Dizionario piomontese, italiano, latino e francese ... · fana , secca e fragile, ... 9 poi...

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K 1 ^ .. Questa lettera non fa parte dell’alfa- j serrarla a riguardo de'nomi proprj o geogra- beto Piemontese, nel quale se ne esprìme il fici di varie altre nazioni. poiché nel nottr* suono col C, o CH ; ma è necessario di con- | linguaggio non cambiano ortografia. T A } lettera consonante, e undecima dell’al- fabeto Piemontese. L , numero romano vale cinquanta. L , seguito da apostrofo tiene luogo dell’ar- ticolo le , o la , innauzi a parola che co- minci con vocale lo , la .... le , la. Molte volte adoprasi come 'mero pleonasmo tra due a monosillabi : a l’à capirne , egli mi ha iuteso , cogiialionem meam percepii , il m’a coinpris. ’L preceduto da apostrofo tiene luogo dell’articolo mascolino el , o le \ il . , . . . le. L a , art. femminino , che si tronca ponen- do l’apostrofo in vece dell’a quando la pa- rola che segue comincia per vocale -, la , 1’ ..... la , 1’. ' La , t. di musica, sesta nota della scala diatonica , e nome del tuono che ha quella nota per fondamentale, la , alamirè, tuono di l a ............... la , a-m i-la, ton de la. LA , avverbio di luogo , sì di stato, come di moto , là , in quel luogo , l ì , quivi , colà, istic , illic , ibi , illue , co , là. Sì e làf qua e là, alla rinfusa, Aie et illic , huc et illue , confuse , acervatim , cà ét là , La sii, la già, lassù , laggiù, illic , illue , sur- sum , deorsiuii t là-haut, là-bas. D ’ià , V. Dlà. Chi è là ? chi va là ? modo di do- mandare la persona di cui si ode cenno senza vederlo, sia cosa in riposo, ovvero cammi- ni , chi è là? chi va là? quis est ? qui va là? questo avverbio ripetuto prende diverse significazioni secondo U caso, e giusta il LA tuono con cui si pronuncia : là la , mezza- namente , mediocremente , così così , là là, mediocriter , là là, passablement, pas beau- coup, médiocrement, V. Lì lì. Là là , servë- ad esortare , a consolare, su via, orsù, con- solatevi , fatevi animo , eja , euge , là là , rassurez-vous. Là là , usasi anche per ripren- sione , e per minaccia, orsù, basta così, olà, /tetti , là là , tout beau. , e cist-la, voce con cui i bifolchi eccitano i buoi per farli camminare a man manca , tfge, pro- pera , hurhaut. V. Cist-sà, e Sà. Lab arda , od alabarda , arme in asta guer- nita in cima d'un pezzo di ferro lungo, largo , tagliente , ed aguzzo , attraversato da un altro pezzetto di ferro , fatto a foggia di mezza luna , alabarda , hasta , hallebarde. Apogïè la labarda , o mange a ofa , V. Ofa. Laberint , luogo pieno di vie tanto molte- plici, dubbie, ed intricate, che chi vi enti» non trova modo ad uscirne , laberinto , la- birinto , labyrinthas , labyrinthe, dèdale. Laberint , fig. imbroglio, intrigo, inviluppo, laberinto, involuenim , labyrinthe, embarra*. Labiàl, agg. di alcune lettere dell’alfabeto, così dette perchè molto giovano le'labbra a pronunziarle , labbiale, labiale . . . labial. Labbè , ghiotto , goloso , gluto , lurco , helluo, gulosus, goulu, glouton, gourmand. Laboratori , luogo dovè i chimici tengono i fornelli, le macchine e gli altri arnesi per le loro operazioni , laboratorio .... labo- ratoire. Laboratòri , prendesi anche per luogo

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1 ^ . . Questa lettera non fa parte dell’alfa- j serrarla a riguardo de'nomi proprj o geogra- beto Piemontese, nel quale se ne esprìme il fici di varie altre nazioni. poiché nel nottr* suono col C, o CH ; ma è necessario di con- | linguaggio non cambiano ortografia.

T A } lettera consonante, e undecima dell’al­fabeto Piemontese. L , numero romano vale cinquanta.

L , seguito da apostrofo tiene luogo dell’ar­ticolo l e , o la , innauzi a parola che co­minci con vocale lo , la . . . . le , la. Molte volte adoprasi come 'mero pleonasmo tra due a monosillabi : a l ’à capirne , egli mi ha iuteso , cogiialionem meam p ercep ii, il m’a coinpris. ’L preceduto da apostrofo tiene luogo dell’articolo mascolino e l , o le \ il . , . . . le.

L a , a r t . fem m inino , che si tronca ponen­do l ’apostrofo in vece d ell’a quando la p a ­ro la che segue com incia per vocale -, la , 1’ . . . . . la , 1’.' L a , t. di m usica, sesta nota della scala

diatonica , e nome del tuono che ha quella nota per fondamentale, la , alamirè, tuono di l a ............... l a , a -m i- la , ton de la.

LA , avverbio di luogo , sì di stato, come di moto , là , in quel luogo , l ì , quivi , co là , istic , illic , ibi , illue , co , là. Sì e là f qua e là , alla rinfusa, Aie et i l l ic , huc et illu e , confuse , acervatim , cà ét là , La sii, la g ià , lassù , laggiù , illic , illue , sur- sum , deorsiuii t là -h a u t, là-bas. D ’ià , V. D là . Chi è là ? chi v a là ? modo di do­mandare la persona di cui si ode cenno senza vederlo, sia cosa in riposo, ovvero cammi­ni , chi è là? chi va là? quis est ? qui va là? questo avverbio ripetuto prende diverse significazioni secondo U caso , e giusta il

LA

tuono con cui si pronuncia : là la , mezza­namente , mediocremente , così così , là là , mediocriter , là là , passablement, pas beau­coup, médiocrement, V. Lì lì. Là là , servë- ad esortare , a consolare, su via, orsù, con­solatevi , fatevi animo , eja , euge , là là , rassurez-vous. Là l à , usasi anche per ripren­sione , e per minaccia, orsù, basta così, o là , /tetti , là là , tout beau. Là , e cist-la, voce con cui i bifolchi eccitano i buoi per farli camminare a man manca , tfge, pro­pera , hurhaut. V. C ist-sà , e Sà.

Lab arda , od a la b a rd a , arme in asta guer- nita in cima d'un pezzo di ferro lungo, largo , tagliente , ed aguzzo , attraversato da un altro pezzetto di ferro , fatto a foggia di mezza luna , alabarda , hasta , hallebarde. Apogïè la labarda , o mange a o fa , V. Ofa.

Laberint , luogo pieno di vie tanto molte­plici, dubbie, ed intricate, che chi vi enti» non trova modo ad uscirne , laberinto , la­birinto , labyrinthas , labyrinthe, dèdale. Laberint , fig. imbroglio, intrigo, inviluppo, laberinto, involuenim , labyrinthe, embarra*.

Labiàl, agg. di alcune lettere dell’alfabeto, così dette perchè molto giovano le'labbra a pronunziarle , labbiale, labiale . . . labial.

Labbè , ghiotto , goloso , gluto , lurco , helluo, gulosus, goulu, glouton, gourmand.

Laboratori , luogo dovè i chimici tengono i fornelli, le macchine e gli altri arnesi per le loro operazioni , laboratorio . . . . labo­ratoire. Laboratòri, prendesi anche per luogo

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L iove lavorano alcuni artefici , officina , lavo - ratojo , officina, atelier, boutique.

Labohios , agg. di persona che molto la­vora , o che è amante del lavoro, laborioso ( operoso, laboriosus, laborieux, qui aime le travail. Laboriòs , che costa molta fatica , X. Fatigòs.

La bostica! la copa! la focia ! la to rta ! aorta d’ interiezioni, di cui ci serviamo per mostrare maraviglia, o dispetto, o per farsi beffe di c iò , che altri dice, o di non pre­starvi fede , capperi , canchero , cospetto , via , papee! hui! babee! bon ! oh! nargue ! (arare ! dame ! ma foi !

Laca , detta anche impropriamente g o m a - la ca , resina di color rosso-bruno, semi-dia­fana , secca e fragile, deposta sui rami di alcuni alberi delle Indie da insetti del genere delle cocciniglie , recata in commercio in la­grime o lastrette, ed adoprata a far le ver­nici , la cera lacca , oggettuzzi di moda , nella tintura e nella medicina, lacca, lacca , laque. Laca , t . di pitt.. pasta formata con materie coloranti pr\ina disciolte nell’acqua,9 poi precipitate e ridotte a stato solido coll’allume od altro sale : havvene di più co­lori ; ma dicendo laca semplicemente s’ in­tende la lacca rossa, lacca , purpurissum , laque. Uva lacci , V. Uva.

Lacbrè , V. Strasse.Lacèt, corpo bianco, molle, glanduloso,

situato sul davanti aH’estrcmità dello sterno ncH’auimale, e corrispondente al timo nell’uo­mo -, è un cibo di buon sapore tenero e de­licato : animella , timo, gianduia, ris. Lacèt del v itè l , animella di vitello, gianduia v i- tidina , ris de veau. L acèt, per glandola , Y. Glandola., L a c h è , giovane- servitore , destinato a se­guire il padrone, lacchè, staffiere, a pedibus tu rs o r , laquais.

Lacjnada , o C am isada , V.. Lacònico, modo di dire o scrìvere in poche parole, laconico, breve, stringato, laconicus, laconique , bref , còncis.

La-copa , V. La bostica.Lacrima , o lagrim a , umore che distilla

dagli occhi dell’uomo e d’alcuni anim ali,# nato per lo più da soverchio alFelto , o di

dolore , o d’ allegrezza , lagrima , lacrima , lacryma , lartne. Lacrime d ’cocodrilo, lagri­me del coccodrillo , che uccide l ’uom o, e poi. lo piange, dicesi in proverbio di colui «he a bella posta ti fa m ale , e poi mostra che gliene incresca, crocodili lacrim a , la r - mes de crocodile. Lacrime d'fomne., lacrime del cocodrilo, lacrime finte, simulate, false,

LA 463lacrym a sim ulate , lacrym a crocodili, lar- mes feintes , larmes de crocodile. L acrim a, dicesi pure fig. delle goccie acquose, gom­mose , o resinose che stillano da alcune piante, e principalmente dalla v ite , e talora si con­densano conservandola forma di lacrim a, gocciola , gatta , larme. Lacrima d ’ giób , pianta gramínea ed annuale de’ paesi caldi con foglie simili a quelle della meliga , « che da noi coltivasi nei giardini , .a cagione del suo granello assai duro , liscio, lucido , rossigno quand’ è maturo, grosso quanto un pisello, che s’impiega per far corone, o ro­sarii , ed in Ispagna serve anche d’alimento, lacrima di Giobbe , idrospermo, lacrym a Jobi , coìx lacrym a , lar mille des Indes , Jarme de Job. L acrim a-cristi, sorta di vinorosso di napoli, lacrima c r is t i .................la-crima-christi.

Lacrimé , versar lacrime senza commozione d’animo che mova a pianto, come quando l ’occhio è ammalato ; lacrimare , lacrym are ,

I lacrym as effundere , verser des larmes. L a­crimé , gocciolare , versar gocciole, lacrimare, lacrymare , effundere humores , dégoutter. V. Piorè.

Ladentba, ladrin ta , avv. di luogo, dentro quel luogo , là-entro , illue intus, là-dedans. . Ladér , colui, che toglie la roba altrui di

nascosto , . od apertamente e con violenza , ladro , predone, ladrone, la tro , fu r , voleur, larron. Rijrà nen senper lafom na del ladér, a lungo andare sono scoperte le tristizie é ca­stigate, sempre non ride la moglie del ladro,

Jlagitiorum turpis e x ita s , malorum felicitas non est diutiu-na , les méchans ne rient pas toujours. La comodità o Vocasion f a l’óm la d e r , l ’occasione indùce sovente a peccare , l ’occasione fa l’uomo ladro, occasio /tomines in dclictum tra h it , l ’occasion. fait le larron. Lader d ’m ar, corsalo, pirato, ladrone di mare, p ira ta , pirate, eorsaire , écumeur de mer, forban. Lader d ’B ersa ,d’Pisa, dicesi di coloro clic fingono di non esser d’accordo , di non esser am ici, e lo sono realmente ad oggetto d’ ingannare altrui . . . d’accord, dice il prov. fr. ils s’entendent comme larrons en foire. L a­d e r , o bar aro ta , giuoco fanciullesco, che ri fa da molti ragazzi insieme , parte de’ quali dà- la caccia all’altra, e questi toccando bomba ( bara ) che cosi- chiamano il luogo dichiarato immune, non possono essere presi, bomba , giuocare a bomba , carriera, luden- meta , barres but, jouer au but. Ladér, fíe. prendesi pure per quel lucignolo, che p en « da una candela accesa ; stoppino, moccolino, eltychniutn , lumiguon.

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464 LàLadraja , la d ro n a ia , moltitudine di ladri,

ladronaja, fu ru m , o la tronum m anus, troupe, bande de voleurs de brigands. L a d ra ja , per ribaldaglia , razza di ribaldi,' ne fa rii homines, méchante canaille.

Ladrarìa , ladroneccio , ruberia , f iir tu m , latrocinium , voi , larciu , brigandage.

LÀ-drimta , V . Là-dcnlra.Ladron , accres. di ladro , ladro famoso ,

ladrone , trifur , larron. Bon ladron , cativ la d ro n , diconsi quei due ladri che furono messi in croce col Nostro Signor Gesù Cristo, ladronq, .latrones , larrons.

Ladronaia , V. L adraja.L a d r o t , strumento che ha simiglianza colla

falce , ma più piccolo , falciuola , falcetto , falcala , fa lcid ila , faucille, serpette. Ladrot, chiamasi anche una stadera piccola , senza coppa , di cui fanno uso certe persone, che ▼anno qua e là per comprare varie m erci, «ome filo , lino , cenci, ec. staderina, parva s falera , petit peson.

L a focla , V . La bostica.Lagh , raunata grande e naturale d’acque

stagnanti, per lo più attraversata o nudrita, o scemata da acque correnti visibili o sotter­ranee ; la g o , lacus , lac. Lagh , per simil.

Sran quantità di liquidi sparso a terra ; lagh ’sangh , lagh d ’ lagrim e , lago di sangue ,

lago di lagrime, sanguinis , la crym a rum c o ­p ia , un lac, un ruisseau de sang, de larmes., Jagosin , colui che ha in custodia gli. schiavi,o le persone condannate a pena di lavoro , aguzzino , comito , remiguni moderator , portisculus, comite, argousin. Lagosin, dicesi per ischerno a colui che ha lo stallile sempre m aria per batter coloro che gli sono soggetti, staflilatore , plagosus , fouetteur , fesseur.

Lagrima , V. Lacrima.Lagrimè , V. Piorè.Laguna, acqua stagnante, palude, laguna,

lacuna , marais , lagune.L aicb , colui che non è iniziato, nè fatto

abile a maneggiare le cose sacre , laico ,secolare , laicus, laìque , séculier. Laich ,frate che non è ammesso agli ordini sacri,e serve agli altri , frate converso , la icus, conversus, Jrater qui aliis fam idatur , lai , frère lai , convers.

L ait , liquore bianco e zuccherino , pro­dotto dalle mammelle delle femmine degli animali veramente vivipari, per servire di

Ìrimo alimento a’ loro nati, latte, la c , lait. Wm lait d ia dona dop 'l p a rt , colostro ,

eolostrum , colostra , colostre. Lait giovo , lait fresch , latte d’ una donna che di fresco si ¿levata dal parto, latte fresco, latte gio-

uvane , lac novum, lac puerpera , jeune kilt. Lait e aqua , latte mescolato con acqua, latte tagliato , lac immixlurn aqiue , lait coupé. Lait d ’sòma , latte d’asina, lac a si- ninum , ve l ex a s in a , lait d’ànesse. Fibr' d ’ la it , capo di latte, crem a,f lo s , o spuma lactis, crème. D a l a i t , dicesi d’animale eh« ' ancora piglia il latte dalla madre : v ilè l o pòrss da la i t , vitello da latte, vihdus lactens,veau de lait. L ait e v in tóssi f i n ...............vin sur lait c’est souhait , lait sur vin c’est venin. L ait e v in e carbonàia , dicesi di persona di carnagione nerastra . . . . blanc comme un pruneau relavé. Avèje ’l lait sui laver , avèi la gréùia atacà a l c iti , V. Avèi la grèuìa atacà a l cui. L a it , dicesi per simil.- il sugo bianco che geme dalle foglie , o dai raipi teneri di alcuni alberi quando sono strappati, ovvero ogni liquore bianco che prende somiglianza di latte , lattilicio , latte , succus lacteus , lait. Cosi lait d ’J i , quell’umore viscoso', e bianco come latte , che esce dal picciuolo del fico acerbo colto dal suo albero , e da’ rami teneri , e dal gambo delle sue foglie verdi, lanifìcio, suc­cus , humor lacteus, lac Jiculnum , o ficidneum, la it , sue blanc du figuier. Lait et mandole , latte di mandorle , lac amygdalimim , lait d’amande. Lait d p o la , bevanda fatta con tuorlo d’uovo e zucchero dibattuti neH’acqua; latte di gallina . . . . . lait da poule. Lait (T g a iin a , dicesi di cibo squisito , e quasi impossibile a trovarsi., cibus exquisitissimus, lait de poule. Lait d?brinda, V. Ciucc.

Laità , parte acquosa del latte , siero, ifl- rum , lait clair, petit lait.

Laitùa , erba annua poco alta , con bel cespo di foglie color verde pallido, che ser­vono d’alimento.principalmente in insalata ; cosi chiamata^ perchè abbonda di latte, lat­tuga, lactuca, laitue. Laitìia gabusa, lattuga, che fa il suo cesto sodo , e raccolto, come una palla , lattuga cappuccina, lactuca ca­pitala , laitue pommée. Laitìia H omaha , lattuga di sapore perfettamente dolce, e le foglie di cui sono più dritte e più lunghe , ma non formano un cespo serrato , lattuga Romana . . . chicon , laitue Romaine.

Laja , V. Lam a. L a ja , dicesi per ischerzo la spada, cinquadea, draghinassa, lalus etisis, rhomphaea , brette.

Lajëü l , rettile oviparo con quattro piedi, capo triangolare , coda articolata e corpo coperto di squame verdi sul dorso, e di giallastre al di sotto ; abita ne’ boschi, o fra le macchie in luoghi ben esposti, e si pasce d* insetti , di vermi , o d’ altri rettili , In-

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f

Ï -A . . .eertòlone, ramarro, lacerta v trid ìs , lézard vert.

Lam, contr. di streU, allentato, rilasciato, remissus, lâche. L an », contr. di tiran t, che non è teso , la x u s , remissus , lâche , ra l­lenti, pliant.

Lama , o la ja y il ferro d’una spada, d’una im bo la , d’un coltello , d’un temperino e am ili ; e genertlmentè ogni ferro tagliente da ano o da due lati, inastato in un manico, lam a , ferro , lamina , lame , fer. Lama damaschina y lama di spada, di sciabla for­mata con acciajo di damasco , spada dama­schina , acinax , vel gladius damasceno encausto distinctus, inustus , damas , sabre d’acier de damas. L am a , diconsi pure certe piccole strisele d’oro o d'argento ai cui si adornano e si ricamano le stoffe , e si fannogalloni , lam inetta............. lame. Lam a ,parlandosi di terreno, significa una superficie ben piana , estesa in lunghezza , e poco in larghezza, e specialmente di prato . . . . . langue de terre. Lama d i cavion , t. di fi- latojo . . . . filière.

LamS, Y. Arlamè.Lambkt , gemito, piaÀto , lamento , lai ,

sospiri dolorosi, gemitus , jlz tu s , gémisse­ment , lamentation.

Lamektassioh , Y. Geremiada.■ Lamette , querele, doglianze , rimproveri,

querimonia, querela , objectatio , plaintes , réclamations, reproches.

Lamjestêsse, dimostrare con voce cordogliosa , articolata, o inarticolata il dolore che si sente,

lamentarsi, rammaricarsi, lamentavi , queri, se plaindre, se lamenter, crier, gémir. L a- mentèsse dgam ba sana , prov. lamentarsi di brodo grasso, rammaricarsi di gamba sana, uccellare per grassezza , ruzzare, scherzare in briglia, inaniter, sine ratione conqueri , se

• plaindre que la mariée est trop belle , être a son aise et se plaindre, crier famine sur un tas de blé. Lamentèsse d quai- cadun, rimproverar altrui i suoi torti, meno con dolore che con isdegno, querelarsi, rin­facciare altrui le sue mancanze , de aliquo quæri, aliquem culpare , se plaindre de quelqu’un.. Lamon , grossa lama di ferro colla quale

** rinforzano gli oggetti cui si sovrappone ; «•mera . . . . grosse lame de fer. Lamon « ’ i roët, e simili arnesi, cerchio di ferro che si mette per saldezza alle teste del mozzo delle ruote onde non si spacchino , bücola• « . cordon ,, bandes de fer , frette. Lam on , m vece di am oh , istrmnento formato di un sottilissimo ferro adunco munito di un’ esca per prendere i pesci, amo. hamus, hameçon.

Toni. t.

L A 4 6 5Lana , pelo della pecora é del montone ,

lana , la n a , velltts , la ine , toison. Laña , o boña lañ a , per ¡scherno dicesi d’uomo scal­trito, fu rbo , volpone , versipellis, va fer , fin,- rusé , fo u rb e , trom peur, maître-gonin.

Lanada , istrumento form at» d’un lungp manico con capo fornito di setole di porco, e che si adopera per ispazzare l'anima dei cannoni, lanata . . . écouvillon du 'canon.

Lahbèl, o lanbrion , parte--spiccata, o pen­dente di arnesi di stoffa , o di altri corpi forniti di molle tenacità ; e per lo più dicesi dei vestimenti laceri , stram bello, brano , brandello , frappa , frustum , haillon , lam - b e a u , loque.

Laniìch , vaso di metallo , di terra o di vetro , formato d’un recipiente è d’un ca­pitello , e col quale sottoponendo al calor« le materie che si vogliono distillare, e post« nel recipiente, se ne fanno innalzare le parti più fluide nel capitello, e si raccolgono con­densate in goccie per mezzo di un canaletto circolare, e d’un rostro laterale, lambicco ,

/o m ic id a , clibanns a d slillandum , alainbie.Lanbichèsse ’l sçrvèl , sottilizzare , ghiri­

bizzare , stillarsi, lambiccarsi il cervello, ex ­torquer e spiritim i, tormentum ingenio a d mo­vere , s’alambiquer le cerveau , s’appliquer à des choses qui fatiguent l'imagination, se creuser le cerveau, se donner la torture à l ’esprit.

Lanbrion , V. LanbU.Lanbrionè , star pendente in aria , penzo­

lare , penzigliare , pendere , pendulum 'esse , pendiller ? être pendant.

Lambris , ornamento , che ricorre intorno alle stanze nella parte inferiore , fregio . . . lambris.

LaNbrosca , vite od uva salvatica, uvizzolo, abrostino, lambrusca, vitis silvestris, labru­sca , vigne sauvage, lam bruche, lambrusque.

Landa , o landra , secóla , cosa noiosa , lunghiera , seccaggine , molestia , , tædium , ennu i, gêne , importunité. L ande , atti pic­coli e ripetuti di resistenza al dovere, di di­spetto , sm o rfie ..............grimaces.

LandnÀ , gnaugnada , miagolamento , v o x \ felina , inepta et molesta locutio , hiulcus verborum concursus, miaulement', jérémiade.

Lasdnè , V. Limòcia.Landra , V. Legenda.Lanè , colui che fabbrica, e vende panni

di lana, lanajuolo, lanarius, lanifex, ouvrier

en laine.I Langassa , o angassa , annodamento, che

tirato l ’un de’capi si scioglie, cappio, noum , l a x u i , nœud. 59

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466 LALangna ,• o lan i, pezzo di lana per coprire,

e difendere dal freddo i bam bini, pannicello, panniculus, lange , coucbe.

L ano o s t a , animale maiino della classe dei crustacei, dell’ ordine di quelli che han dieci p ied i, - somigliante al gambero per mólti ri­guardi, frequente nel mediterraneo, e ricercato come un ottimo cibo , langosta , palinurus , lottista , langouste.

L angiugnù , rachitico . . . . . rachitique , noué.

Langueht , o languiti, senza forze, flòscio, languido , languente , affralito , languidus , languissant.

Languid , V. Languent.Languì, andar mancando, mancar di forze,

infievolire , languire , svanire , languere , dvficere , languir , s’aflaiblir.

Lami , V . Langna.Lambissi , arte di lavorar la lana, e pren­

desi per qualunque lavoro di lana, lanifìcio, lanificium , lainage. Lanifissi, manifattura in cui si fanno i tessuti di lana, drapperia . . . . draperie, manufacture de draps.

Lanlacio, gamacio, bon a nen, mangiapaà, v . bassa , e p o p . , uomo inetto , pel apolli , hescio , ciondolone , persona dappoco, spa- rapane , insulsus et inconcinnus, longurio , pr'olétaràis , iners homo , dandin , homme qu i n’est bon à rien , lanternier , chipotier. Lanlacio , tardo , indugiare te , irresoluto , lento , desès, lentns, la rd u s , barguigneur.

LanpA , o lanpià , un bicchierone pieno di V ino , un vasto belli'cone , majus , immane poculum , lampée , grand verre de vin. Beive d 'ia n p à , tincare , cioncare , alzar il fianco , incantar la nebbia , sbevazzare, zizzolare , prolifere se plenis pateris , lam per, boire de» lampées.

Lampada , o lan p ia , vaso o recipiente ap­poggiato ad un piede , od atto ad essere sospeso, nel quale si tiene acceso lum e d’olio,

sospemdesi per lo più innanzi a cose sacre, lam pade, lampas , lampe. Lanpada econo­mica , lampada nella quale il recipiènte dell'olio è collocato lateralmente, od intorno al lucignolo, e vi comunica per un cana­letto , ed è perfezionata sotto alcuni altririspetti ; lampada econom ica..............lampeéconomique.

