazioni è oggetto di esperienza e studio. Tale consumazione fa parte
integrante della didattica. Non è consentito agli allievi che usufruiscono del servizio di ristorazione di
abbandonare i tavoli senza l’autorizzazione del docente.
Il comportamento degli alunni durante le esercitazioni è da considerarsi un fattore decisivo nella
compilazione del giudizio del docente per la valutazione.
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Durante le ore di laboratorio o di prove tecniche e pratiche, la massima attenzione e la viva partecipazione di tutta la classe sono indispensabili per l’apprendimento istantaneo delle tecniche di base. Divise. I docenti durante le ore d’esercitazione sono tenuti ad indossare un abbigliamento consono al
luogo e al lavoro che devono svolgere, essendo da esempio nei confronti degli alunni. Gli assistenti tecnici e
tutto il personale presente in laboratorio deve indossare la divisa o camice da lavoro.
Tutti gli alunni che si presentano sprovvisti di divisa o privi di una parte di essa, non saranno
ammessi nei laboratori e andranno incontro a provvedimenti disciplinari. Potranno essere inseriti, a cura
della presidenza; in classi parallele.
La divisa di lavoro: camicia bianca ben stirata e non sgualcita, maglietta di cotone bianca, papillon nero,
giacca facoltativa nel biennio obbligatoria nel monoennio, pantaloni neri stile classico ben stirati, calzini
neri (ragazzi) color carne (ragazze), scarpe nere stile classico, fascia elastica nera, cavatappi e tovagliolo di
servizio. Le scarpe e le divise devono essere sempre in perfetto ordine e pulite. La barba sempre tagliata
fresca fin dal mattino. I capelli dovranno essere corti sopra il collo per gli uomini mentre per le ragazze i
capelli lunghi dovranno essere raccolti e legati con accessori semplici. Non devono assolutamente scendere
sugli occhi durante il lavoro. I capelli lunghi si sporcano più facilmente, sono più difficili da mantenere
pettinati e fanno sudare maggiormente. Il colore degli stessi deve essere consono all’attività professionale
scelta, pertanto i colori sgargianti, diversi da quelli naturali sono da evitare. Evitare profumi intensi e
persistenti. Le unghie dovranno essere sempre ben curate, per quanto riguarda le ragazze niente smalti
colorati per le unghie e utilizzare un trucco non pesante. Gli oggetti come braccialetti, orologi, pearcing,
orecchini, (vietato per i maschi non vistosi per le donne), anelli (solo la fede nuziale e se d’oro liscio) ecc.
sono vietati per legge da parte degli uffici d’igiene locale al fine di non trasmettere tossinfezioni alimentari.
Non masticare gomme durante lo svolgimento delle lezioni. Non tenere mai per nessun motivo le mani in
tasca.
Gli insegnanti sono tenuti a far rispettare le sopraelencate regole.
Spogliatoi.
Agli allievi è consentito l’accesso agli spogliatoi all’inizio e al termine delle esercitazioni pratiche per
i dieci minuti necessari al cambio delle divise. All’infuori di tale orario è severamente vietato l’accesso agli
spogliatoi se non accompagnati dal docente o da altra persona incaricata a tale mansione.
Per ciò che riguarda gli spogliatoi è bene ricordare:
Chiedere informazioni su quale spogliatoio utilizzare per effettuare il cambio divisa.
Mantenere in ordine i locali.
Non fumare all’interno di essi.
Non lasciare incustoditi oggetti di valore o denaro.
Evitare per quanto possibile nei giorni dedicati alla pratica abbigliamento di marca (cinture, scarpe, maglioni etc…..).
Divieti.
Durante l'intervallo è vietato agli alunni in servizio nei laboratori accedere ai servizi igienici, sarà cura
dell’insegnante valutare l’opportunità di concedere il permesso per singolo allievo in orario diverso.
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Nei giorni d’esercitazione agli alunni non saranno concessi permessi d’uscita anticipata; gli stessi non
usufruiranno della pausa didattica.
E’ vietato fumare nei laboratori. I trasgressori saranno puniti secondo la legge del 11/ novembre 1975,
n° 584, (secondo il regolamento d’Istituto).
