Dicembre 2014
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Valle di Suèssola Dicembre 2014
Distribuzione gratuita presso gli inserzionisti dei Comuni della Valle di Suèssola (Arienzo, Cervino, S. Felice a Cancello, S. Maria a Vico)
Sanfelice Oggi Gas liquidiin bombole e serbatoi
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Anno XXXIII n.12 Direttore Alfonso Morgillo Fondatore Arturo Morgillo
Periodico d’informazione fondato nel 1981, edito dall’Associazione Culturale Valle di Suèssola www.valledisuessola.it
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SANTA MARIA A VICO
Il manovratore?
Joseph Ratzinger, fattosieleggere papa col nome diBenedetto XVI, il giorno dellasua incoronazione, 5 aprile2005, calzò la mitra con l’effigiedel dio Pan sulla fronte (come èevidenziato in questa foto). Il dioPan è il dio protettore degli stupri,è un dio blasfemo che si rifà aBaphomet (Satana) nemiconumero uno di Gesù Cristo.
E’ come se, per esempio,Aurelio De Laurentis, presi-dente del Napoli Calcio, si pre-sentasse alla premiazione per lavittoria dello scudetto del Napolicon la divisa della Juventus enon con quella della suasquadra. Ratzinger appartienealla massoneria (gli Illuminati diBaviera) come ampiamentedimostrato e documentato dalsacerdote don Luigi Villaincaricato da Padre Pio daPietrelcina ed autorizzato dapapa Pio XII a smascherare tutti imassoni infiltratisi nella Chiesacattolica. La massoneria è ilnemico numero uno di GesùCristo e della sua unica Chiesa.
Quando nella lontana estate del1982 dall ’emiciclo della salaconsiliare del Comune di SanFelice a Cancello, sparì lascrivania per i giornalisti, pensam-mo subito a uno errore della signo-ra delle pulizie. Ma nel momento incui alla nostra richiesta di ripri-stinare l’agibilità materiale per svol-gere l’importante ruolo dell’infor-mazione, rivolta sia agli ammini-stratori guidati dal sindaco DCGiovanni Piccirillo sia ai fun-zionari comunali, fu risposto connoncuranza e in modo sprezzante,ci accorgemmo del duro colpo chesi stava inferendo al quindicinaleSanfelice Oggi, unica voce alloraesistente in Provincia oltre allastampa nazionale, un colpo allalibertà di stampa, di pensiero e diopinione. Dovemmo ricorrereall’Associazione Nazionale dellastampa e rivolgerci al Prefetto diCaserta per vedere riconosciuto ilsacrosanto diritto di cronaca.Cronaca riguardante un Comunesu cui molto si poteva scrivere, nelbene o nel male, e noi lo abbiamofatto, sempre in modo coraggiosoe obiettivo, affrontando difficoltàdi ogni genere, ma garantendo lavita a questo giornale, una auten-tica voce libera ormai diventatastoria della Valle di Suèssola ilprimo e più diffuso ancora oggi sulterritorio, grazie all’affetto e allastima dei lettori e degli inserzionisti.A distanza di 34 anni quella piccolabattaglia per la libertà, condotta inun paese del Sud Italia quale SanFelice a Cancello, conserva an-cora una sua valenza e può rap-presentare un esempio, un piccolomattone posto per costruire lalibertà di pensiero e di critica, oggiche con l’avvento di “internet” tuttipossono scrivere la propria opi-nione liberamente sul web. Inquesti decenni abbiamo dato spa-zio e voce a chiunque desiderasseesprimere qualche idea o testi-
34 anni di voce liberaDicembre 1981 Sanfelice oggi,
gennaio 1998 Sanfelice Oggi Valle di Suèssola
moniare il proprio operato, mante-nendo la nostra posizione critica,tanto abbiamo scritto a difesa deipiù deboli e di un territorio selvag-giamente aggredito, additandoanche le responsabilità di unaclasse dirigente famelica e impe-gnata soltanto al raggiungimentodi posizioni personali utili a farecarriera. Abbiamo anche avanzatoproposte per rompere l’isolamentoal quale è relegato questo territorio:l’unione dei Comuni in una solaentità. L’idea, antica, in quantonumerosi sono stati i consensi nelrecente passato, ma moderna, inquanto ancora attuale e futuri-stica, si va facendo strada: tantisarebbero i vantaggi per la collet-tività. Intanto, si potrebbe avereun’unica direzione politica delterritorio, un solo Sindaco e pochiassessori, con grande risparmioeconomico; si potrebbero accor-pare i servizi, gli uffici e quant’altro,ma soprattutto con i circa 50.000abitanti, potremmo diventare laterza città della provincia, dopoCaserta e Aversa e prima diMarcianise, Maddaloni, S. Maria C.V., Capua, Sessa Aurunca ecc.Questo innalzerebbe di moltissimol’autorevolezza del nostro EnteLocale e ci sarebbe maggioreconsiderazione nei nostri confron-ti.
Senza parlare, poi, dellapossibil ità di chiedere finan-ziamenti a qualsiasi livello. Insom-ma, l’unione in un solo Comunecostringerebbe tutti noi a pensaree a lavorare in grande.
Questo giornale sta facendo lasua parte. Attendiamo che lofacciano anche i partiti, la politicae tutti i soggetti sociali. Diffidiamodelle promesse da marinaio deiquestuanti dell’ultima ora: la par-tecipazione alle decisioni si co-sstruisce dal basso e in tempi nonsospetti. Il futuro è nostro se losappiamo coltivare ogni giorno.
A tutti coloro che amano Cristoe la Sua Unica Chiesa
ATTENTI A QUESTI DUE
Il corriere indeciso?
Jorge Mario Bergoglio stacon Gesù o contro Gesù? Luidichiara di essere con Gesù, maciò che compie quotidianamentedimostra il contrario. La mancataapprovazione nel Sinodo diottobre delle riforme auspicate dalui non sembrano aver minim-amente toccato la sua determi-nazione; ha dichiarato che l’han-no prossimo saranno approvate.Perché l’anno prossimo? Sem-plice: lui rimuoverà coloro che loostacolano, e il gioco sarà fatto.Qualche giorno fa, di ritorno dallaTurchia, ha dichiarato che “IlCorano è un libro di pace” (per icristiani, i cattolici, il libro sacro èla Bibbia; per i musulmani è ilCorano). Non pochi cattolicihanno fatto notare che ciò non èvero. Magdi Cristiano Allam suOra Sicialiana ha detto: “Maveramente il papa è convinto cheil Corano sia un libro di pace? Milimiterò a proporre alcuni versettiche legittimano l’uccisione deicristiani, degli infedeli, dei miscre-denti, come: “Instillerò il mio
Un anno fa ci lasciava ildott. Antonio Basilicata
Aveva appena compiuti 66 annialcuni giorni prima, che il 29novembre dell’anno scorso il dott.Antonio Basilicata, già sindacodi San Felice a Cancello, consi-gliere ed assessore provinciale,lasciava tutti attoniti per l’improv-visa dipartita a seguito di un maloreaccusato in un supermercato.
Riportiamo uno stralcio di quantopubblicato l’anno scorso.
Uomo buono e instancabile èstato amato e stimato da un paeseintero, un paese che lo ha vistocorrere giorno e notte per lestrade, i vicoli e le campagne edentrare nelle case per portare unaparola di conforto, un aiuto allefamiglie, curare le personeanziane, i bambini. In oltre 40 anni
di vita professionale è semprestato vicino ai suoi assistit ianteponendo la salute dellepersone ad altri interessi. Tantisono i ricordi belli che affioranoalla mente in chi lo ha conosciutoe ne ha apprezzato, in campoprofessionale, le profonde doti
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S. Maria a Vico
Pirozzi: fra due mesi inizio deilavori per il palazzetto dello sport
Lunedì 15 dicembre pubblicato il bando sulla GazzettaUfficiale n. 143 e all’Albo Comunale
Finalmente! Un sospiro di sollievopiù grande del più grande palazzodello sport del mondo. Una ses-santina di giorni di attesa e poiinizieranno i lavori per la costru-zione della struttura sportiva in viaProlungamento Viale Libertà sulsito ove ci sono i resti della piscinacomunale mai realizzata.
Ed anche questa è fatta -esordisce il vice sindaco AndreaPirozzi orgoglioso di quanto
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La Cassazione da ragione alladifesa di Ernesto Savinelli
La Cassazione, sesta sezionepenale, ha annullato l’ordinanza delTribunale del Riesame per il reatodi corruzione contestato all’exvicesindaco di S.Maria a Vico,Ernesto Savinelli.
I giudici, a detta degli avvocatiRaffaele Carfora e Italo Ma-donna, hanno pienamente accoltola tesi difensiva e quindi hannorilevato l’assoluta mancanza diqualsivoglia prova indiziaria checolleghi Savinelli nella vicendacorruttiva (l’appalto rifiuti finitosotto la lente della Procura).
