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1 DISCIPLINARE TECNICO PER L’AFFIDAMENTO DELLE VERIFICHE SISMICHE E PROGETTAZIONE ADEGUAMENTO STRUTTURALE DEGLI EDIFICI STRATEGICI (ORDINANZA N. 3274/2003 – ART.2 COMMA 3 e 4 ed N.T.C. 2008) ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ L’incarico oggetto dell’affidamento prevede e compensa “a corpo” la verifi- ca sismica finalizzata alla progettazione esecutiva degli interventi di ade- guamento necessari, (eseguita ai sensi dell’ Ordinanza del Presidente del Consiglio n° 3274 del 20/3/2003 e N.T.C. 2008 ), di 14 fabbricati del Comprensorio Militare sito in via Orbassano 12, 10060 CANDIOLO (TO). Tutti i fabbricati sono di proprietà dell'Amministrazione, e si intendono incluse tutte le indagini e verifiche e la progettazione esecutiva degli inter- venti di adeguamento/miglioramento necessari. Più precisamente l'incarico consiste nell'espletamento delle attività profes- sionali finalizzate alle verifiche tecniche dei livelli di sicurezza strutturale, mediante rilievi, campagna di indagini diagnostiche, modellazioni numeri- che, analisi finalizzate alla progettazione di adeguamento strutturale, delle costruzioni sopra individuate. Le attività, da effettuarsi in conformità alle vigenti norme tecniche statali e regionali, con particolare riferimento al De- creto ministeriale 14 gennaio 2008 "Approvazione delle nuove norme tecni- che per le costruzioni", dovranno altresì essere condotte secondo le "Linee guida e indicazioni tecniche generali per l'esecuzione di verifiche sismiche su edifici” compresi nell' area di competenza del 1° Reparto Infrastrutture,

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DISCIPLINARE TECNICO

PER L’AFFIDAMENTO

DELLE

VERIFICHE SISMICHE E PROGETTAZIONE ADEGUAMENTO

STRUTTURALE DEGLI EDIFICI STRATEGICI

(ORDINANZA N. 3274/2003 – ART.2 COMMA 3 e 4 ed N.T.C. 2008)

++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

L’incarico oggetto dell’affidamento prevede e compensa “a corpo” la verifi-

ca sismica finalizzata alla progettazione esecutiva degli interventi di ade-

guamento necessari, (eseguita ai sensi dell’ Ordinanza del Presidente del

Consiglio n° 3274 del 20/3/2003 e N.T.C. 2008 ), di 14 fabbricati del

Comprensorio Militare sito in via Orbassano 12, 10060 CANDIOLO (TO).

Tutti i fabbricati sono di proprietà dell'Amministrazione, e si intendono

incluse tutte le indagini e verifiche e la progettazione esecutiva degli inter-

venti di adeguamento/miglioramento necessari.

Più precisamente l'incarico consiste nell'espletamento delle attività profes-

sionali finalizzate alle verifiche tecniche dei livelli di sicurezza strutturale,

mediante rilievi, campagna di indagini diagnostiche, modellazioni numeri-

che, analisi finalizzate alla progettazione di adeguamento strutturale, delle

costruzioni sopra individuate. Le attività, da effettuarsi in conformità alle

vigenti norme tecniche statali e regionali, con particolare riferimento al De-

creto ministeriale 14 gennaio 2008 "Approvazione delle nuove norme tecni-

che per le costruzioni", dovranno altresì essere condotte secondo le "Linee

guida e indicazioni tecniche generali per l'esecuzione di verifiche sismiche

su edifici” compresi nell' area di competenza del 1° Reparto Infrastrutture,

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di seguito Linee Guida , (disponibili presso la Stazione Appaltante) da in-

tendersi qui integralmente riportate, al fine di garantire l'omogeneità e la

efficacia delle verifiche tecniche.

La prestazione comprenderà, per ogni manufatto, le seguenti attività:

- sopralluoghi necessari nei fabbricati interessati alla verifica al fine di

ottenere tutti gli elementi conoscitivi occorrenti;

- rilievi, misurazioni ed accertamenti strutturali e geometrici degli elementi

costituenti i manufatti oggetto dell’incarico, compreso ogni onere, ivi in-

cluso il necessario coordinamento con l’Amministrazione, per opere di

saggi, sondaggi, demolizioni e scavi necessari a rendere identificabili le

strutture in elevazione, quelle di fondazione nonché i relativi successivi

ripristini;

- reperimento ed analisi delle documentazioni progettuali esistenti inerenti

le strutture, risalenti al periodo di costruzione delle stesse o epoche suc-

cessive in caso di eventuali varianti intervenute;

- programmazione, con quantità e modalità che saranno proposte dal Sog-

getto professionale incaricato e definite in accordo al Responsabile

dell’Amministrazione, dei necessari saggi sulle strutture esistenti, delle

campionature, dei prelievi e/o delle prove sui materiali, delle prove stati-

che necessarie che saranno ritenute necessarie per il raggiungimento di

un Livello di Conoscenza (LC) della struttura, come descritto dalla tabel-

la 11.1 dell’OPCM 3274/2003 e successive modifiche e integrazioni;

- realizzazione delle suddette prove, saggi e campionature necessari ivi

incluso ogni onere per la relativa organizzazione, direzione, esecuzione,

acquisizione ed interpretazione dei risultati;

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- analogamente, programmazione ed esecuzione delle prove di caratteriz-

zazione geologica e geotecnica dei terreni, ai fini della determinazione di

effetti di amplificazione del fenomeno sismico indotti dagli strati di ter-

reno sottostanti il fabbricato, con riferimento alle Categorie di Suolo

elencate al par. 3.1 dell’allegato 2 all’OPCM 3274 e successive modifi-

che e integrazioni;

- effettuazione della fase di progetto simulato, previsto dalla Normativa

(OPCM 3274) nel caso di indisponibilità di elaborati progettuali, che

permette di ricostruire la struttura esistente in accordo con le normative

vigenti all’epoca della sua costruzione;

- relazione finale di verifica, comprensiva di:

− elenco documentazioni acquisite;

− rilievi eseguiti;

− descrizione saggi e controlli eseguiti;

− descrizione meccanismo strutturale e stato conservazione degli ele-

menti costituenti lo stesso con analisi dei risultati delle prove eseguite

e delle campionature dei materiali;

− calcoli statici ;

− giudizio sulla necessità di adeguamento / miglioramento o meno con

l’indicazione delle eventuali carenze strutturali che hanno determinato

la necessità di adeguamento nonché il relativo progetto esecutivo

strutturale per l’adeguamento / miglioramento della struttura, com-

prensivo della documentazione tecnico- amministrativa, prevista dalla

vigente normativa in materia di lavori pubblici (D.Lgs. 163/2006,

DPR 170/2005, DPR 207/2010 e s.m.i.).

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L’attività’ andrà eseguita schematicamente secondo le fasi e con le modali-

tà previste nel dettaglio dal documento Linee Guida.

Si richiamano di seguito alcuni punti:

− Nel definire numero e tipo di saggi, il Professionista dovrà conseguire

un livello di conoscenza LC2 (OPCM 3274/2003 allegato 2 Cap. 11

aggiornato dall’OPCM 3431/2005 ) ossia livello di conoscenza ade-

guata.

− La campagna di campionamento, inoltre, dovrà essere presentata pri-

ma dell'esecuzione, per approvazione, all'Amministrazione.

− Ai fini delle verifiche sismiche gli edifici dovranno essere considerati

strategici con vita nominale pari a 100 anni e classe d’uso IV.

− Per tutte le tipologie di strutture dovranno essere indagati i 4 stati limi-

te: SLO SLD, SLV ed SLC.

− Le verifiche devono essere condotte con uno dei metodi di analisi non

lineare.

− Non saranno in nessun caso ammesse analisi statiche equivalenti o

semplificazioni di qualunque tipo ancorché ammesse dalle vigenti

norme.

− Nell'ambito dell'analisi si intendono quelle propedeutiche alla succes-

siva fase di progettazione esecutiva degli interventi di miglioramen-

to/adeguamento sismico delle strutture, con software EDILUS.

OMNICOMPRENSIVITA’ DEI CORRISPETTIVI.

Nei corrispettivi per onorari e spese e nel corrispettivo per indagini neces-

sarie si intendono integralmente inclusi:

- le spese per i viaggi, i sopralluoghi, le trasferte, proprie e di eventuali

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collaboratori nonché tutto ciò che afferisce la sfera delle spese generali;

- l’onere per i necessari contatti, ricerche, accertamenti con gli Enti, Orga-

ni ed Uffici locali , dell’A.D. o di altre Amministrazioni;

- l’onere per eventuali autorizzazioni da acquisire da Enti Esterni nonché

l’onere delle relative notifiche occorrenti;

- le eventuali consulenze specialistiche di carattere tecnico e le verifiche

che si rendessero necessarie per la redazione degli elaborati e nel corso

della verifica;

- l’uso delle attrezzature necessarie varie e dei mezzi di calcolo;

- i saggi , le campionature ed i controlli, distruttivi e non, effettuati;

- gli oneri necessari per l’elaborazione dei rilievi strutturali;

- i relativi necessari ripristini fino alla finitura superficiale ( tinta);

- le prove geologiche e geotecniche compresa, a titolo non esaustivo, la

misurazione della Vs30;

- gli oneri occorrenti per il reperimento delle documentazioni necessarie;

- rilievi, verifiche strutturali e rilievi geometrici della situazione esistente;

- la collaborazione con altri professionisti o studi tecnici di cui l’Incaricato

dovesse avvalersi nell’espletamento dell’incarico;

- la verifica degli eventuali disegni costruttivi e relazioni di calcolo struttu-

rali;

- le spese per vitto ed eventuale alloggio , anche di eventuali collaboratori;

- le assicurazioni e garanzie richieste;

- tutte le spese per le eventuali modifiche e/o integrazioni necessarie fino

alla definitiva accettazione degli elaborati ed alla accettazione

dell’amministrazione;

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- tutte le spese per la stesura e la consegna degli elaborati secondo i modi e

le quantità indicate nelle Linee Guida e nelle condizioni amministrative;

- le spese per la bollatura del presente disciplinare di incarico e degli altri

documenti che prevedano detto adempimento fiscale;

- qualsiasi altro onere, professionale, di ausilio, di manodopera, di acquisi-

zione, uso o nolo dei mezzi e dei materiali necessari, di esecuzione o af-

fidamento delle prove, di ripristino, di sicurezza o quant’altro occorrente.