Nessuno potrà servire o servirsi bevande, caffè o altro senza l’autorizzazione del docente dell’ora o
del responsabile del laboratorio. Le bevande alcoliche utilizzate nel laboratorio di bar servono per scopi
didattici non vanno assolutamente bevute, tranne che si tratti di degustazione autorizzata dal docente, lo
stesso vale per gli altri alimenti prelevati giornalmente dal magazzino.
E’ severamente vietato l’uso e tenere acceso il cellulare durante le lezioni in classe e in laboratorio.
E’ severamente vietato entrare nei laboratori con indumenti ed oggetti non consoni all’attività quali zaini,
caschi, ecc.
Attrezzature e pulizie. Durante l’esercitazione pratica la presenza degli assistenti tecnici è d’obbligo, a loro affidate responsabilità di controllo e manutenzione di tutte le attrezzature esistenti, al riordino del materiale delle esercitazioni, delle attrezzature tecniche e didattiche e del banco di lavoro.
Tutta l’attrezzatura (compreso il tovagliato) chiusa negli appositi mobili o credenze deve essere
richiesta all’assistente tecnico con l’apposito modulo precompilato e riconsegnata alla fine
dell’esercitazione.
La pulizia della sala ristorante e del bar e assolutamente fondamentale, non soltanto per le ovvie questioni d’igiene, ma anche perchè un ambiente estremamente pulito rappresenta il miglior biglietto da visita nei confronti del cliente. Questo compito risulta estremamente facilitato se tutti lavorano con metodo, poiché lavorando in modo disorganizzato e disordinato sono più facili le rotture, la perdita di materiale, il deterioramento delle macchine e dei mobili; è buona norma, inoltre, effettuare il controllo metodico di stoviglie e utensili. Anche se attualmente in molti alberghi, specialmente nei complessi più grandi, c’è un apposito personale che provvede alle pulizie dei diversi reparti, spesso in molti reparti la pulizia del locale, e in particolare delle attrezzature, è ancora compito del personale di sala. Il lavoro d’albergo è sempre comunque un lavoro d’équipe, in cui tutti devono contribuire a rendere più facili e meno faticosi i diversi compiti, avvicendandosi in quelli meno graditi o più pesanti. Così, se da un lato è naturale che i lavori più semplici vengono affidati al personale più giovane, altri compiti quali per l’appunto le pulizie e l’ordine del locale sono suddivisi tra tutto il personale, che si alternerà nei diversi lavori. Inoltre, è bene ricordare che responsabile dell’ordine e della pulizia è in ogni caso il maitre, il quale per poter esigere un lavoro ben fatto, deve non solo sapere come si fa ma anche saperlo fare. L’esperimento di tutte le diverse mansioni, anche delle più umili, quindi, si rivela un esercizio utilissimo in vista dell’attività futura.
Gli alunni sono direttamente responsabili delle attrezzature utilizzate nei laboratori, tutto ciò che è
prelevato di mattino deve essere rimesso al proprio posto seguendo un ordine ben preciso. Gli alunni che
utilizzano con svogliatezza, noncuranza, disattenzione, negligenza le attrezzature e macchinari
procurandone danni e rotture, sono tenuti al risarcimento. Se il fatto si ripetesse con troppa frequenza da
parte di un alunno, si provvederà a comminare allo stesso adeguate sanzioni disciplinari. Eventuali
ammanchi saranno reintegrati dal responsabile o dalla classe di servizio. Qualsiasi malfunzionamento delle
attrezzature riscontrato all’inizio della lezione dovrà essere tempestivamente segnalato all’ insegnante e
all’assistente tecnico. Tutte le rotture vanno segnalate ai suddetti per lo scarico. Si è tenuti a risarcire la
Scuola dei danni provocati, per incuria o dolo, alle strutture, agli arredi e alle attrezzature. In caso di danni,
manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio o il docente di turno, sono
tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione
tempestivamente in Presidenza per l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di
individuare eventuali responsabili
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Stoviglie, posate e bicchieri vengono ripassati dopo il lavaggio a macchina, per essere assolutamente certi
della loro lucentezza. I carrelli, dopo il loro utilizzo devono essere sempre puliti. La corretta stesura della
tovaglia rappresenta una delle conoscenze basilari dell’attività dell’operatore di sala. Disporre
approssimativamente il tovagliato, senza il rispetto delle pieghe, delle altezze o delle simmetrie genera una
sensazione di disordine e di scarsa cura dei particolari. Bisogna fare attenzione a non sgualcire i vari capi in
modo da poterli poi stendere senza pieghe anomale. Il tovagliato bagnato alla fine dell’esercitazione va
messo steso per asciugare. Fare attenzione a non buttare nell’immondizia il tovagliato e le posate.