Lampadari , arnese proprio per sostener lam padi, lucerniere , lum iera, lychnus pen- silis , p o lym ix o s , lampadaire.

Lanpadin , lumicino , lucernuzza , parva lucerna , lampion. Z>’ veder del lanpadin , d ia lanpada , piattello di lanpada, lychnus, lampion , lamperon.

LA• Lanpan',' bdnbin d ’F ar à i , y. pleb. per­

sona di grosse membra poco destra a cnèc- chessia, e poco dedita a l lavoro, paffutaccio, pentolone, prcepinguis, cunctator, deses, len - tu s , gros lalnbin.

Lahpaht , add. , risplendente , e fìg. evi­dente , lampante, fulgéns, evidens , éclatant, évident. Dnè lanparit , denaro presente , contante, denari lampanti, pecunia prcesens, argent comptant, argent sec. ••

LakpÀss , sorta d i drappo di seta., che ci capita dalle Indie orientali -, latnpasso . . . . lampas.

Lanpè , gettare , lanciare , vibrare , sca-i gliare , jacere , em ittere , lancer.

Lanpia, V. Lanpada.LanpiA, V. Lanpà.Lanpbè , pesce aeU’ordine dei condropteri-

g i i , ossia di quelli che , come le anguille , hanno molli cartilagini, in vece di spine-, ha uno sfiatatojo sulla nuca, e manca di alette pettorali: ne sono diverse specie ricercate per ' la tavola : quella piccola e p iù . comune tror vasi in molti fiumi e . ruscelli -, lampreda , petrom yzon , lamproyon.

Lanssa , arma formata d’un’asta di legno , lunga intorno a cinque braccia, con ferro in punta acuto e tagliente , e impugnatura da p iè , lancia , lancea , lance.

Lanssà , colpo o percossa di lancia , lan­ciata , ictus lancea: , coup- de lance.

Lanssè , gettare con impeto e forza , lan­ciare , vibrare , scagliare , avventare , jacere, conjiceré , vibrare , lancer, jeter. de force.

Lanssrta, strumento col quale i chirurghi aprono le vene o le arterie per cavar sangue , forano le postème , o scarificano , ^lancetta , scalpellus , scalprum chirurgkum , lancette. Lanssp.ta con l’a rssó r t, lancetta, a molla , sacttuzza . . . flammettc. Lansseta d a m a- nescard , o Jiam a , lancetta da cavar -sangue aìle bestie , saetta , scalpellus, flamine.

L astersa , arnese di varia forma, e gros­sezza , del quale uno o più lati sonò di ve­tro, di corno, o d’ altra materia trasparente, per uso di chiudervi un lume che rimane visibile , e difeso dal vento, sia per illu ­minare le strade in tempo di notte, sia per portarlo dà un luogo 'in un altro all’aria aperta , lanterna , laterna , cornu , lanterne , fanal. Lanterna , t. ingiurioso, V . Lanterna magica.

Lanterna-magica , macchina ottica , col mezzo della quale alcune piccole immagini dipinte sopra vetri mobili* e sottili con co­lori trasparenti, sono rappresentati con luce di lume «u l muro opposto a ’una stanza oscura,

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LAingrandite sino a quella grossezza che sivuole , lanterna magica, v. dell’u s o ..............lanterne magique. L anterna, o lanterna­magica , t. ingiurioso , parlandosi di donna . . . . . coquine.

Lahternin, dim. di lanterna, arnese, den­tro al quale si porta il lume la notte serrato da talco , o vetro , lanternetta , lanternino , parva la te rn a , petite lanterne.

Laktpmioh , accr. di lanterna, arnese fatto Comunemente di latta , serrato di vetri, dentro cui si conserva il lume per illuminare le strade, ed altri luoghi in tempo di notte, lanternone , magna taterna , fa lo t , réver- bère. Lan ternon , specie di lanterna in asta, che si porta nelle processioni , lanternone , laterna asta ta , falot.

Lantìa , lantiòs , Y. Lentia , e Lentiòs.■ Lanù , pieno di lana , lanoso , lanato , lanuto, lanosiis, laineux. L a n ù , peloso , la­nuto j velloso, hispidus, hirsutus , velu.

Laoré , laorant, laorèra , laorìura , V. L avori, Lavoroni, ec.

Lapa , piacere , diletto , gioja , contento , soddisfazione, gusto, godimento, uso , usus, possessio, delectatio, voluptas , delicice , ju - cunditas, gaudium , vrai plaisir, jouissance. Lapa , pacchiamento, pacciotta, ghiottoraia, stravizzo , helluatio , convivium , epidce , go- gaille , gonifrerie, ripaille. Ani cola ca a f è na bona la p a , in- quella casa si pacchia bene, si carica la balestra, si cava il corpo di grinze, si sbasoffia, si mangia a crepa pelle, in illa domo quisque se cibis ingur- gitare potest, midtiplici dape mensa quo- iidie construitur, crebra convivia celebrantur, dans cette maison il y a un repas abondant, on nè pense qu’à la bafre. Lapa per baia, enea , Y. Cuca. Lapa , per Lapabrèà , Y .-, ^aìa-bebù , lapa-cosse, lapoiro , lapa , e Simili, (modi bassi, e pop.) agg. a persona leccarda, mangione, ghiottone, leccone , lec- capestelli, papacchione, parassito, leccapiatti, helluo , gulosus, lurco , popino , gourmand, glouton, friand , bafreur, gouliafre , léclie- plat. Lapabrèà, persona inetta, buona a nul­la , lava-ceci, dappoco, v a p p a , futilis homo, stupide , lourdaua. ™

Lapard , lapoiro , V. Lapabrèà.Lapassa , o Lavassa , V. Lapola.

•k PÈ ’ P '»^ ar leggiermente colla lingua cibo, o beveraggio, e dicesi specialmente del cane, e di qualche altro animale , lam­bire, lam bert, laper. L a p è , fig. mangiare avidamente ed in fretta , pappare , pacchiare, M i l ia r i , bafrer.

L apidari , sost. artefice che lavora le pietre

LA 467Ereziose, lapidario , diamantajo, lapidàrius ,

ipidaire.Lapidari , add. adoprato soltanto nella frase

stìl lapidari, stile conciso , grave , e solen­ne , proprio ad usarsi sui monumenti , stile delie iscrizioni sul marmo o sul bronzo, stile lapidario , stylus lapidarius , style lapidaire.

Lapide , o lapida , pietra posta su d'un monument» con iscrizione -, lapide , lapis , monumentimi, pierre. Lapide sepolcràl,'pie­tra che copre la sepoltura , lapide , lapis , pierre sépulcrale, tombe.

Lapidé , percuotere, o uccidere altrui a sassate; lapidare , aliquem lapidibus obniere, lapider. Lapidé, fig. biasimare , gridar ad­dosso ad alcuno , riprenderlo , trovare a r i ­dire tra molti contro un so lo , lapidare , argaere , reprehendere , vituperare , lapider, blâmer. Lapidé , importunare , molestare , nojare , infastidire , molestiam , tædium . af-

ferre , importune):, fatiguer , regenter , rom­pre la tête.

Lapin , piccolo quadrupede del genere della lepre e ad essa somigliantissimo, se non che ha le gambe e le orecchie più corte, ed ha il pelo quasi sempre grigio e morbido assai ; vive selvatico, ma si può anche allevare do­mesticamente -, coniglio, cuniculus , lapin.

Lapis , minerale ferruginoso argilloso , pietra schistosa di color rosso bruno , dura c compatta , della quale si formano brunitoj, se è la più d u ra , e matite rosse se lo è meno ; sanguigna , hœmalites , hématite , crayon rouge , ferret d ’Espagne , sanguine. L a p is , altro minerale di ferro misto a car­bone , ossia carburo di ferro , del quale si formano matite da disegno che tingono in color di piom bo, chiudendone in cannelletti di legno od i pezzi del minerale stesso ', - od una pasta formata colla polvere del medesimo e con mucilagine, matita nera, lapis piom­bino , piombaggine , hœmatites, plombagine, graphite, mine de plomb.

Lapis-lasuli , pietra composta di diversi principi!, come selce allumina , calce carbo­nata , e fe rro , pregiata pel suo bel colore azzurro , e colla quale si scolpiscono diversi minuti arredi, ed impastandola con olio, cera, resine e mastice, si forma il bello ed inal­terabile colore azzurro che chiamano oltre­mare; lapis-lazzuli, pietra d’Armenia, lapis- lazulus , lapis , lapis-lazuli , lapis orientai -, lazulite , pierre d’azur.

Lapoiro , V. Lapabrèà .Lapola , quel passaggio che si forma a tra­

verso dei fossi abbassandone le sponde , -e rialzandone il fondo , per aver adito dalla

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m l astrada al campo, o altro fondo finitimo •, e ai pratica soltanto a traverso dei fossi scola­to} , poiché rispetto ai fossi adaquatoi le la- pole impedirebbero il libero corso delle acque destinate all’ irrigazione . . . . levée.

Lapola , o lavassa , o bardan a , pianta «he nasce lungo le strade, e ve n’ è di due sorta, amendue proprie dell’ Europa, e pro­ducono frutti armati d’uncinetti, che s’appic­cano facilmente agli abiti di chi vi si accosta, la qualità detta bardana grande è qualche volta difficile ad estirpare dai terreni che ha occupati, le sue radici, le foglie , ed i semi ne sono creduti m edicinali, lappola , bardana, lappa personata , arctium-lappa , bardane à tétès glabres , glouteron , nerbe aux teigneux ; la qualità detta bardana pic­cola é annuale , comune nei paesi grassi ed um id i, ed ha le foglie a foggia di cuore lappola minore , xanthium slrumarium, pe­tite bardane , lampourde , glouteron.

Lapon, lapoiro , la p a co sse ,\. Lapabrèù. Lapsus lingue, e per ischerzo lipsus langue,

un equivoco , un errore , uno sbaglio , un granchio , error , allucinalio , équivoque , qui prò quo. A V a fa i t un lapsus lingue , a V a più un qui p rò quo , disse una pa­rola per un’ altra , scambiò i nom i, le pa­role e c . , allucinatus est , erravit pericu- lose , la langue lui a fourché. >

Labd , sostanza soda e grassa che ‘ trovasi immediatamente sotto la cotenna del porco, e ne è separata e conservata in grosse stri­sele per adoprarla ad uso di condimento , lardo, lardum , succinta pinguis, lard. Feta tf la rd . lardello , *lardi frusluluni , lardon. ( e se è tagliato a lunghe strisce per avvol­gerne i polli e farli cuocere ) barde. A l'a nen 'l lard da db a i g a t , non è in uno «tato cosi comodo, che ecc. , cui fortuna est impensis arctior, il a 'les reins faibles. L ard in modo b. per JPalila , V.

Lardòira , strumento di cucina , che serve a lardellare , lardatoja , acus qua laridum carnibus inferlur , lardoire.

Larga, sost. usato nelle sole frasi se­guenti : Dè la larga , sprigionare , mettere in libertà , e custodia educere , emittere , servitole eximcre , in libertatern asserere , élargir, mettre en liberté. Dè la larga a le bestie , V. Larghè le bestie. Piè o aiidè a la larga , allontanarsi , mettersi , recarsi in

‘ luogo sicuro, e'libero, andar largo, altura tenere, discedere, prendre le large, s’éloigner. A la la rg a , stè a la larga , e simili , V. A la larga.

Largh ,‘ sost. larghezza , largo , lalitudo ,

laxitas , largeur, latitude. L argh , fig. agio} comodità, divilice, vita? comm oda , opulence , aise. Esse a l la rg h , fig. esser negli a g ii, qffluere opibus , être dans l ’opulence.

Largh , add. che significa estensione si nel semplice che nel fig. largo , ampio , la tu s , spatiosus , arnplus, large , ampie. Licenssa tonga , e la rg a , piena libertà , amplissima

facultas y permission . large , pleine , sans réserve. Largh d ’boca streit cTrnan, che molto promette e poco attende, qui multa prom itlit et pauca prœstat , qui promet beaucoup et ne donne rien. Largh ont la

fa rin a , streit antel br'èn , ch’ ha cura delle cose minute e di poco rilievo, e trasanda le cose importanti . . . vetilleux, taquin. Longh ■ e largh , V. Longh. L argo , in vece di largh , V. Largo.

Larghè , gettare, V. Canpè. Larghe le be­stie ah p a s tu ra , dè la Larga, far uscire dalla stalla gli armenti, e condurli al pascolo, armenia a d pascua ducere, mener paître le bétail. ’

Larghçssa , o largor, una delle tre dimen­sioni del corpo solido , larghezza, ampiezza, lalitudo , largeur , travers , le large. L a r- ghessa del v e s tì , ampiezza , larghezza del vestito , amictus laxus , fluitans , ampleur d’un habit. Larghessa del pan , dia te ila , larghezza del panno , della te la , lalitudo pan n i, telœ , laize, largeur d’une étoffe, toile, entre deux lisières.

Largo , usasi in vece di largh in modo sostantivo o d’avverbio per significare largo spazio per passare , rispetto , riverenza , e sim ili, nei modi seguenti : fesse Je largo , o f é f è largo , farsi far* largo , farsi strada, submovere turbam , viam aperire , se faire jour, ouvrir le chemin au milieu de la foule. Fesse f è la rg o , fig. farsi aver rispetto, ho­norem , existim ationem , observanliam sibi com parare , se faire respecter. L argo , largor fate piazza, scostatevi, lasciate passare, strada, procul, recedile , ab sis , place, place.

Largo , t. di music, il più lento dei mo­vimenti coi quali si modera il suono od il canto , ed il più atto ai sentimenti religiosi maestosi o patetici , largo . . . . largo.

Largo r , V. Larghessa , e largura.Largura , grande spazio, spaziosità, locus

am pius , étendue , grand espace.Laringe , tubo del corpo animale , com­

posto di cartilagini, muscoli e legamenti , che forma la parte superiore, e più grossa, ovvero il capo della canna dei polmoni, ter« mina con qúell’etninenza del collo che chiu­mano pomo d’Adamo , ed è organo della

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r

L Avoce ; laringe , larynx , bronchiti , guttur ,

Tarva , ombra , apparenzà vana , larva , larva , umbra , spectrum , larve , fantôme.

Las agra, vivanaa formata con pasta di fari­na di grano ridotta a strisciò lunghe* e sottili, lasagna, lagànum, espèce de vermicelle plat, lazagne. Lasagne del papa , cosi dicesi per ischerzo la pelle del cappone ridotta a brani, pellis caponis, la peau au chapon.

Lasagnor , legno lungo , e rotondo , su eui s’avvolge la pasta per ispianarla , e as­sottigliarla , matterello, spianatojo, cylindrus, rouleau polir étendre la pâte.

Lasarèt , ospedale d’ appestati , e luogo chiuso, a poca distanza d’un porto marittimo, ó d’una strada di comunicazione , dove si guardano le persone, gli animali, e le robe sospetti di peste , lazzeretto , Icemocomium, lazaret, maison de santé.

Lasarola, arbusto spinoso, di legno duro, die cresce naturalmente nei paesi caldi e temperati, molto somigliante allo spino bian­co , ma diverso per le foglie frastagliate e più grosse -, produce un frutto che porta lo stesso nome -, lazzcruolo , mespilus azarolus», crœtœgus azarolus , azerolier , pommette , aéflier-azerole. Lasarola , frutto agrodolce , più grosso che le ciliegie, di cui ha l’aspetto; ve n’ ha de’bianchi, e de’ rossi, e tutti han­no tre noccioli assai duri : lazzcruola, hypo~ mclis, mespilus azarolus, azerole.

Laschi nè, sorta di giuoco, V. Schinè.Laserta , piccolo rettile , o quadrupede

oviparo , con capo triangolare , coda lunga articolata, corpo oblungo, squamoso, agile, di color cenericcio macchiato di nero, lueerta, lucertola , lacerta , lézard. Laserta , dicesi «nche per ischerzo la spada, V. Laja.

Lass , legame a foggia di cappio, che •correndo lega, e stringe subitaneamente ciò che passandovi il tocca ; laccio, laqueus , lacs, lacet, collet, lién. Lass scoròr , sorta di cappio, che quanto più si tira, più serra, e che scorre agevolmente ,<* cappio corsojo , o scorsojo , laqueus , nœud coulant. L a ss , fune con cui s’ impiccano gli uomini, cape­stro, capistrum , corde. Lass da piè f o s è j , lacciuolo, pediça, tendicula, lacs.

Lassè , lasciare, relinquere, deserere, lais­ser. Lasse amie strasse , antla bagna , ab­bandonar alcuno nel maggior suo bisogno , nel pericolo, lasciar nelle peste , lasciar in asso, in pericido inopem consilii et auxilii deserere, in m alis, in œriunnis ope et con­fitto indigenti alicui abesse , laisser seul , abandonner, laisser dans le bourbier. Lassè

. L A 4^9’ndè Vaqua a l p i bass , làssè boje, o lassela boje , lasciar andar l'acqua al chino, lasciar andare le cose secondo la propria loro natila ra, cuncta fortunes perm iltere , sors v id e n t, laisser couler l’eau, laisser passer l’eau sous le pont, laisser le monde comme il est, prendre le tems comme il vient. Lassè un. ant la soa bagna , lasciar alcuno nella sua opinione, lasciarlo far da se, poiché non vuol aderire all’altrui consiglio , . . laisser ' dans son opinion. Lasse, andè gerb un canp , un p rà ec. , lasciar incolto, senza coltura un campo, non dissodarlo , incultum , crudum fagrum relinquere , solum omni culiu vacans relinquere , laisser un champ en friche , m pas le cultiver. Lassè ah ripòs un canp , lasse un canp v è i i id , lasselo an cotura bianca , lasciar riposare un campo per semi­narlo Tanno vegnente , lasciar un campo a maggese, sinere ut arviun requiescat, laisser reposer de trois années urie terre laboura­ble , pour être ensuite cultivée et ensemencée de nouveau, laisser un terrein à jachère, en friche , en guéret. Lassè antla piuma , tra­lasciare di scrivere alcuna cosa , silentio prœterire , oublier, laisser d’écrire quelque chose. Lassè *ndè , lassè core , scordarsi , di*- menticare , tollerare , dissimulare , oblivisci * dissimulare, oublier, dissimuler. Lassè core7 lassè scapè ant le braje , cacarsi sotto, sca­ricar il ventre , saturitatem emittere , lâcher l’aiguillette. Lassè scapè ria coresa, irar una coreggia , un peto , crepitimi edere , lâcher un vent, laisser échapper un vent jmr der­rière. Lassè andè , lassè core la m an , t. di giuoco , lasciar andar la, mano, missum f a - cere , lâcher , laisser aller la main. Lassi stè d'fè net còsa 5 non fare , lasciar di fare, trattenersi , astenersi, cessare, desistere, tra­lasciare , abstinere , desinere, desistere , ces­sare, Jinem facere , s’abstenir, cesser, discon­tinuer , laiiser , quitter, desister. Lassè stè , lasciar tranquillo, non importunare , nòn annojare ecc., missum facere aliquem , haitd molestimi esse alicui , laisser tranquille , ne point toucher. Lasseme stè , sechtme neri , lasciatemi stare , non mi annojate , missum me facite , ne mihi molesti s i t is , laissez-moi là , ne m’importunez point. Lassèsse gode , lasciar andare qualche cosa , cedere, non istare sul tirato, aliquid a contentione rela- xare , aliquid de jure suo cedere , se relâ­cher , se laisser aller. Lassèsse gode , lasciarsi ingannare negli affari , lasciarsi consumare il fatto suo, lasciarsi mangiar la torta in capo, bona sua velératoribus combattere, se laisser manger la laine sur le dos. .Lasses*t

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47° tt A.gode , vale anche lasciarsi sedurre , exorari precibus , muneribus Jlecti , se laisser aller , se laisser, gagner , se laisser séduire. Lassès-

■ sne dé d'intende , lasciarsi infinocchiare , la­sciarsi dar panzane, comprar pichi per pap-

: pagalli ; fare il grasso legnajuolo , se fa lsis . acclivem prcebere, s’en laisser donner accroire.

Lassèsse scapè na p a r ò l a ...............emitltrc. verbum , lâcher une paro le , un mot. L as- . sèje la b o ra , dicesi di quegli animali a pelo

od a lana che passando a stento in luogo stretto e scabro vi perdono una parte del pelame , e fig. di chi in qualche impresa vi fa grave perdita -, lasciarvi il pelo , lasciarvi del pelo , mettervi del suo -, non gratis eva­dere , non gràtis consistere, laisser du poil, laisser des bonnes plumes. Lassoma le seri- mònie , bando alle ceremonie, mi s sa fa c ia - mus officia , trêve de complimens. Lassò , seconda persona plurale dell’ imperativo di questo ve rbo , lassé , lassé , basta , lasciate, salis , laissez, c’est assez. Lassé , ordinare alcuna cosa nel suo testamento ,• legare , testamento relinquere , laisser , léguer, or­donner par testament.

Lassita , dono fatto per disposizione d’ulti­ma volontà , legato , lascito , lascio , lega­timi , legs., Lastra, nome generico de’corpi di metallo, o di pietra , o di vetro, lavorati con poca spessezza , ed ampia superficie , lastra , pia­stra , tavola, lam ina , p laque, lame, planche, table. Lastra , pietra di superficie piana ed assai ampia cou poca spessezza, lastra , la­mina lap idea , pavé, cadette, table de pierre. L astra , piastra metallica , per lo più ai fer­raccia che si applica perpendicolarmente al fondo del focolare per ripercuoterne il caloreo preservare il muro dai danni del fuoco , frontone di cammino . . . . plaque de feu, contre-cœur. Lastra, vetro di superficie piana, larga e sottile , lastra di vetro . . . . giace. |

Lastkich , pavimento costrutto con lastre di pietra -, lastrico , lastricato , pavimentimi lancinis lapideis stratum , pavé en pierres de taille.

Lastrichè’, lastricare, coprire il suolo, sul quale si cammina, con lastre di pietra , la­stricare , lapidibns sternere , paver en pier­res de taille.

Lata , pezzo di ferro , o d’altro metallo stretto e sottile, lama , piastra , lamina , plaque, lame. L a ta , per L istè l, o per T òla , V. L is tè l , Tota.■ LaterX l , di fianco , laterale, a latere , latéral, qui est à côté.

L aticini, vivanda, o cibo qualunque com-

£ Aposto di latte, latticinio , lacticinia, laitage.

Latin , sust. lingua latina , il lat ino , la - tinns sermo, le latin, la langue latine. L a tin , composizione. che si faccia in lingua latitìa , traducendola da altro idioma per esercizio di scuola , latino , dictalum , tnème , dictée , versiou.

Latin, add. usasi dal volgo per significare spedito, veloce, presto, snello, agile, deócter, proniplus , expeditas , agilis , celer , v e lo x , citus , agile , léger , leste , degagé , prompt.

Latin , a w . tosto , ratto , subito , veloce­mente , presto , speditamente , brevemente , expedito, ccleriter, p ro p ere , velociter, cito , statini , breviter , vite , promptement, vìte- ment, d’a b o rd , aussi-tôt, en abrégé, court.

• L atinàss , cattivo latino , latinaccio..........latin de cuisine.

L atinèt , quella composizioncella , che lo scolare principia a scrivere in latino , lati­nuccio ..............thèm e, version.

L a -to rta , V. La-bostica.LatriSa , V. Cagadòr.Lauda, v. popolare, componimento in verso

in lode di D io, o de’ suoi santi, lauda, inno, cantico, hymnus , hymne , cantique.

Laudé , V. Lodè.L audemi, term. leg. dritto che si paga al

padrone diretto d’uno stabile dato in enfi­teusi , ogni volta che accade mutarsi la per­sona del possessore, ossia di chi gode il do­minio utile , laudemio . . . . lods.

Laur , albero di mezzana grandezza, dirit­to , di legno d u ro , indigeno dell’A frica , e coltivato in Europa ; produce foglie aroma­tiche, perpetue, sempre verdi e bacche nere, amare , quasi/ simili all’u liva , le uñe e le altre adoprate come rim ed ii, lau ro , alloro, laurus , laurier. Laur sarva j, arboscelld che nasce in luoghi ombrosi , ha le foglie t>er- etue , simili a quelle dell’ulivo , produce acche nere , ed ha la corteccia dotata di

proprietà epispastiche ; laureola comune, d a - phne, laureola , laurèole mâle. Laur-ceraso, V. Lauro-ceraso.

Laurea , ultimo grado accademico per con­seguire il dottorato, laurea, laurea , doctorat. L aurea , la funzione die si fa nel dare lalaurea , laureazione , la u r e a ..............

LaubeA , laureato , laurea prœcinctus, cou­ronné de laurier. L au reò , che ha ricevuto il grado del dottorato in qualche facoltà di scienze, laureato , dottore , doctor, docteur.

Lau rèra , Y. Lavorèra. •Lauréûl f Y. Abrotanó.L aubo- cebaso , arboscello del genere del

ciliegio , indigeno delle sponde del mar-nero,

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LAed ora coltivato in Europa ; ha la scorza liscia verdastra , le foglie bislunghe lucide , perpetue, e .fiori bianchi a piramide, le une e gli altri con odore e gusto di mandorla amara, velenosi , ed adoperati imprudente­mente come condimento : lauro-ceraso , ce- rasus-lauro-cerasus , prunus-lauro-cerasus, laurier-cerise.

Laurura , Y. Lavorura.L a v a , nome generico d’ogni materia fusà

ed infocata, la quale nel tempo delle, eru­zioni d’un vulcano ne scorre a guisa di tor­rente di fiamma, e indi s’indura come pietrao come un vetro opaco, lava » . . lave.

