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Energia Eolica

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Energia Eolica PROPOSTA

L’energia eolica è uno dei segmenti industriali che crescono più rapidamente nel mondo: mentre una volta era un mer-cato di nicchia in Europa, nell’ultimo decennio ha aggiunto capacità più di qualsiasi altra tecnologia. Ora, l’energia eo-lica si avvicina alla pietra miliare dei 500 GW, fornendo posti di lavoro ed energia a regioni sparse in tutto il mondo.

Si tratta della soluzione più efficiente per ridurre le emis-sioni nel settore dell’energia. Ora l’eolico on-shore (sulla terraferma) è mediamente la forma più a buon mercato di generazione di nuova energia in Europa; i suoi costi sono di-minuiti del 60% negli ultimi 10 anni. I costi dell’off-shore (in mare aperto) sono scesi del 50% solo negli ultimi due anni. L’energia eolica non emette gas serra o inquinanti dell’aria durante il suo funzionamento ed usa quantità minime di ac-qua; è una fonte di energia rinnovabile scalabile e affidabi-le, che permette operazioni di copertura da rischi contro le fluttuazioni del prezzo dei combustibili.

9 su 10 Europei sono favorevoli all’energia eolica nel proprio Paese, perché mitiga i cambiamenti climatici e contribuisce alla sicurezza energetica ed alla crescita economica. Con la proprietà comunitaria, il vento permette alle persone di partecipare alla loro energia. Nel 1985 le turbine erano sot-to 1 MW, con diametri del rotore a pale di circa 15 metri. Oggi le più grandi sono le turbine on-shore da 7,5 MW, con un diametro del rotore di 127 metri; per l’off-shore, l’indu-stria installa turbine da 8 MW con un diametro del rotore di 160 metri ed altezza alla cima di quasi 190 metri.

L’anno scorso il vento ha coperto il 37% del fabbisogno da-nese di elettricità e genera più del 100% nei giorni ventosi. Per far funzionare la transizione energetica, i governi han-

no bisogno di rafforzare e migliorare la rete energetica, che abbasserebbe i prezzi per i consumatori.

Un numero sempre maggiore di compagnie diventa “verde”. Gli investitori cercano profitti stabili, a lungo termine inqua-drati in bassi tassi di interesse. Il settore europeo del vento è stato a lungo aperto ad investitori d’oltreoceano, che guardano all’Europa come ad un hub di infrastrutture per tecnologie sia on-shore che offshore. E i consumatori industriali hanno fame di più energia eolica poiché essi cercano elettricità verde che arrivi a prezzi stabili e competitivi. L’Europa al giorno d’oggi ha sotto contratto più di 1,2 GW di capacità tramite accordi azien-dali di acquisto di energia, 90% dei quali sono con l’eolico.

L’Europa è ancora leader mondiale nella tecnologia del vento: tre dei cinque maggiori produttori di turbine al mondo sono europei. Il vento è una risorsa per l’Europa, con 11 miliardi di euro esportati nel 2015 e 27,5 miliardi di euro investiti nel 2016. Tuttavia, se paragonati al resto del mondo, i mercati europei del vento stanno rallentando. Fattori normativi, cattiva proget-tazione, oppure lento adattamento alle dinamiche di mercato sono il problema principale. La transizione non procede au-tomaticamente, ma è una strada difficile che conduce ad una destinazione di successo.

LO SAPEVI?

Con un click puoi controllare quanta energia eolica è stata generata nel nostro paese. Guarda il mix di elettricità europeo e la generazione di energia oraria dal vento qui: windeurope.org/daily-wind.

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TURBINA EOLICA

Pala del Rotore Freno

Scatola di Riduzione

Generatore

Controlli Elettrici

Collegamento alla Rete

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Energia Eolica 10 FATTI

1. Il vento ha rappresentato il 51% della nuova capacità energetica nel 2016.

2. Oggi nell’ UE sono installati 154 GW di energia eoli-ca, il che rende il vento il secondo più grande gene-ratore per capacità in UE.

3. In Europa, una turbina on-shore media produce abba-stanza elettricità per 1.500 famiglie; quella off-shore può invece alimentare più di 4.500 famiglie.