ULTERIORI PRECISAZIONI

Si precisa che ai soli fini della contabilizzazione, ciascuna delle fasi che

compone la prestazione può essere percentualmente individuata nel seguen-

te modo:

1^ Fase - 11%

2^ Fase - 67%

3^ Fase - 10%

4^ Fase - 12%

RIFERIMENTI TECNICI ULTERIORI

a. SCHEDA TIPO VERIFICA SISMICA 1 E 2 LIVELLO ;

b. REGIONE TOSCANA - CRITERI PER L’ESECUZIONE DELLE INDAGINI SUGLI

EDIFICI IN MURATURA, LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE TECNICA E LA

COMPILAZIONE DELLA SCHEDA DI VULNERABILITÀ II LIV . GNDT/CNR CON

RIFERIMENTO ALLE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI (D.M. 14

GENNAIO 2008);

c. REGIONE TOSCANA - ISTRUZIONI TECNICHE CRITERI PER LO SVOLGIMENTO

DI INDAGINI DIAGNOSTICHE FINALIZZATE ALLA VALUTAZIONE DELLA QUA-

LITÀ DEI MATERIALI IN EDIFICI ESISTENTI IN CEMENTO ARMATO;

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d. ISTRUZIONI TECNICHE PER LE INDAGINI GEOLOGICHE, GEOFISICHE, GEO-

GNOSTICHE E GEOTECNICHE PER LA VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI LOCALI

NEI COMUNI CLASSIFICATI SISMICI DELLA TOSCANA;

e. LINEE GUIDA E INDICAZIONI TECNICHE GENERALI PER L'ESECUZIONE DI VE-

RIFICHE SISMICHE SU EDIFICI COMPRESI NELL' AREA DI COMPETENZA DEL 1°

REPARTO INFRASTRUTTURE;

disponibili presso la stazione appaltante in formato PDF.

ALLEGATI

A. SCHEDE LIVELLO “O” DEI FABBRICATI INTERESSATI.

B. DUVRI - ESTIMATIVI:

� DUVRI RISCHI STANDARD;

� ESTIMATIVO ONERI SICUREZZA APPLICAZIONE DUVRI

� ESTIMATIVO PARCELLA.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE RECANTE UNA VALUTAZIONE RICOGNITIVA DEI RISCHI STANDARD, RE LATIVO L’AFFIDAMENTO A LIBERO PROFESSIONISTA PER LA VERIF ICA SISMICA DEI SEGUENTI FABBRICATI:

- (D.L.gs. 81/2008 al Tìtolo I-art. 26 - comma 3) - (D.L.gs. 81/2008 - Titolo IV Allegato XV punto 2.2.1 comma c).

PREMESSA In seguito alla circolare emanata da GENIODIFE per ottemperare a quanto previsto dal D.L.gs. 81/2008 e s.m.i. al Titolo I - art. 26 - comma 3 e al Titolo IV - Allegato XV - punto 2.2.1 comma c, si elabora il presente Documento di Valutazione dei Rischi da Interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dati 'esecuzione del contratto. Tale documento, prima dell'inizio del servizio, deve essere consegnato al datore di lavoro dell'Ente locale dell'Amministrazione Difesa il quale per le proprie competenze e secondo la normativa vigente, provvederà ad integrarlo / modificarlo in funzione dei rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l'appalto. L'integrazione dovrà essere sottoscritta per accettazione dall'esecutore e farà parte integrante degli atti contrattuali dell'esecuzione dei lavori. Il Datore di Lavoro dell'ente locale, secondo quanto stabilito dal D.L.gs. 81/2008, procederà all' individuazione di tutti i possibili fattori di rischio e delle possibili interazioni. Tale valutazione verrà effettuata attraverso il Documento Valutazione dei Rischi (DVR), in collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ( RSPP ) e con il medico competente ( nei casi in cui è obbligatoria la sorveglianza sanitaria ), previa consultazione del rappresentante per la sicurezza ( RLS ).

1. INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA, CHE FANNO CAPO AL COMMITTENTE DELL'OPERA DLgs 81/2008 e s.m. e i. Allegato XVpunto 2. L2, lett b (ex DPR222/2003 art. 2, comma2, lett. b)

Committente dei lavori Persona giuridica: Comandante pro tempore del Comando Infrastrutture Nord di Padova Gen. D. FRANCI

Responsabile dei Lavori in Fase di Progettazione:

Comandante 1° Reparto infrastrutture Col. Luigi CAFORIO

Ufficiale incaricato dell'accertamento del servizio: Da nominare

Progettista: da definirsi

2. OGGETTO DELL'APPALTO L’appalto prevede l’espletamento di servizi tecnici non convenzionali finalizzati alle verifiche dei livelli di sicurezza sismica, mediante rilievi, campagne di indagini diagnostiche, modellazioni numeriche, analisi strutturali, individuazione e dimensionamento degli eventuali interventi di adeguamento necessari, come meglio specificato nel “Disciplinare di incarico professionale” e nelle “Linee Guida” ai quali si rimanda, di:

- nr 38 edifici con strutture in muratura/calcestruzzo armato/acciaio/ legno e di destinazione d’uso varie, siti all’interno del Comprensorio Militare di Candiolo (TO)

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Le verifiche si rendono necessarie in considerazione della particolare rilevanza che possono assumere in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso o perdita di operatività, sia per la necessità di garantire l’erogazione dei servizi pubblici sia per essere normalmente strutture aperte al pubblico e suscettibili di affollamento.

3. UBICAZIONE PREVISTA DEL CANTIERE Comprensorio Militare, via Orbassano 12 10060 CANDIOLO (TO).

4. VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE RECANTE UNA VALUTAZIONE RICOGNITIVA DEI RISCHI STANDARD Elenco dei rischi standard che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l'area circostante.

• Ingressi per accedere al cantiere; • Viabilità per accedere al cantiere; • Polveri e detriti / Recinzione; • Rumore; • Procedure per le emergenze / Norme di comportamento generale per le imprese - lavoratori

autonomi; • Attività di Sorveglianza/Emergenza.

4.1. INGRESSI PER ACCEDERE AL CANTIERE L'ingresso principale della caserma è l'unico possibile accesso all'area di cantiere. Esso consta di un accesso carraio ed uno pedonale, entrambi permanentemente presidiati da personale di servizio. I mezzi da e per il sito utilizzeranno il varco carraio. I professionisti appiedati quello pedonale. I varchi carraio e pedonale saranno contestualmente impiegati dal personale della caserma. Per evidenti ragioni di sicurezza, mezzi e lavoratori in accesso ed in uscita dalla infrastruttura militare potranno essere sottoposti ad attività di controllo volta a scongiurare la possibilità di furti/sottrazioni di materiale militare o classificato. Si fa obbligo al progettista di fornire con almeno 15 giorni di anticipo un elenco del personale che vorrà fare accedere in caserma. Per ogni lavoratore dovrà inoltre essere fornita copia di un documento d'identità in corso di validità. Il Comando dell’Ente militare, effettuate le indagini di rito, si riserva, a suo insindacabile ed immotivato giudizio, di negare l'accesso a taluni lavoratori. Con lo stesso anticipo dovrà essere fornito l’elenco dei mezzi per i quali si chiede l’autorizzazione all'accesso. Per ogni mezzo dovrà essere consegnata copia del libretto di circolazione. L'accesso a mezzi e personale del progettista sarà interdetto nel periodo che va dalle 07.30 alle 08.15 e dalle 16.30 alle 16.45 di tutti i giorni dal lunedì al giovedì e dalle 07.30 alle 08.15 e dalle 12.00 alle 12.15 del venerdì; ossia in quelle fasce d’orario dove più intenso è l’ingresso o l’uscita del personale dipendente dell’A.D. ed in servizio presso l’infrastruttura.

4.2. POLVERI E DETRITI / RECINZIONE 4.1.1 Polveri e detriti Durante tutta la durata dei lavori inerenti le indagini finalizzate ad acquisire le informazioni tecniche e costruttive relative alla struttura oggetto di verifica il progettista e le sue maestranze dovranno porre la massima attenzione ad evitare di creare polvere avendo, a titolo di esempio, il buonsenso di bagnare la terra o le pavimentazioni prima di fresarle o di scavarvi; più in generale prevedendo l’esecuzione di lavorazioni di rimozione o demolizione ad umido.

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4.2.2 Recinzione e delimitazioni aree intervento. L'area di cantiere dovrà essere completamente recintata, in accordo alle specifiche norme i materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. In particolare, allo scopo di tutelare la circolazione dei veicoli commerciali e militari all’interno del comprensorio, dovrà essere altresì installata adeguata illuminazione delle opere di recinzione realizzate.

4.2.3 Accesso al cantiere Il personale dell’A.D. normalmente non potrà accedere all’area di cantiere salvo che non si tratti di ispettori di UCOSEVA o di personale tecnico coinvolto nell’esecuzione del presente servizio. In ogni caso il personale estraneo che, per fondate motivazioni, dovesse manifestare la necessità di accedere all’area interessata dal cantiere dovrà farne richiesta al Responsabile di cantiere. L’accesso sarà possibile solo dopo che questi avrà verificato l'assenza di rischi ed aver constatato che chi accede sia provvisto di adeguati DPI.