Lavabo, l ’ultima cena fatta dal nostro Re­dentore co’suoi apostoli nel Giovedì santo, dopo aver loro lavato i piedi-, la Cena del

'Signore., la sacra Cena, sacra Coena, Coena Domini nostri, la Cène. F è ’l lavabo , dicesi di principi, prelati , che lavano i piedi a dodici ;. poveri, quindi servono loro a tavola, in memoria della sacra Cena, fare il lavabo, fare la funzione del lavamento de’piedi ai poveri, ultima cena Christi commemoratio- nem celebrare , fàire la Cène , le lavement des pieds. Lavabo, parte della Messa, quando il celebrante si lava le dita . . . . Lavabo , per Lavada d’ tèsta, Y.

Lavada d’testa , lavacapo, bravata , repre- hensio, objurgatio , algarade, saccade, mer­curiale , repripiande , rincée. Fè na lavada d tès ta a un, V. Lave.

Lavagna, pietra schistosa, argillosa , appa­rentemente omogenea, di color proprio tra d bigio , l ’azzurro ed il nero , la quale si feade facilmente in tavole e serve per coprire tetti, e per uso di scritture , lavagna , a r - dosia, lapidis carulei sectiles lam ina , ardoise.

Lavaman , vaso di ram e , o di altro me­tallo per tener acqua da lavarsi le mani fa­cendola scendere da un tubetto a chiave che vi è adattato, luvamane , malluvium , lave- main, cuvette. Lavaman , dicesi anche quell’ acquajo di pietra, di piombo,, o d’altro me­tallo , che è nell’ ingresso del refettorio , o nelle sagrestie, dove i religiosi si lavano le m ani, lavatojo , lavacrnm , lavoir.

Lavanda , pianticella o frutice di stelo le­gnoso quasi nudo in cima , e fornito infe­riormente di molte foglie strette lanceolate , e di fiori azzurri a foggia di spica , d’odore grato ed aromatico; nardo, spigo, lavandola , nardns, lavande, nard.

Lavajtdè , o lavò , lavandajo , curandajo , lotor , blanchisseur , buandier.

Lavasdèra , colei , che lava i pannilini a prezzo, lavandaja , lavandaia , purgatrix ,

L A 4 7 1| blanchisseuse, lavandière , buaiidière. Cativa lavandèra trèùva m ai na bona pera , cat­tivo lavoratore ad ogni ferro pou cagione j difficultatem segnitie pratexere , mauvais ou-r vrier ne trouve jamais un bon outil.

Lavàss , grande ammollamento per acqua versata in sul su o lo , nelle case, o altrove , guazzo , h w n or , mador , gâchis , lavage.

Lavassa , lapola , o bandrana , V. Lapola.Lavasseta pianta vivace comune in Eu­

ropa , ed anche infesta nei terreni forti ed umidi ; ha le foghe grandi a foggia di cuore, e fiori gialli che spuntano prima di quelle , e sono adoprati come rimedio , farfa ro ., tussilaggine , farfara , tussilago , tussilage , pas-d’âne , taconnet, herbe saint-Quirin.

Lavascudèle , lavapiat , marmiton , sgua- tcr , lavascodelle , guattero , lixa , media- stiiuis ,. marmiton , écùreur d’écuelles et de plats, galopin , laveur de plats et d’écuelles.

Lavati? , composizione liquida , acconcia con ingredienti, che si mette in corpo per la parte posteriore col mézzo d’uno schizza- tojo , onde purgare' il basso-ventre, clistere, cristeo , scrviziale , clyster , clystère , lave­ment , bouillon pointu.

Lave , far pulita e netta una cosa , le­vandone la sporcizia con acqua od altro li­quore , lavare , curare , abluere , lavare , diluer e , laver, bianchir. Lave na p ia g a , lavare una piaga , viUnus abluere, déterger, nettoyer , bassiner une plaie. Lave i jueder ,i g o b lò t, lavare i vetri . . . . rincer, net­toyer. Lave i p i a t , le scudèle , lavare , e nettare le stoviglie , rigovernare , purgare vasa coquinaria , écurer la vaisselle. Lavé la tè s ta , la cossa , 7 cossôt a u n , fig. feje na lavada d tèsta , n’arsenssin , na romans- sina , uri predichin e c . , lavar il capo ad uno , riprenderlo acremente , fare una ri- sciacquata , un rovescio , risciacquare il bu­cato ad uno , verbis asperioribus aliqmrn increpare, laver la tête à‘quelqu’un, faire une réprimande à quelqu’un, chanter bien sa gam­me à quelqu’un , faire une algarade , une bravade. Lavé la tèsta a V òso , lavar la testa all’asino, lavare il viso al m oro, inse­gnare ad uno stupido , tentar di correggere un uomo perduto ne’vizii, far benefizio a chi noi conosce, o non ne fa capitale, frustra surdum m onere, à laver la tête d’un âne on y perd sa lessive. Lavèsse le man d'un afè , non voler assolutamente più ingerirsi in qualche affare , curam alicuftts rei ab/i- cere, se laver les mains d’une affaire. Lavèsse. le man , vale anche abbandonare ima JPe,‘” sona, non voler pensare più a le i , dai* deuu

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472 LAmani in sulla groppa a u n o , an im o suo td iquem a v e lle re , abandonner quelqu’un , ne vouloir plus se mêler de lui ni de ses affaires , ne s’en mettre plus en peine, n’en prendre plus aucun soin. U n a m an lava Vau­trâ t doe lavo la ce ra , una mano lava l ’altra, e due il viso , si dice del giovarsi scambie­volmente , m am is m aiuuii la va i , et d ig iius dig itum , une main lave l’autre. Lavèsse la boca , fig. sparlare , dir male di alcuno ,. lavare il capo co’ciottoli, a liquem aceto p e r -

fu n d ere , médire de quelqu’un , déchirer à belles dettts. Lavé la cera a u n , vale schiaf­feggiare , colaphis cœdere , souffletter.

Lavèl , o siè , luoeo , o armano dov’è la pila dell’acquajo, e dove si lavano le stovi­glie della cucina , acquajo , lavatojo , lava - crum , arm arium , dalle , lavoir. Pertus , o condui del lavèl, condotto fatto sotto l ’acquajo

Eer ricevere le acque , che si gettan via , uco dell’acquatojo, condotto dell« acque di

cucina ; acquajo , emissarium , évier.: Laveb , estremità mobile della bocca dell’uo­mo e di molti anim ali, colla quale si co­prono i denti, e formansi le parole, labbro, labrum , labium , lèvre. Laver cherpassà , scorticatura che viene sopra l ’estremità dellab o c c a ..............écorchure , petite galle quivient sur le bord des lèvres.

Lavò , o la v ò r , v. p le b . , V* Lavandè.Làvob , opera fatta , o che si fa , o da

to rs i , lavorìo , lavoro, opus , ouvrage , tra­vail , besogne , main-d’œuvre. D ì d J lavòr , giorno di lavoro , dits opcrarius , vel p rò -

Jestus, ve l negotiosus, jour ouvrier, ouvrable. L a vò r , lavoratura cne si fa ai cam pi, V. Lavoriira .

Lavohant , garzone di bottega , lavorante, operarius9 opera , ouvrier , compagnon, ar­tisan. L a vora ta , colui che lavora per altrui conto à prezZtf di giornata , operajo , mano­vale, lavorante, opcrarius, ouvrier, manoeuvre.

L avorè , fare attorno ad un terreno tuttii lavori necessarii per renderlo fruttifero , coltivare, colere y labourer, cuitiver,. Lavorè, rompere, e lavorare la terra coll’aratro tirato da’ b u o i, o da altri anim ali, arare , arare , inarare , exarare agrum , terrain colere , proscindere , * subjugare , moliri , labourer , remuer la terre avec la charme. Lavorè la prim a vo lta , arare la prima volta , proscin­dere , fouir. Lavorè la seconda vòlta , in­traversare , far la seconda aratura , iterare , biner. Lavorè la terssa v ò lta , terzare, ter- tiare , tercer , rebiner. Lavorè sot'eva , far fuoco nell’orcio , lavorar sotto , operar di nascosto , res suas clanculum , in abdiio ,

LEveluii in scrobe agere , travailler sourdement,- en cachette , sous inaia , faire ses afiaires 4 la sourdine, travailler sous eau.

Lavorèba , e laorèra , lavoratrice, lavo- riera , lavorante , o p eraria , ouvrière.

Lavoròr , m a n ova l, lavoriere , lavorante alla giornata , operajo , homo operariu t, opera , ouvrier, journailer. L avoròr Scam ­p a g n a , lavorar , lavoratore, lavoriere, agri­coltore , agricola , agrorum cultor, labou- reur , journalier , ouvrier. Lavoròr da tlè , tessitore , textor, tisserand.

LavorOba, o laorìira , il lavorare i campi, lavoratura , aratura , aramento , aratio , ta- bourage , coltivation. Prim a laorìira , prima aratura , aramento, a ra tio , cassaille. Seconda laorìira , seconda aratura , rincalzameoto ,iteratio , binement. Terssa la o r ì ir a ...............'te r tia t io ...............

LavbXss , lavron , accr. di laver , labbro grosso , sproporzionato, labbrone , labrum inconcinnum, lippe. Lavràss, o lavron , di­cesi auclie di chi ha grosse labbra , e spe­cialmente il labbro di sotto troppo .grosso, labrosus, lippu.

Lavròr , Y. lavoròr.Lavùra, liquore nel quale si è lavata alcuna

cosa , lavatura , sciaquatura , lotura, lavure. Lavùra d ’scudèle, brodo cattivo, brodo magro, jusculum insipidimi , lavure d’ écuelles.

L e , art. femm. p lur.; le . . . . . les.L e , od e l , art. mascolino singolare , che

si pronuncia per lo più nella seconda ma­niera dinanzi a consonanti, e nella prima troncandone la e dinauzi a vocali, il . . . le.

Lèa , strada diritta e lunga , fra due o più file d ’ alberi o muri di vérdura, piana e grata al passeggio, viale . . . . allée. Lèa d ’ c/ierpo , viale , spalliera di carpini . .charmille.

L eà l , agg. di persona proba , retta, ed onesta , leale , franco, fedele , fidato ,f ìd u $ , probus, loyal. L eà l, dieesi anche talora delle cose che non , sono artificiate , falsificate , franco , fedele , buono , sincenis, loyal.

L ea ltà , fedeltà, probità e franchezza accop­piate , lealtà p ro b ita t , Jides , loyauté.

L eavder , arboscello sempre verae crescente naturalmente ne’ paesi ca ld i, e coltivato nei

f;iardini. per l ’eleganza delle sue form e, ilucido delle foglie , la vivezza e la grandezza

dei molti fiori che mettono in cima de’raini ora di color rosso carico, ora rosei, ora af­fatto bianchi ; oleandro, nerio, nerium olean- d c r , laurose , laurier-rose.

Leatica , o leatich , nome dell’uv» e del vino greco , Y. Grech.

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LE- Lebo , frutice o pianta erbacea , specie ai sambuco, simile al puzzolente sambuco or­dinario , se non che quella non cresce più alto di tre p ied i, il suo fusto è erboso, le foglie un poco più lunghe, più acute e p iù dentellate-, i suoi fiori sono piccoli bacini, o rosette in cinque partì , di color bianco di­sposti in ombrelle, e loro succedono, quando sono caduti, alcune coccole rotonde , che , m aturando, diventano nere e ripiene di sugo, ebbio , ebuhis , ebulum , sambucus herbacea , chamœacte, hièble.

Lçca , tegame di forma bislunga , che si mette sotto 1’ arrosto quando e’ si gira , per raccogliere l’unto che cola , o per cuocere vivande in forno , cosi detta dal ricevere in se cose leccarde ; ghiotta, leccarda , patella , cuciuna assaria , léchafrite. Leca , e meglio al plur. leche in m. b. percosse , battiture, V. Patèle.

Lçca-babdèle , divoto affettato, il quale con ostentazione sempre prega o sta prosteso sulle predelle degli altari , graffiasanti, baciapile , spigolistro, h y p o cr ita , pietatis os ten ta to ri mangeur de saints. V . B igò t.

Lecapiat , ghiottone, leccardo, leccapestelli, leccapiatti, cadilo , tu rco , heluo , p o p in o , glouton , gourmand,'friand, gouliafre, écor- nifleur , écumeur de marmite.

L ëcb, add., avido, ghiotto, leccardo , lec­catore , avidus , cupidus , avide , glouton , goulu.

Lëch , sost., quel segno al quale giuo- cando alle pallottole , alle piastrelle, o alle

• morelle, ciascuno cerca d’avvicinarsi il più ch’ei può con quella cosa eh’ ei tira -, lecco, segno, meta , but.

LfCHfi, berlichè, leggiermente fregare colla lingua , leccare, lambire, Ungere , lambere , lécher, nettoyer , polir , sucer avec la lan­gue. Lechessne i si dice di cosa che piace estremamente, leccarsene le dita, digitos Ungere , s’en léchèr les doigts. Lechè , pro­cacciarsi ed ottenere checchessia con indu­stria, buscare, aucupari, com parare , cher­cher et obtenir quelque chose par adresse. Per iscroccare, truffare , parasitari , emtin- 8cre 7 surripere, escroquer.

Lecbçso , le ch ë t, cosa ghiotta , allettativa, attrattiva, appetitosa, che si leccherebbe, lec­cume , lecco , leccornia , gliiottornia , scita - menta , cupcdice , morceau friand , friandise. Leclieso , metaf. efficace incitamento, zim­bello , esca, lecchetto, len ocin ium , i l l ic iu m , incitamentum , i lleceb ra , attrait, appât, m i- gnotise, alléchement, leurre. A v è i un p ò a Içc lië t, aver un certo ghiotto , un non so

Tom. I .

che d* attrattivo , quibus nescio illecebris trahere, avoir un je ne sais quoi d’attrayant qui attire agréablement. ’

Lec it, permesso , lecito, licitus, fionestus, permis , honnête , licite.

Lecitament , avv. con permissione , lecita­mente , honeste, ju r e , licitem ent, honnê­tement.

Lectio-brevis , t. di scuola , lezione che dura più poco del solito , che finisce prima dell’ora stabilita dai regolamenti, breve le­zione , brevior prœceptio , leçon plus courte. Lectio-brevis , compito , opera, lavoro asse­gnato e diminuito, lavóro abbreviato, pensum imminutum , opus injunctum et remissum , vacatio ab opere injuncto, petit travail, petite tâche. Lectio-brevis, piccola rifezione, modica refectio , cœnula f r u g i , brevis conta , petit repas.

Lega , misura itineraria, ossia di distanze si su terra che su mare , maggiore, o mi­nore , secondo i diversi usi delle provincie, e dei paesi -, quella che è più nota cioè la lega comune di Francia equivale a miglia piemontesi uno e quattro quinti, od a metri 4444 > lega i le u c a , lieue.

LegAl , add. che riguarda la legge , od è secondo la legge, legale, legalis, légal.

LegAl , sost. lo studio delle leggi c della giurisprudenza , legge , jus , le droit.

Legalisassion , lo aggiungere per pubblica autorità ad una scrittura, ad un a tto , ad una sottoscrizione le dichiarazioni necessarie onde faccia piena fede ; legalizzazione , pit- b lica auctorita te fa c ta , con jirm a lio , légali­sation.

L éga lisé , chiarire in forma valida, e au­torevole , e con pubblica testimonianza la verità di un atto o di uno scritto-, rendei; degno di fede con pubblica autorità e perlo più si dice delle scritture, legalizzare i, autenticare, J irm w n ratum que fa c e r e , ra tum

fa ce re , con firm a re , authentiquer, légaliser , rendre authentique.

Legalment , secondo le leg g i, legalmente , secundum leges, légalement.

Legassion , ufficio di d ii è mandato da un sovrano ad un altro per trattare pubblici affari -, nome collettivo delle persone che se­guono l ’ inviato come addetti a quell’uffizio; o nome del luogo dove questo soggiorna • ambascierla , legatio , légation , ambassade. Legassion , diconsi pure alcune provincie sog­gette al Sommo Pontefice, al Governo delle quali manda un Prelato con titolo di suo legato ; e chiamasi con pari nome la giuri­sdizione del legato, legazione, te rn tonun , ;

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lcgation , lieu où le légat exerce sa lé^ation.Legatari , quegli in pro di chi e fatto

il legato , legatario , legatarios , légataire.Legato , persona mandata da uno ad altro

Sovrano per trattare pubblici affini ; legato, ambasciatore, legatus, nuntius, ambassadeur, envoyé. Legato, titolo che si dà a’Cardinali mandati dal. Sommo Pontefice al governo di qualche provincia de’suoi stati, legato, legatus pontificius, légat. Legato a latere , Cardinale inviato straordinariamente dal Papa presso alcuno dei Principi cattolici , o per rappre­sentarlo in un Concilio , legato a latere , legatus pontificius, legatus a latere , légat à latéré. Legato , donativo lasciato altrui per testamento o codicillo , da darsegli per l ’erede, lascito, lascio , legato , legatura , legs.

Lege , comandamento fatto per autorità divina ed umana , secondo il quale le per­sone o le cose soggette debbono regolarsi od operare, legge , lex , loi. Lege , dicesi più particolarmente un generai comandamento e . rito prescritto da chi esercita la Sovranità in una nazione, e dà osservarsi da tutti i sud­diti indistintamente , legge , editto , regola­mento , lex , l o i , réglem ent, coostitution , ordonnance. Lege natural, o divina , precetti della volontà di Dio intorno ai doveri aelPuo­mo verso Dio stesso, sè ; ed i suoi sim ili, e che tutti gli uomini possono conoscere col semplice uso del loro intelletto , legge natu­rale , dritto naturale , natura j u s , loi na- turelle , ou divine. Lege p e n à l , legge afflit­tiva diretta a stabilire qualche pena per chi contravviene al disposto della medesima, legge p enale, lex qua interponit panata , loi pé­nale. Lege romana , quella che fu fatta dai v e , o dalla repubblica romana in assemblea generale del popolo o dagli imperatori a’teinpi toro : ma oggi s’ intende per lege romana , il complesso di qbelle che sono contenute nel corpo del diritto civile fatto compilare ed approvato dall’ Imperatore Giustiniano ; leggi romane , ju s rotnanum , loi romaine! Lege die dodes ta vo le , antica le»ge romana o breve codice di leggi fatto l’anno di Roma 3 o 3 , ed inciso sopra dieci tavole in rame , rile quali ne vennero aggiunte due altre l’anno susseguente, legge delle dodici tavole, leges diiodecim tabularum , loi des douze tahles. Lege Salica, famosa legge che ebbe il nome dai Franchi Saleni , che abitavano lungo il fiume Sale in Alemagna o come altri vo­g liono, dal nome germano del podere che un articolo di quella legge riservava ai ma­schi nell’eredità paterna , e dalla quale de­rivò l ’uso oggidì comunemente chiamato /e-

ge salica. , per cui in Francia ed in altri paesi che lo adottarono , le femmine sono escluse dal trono -, legge salica , lex salica , loi salique. Lege Rodia , antichissima legge marittima formata dalla città di R od i, ed adottata quindi da molti popoli ; essa con­cerne il commercio marittimo nel caso di naufragio imminente , legge rodia , lex rho- dia de ja c tu , loi Rodia de jactu.

L e g e , o legai, studio della giurisprudenza, legge , j u s , le droit. Benefissi a la lege o di' inven tari, V. Inventari,

Legenda , o landra , ragionamento lungo e nojoso , cicalata , gridata noiosa, lunga e sciocca, lungagnola, tiritera, filatera, agliata, anfania , inepta et molesta locutio , vanito - quentia , orationis circuitus, anfania , niai­series , sottises , fadaises , légende , verbiage, kirielle, discours à perte de vue.

Legendari , libro che narra le vite dei Santi raccolte in un sol volume, leggendario ............... recueil des vies des Saints.

Legèr , o lin g èr , che pesa poco , lieve , leggiero, le v is , léger. Cavai legèr, dicevi di cavallo> che non s’aggrava sul mor­so , cavallo leggiero, eqiuts pern ix , chevai léger à la main. M an legera a scrive, a sagnè, a sonè e t un istrument, mano leggiera, snella , svelta, sciolta, manus a g ilis , cita a d scri- bendum, lev is , expedita a d venant inciden- dam , peritus , dexter , levis , agilis fidicen , citharadus , main légère. Cavalarìa legéra , cavalleria leggiera, equitatus levis arm atura , leviter arm ati équités, cavalerie légère, che­vaux légers. Solda arm a a la legera, veRt, soldato armato alla leggera, veUtes, velitâres milites , fe ren ta r ii, miles levis armatura , soldat armé à la légère. Séügn , o durmi legèr', sonno da cui uno facilmente si desta, sonno leggiero , delicato , somntu stapensia, semisomnus , so p o r , sommeil léger. Léger , agg. di lavoro, di ricamo che lia apparenza di poco peso, che è fatto con* delicatezza, svelto, eleganti artificio factus , léger , délicat. Le­gèr, agg. di cibo di facile digestione , leg­giere , facile a digerire, ad coquendum f a - cillim us , léger. L egèr , agg. di persona o di animale che ha facili i movimenti, snello , agile , destro, agilis, levipes, habilis, léger, vite , agile , dispos. Legèr , agg. di pereona che non è costante ne’suoi propositi , inco­stante , volubile , girellajo, leggiero , levis , mobilis , inconstans , léger , inconstant, vo­lage , girouette. Legèr , e più spesso lingèr, che lia scarsa fortuna', pressoché povero, ou tenues sunt opes , cui res fam iliaris exigua e s t , pauvre , mal fourni , mal partagé , du

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LEcòte de la fortune. Lcgèr, che ha scarse co­gnizioni nella sua professione , debole d ’ in­gegno , parum idoneus , faible , mediocre. Legtr, piccolo, di poco momento , facile a sopportare , superficiale , scarso , leggiero , levis, léger , frivole , petit. Ch’a Va na le- gera tintura d ia gramatica, una superficiale notizia della gramatica , infarinato nella gra­matica, grammatica prceceptis levitar imbutas, primoribus labris grammaticam salutasse ,

?ui a une légère teinture de la grammaire. . Lingèr.Legebessa , qualità di ciò che è leggiero ,

e dicesi pure d’azione degna d’uomo leggiere, e di cosa di legger momento , leggerezza, U vitas, légéreté.' Leghè , far legati, cioè lasciti nel testa-

mento , o ne’ codicilli, legare , testamento relinquere , legare , léguer, faire des legs.. Legion , squadra , schiera di soldati, o

gran numero di persone, legione, legio, légion.Legislassiob , ordinamento e formazione di

legg i, ed il complesso delle leggi medesime, legislazione . . . . législation.: L egislativ, agg. della podestà di far leggi, legislativo . . . . législatif.

Legulatòe , colui il quale dà le g g i, od ordina le leggi d’uno stato , legislatore , le­gislator , legis auctor, législateur.. Legista, colui che attende alla scienza delle legg i, giureconsulto , legista , giureconsulto, ju rispe ritu s , jurisconsultus, légiste, juriscon­sulte.

Legitim, add. che è secondo la legge, le­gittimo , légitimas , légitime. L egitim , agg. di figlio , che è nato da matrimonio fatto secondo Je leggi, legittimo , legitim us, lé­gitime: indi nen legitim , vale bastardo, na­turale , non legittimo , spurius , nothus , naturalis, naturel, bâtard. L egitim , aggi a vino che non è fatturato, che non è alterato con qualche mistura , naturale , sim plex , impermixtum vinum , vinunt ut matre natimi est, vin naturel, qui n’est point altéré.

Légitima , quella parte dell’ eredità che i genitori non possono torre ai fig liuo li, ed* figliuoli ai genitori, legittima, légitima pars , la légitime.

Legitim am emt , legittimamente , giustamen­te > secondo la legge , ju s te , j u r e , vala­blement, justement, de droit, selon les loix, légitimement.

Legitimassioh , atto col quale si rende lo stato di legittimo ad un figliuolo naturale, o per matrimonio de’ suoi genitori, o per concessione del principe, legittimazione, n a - taUum res titu tio , légitimation.

KB 475Légitimé , far legittimo per privilegio 6

pel matrimonio dei genitori , colui che non e nato di legittimo matrimonio, legittimare, natalibus restituere, légitimer. Légitimé;, la­sciare ad un figlio la sola porzione d’eredità che non e li si può to rre , cioè la legittima, ridurre alla legittima, nihil prceter legitimam partem relinquere , réduire à la simple légitime.

LÉO« , nome generico d ’ogni vettura civile per trasportar le persone ; legno (v . dell’uso) cisium , rìieda , voiture.

Legn-saht , quella delle due specie di guajaco che non è adoprata nelle farmacie , meno alta dell’a ltra , e con foglie più pic­cole , bislunghe ed acute ; è un albero resi­noso di legno durissimo, di colore del bosso, di molto peso , e che cresce assai lentamente in alcune delle isole Antille ; chiamasi pure legn-sant il legno di quell’ a lb e ro , legno santo, guajacuni sanctum , bois saint, gayaC à feuilles de lentisque.

Lçgha, o ligna, pezzo di legno da abbru­ciare , legna, o legne, ciocco, ligna, bûche.

LçghA , colpo di legne, legnata, bastonata, baculi ictus , verberatio , coup de bâton. Légnà, verlère d a b'òrgno, legnate sucide , da ciechi, sode , solènni, senza discrezione , vérberationes vehementissimœ, et inconside­ra ta , coups de bâton rudes, forts , grands coups de bâton.

Lçghê , n. massa di legDa , magazzino di legne , legnaja , catasta , lignorum strues , bûcher.

Lf.gnè , v. bastonare , legnare, aliquém fusti bus onerare , charger de coups de bâton, rosser.

Lçgnèba , boschèra , luogo, ove si mette il legno destinato per bruciare, legnaja, stanza delle legne . . . . bûcher.

Lç.gnot , lign ât, b a rô t , bastone grosso e corto , batacchio, frugone , baculus , sudes , tricot, gourd in , bâton gros et court.

L egùm , nome generico di que’ fruticelli verd i, o granelle che nascono entro a bac­celli, e si usano per cibo degli uomini, come ceci, cicerchie, len ti, piselli, fave , rub i- glie ec.; legume, civaja , legumen, légumes si noti che i Francesi chiamano anche collo stesso nome ogni sorta d’ erba , pianta , o radice buona a mangiare.

