CROnews n.4, Volume 5, anno 2011

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Ottobre-Dicembre

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trimestrale2011 - V. 5 (4)ottobre 2011

in questo numero

CROnews

Direttore responsabileDr. Paolo De Paoli

notizie dell’ultima oraIl Dr. Riccardo Dolcetti nuovo Presidente della Società Italiana di Cancerologia (SIC) ..............................................................................p. 2

Riconoscimenti a livello nazionale conseguiti dai borsisti CRO ................p. 2

Virus e Tumori Solidi ...............................................................................p. 3

AgeNaS ..................................................................................................p. 4

Convegno sul carcinoma dell’ovaio .........................................................p. 5

Il Vescovo della Diocesi di Pordenone in visita al CRO .............................p. 6

attualitàLa NewsLetter della Direzione Scientifica: un anno di attività ..................p. 7

FLASH ON...PMH e CRO Aviano ................................................................................p. 8

HIGHLIGHTSUniversità di Udine-CRO Aviano uniti nella ricerca contro il cancro e per la diagnostica in generale ................................................p. 11

PARLIAMO DIPrevenzione e lotta contro l’AIDS ............................................................p. 14

ATTIVITÀ FORMATIVA AL CROI Percorsi Clinico-Assistenziali al CRO .....................................................p. 17

La programmazione neuro linguistica come strumento per l’efficacia delle relazioni nei gruppi di lavoro ......................................p. 19

Outdoor… per il gruppo di ricerca clinico terapeutica ..............................p. 20

L’ANGOLO DELLA BIBLIOTECALa Biblioteca del CRO si trasforma .........................................................p. 21

Corso di lettura ad alta voce ...................................................................p. 22

Incontri con le Fiabe ...............................................................................p. 24

URP E ARTE COME SUPPORTO TERAPEUTICORiapre l’esposizione di opere d’arte al CRO ............................................p. 27

AREA GIOVANIScrivere per e con i pazienti ....................................................................p. 29

CROmatiche armonieConcerto di Natale del coro CROmatiche armonie ..................................p. 34

sostegno alla ricercaLa generosità non ha età: i bambini di San Candido sostengono il CRO ....p. 35

Lo scrigno dei Presepi Avianesi ...............................................................p. 36

ORGANIZZAZIONI NO-PROFITSono attive al CRO .................................................................................p. 37

il cinque per mille alla ricercaSostieni la ricerca al CRO .......................................................................p. 40

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notizie dell’ultima ora

Il Dr. Riccardo Dolcetti nuovo Presidente della Società Italiana di Cancerologia (SIC)

Dal 1 gennaio 2012, per due anni, il Dr. Riccardo Dol-cetti, Responsabile della U.O. Bioimmunoterapia dei Tu-mori Umani del CRO di Aviano, sarà il nuovo Presidente della Società Italiana di Cancerologia (SIC), la più antica Società Scien-tifica Italiana dedicata all’Onco-logia la cui costituzione risale al 1952. È la prima volta che un ri-cercatore del nostro Istituto viene eletto a ricoprire questa presti-giosa carica. “Sono molto onorato per questa nomina che rappresenta anche un importante riconoscimento da parte della ricerca oncologica italiana per il costante impegno e i risultati scientifici ottenuti dal CRO di Aviano” ha dichiarato il Dr. Dolcetti. Riguardo agli impegni su cui si focalizzerà la sua attività di Presi-dente, il Dr. Dolcetti ha precisato: “La Società Italiana di Cancerolo-gia riunisce più di 600 ricercatori attivi in campo oncologico, pre-valentemente giovani, che opera-no con entusiasmo e dedizione in varie istituzioni italiane. Ben con-sapevole che questo costituisce un patrimonio di inestimabile va-lore, la SIC intende proseguire e potenziare anche nei prossimi anni le azioni di supporto e di in-centivazione a favore dei giovani ricercatori. Ciò è in linea con le re-centi iniziative attivate dal CRO di Aviano che grazie al supporto del 5 per mille dei contribuenti della

nostra Regione ha istituito borse di studio e contratti specifica-mente rivolti a giovani ricercatori.Come ogni anno, l’evento più importante organizzato dalla SIC sarà il Congresso Naziona-le, giunto alla 54^ edizione che si svolgerà dal 1 al 4 ottobre 2012 a Bologna. Tale evento vedrà la partecipazione di eminenti ricer-catori provenienti da tutto il mon-do che illustreranno i loro risultati nelle stesse sessioni in cui giovani ricercatori italiani presenteranno comunicazioni orali selezionate.

Il Dr. Riccardo Dolcetti, Responsabile dell’U.O. Bioimmunoterapia dei Tumori Umani

Riconoscimenti a livello nazionale conseguiti dai borsisti CRO

I risultati di eccellenza della ricer-ca del CRO hanno ottenuto un nuovo riconoscimento, in occa-

sione del 24° Convegno Annua-le dell’Associazione Italiana di Colture Cellulari (ONLUS-AICC), “Struttura, modificazioni epigene-tiche e meccanismi di riparo del DNA come bersaglio per terapie innovative antitumorali” che si è tenuto presso il Centro Congressi R. Bastianelli - Istituto nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma, dal 21 al 23 novembre 2011. La Commissione giudicatrice, formata dai Membri del Consiglio Direttivo dell’AICC e del Comitato Scientifico del Convegno, ha as-segnato il premio per la miglior comunicazione presentata sot-to forma di poster alla Dr.ssa Naike Casagrande, dottoranda presso l’Università di Padova e borsista della SOC Oncologia Sperimentale 2, laboratorio Pre-clinical Models and Antitumoral Drugs (responsabile Dr.ssa D. Aldinucci), per il lavoro dal titolo “Anticancer activity of liposomal cisplatin (lipoplatin) in cisplatin-sensitive and -resistant ovarian cancer cells” (autori Naike Casa-grande, Monica De Paoli, Marta Celegato, Cinzia Borghese, Mau-rizio Mongiat, Alfonso Colombat-ti, Donatella Aldinucci). Il lavoro descrive l’attività antitu-morale del farmaco Lipoplatino in vitro ed in vivo nel tumore del-l’ovaio e ne dimostra l’attività an-che in cellule tumorali dell’ovaio resistenti al cisplatino. Il Lipoplatino è una formulazione liposomiale del cisplatino (Regu-lon, Inc., Mt. View, U.S.A), sin-tetizzato allo scopo di ridurre la tossicità sistemica del cisplatino e contemporaneamente di incre-mentarne l’accumulo nel tumore primario e nelle metastasi.

Un’altra borsista dello stesso gruppo, Dr.ssa Marta Celega-

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Virus e Tumori Solidi

Lo studio del rapporto virus e tumori solidi ha fornito contributi fondamentali alla comprensio-ne dell’oncogenesi. Tecnologie e strategie di ricerca innovative stanno ampliando rapidamente le nostre conoscenze sul rapporto agenti infettivi e cancro aprendo nuove prospettive per la preven-zione e cura delle neoplasie a pa-togenesi virale. Ad esempio i carcinomi epatici nei bambini e negli adolescenti di Taiwan si sono nettamente ri-dotti e quasi scomparsi quando la popolazione è stata sottoposta

al vaccino contro l’epatite B. Questo potrebbe avvenire per quanto riguarda i tumori del col-lo dell’utero, con la vaccinazione in atto in vari paesi attraverso il vaccino anti-HPV nelle giovani ragazze, e ci aspettiamo per il futuro la scomparsa o la riduzio-ne nettissima di questa patologia che oggi ancora è la prima causa di morte nelle donne in certi paesi asiatici. Con l’utilizzo del vaccino anche nei giovani maschi sarà possibile diminuire fino a ridurre significa-tivamente i tumori per esempio anali e della bocca HPV correlati. In questo contesto con il prolun-gamento della sopravvivenza del paziente con infezione da HIV, la problematica dei tumori solidi non HIV correlati sta prepotentemen-te emergendo, e si è evidenziato che i tumori dell’ano, i tumori del polmone e i tumori del fegato fra gli altri sono incrementati in ma-niera significativa in questo con-testo. Queste problematiche, di grande attualità e di interesse multidisci-plinare, sono state affrontate nel convegno sui tumori solidi svolto-si a Pavia il 20-21 ottobre 2011: presidenti Paolo Pedrazzoli della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, e Umberto Tirelli dell’IRCCS CRO-Aviano; comi-tato scientifico composto da: Vittorio Perfetti e Fausto Baldanti di Pavia; Antonino Carbone ed Emanuela Vaccher del nostro Istituto. Tra i relatori che hanno parteci-pato all’evento ricordiamo: Diego Serraino (CRO-Aviano) che ha trattato gli aspetti epidemiolo-gici, Antonino Carbone e Paolo De Paoli (CRO di Aviano ) per gli aspetti diagnostici. Inoltre, Silvia Franceschi (IARC-Lione) ha par-

to, è stata selezionata per una comunicazione orale durante il congresso della Società Italiana di Cancerologia (SIC), tenutosi a Torino dal 19 al 22 ottobre 2011. Nell’ambito della sessione New players in the field è stato presen-tato il lavoro dal titolo “Antitumor activity of gold(III) dithiocarba-mato-peptide in prostate can-cer cells and xenografts” (autori Marta Celegato, Dolores Frego-na, Maurizio Mongiat, Luca Ron-coni, Cinzia Borghese, Vincenzo Canzonieri, Naike Casagrande, Alfonso Colombatti, Donatella Al-dinucci). L’oggetto dello studio descrive l’attività antitumorale in vivo ed in vitro, nel tumore della prostata, di nuovi derivati ditiocarbammici dell’Au(III) funzionalizzati con pic-coli peptidi per aumentare la se-lettività verso la cellula malata. Tali complessi di oro, analoghi del cisplatino, sono stati svilup-pati in modo da mantenere le proprietà antitumorali dei farmaci a base di platino e di proteggere

Da sx: Donatella Aldinucci, Naike Casagrande, Marta Celegato e Cinzia Borghese

i tessuti sani riducendo gli effetti di tossicità. Questi nuovi composti, sintetiz-zati presso l’Istituto di Chimica dell’Università di Padova (Prof.ssa D. Fregona), hanno un bre-vetto internazionale a cui ha par-tecipato anche il nostro Istituto.

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sulla sindrome da fatica cronica coordinate da Bruno Rusticali per conto di AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) nel contesto del pro-getto la medicina di genere come obiettivo strategico per la sanità pubblica: l’appropriatezza della cura per la tutela della salute del-la donna. In questo contesto oltre a Um-berto Tirlelli, coordinatore delle attività di questo gruppo, erano presenti Eligio Pizzigallo (Univer-sità di Chieti), Federica Petetti (AGENAS), Enrica Capelli (Uni-versità di Pavia), Laura Bazzichi (Università di Pisa), Lorenzo Lo-russo (Università di Pavia), Filippo Ferro (Università di Chieti). La sindrome da fatica cronica è una patologia della quale ci sia-mo interessati per primi all’inizio degli anni ‘90 e che ora viene riconosciuta da molti medici ita-liani, invalidante, che colpisce soprattutto i giovani e che spes-so è post-infettiva ed è caratte-rizzata da un’astenia severa con affaticamento anche dopo piccoli sforzi e tutta una serie di sintomi che fanno ricordare una influenza cronica. Si ritiene che anomalie immuno-logiche post-infettive siano alla base di questa sindrome. Questa patologia è talmente de-bilitante che spesso giovani che fino a quel momento erano in grado di svolgere un’attività di lavoro o di studio proficua sono impossibilitati a continuarla per molti anni. Colpisce più le donne che gli uo-

I partecipanti al convegno tra i quali si riconoscono il Prof. Umberto Veronesi (al centro) e al suo fianco il Prof. Umberto Tirelli

lato dei tumori solidi causati da agenti infettivi, Umberto Veronesi (IEO-Milano) che ha tenuto una relazione dal titolo: “I tumori e i vi-rus, una vecchia storia ma sem-pre attuale”. Alla fine di questo convegno in una tavola rotonda appositamente organizzata e moderata da Umberto Tirelli e da Paolo Pedrazzoli si è deciso di costituire un gruppo di studio italiano su agenti infettivi e tumori solidi che si riunirà ad Aviano il 20 gennaio 2012. L’incontro, al quale parteciperan-no tra virologi, immunologi, pato-logi, microbiologi e clinici prove-nienti dai più qualificati Centri di ricerca italiani (Padova, Napoli, Trieste, Pavia, Ferrara, Milano ed Aviano) è finalizzato all’attivazio-ne di progetti di ricerca clinica e di base. Si è convenuto che nel conte-sto dell’immunodeficienza, per esempio dopo trapianti di organo sempre più frequenti quali quelli del cuore, del fegato e del rene, avremmo la possibilità di ricerca-re nuovi virus nel contesto di quali

sviluppi di tumori solidi. Così potrà avvenire anche in pa-zienti che sviluppano tumori solidi dopo un trapianto di midollo per linfomi o comunque in pazienti immunodepressi per esempio anziani. Inoltre, la terapia indirizzata agli agenti infettivi causa di tumori so-lidi potrebbe controllare il tumore collegato, come già avvenuto per la terapia antibiotica dell’heli-cobacter pilori e del linfoma dello stomaco correlato

AgeNaS

Si sono tenute periodicamente nell’ultimo anno (l’ultima delle quali il 13 settembre 2011) riu-nioni del gruppo di lavoro per la predisposizione delle linee guida

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Convegno sul carcinoma dell’ovaio

Il 14 Ottobre 2011, nella Sala Convegni del CRO di Aviano si è tenuto il convegno “Aggior-namenti in tema di carcinoma dell’ovaio”.I temi trattati erano focalizzati sugli aspetti terapeutici legati alla pa-tologia. Medici e ricercatori spe-cialisti in tumori dell’ovaio si sono susseguiti al tavolo dei relatori.Si è parlato di Doxo liposomiale peghilata, un farmaco antitumo-

rale cardine nella cura del tumore ovarico negli interventi del Prof. Luigi Cattel dell’Università di To-rino che ne ha trattato l’aspetto farmacologico, del Dr. Salvatore Tumolo, dell’Ospedale S. Maria degli Angeli di Pordenone, che ha parlato degli aspetti clinici e dell’Infermiera Professionale Sil-via Del Tin, del Day Hospital del CRO di Aviano che ha riportato gli aspetti infermieristici.Il Prof. Massimo Franchi, presi-dente della Società Italiana di on-cologia ginecologica, il Dr. Gior-gio Giorda, Chirurgo Ginecologo del CRO di Aviano e il Dr. Tiziano Maggino, di Mestre hanno parlato degli aspetti chirurgici innovativi. Novità in tema di trattamento medico sono state presentate dal Dr. Roberto Sorio, dell’Oncologia Medica del CRO di Aviano mentre il Dr. Cosimo Sacco del Policlini-co Universitario di Udine ha preso in considerazione aspetti peculia-ri relativi alle pazienti anziane.La Dr.ssa Alessandra Viel, del-la Oncologia Sperimentale 1 del CRO di Aviano e la Dr.ssa Ornella Nicoletto di Padova hanno analiz-zato gli aspetti legati al trattamen-to delle pazienti con mutazioni genetiche.Infine il Dr. Alessandro Pignata

dell’Istituto Pascale di Napoli, Presidente del Gruppo Italiano di Ricerca in Oncologia Ginecologi-ca MITO (Multicenter Italian Trials in Ovarian Cancer), ha tenuto una lezione magistrale sull’attualità e le prospettive del trattamento medico del tumore dell’ovaio con ampia revisione degli studi inno-vativi in atto e in progetto a livello mondiale. Va ricordato che il Dr. Pignata è membro del direttivo del gruppo cooperativo che coinvolge i re-sponsabili delle maggiori orga-nizzazioni di ricerca in oncologia ginecologica a livello mondiale.

Il Dr. Alessandro Pignata (Istituto Pascale di Napoli) durante la sua relazione

Alcuni relatori del convegno Da sx: Emilio Lucia, Giorgio Giorda e Roberto Sorio

Da sx: Roberto Sorio, Elio Campagnutta, Andrea Veronesi, organizzatori dell’evento e Piero Cappelletti, Direttore Generale del CRO

mini e proprio nell’ambito della medicina di genere abbiamo at-tivato questo gruppo di studio per la predisposizione delle linee guida di cui sopra nell’ambito dell’AGENAS, che tra l’altro ha visto il suo presidente, Renato Balduzzi, diventare recentemen-te Ministro della Salute.Vi è anche una fatica cronica cor-relata al cancro, sulla quale è sta-to, recentemente, scritto un arti-colo scientifico nel British Journal of Medicine e, in passato, alcuni capitoli nel libro di Oncologia del Bonadonna.