4. Il vento nell’entroterra è già la forma più a buon mercato di nuova generazione energetica in molte parti del mon-do. Per il 2025, la IRENA prevede una potenziale riduzio-ne globale dei costi del 36% per l’eolico off-shore e del 26% per quello on-shore.

5. Quasi una turbina su due è prodotta in UE. Fino ad ora i produttori europei hanno esportato 77 GW o più di 25.000 turbine eoliche in altre parti del mondo.

6. Il giro d’affari dell’industria del vento dell’Europa è cre-sciuto di 72,5 miliardi di euro nel 2015 ed ha investito 27,5 miliardi di euro nel 2016.

7. Nella partecipazione al CoP21 a Parigi, 70 paesi non-UE hanno indicato l’energia eolica come uno strumento di attenuazione climatica nei loro contributi nazionali.

8. Oggi l’industria europea del vento impiega più di 300.000 persone.

9. Una singola pala della turbina più grande ha una lunghezza di 88,4 metri e supera l’apertura alare di un Airbus 380.

10. Nel 2016 le turbine eoliche nell’UE hanno fornito il 10,4% del fabbisogno di elettricità, generando quasi 300 TWh.

Fonti: WindEurope, IRENA.

Nel 2016, l’energia eolica ha evitato all’Europa l’emissione di 191 milioni di tonnellate di biossido di carbonio.

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5 SOLUZIONI POLITICHE

1. Mostrare più ambizione sulle fonti di energia rinnovabile. L’accordo di Parigi sul clima del 2015 è stato sì una conqui-sta e un punto di riferimento, ma comunque solo un primo passo. Lo spiegamento indicato di energia rinnovabile non è

ancora sufficiente a impedire un aumento della temperatura di 2°C. I policy-maker europei dovrebbero adottare perciò

un traguardo energetico vincolante di almeno il 35% di energia rinnovabile. I governi nazionali dovrebbero anche fare

chiarezza sui volumi futuri per accelerare la transizione dell’energia e rallentare il cambiamento climatico.

2. Modernizzare la nostra rete e adattarla al mercato. L’energia è l’ultima commodity Europea che non può essere liberamente messa in commercio ed affronta problemi di software e hardware. Le regole che governano la rete ed i

mercati dell’elettricità sono state modellate sui sistemi energetici del passato, basati sulla produzione centralizzata di

combustibili fossili con frontiere nazionali. Il progetto di mercato europeo dovrebbe diventare più flessibile ed adatto

a una grande quota di energie rinnovabili. Alla fine, l’esistente infrastruttura della rete deve spostarsi dalle vecchie e

frammentate reti ad una rete intelligente, grande come l’Europa.

3. Semplificare, e attirare gli investitori. Il clima degli investimenti nel settore europeo dell’energia si sta indebolendo. I progetti diventano più rischiosi e fanno fatica ad attirare capitali, poiché non c’è visibilità sui ritorni a lungo termine.

Questo è particolarmente rilevante per i progetti eolici, che richiedono forti investimenti iniziali e sono altamente sensi-

bili alle condizioni del finanziamento. I governi possono aumentarne la visibilità con concessioni più facili e meccanismi

che impediscano cambi improvvisi di politiche. Realizzare pienamente gli impegni dei programmi originali e facilitare

gli accordi di acquisto dell’energia attirerebbero più investitori.

4. Decarbonizzare i trasporti, il riscaldamento e il raffrescamento. Il trasporto, il riscaldamento ed il raffrescamento consumano tre quarti dell’energia UE e fanno la parte del leone nelle emissioni. Dal 2015, le rinnovabili sono cresciute

rapidamente fino al 29% nel settore energetico, ma sono rimaste indietro in altri, come nel riscaldamento e nel raffre-

scamento (con una quota del 19%) e nel trasporto (solo del 7%). Per spingere la transizione energetica, le istituzioni UE

dovrebbero stabilire dei percorsi per le energie rinnovabili in tutti i settori e promuovere l’elettrificazione e l’idrogeno

alimentato da energia verde.

