CRONEws ottobre dicembre 2009

44
CROnews 2009 ottobre - dicembre CRO trimestrale V. 3 (4) 2009 - www.cro.it highlights Dipartimento di Oncologia Radioterapica e Diagnostica per Immagini attività formativa al CRO La formazione continua in un Istituto di Ricerca Area Giovani Giocare in Ospedale si può!. l’angolo della Biblioteca recensioni libri di svago videoteca Un film per stare insieme URP e arte come supporto terapeutico Bofrost* e CRO Aviano insieme per la vita Associazioni di volontariato Le Associazioni si raccontano... ASSOCIAZIONE AIL: 15 anni di aiuti al CRO e non solo Organizzazioni no-profit Sono attive al CRO I ragazzi del Villaggio del Fanciullo di Trieste e l’Area Giovani Biblioteca del CRO: nuova sezione dedicata alla storia degli IRCCS I libri: gli amici più pazienti 4 flash on... Due prestigiosi premi assegnati a ricercatori del CRO di Aviano Accreditation Canada Accreditamento all’eccellenza: continuano le attività Dieci anni di opere d’arte al CRO Ragazzi e medici dell’Area Giovani alla Barcolana di Trieste SPECIALE: Convegno del 21 nov 2009

description

CRONEws ottobre dicembre 2009

Transcript of CRONEws ottobre dicembre 2009

Page 1: CRONEws ottobre dicembre 2009

CROnews2009

ottobre - dicembre

CRO trimestrale V. 3 (4) 2009 - www.cro.it

highlightsDipartimento di Oncologia Radioterapica

e Diagnostica per Immagini

attività formativa al CROLa formazione continua in un Istituto di Ricerca

Area GiovaniGiocare in Ospedale si può!.

l’angolo della Biblioteca

recensioni libri di svago

videotecaUn film per stare insieme

URP e arte come supporto terapeutico

Bofrost* e CRO Avianoinsieme per la vita

Associazioni di volontariato

Le Associazioni si raccontano...ASSOCIAZIONE AIL:

15 anni di aiuti al CRO e non solo

Organizzazioni no-profitSono attive al CRO

I ragazzi del Villaggio del Fanciullo di Trieste e l’Area Giovani

Biblioteca del CRO: nuova sezione dedicata alla storia degli IRCCS

I libri: gli amici più pazienti

4

flash on...Due prestigiosi premi assegnatia ricercatori del CRO di Aviano

Accreditation CanadaAccreditamento all’eccellenza:

continuano le attività

Dieci anni di opere d’arte al CRO

Ragazzi e medici dell’Area Giovanialla Barcolana di Trieste

SPECIALE: Convegno del 21 nov 2009

Page 2: CRONEws ottobre dicembre 2009

CROnews

Direttore ResponsabilePaolo De [email protected]

Comitato di redazioneRenato CannizzaroValter GatteiFrancesca LolloMaurizio MascarinPaola SpessottoMichele SpinaNicoletta SuterIvana Truccolo

Art direction e impaginazioneNancy Michilin

Foto di copertinaAttilio Rossetti

Hanno inoltre collaborato

Maria Antonietta AnnunziataGustavo BaldassarreRoberto BiancatRaffaele CollazzoAndrea Dalla PozzaElena GiacomelloFrancescaDiego SerrainoGiuseppe ToffoliMauro G. Trovò

Segreteria di redazioneFrancesca [email protected]

StampaGrafiche Risma Spa - Roveredo in Piano (Pn)

Iscrizione al Registro del Tribunale di Pordenone n° 545/06

© Tutti i diritti sono riservati: è vietata la riproduzione, anche parziale, di qualsiasi testo o immagine.

LEGENDA Indirizzo Telefono@ E-mail Sitointernet

Se vuoi aiutare la ricerca...

copia gratuita

Page 3: CRONEws ottobre dicembre 2009

speciale Associazioni

21 novembre 2009. Convegno:Volontariato e CRO insieme per la ricerca che cura

21 novembre 2009. Concerto al CRO dell’Orchestra a plettro sanvitese

ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

Le Associazioni si raccontano...

Associazione AIL Sezione di Pramaggiore: 15 anni di aiuti al CRO e non solo

ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

Sono attive al CRO

sostegno alla ricerca

Il CRO destina il 5x1000 del 2006 interamente alla ricerca

ATTIVITÀ FORMATIVA AL CRO

I prossimi corsi e convegni

AREA GIOVANI

Giocare in Ospedale si può !

Ragazzi e medici dell’Area Giovani alla Barcolana di Trieste

L’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

Nuovi e utili opuscoli disponibiliin Biblioteca

URP E ARTE COME SUPPORTO TERAPEUTICO

Bofrost e CRO Insieme per la vita

Dieci anni di opere d’arte al CRO

RECENSIONI LIBRI DI SVAGO

I libri: gli amici più pazienti

VIDEOTECA

Un film per stare insieme

trimestrale2009 - V. 3 (4)ottobre 2009

in questo numero

CROnews

Direttore responsabileDr. Paolo De Paoli

notizie dell’ultima ora

I tumori in Friuli Venezia Giulia: dieci anni di attività del Registro Tumori Regionale

Una ricerca CRO guadagna la copertina sulla rivista MBC

Continuano gli scambi di ricercatori tra il Princess Margaret Hospital (PMH) di Toronto e il CRO

attualità

Proseguono i lavori di ampliamento dell’Istituto

ACCREDITATION CANADA

Accreditamento all’eccellenza: continuano le attività

FLASH ON...

Due prestigiosi premi assegnati a ricercatori del CRO

HIGHLIGHTS

Dipartimento di Oncologia Radioterapica e Diagnostica per Immagini 12

21

36

38

26

34

24

2

4

10

33

7

27

28

6

22

40

3

19

sostegno al malato

31

Page 4: CRONEws ottobre dicembre 2009

� CROnews

notizie dell’ultima ora

I tumori in Friuli Venezia Giulia: 10 anni di attività del Registro Tumori Regionale

L’Agenzia Regionale della Sanità del Friuli Venezia Giulia e il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano hanno presentato i risultati del primo decennio di attività della registrazio-ne dei tumori in regione nel volume “I tumori in Friuli Venezia Giulia. Dati di incidenza, sopravvivenza, e pre-valenza: 1995-2005”. La raccolta, l’analisi e la presentazione dei dati relativi alle malattie neoplastiche è svolta dal Registro Tumori del FVG, diretto dal Dr. Diego Serraino (SOC Epidemiologia e Biostatistica, CRO). Il Registro Tumori del FVG, istituito nel 1998 quale strumento del ser-vizio sanitario regionale per la lotta contro il cancro, con la propria attivi-tà contribuisce a definire l’impatto di queste malattie sulla salute pubblica nella nostra regione e ad accresce-re la consapevolezza degli operatori sanitari impegnati nella lotta contro il cancro.

Il volume fornisce l’incidenza dei tu-mori per l’ultimo biennio di registra-zione, il 2004-2005; l’andamento temporale dei tumori per il periodo 1995-2005; la sopravvivenza a 1, 3 e 5 anni dopo la diagnosi di tumore e la stima della prevalenza delle per-sone viventi con tumore. Di seguito, la sintesi delle più importanti infor-mazioni contenute nel volume che è possibile richiedere alla SOC Epide-miologia e Biostatistica del CRO.Nel biennio 2004-2005, in FVG le nuove diagnosi di tumore sono sta-

te 16.756 (in media, 8.378 all’anno) escludendo i tumori della cute diver-si dai melanomi (i quali sono esclusi anche da tutte le successive con-siderazioni). Relativamente alla po-polazione residente, nel 2004-2005 il numero annuo dei nuovi casi di tumore è stato pari a 794/100.000 uomini e 603/100.000 donne. La maggioranza delle diagnosi, sia negli uomini che nelle donne, av-viene dai 65 anni in su (63,6% nel-le donne e 68,7% negli uomini). Tra gli uomini, le sedi più frequenti di tumore sono la prostata (23,3% di tutti i tumori), il colon-retto (13,7%) ed il polmone (13,3%) -seguite da vescica, stomaco, fegato, rene e tumori ematologici (575 diagnosi, di cui 279 linfomi non-Hodgkin e 159 leucemie). Per la prima volta in tutte le classi di età, il carcinoma del pol-mone negli uomini non è la malat-tia neoplastica più frequente. Nelle donne il carcinoma della mammel-la è il tumore più frequente (31,0% di tutte le nuove diagnosi), seguito dai tumori del colon-retto (12,9%), polmone (6,4%), utero (5,8%), sto-maco, pancreas, melanomi cuta-nei, tumori delle vie aerodigestive superiori e tumori ematologici (548 nuove diagnosi, 266 linfomi non-Ho-dgkin e 145 leucemie).Negli uomini, durante il decennio di registrazione (1995-2005) si è registrato un net-to aumento (+6% annuo) della fre-quenza del carcinoma della prostata (da 77 casi/100.000 tra il 1995 e il 1997 a 127 casi/100.000 tra il 2004 e il 2005) dovuto alla enorme e non del tutto giustificata diffusione delle pratiche di screening spontaneo. La costante diminuzione dei tassi d’in-cidenza di tumore del polmone (da 86 a 72 casi/100.000, equivalente ad una riduzione annua del 1,5%) e la diminuzione dell’incidenza dei tu-mori delle vie aerodigestive superiori (da 42 a 32 casi su 100.000 abitan-ti) costituiscono un’incoraggiante osservazione che documenta, ne-gli uomini del FVG, i primi successi delle campagne anti-fumo. Aumenti moderati si sono notati, invece, per i tassi di incidenza del colon-retto, della vescica e del melanoma.Nelle donne, sempre tra il 1995 ed

il 2005, va segnalato un graduale aumento dei tassi di incidenza per cancro della mammella (da 112 a 129 casi/100.000, con un aumento annuo del 1,4%) ed un lieve incre-mento del cancro del polmone, so-prattutto sotto la soglia dei 65 anni di età (da 11 a 13 casi/100.000). L’analisi dei dati di sopravvivenza ha messo in luce dati molto inco-raggianti, con aumenti nella quota di persone ancora in vita a 5 anni dalla diagnosi (dal 37,3% al 44,0% negli uomini e dal 48,4% al 51,6% nelle donne). Per alcune sedi, come la mammella nelle donne, tuttavia, la sopravvivenza in FVG, seppur in aumento nel corso degli anni, è an-cora al di sotto della media nazionale e presenta ampie variazioni intra-re-gionali che necessitano ulteriori ap-profondimenti.I dati del registro tu-mori regionale hanno permesso di stimare, con metodi statistici, che sono circa 40.000 le persone viventi con tumore. Negli uomini, il 34,3% dei tumori sono localizzati alla pro-stata, mentre nelle donne il 43,6% delle malattie neoplastiche è localiz-zato nella mammella. Insieme, dun-que, queste due malattie neoplasti-che rappresentano il 77,9% di tutte le diagnosi che riguardano le perso-ne viventi con cancro in FVG.Riassumendo, dunque, le informa-zioni contenute nel volume “I tumori in Friuli Venezia Giulia. Dati di inci-denza, sopravvivenza, e prevalenza: 1995-2005” descrivono la situazio-ne oncologica in regione nel decen-nio 1995-2005 e pongono le basi per futuri aggiornamenti frutto della collaborazione tra Agenzia Regio-nale della Sanità del FVG e il CRO di Aviano. Questo sforzo congiunto serve anche a far si che il Registro Tumori apporti efficaci contributi alla ricerca epidemiologica, alla valuta-zione degli esiti di interventi preven-tivi ed assistenziali e alla politica di programmazione sanitaria e che for-nisca informazioni utili alle persone coinvolte nella lotta contro il cancro e all’intera comunità.Le informazioni contenute nel vo-lume sono reperibili sul sito: http://www.cro.sanita.fvg.it/welcome.htm.

Page 5: CRONEws ottobre dicembre 2009

�CROnews

Un importante passo avanti nella ricerca scientifica di base è stato compiuto recentemente presso la Divisione di Oncologia Sperimen-tale 2, diretta dal prof. Alfonso Co-lombatti. Uno studio condotto dal gruppo del dott. Gustavo Baldassarre e pubblicato sull’importante rivista americana Molecular and Cellu-lar Biology nel mese di settembre ha dimostrato come una proteina, chiamata p27Kip1, svolga un ruo-lo chiave nel controllare la crescita tumorale e la capacità di sviluppa-re metastasi. Lo studio è stato condotto da una giovane ricercatrice del CRO, la dr.ssa Stefania Berton, che, utiliz-zando un modello murino, ha dimo-strato come nella trasformazione indotta da oncogeni virali, p27Kip1 sia in grado non solo di ridurre la crescita locale delle cellule tumorali ma anche di inibirne la motilità e la capacità di colonizzare organi a di-stanza modificando sensibilmente il loro modo di muoversi. Parte dei dati inseriti in questo studio sono anche il frutto di una consolidata e preziosa collabora-zione cominciata alcuni anni fa con il prof. Peter Friedl, uno dei massi-mi leader nel campo della motilità cellulare. L’esperienza condotta

dalla dr.ssa Berton nel laboratorio da lui diretto, presso l’Università di Wuerzburg in Germania, ha infatti consentito di raccogliere importan-ti risultati e competenze tecnico-scientifiche che oggi arricchiscono l’offerta tecnologica della Divisione di Oncologia Sperimentale 2 per lo studio sulla migrazione cellulare. E’ inoltre motivo di orgoglio e di soddisfazione per tutto il gruppo di ricerca del dott. Baldassarre che l’articolo “The Tumor Suppressor Functions of p27kip1 Include the Control of Mesenchymal/Amoe-boid Transition” abbia meritato la copertina della rivista, ottenendo un maggior risalto a livello interna-zionale. L’immagine che appare sulla coper-tina del nr. 18 di MCB rappresenta la diversa morfologia che le cellule trasformate acquisiscono in una matrice tridimensionale di collage-ne, a seconda che esse esprimano o meno la proteina p27Kip1. Questo successo scientifico, rag-

Una ricerca CRO guada-gna la copertina sulla rivista Molecular and Cellular Biology (MCB).

giunto dal gruppo del dott. Bal-dassarre, consolida sicuramente la ricerca scientifica finora condotta e apre nuove ed entusiasmanti pro-spettive per futuri sviluppi biome-dici. Inoltre, conferma la scelta vincen-te di puntare sulla creazione di networks scientifici con partner internazionali, anche attraverso la promozione di scambi tra giovani ricercatori per i quali l’esperienza all’estero diventa un fondamenta-le momento di crescita formativa e professionale. Questo studio è stato reso possibile anche grazie ai finanziamenti rice-vuti dal dott. Gustavo Baldassarre dalla associazione internazionale scozzese Association for Interna-tional Cancer Research (AICR) che ha creduto in questo progetto e ne ha finanziato interamente i costi e grazie alla borsa di studio triennale assegnata alla dr.ssa Berton dalla Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.

In primo piano: Gustavo Baldassarre e Maura Sonego. In piedi da sinistra: Linda Fabris, Sara Lovisa, Barbara Belletti, Sara D’Andrea, Stefania Berton e Monica B. Schiappacassi.

Page 6: CRONEws ottobre dicembre 2009

� CROnews

CONTINUANO GLI SCAMBI DI RICERCATORI TRA IL PRIN-CESS MARGARET HOSPITAL (PMH) E IL CRO DI AVIANO.

Nell’ambito dell’intesa scientifica che si sta sviluppando fra l’Istituto Nazionale Tumori CRO di Aviano e il Princess Margaret Cancer Center di Toronto, grazie al sostegno della Comunità Friulana di Toronto e della Fondazione CRUP di Udine, con-tinuano gli scambi di ricercatori fra i due Istituti volti a incrementare le collaborazioni scientifiche e lo scam-bio di idee.

Il Dr. Gustavo Baldassarre del CRO in visita allo STTARR di Toronto.Agli inizi di settembre il dr. Gustavo Baldassarre della SOC di Oncologia Sperimentale 2 si è recato a Toronto allo scopo di valutare alcuni possibili studi da sviluppare in collaborazione con i ricercatori canadesi.Il Princess Margaret Institute, fonda-to nel 1952, rappresenta attualmente il più grande centro di ricerca e cura sul cancro dell’intero Canada. Com-prende di fatto due istituti: il Princess Margaret Hospital, più dedicato al trattamento dei pazienti, in cui lavo-rano circa 1200 dipendenti fra me-dici, infermieri, ricercatori e tecnici di laboratorio, e l’Ontario Cancer Insti-tute in cui lavorano circa 1100 per-sone con 170 gruppi di ricerca. Fiore all’occhiello del Princess Mar-garet è la ricerca clinica e sperimen-tale sugli effetti delle radiazioni nella cura delle neoplasie. Nel dipartimen-to di Radiation Oncology del Prin-cess Margaret lavorano infatti circa 250 persone fra medici, ricercatori, fisici e tecnici. Per poter meglio stu-diare gli effetti delle radiazioni in vivo e per disporre di modelli sperimen-tali d’avanguardia, presso l’Ontario Cancer Center si è istituito il STTARR (Spatio-Temporal Targeting and Am-plification of Radiation Response), un programma speciale sviluppato sotto forma di “facility” in cui sono disponibili per i ricercatori dell’Istituto (ma anche esterni ad esso) un eleva-tissimo numero di apparecchiature per poter studiare l’insorgenza e lo sviluppo dei tumori in modelli ani-

mali. Al suo interno, questa struttura dispone di tutte le tecnologie più in-novative attualmente disponibili per la diagnosi e terapia della patologia umana, ma applicati ai modelli ani-mali, inclusi la radioterapia, la micro-PET, la tomografia, l’ecografia etc etc, oltre che naturalmente i labora-tori per gli studi in vitro associati a quelli in vivo.Durante il suo soggiorno, il dr. Bal-dassarre ha avuto modo di visitare sia la parte di ricerca clinica sia quella di ricerca sperimentale del Princess Margaret Institute. In questo tour è stato accompagnato e introdotto dal dr. Robert Bristow, medico-ricerca-tore del Princess Margaret nonché direttore dello STTARR. La visita del dr. Baldassarre è stata organizzata in maniera efficiente e puntuale ben prima del suo arrivo a Toronto. A lui era stato infatti chiesto di fare un seminario in cui presentare le proprie ricerche più recenti, e di fornire un elenco dei ricercatori del Princess Margaret Institute con cui avrebbe avuto piacere di parlare al fine di stabilire dei contatti basati su interessi comuni. Sulla base di tale lista, infatti, una serie di incontri di circa 30-60 minu-ti era stata predisposta con questi ricercatori con interessi di ricerca virtualmente comuni, nonché con i direttori del Princess Margaret Insti-tute, la dr.ssa Mary Gospodarowicz e dell’Ontario Cancer Center, il dr Ben Neel.Grazie a questi fruttuosi incontri,

diverse possibilità di collaborazione sono emerse con diversi ricercato-ri canadesi, fra cui lo stesso dott. Neel, il dr. Bristow, il dr. Wouters ed il dr. Kislinger. In particolare, in vir-tù delle enormi possibilità di ricerca esistenti presso il Princess Margaret per lo studio delle radiazioni, nell’in-contro tra il dr. Bristow ed il dr. Bal-dassarre si è palesata l’opportunità di cominciare uno studio collaborati-vo che miri a studiare gli effetti delle radiazioni nel tumore prostatico e nel tumore mammario. Esiste già al CRO un programma di ricerca tra-slazionale multidisciplinare che mira a capire gli effetti della radioterapia intraoperatoria nel tumore mamma-rio cui partecipano, oltre al gruppo di ricerca del dr. Baldassarre, i chirur-ghi dell’SOC di Chirurgia Senologica ed i medici e fisici del dipartimento di Radioterapia del nostro Istituto. I dati raccolti al CRO su questa linea di ricerca e presentati dal dr. Baldas-sarre a Toronto hanno destato vivo interesse nei ricercatori canadesi. Su questa base si è deciso di inizia-re una più stretta collaborazione che preveda anche l’interscambio di gio-vani ricercatori fra i due Istituti, per periodi definiti. La speranza comune è che dall’inizio del prossimo anno si possano cominciare a raccogliere i primi risultati scientifici volti a com-prendere più a fondo quali sono gli effetti delle radiazioni non solo sulle cellule tumorali ma anche su quelle normali che circondano il tumore, in modo da poter minimizzare i danni da radiazioni e, al contempo, ipotiz-zare e provare nuove e più specifi-che terapie antitumorali.E’ con queste intenzioni e queste speranze che il dr. Baldassarre è ri-partito da Toronto, sicuro di poter in breve tempo gettare le vere basi di una fruttuosa collaborazione CRO-Canada.