La Cassazione, - hanno dichia-rato i legali dell’ex vice primo cit-tadino, – ha fatto semplicementegiustizia, giungendo alle medesi-me conclusioni da noi già soste-nute in sede di riesame. L’ipotesidi corruzione contestata al Savi-nelli è destituita di ogni fonda-mento logico, ancor prima chegiuridico, e fondata in sede cau-telare su dichiarazioni di unacoimputata (Ferrante Ales-sandra) le cui dichiarazioni sonotutte da vagliare in sede dibat-timentale ma già ritenute insuf-ficienti dalla Cassazione nellafase cautelare. Tecnicamente ladecisione della Cassazione nonè immediatamente eseguibile masenza dubbio ci consente di chie-dere al Tribunale una presa d’attoripristinando il regime di libertà,
e che è destinata ad esercitareun peso forte sul processo postoche nella prospettazione accusa-toria -bocciata dalla Cassazionecon questa pronuncia- il Savinellisarebbe visto come il regista oc-culto dell’intera vicenda. Peraltro,va sottolineato che nel corsodella udienza di ieri sono stateacquisite con il nostro accordo ledichiarazioni dei collaboratori digiustizia che nulla hanno da rife-rire né sui fatti di causa né su pre-sunti rapporti di conoscenza o altrilegami con gli amministratori diSanta Maria a Vico”.
L’udienza è stata differita alprossimo 22 gennaio.
(dalla rete)
Ammazziamo il gattopardo... la prossima volta
Andrea Piscitelli
Che cosa ci riserva l’annonuovo? L’unica cosa certa èl’incertezza e l’unica certezza è ildubbio. Il dubbio che tutto rimangacome l ‘abbiamo lasciato alla finedell’anno, come lo lasciammo alla
fine dell’anno scorso e come lolasceremo alla fine dell ’annoprossimo. Ogni anno è sempre lapropaggine di quello precedentedove tutto cambia affinché nullacambi....Ammazziamo il gat-topardo .... alla prossima volta.
Anche questo mese abbiamo scelto dalla rete una foto moltosignificativa: la presentiamo in prima pagina. Ad ogni cittadino il commento appropriato
Dicembre 20142 Valle di Suèssola
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Collaboratori: Antonio Crisci; Alfonso, Clemente e Mayra Ferrara; Carmelae Fortuna Fico; Vincenzo Guadagnino; Domenico, Aldo e Vincenzo Guida;Vincenzo Isernio; Elena Lullo; Pasquale Marchese; Diego Martinisi; MarcoMauro; Luigi Mazzone; Mario Mennella; Ivan e Selenia Morgillo; TizianaMorgillo; Valerio Nobile; Gelsomina Nuzzo; Claudio Onorati; Pasquale Onorati;Alfonso Papa; Antonio Passariello; Francesco e Maria Perrotta; AndreaPiscitelli; Alfonso Russo; Antonio Solli; Mario Vigliotti.
Gli articoli firmati esprimono il pensiero dell’autore. La collaborazione,aperta a tutti, è a titolo completamente gratuita. Foto e manoscritti, anche senon pubblicati, non si restituiscono. Stampa: Segni s.r.l. - CASERTA
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Marrani: così erano chiamatinella Spagna i convertit i dal-l’islamismo e dal giudaismo, senzasincera adesione alla religionecattolica, e che anzi in segreto
umane come tanti sono i momentiburrascosi vissuti, in campopolitico, nell’affrontare proble-matiche inerenti la collettività o lavita interna dei partiti. Eletto, nel1975, consigliere provinciale adappena 27 anni, ha continuatol’impegno politico per anni fino aricoprire la carica di Sindaco acominciare dall’autunno del 1995e per gli anni a seguire; e poi, nel1998 quando S. Felice fu colpitadalla frana e difese il paesefacendolo inserire tra i cinqueComuni colpiti in Campania perpoter attingere ai fondi per lamessa in sicurezza del territorio.E proprio quando fu nel pieno dellasua ascesa e trionfo politico,quando il popolo lo acclamava eapplaudiva, il dr. Antonio Basilicatadiede l’ennesima prova di attac-
Un anno fa ci lasciava il dott. Antonio Basilicatacamento e amore per il suo paese:da più parti venne la proposta dellacandidatura alla Regione e,certamente, con il largo seguitoche aveva, poteva trionfare conestrema facil ità senza fareaccordi oscuri con chicchessìa,ebbene rifiutò con decisione ognicoinvolgimento al di fuori del suopaese, lasciando sconcertati tantiamici e simpatizzanti. “Prima dellapolitica - disse - vengono i mieipazienti, viene la salute della miagente”.
Una politica che Egli intendevasenza odio e lontano da intrighi eintrallazzi, anche se la viveva unmodo impetuoso e imprevedibile acausa di un carattere tutto genioe sregolatezza. E anche in politicaha sempre anteposto la soluzionedei problemi della sua gente alle
legittime aspirazioni e visibilitàpersonali. La sua giornata iniziavala mattina presto e finiva senzaorario: lo si poteva chiamare aqualsiasi ora del giorno e della nottee si era sicuri che lui correva, aprecipitarsi a visitare i suoi pazientiper capire i sintomi della malattia,prescrivere una importante ricettao l’immediato ricovero in ospedale.
Con Antonio Basilicata se ne vaun figlio sincero e autentico diquesta terra, un uomo, un amico,un professionista, un politico cheha patito e sopportato le contrad-dizioni di un paese, un paese cheha amato fino alla morte e dal qualeè stato ricambiato con tantoaffetto. Un paese e un popolo cheha imparato da Tonino Basilicataa lottare per i suoi diritt i e acamminare a testa alta.
terrore nel cuore degli infedeli;colpiteli sul collo e reddete lorola punta delle dita ... I miscredentiavranno il castigo del Fuoco... '(Sura 8: 12-17)
Quando incontrate gli infedeli,uccideteli con grande spargi-mento di sangue e stringete fortele catene dei prigionieri''(Sura47:4).
''Profeta, incita i credenti allalotta. Venti di voi, pazienti, nedomineranno duecento e cento divoi avranno il sopravvento su
mille miscredenti'' (Sura 8:65).''Quando poi saranno trascorsi
i mesi sacri ucciderete gli idolatridovunque li troviate, prendeteli,circondateli, catturateli ovunquein imboscate! Se poi si con-vertono e compiono la Preghierae pagano la Decima, lasciateliandare'' (Sura 9:5).
Il Corano non è un libro di pace.È un testo che legittima e istigaall'odio, alla violenza e alla mortedei non musulmani. È la fonteprincipale dell'ideologia che anima
i terroristi islamici. Mi impegneròpersonalmente a far conoscere laverità del Corano, semplicementeriportando i suoi contenuti nel mionuovo libro e leggendolo inpubblico.
Mi auguro che anche PapaFrancesco vorrà leggermi eascoltarmi, per poi ricredersi.Sarebbe un vero miracolo chesalverebbe il cristianesimoaffrancandolo dal male assolutodella "dittatura del relativismo"religioso denunciata Benedetto.XVI”
Attenti a questi due
Ancora corna, giusto per non smentirsi! E poi i marrani ...
Si noti la mano doppiamenteatteggiata a simboleggiare il
suo ruolo “illuminato”
praticavano riti blasfemi anticri-stiani. Si facevano battezzare e,per conservare o acquisireprivilegi, si mostravano oltremodozelanti per poi rivolgersi nell’ombradei loro scantinati ai loro idoli epratiche cultuali e magiche.
Oggi il termine si può estendereai modernisti postconciliari chefingono di appartenere alla Chiesacattolica osservandone scrupolo-samente i riti, (peraltro svuotatidal loro vero significato, che vieneanzi invertito). In verità essi sonoimpregnati di immanentismo, natu-
ralismo, di relativismo agnostico,fino all’ateismo. In sintesi sono degli“gnostici spuri” falsi cristiani,che hanno messo al centro delculto “l’uomo” con i propri bisognimateriali idolatrati, escludendo Dioed il Cristo da ogni contesto,liturgico, dottrinale, morale. P.M.
ATTENTI A QUESTI DUEovvero La volpe di Baviera e il gatto della pampas
I due prestigiatoriLa volpe da cinquant’anni vuole
trasformare la Chiesa di Cristo insinagoga di satana!
Il gatto vuole trasformarel’immagine del Papa nell’immaginedel clown.
ATTENZIONEQuando
il (finto ...) pastoreè in realtà un lupo,
è al gregge chein primo luogo
tocca difendersi!
l’amministrazione di cui lui fa parteha realizzato fino ad oggi - Ilprogramma elettorale presentatoai nostri elettori e a tutta lacittadinanza nel 2010 vienerealizzato con una precisionecronometrica.
Manca ancora qualcosa...In questi giorni sono iniziati i
lavori per la riqualificazione dellapiazza nella frazione San Marco.Subito dopo inizieranno i lavoriper realizzare il marciapiede sullato sinistro della S.S.7 andandodall’ex San Pio X fino all’inizio diVia Ruotoli. Questa strutturaverrà anche illuminata e serviràper uno scorrere agevole deipedoni lungo questo lato di ViaNazionale.
Praticamente......verrà coperto il canale di
scolo delle acque pluviali.L’opposizione attacca l’am-
ministrazione perché avresteindebitato la comunità.
L’opposizione non sa quel chedice, parla per partito preso. Ilnostro Comune è in attivo ed èuno dei pochi Comuni della nostraprovincia, se non di tutta la Regio-ne Campania ad essere in attivo.
Però fate pagare moltetasse...
