Peoplelife dicembre 2014

66
Anno 5 n°12 (54) Dicembre 2014 PROBLEMI DI IERI, OGGI... E DOMANI?

description

 

Transcript of Peoplelife dicembre 2014

Page 1: Peoplelife dicembre 2014

Anno 5 n°12 (54) Dicembre 2014

PROBLEMI DI IERI, OGGI...E DOMANI?

Page 2: Peoplelife dicembre 2014
Page 3: Peoplelife dicembre 2014
Page 4: Peoplelife dicembre 2014

4 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

SOMMARIO8 STORIA DI FERNANDA. Al marito che l'ha uccisa spetta la reversibilità

9 L'UNIVERSITA' IMMAGINATA DA CRISCI e i problemi ancora da risolvere

10 SCINTILLA AT20. Il buio dell'aids e la speranza in un vaccino

12 RIVOLUZIONE MOBILE: I consumi ripartono dal web

14 PIÙ TURISTI puntando su una migliore comunicazione

16 NATALE MAZZUCA il primo presidente di Unidustria Calabria

17 PRIMA GIORNATA DELLO SPORT AD ACQUAFORMOSA

attualità

20 UN LIBRETTO SU SAN NICOLA DA LONGOBARDI Scritto dal postulatore Padre Ottaviano Laino

24 MACCHIA DI SPEZZANO PICCOLO è pronta al secondo presepe targato Chinnici

26 A ROGLIANO LA TRADIZIONE DELLA FOCERA

cultura

28

3032

18 ANTIFASCISMO E SINDACALISMO in Andrea Croccia

22 SOLIDARIETÀ E GIOCO CON UNICEF

Il libro del mese:Don Nunnari racconta la sua Calabria

Un caffè con...

Francesco Occhiuzzi

34NATALE TRA VECCHI PROBLEMI

E NUOVI PROPOSITI

Page 5: Peoplelife dicembre 2014

Dicembre 2014 ~ PeopleLife ~ 5

salute

condominio

economia

giuridica

spettacolo42 PSICOLOGIA: I DSA: disturbi specificidell'apprendimento

44 LOGOPEDIA: Il grido del gatto

56 Il mio amico pipistrello

46 Anche il Fisco ha un cuore

47 I diritti dell'embrione

38 A ciascuno il suo

40 NUTRIZIONE: A Natale tempo per non ingrassare

62 PROGETTO MORE: La scena contemporanea riparte a Cosenza con l'ultima rassegna

66 Oroscopo

PARLA L'ESPERTO

49

60

52

La moda da leggere e da interpretarea cura di Anton Giulio Grande

NATALE TRA VECCHI PROBLEMI

E NUOVI PROPOSITI

Speciale Natale

54 Il menù di Natale

Page 6: Peoplelife dicembre 2014

EDITORE: Today Comunication s.r.l.Sede Legale

Via Venezia 47 - 87036 Rende (CS)

DIRETTORE RESPONSABILEEisabella Roccamo

[email protected]

REDAZIONEFrancesca PorcoValentina Zinno

[email protected]

HANNO COLLABORATORita Abbruzzino, Sabrina Barca, Fanco

Bartucci, Saverina Bavasso, Luigi Caputo, Lorenzo Costa, Mariachiara Cundari, Silverio

Curti, Nadia Focetola, Denise Grosso, An-tonella Iusi, Mariachiara Merisi, Monica Perri, Moira Perrelli, Asia Rocca, Mariagiulia Votta,

Francesco Staino

ESPERTICristian Chiappetta, Margherita Corriere, Lo-renzo Costa, Salvatore Garbato, Anton Giulio

Grande, Valentina Mazzuca, Luigi Muoio, Pasqualino Pontesi, Francesco Vallone

DIRETTORE ARTISTICO e PROGETTO GRAFICO

Barbara [email protected]

UFFICIO [email protected]

PER I TUOI [email protected]

PER LA TUA PUBBLICITA’tel. 0984 - 462867

CLICCA SU FbPeoplelifemagazine

CONSULENTI LEGALIAvv. Aurora Arone, Avv. Andrea Gentile

STAMPA: GuidoArtiGraficheC.da Lecco Z.I. Rende (CS)

DISTRIBUZIONE EDICOLERag. Mario Mangone&Figli S.a.s Rende (CS)

In 100 edicole della tua cittàLibreria Mondadori - Corso Mazzini (CS)

Aut. Trib. di Cosenza n° 2del 01/02/2010

Chiuso in Redazione il5 Dicembre 2014

Caro Babbo Natale, sotto l'albero quest'anno, non ti chiedo di farmi trovare il nuovo cellulare, ma ti chiedo di aiutare il mio papà a trovare un lavoro. È da un po' di tempo che non ha un impiego, forse è per questo che ultimamente è un po' nervoso. Quando la sera mi dà il bacio della buonanotte, vedo che ha gli occhi lucidi. Io lo so che lui non ha i soldi per comprarmi regali. Spesso è la nonna che ci da qualche euro per fare la spesa. I grandi dicono che questa crisi sta mandando in rovina le fami-glie, che non si sa dove andremo a finire. Io non so che significa, ma credo che non è colpa del mio papà. Lui è buono e ci vuole bene. Io ti prometto che sarò bravo, ma ti prego non fare piu piangere il mio papà. Fagli trovare un lavoro. Così poi l'anno prossimo il cellulare lo posso chiedere a lui.L'autore di questa letterina a Babbo Natale è Marco, un bambino di 8 anni. Una testimonianza semplice e straor-dinariamente toccante della realtà quotidiana di molte fa-miglie. Quanti padri che hanno perso il lavoro piangono in silenzio, perché non riescono ad assicurare un futuro ai propri figli! Si sentono soli e abbandonati. Hanno bussato a tante porte, ma nessuno ha aperto. Alla politica chiedono da tempo una inversione di rotta, interventi concreti per fa-vorire la crescita, ma ad oggi, alle promesse non sono seguiti i fatti. I cittadini sono delusi e amareggiati. Sarà anche per questo, forse, che alle ultime regionali si è registrato un pre-occupante crollo dei votanti. E' accaduto in Calabria e in Emilia. In entrambe le regioni, ha vinto il Pd, ma ha trionfa-to l'astensione. Un dato che deve far riflettere. Anche se, v'è da dire, gli elettori che hanno disertato le urne, hanno scelto il modo meno opportuno per protestare. Non esercitare il diritto di voto equivale ad arrendersi, a rinunciare ad essere parte attiva del processo di cambiamento che tutti auspicano possa essere avviato al più presto.

Page 7: Peoplelife dicembre 2014
Page 8: Peoplelife dicembre 2014

8 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

hiediamo che la legge venga modificata”. Gli occhi umidi, ma il tono della voce è fermo. Antonella e Pina Scorzo, sorelle di Fernanda Scorzo uccisa dal marito l'11 ottobre del 2012 defini-scono un “paradosso” la concreta ipotesi che della reversibilità

della moglie, insegnante, possa beneficiare il coniuge. Antonella e Pina vogliono che “quei soldi, frutto del sacrificio e del lavoro di Fernanda siano destinati ai figli che oggi vivono di carità”. Sul tavolo in soggiorno a San Marco Argentano in provincia di Cosenza, Pina ed Antonella, mostrano le foto da ragazze e raccontano di Fernanda, intelligente ed indipendente, una delle poche in paese decisa a proseguire gli studi. La laurea conseguita nel 1981 e la decisione di insegnare a Torino. Il lavoro e la famiglia, sembrava una vita normale. Più di mille chilometri di distanza e il filo del tele-fono a modificare la realtà. “Solo nell'ultima telefonata - racconta Pina - 48 ore prima dell'omicidio, lei si è lasciata andare e mi ha detto di avere paura. Lui la seguiva, le controllava il tempo impiegato per tornare a casa, la costringeva a rifare i percorsi per misurare i minuti di cammino necessari, ascoltava le telefonate, le cancellava i file dal computer. Un inferno”. “Ero preoccupata , ma lei ci ha rassicurato: non mi farà nulla ed invece” “ Quante volte - continua - mi sono chiesta: e se fossi partita? Quel se che mi toglie il sonno”. Antonella ricorda quel terribile giorno d'autunno. “E' accaduto alle 14.30, noi lo abbiamo saputo alle 18 .30. Ci hanno telefonato. Si è spento il battito del nostro cuore, siamo partite in ciabatte, qui faceva caldo. Abbiamo trovato la neve”. A Collegno nel Torinese, Fernanda era stata uccisa con 11 coltellate sotto gli occhi del figlio quattordicenne che nel tentativo di difendere la ma-dre è stato ferito. Il ragazzo restò accanto alla madre fino all'arrivo dei soccorsi. C'era sangue dappertutto. Lui e il fratello più grande, testimoni delle violenze domestiche. L'uomo, ritenuto incapace di intendere e di volere, è reo confesso. A lui toccherà la reversibilità della moglie. I familiari di Fernanda non possono accettarlo. “I ragazzi, non chi l'ha uccisa - ripetono - devono poter avere i benefici previsti dalla legge” reversibilità “Chiediamo che la legge venga modificata”.

C

Storia di FernandaAl marito che l'ha uccisa

spetta la reversibilitàServizio di Rita Abbruzzino

Page 9: Peoplelife dicembre 2014

ATTUALITA’

Dicembre 2014 ~ PeopleLife ~ 9

"Ho in mente un sogno - diceva Gino Mirocle Crisci un anno e mezzo fa, prima di diventare Rettore dell'Unical - quello che l'Università torni ad essere un faro per la Cala-bria. Dobbiamo risollevare le sorti di un campus che sembra addormentato". E oggi, qual è la situazione? Lo chiediamo allo stesso Cri-sci.Come procede il suo lavoro da Rettore del Campus più grande del Sud Italia?Molte cose sono in cantiere, stiamo lavorando tantissimo, ma ho trovato l’Università in condizioni decisamente peggiori di quanto immaginassi. Abbiamo seri problemi e situazioni che ne bloccano lo sviluppo: pochi soldi, non possiamo reclutare nuovi giovani, il Ministero ci ha di fatto bloccato il turnover. La manutenzione è stata abbandonata da anni, le aule sono fatiscenti, gli impianti di condizionamento da controllare, gli ascensori in gran parte che non funzionano… La nostra prio-rità è indubbiamente la sicurezza dei nostri studenti. In cosa vorrebbe rompere con le passate gestioni?Abbiamo cominciato a mettere mano soprattutto alla Didat-tica. Che deve essere guidata attraverso la centralizzazione della figura dello studente, e delle esigenze del territorio. Que-sti sono i pilastri attraverso i quali riformuleremo tutta l’of-ferta formativa. Negli ultimi mesi si sono succedute varie manifestazio-ni di protesta. Cosa ne pensa riguardo i dissapori degli studenti Erasmus, che accusano l' amministrazione di volerli ‘ghettizzare’ in un’unica residenza? La questione della ghettizzazione è rientrata. Stiamo cercan-do di dimostrare che l’Università è in grado di gestire autono-mamente il Centro Residenziale, non dandolo più in gestione ai privati. Purtroppo vi sono dei costi: lo studente straniero abita le residenze anche nei periodi cosiddetti ‘morti’, cioè in estate e durante le vacanze invernali. Abbiamo cercato di raggrupparli per poter risparmiare sui costi del sistema di ri-scaldamento e di illuminazione. L’integrazione forse potrebbe risultare per alcuni più difficile, ma sono discussioni molto soggettive rispetto al problema dei costi. Purtroppo non sempre si riesce a fare ciò che si vorrebbe… Fino all’anno scorso anche gli studenti idonei ma non beneficiari venivano collocati attraverso un decreto negli alloggi dell’Unical, ma da quest’anno la regola è

'niente più benefici', si accede attraverso il bando…In alcuni casi cerchiamo di dare la precedenza, ma alcuni stu-denti stranieri non rispettano le regole: prendiamo il caso del-lo studente russo che un mese fa finì sui giornali, denunciando di essere stato messo in mezzo alla strada. Valutando il suo caso abbiamo scoperto che non aveva fatto nemmeno gli esami minimi per mantenere il suo diritto all’alloggio, sostenendo solo il 20% degli esami. Molti giornali scrivono storielle senza verificarne la veridicità. Per ciò che concerne i casi di studenti stranieri senza reddito, stiamo facendo di tutto per sistemare anche loro, facendoli alloggiare nel palazzo del Pranno, che stiamo per dismettere: il nostro fine è aiutare tutti, ma nella legalità. So che molti di questi ragazzi sono arrabbiati, ma non possiamo beneficiarli di diritti che non meritano. Il 26 di giugno 2014 è stato pubblicato nella home uf-ficiale dell’Unical un annuncio che sosteneva come i nuovi alloggi universitari del San Gennaro sarebbero entrati in funzione da lì a pochi mesi. Cosa è accaduto? Perché questo ritardo?Il San Gennaro sarà attivato dal primo gennaio. Abbiamo avuto un ritardo di qualche mese perché ci siamo accorti che le piogge intense dei mesi scorsi hanno creato una sorta di smottamento. Abbiamo dovuto fissare le aree esterne, metten-do in sicurezza l’area. Volevamo completare la recinzione e la sistemazione esterna del verde, e prossimamente faremo anche una strada di collegamento dalle residenze alle pensiline. A livello architettonico crede che l’Unical sia ‘vivibile’ per gli studenti?Credo che ci sia qualche difficoltà. Ne stiamo prendendo atto, soprattutto del problema della mobilità. Però purtroppo di-pendiamo sempre da finanziamenti esterni. C’è da migliorare il servizio interno: sto lavorando per attivare un supermer-cato, un bar, un ristorante e spero tra qualche mese di poter attivare anche due cinema, in modo tale da poter intensificare l’attività di cultura. C’è molto da fare, la vivibilità è accetta-bile ma deve migliorare. Il suo progetto a lungo termine? La rivisitazione dei Dipartimenti. Ne sono stati creati alcu-ni senza logica, unita alla rivisitazione degli spazi: abbiamo uno spreco di spazi spaventosi. Risolti i problemi più immi-nenti, saranno gli obbiettivi a lungo termine da realizzare.

L' UNIVERSITA' IMMAGINATA DA CRISCIe i problemi ancora da risolvere

Servizio di Mariachiara Cundari

Page 10: Peoplelife dicembre 2014

10 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

crivi, scrivi, tu che puoi, dai un senso alla nostra maledizione, scrivi che il male non è sconfitto. Scrivi di noi affin-ché altri evitino di trasformarsi in morti viventi".

Per la prima volta il comune di Trenta, centro della presila cosentina, ha celebrato la giornata mondiale de-dicata alla lotta all'Aids, un'epidemia dimenticata che, però, continua a mietere vittime. Nella sala consiliare del centro presilano, la presentazione, in prima naziona-le, del libro della giornalista Rosalba Baldino dal titolo: "Scintilla AT20", un volume che racconta il dramma di chi ha contratto la malattia e la speranza data dal vacci-no terapeutico messo a punto dal ricercatore calabrese Arnaldo Caruso, direttore della cattedra di microbiolo-gia presso l'università di Brescia. Rosalba Baldino ha incontrato i malati, ha raccolto le

loro storie. Testimonianze toccanti che aiutano a capire il dramma umano che vive chi ha contratto il virus. Per-sone che combattono contro una malattia che distrugge il corpo e lo spirito. I dati sono allarmanti: due milioni di nuove infezioni ogni anno nel mondo. In Italia sono 140 mila le perso-ne con l'Hiv. E i contagi non riguardano soltanto omo-sessuali o drogati, ma anche eterosessuali. Il virus non è sconfitto, ma oggi grazie alla ricerca si può tenere sotto

Scintilla At20Il buio dell'aids e la speranza del vaccino

Di Aids si continua a morire

In Italia ogni anno 4000 nuovi contagi.

Oltre 1000 i decessi.

140 mila i sieropositivi

L'80% dei contagi dovuti

a rapporti sessuali non protetti

"SServizio di Asia Rocca

Page 11: Peoplelife dicembre 2014

Dicembre 2014 ~ PeopleLife ~ 11

ATTUALITA’

controllo. E il vaccino terapeutico, che ha superato la prima fase di sperimentazione, è la "scintilla" che può illuminare il futuro dei pazienti. Il libro è stato presentato, alla pre-senza del Prefetto di Cosenza, Gianfranco To-mao, del sindaco di Trenta, Ippolito Morrone e dell' editore Michele Falco, nella sala consiliare in cui cinque anni fa la giornalista e il ricercatore, originario di Trenta, si incontrarono, per la prima volta, in occasione del "Premio Proviero", dedi-cato al prete scienziato che ha dato lustro alla cittadina presilana. La serata è stata un momento di riflessione e di vicinanza ai tanti pazienti e alle loro famiglie che oltre al peso della malattia devono sopportare ancora tanti pre-giudizi. Una manifestazione suggesti-

va e intensa, con gli intermezzi musicali di Fabio Gallo e la lettura di alcune delle storie narrate nel libro, a cura di Armando Vecchio e Giacomo Longo. Nel volume si

intrecciano narrativa e cronaca. Un libro denuncia che riaccende i riflettori

su una emergenza dimenticata e testimonia la necessità di informare soprattutto i più

giovani per prevenire nuovi contagi. "I ragazzi - ha sottolineato l'autrice- sono

quelli che bisogna educare di più. Nonostante si parli di Aids da

oltre 30 anni, ancora manca una informazione capillare e ancora troppe persone muo-iono per non essersi protette

durante i rapporti".

L'autrice Rosalba BaldinoIl Prefetto Gianfranco Tomao

Il comandante dei Carabinieri Giuseppe Brancati

Page 12: Peoplelife dicembre 2014

12 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

Rivoluzione Mobile: i consumi ripartono grazie al WebInternet e gli smartphone sono al centro della rinascita degli acquisti di oggi e, forse, di domani

Gli italiani si riscoprono smart. Digitali. E al centro di questa rivoluzione c’è la stragrande diffusione degli smartphone, la moltiplicazione delle offer-te, la concorrenza spietata tra gli operatori di telefonia mobile e il rapido sviluppo tecnologico e innovativo dei dispositivi hi-tech. La convergenza di tutti questi fattori ha fatto sì che venisse sdoganata completamente la “navigazione da casa”: non ci si connette più saltuariamente con il proprio PC, in altre parole, ma restando sempre e ovunque connessi con il proprio telefonino. Le ripercussioni di questo cambiamento non sono affatto mar-ginali, soprattutto sul versante economico: dove si registra l’incremento del 20,4% degli acquisti online nell’ultimo anno.

