DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA DI CANTIERE · La pista di servizio, di larghezza complessiva pari a 5...
Transcript of DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA DI CANTIERE · La pista di servizio, di larghezza complessiva pari a 5...
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
160
DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA DI CANTIERE
Le ditte esercenti le cave tendono di solito ad ubicare e dimensionare i
cantieri in riferimento alla volumetria del materiale da escavare, alla richiesta di
materiale, alle attrezzature necessarie per l’estrazione ed al personale addetto, il
tutto seguendo un profilo sia funzionale che economico. Innanzitutto si fa rilevare
che trattasi di cantiere impostato all'estrema semplicità in quanto il materiale sarà
spedito come tout venant ai luoghi di utilizzo. Non sono previste costruzioni per
ricovero macchine ed attrezzature.
Mezzi utilizzati in cantiere
Il cantiere sarà dotato di:
– Macchine operatrici
– N°1 Escavatore idraulico,
– N°1 trattore cingolato
– N° 1 Autobotte per innaffio antipolvere:
– N° 1 Fuoristrada 4 x 4 utilizzato per gli spostamenti all'interno dell'area di
cantiere.
– N°1 cisterna30 per rifornimento carburante montata su camioncino (mobile)
omologata.
- Automezzi per il trasporto del materiale estratto ai luoghi di utilizzo
Tutti i mezzi saranno muniti di radio ricetrasmittente, estintore e cassetta medica di
primo soccorso.
Manutenzioni
La manutenzione ordinaria dei mezzi avverrà all'interno del cantiere. Per
manutenzione ordinaria si intendono operazioni di controllo e verifica eseguite
dall'operatore stesso, che consentano di tenere in condizioni di efficienza operativa
il mezzo. Essa sarà organizzata secondo i criteri predittivi consigliati dalle varie
case costruttrici.
Tali operazioni saranno oggetto di procedure che prevedono anche
l'istituzione di apposito registro di annotazione per singola macchina.
Per contro le manutenzioni straordinarie saranno affidate agli stessi fornitori delle
macchine o comunque a personale qualificato esterno.
30
Capacità 370 litri
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
161
La competenza e l'idoneità dei fornitori, che offriranno le prestazioni
specialistiche di cui sopra, saranno accertate e documentate preventivamente ed
attestate dalla compilazione di schede predisposte allo scopo.
Personale
Il personale impiegato nel cantiere sarà presumibilmente di N° 2 unità ed il
sorvegliante dotato di telefono cellulare; l'orario di lavoro sarà di 10 ore al giorno per
circa 150 giorni all’anno.
Il personale addetto raggiungerà i cantieri con autoveicoli propri.
Tutti i mezzi saranno muniti di radio ricetrasmittente, estintore e cassetta
medica di primo soccorso.
Opere Accessorie
La cava sarà munita della segnaletica prevista dalla vigente normativa,
mentre l'area di escavazione verrà recintata. Sarebbe opportuno che in fase di
realizzazione della recinzione venisse scartata la possibilità di utilizzo di reti in PVC
colorate, che, oltre a male inserirsi nel contesto paesaggistico dei luoghi, risultano
poco permeabili alla fauna selvatica.
Saranno invece utilizzati fili di acciaio sostenuti da ritti in legno/metallo (vedi
particolare di seguito riportato).
Fig. n°82: Particolare costruttivo della recinzione in progetto
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
162
L’ accesso sarà munito di lucchetto e chiuso al di fuori dell'orario di lavoro o
quando assente il personale addetto.
Foto n°39: Esempio della cartellonistica che dovrà essere posizionata
Il cantiere sarà dotato di box prefabbricati adibiti a spogliatoio, servizi igienici di
tipo chimico e cassetta medica (vedi All. n°25 “ Cantierizzazione” scala 1.1000).
Foto n°40: Particolare dei servizi igienici normalmente utilizzati
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
163
V I A B I L I T A'
La particolare ubicazione territoriale che caratterizza l’ambito estrattivo in
oggetto ha indirizzato la scelta31, al fine di permettere l’allontanamento del
materiale scavato, di dirigere il traffico veicolare indotto verso la SP n°4 di Bardi
(vedi Allegato n° 23 “Carta della Viabilità” scala 1:5.000).
I mezzi adibiti al trasporto del materiale estratto percorreranno un tracciato
di circa 1,8 km, prima di raggiungere la SPn°4 così articolato:
Pista temporanea (695ml) - tratto in comune di Castell’Arquato:
La pista di servizio, di larghezza complessiva pari a 5 metri circa, sarà realizzata
alla estremità nord-orientale dell’area di cava e si svolgerà parallelamente al
confine tra il comune di Castell’Arquato e il comune di Fiorenzuola d’Arda sul
tracciato di una esistente carrareccia utilizzata a scopi agricoli.
Foto n°41: Sullo sfondo C.na Moruzza; in primo piano il tratto di pista lungo il confine con il
territorio comunale di Fiorenzuola
Dal vertice di Nord-Est della cava, a quota m 109 s.l.m., la pista32 si svilupperà
per m 410 verso Est, ovvero verso il corso del torrente Arda, interamente su
terreni di proprietà privata. Il superamento del canale della Sforzesca sarà
eseguito con la posa di 2 scatolari a sezione rettangolare di dimensioni interne
31
come per altro prescritto dal PAE vigente 32
della quale è già stata ottenuta la disponibilità - vedi allegato
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
164
300x200 e lunghezza pari a 200mm (spessore cm 20). Si allega in calce
relazione tecnica sulla portanza dei manufatti e una breve descrizione dei
prefabbricati. Trattasi di manufatti della medesima luce dei passaggi agricoli
esistenti sul canale
Foto n°42: Un passaggio agricolo sul canale della Sforzesca nell’area in studio
Foto n°43: La carraia esistente in area demaniale che verrà adeguata al traffico veicolare indotto
La pista si svolgerà altresì per 215 m su sedime demaniale; entrambi i tratti in
questione coincidono con tratturi esistenti che saranno consolidati con la stesa di
circa 0,50 m di materiale ghiaioso in sorta, per consentire il transito dei mezzi
d’opera.
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
165
A questo punto è esistente una carraia che consente di accedere alle aree
perifluviali del corso d’acqua e quindi al guado; anche questo tratto (70m) si
presenta scevro da vegetazione ripariale e con una larghezza prossima ai 4 m.
Foto n°44: La carraia esistente nel tratto che attraversa le aree perifluviali
Il piano viabile è costituito da materiale alluvionale di prevalente natura ghiaiosa e
ciottolosa che necessiterà localmente di modesti livellamenti per regolarizzarne il
fondo in modo da consentire un agevole passaggio degli automezzi.
Si ribadisce che gli interventi sopra descritti non prevedono il taglio di
alcun esemplare arboreo o arbustivo di pregio.
Fig. n°83: Il pacchetto che sarà realizzato per adeguare le carraie esistenti
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
166
Foto n°45: La carraia nei pressi del guado
Guado da riattivare e adeguare (comune di Castell’Arquato)
In merito al guado33 sopra citato il presente progetto, come meglio
descritto nella relazione idraulica redatta dall’Ing. P. Ghilardi, di seguito riportata,
prevede la sua riattivazione con relativo adeguamento atto a garantire il
passaggio del traffico veicolare indotto dalla cava (che ricordiamo è di
modestissima entità - 2 transiti ora).
Al fine di limitare il deflusso e l’intorbidimento delle acque ed eliminare la
possibilità dell’ingresso dei mezzi direttamente nell’alveo bagnato è stata infatti
prevista la posa provvisoria di 3 tubi di acciaio autoportanti della dimensione di
800 mm cad.
Fig. n°84: Schema del guado che sarà realizzato
33
già in sede di approvazione del PAE vigente era stato ottenuto un preliminare parere da parte della S.T.B. della R.E.R. (vedi allegato prot. N° 0155205 del 11/06/2007) per il suo utilizzo
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
167
L’accostamento di tali elementi formerà una larghezza del guado di circa 4
m. Detti tubi durante il periodo invernale, quando l’attività di cava sarà interrotta34,
verranno rimossi35 per essere poi riposizionati alla ripresa dell’attività.
Sia la rampa di accesso al guado in sponda sinistra che quella in destra al
torrente Arda, si presentano ampie, prive di vegetazione ripariale e caratterizzate
da fondo prevalentemente ghiaioso e ciottoloso.
Foto n°46: Il guado nel periodo estivo
Foto n°47: La rampa di accesso al guado in sinistra Arda (gennaio 2013)
34
presumibilmente per motivi climatici 35 al fine di non alterare il normale deflusso delle piene.