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Il Vescovo della Diocesi di Pordenone in visita al CRO

Sua Eccellenza Monsignor Giu-seppe Pellegrini, nuovo vescovo della nostra Diocesi, è venuto in visita al CRO di Aviano l’11 otto-bre 2011.Mons. Pellegrini, originario di Monteforte d’Alpone (VR) ed eletto Vescovo della Diocesi di Concordia Sagittaria il 25 feb-braio 2011, ha mantenuto le sue promesse. Fedele al suo motto: “Euntes Evangelium praedicate” e alle parole pronunciate al suo arrivo a Pordenone: “... quando ci si ac-costa ad una nuova realtà è op-portuno mettersi in ascolto, senza precomprensioni. Il mio desiderio è di accostarmi alla diocesi e in-contrare le persone e le struttu-re del territorio … e soprattutto i giovani“ Mons. Pellegrini, accom-pagnato dal suo Segretario, ha voluto conoscere il nostro Istituto e incontrare i pazienti.Al suo arrivo, Mons. Pellegrini è stato accolto dal Presidente del CIV, On. Michelangelo Agrusti, dal Direttore Generale, Dr. Piero

Cappelletti e dal Direttore Scien-tifico Dr. Paolo De Paoli che lo hanno accompagnato nella visita dei vari Reparti tra cui quello di Radioterapia dove ha incontrato il Prof. Mauro G. Trovò, Direttore della Struttura e il suo staff. Il Vescovo si è fermato a lungo nel reparto di Radioterapia Pediatri-ca intrattenendosi con i giovani pazienti che ha voluto conosce-re tutti personalmente e portare loro un messaggio di solidarietà e di speranza.

Mons. Pellegrini, visita l’Area Giovani con il Dr. Mascarin

Da sx: Don Siro Pasquin, Michelangelo Agrusti, Mons. Giuseppe Pellegrini, Piero Cappelletti, Mauro G. Trovò e Paolo De Paoli

Il Prof. Mauro G. TRovò illustra al vescovo, Mons. Pellegrini, le attività del Reparto di Radioterapia

Mons. Giuseppe Pellegrini, Vescovo della DIocesi di Concordia Saggittaria

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attualità

La NewsLetter della Direzione Scientifica: un anno di attività

Mercoledi 21 dicembre è sta-to organizzato presso la Sala Convegni del CRO il seminario “La NewsLetter della Direzione Scientifica. Un anno di attività: obiettivi e proposte”, tenuto da Mauro Mazzocut che collabora alla Redazione della NewsLet-ter, Ermes Mestroni e Pierangela Bandiziol.La Newsletter è un foglio di infor-mazione a cadenza quindicinale, voluto dalla Direzione Scientifica e redatto in collaborazione con la Biblioteca Scientifica, dedicato specificamente ai ricercatori che operano in tutti i dipartimenti del CRO. Al suo interno è possibile trovare notizie di particolare inte-resse inerenti l’attività scientifica dell’Istituto quali: seminari, confe-renze, bandi per borse di studio, contratti di ricerca o collaborazio-ni attivati al CRO e il calendario dei corsi di formazione utili a con-seguire i crediti del programma di Educazione Continua in Medi-cina. Recentemente, all’interno della NewsLetter della Direzione Scientifica, è confluita anche la NewsLetter della Biblioteca, che riporta le informazioni relative agli ultimi libri acquistati, all’attivazio-ne di nuovi abbonamenti alle rivi-ste elettroniche, o alla possibilità di provare gratuitamente nuove banche dati. Inoltre, dopo ogni riunione del Comitato Etico In-dipendente (l’organo incaricato di valutare sotto il profilo etico le spermentazioni cliniche proposte all’Istituto), la NewsLetter della Direzione Scientifica pubblica la lista degli studi sperimentali ap-provati. Il nucleo informativo prin-cipale della NewsLetter è rappre-

sentato, però, dalle notizie rela-tive a grant e fel-lowships - cioè ai finanziamenti dedicati a pro-getti, network o scambi di ricer-ca - e a bandi di concorso che premiano ricer-che, progetti o pubb l icaz ion i scientifiche innovative. Partico-lare attenzione viene dedicata alla ricerca di grant e fellowship rivolti specificamente a giovani ricercatori, con l’intento di offrire loro ulteriori possibililtà di finan-ziamento e valorizzazione del-la loro attività. Ogni voce della NewsLetter è corredata da un link che punta alla fonte diretta della notiza, in modo da rendere subito accessibili le informazioni e la documentazione necessari all’applicazione dei bandi.Il seminario è stato introdotto dal Direttore Scientifico, Dr. Paolo De Paoli, che ha illustrato le motiva-zioni della creazione di questo strumento di informazione e i ri-sultati raggiunti in termini di au-mento del numero di partecipa-zioni dei nostri ricercatori ai bandi di finanziamento. L’intervento del Dr. Mazzocut si è concentrato, invece, sui risultati ottenuti in un anno di attività e sulle nuove im-plementazioni del servizio attiva-te in occasione del seminario. Ad un anno dall’inizio della pub-blicazione, avvenuta il 1 settem-bre 2010, la NewsLetter della Direzione Scientifica al suo attivo vanta 28 numeri, una media di 31 notizie e 54 lettori per nume-ro, con 179 iscritti e 1086 acces-si nel corso del 2011. Le nuove funzionalità del servizio riguarda-

no, invece, le nuove procedure per l’iscrizione e l’accesso, atti-vate per facilitare la fruizione della NewsLetter. I ricercatori che lo desiderano, possono iscriversi al servizio in-viando una mail all’indirizzo [email protected], inserendo nel testo della mail il proprio nome, cognome, l’unità di appartenenza, la mansione e la tipologia di contratto, e rispon-dere alla mail di conferma inviata dal sistema automatico.Ad ogni nuovo numero, ogni pri-mo e terzo martedi del mese, la Direzione Scientifica invierà agli iscritti una mail contenente il sommario dei contenuti e un link verso l’area Intranet del sito isti-tuzionale, all’interno della quale si trova la pagina con l’anteprima elettronica della NewsLetter. Clic-cando sull’anteprima è possibile consultare il testo, navigare fra i suoi contenuti e scaricare il pdf. In particolare è stata sottolineata l’importanza dell’interazione fra la Redazione e il pubblico, per mantenere la NewsLetter vitale e funzionale alle necessità dei ri-cercatori. Per questo motivo ogni contributo, segnalazione, sugge-rimento e critica inviata alla reda-zione, agli indirizzi [email protected] e [email protected], è ben accetto.

Da sx: Pierangela Bandiziol, Mauro Mazzocut, Ermes Mestroni

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FLASH ON...

PMH e CRO AvianoContinua la proficua collaborazione scientifica

malato oncologico che di ricerca su trattamenti più efficaci e cure innovative. Moore ha incontrato il gruppo del Dr. Giuseppe Toffo-li, che si occupa principalmente di farmacologia, il personale del Clinical Trials Office e i grup-pi del Prof. Umberto Tirelli, che si occupa di Oncologia Medica e AIDS, del Dr. Sergio Frustaci, che si occupa principalmente di tumori solidi, e il gruppo del Dr. Andrea Veronesi che si occupa di senologia. Lo scopo di questi incontri, è stato sondare la fatti-bilità e gettare le basi per realiz-zare studi multicentrici innovativi Italia-Canada che potrebbero es-sere realizzati a partire dal 2012. Con l’occasione il Prof. Moore ha tenuto una lezione magistra-le nella Sala Convegni del CRO sul tema “Bringing personalized care to pancreatic cancer” in cui

ha ripportato le esperienze inno-vative sperimentali sulle terapie personalizzate nel campo della cura del tumore pancreatico in atto al PMH.La Dr.ssa Barbara Fitzgerald, direttrice di tutto lo staff infer-mieristico (circa 550 persone) dei reparti di oncologia del PMH, ha voluto conoscere la realtà del nostro Istituto dal punto di vista della gestione e organizzazione dello staff infermieristico e del-la Formazione del personale. la Dr.ssa Fitzgerald ha incontrato il Dr. Roberto Biancat, responsa-bile del Nursing al CRO e grazie all’aiuto, in qualità di interprete, dell’Infermiera di ricerca Annama-ria Colussi, ha visitato il Day Ho-spital, gli Ambulatori del IV° dente e ha incontrato il corpo infermie-ristico dei vari reparti. Successi-vamente, ha incontrato anche le

La collaborazione tra CRO di Aviano e Princess Margaret Ho-spital (PMH) di Toronto (Canada), continua ed è in piena attività.Formalizzata nel 2007, grazie all’impegno di Primo Di Luca e Julian Fantino, friulani residenti a Toronto, e supportata dalla Co-munità Friulano-Canadese di To-ronto e dalla Fondazione CRUP di Udine, la collaborazione è nata per favorire gli scambi scientifici tra i due Istituti. Nell’ambito di questo programma sono in cor-so numerose attività di ricerca: 5 progetti di studio in collaborazio-ne; scambi di giovani ricercatori che si recano presso il presti-gioso Istituto canadese per fare esperienza e migliorare le proprie competenze e scambio di ricer-catori altamente qualificati che vengono al CRO a tenere confe-renze e viceversa.Nell’ultimo trimestre ben 4 ricer-catori del PMH sono venuti a vi-sitare il CRO e ad incontrare, per motivi di ricerca, i colleghi italiani.Dal 7 al 10 Novembre abbiamo avuto il piacere di ospitare il Prof. Malcolm J. Moore, Direttore del-la Divisione di Oncologia Medica e di Ematologia del Princess Mar-garet Hospital nonché docente Universitario del Dipartimento di Medicina e Farmacologia della University of Toronto e la Dr.ssa Barbara Fitzgerald, Direttrice del Nursing presso il PMH.Il Prof. Moore è venuto al CRO per conoscere una realtà italiana che si occupa sia di assistenza al

Da sx. Dr. Paolo De Paoli, Dr. Piero Cappelletti, Dr. Roberto Biancat, Prof. Malcolm J. Moore, Dr.ssa Barbara Fitzgerald, Annamaria Colussi

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si sia in Canada che al CRO.La visita di questi due importanti colleghi canadesi è stata molto proficua; l’impressione degli ospi-ti sull’Istituto e sulle sue poten-zialità è stata molto positiva. Da ciò deriveranno a breve termine progetti collaborativi che aumen-teranno il peso del nostro Istituto in campo internazionale.

La visita al CRO di Aviano del Prof. Moore e della Dr.ssa Fitzge-rald si è conclusa in modo singo-

datamanager e le Infermiere di ricerca del Clinical Trials Office che si occupano dei trattamenti clinici sperimentali confrontando le modalità di gestione dei dati e dei protocolli clinici italiane e ca-nadesi. Infine, si è trattenuta lun-gamente con la Dr.ssa Nicoletta Suter, responsabile del Centro Attività Formative del CRO, per mettere a confronto i program-mi di formazione del personale infermieristico e per organizzare futuri corsi di alto livello da tener-

lare e inaspettato. I due noti ricercatori del Princess Margaret Hospital, infatti, guidati dalla musica proveniente dal cor-ridoio al piano terra del CRO sono giunti alla cappella dell’Istituto dove erano riuniti i componenti del coro di Istituto “CROmatiche armonie” per le consuete prove del mercoledì pomeriggio.Gli ospiti hanno così avuto modo di assistere alle prove del coro e hanno potuto apprezzare la bra-vura dei coristi e il ricco reperto-rio di musiche di cui sono ormai provetti esecutori. Il coro, come è stato loro spiegato, è nato come una “mission impossible” poichè è composto da medici, sanitari e personale CRO di tutte le tipolo-gie, che per la maggior parte non aveva alcuna nozione musicale o coristica, ed è cresciuto grazie alla passione e bravura del pro-motore Maestro Agostino Steffan che di anno in anno ne arricchi-sce il repertorio, Moore e Fitzge-rald sono rimasti piacevolmente sorpresi dalle doti canore e dalla verrsatilità, tipicamente italiana, che permette di cimentarsi in campi così diversi -la medicina e la musica- con risultati eccellenti in entrambi i campi.

Barbara Fitzgerald al centro, con Annamaria Colussi, Infermiera di ricerca e Toni Cirillo Infermiere dell’Area Giovani

Da sx: Il Direttore Scientifico Paolo De Paoli con gli ospiti del PMH, Barbara Fitzgerald e Malcolm J. Moore

Da sx: Il Prof. Malcolm J. Moore e la Dr.ssa Barbara Fitzgerald assieme al coro CROmatiche armonie

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10 CROnews FLASH ON...

Dal 15 al 18 novembre è stato ospite in Istituto il Prof. Igor Juri-sica, Direttore responsabile del-la Division of Cancer Informatics del Princess Margaret Hospital (PMH) e dell’Ontario Cancer Cen-ter nonché titolare di Cattedra in Integrative Cancer Informatics dell’Università di Toronto e del Department of Computing and Information Science alla Queen’s University di Toronto.Il Prof. Jurisica, dopo aver visita-to i vari reparti del CRO e dopo un lungo colloquio con il Diretto-re Scientifico, Dr. Paolo De Paoli, sulle prospettive di collaborazio-ne tra i due Istituti, ha incontrato il gruppo dell’Oncologia Sperimen-tale 1, diretto dalla Dr.ssa Rober-ta Maestro, già conosciuta in Canada. Per l’occasione Jurisica ha tenuto anche un interessante seminario su “Network-based identification and systematic cheracterization of prognostic signatures” che è stato seguito da un folto pubblico interno. At-tualmente, nel Laboratorio del Prof. Jurisica, in Canada, è ospi-tata la Dr.ssa Chiara Pastrello, borsista del CRO, che sta con-ducendo una ricerca sull’espres-sione genica nei sarcomi.

A chiudere il 2011, ricco di in-contri e collaborazioni tra PMH e CRO, dal 14 al 17 dicembre l’Istituto ha accolto il Prof. Amit Oza, Direttore del Clinical Cancer research presso il PMH di Toron-to e Co-Direttore del “Bras Fami-ly Drug Development Program” in atto al PMH. Il Prof. Oza, durante la sua visita, ha incontrato il Dr. Gustavo Bal-dassarre e il gruppo della Onco-logia Sperimentale 2 diretta dal Prof. Alfonso Colombatti con i quali ha discusso sulle novità del-la ricerca traslazionale nell’ambi-

Da sx: Il Direttore Scientifico Paolo De Paoli con la Dr.ssa Roberta Maestro e Igor Jurisica, del PMH di Toronto

Da sx: Il Prof. Amit Oza del PMH di Toronto e il Direttore Scientifico Paolo De Paoli

to dei tumori ovarici. Successiva-mente il Prof. Oza ha incontrato il Dr. Andrea Veronesi Coordina-tore del gruppo Clinical Trials Of-fice e il Responsabile esecutivo Dr. Spazzapan (già conosciuto a Toronto durante il suo stage di 6 mesi).Con questo gruppo è stato deci-so di fare uno studio comparato basato sull’esperienza dei due Istituti, italiano e canadese, sulla gestione ottimale dei protocolli

clinici cercando in particolare di mettere a punto uno strumento informatico per misurare i carichi di lavoro degli operatori e data-manager e per sviluppare una mi-gliore e più funzionale metodica di procedure di gestione dei clinical trials. Il Prof. Oza ha anche tenuto una lezione magistrale durante il convegno “Focus sulle neoplasie ginecologiche” tenutosi nella Sala Convegni del CRO il 16 dicembre 2012.