4.3. RUMORE Le lavorazioni previste nell’effettuazione dei saggi sulle strutture esistenti ed oggetto delle verifiche non determinano, in via preliminare, il superamento di valori inferiori di azione, così come previste dal D.Lgs. 81/2008 , art. 189 e segg., pertanto ulteriori valutazioni di maggior dettaglio saranno contenute all’interno del Piano Operativo delle Sicurezza redatto dal datore di lavoro che effettuerà le specifiche lavorazioni. Per quanto precede non si rileva un rischio ulteriore riguardo l’esposizione al rumore sull’ambiente esterno al cantiere, anche in considerazione della ridotta durata di lavorazioni. Eventuali attività, svolte a qualsiasi titolo per conto dell’Ente dell’A.D., che possano determinare specifiche misure di protezione dal rumore per il personale impiegato nelle lavorazioni in cantiere, saranno comunicate dal datore di lavoro dell’Ente dell’A.D. mediante l’integrazione/aggiornamento del presente documento di valutazione.

4.4. PROCEDURE PER LE EMERGENZE NORME DI COMPORTAMENTO GENERALE PER LE IMPRESE / LAVORATORI AUTONOMI Prima di intraprendere il lavoro sarà indetta una riunione di coordinamento cui parteciperà l'RSPP dell’Ente dell’A.D. oltre che il professionista incaricato dell’esecuzione del presente servizio. In tale sede, l'RSPP fornirà in copia stralcio del DVR recante le procedure per le emergenze. Sarà cura del professionista, far prendere visione di tali procedure a tutti i suoi collaboratori per la prestazione professionale.

4.5. ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA / EMERGENZA

D’intesa con l’RSPP dell’Ente dell’A.D. il professionista si impegna ad assicurare in modo autonomo, per sé e per i suoi collaboratori, durante tutte le attività lavorative svolte all’interno del comprensorio militare ove è ubicato il manufatto oggetto di verifica, la sorveglianza necessaria nonché le procedure per la gestione delle emergenze che, dovranno essere comunque coordinate con quanto posto in essere dall’Ente dell’A.D..

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4.6 COSTI DELLA SICUREZZA

TIPOLOGIA Descrizione voce

QUANTITA'

COSTO UNITARIO (€/cad)

COSTO

(cad) (€)

misure di protezione

NASTRO SEGNALETICO per delimitazione di zone di lavoro, percorsi obbligati, aree inaccessibili, cigli di scavi, ecc, di colore bianco/rosso, fornito e posto in opera. Sono compresi: l'uso per la durata delle fasi che prevedono l'impiego del nastro; la for 600 € 0,41 € 246,00 TRANSENNA smontabile con traversa in lamiera scatolata, rifrangente a righe bianco-rosso e cavalletti pieghevoli, di altezza e sviluppo indicativo 120 cm trasporto, posa in opera, successiva rimozione e nolo fino a 1 mese. 120 € 4,70 € 564,00

CARTELLONISTICA di segnalazione conforme alla normativa vigente, di qualsiasi genere, per prevenzione incendi ed infortuni. Posa e nolo per una durata massima di 2 anni. di dimensione media (fino a 50x50 cm). 18 € 5,00 € 90,00

misure di coordinamento

Riunioni, comunicazioni, presenza di personale a sovrintendere l'uso comune, predisposizione specifica di elaborati progettuali e/o relazioni etc. (ORE) 20 € 35,00 € 700,00

Totale Costi della Sicurezza per Rischi di Natura I nterferenziale € 1 600,00 L'importo dei costi della sicurezza per rischi da i nterferenze, non soggetto a ribasso d'asta, ammonta pertanto ad euro 1.600,00 (milleseicento/00 Euro) per l'intera durata contrattuale. Data ______________

IL COMANDANTE in s.v. (Ten.Col. Luigi CAFORIO)

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 2 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

CAPANNONE N. 1 “PALMANOVA” – MAGAZZINO

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 808 E Anno di ultimazione della costruzione

dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

O

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 2 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

CAPANNONE N. 2 “PALMANOVA”

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 808 E Anno di ultimazione della costruzione

dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 4

Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 2 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

CAPANNONE N. 3 “PALMANOVA”

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 808 E Anno di ultimazione della costruzione

dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 2 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

CAPANNONE N. 4 “PALMANOVA”

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 808 E Anno di ultimazione della costruzione

dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 4

Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 2 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

CAPANNONE N. 5 “PALMANOVA”

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 808 E Anno di ultimazione della costruzione

dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 2 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

CAPANNONE N. 6 “PALMANOVA”

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 808 E Anno di ultimazione della costruzione

dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 2 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

CAPANNONE N. 7 “PALMANOVA”

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 808 E Anno di ultimazione della costruzione

dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 2 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

CAPANNONE N. 8 “PALMANOVA”

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 808 E Anno di ultimazione della costruzione

dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

EDIFICIO N. 9 - CELLE FRIGORIFERE

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 590 E Anno di ultimazione della costruzione

dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 4,5

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 10 - MAGAZZINO

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 210 E Anno di ultimazione della costruzione

struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 6,5

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 11 - MAGAZZINO

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 600 E Anno di ultimazione della costruzione

struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 6,5

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 11 bis - MAGAZZINO

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 600 E Anno di ultimazione della costruzione

struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 4

Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 5

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

5

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

EDIFICIO N. 12 – UFFICI E MAGAZZINI

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 1060 E Anno di ultimazione della costruzione

struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

8

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

12

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 13 - MAGAZZINO

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 540 E Anno di ultimazione della costruzione

dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 4

Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 14 – BOX AUTO

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 28 E Anno di ultimazione della costruzione

Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 4

Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 3,5

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 15 – WC DIURNI

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 20 E Anno di ultimazione della costruzione

struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione,

SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 5

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

TETTOIA N. 16

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 15 E Anno di ultimazione della costruzione

Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

8

Mesi di

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 4,5

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 17 - CABINA ELETTRICA

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 45 E Anno di ultimazione della costruzione

struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

8

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

365

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 3

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 18 – STAZIONE ANTINCENDIO

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 26 E Anno di ultimazione della costruzione

Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

8

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

STAZIONE ANTINCENDIO

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1980

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

365

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 7

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 20 – MAGAZZINO POLIFUNZIONALE

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 790 E Anno di ultimazione della costruzione

dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

POLIFUNZIONALE

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1980

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 4

Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 7

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 21 – MAGAZZINO POLIFUNZIONALE

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 790 E Anno di ultimazione della costruzione

dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

POLIFUNZIONALE

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1980

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 4

Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione,

SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 5,25

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

TETTOIA N. 22

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 325 E Anno di ultimazione della costruzione

Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 3

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 23 – ALLOGGI ASC

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 145 E Anno di ultimazione della costruzione

dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 24 – MAGAZZINO

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 205 E Anno di ultimazione della costruzione

dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 3,75

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 25 – SPOGLIATOIO

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 78 E Anno di ultimazione della costruzione

struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 3,75

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 25 BIS – MAGAZZINO

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 146 E Anno di ultimazione della costruzione

struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 26 – SALA CONVEGNO

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 240 E Anno di ultimazione della costruzione

dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 4,5

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 27 – EX SALA COLLAUDI

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 124 E Anno di ultimazione della costruzione

struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 2 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

5

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 28 – MENSA E UFFICI

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 315 E Anno di ultimazione della costruzione

dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

4

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

3

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 29 – CORPO DI GUARDIA

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 70 E Anno di ultimazione della costruzione

Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

16

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

365

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 4 B 2,9

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 30 – EX UFFICI

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 61 E Anno di ultimazione della costruzione

struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 3 B 3

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 31 – EX ALLOGGIO

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 70 E Anno di ultimazione della costruzione

Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 2 B 4,5

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 32 – UFFICI

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 161 E Anno di ultimazione della costruzione

struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 4

Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 2 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 33 – BOX LOCOMOTORI

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 30 E Anno di ultimazione della costruzione

Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 4

Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 2 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 34 – BOX LOCOMOTORI

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 30 E Anno di ultimazione della costruzione

Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1932

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 35 – CELLE FRIGORIFERE

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 50 E Anno di ultimazione della costruzione

Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1980

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 4

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

0

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 Ø Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

FABBRICATO N. 36 – CELLE FRIGORIFERE

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 50 E Anno di ultimazione della costruzione

Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

0

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione

Anno di ultimazione della costruzione 1980

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

0

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione,

SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 1 B 12

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

4

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 o Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

CAPANNONE N. 37 – MAGAZZINO

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 2.615 E Anno di ultimazione della costruzione

Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

8

Mesi di

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 Ø D’estremità 4 o D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione 1999

Anno di ultimazione della costruzione 2004

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

12

Fenomeni franosi

F o Presenti

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7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25.