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
168
Foto n°48: Fotosimulazione del guado che sarà approntato
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
169
Pista temporanea (1085 ml) - tratto in comune di Alseno:
Superato il torrente Arda detta pista interessa aree perifluviali sul territorio
del comune di Alseno (ml 97); la pista risulta impostata su fondo ghiaioso e
ciottoloso di larghezza prossima a 4mteri; anche in questo caso il tratto in
questione sarà solo oggetto di modesti livellamenti per regolarizzarne la
superficie in modo da consentire un agevole passaggio degli automezzi.
Foto n°49: Il tratto di pista che consente l’innesto sulla strada privata in comune di Alseno
A questo punto la pista si innesterà su un’esistente strada privata, di
larghezza prossima ai 5 m, che il P.A.E. (approvato) di detto comune destina a
servizio dell’ambito estrattivo “Tavernelle” ”, che verrà ampliato fino a portare la
sede stradale a 5m di larghezza.
Il primo tratto (139 ml) di quest’ultima strada (ricadente per altro in vincolo
paesaggistico) sarà lasciato non pavimentato mentre il restante tratto (ml 850),
fino all’intersezione con la SP n°4, verrà asfaltato prima dell’inizio dell’attività a
cura e spese della Ditta proponente.
Si sottolinea che anche questo intervento di adeguamento viario non
prevede il taglio di alcun esemplare arboreo o arbustivo di pregio, in quanto
trattasi di interventi che avverranno su strade e piste esistenti.
Il percorso così progettato è stato preso da riferimento nello Studio di
Impatto da Rumore e da Agenti Chimici come meglio illustrato nei relativi capitoli
di seguito riportati.
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
170
Fig. n°84b: Il pacchetto che sarà realizzato per l’ampliamento della strada privata
Tutto ciò premesso, con la presente procedura di Verifica, la ditta Vetrucci
srl chiede il rilascio della concessione di utilizzo dell’intero tratto di pista
demaniale (sia in destra che sinistra T. Arda di lunghezza totale pari a ml 50036)
nonché nulla osta al ripristino del guado.
Foto n°50: La strada a servizio dell’ambito estrattivo “Tavernelle” in comune di Alseno
che sarà asfaltata; sullo sfondo la SP n°4
36
215 ml in comune di Castell’Arquato e 285 ml in comune di Alseno
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
171
Adeguamento accesso alla Strada Provinciale n°4
Per consentire l’immissione dei mezzi sulla SP4 il presente screening prevede di
ampliare l’attuale accesso carraio con un semplice raccordo di ciglio. La svolta
dalla viabilità di cava sulla provinciale sarà regolamentata con il segnale di
“STOP” sulla relativa corsia (segnaletica orizzontale). Al fine di evitare la
lordatura della strada provinciale la ditta si impegna sia durante le fasi di
escavazione che quelle di sistemazione dei luoghi ad evitare che i propri mezzi in
uscita ed in entrata imbrattino le strade pubbliche.
Scavi
Il rilevato necessario per l’ampliamento dell’attuale accesso sarà eseguito
con il preliminare scavo e posa di un letto di sabbia di spessore pari a 20 cm
sormontato da uno spessore di macinato da demolizione di spessore pari a 40
cm. Sull’intera superficie così ottenuta (ampliamento + attuale accesso) sarà
posato uno strato di misto granulometrico stabilizzato (granulometria max mm 30)
avente uno spessore di 20 cm e quindi uno spessore di 10 cm di binder
(granulometria mm 15). Gli interventi previsti sono meglio descritti sull’All. n°23
“VIABILITÀ” scala 1:5.000.
Fig. n°85: Schema pacchetto previsto per adeguamento accesso carraio
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
172
Foto n°51: L’accesso esistente che sarà adeguato
Fig. n°86: Planimetria dell’intervento
Segnaletica
Sarà posta in opera segnaletica verticale indicante la limitazione della
velocità a 60 km/h oltre a quella indicante il pericolo generico (Fig. II 35 art. 103
DPR n. 495/92) con il pannello integrativo recante la figura “mezzi di lavoro in
azione” (Modello II 6/g art. 83 DPR n. 495/92) e l’indicazione “uscita autocarri”.
Questo ultimo segnale composito dovrà essere attrezzato con almeno due
lampeggianti (Fig. II 460 art. 165 DPR n. 495/92). Infine si dovrà provvedere al
tracciamento dei rallentatori ottici (Fig. II 273 art. 179 DPR n. 495/92).
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
173
Durata concessione
L’accesso, così come proposto nel presente Screening, sarà utilizzato per un
arco temporale stimabile di 5 anni. Tale concessione potrà essere eventualmente
rinnovata nel caso in cui l’ambito estrattivo non venisse esaurito in detto lasso di
tempo.
Ultimata la coltivazione della cava sarà cura della ditta Vetrucci provvedere
alla rimozione delle opere realizzate secondo le indicazioni che verranno fornite
dal competente Servizio dell’Amministrazione Provinciale.
Tutto ciò premesso, con la presente procedura di Verifica, la ditta Vetrucci
srl chiede il rilascio, al Servizio Infrastrutture ed Edilizia dell’Amministrazione
provinciale, della concessione per adeguamento dell’accesso carraio esistente
sulla SP n° 4 di Bardi.
Fig. n°87 Alcuni cartelli previsti dalla normativa vigente
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
174
Computo metrico estimativo opere di adeguamento viabilistico Comune di Castell’Arquato
adeguamento carraia utilizzata a scopi agricoli (tratto privato) ml 410 x 5m
Scavo di sbancamento spessore 50 cm
1.025mc x 2€………………………………………………………………………………………… 2.050€
- Fornitura e posa in opera di ghiaia in sorta/materiale macinato proveniente da demolizione per rilevato della pista spessore 50 cm, comprensivo di costipamento mc 1.025 x € 15. ………………………………………………………………………………… 15.375€
Comune di Castell’Arquato
Attraversamento canale della Sforzesca
- fornitura e posa in opera di n°2 elementi scatolari delle dimensioni di 3000 mm x2000 mm e lunghezza 2000 mm n°2 x €1.000 ……………………………………………………………………………………… 2.000€
- Realizzazione di soletta in cls spessore 10 cm quale basamento per gli elementi scatolari (mq 12 circa) 12 mq x 30 €/mq………………………………………………………………………………… 360€
Comune di Castell’Arquato
adeguamento carraia utilizzata a scopi agricoli (tratto demaniale) ml 218 x 5m
Scavo di sbancamento spessore 50 cm
545mc x 2€………………………………………………………………………………………… 1.090€
- Fornitura e posa in opera di ghiaia in sorta/materiale macinato proveniente da demolizione per rilevato della pista spessore 50 cm, comprensivo di costipamento mc 545 x € 15. …………………………………………………………………………………… 8.175€
Comune di Castell’Arquato
livellamento tratto demaniale in area perifluviale ml 70 x 4m
Livellamento
280 mq x 1.5€……………………………………………………………………………………… 420€
Comune di Castell’Arquato
allestimento Guado
posa in opera di 3 tubi in acciaio ondulato ø 800 autoportanti, raccordo con le rive, rinfianco
con materiale ghiaioso prelevato in loco e realizzazione di sottofondo con stesa di circa 50
cm di materiale ghiaioso tout venant
A forfait ……………………………………………………………………………………………… 4.000€
Comune di Alseno
livellamento viabilità demaniale ml 215 x 4m
Livellamento
860mq x 1.5€………………………………………………………………………………………… 1.290€
Comune di Alseno
Ampliamento strada privata esistente ml 139 x 1m
Ampliamento sede stradale (1 m circa) con fornitura e posa in opera di ghiaia in
sorta/materiale macinato proveniente da demolizione per rilevato della pista spessore 50
cm, comprensivo di costipamento
mc 70 x € 15……………………………………………………………………………………… 1.050€
Comune di Alseno
asfaltatura viabilità privata ml 850 x 5m
Ampliamento sede stradale (1 m circa) con fornitura e posa in opera di ghiaia in
sorta/materiale macinato proveniente da demolizione per rilevato della pista spessore 50
cm, comprensivo di costipamento
mc 425 x € 15……………………………………………………………………………………… 6.375€
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
175
Fornitura e posa in opera di misto granulare stabilizzato spessore 10 cm, comprensivo di
costipamento
425mc x 30€………………………………………………………………………………………… 12.750€
Fornitura e posa in opera di misto bitumato tipo binder 0 - 20 spessore 10 cm
4250mq x 16€……………………………………………………………………………………… 68.000€
Comune di Alseno
Ampliamento accesso carraio SP n°4
- Fornitura e posa in opera di tubazione in cls autoportante (diam. 500mm) per interramento cunetta comprensivo di rinfianco con materiale sabbioso ml 25 x 60 €/m …………………………………………………………………………………… € 1.500=
- Scavo di sbancamento per ampliamento (120 mq) accesso con allontanamento del materiale di risulta mc 108 x € 2 ……………………………………………………………………………………… € 216=
- Fornitura e posa in opera di letto di sabbia per preparazione del piano di posa della massicciata compreso rullatura, bagnatura e ogni onere per la messa in opera: spessore medio 20 cm mc 24 x € 15……………………………………………………………………………………… € 360=
- Fornitura e posa in opera di materiale macinato proveniente da demolizione per rilevato stradale spessore 40 cm, comprensivo di costipamento mc 48 x € 15……………………………………………………………………………………… € 720=
- Fornitura e posa in opera di misto granulare stabilizzato spessore 20 cm, comprensivo di costipamento mc 24 x € 45. …………………………………………………………………………………… € 1.080=
- Fornitura e posa in opera di misto bitumato tipo binder 0 - 20 spessore 10 cm
mc 24 x € 16……………………………………………………………………………………… € 384=
TOTALE € 127.195=
Nei sopra riportati calcoli dei costi delle opere di adeguamento viabilistico è stato
tenuto conto dell'impiego delle macchine operatrici in dotazione al cantiere e
dall'esperienza maturata in tale tipo di interventi dalla ditta Vetrucci srl.