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11CROnewsHIGHLIGHTS

HIGHLIGHTS

L’Università di Udine, il Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine hanno av-viato, assieme, le prime ricerche nell’ambito di uno dei più ambi-ziosi progetti di ricerca scientifica sul cancro, denominato “Mona-lisa’s Quidproquo”, rivolto allo sviluppo di tecniche diagnostiche basate su nanotecnologie mole-colari, specificatamente mirate a monitorare con estrema sensibi-lità, semplicità ed economicità i biomarcatori associati ai tumori per consentire un uso sempre più adeguato delle terapie connesse alla loro cura. Il progetto è idea-to e coordinato dal Prof. Giacinto Scoles – professore emerito di scienze all’Università di Prince-ton, che dalla primavera scor-sa è stato nominato professore aggiunto alla facoltà di Medicina

dell’Università di Udine – assie-me al Dr. Giuseppe Toffoli, diret-tore dell’Unità di Farmacologia sperimentale e clinica del Dipar-timento di oncologia molecolare e ricerca traslazionale del Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano, seguendo un approc-cio all’avanguardia, introdotto recentemente dall’NIH (National Institute of Health - Istituto Nazio-nale della Sanità degli Stati Uniti), che mette in primo piano la ricer-ca condotta da ricercatori non medici, come ad esempio fisici e chimici, per cambiare profon-damente la medicina moderna, avvalendosi dell’aiuto di esperti clinici e ricercatori medici.«L’acronimo “Monalisa” - spiega il Dr. Toffoli - sta per MOlecular NAnotechnology for LIfe Science Applications e rappresenta anche i tre laboratori (Mo na li-sa, appun-to) presso l’Università di Udine, il CRO di Aviano e all’Università di Temple a Filadelfia, che costitui-scono i centri principali coinvolti in questo progetto. ”Quidproquo” significa QUantitative Interactomi-cs for Diagnostics, PROteomics and QUantitative Oncology e sta ad indicare che il programma è in gran parte basato sul rilevamento degli antigeni associati ai tumori

tramite strumenti nanotecnolo-gici che sfruttano le capacità di riconoscimento anticorpo-anti-gene». La Commissione Europea ha finanziato il progetto Monalisa con circa tre milioni di Euro.Il 6 ed il 7 ottobre, ad Aviano e a Udine rispettivamente, si è svolto il convegno “Nanotechnology Meets Clinical Medicine” per inaugurare l’avvio del progetto. Durante il convegno - cui hanno partecipato personalità di spicco del mondo scientifico internazio-nale fra cui i professori Maurizio Prato dell’Università di Trieste, Michele Morgante dell’Univer-sità di Udine, Alessandro Laio della SISSA e Rutledge ELLIS BEHNKE dell’MIT (Massachusset Institute of Technology) di Boston - si è discusso della possibilità di trasferire le recenti innovazioni bio-tecnologiche al letto del pa-ziente, un’espressione che sotto-linea lo scopo di gran parte della ricerca applicata contemporanea

Riferimenti e contatti• Prof. Giacinto Scoles Università di Udine tel: 0432-559413 mail: [email protected]

• Dr. Giuseppe Toffoli CRO di Aviano tel: 0434 659612 mail: [email protected]

Università di Udine-CRO Aviano uniti nella ricerca contro il cancro e per la diagnostica in generaleNell’ambito degli “European Research Council Advanced Investigator Grants”

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1� CROnews HIGHLIGHTS

su scala internazionale. Tra i vari temi, si è discusso di nano-far-maci, cioè di nano-strutture intel-ligenti capaci di colpire le cellule neoplastiche in modo selettivo. Allo stesso modo si è discusso di dispositivi diagnostici miniaturiz-zati che in futuro permetteranno di diagnosticare precocemente i tumori, con maggiore accu-ratezza e con costi accessibili al Sistema Sanitario Nazionale. Come già avviene per il monito-raggio del glucosio nei pazienti diabetici, anche il monitoraggio dei marcatori tumorali potrebbe essere eseguito a casa, senza la necessità di avvalersi di strumenti complessi e costosi presenti sol-tanto negli ospedali, analizzando una goccia di sangue soltanto.Ad Aviano, durante il convegno, una tavola rotonda che ha visto la partecipazione, fra gli altri, del-l’on. Agrusti, presidente in carica dell’Associazione degli Industriali di Pordenone nonché presidente del Comitato di Indirizzo e Verifica del CRO di Aviano, dell’assesso-re provinciale all’innovazione Pe-dicini e dell’ing. Scolari, direttore del polo Tecnologico di Pordeno-ne, si è discusso delle possibili ri-cadute sul territorio di Pordenone

cui tale processo d’innovazione tecnologica potrebbe condurre nel campo della farmacologia sperimentale e clinica, coordina-ta al CRO dal Dr. Giuseppe Tof-foli, il quale ha commentato: «Ho creduto caparbiamente in questo progetto fin dall’inizio perché con le nanotecnologie potremo an-che migliorare l’efficacia dei far-maci antitumorali, monitorando nel tempo la concentrazione nel sangue delle molecole terapeuti-che somministrate e di altre che ne indicano l’effetto antitumorale o, al contrario, la tossicità, con l’obiettivo di personalizzare la te-rapia, aumentandone l’efficacia e riducendone gli effetti indesi-derati. L’incontro con il professor Scoles – continua Toffoli – è stato decisivo per delineare il progetto che, qui al CRO, si avvale di due brillanti ricercatori Italiani: il fisico Matteo Castronovo e il biologo molecolare Flavio Rizzolio; ap-positamente rientrati in Italia dal-l’Università di Temple a Filadelfia, dove svolgono ancora attività di ricerca in collaborazione con la facoltà di scienze & tecnologia e la scuola di medicina della me-desima Università, nonché con il Fox-Chase Cancer Center, che è

anch’esso a Filadelfia ed è sto-ricamente il primo ospedale per pazienti oncologici degli USA».«L’esperienza a Temple University ci ha consentito di lavorare side-by-side – racconta Rizzolio – e di integrare i nostri diversi modi di affrontare problemi scientifi-ci ancora molto aperti, come la comprensione dei meccanismi d’interazione tra biomolecole nei sistemi viventi, che sono alla base delle applicazioni proposte in questo progetto. L’interdisciplina-rietà nasce dalla condivisione del lavoro e dallo scambio continuo di punti di vista diversi – aggiunge Castronovo – e il CRO di Aviano, nella sua veste di ospedale e cen-tro di ricerca allo stesso tempo, è un ambiente già altamente inter-disciplinare che ci offre una col-locazione ideale per migliorare la qualità delle nostre ricerche e per poterle applicare rapidamente alla cura dei pazienti».«Ogni tumore - spiega Scoles - causa la circolazione nel sangue del paziente di alcune, pochissi-me, cellule e antigeni tipici di quel tumore, i marcatori di malattia. Poco dopo l’asportazione per via chirurgica del tumore, se non sono già presenti tumori meta-

Il Tavolo dei relatori. Dal fondo a sx: G. Pedicini; G. Toffoli, F. Scolari, G. Scoles, P. Cappelletti e M. Agrusti;

L’apertura dei lavori del Direttore Generale Piero Cappelletti (primo a dx), seguono G. Scoles, F. Scolari e G. Toffoli.

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1�CROnewsHIGHLIGHTS

statici, tali marcatori diminuisco-no, assestandosi su concentra-zioni bassissime. Perciò le analisi eseguite con i metodi tradizionali, che sono lenti e molto dispendio-si, servono al più a predire con maggiore affidabilità il decorso della malattia e non ad arginarla tempestivamente. È chiaro che se si potesse misurare non solo il livello dei marcatori tumorali, ma anche il loro andamento in funzione del tempo, la presenza di tumori metastatici potrebbe essere diagnosticata fin dall’in-sorgenza, ovverossia prima che siano diagnosticabili con la TAC o la PET. Infatti, tali metodi indi-

viduano la metastasi quando ac-quista un diametro dell’ordine del centimetro, che spesso equivale a dire “quando è troppo tardi”».«Le probabilità di successo del-l’intero progetto - fa notare il Prof. Scoles - sono molto elevate, per-ché le tecniche analitiche sui cui si basa l’intero progetto esistono già e sono state inventate nei la-boratori dell’Area di Ricerca di Basovizza (presso la Sincrotrone Trieste e l’Istituto Officina Moleco-lare del CNR). Sebbene, tuttavia, siano state già messe a punto, non sono state ancora applicate a casi di malattie reali: da qui par-te proprio il programma di ricerca,

che si avvarrà della consulenza di una rosa di esperti internazionali, tra i quali spiccano: il Prof. Massi-mo Cristofanilli, Chief Oncologist al FOX-CHASE Cancer Center di Filadelfia; il Prof. Michele Vendru-scolo, chimico teorico dell’Uni-versità di Cambridge nel Regno Unito; il Prof. Hai-Lung Dai, chi-mico-fisico sperimentale e presi-de della facoltà di scienze presso l’Università di Temple di Filadelfia e il Prof. Alberto Mantovani, im-munologo della Clinica Humani-tas di Milano, che ha il pregio di essere lo scienziato italiano più citato in senso assoluto nella let-teratura scientifica mondiale».

Il Dr. Giorgio Costacurta e il Direttore Scientifico del CRO Paolo De Paoli Antonio Sartori di Borgoricco, Presidente del Consorzio Universitario di Pordenone

L’intervento del Prof. Giacinto Scoles; alla sua sx F. Scolari e G. Toffoli L’intervento dell’Ing. Francesco Scolari Presidente del Polo Tecnologico di Pordenone. Dietro Giuseppe Toffoli

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1� CROnews PARLIAMO DI...

PARLIAMO DI...

In novembre si è svolto presso il CRO di Aviano il corso di forma-zione e di aggiornamento della regione Friuli Venezia Giulia per la prevenzione e la lotta contro l’AIDS. Responsabile del program-ma scientifico e moderatrice del corso è stata la Dr.ssa Emanuela Vaccher della Divisione di Oncolo-gia Medica A e responsabile del-l’organizzazione tecnica, Nicoletta Suter, responsabile del Centro di Attività Formative dell’Istituto. Il corso, destinato a medici e infer-mieri della regione coinvolti nella gestione dei pazienti HIV-positivi, ha avuto, come relatori, ricercatori dell’Istituto e ricercatori esterni di fama nazionale. I dati epidemiologici degli ulti-mi anni, ha spiegato la Dr.ssa Vaccher, hanno evidenziato una sensibile diminuzione dei tassi di malattia e mortalità per AIDS. Con l’introduzione nel 1996 della tera-pia antiretrovirale altamente effica-ce, nota con l’acronimo di HAART (Highly Active Antiretroviral The-rapy), sono state utilizzate nuove combinazioni di farmaci in grado di migliorare la sopravvivenza dei soggetti infettati da HIV, il virus dell’immunodeficienza umana. La diffusione dell’HAART ha trasfor-

mato l’infezione da HIV da una malattia rapidamente mortale ad una malattia cronica.In questo nuovo scenario sono mutate le esigenze terapeutiche e assistenziali dei soggetti infetti e hanno assunto maggiore rile-vanza le problematiche legate alle comorbidità non infettive, alla tossicità cronica della terapia anti-retrovirale e le problematiche psi-cologiche individuali e di relazione sociale dei soggetti infetti.L’evoluzione epidemiologica e clinica dell’infezione da HIV ha reso necessario un continuo adeguamento delle strategie di gestione del paziente infetto e di conseguenza è aumentato anche il fabbisogno formativo degli ope-ratori sanitari coinvolti nella cura e nell’assistenza delle persone con HIV/AIDS. In conformità alla legge n.135 del 1990, che disciplina la realizza-zione di corsi di formazione e ag-giornamento per la prevenzione e la lotta contro l’AIDS, la Regione Friuli Venezia Giulia ha incaricato il CRO di Aviano di organizza-re il corso di aggiornamento per l’anno 2011. Questo mandato costituisce un’importante ricono-scimento dell’attività clinica e di

ricerca sull’AIDS e sulla patologia oncologica associata ad HIV svol-ta negli ultimi 25 anni dal nostro Istituto, sia a livello nazionale che internazionale.L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima in più di 33 milioni le persone infettate dal virus nel mondo nei primi anni del nuovo millennio; di queste oltre il 50% sono abitanti dell’Africa sub-saha-riana. Più recenti e vaste epidemie si stanno sviluppando in Asia cen-trale e in Europa orientale. Cumu-lativamente si stima che oltre 20 milioni di persone in tutto il mondo siano morte per AIDS. Nel nostro Paese, a partire dal 1982, sono stati diagnosticati oltre 54mila casi di AIDS, con un tasso di mortalità del 65%.Nei Paesi industrializzati la diffu-sione dell’HAART, ha modificato radicalmente sin dal 1996-97 lo spettro epidemiologico e clinico dell’infezione. Nell’era HAART, l’incidenza di AIDS in Italia si è stabilizzata a livelli inferiori al 50% rispetto a quelli del 1995, anno del picco dell’epidemia, mentre l’incidenza delle nuove infezioni è stimata intorno a circa 4mila casi/anno. Nel tempo sono mutate an-che le caratteristiche delle perso-

Prevenzione e lotta contro l’AIDSCorso di formazione e di aggiornamento della Regione Friuli Venezia Giulia

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1�CROnewsPARLIAMO DI...

L’HIV (usato in questo articolo come sinonimo di HIV-1) è uno degli agenti patogeni più noti e studiati nella storia della medi-cina. Tuttavia, oltre tre decadi di ricerca non sono state sufficienti per sviluppare una terapia eradi-cante definitiva e/o vaccini effica-ci e ancor oggi i meccanismi che permettono al virus di provocare il danno immunitario sono in gran parte sconosciuti. La capacità del virus di eludere la risposta immu-nitaria dell’ospite e di radicarsi permanentemente all’interno di “serbatoi” cellulari, rappresenta-no tuttora gli aspetti patogenetici più importanti da risolvere e sono stati il tema dominante di alcune lezioni del corso. La peculiarità che ha contraddistinto il danno immunitario provocato da HIV sin dall’inizio della pandemia, è stata la progressiva distruzione dei lin-fociti CD4, che fisiologicamente rappresentano il cardine su cui si basa la corretta funzionalità di tutto il sistema immunitario. Più recentemente, si è evidenziato un secondo e altrettanto importante meccanismo patogenetico, ossia l’instaurarsi di processi infiamma-tori cronici che attivano in modo anomalo e aberrante il sistema im-munitario, sin dalle prime fasi del-

ne colpite, con un calo di casi tra i tossicodipendenti e una decisa preponderanza di casi da trasmis-sione sessuale, sia etero che omo/bisessuale. È aumentata inoltre la proporzione di casi (AIDS o nuo-ve infezioni) riscontrati in pazien-ti che scoprono tardi il loro stato di infezione, quando l’HIV ha già determinato un grave danno im-munitario. La prevalenza dei sog-getti definiti “late presenters” è in costante aumento negli ultimi anni assestandosi attualmente intorno al 59% dei nuovi casi di AIDS in Italia. Le diagnosi tardive sono un problema di grande rilevanza per la sanità pubblica: è stato calco-lato che questi soggetti, infetti “in-consapevoli”, sono responsabili del 55% dei nuovi contagi per via sessuale e il ritardo diagnostico è la spia di una riduzione della per-cezione del rischio per HIV nella popolazione generale.Il virus HIV appartiene alla famiglia dei retrovirus ed è classificato con i due sierotipi di HIV-1 ed HIV-2, nella sottoclasse dei lentivirus. Globalmente, HIV-1 è responsabi-le della maggioranza delle infezio-ni da HIV, e HIV-2 sembra essere largamente confinato all’Africa occidentale, con focolai in Angola e Mozambico.

l’infezione. Lo stato di infiamma-zione-immunoattivazione cronica che contraddistingue l’infezione da HIV, è molto spiccato nei sog-getti che iniziano tardi l’HAART e non è modificato dalla maggior parte dei farmaci antiretrovirali. Esso è responsabile dell’invec-chiamento precoce del soggetto infetto, che è caratterizzato da un aumento delle comorbidità non-infettive tipiche dell’anziano, quali la patologia cardiovascolare, l’in-sufficienza epatica, l’osteoporosi, i disturbi neurocognitivi e lo svilup-po di tumori.L’attività cancerogena di HIV è in-diretta ed è mediata dal suo defi-cit immunitario: in un contesto di ridotta sorveglianza immunitaria altri virus cancerogeni trovano condizioni ottimali per replicarsi e per manifestare il loro potenzia-le cancerogeno. Diagnostici per AIDS, anche in assenza di infe-zioni opportunistiche, sono alcuni tumori fra i quali il Sarcoma di Ka-posi, il cui principale agente ezio-logico è il virus HHV8, i Linfomi non-Hodgkin (NHL) a cellule B e ad elevata aggressività biologica, provocati dal virus di Epstein Barr (EBV) e meno frequentemente da HHV8, e il carcinoma invasivo del-la cervice uterina, nella cui patoge-nesi è coinvolto il Papilloma Virus (HPV) ad alto rischio canceroge-no. Nell’era HAART è diminuita l’incidenza del Sarcoma di Kaposi e dei NHL, ma è aumentata quel-la dei tumori non-diagnostici, un gruppo eterogeneo di neoplasie determinate dall’abuso di carci-nogeni ambientali (fumo di tabac-co e/o abuso di alcool) e/o dalla coinfezione con virus oncogeni come EBV, i virus dell’epatite C o B (HCV/HBV) e HPV. Numerosi studi confermano l’eccesso di ri-schio per tumori non diagnostici