A Dicembre è previsto il viaggi a To-ronto della Dr.ssa Roberta Maestro, della SOC di Oncologia Sperimenta-le 1 del CRO e nel 2010 sarà la volta del Dr. Luca Martella della SOC di Chirurgia e del Dr. Simon Spazzapan della SOC di Oncologia Medica C.

Il Dr. Gustavo Baldassarre, della SOC di Oncologia Sperimentale 2

Page 7: CRONEws ottobre dicembre 2009

�CROnews

ll Prof. Wiljer del Princess Mar-garet Hospital di Toronto in vi-sita al CRO

Dal 26 al 28 ottobre 2009 il CRO ha ospitato il Professor David Wiljer del Princess Margaret Hospital (PMH) di Toronto-Canada responsabile del Knowledge Management and Inno-vation Oncology Education/Radia-tion Medicine Program del Princess Margaret Hospital, nonchè Assistant Professor della University Health Network. L’iniziativa fa parte del programma di scambio tra il CRO di Aviano e il PMH di Toronto, sostenuto dalla Comunità Friulana di Toronto e dalla Fondazione CRUP. Il prof Wiljer è un esperto di tecno-logia relativa alla “patient education” cioè un insieme di azioni quali ac-coglienza, informazione, istruzione, coinvolgimento, orientamento, rivol-te ai pazienti e realizzate insieme a loro al fine di potenziarne consape-volezza, autonomia, capacità di co-municare con l’equipe di cura. L’obiettivo della visita è l’interscam-bio di esperienze fra il PMH, leader in Canada nel settore dell’oncologia e nell’Informatica applicata alla ri-cerca e alla cura e il CRO, che ha sviluppato progetti pilota in Italia sia nel campo dell’informazione ai pazienti in oncologia sia nel campo dell’informatica applicata a tale set-tore. La collaborazione fra il CRO e il Princess Margaret Hospital è una grande occasione per rafforzare tali progetti nel senso della qualità, con-tinuità e professionalità.

Da sinistra: David Wiljer, del PMH di Toronto, lvana Truccolo, responsabile della Biblioteca e Paolo De Paoli, Direttore Scientifico del CRO.

Durante la visita sono già state poste le basi per progetti collaborativi ba-sati sulla personalizzazione e ottimiz-zazione dell’informazione al paziente quale strumento per migliorare la qualità della vita e la consapevolezza di poter affrontare la malattia. Questi progetti, coordinati dalle Dire-zioni del CRO, vedranno coinvolti il personale della biblioteca scientifica e per i pazienti, medici, farmacisti, psicologi, infermieri e tutti i ricerca-tori del CRO.

APPLICAZIONE DI NUOVE TECNOLOGIE PER LA DIA-GNOSI PRECOCE E LA TERA-PIA INDIVIDUALE

La Dr.ssa Alessandra Silvestri, bor-sista presso la SOC di Oncologia Speriamentale 2, è rientrata al CRO dopo 18 mesi di permanenza negli Stati Uniti nell’ambito del progetto di collaborazione scientifica che vede coinvolti l’Istituto Superiore di Sa-nità e i National Institutes of Health statunitensi, accordo che coinvolge anche il nostro Istituto. La giovane ricercatrice ha lavorato presso il Di-partimento di Proteomica Applicata e Medicina Molecolare della George Mason University di Manassas (Vir-ginia) sotto la supervisione del Dot-tor Liotta e del Dottor Petricoin il cui gruppo di ricerca è specializzato nel-l’analisi del profilo fosfoproteomico delle cellule tumorali. Durante questo periodo, la Dr.ssa Silvestri ha potuto acquisire prati-ca sulla cosiddetta tecnica dei “Mi-croarray proteici a fase inversa”, che prevede l’impiego di microarray che consentono l’analisi contemporanea di un elevato numero di campioni. Con questa tecnica è possibile de-terminare il livello di attivazione delle proteine presenti all’interno delle cel-lule tumorali. L’attività di queste pro-teine è fondamentale per la sopravvi-venza delle cellule tumorali all’interno dell’organismo. Essendo noto che la perdita dell’equilibrio della “normale” attività di queste proteine può favo-rire lo sviluppo tumorale, risulta mol-to importante analizzare non solo la presenza di una certa proteina ma

soprattutto il suo livello di attivazione all’interno della cellula tumorale per evidenziare una eventuale variazio-ne rispetto alla situazione fisiologica. Alessandra Silvestri ha potuto ana-lizzare profili proteomici specifici in tumori con diverse caratteristiche. Dall’analisi di questi dati si potranno ricavare informazioni utili sia per la definizione di specifici marcatori dia-gnostici (grado di sviluppo tumorale e livello di malignità), sia per la deter-minazione del regime terapeutico da seguire individuando la terapia con il massimo beneficio per il singolo paziente. Lo scopo finale di questo tipo di studi è, infatti, quello di sele-zionare per ogni singolo paziente il trattamento più mirato e quindi più efficace.Spesso il limite principale nel campo della diagnosi e della determinazione dei regimi terapeutici è legato al fatto che ogni singolo individuo presenta caratteristiche peculiari che determi-nano il decorso della malattia, diffe-rente in ciascun paziente.Le tecniche diagnostiche in uso, così come i protocolli terapeutici seguiti, risultano efficaci nella maggior parte dei pazienti perché studiati su am-pie popolazioni; nonostante ciò, c’è ancora una percentuale di pazienti la cui malattia presenta un decorso e una risposta ai trattamenti varia-bile, pazienti che per questo motivo richiedono un trattamento differente rispetto alla norma. Ecco perchè è necessario sviluppare tecniche che consentano di analizzare il profilo tumorale del singolo paziente e di determinare la terapia migliore per il singolo individuo. Grazie a questa collaborazione sia-mo ora in grado di utilizzare questa tecnica di analisi proteomica presso i laboratori di ricerca del CRO ana-lizzando campioni provenienti diret-tamente dal nostro Istituto e grazie anche ad Alessandra Silvestri che userà questa nuova tecnologia per i progetti che riguardano lo studio del cancro del colon e dell’ovaio. Questo tipo di studi, insieme a studi futuri su tumori di diversa origine, consentirà di ampliare le competenze dell’istitu-to nel campo della diagnosi precoce e della terapia individuale.

Page 8: CRONEws ottobre dicembre 2009

� CROnews

Stato di avanzamento dei lavori

Proseguono i lavori di ampliamento dell’Istituto

già realizzati:

• inaugurati i nuovi locali del Servizio di Cardiologia ora col-locati al piano terra (ex locali Affari Generali)

• sono stati completati i lavori di ristrutturazione del corpo di collegamento al pettine al 1° piano dove sarà allestito l’Iniet-torato

• sono terminati i lavori nei locali al piano interrato che ospi-teranno gli spogliatoi del personale. Saranno agibili da gen-naio 2010

• in corso di realizzazione:

• in dicembre gli ambulatori della Chirurgia verranno tem-poranamente spostati nei locali ex cardiologia al 1° piano del corpo centrale

• in dicembre gli ambulatori della Prevenzione verranno temporaneamente spostati al 1° piano nei locali del corpo di collegamento al pettine

• sono ancora in corso i lavori sui corpi scala attigui alla Sala Convegni.

• è in fase conclusiva la realizzazione del corpo di amplia-mento dove troveranno collocazione il Bar, l’Accettazione, i nuovi Ambulatori, ecc. L’inaugurazione dell’ampliamento è prevista nel febbraio 2010.

attualità

Page 9: CRONEws ottobre dicembre 2009

�CROnews

ACCREDITATION CANADA

ACCREDITATION CANADA

Anche durante il periodo estivo, seppur con qualche rallentamento dovuto all’alternarsi delle ferie del personale, sono state portate avanti le attività correlate con il programma di accreditamento all’eccellenza di Accreditation Canada (AC). I team di autovalutazione e i gruppi di supporto nei mesi di luglio-set-tembre hanno proceduto a:- riesame degli standard,- migliore definizione ed aggiorna-mento della autovalutazione, - verifica della documentazione già disponibile e di quella da procurare, in modo che il gruppo “File Condivi-so” proceda nella gestione e catalo-gazione dei documenti in una cartel-la informatizzata condivisa. Il gruppo di coordinamento del pro-gramma ha fatto il punto sulle attività svolte e analizzato osservazioni, cri-ticità, problematiche e suggerimenti emersi dalle riunioni dei team ed in particolare dall’incontro allargato del 30 giugno, che ha visto la partecipa-zione dei team e dei gruppi coinvolti nel programma. Ricco di spunti e suggerimenti per il miglior proseguimento del percorso di Accreditamento è stato anche l’in-

Accreditamento all’eccellenza: continuano le attività

contro organizzato da Accreditation Canada in giugno presso l’ARSS del Veneto, dove erano presenti coordi-natori e team leader di molte Azien-de Sanitarie del Veneto. Il coordinatore dell’accreditamen-to ha predisposto alcuni documenti che sono stati oggetto di discussio-ne in una riunione con i Team Leader il 22 settembre. Obiettivo dell’incon-tro era quello di concordare e defi-nire i prossimi passi per completare l’autovalutazione in modo coerente in tutto l’Istituto.

Attività complementari al pro-gramma di ACA fianco delle attività di autovaluta-zione dei team sono state intraprese alcune iniziative di informazione, co-municazione e formazione correlate al programma di accreditamento.La brochure informativa che illu-stra le caratteristiche fondamentali del programma di AC intrapreso dal CRO è stata distribuita nei reparti di degenza e negli ambulatori, per por-tare a conoscenza del programma non solo il personale, ma anche i pa-zienti ed i loro familiari. Sono proseguite le attività dei tre gruppi di lavoro multiprofessionali (già formati nella metodica FMEA/FMECA) per la definizione proattiva del rischio nei processi assistenziali di: gestione dei farmaci chemiotera-pici, reinfusione delle cellule staminali

periferiche nell’ambito del trapianto di midollo autologo e cura del trat-tamento radiante in sedazione nel bambino dai 0-5 anni. Si è tenuto a Bari il 2 luglio un workshop che ha visto coinvolti tutti gli IRCCS oncologici nazionali, per discutere la partecipazione al pro-getto di accreditamento OECI (Or-ganisation of European Cancer Insti-tutes) sostenuto da Alleanza contro il cancro. In tale occasione il dott. Col-lazzo, coordinatore del programma di accreditamento del CRO, ha illu-strato le caratteristiche del manuale canadese.Infine nel Convegno “Il benessere del lavoratore tra stress lavoro-cor-relato e prevenzione”, tenutosi nel nostro Istituto il 6 ottobre, il coor-dinatore del programma AC ha illu-strato come i principi contenuti in alcuni degli standard del programma di accreditamento all’eccellenza ca-nadese siano coerenti con quanto previsto dai requisiti sul benessere organizzativo presenti nella Direttiva Ministeriale, peraltro in una visione proattiva, nella quale l’organizza-zione ed i singoli operatori mettono in atto tutte le possibili misure per prevenire di danni da stress-lavoro correlato.

La composizione dei Team Dei 7 team, uno per ciascuna della aree relative agli standard previsti al

in questo numero:I Team di servizi Clienti/Utenti:

Chirurgia Oncologica, Oncologia Medica e Senologia

Page 10: CRONEws ottobre dicembre 2009

� CROnews ACCREDITATION CANADA

CRO, il Team Leadership & Partner-ship ed i 3 team di Supporto sono stati illustrati nei numeri precedenti (vedi CRO-News n° 2 e n° 3 anno 2009). I tre team, che verranno pre-sentati di seguito, sono indicati come team dei Servizi ai Clienti/Utenti, riguardano l’area di Assistenza On-cologica, sono specifici per il CRO e sono stati individuati per ciascuna delle aree di assistenza più significa-tive all’interno dell’organizzazione. Essi sono: l’ Oncologia medica con inclusione della radioterapia; la Chi-rurgia oncologica generale e gine-cologica con inclusione della terapia intensiva ed anestesiologia/rianima-zione; la Senologia. I team misurano la loro autovalutazione rispetto agli stessi standard, quelli appunto che riguardano l’Assistenza Oncologica, valutati, però, con l’angolo di visuale proprio di ciascuna area (medica/ra-dioterapica, chirurgica, senologica).

Ribadiamo quanto già detto nei pre-cedenti numeri: ogni team nel suo processo di autovalutazione deve cercare di stabilire, utilizzando tutte le competenze dei componenti e grazie al lavoro in gruppo, se e in quale modo l’organizzazione soddi-sfi ai criteri richiesti, dando anche un voto (da un minimo di 1 ad un mas-simo di 7) per ogni criterio.Gli standard relativi ai Servizi di As-sistenza Oncologica consentono di valutare le attività dell’Istituto in materia di previsione, pianificazione e valutazione dei servizi stessi, in sostanza definiscono le attività del-l’organizzazione rispetto al percorso clinico-assistenziale del paziente, non solo all’interno ma anche al-l’esterno dell’Ente. Pertanto, i team di autovalutazione dei Servizi ai Clienti/Utenti includo-no coloro che hanno responsabilità nell’ambito della pianificazione, ero-

gazione e conclusione dei servizi di assistenza oncologica. L’erogazione di tali servizi include il ricovero, la va-lutazione diagnostica, l’assistenza clinico-sanitaria, la terapia (farmaco-logica o radiante) e la continuità as-sistenziale, sia in fase di ammissione che di dimissione. Gli standard relativi ai Servizi di assi-stenza oncologica sono divisi in otto sottosezioni che comprendono:• Essere un ente che favorisce l’ap-

prendimento ed ottenere risultati positivi;

• Lavorare per il benessere della po-polazione;

• Essere accessibile;• Individuare i bisogni ;• Responsabilizzare gli assistiti/at-

tribuire poteri e responsabilità agli assistiti;

• Definire gli obiettivi e monitorare i successi;

• Assicurare la continuità assistenziale.

TEAM SERVIZI A CLIENTI/UTENTIONCOLOGIA MEDICA (COMPRESA RADIOTERAPIA)

Il Team Leader è Michele Spina, Dirigente Medico oncologo.

ComponentiImad Abu Rumeileh – Medico, RadioterapiaLara Brusutti – Infermiera, Oncologia medica B (da febbraio 2009)Angela Buonadonna – medico, Oncologia Medicina B (da maggio 2000)Daniela Da Pieve – Infermiera, Coor-dinatore Oncologia Medica A Dina Del Favero - Infermiera, Coordi-natore Ambulatori/DHRiccardo Dolcetti – Medico, Resp. Bioimmunoterapia dei Tumori UmaniLuigia Gottardi - Assistente Sani-taria, Ambulatori/DH (fino a gennaio 2009)Renzo Lazzarini - Direttore Farma-cia Claudia Pillinini - OSS, Dip. Oncolo-gia Medica Roberto Rossi – Tecnico Sanitario di RadioterapiaMariagrazia Valentini – infermiera coordinatrice pos. org.va Dip. di Oncologia medica (da maggio 2009).Fa parte del team anche Jessica Dal Col, borsista presso il CRO.

Page 11: CRONEws ottobre dicembre 2009

�CROnewsACCREDITATION CANADA

TEAM SERVIZI A CLIENTI/UTENTI CHIRURGIA ONCOLOGICA

Il team leader è Marcello De Cicco - Direttore Dipartimento Attività clinico-specialistiche e di supporto.

Ne fanno parte: Lorena Candotto Miss – Infermiera, coordinatore, Sala OperatoriaSonia Cedrone – Infermiera, coordinatore Chirurgia Oncologica GinecologicaGuglielmina Diana – Infermiera, Chirurgia Oncologica Generale Mara Fornasarig – Medico, Gastroenterologia Emma Ivan - OSS, Dip. Oncologia Chirurgica Sandra Menegoz – Infermiera, coordinatore Chirurgia Oncologica GeneraleCinzia Ros – Operatore Tecnico, Anestesia Rianimazione e Terapia Intensiva (da febbraio 2009)Roberto Sigon – Medico, Chirurgia Oncologi-ca GeneraleFrancesco Sopracordevole - Medico, Chirur-gia Oncolgica Ginecologica Paola Zotti – PsicologaE’ componente del team anche Elena Giaco-mello, borsista presso la Biblioteca del CRO.

TEAM SERVIZI A CLIENTI/UTENTI SENOLOGIA

Andrea Veronesi (Direttore Dipartimento Senologico è il Team Leader

Componenti del team sono: Maria Antonietta Annunziata – Responsa-bile Psicologia Oncologica Ezio Candiani – Direttore Oncologia Chirur-gica SenologicaMaria Teresa Candido – Infermiera, Case Manager per screening MammograficoAmelia Cappella - Amministrativo, Oncolo-gia Chirurgica SenologicaMaria Renata Cataldo – Medico, Radiolo-gia Tony Raffaele Cirillo - Infermiere Coordina-tore Oncologia Medica CMonica Oliva – Amministrativo, Dip. Seno-logico (da febbraio 2009).Tiziana Perin – Medico, Anatomia Patolo-gicaMario Roncadin - Medico, RadioterapiaAdriana Tonon - OSS, Dip. Senologico (sino a gennaio 2009)Alessandra Viel - Biologa, Oncologia Sperimentale 1Fanno parte del team anche Susanna Damele e Carla Bottagisi in rappresentanza della associazione di volontariato AN-DOS (Donne operate al seno) e Sara Cecco, borsista al CRO.

Page 12: CRONEws ottobre dicembre 2009

10 CROnews

FLASH ON...

FLASH ON...

Lunedì 26 ottobre 2009, presso la Sala De Banfield Tripcovich di Trieste, si è svolta la fase finale regionale della competizione Start Cup FVG. Que-sta competizione, che si svolge ogni anno a partire dal 2003, è nata per dare impulso alle idee imprenditoriali innovative, per stimolare lo sviluppo della ricerca e per favorire la nasci-ta di progetti di compartecipazione pubblica e privata. La competizione, promossa dagli atenei regionali e pa-trocinata da importanti sponsor quali Fondazione CRUP, Friulia S.p.a. e Vodafone, ha premiato, quest’anno, la ricerca del CRO che si è classifi-cato al primo posto, tra le oltre 150 proposte giunte da tutta la Regione. Il progetto imprenditoriale vincente, nasce dalla collaborazione tra Phar-maDIAGEN e CRO di Aviano.

Due importanti premi assegnati al CRO

Premio Start-Cup Regione F.V.G. Premio Beccaria 2009

Nella finale regionale di Start Cup FVG, oltre a PharmaDIAGEN, sono state selezionate altre quattro idee imprenditoriali “di eccellenza”, che parteciperanno alla finale nazionale del 4 dicembre a Perugia. Obiettivo del lavoro vincente del CRO è la realizzazione di una Spin Off, una “impresa a gemmazione”, che unisca la ricerca sperimentale condotta al CRO con l’imprenditoria, riuscendo a produrre kit diagnostici di farmacogenetica, oltre a card per-sonalizzate che ogni paziente potrà portare comodamente in tasca nelle quali verrà riportata la sequenza del genoma del suo possessore. Ciò permetterà di trovare per ogni singo-lo malato la “giusta dose” del “giusto farmaco”, e di formulare una terapia altamente personalizzata ed effica-ce, che limiti al minimo le eventuali intolleranze e tossicità dei trattamenti antitumorali per i pazienti oncologici. Inoltre, si pensa già a nuove appli-cazioni anche al di fuori della terapia oncologica.

