Die-Chance-2003-01-it

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1 L a diagnosi “tumore” com- porta spesso una svolta esistenziale per il paziente. Le abitudini sociali cambiano im- provvisamente. La cosa più im- portante per affrontare questa nuova, difficile situazione è es- sere informati ed incontrare umanità nelle persone a cui il paziente e la sua famiglia si ri- volgono. Nel corso degli ultimi anni l’evoluzione della scien- za e della tecnica ha miglio- rato sensibilmente la lotta contro il tu- more. Resta tuttavia fondamentale una prevenzione efficiente. Informazioni fon- date ed accessibili a tutti su un tenore di vita sano, contribuiscono a ridurre i rischi di ammalarsi di tumore. Le probabilità di guarigione aumentano sensibilmente, qua- lora si scopra la malattia nel suo stadio iniziale, anche grazie a campagne infor- mative e visite regolari di prevenzione. Essere informati dà fiducia Il paziente informato, è questo l’obietti- vo da perseguire da tutti gli attori impe- gnati nel complesso sistema sanitario. L’informazione e la prevenzione stanno al centro anche dell’operato della politica sa- nitaria locale. Su tutto il territorio provin- ciale, gli enti competenti tengono registri per i tumori all’utero e al seno e promuo- vono campagne informative per la preven- zione del tumore della pelle. Dal registro dei tumori, operante in Alto Adige dal 1995, risulta che nel triennio 1995-1997 ci sono stati in provincia di Bol- zano oltre 6.000 nuovi casi di tumori mali- gni, di cui 1.226 casi all’anno negli uomini e 1.005 casi al- l’anno nelle donne. Da tali dati si deduce che la popolazione maschile dell’Alto Adige, rispet- to alla media nazionale, fa regi- strare una percentuale alta di malattia, mentre per quanto ri- guarda la popolazione femmini- le la percentuale di malattia è medio bassa. In Alto Adige, il livello tecnico- scientifico delle strutture sani- tarie rispecchia gli standard europei. A gior- ni si aprirà a Bolzano, ad opera dell’USL lo- cale, il primo centro di radioterapia onco- logica della provincia, in collaborazione con le strutture sanitarie del Tirolo. Il servizio della struttura avverrà gradualmente. Assistenza psicologica e sociale L’assistenza psicologica e sociae ai malati di tumore è fondamentale. Oggi giorno i pa- zienti vogliono essere messi a conoscenza della verità. Altrettanto importante è il modo con cui il medico si rivolge al paziente per informarlo della sua malattia, con em- patia e sensibilità. Una risposta concreta a questa esigenza, è l’istituzione e il poten- ziamento del servizio psico-oncologico of- ferto negli ospedali della provincia. Proprio qui, nell’assistenza postoperatoria esemplare ai malati di tumore e ai loro fa- miliari, l’Assistenza Tumori Alto Adige, for- nisce un servizio impagabile. Questo servi- zio, d’alto valore umano e medico, giusti- fica il sostegno finanziario garantito sia dal- l’Assessorato alla Sanità, che da tutta la po- polazione. Assistenza all’avanguardia per i malati di tumore L’amministrazione provinciale è un partner affidabile dell’Assistenza Tumori Alto Adige dalla sua fondazione. Nell’articolo in seguito l’Assessore com- petente, Otto Saurer, descrive gli obiettivi prioritari della politica sanita- ria della Giunta provinciale. PARLIAMONE Care lettrici, cari lettori, con questa terza edizione de „La Chance“ ci avvici- niamo alle feste natalizie e all’inizio di un nuovo anno che vogliamo salutare con tutto l’entusiasmo che ha accompagnato l’operato dell’Assistenza Tu- mori Alto Adige durante l’anno che sta volgendo al termine. Le presidenti dei circondari hanno pro- mosso valide iniziative che hanno contribuito alla buona immagine della nostra associazione. A loro e a tutti i volontari che le hanno sostenute rivolgo un sentito ringraziamento. Le iniziative e il lavoro che oggi viene definito con il termine di “pubbliche relazioni” rivestono oggi un ruolo determinante. Sempre più persone in difficoltà, i loro familiari e la società intera devono essere informati di ciò che questa istituzione sociale offre e devono fare uso dell’offerta dei servizi messi a disposizione per al- leviare la malattia. Per il 2004 abbiamo sostenuto la produzione di un calendario originale, ideato da Peter Frank e realiz- zato grazie al contributo del fotografo Christjan Ladurner. 12 personalità di spicco, originarie del- l’Alto Adige, e precisamente Silvius Magnago, Luis Durnwalder, Lene Thun, Reinhold Messner, Hans Kammerlander, Joseph Zoderer, Lilli Gruber, Klaus Dibiasi, Antonella Bellutti, Karen Putzer, Armin Zöggeler e Gustav Thöni, si sono lasciati colorare la pianta del piede e hanno lasciato la loro im- pronta su un cartoncino nero. L’obiettivo della macchina fotografica ha documentato tutto e ne è nato un calendario davvero particolare, riprodot- to esattamente per 2004 volte, come l’anno che sta a venire. Gli originali dell’impronta e il relativo ingrandimento fotografico verranno messi all’asta. Il ricavo della vendita dei calendari, 15 euro a pez- zo, e dell’asta sarà devoluto all’Associazione Tu- mori Alto Adige. Mi preme ringraziare gli ideatori, Peter Frank e Christjan Ladurner e gli sponsor, Finstral, Tappeiner Verlag, Athesia Druck, Mimac, Lanarepro, Dreika Amonn, anonimo di Laces, la grafica Ursula Zelger, Sieglinde Walter, Jakob Tappeiner, Heinz Erkert, Margot Tscholl, Ulrich Kohl, Leo Egger, Karin Brandstätter, Helmuth Daldossi, Morgan Fouqueau, Carmen Maringgele, Giudo Solin e Silvia Lardschneider. Cari associati, vi giungano i migliori auguri di Buon Natale e di un felice, prospero Anno Nuovo. In fede Christine Tembl Mayr La presidente III EDIZIONE - dicembre 2003 Periodico trimestrale, Spedizione: in A.P., Art. 2,20/C, Legge 662/96DCI Bz Periodico dell’Assistenza Tumori Alto Adige Assistenza Tumori Alto Adige L’assessore Otto Saurer: l’Assistenza Tumori svolge un ruolo fondamentale