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1� CROnews PARLIAMO DI...

per AIDS anche in Italia, quali il lin-foma di Hodgkin, i tumori ano-ge-nitali associati ad HPV (carcinoma dell’ano), il cancro del polmone, l’epatocarcinoma associato ad HCV e i carcinomi cutanei non-melanoma .I tumori, sia diagnostici che non diagnostici per AIDS, rappre-sentano oggi una delle principali cause di malattia e mortalità per il soggetto con infezione da HIV. L’immunodepressione influenza negativamente la storia naturale di tutti i tumori, compresi i tumo-ri non diagnostici per AIDS, con un aumento della loro aggressivi-tà biologica e della mortalità che correla con l’entità del deficit im-munitario stesso.La terapia dei tumori-HIV è molto complessa e deve richiedere sem-pre la valutazione dei parametri viro-immunologici della malattia di HIV, del suo stato di progressio-ne clinica e delle sue complicanze infettive oltre che la valutazione delle condizioni generali del pa-ziente e dello stadio della neopla-sia. La disponibilità di una terapia antiretrovirale dotata di efficacia viro-immunologica e clinica, ha reso razionale la sua associazione con la terapia antiblastica. I pro-gressi ottenuti in questo campo negli ultimi anni sono rilevanti e in differenti studi, molti dei quali eseguiti al CRO, la combinazio-ne di HAART e chemioterapia si è dimostrata fattibile e benefica sulla risposta alla terapia antitu-morale e sulla sopravvivenza a lungo termine. L’associazione con l’HAART, riducendo l’incidenza delle complicanze infettive della malattia, ha consentito la som-ministrazione di dosi standard di chemioterapia; tuttavia, è emersa una serie di nuove problematiche legate alle interazioni farmacoci-

netiche e farmacodinamiche fra le due classi di farmaci, che hanno reso necessaria la stesura di linee guida nella terapia di combinazio-ne chemioterapia ed HAART, che sono state ampiamente illustrate in questo corso. Il rischio neoplastico è destinato ad aumentare ulteriormente nel tempo per l’invecchiamento della popolazione sieropositiva. La pre-venzione e la diagnosi precoce dei tumori è diventata ora una vera e propria emergenza sanitaria, che tutti (medici e non-medici) devono affrontare con urgenza. I pazienti HIV-positivi devono es-sere regolarmente sottoposti a programmi di screening per le neoplasie solide, in particolare per il carcinoma mammario, le neoplasie del colon-retto e il car-cinoma della prostata, il cui co-sto-efficacia è stato ampiamente documentato nella popolazione generale. Lo screening del can-cro della cervice, che attualmente viene eseguito in meno del 50%

Da sx: Nicoletta Suter, responsabile del Centro Attività Formative del CRO ed Emanuela Vaccher, medico Oncologo della SOC di Oncologia Medica A del CRO, responsabile del programma scientifico del corso

dei casi, è fortemente raccoman-dato in tutte le donne con infezio-ne da HIV, con modalità adattate a questa popolazione, in termini di maggiore frequenza rispetto alle donne della popolazione genera-le. Lo screening per il carcinoma anale, non ancora validato, è at-tualmente consigliato ai soggetti con promiscuità sessuale. In con-siderazione del ruolo del fumo e dell’assunzione di alcolici, anche per l’accelerazione della patologia cardiovascolare e della malattia epatica nei pazienti coinfetti, l’in-terruzione del fumo e l’astinenza da alcolici rappresentano impor-tanti strumenti di prevenzione sa-nitaria.Il corso, ha concluso la Dr.ssa Vaccher, è stato molto complesso ma di ottima valenza scientifica. Esso deve essere considerato il punto di inizio per ulteriori appro-fondimenti e linee di ricerca ed uno stimolo per migliorare l’assi-stenza e la cura dei nostri pazienti con HIV/AIDS.

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1�CROnewsATTIVITÀ FORMATIVA AL CRO

ATTIVITÀ FORMATIVA AL CRO

Perché parliamo di Percorsi Clinico Assistenziali

In una società che cambia, i bi-sogni dei cittadini, anche in ter-mini di richiesta di servizi sanitari, cambiano in modo molto più di-namico di quanto non avvenisse sino a dieci-quindici anni fa.Le cause di questo cambiamen-to sono molteplici e variamente correlate tra di loro: le variazioni demografiche ed epidemiologi-che, la crescente segmentazio-ne della popolazione, i mecca-nismi di federalismo competitivo in campo sanitario tra regioni, il capitale umano che sta subendo importanti trasformazioni verso il progressivo cambiamento delle professioni sanitarie e delle stes-se relazioni interprofessionali, l’affermarsi di nuovi modelli or-ganizzativi (per intensità di cure o per complessità assistenziale), la creazione delle reti ospedaliere, l’architettura organizzativa che permette il funzionamento della rete, ecc.Tutti questi cambiamenti fanno in modo che gli ospedali del futuro vadano incontro ad una radicale modifica organizzativa, caratte-rizzata dalla presenza di una area di degenza limitata, capace di ge-stire i momenti acuti di patologie, con permanenze brevi in ricovero e con progressivo potenziamen-to, anche in termini tecnologici, delle attività in regime di day ho-spital/day surgery, ambulatoriale e a domicilio. Negli IRCCS e negli

ospedali si concentreranno le co-noscenze e competenze specia-listiche e ciò richiederà, ancor più di oggi, che migliorino le capacita di integrazione e interazione con i servizi territoriali in termini di con-tinuità delle cure e di una presa in carico globale dei bisogni del cittadino.I servizi erogati nell’ambito di ciascuna struttura di diagnosi e cura dovranno essere considera-ti come parte di un sistema più complesso, basato sulla gestio-ne di percorsi clinico assisten-ziali nei quali la singola struttura operativa rappresenta un nodo di una rete finalizzata ad affrontare specifici problemi di salute.In sostanza, si tratta di favori-re il passaggio da un insieme di singoli ospedali ad un sistema ospedaliero integrato in grado, attraverso il modello a rete, di

moltiplicare i punti di accesso per il cittadino nella fase di riconosci-mento del bisogno e di trattamen-to delle patologie più diffuse, e di valorizzare al tempo stesso i poli di riferimento tecnologici e per l’alta complessità, come l’IRCCS, tanto per i cittadini che per la co-munità dei professionisti.In questo contesto, il tema della gestione per processi e, nel caso specifico, per percorsi clinico-as-sistenziali, assume una valenza strategica e operativa.Sul piano strategico, la costru-zione dei percorsi è condizione necessaria per:• identificare i soggetti e i luoghi

organizzativi, sia ospedalieri che territoriali, in cui vengo-no gestiti i diversi episodi di diagnosi, cura e riabilitazione della persona assistita: in altre parole, ciò significa definire i

I Percorsi Clinico-Assistenziali al CRO

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1� CROnews ATTIVITÀ FORMATIVA AL CRO

nodi della rete; • stabilire le modalità di relazio-

ne e scambio di informazioni tra i diversi nodi della rete clini-ca e le responsabilità specifi-che rispetto alla gestione della persona assistita nell’ambito dei percorsi;

• definire gli standard clinico-assistenziali di riferimento ai fini della valutazione delle performance conseguite nella gestione dei percorsi nel loro complesso e rispetto ai singoli episodi che li compongono.

Nel caso di un IRCCS come il CRO, la valenza strategica risiede anche nel confermare e potenziare il ruolo guida al-l’interno della rete.

Sul piano operativo, il percor-so clinico assistenziale è stru-mento di lavoro quotidiano fondamentale che:

• regola le relazioni tra compo-nenti professionali, con par-ticolare riferimento alle realtà organizzate per intensità di cura e complessità assisten-ziale;

• supporta, attraverso il moni-toraggio, l’audit clinico interno quale base irrinunciabile per il miglioramento continuo della qualità e dei risultati di salute.

La formazione sui Percorsi Clinico-Assistenziali al CRO

Al CRO è stato avviato, in questi giorni, un progetto formativo con cui si intende creare le basi cono-scitive e sperimentali per svilup-pare la gestione per processi in ambito clinico-assistenziale pres-so il nostro Istituto, sia con riferi-mento alla dimensione strategica che operativa.L’iniziativa formativa ha come obiettivo lo sviluppo di conoscen-

ze/competenze per:• l’analisi di scenario rispetto

al sistema locale-regionale di principale riferimento dell’IRC-CS di Aviano e l’individuazio-ne degli elementi chiave che possono favorire lo sviluppo di un sistema di cura e assi-stenza integrato a livello di rete ospedaliera e nei rapporti tra sistema ospedaliero e ter-ritorio;

• la definizione di percorsi di massima relativi a due tra le patologie oncologiche mag-giormente trattate dall’IRCCS e contestualizzazione degli stes-si all’interno di un’ipotesi di rete di sistema locale-regionale;

• la formulazione, con riferi-mento ai precedenti percorsi, del sistema di indicatori per la valutazione delle performance conseguite;

• lo sviluppo analitico dei per-corsi oggetto di studio con riferimento agli episodi di ca-rattere ospedaliero maggior-mente significativi.

La docenza è stata affidata a

esperti di livello nazionale e inter-nazionale, coordinati dal Dr. Gior-gio Casati, che è stato creatore e promotore della metodologia di analisi dei percorsi clinico-assi-stenziali e che ha tenuto il primo dei tre moduli, nei quali si articola il corso. Complessivamente sono previste tre giornate di formazione tradi-zionale (lezione frontale e lavori di gruppo in aula) al fine di toccare tutte le tematiche inerenti i per-corsi clinico-assistenziali. Le giornate d’aula saranno inter-vallate da circa quattro settimane durante le quali i gruppi di lavoro svilupperanno in via definitiva gli elaborati prodotti in aula. Questi ultimi dovranno rappre-sentare la base per lo sviluppo dei contenuti e delle esercitazioni della giornata d’aula successiva. Gli elaborati prodotti a seguito della terza giornata, assieme ai precedenti, saranno presentati nel corso dell’evento finale che si svolgerà il 29 febbraio 2012 e che sarà aperto alla partecipazio-ne di tutto l’istituto.

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1�CROnewsATTIVITÀ FORMATIVA AL CRO

La programmazione neuro linguistica come strumento per l’efficacia delle relazioni nei gruppi di lavoro

Nel mese di ottobre 2011 sono stati realizzati due eventi formativi, nell’ambito della Programmazio-ne Neurolinguistica (PNL), un ter-mine che fa riferimento alla capa-cità di influire sul sistema nervoso (“Neuro”), attraverso processi di programmazione per mezzo del linguaggio (“Linguistica”). Questo è un modello che spiega come processiamo le informazioni che ci arrivano dall’esterno e come a sua volta il nostro comporta-mento, stati emozionali e rappre-sentazioni interne, ne vengano influenzati. “Comunicare” signifi-ca, infatti, trasmettere e ricevere informazioni e in ambito sanitario questi processi sono essenzia-li sia nella comunicazione con il paziente sia in quella tra operato-ri, strutture, servizi. La teoria base è che “la mappa non è il territorio”, la mappa sono i nostri pensieri, il nostro modo di vedere il mondo e il territorio è il mondo e la realtà esterna, per cui le rappresentazioni interne che ci facciamo riguardo ad un evento esterno non sono necessaria-mente la realtà. La nostra rap-

presentazione interna contiene le nostre emozioni, immagini inter-ne, i suoni e il dialogo e le nostre sensazioni. Nella nostra mente, le rappresentazioni interne sono percepite attraverso i nostri sen-si, anche definiti “canali senso-riali”. Essi sono: VISIVO (le cose che vediamo o come qualcuno o qualcosa ci appare); UDITIVO (i suoni, le parole che ascoltiamo e gli elementi paraverbali quali tono, ritmo, volume…); CENE-STESICO (sensazioni esterne che includono il tocco di qualcuno o di qualcosa, la pressione …); OL-FATTIVO, e GUSTATIVO. Ciò che ci arriva dall’esterno viene, quin-di, “filtrato, distorto”. Per la PNL utilizziamo alcuni “filtri base” per quest’operazione di cancellazio-ne e generalizzazione: in partico-lare incidono il nostro sistema di Credenze, i nostri Valori, le nostre Memorie e Decisioni.La formazione per i professionisti del CRO è stata realizzata attra-verso 2 corsi, di 2 giornate cia-scuno.Un corso mirava a sviluppare la competenza ad un 1° livello e, quindi, a raggiungere obiettivi che possono essere così enunciati:a) Gestire efficacemente e in

modo assertivo la comunica-zione professionale e terapeu-tica.

b) Saper dialogare con l’altro cu-rando alcuni aspetti linguistici fondamentali per indurre aper-

tura nella relazione, cambia-mento verso mete desiderabili per tutte le parti in causa.

Ad un secondo livello di com-petenza, l’obiettivo era quello di imparare a guidare la relazione, influendo sul piano non verbale e verbale attraverso strategie spe-cifiche, quindi capire rapidamen-te cosa pensa e sente l’altro per guidarlo verso stati mentali ed emotivi desiderabili in relazione al buon esito della collaborazione in un team, con i colleghi o con il paziente stesso. Sono stati quindi approfonditi i seguenti temi:• Il rapport e l’uso del linguag-

gio non verbale (respiro, po-stura, gestualità), paraverbale e verbale.

• La tecnica della ristrutturazio-ne, ovvero saper guardare da un punto di vista costruttivo alle difficoltà che appaiono in-sormontabili.

• L’uso della metafora nella de-scrizione di quello che succe-de e per offrire soluzioni.

• Tecniche di negoziazione rapi-da in situazioni di stress.

Nell’ambito della promozione del benessere personale e sul po-sto di lavoro tutta la formazione svolta aveva l’obiettivo anche di sviluppare nel personale abilità di gestione delle proprie emozioni e dei propri stati mentali. Infatti, gli strumenti della PNL aiutano, se ben utilizzati, ad affievolire stati

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�0 CROnews ATTIVITÀ FORMATIVA AL CRO

fisici, emotivi e mentali che fan-no soffrire e ad amplificare stati interni desiderabili; sostituire stati spiacevoli con stati piacevoli at-traverso tecniche fisiche e men-tali; sintonizzarsi sullo stato inte-riore proprio e dell’interlocutore per influenzarlo positivamente in

Il 18 e 19 Novembre 2011 si è svolta, presso la foresteria del Parco di San Floriano a Polce-nigo, la riunione “residenziale” del Gruppo di Ricerca Clinco-Terapeutica (GRCT) dell’Istituto. L’incontro, voluto dal coordina-tore del gruppo, Dr. Spazzapan e organizzato in collaborazione con Nicoletta Suter, responsabile del Centro Attività Formative del CRO, mirava ad un duplice in-tento: da un lato si proponeva di

analizzare le dinamiche di grup-po e approfondirne le criticità con un’attenzione particolare agli strumenti per lavorare in gruppo, dall’altro voleva rispondere a una specifica necessità formativa sul-le patologie oggetto degli studi clinici di cui il gruppo si occupa.Per la diversità dei temi trattati si è scelto di suddividere l’incontro in due mezze giornate (venerdì pomeriggio e sabato mattina) durante le quali i partecipanti si

Outdoor… per il gruppo di ricerca clinico terapeutica

un contesto di lavoro e/o tera-peutico.Gli strumenti della PNL che sono stati proposti provengono dagli studi e dall’esperienza clinica di abilissimi terapeuti come l’insu-perato Milton Erickson, o la tera-peuta della famiglia Virginia Satir,

o il fondatore più famoso della Psicologia della Gestalt, Fritz Perls. Vista la positiva esperien-za, per il 2012 è in programma di rieditare i corsi effettuati nel 2011 e di avviare anche un evento per approfondire ed esercitare le tec-niche ad un livello “esperto”.

sono riuniti nella sala conferenze della foresteria.La prima parte dell’incontro è stata gestita dal Dr. Alessandro D’Orlando, psicoterapeuta e for-matore aziendale che da diverso tempo collabora con il CRO. Nel suo intervento ha illustrato le ca-ratteristiche, i bisogni e le rego-le dei gruppi, le dinamiche della comunicazione efficace e fornito spunti pratici per la gestione del-le relazioni interpersonali e dello stress coinvolgendo i partecipan-ti in esercizi tecnici e scambi di opinioni.La mattinata di sabato è stata, invece, dedicata all’approfon-dimento su temi di statistica e “target terapies”, e ha visto l’av-vicendarsi in qualità di docenti di medici e statistici del CRO tra cui il Dr. Veronesi responsabile del gruppo. Alle due giornate sono intervenu-ti per un saluto anche il Direttore Scientifico Dr. De Paoli e il Diretto-re Generale del CRO Dr. Cappel-letti che hanno voluto esprimere il loro appoggio a una iniziativa che coniuga un’occasione di crescita personale e professionale.I partecipanti all’outdoor. Al centro lo psicoterapeuta Alessandro D’Orlando e Simon Spazzapan,

coordinatore del GRCT

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�1CROnewsL’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

L’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

In questi ultimi anni, diverse at-tività di ristrutturazione e am-pliamento hanno coinvolto l’in-tero Istituto e interessato diversi reparti, compresa la Biblioteca Scientifica e per i Pazienti. Il cambiamento, nel suo caso, è stato rilevante: • una diversa ubicazione, al pia-

no terra accanto agli ascen-sori e di fronte al nuovo spazio espositivo dedicato a mostre e allestimenti, facilmente rag-giungibile dall’ingresso princi-pale, favorendo l’accessibilità dell’utenza tramite una sala ampia e accogliente;

• nuovi arredi funzionali e ca-pienti, colorati e forniti di una segnaletica utile a semplificare la ricerca dell’utente;

• una riorganizzazione comple-ta della disposizione del ma-teriale.

