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ORGANO UFFICIALE DELLA PRESIDENZA DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE GRANATIERI DI SARDEGNA ANNO LXV - N . 2 - APRILE - GIUGNO 2011 - PUBB. TRIMESTRALE - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353/2003 CONV IN L. N. 46 ART. 1 COMMA 1 D.C.B. ROMA Di noi tremò la nostra vecchia gloria. Tre secoli di fede e una vittoria G. D’Annunzio

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ORGANO UFFICIALE DELLA PRESIDENZA DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE GRANATIERI DI SARDEGNAANNO LXV - N . 2 - APRILE - GIUGNO 2011 - PUBB. TRIMESTRALE - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353/2003 CONV IN L. N. 46 ART. 1 COMMA 1 D.C.B. ROMA

Di noi tremò la nostra vecchia gloria.Tre secoli di fede e una vittoria

G. D’Annunzio

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lettera ddal ddirettoreIl quadrimestre trascorso è stato ricco di avvenimenti. In copertina ricordiamo la cerimonia dellaCittadinanza Onoraria di Roma ai reggimenti 1° Granatieri e 8° Lancieri, votata dall’assemblea dacirca un anno. Purtroppo il 21 aprile il nostro reggimento era ancora impegnato in Kosovo e, quindi,non poteva essere presente in Campidoglio. Il colonnello Emiliani è stato egregiamente sostituitodal comandante alla sede, il Ten.Col. Santonicola al quale, come una sorta di risarcimento per ilReggimento, è stata dedicata la copertina. E che dire poi del Raduno di Torino, di quello del Cengio,dell'inaugurazione di un nuovo monumento a Eraclea, della costituzione di una nuova Sezione aMacerata e delle tante altre attività portate a termine su tutto il territorio nazionale? Sono tutti segniche denotano la VITALITÀ (V/d Editoriale) della nostra Associazione che, in controtendenza sullasituazione generale di tutti gli altri sodalizi, continua a crescere in termini qualitativi e quantitativi.Un BRAVO a tutti i Presidenti di Sezione che costituiscono il corpo e l'anima dell'Associazione.Ora due righe a carattere operativo.Come detto più volte, i testi proposti, per evitare i tagli, devono essere di dimensione non eccessiva(max. una cartella). Qualche eccezione può essere fatta sulla base dell'importanza dell'evento e delnumero dei partecipanti, non certo per cronache che riguardino interventi di tipo «personale». Occorre sempre tener presente che chi, come, dove, quando, perché, sono le fatidiche domande allequali rispondere, in maniera sintetica, nella stesura di una cronaca.La richiesta di pubblicazione di eventi luttuosi, deve essere fatta con la massima celerità ad evitare,fra l'altro, di rinnovare dopo tanto tempo il dolore dei familiari. La segnalazione deve conteneretutti i dati del defunto: data di nascita e di morte, precedenti militari, luogo e data delle esequie, fo-tografia. Siamo arrivati ad una segnalazione nella quale era reperibile solo il nome del defunto e dichi ha partecipato alle esequie!E ora… TUTTI AL MARE O IN MONTAGNA! Buone Vacanze a chi le può fare!

Direttore responsabile: Antonino TorreRedazione:

Ernesto Bonelli, Alba Maria Mendico, Adalberto BendinelliSegreteria: Mario Scalzi

Amministrazione: Benito Chiepoloindirizzo email redazione: [email protected]

–––––––––––––Autor. Trib. N. 5244 del 22-5-1956

Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (R.O.C.) n. 1599 del 10 ottobre 2001

–––––––––––––Grafica: Marcello Ciriminna

–––––––––––––Stampa: Romana Editrice

San Cesareo - RM–––––––––––––Editore: Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna00185 Roma, piazza Santa Croce in Gerusalemme, 7

Tel 06/7028289 - Fax. 06/70393086E-mail [email protected]

http://www.granatieridisardegna.itC.F.03073220588

Presidente Onorario: On. Lino FornalePresidente: Mario Buscemi

Vice Presidente: Antonio LattanzioSegretario Nazionale: Roberto Santelli

Comitato Centrale: Antonino Torre, Bruno SorvilloPaolo Rossi, Antonio Cafazzo

–––––––––––––Condizioni di cessione del periodico

Una copia Euro 2,00Abbonamento ordinario Euro 10,00Abbonamento sostenitore Euro 15,00Abbonamento benemerito Euro 25,00Una copia arretrata Euro 2,50

Gli abbonamenti possono essere sottoscritti anche mediante il c/c postale n.34577007 intestato alla Presidenza Nazionale ANGS avendo cura di indicarenella causale: “sottoscrizione abbonamento”

–––––––––––––Quanto espresso dai singoli autori negli articoli firmati non

rispecchia necessariamente il pensiero dell’editore e del direttoreLa collaborazione al giornale avviene a titolo volontario e gratuito. Tutto il materialeche perviene in Redazione, anche se non pubblicato, non viene restituito. La reda-zione si riserva la facoltà di modificare e/o sintetizzare i testi che vengono forniti.

Chiuso in tipografia il 25-07-2011In copertina: la cerimonia della Cittadinanza Onoraria di Roma. Il

Ten. Col. Santonicola ringrazia il Sindaco Alemanno.

in questo numero

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editoriale p. 3

attualità p. 4

storia p. 15

brevi e liete p. 16

offerte p. 18

lettere al direttore p. 19

letti per voi p. 20

alamari con le stellette p. 22

attività associativa p. 28

sfileranno sempre... p. 44

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VITALITÀLa primavera e l’autunno sono le stagioni che megliosi prestano alle manifestazioni e agli incontri, a testi-monianza della vitalità della nostra Associazione. Èuna prassi normale che si ripete ogni anno ma che lacelebrazione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italiaha posto particolarmente in risalto. Ognuno ha volutoricordare questa importante ricorrenza che ha vistofinalmente la bandiera tricolore apparire sulle fine-stre e sui balconi anche in assenza di partite di calcio.I granatieri hanno dato vita ad un nuovo raduno na-zionale a Torino che ha aperto un ciclo intenso di pre-senze in questa città di moltissime altre Associazioniper dare il dovuto riconoscimento alla prima capitaled’Italia e al Piemonte, quale indubbio protagonistadegli eventi che portarono a fare la nostra Patria «una,libera e indipendente» come appunto si affermava inuno slogan dell’epoca. Del raduno si tratta nelle pa-gine che seguono, ma è molto importante porre find’ora in risalto il grande successo ottenuto in terminidi partecipazione della cittadinanza: una folla incredi-bile ci ha accompagnato e applaudito per tutto il lungopercorso che da Piazza Castello arriva a Porta Nuovacon una pioggia di applausi e con un entusiasmo a cui– ammettiamolo – non eravamo più abituati.Nelle settimane successive si sono svolti numerosiincontri a carattere regionale, anche questi citatinelle pagine successive. È da ricordare in primis ildevoto ricordo verso i caduti del Monte Cengio, lacui rilevanza ha per noi carattere nazionale, tantoche non pochi sono stati ancora una volta i parteci-panti giunti da lontano ad integrare la sempre nume-rosa presenza delle sezioni del Veneto. L’elenco ditutto quanto è avvenuto, per l’iniziativa e la solerziadei vari Presidenti a livello locale emerge chiara-mente dalla documentazione riportata nelle paginededicate alla vita delle Sezioni. Mi sembra impor-tante sottolineare però che il riferimento all’Unitàd’Italia è stato sempre il motivo conduttore di tuttigli episodi, non solo per quanto riguarda i fasti delRisorgimento ma anche per la ferma volontà del pre-sente di mantenere saldamente unita e solidale la no-stra Terra Natia, guardando al futuro come portatoredi tempi migliori senza insistere sugli inevitabili er-rori del passato o sulle difficoltà del momento cheviviamo. E veniamo alle attività svolte dai granatieriin servizio, (un numero sempre crescente dei quali sista iscrivendo all’Associazione grazie all’impagabilecontributo del granatiere cav. uff. De Micco sempre

presente nel distacca-mento della Sezionedi Roma presso la no-stra – speriamo permolti anni ancora –caserma Gandin).Sono da ricordare larinnovata presenzadel Reggimento inKosovo, per l’assol-vimento della mis-sione di pace in quel-la regione, nonchél’invio di unità a li-vello di compagnia inLibano e la prepara-zione per l’impiego in Afghanistan. Al generaleMarinelli, che lascia il comando per essere anche luiimpiegato in quest’ultima area, il nostro ringrazia-mento per l’opera svolta e l’augurio per il suo deli-cato impegno futuro. A proposito della tradizionalerivista del 2 giugno è altresì da ricordare l’insperatosuccesso conseguito per il compito di aprire la sfilataaffidato, in nome dell’anzianità di origine, alla nostraBanda reggimentale precedendo addirittura quelladell’Arma dei Carabinieri che aveva da tempo otte-nuto il privilegio di apparire per prima. La Rai, inapertura e chiusura del collegamento con Via dei ForiImperiali, ha mandato in onda l’antica «Marcia deiPifferi». Se pensiamo alle «battaglie» sostenute perchéla presenza dei granatieri fosse valorizzata, per l’uso re-golare e regolamentato dell’uniforme di rappresentanza,per il rispetto dei valori storici di primogenitura di cuisiamo espressione, sembra veramente che si siano apertinuovi percorsi e che finalmente le Autorità competentiabbiano deciso di dare ai granatieri il dovuto riconosci-mento. A coloro che hanno operato a nostro sostegno, e sap-piamo bene chi sono, va il nostro grato apprezzamento.Ci aspetta ancora un’ultima tappa per concludere questastagione così ricca di impegni: la rinnovata presenza aTorino il 3 luglio nell’ambito del Raduno conclusivo diAssoarma. Siamo certi che ancora una volta faremo labella figura che meritiamo. E infine un cenno di ringra-ziamento a quanti hanno voluto dimostrare la loro soli-darietà con l’attribuzione del «5 per mille» alle nostredisponibilità; è un ulteriore contributo alla nostra vita-lità e come tale va sentitamente apprezzato.

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ROMANI A EL ALAMEINIl 17 febbraio scorso, in occasione delConsiglio Nazionale ANGS, i Dirigenti nazio-nali, dopo aver ultimato i lavori, hanno parte-cipato al Convegno «Romani a El Alamein»che, organizzato dal Gen. Antonino Torre, si èsvolto nella Sala della Protomoteca delCampidoglio. Uno dei relatori, molto applau-dito, è stato il Presidente nazionale Gen.Mario Buscemi che ha presentato una sinte-

tica descrizione della battaglia e dell'entitàdelle forze contrapposte.Al termine del Convegno, i Granatieri sonostati riaccompagnati alla Caserma «Pio IX»dove un incontro conviviale ha concluso l'in-tensa e interessante giornata dei Consiglierinazionali.

A.B.Il tavolo dei relatori del Convegno. Il Presidente Buscemi ed ilPresidente nazionale ANP d’PI, Fantini ascoltano il rappresen-tante di Difesa Onorcaduti.

Il Presidente Calderola, il Presidente Formicola e Torre durantel'incontro conviviale.

BANDIERE AI BALCONI NELLECITTÀ ITALIANE

Con la celebrazione del 150° anniversariodell’Unità nazionale è stata promossa da piùparti l‘esposizione del tricolore. Lo stesso Logoufficiale della Presidenza del Consiglio riportavatre bandiere, una per ogni cinquantenario dellaricorrenza (1911, 1961, 2011). Per esattezza dob-biamo evidenziare che la prima delle bandiere, ineffetti, doveva essere munita dello stemma sa-baudo. Ci auguriamo che l’omissione sia dovutasolo a esigenze grafiche.L’appello è stato accolto da buona parte della na-zione. In alcuni casi con entusiasmo. Il nostro direttore, nelle vesti di componentedell‘Assemblea capitolina, ha avuto in propositoun‘originale iniziativa: donare a chi ne facesse ri-chiesta il vessillo nazionale. All‘offerta hanno ri-sposto con entusiasmo circa tremila romani.Riportiamo l’originale manifesto affisso nelle vie Particolare dell’originale manifesto fatto per l’occasione.

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di Roma e la copia della lettera di compiacimentodella Presidenza della Repubblica ricevuta dalGen. Torre. Di seguito, l‘articolo scritto, con una punta di fon-data preoccupazione, sullo stesso argomento dalgra. Umberto Miccoli.

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TRICOLORE, A QUANDO?

Con il 2 giugno termina il periodo in cui il tricoloreitaliano ha sventolato su balconi, palazzi, edifici,strade.È stato esposto da Nord a Sud; al di là del credo poli-tico degli abitanti, lo è stato con fierezza e orgoglio,non per moda o per imitazione.Il 150° anniversario dell‘Unità d‘Italia, in realtà, erastato ben preparato; il presidente Napolitano aveva piùvolte auspicato una grande partecipazione popolare adogni tipo di festeggiamento; gli organi di informazionesi sono spesi in programmi e spot sulla grande occa-sione; la libera creatività dei singoli ha prodotto mani-festi, striscioni, coccarde, nastri, fiori, abiti, gioielli,vetrine, tutti ispirati al tricolore.Ne è risultato un effetto assai apprezzato dalla popola-zione che si è sentita spinta ad intervenire con entu-siasmo alle manifestazioni programmate, che hanno ri-scosso tutte un buon successo.Sono state ricordate pagine di storia, per lo più famose,ma anche alcune ingiustamente trascurate; oltre igrandi personaggi riportati su tutti i libri di storia,sono state individuate figure del Risorgimento chehanno dato contributi notevoli, in episodi di eroismo,ancorché locali, ma assai utili alla causa dell‘Unità.Gli spettacoli organizzati in ogni teatro e piazza delPaese hanno avuto anch‘essi il sostegno storico espesso musicale: un’Italia unita dall‘eroismo dei sin-goli e dalle canzoni popolari e patriottiche.Oggi è tempo di ritirare dai balconi le bandiere e ri-porle in un cassetto in attesa della prossima occasione.Sarà prossima davvero?Non dispiace il fatto che non ci siano i campionatimondiali di calcio; non è quella l‘occasione che ci sta acuore; ma quale data sarà utile per esporre di nuovo iltricolore?Credo di ricordare bene che il 4 novembre fino a pochianni fa era «Anniversario della Vittoria e Festa delleForze Armate e dell‘Unità d‘Italia»: se e quando talegiornata abbia perso questa peculiarità non è abba-stanza noto; probabilmente da quando è stato cancel-

lato il 4 novembre dalle festività (forse per il fatto diaver costituito per anni il secondo pilone del «ponte deiMorti»).Dopo il successo di quest‘anno potrà essere altrettantoefficace il 17 marzo del prossimo anno? Se la festa nonsarà istituzionalizzata, passerà con poche speranze diricordo.Il 25 aprile ha una storia a sé, legata a pagine di altis-simo eroismo; la politica però ha reso a quei protago-nisti un brutto servigio.Il 2 giugno, festa nazionale per eccellenza, in realtànon commemora nessuna azione di rilievo, nessunabattaglia, nessuna vittoria; è solo la data di un refe-rendum che, proprio per il fatto di aver avuto un esitoda alcuni contestato, stenta a rappresentare l‘Unitàd‘Italia.Dunque: «Tricolore, a quando?»Dopo anni in cui l ‘inno nazionale non era conosciutoquasi da nessuno, ora si è formata più di una genera-zione che almeno ha imparato la prima delle cinquestrofe. Resterà in memoria.Speriamo di ricordare pure il cassetto nel quale ab-biamo riposto la bandiera tricolore, che per tre mesi hadato un tocco di vivacità alle nostre piazze e strade eun pizzico di patriottismo ai nostri cuori. Di ogni lati-tudine!

Umberto Miccoli

Copia della lettera di risposta dell’Ufficio di Segreteria delPresidente della Repubblica.

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Uomini con i bianchi Alamari ed altri con le Fiammeverdi hanno occupato, il 21 aprile 2011 (2674° anni-versario del Natale di Roma), la sala Giulio Cesare,sede storica del Palazzo Senatorio di Roma ove siriunisce per deliberare l‘Assemblea capitolina. Il ge-nerale Antonino Torre, membro dell ‘Assemblea diRoma Capitale, seduto negli scranni della Presi-denza del Consiglio, alle spalle del SindacoAlemanno, gongolava di gioia. Giungeva finalmentea compimento l‘iter per la concessione dellaCittadinanza onoraria di Roma ai due reggimentidella Brigata Granatieri di Sardegna: il 1° Granatierie l‘8° Lancieri, da lui proposta e approvata dal-l‘Assemblea capitolina da più di un anno. L‘iter am-ministrativo si era concluso ormai da tanto tempo,mancava solo la cerimonia della consegna solenne

della pergamena che sanciva le due cittadinanzeonorarie: la celebrazione del Natale di Roma è sem-brata il momento adatto per la consegna di quel do-cumento rilasciato ai Granatieri quale «testimo-nianza solenne di apprezzamento e di affetto per lacostante opera di presidio alla Capitale svolta dalCorpo; e a riconoscenza del profondo legame stabi-lito dai Granatieri con il popolo negli oltre 110 annidi presenza in città».Nella sala stracolma in ogni ordine di posti, si èsvolta l‘austera cerimonia alla presenza dellaBandiera del 2° Rgt. Granatieri, in sostituzione diquella del 1° impegnata con il reggimento in

Kosovo, e lo Stendardo dell‘8° Lancieri. Fra le nu-merose autorità presenti vogliamo ricordare il mini-stro della Difesa, on. Ignazio La Russa, il Gen. C.A.Domenico Rossi, Sottocapo di SME, il Gen. C.A.Carlo Gibellino, il Presidente della Regione Lazio,on. Renata Polverini, gli assessori Dino Gasperini(Cultura) e Marco Corsini (Urbanistica), AntonelloAurigemma (Mobilità) e il Sovraintendente ai BeniCulturali, Umberto Broccoli, nonché alcuni membridell’assemblea Capitolina.La cerimonia è stata presenziata dal sindaco diRoma, on. Gianni Alemanno che, ricordiamo, svolse

La consegna della Lupa al Ten. Col. Santonicola.

I GRANATIERI E I LANCIERI OCCUPANO IL CAMPIDOGLIO

Foto ricordo finale.

Consegna della pergamena al Col. Fedele.