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Assistenzapsicologicaesociale AssistenzaTumori AltoAdige Essereinformatidàfiducia Infede ChristineTemblMayr Lapresidente III EDIZIONE - dicembre 2003 Periodicotrimestrale,Spedizione:inA.P.,Art.2,20/C,Legge662/96DCIBz L’assessoreOttoSaurer: l’AssistenzaTumorisvolge unruolofondamentale Carelettrici, carilettori, 1

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La diagnosi “tumore” com-porta spesso una svoltaesistenziale per il paziente. Leabitudini sociali cambiano im-provvisamente. La cosa più im-portante per affrontare questanuova, difficile situazione è es-sere informati ed incontrareumanità nelle persone a cui ilpaziente e la sua famiglia si ri-volgono. Nel corso degli ultimianni l’evoluzione della scien-za e della tecnica ha miglio-rato sensibilmente la lotta contro il tu-more. Resta tuttavia fondamentale unaprevenzione efficiente. Informazioni fon-date ed accessibili a tutti su un tenore divita sano, contribuiscono a ridurre i rischidi ammalarsi di tumore. Le probabilità diguarigione aumentano sensibilmente, qua-lora si scopra la malattia nel suo stadioiniziale, anche grazie a campagne infor-mative e visite regolari di prevenzione.