5. Facilitare le innovazioni d’avanguardia. L’UE vuole rafforzare la sua base industriale e diventare la numero uno nelle energie rinnovabili. Questa missione richiede innovazioni ed è a rischio, se l’Europa continua sulla solita strada. Una

strategia UE incentrata su ricerca e innovazione - indirizzando i finanziamenti in accordo ai target climatici ed energetici

- porta al successo, rafforza la base industriale e sostiene la leadership dell’UE sia nell’energia eolica on-shore che in

quella offshore.

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Energia Eolica LEADER DELL’INDUSTRIAWind Power

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INDUSTRY LEADER

Why does the energy transition matter to Europe?

Europe is still recovering from an economic crisis and has entered unchartered territory. The energy transition is a tangible solution to kick-start the economy and mitigate climate change, one of humanity’s most serious threats. The average global temperature in 2016 was almost 1.4°C higher than in the 19th century, and Europe is warming faster than other parts of the world. Energy accounts for al-

most 2/3 of greenhouse gas emissions but modernising our energy system brings more than environmental benefits.

Replacing fossil fuels with wind power and other renew-ables modernises our economy, renews business models, strengthens Europe’s competitiveness and creates new jobs. Wind power is on a journey to modernise regions and make Europe a global leader in clean technologies.

What are the main challenges?

Information, technology and policies. Plugging the economic benefits and busting myths is es-sential to ditch the fossil fuel addiction. A large number of people still perceives wind power as a nice add-on al-though 90% of Europeans want wind power because they care about their environment. Wind power is an indispens-able mainstream industry, employing more than 300,000 people in Europe alone and producing enough electricity for 90 million European households. Thanks to ongoing innovations, wind is ready to become central to Europe’s power system and continues to drive down costs. Onshore wind is the cheapest form of new power genera-tion in many parts of Europe, and offshore wind power is maturing fast. In 2015, the biggest offshore wind players issued a united pledge to make the technology fully com-petitive within a decade. Recent strike prices of €50-73 per MWh confirmed that we are on track in prime loca-tions in Denmark, Germany and the Netherlands. Un-leashing wind power’s full potential, however, depends on a robust pipeline and supportive policies post-2020.

Giles DicksonChief Executive Officer of WindEurope

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Perché all’Europa interessa il problema della transizione energetica?

L’Europa si sta ancora risollevando da una crisi economica ed è entrata in un territorio inesplorato. La transizione energetica è una soluzione tangibile per mettere in moto l’economia e miti-gare il cambiamento climatico, una delle minacce più serie per l’umanità. La temperatura media globale nel 2016 era di 1,4°C più alta che nel XIX secolo, e l’Europa si sta riscaldando più ra-pidamente di altre parti del mondo. L’energia conta per quasi i 2/3 delle emissioni di gas serra, ma la modernizzazione del nostro sistema energetico porta più che benefici ambientali.

La sostituzione dei combustibili fossili con energia eolica ed altre fonti rinnovabili modernizza la nostra economia, rinnova i modelli del commercio, rafforza la competitività dell’Europa e crea nuovi posti di lavoro. L’energia eolica è una strada per modernizzare intere regioni e rendere l’Eu-ropa leader nelle tecnologie pulite.

Quali sono le sfide principali?

Informazione, tecnologia e linee politiche.

Per abbandonare la dipendenza dai combustibili fossili è es-senziale promuovere i benefici economici e sfatare i miti. Un grande numero di persone percepisce ancora l’energia del vento come una simpatica opzione, sebbene il 90% degli Euro-pei voglia l’eolico, perché ci tengono all’ambiente che li circon-da. L’energia eolica è un’indispensabile industria tradizionale, che impiega 300.000 persone nella sola Europa e che qui pro-duce elettricità per 90 milioni di famiglie. Grazie alle innovazio-ni in corso, il vento è pronto per diventare centrale nel sistema energetico europeo e continua a spingere i costi verso il basso.