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il servizio militare di leva presso il Comando dellabrigata Granatieri.Il culmine della cerimonia si è avuto con la consegnada parte di Alemanno delle pergamene e della «LupaCapitolina» in bronzo. La consegna è avvenuta, allapresenza del Generale Cesare Marinelli, comandantedella brigata Granatieri, al Ten. col. Aniello Santoni-cola, in sostituzione del Col. Carlo Emiliani,Comandante del 1° Rgt. Granatieri che, come giàdetto, era impegnato in Kosovo e al Col. GianfrancoFedele, Comandante dell‘8° Rgt. Lancieri. Al termine della cerimonia la Banda dei Granatieri ela Fanfara dei Lancieri si sono esibite nella stupendacornice del piazzale Michelangiolesco ove hanno ri-scosso gli applausi dei numerosi partecipanti ai qualisi erano unite diverse centinaia di turisti.La banda dei Granatieri diretta, come sempre magi-stralmente, dal Maestro Morlungo, come omaggioalla città, ha eseguito in chiusura, fra scroscianti ap-plausi, «L‘Inno a Roma» composto da Puccini nel1919 su richiesta dell‘allora sindaco, don ProsperoColonna.Per l‘ANGS era presente il Medagliere nazionale e

una folta rappresentanza di Dirigenti e soci guidatadal Presidente nazionale Mario Buscemi.Il sole alto, nell ‘azzurro cielo romano, ha fatto da lu-minoso scenario alla cartolina che si poteva ammi-rare da lontano, con in primo piano gli Alamari deiGranatieri: SOLDATI DELLA CAPITALE.

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RADUNO NAZIONALE DI UFFICIALI EX AUC

Nei giorni 6 e 7 maggio u.s., a cura del GranatierePantaleone Palmiotti, ufficiale della riserva e sociodella Sezione di Roma, si è tenuto l’incontro nazio-nale degli ufficiali in servizio ed in congedo «AscoliPiceno 2011 – Raduno Militare AUC per l’Unitàd’Italia» nei luoghi dove gli stessi frequentarono la

Scuola Allievi Ufficiali di Complemento (AUC). Validi collaboratori dell’organizzazione sono stati iTenenti Gatto, Gozzini e Ventriglia.L’avvenimento, incluso formalmente nelle celebra-zioni cittadine per l’Unità d’Italia, è iniziato con ilricevimento da parte del Sindaco Castelli nella salaConsiliare del «Palazzo dei Capitani» durante ilquale veniva donata alla Città la bandiera del ra-duno per la sua conservazione storica. Palmiotti,durante l’allocuzione, richiedeva un minuto di rac-coglimento in memoria dei cittadini di AscoliPiceno caduti in guerra e degli ufficiali della scuolaAUC deceduti. Il Sindaco dava risalto all’avveni-mento sottolineando il rafforzamento dei legamidella città con le Forze Armate. Subito dopo i radunisti e le loro famiglie, divisi pergruppi, venivano accompagnati da guide ufficialiper la visita culturale della città ricca di arte e distoria. Seguiva, nella splendida ed artistica cornicedell’antico «Palazzo Sgariglia», un ricevimentoconviviale durante il quale venivano donati crest,

Alemanno dona una medaglia al Maestro Morlungo.

Scambio di doni ad Ascoli Piceno.

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gagliardetti e gadget ai convenuti. Nell’occasione, i radunisti hanno voluto fareomaggio a Palmiotti di una bandiera tricolore ri-portante, sul retro, le simbologie dei Granatieri. Il giorno successivo i partecipanti al raduno con-venivano nella Caserma «Emidio Clementi», giàScuola AUC di Fanteria che aveva forgiato moltiufficiali dei Granatieri ed ora sede del 235°Reggimento «Piceno», preposto all’addestra-mento primario dei volontari di sesso femminile,attualmente comandato dal Colonnello Annic-chiarico. All’alzabandiera i radunisti e il reggimento di for-mazione, schierati perfettamente, intonavanol’Inno Nazionale mentre i familiari si univano aloro nell’emozione del momento. Palmiotti ed il Ten. Col. Baglivo, decano degli uffi-ciali del reggimento, coadiuvato dall’AiutanteMaggiore Di Donato, effettuavano la cerimoniadella consegna della bandiera del raduno al 235°Rgt. per la sua conservazione nella Sala Ricordireggimentale. I radunisti, inquadrati, raggiungevano poi ilSacrario del Fante per la deposizione della Coronain onore ai Caduti. Successivamente, dopo la visitadella caserma, veniva celebrata la Santa Messa of-ficiata dal Generale dell’Ordinariato MilitareMons. Busato, già cappellano della Scuola AUCstessa. Al termine del raduno, dopo il tradizionalescambio dei crest, tutti i radunisti, insieme ai loro

familiari, consumavano il rancio nella stessamensa che li aveva visti giovani allievi. Erano pre-senti, tra gli altri, i Generali Cocozza, La Macchia,Sarnicola, De Pascalis, Alessandrini, De Feo, ilContrammiraglio Ponzio, i Colonnelli Rando,Vitali (Granatiere) e Spasiano nonchè il localePresidente Provinciale della ANGS Bruni.Momenti di intensa emozione, sia i tanti ricordiriemersi nella mente degli ex AUC, sia per i signi-ficati etico-militari del raduno stesso, hanno carat-terizzato il successo della manifestazione dovutoprincipalmente all’instancabile impegno del no-stro Palmiotti.

Ascoli Piceno: il gruppo dei partecipanti.

MESSAGGIO DEL PRESIDENTE NAPOLITANOal XXX Raduno dei Granatieri: comunicato ANSA

In occasione del trentesimo raduno dell’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna, rivolgo il miodeferente omaggio ai caduti della Specialità e al suo glorioso medagliere, testimonianza di dedizione aldovere e di amor patrio. Diretti discendenti del Reggimento delle Guardie, costituito proprio a Torinoil 18 aprile del lontano 1659 dal duca Carlo Emanuele II di Savoia, i Granatieri di Sardegna hanno ser-vito con valore il Paese in tutto il corso della sua storia, sempre in prima fila nei ranghi dell’esercito,fedeli alle proprie gloriose tradizioni militari». Lo scrive il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio inviato al presidentedell’Associazione nazionale Granatieri di Sardegna, gen. di c.a. Mario Buscemi. «Ancora oggi - scrive ilcapo dello Stato - gli antichi alamari che contraddistinguono la Specialità continuano simbolicamentea splendere sulle uniformi dei granatieri impegnati in molteplici attività operative sul territorio nazio-nale e nei teatri di crisi, nell’ambito delle diverse missioni che vedono le Forze Armate italiane concor-rere da protagoniste alla sicurezza ed alla stabilità, in nome dei principi di libertà, democrazia e paci-fica cooperazione tra i popoli». «Il raduno - conclude - sia l’occasione per riflettere sul nuovo ruolo dellostrumento militare e sulle diverse forme e finalità che ha assunto il suo impegno anche al servizio delleistituzioni della comunità internazionale. Con l’apprezzamento per l’opera prestata dall’Associazione,giunga a tutti i convenuti un caloroso saluto e il mio augurio per una piena riuscita dell’evento».

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«FIERI DI ESSERCI» è il grande titolo del ser-vizio de «LA STAMPA» riferito al Raduno del 17aprile 2011. Meglio di ogni altra, questa espres-sione riassume i sentimenti dei Granatieri in ser-vizio e in congedo presenti a Torino al XXXRaduno nazionale, straordinario per tre motivi:celebra il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, fe-steggia Torino Prima Capitale, ricorda il PrimoCentenario della Sezione Madre ANGS, fondata aMilano nel 1911. Inoltre, è sempre bello ritrovarsiin questa città! Ringraziamo subito tutti coloro che hanno lavo-rato in loco in prima persona per questo evento: ilpresidente del Centro regionale Pier Andrea Ferro,il presidente della Sezione Valter Costamagna, ilpresidente del Comitato per il raduno SebastianoGallo, il severo amministratore Carlo M. Braghero e tutti i volontari … precettati alla bisogna.

LA MOSTRA – L’evento cornice è stata laMostra storica «I Granatieri di Sardegna nelleguerre per l’Unità d’Italia» inaugurata venerdì 8aprile nella sala mostre della Regione. Esposti do-cumenti e reperti unici: quadri, fotografie d’epoca,modellismo, diplomi; di particolare interesse cul-turale una maxi tavola sinottica originale, stam-pata nel 1842 col titolo «Gli Stati Italiani», dovesono presentati tutti i dati socioeconomici degliStati preunitari della Penisola: popolazioni, città,artigianato, produzioni agricole, industrie ecc.

(una scoperta del sagace ricercatore gra. SergioBeggiato). Nella sala è ospitato lo stand dellaSezione Madre ANGS e allestita una bella ras-segna fotografica dedicata al Generale GianfrancoChiti, ora «Soldato di Dio».(Scusino i linguisti la mia prosaica «consecutiotemporum», dovuta all’affollarsi dei sentimenti edei ricordi di quei giorni passati ma … presenti!)

LA CONFERENZA STAMPA – Venerdì 15 aPalazzo Civico i Granatieri Costamagna, Ferro eGallo illustrano ai giornalisti e al pubblico i rap-porti storici dei Granatieri con Torino e presentanoil programma del Raduno. Un sentito ringrazia-mento viene rivolto ai rappresentanti delleIstituzioni: Comune, Provincia, Regione, Comitatoper il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, Regio-ne Militare Nord. Riconoscimenti particolariall’Assessore Altamura, che porta il saluto delSindaco Chiamparino; al dott. Cigliuti, alla sig.aD’Amico, alla sig.a Rosanna Cauda, al dott.Bogliacino.

LA VIGILIA – Sabato 16: l’intensa giornatainizia con il convegno: «I Granatieri di Sardegnanei 150 anni dell’Unità d’Italia». Il salone delCircolo Uffciali è la sede più adatta, alle paretigrandi quadri di scene di battaglie. Il Gen.Cravarezza sottolinea il fatto che l’EsercitoItaliano riconosce le sue origini nell’Atto di fon-dazione delle Guardie - 1659, Torino - primocorpo militare dello Stato in servizio permanente,che sempre si è distinto nella difesa della Patria,e rievoca le battaglie risorgimentali deiGranatieri, eredi delle Guardie. Il dott. Ferro, pre-

T0RINO - 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITÀ D’ITALIA

Cronaca del XXX Raduno Nazionaledei Granatieri di Sardegna

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sidente del Centro regionale Piemonte ANGS, il-lustra il percorso storico dei Granatieri dal 1848al 1918 dal punto di vista dell’evoluzione delleuniformi e delle armi. Seguono gli interventi sutemi particolari. Il Gen. Michele Corrado puntualizza la vera per-sonalità dell’Ufficiale Granatiere Gianfranco Chitisulla base delle proprie esperienze dirette: «Chiti èstato il più esigente e severo Comandante che ioabbia conosciuto nella mia carriera militare, eradotato di grande rigore morale e carisma. Attentoalle necessità dei soldati, sapeva educarli a unaconsapevole disciplina e al sano orgoglio dell’ap-partenenza al prestigioso Corpo dei Granatieri».Al termine viene presentato e distribuito il libroscritto da due giovani ricercatrici: FrancescaColognato e Agnese Mattalia. Il titolo: «Nome dibattaglia: La Chiusa» si riferisce al soprannomedel Granatiere Giobatta Ellena (nativo di Chiusa

Pesio) che, alla difesa dell’Assietta, colpì a morte ilgenerale francese Belle Isle. E’ la vita di un soldatodel ‘700, ricostruita su documenti d’archivio.Un altro soldato della stessa tempra ma dellaclasse 1920, presente in sala, viene festeggiato ca-lorosamente dall’assemblea: è il Granatiere Ten.Girardi Giacomo, ha combattuto sul fronte greco,poi alla difesa di Roma, quindi come partigianosulle montagne. È Presidente Onorario dellaSezione di Torino e Presidente dell’A.N. Combat-tenti e Reduci. Pomeriggio del sabato 16 aprile: finalmente tutti inpiazza Castello. Il programma è intenso: si svol-gono i riti della deposizione delle corone d’alloroalla targa dell’Atto costitutivo del 18 aprile 1659 eal monumento all’Esercito Sardo («dono delPopolo Milanese a Torino»), a ricordo del cente-nario della Sezione Madre ANGS di Milano. In un crescendo di solennità, ecco l’arrivo delMedagliere Nazionale dell’Associazione Naziona-

le Granatieri di Sardegna e delle Bandiere diGuerra. Gli spettatori ormai sono una folla attentae silenziosa. L’Alzabandiera si svolge in un climadi grande emozione. A sera, la fedelissima e in-stancabile Musica d’Ordinanza del 1° ReggimentoGranatieri di Sardegna nella cornice di Piazza SanCarlo, «salotto di Torino», offre il concerto-spetta-colo «352 ANNI DI MUSICA BANDIERE EUNIFORMI», la celebre rassegna musicale e coreo-grafica che è il vanto del bel complesso granatie-resco.

DOMENICA 17 APRILE: «A ME LEGUARDIE!» – I Granatieri aprono la serie deiRaduni di tutte le Armi che Torino ospiterà neiprossimi mesi. Ci sentiamo orgogliosi della nostraprimogenitura, consci di trovarci nei luoghi doveun lontano aprile avvenne la «Levata» delleGuardie. (Immagino i manifesti per il recluta-mento affissi alle cantonate delle vie, i banditoricoi tamburi leggere a gran voce il ducale Editto, icapannelli dei giovani attratti dalla novità di po-tersi arruolare nel primo prestigioso Reggimentodello Stato!).Piazza Castello. Fa il suo magnifico ingresso la

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Musica del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna,si schiera il reparto dei Granatieri in servizio, leRappresentanze degli altri Corpi militari, i gruppistorici «Pietro Micca» di Torino e «Valsusa 1861»di Susa, si inquadrano i Radunisti dietro leColonnelle e gli striscioni delle Regioni di prove-nienza: praticamente tutta l’Italia Unita è rappre-sentata nella parata militare di oggi. Ore 11: OnoriMilitari, lettura del partecipe Messaggio delPresidente della Repubblica. Seguono le allocu-zioni. Il Ministro della Difesa on. La Russa porgeil saluto del Governo e suo personale alPresidente nazionale ANGS, Gen. Buscemi e atutti i Granatieri. Il Sindaco di Torino Chiamparino sottolinea che il1° Reggimento Granatieri è stato insignito dellaCittadinanza Onoraria della Città di Torino nel2009 in occasione del Raduno del 350° dellaSpecialità; ricorda le tradizioni militari di Torino,prima Capitale dell’Italia unita, ove sono presentituttora realtà prestigiose come la Scuolad’Applicazione d’Arma e la Brigata Taurinense. IlGen. Buscemi esprime l’orgoglio suo e di tutti iGranatieri per il fatto di aprire in questa giornataeccezionale la serie dei Raduni d’Arma per il 150°

Anniversario dell’Unità d’Italia; ringrazia leIstituzioni e il popolo torinese, ricorda che un con-tingente Granatieri è tuttora operativo in Kosovoe prossimamente lo sarà in Afghanistan. Seguonogli interventi del Presidente della Provincia diTorino dott. Saitta e del Consigliere delegato dellaRegione dott. Bussola, i quali rievocano il ruolodeterminante dei Granatieri nelle guerre risorgi-mentali.Il Comandante della Scuola d’Applicazioned’Arma, Gen. Carlo Emilio Gai, nel suo interventoconclusivo richiama il significato dello storicomotto «A ME LE GUARDIE !» nato su un campodi battaglia e diventato simbolo dell’assoluta dedi-zione dei Granatieri al Dovere verso la Patria. Haquindi inizio la spettacolare sfilata, ritmata dallenote delle marce militari che galvanizzano i nostripassi ed entusiasmano le due ali di spettatori. Labella voce di una speaker dagli altoparlanti illustrail passaggio ordinato e fiero dei vari gruppi .

CONGEDO – Compiuto il dovere, si confluisceal Palazzo delle Esposizioni per il grande con-vivio associativo.Donna Ferdinanda, Maresciallo honoris causa,esperta di Raduni, sovrintende a questo impor-tante momento di ristoro, di simpatico camera-tismo … ma anche degli «arrivederci».

P.S.– La stessa sera il TG3 regionale delle 19.30apre con qualche cenno di cronaca e qualche ve-loce immagine delle celebrazioni della mattinata,stima il numero dei granatieri in circa 1200, e con-cede un primo piano al Presidente della Sezione,pochi secondi. Tempo totale dedicato al primo Raduno d’Armadel 150° dell’Unità e a Torino prima Capitale: circaun minuto.

Angelo Masperone

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TORINO E IL RADUNO – Nel 2009, anno del350° della fondazione del Corpo, la sfilata si svolseper via Po: c’era tanta pioggia e le rotaie bagnate deltram costituirono un pericolo per i Granatieri che sfi-lavano, bagnati e soli, perché nessuno era lì a vederli,neppure sotto i portici.Quest’anno, nel 150° dell’Unità d’Italia, il tempo erameraviglioso e il percorso della sfilata prestigioso:tutta via Roma, da piazza Castello per piazza SanCarlo fino a via Gramsci, marciapiedi e portici pie-nissimi di cittadini che applaudivano con entusiasmoal passaggio dei radunisti.

Sì, Torino ha riservato un calore davvero grande espontaneo ai Granatieri. D’altra parte appariva evi-dente quanto la città avesse sentito il bisogno di par-tecipare alle celebrazioni per il 150° dell’Unità: nonv’era strada, piazza, edificio e balcone che non vedesseesposto un tricolore.Grazie Torino: gli uomini coi baveri rossi ti sonograti; essi non ti hanno invasa, i Granatieri d’Italianon sono molti, ma tu li hai ben accolti, protetti edapplauditi. Essi ti hanno offerto una sontuosa e pre-cisa cerimonia in piazza Castello, dove il tuo sindacoChiamparino ha salutato con viva cordialità ed haparlato, applauditissimo, di Unità d’Italia; inoltre tihanno mostrato uno spettacolo di bell’ordine, prepa-razione e compostezza nella serata di sabato in piazzaS. Carlo con un preciso, ancorché ridotto, CaroselloStorico ed una completa e convincente esibizionedella Banda della Brigata; infine ti hanno destinatouna composta sfilata di radunisti, tutti eleganti nellaloro divisa con basco nero e bavero rosso con bianchi

alamari.Torino e i Granatieri: i plausi sono reciproci. E’ statauna grande prova di organizzazione da parte delComune, del Comitato retto da Gallo, della Brigata edei Radunisti.