Non è vero. Ripeto ancora. Finoa qualche anno fa lo Stato centraleinviava al nostro Comune circa duemilioni e duecento mila euro perla gestione della macchinaburocratcia-amministrativa . Orail trasferimento ai Comuni non c’èpiù: da Roma a noi giungono circa580 (cinquecentottanta) mila euroche servono a “poco o niente”.L’ordine “inviato” a tutti i Comuniè stato quello di ARRANGIATEVI.L’opposizione farebbe bene achiedere spiegazioni ai loro rap-presentanti in seno al Consigliodei ministri, al Senato, allaCamera.
Comuni come Ragusa,Positano (per citarne alcuni)non hanno fatto pagare la TASIe le tasse sono ridotte allumicino.
Pirozzi: fra due mesi l’inizio dei lavori...
Noi abbiamo le tasse con lapercentuale più bassa: bastaconfrontarla con quella degli altriComuni sia vicino a noi, siaprovinciali che regionali.
Avete iniziato l’iter buro-cratico per la realizzazionedella piazza in Via Loreto?
Sono stati presi i contatti congli eredi del proprietario del ter-reno; c’è disponibilità da parte lo-ro e ciò è importante. La realiz-zazione della piazza davanti allachiesa renderà più vivibile lafrazione e di ciò ne beneficierannonon solo i residenti, ma anchequanti si recheranno in loco perqualsiasi cosa.
In questi giorni in moltestrade di S. Maria a Vico cisono lavori per la “bandalarga” telefonica. Avete fattopresente alla Telecom e/o alla
società che gestisce il tuttoche ci sono zone del nostroComune che non sono servitedalla linea telefonica?
Provvederemo al più presto.A quando il completamento
dell’Appia?Si sono concluse le procedure
burocratiche per questa ulterioreimportantissima opera che riguar-da il recupero completo del centrostorico, finanziata per un importodi due milioni e trecentomila eurocon fondi europei che non incide-ranno sul bilancio comunale. Ilavori inzieranno dopo le festività.Un’altra opera indispensabileportata a termine da questaAmministarzione.
Alcuni cittadini protestanoperché pensate solo ai lavoripubblici...
Rimandiamo al mittente que-st’altra accusa perché è sotto gliocchi di tutti quanto di sport,cultura e sociale abbiamo realiz-zato in questi quattro anni e mez-zo di nostra amministrazione. Edaggiungo che, nonostante le
ristrettezze economiche perquesti “capitoli specifici”, i nostricolleghi amministratori ne inven-tano una più del diavolo per darealla cittadinanza tutta il risalto chemerita in ambito regionale edoltre. Non dimenticate la tappa delGiro ciclistico d’Italia femminile:dagli Stati Uniti, dall’America delSud, dall’Australia, dal Giapponeci hanno chiamato nostri con-cittadini e conterranei per con-gratularsi con noi. Consentitemidi augurare a tutti i nostri con-cittadini un buon Natale ed un se-reno anno nuovo non solo da partemia, ma da tutta l’Ammini-strazione Comunale. P.M.
Taglio del nastro per l’inaugurazione del parcheggio di piazzaAragona: il sindaco Alfonso Piscitelli alla sua sn. l’assessore
Andrea Pirozzi; dietro il sindaco il sen. Vincenzo D’Anna. A dxil parroco della basilica dell’Assunta padre Saverio Fabiano
Satira
Il 3° Concerto di Natale alla scuola mediaIl 20 dicembre alla Scuola Media di Santa Maria a Vico, si svolgerà il
“Terzo concerto di Natale”, col patrocinio del Comune santamariano,voluto dall’assessore alla P.I. Clemente Affinita. L’evento saràrealizzato con la collaborazione dei docenti Goffredo Covino eAntonio Solli. Allievi ed ex allievi della “Giovanni XXIII” metteranno adisposizione di tutti il proprio talento ed il proprio entusiasmo. La serata,che avrà inizio alle 17.00, sarà intervallata dalla premiazione degli allievidell’attuale IIIG della Scuola Media, per la realizzazione di un calendarioprodotto nell’ambito del Progetto “Bambini di pace e bambini diguerra” curato l’anno scorso dal prof. Clemente Affinita e dalla prof.ssaMaria Grazia Muscianese, in accordo con l’associazione “Amicidel Libano” rappresentata in Italia dall’architetto Hassane Hassi.
Dicembre 2014 3Valle di Suèssola
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C’era una volta ... la Confessione 2a parte
Natale 2009“In questa festa, che vede
riunita la famiglia, ogni compo-nente si segni con l’acqua bene-detta e reciti la seguente pre-ghiera:
“Dio che hai fatto i cieli e la terra,accogli il nostro grazie per avercifatto ritrovare in questo giorno,con tutti i nostri cari, grazie per lavita che ci hai donato, grazie perl’amore che alimenti in noi, grazieper la volontà al bene, perché noi
tutti qui presenti, la desideriamo.Gesù Bambino, noi genitori ti
preghiamo: guida i nostri piccoli,falli crescere sani, e da adulti, fa’che abbiano sempre il tuo candorenel cuore, per essere degni dichiamarsi figli tuoi. Noi, in questomomento, innalziamo al Padre tuola preghiera per la pace nel mondo,pace che noi vediamo lontana peril poco amore che si nutre perl’Onnipotente Signore del creato.Bambinello Gesù, alza la tuamanina e benedici tutti noi, raccoltiintorno a Te, perché si osanni altuo nome”. E così sia. I
1 gennaio 2010“Alleluia, alleluia, per questo
tempo che si apre dinanzi a noi.Siano queste ore, questi giornifuturi, salutari per il nostro spirito;sia questo tempo ricco di operositàche innalzeremo al cuore di Dio;sia questo nostro tempo vissutocon amore per essere degni delSignore. Amiamoci, amiamoci,perché è l’amore di Dio che ci tienein vita, è l’amore divino che ci fa o-perare con il bene, è l’amore di Dioin noi che ci fa sentire parte di Lui.
E tu, Gabriele, Servo dell’Altis-simo, aiutaci ad essere costantied assidui nella preghiera a Dio,per questa umanità che nonaffratella, ma divide, umanità chenon conoscerà mai la pace,quella vera, che viene solo daDio. Invochiamo il Signore, perchéfermi le guerre nel mondo, cheaccadono non per volere divino,ma per mano d’uomo. Con q uestainvocazione a Dio, Egli benedirà inostri propositi, darà costanzaalla nostra preghiera, alimenteràil nostro amore”. E così sia.
Ore 4Signore dovrò consegnare a
tutti le preghiere?“‘lo, Gabriele, rispondo di si, nel
nome del Signore. Contempora-neamente alla preghiera di Nataleconsegnerai la preghiera darecitare il primo giorno dell’anno,secondo il vostro calendarioterreno.
Di’ alle creature di pregaremolto, affinché il Signore con-ceda a questo Servo di ritornaretra voi, venerdì otto gennaio”. Ecosì sia.
Come ogni altro Sacramento, laConfessione non produce i suoieffetti automaticamente, ma esigeprecise condizioni. Nessun attosalvifico avviene senza la coope-razione tra la grazia divina e lalibera corrispondenza umana,diversamente da quanto si pensanella setta modernista.
Riguardo al confessore, laConfessione ottiene il suo effetto“ex opere operato”, (dicevano iteologi, quelli veri che conosce-vano la Scolastica ed avevanostudiato S. Tommaso), ossia invirtù della sua stessa ammini-strazione, poiché Cristo stesso,indipendentemente dalle disposi-zioni di chi conferisce il Sacra-mento, dona efficacia ai segnisensibili, e mediante tali segni dàla sua Grazia. Ma tale efficacia ècondizionata dalle disposizioni dicolui che riceve il Sacramento, alpunto che, se questi tiene in sestesso impedimenti contrari, laConfessione può essere ineffica-ce ed anche sacrilega.
Alcune disposizioni sonoindispensabili ed essenziali, eriguardano la sostanza stessadella Confessione; altre, invece,sono accidentali, e riguardano laquantità del frutto della Confes-sione. Così, ad esempio, chi non èpentito, anche se si confessa, nonottiene il perdono; chi è pentito, masi prepara negligentemente allaConfessione, ottiene frutto minore.Su queste disposizioni riflettiamoun poco.
1. La contrizionePrima condizione indispensabile
per ottenere il perdono è lacontrizione del cuore. Il Conciliodi Trento la definisce doloreintimo e detestazione del peccatocommesso, col proposito di nonpeccare più (Conc. Trid. Sess. 14,C. 4, Dz. 897).
Circa il dolore che si può sentireper i peccati commessi, si devonoconsiderare due cose: l’intensitàed il motivo.
Intensità : non occorre, perottenere il perdono, che il dolore siesprima in atti di commozionesensibile, come lacrime ed altrigesti emotivi (dolore «intensivesummus»), ma basta che ilpenitente detesti e ritratti il peccato,giudicandolo un fatto gravissimo,un male che supera ogni danno diordine naturale in quanto è “offesadi Dio”, atto la cui malizia ha del-l’infinito, a causa dell’infinità di Dio(dolore “appretiative summus”).
Motivo: il dolore può scaturireda una motivazione insufficiente,perché non soprannaturale: sirimane in uno stadio di semplicedetestazione naturale del malecompiuto e lo si deplora soltanto inquanto è male in sé, una stonaturanell’ordine naturale, una lesionedella dignità umana. Si registraquesto male senza alcun riferi-mento a Dio e al suo giusto castigo.Questo tipo di dolore non giustifica.Anche Giuda – dice il Vangelo – fupreso dal rimorso ed esclamò: Hotradito il sangue del Giusto (Mt.27, 3), ma non consta che questaconfessione lo abbia giustificatodavanti a Dio.