L’accesso alle macchine va fatto sotto controllo del docente o dell’assistente tecnico. Il
comportamento e la disciplina degli allievi nei laboratori dovrà essere ineccepibile, considerata la presenza
nei locali di macchinari e attrezzature che richiedono particolare attenzione nel loro utilizzo. Gli allievi non
possono recarsi in altri reparti se non autorizzati dal docente, in particolare è vietato l’accesso al magazzino
e alla zona frigo; al prelievo delle vivande e delle bevande dovranno provvedere gli assistenti tecnici.
La macchina espresso alla fine d’ogni esercitazione deve essere pulita, ciò comprende: il gruppo
erogatore, i filtri ed i portafiltri. Nessuno deve regolare le macine del macinadosatore, ma solo su previa
autorizzazione del responsabile di laboratorio, in quanto la ghiera è stata regolata in base al tipo di miscela,
all’umidità del chicco di caffè e dell’ambiente.
Si raccomanda un corretto utilizzo della postazione computer posta nel locale sala-bar, gli allievi
potranno utilizzarlo esclusivamente previa autorizzazione dell’I.T.P. in servizio e sotto la sorveglianza dello
stesso.
Le dotazioni di ogni laboratorio non possono essere spostate senza il consenso del docente
Responsabile o del Preside, fatti salvi i casi in cui ciò si renda necessario per motivi di sicurezza. L'uscita dal
laboratorio e il successivo rientro di attrezzature e materiale in dotazione devono essere annotati su
apposito registro, così come gli interventi effettuati per le riparazioni.
E’ compito degli assistenti ai quali viene consegnata copia delle chiavi, aprire i laboratori per
consentirne l'accesso alla prima ora di lezione e chiuderli al termine del loro utilizzo. E’’ compito degli
assistenti con la collaborazione dei docenti interessati, effettuare un controllo di efficienza delle postazioni
ad inizio e termine dell’uso dei laboratori, con registrazione delle anomalie riscontrate e, quando possibile,
delle responsabilità individuali e/o collettiva.
Vediamo invece quali interventi di pulizia che si devono fare quotidianamente, oltre naturalmente a quello di togliere la polvere da sedie, mobili ecc. Nella sala ristorante si devono pulire:
Tavoli di servizio: cambio delle tovaglie di servizio, controllo, e rifornimento dei diversi oggetti, eliminazione della biancheria usata (a ogni servizio).
Tavoli: cambio delle tovaglie (solo se sporchi), cambio dei coprimacchia e tovaglioli (a ogni servizio).
Sedie: eliminazione delle briciole e controllo di macchie ecc. (a ogni servizio).
Guéridon: cambio delle tovagliette (secondo necessità), eliminazione delle briciole (a ogni servizio, utilizzando l’apposita spazzola o raccogliendole su un piatto).
Per quanto riguarda l’office, si devono pulire:
Armadi, ripiani, scaffali: dopo aver riordinato l’attrezzatura.
Tavoli e carrelli (alla fine di ogni servizio).
Macchinari (alla fine di ogni servizio). Lavastoviglie e lavabicchieri: alla fine del suo utilizzo è necessario, staccare la corrente elettrica, svuotarla, pulire il filtro, pulire l’interno, reinserire il filtro, lasciarla pulita e aperta.
Lavelli (alla fine di ogni servizio).
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Secchio dell’immondizia: inserire al suo interno un sacco nero e al termine di ogni esercitazione svuotarlo e lasciarlo pulito (se necessario lavare anche l’interno).
L’attrezzatura utilizzata va pulita e asciugata per bene e riposta negli appositi spazi in particolare la posateria.
Alla fine di ogni esercitazione riporre le sedie capovolte sui tavoli per facilitare la pulizia del pavimento.