Il progetto premiato ha ricevuto anche i complimenti del Direttore Scientifico dell’Istituto, dott. Paolo De Paoli, e del Direttore Generale, dottor Giovanni Del Ben il quale si è congra-tulato con l’equipe guidata dal dot-tor Giuseppe Toffoli, commentando che la vittoria alla finale regionale di Start Cup del progetto PharmaDIA-GEN ben conclude il venticinquen-nale del CRO, inserendosi nell’ottica della mission dell’istituto che coniuga “tradizione e innovazione”, con l’ac-cento, in questo specifico caso, su quest’ultima. La proposta premiata da Start Cup FVG nasce da un lavoro di équi-pe che ha visto come protagonisti principali i ricercatori della struttura operativa complessa di Farmaco-logia Sperimentale e Clinica (FSC) del CRO guidati dal direttore dottor Giuseppe Toffoli, e come partner di impresa una dinamica industria bio-tecnologica italiana, la Diatech di Jesi (AN) del dottor Fabio Biondi e il Polo Tecnologico di Pordenone guidato

Da sinistra Dr.ssa Paola Biason, Dr.ssa Erika Cecchin, Dott. Giuseppe Toffoli e Dr. Ermes Mestroni

Da sinistra: Dott. Giovanni Del Ben, Direttore Generale, Dott. Giuseppe Toffoli e Dott. Paolo De Paoli, Direttore Scientifico

Il CRO di Aviano vince la START-CUP Regionale

Page 13: CRONEws ottobre dicembre 2009

11CROnewsFLASH ON...

dal dr. Franco Scolari. La business idea è stata redatta dal dr. Ermes Mestroni della Direzione Scientifica del CRO con la collaborazione di due ricercatrici della FSC del CRO, Erika Cecchin e Paola Biason. “Una squa-dra affiatata ed entusiasta”, precisa il direttore, “premiata dapprima a Udi-ne con un beneaugurante assegno di mille euro, poi alla vittoria della finale regionale, con 15mila euro”. L’idea imprenditoriale di PharmaDIA-GEN rappresenta la concretizzazio-ne di una ricerca che vede impegna-ta l’Unità di Farmacologia da più di dieci anni e che ha già visto impor-tanti riconoscimenti scientifici e pub-blicazioni su importanti e prestigiose riviste scientifiche internazionali. Scopo del progetto sarà quello di pro-durre kit diagnostici che permettano di somministrare al paziente la terapia più appropriata in base alle sue spe-cifiche caratteristiche genetiche. “Saranno i test genetici, nell’imme-diato futuro, a guidare la terapia nel paziente oncologico. Ed è su questo fronte che sta lavorando la struttura operativa complessa di Farmacolo-

gia sperimentale e clinica del CRO”, specifica il dott. Toffoli. “La farmaco-genetica, ovvero lo studio dei geni del paziente implicati nella risposta ai farmaci, rappresenta una impor-tante strategia per personalizzare la terapia antitumorale, per dare a ciascun paziente il giusto farmaco al

Il Prof. Umberto Tirelli, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica del CRO, vincitore del premio.

ll prestigioso Premio Beccaria 2009 al Prof. Umberto Tirelli.L’Associazione “Angela Serra per la ricerca sul cancro (Onlus)”, che ha come Presidente il Prof. Massimo Federico, conferisce ogni anno il Premio “Beccaria” alle più illustri figure dell’oncologia medica internazionale. Il premio, giunto ormai alla sua 13 edizione, è stato istituito nel 1997 in memoria di Pier Camillo Beccaria, apprezzato sindaco di Modena morto di tumore, perchè con il suo forte impegno personale e con grande determinazione, dimostrata coraggiosamente anche durante la malattia, aveva dato uno straordinario impulso alla relaizzazione del Centro Oncologico Modenese. Il premio che viene dato ogni anno ad un illustre studioso che si sia distinto nella lotta contro i tumori, nelle edizioni precedenti è stato riconosciuto a eminenti personaggi quali il prof. Gianni Buonadonna, il prof. Franco Cavalli, il prof. Lucio Luzzatto, il

prof. Renato Dulbecco, il prof. Silvio Garattini, il prof. Umberto Veronesi, il prof. Angelo Raffaele Bianco, il prof. Carlo Maria Croce, il prof. Salvatore Venuta, il prof. Maurizio Tonato, il prof. Riccardo Dalla Favera e alla dr.ssa Melania De Nichilo Rizzoli.Il 29 settembre 2009, al Teatro San Carlo di Modena, si è svolta la cerimonia del conferimento del prestigioso premio “Beccaria” che quest’anno è stato assegnato al Prof. Umberto Tirelli del CRO di Aviano. La motivazione del premio fa esplicito riferimento al significativo contributo dato allo sviluppo di terapie per i tumori dell’anziano e per le prestigiose ricerche nel campo dei tumori virus associati alle quali il Prof. Tirelli si dedica da molti anni. È stato, infatti, tra i primi ad occuparsi delle patologie tumorali correlate al virus dell’HIV e ad imboccare convintamente la strada della ricerca di cure specifiche per i tumori degli anziani, così come fu il primo in Italia ad occuparsi della Sindrome da Stanchezza Cronica. Nel suo breve discorso di ringraziamento, Tirelli ha

ricordato con un po’ di commozione le sue origini modenesi e ha dedicato il premio a tutti i suoi pazienti, alle associazioni di volontariato che collaborano offrendo supporto agli ammalati e alle famiglie, ai colleghi e collaboratori del CRO assieme ai quali svolge quotidianamente il suo lavoro e alla famiglia.

giusto dosaggio. Si sa che i farmaci antitumorali possono avere attività ed effetti di tossicità molto diversi tra i pazienti che li ricevono, e le strate-gie con cui questi farmaci vengono scelti e la dose in cui vengono som-ministrati non sempre offrono risultati soddisfacenti.”

La consegna del 1° premio della Start Cup regionale al gruppo PharmaDIAGEN.

Page 14: CRONEws ottobre dicembre 2009

1� CROnews

HIGHLIGHTS

HIGHLIGHTS

Dipartimento di Oncologia Radioterapica e Diagnostica per Immagini

... i Dipartimenti del CRO...

Dr. Mauro G. Trovò, Direttore del Dipartimento di Oncologia Radioterapica e Diagnostica per

Volendo sintetizzare in una sola parola le caratteristiche che con-traddistinguono il Dipartimento di Oncologia Radioterapica e Diagno-stica per Immagini, la parola “giusta” è tecnologia. Acceleratori Lineari, Tomoterapia, apparecchiature de-dicate per radioterapia intra-opera-toria, stazioni di pianificazione, TAC multistrato, Risonanza Magnetica, CT-PET, Gammacamera dual head sono solo alcuni degli strumenti che permettono al Dipartimento di offri-re ai pazienti, ogni anno, migliaia e migliaia di prestazioni diagnostiche e terapeutiche.Il Dipartimento non è solo tecnolo-gia: è anche continua innovazione tecnologica. I risultati che oggi si ottengono nella lotta contro i tu-mori dipendono in gran parte dalla

capacità di anticipare sempre più la diagnosi: molte forme di tumore, se scoperte e trattate in fase iniziale, diventano malattie più controllabi-li e richiedono cure meno invasive e con minori effetti collaterali. Da qui deriva l’importanza di essere e restare al passo con l’evoluzione tecnologica: disporre di apparec-chiature che permettano di ottenere quadri diagnostici di elevata capaci-tà predittiva e altamente affidabili e di eseguire trattamenti radioterapici che ottimizzino i benefici e minimiz-zino le tossicità.Oltre alla tecnologia, oltre all’evolu-zione tecnologica, un’altra importan-te caratteristica del Dipartimento è la multidisciplinarietà. Il Dipartimento è multidisciplinare per sua stessa na-tura, perché le sue risorse umane sono oncologi radioterapisti, radiolo-gi, medici nucleari, fisici, tecnici di ra-diologia, infermiere: figure professio-nali diverse che, a vicenda, integrano le proprie competenze in un naturale e indispensabile lavoro di equipe.Questa “alleanza terapeutica” si estende anche fuori del Dipartimen-to e si concretizza in contatti quoti-diani e incontri settimanali di gruppi di lavoro che valutano i casi clinici, li approfondiscono, discutono e compiono la scelta terapeutica più adatta alle condizioni cliniche e psi-cologiche del paziente.Con la tecnologia, attraverso l’ap-proccio multidisciplinare, l’obiettivo da raggiungere è curare la malattia, ma anche prendersi cura del malato, nel senso più ampio del termine.E allora alla competenza professio-

nale, all’alta tecnologia, si affianca l’umanizzazione: gli ambienti sono accoglienti e confortevoli, il perso-nale è capace di comprendere bi-sogni peculiari e necessità personali dell’assistito nella consapevolezza che questi aspetti sono importan-ti per rendere meno angoscioso il cammino lungo la malattia.In breve: high tech-high touch, qua-lità, sicurezza e umanità.Il Dipartimento di Oncologia Radio-terapica e Diagnostica per Immagini si compone delle seguenti strutture: SOC di Oncologia Radioterapica, SOC di Radiologia, SOC di Medici-na Nucleare, SOC di Fisica Sanita-ria, SOS Dipartimentale di Radiote-rapia Pediatrica.

STRUTTURA OPERATIVA COMPLESSA DI ONCOLOGIA RADIOTERAPICA

La SOC di Oncologia Radioterapica ha le sue origini nel reparto di Ra-dioterapia dell’allora Ospedale Civi-le di Pordenone, quando un nucleo di giovani medici radioterapisti ini-ziava con entusiasmo un percorso che ancora oggi continua e ancora li vede protagonisti, competenti e maturi, di quella evoluzione tecno-logica e culturale che li ha sempre accompagnati.L’attività inizia negli anni ’70, quan-do a disposizione c’era una sola ap-parecchiatura, la cosiddetta bomba

Page 15: CRONEws ottobre dicembre 2009

1�CROnewsHIGHLIGHTS

Parte dell’équipe di Oncologia Radioterapica guidata dal Dr. Mauro Gaetano Trovò

al Cobalto: i trattamenti erano sem-plici, come in ogni altra radiotera-pia dell’epoca, ma sempre eseguiti utilizzando tutti i mezzi possibili per irradiare correttamente solo ciò che era necessario irradiare. Già allo-ra una particolare attenzione era riservata ai pazienti pediatrici: l’ir-radiazione di un medulloblastoma richiedeva settimane di lavoro e impegnava l’intero staff. Negli anni ’80 con l’acquisizione in di tre acce-leratori lineari e di un simulatore, per quel nucleo di radioterapisti e anche per tutti i loro collaboratori, tecnici, fisici e infermiere, iniziò il “futuro”. Da allora in poi il reparto, quasi come un atleta in corsa, ha sempre avuto la testa più avanti delle braccia e delle gambe e, nel tempo, si è dotato di apparecchiature sempre innovative, nella profonda convinzione che una moderna radioterapia non può pre-scindere dallo sviluppo tecnologico.Sono questi gli anni in cui, a parti-re dal 1994, avviene la nascita, la crescita e il consolidamento al CRO dell’attuale SOC di Oncologia Ra-dioterapica. Oggi, essa si articola su due sedi geograficamente separate: quella del CRO e quella, originaria, dislocata presso l’Azienda Ospe-daliera “S. Maria degli Angeli” di Pordenone; possiede un reparto di degenza; dispone di 5 acceleratori lineari, di una tomoterapia, di un ac-celeratore dedicato alla radioterapia intraoperatoria, di due apparecchia-

ture per radioterapia intraoperatoria della mammella, di un apparecchio HDR (High Dose Rate) per brachite-rapia endocavitaria. Oggi sono co-munemente eseguite e sono ormai consolidate le più moderne tecni-che di irradiazione: dalla conforma-zionale alla radioterapia a intensità modulata (IMRT), dalla radioterapia guidata dall’immagine (IGRT) alla radioterapia adattiva (ADAPTIVE). La particolare attenzione riservata ai pazienti pediatrici è viva, è cre-sciuta e ha dato vita a una struttura specifica di Radioterapia Pediatrica e all’Area Giovani.Oggi, alle soglie del 2010, una nuo-va apparecchiatura è in arrivo e, con lei, nuove sfide e nuovo impegno.Domani, probabilmente un domani prossimo, ricomincerà la corsa ver-so un altro traguardo da raggiunge-re: il suo nome è adroterapia, la ra-dioterapia che non utilizza fotoni né elettroni, ma protoni o ioni pesanti per dirigerli esattamente sul tumo-re, per distruggere le cellule malate e danneggiare il meno possibile le cellule sane. Merita, ora, fare una breve descri-zione delle principali tecniche radio-terapiche praticate.

IMRTSicuramente la radioterapia ideale è quella in cui l’irradiazione precisa e massiva del tumore è accompagna-ta dal totale risparmio degli organi e

tessuti sani adiacenti. L’evoluzione tecnologica, soprattutto nell’ultimo decennio, ha consentito di avvici-narsi a questa situazione ideale: oggi è infatti possibile realizzare trat-tamenti radioterapici in cui la dose di radiazioni è molto ben sagomata attorno al bersaglio (alta conforma-zione) e decresce in maniera molto rapida (alto gradiente) nei dintorni del bersaglio stesso. Clinicamente ciò si traduce in un maggior con-trollo locale della malattia e in una minor insorgenza di complicanze ed effetti collaterali.La moderna tecnica che consente di ottenere questi risultati prende il nome di IMRT (Intensity Modula-ted Radiation Therapy): nella nostra struttura si eseguono trattamenti IMRT sia in modalità tradizionale (acceleratore lineare Clinac 2100 CD) sia in modalità elicoidale.L’IMRT elicoidale è la modalità di trattamento ottenibile con la To-moterapia, apparecchiatura in cui la continua rotazione della testata contenente la sorgente di radiazio-ni è accompagnata dal contempo-raneo spostamento longitudinale del lettino porta paziente: si riesce in questo modo a conformare la dose a bersagli di qualunque forma e di svariate dimensioni, dalle lesio-ni cranio-spinali alle piccole lesioni stereotassiche.L’apparecchiatura è dotata di un software e di un hardware che per-

Page 16: CRONEws ottobre dicembre 2009

1� CROnews HIGHLIGHTS

cedura, consente di offrire questa opportunità di cura ad un maggior numero di pazienti.La IORT dei tumori della mammella si avvale di un’altra apparecchia-tura dedicata (Intrabeam System) costituita da un tubo radioge-no miniaturizzato che emette, in modo isotropo, radiazioni di bassa energia e consente di sommini-strare dosi terapeutiche altamen-te conformate al letto tumorale. In generale, il principale punto di forza della IORT sta nel fatto che in sede chirurgica viene eseguito l’in-tervento comprensivo di trattamen-to radiante con evidenti benefici per il paziente che ha minori disagi logistici e per il Servizio Sanitario Nazionale che vede minori costi e riduzione delle liste di attesa.

STEREOTASSI CEREBRALELa radioterapia stereotassica è una moderna e raffinata metodica che

consente di erogare una dose di ra-diazioni, frazionata in una o più se-dute, ad un bersaglio di dimensione limitata (non oltre i cinque centimetri nel massimo diametro).La precisione della metodica pre-suppone la disponibilità di moderne attrezzature di diagnostica radio-logica per l’identificazione del ber-saglio, una particolare accuratezza nel posizionare e immobilizzare il paziente, l’elaborazione del piano di cura personalizzato, l’esecuzione di adeguati controlli di qualità geome-trici e dosimetrici sull’apparecchia-tura. Particolare attenzione richiede la preparazione del casco stereotas-sico, non invasivo perché dotato di morso per impronta dentale e base per impronta occipitale, necessario per una accurata acquisizione dei dati anatomici e per la ripetibilità del trattamento.

BRACHITERAPIA AD ALTE DOSI ( BRT-HDR)La Brachiterapia HDR (High Dose Rate) è una tecnica di terapia utilizzata per trattare con alte dosi di radiazioni direttamente siti neoplastici che presentino facile accessibilità e limitata estensione locale del tumore. Per la scarsa incidenza di effetti collaterali e la relativa facilità di esecuzione (poche sedute in regime ambulatoriale) l’HDR è spesso preferibile alla brachiterapia convenzionale e può trovare impiego anche per il recupero di situazioni “sfuggite” ai trattamenti standard.La metodica inoltre sta diventando parte integrante di approcci tera-peutici multimodali in associazione

mettono la IGRT (Image Guided Radiation Therapy) cioè la verifica, il controllo e l’eventuale correzione del posizionamento del paziente mediante confronto tra le immagini CT acquisite prima delle singole se-dute terapeutiche e le immagini CT acquisite per la pianificazione del trattamento.Infine, un altro specifico software permette di realizzare l’ADAPTIVE therapy, cioè di controllare le modi-fiche anatomiche che intervengono nel paziente durante il ciclo di trat-tamento e riadattare la distribuzione di dose alla nuova situazione.

IORTUna delle strategie terapeutiche più moderne è la radioterapia intra-operatoria (IORT) che rappresenta anche un importante modello di in-tegrazione multidisciplinare.La IORT consiste nella irradiazione, in una singola seduta, del volume tumorale durante l’intervento chi-rurgico, dopo resezione della neo-plasia e dislocazione delle strutture sane circostanti. Il progetto IORT è stato attivato nel 1999 e vede la collaborazione, per lo studio e il trattamento delle neoplasie Gastrointestinali, Gine-cologiche e Sarcomi, tra le SOC di Oncologia Radioterapica, Chirur-gia, Ginecologia, Anestesia e Te-rapia Intensiva, Fisica Sanitaria e si avvale della collaborazione di uno staff medico-tecnico-infermieristico definito all’interno delle SOC che partecipano al progetto. Dal 2008 è attivo il Mobetron, apparecchia-tura dedicata, che semplificando gli aspetti organizzativi della pro-

La Tomoterapia Il Mobetron utilizzato per la IORT

L’apparecchiatura Intra Beam System utilizzata per la radioterapia intra-operatoria

Page 17: CRONEws ottobre dicembre 2009

1�CROnewsHIGHLIGHTS

Dr.ssa Elvira Capra, Direttore della SOC di Fisica Medica

STRUTTURA OPERATIVA COMPLESSA DI FISICA MEDICA

La SOC di Fisica Medica opera essenzialmente nei tre tradizionali settori di Radioterapia, Radiologia e Medicina Nucleare per garantire la radioprotezione del paziente e degli operatori.Il termine “radioprotezione del pa-ziente” riassume, forse in modo troppo semplice, una realtà com-plessa fatta di conoscenza e uso della tecnologia, dimestichezza con specifica strumentazione di misu-ra, utilizzo di strumenti e applicativi informatici, conoscenza di leggi e direttive, garanzia della qualità, ca-pacità di collaborazione con altre figure professionali.

a radioterapia convenzionale, chi-rurgia e chemioterapia, nel tentativo di migliorare il controllo locale della malattia e la sopravvivenza dei pa-zienti. Presso la SOC di Oncologia Radioterapica la BRT-HDR viene impiegata nelle seguenti neoplasie: tumore della cute basocellulare, spinocellulare e metastasi cutanee da altre neoplasie come trattamen-to radicale definitivo; tumore del labbro; tumore dell’esofago, come boost in associazione con la ra-dioterapia convenzionale o per la palliazione della disfagia; neopla-sie ginecologiche, come boost in associazione con la radioterapia convenzionale o come trattamento definitivo dopo la chirurgia; tumore bronchiale; tumori del distretto ORL con intento palliativo.

RADIOTERAPIA METABOLICALa radioterapia non viene praticata solo con macchine che producono un fascio di radiazioni da dirigere su un focolaio tumorale: è infatti pos-sibile anche la somministrazione di farmaci radioattivi per via orale o venosa.La Radioterapia Metabolica si basa sulla caratteristica di alcuni tumori di concentrare al loro interno de-terminate sostanze radioattive, una volta che queste siano state som-ministrate: in questo modo il tumore “si irradia da sé”, consentendo un buon risparmio dei tessuti sani non interessati dalla neoplasia. È il caso dei tumori della tiroide, dei tumori neuroendocrini, delle asciti e pleuriti neoplastiche, delle metastasi ossee.La Radioterapia Metabolica viene generalmente effettuata in regime di ricovero presso speciali sezioni pro-tette: infatti, dopo la somministrazio-ne, il paziente diventa radioattivo e può contaminare con i propri liquidi biologici (sangue, urine, sudore, sa-liva, …) l’ambiente e le persone che lo assistono. Per questa ragione la degenza si prolunga fino a quan-do la radioattività corporea non sia scesa al di sotto dei livelli consentiti dalla normativa vigente, in genere tre-quattro giorni.La SOC di Oncologia Radioterapi-ca è dotata di una apposita sezione protetta di Radioterapia Metabolica

a tre stanze, per un totale di quattro letti. Ogni stanza è dotata di telefono per la ricezione diretta dall’esterno, di citofono con telecamera a circuito chiuso per le comunicazioni con il personale medico e paramedico, di televisione e impianto per il continuo ricambio dell’aria. L’attività si svolge nell’ambito di una collaborazione che vede coinvolta in primis la SOC di Medicina Nucleare e vari reparti chirurgici del CRO e dell’Azienda Ospedaliera di Pordenone.