Viva il 150° dell’Unità d’Italia, Viva il 352°della fondazione del Corpo, Viva il 100° dellaSezione-Madre di Milano, Viva i Granatieri,Viva la Città di Torino.

Umberto Miccoli

POCHI ... MA BUONI – Organizzare un grupporappresentativo della Campania per il XXX Radunonazionale è stato molto difficoltoso, infatti un po’ ladistanza, un po’ il periodo pre-pasquale, tra tante de-fezioni si è giunti a Torino con uno sparuto gruppo disoci e 2 Colonnelle, ma una volta al centro della sfi-lata, è subentrato in noi l’essere Granatiere e quellamanifestazione d’affetto dei presenti, quei battimani equelle frasi sussurrate: «pochi…ma buoni!», ci hannoriempito d’orgoglio e d’entusiasmo. Nel prosieguo, come sempre accade nell’appunta-mento conviviale, la partecipazione dei vecchi e deigiovani in servizio ha un sapore tutto particolare inquanto, avere davanti a noi questi giovanotti, è comeguardarsi allo specchio del passato, rituffarsi improv-visamente in atmosfere lontane ancora piacevoli, rag-gruppandoci in un foltissimo gruppo consapevole diun qualcosa che resta al di là del tempo e delle di-stanze: Essere Granatiere.

SEZIONE DI VERONA – Ieri a Torino sono ri-masto commosso nello sfilare in Via Roma per la ca-lorosissima presenza ed esultanza dei torinesi. A loro

RIFLESSIONI E PENSIERI

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un grazie, ed un grazie anche a tutti gli amici pre-senti. L’unico neo (e debbo dirlo!) la clamorosa as-senza dei granatieri di una Regione (la mia) che purevanta più di 40 sezioni! Eravamo pochi...ma buoni!L’amarezza profonda è stata temperata dal calore diTorino! E allora: «sempre avanti granatieri!».

Roberto Pellegrini

SEZIONE DI VAL SUSA – Domenica 17 aprile2011, c’erano anche il gruppo segusino dei grana-tieri e la rappresentanza risorgimentale delle vivan-diere «Val Susa 1861» al 30° Raduno nazionale deiGranatieri svoltosi a Torino, per ricordare la fonda-zione del Reggimento delle Guardie e celebrare il

150° dell’Unità nazionale. La rappresentanza valsusina ha partecipato con or-goglio alla parata insieme ai reparti di granatieri inservizio e agli oltre duemila radunisti. «Nel vostroritrovarvi - ha detto il sindaco uscente di Torino,Sergio Chiamparino - ci ricordate di essere stati laspina dorsale del nostro esserci fatti nazione demo-cratica».

Paola Meinardi

TRIESTE E TORINO – 1200 Km. per andata eritorno dall’estremo Est all’estremo Ovest d’Italia.La fedele Sezione «Stuparich» della città di SanGiusto, era presente alla XXX Adunata nazionale.

E TE TANTI GRADITIANTI GRADITI

OSPITIOSPITI

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Valerio Zucchi, nostro socio e granatiere in servizio presso il 1° Reggimento Granatieridi Sardegna, ci ha chiesto di pubblicare l’annuncio dell’Agenzia con la quale collabora.Il suo numero di cell. è: 3933792936

ONORANZE FUNEBRI LAONORANZE FUNEBRI LATTTTANZIANZI

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Le Onoranze Funebri Lattanzi operano in Roma dai primi degli anni quaranta con altis-sima Esperienza e Professionalità tramandata da padre in figlio, curando i servizi in ogniminimo dettaglio, garantendo trasporti in Italia e all’Estero, pratiche complete, addobbifloreali, opere cimiteriali e personale qualificato in grado di assistere i familiari dall’inizioal completamento del servizio.

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ILIL RADUNO DI TRADUNO DI TORINO SU DVDORINO SU DVD

Il Comitato organizzatore del Raduno Nazionale di Torino ha realizzato un bellissimo fil-mato che riporta i momenti più significativi delle tre giornate ricche di eventi e di inizia-tive.Chi volesse acquistare il DVD può richiederlo al Presidente del Comitato, gra. Seba-stiano Gallo, che provvederà alla spedizione. Il prezzo per l’acquisto è di 20,00 Eurocomprese le spese postali (15 Euro se il DVD viene ritirato direttamente).

I recapiti per inoltrare la richiesta sono:

cell. 339 36 52 032 tel. e Fax 0174 65492 indirizzo: Via Provinciale, 32 12088 Roccaforte di Mondovì (CN)

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Il laboratorio artistico «Arte in Regola» haapprontato un anello in argento per laSpecialità Granatieri. Per acquisti collettivi,attraverso le Sezioni ANGS, sono previsticonsistenti sconti. La Sezione di Roma ha giàaderito all’iniziativa.

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Il Capitano Mario Bassino chenasce da una famiglia dell'alta bor-ghesia di Pinerolo – il padreAvvocato Teodoro Bassino è statoun Ispettore Superiore presso ilMinistero delle Finanze – si ar-ruola in giovane età nell'EsercitoItaliano e viene assegnato al 1°Reggimento Granatieri.Nel gennaio 1909 viene impegnatocon il Reggimento durante le ope-razioni in soccorso delle popola-zioni colpite dal terremoto diMessina del 28 dicembre 1908.Dal libro del Gen. Nicolò Giacchi,«I Granatieri di Sardegna nell'im-presa libica», risulta che il Te-nente Bassino partecipò allaguerra italo - turca del 1911-1912- inquadrato nel 6° Battaglioneindigeni eritrei. Durate tale cam-pagna fu insignito della primaMedaglia d'argento al valor mili-tare con la motivazione indicata

sempre nel libro di Giacchi .Rientrato in Italia agli inizi del1915, venne inquadrato nel 2°Granatieri e nel solo 1915, per ilsuo eroico comportamento, glivennero concesse tre Medaglie dibronzo. Non si hanno ulteriori notizie agliatti del Museo sull'Ufficiale se nonla disposizione impartita nell'ot-tobre 1916 dal Generale Pennella,Comandante della Brigata Grana-tieri sul Cengio, relativamente allacostituzione di un Battaglionechiamato appunto «Bassino» con iGranatieri tratti da entrambi iReggimenti.Si ritiene che il Battaglione nel1917 abbia operato alle dipen-denze di altra Unità e durantequesto periodo all'Ufficiale furonoconcesse la seconda Medagliad'argento e le altre due Medagliedi bronzo. Il valoroso Capitano

morì in combattimento sul bassoIsonzo. In suo ricordo la città diPinerolo intitolò una strada.

Note tratte dal Museo Storico dei Granatieri

a cura del gen. Ernesto Bonelli

CENNI SUL CAPITANO MARIO BASSINOUn valoroso pinerolese che pochi conoscono

UN EROE RIEMERSO DALLA STORIANon si tratta di un ex che viscrive, ma di un appassionato distoria locale e non.Nel lontano 1997, per passione eperché lontano discendente di uneroe granatiere che aveva combat-tuto a Monte Croce il 24 giugno1866, dopo aver chiesto conferma al-l'apposito ufficio del ministero difatti che già conoscevo fin da ra-gazzo ma che dovevo «ufficializ-zare» per convincere il Comune diMarliana (PT) ad apporre una targacommemorativa. Dopo la rispostadel ministero, l'amministrazione co-munale pose la targa ricordo con ladedica che io avevo proposto.Ora vi allego la foto di GiuseppeBenedetti, promosso sul campo ser-gente e poi decorato di Medaglia diBronzo al V.M.. Dopo al prima deco-

razione egli ebbe ancora un «ar-gento» e un altro «bronzo». Quindinella foto manca una medaglia.Egli era nato a Casore del Monte (fra-zione di Marliana) il 20 novembre1844 e morì il 10 aprile 1926. Era in-quadrato nel 2° Rgt. Granatieri.In occasione dei festeggiamenti per il150° dell'Unità d'Italia, Benedetti èstato ricordato ufficialmente.«Animato da forte spirito patriottico,Giuseppe Benedetti fu arruolato neigranatieri e durante i combattimenticontro gli austriaci nei pressi diCustoza, si lanciò all'attacco a baio-netta innestata spronando anche glialtri al grido «Avanti Savoja che sivinca o che si moja!». Nel novembre 1997 l'Amministra-zione Comunale di Marliana haposto una targa nella piazza del

paese in ricordo di questo «eroicosoldato», si legge nel Sito ufficialedel comune di Marliana.

Giuseppe Francescaninipote in «terza»

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MEZZENZANA CAVALIERE DELLA REPUBBLICA«Il Presidente dellaRepubblica, Capo del-l'Ordine «Al Meritodella Repubblica Ita-liana» in considera-zione di particolari be-nemerenze e su pro-posta del Presidentedel Consiglio dei Mi-nistri, sentita la Giuntadell'Ordine, con de-creto in data Roma 27dicembre 2010 ha con-ferito l’onorificenza dicavaliere al sig. EnricoMezzenzana con fa-coltà di fregiarsi dellerelative insegne». Cosi recita l’attestatoche oggi alle ore 15aprile 2011 a Milano nel-la sala congressi dellaProvincia di Milano l’as-sessore del comune di Legnano, Renzo Brignoli, alla presenza del sig. Prefetto Gian ValerioLombardi, del Sindaco di Milano Letizia Moratti, del Presidente del Consiglio della provincia diMilano Bruno Dapei e della direttrice dell’ufficio onorificenze e araldica della Presidenza delConsiglio dott.ssa Ilva Sapora ha consegnato al cittadino legnanese Enrico Mezzenzana,Vicepresidente ANGS per la regione Lombardia e Presidente della stessa associazione per la

Provincia di Milano e dellaSezione di Legnano, Mez-zenzana è un artigiano tito-lare di una impresa di auto-riparazioni da lui fondata 32anni fa; egli, inoltre, è un vo-lontario del soccorso dellasezione della Croce Rossa diLegnano. Mezzenzana è anche notocome consigliere del «Lillaclub calcio» e come operatoretelevisivo per oltre vent’anninelle partite giocate in casadal Legnano calcio. A lui sideve, infine, la realizzazionedel Monumento che ricorda iGranatieri caduti, situato aLegnano in via Granatieri an-golo corso Magenta.

In alto e in basso: La consegna del Cavalierato a Mezzenzana rappresenta l’apprezza-mento di un’intera comunità al suo impegno civile.

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brevi ee llieteI CENTO ANNI DEL GRANATIERE MAZZONETTO

Da una dettagliata relazione in-viata al Presidente nazionaleBuscemi dal gra. Gianfranco Ro-sin, Presidente provinciale diTreviso, siamo venuti a cono-scenza che il giorno 11 aprile, aMontebelluna (TV) è stato festeg-giato il 100° compleanno del gra-natiere Alessandro Mazzonetto,classe 1911.Rappresentanti delle Sezioni diTreviso e Montebelluna, guidatidal Presidente Rosin, con leColonnelle di sezione, si sono re-cati il 10 aprile alla grande casa dicampagna ove il nostro Ales-sandro (il «Santo» per gli amici) èda sempre vissuto ed ora è amore-volmente assistito dalla sua nume-rosa famiglia (5 figli ed un numeroimprecisato di nipoti e pronipoti).L’incontro con il centenario è ini-ziato con la Santa Messa propizia-toria e di ringraziamento celebrata

in uno spazio predisposto davanti alla casa.«…Costretto su sedia a rotelle e amorevolmente accompagnato dalla figlia, il nostro Alessandro si èpresentato sorridente al suo pubblico, sul capo la sua vecchia bustina militare, alamari e granatina aspillo sul bavero della giacca, nonché la sua croce di guerra sul petto, ... una stupenda prova di fedeltàai nostri colori e di amore ai valori rappresentati dalla Nazione.Il vedere i nostri baschi neri, gli alamari, ma soprattutto le nostre Colonnelle lo ha profondamente tur-bato destando in lui ricordi lontani nel tempo per cui copiose e liberatrici sono sgorgate le lacrime».«…a concludere la parte docu-mentale e ufficiale della ceri-monia, la consegna dell’attestatodi benemerenza disposto perl’occasione dal nostro PresidenteNazionale Mario Buscemi, taleatto, come intuibile, è stato causadi ulteriore profonda commo-zione, soprattutto per aver presocoscienza da parte del vegliardoche ci si era ricordati di lui e diquanto aveva dato alla Patria neibui anni di guerra che avevacombattuto con onore nei ranghidel 2° Reggimento Granatieri».

Relazione in data 14 aprile 2011.

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Dall’alto in basso: momenti del doveroso riconoscimento al granatiereMazzonetto che ha raggiunto un altro grande traguardo.

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OFFERTE PERVENUTE ALLA DATA DEL 30 GIUGNO 2011PER IL POTENZIAMENTO DEL GIORNALE:

Euro 30,00 Sezione di CONEGLIANO“ 20,00 Sezione di MILANO“ 30,00 Sezione di CASTEL GOFFREDO“ 50,00 Gra. SELLERI Giorgio“ 20,00 Gra. MANSUETO Romano“ 30,00 Gra. OTTAVIANI Roberto (Uscita medagliere)“ 15,00 Gra. CHIEPOLO Benito (Uscita medagliere)“ 15,00 Gra. SCALZI Mario (Uscita medagliere)“ 20,00 Gra. MARIAN Lino“ 20,00 Gra. ROS Renzo“ 20,00 Gra. TERREO Carlo“ 10,00 Gra. TORRESAN Riccardo“ 10,00 Gra. GRASSO Eolo (in memoria del Gra. Albini Siro)“ 10,00 Gra. FOCARELLI Benito (in memoria del Gra. Possano Pietro)“ 50,00 Gra. MONTEFUSCO Gino (in memoria dei commilitoni che persero la vita

nel naufragio del CRISPI)“ 58,00 Gra. PELLEGRINI Roberto“ 20,00 Gra. GIORGI Renzo“ 15,00 Gra. VALENTINI Gianni (in memoria del Gra. Temporin Luigi)“ 20,00 Gra. FERLUGA Fabio (in memoria del nonno Gra. Ferluga Karl)“ 30,00 Gra. PAVANELLO Renzo

PER IL FONDO DI SOLIDARIETÀ «STENIO CONTIGLIOZZI»:

Euro 30,00 Gra. LEPORE e Sig.ra BALI (bonifici del secondo trimestre 2011)“ 100,00 Gra. D'IGNAZIO Mario“ 100,00 Sig.ra GENTILI Manuela

CONTRIBUTO PER L'A.N.G.S.:

Euro 1.000,00 Sezione di ROMA“ 15,00 Col. DELFINO Giancarlo

RETTIFICA: Nell’offerta per il Giornale della Sig.ra Oliviero Rita nel numero prece-dente, è stato erroneamente scritto: «in memoria del marito Gra. OlivieroSalvatore» anziché: «in memoria del marito Gra. Guida Salvatore semprepresente nella vita della moglie Rita».

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Buon giorno.

Ricevo con regolarità la rivista su cui trovo sempremolte notizie interessanti e storie che, anche se non neconosco i protagonisti, trasmettono amicizia, rispetto eunione nel tempo, che le persone coltivano negli anni.Noi siamo un gruppo che dal congedo, avvenuto nel lon-tano 1987 (a proposito per l' Italia è il 150° e per noi è il 25°dal mese della partenza per l'anno di leva), per un motivo

o per un altro da 25 anni ci frequentiamo con le famiglie.Domenica scorsa è stata l'occasione di rinnovare questoincontro proprio a Torino, nella nostra città e abbiamoavuto la grande fortuna di partecipare a questa manife-stazione ricordando l'anno trascorso a Roma e gli eventinegli anni successivi. Purtroppo non tutti erano presenti.Durante questo evento straordinario, considerando l'ele-vata partecipazione di autorità civili e militari e pubblico,

abbiamo avuto l'occasione di incontrare personalmente ilGen. Mario Buscemi, nel 1986 era il nostro generale co-mandante, il quale ci ha dato la sua totale disponibilità,nonostante il forte impegno della giornata, per un brevecolloquio nel quale abbiamo ricordato il tempo trascorsonella Brigata Granatieri.Persona straordinaria in servizio, altrettanto adesso nellafunzione di Presidente nazionale dell'Associazione.Tutta la giornata è stata un susseguirsi di emozioni, ri-

cordi, ma possiamo dire che questo incontro è stato pernoi l'evento centrale della giornata.A questo proposito, vi allego una fotografia e con l'occa-sione desidero ringraziare ancora una volta il Gen. MarioBuscemi per la sua disponibilità. Un grazie al nostro Generale di sempre.Vi allego anche una fotografia di tutte famiglie che hannopartecipato, anche se il nostro gruppo, come ho già detto,non era al completo.Grazie e saluti.

Dario MartinassoSpett. ANGS,

mi congratulo con voi per il sito; mi sono permesso di scri-vervi perchè sono stato per due mesi un Granatiere an-ch'io, dal 15 dicembre 1983 al 7 febbraio 1984, nella bandadel 3° Granatieri «Guardie» di Orvieto. Fu una bellissimaesperienza, poi venni trasferito nella caserma del 67°Battaglione Bersaglieri di Persano, corpo glorioso anchequesto che prende le origini dai Granatieri. Da allora sono diventato un Capofanfara e collaboro conl'Associazione Nazionale Bersaglieri, pur non dimenti-cando mai il periodo trascorso a Orvieto e quando capitadi passare sia col treno che con l'autostrada e vedo la ca-serma Piave dall'alto del monte, mi sento per un istanteancora Granatiere. Grazie, e «A me le Guardie».

Marco Nolli

Cari Granatieri,Sono felice d'informarvi che è in fase di ultimazione lacostruzione del nuovo SITO WEB della Sezione diCorato. Il suo indirizzo è:

www.granatiericorato.itMancano solo pochi dettagli ma il grosso si può visio-nare molto bene. Ovviamente ogni suggerimento tesoa migliorarlo è ben accetto. Sono certo che i Granatierid'Italia non ne saranno delusi. Grazie per la vostrasempre fattiva e cortese collaborazione.