I Docenti I. T .P. dovranno programmare le esercitazioni pratiche secondo i piani didattici stabiliti nelle
riunioni per materia all'inizio dell'anno, in stretto collegamento tra loro e tra i diversi reparti. I buoni di
prelevamento dovranno essere consegnati al Magazzino almeno dieci giorni prima dell'esercitazione.
SICUREZZA SUL LAVORO:
ogni attività umana comporta dei rischi, anche il semplice camminare, questi rischi però possono essere
ridotti al minimo adottando opportuni accorgimenti. La sicurezza è un aspetto importante di ogni
professione, valorizzato anche da recenti normative (626) che nel recepire le direttive comunitarie, hanno
introdotto un nuovo modo di affrontare il problema sicurezza, obbligando i datori di lavoro e il personale a
studiarlo, prevederlo e prevenirlo.
I giovani sono tra le categorie di lavoratori più a rischio per gli infortuni, i primi in genere per inesperienza,
scarso addestramento e per il tipico impeto giovanile.
Ecco di seguito elencate alcune regole che ogni lavoratore deve rispettare:
Osservare le disposizioni.
Utilizzare correttamente le attrezzature, i macchinari.
Segnalare eventuali anomalie di funzionamento.
Segnalare eventuali situazioni di pericolo.
Tutti i mobili di servizio, gli armadietti e gli sportelli del bar devono essere chiusi a chiave alla fine di ogni esercitazione.
I laboratori devono essere chiusi a chiave quando non sono utilizzati.
Gli Insegnanti Tecnico Pratici e gli Assistenti Tecnici sono direttamente responsabili dell’osservanza del presente ordine di servizio.
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Allegato D
REGOLAMENTO LABORATORIO DI RICEVIMENTO
Ad integrazione del REGOLAMENTO inserito nella Carta dei Servizi dell’IPSSAR “G. Falcone”, premesso che il
laboratorio è andato nel corso degli anni potenziandosi, viene utilizzato da personale sia interno che
esterno alla scuola(Docenti, Tutor, Esperti…), per un uso quanto più compatibile con le finalità della Scuola
stessa si ribadisce quanto segue:
1. Il Laboratorio resta un luogo “protetto” e, come tale, di norma, frequentato dalle persone espressamente autorizzate, che segneranno su apposito registro il tempo di permanenza nel laboratorio e le attrezzature utilizzate.
2. L’accesso è consentito, previa autorizzazione, solo ed esclusivamente per usi didattici o di aggiornamento professionale.
3. L’utilizzo delle apparecchiature multimediali non può prescindere dallo spirito e dalla lettura della norma precedente.
4. Qualunque duplicazione di CD, DVD o di Pagine Web deve essere preventivamente autorizzata, per iscritto, dal responsabile o dal Dirigente Scolastico.
5. Non è consentito lo spostamento, anche temporaneo, di apparecchiature dal laboratorio ad altra zona della scuola senza regolare richiesta del responsabile del reparto richiedente e senza conseguente autorizzazione scritta del responsabile del laboratorio o del Dirigente Scolastico.
6. Chi non ottempera a queste norme si assume la responsabilità civile (e/o penale) del proprio comportamento.
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ALL EGATO E
Regolamento palestra
Art.1 La palestra sarà utilizzata solo per lo svolgimento delle ore di educazione fisica per le classi dell’istituto o, in orario pomeridiano, per progetti inerenti l’attività sportiva degli studenti dell’istituto. Art.2 L’uso della palestra a soggetti estranei alla scuola deve essere autorizzato dagli organi competenti e comunque mai prima delle ore 17.30 (fine delle attività interne) Art. 3 L’accesso in palestra può avvenire dalle 8.20 (inizio delle lezioni) alle 13.20 (fine delle lezioni) secondo l’orario delle classi. Art. 4 In nessun caso è ammesso l’ingresso di alunni in palestra senza la presenza di un docente di educazione fisica. Art. 5 E’ assolutamente vietato utilizzare qualsiasi attrezzo se non su richiesta ed in presenza dell’insegnante. Art. 6 Per svolgere attività fisica è necessario indossare : scarpe da tennis, maglietta, tuta o pantaloncini ( in ogni caso mai i jeans). Art. 7 Gli alunni, che per qualsiasi motivo non partecipano alle lezioni pratiche, utilizzeranno panche e sedie disponibili; in nessun caso dovranno occupare i gradini d’ingresso. Art. 8 L’uso degli spogliatoi è consentito solo per cambiarsi e per posare gli zaini o altro; in nessun altro caso è consentito stazionare negli spogliatoi. Art. 9 Qualsiasi danno (compreso scritte sui muri o sulle porte) sarà sanzionato con provvedimento disciplinare o, secondo il caso, con pene pecuniari per il ripristino del danno arrecato. In mancanza di un colpevole il provvedimento sarà per l’intera classe o gruppo. Art. 10 E’ assolutamente vietato agli alunni entrare nei locali attrezzi e nell’ufficio docenti. Art. 11 E’ assolutamente vietato consumare cibi e bevande in palestra.