Nell’attività dedicata alla Radiotera-pia la radioprotezione del paziente si concretizza nella regolare appli-cazione del principio di ottimizza-zione che, per obbligo di legge, ri-chiede che la dose di radiazioni sia preventivamente valutata, verificata e correttamente erogata. E allora la quotidiana elaborazione dei piani di cura, cioè l’impostazione geometri-ca dei fasci di radiazione nel rispetto della prescrizione e dei vincoli impo-sti dal radioterapista, viene perso-nalizzata per ciascun paziente, vie-ne discussa e valutata con il medico radioterapista e, regolarmente per le tecniche complesse, viene sotto-posta a controllo di qualità prima di trattare il paziente.Radioprotezione del paziente sono anche i controlli di qualità sulle ap-parecchiature, diagnostiche e tera-peutiche, a garanzia che le immagi-ni acquisite con le apparecchiature diagnostiche siano sempre della qualità necessaria a permettere dia-gnosi esatte ed accurate, a garan-zia che le apparecchiature di terapia mantengano nel tempo le necessa-rie caratteristiche di precisione e ri-petibilità meccanica e dosimetrica.Una grossa fetta dell’attività della Fi-sica Medica è riservata all’attivazio-ne clinica delle apparecchiature, in particolare di radioterapia: l’attività comincia a livello di capitolato, con-tinua all’arrivo della macchina con le fasi di accettazione e di caratteriz-zazione dosimetrica, prosegue con la stesura dei protocolli di qualità, si intensifica ad apparecchiatura fun-zionante quando nuove tecniche e nuovi protocolli terapeutici neces-sariamente richiedono nuove verifi-che e nuovi approfondimentiPer la radioprotezione degli opera-tori la SOC di Fisica Medica rappre-senta un fondamentale supporto sia per la Direzione Sanitaria che per la Direzione Amministrativa che, insie-me con il Servizio di Prevenzione e Protezione, sono gli altri interlocutori preferenziali in materia di valutazio-ne dei rischi da radiazioni, stesura di relazioni tecniche per gli organismi di controllo, tutela e sicurezza del personale dai pericoli derivanti dal-l’impiego di radiazioni ioizzanti.Quella della Fisica Medica è, di fat-to, attività di collaborazione con i

Per informazioni più dettagliate sul-le attività cliniche della Struttura:0434 659523@ [email protected]

Page 18: CRONEws ottobre dicembre 2009

1� CROnews HIGHLIGHTS

vari professionisti della salute che operano in Istituto; è un’attività variegata che spazia dalla routina-ria esecuzione di controlli periodici alla sperimentazione, per quanto di competenza, di nuove metodiche cliniche, all’approfondimento cultu-rale, alla raccolta, analisi e valuta-zione di dati. È un’attività, nel suo complesso, svolta seguendo un metodo: il me-todo del dubbio, quella tipologia di dubbio che non è insicurezza né in-certezza ma rappresenta l’abitudine mentale a non dare mai niente per scontato, a mettere in discussione anche le conoscenze e le convinzio-ni più radicate, alternando il pensie-ro teorico alla verifica sperimentale e partendo dalla verifica sperimentale per arrivare a nuovi paradigmi.

Parte dell’équipe di Fisica Medica guidata dal Dr.ssa Elvira Capra Parte dell’équipe di Radiologia guidata dal Dr. Luca Balestreri

Dr. Luca Balestreri, Direttore della SOC di Radiologia

Per informazioni più dettagliate sulle attività cliniche della Struttura:0434 659733@ [email protected]

so soppiantando l’originale Radiolo-gia in quanto attualmente solo circa il 50% degli esami eseguiti prevede l’utilizzo delle radiazioni ionizzanti. Queste metodiche sono la TAC, la radiologia tradizionale e la mammo-grafia. La TAC multistrato è da tempo stru-mento indispensabile per la diagnosi ed il monitoraggio dell’efficacia delle terapie in innumerevoli patologie e trova un impiego sistematico so-prattutto per i pazienti oncologici. In particolare, al CRO viene anche utilizzata per ottenere ricostruzioni tridimensionali (come esami TAC mi-rati per lo studio di arterie e vene, op-pure per ricostruzioni di visceri cavi permettendo per esempio lo studio in colonscopia “virtuale” del colon) o per eseguire centrature per pro-cedure di tipo interventistico come prelievi bioptici, posizionamento di drenaggi, iniezione di farmaci, pro-

cedure di ablazione tumorale e ver-tebroplastiche. La radiologia tradizionale rappre-senta la metodica più “storica” della Diagnostica per Immagini, è sempli-ce, veloce, economica, rappresen-ta spesso il primo esame eseguito ai pazienti e svolge ancora oggi un ruolo indispensabile nell’inquadra-mento di massima di molte patolo-gie, risparmiando al paziente l’even-tuale disagio di sottoporsi ad esami più lunghi e complessi. La mammografia è la metodica car-dine nella diagnosi precoce e nel-la stadiazione del tumore al seno. Considerata l’incidenza di questa malattia, al CRO la mammografia rappresenta gran parte degli esami svolti sulla popolazione generale. Inoltre, al CRO afferiscono anche le pazienti che, nell’ambito di un Pro-gramma Regionale per lo screening del tumore al seno, necessitino di eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici (biopsie). Le metodiche che invece non prevedono l’utilizzo di radiazioni ionizzanti sono la eco-grafia e la risonanza magnetica. La ecografia, in particolare, è sem-plice, economica e priva di effetti collaterali. Al CRO viene effettuata soprattutto per lo studio dell’addo-me (fegato, pancreas, reni, vescica, genitali) ed in ambito senologico (mammella) in integrazione con la mammografia. La risonanza magnetica è, invece, una metodica diagnostica più com-plessa e costosa. Al CRO viene uti-lizzata prevalentemente per la dia-gnosi, stadiazione e ri-stadiazione

STRUTTURA OPERATIVA COMPLESSA DI RADIOLOGIA

La SOC di Radiologia è composta da diverse sezioni che utilizzano singolarmente varie metodiche di Diagnostica per Immagini: questa terminologia (Diagnostica per Im-magini) sta infatti sempre più spes-

Page 19: CRONEws ottobre dicembre 2009

1�CROnewsHIGHLIGHTS

dei tumori. Queste differenti metodiche, pur es-sendo eseguite in locali e da perso-nale diverso, fanno parte in realtà di un percorso diagnostico del pazien-te il più possibile integrato con quelli che sono i principali quesiti diagno-stici a cui rispondere.In altre parole, se una metodica non fosse sufficiente a chiarire un dubbio o a dare risposte certe sulla condizione di un paziente, la strut-tura è organizzata in modo da poter immediatamente eseguire l’esame successivo più indicato. Un esempio può essere la dia-gnostica per immagini in campo senologico: in funzione di densità del seno, età della paziente o altri fattori, alla paziente viene eseguita la mammografia, la ecografia mam-maria o entrambe. Anche per altre metodiche come risonanza magne-tica o TAC l’integrazione diagnosti-ca è indispensabile. Si stanno ponendo, inoltre, le basi per realizzare l’integrazione dei per-corsi, anche con metodiche diagno-stiche di tipo metabolico/molecolare come la PET, in collaborazione con la SOC di Medicina Nucleare. Si sta provvedendo infine alla digi-talizzazione dell’intero Dipartimen-to con l’acquisizione di un sistema PACS. I radiologi del CRO svolgono anche attività di ricerca, principalmente su argomenti di senologia e diagnosti-ca per immagini addominale. In ognuna delle metodiche descritte il personale medico è coadiuvato da personale tecnico, infermieristico, ausiliario e segretariale preparato e motivato, ben conscio che il pazien-te oncologico presenta problemati-che peculiari sia di tipo organico che psicologico che lo rendono me-diamente più impegnativo rispetto a pazienti affetti da altre patologie.

Per informazioni più dettagliate sul-le attività cliniche della Struttura:0434 659570fax 0434 659505@ [email protected]

Dr. Marino Cimitan, Direttore della SOC di Medicina Nucleare

STRUTTURA OPERATIVA COMPLESSA DI MEDICINA NUCLEARE

La Medicina Nucleare del CRO Aviano è una Struttura Organizza-tiva Complessa (SOC) che utilizza sostanze radioattive: i radiofarmaci, per la diagnosi (diagnostica per im-magine) e cura (radioterapia meta-bolica) di patologie oncologiche. Fa parte del Dipartimento clinico di Oncologia Radioterapica e di Dia-gnostica per Immagine ed è artico-lata in quattro settori:• diagnostica PET/CT;• diagnostica scintigrafica con

gamma camera;• terapia con radioisotopi in parti-

colare del carcinoma tiroide, lin-fomi, tumori cerebrali, palliativa delle metastasi ossee;

• diagnostica ad ultrasuoni.

Imaging funzionale e radioterapia metabolica dei tumori”Le immagini della diagnostica me-dico nucleare sono “costruite” da speciali macchine (gamma came-ra, tomografo a positroni PET) che leggono le radiazioni emesse dal-l’organismo dopo la fissazione e la biodistribuzione del radiofarmaco nei tessuti attraverso i processi me-tabolici fisiologici o patologici delle cellule (Imaging funzionale).Analogamente, la radioterapia me-tabolica è legata alla irradiazione del tumore da parte di una molecola ra-dioattiva portata nella sede tumora-le attraverso i processi metabolici,

che “libera energia” all’interno delle cellule malate.

Il radiofarmaco: passato epresenteIl radiofarmaco è l’elemento essen-ziale attorno al quale si è sviluppata negli anni la medicina nucleareIl radioiodio messo a disposizione dall’impiego medico dei primi ciclo-troni negli anni ’40 è stato da subito impiegato per la diagnosi e tratta-mento delle patologie tiroidee, Il radiotecnezio scoperto dal premio Nobel italiano Segre ha costituito la base della diagnostica scintigrafica dagli anni ’70 in poi, in particolare delle patologie dello scheletro e del cuore. I radiofarmaci emettitori di positroni (come il 18F-fluorodeos-siglucosio) sono oggi elemento essenziale per gli esami PET (to-mografia ad emissione di positro-ni) e PET/CT (tomografia PET con correlazione TAC). Altre molecole radioattive quali gli anticorpi mo-noclonali radiomarcati, e molti altri radiofarmaci oncotropi hanno avuto recentemente grande successo per la diagnosi e la terapia radiometa-bolica in molte patologie come i lin-fomi e i tumori neuroendocrini.

Page 20: CRONEws ottobre dicembre 2009

1� CROnews HIGHLIGHTS

Recenti Progressi in diagnostica PET/CT

Presso la Medicina Nucleare del CRO, nel periodo 2004-2008, sono stati eseguiti oltre 12.000 esami PET/CT per tutti i tipi di tumore, con un incremento medio anno del 15%.La sempre più pressante richiesta di scansioni PET/CT, in particolare di quelle con 18fluoroglucosio (FDG) nei pazienti affetti da cancro, deri-va dalla crescente quantità di prove scientifiche circa la sua utilità in am-bito clinico.Questa vertiginosa crescita nell’uti-lizzo di questa metodica ha portato alla produzione di nuovi apparecchi PET/TAC sempre più veloci, sensi-bili e precisi, in grado di fornire una scansione dell’intero corpo in soli 6 minuti e di riconoscere lesioni tu-morali anche di pochi millimetri (3 mm), utilizzando una quantità (dose paziente) di radiofarmaco ridotta del 40% rispetto a quella attualmente e generalmente in uso.Al fine di sfruttare al meglio l’inno-vazione tecnologica, sono molti gli esperti di Medicina Nucleare che vorrebbero un simile impulso anche nello sviluppo e nella commercializ-zazione di nuovi traccianti PET. Questo perché la PET con FDG è si un metodo altamente sensibile ma è anche relativamente poco speci-fico nel differenziare i diversi tipi di tumore dalle patologie flogistiche. Recentemente, nuovi traccianti PET, quali la 11C e 18F-colina, la 11C-metioina e la 18F-tirosina, do-tati di altrettanta precisione al pari del FDG, hanno mostrato una ele-vata specificità per certi tipi di tumo-re come il carcinoma della prostata e i tumori cerebrali, rispettivamente. Così come altri radiotraccianti emit-tenti positroni come il FluoroDOPA, il Gallio68-DOTANOC sono oggi utilmente impiegati nella diagnostica dei tumori neuroendocrini, mentre il 18Fluorofluoruro è utilizzato per la diagnosi delle lesioni tumorali dello scheletro.

La nostra ricerca clinica“PET/CT e tumori solidi” IL maggior impiego della PET/CT con Fluorodesossiglucosio (FDG)

è finalizzato al monitoraggio della terapia e sorveglianza dei pazienti oncologici ad alto rischio di reci-diva, nei principali tumori solidi. In particolare, nel 2009 proseguiranno gli studi sull’uso della PET/CT con FDG nella valutazione della risposta al trattamento chemio e/o radiotera-pico in pazienti affetti da carcinoma mammario, tumori gastroenterici, carcinoma del colon-retto.

PET/CT e tumori-HIVNel 2009 è in programma lo studio sul possibile ruolo della PET/CT con FDG nella valutazione della risposta alla terapia dei tumori HIV correlati, in sostituzione alla TAC ed alle altre metodiche di diagnostica per imma-gine (scintigrafia, ecografia).

PET/CT e linfomiIl nostro Centro di Medicina Nuclea-re partecipa al progetto di ricerca europeo (Studio H10 EORTC/GELA) sull’uso della PET/CT con FDG nella valutazione precoce della risposta al trattamento chemioterapico nei pa-zienti affetti da linfoma di Hodgkin.

PET/CT e traccianti non FDGApplicazione clinica della diagnosti-ca PET/CT con Fluorocolina (FCH) nella sorveglianza dei pazienti con carcinoma della prostata ad alto ri-schio di recidiva dopo prostatecto-mia radicale, e della PET/CT con fluoroetiltirosina (FET) nella ristadia-zione dei tumori cerebrali low-grade vs high-grade.

I nostri collegamenti Opera-tivi

• Istituto Tumori di Milano: Gruppo di Studio dei Tumori Neuroendocrini della Associazione Italiana di Medi-cina Nucleare (AIMN);• Istituto Tumori di Milano: Gruppo di Studio di Oncologia dell’AIMN;• Istituto Tumori di Milano, Medi-cina Nucleare-Centro PET: Gruppo di studio dei Carcinomi Differenziati della tiroide;• Istituto S. Raffaele Milano: Grup-po di Studio Centri PET in Italia del-l’AIMN;• EANM Oncology Committee.

La nostra VisionAspirare a raggiungere il più alto li-vello di qualità professionale e as-sistenziale nella diagnostica per im-magine medico nucleare.Avere come primario interesse i bi-sogni dei pazienti, il benessere e la crescita professionale degli opera-tori, il lavoro di gruppo, le relazioni interpersonali basate su valori con-divisi.Mirare ad essere riconosciuto tra migliori Centri di Medicina Nucleare Oncologica.

Parte dell’équipe di Medicina Nucleare guidata dal Dr. Marino Cimitan

Per informazioni più dettagliate sul-le attività cliniche della Struttura:Orario: 8.30-14.00 / 14.30-16.00 (dal Lunedì al Venerdì)0434 659609 - 9862@ [email protected]

corsi-convegni

Page 21: CRONEws ottobre dicembre 2009

1�CROnews

Il Corso, a numero chiuso (15 posti), intende mettere a contatto specialisti di Ostetricia e Ginecologia con esperti nel campo della On-cologia Ginecologica per affrontare e appro-fondire le tematiche relative alla diagnosi e al trattamento delle neoplasie dell’apparato genitale femminile.L’oncologia ginecologica richiede una con-tinua integrazione di tecniche chirurgiche, che presuppongono un approccio multidisci-plinare, sia dal punto di vista teorico, sia del-le varie tecniche chirurgiche. Queste ultime si sono sempre più ampliate ed è pertanto necessario superare le normali competenze operative dell’ostetrico-ginecologo, per arri-vare a sapersi confrontare con conoscenze di chirurgia generale, urologica e vascolare.

Le neoplasie ginecologiche, dalle forme conservative, mininvasive a quelle radicali e ultraradicali, comportano non solo una ope-ratività a livello di strutture ginecologiche-pelviche ma anche di organi addominali.Tale approccio chirurgico necessita pertan-to di una curva di apprendimento lunga e continua. Il Dr. F. Sopracordevole e il Dr. G. De Piero affronteranno le nuove tematiche relative al trattamento del cancro vulvare.Il Dr. F. De Marchi, il Dr. G. Bertola e il Dr. B. Breda affronteranno le problematiche della chirurgia generale dell’alto addome correla-te al trattamento del cancro ovarico.

I prossimi corsi e convegni scientifici

9-13 Novembre 2009Corso di chirurgia radicale addomino-pelvica in Oncolo-gia Ginecologica

14 Dicembre 2009Convegno: “Dalla farmacoge-netica alle terapie antitumo-rali personalizzate.

Elio Campagnutta0434 659750 @ [email protected]

Maria D’Andrea0434 659777 @ [email protected]

Segreteria scientifica

Segreteria organizzativa

Nell’ambito delle iniziative per il 25° anni-versario dalla fondazione del CRO di Avia-no, l’Unità di Farmacologia, diretta dal Dr. Giuseppe Toffoli, organizza il 14 dicembre prossimo un appuntamento internazionale patrocinato da SIF (Società italiana di Far-macologia), AIOM (Associazione Italiana di oncologia Medica), Università di Trieste, Regione Friuli Venezia Giulia. Un evento scientifico di grande rilievo, durante il quale

illustri personaggi come Mark Ratain, uno dei pionieri della farmacogenetica negli Stati Uniti e nel mondo, approfondiranno il tema attualissimo della personalizzazione della terapia farmacologica in campo oncologi-co, basata sulle caratteristiche costitutive del patrimonio genetico dei pazienti e delle cellule neoplastiche. La farmacogenetica è un campo innovativo, e l’appuntamento al CRO (dove sono stati monitorati oltre 5.000 casi) è l’occasione per rendere noti i risultati raggiunti e quelli futuri. La farmacogenetica, disciplina che studia le variazioni nella se-quenza del DNA nella risposta ai farmaci, ha portato entusiasmanti risultati migliorando le tradizionali cure chemioterapiche e radiote-rapiche, ed è sempre più indispensabile e obbligatoria per indirizzare i nuovi trattamen-ti, più mirati e di conseguenza meno tossici. Una necessità imperativa per la nuova gene-razione di “farmaci target” (cioè farmaci in grado di colpire selettivamente solo le cel-lule neoplastiche che presentano specifiche caratteristiche genetiche) dove la farmaco-genetica è indispensabile per selezionare i pazienti che possono effettivamente giovarsi di questi innovativi trattamenti antitumorali. Ciò significa:una “giusta dose” del “giusto

corsi-convegni

Page 22: CRONEws ottobre dicembre 2009

�0 CROnews HIGHLIGHTS

19 Dicembre 2009Convegno: “Diagnostica per immagini in oncologia: pre-sente e futuro della Medicina Nucleare.

Il corso ECM, rivolto a medici, fisici, chimici, biologi, Infermieri, TSRM e Tecnici della Pre-venzione, si propone di fornire aggiornamen-ti nel campo della diagnostica per immagini di medicina nucleare in oncologia. Saranno illustrate le caratteristiche tecniche e tecno-logiche delle nuove macchine PET/CT e loro nuove potenzialità di riconoscere la malattia neoplastica di pochi millimetri, sempre più precocemente e con minor somministrazione di radiazioni al paziente, agli operatori e alla popolazione in generale. Saranno presentati radiofarmaci PET di nuova generazione sia positroni emittenti sia elettroni emittenti che offrono la possibilità di visualizzare il tumore e contemporaneamente irradiare le cellule neoplastiche con intento curativo. Verranno focalizzati i risultati clinici dell’applicazione della diagnostica PET/CT sia con FDG sia con traccianti non FDG, e le potenzialità della PET/CT come guida alla Radioterapia e per la diagnostica integrata PET-CT e PET-MR. Oltre alla tecnologia PET verrà presentata la nuova tecnologia delle mini-gamma camera portatili a supporto della chirurgia oncologi-ca mini invasiva.Il convegno rappresenta anche l’occasione per ricordare l’opera e l’impegno profes-sionale e umano del Prof. Romano Zecchin, fondatore della medicina Nucleare del-l’Ospedale di Pordenone e dell’IRCCS CRO di Aviano.