Essere informati dà fiducia

Il paziente informato, è questo l’obietti-vo da perseguire da tutti gli attori impe-gnati nel complesso sistema sanitario.L’informazione e la prevenzione stanno alcentro anche dell’operato della politica sa-nitaria locale. Su tutto il territorio provin-ciale, gli enti competenti tengono registriper i tumori all’utero e al seno e promuo-vono campagne informative per la preven-zione del tumore della pelle.Dal registro dei tumori, operante in Alto

Adige dal 1995, risulta che nel triennio1995-1997 ci sono stati in provincia di Bol-zano oltre 6.000 nuovi casi di tumori mali-

gni, di cui 1.226 casi all’annonegli uomini e 1.005 casi al-l’anno nelle donne. Da tali datisi deduce che la popolazionemaschile dell’Alto Adige, rispet-to alla media nazionale, fa regi-strare una percentuale alta dimalattia, mentre per quanto ri-guarda la popolazione femmini-le la percentuale di malattia èmedio bassa.In Alto Adige, il livello tecnico-scientifico delle strutture sani-

tarie rispecchia gli standard europei. A gior-ni si aprirà a Bolzano, ad opera dell’USL lo-cale, il primo centro di radioterapia onco-logica della provincia, in collaborazione conle strutture sanitarie del Tirolo. Il serviziodella struttura avverrà gradualmente.

Assistenza psicologica e sociale

L’assistenza psicologica e sociae ai malati ditumore è fondamentale. Oggi giorno i pa-zienti vogliono essere messi a conoscenzadella verità. Altrettanto importante è ilmodo con cui il medico si rivolge al pazienteper informarlo della sua malattia, con em-patia e sensibilità. Una risposta concreta aquesta esigenza, è l’istituzione e il poten-ziamento del servizio psico-oncologico of-ferto negli ospedali della provincia.Proprio qui, nell’assistenza postoperatoria

esemplare ai malati di tumore e ai loro fa-miliari, l’Assistenza Tumori Alto Adige, for-nisce un servizio impagabile. Questo servi-zio, d’alto valore umano e medico, giusti-fica il sostegno finanziario garantito sia dal-l’Assessorato alla Sanità, che da tutta la po-polazione.

Assistenza all’avanguardia per i malati di tumore

L’amministrazione provinciale è un partner affidabile dell’Assistenza TumoriAlto Adige dalla sua fondazione. Nell’articolo in seguito l’Assessore com-petente, Otto Saurer, descrive gli obiettivi prioritari della politica sanita-ria della Giunta provinciale.

PARLIAMONE

Care lettrici,cari lettori,

con questa terza edizione de „La Chance“ ci avvici-niamo alle feste natalizie e all’inizio di un nuovoanno che vogliamo salutare con tutto l’entusiasmoche ha accompagnato l’operato dell’Assistenza Tu-mori Alto Adige durante l’anno che sta volgendoal termine. Le presidenti dei circondari hanno pro-mosso valide iniziative che hanno contribuito allabuona immagine della nostra associazione. A loroe a tutti i volontari che le hanno sostenute rivolgoun sentito ringraziamento. Le iniziative e il lavoroche oggi viene definito con il termine di “pubblicherelazioni” rivestono oggi un ruolo determinante.Sempre più persone in difficoltà, i loro familiari ela società intera devono essere informati di ciò chequesta istituzione sociale offre e devono fare usodell’offerta dei servizi messi a disposizione per al-leviare la malattia.

Per il 2004 abbiamo sostenuto la produzione di uncalendario originale, ideato da Peter Frank e realiz-zato grazie al contributo del fotografo ChristjanLadurner. 12 personalità di spicco, originarie del-l’Alto Adige, e precisamente Silvius Magnago, LuisDurnwalder, Lene Thun, Reinhold Messner, HansKammerlander, Joseph Zoderer, Lilli Gruber, KlausDibiasi, Antonella Bellutti, Karen Putzer, ArminZöggeler e Gustav Thöni, si sono lasciati colorarela pianta del piede e hanno lasciato la loro im-pronta su un cartoncino nero. L’obiettivo dellamacchina fotografica ha documentato tutto e neè nato un calendario davvero particolare, riprodot-to esattamente per 2004 volte, come l’anno chesta a venire. Gli originali dell’impronta e il relativoingrandimento fotografico verranno messi all’asta.Il ricavo della vendita dei calendari, 15 euro a pez-zo, e dell’asta sarà devoluto all’Associazione Tu-mori Alto Adige.