L’eolico on-shore è la forma più a buon mercato tra la nuo-va generazione di energia in molte parti di Europa, men-tre l’off-shore sta maturando rapidamente. Nel 2015, i più grandi player dell’eolico off-shore si sono impegnati con-giuntamente a rendere la loro tecnologia completamente competitiva entro un decennio. Recenti prezzi di esercizio di 50 - 73 euro per MWh hanno confermato che siamo sulla buona strada in Danimarca, Germania ed Olanda. Liberare pienamente il potenziale dell’eolico dipende tuttavia da un robusto indirizzo politico e dal relativo supporto post-2020. Tutti gli Stati UE importano e sovvenzionano tuttora i com-

Giles DicksonChief Executive Officerdi Wind Europe

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At the same time, the Netherlands aims at 6,000 MW onshore wind by 2020 and 4,500 offshore wind by 2023. Dutch wind turbines could then produce enough electric-ity to power 1,000,000 Tesla S in a clean way.

How do Europeans benefit from the energy transition?

Wind power re-energises regions, even those in decline. Like many seaports, Hull has a proud history. Shifts in the global economy however led to deindustrialisation and ris-ing unemployment. This changed a decade later. In March 2014, Siemens and Associated British Ports announced that they would jointly invest £310m into two wind turbine production facilities in the region. The Green Port Hull takes advantage of the offshore wind opportunities in the North Sea and established a world-class centre for emerging renewable industries. The Green Port Growth Programme supported over 300 local companies, 400 employees and 600 apprentices in getting a skilled job with energy, manufacturing and engineering firms. The number of green jobs in the re-gion climbed to 1,000, turning one of the UK’s poorest towns into a bustling hive of commercial activity. The operation of the Hull plant began in December 2016 and recruitment is ongoing.

Giles Dickson, Chief Executive, WindEurope

All EU Member States still import and subsidise fossil fu-els at a high cost, and thereby risk a carbon lock-in. Poli-cy-makers have started to modernise the existing energy infrastructure and make the market fit for renewables. These first steps should not lead to complacency but a momentum to decarbonise the economy further.

Wind power is on a journey to modernise regions and make Europe a global leader in clean technologies.

How important is electrification?

Europe will not accomplish a competitive, low-carbon econ-omy with business as usual. Electricity accounts for less than a quarter of Europe’s energy demand, and the EU’s reference scenario indicates that it will not change signifi-cantly over the next decade unless electrification increases. Electrifying transport, heating and cooling is good for the economy and environment if powered by wind energy. Air pollution costs the European economy €1.4 trillion a year, which is why Member States need to step up their efforts on electro-mobility. The Dutch Parliament, for ex-ample, supports electric vehicles and voted for a motion to ban the sales of new petrol and diesel cars by 2025.

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bustibili fossili ad alto costo, e quindi rischiano di rimanere “ancorati” al carbonio. I policy-maker hanno incominciato a modernizzare l’esistente infrastruttura dell’energia e ren-dere il mercato adatto per le rinnovabili. Questi primi pas-si non dovrebbero farci cullare sugli allori, ma portare uno slancio per decarbonizzare ulteriormente l’economia.

Quanto è importante l’elettrificazione?

L’Europa non realizzerà un’economia a basso carbonio la-sciando le cose come stanno. L’elettricità conta per meno di un quarto della domanda di energia dell’Europa, e lo scenario di riferimento indica che non cambierà in modo significativo per i prossimi decenni, a meno che l’elettrificazione non aumenti.

Per l’economia e l’ambiente va bene elettrificare i trasporti, il riscaldamento e il raffrescamento, se alimentati dall’energia del vento. L’inquinamento dell’aria costa all’economia euro-pea 1,4 trilioni di euro all’anno: ecco perché gli Stati Membri debbono aumentare i loro sforzi sulla mobilità elettrica. Il Parlamento olandese, per esempio, supporta i veicoli elettri-ci ed ha votato una mozione per mettere al bando le vendite di nuove vetture a benzina e diesel entro il 2025. Allo stesso tempo, l’Olanda mira a 6.000 MW di impianti eolici on-shore per il 2020 ed a 4.500 offshore per il 2023. Le turbine olan-

desi potrebbero allora produrre abbastanza elettricità per alimentare 1.000.000 Tesla S in maniera pulita.

Gli Europei come trarranno vantaggi dalla transizione energetica?