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
176
VERIFICA IDRAULICA GUADO IN PROGETTO
(a cura Prof. Ing. P. Ghilardi)
Il presente contributo tecnico riguarda la valutazione circa la fattibilità di un
guado sommergibile in materiale sciolto posato sull’alveo dell’Arda, e dotato di
tubi metallici per consentire il transito della corrente. Risulta opportuno
sottolineare che trattasi di guado esistente periodicamente utilizzato dai mezzi
agricoli per passare da una sponda all’altra del torrente attraversando l’alveo.
Foto n°52: Il tratto terminale della pista esistente, in sponda sinistra, che conduce al guado
Il guado è previsto della larghezza massima di 4 m e realizzato in modo da
non alzare l’attuale altimetria delle piste di accesso. Vista la stagionalità37
dell’attività che sarà svolta in cava “Gerazza” è presumibile che nel periodo
invernale, durante le quali sono prevedibili le maggiori portate del corso d’acqua,
l’opera non venga utilizzata.
A tale riguardo è opportuno che, durante i periodi di fermo dell’attività, di
solito i mesi più piovosi dell’anno, le tubazioni vengano rimosse al fine di non
alterare il normale deflusso delle piene.
37
stimata in 150 giorni/anno condizioni metereologiche permettendo
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
177
Fig. n°88: Sezione del tratto di T. Arda ove è in previsione la riattivazione del guado
Caratteristiche della sezione
La sezione del guado si trova nel tratto fra le sezioni 233 e 234 dell’Arda
nel PTCP2007 (vigente), coincidenti rispettivamente con le sezioni 40 e 41 dello
studio effettuato dall’Ing. I. Fresia (1998) a corredo del precedente PTCP.
I documenti citati riportano per le due sezioni quote del fondo
rispettivamente di 101 m e 109 m, e distanze progressive pari a 35022 m e
35912 m dalla sezione assunta come origine della ascissa curvilinea misurata
lungo l’asse dell’Arda.
Sulla base di questi dati risulta una pendenza media del tratto pari a 0.9%;
per una valutazione di massima, si è adottato questo valore come pendenza del
fondo nell’intorno della sezione in cui è prevista la realizzazione del guado.
Risulta opportuno sottolineare che il tratto di T. Arda in questione risulta
incassato di circa 2,5 m rispetto al piano di campagna circostante (pianura
coltivata).
Le portate considerate
In base ai dati forniti dal Consorzio di Bonifica di Piacenza, nel periodo
compreso fra la metà di giugno e la metà di ottobre dalla diga di Mignano viene
rilasciato solo il deflusso minimo vitale pari a 100 l/s, per cui è ragionevole
ipotizzare che nella sezione del guado in progetto la portata resti contenuta entro
i 500 l/s. Nel medesimo periodo, il Consorzio potrebbe effettuare svasi
eccezionali in caso di estrema emergenza, comunque sempre effettuati con largo
preavviso, con una portata massima di 25 m3/s38.
Stato di fatto
Sulla base delle precedenti ipotesi, e del profilo altimetrico della sezione rilevato
in loco, sono state calcolate le altezze di moto uniforme per diverse portate, come
38
ben diversa la situazione invernale, in cui con tempi di ritorno di qualche anno, le portate di
piena potrebbero superare i 50 m3/s.
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
178
illustrato dalle figure di seguito riportate. Per i calcoli si è adottato un coefficiente
di scabrezza di Manning pari a 0.04.
Fig. n°89: Le altezze idrometriche con portata 0.5 m
3/s
0 5 10 15 200.0
0.5
1.0
1.5
2.0
2.5
Guado Arda
RS = 130
Station (m)
Ele
vation
(m
)
Legend
EG PF 2
WS PF 2
Crit PF 2
0.0 m/s
0.2 m/s
0.4 m/s
0.6 m/s
0.8 m/s
1.0 m/s
Ground
Bank Sta
Fig. n°90: Le altezze idrometriche con portata 1 m
3/s
0 5 10 15 200.0
0.5
1.0
1.5
2.0
2.5
Guado Arda
RS = 130
Station (m)
Ele
vation
(m
)
Legend
EG PF 3
WS PF 3
Crit PF 3
0.0 m/s
0.2 m/s
0.4 m/s
0.6 m/s
0.8 m/s
1.0 m/s
Ground
Bank Sta
Fig. n°91: Le altezze idrometriche con portata 2 m
3/s
0 5 10 15 200.0
0.5
1.0
1.5
2.0
2.5
Guado Arda
RS = 130
Station (m)
Ele
vation
(m
)
Legend
EG PF 4
WS PF 4
Cri t PF 4
-4 m/s
-2 m/s
0 m/s
2 m/s
4 m/s
6 m/s
8 m/s
Ground
Bank Sta
Fig. n°92: Le altezze idrometriche con portata 5 m
3/s
0 5 10 15 200.0
0.5
1.0
1.5
2.0
2.5
Guado Arda RS = 130
Station (m)
Ele
vation
(m
)
Legend
EG PF 1
WS PF 1
Crit PF 1
0.0 m/s
0.2 m/s
0.4 m/s
0.6 m/s
0.8 m/s
1.0 m/s
Ground
Bank Sta
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
179
0 5 10 15 200.0
0.5
1.0
1.5
2.0
2.5
Guado Arda
RS = 130
Station (m)
Ele
vation
(m
)
Legend
EG PF 5
WS PF 5
Cri t PF 5
-4 m/s
-2 m/s
0 m/s
2 m/s
4 m/s
6 m/s
8 m/s
Ground
Bank Sta
Fig. n°93: Le altezze idrometriche con portata Portata 10 m3/s
0 5 10 15 200.0
0.5
1.0
1.5
2.0
2.5
Guado Arda
RS = 130
Station (m)
Ele
vation
(m
)
Legend
EG PF 5
WS PF 5
Cri t PF 5
-4 m/s
-2 m/s
0 m/s
2 m/s
4 m/s
6 m/s
8 m/s
Ground
Bank Sta
Fig. n°94: Le altezze idrometriche portata 30 m
3/s
Le altezze calcolate con le portate più basse ben riflettono la situazione idraulica
riscontrata durante il sopralluogo effettuato in data 13 marzo 2013 alla presenza
dell’Ing. Fagnoni e dell’Ing. C. Francia della RER Servizio Tecnico di Bacino F.
Po.
Foto n°53: Il guado ripreso dalla sponda sinistra
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
180
Assetto di progetto
Ipotesi 1 – tre tubi da 800 mm
Nel caso di installazione di tre tubi metallici corrugati di diametro interno 800 mm
e scabrezza di Manning pari a 0.02, si ottiene quanto illustrato dalle figure che
seguono.
Fig. n°95
La portata di 500 l/s transita completamente all’interno dei tubi occupando solo
una piccola parte della sezione, e provocando un rialzo del pelo libero a monte
dell’ordine della decina di cm.
0 5 10 15 200.0
0.5
1.0
1.5
2.0
Guado Arda RS = 112 Culv Guado
Station (m)
Ele
vation
(m
)
Legend
EG PF 1
WS PF 1
Crit PF 1
0.0 m/s
0.2 m/s
0.4 m/s
0.6 m/s
0.8 m/s
1.0 m/s
Ground
Bank Sta
Fig. n°96
Sezione di valle del guado con l’indicazione della quota d’acqua (WS PF 1) nel
caso di portata pari a 500 l/s.