Mi preme ringraziare gli ideatori, Peter Frank eChristjan Ladurner e gli sponsor, Finstral,Tappeiner Verlag, Athesia Druck, Mimac, Lanarepro,Dreika Amonn, anonimo di Laces, la graficaUrsula Zelger, Sieglinde Walter, Jakob Tappeiner,Heinz Erkert, Margot Tscholl, Ulrich Kohl,Leo Egger, Karin Brandstätter, Helmuth Daldossi,Morgan Fouqueau, Carmen Maringgele,Giudo Solin e Silvia Lardschneider.

Cari associati, vi giungano i migliori auguri diBuon Natale e di un felice, prospero Anno Nuovo.

In fedeChristine Tembl MayrLa presidente

I I I EDIZ IONE - dicembre 2003 Periodico trimestrale, Spedizione: in A.P., Art. 2,20/C, Legge 662/96DCI Bz

Periodico dell’Assistenza Tumori Alto AdigeAssistenza Tumori

Alto Adige

L’assessore Otto Saurer:l’Assistenza Tumori svolgeun ruolo fondamentale

Le tecniche chirurgiche di routine risalgo-no a 50 o 100 anni fa, e vi è pochissimo chenon sia già stato sperimentato. Nei decennidel dopoguerra si sono privilegiati interventiradicali. Essi non hanno portato tuttavia ai ri-sultati sperati. Negli anni '80 ha preso piedela chirurgia mini invasiva, nota anche comechirurgia da "buco della serratura". Si trattadella chirurgia endoscopica, da lungo utiliz-zata nella ginecologia, preferita negli inter-venti alla cistifellea e sperimentata nella chi-rurgia tumorale.

La tecnica endoscopica

Grazie alla tecnica endoscopica non sonocambiate radicalmente solo le operazioni, maanche le tecniche chirurgiche. Per un paziente,a parità di risultato oncologico, le tecnichedi laparoscopia o toracoscopia sono meno in-vasive, dal momento in cui le lesioni tessuta-li sono quasi inesistenti.Il fatto che questa tecnica non si sia im-

posta in termini assoluti, dipende da più fat-tori: tempo e denaro, ma soprattutto dal fat-to che l’apprendimento della metodica chi-rurgica laparoscopica o la conversione da chi-rurgia convenzionale a quella endoscopica èmolto difficile. Un vantaggio essenziale dellametodica chirurgica laparoscopica, come quel-lo della chirurgia detta mini-invasiva, potreb-be essere un minor deterioramento del siste-ma immunologico dell'organismo legato altrauma operatorio.Questo fattore potrebbe essere determinante

per la guarigione dei tumori maligni; almenoquesto è quanto si sta sperimentando. Nellapratica però si è ancora impegnati nel dimo-strare che gli interventi mini-invasivi non han-no dei risultati peggiori rispetto a quelli con-venzionali, che vengono considerati ancoracome i migliori.Per ciò che concerne l’incisione dei tessuti,

vi sono oggi delle valide alternative al bistu-ri. Le tecniche che si basano sul calore, sulfreddo, sul laser, sulla corrente e sugli ultra-suoni producono lo stesso effetto: la distru-zione del tessuto, nella maggior parte dei ca-si prodotta dal calore (laser, corrente e ul-

trasuoni). Il più utilizzato è il bisturi diater-mico, anche se è il più pericoloso.