Un’altra importante novità ri-guarda la presenza di due sale destinate a differenti usi: la stan-za «viola», silenziosa, pensata come area di studio, di lettura e di lavoro individuale; e la stanza «arancio», aperta e attrezzata con PC collegati alla rete di Istitu-to, dedicata a quelle attività che richiedono scambi e comunica-zione tra le persone (es. gruppi di studio e di lavoro).

altri istituti e ospedali nell’ambito dell’interscambio di articoli scien-tifici che è fondamentale attività per le biblioteche moderne.Si è ritenuto, quindi, necessario preservare questa risorsa inse-rendo, tra le due sale lettura, un archivio cartaceo delle riviste, con scaffali compattabili per cer-care di ridurre lo spazio occupato dalle varie annate.All’ingresso della biblioteca, inve-ce, sono stati allestiti, da un lato, lo spazio dedicato alla Biblioteca Pazienti e, dall’altro, una piccola sala d’attesa con riviste di svago e libri di testimonianze dove i pa-zienti potranno anche utilizzare

Nella prima sala sono disposti, lungo appositi scaffali aperti, i libri di carattere scientifico divul-gativo, gli audiolibri destinati ai pazienti, i testi e le riviste di infer-mieristica, i libri amministrativi, di formazione e di informatica, oltre a una sezione storica riservata alle pubblicazioni del CRO e ai libri-anniversario di altri IRCCS. Nella scaffalatura scorrevole tro-vano posto i testi di argomento bio-medico per gli specialisti.All’interno della seconda sala si collocano, invece, i seriali mo-nografici, gli atti di convegno e le riviste italiane. I libri e le riviste di biblioteconomia, le tesi di laurea e i dizionari medici e linguistici sono ordinati vicino alle stampanti.Chiunque abbia presente i prece-denti locali della biblioteca, ricor-derà senz’altro la notevole mole di riviste esposte negli scaffali: oggi quasi tutti i periodici scien-tifici sono disponibili in formato elettronico, ma il patrimonio car-taceo, soprattutto quello prece-dente agli anni ’90, resta ancora una parte importante da conser-vare perché non sempre è dispo-nibile in Rete. Fra le riviste carta-cee di oncologia presenti al CRO, infatti, ci sono titoli poco diffusi nel territorio italiano e per questo molto richiesti da biblioteche di

La Biblioteca del CRO si trasformaPrima parte. Nuovi spazi e arredi hanno contributo a ripensare i servizi al pubblico

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�� CROnews L’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

– su richiesta – tre computer por-tatili collegati a Internet wireless.Per offrire una panoramica detta-gliata delle risorse e delle attività della biblioteca uscirà a breve, nell’ambito della collana CROin-forma, la Guida ai servizi della Biblioteca Scientifica e per i Pa-zienti del CRO, in cui vengono descritte le risorse disponibili – li-bri, materiale divulgativo, Archivio letteratura Grigia, Archivio delle

Pubblicazioni d’Istituto, Archivio CROnews –, illustrati i servizi per utenti interni ed esterni – con-sultazione e prestito, acquisti, ricerche bibliografiche su banche dati, corsi, richiesta e spedizione di articoli, accesso a Internet – e forniti i recapiti e gli orari.Con i nuovi locali e arredi, la bi-blioteca ha potuto dunque rior-ganizzare in modo più funzionale lo spazio e le risorse disponibili,

nell’intento di creare un luogo piacevole per il personale e i pa-zienti dove studiare, informarsi, imparare, confrontarsi…Vuol essere questo, uno spazio di sapere e di vita, un luogo fisi-co fatto per le persone che poi si espande in Rete, un contributo affinché ognuno possa affrontare con maggiore consapevolezza il proprio ruolo all’interno dell’Isti-tuto.

La Dr.ssa Ivana Truccolo, responsabile della Biblioteca Scientifica e per i Pazienti del CRO, nella nuova Sala Viola

Nancy e Laura, dello staff della Biblioteca Scientifica e per i Pazienti del CRO nella nuova Sala Arancione

Corso di lettura ad alta voce5 settembre - 5 ottobre 2011

Dal 5 ottobre 2011 siamo ufficial-mente delle lettrici ad alta voce del CRO.Siamo Susan, la più “grande” del corso e Ilaria la più “piccola”, e ci è stato dato il compito di potervi narrare attraverso la nostra espe-rienza tutto ciò che abbiamo vis-suto, magari facendovi provare le nostre emozioni, proprio come in un racconto.Cosa ci ha spinti a frequentare

questo corso? Tante sono le do-mande che ci siamo poste e noi siamo arrivate a tali conclusioni; Susan: ho sempre amato i libri, mi hanno tenuto compagnia in momenti di solitudine, mi hanno fatto ridere, piangere, guardare il mondo con stupore e meraviglia. Così, in occasione della mia vi-sita di controllo annuale al CRO, vedendo il volantino che descri-veva il corso, sono subito stata

attratta e incuriosita. Ho capito che dovevo assolutamente par-tecipare. Allo stesso tempo mi sono venute in mente altre mille scuse: - sono troppo vecchia, la mia salute non è buona, sono di

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��CROnewsL’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

madrelingua inglese, abito troppo distante, sono timida, non sarò mai in grado di leggere ad alta voce in italiano e così via. Ma, alla fine, mi son fatta coraggio e mi sono iscritta! Ora sono orgogliosa di far parte di un affiatato gruppo di aspiranti lettori ad alta voce. Ilaria: ho incominciato ad apprez-zare la lettura sin da quando ho imparato a leggere bene, tutto merito della mia maestra delle elementari, ma non pensavo di certo che tale amore incondizio-nato per la lettura mi portasse a tutto ciò, così chiesi varie infor-mazioni in giro per potermi rende-re, nel mio piccolo, anch’io utile. Temevo di non poter partecipare perché avevo saltato già la prima lezione, ma devo ammettere che mi hanno accettata più che vo-lentieri. Nelle primissime lezioni abbiamo fatto le presentazioni, e quando sentivo che la maggior parte aveva già esperienza di let-ture ad alta voce, chi per figli chi sia per loro che per i nipotini, mi sono sentita incapace e soprat-tutto avevo il timore di esser fuori posto perché sono troppo picco-la, ma strada facendo grazie al gruppo e ai docenti sono riuscita

a riacquistare quel po’ di sicurez-za che avevo perso in partenza, e ora son contenta di aver preso l’iniziativa di essermi iscritta.La nostra avventura ebbe inizio in una serata particolarmente cal-da. Eravamo nella saletta riunioni il 5 settembre alle 18.00, ognuno con la propria motivazione per-sonale, con la curiosità mista alla voglia di diventare futuri lettori. Eravamo quel giorno e siamo tut-tora, un gruppo variegato di età fra i diciotto e i sessantacinque anni, background diversissimi e prevalentemente donne anche se a farci compagnia c’erano due uomini che si sono rivelati vali-dissimi. Tutto cominciò con Mar-gherita Venturelli, che ci ha dato le basi per un buon inizio, facen-doci capire il perché di tale inizia-tiva: faremo parte di un servizio offerto ai pazienti, non saremo né medici, né infermieri, ma potremo offrire il nostro tempo le nostre orecchie e la nostra voce a chi a bisogno. Il nostro viaggio è pro-seguito con Bruna Braidotti, che ci ha trasportato con l’immagi-nazione su un palcoscenico, con Roberta Garlatti ci siamo immersi nelle letture, con Piera Giacconi

nel magico mondo dei cantasto-rie e con Carla Manzon abbiamo potuto apprezzare la lettura ad alta voce e tutto il pathos che ci mette.È stata una scelta veramente ac-curata sia delle docenti sia delle tematiche che ci hanno aiutato a chiarire i nostri dubbi. Ci siamo di-vertiti nell’apprendere come usa-re la voce e ci siamo impegnati a variare il respiro, il tono, il volume e il colore delle nostre voci, ognuna così diversa e speciale nella sua unicità e semplicità. Abbiamo ri-flettuto sul rapporto che abbiamo con i libri e percepito la differen-za di una lettura esclusivamente per noi stessi con una lettura ad alta voce per gli altri. Tutto ciò ha fatto in modo che i nostri occhi e le nostre orecchie cogliessero nuovi modi di valutarli e di poterli offrire ai nostri ascoltatori. Il mon-do delle favole ha spalancato le sue porte per farci vedere le sue ricchezze e le infinite possibilità d’interpretazione. Così la lettura ad alta voce di libri per bambini è stata un modo divertente per sperimentare le nostre capacità e per conoscerci meglio all’interno del gruppo.

Momenti di lettura ad alta voce nel salone del 3° piano degenze Pazienti ascoltano attenti i brani dei lettori

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�� CROnews L’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

Poi, proprio quando avevamo preso gusto allo stare insieme, siamo arrivati all’ultimo incon-tro! È passato tutto così in fretta! Avevamo ancora voglia di saziar-ci delle nozioni dei nostri docenti, ma intanto il primo passo è stato affrontato. L’importante è dimen-ticare il timore di non essere al-l’altezza e mettere il benessere dei nostri ascoltatori al centro del nostro impegno.Per Susan: “pirsonalmente”, - come avrebbe detto Catarella, il personaggio nei racconti del Commissario Montalbano di An-drea Camilleri- è stata una gran-de sfida in tutti i sensi, che sono stata felicissima di affrontare e superare. Sono stata premiata con degli amici nuovi e con l’op-portunità di fare qualcosa per gli altri. Ho pure guadagnato un at-testato! Adesso, tocca a tutti noi mettere in pratica gli insegnamen-ti ricevuti. Una cosa che sto già

facendo, quando leggo per me, è di leggere molto più lentamen-te del mio solito, soffermandomi sulle immagini evocate dal testo e pensando a come comunicar-le a un ascoltatore. Non vedo l’ora di intraprendere il lavoro di gruppo per discutere insieme la scelta dei brani e fare delle prove. Credo che sarà un po’ complica-to mettersi d’accordo ma appa-gante allo stesso tempo!Per Ilaria: non pensavo di poter apprendere così tante nozioni, non semplicemente dal saper leggere ma dal saper interpretare i vari timbri di voce e le cadenze. È stata un’esperienza entusia-smante e non smetto mai di rac-contarla alle persone che mi stan-no accanto, al tal punto, a volte, da poter sembrare logorroica ma è solo l’emozione di poter dire “ce l’ho fatta!”. Non è stato solamen-te un corso per me, ma anche una crescita interiore e credo che

Incontri con le Fiabe

non potrò mai dimenticare tutto ciò che ora, a diciotto anni, sto compiendo nella mia vita. Spero che tanti altri ragazzi della mia età col passare del tempo incominci-no a pensare agli altri e non solo al proprio ego, oppure a tirar fuo-ri tutta quella buona volontà che nascondono dietro una corazza. Se ci fossero altre possibilità di corsi come questi, inviterei molti a partecipare, perché veramente è un’esperienza favolosa e una condivisione con i propri colle-ghi dei sentimenti che suscitano i racconti. Alceo, poeta greco, riteneva che i sentimenti non ab-biano forza se non vengono con-divisi dalla comunità. Ecco spero che il nostro gruppo non vada via via perdendosi perché mi trovo molto bene a lavorare con loro, e tutti insieme valiamo di più.Vi aspettiamo nei saloni del CRO alle nostre future letture ad alta voce.

Più di 25 persone di varie età, da un nonno che ama leggere anche nelle scuole materne ad una giovane ragazza che chiede timidamente se può partecipare anche se è ancora minorenne, si dispongono seduti in cerchio per un nuovo incontro di questo cor-so che hanno intrapreso come volontari. Tra loro anche due per-sone che lavorano nei reparti di

questo centro oncologico.L’atmosfera è un po’ caotica, chi arriva di corsa, si prende posto, ci si sistema.“Ohi su moru!!” È con questo grido che Piera Giacconi inizia il suo incontro con i lettori volon-tari, mentre picchia in terra un bastone con in cima un cavallino di legno intagliato con un cam-panellino. È un dono ricevuto

da un anziano signore sardo, da lui intagliato in ricordo di come il suo piccolo paese, sprovvisto di mezzi, sia riuscito a richiamare la forza unita di tutta la gente e con forche e bastoni sia riuscito a sconfiggere gli invasori sara-ceni che arrivavano dal mare, più di un secolo fa. “Regalalo ad un bimbo malato - disse a Piera questo signore- e digli che il ne-mico si può sconfiggere! E una volta che lui ci sarà riuscito, digli di regalarlo ad un altro bambino malato.” “Ohi su moru!!” In modo

Alla radice della motivazione dei lettori volontari “il dono di sé”

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��CROnewsL’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

semplice e giocoso, l’attenzione di tutti i presenti, è subito risve-gliata e tutti hanno capito imme-diatamente un messaggio che va dritto al cuore. Tutte le vicende personali della giornata sono così messe già da parte e l’animo si apre alla riflessione: chi è un let-tore volontario al CRO?La lettura crea spazio. Uno spa-zio interiore. È dentro ad ognuno di noi che sono presenti tutte le risorse che ci servono. Un canta-storie, come un lettore è prima di tutto un “essere umano.”Piera chiede la collaborazione dei presenti per definire questa espressione. Si arriva insieme a definire che è un essere com-posto di pensiero-razionalità, di sentimenti-emozioni, che ha un corpo fisico e che ha consapevo-lezza di sé. La Fiaba parla all’es-sere umano di ogni tempo e di ogni età e gli ricorda chi è. Riuni-sce ciò che siamo dentro con ciò

che siamo fuori. Se non abitiamo abba-stanza lo spazio den-tro le vicende si sus-seguono ed è come se la vita si vivesse, senza di noi. La Fiaba ci ricorda che l’essere umano appartiene ad una stirpe nobile.In ognuno di noi ci sono preziose qualità che possiamo contat-tare e risvegliare ot-tenendo una risposta immediata! Il coraggio ad esempio, tutti lo abbiamo conosciu-to qualche volta. Per motivi diversi, in occa-sioni speciali della vita ci è capitato di tirarlo fuori, allora significa che dentro c’è!