The Office srl (iscrizioni)Via S. Nicolò, 14 34121 Trieste040 368343 -fax 040 368808@ [email protected]

Erika CecchinSoc di Farmacologia sperimentale e clinica CRO di Aviano0434 659667@ [email protected]

Segreteria scientifica

Segreteria organizzativa

Katia Da FrèServizio Formazione CRO Aviano0434 65830 fax 0434659864@ [email protected]

Segreteria organizzativa

farmaco” per ogni singolo paziente; una mi-nore intolleranza e tossicità dei trattamenti; una sempre più efficace risposta per la cura dei tumori. Questa è la farmacogenetica. Gli organismi nazionali ed internazionali che regolano la politica del farmaco sono sem-pre più attenti all’innovazione nell’approccio terapeutico offerto dalla farmacogenetica tanto che nei processi di “registrazione” dei nuovi farmaci per il loro impiego clinico, è attualmente richiesto anche il profilo farma-cogenetico.Per la prima volta in Italia si riu-niscono esperti della disciplina del più alto livello internazionale, tra cui il già citato prof Mark Ratain dell’Università di Chicago, che aprirà l’evento con una lectio magistralis sullo stato dell’arte e sulle prospettive della farmacogenetica in campo oncologico. L’appuntamento internazionale sarà anche l’occasione per ascoltare emeriti ricercatori distintisi in ambito internazionale per gli im-portanti risultati raggiunti in ambito farma-cogenetico: il dr. Toffoli del CRO di Aviano, presidente del convegno, il prof Innocenti dell’Università di Chicago, il prof Guchelaar dell’Università di Leiden, e altri illustri espo-nenti italiani. Durante il convegno verranno, esaminate le implicazioni farmacoecono-miche, regolatorie ed etiche connesse con l’applicazione della genetica alla farmaco-logia, attraverso l’intervento di importanti esponenti del mondo scientifico, come il prof Novelli dell’Università Tor Vergata di Roma, membro attivo di organi regolatori del farmaco nazionali (AIFA) ed internazio-nali (EMEA). Inoltre, si terrà un’importante tavola rotonda con la partecipazione dei presidenti della Società Italiana di Farma-cologia (SIF) prof Caputi e prof Riccardi per approfondire le implicazioni dell’impiego della farmacogenetica nell’ottimizzazione della terapia nel paziente oncologico. Ci sa-ranno, poi, importanti interventi del mondo accademico (prof Giraldi) e dal mondo delle aziende, che estrenderanno la panoramica industriale nei confronti dell’innovazione of-ferta dalla ricerca farmacogenetica.

18 Dicembre 2009Convegno: “1970-1984: dal-l’idea alla realtà del CRO”.

Il18 dicembre 2009, nell’ambito delle ini-ziative scientifiche e celebrative per il 25° anniversario dalla fondazione del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, è stata organizzata una giornata dedicata alla sto-ria della nascita dell’Istituto. All’evento sono stati invitati “gli attori principali” che hanno reso possibile la trasformazione di un’idea in realtà. Nei loro interventi i politici, le autorità locali e gli amministratori del tempo, ricor-deranno i difficili passaggi dalle prime fasi di preparazione e reperimento fondi per rea-lizzare un Istituto dedicato all’Oncologia fino alla costruzione del fabbricato. Interverranno poi i Commissari e i Direttori Scientifici che si sono susseguiti nella direzione dell’Istituto fino ad oggi e a conclusione della giornata il Direttore Generale, Dr. Giovanni Del Ben ripercorrerà i 25 anni di attività scientifica e assistenziale dell’Istituto che ha sempre mantenuto ottimi standard assistenziali ma ha sempre guardato in avanti verso l’innova-zione e l’eccellenza scientifica.

Paola PistelloDirezione Generale CRO Aviano0434 659217 fax 659864@ [email protected]

Segreteria organizzativa

Page 23: CRONEws ottobre dicembre 2009

�1CROnewsAREA GIOVANI

AREA GIOVANI

Giocare in Ospedale si può !

Immaginate che il bambino/ra-gazzo che entra in ospedale, oltre ad incontrare chi si prenderà cura della sua malattia possa incontrare anche qualcuno che avrà cura del-la sua persona e quindi delle sue potenzialità, attitudini, propensioni e desideri; una persona il cui unico obiettivo è quello di migliorare la qualità di vita del bambino/ragazzo ricoverato, creando un ambiente affettivamente ricco, capace di po-tenziarne le risorse e di rinforzare l’autostima minata dall’esperienza di malattia e ricovero … Vi sembra che questa persona possa esiste-re solo nelle vostre fantasie? Per fortuna vi sbagliati !!! Da più di un anno, infatti, al CRO, nell’equipe dell’Area Giovani del-la radioterapia pediatrica, è stata introdotta la figura dell’educatri-ce che ha la funzione di prender-si cura del bambino/ragazzo e di tutti i suoi bisogni (di gioco, di conoscenza, di socializzazione, di esplorazione...) offrendo un’ade-guata accoglienza e la sicurezza che non vengano spezzati quei le-gami propri del vissuto quotidiano

che rappresentano i fondamentali punti di riferimento del paziente. L’educatrice deve curare in parti-colar modo l’organizzazione del tempo dei giovani pazienti in modo da contrastare la tendenza all’apa-tia che può insorgere quando si vive una situazione in cui non ci si può esprimere, quando non si può agire liberamente, quando si è costretti a un ruolo spersonaliz-zante com’è quello di “paziente”. Coinvolgere il bambino/giovane malato, soprattutto se ricoverato, in attività varie significa liberarlo, almeno momentaneamente, dal ruolo di paziente e permettergli di essere se stesso.Ma allora cosa fa concretamente l’educatrice qui al CRO?Innanzitutto, insieme alle altre per-sone dello staff assistenziale, è la persona che accoglie ogni nuovo bambino e, attraverso il gioco, cer-ca di conoscerlo e di capire qual è il modo migliore per spiegargli il percorso che dovrà compiere: una favola (che tra l’altro l’edu-catrice scrive appositamente per ogni singolo bambino), un gioco,

l’osservazione in tempo reale del percorso di un altro bambino. La seconda azione, molto importante e delicata, è la visita dell’Ospedale. L’educatrice accompagna il bambi-no nel percorso di conoscenza del reparto, dei macchinari di radiote-rapia, del personale e quindi nella fase di simulazione aiutando, in questo modo, gli operatori (tecnici di radioterapia) a mantenere il bam-bino tranquillo e fermo nella fase di centratura e nella preparazione dei presidi di immobilizzazione.Per ogni bambino viene poi ap-prontato un calendario che segna il conto alla rovescia fino alla fine della terapia. Sul calendario ven-gono fissati dei traguardi intermedi al raggiungimento dei quali il bam-bino riceve dei piccoli premi come incentivi al proseguimento del per-corso di cura. L’ultimo giorno di terapia, infine, il bambino riceve un dono di augurio da parte di tutta l’equipe e un attestato di merito per il coraggio dimostrato. La validità di un tale approccio con i bambini è dimostrata dal fatto che i piccoli pazienti della radioterapia,

L’educatore ... una risorsa in più per facilitare il percorso di cura a

bambini e ragazzi

Anche un orso può essere un valido compagno nel percorso di curaDono di libri per bambini alla biblioteca pazienti del CRO da parte degli alunni delle scuole della provincia di Pordenone

Page 24: CRONEws ottobre dicembre 2009

�� CROnews AREA GIOVANI

pur non essendo ricoverati, fre-quentano il CRO di pomeriggio per trascorrere un po’ di ore in compa-gnia dell’educatrice che organiz-za per loro attività ludico-creative, giochi, feste, ma non solo…l’edu-catrice, insieme alla psicologa, è anche il collante tra bambini e scuola, contattando le volontarie che gestiscono il servizio di scuo-la in ospedale e programmando

gli incontri in base alle necessità, esigenze e possibilità dei piccoli utenti.Le attività pomeridiane non sono riservate solo ai bambini, ma an-che ai ragazzi ricoverati in Area Giovani. La presenza dell’educatri-ce, in reparto, diventa occasione di socializzazione: partecipando a tali attività o semplicemente avvicinan-dosi per assistere, un ragazzo può

Pazienti e medici dell’Area Giovani del CRO di Aviano alla Barcolana di Trieste

Domenica 11 ottobre 2009 si è tenuta la 41a Barcolana a Trieste ed io ho partecipato assieme al Dr. Maurizio Mascarin, al Dr. Emilio Minatel e ad altri ragazzi del CRO di Aviano a questa stupenda ma-nifestazione. Non avevo mai segui-to la Barcolana, non ero neanche mai salita su una barca! Quindi non sapevo a cosa andavo incontro e quale sarebbe stata la dinami-ca della giornata. Arrivati a Trieste sono rimasta stupita dal numero di barche riunite davanti a Piazza Unità d’Italia; ce n’erano di relati-vamente piccole ma anche di mol-to grandi. Arrivati alla nostra barca

conoscere gli altri e farsi conoscere dagli altri. Si stabiliscono così dei rapporti, all’inizio superficiali, ma che poi inevitabilmente diventano forti, reali, perché il gruppo è la principale risorsa dei giovani e lo è ancora di più se composto da per-sone che si capiscono realmente.

Questo è positivo per due motivi fondamentali: • Parlando tra di loro e co n l’edu-catrice (che diventa un’amica, una confidente) i ragazzi si rivelano nel profondo, permettono di capire i loro bisogni, soprattutto quelli che non riescono ad esprimere;• I ragazzi sono più attivi e, quin-di, più reattivi.

Compito dell’educatrice non è dun-que, come molti pensano, quello di far trascorrere il tempo, ma quello di aiutare i piccoli/giovani pazien-ti a vivere la malattia come parte della vita e non come elemento di emarginazione; fare in modo che il bambino/ragazzo ammalato non smetta di giocare, studiare, ridere, scherzare a causa della malattia. Solo così, questo periodo della vita di ogni singolo paziente non rimar-rà un momento buio da dimentica-re, ma diventerà una tappa del suo delicato processo di crescita.

Lettura ad alta voce ed animazione di libri per i piccoli nella stanza Willy della radioterapia pediatrica

L’equipaggio di medici e pazienti del CRO: da sin. Emilio, Quaira, Besmir, Francesca e Maurizio

Page 25: CRONEws ottobre dicembre 2009

��CROnewsAREA GIOVANI

vevamo compiere le manovre.Durante la gara mi piaceva guarda-re le varie vele e gli spinnaker delle altre barche perchè erano colora-te e su alcune c’erano dei motivi davvero carini. Ma questo è niente in confronto all’emozione che ho provato e che abbiamo provato un po’ tutti quando siamo arrivati al giro della prima boa: abbiamo rischiato 2 volte lo scontro diretto perché, come ha detto il Dr. Mina-tel, il brutto (o, aggiungo io, il bello) della barca è che non ci sono i fre-ni! Qua l’equipaggio è stato formi-dabile; veramente lo è stato anche

“Cuba Libre” – Bravi, ho avuto un’attimo di terrore nel salire sulla passerella perchè, nonostante mi fossi premunita di costume da ba-gno, non volevo cadere in acqua di prima mattina! Ma l’impresa è riuscita con successo. Alle 10 allo sparo del cannone è iniziata la regata; la nostra parten-za è stata fenomenale!!! ERAVAMO PRIMI!!! Poi però, a causa del fatto che c’era poco vento, siamo stati superati da un po’ di barche. An-che noi che non eravamo membri dell’equipaggio abbiamo contribui-to a bilanciare il peso quando do-

durante tutta la gara, ma è stato proprio in questa situazione che ha dimostrato complicità, affiatamen-to e bravura. Devo proprio dire COMPLIMENTI!, in particolare al nostro bravissimo timoniere Tin Matulja. Anche la se-conda boa è stata emozionante solo che, a differenza della prima, qui le barche erano in quantità mi-nore perciò la ressa è stata meno accesa.L’arrivo, poi, é stato veramente bello perchè tagliare il traguardo significa che finalmente ce l’hai fat-ta! C’è stato un applauso di gioia e il mio significava “GRAZIE A TUT-TI”, perchè mi hanno fatto vivere un’esperienza stupenda, unica e indescrivibile. Sicuramente non dimenticherò mai questa giornata anche perchè è grazie al CRO, la mia seconda famiglia, e ai Dottori Mascarin e Mi-natel che vi ho potuto partecipare. È stata una giornata talmente emozionante, grazie anche al tem-po stupendo, che ho addirittura scordato di fare pipì!.

GRAZIE,Francesca...

P.S.: Ho tralasciato alcuni particolari tra cui la colazione del mattino ... con salame! ... lo sperone sempre al suo seguito e la russatina in macchina!!!

La barca “Cuba Libre” che ha ospitato pazienti e medici dell’Area Giovani” del CRO di Aviano

L’equipaggio di “Cuba Libre” al completo alla partenza della Barcolana

Page 26: CRONEws ottobre dicembre 2009

�� CROnews

L’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

L’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

Biblioteca Scientifica

è situata al piano terra ed è aperta

dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.00

0434 6592480434 659468@ [email protected]

Per mantenersi informati ....

La mucosite orale (stomatite)Guida pratica per limitare i disturbi del cavo orale (bocca, gola) che si possono manifestare durante la terapia oncologica

Questo opuscolo è la prima pubblicazione della collana “CROinforma. Piccole guide per l’informazione al paziente “serie CIFAV” (Centro di Informazione sul Farmaco per l’Area Vasta). La guida è curata da Emanuela Ferrarin-Ordine dei Farmacisti della Provincia di Pordenone e collaboratrice del CIFAV ONLUS-Avia-no, con la collaborazione della Biblioteca per i Pazienti e di Clinici del CRO. Fornisce consigli pratici per limitare i disturbi del cavo orale (bocca, gola) che si possono manifestare durante la terapia oncologica (chemioterapia o radiotera-pia della regione testa-collo).In particolare, vengono affrontati i seguenti temi: 1. Prevenzione dentale e terapia oncologica;2. Valutazione quotidiana della bocca;3. Pulizia dei denti e adeguato utilizzo di eventuali protesi;4. Alimentazione e stili di vita: cibi da evitare e cibi consigliati; adeguato apporto di liquidi.

I Tumori in Friuli Venezia GiuliaConoscere per Prevenire

L’opuscolo “I Tumori in Friuli Venezia Giulia: Conoscere per Prevenire”, frutto della collaborazione tra Il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano e l’ADOS di Maniago, intende descrivere con semplicità le attuali conoscenze sulle cause dei principali tumori. Questo per aiutare i cittadini a compiere scelte consapevoli orientate ad aumentare la qualità della vita e la conservazione della salute, affin-ché queste siano utili a Conoscere per Prevenire. Nell’opuscolo sono descritti i principali fattori di rischio nell’insorgenza dei tumori e per ognuno di essi sono forniti alcuni suggerimenti per salvaguardare la propria salute. Infine sono pre-sentati i programmi di screening offerti gratuitamente in regione per prevenire i tumori del collo dell’utero, della mammella e del colon-retto.

Nuovi e utili opuscoli disponibiliin Biblioteca

L’opuscolo è scaricabile dal sito: www.cifav.it

Page 27: CRONEws ottobre dicembre 2009

��CROnewsL’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

Biblioteca per i PazientiPunto di Informazione

Oncologica

attivo• all’interno della Biblioteca

Scientifica dell’Istituto, sita al piano terra

dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.00

0434 659467• presso gli ambulatori

chemioterapici del quarto dente di pettine

dal Lunedì al Giovedì dalle ore 10.00 alle ore 15.00

il Venerdì dalle 10.00 alle 12.000434 659357@ [email protected]

I volumi sono disponibili presso la Biblioteca del CRO.

I proventi saranno destinati ai progetti di umanizzazione

dell’Area Giovani e della Biblioteca per i Pazienti

dell’Istituto

“Scusi posso avere un’informazione?”. Guida all’uso del territorio intorno al CRO.

“Dove posso alloggiare ad Aviano?” … “C’è un mezzo pubblico per raggiungere il CRO?” “E l’aeroporto?” “Quando torno a casa c’è qualche associazione cui mi possa ricevere per avere un aiuto?” … “È domenica… mi piacerebbe fare una passeggiata qui vicino… ma dove???”…”Dove si trovano le cascate di… ?”Queste sono alcune delle domande che i pazienti e le persone che arrivano al CRO di Aviano da varie parti d’Italia, pongono agli operatori e ai volontari. Con l’intenzione di dare una risposta a questi interrogativi attraverso uno strumento agile, pratico, sintetico ma esaustivo, la Biblioteca per i Pazienti del CRO ha così realizzato nel 2006 la prima ediziione del libretto, ed ora ripropone la seconda edizione completamente aggiornata, che si può trovare anche .la copia in formato elettronico, accessibile sul sito web del CRO. Il recente riconoscimento di “biblioteca di interesse regionale” perché “…si tratta di bi-blioteca utilizzata anche dai pazienti” ottenuto dalla Biblioteca del CRO nell’aprile, ci ha fatto sentire ancora maggiormente impegnati a questo compito. La prima parte della pubblicazione contiene informazioni riguardanti le attività di svago proposte in Istituto dalle Associazioni di volontariato che vi operano; sono brevemente

presentati il servizio di informazione ai pazienti e familiari, le attività ricreative sostenute dalla biblioteca, la videoteca, e altro ancora. Per chi proviene da lontano, un pensiero è l’alloggio… per questo sono stati raccolti i nomi e i contatti delle ricettività alberghiere limitrofe al CRO, i mezzi di trasporto pubblico, le attività commerciali di pubblica utilità del territorio avianese e tutto ciò che può rendere meno duro il “soggiorno continuato” in pedemontana. È stata inoltre realizzata una sezione che si può definire “turistica”, in cui sono riportati alcuni luoghi tipici della nostra Regione e del vicino Veneto, che possono essere oggetto di piccole gite fuori porta. Nella guida vengono descritti inoltre i più importanti servizi socio-assistenziali e le strutture di supporto esistenti nel territorio intorno al CRO che possono fungere da punto di riferimento anche al momento del “ritorno a casa”. Tale sezione è arricchita da informazioni in merito ai diritti del malato oncologico nonché alle agevolazioni previste dalla legislazione vigente in materia. Le indicazioni riportate fanno riferimento ai servizi - gestiti dalla pubblica amministrazio-ne e dal privato sociale - previsti dalla normativa nazionale e integrate di specifiche riguardanti la nostra regione. Per quanto riguarda i contatti, questi si riferiscono alla realtà della provincia di Pordenone.Ognuno di noi sperimenta un senso di sottile disagio quando arriva in un luogo sconosciuto, soprattutto quando non vi ar-riva per turismo. Questa sensazione può venire attenuata se trova qualcuno o qualcosa che lo aiuti ad orientarsi, a trovare con facilità le cose essenziali della vita quotidiana e quelle che ci possono aiutare ad affrontare la nuova situazione.La stampa di questo libretto – che vuol essere un piccolo strumento di aiuto nell’affrontare alcune quotidianità che risultano più problematiche in un contesto “particolare” come quello del CRO è stata resa possibile grazie al supporto del 5x1000, da contributi della L.R. 25/2006 e da donazioni liberali di Privati.

SCUSI… POSSO AVEREUN’INFORMAZIONE?

Guida all’uso del territoriointorno al CRO

Biblioteca per i Pazienti CRO di Aviano

Centro di Riferimento Oncologico Comune di Aviano

con il patrocinio della Provincia di Pordenone

Centro di Riferimento Oncologico AvianoAviano, 2009

Page 28: CRONEws ottobre dicembre 2009

�� CROnews

URP E ARTE COME

SUPPORTO TERAPEUTICO

URP E ARTE COME SUPPORTO TERAPEUTICO

Bofrost* e CRO di Aviano insieme per la vita

Continuano le esposizioni nella galleria:”Arte come supporto terapeutico” al CRO

Dal 9 al 27 ottobre 2009, presso l’area espositiva del CRO di Aviano verranno esposti i calendari che Bofrost* ha realizzato nel corso degli anni devolvendo parte dei proventi della loro vendita per sostenere iniziative benefiche.

Poiché il tema della ricerca e della qualità della vita sta molto a cuore a Bofrost*, per l’anno 2010 l’azienda ha scelto di dare una mano a chi, da sempre, lavora con serietà e impegno in questa direzione.

Con la donazione di 1 Euro al CRO per ogni calendario venduto,nel corso del 2010, l’azienda si propone di sostenere le numerose e preziose attività del reparto di Oncologia Chirurgica Ginecologica del CRO di Aviano.La prevenzione, il trattamento, l’assistenza sono solo alcune delle importanti attività che il reparto di Oncologia Ginecologica svolge, a livello nazionale, a favore della salute della donna.È un impegno al quale anche Bofrost* vuole prendere parte coinvolgendo tutti i suoi affezionati clienti.