Il dolore può scaturire da unmotivo soprannaturale, ma menoperfetto e meno nobile, come iltimore dei castighi riservati alpeccatore. Questo tipo di doloreimperfetto o “attrizione” non giu-stifica fuori della Confessione, maè sufficiente per ottenere il per-dono nel Sacramento della Peni-tenza.
Più efficace e raccomandabileè il “dolore perfetto”, che scaturi-sce non tanto da motivi di timore,quanto dall’amore verso Dio. Il
Disposizioni per confessarsi benedolore perfetto, o “contrizione”propriamente detta, libera dalpeccato anche prima di con-fessarsi, pur rimanendo l’obbligodi accostarsi alla Penitenza.Quanto più perfetto è il dolore, tantomaggiore sarà l’efficacia generaledella Confessione, secondo ildetto evangelico: … le è statoperdonato molto, perché ha moltoamato (Lc. 7, 47).
Non sempre i fedeli sonosufficientemente attenti a questadisposizione nel confessarsi: inmolti penitenti c’è una specie dinervosismo, una voglia di scari-carsi delle proprie colpe, più chedi pentirsi seriamente, in questoincoraggiati da confessori moder-nisti “cripto-protestanti”. Costoro,fatta la Confessione, ritornano benpresto allo stato di prima, se nonavviene peggio. E anche nelleanime buone si riscontrano spes-so angustie e scrupoli circa l’inte-grità dell’accusa, più che un pro-fondo dolore dei peccati com-messi.
C’è un inganno mentale, per cuicostoro si arrovellano in una sterilee interminabile ricerca delle man-canze veniali, le quali a volte ven-gono raccontate una ad una finoai particolari, senza che tuttavia laConfessione apporti un vero mi-glioramento di costumi: si continuaancora a spettegolare come prima,a impazientirsi come prima, ecc.Non sarà mai detto abbastanza,soprattutto a certi scrupolosi, cheinvece di perdersi in elenchiinterminabili, basta dire qualche
peccato veniale (naturalmente, ipeccati mortali devono esseredetti tutti), e preoccuparsi invecedi più che il pentimento raggiungadavvero il fondo del cuore.
2. Il propositoUn dolore o contrizione sinceri
contengono necessariamente ilproposito di evitare il peccato perl’avvenire e di ripararne, nei limitipossibili, le conseguenze. L’inten-sità di questi propositi è indice dellaserietà di una confessione, ed ilpenitente deve preoccuparsenecertamente non meno che dellastessa accusa dei peccati. Chi hadefraudato il prossimo, deverestituire. Chi è stato avaro nel re-tribuire o peggio defraudare i ser-vizi degli operai (grave peccato chegrida vendetta al cospetto di Dio!),deve restaurare la giustizia lesa; illavoratore che ha defraudatol’azienda, deve risarcire i danni.Così, chi ha peccato per essersimesso volontariamente in una oc-casione pericolosa, deve proporsiseriamente di evitare in seguito talileggerezze. Chi è abbonato a unarivista cattiva, deve disdire l’ab-bonamento. Chi ha peccato nel
fidanzamento, ha il dovere diusare le dovute precauzioni neisuoi incontri con la fidanzata. Chipecca nell’uso dei matrimonio deveproporsi seriamente di usare imezzi efficaci per non peccarepiù.
Molte confessioni rimangonoinefficaci appunto per l’assenza diproposito sincero, ed in fondo,quindi, di dolore sincero. Non sem-pre questo dovere è avvertito inmodo chiaro dai penitenti, per cuisi comprende come tante confes-sioni, a volte ripetute con troppaleggerezza e scarsa prepara-zione, non producono gli effettidesiderati. A questo proposito èbene che i penitenti sappiano cheil confessore non può, in coscien-za, assolvere chi manca diproposito. Se una donna si dichiarapentita dell’abuso matrimoniale, manon vuole proporre la fuga dalpeccato, il confessore dovrà dirledelicatamente, ma senza deflet-tere, che in tali condizioni non puòassolverla: «Se io l’assolvessi, leiandrebbe via senza il perdono diDio, e io stesso farei peccato»!Che dire di certi peccati commessicon frequenza inalterata?
È il cosiddetto caso dei “recidivi”per fragil ità. Anche costorodevono essere aiutati a compren-dere bene il loro stato di coscienzae il pericolo che essi incorrono difare confessioni inefficaci, pernon dire sacrileghe. L’abilità delconfessore starà nell’usare unapedagogia accorta, in modo che ilpenitente si renda conto esat-tamente della sua situazionespirituale, e del dovere di usareseriamente i mezzi per raggiungereun’abituale vita di grazia. È di fedeche questi mezzi esistono, e chenessuno ne rimane privo in mododa essere necessitato a peccare.Le occasioni prossime necessariepossono rendersi remote conl’uso di qualche precauzione, colricorso ad una preghiera piùcostante e ad una vita spiritualepiù impegnata. Le occasioni liberedevono essere evitate. Ognipeccato deve essere considerato(e questa è la pura realtà!) comeun fatto veramente grave nella vita,la disgrazia più disastrosa, il malepiù detestabile.
3. L’accusa dei peccatiÈ’ la condizione essenziale per
ottenere il perdono. Anche ilperdono ottenuto mediante i ldolore perfetto é concesso, comegià accennato, per l’implicito pro-posito di confessare in seguito ilpeccato commesso. La ragione èmolto semplice: Gesù ha affidatoalla sua Chiesa il compito di“rimettere o ritenere”; evidente-mente ciò non avverrà per uncapriccio di chi ha il potere diperdonare i peccati, ma per un“giudizio” sull’entità del peccatocommesso (anche se oggi, ipocri-tamente ed in modo ingan-nevolmente buonista, qualcunodice …”chi sono io per giudicare”,e giustamente … tanto nonrappresenta niente e nessuno!!) esulle rispettive disposizioni delpenitente, cose che non si pos-sono conoscere se non con l’ac-cusa dei peccati commessi e lamanifestazione delle propriedisposizioni di fronte al peccato
(ad esempio mediante la recitadell’atto di dolore, o la dichia-razione che si intende evitare leoccasioni di peccato).
Una buona accusa deve essereinnanzitutto sincera. Non è lecitomentire in fatto di materia neces-saria di accusa (peccati mortali),attenuare la gravità, nasconderecircostanze che mutino la speciedel peccato (altro è un atto impuro,altro è un adulterio o un sacrilegio!).Non è lecito dissimulare, pensandoad esempio: Se il confessore miinterroga su questo peccato iol’accuso, altrimenti io non entroin questo scabroso argomento.Questo però sempre se il penitenteconosca i comandamenti e ledisposizioni della Chiesa, o ilconfessore glieli ricordi!
L’accusa deve essere ancheintegra, cioè deve comprenderetutti i peccati certamente commes-si, certamente gravi e certamentenon ancora confessati. Se unodimentica un peccato grave, maestende l’atto di dolore a tutto ilcontesto della sua coscienza,comprendendo anche eventualidimenticanze, resta libero dalpeccato dimenticato, e può ancheaccostarsi subito alla Comunionepur ricordandosi di non averconfessato quel peccato; ma glirimane l’obbligo di accusare quelpeccato alla prima Confessione.Né dispensa dal dovere dell’inte-grità dell’accusa il rossore che sisente per certe cadute. Se non siricorda con esattezza il numero deipeccati, basta accusarli in modoapprossimativo. Il confessore poiha il diritto di interrogare su certecircostanze necessarie per ungiudizio esatto della situazione diun’anima (se esiste un’abitudine,ecc.).
Circa i peccati dubbi nonesiste obbligo di confessarli. Ciòdeve esser ben presente agliscrupolosi, per chiarezza dicoscienza. È tuttavia consigliabileconfessarli come dubbi, per unamaggiore tranquillità di coscienza.
Non esiste obbligo di confessare
i peccati veniali. È bene perciònon dilungarsi nell’accusa di essi,specialmente quando il confes-sionale sia assediato da moltipenitenti. Si insista piuttosto suldolore, accontentandosi di ac-cusarne solo qualcuno, che potràessere oggetto di un propositoserio fino alla prossima Confes-sione.
4. L’esame di coscienza L’esame di coscienza non è
obbligatorio se non nei casi in cuici sia pericolo di incorrere in unaaccusa incompleta dei peccatigravi. Così, è tanto più necessarioquanto più un penitente siconfessa raramente ed é caricodi colpe. Proprio in questi casi sinota come i penitenti giungano allaconfessione impreparati, e spessoil confessore è costretto a fareopera di istruzione proprio neimomenti in cui il confessionale èpiù affollato (è, ad esempio, il casodelle confessioni pasquali). Maanche nei casi in cui il penitenteviva abitualmente in stato di Grazia,un buon esame di coscienza è unafruttuosa autocritica che aiuta adetestare anche le piccole man-canze, e ad accentuare la con-trizione. Tuttavia, per le animebuone non deve degenerare in unaricerca ansiosa e scrupolosa.Anche in questo caso sarà utile
ricordare che la disposizionemigliore per ottenere il perdono eper progredire nella vita spiritualeè il dolore sincero di avere offesola bontà di Dio.