Servizio di Denise Grosso

Page 13: Peoplelife dicembre 2014

Dicembre 2014 ~ PeopleLife ~ 13

ATTUALITA’

Il commercio elettronico Di e-commerce se ne parla da tempo. E anche se per alcune aziende rimane un territorio da tutto esplorare, molte realtà del Belpaese sfruttano già questo canale in maniera egregia. Pare che in più in gamba siano i retai-ler della moda. Oviesse, ad esempio, che adoperando le vendite via Web è riuscita a sostenere il suo prossi-mo approdo in Borsa. Stessa strategia adottata dall’ita-lo-francese Moncler l’anno scorso. Stando ai dati dell’ Osservatorio eCommerce B2C Netcomm del Politec-nico di Milano il commercio elettronico vale in Italia oltre 13,5 miliardi di euro. E sono ben 14 milioni gli italiani che acquistano da questo canale. I servizi pesa-no sulle vendite online per il 62 per cento (turismo e assicurazioni in testa), i beni arrivano al 38 per cento (abbigliamento, informatica, elettronica di consumo in testa). Molto performante anche il mercato C2C: i co-siddetti marketplace online dove i consumatori ven-dono ad altri consumatori (esempio: ebay.it). In questo quadro, si è fatto strada un fenomeno parti-colare: lo Showrooming. In poche parole, con questo termine si identifica il comportamento di chi prova un prodotto in un negozio fisico salvo poi ultimare l’acqui-sto via Internet. Un fenomeno in esponenziale crescita, che mette a repentaglio gli operatori tradizionali co-stretti a confrontarsi con un crescenti casi di abbando-no. Coscienti del problema, molte catene della grande distribuzione (ancora una volta elettronica e abbiglia-mento) hanno cominciato ad invitare autonomamente i loro clienti ad acquistare sul loro canale di vendita onli-ne attraverso messaggi pubblicitari veicolati all’interno dei loro negozi.

Ma quali vantaggi ha chi acquista sul Web? Beh, sicuramente la facilità di re-perire informazioni e consigli lasciati da-gli altri acquirenti, l’ampiezza dell’assor-timento e la convenienza. E naturalmente la possibilità di comparare i prodotti e i prezzi grazie ai siti di comparazione, non-ché il risparmio offerto dai siti dedicati agli “acquisti di gruppo”, come il famoso Groupon. Senza contare la variante basa-ta sulla formula delle vendite private (Pri-

valia e Vente Privée, per citarne un paio). Ma nonostan-te queste “agevolazioni”, esistono ancora numerose le riserve che spingono molti utenti a preferire l’acquisto offline, in modalità “mattoni e cemento”, come viene definita la vendita in negozio fisico. Secondo i dati presentati ad un convegno organizzato da Confcommercio, i principali sono l’impossibilità di provare il prodotto, la poca fiducia sulla sicurezza del mezzo online e la scarsa diffusione dei pagamenti elet-tronici, che in Italia sono ancora troppo poco diffusi. Anche se qualcosa si muove. Come il pick and pay, un meccanismo ereditato dal click and collect, un sistema di spesa ibrido molto in voga nel Regno Unito che per-mette di prenotare la spesa direttamente da casa o in mobilità e passare a ritirarla in punto vendita ad una data ed orario prestabiliti. Una formula che consente al cliente di risparmiare tem-po ed energia, una soluzione che offre nuove opportu-nità di guadagno e che potrebbe influenzare la frequen-za di spesa dei potenziali clienti. In Italia sono state le catene di elettronica di consumo ha proporre il servizio pick and pay. I risultati più interessanti però sono rap-presentati dalle catene di alimentari. Carrefour, in par-ticolare che, dopo una fase di sperimentazione avviata a settembre 2013, ha reso fruibile il servizio in tutti i punti vendita della città di Milano. Il cliente – come avviene in Inghilterra –collegandosi al sito internet del servizio ha la possibilità di compilare una lista della spe-sa personalizzata, selezionare lo slot orario per il ritiro e finalizzare il pagamento al momento del passaggio in punto vendita.

Page 14: Peoplelife dicembre 2014

14 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

ultura e turismo sono oggi le parole chiave di successo per un reale sviluppo e crescita economica e sociale della Calabria. Da tempo sono usate come un ritornello in tutti i dibat-

titi pubblici gestiti da soggetti del mondo della politica, del sindacato e della cultura senza addivenire ad un ri-sultato reale, palpabile e di successo del settore turistico. L’Università della Calabria per merito dei corsi di lau-rea in “Scienze Turistiche” e “Valorizzazione dei Sistemi Turistico – Culturali”, con il contributo dell’Associazio-ne Internazionale “Amici dell’Università della Cala-bria” e del Circolo della Stampa “Maria Rosaria Ses-sa”, nell’aula “Umberto Caldora”, si è posto il problema organizzando un convegno sul tema “Forme creative di comunicazione turistica in Calabria”, al quale hanno

partecipato numerosi studenti e vari rappresentanti del mondo del settore turistico calabrese facendo rilevare come il canale giusto da utilizzare, perché il turismo in Calabria abbia a sentirsi e trovarsi di casa con una crescita di presenze e circolazione diffusa nei vari siti artistici, ambientali, storici, archeologici e quant’altro, non è altro che lo strumento della comunicazione, del marketing , dei blog e social network.In sostanza dal dibattito è scaturito un invito per il nuo-vo Presidente della Regione Calabria affinché investa da subito sulla promozione turistica, con un progetto di comunicazione diffusa nazionale ed internazionale, utilizzando i vari blog e social network già operativi con successo nel nostro territorio calabrese.Durante i lavori, presieduti e coordinati dalla prof.

Più TURISTI puntando su una migliore COMUNICAZIONE

I relatori del convegno L'apertura del tavolo dei lavori

C

Page 15: Peoplelife dicembre 2014

Dicembre 2014 ~ PeopleLife ~ 15

ATTUALITA’

Più TURISTI puntando su una migliore COMUNICAZIONE

ssa Sonia Ferrari, presidente dei due corsi di laurea in Scienze Turistiche dell’Università della Calabria, nonché neo Commissario del Parco Nazionale della Sila, sono stati presentati interessanti esempi di imprenditorialità e di comunicazione innovativa e creativa realizzati con successo nel settore turistico in Calabria negli ultimi anni.Nella fase di apertura dei lavori sono intervenuti: Gino Mirocle Crisci (Rettore UniCal), Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione Univerde), Klaus Alge-ri (Presidente Camera di Commercio di Cosenza), Fran-co Rubino (Direttore Dipartimento Scienze Aziendali e Giuridiche), Piero Fantozzi (Direttore Dipartimen-to Scienze Politiche e Sociali), Tullio Romita (docente UniCal); mentre Tiziana Nicotera e Tiziana Rossin, cultrici della di materia, insegnamenti Marketing del Turismo e Marketing Territoriale dell’Università della Calabria, hanno spiegato le fonti di ispirazione per un viaggio attraverso il web ed il ruolo del digital storytel-ling come strumento di marketing turistico per vive-re anche esperienze autentiche.Si è dato così il via allo spazio delle comunicazioni e presentazione dei vari progetti sperimentali sul territo-rio calabrese ad opera di: Lenin Montesanto, Fortuna-to Amarelli, Stefano Vena, Valeria Bisciglia, Biagio Accardi, Silvio Gatto, Domenico Rositano, Sergio Gimigliano, Daniele Donnici, Domenico Boi, Luca Lattari.I loro interventi sono serviti a presentare agli studen-ti presenti in aula interessanti progetti diventati ormai una realtà in ambito della comunicazione via blog e so-cial network, quali: il format Dreaming South, il Mu-

seo della liquirizia Amarelli, la piattaforma Viaggiart, il progetto Welikesila, come Viaggiolento su mulo lungo i percorsi del Pollino; ed ancora Calabria Grand Tour e la piattaforma digitale B2B Toumake. Si è par-lato, inoltre, del progetto Peperoncino Jazz Festival e del canale web VisitCosenza, per passare, infine, al programma Secicredipedale, un giro in bicicletta da Cleto a Rocca Imperiale; nonché al progetto Viagan-do, che ha portato l’uditorio ad apprezzare i viaggi a piedi, i viaggi avventura collegati al mondo degli sport estremi, e il food&wine, con visioni mozzafiato e che hanno mostrato immagini molte belle e coinvolgenti degli impianti silani.Un complesso di progetti e programmazione globale di comunicazione sul vasto e ricco patrimonio culturale, ambientale e naturalistico della nostra Calabria che può effettivamente contribuire a far crescere l’attenzione verso i nostri territori caratterizzati da diverse peculia-rità e soprattutto ricchi di storia in grado da attrarre, se ben gestito, varie forme di turismo mondiale.Non a caso la giornata si è caratterizzata parlando dif-fusamente della campagna in corso di svolgimento a sostegno della candidatura Unesco del Parco Nazio-nale della Sila quale valore attestabile di “Patrimonio dell’umanità”, per la quale candidatura sono stati com-pilati degli appositi moduli riscontrabili anche attraver-so il sito (www.parcosila.it); nonché del lancio del Ma-ster universitario di I livello in: “Strategie, strumenti e tecniche di Web Marketing per il Turismo “Web Marketing for Tourism: strategies and tool”, promos-so dall’Università della Calabria, il cui bando può essere consultato sul portale www.unical.it (sezione master).

Servizio di Franco Bartucci

Page 16: Peoplelife dicembre 2014

16 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

SServizio di Monica Perri

arà il Presidente di Confindustria Cosenza, l'imprenditore edile Natale Mazzuca, il pri-mo Presidente di Unindustria Calabria.Lo hanno designato gli organi di presidenza delle cinque Associazioni degli Industriali di

Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia guidati rispettivamente da Daniele Rossi, Mi-chele Lucente, Andrea Cuzzocrea e Antonio Gentile.La designazione dell'imprenditore Natale Mazzuca è avvenuta con l'approvazione della relazione svolta dal-la Commissione dei Saggi, composta dagli industria-li Andrea Abramo per Catanzaro, Nuccio Caffo per Vibo Valentia, Mimì Cozzupoli per Reggio Calabria, Sabrina Gentile per Crotone e Giovan Battista Per-ciaccante per Cosenza, dopo aver ascoltato i vertici del-le cinque Associazioni nel corso di diverse audizioni.Il Presidente Designato, a norma di statuto, dovrà essere ratificato con elezione nel corso dell'Assem-

blea dei soci delle aziende aderenti a Unindustria Calabria che è stata convocata per il 15 dicembre prossimo.«Sono felice per la fiducia che i colleghi calabresi hanno inteso accordarmi - dichiara il Presidente designato di Unindustria Calabria Natale Mazzuca - ed al tempo stesso sento tutto il peso della responsabilità che ne deriva».La circostanza del risultato delle elezioni regionali spin-ge il Presidente Mazzuca a fare delle riflessioni sul futuro economico e sociale della Calabria. «Esprimo a nome di tutti i colleghi i più sinceri auguri di buon lavo-ro al Presidente della Regione Mario Oliverio che ha ricevuto un consenso molto ampio. Come organizzazione di rappresentanza del mondo imprenditoriale calabrese mettiamo a disposizione del Presidente della Regione, del-la Giunta che verrà nominata, le competenze, le capacità presenti nel sistema di Confindustria a tutti i livelli, le reti imprenditoriali, le potenzialità di investimento e di cam-biamento per invertire l'attuale tendenza negativa».Il Presidente Mazzuca sottolinea come la costituzione di Unindustria Calabria che ha seguito un percorso e realizzato un modello organizzativo, che l'ha posta tra le migliori prassi in Italia, si lascia alle spalle localismi e provincialismi, in una ottica di visione condivisa e co-ordinata. «Saremo un interlocutore con una sola voce, non cinque Associazioni distinte per campanile. Abbiamo fatto un passo in avanti perché la Calabria ha bisogno di ricu-cire la frammentazione superando i particolarismi. Soste-niamo gli interessi di tutta la regione, di tutte le imprese, di tutti i cittadini. La crisi non si supera da soli, guardando soltanto ai propri interessi corporativi. Con più determi-nazione del passato - conclude Mazzuca - puntiamo a perseguire interessi “generali”, a coniugare i vantaggi per le imprese con i vantaggi per la società regionale, ad esaltare le ragioni e le valenze sociali delle scelte imprenditoriali».Il Presidente designato di Unindustria Calabria Natale Mazzuca ed i Presidenti delle Associazioni Territo-riali Andrea Cuzzocrea, Antonio Gentile, Michele Lucente e Daniele Rossi sottolineano come sia impor-tante "agire subito, perché le sofferenze della Calabria sono giunte ad un punto limite per la tenuta sociale e democra-tica".

NATALE MAZZUCAil primo presidente di Unindustria Calabria

Natale Mazzuca, il presidente di Unindustria Calabria

Page 17: Peoplelife dicembre 2014

Dicembre 2014 ~ PeopleLife ~ 17

ATTUALITA’

Servizio di Saverina Bavasso

PRIMA GIORNATA DELLO SPORT AD ACQUAFORMOSA

o sport come mezzo di aggregazione e sensi-bilizzazione. L’intento del gruppo di giova-ni che hanno ideato e realizzato l’iniziativa era quello di regalare una giornata di diver-

timento a tutti i giovani di Acquaformosa e del com-prensorio. Attività sportive come il calcetto e la palla-volo si sono affiancate ai tradizionali giochi popolari come il tiro alla fune o la corsa nei sacchi. Una mani-festazione che ha riempito i vicoli di Acquaformosa, le discipline si sono svolte negli impianti sportivi ma anche nelle piazze del paese, piccoli e grandi si sono ritrovati per festeggiare lo sport. “Una giornata dedi-cata a tutti coloro che credono che lo sport aiuti ad essere cittadini migliori, perché come nello sport anche nella vita quotidiana il rispetto delle regole è fondamentale perché tutto funzioni per il meglio” - queste le parole di Biagio, Carmela, Enza, Mimmo, Vincenzina, Kekko e Gegè, che hanno lavorato alacremente per la riuscita dell’iniziativa. Lo sport come valore per la vita, le ragazze del gruppo si erano già distinte l’esta-te scorsa per aver organizzato un torneo di calcetto femminile che aveva come slogan la lotta al femmi-nicidio ed aveva scelto di devolvere il ricavato del-le iscrizioni alla fondazione “Roberta Lanzino”.

porti si mjet sa të mbjëdhen gjindjat dhe të u jipet një mesazh. Qëllimi i grupit të rinjëvet çë menduan dhe bënë iniciativën ish ai të ji-pjinë një ditë gëzimi gjithë të rinjëvet të Fir-mozës dhe të katundëvet afër. Puna sportive

si futbolli dhe volejboli ju afruan lodrave popullore si tërheqja e trikuzës dhe e të burrarturit mbrënda ca-kulëvet. Një manifestim çë mbjoi rrugat e Firmozës, disiplinat u bënë aq ket impiantet sportive sa ndër sheshet e katundit, të vigjil dhe të mëdhenj u përp-oqtin sa të festojnë bashkë sportin. “Një ditë kushtuar gjithë atyreve që mendojnë se sporti mund të na ndihmoi të jemi qytetar më të mire, sepse aq për sportin sa për jetën e ngaditshme respekti i rregulavet është themelor sa të vere gjithësej më mire” - këto fjalët e Biagio, Carme-la, Enza, Mimmo, Vincenzina, Kekko dhe Gegè, çë shurbien shumë mire sa të shkonei gjithsej mire në ditën e manifestimit. Sporti si vlerë për jetën, vajzat e grupit u kishin dalluar verën çë shkoi me organizimin e një turne futbolli grash çë pat si slogan kundrshti-min për vrasjen e gravet dhe kish dhuruar turrest e mbishkrimëvet fondacionit “Roberta Lanzino”.

Sport dhe rregulat, edhe Firmoza feston sportinL S

Page 18: Peoplelife dicembre 2014

18 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

ndrea Croccia racchiude in sé la storia di un territorio, è la storia del territo-rio. Con la sua pubblicazione Francesco Spingola vuole ancora una volta ripor-tare brillantezza ad un personaggio che necessariamente non deve essere dimen-

ticato. Nato a fine ottocento a Frascineto, Andrea Croccia vive tutti gli stravolgimenti del suo periodo storico, a soli otto anni emigra in Argentina con il padre per poi tornare alla morte di quest’ultimo, perché rimpatriato, per dare sostegno alla madre nel suo paese natio. Di lì a poco verrà chiamato alle armi per partecipare alle prima guerra mondiale che gli costerà l’amputazione di entrambi i piedi per via di un congelamento. La menomazione non gli impedirà però di continuare il suo cammino poli-tico e sindacale, né venne meno al suo impegno di contrastare apertamente il fascismo, costantemente controllato dalla polizia. Si trasferì a Celle Ligure ma tornava a Frascineto per proseguire la sua mis-sione di sviluppo del comprensorio fino a che la salute glielo permise. Raccontare Andrea Croccia è ricordare le lotte operaie che agli inizi del 900 il comprensorio del Pollino attuava, era un territorio in fermento che aveva una classe operaia organizza-ta e che rivendicava i diritti. Spingola partendo dal-la figura di Andrea Croccia offre uno spaccato del territorio, riporta testimonianze illustri e vicende legate ad figure come quella dell’attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ma anche una ricca appendice di documenti. Un personag-gio attualissimo Croccia, così scriveva: “…vi è una vita migliore da conquistare e che questa conquista si ottiene con l’unità, con lo studio, con la lotta che ogni palmo di terra che strapperemo ai baroni, ogni fontana inquinata che riusciremo a bonificare, ogni comune che conquisteremo, ogni aula scolastica che faremo aprire, ogni farmacia che faremo impiantare, ogni ambulatorio che faremo istituire, ogni ordine del giorno, ogni protesta che faremo, per mettere al ban-do le armi termonucleari, saranno vittorie dell’unità di quei villici che salgono nei tuguri, ma che preso coscienza vogliono una casa, vogliono essere umani.”