Giuseppe Caldarola

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Chi militando nei Granatieri non ha mai sentito parlare del Granatiere Guardia Ellena?Sicuramente, partecipando come attore, o spettatore ad un «Carosello storico» deiGranatieri, in particolare quando viene raffigurato il quadro rievocativo della battaglia

dell'Assietta di Quinto Cenni, si è imbattuto nelle figure di dueGranatieri che nella foga del combattimento uccidono addirit-tura il Comandante nemico: il cavaliere Luigi Carlo Armando,conte di Bellisle. Le due Guardie sono Ellenaed Adam. Di questi due epici perso-naggi sino ad ora, al di làdelle leggende tramandate dagenerazione in generazione,poco si sapeva sino alloscorso anno quando due pa-zienti Signore: Francesca

Colognato ed Agnese Mattalia, di Chiusa Pesio, una ri-dente cittadina in provincia di Cuneo, vollero ap-profondire le origini e la vita di un loro concittadino:Gio' Batta Ellena, nome di battaglia «La Chiusa».Difatti i nostri due Granatieri erano originari: diChiusa Pesio, l'Ellena, mentre l'Adami o Adam (GiòDomenico Adam) nasceva a Cervere, sempre in pro-vincia di Cuneo.I risultati della ricerca sono stati riuniti in un libro:«Nome di Battaglia: La Chiusa», patrocinato dall'Am-ministrazione Provinciale di Cuneo e presentato nelcorso del Seminario sui Granatieri, organizzato aTorino il 15 aprile 2011 in occasione del 30° RadunoNazionale dell'ANGS.Il testo, originale e scorrevole, nello snocciolare le voci relative al foglio matricolaredell'Ellena, presenta un quadro dettagliato di un volontario del '700, evidenziando i van-taggi della scelta dello Stato Sabaudo di disporre di personale permanente ed il giustopremio che viene accordato ad un soldato che ha reso, con eroismo, un grande servigioallo Stato stesso.Difatti l'Ellena, nato nel 1719, arruolatosi inizialmente nel Reggimento provinciale diNizza nel 1740, viene trasferito l'anno successivo nel Reggimento Guardie sino alla morteavvenuta nella cittadella militare di Torino il 2 dicembre 1794, trascorrendo ben 53 anninell'Unità.La famiglia, come consuetudine dell'epoca, lo segue in tutti i suoi spostamenti, ed a con-ferma dei meriti e del rispetto acquisiti dal personaggio con l'episodio dell'Assietta, godeed usufruisce di privilegi quali l'arruolamento di tutti i figli, uomini e donne, nelle file delReggimento Guardie, e, cosa difficilissima per l'epoca, il conseguimento, da parte di un fi-glio: Steffano Francesco del rango di Ufficiale nel grado di Luogotenente.In sintesi il libro si legge di un fiato, risulta interessante per la ricerca e contribuisce adaccrescere le conoscenze della storia del nostro Corpo.Siamo grati alle Signore Francesca Colognato ed Agnese Mattalia che di diritto entrano trale fila dei Granatieri.

Ernesto Bonelli

NOME DI BATTAGLIA: LA CHIUSA

Francesca Colognato ed Agnese Mattal ia

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Il prezioso ed elegante volumetto che ci è pervenuto contiene una serie di liriche ed al-cuni pensieri fra i quali non pochi dedicati ai militari, ai Granatieri in particolare.Dell'autrice, Sissi per gli amici, abbiamo appreso, che «coltiva fin dall'infanzia tregrandi passioni, la pittura, la botanica e la letteratura». In effetti, leggendo le sue composizioni poetiche abbiamo avuto, in certi passaggi, lasensazione di avere davanti a noi un quadretto pittorico, descritto con la concretezza

e i dettagli del pittore.Di lei, Orlando Maria Conti,ha scritto: «Sul piano lette-rario è un'autrice poliedrica,s c r i v e p o e s i e e r a c c o n t imentre sul piano pittoricocon i suoi mosaici ha inaugu-rato un filone artistico ine-dito…».D e l l i b r o , i n p a r t i c o l a r e ,sempre Conti afferma: «Conquesto libro: “Con gli occhidella mente” Sissi è alla suasesta composizione, una rac-colta di liriche e di pensieri che l'autrice propone algrande pubblico di estimatori con l'intento di aprirenella mente di ciascuno lo sportellino della più au-tentica ricerca spirituale che, come lei stessa dice:“Ci porta molto spesso a sfiorare la verità”».

CON GLI OCCHI DELLA MENTE

Silvana Scannagatta

CROCE DI GUERRA CROCE DI GUERRA DI UN GRANATIEREDI UN GRANATIERE

Ho toccato con la mia manouna piccola croce di guerra.L'ho toccata sul pettod'un fiero granatieredall'orgoglioso sguardodi più d'ottanta primavere.Ferro e fuoconella sua memoriae doloroso spasmo.Croce di guerra, freddo metalloappuntato solitarioalla calda giacca grigiad'anziano soldato di nome Mario.Croce di guerra che raccontidi sangue e prigioniae rendi gloria al petto maschiocui eroica guerresca memoria

sopravvive all'abominio.Ti ringrazio, onorato Cavaliere,perdonami se ho osato toccareun solo istanteil vessillo della tua storia.Sia onore a te fratello granatiere,al tuo nobile spiritoe alla tua memoria.La conquistata croce di guerra,un giorno migrerà leggeraverso coloro che ti hanno precedutoe si scioglieràfondendosi perpetuamentein un bagno di luce sacrae di tripudio.

Torino 18-19 aprile 20091659 - 2009350° Anniversario dell'Arma dei Granatieri di Sardegnadedicata a Mario Cavaliere granatiere croce di guerra.

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Belo Polje – 23 Febbraio 2011, sono ilSottotenente Daniele Zonfrilli, effettivo pressoil 41° Reggimento «Cordenons» ed attual-mente in servizio presso il MultinationalBattle Group West in Kosovo.Dopo molte missioni trascorse all'estero, ho fi-nalmente avuto il piacere di lavorare di nuovocon il mio primo reparto di assegnazione.Era il 1997, infatti, quando da ufficiale di com-plemento fui assegnato al 2° ReggimentoGranatieri di Sardegna, con sede nell'incante-vole città di Spoleto.Appena giunto al reparto non sapevo ancorabene cosa fosse un Granatiere ma subito capiil'importanza dei due grossi alamari dipintisull'ingresso principale, che aprendosi di col-po, mi proiettarono in quell'entusiasmanteviaggio tra passato e presente. L'origine dellaSpecialità, l’importanza degli Alamari, il si-gnificato della «Granatina», furono le primecose che imparai. L’eroismo dei nostri avi,consumatosi in un gesto estremo durante laprima guerra mondiale sul monte «Cengio»,era per noi del 2° Reggimento motivo di vantoed orgoglio. In quel periodo molti furono anche gli im-pegni operativi. In Sicilia ho vissuto la mia prima vera espe-rienza da Comandante di uomini. Leoncinodella 7ª compagnia, ricordo gli interminabiliturni di guardia svolti con il mio plotone nellacittà di Gela, l’approvazione dei siciliani neinostri confronti, la soddisfazione che prova-vamo tutti nel rendere loro quel servizio.Ricordo anche la piacevole e profumatabrezza marina che spesso ci alleviava le soffe-renze in quelle torride giornate. Allora nonavevamo il telefonino, internet non era ancoraconosciuto ed i viaggi in aereo erano abba-stanza costosi. La lontananza da casa perciò sisentiva molto ed i «Vespri Siciliani» erano unavera missione anche per questo motivo. Durante quei mesi, nella vicina città diNiscemi la terra franò ed un intero quartierefu sommerso dal fango. Tempestivamente furichiesto il nostro intervento.Al rientro dai due mesi di missione, il tempodi riabbracciare i nostri cari e di nuovo inazione per portare assistenza alle città umbrecolpite dal terribile sisma del 1997. Lodevolefu anche in quell’occasione l’impegno dei ra-gazzi della Caserma «G. Garibaldi» di Spoleto.

Erano soldati di leva che, animati da spirito disacrificio e generosità, aiutarono senza ri-sparmio la popolazione colpita da quel tragicoevento. Alcuni ragazzi del 2° Reggimento pro-venivano dalle città più danneggiate dal terre-moto (Massa Martana e Col Fiorito) e per igranatieri quello era anche un modo per di-mostrare la loro vicinanza agli sfortunati col-leghi.L’anno successivo per me arrivò il congedo edio entrai nel turbine del mondo del lavoro. Sono trascorsi ormai diversi anni da allora eper diverse ragioni io della carriera militare neho fatto una scelta di vita. Ho seguito strade di-verse dai Granatieri, prima da Maresciallo edora da Ufficiale ho prestato servizio in tutti imoderni teatri operativi, a volte anche senzasoluzione di continuità.Ma qui in Kosovo, ritrovando i miei vecchiamici e colleghi con gli Alamari (come me unpo’ cambiati dagli anni), sono salito nella sof-fitta dei ricordi, dove gelosamente custodiscoancora lo scrigno di quel periodo daGranatiere. Gli anni lo avevano coperto di pol-vere, lo ammetto, ma ancora ne conservo in-tatto il contenuto di quell’indimenticabileesperienza della mia vita, quando anch’io sonostato del «CENGIO GLORIOSO ASSERTOR».

Daniele Zonfrilli

IL MIO ANNO DA GRANATIERE

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Il 1° reggimento «Granatieri di Sardegna» sta ope-rando in Kosovo alla guida del reggimento multi-nazionale che, inquadrato nella missione JointEnterprise della NATO, ha assunto la responsabi-lità di quella che fino a un anno or sono eranocompiti e aree di una brigata. Il livello si è abbas-sato per le forze di manovra (oggi chiamate assetticinetici) ma certamente non per l’importanza delruolo e delle relazioni che il Comando del reggi-mento deve sostenere in modo incessante e, consi-derata anche l’estensione della responsabilità atutto il Kosovo (infatti con il passaggio gradualealla diminuzione delle forze cinetiche si è anche al-largata la responsabilità a tutto il Kosovo) gli im-pegni e gli ingaggi sono frequentissimi. Fattori determinanti per il successo della mis-sione appare essere la conoscenza della linguainglese, infatti all’interno del comando collabo-rano e lavorano tutti insieme Ufficiali e Sottuffi-ciali Italiani, Ungheresi, Austriaci e Sloveni. Nulla potrebbe essere fatto senza una buona co-noscenza della lingua, se si è fortunati con gliSloveni, che riescono a comprendere la nostralingua, certo così non è con gli altri e di conse-guenza chi non ha avuto la fortuna di poter ap-prendere ed applicarsi con la lingua diShakespeare o ha fatto le notti per studiare op-pure si è dovuto imbarcare sul primo volo e fareritorno in Patria. Inoltre, sempre nel quadrodella assenza di forze di manovra e del progres’-

sivo rilascio di siti e strutture alle IstituzioniKosovare, che hanno iniziato a funzionare e lostanno facendo man mano sempre in modo piùefficace, esistono due elementi di fondamentaleimportanza: la conoscenza della situazione(Situation Awareness) e gli aspetti legali.Assetti specialistici che il reggimento in Patria nonpossiede, e allora in fase di approntamento è sca-turita l’esigenza di trovare questi due augmentees.Siamo stati fortunati, primo fra tutti i fattori è l’e-strema professionalità dimostrata dagli Ufficialiche appartengono alla Brigata Granatieri, unapresta servizio al Comando Brigata, il TenenteSimona Lucibelli, l’altra è stata recentemente asse-gnata al reparto comando della Brigata, il TenenteAntonella Merlo. Quest’ultima non ha fatto in tempo a lasciare i ba-gagli, lei proveniente da Catania, che subito si èdovuta imbarcare ed unirsi al reggimento in terraKosovara. Bene ormai è chiaro sono due Ufficialiche hanno dato una «forte» tinta rosa al reggi-mento, cosa non facilissima nei Granatieri. A loro abbiamo rivolto alcune domande.

Quale è il tuo incarico?Antonella: Sono inserita nella Cellula S2.Simona: Consulente legale del Comandante ...

Questa è la prima esperienza all’estero?Antonella: No la terza.Simona: Sì.

DUE TENENTI «SPECIALI» IN KOSOVOTenente Antonella Merlo e Tenente Simona Lucibelli

Il tenente, ora capitano, Antonella Merlo.

Il tenente Simona Lucibelli.

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Napoli - Questa mattina, 16 maggio 2011, alle ore11,00 presso la base militare italiana «VillaggioItalia», si è svolta la cerimonia di passaggio di re-sponsabilità al vertice del Contingente MilitareItaliano in Kosovo tra il Colonnello Carlo Emiliani,comandante uscente, e il Colonnello VincenzoCipullo, comandante subentrante. Alla cerimonia, che si è svolta alla presenza del co-mandante della KFOR (Kosovo Force) MajorGeneral Erhard Bühler e del Capo di StatoMaggiore della Difesa italiana, Generale BiagioAbrate hanno partecipato le più alte cariche civili ereligiose dell’area di interesse del MNBG-W(Multinational Battle Group - West). Il contingente militare italiano, costituito su base1° Reggimento «Granatieri di Sardegna», nel corsodei 188 giorni trascorsi in Kosovo ha fronteggiato

I GRANATIERI TORNANO A CASA

Come valuti la tua preparazione per affrontare lamissione? Come te la cavi con l’inglese?Antonella: Come in tutte le occasioni la prepara-zione è adeguata, ma sempre in continuo aggiorna-mento. Con l’inglese molto bene.Simona: Limitatamente agli aspetti di diritto nazio-nale gli studi e un po’ di esperienza a Roma mi sonostati molto utili; riguardo all’inglese ho la difficoltànella pratica, che è evidente per l’interlocutore.

Ti manca casa ed in genere gli affetti dei tuoi cari?Chi ti da la forza di stare qui in Kosovo?Antonella: Mi mancano relativamente, ormai svolgoquesta professione da 10 anni e sempre lontana dacasa. La forza per affrontare qualsiasi impegno è soloed esclusivamente dentro ognuno di noi.Simona: Papà e mamma sembra che siano qui; la loropresenza, telefonicamente, è un presidio. All’inizio sen-tivo un po’ la mancanza delle comodità, poi sono riu-scita a trovarle anche qui. La forza di stare qui vienedalla condivisione della circostanza con i colleghi.

Quando sei stata in licenza ti mancava la mis-sione? Perché?Antonella: No, il lavoro è una parte molto ampiadella mia vita, poi c’è tutto il resto!Simona: Mi mancavano le abitudini che ormai hoqui, l’attivazione immediata, le piccole attenzionidei colleghi vicini che qui hanno grande significato.

Come passi il tempo libero?Antonella: Andando in palestra , libri …Simona: Comprare prodotti di profumeria, e so-gnare soggiorni nei centri benessere.

Cosa ne pensi della situazione in Kosovo?Antonella: È una terra particolare, non facile sicura-mente, ma in questi anni, anche la nostra F.A. ha fattomolto per migliorarla.Simona: Credo che la scaltrezza tipica della popola-zione locale sia inevitabile conseguenza delle soffe-renze vissute. Credo che le Istituzioni locali abbianoun carattere di cronica provvisorietà.

Qual’è la cosa che hai fatto qui in teatro e che nonavevi mai fatto in patria?Antonella: Le missioni all’estero sono sempre unesperienza particolare, differente dal lavoro in Patria.Simona: Il movimento in elicottero, il servizio diComandante della Guardia, indossare il foulard dispecialità del 1° Reggimento Granatieri diSardegna.

Senza censura che cosa ne pensi dei tuoi colleghi diogni ordine e grado presenti qui in Teatro? Antonella: Sto iniziando a conoscerli ora, dal mo-mento che sono stata trasferita a Roma poco prima dipartire.Simona: Per la maggior parte educati e professionali.

Rifaresti un’altra esperienza in missione? Se ti ve-nisse data l’opportunità andresti nuovamente inmissione con il 1° Granatieri?Antonella: La nostra professione lo richiede spessoquindi: sì. Perché no di nuovo con il 1° Granatieri?Simona: La missione è un’esperienza sfidante che re-gala quotidianamente un entusiasmo in Patria raro.Se mi venisse data l’opportunità lavorerei anche inItalia con il 1° Granatieri.

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Il cambio del comando alla presenza del Gen. Abrate.

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numerose emergenze. In particolare, ha fornito so-stegno ed all’occorrenza protezione alle famiglie inrientro in Kosovo e ha gestito eventi particolariquale è stato, ad esempio, l’ampliamento dell’areadi responsabilità a tutto il Kosovo in aderenza alledisposizioni della NATO.Il Colonnello Emiliani, nel suo discorso di com-miato, ha sottolineato l’operato del contingente ita-liano evidenziando le numerose attività CIMIC(Civil Military Cooperation), a favore dei compartiagricoltura, zootecnia ed educazione, nonché ilproficuo aumento della collaborazione con le gio-vani Istituzioni Kosovare. Il Colonnello Vincenzo Cipullo, comandante su-bentrante del MNBG - W, avrà la missione di gui-dare il Contingente su base 21° ReggimentoArtiglieria Terrestre «Trieste» di Foggia, già pe-raltro impiegato nei Balcani, sia in maniera unitariache con alcune sue componenti, negli anni scorsi. IlMNBG - W, unità multinazionale a guida italianaorganicamente inserito nella Kosovo Force (KFOR),è ora forte di componenti Austriache, Slovene,Svizzere ed Ungheresi.

da «congedatifolgore»Nunzio De Pinto

Roma – Il 25 maggio 2011, presso le sale delMuseo storico dei Granatieri di Sardegna, è av-venuto l’incontro tra il Comandante dellaBrigata Granatieri, Gen. Cesare Marinelli, e i fa-migliari del Generale dei Granatieri SilaPersichelli (Montereale AQ) 22/5/1890 - ArcoTN 25/7/1961), accompagnati dal capitanoabruzzese Pierluigi Capaldi. Persichelli, tra i più decorati della storia mili-tare italiana (Ordine Militare di Savoia, Meda-

glia d’Oro al V.M., tre Medaglie d’Argento alV.M., due Medaglie di Bronzo al V.M., unaCroce di Guerra al V.M., tre promozioni permerito di guerra e sette ferite di guerra), ha of-ferto alla Patria ben 36 anni di ininterrotto ser-vizio. Prese parte ai due conflitti mondiali dalgiugno del 1915, quale Sergente Maggiore inservizio presso il 2° Reggimento «Granatieri diSardegna» nei duri combattimenti di Monfalco-ne (GO), al marzo del 1941, quale ColonnelloComandante del IV Battaglione coloniale«Toselli» inquadrato nella Divisione «Grana-tieri di Savoia» e impegnato nella battaglia diCheren (Eritrea - Africa Orientale), battagliaquest’ultima che gli valse la Medaglia d’Oro alV.M.. Nell’incontro, la famiglia Persichelli ha fattodono al Museo storico di un album ricordocontenente tutte le motivazioni in originaledelle onorificenze ottenute dal valorosoUfficiale.