Operare con strumentiad ultrasuoni

Gli strumenti ad ultrasuoni dell'ultima ge-nerazione lavorano in modo elegante e deli-cato dal punto di vista emostatico, ma menouniforme e più lento. Nella dissezione ad ul-trasuoni anche la produzione di sostanze chi-miche dannose e la diffusione di elementi bio-logici nocivi è inferiore rispetto ad altre tec-niche di incisione. Tuttavia i pazienti non han-no vantaggi rilevanti nè dall’una, nè dall'al-tra tecnica, nè dall’uso del laser.Anche quando i tumori non sono operabi-

li, la chirurgia svolge il suo ruolo. La sommi-nistrazione di sostanze chemioterapiche, dinorma, avviene attraverso un accesso al si-stema venoso centrale, si sta sempre piùdiffondendo la chirurgia port access.I cateteri possono essere impiantati nell’ar-

teria epatica o nella vena porta con l’obietti-vo di trattare più efficacemente le metastasiepatiche. Dal momento in cui l’iniezione di al-col nelle metastasi epatiche o la loro crioa-blazione (distruzione del tessuto con crioson-de), non si è ancora diffusa sufficientemen-te, per i tumori non operabili e soprattutto perle metastasi epatiche si ricorre spesso alla ra-diofrequenza. Mediante la corrente (radio-frequenza) si genera calore nel tessuto mala-to, tanto da distruggere le metastasi di unacerta dimensione.

Nella chirurgia tumorale, la brachiterapia ri-copre un ruolo sempre più importante. Ciòconsiste nella proiezione di radiazioni versoo nella massa tumorale. Ma attenzione: si trat-ta di cure palliative, in quanto solo un inter-vento chirurgico radicale con asportazione deltumore e della sua metastasi può portare al-la guarigione del paziente.

Il robot in sala operatoria

Le novità della chirurgia vengono soprat-tutto dal ricorso alla robotica. Le nuove stardelle sale operatorie si chiamano,„CASPAR“,„Zeus“ e „Da Vinci“: anche in questo caso sitratta di tecniche non invasive. Il chirurgo nonè più accanto al tavolo operatorio bensì se-duto dietro ad una console; grazie all’alta tec-nologia può avere una visione tridimensio-nale della cavità addominale. L’ingrandimen-to al video permette una migliore visuale ri-spetto a quella dell’occhio nudo. Il chirurgopuò quindi operare con altissima precisioneanche in uno spazio limitatissimo, permet-tendo un’asportazione più sicura e più preci-sa del tessuto cancerogeno e dei linfonodi.Grazie alla moderna trasmissione di dati,

il robot può essere utilizzato addirittura in luo-ghi lontani dalla sede del chirurgo. Unico neo:gli alti costi.In sintesi, si può dire che le nuove tecni-

che chirurgiche, usate in modo mirato e com-binato, hanno permesso di compiere dei pas-si da giganti nella chirurgia tumorale. Pur tro-vandoci in una fase di sperimentazione, il fu-turo è molto promettente .

L’attività nei circondari

Il Dr. Walter Thaler, Primario del Reparto chirurgico dell’Ospedale di Brunico, spiega

Le nuove tecnologie nella chirurgia tumoralePer ciò che concerne l'oncologia, l'intervento del chirurgo di norma avvie-ne in uno stadio di sviluppo della massa tumorale ormai avanzato, quandosi tratta di limitarne i danni e non di guarirlo. Talvolta lunghissimi inter-venti chirurgici non portano al paziente grandi benefici. La prevenzione pri-maria, ossia evitare l'insorgere del tumore, e quella secondaria, ovvero lascoperta in uno stadio iniziale, svolgono invece un ruolo molto più impor-tante.

Gli anni novanta portano due nomi: inna-zittutto troviamo Mariangela Berlanda di Egna,che opera con molta forza ed impegno per-sonale in seno all’organizzazione. E poi ErwinLazzeri, che amministra a coordina il lavorosociale, su suggerimento del direttivo cen-trale .Mariangela Berlanda, lei stessa colpita da

tumore, iniziò il suo impegno in seno all’As-sistenza Tumori nel 1979, dopo aver cono-sciuto, a Bolzano, Irma Mayr. Subito, coscen-te del bisogno di assistenza delle persone col-pite, organizza nella Bassa Atesina la primaserat a di beneficenza per raccogliere fondiche vuole devolvere ad una famiglia in diffi-coltà. Grazie al successo di questa manife-stazione, la prima nel suo genere, Mariange-la Berlanda fa sì che vengano accantonati deifondi per la costituzione dell’Assistenza Tumorisu tutto il territorio provinciale.„A quel tempo“, ricorda la signora Berlan-

da, „solo la parola ‚tumore’ era un tabù. I ma-lati si ritiravano in solitudine ed erano in ba-lia della loro malattia.“