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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Il presente Patto Educativo di Corresponsabilità viene firmato dallo Studente (sia minorenne sia maggiorenne), dai suoi Genitori e dal Dirigente Scolastico, in qualità di legale rappresentante dell’Istituzione scolastica. Tale Documento è stato predisposto ai sensi dell’art.3 del D.P.R. 235/2007 ed è stato approvato dal Consiglio di Istituto in data 14/10/2008. L’I.P.S.S.A.R. “Giovanni Falcone” ha come finalità istituzionale la valorizzazione della cultura del lavoro e la formazione di figure professionali dotate di competenze professionali specifiche nel quadro di una formazione più generale dei giovani in grado di integrare le nuove competenze per la cittadinanza con una gamma di abilità cognitive necessarie a sapersi gestire autonomamente in qualsiasi contesto socio-economico e produttivo. L’Istituto si impegna a:
Garantire un ambiente scolastico pulito, accogliente, sicuro; Realizzare i curricoli disciplinari, le scelte organizzative e le metodologie didattiche elaborate nel
Piano dell’Offerta Formativa; Fornire agli studenti spiegazioni chiare e complete, a rispiegare argomenti non compresi, a valutare
tutte le verifiche in modo chiaro, tempestivo e trasparente; Offrire percorsi formativi atti a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro; Offrire percorsi individualizzati atti a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro degli allievi
diversamente abili; Promuovere con ogni singolo alunno un clima di confronto e di reciprocità per motivarlo
all’apprendimento; Creare un clima di serenità e di cooperazione con i genitori; Comunicare alle famiglie l’andamento didattico e disciplinare (valutazioni, assenze, ritardi, ecc.) allo
scopo di ricercare ogni possibile sinergia. Lo Studente si impegna a:
Presentarsi in Istituto con un abbigliamento adeguato alla dignità dell’Istituzione scolastica Essere puntuale alle lezioni, portare tutto l’occorrente per le lezioni e frequentarle con regolarità,
impegnandosi nello studio in modo costante e metodico; Non usare mai in classe il cellulare; Lasciare l’aula solo se autorizzato/a dal docente; Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità e uno/a per volta; Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente; Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti; Rispettare i/le compagni/e e il personale dell’Istituzione scolastica; Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui; Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto; Rispettare gli spazi, gli arredi e i laboratori dell’Istituto, mantenendo l’ordine e la pulizia dei locali
che lo ospitano; Risarcire i danni volontariamente arrecati ai locali e/o al materiale didattico; Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo; Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa; Favorire la comunicazione Scuola/Famiglia; Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti Non fumare nei locali dell’Istituto e rispettare le elementari norme igieniche nell’uso dei bagni; Non provocare danni a persone e/o cose; Mantenere la correttezza del comportamento e usare un linguaggio consono all’ambiente
educativo in cui vive e opera.