0 5 10 15 20 25 30-0.2
0.0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.0
1.2
1.4
Guado Arda
Main Channel Distance (m)
Ele
vation
(m
)
Legend
EG PF 1
WS PF 1
Crit PF 1
Ground
Arda 1
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
181
0 5 10 15 20 25 30-0.2
0.0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.0
1.2
1.4
Guado Arda
Main Channel Distance (m)
Ele
vation
(m
)
Legend
EG PF 2
WS PF 2
Crit PF 2
Ground
Arda 1
Fig. n°97:
Considerazioni analoghe valgono per la portata di 1 m3/s (vedi fig. n°..: ).
0 5 10 15 20 25 30-0.2
0.0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.0
1.2
1.4
Guado Arda
Main Channel Distance (m)
Ele
vation
(m
)
Legend
EG PF 3
WS PF 3
Crit PF 3
Ground
Arda 1
Fig. n°98
Come illustrato nella figura sopra riportata anche la portata di 2 m3/s transita tutta all’interno dei tubi.
0 5 10 15 20 25 30
0.0
0.5
1.0
1.5
Guado Arda
Main Channel Distance (m)
Ele
vatio
n (
m)
Legend
EG PF 4
WS PF 4
Crit PF 4
Ground
Arda 1
Fig. n°99:
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
182
Nell’ipotesi di transito di 5 m3/s il guado viene sormontato, nella sua parte
centrale, da una lama d’acqua stimabile in 10-15 cm, provocando un
innalzamento del pelo libero a monte di circa 1 m, tale comunque da non
generare allagamenti della campagna circostante (vedi fig. n°100 ).
0 5 10 15 200.0
0.5
1.0
1.5
2.0
Guado Arda RS = 112 Culv Guado
Station (m)
Ele
vatio
n (
m)
Legend
EG PF 4
WS PF 4
Crit PF 4
0.0 m/s
0.2 m/s
0.4 m/s
0.6 m/s
0.8 m/s
1.0 m/s
Ground
Bank Sta
Fig. n°100: Sezione di monte del guado nel caso di portata pari a 5 m
3/s.
0 5 10 15 20 25 30-0.5
0.0
0.5
1.0
1.5
2.0
2.5
Guado Arda
Main Channel Distance (m)
Ele
vation
(m
)
Legend
EG PF 5
WS PF 5
Crit PF 5
Ground
Arda 1
Fig. n°101:
Nel caso di manovre di svaso del tutto eccezionali, considerando
prudenzialmente una portata di 30 m3/s, il profilo di pelo libero a monte del guado
verrebbe localmente incrementato di circa 1 m (vedi fig. n°101 sopra riportata.
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
183
ipotesi 2 – due tubi da 1000 mm
Nel caso di installazione di due tubi metallici corrugati di diametro interno 1000
mm e scabrezza di Manning pari a 0.02, si ottiene un transito passaggio della
corrente molto simile a quello relativo all’ipotesi di tre tubi da 800 mm come
illustrato nel seguito.
0 5 10 15 20 25 30
0.0
0.5
1.0
1.5
Guado Arda
Main Channel Distance (m)
Ele
vation
(m
)
Legend
EG PF 1
WS PF 1
Crit PF 1
Ground
Arda 1
Fig. n°102:
La portata di 500 l/s transita completamente all’interno dei tubi occupando solo
una piccola parte della sezione, e provocando un rialzo del pelo libero a monte
dell’ordine dei 20 cm.
0 5 10 15 200.0
0.5
1.0
1.5
2.0
Guado Arda
RS = 112 Culv Guado
Station (m)
Ele
vation
(m
)
Legend
EG PF 1
Crit PF 1
WS PF 1
0.0 m/s
0.2 m/s
0.4 m/s
0.6 m/s
0.8 m/s
1.0 m/s
Ground
Bank Sta
Fig. n°103
Sezione di valle del guado con l’indicazione della quota d’acqua (WS PF 1) nel
caso di portata pari a 500 l/s.
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
184
0 5 10 15 20 25 30
0.0
0.5
1.0
1.5
Guado Arda
Main Channel Distance (m)
Ele
vation
(m
)
Legend
EG PF 2
WS PF 2
Crit PF 2
Ground
Arda 1
Fig. n°104:
Anche in questo caso la portata di 1 m3/s è ben contenuta all’interno dei tubi.
0 5 10 15 20 25 30
0.0
0.5
1.0
1.5
Guado Arda
Main Channel Distance (m)
Ele
vatio
n (
m)
Legend
EG PF 3
WS PF 3
Crit PF 3
Ground
Arda 1
Fig. n°105:
Il profilo della corrente con portata di 2 m3/s.
0 5 10 15 20 25 30
0.0
0.5
1.0
1.5
Guado Arda
Main Channel Distance (m)
Ele
vatio
n (
m)
Legend
EG PF 4
WS PF 4
Crit PF 4
Ground
Arda 1
Fig. n°106
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
185
Nell’ipotesi di transito di 5 m3/s il guado viene sormontato, nella sua parte
centrale, da una lama d’acqua stimabile in 10-15 cm, del tutto simile a quella
ottenibile nella ipotesi di tre tubi da 800 mm, provocando un innalzamento del
pelo libero a monte di circa 1 m, tale comunque da non generare allagamenti
della campagna circostante.
0 5 10 15 200.0
0.5
1.0
1.5
2.0
Guado Arda RS = 112 Culv Guado
Station (m)
Ele
vatio
n (
m)
Legend
EG PF 4
WS PF 4
Crit PF 4
0.0 m/s
0.2 m/s
0.4 m/s
0.6 m/s
0.8 m/s
1.0 m/s
Ground
Bank Sta
Fig. n°107: Sezione di monte del guado nel caso di portata pari a 5 m
3/s.
Conclusioni Tutto ciò premesso i calcoli eseguiti hanno permesso di concludere quanto segue:
il tipo di manufatto proposto, in entrambe le soluzioni, consente il transito delle portate di normale regime senza creare apprezzabili fenomeni di rigurgito
nel caso di portate pari a circa 5 mc/sec, assai improbabili nel periodo
di attività della cava, si avrà solo un sormonto parziale dell’opera
(limitato alla porzione centrale a quota più bassa come da sezione
allegata) senza creare alcun fenomeno di allagamento della campagna
circostante
vista la stagionalità dell’utilizzo del guado, è opportuno che durante i
periodi di fermo dell’attività, di solito i mesi più piovosi dell’anno, le
tubazioni vengano rimosse al fine di non alterare il normale deflusso
delle piene.
L’Azienda ha quindi optato per l’ipotesi 1 e cioè la posa in opera di 3 tubi da 800
mm cad.
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
186
RESTAURO AMBIENTALE
(tratta dalla “Relazione agrovegetazionale e di recupero naturalistico” a cura del dott. Agr. R. Fumi)
Il PAE Vigente
Detto strumento urbanistico prevede, per la cava in oggetto, due differenti
tipologie di restauro dei luoghi le cui caratteristiche vengono di seguito riportate:
Superfici recuperate all’uso agricolo
Il riassetto finale delle aree che saranno restituite all’uso agricolo sarà
effettuato con rideposizione e livellamento del terreno agrario e di copertura,
precedentemente asportati, integrando, per quanto necessario, con materiale
proveniente dall’esterno; detti materiali dovranno essere collocati nella fossa di
scavo prima della stesura della preesistente copertura limo argillosa al fine di
mantenere l’originaria successione stratigrafica.
I materiali utilizzati per il ritombamento dovranno essere esclusivamente
naturali provenienti da scavi sbancamenti o cave di prestito, limi di lavaggio degli
inerti (purchè non soggetti a trattamento chimico fisico39) o comunque materiali
idonei ai sensi del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152.
L’attività di recupero sarà finalizzata quindi a raccordare le superfici
oggetto d’intervento all’inclinazione generale diffusa nel contesto orografico
locale e ricalcherà i lineamenti paesaggistico-ambientali del territorio circostante
a quota leggermente ribassata.
E’ vietato fare accumuli di terreno vegetale e/o di scarto di cava nei fossi o
canali limitrofi interrompendo e/o deviando lo scorrimento naturale delle acque.
Superfici recuperate a bacino lacustre
Nella porzione meridionale dell’ambito estrattivo è prevista la creazione di
un bacino idrico ad uso irriguo della superficie pari a circa 1,7 ha.
Trattasi di bacino di modeste dimensioni che servirà a soddisfare le necessità del
fondo agricolo; l’adduzione sarà attuata dal limitrofo Rio degli Agazzi (della rete
del Consorzio di Bonifica di Piacenza) nonché, nel periodo
autunnale/primaverile40, con le acque di ruscellamento dei campi favorendo
quindi il risparmio di risorsa nei periodi estivi siccitosi.