Così avvenne, che nel 1988 Mariangela Ber-landa successe alla presidente fondatrice, Ir-ma Mayr. Al suo fianco operava come vice-presidente l’allora presidente del Consiglio Pro-vinciale, Rosa Franzelin Werth.Il numero degli associati intanto continua-

va a crescere, il ritmo del tempo si faceva sem-pre più frenetico. L’Associazione Tumori, cre-scendo, doveva lavorare con più professiona-lità. Ecco che subentrò, su richiesta persona-le della presidente, Erwin Lazzeri che si lasciòconvincere a mettere ordine nella struttura inpieno sviluppo. „Originariamente“, raccontaLazzeri, „avevo pattuito di rimanere sei me-si.“ Ne risultò un impegno personale intensodurato 12 anni, durante i quali prendono for-ma i più importanti pilastri dell’Assistenza Tur-mori, validi ancora oggi.„Erano anni di intenso lavoro e di molte sod-

disfazioni,“ ricorda Lazzeri con un po’ di ma-linconia. „Da un lato, i volontari al vertice dicircondario e in sede si impegnavano con ve-ro talento organizzativo per far conoscerel’associazione, dall’altro vennero costituiti gli

uffici circondariali e potenziata l’assistenza so-ciale. A centinaia di pazienti e ai loro familiarisono stati forniti aiuti concreti ed immediatiper superare i momenti più bui della malattia.Lazzeri, grazie al suo stile di gestione apertoe trasparente, era riuscito con maestrìa a ri-durre al minimo i costi d’amministrazione ea garantire il massimo sostegno ai bisognosi.Una pietra miliare è stata posta quando, do-po lunghe trattative, l’amministrazione pro-vinciale ha deliberato di supplire totalmenteai costi gestionali delle strutture di riabilita-zione e di intervenire per il 50% sui costi de-gli uffici circondariali.Nel 1994 viene realizzato il sogno della pre-

sidente fondatrice, Irma Mayr, e viene isti-tuito il Comitato medico. Segue l’istituzionedel servizio psicologico, che in seguito, gra-zie al progetto sottoscritto dal dottor HelmuthAmor, verrà assorbito dalle USL.L’assistenza sociale prende forme concrete

su tutto il territorio provinciale. Nascono igruppi di aiuto autoaiuto, si aprono ambula-tori, si istituiscono udienze, si offre consulen-za e si organizzano iniziative sociali. Il dre-naggio linfatico viene istituzionalizzato.

Nel prossimo numero si parlerà del lavoroassociativo nei circondari.

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Dagli annali della storia / Seconda parte

Gli anni novanta, l’impegno porta i suoi fruttiDopo il primo decennio dalla fondazione si passa alla fase operativa a fa-vore dei malati e l’Assistenza Tumori Alto Adige cresce.

Alta Pusteria

Serata di beneficenzaUn menù da grand galà è stato prepa-

rato dal chef di cucina Alfred Tschurt-schenthaler, Hotel Bella Vista di Sesto, e daVincenzo Grippa, Hotel Leitlhof di S. Candido,per la serata di beneficenza tenutasi a Sestoin ottobre. L’incasso è stato devoluto alla se-zione Alta Pusteria dell’Assistenza Tumori nel-le mani di Ida Schacher che ringrazia soprat-tutto l’ospite d’onore, il professor FriedrichOberhollenzer, stimato primario in pensionedel Reparto di Medicina dell’USL Est.

Pellegrinaggio. Numerosi associati hannopreso parte al tradizionale pellegrinaggio adAufkirchen. Dopo la celebrazione della S. Mes-sa, i partecipanti si sono intrattenuti nel ri-storante Oberhammer a gustare café e tortesquisite.