Il Colonnello Emiliani e la Bandiera del 1° Reggimento rientrano allaCaserma «Gandin».

DONAZIONE AL MUSEO STORICO DEI GRANATIERI

I familiari del Gen. Sila Persichelli a colloquio con il Cte. Marinelli.Al centro, Pierluigi Capaldi, organizzatore dell'incontro.

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PREMIO «SIMPATIA» AL GENERALE ROSSIRoma – 6 giugno 2011. Il Sottocapo di StatoMaggiore dell’Esercito, Generale di Corpod’Armata Domenico Rossi, riceverà oggi, inCampidoglio a Roma, la «rosa» in bronzo del«Premio Simpatia». Come attesta la motivazione, il Generale Rossi ri-ceverà l’ambito riconoscimento «per la capacitàdi stabilire con l’Amministrazione Comunale econ il tessuto sociale romano relazioni e rapportidi assoluto rilievo, presupposti questi che hannoconsentito, in piena collaborazione, il raggiungi-mento di obiettivi di elevata importanza tra levarie parti interessate».Il Generale di Corpo d’Armata Domenico Rossi,che ha comandato la brigata «Granatieri diSardegna» e che ricopre attualmente anche l’in-carico di Presidente del Consiglio Centrale diRappresentanza Militare dell’Esercito e Inter-forze (COCER), ha saputo dare corpo all’impor-tanza della presenza sul territorio della Capitaledella risorsa Esercito, per intervenire con sempreefficace prontezza ove necessario, meritandoquest’anno il riconoscimento in virtù del suo ser-vizio come Comandante della Regione Militare

Centro e Comandante Militare della Capitale dal2007 al 2010.Il premio, a cura del Comitato Romano Incre-mento Attività Cittadine, giunto alla sua XLIEdizione, per statuto è assegnato a coloro chesappiano esprimere per nobiltà di azioni un’im-magine viva di simpatia e di successo civile.

Il Generale Domenico Rossi intervistato da un'emittente televisiva.

IL 101° COMANDANTE DELLA BRIGATA GRANATIERI

Roma – Il giorno 17 giugno, nel piazzale dellaCaserma «Gandin», sede del Comando della Brigata«Granatieri di Sardegna» e del 1° ReggimentoGranatieri, alla presenza del Generale di Corpod’Armata Vincenzo Lops, Comandante del 2°Comando delle Forze di Difesa, ha avuto luogo la ce-rimonia di avvicendamento, nell’incarico di Coman-dante della Brigata, tra il Generale di Brigata CesareMarinelli e il Colonnello, prossimo generale,Massimo Scala. Alla cerimonia era presente un foltopubblico e una nutrita rappresentanza di Granatieriin congedo guidati dal Presidente nazionale Gen.C.A. Mario Buscemi.Anche Roma Capitale ha voluto essere presente conil Gonfalone della città e il Gen. Antonino Torre inrappresentanza del Sindaco Gianni Alemanno.Il Generale Cesare Marinelli, che ha guidato nell’ ul-timo anno la storica Unità raggiungendo «importanti

e lusinghieri risultati sia sul territorio nazionale siaall’estero», come evidenziato nell’Encomio a lui con-segnato sul campo dal Gen. Lops, è stato destinato adun importante incarico nel teatro Afghano. Il nuovocomandante, Massimo Scala, lo ha affiancato nel-l’anno di comando con l’incarico di Vice Coman-dante.

Il Gen. Cesare Marinelli dona i suoi Alamari al nuovo coman-dante.

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CURRICULUM DEL COL. MASSIMO SCALA

È nato in provincia di Viterbo il 31 luglio 1962. Hafrequentato il 163° Corso dell’Accademia Militare diModena e la Scuola di Applicazione d’Arma diTorino nel biennio 1983-1985 per essere poi asse-gnato alla Compagnia Genio Guastatori della B. par.«Folgore» nel gennaio del 1986.Ha successivamente comandato dal 1989 al 1993 laCompagnia Genio Guastatori della Brigata «Friuli»fino alla frequenza del 120° Corso di Stato Maggiore. Dopo un breve periodo trascorso presso il 7°Reparto Infrastrutture della Regione MilitareCentrale, ha partecipato al 120° Corso Superiore diStato Maggiore/Istituto Superiore di Stato Mag-giore Interforze. Al termine di tale periodo di for-mazione è stato trasferito al Comando di Corpod’Armata di Reazione Rapida della NATO (ACERapid Reaction Corps - ARRC) in Germania dove haricoperto il ruolo di Ufficiale del Genio addetto alleOperazioni/Informazioni. Con il Comando del-l’ARRC ha partecipato all’Operazione «JointGuardian» nel territorio balcanico.Nel Settembre dell’anno 2000, rientrato in Italia, haassunto il Comando dell’allora 5° Battaglione GenioGuastatori in Legnago (VR) che, transitando alle di-pendenze dirette della Brigata «Folgore» assumevail nome di 8° Battaglione g. gua. par. «Folgore». L’incarico successivo è stato presso il costituendo co-mando NATO italiano di Solbiate Olona (VA), doveha ricoperto negli anni 2001-2004 l’incarico di SO1Engr. Infra/Res, ovvero Capo Sezione Genio per leinfrastrutture e le Risorse.Nell’Ottobre 2004 è ritornato presso la sede di

Legnago in qualità di Comandante di Reggimentoin quanto l’8° Battaglione è stato innalzato al rangodi reggimento sempre alle dirette dipendenze dellaB. par. «Folgore»; al comando di tale unità ha parte-cipato all’operazione «Antica Babilonia VII» in terri-torio irakeno.Dal settembre 2006 al settembre 2010 ha ricopertol’incarico di Capo Ufficio Addestramento delComando delle Forze Operative Terrestri.Ha frequentato vari corsi inerenti all’Arma delGenio ed alla Specialità paracadutisti; parla corren-temente inglese; è laureato in Scienze Strategichepresso l’Università di Torino e Scienze Politichepresso l’Università di Trieste. E’ sposato e ha duefigli.

GRANAGRANATIERI E PTIERI E PARACADUTISTIARACADUTISTI

Nella lunga storia dell’Esercito italiano, i passaggi di personale fra la più anticaSpecialità della Fanteria: i Granatieri e quella considerata la più giovane: i Paracadutisti,sono stati solo in un senso. Da Granatieri a Paracadutisti. Granatieri, infatti, erano prima di divenire Paracadutisti, le Medaglie d’Oro al Valor mili-tare di El Alamein Gerardo Lustrissimi e Roberto Bandini; Granatiere era il mitico e leg-gendario Generale Giuseppe Palumbo, maestro di vita e d’ardimento per tanti di noi, eGranatiere, perché no, era il generale Giuseppe Falconi, fratello di Antonello. Unica ec-cezione, che comunque conferma la regola, quella del Generale Mario Buscemi che èpassato dai Granatieri prima ai Carristi, poi ai Paracadutisti per poi ritornare, daComandante della Brigata, nei Granatieri. Il Colonnello Massimo Scala ha fatto il percorso inverso: da Paracadutista è divenutoGranatiere.A lui vada il benvenuto della grande famiglia dei bianchi Alamari e l’augurio di ogni pos-sibile successo.

Antor

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GIAVERA DEL MONTELLO RICORDALA BATTAGLIA DI NIKOLAJEWKA

La giornata di domenica 7 no-vembre 2010 è stata caratterizzatada due manifestazioni alle qualichi scrive non poteva mancare.I cittadini di Eraclea si sono uniticon le Associazioni Combattenti-stiche e d'Arma e l'Amministra-zione Comunale per festeggiare il92° Anniversario della Vittoriadella Grande Guerra.La Cerimonia è iniziata con il ri-trovo davanti alla Chiesa Parroc-chiale dove poi le varie Associa-zioni, in sfilata fino al monumentoai Caduti, hanno fatto l'alza ban-diera e celebrato la Santa Messa alcampo.Dopo la Santa Messa, c'è stata labenedizione delle 2 corone di al-loro, una depositata direttamenteal monumento ai Caduti, l'altralanciata nel Fiume Piave, «Fiumesacro alla Patria». A concludere, il breve discorsodi commiato da parte del Sig.Sindaco Graziano Teso e un rin-fresco.Una delegazione di Granatieri, amio seguito, si è trasferita a Torredi Mosto per la Cerimonia di

Commemorazione ai caduti dove,per l'occasione, è stato inauguratoun pontile sul Fiume Livenza inti-tolato al lagunare Matteo Vanzan,ucciso a Nassiriya durante la mis-sione di pace in Iraq.A valorizzare profondamente ilricordo di Vanzan, la presenza si-gnificativa del Presidente Nazio-nale dei Lagunari, un picchetto inarmi e il papà dello stessoMatteo.

A conclusione della manifesta-zione, per suggellare un ricordovivo e sentito, è stata scattata unafoto a noi Granatieri assieme alSig. Sindaco Paludetto, fiero e fe-lice per la nostra presenza inquanto figlio di un Granatiere, el'Ufficiale del Comando di Po-lizia Locale Andrea Marchesin,Granatiere socio della Sezione diEraclea.

Lino Marian

92° ANNIVERSARIO DELLA VITTORIA E INAUGURAZIONE DEL PONTILE A TORRE DI MOSTO

Da una dettagliata relazione per-venuta al Gen. Buscemi da Gian-franco Rosin, Presidente provin-ciale ANGS di Treviso, siamo ve-nuti a conoscenza che «domenica30 gennaio 2011» la cittadinanzadi Giavera del Montello si è rac-colta in meditazione e in preghieraunita nel ricordo di quei tanti figli,mariti e fratelli che, comandati afare la guerra nella lontana Russia,mai hanno fatto ritorno a casa, ci èanche d'uopo non dimenticare cheNikolajewka è stata teatro dell'ul-tima disperata battaglia alpina,scontro sanguinoso che in dieci

ore di lotta accanita ha visto ca-dere nella neve oltre mille pennenere delle quali ben 208 originariedei Comuni del Comprensorio delMontello.Una nostra rappresentanza nonpoteva mancare alla cerimonia, siaperché anche i Granatieri diSardegna hanno calpestato il sacroe doloroso Suolo di Russia (traquesti il mai dimenticato PadreGianfranco Maria Chiti ), sia per latestimonianza d'affetto che ormaida anni ci lega al Sindaco dellacittà, Fausto Gottardo, nominatonel 2007 «Caporale d'Onore dei

Granatieri in congedo per meriti».Presenti all'appuntamento di bu-on mattino, ben 6 nostre Colon-nelle in rappresentanza di altret-tante «Sezioni sul territorio chenell'ordine vogliamo ricordare:Monastier, Monselice, Paese,Montebelluna, Treviso e ZeroBranco. Con noi era presenteanche il Gra. Pietro Minato daPorcellengo di Paese (TV) con ilVessillo del Nastro Azzurro».Tanti erano i gruppi e le associa-zioni che hanno preso parte allacerimonia alla quale erano pre-senti ben otto sindaci dei comuni

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del comprensorio con i rispettiviGonfaloni.L'oratore ufficiale, dopo il rito re-ligioso in suffragio ai Caduti, haricordato con dovizia di partico-lari la battaglia del 26 gennaio1943. Dopo una pausa nella quale il gra.Olivo Contarin della Sezione diMonselice ha mirabilmente inter-pretato la celeberrima canzone del«Soldato Ignoto», lo stesso oratoreha ripreso la rievocazione ricor-dando la presenza sul FronteRusso dei Granatieri di Sardegnae, in particolare, di Padre Gian-franco Maria Chiti che più volte,negli anni passati, era intervenutoin quella stessa piazza per quella

medesima cerimonia e più volteaveva officiato la Santa Messa nelTempio «Regina Pacis».

Dalla relazione in data 14 febbraio 2011

CENTRO PROVINCIALE PICENO: Promessa mantenuta!

Il 20 novembre 2010, in occasionedel pranzo sociale delle tre se-zioni picene: Ascoli Piceno, SanBenedetto del Tronto e Fermo, te-nutosi nella bella cornice del-l’hotel «Calabresi» di San Bene-detto del Tronto, sotto l'attentaregia del padrone di casa, nonchéPresidente della Sezione sanbe-nedettese, cap. Piergaetano Cala-bresi, presenti tra gli altri, ilPresidente Nazionale gen. Mario

Buscemi ed il Vice gen. AntonioLattanzio, il sottoscritto, duranteil discorso di saluto, aveva as-sunto l'impegno, o la promessache almeno ci avrebbe provato, ariaprire la sezione di Macerata,che mancava all'appello da circa20 anni.Infatti, dopo la riapertura dellesezioni di Ascoli Piceno del09.10.2004, di San Benedetto delTronto del 15.04.2005 e quella di

Fermo del 14.05.2005, si è arrivatiora, finalmente, a quella diM a c e r a t a r i c o s t i t u i t a i l26.02.2011.Possiamo orgogliosamente affer-mare, e … 4 !In passato l'Associazione era pre-sente solo nella parte superioredelle Marche, ora con la ricosti-tuita sezione di Macerata si èconclusa la saldatura territorialedelle sezioni in ambito regionale.Un augurio di buon lavoro, conriferimento anche al prossimoRaduno Nazionale a Torino, va atutto lo staff dei neo-eletti alle ca-riche della sezione di Macerata,che approfitto per comunicare inanteprima:Mario Cervigni, presidente;Andrea Bertini, vicepresidente;Consiglieri: Luigi Cartechini,Stefano Coppari, GiovanniFerretti, Antonio Pulcini eGiannantonio Torresi; Alfiere:David Gironacci; Segretario:Giovanni Ferretti.

gra. Gian Carlo BruniPresidente del Centro Provinciale

della Sezione di Ascoli Piceno

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Domenica 13 marzo 2011 la SezioneGranatieri di Tortona ha organizzato,come ogni anno, il Raduno Provin-ciale. Quest'anno, per la concomi-tanza della ricorrenza del 150°dell'Unità d'Italia, particolarmentesentita in Piemonte, al Presidentedella Sezione, gra. Giovanni Sovera, èstato chiesto dal Sindaco della Cittàdi organizzare una manifestazioneche potesse coinvolgere tutte leAssociazioni d'Arma atte ad iniziarele celebrazioni dello storico anniver-sario.Malgrado le ridotte risorse messe adisposizione dall'amministrazione ele avversità atmosferiche (a cui,sembra, che i Granatieri siano ormaiassuefatti), si è organizzato un eventoparticolarmente suggestivo e riuscito.Con la presenza del «Gruppo Storico

Pietro Micca» di Torino e la nutritarappresentanza di tutte le Associa-zioni d'Arma della Provincia sonoconfluite a Tortona tutte le Colon-nelle del Piemonte, in primis quelle

del Centro regionale portata dal neoPresidente Gra. Ferro, e quella dellaSezione lombarda di Legnano. Dopo la Santa Messa, celebrata alcoperto (era prevista al campo inonore degli esuli Istriani e Dal-mati), si è svolta la sfilata per le viecittadine e la deposizione di unaCorona a ricordo dei Caduti difronte al Monumento della «Tor-tona Dolente» dedicato ai cadutialle guerre d'Indipendenza e dell'Unità Nazionale.Alla fine della cerimonia tutti iGranatieri presenti hanno parteci-pato al Convivio Sociale alla trat-toria «Da Alfredo» a Sarezzano, suicolli tortonesi, che da oltre 10 anniospita i raduni dei Granatieri dellaProvincia.

RADUNO PROVINCIALE DEI GRANATIERI DI TORTONA

Domenica 13 Marzo, la Sezione diEraclea (VE) ha festeggiato i propri50 anni costitutivi inaugurando ilMonumento al Granatiere in loca-lità Ponte Crepaldo.La struttura è stata realizzata e for-temente voluta dal Cav. Uff. LinoMarian, Presidente della localeSezione, del Centro provinciale diVenezia e del Centro Regionale del

Veneto.Da noi interpellato, il Presidente ciha dichiarato: «Da tempo alcunigranatieri locali mi sollecitavano intal senso. Detto fatto, in settembreho fatto domanda ed ottenuto lenecessarie autorizzazioni pressol'Amministrazione Comunale. Ini-ziati i lavori, siamo riusciti a fissarela data della inaugurazione nello

stesso giorno in cui il Comune diEraclea aveva stabilito i festeggia-menti per i 150° dell'Unità d'Italia». Il Monumento sorge nella vastaPiazza San Giovanni Bosco ac-canto alla Chiesa Parrocchiale. La giornata, con enorme gioiadegli organizzatori, ha visto unaeclatante partecipazione di popoloe di granatieri accorsi fin dalle

INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO AL GRANATIERE AD ERACLEA

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Regioni limitrofe. Erano presenti35 Colonnelle e 30 bandiere e ves-silli delle Associazioni d'Arma,dell'AVIS, della Protezione Civilee della Croce Rossa. Tra le Autorità presenti, il nostroPresidente Nazionale, nonché Pre-sidente Nazionale di ASSOARMA,Gen. Mario Buscemi, il Sindaco diEraclea, Graziano Teso con Gonfa-lone Comunale, Assessori e Consi-glieri, il Vice Presidente della Pro-vincia di Venezia Mario Dalla Tor, ilVice Sindaco di Torre da Mosto,Sandro Urban con Gonfalone co-munale, il delegato del Sindaco diMeolo, Massimo Mazzon, nonchérappresentanze Militari (Carabini-

eri, (Capitaneria di Porto), Guardiadi Finanza) e Civili della Provincia. Un lungo corteo, preceduto dallaBanda Musicale Comunale e dalCoro «El Piave», si è formato in ViaD'Annunzio e, dopo una deposi-zione floreale al Capitello di SanGiovanni Bosco, è sfilato fino allaPiazza centrale dove, una volta at-tuato lo schieramento, c’è stata l'Al-izabandiera. Nella Chiesa, una Santa Messa èstata celebrata dal Parroco DonPietro e dal frate granatiere PadreDefendente, giunto per l'occasioneda Sabaudia, dove attualmente eser-

cita il suo ministero. Particolar-mente partecipata e toccante la suaomelia.E' seguito, poi, nella Piazza, lo sco-primento del Monumento, la suabenedizione e la deposizione diuna corona con relativo omaggioai Caduti. La cerimonia si è con-clusa con gli interventi di salutodel Sindaco, del Vice Presidentedella Provincia e del Gen. Bu-scemi.Simpaticamente, sono stati chia-mati sul palco delle Autorità, doveè stata loro consegnata una perga-mena commemorativa, tutti coloroche hanno contribuito alla realiz-zazione del Monumento ed alla ri-uscita della Giornata.Unica nota negativa la mancanzadi molti Sindaci dei Comuni vicini,

solitamente sempre solleciti a pre-senziare a questo tipo di cerimonieove è prevista la presenza di molticittadini. Il motivo va ricercatonella decisione del Comune diEraclea di far coincidere nellostesso giorno l'inaugurazione delMonumento ed i festeggiamentidei 150 anni dell'Unità d'Italia.L'appartenenza politica e quindi,il dover obbedire ad ordini di scu-deria hanno dolorosamente pre-valso. L'Italia odierna offre anchequesto.