Lo scavo dovrà essere idoneamente impermeabilizzato sia sul fondo che
sulle scarpate laterali. Ai fini della sicurezza, sarà necessario mettere in opera
idonea recinzione perimetrale e posti in opera i seguenti dispositivi di sicurezza:
39
come previsto dalla nota dell’Amministrazione Provinciale Servizio Ambiente prot. 14750 del 18 febbraio 2004 40
mesi notoriamente piovosi
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
187
- scarico di troppo pieno;
- sistema di sollevamento artificiale delle acque per il suo svuotamento;
Interventi a verde previsti dal PAE
Tutte le superfici antistanti il laghetto dovranno essere inerbite
Lungo l’intero perimetro è previsto l'impianto di un filare arboreo della lunghezza
di circa 600 metri, con essenze a carattere igrofilo e sesto d’impianto di 4 metri. I
nuovi impianti saranno effettuati con la messa a dimora di 150 esemplari d’alto
fusto. La scelta della specie dovrà essere tassativamente orientata verso quelle
autoctone indicate nella seguente tabella:
Tab. n°19
Salix spp 40% Populus nigra 30% Specie arboree
Populus alba 30%
Lungo il perimetro settentrionale, ed in parte anche occidentale, dell’ambito
estrattivo sarà eseguito un intervento di rinaturazione con impianto di siepi lineari
(ampiezza 5m) caratterizzate dalle essenze arbustive indicate nella tabella di
seguito riportata:
Tab. n°20:
Prunus avium 10% Prunus padus 10%
Prunus spinosa 15% Corylus avellana 10% Malus sylvestris 10%
Pyrus spp. 10% Cornus mas 10%
Viburnum opalus 10% Viburnum lantana 10%
Specie arbustive
Ligustrum vulgare 5%
Considerando che il sesto d’impianto previsto è di 1 x 2, (1m sulla fila e due metri
tra le file) saranno posti a dimora circa 800 esemplari arbustivi.
Disarmonie legate al ripristino previsto dal PAE vigente
In data 21/12/12 è stato approvato il PIAE 2011 che nell’Allegato 6.4 alle NTA
descrive le modalità di ripristino per “Poli e Ambiti estrattivi situati in zone extra
fluviali con attività estrattiva sopra falda”. Il progetto proposto dal presente
screening viene redatto in accordo con tale strumento di pianificazione.
In particolare al fine di ottemperare a quanto imposto dall’art. 42 “Principi, finalità,
direttive e prescrizioni per il recupero delle aree di cava”, comma 8, delle NTA del
PIAE 2011 si sono implementate le superfici destinate a recupero vegetazionale,
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
188
al fine di garantire l’abbattimento in 10 anni della CO2 emessa dalle attività di
coltivazione della cava, fino a portarle a circa 1 ha.
Le nuove tipologie di ripristino scelte, che consentiranno di ampliare a scala
locale un ecomosaico differenziato, sono di seguito riportate:
Sostituzione della siepe lineare arbustiva (sesto d’impianto 1 x 2, e cioè
1m sulla fila e due metri tra le file) con una doppia siepe arboreo
arbustiva (vedi fig. n°120) con modulo così composto: 1 fila arbusti, 1
fila di alberi, 1 fila di arbusti, 1 fila di alberi, 1 fila di arbusti (sesto:
arbusti distanti sulla fila m 2 e alberi distanti sulla fila m 5).
inserimento di due nuclei boscati mesofili di superficie complessiva pari
a circa 650 mq (vedi fig. n°121) .
Il Progetto proposto dal presente Screening
Il presente studio prevede la realizzazione di interventi volti a ridurre,
compensare ed eliminare le conseguenze negative indotte dalle future attività
estrattive nonché la definizione delle modalità di sistemazione e destinazione
finale del suolo. La porzione di territorio da interessare all'escavazione allo
stato risulta intensamente antropizzata e non presenta emergenze paesistiche di
rilievo. Trattasi di un ripiano dolcemente ondulato e degradante verso l’asta del T.
Arda il cui prevalente utilizzo del suolo è a seminativo a rotazione.
Il recupero ambientale dei luoghi non presenta particolari difficoltà e, dal
punto di vista morfologico, a conclusione dell'intervento le linee di paesaggio non
si discosteranno sensibilmente da quelle originali.
Il recupero morfologico delle aree riconvertite all’uso agricolo sarà a quota
parzialmente ribassata; l’intervento porterà alla creazione di un piano a debole
pendenza (4/5‰) che si raccorderà ai terreni circostanti con una scarpata a
debole pendenza (5°) di altezza max pari a circa 0,8 m.
Fig. n°108: Schema delle modeste scarpate che si verranno a creare in direzione longitudinale
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
189
Lungo il confine settentrionale la nuova superficie si collegherà all’appezzamento
circostante senza alcuna evidenza morfologica (vedi ALL. N° 21, 22) in modo da
garantire un naturale deflusso delle acque meteoriche nella cunetta esistente che
borda l’appezzamento verso nord.
Fig. n°109: Schema delle pendenze che saranno conferite alle superfici verso nord
A conclusione dell’intervento le superfici saranno reintegrate nel paesaggio
agrario e potranno essere investite con le medesime tipologie colturali dei terreni
adiacenti.
Impermeabilizzazione dell’Invaso
L’intervento verrà eseguito con l’ausilio di bentonite sodica naturale
granulare; in primo luogo sarà necessario regolarizzare e compattare il fondo
dello scavo che, dai risultati delle indagini, sarà impostato nelle ghiaie a matrice
limosa. In riferimento alla natura incoerente del fondo dello scavo sarà
necessario l’utilizzo di circa 10 kg/mq di bentonite.
La preliminare fase per una corretta realizzazione del pacchetto
impermeabilizzante è quella di riportare uno strato di terreno41 di spessore, a
compattazione avvenuta, pari a 25 cm. A questo punto verrà distribuita la
bentonite con i tradizionali mezzi di cantiere o potranno trovare ugualmente
impiego attrezzature agricole (spandi letame) o stradali (spandi sale); lo strato di
bentonite granulare dovrà essere idoneamente rullato.
Fig. n°110: Pacchetto impermeabilizzante previsto dal presente progetto
41
potranno essere profiquamente utilizzati i limi argillosi, presenti in loco
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
190
Successivamente, per impedire che un rigonfiamento libero della bentonite a
contatto diretto con l’acqua possa alterare quelle che sono le intrinseche
proprietà impermeabilizzanti del sistema, sarà realizzato uno strato di
confinamento di ulteriori 25 cm circa, sempre utilizzando materiali fini presenti in
loco. Come previsto dal PAE vigente, ai fini della sicurezza, sarà posta in opera
idonea recinzione perimetrale all’area adibita a bacino.
Tabella n°21: Dati dell’invaso
Modalità di approvvigionamento risorsa
Come precedentemente accennato, il bacino potrà essere invasato
avvalendosi delle ore di acqua in concessione all’Azienda provenienti dal Rio
degli Agazzi42 (portata garantita dal Consorzio nella stagione irrigua 100 l/sec).
In queste condizioni di portata l’invaso potrebbe essere caricato in circa 15
ore.
Ciò premesso il riempimento del lago è comunque previsto nel periodo
immediatamente successivo a quello irriguo in modo da limitare il lasso di tempo
a bacino vuoto solo a 50 - 60 giorni e, al contempo, favorire il risparmio di risorsa
nei periodi estivi siccitosi. Anche in condizioni di minima portata del canale della
Sforzesca (canale alimentante il rio degli Agazzi), che da informazioni assunte al
Consorzio di Bonifica di Piacenza è nell’ordine di 20/30 l/sec, il bacino potrebbe
comunque essere riempito in soli 3 giorni circa.
La realizzazione dell’invaso potrà eventualmente consentire l’utilizzo, in
caso di necessità, anche delle quote residuali non impiegate da altri utenti del
canale consortile, nonché realizzare un potenziale risparmio grazie alla
tesaurizzazione delle acque meteoriche, normalmente abbondanti nel periodo di
minore fabbisogno vegetativo. L’acqua per il riempimento del bacino sarà
derivata mediante una condotta interrata (diametro 600 mm) posta ad una
profondità di 0,85 cm dal p.c. e con pendenza pari a 2‰.
42
a sua volta alimentato dal Canale della Sforzesca
DATI GENERALI
Superficie destinata a lago 15.074 mq
Profondità a lago ultimato 3.3 m da p.c.
Pendenza delle scarpate 21°
Spessore limi per impermeabilizzazione 0,7 m
Volume per impermeabilizzazione 10.551 mc
Capacità di invaso a – 1 dal p.c. 32.000 mc
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
191
Sulla condotta adduttrice, circa al vertice meridionale del bacino, è prevista
la realizzazione di un pozzetto in c.a. di dimensioni pari a 1m x 1m x 1m (interno)
munito di paratoia.