Page 29: CRONEws ottobre dicembre 2009

��CROnewsURP E ARTE COME SUPPORTO TERAPEUTICO

Lucio Battistutta(28 ottobre - 28 novembre)

Nato nel 1960, disegnatore, pittore, incisore e scultore autodidatta, vive e lavora a Porcia (Pn).Dopo aver seguito diversi corsi di ac-querello, incisione, ceramica, pittura (ricordiamo i maestri: Dorigo, Cuder, Baldassin, Minelli) ora, con appas-sionata ricerca, segue un suo filone espressivo: il ricordo del mare, evoca-tivo del luogo in cui è nato, La Salute di Livenza (Venezia). Armonie sempre nuove, ma anche la fatica e il lavoro e la gioiosa forte pazienza del marinaio ispirano molte delle sue opere. Tra le più interessanti e significative su que-sto tema sono: “Nella rete del pesca-tore” e “In riva al mare”.…Le opere di Battistutta catturano subito l’attenzione del visitatore per la semplicità e l’eleganza dei soggetti scelti e proposti nelle sue tele. (Sergio Gentilini, 1996)

Mila Marzotto(28 ottobre - 28 novembre)

Nata nel 1960, Mila Marzotto, emigra con i genitori in Australia dove vive fino all’età di dieci anni. Rientrata in Ita-lia, sviluppa già in età giovanile la sua esperienza creativa, legata principal-mente alla grafica e al design. A ven-tun’anni collabora con l’architetto Toni De Carli che ne rileva le particolari doti di sensibilità e capacità espressiva. Attualmente Mila Marzotto opera come assistente tecnica presso la Scuola del

Maura Clocchiatti(28 novembre - 28 dicembre )

Nasce a Basiliano l’8 novembre 1963, dove tutt’ora risiede. Le sue opere nascono da una selezione personalizzata e da una rivisitazione delle tecniche antiche per la compo-sizione-creazione delle icone.La voglia di confrontarsi con sem-pre nuove esperienze artistiche (ha frequentato alcuni corsi artistici ma si può considerare una casalinga autodidatta) è stata lo stimolo per la realizzazione di questa sua prima esposizione, la quale mette in luce, attraverso la sacralità delle immagi-ni, emozioni, fantasie, gentilezze del vivere quotidiano. Attraverso un gioco di luci e ombre, di tonalità delicate ma nello stesso tempo forti, le composizioni danno risalto alla dimensione simbolica, metaforica e antica delle creazioni delle icone, sottolineando tecniche e aspetti artistici frutto di sapienti ricer-che ed elaborazioni.Si possono osservare modelli di am-pio e intenso respiro, immaginando un percorso che, come se si volesse giocare con le scatole cinesi, pro-gressivamente svela il lato più inti-mo di un mondo che alla ricerca del bello unisce sacralità e umanità.

Mobile di Brugnera (Pordenone) e pro-segue gli studi di Architettura presso l’Università “Mediterranea”, conser-vando i propri spazi per proseguire la sua ricerca espressiva ...in “divenire”.Arte come divenire è, per la Marzot-to, anche Arte come libertà. L’Arte, così come l’artista, non aspira a definirsi in modo ultimo e univoca-mente determinato. L’arte diviene ri-cerca continua. Essa, vista in questo modo, è “qualcosa in movimento”, “qualcosa” che lascia al suo fruitore lo spazio aperto all’interpretazione, al pensiero, alla propria soggettività.L’arte di Mila Marzotto, sia nella for-ma della scultura che della pittura, non intende “imporsi” al suo fruitore, ma proporre un punto di vista sul-la realtà che metta artista e fruitore stesso in comunicazione dialogica: dove a ciascuno viene lasciato spa-zio per il proprio pensiero e le pro-prie sensazioni. (Lucio Battistutta)

Dieci anni di opere d’arte al CRO

Page 30: CRONEws ottobre dicembre 2009

�� CROnews RECENSIONI LIBRI DI SVAGO

NOVEMBRE DICEMBRE

Terzo Piano Area Giovani

OTTOBRE

Per cercare i libri di svago presen-ti in Istituto basta accedere al ca-talogo SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale) dal link http://sol.units.it/SebinaOpac/Opac.

Datteri e dromedari per Tekla e UlleViveca Lärn Sundvall(BP-BR 839 SUN)

Arrivederci ragazziLouis Malle(BP-BR 843 MAL)

La sindrome di AnastasiaMary Higgins Clark(BP-BR 813 CLA)

L’amico ritrovato Fred Uhlman(BP-BR 823 UHL)

Guerre in famigliaJerry Spinelli(BP-BR 813 SPI)

L’attacco del mutanteR.L.Stine(BP-BR 813 STI)

È possibile leggere le recensioni dei libri nel sito d’Istituto alla voce Bibliobus della Biblioteca per i Pazientihttp://www.cro.sanita.fvg.it/biblioteca/bibpaz/txt_set_bibliobus.htm

Il libro è ambientato nella Francia occupata dai nazi-sti in un paese non lontano da Parigi, in un collegio retto dai padri Carmelita-ni. L’anno è il 1944, il più duro del secondo conflitto mondiale. Il piccolo Julien, cresciuto in una ricca famiglia borghese, stringe amicizia con Jean, un compagno di scuola sen-sibile ed intelligente, ma un po’ misterioso. Il loro rapporto viene brutalmente interrotto a causa dell’arrivo della Gestapo, che porta via l’amico di Julien perché ebreo. È così che Julien scopre il dramma della persecuzione razziale, gli orrori della guerra e l’ambiguità del mondo degli adulti.

Lui è innamorato e passa buona parte del suo tem-po a farsi bello, mentre lei pensa solo allo sport... Anche se sono fratello e sorella, Megin e Greg non potrebbero essere più di-versi, e tra loro non tarda a scoppiare una guerra a base di scherzi terribili, mentre il fratellino più piccolo li guarda con oc-chi ironici e disincantati. La situazione precipita, e c’è da dubitare che i due riusciranno mai più ad andare d’accordo. Ma è davvero così? Oppure Megin e Greg scopriranno che si può essere allo stesso tempo fratelli e amici? Una storia piena di umorismo, raccontata a due voci da personaggi con i quali è inevitabile identificarsi.

Nel Salone del 4° Piano, è allestita la recente sezione, dedicata all’arte, alla storia e alle pubblicazioni relative al territorio regionale.I libri qui collocati sono adatti a diverse fasce di età.

Volevo fare la modellaMargaret Clark(BP-BR 813 CLA)

Rasmus e il vagabondoAstrid Lindgren(BP-BR 839 LIN)

Come si fa a mettersi a dieta se tua madre riem-pie il frigorifero di torte alla panna, crostate di frutta e dolcetti al cioccolato? Per quanti sforzi faccia, Lisa si convince che non riuscirà mai a dimagrire, e la congiura si fa gra-ve quando papà decide di coinvolgere tutta la famiglia nel progetto di aprire un baracchino di hot-dog! Come farà a diventare una modella se nessuno, a cominciare dai suoi familiari è dispo-sto a darle una mano? Ma le salsicce non significano solo altri grassi e tanto lavoro, bensì nuovi incontri e inaspettate sorprese.

Salone Secondo PianoArea Giovani Terzo PianoSalone Quarto Piano

I libri: gli amici più pazienti

IncuboMary Higgins Clark(BP-BR 813 CLA)

RECENSIONI LIBRI DI SVAGO

Page 31: CRONEws ottobre dicembre 2009

��CROnewsRECENSIONI LIBRI DI SVAGO

OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRESalone Secondo Piano

Il libro di AliceAlice Sturiale(BP-BB 853 STU)

Canone inversoPaolo Maurensig(BP-BB 853 MAU)

KriminalbarPiero Colaprico(BP-BB 853 COL)

Pellegrina e straniera Marguerite Yourcenar(BP-BB 843 YOU)

Piccoli equivoci senza importanza Antonio Tabucchi (BP-BB 853 TAB)

Sotto terraJeffery Deaver(BP-BB 813 DEA)

L’enigma del gallo neroC.J. Sansom(BP-BB 823 SAN)

Segreta PenelopeAlicia Gimenez-Bartlett(BP-BB 863 BAR)

La rosa del farmacistaCandace Robb(BP-BB 813 ROB)

I delitti del mosaicoGiulio Leoni(BP-BB 853 LEO)

I nostri giorni proibitiGiampaolo Pansa(BP-BB 853 PAN)

EnigmaRobert Harris(BP-BB 823 HAR)

La gastrite di PlatoneAntonio Tabucchi(BP-BB 858 TAB)

L’uomo che guardaAlberto Moravia(BP-BB 853 MOR)

Signor MalaussèneDaniel Pennac(BP-BB 843 PEN)

Alice Sturiale ha vissuto solo 12 anni. Era affet-ta da una malattia congenita che le impediva di camminare, ma non di vivere con gioia e inten-sità. Nella sua vita si è sempre divertita a scri-vere. Questo libro raccoglie le sue poesie, i suoi pensieri, storie vere e fantastiche. È un regalo di Alice a tutti quanti l’hanno amata.

1363, Inghilterra. Owen Archer, figlio del defunto duca di Lancaster, sta meditando sul suo futu-ro. Ha combattuto nelle guerre di Normandia, restando cieco di un occhio, il che ha definiti-vamente compromesso ogni possibilità di una carriera militare. Ma l’arcivescovo di York, suo amico personale, viene in suo soccorso offrendo-gli un lavoro. Dovrà investigare sulla morte di Sir Oswald Fitzwilliam, un simpatico libertino, capita-no delle guardie dell’arcivescovo.

Durante la seconda guerra mondiale i migliori cervelli dell’Inghilterra vengono riuniti in una cittadina di provincia per decriptare codici segreti utilizzati dai tedeschi. Un giovane e geniale matematico, Tom Jericho, in un’affannosa corsa contro il tem-po sta cercando la soluzione a quesiti vitali per sè e per il proprio paese. Qual’è la chiave del nuovo codice usato dai micidiali U-Boot tedeschi? Chi è la spia che potrebbe mettere in allarme i nemici? Per quale motivo è vietato intercettare alcuni mes-saggi provenienti dalla Polonia? Perchè è improvvi-samente scomparsa Claire, la donna alla quale si sente disperatamente legato?

Page 32: CRONEws ottobre dicembre 2009

�0 CROnews RECENSIONI LIBRI DI SVAGO

Come cercare i libri di svago presenti in Istitutohttp://sol.units.it/SebinaOpac/Opac

NOVEMBRE DICEMBRESalone Quarto Piano

OTTOBRE

Il giardiniere tenace John Le Carré(BP-4 823 LEC)

I CristianiRoberto Tirelli(BP-FVG 282 TIR)

Vita di Luciano De Crescenzo: scritta da lui medesimoLuciano De Crescenzo(BP-4 853 DEC)

CasanovaRoberto Gervaso(BP-4 - 920 GER)

Storia di Marco, il pinguino rapitoRoberto Covaz(BP-FVG945 COV)

Vicolo ciecoPatricia Highsmith(BP-4 813 HIG)

Idee e sapori dal golfo di TriesteAutori vari(BP-FVG 641 IDE)

Il silenzio degli innocentiThomas Harris(BP-4 813 HAR)

Disperatamente GiuliaSveva Casati Modignani(BP-4 853 MOD)

Una storia che ebbe inizio più di 2000 anni fa. Scese la notte e le tenebre rico-prirono l’orto dei Getzema-ni. Un luogo fatale, dove le guardie arrestarono il Mes-sia, Gesù di Nazaret, per poi metterlo a crocifissione. Da quell’orto scappò, impaurito, Marco. Divenne subito cristiano e seguì Pietro, gli fu seguace e mise per iscritto i suoi ricordi, chiamati Vangelo. Poi venne un giorno importante e Pietro disse a Marco: vai ad Aquileia a predicare il Verbo, la parola di Dio. Così, Marco l’evangelista, arrivò in Aquileia a predicare il Verbo e vi fondò quella che fu la progenitrice della Chiesa del Friuli.

Esecrato od esaltato, in vita e in morte: è sempre stato il destino di Casanova, che sol-tanto ora, grazie a più impar-ziali studi critici, comincia ad apparire in tutta la sua com-plessità, in tutte le sue sfu-mature. Non solo irresistibile amatore, truffatore e baro; ma anche filosofo, diplomatico, scienziato e soprattutto grande scrittore nella sua famosa autobiografia. Lontano comunque, anche in amore, da ogni volgarità e cinismo, trattò sempre con rispetto ed onestà le donne che di volta in volta lo infiammavano di autentica passione, tanto che si può considerarlo un convinto femminista ante litteram. Le sue memorie, scritte nel desolato castello di Dux in Boemia, a riscaldare il gelo della vecchiaia e della solitudi-ne, sono un ritratto – insuperabile per vivacità e ricchezza – della società del Settecento, di cui egli seppe incarnare esemplarmente vizi e virtù.

È cosa risaputa che le abi-tudini gastronomiche di un popolo sono strettamente le-gate alle matrici storico-cul-turali che ne hanno segnato il destino. Trieste, per la sua particolare posizione all’estremo nord dell’Adriatico, per la sua storia ricca di avvenimenti significativi, ha risentito di notevoli apporti da parte della cultura mitteleuropea. Gli apporti si innestano in una decifrabile connotazione etnica ma finiscono con l’essere assimilati e trasformati dal popolo, diventando parte delle sue tradizioni. Le abi-tudini culinarie della nostra città riflettono quindi le civiltà venete, austriache, ungheresi, slave, greche, ebree, le-vantine…

Inserire nella stringa “tutti i campi” la sigla:

“BP-BB”cioè: Biblioteca per i Pazienti - Bibliobus

Salone Secondo Piano Terzo Piano Area Giovani Salone Quarto Piano

Inserire nella stringa “tutti i campi” la sigla:

“BP-BR”cioè: Biblioteca per i Pazienti - Biblioteca Ragazzi

Inserire nella stringa “tutti i campi” la sigla:

“BP-4” e “BP-FVG”cioè: Biblioteca per i Pazienti - Quarto Piano e Sezione Friuli Venezia Giulia

Page 33: CRONEws ottobre dicembre 2009

�1CROnewsVIDEOTECA

Sono trascorsi diversi anni da quan-do al CRO è stata proposta l’idea della “Videoteca per i Pazienti”: anni in cui pazienti e familiari hanno dimo-strato di gradire questa particolare iniziativa che prevede la proiezione settimanale di un film che ha già conquistato il grande pubblico, anni in cui l’obiettivo dello Star Bene in Ospedale sembra essere stato rag-giunto agendo sul tempo, modifican-do cioè la qualità di quello trascorso all’interno della struttura.

È con queste consapevolezze che, a tutt’oggi, le attenzioni vengono spe-se nell’individuazione di proiezioni accattivanti, che possano ottenere un buon numero di consensi. L’iniziativa, da sempre promossa dalla Direzione Sanitaria, ha oramai conquistato molti sostenitori, tra i quali oggi si annovera anche il Con-sorzio Farmacisti Riuniti di Pordeno-ne, organizzazione che ha di recente provveduto ad attrezzare la sala con moderne apparecchiature, volte a

migliorare la qualità delle proiezioni e l’insonorizzazione del locale. I DVD sono da sempre forniti dalla Videoteca Maxvideo Megastore di Vittorio Veneto (TV). Per agevolare la scelta dei film da proiettare, ogni suggerimento è ben accetto e può venir condiviso di-rettamente con il personale che si occupa della Videoteca oppure in-viando una e-mail all’indirizzo [email protected]

ogni mercoledì alle ore 15.00, in sala riunioni al 4° piano,

aspettiamo pazienti e familiari

Un film per stare insieme

LA BUSSOLA D’OROGenere: FantasyRegia: Chris WeitzAnno: 2007Durata: 1 h e 55’Cast: Dakota Blue Richar-ds - Daniel Craig - Eva Green - Nicole Kidman - Sam Elliott

Dal romanzo di Philip Pullman. La do-dicenne Lyra Belacqua vive nel Jordan College passa il suo tempo tra lo studio e i giochi con il suo amico Roger. Lyra, sempre accompagnata dal suo daimon (un piccolo animale che rappresenta la sua anima), diventa la protagonista di una grande avventura. Quando il preside della scuola le affida la Bussola d’oro, Lyra diventa il principale obiettivo del Magisterium, una potenza autoritaria contraria al libero arbitrio. Cercando di scappare Lyra incontra incredibili perso-naggi: dall’enorme orso corazzato Iorek Byrnison alla misteriosa strega Serafina Pekkala.

GIÙ AL NORDGenere: CommediaRegia: Dany BoonAnno: 2008Durata: 1 h e 45’Cast: Anne Marivin, Dany Boon, Kad Merad, Zoé Félix

Philippe Abrams è il direttore dell’ufficio po-stale di Salon-de-Provence. E’ sposato con Julie, donna soggetta alla depressione che gli rende la vita impossibile. Per farle pia-cere e per farsi trasferire in Costa Azzurra, Philippe tenta un inghippo ma viene sco-perto e trasferito a Bergues, una cittadina del Nord del paese. Per gli Abrams, sudisti accaniti pieni di pregiudizi, il Nord è l’infer-no: una regione perennemente ghiacciata, abitata da persone rudi che parlano un dia-letto incomprensibile, lo Ch’tis.

A MIGHTY HEART Un cuore grandeGenere: DrammaticoRegia: Michael WinterbottomAnno: 2007Durata: 1 h e 50’Cast: Angelina Jolie, Archie Panjabi, Jillian Arme-nante, Lisa Carnahan

Il 23 gennaio 2002 il mondo di Mariane Pearl è cambiato per sempre. Suo marito Daniel, responsabile per il Sud dell’Asia del Wall Street Journal, stava facendo delle ri-cerche sulla storia di Richard Reid, l’uomo che aveva cercato di far saltare un aereo imbottendosi le scarpe di esplosivo. La storia lo aveva portato a Karachi, dove un intermediario aveva promesso l’accesso ad una fonte preziosissima. Quando Danny è uscito per andare all’appuntamento ha detto a Mariane che forse sarebbe arrivato tardi per la cena. Non è mai tornato.

OTTOBRE7 14 21 28

NOTTE BRAVA A LAS VEGASGenere: CommediaRegia: Tom VaughanAnno: 2008Durata: 1 h 40’Cast: Cameron Diaz, Ashton Kutcher

Ogni notte brava che si rispetti lascia sempre ricordi indelebili e conseguenze imprevedibili.È quello che scoprono Jack e Joy, due newyorkesi in vacanza nella capitale del gioco, che dopo una notte travolgente si ritrovano, loro malgrado, con la fede al dito.

VIDEOTECA

Page 34: CRONEws ottobre dicembre 2009

�� CROnews VIDEOTECA

SI PUÒ FAREGenere: CommediaRegia: Giulio ManfredoniaAnno: 2008Durata: 1 h e 40’Cast: Andrea Bosca, Anita Caprioli, Claudio Bisio, Giovanni Calcagno, Giuseppe Battiston

A Milano nei frizzanti anni Ottanta, Nello è un sindacalista, ha forti valori etici ma è appassionato di modernità, terziario, mer-cato: troppo avanti per quegli anni, viene allontanato dal sindacato e mandato in una cooperativa di ex malati mentali appena di-messi dai manicomi per la legge Basaglia. Nello si ritrova così in una cooperativa di “picchiatelli” che non sanno fare nulla e vivono di lavori assistenziali. Tuttavia lui crede nella dignità del lavoro e, contro il parere degli psichiatri, cerca di spingerli ad imparare un mestiere: montare parquet. In questo è sostenuto anche da Sara con la quale ha da tempo una relazione senti-mentale intensa ma turbolenta.

BEVERLY HILLS CHIHUAHUAGenere: CommediaRegia: Raja GosnellAnno: 2008Durata: 1 h e 35’Cast: Axel AlbaJamie, Lee Curtis, Manolo Cardona, Piper Perabo

Chleo è una cagnolina di razza Chihuahua abituata ai lussi della villa della sua padrona a Beverly Hills. Quan-do in Messico si perde finisce per sco-prire che i suoi antenati erano guerrieri che combattevano accanto ai soldati aztechi.

IL GIARDINO DEI LIMONIGenere: DrammaticoRegia: Eran RiklisAnno: 2008Durata: 1 h e 45’Cast: Hiam Abbass, Ali Suliman, Doron Tavory, Rona Lipaz-Michael, Tarik Kopty

Salma Zidane vive in Cisgiordania, ha 45 anni ed è rimasta sola da quando suo ma-rito è morto. Quando il Ministro della difesa israeliano si trasferisce in una casa vicina alla sua, la donna ingaggia una battaglia legale con gli avvocati del Ministro che, per motivi di sicurezza, vogliono abbattere gli al-beri di limoni che sono nel suo giardino. Ma Salma non lotterà da sola. Oltre al supporto del suo avvocato, un trentenne divorziato con cui nasce un sentimento amoroso, tro-verà anche quello della moglie del Ministro che prende a cuore il caso della sua vicina di casa palestinese.

FRED CLAUS – UN FRATELLO SOTTO L’ALBEROGenere: CommediaRegia: David DobkinAnno: 200Durata: 1 h e 55’Cast: Kathy Bates, Miran-da Richardson, Paul Giamatti, Rachel Weisz, Vince Vaughn

Fred Claus è vissuto sempre all’ombra del fratello Nicholas. Ha cercato di essere alla sua altezza ma non ci è mai riuscito. Nicho-las è cresciuto per essere un esempio di generosità, mentre Fred è diventato l’esatto contrario: esercita l’odiosa professione di espropriatore di macchine a debitori insol-venti. Con la promessa che il fratello gli farà un prestito, Fred decide di andare ad aiutare Nicholas al Polo Nord lavorando nella sua fabbrica. Il guaio è che Fred non ha esatta-mente la stoffa di un elfo e, con l’avvicinarsi del Natale, potrebbe mettere in pericolo la festa più bella dell’anno.