Piera propone un altro esempio e dice la parola Fiducia. Le per-sone sono invitate a chiudere gli occhi e sentire nel proprio corpo cosa evoca. Le risposte sono in-dividuali ma è evidente come vi sia similitudine nella descrizione: calore, apertura, spazio, sorriso. Ognuno ha un suo modo di senti-re la propria Fiducia ma è bastato evocarla e per tutti è stato possi-bile trovarla immediatamente.È importante capire come pos-siamo risvegliarla subito in noi e nell’altro. Le Fiabe chiamano queste risorse presenti in noi “Qualità infinite” e nel racconto sono rappresentate dall’Oro. L’Oro è un metallo spe-ciale, prezioso, resistente, incor-ruttibile ed estremamente duttile e malleabile.Un solo grammo d’Oro, steso sottilmente, copre un metro qua-drato di superficie. Così un solo grammo di coraggio copre un

metro quadrato di debolezza!!Un lettore usa il proprio corpo. Usa il respiro, così potente nel portare nutrimento, nell’elimina-re scorie, nel portare coscienza. Usa la voce. Nella nostra voce, così individuale ci siamo noi.Prima della lettura, ognuno può raccogliersi un momento in se stesso e scegliere di mettere nel-la propria voce “un grammo di…” ciò che serve in quel momento.Una cosa molto importante è che non entri mai il giudizio. Ogni esperienza, anche le più dure,rientrano in un disegno più gran-de di noi e riguardano la nostra evoluzione. Dire “questa malattia è ingiusta” è pensare in termini giudicanti. Il giudizio crea chiusu-ra e distanza.A questa introduzione segue la lettura della Fiaba “Il principe senza paura”. Nella sala si crea un silenzio che rivela una gran-de qualità di ascolto di cuore. Le persone sono comode, molti chiudono gli occhi e si lasciano portare dalle immagini. Al termi-ne, l’invito di Piera è di risponde-re con semplicità alle domande : “Cos’è piaciuto e cosa ha dato fastidio”. Spontaneamente le persone intervengono con i loro commenti e le loro sensazioni.Piera guida la riflessione verso al-cuni passaggi fondamentali della Fiaba. Sottolinea che il protagonista non è un principe che non ha paura, la Qualità infinita va pronunciata sempre in termini affermativi. La sua Qualità è “paura di nulla!” e invita i partecipanti a sentire in sé la differenza delle due affermazio-ni. Il principe accoglie la sfida an-che se gli viene detto non c’è riu-scito nessuno, si misura con un gigante sleale, ma ha con sé un leone che lo aiuta sempre e non

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�� CROnews L’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

La Parola che guarisce. Le fiabe della tradizione per rinnovare la speranzaAnche questa volta sono presenti circa 25 persone. Il clima è festo-so anche se dobbiamo svolgere l’incontro in uno spazio più stret-to e più disturbato. È molto im-portante scoprire perché si vuole fare il volontario al CRO.La Dr.ssa Giacconi invita a com-prendere che è un’esperienza che richiede molta energia.Dove la si attinge? Sempre dal-l’Oro che è in noi! Cos’è un ta-lento? Chiede ancora Piera. Si conclude insieme che è qualcosa di molto prezioso in noi che non vorremmo perdere o cedere per nulla al mondo.Anche dietro alle cose che ci infa-stidiscono o al sogno irrealizzabi-le c’è sempre un pezzetto d’Oro che dice “tirami fuori!”. Ogni per-sona è invitata a trovare un talen-to che si riconosce o vorrebbe realizzare o che riesce a scoprire proprio dietro a qualcosa che la infastidisce. Qualcuno dice di non sopportare l’inaffidabilità e insie-me si arriva a comprendere che la Qualità che soffre ed è chia-mata in causa è la Correttezza. L’ipocrisia sollecita l’Autenticità, la maldicenza ferisce la Bellezza che chiede di essere affermata e, con vari esempi si impara a cer-

care sempre l’ “Oro” che c’è sot-to. Così ogni persona identifica una sua Qualità: Raccoglimen-to, Gioco, Creatività, Allegria, Ottimismo, Gioia, Spontaneità, Coraggio, Trasparenza, Tenacia, Curiosità, Contatto, Fiducia, Di-sponibilità, Pazienza. Resilienza, Sensibilità, Ascolto, Accoglienza, Capacità di risolvere, Responsa-bilità, Intuito, Correttezza. Ora la sala è davvero piena di energia!Piera insiste sulla comprensione che ogni Qualità è infinita. Anche se ferite o maltrattate, le Qualità in noi sono sempre vive. Ogni volta che ne abbiamo bisogno, dentro di noi c’è tutto, subito! Come mettere le dita nella presa della corrente! E gli infiniti spaz-zano via gli orchi.L’immaginazione ha un grandissi-mo potere e ci può essere molto di aiuto. Per sperimentare questo Piera propone di leggere alcune righe offrendo diverse immagini: Leggere come se fossimo in una palude, come se stessimo per-dendo il treno, come fosse una preghiera, come se avessimo le pulci… Le persone si divertono a provare. L’immagine fa cambiare totalmente atteggiamento cor-poreo, voce, espressione.

Riuscire a portare una persona malata fuori dalle sue paure, nel-l’immaginazione della Bellezza è Vita. Ogni essere umano ha la propria. Il volontario deve ricono-scerla in sé. Sentirla nel profon-do. E, di fronte al malato, deve avere occhi solo per la Bellezza.Sotto al corpo sofferto, sotto al martirio, sotto all’agonia c’è l’Oro, che contattato, si risveglia subito. Ancora esercizi di lettura in cui ognuno si sperimenta nel proprio sentire.Poi l’ascolto della Fiaba “La ser-pe bianca”.Il protagonista di questo meravi-glioso racconto riceve un grande talento e diventa un assoluto ser-vitore del suo dono. Risponde a tutte le richieste di Vita e quan-do sarà lui in difficoltà sarà a sua volta aiutato in quanto la Vita è sempre a servizio della Vita in ogni sua forma. Cosa vi portate a casa da questo incontro? Chiede Piera con semplicità.Serenità, Gioia, Collaborazione, Comunione, Fermezza, Benes-sere, Gratitudine, Ricchezza, Stupore, Scoperta, Compassio-ne, Confronto, Dubbio, Energia, Comunanza, Ottimismo, Felicità, Divertimento, Gioia, Soddisfazio-ne, Bellezza, Nuova Speranza, Rinnovamento.Queste sono state le risposte.Quanta Bellezza, quanto ORO…

Biblioteca PazientiPunto di Informazione

Oncologica

è attivo• all’interno della Biblioteca

Scientifica dell’Istituto, sita al piano terra

dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.00

0434 659467• @ [email protected]

lo abbandona mai (è la parte di noi sempre vigile, la nostra sag-gezza). Rimane cieco ma il leone lo guida a trovare l’acqua che gli ridà la vista. Dopo tale esperien-za il cuore del principe ha tutto un altro spessore. Si riempie di gratitudine e ha consapevolezza

che, non è da solo col suo corag-gio ma sa di essere aiutato ed è così che riuscirà a liberare com-pletamente la principessa e tutto il regno. Gli occhi delle persone sorridono con una luce diversa.I saluti sono gioiosi in attesa del prossimo incontro.

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��CROnewsURP E ARTE COME SUPPORTO TERAPEUTICO

URP E ARTE COME SUPPORTO TERAPEUTICO

“L’arte come supporto terapeutico”

È uno dei programmi realizzati al CRO negli anni ‘90 con la finalità di rendere più accogliente e gra-devole l’ambiente in cui ogni gior-no passano e sostano pazienti, familiari, cittadini e operatori. Ospedale e Arte è diventato un binomio quasi naturale in quanto ammalati e artisti sono entrambi alla ricerca di un percorso di cre-scita per riconfermare ancora, e di più, la loro volontà di essere e di superare le sfide che la vita im-pone. Attraverso il bello dell’arte si cerca di dare risalto ad alcuni elementi della vita che accomu-nano tutti. Con questo e con altri program-mi di umanizzazione, si vuole

Inaugurazione del nuovo spazio espositivo. Da dx: Arch. Cosetta Cavallo, Roberto Biancat, Ass. Nicola Callegari, Piero Cappelletti, Paolo De Paoli, Elio Campagnutta e Mauro G. Trovò.

trasmettere un messaggio impor-tante: al CRO non si cerca solo di studiare e curare la malattia, ma ci si occupa anche e soprattutto del-la persona nel suo complesso.E così lo spazio espositivo, che accoglie disegni, colori, luci, il quaderno aperto degli autori, pronto a ricevere nomi, annota-zioni, frasi e scambi di pensieri hanno contribuito e contribuisco-no a rendere il “passaggio” delle persone che si recano in Istituto per le cure, più familiare, ospi-tale e confortevole. Da più di un decennio, ogni mese, si avvicen-dano le esposizioni degli artisti provenienti da tutta Italia, interes-sati a esporre in questa “galleria”. Sotto i riflettori dell’area destinata alla mostra, compaiono quadri, affreschi, icone, statue in legno,

manufatti, fotografie o poesie, frutto di una vera e propria lotta contro la sofferenza. La mostra “L’Arte come supporto terapeu-tico” ha ospitato a tutt’oggi 140 esposizioni.

Inaugurazione del nuovo spazio espositivo

Dopo una sospensione, per tutto il 2010, dovuta ai lavori di am-pliamento e ristrutturazione del-l’Istituto, riprendono i tanto ap-prezzati appuntamenti con l’arte. La cerimonia di inaugurazione del nuovo spazio espositivo si è tenuta il 16 dicembre 2011 alla presenza del Direttore Generale e del Direttore Scientifico. I dipen-denti, i pazienti e i loro familiari, e tutte le Associazioni di volon-tariato, che da anni collaborano con il personale del CRO, sono stati invitati a condividere questo momento al quale ha preso parte l’architetto Cosetta Cavallo che ha realizzato l’allestimento. Ad allietare l’atmosfera i ragazzi della Scuola Media di S. Candido che hanno intrattenuto gli ospiti con musiche e canti Natalizi.Le prime mostre degli artisti ini-zieranno a gennaio 2012. In oc-casione dell’inaugurazione della mostra, invece, sono stati espo-sti i pannelli che compongono il nuovo calendario della Bofrost, azienda territoriale che da anni sostiene le attività di ricerca della Divisione di Chirurgia Oncologica Ginecologica del CRO. Poiché il tema della ricerca e del-

Riapre l’esposizione di opere d’arte al CRO

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�� CROnews URP E ARTE COME SUPPORTO TERAPEUTICO

la qualità della vita stanno mol-to a cuore a Bofrost, anche per l’anno 2012 l’azienda ha scelto di dare una mano a chi, da sempre, lavora con serietà e impegno in questa direzione. La prevenzio-ne, il trattamento, l’assistenza, sono solo alcune delle importanti attività che il reparto di Oncologia Ginecologica svolge, a livello na-zionale, a favore della salute della donna. È un impegno al quale an-che Bofrost vuole prendere parte coinvolgendo tutti i suoi affezio-nati clienti. Il calendario è stato realizzato grazie al contributo ar-tistico di due note professioniste dell’immagine:

Sabrina Scicchitano, fotografa di Padova, specializzata in food style, e consulente creativa, ha saputo coniugare il suo lavoro con la passione per la cucina. Pubblica servizi fotografici su ri-viste di cucina.

Federica Pagnucco, illustratri-ce, vanta nella sua carriera espo-sizioni in numerose mostre anche personali. Ha partecipato, inoltre, a manifestazioni internazionali di illustrazione per ragazzi in Italia a Sarmede e Bologna e all’estero a Seoul, Corea.

Bofrost donerà al CRO 1 Euro per ogni calendario venduto.

L’Architetto Cosetta Cavallo, che ha progettato la struttura espositiva e il Dr. Roberto Biancat, Responsabile dell-organizzazione delle mostre

L’URP e le Mostre

Le esposizioni sono organizzate e coordinate dall’Ufficio Relazioni con il pubblico. Per informazioni contattare il Responsabile Dr. Roberto Biancat.0434 659 826@ [email protected]

Anteprima mostre 2012 al CRO

Con gennaio 2012 riprende l’atti-vità delle mostre d’arte al CRO.Il primo artista che esporrà le proprie opere al CRO sarà Mar-gherita Donnarumma, scelta non casuale. L’artista, infatti, ha operato per anni nelle strutture dell’assistenza sociale della Re-gione Friuli-Venezia Giulia e con-divide il significato di “arte come supporto terapeutico”, facendo-ne veicolo anche per dare all’os-servatore un suggestivo motivo di coinvolgimento spirituale.La mostra intitolata “Le tracce della luce” verrà inaugurata lu-nedì 9 Gennaio 2012 alle ore 17.30, e si potrà visitare fino al 10 febbraio. La Donnarumma è nativa del-l’Istria, ma vive e opera a Trie-ste. Ha al suo attivo numerose rassegne personali. Attualmente espone a Roma, alla Galleria Tar-taglia, in via Margutta. Questa rassegna inaugurerà un nuovo ciclo di mostre d’arte al CRO dopo i restauri, che hanno riguardato ampi spazi dell’edifi-cio centrale: della Donnarumma verranno esposte una trentina di tele di diverse dimensioni. Alla vernice, il 9 gennaio 2012, parteciperà il critico d’arte Carlo Milic che presenterà l’artista.

Lo spazio espositivo nella hall, davanti alla Biblioteca, allestito con i pannelli del calendario Bofrost 2012

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��CROnewsAREA GIOVANI

AREA GIOVANI

Nuovo appuntamento anche quest’anno per il CRO di Aviano, presenza ormai stabile alla ma-nifestazione pordenonelegge.it.- Festa del libro con gli autori.La Biblioteca Pazienti e l’Area Giovani con la preziosa mode-razione dello scrittore per ragaz-zi Nino Ferrara, il 15 settembre scorso, presso la Sala Convegni della Biblioteca Civica di Porde-none hanno presentato 4 nuove pubblicazioni, caratterizzate da un minimo comun denominatore: la paziente raccolta di testimo-nianze, annotazioni, pensieri e ri-flessioni lasciati negli anni, da chi al CRO viene per curarsi, curare, prendersi cura. Sfogliando le va-rie proposte editoriali, presentate in questa occasione, è evidente come, attorno al paziente, ruoti-no anche figure che non appar-tengono solo allo stretto ambito sanitario. La collaborazione tra medici, bibliotecari, operatori, il-lustratori, grafici, fotografi, tutti uniti per un unico scopo, ha por-tato ad iniziative tese a migliorare

state le persone che hanno vo-luto partecipare, consapevoli di dover mettere in gioco se stesse e i propri sentimenti più intimi. E così è stato.In questa sessione di pnlegge.it, fin dall’inizio, si è respirata un’aria di apertura, partecipazione e con-divisione. E siamo convinti che le persone presenti in sala abbiano non solo potuto constatare come sia possibile affrontare e superare una patologia oncologica, facen-do leva sulle proprie risorse inte-riori, ma abbiano anche ricevuto spunti su quanto sia importante che ognuno di noi faccia del suo meglio per rendere meno trau-matica possibile l’esperienza del-la malattia.Spetta a tutti noi fare in modo che questo messaggio non cada nel vuoto, accogliere le richieste di dialogo e di aiuto e agire renden-do onore alle molte esperienze di vita dolorose narrate.

la qualità di vita di quanti vivono questa esperienza, sempre più vicine a ciò che si trova al di fuori delle mura ospedaliere.Gli scritti raccolti in quei quader-ni di pensieri narrati, letti e riletti, ormai da molti anni presenti al CRO, hanno avuto il merito, in queste nuove opere, di essere fonte di ispirazione per tanti gio-vani che, con il loro originale la-voro artistico, hanno interpretato e dato forma a frasi, sensazioni, emozioni, mettendosi in relazio-ne con i malati, con i loro amici e parenti, sia adulti sia e soprat-tutto coetanei ammalati e meno fortunati.Non è facile per nessuno entra-re in contatto con la malattia, in generale, lo è ancora meno se si tratta di quella famigerata “bestia nera” che va sotto il nome di tu-more.Non è affatto facile fare i conti con il disagio che provoca, soprattut-to se ad esserne interessati sono i bambini e gli adolescenti.Eppure, benchè l’incontro del 15 Settembre scor-so, con quel tito-lo “Scrivere per e con i pazienti del CRO” potes-se suscitare una sorta di ritrosia, numerose sono Il folto pubblico nella Biblioteca Civica di Pordenone alla presentazione

delle pubblicazioni del CRO

Scrivere per e con i pazientiIl Centro di Riferimento Oncologico presenta 4 nuove pubblicazioni a pordenonelegge.it 2011

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�0 CROnews AREA GIOVANI

maturazione, dove si impara a crescere come individui e a con-frontarsi con la vita”.Questa pubblicazione, che ha coinvolto nuovi compagni di viag-gio, ha rappresentato un’altra sfi-da, ovvero quella di gettare un ponte fra il Centro di Riferimento Oncologico e il territorio circo-stante con l’intento di restituire alla vita vissuta coloro che qui si recano per curarsi la “normalità” del quotidiano, e contagiando quante più persone possibile con la ricchezza che emerge dalle narrazioni di chi vive una condi-zione di fragilità.Nei testi del libro si alternano sof-ferenza, voglia di riscatto, rab-bia, fede, speranza, sentimenti che prendono forma nelle foto e nei disegni dei ragazzi adole-scenti che hanno saputo unire alla sofferta maturità dei pazienti la freschezza della loro giovane età. Raccontare il proprio vissuto tramite un testo scritto è sempre mettere un po’ a nudo la propria anima, soprattutto se quella che si racconta è un’esperienza di dolore. Partire da un testo scritto da altri per esprimere, attraverso l’immagine e la grafica, le proprie impressioni è inserirsi in quel-l’esperienza di sofferenza e an-goscia, ma anche di speranza.