L ei , pronome usato molte volte si nel femminino suo proprio , che nel mascolino, e nel caso retto , indirizzando il discorso 111 terza persona , e g li, ei, ella . . . lu i, e e.

Leisna , leisnè , V. Lenta , lesnè.L eSa , respirazione, fiato, respirano,anima,

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4 7 6 I f E . . n „spiritus , anhélitos, haleine, respiration. Pie leña, o p iè j ï â , ricondursi alla naturale re­spirazione , cessando dal moto violento quando pare che non si possa più respirare per es­ser corso od aver faticato lungamente *, pren­der fiato, riposarsi, spiritum ducere , quie- scere , rendre haleine , reprendre haleine, se reposer. Leña , vigore, robustezza , ga- gliardia, forza da poter durare nella fatica, lena , robu r, v is , haleine , force, vigueur.

Lenona , uovo di pidocchio, lendine, len s , len te , lende.

Lendnè , lendnòs, che ha len d in i, pieno di lendini, lendinoso, lendibits scatens, plein de lentes.. Lenga , membro carnoso, e mobile , che è nella bocca dell'uomo e di molti animali, col quale distinguonsi i sapori, e si modula la voce in parole, lingua , lingua , langue. Lenga spòrca , o spessa , lingua dell’uomo o dell’animale vivente , quando per pienezza di stomaco si carica di materie che ne risal­gono , lingua fecciosa . . . . . langue char-

ée. A vèi la lenga spessa , si dice di chi a la lingua grassa, e malamente profferisce

alcune consonanti, come la R ., aver difficoltà di lingua , lingua inexplanata , hasitaris, langue grasse. Tire un p è d len g a , tener un piede di lingua fuor della bocca dicesi iper­bolicamente di chi è estremamente stanco , a similitudine decani i quali dopo aver corso assai tengono la lingua pendente dalle labbra, essere spossato dalla fatica , cursu vel labore exhaustum esse, linguam ejicere^ être rendu de fatigue, tirer la langue. Tiré un pè d lenga, fig. dicesi d’ogni stato in cui convien faticare ed affannarsi , tapinare , miser am vilam agere , tirer le diable par la queue. JFè tiré un p è d len ga , far languire altrui , duras alicui facessere , faire tirer la langue d’uu pied de long. L en ga , per loquela , discorso, considerata come solo organo del parlare , lingua, serm o , lingua, langue. Lenga longa, lengassa, lenga da stropià , uom o, o donna linguacciuti, cicalone, ciarliero, berlingatore, lingua lunga , loquax , blatero , linguax , bavard, qui a la langue bien pendue , qui u’a pas le filet. V. anche Lengassa. Cativa lenga , lengassa , lenga eh’a ta ja , e fo ra , lenga ben f i là , lingua che taglia e fende , linguardo , lingua fracida, maldicente, mala lingua , lingua tabana , homo acida linguce, homo dicax , lingua m ala , immoderata , langue piquante, mordante , couteau de tri­pière , mauvaise langue, langue de serpent. Avèi na cativa lenga , avere abitudine di spallare , d’altrui, aver mangiato noci, con-

L Evicia libenter ingerere , avoir une mauvaise langue. A vèi gnim peil sla lenga, dire libera­mente , senza tim ore, con franchezza il suo sentimento , dar le carte alla scoperta , par­lare senza barbazzale , libere lo q u i , dire son avis sans ménagement, dire librement sa, pensée. Mnè la le n g a , V sa rsè t , la berta-, véla , cicalare assai, tattamellare, plurimum loqui , babiller, caqueter , jaser. iVeri mûrie la lenga an b o ca , esser efficace nel parlare, ce ler i, et exercila esse lin g u a , avoir la langue bien pendue. Tnì la len ga , butè la berta an sach , lassè la lenga a ca , butè la lenga a m éû i, i capussin f ah tajaje la lenga , dicesi dì chi sta senza parlare in com­pagnia d’ a ltri, lasciar la lingua al beccajo, aver la p ip ita, linguœ temperare , conlicere, obticere, tacere, n’avoir point de laneue, avoir donné la langue au chat. Nen podèi tni Ut len ga , non poter tener la lingua, linguce suce m oderari non posse , ne pouvoir pas garder le silence, ne pas savoir se taire, ne jamais s’abstenir de parler. Avèi na cosa sla ponta d ia len ga , si dice dell’essere in sul punto di ricordarsi di alcuna, cosa, ma non l ’aver così tosto in pronto, avere in sulla punta della lingua , aliquid in prim o- ribus labiis versare , avoir un mot sur le bout de la langue. Piè lenga , cercar di sa­pere una cosa, informarsene, prender lingua, aliquid de aliquo exquirere , aliquid ab aliquo percontari , s’inform er, prendre lan-, gue. L a lenga a Va gnun Òss , e fioca peit e gròss , la lingua non ha osso e fa rompere il dosso, cioè per la maldicenza talora s in­contrano dei pericoli, plerosque lingua fun - ditus pessumaedit, plerisque lingua d a t mali originem, un coup de langue est pire qu’un coup de lance. La lingua batte dove il dente du o le , prov. italiano, cioè ragionare delle cose che premono e che dilettano , ex abun- dantia cor dis os loquitur, on parle volontiers des choses, dont on a le cœur rempli , de l’abondance du cœur la bouche parle. A j ’è vira je la lenga an b o ca , dicesi allorché per isbaglio od altrimenti taluno pronunzia una parola diversa da quella che vorrebbe , ha storpiato una parola, gli si è dimezzata la lingua in bocca, sortito, vocem emittere, la langue lui à fourché. Lenghe dC hër, e ciÒ- che d Turin a V àh m ai p i f in , asserzione di un fatto , la quale può intendersi anche proverbialmente, per significare che i cica­loni e quelli, che suonano a festa non ces­sano se non dopo lunghissimo tempo , lar- giloqui , et qui tintinnabula pu isa n t, num- quam lingua , et sonitui Jìnern imponunt,

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LEceux qui se mettent à jaser et à carillonner ne finissent jamais. Lenga sa la , lingua di bue , di porco o d’altro animale macellato , cotto e condita con sale per conservarla ad uso di c ib o , lingua salata, lingua maria condita , langue salée. Lenga sa là , lenga ah pajóla , cosi appellasi dai cuochi una lingua di bue , di porco ecc., ricoperta da un’altra pelle, con la quale si fa cuocere in un modo particolare . . . . langue fourrée. Lenga d'serpent, pianta cosi nominata, per­chè il suo frutto ha qualche somiglianti alla lingua di un serpente, è alta non più di un palmo, ed ha una sola fog lia , ella è buona per le ferite, erba luccia , lingua serpentina , ophioglossum, langue de serpent. Lenga cUcan, sorta d’erba cinoglossa , cyno- glossum , cinoglosse , langue de chien. Len­ga , dalla sua forma, e colore, dicesi anche una.spezie di fu n go se propriamente quello ehe nasce ne’pedali degli a lberi, detti len- ghe „ boletus hepaticus . . . .

Lengassa , accr. e pegg. di le n g a , mala lingua, linguaccia , lingua serpentina, lingua maledica , lingua e x le x , perfid a lin gua , lingua m a la , im m oderata , mauvais langue, méchante langue , langue de vipère , langue bien affilée.

Lengbçta , dim. di lenga , linguetta, lin­gula , petite langue. Lengheta, dicesi nelle arti, e parlando di arredi, di vesti, e simili tutto ciò che ha la forma d’una lingua, come la parte scanalata del lume ove si appog­gia il lucignolo, la parte Inferiore della cra­vatta che si affibbia, ecc. linguetta, lingula , languette, lamperon, nœud. Lengheta, chiave, chiavetta, che alzandola o abbassandola tura, o apre i buchi del cliiarino, del (lauto, e c . . . . languette. Lengheta , o ància , cannoncello stiacciato , con cui si dìi il fiato a certi stro- menti musicali, linguetta, beccuccio, lingula, languette. Lengheta, per l ’ anima del pallone .............languette.

Lesitiv , sost. rimedio purgante composto di molte sostanze , fra le quali il tamarindo , la sena , il polipodio ; efettuario lenitivo , electuarium len itivum , électuaire lénitif.

Lekitiv , agg. di rimedio , contr. di ga­gliardo , lenitivo, jarmacum dolores rniti- gans, remède lén itif, adoucissant.

L ente , vetro , o cristallo di figura simile alla lente civaja, convesso da ambe le parti, è che fa apparire alla vista più grossi gli og­getti allorché gli sono vicini -, chiamansi però collo stesso nome gli altri cristalli destinati a soccorrere l ’occhio sebbene o convessi da una parte soltanto , o convesso-concavi

LE 477lente , lem vitrea , crista llina , lentille.

Le stessa , V. Lentòr.Len tìa , o lan da , legume, il cui granello

è tondo , stiacciato e di color va rio , altre Tossirne , altre di color bianco-verdastre -, e la pianta annua erbacea e ramosa che lo produce, lenticchia, lente civaja, len s , le,ri­tienici , lentille. Lentìa d ’a q u a , genere d ’erbe piccolissime composte di due o tre foglie unite, nascente e galleggiante sulla superficie delle acque stagnanti, ed alcune specie delle quali sono usate come rimedio , lente pa­lustre, lenticchia d’acqua, lemna , lenticula, lenticule , lentille d’eau , lentille de marais. Lentìa , macchia , che si sparge particolar­mente sul viso simile alle len ti, lentiggine, lenfigo , ephelis , lentille , éph elide. Sot la lentìa j ’è la bela.fia , prov. una donzella , che sia macchiata d’una lentiggine, è comii- nemente vezzosa ed avvenente , puella lenti-

5 ine notata plerumque est form osa , une emoiselle marqué d’une lentille , est ordi-

nairement jolie. Lentìa , chiamano gli oriuolai quella piastrella di metallo, di forma simile alla lente civaja che è attaccata all’ estremità del pendolo, lente . . . . lentille de pendule.

Lentiòs , che ha lentiggini , lentigginoso , lentiginosus, qui a des lentilles.

Lentòr , o lentessa , mancanza di celerità nel muoversi , o nell’ operare , lentezza, agiatezza, tardità, pigrizia, languor, tarditas, lentitudo , lenteur , commodité , longueur.

Leopard , quadrupede del genere del gatto, simile alla pantera, sebbene alquanto più pic­colo , cosi che ne fu creduto il maschio, velocissimo nel corso, di color leonino, in - danajato di macchie nere che formano grup­petti rotondi disposti per linee trasversali ; leopardo , leopardus, léopard.

Lepid,' giocondo, piacevole, ameno, faceto, burlevole , giocoso , burbero , lepido , fa ce - tu s , lepidus , plaisant, comique , dróle.

Lepidessa, lepidezza, facezia, motto, detto arguto, e piacevolò, bu rla , buffoneria, lepidi fo c i , facetice , càvillum , facétie, plaisanterie, bon m o t , raillerie délicate , bouffonnerie , goguettes , propos joyeux.

Lf.pra , terribile, malattia cutanea, cronica, spezie di scabbia in sommo grado, che rende la pelle macchiata , insensibile, coperta di croste , squamosa , ed infine produce ulceri schifose depascenti che penetrano alle ossa, e staccano a lem bi le membra-, lebbra , ele- phan tia , elephantiasis, leprie , m ala scabies,lèpre , ladrerie. ,

LeprÒs , infetto di lebbra, lebbroso, lepns affectus , elephantiasi laborans , lépreux ,

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478 JLEladre. Ospedal d i lepròs , ospedale de’ leb­brosi , elephanticorurn valetudinarium , lé­proserie , ladrerie, hôpital pour les lépreux.

Lërm a, v. p leb., per lagrim a, Y. Lacrima.Lërmè , y. p l . , Y. Lacrimè , e Piorè,L f.-roI , rimedio purgativo, e vomitivo ,

di recente invenzione del sig. Le-Roi fran­cese , da cui prese tal nome, le -ro i 0 le-roà

,v . . . . le-roi.Les , add. che significa offeso, non è in

uso salvo nel nominare il delitto di lesa-mae­stà ., V. Maestà.

Lesa , stromento rusticano , il quale si strascica da’ buoi per uso di trainare , car­retta senza ruote , treggia , strascino , tra h a , veh.es, traineau. Lesa , striscia lisciata, fatta sul diaccio per isdrucciolarvisi in piedi, sdruc­ciolo , stadium g lacia tum , glissoire. Lesa , pér le s è t, V .

Lbsca , particella di cosa buona a man­giare , tagliata sottilmente dal tutto , fetta , lettolina, frusto, fru s ta rti, segm entim i, tran­che , lèche , morceau. L es ta d ’to ron , V. T o ro n .

Lçsca , erba vivace di diverse specie tutte crescenti neU’acqua o nei luoghi acquatici, e della quale secca che sia s’ intessono le 6èggiole, e si fanno le vesti ai fiaschi, sala, carex , scirpus, laiche, scirpe des lacs.

LescabiSa , o canavrosa , piccolo uccello cantatore dell’ordine della silvia, e del genere degli usignuoli, di colore grigio verdastro Sul dorso e sul capo , rossastra sul ventre , e bianco-pallida nella gola : abita le sponde delle acque e nei canneti . . . . sylvia arun- dinaria , effarvatte , boùscarle , petite rous- j serolle.

Lese , v. raccorre , e rilevare le parole dai caratteri scritti ; leggere , legere, lire. Lese corent, leggere speditamente, expedite lege­re , lire couramment. Lese la v ita a u n , dije le soe v r ità , cantar la zolfà a uno , dargli una sbrigliata , aliquem verbis casti­gare , graviter increpare, chanter sa gamme à quelqu’u n , lui dire ses vérités.

L çseSa , pilastro incastrato nel m uro, e di cui non compare esteriormente se non la

Squarta o la sesta parte , pilastro incassato , ascia . . . bande.

L esèsse , sdrucciolarsi sul diaccio coi piedi, oppure assiso sopra una slitta per ispasso ..............glisser , patiner.

Lesèt , strumento su cui si siëde per andar sul ghiaccio in pendìo, slitta, vehes , traîneau.

L ésion , pregiudicio , perdita , che ci viene cagionata da una convenzione od altro atto stipulato , sconsideratamente o per necessità 7

LEe da cui l’altro contraente ottiene il coni> spondente vantaggio , lesione , Icesio , d a - mnum , lésion.

L esiv, agg. di contratto che importa danno, lesivo . . . . contrat où. il y a lésion.

Lesna , o leisna , ferro appuntatissimo, e sottile, con manico rotondo di legno, per lo più di bosso, col quale si fora u cuojo per cucirlo , il legno , e s im ili, lesina , subula , aléne. Leisna , s i . dice anche d’uomo sordido, e avaro , lesina , sordidus , tenax , avare , avaricieux, sordide, mesquin, taquin, vilain, ladre.

Lesnè , o leisnè , cioè col ch’a f a le leisne, colui che & le ledine , subularum opijex , alénier.

Lessìa , imbiancatura di panni lini fatta con cenere , ed acqua bollente messavi sopra, bucato , lixivium , lessive. Lessìa , l ’acqua medesima passata più volte sulle ceneri ad oggetto di far bucato od altro ; rann o , li­sciva , l ix iv ia , lessive: V . Lessiàsst Fè lessìa, imbiancale , e tor via il sucidume ai panni

: lini col bucato , imbucatare , p u rgare , les­siver. F è na lessìa , fig. far una gran per­dita al g iuoco, perder quanto si ha in tasca, m u ltam , ve l totam pecuniam perdere in , ludo , magnani pecunia jacturam fa c ere , perdre tout l'argent au jeu , faire une grande

r te , faire une lessive. F è lessìa , in m. vale pisciar nel letto, in lectum commin-

g è re , pisser dans le lit.Lessiàss , quell’acqua che si trae dalla conca

iena di panni sudici, dopo averlavi gettata oliente sopra la cenere , rannata , lixivia ,

eau de lessive.Lçssiow, insegnamento di letteratura, scienze

o belle arti , dato in tempo limitato , come una o due ore , e dicesi fig. d’un avverti­mento , d’un ricordo avuto per propria do­lorosa esperienza , lezione , prœceptio, leçon. Lession , quelle cose insegnate dal maestro volta per volta, lezione , auditio , prœlectio, leçon. Lession , quella parte di scritto che il maestro impone allo scolare d’ imparare a memoria , lezione , memoriter ediscenda , leçon. Lession , chiamasi anche il capitolo della Scrittura, che si recita nell’ officio di­vino , lezione , lectio , leçon.

Lest , add. ratto , veloce , agile , spedito , snello , pronto , presto, celer, agilis , velox, c itu s , expediius , vite , léger , prompt , le­ste , habile et agissant. Lest coni un gai etpionb , com un c'ófo , coni na lumassa , agg. a uomo lento , p ig ro , tardo , poltrone, deses , p iger, tardas , lentus , len t , tard if, lo n g , paresseux , tiède , barguigneur. L est,

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lestofante , accorto , svelto , destro , sagace , astuto, furbo, vafer, versutos, sagax, adroit, fin, rusé, fourbe, leste.

Lest, an ., velocemente, ratto, lestamente, cito , celer iter, actutum, properanter , vite- ment, promptement , avec adresse, avec agilité, lestement.

L e s T O - F A R T B , V. Lest.Lët., sost. arnese ove si dorme, letto,

lectus , cubile , torus , lit, couche. Lët a rôde, carriuola, lectus ambulatorias , rou­lette , carriole. Lët d campagna, letto di cam­po , lectus castrensi*, ht de camp. F è'l têt, rifar il letto, lectum sternerefaire le lit. Tnì ’l lët , stare a letto per malattia, lecto detineri, garder le lit. L ët, per matrimonio nelle espressioni fié ài d’priai lët, <Fsecond lët, prole del primo, del secondo matrimo­nio , figliuoli di primo, di secondo letto,

filii ex primo, ex altero coniugio, enfans du premier lit, du second lit. L ët, suolo della terra, sopra la quale si posano le acque, fondo del fiume , letto, alveus , lit , canal , fond d’une rivière. A taula , e lët gniin rispèt, i cibi invitano a mangiare, alla mensa e al letto non conviene esser vergo­gnoso , non conviene Carsi sollecitare o pre­gare , yereamdari neminrm ad mensam vel ad cubiculum decet, on ne doit pas être honteux & table et au lit.

Lët , part, del v. Lese , V.• Leta , per elezione , Y. Elèta.Letargs , oppressione di cervello , che ca­

giona sonno, e dimenticanza, gran debolezza e lieve delirio, letargo , veternus, lethargus, léthargie.

L ç t ê r a , l e g n a m e d e l l e t t o , l e t t i e r a , lignea keti compages, lecti fulera, c h â l i t , b o i s d e f i t .• Letehalmejít , avv., s e c o n d o l a l e t t e r a ,

l e t t e r a l m e n t e , ad verbum , ad literam, l i t ­t é r a l e m e n t , à l a l e t t r e .

Letera , V. Litera.L e t e r a t c r a , s c i e n z a d e l l e b e l l e lettere ,

l e t t e r a t u r a , literatura , erudilio , l i t t é r a t u r e , é r u d i t i o n . literatura , c o m p l e s s o d e ’ s c r i t t i l e t t e r a r i i d ’u n a n a z i o n e , d ’ u n s e c o l o , e o e . , letteratura , literatura , littérature,

L ftèt , d i m . d i lU , t e t t u c c i o , l e t t i o c i u o l o , teetidus , p e t i t l i t , c o u c h e t t e ., l*yiGA, arnese da trasportar persone a braccia d’uomini, o per lo più da due muli, detto forse cosi, perchè vi si può giacere come nel letto, lettiga ¿ lettka, luetica , htière.

Lrrm , V. Letèl._ L e t ò b , c h e l e g g e , l e g g i t o r e , l e t t o r e , lector, l e c t e u r , l i s e u r . Letòr, c o l u i l a c a r i c a d i c u i

LE 479è di leggere dinanzi a qualche persona, let­tore, anagnostes, lecteur. Letòr, si dice an­che a dottore che legga in istudio , o acca­demia , o comunità religiosa , lettore , pro­fessore, maestro , anteccssor, professor, do - ctor , lecteur, piofesseur, régent. Letòr, colui che esercita l’uno de’quattro ordini minori della Chiesa, lettore, lector, lecteur. Aviso al letore, prov. ital., e dìcesi quando sotto termini generali alcuno profferì certe parole, con intenzione che un altro ne faccia l ’applicazione , oppure parlando d’avveni­mento che possa altrui servire d’ istruzione non incappare in qualche disgrazia , avviso al lettore, lectori ( monitum) ; avis au lecteur.

Letuba, il leggere, lettura, lectio, lecture. Letura , terin. degli stampatori , carattere da stampa minore del silvio, e maggiore di quello detto filosofia , cioè due punti più grande di quel che è impresso in questo di­zionario ; lettura . . . . cicero.

Letubìi/, istrumento di legno fatto a pen­dio , per appoggiarvi il libro mentre si legge : onde leggere più comodamente, leggio, plu- teus , pupitre. Le turi l , istrumento poco dis­simile sul quale tengono il libro coloro, che cantano i divini uffizj, leggio, pluteus anagnosticus, agnosterium , lutrin ,. pupitre d’église. Leturìl del missàl . . . porte-missel.

L èv , léùgh, spazio occupato da un corpo, o determinato con qualche altro segno; luogo, locus, lieu. A léù e a féù , o a lago fogo e catena, dicesi di chi convive con altra

Sersona , che sta nella stessa casa, e servesi el medesimo fuoco , focarius, à p o t, et à

rót. Esse a léù e féù , esser a luogo e tempo opportuno, sibi commodiun, sibi opportunum esse, étre en temps et lieu, à propos. Avèi ne féù ne léù , V. Féù. Portèsse ' sul léùgh del léùgh , portarsi sul luogo, al posto, in rem prcesentem venire, se porter sur les lieux. Léù , per ispazio , spatium , espace , lieu. Léù , per posto, sito , piazza , locus , lieu , endroit, place. Léù , per terra, borgo, vil­laggio , casale, pagus , vicus , locus, village, hameau , lieu. Léù comun , cesso , privato , luogo comune, latrina, forica , privé , lieu commun. Léù , col verbo dè , occasione , cagione, luogo , locus, lieu, occasion, sujet. Ari léù , in vece, in cambio, p rò , loco, au lieu d e , à la place de. A tenp e léù , con opportunità, con occasione, a luogo e tempo, loco et tempore, opportune, en tems et lieu, à propos. Avèi léù , essere posto ad effetto , essere eseguito , aver luogo , fieri , locum habere, avoir lieu. F i léù, a m m e tte re , concedere , lasciar luogo , permittere, feue

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48 p LEd roitaccorder. Fesse lêu , nascer l ’opportu- nità , esser ammesso, fiarsi luogo, v ia p a te t , se faire lieu.

L ë ü i , o g iêû i, pianta graminea che porta semi bislunghi piani da un la to , e convessi dall’altro, raccolti in spighe alquanto piegate,

. e di cui hannovi più specie : la più comune è annuale, nasce tra le biade , con radici fibrose , steli simili a quelli del grano e semi di colore rossastro e che rendono, mescolate con esso, le farine nocive cagionando verti­gini a chi ne mangia, loglio , gioglio , ziz- zanca , lolium temulenlum , ivraie enivrante , zizanie , Un’ altra specie, detta nel Monfer­rato p a ilo n , è perenne, ha i semi più pic­coli , viene spontaneamente in quasi tutta 1’ Europa , compiacendosi ne’ terreni m agri, e può coltivarsi vantaggiosamente per forag­gio-, loglio dei prati? loglio perenne o selva­tico , loglierella , lojessa , lolium ' perenne , ivraie vivace , fausse, ivraie.

' L e v a , stanga di legno , o barra di ferro, la quale avendo un punto d’appoggio fisso , collocata per un altro .suo punto, ne facilita il movimento in ragione della distanza della forza che vi si applica ; lev a , beva , vectis, levier. L eva , per levata di soldati, Y. Levada.

LçvÀ, pezzo di pasta fermentata, ed ina­grita , che mescolato in piccola quantità colla pasta fresca di cui vuoisi far pane, ne pro­muove la fermentazione, e rende cosi il pane più leggiero, piacevole , e tenero ; lievito , pasta acida , fermento , ferm en tim i, levain. Buie le leva , impastare il lievito stemprato con una parte della farina che si vuole ri­durre a pan e, per lasciarvelo fermentare alquanto, levitare, fermentare f a r inani, faire lever la pâte.

Lçvada ’, o levada, l ’ora, il tempo in cui sorgiamo dal letto , levata , il levarsi, sur- rectio , lever. Levada , o le Ifvè de l s o l , levamento del so le , lo spuntare , il nascere, il levarsi del sole , ortus solis , le lever du soleil. Levada , o levata , o levé , chiamata d’alcuni uomini al servizio militare per or­dine del Principe ; e dicesi pure della stessa gente allorché si raccoglie o sta per racco­gliersi , coscrizione, leva , delectus mililum , levée , conscription. Levada , o levata del cadaver , sepoltura , kumatio , levée. Fè la levata del cadaver , trasportare un cadavere alla sepoltura . . . . enlever un cadavre, un corps mort , et le faire porter au lieu où il doit être inhum é, ou exposé au pu b lic , faire la levée.

Levadòr , da potersi levare, e si dice sol­tanto de’ponti, così costrutti che- possono le-

U Svarsi od abbassarsi dirimpetto ad un passag­gio , ponte levatojo, pons versatilis , pont e vis.

Lkvadbis , V. Levatris.L e v a e j u s , levamus, il levare, ossia togliere

il suo ad altrui con inganno, levaldina, Jurtum , v o l , larcin , filouterie , volerie , mangerie. F è un levaejus, venir di levante, fare un rastrello , fu ra r i , prcedari , piller , voler, emporter.

Lev a rt , quella parte dell’orizzonte dalla quale spunta e si leva il sole, levante, oriente, oriens , levant, orient, est.