5. La soddisfazione o peni-tenza
Già fin dai primi tempi, la Chiesasuole imporre una penitenza asoddisfazione dei peccati com-messi. Lo scopo principale dellasoddisfazione è di alleggerire ildebito di pena che Dio riserva alpeccatore in questa vita e nell’altra.Ma c’è anche uno scopo didattico:imponendo una penitenza, laChiesa intende stimolare il pec-catore a un’esatta valutazionedella gravità del peccato, e anche,all’occorrenza, fornirgli un mezzoatto a correggere certi difetti morali.Così è bene che il confessore diapenitenze atte a migliorare moral-mente colui che si confessi: ad unbestemmiatore, si può imporre unapenitenza per ogni bestemmia incui dovesse incorrere; ad unprofessionista, la lettura di unoscritto che lo aiuti a meglio istruirsisui propri doveri professionali, ecc.In questa scia si pongono anchele indulgenze che attingono ai meritidi N. S. Gesù Cristo, della Verginee dei Santi Martiri e Confessori …ma di questo parleremo in altrasede.
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Dicembre 20144 Valle di Suèssola Florilegio poetico napoletano proposto da Claudio OnoratiFrammenti di storia
Claudio Onorati
a cura di Mario Vigliotti
Diego Martinisi
Prolungamento Viale Libertà - S. MARIA A VICO
Mensilmente mi sto occupandodi trascrivere stralci di ricordiandati, raccolti e scritti, da unagiovane Giovanna , in tempiassai lontani dai nostri. Ricordidi tradizioni e di abitudini ormaidimenticate, ma che continuanoa vivere nella memoria dei nostripadri e dei nostri nonni.
Nel secondo capitolo, “Miopadre, Marco Vigliotti”, Giovannaracconta della difficile infanzia delproprio genitore. Rimasto prestoorfano di padre, Marco dovetteoccuparsi della numerosa famiglia,essendo egli primo figlio maschio.Nonostante vivessero di stenti, glifu, tuttavia, permesso di fre-quentare l’istituto delle Belle Artidi Napoli, dove si diplomò per con-tinuare l’attività di pittore e decora-tore del padre Gabriele. Per potermantenere gli studi molti furono imestieri che svolse, tra cui lecollaborazione col teatro SanCarlo. In quei tempi, garantireun’istruzione continuativa ai proprifigli comportava non pochi sacri-fici; ma, il possedere una laurea,apriva aspettative di lavoro allet-tanti e molto remunerative, oltre adun posto nell’elite della società.Infatti la massa, formata soprattuttoda persone non scolasticamenteistruite, veniva gestita da personedi un certo spessore culturale, alcontrario di come accade tuttora,con rappresentanti del popolo perlo più diplomati o con titoli acquisitisenza alcun “impegno o merito”.Allo scoppio della Grande Guerra,del 1915, Marco venne richiamatoalle armi e partì come soldatosemplice ritornando poi, nel 1919,col grado di capitano. Giovanna,da bambina, chiedeva spesso alpadre di raccontargli della guerra,per risvegliare in lui una lucentez-za negli occhi, facendolo ritornarequel soldato orgoglioso di averpartecipato alla crescita e alcambiamento dell’Italia. Ricordavatutto di quegli anni bui: le trincee,le veglie, la scarsa igiene, gli attieroici. Anni difficili, che lasciano ilsegno in chi ha vissuto tra le
Ricordi di gioventù di Giovanna - Stralci di vita quotidianamacerie e i continui bombarda-menti; la disperazione, in chi haperso tutto: padri, mariti o la vitastessa. Tornare in una realtànormale, diversa da quella dellaguerra, spesso non era possibile:molti reduci finivano per impazzireo isolarsi a causa della brutalitàche la guerra lascia. Giovanna e isuoi fratelli, conservano ancora lepoche lettere provenienti dalfronte: risalta, in quelle righe, l’en-tusiasmo, la paura e la consape-volezza di ciò che quella guerrastava a significare per le sortidell’intera umanità. Uno degliepisodi che, soleva spesso rac-contare, riguardava l’incontro conD’Annunzio.
Gabriele D’Annunzio fu unpoeta italiano molto eccentrico;sostenitore del superomismo, delleimprese folli ricordato come “poetasoldato”, che poco dopo procla-
mato l’armistizio, decise di pro-clamarsi rivendicatore della“questione Fiume”. In pocheparole, alla fine della GrandeGuerra, Fiume non vennedichiarata “italiana” come inveceera stato concordato nel patto diLondra. Il forte malcontento popo-lare spinse perciò, il patriotticoD’Annunzio, all ’occupazioneforzata della città. Nel particolareepisodio, ricordato da Giovanna, ilgiovane capitano Marco ordinò aisuoi uomini di sparare contro il
poeta; ma, a causa dei principi percui D’Annunzio combatteva, isoldati si rifiutarono di eseguirel’ordine. Per fortuna lo Stato risolseil problema senza ulteriori disputee il poeta strinse la mano a tutto iIplotone, rendendo il capitano Vi-gliotti fiero e onorato di quell’in-contro.
Nel nostro paese sono molte lefamiglie che, ancora oggi, conser-vano dei cimeli di guerra traman-dati; tuttavia, la generazione mo-derna è indifferente all’esperienzache la guerra significò per chil’affrontò e sempre meno nonniraccontano ai nipoti i ricordi dellapropria gioventù. Nella famiglia diGiovanna c’è ancora chi conservale fotografie della guerra e l’uni-forme del padre con tante meda-glie appuntate sul petto, a testimo-niare le vicende più eroiche da luicompiute.
Alla fine della guerra, la spos-satezza e il malumore della popola-zione, crearono campo fertile perl’affermazione del fascismo e acausa della delusione, per la“vittoria mutilata”, molte adesionigiunsero proprio da chi avevacombattuto al fronte. Marco fu unesponente di spicco nel nostropaese e partecipò persino allamarcia su Roma; non ebbe mainemici, anzi, la gente si rivolgevaa lui anche come conciliatore tradiatribe familiari. In periodo nazi-
fascista, Giovanna ricorda comesuo padre, ingannando i repartid’assalto tedeschi, riusciva a na-scondere e a portare in salvo moltigiovani evitandogli le deportazioniin Germania. Forse fu propriol’orrore di ciò che divenne ilfascismo a farlo ritirare dalla vitapolitica; mantenendo sempre unaposizione neutrale, Marco nonvolle mai che si tenessero comizidai suoi balconi affaccianti inpiazza Umberto I. In età damatrimonio conobbe Raffelina,una donna equilibrata e dedita allacasa, che ben presto chiese insposa. All ’epoca chiedere inmoglie una donna valeva a diresposarla nel rispetto e nell’appro-vazione della famiglia, tanto è veroche la mano della madre diGiovanna venne chiesta ai genitorie non alla ragazza; a simboleg-giare, per l’appunto, la serietà delgesto. Il matrimonio non tardò adarrivare, con entrambi giovani, bellie timorosi per l’unione solenne cheandavano a celebrare.
Oggi, con l’avanzare dell’età,Giovanna nota come i segni deltempo la rendano simile alla madresempre più, nel fisico, nel carat-tere, ma soprattutto per la dedi-zione con cui affronta gli anni chepassano. Come una donna divecchio stampo, improntata aduna vita sofferta, che guarda conocchi scettici la vita, pronta adifendersi e a “stringere lacinghia”, come solo chi ha vissutocol terrore della guerra può fare.
Francesca De Lucia
Dopo la trincea di San Gabrieleio Marco 8 giugno 1917
Il tenente Marco VigliottiAutocertificazione
Anno 1919 - Città di Fiume in festa
Con il decreto Legge 145 del2013 non è più necessario allegareal contratto d’affitto l’Attestato diprestazione energetica.L’obbligo,in tal senso, rimane solo per chiaffitta interi edifici. Per essere inregola basta una semplicedichiarazione con la quale l’inquilinodà atto di aver ricevuto tutte leinformazioni e la documentazionerelativa alla certificazione ener-getica dell’appartamento.
Attestato di prestazione energertica Se la clausola manca, si rischia
una sanzione che va da 1.000 a4.000 euro.
Chi si trova alle prese con unrinnovo o con una proroga non èobbligato ad inserire questadichiarazione.
Le lettere d’intentoDal 2015 cambieranno le regole
per le lettere d’intento, nel sensoche, per le operazioni senzaapplicazione dell’IVA effettuate dalprossimo anno, sarà cura dell’e-
sportatore abituale effettuare latrasmissione telematia delledichiarazioni all’Agenzia delleEntrate, con successiva conse-gna del modello di invio e ricevutadi lla presentazione al fornitore oprestatore oppure in dogana.
Il fornitore non sarà più tenutoad effettuare l’invio all’Agenziadelle Entrate della comunicazionecon i dati delle dichiarazionid’intento ricevute.
Tuttavia, i l fornitore dovrà
attendere la consegna dei relatividocumenti dall’esportatore, inquanto solo dopo aver ricevuto econtrollato tale documentazionepotrà emettere fattura senzaaddebito dell’IVA e con la dicitura “operazione non imponibile”.
L’unico onere in capo al alfornitore o prestatore, a parte laverifica dei documenti ricevuti,sarà dal 2015 quello di riepilogare,nella dichiarazione annualedell’IVA, i dati contenuti nelle lettered’intento ricevute, nonché i datidelle operazioni effettuate senzaaddebito dell’IVA nei confronti deisingoli operatori.