Roberto Pellegrini

In alto. Lo sfilamento.

In centro: Il Monumento con il suo promo-tore Marian.

In basso. Il palco con le autorità.

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La giornata di domenica 27 marzo2011 è iniziata con la celebrazionedella Santa Messa presso il Duomodi Monselice. Alla cerimonia reli-giosa hanno assistito: il sindaco dott.Francesco Lunghi, il Presidente re-gionale ANGS, cav. Lino Marian, ilvice presidente regionale, dott.Roberto Pellegrini, il Presidente pro-vinciale, rag. Giuseppe Paletti, ilPresidente della locale sezione, gra.Renzo Pavanello e numerosi rappre-sentanti di altre sezioni delle pro-vince venete e delle altre associa-zioni d'arma locali.Dopo la celebrazione della SantaMessa ha preso la parola il Presi-dente Pavanello il quale, dopo averringraziato tutti i presentì nonché ilcelebrante, don Giacinto, si è soffer-mato a ricordare il 150° anniversariodell'Unità d'Italia e tutti coloro che sisono sacrificati per la sua realizza-zione.Successivamente, è stata depostapresso il monumento ai caduti dìtutte le guerre una corona di alloro

a ricordo e ringraziamento per tutticoloro che hanno dato la vita per laPatria.Durante il rituale pranzo sono staticonsegnati alcuni attestati dì bene-merenza ai granatieri più anzianiche hanno ringraziato con un piz-zico di commozione.In collaborazione con l'amministra-zione comunale sono stati inoltreconsegnati due prestigiosi volumi ri-

guardanti la storia della città diMonselice al presidente regionalecav. Lino Marian e al vicepresidente,dott. Roberto Pellegrini.Al termine dell'incontro conviviale ilpresidente Pavanello ha ringraziato,anche a nome di tutta l'Associazio-ne, i partecipanti che a loro voltahanno espresso il loro compiaci-mento per la splendida giornata tra-scorsa.

13° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLASEZIONE DI MONSELICE

100° ANNIVERSARIO DELLA SEZIONE DI MILANO

Martedì 15 marzo, ci siamo ritro-vati come sempre in sede per tra-scorrere la solita piacevole serata.Sembrava una serata iniziata cometutte le altre quando, a un certopunto, arriva il granatiere DarioOriggi con una bella sorpresa: unabottiglia di spumante accompa-gnata da una bellissima torta raffi-gurante la granata e gli alamari,tutto ciò per festeggiare il 100° an-niversario della Sezione.Tutti sono rimasti meravigliati edanche un po' commossi perché nes-suno si aspettava una simile serata.Dopo aver scattato alcune foto ri-cordo e manifestato la propriagioia con alcuni Urrà, si procedevaal taglio della torta e ai brindisi.

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Domenica 27 marzo 2011, adAbbiategrasso, si è svolto il tra-dizionale incontro della Sezio-ne Granatieri presso il «Parcodei Granatieri» di Castelletto.Oltre ai rappresentanti di As-soarma e all'Assessore ValterBertani in rappresentanza delComune di Abbiategrasso, era-no presenti il Presidente pro-vinciale dell'Associazione Gra-natieri di Sardegna EnricoMezzenzana, i rappresentantidelle Sezioni di Legnano, Ver-bano, Vigevano, Milano, Berga-mo, Calcinate, Pavia e Grigna-sco, con le loro Colonnelle.Il tradizionale incontro si svol-ge ormai dal 2005, quando lanostra Sezione è riuscita, in col-laborazione con altre associa-zioni di volontariato di Abbia-tegrasso, ed in particolare con ilComitato di Quartiere di Ca-stelletto e «Il Punto», e con ilsostegno dell'AmministrazioneComunale, a riqualificare unparco della Città pressoché ab-bandonato ed che ora è invece,con orgoglio, ben conosciutocome «Parco dei Granatieri».Il Parco vede la Sezione ANGSimpegnata in un ruolo sociale

importante per la nostra comu-nità di continua valorizzazionedi una struttura che è ormai di-ventata punto di riferimentoper le famiglie del quartiere edei molti ciclisti che, prove-nendo da Milano, trovano inessa un tranquillo ed acco-gliente punto di sosta.Quest'anno il ricordo dei nostricaduti, misto all'impegno per lanostra comunità, è coinciso conle tante iniziative a ricordo del150° dell'Unità d'Italia.Come ricordato nei discorsi di

saluto delle autorità presenti,questo nostro impegno testi-monia come, i valori di attac-camento e fedeltà alla Patria,dimostrato dai Granatieri neimomenti di guerra, sanno es-primersi, anche, in un impe-gno e fedeltà che riusciamo an-cora a dimostrare quotidiana-mente anche in tempo di pacee anche se l'età è avanzata pertutti noi.Se il corpo è talvolta stanco ilnostro cuore e il nostro im-pegno è sempre vivo e pre-sente.Ed è con questo saluto ed au-gurio che lasciamo un mes-saggio di speranza ed una ri-chiesta di analogo impegno allenuove generazioni .Perché saranno loro che a-vranno il compito di tenerevivo il ricordo ed alto il vessillodell'onore e del rispetto dei va-lori che hanno consentito a tuttinoi di vivere in una Nazione li-bera e democratica.Un impegno, che noi prima diloro e ancora con loro, diamo econtinueremo a dare.

Giovanni Perin

FESTA DELLA SEZIONE DI ABBIATEGRASSO

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Il 9 aprile 2011, con la partecipa-zione di tutte le Sezioni del C. R.Abruzzo, in occasione della setti-mana della Cultura organizzata dalPolo Culturale Civico Diocesano diSulmona, presso la Biblioteca Dioce-sana ex Convento di Santa Chiara,per la ricorrenza del 150° anniver-sario dell'Unità d'Italia, l'Associazio-ne Nazionale Granatieri di Sarde-gna - Sezione Intercomunale diSulmona ha organizzato, con ilPatrocinio della Presidenza delConsiglio dei Ministri un convegnodal titolo: «Granatieri di Sardegna in150 anni di storia d'Italia».Il Relatore è stato il Prof. AntonioPantaleo, noto studioso della storialocale.Pantaleo nel corso della conferenzaha ricordato le varie fasi dei nostri150 anni di storia per l'Unità d'Italiamettendo in risalto il passaggio at-traverso l'Abruzzo durante l'avan-zata verso Teano, dove il Re d'ItaliaVittorio Emanuele II con i suoiGranatieri, soggiornò nella resi-denza della famiglia Orsini, sitanelle immediate vicinanze della fa-mosa «Badia Celestiniana» a Sul-mona. L'intervento degli studenti dellaScuola Media «Tedeschi» di Pratola

Peligna, Ugo Evange-lista e AlessandroCianfaglione, vincitoridel concorso sui «Gra-natieri nei 350 anni distoria d'Italia», hannosintetizzato dei mo-menti storici del 3°Reggimento Granatieridi Sardegna nellaguerra di Grecia ed'Albania alla presenzadei reduci, Gran. Ten.Col. Giovanni Scarpellidi Chieti, PresidenteOnorario della RegioneAbruzzo e del Gran.Capitano Dante Lupa-ria, Socio Benemeritodella Sezione di Sul-mona, ai quali, insiemeal Granatiere SalvatoreIezzi di Lanciano, èstato donato un atte-stato di riconoscimento per il loroattaccamento all'Associazione. Il disegno del manifesto è stato rea-lizzato dallo studente Francesco DiGiovanni della Scuola Media Ca-pograssi di Sulmona. Alla Manife-stazione sono stati presenti l'On.Paola Pelino, il Comandante del 57°Btg. «Abruzzi», Ten. Col. Angelucci,

i dirigenti del Polo Culturale di S.Chiara e gli amici delle Associazionid'Arma di Sulmona. Da evidenziare: la manifestazione èstata realizzata grazie alla documen-tazione fornita dal Gran. Ten. Col.Scarpelli al Presidente della Sezionedi Sulmona.

Orazio D'Angelo

CONVEGNO A SULMONA

LA SEZIONE DI CREMA RICORDA IL 25 APRILE

In occasione dell'anniversariodel 25 Aprile, la Sezione diCrema ha voluto ricordare iCaduti della guerra di libera-zione con una deposizione diuna corona d'alloro al monu-mento del granatiere. Questo è uno dei momenti diaggregazione che la Sezionepredilige; non solo per condivi-dere «il ricordo» ma per ren-dere immemore quel senti-mento patrio che unisce tuttiquanti sotto il tricolore.

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In occasione della ricorrenza dei150 anni dell'Unità d'Italia, nelCastello della Contessa Adelaide aSusa, sabato 7 maggio 2011, è statainaugurata la mostra «Una dinastia

europea millenaria: Casa Savoia»realizzata dall'AIRH in collabora-zione con l'Ecomusée de Savoie e ilComune. Ricordando le origini Sabaude «con

Adelaide di Susa, una donna alleredini della Marca Arduinica, sposadi Oddone di Savoia - Moriana», ilsindaco Gemma Amprino ha ac-colto S.A.R. il Principe Sergio diJugoslavia che ha passato in rivistai gruppi storici «Militaria Sabau-diae» e «Granatieri Val Susa 1861».Con il Principe sono intervenutiFrancis Buffille, presidente dell'asso-ciazione Autori Associati dellaSavoia e dell'Arco Alpino, e LucianoScarsato, delegato della provincia diAncona dell'Associazione Interna-zionale «Regina Elena».

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Mompantero (TO) - La collabora-zione fra il Comune di Mompan-tero, l'ANPI, il «Diario per Amico»e l'Istituto Comprensivo Statale diSusa ha portato alla realizzazionedi un pannello che è stato espostolunedì 25 aprile 2011 in PiazzaGiulio Bolaffi, a ricordo di quantifecero l'Italia in questi 150 anni.Dalle tappe dell'Unità Nazionale,partendo dalla monarchia fino allarepubblica e alla stesura della no-stra Costituzione. Un percorsoricco di lotte, avvenimenti e pro-gresso che ha segnato il nostropresente. Sulla base di ricerche effettuate -ha sottolineato la professoressaClaudia Rosa Brusin - ci è sem-brato doveroso valorizzare il no-stro patrimonio storico, indivi-duando una personalità significa-tiva come Giulio Bolaffi, noto fila-telista torinese, e il Comandante«Aldo Laghi» della Formazionepartigiana «Stellina». L'attività di-dattica svolta nella classe II B della

Scuola Media «B.Giuliano» si èconcretizzata con l'elaborato arti-stico dell'allieva Anna Favro e inuna presentazione del testo inPower-Point. Orgogliosa memoria che è stataapprezzata dalla famiglia Bolaffi econdivisa dai Sindaci di Susa,Gemma Amprino e di Mompan-tero, Piera Favro.

All'evento celebrativo del 66°Anniversario della Liberazionehanno partecipato la fanfaraANA «Val Susa», la banda musi-cale di Mompantero e il gruppo«Granatieri Risorgimentali ValSusa 1861», che hanno conferitoall'occasione un tono di ufficialitàe un'aura storica molto appro-priati.

INAUGURAZIONE DI UN PANNELLO DEDICATO A GIULIO BOLAFFI

A SUSA LA VISITA DEL PRINCIPE SERGIO DI JUGOSLAVIA

Prima di lasciare il castello di Susa, S.A.R.il Principe Sergio di Jugoslavia ha salutato iGranatieri «Val Susa 1861» e il «GruppoMilitaria Sabaudiae» del 1° Reggimento diFanteria della Brigata di Savoia, costituentela 1ª Divisione dell'Armata Sarda (1860).

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Domenica 8 maggio 2011, leSezioni della zona del Basso Piavedi Jesolo, Eraclea, Musile di Piave eMeolo, dell'Associazione Grana-tieri di Sardegna hanno organiz-zato la loro tradizionale cerimoniaannuale per ricordare il 93° dellabattaglia del Solstizio (giugno-lu-glio 1918), il 26° dell'inaugurazionedel monumento ai Granatieri e il150° dell'Unità d'Italia, in PiazzaGranatieri a Cortellazzo di Jesolo,sostenuti dalle AmministrazioniComunali con i loro Gonfaloni, conla presenza di 27 Colonnelle deigranatieri e con 15 bandiere e labaridi associazioni consorelle.La Cerimonia ha avuto inizio conl'inquadramento nel piazzale dellaChiesa di Cortellazzo di Jesolo e aseguito della Fanfara dei Bersa-glieri in congedo della città diJesolo, a due corone di alloro unasostenuta da due figuranti con di-visa storica 1848 e l'altra da due ve-terani, ai Gonfaloni, alle autorità ci-vili e militari, alle bandiere e vessillidi altre associazioni, alle colonnellee ai granatieri, si è spostata inPiazza al Granatiere.Alza bandiera e Santa Messa con-celebrata da Padre DefendenteBelotti (padre spirituali per i grana-tieri veneti) e Don Roberto Mari-uzzo Parroco di Cortellazzo.Dopo la Santa Messa, la deposi-zione di una delle corona di alloroal monumento.Il Presidente della SezioneGranatieri di Jesolo, il Cav. Sergiodalla Mora, ha letto il bollettinodella battaglia tra il Fiume Piave e ilFiume Sile. E' seguito il saluto deldelegato del Sindaco di Jesolo. Insfilata, siamo giunti al Fiume Piaveper il lancio della seconda corona.

La cerimonia si è conclusa con lasfilata al passo di corsa dellaFanfara dei Bersaglieri .Per i Granatieri erano presenti iPresidenti Regionali Renzo Ros, ioche scrivo, il vice-Presidente regio-nale Roberto Pellegrini, i Presidentiprovinciali, i Presidenti delle Se-zioni del Basso Piave (tutti inegua-gliabili collaboratori) e molti altriPresidenti con le loro rappresen-tanze.L'indispensabile Presidente regio-

nale dei Bersaglieri che orgogliosa-mente quest'anno ci ha fatto daspeaker per tutta la cerimonia.Dopo la manifestazione ci siamo ri-trovati per il convivio al Ristorante«Paloma» di Jesolo in oltre 170.Ringrazio, anche in questa sede, leAmministrazioni Comunali e tutti iGranatieri e famigliari che eranopresenti e tutti coloro che hanno la-vorato per la buona e ottima riuscitadella manifestazione.

Lino Marian

All'illustre esponente della dinastiasabauda, figlio di Maria Pia diSavoia e nipote dell'ultimo Red'Italia, Umberto II «granatiere efante», il capo nucleo della Valle

Susa (Sez. ANGS di Torino) gra.Giancarlo Sibille, ha donato la me-daglia celebrativa del XXX RadunoNazionale dei Granatieri diSardegna.

Una simbolica scarica di fucileriadei gruppi storici e il vin d'honneurhanno concluso la bella e coinvol-gente mattinata di festa baciata daun bel sole primaverile.

RADUNO DEI GRANATIERI DEL BASSO PIAVE

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Come era stato annunciato nel nu-mero precedente, domenica 8maggio 2011 il Centro provincialedi Pesaro e Urbino ha organizzatouna commemorazione in onore delgenerale Gianfranco Chiti.Considerata la vicinanza con ilRaduno di Torino si era pensato difare una modesta cerimonia, senzainviti ufficiali, solo una Santa Mes-sa per ricordare il 90° genetliaco diFra' Gianfranco. Mano a mano che si avvicinava l'8maggio, però, ci si è accorti che incerti casi non sono necessari gli in-viti alla partecipazione, tanto chealla fine, grazie anche agli annuncisui giornali locali, si è arrivati alpunto che il giorno della ricor-renza la Basilica era gremita.

Questo grazie anche a padre FlavioUbodi, Priore del convento di SanCrispino, che giunto a Pesaro a ce-lebrare la Santa Messa con unpulman di orvietani. E chi megliodel successore nel convento di SanCrispino, può conoscere la vita e leopere di chi lo ha preceduto, ossiadi padre Chti? L'omelia è stata lunga, ma nessunoha dato segni di stanchezza perchèl'argomento era molto interessantee coinvolgeva tutti i presenti cheseguivano con estrema attenzioneanche quando il padre celebranteha comunicato che il processo dibeatificazione di Fra' Gianfrancosta andando avanti e che servonoalcune centinaia di firme da pre-sentare alla commissione.

Oltre agli umbri, per citare i piùconosciuti, erano presenti il gene-rale Gianpaolo Torrini con alcuniamici di Roma e l'instancabile gra-natiere Claudio Conti, sì, propriolui che durante la commemora-zione alla tomba, ha fatto un lungoe commovente discorso, ricor-dando la figura di Chiti e ha benpensato, nel giorno della festadella mamma, di rendere omaggiocon un mazzo di fiori alla mammadel generale che gli riposa accantonella tomba. Da cornice a tutta la commemo-zione, i vessilli delle associazionicombattentistiche e d'arma esclusigli alpini che si trovavano a Torinoper il loro Raduno.