L’energia del vento ri-energizza le regioni, anche quelle in declino. Come molti porti di mare, Hull ha una storia super-ba, ma le dinamiche dell’economia globale hanno portato deindustrializzazione e disoccupazione in aumento.

Le cose sono cambiate un decennio più tardi: nel marzo 2014, Siemens e Associated British Ports hanno annunciato che essi avrebbero investito congiuntamente 310 milioni di sterline in due impianti di produzione di turbine eoliche nella regione.

La Green Port Hull trae vantaggio dalle opportunità del vento al largo nel Mare del Nord ed ha fondato un centro di eccellen-za per le industrie emergenti basate sulle energie rinnovabili.

Il Programma della Green Port Growth ha sostenuto 300 compagnie locali, 400 impiegati e 600 apprendisti nell’otte-nere un lavoro qualificato in ditte specializzate in energia, produzione e ingegneria. Il numero di impieghi “green” nella regione è salito a 1.000, trasformando una delle città più po-vere dell’UK in un alveare brulicante di attività commerciali.

Il funzionamento dell’impianto di Hull è iniziato nel dicem-bre 2016 e le assunzioni continuano.

L’energia eolica è una strada per modernizzare le regioni e rendere l’Europa leader globale nelle tecnologie pulite.

Giles Dickson, Chief Executive Officer, Wind Europe

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Energia Eolica STORIE DI SUCCESSOWind Power

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SUCCESS STORIES

MONKS TURN TO WIND ENERGY

GIVING POWER TO THE PEOPLE

Romania Germany

The turbines of the largest onshore wind farm in Europe (600 MW), Fantanele–Cogealac, are everywhere around Ca-sian, a village in south-east Romania. Father Iustin was the first monk in the Constanța region to power his monastery with renewable technology and now he gladly advises other monasteries to do the same. The renewable energy system at Casian supports the lives of the five monks at the monas-tery, powering their fridges, washing machine, stove, lights and one laptop computer, and perhaps most importantly, it powers the water pump that is responsible for pumping water from the 150 meter well. 10 monasteries in the Ca-sian area have followed in the footsteps of Casian and have some sort of renewable energy system.

In June 2016, the Südliche Ortenau civic wind farm, about 50km south of Strasbourg, emerged on the territories of the municipalities of Ettenheim, Schuttertal and Seelbach. The wind farm comprises seven modern 2.75 MW GE wind turbines with a hub height of 139 meters. In a normal wind year, each of these turbines can power 2,000 households, and together they produce enough electricity to cover 30% of the demand in all three municipalities. Independent from volatile fossil fuel prices, locals can buy the generated power directly at a stable price. Ownership and information are the cornerstones of a strong community. In September 2016, The Bürgerwindpark Southern Ortenau won the Best Community Project Award of WISE Power.

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I MONACI SI CONVERTONO ALL’ENERGIA EOLICARomania

DARE ENERGIA ALLE PERSONEGermania

Le turbine del più grande parco eolico in Europa (600 MW), Fantanele–Cogealac, sono dappertutto attorno a Casian, un villaggio nel sud-est della Romania. Padre Justin è sta-to il primo monaco nella regione di Constanta ad alimen-tare il suo monastero con tecnologia rinnovabile ed ora consiglia felicemente ad altri monasteri di fare lo stesso. Il sistema ad energia rinnovabile a Casian sostiene la vita dei cinque monaci presso il monastero, alimentando i loro fri-goriferi, lavatrici, stufe, luci, un computer portatile e, cosa forse più importante, dà energia alla pompa che preleva l’acqua dal pozzo a 150 metri di profondità. Altri 10 mona-steri della zona hanno seguito le orme di Casian ed hanno qualche tipo di sistema di energia rinnovabile.

Nel giugno del 2016, è sorta nei territori delle municipali-tà di Ettenheim, Schuttertal e Seelbach la centrale eolica cittadina di Südliche Ortenau, a circa 50 km a sud di Stra-sburgo. La centrale eolica comprende sette moderne tur-bine GE di 2,75 MW con un’altezza del mozzo di 139 metri. In un anno di vento normale queste turbine possono ali-mentare 2.000 famiglie ed insieme producono abbastanza elettricità da coprire il 30 % del fabbisogno di tutte le tre municipalità. Liberi dai prezzi volatili dei combustibili fos-sili, i locali possono comprare direttamente l’energia ge-nerata ad un prezzo stabile. La proprietà e l’informazione sono le basi di una forte comunità. Nel settembre 2016, il Bürgerwindpark Southern Ortenau ha vinto il Best Com-munity Project Award of WISE Power.