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 4

Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e

SCHEDA DI SINTESI DI LIVELLO 0 DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI

(Ordinanza n. 3274/2003 – Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008

1) Identificazione dell'edificio

Regione PIEMONTE Codice Istat 0

Provincia Torino Codice Istat 00

Comune Candiolo Codice Istat 00

Frazione/Località

Indirizzo

VIA ORBASSANO

Num. Civico 12 C.A.P. 10060

Denominazione edificio

Proprietario DEMANIO MILITARE

Utilizzatore

2) Dati dimensionali ed età costruzione/ristrutturazioneN° Piani totali con

interrati Altezza media di piano

[m]

A 2 B 3

F � Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione

G Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Cem

ento

ar

mat

o

Acc

iaio

Acc

iaio

- ca

lces

truz

zo

Mur

atur

a

Legn

o

A Ø B o C o D o E o

4) Dati di esposizione

Numero di persone mediamente presenti durante la fruizione ordinaria dell'edificio

4

5) Dati geomorfologici Morfologia del sito

A o Dirupo

B o Cresta

6) Destinazione d’uso

A Originaria Codice d’uso S50

B Attuale Codice d’uso S50

Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

UFFICIO SERVIZIO SISMICO NAZIONALE

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO

Articolo 2, commi 3 e 4, D.M.14/1/2008, circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010

01

Codice DPCM N° progressivo intervento

Scheda n° Data

Complesso edilizio composto da edifici

001 Codice identificativo A.1.4

001051 Dati Catastali Foglio

Particelle

Posizione edificio 1 o Isolato 2 o Interno

Coordinate geografiche ( ED50

E 7 36' 00''

N 44 57' 00''

CAPANNONE N. 37 – UFFICI

DEMANIO MILITARE - PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

CENTRO DOCUMENTALE DI TORINO

età costruzione/ristrutturazione Altezza media di piano Superficie media di piano

[m2] D Anno di progettazione

C 144 E Anno di ultimazione della costruzione

Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione Anno di progettazione ultimo intervento eseguito su lla struttura G1 o Adeg. G2

3) Materiale strutturale principale della struttura verticale

Mis

to

(Mur

atur

a e

c.a.

)

Pre

fabb

ricat

i in

c.a

. o c

.a.p

. Altro (specificare)

H

F o G o

Ore di fruizione ordinaria nel giorno

8

Mesi di

Morfologia del sito

C o Pendio

D Ø Pianura

E Ø Assenti

Spazio riservato DPC

1

DI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVI LE O RILEVANTI IN

circolare DPC/SISM n. 31471 del 21.4.2010 )

progressivo intervento

edifici

Allegato

Interno 3 o D’estremità 4 Ø D’angolo ( ED50 – UTM fuso 32-33)

7 36' 00'' Fuso

44 57' 00'' 32

PROPRIETA' INDISP. DELLO STATO

Anno di progettazione 1999

Anno di ultimazione della costruzione 2004

o Miglior. G3 o Altro

(specificare)

Mesi di fruizione ordinaria nell’anno

12

Fenomeni franosi

F o Presenti

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 2

7) Descrizione degli eventuali interventi struttura li eseguiti

A Sopraelevazione �

B Ampliamento �

C Variazione di destinazione che ha comportato un incremento dei carichi originari al singolo piano superiore al 20% �

D Interventi strutturali volti a trasformare l’edificio mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. �

E Interventi strutturali rivolti ad eseguire opere e modifiche, rinnovare e sostituire parti strutturali dell’edificio, allorché detti interventi implichino sostanziali alterazioni del comportamento globale dell’edificio stesso. �

F Interventi di miglioramento sismico. �

G Interventi di sola riparazione dei danni strutturali. �

H Interventi di consolidamento delle strutture esistenti eseguiti in assenza di normative sismiche specifiche. �

8) Eventi significativi subiti dalla struttura 9) Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/1998

Tipo evento Data Tipologia Intervento SI o 0 – NO Ø 1

NB: In caso affermativo compilare la matrice sottostante

1) Codice evento

Area R4 Area R3

2) Codice evento 1) Frana � �

3) Codice evento 2) Alluvione � �

10) Informazioni sulla verifica sismica

A Effettuata con cofinanziamento DPC o B Effettuata con altri finanziamenti o C Non effettuata Ø

11) Note

Dati catastali: Candiolo, foglio 6 particelle 73,67, 78, 37, 66, 72, 74, 75, 76, 77, 79; foglio 3 particella 25

Compilatore della scheda Magg. Diego FERRAIOLI

Amministrazione competente per la compilazione della scheda

1° REPARTO INFRASTRUTTURE - TORINO

Amministrazione competente per la trasmissione della scheda a DPC

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 3

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA

La scheda va compilata per un intero edificio intendendo per edificio una unità strutturale “cie lo terra”, individuabile per omogeneità delle caratteristiche strutturali e quin di distinguibile dagli edifici adiacenti per tali c aratteristiche e anche per differenza di altezza e/o età di costruzione e/o pi ani sfalsati, etc. La scheda è divisa in 11 paragrafi ; è richiesta la compilazione almeno dei paragrafi da 1 a 6 e del par. 10, i para grafi 7,8, 9 e il paragrafo 11 (NOTE) sono opzionali Le informazioni sono generalmente definite annerendo le caselle corrispondenti; quelle rappresentate con il simbolo (O) rappresentano una scelta univoca, mentre quelle rappresentate con il simbolo (❏) rappresentano una multiscelta. Dove sono presenti le caselle |__| si deve scrivere in stampatello, nel caso delle lettere partendo da sinistra nel caso dei numeri da destra. Ogni scheda deve riportare la data del censimento (campo "data") ed un numero progressivo univoco (campo "Scheda n.") assegnato direttamente dal soggetto proprietario. Qualora l'edificio faccia parte di un complesso edilizio composto da più edifici (ad esempio un complesso scolastico composto da edifici strutturalmente indipendenti: edificio aule; edificio palestra), occorre indicare anche il numero complessivo di edifici di cui si compone il complesso. Al Dipartimento della Protezione Civile è riservato il campo in alto a destra della scheda nel quale sarà riportato un codice univoco.

Paragrafo 1 - Identificazione dell'edificio.

Occorre indicare se l’edificio è compreso nei programmi di verifiche finanziati con OPCM n. 3362/04 o 3376/04 e s.m.i inserendo il repertorio del DPCM che ha finanziato la verifica, ed il numero progressivo della verifica nell’ambito del DPCM. Indicare la tipologia di edificio nelle due classi di edificio strategico o rilevante in caso di collasso. Per gli edifici di competenza statale tale tipologia è desumibile dagli elenchi A e B approvati con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21/10/2003. Nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato il codice alfanumerico di tre caratteri composto dalla lettera dell'elenco (A o B) cui appartiene l'edificio, dal numero del paragrafo (per gli edifici è sempre "1") e dal numero del sottoparagrafo (ad esempio per gli edifici delle Forze di Polizia il codice identificativo è A14, per gli edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, il relativo codice è B11). Per gli edifici di competenza regionale tale tipologia è desumibile dagli elenchi approvati con le rispettive Delibere di Giunta Regionale. Non essendo possibile avere una codificazione univoca per tutte le Regioni e Province autonome, nel campo "Codice identificativo" deve essere riportato un codice alfanumerico di tre caratteri pari a C10 per gli edifici classificati come strategici ai fini della protezione civile e pari a D10 per gli edifici classificati come rilevanti in caso di collasso post-sisma. La codifica di dettaglio dell’uso degli edifici di competenza regionale è riportata nel paragrafo 6. In relazione alla collocazione dell'edificio, si devono compilare i campi "Regione", "Provincia", "Comune" e "Frazione/Località" secondo la denominazione dell'Istat (ad esempio LAZIO, ROMA, SANTA MARINELLA). Analogamente si devono compilare i relativi codici Istat nei campi "Istat Reg.", "Istat Prov." e "Istat Comune". Nella sezione "Indirizzo" riportare l'indirizzo completo dell'opera (utilizzare la codifica Istat: via, viale, piazza, corso, etc.) senza abbreviazioni e comprensivo di codice di avviamento postale e numero civico. Nella sezione "Dati catastali" riportare i dati catastali di foglio, allegato e particelle necessari per identificare l'opera. La sezione "Posizione edificio" individua l'opera nell'ambito dell'eventuale aggregato edilizio. Se l’edificio non è isolato su tutti i lati, va indicata la sua posizione all’interno dell’aggregato (Interno, d’estremità, angolo). Nella sezione "Coordinate geografiche" si devono riportare le coordinate del baricentro approssimato dell'edificio, indicate nel sistema European Datum ED50 proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM), fuso 32-33. Nei campi "E" e "N" vanno rispettivamente indicate le coordinate chilometriche (espresse in metri) Est e Nord. Nel campo "Fuso" va indicato il numero del fuso di appartenenza della proiezione Universale Trasversa di Mercatore che per l'Italia vale 32 o 33. I dati possono essere acquisiti con un sistema GPS. Nella sezione "Denominazione edificio" riportare la denominazione estesa, senza abbreviazioni, dell'edificio (es. SCUOLA ELEMENTARE ALESSANDRO VOLTA, CASERMA VIGILI DEL FUOCO). Nelle sezioni "Proprietario" e "Utilizzatore", riportare rispettivamente il nome del proprietario o del legale rappresentante dell'Ente proprietario dell'edificio e, se diverso dal precedente, il nome dell'utilizzatore.

Paragrafo 2 – Dati dimensionali e età di costruzion e/ristrutturazione

Nel campo "N° piani totali con interrati" indicare il numero di piani complessivi dell’edificio dallo spiccato di fondazioni incluso quello di sottotetto solo se praticabile. Computare interrati i piani mediamente interrati per più di metà della loro altezza. Nel campo "Altezza media di piano" indicare l’altezza (in metri) che meglio approssima la media delle altezze di piano presenti. Nel campo "Superficie media di piano" indicare la superficie che meglio approssima la media delle superfici di tutti i piani. Nel campo "Anno di progettazione" indicare l'anno in cui il progetto esecutivo è stato approvato dall'Ente appaltante (l'anno del rilascio della concessione/autorizzazione per gli edifici privati). Nel campo "Anno di ultimazione della costruzione" indicare l'anno di ultimazione dei lavori. Qualora dopo la costruzione dell'edificio, non è stato eseguito alcun tipo di intervento sulla struttura, annerire la casella "F" "Nessun intervento eseguito sulla struttura dopo la costruzione". Viceversa nella casella "G" deve essere indicato l'anno di progettazione dell'ultimo intervento effettivamente realizzato sulla struttura ed anche la corrispondete tipologia d'intervento, distinta in "Adeguamento sismico" – casella "G1", "Miglioramento sismico"– casella "G2", "Altro"– casella "G3". Con "Altro" s'intende un intervento non classificabile come adeguamento/miglioramento sismico, ma che ha comunque interessato le parti strutturali dell'edificio.