Servizio di Sabrina Barca

Antifascismo e sindacalismo in Andrea Croccia

Andrea Croccia ka historinë e një territori, është histo-ria e një territori. Me botimin e tij Francesco Spingola do të shkëlqej një personazh që nëng ka të harrohet.U le në fund të tëtëqindit Frasnitë, Andrea Croccia ës-htë protagonist i ndërrimeve të priudhës historike të tij, ish vet tetë vjeç kur ikin për në Arxhentin me të jatin, priret pra kur vdes ki i fundit, sepse riatdhesuar, sa të ndihnei të jëmën në katund i linde. Pas pak mot është thërritur ushtar sa të mirr pjesë tek lufta botërore e pare, në të cilën bier të dy këmbët sepse ju qatrartin. Gjymtimi nuk e pëngoj sa të venei përpara me ecien politike dhe sindikale, edhe nuk u punduar në detyri-min e tij të kundërshtonei në mënyrë e dukshme fashiz-min, vazhdimisht kontrolluar nga policia. Iku në Celle Ligure por prirei Frasnitë sa të vazhdoei misionin e tij për zhvillimin e territorit njerim sa shëndeta ja lejoi.Të rrëfyesh rreth Andrea Croccia është një mënyrë sa të kultohen luftat punëtare që në fillimin e 900 terri-tori i Pulinit bënei, ish një territor i trubullueshëm që kish një klasë punëtore e organizuar dhe që luftonei për të drejtat. Spingola duke u nisur nga figura e An-dreaa Croccia jep një pamje e territorit, ka dëshmime të ndershme dhe ngjarje lidhur me figura si ajo e Pre-sidentit të Republikës së sotëm Giorgio Napolitano, por ka edhe një shtojcë dikumentesh.Një personazh të tanishëm Croccia, kështu ai shkruanei: “…është një jetë më e mirë të merret dhe kjo marrje do të fitohet me njësinë, me studiai, me luftën për nga copë dhe që do të marrmi baronëve, çdo krua ndotur që do të përmirësomi, çdo bashki çë do të marrmi, çdo klasë shkollëje çë bëmi të hapet, çdo farmaci çë bëmi të vendo-set, çdo ambulator çë krijomi, çdo rendi i ditës, çdo pro-testë çë do të bëmi, sa të nxiren armët termobërthamore, do të jenë fitime për ata që hipen mbal kazeleve, por me vetëdije duan një shpi, duan të jenë të krishterë.”

Antifashizëm dhe sindikalizëm në Andrea Croccia

A

Page 19: Peoplelife dicembre 2014
Page 20: Peoplelife dicembre 2014

20 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

Un libretto su San Nicola da Longobardi scritto dal Postulatore Padre Ottavio Laino

A i pellegrini che dome-nica 23 novembre sono stati a Roma, in Piazza San Pietro, per parteci-pare alla cerimonia di

canonizzazione di San Nicola da Longobardi, al secolo, Giovanni Battista Clemente Saggio, religio-so oblato professo dell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, presieduta da Papa Francesco, è stato dato in omaggio un libretto curato dal Postulatore del processo di canonizzazione, padre Ottavio Laino, sempre dell’Ordine dei Mi-nimi, che in 63 pagine ricostruisce

la vita e le opere del Santo calabrese.Il libretto contiene una breve pre-sentazione del Superiore Generale dei Minimi, Padre Francesco Ma-rinelli, che ne spiega il significato quale strumento d’incontro perso-nale con Gesù Cristo e di costru-zione della propria vita in nome dell’amore secondo lo spirito e la te-stimonianza di San Nicola da Lon-gobardi. “La preziosità di questo opu-scolo, che abbiamo tra le mani – ha scritto il Correttore Generale dei Minimi – è data dalla forte e genu-ina esperienza di fede di San Nicola Saggio, che con il suo esempio invita ad intraprendere ciascuno il proprio viaggio di santità mettendo l’amore per l’altro, in particolare per l’ultimo, come centro e orizzonte del proprio sentire e del proprio vivere”.La canonizzazione di San Nicola da Longobardi è una festa per la Chie-sa ed in particolare per l’Ordine dei Minimi di San Francesco da Paola che come spiega il postulatore del processo, Padre Ottavio Laino, nella presentazione dell’opuscolet-to, ne riceve nuovi stimoli e rico-noscimenti missionari. “Sua Santità Papa Francesco, con il solenne gesto di iscrivere nell’albo dei santi il Minimo Longobardese, vuole confermare, an-

cora una volta – è il pensiero espres-so dal postulatore – che la Regola di San Francesco di Paola è una proposta di vita, soprattutto per i giovani di oggi, per non farsi rubare la speranza e che conduce alla realizzazione di sé, ossia alla santità”.Viene ricordato, altresì, che San Nicola da Longobardi è il primo figlio spirituale del Santo Eremita e Penitente Calabrese, che ottiene il coronamento con la definitiva glo-rificazione terrena a quasi 500 anni dalla canonizzazione di San Fran-cesco, che avvenne in San Pietro il primo maggio del 1519, ed a poco meno di due anni dai 600 dalla nascita del Paolano, avvenuta il 27 marzo 1416. Né si può dimentica-re la beatificazione di Suor Elena Aiello, avendo come postulatore il parroco don Enzo Gabrieli, come anche la beatificazione delle prime nove Monache Minime, Martiri di Barcellona, Maria di Montserrat e Compagne con la laica Lucrezia, la cui celebrazione è avvenuta il 13 ot-tobre 2013 a Tarragona in Spagna, ed il cui processo di beatificazione di queste ultime è stato curato proprio da Padre Ottavio Laino, che nell’oc-casione ci dice: “Con la canonizza-zione del Longobardese Nicola Saggio

Page 21: Peoplelife dicembre 2014

CULTURA

Dicembre 2014 ~ PeopleLife ~ 21

Un libretto su San Nicola da Longobardi scritto dal Postulatore Padre Ottavio Laino

ci auguriamo, quanto prima, che possa continuare la serie della glorificazione degli altri Minimi fioriti nella triplice Famiglia del Paolano Penitente ed un incremento di vocazioni nell’Ordine dei Minimi, specialmente nella categoria dei fratelli, a cui apparteneva lo stesso Fondatore”. Tra i processi di beatificazione di figu-re appartenenti alla famiglia dei Mi-nimi di San Francesco di Paola seguiti da Padre Ottavio Laino, ancora non portati a compimento (Ce ne sono in corso ben sei), ci piace ricordare la fi-gura del Venerabile Padre Bernardo Maria Clausi, nato a San Sisto dei Valdesi nel Comune di San Vincenzo La Costa (Cosenza) e che proprio mer-coledì 26 novembre 2014, tre giorni dopo la canonizzazione di San Nico-la da Longobardi, ad opera di Papa Francesco, ricorre il 225° anniversario della sua venuta al mondo, coinciden-te anche con il 27° anniversario del riconoscimento delle virtù eroiche e quindi Venerabile per volontà ed im-pulso di San Giovanni Paolo II°. Per questo non mancano da parte dei tan-ti fedeli sparsi ovunque le preghiere e i pensieri di devozione affinché acca-da il miracolo necessario per la chiu-sura del processo di beatificazione. F.B.

Page 22: Peoplelife dicembre 2014

22 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

Ogni 20 secondi muore un bambino a causa di ma-lattie per le quali esiste un vaccino. Morbillo, polio, tetano, nei paesi in via di sviluppo diventano ineso-rabilmente mortali. Bambini ai quali è possibile dare un futuro con un vaccino. A Cosenza è partita la lotteria a sostegno della campagna 100% VACCINIA-MOLI TUTTI promossa dall'Unicef con l'obiettivo di vaccinare 180.000 bambini. Ad affiancare l'Unicef in questa iniziativa, aziende e privati che hanno offerto i premi i palio e la Bcc Mediocrati. La conclusione della manifestazione, con l'estrazione dei premi e uno spettacolo, avverrà il 30 dicembre a Cosenza in piazza XI settembre alle ore 18. Incontriamo Paola Bianchi, Presidente Unicef Cosenza che subito sot-tolinea: " Sappiamo che vaccinare 180 mila bambini è un obiettivo raggiungibile. L'Unicef, infatti, ad oggi ha già vaccinato l'80% dei bimbi, immunizzandoli da malattie che in Italia zono state debellate da anni, ma nei paesi in via di sviluppo sono letali. Quella con Pa-ola Bianchi è una chiacchierata davvero molto bella, emozionante ed impregnata di amore sincero verso i bimbi bisognosi e condividiamo con lei la necessità di

dare loro la possibilità di essere vaccinati.Quando nasce la sede Unicef di Cosenza ?L’Unicef nasce a Cosenza molti anni fa, io divento pre-sidente di Cosenza nel 2006 e lo sono ancora oggi, al netto di un triennio di un mandato che ho svolto da vice Presidente Nazionale. Nel frattempo viene aperta la sede alla ‘Città dei ragazzi’ ed inaugurata nel 2008, sede concessa in comodato d’uso gratuito dal Comune di Cosenza e luogo per lo sviluppo consapevole dell’in-fanzia e dell’adolescenza. Da quel momento l’Unicef apre un punto di contatto diretto sul territorio con i cittadini, proprio al centro di Cosenza.Perché una Lotteria?La Lotteria nasce dall’idea di coniugare un momento di solidarietà con un momento di gioco, quale appunto è una estrazione a premi. Si riesce a realizzare grazie al contributo dello sponsor la BCC Mediocrati e a quello di tante imprese, amici, aziende, commercianti e volon-tari che hanno donato i premi, ben 70, e al contributo ovviamente di tutti i volontari e delle persone di buona volontà che si stanno attivando in questo momento per la vendita dei biglietti.

SOLIDARIETÀ E GIOCOCON UNICEF

Donare il proprio tempo per aiutare i bambini è ciò che i volontari dell’ UNICEF offrono con costanza

e passione per sensibilizzare la società civile

Servizio di Nadia Focetola

Paola Bianchi

Volontari dell'UnicefLino Banfi

Roberto Bolle (Ambasciatore Unicef)

e Paola Bianchi

Page 23: Peoplelife dicembre 2014

CULTURA

Dicembre 2014 ~ PeopleLife ~ 23

pochi giorni di distanza dall'iniziativa de-nominata "Orientagiovani", che ha fatto registrare la partecipazione di 550 alunni, Confindustria Cosenza ritorna sul tema dell'orientamento e ne discute, nella pro-

pria sede, con 100 studenti provenienti da 6 istituti di scuola superiori per la presentazione ufficiale della quinta edizione de "LATUAIDEADIMPRESA®". Si tratta del concorso nazionale di Sistemi Formativi Confindustria, patrocinato dal Ministero Istruzio-ne, Università e Ricerca, che coinvolge la Calabria, grazie al coordinamento e l'impegno di Confindu-stria Cosenza, che si avvale delle partnership di Ubi Banca Carime, Amarelli Fabbrica di Liquirizia, Bo-sco Liquori, Cadis e Fondazione Carical. La gara si realizza attraverso la competizione tra veri e propri progetti d'impresa ideati dai ragazzi e votati da una giuria di imprenditori. Nell'introdurre i lavori, il numero uno degli Industriali cosentini Natale Maz-zuca ha posto l'accento sulla cultura del merito che deve interessare tutti i settori. «Nessuno ci regala qual-cosa, ad ogni livello. Siamo tutti precari, dagli impren-ditori ai dirigenti ma ciò che nessuno potrà toglierci è la dignità e la conoscenza che abbiamo maturato sui libri e sul campo. Creiamo imprese perchè sono realtà aperte, sviluppano competenze e danno lavoro». Il Direttore Rosario Branda si è soffermato sugli obiettivi del progetto: diffondere cultura imprendito-

riale e competenze manageriali attraverso i linguag-gi, le logiche e gli strumenti più familiari all'universo giovanile: il web ed i social network. Il funzionamento del concorso, che vede in gara sei Istituti di scuola superiore nel Cosentino con altri 68 in tutta Italia, è stato illustrato dalla Responsabile del Progetto Mo-nica Perri che ha anticipato che la cerimonia di pre-miazione finale si svolgerà in Expo a Milano a giugno 2015. Molto interessante è stato il confronto diretto che il Direttore Generale di Ubi Banca Carime Raf-faele Avantaggiato ha avuto con i ragazzi. Partendo dall'illustrazione dei contenuti e criteri per una cor-retta compilazione del business plan, si è ragionato di economia finanziaria. «Abbiamo bisogno come il pane di cultura imprenditoriale - ha precisato Avantaggiato - in tanti aspetti della nostra vita». Rivolgendosi ai ra-gazzi ha aggiunto «rischiate, abbiate il coraggio di par-tire e di ritornare ma costruite esperienze importanti e legami forti. Costruitevi il futuro». La Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Marella Burza e l'in-dustriale Domenico Maradei hanno suggerito agli studenti che si cimenteranno nell'ideazione di pro-getti d'impresa di pensare a qualcosa che dia rispo-ste ai bisogni della gente ed al mercato, di adattarsi ai tempi, che sia sostenibile, che venga comunicato con i linguaggi giusti per ottenere risultati in linea con le aspettative.

STUDENTI A LEZIONE DI CULTURA AZIENDALE

Servizio di Moira Perrelli

Da sx Maradei, Burza, Mazzuca, Avantaggiato, Branda e Perri

A

Al via il concorso latuaideadimpresa

Page 24: Peoplelife dicembre 2014

24 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

o conosciuto Dio", ecco la nuova idea del regista siculo Rocco Chin-nici, ormai “macchise” d’adozione, che dopo “Il sogno di Maria” vuo-

le ripetersi, insieme a tutto il borgo presilano. Un suc-cesso, quello della scorsa edizione, avvalorato dalle circa 4000 visite, seguito da altrettanti sentimenti di soddi-sfazione, commozione, felicità, stupore e confermato dall’inaspettata vittoria del concorso Nazionale “Pra-esepium Italiae” 20° edizione 2013/2014 bandito

dall’associazione – Opera Internazionale Praesepium – Amici del Presepio - con sede in Sicilia a Geraci Si-culo (Pa). Tutto nacque nel 2013, da un incontro fortuito tra il Sindaco ed il maestro Chinnici in pizzeria, dopo che il maestro ebbe modo di visitare Macchia di Spezza-no Piccolo tramite la compagnia teatrale, incontrando alcuni ragazzi del luogo e pensando, quindi, di poter portare in scena quell’idea e lanciarsi nel concorso so-pra. Quest'anno Macchia non parteciperà al concorso,

Macchia di Spezzano Piccolo è pronta al secondo presepe vivente

targato Chinnici

A dx il Regista Rocco Chinnici.Sotto la presentazione del presepe

Servizio di Francesco Staino

“H

Page 25: Peoplelife dicembre 2014

CULTURA

Dicembre 2014 ~ PeopleLife ~ 25

il presepe avrà al suo inter-no circa 170 figuranti , 25 guide più una serie di lavo-ratori all'esterno. Supererà le 200 adesioni per effettuare questa manifestazione. Le persone che prenderanno parte a questo progetto saranno presilane, non escludendo quindi chi vorrà contribuire a questa causa, anzi, estendendole anche a persone provenienti dalla provincia cosentina. Il presepe vivente sarà a cura dell'Associazione culturale “Macchia antico borgo”, con presidente Carlo Fur-giuele e con il patrocinio e la collaborazione attiva del comune di Spezzano Piccolo e del sindaco Beatrice Valente. Un lavoro, quello del regista siciliano, che ha riportato il senso di comunità all’interno della popolazione del luo-go, quel senso di aiuto reciproco, di collaborazione, di lottare tutti per raggiungere l’obiettivo. Anziani, bam-bini, lavoratori, mogli, tutti hanno partecipato e par-teciperanno a questa manifestazione che ha il sapore di libertà. Libertà da ciò che durante l’anno li imprigiona e che l’attimo delle prove allontana. Via dalla prigionia e dalla monotonia giornaliera, un modo per sentirsi utili per colore che, a causa dei tempi, sono poco occupati. Un lavoro di squadra, di quelli che sono sempre più rari in un realtà sempre più individualista, dove ognuno pensa al suo orto invece di piantare un seme in quel-lo che è il campo della comunità. Aria nuova, fresca,

quella portata da Chinnici che durante le prove cerca di consigliare al meglio i partecipanti, in gran numero non attori, che con attenzione e dedizione porteranno in scena l’idea del regista. Un lavoro che lo scorso anno ha portato i suoi frutti e che punta a essere migliorato nella prossima edizione. La popolazione è in fermento per questo evento e cercherà di sorprendere ancor di più i migliaia di visitatori previsti con nuove scenografie tra le viuzze del piccolo centro. La genuinità dei partecipanti, la passione per il loro borgo, la fantasia del regista siculo, tutti ingredienti che Macchia di Spezzano Piccolo ha mescolato per coloro i quali, nei giorni 26-27-28-29 dicembre, decideran-no di visitare il caratteristico luogo ai piedi della Sila. Un’esperienza consigliata a chi, lo scorso anno, non ha potuto godersi questo spettacolo, da rifare per chi ha in-tenzione di riassaporare la tradizione a portata di mano, quasi a chilometro zero. Un tuffo nel passato nella real-tà ultratecnologica attuale, un ritorno alle origini della religione cristiana, un viaggio nel tempo senza confi-ni. Macchia di Spezzano Piccolo vi invita a tutto ciò, partecipate numerosi perché, dice il regista Chinnici, <<nel chiuso di quelle viuzze regna un mistero che non lo abbandonerà mai>> .