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La Famiglia si impegna a: Prendere visione del Regolamento di Istituto, dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e
delle successive modifiche e rispettarli; Far rispettare l’orario d’ingresso in Istituto, limitare le uscite anticipate a casi eccezionali,
giustificare le assenze; Controllare quotidianamente il libretto delle comunicazioni Scuola/Famiglia e firmarle
regolarmente per presa visione; Controllare che l’alunno/a rispetti le regole dell’Istituto (sia quotidianamente fornito di libri e
corredo scolastico, rispetti il divieto dell’uso di videofonini, ecc.), che partecipi responsabilmente alla vita dell’Istituto;
Assicurare il controllo dello svolgimento dei compiti assegnati per casa e del profitto scolastico; Partecipare alle riunioni previste, in particolare a quelle d’inizio anno, nel corso delle quali vengono
illustrati il P.O.F., il Regolamento di Istituto, le principali attività che saranno svolte durante l’anno scolastico (interventi di sostegno, di recupero, sportello didattico, ecc.) e presenziare tutte le riunioni convocate dal Dirigente Scolastico o dal Docente-Coordinatore di Classe;
Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa;
Risarcire l’Istituto per i danneggiamenti arrecati dall’uso improprio dei servizi, per i danni agli arredi e alle attrezzature e per ogni altro danneggiamento provocato da cattivo comportamento del/la proprio/a figlio/a;
Risarcire il danno, in concorso con altri, anche quando l’autore del fatto non dovesse essere identificato.
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Criteri di valutazione finale
Ammissione alla classe successiva ( 1e - 2 e - 4 e)
DPR 122/09 (cosiddetto regolamento sulla valutazione degli studenti) per procedere alla valutazione finale
di ciascuno studente, e' richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Il
mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute,
comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di
ciclo.
Interpretazione almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato significa che l’alunno non può
cumulare più di ¼ di 1056=264 ore
Analogamente, Il voto di comportamento deve essere non inferiore a sei decimi (articolo 6, comma 1,
D.P.R. 22 giugno 2009, n.122).Se il voto è inferiore a sei decimi,ciò è sufficiente per dichiarare l’alunno non
ammesso alla classe successiva.
Ogni docente propone al Consiglio di classe, per ogni alunno un voto, tenendo presente i seguenti aspetti:
Raggiungimento degli obiettivi didattico – educativi fissati in termini di conoscenze, competenze e capacità ( il voto quindi non deve scaturire da una mera media matematica dei voti riportati nelle varie prove scritte orali e/o pratiche)
Progresso rispetto alla situazione di partenza;
Partecipazione al lavoro di Classe
per l’assegnazione del voto finale di profitto sarà usata l’intera scala di misurazione decimale;
i voti di profitto misurano specifiche prestazione degli alunni e non i comportamenti per i quali vi è il voto di condotta;
1. SONO PROMOSSI alla Classe successiva gli alunni che abbiano raggiunto una votazione di almeno 6/10 in
tutte le discipline compresa la condotta.
2. SONO ALTRESÌ PROMOSSI gli alunni che, pur avendo riportato insufficienze non gravi
(voto = 5/10), il Consiglio li reputa in grado di raggiungere autonomamente, attraverso lo studio
individuale, gli obiettivi minimi fissati dalla programmazione disciplinare.
3. SONO SOSPESI NEL GIUDIZIO DI AMMISSIONE alla classe successiva con l’attribuzione di debito
formativo gli alunni che avendo riportato insufficienze marcate (voto =4) nel limite di tre discipline
devono recuperarli attraverso la partecipazione ad attività di recupero organizzate dalla scuola o in forma
autonoma, e che sono tenuti a dimostrare il raggiungimento degli obiettivi minimi con prove
appositamente predisposte nei tempi che saranno in seguito fissati.
4. NON SONO AMMESSI gli alunni che abbiano riportato al termine dell’anno più di tre insufficienze
marcate ( voto = 4/10 o inferiore) o insufficienze gravissime anche in numero inferiore per le quali il
Consiglio ritenga non raggiunti gli obiettivi minimi e non ravvisi elementi positivi per una prosecuzione
efficace dell’iter di apprendimento a causa del permanere di gravi lacune nella preparazione.
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Ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo dell'istruzione
Sono ammessi all'esame di Stato:
gli alunni delle scuole statali e paritarie che abbiano frequentato l’ultima classe per almeno tre quarti
dell'orario annuale personalizzato e che, nello scrutinio finale conseguano una votazione non inferiore a
sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto
secondo l‘ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi (articolo 6,
comma 1, D.P.R. 22 giugno 2009, n.122).
La valutazione sul comportamento concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla
valutazione complessiva dello studente; pertanto, il voto sul comportamento incide sulla determinazione
del credito scolastico riferito all’ultimo anno di corso. Esso comporta, se inferiore a sei decimi, la non
ammissione all’esame di Stato (art. 2, comma 3, decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito dalla
legge 30 ottobre 2008, n. 169; art. 2, comma 3 del D.M. 16/01/2009, n. 5)
Nell'attribuzione del credito scolastico,occorre tener conto della valutazione conseguita dagli alunni nelle
attività di alternanza scuola lavoro che concorre ad integrare quella nelle discipline coinvolte nelle attività
medesime.