Levata , V. L evada.Levatris , quella che assiste alla femmina

partoriente, e raccoglie il parto , levatrice , comare ostetrice , obstetrix , accoucheuse , sage-femme.

L evatura , modo di scrivere e spedire la copia autentica dei decreti de’magistrati e degli atti che hanno luogo davanti ad essi . . . .

Levé , sost., V. Levada.L çvi , alzare, levare , attollere , levare ,

lever , hausser , ôter. . Levé alzar uno da letto, coprendolo co’suoi abiti, e dicesi per10 più de’fanciulli e degli impotenti, levare. dal letto , e ledo educere, lever. Levé la r a p a , si dice del mosto , quando per lo bollire manda su la vinaccia a galla , levar in capo , fervere , ebullire , bouillir , fer­menter. Levé 7 béùi , cominciar a bollire , levar il bollore , siibfervefieri , commencer à bouillir. Levé la levr, scoprir la lepre, sco­vare, levare, leporem detegere, e lustro .edu­cere , faire lever un lièvre , forlancer. Levé la pernis , la quaja ec. far alzar a volo , levare, excitare, faire lever. Levé la mosca, adirarsi tosto, excandescere, prendre la chè­vre , la mouche , se piquer. Levé (T p e is , leve a cavai , Y. D è la barsiga. Levi , levare , cavare , rimuovere , togliere, por­tar via , levare, atiferre , addimere , to/- lere , ôter , lever. Levé la riputassion, l cre­dit , levar la riputazione , diffamare , labem alicui aspergere , décrier. Levé la pressa a l p a n , torre il lustro ad un panno, panno nitorem auferre , dépresser , oter le lustre , décatir. Levé 7 v e s o , 7 gigêt, 7 g a tìi , levar11 pruritoj l’albagìa, la voglia, il capriccio, cavar il zurro di capo a uno , aliquem coki- bere , in officio continere, tenir quelqu’un à la raison, lui faire passer l ’envie de folâtrer. Levé 7 cassul dan m a n , togliere il maneg­gio, auferre administrationem , ôter l’ admi­nistration. Levé dant sui p ô le s , levar dai gangheri, o cardini, sgangherare, cardinibus emovere , faire sortir des gonds. Lei-é i sigij,

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torre , levare , rompere i suggelli, signa , sigilla auferre , adùltere , lever les scellés. Lfvè V assedi, levar l’assedio, obsidione e x i- nìere , lever un siège. Levé n’ ipoteca, ren­der liberi i b e n i vincolati da ipoteca, hypo- Ahecam abrogare , radier une hypothéqué , donner main levée d’une inscription hypo­thécaire. Levé un sequestr, togliere, rivocare un sequestro , sequestrum expugnare , abro­gare , irritum fàcere , donner main levée .d’une saisie. Levé 7 ruso , srugginire, dirug­ginare, pulir dalla ruggine, rubiginem ab s ter­gere, dérouiller, ôter la rouille. Levé ’l ruso, figur. , dirozzare , scozzonare , dirugginare , imbuere, informare, dérouiller. Levé la scòrssa, levar la buccia , dibucciare , desquamare , .idelibrare, decorticare, écorcer, ôter l ’écorce. Levé , trattandosi di prezzi, di somma di denaro , e sim ili, diffalcare -, dedurre , de- mere , detrahere, deducere , diffalquer. Leve d ’soldà , o di soldd , arruolare , assoldare uomini pel servizio militare , far soldati, levar genti, milizie, ecc. per condurli a guer­reggiare , mililum . delectum liabere, militento milites seribere, lever., enrôler des soldats. ■Levé d’p a rt, Y. Fesse Içve d ’p a rt. Levé ria sentenssa , na còpia , n’ istrument, far spe­dire la copia autentica d’una sentenza, d’una scrittura , • d’un contratto , sententiam, syn- grapham ex actis referre, lever un juge­ment au greffe , .lever un contrat chez le notaire. Levé ’l pian , la pianta d'un f o r t , levar la pianta , disegnare la pianta a una fortezza , castelli planifient, perscribere, lever Je plan d’une forteresse. Leve , parlandosi della pasta , che si. leva in capo , mediante i l fermento, levitare , , intumescere , fermen- tescere, lever , fermenter. Lfvisse , alzarsi , levarsi, se altollere, erigere s e , surgere , •se lever. Levèsse su , rizzarsi in p iè , levarsi in p iedi, alzarsi, Sorgere , surgere , se e ri­gere , se lever. Levèsse, uscir del le tto , al­zarsi , levarsi, e ledo surgere , se lever , .sortir du lit. Esse ’n p ò leva , e ’n pò cogià,"

sser® ora in letto, ora fuori, essere amma­laticcio , stare tra il letto e ’1 lettuccio, mor- bosam vitani ducere , être valétudinaire. Leveve , leveve su , su , su , levatevi, surge , surgite, debout, ¿ ’è nen’l tul levesse a bon ora , ma V è arivè a tenp, non basta che si presenti l ’occasione , ma conviene coglierla , arripienda est occasio qiutm se se offert, il

suffit pas que l’occasion se présente, il faut la saisir. Levèsse, parlandosi di vento, cominciar a soffiare , alzarsi, levarsi, afflare cepit, se léver. Levèsse , parlandosi di nubi, di tempeste , e d’altre meteore , formarsi,

Tom. I,

LE 48icominciare, apparire , levarsi, e x o r ir i, in­combere i se léver. Levèsse, l’apparire del so le , della luna, o delle stelle, levarsi, ap­

rire, nascere, o ririf se lever. Leveslo dant tèsta, non vi pensar p iù , curam abjicere,

n’y penser plus. Levèsse , togliersi, levarsi, cavarsi , sibi auferre , svoler, se priver. Levèsse la sè , cavarsi la sete , dissetarsi , sitim levare, sistere, sedare, explere, s’étau- cher la so if , se désaltérer. Levèsse la fa m , la séùga , cavarsi la fame, il* sonno , man­giare , dormire a sazietà, farnem , somnum explere, rassasier, assouvir la faim , manger, dormir tout son soûl. Levèsse la vêûia dna cosa , cavarsi la voglia , soddisfare all’appe­tito , libidinem explere, se satisfaire, se ras­sasier , contenter son envie. Levèsse tute le soe vêu ie , i so coprissi, darsi tutti gli agii , cavarsi i suoi capricci , soddisfare , a tutte le sue vo g lie , genio suo indulgere, sibi obtemperare, n’être pas traître à son corps, s’acoquiner. Levèsse na còsa d a la boca ,o leveslo-d a la boca, risparmiare privandosi di ciò che è necessario al vitto, victu suo se defraudare, épargner, s’arracher le pain de la bouche. Levèsse ita còsa da f è ù i , o le­veslo da f è ù i , avanzar tempo col vegliar p iù del consueto , cavarsi il tempo dagli occhi , plus cequo vigilare, prendre sur son souuneil pour mire quelque chose. Lfvèsse i guani , dicesi per ischerzo al gatto , quando cava fuori le unghie che tiene ascoste dentro la pelle , sguainar l ’ugna , ungues producere , tirer déhoiìs les ongles. Levèsse V c a p e i , levarsi di capo, fardi berretta, scappellarsi, aperire caput, se découvrir, mettre bàs son. chapeau. Levèsse la m ascra, non finger più , parlar chiaro, scoprire suo il. sentimento già tenuto nascoso , cavarsi la maschera , libere personam deponere, ôter le masque, se léver le masque.

Lëüg& , V. L è i,Lf.vç.rtuï , pianta vivace rampicante di stelo

sottile , duro , angoloso , con fòglie ruvide , larghe e dentate, che cresce naturalmente nelle siep i, ed è coltivata in molti luoghi pei frutti o coni che servono a far la birra ; i suoi teneri polloni servono di c ib o , ‘e le foglie ed i sermenti giovani di foraggio ; lu- polo , lupulus, lupus saliclarius , houblon , vigne du 'nord.

Leve , piccolo quadrupede roditore , gene­ralmente di pelo grigio-fulvo , ma bianco sul ventre, paurosissimo , e velocissimo al correre , lepre , lepus , lièvre. Levr funtèla , lepre femmina . . . . liase. Piè la levr con 'l citer, condurre un’impresa con flemma e

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48> up azienza , p ig liar la lepre col c a r ro , bove leporem ven c tr i, cunctaiido rem restituere , a lle r b ride en m ain dans une affaire.

L eveassëû l, levr a t in , uccello detto anche coratbn , ganbalevrot ec. V. Coralòn.

L çvrêt , strumento in liso presso i bottaj per fare le capruggini delle botti, ossia quel- l ’ incavatura nelle doghe , in cui entrano i fo n d i,. zinatojo . . . . . jabloire.

LfVROR , le v ro tin , o le v rò t, lepre gióvane, lep re tta lep ro tto , le p ro tto , leprone , lep it- sc u lu s , lev rau t.

L ev te B’t ì , un ¿evie d i i , colpo d a to su l viso colla m ano a p e r ta , m ostaccione, Sgru­gnone , . colapkus , pugnus in os in /U ctus, g ran d soufflet, m ornifle , casse-m useau.

L ì , avv. lo c a le , cosi d i m o to com e di sta to , 11, q u iv i , in qu e l luogo , ib i , illic , eo , i l lu e , là , dans ce l i e u - là , dans cet e n - d ro it- là . L ì , usasi anche p e r relazione a tem po , a cagioni ,• a q u an tità n u m erich e , e sim ili ; li , co , l à . D a l ì , o (P ii, d i li , di q u iv i , M in e , in d e , de là . L i - l i , risposta che si fa a certe interrogazioni p e r non afferm are tro p p o nè in bene nè in m ale ; m ediocre­m en te , là l à , cosi cos i, m ezzanam ente, m e- d io er iter , non a d m o d u m , là l à , passable­m e n t , m édiocrem ent > ta n t b ie n q ue m al. E lo d ó t f lì lì , è egli dotto ? cosi c o s i , esine d o c tu s? m ediocriter , e s t-il savant? là là .• Liagasba, V. L iassa .

L i l * , o d ru g ia , pag lia infracid ila ch e h a servito d i stram e ai b u o i , ai cav a lli, a l b e ­stiam e , m escolata col lo ro s te rc o , im bevu ta della lo ro u rin a , ed anche il p u ro sterco raccolto in q u a n t i tà , e d i-c u i ci serviam o pter, fecondare le te rre , concim e , letam e , sta llatico , lœ tam en , f im u m , en g ra is , litiè re , fu m ie r . : . > .- Liamè -, luogo- ove si' ■ raduna il le ta m e , e m assa d i le tam e racco lto , le ta m a jo , sterqui- l in iu m , J irn e tu m , fu m ie r , fosse à fu m ie r.

Liamët , piccolo nastro di filo , fettuccia , b en d a , teenìa, che vette, ru b an en f il, padou .

L îarba , sorta d’erba detta dai francesi h e rb e a u gueux , perchè si p re tende che fregandosi ta luno con essa, fa app arire livi­d e , ed ulcerate le sue m em bra ; c lem a tid e , clem atis , cham æ daphne.

L faboca, nastro con cui si lega su lla roc­ca il pennecchio , tecnia , lien , ru b a n .

L iassa , q u a lu n q u e cosa , con cui si lega , legaccia , legaccio, lig a m e n , v in e n lu m , lien , a ttache. Liassa d i causs'èt, liaganba , o l ia - ganbe , nastro , con cui si legano le calze , © so tto , o sopra il ginocchio , legaccia , p e - riscelis , ja rre tière .

MLiayI , n om e con cui è ch iam ato n e ll’A s ti­

giana 1’ uccello detto a l tro v e . T esta -m o ra V.L ib è l, l ib re tto , lib e llo , lib e llu s, p e tit liv re .

L ibèl., dom anda giudiciaria fatta p e r iscrit­to ra , l ib e llo , citazione, intim azione , libellus-, dem ande en justice , explo it. L ibèl in fam a* t ò r i , scritto in fam an te , c a r te llo , libello fa* moso , libe llo , libellus fa m o su s , libelle * écrit d iflam atoire . •

L iber , sost. q u an tità d i fogli stam pati o sc ritti, o b ia n c h i , e cuciti insiem e , fo rm an ti u n solo v o lu m e , l i b r o , v o lu m e , lib er, vo h im en , c o d e x , liv re , volum e. L ib er d ie m em ò r ie , l ib re tto destinato p e r iscrivere varie c o s e , o che h a n n o a f a r s i , o per p u ra m e­m oria ; l ib ro d i r ic o rd i , liber m em oria li* , p u g illa re s , a lb u m , a g e n d a , tab le tte s , carnet. L ib e r d o p i , ari p a n ia d o p ia , lib ro doppio dei c o n t i , e o d e x d a ti v e l e x p e n s i , liv re en

Srtie doub lé . L ib er d ia desm entia , figur. ►ro d e ll’obb liv ione , fium e le te , liber obli*

v io n is , lethum J lu m e n , fleuve d ’ou b li. L ib er , dicesi anche dell’opera stessa scritta o s tam -

Ea ta , l ib ro , com posizione, o p e ra , liber, opus, v r e , ouvrage. L ib e r , ch iam ansi anche le

p a r ti p rinc ipali in cui soglionsi dividere le opere m olto lu n g h e , l i b r o , lib e r , liv re .

Libbr, add . che h a l ib e r tà , e non è sog­getto , senza io p racap o , che è pad rone di se stesso , lib e ro , liber , sui ju r is , q u i su a spontis est , lib re , in d é p e n d a n t, qu i est e a lib e rté . L iber, le c i to , p e rm esso , lic itum , li­b re , perm is , facu ltatit. L ib e r , agg. d i lu o ­gh i , sg o m b ro , ilon in g o m b ro , l ib e ro , vuoto, l ib e r , vacu u s , lib re , deb lay é , dóbatassé. A r ia libera , aria d i cui il movimento e la circolazione non è im pedito dagli ed ifiz ii, 0 dalla fo rm a del luogo \ a ria a p e r ta , a ria libera , aperturn cceliun , a ir ouvert.

LibèbXl, generoso , l ib e ra le , libera lis , lar- g u s , l ib e r a l , génèreux. L ib e r a l , am orevole, benigno , l ib e ra le , benignus , hum anus, gra- c ieux , poli. L ib e ra l, aggiunto che si dà alle a r ti n ob ili > com e le be lle le ttere , p ittu ra -, scultura , a rch ite ttu ra , rausicà , tipografia , efte. a r ti l ib e r a l i , liberàles a r te s , ac eloctn- nee , arts lib é rau x . IAbéràl ,• agg. delle idee , delle istituzioni che favoriscono la lib e rtà •, e pigliasi anche sostantivam ente p e r designare coloro che parteggiano per esse -, liberale . . • lib é ra l.

L iberalism , com plesso delle id e e , delle opinioni l ib e ra li, liberalism o . • . libéralism e.

L iberalità , v ir tù che rende l'uom o incli­nato a dare a ltru i d i quelle cose che possede, lib e ra lità , la rg ita , generosità , lib era lita s , largitas , libéra lité , largesse , générosité.

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L ILiberalità , la cosa stessa donata con animo liberale , dono , presente, largitio , libéralité.

L i b e r a l me nt , in modo liberale , liberal­mente , generosamente , largamente, splen­didamente, libéralitér, munifìce, libéralement, généreusement.

Libebamebt , avv. con libertà , senza impe­dimento , liberamente , libere , librem ent, •ans gène. Liberament, sinceramente, spon­taneamente , assolutamente , liberamente , libere , ingenue, librement , franchement.

Libere , liberare , redimere , affrancare , esimere , metter in libertà , campare , fran­care, far esente, esentare, eximere, liberare, in libertatem vindicare, asserere, ab aliqua fe solvere , libérer , délivrer , exempter. Libéré ,. salvare , sottrarre , scampare alcuno da un-pericolo, eripere periculo, incolumem servare, sospitare aliquem , sauver. Libe- resne, scapolare . . . . se sauver, sortir.

Libf.rtI, facoltà di agire secondo la volontà propria, e stato di chi non dipende da altri, libertà, franchigia , libertas, liberum a fb i- trium , liberté , libre arbitre. Libertà , li­cenza , famigliarità inopportuna , o condan­nevole, lieentia , liberté , confidence. Pièsse un pò tròpe libertà , usare con soverchia famigliarità, prendersi delle licenze, licentius audere , effrenate ferri, prendre des libertés, agir d’une manière trop familière, trop libre.. Li|çrtis , o licenssiòs , licenzioso , disso­luto , sregolato nei costumi, cianghellino , perditus , dissolutus, inhonestus , libre , dis­solu , libertin, débauché.

Libçrtinagi , sfrenatezza di costumi, liber­tinaggio , effrenata lieentia , libertas immo­derata , libertinage.

L ib h a r ìa , raccolta di molli lib r i, ovvero luogo dove si tengono , libreria, biblioteca, bibliotheca, bibliothèque. L ibraria , armadio | aperto fatto a palchetti ad uso di tener libri, Scaffale, pluteus, armariiim bibliothèque. In altro senso dicesi librairie.

Librìss , accr. o pegg. di l ib e r , libraccio', ingens liber, malus liber, gros livre, bouquin.

Librè, n. colui che vende libri, librajo, bi­bliopola , librorum propola , libraire. Librè da banchin, V. Friciolè sost.. Libeé, o alibrè, v. pesare, librare, librare, perpendere, peser. Librèsse, o alibrèsse, equi­librarsi , se librare , se siistinere, se balancer.

dim. di liber, libretto, libricciuolo, hbiiccino, librettino , libellus,' livret, p e tit hvre. L ibrèt, volumetto di carta bianca che si distribuisce dall’autorità pubblica ad ogni persona che lavora e vive all’altrui servizio, e sul quale si scrivono progressivamente ed

L I 483 ,m modo autentico , le sue qualità ; quelle dei padroni presso i quali soggiornarle at­testazioni di ben-servito, i debiti o crediti di salario, e simili cose che rendono testi­monianza della condotta di tal persona- ; li­bretto .............. livret.

Liceista, allievo d’un liceo, lycei alumnus, élève du lycée.

Licenssa , concessione fatta dal superiore , licenza , permissione , facoltà, v e n ia , liber­tas , facultas , lieentia , potestas , copia , permission, liberté, pouvoir. Licenssa, com­miato , missio, dimissio, commeatus, congé, réforme. Licenssa , abuso della libertà spe­cialmente ne’ costumi, sfrenatezza , licenza , lieentia , immoderata libertas , licence , dé - réglement. Licenssa poetica , azione contraria alle regole ‘ del ben vivere , e capricciosa , licenza , strano capriccio, lieentia v a g a , li­cence , liberté. Licenssa , grado che si dà nelle università, prima del dottorato, lieen- ziatura , licenza, honesta missio , licence,

LicbnssiÀ , licenziato, dimissus, abire jus~ sus, congédié, licencié. Licenssià , colui che ha preso il grado della licenziatura, licen­ziato , honeste a studiis dim issus , pro lyla , licencié.

! Licenssiè , accommiatare, licenziare, dim it-i tere , missum facere aliquem , juberc a li- quem abire , donner congé, chasser , renvo- yer , congédier. Licenssièsse , chieder licenzi d’andarsene, sia dal servizio d’altrui, sia dalla conversazione, pigliar licenza, dar commiato , valedicere , se aiscessurum dicere , prèndi'e congé.

Licenssiòs , V. Libertin.Licèo, scuola in cui s’ insegnano le lettere

e le scienze , liceo , lyceum , lycée.Licet , voce latina usata nelle scuole , e

significa permissione , licenza ; è permesso ? licet? avec permission, licet, est il permis ? L icet , prendesi anche per il cesso medesimo, a cui gli scolari chiedono il permesso di por­tarsi dicendo licei ? la tr in a , forica , cabinet d’aisance, p rive , garderobe , les commodités.

Lichen , genere o famiglia d i piante cri­ptogame che crescono altre sulle, roccie più nude , altre sulla terra, ed altre sugli alberi, alcuna specie delle quali si adoperano in me­dicina nelle malattie polmonari , o servono anche di c ib o , o somministrano varii colori alla tintura , lichene , lichen , lichen.

Liè , strignere con fune , catena , o altra sorta di legame checchessia, o per congiun- gerlo insieme, o per rattenerlo, legare, an­nodare , allacciare ', infunare , strignei e , c,~ gnere, avviticchiare } ¿circondare, accappia*»^

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ligare , vincire , nectere , l ie r , cramponner -, serrer , lacer, nouer. L ié le n ian a u n , fie. obbligare alcuno a non operare in quella tal cosa , legar altrui le mani , prohibere , v e la r e , lier les mains. L ié Caso a o v’ a v ê iil ’/ p a d ro n , V. Tache. L i é , term. de* conta­dini che dicesi anche a n g ia v lè , fare i covoni, accovonare, ammannare, m anipu las a lligare , gerber , lier en gerbe , mettre en gerbe , mettre les javelles sur le lien pour les gerber, enjaveller. L ié la v is a l p a l , che dicesi an­che dai contadini colè , legare la vite al palo , vitem p a lo adjungere , conneclere , accoler la vigne -, relever la vigne , et la lier à l’échalas. V L ighè.

Lusso», voce fr., parte più sottile dei ca­ratteri di scrittura , colla quale si uniscono le lettere, e le loro parti, filetto, literarum n e x u s , liaison.

Liga , unione di due o più metalli di che si fan le monete, le campane, e varii uten­sili, lega , qualità , n o ta , aloi, alliage, b il- lon. L ig a , unione di più persone per qual­che fine , alleanza , lega , confederazione , accordo , so c ie ta s , fvedus , ligue , union , alliance.

Ligadòb , liga liber , legatore di l ib r i , l i - brorum c o n c in n a lo r , relieur de livres.

Ligadura , t. de’ libraj , legatura de’ libri, com paclio fo l io r u m , reliure. M esa-lig a d ìira dicesi quella che si fa vestendo di cuojo o di pergamena soltanto il dorso , e gli angoli del libro , mezza legatura . . . demi-reliure.

Ligadure , fasciatura di fe rro , o di cuoio per sostenere gli intestini che cascano nella coglia per crepatura, brachiere, fa s c ia , v e n ­tra le , suspensoire , brayer , bandage.

L igaliber , Y. L igadòr.L igamik , piccol nastro di lino , nastrino,

tœ nia linea , petit ruban de lin.L igassion , t. di. ballo . . . enchaînement

de pas.L ig bë , V . L ié . L ig h è , t. di cucina, lo

spessire un liquore con uova stemperate, o con altra materia condensare , condensare , lier. L ighè , in senso n. rappigliarsi, ispes­sirsi , condensarsi , coagulare , condensari , s’épaissir, prendre consistance, se lier. L ighè un liber , legare un l ib r o , libriun co m p in - gere , relier un livre. Lighè ah rustich , unire i fogli d’un libro cucendoli e coprendoil voliime tal quale con semplice carta , le­gare in rustico . . . . . brocher , relier en brochure. Lighè a h coràm , legare un libro

Ïul ita mente , coprendolo con pezzo di cuojo, ìgare in alluda , aitila , librim i inlegere ,

relier en basane. L ighè u n d ia m a n t a n t un

a n è l , legare u n a p ie tra nel castone, incasto* nare , i l l i g a re , inaere , in c lu d ere , enchâsser, m on ter. Lighè, o b b lig a re , co stringere , legare, com pellere , adigere , cogere , obslringere > d ev in c ire , ob liger, con traindre , lie r , fo rcer.

Ligbêra , o ighèra , sorta d i v aso , ove si m ette acqua p e r servizio della tavo la , e p e r a ltr i usi, m esciroba, boccale, brocca d 'acqua, acquereccia , aqua lis gu ttu s, aigu ière .

Ligua , V . L eg n a .Lignenga , sorta d ’uva che m atu ra nel

mese di lu g lio , u va lugliatica , uva jidiana-, chasselas , sorte de ra isin q u i m û rit en ju il­l e t : nella Provenza chiam asi jouan in .

Lignbul , t . de’f u n a ju o l i , qu e l composto d i p iù fila a t to r te , con cui si form ano ic a v i , o c a n a p i , le g n u o lo , c o rd o n e ...............to ro n , cordon .

L ignô la , piccola cordicella , d i cui i m u ­ra to ri , i fa le g n a m i, i g ia rd in ie ri , ed a ltr i artefici si servono per fare a retta linea i lo ro la v o r i, corda , cordicella, archipenzolo ,p e r - pendicitltifn , cordeau , ficelle , ligne. O nde stè à la lignò ta , vale stare a corda , à d i­r i t tu ra , a u n p ari , a livello , secondo che m ostra la corda tira ta a d iritto . . . . se ten ir a ligné. L ig n o ta , filo in tin to nella sino­pia , Col quale i segatori da legno a lungo segnano i l pancone p e r segarlo d iritto ; filo de lla sinopia , fu n ic u lu s , ligne, cordeau pour m arq u e r le bois q u ’on veu t sier en planches, ou m adrièrs .

L ig h o t , V. LegnÔt.L ila , agg. di colore tr a b ig io e ro sso ,

l illà , gridellino . . . . * M as , g ris-de-lin .L ila , arboscello della fam iglia dei g ig li ,

che si veste d ’un bel fo g lia m e , e che p ro ­duce . in p rim avera m olti piccoli fiori a maz­zetti del colore ch iam ato l ila , dal nom e d e ll 'a lb e ro , m a ta lo ra anche b ia n c h i , rossi,o paonazzi, tu tti soavem ente odorosi, siringa, gh ianda u n g u e n ta r ia , l ilia c tu n , P ersan im ligustrum , sy r in g a , lilas.

L 1- l i , y . L Ì .L ilin , v . p le b . , V. Sautissa.Lima , spezie d i lim one con poco sugo ,

dolce , e d i soave sapore , lom ia , lu m ia , lim a dolce . . . . lim e , lim e douce.