Donna luminosalucente stellavoi siete il raggio di soleche il sole non ha!Siete come un prato d’erba flessuosa
Chesta povera vicchiarellacu na scopa e ‘o sacco a tracollasi nce pienze te fa na penaa vvedè comme se trascina.
Ma che vuò, è ‘a tradizionepecchè Il’aspettano ‘e guagliunee ‘a matina fanno a bottep’arapì chella cazetta.
Erano trascorsi appena due mesi dallaBattaglia di Vittorio Veneto (ottobre 1918)e già la più sfrenata spensieratez-zainsidiava in Napoli (e non soltanto inNapoli) il religioso ricordo dei caduti inguerra.
Roberto Bracco (1860-1943)scrisse allora queste sublimi quartinenatalizie:
Natale del 1918
Vinticinque ‘e dicembre: Natale!‘Ncopp’ ‘a terra è turnato Giesùe ha truvato ... che è già Carnevale.
So’ passate ‘e tristezze d’ ‘a guerrae nisciuno nce vo’ penza’ cchiù.
‘Mmiez’ ‘e suone d’ ‘e ssante campaneha sentuto, nascenno, Giesùstu lamiento d’ ‘e muorte luntane:
“Giesù Cri’, tu vaie ‘coppa ‘a terrae te scuorde de nuie pure tu!”
Suonno ‘e NataleMm’aggio sunnato nu presebbio anticoaddò ‘e pasture erano tutte frate,addò nu zampugnaro, npont’ ‘o vico,sunava ancora e Il’angele, ncantate,
pe’ ffore ‘e vasce d’ ‘e cchiù puveriellespannévano Il’addore ‘e nciénzo finobenedicenno tutt’ ‘e guagliuncielIe:’ognuno ‘e Iloro nu Giesù Bammino.
Mm’aggio sunnato ciente Guvernante,vestute ‘a Magi, nnanze ‘e ccase oscure,addenucchiate comm’a tanta Sante,facenno ‘ntennerì pe’ fino ‘e mmure.
E allora, ncopp’ a stu presebbio mio,tutt ‘e pasture, cu deritte eguale,hanno cantato “”Gloria, gloria a Dio!. ... Che suonno ch’aggio fatto stu Natale!
Salvatore Tolino Napoli 23 gennaio 1924- 19 febbraio 2001
Affinché per l’annunzio della salvezzail mondo intero ascoltando creda,
credendo speri, sperando ami sant’Agostino
Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo
ai lettori di Valle di Suèssola Claudio Onorati
‘A BefanaSi sò dolci o ciucculatafanno festa tutt’ a jurnatatuccanno ‘o cielo cu nu dito.
Si po’ è cennera e carbonevò dì ca nun hè fatto tantoe nun è colpa d’a Befana!
Denara
Donnacome il profumo dei fiori, delle valli, la vostra bellezza avvolge l’universoe incatena l’anima.
Mario Verlezza Coppola febbraio 2014
Ma che “facc’ ‘e cuorno”, vec-chie (sfacciati, senza vergogna,insensibil i, impudenti) questiLegionari stranieri, non certo diCristo, sbarcati proprio a Mad-daloni, i quali, dopo aver fatto mi-seramente naufragare sugli scogliil glorioso Villaggio dei Ragazzi, allamaniera del comandante “Schet-tino”, e dopo essere scappati diso-norevolmente (incommodus di-scessus), sempre “more Schet-tino”, senza esibire i documenti dibilancio del loro sgoverno di tantianni, che ha generato il clamorosocrac di 20 milioni di euro e più,hanno deciso in un CdA (Consigliodi Amministrazione) interno , auto-nomo, che “Il Villaggio sospendetutte le sue attività”.
“Chi non punisce il male, comanda che si faccia” (Leonardo da Vinci)
C’era una volta il Villaggio dei ragazziMa quando inizierà (se inizierà)
una seria azione giudiziaria Civile,Penale e Tributaria di responsa-bilità contro costoro (spagnoli emessicani) ”degni eredi di un taleMarcial Maciel”? (Leggere il libro“Il demonio in Vaticano” di FrancaGiansoldati,anno 2014,”Un’in-chiesta scottante ed esclusiva cheporta alla luce le verità mai rivelatesu Marcial Maciel, il fondatore deiLegionari, un criminale che crede-vano un santo !” Ma chi aspettapapa Francesco a scioglierequesta congregazione anticri-sto? E’ proprio vero che la ”Chiesaha lo stomaco buono. Tuttaviabisognerebbe farle ogni tanto lalavanda gastrica!” (Aforismi di KarlKraus) Claudio Onorati
S. Maria a Vico
Panacea socialeAndrea Piscitelli
Il 7 dicembre scorso si è tenutopresso la sala convegni dei PadriOblati in piazza Aragona, larelazione di un anno di attivitàdell’Associazione di volontariatoSentieri Nuovi sul progetto:Panacea sociale. L’associazione Sentieri nuovi,istituita circa venti anni fa dallacompianta Alessandra Migliac-ci, prosegue con coraggio edabnegazione sulla strada tracciatadalla fondatrice.
Il progetto, di cui sopra, era parteintegrante di una iniziativa finan-ziata dal Bando di Micropro-gettazione sociale 2012/2013 delCSV Ass.Vo.Ce. ed era ar-
ticolato in varie branche finallizzateall’impegno sociale in favore deglisvantaggiati. Molte le iniziative:dall’assistenza agli anziani albanco alimentare; dal supportoscolastico alla distribuzione divestiario; dal centro di aggrega-zione alla consulenza psicologica.E’ questo il testamento spiritualedi mamma, ci dice Stefania Solzi,e noi lo abbiamo sposato in toto,con la consapevolezza di per-petrare nel tempo quella che erala sua missione di vita, il suocredo.
Presenti alalc erimonia AlfonsoPiscitelli, sindaco di S. Maria aVico; Gennaro Castaldi , pre-sidente del CSV Ass.Vo.Ce.;Angela Valentino, presidente di
Solidarietà cervinese ; TinaCaputo, dirigente responsabiledella Comunità Leo Amici di Valledi Maddaloni.
A fare gli onori di casa StefaniaSolzi, presidente di Sentierinuovi propaggine di mammaSandra, che in una cornice dalforte calore umano ha volutorimarcare l’impegno a proseguireun cammino di socializzazione edi speranza al di là delle difficoltàe degli ostacoli, coinvolgendo Enti,
Istituzioni, Associazioni, volontarie simpatizzanti.
Ricordiamo a quanti volesseroprendere contatti con SentieriNuovi, che l’Associazione si ètrasferita circa un anno fa - proprioin concomitanza del decesso dellasig.ra Alessandra Miglilacci - inProlungamento Viale Libertà neilocali dell’edificio scolastico. Nelpomeriggio di vari giorni ci sonovolontari a disposizione peraccogliervi ed informarvi.
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Saverio Passariello4 dic. santa Barbara
Auguri asig.ra Barbara De Lucia in Manna
6 dic. san NicolaAuguri a:
prof. Nicola SgambatiNicola Di Benedetto
sig.ra Nicoletta Nuzzo in PalladinoNicola Aramico
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7 dic. sant’AmbrogioAuguri a
Ambrogio D’Addio
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Il 10 dicembre è tornato alla casa del Padre celeste
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Stiamo attraversando unmomento in cui guardare al futuronon riempie certo i cuori diottimismo e di speranza. Daqualunque angolo si osservi larealtà nella quale siamo quo-tidianamente immersi, c’è davveropoco e niente per cui essererallegrati o rasserenati. Guardandoil presente non si può non esserepreoccupati per il futuro ed è com-prensibile il senso di smarrimento,di insicurezza, di confusioneprovato dalla maggioranza dellepersone.
In un momento storico di grandedifficoltà per gli abitanti di Geru-salemme, Dio inviò un messaggiodi incoraggiamento per bocca delprofeta Isaia: “Fortificate le maniinfiacchite, rafforzate le ginoc-chia vacillanti! Dite a quelli chehanno il cuore smarrito: “Siateforti! Non temete! Ecco il vostro Dio!verrà Egli stesso a salvarvi…”(Isaia 35:3)
Le mani si infiacchiscono quan-
Mani infiacchite e ginocchia vacillantido non si percepisce più l’utilità delnostro operare, quando si pensache quello che si fa non serve aniente o quando non si sa più cosafare. Le ginocchia vacil lanoquando il cammino diventa difficilee faticoso, quando non si sa piùdove andare e si è presi dallatentazione di fermarsi. Il cuore èsmarrito quando non ha più unaguida sicura, quando (tanto perevocare un’altra splendida meta-fora biblica) è come una pecorasenza pastore, quando cioè nonha nessuno che gli indichi i lsentiero da percorrere, che siprenda cura di lui e gli trasmettaquel senso di stabil ità e disicurezza di cui ha bisogno.
Il messaggio di speranza e diconsolazione che il Signore ci dàtramite il profeta è un messaggioche prima di tutto dobbiamoricevere per noi stessi, chedobbiamo assimilare e farenostro! Come potremmo trasmet-tere forza agli altri, se le nostremani sono infiacchite? Comepotremmo trasmettere sicurezza
se nel cammino noi stessivacillano? “Dio verrà Egli stesso”,cioè interverrà in prima personanella nostra storia, nella nostrasituazione e in secondo luogo, ilSuo intervento avrà un soloobiettivo concreto: “Salvarci”.