Borghi Amato

CHITI COMMEMORATO A PESARO

LA BANDA DEI GRANATIERI A CHIETIIl 12 e 13 Maggio la Banda del 1°Reggimento Granatieri è stataospitata a Chieti in occasione delgiuramento del 1° blocco VFP12011 presso il 123° Rgt.All'arrivo in città, la sfilata dellaBanda in divisa di rappresentanza(seguita da una nutrita rappresen-tanza di Granatieri in congedo)lungo il Corso principale è stataaccolta da scroscianti applausidegli abitanti.Dopo l'esecuzione di alcuni braninello spiazzo antistante il «Teatro

Marrucino», il concerto si è poisvolto nella cornice dell'affasci-nante e storico teatro: un vero eproprio gioiello d'architettura.Numerose le autorità istituzionali,politiche, militari e religiose inter-venute, inclusi i presidenti delleSezioni ANGS d'Abruzzo (Giu-seppe Santone, Vincenzo D'Ora-zio, Carlo Isacco, Orazio D'An-gelo).Alla fine del concerto il Presidenteregionale Abruzzo Gra. AntonioGiovannelli, ha consegnato una

targa ricordo alla Banda a nome ditutti i Granatieri abruzzesi.Un'ulteriore targa è stata conse-gnata al Ten. Col. Giovanni Scar-pelli, in concomitanza con il suocompleanno, per i 70 anni svolti alservizio dell'ANGS. Il giorno successivo, al termine delgiuramento, la Banda è stata ospi-tata dal Comune di Guardiagrelepresso l'Hotel Granada.

Antonio Giovannelli

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La Sezione di Pinerolo ha com-piuto il primo anno di vita. Inau-gurata il 19 marzo 2010, i fonda-tori la vollero intitolare al concit-tadino Capitano dei GranatieriMario Bassino, pluridecorato peril suo eroismo in Libia nellaguerra italo-turca (1911-12) e nellaGrande Guerra, dove si immolòsull'Isonzo (1917). Una via diPinerolo è dedicata a lui (v/d Ru-brica STORIA).Domenica 22 maggio 2011 si è fe-steggiato il primo anniversario diquesta Sezione, una giovane re-altà associativa importante nonsolo per i Granatieri ma per tuttala comunità dell'area pinerolese,viva testimonianza degli stessivalori storici che, in questo 150°Anniversario dell'Unità d'Italia,vengono celebrati in tutta laNazione.Il grande afflusso dei Granatieridelle sezioni consorelle, la pre-senza dei rappresentanti delleIstituzioni militari e civili e delleAssociazioni d'Arma, la calda ac-coglienza da parte del presidentedella Sezione Claudio Gariglio edei Granatieri locali hanno creatoun'atmosfera di sentita amicizia edi entusiasmo che ha coinvoltotutti i partecipanti. Il programmaè iniziato con la cerimonia delladeposizione di una corona di al-loro in omaggio ai Caduti di tuttele guerre. Davanti al marmoreomonumento, il Gra. Valter Costa-magna - presidente del CentroProvinciale e della sezione diTorino - ha espresso il saluto suoe del presidente del CentroRegionale Piemonte, Gra. dott.Pier Andrea Ferro (impegnato inaltro compito istituzionale), e hamanifestato i più vivi apprezza-menti per gli straordinari risultaticonseguiti dal Direttivo e dai Socidella sezione di Pinerolo in ter-mini di iniziative e di nuove iscri-

zioni. Il presidente Claudio Gariglio harievocato, giustamente orgoglioso,le origini della Sezione di Pinerolo,costituita nel 2010 con un gruppodi ventiquattro granatieri dei con-tingenti dell'anno 1976.Nell'arco di un anno i granatierisono diventati quarantacinque,superando le previsioni inizialipiù ottimistiche.Dopo i brevi ma cordiali interventidegli esponenti delle Istituzioni ci-vili e militari, il lungo corteo, sfi-lando nelle suggestive vie del

centro storico, si è recato inCattedrale per il solenne rito reli-gioso a ricordo di tutti i Granatie-ri Caduti …. e anche come ringra-ziamento per i tanti granatieri ri-trovati!Infine, un festoso pranzo sociale hasuggellato l'indimenticabile gior-nata, che ha lasciato in tutti i par-tecipanti il segno di una rinnovatafiducia nel futuro dell'Assciazio-nismo granatieresco.«Sempre avanti, Granatieri!».

Angelo Masperone

LA SEZIONE DI PINEROLO FESTEGGIAIL PRIMO ANNIVERSARIO DELLA SUA COSTITUZIONE

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Grande festa per il 150° com-pleanno dell'Unità d'Italia, merco-ledì 25 maggio, organizzata dagliinsegnanti e dai ragazzi dellescuole dell'Istituto Comprensivosegusino, diretto dal dirigente sco-lastico Antonio Gentile. A partiredal primo pomeriggio, oltre unmigliaio di studenti hanno sfilatonel corteo storico dal titolo «150passi per le vie di Susa», insiemealle autorità, al sindaco GemmaAmprino, ad alcuni amministra-tori del circondario, ai rappresen-tanti di varie associazioni citta-dine, tra cui la fanfara dell'ANA ei Granatieri di Sardegna del nu-cleo Val Susa. Il clou dell'evento ha avuto luogopresso l'arena romana con la ras-segna «150 storie, 150 emozioni»,una carrellata di eventi storici, ar-tistici, di società e costume chehanno caratterizzato l'Italia dal1861 ad oggi.

Suggestiva è stata la rievocazionerisorgimentale con la regia diAnna Giaccone cui hanno parte-cipato i cavalieri dell'Ippica SanGiovanni di Villar Dora e Fresiadi Susa ed i granatieri «Val Susa1861».

In un turbinio di colori tra cui spic-cavano quelli nazionali della ban-diera, bambini e ragazzi hannocertamente regalato alla città unodei più bei saggi scolastici, coniu-gando entusiasmo e creatività conl'impegno civile.

LE SCUOLE DI SUSA E L’IMPRESA DEI MILLE

152° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI PALESTRO

Il giorno 29 maggio si è svolta aPalestro l'annuale commemora-zione della battaglia ivi combattutail 31 maggio 1859 (Seconda Guerrad'Indipendenza Italiana) tra l'Eser-cito Austriaco e quello Franco-Piemontese di cui faceva parte la

«Prima Divisione Generale Castel-borgo» composta dal 1° e 2°Reggimento Granatieri di Sarde-gna e dal 3° Reggimento Bersa-glieri.Ad onor del vero, l'onere princi-pale della battaglia fu sostenuto dal

3° Reggimento Zuavi del Colon-nello Chabron e dai Bersaglieri, en-trambi determinanti per l'esito vit-torioso. I Granatieri, invece, sareb-bero stati decisivi in seguito, nellebattaglie di Solferino e SanMartino.Il restauro del Monumento Os-sario, al cui interno sono custoditi iresti dei soldati caduti di entrambigli schieramenti, è stato un motivoulteriore per dare importanza allacommemorazione di quest'anno.Alla cerimonia erano presenti nu-merose autorità civili e militari. Fradi esse vogliamo ricordare: ilViceconsole di Francia, MarcoBaratto; Paolo Peluffo, Consiglieredella Presidenza del Consiglio deiMinistri (che ha finanziato l'operadi restauro del monumento in oc-casione del 150° dell'Unità d'Italia);l'architetto Alberto Artioli dellaSopraintendenza ai Beni Architet-

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tonici e Paolo Monformoso, Vicesindaco di Canton de Gléi in Togo(città con cui Palestro è gemellata).Una menzione particolare è dovutaal Generale di brigata Camillo DeMilato, Comandante Militare del-l'Esercito Lombardia, per il bellis-simo intervento nel quale ha ricor-dato come anche i gloriosi 1° e 2°Reggimenti «Granatieri di Sarde-gna» furono parte importante nellebattaglie che si susseguirono per lacacciata dell'Esercito Austriaco,evidenziando che i suddetti reggi-menti sono tutt'ora attivi nelle no-stre FF.AA..Lo stesso Generale De Milato si èpoi complimentato con i Granatieridell'ANGS presenti per l'impecca-bile comportamento tenuto du-rante tutta la manifestazione e lasuccessiva sfilata.

I Granatieri di Sardegna erano de-gnamente rappresentati da bensette Sezioni: Vercelli (di cui ilGruppo di Palestro fa parte),Grignasco, Tortona, Fossano, Sa-luzzo, Ossola, con le rispettiveColonnelle. Da segnalare anche lagraditissima presenza della Co-lonnella Regionale del Piemonte edel Presidente Regionale ANGS,dott. Pierandrea Ferro al qualevanno i più vivi ringraziamenti perla costante e sentita partecipazionea tutti gli appuntamenti della Se-zione. La cerimonia è iniziata con la sfilatadei partecipanti per le vie diPalestro fino al Monumento Os-sario dove il parroco, dopo i dis-corsi delle autorità, ha celebrato laSanta Messa in ricordo di tutti iCaduti.

Al termine del rito religioso, dopoun ulteriore inquadramento ditutte le Associazioni, si è provve-duto ad una seconda sfilata, prece-duta dalla Fanfara dei Bersaglieridi Asti, per raggiungere il centrodel paese dove, dopo gli onori mili-tari, sono state deposte due coroned'alloro davanti ai monumenti de-dicati al Soldato ed a Bersagliere.Conclusa la cerimonia, i convenutisi sono recati in un ristorante dellazona per terminare in allegria labellissima giornata.Un arrivederci all'anno prossimoper questa ricorrenza molto impor-tante per la Sezione di Vercelli edun sentito grazie a tutte le Sezioniche hanno partecipato da parte del-l'instancabile Presidente ANGS diVercelli, gra. Adriano Pavia.

Fulvio Bertoglio

CELEBRAZIONE DELLA BATTAGLIA DI CURTATONE29 maggio 1848

Sabato 29 maggio in mattinata, siè svolta a Curtatone una impor-tante cerimonia commemorativain ricordo delle gesta risorgimen-tali della Prima Guerra per l'indi-pendenza dell'Italia dalla occu-pazione austriaca . La celebrazione di quei tragici ederoici eventi in terra curtatonesedel 29 maggio 1848, ha visto lapartecipazione del Sindaco localedr. Badolato, dei Sindaci di Sol-ferino e Cavriana, tutti teatro disanguinose battaglie, oltre aquello di Venafro (IS) in memoriadella scomparsa del professorLeopoldo Pilla; erano presenti lepiù importanti autorità militari ecivili della provincia di Mantova,oltre ad una folta rappresentanzadi Granatieri di Sardegna manto-vani che ben soverchiava quelladi altre rappresentanze in armi.Presso il monumento ai Caduti,si è svolta la cerimonia in ricordodella battaglia di Curtatone eMontanara, quando un contin-gente di 4.860 uomini, comandati

dal generale De Laugier, tutti vo-lontari inquadrati in due batta-glioni civici napoletani, un batta-glione di universitari dell'ateneopisano, vari battaglioni e compa-gnie delle diverse province to-scane di Lucca, Pisa, Firenze,Siena e Livorno, assieme alletruppe regolari del Regno delleDue Sicilie e del Gran Ducato di

Toscana, si unirono alle truppedei Veneti e dei Lombardi peropporsi ad un esercito di 3 co-lonne di 40.000 soldati austro-un-garici in uscita da Mantova e di-retti verso l'alto mantovano.Furono 276 i caduti italiani e2.000 i prigionieri, ma ancor piùpesanti furono le perdite subitedai soldati dell'Impero Asbur-

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gico che lasciarono sul campo 293caduti, 219 feriti e 63 dispersi perun totale di 575 uomini fuoricombattimento.Dalle ricerche storiche effettuateanche dal nostro gruppo di grana-tieri mantovani, è emerso che labattaglia di Curtatone ha acquisitouna importanza strategica e deter-minante per fiaccare le velleitàdelle truppe del MarescialloRadetzki, che a spron battuto vo-leva già raggiungere in giornata i

colli mantovani; grazie al sacri-ficio eroico dei volontari toscani enapoletani tra l'altro male armati,che molto lo impressionarono, lasua avanzata si arrestò, dando cosìil tempo ai nostri di organizzarsi edi batterlo il giorno seguente aGoito.La presenza dei Granatieri diSardegna nella battaglia di Goito èben nota a tutti noi, ma in questigiorni abbiamo scoperto da un do-cumento postale originario dell'e-

poca, scritto dal volontario livor-nese Pasquale Grecchi e che testi-monia la presenza di Granatieritoscani nel quartier generale delleGrazie di Curtatone, ed esatta-mente nel chiostro e nelle loggedel santuario della Madonna delleGrazie che dista circa 2 km. daCurtatone.Ci pareva strano che i nostri ante-nati Granatieri (anche se toscani)non fossero stati presenti anche suquesto importante campo di batta-glia e ancora una volta hanno te-nuto alto il morale delle truppecombattendo, hanno contribuitoallo stop forzato dell'avanzatadelle truppe austro-ungariche.La cerimonia è partita con l'alza-bandiera, seguita dai canti risorgi-mentali, dalla funzione religiosa edalla interessante rappresenta-zione degli eventi della battaglia edella sua importanza strategica daparte del Sindaco di Curtatone, drBadolato, appassionato e compe-tente storico; sono state sparate tresalve di cannone e 20 fucilieri indivisa d'epoca hanno sparato asalve in memoria e ricordo di quellontano 29 maggio 1848, foriero difucilate ma anche di progetti po-litici tra cui anche l'idea di unoStato federale.

Al fine della degna e solenne ce-lebrazione del 150° Anniversariodell'Unità d'Italia, la SezioneANGS di Sulmona ha organiz-zato nei locali della «AbbaziaSanto Spirito al Morrone», Badiadi Sulmona, all'intermo dellaMostra «150° Anniversario del-l’Unità d’Italia: ricordi e testimo-nianze» un'esposizione di uni-formi militari relative alla storiaultratricentenaria del gloriosoCorpo dei Granatieri di Sar-degna, messe a disposizione dal1° Reggimento Granatieri di Sar-degna.

MOSTRA DI UNIFORMI A SULMONA

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La manifestazione si è svoltadal 4 giugno al 4 luglio 2011.Il progetto rientrava nell'am-bito di quelli di cui all'elenconazionale, riconosciuto, dalle

iniziative che hanno ottenutola concessione del Logo uffi-ciale delle celebrazioni per il150° anniversario dell'Unitàd'Italia.

La Mostra è stata inauguratada Autorità Politiche e Milita-ri insieme alle Sezioni dellaRegione Abruzzo.

Orazio D'angelo

I GRANATIERI DELLA VAL SUSAalla cerimonia del 150°Anniversario della scomparsa di Cavour

Lunedì 6 giugno 2011 al castellodi Santena (Torino), il gruppostorico «Granatieri Val Susa1861» e il nucleo di Susa dell'As-sociazione Nazionale Granatieridi Sardegna hanno partecipatoalla commemorazione ufficiale diCamillo Benso conte di Cavour. Si è trattato di una suggestiva ce-rimonia, organizzata dall'Asso-ciazione Amici della FondazioneCavour, per celebrare il 150° an-niversario della scomparsa dellostatista e del contemporaneo an-niversario del Regno d'Italia, dicui egli è stato il Primo Ministro. Nel pomeriggio, alla presenta-zione del libro «Cavour, l'Italia el'Europa», edito a cura dell'Acca-demia delle Scienze di Torino,sono intervenuti i professoriUmberto Levra, presidente delMuseo del Risorgimento e PaoloMacri. Ha fatto seguito la deposizione dicorona d'alloro sulla tomba delConte e l'alzabandiera nel parcodel castello. Successivamente si è svolta lapremiazione delle classi vincitricidell'iniziativa per le scuole dal ti-tolo «Cavouriadi». Quindi un momento istituzionale

con il saluto delle autorità e il dis-corso ufficiale di Massimo Gra-mellini, vicedirettore del quoti-diano torinese «La Stampa». «Cavour era profondamente le-gato - ha detto il capo nucleoANGS segusino, Giancarlo Sibille- al nipote prediletto Augusto, gio-vane Sottotenente nel 1° Grana-tieri - Guardie, morto valorosa-

mente nel 1848 alla battaglia diGoito, tanto da voler essere es-pressamente sepolto accanto a luia Santena, anziché nella RealBasilica di Superga come avrebbedesiderato il sovrano». La manifestazione si è conclusain serata con la degustazione diprodotti tipici dei Comuni ca-vouriani.

Con il vicedirettore del quotidiano «La Stampa», Massimo Gramellini, noto ospite tele-visivo nella trasmissione «che tempo che fa» su RAI tre.

Domenica 19 giugno, nel centrostorico di Susa (TO), gli «Amicidel Castello» e le compagnie tea-trali «Col Somis» con la collabo-razione del nucleo ANGS segu-sino, hanno proposto un per-corso della storia cittadina, tra re-citazione e musica.

La rievocazione, che ha visto lapartecipazione di un folto pub-blico, si è basata sul viaggio di ungiovane a Susa, nel periodo del-l'Unità e del Regno d'Italia, in oc-casione della visita di leva. E' stata l'occasione per metter inluce vie e zone storiche della città

e per raccontare, attraverso l'in-tervento degli attori delle forma-zioni amatoriali locali, la vita chesi svolgeva in quel tempo a Susa,accompagnati anche dalle notedell'istituto musicale.In serata, l'itinerario si è conclusocon la visita dello studio biblio-

FRAMMENTI DI STORIA CON I GRANATIERI VAL SUSA

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Anche quest'anno, il 26 giugno,la Sezione ANGS di Sulmona èstata incaricata di rappresentarel'Associazione Nazionale Grana-tieri di Sardegna nella cerimoniadella 51ª Giornata del Ricordoche si è svolta a Roccaraso, sullavetta del Monte Burrone. La cerimonia, organizzata ognianno dall'Opera Nazionale per iCaduti senza Croce, serve a man-tener viva la memoria dei 145.000caduti in guerra e in particolaredi quanti, fra questi, non hannopotuto avere degna sepoltura. È il doveroso omaggio ai commi-litoni scomparsi nel turbine dellebattaglie, nei campi di prigionia,nelle sabbie dei deserti, nei marie nell'aria.