Ivana Truccolo, Responsabile della Biblioteca Scientifica e dei Pazienti del CRO, ha presentato il nuovo libro “Continueranno a fiorire stagioni: pensieri raccolti in un istituto tumori illustrati da gio-vani studenti”. Risultato di quasi dieci anni di esperienza e tradi-zione nel dare voce, attraverso la parola stampata, ai frammenti di storie che pazienti e familiari scri-vono ogni giorno in ospedale, è un libro un po’ diverso, da quelli realizzati in precedenza come “Non chiedermi come sto ma dimmi cosa c’è fuori” (Mondado-ri-Electa, 2008). Infatti, è il risulta-to di una peculiare collaborazio-ne tra Biblioteca e Area Giovani del CRO e gli studenti dell’Istitu-to d’Arte-Liceo Artistico “Enrico

Galvani” di Cordenons, sostenuti dai loro insegnanti. Coprotago-nista di questa esperienza, la Prof.ssa Moira Piemonte che ha raccontato com’è nata l’idea di un progetto collaborativo tra scuola e Istituto oncologico. La professoressa ha sottolineato il profondo impegno e l’entusia-smo che ha animato, seppure in mezzo a paure e perplessità ini-ziali, i giovani studenti delle classi terze, quarte e quinte delle se-zioni sperimentali di grafica e di rilievo e catalogazione. “Pur nelle difficoltà legate a una tematica non facile da affrontare, soprat-tutto a quell’età, in cui si cerca piuttosto di tenersene lontano e di esorcizzarla, è stata - sottoli-nea la Piemonte - un’esperienza importante di vita, oltre che di lavoro, un’esperienza che ha aiu-tato a crescere, a comprendere e condividere, facendo capire che la scuola non è solo il luogo del fare e del sapere, dove si ap-prendono tecniche teoriche, ma anche lo spazio della riflessione, dell’incontro di esperienze, della

BIBLIOTECA PAZIENTIContinueranno a fiorire stagioni

Ivana Truccolo e Antonio Ferrara alla presentazione del libro “Continueranno a fiorire le stagioni”

La Prof. Moira Piemonte racconta la coinvolgente collaborazione tra CRO e Liceo Artistico Galvani nella realizzazione del libro

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�1CROnewsAREA GIOVANI

AREA GIOVANIUn viaggio tra sogno e realtàDiabolik©, Zero negativoColora la tua linfa

Il Dr. Maurizio Mascarin, Respon-sabile dell’Area Giovani del re-parto di Radioterapia del CRO, ha presentato i neonati volumetti “Radio Trolla. Un viaggio tra so-gno e realtà”, “Diabolik, Zero negativo. Un colpo speciale” e “Colora la tua linfa” (piccola guida all’Area Giovani).Le tre pubblicazioni sono il ri-sultato della collaborazione tra pazienti e operatori del dell’Area Giovani del CRO, Associazioni di volontariato e alcuni professioni-sti dell’editoria che hanno voluto portare, all’interno dell’ospedale, esperienza e passione per il la-voro che svolgono. Nello spazio riservato da Pordenonelegge, autori, disegnatori, grafici, inse-gnanti e quanti hanno collaborato alla realizzazione di questi volumi hanno condiviso con il pubbli-co l’esperienza che li ha spinti a mettersi in gioco in questa nuova “avventura”.

Radio Trolla. Un viaggio tra sogno e realtà Il libro racconta in forma di favola, il percorso che un bambino con tumore, candidato a un tratta-mento radiante, deve compiere in un reparto di radioterapia ad alta complessità tecnologica. Vuole essere diffuso a livello nazionale nei reparti di radioterapia per mi-gliorare l’accoglienza dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.Nel libro, si racconta ciò che gior-nalmente accade in una radiote-rapia, intrecciando alla realtà,

fantasia e magia: due ingredienti propri di quest’età.Una rana e un’astronave sono i protagonisti principali di questo racconto. Trolla è una rana che accompagna il bambino duran-te il percorso terapeutico, spie-gando con un linguaggio chiaro e semplice quello che dovrà af-frontare; l’astronave rappresenta la macchina di radioterapia dalla quale escono raggi magici, ne-cessari per curare le “erbrutte” (ovvero le cellule malate). Grazie a oggetti magici e a personaggi fantasiosi le paure si trasformano in prove che è possibile affrontare e superare.Noi dell’Area Giovani pensia-mo che quanto viene fatto oltre la medicina, permetta a questi bambini, una volta cresciuti, di ricordare quello che è stato un periodo difficile della loro vita anche con il sorriso. Il libro, rea-lizzato con il supporto delle As-

Il Dr. Mascarin responsabile dell’Area Giovani al CRO, insieme a Federica Fedrigo infermiera della Radioterapia del CRO che ha curato il testo di Radio Trolla e ad Antonio Ferrara moderatore della giornata

L’illustratrice per l’infanzia Caterina Santambrogio illustra il suo lavoro in Radio Trolla.

CROinforma

Piccolegu

ide

Queste tre pubblicazioni fanno parte della collana informativa della Direzione Scientifica - Biblioteca: CROinforma. Piccole guide

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�� CROnews AREA GIOVANI

sociazioni GOCNE Onlus, Asso-ciazione Genitori LUCA Onlus e AGMEN Onlus, vuole essere uno strumento per aiutare il bambi-no in questo difficile percorso. È pubblicato dalla Casa Editrice Omino Rosso di Pordenone. Le illustrazioni sono state realizzate da Caterina Santambrogio e da Arianna Russo, su progetto grafi-co Studio 7. I testi sono di Fede-rica Fedrigo e Irene Bassi rispetti-vamente, infermiera e tecnica nel reparto di radioterapia del CRO.

Colora la tua linfaÈ una brochure informativa crea-ta per accompagnare i ragazzi e le loro famiglie dopo la diagnosi di tumore e durante tutto il per-corso diagnostico terapeutico che dovranno compiere. Le immagini, il linguaggio, i toni

Anna Godeassi pordenonese di nascita ma da tempo trasferita a Milano, dove svolge la sua attività professionale, ha voluto prestare la sua esperienza e la sua arte realizzando un prodotto in linea con ragazzi ed a loro dedicato.

utilizzati in questa guida prati-ca all’utilizzo dell’Area Giovani del CRO, sono stati studiati per entrare in facile contatto con la sensibilità dei suoi giovani ospi-ti. “Colora la tua linfa” è infatti un libro pieno di colore, destinato ai giovani in cura al CRO di Aviano e rappresenta, in qualche modo, la carta dei servizi dedicata a questi pazienti tanto unici quanto speciali. Illustra l’attività assistenziale del-l’Area Giovani, gli spazi e l’orga-nizzazione del personale. Forni-sce inoltre alcune informazioni sugli esami diagnostici, sulle te-rapie e sui possibili effetti colla-terali, sulle associazioni di volon-tariato e sulla struttura dell’Area Giovani. I testi sono di Maurizio Mascarin, Caterina Elia, Daniela Capone, Tony R. Cirillo e Ivana Truccolo. Le illustrazioni e la parte grafica sono state realizzate con cura e delicatezza da Anna Go-deassi e da Maurizio Garofolo. Il filo conduttore sono le piante con il loro continuo divenire, come lo è la stessa adolescenza. Pur utilizzando un linguaggio, chiaro e dai toni sempre delicati Non viene mai meno il messaggio di fiducia e speranze. La brochu-re fornisce un quadro esaustivo della realtà dell’Area Giovani.

Anna Godeassi, autrice delle illustrazioni e della parte grafica di Colora la Tua Linfa illustra il suo lavoro e cosa l’ha spinta a partecipare a questo progetto con l’Area Giovani

Elisa e Federica, due ragazze dell’Area Giovani, spegano l’importanza della donazione del sangue e perchè anche i giovani debbano essere stimolati a donare

Diabolik©. Zero negativo. Un colpo specialeÈ un fumetto informativo prodot-to in collaborazione con l’AVIS. Vuole essere il veicolo per la campagna promozionale 2011 AVIS-CRO per la donazione del

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��CROnewsAREA GIOVANI

sangue. In particolare, si rivolge ai giovani, ovvero a quella fascia di età in cui le donazioni sono meno frequenti. Lo scopo dell’iniziativa è principalmente quello di sensi-bilizzarli al problema, attraverso un messaggio che parte dai gio-vani ricoverati al CRO di Aviano.

Antonio Ferrara, moderatore dell’evento Un altro momento dell’evento del 15 settembre alla Biblioteca Civica di Pordenone

I fumetti, su concessione dello scrittore-ideatore Gomboli e della casa editrice Astorina di Milano, sono stati realizzati da Emanuele Barison; la parte grafica da Fede-rica Tomietto; le fotografie da At-tilio Rossetti e i testi da Caterina Elia. Il progetto è frutto della col-

laborazione tra AVIS Friuli Venezia Giulia, Area Giovani e Biblioteca Scientifica del CRO.I protagonisti del fumetto sono i ragazzi dell’Area Giovani e il mi-tico Diabolik che anche questa volta deve compiere un colpo speciale. Attraverso la storia viene messo in luce come per donare sangue non sia necessario essere degli eroi e come la donazione serva a salvare delle vite con l’obiettivo ultimo di sensibilizzare i giovani alla donazione del sangue. A dare forza a questo importante messaggio hanno contribuito, in questa giornata di incontro con i libri, alcune ragazze che si sono fatte portavoce del progetto da-vanti alla platea. Un momento molto intenso emo-tivamente si è vissuto, infatti, quando le giovani sono salite sul palco per appoggiare con forza, l’importanza della donazione di sangue.Il messaggio è arrivato in modo semplice ed efficace: la sacca di sangue non offre ai ragazzi solo l’opportunità di curarsi, ma offre loro la possibilità di continuare a sognare e a vivere.

Emanuele Barison, disegnatore di Diabolik

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�� CROnews

CROmatiche Armonie

Appuntamento attesissimo, il 21 dicembre 2011, nella zona della nuova area prelievi al piano terra, si è tenuto il concerto di Natale del coro CROmatiche armonie diretto dal Maestro Dr. Agostino Steffan, ac-compagnato dal Dr. Giancarlo Basaglia al piano elet-tronico. Il concerto è stato di grande impatto anche grazie alla partecipazione straordinaria del soprano Roberta Canzian, che ha eseguitoì brani solistici e con il coro quali “Panis Angelicus” di C. Franck, “Rejoice”

Concerto di Natale del coroCROmatiche armonieCon la partecipazione straordinaria del soprano Roberta Canzian

Il folto pubblico che ha assistito al concerto

La straordinaria Roberta Canzian, soprano, che ha donato la sua magistrale esecuzione ai pazienti e dipendenti del CRO

Il gran finale

Il maestro Steffan presenta al pubblico il brano che sta per essere eseguito

dal Messia di Haendel, “La vergine degli angeli” di G. Verdi, “Bianco Natale”, “Ninna Nanna”. Una esibizio-ne canora che ha dimostrato le doti di coloritura del soprano trevigiano e anche la bravura del coro ad esibirsi insieme. Roberta Canzian, Diplomata in Can-to lirico al Conservatorio Benedetto Marcello di Ve-nezia, da parecchi anni riscuote notevoli consensi di pubblico e di critica nei più importanti teatri nazionali e internazionali. Ricordiamo la sua partecipazione al concerto del Quirinale in mondovisione.

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��CROnews

La generosità non ha età:i bambini di San Candido sostengono il CROE’ proprio vero ! La generosità e la solidarietà non hanno età. l sodalizio che unisce il CRO di Aviano alla cittadinina di San Candido dura oramai da diversi anni. Tutto è iniziato con l’inesauribile grinta del 58° Club Frecce Tricolore di San Candido che ha sostenuto con costanza il CRO, negli anni, donando arredi vari per il parco quali il Percor-so della Salute, panchine, gazebo, giochi per bimbi, che permettono ai bambini, ai pazienti e ai familiari, in estate, di rilassarsi all’ombra delle ampie fronde degli alberi. Successiva-mente è stato donato un parco biciclette a disposizione dei familiari dei ricoverati per po-tersi muovere più agevolmente nel paese. Quest’anno alla solidarietà del 58° CFT si è aggiunta quella delle Scuole primarie di San Candido. Un allegro sciame di 50 bambini, alunni della scuola media tedesca e italiana di San Candido è arrivato a rallegrarci con la sua vivace presenza e a intrattenerci con musiche e canti di Natale. I bambini, venuti al CRO erano una rappresentanza di tutti coloro che hanno lavorato assiduamente per portare in scena un lavoro teatrale rappresentato nel-l’aprile 2011 a San Candido. Era stato deciso, dalle insegnanti coinvolte nel progetto, che le offerte libere raccolte durante le due serate al Centro Resch sarebbero state devolute al CRO di Aviano. La commedia musicale “Cavolo che frutta!”, questo è il titolo del lavoro teatrale, eseguita da 125 alunni in tre lingue -italiano, tedesco ed inglese-, ha richiesto il coinvolgimento di tut-ta la scuola e molto impegno, ha riscosso un grande successo di pubblico in entrambe le serate, e animato tutti ad essere generosi per lo scopo benefico a cui era rivolta. E a corona-re tutti gli sforzi, il 16 dicembre una rappresen-tanza di bambini e insegnanti è venuta al CRO consegnare il loro dono unito ad un piccolo assaggio anticipato di canzoni di Natale.

La commedia musicale al centro Resch a San Candido

sostegno al malato

Un altro momento dello spettacolo

I bambini di San Candido al CRO il 16 dicembre 2011

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�� CROnews

Luoghi, Date e Orari

10 dic. 2011-15 gen. 2012

Palazzo Menegozzi: Mar. Sab. Dom. 10:00-12:00 16:00-19:00Ven. 10:00-12:00

25 e 26 Dic. 10:00-12:00 16:00-19:00

Duomo di Aviano tutti i giorni 9:00-18:00

CRO Aviano tutti i giorni 9:00-18:00

Pro Loco Aviano 0434-660750 347-9204431

Lo scrigno dei Presepi AvianesiGià da parecchi anni, con il so-stegno della Regione e dell’As-sociazione delle Pro Loco, viene organizzato il “Giro dei Presepi del Friuli Venezia Giulia 2011-2012”. Per la realizzazione dei presepi gli artisti utilizzano diversi mate-riali (carta, legno, cera, polistiro-lo, conchiglie, filtri di sigarette, cartone, sughero, terracotta) ottenendo composizioni a volte molto particolari: si va, infatti, dai presepi monumentali, ai presepi viventi, a quelli animati, fino ad arrivare ai peculiari presepi su-bacquei. Da segnalare la visita al Museo del Presepe di Trieste allestito nei locali dell’ex Scuola Elementare Damiano Chiesa in via dei Giardi-ni 16, Rione di Servola a Trieste. Il museo conserva circa 220 opere presepistiche raccolte nel corso degli anni, che testimoniano la tradizione, la creatività, l’arte e la cultura triestina ed offrono una panoramica ampia ed esaurien-te sulle varie interpretazioni della natività in Italia e nel mondo.Il giro dei presepi che ne com-prende più di 1.000 dislocati in diverse località del Friuli, è un’oc-casione piacevole che permette anche di scoprire le bellezze della nostra regione e gli angoli più na-scosti e più pittoreschi.Visto il successo degli anni prece-denti, anche quest’anno Aviano e il CRO hanno aderito al circuito dei presepi. Grazie all’adesione di molti appassionati che hanno dato il loro contributo volontario, per realizzare nuovi presepi o per restaurare e migliorare quelli già esistenti, è stato possibile am-

pliare la rassegna che si dedica a due categorie specifiche: i pre-sepi storici e quelli popolari. Alla prima categoria appartengono i presepi inseriti in un ambiente pa-lestinese che cerca di riprodurre la realtà dei luoghi e del tempo in cui nacque Gesù; alla categoria “popolare”, invece, appartengo-no i presepi caratterizzati da una ampia libertà di localizzazione e ambientazione storica e geogra-fica. Questi presepi sono partico-lari perché sono composti dai più svariati personaggi delle realtà loco-regionali (napoletane, friula-ne, tirolesi, ecc.).Il CRO ospita 7 presepi, sia pic-coli che grandi, sia storici che popolari ma si possono ammi-rare anche quelli stilizzati o quelli più particolari in bocce di vetro.Ad Aviano i presepi sono in mo-stra a Palazzo Menegozzi, nel Duomo di S. Zenone e nelle ve-trine dei negozi della città.

