Discussione Casi Clinici - Master in Disturbi dell'Apprendimento...

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Discussione Casi Clinici Dott.ssa Valentina Bravoco [email protected] Laboratorio di Psicologia dell’Apprendimento - Pavia

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Discussione Casi Clinici

Dott.ssa Valentina Bravoco

[email protected]

Laboratorio di Psicologia dell’Apprendimento - Pavia

• Leo: 13 anni e 3 mesi, maschio, II media, mancino.

• Dal colloquio coi genitori emerge che:

il motivo della consultazione viene descritto dalla madre come una difficoltà di Leo in tutte le materie scolastiche ed un rischio di bocciatura a fine seconda media.

• Il parto è stato probabilmente complicato da episodio anossico esitato in asimmetria interemisferica cerebellare.

• Durante l’infanzia: crisi epilettica.

Valutazione – 1^ parte

• Leo viene iscritto alla scuola primaria a 5 anni.

• Carriera scolastica caratterizzata da basso profitto e difficoltà generalizzate negli apprendimenti.

• Leo viene bocciato in prima media.

• Leo cambia scuola e frequenta un doposcuola tutti i giorni fino alle 17.

• Valutazione neuropsicologica e verifica degli apprendimenti Livello intellettivo WISC –III Verbale: 75 Performance: 96 QI totale: 84

Lettura Prova MT (Cornoldi, Colpo e Gruppo MT)(seconda media finale) Correttezza: 6 errori PS Rapidità: 3.51 sill/sec RA Comprensione: 5 su 10 (seconda media finale) Comprensione 5/10 (retest) (terza media inziale)

Matematica AC –MT (Cornoldi e Cazzola, 11-14, 2003) (seconda media) Calcolo scritto: 1, RII Comprensione e produzione: 6, RII Ragionamento aritmetico: 15, Suff. Dettato di numeri: 4 su 4 Recupero di fatti numerici: 13 su 24

Valutazione – 2^ parte

Profilo intellettivo WISC-III

• Peggiori potenzialità verbali (ai

limiti della norma) rispetto ad un livello di abilità non-verbale adeguata.

• Cadute nell’area verbale, in particolare nel ragionamento aritmetico, comprensione e in alcuni aspetti di memoria.

• Punteggi subtest verbali:

Informazioni (7), Somiglianze (7), Ragionamento aritmetico (4), Vocabolario (9), Comprensione (5), Memoria di cifre (1).

• Punteggi subtest di performance:

Completamento di Figure (8), Cifrario (8), Riordinamento di Storie Figurate (9), Disegno con i cubi (9), Ricostruzione di oggetti (13), Ricerca di simboli (10), Labirinti (7).

In particolare:

• la memoria di cifre che richiede la capacità di mantenere vigile l’attenzione, di memorizzare e di organizzare partendo da una situazione strutturata.

• il ragionamento aritmetico che implica la capacità di recepire con immediatezza le istruzioni verbali, di operare mentalmente sui dati del problema, di concentrarsi su stimoli ben definiti, e di utilizzare compiutamente i concetti astratti di numero e di operazione numerica.

• la comprensione che riguarda la capacità di ragionamento pratico, la capacità di distinguere in un insieme di informazioni gli elementi essenziali da quelli accessori e una appropriatezza nell’espressione orale.

Difficoltà maggiori in:

Cosa emerge?

• Leo dimostra di non possedere strategie e di avere limitate conoscenze di base.

• Durante gli incontri si dimostra silenzioso e poco coinvolto nel compito.

• Rimane focalizzato sulle prove dimostrando buone capacità di attenzione sostenuta.

Valutazione – 3^ parte

• Restituzione della relazione.

• Proposta di trattamento.

Come intervenire?

Ipotesi…

Suggerimenti d’intervento:

1) avviare un’attività di costante supporto allo studio

2) rafforzare la motivazione, verificando i punti di forza di Leo

3) lavorare su di essi per promuovere autostima e maggiore coinvolgimento e

4) autonomia nelle diverse attività scolastiche.

Da dove si è partiti…

• Leo ha iniziato un trattamento presso il nostro laboratorio con cadenza di 1 o 2 volte a settimana, riguardante, in principio, un lavoro sulla comprensione del testo, attraverso un’impostazione metacognitiva.

“Nuova guida alla comprensione del testo” vol. 3 e 4, De Beni, Vocetti, Cornoldi e gruppo MT, 2003.

• Successivamente abbiamo lavorato sul metodo di studio, cercando di fornire strumenti in grado di rendere autonomo il ragazzo.

“Imparare a studiare” 2, Cornoldi, De Beni, Gruppo MT, 2001.

Perché un approccio metacognitivo?

1) offre l’opportunità di imparare ad interpretare, organizzare e strutturare le informazioni ricevute dall’ambiente e la capacità di riflettere su questi processi per divenire sempre più autonomi nell’affrontare situazioni nuove.

2) tende a formare la capacità di essere gestori dei propri processi cognitivi, dirigendoli attivamente con valutazioni e indicazioni operative personali.

Perché una didattica metacognitiva?

Essa dimostra la sua efficacia sia per l’affinamento di competenze trasversali, come l’attenzione, la memoria, il metodo di studio, che per l’apprendimento di abilità più prettamente curricolari, come la lettura e la comprensione del testo, la matematica, la scrittura.

…cosa si è ottenuto…

Dopo 4 mesi di intervento sul metodo di studio, sulla comprensione del testo e sul potenziamento della scrittura in italiano, Leo si dimostra autonomo e in grado di affrontare un qualsiasi testo a lui proposto.

Il metodo di studio appreso viene applicato ad ogni materia, diventando un suo punto di forza.

…che direzione seguire…

Nei 6 mesi successivi, l’intervento si è focalizzato sia sull’inglese che sulla matematica attraverso sempre un approccio metacognitivo ottenendo risultati soddisfacenti all’esame di terza media.

Oggi… • Leo è tuttora seguito presso il nostro laboratorio con cadenza

settimanale, per supportarlo a livello psicologico e di autostima.

• L’intervento è mirato a migliorare la comprensione del testo e lo studio relativo a materie scientifiche (fisica, chimica), attraverso un approccio metacognitivo che gli consenta attraverso collegamenti interdisciplinari di migliorare la sua performance sia nella teoria che nella pratica.

• Dimostra sempre un alto livello di attenzione e un’ottima preparazione teorica dovuta all’impegno evidente di studio a casa.

• Si dimostra sempre motivato, collaborativo e volenteroso nell’obiettivo di poter con più efficacia perseguire il successo scolastico.

Grazie per l’attenzione!!!