Lima , s tru m en to meccanico di verga d ’ac­ciaio di superficie aspra , coperta d i d e n t i ,o d i solchi che si a ttra v e rsa n o , e che serve p e r assottigliare e pu lire ferro , m a rm o ,p ie ­tra , legno , ed a ltre m aterie solide , lim a , scobina , lim a , lim e. L im a sorda , dicesi quella che essendo guern ita di p iom bo , in lim ando non fa rom óre , lim a sorda . . • • lim e sourde. L im a so r d a , fig. dicesi d i per­

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sona taciturna che nasconde qualche sinistro pensiero, o di ladro che invola a poco a poco, sì che nessuno s’accorga, o del troppo lavorare , o aver pratica di soppiatto , o di un’ infermità, o d’un affanno che lentamente conduce alla morte, lima sorda . . . lime sourde. Lima da bòsch , o raspa , lima da legno , scuffina , raspa , lim a , râpe. Lim a mesa rionda, Urna mezza tonda . . . lime demi-ronde. Lima quadra , lima quadrella,o quadrilatera . . . . lime carrée. Lim a a tre a n g o l , a tre quare , lima triangolare . . . . urne à tiers point. Lima a eoa d?rat,lima da straforo, lima to n d a ............. limeronde , ou à queue de rat. Lima a c o tè i , lima à coltello . . . . lime coutelle , ou en couteau. Gli oriuolaj hanno anch’essi le loro lime particolari, come lima a pivò , lima a punte . . . . lime à pivot. Lima p ia ta , li­ma a punte . . . . lime à charnière. Lima a laraion , lima per far gli ùrdoni alle po­tenze . . . lime à lardon. Lima mesa tonda , lima a foglio di salvia . . . . lime à feuille de sauge. Lima da tanborn , lima da stri­sciare i tamburi . . . . lime à timbre, etc.

Limaduaa , Y. Limura.Limè, verbo, assottigliare, o pulir con lima,

limare , lima deterere, limer, polir avec la lime. Limè, fig. limare, elaborare, ripulire, perfezionare , perpolire, perjicere , elimare , lim er, châtier , polir , corriger avec soin , passer et repasser la lime sur un ouvrage en prose ou en poésie.

LiatiÈ, o lumiè , grosso cane da caccià che serve al cacciatore per cercare ed ormare la fiera , ‘e quindi scovarla quando si vuole inseguire, bracco da seguito, canis ind aga -

• tor, cants vestigator, limier, chien de haut nez.Limitò, part, del verbo l im ité , V . L im ita ,

di ristretta fortuna , poco ricco, che appena . ? necessario , disagiato , v ita m to le ra n s ,

gêné , peu à sou aise.• Limité , porre i limiti., lim itare, restrin­gere , por termine, risecare, rinserrare, cir­coscrivere , circumscribere, coercere, limitare,

jinibtts describere , limiter , borner , circon­scrire, renfermer.

Limiti , limite , confine , termine , limes , f in is , terminus , lim ite, borne, confin.

, Limitrofo , che è sui confini, su le fron­tiere , confinante , limitrofo , vicino , conti­guo , confiais, Juiitimus , conterminits , li­mitrophe.

Limoce, pianta, Y. Cotèj, o cotele d Marte.Limocè , esitare, tardare , indugiare , le i-

lare , andar lento nell’operare , e nel risol­versi, hcererc, cunctari, ambigere, titubare,

unntare, procrastinare, lambiner, barguigner, hésiter, avoir de la peine à se déterminer.

Limocia , landnè , agg. a persona lenta , pigra , di poca risoluzione , procrastinante , tentennone , badalone , dilator , procrasti- nator , lambin , barguigneur.

Limon , uno de’frutti chiamati col nome generico d’àerum i, di colore giallo tenero, del genere dei portogalli, e varietà del ce­dro da cui non e questo differente se non per­ché è più rotondo, e la sua buccia è meno grossa , limone , malutn limonium , limon. L im on, è pure il nome dell’arboscello che porta quel frutto , limone , malus lintonia , limonier.

Limonada , bevanda fatta con acqua , zuc­chero , e agro di lim one , limonea , polio citrea, potio ex suco m ali m edici, limonade.

Limôsna , donazione di checchessia fatta ad uom bisognoso od alla Chiesa per carità ; ov­vero la cosa stessa donata per tal cagione ; elemosina , limosina , stips , stipis erogatio , aumône, charité, d a m e la lim osna , doman­dar l ’elemosina, limosinare, stipem rogare , mendicare , mendier , demander l ’aumône. Robe p e r f é lim osna , esser liberale della roba altrui, rubare per far lim osina, ab aliis exigere quod aliis largiaris , dépouiller saint Pierre pour vêtir saint Paul, ôter aux uns pour donner aux autres. Limôsna tTuna m essa , quel denaro che si dà al Sacerdote onde celebri la santa Messa . . . .

Limosnè , che fa frequentemente limosina , caritatevole , elemosiniere , limosiniere , sti­perà erogans , erga pauperes liberalis , au­mônier , qui fait des aumônes , charitable. Lim osnè , nome di dignità o d’ufficio, di cui è o dovrebbe essere il principale dovere quello di distribuire le somme destinate a limosina dai Principi, od altri: elemosinario. limosiniere , eleemosvnarius , aumônier.

Limùra , o limadura , quella polvere che cade dalla cosa che si lima , limatura, scobs, limaille. L im ìira , per lo limare , limatura , politio , politura , liinure.

Lin , pianta annua , con radice quasi sem­plice , poche foglie , fiori, di color celeste , e stelo sottile diritto cilindrico , e ramoso sol­tanto in cima, dal quale secco , e macerato si cava, separandolo dalla lisca interna colla gramola od altrimenti, uii tiglio sottile atto a filarsi per far panni, lino , linum , lin.

Linbes, sorta di mattone grande e sottile , ossia quadrello , ridotto colla cottura , e du­rezza particolare , onde resista ad alte tem­perature , così d ie serve principalmente per uso di ammattonare i forni , tambellone . . •

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486 L Itablettes dout oa pavé l ’àtre d’un four , cbantignoles.

Limbo , luogo d’ inferno , in cui stavano rinchiuse le anime dei giusti prima che N. S. G. C. vi scendesse dopo la sua morte per condurle alla beatitudine, e dove vanno, se­condo alcuni teologi, quelli , che muojono solamente macchiati di peccato originale , l i in b o , limbus , les limbes.

Lindo , a d d ., lindo , attillato , venustus , clegatis, ajusté, élégant, poli, propre, gentil. L in d o , fig. fluido, liqu ido, corsivo, sonoro, armonioso, dolce, l ib e re , j lu e n s , cum len ita le pro flu en s , coulant. L in d o , ingenuo, schietto, sincero , franco , di cuore aperto , apertus , sincerus, simple, frane, sans arrière pensée, rond. L in d o lin d o , a v v ., lindamente , con facilità , con lindura , assai presto , f lu id e , d iliic id e , coulamment, bien vite.

Lindura , lindura , lindezza , attillatura, facilità , eleganza , grazia , venustas, g ra t ia , e lega n tia , grace , élégance, propreté.

Linea , lunghezza senza larghezza o pro­fondità, linea, linea, ligne. Linea , legnaggio, progenies , soboles , s tirp s , genus , ligne , lignee , race, descendance. Linea, per riga , V. Riga.

Line a me NT , disposizione di linee , linea­mento , lineam entutn, ligne, traits de piume. L in ea m en t, fattezze del volto umano t linea­mento, o ris lineatnenta, traits, lineamens du visage. L in ea m en ti in term. di pittura, linea­mento , adum bra tio ,.esquisse.

Lwbè , V. Delineè.Linfa , term. med. umore acquoso, glu­

tinoso , e diafano , senza colore , o legger­mente roseo, contenuto in moltissimi -vasi sparsi nel corpo animale i quali lo raccol­gono dalla superficie esterna od interna degli organ i, e lo conducono nel sangue, ed al cuore , linfa , lym pha , lymphe.

Linfatica. , agg. di vena , o di vaso che conduce la linfa scorrente pel corpo umano, e dell’umore stesso ; linfatico , lym phaticus , lymphatique.

Lingassa , V. Langassa.Lutgèr , V. Legèr.L ingerì , sgravare , render leggiero, alleg-

f;erire, onus alieni detrahere , allevare , a l- éger , décharger d’une partie de fardeàu.

Lingerìa fig. render più mite , più facile a sopportare le pene, alleviare, mitigare, muU cere , levare , adoucir , soulager , alléger. Lingerisse, scemarsi i panni di dosso, alleg­gerirsi , vestes deponere , se dévètir , se dé- gamir d’habits.

LingerIa, o Ungiarìa, ogni sorta di panno

L Ilino di color bianco , biancherìa , lingeria ,

I res lintearice, linteee vestes, lin tea , le linge. Lingerìa b ia n ca , panno di bucato . . . . . linge blanc de lessi ve. Travajè ani la lin­gerìa , cucire di b ia n c o ..............ouvrer dulinge.

Lingerment , con leggerezza , leggermente, lev iter , légèrement.

Ling$ròt , dim. di l in g tr , V. Legèr.L ingber , arme corta appuntata e tagliente,

atta a ferire di punta ,.e che si portava per 'lo più alla cintura, stiletto, pugnale , stuo, sica , pugio , stylet, poignard.

LinglarIa., V . Lingerìa. .L lngot , verga d ’oro o d ’argento , oro

o argento in massa che non è. posto in opera , Iantina o massaia a m i ve l argenti, lingot.

L ingotèra , vaso di chimica, in cui si co­lano i metalli strutti per ridurli .in, verghe, pretelle . . . . liugotiere.

Lingua V. ten g a .Linguagi, la favella d’una nazione, idioma,

lingua, linguaggio, lingua , sermò, langage, idiome.

Linon, sorta di tela, di Imo chiarissima , e finissima , che si fa in P icard ia, rensa , beatiglia, tela di rensa, linone ( francesismo moderno ), byssus , linon.

Linosa , seme del lino , linseme , lini se- m en, graine de lin.

L ìnot , uccelletto granivoro dell’ordine dei passeri, e del genere dei fringuelli, che canta dolcemente , si distìngue pel becco perfettamente conico, e varia di colore per sesso , età e stagione , montanello , fanello , fring illa linota , fringilla canabina, linarid , linotte , grande linotte des vignes.

Linpid , V. C iair a d d ., secondo sign.Linséul , quel panno lin o , che si tien sul

letto per giacervi entro , lenzuolo , linteum, drap de lit L in séù l, lo stesso panno lino adoprato ad avvolgere un cadavere umano per seppellirlo , lenzuolo , linteum , linceul. Linséùl bianche lenzuolo di bucato , linteum nitidissimum , drap de lessive. Linséùl d! tre teile , lenzuolo di tre tele, di tre larghezze . . . . drap de trois laize.

Linsola , linsolè , V. NinsÓla , ninsolè.Linsolà,* quanto può contenere un lenzuolo,

linteum plenum , un linceul plein.Lion , animale quadrupede del genere del

gatto , uno de’ tre più grossi e più forti car­nivori , di color fulvo uniform e, con cri­niera lungo il collo riel maschio, e fiocco di peli all’ estremità della coda *, trovasi più che altrove nell’Affrica, e nell’ India ; leone, lione , leo , lion. A v e i un chéùr d a . l io n ,

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LIaver un coraggio da leone , im pavidum , in irep idum esse , n ih il fo rm id a re , être un ▼rai lion , avoir un cœur de lion.

Liowcôbn , animale selvaggio , che gli antichi descrissero come somigliante ad un piccolo cavallo, con piedi fessi, ed un corno diritto in mezzo alla fronte, ed indigeno dell’ Etio­pia ; ma l ’esistenza ne è oggidì creduta ipo­tetica , liocorno, unicorno, m onoceros , u n i- cornis , licorne.

Lionçssa , femmina del leone , leonessa , lecena , lionne.

LiOnôt , dim. di l i o n , leoncello , parvus l e o , lionceau.

Lionssa , pianticella vivace della famiglia delle gramigne , la radice di cui è nodosa e strisciante, e il gambo di cui giunto a poca altezzà, ricade a terra e ribarbica con grave danno dei terreni coltivati, ed è adoprato a far decozioni-, gramìgnetta, panicum dactylum , chiendent pied de poule. Lionssa, dicesi -pure in alcimi luoghi un’altra pianta graminea di radici vivaci, gambo piegato e fiori a pannoc­chia-, la quale è un ottimo pascolo, e prova bene nei terreni argillosi . . . agrostis Stoloni­fera , agrostide traçante, traînasse*

Lipa , Y. Néùsa.Li q u e f as si o s , riduzione d’un corpo solido

in corpo liquido , il liquefare , il liquefarsi, scioglimento, distemperamento, struggimento, liquefazione, il fondere , fusione , liqu a tio ,

fusu ra , liquéfaction, fusion , solution, fonie.Liquefè, struggere, far liquido, liquefare,

stemperare , fondere, sciogliere , liquefacere, liquore , liquéfier , fondre , rendre liquide. Liquejèsse ,fo n d e , liquefarsi, farsi liquido , struggersi; liquescere, liq u tfie r i, colliquescere, se liquéfier , se fondre , devenir liquide.

Liquid j sost. nome generico de’corpi le molecole de’quali per la débole connessione che hanno tra loro , cedono alla minima fol-za, si muovono con tal libertà da collo­carsi per se stesse in superficie p iana , o quasi, ed hanno la proprietà di scorrere, e di bagnare per lo più i corpi immèrsivi, liquido , liquore, l iq u id a n t, l iq u o r , liquide, liqueur. L iq u id , agg. delle sostanze che hanno le proprietà di corpo liqu ido, liquido. liqu id ili , liquide , coulant. L iq u id , senza eccezione , chiaro, liquido , clarus , m a n i­

festas , liqu idus , certus , liquide , clair , di­stinct. Coni liqu id , contabilità non litigiosa , Hia chiara, di facile prova , liquida , conti liquidi, expeditæ, exp lica lœ ra liones, comptes liquides, nets. Cose liquide, «cosi si chiamanoi denari , i m etalli, le gioje , le biade , e tutte quelle cose delle quali immantinentc-

LI 487ménte sì può ricavar danaro, perchè facil­mente si vendono , oggetti vendibili, res vc- nales , vendibiles, obiets de bon débit.

L iquidass io n , calcolo , computo , accon­ciamento, o adeguamento di conti intralciali, di diritti incerti, che si determina ad una somma certa , il liquidare , il metter in chiaro , liquidazione . . . . liquidation.

Liquidatob, persona approvata dalla pub­blica autorità per far conti , calcolatore, computista , abbachista , liquidatore , ( v, moderna ) calculator, tabularius, calculateur, computiste , chiffreur.

Liquidè , metter in chiaro , liquidare un credito , o qualsivoglia altra cosa , purgare, illustrare, manifestimi reddere , liquider. L i­quidò , sgairè , cambiare i beni , gli arredi in còse liquide , cioè in denaro ; e per lo più s’ intende di scialacquarlo, sciupare , bona vendere , pecuniam ejfundere, se dé- faire de son b ien , jetter son argent.

Liquor, term. generale di tutte quelle cose, che siccome l ’acqua si spargono , e trascor­rono , equivalente a liquid sost. V. Liquid. L iquor , vino o simile bevanda composta di 'acquavite , ossia di a lcool, con zuccaro ed altra sostanza di buon sapore, liquore , li­quor , liqueur.

L ira , moneta d’oro , o d ’argento , od eroso-mista , od anche semplicemente nomi­nale di valore diverso nei varii luoghi ; lira ,' libella , livre. Lira antica & P iem ond , lira che si divideva in venti soldi, ed in ducento quaranta denari , e valeva circa una lira nuova e diciasette centesimi e mezzo, lira an­tica di Piemonte, libella Pedemontana, livre ancienne de Piémont. Lira nèàva , moneta d’argento del peso di 5 g ram m i, e che si divide in cento parti , ed equivale al franco di Francia ed alla lira italiana , lira nuova, lira , libella , liv re , frane. L ira torneisa , antica moneta di Francia, divenuta nomi­nale , d’uso com une, ed equivalente a cen­tesimi novant’otto e mezzo , lira tornese , nummulus turonensis, livre tournois. L ira s'óld e dnè , avv. con tutto rigore , esattis- simamente, sino all’ ultimo danaro, diligen­tissime , accuratissime , a d unguem , d i- strictius , summo jiure , jusqu’au dernier lia rd , ric -à -ric , avec une exactitude rigou- reuse. L ira , misura di peso che contiene un diverso numero d’oncie secondo i luoghi edi tentpi : quella di Piemonte contiene oncie12 ? ed equivale perciò a grammi 369 circa ; libbra , lib ra , pondo , livre. A v a i j>\ n’onsa cF fortuna , eh’ una lira d ’ ialent, giova più talora , un po’ di fortuna che la gran scienza,

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488 I i lvai più un’ oncia di sorte che una libbra di sapere, gutta fortuna pne dolio sapienti«, la fortune vaut mieux que tout le savoir. L ira , istrumento musicale, che suonasi toc­cando le corde col plettro o colle d ita , ma non è quasi più in uso ; lira, cetra -, l y r a , lyre. L ir a , costellazione celeste , lira , ly r a , lyre»

Libi , o g i l i , fiore odoroso di diverse specie, comunemente bianco, campaniforme, ■proveniente da bu lbo , ed il cui fusto è di­ritto, erbaceo, le foglie pallide, strette, num erose, e più piccole quanto più s’avvi­cinano al fiore, giglio, lilium , l is , fleur de .lis. L iri m artagon , giglio i fiori di cui pen­dono, dallo stelo , ed hanno gli orli della corolla internamente avvolti a spirale, e fo­glie larghe èd ovali -, crescono nei boschi e nei. piati umidi montuosi, martagone, lilium. m artagon, martagon. L iri ro ss , giglio il co­lore . di cui veduto in lontananza appare rosso, giglio rosso , lilium bulbiferiun, lis de f e u , lis rouge. L iri regio , . pianta della fa -

t miglia dei gigli con radice grossa, rotonda ’, ■jp. fibrosa , stelo semplice e diritto , foglie strette ed acute , be i fiori am pii, per lo più di color di zafferano, e che cadono attorno al gambo a guisa di corona ; corona impe­riale , fr itilla ria im perialis, couronne impe­riale. L iri giaun , -fiore che non appartiene al genere dei g ig li, specie d* iride frequente nei luogi paludosi, collo stelo piegato cor­tissimo , fiori gialli che possono servire alla tintura , acoro falso , acoro officinale , iris pseudo-acorus , iris jaune , iris des marais , flambe bâtarde, faux-acore. L ir iv io lè t , altra specie d’. iride di color porporino pallido volgente all’azzurro con foglie corte, pallide e ricurve, che cresce nelle selve, e ne’ luoghi incolti, e presenta diverse varietà ; giglio paonazzo, ghiaggiuolo, iris germanica, flambe bleue , iris germanique. Bianch com un liri, bianchissimo, candido come giglio, candidus, candidissimiis , blanc , très-blanc , blanc «ornine la neige. Siala del g i l i , b u lb o , ci- P °lla del g ig lio , bulbus ì i l i i , oignon de lis. h u li d l ir i , olio di g ig lio , oleum lyrinumo liliacum , huile de lis.

Libich, agg. di poesia che altre volte can- tivasi accompagnandosi colla lira', ed è di ge­nere breve , leggiero, affettuoso, festivo, ed anche eroico, ma più ritrae dal sentimento che dall’ immaginazione e dall’ intelletto ; lirico , lyricus , lyrique. .. L iro h , moneta d’argento che valeva la

metà dello scudo ' di Savoja, cioè lire tre di Piemonte eguali a lire nuove 3 56 centes.

u25 m i l l . , óra non è p iù in corso , mezzosc u d o ................. demi écu. Liron-lirèna ,liron-lirèta , e simili ; cantilene popólàri senza significazione, V . F alalèla.

Liss, filo torto a guisa di spago , che attaccasi ad uno dei fili dell’ordito col mezzo d’un cappio onde possa il tessitore aprire la eatena , cioè alzarne ed abbassarne alterna­tivamente una parte ; liccio , licia , Visse. V. Lissura.

Lissfrr , V. Bisègle.Lissè , V. Polì.Lisséùi, o lisseréùj, piccole rig h e d i legno,

su lle q u a li si tendono ì licci ; regoli . . . . lisserons.

L i s s u r a , unione di fili torti a uso di spago, disposti sopra regoli di legno , che abbrac­ciano i fui dell’ordito , e che li fanno a l­zare, ed abbassare come si conviene nel tes­sere la te la, liccio, licia . . . . . lisse.

L ista , striscia , lungo pezzo di checches­sia , lista , viltà , totnia , fasciola , instila , bande , bandelette. Lista , o frèsa , orna­mento che portano le donne sul petto alquanto fuor del busto, ed è una striscia di panno lino sottile, lavorato e trapuntato con ago , g a la , strophium , tour de gorge. Lista, stri­scia di panno posta alle vesti, doppia, in­stila , renfort. L is ta , catalogo, indice, lista , index , album , m alrix , uste, róle , cata- logue. L is ta , per fila , series, liste.

L is tè l , travicello sottile, lungo, stretto , e piano , che serve a sostenere gli embrici o le tegole de’tetti , e per altri u s i , pancon­cello , corrente , axiculus , tigillum , latte.

Listin , quella parte della camicia che cinge i polsi, ossia l ’orlo delle maniche della camicia , iolino . . . . poignet. L istin , per Feta , Felina , Y.

Listlèt, lista di legno più lunga che larga, ili superficie piana, e per lo più riquadrata, e sottile, regolo , stecca , striscia , listella , assula , édat de bois , rég le t, listel.

Listok, drappo tessuto d ’oro o d'argento, tela d’oro , tela d’argento, pannus contextus auro v e l argento , toile d’or , toile d’a r- gent , étoffe tissue d’or ou d’argent, orfroi.

Litanìe , sorta di preghiera della Chiesa , litanie , letanie , supplicationes, litan ia , les litanies.

L itarg iri, ossido di piombo semi-vetrificato, splendente , di colore bianchiccio o rossiccio, che si prepara nella Separazione dei minerali d ’argento dal piombo , e serve ad invetriai« gli stoviglii, a rendere gli olii più siccativi, ecc. litargirio, lithargyrium , litharge. ^

L ite , contesa , controversia , dissensione ,

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LItissa , lite, l is t r ix a , controversia, jurgium ,

,dissidium ,dissensusjquerelle, dispute, débat,* différent, litige , démêlé, trouble, garbuge,

contestation. Lite , il piatire davanti al giu­dice , piato, l i t e , litigio, lis, causa , caussa actio , o dictio , procès, différent, litige , contestation. Tache na lite t muovere una l it e , litem intendere , inferre, intenter pro­cès. Taché lite , tache g â ta , Y. Taché.

LrrpA , o letera , o litra , carattere dell'al­fabeto, lettera, /itera, lettre. Litera d'bôsch, lettera con figure, o fregi d’intaglio in legno . . . . lettre grise. Litera d ’ sca to la , letterao carattere di non comune grandezza, lettera cubitale , lettera di scatola , d’appigionarsi, Utera cubitalis, lettre onciale. L ite ra , cogni­zione delle lettere, della scrittura, della gra- matica, e simili, lettere, litterœ , humaniora Studia, les lettres. Savei d ’lite ra , esser let­terato, érudition, literatum esse, être savant,

' lettré. •Litera , espressione naturale d’uno scritto, quale lo significano le parole nel loro senso più semplice , lettera , litera , lettre. Stè a i p è d ia l ite ra , piè na còsa a l leteràl, prendere le cose letteralmente , a d verbvun non ad sensum accipere , prendre une chose à la lettre, au pied de la lettre. L itera , auella scrittura , che si manda agli assenti, lettera , epistola , epistola , literœ , lettre. Litera di canbi, biglietto in forza di cui un negoziante commette ad un altro di pagare ima somma determinata alla* per­dona nominata nel biglietto , od a chi ne diviene cessionario, e proprietario di tal lettera per via di girata , lettera di cambio• • . . lettre de change. Litera a sigil aussà, lettera a sigillo alzato , a sigillo volante, epistola nondum appresso sign o , lettre à cachet volant. Litera bòrgna , lettera senza nome , seçza soscrizione , lettera anonima , epistola sine subscriptione , sine chirographi appositione , lettre anonyme. Litera d' v itu - ra > lettera che contiene l ’enumerazione delle cose , di cui un vetturale è incaricato pel trasporto , e ne dee render conto per rice­verne la mercede, lettera di vettura . . . . lettre de voiture. Litera circolar, lettera che si scrive in molte copie dello stesso tenore , indirizzandole a . varie persone per lo stesso nwtivo, lettera circolare, ejusdem summee ad plures missa episto la , lettre circulaire. itotè F adressa a na lite ra , scrivere 1’ indi­rizzo d’una lettera , epistolam inscribere , Battre l’adresse, le dessus à une lettre.

A-itebì , o leterà , agg. a persona istrutta ? eloquenza , nella storia , e nella poesia, letterato , literatus, enidilus, lettré, savant.

Tom. I.

M 489Litigaire , che volentieri litiga , lit ig io » ,

beccalite -, piatitore , litigiosns , litiiun cupi- d u s , querelleur, chicaneur, chiffonnier, liti­gieux, plaideur.

Lîtigawt , colui che litig a , o muove la lite egli stesso., o gli sia mossa contro, liti­gante, litigator, plaideur.

L itigh i , litigare , piatire , contrastare , d isce tta re , litem habere , plaider, être en procès, contester , chicaner. Litighè con la m o rt , si dice dell’ esser per vecchiezza , o altra cagione in grado di potier poco vivere, piatire co’ cim iterii, aver il piè sulla bara, il piè nella fossa , alterum pedem sepulcro habere , senem capularem esse, acheronticum silicernium , avoir un pied dans la fosse.

L itografia , parte della storia naturale che ha per 'oggetto la descrizione delle pietre, ad arte nuovissima di stampare scritture. o figure mediante il disegno fattone con certo inchio­stro sopra una pietra ; arte inventata in Ger­mania nel 1796 da Luigi Senefelder, lito­grafia , lithographia , litograpbie.

L itogra fo , colui che descrive la natura * varietà delle pietre, ovvero colui che eser­cita l ’arte della litografia , litografo , litho- graphus , lithographe.