Un fiore per la vita. A Ferragosto, in Al-ta Pusteria, centinaia di mazzetti di fiori ven-gono presentati al pubblico per la raccolta diofferte. Anche quest’anno, l’iniziativa ha avu-to un grande successo.

Bassa Pusteria

Visita al Salus CenterIl direttivo del circondario ha fatto visita

al centro di riabilitazione di Prissiano, SalusCenter, accompagnati dal dottor Josef Leitner,coordinatore dei medici di base dell’USL Est.Ad aspettarli vi erano il dottor Diego Uviettae Giuseppe Pellegrini, rispettivamente diret-tore sanitario e direttore amministrativo del-la struttura che ospita pazienti di ogni età pro-venienti da tutta la provincia.

Una squadra di tre medici, sostenuta da in-fermieri e psicoterapeuti si occupa dei pazientie sviluppano per loro programmi individuali. Ilsoggiorno può durare fino ad un massimo ditre settimane.

Ginnastica acquatica. La presidente di cir-condario, Christine Ruedl, informa che la gin-nastica acquatica si svolge ogni settimana pres-so il centro „Trayah” a Brunico . Informazionipresso l’ufficio di Brunico,Via Willram 11, tel: 0474 551327.

L’Assistenza Tumori non telefona

L’Assistenza Tumori Alto Adige infor-ma che non telefona alle famiglie perraccogliere offerte e prende le distanzedalle istituzioni che in tanto in tantooperano al telefono. Chi vuole soste-nere il lavoro dell’Assistenza TumoriAlto Adige può rivolgersi agli Uffici cir-condariali o alla Sede di Bolzano!

LA CHANCEPeriodico gratuito per i socidell'Assistenza Tumori Alto Adige.

Editore: Assistenza Tumori Alto Adige,Via Tre Santi 1, 39100 BolzanoTel: 0471 28 33 48 | Fax: 0471 28 82 82Email: [email protected] responsabile:Dr. Margareth M. Bernard MunterSegreteria: Assistenza Tumori Alto AdigeLayout: Studio Mediamacs, BolzanoStampa: Tipografia Athesia Druck Srl, BolzanoProssima edizione: Febbraio 2004

Primario Walter Thaler: „Passi da giganti nellachirurgia tumorale grazie all’alta tecnologia“

Valle Isarco

Relazioni di spicco

Tumore al polmone. Che cosa è? Cosa sipuò fare? Una serie di serate informative, or-ganizzate dalla presidente di circondario, Re-nate Daporta Jöchler, con l’assistenza scien-tifica del primario Guido Martini, dell’ospedaledi Bressanone, ha cercato di dare delle rispo-ste a queste domande. Oltre il 20 percento del-le persone che muore di tumore in Alto Adi-ge, soffre di tumore al polmone.Alimentazione. Annemarie Untersteiner

dietologa presso l’ospedale di Bressanone harelazionato ad ottobre sull’alimentazione idea-le per i malati di turmore.I diritti dei pazionti. Questo il titolo del

seminario tenuto a novembre dall’avvocato ci-vico Werner Palla.

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L’attività nei circondari APPUNTAMENTI

Merano / Burgraviato

Colloqui con i pazientiIl direttivo del circondario di Merano si pre-

senta ai suoi associati con corsi di ginna-stica terapeutica e ginnastica acquatica edinoltre con i colloqui che regolarmente si ten-gono con i pazienti ed i loro familiari. In esta-te molti ammalati hanno preso parte alla gi-ta alle “Regole di Malosco” in Valle di Non.Di recente ha avuto molto successo anche laserata di „Törggelen“.La presidente del circondario, Margit

Drabek Thies, ricorda che le sue udienze sitengono ogni martedì ed ogni giovedì,su prenotazione, presso l’ufficio di Merano,in Via delle Corse 27 (Galleria Ariston),tel: 0473 445757.