Page 26: Peoplelife dicembre 2014

26 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

preparativi cominciano con qualche giorno d’anticipo, donne e uomini di buona volontà si spartiscono le mansioni e via: c’è chi va in giro a suonare campanelli, casa per casa, chiedendo

un’offerta in denaro per finanziare il tutto, altri si pre-occupano di trovare la legna e di portarla in piazza. Poi, insieme, la sistemano con scientifica precisione in modo che possa ardere bene, un’abilità che si potrebbe definire di ingegneria popolare: la forma che ne viene fuori è una specie di tipi, una tenda indiana insomma. Basta una fiammella e quell’ammasso geometrico si trasforma in una grande torcia, con lingue di fuoco che si spin-gono in alto come a voler acchiappare le stelle ma non riuscendovi, si abbassano un poco a riprendere slancio e ripartono, ancora più in alto. L’aria comincia a im-pregnarsi di quella magia natalizia che ammanta i cuori dei fedeli e rende tutto più bello, ogni mancanza più sopportabile, anche in un momento così difficile per il lavoro che non c’è e per tante altre cose che non ci sono. Lo si vede negli occhi delle persone, nella serenità che palesano mentre contemplano il sacro fuoco. Un bic-chiere di vino rosso e un piatto di pasta e ceci per tutti, a rinfrancar lo spirito e pure l’appetito, vista l’ora; ormai è sera, lo spiazzale dirimpetto Palazzo Ricciulli (XVI sec.) brulica di gente festante, rumorosa, e piena di speranza. E’ la fòcera, che puntualmente si celebra a Rogliano il 28 novembre e introduce alla novena dell’Immacolata Concezione. Le origini di questo solenne rito si perdo-no nel passato, secondo certe fonti popolane era una consuetudine pagana che poi, pian piano, ha ricevuto i crismi della cristianità. Una volta si celebrava in ogni rione del paese, nello stesso momento, ciascuno porta-va un pezzo di legno e poi si appiccava il fuoco... Del resto, proprio nella Bibbia la presenza del fuoco risulta

centrale e presenta una valenza esplicativa e pastorale: esso assurge a mediazione simbolica sia nei contesti di rivelazione divina, sia nella prassi liturgica e culturale, costituendo un simbolo comunicativo che collega la do-manda dell’uomo al misterioso manifestarsi di Dio. Alle persone semplici però la teologia interessa poco, è roba per studiosi; quello che ha permesso di trasformare la fòcera in un momento fondamentale per la comunità è l’amore sconfinato che i roglianesi nutrono nei riguardi dell’Immacolata. Un sentimento di profonda devozione che affonda le radici nella storia, quando la provincia tutta fu scossa da un terribile terremoto che provocò migliaia di vittime, ma nessun roglianese fra esse. Era il 1854, in quel tempo si venerava ancora un quadro che sarebbe poi stato sostituito dall’attuale statua, commis-sionata per voto dalla famiglia Gabrielli. Scampata mi-racolosamente al pericolo, la comunità dei fedeli mostrò subito la propria gratitudine a quella che nel linguaggio comune era già diventata la Madonnella del terremoto. In suo onore furono istituiti il Triduo votivo e la festa cittadina del 12 febbraio che oggi, invero, non vengono più celebrati, e il quadro fu esposto alla venerazione nella cappella del cimitero, di proprietà dell’Arciconfraternita che proprio all’Immacolata aveva elevato il nome, ma solo per poco tempo, prima che venisse trafugato e se ne perdessero definitivamente le tracce. Questa cosa gettò nello sgomento il paese ma ne rafforzò ancor più la fede nell’Immacolata Concezione, tanto che il 29 settembre 1946 essa fu incoronata da Mons. Aniello Calcara, allo-ra vescovo di Cosenza, “Patrona e Regina della città di Rogliano”. Ma c’è dell’altro, come spesso capita quando si parla di tradizioni religiose popolari il sacro s’immi-schia col profano e ne vengono fuori fatterelli squisiti, tramandati con la bocca di generazione in generazione,

A ROGLIANOla tradizione della Fòcera

Servizio di Luigi Caputo

I

Page 27: Peoplelife dicembre 2014

CULTURA

Dicembre 2014 ~ PeopleLife ~ 27

magari gonfiati in qualche parte, però con una buona dose di verità. Gli anziani del paese ricordano così che la novena era pure la scusa che tanti ragazzi cercavano per la fuitìna; passioni ardenti osteggiate da genitori mal-disposti, incroci di sangue tra persone di diverso ceto sociale che bisognava scongiurare, per l’amor di Dio!, ma non di rado espediente per quelle famiglie povere che con furbizia avrebbero evitato i costosi preparativi del matrimonio in piena regola, limitandosi a subitanee nozze riparatrici senza festeggiamenti né inviti. Un microcosmo esistenziale che ruotava intorno alla figura dell’Immacolata, e non v’era nulla di blasfemo, tutt’altro: le coppie che decidevano di allontanarsi insie-me dai rispettivi nuclei famigliari per rendere esplicita o quantomeno far presumere la consumazione dell’atto sessuale, in modo da porre tutti di fronte al fatto com-piuto inducendo il consenso all’unione, lo facevano du-rante il novenario perché era l’unico momento in cui le giovani donne potevano uscir di casa presto o tardi, e con una certa libertà, visto che si sarebbero recate in chiesa. Con la paura nel cuore ci si affidava alla Ma-donna. Erano proprio altri tempi: per quanto oggi certe cose suscitino ilarità, dalle nostre parti si faceva così ed era tutto serio. La messa si celebrava all’alba e nel tardo pomeriggio, gli zampognari per le vie del paese ne an-nunciavano l’inizio con strillanti melodie, sui balconi delle case ardeva la stizza che ogni famiglia mostrava in

segno di devozione. Mezzo secolo dopo tante cose sono cambiate, ma non tutto. La novena continua a svolgersi alle stesse ore, sempre nella chiesa di San Pietro, duomo del paese, alle finestre i lumini accesi per le grazie han-no preso il posto della legna ardente. C’è sempre una incredibile partecipazione popolare, tanto che si fatica a trovare una sedia malgrado nei banconi ci si stringa già più del dovuto. Don Santino Borrelli, l’amatissimo parroco che dal 1992 risiede e opera a Rogliano, e che ha conquistato il cuore della gente con la sua semplici-tà carismatica ma anche con un instancabile attivismo, invita ogni anno un consacrato di un altro paese a of-ficiare i riti della novena. E ogni giorno un coro delle parrocchie limitrofi, a testimoniare il carattere ecume-nico dei festeggiamenti. Questa volta è toccato a padre Luigi Loricchio, giovanissimo francescano dell’ordine dei minimi della nuova comunità di evangelizzazione di Lamezia Terme. L’8 dicembre, le solenni messe in ono-re dell’Immacolata Concezione e la processione della statua per le vie e i quartieri chiudono nel modo più bello i nove giorni della Regina, alla quale Rogliano ha consegnato le chiavi della città e si è affidata totalmen-te: per continuare a invocarla nell’ora della prova, per ricordare la sua sollecitudine di carità che tutti acco-muna mediante la buona volontà e la civile convivenza. Gettandosi tutti nelle sue braccia di mamma come figli amorevoli e riconoscenti.

Sopra Immacolata ConcezioneA dx Palazzo Ricciulli

Page 28: Peoplelife dicembre 2014

28 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

laTOPTENdelmeseL’avvocato Guerrieri, l’Ispettore Lojacono o il commissa-rio Montalbano? La sfida per il primato della classifica che chiude il 2014, si tinge decisamente di giallo, con La Regola dell’equilibrio, il libro di Gianrico Carofiglio che segna il ri-torno dopo qualche anno dell’amato avvocato barese Guido Guerrieri, che guadagna, anche se di poco, il primato asso-luto. A un’incollatura Gelo, il nuovo romanzo dello scrittore napoletano Maurizio de Giovanni, con i suoi, la più formi-dabile squadra di poliziotti di Napoli capitanata dal malin-conico ispettore Lojacono, impegnati nella ricerca del feroce assassino di due ragazzi, fratello e sorella. A chiudere splen-didamente questo podio tutto italiano il grande affabulatore siciliano Andrea Camilleri con Morte in mare aperto, una raccolta di otto brevi romanzi che hanno per protagonista un Montalbano giovane e determinato, in cui però già s’intrave-de quel delicato senso della giustizia che non assolve e non condanna. La formidabile accoppiata Gramellini-Gamberale si attesta al quarto posto con Avrò cura di te, un romanzo dolcissimo che ruota intorno allo scambio epistolare intenso, divertente e commovente tra l’inquieta insegnante Gioconda detta Giò, e Filèmone, il suo Angelo custode. Al quinto posto, Il Dio del deserto consacra Wilbur Smith re incontrastato dell’avventura, grazie al ritorno di uno straordinario prota-gonista, Taita, l’uomo che regge nell’ombra le sorti dell’Antico Egitto. A seguire I giorni dell’eternità, l’attesissima e appas-sionante conclusione dell’epica trilogia “The Century” che lo scrittore gallese Ken Follett dedica al Novecento, seguendo il destino di cinque famiglie legate inconsapevolmente tra loro. Il settimo posto segna il ritorno di Alessandro D’Avenia che con Ciò che inverno non è, ridà vita alla figura potente e indimenticabile di Padre Pino Puglisi, 3P come lo chiama Federico, il giovane protagonista che in un’abbagliante estate palermitana decide di dare una svolta alla sua vita dedican-dola ai bambini della Parrocchia di Brancaccio. Il grande talento letterario dello scrittore inglese Nick Hornby nobi-lita la posizione numero otto, con la sua Funny Girl che ci porta dritti nella Swinging London dei Beatles degli anni ’60. Nono posto per Colpa delle stelle, il romanzo dello scrittore americano John Green, con i suoi giovani protagonisti fragili e feriti ma pieni di umanità e di passioni, che già dalle pri-me pagine entrano nel cuore dei lettori. La nostra classifica è chiusa degnamente da Storia di una ladra di libri, il ro-manzo con cui Markus Zusak, grazie ad un’indimenticabile giovane protagonista, ci ricorda il dono che possiedono i libri di nutrire delicatamente ma profondamente il nostro spirito. Anche per questo auguriamo a tutti un 2015 ricco di serenità e di buone letture, ricordando che i libri per vivere hanno bisogno di noi. E noi di loro.

L’ angolo dei lettori“Di una cosa sono convinto: un libro deve essere un’ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi." Franz KKafka

1

23

45

6

7

8

910

La Regola dell'equilibriodi Gianrico CarofiglioEinaudi

GELOdi Maurizio de GiovanniEinaudi Stile Libero

MORTE IN MARE APERTOdi Andrea CamilleriSellerio

Avrò cura di teGramellini - GamberaleLonganesi

IL DIO DEL DESERTOdi Wilbur SmithLonganesi

IL GIORNI DELL'ETERNITA'di Ken FolletMondadori

CIO' CHE INVERNO NON E'di Alessandro D'AveniaMondadori

FUNNY GIRLdi Nick HornbyGuanda

COLPA DELLE STELLEdi John GreenRizzoli

STORIA DI UNA LADRA DI LIBRIdi Markus ZusakFrassinelli

Page 29: Peoplelife dicembre 2014

ilCONSIGLIOIAN MCEWANLA BALLATA DI ADAM HENRYEinaudiE’ un giudice il protagonista del nuovo libro del grande scrittore inglese, un romanzo che è centrato sul grande tema dell’irra-zionalità della religione e i suoi antidoti, la

ragione e il diritto. Un ragazzo malato di leucemia, testi-mone di Geova, è pronto a lasciarsi morire piuttosto che ricevere una trasfusione di sangue, non ammessa dalla sua religione. A seguire il caso è chiamato il giudice dell’Alta Corte britannica Fiona Maye, specializzata in diritto della famiglia. Divisa tra una vita privata fragile, il marito l’ha appena lasciata per un’altra donna, e un ruolo che la vuole esempio di misura e distacco, deciderà che il ragazzo deve essere curato, anche se questo va contro la sua volontà.

YANNICK GRANNECLA DEA DELLE PICCOLE VITTORIELonganesiUn genio matematico depresso e para-noico, perso nell’universo astratto dei suoi calcoli e incapace di comunicare

con il mondo esterno. E al suo fianco, per tutta la vita, una donna libera, piena di determinazione e di passio-ni. Kurt Gödel, lo scienziato morto folle a Princeton nel 1978, e sua moglie Adele, di professione ballerina di cabaret, sono i protagonisti di questo straordinario libro d’esordio della francese Yannich Grannec, che attraverso l’incontro tra la stessa Adele, ormai anzia-na e sola, e una giovane documentarista interessata al grande matematico da poco scomparso, ci racconta la potenza dell’amore anche di fronte a geni che “come sanguisughe, ti succhiano la vita”.

DAVID NICHOLLSNOINeri PozzaPartire per riconquistare, preparare le vali-gie per darsi un’ultima chance se lei vuole il divorzio dopo 25 anni insieme. E’ quello che propone il protagonista del nuovo ro-

manzo di David Nicholls, un grigio signore di mezza età di professione biochimico che, in procinto di essere lasciato dall’amata moglie, gioca l’ultima carta per riconquistar-la: la vacanza già programmata da tempo in Europa e in Italia, insieme a lei e al figlio diciassettenne. Ci riuscirà? Occorrono leggerezza e profondità per scrivere un grande romanzo sulla cangiante natura dell’amore, e Nicholls, a cinque anni dal successo planetario di Un giorno, confer-ma di possedere queste doti, dosandole con cura, equili-brio e tanta ironia.

GARY SHTEYNGARD, MI CHIAMAVANO PICCOLO FALLIMENTO, GuandaQuando il piccolo Igor Shteyngard, ebreo russo nato Leningrado, si trasferisce con tutta la sua famiglia a New York, non solo cambia nome in Gary, ma deve anche fare i conti con un Paese che fin da piccolo ha imparato a odiare come

acerrimo nemico dell’Unione Sovietica. Nonostante questa esperienza dura e contraddittoria, i suoi genitori sognano per lui un futuro da medico o da “squalo” di Wall Street, o qua-lunque cosa possa riscattare i loro enormi sacrifici e le umilia-zioni per il loro pessimo inglese, ma dovranno accontentarsi a malincuore di uno scrittore. Quello ironico, provocatorio e profondo che firma questo memoir straordinario.

ZEROCALCAREDIMENTICA IL MIO NOMEBao PublishingQuando l’ultimo pezzo della sua in-fanzia se ne va, Zerocalcare scopre cose sulla propria famiglia che non aveva mai neanche lontanamente so-

spettato. Diviso tra il rassicurante torpore dell’in-nocenza giovanile e l’incapacità di sfuggire al con-trollo ormai sempre più opprimente della società, avrà bisogno di scoprire e capire davvero le sue radi-ci. A metà tra fatti realmente accaduti e invenzioni, il trentenne fumettista Michele Rech, in arte Zerocal-care, torna a incantarci con questa graphic novel che scava a fondo nella sua intima storia personale. Un piccolo gioiello narrativo, caratterizzato dai dialoghi con il suo alter-ego l’Armadillo e la passione per il quartiere romano di Rebibbia dove è vissuto.

Aperta nel 2002 nel cuore della città, con una superfi-cie di 150mq, su due livelli, offre oltre 10.000 titoli di tutte le edizioni. Piazza 11 settembre Cosenza tel.0894.795814

Libreria Mondadori

A cura di Silverio Curti

I tuoi regali sotto l'albero

Page 30: Peoplelife dicembre 2014

30 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

ilLIBROdelMESEPeopleLifelibri

Alcuni incontri sono speciali. Unici. Capaci di evocare fortissi-me sensazioni, come l’incontro in cui “Don Nunnari. Racconta la sua Calabria” al gior-nalista Attilio Sabato che affonda la sua abile penna nelle vicende degli ultimi 50 anni della nostra storia. Un momento irripetibile, in cui l’autore è riu-

scito a entrare in punta di piedi nelle stanze del vescovo, ammirando e descrivendo la cultura di quei luoghi spirituali, senza mai invader-ne gli spazi. Il libro, edito da Pellegrini, rappresenta un dialogo a due voci, talmente intenso da confon-dere il ruolo dell’autore e quello del protagonista. La forza narrativa di quelle pagine in cui i lunghi silenzi assumono penetranti significati, è racchiusa nella capacità di accorciare le distanze di un tempo ormai vissuto e pienamente assaporato. Esperienze di vita raccontate da “un testimone privilegiato”, così come l’Arcivescovo di Cosenza e Presidente della Conferenza Episcopale Calabra definisce At-tilio Sabato, catturano l’attenzione del lettore che scopre, attraverso i ricordi del presule, gli aspetti più affascinanti, ma anche quelli più tragici del suo ancestrale cammino. Un cammino ini-ziato nel 1964, immortalato nelle tante im-magini impresse nella mente di chi, come lui, è riuscito a influenzare con equilibrio e straordinaria modernità, la storia della chiesa meridionale degli ultimi decenni. In quelle pagine prorompenti emerge dunque <<la rabbia vivace dei ragazzi di allora che rispetto a oggi trovava sfogo nelle strade, luoghi in cui brulicavano le tante idee della generazione del tempo>> spiega Don Nunnari. <<Amavo intrattenermi e cantare in loro compa-gnia anche dopo la messa. Ho cercato il Signore stando in mezzo agli uomini perché sono uno di loro - ammette il vescovo con grande umiltà - e

sono felice di avere conosciuto la spontaneità della gente e condiviso la disperazione di quei genitori preoccupati per i loro figli>>. Il libro racconta di uomo carismatico e di grande valore, divenuto protagonista della storia della sua terra. Un uomo che ha vissuto i “giorni della rivolta” reggina che ha definito “la rivolta di un popolo stanco”, le cui ingiustizie hanno generato una sconfitta colletti-va. <<Lo stato di degrado generale del territorio, quello che ha trasformato le industrie in ammassi di ruggine scoraggiando la possibilità di creare opportunità lavorative – sottolinea Mons. Nun-nari – sono il frutto di una mancata soluzione congeniale rivolta - appunto - alla valorizzazione delle risorse esistenti: il turismo e l’agricoltura>>. Dalla rivolta vissuta nel cuore di Reggio Calabria, ai momenti del dopo-terremoto dell’Irpinia (terra abbandonata e difficile da risanare); dalle vicende di ’ndrangheta, agli spaccati di vissuto in cui la Chiesa non fu risparmiata da feroci scandali (come i fatti dell’istituto di Papa Giovanni XXIII e di Padre Fedele Bisceglie), ai numerosi incontri con diverse personalità politiche, come Italo Falco-matà, Peppe Scopelliti, Giacomo Mancini, Sandro Principe, Mons. Nunnari non è mai rimasto sullo sfondo. Ha osservato e analizzato i fatti. Agito sotto la guida di Dio e amato la sua gente vegliando su di essa, proprio come un buon padre di famiglia dovrebbe fare con i suoi figli.