L itra , V. Litera.L itro , unità delle misure decimali di

capacità adottate dalla Francia , ed ora i* molti a lb i Stati, e parimenti da noi -, ed ìè uguale al cubo della decima parte del metro, litro . . . . litre.

Litron , letterone , una lunga lettera , o una grossa lettera , grandior epistola, epistola p r o l ix a , grosse , ou longue lettre.

L iù ra , legatura, legamento, legame, nodo, ligamen , vinculum , nexus , lien , attache , liaison t ligature. L iù ra , per qualunque cosa con che si lega , legaccia, ‘Vinculum , b e n , jarretière. Liìira die bra je , nastro, od altro legam e, col quale si legano le brache, uso- liere , ligamentum , lace t, cordon , ganse.

Livèt., censo che si paga annualmente al padrone diretto de’ beni stabili da ehi ne ha il dominio utile , e ne gode il frutto, livello , canone , canon, pensio , cens , pen­sion , rente seigneuriale. L iv è l , dicesi anche d'alcune rendite vitalizie che si pagano per altri titoli , come quelle che si danno a mo­naci e monache per loro uso particolare , livello, pensio, rente. Livèl, o livieta , piano orizzontale , livello , libella , l ib r a , niveau. L iv è l , regolo con due mire , per le quali passa il raggio visivo negli stromenti astro­nomici , ottici o geometrici -, ovvero istru- meuto geometrico formato di un tubo piegalo

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49*3 L I .in a lto alle d ue e s trem ità , e cól quale l ’eq u i­lìb rio dell’acqua o d ’una- bo lla d 'a ria che vi s* in tro d u c e , t>i riconosce la differenza d ell’al­tezza d i diversi p u n ti su ll’orizzonte , traguar­d o , livella , libello, i niveau.

Livelassioh , l ’operazione d e l livellare , l i ­vellazione, lib ra tio , p e r lib ra tio , n ivellem ent.

L iv eb tir , o luvertin , V. L evertin .L iv ia , piccolissima m a c c h ia , u n m in im o

che d i c a ttiv o , tecca, tecco la , labecula , pe­tite tache , petU d ó f a u t , petite «ouillure.

L iv id , V. N iss j add .. L m è , m ette r le cose ■ a l m edesim o piano, l iv e lla re , a d libe llam co m p o n ere , n iv e le r , m ettre a u n iv eau . L iv lè 7 ca n o n , m e tte r in m ira il cannone , tormenta, b e llica librare , p o in te r le canon.

L m fTA , V. L iv è l .L iv ò a , V. M a lign ità .LrvfUksssA, carta m u n ita delle fo rm e e sot­

toscrizioni necessarie p e r o rd inare a i pub b lic i tesorieri d i pagare a ch i la p o rta la som m a in essa no tata , m andato . . . . . b o n . L i- vranssa , paga o soldo de’ s o ld a ti , V. P ag a .

L iv rè , v . pop . f in ire , te rm in a re , perficere, absolvere , conficere, com piere, a ch ev e r, fin ir.

Livrèa , vestim ento un ifo rm e d i p iù p e r ­sone di servizio , assisa , liv rea , fa m il ia r ia v es tim e n ta , l iv rè e , c o u le u r , devise. L iv r è a , fiocco o nodo di n a s tr i , che usasi dare dalla sposa ai convitati alle nozze ed alle persone eolie quali h a conoscenza , fe ttuccia , coccar­d a , v . dell’U so, V e n ia , v i t ta se rica , lem n i­scos , la livree de- la n o c e , de la m ariée , ru b a n . L iv r è a , tu tte le persone che po rtano , u n a stessa l in e a , cioè tu tti i serv ito ri d’ u n s ig n o re , l iv r e a , fam iglia , f a m u l i * assecla h onorarii , liv ree , tra in .

L o , Zon , lo li , lo là , quello , ciò , quella cosa , i d , i i l u d , cela , c e , ce q u e . L o ch’a p a ra ’l f r e i d , p a ra ’V catid , p ro v . che ci v iene dagli S p a g n u o li, i q u a li p o rtano u n grosso m antello ai drappo anche n ella state su lla lo ro cam icia p er non sentire il calore del s o le , ciò che difende dal freddo difende p u r anco dal ca ld o , p a lliiu n a d Omne tem pus o p p o r tu n u m , ce q u i défend d u fro id défend de la chaleur.'

_ Lobia , e in alcuni lu o g h i b a je ta , sporto d i casa costru tto in , le g n a m e , balla to jo , b a lc o n e , loggia di legno , p o d iu m , m enianum l ig n e u m , p ti'g u la lignea , balcón en bois.

Lobi5t , d im . di lò b ia , V. P iè su l lobio t,o sul lubió t cogliere su l fa t to , a liquem in o - p in a n te m , im prùdentem , im proviso deprehen- dere , occupare , a licu i obrepere im p ru d e n ti , su rp rendre , p ren d re su r le fait.

LOLocai-.', sòst. s i to , lu o g o , tu tte le p a r ti:

d ’u n luogo . . . . locai.L ocXl , add . che rig u a rd a u n luogo in

p a r tic o la re , locale . . . . locai. .Locanda , cam era che si affitta a rredata a ’

ch i vuole alloggiarvisi g io rnalm ente o p e r > breve tem po , lo c a n d a , h o sp itiu m , diverso-- r i u m , hosp itium instruction accipiendis con-' victoribtiSf ch am b re garn ie à lo u e r .

Locandè, ch i tiene cam ere arredate da a f ­fittare p e r ch i tiene locanda , lo c a n d ie re , c a u p o , q u i tie n t des cham bres garnies à- lo u er. . . . .

Logassion, o a fita m e n t , con tra tto pel quale* u n o concede ad a ltr i l ’uso d i cosa stabile o ’ m obile p e r u n a d e te rm in a ta . m ercede che si ch iam a f i t , locazione , affitto -, loca lio -con- ductio , location , b a il.

Locè , v . n . te n te n n a re , c ro lla re , barcol­lare , dicesi d i cosa che no n sia ferm a , e che accenni d i c a d e re , vac illa re , f lu ttu a re j n u ta re , lo ch er , b ran le r. / den t a m ’ lò d o ,i d en ti m i c ro lla n o , m i' b a l la n o , concit- t iu n tu r , loco m overunt den tes , les dents m e b ran len t.

Loch , (con o chiuso ), b abbacc io , sciocco, sem plice, sto lidus , ineptus, so t, m ais, lo u rd an d , bû ch e . F è d a lo c h ,V . F è la ga la m orbahaÿ

f è ’l g iórss n éà v . L o c h , dicesi p u re di colui cui il capo p e r qualche in fe rm ità , pesa e tracolla quasi strascinando il corpo a terra ;; p e rò senza do lore , e senza vertig ine .

Loch , ( con o aperto ), so rta d i elettuario , r im ed io com posto a i m andorle , d i zu cca ro , di gom m a a d ra g a n te ,' e d ’alcune a ltre sostanze rido tte con acqua ad u n a densità p iù che d i s iro p p o , ed usato com e rim edio in terno 'con ­tro le affezioni del p e t to , e della g o la , loc, locco , linctus eclegm a , looch.

Locusta , an im ale crustaceo m arino con dieci p ie d i, sim ile in m o lte p a rti a l gam bero, m a p iù g rosso , e con an tenne la terali m ag­giori lunghissim e ed ir te , e ricercato com e u n cibo squ is ito , a liusta ^ lo c u s ta , p a linurus, lo c u s ta , la n g o u s te , écrevisse de m er. Locu­s ta , p e r cravela V.

Lode , la u d è , éncom iè , v. lodare , com ­m e n d a re , d a r lode , en co m ia re , d a r v a n to , laudare , laud ibus efferre , • c o m m en d a re , laudes tribuère , lo u e r , célébrer , van ter , louanger, d o n n e r des louanges. L odèsse , van­tarsi , lodare se stesso, ja c ta re se , gloriôshts de se ipso prœ d icare , se lo u e r , se dotiner des louanges, p a r le r de soi avantageusem ent. C hi s’lo d a s’ inbròda , ; p ro v . preso dall* ita­liano ; ogni lode nella- p ro p ria bocca diventa sozza , de illius ore J ìu n t laudes s o r d id a ,

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x oIcuis in ore proprio v ile sc it , qui se vante

■j’embrene, la louange de soi même est une . couronne. de merde. Lodèsse d ’quaicadun , .esser soddisfatto della condotta di una per- . tona verso di n o i, lodarsene , probare a li- quem , sibi in aliquo gratulavi, se louer de

«quelqu’un, en être satisfait.Lode , lauda , n. lode , laude , encomio ,

elogio , laus, lonange, éloge. L ò d i , aljp lur., dicesi d’una delle parti del divino Uffizio , •cioè quella che si recita dopo ü mattutino ;. lo d i , laudes, t. eccl., laudes.

Lodevol , che merita lode , degno di lode, .lodevole , la u d a b ili, laudandus , louable , -.estimable., Lodna , o lochila, o lodala , uccelletto , dell’ordine dei passeri , di color vario, ma •sempre dimesso, cantatore e granivoro ben- . che si cibi anche d’ uova di grilli e di cavallette , allodola, alctitda , ( quasi a lau-

-de D e i , perchè-sollevandosi a volo verso il cielo, sembra. che lodi il Signore colla sua naturale cantilena ) , alauda-arvensis, alouet­t e , mauviette. Lodua corid o ra , lodnon, detta anche opada a Torino, e caplua nelle Langhe, specie.di allodola distinta pel ciuffo

• che ha sul capo a guisa di cresta , ed è più■ grossa, ed ha il becco più lungo che la lo- -dola comune , sebbene le ali , e la coda nesiano più corte-, allodola capelluta , alauda

-(ristata , galerita , grosse alouette huppée, alouette-cochevis , cochevis.

Lodndi , uccelletto chiamato altrove ludvich, subiaròla , o taragna , dello stesso genere

'delle allodole , che può rialzare le lunghe -sue piume della testa, e formarsene una .specie di ciuffetto ; è" alquanto più piccolo della lodola comune , e di colore più bruno

rossastro, con lista bianca intorno al capo, t allodola de’boschi, alauda arborea, alauda ■nemorosa , alouette lùlu , petite alouette -huppée , cujelier.

Lodnon o lodna coridora , Y. Lodna. Lodola , Y. Lodna.Lodsan , sorta di cacio che ebbe nome dal

paese di Lodi ove si fabbrica , cacio lodi-• giano } è lo stesso che il cacio, parmigiano , Y. Parmesan.

Lofa, o lo fia , Tento senza strepito, che esce dalle parti di basso, loffa, loffia, vescia, lene pedihtm , vessé. L o fa , o pet a lu v , genere di gròssi funghi , di cui liaw i più

• specie di vàrie forme , alcune delle quali sono velenose , vescia , lycoperdon , p è zica , abortivus bolelus, vesse-loup, vesse-de-loup.

Lòffi, trar \escie,kne peditum emittere^ven- tris fiatimi reddepe, lâcher des vesses, ves6er.

«iuru , t. aL o g é , O a logè , v . att.. alloggiare , alber­

gare, hojspitia excipere , loger. Loge na còsa, darci luogo > collocarla convenientemente , allogare , assestare , locare , collocare , com- ponere j placer arranger. L ogé , parlandosi di fatto che si .narra, di massime, e sim ili; dar retta., credere., dar credenza, gabellare ciò che uno d ice , fidem adhibtre ,. croire , ajouter foi. Logé , iu significato neutro, abi­tare, albergare ^ dimorare , diversari, loger.

Lôgia , nome di ciascuno di quegli stanzini collocati circolarmente ed a diversi ordini attorno ad. un teatro- per maggior comodo degli spettatori che ne acquistano l’u so , palco, palchetto • • * • loge.

Logiameht , o alogiam ent, o a lo g , allog­giamento, hospitiuni, diversorium , logement. Logiam entj o a lo g , dom icilio, soggiorno, abitazione., domicilium , logement.

L ò g ica ,-scienza che insegna a ragionare rettamente , onde poter discernere il vero dal falso : logica , dialettica , arte di ragionare , logica! , dia lectica , dialectice , logique , dia­lectique , art de raisonner. L ogica , cioè la scuola di logica, si prende anche per la pri­ma delle due classi in cui si insegna la fi­losofia , logica , logica , logique. •

Lògich , che sa o studia logica , logico , dialeclicus, logicien.

Logion, accrescitivo di lo g ia , palco assai grande, ovvero galleria che tiene luogo di molti palchi. . . . galerie.

Logogbif , sorta di enigma , che consiste nell’accennare una parola esponendo in di­versi significati le parti ond’e composta, ov­vero celandola coU’aggiùnta di lettere che le danno in altro senso ; logogrifo , logogriphus, logogriphe : mitto tibi navem p ro r a , pupique carentem , dalla parola navem , togliendo la lettera n e la lettera m , resta ave.

Logorè , fru stò , consumar per uso gli ar­redi , le v e sti, i panni, logorare , frustare , terere , consumere , user, consumer.

Li) ira , pigrizia , desidia , ignavia , socor- dia , paresse , fainéantise. LÔira , loiron , agg. a persona pigra, poltrone, poltronaccio, piger , deses , ignavus , socors , paresseux , poltron. Fè la ló ira , star ozioso, donzellar­si , perdere il tem po, o tia r i, oscitare , faire le fainéant j fainéanter. A vèi la ló ira , sen­tirsi pigro , aver ribrezzo al lavoro , viger* la boris , desidia laborare , être mal disposé au travail. ■ v,

Lóira , piccolo quadrupede selvatico , al colore e di statura simile al topo , ma di coda pannoccbiuta -, egli ba le abitudmi dell»

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tè* LOaco ja tto lo , sì arram pica su g li a lb e ri colla m assim a facilità p e r rap irn e i f r u t t i , vive n e l cavo delle p ian te , e dorm e du ran te l’ in ­verno : g h iro , g l i s , lo ir , l i r o n , V. A g h i.

Loirassù , v. pop. poltrone, dappoco, in­fingardo , , neghittoso , accidioso , p ig er , d e - sers , socors , paresseux, lendore , cagnard.

L o l ì , p ro n . d im ostra tivo -d i cosa lo n tan a , q uello , i l lu d , cela.

L o ii } p ro n . dim ostrativo d i cosa v ic in a , ciò , q u e s to , i d , 'hoc , ceci.

LÖ S, V. L o .Loniagihb , dolore d i l o m b i , di r e n i , esc

renibus la b o r , m al au x reins. 7Lonbard , uccello detto anche gnep o g n ip ,

e nella L um ellina sgnep , o sgnip , ae ll'o rd in e dei tram po lieri , spècie d i beccaccino t doppio del co m u n e , e che non ab ita lu o g h i ove non trov i acqua lim pida -, h a le p iu m e b ian cas tre , i l becco p iù lungo del c a p o , i l volo deboleed u n grido p a r t ic o la re ................ sc o lo p a xm a jo r , doub lé bécassine.

L o n g a , sost. che equ ivale a lungo tem po, e ch e adoprasi soltanto avverb ialm ente nelle frasi seguenti: A la longa , dopo lungo tem po, a lla lunga , p r o c u l , d iu turn ita te tem poris , à la longue. A la lo n g a , m olto tem po p r i­m a , da m olto tem po , d ia , cito , d e lo in . A n longa an longh , in lu n g o , p e r le lu n g h e , ta rde , p r o lix e , cunctando , en Io n g u e u r , len tem ent. A n d e ari longa. m anclè a h lo n g a , p rocrastinare , t i ra r in lu n g o , in­dugiare , tem pus d u cere , m oras injicere , diern de d ie trahere , la m b in e r , d if fé re r , tra tn e r en Iongueur.

Longagihe , Y. L ongarìa .Losgaire , longhéùri , tardo , lento , ' irre­

soluto , indugiante , lungo nell’ operare , in agendo len tio r , a d om n ia ta r d io r , m oras nectens a lia s e x a l i is , segnis, len tu s , longis, barguigneur, long et lent en tout ce qu’il fait.

L o n g arìa , longagine , brodo lo n g o , l u n - g h ie ra , ragionam ento p ro lis s o , am bages , p ro lix ita s se rm o n is ,. legende , litan ies , d i - scours à p erte de vue.

. Lowgb , agg. d i cosa che. h a la dim ensione d i lunghezza , in spazio od in te m p o , con­tra rio d i corto , lungo , longus , ( e p a rla n ­dosi d i tem po ) dìuturnus , d iu tinus , long . L o n g h , che tarda m olto a venire , t a r d o , lungo , len to , lentus , ta r d u s , long , len t, ta rd if. L o n g h , agc. a persona , vale an ch e pigro , len to , ta rd o , p ig e r , deses , lentus , t a r d i f , l e n t , irréso lu . L uhgh , che si pro­nunzia len tam ente , longo , s illaba lo n g a , longus , productus , long. L o n g , agg. d i

LOliq u o ri ne i q u a li è minor, sostanza o densità de l d o v e re , com e b ro d o o caffè , in cu i sia soverchio d ’a c q u a , lungo , aquosus , alom jé, coupé d’eau . B ro d o longo , V. L o n g a rìa . L o n g h e la rg h , detto avverb ialm ente e fig. liberam en te , am p iam en te , senza im paccio , libere , sine im pedim ento , l ib r e m e u t , sans réserve., A n longh , Y. L onga .

Loughçssa , quella delle tre dim ensioni de l corpo solido , ch e considera lo spazio che sta tra l ’u n a e l ’a ltra c im a , lu n g h e z z a , longp- tu d o , Iongueur. Longhessa d e l cò l d ia grita , lunghezza del collo , co lli p ro c erita s , la lon­g u eu r d ’u n cou .de g ru e . Longhessa cC tenp, lunghezza d i te m p o , d u razione:, diuturnità* tem poris , Iongueur. L onghessa d ia guèra , dV a sse d i , lunghezza, durazione della guerra , de ll’assedio, belli d iiU urn itas, m ora obsid io - na lis , lo n g u eu r de la guerre , d ’un siège.

L o rg b sü ri , Y. Longaire.L o n g o t , d im . d i lungo , lu n g h e tto , lo n -

g u lu s , longiusculus , longuet.Lowgitudwe , lunghezza in geografia , d i-

tanza d ’u n paese dal circolo m erid iano ch e è fissato q u a l p rim o d i com une accordo , com e sono oggidì o quello che passa p er l ’estrem ità d e ll’ isola del F e rro , o quello che passa p e r l ’osservatorio d i P arig i , e contasi * p e r 180 grad i o verso le v a n te , o verso po­nen te , long itud ine , longitudo , longitude.

Loirs* , lo m b a ta d i v ite llo , lo n za , lumbits v itu lin u s , longe. L o n sa <£pòrs rustia , a r - rosticciana , b rac iu o la , o /e lla p orc ina , cô­te le tte .

L qu tak , a d d . , lo n ta n o , rem oto , d istante pe r lungo sp a z io , longinqwus, remotus , d i- stans , absens , disfunctus, éloigné , loin , d i s t a n t , lo in ta in . Lontan d a fé ü i lontan d a l ch éù r , chi è lon tano dagli occhi é lon tano d a l cuore , procul ab oculis alienus a corde , q u i est lo in des yeux est lo in d u cœ u r, ho rs de vue h o rs de souvenir. Io n - tan da le fom ne ch’ a parlo latin e d a i ômini ch’a parlo fom nin , guardati dalle donne salam istre e dagli uom in i effem inati, cave a fœm ina scientiam ostentante et a viro effeminato, i l ne fa u t pas se m êler avee des fem m es savantes n i avec des hom m es tro p lib e r tin s , Lontan d a m i, lung i da m e, apage te a m e , lo in de m o i , tenez-vous lo in . E rbo p ia n ta lon tan un d a Vautr , a lberi p ian ta ti in distanza gli u n i dagli a l t r i , lon - gioribus in terva llis arbores coniU œ , rare con- siice arbores , ra r ita s a rb o ru m , a rb re s plantés lo in à lo in . L o n ta n , rem oto p e r distanza d i te m p o , lo n tan o , a n t ic o , re m o tu s , disions , transactusy l o in , é lo ig n é , vieux. L on tan ,

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d i qualità affatto varia , d i op in ion i discordi, lontano , diverso , avvèrso , alieno , v a r io , d iss idens, contrariti4 , d if fe re n t, to u t au tre . A V è ben lon tan d a voleije ben a Va anss i ah p ic a , a n i ig a r è t , ben lung i d a ll’an iarlo gli po rta o d io , eum odio prosequitur nedum a m o re , ta n tu m abest ut sit am icus , u t c o n - tra sit iu im icu s , b ien loin de l’a im er il le hait« 3 . 1

Lortait , avv. in distanza grande, in lon­tananza , si in senso nat. che fig. lontano, lungi, discosto, longe, procid , loin, de loin. D a lo n ta n , a la lontana , da lungi, alla lontana , in lontananza , p ro c u l., e m in u s , a longe , de lobi, au loia.' L ostasasssa , lontananza , lunga distanza

. da luogo a ìuogo , longinquitas , d is ta n l ia , intervallum , é lo ignem en t, distance. L o n ta - n a nssa , distanza d i u n a persona d a l luogo ove ella dim orava , a b se n tia , é lo ig n e m e n t,

: absence. L o n ta n a n ssa , t . d i p ittu ra , lo n ta ­nanza , sfondato , veduta che d im ostra g ran lontananza , recessus , recessio, abscendentia , le ■ lontain <Fun tableau ,

Lostahè , o alontanè , d isco sta re , d ilu n - . g a re , allontanare , lon tanare , amovere , se­parare, dimovere, segregare, élo igner. Lon­tanasse , discostarsi, a llo n tan a rs i, p a rtire , recedere , secedere, discedere, s’élo igner , se re tire r , s’en a l le r , partir.

Lopa , pula che si separa dalle b iade nel m ondarle , loppa, lo l la , acus, g lu m a , ba lle d u b l é b a l l e d ’avoine.

Loquela-, V. Balìa.Lord , sost. ed a d d ., uom o «travagante ,

uomo che è sempre in giro j uom o incostante, leggiero, balordo , gireUajo , im p ru d en te , g irandolino , volubile , stravagante , uom o che fa pazzie, cerebPosus, le v is , inconsid lus,

. sto lidus, varius , erro , é to u rd i , g irouette , léger, inconstant. L o rd com n a s'òtola, m òdo di dire per significare u n o . che n o n ab b ia punto di ferm ezza, e d i s ta b ilità , p iù pazzo

«che un cane da rete , m u lin d a vento , cervello fatto a o riuo li, m obilis et inconstans nomo , levior p iu m a ,-p lu s léger q u ’une gi­rouette. L o r d , agg. stord ito , sbalo rd ito , stupidus , externatus , tro u b lé , consterné , é tonné, étourdi.

Lobo , titolo onorifico ing lese, Y . MilÓrd.Lordarìa , a tto d i persona stravagante ,

g ire lla ja , im pruden te , leggerezza , strava­ganza , im prudenza , sm em oraggine , sto rd i­tezza , tem erità , praecipitatiq, tem eritas, in - consideranlia, é to u rd erie , extravagance. L o r­darla , sciocchezza, ba lo rdagg ine, goffaggine, scempiaggine, m ellonaggine , stupu iita s , ine-

p tia , insidsitas , insipientia , étourderie , sottise , lourderie, balourdise , bêtise.'

LobdiX , lordison , o lurdison , capogirlo , capogiro, stordimento, verligo, vertige. Per metaf. pensiero stravagante, capriccio, ins­olita y inusitata cogitatio , caprice, fantaisie , Extravagance.

Lord iè , verbo n . e n . pass, r im anere a t ­tonito , s b a lo rd ire , s to rd ire , stupere, stupe-

J ie r i , ê tre , o u rester é to u rd i. Lordiè , m sign. a t t . fa r rim a n er a t to n ito , sb a lo rd ire /, sto rd ire , obtundere , terrere , percellere , é to u rd ir , Tendre é to u rd i. Lordiè , an d ar g i­rando q u à e là , gironzare , an d a r g ironi , g iran d o la re , vagari , to u rn e r , r o d e r , a lle r e t v en ir sans o b je t , tro tte r ça e t là .

L o rd i on, e loraon , accr. di lo rd , uomo che opera senza considerazione , e furiosamente , uomo avventato, inconsiderato , precipitoso, stolidus, a u d a x , inconsideralus, imprudens, im prudent,' évaporé, étourdi. Y . Lord.

Lordison , Y . Lordià.Lorjjon , Y . Lordiòn.Lorgné , socchiudere gli occhi - per vedere

con più facilità le cose minute , proprio d i chi ha la vista corta , sbirciare, semiapertis oculìs in tu eri, nictare , lorgner. L orgné , o lum e , guardar attentamente con certa curio­sità , e siccome chi guarda attento e con curiosità , socchiude per lo più gli occhi ac­ciocché l’angolo della vista fatto più acuto possa osservare con più facilità una minuzia, si può ançhe dire sbirciare ,, .occhieggiare , allucciare, nictare , aliente • intueri, conspi- cere , introspicere , regarder , fixer attenti­vement. Lorgne , guardi con la lorgneta , guardare coll’occhialino, conspicillo intuendo u t i , fixer avec la lorgnette.

Lobgnçta , piccolo occhiale , formato d’un vetro solo , a i cui ci serviamo per meglio vedere gli oggetti,poco lontani, occhialino, conspicillum , lorgnette , monocle. .

L o ro , giovanetto, che fa il galante presso le donne , minchioncello , sinanziere , civet­tone, am an s , amàsius, gloriosus, godelureau.

L ôsa, pietra lavagna di cui ci serviamo pei pavimenti delle v ie , e per coprire i tetti, lastra. . . . ardoise.

Lôsna , o slussi , luce che accompagna il fulmine , od altra meteora luminosa simile a quella , lampo , folgore , baleno , Julgur, fidgetrum , éclair. Lósna, chiamasi anche ta­lora lo stesso fulmine o fuoco celeste allor­ché percuote la terra , fulmine , folgore , saetta , Julm en , foudre.

Losnè , venire, o apparire il baleno, ba­lenare , lampeggiare, coruscare, Julgurare ,

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,494 LOrécíairer. Losnè senza troné , si dice quando a l baleno n o n segue il tu o n o , balenare a secco, fulgurare sine strep itìi, sine tonitru , faire des éclairs san-s to n n er.