Venosta

Gioia per il corpo e per l’animaIl circondario della Venosta, oltre alle ini-

ziative sociali, come la castagnata, la passeg-giata autunnale e il bricolage natalizio, hain programma un seminario a Castel Goldra-no, dal titolo: „Gioia per il corpo e per l’ani-ma“, in collaborazione con Castel Goldrano,con il relatore Roland Feichter, pedagogo tea-trale e di danza.

Venosta

16 dicembre 2003, ore 14.00Festa di Natale presso l’Ufficio di Silandro,Via Ospedale 13.

Da gennaio 2004:Nuoto nella piscina coperta di Naturno,ogni martedì e venerdì, ore 13.30 – 15.30Termine d’iscrizione: 5.1.2004

24 febbraio 2004, ore 14.00-16.00„Terapia con colori e disegno“ presso l’Uf-ficio di Silandro Relatrice: Anna Wielander

Bolzano/Salto/Sciliar

13 dicembre 2003 Viaggio a Verona,con visita del mercatino di S. Lucia e della Mo-stra dei Presepi internazionale all’Arena.

20 dicembre 2003, ore 9.00 Santa Messacelebrata dal Vescovo Mons. Wilhelm Egger nelDuomo di Bolzano

Valle Isarco

18 dicembre 2003,ore 14.00 visita al Museo farmacologicodi Bressanoneore 16.00 festa d’Avvento, presso la Pizze-ria „Torre bianca“ a Bressanone

Iniziative provinciali

Un gruppo di pazienti del primo turno di soggiornoa Caorle durante la gita a Venezia

Bellaria, primo turno: il soggiorno al mare èun momento spensierato in piacevole compagnia

Il gruppo di laringectomizzati durante il soggiornoestivo a Rimini

In ricordo dell’estate passata

In fiera a Bolzano

Con uno stand informativo, l’AssistenzaTumori Alto Adige si è presentata alla Fie-ra d’autunno a Bolzano, nell’ambito di„Family Forum“. Nella foto la presidenteChristine Tembl Mayr e la sua vice MariaTeresa Favero.

Madonna della CoronaLa tradizionale gita sociale annuale del-

l’Assistenza Tumori Alto Adige, alla qualehanno partecipato più di 340 persone, eradiretta al santuario ”Madonna della Coro-na“. Nella foto un gruppo di donne pusteresi.

10,00 EuroGrazie !

Quota associativa per il 2004

Bolzano / Salto / Sciliar

Attivi e fiduciosiA settembre il circondario si è presenta-

to con uno stand informativo nell’ambito del-la Mostra „Pro donna“, alla Fiera di Bolzano.Il programma autunnale del circondario

è ricco e vario: corsi di inglese e di tedesco,corsi di bricolage per le festività natalizie e se-rate di ballo per gli appassionati della musica.Per informazioni rivolgersi all’ufficio circon-dariale, tel.: 0471 283719. Degno di nota so-no l’incontro organizzato a Nova Levante (nel-la foto) e il viaggio a Roma con l’udienza dalSanto Padre e benedizione.

Bassa Atesina / Oltradige

Attività intensaOltre 60 ammalati ed i loro accompa-

gnatori hanno partecipato in estate alla tra-dizionale gita sulla malga Cislon. In un’atmo-sfera piacevole, nonostante il cattivo tempo,dopo la S. Messa si è pranzato insieme festo-samente. Alcuni timidi raggi di sole hanno ral-legrato gli amanti delle passeggiate che si so-no poi trovati assieme agli altri davanti ad ungustoso strudel offerto dal proprietario dellamalga, Luis, alle note di una simpatica fisar-monica.

Un grazie di cuore al gruppo teatrale „Frei-lichtspiele Unterland“ per l’offerta di 510,15euro provenienti dall’incasso di una serata del-la commedia di Goldoni “Una delle ultime se-re di Carnevale“!

Anche quest’anno la sesta edizione dellaFesta di Mezza Estate si è svolta alla zona ri-creativa „Schwarzenbach“ di Ora, grazie al so-stegno di molti volontari ed alla generosità deigruppi musicali „Forever“ e „Duo Casal“.