Don NunnariRacconta la sua Calabria

Servizio di Francesca Porco

Attilio Sabato

Mons. Nunnari

Page 31: Peoplelife dicembre 2014
Page 32: Peoplelife dicembre 2014

Un caffè con...

32 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

on sei mai veramente finito finché hai una buona storia da raccontare”. Da “Novecen-to”, il monologo di Alessandro Baricco. Una citazione che ben si confà con la grande storia e con il modo di lavorare di Francesco Oc-

chiuzzi. È così? Quanto contano le storie in radio e in tv? “Adoro raccontare storie. Aiutano a conoscere e capire le condizioni della società e degli artisti che hanno dato vita ad importanti progetti e al vero successo”. Uno showman dal talento innato, un vero animale televisivo davanti alle telecamere. La sua carriera inizia al “contrario”, così come lui afferma. Dalla televisione nazionale nel 1996, quando Patrizia Rossetti, sua partner in uno spettacolo, gli propone di fare l'inviato per il suo programma di Mediaset - Rete 4 “Casa per Casa” in onda per ben ottanta puntate, a quella locale. Ma la sua passione per il mondo dello spettacolo e in particola-re per l’informazione, iniziò già con la radio alla fine degli anni settanta come conduttore di programmi radiofonici, fino al 1991 periodo di collaborazione con Publisa concessionaria per Roma e Lazio di Radio Monte Carlo. E nel 1995 inventa la popolare ma-nifestazione di Moda a Cetraro: “Moda Mare”. Curiosità, aned-doti, strane storie: sono i suoi tre punti di riferimento quando è alle prese con il microfono davanti allo schermo.

Nel 2000, ritorni in Calabria dividendoti tra radio e tv con diversi programmi ideati e diretti insieme a Carmela Formoso su Teleuropa Network… Ebbene si. Il 2000 si apre con 8 puntate della trasmissione “Che colpa abbiamo noi” sul circuito nazionale Cinquestelle. Successivamente nel 2002 Mario Occhiuto editore dell’emittente regionale Teleuro-pa Network, mi propose di condurre una trasmissione - contenitore domenicale dal titolo “Una domenica così”, in coppia con Brigitta Boccoli e Vanessa Gravina. Da lì, la forte collaborazione professionale e amichevole con la collega Carmela Formoso.

In questi anni hai avuto modo di conoscere tantissimi perso-naggi famosi del mondo della musica e dello spettacolo. Un bilancio dei tuoi anni?Ha collaborato con diversi artisti nazionali, tra cui Gaia De Lau-rentis, Alba Parietti, Milly Carlucci, Hoara Borselli e tanti altri. Ma

FRANCESCO OCCHIUZZIServizio di Valentina Zinno

"N

Talenti calabresi

"La passione

mi ha sempre

riportato al punto

di partenza!"

Page 33: Peoplelife dicembre 2014

UN CAFFE’ CON...

Dicembre 2014 ~ PeopleLife ~ 33

preferisco le persone comuni: “Very normal people”, come dice RTL 102.5. Se dovessi fare un bilancio sulla mia esperienza professionale, direi che amo il mio lavoro e sono abbastanza soddisfatto. Ma si può fare sempre di più!

Hai lavorato e lavori tuttora per la televisione. Oltre al fattore visivo, qual è la differenza, per la tua esperienza personale, tra radio e televisione?La radio ti regala un senso di libertà incredibile e puoi essere chiunque poiché lavori a volto coperto. Mentre in tv devi essere il più reale pos-sibile per conquistare i telespettatori. Oggi, preferisco la televisione ma la radio la rifarei volentieri perché è un mondo affascinante.

La gavetta è stata dura. Hai mai pensato di mollare e cercarti un lavoro qualsiasi?Spesso e ci ho anche provato. Però poi la passione mi ha sempre ripor-tato al punto di partenza.

Come si definisce Francesco Occhiuzzi?Fino a qualche anno fa pensavo di essere un uomo di spettacolo. Oggi, penso di essere una persona che ha voglia di raccontare delle storie.

“Oggi è così” un talk show: molto talk e poco show…È una trasmissione tratta da “Una domenica così”. Nasceva l’esigenza di creare un format in studio senza molto dispendio di energie e di conseguenza, è un compromesso tra “Una domenica così” e i talk show realizzati dalla tv nazionale. Un programma di attualità e approfon-dimento locale e nazionale che ha già riscosso un importante livello di gradimento da parte del pubblico.

Quest’anno Moda Mare compie 20 anni.Venti candeline sono tante, soprattutto se penso che Moda Mare nasce da una semplice sfilata di moda. Ha avuto i suoi anni d’oro ma anche di calo. In questi anni tante difficoltà ma mille soddisfazioni. Penso che si fermerà ai venti anni perché ogni cosa ha un inizio e una fine.

Sei un ottimo intrattenitore della memoria con la trasmissione Pasqualino Marajà Italia. Ogni volto, ogni angolo, ogni isti-tuzione delle città racchiude una storia. Il 2015 si aprirà con nuove puntate? Mi piace sempre di più la tv in esterna rispetto allo studio. Siamo pronti con i nuovi viaggi che andranno in onda a Febbraio 2015. La trasmissione si propone di diventare un’alternativa televisiva, ri-gorosamente fuori dal classico studio, ovvero “on the road”. Una vera e propria carovana si mette in movimento per raccontare il Belpaese, come è ma anche come sarà. Uno sguardo sul futuro partendo da storie e racconti di vita che parlano al presente ma che guardano al domani. Con me Carmine Leone e la magia della sua regia ci portano in piazze e strade uniche, giorno dopo giorno, per dare una luce diversa alle bel-lezze che caratterizzano le più belle località del nostro Paese.

"Adoro raccontare storie. Aiutano a conoscere e capire le condizioni della società e degli artisti che hanno dato vita ad importanti progetti e al vero successo...”

A Moda Mare con Armando Piccolillo

premio per le voci ufficiali di RTL

Occhiuzzi con Vanessa Gravina

Una Domenica Così con

Mirella Sessa

Oggi è così

Page 34: Peoplelife dicembre 2014

storie di COPERTINA

Secondo il 'calendario del politico' il Natale calabrese quest'anno è stato anticipato di circa un mese portando, nel periodo pre-eletto-rale, una ventata di buoni propositi, buone pratiche, buone promesse, buone dichiaraz-ioni, buoni impegni e buone responsabilità. Improvvisamente tutti i candidati alla guida della Regione Calabria, scesi dalla intoccabile slitta di Babbo Natale, sono venuti a conos-cenza di disagi e problematiche con cui quo-tidianamente la gente comune, suo malgrado, convive. Ne hanno abbracciato la gravità, hanno condiviso a gran voce lo sdegno, si sono volontariamente sobbarcati il peso di intra-prendere una dura lotta contro i mali di questa terra. E lo hanno fatto pubblicamente, metten-doci la faccia. Allora abbiamo immaginato, solo per un secondo, solo per supposizione, che affascinato da una simile aria pregna di futuro, un bambino speciale, il 24 Dicembre, scelga di nascere davvero, proprio qui, in questa terra amara e dolce, nel nostro promes-so Eden. In quella Calabria che non è perfetta ma, scomodando la filosofia e non la politica, perfettibile. Ebbene, tanto per cominciare l'am-bulanza su cui viaggia la partoriente potrebbe essere bloccata dalle doppie file di automobili

che nel periodo natalizio diventano anche triple oppure, potrebbe incastrarsi nel traffico congestionato per lo sciopero dei precari della Regione e dei cassaintegrati che bloccano le strade perché, la manna dei loro stipendi, è rimasta congelata nell'ultima era glaciale. Nascerebbe dopo ore di attesa e di travaglio, tra bravi medici, qualche asino, qualche bue e, persino qualche topolino. Registrato all'ana-grafe di un comune qualsiasi della provincia di Cosenza, capirebbe che “gli ultimi saranno i primi” perché non si spiegherebbe altrimenti come mai l'impiegato ha fatto passare avanti l'ultimo arrivato che, guarda caso, è il suo compare. Il piccolo poi comincerebbe a fre-quentare le scuole e, mentre sogna un mondo nuovo, nella realtà vedrebbe i suoi genitori aspettare secoli per lo scorrimento dell'elenco di assegnazione delle case popolari: infondo i Santi conoscono la vita eterna. Non potrebbe mai fare una gita fuori porta, il bambino. Non in montagna, dal momento che in presila esiste una discarica costruita nel bel mezzo di alberi e natura che confonde il profumo dei pini con l'odore di percolato. Poco importa, dopotutto da sempre si sa che il 'bimbo speciale' preferi-sce le acque del mare, magari ripulite dagli

Natale tra vecchi problemi e buoni propositi

Page 35: Peoplelife dicembre 2014

storie di COPERTINA

Servizio di Mariagiulia Votta

scarichi che vi si riversano ogni estate. Questo bambino speciale crescerebbe e imparerebbe molte cose, ed è per questo motivo che, fresco di laurea, con il suo bel 110 e lode, sceglierebbe di partire lontano, conoscere il mondo, formar-si ancora e vivere dignitosamente la sua avven-tura terrena, perché è vero che l'amore conta, ma un lavoro onesto per arrivare a fine mese è altrettanto importante: la carità non vuol dire lavorare gratis e, neppure, la passione giustifica il lavoro nero. Alla soglia dei 30 anni, quasi al termine della sua avventura, il 'bambino' speciale scegliereb-be di tornare indietro, dove è tutto cominciato. Dove però nulla è cambiato. Lo stesso personaggio che, tanto tempo fa, sussurrava all'orecchio del padre “100 voti per un lavoro” ancora oggi lo telefonerebbe: stesse parole, stesse intenzioni. Ed è a quel punto che il bambino speciale, diventato un uomo speciale, entrerebbe in crisi. Perché pro-prio lì, sulla soglia del suo ritorno, vedrebbe migliaia di giovani partire lontano, inseguire la vita e lasciare in pegno alla disoccupazione il cuore. Perché in 30 anni nulla è cambiato: ancora manca l'acqua nelle case, eppure tanta

se ne spreca, facendola circolare in tubature risalenti alla seconda guerra mondiale, ancora le persone hanno difficoltà a raggiungere un luogo piuttosto che un altro, mentre il resto del mondo, in tema di trasporti, ha già messo le ali. Vedrebbe che qui, in Calabria, ancora si parla di mafia, di inchini, di omicidi insoluti, di comuni collusi, di clientelismo, di soldi che si perdono per incapacità di utilizzarli nella giusta maniera, di turismo mancato, e mentre beni archeologici si lasciano consumare allo schiaffo del tempo, ancora c'è spazzatura per le strade: tanta, troppa. Allora, l'unica cosa che potrebbe fare, l'uomo speciale, è pensare di essere stato ingannato, anche lui. Potrebbe guardare negli occhi la fiduciosa, perenne atte-sa dei calabresi, spenta insieme alle luci dei riflettori da campagna elettorale e, consapevole che i calabresi, una terra come la Calabria, non è che se la meritino così tanto, cominciare ad operare i suoi miracoli... Ma questa era solo una supposizione. La nostra aspettativa è quel-la di vedere e di poter finalmente vivere nella bella Calabria, quella che abbiamo immaginato possibile sotto le tavole dei palchi e dei comizi elettorali.

Natale tra vecchi problemi e buoni propositi

Page 36: Peoplelife dicembre 2014

L’Associazione Olivicola Co-sentina opera nel settore agri-colo - comparto olivicolo dal 1982, e conta circa 5000 soci operosi che sollecitano gli organi direttivi ad avviare sempre nuove azioni e at-tività per favorire lo sviluppo del compar-to olivicolo. Amministratori intra-prendenti, hanno reso la O.P. protagonista negli anni di program-mi comunitari tesi al miglioramento qualitati-vo della produzione del mangiar sano e bene, utilizzando come condi-mento l’olio extravergine di oliva, fedeli ad una filosofiafinalizzataall’af-fermazione dei marchi comunitari che qualificano

Campagnafinanziatacon il contributo della

Unione Europea, del Mini-stero Agricole Alimentari e

Forestali Reg.Ce 867/2008 e suemodificheprovv.Agea

n.8406

O.P.Associazione Olivicola Cosentina scarl Via C. Marini, 19 Cosenza

tel.0984/75278 - e-mail: [email protected]

il prodotto olio di oliva extravergine di origine Calabre-se: IGP, BIO e DOP. La OP mette a disposizione dei produttori le professio-nalitàperilconseguimentodicertificazionieassistenzatecnica e per l’ottenimento degli aiuti diretti alla pro-duzione, inoltre è dotata di un valido centro CAA – CAF e Patronato, necessario sostegno per tutti gli operatori del settore. Da sempre, è parte attiva del comparto olivicoloCosentino,oggi,attuatricediprogrammifinan-ziati da Regolamenti Comunitari, come il programma triennale “L’Ulivo Pianta Secolare Sostegno dell’Agricol-tura e dell’Ambiente” a valere ex Reg.CE 867/08 e smi. Programma finalizzato al generale miglioramento della produzione dell’olio di oliva.Nella annualità in corso 2014/2015, sta mettendo in atto sul territorio le azioni programmatiche con attenzione: allasalvaguardiaambientale,finalizzataallariduzionedell’impiego di chimica in olivicoltura; al miglioramento delle attività di coltivazione, raccolta, conservazione e consumo dell’olio extra - vergine di oliva cercando di formare attenti consumatori;alla tracciabilità della produzione.InfattilaOPètitolarediunafilieratrac-ciata (ISO 22005/08 ); alla diffusione delle informazioni, attività fondamentale per la diffusione della cultura del mangiar sano e bene, utilizzando nella propria dieta alimentare l’olio extra-vergine di oliva, attività svolta in paesi non produttori, Canada ed Usa, dove, anche con l’ausilio di esperti, viene illustrato il forte ed inces-sante impegno speso dalla O.P. a favore del settore.

O.P.Associazione Olivicola Cosentina scarl

Page 37: Peoplelife dicembre 2014
Page 38: Peoplelife dicembre 2014

PARLA L’ESPERTO

e tabelle millesimali rappresentano per cia-scuna unità immobiliare la quota di com-proprietà rispetto alle parti comuni dello stabile condominiale. Sulla base delle tabelle millesimali vengono ripartite tutte le spese

del bilancio condominiale. La principale tabella mil-lesimale è quella di Proprietà (TAB. A), comprende tutte le unità immobiliari (abitazioni, negozi, box, cantine e soffitte) e deve essere utilizzata per la ripar-tizione delle spese generali: la polizza assicurativa, il compenso dell’amministratore, l’invio telematico del modello 770, la gestione del conto corrente condomi-niale, la manutenzione del tetto e delle facciate. Altre tabelle millesimali sono la tabella scala e quel-la ascensore. Tali tabelle tengono conto sia del valo-re che dell’altezza in cui è posta l’unità immobiliare e comprendono solo le abitazioni, le cantine e le soffitte che si trovano all’interno dello stabile. Esse vengono utilizzate per la ripartizione delle spese relative alla pulizia della scala, al consumo di energia elettrica ed alla manutenzione dell’impianto ascensore. In alcuni fabbricati sono presenti anche le tabelle millesimali autoclave e centrale termica. Esse sono presenti solo nel caso in cui siano centra-lizzati il servizio autoclave e quello di riscaldamento. La tabella millesimale centrale termica assume parti-colare rilevanza qualora un singolo condomino abbia effettuato il distacco dall’impianto di riscaldamento centralizzato. In questo caso l’amministratore dovrà rielaborarla escludendo il condomino dalla riparti-zione delle spese del consumo metano ed includendo-lo invece per quelle relative alla sua manutenzione sia

ordinaria che straordinaria. Il distacco dall’impianto, favorito dalla recente legge di riforma (non è più ne-cessario il consenso dell’assemblea) consente infatti di non partecipare alla spesa relativa ai consumi ma mantiene la comunione forzosa sul bene comune ob-bligando il condominio a contribuire alla sua manu-tenzione ordinaria ed anche all’eventuale adeguamen-to dal punto di vista della sicurezza (Inail e Certificato Prevenzione Incendi). La recente legge di riforma del condominio ha introdotto importanti novità in meri-to alla modifica e revisione delle tabelle millesimali. Il riformato art. 69 delle Disposizioni di Attuazione al Codice Civile stabilisce che possono essere rivedu-te o modificate all’unanimità, ma anche nell'interesse di un solo condomino con la maggioranza prevista dall’articolo 1136, secondo comma, del codice, nei se-guenti casi: 1) quando risulta che sono conseguenza di un errore;2) quando, per le mutate condizioni di una parte dell’edificio, in conseguenza di sopraelevazione, di in-cremento di superfici o di incremento o diminuzione delle unità immobiliari, è alterato per più di un quinto il valore proporzionale dell’unità immobiliare anche di un solo condomino. In tal caso il relativo costo è sostenuto da chi ha dato luogo alla variazione. Approvare le tabelle millesimali con le maggioranze stabilite dalla legge e riconoscere l’esattezza del me-todo di calcolo e dei coefficienti (luminosità, esposi-zione, piano) utilizzati per la loro redazione costitu-iscono il principale presupposto del “quieto vivere” all’interno del condominio.E’ giusto pagare, ma "A CIASCUNO IL SUO".