ANGELI E DEMONIGenere: Azione, ThrillerRegia: Ron HowardAnno: 2009Durata: 2 h e 20’Cast: Ayelet Zurer, Ewan McGregor, Pierfran-cesco Favino, Stellan Skar-sgård, Tom Hanks

Il professor Robert Langdon scopre le prove della rinascita di un’antica confraternita segreta conosciuta come gli Illuminati, la più potente organizzazione sotto copertura del-la Storia, e deve anche fronteggiare un pericolo mortale per la soprav-vivenza del nemico più disprezzato da questa confraternita: la Chiesa cattolica. Quando Langdon appren-de che manca poco all’esplosione di una bomba piazzata in Vaticano dagli Illuminati, arriva in aereo a Roma, dove si allea con Vittoria Vetra, una bellissima ed enigmatica scienziata italiana….

MILKGenere: DrammaticoRegia: Gus Van SantAnno: 2008Durata: 2 h e 10’Cast: Diego Luna, Emile Hirsch, James Franco, Josh Brolin, Sean Penn

Attivista del movimento dei diritti degli omosessuali. Amico. Amante. Unificatore. Politico. Combattente. Icona. Ispiratore. Eroe. La sua vita ha cambiato la storia, e il suo co-raggio ha cambiato la vita di tante persone. Nel 1977, Harvey Milk è stato eletto consigliere comunale a San Francisco, divenendo il primo omosessuale dichiarato ad avere accesso a una importante carica pubblica in America. La sua vit-toria non è stata solo una vittoria per i diritti dei gay, ma ha aperto la strada a coalizioni trasversali nello schieramento politico.

MADAGASCAR 2Genere: AnimazioneRegia: Eric Darnell, Tom McGrathAnno: 2008Durata: 1 h e 30’

Abbandonati sulle lontane spiag-ge del Madagascar, Alex il Leone, Marty la zebra, Melman la giraffa e Gloria l’ippopotamo hanno archi-tettato un piano così folle che po-trebbe funzionare! Con precisione militare i pinguini hanno riparato un vecchio aereo guasto. Una volta a bordo, questa ciurma incredibile resta in volo sino ad uno dei posti più selvaggi del mondo - le pianure dell’Africa- dove la nostra ciurma di animali da zoo incontra per la pri-ma volta degli esemplari della loro stessa specie.

RACCONTI INCANTATIGenere: AvventuraRegia: Adam ShankmanAnno: 2008Durata: 1 h e 40’Cast: Adam Sandler, Guy Pearce, Keri Russell, Russell Brand

Skeeter Bronson è il tuttofare in un albergo, la cui vita cambia per sempre quando le fiabe della buo-nanotte che racconta ai suoi nipoti iniziano misteriosamente ad avve-rarsi. Quando lui cerca di aiutare la sua famiglia con un racconto eccessivo dietro l’altro, sono i con-tributi inaspettati dei bambini che stravolgono tutte le loro vite.

2 9 16 23DICEMBRE

NOVEMBRE11 18 254

Page 35: CRONEws ottobre dicembre 2009

��CROnewsASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

SPECIALE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

Associazioni di Volontariato e CRO insieme per la

ricerca che cura

Convegno al CRO21 novembre 2009

Tra le manifestazioni organizzate nel 2009 per celebrare il 25° anniversario della fondazio-ne del CRO, non poteva mancare la giornata dedicata alle Associazioni di volontariato attive al CRO. La collaborazione con le Associazioni data oramai da molti anni, in alcuni casi da pri-ma ancora che l’Istituto fosse costruito. È una sinergia divenuta insostituibile che permette la realizzazione di un “Istituto di ricerca che cura” con una particolare attenzione al paziente inteso come persona e non solo come ammalato. Le Associazioni che operano al CRO sono molto variegate e si sono differenziate dedicandosi in particolar modo alle esigenze dei pazienti e del-

le loro famiglie cercando di rispondere alle di-verse necessità, che di volta in volta sorgevano, così da completarsi l’un l’altra piuttosto che so-vrapporsi. Tutte, comunque, sono accomunate dal desiderio di donare, gratuitamente e spon-taneamente se stessi, il proprio tempo, il proprio denaro, le competenze professionali e le qualità umane, doti che contraddistinguono i volontari. A fianco dell’Associazione “Via di Natale” , che con la sua attività capillare di sensibilizzazione della cittadinanza, ha contribuito in modo molto significativo alla nascita del CRO si sono con il tempo aggiunte numerose altre Associazioni (più di 15 attualmente) che collaborano strettamente con il personale sanitario dell’Istituto partecipan-do in modo discreto, responsabile e impegnato, al miglioramento della qualità della cura, della ricerca e della vita dei pazienti e loro familiari. La manifestazione del 21 novembre è nata, quindi, non solo come una festa che l’Istituto ha voluto dedicare alle Associazioni ma anche come un momento di riflessione e di confronto sulle at-tività e sulle esperienze vissute dai volontari sia in Istituto che nel supporto del malato nel suo reiserimento nella vita quotidiana. Hanno arric-

chito la giornata gli interventi di alcuni medici che hanno trattato temi quali la cura dei giovani pazienti ricoverati nell’Area giovani (Dr. Ma-scarin), la cura tramite trapianto di midollo (Dr.ssa Michieli) e le nuove frontiere nella cura dei pazienti anziani (Dr.ssa Fratino). È stata poi la volta delle Associazioni di volontariato che sono state presentate in modo mirabile da Margherita Venturelli, bibliotecaria del Comune di Aviano, che con il suo brio e la sua professionalità ar-ricchita dalla particolare sensibilità di persona che ha vissuto personalmente l’esperienza della malattia, ha raccontato, con l’ausilio di foto e diapositive, le varie attività delle Associazioni. La giornata è stata particolarmente significativa per la presenza della Senatrice Barbara Contini, Presidente di Alleanza degli Ospedali Italiani nel mondo che ha fatto un vivace e accorato inter-vento sulla qualità e l’importanza del volonta-riato. La giornata è proseguita con uno squisito pranzo preparato dalla maestria dei cuochi del CRO guidati dalla “mitica” Rosy e si è conclusa con una magica atmosfera grazie allo straordi-nario concerto dell’Orchestra a plettro sanvitese di cui si può leggere nelle prossime pagine.

La Senatrice Barbara Contini e il Dr. Giovanni Del Ben Pubblico e autorità durante il Convegno

Associazione Italiana

Associazione Luca

Centro di Riferimento Oncologico di Aviano

21 NOVEMBRE 2009

ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATOE CRO INSIEME

PER LA RICERCA CHE CURA

Sala Convegni - CROore 9.00

Page 36: CRONEws ottobre dicembre 2009

�� CROnews

sostegno al malato

21 novembre 2009 Concerto al CRO dell’Orchestra a plettro sanvitese

Nel 40° dalla fondazione

l’Orchestra a plettro Sanvitesediretta da Elena Abolmazova

in concerto al CRO presenta

“La vita è bella”con

Mariangela Casagrande (soprano)Loreta Battistella (mezzo soprano)

21 novembre 2009Salone 2° piano - ore 15.00

Sede dell’Orchestra a plettro sanvitese

c/o S.O.M.S.I. - Torre Raimonda, Piazza del Popolo - 33078 San Vito al Tagliamento (Pordenone)0434 571229 - 0421 270096

Orchestrali:

Primi mandolini: Fabio Milan

Manuela BellomoDomenico Furci

Artemisio GavioliLuca Zanello

Secondi mandolini: Chiara Bertoia

Marco Fornasaris Lucia Momi

Giovanni SerravalleChristine Teulon

Joan Wilkins

Mandole:Antonio Damiani

Enrico Forlese Roberto Verona

Chitarre:Paolo Glerean -

Tiziana Pauletto - Mario Santilli -

Michele Zanotto - Eva Zucchetto

Contrabbasso:Maurizio De Marchi

Oboe:Giovanni Sperandio

Il 21 novembre 2009 nel Salone del 2° piano del CRO di Aviano si è svolto uno straordinario Con-certo dell’Orchestra a plettro san-vitese in occasione della giornata “Associazioni di Volontariato e CRO insieme per la ricerca che cura” dedicata al volontariato.L’Orchestra, ben nota nel nostro territorio nonostante la sua pe-culiarità, è nata, come gruppo amatoriale, nel 1969 a San Vito al Tagliamento per promuovere la conoscenza del mandolino, stru-mento ormai raro da poter ascol-tare ma con delle potenzialità che possono far appassionare anche i profani.Il gruppo è attualmente compo-sto da oltre 20 elementi prove-nienti da 4 provincie diverse (Por-denone, Udine, Venezia e Treviso) diretti da Elena Abolmazova, una professionista russa, che oltre a dirigere suona anche la dom’ra, un antico strumento musicale

russo a tre corde dal suono pro-fondo e malinconico ed è primo violino nell’Orchestra regionale del Friuli Venezia Giulia.L’Orchestra, nelle sue numerose manifestazioni, presenta un re-pertorio composito formato sia da brani di repertorio classico-popolare che da brani di auto-ri contemporanei di genere ma anche autori innovativi quali ad esempio G.S. Sviridov.Tra le manifestazioni organizza-te per celebrare il 40° anno dalla sua fondazione, il Presidente Avv. Raffaele Brigida ha voluto inserire il concerto al CRO dedicandolo ai pazienti, al personale sanitario e ai volontari a coronamento del-l’evento del 21 novembre.Il programma scelto, a cui è stato dato il titolo di una nota canzo-

ne di Piovani “La vita è bella” che ha concluso il concerto, era ricco e variegato: dai classici valzer di Verdi, Lombardo, Shostakowich, alle vivaci tarantelle, agli intermez-zi musicali per passare poi alle note canzoni napoletane (Mala-femmena, I’ te vurria vasà ...) o all’intenso “Andante per dom’ra” di Budaskin suonato in modo ec-cellente da Elena Abolmazova. Particolarmente apprezzati dal pubblico sono stati i pezzi can-tati dalle bravissime Mariangela Casagrande (soprano) e Lore-ta Battistella (mezzo soprano), che hanno incantato il pubblico per la grazia ed eleganza con le quali hanno proposto i loro emo-zionanti assolo o i viruosi duetti scatenando i calorosi appplausi della sala.

Mariangela Casagrande (soprano) e Loreta Battistella (mezzo soprano) impegnate in un duetto durante il concerto nel Salone al 2° piano del CRO.

Page 37: CRONEws ottobre dicembre 2009

��CROnews

I CD dell’Orchestra sono a disposizione di chi ne fosse interessato presso la Direzione Scientifica o la Direzione Generale a fronte di una offerta per la ricerca (informazioni 0434-659207 - 659217).

L’Orchestra a plettro sanvitese durante il concerto

Una bella giornata che si è con-clusa in modo impeccabile grazie alla performance di questi artisti che hanno generosamente dedi-cato il loro tempo per la riuscita di questo evento.

Ma la loro generosità non si è limitata a questo. Infatti, il Con-siglio direttivo dell’Orchestra ha voluto regalare al CRO 100 CD con le incisioni dei loro pezzi de-stinando il ricavato al sostegno della ricerca. Il folto pubblico presente al concerto nel Salone del 2° piano del CRO

Orchestra a plettro sanvitese c/o S.O.M.S.I.. Torre Raimonda-Piazza del Popolo 33078 San Vito al Tagliamento (PN) 0434-571229 - 270096@ [email protected] <[email protected]> www.orchestraaplettrosanvitese.it

Primi mandoliniFabio MilanManuela bellomoDomenico FurciArtemisio GavioliLuca Zanello

ChitarrePaolo GlereanTiziana PaulettoMario SantilliMichele ZanottoEva Zucchetto

OboeGiovanni Sperandio

Secondi mandoliniChiara BertoiaMarco FornasarisLucia MomiGiovanni SerravalleChristine TeulonJoan Wilkins

MandoleAntonio DamianiEnrico ForleseRoberto Verona

ContrabbassoMaurizio De Marchi

Elena AbolmazovaDirettore dell’Orchestra a plettro sanvitese

L’Orchestra

Page 38: CRONEws ottobre dicembre 2009

�� CROnews

ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

le Associazioni si raccontano...

AIL di Pramaggiore:quindici anni di aiuti al CROe non solo

Pramaggiore è un paese della pro-vincia di Venezia, ultima propaggine orientale del Veneto, che per la sua locazione geografica, è in stretta re-lazione con il Friuli e, in particolare, con la provincia di Pordenone. Quindici anni or sono, tre pionie-ri della solidarietà di Pramaggiore, Diego Reganaz, Bruno Greggio e Silvano Franceschi, che già si era-no prodigati in campagne a favore dell’A.I.L., con il sostegno di Bruno Pivetta, pensarono di coinvolgere al-tre persone per la costituzione di un Gruppo A.I.L. “Associazione Italiana contro le Leucemie” stabile.La notizia di un caso di leucemia in un giovane del paese, accese in loro il forte desiderio di portare tutto il so-stegno possibile al giovane e alla sua famiglia, di far sentire loro la vicinan-za della comunità in un momento della vita in cui tutto sembra crollarti addosso. Ed ecco che una sera del mese di gennaio 1994, tredici perso-ne si sono riunite ed hanno deciso di formare il primo consiglio dell’A.I.L. Gruppo di Pramaggiore, con Presi-

Pramaggiore (sede locale). Piazza Libertà n 48 30020 Pramaggiore (VE) 0421-799996@ [email protected]

dente Diego Reganaz, mettendo a disposizione tempo ed energie per un fine comune. Il grande entusia-smo e le profonde motivazioni sono stati gli ingredienti determinanti per l’integrazione e l’amalgama nel gruppo di persone con età, espe-rienze ed idee differenti. Il Gruppo di Pramaggiore è stato riconosciu-to dalla Sezione di Venezia nel gen-naio del 1995, durante la presiden-za del prof. Maurizio Reberschak, che ha accolto con viva emozione l’adesione dell’area Veneto-orien-tale all’A.I.L. Venezia.Le prime iniziative, a carattere na-zionale, di raccolta fondi intraprese sono state le Stelle di Natale e suc-cessivamente le Uova di Pasqua, che prevedono la distribuzione nel-

le piazze rispettivamente di un fiore di Natale e di un uovo di cioccolato, dietro offerta di un contributo. Dalla distribuzione di quasi un centinaio di Stelle di Natale del dicembre 1994, oggi si è raggiunta la quantità di circa 3.500 per ciascuna manife-stazione, grazie all’impegno ed alla dedizione di numerosi volontari. Alle manifestazioni hanno partecipato di volta in volta sempre più volontari che, a fine evento, vengono invitati e riuniti ad una cena conviviale, che costituisce un momento di ritrovo sia per portare i ringraziamenti per l’im-pegno prestato, che per divulgare i risultati delle distribuzioni e delle at-tività dell’associazione. Col passare del tempo, infatti, l’area di interven-to dell’associazione è andata oltre i

Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma - Onlus

La campagna di sensibilizzazione che si svolge ogni anno a Natale con la promozione delle Stelle di Natale. Al centro il Presidente Andrea Dalla Pozza

Page 39: CRONEws ottobre dicembre 2009

��CROnewsASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

confini comunali, soprattutto grazie ai volontari che hanno creato una rete di sensibilizzazione tra amici e parenti, e grazie ai parroci che han-no saputo accogliere nelle comunità parrocchiane l’attività dell’associa-zione come complemento alle attivi-tà ecclesiastiche. È così che oggi i Comuni interes-sati dalle attività e dalla presenza dell’A.I.L. hanno quasi raggiunto la totalità del mandamento di Porto-gruaro e buona parte di quello di San Donà di Piave, coinvolgendo una quarantina di parrocchie e con-tando sull’aiuto di circa duecento volontari. Vengono interessate, altre-sì, alcune località limitrofe del vicino Friuli-Venezia Giulia, ove fin da subi-to si sono instaurati ottimi rapporti di collaborazione con l’apprezzata Sezione A.I.L. di Pordenone.Nel 1996 è iniziato un rapporto concreto con il C.R.O. di Aviano. In quelll’anno, infatti, sono stati donati dei frigoriferi e dei televisori con vi-deoregistratore per le nuove stanze sterili dedicate ai i pazienti ricove-rati nel reparto di onco-ematologia, diretto dalla dott.ssa Vittorina Za-gonel. In seguito, sono state devo-lute due cyclette al reparto, con lo scopo di completare le attrezzature per la riabilitazione dei pazienti dopo il trapianto. È anche di quegli anni il primo finanziamento devoluto sotto forma di assegni di ricerca e/o borse di studio per giovani ricercatori. La prima beneficiaria è stata la dr.ssa Cristina Mejak, una collaboratrice della Dott.ssa Zagonel. Successi-vamente tali collaborazioni si sono notevolmente rafforzate, grazie al-l’incontro con il dott. Valter Gattei e l’equipe del SOC di Oncoematologia

Clinico-Sperimentale, da lui diretto. Il rapporto collaborativo che si è in-staurato in questi anni con il dott. Gattei, si è concretizzato in numero-se iniziative di supporto alle attività di ricerca portate avanti dal suo grup-po, sia sotto forma di contributo per borse di studio, contratti di ricerca pluriennali, finanziamento di corsi e convegni (ricordiamo ad esempio il finanziamento per la partecipazione di un ricercatore del gruppo ad un corso tenutosi nel 2007 ad Uppsala in Svezia), nonché, ultimamente, per l’acquisizione di un termociclatore di laboratorio, una iniziativa portata avanti assieme al gruppo musicale dei Caramel. Negli anni, sono state realizzate nu-merose iniziative per la sensibilizza-zione della popolazione. Ricordo, ad esempio, nel 1995 un incontro dibattito sul tema “La leucemia del bambino” con la partecipazione del prof. Luigi Zanesco; dal 1998 al 2006, un concorso a premi destina-to ai bambini delle scuole elementa-ri e a quelli in cura presso il Centro leucemie infantili di Padova, intitolato “Premio Carlo, Giada e Marco: sogni interrotti, futuri rubati”; più recente-mente, con la collaborazione del dott. Gattei, sono state organizzate due conferenze intitolate “Leucemie e linfomi al C.R.O.: dalla ricerca alla cura” con la partecipazione della dott.ssa Mariagrazia Michieli, che ha parlato delle attività trapiantologiche al C.R.O., e del dott. Maurizio Ma-scarin, che ha presentato la cosid-detta “area giovani del C.R.O.”, un reparto specializzato nel ricovero e cura di pazienti adolescenti affetti da patologie onco-ematologiche. Tra le altre iniziative intraprese, come

non ricordare, ad esempio, la prima-verile “Autogimkana” che, dal 1998, è stata mandata in pensione nel 2007, o la “Scampagnata d’autun-no”, nata nel 1995 e giunta oggi alla sua quattordicesima edizione. Elen-carle tutte sarebbe impossibile, e rischierebbe di offendere qualcuno, dimenticandolo. Bisogna però ricor-dare, almeno per sommi capi, quello che è stato fatto con il ricavato delle diecine di iniziative di raccolta fondi. Fin dai primi anni di attività, il gruppo ha seguito con particolare attenzione le numerose famiglie che ad esso si sono rivolte per trovare un sostegno, non solo psicologico ma anche eco-nomico, nel terribile percorso della malattia. Inoltre, un’attenzione parti-colare la si è avuta per i reparti pe-diatrici di Portogruaro, ai quali sono stati donati televisori e videoregistra-tori per alleviare il ricovero dei piccoli malati, ed anche strumentazioni cli-niche quali ad esempio un ossimetro portatile. Altre iniziative hanno finan-ziato il trasporto dei malati delle no-stre zone ricoverati presso i reparti ematologici di Udine o Padova. Un finanziamento specifico è stato de-voluto alla “Città della Speranza” per la conclusione delle opere di costru-zione del “Centro leucemie infantili” di Padova.Fatemi ricordare, in queste ultime righe, la sig.ra Flavia Bonotto, pre-sidente del gruppo prima del sotto-scritto, le cui instancabili attività, il sostegno continuo ed il senso pro-fondo della solidarietà umana, sono state e sono tuttora motore insosti-tuibile del gruppo.

Andrea Dalla PozzaPresidente, Gruppo A.I.L.

Pramaggiore (VE)

La campagna di sensibilizzazione che si svolge ogni anno con la promozione delle uova di Pasqua

Il Gruppo dei Volontari A.I.L. di Pramaggiore durante il torneo di calcetto 2009.

Page 40: CRONEws ottobre dicembre 2009

�� CROnews

ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

ADMO - ASS. DONATORI MIDOLLO OSSEO Udine (sede regionale) Via Carducci, 48 - 3100 Udine 0432-299728Fax 0481-92276@ [email protected] www.admo.it

La sua attività è finalizzata a creare una banca dati di donatori volontari;soste-nere il Registro Internazionale Donatori Midollo Osseo.