Paragrafo 3 - Materiale strutturale principale della struttura verticale

Indicare la tipologia di materiale strutturale principale della struttura verticale dell'edificio, secondo la ripartizione riportata nell'allegato 2 dell'ordinanza n. 3274/2003. Gli edifici si considerano con strutture di c.a. o d’acciaio, se l’intera struttura portante è in c.a. o in acciaio. Situazioni miste (mur.-c.a. e mur.-acciaio) vanno indicate nella colonna F o H (campo "Altro").

Paragrafo 4 – Dati di esposizione

Stimare rispettivamente: il numero di persone mediamente presenti giornalmente durante la fruizione ordinaria dell'edificio, le ore di fruizione ordinaria nell’arco delle 24 ore ed il numero medio di mesi dell’anno di fruizione ordinaria.

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Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico 4

Paragrafo 5 - Dati geomorfologici

Individuare la morfologia del sito su cui insiste l'opera e gli eventuali fenomeni franosi che potrebbero coinvolgerla. Ai fini della morfologia ed in coerenza con la tab. 3.2.IV delle Norme Tecniche per le Costruzioni (Categorie topografiche): la dizione “dirupo” corrisponde a “Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30° “ “cresta” corrisponde a” Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i15<i<=30° “ “pendio si riferisce a pendii con inclinazione media i > 15° “ “pianura si riferisce ad una superficie pianeggiante, o a pendii e rilevi isolati con inclinazione media i<=15° Paragrafo 6 – Destinazione d’uso

Indicare la destinazione d’uso dell’edificio originaria del progetto e quella attuale. Il codice d’uso deve essere scelto tra quelli riportati nella tabella seguente (adattamento della codifica GNDT):

CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE CODICE DESTINAZIONE

S00 Strutture per l'istruzione S24 A.S.L. (Azienda Sanitaria) S45 Centro Operativo Misto (COM) S01 Nido S25 INAM - INPS e simili S46 Centro Operativo Comunale (COC) S02 Scuola materna S30 Attività collettive civili S50 Attività collettive militari S03 Scuola elementare S31 Stato (uffici tecnici) S52 Carabinieri e Pubblica Sicurezza S04 Scuola Media inferiore S32 Stato (Uffici amm.vi, finanziari) S53 Vigili del Fuoco S05 Scuola Media superiore S33 Regione S54 Guardia di Finanza S06 Liceo S34 Provincia S55 Corpo Forestale dello Stato S07 Istituto professionale S35 Comunità Montana S60 Attività collettive religiose S08 Istituto Tecnico S36 Municipio S61 Servizi parrocchiali S09 Università (Fac. umanistiche) S37 Sede comunale decentrata S62 Edifici per il culto S10 Università (Fac. scientifiche) S38 Prefettura S80 Strutture per mobilità e trasporto S11 Accademia e Conservatorio S39 Poste e Telegrafi S81 Stazione ferroviaria S12 Uffici provveditorato e Rettorato S40 Centro civico - Centro per riunioni S82 Stazione autobus S20 Strutture Ospedaliere e sanitarie S41 Museo – Biblioteca S83 Stazione aeroportuale S21 Ospedale S42 Carceri S84 Stazione navale

S22 Casa di Cura S43 Direzione Comando e Controllo (DICOMAC)

S23 Presidio sanitario – Ambulatorio S44 Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Paragrafo 7 – Descrizione degli eventuali interventi strutturali eseguiti

Indicare la tipologia degli eventuali interventi eseguiti sulla struttura che hanno modificato in maniera significativa il comportamento strutturale. Interventi di adeguamento sismico devono essere segnalati nel paragrafo 2, punto G1.

Paragrafo 8 – Eventi significativi subiti dalla strut tura

Indicare il tipo di evento che ha danneggiato la struttura in maniera evidente, la data in cui esso è avvenuto, e la tipologia di intervento strutturale eventualmente eseguita a seguito dell’evento. I codici che descrivono la tipologia di evento sono: T =Terremoto; F =Frana; A =Alluvione; I=Incendio o scoppio; C=cedimento fondale. I codici che descrivono la tipologia di intervento sono: R = Riparazione, L=Rafforzamento locale, M=Miglioramento, A= Adeguamento.

Paragrafo 9 – Perimetrazione ai sensi del D.L. 180/19 98

Indicare se la struttura è situata in una area soggetta a rischio idrogeologico perimetrata, ai sensi del D.L. 11 giugno 1998 n.180, come zona R3 o R4.

Paragrafo 10 – Informazioni sulla verifica sismica

Segnalare se sono state già effettuate verifiche sismiche di livello 1 o 2 sull’opera e la fonte del finanziamento o cofinanziamento.

Paragrafo 11 – Note

In questo paragrafo è possibile riportare qualsiasi informazione ritenuta utile e non codificata nei paragrafi precedenti.

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1

SCHEMA DELLE CONDIZIONI AMMINISTRATIVE

1. VERIFICHE SISMICHE.

L’incarico oggetto dell’affidamento prevede e compensa “a corpo”

la verifica sismica (eseguita ai sensi dell’ Ordinanza del Presi-

dente del Consiglio n° 3274 del 20/3/2003 e s.m.i. ), ivi incluse le

indagini necessarie finalizzate alla progettazione strutturale ese-

cutiva degli interventi di adeguamento/miglioramento di nr. 14

fabbricati del Comprensorio Militare sito in via Orbassano 12,

10060 CANDIOLO (TO).

Tutti i fabbricati sono di proprietà dell'Amministrazione.

Più precisamente l'incarico consiste nell'espletamento delle attivi-

tà professionali finalizzate alle verifiche tecniche dei livelli di sicu-

rezza strutturale, mediante rilievi, campagna di indagini diagno-

stiche, modellazioni numeriche e analisi finalizzate alla progetta-

zione strutturale, delle costruzioni sopra individuata. Le attività,

da effettuarsi in conformità alle vigenti norme tecniche statali e

regionali, con particolare riferimento al Decreto ministeriale 14

gennaio 2008 "Approvazione delle nuove norme tecniche per le

costruzioni", dovranno altresì essere condotte secondo le "Linee

Guida ed indicazioni tecniche generali per l'esecuzione di verifi-

che sismiche su edifici compresi nell'area di competenza del 1°

Reparto Infrastrutture", di seguito Linee Guida, (disponibili presso

la stazione appaltante) da intendersi qui integralmente riportate,

al fine di garantire l'omogeneità e l’efficacia delle verifiche tecni-

che.

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2

2. RISPETTO NORMATIVO.

Le attività professionali richieste dovranno essere svolte nel pie-

no rispetto di leggi, decreti, regolamenti, circolari, norme, regole,

ecc. in vigore.

3. FORMATO COPIE DEGLI ELABORATI.

a) Gli elaborati tecnici e grafici e dovranno essere restituiti edi-

tabili ed in formato .doc o .rft o .xls .dcf compatibile con MI-

CROSOFT® OFFICE 2003 o .dwg compatibile con AUTO-

DESK AutoCAD® 2004 e e output EDILUS per permettere la

successiva fase di adeguamento.

b) Dovranno essere, oltre che prodotti sui corrispondenti sup-

porti cartacei, anche forniti memorizzati su CD-ROM

c) Il Soggetto Professionale dovrà produrre n. sette copie della

documentazione tecnica, n. sette CD/DVD con file PDF rela-

tivi a tutti i file prodotti e n. 3 CD/DVD con file editabili. (

.doc /.rft /.xls / .dwg) La documentazione cartacea dovrà es-

sere rilegata con spirali e conservata in idonei faldoni tra-

sportabili.

4. RAPPORTI CON L’AMMINISTRAZIONE DIFESA.

a) L’Amministrazione Difesa nominerà un proprio rappresen-

tante quale funzionario incaricato dell'accertamento del Ser-

vizio che provvederà a fornire al Soggetto Professionale gli

indirizzi generali e le indicazioni specifiche, nonché a verifi-

care e controllare le attività oggetto delle presenti condizio-

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3

ni amministrative anche mediante la revisione periodica

degli specifici elaborati.

b) Il Soggetto Professionale si impegna a partecipare a tutte le

riunioni ed incontri necessari al migliore espletamento

dell’incarico.

c) Dette riunioni ed incontri, da definirsi a discrezione

dell’Amministrazione Difesa, potranno svolgersi sul sito inte-

ressato all’attività di progettazione, negli uffici

dell’Amministrazione Difesa, o in altri siti qualora motivazioni

tecnico-operative particolari lo richiedessero.

d) Le riunioni/incontri potranno essere indette a mezzo lettera

A/R, telegramma, comunicazione telefonica, fax, posta elet-

tronica, PEC ( posta elettronica certificata)

e) La partecipazione a tutti gli incontri/riunioni che

l’Amministrazione Difesa riterrà opportuno convocare è obbli-

gatoria per il Soggetto Professionale e non dà diritto ad alcun

maggiore compenso.

5. TEMPI DI SVOLGIMENTO DEI SERVIZI.

a) Tutti i servizi oggetto delle presenti condizioni amministrative

dovranno essere compiuti nel termine complessivo di giorni

120 (centoventi) naturali consecutivi dalla data del verbale di

inizio del servizio, compresi fra gli utili i giorni festivi e semife-

stivi.

b) Sono invece esclusi i giorni in cui saranno redatti i verbali di

inizio, di sospensione, di ripresa e compimento dei servizi.