Criteri di attribuzione crediti scolastici e formativi in sede di ammissione agli esami
I crediti sono costituiti dal:
Credito scolastico Credito formativo
Credito scolastico Il credito costituisce un’assegnazione di punteggio, per anno scolastico, relativo alle bande di oscillazione
indicate nella tabella A del Regolamento degli Esami di Stato.
DECRETO MINISTERIALE N. 99 DEL 16/12/2009
TABELLA A
(sostituisce la tabella ex art. 11, comma 2 del D.P.R. /1998, n. 323 così come modificata dal D.M. n.
42/2007)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
I anno II anno III anno
M = 6 3-4 3-4 4-5
6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
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7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8
9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai
fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di
istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi, in ciascuna disciplina, e anche il voto di
condotta non può essere inferiore a sei decimi.
Il credito scolastico deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della
frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività
complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. In caso di accertato superamento del debito
formativo riscontrato, il consiglio di classe può integrare in sede di scrutinio finale dell'anno scolastico
successivo il punteggio minimo assegnato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui appartiene tale
punteggio. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il
cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
Fatta salva l’autonomia dei Consigli di Classe per l’attribuzione del credito scolastico il Collegio stabilisce
il seguente criterio:
Per tutti gli alunni inizialmente verrà assegnato il minimo del punteggio nell’ambito
della banda di oscillazione, verrà assegnato il massimo se oltre alla Media sussistano le
condizioni riportate dal Regolamento stesso (interesse, partecipazione ecc.) quindi :
In merito all’assiduità della frequenza: punti 0,2
ingressi alla 2° ora + uscite anticipate” non supera il totale di 70 ore nel corso dell’intero a.s.;
La partecipazione al dialogo educativo viene riconosciuta allo studente sulla base della
presenza di almeno due dei seguenti indicatori: punti 0,4
duale a casa;
limitatamente agli alunni che ne hanno fatto richiesta;chi non si avvale può ottenere lo stesso punteggio se
ha scelto in alternativa di partecipare ad attività didattiche di livello superiore(che si svolgono in classi più
elevate rispetto a quella frequentata)
mentari ed integrative (c.d. progetti interni): punti 0,2
condizionata dal rilascio del previsto attestato finale predisposto dal responsabile dell’attività e
firmato del D.S. che certifica il positivo raggiungimento degli obiettivi programmati dal corso
-lavoro condizionata dal rilascio del previsto attestato
finale in cui risulta espressa la valutazione positiva concordata fra il tutor scolastico e il tutor aziendale
firmato del D.S.: punti 0,4
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L’arrotondamento segue il criterio: somma > 0,5 attribuzione del limite superiore della fascia;
< 0,5 attribuzione del limite inferiore della fascia.
Non verrà comunque assegnato il massimo del punteggio nell’ambito della banda di
oscillazione allo studente che:
- abbia riportato il giudizio sospeso al 4° anno
- abbia riportato sospensioni, ammonizioni o note disciplinari
Credito formativo
Si ricorda che, ai sensi del D.P.R. n. 323 del 23.7.98 1998, del D.M. n. 49 del 24.02.2000
1. Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi, di cui all'art.12
del Regolamento citato in premessa, sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in
ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile
e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla
formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione,
allo sport.
2. La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo all'acquisizione dei
crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all'interno della scuola di appartenenza, che
concorrono alla definizione del credito scolastico.
3. Per i candidati esterni si tiene conto anche del possesso di altri titoli conseguiti al termine di corsi
di studio di livello pari o superiore.) e dell’O.M. n. 26 del 15/3/2007,
L'attestazione delle attività deve contenere:
Continuità nella presenza Numero ore impegnate Descrizione sintetica dell'attività svolta Firma del responsabile Le certificazioni comprovanti attività lavorativa, anche svolta in ambito familiare, devono indicare
l’ente a cui sono stati versati i contributi assistenziali e previdenziali, ovvero le disposizioni normative che escludono l’obbligo dell’adempimento contributivo (art.12 del D.P.R. 323 del 23.07.98). E’ ammessa l’autocertificazione ai sensi e con le modalità di cui al D.P.R. n. 403/98, nei casi di attività svolte presso le Pubbliche Amministrazioni.