Wind Power

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SUCCESS STORIES

MONKS TURN TO WIND ENERGY

GIVING POWER TO THE PEOPLE

Romania Germany

The turbines of the largest onshore wind farm in Europe (600 MW), Fantanele–Cogealac, are everywhere around Ca-sian, a village in south-east Romania. Father Iustin was the first monk in the Constanța region to power his monastery with renewable technology and now he gladly advises other monasteries to do the same. The renewable energy system at Casian supports the lives of the five monks at the monas-tery, powering their fridges, washing machine, stove, lights and one laptop computer, and perhaps most importantly, it powers the water pump that is responsible for pumping water from the 150 meter well. 10 monasteries in the Ca-sian area have followed in the footsteps of Casian and have some sort of renewable energy system.

In June 2016, the Südliche Ortenau civic wind farm, about 50km south of Strasbourg, emerged on the territories of the municipalities of Ettenheim, Schuttertal and Seelbach. The wind farm comprises seven modern 2.75 MW GE wind turbines with a hub height of 139 meters. In a normal wind year, each of these turbines can power 2,000 households, and together they produce enough electricity to cover 30% of the demand in all three municipalities. Independent from volatile fossil fuel prices, locals can buy the generated power directly at a stable price. Ownership and information are the cornerstones of a strong community. In September 2016, The Bürgerwindpark Southern Ortenau won the Best Community Project Award of WISE Power.

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LM WIND POWER OFFSHORE BLADE PLANTFrance

The scale of offshore wind turbine blades requires special facilities and a location close to the sea. That was part of the reason for LM Wind Power to start construction on March 23 in the presence of French Prime Minister, Bernard Ca-zeneuve, in Cherbourg, Normandy, for its first dedicated off-shore blade plant. The Cherbourg plant is LM Wind Power’s 15th plant worldwide, and the company brings an initial in-vestment of more than €100 million to the project including factory, equipment and start-up. The factory will serve all customers in the global offshore wind blades market. The plant is expected to grow to a capacity between 1.2 and 2.0 GW and employ around 550 people. LM Wind Power was ac-quired by GE for $1.65 billion in April 2017.

(Left) Fântânele-Cogealac Wind Farm, Romania. Source: Sandri Alexandra Buzatu(Middle)The Bürgerwindpark Southern Ortenau. Source: Roland-Geisheimer(Right) Source: LM Wind Power

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IMPIANTO DI PALE PER L’OFFSHORE, DI LM WIND POWERFrancia

Le dimensioni delle pale delle turbine offshore richiedono speciali impianti ed una posizione vicino al mare. Questa era una delle ragioni che hanno spinto LM Wind Power ad iniziare nel marzo 2017 - alla presenza del Primo Ministro francese Bernard Cazeneuve - la costruzione del suo im-pianto specializzato nella costruzione di pale per l’offshore, a Cherbourg, in Normandia. Si tratta del 15° impianto di LM Wind Power nel mondo: la compagnia porta nel progetto un investimento iniziale di più di 100 milioni di euro, che com-prendono la fabbrica, l’equipaggiamento e l’avvio. La fabbri-ca servirà tutti i clienti nel mercato globale delle pale eoli-che off-shore. Ci si aspetta che l’impianto cresca fino ad una capacità tra 1,2 e 2,0 GW ed impieghi circa 550 persone. La LM Wind Power è stata acquisita dalla GE per 1,65 miliardi di $ nell’aprile 2017.

(A sinistra) Parco eolico di Fântânele-Cogealac, Romania.

Fonte: Sandri Alessandra Buzatu

(Al centro) The Bürgerwindpark Southern Ortenau.

Fonte: Roland-Geisheimer

(A destra)

Fonte: LM Wind Power