L o t , porzione j parte , d ’una cosa' com une tra m o lti e che si d iv id e , ciò che tocca in sorte a ciascuno , lo t t o , p a rs , lo t. L o t , V . L otarìa. '

L o ta r ìa , o ló t, giuoco d i so rte n e l qu a le è concesso i l guadagno a i giuocatori d i q u e i poch i num eri che vengono estra tti a sorte I ra m o lti ; Lotarìa , t ò t , o sem inari, o gié ùgh d? Genova , dicesi po i partico larm en te

- u n giuoco speciale d i s o r te , de l qua le i Go- ’ v e rn i si riservano l ’esclusivo eserc iz io , ed incu i si propongono p rém ii a ch i pone u n a som m a di d e n a ro , su d i u n n u m ero che venga ad essere u n o dei c inque che si estrag-

- gono fra n o v a n ta , lo t to , sortitio , lo terie .< L oto , giuoco d i sorte pe l quale si estrag- ' gono p iù n u m eri successivam ente , e vince

quel giuocatore che h a m aggior còpia d i q u e lli su lle sue cartelle -, specie d i lo tto , lo tò

’ . . . . lo to .L o to n , ram e con lega d ’u n a terza p a rte

d i zincò , o ttone , aurichalcum , la ito n ,' cuivre jaune .

L otoné , che lavora 1* ottone , o ttonaio , fàber cerarius, ouv rier q u i travaille le la i- ' ton , d inand ier.1 L ova , voce s tra n ie ra , che significa lu p a , e che gli Spagnuoli sim ilm ente dicono lo b a ,

• e da no i anche l i ta , luassa , dicesi p e r d i­sp rezzo ad u n a d onna , e s 'in te n d e m eretrice, ' lova , p o ltro n a , cantoniera , b a n d ie ra , fce-• mina quadrantaria, coureuse, coquine, louve, filie de joie. L o va , chiam asi in certi luo g h i la spiga della saggina , da no i de tta paña tfm e lia , p annocch ia , panícula m ilii In d ic ii , ép i d u b lé de T u rq u ie .

L ovatos t o lo vè t, cosi chiam asi in alcuni luogh i ciò che noi diciam o panot , o panne d! melia , o mapon , pannocchia d i saggina spogliata dei suoi g ranelli , de l suo sem e , s ta m p o n e , panícula inanis , granis spo lla ia , épi de ma'is sans graine.

LovÉ , o alovè , v . p leb . co n tr. d i deslovè, allogare , assestare , co llocare , asse tta re , col- locare , optare , accommodare , componer e , placer , a rranger , m e ttre en p lace , a juster.

L o v è t , V. Lovaton.Lda , la fem m ina del lu p o , lu p a , lu p a ,

louve. L ùa, t . d i disprezzò veiso u n a d o n n a : V. Lova.

LuAss, Luassa , V. L uvàss , e Lova. L u m i , o ubià , V . Ubià.L ubio t , Y. LobiÓt.

t u .Lub&ich , V. Lussuriòs.Lucb o lus , corpo sottilissim o im pondera­

b ile , ovvero sta to partico lare d ’u n fluido un iversalm ente sp a rso , em anato o p ro d o tto d a l so le , e da a ltr i corpi celesti o te r re s t r i , p e r cui l ’occhio ricéve la cognizione degli oggetti esterio ri , lu c e , lu m e , lu x , lu m iè re , c larté .

L ucerna, o lusem a , vaso in cui si accendeil lu m e con lucignolo a lim en ta to da olio od a ltra sostanza liq u id a e com bustib ile ', lucer­na , lam p ad a , lychnus , lucerna , lam pe.Lucerna a doi bochin, lucerna d i due luci­gnoli , lucerna b ilychn is , lam pe & deux m èches , à deux lum ignons. <

L u c a i r , sorta d i serrarne fatto a guisa d i toppa m ob ile , che si conficca in u n anello fisso , lucchetto , sera , cadenas. Luchèt, p er lurnairéül, Y.

Lucid , Ÿ. Luisan.L u c r è , acquistar denaro e ricchezze con i

in d u stria e fatica, ovvero per favor d i fo r tu n a , lu c r a re , guadagnare , lucrifacere , luerari , quoestum , lucrum facere , gagner , p ro f i te r , tire r p ro fit , a v a n ta g e , lucre , u tilité .

L u c ro , guadagno , avanzo , lu c ro , u tilità , civanza, p rofitto che si ricava dall’ industria, da u n negozio , da u n trav ag lio , d a ll’esercizio d ’un im piego , lucrum , quœstus , lucre , gain , p r o f i t , bénéfice.

Lucbòs , che ap p o rta p ro f i t to , g u ad ag n o , lucro , lucrosus , lucrativas , quœstuosus , lu c ra tif. Un negòssi motoben lucròs, u n af­fare assai lucroso , res multi num m i, res prœcipui quœstus et com pendii, u n e bonne afiaire.

Lucsdbi , v . p le b . , u om o s tu p id o , stolido, p e c o ro n e , b ab b io n e , b a b b e o , moccicone , m e r lo tto , stolidus , fatùus , exeors , co d ex , stipes , bardus , insulsas, baro, bliteus, bien- nus , s o t , s tu p id e ,, n ig a u d , m a g o t, p éco re , n ia is , b en ê t.

Ludibrio , scherno , scorno , strapazzo , lu ­d ib rio , ludibrium , j o u e t , o p p ro b re , r is é e , ignom inie.

Ludria , qu ad ru p ed e del genere delle m a r­to re , carn ivoro e ra p a c e , con p iedi pa lm ati pe r cu i s’ im m erge nell’acqua , nuo ta coti fa c i l i tà , cacciandovi i pesci onde si pasce lo n tra , lutra , ly tra , lo u tre .

L u d v ic b , V. Lodnin.L u f.r tc t , Y . Lever Un.Lugaikgbin , specie d i salam e che si mangia

cotto a guisa d i v iv a n d a , salsicciotto , luca- n ic a , longabo , saucisson de L ugan .

Lughi , v . p leb . denari , b e z z i , num m i ,I a rg en t. . . #

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Lòok , settimo mese delTaimo, luglio , quintili*, julius, juillet.

LuoTtnacr , che tiene i l luogo d alcuno , ed esercita in sua vece, luogotenente , vicem gerens,vicarivi, legalus, lieutenant. Lugtnent, grado • militare , V. Tenent. .

Lui , ciò che fanno l ’uva, e gli altri frutti, quando loro cade il fiore, e formasi l’acino, U granello , il frutto , attecchire , allegare , augmentuiflccapere, se nouer, passer de fleur en fruit.

Luta, .pianta leguminosa annua con radice, legnosa, gambo ramoso., foglie alternate e fiori bianchi ed ampli, e che si.semina nei campi per sovescio, e pel frutto che è chiuso in baccelli simili a quelli delle fave, rotondo, schiacciato, ed amarissimo, se non è addol­cito col macerarlo nell’acqua e scorzarlo, lupino , lupinus, thermus , lupin.

Lùis d’ or , moneta francese d’oro, cosi detta dall’impronta d’uno dei re di nome L uigi, e del valore di lire 23 , e centesimi 5 5 , luigi., luigi d’oro . . . lou is , loùis d’or.

Luìsàn ,. In se tti, o lu c id , agg. delle cose liscie, e lustre , che non h anno in se stesse luce m a la ripercuotono , si che sem brano ! m a n d a rn e fu o n , luccicante, lùc ido , lu cen te ,! b r i lla n te , risplendente , lucidus , sp le n d e tti,

fu lg en s ,. lu isa n t, re lu isan t, b r illa n t.Lòm, Liana, arnese che serve a far lum e,

lucerna , lum e, lumen , luminare,, lumière , bougie , 'lampe allumée. Liuti, t. de’ p ittori, color chiaro che si dispone sugli oggetti di­pinti , che debbono parere più illum inati, e che si contrappone alle ombre più fo r ti, lume , lumen , lumière, jour, dair. Lùm , fig. , indizio , dilucidazione , spiegazione , dichiarazione, schiarimento, rischiarimento , lume , lum i, explicatiò , enodatio , exp la- natio , indiciiun , argxunenlum , renseigne- meut, édaircissement.

Lumuuu, occhiata, sguardo , oculorum con- jeclus , obtutus , intuitus, coup d’oeil , re- gard. Liunadd am orosa , badaggio , amoroso rìsguardamento, intuitus amorosus , regard amoureux.

LomairkOl , e d a i contadini ìuchèt, pez- zuoli di legno senza scorza, che si m ettono accesi all’entrata del forno, p e r serv ir d i lu m e nell’ in te rn o , allorché vi si cuoce il p ane , ardenti . . . . . . flam barts.

Ldmassa , anim aletto dell’o rd ine dei m ol­luschi non nudi , ossia .de’ te s ta c e i, fo rn ito di un .nicchio quasi sferico avvolto a sp irale, nocivo a lle -e rb e , ed agli a lb e r i, m a adope­rato per c ib o , e p er r im e d io , lu m aca , chioc­c o la , U m ax, cocjilea, lim as à c o q u i l le , '

M J 495 .escara*, hélice. Lumassa rabloira , an im a , letto dell’ordine dei molluschi n u d i, stri­sciante, lungo, con quattro tentacoli, lumaca senza guscio , lumacone ignudò , lumaccia , cochlea nuda , lim açon, limace. Lumassa. lumassora buta i còrn f o r a e c . , canzone, che si canta da’ fanciulli mentre provocano la lumaca ad uscir le- corna ossia i tentacoli, lumaca lumachella.cava fuor le tue cornella, . . . . .. limaçon borgne montre nous tes, cornes. Scala fa i la a lumassa, scala a chioc­ciola, scolte cochlçœ in morem constructœ*y cocklea , escalier en limaçon. P itòr d a lu - m asse, pittore ignorante ’, pittore da' chioc-, ciole, segnis, iners, ineptus p ic to r , mauvais, peintre.

Lumasson , pezzo dell’oriuolo da taçca co-, strutto a spirale, e su cui s’avvolge la cate-, nella d’acfciajo quando l ’oriuolo s i . carica,. chiocciola ,- lumaca . . . . . . limaçon.

Lumè , guardar attentamente , allucciarf,, occhieggiare, sbirciare , niclare , conspicere,. inspicere, attente in tueri, introspectare , in­tra spie ere , regarder, fixer attentivement.

Lumèt, o lum inèt, foro circolare dell’oc­chio per cui passano i raggi visivi a dipin­gere sulla retina gli oggetti guardati , pu­pilla , il nero dell’occhio , pupilla ,. nieront oculi , prunelle de l ’œ il, pupille.. Lumet ", o lumia , quell’ insetto volante , . che di notte risplende con moto ' alternativo , lucciola , cicindela , lam pyris , nocliluca, mouche lui­sante.

Lumèta , bugia , falsità, lucciola, menda- cium , commentimi, mensonge. Piantò d! hi- mète , mostrar lucciole per lanterne, cacciar carote , dar a vedere e ad intendere altrui ima cosa per un’altra , verba dare , verbis circumducere , fa lsa prò veris obtrudere , faire croire que des vessies sont des lanternes.

Lumçta , dim. di luma , lumicino , lu - metto , lumettino , lucernuzza , p arva lu­cerna , petite lampe , lampion.

Lumiè , V. Limiè.Lumignon , più fila di bambagia unite che

si mettono alla lucerna nell’o lio , e frammezzo alla cera od a l sevo nelle candele per accen­dervi il lume, lucignolo, stoppino, ellychniivn, lumignon d’une lampe , d ’ une chandelle , mèche.

Lumin , piccolo vaso di- latta , o di altra materia , che serve per lo più a far lumi­narie , lumicino , f a c id a , parva lucerna ,

r ite lampe , lampion. L iunin , per insetto, Lumèt.

Luminaria , o iluminassion , quantità P» lum i accesi, luminare, luminaria, illununa-

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,4g6 LtJrione , liimínum copia , illumination , lu­minaire.■ Lvmwèt , V. Lumi t. .

Luña , il pianeta più vicino 'alla terra e suo satellite , ed il più importante degli astri dopo il sole , luna , luna, sidus lunate, lime. Luna pieha, plenilunio, plenilunium , pleine lune. Lima piena, si dice di persóna, die ha la faccia rotonda , e paffuta , ptnguis, obestis, potelé, visage de pleine lune. -Lìdia tenera , fig. dicesi di persona e principal­mente di fanciullo allorché facilmente si muove a pianto, pronto alle lacrime, lacri­mi s pronus , prêt à pleurer. Luna néüva , novilunio , luna nascens , nouvelle lune. Quand la Urna fa 'l rèà , o vent, o bréù , quando la luna ha il cerchio , annunzia ▼ento o pioggia, lunoe cireulus ventum , vel imbrem portendit, le rond de la luné annonce le vent - ou la pluie. ■ Al ciair dia luna , al chiarore della luna, ad lunam , au clair de la lune. A fa un bel ciair d hiña, la luna molto risplende , nitescit lima , il fait un J j e a u clair de lune. La luna a Va fait ciair, a Va lusl tuta la né Hit, la luna risplen­dette durante tutta la notte , luna pernox fiiit, il fit lune toute la nuit. La luña a lits nen , la luna non luce , silet luna , il : ne fait point de lune. Fait a luñe, o lunatiche

v fi dice colui , il cui cervello di tempo in tempo patisce alterazione, pazzo a punti di luna , lunatico, lunalicus , lunatique. Fait a hiñe, dicesi puré d’uomo instabile , leg­gero , incostante , più lunatico de’granchi , homo inconstantissimus , fort capricieux. La luna V è sul , egli è d’umore allegro, supercilio nubem demit, festivo ingenio est,il est de bonne humeur. La luña V è nen sul j i è , è di cattivo umore , tristibus vtxa- tur cogitatlonibus , morositatem induit, dif- ficilie factus est, il est de mauvaise humeur,il a de l’humeur. Luña néùva tre’dì a la prèùva, luna nuova tre giorni alla prova , quarta qualis, Iota luna talis, il faut atten­dre le quatrième jour de la nouvelle lune pour juger de son influence sur les change- mens météorologiques. Baulè a la luña, la luna non cura lo abbajar dei cani, cioè le persone grandi e di valore non curan le pio cole e vili, culicem non curat elephantus , iiboyer & la lune. Esse ¿V luña , aver voglia , desiderio, brama di far qualche cosa, esser inclinato, disposto., rem libenter aggredì, propendere, être en bonne disposition, avoir envie. Mese lune , t. milit. riparo fatto a foggia di mezza luna . . . . . lunettes.

LunA , tèmpo del corso della luna, luna-

L Orione, menstruus lume cursus, Itmaris cursus, lunaison.

Lunari , libro che segna il corso della luna , e contiene altre notizie astronomiche, religiose, annue e giornaliere, Y. Armanach.

Lunaria , pianticella annua , che cresce naturalmente nei paesi meridionali ed -è col­tivata come oggetto di curiosità meno pei fiori, che per la bellezza del guscio onde escono i semi; le sne foglie sono crociformi, ossia divise in quattro parti, lunaria, lu­naria , grande lunaire, satin blanc, satiné, passe-satin, médaille.

Luhatich , o Jait a luñe , Y. Luña.LuSes , il secondo giorno della settimana,

lunedi, dies lunce , feria secunda, lundi. Luiies-gràss, il lunedi che precede imme­diatamente il principio della quaresima, l’ul­timo lunedi del carnovale, lunedi grasso . . . . . lundi gras. Limes sant, il lunedi della settimana santa-, lunedi santo, dies luna in magna hebdómada, lundi saint. Fè ’l lunes , dicesi dal volgo lo starsi oziosi che fanno molti artefici, e 'specialmente i ciabattini , nel lunedi, perche avendo ben bevuto nel giorno festivo, sono cotticci nel di seguente, e perciò non lavorano, fare la luneaiana , festum - agere feriam secìindam , diem lunce otiandq conterere, faire le lundi des savetiers, le lundi sans travail.

Luneta , quello spazio a mezzo cerchio , che si pratica tra l’uno e l’altro peduccio delle volte per aprirvi finestre, o diminuire la spinta della volta medesima, lunetta, lunula, lunette. Luneta , o lunete, o bari- cole, due vetri cerchiati in modo da poterli mettere davanti gli occhi serrandoli al capo, od appc iggiati al naso per ajutare o conser­vare la vista, occhiali . . . . lunettes. Lur neta , per camiciài, Y. Canuciàl. Limeta , parte dell’ ostensorio fatta a foggia di luna crescente, in cui si adatta l’ostia consacrata, lunetta . . . . lunette. ._ LukBt , ter. de’ bottai, diconsi le due as­

sicelle minori, che chiudono in mezzo la mez­zana , e la contromezzana, e compiscono il fondo delle botti, e dei tini , lunetta . . . . chanteau, aisselliéres. _ _ t ,

Luoghi santi: queste parole italiane sado- prano in Piemontese in Vece di lèù quando si vuol parlare dei luoghi delle Giudea ove Gesù Cristo compì la sua passione, luoghi santi............les saints lieux.

Luot. , dim. di luv , lupatello, lupetto , lupicino , parvus lupus, lupi catidus, catu- lus lupinus j louveteau.

Là pia , tumore jper lo più duro c rotoudo

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LUdie viene sopra la pelle, e talvòlta cresce ad una grossezza enorme, senza cagionare do­lore od infiammazione , lupia , ga ng lion , lup ia , loupe.

Lurdison , Y. Lordià.Lubon , uomo astuto, V. V o lp o n .Los, Y. Luce»Lusa , V . Pate la .Luscbè , rapire , togliere , prendere , ru ­

bare , involare con destrezza , od arditezza , f u r a r i , subripere, a u fe rre , e x p ila r e , enle­ve r, dérober.

Luse , o lu s ì, il risplendére della lu c e , o delle cose liscie e lustre, che la ripercuotono, come pietre, o metalli lavorati, a rm i, e simili , luccicare , splendere , risplendere , rilucere , renìdere , m icare , nitore , lucere , lu ire , briller. T u t lo ch’ lus a V e neri ò r , tutto ciò che riluce non è orò . . . . tout ce

Ìui brille n’est pas d’or. L usì, o rie, dicesi e’panni de’quali per l’uso si è molto infie­

volito il tessuto si che divennero molto più trasparenti, e prossimi al rompersi, ragnare . . . . être usé au point qu’on voit à travers, s’élimer.

Lusêi» , fnèstra , o fnestrin dsor eT i co p , apertura su per lo tetto* per far venir lum e, finestra sopra tetto , abbaìno , finestra in tecto a p er ta , lucarne.

LusEirr, V. Luisant.Luserwa , V. Lucerna.L usl, Y. Luse.Lusinga , dolcezza di parole , o d’atti per

recare l ’ animo altrui alla sua propria utili­tà e volontà, lusinga, m oina, blandimento, b land itile , illecebrce, blandimentum , flatte­ries , caresses, cajoleries, douceurs , leurre > mignardise, mignotise.

Ldsihghè , allettare con fa lse , o finte , o dolci parole per indurre altrui a sua volon­tà , e in suo prò , lusingare, adescare , in­saponare, blandiri, assentiti, palpare , per- mulcere , adu lati , flatter , cajoler , enjôler, mignoter, dorloter , caresser, leurrer , cha­touiller, endormir, séduire attirer. Lusinghès- î<î , blandire noi medesimi con poco fondate ragioni di speranza intorno probabilità di ciò che desideriamo ; e vale anche sperar fer­mamente , portare ferma speranza, lusin­garsi , sibi ipsi blandiri, spem a lere , prce- sumere, se flatter.

Lusoa, v. pleb. tra lume e bujo , barlu­me, bagliore, lucore, incertum lumen, p a r- vum lumen , subobscurum lumen , lueur , clarté foible.

Luss, pesce d’acqua dolce, lungo e gros­so , cosi vorace , che inghiotte non solo i

Tom. I.

LU 497pesciolini, é i ranocchi, ina assale e d ivo» altri aniinali più grandi, spopola i laghi e gli stagni di pesci, cresce rapidamente, è comune in Europa, e -serve di cibo all’uomo, luccio, lucius, brochet, poisson-loup.

Lussò , superfluità , magnificenza ai vesti, d’arredi, di servi, di tavole, e simili, lusso', luxuria , luxus , lu x e , somptuosité.

Lussòt, diminutivo di luss, luccio giovane e piccolo , luccetto, piccol luccio , parvU s,0 minutuf lucius, fuardeau , brocheton.. Lussuria, smoderato appetito carnale, lus­suria , libidine ,. incontinenza , lascivia , lu­xuria , impudicitia , luxure, lubricité , in­continence.

Lussuriòs , o lubrich , agg. di persona o di animale dedito alla lussuria, ovvero di cpsa che può eccitarvi , lussurioso, lascivo , libidinosus , impudicus , luxurieux , libidi­neux , impudique.

Lustr , sost. candeliere di cristallo, di bronzo o di legno a. più- viticci, o braccia per sostenere molti lumi ; lumiera , lustro , lychni pendentes, lustre. Lustr, composizione atta a rendere lucidi gli oggetti su cui viene applicata , come i cuoi, i legnam i, le stoffeecc., lu s tr o ...............lustre. Lustr, qualitàdella cosa liscia e lucida, lustro, lucentezza, lustratura, nitor, splendor, lustre, brillant, poh. Lustr die stófe, lustro , lucentezza del panno, panni nitor, lustre, œil, presse. D èl lustr a na stòfa , lustrare, soppressare un

drappo, nitorem panno inducere, lustrer une étoile , catir.

Lustb , add. liscio , pulito , lucente , la ­vis , pulitus, lissé, p o li, uni.

Lustrasole , stromento da calzolajo, liscia-

Eiante, b isego lo ...............machinoir , astio ,.izègle.Lustbè , dar il lustro , stropicciare una

cosa per faria pulita e lucida, lisciare, lu ­strare , strofinare , pulire , forbire , piallare, sfregare , Levigare, expolire , lisser , polir ,

1 corroyer , lustrer, torcher , fourbir. Lustré, fig. adulare, lusingare , grattar le orecchie , lisciare, linciar la coda , piaggiare, ' adulati, assen ta ti, b la n d iti, fiate loqui a d colligen- dam gratiam , flatter, choyer. Lustré la bajoneta , o enpissè la panssa , V. Enpì.

LustriSa, sorta di drappo di seta rilucente, lustrino............lustrine.

Luterai» , luterana , colui o colei che se­gue la dottrina di Lutero, luterano, luterana, lutheramis y lutheranu , v. delTuso , luthé- rien, luthérienne. . . n

Luv, quadrupede selvatico voracissimo, del genere del cane , e ad esso somigliantissimo,

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4g8 L Üse non che non abbaja , 'ed ha denti e mem­brana più robuste , orecchie diritte ed a punta, coda diritta fornita di peli lunghi e fo lt i, e l ’apertura degli occhi obbliqua, lup o , lupus, loup. Luv ravàss, quadrupede feroce di color fulvo macchiato di bruno che urla còme il lu p o , ma ne è diverso nel rimanente, ed appartiene al genere del gatto, del tigre, e sim ili, assale i corvi e gli animali più piccoli, e li persegue sugli alberi per suc­chiarne il sangue, e mangiarne il cervello , lupo cerviere , lupus cerviarius, fe lis - ly n x , lynx , loup-cervier. Parlò del luv mentre l luv a r iva , dicesi quando comparisce alcuno di cui si parlava, cni ha il lupo in boccalo - ha sulla - coppa , lupus est in fabula ,

pilum non menlem mutât, le loup mourra dans sa peau. ’Z luv mangia nen carn d lu v , p ro v ., e vale che ognuno risparmia s é , edi suoi, d’ogni carne mangia il lupo ma lecca la sua , corbi con corbi non si cavano gli occh i, canis caninam non e s t, chacun épar­gne ses. semblables. Vede 7 lu v , o crie à l luv , a Fa cria a l luv , dicesi . del farsi ad alcuno la voce, affocare, arrocare, ba vedutoi l lupo, é stato guardato dal lupo, lupi cum yidcre priores , ravim contrahere , ravire , s’enrouer, il a vu le loup, il a crié au loup.

LO fD è le f i e an guardia a l luv , dar le pecore in guardia al lupo., fidar checchessia a chi n’è avido , lupo . oves committere., au plus larron la bourse. Le fèe conta ’l luv .ai man­gia , delle pecore annoverate mangia il lupo . . . . à. brébis comptées le loup Ics mange. A vèi na fa m da luv , aver gran fa m e, allupare , fam e ex tim u la ri , esurire , lupina

fa m e . laborare, être affamé comme un loup. Luv , dicesi fig. d’uomo, che mangia moltis­simo , o che consuma a suo prò le altrui sostanze , ghiottone , lupo , helluo , loup. .< L x j v a , l a f e m m i n a d e l l u p o , l u p a , lupa,

l o u v e . L uva, a g g . a d o n n a , Y . Lova.Luvlss, lupaccio, pessimus lupus, un gros

loup. Luvàss, luvassa , luàss, luassa, voci ple­bee di disprezzo e d’ingiuria, birbone, lupa*- cio, mariuoJo, lupa, lupaccia,flagitiosus, fur-> cifer, lu p a ,.méchant, coquin, coquine, louve.

Lnvuf, V. Luin.Lim on, pianta bisannua comune nei cam­

pi , nei luoghi sassosi, sull’orlo delle strade, con gambo semplice fornito di foglie ovali, vellute , e di fiori gialli adoprati come medi-, , camento calmante, guaraguasto, guasto, eua- raguascio , tasso barbasso , verbasco , labbri d’asino, verbascum, thapsus, bouillon blanc, bonhomme, molène. Luvion, per Aluvion, V.

Luvòt , V. Lu'òt.L v l , V. Levò.L vi , V. Leve.

¿filine c/ci ty/olittne imo.

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V . T. Can. Stefano CLERICI Rev. Arciv.

V. Se ne permette la Ristampa

ANFOSSI Giud. e Rev. per la Gran Cancelleria.

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