Page 171: DELLE VERIFICHE SISMICHE E PROGETTAZIONE ADEGUAMENTO · - analogamente, programmazione ed esecuzione delle prove di caratteriz-zazione geologica e geotecnica dei terreni, ai fini

4

c) I termini di consegna sopraindicati verranno congruamente

prorogati per cause di forza maggiore dovuti a motivi non

imputabili al Soggetto Professionale.

d) La sopravvenienza di nuove normative nel periodo di esple-

tamento dell’incarico che dovessero comportare parziali riela-

borazioni delle documentazioni, anche se già approvate, com-

porterà unicamente la revisione dei tempi di consegna ma non

dell’onorario.

6. PROROGHE AI TEMPI DI SVOLGIMENTO DEI SERVIZI.

a) A seguito delle operazioni di validazione e/o approvazione de-

gli elaborati, nonché per effetto di pareri e/o imposizioni di enti

vari (VV. FF., ASL, UTOV Soprintendenza, ecc.), al Soggetto

Professionale potrà essere richiesto di introdurre modifiche,

variazioni, aggiunte, integrazioni agli elaborati in questione.

b) Qualora dette necessità derivino da incompletezza e/o insuffi-

cienza degli elaborati, omissioni, dimenticanze da parte del

Soggetto Professionale, lo stesso dovrà provvedere alle modi-

fiche senza alcuna concessione di proroga al tempo contrat-

tuale.

c) Qualora le modifiche dipendano da esigenze proprie

dell’Amministrazione Difesa al Soggetto Professionale

potrà essere concessa una congrua proroga al tempo

contrattuale.

7. PENALITÀ PER RITARDI DI TEMPO.

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a) In caso di ritardo nel compimento di ogni singola fase dei ser-

vizi, imputabile a fatto del Soggetto Professionale, sarà appli-

cata, per ogni giorno di ritardo, una penale pari a 1‰ (uno per

mille ) del compenso totale netto (dedotto dell’eventuale ribas-

so).

b) La penale, per ritardo di tempo, non potrà, complessivamente,

superare il 10 % (dieci per cento ) del compenso totale netto

(dedotto dell’eventuale ribasso).

c) Essa sarà applicata a partire dal primo pagamento da effet-

tuarsi a qualsiasi titolo successivamente al verificarsi dell'ina-

dempienza.

8. REPERIBILITÀ DEL CAPO PROGETTO.

a) Per tutta la durata del rapporto contrattuale, fatta eccezione

per le giornate festive, il Soggetto Professionale, nella perso-

na del Professionista “Capo Progetto”, ha obbligo di reperibili-

tà continua nei confronti dell’Amministrazione Difesa.

b) In tal senso è fatto obbligo al Soggetto Professionale di depo-

sitare presso l’Amministrazione Difesa gli indirizzi di reperibili-

tà, in termini dei seguenti recapiti:

1) di studio e/o domicilio;

2) telefonici fissi;

3) telefonici cellulari;

4) fax;

5) indirizzo E-Mail .

6) indirizzo PEC (Posta Elettronica Certificata)

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6

c) Durante le fasi di verifica delle progettazioni, qualora convoca-

to, il Soggetto Professionale ha l’obbligo di presentarsi presso

la sede indicata dall’Amministrazione Difesa, entro 3 (tre )

giorni (naturali consecutivi, con esclusione del sabato e dei

festivi) contati a partire dal giorno successivo a quello di rice-

zione della comunicazione.

d) La comunicazione di convocazione potrà essere effettuata a

mezzo lettera A/R, telegramma, fax, telefono, posta elettroni-

ca, posta elettronica certificata (PEC)

e) Per ogni giorno di mancata presentazione, oltre il terzo gior-

no dalla convocazione, sarà applicata una penale pari a 1 ‰

(uno per mille ) del compenso totale netto.

f) Le penalità sopra indicate andranno a sommarsi con eventuali

penalità per ritardo nella progettazione (vedasi precedente ar-

ticolo n. 7 delle c. a.).

g) In ogni caso la somma di tutte le penalità applicate non potrà,

complessivamente, superare il 10 % (dieci per cento )

dell’importo contrattuale netto.

9. VERIFICHE DELLA STAZIONE APPALTANTE.

a) Su iniziativa della Stazione Appaltante, nel corso dello svolgi-

mento dei servizi, potranno essere effettuate verifiche in corri-

spondenza dei valori percentuali di avanzamento, di ciascun

elaborato;

b) Le verifiche avranno normalmente svolgimento presso la sede

dell’Amministrazione Difesa.

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7

c) Alle verifiche dovranno partecipare i Professionisti indicati, di

volta in volta, nello schema.

d) Le verifiche normalmente dovranno concludersi in una sola

giornata, per la quale sarà disposto apposito verbale di so-

spensione dei servizi (e verbale di ripresa datato il giorno suc-

cessivo alla verifica).

10. APPROVAZIONE DEGLI ELABORATI TECNICI.

La verifica sismica sarà approvata dall’Autorità competente.

11. COLLAUDO DEFINITIVO

a) Il collaudo accerterà che la prestazione sia stata eseguita

secondo le prescrizioni tecniche ed alle condizioni del con-

tratto.

b) Entro 40 (quaranta ) giorni dalla data successiva al verbale di

compimento, l' Amministrazione Difesa provvederà alla no-

mina del collaudatore.

c) Entro i successivi 180 (centottanta ) giorni si provvederà al

collaudo ed alla successiva approvazione del relativo certifi-

cato. L’approvazione di detto documento sarà a cura dell'

Amministrazione Difesa.

d) Il collaudatore, con le modalità che riterrà più opportune, ac-

certerà che siano state rispettate tutte le prescrizioni tecniche

ed amministrative riportate nel contratto.

e) La prestazione eseguita dal Professionista e giudicata non

eseguita a regola d’arte verrà rifiutata e il Professionista, en-

tro un periodo di tempo che stabilirà l’Amministrazione Ap-

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8

paltante, proporzionale alla durata contrattuale, sarà tenuta a

eseguirla nuovamente a suo completo carico. Naturalmente,

alla fine della nuova esecuzione della prestazione, saranno

riprese le verifiche con le norme sopra indicate.

f) In caso di rifiuto da parte del Professionista al rifacimento

della prestazione, sarà provveduto direttamente a mezzo di

altro tecnico scelto dall’Amministrazione Appaltante, addebi-

tandone il relativo importo alla Professionista titolare dell'in-

carico originario

g) Le spese per l’esecuzione delle verifiche sono ad esclusivo

carico del Professionista (eccezione fatta per quelle relative

al personale ed ai mezzi dell’Amministrazione Militare impie-

gati per le verifiche stesse) intendendosi tale onere compre-

so e compensato nell'importo a corpo della prestazione pro-

fessionale di verifiche sismiche oggetto del disciplinare

h) Il Professionista è sempre responsabile dei danni alle perso-

ne ed alle cose – comunque derivanti da imperfetta esecu-

zione della prestazione – fino all’intervenuta approvazione

del collaudo definitivo. Gli eventuali incidenti che potessero

verificarsi dopo il collaudo definitivo dovranno intendersi pro-

vocati da causa di forza maggiore, a meno che non risulti

provato che il fatto sia dovuto a colpa dell’Impresa nel qual

caso l’Impresa stessa sarà ritenuta pienamente responsabile

a tutti gli effetti.

12. CAUZIONE.

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9

A garanzia dell’osservanza delle condizioni tutte specificate nel

presente capitolato e degli obblighi derivanti dall’atto contrattua-

le, ai fini dell’esecuzione della prestazione, il Professionista do-

vrà prestare una cauzione definitiva con le modalità prescritte

dall’articolo 113 del Codice.

13. PAGAMENTI.

a) Il pagamento della prestazione, depurata delle eventuali pena-

li, avverrà in una unica soluzione a saldo. Si potrà procedere

al pagamento del saldo solamente ad avvenuto collaudo.

b) Il termine per disporre il pagamento della rata di saldo è fissa-

to in 90 (novanta ) giorni decorrenti dal giorno successivo

all’emissione del certificato di collaudo della prestazione.

c) La Stazione Appaltante prima di disporre il pagamento prov-

vederà ad acquisire presso gli organismi paritetici preposti,

l’attestazione della regolarità contributiva. Qualora da tale at-

testazione emerga la non regolarità verranno attivati gli istituti

previsti dalle vigenti disposizioni

14. MODALITÀ DI PAGAMENTO.

a) Tutti i pagamenti in dipendenza del presente appalto saranno

effettuati mediante mandati informatici – tratti sulla competen-

te Sezione della Tesoreria Provinciale dello Stato di Torino, in-

testati al Professionista, estinguibili mediante accreditamento

sul conto corrente bancario n. ________________________,

presso la banca _________________________________,

codice IBAN ______________________________________ ,

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10

e codice BIC _________________ (in alternativa sul c/c po-

stale n. _________________________ ) del creditore dedica-

to alle commesse pubbliche ai sensi dell’art. 3 legge

13/08/2010, n. 136 e successive modifiche e integrazioni.

b) Ai fini della tracciabilità dei flussi finanziari, l’appaltatore me-

desimo assume altresì tutti gli obblighi previsti nella predetta

legge n. 136/2010 e successive modificazioni.

c) L’appaltatore si impegna a dare immediata comunicazione alla

stazione appaltante ed alla prefettura – Ufficio Territoriale del

Governo territorialmente competente della notizia

dell’inadempimento della propria controparte (subappaltato-

re/subcontraente) agli obblighi di tracciabilità finanziaria”.

15. RITARDI NEI PAGAMENTI.

In caso di ritardo nei pagamenti in ottemperanza a quanto dispo-

sto dal “C.G.d.O.” al Professionista spettano, sulla somma dovu-

ta, l’interesse legale fino alla data di emissione del mandato,

sempre che il ritardo non sia derivato da fatto imputabile al Pro-

fessionista stesso o da decisioni o comportamenti di altre autorità

pubbliche. Ovvero il pagamento non sia stato sospeso per i moti-

vi ci cui al precedente articolo 13 o a seguito di atto notificato da

terzi o da altra amministrazione.