Proposta per l’attribuzione del credito formativo
Attività lavorative coerenti con il curricolo di almeno 3 settimane: punti 0,5 Attività sportiva a livello agonistico : punti 0,3 Attività di volontariato all'interno di organismi riconosciuti :punti 0,3 Attività artistico- espressive all'interno di organismi riconosciuti (studio di strumenti musicali,
appartenenza ad un coro) : punti 0,3 Corsi o esami di lingua straniera con certificazione delle competenze da parte di enti certificatori
riconosciuti : punti 0,5
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Corsi di recupero per alunni con giudizio sospeso
Per gli alunni scrutinati con sospensione del giudizio e attribuzione del debito formativo,nel limite massimo
di tre discipline, verranno predisposte dal Docente delle Disciplina/debito schede individuali con
indicazione delle carenze da dover recuperare, del tipo di azione di recupero e degli obiettivi minimi da
raggiungere; il recupero dovrà avvenire nel periodo successivo agli scrutini finali, tali schede saranno
trasmesse alle famiglie e costituiscono l’indicazione su come effettuare il recupero, anche da realizzare in
forma autonoma.
L’attivazione degli Interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi avverrà a partire dal 25
giugno e fino al 21 luglio 2012. Per la loro organizzazione,oltre al gruppo di alunni (non necessariamente
della stessa classe) comunque in numero minimo di 12 alunni e massimo di 20, verrà individuato il monte
ore a disposizione di ogni disciplina o per aree disciplinari, di norma non inferiore alle 15 ore.
Le prove di verifica sono obbligatorie e verranno effettuate tramite prove con tipologie conformi a quelle
effettuate nel corso dell’anno.
Per gli studenti che non si presentino alle verifiche l’assenza comporta la non ammissione alla classe
successiva e quindi la ripetizione dell’anno precedente.
Non sono previste sessioni suppletive tranne che per comprovati gravi motivi.
Qualora la famiglia intenda provvedere autonomamente al recupero dovrà comunicarlo su apposito
modulo fermo restando che l’alunno dovrà comunque sostenere le prova di verifica nei tempi e nelle
modalità fissate.
Al termine delle attività di recupero, anche nel caso di effettuazione del corso da parte di esterni, dovrà
essere effettuata una prova che avrà il valore di prova scritta, se prevista .
In ogni caso prima dell’inizio delle lezioni, verrà effettuato un ulteriore accertamento con prova orale dal
docente titolare della disciplina con l’assistenza di almeno altri due docenti del Consiglio di classe. La
valutazione complessiva circa il superamento del debito formativo dovrà scaturire dall’esito delle due
prove. Tali prove dovranno accertare il raggiungimento degli obiettivi minimi di conoscenze e competenze
individuati dai coordinamenti per materia e fissati dai dipartimenti disciplinari.
Dopo le prove, verranno riuniti i Consigli di Classe per procedere al nuovo scrutinio.
Il superamento o il non superamento del/dei debiti verrà comunicato alle famiglie con nuova
pubblicazione degli esiti dello scrutinio.
Per gli allievi delle ultime tre classi ammessi alla classe successiva, è necessario assegnare il credito
scolastico con idonea motivazione e specificare i parametri e i crediti formativi presi in esame (vedere
delibera Collegio dei docenti), ed eventualmente integrare il credito dell’anno scolastico precedente in caso
di recupero dei debiti (tabella A art. 11 comma 2 regolamento esami di stato).
Lo scrutinio finale dovrà essere effettuato dal consiglio di classe formato dagli stessi docenti che lo
componevano al momento dell’attribuzione del debito.
I criteri per l’assegnazione dei docenti ai gruppi di studenti destinatari degli interventi didattico-educativi
di recupero sono:
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• Risorse interne:
(a) Docenti della classe non impegnati negli Esami di Stato
(b) Docente del corso non impegnati negli Esami di Stato
(c) Docenti che si rendano disponibili non impegnati negli Esami di Stato
(d) Risorse esterne