Orazio D'Angelo

AAVVISO PER I SOCI DELLVVISO PER I SOCI DELL’A.N.G’A.N.G.S..S.ILC/C DELLABANCAINTESAN. IT60.T030.6905.0510.0323.4445.161 E' STATO CHIUSO, PERTANTO, I PAGAMENTI O BONIFICIDOVRANNO ESSERE EFFETTUATI ESCLUSIVAMENTESUL C/C POSTALE NR.34577007

grafico Archetypon. La soddisfazione per la realizza-zione della manifestazione nelleparole del sindaco Gemma Am-prino che ha ringraziato tutti ipresenti e in modo particolare larappresentanza dei granatieri ri-sorgimentali e delle vivandieredel gruppo «Val Susa 1861» perlo sforzo posto nella valorizza-zione della storia segusina.

Giancarlo Sibille

Il coscritto estratto a sorte per la leva.

51ª GIORNATA DEL RICORDO

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quote ttesserequote ttessere vversate nnel 22011

L'amico Luigi Deserti si è spento a Bologna all'età di 96 anni; «È andatoavanti», come si diceva in guerra.Indubbiamente Bologna perde con Lui uno dei suoi più grandi personaggi.Dopo essersi laureato, nel 1941 partì volontario, fu assegnato al 3° ReggimentoGranatieri di Sardegna, e in qualche modo gli «Alamari» l'hanno seguito pertutta la vita sin dalla prima gioventù. Infatti anche nel 1993, come Segretario alla Difesa, rappresentava il Governoalla festa dei Granatieri, sfilando sotto l'insegna di Bologna con gli Alamari sulbavero.Deserti ha partecipato con onore alle operazioni di guerra, combattendo inAfrica Occidentale come ufficiale, fino alla sua caduta in prigionia, quando ilnostro contingente dovette arrendersi alle preponderanti forze nemiche; inAmerica trascorse 34 mesi nei campi di prigionia e al rimpatrio, con felice egrandissima genialità, fece della sua azienda uno strumento capace di crearefino a 20.000 posti di lavoro.Alle sue esequie era presente una folta rappresentanza di Granatieri bolognesi conle Colonnelle di sezione e regionale, i quali hanno espresso alla figlia Marina il loroprofondo dolore per aver perso il loro Presidente onorario, che ha voluto portarecon sé, nel suo ultimo viaggio, i suoi bianchi Alamari e le sue medaglie.

Umberto Sgarzi

sfileranno ssempre ccon lle nnostre ccolonnelle

€ 465,00 Abiategrasso€ 690,00 Alba€ 180,00 Alto Frignano€ 360,00 Amelia€ 615,00 Ascoli Piceno€ 180,00 Avellino€ 315,00 Basso Veronese€ 225,00 Biella€ 525,00 Bologna€ 165,00 Bolzano/ Merano€ 210,00 Brescia€ 600,00 Calcinate€ 135,00 Camposampiero€ 420,00 Castel Goffredo€ 75,00 Castel. Carfagna€ 525,00 Castel Franco Veneto€ 135,00 Cesena€ 415,00 Chieti€ 1.020,00 Cittadella€ 645,00 Civitavecchia€ 225,00 Codroipo€ 150,00 Cogollo Del Cengio€ 840,00 Como€ 150,00 Conegliano€ 375,00 Corato€ 300,00 Dolo Riv. Del Brenta€ 135,00 Due Carrare€ 375,00 Eraclea€ 315,00 Este€ 165,00 Fabriano

€ 105,00 Faenza€ 570,00 Fermo€ 420,00 Firenze€ 90,00 Imperia€ 705,00 Jesi€ 840,00 Jesolo€ 210,00 L'Aquila€ 345,00 Lanciano€ 540,00 Latina€ 135,00 Latisana€ 390,00 Lendinara€ 150,00 Leno€ 180,00 Lumezzane€ 225,00 Macerata€ 175,00 Maglie€ 450,00 Mantova€ 150,00 Marmirolo€ 420,00 Melzo€ 180,00 Meolo€ 345,00 Mestre€ 465,00 Mestrino€ 375,00 Mogliano Veneto€ 870,00 Monza€ 165,00 Musile Di Piave€ 750,00 Padova€ 120,00 Paese€ 150,00 Pescara€ 660,00 Pinerolo€ 225,00 Piove Di Sacco€ 135,00 Pisa

€ 660,00 Pompei€ 555,00 Portogruaro€ 135,00 Potenza Picena€ 315,00 Ravenna€ 150,00 Rho€ 4.725,00 Roma€ 660,00 Rovigo€ 60,00 Sacile€ 525,00 San Ben. Del Tronto€ 405,00 San Vito Al Tagliam.€ 60,00 San Bonifacio€ 210,00 Sinalunga€ 315,00 Somma campagna€ 405,00 Spinea€ 330,00 Spoleto€ 285,00 Sulmona€ 135,00 Torino€ 435,00 Torremaggiore€ 435,00 Tortona€ 195,00 Trento€ 345,00 Trieste€ 255,00 Valtrompia€ 315,00 Vercelli€ 735,00 Verona€ 315,00 Vigevano€ 165,00 Villabartolomea€ 165,00 Zero Branco€ 315,00 Zoppola

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sfileranno ssempresfileranno ssempre ccon lle nnostre ccolonnelle

GUSTAVO de HOFMANN

Sezione di Roma

Era nato il 9 set-tembre 1916 aSebenico (Dalma-zia) da nobile fami-

glia di origine austriaca.Una repentina e dolorosa malattia lo hatolto all'affetto dei suoi cari il 15 marzo2011.Aveva partecipato al conflitto 1940-45come ufficiale subalterno del 3°Reggimento Granatieri e per i fatti d'armesul fronte Greco - Albanese era stato deco-rato con la Croce al merito di guerra.Laureato in Economia e Commercio, eraandato in pensione da dirigente dell'IstitutoPoligrafico dello StatoEra iscritto all' ANGS, sezione di Roma,sin dal 1950 e, finché gli è stato possibile,era stato assiduo partecipante ai raduni an-nuali degli Ufficiali del 3° Reggimento.Delicato acquarellista, amante della mon-tagna e appassionato di fotografia. Di ca-rattere aperto e gioviale, era sempre prontoad una battuta di spirito che lo rendeva par-ticolarmente simpatico a quanti gli stavanovicino o lo conoscevano.

ANGELOMANENTI

Sezione diCalcinate (BG)

Si è spento improv-visamente, nel set-tembre dello scorso

anno, a Palosco (BG), all'età di 73 anni. Di lui, i commilitoni della Sezione hannoscritto:Come potremmo non tenerti sempre nei no-stri cuori, instancabile collega di tanti piace-voli eventi, incontri conviviali e manifesta-zioni cittadine; «sempre presente», attivo edispensatore di simpatia.Sarai insostituibile per la tua modestia, sem-plicità e originalità.Gli amici tutti e gli appartenenti alla Sezionegranatieri di Calcinate …«e dintorni» ti ri-cordano con enorme mestizia".

LUIGI TEMPORIN

Sezione di Lendinara (RO)

Nato il 7 agostodel 1925, ci ha la-sciato lo scorso 21

febbraio.Subito dopo la guerra, nel 1946, avevamilitato nel 1° Reggimento Granatieridi Sardegna distinguendosi per il suoimpegno morale e la disciplina.Molto orgoglioso di aver indossato ibianchi Alamari, era iscritto da tantianni alla Sezione, partecipando con en-tusiasmo alle varie manifestazioni as-sociative.Il Presidente della Sezione, gra. GianniValentini, rinnova a nostro mezzo le piùsentite condoglianze ai famigliari fa-cendosi anche interprete del dolore ditutti i commilitoni.

Sino all'ultimo aveva sempre orgogliosa-mente ricordato il suo «essere granatiere».Alla cerimonia religiosa, nella Chiesa deiSette Santi Fondatori in Roma, era pre-sente, con la Colonnella della Sezione diRoma, la rappresentanza dell'AssociazioneGranatieri con il Presidente, Gen.Antonello Falconi e il Gen. NicolaCanarile che ha letto la «Preghiera delGranatiere» e pronunciato l'orazione fu-nebre.E' stato sepolto nella tomba di famiglia adAlbano Laziale.

ANTONIO LUIGIANTONELLINI

Sezione Madre Milano

Nato il 26 Aprile1933 è andato avantia raggiungere la

casa del Padre il 3 Febbraio 2011.E' improvvisamente mancato all'affetto deisuoi familiari: la moglie Giuseppina, i figli ei nipoti. Arruolato nel 1° Rgt. Granatieri aRoma nel 1953 con l'incarico di motoci-clista, si è congedato con il grado diCaporale. Persona allegra e impegnata anchenel sociale, molto disponibile con tutti esempre pronta ad aiutare il prossimo.Infaticabile sostenitore della Sezione (unodei più anziani iscritti), prima come sociopoi come Consigliere ed infine come VicePresidente. Il 12 dicembre avevamo festeg-giato con lui la festa della Sezione ed ora, lasua scomparsa così improvvisa, ha lasciatoin tutti noi un vuoto difficile da colmare.Alla cerimonia funebre ha presenziato unfolto gruppo di Granatieri della Sezione conla Colonnella che lui stesso aveva portato indiverse occasioni. Alla fine del rito funebreil Presidente della Sezione di Milano, SettiCarraro, ha letto la «Preghiera delGranatiere», ed infine, prima che il carro fu-nebre portasse la spoglia del Granatiere allanuova dimora, tutti i commilitoni sull'attentihanno reso omaggio alla salma.La Sezione rinnova le sue più sentite condo-glianze alla moglie, ai figli e ai nipoti.

MARIO LESCA

Sezione di Vercelli

Con grande rimpianto la sezione comu-nica la scomparsa del carissimo amico,padre del socio Lesca Dott. Andrea,sempre presente in tanti nostri raduninazionali e regionali ed alle manifesta-zioni associative locali. I commilitoni della sezione vercellese siinchinano alla sua memoria ed esprimonoalla moglie, ai figli ed ai famigliari tutti ilsenso del più vivo cordoglio, parteci-pando al loro grande dolore.

LUIGISACCO

Sezione di Lanciano (CH)

Apparteneva allaclasse 1929 e ci halasciato il 16 feb-

braio 2011. Dalla sua iscrizioneall'Associazione è stato sempre parte attivaalla Sezione. Con la sua scomparsa, laSezione perde una delle sue figure più rap-presentative. I commilitoni rinnovano allavedova e ai congiunti tutti le più sentite con-doglianze.

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sfileranno ssempresfileranno ssempre ccon lle nnostre ccolonnelle

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La rubrica «Sfileranno sempre con le nostre Colonnelle» è finalizzata a ricordare i soli soci dell’Associazione che hanno lasciato questo mondo per ritornare alla Casa del Padre. Si sotto-linea: I SOLI SOCI. Chi segnala il triste evento per la pubblicazione, dovrà comunicare le seguenti informazioni necessarie per la stesura del necrologio:Sezione d’appartenenza; data di nascita e di morte; motivi del decesso; reparto Granatieri nel quale il defunto ha prestato servizio; eventuali campagne di guerra e decorazioni ricevute;eventuali cariche associative rivestite.È opportuno, inoltre, che venga inviata una foto originale del defunto e non, come spesso avviene, fotocopie o copie riprese da giornali. Tutti i testi, comunque, non dovranno superare le12 righe, salvo le eccezioni che si potranno avere a insindacabile giudizio della Redazione.La Redazione, infine, sarà particolarmente grata a chi, avendone la possibilità, invierà un’offerta come, del resto, è previsto dal comma 5 dell’articolo 13 del Regolamento dell’Associazione.

ANDREASCHENA

Sezione di Mestre ( VE)

Era nato il 24 feb-braio 1958 ed è ve-

nuto a mancare immaturamente il 3 feb-braio 2011. Se ne è andato a 52 anni, colpito da una ma-lattia incurabile che se l'è portato via in po-

chissimi giorni. Era un dipendente delleFerrovie, residente a Carpenedo ed era unvolontario tra i più attivi al Forte di viaVallon, uno dei «gioielli» militari dell'excampo trincerato di Mestre. Lascia la moglie Roberta, anche lei volon-taria al forte. I funerali si sono tenuti nellachiesa dei Santi Gervasio e Protasio diCarpenedo. I granatieri di Mestre -Venezia, con profondo rimpianto, ricor-dano il caro commilitone per le sue grandiqualità umane. Il Presidente, Dino Pattaro,anche a nome di tutti i soci, rinnova alla fa-miglia il sostegno accompagnato dalle piùsentite condoglianze.

DELFINO PEREZZANI

Sezione di Cerea (VR)

Era nato il 22 no-vembre del 1925 aCasaleone (VR) dove

è deceduto il 31 marzo 2011.Era uno dei più anziani Granatieri iscritti allaSezione. Alle esequie hanno partecipato al-cune Sezioni di Verona e Mantova in tenutaclassica e Colonnella. Al termine, il nipoteEligio Perezzani, granatiere pure lui, ha ricor-dato lo zio esaltando le sue doti umane, sotto-lineando l'amore verso la cara moglie ed il fi-glio, ricordando l'attaccamento che lui avevacon lo zio che era più anziano di 11 anni , ciònonostante, Delfino, era come un fratellomaggiore. Per le sue doti, Delfino non erasolo benvoluto e stimato da tutti, anche neipaesi vicini, ma a lui si rivolgevano parecchiper avere consigli e supporto ai loro problemie per tutti lui era sempre pronto a dare unamano. Eri sicuro che quando avevi parlatocon lui, ti sentivi più sollevato, perché pertutti aveva una parola buona che ti sollevava.La sua dipartita non lascia un profondo vuotosolo nella sua famiglia, nella cara moglieLidia e nel figlio, nella nuora e nei nipoti e pa-renti tutti ma in tutti quelli che hanno avuto ilpiacere di conoscerlo e frequentarlo. Primadell'uscita dalla chiesa, Eligio ha letto la«Preghiera del Granatiere».

ALDO BERTOTTI

Sezione diMestre (VE)

Il giorno 3 marzo2011 il granatiere

Aldo Bertotti è ritornato alla Casa dalPadre.Classe I942, iniziava la sua vita mili-tare con la leva: 1930 - 1931; pochianni dopo, nel 1935-1936, partecipò allaguerra d'Africa (Abissinia), allora A.O.I.(Africa Orientale Italiana). Seguitava lavita militare partecipando alle operazionidi pace nel Bacino della Ruhr (Ger-mania). Ma la guerra non era finita e furichiamato alle armi nel 1939-1945 ope-rando nei Balcani e in Albania dove subìil congelamento degli arti inferiori inzona di operazioni…e arrivò così final-mente il rientro nella sua tanto sospirataPatria Italia!«Caro Bertotti, ha detto il granatiereReggiani, siamo qui per salutarti e ricor-darti orgoglioso dei tuoi figli, premu-roso e affettuoso con la moglie inferma.Ti ricordiamo lavoratore instancabile,onesto, generoso.. Granatiere tutto di unpezzo! A tutti d'esempio, anche negli ul-timi tuoi anni, quando con il tuo triciclo

partecipavi alla cerimonie del 25 aprile e del4 novembre. Ti accompagni la Preghieradel granatiere che tu ricordavi a memoria,con il nostro saluto!»Lo stesso Reggiani concludeva la preghieracon la frase: «…e Tu buon Dio, dall'alto deicieli accogli l' anima del nostro Aldo!».Cessava così la commovente cerimonia fragli applausi dei fedeli.

IN RICORDO DI UN GIOVANE VOLONTARIO

Dino Tilli aveva avuto, ancora ragazzino,un'esperienza di guerra come Granatieredi Sardegna. Egli, infatti, a quindici annisi arruolò nella 5ª compagnia «StudentiVolontari Romani», la compagnia coman-data dal capitano Francesco Christin e daltenente Gianfranco Chiti. Non ci è dato di sapere come il giovaneDino arrivò in quel reparto di volontari efino a quando vi militò, considerato che laCompagnia, ormai inquadrata in un batta-glione del Raggruppamento «Cacciatoridegli Appennini» della RSI, cessò di com-battere il 3 maggio 1945 ed ebbe l'onoredelle armi da un reparto americano ilgiorno successivo.Per chi scrive, venire a conoscenza,anche se in maniera frammentaria, dellafine del Gen. Dino Tilli, conosciuto perso-nalmente quando lo stesso prestava ser-vizio con il grado di tenente colonnellonell'allora IV° Reparto dello SME, è statomotivo di grande dolore. Lo ricordo, in-fatti, come un collega di grosso spessoreprofessionale, sportivo, gioviale e semprecon il sorriso sulle labbra.Solo adesso sono venuto a conoscenza,dalla segnalazione pervenuta dal gra.Mario Holzer, dei suoi trascorsi daGranatiere e la cosa mi ha veramente sor-preso. Lui non me ne aveva mai parlato.Delle esequie, sappiamo solo che ad esseera presente, in rappresentanza di quellaantica 5ª compagnia, il gra. Mario CoenBelinfanti.

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L’ISCRIZIONE ALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE GRANATIERI DISARDEGNA DA DIRITTO A USUFRUIRE DI UN SOSTEGNO ECO-NOMICO ALLE CURE MEDICHE CHE, MALAUGURATAMENTE, PO-TREBBERO SERVIRE ALLE FIGLIE DEI GRANATIERI SOCI.

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IL CONTE NICOLÒ GIACCHI

Nato a Novara nel febbraio del 1887, da una famiglia d’anticanobiltà, abbracciò la carriera delle armi percorrendo i varigradi della gerarchia militare nei ranghi del 1° e del 2° reggi-mento Granatieri di Sardegna. Ufficiale di grande valore, par-tecipò alle campagne coloniali e alla Prima Guerra mondialemeritandosi una Medaglia di Bronzo, due Medaglie d’Argentoe l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine militare di Savoia.Giacchi sposò Clotilde Mazzitelli dalla quale ebbe una figlia,Pieretta, che morì di malattia in tenera età. Per espressa vo-lontà del conte Giacchi, due appartamenti di sua proprietà,situati a Roma, furono donati nel 1963 dalla moglie Clotilde ai

Granatieri di Sardegna affinché con la loro renditafosse costituito un fondo da dedicare all’assistenza

sanitaria delle figlie bisognose di cure dei Granatieristessi. Il conte Giacchi morì a Roma il 7 novembre1948; sua moglie, donna Clotilde, a Conca della

Campania il 4 dicembre 1964.Il Fondo, che prende il nome dal donatore,viene gestito da un’apposita commissione isti-tuita presso la sezione ANGS di Roma.