16. SUBAPPALTO.

a) In rispetto del principio generale della personalità della presta-

zione professionale, il professionista incaricato dovrà eseguire

personalmente l'incarico affidato con il presente contratto, fat-

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11

ta eccezione per le ipotesi in cui la legge riconosce la facoltà

di ricorrere al subappalto, ai sensi dell'art.91 comma 3 del

D.lgs 163/06 o di avvalersi di collaboratori ai sensi dell'articolo

2232 del codice civile.

b) Il Professionista potrà avvalersi di collaborazioni e consulenze

di carattere specialistico, (da non intendersi subappalto ai

sensi dell'art. 118 del D.Lgs.163/06, come previsto dal comma

3 dell'art.91 del medesimo D.Lgs.) che si intendono fin d'ora

approvate, al fine di garantire il migliore e più qualificato risul-

tato delle prestazioni affidate, senza che questo comporti

compensi aggiuntivi a carico della committenza.

c) Resta inteso che l'utilizzo di collaboratori sarà regolato me-

diante intese dirette ed esclusive tra il professionista incaricato

e gli interessati, le cui competenze giuridiche ed economiche

saranno a totale carico e spese del medesimo. L' Amministra-

zione Difesa sarà esonerato da ogni tipo di responsabilità ri-

conoscendo come unica controparte il professionista incarica-

to

d) Salvo i diritti derivanti dalla responsabilità in solido, civile e

penale, il 1° Reparto Infrastrutture è da ritenersi assolutamen-

te estranea agli eventuali rapporti che il Professionista abbia

stabilito, o possa stabilire, con altri professionisti per l'esecu-

zione dell'incarico.

e) Le prove sui materiali dovranno essere effettuate da laboratori

ufficiali o in possesso della autorizzazione del Ministero delle

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Infrastrutture e dei Trasporti ai sensi dell'art.59 del D.P.R.

n.380/2001, al cui affidamento provvederà il professionista in-

caricato, senza alcun onere aggiuntivo per il 1° Re parto Infra-

strutture.

E' fatto divieto di cessione totale o parziale del contratto. In caso

di contravvenzione la cessione è nulla.

17. INCARICO A PIÙ PROFESSIONISTI.

a) L’incarico, subordinato alle condizioni del presente disciplina-

re, è dalla Amministrazione Difesa affidato e dal Soggetto Pro-

fessionale accettato in solido e sarà dal medesimo adempiuto

secondo le direttive.

b) Per una maggiore regolarità e speditezza dei rapporti tra

l’Amministrazione Difesa ed i Professionisti, questi ultimi con-

feriranno ad uno di essi, previo gradimento

dell’Amministrazione Difesa, il mandato, a nome e per conto di

tutti, di svolgere trattative, concludere accordi, ricevere dispo-

sizioni, firmare atti, ecc., considerato per rato e fermo quanto

egli farà, senza bisogno di ratifica ma salva, sempre ove oc-

corra, la prescritta approvazione dell’Amministrazione Difesa.

c) Salvo i diritti derivanti all’Amministrazione Difesa dalla solida-

rietà dei Professionisti di cui sopra, l’Amministrazione Difesa

stessa rimane estranea agli accordi che i Professionisti pos-

sano stabilire per la regolamentazione dei rapporti.

18. PROPRIETÀ DEI PROGETTI.

I progetti resteranno di proprietà piena ed assoluta

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13

dell’Amministrazione Difesa la quale potrà, a suo insindacabile

giudizio, darvi o meno esecuzione, come anche introdurvi, nel

modo e con i mezzi che riterrà opportuni, tutte le varianti ed ag-

giunte che saranno riconosciute necessarie, senza che dai pro-

fessionisti possano essere sollevate eccezioni di sorta,

19. RESPONSABILITÀ PER INADEMPIMENTO CONTRATTUALE.

a) In ipotesi di manifesta negligenza e di grave inadempienza ri-

spetto agli obblighi contrattualmente sottoscritti dal Soggetto

Professionale, è facoltà dell’Amministrazione Difesa risolvere

il contratto stipulato con lo stesso, fatto salvo il diritto al risar-

cimento di eventuali danni patiti, il tutto in conformità alla di-

sciplina prevista dal C. C. in materia di scioglimento dal con-

tratto e risarcimento del danno a seguito di inadempimento

contrattuale (art. n. 1218 e seguenti e art. n. 1453 e seguenti

del C. C.).

b) Anche l’incapacità di conseguire l’economicità dei costi

dell’opera da realizzare, costituisce motivo di risoluzione con-

trattuale.

20. FACOLTÀ DI RECESSO.

a) L’Amministrazione Difesa ha il diritto di recedere in qualunque

tempo dal contratto previo il pagamento della quota parte del

corrispettivo relativo ai servizi eseguiti, oltre al decimo del cor-

rispettivo relativo ai servizi non eseguiti.

b) Il decimo del corrispettivo dei servizi non eseguiti è calcolato

sulla differenza tra i quattro quinti del corrispettivo totale posto

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a base di gara, depurato dal ribasso d’asta, e l’ammontare

netto del corrispettivo dei servizi eseguiti.

c) Qualora lo scioglimento del contratto intervenga prima della

consegna dei servizi, il Soggetto Professionale non può pre-

tendere alcun indennizzo, salvo il rimborso delle spese d’asta,

di registro e di segreteria.

21. RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE.

Il Soggetto Professionale incaricato si assume la responsabilità

per varianti in corso di esecuzione dei lavori dovute ad errori e/o

approssimazioni e/o insufficienti approfondimenti tecnici imputabili

al Soggetto Professionale; lo stesso dovrà integrare, in tal senso,

la progettazione originaria e per tale attività non verranno corri-

sposti indennizzi di sorta, onorari, rimborsi spese o altro. Il Sog-

getto Professionale è responsabile per i danni subiti

dall’Amministrazione Difesa in conseguenza di errori e/o omissio-

ni nella progettazione dell’opera.

22. RESPONSABILITÀ EXTRACONTRATTUALE.

Il Soggetto Professionale risponde ai sensi dell’art. n. 2043 del C.

C. di qualunque danno arrecato all’Amministrazione Difesa od a

terzi riconducibile, con nesso di derivazione causale allo svolgi-

mento delle attività affidate, in forza del presente contratto, alla

propria competenza.

23.CONTROVERSIE.

a) Per la risoluzione di tutte le controversie derivanti

dall’esecuzione del presente contratto le parti convengono che

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15

non si farà ricorso alla procedura dell’arbitrato di cui dall’art. n.

241 del Codice.

b) Si conviene che il Foro competente è quello di TORINO ove

ha sede l’Avvocatura Distrettuale dello Stato.

24 ACCESSO ALLE INFRASTRUTTURE.

a) Per poter accedere alle infrastrutture militari interessate dalla

prestazione oggetto del presente disciplinare, il Soggetto Pro-

fessionale dovrà consegnare all’Amministrazione Difesa ap-

posito elenco riportante i dati anagrafici ed identificativi (anche

di autoveicoli) di tutto il personale che egli intenderà far acce-

dere all’infrastruttura.

b) Nelle infrastrutture militari dovranno essere rispettati i regola-

menti e le limitazioni esistenti al fine di non compromettere la

sicurezza militare. A tal fine il Soggetto Professionale dovrà al-

lontanare quel personale che, per i motivi di cui sopra, non

dovesse risultare di gradimento per l’Amministrazione Difesa,

ad insindacabile giudizio della stessa.

c) Ciò senza alcuna facoltà, per il Soggetto Professionale di ac-

campare diritti di riconoscimento di risarcimenti di sorta e/o ri-

chiedere maggiori oneri e/o proroghe alla durata

dell’affidamento.

25. TUTELA DEL SEGRETO MILITARE.

a) E’ fatto divieto al Soggetto Professionale che ne prende atto a

tutti gli effetti ed, in particolare, a quelli penali e di tutela del

segreto militare - di effettuare, esporre o diffondere riprodu-

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16

zioni fotografiche o di qualsiasi altro genere, relative ai servizi

appaltati e, così pure, di divulgare con qualsiasi mezzo notizie

o dati di cui sia venuto a conoscenza per effetto dei rapporti

intercorsi con l'Amministrazione Difesa.

b) Il Soggetto Professionale è altresì tenuto ad adottare,

nell’ambito della sua organizzazione, le necessarie cautele af-

finché il divieto di cui sopra sia scrupolosamente fatto osser-

vare e osservato dai propri collaboratori, dipendenti e presta-

tori d’opera, nonché dai terzi estranei al Soggetto stesso.

c) Il Soggetto Professionale, ad collaudo della prestazione, dovrà

consegnare all’Amministrazione Difesa tutti gli elaborati origi-

nali comunque riproducibili, quali lucidi, file su supporto ma-

gnetico di disegni, relazioni e calcoli, negativi di fotografie.

d) Inoltre, dovrà restituire i documenti, forniti

dall’Amministrazione Difesa nel corso della prestazione, nello

stesso stato in cui gli stessi gli furono messi a disposizione e

dovrà impegnarsi a non detenere, dopo tale riconsegna, alcu-

na copia di tale documentazione.

e) In caso di inottemperanza degli obblighi espressi, il Soggetto

Professionale sarà tenuto a rispondere di qualunque illegittima

divulgazione del materiale innanzi indicato.

26. C.N.P.A.I.A.L.P.

Il contributo integrativo, nella misura del 4% (quattro per cento ),

ai sensi del D.M. 5 marzo 2010 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale

n. 65 del 19/03/2010, sarà a carico dell’Amministrazione Difesa.