Luigi MuoioAvvocato

A CIASCUNO IL SUO

L

38 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

Page 39: Peoplelife dicembre 2014

327/3667310

Page 40: Peoplelife dicembre 2014

PARLA L’ESPERTO

40 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

Natale: tempo per non ingrassare!

urante il periodo delle festività natalizie gli italiani mettono su almeno due-tre chili a causa di un pe-riodo di disfatte alimentari. Considerato che il periodo delle feste, tra Natale e l'Epifania è abbastanza lungo seppur alternato a giorni, ci si potrebbe depurare e riadat-tando un’alimentazione ragionevo-

le. Basteranno delle giornate alimentari partico-lari che avranno la funzione di ridurre le entrate caloriche e di depurare e riattivare il fegato e i reni. A tavola via libera a frutta e verdura di stagione, all’uso di cereali al frumento, ai legumi e alla frutta secca (nella misura di 8 pezzial giorno): tutti alimenti che andranno a proteggere le cellule dell’organismo dagli attacchi dei radicali liberi, provocati dall’eccesso di grassi in circolo. Mai abbandonare bietole, carote e cavoli, dunque, i quali andranno a svolgere un’azione decongestionante sul fegato e attiveranno il metabolismo dei grassi. Anche il pesce, nelle varietà più magre e cucinato in modo semplice, è un secondo piatto con-sigliabile. Da ricordare che anche duran-te pranzi e cenoni è possibile aiutare l’organismo a “soffrire” meno per gli eccessi alimenta-ri, scegliendo una o due por-zioni d'insalata mista (soprat-tutto rucola e radicchio),antiossidante e drenante.

D

Valentina MazzucaNutrizionista

Page 41: Peoplelife dicembre 2014

SALUTE

Dicembre 2014 ~ PeopleLife ~ 41

Page 42: Peoplelife dicembre 2014

PARLA L’ESPERTO

42 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

N

Cristian ChiappettaPsicologo- Psicoterapeuta

on sempre chi ha difficoltà nel-la lettura, nella scrittura, nell’ apprendimento della mate-matica, può esser conside-rato svogliato, demotivato,

“non portato” per lo studio o con un basso quoziente intellettivo. Il processo di appren-dimento è un processo complesso che prevede: l’accesso alle informazioni, la comprensione e la ri-elaborazione dei contenuti che verranno in seguito trattenuti e immagazzinati in memoria al fine di esse-re recuperati ed utilizzati. Le difficoltà incontrate nei processi di apprendimento risultano proprio nella capacità di automatizzare i processi di letto-scrittura. Assicurare il giusto successo scolastico anche a questi bambini deve poter considerarsi una sfida fondamen-tale ed un traguardo resi ormai possibili grazie alle conoscenze scientifiche e cliniche a nostra disposizio-ne e al lavoro congiunto di operatori della salute, ge-nitori e insegnanti. Presso il centro biomedico Health Center che ha sede a Cosenza in via degli Alimena n° 6, è attivo il Laboratorio per l’identificazione ed il trattamento precoce delle difficoltà di apprendimento (lettura, scrittura, calcolo). L’importanza di un inter-vento precoce mira ad evitare quelle difficoltà corre-late ai disturbi dell’apprendimento, cioè ansia, bassa autostima, insicurezza, frustrazione, difficoltà di con-centrazione. Il servizio si articola sia sulla diagnosti-ca che sull’intervento psico-pedagogico e riabilitati-vo per i ragazzi, prevedendo anche un supporto alla famiglia. L’equipe è composta da figure professionali

di riferimento come Psicologa dello Sviluppo, Psi-codiagnosta e Pedagogista. È importante ribadire come il ragazzo con disturbo specifico dell’apprendi-mento, come chiunque altro, debba percepire la pro-pria autoefficacia, ossia la sua capacità di organizzare e compiere un’azione per un fine, cosa che gli restitui-sce un’immagine di sé più degna e di valore.

I DSA: Disturbi specifici dell'apprendimento

Il processo di apprendimento

è un processo complesso che prevede:

l’accesso alle informazioni,

la comprensione e la rielaborazione

dei contenuti che verranno in seguito

trattenuti e immagazzinati

in memoria al fine di essere

recuperati ed utilizzati.

Page 43: Peoplelife dicembre 2014

SALUTE

Dicembre 2014 ~ PeopleLife ~ 43

Page 44: Peoplelife dicembre 2014

44 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

na mite mattina di settembre, il pronto soccorso dell’ospedale di un paesino di campagna era avvolto da una luce insolita. L’abituale vociare del personale al cambio turno appariva ovattato e nessuna sirena

accompagnava i commenti degli infermieri. Robert, uno di loro, approfittando del momento di calma piat-ta, indossò il suo giubbino di jeans dal quale estrasse un morbido pacchetto di sigarette e, affacciandosi dall’u-scita di emergenza che dava sul retro, ne accese una. Da quella posizione la vista sulla vallata era decisamente piacevole e rilassante e non collimava affatto con l’idea comune, grigia e fredda di ospedale. Gli alberi, anche se non perfettamente allineati, conferivano a Robert la sensazione di armonia, e alcune volte, quando i malati lo permettevano, osservandoli con attenzione riusciva a seguire la danza degli scoiattoli sui rami. Era un vetera-

no Robert, forse il più anziano ancora in servizio e quel-lo era il suo rifugio preferito per far diminuire la ten-sione fisica ed evitare che il burnout lo piegasse proprio alle soglie della pensione. Mentre espirava il fumo dalle narici, osservando il suo cartellino appeso alla divisa da troppo tempo, immaginava di trasferirsi in una baita lontano dallo stress e nello stesso tempo fissava con di-sprezzo i cassonetti dei rifiuti speciali in lontananza, ad-dossati alla staccionata in legno a ridosso dell’altura, le uniche tracce del mondo reale nel suo personale sogno. In tutti i suoi anni di attività, gli era capitato ogni tipo di situazione ed era convinto che niente e nessuno po-tesse più scandalizzarlo o distoglierlo dal suo lento spe-gnersi lavorativo. Si sbagliava. In quel momento si limi-tò a spegnere il mozzicone di sigaretta sotto le ciabatte in gomma dura. Si avvicinò alle fastidiose pattumiere con il serio intento di farle sparire dalla sua vista incan-

U

Francesco ValloneLogopedista

Il grido del gatto PARLA L’ESPERTO

Page 45: Peoplelife dicembre 2014

Dicembre 2014 ~ PeopleLife ~ 45

SALUTE

tata una v o l t a per tut-

te, ma in quel

momento intravide il

retro di una macchina che

si allontanava a tutta velocità av-

volta da una nuvola di terra. Improvvisa-

mente udì un miagolio che proveniva proprio dai mondezzai.

Pensò che un gatto fosse rimasto in-trappolato in uno di essi, così si avvicinò di

corsa. Il miagolio era somigliante ad un pianto stridulo, che a tratti sembrava un urlo e diventava sempre più crescente. Levò il coperchio dal cesto dei rifiuti con il ti-more che quella bestiola gli potesse saltare addosso. Ciò non avvenne perché in mezzo alle buste di plastica nera non c’era un gatto, bensì un neonato avvolto in una coperta che piangeva e singhiozzava. Era un maschio, all’apparenza sottopeso, con il volto tondo, gli occhiet-ti slargati e le orecchie basse. Robert era abituato, per deformazione professionale, a reagire con freddezza e lucidità alle cose inaspettate, così si privò del suo giub-bino e agguantò rapidamente il bimbo avvolgendolo con cura. Associò con immediatezza quel pianto aspro e lacerante ad una ipoplasia delle cartilagini della laringe,

la facies caratteristica ad una malattia genetica: “il grido del gatto”. Gli porta-rono alla memoria i corsi sulle selezio-ni cromosomiche e sulle patologie rare che aveva seguito qualche tempo prima. L’aspetto di quel neonato gli ricordò quelle foto dei bambini affetti dalla sindrome causata dalla perdita di una parte del braccio corto del cromosoma 5; le conservava perfettamente impresse nella mente così come le principali caratteristi-che tra cui tendenza a sviluppare ritardo cognitivo più o meno grave e della crescita, microcefalia, ipertelorismo interpupillare e deficit della comunicazione. I corsi di formazione avevano trasmesso a Robert l’importanza della patognomica, cioè di come si possa riconoscere una malattia dai segni clinici. Aveva inoltre memoriz-zato che nel periodo neonatale si sarebbero potuti ma-nifestare problemi respiratori e, anche se non frequenti, essere presenti malformazioni cardiache e renali. Magari Robert era arrivato ad una conclusione errata e troppo affrettata, ma, mentre correva verso l’entrata del pronto soccorso con il bimbo avvolto nel giubbino tra le sue braccia, rivalutò l’importanza del suo compito e del-la sua professione. Il grido di quel bambino nelle sue orecchie, che sembrava all’apparenza un miagolio, era in realtà un pianto di un essere umano bisognoso di soccorso e di cure e lui era stato chiamato per tentare di placarlo. Mentre correva, Robert era illuminato da una luce diversa e non desiderava più altri posti dove stare all’infuori di quello in cui si trovava. Secondo te Robert ha fatto una buona diagnosi?

Page 46: Peoplelife dicembre 2014

PARLA L’ESPERTOPasqualino PontesiCommercialista

i avvicina il Natale e come sempre nell’aria c’è voglia di serenità, di doni e di solidarietà. Ma sarà un 25 dicembre amaro? Non è detto! Se è certo che non si vedranno sciami di consumato-

ri “cicala” ad affollare negozi e supermercati, è probabile che non si vedranno neanche sparute “formiche” nelle compere. Tutto sommato, le attese più pessimistiche del Natale 2014, sembrano smentite. Ed il Fisco? Sempre ingordo ed avido di denaro, solo in vista delle festività natalizie si spoglia della sua natura tiranna e sforzando-si di essere generoso ricorda ai contribuenti, impegnati nella prossima dichiarazione dei redditi, come allegge-rire l’Irpef da pagare. Qualche attenzione e una buona conoscenza della norme tributarie consentono, in occa-sione della compilazione della dichiarazione dei redditi, di ottenere “sconti” dall’Amministrazione finanziaria. Il modo legittimo per diminuire gli importi da pagare a saldo e in acconto o addirittura ottenere un rimborso, è dato dagli oneri detraibili e deducibili sostenuti nell’an-no che precede la denuncia fiscale. In particolare, gli importi detraibili si sottraggono direttamente dall’Irpef da pagare, mentre gli importi deducibili diminuiscono il reddito su cui in seguito si calcola l’imposta. Tanto le deduzioni quanto le detrazioni fanno riferimento al principio di cassa che impone l’osservanza della durata solare dell’anno. Pertanto, se il 31 dicembre scade la rata del mutuo, non rimandate il pagamento ai primi giorni di gennaio, com’è peraltro possibile, perché così rinvie-reste di un anno il vantaggio della detrazione d’imposta che vi spetta. Analogamente, se dovete acquistate un paio di occhiali da vista o l’apparecchio ortodontico del vostro bambino, non aspettate il 2015. Nella prossima dichiarazione dei redditi i documenti necessari saranno quelli relativi all’anno che sta per chiudersi, ed il 31 di-cembre 2014 rappresenta quindi l’ultimo giorno utile per valutare la possibilità di come risparmiare sulle im-poste. E’ vero che tutti i “fogliettini” necessari al model-lo 730 o all’ Unico si tirano fuori dai cassetti in prima-

vera, ma non si deve altresì dimenticare il rapporto tra, fine dell’anno e risparmio fiscale, che si può realizzare entro questa scadenza. Può apparire un controsenso, ma una spesa in più nel 2014 si traduce in una diminuzione delle imposte già nei prossimi mesi quando dovremo fare i conti con la dichiarazione dei redditi. Se, invece, si rimanda il versamento nel 2015 si rinvia alla prima-vera del 2016 il vantaggio della diminuzione d’imposta spettante. Se, quindi, vi trovate nel “mezzo” di una lun-ga e costosa cura odontoiatrica destinata a proseguire anche nei prossimi mesi, avete ancora pochi giorni per chiedere al dentista che vi rilasci la fattura d’acconto, datata 2014, sul totale indicato nel preventivo o meglio ancora saldare in anticipo il tutto. In questo modo po-trete infatti detrarre l’importo, pari al 19% della somma eccedente 129,11 euro, già dal prossimo modello 730 o Unico. E’ appena il caso di rammentare che lo sconto fiscale sull’Irpef compete solo per quelle spese indica-te tassativamente dalla legislazione fiscale, senza alcuna estensione, nemmeno per analogia. Pertanto, se il vostro medico vi ha consigliato di acquistare una particolare acqua oligominerale, poiché avete problemi di natura renale, la spesa non è soggetta a detrazione fiscale perché non prevista dalla rigida normativa tributaria. E’ utile quindi annoverare le voci più ricorrenti in materia di oneri deducibili e detraibili che possono tornare utili a chi vuole o deve sostenere spese di tale tipologia entro la fine dell’anno. Sono pertanto detraibili le spese medi-che, le ricevute delle tasse degli istituti di istruzione su-periore ed universitarie, le spese veterinarie, gli interessi sul mutuo ipotecario per l’acquisto dell’abitazione prin-cipale, le spese per ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico, le spese funebri. Sono deducibili i contributi Inps per colf, badanti e baby sitter, le spese mediche generiche e di assistenza dei soggetti diversamente abili, l’assegno periodico all’ex coniuge, le spese per l’esple-tamento della procedura di adozione internazionale di minori.

S

Anche il Fisco ha un cuore

46 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

Page 47: Peoplelife dicembre 2014

PARLA L’ESPERTO

Dicembre 2014 ~ PeopleLife ~ 47

embrione è il risultato di complessi e noti processi biochimici e cellulari che hanno luogo fra organismi vivi: l’ovulo femminile e lo spermatozoo maschile. Il tema sul riconoscimento della titolarità

di diritti in capo a chi non è ancora nato, oggi si ri-propone in maniera sempre più insistente da parte di coloro che ritengono che si deve attribuire la qualità di persona all'embrione umano. In questa direzione si muove ad esempio il disegno di legge d'iniziativa popo-lare promosso dal Movimento per la vita e dal Forum delle Famiglie, espressione dell'idea che già, a partire dal momento del concepimento, l'embrione possa conside-rarsi un soggetto, titolare anzitutto del diritto alla vita. In particolare, secondo l'art. 1 dei progetti n. 817 e 742 “l'embrione umano deve essere tutelato dal momento della fecondazione, in quanto riconosciuto soggetto ti-tolare di diritti e della stessa dignità umana che spet-ta alla persona dopo la nascita”. Le varie proposte di modifica dell'art. 1 del codice civile partono, quindi, dal presupposto che l'embrione è “vita” e, come tale,

degno di tutela e titolare della capacità giuridica. Infatti ad oggi la capacità giuridica , vale a dire la titolarità di diritti e doveri , ai sensi dell’art. 1 del codice civile si acquisisce solo con la nascita. Nel parere del 22 giugno 1996 il Comitato Nazionale per la Bioetica sostiene il “dovere morale di rispettare e tutelare l’embrione dal momento della fecondazione” già solo per la sua mera appartenenza alla specie umana. L’embrione è uno di noi perché ciascuno è stato un embrione da qui la cura e la protezione che gli dobbiamo. Tale tutela compor-terebbe l’illiceità morale della produzione di embrioni ai fini sperimentali, commerciali o industriali. Il Co-mitato converge nel consentire solo ad eventuali inter-venti terapeutici sperimentali su embrioni, finalizzati alla salvaguardia della loro stessa vita e salute. Quindi la protezione dell’embrione opererebbe su due differenti versanti: in primis l’esigenza di tutelarne non tanto e non solo la vita, ma soprattutto la dignità; il secondo fronte di salvaguardia concerne più il nascituro , inteso come spes homini, quale centro autonomo di rapporti giuridici in previsione ed in attesa della sua nascita.