E’ bello ricordare preparandociad iniziare il cammino di un nuovoanno, che la visione del sicurointervento di Dio, attraverso ilritorno del Suo Figliolo Gesù, puòrendere forti “le mani infiacchite”,può rendere salde “le ginocchiavacil lanti” e può donare unorientamento sicuro a chi ha uncuore smarrito. L’attuazione diquesto intervento divino ha deitempi che non sono i nostri tempi,dei tempi che richiedono attesa esperanza. Ma questo non devescoraggiarci, ricordando che, seil nostro sguardo resta posato suGesù, la nostra vita può avere unsignificato. La visione profetica diciò che il Signore sta per compierein futuro può dare un senso allanostra vita. Rifletti!
13 dic. santa LuciaAuguri a
prof.ssa Lucia Vitaledott.ssa A. Lucia Marino
(Messercola)sig.ra A. Lucia Fucci in Ferrara
Il 5 dicembre
Pellegrino Sacconeha spento la suaprima candelina
circondato dall’affetto dellasorellina Giusy, dei genitori
Raffaela e Pino,dei cuginetti e degli zii.
Festa grande per
Giusy Saccone,
sabato 20 dicembre,al “Sole e Luna”con le cuginette
e gli amici di scuola:ha spento al sua
8a candelina.Felicissimi i genitori
Raffaela e Pino.Auguri
dal giornale Valle di Suèssola
14 dic sant’AnielloAuguri a
Aniello Della Valledott. Aniello De Lucia
Aniello Migliore (Fruttilandia)
24 dic. sant’AdeleAuguri a
preside Adele Matera in Caporaso
26 dic. santo StefanoAuguri a
don Stefano Maistoparroco a Pezzalonga (Acerra)
29 dic. san TommasoAuguri a
Tommaso Ferrara
31 dic. san SIlvestroAuguri a
Silvestro Rotondi
Arciconfraternitadel SS. ROSARIO
SANTA MARIA A VICOanno di fondazione 1613
Ente Ecclesiastico (R.D. 11/10/1934, n. 1918) con Personalità Giuridica
Sabato 20 dicembreore 17,00
IL PRIORE Domenico Guida
Piazza Aragona Santa Maria a Vico
presenta
Dolce NataleInterverranno:
Padre Saverio FabianoIl santo Natale
dr. Claudio OnoratiFlorilegio napoletano
dr. Fausto MorgilloLa diasilla
ed i giovanissimiAntonio Castaldo
Gaia Izzo
con la recita di poesie diEduardo De Filippo
e di Antonio De Curtis (Totò)
Il Natale nella nostra valleDi seguito alcune locandine delle manifestazioni del santo Natale che si terranno qui da noi
Avremmo voluto pubblicare altrelocandine delle manifestazioninatalizie che si sono già tenute, sitengono e si terranno fino al 6gennaio. Ma una evidente man-canza di spazio ci costringe apubblicarne solo tre. Speriamo inun futuro più roseo.
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Caro Vescovo,sono trascorsi più di trenta anni. Un otorino maledetto ed incapace
dell’ospedale di Nola mi bucò il setto nasale. Avevo sangue dal naso evoleva causticare la vena. Fece un guaio. Mi procurò un danno senzafine. In questo ultimo periodo sono costretto a chiedere aiuto nei ProntoSoccorsi. E vivo da vicino questo mondo di dolore.
Eccellenza, i malati! Eccellenza, vi prego, fate qualcosa per i malati.Io non sono importante, ma se comandassi il mondo, farei qualcosa
per i malati.Quando ho studiato la storia della Chiesa, sono stato sempre
affascinato dall’impegno dei credenti per i malati. La Chiesa ha semprecurato i malati. Oggi sono abbandonati alla casta dei medici.
Una casta cattiva che ha trasformato i malati in una miniera d’oro.Eccellenza, un vescovo non può odiare. Lo so. Ma per un attimo
esprimete un pensiero di rabbia nei riguardi dei medici edell’organizzazione sanitaria, soprattutto nelle nostre zone.
Eccellenza, ci sono anche medici umani. Lo so. Ma il sistema sanitario,voluto e governato dai medici, è corrotto. È finalizzato a fare soldi, nona curare i malati. Non vi racconto il quotidiano negli ospedali, nei prontosoccorsi, negli studi medici. Voi conoscete tutto e soffrite anche voi.
Eccellenza, invitate i medici cattolici ad una presenza più concreta evera. Le mie sono parole. Anche inutili.
È impossibile cambiare il “potere forte” di medici. Alleato con ifarmacisti, con le case farmaceutiche, con gli studi di ricerca … con lebanche.
Non sono e non voglio essere un rivoluzionario. Io voglio solo difendere
quella vecchietta che arriva in ospedale, in ambulatorio: lunghe file diattesa, medici distratti e frettolosi, assenza totale di organizzazione, dipresa in carico …, caos, crudeltà … Il medico, come il giudice, nella miafantasia è un uomo buono, generoso, sensibile, povero, attento, delicato,scienziato. Un eroe. Tutti eroi!
La salute e la giustizia appartengono all’amore. Agli eroi. Solo chi saamare può fare il medico ed il giudice.
Eccellenza, nella mia poca esperienza di vita, ho avuto modo diincontrare medici e giudici. Sono impaurito. Ho paura dei medici e deigiudici. Tanta paura. Solo chi ha vissuta esperienze di contatto con loropuò credermi e darmi qualche ragione. Io sono convinto che la nostrafede ci obbliga a denunciare. La denuncia è il segno della nostra fede.
Dice un frase: “Non possiamo eliminare i mostri. Ma almenopossiamo non diventare, noi, mostri”.
Se tutti i credenti urlassero con forza la loro difesa dei malati, ilmondo sanitario cambierebbe e l’umanità malata soffrirebbe di meno.
Se ho detto parole pesanti, perdonatemi. Ho bisogno di gridare. L’urlofa bene. E poi noi siamo voci che urlano nel deserto. Anche senzaapplausi. È facile denunciare con le folle che applaudono. Voi avetecoraggio e non cercate le folle. Vi bastano i malati, i vecchi ed i bambini.
Sono quelli che hanno bisogno di voi. Carlo Petrella
“Lettera da un bosco”C’è una piccola zolla di terra, nel cuore di Suèssola, poco lontana
da qui; non è un bosco, ma tutti anticamente e ancora oggi la chiamano“Il bosco...”. Qui nascono le
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Atlantide nuoto sul gradino più alto
Daniele Gagliardi di Durazzano, oro nei 100 metri dorso emedaglia d’argento nei 50 metri dorso
Calcio - Eccellenza - Il cambio dell’allenatore giova poco al San MarcoTrotti - L’Arienzo continua ad accumulare punti. - E’ partito anche il
campionato di 3a categoria, al via Città di Santa Maria a Vico, Dea Diana di Cervino ed il Cervinese
La pallacanestro Santa Maria aVico incrementa il suo bottino
Pallavolo femminile serie DPrimo punto per il San Marco Cancello
La Ribellina di nuovo sconfitta in casa e perde anche a Pastena:3-2
L’ASD ATLANTIDE Nuoto è unaSocietà Sportiva (AssociazioneSportiva Dilettantistica) che hacome scopo principale quello diproporre e diffondere l’attivitàdidattica ed agonistica del nuoto.
Da più di un anno, gestisce conproficui risultati, la PiscinaComunale di Durazzano (BN).
L’attività della ASD ATLANTIDENuoto è rivolta a tutti ... a partiredai 3 anni in su’.
La finalità, principale, è quella dieducare attraverso l’acqua,contribuendo ad uno sviluppoequilibrato della personalità e delfisico del bambino, e di favorirel’apprendimentodelle nuotate, deituffi, per un even-tuale avviamentoa questo splen-dido sport.
Ma lascuolan u o t onon è
fatta soloper bam-bini e ra-g a z z i ,ma anche pergli adulti chevogliono imparare anuotare o a perfezionarsi nellenuotate e mantenersi in forma.
Nel giugno del 2013, l’ASDATLANTIDE Nuoto inaugura lastruttura sportiva nella cittadinabeneventana.
Iniziando tra lo scetticismo degliaddetti ai lavori, i componenti dellostaff dirigenziale – Presidente:Nicola Dragone, Direttore:Vittorio Dragone e Segreteria:Cinzia Dragone – e quelli dellostaff tecnico – che vanta tra le suefila i l coordinatore RaffaeleEsposito, l’allenatore FabrizioPisanello e gli istruttori Giu-seppe Mele, Gennaro Espo-sito, Stefano Moreschetti,Mara D’Occhio e Federica DeRosa – si sono immersi anima ecorpo nell’attività dilettantistica ed
agonistica di questo bellissimosport.
In poco più di un anno i risultatinon si sono fatti attendere ...
L’attività dilettantistica ha vistosempre più crescere i propri iscrittisia per la categoria bambini,ragazzi ed adulti.