ASS. FEDERICA PER LA VITA

Vicolo delle Primule, 1 Trieste338-7457763@ [email protected]

L’Associazione supporta coloro che quo-tidianamente sono impegnati nella lotta ai tumori. È nata proprio per raccogliere fondi necessari alla ricerca scientifica e per l’aiuto ai malati neoplastici. Sostiene inoltre il progetto condotto dal CRO di Aviano per la produzione di vac-cini antitumorali per la terapia dei linfomi.

AFDS - ASS. FRIULANA DONATORI DI SANGUE Pordenone (sede provinciale) Viale Marconi, 16 - 33097 Spilim-

bergo (PN) 0427-51472Fax 0427-51472@ [email protected] www.afdspn.it

La sede provinciale si trova a Spilimber-go ed è aperta il Martedì dalle 16:30 alle 19.30 e il Sabato dalle 9.00 alle 12.00.

ASSOCIAZIONE GIULIA Pordenone (c/o Casa Serena) Via Revedole, 88 -

33170 Pordenone 0434-20282 340-2936554Fax 0434-363508@ [email protected] http://digilander.libero.it/solegiulia

Presso il CRO:offre sostegno e ascol-to, nel reparto OMA, ai malati e ai loro

familiari;ha attivato un punto di ascol-to, in collaborazione con la Divisione On-cologica Medica A-AIDS, rivolto alle per-sone sieropositive all’interno del CRO;promuove gruppi di auto-mutuo-aiuto;il giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 18.00, nel salone degenze del Secondo piano, svolge due attività: il laboratorio “I colori dell’anima” e “Il salotto di Giulia”; il lunedì pomeriggio collabora con la Bi-blioteca per i Pazienti (Bibliobus) per svolgere attività “diversionistiche” e dare così “ali ai libri”.

ASSOCIAZIONE INSIEMEAviano (sede principale) Via Stretta, 1 - 33081

Aviano (PN)334-2519013@ [email protected]

L’Associazione garantisce giornalmente, dal lunedì al venerdì, presso il CRO, un servizio di accoglienza e orientamen-to dei pazienti all’ingresso e ai piani (al mattino), sostegno-relazione di aiuto ai pazienti e ai loro familiari in tutti i repar-ti di degenza (nel pomeriggio 4° piano: lunedì, giovedì - 2° e 3° piano: marte-dì, mercoledì, venerdì). Fornisce inoltre informazioni logistiche sul territorio e di servizi esterni all’Istituto.

AIL ONLUS - ASS. ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE LINFOMI E MIELOMA

Pordenone (sede provinciale) Via Gemona, 1 33077 Sacile (PN) 0434-72518 - fax 0434 783920@ ail.pordenone@

L’impegno dell’AIL è volto a:sensibiliz-zare l’opinione pubblica alla lotta contro le malattie ematologiche;promuovere e sostenere la ricerca. Dal 2006 la sede di Pramaggiore (VE) collabora a progetti di ricerca scientifici in atto al CRO.

AIRC - ASS. ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRO

Raccoglie ed eroga fondi a favore del progresso della ricerca oncologica e dif-

fonde al pubblico una corretta informa-zione in materia. Trieste (sede regionale) Via del Coroneo, 5 -

34133 Trieste 040-365663Fax 040-633730@ [email protected] www.airc.it

ANDOS ONLUSASS. NAZIONALE DONNE OPERATE AL SENO Sezione di Pordenone (c/o Centro

Sociale Anziani) Via Piave, 54 33170 Pordenone 0434-40729Fax 0434-40729@ [email protected] www.andosonlusnazionale.it

Offre consigli di tipo socio sanitario trami-te specifico materiale informativo, protesi provvisorie, trattamenti di linfodrenaggio (presso la propria Sede), organizza corsi di ginnastica riabilitativa postoperatoria, di yoga e corsi di ginnastica in acqua. Or-ganizza corsi di formazione per volontarie ed operatrici. Il venerdì (e al bisogno il lu-nedì) pomeriggio le volontarie dell’Asso-ciazione ANDOS sono presenti al CRO a disposizione delle donne operate al seno ricoverate al CRO. Vengono organizzati gruppi pomeridiani di ascolto e mutuo aiuto e vengono offerte informazioni uti-li per poter riprendere una vita normale dopo l’intervento (trattamenti di linfodre-naggio, ginnastiche di riabilitazione, ecc)

ANGOLO ONLUS - ASS. NAZIONALE GUARITI O LUN-GOVIVENTI ONCOLOGICIOffre supporto psicologico attraverso lo scambio di esperienze e l’ascolto par-tecipe. Promuove attività di formazione, informazione, prevenzione per i soci, per altre associazioni, per la popolazione, per i malati e i familiari. L’Associazione pubblica anche un periodico trimestrale dal titolo Angolo News.• RISPONDE LA PSICOLOGA:Lunedì e Venerdì dalle 14.30 alle 16.30Supporto-ascolto psicologico; informa-zioni su: centri di cura oncologici a livello nazionale, associazioni di aiuto ai pa-zienti terminali.

... le altre Associazioni di Volontariato e organizzazioni a sostegno della ricerca o a supporto del malato

Sono attivi al CRO

Page 41: CRONEws ottobre dicembre 2009

��CROnewsORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

• INCONTRA ANGOLO i soci rispondono:Lunedì-Venerdì dalle 8.00 alle 12.00Servizio telefonico di ascolto parteci-pe e condivisione di esperienze relative all’essere malato oncologico, la storia della propria malattia, la guarigione e lo star bene dopo; servizio di incontro/co-noscenza dei pazienti ricoverati al CRO e dei loro familiari. Questo servizio, i cui obiettivi sono gli stessi del servizio tele-fonico, è svolto presso la Segreteria di ANGOLO, 2° piano saletta biblioteca di reparto (prima dell’ingresso alla Divisione di Oncologia Medica A).SEGRETERIA: orario di apertura: Lunedì e Martedì dalle 8.00 alle 12.00NAVETTA DA E PER VENEZIA: 0434-659277 - 339-8789040REPERIBILITÀ VOLONTARI:Marilena 339-8789040Manuela 333-3001947Lucio 328-7392799Alvise 348-4166203 Pordenone (sede nazionale) c/o Centro di Riferimento Oncolo-

gico, Via Franco Gallini, 2 - Aviano www.associazioneangolo.it @ [email protected] 0434-659277Fax 0434-659531

ANLAIDS ONLUSASS. NAZIONALE PER LA LOTTA ALL’AIDS Aviano (sede regionale) c/o Prof. Umberto Tirelli, U.O. di

Oncologia Medica A, CRO di Avia-no (PN)

Via F. Gallini, 2 - 33081 Aviano 0434-659284Fax 0434-659531@ [email protected] www.anlaids.it

Promuove iniziative volte allo sviluppo del-la ricerca scientifica nei campi della pre-venzione, diagnosi e cura dell’infezione e delle forme morbose ad essa correlate. Sono attivi servizi informativi, di counse-ling telefonico, di assistenza e consulenza psicologica, legale, sociale e medica.

ASSOCIAZIONE VIA DI NATALE ONLUS Via Franco Gallini, 1 33081 Aviano (PN) 0434-660805 Fax 0434-651800@ [email protected] www.viadinatale.org

L’Associazione Via di Natale ha realizzato una struttura di accoglienza per i malati di cancro e i loro familiari nei pressi del CRO di Aviano. PIANI DI OSPITALITÀ: Pazienti in te-

rapia ambulatoriale al CRO di Aviano: l’ospitalità è consentita al paziente solo per la durata della terapia; il periodo massimo di permanenza sono 4 setti-mane. Familiari di pazienti ricoverati: l’ospitalità è concessa a un solo familiare per paziente. Il periodo di permanenza concesso è di 2-3 settimane.HOSPICE: l’ospitalità è riservata ai malati di cancro nella fase di malattia in cui non vi è più indicazione di un trattamento che-mio o radioterapico volto alla guarigione o al trattamento della malattia tumorale ma sono indicate solo cure palliative finalizza-te ad alleviare la sofferenza e a migliorare la qualità della vita.Hanno priorità di accoglienza a titolo gratuito le persone con minori possibilità economiche. Il ricovero in Hospice ga-rantisce la disponibilità di un’assistenza specializzata.

AVIS - ASS. VOLONTARI ITALIANI SANGUE Pordenone (sede regionale) Via Montereale, 24 - 33170 0434-555145Fax 0434-253707@ [email protected] www.avis.it/regioni/friuli_venezia_

giulia

È un’organizzazione con finalità di soli-darietà umana, costituita tra coloro che donano volontariamente, gratuitamente e anonimamente il proprio sangue. Gli scopi sono: venire incontro alla crescente domanda di sangue; avere donatori pronti e controllati nella tipologia del sangue e nello stato di salute; lot-tare per eliminare la compravendita del sangue;donare gratuitamente sangue a tutti, senza alcuna discriminazione.

FONDAZIONE BIASOTTO Ghirano di Prata di Pordenone Via Leonardo Da Vinci,

44 – 33080 Ghirano di Prata di Pordenone (PN)

335-7000760 0434-622141 335-8133671Fax 0434-622141@ [email protected] www.fondazionebiasotto.it

La Fondazione Biasotto collabora attiva-mente con il CRO di Aviano assicurando il trasporto gratuito dei malati oncologici residenti nella provincia di Pordenone, che si trovano in situazioni economiche e/o familiari di particolare necessità.Organizza conferenze e dibattiti sulla prevenzione dei tumori e l’educazione alla salute e supporta medici e infermieri del CRO con contributi economici desti-nati a corsi di aggiornamento. Mette a

disposizione due propri automezzi e au-tisti volontari per il trasporto gratuito di ammalati oncologici dal proprio domicilio alle strutture sanitarie provinciali per visi-te oncologiche e/o terapie.

INAS - CISL Sede di Pordenone Via S. Valentino, 30 - 33170 Por-

denone 0434-549939Fax 0434-45085@ [email protected] www.inas.it

L’INAS, Istituto Nazionale di Assistenza Sociale, è il patronato della Cisl che tute-la gratuitamente i cittadini per i problemi previdenziali, assistenziali e per quanto riguarda l’assicurazione per gli infortuni sul lavoro. Tra i servizi offerti ai cittadini vi è quello legato alla malattia e all’assistenza socio sanitaria che comprende: indennità di malattia; esenzione dal ticket sanitario e richiesta cure balneo-termali; assicu-razione infortuni domestici; handicap e permessi per assistenza a familiari; do-mande per invalidità civile; maternità.Presso il CRO è possibile contattare un rappresentante dell’INAS per chiedere spiegazioni e maggiori informazioni sugli aspetti legali inerenti ai diritti del malato. L’INAS è presente al CRO di Aviano ogni Martedì dalle ore 9.30 alle 13.30 per una consulenza.

LILT - LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI Pordenone (sede provinciale)

Via Martelli, 1233170 Pordenone

0434-28586Fax 0434-26805@ [email protected] www.legatumori.it

Si occupa della prevenzione della malat-tia oncologica, il suo impegno nella lotta contro i tumori si dispiega su tre fronti: la prevenzione primaria (attraverso sti-li e abitudini di vita), quella secondaria (con la promozione di una cultura della diagnosi precoce) e l’attenzione verso il malato, la sua famiglia, la riabilitazione e il reinserimento sociale.Offre i seguenti servizi: assistenza do-miciliare al malato tumorale, trasporto dei malati agli ambulatori;telefono amico per malati, sussidi, conferenze nelle scuole o gruppi e associazioni sull’educazione sanitaria (lotta contro il fumo di tabacco, alcoolismo, cancerogenesi ambientale, educazione alimentare, AIDS, prevenzio-ne ginecologica);corsi per la dissuasio-ne dal fumo di tabacco;corsi di aggior-namento per volontari, manifestazioni e convegni scientifici.

Page 42: CRONEws ottobre dicembre 2009

�0 CROnews

sostegno alla ricerca

Il CRO destina il 5x1000 del 2006 interamente alla ricerca

Con il termine 5x1000 si intende la quota che ogni cittadino ha facoltà di destinare liberamente, senza alcun co-sto o aggravio fiscale, a Istituti/Enti che svolgono attività di ricerca scientifica e sanitaria o ad Associazioni, no profit, che svolgono attività socialmente utili, grazie alla Legge finanziaria n. 266/05 A partire dalla dichiarazione dei redditi del 2006 (relativa ai redditi del 2005), i cittadini, esercitando il proprio diritto di scelta hanno iniziato a supportare il CRO destinandogli il 5x1000 ed hanno poi continuato ad esprimere la loro pre-ferenza anche negli anni successivi. Le quote del 5x1000, introitate dalla Agenzia delle Entrate, vengono suc-cessivamente erogate agli Enti ai quali i cittadini le hanno destinate.Nell’anno 2008 l’Agenzia delle Entrate ha comunicato al CRO di essere sta-to il beneficiario di ben 50.296 quote di 5x1000, relative ai redditi dell’anno 2005, da parte di altrettanti contribuen-ti. Per quanto riguarda gli anni succes-sivi, siamo in attesa di comunicazione.Il CRO è particolarmente grato alla popolazione che ha saputo cogliere l’occasione offerta dalla legge ed ha scelto di aiutare la ricerca. L’operazio-ne ha fruttato al CRO ben 3,4 milioni di Euro, risorsa preziosissima per lo sviluppo della ricerca scientifica.Con questa somma, il Direttore Scien-tifico insieme al Direttore Generale ha elaborato un Programma (che è in fase è di approvazione da parte degli organismi competenti, Ministero del Welfare e Regione FVG, per dare un primo impulso alla ricerca. In futuro, non appena verranno comu-nicate le quote di 5x1000 relative agli anni finanziari successivi (2006-2007 e 2008) e i relativi finanziamenti sarà possibile ampliare i progetti ed elabo-rare programmi ancora più ambiziosi e competitivi che avranno come filo conduttore “La ricerca cura”.

Primo Programma 5x10001. Progetto di sviluppo della ricer-ca traslazionale nell’ambito delle

terapie cellulari. Ha come obiettivo scientifico il potenziamento dell’attività di trapianto delle cellule staminali, del-le bioimmunoterapie dei tumori. Per svolgere questa attività è necessario realizzare una struttura di tipo GMP che permetta l’espansione in vitro delle cellule staminali e immunitarie a scopo di reinfusione nel paziente neo-plastico. Per questo progetto sono stati stanziati circa 1,5 milioni di Euro. La scelta di dare un forte impulso a questo settore per primo, è dovuta alla grande attenzione che il CRO ha da sempre riservato ai pazienti e de-riva dal fatto che tale attività ha una ricaduta immediata e di grande effi-cacia su essi che ne possono trarre grandi benefici.2. Programma riservato ai Giovani ricercatori e allo sviluppo di ricer-che innovative. Questo programma ha lo scopo di incrementare la presen-za di giovani ricercatori particolarmen-te promettenti e di attrarre ricercatori con già comprovata esperienza in Istituti di prestigio internazionale, che possano sviluppare progetti innovativi al CRO. Al contempo si vuole raffor-zare la progettualità corrente predi-sponendo nuovi contratti di ricerca a ricercatori che hanno già maturato una esperienza specifica e qualificata in alcuni settori che possono operare con una certa autonomia. Per questo programma sono stati resi disponibili circa 1,3 milioni di Euro.3. Core Facilities interdisciplinari a sostegno della ricerca traslazio-nale. La ricerca traslazionale è uno degli obiettivi qualificanti l’Istituto. Si tratta di correlare attività multidisci-plinari e trasversali che richiedono un elevato grado di competenze profes-sionali specifiche in diversi ambiti cli-nici e di base che perseguono scopi comuni in modo interattivo al fine di raggiungere risultati da trasferire poi al Sistema Sanitario Nazionale. Le Core Facilities sono le “risorse condivise” cioè quelle risorse (umane, di appa-recchiature di alta tecnologia ecc.)

che permettono, se centralizzate, di aumentare la qualità delle prestazioni con un risparmio di energie e risorse. In questo modo si eliminano le du-plicazioni, si ottimizzano le risorse e si riducono i costi, ottenendo così il massimo risultato con la minima spe-sa. L’obiettivo di questo programma è quindi la creazione e il potenziamento di infrastrutture centralizzate (BioBan-ca, Clinical Trials Office, Technology Transfer Office, ecc.) allo scopo di aumentare la produttività scientifica, l’eccellenza della ricerca e delle pre-stazioni sanitarie, la creazione di spin-off e brevetti, ecc.. A questo scopo sono stati destinati circa 600 mila Euro. Alcune di queste Core Facility sono già operative: ad esempio è stato implementato il personale dedicato all’Ufficio centralizzato per gli stu-di clinici sperimentali (Clinical Trials Office) che si occupa della gestione di tutti i protocolli e gli studi di sperimen-tazione clinica in atto al CRO. Questi studi, che costituiscono risorse importanti per trovare sempre nuove e migliori terapie per il trattamento e la cura dei pazienti oncologici, preve-dono un monitoraggio molto attento e scrupoloso e numerosi controlli incro-ciati dei dati clinici e di laboratorio. Richiedono, pertanto, un notevole impiego di risorse umane qualificate e specificamente preparate. Grazie al 5x1000 è stato possibile incrementa-re il numero di professionisti dedicati a questa attività e di conseguenza am-pliare il numero di studi attivi. È in corso, inoltre, la realizzazione di una BioBanca centralizzata di Isti-tuto. Il progetto prevede ampi spazi dedicati, dotati di apparecchiature e congelatori (-80°) per la corretta conservazione dei campioni biologici liquidi e tissutali, preziosa risorsa per la ricerca attuale e futura. La raccolta di tali campioni, tempora-neamente conservati presso alcune Strutture interne all’Istituto, è già in corso.

Page 43: CRONEws ottobre dicembre 2009

Per coloro che volessero dare un contributo alle attività di ricerca del CRO segnaliamo le modalità di versamento:

• Versamento diretto: presso l’Ufficio Affari Generali, in contanti oppure assegno circolare, da lunedì a venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 16.00.All’atto della donazione viene rilasciata ricevuta;

• Versamento postale: sul c/c n. 10585594 intestato a “Centro di Riferimento Oncologico - Servizio Tesoreria”;

• Vaglia postale: intestato a “CRO Aviano” Via Franco Gallini 2 – 33081 Aviano;

• Bonifico bancario: versamento su c/c n. 000030264112 intestato a “Centro di Riferimento Oncologico – Servizio Tesoreria” presso Banca Popolare FriulAdria Crédit Agricole, filiale di Aviano codice IBAN: IT92Y0533664770000030264112 (codice CIN Y - ABI 05336 - CAB 64770) (effettuabile presso qualsiasi istituto bancario).

Le donazioni possono essere finalizzate a determinati Reparti e/o Servizi del CRO ovvero a specifici campi di attività.È possibile indicare direttamente oppure comunicare per iscritto un nominativo, in memoria del quale la donazione viene eseguita, nei seguenti modi:

• Versamento postale: indicare nominativo/Reparto/Attività di Ricerca direttamente nello “Spazio per la causale del versamento”;

• Vaglia postale: indicare nominativo/Reparto/Attività di Ricerca direttamente nello spazio “Comunicazioni del mittente”;

• Bonifico bancario: indicare nominativo/Reparto/Attività di Ricerca direttamente nella “Causale di versamento” ovvero comunicare direttamente con lettera indirizzata a “CRO, Via Franco Gallini, 2 – 33081 Aviano” allegando copia del Bonifico.(È possibile inviare la lettera anche via fax al n. 0434–652182).

I nominativi dei Donatori, in mancanza di indicazione contraria, verranno iscritti nell’Albo dei Donatori.Ulteriori informazioni si possono richiedere telefonando al CRO al n. 0434-659341.

Se vuoi aiutare la ricerca...

Per sostenere la ricerca scientifica al CRO con il 5 per mille, nella prossima dichiarazione dei redditi il contribuente dovrà inserire nello spazio “FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SANITARIA” il Codice Fiscale del CRO e firmare nel riquadro corrispondente. Le scelte di destinazione dell’otto per mille dell’Irpef e del cinque per mille dell’Irpef sono indipendenti tra loro e possono essere espresse entrambe.

Codice Fiscale CRO Aviano 00623340932

5 PER

MILLE AL CRO

Page 44: CRONEws ottobre dicembre 2009

CROnewsCentro di Riferimento Oncologico - Istituto Nazionale Tumori - IRCCS - Via Franco Gallini n° 2, Aviano (Pn) - Tel. 0434 659111

www.cro.it

copia gratuita