I DIRITTI DELL’EMBRIONE

L'

Matgherita CorriereAvvocato

Page 48: Peoplelife dicembre 2014
Page 49: Peoplelife dicembre 2014

Il Natale si avvicina è come ogni anno fervono i preparativi per ac-cogliere i giorni più belli dell’inverno circondati dall’affetto dei familiari e degli amici più cari. Sono proprio questi i giorni della tradizione, nei quali ritroviamo la storia della nostra famiglia e delle usanze che rendono questa ricorrenza tanto ma-gica. Ogni componente della famiglia preso dall’at-mosfera gioiosa e dallo spirito del natale si assume la responsabilità di rendere i preparativi piacevoli: dal cucinare prelibatezze per il pranzo di famiglia, all’acquisto dei regali scelti con amore, fino agli auguri più sinceri ad amici e parenti. Quest’anno, anche se in tempo di crisi, il dono più inestimabile che possiamo fare ai nostri cari è il “rispetto della tradizione”. Decorare la casa, cucinare biscotti, preparare preziose conserve, scrivere biglietti augurali significa dare vita a sentimenti ed emozioni

che rimarranno per sempre nel cuore delle persone che vivono accanto a voi.Il profumo delle arance, o quello delle carni arrosto con le patate, una buona tazza di cioccolata calda da bere insieme sul divano di casa raccontando novelle e aneddoti sa-ranno questi i regali più belli che ognuno di noi si porterà dietro nell’anno che verrà così pieno di incognite. Il 21 Dicembre entra l’inverno ma il suo clima freddo e buio nulla può contro il Natale, con il suo calore ed il suo clima festoso. Il natale è la festa della famiglia, dell’unione, della condivisione, l’occasione dove si esprime il sincero gesto dell’accoglienza, che non risiede solo in una tavola ben apperecchiata, nei colorati regali, e in un pranzo eccessivo e sontuoso, ma è la festa dei sentimenti positivi, delle aspettative, delle promesse… la casa prende vita e, l’atmosfera natalizia pervade con i suoi colori e sapori giorni da vivere in comunione con il mondo. Quest’anno abbandoniamo i costosi addobbi artefatti e tutti uguali, lasciamoci affascinare dai colori della natura, giochiamo con la fantasia e la creatività, raffinatezza, grazia e semplicità saranno queste le parole magiche che trasformeranno le nostre case in qual-cosa di speciale. Diamo il benvenuto alle feste con una ghirlanda di fronde di pino sulla porta d’ingresso, o un cappello da Babbo Natale legato al pomolo della porta ed uno zerbino con richiami natalizi, semplici ogget-

Speciale Natale

Page 50: Peoplelife dicembre 2014

ti che daranno il benvenuto a parenti e amici o ai vicini che passeranno da voi. Oltre a ghirlande, rami di pino e vischio da posizionare su mensole e davanzali, usiamo nastri bianchi, rossi e dorati, velo, pigne e candele per completare il decoro

dentro casa. Rose rosse e bianche con frutta e verde potranno essere dei centri tavola nuovi e originali. A completare l’addobbo della casa sua maestà l’albero di Natale, bello, grande, imponente, vero padrone di casa e centro magi-co del Natale. Scegliere uno stile per l'addobbo, man-tenendo questo in tutte le decorazioni della casa: coutry con stoffe pesanti nelle fantasie americane, leggiadro fatto di pizzi e veli, classico con fiocchi e palline, luminoso con candele e fili

brillanti, o per la gioia di grandi e piccini pieno di luci e piccole scatoline contenenti

cioccolatini di gusti e varianti assortite. I colori di questo Natale saranno oro, rosso, argento e il bian-co, per il vostro Natale non ci saranno vere regole, azzardate abbinamenti nuovi, mescolate tonalità di-verse, abbinate colori freddi con caldi, colori forti con colori vivaci, è il vostro Natale tutto ciò che vi reca gioia, armonia e serenità usatelo. Natale è la festa dove il dono si celebra in tutte le sue manifestazioni: si prova piacere a ricevere dei doni e, a scartarli, da tenere ben presente che fare un dono è prima di tutto un gesto di gene-rosità e benevolenza, e solo in un secondo tempo si trasforma in un oggetto materiale. Ogni dono avrà una carta regalo che rispecchierà il carattere di chi lo riceve, usate la carta crespa per un regalo elegante, mentre l’uso di stoffe renderà i vostri doni raffinati accompagnati da nastri colorati intonati o a contrasto. Ma alcuni regali richiederanno l’uso di belle scatole dalle forme e colori che più si adattano al dono contenuto. Ma fate ben attenzione esiste un galateo del dono, piccole regole di bon ton e accorgimenti da tenere presente per fron-teggiare qualsiasi situazione. Un dono deve essere sempre adeguato all’occasione e al tipo di rapporto che abbiamo con il destinatario. Una persona cara o amica potrà rice-vere qualcosa di personale o insolito, ma in caso contrario regali più formali o generici saranno graditissimi a persone un po’ più lontane, ma Attenzione, pero a non cadere mai nel consumismo vistoso. E soprattutto evitiamo di ridurci all’ultimo minuto, cerchiamo di pensare in anticipo, solo così la nostra mente potrà spaziare liberamente tra suggestioni e percezioni stimolanti.

Speciale Natale

Page 51: Peoplelife dicembre 2014

Speciale NataleNatale è il momento di celebrare insieme la forza che unisce il presente e il passato, il nuovo e il moderno con la tradizione e l’antico; la spensieratezza dei ragazzi con la saggezza delle vecchie generazioni. Allora andiamo a ricercare nei racconti delle nostre nonne o mamme, nelle fotografie di ieri, nei libri di ricette dalle pagine ingiallite, quelli che erano gli usi, i riti e i segreti dei Natali della nostra storia.Usiamo in cucina il cibo per trasmettere e comunicare emo-zioni, atmosfera, per parlare alle persone che condividono con noi questa festa. Giovani e adulti, generazioni diverse si incontrano in questi giorni e festeggiano la gioia e l’eccezionalità di ri-trovarsi tutti insieme. Scegliamo dunque accuratamente il nostro menù, ricerchiamo le tradizioni delle nostre città o paese d’origine, aggiungendo qualcosa di insolito o lascia-moci ispirare dalle tradizioni e ricette di regioni o popoli diversi, lasciandoci affascinare da nuove combinazioni. Il menù di Natale deve essere ben equi-librato e bilanciato: abbastanza ricco e importante per enfatizzare il momen-to solenne mantenendo nel contempo leggerezza e raffinatezza. Scegliamo in-gredienti freschissimi e di prima scelta, non importa che siano pregiati come il caviale o il tartufo: spesso piatti sem-plici o ingredienti poveri se cucinati con amore e originalità, esaltandone i sapori o creando abbinamenti inusuali, diventano preparazioni estremamente raffinate.

Per il Vostro Natale cercate di tornare bambini e con il pensiero recuperare il profumo del brodo che bolle, le mani della nonna che lavorano la pasta, le carni arrosto con le patate, il profumo dell’o-lio per i dolci tipici della nostra tradizione… La sala da pranzo in particolar modo, ma in generale tutta la casa deve essere perfet-ta, iniziamo ad accogliere gli ospiti con essenze e profumi leggeri, ponendo su una credenza una coppa di cristallo riempita con delle buccie d’arancia e chiodi di garofano, otterremo una profuma-zione fresca e naturale. Sui tavolini mettete delle coppette di cristallo riempite con pot-pourri composto da elementi naturali, ravvivandoli qualche giorno prima con essenza naturali come le arance. Create delle composizioni di fiori da mettere sulla tavola, queste non dovranno essere né troppo piccole, perché rischie-rebbero di perdersi tra i bicchieri dei commensali, né troppo alte, fungerebbero da ostacolo per la comunicazione tra gli invi-

Page 52: Peoplelife dicembre 2014

tati stessi. Fiori dal profumo delicato sono i più indicati per la cena, rose e stelle di natale con foglie verdi co-stituiranno il bouquet perfetto per la vostra tavola. Create con l’aiuto di lampade e candele un’atmosfera lucente che esalti i cristalli, le porta-te nonché tutta la stanza. Via libera alla scelta di candele rosse, bianche,

luccicanti, ma vanno bene anche ciotole rimepite per metà con dell’acqua e piccole candele galleg-

gianti con petali di rose, renderanno la vostra tavola fresca ed elegante. Una brava padrona di casa sa che la prima cosa a cui si deve pensare per preparare la tavola per una cena seduti, è quella della tovaglia. Una tavola importante preferisce i tessu-ti pesanti coma la fiandra di puro cotone, di puro lino o altri tessuti preziosi. Il colore può essere il bianco o il rosso, ma in alternativa possono essere usati anche tessuti e combinazioni di stoffe particolari come sete lucide, taffetà, voile, organze di seta che danno grande fascino giocando con i contrasti. E’ buona norma che i tovaglioli siano in completo con la tovaglia per un motivo di decoro. La posizione classica dei tovaglioli è quella di piegarli a triangolo o a rettangolo e posizionarli nella parte sinistra del piatto, ma è Natale ed è concesso posizionarli sul piatto, o legarli con nastri o decori vari e così via. Piatti piani grandi, piatti piccoli per l’antipasto, piatti fon-di, piatti per il dessert, l' importante che facciano parte tutti di uno stesso servizio. Ogni commensale dovrà avere un sottopiatto, che dovrà essere di materiale pregiato: silver o argento, cristallo o porcellana. I sottopiatti dovranno essere posti a 3 cm dal bordo del tavolo. Il sottopiatto darà da subito un’atmosfera raffinata, rafforzando quel senso di solennità e celebrazione e impreziosendo lo stile della vostra tavola. Il piatto grande verrà posto immediatamente sopra il sottopiatto. I piatti piccoli o da antipasto verran-no sistemati sul piatto grande, e dovranno essere perfettamente allineati sui bordi. Se

servirete l’antipasto già porzionat0 e decorato, evitate di metterli in tavola e lasciando solo il sottopiatto e il piatto grande. Il piatto fondo andrà messo a tavola solo qualora non è previsto l’antipasto, ma altrimenti verranno portati quando verrà servito il primo. Un consiglio estetico evitate di apparec-chiare la tavola con più di due piatti l’uno sull’al-tro, escludendo il sottopiatto, per non dare l’idea di una tavola sgarbata e disordinata.Con i piatti da dessert potete giocare crean-do un angolo a parte sulla credenza o su di un tavolino, preparato con una tovaglietta e siste-

Speciale Natale

Page 53: Peoplelife dicembre 2014

mandoli in pila ben ordinata con accanto i dolci tipici del Natale e i pandori, Per l’insalata o il pane è bene usare dei piccoli piattini da posizionare in alto a destra. I segnaposti sono molto importanti per prevedere i posti a tavola per i vostri inviati. Possono essere fatti con cartoncini bianchi o avorio, o si possono usare quelli in argento o in porcellana, che possono essere arricchiti con fiori, foglie e frutta. Le posate devono essere quelle del servizio buono, devono essere importanti e sistemati secondo il galateo: forchetta e col-tello grandi ben allineati e leggermente più in alto alla base del piatto di circa un cm. Le altre posate vanno in ordine seguendo il criterio del menù per cui ad ogni portata sulla tavola deve corrispondere la sua posata. Le forchette si mettono alla sinistra del piatto all’interno quella grande e all’esterno quella piccola per l’antipasto con i rebbi verso l’alto. Il cucchiaio se la cena prevede una zuppa o una ministra va posto accanto al coltello a destra. Le posate da pesce vanno messe sul tavolo come per il cucchiaio, solo se il menù lo prevede, o se il menù e a base di pesce sostituitele con le posate normali, nello stes-so ordine. Le posate da dessert andrebbero disposte sulla tavola in alto tra i piatti ed i bicchieri, la forchettina rivolta verso destra e il cucchiaino rivolto verso sinistra, ma se non c’è spazio a sufficienza possono essere lasciate sul tavolino dove avrete preparato l’angolo del dessert. I bicchieri saranno disposti sul tavolo partendo da sinistra verso de-stra: calice grande per l’acqua, calice da vino rosso più panciuto e bombato, calice medio da vino bianco a tulipano più sottile, quello dello champagne, solo se c’è lo spazio sulla tavola, si mette più in alto tra i calici da vino, a formare una sorta di triangolo. Il Menu dovrà comporsi da cinque sei portate che saranno servite nel seguen-te ordine: Antipasto, uno o due antipasti raffinati e d’effetto d’apertura. Un primo piatto, un secondo piatto importante, piatto centrale della serata ac-compagnato da un contorno di verdure cotte o salsa di accompagnamento. Un secondo secondo se è stato aggiunto, sarebbe opportuno di pesce, tra il primo e il secondo secondo inframezzate con un sorbetto al limone o all’arancia. Infine il dessert, un dolce al cuc-chiaio è raffinato e importante. La frutta procede sempre il dessert deve essere presentata lavata e ben pulita su un vassoio, su alzatine privilegiando tutta quella frutta che non necessita di posate. Terminato il dessert, è compito della padrona di casa rompere gli indugi e alzarsi, invitando tutti ad accomodarsi in salotto per il caffè. Dove avrete predi-sposto su di un tavolino un vassoio con il servizio da caffè: tazzine e piattini, cucchiaini da caffè, zuccheriera e lattiera. Nel salone accanto al tavolino predisposto per il caffè. E Per un vero tocco da gourmande delle piccole alzatine o ciotoline con cioccolatini e piccoli mignon. Mentre il padrone di casa propone liquori e digestivi: whisky, brandy o cognac, o liquori dolci ovviamente a questi saranno abbinati i bicchieri giusti: bicchierini per sherry e liquori dolci, i baloon per il brandy e per il cognac, gli highball per il whisky. La cena è terminata ed in questo momento informale e di relax è il momento dello scam-bio dei pensieri, la padrona di casa, o meglio se sono presenti dei bambini lasciare che questi con garbo e con gioia porgono i pensierini agli invitati.

Speciale Natale

Page 54: Peoplelife dicembre 2014

Ingredienti - 500 grammi di formaggio cremo-so - 100 grammi di formaggio grat. - 2/3 spicchi di aglio trit. - 1 carota - 2 olive nere - 1 gambo di sedano - sale q.b. - pepe q.b Preparazione: In una grande ciotola versate il formaggio cremoso, il formaggio grattugiato, l’aglio tritato e un pizzico di sale e di pepe, amalgamando per bene gli ingredienti. Potete aggiun-gere anche un po’ di mozzarella a cubetti, dei finocchi tritati. Lasciate riposare il vostro impasto in freezer per circa mezzora in modo che risulti più compatto e facile da lavora-re. Dividetelo in tre parti e formate tre palle, passandole in un piatto con del formaggio grattugiato. Mettete le tre palle nel congelatore per circa un’ora e poi infilzatele con uno spiedino una sopra all’altra. Prendete un guscio di noce sulla palla superiore: sarà il cappello del vostro pupazzo. Posizionate un pezzo di carota al centro della palla centra-le per formare il naso. Con il sedano date vita alla bocca, mentre due pezzettini di olive nere fungeranno da occhi. Il tocco finale? Un nastrino rosso da mettere a mo’ di sciarpa, per rendere il pupazzo di Natale al formaggio ancora più divertente e spiritoso.

Pupazzo di Neve Salato

Risotto al Radicchio RossoIngredienti - 1 cespo di radicchio rosso di piccole dimensioni - 1 l di Brodo vegetale - 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva - 1 scalogno - 160 g di riso - 50 ml di vino bianco secco - Sale - 20 g di Parmigiano Reggiano grattugiato

Arrosto in CrostaIngredienti: - 1 arrosto di vitello - 2 carote - 1 cipolla - 1 costa di sedano - due bicchieri di vino bianco - rosmarino - salvia - olio extravergine di oliva - pasta sfoglia o pasta di pane - 2 uova

Page 55: Peoplelife dicembre 2014

Preparazione: Tanto per iniziare dovrete scegliere il tipo di crosta con cui avvolgere il vostro arrosto di vitello, se con la pasta sfoglia o con la pasta del pane, anche se il procedimento è esattamente lo stesso.Fate rosolare in un ampio tegame una carota, una cipolla e una costa di sedano taglia-ti grossolanamente, uno spicchio d’aglio, un rametto di rosmarino e qualche fogliolina di salvia. Aggiungete l’arrosto di vitello e fatelo rosolare perfettamente da tutti i lati. Sfumate con il vino bianco e quando sarà completamente evaporato aggiungete acqua o brodo fino a coprire metà della carne. Fate cuocere l’arrosto a fuoco dolce per un’ora per il primo kg del suo peso e mezz’ora per tutti i chilogrammi successivi, ad esempio se il vostro arrosto di vitello pesa 2 kg, dovrà cuocere per un’ora e mezza. Stendete la sfoglia o la pasta di pane su una spianatoia e spennellatela con un uovo sbattuto. Scolate l’ar-rosto dal liquido di cottura ormai ristretto e tamponatelo leggermente con carta assor-bente. Posizionate l’arrosto nel centro della sfoglia e richiudetelo all’interno incollando i bordi di chiusura con un po’ di uovo sbattuto. Spennellate la superficie con l’uovo e in-fornate a 180°C per 30 minuti. Mentre l’arrosto in crosta è in forno, eliminate dal fondo di cottura il rosmarino, la salvia, l’aglio e frullate tutte le verdure rimanenti, aggiungendo se necessario un pochino di brodo. Questo composto costituirà la vostra preziosa salsina con cui insaporire l’arrosto in crosta. Al termine della cottura, estraete l’arrosto in cro-sta dal forno e lasciatelo riposare per 5 minuti, poi tagliatelo a fette abbastanza spesse con un affilatissimo coltello seghetta-to e servitelo accompagnandolo con la salsina calda.

Insalata NataliziaIngredienti: spinacini baby freschi - 1 melograno maturo - 50 gr di noci sgusciate - 1 pera - 1 finocchio - rucola PreparazioneLavate bene le foglie di spinaci e di rucola e mettetele in una ciotola da portata. Aprite il melograno e sgranatelo togliendo tutte le pellicine bianche: per velocizzare questo procedimento mettete i chicchi in una ciotola e copriteli di acqua fresca. Le pellicine bianche verranno a galla e potrete toglierle facilmente. Togliete quindi la buc-cia alla pera e tagliatela a dadini. Tagliate il finocchio a fettine sottilissime. Unite quindi alle foglie di spinaci e rucola nella ciotola le pere e il finocchio. Condite con olio e aceto balsamico e aggiungete per ultimi i chicchi di melograno.

Page 56: Peoplelife dicembre 2014

56 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

utti gli animali possono diventare nostri ami-ci, anche quelli che molti considerano orri-pilanti. I pipistrelli, ad esempio, non tutti li amano. Scene di panico se qualche esempla-re, inseguendo un insetto, si infila nelle no-

stre case. Eppure, non è raro vedere sui muri esterni dei palazzi o sugli alberi le bat box. Cosa sono? Casette di legno per pipistrelli. Con l'aumento delle temperature, nelle nostre città proliferano le zanzare, insetti noti per le fastifiose punture. Ebbene: in natura esiste un poten-te insetticida ecologico. Si tratta, appunto, del pipistrel-lo che arriva a nutrirsi di circa 2000 zanzare per notte. È per questo che si sta diffondendo la moda, soprattutto nelle regioni del nord Italia, di adottare questi piccoli mammiferi, utilizzando le bat box, che garantiscono un rifugio per i pipistrelli. Certo, non è tra gli animali più belli in natura, ma credenze popolari e stupidi luoghi

comuni hanno contribuito a rendere questi mammiferi ancora meno popolari. Bisogna quindi precisare che il pipistrello non è velenoso, non si impiglia nei capelli e non è assetato di sangue. Lo sa bene Adriana che vive a Montalto Uffugo e ha un pipistrello domestico. Era appena nato quando lo ha trovato in giardino. Credeva non sarebbe sopravvissuto senza la sua mamma. Diffici-le dargli da mangiare. "Ho provato ad allattarlo col conta-gocce. Per un paio di giorni ci sono riuscita - racconta - poi serrava il becco. Ho provato a dargli insetti, ma niente. Si stava lasciando morire. Poi ho provato con i liofilizzati per neonati nel latte. È stato un successo! Adesso Tito, questo il nome dato al pipistrello, ha quasi un anno. Ha impa-rato a mangiare da solo e a volare. La notte va a caccia d' insetti, ma il giorno è lì, nella sua casetta di legno. Per me - conclude Adriana - diventare la mamma adottiva di un pipistrello è stata un' esperienza entusiasmante".