In prossimità del sistema di adduzione è stata prevista la realizzazione di una
gettata di calcestruzzo, o analogo manufatto a scogliera, per evitare il
danneggiamento dello strato di confinamento, prodotto da erosioni localizzate
nella zona di ricarica (vedi schema allegato) .
Fig. n°111: Sezione schematica opere di adduzione
Al fine di sfiorare eventuali eccessi di portata immessa o innalzamenti di livello
idrico del bacino in conseguenza di piogge intense, è stata prevista l’istallazione
di un pozzetto con quota della soglia di sfioro posta a 110.1 m s.l.m collegato ad
una tubazione in cemento del diametro di 600 mm che recapiterà le acque al
limitrofo rio degli Agazzi (109.2 m s.l.m.).
Fig. n°112: Sezione schematica opere di scarico
Intorno al bacino sarà realizzata una pista di servizio della larghezza pari a 3 m
costituita da un cassonetto di 30 cm di ghiaia più 10 cm di stabilizzato costipati.
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
192
Verifiche di stabilità delle scarpate del bacino lacustre (a cura prof. Ing. P. Ghilardi)
Parametri geotecnici utilizzati per le verifiche
Nella seguente tabella vengono riepilogati i parametri geotecnici (in condizioni drenate)
desunti dalla campagna geognostica realizzata (prove penetrometrica CPT e prova
MASW) e dall’ampia bibliografia disponibile in merito ai materiali da utilizzarsi per le
impermeabilizzazioni di bacini artificiali. Vengono altresì esplicitati i valori ridotti in
funzione dei fattori di sicurezza parziali introdotti dalle nuove norme tecniche per le
costruzioni (NTC 2008).
Tab. n°22:
’
(°) C’
kPa K
(cm/sec)
(kN/m3)
Drenate NTC 08 Drenate NTC 08
Ghiaia (in posto) 17 43 34 0 0 -
Impermeabilizzazione limosa43
19 25 20 15 12 10-5
<K<10-7
Dove:
= peso di volume C’=coesione in termini di sforzi efficaci
’= angolo di attrito in termini di sforzi efficaci K= coefficiente di permeabilità medio Accelerazione sismica massima attesa 0,13g applicata orizzontalmente.
Cenni sui metodi di calcolo e sul software utilizzato
La distribuzione delle pressioni interstiziali è stata ricavata per mezzo di
algoritmi basati sulle equazioni differenziali che descrivono il movimento delle
acque filtranti in mezzi saturi e parzialmente saturi, mentre per le analisi di
stabilità qui presentate è stato applicato, fra i vari metodi dell’equilibrio limite, il
metodo rigoroso di Morgenstern e Price che ha fra l’altro fornito risultati
conservativi rispetto a metodi approssimati quali quello di Bishop.
I calcoli sono stati eseguiti per mezzo dei software applicativi SEEP/W e
SLOPE/W della Geo-Slope International.
SEEP/W è un software per l’analisi di acquiferi basato su schemi a elementi finiti,
in grado di analizzare problemi di filtrazione e di dissipazione delle pressioni
interstiziali in suoli e rocce, in condizioni di moto stazionario oppure di transitorio
come nel caso di svuotamento di un invaso. Il programma è in grado di
analizzare flussi sia in condizioni sature che insature, rendendo possibile anche
la simulazione di fenomeni di infiltrazione dovuta a pioggia e l’evoluzione della
superficie libera.
43
considerando un addensamento in sito al 95% della massima densità secca (MDD) derivata dalla prova Proctor Standard
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
193
SLOPE/W permette il calcolo del fattore di sicurezza per versanti in terra o roccia,
in varie condizioni di presenza dell’acqua o di applicazione di carichi esterni, e
implementa vari metodi di calcolo. Usando il metodo dell’equilibrio limite, il
software è in grado di simulare suoli eterogenei con stratigrafie e superfici di
rottura di forma complessa, con condizioni variabili di pressione interstiziale e una
ampia selezione di modelli di suolo. L’analisi di stabilità può essere eseguita sia
sulla base di dati deterministici che probabilistici, e anche utilizzando analisi dello
stato di sforzo agli elementi finiti in aggiunta ai calcoli di equilibrio limite.
Una volta individuata la superficie di rottura a minor fattore di sicurezza tra
superfici di assegnata forma, p.es. circolare, SLOPE/W permette di raffinare
ulteriormente l’analisi modificando la forma della superficie, individuando così,
attraverso una procedura di ottimizzazione, una eventuale superficie di forma
differente e fattore di sicurezza ancora minore. Verifica di stabilità scarpate in condizioni di lago vuoto
Fig. 113
Usando i parametri geotecnici modificati secondo le NTC 2008, la verifica
effettuata col metodo di Morgenstern e Price fornisce un valore di 1.819 del
coefficiente di sicurezza ipotizzando superfici di forma circolare, con i centri di
curvatura ubicati nei punti marcati in rosso (fig. 113) e vari raggi, fino a circa
20.000 ipotetiche superfici di rottura simulate. In tali condizioni il pendio può
essere considerato stabile, essendo il fattore di sicurezza ben superiore al
minimo atteso secondo le indicazioni del DM 14.1.2008 (Fs 1.1)
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
194
Fig. 114– Mappa delle possibili superfici di rottura analizzate
Per la medesima verifica, in fig. 114 è riportata la mappa derivata
dall’analisi di varie superfici di rottura, con incrementi del fattore di sicurezza di
0.05 passando da una zona del medesimo colore ad una adiacente. La zona a
minor fattore di sicurezza è quella rossa (FS = 1.9), quella blu ha il fattore di
sicurezza pari a FS = 2.9.
Verifica di stabilità scarpate a bacino pieno
Le verifiche di stabilità a lago pieno sono state eseguite col medesimo
carico sismico orizzontale di 0.13 g, e sempre con le caratteristiche del terreno
corrette secondo le norme NTC 2008.
In queste verifiche si nota l’effetto dello strato a bassa permeabilità (trattato con
bentonite granulare) che annulla in pratica la pressione dell’acqua al di sotto ed
esternamente ad esso, come mostrato nella fig. 115 che riporta i risultati della
analisi del campo filtrante ottenuta per mezzo del modello numerico agli elementi
finiti implementato nel programma SEEP/W.
La fig. 116 mostra la superficie di rottura critica individuata dal programma
di calcolo SLOPE/W utilizzando il metodo rigoroso di Morgenstern e Price
supponendo superfici di rottura circolari e poi ricercando, nell’intorno delle
superfici a minor fattore di sicurezza, la forma non circolare della superficie di
rottura critica attraverso algoritmi di ottimizzazione.
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
195
Il fattore di sicurezza anche in queste ipotesi rimane al di sopra di FS = 2.6 ben
superiore al minimo di legge richiesto (Fs 1.1).
Fig. 115 – Il minimo fattore di sicurezza (FS = 2.622) si ottiene con la superficie di rottura
indicata in figura.
,
Fig. 116
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
196
La fig. 116 mostra la mappa costruita sulla base dei fattori di sicurezza delle varie
superfici di rottura ipotizzate. La zona a minor fattore di sicurezza è quella rossa
(FS = 2.7), e passando da una zona del medesimo colore ad una adiacente si ha
un incremento del fattore di sicurezza di 0.05 fino alla zona blu dove FS = 4.2.
Verifica di stabilità scarpate per rapido svuotamento dell’invaso
La verifica in caso di rapido svuotamento è stata effettuata considerando
l’effettivo campo di filtrazione, ricavato per mezzo dello schema numerico agli
elementi finiti utilizzato nel programma SEEP/W. Subito dopo un ipotetico
svuotamento istantaneo, si annulla la pressione sulla superficie del versante a
contatto con l’acqua mentre il contenuto dello strato superficiale del terreno
limoso resta praticamente inalterato rispetto all’istante iniziale; la distribuzione
della pressione viene però modificata, venendo a mancare il carico dovuto
all’acqua precedentemente contenuta nel lago.
La fig. 117 mostra i risultati della analisi di stabilità eseguita subito dopo
l’ipotetico svuotamento rapido. Anche considerando l’improbabile contemporanea
applicazione di un carico sismico di 0.13 g come nel caso delle verifiche
precedentemente esposte, il fattore di sicurezza si mantiene su di un rassicurante
valore di 1.816.
Fig. 117
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
197
Fig. 118 – Zone delle ipotetiche superfici di rottura con fattori di sicurezza variabili intorno a 1.9 (zona rossa) fino a 2.9 (zona blu) con incrementi di 0.05 fra due zone adiacenti di diverso colore.