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27. IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO E IMPOSTA DI REGI-

STRO.

a) L’ I.V.A. sarà a carico dell'Amministrazione della Difesa con

aliquota del 22 % (ventidue per cento ) trattandosi di presta-

zioni di servizi d’ingegneria ai sensi del D.P.R. 26 ottobre 1972

n. 633 e successive integrazioni e modifiche.

b) La registrazione fiscale dell'atto contrattuale, se obbligatoria

nei termini o, diversamente, in caso d'uso, sarà effettuata a

tassa fissa, ai sensi del D.P.R. 26 aprile 1986 n. 131 e Legge

28 dicembre 1995 n. 549.

28. SPESE CONTRATTUALI.

a) Entro 5 (cinque) giorni dalla data di stipulazione del contratto,

il Soggetto Professionale è tenuta a versare la somma che

sarà comunicata con raccomandata con avviso di ricevimento

per le spese di copia, stampa, bollo, nonché per le spese di

registrazione del contratto e degli altri atti relativi, dovute se-

condo quanto stabilito dai commi primo e secondo dell’articolo

n. 16-bis del R.D. n.2440/1923;

b) Sono pure a carico del Soggetto Professionale, tutte le spese

di bollo inerenti agli atti occorrenti per la gestione del servizio,

dal giorno dalla consegna e fino al giorno in cui verrà emesso,

a cura della Stazione Appaltante, il verbale di collaudo della

prestazione.

c) In caso di inadempimento degli obblighi di cui al paragrafo

precedente lettera), si applicano i commi sei e sette dell’art.

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16-bis del R.D. 2420/1923; pertanto le spese di cui trattasi

verranno recuperate, maggiorate degli interessi legali, sul pri-

mo pagamento utile.

29. MODIFICHE AGLI ELABORATI.

Il professionista si obbliga ad introdurre negli elaborati in que-

stione, anche se già presentati, tutte le modifiche che siano rite-

nute necessarie a giudizio insindacabile dell’Amministrazione Di-

fesa, fino alla esecutiva approvazione degli elaborati, senza che

ciò dia diritto a speciali e/o maggiori compensi. Detta norma vale

anche a seguito di indicazioni e/o prescrizioni disposte dagli Or-

dini Tecnici Statali, Regionali e comunque tutori secondo le nor-

me stabilite per i Lavori Pubblici.

30. DIVIETO DI CESSIONE DEL CONTRATTO

E’ fatto divieto dell’aggiudicatario di effettuare la cessione del

contratto, comunque realizzata e cioè, anche a mezzo di qual-

siasi negozio che indirettamente (leggi: trasformazione di socie-

tà; cessione d’azienda nel caso di impresa individuale; fusione di

società in senso stretto; fusione di società incorporazione) realiz-

zi l’obiettivo di far eseguire ad altro soggetto il servizio. In caso di

violazione del divieto di cessione, l’Amministrazione procederà

alla risoluzione del contratto originario con l’obbligo del risarci-

mento dei danni da parte della ditta inadempiente mediante in-

cameramento del deposito cauzionale definitivo.

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Segue Allegato B - Calcolo Parcella Verifica Sismica

Fabbricato (mc.)

Costo convenzionale di verifica edifici fino

a 10.000 mc (Euro/mc)

Costo (Euro) fino a 10.000 mc.

Costo convenzionale di verifica edifici da

10.000 mc a 30.000 mc. (Euro/mc)

Costo (Euro) da 10.000 a 30.000

mc

Costo Convenzionale provvisorio (Euro)

Coefficiente di riduzione per ripetitività della

geometria e struttura del manufatto

Costo Convenzionale totale (Euro)

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Palmanova n.1 6.464,00 2,5 16.160,00 1,8 16.160,00 1,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Palmanova n.2 6.464,00 2,5 16.160,00 1,8 16.160,00 0,20

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Palmanova n.3 6.464,00 2,5 16.160,00 1,8 16.160,00 0,20

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Palmanova n.4 6.464,00 2,5 16.160,00 1,8 16.160,00 0,20

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Palmanova n.5 6.464,00 2,5 16.160,00 1,8 16.160,00 0,20

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Palmanova n.6 6.464,00 2,5 16.160,00 1,8 16.160,00 0,20

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Palmanova n.7 6.464,00 2,5 16.160,00 1,8 16.160,00 1,00 16.160,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Palmanova n.8 6.464,00 2,5 16.160,00 1,8 16.160,00 0,20

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Edificio n.9 celle frigo 2.360,00 2,5 5.900,00 1,8 5.900,00 1,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.10 magazzino 945,00 2,5 2.362,50 1,8 2.362,50 1,00 3.000,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.11 magazzino 3.900,00 2,5 9.750,00 1,8 9.750,00 1,00 9.750,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.11/bis magazzino 3.900,00 2,5 9.750,00 1,8 9.750,00 0,25

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Edificio n.12 uffici e magazzini 5.300,00 2,5 13.250,00 1,8 13.250,00 1,00 13.250,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.13 magazzino 2.160,00 2,5 5.400,00 1,8 5.400,00 1,00 5.400,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.14 box auto 112,00 2,5 280,00 1,8 280,00 1,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.15 WC diurni 70,00 2,5 175,00 1,8 175,00 1,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Tettoia n.16 75,00 2,5 187,50 1,8 187,50 1,00

ESTIMATIVO DELLA PRESTAZIONE VERIFICA SISMICA COMPRENSIVA DELLE INDAGINI NECESSARIE

Caserma Località Denominazione fabbricato

CALCOLO DELLA PRESTAZIONE PROFESSIONALE

Pagina 1 di 3

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Segue Allegato B - Calcolo Parcella Verifica Sismica

Fabbricato (mc.)

Costo convenzionale di verifica edifici fino

a 10.000 mc (Euro/mc)

Costo (Euro) fino a 10.000 mc.

Costo convenzionale di verifica edifici da

10.000 mc a 30.000 mc. (Euro/mc)

Costo (Euro) da 10.000 a 30.000

mc

Costo Convenzionale provvisorio (Euro)

Coefficiente di riduzione per ripetitività della

geometria e struttura del manufatto

Costo Convenzionale totale (Euro)

Caserma Località Denominazione fabbricato

CALCOLO DELLA PRESTAZIONE PROFESSIONALE

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.17 cabina elettrica 202,50 2,5 506,25 1,8 506,25 1,00 3.000,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.18 stazione antincendio 78,00 2,5 195,00 1,8 195,00 1,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.20 5.530,00 2,5 13.825,00 1,8 13.825,00 1,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.21 magazzino polifunzionale 5.530,00 2,5 13.825,00 1,8 13.825,00 0,25

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Tettoia n.22 1.706,25 2,5 4.265,63 1,8 4.265,63 1,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.23 alloggi ASC 435,00 2,5 1.087,50 1,8 1.087,50 1,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.24 820,00 2,5 2.050,00 1,8 2.050,00 1,00 3.000,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.25 292,50 2,5 731,25 1,8 731,25 1,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.25/bis 547,50 2,5 1.368,75 1,8 1.368,75 1,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.26 960,00 2,5 2.400,00 1,8 2.400,00 1,00 3.000,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.27 ex sala collaudi 558,00 2,5 1.395,00 1,8 1.395,00 1,00 3.000,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.28 1.260,00 2,5 3.150,00 1,8 3.150,00 1,00 3.000,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.29 corpo di guardia 280,00 2,5 700,00 1,8 700,00 1,00 3.000,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.30 ex uffici 707,60 2,5 1.769,00 1,8 1.769,00 1,00 3.000,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.31 ex alloggi 630,00 2,5 1.575,00 1,8 1.575,00 1,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.32 uffici 1.449,00 2,5 3.622,50 1,8 3.622,50 1,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.33 box locomotori 240,00 2,5 600,00 1,8 600,00 1,00

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Page 188: DELLE VERIFICHE SISMICHE E PROGETTAZIONE ADEGUAMENTO · - analogamente, programmazione ed esecuzione delle prove di caratteriz-zazione geologica e geotecnica dei terreni, ai fini

Segue Allegato B - Calcolo Parcella Verifica Sismica

Fabbricato (mc.)

Costo convenzionale di verifica edifici fino

a 10.000 mc (Euro/mc)

Costo (Euro) fino a 10.000 mc.

Costo convenzionale di verifica edifici da

10.000 mc a 30.000 mc. (Euro/mc)

Costo (Euro) da 10.000 a 30.000

mc

Costo Convenzionale provvisorio (Euro)

Coefficiente di riduzione per ripetitività della

geometria e struttura del manufatto

Costo Convenzionale totale (Euro)

Caserma Località Denominazione fabbricato

CALCOLO DELLA PRESTAZIONE PROFESSIONALE

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.34 box locomotori 240,00 2,5 600,00 1,8 600,00 1,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.35 celle frigo 200,00 2,5 500,00 1,8 500,00 1,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Fabbricato n.36 celle frigo 200,00 2,5 500,00 1,8 500,00 1,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Capannone n.37 magazzino 31.380,00 2,5 25.000,00 1,8 38.484,00 63.484,00 1,00 63.484,00

COMPRENSORIO MILITARE CANDIOLO (TO) Capannone n.37 uffici 864,00 2,5 2.160,00 1,8 2.160,00 1,00 3.000,00

135.044,004% CNPAIA 5.401,76Parziale 140.445,76Costi sicurezza 1.600,00Parziale 142.045,76IVA 22% 31.250,07Totale 173.295,83

per la determinazione dei finanziamenti para a) verifiche tecniche, a1) Costo convenzionale di verifica edifici.

NOTA (1) : Il criterio utilizzato per la determinazione della prestazione professionale è quello previsto nell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3376 in data 17.09.2004 allegato "Criteri

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