L’attività agonistica, invece,attingendo risorse da quelladilettantistica e sotto la sapienteguida del tecnico/allenatoreFabrizio Pisanello, la supervisionedel coordinatore RaffaeleEsposito e valutata ed avallata dalpresidente Nicola Dragone, hainiziato ad ottenere pian pianino
risultati al dir pocoeccellenti in ambito
regionale e na-
zionale.L’ ASD
ATLANTIDE
Nuoto hain iz ia to ,
così, la
sua parte-cipazionealle gare
FIN e UISP
regionali e nazio-nali. Il 29 novem-bre 2014, ai Cam-
pionati Italiani Invernali di Nuoto(UISP) – svoltisi nella PiscinaBastia di Livorno – vi sono statii primi riconoscimenti a livellonazionale per la ASD AtlantideNuoto di Durazzano.
L’atleta DANIELE GAGLIARDI siè laureato CAMPIONE D’ITALIA(UISP), vincendo la medaglia d’oronei 100 metri Dorso col tempo di1’09'’06 e la medaglia d’argentonei 50 metri Dorso col tempo di32'’00. Ottimi piazzamenti ancheda altri componenti la “squadraagonistica” dell’Atlantide Nuoto diDurazzano: Federica Iovino,Alessia Buffolino, MassimoPietroni-gro e AlessandroClemente che nelle loro specialitàhanno migliorato tutti le loroprestazioni e i loro tempi. P.M.
Le ragazze del San MarcoCancello, per la prima volta nellaserie D, pagano lo scottodell’inesperienza nella categoriasuperiore. Lo si nota facilmenteassistendo agli incontri casalinghiche si disputano nella palestradelle elementari in Via XXI giugnoa Cancello.
Hanno conquistato il primo puntodi questo campionato dopo ben seigiornate: un’eternità. Ma leoccasioni per aggiudicarsi altripunti e vincere qualche incontrosono state numerose, a cominciaredalla prima gara di campionatodisputata fra le mura amichecontro il Volley Ball Flyer.
Questi i risultati delle gare dispu-tate fino al 14 dicembre:
San Marco Cancello - VolleyBall Flyer 0-3
Campagna - San Marco 3-1San Marco - Bagnopolis 1-3Pratole - San Marco 3-0San Marco - Mariglianella 1-3Olimpia - San Marco Canc 3-2Alma Mater - San Marco 3-0Nell’incontro con l’Olimpia le
atlete del San Marco, allenate daltecnico Domenico Di Nuzzo,hanno disputata una buona gara.Perso il primo gioco per 25-15, hanno cominciato unaincredibile rimonta che le ha por-tate ad aggiudicarsi il secondo setper 25 a 20 ed anche il terzo per25 a 14. Nel quarto set(=gioco) lapartita è stata in bilico e qualchevolta a favore del San Marco; mal’imponderabile era dietro la portae così l’Olimpia si è aggiudicava il
Sembra aver quadrato il cerchiola Pallacanestro S. Maria a Vico.Dopo un affannoso inizio campio-nato (quattro sconfitte su quattrogare), i ragazzi del presidenteRaffaele Laudiero hanno comin-ciato a vincere. Dopo dieci garehanno ottenuto cinque vittorie e ciòfa ben sperare per il prosieguo delcampionato. Per poter assistereagli incontri casalinghi del S. Maria
quarto set per 28 a 26. Nel quintogioco ci si aspettava la reazionedelle nostre, reazione che c’è statain parte perché il San Marco nonè riuscito a chiudere la gara e laperdeva per 16 a 14. Quindi risul-tato finale 3 a 2 per le avversarie.
Altri punti buttati all ’arianell’incontro casalingo contro ilMariglianella, una formazionealla portata del San Marco. Leragazze del presidente FabrizioDi Nuzzo si complicano subito lavita e perdono il primo gioco per18-25. La differenza in questaprima fase della gara: le av-versarie si lanciano su tutti i pallonie li prendono. Nel secondo giocostessa musica e il Mariglianella selo aggiudica per 25 a 16. Il tecnicolocale alza la voce verso alcunesue giocatrici ed i risultati sivedono perché il San Marco siaggiudica il terzo gioco per 25 a22. Sembra l’inizio della riscossa,ma non è così perché le atleteripetono sempre gli stessi errori:ricezione bruttissima, palloni sem-pre per terra, alzate o sulla rete oa due metri dalla stessa con gran-dissima difficoltà per le schiac-ciatrici, qualche atleta che non haancora capito che non è lei che fail piacere alla società di giocare,ma è la società che fa sacrifici perpoter farla giocare. Purtroppo, ingenerale, con molte adolescenti equalche grande, il dialogo frasocietà ed atlete non c’è. Molteatlete conoscono solo il verbo“pretendere”. Il San Marco perdeper 3-1. M.P.
Raffaele Grieco vice campioneinterregionale di taekwondo
Il giovane sanfeliciano Raffaele Grieco, portacolori della ASDAthletic Lab Team Renga, ha conquistato la medaglia d’argento aiCampionati Interregionali di combattimento di taekwondo, categoriaJuniores-Seniores, cintura nera.
Raffaele ha gareggiato nella categoria +78 kg. A Raffaele, ai suoigenitori, le più vive felicitazioni e un grande ad maiora dalla redazionesportiva di Valle di Suèssola.
a Vico bisogna andare ad Airolaperché la palestra della ragioneriain Via Strettola non è ancora omo-logata. Di chi la colpa? Dell’Ammini-strazione Provinciale di Casertaproprietaria dell’impianto? Intantoè stato pubblicato sul BURCl’appalto per la realizzazione delpalazzetto dello sport. Non è una“bufala”: è la verità.
Federico Verlezza
Dopo la serie inspiegabile disconfitte sotto la direzione dimister Citarelli, la dirigenzasanmarchese ha affidato lasquadra al tecnico Ambrosino.Primo incontro con l’ Isola diProcida e splendida vittoria delSan Marco per 2-0. Nella garasuccessiva gli uomini del presi-dente Antonio Nuzzo sono andatia giocare il derby a Casagiove:risultato finale 2-2, ma quantaamarezza per la mancata vittoria.
Domenica 14 dicembre, per laquattordicesima giornata, incontrocasalingo per il San Marco controil Calcio Campania. Era indi-spensabile vincere, invece il SanMarco è stato sconfitto per 2-0.
Che dire!In seconda categoria l ’AC
Arienzo , dopo il passo falsocasalingo contro il Pietramelara,ha sconfitto fuori casa il CasaleTeano per 4-0 ed è stato, poi,sconfitto in casa al 94’ dal RealPiedimonte per 1-0. Peccato!
Ha preso il via anche il cam-pionato provinciale di Terzacategoria. Sono tre le nostre rap-
Si è svolto presso il Centrobenessere Aris del prof. Ales-sandro Iadaresta l’evento spin-ning Return to the roots (Ritornoalle origini) organizzato dal-l’istruttore Francesco Iadarestain uno cin Giacinto Piscitelli, uniciistruttori di spinning della nostravalle. Hanno partecipato all’eventooltre una cinquantina di spinnerprovenienti da Caserta, Caiazzo,Durazzano, S. Agata dei Goti, S.Felice a Cancello, Casagiove,Maddaloni e, naturalmente, S.Maria a Vico. Alcuni di loro: DiglioRaffaella, Moretti Angela,Luana Ruotolo, PascarellaRosalba, Tortora Vittorio,Piscitelli Giovanni, Coppa Ida
Aurora, Tiziana Perna, Vinci-guerra Loredana, BiondilloCarlo, Di Nuzzo Annamaria,Maria Piscitelli, PascarellaDaniela, Grazia Fincato, CarloBasilicata, Pirozzi Domenico,De Gennaro Raffaello, Fran-cesco Ruotolo, Arricale Ad-dolorata, De Lucia Laura,Daddio Rosario, Nuzzo Luisa,Piscitelli Annamaria, De LuciaEnza, Nuzzo Romy, Carla,Salvatore Luca, AlbaneseAngela, Crisci Gina, RussoDonatella, Verlezza Claudio,Teresa, Michela, MinichinoMassimo, Valentino Dome-nico, Di Lullo Antonio, CastorioGiuseppe.
Oltre ai due istruttori locali,hanno coadiuvato Alfonso DiRubba, Fabiana Zechender,Brunella Cortese, FedericaSantabarbara, Imma DeCrescenzo.
Le società partecipanti: AgoghéWellness di Casagiove, Fitown S.Maria a Vico, Dharma Gym Club diDurazzano, Aris. A.G.
Aris pura passionepresentative in questa categoria:Città di Santa Maria a Vico, laDea Diana di Cervino e laCervinese.
I responsabili sono: per laCervinese Agostino Rivetti, perla Dea Diana Alfonso Capasso,per il Santa Maria a Vico il duoCrisci-Matuozzo.
Nella prima giornata si sonoavuti questi risultati:
Lusciano-S.Maria a Vico 1-1Falchetti - Dea Diana 2-0Cervinese-Bayern 2-214 dic. Seconda giornata:Atl. Aversa - Cervinese 2-3S. Maria a Vico-Falchetti 1-0Dea Diana - Aversa F.C. 2-0Un buon inizio per tutte e tre le
nostre rappresentanti.Sabato 20 dicembre ci sarà il
derby a Cervino:Cervinese - Dea DianaAversa F.C. - S. Maria a V.Sospensione per le festività
natalizie; si riprenderà il 4 gennaio2015 con la Quarta giornata:
S. Maria a Vico - CervineseDea Diana - Ind. Vitulazio.Come si evince ci sarà il derby
fra il S. Maria a Vico e la Cervinese.
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