Presepe del genere “popolare” in mostra al CRO:

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��CROnewsORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

ADMO - ASS. DONATORI MIDOLLO OSSEOLa sua attività è finalizzata a creare una banca dati di donatori volontari;sostenere il Registro Internazionale Donatori Midollo Osseo.

Udine (sede regionale) Via Carducci, 48 - 3100 Udine 0432-299728Fax 0481-92276@ [email protected] www.admo.it

ASS. FEDERICA PER LA VITAL’Associazione supporta coloro che quotidianamente sono impegnati nella lotta ai tumori. È nata proprio per raccogliere fondi necessari alla ricerca scientifica e per l’aiuto ai ma-lati neoplastici. Sostiene inoltre il progetto condotto dal CRO di Aviano per la produzione di vaccini antitumorali per la terapia dei linfomi.

AFDS - ASS. FRIULANA DONATORI DI SANGUE

La sede provinciale si trova a Spi-limbergo ed è aperta il Martedì dal-le 16:30 alle 19.30 e il Sabato dalle 9.00 alle 12.00.

Vicolo delle Primule, 1 Trieste338-7457763@ [email protected]

Vicolo delle Primule, 1 Trieste338-7457763@ [email protected]

ASSOCIAZIONE GIULIAPresso il CRO: offre sostegno e ascolto, nel reparto OMA, ai mala-ti e ai loro familiari; ha attivato un punto di ascolto, in collaborazione con la Divisione Oncologica Medica A-AIDS, rivolto alle persone sieropo-sitive all’interno del CRO;promuo-ve gruppi di auto-mutuo-aiuto; il giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 18.00, nel salone del Secondo pia-no, svolge due attività: il laboratorio “I colori dell’anima” e “Il salotto di Giulia”; il lunedì pomeriggio collabo-ra con la Biblioteca per i Pazienti (Bi-bliobus) per svolgere attività “diver-sionistiche” e dare così “ali ai libri”.

Pordenone (c/o Casa Serena) Via Revedole, 88 -

33170 Pordenone 0434-20282 340-2936554Fax 0434-363508@ [email protected] http://digilander.libero.it/solegiulia

ASSOCIAZIONE INSIEME

Aviano (sede principale) Via Stretta, 1 33081 Aviano (PN)334-2519013@ [email protected]

L’Associazione garantisce giornal-mente, dal lunedì al venerdì, presso il CRO, un servizio di accoglienza e orientamento dei pazienti all’ingresso e ai piani (al mattino), sostegno-rela-zione di aiuto ai pazienti e ai loro fa-miliari in tutti i reparti di degenza (nel pomeriggio 4° piano: lunedì, giovedì - 2° e 3° piano: martedì, mercoledì, venerdì). Fornisce inoltre informazio-ni logistiche sul territorio e di servizi esterni all’Istituto.

AIL ONLUS - ASS. ITAL. CONTRO LE LEUCEMIE LINFOMI E MIELOMAIl malato è al centro degli sforzi del-l’Associazione, diretti a migliorarne la qualità della vita e ad aiutarlo nella lot-ta che conduce in prima persona per sconfiggere il proprio male. L’impe-gno dell’AIL è volto a:sensibilizzare l’opinione pubblica alla lotta contro le malattie ematologiche;promuo-vere e sostenere la ricerca.

ASSOCIAZIONE LUCA-INSIEME PER UN SORRISOSvolge le seguenti attività:sostegno economico, psicologico e logistico alle famiglie con bambini ammalati di tumore; promuove l’assistenza domiciliare socio-sanitaria rivolta ai piccoli pazienti pediatrici;collabora con vari ospedali della regione al fine di potenziarne le strutture

Udine (sede principale). Via Roma n 3 33010 Magnano in

Riviera (UD) 0432-792255 - 0432-793267Fax 0432-793267 - 0432-792255@ [email protected]

Sono attive al CRO... le Associazioni di Volontariato e organizzazioni a sostegno della ricerca o a supporto del malato

Sede locale di Pramaggiore Piazza Libertà, 48

30020 Pramaggiore (VE) 0421-799996@ [email protected]

Sede provinciale di Pordenone Via Gemona, 1 - 33077 Sacile 0434-72518 (lun-ven 9-12/14-19)@ [email protected]

Pordenone (sede provinciale) Viale Marconi, 16 - 33097 Spilim-

bergo (PN)0427-51472 e Fax@ [email protected] www.afdspn.it

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�� CROnews ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

devono prestare assistenza a un proprio caro durante le terapie onco-logiche e si propone di collaborare con le varie Associazioni oncologi-che. L’Associazione ha messo a di-sposizione un primo appartamento, composto da due camere con due letti singoli, ampio angolo cottura, sala da pranzo e due bagni, in gra-do di ospitare contemporaneamente due famiglie. Il “Piano ospitalità Casa” prevede il suo utilizzo, a titolo gratuito, dando priorità ai malati in età pediatrica e/o con minori possibilità economiche.

Roveredo in Piano (sede legale) Via Garibaldi, 23 33080 Roveredo in Piano (PN) 331-5709988@ [email protected]@ [email protected] www.associazionerosarioscarpolini.org

ASSOCIAZIONE SOROPTIMIST

Che cosè il Soroptimist International? Il Soroptimist di Pordenone, fondato nel 1973, appartiene al Soroptimist International, un’organizzazione di-namica di livello mondiale di donne impegnate in attività professionali e manageriali che promuove l’avanza-mento della condizione femminile e i diritti umani. L’associazione promuove azioni e crea opportunità per migliorare la vita delle donne attraverso la rete delle socie, la cooperazione interna-zionale, il volontariato e l’amicizia e opera per un mondo dove le donne possano realizzare il loro potenziale individuale e collettivo, le loro aspi-razioni e avere pari opportunità di creare forti comunità pacificheI principali canali di informazione cu-rati del Soroptimist sono: La Voce delle Donne, rivista trime-strale di cultura e informazione e “il Notiziario” periodico trimestrale, ol-tre al sito web: www.soroptimist.it

AIRC - ASS. ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRORaccoglie ed eroga fondi a favore del progresso della ricerca oncologica e diffonde al pubblico una corretta in-formazione in materia.

Trieste (sede regionale) Via del Coroneo, 5 -

34133 Trieste 040-365663Fax 040-633730@ [email protected] www.airc.it

ANDOS ONLUS - ASS. NAZIONALE DONNE OPERATE AL SENOOffre consigli di tipo socio sanitario tramite specifico materiale informa-tivo, protesi provvisorie, trattamenti di linfodrenaggio (presso la propria Sede), organizza corsi di ginnastica riabilitativa postoperatoria, di yoga e corsi di ginnastica in acqua. Organiz-za corsi di formazione per volontarie ed operatrici. Il venerdì (e al bisogno il lunedì) pomeriggio le volontarie sono presenti al CRO a disposizione delle donne operate al seno ricove-rate. Vengono organizzati gruppi po-meridiani di ascolto e mutuo aiuto e vengono offerte informazioni utili per poter riprendere una vita normale dopo l’intervento (trattamenti di lin-fodrenaggio, ginnastiche di riabilita-zione, ecc)

Sezione di Pordenone (c/o Centro Sociale Anziani)

Via Piave, 54 33170 Pordenone 0434-40729Fax 0434-40729@ [email protected] www.andosonlusnazionale.it

ANGOLO ONLUS - ASS. NAZIONALE GUARITI O LUNGOVIVENTI ONCOLOGICIOffre supporto psicologico, promuo-ve attività di formazione, informazio-ne, prevenzione. Pubblica anche un periodico trimestrale dal titolo Ango-lo News.• RISPONDE LA PSICOLOGA:Lunedì e Venerdì dalle 14.30 alle 16.30. Supporto-ascolto psicolo-

gico; informazioni su: centri di cura oncologici a livello nazionale, asso-ciazioni di aiuto ai pazienti terminali.• INCONTRA ANGOLO i soci rispon-dono: Lunedì-Venerdì dalle 8.00 alle 12.00. Servizio telefonico di ascolto partecipe e condivisione di esperien-ze relative all’essere malato oncolo-gico, la storia della propria malattia, la guarigione e lo star bene dopo; servizio di incontro/conoscenza dei pazienti ricoverati al CRO e dei loro familiari. Questo servizio è svolto presso la Segreteria di ANGOLO, 2° piano saletta biblioteca di reparto (prima dell’ingresso alla Divisione di Oncologia Medica A).

SEGRETERIA: apertura: da Lunedì a Ve-nerdì dalle 9.00 alle 12.30 Veronica 0434-659277NAVETTA DA E PER VENEZIA: 0434-659277REPERIBILITÀ VOLONTARI:Marilena 339-8789040

Pordenone (sede nazionale) c/o Centro di Riferimento Oncolo-

gico, Via Franco Gallini, 2 - Aviano www.associazioneangolo.it @ [email protected] 0434-659277Fax 0434-659531

ANLAIDS ONLUSASS. NAZIONALE PER LA LOTTA ALL’AIDS

Promuove iniziative volte allo svilup-po della ricerca scientifica nei campi della prevenzione, diagnosi e cura dell’infezione e delle forme morbose ad essa correlate. Sono attivi servizi informativi, di counseling telefonico, di assistenza e consulenza psicolo-gica, legale, sociale e medica.

ASSOCIAZIONE ROSARIO SCARPOLINI (ONLUS)L’Associazione è nata con lo scopo di dare ospitalità alle famiglie che

Pordenone Via Oberdan, 17 - 33170 Pordenone348-8743636@ [email protected] www.soroptimist.itPresidente Pordenone: Mirna Carlet

Aviano (sede regionale) c/o Prof. Umberto Tirelli, Oncolo-

gia Medica A, CRO di Aviano (PN) Via F. Gallini, 2 - 33081 Aviano 0434-659284Fax 0434-659531@ [email protected] www.anlaids.it

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��CROnewsORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

problemi previdenziali, assistenziali e per quanto riguarda l’assicurazione per gli infortuni sul lavoro. Tra i servi-zi offerti ai cittadini vi è quello legato alla malattia e all’assistenza socio sanitaria che comprende:indennità di malattia; esenzione dal ticket sani-tario e richiesta cure balneo-termali; assicurazione infortuni domestici; handicap e permessi per assistenza a familiari; domande per invalidità ci-vile; maternità. Presso il CRO è pos-sibile contattare un rappresentante dell’INAS per chiedere spiegazioni e maggiori informazioni sugli aspetti legali inerenti ai diritti del malato. L’INAS è presente al CRO di Avia-no ogni Martedì dalle ore 9.30 alle 13.30 per una consulenza.

Via S. Valentino, 30 - 33170 Por-denone

0434-549939Fax 0434-45085@ [email protected] www.inas.it

LILT - LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORISi occupa della prevenzione della malattia oncologica, il suo impegno si dispiega su tre fronti: la prevenzio-ne primaria (attraverso stili e abitudi-ni di vita), quella secondaria (con la promozione di una cultura della dia-gnosi precoce) e l’attenzione verso il malato, la sua famiglia, la riabilitazio-ne e il reinserimento sociale.Offre i seguenti servizi: assisten-za domiciliare al malato tumorale, trasporto dei malati agli ambulatori;telefono amico per malati, sussidi, conferenze nelle scuole o gruppi e associazioni sull’educazione sanita-ria (lotta contro il fumo di tabacco, alcoolismo, cancerogenesi ambien-tale, educazione alimentare, AIDS, prevenzione ginecologica); corsi per la dissuasione dal fumo di ta-bacco;corsi di aggiornamento per volontari, manifestazioni e convegni scientifici.

Pordenone (sede provinciale) Via Martelli, 1233170 Pordenone

0434-28586Fax 0434-26805@ [email protected] www.legatumori.it

ASSOCIAZIONE VIA DI NATALE ONLUSL’Associazione Via di Natale ha rea-lizzato una struttura di accoglienza per i malati di cancro e i loro familiari nei pressi del CRO di Aviano. PIANI DI OSPITALITÀ: Pazienti in terapia ambulatoriale al CRO di Aviano: l’ospitalità è consentita al paziente solo per la durata della te-rapia; il periodo massimo di perma-nenza sono 4 settimane. Familiari di pazienti ricovera-ti: l’ospitalità è concessa a un solo familiare per paziente. Il periodo di permanenza concesso è di 2-3 set-timane.HOSPICE: l’ospitalità è riservata ai malati di cancro nella fase di malattia in cui non vi è più indicazione di un trattamento chemio o radioterapico volto alla guarigione o al trattamento della malattia tumorale ma sono in-dicate solo cure palliative finalizzate ad alleviare la sofferenza e a miglio-rare la qualità della vita.Hanno priorità di accoglienza a ti-tolo gratuito le persone con minori possibilità economiche. Il ricovero in Hospice garantisce la disponibilità di un’assistenza specializzata.

Via Franco Gallini, 1 33081 Aviano (PN) 0434-660805 Fax 0434-651800@ [email protected] www.viadinatale.org

AVIS - ASS. VOLONTARI ITALIANI SANGUE

Pordenone (sede regionale) Via Montereale, 24 - 33170 0434-555145Fax 0434-253707@ [email protected] www.avis.it/regioni/friuli_venezia_

giulia

È un’organizzazione costituita tra coloro che donano volontariamen-te, gratuitamente e anonimamente il proprio sangue. Gli scopi sono:venire incontro alla crescente do-manda di sangue; avere donatori pronti e controllati nella tipologia del sangue e nello stato di salute; lot-tare per eliminare la compravendita del sangue; donare gratuitamente sangue a tutti, senza alcuna discri-minazione.

CIFAVIl Centro di Informazione sul Farma-co per l’Area Vasta promuove attività di divulgazione e informazione a cit-tadini, pazienti e professionisti sani-tari su tutto ciò che attiene l’utilizzo appropriato dei medicinali e terapie farmacologiche. Promuove la co-noscenza dei diritti all’assistenza e alle cure, anche in favore di pazienti e cittadini non di lingua italiana o di persone con particolari difficoltà di comprensione. Risponde a quesiti specifici su farmaci e terapie, posti dagli utenti attraverso uno specifico modulo (scaricabile dl sito) o al servi-zio di posta elettronica.

C/O Farmacia CRO Aviano Via F. Gallini, 2, 33081 Aviano (PN) 0434-659221 - 0434-659738Fax 0434-659743@ [email protected] www.cifav.it

Biblioteca per i Pazienti: 0434-659248

FONDAZIONE BIASOTTOa Fondazione Biasotto collabora attivamente con il CRO di Aviano assicurando il trasporto gratuito dei malati oncologici residenti nella pro-vincia di Pordenone, che si trovano in situazioni economiche e/o familiari di particolare necessità.Organizza conferenze e dibattiti sulla prevenzione dei tumori e l’educa-zione alla salute e supporta medici e infermieri del CRO con contributi economici destinati a corsi di aggior-namento. Mette a disposizione due propri automezzi e autisti volontari per il trasporto gratuito di ammalati oncologici dal proprio domicilio alle strutture sanitarie provinciali per visi-te oncologiche e/o terapie.

Via Leonardo Da Vinci, 44 – 33080 Ghirano di Prata di Pordenone (PN) 335-7000760 0434-622141 e Fax@ [email protected] www.fondazionebiasotto.it

INAS - CISLL’Istituto Nazionale di Assistenza Sociale, è il patronato della Cisl che tutela gratuitamente i cittadini per i

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il cinque per mille alla ricerca

Per aiutare al Ricerca al CRO il contribuente dovrà compilare l’apposito spazio della propria dichiarazione dei redditi

come sotto indicato

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