La fig. 118 mostra la mappa costruita sulla base dei fattori di sicurezza delle
varie superfici di rottura ipotizzate. La zona a minor fattore di sicurezza è quella
rossa, e passando da una zona del medesimo colore ad una adiacente si ha un
incremento del fattore di sicurezza di 0.05.
Conclusioni
In relazione alla scelta nelle verifiche effettuate in merito ai parametri geotecnici
decisamente conservativi, nonché alle condizioni idrauliche e alle azioni sismiche
applicate altrettanto cautelative è possibile considerare i fattori di sicurezza
ottenuti possono essere considerati idonei in relazione alle opere in progetto.
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
198
Indicazioni per lo stoccaggio del terreno agrario
Durante le fasi iniziali della coltivazione della cava un’attenzione
particolare va posta allo scotico, stoccaggio e riutilizzo del terreno agrario: i
movimenti terra devono avvenire evitando che l’humus vada disperso tramite un
processo di mineralizzazione della sostanza organica.
Occorre anche evitare che il terreno sia stoccato per tempi molto lunghi
prima di un suo riutilizzo: ciò favorirebbe la dilavazione delle sostanze, utili alla
vita delle piante, ad opera degli agenti meteorici.
Il primo strato di terreno agrario, per uno spessore pari ad almeno 0,5 m,
deve essere conservato e depositato nelle vicinanze della parte scavata, per
essere poi riutilizzato nella fase di sistemazione finale.
Dovranno essere “scolturate” dal terreno agrario anche quelle superfici
destinate al deposito temporaneo dei materiali di lavorazione, scarto nonché le
superfici destinate a rampe e corsie e ad accogliere le attrezzature di servizio, le
aree di sosta dei macchinari, ecc.
In caso di necessità al fine di consentire al terreno una più rapida
ricostituzione della propria struttura, compromessa dalle operazioni di scavo, al
momento della sua ristesura sulle superfici recuperate, si potranno eseguire
correzioni con ammendanti organici, quali compost certificato.
La pendenza finale che fornita all’appezzamento (verso i quadranti
settentrionali), garantirà il normale deflusso delle acque meteoriche nei colatori
esistenti.
Si consiglia infine, nei primi anni di recupero dell’attività agricola, di
destinare l’area alla coltivazione di erba medica, al fine di favorire una rapida
ricostituzione della struttura del terreno, modificata dalle operazioni di movimento
terra.
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
199
Interventi a Verde in progetto
Filare arboreo
Sarà realizzato un filare arboreo perimetrale al bacino lacustre di neoformazione
(m 600); l’ingombro laterale del filare così progettato sarà mediamente di m 6.
Sesto d’impianto:
gli alberi saranno messi a dimora in un’unica fila, a distanza di m. 4 sulla fila
stessa.
Densità di investimento:
5 alberi ogni 20 metri lineari di filare
Fig.119 sesto d’impianto del filare
Le specie impiegate saranno le seguenti:
Tab. n°23 – specie arboree da impiegare per la realizzazione del filare perimetrale al lago in
accordo con quanto indicato dal PAE vigente
Numero
Esemplari
Salix spp 40% 60
Populus nigra 30% 45 Alberi
Populus alba 30% 45
Totale 150
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
200
Siepe doppia arboreo arbustiva lungo il confine nord occidentale della cava
Lungo il confine nord occidentale della cava (lunghezza circa 465 metri) sarà
impiantata una siepe con modulo doppio rispetto a quanto previsto nell’Allegato
6.10 fig. n°9 del PIAE 2011. Modulo: 1 fila arbusti 1 fila di alberi 1 fila di arbusti 1 fila di alberi 1 fila di arbusti
Fig. n°120: Schema di progetto della siepe
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
201
Ampiezza trasversale: 10 m
Sesto di impianto:
arbusti distanti sulla fila 2 m.
alberi distanti sulla fila 5 m.
Densità di investimento:
ogni 10 metri di siepe 4 alberi e 15 arbusti
L’ingombro laterale della siepe così progettata sarà mediamente di m 12.; la sua
altezza, una volta che le piante avranno raggiunto la fase di maturità, sarà di
circa m 12 -15.
Tab. n°24 – specie arboree da impiegare per la realizzazione della siepe arboreo arbustiva in
accordo con quanto indicato dall’allegato 6.4 del PIAE 2011
Numero
Esemplari
Roverella (Quercus pubescens) 50% 93
Pioppo nero (Populus nigra) 15% 28
Carpino bianco (Carpinus betulus) 5% 10
Olmo (Ulmus minor) 15% 28
Acero campestre (Acer campestre) 5% 10
Orniello (Fraxinus ornus) 5% 10
Alberi
Ciliegio selvatico (Prunus avium) 5% 10
Totale 189
Tab. n°25 – specie arbustive da impiegare per la realizzazione della siepe arboreo arbustiva in
accordo con quanto indicato dall’allegato 6.4 del PIAE 2011
Numero
Esemplari
Nocciolo (Corylus avellana) 30% 209
Sanguinello (Cornus sanguinea) 30% 209
Viburno (Viburnum opulus) 20% 140 Arbusti
Fusaggine (Euonymus europaeus) 20% 140
Totale 698
E' fatto divieto il ricorso ad esemplari di Robinia pseudoacacia essenza
ritenuta infestante ed anche alle specie Crataegus, il cui impianto è vietato fino al
31/12/2013 ai sensi della Determina n. 13886 del 29/11/2010 da parte del
Servizio Fitosanitario Regionale.
Nuclei boscati mesofili
Le finalità sono quelle di favorire la ricostituzione di unità naturali minori (mq 730)
che possano costituire tappe discrete di appoggio per gli spostamenti della fauna
selvatica in un’area che allo stato è caratterizzata da una elevata pressione
antropica.
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
202
Le specie, in accordo con quanto contemplato dall’Allegato n°6.4 a corredo del
PIAE 2011, dovranno consentire lo sviluppo della fitoassociazione climax
Querce-carpinetum boreo italicum.
Tab. n°26 – specie arboree da impiegare per la realizzazione dei nuclei boscati mesofili in
accordo con quanto indicato dall’allegato 6.4 del PIAE 2011
Numero
Esemplari
Roverella (Quercus pubescens) 50% 36
Pioppo nero (Populus nigra) 15% 10
Noce (Juglans regia) 5% 4
Olmo (Ulmus minor) 15% 10
Acero campestre (Acer campestre) 5% 4
Orniello (Fraxinus ornus) 5% 4
Alberi
Ciliegio selvatico (Prunus avium) 5% 4
Totale 72
Tab. n°27 – specie arbustive da impiegare per la realizzazione dei nuclei boscati mesofili in
accordo con quanto indicato dall’allegato 6.4 del PIAE 2011
Numero
Esemplari
Nocciolo (Corylus avellana) 30% 25
Sanguinello (Cornus sanguinea) 30% 25
Viburno (Viburnum opalus) 20% 18 Arbusti
Fusaggine (Euonymus europaeus) 20% 18
Totale 84
Fig. n°121: Schema di progetto del bosco mesofilo
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
203
Dimensione: m 13 X 14
Distanza tra le file: m 2,5
Sesto di impianto: 3m x 3m44.
N. di piante per modulo: n. di alberi 18
n. arbusti 21
Densità di investimento: 990 alberi/ha
1.155 arbusti/ha
Tot 2145 piante/ha
Operazioni al momento dell’impianto
In accordo con quanto indicato dall’allegato 6.6 del PIAE 2011 l’impianto del
materiale vegetale dovrà essere effettuato durante il periodo di riposo vegetativo,
preferibilmente all’inizio dell’inverno.
Il calendario dei lavori potrà essere dilatato qualora si ricorresse a
materiale vivaistico in fitocella o contenitore; materiale che offre semplicità di
stoccaggio e manipolazione durante i lavori di impianto.
L’età e le dimensioni delle piantine saranno variabili da specie a specie, in
funzione della rapidità di accrescimento della specie. Si consiglia l’impiego di
materiale di altezza compresa fra cm 60 e cm 100, al fine di evitare un’eccessiva
concorrenza erbacea.
Le tecniche di impianto seguiranno le modalità riassumibili nelle seguenti fasi:
- squadratura dell’appezzamento
- leggera fresatura se necessaria (in funzione del tipo di terreno)
- concimazione di fondo con ammendante organico (3 kg/mq)
- stesura sul terreno lavorato di film pacciamante (EVA di larghezza pari a
100-120 cm e spessore di 0,08 mm) Questo materiale è in grado di
mantenersi integro per 3-4 anni. La stesura del film può essere eseguita a
mano o con macchine pacciamatrici. La striscia di plastica va sotterrata ai
lati per 10-12 cm
- apertura manuale delle buche
- messa a dimora delle piantine, secondo lo schema indicato, forando il film
lungo la linea di mezzeria: devono essere fatti dei tagli a croce di 25 cm.