Il mio amicoPIPISTRELLO

Servizio di Lorenzo Costa

T

Page 57: Peoplelife dicembre 2014

Attraversata da mille contraddizioni che ne costituiscono la ric-chezza e la civiltà, la Calabria è luogo di confine tra il nord e il sud del mondo e in essa sono confluite le esperienze più diverse dando vita ad un insieme di abitudini e usanze uniche e caratteristiche. Una terra che ha sempre prodotto personalità di spicco, capaci di distinguersi in ogni campo del sapere e dell’arte. Anche in quello gastronomico. Per questo Calabria Food ha idea-to Natale con i tuoi una serie di confezioni regalo composte dalle migliori eccellenze enogastronomiche regionali, frutto di un sapere antico e di una passione sempre vive per le cose fatte bene.Un pensiero che racchiude in sé il bello di una terra nobile e gene-rosa e il buono di una tradizione gastronomica millenaria.

www.nataleconituoi.calabriafood.comA Natale festeggia con i tuoi

Page 58: Peoplelife dicembre 2014

58 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

pLa moda da leggere e da interpretare

A cura di Anton Giulio Grande

Si conferma ancora una volta il grande successo del couturier An-ton Giulio Grande. I suoi abiti, veri protagonisti di eventi fashion e glamour, creazioni d' arte, sono ricercati ovunque, tanto da essere esposti in mostre e musei. Nel mese di Novembre, a Bologna, nello Storico locale La Capannina della famiglia Pazzaglia, si è svolto un minidefilèdiottoabiti destinati per un pubblico d’elite, testimonial dell’evento l’inseparabile musa, la top model Nina Moric, fasciata in un abito di pizzo nero corto, ricamato e scollatissimo, con una gran-de coda in pizzo e balze di tulle nero. Ma il successo di Anton Giulio continua anche fuori dall’Italia: ambasciatori, diplomatici e ministri operanti nel governo di Malta, hanno avuto la possibilità di cono-scere e vedere il top della moda ed i migliori designer italiani, malte-si e spagnoli. Il Gala di Moda e Cultura, si è tenuto a Malta presso la Sacra Infermeria al Mediterranean Conference Center. La serata è stata presentata dal conduttore maltese Joe Chetcuti ed è iniziata con l’intervento dell'Ambasciatore italiano a Malta Giovanni Um-berto De Vito. E' seguita l'esibizione della cantante Numa, accom-pagnata dal celebre chitarrista inglese Phil Palmer, Gli ospiti presenti sono stati omaggiati con quadri di moda con le collezioni Autunno - Inverno 2014/2015 delle Maison italiane di prêt- à- porter Trussardi e Luisa Spagnoli, e la maison Ferragiu' di Malta. Ma ad affascinare ed entusiasmare la platea per il gran finale di serata sono stati gli abiti di Anton Giulio, abiti che fanno di ogni vestito un pezzo unico e di grande valore: pizzi, merletti e ricami con jais, cristalli Swarovski, trasparenze e giochi di luce su tessuti di georgette, chiffon e seta pura, interamente realizzati in Italia. L’evento, svoltosi il 24 novembre scorso, ha voluto inaugurare la Camera della Moda di Malta,ufficia-lizzata dal Ministro della Giustizia e Cultura Owen Bonnici. Al lancio istituzionale erano presenti: Anton Giulio Grande, ospite d'onore con una modella maltese che indossava una sua creazione, Adrian Mizzi presidente della Malta Fashion Association, il regista di moda ed eventi Giuseppe Racioppi, il direttore del magazine "Rendez Vous de la mode" Elio Frasca, la giornalista Grazia Pitorri, il direttore della camera di commercio italo- maltese Marcello Noce. Durante lapresentazioneufficialee'statofirmatounprotocollotrala Came-ra della moda di Malta e l'istituto italiano di cultura per la diffusione e lo scambio della moda sartoriale e la cultura tra i due paesi che vedrà presto protagonista lo stilista Anton Giulio Grande.

Notizie dal mondo della moda

Page 59: Peoplelife dicembre 2014

Dicembre 2014 ~ PeopleLife ~ 59

p

lePILLOLEdiANTONGIULIO

Scegli tu come essere la vera regina delle feste

Natale è alle porte ed è obbligatorio sentirsi perfette, ma attenzione a non scadere nel solito luogo comune “essere belle solo durante le

feste”, concetto superato e scontato. Indossare l’abito migliore, il gio-iello che ti fa sentire perfetta e le scarpe che adori sono presupposti

fondamentali per godersi in pieno le vacanze natalizie, circondata da parenti e amici. Acquisti intelligenti e piccoli dettagli di classe com-

pletano la mise perfetta delle feste. La donna del 2015 deve avere un look moderno, ricercato ma semplice, accompagnato da accessori

che non siano troppo appariscenti e volgari. Distinguere il giorno dalla sera e, soprattutto avvalersi della regola fondamentale: utilizzare tutto

quello che si possiede nell’armadio, rovistando, magari nei vecchi bauli delle mamme. Ricordate lo stile Charlie Angels, famoso telefilm degli

anni 70? Il Vintage è tornato, casacche anni 70 abbinate ad accessori e indumenti moderni vi conferiranno fascino ed eleganza con un pizzico

di novità. E per le notti? Superato il vecchio concetto dell’abito di capo-danno: lungo con paillettes, rosso, acconciature costruite ad hoc e tutto

il resto, il 2015 vuole donne moderne con un forte senso dell’estetica. La moda vi vuole internazionali, via i vecchi luoghi comuni o gli eccessi delle grandi città, una donna deve essere tale, indipendentemente da

dove si vive o si va. Per chi è fortunata e trascorrerà le vacanze natalizie lontano dalla propria città, la valigia deve contenere pezzi e accessori facilmente interscambiabili tra loro, adattabili per il giorno e la notte e

abbinati ad accessori importanti o leggeri: tutto dipende da quello che indossiamo e dove andiamo. Il 2015 sarà l’anno dei colori forti, rosso e

nero rappresentano il classico e non tramontano mai, ma spazio anche al bronzo, al dorato, al verde petrolio e così via. Abito lungo o corto lo decide la location, l’abito da sera lungo con strascico dona eleganza e raffinatezza, ma non è adatto per chi preferisce accogliere il nuovo

anno in discoteca. Abiti corti, minimal, leggins in pizzo con casacche in seta leggere conferiranno classe e glamour con un pizzico di rock. Gra-

zia ed eleganza sono le regole fondamentali per qualsiasi outfit si vo-glia indossare ma è fondamentale personalizzarlo con l’unicità propria

che contraddistingue ogni donna, mentre, per sottolineare la propria eleganza e femminilità con la scelta delle scarpe, il pizzo è il materiale

cool di quest’anno, ma possiamo anche tentare una scelta più shock con la vernice rossa… Benvenuto 2015.

Anton Giulio e le autorità intervenute all'evento: con l'ambasciatrice americana, con il Console Italiano, nei saloni della camera della Moda di Malta

Page 60: Peoplelife dicembre 2014

Parola d'ordine del Natale è brillare, es-sere luminose, scintillanti. Essere uni-che, volere e potere scatenare curiosità e complimenti d a parte di tutti coloro che vi guarderanno. Natale e Capodanno sono tripudio di luci e bagliori e, allo-ra, via libera all'uso di tutto quello che contribuisce ad esaltare la propria bel-lezza e personalità. Truccarsi e' bello e divertente, soprattutto nel periodo delle feste, dove si può osare di più, si posso-no provare nuovi accostamenti e brillare e' la parola d'ordine.

E VOI COME VI TRUCCHERETE? Pochi ma giusti suggerimenti possono aiu-tarvi nella scelta di colori e toni.I colori del viola sono le nuance del mo-mento, il nostro primo consiglio:puntate sugli occhi,truccateli di viola e lasciate le labbra al naturale. Per un make-up " strong" ma non troppo, delicato ma deciso e mai esagerato. Il trucco viola sta bene a chi ha gli occhi color verde, celeste e noc-ciola. Bene anche per chi ha occhi scurissi-mi, ma in questo caso va aggiunto un velo d'oro. Siate generose con il mascara e, se volete, applicate anche delle ciglia finte,-ma che non siano carnevalesche. La regola principale è uniformare la carnagione, quin-di stendete bene il fondotinta, e non dimen-ticate il primer che vi farà durare il trucco!

Il fard di un bellissimo rosa freddo è preferibile alla terra. Le labbra natu-rali fanno bon ton, ma per le amanti

del rossetto suggeriamo sempre un gloss sui toni rosa / fucsia, che donerà la giusta luminosità senza eccedere.

Page 61: Peoplelife dicembre 2014
Page 62: Peoplelife dicembre 2014

62 ~ PeopleLife ~ Dicembre 2014

l 31 ottobre scorso al Teatro Morelli di Co-senza ha preso il via l’ultima fase del progetto “MORE - La scena contemporanea a Cosen-za” con un ricco programma che andrà avanti

fino al mese di maggio 2015. Si chiude con il botto un fortunato sodalizio tra la compagnia Scena Verticale e il Comune di Cosenza, che nella primavera del 2012 aveva esordito con la prima edizione della rassegna contemporanea, ospitando all’interno del Morelli alcuni tra i massimi esponenti del teatro d’autore contemporaneo nazionale e internazionale. Da marzo 2013 prende corpo il progetto triennale di residenza, realizzato con il sostegno del Comune di Cosenza e della Regione Calabria attraverso il POR FESR 2007/2013 e accanto all’attività di programmazione, che nell’ottica della multidisciplinarietà tipica delle re-sidenze riserva attenzione anche ad altre forme d’arte, ha previsto percorsi di formazione per il pubblico e per gli addetti ai lavori, con l’obiettivo di creare occasioni di incontro e confronto tra la scena e la platea, tra il teatro e la città. L’attenzione al ‘contemporaneo’ si rivela anche in questa occasione una vincente chiave di volta nella realizzazione di un programma cultu-rale attento all’evoluzione dei linguaggi scenici e alla drammaturgia: oltre alla frequentatissima Scuola di

Teatro diretta da Dario De Luca, tanta formazione con i laboratorio di Danza Contemporanea a cura di Massimiliano De Luca, il progetto di musicoterapia “MoreInTherapy” rivolto alle persone diversamente abili, il "Blowing on Soul Gospel Meeting", primo Workshop Gospel della città di Cosenza, presenta-to dall’Associazione Inmediart, in collaborazione con Galimi ArtSession, il corso di dizione a cura di Ernesto Orrico, il laboratorio di riprese e montaggio video curato dal regista Giacomo Triglia e molti altri. Vi è una forte volontà da parte dell’amministrazione di investire affinché questo progetto vincente non diventi uno sporadico episodio di ricchezza culturale: ‘Un’e-sperienza fortunata come il MORE, sulla quale abbiamo immediatamente puntato, merita di essere rinnovata’ – afferma il sindaco Mario Occhiuto – "Il nostro fine era di diversificare l’offerta culturale della nostra città e ciò è stato possibile esclusivamente grazie a Scena Verti-cale, che ha creato una realtà teatrale contemporanea di prim’ordine, producendo risultati eccezionali, con successo di presenza del pubblico. Un’esperienza che si concluderà a maggio, ma che certo voglio assolutamente rinnovare per valorizzare i teatri della nostra città. Cosenza, si attesta sempre di più come città di cultura e punto di riferimento per l’intera Provincia’".

Progetto MORE: la scena contemporanea riparte a Cosenza con l’ultima rassegna

Servizio di MariaChiara Cundari

I

Page 63: Peoplelife dicembre 2014

SPETTACOLO

Dicembre 2014 ~ PeopleLife ~ 63

Per info www.progettomore.it

PROGRAMMA TEATROVENERDI 26 DICEMBRE 2014 - H 21.00 Dario De Luca e la O.M.O. SCANTI DI NATALE (90’) VENERDI 16 GENNAIO 2015 - H 21.00 Teatro Filodrammatici BRUTTO (80’) VENERDI 30 GENNAIO 2015 - H 21.00 Anagoor L.I. | LINGUA IMPERII (100’) spettacolo vincitore del premio jurislav korenic per la regia al grand-prix del 53mo festival mess di Sarajevo 2013 VENERDI 13 FEBBRAIO 2015 - H 21.00 Teatro Sotterraneo BE NORMAL ! (60’) VENERDI 27 FEBBRAIO 2015 - H 21.00 Saverio La Ruina POLVERE (75’) VENERDI 13 MARZO 2015 - H 21.00 Giancarlo Cauteruccio / Litfiba - Beau GesteENEIDE di KRYPTON - un nuovo canto (70’) VENERDI 27 MARZO 2015 - H 21.00 Fratelli Dalla Via MIO FIGLIO ERA COME UN PADRE PER ME (55’) Spettacolo vincitore Premio Scenario 2013 VENERDI 10 APRILE 2015 - H 21.00 Fortebraccio Teatro I GIGANTI DELLA MONTAGNA (70’) VENERDI 24 APRILE 2015 - H 21.00 Scena Verticale / Primavera dei Teatri LA STANZA DELLA MEMORIA (70’)

MUSICA MERCOLEDI 10 DICEMBRE ORE 21.30 (SALA MONTIMURRO) The Cult of Fluxus Mercoledì 17 dicembre ore 21.30 (Teatro) Dedalus in concertoMERCOLEDI 21 GENNAIO ORE 21.30 (TEATRO) Mary Garret & Billy the Kid MERCOLEDI 4 FEBBRAIO ORE 21.30 (SALA MONTIMURRO) Vanessa Peters in concerto (Dallas, USA)MERCOLEDI 18 MARZO ORE 21.30 (SALA MONTIMURRO) Alin Coen in concerto (Hamburg, Germania)MERCOLEDI 15 APRILE ORE 21.30 (SALA MONTIMURRO) Taming the Tiger. Omaggio a Joni Mitchell MERCOLEDI 6 MAGGIO ORE 21.30 (SALA MONTIMURRO) Dissidio in concerto

Ricci - Forte: Still Life

Real Pepper in concerto

(AllMyFriendzAre) DEAD in concerto

Saverio la Ruina Dissonorata.Un Delitto d'onore in Calabria

Page 64: Peoplelife dicembre 2014

Oroscopo ~ DicembreMolto lodevole la sua voglia di viaggiare, anche solo con la mente se non può farlo con il corpo. Giove dona ai sagittario molta vitalità, molto ottimismo, socievolezza e voglia di avere molti bambini. Può essere davvero molto generoso ma a volte pecca di ingenuità e lo sconforto per questo può assalirlo. Proprio Giove può indurlo ad essere così e a non aprire gli occhi e stare attento a chi ha davanti. Ama viaggiare, la natura ed è attratto dalle altre culture. E' fedele, dinamico e tanto goloso.

Sagittario

ARIETE

TORO

GEMELLI

CANCRO SCORPIONE PESCI

BILANCIA ACQUARIO

VERGINE CAPRICORNO

LEONE SAGITTARIO21/3-19/4

20/4-20/5

21/5-20/6

21/6-22/7 23/10-21/11 19/2-19/1

23/9-22/10 23/9-22/10

23/8-22/9 23/8-22/9

23/7-22/8 23/10-21/12

Sarete disposti verso il mondo e potreste avvertire la sensazione di aver chiuso con un periodo com-plicato. Tuttavia, vivrete un po’ di nervosismo in famiglia, ma coltive-rete la fiducia e l’ottimismo.

Anche se dovrete aspettare le feste, le stelle si faranno perdonare rega-landovi un Natale ricco di gioia e serenità. La vostra vita migliorerà se evitaterete d'innervosirvi.

Bisogna fermarsi, un po’ per la stanchezza, un po’ per le questioni professionali ed economiche. Da metà mese in poi, quindi, riman-date tutto quello che potete all’an-no nuovo.

Vi aspetta un mese denso di impe-gni, e forse anche di qualche tensio-ne causata da qualcuno che vi farà saltare la mosca al naso. Calmatevi e godete di un bel bicchiere di vino. Rosso, naturalmente!

Cercate di non sbottare subito per risolvere quanto vi angustia. Ap-prenderete una notizia che vi la-scerà a bocca aperta. Cercate d'in-terpretarla nel modo corretto: siate umili e felici per gli altri!

Questo periodo sarà il migliore anche per le questioni economiche visto che potreste incrementare le vostre entrate grazie ad un grande colpo di fortuna.

La vostra situazione è in progres-sivo miglioramento: buone notizie in arrivo e se non sarà così prepara-tevi a vivere un periodo di stabilità.Rallegratevi e festeggiate serena-mente!

Dovrete fare attenzione a separare i doveri (lavoro o famiglia) dai piace-ri: siete coscienziosi, ma ogni tanto potreste anche fare uno strappo alla regola!

Nonostante il ritmo frenetico, avrete modo di riflettere su quante cose siano cambiate. Dicembre si concluderà all'insegna di fiducia e di una grande soddisfazione.

Lo sentite il profumo della svolta? Vuol dire che è vicina. Insomma vorrete imporvi, e quando trovere-te un muro…ruggirete da bravi le-oncini! Una vita nuova vi attende!

Un progetto che si realizza, una si-tuazione che si risolve, la pace nel vostro cuore. Aspettatevi grinta, te-nacia, passionalità e tanto erotismo da vivere intensamente come non mai!

L'insoddisfazione diminuirà, Mar-te vi regalerà determinazione. Re-sistete e continuate ad insistere in quello in cui credete, perché lo ot-terrete! Continuate a crederci!

Page 65: Peoplelife dicembre 2014
Page 66: Peoplelife dicembre 2014

Showroom Aziendale

Zona Ind.le Piano Lago Mangone

Cosenza Tel. 0984.969121