- rincalzo e compressione manuale del terreno attorno alle radici
- cannettatura delle piantine e posa di protezione antilepre tipo “tubo
Shelter” in polipropilene, attorno ad ogni piantina.
44
gli arbusti saranno posti in opera a gruppi di 3
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
204
- irrigazione con la stessa tecnica impiegata dall’azienda per i seminativi.
Tutti gli esemplari dovranno essere posti in buche di dimensioni adatte,
prevedendo l’eventuale ricambio totale o parziale di terra mediante l’utilizzo di
materiale speciale quali torba e concime a cessione programmata.
Sarà opportuno verificare preventivamente le caratteristiche morfologiche
e sanitarie del materiale vivaistico da utilizzare. Occorrerà eseguire nella stagione
successiva all’impianto la sostituzione delle fallanze.
Programma di gestione
La gestione include tutte le operazioni colturali di cui hanno bisogno le piante, dal
momento in cui si verifica il loro attecchimento fino alla fine del loro ciclo
vegetativo. Poiché tali operazioni sono onerose, si tende, in fase progettuale, ad
impiegare specie che necessitino di scarsi interventi di manutenzione.
Le irrigazioni di soccorso, per i primi 5 anni dalla messa a dimora delle
piante, dovranno svolgersi su indicazione del tecnico agronomo e/o forestale
designato ed eseguite tutte le volte che per 15 giorni consecutivi ci dovesse
essere assenza di precipitazioni significative.
La manutenzione dei recuperi ambientali prevede le seguenti operazioni colturali:
1) Concimazioni primi 5 anni
2) Sostituzione fallanze primi 3 anni
4) Irrigazioni primi 5 anni
Cronoprogramma degli interventi di manutenzione
A tale riguardo di seguito viene fornito un cronoprogramma indicativo degli
interventi manutentivi sopra riportati che dovrà essere adottato in base
all’andamento meteorologico annuale e alle specifiche esigenze colturali.
Tabella n°28
MESI G F M A M G L A S O N D
Irrigazione
Sostituz. Fallanze
Concimazione
Ai sensi dell’art. 51 delle NTA del PIAE 2011 sarà nominato, e reso noto in
sede di denuncia di apertura della cava, un tecnico dottore agronomo e/o dottore
forestale, laureati in scienze ambientali e scienze naturali, di comprovata
esperienza in materia di riqualificazione ambientale a carattere naturalistico, in
grado di indirizzare puntualmente gli interventi definendo le eventuali modifiche
ritenute necessarie in corso d’opera.
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
205
Annualmente verrà stilata una relazione che analizzerà lo stato di
avanzamento dei recuperi. Il monitoraggio sarà esteso a tutto il periodo di attività
della cava fino al collaudo finale dell'intervento da parte dell'Amministrazione
Comunale.
I tempi di attuazione degli interventi proposti saranno ovviamente
condizionati, come dinanzi accennato, dagli aspetti tecnici delle coltivazioni e
soprattutto dalle richieste di mercato.
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
206
RISCHIO ARCHEOLOGICO (Stralcio relazione Malena snc)
Inquadramento archeologico
Sebbene il tratto di pianura attraversato dal basso corso del torrente Arda
presenti tutte le caratteristiche favorevoli all’insediamento umano, la zona
prossima all’area indagata non ha restituito in passato elementi di natura
archeologica.
I rinvenimenti più prossimi nel territorio di Castell’Arquato45 sono collocabili
ad una distanza compresa tra i 2'000 e i 3'200 mt. e sono riferibili a tracce di
centuriazione e occupazione di età romana.
Resti di limes centuriale sono stati individuati a ca. 2'000 mt. dall’area
indagata anche in comune di Fiorenzuola val d’Arda46.
La distribuzione dei rinvenimenti induce a ritenere che il tratto di pianura in
esame sia stato interessato ancora in tempi recenti da episodi di esondazione dei
torrenti Arda e Chiavenna.
Descrizione delle opere
La cava in progetto insiste su un’area di forma trapezoidale irregolare con
lato corto verso ovest. Complessivamente occupa una superficie di mq. 74974 di
cui escavabili poco meno di 60.000.
Per la valutazione del rischio archeologico, in data 4 dicembre 2012, la
ditta Malena snc ha effettuato n. 42 trincee preventive della lunghezza di mt. 5
ca. con larghezza pari a mt. 1.80 ca. e profondità utile ad intercettare il dosso di
ghiaia presente.
Descrizione delle unità stratigrafiche
Durante le operazioni di scavo delle trincee sono state rilevate le seguenti
unità stratigrafiche:
- US 1:
strato peggiorativo, ad uso agricolo, attualmente incolto. Costituito da limo
bruno, mediamente compatto, con bioturbazioni dovute agli elementi
45
M. Marini Calvani, Storia di Piacenza dalle origini all’anno mille, schedario topografico dei rinvenimenti, pg. 57, scheda PC 01.60.001 – 01.60.004 46
M. Marini Calvani, Storia di Piacenza dalle origini all’anno mille, schedario topografico dei rinvenimenti, pg. 52, scheda PC 01.34.020
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
207
vegetali. Potenza pari a cm. 40 in media, con massimi di 70 cm. (trincea
24, trincea 30). Copre US 2
- US 2:
strato a matrice limosa, ricco di ossidi e concrezioni che gli conferiscono in
alcune trincee (da 1 a 5 verso il margine ovest dell’area) spiccato colore
rossastro. Consistenza mediamente compatta, al suo interno si rilevano
depositi sabbiosi lenticolari. Individuato nelle trincee da 1 a 12 (zona sud-
ovest dell’area indagata, corrispondente ad un alto altimetrico). Privo di
inclusi. Coperto da US 1; copre US 3.
- US 3:
strato a matrice da limosa a limo-sabbiosa di colore marrone, consistenza
mediamente compatta (meno compatta verso l’interfaccia inferiore).
Presenta potenza disomogenea, da minimo 50 a massimo 120 cm, rilevata
nella trincea 29. In alcune trincee (n. 34, 35, 36) presenta fenomeni di
debole ristagno d’acqua identificabili per una preponderanza sabbiosa
nella matrice e dalla maggiore presenza di ossidi fe-mn. Coperto da UUSS
1, 2; copre US 4.
- US 4:
strato a matrice limo-sabbiosa di colore grigio, consistenza da mediamente
a scarsamente compatta. Presenta potenza disomogenea da un minimo di
cm. 10 (trincea 24) ad un massimo di 120 (trincea 37). Privo di inclusi.
Verso l’interfaccia inferiore si registra una netta prevalenza della
componente sabbiosa. Non presente nelle trincee 1, 11, 14, 15, 18, 21, 30-
33, 42
- US 5:
dosso di ghiaia naturale, costituito da elementi con granulometria da media
a grande, in matrice sabbiosa di colore grigiastro, incoerente. Scavato fino
ad un massimo di cm. 30 nella trincea 41.
Ciò premesso le conclusioni a cui Malena snc è addivenuta possono essere così
sintetizzate:
- durante lo scavo delle trincee non sono emersi indicatori di rischio in
termini di rinvenimenti archeologici.
- Il dosso di ghiaia di origine fluviale è riconducibile ad episodi esondazione
e deposito del vicino torrente Arda.
- Le coltri limoso-argillose e limo-sabbiose sono riconducibili a depositi
alluvionali di epoca anche recente.
Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato
Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente
Piacenza
208
A seguito dei favorevoli risultati ottenuti da tale approfondimento tecnico la
sopraccitata Soprintendenza, in data 14 gennaio 2013 con prot. N°444,
concedeva nulla osta all’esecuzione delle previste attività di scavo (vedi allegato).
Sarà comunque indispensabile segnalare con congruo anticipo alla
competente Soprintendenza la data di inizio lavori ed applicare, se del caso, la
normativa del P.I.A.E. 2011 (art. 38) e del P.A.E. (art. 22) che di seguito si
riporta:
" Nell'eventualità che nel corso dei lavori di estrazione venissero in luce reperti di
interesse storico, archeologico e paleontologico, la Ditta estrattrice è tenuta a
sospendere immediatamente i lavori in zona, dando corso alla denuncia entro 48
ore alla competente Soprintendenza, ai sensi di legge.
Copia della denuncia dovrà essere inviata per conoscenza al Sindaco del
Comune competente per territorio.
I lavori potranno essere ripresi solo previo benestare scritto della competente
Soprintendenza. In tale ipotesi, trattandosi di forza maggiore, può essere
concessa una proroga ai tempi di coltivazione pari al doppio del periodo di forzata
sospensione”